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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Maggio 2008
Politica
IL CONSIGLIO D’EUROPA INVITA I GOVERNI EUROPEI A MIGLIORARE LA PROTEZIONE DEI BAMBINI DALLO SFRUTTAMENTO E DAGLI ABUSI SESSUALI ATTRAVERSO LA RATIFICA DELLA SUA CONVENZIONE  
 
Strasburgo, 14 maggio 2008 – La Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali rappresenta un importante strumento messo a disposizione degli stati per prevenire e lottare contro ogni forma di violazione dei diritti fondamentali dell’infanzia. Il Consiglio d’Europa si è impegnato a sensibilizzare i governi sulla necessità di fare entrare in vigore in tempi brevi tale Convenzione. Inoltre, il Consiglio si è impegnato a sostenere i governi nel processo di ratifica attraverso conferenze regionali. La prima conferenza avrà luogo il 21 e il 22 maggio a Copenaghen (Danimarca) in presenza del ministro della Giustizia danese, Lene Espersen. Adottata in occasione della 28ª Conferenza dei Ministri europei della Giustizia, tenutasi a Lanzarote (Spagna) nelle giornate del 25 e del 26 ottobre 2007, la Convenzione ha ottenuto la firma di 28 dei 47 stati membri del Consiglio d’Europa. La Convenzione rappresenta un notevole passo in avanti nella prevenzione degli abusi sessuali nei confronti dei bambini, nella ricerca dei colpevoli, nella protezione delle vittime e nella cooperazione internazionale. Per la prima volta, un trattato internazionale sanziona penalmente il maltrattamento a sfondo sessuale, reato generalmente commesso da persone conosciute dalle vittime, le cui ripercussioni sui bambini sono tra le più gravi in assoluto. La Convenzione prevede che vengano riconosciuti come reati penali alcuni comportamenti quali l’attività sessuale con minori che non abbiano raggiunto la maturità sessuale, la prostituzione e la pornografia infantile. Inoltre, l’utilizzo delle nuove tecnologie per l’abuso dei minori è un fenomeno sempre più inquietante. In tal modo, il “grooming” (l’adescamento on line di bambini a scopi sessuali da parte di persone adulte) rappresenta un nuovo reato. La Convenzione raccomanda inoltre l’adozione di programmi di sostegno per le vittime nonchè la creazione di linee d’assistenza per i bambini, disponibili telefonicamente e su internet. Il Consiglio d’Europa ha fatto della promozione dei diritti per l’infanzia e della protezione dei bambini dalla violenza una priorità, attuata attraverso il programma “Costruire un’Europa per e con i bambini” (2006-2008). Un gioco disponibile in 14 lingue, dal titolo “Wild Web Woods”, è stato lanciato per mostrare ai bambini come navigare con sicurezza su Internet. La conferenza, aperta alla stampa, inizierà mercoledì 21 maggio alle ore 10:00 (Centro conferenze “Axelborg”). Per ulteriori informazioni, consultare il sito web www. Coe. Int/childprotection . . .  
   
   
DALLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLE COMUNICAZIONI UN CONTRIBUTO ALL’AMBIENTE: UNA NUOVA INIZIATIVA DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
 Bruxelles, 14 maggio 2008 - Nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici, ieri la Commissione europea ha annunciato che intende promuovere l’utilizzo delle Tic (tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni) per migliorare l’efficienza energetica in tutti i settori dell’economia, a cominciare dall’edilizia, dall’illuminazione e dalla rete elettrica. Un’adozione massiccia delle Tic può incentivare un comportamento più ecologico in tutta l’economia, riducendo sostanzialmente l’impronta di carbonio dell’Europa. La Commissione incoraggerà l’industria delle Tic a dare l’esempio riducendo le emissioni di Co2 e individuando e realizzando soluzioni che siano vantaggiose per tutta l’economia. Per fare un esempio, i server più avanzati consumano la stessa energia di una normale lampadina: se fossero utilizzati su vasta scala potrebbero far risparmiare fino al 70% di energia. "Per conseguire gli obiettivi di efficienza energetica che l’Europa si è data per il 2020 occorre un’economia in forte crescita e a basse emissioni di carbonio. La ricerca e la rapida adozione di soluzioni Tic innovative e a basso consumo energetico saranno due fattori determinanti per ridurre le emissioni in tutti i settori economici", ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria responsabile della Società dell’informazione e dei media. "Dobbiamo puntare ad una situazione vantaggiosa per tutti, nella quale le Tic promuovano la competitività dell’industria dell’Ue conducendo allo stesso tempo la lotta contro i cambiamenti climatici in prima linea. " In assenza di interventi, si prevede che il consumo energetico dell’Ue possa aumentare anche del 25% entro il 2012, con il conseguente aumento delle emissioni nonostante gli obiettivi fissati per le energie rinnovabili. Se utilizzate a fini sostenibili, le Tic potrebbero invece migliorare l’efficienza energetica in tutti i comparti economici, senza cessare di contribuire alla crescita della produttività europea (di cui rappresentano già il 40%). Non bisogna inoltre dimenticare che, incentivando un mercato di punta per tali tecnologie a basso consumo, si potrebbe creare anche una fonte di competitività, crescita e occupazione sul lungo termine. In sintesi, queste sono le conclusioni contenute in una nuova comunicazione che la Commissione ha adottato oggi. La Commissione, da parte sua, incoraggerà il settore delle Tic, che attualmente rappresenta il 2% delle emissioni mondiali di Co2, a dare l’esempio e a puntare a diventare neutro sotto il profilo del carbonio. Tale obiettivo sarà raggiungibile rafforzando le attività di ricerca, sviluppo e adozione di componenti e sistemi e sottoscrivendo accordi volontari, ad esempio in tema di appalti ecologici. Il vero vantaggio che deriverà dalla maggiore compatibilità ambientale delle Tic sarà però lo sviluppo di soluzioni tecnologiche efficienti sotto il profilo energetico che incidano sul rimanente 98% delle emissioni mondiali. Per dimostrare che le tecnologie ecocompatibili possono realizzare una "forte crescita a basse emissioni di carbonio" per tutta l’economia, la Commissione si concentrerà su tre settori ad alto consumo energetico. La produzione e la distribuzione di energia consumano un terzo di tutta l’energia primaria. L’efficienza della produzione di elettricità potrebbe aumentare del 40% e quella del trasporto e della distribuzione del 10%. Le Tic potrebbero rendere più efficiente la gestione delle reti elettriche e facilitare anche l’integrazione delle fonti di energia rinnovabili. La Danimarca produce metà della sua elettricità attraverso reti decentrate e il 20% di tutta l’energia elettrica è prodotto con l’eolico, con il risultato che dal 1990 al 2005 le emissioni di Co2 sono scese da 937 a 517 g/kWh. Il riscaldamento, il condizionamento e l’illuminazione degli edifici rappresentano più del 40% del consumo energetico dell’Europa. Le Tic permettono di monitorare costantemente i dati per ottimizzare l’illuminazione, la ventilazione e le prestazioni delle apparecchiature, fornendo ai consumatori aggiornamenti in tempo reale sui propri consumi e incentivando così un cambiamento nei comportamenti. In Finlandia, un sistema di contatori intelligenti ha incoraggiato i consumatori a migliorare l’efficienza energetica del 7%. A livello mondiale il 20% dell’elettricità viene usato per l’illuminazione. Il semplice passaggio a lampadine a basso consumo potrebbe portare a dimezzare il consumo energetico attuale entro il 2025. L’impiego di lampadine intelligenti, che regolano automaticamente l’intensità luminosa in base alla luce naturale e alla presenza delle persone, avrà un impatto ancora maggiore. La Commissione è inoltre in procinto di avviare un processo di consultazione e di partenariato che coinvolga il più ampio ventaglio di parti interessate. In quest’ambito, il contributo delle città è considerato prioritario, visto che consumano più del 75% dell’energia mondiale e producono l’80% delle emissioni di Co2. Le aree urbane possono inoltre offrire l’ambito ideale per sperimentare, convalidare e adottare nuove soluzioni basate sulle Tic. .  
   
   
SERBIA: ELEZIONI LOCALI E PROVINCIALI GENERALMENTE IN LINEA CON GLI STANDARD INTERNAZIONALI MA AL PAESE OCCORRE UN LEADER LOCALE IN CUI IDENTIFICARSI  
 
Belgrado, 14 maggio 2008 – Secondo gli osservatori del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, le elezioni provinciali in Vojvodina e le elezioni locali svoltesi nell’intero territorio serbo, in data 11 maggio, erano in linea con gli standard internazionali. “Lo scrutinio si è svolto nella calma e non sono state rilevate particolari irregolarità, tuttavia gli elettori devono sapere per quale candidato stanno effettivamente votando”, ha affermato Paolo Rondelli (Soc, San Marino), responsabile della missione del Congresso per l’osservazione delle elezioni. L’attuale legislazione sulle elezioni locali conferisce completa libertà al partito o gruppo politico in merito all’attribuzione dei mandati per l’assemblea locale a qualunque candidato sulla lista elettorale. Inoltre, i partiti possono decidere sulle dimissioni di un consigliere. Al momento, gli elettori non possono sapere per chi stanno votando e non è certo che il leader della lista lettorale sia l’effettivo candidato al posto di sindaco. La delegazione - che includeva membri del Comitato delle Regioni dell’Unione europea - ha apprezzato l’equo accesso ai media concesso ai partiti politici, anche ai gruppi minori. Ciò nonostante, i delegati hanno lamentato alcuni casi in cui la campagna è culminata in minacce e diffamazioni, fatto che rappresenta un passo indietro nella conduzione di campagne politiche in Serbia. La scelta di concentrare la campagna elettorale sull’Unione europea e sulla questione del Kosovo non ha permesso ai partiti politici di concedere la dovuta attenzione alle questioni concernenti il governo a livello locale. Il giorno dello scrutinio, la segretezza del voto è stata comprossa da inadeguate cabine e dall’allestimento di seggi elettorali spesso troppo piccoli e inadatti. Ciò ha reso difficile un’efficiente gestione del voto, in particolare nelle ore di punta. Gli osservatori del Congresso hanno concluso che la legislazione sulle elezioni locali dovrebbe essere migliorata, così da essere conforme con la Carta europea dell’autonomia locale. Inoltre, la delegazione ha ribadito che le elezioni parlamentari non dovrebbero svolgersi in concomitanza con le elezioni locali e provinciali. La delegazione del Congresso, inclusi tre membri del Comitato delle Regioni dell’Unione europea, ha inviato 28 osservatori i quali hanno coperto 12 diverse zone del territorio serbo nel giorno delle elezioni (Belgrado, Kragujevac, Leskovac, Ložnica, Nis, Novi Sad, Novi Pazar, Presevo, Senta, Sombor, Sremska Mitrovica, Vršac). Membri della delegazione: Paolo Rondelli, Congresso (San Marino, Soc) – Capo della delegazione - Susan Bolam, Congresso (Regno Unito, Ppe/dc) - Relatore - Joseph Borg, Congresso (Malta, Ppe/dc) - William Carey, Congresso (Irlanda, Ppe/dc) - Joe Conway, Congresso (Irlanda, Gild) - Pierre Corneloup, Congresso (Francia, Ppe/dc) - Pauline Dee, Congresso (Regno Unito, Gild) - Mikhel Juhkami, Congresso (Estonia, Ppe/dc) - Ott Kasuri, Congresso (Estonia, Gild) - Hannu Kemppainen, Congresso (Finlandia, Gild) - Mehboob Khan, Congresso (Regno Unito, Soc) - Jüri Landberg, Congresso (Estonia, Gild) - David Lloyd-williams, Congresso (Regno Unito, Gild) - Giorgi Masalkini, Congresso (Georgia, Gild) - Nigel Mermagen, Congresso (Regno Unito, Gild) - Véronique Moreira, Congresso (Francia, Nr) - Michael Neureiter, Congresso (Austria) - Fabio Pellegrini, Congresso (Italia, Soc) - Dominique Ronga, Congresso (Francia, Soc) - Joachim Smyla, Congresso (Polonia, Ppe/dc) - Georg Spartanski, Congresso (Bulgaria, Ppe/dc) - Vaïno Hallikmägi, Cdr (Estonia, Adle) - Ursula Männle, Cdr (Germania, Ppe) - Patrick Charles Mc Gowan, Cdr (Irlanda, Uen-ea) Segretariato del Congresso - Antonella Cagnolati, direttore - Fredrik Holm, responsabile della Divisione per il Coordinamento e la gestione, Coordinamento dell’osservazione delle elezioni - Gönül Koçak, Segretariato - Kimmo Collander, consigliere, ministero delle Finanze (Finlandia) (Esperto) .  
   
   
LA COMMISSARIA EUROPEA HüBNER IN VISITA IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 14 Maggio 2008 - La Commissaria europea per la Politica regionale, Danuta Hübner, giovedì 15 maggio sarà in visita ufficiale a Cagliari per incontrare il Presidente della Regione, Renato Soru, i componenti la Giunta regionale e gli esponenti del partenariato economico e sociale. L´incontro servirà a fare il punto sui risultati raggiunti con i finanziamenti europei erogati nel periodo 2000-2006 e analizzare le prospettive che si aprono con la nuova programmazione 2007-2013. La Sardegna, oggi in regime di sostegno transitorio nel nuovo obiettivo "Competitività e occupazione", riceverà da Bruxelles un´allocazione finanziaria di oltre 1,7 miliardi fino al 2013. La Commissaria Hübner e il Presidente Soru, sempre giovedì, terranno una conferenza stampa congiunta dalle ore 10. 40 fino alle ore 11. 15 nella sala Giunta (viale Trento, 69). Nel corso della visita in Sardegna, la Commissaria Hübner visiterà la zona mineraria di Buggerru, in particolare la Galleria Henry restaurata con i fondi comunitari, e il parco scientifico di Pula. .  
   
   
FINLANDIA: OTTIMO L´ANDAMENTO DELLE INDUSTRIE DI ALTA TECNOLOGIA  
 
Helsinki , 14 maggio 2008 - L´andamento delle industrie finlandesi di alta tecnologia è ottimo, ma il futuro sembra meno rassicurante, ha dichiarato l´amministratore delegato della Federazione delle Imprese di Alta Tecnologia, Teknologiateollisuus. Il valore del libro degli ordini per quanto riguarda l´industria metalmeccanica, il settore più importante, è di 11 miliardi di euro. Le industrie tecnologiche finlandesi occupano in totale 275. 000 addetti in Finlandia. L´anno scorso si sono creati 9000 nuovi posti di lavoro e nei primi tre mesi di quest´anno 1500. Per la prima volta nella storia, il numero degli occupati presso le unità estere delle società finlandesi supera quello degli occupati in Finlandia e si prevede un aumento soprattutto presso le fabbriche in Europa occidentale e in Asia. Lo sviluppo è parzialmente dovuto agli acquisti di societá all´estero. .  
   
   
A TOLOSA CONFERENZA SULLA "CONOSCENZA PER LA CRESCITA"  
 
Tolosa, Francia, 14 maggio 2009 - Dal 7 al 9 luglio il ministero francese per l´Istruzione superiore e la ricerca e la Toulouse School of Economics organizzano a Tolosa (Francia) una conferenza sulla "Conoscenza per la crescita - Strategie europee nell´economia mondiale". La conferenza si pone due obiettivi: Il primo è quello di fare l´inventario dei recenti contributi all´economia della conoscenza e di identificare le componenti elementari delle strategie nazionali e europee per promuovere la crescita basata sull´innovazione; il secondo è di sviluppare un approccio operativo per le politiche di ricerca e innovazione Ue, nazionali e regionali nel contesto dell´emergente Spazio europeo della ricerca. Le sessioni plenarie affronteranno i seguenti temi: innovazione e crescita nell´economia basata sulla conoscenza: la sfida all´Europa; nuove pratiche di innovazione e network mondiali; promuovere l´eccellenza nella ricerca e nello sviluppo; interazione tra investimenti pubblici e privati; politiche innovative multilivello: il contributo dello Spazio europeo della ricerca; promuovere la ricerca, lo sviluppo e l´eccellenza in Europa: un approccio aperto e integrato. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Knowledge-conference-france2008. Eu/ . . .  
   
   
MANIFESTAZIONE EUROSCIENCE OPEN FORUM, BARCELLONA, SPAGNA  
 
 Barcellona, 14 maggio 2007 - Dal 18 al 22 luglio si terrà a Barcellona (Spagna) la manifestazione Euroscience Open Forum (Esof 2008). Esof 2008 riunirà circa 4000 scienziati, ricercatori, studenti, entità decisionali e rappresentanti del mondo degli affari. Temi fondamentali che saranno affrontati da illustri oratori: miglioramento della sicurezza energetica; lotta al riscaldamento globale; cosa dovremmo mangiare e come dovremmo apparire? il molto piccolo e il molto grande; screening: costi e benefici; politiche per la scienza e l´innovazione. Oltre che ad un pubblico di esperti, Esof 2008 si rivolge anche ad un pubblico comune fornendo diverse attività e esperimenti ideati per offrire approfondimenti sul mondo della scienza. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Esof2008. Org/ .  
   
   
SLOVENIA, NUOVO MANAGEMENT PER HYPO ALPE ADRIA  
 
Lubiana, 14 maggio 2008 - La filiale slovena di Hypo Alpe Adria ha dichiarato che il direttore generale di Hypo Leasing, Anton Romih, prenderà il posto dell´attuale presidente Bozidar Span, che sarà trasferito nel quartier generale di Hypo Alpe Adria Bank a Klagenfurt (Austria). Lo comunica Reporter. Gr. In base ad un comunicato stampa della stessa banca, Span sarà responsabile dei rapporti con le aziende e del settore leasing. Il gruppo Hypo Alpe Adria appartiene al gruppo tedesco Bayerische Landesbank. .  
   
   
BANCHE, FAISSOLA A BERLUSCONI: DISPONIBILI A COLLABORARE COL GOVERNO IL PRESIDENTE DELL´ABI ACCOGLIE L´INVITO AD UNO "SFORZO COMUNE".  
 
 Roma, 14 maggio 2008 - “Un sistema bancario solido ed efficiente, qual è quello italiano, intende senza dubbio continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel rilancio e nello sviluppo dell’economia, guardando con particolare attenzione al mondo delle imprese, dei risparmiatori e dei giovani, oltre che alla sempre maggiore qualità nel rapporto con i clienti. Per centrare questi obiettivi di interesse generale, le banche italiane sono assolutamente disponibili a dialogare e collaborare con il Governo e le istituzioni”. Lo ha detto il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, accogliendo l’invito del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a fare uno “sforzo comune”. “Non conosciamo ancora i progetti concreti che il Governo intende realizzare – ha aggiunto Faissola - ma le banche italiane saranno senz’altro pronte a fare la propria parte nell’interesse e con l’obiettivo comune della competitività e del rilancio della nostra economia, anche per superare le conseguenze di una fase non brillante della congiuntura interna ed internazionale. Al tempo stesso resta un valore fondamentale da salvaguardare anche l’autonomia e la competitività di un settore cruciale come quello bancario, che non deve essere messa a rischio da provvedimenti penalizzanti anche per il mercato finanziario e che già sconta un carico fiscale tra i più alti in Europa”. .  
   
   
MEDIOBANCA APPROVATA LA TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2008: NEI NOVE MESI RICAVI +13% ED UTILE NETTO +10%  
 
Milano, 14 maggio 2008 - Il Consiglio di Gestione di Mediobanca, riunitosi ieri, sotto la presidenza di Renato Pagliaro, ha approvato la relazione trimestrale al 31 marzo scorso del Gruppo, illustrata dal Consigliere Delegato Alberto Nagel. Risultati consolidati - I primi nove mesi dell´esercizio saldano con un utile netto di 784,4mln (+10,4%, da 710,4mln) che conferma, seppur in decelerazione, il trend di crescita espresso dalla semestrale, in uno scenario di forte criticità dei mercati finanziari e di progressivo deterioramento congiunturale. I ricavi salgono del 12,6% (da 1. 147,7 a 1. 292,6mln) beneficiando dell´apporto di tutte le voci, ad eccezione degli utili da trading scesi da 88,4 a 72,2mln ( 76,lmln al 31 dicembre scorso). In particolare: il margine di interesse aumenta dell´11,4% (da 493,6 a 549,9mln) trainato dall´attività di corporate banking (+27%) che beneficia dei crescenti volumi di raccolta (+23%) e di impieghi (+33%) rispetto al marzo dello scorso anno; il margine dei retail financial services è in lieve crescita (+3%), scontando l´aumento del costo della prowista; le commissioni ed altri proventi crescono del 15% (da 268,9 a 309,3mln) per l´apporto positivo delle attività di banca d´impresa; gli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto registrano un incremento del 17,8% (da 293,6 a 345,8mln), riflettendo il positivo andamento di Assicurazioni Generali e Rcs Mediagroup. I costi mostrano una crescita di quasi il 30% (da 289,1 a 375,3mln) - in linea con il trend del primo semestre - per l´ampliamento dell´operatività di banca d´impresa (apertura filiale di Francoforte, Madrid e Londra) e retail (apertura di 13 filiali e awio operatività di Chebanca!): al netto di tali costi (circa 35m1n) l´incremento si riduce al 18%. Le rettifiche di valore su crediti crescono da 116,8 a 138,4mln e riguardano per 128,lmln ( 115,2mln) i retail finanda/ services (dove il loro sviluppo è in linea con quello del portafoglio impieghi) e per 10mIn (invariati rispetto allo scorso dicembre) accantonamenti forfetari sul portafoglio corporate di Mediobanca che permane interamente in bonis Stabili gli utili da realizzo di titoli ( 173,8mln contro 174,4mln) riferibili principalmente alle cessioni effettuate nella prima parte dell´esercizio. Quanto alle aree di affari, segnano utili netti in crescita I´equity investment portfo/% (+28,8%, da 261,4 a 336,6mln), il who%sa/e banking (+5,8%, da 353,1 a 373,7mln) ed il private banking (+8,2%, da 39,1 a 42,3mln). I reta//financ/a/serv/cesflettono da 63 a 36,7mln, sostanzialmente per i già riferiti costi di sviluppo del progetto reta//bank/ng. Tra gli aggregati patrimoniali, si segnalano nel trimestre l´ulteriore crescita degli impieghi a clientela, da 29,7 a 30,2mld ( 24,2mld al 31 marzo 2007), della prowista, da 36,4 a 40,2mld ( 33,5mld) e degli impieghi netti di tesoreria, da 6,8 a 9,8mld ( 8,4mld) mentre scendono i titoli disponibili per la vendita, da 4,5 a 4,3mld ( 5,6mld), le cui valorizzazioni risentono della riduzione dei corsi di borsa (l´adeguamento "patrimoniale" al fair value del trimestre è negativo per circa 290m1n). I fatti di maggior rilievo del periodo, oltre all´approvazione del piano triennale 2009-2011 (v. Comunicato 7/03/2008), hanno riguardato: il lancio di Chebanca! L´iniziativa, che sfrutta l´opportunità strategica offerta dai rapidi cambiamenti del contesto normativo e del rapporto cliente-banca tradizionale, permetterà al Gruppo di accedere a nuove fonti di raccolta, nonché di diversificare e stabilizzare ulteriormente i ricavi complessivi. Chebanca! é già operativa con un modello di distribuzione multicanale (intemet, ca// center e filiali) orientato alla massima efficienza, un portafoglio prodotti altamente competitivo ed un approccio di business distintivo, basato sull´offrire al cliente solo quello di cui ha bisogno: risparmio, semplicità, efficienza, elevati standard di servizio e massima professionalità; I´awio dei cantieri per l´integrazione tra Compass e Linea in attesa dell´ottenimento delle autorizzazioni al perfezionamento dell´operazione; il completamento del programma di buy-backdeliberato dall´assemblea del 27 ottobre scorso con l´acquisto dell´1,98% del capitale di Mediobanca ( 16,2mln di azioni) per un esborso di 213,4mln; la modifica delle disposizioni di vigilanza prudenziali per le banche (Aggiornamento n. 2 del 17 marzo 2008 della Circolare n. 263) che, da un Iato, non prevedono più la deduzione dal Patrimonio di Vigilanza della partecipazione in Assicurazioni Generali e, dall´altro, escludono la computabilità delle plusvalenze latenti sulla stessa. Per effetto di tale modifica il Patrimonio di Vigilanza consolidato al 31 dicembre scorso è salito da 7,3 a 7,6mld. Risultati divisionali Whoiesaie banking - A Impieghi medi corporate a 18,5mld (stabili su dicembre 07) A Impieghi di tesoreria a 8,3mld, in crescita di oltre il 40% (da 5,8mld a dicembre 07) A Ricavi +12% (a 489m1n), trainati da margine d´interesse (+27%) e commissioni (+14%), malgrado la flessione degli utili da trading (-16%) A Rafforzamento struttura operativa (93 dipendenti), di cui circa un terzo nelle filiali estere di recente apertura A Utile netto a 374m1n (+6%) a parità di plusvalenze da cessioni ( 173m1n) I primi nove mesi saldano con un utile netto di 373,7mln, in aumento rispetto ai 353,lmln dello scorso anno malgrado il minor apporto dell´attività di trading (da 79,6 a 66,7mln) e gli accantonamenti su crediti in bon/s, invariati rispetto a dicembre (10mIn). Il risultato della gestione ordinaria mostra un lieve incremento (da 314,7 a 322,8mln) e riflette il positivo andamento dell´attività di /ending, advisorye capita/ market che ha determinato un aumento del margine di interesse del 26,8% (da 145,4 a 184,4mln) e delle commissioni ed altri proventi del 14,1% (da 204 a 232,7mln); i dividendi su azioni disponibili per la vendita ( 15,4mln) più che compensano le perdite rivenienti dall´equity method ( 10,4min), principalmente attribuibili alla partecipazione detenuta in Burgo. L´aumento dei costi (+34,8%, da 123,1 a 166m1n), riflette il rafforzamento della struttura (93 collaboratori in più rispetto allo scorso anno) e il potenziamento della presenza estera. Gli utili su cessioni di titoli per 173,2mln ( 165,9min) e le svalutazioni (impairment) su investimenti non quotati per 4,2mln restano sostanzialmente quelli del primo semestre. Gli aggregati patrimoniali mostrano nei tre mesi una crescita dell´1,2% degli impieghi a clientela (da 18. 268,3 a 18. 479,2mln), del 12,1% della prowista (da 28. 784,1 a 32. 280,4min) e di oltre il 40% degli impieghi netti di tesoreria (da 5. 797 a 8. 327,3mln). Diminuisce il portafoglio titoli disponibili per la vendita (da 3. 911,1 a 3. 639m1n) che sconta il generalizzato calo dei corsi di borsa. Equityinvestmentporlfoiio (Ag e Rcs) - A Nav a 5,9mld (in calo dell´8% da dicembre 07) A Ricavi +25% (a 341,5min) La quota degli utili di competenza del periodo è aumentata da 280 a 350m1n (+25%), ripartita per 322m1n su Generali (+26%) e per 28m1n su Rcs Mediagroup (+12%). Retaii Fnanciai servi~ Awiata l´operatività di Chebanca!; Rafforzata la presenza territoriale (13 filiali, 74 dipendenti); Erogato a 3,7mld (+8%), con credito al consumo a 1,8mld (+5%) e mutui a 0,6mld (+34%); Ricavi a 394m1n (+6%) con importante crescita delle commissioni nette; Utile netto a 37m1n (-42%) per i costi legati alle nuove iniziative; Stabile il rapporto rettifiche/impieghi da oltre un anno. Il consolidato del Gruppo Compass dei nove mesi salda con ricavi netti in crescita del 6,3% (da 370,5 a 393,8mln) anche per le maggiori commissioni nette (da 31,1 a 45,4mln inclusi 10mIn di Compass derivanti da prodotti assicurativi fee-based) che compensano la crescita contenuta del margine di interesse, penalizzato dal costo crescente sulla raccolta. Il risultato prima delle rettifiche è tuttavia in calo ( 223,3mln contro 242,2mln) per effetto dei maggiori costi operativi (+42,2mln; da 128,3 a 170,5min), per la metà riconducibili al progetto Chebanca! (oltre 23m1n). Il risultato netto dei nove mesi si riduce da 63 a 36,7mln per maggiori rettifiche di valore ( 128,lmln contro 115,2mln), che si sviluppano in proporzione allo stock degli impieghi, e di un effetto straordinario, pari a circa 7mln, sulle imposte differite collegato al cambiamento di aliquota introdotto dalla Legge Finanziaria (n. 244/2007). Ai 31 marzo gli impieghi alla clientela, comprensivi dei crediti cartolarizzati, ammontano a 11. 056,2min ( 10. 885,5min al 31 dicembre 2007 e 9. 698,lmln al 31 marzo 2007) con un erogato di periodo che cresce da 3. 457 a 3. 738,5min (+8,1%). Private banking * A Ricavi a 103m (+9%) A Utile netto a 42m (+8%) A Aum a 13,6mld (-2% vs. Dicembre 07) I nove mesi presentano un utile netto - quota Gruppo - in aumento dell´ 8,2% (da 39,1 a 42,3mln) che riflette la crescita del risultato della gestione ordinaria (+7%, da 43,1 a 46,lmln). I ricavi crescono dell´ 8,8% (da 94,4 a 102,7min) beneficiando dei maggiori ricavi della Compagnie. Gli attivi gestiti/amministrati si riducono nel trimestre del 2,2% (da 13,9 a 13,6mld) e sono ripartiti per 8,lmld sulla Compagnie, pressoché stabili rispetto al 31 dicembre (i nuovi attivi ex Unicredit compensano il minor valore di mercato) e per 5,5mld (pro-quota) su Banca Esperia (-5,8%). La riduzione riflette prevalentemente la diminuzione di valore degli assets connessa all´andamento di mercato. Mediobanca Spa I primi nove mesi della capogruppo chiudono con un utile netto di 357,4mln in aumento del 6,6% rispetto a marzo 2007 ( 335,4mln) a fronte di ricavi in crescita del 12,5% (da 425 a 478,3mln) che beneficiano dell´apporto di tutte le voci, ad eccezione degli utili da trading scesi da 78,6 a 68m1n. In particolare: il margine d´interesse sale del 18,8% (da 143,7 a 170,7mln) per l´aumento dei volumi di attività; le commissioni crescono del 12,4% (da 199,5 a 224,2mln); i dividendi su titoli disponibili per la vendita passano da 3,2 a 15,4mln. L´incremento dei costi di struttura del 32,6% (da 133,8 a 177,4mln) sconta la crescita dell´organico (da 431 a 519 collaboratori) e le iniziative estere limitando la crescita del risultato della gestione ordinaria al 3,3% (da 291,2 a 300,9mln). Le altre voci risultano pressoché invariate rispetto al primo semestre. .  
   
   
GRUPPO BIPIEMME PRIMO TRIMESTRE 2008: UTILE NETTO A 62,1 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 14 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano nella riunione odierna ha esaminato ed approvato i risultati al 31 marzo 2008. Nonostante il difficile contesto dei mercati finanziari, che ha influenzato l’andamento del comparto investment banking, l’utile netto del Gruppo si attesta a 62,1 milioni di euro, grazie ai buoni risultati delle attività corporate e commercial banking, che hanno beneficiato di maggiori volumi di intermediazione, e allo stretto controllo sui costi. Gruppo Bipiemme Raccolta diretta da clientela e titoli emessi - La raccolta diretta (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie valutate al fair value) si attesta a 32. 048 milioni di euro in crescita del 5,9% rispetto a marzo 2007. Nel dettaglio la componente debiti verso la clientela (19. 868 milioni di euro), registra una flessione complessiva del 3,9% rispetto al primo trimestre 2007 ed ha interessato principalmente rapporti e Pct di clientela corporate caratterizzati da spread marginali. In crescita invece i conti correnti e depositi a risparmio a 16. 657 milioni di euro (+1% su marzo 2007). Significativo l’incremento dei titoli in circolazione che si attestano a 9. 343 milioni di euro (+42,5%). La crescita, rispetto a marzo 2007, è sostanzialmente attribuibile al trend positivo della componente obbligazionaria, fortemente sostenuto dalle emissioni effettuate nei dodici mesi. L’incremento rispetto a fine 2007 è sostanzialmente ascrivibile all’emissione di un prestito obbligazionario di 1. 250 milioni di euro, rientrante nel programma di emissione Euro Medium Term Note. Raccolta indiretta da clientela - Nel primo trimestre del 2008 l’aggregato complessivo della raccolta indiretta da clientela si posiziona a 39. 339 milioni di euro (-3,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Nel dettaglio il risparmio gestito evidenzia una flessione del 9,7% attestandosi a 18. 710 milioni di euro, per effetto di una raccolta netta negativa di 1,3 miliardi di euro nei dodici mesi. Tale andamento riflessivo va correlato al particolare momento negativo che ha caratterizzato l’industria dei fondi a partire dal secondo semestre del 2007 e che risulta ancora in corso (da marzo 2007 il sistema dei fondi ha registrato una raccolta netta negativa di circa 89 miliardi). La quota di mercato al 31 marzo 2008 - calcolata comprendendo i fondi gestiti da Bipiemme Gestioni Sgr e da Bipiemme Fund Management – si posiziona al 2,08%, in lieve flessione rispetto al marzo 2007 (2,10 %), ma in aumento rispetto a fine anno (2,02%). In crescita del 2,3% rispetto a marzo 2007 il risparmio amministrato, che si attesta a € 20. 628 milioni. Impieghi - Prosegue la crescita degli impieghi che, a fine marzo, si attestano a 30. 202 milioni di euro, con un significativo incremento di 2. 641 milioni di euro (+9,6%) rispetto ai dodici mesi precedenti. Buona anche la crescita trimestrale (+1,5%). Continua lo sviluppo del comparto a medio lungo termine ed in particolare la componente dei soli mutui registra una crescita di 1. 390 milioni di euro rispetto ai dodici mesi precedenti. Il trend positivo ha beneficiato delle consistenti erogazioni di mutui e prestiti. Buono anche l’andamento dell’aggregato “altre operazioni” - ove sono principalmente classificati i finanziamenti per anticipi su effetti, documenti e valori similari Sbf, e le sovvenzioni non regolate in conto corrente - che raggiunge 11. 915 milioni di euro (+17,5%). La qualità del credito si conferma su livelli di eccellenza evidenziando un’incidenza percentuale del totale delle attività deteriorate nette sul totale del portafoglio crediti dell’1,7%, in flessione dall’1,9% a marzo 2007 ed in linea con il dato dello scorso dicembre. Nel dettaglio il rapporto sofferenze nette rispetto agli impieghi si attesta allo 0,5% e il grado di copertura delle sofferenze al 70% sostanzialmente in linea sia con i valori di fine anno, che con quelli del primo trimestre 2007. Patrimonio netto - A fine trimestre il patrimonio netto del gruppo raggiunge i 3. 500 milioni di euro in crescita di 35,3 milioni di euro rispetto a marzo 2007. Totale ricavi A fine marzo i proventi operativi del Gruppo Bipiemme si attestano a 401,9 milioni di euro in flessione del 13,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Nel dettaglio, il margine di interesse si attesta a € 260,9 milioni, evidenziando un incremento di 26,5 milioni di euro (+11,3%) grazie alla crescita dei volumi intermediati con la clientela ed alla lieve crescita della forbice dei tassi. All’interno del comparto cosiddetto “ricavi da servizi”, le commissioni nette registrano una riduzione di 16,5 milioni di euro, posizionandosi a 136,9 milioni (-10,7%). In particolare si evidenzia una riduzione delle commissioni nette da servizi di gestione, intermediazione e consulenza, il cui trend è stato fortemente influenzato dal perdurare del momento negativo dell’industria dei fondi e dalle turbolenze sui mercati finanziari, che hanno caratterizzato sia la seconda metà del 2007, sia questi primi mesi del 2008. Il risultato netto dell’attività finanziaria presenta un saldo negativo di 14,5 milioni di euro che si confronta con un saldo positivo di 56,8 milioni di euro registrato nel corso del primo trimestre 2007, risentendo, principalmente, dell’andamento negativo dei mercati finanziari oltre che del venir meno di utili da cessioni di azioni detenute in società quotate effettuate nel primo trimestre dello scorso anno. Gli altri proventi ed oneri di gestione si attestano a 15,4 milioni di euro, in linea con il primo trimestre 2007. Costi operativi - I costi operativi si attestano a 260,1 milioni di euro, con una crescita contenuta (+1,1%) rispetto a marzo 2007. Nel dettaglio, il costo del personale, che si posiziona a 169,8 milioni di euro (sostanzialmente in linea rispetto al primo trimestre dello scorso anno), è influenzato dalla minor quota di utile destinata ai dipendenti, che compensa il maggior costo dovuto all’incremento dell’organico medio ed all’applicazione del nuovo Ccnl. La crescita delle altre spese amministrative (+2,9%), che si posizionano a 72,9 milioni di euro, risentono positivamente di una flessione delle spese di natura informatica (-2,7 milioni di euro), bilanciate dall’aumento delle spese legali ed ai maggiori compensi a professionisti (+2,9 milioni di euro), principalmente ascrivibili alla gestione dei progetti per l’adempimento delle nuove disposizioni normative. Sostanzialmente stabili le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali a 17,5 milioni di euro. Risultato della gestione operativa - In base agli andamenti descritti, il risultato della gestione operativa del Gruppo Bipiemme si attesta a 141,8 milioni di euro in flessione del 31,4% rispetto al primo trimestre 2007. Accantonamenti e rettifiche - L’ammontare complessivo degli accantonamenti si attesta a 31,9 milioni di euro in crescita di 14 milioni di euro rispetto a marzo 2007. L’incremento è attribuibile a rettifiche su crediti verso la clientela. Sostanzialmente allineati gli accantonamenti per rischi ed oneri. Utile netto - Dopo aver registrato imposte sul reddito per 45,3 milioni di euro (tax rate 41,3%) e 2,3 milioni di euro di utile di pertinenza di terzi, l’utile netto del gruppo nel primo trimestre 2008 si attesta a 62,1 milioni di euro, in flessione del 45,2% rispetto a marzo 2007. Capogruppo - Si segnalano di seguito i principali aggregati economico-patrimoniali della capogruppo Banca Popolare di Milano S. C. A r. L. : Raccolta diretta 26. 934 milioni di euro (+7,2% rispetto al 31. 03. 2007); Impieghi a clientela 26. 243 milioni di euro (+10,1%); Risparmio gestito 13. 180 milioni di euro (-14,9%); Risparmio amministrato 15. 595 milioni di euro (+2,5%); Proventi operativi 317,1 milioni di euro (-6,7%); Risultato gestione operativa 117,6 milioni di euro (-16,9%); Utile netto 50,1 milioni di euro (-37%). .  
   
   
INTESA SANPAOLO: DIMISSIONI DEL CONSIGLIERE DI GESTIONE GIOVANNI BATTISTA LIMONTA  
 
 Torino, Milano, 14 maggio 2008 – Giovanni Battista Limonta ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Consigliere di Gestione di Intesa Sanpaolo con decorrenza 13 maggio, tenuto conto dei sempre più assorbenti impegni nelle proprie aziende. .  
   
   
CATTOLICA DI ASSICURAZIONE RISULTATI AL 31 MARZO 2008: RACCOLTA PREMI CONSOLIDATA 1.049 (+0,3%)  
 
Verona, 14 maggio 2008. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, riunitosi ieri sotto la presidenza di Paolo Bedoni, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2008. I primi mesi dell’anno hanno visto le strutture impegnate, a diversi livelli, nel perseguimento della riorganizzazione societaria e operativa in linea con gli obiettivi del Piano Strategico 2008-2010 presentato lo scorso 29 gennaio. In questo contesto nei primi tre mesi del 2008 la raccolta consolidata2 del lavoro diretto e indiretto si è attestata a 1. 049 milioni (1. 046 milioni al primo trimestre 2007; +0,3%). I premi consolidati del lavoro diretto dei rami danni hanno raggiunto i 376 milioni (389 milioni al primo trimestre 2007; -3,3%) a seguito della continua e incisiva attività di riposizionamento del portafoglio e della migliore focalizzazione sulle aree di affari a maggiore profittabilità che stanno determinando il progressivo ribilanciamento del business mix. In particolare si è registrato lo sviluppo del business non Auto cresciuto del 13,2%; i premi Auto sono in riduzione per effetto delle incisive azioni di riallineamento del portafoglio. Tali azioni hanno determinato il significativo miglioramento del rapporto sinistri a premi3 che scende a 72,7% (era 77,1% al 31 dicembre 2007 e 75,4% nei primi tre mesi del 2007). La raccolta consolidata vita4, che da questo trimestre riflette anche l’operatività derivante dalla partnership con Banca Popolare di Vicenza, sale a 665 milioni (647 milioni nei primi tre mesi 2007; +2,8%). Per quanto riguarda la redditività complessiva, pur in un contesto di rilevante storno dei mercati finanziari, il primo trimestre 2008 chiude con un utile netto consolidato pari a 13 milioni. Le riserve tecniche lorde del lavoro diretto e indiretto dei rami danni ammontano a 3. 123 milioni e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 11. 475 milioni. Gli investimenti sono 14. 998 milioni. Al 31 marzo 2008 il patrimonio netto consolidato, comprensivo dell’utile, ammonta a 1. 419 milioni. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alessandro Silvestrelli dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. La Società informa che il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2008 sarà a disposizione del pubblico presso la sede sociale e presso Borsa Italiana S. P. A. A partire dal 15 maggio prossimo. Scissione parziale del ramo d’azienda broker di Cira in Cattolica Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato la scissione a favore di Cattolica del ramo d’azienda di Cira relativo alle attività dedicate al canale broker. Cira, controllata al 100% da Cattolica, è compagnia specializzata nei rami danni e dedicata alla gestione dei rischi d’azienda con la collaborazione di broker nazionali ed internazionali. Quale situazione patrimoniale di scissione sarà assunta la situazione patrimoniale risultante dal bilancio d’esercizio al 31. 12. 2007. Il valore del portafoglio premi ceduti si attesta sui 27,7 milioni di euro. Il patrimonio netto di Cira alla data del 31. 12. 2007 ammontava a 16,4 milioni di euro e sarà oggetto di scissione per circa 5,7 milioni di euro, di cui 5 milioni relativi al capitale sociale con conseguente annullamento di n. 1. 000. 000 di azioni ordinarie del valore nominale di € 5,00 cadauna. L’operazione, che segue le fusioni di Duomo Previdenza e Persona Life in Cattolica già perfezionate alla fine dello scorso esercizio, prosegue le iniziative di integrazione delineate nel Piano Strategico 2008-2010 finalizzate, oltre che ad una generale razionalizzazione della struttura del Gruppo, al progressivo accentramento del business danni nella Capogruppo. La scissione del ramo d’azienda è subordinata alla preventiva autorizzazione da parte dell’Isvap e all’espletamento delle procedure di legge. I documenti richiesti dalla vigente normativa saranno depositati nei termini e con le modalità previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari5. .  
   
   
VIA IN SARDEGAN AI CANTIERI PER IL G8, SUBITO 500 ASSUNZIONI  
 
Cagliari, 14 Maggio 2008 - Il Presidente della Regione, Renato Soru, ha incontrato ieri a Cagliari il capo del Dipartimento per lo sviluppo, ingegner Angelo Balducci. Il responsabile della Struttura di Missione, che appalta le opere per il G8 e altri eventi, ha confermato al Presidente Soru che stanno per essere assegnati i lavori per la costruzione delle opere necessarie allo svolgimento del vertice fra i Capi di Stato e di Governo dei Paesi più industrializzati del mondo, in programma a La Maddalena nell´estate del 2009. Fra alcune settimane saranno aperti i cantieri per la costruzione delle quattro opere che hanno avuto il via libera dalla conferenza di servizi del 7 maggio scorso, e avviati al lavoro dalle liste di collocamento 500 operai. Si tratta in particolare della riconversione delle aree e degli edifici dell´ex Arsenale militare della Marina italiana restituiti alla Regione, e che dopo avere ospitato i Capi di Stato e di Governo si trasformeranno in strutture ricettive turistiche e alberghiere. Il Presidente Soru e l´ingegner Balducci si sono impegnati a far sì che innanzitutto la comunità di La Maddalena sia pronta all´apertura dei cantieri, all´assunzione dei lavoratori necessari già in questa fase, alla ricettività per coloro che arrivano dall´esterno e all´organizzazione dei servizi loro necessari. .  
   
   
LEGGE FINANZIARIA 2008 DELLA REGIONE PEVERARO: ´ADEGUATA ALLE ASPETTIVE DEL PIEMONTE´  
 
Torino, 14 maggio 2008 - “Si tratta di una Finanziaria adeguata alle aspettative del Piemonte, in quanto affronta concretamente importanti questioni come la solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro, la riduzione dell’0,5% dell’addizionale regionale Irpef fino a 15. 000 euro, le risorse per i programmi sul trasporto pubblico locale e il problema delle infrastrutture. E questo nonostante il ricorso ossessivo all’ostruzionismo da parte della minoranza”: è il commento rilasciato dal vicepresidente della Regione ed assessore al Bilancio, Paolo Peveraro, dopo l’approvazione della Legge finanziaria 2008, avvenuta oggi in Consiglio regionale. L’analisi dei diversi articoli mette in risalto il milione di euro che alimenta il fondo si solidarietà per le vittime di incidenti sul lavoro, gli oltre due miliardi per i servizi di trasporto pubblico locale nel periodo 2008-2013, l’incentivazione all’utilizzo dei mezzi pubblici, la costituzione della società mista per la realizzazione di nuove tratte autostradali secondo i principi della finanza di progetto, un incremento di sei milioni sul Programma di sviluppo rurale, un fondo di 10,5 milioni per erogare contributi ai lavoratori disoccupati, l’attivazione di prestiti per gli impianti di smaltimento e depurazione dei reflui zootecnici nel rispetto della direttiva sui nitrati e per l’acquisto di macchine ed attrezzature agricole, le iniziative per gli insediamenti produttivi e demografici nei Comuni montani e collinari. .  
   
   
DALLA REGIONE LAZIO CIRCA 25 MILIONI DI EURO PER SICUREZZA CITTADINI  
 
Roma, 14 maggio 2008 - Ammontano a 24. 900. 000 euro gli investimenti della Regione Lazio per garantire la sicurezza dei cittadini sul territorio. In particolare, 10. 200. 000 sono stati stanziati per finanziare interventi locali integrati per la sicurezza, 4. 500. 000 per la polizia locale, 4. 000. 000 per il ‘Patto per Roma sicura’, 3. 000. 000 per la lotta all’usura e 3. 200. 000 per la sicurezza penitenziaria. Sono alcuni dei dati resi noti nel corso del Forum Pa dall’Assessorato regionale agli Affari istituzionali, enti locali e sicurezza. La Regione Lazio tra il 2005 e il 2008, per un totale di 16. 537. 000 euro, ha finanziato interventi che puntano a creare un sistema integrato di sicurezza nell’ambito del territorio regionale. Si tratta di investimenti per la riqualificazione di aree degradate, installazione di strumenti e attrezzature nell’ambito di progetti e sistemi integrati di sicurezza, opere di ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Con il ‘Patto per Roma sicura’ la Regione ha finanziato interventi di bonifica e riqualificazione delle aree coinvolte da insediamenti abusivi, rivolti ad elevare i livelli di vivibilità urbana e di tutela dei minori, per l’incremento dei servizi di polizia e di contrasto al racket dello sfruttamento della prostituzione e dell’abusivismo commerciale. Gli investimenti relativi alla polizia locale sono andati all’acquisto di 145 autoveicoli, 21 motoveicoli, 41 attrezzature informatiche, 55 attrezzature di radiocomunicazione e 25 strumenti di rilevazione di velocità. La Regione ha anche elaborato un piano per la realizzazione di corsi di formazione e di aggiornamento rivolti al personale della polizia locale, stanziando 1. 000. 000 di euro nel 2008. Sempre nell’ultimo anno, è stata finanziata l’attivazione di 150 vigili di prossimità nei Comuni che abbiano articolato il proprio territorio in circoscrizioni, per un somma pari a 1. 500. 000 euro. E’ stato, inoltre, predisposto uno schema di protocollo d’intesa con il ministero dell’Interno e le associazioni degli istituti di vigilanza al fine di attuare un programma di collaborazione informativa e operativa tra le forze di polizia e gli istituti stessi. In materia di sicurezza penitenziaria, la Regione ha puntato al miglioramento della vita detentiva e al reinserimento sociale delle persone private delle libertà personale, nonché a sostenere le condizioni di lavoro degli operatori penitenziari. Sempre per garantire la sicurezza dei cittadini, la Regione ha finanziato un progetto per il miglioramento della qualità della guida e del comportamento su strada dal tema ‘Trasgressione al codice della strada, giovani e sicurezza stradale’. Per 6. 000 anziani, infine, ha organizzato corsi antitruffa e antiraggiro svolti presso i Municipi di Roma. .  
   
   
GIORNATA DELLE MARCHE TARGATA BRASILE: MECCANO SI PRESENTA: HA UN PARTNER NELLA LOCALE ´ABC´, PARCO INDUSTRIALE DOVE SONO INSEDIATE LE PRINCIPALI AZIENDE DELL´AUTO. 2010,  
 
 Ancona, 14 maggio 2008 - E´ entrata nella fase operativa la missione del presidente Spacca in Brasile. A San Paolo, presso l´Auditorium dell´Universita` e` stato presentato il Progetto Meccano, che prevede l´istituzione di un centro servizi alle imprese, sia marchigiane che locali, con consulenze di natura tecnica, formativa e manageriale, certificazione del prodotto, per favorire rapporti di collaborazione e la nascita di piccole e medie imprese nel settore della meccanica. Sulla falsariga di quanto gia` avviene a Lipetsk, in Russia, dove Meccano rappresenta un forte sostegno ai processi di internazionalizzazione. Il progetto conta su un contributo di un milione e 750 mila dollari: il 20% risorse europee, il 40% brasiliane, attivate attraverso l´Agenzia nazionale Sebrae, il restante 40% e` messo a disposizione dalla Banca Interamericana di Sviluppo-bid, che ha individuato in questo progetto lo strumento per favorire un modello sullo stile marchigiano distretti/centri servizi. Il Progetto, presentato dal presidente Spacca e dal direttore della Meccano, Letizia Urbani, ha ottenuto notevoli consensi, da autorita` locali e operatori locali. All´incontro anche Scalmati, presidente della ´Somacis pcb industries´ di Castelfidardo, dinamica realta` industriale nella fornitura di stampanti higt tech, che opera a San Paolo, con clienti in tutta l´America Latina: sara` modello di riferimento per i nuovi insediamenti. In Brasile, Meccano ha gia` attivato una collaborazione con ´Abc´, acronimo di Andrea, Bernardo, Caetano, i tre poli industriali nella megalopoli di San Paolo, dove la stessa Meccano avra` sede: un´area che raggruppa 7 municipi con alta concentrazione di imprese meccaniche e della plastica; in particolare sono localizzate le piu` grandi imprese internazionali del settore auto (Volkswagenaudi, General motors, Iveco, Pirelli, Toyota, Volvo, Renaullt Daimler Chysler, Ford, Mitsubishi, Honda, ecc. ) e di conseguenza tante piccole e medie imprese della rete di subfornitura. All´incontro anche Paulo Okamoto, presidente di Sebrae, la struttura brasiliana che ha collaborato per la nascita di Meccano. Sia Okamoto che il direttore dell´Ice di San Paolo, Giovanni Sacchi, si sono intrattenuti con Spacca per valutare la possibilita` di ampliare le relazioni tra Brasile e Marche, allargandole anche ad altri settori, come la calzatura. Spacca ha annunciato che il 2010 sara` l´anno del Brasile: infatti la Giornata delle Marche sara` dedicata a questo grande Paese, che conta una forte presenza di nostri corregionali. Aziende Marchigiane In Brasile Ma non c´e` solo ´Somacis pcb industries´ di Catelfidardo che opera in Brasile. Anche altre sono fortemente radicate. Tra queste ´Pieralisi do Brasil Lida´, con un´importante rete di vendita, soprattutto negli impianti di depurazione, macchinari per l´agricoltura. Inoltre Sp Somipress, specializzata nella produzione di stampi per elettrodomestici, bruciatori, arredamento´. Il gruppo Lucconi, leader nei sistemi di controllo qualita` iniettori di benzina, con un cliente di riferimento come la ´Magneti Marelli Brasile´, prevede a breve un vero e proprio insediamento. La delegazione si sposta in Amazzonia, dove a Manaus, nasce un centro servizi Cosmob per il mobile. .  
   
   
PROGETTI STRATEGICI PER LO SVILUPPO REGIONALE, INTESA TRA IMPRESE E CENTRI DI RICERCA. LA CAMPANIA PRIMA REGIONE PER LA RICERCA IN ITALIA: PREVISTI INVESTIMENTI DI 6 MILIARDI DI EURO NEL SETTORE  
 
 Napoli, 14 maggio 2008 - "La Campania è la prima, fra tutte le regioni italiane, ad essere stata scelta dal Ministero della Ricerca Scientifica per le azioni di sviluppo nel campo della ricerca. La spesa prevista dalla Regione nel settore, pari quasi al 3% del prodotto interno lordo, ha fatto sì che la Campania venisse individuata come eccellenza dal governo nazionale per capacità e qualità degli investimenti". Così l´assessore alla Ricerca ed Innovazione della Regione Campania Nicola Mazzocca, aprendo i lavori della giornata di approfondimento dedicata alla presentazione delle Linee Strategiche regionali per la Ricerca. All´iniziativa, svoltasi al Pico, il Palazzo dell´Innovazione e della Conoscenza di via Terracina, hanno partecipato i centri di ricerca pubblici e privati della Campania, i rappresentanti di piccole, medie e grandi Imprese della Confapi, dell´Unione Industriali e di Confindustria ed i rappresentanti del mondo accademico. L´incontro, cui hanno preso circa 300 persone, segue quello del 28 febbraio svoltosi presso la sede dell´Unione degli industriali. In quella circostanza, le imprese campane presentarono 17 grandi progetti. Oggi i Centri di competenza regionali hanno illustrato la loro proposta alle imprese. "La sfida principale è creare aggregazione degli attori intorno ai grandi temi per ridurre la complessità del sistema. Mettendo insieme i centri di ricerca, come abbiamo fatto con i centri di competenza per le biotecnologie, creiamo una base di servizi comuni per le imprese. E la ricerca è un servizio per l´impresa ed è un bene per il territorio", ha aggiunto l´assessore Nicola Mazzocca. "L´incontro di oggi è stato estremamente interessante e propositivo. La giornata ha mostrato che c´è una convergenza notevole tra le proposte del mondo produttivo e quello della ricerca. Con lo scambio delle idee e la conoscenza reciproca possiamo migliorare la competitività della Regione Campania e giungere ad un database di progetti comuni. Questo ci potrà consentire di emergere ancora di più come territorio di eccellenza a livello nazionale ed europeo" ha detto Nevio Di Giusto, vicepresidente dell´Unione industriali di Napoli. I settori strategici individuati per lo sviluppo sono dieci: nuovi materiali; biotecnologie; Ict; aereospazio, auto, logistica e trasporti; agroalimentare; energia; ambiente; beni culturali e turismo; salute; sicurezza. Il documento regionale, presentato ieri agli attori della ricerca e delle attività produttive, è oggetto di discussione presso il tavolo di Partenariato e sarà approvato entro la fine di maggio quando diventerà operativo. Esso si ispira a quattro parole chiavi: clustering (concentrare gli investimenti in progetti strategici attraverso l´aggregazione dell´offerta); competitività (perseguire l´internazionalizzazione della ricerca e dell´innovazione made in Campania agendo sull´eccellenza); valutazione (definire l´impatto degli interventi attraverso una serie di indicatori) e governance (disegnare gli strumenti operativi per il governo del territorio, dei processi e delle relazioni). Le prossime tappe del processo di integrazione prevedono la definizione di interventi più specifici nell´ambito dei grandi temi di sviluppo che sono stati individuati nel documento strategico regionale e l´incontro con i rappresentanti del Ministero della Ricerca per illustrare loro i progetti aggregati. La Regione Campania investe circa 2 miliardi di euro dei fondi Por 2007/2013 e circa 4 miliardi di euro di fondi del Programma Operativo Nazionale (Pon). .  
   
   
ALBANIA: DEL TURCO INCONTRA DOMANI PREMIER BERISHA VISITA ISTITUZIONALE PER COOPERAZIONE PAESI AREA ADRIATICA  
 
L´aquila, 14 maggio 2008 - Visita ufficiale in Albania del presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco che, nel pomeriggio di oggi, incontrerà a Tirana il premier albanese, Sali Berisha. Nella stessa giornata sono previsti altri incontri istituzionali con il vice Ministro per l´integrazione europea, Zef Bushati e la partecipazione, a partire dalle ore 9. 30, alla Conferenza di informazione su "Il programma di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico 2007-2013" destinato a promuovere lo sviluppo socio-economico e la cooperazione tra i Paesi dell´Area adriatica. L´evento si svolgerà a partire dalle ore 9. 00, presso l´Hotel Tirana International di Tirana (Consortium Room) alla presenza, tra gli altri, dell´Ambasciatore d´Italia in Albania, Saba d´Elia, dell´Ambasciatore della Delegazione della Commissione Europea, Helmuth Lohan e della rappresentante della Autorità di Gestione del Programma, Giovanna Andreola, dirigente regionale alle Politiche internazionali. Della delegazione abruzzese farà parte anche il segretario generale della Presidenza, Lamberto Quarta. Giovedì mattina, invece, il Presidente Del Turco, prima di ripartire per l´Italia, avrà un colloquio con il ministro dei Trasporti e telecomunicazioni, Sokol Olldashi. .  
   
   
COOPERAZIONE: PRESENTATO IL PROGETTO "ADOPT SREBRENICA"  
 
L´aquila, 14 maggio 2008 - Regione Abruzzo, Comune di Pescara e Associazione Tuzlanska Amica, hanno sottoscritto ieri all´Aquila un accordo in virtù del quale verrà sviluppato il progetto "Adopt Srebrenica" proposto dalla Fondazione Alexander Langer Stiftung, Associazione Mila e Donnambiente a sostegno della ripresa della città di Srebrenica, in Bosnia-erzegovina. Il progetto, che avrà un costo di 93. 550,00 euro di cui 21. 503,60 a carico della Regione Abruzzo e che avrà una durata di 9 mesi, è stato illustrato dall´assessore ai rapporti con i Paesi del Mediterraneo, Mimmo Srour. L´assessore ha spiegato che l´iniziativa è parte di un progetto più ampio che si propone di dare un contributo concreto al bisogno, avvertito dalla popolazione, di rivitalizzazione culturale e intellettuale della città di Srebrenica "volto a creare un clima favorevole al dialogo interculturale, alla promozione di una cultura della pace e della convivenza, al riconoscimento delle vittime e alla riconciliazione tra le persone e i gruppi che hanno molto sofferto per una lunga guerra contro i civili". Il progetto prevede di formare personale locale specializzato per la realizzazione a Srebrenica di un Centro Internazionale di ricerca, documentazione, studio e formazione, per l´analisi, la prevenzione e la gestione dei conflitti di carattere etnico e religioso. L´avvio concreto del progetto passa attraverso l´organizzazione a Srebrenica, dal 27 agosto all´1 settembre 2007, di una settimana internazionale dedicata alla Memoria, riunendo personalità locali e internazionali che possono e vogliono dare un contributo concreto di riflessione e partecipazione. La città di Srebrenica è emblematica per quanto riguarda la genesi dei conflitti etnici e religiosi. In seguito all´assedio della città da parte delle milizie serbe ed al genocidio dell´11 luglio 1995, nel quale oltre 8000 persone hanno lasciato la vita, l´area è caratterizzata da una situazione di convivenza ancora molto difficile. Numerose famiglie serbe, a loro volta cacciate dalle loro abitazioni in altre parti della Bosnia-erzegovina, si sono insediate a Srebrenica immediatamente dopo la guerra, mentre negli ultimi anni, numerosi profughi bosniaci sono rientrati nella loro città. La Bosnia-erzegovina è stata infatti privata di una memoria comune e condivisa, che attualmente viene manipolata ed impiegata a fini politici dalle leadership estremiste di entrambe le parti al fine di favorire la disgregazione delle comunità. .  
   
   
COMUNI SVANTAGGIATI PROVINCIA TREVISO. ASSESSORE SILVESTRIN:“A MEDUNA, PORTOBUFFOLE’, GORGO, MANSUE’, CONFINANTI FRIULI, INTERVENTI PER 1 MILIONE EURO”  
 
Venezia, 14 maggio 2008 - I comuni trevigiani Meduna di Livenza, Portobuffolè, Gorgo al Monticano, Mansuè sono i destinatari del provvedimento, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore agli Enti locali Flavio Silvestrin, che stabilisce i criteri e le modalità per l’attuazione degli interventi previsti dalla Legge regionale n. 30 del 2007 a favore dei Comuni dell’area del Veneto Orientale e delle aree svantaggiate di montagna. “Con l’ultima legge finanziaria regionale - spiega Silvestrin - la legge è stata integrata da uno specifico articolo che ha aggiunTo ai benefici previsti dagli interventi i Comuni della provincia di Treviso con meno di cinquemila abitanti confinanti con il Friuli, ad esclusione dei Comuni che fanno parte delle Comunità Montane. Ai Comuni interessati sono assegnati contributi di 1 milione di euro a carico del bilancio regionale 2008, così suddivisi: a Medina di Livenza 250 mila euro, a Portobuffolè 375 mila euro, a Gorgo al Monticano 185, 5 mila euro, a Mansuè 187, 5 mila euro”. Silvestrin aggiunge inoltre che “il provvedimento regionale dovrà adesso acquisire il parere della competente Commissione consiliare. Questi comuni trevigiani sono gravati da situazioni di disparità socioeconomica dovute alla sfavorevole contiguità territoriale con una Regione a statuto speciale. Si tratta di realtà locali con popolazione non superiore ai 5mila abitanti o con frazioni che contano meno di 500 abitanti e con il più alto “indice di svantaggio” dovuto allo spopolamento, all’anzianità e all’abbandono agricolo. Il contributo servirà per finanziare gli investimenti dei Comuni finalizzati al miglioramento dei servizi e della qualità della vita dei cittadini che lì risiedono. La gestione degli interventi potrà essere svolta direttamente dal singolo Comune oppure in forma associata convenzionata con altri Comuni assegnatari o non assegnatari o tramite l’Unione dei Comuni ove costituita”. Per avere l’assegnazione definitiva dei contributi i Comuni interessati sono tenuti a presentare entro il 30 settembre 2008 alla Regione i progetti o gli interventi di utilizzo dei fondi. .  
   
   
SESSANTESIMO ASSOFERMET, CARLO SANGALLI: «IL GOVERNO AFFRONTI SUBITO RIFORME STRUTTURALI: RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA, SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA E MINOR PRESSIONE FISCALE»  
 
 Milano, 14 maggio 2008 - Governo, associazioni ed imprese unite per dare nuovo slancio all’economia italiana. Un passo nevralgico per il futuro della nazione che si snoda tra consumi in declino ed interferenze sempre più internazionali e meno gestibili. Urge un rapido intervento governativo che affianchi il sistema imprenditoriale nella sfida globale. Se ne è parlato stamattina a Milano durante la celebrazione del sessantesimo di Assofermet, l´Associazione Nazionale dei commercianti in acciai comuni e speciali, metalli non ferrosi, rottami ferrosi, ferramenta ed affini. L´associazione è composta da circa 800 aziende che impiegano, complessivamente, oltre 30. 000 dipendenti. «Il risultato elettorale ha donato una vera governabilità. Il Governo non deve lasciarsi scappare quest’occasione. E’ necessario dare ossigeno ai consumi sostenendo le famiglie» ha detto Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio. «Ci sono riforme da applicare subito, nei primi cento giorni di governo – ha continuato – come la riduzione della spesa pubblica, la riduzione delle aliquote Irpef, la semplificazione burocratica ed una minor pressione fiscale». Gli ha fatto eco Roberto Lunardi, presidente di Assofermet. «Anche il settore del commercio di acciai, rottami e metalli soffre del medesimo problema del rallentamento dei consumi italiani. Il nostro settore, pur in grado di mantenere elevati prezzi di vendita in funzione di una dinamica macroeconomica globale, deve chiedersi come reagire al nuovo mondo». «Per questo occorre apertura mentale e continuo confronto con colleghi e concorrenti. La piazza ideale è l’associazione. Assofermet vive da sessant’anni; oggi è ancora più viva e necessaria». «Il 2007 è appena trascorso e già sembra preistoria – è intervenuto Andrea Gabrielli, presidente di Assofermet Acciai – perché fusioni e concentrazioni hanno rivoluzionato il mondo che eravamo abituati ad osservare. Il ramo del commercio che rappresentiamo, però, non perde mai di importanza strategica per il sistema-Paese». «La stabilità politica di oggi – ha continuato – deve spingere a rapide riforme a tutela del sistema industriale». «Etica e profitto non sono variabili opposte – ha detto Romano Pezzotti, presidente di Assofermet Rottami - e non lo sono neppure nel mercato del rottame ferroso. Anzi, una maggiore professionalità non potrà che portare ad un miglior prodotto ed un miglior servizio». «Inoltre – ha aggiunto -, occorre una migliore qualità delle relazioni con clienti e fornitori per creare una rete di successi». «Assofermet Rottami lavora anche per questo: affiancare le imprese associate per intraprendere un cammino condiviso di crescita, di professionalità e di etica imprenditoriale. Tutto nell’interesse delle imprese, dei cittadini e dell’ambiente. E’ un nuovo rapporto con una società civile». «Anche il mondo dei metalli non ferrosi – ha ricordato Carmelo Paolucci, presidente di Assofermet Metalli non ferrosi – è in subbuglio ed esposto a pericolose variabili esogene. I prezzi alle stelle hanno trascinato verso l’alto l’esposizione finanziaria delle imprese. Lo si nota nel maggior numero di insoluti riscontrati sul mercato». «Il mercato è sempre più volatile, complice anche la speculazione – ed il lavoro non più programmabile perché basato sul just in time». «Nel settore della ferramenta – ha spiegato Giovanni Bonadonna, presidente di Assofermet Ferramenta -, per la maggior parte del territorio nazionale, l´anno 2007 è stato caratterizzato da un andamento di mercato positivo nel primo semestre, che non ha trovato un puntuale riscontro nel successivo periodo. Le flessioni più consistenti si sono verificate soprattutto nelle regioni meno privilegiate economicamente». «Nel 2008 la situazione sembra ulteriormente appesantita, anche a causa delle note vicende politiche, economiche ed energetiche che stanno creando apprensione anche nei mercati emergenti dove un accresciuto potere d’acquisto si sta riversando anche sui clienti esteri, europei in particolare». .  
   
   
UN NUOVO STRUMENTO PER L’ANALISI DEI SISTEMI ECONOMICI LOCALI  
 
Firenze, 14 maggio 2008 - Dalla Toscana un nuovo strumento di analisi economica realizzato da Unioncamere Toscana con la consulenza scientifica di Prometeia spa. E’ il nuovo indicatore dell’andamento congiunturale che sintetizza i diversi aspetti dell’economia territoriale, dai dati sul valore aggiunto, al commercio estero, il mercato immobiliare, la cassa integrazione, i prezzi al consumo, i consumi di energia elettrica, la consistenza del parco veicolare. Uno strumento nuovo di analisi dell’economia territoriale, in grado, a differenza del Pil, utilizzato come indicatore tradizionale di misurazione della “salute” economica di un territorio, di descrivere sia l’andamento generale che le interazioni dei fenomeni maggiormente rilevanti della congiuntura economica. La creazione di un indicatore sintetico nasce dall’esigenza di sintetizzare le numerose informazioni relative ai vari fenomeni complessi e multidimensionali caratterizzanti un sistema economico in un unico strumento, al fine di veicolare interpretazioni trasparenti sull’evoluzione ciclica generale degli ultimi venti anni e sulle interazioni tra le diverse variabili regionali nel corso del ciclo stesso. Il lavoro in questione nasce da un progetto pilota del 2003, quando l’Istituto di Studi e Ricerche (Isr) della Camera di Commercio di Massa-carrara ha varato il primo indicatore sintetico in grado di riassumere l’evoluzione ciclica dell’economia provinciale. Considerato il successo dell’esperimento e data l’esigenza di una conoscenza approfondita del proprio territorio regionale, Unioncamere Toscana ha costituito un gruppo che ha lavorato al fine di estendere la creazione di tale indice alle altre province toscane e a livello regionale. La costruzione dell’Indicatore Sintetico Regionale ha utilizzato le informazioni ricavabili da una banca dati costituita da 45 serie storiche relative al periodo 1985-2007. Tali variabili sono state sottoposte ad una serie di trattamenti e, successivamente, sono stati aggregati fornendo ad ognuna di esse un particolare peso proporzionale alla loro influenza sul ciclo economico. Il risultato finale è quindi una serie storica rappresentata graficamente da una linea che esprime le oscillazioni e variazioni che il ciclo economico della regione Toscana ha subito in questi ultimi venti anni. Si evidenziano tre fasi principali con durata media di circa sei anni (1985-1993, 1993-1999, 1999-2005) ed un’ultima, iniziata nel 2006, caratterizzata da una ripresa che, secondo i nostri risultati, è andata avanti nell’anno appena trascorso, per quanto con un certo rallentamento (l’indice da una variazione di +5,6% del 2006 sul 2005, passa ad una variazione di +3,9% del 2007 sul 2006). La grande utilità dell’indice si riscontra anche nella possibilità di questo strumento di studiare le interazioni delle diverse variabili con l’andamento generale. Così si vede che grande influenza nel ciclo economico regionale hanno gli andamenti del commercio estero e del turismo, così come, d’altra parte, si evidenzia un’evoluzione in controtendenza dei dati sul mercato immobiliare. Andamenti indipendenti sono mostrati dalle serie storiche riguardanti il consumo di energia elettrica e la consistenza del parco veicolare regionale. .  
   
   
FERRARA: 70.000 EURO PER L’ADOZIONE DI SISTEMI DI QUALITÀ  
 
Ferraa, 14 maggio 2008 - 70. 000 euro: queste le risorse che la Camera di Commercio di Ferrara riserva alle imprese della provincia per l’adozione di sistemi di qualità, di gestione ambientale e di responsabilità sociale, fino ad un massimo di 6. 000 euro per ciascun partecipante. Il bando, il cui termine era stato fissato per il 31 dicembre 2008, ha riscosso un grande successo e sono già dieci i progetti presentati. Le risorse sono quindi in buona parte assegnate e per non perdere la ghiotta occasione bisogna affrettarsi. Ma in cosa consiste la certificazione di sistemi di gestione della qualità di prodotto o di processo e di responsabilità sociale? In tutte quelle attività indirizzate alla diffusione di sistemi riconducibili alle seguenti tipologie: Iso 9001:2000 (Vision 2000) per i sistemi di qualità aziendale ed En 45000 per l’accreditamento di organismi di certificazione e laboratori. Sono previste dal bando anche le cosiddette certificazioni di prodotto: tra queste Ecolabel, marchi di qualità rilasciati in base a norme tecniche En, Iso, Uni, certificazione aggiuntiva per il settore metalli preziosi, e quelle specifiche per il settore agroalimentare (Brc, Ifs, Uni 10939:01, Uni 11020:02, certificazione di provenienza Uni 10854:99, Iso 22000:05, Eurepgap:04). Per gli aspetti che riguardano lo sviluppo di sistemi di gestione ambientale, invece, sono finanziabili le spese finalizzate a quantificare e valutare l’impatto sull’ambiente generato dall’attività dell’impresa e quelle per i sistemi di gestione ambientale Iso 14001 ed Emas. In tutti questi casi rientrano nell’oggetto del bando sia i costi relativi alla formazione del personale sia quelli per le attività di certificazione vere e proprie. In tema di certificazione etica e della responsabilità sociale, infine, lo standard richiesto dal bando è quello denominato Sa 8000. “Dietro a questi freddi codici si nascondono principi di buona gestione aziendale tutt’altro che burocratici e sempre più necessari ai nostri imprenditori per presentarsi con le carte in regola nell’ambiente ipercompetitivo che li attende”, ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara. “Ma non è tutta qui la dimensione di eccellenza che vorremmo vedere sempre più diffusa nel nostro sistema economico”, ha proseguito Roncarati. “L’incentivo che daremo alla certificazione etica e di responsabilità sociale è, in particolare, un’azione concreta tesa a diffondere, ad esempio, tutte quelle pratiche utili a supportare concretamente e quotidianamente le donne, e dunque la famiglia, nella conciliazione tra impegni professionali e familiari”. Le domande dovranno essere inviate esclusivamente per posta, con raccomandata A/r oppure per via telematica, con sottoscrizione digitale, al seguente indirizzo di posta elettronica certificata della Camera di Commercio: protocollo@fe. Legalmail. Camcom. It. E’ esclusa qualsiasi altra modalità d’invio, pena l’inammissibilità. Nel caso di trasmissione per via telematica, saranno ritenute valide esclusivamente le domande inviate da una casella di posta elettronica certificata. Per info: tel. 0532 783. 820-821, mail: promozione@fe. Camcom. It. .  
   
   
SERBIA: ASPIN PROMUOVE NUOVE OPPORTUNITÀ  
 
Frosinone , 14 maggio 2008 - Dal 21 al 24 settembre 2008 si svolgerà in Serbia, a Belgrado e Novi Sad, la missione imprenditoriale con incontri Btob coordinata da Aspin, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Frosinone, per le aziende della provincia di Frosinone, patrocinata da Unioncamere con la gestione organizzativa di Aries, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Trieste. La Repubblica di Serbia, con i suoi 10 milioni di abitanti e potenziali consumatori, rappresenta un mercato strategico nel cuore dei Balcani. Molte sono le sue caratteristiche rilevanti: fattori produttivi a basso costo e con un elevato livello di specializzazione, riforme economiche in atto e una forte propensione agli scambi commerciali internazionali. Infatti, anche se è un paese extra comunitario, fa parte dell’Accordo centroeuropeo di libero scambio (Cefta) e ha concluso un accordo di libero scambio con la Fed. Russa. “Oltre alla vicinanza geografica della Serbia, sono soprattutto quelli appena citati i fattori di attrazione che hanno spinto Aspin a sostenere l’apertura di nuovi canali di cooperazione tra Frosinone e le città di Belgrado e Novi Sad. Tra l’altro registriamo proprio negli ultimi anni una crescita molto forte dell’export provinciale verso il mercato serbo, dal 2005 al 2007 si è passati da poco più di 3 milioni di euro ad oltre 14 milioni”, commenta il Presidente di Aspin, Stefano Venditti. “Questo progetto, che vede protagonista ancora una volta l’efficiente network nazionale delle Aziende Speciali per l’Internazionalizzazione, conferisce al sistema camerale un ruolo trainante sui temi e sulle azioni di crescita internazionale delle imprese” Il progetto, che rappresenta una porta di ingresso privilegiata per gli operatori italiani che desiderano investire in una regione in pieno sviluppo come i Balcani, prossimo polo di attrazione degli investimenti dell’Ue, ha come ambito d’interesse alcuni tra i principali settori rappresentativi dell’economia italiana: l’agroindustria, il settore legno-arredo, l’Ict, l’edilizia-infrastrutture e quello alberghiero. I dati più rilevanti riguardo l’import/export tra la Provincia di Frosinone e la Serbia sono riportati nella seguente tabella (fonte Istat): Le aziende interessate a partecipare sono invitate a rivolgersi agli uffici di Aspin: tel. 0775/824193 (dott. Ssa Maria Paniccia o dott. Paolo Nifosi), m. Paniccia@aspin. Fr. It - p. Nifosi@aspin. Fr. It .  
   
   
CONSIGLI DEGLI ESPERTI SU EMIRATI ARABI E ARABIA SAUDITA  
 
Ferrara, 14 maggio 2008 - E’ una grande opportunità quella offerta alle imprese ferraresi per conoscere di prima mano i punti di forza e le prospettive degli Emirati Arabi Uniti e dell’Arabia Saudita, Paesi che ricoprono un ruolo sempre più rilevante nel panorama economico internazionale Si terrà il 14 maggio, con inizio alle ore 9. 30, presso la sala Rossa dell’Ente Fiera di Ferrara (via della Fiera 11) il settimo appuntamento di assistenza specialistica dei “Ferrara International Meeting”, dedicato appunto ad Emirati Arabi Uniti ed Arabia Saudita, due Paesi che nel 2007 hanno registrato un tasso di crescita economica pari, rispettivamente, a 8,5% e 4,7%. Le previsioni per il futuro rimangono altrettanto positive, soprattutto grazie all´aumento degli investimenti in settori industriali non-oil. In particolare, si prevede per gli Emirati Arabi Uniti, un aumento del Pil dell´8,9% nel 2008 e dell´8,2% nel 2009, soprattutto per effetto di interventi nel settore manifatturiero e dell´industria pesante e per la realizzazione di importanti progetti che riguardano l´assetto urbano, le infrastrutture ed i servizi (finanza, ricerca, attività ospedaliere, turismo). In Arabia Saudita gli analisti calcolano un incremento del Pil nell’ordine del 6,0% nel 2008 e del 5,6% nel 2009, favorito non solo dall´aumento di spesa pubblica e investimenti esteri, ma anche da un generale miglioramento dei settori delle telecomunicazioni, dei trasporti e dell´industria manifatturiera. Il trend è crescente anche per l´interscambio di questi due paesi con l´Italia, le cui esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti sono migliorate di oltre il 47% durante il 2007, in particolare per prodotti dell´industria metallurgica, macchinari e articoli di oreficeria. Gli Emirati sono anche tra i principali acquirenti delle macchine e degli apparecchi meccanici prodotti in provincia di Ferrara, con un fatturato di quasi 13 milioni di euro nel 2007. Le esportazioni dall’Italia verso l´Arabia Saudita sono incrementate del 12,21% nel 2006, soprattutto per quanto riguarda attrezzature industriali per la refrigerazione e la ventilazione, sistemi idraulici, valvole, mobili, autoveicoli, elettrodomestici e abbigliamento. Gli esperti presenti - Enzo Petralia (Camera di Commercio Italo-araba di Roma), Antonio di Meo, Chiara Luzzato, Andrea Toscano, Riccardo Zavatta, Carlo Neri (Sace), Pierluigi Venturini (Simest), Ugo Franco (Ice) e Matteo Setti - forniranno alle imprese un servizio di informazione e di assistenza diretta sulle opportunità di business, sui vantaggi del sistema fiscale, sugli aspetti legali e di contrattualistica, sulle problematiche doganali e dei trasporti, nonché sugli strumenti di sostegno finanziario disponibili per chi vuole orientare le proprie strategie commerciali verso i due mercati medio-orientali. L’incontro, che avrà inizio il 14 maggio 2008 alle ore 9. 30, nella Sala Rossa dell’Ente Fiera di Ferrara (Via della Fiera, 11), fornirà quindi alle imprese interessate un servizio di informazione e di assistenza diretta: l’inquadramento e l’approfondimento delle varie tematiche si alterneranno all’analisi ed alla ricerca di soluzioni, con la guida degli esperti, di casi concreti derivanti dall’esperienza quotidiana delle stesse imprese. Per ulteriori informazioni, contattare l’ufficio Sprint della Camera di Commercio di Ferrara (tel. 0532/783. 812-815-817, e-mail estero@fe. Camcom. It). La partecipazione è gratuita. .  
   
   
SIGLATO TRA REGIONE E COMANDO CALABRESE DELL’ESERCITO UN PROTOCOLLO D’INTESA SU SBOCCHI OCCUPAZIONALI DEI GIOVANI MILITARI  
 
Reggio Calabria, 14 maggio 2008 - È stato siglato ieri, a Palazzo Alemanni, dal presidente della Regione Agazio Loiero e dal comando militare Calabria dell’Esercito, rappresentato dal generale di brigata Pasquale Martinello, un protocollo d’intesa per l’attuazione dei progetti “Euroformazione Difesa” e “Sbocchi occupazionali”. Il presidente Loiero ha sottolineato l´importanza dell´intesa interistituzionale con l´Esercito italiano “per quello che esso ha rappresentato e rappresenta in fatto di innovazione”. “L’accordo - secondo Loiero - che si pone anche l’obiettivo avvicinare sempre più le istituzioni militari al mondo civile, rappresenta un ulteriore apertura verso i giovani calabresi, attraverso l’attuazione di corsi di formazione professionale per i militari volontari in servizio e con la creazione di sbocchi occupazionali e ricollocazione nel mondo del lavoro dei militari volontari congedati”. “Tenendo conto dell´evoluzione dell´Esercito - ha detto il generale Martinello - con militari volontari che, finita l´esperienza militare, hanno bisogno di nuovi sbocchi, con questo accordo, puntiamo all´inserimento nel mondo del lavoro per quei giovani che, pur meritando, non proseguono la carriera militare”. Nello specifico il progetto “Euroformazione Difesa”, attraverso i fondi Por 2007/2013, punta a realizzare interventi formativi per i militari volontari in servizio, con particolare riguardo all´approfondimento della lingua inglese, dell´informatica e dell´autoimprenditoria. Per la realizzazione del progetto, il ministero della Difesa si impegna a mettere a disposizione le aule multimediali dei centri di formazione, oltre alle risorse per la gestione e la manutenzione. Il progetto “Sbocchi occupazionali” riguarda la risistemazione nel mondo del lavoro dei militari volontari congedati. In particolare, attraverso le risorse finanziarie del Fondo sociale europeo, si intende realizzare percorsi di inserimento nel mondo del lavoro, come misure di prevenzione alla disoccupazione e per la ricollocazione professionale dei militari volontari congedati. Per questo, la Regione si impegna a promuovere un bando di evidenza pubblica per iniziative occupazionali destinate a sostenere l´assunzione di volontari in procinto di congedarsi o già congedati. .  
   
   
MOLISE: ECCO COME SVILUPPARE LE IMPRESE DEL TERRITORIO  
 
Campobasso, 14 maggio 2008 - Il Molise deve puntare su un modello di sviluppo dinamico e attento alla qualità: con queste parole il presidente dell’Unioncamere Molise - Paolo di Laura Frattura – conclude l’analisi sullo stato dell’economia molisana, elaborata alla presenza di S. E. Il prefetto di Campobasso, Carmela Pagano, dell’Assessore regionale alla programmazione e bilancio, Gianfranco Vitagliano, del sindaco di Campobasso, Giuseppe Di Fabio, del vice presidente dell’Unioncamere Molise, Luigi Brasiello, del presidente del Comitato Tecnico e del componente il comitato scientifico dell’Osservatorio Economico, rispettivamente Enrico Santoro e Angelo Lombari, dell’esperta di Uniontrasporti, Iolanda Conte, e dei massimi rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni di categoria regionali e provinciali. L’evento si inserisce nella celebrazione della Giornata dell’Economia, promossa dall’Unioncamere e giunta alla sua sesta edizione, che vede diffondere, in contemporanea in tutte le Camere di Commercio d’Italia, la situazione economica nazionale e provinciale. Il presidente Frattura ha presentato il Rapporto sull’Economia della Regione Molise nell’anno 2007 e lo studio condotto sul Sistema dei Trasporti e delle Infrastrutture in Molise. Entrambi i lavori di ricerca sono stati realizzati nell’ambito dell’Osservatorio Economico Statistico Regionale, attivato presso l’Unioncamere Molise in stretta collaborazione con la Regione Molise. I dati fanno rilevare che l’Italia ha affrontato nel 2007 un rallentamento dello sviluppo causato da più fattori, sia interni che internazionali. Il Pil del nostro Paese tende a frenare, in media, sia come dato tendenziale sia come dato congiunturale. Il momento di difficoltà è evidenziato, fra l’altro, dalla limitata crescita dei consumi, interni ed internazionali, che non consentono un’ulteriore spinta alla domanda aggregata e, quindi, al reddito nazionale. In un contesto congiunturale dai numerosi segnali negativi (inflazione, aumento del prezzo del petrolio, super euro ed eccessiva pressione fiscale) si rende necessaria una politica industriale in grado di stimolare la crescita e la voglia di impresa, passando per la valorizzazione delle risorse e delle potenzialità interne, per il mercato e le sue regole, salvaguardando i valori sociali. La congiuntura internazionale sfavorevole accentua ancora di più i segnali di crisi trasferendoli, sicuramente anche alle realtà regionali. In tale quadro congiunturale di incertezza, si inserisce l’azione e il contributo economico delle regioni. I dati che emergono nella regione Molise, ma non solo, confermano la situazione di difficoltà. La necessità di una soluzione strutturale è evidente e impone una strategia di lungo periodo finalizzata a riconvertire risorse ed energie allo scopo di stimolare le potenzialità economiche e produttive della regione. “L’anno 2007 si conclude, per il Molise, con un andamento della nati-mortalità delle imprese che presenta un saldo negativo di -154 unità – commenta il presidente Paolo di Laura Frattura. Il dato si aggancia all’andamento nazionale che vede farsi più dura la selezione “darwiniana” delle imprese (oltre 390mila le chiusure registrate nel 2007), vedendo affermarsi nel mercato globale le aziende di medie dimensioni. Con un incremento di circa il 26% di fatturato e il 45% dell’export, le medie imprese si confermano l’eccellenza italiana, poiché riescono ad adattarsi ai continui cambiamenti del mercato con più flessibilità e dinamicità. Ed è proprio a tale forma dimensionale che il Molise deve guardare, premiando soprattutto iniziative che favoriscano l’aggregazione di piccole imprese. Ulteriori sono le leve su cui intervenire per vincere le sfide del mercato globale. Innanzitutto la competitività delle nostre imprese, deve essere legata al costo della produzione e non al costo del lavoro, poiché ciò ci consente di azionare 2 elementi fondamentali per la crescita della nostra economia: l’innovazione e la formazione. L’aumento della competitività e il miglioramento delle performance delle imprese (e, di riflesso, dei territori) deriva dalla innovazione e dalla ricerca, nonché dal bagaglio formativo delle risorse umane. La qualità del lavoratore, ovviamente, rappresenta un’esigenza essenziale e la stessa sua formazione interna all’azienda o esterna in relazione agli studi universitari, deve essere in linea con i fabbisogni professionali richiesti dalle imprese. A fronte delle 4. 270 assunzioni previste nella regione nel corso del 2007, il 49,0 per cento è senza una esperienza specifica e, pertanto, tra le imprese che prevedono di incrementare il proprio organico, il 15,9 per cento segnala la necessità di una formazione, attraverso tirocini formativi, che consentono di tarare il sistema formativo sulle aspettative imprenditoriali. In Italia la differenza salariale tra un operaio con licenza media e un laureato è di circa 1. 600 euro annui, pari a poco più di 120,00 euro al mese. Tale dato è sicuramente poco incoraggiante, poiché favorisce l’emigrazione di cervelli e, di conseguenza, la perdita di competitività del sistema Italia. A ciò si aggiunge, per il nostro territorio, un’offerta formativa universitaria lontana dalle esigenze del tessuto imprenditoriale. Continuare ad investire su percorsi di laurea tradizionali significa dispersione di risorse umane e soprattutto economiche. Altro elemento su cui far leva per migliorare la competitività aziendale è il “Made in Italy”. Occorre continuare, in squadra con le altre regioni d’Italia e grazie anche alla rete del sistema camerale, a promuovere i nostri prodotti e far crescere le nostre aziende sui mercati nazionale e internazionale. Il valore delle esportazioni del Molise, alla fine del 2007, è pari a 628. 400. 348 euro, di cui 226. 639. 703 euro in provincia di Campobasso (pari al 36,1 per cento dell’export regionale) e 401. 760. 645 euro in provincia di Isernia (pari 63,9 per cento dell’export regionale). Il valore delle importazioni regionali, è pari a 420. 675. 634 euro, di cui 232. 156. 826 euro in provincia di Campobasso (pari al 55,2 per cento dell’import regionale) e 188. 518. 808 euro in provincia di Isernia (pari al 44,8 per cento dell’import regionale). L’ internazionalizzazione è prerogativa delle imprese di grandi dimensioni, ma occorre che sia diffusa in maniera uniforme tra tutti i settori produttivi. Resta, in ogni caso, l’impegno per le imprese di dimensioni minori , affinché possano superare le difficoltà di accesso ai mercati esteri legate alla dimensione, organizzandosi, aggregandosi e facendo rete. Un’unica azione di squadra in favore del “made in italy” quale espressione di capacità generale delle nostre imprese di conquistare i mercati europei ed extraeuropei. Un progetto, tuttavia, che impone un controllo dei prezzi dei servizi pubblici utilizzati dalle imprese e il rigetto delle politiche di aiuti pubblici che alimentano, spesso, meccanismi di concorrenza sleale. La qualità è l’ulteriore elemento vincente per la nostra crescita economica. La qualità del prodotto è sempre più legata a quella del territorio e la qualità del Molise è il nostro vero valore aggiunto, da tutelare e sostenere a livello imprenditoriale e istituzionale. Margini di miglioramento si segnalano nel settore turistico. Il 2007 ha fatto registrare un Molise con una vocazione turistica stagionale, attestando al 70% l’occupazione della capacità ricettiva nel mese di agosto e nella fascia costiera. A ciò si aggiunge che solo il 4% ha raggiunto il Molise grazie all’intermediazione di soggetti terzi e oltre il 90% dei nostri turisti parla italiano. Ciò significa che occorre aumentare la determinazione a promuovere il Molise in Molise, lavorando con i nostri operatori del settore – commenta il presidente Frattura”. Nel corso dell’evento, raccogliendo l’invito fatto dal Comitato di Presidenza dell’Unioncamere nazionale, è stato affrontato anche l’ulteriore tema del sistema delle infrastrutture e dei trasporti, centrale per lo sviluppo economico e la crescita dei territori. La dotazione di infrastrutture al Sud è ancora pari all’80,4 per cento della media nazionale e non mostra segnali di recupero. In Molise l’indice delle infrastrutture di trasporto, ad eccezione della rete stradale (99,5), evidenzia una condizione poco favorevole sia rispetto ai dati nazionali e sia rispetto ai valori registrati per il Mezzogiorno. “Da questi dati si deduce che non possiamo pensare di urbanizzare se prima non realizziamo le infrastrutture – continua di Laura Frattura. Se si considera la quantità di Km per abitanti il Molise è sovradimensionato. Le risorse destinate all’infrastruttura viaria parlano di un valore percentuale delle nuove infrastrutture molto basso, laddove le risorse sono impiegate maggiormente nella manutenzione delle strade già esistenti. Occorre dunque valutare il ritorno degli investimenti che deriverebbero dal realizzare le nuove opere infrastrutturali, tra le quali l’autostrada, con le sue opportunità di sviluppo a ridosso della stessa struttura, e il potenziamento delle rete a supporto del nostro porto – conclude il presidente di Unioncamere Molise”. L’analisi dei dati infrastrutturali è stata poi approfondita dall’esperta di Uniontrasporti, Iolanda Conte, che ha evidenziato come debole appare la rete ferroviaria, con un indice pari a 63,9 per la provincia di Campobasso e 20,1 per quella di Isernia che pone la regione al di sotto della media del Mezzogiorno (87,8). L’indice di dotazione infrastrutturale dei porti (12,4) è notevolmente inferiore rispetto a quello del Mezzogiorno, poiché l’unica struttura portuale della regione è quella di Termoli che si sviluppa su una lunghezza complessiva di 1. 529 metri lineari con una dotazione di 7 accosti dei quali 4 effettuano pesca, 4 servizio merci, 2 servizio passeggeri, 1 è destinato al traffico da diporto ed 1 alle attività di servizio. Anche il presidente di Confindustria Molise, Paolo Vacca, ha voluto fornire il punto di vista dell’associazione sullo stato di salute dell’economia molisana. In particolare è stata focalizzata l’attenzione sulle “scarse risorse dedicate a livello nazionale e locale agli investimenti in ricerca e innovazione. Ciò è dovuto anche alla bassa integrazione tra mondo universitario e imprenditoriale, non negando anche a quest’ultimo le sue responsabilità. All’estero gli imprenditori trasformano le “idee” in business, mentre i nostri imprenditori non sanno cogliere le opportunità offerte dagli spin off. Altro elemento limitante la crescita delle nostre imprese è l’inefficienza della pubblica amministrazione, soprattutto legata ai lunghi tempi di pagamento delle istituzioni, a discapito delle esigenze “naturali” di liquidità proprie delle imprese. I fattori su cui puntare, continua il presidente di Confindustria Molise, sono sicuramente le infrastrutture. Il mondo sta puntando sulla mobilità sostenibile che si basa su sistemi di trasporto a basso consumo di energia: il Molise non può non tenerne conto, senza tralasciare l’importanza che per noi ha la realizzazione dell’autostrada e il potenziamento delle infrastrutture marittime”. La celebrazione dello stato di salute della nostra economia si è conclusa con l’intervento dell’Assessore Regionale alla programmazione e bilancio, Gianfranco Vitagliano, che sprona tutto il sistema imprenditoriale, associativo e istituzionale a “recuperare la fiducia e l’identità del Molise per competere, concorrere ed essere capaci di consolidarci. La sfida c’è e la possiamo vincere: la conoscenza del nostro patrimonio, della nostra ricchezza e dei nostri punti da migliorare ci aiuta in ciò. Ed è per questo che l’Osservatorio Economico-statistico Regionale deve continuare ad avere un ruolo dinamico, deve diventare la coscienza della politica, utile per fare le giuste scelte programmatiche”. .  
   
   
DOMANI CONVEGNO A NARNI SU MISURA DELL’INFLAZIONE E LIVELLI PREZZI NELLE CITTÀ DELL’UMBRIA  
 
Perugia, 13 maggio 2008 – “Prezzi e opinione pubblica: la misura dell’inflazione e il monitoraggio del livello dei prezzi nelle città dell’Umbria”: è questo il tema del convegno, promosso nell’ambito del progetto “Osservatorio prezzi” della Regione Umbria, che si terrà giovedì 15 maggio a Narni (Palazzo Eroli, a partire dalle ore 9). I lavori, coordinati dal dirigente del Servizio Commercio della Regione Umbria Enzo Santucci, si apriranno con gli interventi del sindaco di Narni Stefano Bigaroni e dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Mario Giovannetti. A illustrare la misura dell’inflazione nel comune di Narni sarà il responsabile scientifico del progetto “Osservatorio prezzi”, Pier Luigi Daddi, docente di Economia dell’Università degli studi di Perugia. Rita Bartoloni, responsabile metodologico del progetto, dell’Ufficio regionale Istat per l’Umbria, e Rita Lalli, dell’Ufficio regionale di Statistica della Regione Umbria, presenteranno i dati del “minipaniere” che fornisce informazioni sull’andamento dei prezzi relativi a 38 prodotti ritenuti di più frequente consumo, rilevati a Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Città di Castello, Todi, Orvieto e Narni. Il convegno proseguirà con gli interventi di rappresentanti delle associazioni dei consumatori, Confcommercio, Confersecenti e con il dibattito. .  
   
   
PER DUE GIORNI A FIRENZE UNA DELEGAZIONE DELLA GENERALITAT DE CATALUNYA OPPORTUNITÀ DI LAVORO CON GLI SCAMBI TOSCANA-CATALOGNA  
 
 Firenze, 14 maggio 2008 - Toscana e Catalogna più vicine non soltanto per gli studenti ma anche per lavoratori e apprendisti. La Regione Toscana e la Generalitat de Catalunya stanno lavorando a un accordo che permetterà di rafforzare gli scambi e in generale la mobilità fra le due regioni. Fra gli obiettivi, costruire una rete di scambi grazie a disponibilità di offerte di lavoro in Toscana e in Catalogna, creazione di una laurea magistrale in politiche del lavoro in collaborazione fra Università toscane e catalane. A stringere questi legami è una due giorni di incontri fra delegazioni delle due regioni, che si svolgerà a Firenze dove l’assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, con i tecnici dell’assessorato, incontrano, a partire da oggi e fino a domani mercoledì 14 aprile, una delegazione catalana ai ! massimi livelli. «L’accordo che andremo a si! glare in tempi brevi – commenta l’assessore Simoncini – segue e completa la precedente intesa in materia di formazione, istruzione professionale e politiche giovanili e costituisce una nuova tappa verso la costruzione di un’Europa della conoscenza, dove per studenti, lavoratori in formazione e lavoratori già occupati sia possibile spostarsi senza frontiere per cogliere nuove opportunità di studio, occupazione e crescita professionale, anche grazie al reciproco riconoscimento dei titoli di studio o delle qualifiche» Fra i temi di discussione sui quali le due delegazioni si impegneranno negli incontri operativi che sono partiti stamani a Palazzo Panciatichi, in particolare sono considerati prioritari quello dei servizi di orientamento e consulenza a imprese e lavoratori, l’interazione fra lavoro e sviluppo locale, l’adeguamento delle produzioni industriali ai processi di globalizzazione. Quello con la Catalogna &egrav! e; il sodalizio di più lunga data. A questo sono seguiti accordi con la regione svedese del Vastra-gotland, con Bretagna, Andalusia, Catalogna, Isole Baleari, Paesi Baschi e Baden Wuettemberg. “L’iniziativa - afferma l’assessore – si inserisce in un contesto di interventi per stimolare la consapevolezza di una comune cittadinanza europea e puntiamo ad investire sulla mobilità, valorizzando la dimensione internazionale. Siamo infatti consapevoli che, per essere più competitivi sul mercato del lavoro internazionale, i nostri giovani devono allargare il proprio orizzonte formativo e aprirsi al mondo. Abbiamo cominciato con la scuola. Con il 2008 sono stati stanziati 300 mila euro, interamente impegnati per finanziare i progetti presentati da scuole superiori di tutta la Toscana che hanno dato la possibilità di partire a circa 400 studenti». Per potenziare queste politiche, estendendole anche sul fronte! del lavoro, la Toscana può oggi contare sulle risorse ! del Fond o sociale europeo. Con il nuovo programma operativo 2007-2013, la Regione ha infatti deciso di destinare alla mobilità 27 milioni di euro, sull’asse “Transnazionalità e interregionalità”, una somma che è pari al 4% dei fondi assegnati dal Fondo sociale europeo. .  
   
   
“DIVERSITÀ AL LAVORO”: 100 OFFERTE DI LAVORO PER DISABILI E MIGRANTI  
 
Milano, 14 maggio 2008 - Si terrà il prossimo 15 maggio, alle ore 10, presso la sede de Il Sole 24 Ore a Milano (via Monte Rosa 91 – Milano), l’evento “Diversità al lavoro”, momento conclusivo dell’omonimo progetto presentato dalla Fondazione Sodalitas, Unar e la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, con l’obiettivo di valorizzare competenze diverse e di ricercare talenti tra migranti e persone con disabilità, di cui le imprese hanno bisogno per essere innovative e competitive. Il progetto vede la partecipazione di 18 aziende, tra le più importanti in Italia: L’oreal, Abb, Accenture, Accor Services, Alcatel-lucent, Allianz, Autogrill, Bmw, Coca-cola Hbc, Danone, Ernst&young, Henkel, Ibm, Jti , Microsoft, Pirelli, Roche e Sweet. Queste imprese hanno messo a disposizione 102 offerte di lavoro dedicate a persone con disabilità e migranti, consultabili sul sito www. Diversitallavoro. It alle quali è stato possibile candidarsi online. La giornata del 15 maggio avrà la struttura di un Job Meeting dove coloro che hanno inviato la propria candidatura avranno l’opportunità di incontrare le aziende in un primo colloquio che potrà portare ad una collaborazione lavorativa. Il format dell’iniziativa riprende un progetto di successo nato in Francia su iniziativa di L’oreal, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Nel pomeriggio, alle ore 15, si terrà un convegno che farà il punto della situazione sul tema dell’integrazione lavorativa di persone con disabilità e migranti. Interverranno tra gli altri: Otto Bitjoka, Presidente Fondazione Ethnoland, Franco Bomprezzi, Giornalista; Marco Buemi, Esperto Unar, Presidenza del Consiglio dei Ministri; Jean-claude Legrand, Direttore Mondiale della Diversità L’oréal. .  
   
   
QUADRI CGIL, CISL E UIL: “SÌ ALLA RIFORMA DEL MODELLO CONTRATTUALE” “IL DOCUMENTO È UNO STRUMENTO DI INNOVAZIONE PER IL MERCATO DEL LAVORO”  
 
Roma, 14 maggio 2008 - Piena soddisfazione per il documento unitario prodotto da Cgil, Cisl e Uil sulle linee di riforma della struttura della contrattazione: è quanto emerge da una nota congiunta diffusa oggi, 13 maggio 2008 dalle associazioni dei quadri di Cgil (Agenquadri), Cisl (Apq) e Uil (Ciq). “Il documento – continua la nota – elaborato dopo anni di difficili trattative, rappresenta oggi un importante strumento di innovazione per il mercato del lavoro”. Tra gli obiettivi condivisi dai quadri sindacali vengono messi in evidenza in particolare “la distribuzione del reddito più equa, l’individuazione di strumenti capaci di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, la responsabilità ed il ruolo del sindacato nel network di imprese, l’impegno per il rispetto dei tempi nel rinnovo dei contratti e la valorizzazione della formazione continua”. “Tra i contenuti innovativi evidenziati nel documento – riporta il comunicato stampa – appare di estrema importanza la possibilità di ridurre il numero dei Contratti collettivi nazionali di lavoro (ad oggi oltre 400) soprattutto per la figura del quadro che, spesso più degli altri, è soggetto a fenomeni di mobilità e incontra nello sbarramento dei contratti un forte ostacolo alla sua crescita. Fondamentale risulta anche il sostegno alla diffusione ed il potenziamento della contrattazione di secondo livello incentrata su obiettivi di produttività e di organizzazione del lavoro e la necessità di prevedere al suo interno un ruolo attivo e partecipativo dei quadri”. “Soddisfacenti sono inoltre i meccanismi per la riforma sulla rappresentanza e la democrazia sindacale – conclude la nota dei quadri di Cgil, Cisl e Uil –. Sosteniamo a pieno l’idea di un sindacato che preveda al suo interno un coinvolgimento forte ed attivo degli associati nella definizione delle piattaforme sindacali, nonché la consultazione certificata fra tutti i lavoratori e le lavoratrici”. .  
   
   
OCCUPAZIONE FEMMINILE IN SARDEGNA, UN TEMA LEGATO ALLO SVILUPPO  
 
Cagliari, 14 Maggio 2008 - In vista dell´imminente Conferenza regionale per l´occupazione, il Consiglio regionale dell´Economia e del Lavoro nei giorni scorsi ha affrontato le tematiche dell´occupazione femminile, approfondendo con l´ausilio di esperti quelle legate al "problema di genere" nel mercato del lavoro. Il presupposto da cui si è partiti è quello che una significativa partecipazione delle donne ai processi economici sia non solo una questione di equità, ma - come ormai espresso dalla maggior parte di economisti - un tema strettamente legato alla crescita ed allo sviluppo. "In Sardegna, non meno dell´Italia, c´è la necessità di creare le condizioni perché le donne e gli uomini, in maniera equilibrata, possano aspirare all´indipendenza economica - ha detto Gino Mereu, Presidente del Crel -. Il mercato del lavoro presenta molte aree di criticità per le donne: benché, ultimamente, l´occupazione femminile in Sardegna sia in aumento, siamo lontanissimi dagli obiettivi di Lisbona e le donne sono la maggioranza delle persone in cerca di occupazione e anche di coloro che non cercano lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare. L´occupazione femminile va di pari passo con l´espansione delle forme contrattuali atipiche o flessibili, e vi è anche una forte incidenza tra le donne del lavoro precario". Vi sono significative differenze tra donne e uomini in termini di tasso di partecipazione al lavoro (la Sardegna è agli ultimissimi posti della classifica europea per ampiezza del differenziale del tasso di occupazione tra uomini e donne: 27,4%), retribuzione e carriera. Non è riconosciuto, né remunerato il maggiore e migliore livello di istruzione delle donne. "Molte - è stato spiegato durante i lavori del Crel - sono le cause di discriminazione anche multiple che colpiscono le donne in ambito lavorativo, e sono molto più numerose della loro emersione giudiziale. La maternità e la difficoltà nel conciliare vita lavorativa con vita familiare costituiscono il vero nodo da sciogliere perché contribuisce a creare difficoltà di accesso e permanenza nel mercato del lavoro, agisce come deterrente nello sviluppo di carriera e può essere causa di abbandono dal posto di lavoro. La maggior parte delle lavoratrici non può fare affidamento né sulla organizzazione sociale, né su una diversa impostazione aziendale o sull´ausilio dell´organizzazione familiare". Per questi motivi le donne rinunciano ad avere figli e la Sardegna registra il record negativo, con il più basso tasso di fecondità del Paese: 1,06 numero di figli per donna nel 2007(dati Istat). La relazione tra bassa natalità e bassi livelli di occupazione femminile è solo apparentemente paradossale, e si spiega invece con il fatto che una donna in cerca di occupazione, e in mancanza di supporti all´infanzia, tende a ritardare le scelte di maternità o, peggio, a rinunciarvi. Vi è una forte incidenza tra le donne del lavoro a bassa qualificazione (segregazione verticale) e permane una loro segregazione orizzontale nei settori più femminilizzati, come istruzione, lavori di cura, Pubblica Amministrazione, commercio e Sanità. Alcune ricerche evidenziano che le imprese femminili incontrano ostacoli nel reperimento del capitale, nella mancanza di servizi e nella complessità delle norme e degli adempimenti burocratici, cui si aggiunge la necessità di conciliare il lavoro con le esigenze familiari. C´è però una scarsa percezione di questi problemi, e si sta determinando una nuova invisibilità della differenza di genere. Si parla di disoccupazione in senso generale, dimenticando che quella femminile incide il doppio rispetto alla maschile. False immagini fanno vedere le donne in grande ascesa, alla conquista ormai di tutte le professioni e di tutti i ruoli di vertice del settore pubblico e delle imprese. Occorre affrontare questi problemi in tempo e con strumenti efficaci, per valutare cosa è stato fatto finora in materia di politiche di genere, verificare l´impatto che le politiche di incentivazione dell´imprenditoria succedutesi nel tempo hanno determinato complessivamente sul lavoro delle donne, valutare se la spesa pubblica si è dimostrata capace di generare sviluppo e occupazione. "Insomma - ha concluso Mereu – è indispensabile cercare di capire cosa servirebbe sapere per poter fare di più e meglio per favorire l´equilibrio tra i generi. La stagione di programmazione 2007/2013, che presenta la grande novità dell´unificazione di tutti i programmi operativi e dei fondi di diversa provenienza, offre importanti possibilità di lavoro in direzione del miglioramento delle politiche per l´impiego e per la formazione, nonché per lo realizzazione di un nuovo modello di sviluppo fondato sulla qualità e diffuso in modo omogeneo in tutto il territorio all´interno del quale possono trovare realizzazione sia la crescita dell´imprenditoria femminile, sia l´occupazione femminile in generale". .  
   
   
BOLOGNA: FINANZIAMENTI PER CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA  
 
Bologna, 14 maggio 2008 - Ci sono fondi disponibili che non vengono utilizzati. Sono quelli messi a disposizione a livello nazionale dalla Legge 53/2000 con l’obiettivo di finanziare progetti per la conciliazione fra lavoro e famiglia. Con questi incentivi è possibile finanziare telelavoro, orari flessibili, formazione al rientro dai congedi parentali, ma anche la sostituzione del titolare di impresa per il periodo di maternità. Possono essere presentati anche progetti per assistenza agli anziani, ludoteche, centri estivi, punti gioco. Insomma tutti i servizi che possano aiutare a conciliare le esigenze della famiglia con quelle del lavoro. Quali passi fare per ottenere i finanziamenti? Se ne parlerà Giovedì 15 maggio 2008, alle 15, alla Camera di Commercio, in Piazza della Mercanzia n. 4. L’incontro è stato organizzato dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità femminile della Camera di Commercio e dalle Consigliere di Parità della Provincia di Bologna. I lavori saranno animati e coordinati da Susy Blady. Interverranno: Anna Maria Bekers, Presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Bologna; Stefania Zanghieri, Giunta Camera di Commercio di Bologna; Rosa Amorevole e Barbara Busi, Consigliere di Parità della Provincia di Bologna; Cristina Sciacca, Nuovo Cescot- Emilia Romagna. .  
   
   
EDISON TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2008: RICAVI IN CRESCITA DEL 12,1% A 2.502 MILIONI DI EURO. RISULTATI IN FLESSIONE PER EFFETTI REGOLATORI ANCORA IN ATTESA DI DEFINIZIONE  
 
Milano, 14 maggio 2008 ¨C Si ¨¨ svolto ieri presso la sede di Foro Buonaparte il Consiglio di Amministrazione di Edison che ha esaminato la relazione trimestrale al 31 marzo 2008. Highlights Gruppo Edison (in milioni di euro)
Q1 2008 Q1 2007 ¦¤ %
Ricavi delle vendite 2. 502 2. 231 12,1
Margine operativo lordo 307 397 (22,7)
Risultato operativo 127 228 (44,3)
Risultato ante imposte 97 170 (42,9)
Risultato netto 52 87 (40,2)
Highlights Dei Settori Energia Elettrica E Idrocarburi (in milioni di euro)
Q1 2008 Q1 2007 ¦¤ %
Energia elettrica
Ricavi delle vendite 1. 858 1. 737 7,0
Margine operativo lordo 200 291 (31,3)
Idrocarburi
Ricavi delle vendite 1. 410 1. 201 17,4
Margine operativo lordo 123 123 -
Andamento della gestione del Gruppo nel primo trimestre 2008 - Nel corso del primo trimestre del 2008 Edison ha migliorato i ricavi (+12,1%) grazie all¡¯incremento dei volumi venduti, sia nel comparto energia elettrica (+4,3%) che negli idrocarburi (+9,9%), e all¡¯aumento dei ricavi unitari che hanno beneficiato di un quadro macroeconomico di riferimento favorevole, caratterizzato da una domanda di energia in crescita e da prezzi dei prodotti petroliferi in aumento. Nel periodo in esame la domanda lorda di energia elettrica in Italia ¨¨ cresciuta dello 0,9% (+0,4% in termini destagionalizzati) rispetto allo stesso periodo del 2007, con una produzione elettrica nazionale in aumento di oltre il 4%, mentre le importazioni sono diminuite del 20,7% in seguito alla crescita dei prezzi internazionali dell¡¯energia che in alcuni periodi hanno superato quelli italiani, rendendo meno convenienti le importazioni. La performance di Edison ¨¨ stata quindi decisamente superiore alla crescita del mercato. In crescita a 28 miliardi di metri cubi la domanda di gas naturale, che ha segnato una variazione positiva del 9,8% rispetto all¡¯anno precedente, caratterizzato da temperature particolarmente miti. Nel corso del periodo si ¨¨ inoltre registrato un aumento significativo dei prezzi delle commodities energetiche sui mercati nazionali e internazionali: ad esempio, il prezzo del Brent ha mostrato un aumento del 67,8% in dollari e di circa il 46,6% in euro. Il margine operativo lordo del primo trimestre 2008 ¨¨ pari a 307 milioni di euro in calo del 22,7% rispetto allo stesso periodo del 2007. Tale flessione ¨¨ imputabile esclusivamente al settore elettrico e in particolare a circostanze ed effetti regolamentari negativi. Infatti, l¡¯Autorit¨¤ per l¡¯Energia Elettrica e il Gas non ha ancora disposto il riconoscimento agli impianti operanti in regime Cip6 degli oneri derivanti dalle normative in materia di emission trading, che incidono nel trimestre per circa 60 milioni di euro. Tali oneri sono particolarmente elevati anche a seguito della drastica sottoallocazione di detti impianti in termini di assegnazione delle quote di emissione di Co2 nel Piano Nazionale relativo al periodo 2008/2012. La minore redditivit¨¤ del canale Cip6 ¨¨ stata inoltre determinata dall¡¯incremento dei costi crescenti della materia prima, non adeguatamente compensato dai ricavi determinati dalla formula di rimborso del ¡°costo evitato del combustibile¡± per gli effetti della delibera n. 249/06 che hanno inciso nel trimestre per circa 25 milioni. E¡¯ in corso una consultazione con l¡¯Autorit¨¤ per l¡¯Energia Elettrica e il Gas per definire i parametri di rimborso per il 2008. Nel corso del periodo sono inoltre scaduti incentivi e convenzioni Cip6 per circa 20 milioni di euro rispetto all¡¯anno precedente. Fatta eccezione per gli effetti regolamentari e le scadenze appena descritti, che hanno inciso complessivamente per oltre 100 milioni di euro sul margine operativo lordo, la gestione industriale presenta risultati complessivamente positivi e in crescita. In particolare l¡¯efficace politica commerciale e l¡¯ottimizzazione del portafoglio clienti hanno consentito di migliorare i risultati delle vendite di energia elettrica sui mercati non regolamentati, con volumi in crescita di oltre il 10%, e i margini delle vendite, nonostante l¡¯indisponibilit¨¤ temporanea delle centrali elettriche di Candela e Simeri Crichi. Nel settore idrocarburi il Gruppo ha conseguito risultati in linea con quelli dell¡¯anno precedente: a fronte di maggiori volumi venduti e di margini crescenti la societ¨¤ ha dovuto registrare una produzione in calo a causa del fermo temporaneo di alcuni giacimenti. Il risultato operativo si ¨¨ quindi attestato a 127 milioni di euro (con un contrazione del 44,3%) e il risultato netto a 52 milioni (-40,2% rispetto al corrispondente periodo 2007). Volumi e ricavi delle vendite - Nei primi tre mesi del 2008 Edison ha realizzato ricavi pari a 2. 502 milioni di euro, in crescita del 12,1% rispetto al primo trimestre 2007. Il dato positivo deriva dagli incrementi dei volumi di vendita (+4,3% nel comparto elettrico, a fronte di una crescita del mercato dello 0,9% e +9,9% nel settore idrocarburi, in linea con il mercato) e dei ricavi unitari, questi ultimi imputabili alla crescita della domanda e all¡¯incremento dei prezzi sul mercato internazionale della materie prime energetiche. Nel settore elettrico i ricavi sono pari a 1. 858 milioni di euro, in crescita del 7%, soprattutto per effetto dell¡¯incremento dei volumi di vendita sui mercati non regolamentati (+10. 7%) che hanno raggiunto quota 11. 134 Gwh (10. 058 Gwh nello stesso periodo del 2007), grazie al successo della politica commerciale. Per la scadenza di alcune convenzioni si sono invece ridotte le vendite in regime Cip6 (-7,1%). I volumi complessivi del settore elettrico si sono cos¨¬ attestati a 16. 719 Gwh, dai 16. 022 Gwh del primo trimestre 2007 (+4,3%). Nel settore idrocarburi i volumi venduti dal Gruppo sono cresciuti del 9,9% a 4. 306 milioni di metri cubi (3. 920 nel primo trimestre 2007), di cui 1. 579 milioni sono stati destinati a vendite per usi civili e industriali (+11,7%) e la quota rimanente ai consumi delle centrali termoelettriche del Gruppo (+5,5% a seguito dell¡¯incremento dell¡¯attivit¨¤ produttiva nel comparto termoelettrico). La crescita dei volumi, unitamente al maggior ricavo unitario influenzato dalla crescita dei prezzi dei prodotti petroliferi di riferimento, ha determinato un aumento del 17,4% dei ricavi delle vendite del trimestre, pari a 1. 410 milioni di euro. Margine operativo lordo - Nel primo trimestre del 2008 il margine operativo lordo si ¨¨ attestato a 307 milioni di euro (397 milioni nei primi tre mesi del 2007) con un decremento del 22,7%. La variazione ¨¨ integralmente riconducibile al comparto elettrico che ha registrato un margine operativo lordo di 200 milioni di euro (291 milioni nel primo trimestre 2007), in diminuzione del 31,3% per effetto della minor redditivit¨¤ del canale Cip6 (in calo di oltre 100 milioni di euro) a seguito di circostanze regolamentari negative. L¡¯autorit¨¤ per l¡¯Energia Elettrica e il Gas non ha infatti ancora disposto il riconoscimento agli impianti operanti in regime Cip6 degli oneri derivanti dalle normative in materia di emission trading, che incidono nel trimestre per circa 60 milioni di euro. Tali oneri sono particolarmente elevati anche a seguito della drastica sottoallocazione di detti impianti in termini di assegnazione delle quote di emissione di Co2 nel Piano Nazionale relativo al periodo 2008/2012. La minore redditivit¨¤ del canale Cip6 ¨¨ stata inoltre determinata dall¡¯incremento dei costi crescenti della materia prima, non adeguatamente compensato dai ricavi determinati dalla formula di rimborso del ¡°costo evitato del combustibile¡± per gli effetti della delibera n. 249/06 che hanno inciso nel trimestre per circa 25 milioni. Nel corso del periodo sono inoltre scaduti incentivi e convenzioni Cip6 per circa 20 milioni di euro rispetto all¡¯anno precedente. Nel comparto idrocarburi il margine operativo lordo ¨¨ pari a 123 milioni di euro, allineato con il dato del primo trimestre 2007 grazie al positivo andamento della gestione che ha controbilanciato il fermo tecnico di alcuni giacimenti in produzione. Risultato operativo, risultato ante imposte, risultato netto - Per gli stessi motivi sopra citati, il risultato operativo al 31 marzo 2008 ¨¨ pari a 127 milioni di euro, rispetto ai 228 milioni dei primi tre mesi del 2007, e il risultato prima delle imposte ammonta a 97 milioni (170 milioni nello stesso periodo 2007). Il risultato netto del Gruppo al 31 marzo 2008 si attesta a 52 milioni di euro in diminuzione di 35 milioni rispetto al primo trimestre 2007. Al contenimento dello scostamento hanno contribuito minori oneri finanziari netti per 30 milioni di euro, in particolare per la progressiva riduzione dell¡¯indebitamento medio e per tassi di interesse pi¨´ bassi ¨C anche a seguito del rimborso di due prestiti obbligazionari avvenuto nella seconda met¨¤ del 2007 ¨C e il minor onere fiscale determinato dalle nuove aliquote applicabili dal 2008, relativamente pi¨´ contenute. Indebitamento - L¡¯indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2008 ¨¨ risultato pari a 2. 708 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 2. 687 milioni registrati al 31 dicembre 2007 (3. 368 nel primo trimestre 2007) per effetto del positivo cash flow generato dalla gestione caratteristica che ha pi¨´ che compensato la spesa per investimenti tecnici e in esplorazione del periodo (90 milioni di euro) e gli investimenti in partecipazioni (di cui 139 milioni per l¡¯acquisto del 5% di Edipower e 20 milioni impegnati nel terminale di rigassificazione di Rovigo). Tra gli esborsi si ricorda la definitiva liquidazione della transazione con il Ministero dell¡¯Ambiente per Porto Marghera con l¡¯esborso di 69 milioni di euro. Il rapporto debito/patrimonio netto, pari a 0,33, conferma il dato di fine esercizio 2007 ed ¨¨ in miglioramento rispetto allo 0,45 del primo trimestre 2007. Previsioni per l¡¯esercizio 2008 - La progressiva piena disponibilit¨¤ delle centrali di Simeri Crichi (800 Mw), Candela e Turbigo (800 Mw di propriet¨¤ Edipower), il proseguimento della politica di ottimizzazione del portafoglio energetico e l¡¯attesa evoluzione positiva del quadro normativo e regolatorio relativo al rimborso degli oneri sostenuti da Edison per la Co2 consentono ¨C a parit¨¤ di perimetro ¨C di prevedere per l¡¯esercizio 2008 risultati sostanzialmente in linea con quelli dell¡¯esercizio precedente. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre proceduto alla nomina dei componenti i Comitati costituiti in seno a esso. Comitato Strategico: Giuliano Zuccoli, Marc Boudier, Umberto Quadrino, Renato Ravanelli. Comitato per la Remunerazione: Mario Cocchi, Marc Boudier, Gregorio Gitti, Gianmaria Gros-pietro. Comitato per il Controllo Interno: Daniel Camus, Gianmaria Gros-pietro, Marco Merler, Ivan Strozzi. .
 
   
   
PUGLIA: NUOVE ENERGIE PER UN NUOVO SVILUPPO  
 
Roma, 14 maggio 2008 - Nella cornice del Forum Pa, oggi alle 14. 30 l’Arti organizza il workshop “Nuove energie per un nuovo sviluppo”, per fare il punto sulle politiche regionali in materia di energie rinnovabili, efficienza energetica ed edilizia sostenibile. Il Piano Energetico Ambientale Regionale della Puglia (Pear) stabilisce che entro il 2016 si dimezzi il trend di crescita dei consumi energetici regionali rispetto al quindicennio precedente e, soprattutto, si incrementi il contributo delle energie rinnovabili sul totale della produzione elettrica regionale dal 3% al 18%. La Puglia si candida ad essere la regione pilota in Italia per la produzione di energie rinnovabili. Per questo, al Forum Pa si parlerà anche di nuove energie per un nuovo sviluppo: è l’obiettivo del workshop organizzato dall’Arti per domani 14 maggio, alle ore 14. 30, nella sala eventi dello spazio espositivo della Regione Puglia (Pad. 6, n. 18/A). Vi prenderanno parte Sandro Frisullo (vice presidente della Regione Puglia), Angela Barbanente (assessore all’Assetto del Territorio della Regione Puglia), Gianfranco Viesti (presidente dell’Arti), Domenico Laforgia (rettore dell’Università del Salento) e Salvatore Matarrese (presidente dell’Ance Puglia). L´incontro farà il punto sull´approccio innovativo delle politiche regionali pugliesi in materia di energie rinnovabili, efficienza energetica ed edilizia sostenibile, grazie alla testimonianza del governo della Regione, del mondo della ricerca e di quello dell´imprenditoria. L’arti promuove la ricerca e la sperimentazione di eccellenza su queste opzioni tecnologiche, che possono produrre un nuovo sviluppo del territorio. In quest’ambito, ha realizzato studi sulla filiera scientifica e tecnologica delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, per individuare le alternative tecnologiche più promettenti: in particolare, il Rapporto “Energie rinnovabili ed efficienza energetica: un quadro d’insieme” (Quaderno Arti n. 4) e il Rapporto “Le energie rinnovabili in Puglia. Strategie, competenze, progetti” (Quaderno Arti n. 5). L’agenzia ha avviato rapporti di collaborazione con l’Ance, che si sostanzieranno in giornate formative e informative sul tema dell’efficienza energetica e nella ricognizione dell’offerta di servizi offerti alle imprese da operatori del settore. Il workshop sarà anche l’occasione per promuovere ulteriormente il concorso internazionale di idee, bandito dall’Arti di concerto con l’Assessorato all’Assetto del Territorio della Regione Puglia ed in collaborazione con gli Assessorati all’Ecologia e allo Sviluppo Economico. Il concorso, in fase di svolgimento, ha per obiettivo la realizzazione di progetti di integrazione di sistemi solari nel recupero degli edifici e dei quartieri residenziali della Puglia, per favorire la riqualificazione ecocompatibile del patrimonio edilizio della regione. Il termine per la partecipazione al concorso è fissato per il 30 maggio. Nel corso del workshop, infine, verrà anche illustrato il protocollo d’intesa tra Arti, Assessorato all’Assetto del Territorio e Università degli Studi di Bari, in fase di stipula. L’intesa mira a realizzare uno studio di prefattibilità per l’installazione di impianti fotovoltaici su immobili dell’Università, allo scopo di minimizzare i costi dei consumi elettrici del Palazzo Ateneo, del Campus e delle facoltà di Economia e Veterinaria. . .  
   
   
IL SOLARE ARRIVA IN VATICANO  
 
Milano, 14 maggio 2008 – “Il mercato italiano dell’energia solare ha un elevatissimo potenziale di sviluppo” ha dichiarato Frank Asbeck, Presidente ed Amministratore Delegato di Solarworld Ag, illustrando la decisione strategica di puntare sull’Italia con l’obiettivo di farla diventare uno dei suoi mercati di riferimento, unitamente ad U. S. A. E Spagna. In occasione della partecipazione alla fiera “Solarexpo 2008”, che si terrà dal 15 al 17 maggio a Verona, Solarworld si presenterà sul mercato nazionale: con i suoi stabilimenti in Germania e negli Stati Uniti, l’azienda tedesca è uno dei tre nomi più importanti dell’energia solare a livello mondiale. Sullo sviluppo del mercato italiano le stime di Solarworld sono molto positive: “Alla presa di coscienza collettiva sull’importanza delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, molto forte nel vostro Paese, si aggiunge l’impegno dichiarato del nuovo Governo e il notevole ritorno economico che l’installazione di pannelli fotovoltaici consente grazie al Conto Energia. ”, ha commentato Asbeck. Nel 2007, grazie anche agli incentivi previsti proprio dal Conto Energia la crescita della produzione di energia fotovoltaica in Italia ha fatto sì che il mercato italiano sia diventato il terzo più importante in Europa. Per il 2016, i dati dell’Epia (European Photovoltaic Industry Association) fanno prevedere il raggiungimento dell’obiettivo di 3000 Mw prodotti. L’entrata sul mercato italiano viene accompagnata dalla notizia che sarà proprio Solarworld a realizzare un importante progetto per il Vaticano: nel corso dell’estate 2008 verrà messo in opera un impianto fotovoltaico che sostituirà la copertura in cemento della Aula Paolo Vi, nota anche come Aula Nervi, con quasi duemila moduli solari costruiti appositamente per rispettare la struttura a volta dell’Aula. L’impianto consentirà la produzione di 315 mila kilowatt di energia pulita all’anno. Per consolidare la sua presenza in Italia ed avere il supporto tecnico di uno degli operatori italiani più rilevanti nel mercato nazionale, Solarworld ha infine provveduto a siglare una partnership con la Società Tecno Spot di Bolzano. Attraverso questo canale, saranno introdotti in Italia i prodotti su cui l’azienda di Bonn punta maggiormente: il modulo fotovoltaico “Sunmodule Plus”, un concentrato di tecnologia, qualità e facilità di installazione, ed il sistema di montaggio a terra “Sunfix” capace di adattarsi alle asperità di ogni tipo di terreno. .  
   
   
ENÌA : L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO PER L’ANNO 2007 CHE CONSEGUE UN EBITDA IN CRESCITA DELL’11% RISPETTO AL 2006  
 
 Parma, 14 maggio 2008 - L’assemblea degli Azionisti di Enìa Spa ha approvato ieri il bilancio dell’esercizio 2007, il bilancio consolidato di Gruppo e la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuzione di un dividendo di 0,2 euro per azione (+43% rispetto allo scorso anno) che sarà posto in pagamento dal 19 giugno 2008 con stacco cedola in data 16 giugno 2008. Nel corso del 2007 Enìa ha migliorato ulteriormente i risultati operativi, pur in una situazione particolarmente difficile del contesto esterno, che ha fatto registrare un deciso incremento dei corsi petroliferi, una ridotta crescita dell’economia, una particolare mitezza del clima nei primi mesi invernali e una conferma della scarsa piovosità degli ultimi anni con accentuazione delle fasi di carenza e crisi idrica. Principali risultati consolidati dell´esercizio 2007 - I ricavi consolidati di Gruppo si attestano a 1. 208 milioni di euro, in leggera flessione rispetto ai 1. 226 milioni di euro del 2006. La diminuzione dell’1,5% deriva principalmente dalla contrazione dei consumi di gas e dei volumi di calore venduti per il teleriscaldamento, imputabile alle straordinarie condizioni climatiche che hanno caratterizzato i primi tre mesi dell’anno; dalla significativa riduzione delle tariffe di vendita del gas al mercato residenziale, per effetto della Delibera 134/06 e dalla scissione totale di Blumet, con conseguente conferimento ad Edison Energia del ramo di vendita ai clienti industriali, che ha inciso sui dati del quarto trimestre dell’esercizio. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è pari a 159 milioni di euro, in crescita del 11% rispetto ai 143,2 milioni di euro del 2006. Un risultato significativo dovuto allo sviluppo sinergico dei vari settori che costituiscono il core business dell’azienda e alle efficienze realizzate. L’anno 2007 si chiude con un Risultato Operativo (Ebit) di 75,7 milioni di euro, in aumento del 11,6% rispetto all’anno precedente, mentre il Risultato netto del Gruppo, pari a 27,4 milioni di euro (+1%) è in linea con il 2006 nonostante i minori dividendi derivanti dalla partecipazione in Delmi (circa 5 milioni di euro). Gli investimenti lordi effettuati, che ammontano a 127,3 milioni di euro (+2,5% rispetto al 2006), hanno riguardato principalmente lo sviluppo ed il potenziamento delle reti (distribuzione gas ed energia elettrica, reti idriche e teleriscaldamento), la manutenzione e lo sviluppo degli impianti del Gruppo. Significativa è anche la riduzione dei costi (-3,1%) che beneficia delle sinergie e delle razionalizzazioni attuate nel corso del periodo. Al 31 dicembre 2007 il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo è pari a 689,2 milioni di euro, contro i 437,5 milioni di euro al 31 dicembre 2006. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2007 si attesta a 440,5 milioni di euro in miglioramento, rispetto ai 550,5 milioni di euro del 2006, grazie all’aumento di capitale che ha ridotto significativamente il rapporto di indebitamento che comprende anche la quota contratta per l’acquisto della partecipazione in Delmi. Nomina del Consiglio di Amministrazione - L’assemblea degli Azionisti ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010 (verificare la durata). Il Consiglio di Amministrazione è composto da 11 membri, di cui 8 nominati in via diretta dai soci pubblici e 3 nominati sulla base delle liste presentate dai soci privati. I consiglieri nominati sono: Andrea Allodi Consigliere, Marco Elefanti Consigliere, Bruno Giglio Consigliere Indipendente, Roberto Menozzi Consigliere Indipendente, Francesco Micheli Consigliere Indipendente, Alessandro Maria Ovi Consigliere Indipendente, Ettore Rocchi Consigliere, Augusto Schianchi Consigliere Indipendente, Giuliano Tagliavini Consigliere Indipendente, Paola Vezzani Consigliere Indipendente, Andrea Viero Consigliere. I membri del nuovo Consiglio di Amministrazione hanno dichiarato di possedere i requisiti necessari a ricoprire l’incarico. I curricula dei neonominati amministratori sono disponibili sul sito internet della Società. L’assemblea ha inoltre determinato: a) in euro 25. 000 annui lordi il compenso annuale da riconoscere a ciascun componente del Consiglio di Amministrazione per tutta la durata in carica; b) in euro 555. 000 annui lordi, l’importo da riconoscere complessivamente all’insieme dei consiglieri con delega. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, che si riunirà il prossimo 14 maggio per approvare la relazione trimestrale al 31 marzo 2008, nominerà il Presidente, il Vice Presidente e l’Amministratore Delegato, conferendo loro i relativi poteri. Piano di acquisto e disposizione di azioni proprie - L’assemblea ha, infine, approvato di autorizzare il Consiglio di Amministrazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie. L’autorizzazione è stata richiesta per l’acquisto, in una o più soluzioni, per un periodo di 18 mesi dalla delibera assembleare di autorizzazione, di un numero di azioni ordinarie non eccedente il 10% del capitale sociale e quindi non superiore a 10. 750. 000 azioni. In ogni caso il numero delle azioni proprie acquistabili non potrà eccedere il quantitativo che trovi capienza, in relazione al prezzo di acquisto, nelle riserve e nell’utile di esercizio disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato. La richiesta di tale autorizzazione è motivata dall’opportunità di dotare la Società di un valido strumento per perseguire le seguenti finalità: intervenire, nel rispetto delle disposizioni vigenti, direttamente o tramite intermediari autorizzati (contratto di servizio di tipo “Specialist”), per contenere eventuali movimenti anomali delle quotazioni e per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi, a fronte di fenomeni distorsivi legati ad un eccesso di volatilità o ad una scarsa liquidità degli scambi; utilizzare le azioni proprie come oggetto di investimento per un efficiente impiego della liquidità e come oggetto di partecipazione ad operazioni di mercato, nell’ambito di accordi con partner strategici che rientrano nella strategia di sviluppo della Società, la cui realizzazione richieda l’utilizzo di azioni ordinarie di Enìa S. P. A. A titolo di corrispettivo di pagamento, eventualmente anche in concambio azionario. Le operazioni di acquisto di azioni proprie saranno effettuate, ai sensi degli articoli 132 del D. Lgs. 58/1998 e 144-bis, comma 1, lettera b) e c) del Regolamento Consob 11971/99, secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli azionisti. Il corrispettivo unitario di acquisto sarà determinato prendendo a riferimento il prezzo ufficiale registrato dal titolo nella sedute di borsa precedente ogni singola operazione, con una variazione non superiore al 10% in più o in meno. L’assembla degli azionisti ha determinato, inoltre, il corrispettivo minimo per la disposizione delle azioni proprie acquistate, che non potrà essere inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione di alienazione, conferendo al Consiglio il potere di determinare, di volta in volta, ogni ulteriore condizione, modalità e termine dell’atto di disposizione. Tale limite di corrispettivo non troverà applicazione in ipotesi di scambio, permuta, conferimento, cessione o altro atto di disposizione di azioni proprie effettuati nell’ambito di acquisizioni di partecipazioni o di attuazione di progetti industriali o altre operazioni di finanza straordinaria che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie. In tali ipotesi potranno essere utilizzati criteri diversi, in linea con le finalità perseguite e tenendo conto della prassi di mercato, delle indicazioni di Borsa Italiana S. P. A. E delle raccomandazioni di Consob. Si precisa che la richiesta di autorizzazione non è preordinata a operazioni di riduzione del capitale sociale tramite annullamento di azioni proprie acquistate in virtù della stessa. .  
   
   
SERBIA ESPLORA POTENZIALE PER ENERGIA RINNOVABILE  
 
Belgrado, 14 maggio 2008 - La Serbia può ottenere da fonti rinnovabili il 55 per cento dell´energia prodotta. Lo ha rivelato Dejan Stojadinovic, vice ministro delle Miniere e dell´Energia dell´attuale esecutivo. La notizia è ripresa dal sito informativo balcanico B92. Net. Attualmente, il Paese utilizza solo il 18 per cento del potenziale per quanto riguarda le fonti di energia rinnovabili, in modo particolare in grossi impianti idroelettrici. Stojadinovic ha aggiunto che il 49 per cento delle nuove fonti di energia è ritrovabile nella biomassa, usata per produrre biocarburanti, seguita da acqua, sole e vento. Attualmente ci sono circa 60 piccoli impianti idroelettrici in Serbia, ma solo la metà di essi sono attivi, mentre 900 potenziali siti, la cui capacità totale sarebbe di 500 megawatt, rimangono da sfruttare. In base all´Accordo Comunitario sull´Energia, la Serbia deve stabilire entro l´ 1 luglio la soglia di fonti di energia rinnovabile da raggiungere entro il 2010. Tale soglia potrebbe aggirarsi sul 30 per cento. .  
   
   
OGGI CONVEGNO ORGANIZZATO DA ASSOEDILIZIA: FISCO, ICI, CATASTO, CERTIFICAZIONE DI SICUREZZA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI: LE MOLTE NOVITA´ NEL SETTORE IMMOBILIARE  
 
Milano, 14 maggio 2008 - Presentando il Convegno organizzato da Assoedilizia "Le principali novità nel settore immobiliare" il Presidente dell´Associazione dei proprietari avv. Achille Colombo Clerici, si è soffermato in particolare sulla controversa normativa attinente alla certificazione di sicurezza degli impianti tecnologici. "C´è un forte aspetto di fiscalità e di interessi economici generali dello Stato nella questione della normativa sulle certificazioni cosiddette di sicurezza - ha detto -. Essa infatti è tesa, più che a conseguire l´obiettivo dichiarato, a spingere la proprietà immobiliare verso l´esecuzione di opere di adeguamento che conducano ad una "normalizzazione" degli impianti tecnologici. "Lavoro per professionisti, per impiantisti, per certificatori. "La sicurezza è coinvolta solo di riflesso ed è l´occasione per introdurre una disciplina indirettamente coattiva nel senso espresso. "La riprova è rappresentata dal fatto che, quando ci sono in ballo veramente non solo i problemi della sicurezza,ma addirittura quelli della incolumità fisica delle persone, e c´è di mezzo l´affare di stato del metano, la normativa sull´uso dello stesso è assolutamente morbida, non introducendo nemmeno gli obblighi fondamentali: quali quello dell´uso della termocoppia sui fornelli domestici e quello della installazione dell´apparecchiatura di blocco della erogazione del gas, in presenza di saturazione dell´ambiente a causa di fuga dello stesso. "Mentre le norme pongono degli standard improponibili perché di difficile mantenibilità, quali quello della apertura verso l´esterno per l´aerazione forzata del locale cucina; apertura che, una volta realizzata, immancabilmente viene chiusa dall´utente per ripararsi dal freddo invernale. "Anche la disciplina dei controlli è lacunosa in quanto non pone gli stessi a carico dell´ente erogatore quando si tratti della parte a valle dell´impianto; con l´obbligo di sospensione della fornitura del gas in caso di riscontrati difetti dell´impianto stesso". Relatori e titolo delle relazioni: Sergio Brembati (commercialista e componente della Giunta Esecutiva di Assoedilizia): Le principali novità fiscali 2008 nel settore immobiliare - Franco Guazzone (esperto e collaboratore de Il Sole 24 Ore): Decentramento del Catasto ai Comuni; Le nuove regole di accertamento; Il valore normale degli immobili - Angelo Busani (notaio, pubblicista e collaboratore de Il Sole 24 Ore): Impianti di sicurezza: disposizioni relative ai trasferimenti immobiliari e alle locazioni - Antonio Piccolo (commercialista, esperto e collaboratore de Il Sole 24 Ore). Novità Ici. Riflessi sul federalismo fiscale. Milano 14 maggio in via Meravigli 3. .  
   
   
A TORINO IL PRIMO CONGRESSO INTERNAZIONALE DI FENG SHUI SCIENTIFICO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE  
 
Torino, 14 maggio 2008 - Nel calendario delle manifestazioni di Torino 2008 World Design Capital arriva in Italia per la prima volta il Congresso Internazionale di Feng Shui, l’antica disciplina cinese che studia le relazioni esistenti tra i luoghi e gli esseri che vi soggiornano. Per tre giorni Maestri di Feng Shui da ogni parte del mondo, praticanti e studiosi dell’Arte, architetti, designer ed urbanisti approfondiranno i principi dell’urbanizzazione dell’Estremo Oriente in relazione alla moderna disciplina della Sostenibilità Ambientale. “E’ la prima volta che in Italia si organizza una manifestazione di questo tipo ed è la prima volta che si svolge all’interno di un ateneo” spiega l’architetto Carlo Amedeo Reyneri che ha portato l’evento in Italia ed presidente del Congresso. “Il fenomeno Feng Shui, infatti, contornato da un’aura d superstizione e credenze popolari verrà in questo caso affrontato in maniera più razionale e scientifica all’interno di un tempio della razionalità come il Politecnico di Torino”. L’applicazione del Feng Shui per un futuro sostenibile è infatti il sottotitolo del Congresso che cercherà di fornire gli strumenti agli addetti ai lavori per l’applicazione di un antica disciplina orientale a un tema così attuale come la Sostenibilità ambientale. International Congress on Scientific Feng Shui and Built Environment, Torino, 19 – 21 Settembre 2008, Aula Magna del Politecnico di Torino, C. So Duca degli Abruzzi, www. Torinofengshui2008. It Il Convegno vuole essere un punto di riferimento e di incontro per enti, aziende e privati che si occupano di progettazione, gestione e organizzazione di aree ed edifici secondo i principi della Bioedilizia che costituisce il corretto modo di applicare i fondamenti del Feng Shui all’edilizia del benessere. Tra i relatori che hanno già dato la loro adesione figurano personalità di spicco internazionali della disciplina: studiosi e ricercatori di feng shui: Richard Ashworth, Jill Lander, Jon Sandifer ; esperti di feng shui e astrologia cinese: Marie Pierre Dillenseger, Derek Walters; un nutrito gruppo di architetti e ingegneri: Gyda Anders, Priscilla Braccesi, Bernardino Chiaia, Howard Choy, Claudio Greco, Simona Mainini, Carlo Amedeo Reyneri, Silvia Sacchi; esperti di discipline analoghe: Mauro Aresu e Arianna Mendo (radiestesia), Giulia Bellentani (Vastu). .  
   
   
TRENTO: PRONTE LE “INDICAZIONI” DELLA PROVINCIA SULL’APPLICAZIONE DELLE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI  
 
Trento, 14 maggio 2008 – In sigla sono indicate come Ntc, sono le Norme Tecniche per le Costruzioni, in pratica le regole da seguire per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni, pubbliche e private, sia in zona sismica che in zona non sismica. Si tratta delle nuove norme introdotte nel settore delle costruzioni dal decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008 e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio scorso ed entrato in vigore il 5 marzo. Ciò che mancava erano le indicazioni, puntuali, su come vanno applicate, indicazioni che il Dipartimento della Protezione civile e Tutela del territorio ed il Dipartimento Lavori Pubblici, trasporti e reti della Provincia autonoma di Trento hanno adesso codificato in un documento che, dopo essere stato esaminato oggi dal Comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici, attende ora l’approvazione della Giunta provinciale. Attese da costruttori e progettisti, le norme “traducono” per il territorio trentino il decreto ministeriale. Esse definiscono, in particolare, i principi per il progetto, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni, in riferimento alle prestazioni loro richieste in termini di requisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di incendio, e di durabilità. Le Ntc forniscono altresì i criteri generali di sicurezza degli edifici, sia pubblici che privati, precisano le azioni che devono essere utilizzate nel progetto, definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti e, più in generale, trattano gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere. Queste e le componenti strutturali devono essere quindi progettate, eseguite, collaudate e soggette a manutenzione in modo tale da consentirne la prevista utilizzazione, in forma economicamente sostenibile e con il livello di sicurezza previsto dalle nuove norme. Con l’entrata in vigore del decreto ministeriale del gennaio di quest’anno si chiude una stagione di riforme iniziata cinque anni fa con la prima direttiva nazionale in materia di classificazione sismica del territorio, e contrassegnata in questi anni da una serie di proroghe e di sospensioni che hanno determinato, di fatto, grandi difficoltà interpretative e applicative. Le nuove norme tecniche, quindi, pur suscettibili di futuri affinamenti, si presentano dunque per la prima volta come un sistema completo, in linea con la normativa europea del settore e gli eurocodici strutturali e sono destinate a sostituire integralmente tutte le precedenti direttive provinciali emesse in materia a partire dal 2003. Le nuove norme tecniche entreranno in vigore a regime dopo il 30 giugno 2009 ma si applicano obbligatoriamente da subito per le nuove costruzioni. Per gli edifici o le opere già progettate o in corso di realizzazione è previsto un periodo transitorio per il quale si applicano, in deroga ed a seconda dei casi, le normative previgenti in materia. Le deroghe si applicano però esclusivamente alle opere di committenza privata non ancora iniziate alla data del 5 marzo 2008 (data di entrata in vigore delle Ntc) ed alle nuove progettazioni di opere pubbliche che non siano strategiche o rilevanti e per le quali le amministrazioni pubbliche non abbiano già affidato i lavori o avviato la progettazione definitiva o esecutiva prima del 5 marzo 2008. Ai fini dell’applicazione delle disposizioni di deroga previste per il periodo transitorio, entro il 30 giugno 2009 è necessario per le opere private aver depositato i calcoli dei cementi armati, e per le opere pubbliche aver adottato il provvedimento di approvazione del progetto esecutivo. .