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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Maggio 2005
Web moda & tendenze
GRAZIE ALLA MODA MILANO È SEMPRE PIÙ SULLE PRIME PAGINE DEI GIORNALI INTERNAZIONALI PRIMA PER GRANDI FIRME E SECONDA PER NUMERO DI NEGOZI “GRIFFATI”. DAL 1994 AL 2004 BOOM DI EVENTI E DI SFILATE (+181% E +81%).  
 
Milano e la moda: un connubio vincente che negli anni si rafforza. Tra il 19994 e il 2004 il numero di eventi quasi triplica (+181%) e quello delle sfilate quasi raddoppia (+81%). La moda donna si conferma più rilevante della moda uomo (559 eventi contro 228). E così non è un caso che Milano si piazzi al primo posto al mondo per numero di griffe famose che partecipano alla settimana della moda e, insieme a Parigi, per numero di marchi complessivi. Una rinnovata centralità riconosciuta anche dalla carta stampata internazionale: dal 1994 ad oggi il numero di articoli dedicati alla settimana della Moda Donna e Uomo milanese è cresciuto del 133%. Moda non è solo sfilate, ma anche shopping: Milano è prima in Italia e, ancora una volta, superata solo da Parigi nel mondo, per numero di punti vendita “griffati”. E in Italia, dietro a Milano, Roma e Firenze, si piazza, a sorpresa, Porto Cervo. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalle ricerche “Ruolo ed evoluzione delle settimane della moda” e “La moda in vendita: il ruolo di Milano come polo commerciale” della Camera di Commercio di Milano attraverso, rispettivamente, l’Università Bocconi e lo Iulm. Se ne parla oggi alla presentazione di “Milano di Moda”. Milano di Moda: prima conferenza strategica sulla moda. L’evento si tiene al Palazzo Mezzanotte il 2 e 3 maggio. La partecipazione è gratuita. Promossa da Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano e Banca Intesa, in collaborazione con Università Bocconi, Università Cattolica, Iulm e Politecnico di Milano. Interverranno, tra gli altri: Albertini, Biagiotti, Biffi, Borghi, Boselli, Bottelli, Bozzetti, Bianchini, Cavalli, Corbetta, Cordero di Montezemolo, De Felice, Del Debbio, Dolce, Ferrari, Filippini, Fiorucci, Gabbana, Giacomotti, Giusi Ferrè, Mandelli, Martini, Marzotto, Miccichè, Missoni, Modenese, Molinari, Moschillo, Norsa, Orsi, Penati, Perini, Provasoli, Rivetti, Rosso, Sangalli, Santucci, Sozzani, Trussardi, Versace, Zecchi, Zegna. Per informazioni e iscrizioni: 02 85155330; milanodimoda@mi.Camcom.it. “Milano – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano- da tempo è una piazza di assoluto rilievo per la moda nel mondo, sia per l’importanza dei marchi che sfilano, che in termini tanto di immagine che di business. I dati che abbiamo riportato lo confermano: moda significa affari, ma anche cultura, innovazione, design, tutti settori in cui la nostra città vanta da sempre un primato. La posizione di Milano è dunque solida, ma è anche una posizione che va sostenuta, pensando in particolare al complessivo contesto dell’offerta commerciale che può fare di Milano, con il suo forte movimento di turisti che la visitano per motivi di lavoro, uno dei centri internazionali dello shopping, oltre che città della finanza, dell’università, dell’impresa. Questa ricchezza va allora promossa e organizzata, per rispondere al meglio all’aumento della competizione di immagine a livello internazionale. Occorre fare sistema, dunque, tra pubblico e privato. Penso a una rete di manifestazioni specialistiche, complementari e collegate che si possano innestare con successo su una struttura produttiva all’avanguardia e su un sistema di servizi per la moda, così come a una opera di valorizzazione di nuovi designer con momenti dedicati e tipologie di eventi innovativi. Ma ancor di più ad una ricerca di modalità di animazione della città durante gli eventi della Moda. Perché la moda illumini Milano, la città non può infatti essere spenta”. Un decennio di settimane della moda a Milano. Tra il 1994 e il 2004 il totale di eventi annuali legati alla settimana della moda di Milano (donna e uomo) sono aumentati del 181% (da 280 a 787 eventi: +507), mentre il numero delle sole sfilate è cresciuto del 81% (da 165 a 298 sfilate). In particolare crescono equamente gli eventi legati sia alla collezione autunno-inverno (+182%; da 137 a 386) che a quella primavera-estate (+180%; da 143 a 401). Se consideriamo la sola settimana della moda Milano Donna, l’aumento degli eventi è ancora più sensibile: ben +204% (da 184 a 559: +375 eventi), con un numero di giorni dedicati agli eventi che passano da 12 nel 1994 a 18 nel 2004 e un numero di marchi che raddoppiano in un decennio. In particolare, sempre per la collezione donna: +216% (da 89 a 281 eventi) per la collezione autunno-inverno. Bene anche il numero di sfilate donna per tutto l’anno +98% (da 97 a 192 sfilate). Le sfilate rappresentano la tipologia di evento più importante nella settimana della moda Milano Donna (con il 47% medio in un decennio); seguono le presentazioni statiche (33%); le presentazioni su appuntamento (16%); e infine gli eventi (4%). Se invece passiamo alla settimana della moda Milano Uomo, la crescita si assesta al 138% (da 96 a 228 eventi), mentre il numero di giorni dedicati agli eventi passa da 7 (nel 1994) a 10 (nel 2004) e il numero di marchi da 81 a 104; in particolare crescono gli eventi legati alla collezione primavera-estate maschile (+156%; da 48 a 123 eventi). Le sfilate uomo di tutto l’anno aumentano invece del 56% (da 68 a 106).
Donna Tot. Uomo Tot. Uomo E Donna Tot.
Autunno/inverno Primavera/estate Tutto L'anno Autunno/inverno Primavera/estate Tutto L'anno Autunno/inverno Primavera/estate Tutto L'anno
tot. Eventi 1994 89 95 184 48 48 96 137 143 280
di cui sfilate 50 47 97 33 35 68 83 82 165
tot. Eventi 2004 281 278 559 105 123 228 386 401 787
di cui sfilate 96 96 192 52 54 106 148 150 298
var % eventi 94-04 216% 193% 204% 119% 156% 138% 182% 180% 181%
differenza num. Eventi 2004 e '94 192 183 375 57 75 132 249 258 507
var % sfilate 94-04 92% 104% 98% 58% 54% 56% 78% 83% 81%
differenza num. Sfilate 2004 e '94 46 49 95 19 19 38 65 68 133
Milano, Parigi, Londra e New York. La durata media della settimana della moda di Milano donna è in media pari a 8,5 giorni, un dato simile a Parigi (8,8 giorni) e New York (7,8 giorni), e superiore a Londra (5,4 giorni). La città che totalizza il maggior numero di marchi nelle sue sfilate è Parigi con 197 marchi; Milano si posiziona al secondo posto con 178 marchi; segue New York (154 marchi) e Londra (114 marchi). Se consideriamo le sole sfilate autunno-inverno, Parigi è ancora una volta prima con 99 marchi; segue Milano (89 marchi); New York (64); e Londra (58). Se passiamo alla collezione primavera-estate, subito dopo Parigi (98 marchi); c’è New York (90); Milano (89); Londra (56). Se invece consideriamo le sole griffe più conosciute, Milano è la prima piazza come numero medio di marchi big presenti agli eventi (il 40% sul tot.); seguita da Parigi (36%); Londra (26%) e New York (24%). Milano moda sulla bocca del mondo. Cresce nel tempo lo spazio dedicato alla settimana della moda di Milano sui maggiori quotidiani internazionali: nell’analisi dell’archivio online di Women’s Wear Daily l’attenzione dedicata alla settimana milanese ha registrato un +133% tra il 1994 e il 2004 (da 134 a 313 articoli); l’aumento più rilevante tra i suoi principali competitors: Londra +102%; Parigi +94%; New York +70%. Se passiamo a considerare il valore assoluto del numero di articoli dedicati, New York è ampiamente prima con quasi 2 mila articoli; segue Parigi (593 articoli); Londra (381); e infine Milano (313). La crescita di Milano è confermata anche dall’analisi della rassegna stampa di alcuni quotidiani internazionali (International Herald Tribune, Financial Times, The Wall Street Journal, Le Monde e New York Times): il numero di articoli dedicato alle sfilate milanesi è passato da 24 a 54 tra il 2000 e il 2004 se consideriamo Milano Donna; e da 9 a 13 se consideriamo Milano Uomo. Numero di punti vendita di moda. Milano si conferma la capitale italiana della moda con 85 punti vendita monomarca delle principali marche di moda italiane e internazionali (pari al 19,5% del tot. Nazionale). Roma è seconda con 62 punti vendita (14,3% del tot.); segue Firenze (34 punti; 7,8% del tot.) e Porto Cervo (30 punti; 6,9% del tot.). A differenza degli altri paesi, la rete di monomarca in Italia si presenta molto più diffusa sul territorio: in Francia, in Russia e in Gran Bretagna l’offerta si concentra infatti in una sola città (rispettivamente a Parigi è concentrato il 63,1% del tot. Dei punti vendita della Francia; a Mosca il 79,7%; a Londra l’80,8%). Tra le principali città del mondo, solo Parigi ha più punti di vendita “griffati” di Milano (il 5% in più). Tutte le altre città la seguono: Londra (il 6% in meno di Milano); New York (-22%); Mosca (-45%); Monaco (-62%); Madrid (-71%). Il quadrilatero della moda milanese. E’ Montenapoleone il cuore della moda milanese con 26 punti vendita monomarca (pari al 31% del tot.), seguita da Via della Spiga con 16 punti vendita (19%). Ma anche le altre vie del quadrilatero della moda milanese fanno la voce grossa: Via S.andrea (12 punti vendita); C.so Venezia (7 punti); Via Manzoni (7 punti). Complessivamente, nel quadrilatero della moda è concentrato l’80% dei punti vendita monomarca di Milano (68 su 85). Il punto di vista delle imprese. Le griffe della moda sono presenti a Milano soprattutto perché è importante come vetrina nazionale (da –2 a 2, voto 2) e internazionale (voto: 1,5); in misura minore per ragioni legate alle sfilate (voto: 0,9). Rispetto alle altre capitali della moda, Milano per le grandi imprese della moda è più attrattiva dal punto di vista commerciale di Mosca, Bruxelles, Monaco, Madrid e Roma ed è sullo stesso piano di Londra. Solo Parigi e, in parte, New York risultano più attrattive. Quanto al futuro, Milano non è più una priorità di investimento: la rete esistente è considerata adeguata e gli investimenti saranno diretti altrove. In Italia, è Firenze che ancora sembra avere spazi di crescita, mentre nel contesto internazionale la priorità va al Giappone e, a qualche distanza, ad altre città europee e al Medio Oriente.
 
   
   
PRIMA CONFERENZA STRATEGICA SULLA MODA DALLE PAROLE AI FATTI: LE PROPOSTE DELL'ASSESSORE BOZZETTI PER LA MODA  
 
Più di 1000 partecipanti registrati, 60 relatori, tra cui 25 stilisti, 150 giornalisti accreditati, 3 istituzioni coinvolte oltre alle 4 università milanesi e alle 6 associazioni d’impresa: questi alcuni numeri per fare un bilancio di “Milano di moda”, la prima conferenza strategica sulla moda che si è tenuta il 2 e 3 maggio a Palazzo Mezzanotte in piazza Affari. Ma oltre a un bilancio numerico è opportuno anche tracciare una strada per il futuro, partendo dalle problematiche e dalle polemiche nate in questi giorni di dibattiti e tavole rotonde. Per l’assessore alla moda Giovanni Bozzetti due sono le priorità d’azione: “Prima di tutto –ha detto- bisogna cercare di creare un collegamento sempre più stretto tra la città e la moda, promuovendo la realizzazione di una serie di eventi collaterali durante la settimana della moda che possano coinvolgere tutta la città, così come avviene durante il Salone del mobile; secondo, cercare una location di transizione (tra la chiusura del Polo interno della fiera e l’avvio della città della moda nel 2009) per le sfilate di moda”. L’assessore Bozzetti ha lanciato la proposta del Castello Sforzesco, in piazza del Cannone, che consentirebbe anche di beneficiare di una cornice molto suggestiva e di valorizzare il patrimonio architettonico della città. “Ma l’obiettivo principale di questi stati generali della moda –ha spiegato Bozzetti- è stato quello di sensibilizzare definitivamente l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di sostenere con forza e senza limiti la moda, punta di eccellenza del Made in Italy nel mondo e motore di sviluppo economico-occupazionale per la nostra città e il nostro Paese”. “La moda –ha dichiarato Bozzetti- ci dà l’orgoglio di essere italiani , d’appartenere a una cultura millenaria, capace di costruire bellezza ed eleganza. Grazie alla moda si può dire che Milano e l’Italia condizionino come ai tempi di Roma imperiale o del Rinascimento gli stili di vita di un numero altissimo di persone. I segni, le idee, i simboli del Made in Italy attraversano gli oceani e i continenti. In Giappone per definire termini come qualità di vita e bellezza utilizzano la nostra lingua. Questi, accanto ai conti e ai numeri, sono i veri successi della moda italiana nel mondo”.  
   
   
MODA: MILANO LA PENSA, L'ITALIA LA CUCE  
 
Parola d'ordine creatività: il 2 maggio . A Milano è "di moda" la progettazione. Con il 22,9% del totale italiano di addetti del settore design e styling (di tessili, abbigliamento, mobili, accessori, ecc...) Milano si conferma sempre più fucina di nuove idee, che vengono poi tradotte concretamente nel resto della regione. 1 Se infatti la Lombardia presenta un sistema lavorativo con picchi consistenti nella produzione e nel commercio di macchinari (il 48,3% del totale addetti in Italia nel 2001) e nell'industria tessile (22,3%), a monte Milano si può ben considerare fulcro della dinamica creativa. Che crea, progetta e naturalmente 1 pubblicizza. Le fette occupazionali detenute sul totale italiano avvalorano anche questa attitudine meneghina: 1 sono preponderanti pubbliche relazioni e pubblicità. In questi due settori a Milano si concentrano rispettivamente il 35,16%, 31,6% del totale occupazionale italiano nel 2001, con un sostanziale assorbimento di gran parte del contributo complessivo della Lombardia (40,33% e 37,8% sul totale italiano). La tendenza 1 verso tale specializzazione è comprovata anche dall'evoluzione storica della ripartizione occupazionale: nel passato macchinari e tessili costituivano a Milano settori di grosso richiamo. I primi coprivano nel 1991 il 13,1% del totale addetti italiano mentre nel 2001 solo il 9,4%, i secondi sono scesi dal 9,3% del 1971 al 6,8% 1 del 1981, al 5,3% del 1991 fino al 4,8% del 2001. La pubblicità in un decennio rimane pressoché invariata (dal 32,4% del 1991 al 31,6% del 2001), mentre il grosso salto in avanti lo si riscontra tra il design e lo styling ~ che passano dal 18,7% del totale addetti italiano nel 1991 al 22,9% di dieci anni più tardi. E il sistema dell'istruzione conferma il trend con un riorientamento dell'offerta formativa verso tipiche professioni 1 progettuali. In Italia il 25,4% (dato 2005) dei corsi è dedicato a stilisti e designer, in Lombardia il dato sale al 30,6%, a Milano addirittura al 32,8%, a quota 29,7% sul totale nazionale. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ricerca "Le professioni della moda, un sistema riflessivo" presentata durante l'iniziativa 1 "Milano di Moda" promossa dalla Camera di Commercio di Milano, dal Comune e da Banca Intesa. Milano di Moda: prima conferenza strategica sulla moda, il 2 e 3 maggio. L'evento si tiene a Palazzo Mezzanotte, in piazza Affari 6, a Milano. La partecipazione è gratuita. Promossa da Comune di Milano, 1 Camera di Commercio di Milano e Banca Intesa, in collaborazione con Università Bocconi, Università Cattolica, Iulm e Politecnico di Milano. Sono intervenuti oggi, tra gli altri: Bozzetti, Corbetta, Curiel, Damiani, De Felice, Dolce, Ferrari, Filippini, Fiorucci, Gabbana, Giacomotti, Giusi Ferrè, Martini, Micciché, I Missoni, Modenese, Molinari, Moschillo, Norsa, Orsi, Provasoli, Rosso, Sangalli, Sozzani, Trussardi, Zecchi. I Interverranno tra gli altri, domani 3 maggio: Albertini, Biagiotti, Borghi, Boselli, Cavalli, Del Debbio, Formigoni, Mandelli, Marzotto, Perini, Versace, Zegna. "Milano conferma la sua centralità nel settore della moda – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – a partire dalla capacità inventiva, dal design e dalla qualità. Ma la globalizzazione sta trasformando i parametri tradizionali che regolavano il mercato della moda: occorre che I il sistema si presenti unito per far fronte alle nuove sfide, di una concorrenza senza regole dei Paesi emergenti. Ed è quindi prima di tutto un problema di difesa della nostra produzione di qualità: di "legittima protezione ", di lotta alla contraffazione che a Milano penalizza la distribuzione per 50 milioni di euro all'anno. Accanto a ciò, occorre fare fronte comune ( istituzioni, associazioni e protagonisti dell 'intera filiera del tessile e della moda) per investire nelle" infrastrutture trasversali ": formazione ed innovazione ".  
   
   
MODA A MILANO: FEBBRE GIALLA 3 MILIARDI E MEZZO DI EXPORT, LA CITTÀ DA SOLA COSTITUISCE IL 9% DELLE ESPORTAZIONI DI MODA ITALIANA. MA LE IMPORTAZIONI CRESCONO +52% IN CINQUE ANNI L’IMPORT DALLA CINA. –555 IMPRESE IN CINQUE ANNI (-8%), MENO CHE IN ITALIA  
 
Sono 103547 le imprese attive in Italia nel settore della moda al quarto trimestre 2004, il 2% di tutte le imprese italiane ed il 16% di quelle manifatturiere. Milano a pari merito con Firenze e Prato è la capitale della settore della Moda italiana, ciascuna pesa per il 6% sul totale nazionale. Ma per quanto riguarda la confezione articoli di vestiario e preparazione di pellicce Milano è sola al comando con 3.323 imprese pari al 7% della categoria, seguita da Napoli con 3229 imprese pari a circa il 7%. In Italia in cinque anni dal quarto trimestre 1999 al quarto trimestre 2004 il settore moda segna una diminuzione in media di circa 11% equivalente a –12.620 imprese. Milano per quanto abbia perduto 555 imprese contiene il rallentamento al –8%. Il settore della moda meneghina che si difende meglio? Le imprese tessili con il –5%,mentre la pelletteria e articoli da viaggio quello quello più colpito con –15%. Per quanto riguarda il fatturato la provincia meneghina è prima assoluta in Italia con circa 7 miliardi pari a 8% del fatturato nazionale. Con i suoi 3 miliardi e mezzo di export e con i suoi 3 miliardi di import, Milano da sola costituisce il 9% delle esportazioni di moda italiana ed il 14,2% delle importazioni. In particolare il peso di Milano si fa sentire nel settore dell’abbigliamento e dei tessili con il 10,6% delle esportazioni, mentre nel comparto cuoio e pelletteria conta il 5%. Milano è più “Asia dipendente” rispetto al resto d’Italia. L’europa pesa sulle esportazioni per il 58%, contro una media italiana del 72%, mentre l‘Asia conta per il 21% delle esportazioni contro una media italiana del 13%. Se sull’import l’Europa fa la parte del leone con il 58% del totale milanese (57% la media nazionale), l’Asia rivendica il suo ruolo di tigre con il 34% (a fronte di un 30% nazionale). Come per il resto del paese il saldo milanese fra import ed export della moda è ancora positivo pari a quasi mezzo miliardo di euro, ma cala del 9% rispetto a quello del ‘99. La moda che viene dalla Cina trova a Milano un mercato più difficile rispetto a quello italiano, l’import cinese nel settore della moda è cresciuto del 58% in cinque anni contro il 105% nazionale. Anche a Milano il settore più esposto è quello dei prodotti tessili e dell’abbigliamento che ha registrato una crescita dell’import del 66%. Meno aggressive le importazioni cinesi di cuoio e prodotti in cuoio e similari +40%. Le esportazioni verso la Cina aumentano molto rapidamente, si sono triplicate in 5 anni, ma il saldo negativo tra import ed export con la Cina è cresciuto del 52% passando da 278.944.468 euro a 423.870.342 euro, una crescita comunque inferiore a quella nazionale pari al 101%. Ma nella squadra della moda italiana ci sono anche giocatori stranieri. Le ditte individuali con titolari cinesi attive in Italia nel settore della moda sono 8.483 pari al 14% di tutte le ditte individuali attive nel settore. Milano è terza in Italia con 950 imprese pari al 87% delle imprese extracomunitarie della moda e al 28% delle ditte individuali del comparto. Emerge dal “Dossier moda: le imprese, le relazioni economiche e internazionali” a cura della Camera di commercio di Milano attraverso il Lab.mim sui dati del registro imprese e Istat. Di questo si è parlato oggi a Milano di Moda. Milano di Moda: prima conferenza strategica sulla moda, 2 e 3 maggio. A Palazzo Mezzanotte, in piazza Affari 6, a Milano. Promossa da Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano e Banca Intesa, in collaborazione con Università Bocconi, Università Cattolica, Iulm e Politecnico di Milano. Sono intervenuti oggi, tra gli altri: Albertini, Biagiotti, Borghi, Boselli, Cavalli, Mandelli, Marzotto, Perini, Versace, Zegna. Per informazioni: 02-85155330; milanodimoda@mi.Camcom.it. “Oggi le sfide sono globali –ha commentato Renato Borghi, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano-. Per vincere in un mercato senza confini è necessario puntare sulla qualità del prodotto, investire sulle risorse umane, sull’innovazione, sulla regolamentazione del mercato anche internazionale. Il ricco tessuto di piccole e medie imprese nel settore della moda deve trovare un valido partner nelle istituzioni per rilanciare la competitività a partire da regole chiare e precise in un mercato trasparente e corretto”. “Il settore della moda – ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano - è sempre stato per Milano un comparto economico rilevante e di prestigio. Un settore che è sempre stato l’ambasciatore all’estero del “made in Milan”, che ha fatto conoscere il gusto, la qualità della vita tipicamente italiana”. Classifica provinciale . Milano a pari merito con Firenze e Prato è la capitale della settore della Moda italiana. Queste sono le tre province con più sedi di imprese tessili in Italia e ciascuna pesa per il 6% sul totale nazionale. Milano, pur avendo un’importanza nel tessile pari alle altre province toscane, risulta la meno specializzata, infatti solo il 2% del totale delle imprese nella provincia ed il 13% di quelle manifatturiere appartiene a questo settore. In particolare Milano è sola al comando per la confezione articoli di vestiario e preparazione di pellicce con 3323 imprese pari al 7% della categoria . Andamento del settore in 5 anni Milano nel complesso ha sofferto un calo di circa 8% pari a –555 imprese All’interno del settore il comparto che ha sofferto di più è quello della preparazione cuoio e fabbricazione articoli da viaggio-cuoio che perde 215 aziende pari al 15%,seguono le confezioni con una diminuzione di 252 imprese ovvero -7% e le industrie tessili che con una perdita di 88 aziende registrano il -5% Fatturato Se per numerosità di imprese Milano deve dividere il podio con le altre province toscane, per quanto riguarda il fatturato la provincia meneghina è prima assoluta in Italia con oltre 6 miliardi pari a 8% del fatturato nazionale seguita da Vicenza e da Prato che, con i loro 5 miliardi e mezzo di euro, rappresentano ciascuno il 7% del fatturato del settore. Medaglia di bronzo a Firenze che raggiunge i 4 miliardi , ovvero il 5% del settore. Queste quattro province realizzano da sole un quarto del fatturato della moda italiana. Import - export Al quarto trimestre 2004 con i suoi 3 miliardi e mezzo di export e con quasi 3 miliardi e mezzo di import, Milano da sola costituisce il 9% delle esportazioni di moda italiana ed il 14,2% delle importazioni. In particolare il peso di Milano si fa sentire nel settore dell’abbigliamento e dei tessili con il 10,6% delle esportazioni, mentre nel comparto cuoio e pelletteria conta il 5% Le direzioni del flusso commerciale milanese seguono lo stesso trend italiano, ma l’importanza dell’Asia è più forte che nel resto del paese. Mentre l’Europa pesa sulle esportazioni per il 58% ,contro una media italiana del 72%, l‘Asia conta per il 21% delle esportazioni contro una media italiana del 13%. Sul versante dell’import l’Europa fa la parte del leone con il 58% del totale milanese, l’Asia rivendica il suo ruolo di tigre con il 34%. Andamento dell’import export negli ultimi 5 anni Milano segue il trend italiano, il saldo fra import ed export è ancora positivo pari a quasi mezzo miliardo di euro, ma cala del 9% rispetto a quello del ‘99. Rispetto all’Italia invece la crescita percentuale più veloce nelle importazioni è stata quella africana +44% seguita dall’asiatica+37%, terza l’America con +29%. Per l’export è ancora l’Africa a guidare la classifica con +49%,seconda è l’Europa con +27% e terza è l’America con +13% Milano e la Cina La moda che viene dalla Cina trova a Milano un mercato più difficile rispetto a quello Italiano, infatti rispetto alla media nazionale l’import nel settore della moda è cresciuto dal quarto trimestre 1999 al quarto trimestre 2004 del 58% contro il 105% nazionale. Anche a Milano il settore più esposto è quello dei prodotti tessili e dell’abbigliamento che ha registrato una crescita del 66%, meno aggressive le importazioni cinesi di cuoio e prodotti in cuoio e similari +40%. Le esportazioni verso la Cina aumentano molto rapidamente , si sono triplicate in 5 anni ma il saldo negativo tra import ed export con la Cina è cresciuto del 52% passando da 278.944.468 euro a 423870342 euro, una crescita comunque inferiore a quella nazionale pari al 101%. La Cina a Milano Con le sue 950 ditte individuali nel settore della moda con un titolare cinese Milano risulta terza dopo Firenze e Prato ed è quarta dopo Reggio Emilia, Firenze e Prato per peso di imprese individuali cinesi della moda su tutte le ditte individuali del settore, registrando il 28%. Mentre sulle ditte individuali del comparto con titolare extracomunitario i titolari cinesi sono pari a 87%  
   
   
MILANODIMODA 3 MAGGIO 2005: INTERVENTO DI SANTO VERSACE VICE PRESIDENTE ALTAGAMMA  
 
Il sistema milanese delle sfilate deve giocare nuovamente la carta dell'innovazione strategica, con l'obbiettivo di consolidare la leadership su New York e Parigi, per aumentare l'appeal – come sistema e non le sole marche leader - nei confronti dei consumatori di tutto il mondo. In primis dell'innovazione di prodotto: ci vogliono nuovi Grandi Creatori. Milano alla fine degli anni '70 poteva mettere in campo una nazionale di assoluti fuoriclasse: i Grandi Creatori. Che furono anche Grandi Comunicatori, e cui il mondo intero rese riconoscimenti, prestigio e fama, per aver reinventato il gusto e lo stile di vivere. Non a caso, si parlò allora di Nuovo Rinascimento, per rappresentare la straordinaria ricchezza di innovazione culturale che essi sapevano riversare nel vivere contemporaneo. I Grandi Creatori ed i leader del mondo industriale della Moda elaborarono un progetto strategico da cui derivarono: la strategia di posizionarsi nella fascia alta del mercato, le alleanze tra Creatori ed imprese consolidate dell'abbigliamento, le politiche di marca, la creazione di Milano Collezioni in Fiera, per dare corpo ad un sistema ordinato di sfilate, un grande sforzo di proiezione nei mercati internazionali, la creazione dei punti vendita monomarca. Ora occorre far crescere in Italia i nuovi Grandi Creatori di domani e cercare di far venire a lavorare in Italia, i talenti emergenti di tutto il mondo. Lo possono e devono fare tanto le imprese dei creatori quanto le imprese italiane dell'abbigliamento. Sono tutte imprese familiari. Quando diventano mature devono assumere nella gestione la mentalità della public company. E per quanto riguarda il ruolo del Creatore, devono cercarlo all'esterno, in Italia o nel mondo, se necessario. E' fondamentale puntare all'eccellenza. Le marche leader sanno come farlo, altre meno. Ma l'immagine complessiva di un sistema è data dagli elementi più lenti, meno brillanti. Si tratta di un tema particolarmente delicato. Non credo sia possibile formulare soluzioni senza approfondire l'argomento con tutte le attenzioni e le sensibilità necessarie. Però è certo che occorre trovare una risposta equilibrata sul tema della selezione per l'inserimento nei Calendari. E questo riguarda anche l'aspetto della durata della Settimana della Moda. La Coesione Non si possono però immaginare soluzioni efficaci per far mantenere a Milano il ruolo di Capitale Internazionale della Moda senza ritrovare una coesione strategica tra i protagonisti. Per ritrovare compattezza tra le Case e le Imprese di Moda occorre fare un salto di qualità, farle misurare su scelte importanti, per uscire dagli ambiti angusti e dalle modeste controversie aziendali sugli orari di sfilata. Un disegno strategico di grande respiro, che fissi obiettivi e condizioni quadro. Senza un progetto, nessun traguardo importante è raggiungibile! Altagamma ha come motto, dalla sua fondazione nel 1992: "Collaborare per meglio competere ". Questo stesso concetto deve diventare patrimonio del sistema milanese delle Sfilate. La Alcuni aspetti del problema sono però di immediata percezione: e tutti riguardano le Mancano gli addetti alla produzione, mancano le scuole professionali e non si riesce a fare formazione per le figure che servono alle imprese. Sarebbe paradossale se le imprese italiane del settore Moda che non intendono delocalizzare all'estero le loro produzioni, fossero costrette a farlo per mancanza di tecnici e di operai qualificati! Milano ha una grande offerta formativa per gli addetti ai settori Moda e Design, particolarmente a livello manageriale e, come abbiamo sentito ieri, a livello di "stilisti" e "modellisti". Abbiamo anche visto che negli ultimi anni le strutture formative specializzate si sono grandemente ridotte, a causa della congiunturalità non positiva del settore. Compito nostro, come classe dirigente del settore della Moda, fare un Piano Strategico di Sviluppo del settore Moda, sulla cui base poter fare programmi per il futuro delle imprese ed anche chiedere alle famiglie italiane una sorta di investimento fiduciario, perché decidano di avviare i loro figli verso la formazione professionale nei settori della Moda. Sono convinto che solo con grandi salti di qualità si possano mantenere le condizioni che permetteranno alle Sfilate di Milano di continuare a svolgere un ruolo di riferimento, sia sul piano interno, per il Sistema Italiano della Moda, che nel mondo, per i consumatori di tutto il mondo. Ci vuole pensiero strategico, ci vuole innovazione. L'economia, l'impresa vivono e prosperano solo se c'è innovazione. In alternativa all'innovazione c'è solo il declino.  
   
   
MILANO DI MODA 2-3 MAGGIO 2005: INTERVENTO DI MARIUCCIA MANDELLI  
 
Sono lieta e quasi incredula: dopo trent'anni che chiedevo un maggior interesse per il settore moda da parte delle Istituzioni, finalmente c'è un giovane Assessore come Giovanni Bozzetti che riconosce che la moda è "il principale motore" per Milano e che è grazie alla moda che la nostra città ha superato lo choc del tramonto della grande industria. E si promuove una "settimana di moda" per dare ascolto ai problemi del settore e possibilmente prospettare qualche soluzione, per individuare le condizioni necessarie perché Milano rimanga una capitale internazionale della moda. Bene, soprattutto se non ci si limiterà alle buone intenzioni. Una delle condizioni necessarie, forse la prima, è quella di evitare di favorire in tutti i modi la Francia e ora anche gli Stati Uniti nello stabilire il calendario e i programmi delle sfilate e delle manifestazioni milanesi, come si è fatto in questi ultimi anni, rendendo caotica la settimana della moda, con sfilate anche importanti che si sovrappongono, in giornate in cui siamo sempre più stretti. Altrimenti fra non molto, anche data la prepotenza tipica dei Francesi e degli Americani , ci ritroveremo tutti con un'unica capitale della moda, in Europa: Parigi e con una alternativa New York. In realtà se il Pap francese si è aggiornato, è diventato più razionale, più prodotto di "design", è stato solo a ruota della rivoluzione che in questo tipo di moda ha portato l'avvento del Pap italiano e in particolare quello specificatamente milanese. Siamo stati i primi a concepirlo, e i primi a organizzare una Fiera adeguata per un momento creativo ed espositivo così importante. Dobbiamo ritrovare lo spirito che animava quel primo periodo di entusiasmo creativo, ma anche di ordine, di razionalità, di iniziativa, di serenità di giudizio. Bisognerebbe però cercare di capire come è cominciata questa fase problematica: ci sono indubbi segnali di crisi; è tutto il sistema moda che andrebbe cambiato, rifondato. Non è soltanto una questione di mercati internazionali, di concorrenza dei paesi emergenti, c'è qualcosa di più generale, di più profondo: E' tutta una impostazione sbagliata, che non tiene conto della realtà terribile che ci circonda, soprattutto dalli 1 settembre in poi. Si è parlato sin troppo del mondo della moda, la gente è arrivata a un punto di saturazione. Anche perché lo vede come un mondo fatuo, gonfiato; una presunta realtà parallela che procede lungo binari lontanissimi dalla vita e dai suoi problemi, con cui le persone si scontrano quotidianamente. Un mondo in preda a isterie negative, create artificialmente da poche persone che approfittano del loro piccolo potere per dettar legge e condurre tutti lungo strade sbagliate. Ora lo si paga tutti insieme, sia quelli che hanno seguito tali indicazioni cervellotiche, sia gli altri. Non ultimo elemento di difficoltà, la posizione arroccata dei sindacati, che a volte non sembrano consapevoli dei rischi che corrono le aziende. Una relazione (Banca Intesa) che abbiamo ascoltato nella prima giornata raccomanda di delocalizzare la produzione per conservare a Milano solo i centri creativi e di comunicazione. E' qualcosa che per conto mio avevo già capito e deciso di fare da tempo, delocalizzando ma sempre in Italia. Vorrei che accettassero questo inevitabile e non procrastinabile punto di vista anche, appunto, i sindacati. E' giusto fare spazio ai giovani, ma creando strutture e tempi per loro. Si potrebbe organizzare qualcosa di simile a quanto si fa per il design d'arredamento con il Salone Satellite:uno spazio che accoglie solo le proposte dei giovani talenti, selezionati stagione per stagione da un'apposita giuria di giornalisti specializzati e di addetti ai lavori, una rosa di nomi che cambia ogni volta. Non so se si fa già così per il Nude. Per quanto riguarda l'animazione culturale volevo proporre di interpellare le maggiori gallerie d'arte per coordinare eventi espositivi interessanti da segnalare al pubblico della moda, (oltre che naturalmente organizzare eventi speciali negli spazi espositivi pubblici), ma ho sentito che l'Assessorato ha già spedito una lettera alle più importanti Gallerie proprio in questo senso. E fare più bella la città con illuminazioni d'artista come fa Torino e come in parte si è fatto nella recente settimana del design nel quartiere Brera-garibaldi. Anche i nostri teatri potrebbero contribuire, se sollecitati, se sostenuti, con spettacoli ed eventi musicali ad hoc, ma bisogna tenere presente che tutta la stampa già oppressa dal numero di sfilate cui deve assistere, la sera si ritira a scrivere e a riposare. Pr.es.; quanto successo ha avuto la visita, appositamente organizzata la scorsa stagione, alla Scala ristrutturata ? E' interessante saperlo. Forse i negozi e le boutiques monomarca potrebbero offrire al pubblico generico che si desidera coinvolgere una sorta di "assaggio" delle prossime novità nelle loro vetrine, per esempio con uno o due capi delle pre-collezioni. Ho sentito che si propone di fare più bella Milano curando di più gli spazi fioriti e sono d'accordo, ma chiederei prima di tutto di avere una città più pulita. Si può pensare di allungare il periodo delle sfilate per renderlo meno affollato;ma sarebbe inutile, se le presunte regine del giornalismo patinato (come Anna Wintour) dichiarano di venire a Milano solo per vedere 5 firme e di non avere altro tempo perché preferiscono presenziare alla Cerimonia degli Oscar. Quindi, si deve arrivare ad una selezione più severa, aggiudicando a chi ha pur diritto di farsi conoscere, altri modi, altri spazi, forse altri tempi. Va organizzata meglio e più seriamente una Università della moda che punti anche e soprattutto sulla ricerca nel settore creativo e dia maggior importanza alla preparazione dei managers e ad altre figure professionali di supporto, come l'uomo (o la donna) prodotto e gli addetti alla comunicazione e al marketing specifico. Sono d'accordo sulla richiesta di avere una Scuola dei Mestieri. Una ricerca della Confindustria ha denunciato proprio in questi giorni il fatto che in Europa noi Italiani siamo agli ultimi posti in fatto di preparazione, innovazione e ricerca. Che cosa stiamo aspettando?  
   
   
PRECISAZIONI DALLA CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA  
 
Camera Nazionale della Moda Italiana, in relazione alla pubblicazione da parte di alcuni organi di Stampa del carteggio riguardo ai calendari delle sfilate milanesi intercorso tra la casa editrice The Condè Nast Publications e la stessa Cnmi, dichiara di non aver divulgato queste lettere, tranne che ai membri del Consiglio Direttivo durante la riunione del 28 aprile 2005.  
   
   
ACCORDO ALTAGAMMA – CONFINDUSTRIA PER LA PROMOZIONE SUI MERCATI INTERNAZIONALI  
 
Altagamma sigla un accordo associativo con Confindustria. Le due organizzazioni collaboreranno su obiettivi comuni, con particolare attenzione alla promozione delle eccellenze italiane sui mercati internazionali. L'associazione, presieduta da Leonardo Ferragamo, riunisce le imprese italiane che operano a livello di alta gamma con prodotti di prestigio internazionale espressione della cultura e dello stile italiano nel mondo.Gran parte dei soci di Altagamma - le principali aziende dei settori della moda, del design, della gioielleria, della velocit, dell'ospitalit, della profumeria e delle specialit alimentari - sono gi ampiamente rappresentante dal Sistema Confindustria attraverso le Associazioni territoriali e di categoria. L'accordo siglato rappresenta la volont di ampliare e rafforzare i legami tra Altagamma e Confindustria."l'eccellenza dei prodotti un elemento centrale dell'identit culturale del nostro Paese da tutelare e promuovere - ha dichiarato il Presidente Montezemolo - e l'ingresso di Altagamma in Confindustria consolida il nostro impegno a contribuire allo sviluppo del Marchio Italia come elemento di forza della nostra imprenditorialit".Per Leonardo Ferragamo, Presidente dell'Associazione, "Le Imprese Altagamma hanno contribuito a costruire un'immagine positiva dell'Italia nel mondo e fare dello stile di vita italiano un modello. Ci unisce a Confindustria l'impegno concreto nel sostenere la Qualit Italia e la posizione dell'immagine del nostro Paese nel mondo con prodotti di qualit che legano in modo inconfondibile l'innovazione, lo stile e il design".  
   
   
MARIELLA BURANI FASHION GROUP BILANCIO 2004: UTILE NETTO CONSOLIDATO 2004 PARI A € 12,1 MILIONI  
 
L’assemblea dei Soci di Mariella Burani Fashion Group, riunita a Cavriago, ili 29 Aprile 2005 ha approvato il Bilancio di esercizio 2004 in cui si confermano: Ricavi consolidati a € 428,9 milioni (+19,6%) rispetto a € 358,8 del 2003; Margine Operativo Lordo (Ebitda) a € 53,3 milioni (+22,6%) da € 43,5 del 2003; Risultato Operativo (Ebit) in aumento a € 32,6 milioni (+25,8%) da € 25,9 milioni del 2003; Reddito della Gestione Corrente in crescita a € 20,8 milioni (+20,1%) da € 17,3 milioni del 2003; Reddito Consolidato ante imposte pari a € 17,7 milioni; Utile netto consolidato 2004 pari a € 12,1 milioni; Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2004 è pari a € 141,9 milioni rispetto a € 138,8 milioni del 30.09.2004 che riflette un debt/equity di 0,9 sostanzialmente in linea con quello del 30 settembre 2004. La crescita del fatturato consolidato di Mbfg per l’anno 2004 (+19,6%) che si attesta a € 428,9 milioni rispetto a € 358,8 milioni del 2003 è stata generata sia da una crescita interna attraverso: l’ottima performance delle società della divisione leather goods in particolare Francesco Biasia, Baldinini e Braccialini; la crescita della rete distributiva diretta del Gruppo (219 boutiques in tutto il mondo al 31 Dicembre 2004) che porta l’ incidenza del fatturato generato dai Dos al 32,9% del fatturato consolidato dal 18,8% del 2003 il positivo andamento delle vendite in Russia, Europa dell’Est che oggi rappresentano 14,7% del fatturato consolidato sia da una crescita esterna attraverso: il consolidamento delle neo-acquisite Don Gil Gmbh e Le Tricot Perugia S.p.a. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda), pari a € 53,3 milioni, in crescita del 22,6% rispetto al 2003, porta la propria incidenza sul fatturato al 12,4% rispetto al 12,1% del medesimo periodo del 2003. L’aumento è principalmente attribuibile al continuo miglioramento del sales mix, alla razionalizzazione dei processi produttivi e ai benefici dell’integrazione delle società acquisite. Il sales mix riflette vendite con: marchi propri per il 90,2% del fatturato consolidato (vs. 90,7% del 2003) vendite tramite canali distributivi diretti pari al 71,8% del fatturato consolidato (in confronto al 65,6% del 2003) export in crescita al 68% del fatturato consolidato (61,6% nello stesso periodo del 2003). Il Reddito Operativo (Ebit) del 2004 è salito a € 32,6 milioni da € 25,9 milioni (+25,8%) del 2003. Il Reddito della Gestione Corrente è salito a € 20,8 milioni da € 17,3 milioni (+20,1%) del 2003. L’utile Netto Consolidato si attesta nell’esercizio 2004 a € 12,1 milioni. La Posizione Finanziaria Netta è pari a € 141,9 rispetto a € 138,8 milioni del 30.09.2004 e riflette un debt/equity ottimale pari a 0,9 nonostante gli importanti investimenti effettuati durante l’anno. L’assemblea dei Soci ha approvato la proposta di distribuire un dividendo ordinario di € 0,11 per azione con stacco cedola 23 maggio 2005 e pagamento il 26 maggio 2005 e di uno straordinario di € 0,25 per azione con stacco cedola il giorno 24 ottobre 2005 e pagamento il 27 ottobre 2005. Mariella Burani Fashion Group ha avviato sin dal gennaio 2003 il progetto di applicazione dei principi contabili Ias/ifrs. Per l’esecuzione di tale progetto la Capogruppo si è avvalsa inizialmente di una primaria società di revisione che ha valutato con un quick scan l’impatto di massima dell’applicazione di tali nuovi principi sul bilancio consolidato della Capogruppo. Attualmente tale progetto è in fase di sviluppo avanzata ed è seguito da consulenti esterni con i quali si sta completando l’adeguamento degli Ias / Ifrs in ogni area di interesse e di impatto delle attività aziendali. Tendendo conto delle possibilità offerte dalla Consob la Società stima di predisporre la semestrale 2005 in base ai nuovi principi contabili Ias con i relativi prospetti di riconciliazione. La società di Revisione Mazars & Guerard è stata incaricata di verificare i dati risultanti dal processo di transizione ai nuovi Principi Contabili Ias/ifrs. A tal proposito la Mazars ha già iniziato la sua attività di controllo e verifica con i Consulenti esterni della Società e con il management della Capogruppo e delle singole società del Gruppo stesso. La rete distributiva del Gruppo è in continua espansione. In totale si stima di aprire nel corso del 2005 altre 10-15 boutiques mono e multi marca. I primi mesi dell’anno in corso evidenziano un trend crescente delle vendite dei negozi, che assieme alle positive indicazioni di sell-out delle collezioni Primavera/estate 2005 e ai risultati relativi alla campagna vendite Autunno/inverno 2005/2006 portano il management del Gruppo a confermare le stime di crescita per l’anno 2005.  
   
   
MARIELLA BURANI FASHION GROUP ANNUNCIA L’ACQUISIZIONE DEL 100% DI BERNIE’S, SOCIETÀ SVIZZERA LEADER NELLA DISTRIBUZIONE DI BENI DI LUSSO.  
 
Mariella Burani Fashion Group annuncia un importante sviluppo della propria attività retail con l’acquisizione della società Bernie’s Ag, primario distributore di beni di lusso con 16 negozi esclusivi situati nei più prestigiosi centri dello shopping in Svizzera (i negozi hanno una dimensione media di 200mq). Nelle boutiques sono distribuiti capi d’abbigliamento e accessori con famosi brands quali Giorgio Armani, Hugo Boss, Ralph Lauren, Etro, Dolce & Gabbana. Sin dalla sua fondazione nel 1960, Bernie’s ha saputo attrarre i clienti più selettivi e ad oggi vanta una posizione di leadership nel mercato svizzero dell’abbigliamento e accessori di lusso nonché un’alta riconoscibilità del proprio brand. Mbfg ha acquisito il 100% del capitale sociale di Bernie’s Ag, con sede a Zurigo, da Bernie Lehrer, fondatore e Presidente della Bernie’s, che rimarrà, insieme alla moglie e all’attuale management, alla guida della società. Il valore di Bernie’s (Enterprise Value) è di €2,235 milioni ed è stato pagato cash al closing. I risultati finanziari preliminari per l’anno chiuso al 31 dicembre 2004 indicano che Bernie’s ha generato ricavi per €19 milioni con un margine operativo lordo (Ebitda) di €1,1 milioni. L’acquisizione fornisce al Gruppo una significativa presenza nel mercato svizzero, un’ulteriore rete di negozi prestigiosi per i brands del Gruppo e una fonte aggiuntiva di fatturato da generare con la produzione del private label (abbigliamento e pelletteria) di Bernie’s. L'acquisizione rientra nell'obiettivo strategico del gruppo di espandere la rete distributiva diretta già implementata nel corso del 2004 con la acquisizione del retailer austriaco Don Gil e con la apertura di 26 negozi diretti e in franchising. Pertanto l'investimento effettuato per l’acquisizione di Bernie’s rientra nei €15m indicati come totale degli investimenti previsti per l'anno in corso. Il fatturato generato dai negozi diretti e in franchising del Gruppo è strategicamente aumentato dal 2001 al 2005 dal 14% al 46% del fatturato totale e porterà il fatturato generato dalla rete distributiva diretta del Gruppo (Dos, Franchising e clienti diretti) al 78% circa del totale del 2005. Le 16 nuove boutiques di Bernie’s, insieme alle 10-15 aperture di Mbfg previste per l’anno consentono al management del Gruppo di attendersi per fine 2005 una rete distributiva totale composta da più di 250 negozi diretti e in franchising a livello mondiale.  
   
   
MILANOVENDEMODA – 30 SETTEMBRE/3 OTTOBRE 2005  
 
Milanovendemoda conferma le date per l'edizione primavera/estate 2006, la manifestazione si svolgerà da venerdì 30 settembre a lunedì 3 ottobre 2005 all'interno dei padiglioni di Fiera Milano City. Numerose saranno le iniziative, che già dalla prossima edizione prenderanno il via e che caratterizzeranno il nuovo Milanovendemoda. E' già avviato il progetto strategico di riposizionamento e rilancio dell'iniziativa che vede coinvolti numerosi esperti del settore. Nuove sezioni, nuovo lay-out, nuova collocazione nell'ottica di un salone pensato per rispondere alle esigenze, in continua evoluzione, di espositori e visitatori. Un cambiamento che ridarà a Milano il ruolo di capitale indiscussa del prêt-à-porter.  
   
   
MOVIMENTI AI VERTICI DI FINGEN  
 
Il Gruppo Fingen, la holding fiorentina di Corrado e Marcello Fratini, rende noto che in previsione del naturale epilogo del contratto, in scadenza il 30 settembre 2005, il dott. Antonio Arcaro si accinge, per quell'epoca, a concludere la propria missione. Antonio Arcaro dall'ottobre 2002 ricopre la carica di amministratore delegato del settore Apparel di Fingen, che gestisce su licenza per l'Europa e l'Asia il marchio Ck jeans e per il mondo il marchio Jean's Paul Gaultier. Il manager è stato artefice di una radicale ristrutturazione di tutto il comparto Apparel che, in questo arco di tempo, ha conseguito significativi traguardi sia in termini economici che per volumi di business. Nel corso della sua gestione ha affrontato, e con grande professionalità risolto, ogni problematica operativa con inesauribile entusiasmo e dinamismo che ha saputo trasmettere a tutto il team che lo ha affiancato. In previsione dell'uscita dal Gruppo Fingen del dott. Antonio Arcaro, gli azionisti subentreranno progressivamente nella diretta assunzione di responsabilità gestionali. Il dott. Antonio Arcaro, per altro, grazie agli ottimi rapporti che lo legano alla proprietà e per gli attestati di stima conseguiti sul campo, manterrà un rapporto di collaborazione. Il Gruppo Fingen e gli azionisti desiderano esprimere la propria gratitudine al dott. Antonio Arcaro per questa fattiva disponibilità.  
   
   
TESTONI APRE IL TERZO STORE IN U.S.A. AL “FORUM SHOPS CAESAR PALACE” DI LAS VEGAS  
 
Con l’apertura lo scorso 15 aprile del punto vendita a Las Vegas, prima espressione statunitense del New Store concept del marchio, Testoni prosegue il percorso di graduale espansione commerciale e di rafforzamento della nuova Corporate image. Il percorso cominciato con l’apertura di Mosca nel marzo 2005, prosegue ora in U.s.a. Inserendosi in un più ampio programma di affermazione della Brand Identity del marchio che coniuga la fedeltà alle proprie origini e ai valori tradizionali di riferimento -quali altissimi standard qualitativi, pregiate costruzioni artigianali e preziosissimi materiali- con elementi innovativi di audacia ed emozionalità. Affidato allo Studio Parisotto&formenton di Milano, il nuovo concept punta ad una visione innovativa ed audace del punto vendita, che si esprime principalmente nella scelta dei materiali e dei colori. Sulla facciata in metallo brunito si impone visivamente l’imbotte in pelle rossa fortemente caratterizzante e di indubbio impatto visivo, mentre una quinta di corde di cuoio separa lo spazio interno pur lasciandolo intravedere. Lo spazio di 150 mq circa si sviluppa su un unico livello accogliendo al tempo stesso segni geometrici decisi accanto ad elementi leggeri ed aerei, enfatizzati dalla generosità di luce che svolge un ruolo fondamentale. Il prodotto viene inserito all’interno di un elemento espositivo di forte impatto, una sorta di limbo, dove si crea un contrasto fra il segno forte che riquadra il prodotto e l’effetto ottico di galleggiamento del prodotto stesso dovuto al fondo retroilluminato. Il pavimento in legno scuro è valorizzato da tappeti in pelle color fango.  
   
   
DIMENSIONE DANZA APRE A ROMA  
 
Dimensione Danza, azienda leader nell’abbigliamento per la danza, lo sport e il tempo libero, apre a Roma un flagship in via San Sebastianello 5, nella prestigiosa cornice di Piazza di Spagna. L’apertura di questo importante monomarca rientra nella strategia di investimento che Dimensione Danza sta attuando grazie allo sviluppo di nuovi programmi di espansione che comprendono i mercati italiani ed esteri. La scelta di essere presenti nella Capitale risponde ad un obiettivo preciso: divenire un punto di riferimento per la danza e per l’abbigliamento per il tempo libero in una vetrina prestigiosa ed internazionale quale è Roma. Il monomarca, situato in un elegante edificio storico, occupa una superficie di circa 700 metri quadrati disposti su due piani, prevedendo al piano superiore una scuola di danza dove affermati professionisti terranno corsi e stage. Il negozio che verrà inaugurato il 7 maggio p.V. Esprimerà appieno l’universo di Dimensione Danza: il gioco di sovrapposizioni tra la danza break–dance e quella jazz mixato al gusto estetico per lo sport; uno stile che, pur rimanendo rivolto alla danza, risponde alle innumerevoli esigenze del vestire casual e streetwear.  
   
   
GIORGIO ARMANI VESTE I ‘DAVID DI DONATELLO’  
 
In occasione della consegna dei premi ‘David di Donatello’, che si è tenuta il 29 aprile a Roma, trasmessa su Rai Uno, molti invitati hanno scelto di indossare abiti di Giorgio Armani. Tom Cruise e Katie Holmes - l’attore ospite speciale della serata, accompagnato dall’attrice Katie Holmes, entrambi hanno indossato abiti Giorgio Armani. Anche la sorella Le Anne Cruise presente alla serata ha scelto di indossare un abito Giorgio Armani. Margherita Buy - l’attrice ha indossato un abito in raso con doppie spalline, blu notte di Giorgio Armani. Lina Sastri - l’attrice ha indossato un abito lungo a bustier con gonna a balze, in seta con fantasia a righe, panna, rosso e turchese di Giorgio Armani. Lisa Gastoni - l’attrice ha scelto un tailleur beige di Giorgio Armani. Sandra Ceccarelli - l’attrice ha indossato un abito lungo imprimé bianco, grigio e rosso di Giorgio Armani. Ferzan Ozpetek - il regista ha indossato un abito scuro di Giorgio Armani. Giorgio Pasotti - l’attore ha scelto un abito scuro di Giorgio Armani. Silvio Muccino - l’attore ha indossato un abito Giorgio Armani. Hilary Swank - l’attrice ha scelto un abito di Giorgio Armani.  
   
   
ANCORA DUE EX MISS ITALIA, SUSANNA HUCKSTEP E GLORIA ZANIN, HANNO INDOSSATO I CAPI PARAH P/E 2005 IN UNA SUGGESTIVA CORNICE  
 
In occasione della terza edizione di Friends Party Cruise (14-17 aprile), Parah ha sfilato i nuovi capi mare in una location di grande fascino: nella sala delle feste della nave Costa Alegre in mare aperto, sulla rotta Savona – Barcellona – Saint Tropez – Savona. Susanna Huckstep (Miss Italia 1984) e Gloria Zanin (Miss Italia 1992) sono state, ancora una volta, testimonial d’eccezione per la kermesse di moda che ha avuto luogo venerdì 15 Aprile alle ore 12, in attesa di giungere a Barcellona. Gli ospiti a bordo, le autorità della nave e tutto l’equipaggio hanno ammirato insieme a loro altre 14 affascinanti modelle che hanno indossato i capi più rappresentativi della nuova collezione Parah P/e 2005, per offrire un anticipo d’estate in un contesto affascinante ed originale. L’evento, che unisce moda, divertimento e fitness, è stato l’occasione ideale per mostrare le proposte di bikini e costumi, abiti da sirena e accattivanti completi da spiaggia, tutti all’insegna del colore e delle fantasie più di tendenza, di forme innovative e tessuti di alta qualità.  
   
   
LAVORAZIONI INEDITE E ESCLUSIVITÁ DEI DETTAGLI DELLA COLLEZIONE MUSE A/I 2005-2006  
 
E’ Peggy Geggenheim la figura femminile ispiratrice di questa collezione. La sua amata Venezia, i damaschi di Mariano Fortuny e le sculture aeree di Alexander Calder si riconoscono nei volumi, nei tagli, nei disegni e nelle stampe dei circa sessanta capi che compongono la collezione Musa. L’allure vintage quasi couture, che contraddistingue la linea per innovazione modellistica e particolare rappresentazione di volumi, compone una collezione ricca ed affascinante destinata ad una donna che ama l’arte e la cultura e soprattutto che apprezza nell’abito che indossa l’esclusività dei dettagli e l’unicità di lavorazioni inedite. La palette cromatica predilige per il giorno il beige l’ebano, il nero e l’acquamarina screziata da tratti oro, mentre per la sera il piombo, la luce di luna, il burgundi, il rosa antico e il nero. Presenti fra i tessuti il cachemire, il twill di lana stretch, il principe di galles stretch accoppiati con jersey stretch a contrasto. Georgette e raso di seta stampati e uniti ed impreziositi da ricami effetto collier. Lana gessata effetto lucido-opaco. Smoking di cotone stretch con ricami a punto smoke fermati e sottolineati da Swarovski. Jersey di viscosa lucido decorato da monili rievocativi delle sculture di Calder. Georgette lurex. Novità esclusiva della collezione Muse è il tessuto in 100% castoro, più setoso, morbido e caldo del cachemire ed assoluta esclusiva della collezione. Questo tessuto, ottenuto rasando e tessendo il pelo del castoro – senza uccidere l’animale – è una new entry nel panorama dei tessuti moda ed è destinato a diventare il best-seller di molte stagioni.  
   
   
PERFETTA UNIFORMITÁ E COMPATTEZZA NEI COLORI SCURI DI JL BLACK LINE BY JERSEY LOMELLINA  
 
Jl Blackline è la nuova gamma di tessuti di ultima generazione nata dall’esperienza Jersey Lomellina per offrire una qualità senza precedenti nella resa dei colori scuri. Dedicata all’intimo e al fitness, Jl Blackline è realizzato con il primo rivoluzionario elastomero nero all’origine, Lycra Black by Invista, che oltre a garantire al tessuto tutte le caratteristiche performanti di Lycra riduce sensibilmente la visibilità dell’elastomero nella maglia dei tessuti scuri, annullando l’indesiderato luccichio (il cosiddetto effetto ”elastomero che ride”) che compromette l’omogeneità e la densità del colore dei capi. Jl Blackline by Jersey Lomellina è dunque la prima gamma di tessuti di maglieria che offre una perfetta uniformità e compattezza nei colori scuri. I tessuti Jl Blackline sono proposti in una vasta gamma di tonalità di grande raffinatezza e sono disponibili anche in fantasia nei colori chiari e brillanti, per effetti estetici inediti e molto particolari. Nei tessuti chiari e colorati Jl Blackline crea delicate fantasie marezzate grazie all’effetto bicolore integrato nella maglia. L’esclusivo elastomero Lycra Black, che unito al filo greggio naturale dà origine ad un tessuto nei toni del grigio, permette di creare giochi di penombra e chiaroscuro unici e molto naturali. Jl Blackline è proposto in collezione in varie composizioni e diversi pesi, a partire dai tessuti leggeri per arrivare alle grammature più spesse, per soddisfare tutte le esigenze stilistiche, con la certezza della massima qualità nella resa del nero e di tutte le tinte scure. Stile ed eleganza, unite ad una attenta e meticolosa ricerca tecnica, contraddistinguono da sempre i tessuti di Jersey Lomellina. In linea con questa filosofia i nuovi tessuti Jl Blackline rappresentano una soluzione estetica e funzionale ideale per i capi di intimo uomo e donna (corsetteria e lingerie) e per i capi per il fitness. Resistenti ai raggi Uv e compatibili in accoppiamento con filati scuri di qualsiasi composizione, i tessuti di Jersey Lomellina mantengono inalterate le caratteristiche della fibra dominante e anche dopo numerosi lavaggi garantiscono una eccezionale solidità e uniformità del colore.  
   
   
VALERIA MARINI CREA NUOVE… SEDUZIONI  
 
Valeria Marini lancia la sua prima linea di corsetteria, intimo e abbigliamento mare femminile, dopo aver siglato un accordo di licenza triennale con la Ladyberg S.p.a, nota azienda che da oltre trent’anni opera nel settore con una produzione annua di oltre 6 milioni di pezzi per un fatturato di circa 40 milioni di Euro, Valeria Marini si inserisce in questo contesto coniugando intraprendenza e spirito femminile, con lo stile graffiante e sensuale che da sempre la caratterizza. “La seduzione può essere subita inconsapevolmente e bruciare sotto pelle” (Flaubert) “Sono sempre stata complice e amica delle donne e della loro bellezza” - afferma Valeria. “Mi ha divertito ed affascinato l’idea di creare, in collaborazione con una grande azienda come Ladyberg, delle collezioni che racchiudessero tutti i segreti catturati in anni di stage, set cinematografici, studi televisivi, sartorie teatrali, spettacolo e spot. Ho sempre pensato che la lingerie rappresenti l’animo della bellezza femminile, l’essenza della seduzione.Per questo ho voluto anche ispirarmi alle grandi icone del cinema che con il loro fascino indimenticabile sono entrate nel nostro immaginario firmando la storia della seduzione!”. La linea Seduzioni di Valeria Marini, il cui marchio evoca un mondo di ammalianti provocazioni, è composta da due collezioni di corsetteria fashion stagionali, un flash di tendenza per la stagione natalizia a completamento della proposta una collezione di abbigliamento mare. Ladyberg S.p.a. Stima un sell-out in Italia per l’anno 2005 del marchio “Seduzioni Valeria Marini” di oltre dieci milioni di Euro, ottenuti attraverso oltre 200 distributori che hanno aderito al progetto commerciale. Una sfida davvero importante per la vulcanica attrice e show girl, ora complice della bellezza femminile. La prima collezione Seduzioni di Valeria Marini è composta da ben nove linee fashion stagionali, incluso un flash di tendenza per la stagione natalizia: Per l'Estate 2005 la seduzione è sinonimo di preziosità e voglia di stupire, con esclusivi gioielli leva e metti che rendono i perizomi stringati in microfibra dei veri bijoux da collezione: argentee cascate, cuori e stelle luminose, ciondoli portafortuna a quadrifoglio o "piccanti" peperoncini di strass da esibire con ammicante ironia sotto gonne pantaloni a vita bassa. In un semplice gesto i gioielli che impreziosiscono i perizomi diventano originali neckless, grazie al sistema leva e metti con micro-moschettoni ed alla catenina in dotazione. Sei i perizomi-gioiello disponibili, tutti coordinabili ai reggiseni-gioiello push up e balconetto, nei colori bianco ottico, rosa dalia, magenta e nero. In autunno i perizomi gioiello si vestono di pizzo ramato effetto tatoo, i cui colori contrastano con le fodere in lucida microfibra creando nuances inedite sulla pelle.Spettacolari effetti di luce per la corsetteria gioiello in pizzo lurex, dove nuovi bijoux ornano perizomi e reggiseni con imbottiture estraibili, nelle cangianti sfumature corallo-magenta e oro-argento, tutti da esibire per essere protagonista del mondo della seduzione. La collezione si amplia e si arricchisce di modelli in tulle e microfibra: profili di raso e strass evidenziano le scollature, sexy body string e perizomi ultra-light creano geometrici incroci sul corpo, reti di strass danno vita ad una irresistibile trappola di sguardi. Ricami floreali in lurex e pizzi foderati effetto nudo vestono le culottes e i reggiseni più classici per taglie fino alla 6° e coppe differenziate B e C. La proposta natalizia è una esplosione di sensualità: body stringati in pizzo fasciano le pelle nuda con nouances dorate, mentre bustier arricchiti con nastri di raso rosso rendono il decolletè il protagonista delle notti di festa. Un tributo alla donna e alla sua capacità di sedurre, unico per stile, design, cura sartoriale della vestibilità, dei materiali e dei colori: questo è "Seduzioni, Valeria Marini"  
   
   
COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2005-2006: LO STILE IRRESISTIBILE DI NEW LINES, NEW SIGNS DEL MARCHIO STORICO SERGIO TACCHINI, SINONIMO DI TRADIZIONE SPORTIVA  
 
La collezione autunno-inverno 2005-06 Sergio Tacchini interpreta le tendenze del mercato con linee che intendono sviluppare un prodotto autenticamente italiano declinandolo per il tempo libero, il relax e l’emozione dello sport. La collezione Leasure è destinata a chi ama vestire il proprio tempo con capi funzionali ma dal gusto deciso, espressione di uno stile inconfondibile che affonda le sue radici nella tradizione sportiva più pura, ma che attinge continuamente nuova linfa dalle tendenze di un mercato in veloce e continua evoluzione per elaborare proposte sempre nuove ed accattivanti. La collezione Sergio Tacchini Sailing nasce dall’accurato studio stilistico e di ricerca dei materiali, per esprimersi in una proposta innovativa che trova nel perfetto mix tra elevate caratteristiche tecniche e design il segno del suo successo. Per le cerate, ad esempio, è stato utilizzato un trilaminato (tessuto tecnico realizzato combinando un materiale esterno leggero e resistente, una membrana waterproof ad alta traspirabilità ed una retina all’interno che protegge la membrana e crea una superficie anticondensa) di fabbricazione giapponese ad alta tecnologia, leggero, resistente, assolutamente impermeabile e poco ingombrante combinando un design moderno con volumi più contenuti rispetto al passato. Per la collezione Tennis Performance a/i 2005-06 Sergio Tacchini tecnicità e funzionalità sono espresse nella scelta dei tessuti, dei tagli, delle forme, dei trattamenti e contestualmente da uno stile inconfondibile che parla italiano.  
   
   
LA NUOVA LINEA GREENSTONE-FISE ISPIRATA AL MONDO DELL’EQUITAZIONE  
 
Nata dall’accordo fra il marchio sportivo Greenstone e la Federazione Italiana Sport Equestri (F.i.s.e.), la nuova linea Greenstone-fise propone per la bella stagione capi sportswear informali ed al tempo stesso esclusivi, ispirati al mondo dell’equitazione. Felpe, polo e t-shirt, per lui e per lei, sono realizzati in cotone 100% con la massima cura nei dettagli e recano la garanzia di autenticità certificata dalla Fise; le raffinate nuances di colore – panna, azzurro polvere e bordeaux per lui, panna, marrone e turchese per lei – sono ravvivate da preziosi ricami e loghi appartenenti al mondo equestre. Un look ricercato e di tendenza, quello della linea Greenstone-fise, in grado di esprimere l’amore per i cavalli e tutta l’eleganza dello sport equestre interpretata da Natalia Estrada, testimonial Greenstone. Polo donna: la cura del dettaglio è l’elemento distintivo di questo capo Greenstone-fise. La ricercatezza delle linee è messa in risalto dalla doppia manica in contrasto di colore, con taglio stondato e micro cuciture; i ricami sul petto, delicati e molto femminili, sono accostati a quelli delle discipline equestri. La chiusura della polo è rifinita in fettuccia con bottoncini a pressione. Felpa Dressage donna: sportiva e al tempo stesso raffinata, la felpa di cotone 100% della linea Greenstone-fise si distingue per la preziosa elaborazione del ricamo dorato sulla parte anteriore, che riporta la sigla della Federazione Italiana Sport Equestri collegandola alla disciplina Olimpica del Dressage. La grafica del ricamo è completata da una corona di foglie d’alloro. Il raglan delle maniche, i bordi della zip e quelli delle tasche laterali sono impreziositi da particolari in raso tono su tono, tessuto che si trova anche sul retro del capo.  
   
   
IVY OXFORD, LEADER DELL’ABBIGLIAMENTO SPORTSWEAR E PER IL TEMPO LIBERO, ORA PENSA AL GOLF  
 
La seconda edizione dell’Italian Senior Open, che si terrà sull’ esclusivo green del Circolo degli Alberoni a Venezia dal 20 al 22 maggio 2005, vedrà la partecipazione attiva di Ivy Oxford tra i fornitori speciali dell’evento. Ivy Oxford, leader dell’abbigliamento sportswear e per il tempo libero, sceglie di rafforzare il suo legame con il mondo del golf partecipando a questa importante manifestazione organizzata da Pga European Tour, Circolo Golf Venezia, Rcs Pubblicità e patrocinata dalla Federazione Italiana Golf. La gara, alla quale aderiscono i 72 giocatori che avranno ottenuto i risultati più significativi nel tour professionistico europeo, verrà anticipata da due giornate di Pro-am: la prima a scopo benefico per la “Fondazione Banca degli Occhi”; la seconda come evento mondano ad apertura della competizione ufficiale. Ivy Oxford sbarcherà sul prestigioso campo del Lido fornendo 500 magliette appositamente realizzate per accogliere il logo dell’evento e con un proprio team in gara nel torneo a squadre del 18 e 19 maggio. Ivy Oxford va in buca con un solo fortunato colpo: unire alla sua passione per il golf, che coltiva da tempo, un’ efficace e interessante nuova esperienza di partnership.  
   
   
PARTNERSHIP PUMA E VEXED GENERATION CON BIOMEGA PER UNA NUOVA LINEA DI ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI  
 
Dopo il successo delle collezioni Urban Mobility (Um) lanciate nel 2004, Puma e Vexed Generation hanno avviato una partnership con Biomega per realizzare una linea di abbigliamento e accessori elegante e funzionale ispirata alla Puma Bike. Attraverso la partnership a “tre marchi” la collezione si rivolge alle esigenze di funzionalità dei ciclisti. La collezione riflette il design della Puma Bike ed è costituita da tre prodotti espressamente creati per la libertà di movimento. Lo zaino Um e il portafoglio Um sono stati progettati utilizzando l’ingegnosità di Vexed e le conoscenze di Biomega per garantire che le funzionalità ergonomiche siano in grado di rispondere alle esigenze particolari dei ciclisti in movimento. Fedele all’inventiva di Vexed, la giacca ripiegabile Um fornisce una doppia funzione di protezione dagli elementi e di regolazione termica durante la corsa. “Il traffico e le emissioni sono sempre più preoccupanti e il trasporto su due ruote è in grado di alleviare le pressioni esercitate dall’ambiente urbano,” afferma Adam Thorpe, co-fondatore e designer di Vexed Generation. “Collaborando con Puma, abbiamo voluto creare indumenti e accessori per promuovere e sostenere questo stile di vita ispirato alla mobilità. Il risultato è una collezione funzionale dal look attraente”. Giacca ripiegabile Um è una giacca leggera con cappuccio progettata per una ventilazione ottimale, caratterizzata da un design basato sul movimento che consente all’aria di passare attraverso prese di ventilazione nelle ascelle e sulla schiena, mantenendo fresco il corpo durante la pedalata. Questa giacca anti-aerodinamica è stata specificamente dotata di abbondante tessuto sulle braccia per intrappolare e spingere l’aria attraverso prese di ventilazione allo scopo di ottenere una termoregolazione aggiuntiva. Dal momento che versatilità e compatibilità sono due funzioni importanti per i ciclisti, la giacca Um può essere ripiegata e infilata in una comoda tasca con zip. Materiale: popelin di poliestere (microfibra) rivestito in Pu, impermeabile con cuciture ricoperte Colori: India Ink, Egg Nog. Prezzo di riferimento: € 120,00. Il resistente zaino Um sfoggia un’esclusiva forma piramidale che consente di trasformarlo utilizzando fascette di compressione per assicurarne la trasportabilità. Realizzato per contenere e trasportare gli oggetti più disparati, questo zaino offre una capacità ottimizzata con tasche esterne e interne e include uno scomparto imbottito per computer laptop, scomparti laterali in rete e anelli. Progettato per venire fissato al portapacchi della Puma Bike, lo zaino Um è fornito di una protezione antiscivolo, estraibile da uno scomparto con zip, che copre le fascette mantenendo lo zaino pulito e saldamente assicurato al portapacchi. Il design a piramide, si ripiega con fascette di compressione per assicurare il carico, si fissa al portapacchi della Puma Bike, ha un comparto imbottito per computer laptop e scomparti laterali in rete, protezione antiscivolo con logo Vexed ripetuto. Materiale: nylon con rivestimento in Tpu. Colori: Egg Nog, India Ink, Puma Red. Prezzo di riferimento: € 100,00. Portafoglio Um dal design asimmetrico che offre tutta la funzionalità richiesta dal ciclista urbano. La forma esclusiva consente un facile accesso durante la corsa e la superficie antiscivolo e l’occhiello per la catena forniscono funzionalità aggiuntive di sicurezza. Dettagli specificamente studiati quali scomparti per memory card e finestrino in rete per il documento di identità combinano la semplicità di utilizzo con le esigenze della vita moderna. Ha uno comparto memory card, finestrino in rete per documento, occhiello per catena. Materiale: nylon con rivestimento in Tpu. Colori: Egg Nog, India Ink, Puma Red. Prezzo di riferimento: €30,00.  
   
   
ESTATE 2005: HARLEY-DAVIDSON PENSA AL GUARDAROBA  
 
Se appendere nell’armadio l’inseparabile giubbotto di pelle è un enorme sacrificio, Harley-davidson presenta una serie di capi, che permetteranno di mostrare l’animo da vero/a motociclista anche nelle giornate più torride d’agosto. In particolare per lui, Harley-davidson propone capi realizzati in cotone al 100% dallo stile deciso ed aggressivo per non passare inosservati. La Shirt with Checkboard Stripe è una camicia nera a maniche corte con una comoda taschina sul petto a sinistra, mentre a destra è caratterizzata dal dettaglio della bandiera a scacchi verticale. L’immancabile grafica Harley è presente sul petto destro e sulla manica sinistra. Quando le spalle cominceranno a scottare per il troppo sole, sarà il momento perfetto per indossare la Arm Stripe Tee: un’originale t-shirt che gioca con i colori della leggenda americana - nero, bianco e arancione – sia per le fasce sulle spalle che per la grafica centrale. Al centro si trova il Road Hog, un simpatico maiale “da corsa” munito di casco a scacchi e occhiali, che con grugno aggressivo mostra i denti e divora l’asfalto! La Colorblock Tee è invece adatta alle passeggiate estive, una felpa di peso medio, vivacizzata dalle fasce orizzontali sulle braccia e dal marchio Harley-davidson, riprodotto anche su petto e schiena. I capi pensati per lei, invece, sono realizzati in cotone e spandex, definendo un binomio che garantisce maggiore elasticità e comfort. La Mechanic Shirt, in particolare, è una camicia a maniche corte comoda e molto femminile con due taschine con chiusura a bottoni sul petto, dettagli colorati sulle maniche e marchio ricamato sia sulla tasca destra che sulla sinistra. Per tutte coloro che, invece, preferiscono un look più racing, Harley-davidson propone la Checkerboard Stripe Tee, una t-shirt elasticizzata che porta sul fronte della maglia la classica scritta Harley-davidson, mentre sulle spalle sono presenti due bande a scacchi verticali bianche e nere.  
   
   
CHERVÒ FOOTWEAR COLLECTION: PURO CONCENTRATO DI TECNOLOGIA, GRINTA E STILE  
 
La collezione Chervò Footwear si rivolge ai golfisti più esigenti alla ricerca della miglior qualità in termini di materiali, abbinata al comfort di una calzata ottimale e con un occhio rivolto ai trend della stagione. I nuovi modelli infatti, dal look attuale e grintoso, racchiudono contenuti tecnici davvero innovativi.Suola Tpu per la massima aderenza e il minimo danno a green e fairway, Scafo Aqua-blockâ per proteggere dall’acqua, Tomaia prodotta con materiali idrorepellenti e traspiranti per una calzata confortevole, Rivestimento interno con fodera Dry e Thermo-matic con filamenti di rame, zinco e silicio per mantenere una temperatura stabile e gradevole. L’assortimento e la cartella colori non hanno nulla da invidiare ai nomi più noti del pret-a-porter! Sei i modelli da donna e sei quelli da uomo che spaziano dai classici accostamenti cromatici quali bianco/marrone o nero/sabbia ai più nuovi quali bianco/rosso per lui o bianco accostato al rosa o il verde acido e l’azzurro per lei. La gamma degli accessori firmati Chervò, oltre alle scarpe, include guanti, cappellini, calze, cinture e borse: per chi desidera vestire Chervò dalla testa ai piedi c’è solo l’imbarazzo della scelta!  
   
   
TAVIANI: INDOSSARE IL CINEMA  
 
Da 2 stagioni Taviani ha stretto un importante legame con il mondo del cinema. Gabriele Salvatores, Stefania Sandrelli e Margherita Buy sono i testimonial del progetto “Il Cinema aiuta il Cinema” di Taviani che, partito nella Primavera Estate 2005, ha già permesso di finanziare alcuni importantissimi restauri di opere d’arte che appartengono al patrimonio artistico del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Non poteva mancare nella collezione Taviani una serie di capi ispirati al mondo del cinema. Splendide dive che ormai fanno parte del mito sono le protagoniste delle nuove t-shirt taviani, tutte da indossare! Diva collection Taviani: Anita Ekberg, Romy Schneider, Marilyn Monroe… tante paillettes colorate e preziosi luccichii di swarowsky per sognare Hollywood!  
   
   
LA CELEBRE MAGLIA DAL COLORE NERO INVINCIBILE, ENTRATA IN CAMPO NEL 1904, LIVING RUGBY SINCE 1904 ARRIVA ALL’EDIZIONE LIMITATA CENTENARY 1904  
 
Anno 2005: Canterbury of New Zealand festeggia i suoi cento anni di attività, ma soprattutto di gloriose imprese sul campo di rugby. Anno 2005: il marchio neozelandese segna un'altra meta, entra nel mercato sportswear con una collezione di rugby shirt da indossare fuori dal campo. E si presenta offrendo un omaggio al mondo. Ripropone la maglia dal colore nero invincibile che è entrata in campo nel 1904 e per quasi un secolo si è sudata tutte le sue leggendarie vittorie, in team fino a pochi anni fa con gli Invincibili, gli All Blacks la squadra mito del mondo dell’ovale. Nessuna altra black jersey cattura lo spirito del rugby e per questo vuole segnare il debutto del Marchio. E’ proposta in edizione limitata solo 1904 pezzi ed è disponibile da aprile 2005. Canterbury of New Zealand è rugby e non esiste altra azienda al mondo con la stessa specializzazione ed esperienza in questo sport. Canterbury of New Zealand veste da sempre le più importanti squadre a livello mondiale con lo spirito e l’etica presi dal campo di gioco. Ma anche dai club dove tra una birra e l’altra si consuma il terzo tempo, con la generosità , la determinazione, la mascolinità, il coraggio e la semplicità che è solo di chi sa vivere il rugby.  
   
   
DE TRICOT HENRIETTE CONFEZIONI LANCIA PER L’AUTUNNO/INVERNO 2005/2006 LA LINEA DI MAGLIERIA DE TRICOT  
 
Grande debutto per la nuova linea di maglieria De Tricot di casa Henriette, leader di mercato nella produzione di abbigliamento conformato donna. De Tricot è la risposta che tutte le donne alla ricerca di comfort e femminilità chiedono da tempo. La linea pulita e contemporanea di maglie e pantaloni, la scelta di colori alla moda e accessori raffinati sono alla base del successo annunciato di De Tricot. Tutti i modelli sono realizzati in misto o in 100% in pregiata lana sia per un look disinvolto sia per un abbigliamento più ricercato. Lo stile e la ricerca della nuova collezione si sviluppano attraverso cinque temi sportivi e raffinati: horse club, feeling verde, lagune, iris forever e belle de nuit. Horse Club: il fascino dello stile inglese si fonde alle modellature made in Italy per questo tema che riscopre l’argyle come punto di riferimento di un abbigliamento casual ma di classe. Maglie pulite si impreziosiscono di colli ad anello, il twin-set più classico riscopre il fascino della fantasia a rombi tanto di moda per alternarsi a tourtle nek preziosi e camicie di maglia da usare tutti i giorni. Le tonalità sono affettuose come il rosso corallo e il beige naturale. Feeling Verde: impossibile resistere all’ondata di verde, vibrante e solare che la prossima stagione invernale tingerà il look di ogni giorno. Così De Tricot dedica un intero tema al colore della speranza che si trasforma in tailleur raffinati dall’interno a contrasto, in maglie zippate e in accostamenti audaci con il viola più desiderabile. In collezione anche polo sportive e mantelle. Lagune: prezioso e ricercato il tema lagune propone un’alternanza di modelli. Da un lato classici senza tempo come twin-set e maglie stampate con simboli araldici, dall’altro dettagli pop che definiscono strisce di colore a V e la nuova interpretazione del color ottanio: a cappotto, a tailleur e poi ancora in versione giacca con tasche applicate e bottoni in nuanches. Iris Forever: sceglie i toni dell’iris e si arricchisce di dettagli fashion, questo tema vede in primo piano lavorazioni speciali per maglie dai revers a coste effetto scialle e preziose spille di cristalli che illuminano il viso. Così anche il classico completo di maglia, giacca e pantalone, diventa prezioso quando si indossa con caban raffinati che assecondano i movimenti del corpo. E poi ancora giacche destrutturate in lana Moirèe da alternare a polo senza bottoni e twin set a rombi. Belle De Nuit: sera in primo piano per questo tema che propone soluzioni disinvolte, impreziosite da zip metalliche e versioni altolocate con maglie che scoprono le braccia e sottolineano la silhouette. Il nero regna sovrano e si contamina con il bianco per completi estremamente raffinati di gonne ampie e giacche strette in vita da nastri di raso. E poi ancora top a V da indossare con pantaloni morbidi, maglie optical e montgomery dai lacci di pelle.  
   
   
LE TRE NUOVE LINEE SPORTIVE DI SPARCO  
 
Sparco ha presentato le novità della collezione abbigliamento autunno/inverno 2005-06. Tutta la collezione Sparco è la traduzione dell’eccellenza tecnologica raggiunta nel corso del tempo dall’azienda, frutto dell’attività sui campi di gara fin dall’anno della sua fondazione, quel 1977 fonte di grande ispirazione per i capi di oggi. Per la stagione invernale Sparco, che di recente ha eletto quale testimonial Jarno Trulli, presenta tre linee, “Laboratoire 77”, “Team” e “X-light”, traduzione pratica della passione e della tecnologia sviluppata e perfezionata con il lavoro a stretto contatto con i piloti di F1.  
   
   
TOMAX, PRESTIGIOSO BRAND SICILIANO PRODUTTORE DI MAGLIERIA PER BAMBINI, LANCIA LE NUOVE COLLEZIONI PRIMAVERA/ESTATE 2005 TOMAX  
 
Come ogni anno Tomax inaugura la primavera presentando una linea concepita e realizzata per bambini e teenager alla ricerca di maglieria di tendenza e di elevata qualità. Le creazioni primavera/estate 2005 sono proposte fantasiose e divertenti in puro cotone, capi attuali e funzionali alle esigenze di vita e al desiderio di novità dei giovanissimi del terzo millennio. Nuances tenui che spaziano dal bianco alle tinte pastello, scuri intensi e accesi che rimandano allo spirito autenticamente mediterraneo di Tomax diventano protagonisti di modelli impreziositi da inserti accattivanti, rifiniti a mano, nel segno del più esclusivo Made in Italy: un mix di creatività, originalità e raffinatezza non disgiunto da un tocco di provocazione forte e decisa. Tutte le creazioni Tomax sono realizzate utilizzando esclusivamente i migliori filati italiani a conferma di quella elevata qualità di cui da sempre l’Azienda si fa portavoce.  
   
   
L’ELITARIO MONDO DELLA FILATELIA NELLA COLLEZIONE MARE PRIMAVERA / ESTATE 2005 DI ALESSANDRA ZANARIA  
 
Alessandra Zanaria propone per la prossima stagione estiva una piccola Collezione Mare, che lega ulteriormente l’immagine della griffe all’elitario mondo della filatelia, attraverso la stampa che meglio rappresenta l’universo Alessandra Zanaria: un collage di francobolli coloratissimi provenienti da tutto il mondo. La collezione prevede bikini, culotte e semplici canotte senza dimentica borse, accappatoi e teli mare tutti interamente realizzati con la nostra stampa o accostati a spugne colorate. Attiva, dinamica, amante della mondanità, la donna Alessandra Zanaria si distingue sempre per la sua spiccata femminilità, che ama esibire in ogni occasione.  
   
   
SIBA, IL SALONE INTERNAZIONALE DEI BOTTONI SVILUPPA LE PROPRIE COMPETENZE. NON SOLO BOTTONI ACCESSORI MODA; PER LA GIOIA DEI CONFEZIONISTI  
 
Fervono gli ultimi preparativi per la 22° edizione di Siba, la manifestazione di Piacenza Expo punto di riferimento nel settore dei bottoni e dell’accessorio moda, in programma dal 12 al 14 maggio 2005 nel nuovo centro fieristico di Piacenza. Tradizione e innovazione sono i temi caratterizzanti dell’edizione 2005 di Siba. Siba 2005 prosegue infatti nel solco di una tradizione ormai consolidata, che vede la manifestazione come punto di riferimento nel settore del bottone e dell’accessorio moda. Partendo dalla sua trentennale esperienza, attestata anche da anni di grandi successi, la manifestazione piacentina guarda al futuro con estrema attenzione per offrire alle aziende del settore uno strumento efficace per la promozione e lo sviluppo del proprio business. «L’imminente edizione di Siba - sottolinea Raul Barbieri, direttore di Piacenzaexpo – si caratterizzerà da un lato per l’allargamento del fronte espositivo a tutto il comparto produttivo dell’accessorio moda; in questo modo il visitatore professionale può trovare in un unica esposizione tutta la moda, lo stile e il design di oggetti che oltre vanno ben oltre il semplice impiego funzionale. In un mercato che cambia, con tempi sempre più frenetici per l’approvvigionamento, il confezionista assume un ruolo sempre più importante nel comparto. Si rifornisce sempre più spesso autonomamente, scavalcando la figura del grossista, e Siba intende mantenersi al passo con i tempi, conservando la propria centralità nel settore rivedendo, oltre all’offerta espositiva, anche i mercati di sbocco». «Abbiamo – aggiunge Barbieri – messo a punto un programma promozionale che, fermo restando il carattere di forte internazionalizzazione, oltre a rivolgersi alle classiche figure del grossista e dell’importatore, elabora un’azione mirata e personalizzata verso il produttore di abbigliamento. Posso affermare che, vista la serie di pre-registrazioni in arrivo in fiera, il nuovo corso di Siba sta raccogliendo consensi».  www.Siba.piacenzaexpo.it  
   
   
RIFLESSI DI LUCE NEI DIAMANTI, PROTAGONISTI INDISCUSSI DELLE CREAZIONI CIELOGIOIELLI  
 
La tradizione dell’alta gioielleria e la creatività raffinatamente essenziale di Cielogioielli trovano nuova brillante espressione nella Collezione Riflessi. I diamanti, protagonisti indiscussi delle creazioni del brand, diventano nella Collezione Riflessi la cornice preziosa di zaffiri, rubini e smeraldi per poi scivolare sulla montatura in oro bianco. La forza creativa si materializza attraverso l’accostamento di tagli differenti in grado di enfatizzare la luminosità di pietre selezionate con scrupolosa attenzione. Il taglio a brillante dei diamanti si contrappone alle mille sfaccettature della pietra di colore dal taglio ovale, determinando infiniti riflessi di luce destinati a sottolineare l’arte e l’eleganza di una creazione unica. L’eloquenza enigmatica e affascinante delle pietre preziose si trasmette con la complicità di una lavorazione sapiente capace di richiamare il fascino della tradizione attraverso un design delicatamente innovativo. Cielogioielli con la Collezione Riflessi conferma una raffinata capacità espressiva che nasce dal profondo amore e rispetto per le pietre preziose, assolute protagoniste del gioiello.  
   
   
INCREDIBILI, AZZARDATISSIMI ABBINAMENTI DI PIETRE E SFUMATURE MEDITERRANEE NELLE CREAZIONI DI GIOIELLI LOFFREDO.  
 
Collezioni che nascono dalla passione, quella passione per il corallo che ha portato questa famosa griffe, internazionalmente riconosciuta per i suoi gioielli unici ed irrepetibili, ad esplorarne le più nuove ed insolite interpretazioni. Nella civiltà mediterranea la storia del corallo si perde nei secoli, e fin dall’antichità classica gli viene attribuito un valore magico. Potente talismano, secondo la leggenda il corallo nasce dal sangue sgorgato dagli occhi della Medusa; è proprio questa sua mitologica origine a conferirgli la capacità di “pietrificare” e allontanare gli sguardi malevoli. Loffredo, da oltre quarant’anni, trasforma la sua passione per questo prezioso dono del mare in gioielli dalla forte personalità, resi unici dagli incredibili, e a volte azzardatissimi, abbinamenti di pietre e sfumature che rimandano ai più intensi colori del Mediterraneo. Gioielli senza tempo dalla forte impronta artigianale, declinazioni ricercate e preziosissime, pezzi unici in coralli introvabili esaltati da giochi di diamanti dalle forme insolite. Le creazioni nascono dall’abbinamento del corallo ai materiali più preziosi come oro, platino e brillanti ma anche a pietre affascinanti quali giade, crisoprasio, turchese e onice, che danno vita alla collezione “Loffredo Limited Edition”, autentiche opere d’arte dedicate a chi sceglie il gusto dell’esclusivo e l’ebbrezza di accostamenti particolari. E ancora il corallo, quello più glamorous nella collezione Free Size: bracciali, anelli, collane e orecchini montati su elastiche molle d’acciaio e realizzati in modelli esclusivi e brevettati da Loffredo. Magici e insoliti mix delle pietre più preziose; coralli, zaffiri, smeraldi e diamanti abbinati a onice, madreperla e avori antichi per gioielli particolarissimi che raccontano al meglio l’amore per il sublime di Loffredo. Gioielli che divengono accessori imprescindibili per il look più giovane e rigorosamente up-to-date.  
   
   
SABELT FA LE SCARPE A FIAT DAI CIRCUITI DEI GRAN PREMI DI FORMULA 1 ALLE STRADE METROPOLITANE SI ESTENDE LA PARTNERSHIP INDUSTRIALE TRA I DUE GRUPPI TORINESI  
 
Due modelli di calzature - l'uno per uomo e l'altro per donna - declinati in due versioni - l'una in pelle bianca e l'altra in scamosciato beige e cuoio bianco - per rinnovare il legame storico esistente tra Fiat Auto S.p.a. E Sabelt S.p.a. All'insegna della performance, della tecnologia e dello stile, tutti italiani. In particolare, ideate, sviluppate e realizzate in Italia; e volute da Lapo Elkann, responsabile Brand Promotion di Fiat Auto, e Gregorio Marsiaj, direttore divisione fashion di Sabelt, le Fiat by Sabelt sono il risultato di un connubio tra le aziende torinesi iniziato negli anni '70 a bordo della plurivittoriosa Lancia Stratos di Sandro Munari equipaggiata Sabelt e che prosegue oggi nel Wtcc con l'Alfa Romeo Racing Team nonché sulle Ferrari di Schumacher e Barrichello. "Animati dalla stessa passione per l'auto nonché dalla medesima attenzione per la qualità, la sicurezza e, soprattutto, per l'Italia - ha dichiarato Lapo Elkann - abbiamo deciso di condividere fino in fondo oneri e onori di un progetto così impegnativo ma, al contempo, entusiasmante". "Le Fiat by Sabelt sono l'ultimo risultato di una partnership che si perpetua da anni tra le nostre aziende - ha affermato Gregorio Marsiaj -. Ma non finisce qui: dopo le calzature stiamo pensando di rivoluzionare anche il mondo del mobile". Distribuite nelle boutique italiane più esclusive oltreché nel punto di vendita monomarca Sabelt di Milano corso Venezia, le Fiat by Sabelt soddisferanno le richieste dei clienti più esigenti grazie agli elevati standard stilistici e qualitativi proposti. Caratterizzate da un prezzo di 250 euro, le Fiat by Sabelt contribuiranno ad allargare il pubblico di estimatori dei due marchi ripresentando sulle strade metropolitane gli stessi contenuti proposti con successo nelle competizioni automobilistiche internazionali.  
   
   
UN NUOVO SBARCO NEL FAR EAST PER FRANCESCO BIASIA LA GRIFFE VICENTINA INAUGURA IL NUOVO FLAGSHIP STORE DI HONG KONG  
 
Una nuova boutique per Francesco Biasia, la griffe vicentina di borse e pelletteria posizionata nel punto più nevralgico di Hong Kong Island. Situato all’interno del prestigioso Ifc - International Financial Centre - Mall di Hong Kong, uno dei centri più importanti della metropoli asiatica, il nuovo ed esclusivo flagship store rappresenta la volontà dell’Azienda di rafforzare la presenza nei mercati del Far East. Si sviluppa su una superficie di 100 metri quadri e rispecchia il concept elegante ed essenziale studiato per esaltare le diverse proposte di collezione. Grande successo ha avuto l’evento di inaugurazione, lo scorso 21 aprile, presso il Volar Club di Central Hong Kong, che ha visto la partecipazione di personaggi dello spettacolo e della stampa locale. Il nuovo flagship store di Hong Kong si inserisce in un preciso piano aziendale che prevede, entro la fine del 2005, l’inaugurazione di un nuovo punto vendita monomarca a Singapore e nuovi shop in shop all’interno dei migliori Department Stores in Giappone, Cina e Taiwan.  
   
   
PER FURLA TRIONFA LO STILE PIC-NIC  
 
L’estate di Furla è un trionfo della natura. Fiori e frutti sbocciano su borse, piccola pelletteria, scarpe, foulard e si trasformano in eleganti e raffinati gioielli di fattura quasi artigianale realizzati in ottone smaltato e tempestati da cristalli Swarovski. Fantasie fiorite sono impresse a caldo sulla pelle di borse e scarpe che sembrano cesellate artigianalmente, fiori in rafia o in resina impreziosiscono borse in paglia o in vitello. Piccoli frutti smaltati colorati caratterizzano borse in vitello e diventano chiusure o divertenti charms laccati con i quali giocare per trasformare, e rinnovare, l’immagine della propria borsa. Sandali e ciabattine in morbido vitello sono impreziositi da fiori in ottone smaltato o da spiritosi millepiedi tempestati di strass che si arrampicano sul piede e si avvolgono alla caviglia. Farfalle leggiadre realizzate in ottone smaltate sembrano volare sulla superficie delle borse. Piccoli insetti si trasformano in orecchini, bracciali, collane, in argento o in ottone, e diventano motivo di decoro sul quadrante di orologi o tanti charms per i cinturini dei modelli più ricercati da indossare come gioielli.  
   
   
NASCE ‘PRESTIGE’ LA NUOVA ESCLUSIVA LINEA DI PELLETTERIA PER I VIAGGIATORI PIU’ ESIGENTI  
 
Alviero Martini “Prestige ” è la nuova linea di accessori che conquista i raffinati viaggiatori di tutto il mondo per il forte valore comunicativo della carta geografica nella delicata incisione a “laser” tono su tono, realizzata su pregiate pelli italiane. Nata dal sapiente lavoro dei maestri artigiani italiani, la collezione “Prestige ” è frutto di un lavoro attento svolto con amore e interamente basato su tecniche manuali tramandate di padre in figlio. Ogni esclusivo dettaglio, ogni particolare concorrono a far nascere un articolo unico e di grande prestigio: la fodera è costituita da un tessuto jacquard con filati di nylon policromatici, le lampo a doppio scorrimento sono Ykk con denti metallici galvanizzati nickel e nastro in nylon ad alta resistenza, garanzia di altissima qualità, i filati di cucitura sono in poliestere per garantire durata e tenuta nel tempo, le guarnizioni sono tutte in argento 925. Portamonete, portachiavi, sottomano, portafogli, organizer, valigette.. Tutti gli articoli sono espressione di ricordi e di sogni di itinerari futuri, accompagnati dall’eleganza dei colori e dalla estrema purezza delle linee, che hanno reso l’intera collezione un punto di riferimento per tutti i moderni globetrotters ed i sofisticati viaggiatori contemporanei.  
   
   
CON FREE UP OGNI GIORNO UN MODELLO NUOVO CREATO PERSONALMENTE  
 
Creatività, colore, praticità e stile...Sono queste le parole chiave che racchiudono il segreto del mondo Free up. Un mondo fatto di colori, di voglia di inventare e di divertirsi ad essere per una volta gli stilisti di se stessi...Liberando la fantasia. Free up è un sistema assolutamente innovativo e geniale: consente di crearsi originali modelli di sandali, infradito, cinture e borse, realizzando un infinito numero di combinazioni e look differenti, adatti ad ogni occasione. La tecnica consiste in un pratico sistema di ganci che permette, davvero con molta semplicità, di intercambiare tomaie, manici di borse e fibbie e le decorazioni possibili sono tantissime! Fiori, pin, frutti, perline, pietre e bottoni tutte intercambiabili per avere ogni giorno una novità ai piedi Free up si rivolge a donne di ogni età in quanto propone modelli che spaziano dal classico sandalo da signora all’infradito di tendenza per le giovanissime Free Up è un brevetto internazionale registrato il 5 maggio 2000. Ci sono voluti ben tre anni di prove, test e ricerca per arrivare a realizzare l’attuale Free Up perché rispondesse perfettamente alle esigenze sia di stile che di comfort e qualità. Nell’estate del 2004 il prodotto è stato immesso sul mercato attraverso un test su 25 negozi. A maggio del 2005 Free up è presente già in 150 punti vendita multibrand dislocati in tutta Italia e propone oltre 120 soluzioni di tomaie intercambiabili per sandali ed infradito, 10 differenti suole e circa 40 kit per borse estive. Al momento la produzione è destinata alla donna, in previsione il bambino e anche l’uomo. Sandali e infradito. Un sistema invisibile di ganci permette di abbinare ad un’unica suola un numero infinito di tomaie acquistabili separatamente. Tante possibilità di colore anche per le suole disponibili con diverse misure di tacco; Positano, a rocchetto, a zeppa, in sughero; tutte studiate per adattarsi comodamente al piede garantendo il massimo comfort. Borse e cinture. Free up propone estivissime borse in paglia. Anch’esse con manici e decorazioni intercambiabili a cui poter applicare numerose differenti decorazioni anche coordinabili alle calzature. Vastissima scelta anche per le cinture; intrecciate a più colori, maculate, in tenui nuance pastello o in brillanti oro, argento e strass.  
   
   
UNA COLLEZIONE ARTICOLATA E CURATISSIMA NEI DETTAGLI, SIA NEL CAMPO DELL’OCCHIALE DA SOLE CHE DELL’OCCHIALE DA VISTA PER BELSTAFF AL MIDO  
 
Dopo il grande successo riscosso nel settore delle calzature e della pelletteria, Belstaff, in occasione del suo 80° Anniversario, si appresta a rientrare anche nel mondo dell’ottica, debuttando al prossimo Mido a Milano dal 6 al 9 Maggio. Belstaff, forte dei suoi 80 anni di leadership nel settore della protezione e della sicurezza, presenta una collezione molto articolata, sia nel campo dell’occhiale da sole che dell’occhiale da vista. Occhiali da sole: Collezione Replica: repliche fedeli per aspetto, metodi di lavorazione e materiali di autentici occhiali protettivi Belstaff dagli anni ’40 agli anni ’50. Collezione Original ’30: repliche fedeli di modelli di occhiali da sole degli anni ’30. Collezione Aviator: i veri occhiali protettivi degli aviatori, originati dall’esperienza Belstaff, che è stato il principale fornitore di abbigliamento, di occhialeria e di accessori della Royal Air Force per innumerevoli anni. Belstaff è stata incaricata dalla Miramax di realizzare, in base alla sua grande esperienza, i costumi del film “Aviator” interpretato da Leonardo Dicaprio. Collezione Elicopter: occhiali da sole tecnici, i più utilizzati dai piloti di elicottero. Collezione Aerosport Sunglasses: protettivi, moderni, sicurissimi, ultraleggeri, con una gamma di lenti studiate per tutti gli utilizzi, anche i più estremi. Assolutamente infrangibili e privi di elementi metallici, con sistema di saldatura delle lenti brevettato. Gli occhiali della serie Aerosport rappresentano il massimo livello della tecnica per i motociclisti, gli scooteristi e per tutti gli sportivi impegnati in attività “veloci”. Occhiali da vista: La gamma è composta da due collezioni: Collezione Replica: repliche fedeli di montature degli anni’30 e ’40. Collezione Aerosport Eyewear: Leggerezza, aerodinamicità, infrangibilità e stabilità sul viso in tutte le condizioni di movimento sono le caratteristiche di questi occhiali da vista studiati e disegnati per l’attività sportiva. La produzione è realizzata interamente in Italia con la collaborazione di Elite Group di Treviso e la distribuzione avverrà tramite una rete di vendita appositamente costituita e coordinata dalla nuova Divisione Eyewear della Clothing Company.  
   
   
LAURA BIAGIOTTI OCCHIALI: EVOLUZIONE SPORT-GLAM COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 2005 - 2006  
 
Lusso e comfort. Un lifestyle autentico e definito da dettagli preziosi nella qualità, ma sempre essenziali nella forma. La Collezione A/i 2005-2006 Laura Biagiotti Occhiali, prodotta e distribuita da Visibilia, nasce dalla ricerca tecnologica e dalla volontà di interpretare il raffinato design che è, da sempre, il simbolo della griffe. L’ispirazione si concede al fascino del mondo sportivo ed al contempo ridisegna, con eccellenza, quello spirito fashion che non è solo moda, ma desiderio di una concretezza stilistica senza tempo. Il focus è la passione artigianale per una classicità evoluta che veste, sia la donna, che l’uomo, con uno stile lineare, ma in continuo divenire. Occhiali da vivere nel palcoscenico della vita. Accessori che regalano emozioni. Affascinanti schermi che rilassano lo sguardo ed accendono i desideri. Laura e Lavinia Biagiotti hanno introdotto per prime la sinergia tra moda e sport, con l’obiettivo di rafforzare due grandi settori che contribuiscono a diffondere il prestigio del Made in Italy nel mondo. E da questo grande progetto trae spunto anche la nuova collezione Laura Biagiotti Occhiali. La Vista 2005/6. Forme rettangolari, leggerezza e grande portabilità. Ogni modello si distingue per la ricercatezza dei dettagli e la qualità dei materiali. La prestigiosa presenza del Signity Star decora con discrezione. Un must di raffinatezza l’Lb 80511. Frontale in metallo ed aste in acetato per un occhiale che utilizza, per stupire, il linguaggio della semplicità. Le aste si colorano di nuance lucide e sul laterale sinistro è incastonato uno zircone signity star dal taglio perfetto. Oro, palladio, marrone, rosa. Colori esclusivi che rivestono le aste di luce. Debutto di una nuova interpretazione grafica del marchio nell’energico Lb 80521, frontale ed aste in acetato. Il logo smaltato e posizionato trasversalmente sull’asta, diffonde prestigio e modernità. Di grande carattere anche grazie a sofisticati cromatismi a contrasto. Nero e grigio. Nero e rosso. Ambra e miele. Il Flash Sole di Laura Biagiotti è definito da un’ispirazione Sport-glam dove energia e stile, comfort ed eleganza si fondono in un unico linguaggio. All’insegna di una portabilità che diviene valore aggiunto. Concept sportivo e raffinata semplicità negli avvolgenti Lb 85661 e Lb 85671. Montatura a mascherina in acetato e profilata di strass per il primo modello. Volume compatto ma leggero per il secondo, tutto declinato al maschile. Linee che premiano sia il design, che la funzionalità. Innovazione e desiderio vintage, nello speldido Lb 85632. Un occhiale da star, creato per tutte coloro che amano farsi sedurre dal lusso. Le lenti sembrano galleggiare nell’aria, sostenute da una sottile montatura in metallo che disegna i profili con discrezione. Le iniziali di Laura Biagiotti, fedelmente riprodotte, si sovrappongono ai laterali delle lenti. Sono gioielli, luminosi, eccentrici e ricoperti di strass. Per osare, con personalità e sostanza. La nuova collezione Laura Biagiotti Occhiali è presentata nello spazio espositivo Visibilia, Pad. 16, Salone I, Stand B21-c24/c25-d18.  
   
   
GIORGIO ARMANI OCCHIALI - NOVITÀ PRIMAVERA ESTATE 2005  
 
Il nuovo logo Ga - monogramma a medaglione di ispirazione giapponese - debutta anche nel mondo degli occhiali Giorgio Armani, diventando protagonista principale della collezione sole 2005. Forme classiche e morbide, ma anche stile particolarmente moderno, per gli occhiali da sole realizzati con materiali esclusivi, come gli acetati dalle tonalità naturali e il titanio per la proposta uomo. Assoluta cura per i dettagli, ma anche estremo comfort e qualità di materiali, per la proposta da vista, dedicata a un pubblico più adulto e raffinato. Anche in questa collezione, il logo a medaglione - decoro ed elemento distintivo - impreziosisce i modelli rivolti alla clientela femminile.  
   
   
LAMY GROUP PRESENTA AL MIDO 2005 LE NUOVISSIME COLLEZIONI DI OCCHIALI KENZO, KARL LAGERFELD, SONYA RIKYEL, NINA RICCI, KIPLING, COLUMBIA, ROCHAS E LACOSTE.  
 
Ospiti allo stand, nella giornata di sabato 7 maggio, saranno i due protagonisti principali di Vivere, nonché testimonial della campagna pubblicitaria del marchio Lacoste: Francesca Cavallin e Brando Giorgi. Infatti, i due, assieme all’intero cast di attori della famosa soap di Canale 5 indossano esclusivamente le montature del marchio del coccodrillo, secondo le esigenze di scena, per un anno di programmazione. Altri due volti noti della televisione presenti allo stand L’amy, indosseranno gli occhiali Kenzo: Jessica Polsky di Camera Cafè e il fidanzato Michel Altieri. La prima, nelle vesti della ironica sexy-boss nella originale sit-com, è l’americana più apprezzata d’Italia. Michel Altieri, scelto da Dennis Hopper e Anna Strasberg tra i 3 giovani attori al mondo indicati come futuri volti di Hollywood, è noto al grande pubblico nel ruolo de “il fidanzato di Wanda” (Jessica Polsky) sia nella vita che nella sit- comedy.  
   
   
PREMIATO A PARIGI CON IL “SILMO D’ORO” PER INNOVAZIONE TECNOLOGICA, IL MODELLO “RACING” BY DERAPAGE, PROGETTATO DALL’AZIENDA TORINESE NICO-DESIGN  
 
Con il modello “racing” di derapage, nico-design e’ l’unica azienda italiana che per il 2005 ha ricevuto il più’ prestigioso riconoscimento internazionale del settore. Il modello vincitore è realizzato con “icelite”, uno speciale materiale plastico brevettato che consente di inserire le lenti con un semplice “click”. Leggero, flessibile e indeformabile anche se sottoposto a forti sbalzi termici, “icelite” garantisce inoltre un’elevata stabilità del colore anche in condizioni di luce violenta. Si riducono i rischi, quindi, se si dimenticano gli occhiali sul cruscotto della macchina parcheggiata al sole. “Racing” by derapage arriva in Italia in maggio, solo dai migliori ottici. Nico-design di Torino è una “costola” del Gruppo Vitaloni, fondato nel 1929, che negli anni ’70 e ’80 è stato uno dei principali fornitori della Fiat e uno dei leader mondiali nella produzione di specchietti retrovisori (forniti anche alla Ferrari “mondiale” di Niki Lauda negli anni ‘70). Www.nicodesign.it  
   
   
VARIETÀ DI ROMBI, DI MOTIVI DI RIGHE E FASCE IN COLORI RAFFINATI E ACCOSTAMENTI SOBRI, TONO SU TONO PER I MODELLI DI CALZE CIOCCA AUTUNNO-INVERNO 05/06  
 
Ciocca, marchio storico, leader nel settore della calzetteria, rappresenta anche un’ importante realtà del “Made in Italy”. Ricca di quel patrimonio tipicamente italiano fatto di innovazione e continua ricerca, ad ogni stagione l’azienda mette sul mercato esaurienti collezioni destinate ai vari target di consumatori - dal baby all’adulto – con una connotazione fortemente creativa unita ad eccellenti standard qualitativi. Ecco perché – a partire dalla prossima stagione – la firma Ciocca, immagliata nel prodotto, identificherà ogni calza prodotta dall’azienda, a garanzia del consumatore e a protezione di un prodotto tipicamente ed esclusivamente italiano. Le collezioni Ciocca sono le più complete per ogni singolo target per il numero di modelli, di colori e di fantasie che fanno della calza un irrinunciabile accessorio. Particolarmente significativa per la prossima stagione autunno-inverno la serie di modelli maschili che, nel rispetto delle tendenze moda, prevedono una varietà di rombi, di motivi di righe e fasce in colori raffinati e accostamenti sobri, tono su tono. Righe e rombi anche per i modelli unisex da abbinare alle sneakers e per i modelli di calzettoni da indossare a vista con le gonne o i pantaloni dalla caviglia in su, in una allegra gamma di colori tonici. Inedite lavorazioni jacquard e modellistiche innovative per i collant con ghetta dedicate a bambine e ragazzine; elaborati i nuovi jacquard per i soggetti sport destinati ai maschietti. Ovunque predominano righe e rombi, anche nei modelli per la prima infanzia, che alternano colori allegri ai tenui pastello. Sono coloratissimi anche i nuovi modelli di “scarpine” che affiancano i toni più tradizionali e il bianco assoluto per i piccolissimi piedini dei neonati. Tutta la produzione è destinata ad un’ampia fascia di consumatori di livello medio-alto, che apprezzano di trovare anche nei mercatini, i luoghi più attuali dello shopping, le calze Ciocca, orgogliosamente “Made in Italy”.  
   
   
TESTI SPA SIGLA UN ACCORDO DI DISTRIBUZIONE IN ESCLUSIVA DEGLI OROLOGI TOMMY HILFIGER  
 
Testi S.p.a. Sigla un accordo con la società americana Movado Group (Nyse symbol Mov) per la distribuzione esclusiva degli orologi Tommy Hilfiger in Italia. Movado è la licenziataria mondiale per la manifattura e commercializzazione degli orologi Tommy Hilfiger. Movado è una delle società leader nel settore dell’orologeria mondiale, che disegna, produce e distribuisce orologi di importanti marchi come Movado, Ebel, Concord, Esq e Coach. Movado ha scelto Testi spa come suo esclusivo distributore per gli orologi Tommy Hilfiger in Italia. Testi spa, azienda leader nella gioielleria fashion Made in Italy, con i marchi Rebecca e Kris, gioielli dal design giovane ed esclusivo, grazie alla professionalità del suo giovane management team, chiude il 2004 con un fatturato di 36,4 milioni di euro, incrementando del 43% quello dell’anno precedente, e sceglie di diversificare il business aprendosi ad un mercato affine e ricco di potenzialità, quello dell’orologeria fashion, come spiega il Brand manager orologi David Ragionieri: “ L’azienda ha deciso di capitalizzare la forza e la versatilità della sua rete vendita, già radicata nel canale gioielleria, potenziando la sua presenza in un mercato molto profittevole. Teniamo presente che l’Italia rappresenta il 4° paese al mondo in numero pezzi/anno. La scelta di un brand come Tommy Hilfiger deriva, innanzi tutto da un’ “affinità elettiva” con il nostro target, e chiaramente dalle potenzialità e dagli investimenti che la Corporation stessa, ripreso il controllo diretto del business italiano, ha deciso di esprimere nel nostro mercato, da sempre attirato dal made in Usa”. Movado può quindi contare sulla consolidata esperienza e conoscenza di Testi spa del canale gioielleria, sulla forte penetrazione nazionale grazie ad un’organizzata e dinamica rete vendita di agenti monomandatari e su un team manageriale giovane ed esperto, allenato a gestire con successo start up nel settore fashion.