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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Maggio 2005
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MOZIONE DI CENSURA CONTRO LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE  
 
Bruxelles, 25 maggio 2005 - L'aula affronterà un dibattito riguardo alla mozione di censura presentata da 77 deputati contro la Commissione europea. Tra questi figurano 4 italiani: Mario Borghezio (Ind/dem, It), Umberto Guidoni (Gue/ngl, It), Matteo Salvini (Ind/dem, It) e Francesco Enrico Speroni (Ind/dem, It). La maggior parte dei firmatari sono membri del gruppo Ind/dem (35), che hanno lanciato l'iniziativa raccogliendo l'adesione di altri 18 deputati della Gue/ngl, 10 dei Non iscritti, 7 dei Verdi, 5 del Ppe/de (conservatori britannici) e 1 dell'Uen. Per i firmatari, la presentazione della mozione di censura rappresenta «l'unico mezzo per indurre il Presidente della Commissione José Barrosoa presentarsi in Aula per spiegare come abbia potuto accettare un dono del valore di varie migliaia di euro da un uomo d'affari miliardario il quale poi, un mese dopo, ha ricevuto dalla Commissione europea il beneplacito per una sovvenzione, a titolo di aiuto regionale, pari a 10 milioni di euro». Nella motivazione, essi tengono però a precisare che sono disposti a ritirarla, qualora il Parlamento «ottenga una spiegazione ragionevole in Plenaria» e «siano specificate regole chiare che obblighino i commissari a dichiarare tutti i doni di valore considerevole». Va detto, peraltro, che i leader dei quattro principali gruppi politici del Parlamento europeo - il Ppe/de, il Pse, l'Alde/adle e i Verdi - hanno già rilasciato una dichiarazione in cui esprimono la loro opposizione alla mozione di censura. Precisando di rappresentare 597 deputati su un totale di 732, hanno sostenuto che, a loro parere, questa iniziativa sia «ingiustificata» e «sproporzionata». Affinché la mozione sia adottata dal Parlamento è necessaria la maggioranza dei due terzi dei voti espressi e la maggioranza dei deputati che compongono il Parlamento. La votazione, che ha luogo per appello nominale, deve avvenire dopo almeno 48 ore dalla discussione in Aula. Pertanto, se la procedura dovesse proseguire, i deputati si pronunceranno sulla questione nel corso della prossima sessione di giugno. Qualora fosse approvata la mozione di censura, il Trattato prevede che i membri della Commissione «devono abbandonare collettivamente le loro funzioni». Essi continuerebbero a curare gli affari di ordinaria amministrazione fino alla loro sostituzione. In questo caso, il mandato dei nuovi membri della Commissione scadrebbe alla data prevista per l'Esecutivo dimissionario. Si ricorda che i deputati del Parlamento europeo non hanno invece la possibilità, richiesta a più riprese, di costringere alle dimissioni singoli Commissari o il Presidente della Commissione. Tuttavia, il Presidente della Commissione può chiedere espressamente le dimissioni di un membro del suo Collegio. Dal 1979, primo Parlamento eletto a suffragio diretto, sono state presentate sei mozioni di censura, ma nessuna è stata adottata. Le ultime due (2004 e 1999) erano motivate dal discarico di bilancio e quella introdotta nel 1992 dalla posizione assunta dalla Commissione nei negoziati Gatt. Le altre tre mozioni riguardavano la politica agricola comune; quella presentata nel 1997 si fondava sulla gestione della crisi della mucca pazza.  
   
   
UE-RUSSIA: PARTNERSHIP IMPORTANTE MA OCCORRE GARANTIRE LA DEMOCRAZIA  
 
Bruxelles, 25 maggio 2005 - La Russia è un partner importante dell'Unione europea in campo economico e commerciale ma anche per la garanzia della pace, della stabilità e della sicurezza, per lottare contro il terrorismo e per affrontare i rischi ambientali e nucleari, il traffico di droga, di armi e di esseri umani e la criminalità organizzata. E' quanto sostiene la relazione di iniziativa di Cecilia Malmström (Alde/adle, Se) ora all'esame della Plenaria che, tuttavia, esprime anche preoccupazione per la situazione dei diritti umani e delle libertà economica e di espressione nel Paese. Nel sostenere l'adesione della Russia all'Omc, i deputati chiedono che, prima, siano realizzati progressi nella tutela contro le contraffazioni. Occorre poi avviare negoziati volti all'istituzione di una zona di libero scambio. La relazione si pronuncia anche sulla politica estera della Russia, in particolare, nei confronti dei paesi vicini ora appartenenti all'Unione europea e quelli della Csi, nonché sulla situazione in Cecenia. La relazione riconosce l'importanza della Russia in quanto partner «per una cooperazione pragmatica», con il quale l'Unione condivide non soltanto interessi economici e commerciali, ma anche «l'obiettivo di agire come partner strategici sulla scena internazionale». I deputati, infatti, rilevano il «potenziale della Russia quale partner strategico speciale» per garantire la pace, la stabilità e la sicurezza, per lottare contro il terrorismo internazionale e l'estremismo violento, e per affrontare questioni di soft security quali i rischi ambientali e nucleari, il traffico di stupefacenti, di armi e di esseri umani, nonché la criminalità organizzata transfrontaliera nel vicinato europeo, in collaborazione con l'Osce e altri forum internazionali. Pertanto sostengono l'obiettivo di creare i quattro spazi di politica comuni e l'elaborazione di una road map per ciascuno di essi e accolgono con favore i progressi realizzati dopo l'ultimo Vertice Ue-russia su tale questione nel quadro dell'Accordo di partenariato e di cooperazione con la Russia. In particolare, apprezzano gli sviluppi riguardo allo spazio economico comune e allo spazio comune di ricerca, istruzione e cultura, e sperano che un successo analogo possa essere conseguito nel caso dello spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia e dello spazio comune in materia di sicurezza esterna. La relazione sottolinea l'importanza del multilateralismo e della cooperazione tra l'Ue e la Russia a sostegno dell'autorità delle Nazioni Unite e per coordinare le posizioni sulla riforma di queste ultime, in particolare per quanto riguarda il Consiglio di sicurezza. Inoltre, accoglie con favore il sostegno della Russia al Tribunale Penale Internazionale e al protocollo di Kyoto. A quest'ultimo proposito, i deputati plaudono alla ratifica del protocollo da parte della Duma russa nell'ottobre 2004 e auspicano che gli altri grandi produttori di Co2 seguano il suo esempio. All'ue e alla Russia è chiesto inoltre di studiare congiuntamente future strategie volte a conseguire ulteriori riduzioni delle emissioni di gas ad effetto serra per il periodo successivo alla scadenza del protocollo nel 2012. I deputati evidenziano inoltre la necessità di sviluppare ulteriormente e attuare una strategia energetica comune per l'Europa «allo scopo di creare un sistema energetico trasparente e sostenibile» e di rafforzare la diversificazione regionale degli approvvigionamenti. L'apertura del mercato dell'Ue alle esportazioni russe di elettricità, tuttavia, dovrà avvenire a condizione che i pertinenti standard russi in materia di sicurezza, in particolare per quanto riguarda gli impianti nucleari e il trattamento e lo smaltimento sicuri delle scorie nucleari, siano portati a livello di quelli dell'Ue, «in modo da evitare il rischio di dumping ambientale». La Russia è inoltre invitata a procedere alla disattivazione graduale dei suoi reattori di prima generazione e ad intensificare gli sforzi tesi a garantire lo smaltimento sicuro delle scorie nucleari. I deputati sottolineano che la cooperazione internazionale nella lotta contro il terrorismo deve diventare più efficace e «che le opinioni divergenti sulle cause profonde del terrorismo e su chi andrebbe considerato un terrorista ostacolano tale cooperazione». D'altra parte, rilevano che la lotta al terrorismo ha portato le questioni della proliferazione delle armi di distruzione di massa e della sicurezza dell'arsenale nucleare «in cima alla lista delle preoccupazioni in materia di sicurezza globale». In proposito, la Russia è invitata a lavorare su non proliferazione e disarmo in maniera globale e ad agire, in particolare, «rinunciando a sviluppare nuovi tipi di armi nucleari» nonché provvedendo allo smaltimento sicuro dei rifiuti nucleari e allo smantellamento continuo e controllato del suo arsenale nucleare. Commissione e Consiglio sono invece esortati ad offrire alla Russia un'assistenza tecnica e materiale sostanziale per aiutarla in tale opera di smantellamento. Relazioni economiche, Omc e zona di libero scambio Nel sostenere l'ambizione del Paese di aderire all'Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc), i deputati ravvisano un interesse comune «nell'incoraggiare la Russia a diventare un partner caratterizzato da un'economia aperta, dinamica e diversificata», ma sottolineano la necessità di rafforzare l'indipendenza e la trasparenza del sistema giudiziario, «allo scopo di creare un clima migliore per gli investimenti». D'altra parte, essi rilevano che l'ingresso nell'Omc invierà un segnale importante agli investitori stranieri, «contribuendo in tal modo a rafforzare e diversificare le relazioni commerciali». La Commissione è quindi invitata a proseguire e ad intensificare il dialogo con le autorità russe su questioni di cooperazione commerciale ed economica, in particolare su quelle concernenti le regolamentazioni tecniche e la standardizzazione delle procedure doganali, la liberalizzazione dei servizi, l'abolizione dei monopoli e l'apertura del sistema bancario. L'esecutivo dovrà inoltre assicurare che la Russia ponga in essere, prima della sua adesione all'Omc, misure per l'applicazione della normativa sulla proprietà intellettuale «che diano luogo ad una sostanziale riduzione della pirateria riguardante i diritti di proprietà intellettuale». Per i deputati, immediatamente dopo l'adesione all'Omc, l'Ue e la Russia devono sviluppare un'integrazione più profonda preparando e avviando negoziati per una zona di libero scambio che rappresenti «una tappa ambiziosa nella formazione dello spazio economico comune» e che riguardi gli scambi di beni e servizi, la libertà di stabilimento, le norme sugli appalti pubblici, la compatibilità regolamentare e altri aspetti commerciali. I deputati esprimono preoccupazione «quanto all'evidente indebolimento dell'impegno della Russia a favore della democrazia, dell'economia di mercato e della protezione dei diritti dell'uomo» e deplorano le restrizioni imposte all'operato dei mass media liberi e indipendenti. Inoltre, ribadiscono la critica riguardo «all'uso del sistema giudiziario a fini chiaramente politici» e, nel rilevare come tali tendenze influiscano sia sulla situazione del popolo russo che sulle relazioni esterne della Russia, ammoniscono che, fino a quando esse non saranno invertite, «lo sviluppo del partenariato Ue-russia risulterà più difficile». Prendendo atto delle consultazioni regolari avviate recentemente dall'Ue e dalla Russia in materia di diritti dell'uomo e libertà fondamentali, la relazione sottolinea che una siffatta consultazione deve essere in linea con gli orientamenti dell'Ue in materia di dialogo sui diritti dell'uomo e dovrebbe pertanto includere nel suo processo la partecipazione del Parlamento europeo e di organizzazioni non governative, «in modo da individuare le principali questioni da sollevare». I deputati, infine, esprimono preoccupazione riguardo a quanto viene riportato sulla discriminazione di taluni gruppi etnici, come i mari, e in merito alle manifestazioni di antisemitismo in Russia. Politica di vicinato e politica estera Dicendosi contrari «ad una politica estera intesa a creare sfere di influenza», i deputati sottolineano la necessità di rispettare pienamente la sovranità e l'integrità territoriale di tutti gli Stati, «compreso il diritto di ciascuno di essi di voler sviluppare le proprie relazioni con altri Stati e organizzazioni sulla base della concezione che esso stesso ha dei propri interessi». Alla Russia è quindi chiesto di considerare la diffusione della democrazia nei paesi vicini e l'instaurazione di legami più saldi con l'Ue - «inclusa un'eventuale adesione» - non come un pericolo per la propria posizione, ma piuttosto come «un'occasione per rilanciare la cooperazione politica ed economica con tali paesi su una base di parità e reciproco rispetto». Nel sottolineare poi l'importanza di perseguire una risoluzione pacifica e politica di tutti i conflitti territoriali e politici che interessano una parte della Federazione russa o uno Stato vicino, i deputati invitano la Russia a rispettare tutti i movimenti riformisti pacifici negli Stati della Csi, ad incoraggiare le riforme democratiche negli Stati dell'Asia centrale ed a ritirare le proprie truppe dalla Georgia e dalla Moldavia. In merito alla Cecenia, i deputati ritengono essenziale una soluzione politica che garantisca a tutte le persone ivi residenti «un vero diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza», e al popolo ceceno «il rispetto della sua identità e dignità culturale e nazionale». Al contempo, questa soluzione dovrebbe rispettare l'integrità territoriale della Federazione russa ed essere compatibile con il perseguimento, «con mezzi legittimi ed efficaci», della stabilità e della sicurezza in tutto il Caucaso settentrionale e nell'intera Federazione. I deputati si dicono inoltre profondamente preoccupati per il «continuo fallimento dei tentativi di porre termine allo stato di anarchia in Cecenia, ivi compreso nei ranghi delle forze governative, federali e locali». Nel chiedere quindi che si ponga immediatamente fine all'impunità e alla violenza da entrambe le parti, esprimono inquietudine «quanto alla mancanza di volontà nel ricercare una soluzione negoziata, come dimostrano il rifiuto del cessate il fuoco proposto dal compianto Presidente Maskhadov e la sua successiva barbara uccisione». La relazione sollecita poi le autorità russe a porre fine alle vessazioni nei confronti dei difensori dei diritti dell'uomo che indagano e denunciano le violazioni di tali diritti in Cecenia. Nell'invitare il Consiglio a prestare particolare attenzione alla tutela di queste persone, la Russia è quindi esortata a concedere agli osservatori internazionali, ai mezzi di informazione indipendenti e alle organizzazioni umanitarie l'accesso in Cecenia, fornendo tutte le necessarie condizioni di sicurezza per lo svolgimento del loro lavoro. Condannando infine tutti gli atti terroristici, i deputati offrono la disponibilità del Parlamento, in qualità di uno dei rami dell'autorità di bilancio, ad esaminare proposte in vista di una partecipazione dell'Ue agli sforzi di ricostruzione e di consolidamento della pace, se potranno essere intrapresi sforzi di questo tipo con ragionevoli garanzie che l'assistenza raggiungerà i beneficiari previsti. La relazione accenna anche alle relazioni con gli Stati baltici, con l'Ucraina e con la Bielorussia ed affronta la questione di Kaliningrado.  
   
   
L’EST MILANO PUNTA SULL’E-GOVERNMENT PER PROMUOVERE LO SVILUPPO TERRITORIALE 21 COMUNI MILANESI DANNO VITA ALL’AGENZIA DI SVILUPPO EMIL LO SPORTELLO UNICO EST MILANESE, PIONIERE IN ITALIA NELL’EROGAZIONE ONLINE DEL NULLA OSTA INIZIO ATTIVITÀ  
 
Melzo, 25 Maggio 2005 - “Innovare e razionalizzare i servizi territoriali per sostenere le imprese e l’occupazione”. Con questo obiettivo condiviso, 21 Comuni milanesi dell’area conosciuta come Est Milano si sono uniti per avviare una propria strategia di promozione dello sviluppo territoriale che, attraverso l’e-government e la cooperazione interistituzionale, punta sull’efficienza e l’accessibilità dei servizi alle imprese e ai cittadini dell’area. Per raggiungere questo obiettivo i Comuni dell’area, insieme alla Provincia di Milano, hanno dato vita, appena un anno fa, a Est Milano Impresa e Lavoro (Emil), la più giovane delle agenzie di sviluppo milanesi. “Le nostre strategie di sviluppo e di marketing territoriale si concretizzano, prima di tutto, nel rafforzamento e nell’implementazione del sistema di servizi per le imprese, per il lavoro e per la formazione esistenti” spiega Mario Palermo, Amministratore Delegato di Emil. “La razionalizzazione, l’innovazione e il buon funzionamento di questi servizi non solo è un obiettivo condiviso da tutti gli attori o interessi economici e sociali dell’Est Milano, ma stanno diventando un elemento di eccellenza e di forza del nostro sistema territoriale”, sottolinea Palermo. Oltre alla gestione dei servizi del Centro Lavoro, Emil lavora infatti su diversi progetti di innovazione territoriale: la promozione di un servizio di informazione e guida alle aziende locali per agevolare l’accesso ai bandi di finanziamento; la creazione di un sistema integrato di informazioni sulle realtà territoriali accessibile ai cittadini, alle imprese e agli investitori attraverso il sito internet www.Promocomune.it  l’implementazione dei servizi online dello Sportello Unico per le Imprese dell’Est Milano. Sportello Unico Est Milano “Un esempio concreto degli interventi realizzati nell’Est Milano verso l’innovazione e l’e-government è in questo momento lo Sportello Unico per le Imprese, pioniere non solo in Lombardia ma anche in Italia nella erogazione online del nulla osta inizio attività e di altre autorizzazioni”, conferma Mario De Gaspari, Sindaco di Pioltello capofila dei 22 Comuni associati per la gestione dello Sportello Unico Est Milano. Lo sportello virtuale per il procedimento di richiesta nulla osta inizio attività, attivato all’inizio del 2005, consente all’imprenditore di compilare, in maniera guidata attraverso step successivi, l'intera documentazione, di tenere traccia dello stato di compilazione della pratica salvando i dati inseriti e quindi di modificarli successivamente, fornendo la possibilità di completare l'operazione in tempi diversi. Il sistema produce inoltre, a partire dai dati inseriti, la documentazione in formato pdf compilata in ogni sua parte. Attivo dal gennaio 2003, nei primi due anni di attività lo Sportello Unico Est Milano ha gestito oltre 2.000 pratiche e ha descritto l’iter di 120 procedimenti amministrativi, dei circa 170 censiti. “Questo implica –spiega Palermo- che le aziende del nostro territorio possono avviare attraverso un unico interlocutore, lo Sportello Unico, più del 70% delle autorizzazioni o atti che interessano la propria attività produttiva e che coinvolgono diversi enti e uffici comunali”. Questo servizio permette infatti all'imprenditore operante in qualsiasi settore economico (agricoltura, industria, commercio, turismo, servizi pubblici e privati) di avviare in un'unica domanda tutte le richieste necessarie all'esercizio della propria impresa e ottenere in un'unica risposta tutte le autorizzazioni necessarie. Nonostante i numerosi vantaggi per le aziende, i servizi online dello Sportello sono ancora poco utilizzati. Come spiega l’Amministratore Delegato di Emil, il punto critico è rappresentato dall’utilizzo della firma digitale, necessaria per dare valore legale alla richiesta e agli eventuali allegati tecnici. “La Camera di Commercio rilascia da tempo la ‘carta elettronica’ che permette il riconoscimento dell’utente, la firma digitale della pratica e l’accesso alla banca dati delle imprese per l’acquisto in automatico dei dati anagrafici, ma la maggior parte delle aziende non la possiede perché, semplicemente, non l’ha ancora richiesta”, sottolinea Mario Palermo. Uno degli obiettivi a breve termine di Emil sarà dunque quello di promuovere tra le imprese del territorio la firma digitale per utilizzare i tanti servizi virtuali attualmente attivi. Lo Sportello Unico Est Milano opera mediante quattro sedi per le attività di front office (a Gorgonzola, Melzo, Pioltello e Trezzo sull’Adda) e il sito web www.Sportellounicoestmil.it  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO POTOCNIK INSERISCE L'UTILIZZO DELLA CONOSCENZA TRA LE PRIORITÀ IN AGENDA  
 
Bruxelles, 25 maggio 2005 - In occasione di un incontro internazionale di centri d'impresa e innovazione e parchi scientifici, Janez Potocnik, Commissario europeo per la Scienza e la ricerca, ha dichiarato che la Commissione intende incrementare l'utilizzo dei risultati della ricerca nell'ambito del Settimo programma quadro (7Pq). Il Commissario Potocnik ha fatto presente che, in occasione di una recente consultazione pubblica sul futuro sostegno comunitario alla ricerca, tutte le parti avevano affermato che la diffusione e l'utilizzo dei risultati della ricerca dovevano diventare istanze prioritarie nell'agenda politica. "Naturalmente, non dobbiamo dimenticare che la ricerca fine a se stessa non è l'obiettivo del programma quadro, ed è necessario verificare che i risultati vengano applicati", ha detto. "È per questo motivo che, nell'ambito del 7Pq, stiamo imprimendo un impulso molto maggiore alla promozione del trasferimento delle conoscenze e all'utilizzo dei risultati della ricerca". La Commissione propone azioni specifiche in ciascuna delle aree del 7Pq, al fine di sintetizzare i risultati della ricerca e renderli più facilmente accessibili alle imprese, soprattutto piccole e medie imprese (Pmi), in grado di applicarli. Tali azioni possono tradursi in conferenze, manifestazioni nel campo del trasferimento di conoscenze e dell'intermediazione, ha aggiunto il Commissario Potocnik. In parallelo a queste azioni di sensibilizzazione, la Commissione ha anche in progetto di estendere l'impiego di "seminari applicativi" che, finora, sono stati organizzati unicamente nel campo dei nanomateriali magnetici. A questi seminari partecipano esperti di commercializzazione per valutare le potenzialità di applicazione dei risultati di un particolare progetto ed evidenziare eventuali rischi e ostacoli insiti nel processo. Tali azioni saranno completate dal programma quadro per la competitività e l'innovazione (Pci), che offrirà sostegno alle attività di commercializzazione attraverso i suoi vari servizi di rete quali l'Ipr-helpdesk, servizio di assistenza in materia di diritti di proprietà intellettuale e i centri d'impresa e innovazione (Bic). "In questo modo", ha concluso il Commissario Potocnik, "il programma quadro conta di offrire sostegno a livello di progetto, creando nuova conoscenza e segnalandone l'esistenza ai cittadini". Per maggiori informazioni consultare: http://www.Cordis.lu/fp7/  http://www.Cordis.lu/innovation/en/policy/cip.htm  
   
   
DIECI "PIATTAFORME DI RICERCA PER ACCELERARE L'INNOVAZIONE" SELEZIONATE IN DANIMARCA  
 
Bruxelles, 25 maggio 2005 - In seguito a un invito a presentare proposte, il Consiglio danese per la ricerca strategica (Dcsr) ha selezionato dieci proposte di "Piattaforme di ricerca per accelerare l'innovazione". Con il lancio dell'iniziativa, il Dcsr si proponeva di individuare aree in cui gli operatori della ricerca del settore pubblico e la comunità economica potessero riconoscere la presenza di un evidente potenziale di crescita. La risposta della comunità scientifica danese all'invito a presentare proposte - ben 212 candidature - testimonia la ricchezza di idee innovative presenti in Danimarca, secondo Peter Elkvekjær, presidente del consiglio di amministrazione del Dcsr: "La ricerca e la comunità imprenditoriale danese traboccano di nuove idee. Molte delle proposte contengono idee nuove e interessanti e presuppongono la collaborazione di partner non tradizionali di tutte le istituzioni pubbliche, della comunità economica e delle organizzazioni". Le dieci proposte che hanno ricevuto la raccomandazione del Dcsr per l'assegnazione di finanziamenti sono: acqua - la risorsa strategica del futuro; investimento nell'industria farmaceutica basato sui meccanismi biologici di difesa; innovazione guidata dall'utente e sviluppo delle attività nell'economia della conoscenza; produzione manifatturiera biologica - prodotti utili ottenuti da risorse rinnovabili; piattaforme globali di produzione orientate ai progetti; energia sostenibile sistematizzata; dalla nanoscienza ai prodotti basati sulle nanotecnologie; prodotti alimentari sicuri e salutari; sviluppo di strumenti di alta tecnologia - un punto di forza della Danimarca; la prospettiva individuale nei servizi di assistenza sanitaria del futuro. La descrizione di Peter Elvekjær della piattaforma per la ricerca sulla salute evidenzia le analogie presenti tra il concetto danese e quello del modello delle Reti di eccellenza della Commissione europea: "Se mettiamo insieme la ricerca nel campo della lotta contro le infezioni, le allergie, l'igiene alimentare, i metodi di disinfezione, la tecnologia dei vaccini e altre tecnologie relative alla diagnostica e al trattamento basati sul sistema immunitario, otteniamo un'area di ricerca strategica con un potenziale enorme nell'ambito dello sviluppo tecnologico, e con un orientamento chiaramente globale", ha dichiarato il presidente del Dcsr. La selezione delle dieci proposte da parte del Dcsr non è tuttavia garanzia del loro finanziamento. Poiché il bilancio del consiglio è già stato destinato a favore di altri programmi, il Dcsr confida nell'intervento di fonti esterne per il sostegno finanziario delle piattaforme. "Ovviamente auspichiamo che il ministro della Scienza Helge Sander ci possa fornire finanziamenti per lo meno per alcune delle nostre piattaforme. Facciamo però affidamento anche su altri operatori chiave, quali la Fondazione per l'alta tecnologia, il Consiglio danese per la tecnologia e l'innovazione, e i ministeri competenti del governo, nella speranza che intravedano il potenziale delle nuove piattaforme", ha affermato Peter Elvekjær. "Il ministro della Scienza non è l'unico che dispone di finanziamenti destinati alla ricerca", ha aggiunto.  
   
   
MARCH 2005: EURO-ZONE EXTERNAL TRADE SURPLUS 4.2 BN EURO 6.5 BN EURO DEFICIT FOR EU25  
 
Bruxelles, 25 May 2005 - The first estimate for euro-zone1 trade with the rest of the world in March 2005 was a 4.2 billion euro surplus, compared with +10.4 bn in March 2004. The February 20052 balance was +3.6 bn, compared with +6.9 bn in February 2004. In March 2005 compared with February 2005, exports, seasonally adjusted, were stable while imports rose by 1.0%. The first estimate for March 2005 extra-Eu253 trade was a 6.5 bn euro deficit, compared with -1.7 bn in March 2004. In February 20052, the balance was -6.8 bn, compared with -3.8 bn in February 2004. In March 2005 compared with February 2005, exports, seasonally adjusted, rose by 1.3% and imports by 2.5%. These data are released by Eurostat, the Statistical Office of the European Communities. Eu25 January-february 2005 detailed results The energy deficit grew strongly (-28.8 bn euro in January-february 2005 compared with -20.4 bn in January-february 2004), while the surplus for machinery and vehicles rose (+10.9 bn compared with +8.6 bn). The surplus in the chemicals sector decreased (+8.7 bn compared with +9.5 bn). Eu25 trade flows with its major partners were mixed. Imports from the Usa (-4% in January-february 2005 compared with January-february 2004) and Switzerland (-2%), as well as both trade flows with Japan (-5% for exports and -11% for imports) and Canada (-3% for exports and -9% for imports) fell. Exports to China and Turkey were stable. The most notable increases were for exports to Russia (+24%), Norway (+11%) and Switzerland (+9%), and for imports from Russia (+32%), Turkey (+19%), China (+17%) and India (+10%). Eu25 trade was characterised by an increase in the Eu25 surplus with the Usa (+11.7 bn euro in January-february 2005 compared with +10.5 bn in January-february 2004) and Switzerland (+2.6 bn compared with +1.5 bn). The Eu25 trade deficit increased with China (-15.0 bn compared with -11.8 bn) and Russia (-7.5 bn compared with -5.4 bn), remained nearly stable with Norway (-4.3 bn compared with -4.4 bn) and decreased with Japan (-3.9 bn compared with -4.9 bn). Concerning the total trade of Member States, the largest surplus was observed in Germany (+26.5 bn euro in January-february 2005), followed by the Netherlands (+5.3 bn), Ireland (+4.8 bn) and Sweden (+2.8 bn). The United Kingdom (-15.6 bn) registered the largest deficit, followed by Spain (-10.1 bn), Greece (-4.5 bn) and France (-4.2 bn). Euro-zone trade - non seasonally adjusted data bn euro
Flows Mar 05 Mar 04 Growth Feb 05 Feb 04 Growth Jan-mar 05 Jan-mar 04 Growth
Extra-eurozone exports 102.0 102.1 0% 91.4 r 87.6 r 4% 280.7 271.4 3%
Extra-eurozone imports 97.8 91.6 7% 87.8 r 80.7 r 9% 274.6 252.3 9%
Extra-eurozone trade balance 4.2 10.4 3.6 r 6.9 6.1 19.1
Intra-eurozone dispatches 109.8 108.0 2% 98.5 r 93.0 6% r 302.3 289.6 4%
Eu25 trade - non seasonally adjusted data bn euro
Flows Mar 05 Mar 04 Growth Feb 05 Feb 04 Growth Jan-mar 05 Jan-mar 04 Growth
Extra-eu25 exports 86.9 84.5 3% 75.8 71.5 6% 234.3 222.3 5%
Extra-eu25 imports 93.4 86.2 8% 82.6 75.3 10% 261.8 239.8 9%
Extra-eu25 trade balance -6.5 -1.7 -6.8 -3.8 -27.5 -17.6
Intra-eu25 dispatches 183.2 182.7 0% 167.0 r 158.4 5% r 510.2 490.5 4%
 
   
   
NORME PIÙ SEVERE PER COMBATTERE IL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO  
 
Bruxelles, 25 maggio 2005 - La Plenaria esaminerà la relazione di Hartmut Nassauer (Ppe/de, De) sulla proposta di direttiva volta a prevenire l'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose compreso il finanziamento del terrorismo, adottata in prima lettura della procedura di codecisione dalla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. I deputati, pur sostenendo la proposta dell'Esecutivo, hanno presentato ben 174 emendamenti destinati principalmente a chiarire le responsabilità dei soggetti che potrebbero essere implicati nel riciclaggio di denaro sporco o nel finanziamento del terrorismo. I principali emendamenti proposti, tuttavia, sono frutto di un accordo con il Consiglio ed è pertanto probabile che la direttiva possa essere approvata in via definitiva entro breve tempo. La direttiva originale del 1991 istituiva un sistema d'allarme teso ad impedire che determinate transazioni finanziarie potessero servire per riciclare denaro. Tuttavia, le disposizioni coprivano unicamente i reati legati al traffico di droga. La nuova proposta rende il finanziamento delle attività terroristiche un reato penale, al pari del riciclaggio, includendolo nel campo d'applicazione della direttiva. Al riguardo i deputati hanno voluto precisare che il finanziamento del terrorismo non deve costituire una sottofattispecie del riciclaggio di denaro, bensì una fattispecie distinta e, di conseguenza, distinguono i due reati. D'altra parte, essi introducono una definizione di «finanziamento del terrorismo» con la quale si intende «la fornitura o raccolta di fondi, in qualunque modo, direttamente o indirettamente, con l'intenzione di utilizzarli, completamente o in parte, per compiere uno dei reati» indicati agli articoli da 1 a 4 della decisione quadro 2002/475/Gai, «o sapendo che saranno utilizzati a tal fine». La direttiva si applica a banche, enti creditizi e finanziari, revisori dei conti, contabili esterni, consulenti tributari, notai e ad altri liberi professionisti nell'esercizio della loro attività professionale. Inoltre, entrano nel campo d'applicazione anche prestatori di servizi, intermediari assicurativi, agenti immobiliari, case da gioco e altre persone fisiche e giuridiche che negoziano beni o prestano servizi se il pagamento in contanti, superiore a 15.000 euro, è effettuato «con un'operazione unica o con diverse operazioni apparentemente collegate». Ai sensi della direttiva, gli Stati membri dovranno proibire ai loro enti creditizi e finanziari di tenere conti e libretti di risparmio anonimi o conti intestati a nomi fittizi. Saranno inoltre richiesti controlli più severi ove il rischio di riciclaggio di denaro risulta elevato, ossia quando non vi è stato un incontro personale con il cliente o quando si tratta di «persone politicamente esposte» come pure «i loro familiari diretti o coloro con i quali tali persone intrattengono notoriamente stretti legami». Gli enti e le persone che rientrano nel campo di applicazione della direttiva dovranno inoltre applicare delle procedure di identificazione della clientela. Se ciò non risulta possibile si dovrà porre fine alla relazione commerciale e esaminare i conti. I clienti, peraltro, non dovranno essere a conoscenza che le loro transazioni sono soggette a inchiesta. Spetterà agli Stati membri decidere in quali circostanze un'operazione finanziaria presenta il rischio elevato di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. In tali casi, l'istituto finanziario o qualsiasi altro operatore avrà l'obbligo giuridico di segnalare la transazione «all'unità di informazione finanziaria» dello Stato membro che tratterà la questione e la trasmetterà alle autorità competenti. Gli Stati membri saranno tenuti a sanzionare chiunque non ottemperi a questa norma. Un altro emendamento proposto dai deputati introduce l'obbligo per le istituzioni finanziarie di non identificare solamente il direttore della società, del casinò o della fondazione che effettua la transazione, ma anche le persone («titolari economici») che possiedono o controllano, direttamente o indirettamente, il 25% delle azioni o dei diritti di voto di queste entità giuridiche. Sempre in tema di identificazione, gli Stati membri dovranno imporre la verifica dell'identità di ogni cliente di una casa da gioco che acquisti o venda gettoni da gioco di valore pari o superiore a 3.000 euro (contro i 1.000 proposti dalla Commissione). Infine, merita di essere sottolineato che, per impedire il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, gli Stati membri possono adottare o mantenere disposizioni più rigorose nel settore disciplinato dalla direttiva.  
   
   
FIME SPA: CEDUTA LA QUOTA A I2 CAPITAL  
 
Roma, 25 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che ieri è stata perfezionata l’operazione di vendita della partecipazione del 71,8% detenuta dallo Stato nella Fime Spa in liquidazione. E' stato firmato il contratto e sono state girate le azioni a favore di I2 Capital Spa, con contestuale incasso da parte del Ministero del corrispettivo, pari a 4,4 milioni di euro. L’individuazione di I2 Capital quale acquirente della partecipazione è avvenuta, sentito il parere del Comitato di Consulenza Globale e Garanzia per le Privatizzazioni, ad esito di una procedura competitiva conclusasi lo scorso mese di aprile. Per l’operazione il Ministero si è avvalso della consulenza di Deloitte Advisory Services Spa, che ha svolto anche il ruolo di valutatore.  
   
   
UNICREDIT BANCA: PRESENTATI I RISULTATI DELLA RICERCA EURISKO SULLA BANCA IDEALE DEGLI ITALIANI - CONVENIENTE, TRASPARENTE E AFFIDABILE. RESTA PREVALENTE IL CONTO CORRENTE TRADIZIONALE (73%) MA È IN CRESCITA ANCHE L’INTERNET BANKING (36%). LANCIATA LA RIVOLUZIONE DIETRO LO SPORTELLO PER IL CLIENTE “SENZA FRONZOLI”: GENIUS ONE, IL CONTO FAI DA TE.  
 
Roma, 25 maggio 2005 - Unicredit Banca presenta i risultati di una ricerca condotta in collaborazione con Eurisko sulla banca ideale: deve costare poco, ma deve anche essere trasparente e affidabile. Dalla ricerca emerge una decisa tendenza alla semplificazione: c’è una maggiore analisi critica del cliente dei contenuti delle proposte commerciali nonché dei programmi fedeltà, il tutto a scapito del tradizionale rapporto storico con l’Istituto di credito. Inoltre il cliente non risulta più interessato alle attività promozionali a tempo ed è sempre più deciso a rinunciare a prodotti e investimenti non perfettamente coerenti con le sue esigenze. Insomma la figura che emerge è quella di un “cliente senza fronzoli” interessato innanzitutto alla convenienza della propria banca: il 37% degli intervistati sceglie infatti la banca spinto dai costi vantaggiosi, il 13% guarda alla professionalità del personale, un altro 13% alla vicinanza e all'attenzione per il cliente. Seguono poi l'offerta di prodotti personalizzabili in base alle proprie esigenze, il consiglio di amici e parenti e la trasparenza. La maggior parte dei clienti (70%) dichiara di essere a conoscenza delle spese annuali di gestione del proprio conto corrente, con una percezione del costo medio intorno ai 100 Euro. Sempre in tema di conto corrente, dalla ricerca emerge una netta predominanza del conto corrente tradizionale, senza accesso online, utilizzato dal 73% degli intervistati. Ma la componente Internet banking è comunque in forte ascesa: il 36% degli intervistati ha un conto corrente con accesso on line e un 7% dichiara di avere un conto solo online. Per venire alla crescente richiesta di convenienza e trasparenza ma anche di servizi su misura, Unicredit Banca, scelta dal 21% degli intervistati, ha deciso di rivoluzionare la gamma Genius, il primo conto corrente a pacchetto ideato proprio da Unicredit Banca nel 1997. Sono quattro le iniziative fondamentali: il canone è bloccato fino al 2010; sono state eliminate le spese di estinzione del conto che vengono assunte dalla banca; viene lanciato Mille Genius, un programma che premia la fedeltà dei migliori clienti; nasce infine Genius One, il primo conto package “fai da te” al costo di un euro al mese. Genius One permette di scegliere in che modo operare con la banca, se tramite bancomat, telefono (al numero verde 800.57.57.57) o internet (collegandosi al sito www.Unicreditbanca.it ), tute soluzioni che consentono di usufruire gratuitamente della maggior parte dei servizi. Nel caso il cliente desiderasse altri prodotti e servizi, sono optional. In questo modo l’agenzia diventa l’’ultima spiaggia” per le operazioni di base come incassi e pagamenti, e si trasforma nel luogo dove fruire di servizi ad alto valore aggiunto come la consulenza specializzata ad esempio per la gestione del proprio portafoglio o per prestiti personali. A Roma (dove Unicredit Banca è presente con 119 agenzie e 1.168 dipendenti) sono 178 gli Atm che possono utilizzare gli oltre 245mila clienti della banca in città. Di questi clienti più di 97mila sono già utenti della banca multimediale, mentre 231.570 hanno un conto corrente e 123.680 (dunque più della metà) hanno scelto un conto corrente della gamma Genius. Inoltre, per incentivare e favorire l’utilizzo di canali alternativi allo sportello, Unicredit Banca (che è tra le banche leader in Italia nell’internet banking) grazie a un accordo con Telecom Italia regala agli utenti Genius Alice Free con attivazione gratuita, modem in comodato d’uso e fino ad 1 ora gratis al giorno di navigazione sui siti www.Unicreditbanca.it  e www.Geniusfree.com  Un modo veloce, pratico e gratis per dialogare con l’istituto di credito ed effettuare le operazioni di banking e trading on line.  
   
   
GENOVA: UNICREDIT BANCA LANCIA LA RIVOLUZIONE DIETRO LO SPORTELLO. 77.000 CLIENTI, 12.800 UTENTI DELLA BANCA MULTICANALE, 49.584 CONTI CORRENTI ATTIVI, DI CUI 28.629 DELLA GAMMA GENIUS  
 
Genova, 25 maggio 2005 - Quattro grandi novità che nascono da un’idea concreta, quella di ridare fiducia ai clienti attraverso semplicità, trasparenza e convenienza: il canone di tutti i conti package è bloccato fino al 2010, sono state eliminate le spese di estinzione del conto, parte Mille Genius, un programma a punti che premia la fedeltà dei clienti e nasce Genius One il primo conto “fai da te” che costa solo 1 Euro al mese. Che cosa chiedono gli italiani a una banca? Fondamentalmente che costi poco, ma anche che sia trasparente e affidabile. Quando un italiano sceglie in quale istituto aprire il proprio conto corrente lo fa prendendo in considerazione alcuni fattori fondamentali: il costo, in primo luogo; la vicinanza e dunque la comodità degli sportelli, in secondo luogo; ma subito dopo, tra i fattori che condizionano la decisione di un potenziale cliente compaiono una serie di voci che indicano quanto sia importante l’elemento della fiducia nella scelta. La fotografia emerge da una ricerca Eurisko-unicredit Banca sull’approccio dei clienti a banche e conti correnti. Proprio per venire incontro a questa richiesta e promuovere la fiducia, Unicredit Banca ha avviato un cambiamento che si basa su quattro iniziative fondamentali: il canone di tutti i conti package della gamma Genius (il primo conto corrente a pacchetto ideato proprio da Unicredit Banca nel 1997) è bloccato fino al 2010; sono state eliminate le spese di estinzione del conto che vengono assunte dalla banca; viene lanciato Mille Genius, un programma che premia la fedeltà dei migliori clienti con dei regali: l’adesione è completamente gratuita e accumulare punti è semplice perché basta utilizzare un conto Genius, le carte di pagamento e gli altri servizi di Unicredit Banca; nasce infine Genius One, un conto corrente assolutamente innovativo che apre la strada a una nuova generazione di conti correnti. Genius One è il primo conto package fai da te e costa solo 1 Euro al mese. Mette a disposizione del cliente gli strumenti indispensabili per gestire e controllare il conto corrente in ogni momento perché permette di scegliere in che modo operare con la banca, se tramite bancomat, telefono o internet. Nel caso il cliente desiderasse altri prodotti e servizi, sono optional. L’agenzia diventa l’ultima scelta per convenienza e comodità per le operazioni di base come incassi e pagamenti, mentre rimane la prima scelta come luogo dove fruire di servizi ad alto valore aggiunto come la consulenza specializzata ad esempio per la gestione del proprio portafoglio o per prestiti personali.
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Grazie all’utilizzo di canali alternativi all’agenzia come Internet, gli Atm o il telefono, la maggior parte dei servizi sono dunque gratis: è sufficiente collegarsi al sito www.Unicreditbanca.it oppure chiamare il servizio clienti Genius al numero verde 800.57.57.57, oppure utilizzare il cellulare, grazie alla Sim interattiva di Tim, o ancora si può utilizzare il Bancomat, presso gli oltre 3100 sportelli automatici delle banche del Gruppo Unicredit in tutta Italia. A Genova sono 42 gli Atm che possono utilizzare gli oltre 77mila clienti della banca in città. Di questi clienti più di 12mila sono già utenti della banca multicanale, mentre 49.584 hanno un conto corrente e 28.629 (dunque più della metà) hanno scelto un conto corrente della gamma Genius. La gamma ha in serbo infine un’altra sorpresa: per incentivare e favorire l’utilizzo di canali alternativi allo sportello Unicredit Banca (che è tra le banche leader in Italia nell’internet banking), grazie a un accordo con Telecom Italia regala agli utenti Genius Alice Free con attivazione gratuita, modem in comodato d’uso e fino ad 1 ora gratis al giorno di navigazione sui siti www.Unicreditbanca.it  e www.Geniusfree.com  Un modo veloce, pratico e gratis per dialogare con l’istituto di credito ed effettuare le operazioni di banking e trading on line.
 
   
   
BANCA ANTONVENETA: OGGI LE COMPARIZIONI DELLE PARTI IN TRIBUNALE  
 
Padova, 25 maggio 2005 – Banca Antonveneta comunica che, con riferimento al provvedimento di sospensione delle deliberazioni dell’Assemblea dei soci del 30 aprile u.S. Di nomina del nuovo consiglio di Amministrazione e del nuovo Collegio Sindacale, il Giudice designato, su istanza presentata ieri dal dott. Tommaso Cartone e diretta ad avere chiarimenti sugli effetti di quel provvedimento, ha disposto per oggi 25 maggio 2005 alle ore 12 la comparizione delle parti.  
   
   
COMUNE DELLA SPEZIA: GARA PER LA SCELTA DEL SOCIO DI MINORANZA DELLA COSTITUENDA SOCIETÀ DI GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE ED EXTRATRIBUTARIE. DEXIA CREDIOP È ADVISOR DEL COMUNE  
 
La Spezia, 25 maggio 2005 - La gara per la scelta del socio di minoranza della costituenda società di gestione delle entrate tributarie ed extratributarie - indetta con la pubblicazione del Bando agli inizi di gennaio che ha suscitato notevole interesse negli operatori del settore - è giunta ad una importante scadenza: è stata inviata dal Comune la Lettera d'invito alla prosecuzione della procedura ai sette soggetti che avevano presentato domanda di partecipazione. La Lettera d'invito stabilisce le "regole" successive della procedura, ivi comprese le modalità di presentazione e di valutazione delle offerte tecniche ed economiche per l'acquisizione della partecipazione. E' questo un interessante progetto di gestione in forma imprenditoriale di servizi di pubblico interesse e di grosso impatto sul comune e sui cittadini, del quale vi sono ancora poche esperienze. Dexia Crediop S.p.a., la banca d'affari per la finanza pubblica e di progetto dedicata allo sviluppo sostenibile, è I'advisor del Comune della Spezia per la scelta del socio di minoranza della costituenda società di gestione delle entrate tributarie ed extratributarie. Dexia Crediop ha un consolidato rapporto con il Comune della Spezia: finanziatore del Comune e Advisor finanziario per le strategie di gestione del debito, sia relativamente a rimodulazioni del debito che per operazioni di finanza derivata. Il progetto comunale, dichiara l'assessore Guido Melley, "è quello di costituire una società mista che gestisca la riqualificazione del processo di gestione delle entrate comunali, sia nel senso di economicità, razionalizzazione ed efficienza, sia migliorando i servizi a favore dei contribuenti. Il tutto valorizzando le risorse umane impegnate e stabilizzando le attuali posizioni precarie all'interno del Comune". Gérard Bayol, l'Amministratore Delegato di Dexia Crediop, ribadisce "l'importanza strategica di mettere l'esperienza maturata dalla banca nell'assistenza e nel supporto finanziario ad Enti ed aziende operanti nel settore dei servizi pubblici, al servizio di un il progetto indirizzato alla modernizzazione della pubblica amministrazione e al miglioramento del rapporto con i cittadini". Dexia Crediop assiste il Comune per tutte le fasi del progetto, dallo studio preliminare alla sua implementazione. Dexia Crediop, con mezzi patrimoniali complessivi superiori a 800 milioni di Euro, è l'interlocutore finanziario principale delle Istituzioni pubbliche, di enti territoriali e aziende di servizi pubblici per lo sviluppo sostenibile del Paese attraverso il finanziamento di opere di infrastrutture, l'emissione di obbligazioni di enti territoriali, operazioni di ingegneria finanziaria e di finanza strutturata, l'asset management, project financing e la consulenza e assistenza in processi di privatizzazione e ristrutturazione.  
   
   
GASTALDI GLOBAL INCENTIVE SÌ, MA CON IL CUORE INCONTRO A MILANO CON H.H. SRI SRI RAVI SHANKAR, CANDIDATO AL PREMIO NOBEL PER LA PACE 2005  
 
Milano, 25 maggio 2005 - H.h. Sri Sri Ravi Shankar, candidato al Premio Nobel per la Pace 2005, incontra a Milano un ristretto gruppo di invitati del mondo aziendale per confrontarsi in un contesto informale su come coniugare creatività, efficacia, valori e profitto in un’ottica di mercati globali e responsabilità sociale del singolo e dell’impresa. L’appuntamento è per venerdì 27 maggio 2005 alle ore 20,30 per il pubblico e alle 22 a invito al Teatro Nuovo di Milano (pza San Babila) Gastaldi Global contribuisce alla realizzazione dell’incontro in quanto crede fermamente che il successo di un progetto di incentivazione e motivazione all’interno delle aziende passi da una condivisione dei valori umani, dello sviluppo di un senso di appartenenza all’azienda e da progetti ispirati a un equilibrio fra l’intelletto e il cuore, i sentimenti e l’intuito. “Tutti noi abbiamo un filtro nella nostra mente che ci condiziona ad accettare solo ciò che già sappiamo. Se ci imbattiamo in qualcosa che non appartiene già al nostro sistema di pensiero, noi immediatamente lo filtriamo. Questa tendenza della mente a prendere in considerazione solo le cose che già conosce e a rigettare ciò che non conosce, è uno dei blocchi fondamentali della creatività.” (da “L’impulso creativo” di Sri Sri Ravi Shankar. H.h. Sri Sri Ravi Shankar, nato in India nel 1956, è un maestro spirituale noto in tutto il mondo. Come leader umanitario su scala globale si rivolge a personalità del mondo della politica e del business, legislatori, scienziati e decision makers di livello internazionale. I suoi interventi sono molto apprezzati e richiesti in una cerchia sempre più ampia di incontri internazionali, tra i quali: Millenium Summit dei Leader Spirituali e Religiosi per la Pace Mondiale, Nazioni Unite, New York; Forum mondiale dell’economia, Davos; Conferenza Mondiale su Religione e Pace, Washington; Parlamento Europeo, Strasburgo; Interfaith Conference of World Religious Leader, Siviglia; Conferenza Mondiale sulla Gestione Ambientale, Bangalore; Dibattito Nazionale sulla Integrità, Istanbul. Ha fondato International Art of Living Foundation, un'organizzazione internazionale noprofit, a carattere educativo, formativo ed umanitario. Nata negli Stati Uniti nel 1982, oggi è presente in 140 paesi del mondo rendendola la più estesa Organizzazione Non Governativa (Ong) internazionale. Ha lo status di consultazione speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite che partecipa a diversi comitati ed attività nell'ambito della salute e della risoluzione di conflitti. H.h. Sri Sri Ravi Shankar è candidato per il Premio Nobel per la Pace 2005 insieme a personaggi eminenti quali Papa Giovanni Paolo Ii, Colin Powell, e molti altri.  
   
   
FINECO APPROVATA LA TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2005 REDATTA IN CONFORMITA’ AI PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS: UTILE NETTO € 31,5 MILIONI (+41,6%) ADOTTATA LA DENOMINAZIONE FINECO S.P.A.  
 
Milano, 25 maggio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Fineco S.p.a., riunitosi ieri a Milano sotto la presidenza del Prof. Francesco Carbonetti, ha esaminato ed approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2005, che è stata illustrata ieri alle ore 15:30 dall’Amministratore Delegato, Fabio Gallia, nel corso di una conference call con la comunità finanziaria. I risultati del primo trimestre 2005, i primi ad essere redatti in conformità ai nuovi principi internazionali Ias/ifrs, confermano la capacità reddituale delle attività strategiche di Fineco ed evidenziano, in linea con la tendenza degli ultimi cinque trimestri, un ritorno all’utile netto. La relazione trimestrale consolidata di Fineco al 31 marzo 2005, non sottoposta, come prassi, a revisione contabile, è stata redatta seguendo le indicazioni fornite dalla Consob nel Regolamento Emittenti. Al fine di consentire un raffronto significativo su basi omogenee, le informazioni economiche del primo trimestre 2004 sono state ricostruite in conformità agli Ias/ifrs attualmente in vigore[1], includendo anche una stima degli effetti dei principi 32 e 39 ("valutazione delle attività" e "passività finanziarie"). Le voci di stato patrimoniale sono invece comparate ai valori al 1° gennaio 2005 che recepiscono integralmente i principi Ias/ifrs (inclusi quindi gli effetti degli Ias 32 e 39). È in corso di completamento la revisione contabile da parte di Kpmg dei saldi presenti nelle riconciliazioni previste dall'Ifrs 1; gli esiti della revisione saranno comunicati al mercato con la relazione semestrale al 30 giugno 2005. Nella ridefinizione delle situazioni economico patrimoniali relative al 2004 “ricostruite”, i dati delle società in via di dismissione (Banque Bipop, Gruppo Safei, Banca della Rete e Fineco Vita, per la quota relativa al 57,5%), sono stati iscritti nelle specifiche voci di Stato Patrimoniale e Conto Economico coerentemente con quanto previsto dal principio Ifrs 5. Il primo trimestre 2005 si è chiuso con un utile netto di Euro 31,5 milioni, in crescita del 41,6% rispetto al risultato di euro 22,2 milioni al 31 marzo 2004 ricostruito, mentre il risultato lordo di gestione registra un incremento del 22,4%, passando da euro 50,4 milioni a euro 61,7 milioni. Quest’ultimo ha beneficiato soprattutto di un significativo miglioramento delle componenti positive di reddito (+14,1% a euro 129,5 milioni) fra cui, in particolare, il margine di interesse e le commissioni nette, cui si contrappone una moderata crescita dei costi operativi dovuta principalmente ai maggiori investimenti pubblicitari. I risultati sono rilevanti anche sotto il profilo patrimoniale e finanziario. Al 31 marzo 2005 il patrimonio netto consolidato, al netto della distribuzione del dividendo per euro 63,3 milioni, è pari a euro 912 milioni, contro euro 938 milioni al 1° gennaio 2005 post-Ias, mentre il Tier 1 ratio, il principale indicatore della solidità patrimoniale, sale all’8,37%. Dati economici consolidati - Il margine di interesse si attesta a euro 51,9 milioni, contro euro 42,3 milioni al 31 marzo 2004 ricostruito, registrando una crescita del 22,9% da attribuirsi principalmente all’incremento dell’attività di credito al consumo e all’utilizzo di forme di raccolta meno onerose. Il dato include proventi da cartolarizzazioni per euro 26 milioni, in precedenza contabilizzati nella voce “altri proventi/oneri di gestione”. Le commissioni nette raggiungono euro 59,6 milioni, segnando un progresso del 18,2% rispetto a euro 50,4 milioni del primo trimestre 2004 ricostruito, grazie alle maggiori commissioni attive derivanti dall’attività di risparmio gestito per euro 2,1 milioni, alle minori commissioni passive per euro 3,5 milioni legate alla rinegoziazione dell’accordo di joint venture con Putnam e alle maggiori commissioni attive per euro 3,1 milioni derivanti dall’attività di intermediazione e dalla più efficiente struttura commissionale sui conti correnti online. I dividendi e gli utili/perdite delle partecipazioni valutate al patrimonio netto, positivi per euro 3,6 milioni, sono interamente attribuibili a Fineco Vita e, rispetto al 31 marzo 2004 ricostruito, registrano un incremento di euro 0,9 milioni. I costi operativi si attestano a euro 67,8 milioni, con una crescita del 7,6% rispetto allo stesso periodo del 2004 (euro 63,0 milioni ricostruito), principalmente dovuta alle maggiori spese pubblicitarie che nei primi tre mesi sono state pari a circa euro 6 milioni. Le spese per il personale (9,5%) hanno risentito dell’aumento del numero dei dipendenti e del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale. Il cost/income ratio, pari al 52,4%, mostra un ulteriore miglioramento rispetto al dato dell’equivalente periodo del 2004 (55,6%). Le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti al 31 marzo 2005 si attestano a euro 10,7 milioni, sostanzialmente in linea con il valore ricostruito registrato alla stessa data dello scorso esercizio. Le imposte sul reddito, pari a euro 16,1 milioni, sono calcolate considerando che dal 2004 Fineco ha optato per il consolidato fiscale nazionale ottenendo così un carico fiscale coerente con il relativo utile ante imposte. Il tax rate consolidato è pari al 33% dell’utile ante imposte (euro 48,9 milioni), in diminuzione rispetto al primo trimestre 2004 ricostruito, grazie soprattutto alla deduzione della svalutazione della partecipazione in Bipop Espana Holding. Gli utili/perdite delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte al 31 marzo 2005 presentano un saldo negativo pari a euro 1,3 milioni che si riferisce principalmente al risultato economico del Gruppo Safei. Dati patrimoniali consolidati - Gli impieghi a clientela al 31 marzo 2005 ammontano a euro 10.939 milioni, in crescita dell’1,8% rispetto a euro 10.750 milioni al 1 gennaio 2005. Il saldo alla fine del primo trimestre è da attribuire principalmente ai crediti per leasing per euro 5.724 milioni e a mutui ipotecari e crediti per cessioni del quinto concessi da Finecobank per euro 4.380 milioni. La variazione rispetto al 1° gennaio 2005 è riconducibile alla crescita dei mutui ipotecari per circa euro 180 milioni e dei crediti per cessioni del quinto per circa euro 45 milioni. La raccolta diretta da clientela al 31 marzo 2005 presenta un saldo di euro 8.661 milioni, contro euro 8.702 milioni al 1° gennaio 2005. Il dato è da attribuire prevalentemente ai conti correnti on-line di Finecobank che nel primo trimestre 2005 hanno superato euro 3.400 milioni. La raccolta complessiva da clientela di Finecobank presenta una crescita del 20% rispetto al 31 marzo 2004, passando da euro 4.648 milioni a euro 5.569 milioni di fine marzo 2005. Al 31 marzo 2005 il patrimonio totale gestito risulta pari a euro 36,9 miliardi, sostanzialmente in linea con il dato al 1 gennaio 2005 ricostruito. In particolare, al 31 marzo 2005 i fondi comuni netti ammontano a euro 22,7 miliardi e le gestioni patrimoniali a euro 14,2 miliardi. L’operatività Nel corso del primo trimestre 2005 si è sostanzialmente completato il processo di riorganizzazione e di ristrutturazione che ha ridisegnato, semplificandola, la struttura operativa e societaria della sub-holding del Gruppo Capitalia. In particolare, nei primi mesi dell’anno, è stato firmato un accordo per la cessione del 100% del gruppo spagnolo Safei a Banco Inversis; è stato altresì avviato il processo di chiusura della francese Banque Bipop e finalizzata la partnership strategica con la francese Cnp Assurances attraverso la definitiva cessione del 57,5% di Finecovita. Tali interventi hanno permesso al management di concludere con successo il riassetto societario, basilare per il recupero di efficienza, e di destinare risorse alla gestione e allo sviluppo delle attività strategiche. La nuova struttura societaria risulta, oggi, più snella e focalizzata unicamente sulle partecipate strategiche. Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura del trimestre Il 1° aprile 2005 l’Assemblea degli Azionisti ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, confermando nove amministratori uscenti e nominando sei nuovi amminitratori, e il nuovo Collegio Sindacale. Nella stessa occasione è stato anche conferito l’incarico per la revisione contabile per gli esercizi 2005, 2006 e 2007 a Reconta Ernst & Young S.p.a.. Il 7 aprile 2005 il nuovo Consiglio di Amministrazione ha confermato Francesco Carbonetti, Rino Mario Gambari e Fabio Gallia rispettivamente come Presidente, Vice Presidente e Amministratore Delegato. Il Cda ha inoltre individuato, secondo i requisiti indicati dal Codice Preda, nove amministratori indipendenti su un totale di quindici. Evoluzione prevedibile della gestione Grazie ad una struttura di business ulteriormente rafforzata, si ritiene che pur in presenza di un difficile contesto di mercato, vi siano le condizioni per confermare per i prossimi mesi un andamento della gestione coerente con i miglioramenti sino ad oggi registrati. Il prossimo 22 giugno a Milano sarà presentato alla comunità finanziaria il nuovo piano industriale. Inoltre che è stata definitivamente adottata in tutti gli atti e nella corrispondenza la denominazione sociale Fineco S.p.a., già prevista dalla Statuto della società. Conseguentemente Borsa Italiana ha proceduto a modificare, con efficacia da oggi, la descrizione del titolo sul listino ufficiale da Finecogroup in Fineco.  
   
   
GABETTI HOLDING S.P.A.: PRECISAZIONE IN MERITO ALL'ANDAMENTO DEL TITOLO  
 
Milano, 25 maggio 2005 - Con riferimento all'andamento del titolo che ha caratterizzato le ultime sedute di Borsa, nonché alle notizie pubblicate da alcuni organi di stampa, Gabetti Holding S.p.a. Precisa che non ci sono operazioni di carattere straordinario concernenti la capogruppo né novità a livello operativo per le società controllate. Qualora dovessero intervenire novità rilevanti, sarà cura di Gabetti Holding S.p.a. Comunicarle tempestivamente al mercato.  
   
   
GEMINA ED IMPREGILO: CONCLUSO CONTRATTO DI OPZIONE PUT E CALL SULLA PARTECIPAZIONE INDIRETTA DI IMPREGILO IN AEROPORTI DI ROMA  
 
Sesto San Giovanni, 25 maggio 2005 - Gemina S.p.a. (“Gemina”) ed Impregilo S.p.a. (“Impregilo”) - nella quale Gemina detiene attualmente una partecipazione pari al 24,859% del relativo capitale sociale - hanno sottoscritto ieri, in esecuzione di conformi delibere dei rispettivi Consigli di Amministrazione, un contratto di opzione che attribuisce a Gemina il diritto di acquistare da Impregilo - ovvero a quest’ultima il diritto di vendere a Gemina - gli strumenti finanziari rappresentativi, nel loro complesso, della partecipazione detenuta indirettamente da Impregilo in Aeroporti di Roma S.p.a. (“Aeroporti di Roma”), successivamente alla scadenza del periodo di lock-up previsto nel contratto di privatizzazione con Iri, ossia a partire dal 1° agosto 2005. Più precisamente, l’oggetto delle opzioni di acquisto e di vendita di cui sono, rispettivamente, titolari Gemina e Impregilo ai sensi del predetto contratto è rappresentato dalla quota dell’11% del capitale sociale di Leonardo S.r.l. (“Leo”) di titolarità di Impregilo, nonché dalle azioni rappresentative dell’11% del capitale sociale di Leonardo Holding S.a. (“Leo H”), sempre di titolarità di Impregilo (insieme, le “Partecipazioni”) e dalle obbligazioni emesse dalla stessa Leo H ancora da rimborsare ad Impregilo alla data del 31 dicembre 2004 (cd. “Loan Notes”), nell’ipotesi in cui queste fossero ancora in circolazione dopo il 31 luglio 2005, data di scadenza del termine per il loro rimborso. Subordinatamente al verificarsi della condizione sospensiva di cui al contratto - relativa all’esistenza dei presupposti per il trasferimento delle Loan Notes consistenti, tali presupposti, nell’ottenimento del consenso da parte del 75% dei possessori delle Loan Notes medesime, - Gemina avrà quindi il diritto di acquistare da Impregilo le Partecipazioni e, se del caso, le Loan Notes, in un periodo compreso tra il 1° agosto 2005 e il 1° agosto 2007. Qualora invece Gemina non esercitasse il proprio diritto, Impregilo - sempre subordinatamente al verificarsi della predetta condizione sospensiva - avrà il diritto di vendere a Gemina le Partecipazioni e, se del caso, le Loan Notes, in un periodo compreso tra il 1° agosto 2007 e il 45° giorno successivo a tale data. Il prezzo per l’acquisto delle Partecipazioni e delle Loan Notes - sia in caso di esercizio dell’opzione di acquisto sia in caso di esercizio dell’opzione di vendita - sarà di euro 63.666.269 e, al ricorrere dei presupposti di legge, sarà pagato mediante compensazione con una corrispondente quota dei finanziamenti erogati da Gemina a Impregilo in data 27 luglio 2004 e 23 marzo 2005. Al predetto importo dovranno essere sommati (i) interessi, ad un tasso da calcolarsi avuto riguardo ai tassi previsti in relazione ai predetti finanziamenti e detratti (ii) i proventi medio tempore percepiti da Impregilo in relazione alle Partecipazioni e alle Loan Notes (a titolo di rimborso del capitale di rischio, di rimborso in linea capitale del prestito obbligazionario, di pagamento di dividendi e interessi nonché di prezzo in caso di alienazione di quote di Leo agli altri soci). L’operazione in discorso rientra nel programma di dismissioni strumentale alla realizzazione del riassetto finanziario di Impregilo ed è stata condivisa con le banche finanziatrici, che vedono con favore tale dismissione. Nel rispetto di quanto convenuto con tali banche - al fine di garantire la neutralità finanziaria del differimento dell’operazione - il contratto prevede ulteriormente il riscadenziamento a due anni data (e cioè al 1 agosto 2007) del debito di Impregilo nei confronti di Gemina, derivante dai sopra menzionati finanziamenti; circostanza quest’ultima contemplata espressamente come condizione per l’erogazione da parte delle predette banche delle principali tranches del finanziamento ponte di 680 milioni di euro nel term sheet ad esso relativo, allegato alla scrittura privata sottoscritta tra Gemina e Igli S.p.a. In data 14 aprile 2005. In sintesi, onde evitare che gli effetti economici dell’operazione siano influenzati dal fatto che il trasferimento a Gemina della partecipazione indiretta di Impregilo in Aeroporti di Roma, anziché avvenire alla data odierna, sia differito alla data in cui una delle parti decidesse di esercitare la propria opzione, il contratto prevede che la maturazione degli interessi sul prezzo avvenga in linea con quella degli interessi sui predetti finanziamenti, ed inoltre che i proventi di cui sopra - percepiti da Impregilo in relazione alle Partecipazioni e alle Loan Notes - concorrano alla riduzione del prezzo in quanto destinati al rimborso di una corrispondente quota del finanziamento erogato da Gemina in data 23 marzo 2005. L’operazione risponde al dichiarato interesse di Gemina ad incrementare la propria partecipazione indiretta in Aeroporti di Roma e a quello di Impregilo che - nell’ambito dell’operazione di riassetto che la riguarda - ha valutato positivamente la possibilità di procedere alla dismissione di una partecipazione che non riveste carattere strategico ad un prezzo che corrisponde al valore di carico ed è in linea con quello sulla cui base si sono concluse le più recenti operazioni di cessione di quote ben più significative del capitale di Aeroporti di Roma a Macquarie. Infine, non sono previste modifiche dell’ammontare dei compensi dei componenti degli organi di amministrazione di Gemina e Impregilo e delle società da queste controllate in conseguenza dell’operazione.  
   
   
PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE HERA-META: AVVIO DEL CONFRONTO SULLE MODALITÀ DELL’OPERAZIONE  
 
Bologna 25 maggio 2005 – Ieri si è riunito il Cda di Hera S.p.a. Che ha preso atto, con soddisfazione, della sottoscrizione, avvenuta nella giornata dell’altro ieri da parte dei principali soci pubblici delle società Hera S.p.a. E Meta S.p.a., di un protocollo d’intesa finalizzato all’avvio delle trattative tra le aziende suddette per la realizzazione della loro integrazione. Il Consiglio, nel condividere la prospettiva dell’operazione e delle sue rilevanti componenti industriali, ha deliberato l’immediato avvio del confronto da parte delle strutture aziendali sulle complessive modalità dell’operazione e sulle ricadute industriali che saranno contenute nel progetto da sottoporre agli organi deliberanti. Il management di Hera sarà affiancato dagli advisor finanziari Banca Imi e Unipol Merchant e dall’advisor legale Studio Legale Associato Avvocato Serafini.  
   
   
ENI: IN VIGORE DAL 15 MAGGIO 2005 L’ACCORDO CON SONATRACH PER IL POTENZIAMENTO DEL GASDOTTO ALGERIA-ITALIA NUOVA CAPACITÀ PER 3,2 MILIARDI DI METRI CUBI INTERAMENTE A DISPOSIZIONE DI ALTRI OPERATORI  
 
S. Donato Milanese (Mi), 26 maggio 2005 - Eni e la Società algerina Sonatrach informano di aver firmato l’accordo per il potenziamento del gasdotto Trans Tunisian Pipeline Company (Ttpc) che dall’Algeria, attraverso la Tunisia, trasporta il gas naturale in Sicilia. L’accordo stabilisce l’incremento di 3,2 miliardi di metri cubi di capacità di trasporto annua verso l’Italia a partire dal 2008 e di ulteriori 3,3 miliardi di metri cubi annui a partire dal 2012. La capacità di trasporto della linea di importazione dall’Algeria è oggi di circa 27 miliardi di metri cubi annui e raggiungerà 33,5 miliardi di metri cubi annui nel 2012. L’investimento per il potenziamento del gasdotto Ttpc ammonta a 330 milioni di euro e sarà interamente finanziato dall’Eni. Tutta la capacità di trasporto aggiuntiva sarà messa a disposizione di terzi importatori in Italia. Sonatrach eseguirà gli investimenti per aumentare la capacità equivalente dei gasdotti che dall’Algeria giungono alla frontiera tunisina. L’accordo definisce anche la ristrutturazione societaria e contrattuale della Transmediterranean Pipeline Company Limited (Tmpc), società paritaria tra Eni e Sonatrach, proprietaria del gasdotto sottomarino Tmpc che collega la costa tunisina alla rete italiana. I gasdotti Ttpc e Tmpc sono stati realizzati alla fine degli anni ‘70 per il trasporto in Italia del gas naturale relativo al primo contratto stipulato fra le due compagnie e sono stati potenziati all’inizio degli anni ‘90. Il Ttpc attraversa il territorio tunisino dalla località di Oued Saf Saf, punto di consegna del gas alla frontiera algerina, fino alla località di Cap Bon, sul Canale di Sicilia, dove si connette con il gasdotto Tmpc. Ha uno sviluppo complessivo di 742 chilometri (due linee del diametro di 48”, lunghe ciascuna 371 chilometri) ed è dotato di tre stazioni di compressione. Il Tmpc attraversa il Canale di Sicilia da Cap Bon a Mazara del Vallo, punto di ingresso in Italia. Ha uno sviluppo complessivo di 775 chilometri (cinque linee del diametro di 20” e 26”, lunghe ciascuna 155 chilometri).  
   
   
DANIELI & C. – OFFICINE MECCANICHE S.P.A., COREA FIRMA AGREEMENT  
 
Buttrio (Ud) 25 maggio 2005 - Il 24 maggio, in occasione della sua visita in Corea, il Presidente del Brasile Luis Ignacio Lula Da Silva, accompagnato dal Ministro degli Esteri brasiliano Celso Amorin, dal Ministro delle Finanze Antonio Palocci, dal Ministro dell’Energia Dilma Roussif, dal Governatore dello Stato del Cearà Lucio Alcantara, dal Ministro dell’Industria e del Commercio Luis Furlan ed alla presenza di autorità coreane, ha presenziato alla firma di sei contratti tra partners coreani e brasiliani, tra cui quello per l’Usina Siderurgica do Cearà che vede azionisti la coreana Dongkuk (Presidente Mr. Chang), la brasiliana Cvrd – Companhia Vale do Rio Doce (Presidente Mr. Roger Agnelli), e l’italiana Danieli &. C. (Presidente Ing. Benedetti). La nuova acciaieria compatta è innovativa e prevede di utilizzare competitivamente le risorse energetiche e di minerale del Brasile per produrre semiprodotti di acciaio da esportare in Corea, Usa, Europa. Il nuovo stabilimento, che avrà un costo di investimento di circa 600 milioni Usd, sarà fornito chiavi in mano dalla Danieli. Il Presidente Lula, nel discorso conclusivo, ha ringraziato gli imprenditori coreani, brasiliani ed italiani che hanno reso possibile questa iniziativa. L’idea proposta dalla Danieli circa 4 anni fa ha solo ora trovato consenso e considerazione internazionale ed è imitata da gruppi come Thyssen (Germania), Baosteel (Cina) e Posco (Corea) che stanno trattando con le autorità e con gli imprenditori brasiliani per investire in aziende simili. Il Governatore dello Stato del Cearà (Brasile), presente alla cerimonia, ha chiesto lo start up dei lavori al più presto possibile. Il finanziamento che darà il via al progetto è alle battute finali e prevede la partecipazione delle banche brasiliane Bndes e Bnb (Banco Nordeste Brazil) ed italiane con assicurazione Sace per l’esportazione. Per quanto concerne la Danieli, questo è un progetto importante perché segue i notevoli investimenti fatti negli ultimi 5 anni nel settore della riduzione diretta per la produzione di “metallics” di alta qualità da utilizzare nella produzione di acciaio con i forni elettrici.  
   
   
LOTTOMATICA MODIFICHE NELLA GESTIONE DELLA SCOMMESSA IPPICA TRIS  
 
 Roma, 25 maggio 2005 – A seguito dell’intenzione manifestata da Sarabet di restituire con sei mesi di anticipo, rispetto alla sua naturale scadenza, la concessione per la raccolta della scommessa Tris, Aams ha chiesto agli attuali provider Lottomatica, Sisal e Snai, di proseguire nell’immediato la raccolta della Tris attraverso l’attuale rete di punti vendita. Lottomatica annuncia di aver siglato un protocollo di accordi con i Monopoli di Stato in merito alla suddetta richiesta da parte di Sarabet. La gestione transitoria della scommessa Tris è propedeutica al riordino ed al rilancio dei giochi ippici da ricevitoria in attuazione della legge Finanziaria 2005.  
   
   
IL 26 E 27 MAGGIO 2005 SI SVOLGERÀ A MILANO L’8A ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI ENTI LOCALI PER LA PACE E I DIRITTI UMANI COMUNI, PROVINCE E REGIONI PER UNA POLITICA DI PACE  
 
Milano, 25 maggio 2005 - Si svolgerà a Milano il 26 e 27 maggio p.V. L’8a Assemblea nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, intitolata "Comuni, Province e Regioni per una politica di pace". All’assemblea interverranno i rappresentanti di centinaia di Enti Locali e Regioni impegnati per la pace, i diritti umani, la solidarietà e la cooperazione internazionale. L’assemblea sarà aperta con la simbolica riunione della "Giunta della pace e dei diritti umani". Di particolare rilievo la partecipazione dei responsabili delle associazioni europee e mondiali degli Enti Locali (Jeremy Smith, Segretario Generale del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, Elisabeth Gateau, Segretaria Generale associazione mondiale "Città e Governi Locali Uniti") e di Eveline Erfkens, Coordinatrice della Campagna Onu "No excuse 2015" per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. L’assemblea di Milano servirà a discutere il complesso delle politiche di pace degli Enti Locali e il loro contributo alla costruzione di un mondo più pacifico, giusto e democratico. Al centro dell’evento ci saranno alcuni temi di grande attualità come la lotta alla povertà e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, il rafforzamento e la democratizzazione dell’Onu, la pace in Medio Oriente, l’informazione e la comunicazione per la pace. L’assemblea è promossa dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, dalla Provincia di Milano e dal Coordinamento provinciale "La pace in Comune". A quasi venti anni dalla sua fondazione (1986), il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani conta quasi 600 Comuni, Province e Regioni aderenti e rappresenta un’esperienza unica al mondo. "Siamo molto lieti di ospitare l'8a edizione dell'Assemblea Nazionale degli enti locali per la Pace e i diritti umani un importante appuntamento che rappresenta un ulteriore passo avanti sul cammino di costruzione di una pace duratura e di rapporti internazionali basati sulla cooperazione e la solidarietà. - afferma l’Assessora alla Pace, partecipazione e Cooperazione internazionale della Provincia di Milano, Irma Dioli. Questa Assemblea si svolge per la prima volta a Milano, a testimonianza del crescente ruolo che la città desidera avere quale luogo di incontro e confronto tra i diversi soggetti impegnati nello sviluppo di azioni di pace" L’assemblea si svolgerà da giovedì 26 maggio alle 09.30 a venerdì 27 maggio alle ore 19.00, presso la sala del Consiglio Provinciale di Milano (Via Vivaio 1) attraverso sessioni articolate nel corso delle quali, oltre agli interventi dei maggiori esponenti degli enti impegnati nei processi di pace, si svilupperanno numerose tavole rotonde dedicate ai diversi temi al centro dei lavori dell’Assemblea. Di grande interesse è il "primo Rapporto sugli enti locali italiani per la pace e i diritti umani" che sarà distribuito mercoledì prossimo 25 maggio 2005 nella conferenza stampa che si svolgerà a Milano, presso la sede dell'Assessorato alla pace della Provincia di Milano, Via Santa Radegonda, 8. Il programma dell’Assemblea è disponibile sul sito www.Entilocalipace.it  
   
   
BANDO DI GARA PER UNO STUDIO SUI PRODOTTI CHIMICI UTILIZZATI NEI GIOCATTOLI  
 
Bruxelles, 25 maggio 2005 - La Dg Imprese e industria della Commissione europea ha indetto un bando di gara per uno studio su taluni prodotti chimici utilizzati nei giocattoli. Lo studio si pone un duplice obiettivo: analizzare le modalità di revisione dei valori limite per la tolleranza biologica stabiliti all'allegato Ii.ii.3 della direttiva 88/378/Cee sulla sicurezza dei giocattoli secondo le conoscenze scientifiche più recenti e valutare l'opportunità di aggiungere altri elementi all'elenco stilato nel suddetto allegato; analizzare le modalità di trattamento delle proprietà chimiche nei giocattoli per bambini di età inferiore ai 36 mesi o in quelli destinati ad essere portati alla bocca. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale delle Imprese e dell'industria, Direzione I, All'attenzione di Luis Filipe Girão, ufficio 2/30, B-1049 Bruxelles, Tel.: +32 2 299 2216, Fax: +32 2 296 9638, E-mail: entr-textiles-fashion-indust@cec.Eu.int Per ulteriori indicazioni sul bando di gara consultare il seguente indirizzo web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=095814-2005  
   
   
LE STRADE DI LUNARDI: TANTE INAUGURAZIONI, MA POI?  
 
Rozzano, 25 maggio 2005 - In quattro anni il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi ha inaugurato una quantità di cantieri mai vista in passato. Ma che cos'è successo dopo le cerimonie? Il mensile "Quattroruote" è andato a indagare, scoprendo che, spesso, le opere non sono andate avanti o, perlomeno, non sono state completate. Mentre si lavora con qualche ritardo sull'Appennino per la Variante di valico, che ha assistito negli ultimi anni ad almeno quattro cerimonie inaugurali, problemi maggiori si registrano sulla Salerno-reggio Calabria: alcuni lotti di ammodernamento attendono ancora di essere finanziati. Anche l'apertura della Messina-palermo, celebrata nel dicembre scorso, resta parziale: la carreggiata da Messina a Palermo è ancora inagibile per il mancato completamento di una galleria. Sempre in Sicilia, hanno appena preso il via i lavori per il prolungamento della Catania-siracusa (conclusione prevista nel 2009). Va peggio in Veneto: cinque mesi dopo l'inaugurazione dei cantieri per il tanto atteso Passante di Mestre, le opere non sono ancora state realmente avviate. Per fortuna, qualcosa si è mosso per il prolungamento dell'A31 da Vicenza in direzione di Rovigo. Infine, gli svincoli (e la linea di metropolitana) inaugurati a marzo per il nuovo Polo Fieristico di Milano sono stati subito dopo richiusi: li si potranno percorrere solo in autunno. Ovviamente le responsabilità dei ritardi non sono semplicisticamente ascrivibili al Ministero, dato che spesso l'avanzamento dei lavori si blocca in sede locale. Ma "Quattroruote" ha deciso di tenere monitorato tutto quello che avviene dopo i brindisi e i tagli dei nastri poiché spesso la realtà non corrisponde all'ottimismo iniziale.  
   
   
ATLEC E AIESEC INSIEME PER LO SVILUPPO SIGLATO A TORINO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE, VOLTO ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEGLI STUDENTI E ALLA LORO COLLOCAZIONE NEL MONDO DEL LAVORO  
 
Torino, 25 maggio 2005 - Un importante accordo fra Atlec e Aiesec è stato siglato martedì 25 maggio 2005 presso la Facoltà di Economia dell’Università di Torino. Enrico Gennaro, Presidente Atlec (Associazione Torinese Laureati in Economia) e Alessan-dro Stroffolino, Presidente Aiesec (Associazione Internazionale Studenti in Scienze Econo-miche) hanno sottoscritto un contratto di reciproca collaborazione tra le due associazioni, volto a dare rilevanza anche dal punto di vista formale alla loro volontà di mettere in comu-ne opportunità e risorse. Le due associazioni si pongono infatti in un'ottica di naturale continuità di obiettivi. Durante il periodo universitario lo studente può trovare in Aiesec una fucina di giovani do-tati di dinamicità e intraprendenza, con i quali poter realizzare un'esperienza formativa di re-spiro internazionale in una realtà che simula molto da vicino l’organizzazione di una vera azienda. Una volta giunto al termine del percorso di studi, lo studente ha poi l’opportunità di trovare in Atlec il luogo dove potersi confrontare con alcuni protagonisti della realtà eco-nomica torinese e piemontese, alla ricerca di un’occupazione ma anche di un processo di scambio e confronto continuo con un ambiente dotato di elevata professionalità. Atlec e Aiesec stanno già da alcuni mesi lavorando alla stesura delle linee programmatiche di progetti comuni, tra i quali spicca in particolare quello volto a favorire gli scambi interna-zionali di studenti. In quest'ottica l'esperienza maturata dai senior di Atlec potrà certamente essere messa a frutto allo scopo di agevolare il reperimento di aziende che vogliano acco-gliere studenti, laureandi e neolaureati per periodi di stage formativi.  
   
   
LE STUDENTESSE INTERROGANO LA SCIENZA UNESCO E CENTRO STUDI PER IL CONCORSO “DONNE E FISICA: UN MESTIERE POSSIBILE”  
 

Torino, 25 maggio 2005 - Hanno preso parte all’evento 21 scuole tra Piemonte, Lazio e Campania per un totale di 34 gruppi di studenti (affiancati ciascuno da un insegnate di Italiano ed uno di Fisica), tra cui 182 studentesse e 8 studenti tra i 14 e i 18 anni, e ben 66 scienziate e ricercatrici che hanno offerto la loro disponibilità ad essere intervistate nei modi più disparati per fornire la loro testimonianza sul “mestiere possibile” della ricerca scientifica al femminile. Nell’aula Magna del Rettorato Università degli Studi di Torino in Via Verdi 8, si è svolta questa mattina, martedì 24 maggio, la Giornata di Studi in occasione del Centenario per l’Annus Mirabilis della Fisica e la premiazione del concorso Donne e Fisica: un mestiere possibile, organizzato dal Centro Studi e Documentazione del Pensiero Femminile in collaborazione con la Facoltà di Scienze Mfn dell’Università di Torino, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la Commissione Pari Opportunità del Cnr e il Centro Unesco, nonché con il sostegno finanziario di Comune e Provincia di Torino, Fondazione Crt e Compagnia San Paolo. Ad apertura dei lavori, il contributo del Magnifico Rettore, Ezio Pellizzetti, e dell’Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Torino, Aurora Tesio, hanno sottolineato quanto raro e prezioso sia comunque il contributo femminile nel campo scientifico: un impegno che, prima di essere un lavoro, è soprattutto passione ed inclinazione personale. All’interno della Tavola Rotonda dal titolo “il progetto raccontato dalla voce dei protagonisti”, nel corso del quale i rappresentanti dei gruppi hanno espresso impressioni e riflessioni sul lavoro svolto, hanno preso la parola anche i promotori dell’iniziativa: “Lo scorso anno siamo stati noi a distribuire un questionario nelle scuole, anche per scoprire esigenze ed aspettative delle studentesse piemontesi e portare gradualmente alla luce l’inclinazione scientifica in quelle che potrebbero essere le scienziate e le ricercatrici di domani”, dichiara Ferdinanda Vigliani, Vicepresidente del Centro Studi e Documentazione del Pensiero Femminile e copromotrice del concorso in collaborazione col Centro Unesco di Torino: “Ora abbiamo deciso di cambiare i destinatari: non più gli studenti, ma le scienziate stesse, allargando il tema della comunicazione non solo sugli aspetti strettamente professionali. Ritengo che scoprire il modo in cui una donna affronti un mestiere troppo spesso considerato esclusivamente maschile possa essere di spunto ed incentivo a fare altrettanto”.

Il bando invitava le ragazze delle scuole superiori dell’intero Piemonte a realizzare interviste da sottoporre a donne che della fisica hanno fatto il loro ambito di studio e lavoro. Secondo il bando del concorso, il comitato promotore ha messo a disposizione delle scuole un elenco di studiose disponibili ad essere intervistate per via telematica, telefonica, di persona o con modalità concordata con le studiose stesse. Nelle intenzioni di chi ha proposto il tema del bando, il confronto diretto con donne che hanno già vissuto un’esperienza “mascolina” significa avere qualche elemento di confronto in più nella scelta del futuro indirizzo di studi universitari. Il Magnifico Rettore dell’Università di Torino, Ezio Pelizzetti, ha consegnato personalmente gli attestati di riconoscimento ai 5 gruppi vincitori, segnalati per originalità di soggetto ed impostazione dei loro lavori, premiati con un viaggio a Trieste per visitare il Polo Abdus Salam International Centre for Theorical Physic Unesco e altre strutture scientifiche nella città. Hanno meritato un Premio Speciale anche le studentesse del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Napoli, come miglior lavoro tra i gruppi di studenti non appartenenti alla Regione Piemonte.