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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Giugno 2008
PARLAMENTO EUROPEO:VERSO UN RAFFORZAMENTO DEL PARTENARIATO UE-USA  
 
Strasburgo, 9 giugno 2008 - In vista del prossimo vertice, il Parlamento sollecita il rafforzamento del partenariato con gli Usa, in ambito Nato e nella lotta alla proliferazione nucleare, ma rileva anche le divergenze esistenti, come sui metodi anti-terrorismo (Guantanamo e prigioni segrete). Auspicando una collaborazione con il futuro Presidente, plaude all´impegno forte in Afghanistan e chiede agli Usa la ratifica dello statuto del Tpi. Occorrono sforzi comuni per la politica di sviluppo e sul cambiamento climatico. Il partenariato Ue/usa è la pietra angolare dell´azione esterna dell´Unione e si basa su valori condivisi come la libertà, la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto, oltre al sostegno allo sviluppo sostenibile. Adottando con 552 voti favorevoli, 68 contrari e 23 astenuti una risoluzione proposta da tutti i gruppi politici (tranne Gue/ngl e Ind/dem), il Parlamento raccomanda l´adozione di misure per potenziare le relazioni transatlantiche con gli Stati Uniti mediante un nuovo accordo di partenariato e propone la creazione di una vera e propria "Assemblea transatlantica". Ritiene poi che tale partenariato debba essere rafforzato su questioni controverse, come le sfide globali della povertà e del cambiamento climatico. Il Parlamento sottolinea, peraltro, che su «numerosi temi politici», come quelli relativi al Tribunale penale internazionale (Tpi), ai metodi applicati alla lotta contro il terrorismo e al Protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico, «esistono divergenze di approccio» tra i due paesi. Invita quindi l´Ue e gli Stati Uniti a una più stretta cooperazione in un ampio ventaglio di settori di interesse comune, in particolare in Medio Oriente, Iran, Iraq, Kosovo e nei Balcani occidentali, in Afghanistan e in Africa, e a collaborare per il miglioramento della situazione della sicurezza e dei diritti umani in paesi come la Birmania e lo Zimbabwe. Tali questioni dovrebbero essere affrontate in tutti i forum pertinenti, compreso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il Parlamento, d´altra parte, auspica un impegno del prossimo Presidente degli Stati Uniti nella soluzione di tali problemi e nei confronti del multilateralismo, della pace e della democrazia. Attende quindi «con interesse», in seguito alle prossime elezioni presidenziali, di potervi collaborare. Terrorismo e diritti dell´uomo - Nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata, il Parlamento sottolinea l´importanza di rispettare i diritti fondamentali e lo Stato di diritto ed esprime preoccupazione per il fatto che la stessa esistenza del centro di detenzione di Guantanamo Bay e la pratica degli arresti e delle consegne straordinarie di detenuti «continui a dare un segnale negativo sul modo in cui viene condotta la lotta contro il terrorismo». Esorta a trovare un meccanismo volto a facilitare l´incriminazione o la liberazione dei detenuti in conformità del diritto internazionale ed invita il Consiglio e gli Usa ad emanare una dichiarazione comune «chiara e vigorosa» per porre fine alle pratiche degli arresti arbitrari e delle consegne straordinarie. Esorta inoltre il governo degli Stati Uniti a rilasciare i restanti detenuti, nel pieno rispetto del diritto internazionale, fornendo anche chiarimenti sull´esistenza di prigioni segrete al di fuori del loro territorio. Si rammarica poi per la decisione dell´Amministrazione Usa di costruire una nuova struttura di detenzione in Afghanistan come «duro riconoscimento che probabilmente gli Stati Uniti continueranno a tenere prigionieri in territorio straniero per molti anni a venire». D´altro canto, ribadisce l´appello affinché la Commissione e il Consiglio attuino le raccomandazioni rivoltegli dalla commissione temporanea sul presunto utilizzo di paesi europei da parte della Cia per il trasporto e la detenzione illegali di persone. I deputati chiedono agli Stati Uniti di revocare «immediatamente» il regime dei visti e a «trattare i cittadini di tutti gli Stati membri dell´Ue in modo ugualitario, sulla base di una piena reciprocità» ed accolgono con favore l´avvio di colloqui sulla nuova gamma di richieste sollevate dagli Usa per la sicurezza volte a istituire un sistema di esenzione del visto. Sottolineano poi che la condivisione dei dati e delle informazioni può essere «un prezioso strumento» per la lotta internazionale contro il terrorismo e la criminalità. Ma ricordano che ciò dovrebbe avvenire «entro un quadro giuridico appropriato che definisca norme e condizioni chiare e garantisca una protezione adeguata della vita privata e delle libertà civili e individuali dei cittadini». Chiedono quindi che, nel contesto del Consiglio economico transatlantico vengano urgentemente elaborate norme per la protezione dei dati «a livello mondiale» in modo da garantire un livello elevato di protezione dei dati personali e certezza giuridica per le imprese. Il Parlamento invita i governi dell´Ue e degli Usa ad avviare un´iniziativa nell´ambito delle Nazioni Unite intesa a riformare la vigente prassi degli elenchi di sanzioni, inclusa la definizione di debite procedure per un giusto processo, la motivazione, la tutela giurisdizionale efficace e il ricorso legale. Allo stesso tempo, sottolinea la necessità di rivedere le procedure relative alla lista nera Ue dei terroristi. Partenariato con la Nato, difesa missilistica, proliferazione nucleare e controllo degli armamenti - Gli Stati membri dell´Ue e gli Usa dovrebbero poi collaborare nella ricerca di nuove idee per lanciare un partenariato Eu-nato «ridefinito e più forte», tenuto conto della necessità di una maggiore cooperazione in Afghanistan. L´adeguamento e il perfezionamento della strategia europea di sicurezza, secondo i deputati, dovrebbero infatti essere connessi alle discussioni su un «nuovo concetto strategico» di Alleanza Atlantica, che «rimane il forum essenziale per le consultazioni tra Europa e Stati Uniti sulla sicurezza». Il Parlamento si compiace poi del riconoscimento, espresso dagli Usa, del fatto che «la costruzione di un´alleanza Nato forte richieda anche un´adeguata capacità di difesa da parte dell´Europa». Raccomanda infine di sviluppare le relazioni esistenti in materia di sicurezza tra la Nato e l´Ue, «rispettando nel contempo la natura indipendente delle due organizzazioni». I deputati sono del parere che il piano degli Stati Uniti di creare un sistema antimissilistico in Europa possa attualmente «nuocere agli sforzi internazionali di disarmo» ed esprimono la loro preoccupazione in merito alla decisione della Russia di sospendere l´ottemperanza al trattato sulle forze armate convenzionali in Europa. Ricordando la dichiarazione del vertice di Bucarest del Consiglio dell´Atlantico del Nord del 3 aprile 2008 che mira a un´architettura di difesa missilistica esaustiva con una copertura estesa a tutti i territori alleati, sottolineano che entrambe le questioni non dovrebbero essere oggetto di discussioni unicamente bilaterali tra Usa e singoli paesi europei. Il Parlamento invita poi a rafforzare il sistema internazionale di trattati e di regimi contro la proliferazione di armi di distruzione di massa e sottolinea l´esigenza di una cooperazione più stretta tra l´Ue e gli Stati Uniti. Si augura che in occasione del Vertice il governo statunitense sarà disposto a adottare una strategia comune intesa a far progredire la questione del disarmo, per quanto riguarda sia le armi di distruzione di massa sia gli armamenti convenzionali. Gli Stati Uniti dovrebbero poi ratificare il trattato di interdizione totale degli esperimenti nucleari (Ctbt), «in quanto si tratterebbe di un importante passo verso la riduzione della pertinenza operativa delle armi nucleari». I deputati plaudono alla stretta cooperazione tra l´Ue e gli Stati Uniti sulla questione del nucleare iraniano, che ha portato lo scorso 3 marzo 2008 all´adozione di una risoluzione dell´Onu che impone nuove sanzioni all´Iran. Sottolineano anche l´importanza della cooperazione con gli Stati Uniti, la Russia, la Cina e i paesi non allineati nel prendere in esame formule alternative allo scopo di raggiungere un accordo globale con l´Iran sui suoi impianti nucleari e il loro uso. Accolgono inoltre con favore la recente iniziativa dei membri del Consiglio di sicurezza dell´Onu e della Germania, il "P-5+1", volta a presentare all´Iran un nuovo pacchetto di incentivi «nel tentativo di convincere il paese ad interrompere il programma di arricchimento dell´uranio». Relazioni internazionali - Il Parlamento sottolinea che la risoluzione del conflitto israeliano-palestinese è di «cruciale importanza» per garantire la pace e la stabilità nel Medio Oriente e reitera il suo appello a Israele affinché «cessi tutte le attività d´insediamento . E smantelli tutti gli avamposti costruiti dal marzo 2001». Ribadisce poi la sua profonda preoccupazione dinnanzi alla crisi umanitaria e politica della Striscia di Gaza ed esorta la milizia palestinese a «cessare immediatamente il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso il territorio israeliano». Invitano poi il Consiglio ad impegnarsi in un dialogo con gli Stati Uniti sull´Iraq e a continuare a sostenere la multilateralizzazione rafforzata del ruolo svolto dalla comunità internazionale. La sicurezza a livello euro-atlantico ed internazionale è, a loro parere, strettamente legata al futuro dell´Afghanistan «quale Stato pacifico e democratico, rispettoso dei diritti umani e libero dalla minaccia del terrorismo». Plaudono pertanto all´impegno «forte e a lungo termine» della Nato nel paese e all´approccio globale adottato dalla comunità internazionale, inclusa la missione di polizia dell´Ue. Chiedono di adottare misure urgenti volte ad aumentare, migliorare e coordinare meglio l´assistenza all´Afghanistan, indirizzando anche la maggior quantità possibile di fondi verso le istituzioni afgane e Ong con una vasta esperienza. I deputati sottolineano l´impegno comune dispiegato attualmente a favore della sicurezza e della stabilità regionali in tutta l´area dei Balcani e plaudono all´intervento rapido, imparziale ed efficace della Kfor di fronte alla recente ondata di violenza scoppiata in Kosovo. Ricordano l´avvio della missione di giustizia e polizia Eulex per il Kosovo e si compiacciono del fatto che, per la prima volta, la missione Pesd includerà ufficiali di polizia statunitensi. Il Parlamento sollecita inoltre un´azione concertata nei confronti della Cina, in particolare individuando urgentemente strumenti per promuovere la democrazia, allentare la tensione nelle relazioni con i paesi vicini e facilitare il dialogo tra le autorità di Pechino e il Dalai Lama per conseguire progressi concreti sulla questione del Tibet. Invita poi il Consiglio ad affrontare nuovamente con gli Stati Uniti la questione del Tribunale penale internazionale e si attende dal prossimo governo statunitense un atteggiamento più costruttivo nel ratificare gli Statuti del Tpi e nell´impegnarsi attivamente per il conseguimento di un accordo sulla questione ancora irrisolta della definizione di reato di aggressione. Ribadisce infine la propria condanna della pena di morte e invita tutti gli Stati americani ad abolirla. Cooperazione allo sviluppo e prezzi dei prodotti alimentari - Il Parlamento chiede un aumento degli aiuti di emergenza per affrontare la minaccia immediata che l´aumento dei prezzi dei prodotti alimentari rappresenta per i popoli più poveri del mondo. Invita il Consiglio, la Commissione, il Congresso e l´amministrazione statunitensi ad esaminare i problemi strutturali, come l´insufficienza degli investimenti nell´agricoltura, e chiede un approccio globale coordinato, che includa norme commerciali più eque e maggiori investimenti nell´agricoltura nei paesi in via di sviluppo. E´ anche favorevole all´iniziativa del governo statunitense di svincolare l´aiuto alimentare e ritiene che ciò rappresenti «un primo passo importante verso la riforma dell´intero programma di aiuti alimentari». Invita poi la Commissione a sollevare la questione della necessità di destinare una quota significativa del bilancio comunitario e statunitense per gli aiuti allo sviluppo alla ricerca agricola, alla formazione degli agricoltori e allo scambio di prassi agricole eccellenti. Sarà così possibile sviluppare ulteriormente sistemi di coltivazione efficienti e sostenibili, come la rotazione delle colture e le colture miste, e tecniche partecipative di selezione varietale e riproduzione animale adeguate alle esigenze locali «ed esenti dall´impiego di Ogm». Il Parlamento, d´altra parte, si rammarica della decisione del governo statunitense di diminuire il sostegno finanziario a favore del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfp) che svolge un «ruolo determinante» nel calo volontario del tasso di fertilità nei paesi meno sviluppati. L´accesso ai contraccettivi e ai servizi riproduttivi, il rafforzamento del ruolo delle donne e delle ragazze e la promozione della salute delle madri e dei bambini dovrebbero essere, infatti, «strategie fondamentali per rallentare la crescita della popolazione e mantenere la sostenibilità delle risorse». Cambiamento climatico - I deputati chiedono una strategia comune per limitare il cambiamento climatico a un incremento massimo di 2°C della temperatura rispetto ai livelli dell´era preindustriale ed invitano Ue e Usa a collaborare per giungere nel 2009 ad un ambizioso accordo post 2012, che comprenda un´azione di mitigazione e di adeguamento a livello internazionale. Esortano poi gli Stati Uniti ad accelerare l´adeguamento della normativa nazionale in materia di clima prima della conferenza Onu del dicembre 2009 a Copenaghen e li invitano a proseguire gli sforzi per creare un sistema di scambio del carbonio che, in futuro, potrebbe essere collegato con il programma Ue di commercio di emissioni. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: UNA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA PIÙ EFFICACE PER L´UE  
 
Strasburgo, 9 giugno 2008 - Il Parlamento europeo sollecita riforme per rafforzare l´efficacia, la coerenza e la responsabilità della politica estera europea e, a tal fine, la Pesc deve definire obiettivi comuni e dotarsi di strumenti adeguati. Terrorismo, immigrazione, energia e armi di distruzione di massa, figurano tra le priorità tematiche, mentre tra quelle geografiche vi sono Balcani, Serbia, Mediterraneo, Iran, Cina, Usa e Russia. I deputati chiedono anche di creare un Corpo civile di pace e di potenziare i Gruppi tattici. Approvando con 520 voti favorevoli e 107 contrari la relazione di Jacek Saryusz-wolski (Ppe/de, Pl), il Parlamento sottolinea il contributo della Pesc - che comprende la politica europea di sicurezza e di difesa (Pesd) - nel rafforzamento dell´identità europea e del ruolo dell´Ue come attore globale. Osserva tuttavia come il ruolo dell´Ue nel mondo «non sia commisurato al suo potenziale e alle aspettative dell´opinione pubblica europea» a causa della riluttanza degli Stati membri a adottare le riforme «necessarie e indispensabili» per rafforzare l´efficacia, la coerenza e la responsabilità della loro politica estera. Il Parlamento esprime poi la convinzione che l´Ue possa esercitare un impatto e portare avanti una vera Pesc «efficace e credibile» solo se definisce chiaramente i suoi obiettivi comuni e se si dota degli opportuni strumenti. Sottolinea inoltre che «il rispetto del diritto internazionale, un effettivo multilateralismo, la sicurezza umana e il diritto dei cittadini ad essere protetti in tutto il mondo, la prevenzione dei conflitti, il disarmo e il ruolo delle istituzioni internazionali» dovrebbero diventare principi guida per quanto concerne l´azione esterna dell´Ue. D´altro canto, sarebbe anche necessario uno sforzo aggiuntivo per «snellire» il processo legislativo in materia di politica estera tramite «il superamento del potere di veto e l´introduzione del voto a maggioranza qualificata». I deputati insistono affinché tutte le azioni esterne dell´Unione - «comprese quelle nell´ambito della futura Psdc (politica di sicurezza e di difesa comune, ndr), ma ad esclusione di qualsiasi spesa militare» - siano finanziate in futuro a partire dal bilancio comune dell´Ue e ritengono che l´importo totale di 1. 740 milioni di euro assegnato alla Pesc per il periodo compreso tra il 2007 e il 2013 «sia insufficiente per conseguire gli ambiziosi e specifici obiettivi dell´Ue in quanto attore globale». Priorità orizzontali per il 2008 - Prendendo atto della relazione annuale 2006 del Consiglio sulla Pesc, il Parlamento propone che nel 2008 venga data priorità ad un numero limitato di argomenti per quanto concerne il ruolo dell´Ue nelle questioni internazionali. Sollecita quindi ad affrontare con maggiore urgenza le questioni di interesse comune per l´Europa quali il terrorismo, la criminalità organizzata, il miglioramento della sicurezza attraverso la cooperazione e lo sviluppo nonché la sicurezza energetica, il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile. Andrebbe poi data priorità al miglioramento della stabilità nelle regioni confinanti, alla gestione delle crisi e alla prevenzione e risoluzione dei conflitti nonché alla non diffusione delle armi di distruzione di massa (Wmd), la gestione della migrazione e la promozione dei diritti umani e delle libertà civili. Il Parlamento chiede altresì di rivedere la strategia europea in materia di sicurezza (Ses) in modo da includere un´analisi approfondita della missione della futura direzione della Nato e delle relazioni Ue-nato a livello operativo e strategico, nonché un´analisi delle ramificazioni di sicurezza di un ulteriore allargamento della Nato. Invita poi il Consiglio europeo a formulare, per la prima volta, una «posizione coerente» sulla politica Ue-nato che non solo servirà a dare nuovo slancio alle relazioni transatlantiche ma anche a fornire sostegno ad uno sviluppo tempestivo della politica di sicurezza e di difesa dell´Ue. I deputati deplorano la mancanza di progressi verso una politica estera europea comune sull´energia e la forte dipendenza energetica dell´Ue da paesi non democratici, nonché il bilateralismo delle azioni intraprese da taluni Stati membri dell´Ue. Ribadiscono poi che il terrorismo costituisce una delle principali minacce alla sicurezza dell´Ue e rilevano che la lotta al terrorismo debba essere condotta in stretta cooperazione con i partner internazionali e in linea con la strategia stabilita dalle Nazioni Unite. Riaffermano anche l´importanza di una gestione ordinata dei flussi migratori e ritengono pertanto fondamentale approfondire la cooperazione dei paesi sia di origine sia di transito e incentivarla tramite una politica di condizionalità positiva, sottolineando la necessità di evitare l´immigrazione illegale e di lottare contro i gruppi che lucrano su di essa. Priorità geografiche per il 2008 Il Parlamento ritiene che la stabilità nei Balcani occidentali debba costituire la massima priorità nel 2008 ed attribuiscono pertanto estrema importanza al potenziamento degli sforzi per avvicinarli all´Ue con l´introduzione di un regime di esenzione dall´obbligo di visto, il rafforzamento della cooperazione regionale in settori come gli scambi, i trasporti e l´energia. Una maggiore enfasi sulle questioni economiche e sociali agevolerebbe e sosterrebbe poi i preparativi di tali paesi all´adesione all´Unione. Il dialogo con la Serbia andrebbe intensificato e la firma dell´accordo di stabilizzazione e associazione sarebbe un´azione concreta verso la sua futura adesione. Secondo il Parlamento, la missione Eulex in Kosovo dovrebbe tutelare gli interessi delle minoranze nazionali, creare fiducia tra le comunità etniche, consolidare lo Stato di diritto e promuovere lo sviluppo economico. I deputati, tuttavia, esprimono preoccupazione per lo stallo che si registra nei negoziati sul trasferimento delle responsabilità dall´Unmik a Eulex ed invitano gli Stati membri ad avviare un´azione concertata a livello di Nazioni Unite per garantire il riconoscimento della missione Eulex quale parte della presenza civile internazionale in Kosovo. Un altro degli obiettivi principali per il 2008 dovrebbe essere il rafforzamento della politica europea di vicinato (Pev). I deputati ribadiscono anche l´importanza di ottenere risultati tangibili nella regione euromediterranea dove il rispetto dei diritti umani e lo sviluppo economico e sociale nei paesi della sponda Sud andrebbero promossi, accordando altresì più attenzione alle sfide dell´energia e dell´ambiente. Il Parlamento invita il Consiglio e la Commissione a proseguire gli sforzi, sia nell´ambito del Quartetto per il Medio Oriente sia in loco, intesi a favorire i negoziati fra israeliani e palestinesi per «una soluzione di pace globale, duratura e giusta» sulla base di due Stati sicuri e vitali, conformemente agli impegni definiti nell´Agenda di Annapolis. L´unione, infatti, deve «massimizzare la propria influenza in termini finanziari, commerciali e politici» sulle due parti per giungere a tale soluzione di pace e «deve svolgere, nelle pertinenti sedi, un ruolo corrispondente al suo contributo finanziario e politico». Andrebbe anche rafforzata l´alleanza transatlantica e intensificati i contatti con gli Stati Uniti attraverso un Accordo di partenariato più avanzato e esaustivo che dovrebbe includere la consultazione su interessi reciproci, nonché la prevenzione dei conflitti civili, l´ordine legale internazionale, la pace e il disarmo, lo sviluppo sostenibile e la lotta contro la povertà. Per il Parlamento, sarebbe inoltre estremamente importante la revisione delle relazioni con la Russia che dovrebbero basarsi su un partenariato equilibrato e affrontare sfide globali come la non proliferazione di Wmd, la sicurezza regionale e la sicurezza dell´energia, promuovendo «il consolidamento della democrazia, la protezione dei diritti umani, la libertà di circolazione e, soprattutto, il rispetto dello Stato di diritto». Secondo i deputati, il regime di non proliferazione nucleare nel quadro del trattato di non proliferazione (Npt) si trova in grave pericolo, vista anche l´impossibilità di separare chiaramente l´uso della tecnologia nucleare a fini energetici dal suo uso per la produzione di armi. A tal riguardo rilevano le incertezze in merito agli obiettivi del programma nucleare dell´Iran. La promozione della stabilità, della pace e dello sviluppo economico, umano e democratico, lo Stato di diritto e la lotta agli stupefacenti devono restare tra le priorità della politica dell´Ue nei confronti dell´Afghanistan nel 2008. Ma i deputati sottolineano che il ripristino della sicurezza nel paese non possa essere conseguito con i soli mezzi militari e rilevano, con inquietudine, la progressiva intensificazione della produzione di droga nel paese. Il Parlamento infine raccomanda che le relazioni politiche ed economiche con la Cina vengano approfondite «a condizione che il paese realizzi progressi sostanziali nel settore della democrazia e dei diritti umani» e tenga conto delle «gravi preoccupazioni dell´Ue in merito al suo comportamento in Tibet», portando avanti un dialogo costruttivo con le autorità su tale argomento nella prospettiva dei Giochi olimpici di Pechino. Deplora, peraltro, la mancanza di risultati sostanziali per quanto concerne il dialogo sui diritti umani Ue-cina. Approvando con 500 voti favorevoli, 106 contrari e 36 astenuti la relazione di Helmut Kuhne (Pse, De), il Parlamento accoglie con favore la firma del Trattato di Lisbona, che apporterà profonde innovazioni nel settore della Pesd, in particolare attraverso il rafforzamento della figura dell´Alto rappresentante, la creazione di un Servizio europeo per l´azione esterna e l´introduzione di un articolo in materia di mutua difesa e di una clausola di solidarietà. Invita poi gli Stati membri interessati ad esaminare la possibilità e l’eventuale impatto di un regime di cooperazione strutturata permanente per le attuali forze multinazionali europee, tra cui Eurocorps, Eurofor, Euromarfor, la forza di gendarmeria europea e la forza anfibia italo-spagnola, nonché il gruppo aereo europeo, la cellula europea di coordinamento del trasporto aereo di Eindhoven e il centro multinazionale di coordinamento del trasporto strategico marittimo di Atene e tutte le forze e le strutture che possono essere impiegate per le operazioni Pesd. Sollecita inoltre la pubblicazione di un Libro bianco che valuti i progressi compiuti e le carenze emerse nell´attuazione della Ses (Strategia europea in materia di sicurezza) dopo il 2003. Il Parlamento tratta poi della gestione delle crisi civili e della protezione civile e giudica importante rafforzare la capacità civile di risoluzione dei conflitti. Invita pertanto il Consiglio e la Commissione ad istituire un «Corpo civile di pace dell´Ue» per la gestione delle crisi e la prevenzione dei conflitti ed è favorevole all´istituzione di un meccanismo comunitario di protezione civile. Seguendo il suggerimento di Ppe/de, Uen e Gue/ngl, l´Aula ha peraltro soppresso il paragrafo che invitava il Consiglio ad esaminare le opzioni circa la costituzione di una Forza di intervento integrata e a carattere civile-militare per la “sicurezza delle persone”, incaricata di condurre operazioni per la sicurezza degli individui e composta di circa 15. 000 effettivi, di cui almeno un terzo specialisti civili (agenti di polizia, operatori specializzati nel monitoraggio dei diritti umani, nelle questioni umanitarie e di sviluppo, amministratori). I deputati, d´altra parte, ritengono che i Gruppi tattici (Battle Groups) siano strumenti adatti a rafforzare l´interoperabilità e ad instaurare «una cultura strategica comune in materia di difesa» ma rilevano che finora non sono stati impiegati a causa di norme di dislocamento eccessivamente vincolanti. Riguardo ai trasporti, le comunicazioni e l´intelligence, deplorano «il ritardo nella consegna e i crescenti costi del velivolo di trasporto a lungo raggio A400m e la mancanza di elicotteri operativi per il trasporto a corto raggio». Sottolineando che la Nato rappresenta il forum transatlantico dove la maggior parte degli Stati membri dell´Ue, gli Usa e il Canada affrontano i problemi della sicurezza, i deputati propongono che tale dialogo si concentri su questioni concrete come «aumentare la credibilità dei valori occidentali nella lotta al terrorismo, la stabilizzazione e la ricostruzione». Inoltre, ritengono che l´Ue e la Nato si rafforzino vicendevolmente ed auspicano una stretta collaborazione tra le due entità. Deplorano poi le obiezioni della Turchia all´attuazione della cooperazione strategica fra l´Ue e la Nato nell´ambito e oltre l´accordo di Berlino Plus e sono preoccupati per le conseguenze negative di tali obiezioni per la protezione del personale dell´Ue impiegato sul posto, in particolare nel quadro della missione Eupol in Afghanistan e della missione Eulex in Kosovo, e chiedono alla Turchia di ritirare tali obiezioni quanto prima. Il Parlamento sottolinea che il progetto Usa di dislocare in Europa un sistema anti-missili potrebbe ostacolare gli sforzi internazionali di disarmo e si dice preoccupato per la sospensione dell´esecuzione, da parte della Russia, dei suoi obblighi a norma del Trattato sulle forze armate convenzionali in Europa. Il Consiglio e la Nato dovrebbero inoltre valutare le possibili future minacce provenienti da taluni paesi e il pericolo di una nuova corsa agli armamenti in Europa, proponendo un´adeguata risposta multilaterale. Ma l´Aula ha respinto la proposta di integrare nella Nato il sistema anti-missili Usa. I deputati invitano poi gli Stati membri a proseguire nell’introduzione di una messa al bando internazionale delle munizioni a grappolo, a continuare a sviluppare metodi per localizzare e distruggere gli ordigni inesplosi e a fornire assistenza finanziaria e tecnica ai paesi interessati. Si dovrebbe proseguire nella conclusione delle attuali trattative riguardanti il rafforzamento della messa al bando internazionale delle mine terrestri e delle armi all’uranio e nel controllo globale dei trasferimenti di armi convenzionali. Si rammaricano infine per il fatto che il codice di condotta Ue sulle esportazioni di armi non sia ancora legalmente vincolante e le esportazioni incontrollate di armi dagli Stati membri dell´Ue sembrino continuare indisturbate. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: BANCHE: AGEVOLARE IL TRASFERIMENTO DEI CONTI CORRENTI  
 
Strasburgo, 9 giugno 2008 - Il Parlamento chiede di agevolare il trasferimento dei conti bancari con procedure più rapide e commissioni solo pienamente giustificate nonché fornendo ai clienti una sintesi, comparabile a livello Ue, di tutti i costi bancari. Occorre anche garantire la concorrenza tra i sistemi di pagamento, chiarire i metodi di calcolo delle commissioni interbancarie per le operazioni via bancomat e le responsabilità degli intermediari. Rileva anche il ruolo delle cooperative bancarie nello sviluppo locale. Approvando con 562 voti favorevoli, 16 contrari e 10 astensioni la relazione di Gianni Pittella (Pse, It), il Parlamento osserva anzitutto che, per completare il “piano d´azione per i servizi finanziari” e far godere pienamente dei suoi benefici consumatori e operatori al dettaglio, «occorre migliorare i servizi finanziari al dettaglio». Anche perché l´accesso ai servizi bancari di base, come l´apertura di un conto bancario, «è un diritto per ogni cittadino». Sottolinea poi l´importanza della politica di concorrenza dell´Ue per il completamento del mercato interno e per il buon funzionamento di un sistema che garantisca «una vera parità di condizioni per tutti gli operatori». Ma ammonisce dal puntare a una maggiore concorrenza portando al contempo a un indebolimento della gestione dei rischi nel settore bancario o mettendo in pericolo la stabilità di un settore «particolarmente cruciale e strategico dell´economia mondiale». Agevolare la mobilità dei consumatori, grazie anche a una migliore informazione - Il Parlamento chiede alla Commissione di agevolare la mobilità dei consumatori e di monitorare i progressi compiuti dagli Stati membri per consentire ai consumatori di cambiare fornitore più facilmente, «rafforzando in tal modo una sana concorrenza tra i fornitori». Più in particolare, raccomanda che siano autorizzate solo le eventuali commissioni di chiusura «pienamente giustificate», al fine di incoraggiare la mobilità e la concorrenza. Invita poi il settore bancario a definire le migliori pratiche per procedure rapide ed efficienti di trasferimento del conto che, è precisato, «non dovrebbe avere alcuna conseguenza negativa per il consumatore». In generale, i deputati si dicono contrari «ad ogni vincolo contrattuale non necessario che ostacoli la mobilità del consumatore». Ritenendo che l´informazione ai consumatori è «una premessa essenziale per assicurare la concorrenza fra banche», il Parlamento chiede quindi di fornire informazioni «di migliore qualità e leggibilità», privilegiando la loro qualità rispetto alla quantità. Anche perché, attualmente, risulta «troppo spesso laborioso e oneroso per i consumatori ottenerle». Sollecita pertanto la Commissione a adoperarsi per far sì che il settore bancario fornisca ai consumatori, prima dell´apertura di un conto, un documento unico di sintesi che indichi in dettaglio tutti i costi, compresi gli eventuali costi di chiusura, in modo comparabile in tutta l´Ue. Qualora il settore non rispetti il suo impegno, la Commissione dovrebbe presentare proposte legislative in materia. I deputati raccomandano poi la creazione di uno standard unico europeo in base al quale i prestatori forniscono al cliente informazioni sui loro prodotti base e i relativi costi e condizioni, «per rendere possibile un confronto agevole e trasparente che i prodotti associati attualmente non permettono». Suggeriscono inoltre al settore bancario di studiare la fattibilità di creare un motore di ricerca europeo che consenta un confronto transfrontaliero facile e gratuito. Invitano anche gli Stati membri a esaminare la possibilità di istituire, a livello nazionale, un difensore civico indipendente competente per i servizi finanziari. Per consentire ai consumatori di richiedere prodotti e servizi migliori, più economici e più adeguati, nonché per promuovere la concorrenza, la qualità e l´innovazione nel settore bancario, il Parlamento ricorda l´importanza di sviluppare un´educazione finanziaria a complemento di un´adeguata protezione dei consumatori, in particolare nel settore dell´attività bancaria al dettaglio (ad esempio per quanto concerne prestiti, ipoteche, risparmi e investimenti diversificati e sicuri). Anche perché «investitori fiduciosi possono fornire liquidità supplementare ai mercati dei capitali». Dati attendibili su crediti e frodi dei clienti, nel rispetto della privacy - Sottolineando l´importanza, per le banche e gli altri fornitori di crediti, di dati attendibili relativi ai crediti e alle frodi, il Parlamento invita la Commissione ad avanzare proposte per l´interoperabilità dei registri dei dati, assicurando nel contempo il rispetto della vita privata dei consumatori e del loro diritto di accesso e di rettifica. Ritiene peraltro che i consumatori debbano essere informati in caso di richieste transfrontaliere di dati relativi ai crediti che li concernano. Più concorrenza tra i sistemi di pagamento e orientamenti per le commissioni interbancarie - Confidando nel fatto che l’Area unica dei pagamenti in euro (Sepa) e la direttiva sui servizi di pagamento «forniscano soluzioni alla frammentazione e alla mancanza di concorrenza per quanto riguarda le infrastrutture di pagamento», il Parlamento ricorda che nessun modo di pagamento dovrebbe essere privilegiato a danno di un altro, mentre i costi relativi all´utilizzazione dei diversi sistemi di pagamento dovrebbero essere trasparenti. Chiede quindi alla Commissione di adottare misure qualora risultino posizioni di monopolio di grandi fornitori che potrebbero ridurre la concorrenza. Nell’osservare poi che le commissioni interbancarie «non sono di per sé vietate» dal Trattato, il Parlamento raccomanda alla Commissione di proporre orientamenti e indicazioni chiare «per correggere le imperfezioni del mercato». Ritiene inoltre che vi sia una forte necessità di chiarimenti riguardo alla metodologia e alle regole per la gestione e il calcolo delle commissioni interbancarie per i pagamenti con carte bancomat e con mezzi diversi dalle carte. Al fine di assicurare vere condizioni di parità e il rispetto di tutte le regole di concorrenza, suggerisce alla Commissione di stabilire i criteri per l´individuazione, da parte degli operatori del mercato, di una metodologia da utilizzare. In proposito, il relatore ricorda che, nel solo 2005, il valore totale degli acquisti effettuati nell´Ue mediante carta di pagamento è stato di oltre 1. 350 miliardi di euro. Ruolo delle cooperative bancarie e intermediari del credito - Il Parlamento è del parere che le casse di risparmio e le cooperative bancarie come pure altri istituti di credito «offrano un contributo sostanziale al finanziamento dell´economia a livello locale e allo sviluppo del potenziale endogeno delle regioni e facilitino a tutti i consumatori l´accesso ai servizi finanziari». Sottolinea inoltre che il pluralismo dei mercati dell´attività bancaria e la diversità dei prestatori di servizi «sono condizioni indispensabili» per la concorrenza in tutto il mercato bancario dell´Ue, «purché non vi siano distorsioni della concorrenza e siano garantite a tutti gli attori del mercato condizioni di parità, sulla base del principio "stessa attività, stessi rischi, stesse regole"». Chiede poi alla Commissione di intensificare il suo lavoro riguardo agli intermediari del credito (agenti o mediatori creditizi), «per garantire la protezione dei consumatori ed evitare pratiche di vendita poco trasparenti. Dovrebbe inoltre chiarire e armonizzare le responsabilità e gli obblighi degli intermediari, sulla base del principio "stessa attività, stessi rischi, stesse regole", «poiché spesso sorgono problemi nella vendita, nell´amministrazione e nell´applicazione di contratti relativi ai servizi finanziari». Tuttavia, sottolinea che un approccio unico valido per tutti i casi «inciderebbe negativamente sulla diversità dei prodotti». .  
   
   
NUOVO SITO DELLA RAPPRESENTANZA IN ITALIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA NASCEEC.EUROPA.EU/ITALIA AL SERVIZIO DEI CITTADINI ITALIANI  
 
 Roma, 9 giugno 2008 – Di seguito una presentazione del nuovo sito di Pier Virgilio Dastoli Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. “I nostri affezionati internauti e gli internauti occasionali scoprono oggi la nuova veste con la quale abbiamo deciso di abbigliare il sito della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Le nostre scelte non sono solo estetiche, ma intendono corrispondere sopratutto a priorità di informazione nel quadro del dialogo con i cittadini e la società civile italiana all´interno del nuovo sistema politico dell´Unione europea ed in vista delle elezioni europee del prossimo anno che rappresentano per tutti noi un impegno prioritario di comunicazione. Negli ultimi anni abbiamo constatato che il nostro sito è stato il più visitato fra quelli delle Rappresentanze della Commissione europea negli Stati membri e questo dato è stato per noi motivo di soddisfazione e di gratificazione del nostro lavoro. Per rispondere alla fiducia che ci è stata manifestata da chi ci legge ed anche per utilizzare nel miglior modo possibile le possibilità offerte dallo sviluppo europeo delle nuove tecnologie informatiche, il nostro sito si integra oggi pienamente nel sistema adottato dalla Commissione europea pur mantenendo alcune caratteristiche e delle scelte redazionali che tengono conto della realtà italiana. In questa logica desideriamo rendere le politiche dell´Unione europea sempre più comprensibili e fare in modo che le istituzioni europee siano responsabili di fronte ai cittadini di cui sono al servizio e risultino affidabili ai loro occhi. Desideriamo contribuire così a stimolare un dibattito ampio e permanente sul futuro dell´Unione europea e responsabilizzare i cittadini dando loro accesso alle informazioni, di modo che essi siano in grado di sostenere una discussione fra di loro e con i rappresentanti delle istituzioni sulle questioni europee. In questo quadro si colloca lo strumento dell´informazione e della comunicazione attraverso le pagine quotidiane del nostro sito internet, uno strumento che non sostituisce la democrazia partecipativa ma che ne deve invece costituire un utile supporto. Ricordiamo che il sito Europa è stato lanciato nel febbraio 1995 in occasione della "Conferenza di Bruxelles sulla società dell´informazione" organizzata dalla Commissione europea ed è diventato rapidamente il principale punto di riferimento per le informazioni sull´Unione europea, evolvendo parallelamente allo sviluppo dell´accesso dei cittadini a questo strumento di comunicazione, un accesso che coinvolge ormai più della metà della popolazione europea ma che soffre di ancora vaste aree di esclusione sociale. In questo contesto si collocano le iniziative della Commissione per fornire ai cittadini una possibilità di partecipazione interattiva attraverso i blogs, i video, il sito Eutube sur Youtube e lo sviluppo del Web 2. 0, una forma di intelligenza collettiva che stimola all´autoregolazione, imponendo a chi lo gestisce correzioni e miglioramenti costanti per renderlo popolare. Nella prospettiva dell´entrata in vigore del Trattato di Lisbona ed in particolare delle nuove norme sulla democrazia partecipativa come l´iniziativa legislativa dei cittadini, sarà più facile mobilitare interessi specifici e connettere settori europei della società civile utilizzando lo strumento di comunicazione informatica. Infine, l´obiettivo della Commissione e delle sue rappresentanze è quello di ampliare le potenzialità della comunicazione multimediale combinando insieme internet, radio, televisione, pubblicazioni, video, musica e servizi mobili attraverso una politica editoriale coerente. Attendiamo ora con interesse il vostro giudizio per capire se la nuova veste del nostro sito rafforza la trasparenza delle nostre informazioni, facilita la lettura e stimola gli internauti a mantenere aperto e sviluppare il dialogo ed il dibattito con noi. Siamo naturalmente pronti a recepire le vostre eventuali critiche per correggere gli errori e migliorare la nostra politica editoriale. ” http://www. Ec. Europa. Eu/italia . .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA-EUROPA: TONDO-VAN DEN BRANDE, COLLABORARE TRA REGIONI UE  
 
Trieste, 9 giugno 2008 - Il Friuli Venezia Giulia è considerato centrale nel nuovo scacchiere europeo, "una regione importante per lo sviluppo dell´intera Europa, con particolare attenzione all´allargamento verso i Balcani". Il riconoscimento di un ruolo operativo, "improntato a garantire le necessarie risposte ai cittadini", arriva dal belga Luc Van den Brande, presidente del Comitato Regioni d´Europa (Cdr), che il 6 giugno è stato accolto dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, nella sede della Giunta regionale a Trieste. Dall´incontro, a cui hanno partecipato anche l´assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, ed il deputato Isidoro Gottardo, è emersa la volontà comune di lavorare per costruire una cooperazione reale fra territori contermini, forti anche delle assicurazioni del ministro degli Esteri del Governo Berlusconi, Franco Frattini, determinato a recepire al più presto le direttive comunitarie in merito ai gruppi europei di cooperazione territoriale (Gect). Secondo quanto affermato da Gottardo, negli intendimenti del responsabile della Farnesina il Friuli Venezia Giulia potrebbe rappresentare una sperimentazione utile ad ampliare le competenze specifiche dei Gect, aumentandone l´efficacia nell´ambito delle politiche di coesione europea. Consci che la politica estera rimane competenza del Governo centrale, Tondo e Van den Brande hanno concordato sulle grandi opportunità che possono derivare da un rafforzamento della diplomazia esercitata a livello regionale e locale. "Sviluppiamo i contenuti e poi dotiamoli di un contenitore che potrà chiamarsi Gect o Euroregione, non è questo che conta", è il concetto ribadito dal presidente del Friuli Venezia Giulia, sicuro che "la ratifica del trattato di Lisbona favorirà la costruzione di una rete di sussidiarietà in grado di rispondere alle esigenze della gente, interessata ad ottenere risposte concrete e soluzioni a problemi reali senza preoccuparsi da quali interlocutori giungano". In Europa, ha spiegato Van den Brande, sono stati già avviati 30 progetti di cooperazione ufficiale che, ad esempio, stanno producendo ottimi risultati fra territori vicini di Francia e Belgio come di Slovacchia e Ungheria. Per il Friuli Venezia Giulia si avvicina la fase di realizzazione di una cooperazione che coinvolgerà, oltre alla Slovenia, anche il Veneto, la Carinzia e parte della Croazia. A questo proposito - ha annunciato Tondo, invitando Van den Brande ad essere presente - entro il mese di luglio sarà in visita ufficiale a Trieste il ministro degli Esteri, Frattini, che incontrerà anche i rappresentanti di tutte le realtà coinvolte per avviare una sperimentazione a livello europeo. .  
   
   
BULGARIA, ESPANSIONE DEL CREDITO AL 56,1 P.C.  
 
Trieste, 9 giugno 2008 - Il credito concesso in Bulgaria nel mese di aprile ha registrato un incremento del 56,1 per cento rispetto al mese di aprile dello scorso anno. Lo annuncia la Banca Centrale del Paese, ripresa da Reporter. Gr. La crescita dei finanziamenti alle società non finanziarie è stata del 59,6 per cento, contro il 60,5 del mese di marzo. I mutui crescono invece del 49,8, contro il 49,5 di marzo. .  
   
   
INVESTIMENTO IN ROMANIA PER INTESA SANPAOLO  
 
Bucarest, 9 giugno 2008 - Intesa Sanpaolo ha arricchito di 100 milioni di euro il capitale della propria filiale romena per sostenere la strategia di sviluppo dell´organico entro il 2010. Ne dà notizia l´Ice. Gli italiani sono presenti sul mercato locale dal 2003, quando il gruppo Sanpaolo Imi ha rilevato West Bank. Intesa Sanpaolo è presente su 12 mercati dell´Europa Centro-orientale e in tutti i Paesi si posiziona tra i primi cinque operatori. La filiale romena ha un´attività abbastanza ridotta, ma in forte crescita. .  
   
   
EMISSIONE BOT GIUGNO 2008  
 
Roma, 9 giugno 2008 - Il Mef ha disposto per il giorno 11 giugno 2008, con regolamento 16 giugno 2008, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Annuali 5. 500 15. 06. 2009 364
Ha disposto, inoltre, per il medesimo giorno e con regolamento 16 giugno 2008, l´emissione di Bot della durata di 165 giorni, con scadenza 28 novembre 2008, per un importo di 3. 000 milioni di euro. Si ricorda che, ai sensi del D. M. 12 febbraio 2004, sugli importi massimi delle commissioni applicabili alla clientela da parte degli intermediari, per i Bot a 165 giorni la commissione massima è fissata nella misura dello 0,10%. E´ da tener presente che il 16 giugno 2008 vengono a scadere Bot per 5. 500 milioni di euro, tutti relativi al titolo annuale. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - per ogni singolo titolo - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 11 giugno 2008, con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. La circolazione dei Bot al 30 maggio 2008 era pari a 160. 001,666 milioni di euro, di cui 3. 000 milioni di euro a 200 giorni, 3. 000 milioni di euro a 136 giorni, 2. 500 milioni di euro a 123 giorni, 5. 000 milioni di euro a 122 giorni, 2. 500 milioni di euro a 92 giorni, 7. 500 milioni di euro trimestrali, 56. 845 milioni di euro semestrali e 79. 656,666 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI BTP GIUGNO 2008  
 
Roma, 9 giugno 2008 - Il Mef dispone, per il giorno 12 giugno 2008, con regolamento 16 giugno 2008, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali decorrenza : 15 aprile 2008; terza tranche scadenza : 15 aprile 2013 tasso d´interesse annuo lordo : 4,25% - quindicennali decorrenza : 1º febbraio 2008; seconda tranche scadenza : 1º agosto 2023 tasso d´interesse annuo lordo : 4,75% Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i B. T. P. Quinquennali - 0,40% per i B. T. P. Quindicennali. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali Btp quindicennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 11 giugno 2008 11 giugno 2008
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 12 giugno 2008 12 giugno 2008
Regolamento sottoscrizioni 16 giugno 2008 16 giugno 2008
Dietimi d´interesse da corrispondere 62 giorni 136 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione. .
 
   
   
BANCHE: ABI, NUOVI SERVIZI PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO CON IL CBI  
 
 Roma, 9 giugno 2008 - Fa tappa a Catania il roadshow nazionale organizzato dal Consorzio costumer to business interaction (già Associazione per il Corporate banking interbancario) con Confapi, la Commissione regionale Abi Sicilia ed Apindustrie Catania. In Sicilia 19 mila imprese già “collegate” al Cbi2 (2,7% del totale nazionale). 5,5 mila, pari al 29% del totale regionale solo a Catania. Nuovi servizi per le imprese, scambio di documenti e operazioni di incasso e pagamento più sicure e veloci, funzioni finanziarie e commerciali ancora più evolute, sicurezza di ultima generazione grazie alla firma digitale e dematerializzazione di contratti e pratiche con la fattura elettronica. Banche e imprese siciliane fanno il punto sulle “nuove frontiere” aperte da tecnologia e informatica per rendere ancora più efficiente, rapida e sicura la propria attività. Fa tappa a Catania, infatti, il roadshow nazionale “Cbi2 e Fattura Elettronica” organizzato dal Consorzio costumer to business interaction (già Associazione per il Corporate banking interbancario) con la Confederazione italiana della piccola e media industria, la Commissione regionale Abi Sicilia ed Apindustrie Catania. Sul fronte della tecnologia e dei servizi, del resto, la Sicilia, e soprattutto Catania, hanno già fatto grandi passi in avanti con 19 mila imprese già “collegate” al Cbi2 (pari al 2,7% del totale nazionale). Di queste, 29% si trovano a Catania: sono 5,5 mila, infatti, le aziende che in questa città hanno già scelto il canale telematico del Corporate banking interbancario per comunicare con le diverse banche con cui hanno un rapporto di conto corrente attraverso un unico collegamento ancora più efficiente e sicuro. Quanto alle altre province della Sicilia, le imprese che utilizzano i servizi di “ultima generazione” del Cbi sono: 4 mila a Palermo (21% del totale regionale), 2,4 mila a Messina (12,4%), 2 mila a Siracusa (10,5%), 1,9 mila a Ragusa (10,3%), 1,8 mila a Trapani (9,7%), 600 ad Agrigento (3,1%), 450 a Caltanissetta (2,8%) e 300 ad Enna (1,6%). Il roadshow, dedicato in particolare ai nuovi servizi per le imprese messi a punto dal settore bancario nell’ambito del Cbi, dopo questa quinta tappa di Catania toccherà altre cinque città italiane in altrettanti appuntamenti da realizzare nei prossimi mesi. L’obbiettivo è mettere a confronto, direttamente sul territorio, banche e imprese sui temi di maggiore attualità ed informare le piccole e medie aziende locali, che costituiscono lo scheletro dell’economia siciliana, sulle importanti novità offerte dalle 690 banche, pari al 95% del settore in termini di totale attivo, che aderiscono al Cbi2. La nuova architettura telematica, infatti, mette a disposizione delle imprese della Sicilia un network interbancario ancora più evoluto che supporta, tra l’altro, le disposizioni di incasso e pagamento, il trasporto della fattura elettronica e la firma digitale. «Questo - secondo il Direttore Centrale Abi e Vicepresidente del Cbi, Domenico Santececca – rappresenta un importante vantaggio in termini di convenienza, efficienza e sicurezza per le oltre 740 mila imprese italiane “collegate” alla nuova piattaforma che, con la fatturazione elettronica, potranno risparmiare fino a 60 euro per ogni ordine o fattura». Su questi ed altri argomenti esperti del mondo bancario, imprenditoriale, istituzionale ed accademico si sono confrontati oggi durante la tavola rotonda che ha chiuso i lavori della tappa catanese del roadshow nazionale che nei prossimi mesi toccherà Cagliari, Firenze, Bari, Vicenza e Torino. Erano presenti, tra gli altri, il Presidente della Camera di Commercio di Catania, Pietro Agen, il Presidente di Apindustrie Catania, Giuseppe Scuderi, e Carlo Negrini della Commissione Regionale Abi Sicilia. .  
   
   
BPM: STRUMENTI DI TIER 1  
 
 Milano, 9 giugno 2008 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano, nella seduta del 3 giugno 2008, ha approvato l’emissione di strumenti innovativi di capitale (c. D. Strumenti di Tier 1) al fine di mantenere i capital ratios su livelli adeguati rispetto alla dinamica dell’attivo. Bpm ha dato mandato a Banca Akros, Hsbc e Lehman Brothers di procedere nello studio dell’operazione. . .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI –117,3 MILIONI DI EURO A MAGGIO PATRIMONIO GESTITO A 9.501,6 MILIONI DI EURO A FINE MAGGIO  
 
Milano, 9 giugno 2008 – Anima ha registrato nel mese di maggio 2008 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di –117,3 milioni di euro. Il patrimonio totale ammonta a fine maggio a 9. 501,6 milioni di euro, rispetto a 10. 321,5 milioni a fine 2007. Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale è pari a 9. 469,6 milioni di euro. La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di maggio dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di maggio, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 11 9. 343,1 -109,6
Anima Sicav 6 126,6 -9,2
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 32,0 1,6
Totale 21 9. 501,6 -117,3
Fonte: Anima. Dati in milioni di euro. Fondi di diritto italiano I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di maggio 2008 una raccolta netta di -109,6 milioni di euro. A fine maggio il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 9. 343,1 milioni di euro, rispetto a 10. 127,5 milioni di euro a fine 2007. La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di maggio dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di maggio; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 635,6 -20,7 Flessibile
Anima Fondo Trading 867,1 -17,5 Azionario
Anima America 163,4 -3,9 Azionario
Anima Europa 638,0 -21,1 Azionario
Anima Asia 272,1 -8,1 Azionario
Anima Emerging Markets 182,6 -6,4 Azionario
Anima Fondimpiego 491,0 -24,1 Obbligazionario
Anima Convertibile 67,4 -2,4 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 1. 339,2 -54,0 Obbligazionario
Anima Liquidità 3. 448,2 33,5 Liquidità
Fondo Liquidità 1. 238,5 15,3 Liquidità
Totale 9. 343,1 -109,6
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Anima Sicav ha registrato in maggio una raccolta netta di –9,2 milioni di euro. Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta, a fine maggio, a 126,6 milioni di euro rispetto a 172,5 milioni di euro di fine 2007. Anima Orizzonti ha registrato in maggio una raccolta netta di +1,6 milioni di euro (dato stimato). Il patrimonio in gestione a fine maggio è di 32,0 milioni di euro, rispetto ai 21,5 milioni di euro di fine 2007. “Il mese di maggio evidenzia per i fondi di diritto italiano un rallentamento dei deflussi sui fondi azionari e obbligazionari e una ripresa della raccolta netta dei fondi monetari”, commenta Alberto Foà, amministratore delegato di Anima Sgr; “le condizioni di mercato restano tuttavia difficili”. .
 
   
   
GRUPPO AZIMUT: RACCOLTA NETTA DI RISPARMIO GESTITO POSITIVA PER € 10 MILIONI IN MAGGIO ALI VIA IL NUOVO FONDO HEDGE ALISEOSETTE  
 
 Milano, 9 giugno 2008 - Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di maggio 2008 una raccolta netta di risparmio gestito positiva per 10 milioni di euro. A fine Maggio il totale delle masse nette gestite dal Gruppo Azimut ammonta a euro 14,2 miliardi, in calo del 4,5% da inizio anno per effetto dello sfavorevole andamento dei mercati finanziari nel periodo. Con il 1° giugno è inoltre partita l’operatività di un nuovo fondo hedge Aliseosette. Si tratta di un fondo di fondi hedge, che investe sostanzialmente nei fondi long-short equity promossi e gestiti da Azimut Capital Management sgr spa. Si ricorda come la raccolta su questo prodotto sarà contabilizzata come di consueto per questi fondi con il mese successivo. Secondo Pietro Giuliani, Presidente e Amministratore Delegato di Azimut, “la sostanziale tenuta di Azimut in un contesto di grande difficoltà del risparmio gestito, particolarmente accentuata nel nostro paese ma che trova eco anche nelle principali economie mondiali, dimostra la validità del lavoro svolto sui mercati finanziari dai nostri Gestori, unitamente all’ assistenza ai Clienti da parte dei nostri promotori. Il tutto è volto al raggiungimento di un ritorno superiore al risk free nel medio periodo, anche e nonostante momenti di mercati particolarmente sfavorevoli come gli attuali. Al tempo stesso tutto questo lavoro ci consentirà una ripartenza più rapida a livello di performance, raccolta e più in generale di soddisfacimento degli interessi dei nostri clienti e azionisti come dimostrano i passati venti anni di storia del Gruppo”
A% R R Maggio 2008 I P 3L05. 2008 2008
F A Sgr -87. 34-3. 958 -4-55. 738. 89z1 3. 257. 619. 192 -15,6%
F Az Fund 57. 950. 4-80 183. 993. 692 9. 672. 24-2. 676 -2,6%
G 6. 374. 373 13. 770. 954- 622. 939. 513 -1,1%
A Az Life -8. 965. 34-9 -75. 182. 954- 94-2. 4-70. 321 -12,4%
H F 38. 103. 808 337. 962. 779 1. 372. 622. 140 34,9%
T * 10. 358. 167 -85. 646. 783 14. 233. 737. 438 -4,5%
R / -19. 430. 358 123. 805. 807 879. 823. 965 16,2%
T -9. 072. 192 38. 159. 024 15. 113. 561. 403 -3,5%
* al netto di duplicazioni
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CONAFI PRESTITO’ RISULTATI DEL IQ2008: PERDITA NETTA IQ 2008 PARI A 0,7 MILIONI DI EURO (NEL IQ 2007, UTILE NETTO 2,2 MILIONI DI EURO) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ATTIVA PARI A 82,2 MILIONI DI EURO  
 
 Torino, 9 giugno 2008 - Il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Nunzio Chiolo, di Conafi Prestitò , ha approvato in data 15 maggio i dati relativi al primo trimestre 2008. La produzione intermediata nel I trimestre 2008 in termini di montante lordo si attestata a 25,8 milioni di Euro, rispetto ai 93,2 milioni di Euro del I trimestre 2007. Il margine di intermediazione al 31/03/2008 stato pari a 3,0 milioni di Euro, rispetto ai 7,2 milioni di Euro al 31/03/2007. Il risultato della gestione operativa consolidato al 31/03/2008 stata pari a –0,8 milioni di Euro rispetto ai 3,6 milioni di Euro del Iq2007. Il primo trimestre 2008 si chiuso con una perdita di 0,7 milioni di Euro, rispetto all´utile netto pari a 2,2 milioni di Euro registrato nel Iq2007. La posizione finanziaria netta consolidata al 31/03/2008 attiva e si attesta a 82,2 milioni di Euro (rimanendo quindi sostanzialmente invariata rispetto alla situazione al 31 Dicembre 2007), attribuibile principalmente alla liquidit generata dall´operazione di quotazione in borsa del titolo Conafi Prestitó avvenuta in data 12 Aprile 2007.
Posizione finanziaria netta consolidata
Euro/000 31 Marzo 2008 31 Dicembre 2007
Disponibilità Liquide 5 7
C/c di corrispondenza attivi 82. 546 78. 822
Liquidità finanziaria (A) 82. 551 78. 829
C/c di corrispondenza passivi (24) (7)
Liquidità finanziaria netta (B) 82. 527 78. 822
Finanziamenti in corso di accreditamento 7. 776 11. 797
Debiti per estinzioni anticipate e rimborsi (8. 068) (8. 008)
Saldo finanziario corrente (C) (292) 3. 789
Posizione Finanziaria Netta (B+c) 82. 235 82. 611
Fatti di rilievo avvenuti nel primo trimestre 2008 - Il 12 Marzo 2008 Conafi Prestitó , tramite la societ interamente controllata Holding Partecipazioni Business S. P. A. , ha acquisito il 60% della Progefin S. P. A. L´acquisizione consente al Gruppo Conafi di entrare nel segmento corporate ampliando l´offerta di servizi finanziari. Progefin, infatti, si occupa di consulenza finanziaria alle imprese con una particolare specializzazione nell´attività di leasing finanziario/operativo. Nel primo trimestre 2008 Conafi ha proseguito con l´acquisto di azioni proprie in attuazione del piano di buy-back autorizzato dall´Assemblea in data 23 ottobre 2007 e ampliato in sede di Assemblea in data 29 aprile 2008. L´ultima operazione di acquisto avvenuta in data 25 febbraio 2008 con la quale si raggiunto un totale di azioni proprie acquistate pari a 1. 048. 870 corrispondenti al 2,25563% del capitale sociale. Fatti di rilievo avvenuto dopo la chiusura del primo trimestre ed evoluzione prevedibile della gestione - L´andamento della produzione del Iq2008 del Gruppo segnala una sostanziale flessione rispetto all´analogo periodo dell´esercizio scorso. A fronte di tale andamento, il Gruppo ha iniziato una politica di rinnovo della propria strategia commerciale focalizzata a rivitalizzare l´incisività della propria azione su diverse linee commerciali. In tale ottica, in data 02/04/2008 Alba Finanziaria S. P. A. (societ interamente controllata dalla Capogruppo) ha sottoscritto con l´Inps la Convenzione per il collocamento della Cessione del Quinto ai Pensionati, che sarà operativa a brevissimo termine e che consentir di penetrare con maggior forza in un settore del credito al consumo caratterizzato da ampi margini di crescita. Analogo accordo in via di definizione con I´inpdap. In riferimento poi all´accordo con Banca delle Marche, divenuto operativo nel mese di Febbraio 2008, si segnala che lo stesso sta registrando un trend di crescita significativo, passando da Euro 1,6 min. Di finanziamenti totali approvati nei mesi di Febbraio e Marzo ad Euro 3,2 min. Di finanziamenti approvati nel solo mese di Aprile. Infine da segnalare che l´andamento delle pratiche approvate nel periodo 01/04/2008 - 30/04/2008 ha registrato in termini di montante lordo un incremento di circa il 23,8% rispetto alle pratiche mensili medie approvate nel periodo 1Q2008 . L´insieme di questi segnali ci fa attendere un recupero nella seconda parte del 2008, nonostante nel primo trimestre 2008 si rifletta ancora il trend negativo del secondo semestre 2007. .
 
   
   
CONCLUSO IL SAN MARINO FORUM 2008 “INNOVARE E COMPETERE PER IL FUTURO”  
 
San Marino, 9 giugno 2008 - “I piccoli Paesi hanno bisogno dei mercati internazionali”. Così il premio Nobel per l’Economia, Gary Becker, incita cittadini, imprese e istituzioni di San Marino nella giornata conclusiva del San Marino Forum 2008 ad “aprire i propri orizzonti e investire nei due ingredienti di successo dell’economia mondiale: risorse umane di alta qualità e flessibilità nel mercato del lavoro”. Una seconda ed ultima giornata del Forum sostanziosa a partire dall’apertura di Pier Giovanni Terenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese, che cogliendo gli spunti dei relatori, propone la repubblica del Titano come sede ideale per uno sviluppo sostenibile, per i suoi valori etici e non solo economici. Proprio le modalità con le quali concretizzare questo obiettivo sono state al centro della presentazione dei progetti elaborati dall’‘Advisory Board San marino – Innovare e competere per il futuro’. Le cinquanta azioni del Piano sono illustrate da Valerio De Molli, managing partner di The European House–ambrosetti, che ha elaborato il piano strategico di crescita e sviluppo con Franco Bassanini, Lucio Stanca e Nicola Rossi. De Molli sottolinea innanzitutto l’importanza dell’efficienza nella Pubblica Amministrazione come precondizione per lo sviluppo, fornendo un numero significativo sull’attuale situazione sammarinese, dove i dipendenti pubblici rappresentano ben il 21,6% degli impiegati, ovvero il doppio rispetto agli altri piccoli stati europei simili a San Marino. Fondamentali anche l’ottimizzazione del sistema pensionistico, il miglioramento della reputazione e dell’immagine della Repubblica e la necessità di ribaltare l’attuale situazione di scarsa attrattività, in particolare – puntualizza con fermezza De Molli – rinnovando il livello della ricettività alberghiera. De Molli ha quindi posto l’attenzione sull’importanza della “diffusione del bilinguismo, dello sviluppo di infrastrutture e infostrutture avanzate, della creazione di condizioni per attrarre ‘cervelli’, associazioni non profit e istituzioni finanziarie dall’estero, della creazione di una Invest Agency sammarinese, nominando inoltre un presidente della Banca Centrale di grande autorevolezza, della riduzione dei tempi burocratici e dell’allestimento di un Parco Scientifico Tecnologico e di una esposizione permanente di arte contemporanea”. Dopo De Molli è il momento dei tre componenti dell´Advisory Board, Bassanini, Stanca e Rossi. Il prof. Franco Bassanini, come De Molli, evidenzia la necessità di lavorarare sul problema del costo interno dei servizi della Pubblica Amministrazione e invita a esternalizzare personale e servizi creando ricchezza e competitività. Particolarmente importante, poi, considera il progetto di fare di San Marino il primo paese al mondo collegato alla Banda Larga, creando in seguito una vetrina internazionale dell´egovernement. Nicola Rossi dà grande peso al bisogno di avere poche priorità ma di approfondirle al meglio "Non è necessario, ad esempio, fare di San Marino l´ennesima Università italiana, ma occorre dargli una connotazione innovativa rispetto a tutte le altre, magari ispirandosi al modello anglosassone". L´importanza di allargare il consenso dei progetti è, per Lucio Stanca, un fattore prioritario. "Non basta che le istituzioni condividano le idee, ma la partecipazione dev´essere comune anche alle Associazioni, alle Organizzazioni e a tutta la comunità locale". Elemento ripreso anche dai rappresentanti del governo sammarinese, nel tracciare l’agenda futura per la piccola repubblica. “Ora abbiamo la consapevolezza che San Marino deve percorrere il cammino della modernizzazione, ma dobbiamo trovare la giusta coesione per portarla avanti” dice il segretario di stato agli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi. “Anche per questo e’ importante risolvere la questione dell’accordo di cooperazione con l’Italia e Frattini dice che dobbiamo andare veloci e speriamo sia così – continua Stolfi – ma il vero problema che abbiamo con l’Italia è che ci sono iniziative di magistrature che vanno a toccare attività considerate irregolari. Il fatto è che quando le stesse cose avvengono in Italia la stampa vi dedica un trafiletto, mentre se avviene a San Marino la stessa stampa dedica attenzione esagerata. Noi sosteniamo comunque che il nostro sistema sia ampliamente regolare. Si è sempre operato per eliminare dal cesto le mele marce”. Stolfi entra poi nel dettaglio dell’inchiesta emersa ieri, che definisce “una assurdità assoluta. E’ una iniziativa di una gravità esagerata, che parte da presupposti infondati. Il fatto che si accusi San Marino di riciclaggio quando questi quattrini vengono dalla Banca d’Italia a San Marino non sta assolutamente in piedi. Inoltre in molti ambienti dell’amministrazione italiana si ha l’idea che San Marino sia in territorio italiano. Non possiamo accettare questo atteggiamento, ci dobbiamo ribellare”. Si unisce all’appello Giovanni Galassi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, “la fiducia che ho nel presidente Ghiotti è tale che se è colpevole lui sono colpevole anch’io. Sono fiducioso comunque che tutto si risolverà e chiariremo una volta per tutte con l’Italia quali sono i nostri doveri e i nostri diritti”. Galassi conclude infine richiamando “i preziosi consigli ascoltati, che dovremo adattare alla nostra realtà, con umiltà ma anche con orgoglio”. Galassi cita in particolare l’opportunità per San Marino di diventare “una capitale della conoscenza. Questo progetto non richiede molto spazio, mentre richiede la creatività che ai sammarinesi certo non manca, avendoci consentito di non farci mettere sotto da nessuno in quindici secoli”. Quindi attenzione per l’innovazione tecnologica, ma “non rifacendo le cose che fanno in Italia, puntando su qualcosa che innovi veramente”. “Se riusciremo a lavorare insieme e ci impegneremo davvero, potremo avere successo in tutto questo” conclude Galassi, dando appuntamento al 5 e 6 giugno 2009 per la terza edizione del Forum. A margine, rispondendo agli italiani presenti al Forum e dopo il proprio intervento sulle Politiche regionali europee, il commissario europeo per le Politiche Regionali, Danuta Hübner, ha infine smentito il rischio per l’Italia di perdere i fondi strutturali per il periodo 2000-2006 “L’italia ha presentato dei progetti molto validi per il programma 2007-2013, tesi a dotarla di infrastrutture fondamentali. In ogni caso per i fondi relativi al periodo 2000-2006 il vostro Paese non ha assolutamente nulla da temere”. .  
   
   
CORTE CONTI PROMUOVE BILANCIO E FINANZA DERIVATA "SANA E PRUDENTE" LA GESTIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO FORMIGONI: PIENO ACCORDO SU NECESSITA´ DEL FEDERALISMO FISCALE  
 
Milano, 9 giugno 2008 - Sulla gestione finanziaria e di bilancio della Regione Lombardia, il giudizio della Corte dei Conti è del tutto positivo. Anche per quanto riguarda la cosiddetta finanza derivata, che invece ha procurato notevoli problemi a tanti enti territoriali. Alla Corte non sfuggono, e lo fa puntualmente rilevare, le ricadute negative sulle Regioni della mancata attuazione, finora, del federalismo fiscale, e auspica che questo obiettivo venga raggiunto. E´ quanto emerso il 5 giugno dalla relazione sull´esercizio 2007 presentata nel corso dell´udienza presieduta da Nicola Mastropasqua, alla quale è intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Quest´ultimo ha detto di "apprezzare fortemente lo spirito di collaborazione", ormai ben consolidato, "che si è venuto a creare tra questa Corte e Regione Lombardia". Ha aggiunto che trova "di conforto la capacità di questa Corte di osservare con spirito critico il contesto istituzionale in cui la Regione opera", e cioè "la mancata attuazione del federalismo fiscale che impedisce di avere certezze su ammontare e tempi dei gettiti". Ha sottolineato, il presidente lombardo, il pieno accordo sulla "esigenza di una chiara demarcazione delle competenze tra i vari livelli di Governo", ricordando che proprio per questo Regione Lombardia si è attivata con una propria proposta federalista, approvata in Consiglio regionale, da negoziare con il Governo, in vista di maggiore autonomia nell´esercizio delle competenze e nella gestione delle entrate tributarie. Formigoni ha preso atto "con soddisfazione che questa autorevole Corte riconosce a Regione Lombardia la capacità di mantenere buoni indicatori di bilancio, come peraltro confermato dalle agenzie di rating, in particolare Moody´s, che attribuisce ancora una volta alla nostra Regione un giudizio superiore a quello della Repubblica italiana". Derivati, Sana E Prudente Gestione - Egualmente, per quanto riguarda l´analisi condotta sui derivati, il presidente della Regione rileva con soddisfazione che i magistrati contabili "concordano riguardo al profilo di prudenzialità che ha contraddistinto la gestione dell´operazione". Si è trattato di una e una sola operazione di questo tipo, il prestito obbligazionario da 1 milione di dollari emesso nel 2002, di durata trentennale. A fronte dei problemi che l´uso della finanza derivata sta provocando in molte altre situazioni, si distingue, per la Corte, "il comportamento della Regione Lombardia - si legge nella relazione - appare improntato ad una sana e prudente gestione, rimarcato dalla circostanza che l´operazione non ha subito alcuna rinegoziazione, al contrario di moltissime altre concluse da altri enti che vengono continuamente modificate". Sostengono questo giudizio fattori quali la formula del tasso fisso scelto a suo tempo, la credibilità dei partner dell´operazione, le caratteristiche del fondo di ammortamento che si forma via via accumulando la somma che nel 2032 sarà restituita e altre garanzie tecniche. Da tempo, peraltro, e anche quest´anno, Regione Lombardia mantiene gli impegni di spesa senza far ricorso a forma di indebitamento, né prevede di farlo in futuro. L´eventualità, anche per il futuro, di rivolgersi al mercato dei capitali è per Formigoni altamente "improbabile", come pure improbabile è l´eventualità di una rinegoziazione dei prestiti in essere. Bilancio In Ordine - Nella relazione della Corte si legge che "Regione Lombardia ha scelto di inserire all´interno del bilancio regionale solo le entrate delle quali ha certezza e allo stesso modo le previsioni di spesa sono coperte dalle entrate". Inoltre, che non ha fatto ricorso ad anticipazioni di Tesoreria", e si tratta di "un dato estremamente positivo che consente il risparmio delle somme relative al pagamento degli interessi". La Regione, poi, "non ha contratto alcun nuovo debito" ed "ha finanziato con risorse proprie gli investimenti". E anche nel 2007 "ha pienamente rispettato gli obiettivi del Patto di stabilità interno che nella sua attuale configurazione pone dei limiti di spesa anche ad enti, quale la Regione Lombardia, che dispone di risorse che non può utilizzare a causa del tetto di spesa, imposto dalla legislazione vigente". Federalismo E Patto Di Stabilita´ - Per questo, secondo la Corte, "il metodo di costruzione degli obiettivi del Patto dovrebbe essere riformulato in modo da tener presenti anche altri parametri", quali i livelli di avanzo o disavanzo gestionale degli enti, la dinamica delle spese per investimento, l´ampiezza e l´efficienza dei servizi resi. Insomma occorrerebbe distinguere tra chi è già virtuoso e chi virtuoso non lo è ancora. Ma non è questa l´unica proposta di riforma del sistema di relazioni tra Stato e Regioni che la Corte, considerando lo scenario nazionale, avanza. La Corte rilava infatti che "alcuni elementi esterni incidono negativamente sulle potenzialità programmatorie e di intervento della Regione". E´ la mancata attuazione del federalismo, in particolare fiscale. Si legge nella relazione: "Nonostante siano passati più di sei anni dalla modifica costituzionale del 2001, non è stata data attuazione all´articolo 119, con la conseguenza che l´effettivo margine di autonomia finanziaria delle Regioni è piuttosto ridotto". E´ quindi "necessario avviare un approfondito esame di quali siano le effettive competenze dei vari livelli di governo" e "attribuire a ciascun livello la potestà di applicare in modo chiaro, palese e diretto, i tributi necessari per lo svolgimento delle competenze". Da riformare, secondo la Corte, anche la tempistica di legge per l´approvazione dei rispettivi bilanci, per tutti fissata il 31 dicembre. Ciò non tiene conto dell´influsso della Finanziaria nazionale sulla formazione dei bilanci locali: se fatti nel tempo di legge, questi devono poi paradossalmente subire l´onere di modifiche e variazioni significative. "Sarebbe dunque auspicabile - nota la relazione della Corte - un intervento legislativo che disciplinasse i tempi di approvazione della manovra di bilancio dello Stato e degli altri Enti, evitando sovrapposizioni e garantendo il rispetto effettivo del principio di programmazione". .  
   
   
REGIONE LOMBARDIA: SUI BOND SETTIMANALE GIA´ SMENTITO DA CORTE CONTI I MAGISTRATI CONTABILI ACCERTANO UNA "SANA E PRUDENTE GESTIONE"  
 
Milano, 9 giugno 2008 - In una Nota la Regione Lombardia respinge le accuse "del tutto infondate e mosse solo da avversione politica" che un settimanale in edicola il 6 giugno ha rivolto all´operazione bond che la Lombardia ha attivato nel 2002. La stessa operazione che la Corte dei Conti, massimo organo in materia, ha analizzato e proprio il 5 giugno promosso a pieni voti. "Per straordinaria ironia della sorte - si legge nella Nota della Regione - proprio oggi (5giugno) i magistrati contabili, che il settimanale invoca a suo favore, lo hanno seccamente smentito in anticipo e senza appello, e hanno promosso a pieni voti l´operazione della Lombardia (mentre lasciano intendere che molti altri enti hanno guai sui derivati). A fronte di ´problemi che questa tipologia di operazioni sta provocando´, si legge nella relazione odierna della Corte dei Conti, ´il comportamento della Regione Lombardia appare improntato da sana e prudente gestione, rimarcato dalla circostanza che l´operazione conclusa nel 2002 non ha subito alcuna rinegoziazione, al contrario di moltissime altre concluse da altri enti che vengono continuamente modificate´". "Volendo - prosegue la Nota della Regione - il settimanale potrebbe chiedere alla stessa Corte dei Conti quali siano questi enti territoriali poco accorti, e magari scoprire che spesso sono politicamente contigui alla sua linea politica. Secondo il settimanale - prosegue il comunicato della Lombardia - le banche ci guadagnano, a causa della svalutazione del dollaro ´che nessuno poteva prevedere´. La speculazione finanziaria, con il rischio che comporta, potrà essere obiettivo di altri, non di una Pubblica Amministrazione. Suo obiettivo è, come la Corte indica e riconosce, ´limitare il possibile rischio´. La Lombardia lo ha fatto, con un´operazione gestita ´alle migliori condizioni´ e, come la legge impone, mettendosi al riparo dalle fluttuazioni dei cambi, con il meccanismo dello "swap" sui tassi, per cui nel 2002 ha acceso il bond con il dollaro a 0,92 euro e nel 2032 lo rimborserà allo stesso esatto tasso di cambio". Quanto al fondo di ammortamento, "sul quale le banche devono versare periodicamente gli importi relativi all´accantonamento", la Corte mette il luce che "si tratta di un fondo assimilabile ad un vero e proprio conto bancario vincolato da pegno in favore della Regione". "Così la magistratura contabile - conclude la Nota - il resto sono pure speculazioni". .  
   
   
PARTECIPAZIONE, DALLA CAPANNINA ISTRUZIONI PER L’USO L’INIZIATIVA DELLA REGIONE TOSCANA A FORTE DEI MARMI. I CASI FRANCESE E TEDESCO NUOVE TECNOLOGIE E MODELLI A CONFRONTO: PREGI E DIFETTI DA APPUNTARE SUL TACCUINO  
 
Forte dei Marmi (Lu), 9 giugno 2008 - Sbagliando s’impara e nel tempo i risultati crescono: una regola che vale anche per la partecipazione. «L’importante è avere le giuste istruzioni per l’uso – sottolinea l’assessore Fragai - E a questo serve questa giornata che abbiamo organizzato a Forte dei Marmi. Per questo abbiamo voluto portare l’esempio di tante esperienze diverse». Luci e ombre, pregi e difetti a confronto: con addetti ai lavori, amministratori, professionisti, attivisti di associazioni e semplici cittadini che, tra il pubblico, prendono diligentemente appunti. Sul palco della Capannina il professor Jean Pierre Gaudin dell’università di Aix-en-provence racconta come in Francia, grazie a un dibattito pubblico, sono stati rivisti i tracciati e il progetto dell’Alta velocità tra Nizza e Marsiglia. Il pensiero corre alla Tav italiana. Un’esperienza! positiv a quella francese, che ha permesso di evitare il blocco dei cantieri e superare, almeno parzialmente, le divisioni che si erano create tra territori e cittadini, con un progetto alternativo su cui è stato trovato un vasto consenso. In pochi mesi. «Certo – analizza il professore – anche il dibattito pubblico francese ha i suoi limiti. L’autorità, di nomina politica e composta spesso da ex funzionari pubblici, a volte può essere a rischio di imparzialità. L’esito del di dibattito non è inoltre vincolante, anche se la pubblicità del dibattito pubblico è tale da esercitare una certa pressione sulle istituzioni». Il modello francese, che la Toscana ha in parte adottato, riguarda le grandi opere: tracciati di autostrade e ferrovie, per lo più. A Berlino invece la partecipazione interessa dal 2001 i piccoli progetti di quartiere: giurie di cittadini, anche di poche decine ! di persone, e bilanci partecipativi, come quello di Porto Alegre. Ne parla Anja Katharina Rocke, ricercatrice tedesca dell’Istituto universitario europeo di Fiesole. La formula è semplice, migliorata negli anni: circa 500 mila euro da spendere per ogni quartiere, non trasferimento di poteri ma cooperazione tra cittadini e istituzioni. L’interesse esiste, spiega la ricercatrice. Le risposte sono dinamiche. Ma manca, aggiunge, un modello globale di partecipazione e i numeri rimangono comunque limitati, anche se la formula piace e nel Regno Unito, per esempio, il Segretario di Stato per le Comunità sta promuovendo l’introduzione di procedure di bilancio partecipativo in ogni città a partire dal 2012. Non solo dall’Europa arrivano comunque esperienze significative. A Livorno, e ne ha parlato oggi a Forte dei Marmi prima il sindaco Cosimi e poi l’assessore alla partecipazione, il Comune ha deciso di coinvolgere! e far partecipare i cittadini (e soprattutto i giovani) al re! cupero d i un luogo denso di memoria, per la città, come il Cisternino. Dall’esperienza è scaturito anche un censimento di altri spazi per i giovani della città da recuperare o valorizzare. L’aiuto che alla partecipazione possono fornire le nuove tecnologie è evidente: nel pomeriggio è stata presentata la piattaforma Ideal-eu, una piattaforma europea on line sui cambiamenti climatici che vede la Toscana in prima fila e che domani potrebbe essere utilizzata per altri processi partecipativi. Altrettanto importanti sono le metodologie: Iolanda Romana di “Avventura Urbana” parla dell’Open Space Technology e dei processi partecipativi organizzati a Bolzano, Roma, Bologna e in Calabria per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione, per prevenire gli ecomostri, per favorire l’integrazione urbana e rendere una città più desiderabile. Certo la partecipazione costa. Occorre info! rmare i cittadini, si devono stampare le guide e organizzare le occasioni di incontro. “Un milione e 800 mila euro spesi in cinque mesi per organizzare il dibattito pubblico sul tracciato della Tav Nizza-marsiglia – annota il professor Gaudin – possono sembrare molti. Ma rispetto ad un’opera che costa tra i 5 e i 10 miliardi di euro non sono poi tantissimi”. Soprattutto se il risultato finale è diverso e migliore. E per chi crede negli strumenti della partecipazione questa è una convinzione. .  
   
   
PARTECIPAZIONE: NON VOGLIAMO FARE DELLA PARTECIPAZIONE UN BALOCCO UN DIBATTITO PUBBLICO SULLA TERZA CORSIA DELL’A11  
 
Forte dei Marmi (Lu), 9 giugno 2008 - Prima la firma del protocollo tra Regione e Comune di Livorno, alla presenza del sindaco Cosimi che è anche il rappresentante dell’associazione dei comuni toscani, documento che fa da apripista all’intesa con gli enti locali che aiuterà la legge toscana sulla partecipazione, la prima e unica in Italia, nella sua applicazione quotidiana non appena, nelle prossime settimane, sarà nominata l’Autorità. Poi l’intervista condotta dal giornalista Antonello Riccelli, sul palco di una delle discoteche più note della Versilia, all’assessore alle riforme istituzionali Agostino Fragai e al sindaco Umberto Buratti, da un anno alla guida del comune di Forte dei Marmi. Quindi una proposta concreta, avanzata dall’assessore: quella di aprire un processo partecipativo sul progetto della terza corsia dell’ A11, da Prato a Lucca. Scenario inconsueto, formula innovativa, domande del pubblico e diretta streaming sul sito www. Regione. Toscana. It. E’ iniziata così, alla Capannina di Forte dei Marmi, l’iniziativa sulla partecipazione organizzata dalla Regione Toscana. Non un convegno, almeno non un convegno secondo i canoni classici, ma l’occasione per fare il punto a sei mesi dall’approvazione della legge toscana e per buttare l’occhio a quello che succede oltralpe, a Berlino e in Costa Azzurra . Una giornata di istruzioni per l’uso. «Lo scopo della legge è quello di sperimentare – ricorda l’assessore, durante l’intervista – La legge che abbiamo approvato è una legge a tempo, che tra cinque anni dovremo decidere se rinnovare. Non detta un solo modello e lascia ampio spazio di interpretazione agli enti locali. Ma ha uno scopo preciso: quello di rimettere il cittadino al centro del dibattito, per rinnovar! e le istituzioni e il sistema democratico. E per questo abbiamo appunto bisogno di imparare anche dagli altri». Gli scettici temono che i processi partecipativi diventino solo un grande gioco di ruolo e che le decisioni vere e importanti continuino ad essere prese altrove. Altri sottolineano il paradosso del voler fissare regole per un processo spontaneo come la partecipazione. Il Censis, quattro anni fa, ha sottolineato peraltro lo scarso interesse delle istituzioni locali per gli strumenti della partecipazione. «Nel frattempo in Toscana abbiamo però approvato una legge – risponde Fragai – Non vogliamo assolutamente fare della partecipazione un balocco. I due town meeting che abbiamo organizzato dal 2006, prima per scrivere la legge, con 1000 cittadini consulenti che non sono costati niente, e poi sui ticket sanitari, sono state esperienze importanti. A Montaione c’è stato il dibattito pubblico sui destini urbanistici ! di Castelfalfi. Il comune di Prato ha deciso di aprire un perc! orso par tecipativo sul piano strutturale della città». «Non penso neppure – aggiunge - che la nostra idea di partecipazione possa diventare un’operazione plebiscitaria: è più pericoloso parlare solo alla televisione, senza confrontarsi con la gente». Inevitabile una riflessione sui comitati e sulle 163 opere rilevanti che, sempre secondo il Censis, in Italia sono state bloccate. «La responsabilità – confessa l’assessore - è anche della pubblica amministrazione, che usa a volte i comitati come foglie di fico per la propria incapacità di decidere». La legge sulla partecipazione vuole fornire un’alternativa. «Non vogliamo comunque mandare in soffitta i comitati, - spiega - ma solo trovare soluzioni con regole certe e tempi certi: sei mesi. I comitati conducono battaglie legittime e spesso anche utili. Quello che dobbiamo temere non è il confronto quanto le isti! tuzioni arroganti, poche fortunatamente in Toscana, e i cittadini che pensano sempre di avere ragione». .  
   
   
SISTEMI INFORMATIVI, SARDEGNA: TAGLI DEL GOVERNO PER L´ADSL  
 
Cagliari, 9 Giugno 2008 - "Il Governo Berlusconi ha tagliato le risorse per lo sviluppo della banda larga. Infatti con il decreto legge n. 93 del 27 maggio 2008 è stato soppresso lo stanziamento di 50 milioni di euro per la diffusione della banda larga e la riduzione del Digital divide, e di quello di 20 milioni per il passaggio alla Tv digitale terrestre. Gli effetti per la Sardegna potrebbero essere particolarmente gravi, infatti verrebbe cancellato l´accordo di programma stipulato l´11 aprile 2008 tra il Ministro Gentiloni e il Presidente Soru che destinava 22 milioni di euro per completare l´infrastrutturazione in fibra ottica dell´intero territorio regionale e quindi dotare i cittadini e le imprese sarde dei servizi a banda larga ad alta velocità (Adsl full). Questa decisione del Governo nazionale rischia di vanificare gli sforzi della Giunta regionale di fare della Sardegna la prima Regione italiana interamente "digitalizzata", con ripercussioni negative sulla possibilità di un nuovo sviluppo incentrato sui processi di modernizzazione e sul pieno utilizzo delle nuove tecnologie dell´era digitale". . . . .  
   
   
INCONTRO GOVERNO-REGIONI- UMBRIA, PRESIDENTE LORENZETTI: “TAGLIATI FONDI PER ACCADEMIA BELLE ARTI, TRASPORTO PUBBLICO E CABLAGGIO”  
 
Perugia, 9 giugno 2008 – “Non si comincia bene quando il Governo, senza dire nulla, taglia in maniera indiscriminata i fondi già assegnati alle Regioni e al sistema degli Enti locali, per garantire la copertura delle sue manovre finanziarie”. È quanto ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, a margine dell’incontro che si è svolto il 5 giugno pomeriggio a Roma, a Palazzo Chigi, fra i Presidenti delle Regioni e il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. “Nel decreto legge fiscale approvato a fine maggio dal Governo – ha sottolineato la presidente Lorenzetti – delineando le riduzioni di spesa per la copertura finanziaria del provvedimento, sono stati tagliati i fondi destinati al finanziamento delle Accademie, vanificando i 400mila euro che il precedente Governo aveva garantito per la sopravvivenza dell’Accademia di belle arti ‘Pietro Vannucci’ di Perugia. Si tagliano i fondi per il trasporto pubblico locale – ha detto – proprio nel momento in cui la Regione ha varato la costituzione della holding regionale per la razionalizzazione e la riorganizzazione del trasporto locale in Umbria. Ciò avviene dopo che era già firmato un accordo con il Governo precedente ed era stato effettuato un riparto tra le Regioni. Inoltre, vengono quasi azzerati i fondi destinati alle Regioni per il cablaggio, anche in questo caso compromettendo il lavoro che in Umbria la Regione ha già avviato”. “Questi tagli – ha detto ancora la presidente Lorenzetti – si ripercuotono immediatamente in maniera negativa sul sistema delle imprese e sui cittadini, mettendo in discussione servizi essenziali”. “In ogni caso, come sistema delle Regioni – ha proseguito – abbiamo ribadito al Presidente del Consiglio dei ministri che la nostra azione sarà ispirata, nel confronto con il Governo, al principio costituzionale della leale collaborazione. In quanto Regioni, infatti, non siamo né parte né controparte, ma componente significativa dello Stato, impegnate nel nostro livello a una seria azione di governo”. “Attendiamo da questo Governo – ha detto la presidente della Regione Umbria – risposte su varie questioni, e in tempi rapidi, a cominciare dal federalismo fiscale, tema sul quale abbiamo già consegnato al Governo un documento condiviso dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni”. “Ci impegniamo – ha concluso Lorenzetti – a dare la più ampia disponibilità e collaborazione nei confronti del Governo, ma al tempo stesso verificheremo nel merito, punto per punto, tutte le questioni al tavolo del confronto tra Governo e Regioni”. In riferimento alla specifica vicenda dell’Accademia di Perugia e alla cancellazione delle risorse, la presidente Lorenzetti rivolge un appello a tutti i parlamentari umbri “affinché in sede di riconversione del Decreto alla Camera ed al Senato, si ponga rimedio a questo taglio che metterebbe a serio rischio l’attività della storica e prestigiosa istituzione”. .  
   
   
INCONTRO GOVERNO-REGIONI TOSCANA - MARTINI A BERLUSCONI “METODO APPREZZABILE MA NON BASTA SENZA CONFRONTO SUL MERITO” NESSUNA SPIEGAZIONE PER I PESANTI TAGLI. IL PRESIDENTE: “ALCUNE SCELTE ILLOGICHE”  
 
Firenze, 9 giugno 2008 - “Ho apprezzato la disponibilità del Governo nel metodo, anche se piuttosto generica, alla collaborazione istituzionale. Ma dall’incontro del 5 giugno sono stati del tutto assenti i contenuti di merito. Si è comunque convenuto che deve partire da subito un confronto sulla prossima Finanziaria. Mi auguro che sia davvero così, sarebbe un segnale interessante”. Questo il commento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, all’uscita da Palazzo Chigi dove si è svolto il primo incontro delle Regioni con il Governo, alla presenza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Martini si è soffermato in particolare su due aspetti che hanno caratterizzato l’incontro di oggi. Primo: “Ciò che è emerso, al di là di una generica disponibilità ad un rapporto istituzionale corretto con! le Regioni, è assai poco rispetto alla quantità! di ques tioni aperte e alle notizie assai poco tranquillizzanti che abbiamo letto in questi giorni sulla stampa. Basti pensare all’annunciato taglio di 3 miliardi alla sanità per i prossimi tre anni”. Secondo: “Non ci è stata data nessuna spiegazione sul perché nel decreto sull’Ici siano stati inseriti numerosi e pesanti tagli ai finanziamenti. Tagli decisi senza alcun confronto con Regioni ed Enti locali. Un comportamento che contraddice la volontà del Governo di instaurare una corretta collaborazione istituzionale”. Dalla lettura del decreto, ha sintetizzato Martini, emergono infatti numerosi tagli ai finanziamenti. Oltre a quelli annunciati al fondo trasporti, alle isole minori, ai sistemi innovativi di trasporto urbano, sono stati cancellati anche 3 milioni per la Grosseto-fano e 1,5 milioni per il Festival pucciniano. Ci sono poi quelli che colpiscono i fondi per la ricerca sulle biotecnologie, per la d! ifesa della cantieristica dal dumping asiatico, per migliorare l’efficienza energetica, per lo sviluppo delle autostrade del mare. Così come sono stati cancellati 15 milioni all’anno per il ripristino del paesaggio dagli ecomostri, 20 milioni per combattere la violenza alle donne; eliminati inoltre 1,5 milioni per la tutela dei minori; 10 milioni per il fondo di solidarietà per mutui per l’acquisto casa; 50 milioni per il fondo inclusione sociali immigrati; 10,5 milioni per la diffusione della banda larga; 16 milioni alle Università, e altro ancora. “Alcuni di questi tagli – ha concluso Martini - sono pesanti e preoccupanti e non se ne capisce la logica. La collaborazione con il Governo è un obiettivo anche mio, ma questo non può significare chiudere gli occhi e far finta di non vedere le conseguenze. Su questo tutti i presidenti di Regione sono d’accordo”. .  
   
   
INCONTRO GOVERNO - REGIONI, AOSTA: IL PRESIDENTE CAVERI A ROMA PER UN INCONTRO CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BERLUSCONI  
 
Aosta, 9 giugno 2008 – “Credo che il giudizio in merito all’incontro con il Presidente Berlusconi vada per ora sospeso, e spetterà di certo al nuovo Governo regionale capire quali proposte verranno, specie in materia di federalismo fiscale, già nell´annunciata anticipazione del collegato al Dpef (Documento di Programmazione Economica Finanziaria) che darà le linee della Finanziaria del prossimo triennio”. Con queste parole il Presidente della Regione, Luciano Caveri, ha commentato l’incontro con il Presidente Berlusconi ed una serie di Ministri del Governo svoltosi il 5 giugnoa Palazzo Chigi con gli altri Presidenti di Regione. Al termine della riunione, Caveri con la Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso ha avuto un incontro con i Sottosegretari Gianni Letta e Guido Bertolaso in merito all’alluvione che ha colpito la Valle d’Aosta ed il Piemonte alla fine del mese di maggio. Nel corso dell’incontro il Presidente della Regione ha quantificato i danni che si sono fino ad ora registrati (circa 35 milioni di euro esclusi i privati e le imprese) e ha chiesto che alcune parti dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri predisposta i queste ore vengano opportunamente modificate per renderla più efficace e soprattutto cercando una copertura economica maggiore di quella prevista, che risulta essere di soli 5 milioni di euro (500 mila euro destinati alla Valle d’Aosta) Nell’occasione i due Presidenti hanno chiarito il senso di alcune affermazioni della Presidente Bresso sul corso della Dora Baltea in Valle d’Aosta, con la smentita da parte della stessa Bresso di certe polemiche sorte nei confronti della nostra Regione. . .  
   
   
INCONTRO GOVERNO - REGIONI, LOIERO DICE A BERLUSCONI: “IL TAGLIO DELL’ICI PESA INGIUSTAMENTE SULLA CALABRIA  
 
 Roma, 9 giugno 2008 - Al primo confronto istituzionale tra il Governo e le Regioni, tenutosi il 5 giugno a Palazzo Chigi, il presidente della Calabria Agazio Loiero, ha sottolineato al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l’ingiusta decisione di far pesare su Calabria e Sicilia il costo dell’abolizione dell’Ici. L’appuntamento era fissato per presentare al Governo il documento politico-programmatico delle Regioni, con la richiesta di un “Patto di legislatura” e per sentire su quali linee strategiche si vorrà indirizzare il nuovo esecutivo rispetto alle materie di interesse regionale e sulle riforme istituzionali. Loiero è intervenuto subito dopo la relazione di apertura del presidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni Vasco Errani e rivolgendosi al capo del Governo ha ricordato che “le risorse per finanziarie il taglio dell’Ici provengono in gran parte dagli impegni assunti nella precedente legislatura a favore dello sviluppo infrastrutturale e sociale di Calabria e Sicilia”. “Credo di interpretare anche lo stato d’animo della Regione Siciliana, che come noi ricorrerà alla Corte Costituzionale per impugnare il provvedimento, se affermo – ha continuato Loiero – che non è stata proprio una bella scelta quella di penalizzare le due Regioni del Mezzogiorno anche per il messaggio inviato al nostro paese, con i significati simbolici che esso comporta”. “Certamente, condivido pienamente il documento unitario delle Regioni e la presentazione di Errani, quando chiede il rispetto del principio di leale collaborazione istituzionale e di costruire assieme le soluzioni ai problemi del paese. E soprattutto – ha detto ancora Loiero – è utile la disponibilità di tutti a realizzare un confronto preventivo sulle scelte del Governo che ci coinvolgono direttamente”. “Apprezzo, pertanto, la volontà di costituire subito un ‘tavolo’ di confronto sul decreto di cancellazione dell’Ici, presso il Ministero per gli Affari Regionali, – ha dichiarato il presidente Loiero – così come mi ha confermato oggi il ministro Raffaele Fitto”. Durante l’incontro il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, nel replicare al presidente Loiero, ha affermato che una soluzione al taglio delle risorse per Calabria potrà essere ricercata attraverso un lavoro congiunto per sbloccare una parte di fondi europei ancora non utilizzati. “Non mi sembra proprio che la strada indicata da Tremonti sia giusta. Va chiarito una volta per tutte – ha commentato il presidente Loiero all’uscita di Palazzo Chigi – che i fondi comunitari, così come prevede l’Unione Europea, devono essere aggiuntivi e non sostitutivi delle risorse statali, altrimenti non risponderebbero allo scopo per cui sono stati creati: quello di aiutare i territori più poveri ad inserirsi nel processo di coesione sociale e per recuperare il divario sia economico che infrastrutturale. Per quanto riguarda la Calabria, oltretutto, abbiamo speso fino all’ultimo euro del Por 2000-2006”. “Forse il Governo dovrebbe conoscere meglio la situazione calabrese – ha commentato Loiero – e ciò che comporta per i suoi cittadini un sacrificio così pesante ed ingiusto, perché da noi si rischiano tensioni sociali incontrollabili. Non c’è motivo, per nessuna parte politica, di far pagare ai calabresi lo sgravio dell’Ici di tutti gli italiani proprietari di casa. E’ bene ricordare che con quei fondi avevamo programmato opere ed azioni molto importanti, concertate anche con le istituzioni locali e con i sindacati, voci non ammortizzabili con il solo bilancio regionale. Ad esempio: dalle strade nazionali e provincia alla stabilizzazione di Lpu e Lsu; dall’ammodernamento della rete idrica ai nuovi servizi marittimi tra Reggio Calabria e Messina e as tanti altri investimenti infrastrutturali e sociali”. . .  
   
   
EMILIA ROMAGNA, TAGLIO ICI - ERRANI CHIEDE AL GOVERNO LA MODIFICA DEL DECRETO. "CON LE MODALITÀ SCELTE SI CANCELLANO IMPEGNI FINANZIARI E ACCORDI IMPORTANTI, COME QUELLI SULL´OSPEDALE DI CONA E IL TPL"  
 
 Bologna, 9 giugno 2008 – “La modalità con la quale il Governo dà copertura al taglio dell’Ici solleva di fatto molti seri problemi”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani in riferimento alle conseguenze che il provvedimento avrà sul trasporto pubblico locale e sull’ospedale di Cona, annunciando di avere già chiesto al Governo di modificarlo. “Più si entra nel merito delle voci tagliate nell’articolato del decreto – ha continuato Errani - più si scopre che da molti punti di vista i cittadini subiranno un danno concreto. Il Governo cancella impegni finanziari che hanno dato vita a contratti, intese, programmi come l’accordo sul trasporto pubblico locale o opere lungamente attese come l’Ospedale di Cona”. “In particolare i fondi Inail per Cona sono il frutto sofferto di atti sottoscritti da tutti i soggetti istituzionali, Governo compreso. Questo, se non corretto rapidamente, comporterà il blocco dei lavori, ad un anno dalla consegna dell’Ospedale; disattendendo in questo modo precisi impegni assunti con la comunità ferrarese. “Per questo – ha concluso Errani - insisteremo a chiedere direttamente al Governo, come abbiamo già fatto in queste ore, di cambiare il decreto e, comunque, di assicurare in ogni modo lo stanziamento Inail necessario al completamento dei lavori evitando al cantiere nuove interruzioni”. . .  
   
   
INCONTRO GOVERNO-REGIONI, PRESIDENTE UMBRIA LORENZETTI: “TAGLIATI FONDI PER ACCADEMIA BELLE ARTI, TRASPORTO PUBBLICO E CABLAGGIO”  
 
Perugia, 9 giugno 2008 – “Non si comincia bene quando il Governo, senza dire nulla, taglia in maniera indiscriminata i fondi già assegnati alle Regioni e al sistema degli Enti locali, per garantire la copertura delle sue manovre finanziarie”. È quanto ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, a margine dell’incontro che si è svolto il 5 giugno a Roma, a Palazzo Chigi, fra i Presidenti delle Regioni e il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. “Nel decreto legge fiscale approvato a fine maggio dal Governo – ha sottolineato la presidente Lorenzetti – delineando le riduzioni di spesa per la copertura finanziaria del provvedimento, sono stati tagliati i fondi destinati al finanziamento delle Accademie, vanificando i 400mila euro che il precedente Governo aveva garantito per la sopravvivenza dell’Accademia di belle arti ‘Pietro Vannucci’ di Perugia. Si tagliano i fondi per il trasporto pubblico locale – ha detto – proprio nel momento in cui la Regione ha varato la costituzione della holding regionale per la razionalizzazione e la riorganizzazione del trasporto locale in Umbria. Ciò avviene dopo che era già firmato un accordo con il Governo precedente ed era stato effettuato un riparto tra le Regioni. Inoltre, vengono quasi azzerati i fondi destinati alle Regioni per il cablaggio, anche in questo caso compromettendo il lavoro che in Umbria la Regione ha già avviato”. “Questi tagli – ha detto ancora la presidente Lorenzetti – si ripercuotono immediatamente in maniera negativa sul sistema delle imprese e sui cittadini, mettendo in discussione servizi essenziali”. “In ogni caso, come sistema delle Regioni – ha proseguito – abbiamo ribadito al Presidente del Consiglio dei ministri che la nostra azione sarà ispirata, nel confronto con il Governo, al principio costituzionale della leale collaborazione. In quanto Regioni, infatti, non siamo né parte né controparte, ma componente significativa dello Stato, impegnate nel nostro livello a una seria azione di governo”. “Attendiamo da questo Governo – ha detto la presidente della Regione Umbria – risposte su varie questioni, e in tempi rapidi, a cominciare dal federalismo fiscale, tema sul quale abbiamo già consegnato al Governo un documento condiviso dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni”. “Ci impegniamo – ha concluso Lorenzetti – a dare la più ampia disponibilità e collaborazione nei confronti del Governo, ma al tempo stesso verificheremo nel merito, punto per punto, tutte le questioni al tavolo del confronto tra Governo e Regioni”. In riferimento alla specifica vicenda dell’Accademia di Perugia e alla cancellazione delle risorse, la presidente Lorenzetti rivolge un appello a tutti i parlamentari umbri “affinché in sede di riconversione del Decreto alla Camera ed al Senato, si ponga rimedio a questo taglio che metterebbe a serio rischio l’attività della storica e prestigiosa istituzione”. .  
   
   
DOPO L´AMERICA LATINA LA RAZZA MARCHIGIANA APPRODA NEI BALCANI  
 
Ancona, 9 Giugno 2008 - ´L´incontro tra Regione Marche, Regione Abruzzo, Universita` Politecnica delle Marche, Universita` di Teramo, Universita` di Udine, Associazione Euromediterranea e Universita` Agricola di Sarajevo, tenuto nei giorni scorsi in Bosnia Erzegovina, ha segnato una tappa fondamentale nel trasferimento e nello sviluppo di reti di know-how tra le due sponde dell´Adriatico. Un ulteriore passo importante per l´affermazione del ´made in Marche´ in Bosnia e per il consolidamento dei rapporti tra le comunita` adriatiche, che hanno nel progetto di euroregione adriatica il loro punto qualificante e di sintesi´. Paolo Petrini, vice presidente della Giunta regionale e assessore con delega all´Agricoltura, commenta cosi` l´incontro tra allevatori e tecnici del settore zootecnico marchigiano e bosniaco sulla diffusione di buone prassi nell´allevamento bovino. La missione in Bosnia Erzegovina, nell´ambito del progetto europeo Marcbal, ha permesso agli operatori coinvolti di conoscere, attraverso visite in allevamenti bovini locali, le singole realta` zootecniche cogliendone i punti di debolezza, legati principalmente agli ingenti danni procurati dalla guerra, ma soprattutto quelli di forza che ne permetteranno il rilancio economico e sociale. Il territorio del cantone di Una Sana, scelto come area di indagine, si e` infatti dimostrato dal punto di vista climatico e fisico particolarmente adatto all´introduzione della razza marchigiana che sta riscuotendo, in virtu` delle proprie caratteristiche produttive e riproduttive, il favore degli allevatori della Bosnia Erzegovina. ´Adattabile, rustica e dalle produzioni di ottima qualita` ´ conclude Petrini - la razza marchigiana si conferma ambasciatrice della qualita` ´made in Marche´, conquistando, dopo il successo in America latina, anche i Balcani. Un modello da esportare e un´opportunita` per le imprese marchigiane di sviluppo e rafforzamento della propria presenza in questi territori´. . .  
   
   
INCONTRO GOVERNO-REGIONI, DE FILIPPO BASILICATA: RELAZIONI POSITIVE  
 
Roma, 9 giugno 2008 - L’individuazione del metodo che deve regolare i rapporti tra il Governo e le Regioni è ampiamente condivisibile e non potrà che determinare un percorso di positive relazioni istituzionali. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il 5 giugno al termine dell’incontro con il Presidente Berlusconi e i ministri Giulio Tremonti e Raffaele Fitto. Le Regioni hanno presentato al Governo nazionale un documento sui principali temi da affrontare, con particolare evidenza al Federalismo che determina, per la sua complessità e difficoltà, non poche preoccupazioni. Ma se gli intendimenti manifestati dal Governo saranno confermati – ha precisato De Filippo – si svilupperà un confronto istituzionale positivo. Il metodo dei Patti per settore, come è già avvenuto per la Salute e per il Trasporto Pubblico Locale, è sicuramente la strada più percorribile per sviluppare le relazioni Stato-regioni, anche in vista di un più complessivo Patto di legislatura che, alla luce dei risultati dell’incontro di oggi – ha concluso De Filippo - appare possibile e non difficilmente costruibile. . .  
   
   
CONVEGNO GIOVANI INDUSTRIALI, PRESIDENTE BURLANDO: "IN LIGURIA NUOVO CONTESTO PRODUTTIVO E TECNOLOGICO"  
 
 Genova, 9 Giugno 2008 - "E´ stata la Liguria, la prima regione a subire le conseguenze negative della crisi industriale degli anni ´80, ma anche la prima del Nord Ovest ad invertire la rotta. Il numero dei disoccupati è passato infatti dal 12% fino all´attuale 4% e gli anni recenti sono stati caratterizzati da un rilancio industriale con 12. 000 occupati in più". Lo ha detto il 6 giugno il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, intervenendo all´annuale convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Santa Margherita. Il presidente ha sottolineato come "accanto ad una nuova situazione industriale che riguarda l´imprenditoria locale rappresentata tra gli altri da Riva, Garrone e Finmeccanica sia siano parallelamente registrati nuovi interessi da parte di imprenditori non liguri come gli armatori Aponte che si insedierà a Sampierdarena, il gruppo Conship alla Spezia, Cosco al Terminal di Voltri e imprese a tecnologia avanzata come Microsoft e Siemens". Burlando si è quindi rivolto alla platea degli imprenditori presenti per invitarli ad investire in Liguria, "tenendo conto anche del mutato contesto tecnologico e produttivo della regione caratterizzato dalla presenza dell´Istituto Italiano di Tecnologia a Morego in Valpolcevera, dove si sono già insediati 300 giovani ricercatori provenienti anche da altri Paesi e dall´investimento di un miliardo di euro per il Parco Tecnologico degli Erzelli dove la Regione Liguria sostiene l´insediamento del nuovo Politecnico, il terzo nel triangolo industriale". Il presidente della Regione Liguria ha ricordato infine che "l´ulteriore sviluppo della Liguria sarà aiutato da 1,7 miliardi euro provenienti dai Fondi europei, regionali e nazionali che arriveranno nei prossimi 7 anni". "Se la situazione è positiva dal punto di vista produttivo - ha specificato il presidente al termine- appare però più critica per quanto riguarda i consumi, sia per la Liguria che per il resto del Paese che vivono una situazione difficile che si riflette anche sul turismo, caratterizzato da un segno più per quanto riguarda il turismo straniero e un segno meno per quello nazionale. Tenendo conto che vanno invece molto bene zone come le 5Terre che hanno saputo offrire un prodotto di qualità con maggiori articolazioni rispetto ad altre aree". Si tratta di un "cambiamento radicale", secondo il presidente Burlando, che corregge l´immagine negativa di Genova e della Liguria emersa in alcuni recenti interventi dei media. .  
   
   
REGIONE. L´ASSESSORE ILARDA INAUGURA PARCO GIOCHI E PARLA AI GIOVANI DELLA BANDIERA SICILIANA E DELLO STATUTO AUTONOMISTICO  
 
 Palermo, 9 giugno 2008 - “Amate sempre la Sicilia e siate sempre orgogliosi di essere Siciliani, impegnatevi sempre per fare trionfare il primato della legge, per lo sviluppo e il progresso della nostra Terra”. Con queste parole rivolte a circa 120 bambini delle scuole materne, elementari e medie di Bompietro, comune della provincia di Palermo, l´assessore regionale alla Presidenza Giovanni Ilarda ha inaugurato il nuovo parco giochi di quel comune. Invitato a questa manifestazione dal sindaco Franco Alleri, l´Assessore Ilarda ha accettato di buon grado cogliendo l´occasione per rivolgersi ad una rappresentanza delle nuove generazioni. Lo ha fatto consegnando a tutti i bambini presenti alla manifestazione di inaugurazione un gagliardetto della Regione Siciliana e un puzzle della Sicilia, unitamente ad una lettera a sua firma con la quale, brevemente ed utilizzando qualche accattivante illustrazione, parla della bandiera siciliana, dello Statuto autonomistico e della sua storia ed importanza ed, utilizzando uno strumento caro proprio a giovanissimi ovvero internet, invita bambini e ragazzi a “navigare” fra le pagine del sito della regione siciliana, il cui indirizzo è riportato in coda alla lettera. “Far conoscere ai più giovani la nostra storia e la nostra identità attraverso la bandiera della Sicilia, lo Statuto autonomistico, le forme di governo della regione è, forse, il modo migliore per garantire e promuovere una maggiore diffusione fra i siciliani di oggi e di domani dei fondamenti della nostra stessa cultura autonomista, dell´importanza dell´appartenenza a questa terra da amare e far crescere nel rispetto delle leggi e della convivenza civile”. Presenti anche i sindaci di Blufi, Petralia Sottana e Petralia Soprana. .  
   
   
GIUNTA LAZIO: QUATTRO MILIONI E MEZZO PER EMERGENZE SOCIO-ASSISTENZIALI DEI PICCOLI COMUNI  
 
 Roma, 9 giugno 2008 - Fondi per 4. 500. 000 euro per le spese sociali dei centri minori del Lazio. Tanto è stato stanziatoil 9 giugno dalla Giunta Regionale, con l’approvazione della delibera che assegna risorse ai Comuni capofila di distretto per fronteggiare le emergenze socio assistenziali dei piccoli Comuni. “L’obiettivo che la Regione ha inteso perseguire con lo stanziamento di ulteriori 4 milioni e 500mila euro – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali, Anna Salome Coppotelli – è stato quello di orientare la programmazione distrettuale degli interventi e dei servizi ai reali bisogni dei piccoli comuni”. Il provvedimento è stato voluto per sostenere i Comuni con popolazione inferiore ai 2. 000 abitanti che nel territorio regionale sono oltre centosessanta e si trovano ad affrontare concrete emergenze socio assistenziali. “Non sempre, infatti – ha continuato l’assessore Coppotelli – i piccoli Comuni sono in grado di prevedere, al momento della programmazione degli interventi nei piani di zona, le situazioni di difficoltà”. Sono state prese in considerazione le esigenze socio-assistenziali connesse alla mancata garanzia dei livelli minimi dei servizi e prestazioni come l’assistenza domiciliare, la tutela della gravidanza e della salute del minore, il sostegno alle persone disabili e agli anziani non autosufficienti. Il 50% delle risorse è assegnato ai Comuni o enti capofila di distretto in base al numero di Comuni con popolazione uguale o inferiore ai 2. 000 abitanti presenti nel distretto e il restante 50% in base al numero di abitanti che risiedono nei piccoli comuni. “Priorità della Regione Lazio è migliorare la qualità della vita dei cittadini – ha commentato il presidente Piero Marrazzo – in una prospettiva di inclusione sociale e di piena partecipazione, ottimizzando le risorse disponibili”. I comuni o enti capofila, previo esplicito accordo con ogni singolo piccolo comune di pertinenza, devono presentare, entro e non oltre il 15 ottobre 2008 – all’assessorato alle Politiche Sociali, Direzione Regionale Servizi Sociali, viale del Caravaggio 99 – 00147 Roma – specifici piani distrettuali di intervento relativi ai piccoli comuni, da inserire nei Piani di Zona per il triennio 2008–2010. .  
   
   
REGGIO EMILIA: LE ESPORTAZIONI SOSTENGONO L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA  
 
 Reggio Emilia, 9 giugno . 2008 - Sono ancora una volta le esportazioni a sostenere l’industria manifatturiera reggiana. Nei primi tre mesi del 2008 registrano rispetto allo stesso periodo dell’anno un aumento del 2,7% mentre nel contempo gli ordinativi nel loro insieme segnalano un complessivo +0,5%. Queste le indicazioni che emergono dalla trimestrale indagine congiunturale condotta dal sistema camerale sulle imprese fino a 500 addetti ed analizzate dall’Ufficio Studi della locale Camera di Cmmercio. La produzione con un +0,3% annuo rileva nuovamente una frenata riportandosi ai livelli di inizio 2007, livelli che peraltro erano in fase di crescita. Il periodo di produzione assicurato dagli ordinativi tende a contrarsi di mezzo mese e si ferma a quota tre mesi e mezzo rispetto ai quattro che si sono pressoché mantenuti per tutto il 2007 mentre le giacenze di magazzino tendono ad essere ritenute esuberanti da una percentuale crescente, seppur contenuta, di imprese. Il clima d’opinione espresso dagli imprenditori reggiani circa il prossimo futuro continua a mantenersi in territorio positivo con qualche spunto in più rispetto a quanto non sia espresso a livello regionale. Produzione ed ordini sia interni, ma soprattutto esteri, sono tendenzialmente previsti in aumento. .  
   
   
INVESTI IN MOLISE: PARTECIPAZIONE ALLA ECHO ITALIA 2008  
 
 Campobasso, 9 giugno 2008 - La missione a Montreal per partecipare alla manifestazione Echo Italia 2008 (1°/3 giugno 2008) organizzata dalla Camera di Commercio Italiana in Canada ha significato, per il team del programma Investi in Molise, essere al posto giusto al momento giusto. I contenuti prodotti dal progetto Investi In Molise e i temi scelti sui quali centrare l’offerta territoriale molisana indirizzata agli investitori canadesi, i partecipanti ai business meeting e il parterre dei partecipanti ai Workshop hanno confermato che l’offerta intercetta interesse vivo e partecipativo e risponde alle esigenze della business community canadese. L’importanza delle presenze del workshop “Investire in Molise nelle energie rinnovabili” parla da sola: Hydro-quebec, Boralex, Gaz Metro, Innergex, Fraser Miner Casgrain sono soltanto alcuni grossi nomi tra le 30 presenze registrate, composte da imprenditoria del settore energia e gestori delle utilities che hanno ascoltato con attenzione e interesse gli interventi (“scenario energia”; “agevolazioni e incentivi” disponibili”. Di rilievo significativo anche i partecipanti al workshop “Investire in Molise nei borghi e nel turismo verde”. Referenti di gruppi immobiliari e del real estate come la Montreal-based real estate e la Rosdev e tour operator come Vacances Preferences hanno manifestato molto interesse nell’acquisizione di borghi per la realizzazione di alberghi diffusi, esponendo un interesse particolare per i borghi situati nelle vicinanze del mare: il turista canadese, infatti, è attratto da località balneari per vincere i duri mesi dei “guerra con l’inverno”. Gli animati question time e le domande interessate e pertinenti che hanno seguito i workshop fanno ipotizzare concreti sviluppi dell’iniziativa promozionale tesa all’attrazione di nuovi investimenti in Molise. Molto interesse e plauso ha suscitato anche la presentazione del desk “Investi in Molise”, presentato da Francesco Toci, rappresentante del sistema camerale molisano e delegato del Presidente, quale sportello territoriale di assistenza e accompagnamento all’insediamento e garanzia del superamento delle lungaggini burocratiche e lo snellimento degli iter procedurali necessari in Italia per la nascita di nuove imprese ovvero i fattori che creano maggiori reticenze negli imprenditori esteri al momento della scelta di investire in Italia. Il sito Internet www. Investinolise. It, e altri recapiti per contattare il desk sono stati forniti a tutti i partecipanti in modo da poter garantire la gestione del follow up, le risposte alle richieste che potranno pervenire, anche soltanto per approfondire i temi e ricevere maggiori informazioni, l’organizzazione puntuale di visite mirate nei siti degli investimenti, su richiesta dell’investitore interessato. I temi dei 2 workshop sono stati poi ripresi nel workshop conclusivo “Investire in Molise”, momenti di incontro e presentazione dell’offerta localizzativa territoriale ai componenti della business community di molisani di Montreal che li ha accolti favorevolmente perchè teme processi di industrializzazione troppo spinti: la ricerca di investimenti verdi nel turismo e nell’energia li ha rassicurati sulla volontà del Molise di mantenersi territorio sano e integro. Il Consigliere regionale Rosario De Matteis, rappresentante istituzionale della delegazione, li ha tranquillizzati ma ha anche ricordato loro che il Molise oggi é una regione aperta a nuovi investitori non piu quel territorio che hanno dovuto lasciare per cercare fortuna quaranta o cinquanta anni fa. Sono molto ben voluti investitori di origine molisana, figli e nipoti di emigranti che hanno avuto successo nel paese che li ha accolti e che oggi possono scoprire le possibilità di affari nella loro terra di origine e che possano portare ricchezza in Molise non solo come trasferimenti economici ma come capitali ed esperienze utili per fare nuova impresa e nuovi affari. Il corner Molise, desk di degustazione dei prodotti agroalimentari – tartufo, in particolare - e del vino molisano – erano presenti più di n. 12 cantine - ha fatto da corredo ai business meeting con i buyer interessati alla distribuzione dei prodotti del Made in Italy. I prodotti sono stati tra i più apprezzati tra quelli esposti, superando, nel gradimento, anche quelli delle altre regioni italiane presenti alla Echo Italia. Il desk Invest in Molise è pronto ora a raccogliere e a gestire i riscontri che arriveranno dalla missione in Canada così come quelli delle azioni promozionali in Italia che, attraverso il programma di marketing territoriale del Molise, si stanno realizzando (Ravenna, 23 giugno, la prossima tappa). La delegazione molisana in Canada é stata composta da Rosario De Matteis (consigliere della Regione Molise delegato dal presidente), Francesco Toci (consigliere dell’ Unioncamere Molise delegato dal presidente) e dai membri dell’Ati a garantire il supporto tecnico. .  
   
   
CIA, L’OPPORTUNITA’ DELLE BIOAGRIENERGIE  
 
Potenza, 9 giugno 2008 - La Basilicata ha una “doppia opportunità energetica”: l’estrazione di petrolio (Val d’Agri, Sauro-camastra) raggiungerà a breve una produzione tra le più consistenti in Europa, con il prezzo del greggio in continuo incremento; circa 100. 000 ha di aree marginali, che si aggiungono a circa 200. 000 ha di aree demaniali di natura agro-silvoforestali, ad un patrimonio di 355. 000 ha a superficie forestale e 2,5 milioni di quintali di biomasse disponibli da residui e scarti legnosi, a cui aggiungere altre “risorse” quali i reflui zootecnici, che possono svolgere un ruolo importante e aggiuntivo all’attuale produzione petrolifera. A sottolinearlo è la Cia-confederazione Italiana Agricoltori che il 5 giugno a Potenza ha tenuto un seminario di studio per presentare il “pacchetto energetico Cia” in agricoltura messo a punto con l´Aiel (Asociazione Italiana Energie Agroforestali) e alcuni progetti sperimentali. Intanto la Cia non condivide l´opzione nucleare e ad essa contrappone la cultura delle fonti alternative, del risparmio e dell´uso dell´energfia. Tra gli obiettivi principali dell´iniziativa alla quale è intervenuto il presidente nazionale dell´Aiel, Marino Berton, oltre alla messa a punto del “pacchetto energetico Cia”, la presentazione di un sistema di servizi di consulenza-assistenza alle aziende agricole per la realizzazione di impianti micro-idreoelettrici, micro-eolici, micro-fotovolatici, e micro-biomasse, attaverso un reticolo di imprese agricole e zootecniche. E´ stato deciso di tenere, per il terzo anno consecutivo, le Giornate Agroenergetiche come appuntamento dedicato all´approfondimento dei temi e come contributo per sviluppare ricerca ed innovazione tecnologica. La Cia ha dunque fatto i conti in tasca agli agricoltori per i rincari del gasolio agricolo e in generale della bolletta energetica (30% in più in un anno) ed ha rilanciato la predisposizione di un Piano di sviluppo delle energie rinnovabili in agricoltura che preveda finanziamenti a quei produttori agricoli che possano produrre bioenergie o partecipare alla gestione di impianti di piccola e media taglia. Microcogenerazione da 1 e 2 megawatt. Tra le proposte emerse nel seminario: 1) - il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale (che sarà predisposto con l’insdiamento della Sel – Società Energetica Lucana) deve prevedere il segmento delle bioagrienergie e garantire un nesso inscindibile con il territorio e lo spazio agro-rurale e le aziende agricole. 2) - prevedere all’interno del piano energetico regionale un piano agrienergetico regionale ed in particolare da fer bioagro-rurali. 3) - riconoscere il ruolo centrale del comparto e delle aziende agricole nelle politiche di produzione di fer in basilicata 4)- istituire un tavolo interdipartimentale e di filiera agroenergetica presso la Regione; 5)- ricomprendere nella nuova normativa in materia dei distretti territoriali anche quelli agro-energetici e procedere alla costituzione di un distretto regionale agro-energetico; 6) piano di formazione e qualificazione degli operatori agricoli in materia di agroenergia. .  
   
   
MOLISE: DISPONIBILI I DATI RELATIVI AL 1° TRIMESTRE 2008  
 
Campobasso, 9 giugno 2008 - Il 1° trimestre del 2008 si apre, per il Molise, con 35. 864 imprese registrate e 32. 678 imprese attive; le iscrizioni sono state 707, le cessazioni 981 per un saldo di –274 imprese registrate. Analizzando i vari settori, si evidenziano saldi maggiormente negativi nel settore dell’agricoltura (–190), per il commercio all’ingrosso e al dettaglio (-129), per le attività manifatturiere (-27) e per le attività immobiliari (-10). Il confronto dello stock delle imprese con i dati relativi al 1° trimestre 2007 (variazione tendenziale) evidenzia variazioni negative sia per le imprese registrate (-0,9%) che per quelle attive (-0,1%). I settori che a livello tendenziale evidenziano dati negativi sono: quello dell’estrazione di minerali (-7,1% per le registrate), quello della produzione e distribuzione dell’energia (-4,0% per le registrate) e quello dell’agricoltura (-3,1% per le registrate e –3,0% per le attive); le migliori performance sono registrate nei settori dell’intermediazione monetaria (5,1% per le registrate e 5,6% per le attive), delle attività immobiliari (5,4% per le registrate e 6,3% per le attive), dell’istruzione (3,0% per le registrate e 4,0% per le attive) e della sanità (4,8% per le registrate e 5,3% per le attive). Imprese artigiane Il totale delle imprese artigiane del Molise, alla fine del I trimestre 2008, è pari a 7. 670 imprese registrate e 7. 615 imprese attive; le iscrizioni sono state 109, le cessazioni 216, per un saldo negativo pari a -107 unità (nel periodo considerato non ci sono cessazioni d’ufficio). I saldi maggiormente negativi sono quelli delle costruzioni (-31), del commercio all’ingrosso e al dettaglio (-23), dei trasporti (-16) e delle attività immobiliari (-13); non ci sono settori che presentano saldi positivi. Il confronto dello stock delle imprese artigiane con i dati relativi al I trimestre 2007 evidenzia variazioni negative sia per le imprese registrate (-0,2%) che per le attive (-0,2%). I settori che evidenziano i risultati peggiori sono quelli degli alberghi e ristoranti (-11,1% per le registrate e –11,1% per le attive), quello dei trasporti (-4,1% per le registrate e –3,8% per le attive) e quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio (-3,4% per le registrate e –3,3% per le attive). Fra i settori che presentano variazioni positive troviamo l’agricoltura con il 13,4% sia per le imprese registrate che per le imprese attive, l’istruzione con 7,4% per le imprese attive e registrate, e gli altri servizi pubblici con 1,1% sia per le registrate che per le attive. Forme giuridiche Analizzando le forme giuridiche delle imprese molisane, si evidenzia, come sulle 35. 864 imprese registrate, ben 26. 354 (73,5%) sono ditte individuali, seguono le società di capitale con 4. 326 (12,1%), le società di persone con 4. 095 (11,4%) e le altre forme con 1. 089 (3,0%). Per quanto riguarda l’andamento delle imprese attive, si registra che sulle 32. 678 imprese, 26. 116 sono ditte individuali (79,9%), le società di persone sono 3. 129 (9,6%), le società di capitale sono 2. 763 (8,5%) e infine le altre forme sono 670 (2,1%). Rispetto allo stesso periodo del 2007 si registrano variazioni positive sia per le società di capitale registrate (+4,7%) che per quelle attive (+12,1%), mentre le performance per le altre forme giuridiche sono negative. Analizzando le forme giuridiche delle imprese artigiane molisane, si evidenzia, come sulle 7. 670 imprese registrate, 6. 339 (82,6%) sono ditte individuali, seguono le società di persona con 1. 108 (14,4%) e le società di capitale con 185 (2,4%). Per quanto riguarda l’andamento delle imprese attive, si registra che sulle 7. 615 imprese, 6. 310 sono ditte individuali (82,9%), le società di persone sono 1. 095 (14,4%) e le società di capitale sono 180 (2,4%). Rispetto allo stesso periodo del 2007 si registrano variazioni positive per le società di capitale registrate (+10,1%) ed attive (+8,4%), per i consorzi registrati (+11,1%) ed attivi (+12,5%) e per le cooperative registrate (+4,2%), mentre si registrano variazioni negative per le imprese individuali registrate (-0,6%) ed attive (-0,5%). .  
   
   
FINMECCANICA SPA: BILANCIO 2007 E DISTRIBUZIONE DIVIDENDO  
 
 Roma, 9 giugno 2008 - L’assemblea degli Azionisti della Finmeccanica Spa, riunitasi a Roma in data 6 giugno, ha approvato il bilancio della Società per l´esercizio 2007 e ha preso visione del bilancio consolidato. Il bilancio ha evidenziato risultati positivi e in sensibile crescita rispetto a quelli registrati nell’esercizio precedente, garantendo adeguati livelli di redditività del capitale investito nonché capacità di creare valore in misura consistente per gli azionisti. Tale crescita ha consentito un incremento del dividendo rispetto al 2006 del 17%. L’assemblea ha apprezzato la strategia di consolidamento nei settori Elicotteri, Aeronautica e Elettronica per la Difesa e Sicurezza, i soddisfacenti livelli di redditività industriale e la sana gestione patrimoniale e finanziaria che hanno permesso un significativo aumento degli investimenti, compresi quelli per la Ricerca e Sviluppo (1. 836 milioni di euro, pari al 14% dei ricavi) che anche per il 2007 confermano Finmeccanica tra i principali investitori mondiali nell’alta tecnologia nei settori di Aerospazio, Difesa e Sicurezza. Principali dati economici - Il 2007 si chiude con un utile netto consolidato di 521 milioni di euro; escludendo le operazioni straordinarie, che hanno influenzato sia il 2007 che il 2006, la crescita è del 49% (503 milioni contro 337 milioni). I ricavi sono pari a 13. 429 milioni di euro, in crescita di 957 milioni (+8%) rispetto ai 12. 472 milioni del 2006. L’incremento è riconducibile alla crescita organica e consente di confermare l’allineamento agli obiettivi generali di espansione del Gruppo. Questo aumento è dovuto alla crescita interna del settore Elicotteri (+9%), che ha beneficiato di maggiori volumi di produzione nel segmento civile-governativo e delle attività di supporto prodotto; all’andamento positivo dell’Aeronautica (+21%), riconducibile alle maggiori attività del programma Efa e al maggior apporto del comparto civile (Atr e B787), nonché ai buoni risultati del segmento Spazio sia nel comparto manifatturiero sia nei servizi satellitari (+12%). Il ritorno sul capitale investito netto (Roi) è salito al 18,9% rispetto al 17,7% del 2006. Gli ordini acquisiti nel 2007 ammontano a 17. 916 milioni di euro con un aumento di 2. 191 milioni (+14%) rispetto ai 15. 725 milioni del 2006. Più nel dettaglio, i principali ordini nel 2007 riguardano l’Elettronica per la Difesa (+25% rispetto al 2006), con acquisizioni per equipaggiamenti avionici e sistemi di comunicazione per l’Eurofighter e per sistemi di contromisure e di controllo del traffico aereo e l’Aeronautica, con il contratto Future Enhancements per l’Eurofighter per ulteriori sviluppi del sistema e, nel comparto civile, con gli ordini per gli Atr. Importanti risultati sono stati inoltre ottenuti nel settore dello Spazio, in particolare in quello dei servizi satellitari, e nel comparto Energia, quest’ultimo con ordini nel 2007 in aumento del 72% rispetto al 2006. Il portafoglio ordini a fine 2007 si attesta a 39. 304 milioni di euro con un incremento di 3. 494 milioni (+10%) rispetto ai 35. 810 milioni del 31 dicembre 2006 e assicura al Gruppo una copertura equivalente a circa tre anni di produzione. L’indebitamento finanziario netto, al 31 dicembre 2007, è di 1. 158 milioni di euro rispetto agli 858 milioni del 31 dicembre 2006, con un incremento netto di 300 milioni. Tale livello di indebitamento, pari al 21% del patrimonio netto consolidato, resta comunque all’interno dei limiti indicati dalle società di rating e di quelli posti da una attenta e prudente gestione finanziaria. Alla luce dei risultati 2007, l’Assemblea degli Azionisti ha approvato il pagamento di un dividendo di 0,41 euro, in crescita del 17% rispetto all’esercizio precedente. Il dividendo verrà posto in pagamento il 26 giugno 2008 (data stacco cedola: 23 giugno 2008). .  
   
   
RISCHI DI MANCATO PAGAMENTO NELLE VENDITE ALL’ESTERO  
 
 Reggio Emilia, 9 giugno 2008 - Nell’ambito delle iniziative di promozione economica, la Camera di Commercio di Reggio Emilia organizza il 25 giugno prossimo, presso la Sala Grasselli dalle ore 9,00 alle 17,30 l’incontro sul tema “Soluzioni finanziarie per minimizzare il rischio di mancato pagamento nelle vendite con l’estero”, relatore il Dr. Antonio Di Meo dell’omonimo Studio di Padova. L’iniziativa è aperta non solo ai responsabili aziendali dell’ufficio estero, ma anche ai funzionari commerciali operativi sui mercati internazionali, che necessitano di strumenti idonei per tutelarsi dai rischi di mancato pagamento delle vendite all’estero. In particolare saranno trattate le tematiche inerenti le problematiche commerciali, contrattuali e finanziarie nella vendite internazionali, le soluzioni per tutelarsi dal rischio di credito, le assicurazioni del rischio di credito, le garanzie bancarie ed il forfaiting. Chi fosse interessato a partecipare o a richiedere ulteriori informazioni, può contattare l’U. O. Estero della Camera di commercio (tel. 0522/796236-301 - fax 0522/796300 - e-mail: idd@re. Camcom. It). .  
   
   
FEDERMACCHINE: NO ALLA INTRODUZIONE DEI SISTEMI DI PRENOTAZIONE PER IL CREDITO D’IMPOSTA IN RICERCA E SVILUPPO  
 
 Cinisello Balsamo, 9 giugno 2008 - Federmacchine, la federazione delle imprese italiane costruttrici di beni strumentali, esprime grande preoccupazione per la decisione presa dagli organi di governo di eliminare il sistema automatico dei crediti di imposta per gli investimenti in ricerca e innovazione. Dopo essersi battuta per l’introduzione di misure concrete che premino e incentivino le imprese che investono in questa attività, Federmacchine ha subito applaudito all’introduzione delle norme contenute nella legge finanziaria 2008 in materia, in particolare al provvedimento che prevede l’innalzamento, dal 15% al 40%, dell’aliquota prevista per il credito d’imposta dei costi di R&s, sostenuti dalle imprese per lo sviluppo di progetti in collaborazione con università e centri di ricerca. Proprio l’importanza del provvedimento, quale incentivo alla diffusione di sempre più elevati standard tecnologici nelle industrie italiane, ha spinto Federmacchine a chiedere, in aggiunta al provvedimento inserito nella finanziaria, l’innalzamento del credito d´imposta, dal 10% al 20%, delle spese sostenute dalle aziende che operano in autonomia, per sostenere in ogni modo azioni utili al mantenimento della competitività dell’industria del italiana. “Il sistema dei crediti di imposta - ha rilevato Alfredo Mariotti, segretario generale Federmacchine – è importantissimo per l’industria del paese poiché costituisce un primo passo per presidiare le frontiere della tecnologia e permettere alle imprese italiane di posizionarsi nel segmento del mercato a maggior valore aggiunto”. “Per questa ragione - ha proseguito Mariotti - l’introduzione di sistemi di prenotazione e, in generale, di tutte quelle misure che imbrigliano tale strumento, così come indicato in Gazzetta Ufficiale, non fa altro che complicare l’accesso da parte delle imprese a uno strumento utile allo sviluppo non solo dell’azienda, ma del settore e, a cascata, dell’intero sistema manifatturiero del paese. D’altro canto, l’introduzione di questo provvedimento pare agli imprenditori in netta contraddizione con il principio della semplificazione burocratica tanto sostenuto dallo schieramento di governo durante la campagna elettorale”. “La scelta di introdurre meccanismi di prenotazione per il credito di imposta - ha concluso Mariotti - crea apprensione presso tutti i comparti della filiera produttiva e rischia oltretutto di provocare il congelamento degli investimenti in un settore quale quello del bene strumentale che, per operare, ha bisogno di chiarezza di regole e stabilità del contesto economico politico”. .  
   
   
FIRENZE: INDUSTRIA E SERVIZI TIRANO LA CRESCITA FIRENZE  
 
, 9 giugno 2008 - “L’economia fiorentina si consolida e reagisce positivamente alla sfida globale. ” – Così sintetizza Luca Mantellassi, presidente della Camera di Commercio, l’analisi 2002-2006 dei bilanci delle società di capitale di Firenze e provincia, prodotta in collaborazione tra la cattedra di Analisi dei Bilanci dell’Università di Firenze e il Servizio Studi della Camera. “Che la micro-impresa sia più brillante della grande dimostra soltanto che c’è una generazione nuova di imprenditori, con gli anticorpi della globalizzazione nel sangue. ” – aggiunge Mantellassi – “Occorre quindi uno sforzo congiunto del sistema produttivo, della finanza e della politica perché queste nuove micro-imprese si consolidino e raggiungano la loro dimensione ottimale. Il prodotto e l’immagine ci sono, e si vede. ” Sono cresciute sensibilmente, nel corso del periodo osservato, le società di capitali fiorentine, a dimostrazione che, anche in provincia di Firenze, come nel resto del paese, gli imprenditori tendono a dotare le loro aziende di vesti giuridiche più strutturate necessarie ad affrontare le sfide organizzative e finanziarie che derivano dall’accresciuta competizione. Anche il 2006 conferma questa tendenza alla crescita con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 3,5%, che su base quinquennale fa segnare un aumento di oltre il 24%. I dati di bilancio segnalano, fra il 2005 e il 2006, una ripresa del fatturato, del valore aggiunto e della redditività. Calano invece, in termini reali, gli investimenti, anche se la produttività aumenta, specie quella del lavoro. La struttura finanziaria si irrobustisce, nonostante cresca il peso degli oneri finanziari e delle imposte: il peso di quest’ultime è ormai vicino a due punti percentuali di fatturato. Conforta, comunque, che sempre più imprese chiudano il bilancio in utile: +2,8% rispetto al 2005 e +4,1% rispetto al 2002. Da sottolineare che oltre il 28% delle società esaminate presenta risultati sopra la media regionale per quanto riguarda capacità di crescita ed efficienza economica. Guardando alle dimensioni dei migliori, emerge che, tra le diverse classi dimensionali, le più brillanti sono le micro-aziende in grado di sostenere redditività e fatturato grazie alla capacità di intercettare i processi di esternalizzazione delle aziende maggiori, da un lato, e, dall’altro, alla flessibilità produttiva e alle strategie di nicchia perseguite; peggio, invece, si comportano le più grandi. Ragionando in termini di macro-settori, servizi e industria sono ovviamente quelli che annoverano il maggior numero di imprese, con l’industria che fa registrare l’incremento più marcato nel passaggio dal 2005 al 2006. Stazionaria, invece l’agricoltura, caratterizzata dall’assenza di imprese di medie dimensioni e da un costante incremento del numero di quelle micro. I dati di bilancio parlano di imprese agricole il cui andamento è analogo a quello rilevato a livello regionale: netto miglioramento di fatturato e valore aggiunto fino al 2004, stabilizzazione nel 2005, crescita in proporzione molto ridotta di entrambi, specie il valore aggiunto nel 2006. Peggiora, invece, la produttività mentre la redditività resta esigua. Spicca solo una sostenuta capitalizzazione, necessaria per coprire un fabbisogno finanziario di lungo termine senza affossare con gli interessi passivi il conto economico. Interessi che, comunque, restano molto pesanti, vicini a quel fatidico 5% sul fatturato da molta pratica finanziaria ritenuto una soglia di rischio. Resta, comunque, il fatto che l’agricoltura contribuisce solo in piccola parte all’economia toscana, generando meno del 2% del valore aggiunto regionale. Proprio guardando al valore aggiunto complessivo si conferma la centralità dell’industria per la nostra provincia. Una centralità accompagnata da buoni risultati. Buoni sul piano del fatturato e soprattutto del valore aggiunto. Bene anche la redditività degli investimenti e delle vendite e la produttività. Decisamente più debole, invece, la struttura finanziaria, come del resto accade a livello regionale. Comunque, guardando alla media provinciale, sia sul piano della crescita che della redditività, oltre il 30% delle imprese industriali fiorentine fa meglio della media. E se guardiamo dentro a questo gruppo di migliori scopriamo che il ruolo trainante è svolto dalla piccola e piccolissima dimensione. All’interno dell’aggregato industriale, si muovono settori e comparti che ottengono risultati molto diversi fra loro. Un solo settore patisce chiare difficoltà lontano dagli altri sia sul piano della crescita che dei rendimenti: il settore dei servizi di pubblica utilità. A faticare, comunque, sono in molti: legno e mobili, lavorazione minerali, chimica e alimentare mediamente crescono meno della media e con margini più bassi. Si difendono carta ed editoria. Bene, invece, il meccanico, da sempre un punto forte del territorio, ma anche trattamento metalli, estrazione dei minerali, costruzioni e manifatturiero. Buone notizie vengono anche dal sistema moda, da anni alla ricerca di un modello di business che gli consenta di contrastare una competizione sempre più accesa: la crescita e i margini sono superiori alla mediana regionale. Anche se il divario con l’industria in termini di valore aggiunto è di quasi 10% percentuali, in termini di prestazioni i servizi non sono poi così lontani. Il quadro, nel complesso, è positivo, in linea con la mediana regionale per quanto riguarda crescita del fatturato e del valore aggiunto e meglio della media regionale in termini di produttività del lavoro e grado di capitalizzazione. Rispetto alla media provinciale, circa il 30% delle imprese di servizi fiorentine ottiene prestazioni brillanti. Questa pattuglia di imprese di successo è capeggiata da aziende di piccola e piccolissima dimensione, mentre perdono terreno quelle più grandi. Guardando ai singoli settori, si conferma la vocazione turistico-ricettiva della provincia con alberghi e ristoranti collocati nel quadrante migliore insieme ai trasporti. Come a livello regionale, ambigua è, invece, la posizione del commercio: in crescita quello all’ingrosso anche se riduce i margini rispetto al 2005, in arretramento quello al dettaglio. Peggio fanno solo l’immobiliare e il commercio di autoveicoli, due settori molto ciclici e quindi sensibili ai raffreddamenti dell’economia in generale. Troppo arroccati nel quadrante conservativo appaiono, infine, i servizi a maggiore contenuto tecnologico e più alto valore aggiunto: informatica e ricerca. Il dato non è incoraggiante, tenuto conto che lo sviluppo di queste attività costituisce il necessario presupposto e supporto per lo sviluppo di un sistema produttivo evoluto, capace di sostenere le nuove forme di competizione. .  
   
   
MISSIONE IN INDIA DEDICATA AL SETTORE ARREDO  
 
Pordenone, 9 giugno 2008 – Nuove iniziative promozionali dedicate al settore arredo sono previste in India dal 28 settembre al 4 ottobre 2008. Nell´ambito del “Progetto Friuli Venezia Giulia – India: imprese e conoscenza” finanziato dalla Legge Regionale 1/2005, il sistema camerale regionale organizza una missione economica in India in concomitanza con la fiera Index di Mumbai, il maggiore evento fieristico del settore, prevedendo una seconda tappa a Delhi. Incontri di affari con partner locali selezionati, azioni di animazione sul design italiano e in particolar modo su quello regionale, seminari per presentare alla vasta audience di operatori e opinion leaders la delegazione e il sistema regionale dell´arredamento e del design, queste le iniziativa che la Cciaa di Udine coordinerà, in qualità di capofila regionale del progetto. Il mercato indiano, con un tasso di crescita che è previsto attestarsi attorno al 9% nel prossimo biennio, risulta essere particolarmente interessante per il settore dell´arredo, soprattutto in considerazione dell´enorme crescita del mercato immobiliare con la creazione di nuovi spazi abitativi, spesso venduti già arredati. Il filone del contracting è altrettanto interessante, non solo per la casa ma anche per l´arredamento per negozi e per uffici. Le aziende interessate a partecipare potranno contattare l’Ufficio Internazionalizzazione di Concentro per manifestare la propria adesione entro il 20 giugno 2008. Sarà inoltre possibile prenotare gratuitamente un servizio di check up aziendale a cura di un qualificato esperto-paese, finalizzato a fornire agli interessati un utile orientamento e ad individuare le opportunità offerte dal mercato indiano. Gli incontri con il consulente si terranno presso la sede di Concentro (tel. 0434. 381609, internazionalizzazione@pn. Camcom. It). .  
   
   
DODECANNESO NELLA COMUNITÀ DELLE PMI DEL MEDITERRANEO  
 
Bari, 9 giugno 2008 - La Camera di Commercio del Dodecanneso il 6 giugno in missione economica istituzionale in Puglia. A fare gli onori di casa è stata la Camera di Commercio di Bari. La delegazione greca guidata dal presidente Jorgo Kazimarco è stata accolta dal vice-presidente dell’ente camerale barese nonché presidente della Comunità delle Pmi del Mediterraneo Antonio Laforgia e dal consigliere Riccardo Figliolia dell’azienda Speciale Aicai. “Una visita molto gradita - ha dichiarato Antonio la forgia - che contribuisce a consolidare i già stretti rapporti tra la Puglia e la Grecia. L’anno scorso è stato avviato lo Sportello Grecia gestito in collaborazione tra la Camera di Commercio di Bari tramite l’Aicai e la Camera di Commercio Italoellenica, che ha già prodotto i primi risultati. E’ stato intercettato il gruppo Astersas attraverso il quale i prodotti agroalimetari pugliesi sono presenti nei 250 punti vendita del gruppo greco”. La Camera di Commercio di Bari rilancia e si pone nuovi orizzonti con obiettivi sempre più importanti con i paesi dell’area mediterranea. Il vice presidente della Camera di Commercio di Bari, Antonio Laforgia, coglie l’occasione della visita per rivolgere l’invito alla Camera di Commercio del Dodecanneso di entrare a far parte dell’Unione Mediterranea delle piccole e micro imprese nella prospettiva di una cooperazione verso traguardi condivisi. “Il nostro ente camerale - ha aggiunto Antonio La forgia - ha l’obiettivo di creare una forza politica ed economica attraverso la Comunità delle Pmi del Mediterraneo, che tuteli e rappresenti nei confronti dell’Unione Europea le piccole e le micro imprese, le quali da un’indagine statistica recente risultano essere il 90% della realtà economica mediterranea. Il lavoro che ci aspetta è impegnativo ma se ci crediamo le Pmi possono assumere un ruolo di rilancio di tutto il Mediterraneo, che presto nel 2010 diventerà anche area di libero scambio”. .  
   
   
SICUREZZA SUL LAVORO, UN SEMINARIO DEL CREL  
 
Cagliari, 9 Giugno 2008 - Si parlerà di "Sicurezza sul lavoro in Sardegna: bilanci e prospettive alla luce del Nuovo testo unico". È questo il titolo dei due seminari promossi dal Consiglio regionale dell´Economia e del Lavoro, in calendario il 9 e il 16 giugno prossimi. Di fronte al non più tollerabile incremento del numero di morti sul lavoro, il Crel intende impegnarsi proficuamente su un tema considerato ormai tra le assolute priorità anche dal Governo nazionale. Il Consiglio pertanto intende analizzare e suggerire possibili soluzioni alla luce del Nuovo testo unico, ma anche della recentissima approvazione da parte del Consiglio regionale di un´apposita norma e di una risoluzione sulla materia, per presentare un documento finale contenente le proposte elaborate dal Consiglio presieduto da Gino Mereu. All´introduzione dei lavori del primo seminario, di studio ed approfondimento, seguiranno gli interventi di qualificati relatori che consentiranno un´ampia riflessione e, di conseguenza, la realizzazione di un´attenta analisi sull´argomento. .  
   
   
TOSCANA: TAVOLA ROTONDA PER SOSTENERE L’IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Firenze, 9 giugno 2008 - Unioncamere Toscana - Camera di Commercio di Firenze e Coordinamento Regionale dei Comitati per l’Imprenditoria Femminile della Toscana hanno organizzato una una Tavola Rotonda dal tema: “Sostenere l’Imprenditoria femminile, promuovere lo sviluppo locale”. L’incontro avrà luogo il 19 giugno alle ore 10. 00 presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze, è patrocinato da Unioncamere italiana, con la collaborazione di Retecamere, rientra nell’ambito delle manifestazioni in programma sul territorio nazionale dal 16 al 21 per valorizzare l’impegno del Sistema Camerale e della Rete dei Comitati a sostegno dell’imprenditoria femminile. . .  
   
   
BASILICATA, LE CONSIGLIERE DI PARITA’: "COMINCIAMO DALLE DONNE"  
 
Potenza, 9 giugno 2008 - “Investire sulle donne conviene, investire sul lavoro delle donne conviene ancora di più e rappresenta l’ unico modo per modernizzare il nostro Mezzogiorno. Tutte le regione del nord d’Italia e dell’ Europa hanno tassi di produttività alti e tassi di occupazione femminile quasi pari all’ obbiettivo che l’ Agenda di Lisbona si era data (il 60 per cento delle donne occupate). Come sappiamo la bassa partecipazione al lavoro delle donne è una caratteristica dell’economia italiana che molti considerano un handicap grave per il nostro Paese”. Lo affermano in una nota congiunta le consigliere di Parità Maria Anna Fanelli, Antonietta Giaccia e Liliana Guarino. “Questa caratteristica – prosegueno - è oltremodo accentuata nel sud d’Italia e in Basilicata, tanto che il rapporto Istat 2007 dichiara che in queste regioni si registra ormai una cronica incapacità del sistema economico di valorizzare il capitale umano, soprattutto femminile e giovanile. I divari territoriali e di genere sono ancora molto accentuati: si va dal 69 per cento del Nord al 52 per cento del Mezzogiorno, e dal 74 per cento degli uomini al 51 per cento delle donne. Nel Mezzogiorno sono inattive più di sei donne ogni dieci, tra i 15 e i 64 anni. L’aumento dell’inattività nel Mezzogiorno è un fenomeno con motivazioni sia cicliche sia strutturali: da un lato, il rallentamento della domanda di lavoro è stato più forte nelle regioni meridionali; dall’altro il dato strutturale delle minori opportunità occupazionali (regolari) che caratterizzano il Mezzogiorno scoraggia la partecipazione. La crescita dell’inattività ha interessato sia i giovani fino a 29 anni, che ritardano l’ingresso nel mercato del lavoro proseguendo gli studi, sia gli adulti delle regioni meridionali, soprattutto donne, che non cercano un’occupazione ma sarebbero disponibili a lavorare qualora se ne presentasse l’opportunità. È pertanto necessario – al fine di definire le priorità delle policy e i criteri di allocazione delle risorse- predisporre una programmazione complessa e strutturata che interessi soggetti più deboli sul mercato del lavoro, i quali hanno minori opportunità di accesso alle reti informali di collocamento al lavoro, e che tuttavia sono le uniche reti attive, dato che i servizi di intermediazione pubblici e privati non riescono, ma dovrebbero, a correggere queste situazioni di svantaggio e assicurare a tutti il diritto al lavoro”. Pertanto le Consigliere di Parità Maria Anna Fanelli (Regione Basilicata), Antonietta Giacoia (Provincia di Matera) e Liliana Guarino (Provincia di Potenza) chiedono al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e all’ intera Giunta “un incontro per definire insieme una strategia regionale per l’ occupazione femminile; accanto alle tante emergenze del nostro territorio anche questa è una emergenza che attiene al futuro della Basilicata. La strategia per l’ occupazione delle donne riguarda tutti i Dipartimenti regionali perché richiede un intervento articolato in vari settori quali: la rete dei servizi di trasporto, l’organizzazione aziendale, l’innovazione, la rete di sostegno ai servizi d cura a minori ed anziani, la formazione, i servizi di collocamento e conciliazione vita-lavoro, gli orari delle città, le norme regionali sulla rappresentanza. Ricordiamo – sottolineano le tre rappresentanti di parità - che discutere di donne non è questione oziosa o velleitaria poiché il lavoro delle donne, oltre a determinare bilanci familiari più solidi e quindi ad esporre meno le famiglie alla povertà, (che riguarda il 25 per cento della popolazione lucana) crea altro lavoro poiché incrementa la richiesta di servizi e consumi. Le recenti statistiche dicono che per cento donne che entrano nel mercato del lavoro si creano quindici posti aggiuntivi. Ricordiamo che la nostra regione ha una grave carenza di asili, solo 3 bambini lucani su cento trovano un posto al nido! Creando di fatto una società ostile alle donne si bruciano ogni giorno enormi potenzialità e ne risente il tasso di crescita dell’ economia, i redditi (si veda l’ultimo rapporto dell’ Unioncamere e Svimez), il ricambio demografico (ricordiamo che le donne lucane sono le meno occupate e sono quelle che fanno meno figli molto meno della media italiana). Abbiamo tanti fondi, non perdiamo tempo e spendiamoli per le donne ed i giovani, ne trarrà beneficio tutta la Basilicata”. .  
   
   
"VOTE FOR WOMEN": IL 9 GIUGNO A MERANO CONFERENZA CON LUISA GNECCHI  
 
 Bolzano, 9 giugno 2008 – Oggi alle ore 19. 30, tra gli appuntamenti di contorno alla mostra "Vote for women", alla Sala della Cassa di Risparmio a Merano vi sarà una conferenza, in lingua italiana, dal titolo "Il lungo percorso delle donne anche attraverso la Conferenza Mondiale delle donne di Pechino 1995". Sarà altresì proiettato il film di Tilde Capomazza "I giorni di Pechino" (1995) . L´ingresso è libero. Si tratta di uno degli appuntamenti del programma di iniziative di contorno a "Vote for women", la mostra interdisciplinare sulla storia delle donne organizzata da "Merano Arte" assieme al Comitato provinciale per le pari opportunità che è possibile visitare fino al 29 giugno presso la Galleria "Merano Arte", in via Portici 163 a Merano. Accanto all´analisi della situazione della donna dal punto di vista giuridico e legislativo nel corso delle diverse epoche storiche si affianca l´interpretazione assolutamente soggettiva che dieci artiste hanno dato dei ruoli della donna nella società. .  
   
   
FVG, NUCLEARE: MASSIMA SICUREZZA IN UN SISTEMA DEMOCRATICO  
 
Trieste, 9 giugno 2008 - "Quanto è avvenuto, o meglio non avvenuto a Krsko è la dimostrazione che in un sistema democratico la sicurezza di un impianto nucleare è garantita anche dalla trasparenza e dalla tempestività dell´informazione in presenza di ogni evento, compresi quelli non rilevanti per la salute e l´incolumità dei cittadini come in questo caso". Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha commentato da Roma, dove si trovava per un incontro con il premier Silvio Berlusconi, quella che il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam di Trieste (Ictp) definisce una semplice deviazione senza rilevanza dal punto di vista delle misure di sicurezza. "In Italia siamo circondati da impianti nucleari dislocati in ogni parte d´Europa - afferma il presidente della Regione - e le regole di comunicazione imposte dall´Unione europea sono concepite per garantire l´ottimizzazione dei sistemi di controllo". "In brevissimo tempo - rileva ancora Tondo - siamo stati in grado di ottenere dalla Slovenia tutte le informazioni necessarie a considerare l´episodio di ieri la conferma della massima attenzione riservata alla sicurezza delle centrali nucleari". "Tutta un´altra situazione rispetto a quanto accadde a Chernobyl - ricorda - quando i fatti furono colpevolmente nascosti per giorni e determinarono un danno ingigantito dall´impossibilità di intervenire con tempestività". "Ecco perché - spiega il governatore - ribadisco la mia posizione favorevole all´energia nucleare quando i sistemi di produzione e controllo sono concepiti e gestiti con i crismi necessari". "Ad ogni buon conto - conclude Tondo - affronterò dettagliatamente l´argomento Krsko con il Governo sloveno nel corso della visita ufficiale a Lubiana che stiamo organizzando per le prossime settimane". . .  
   
   
FVG SIA CAPOFILA SU RICERCA ENERGIA PULITA  
 
Trieste, 9 giugno 2008 - "Quanto accaduto a Krsko deve far riflettere: l´adesione del presidente della Regione Renzo Tondo al nucleare è stata quanto meno avventata". A dichiararlo - in una nota - è il consigliere regionale del Partito Democratico Sergio Lupieri. "Se è vero che il referendum abrogativo del 1987 ci ha reso in compenso ottimi clienti di altri Paesi che al nucleare non hanno rinunciato, e se è vero che l´Italia ha perso in competitività a causa di una certa scarsità di fonti energetiche classiche, è altresì vero che oggi puntare sul nucleare è giocare una fiche vecchia: vecchia, perché progettare oggi una centrale significa goderne appena tra dieci-quindici anni; vecchia, perché la nuova energia sta nel nostro passato, ovvero sfruttando al meglio quello che la natura offre, eolico e fotovoltaico tanto per iniziare. Come altri Paesi dell´Unione europea, Germania e Nord Europa, ad esempio, stanno già facendo. E con successo". "Krsko - annota ancora Lupieri - deve poi insegnarci come sia non facile controllare e vigilare su una struttura delicata quanto una centrale che invecchia presto, e pur con tutta la rigorosità certamente adottata da Lubiana nei controlli, quella centrale è oggi superata visti i suoi 25 anni di vita. E c´è poi la questione delle scorie, tuttora irrisolta". In più, aggiunge Lupieri, "pensare al Friuli Venezia Giulia come luogo adatto a costruire un reattore non sembra tenere conto della sismicità di un territorio che ha già pagato fin troppo una fibrillazione geologica che di certo non può essere la piattaforma ideale su cui costruire una centrale nucleare. Quello che invece può offrire il Friuli Venezia Giulia è una piattaforma scientifica dove costruire il futuro, innovare, costruire ricerca insomma. Costruire energia pulita senza danni, senza rischi, senza allarmi". . .  
   
   
NO A MODIFICHE ELETTRODOTTO DELLA TERNA SPA  
 
Trieste, 9 giugno 2008 - Avendo appreso dagli organi di stampa che la Terna Spa intende potenziare e modificare il tracciato dell´elettrodotto anche sulla linea Monfalcone-padriciano, area per la maggior parte carsica, di notevole pregio naturalistico e paesaggistico e sulla quale insistono già tre linee di elettrodotti che in più punti passano a ridosso delle case, il consigliere regionale del Pd Igor Gabrovec ha interrogato il presidente della Giunta, Renzo Tondo, per sapere se sia a conoscenza del fatto che la popolazione coinvolta e anche alcuni Comuni, come quello di Duino-aurisina, si sono espressi negativamente a quell´ipotesi. Non solo, perché l´esponente della Slovenska skupnost fa presenti pure gli effetti nocivi che l´esposizione continua ai campi elettromagnetici produce alle persone e il loro pesante impatto ambientale. Inoltre, la Terna non ha ritenuto necessario presentare il progetto di potenziamento e modifica del tracciato ai residenti per trovare assieme una soluzione accettabile per ambo le parti, andando contro non solo a una prassi auspicabile ma anche, nel caso della comunità slovena, a una precisa legge. Gabrovec chiede, quindi, a Tondo se non ritenga opportuno individuare sul territorio interessato un´unica fascia tra quelle già esistenti (metanodotto, oleodotto, autostrada, tracciato ferroviario, tracciato del Corridoio V in fase di progettazione), da destinarsi alle infrastrutture energetiche, e quali azioni seguirà per favorire l´interramento delle linee elettriche dell´alta tensione e il graduale smantellamento dei tralicci. .  
   
   
ENÌA, HERA E IRIDE NOMINANO GLI ADVISOR PER L’AVVIO DEL PROGETTO DI INTEGRAZIONE  
 
Milano, 9 giugno 2008 - A seguito della firma della lettera di intenti che ha dato il via alla trattativa in esclusiva per l’integrazione societaria e industriale fra Enìa, Hera e Iride, le tre società hanno nominato i rispettivi advisor finanziari che assisteranno lo Steering Committee ed i gruppi di lavoro intersocietari nell’elaborazione del progetto di aggregazione. Le tre aziende saranno così assistite: Enìa: Mediobanca e Credit Suisse; Hera: Unicredit Markets & Investement Banking e Merrill Lynch International; Iride: Banca Imi (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Bnp Paribas. L’integrazione porterà alla costituzione del primo Gruppo italiano con copertura multiregionale e con un ruolo primario nel mercato nazionale dei servizi pubblici. Con la conclusione del progetto di integrazione societaria potrà nascere un Gruppo con quasi 6 miliardi di euro di capitalizzazione, più di 11. 000 dipendenti e un bacino di circa 6 milioni di cittadini serviti. La nuova realtà sarà tra i primi operatori nei servizi energetici integrati con 6 miliardi di metri cubi di gas e 20 Twh di energia elettrica venduti, qualificati dalla capacità di importazione e dai 2. 500 Mw di potenza elettrica installata, il primo operatore italiano nei servizi ambientali con oltre 5,3 milioni di tonnellate di rifiuti trattati, il leader nazionale nelle attività di cogenerazione abbinata al teleriscaldamento con circa 2. 400 Gwh venduti ed il secondo per acqua immessa in rete con 450 milioni di metri cubi. .  
   
   
ENEL ACQUISTA IL PIENO CONTROLLO DI ELECTRICA MUNTENIA SUD  
 
 Bucarest, 9 giugno 2008 – Enel S. P. A. (Enel) e la società a controllo statale romena Electrica S. A. (Electrica) hanno completato il 4 giugno il processo di privatizzazione di Electrica Muntenia Sud (Ems) con la firma dei documenti relativi alla vendita a Enel di una partecipazione di controllo in Ems pari al 64,4% del capitale. La cerimonia del closing dell’operazione si è tenuta oggi presso il Victoria Palace alla presenza del Ministro italiano dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, del Vice Presidente dell’agenzia per le privatizzazioni romena Avas, Laszlo Gyerko, e dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale dell’Enel, Fulvio Conti. Il completamento del processo di privatizzazione di Ems è avvenuto a seguito della realizzazione di tutte le condizioni previste dal contratto per la privatizzazione di tale società, stipulato l’11 giugno 2007 tra Enel ed Electrica. Il valore complessivo dell’operazione ammonta a circa 820 milioni di euro. Si ricorda che in data 25 aprile 2008 Enel ha acquistato da Electrica il 50% del capitale sociale di Ems per un corrispettivo di 395 milioni di euro, ed ha contestualmente sottoscritto un aumento di capitale per un controvalore di 425 milioni di euro. A seguito della sottoscrizione dell’aumento di capitale anche da parte del Fondul Proprietatea intervenuta lo scorso 30 maggio, la struttura proprietaria di Ems risulta così articolata: Enel 64,4%, Fondul Proprietatea 12%, Electrica 23,6%. Ieri, in attuazione di quanto previsto dal contratto per la privatizzazione di Ems, è stato rinnovato il consiglio di amministrazione di Ems che risulta quindi composto da 5 membri, di cui 3 designati da Enel: Matteo Codazzi (nella qualità di presidente), Luigi Giliotti e Claudio Zito (nella qualità di consiglieri). L’amministratore Delegato di Enel, Fulvio Conti, ha detto: “Il completamento della privatizzazione di Muntenia Sud rappresenta non solo un grande passo in avanti per le nostre attività in Romania, che praticamente raddoppiano, ma anche una pietra miliare nel processo di liberalizzazione del settore elettrico romeno. Intendiamo perseguire un ambizioso piano di investimenti per Muntenia Sud pari a 1 miliardo di euro nei prossimi 15 anni, con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio e sviluppare la rete elettrica a beneficio dei nostri clienti. Gli ottimi risultati raggiunti da Enel nella gestione delle società di distribuzione di Banat e Dobrogea, privatizzate nel 2005, dimostrano la nostra capacità di apportare know-how e competenze tecnologiche, contribuendo allo sviluppo economico della Romania; ci proponiamo quindi di replicare tale successo nella gestione di Muntenia. Ora, avendo acquistato un’adeguata massa critica nella distribuzione e nella vendita di energia elettrica, puntiamo a diventare un operatore verticalmente integrato nel mercato romeno, realizzando progetti nella generazione da fonti rinnovabili, nel nucleare e nella tecnologia del carbone pulito. I nostri investimenti in Romania si inseriscono nella strategia di Enel finalizzata alla creazione di valore”. .  
   
   
APPROVATO IL PROGAMMA DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI AGAM S.P.A. IN ACSM S.P.A. FORCHETTA DI CONCAMBIO COMPRESA TRA 0,62 E 0,66 AZIONI ACSM PER OGNI AZIONE AGAM  
 
 Monza, 9 giugno 2008 - In data 30 maggio , i Consigli di Amministrazione di Acsm S. P. A. ("Acsm") e Agam S. P. A Cagam3 hanno approvato la struttura e le condizioni di massima di un´operazione di aggregazione tramite fusione tra le rispettive societ . Gli elementi distintivi di questo progetto sono i seguenti: Fusione per incorporazione di Agam in Acsm; Mantenimento della quotazione in borsa dei titoli della societ risultante dalla fusione; Rapporto di cambio compreso tra 0,62 e 0,66 azioni Acsm per ogni azione Agam; Sede legale a Monza, sede amministrativa a Como; Adozione di una governane che assicuri ai Comuni di Como e Monza una partecipazione paritetica al governo della societ post-fusione, attraverso un patto parasociale con il partner industriale A2a; Consolidamento del rapporto di collaborazione con il partner industriale A2a. Acsm e Agam concordano sulla valenza industriale dell´aggregazione e sulle opportunità di sviluppo esistenti nel settore delle local utilities e nel territorio di riferimento. L´aggregazione consentir alle imprese di essere competitive, tramite l´acquisizione di nuovi clienti in nuove aree, il superamento della frammentazione nella gestione dei servizi, la possibilità di praticare tariffe e prezzi di vendita dei servizi pi favorevoli. La società , che nascer dalla fusione di Acsm ed Agam, presenterà un portafoglio di servizi ampio e ben equilibrato. Acsm, che nel 2007 ha realizzato ricavi pari a Euro 140 milioni ed un Ebitda´ pari a Euro 21 milioni, attiva nella distribuzione e vendita del gas, nella gestione calore, nel ciclo idrico, nel teleriscaldamento, nello smaltimento dei rifiuti e nella produzione di energia elettrica attraverso un impianto di termovalorizzazione. Agam, che nel 2007 ha realizzato un fatturato pari a Euro 53 milioni ed un Ebitda pari a Euro 7 milioni, opera nella distribuzione e vendita del gas, nella vendita di energia elettrica, nella gestione calore, nel ciclo idrico, nel teleriscaldamento e nella produzione di energia elettrica attraverso impianti di cogenerazione. L´operazione comporterá il consolidamento del rapporto che entrambe le società intrattengono con A2a, che manterrà il ruolo di rilevante azionista della società confermando le partnership industriali attualmente in essere sia con Acsm che con Agam. I Comuni di Como e Monza, che sono i maggiori azionisti rispettivamente di Acsm ed Agam, insieme al partner industriale A2a, intendono stipulare idonee pattuizioni parasociali funzionali al raggiungimento degli obbiettivi industriali delle operazioni. Il progetto di aggregazione condizionato, tra l´altro, all´approvazione da parte delle autorit competenti ed alle deliberazioni dei competenti organi sociali in merito alla fusione e alle modifiche statutarie della societ incorporante. I Consigli d´Amministrazione che delibereranno sul progetto di fusione sono attesi entro la fine del mese di giugno 2008. Il completamento della fusione atteso indicativamente entro la fine del 2008. L´eventuale approvazione assembleare della fusione dovr altres essere preceduta dalle deliberazioni favorevoli dei consigli comunali di Como e Monza che dovranno esprimersi sulle condizioni definitive dell´operazione. .  
   
   
ENEL INCASSA 1.025 MILIONI DI EURO COMPLETANDO IL DISIMPEGNO DALLE TLC  
 
Roma, 9 giugno 2008 – Enel S. P. A. (Enel) ha incassato il 4 giugno 1. 025 milioni di euro da Weather Investments Ii S. à. R. L. (Weather Ii, holding facente capo all’imprenditore egiziano Naguib Sawiris) a titolo di saldo del corrispettivo pattuito per la cessione della quota di partecipazione, pari al 26,1% del capitale, posseduta da Enel in Weather Investments S. P. A. (Weather). Si ricorda che tale ultima società possiede a sua volta l’intero capitale di Wind Telecomunicazioni S. P. A. E più del 50% del capitale di Orascom Telecom Holding (società di telecomunicazioni quotata presso le Borse di Alessandria e del Cairo, nonché di Londra). Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, ha commentato: “L’enel ha perfezionato oggi l’uscita dal settore delle telecomunicazioni, avviata nell’agosto del 2005 con la cessione di una partecipazione di controllo in Wind. E’ il coronamento della strategia di focalizzazione sul core business dell’energia elettrica e del gas, che ci ha visto in questi ultimi anni concentrare le risorse nella crescita internazionale e nella diversificazione delle fonti e delle tecnologie di produzione, trasformando Enel in una multinazionale ai primi posti in Europa nel settore dell’energia”. Si ricorda che il corrispettivo da riconoscere ad Enel per la cessione del 26,1% del capitale di Weather era stato fissato in 1. 962 milioni di euro (corrispondente all’epoca a una valorizzazione di Weather, in termini di equity value, pari a circa 7,5 miliardi di euro), ed il relativo pagamento era previsto in due soluzioni: una prima tranche di 1 miliardo di euro è stata versata il 21 dicembre 2006, al momento del trasferimento della indicata partecipazione in Weather; una seconda tranche (cui si riferisce l’odierno pagamento), pari a 962 milioni di euro oltre agli interessi maturandi e parametrati a un tasso di mercato, sarebbe stata invece corrisposta entro i successivi 18 mesi. Si ricorda altresì che, a garanzia del pagamento della seconda tranche, si era provveduto alla costituzione di un pegno (senza diritto di voto) a favore di Enel sul 26,1% del capitale di Weather, nonché alla cessione dei crediti vantati da Weather Ii nei confronti di Weather. Contestualmente all’incasso della seconda tranche, Enel ha quindi provveduto in data odierna alla rinuncia a tali garanzie. .  
   
   
TENARIS CONFERMA IL PAGAMENTO DEL DIVIDENDO E I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
Lussemburgo, 4 giugno 2008. - Tenaris S. A. Nel corso dell’Assemblea generale degli Azionisti ha approvato il 4 giugno il bilancio consolidato e il bilancio civilistico della Società al 31 dicembre 2007 e il pagamento del dividendo annuale agli azionisti di 0,38 dollari Us per azione (0,76 dollari Us per Ads), ossia per un importo di circa 450 milioni di dollari Us. L’importo approvato comprende l’acconto già pagato il 22 novembre 2007 nella misura di Us$ 0,13 per azione (Us$ 0,26 per Ads). Tenaris effettuerà il pagamento agli azionisti della quota restante il 26 giugno 2008, con stacco della cedola fissato per il 23 giugno 2008, per un importo di Us$ 0,25 per azione emessa e in circolazione (Us$ 0,50 per Ads), ossia per un importo di circa 295 milioni di dollari Us. L’assemblea generale degli Azionisti ha inoltre rieletto nove degli attuali membri del Consiglio di Amministrazione; il Sig. Bruno Marchettini non ha presentato la sua candidatura alla rielezione ed è stato eletto Alberto Valsecchi, ex Chief Operating Officer della Società, membro del Consiglio di Amministrazione fino alla prossima Assemblea annuale degli Azionisti che si terrà nel giugno 2009. Il Consiglio di Amministrazione ha in seguito confermato Amadeo Vázquez y Vázquez, Jaime Serra Puche e Roberto Monti membri del Comitato per il controllo della Società, il signor Vázquez y Vázquez continuerà a presiedere tale Comitato. Tutti e tre i membri del Comitato per il controllo sono consiglieri indipendenti. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre rieletto Pricewaterhousecoopers in qualità di società di revisione indipendente per l’esercizio 2008. Tenaris è leader nella fornitura di tubi e relativi servizi per l’industria energetica a livello mondiale e per altre applicazioni industriali. .  
   
   
GAS PLUS S.P.A.: RICONOSCIUTI EURO 8,0 MILIONI PER LA CONTROVERSIA PER L’ACQUISIZIONE TOTALITARIA DELLA STARGAS ITALIA S.P.A.  
 
Milano, 9 giugno 2008 - Gas Plus S. P. A. , omunica che a transazione della controversia sorta a seguito della compravendita del 100% del capitale sociale di Stargas Italia S. P. A. , è stata concordata in proprio favore la corresponsione della somma di Euro 8,0 milioni. L’importo riconosciuto a Gas Plus Italiana S. P. A. Verrà compensato, per la quantità corrispondente, con l’ammontare ancora dovuto da Gas Plus Italiana S. P. A. A titolo di prezzo. .  
   
   
PARLAMENTARI LUCANI: "UN ISTITUTO SUL PETROLIO"  
 
Potenza, 9 giugno 2008 - I senatori del Pdl Guido Viceconte e Cosimo Latronico e il deputato Vincenzo Taddei hanno incontrato nel il 5 giugno il capo gabinetto del Ministro per le attività produttive, Alfonso Maria Rossi Brigante. “Nel corso della riunione – si legge in un comunicato stampa - è stata consegnata allo staff del ministro Scajola un’agenda di questioni da porre all’attenzione del ministro a partire dalla vicenda della crisi del polo del salotto, con la necessità di riprendere le iniziative inserite nel protocollo d´intesa siglato a Matera nel 2006, per continuare poi con le questioni che riguardano le ricadute per le famiglie e le imprese lucane a fronte dello sfruttamento petrolifero della regione”. I parlamentari lucani, “nel sollecitare l’apertura di un dossier sulla creazione in Basilicata di un istituto sul petrolio, così come annunciato nel corso della recente visita in Val d’Agri dallo stesso ministro, hanno sottolineato come le aspettative di sviluppo dei lucani, a cominciare dalla stipula del primo accordo con l’Eni, siano andate largamente deluse e come per questa ragione occorra intervenire con misure realmente compensative a favore dei territori di estrazione che vadano direttamente alle famiglie e alle imprese, così come prevede il nuovo piano energetico nazionale. I parlamentari hanno confermato, infine, che per questa direzione saranno confermate tutte le iniziative legislative finalizzate a mantenere le promesse assunte con i lucani in campagna elettorale”. .  
   
   
BASILICATA: BANDO RISPARMIO ENERGETICO, SCORRIMENTO GRADUATORIE  
 
Potenza, 9 giugno 2008 - Saranno finanziate tutte le istanze, ritenute ammissibili, dei soggetti pubblici che hanno partecipato al “bando per la concessione ed erogazione di contributi a sostegno dell’innovazione tecnologica e del contenimento dei consumi energetici – anno 2006”. Anche per le istanze presentate dai restanti soggetti si procederà allo scorrimento della graduatoria fino all’esaurimento delle risorse disponibili. E’ quanto stabilisce una delibera presentata dal Dipartimento regionale alle Attività produttive e approvata dalla Giunta regionale. Sono stati ammessi al finanziamento tutti gli interventi mirati al contenimento del consumo energetico, dall’istallazione di pannelli solari a interventi integrati nell’edilizia, solo per citarne alcuni. Per il bando 2006 era già stati impegnati 3 milioni di euro derivanti dai fondi Por 2000 – 2006 che sono serviti a finanziare 21 interventi proposti dai soggetti pubblici e 1547 proposti dai privati. Per lo scorrimento delle due graduatorie l’esecutivo ha impegnato altri cinque milioni e mezzo di euro. In particolare, per i soggetti pubblici l’investimento è di circa un milione di euro. La restante parte verrà destinata agli altri soggetti ritenuti inizialmente ammessi in graduatoria, ma non finanziati, e fino ad esaurimento delle risorse, vale a dire al numero 1353. “L’obiettivo del provvedimento – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino – è quello di incentivare l’utilizzo di materiali, sistemi e tecnologie innovativi nel settore energetico ed in particolare delle fonti rinnovabili con specifica attenzione all’inserimento dei relativi interventi nel contesto ambientale. Ovviamente le forme di incentivazione sono rivolte non solo agli enti pubblici, ma anche e soprattutto al mondo privato costituito da soggetti singoli, cooperative edilizie e, in particolar modo, piccole e medie imprese. Complessivamente, fra il precedente finanziamento e quello approvato con l’ultima delibera la Regione Basilicata – conclude Folino - ha effettuato un investimento di 8 milioni e mezzo di euro tutto rivolto al risparmio energetico ed a migliorare le condizioni di contesto ambientale”. L’ufficio energia, in questi giorni, sta lavorando per espletare le procedure previste dal bando per la concessione dei contributi. E’ possibile consultare le graduatorie delle istanze ammesse e non finanziate sul sito internet del dipartimento attività produttive. (pat ) .  
   
   
PROVINCIA PZ A EURO PA PER RETE PROVINCE SUD SU ENERGIA  
 
 Rimini, 9 giugno 2008 - Le diverse esperienze delle amministrazioni provinciali possono trovare lo spazio politico e tecnico tramite il quale allargare ulteriormente le proprie relazioni dotandosi di una dimensione europea e internazionale ed entrando in contatto con altre reti sociali. Per discutere proprio della “rete delle Province e la nuova programmazione europea”, le Province italiane si sono incontrate oggi a Rimini, al salone delle Autonomie Locali Europa, presso lo Spazio Europa Upi-tecla di Bruxelles. Una necessità avvertita soprattutto tra le amministrazioni del Sud che oggi sono state al centro degli interventi di alcuni relatori, tra cui quello di Sabino Altobello, in qualità di coordinatore Upi Energia e presidente della Provincia di Potenza. Si è parlato scambi e relazioni tra le amministrazioni provinciali e dalla discussione sono emerse le principali iniziative di cooperazione che si stanno avviando. “L’esperienza che stiamo maturando sui temi del risparmio energetico – ha detto Altobello nella sua relazione – rappresenta la prima vera rete concreta che sta realizzandosi tra le Province del Sud. Del resto, in un momento in cui il Mezzogiorno sembra essere uscito dalle priorità strategiche nazionali, quello del partenariato istituzionale può rappresentare l’unico modello efficiente per conseguire risultati nell’ambito della programmazione europea 2007-2013. Si tratta di un policentrismo meridionale che può trasformarsi da punto di debolezza in punto di forza, specialmente quando ad esso sono legati temi di fondamentale importanza per il nostro futuro come l’energia ed il risparmio delle risorse naturali”. Dunque, una rete delle Province del Sud sull’energia che vede la Provincia di Potenza protagonista e di cui Altobello è coordinatore e che già nelle prossime settimane porterà a risultati concreti poiché è in programma – come ha annunciato a Rimini proprio Altobello – già per il prossimo 26 giugno, a Bari, la sottoscrizione di un patto tra le Province meridionali sulle politiche energetiche. .  
   
   
CONTRIBUTI 500 MILA EURO PER IL 2008 PER SPESE RISCALDAMENTO A FAVORE CITTADINI VENETI RESIDENTI AREE SVANTAGGIATE DI MONTAGNA  
 
Venezia, 9 giugno 2008 - La Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale agli enti locali Flavio Silvestrin, ha adottato un provvedimento che fissa i criteri di assegnazione di 500 mila euro di contributi per spese di riscaldamento domestico a favore dei cittadini dei Comuni ricadenti nelle aree svantaggiate di montagna, secondo quanto prevedono la legge regionale n. 1 del 2008 e la legge regionale n. 30 del 2007. ”Per applicare al meglio la misura contributiva – spiega Silvestrin – abbiamo adottato dei criteri selettivi e di priorità che riconducono l’area di riferimento ai Comuni con popolazione non superiore ai 5 mila abitanti ubicati nelle zone climatiche più fredde del Veneto. Le zone sono state individuate dal decreto presidenziale del 1993 n. 412 a cui si fa riferimento anche per gli orari di accensione degli impianti di riscaldamento nei vari periodi dell’anno. Della zona climatica individuata come più fredda fanno parte gli 11 Comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti che saranno i destinatari dei contributi e che riguarderanno circa 2500 soggetti residenti”. Dieci dei Comuni beneficiari del contributo per le spese di riscaldamento ricadono in provincia di Belluno (Zoppè di Cadore, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, Danta di Cadore, Sappada, Selva di Cadore , Gosaldo, Comelico Superiore, Zoldo Alto, Rocca Pietore) e uno in provincia di Vicenza (Tonezza del Cimone). I residenti degli undici Comuni hanno titolo per chiedere alle proprie Amministrazioni Comunali l’assegnazione del contributo documentando la propria situazione reddituale, singola o del nucleo familiare, con riferimento al 2007. I Comuni interessati provvederanno quindi ad individuare i beneficiari e a trasmettere alla Direzione Enti Locali Persone Giuridiche e Controllo Atti, Venezia Mestre, via Poerio 34, entro il 31 ottobre 2008 la richiesta di assegnazione dei fondi corredandola del provvedimento di individuazione dei cittadini residenti beneficiari. Seguirà poi un decreto del dirigente della Direzione che provvederà al riparto dei fondi ai Comuni e alla liquidazione della spesa ai Comuni stessi. .  
   
   
ITALCEMENTI: GIOVANNI BATTISTA FERRARIO NUOVO DIRETTORE GENERALE ADEGUATO IL MODELLO DI GESTIONE ALLE NUOVE NORMATIVE  
 
 Bergamo, 9 giugno 2008 – Il Consiglio di amministrazione di Italcementi, preso atto della risoluzione consensuale del rapporto con il Direttore generale Rodolfo Danielli che dall’ottobre 1999 ha accompagnato il Gruppo nella sua espansione, ha oggi nominato Direttore generale della società Giovanni Battista Ferrario, che assumerà l’incarico a partire da lunedì 9 giugno. Il Consiglio ha espresso il proprio ringraziamento a Rodolfo Danielli che, nell’incarico di Chief Operating Officer, ha contribuito con intelligenza e professionalità al raggiungimento degli importanti risultati conseguiti dal Gruppo nella sua recente storia. Giovanni Battista Ferrario, laurea in Economia e Commercio all’Università Bocconi, ha svolto una lunga carriera all’interno del gruppo Pirelli dove, entrato nel 1973, ha ricoperto crescenti incarichi in Italia e all’estero fino a diventare nel 1998 Amministratore delegato di Pirelli Pneumatici. Nel 2001 Ferrario è stato nominato Amministratore delegato e Direttore generale della holding Pirelli e C. Nel 2005, lasciato il gruppo Pirelli, è diventato Presidente e Amministratore delegato di Olivetti Tecnost. Giovanni Battista Ferrario ha inoltre ricoperto il ruolo di Senior Advisor di Morgan Stanley per il settore industriale e di advisor di importanti private equity. Con riferimento alla delibera dell’Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2008 che ha sostituito, per la parte non ancora eseguita, il preesistente “Piano di stock option per Dirigenti” con i nuovi “Piano di Stock Options per l’Alta Direzione” e “Piano di incentivazione monetaria a lungo termine, legata all’apprezzamento del titolo Italcementi, per Dirigenti”, il Consiglio di amministrazione ha anche deliberato di attribuire al Direttore generale, a valere sul “Piano di Stock Options per l’Alta Pagina 2 Direzione”, relativamente al triennio 2008-2010, un numero di opzioni compreso tra 300. 000 e 500. 000 subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi allo stesso assegnati. Qualora non fossero raggiunti gli obiettivi minimi il Direttore generale perde il diritto all’esercizio su tutte le opzioni assegnate. Nella stessa sede il Consigliere delegato ha comunicato di aver riconosciuto: - a n. 10 dirigenti un numero complessivo di opzioni compreso tra un minimo di 880. 000 ed un massimo di 1. 500. 000 a valere sul “Piano di Stock Options per l’Alta Direzione” relativamente al triennio 2008-2010; - a n. 20 dirigenti la partecipazione al “Piano di incentivazione monetaria a lungo termine”, legata all’apprezzamento del titolo Italcementi relativamente al triennio 2008-2010, con il riconoscimento da un minimo di 180. 000 ad un massimo di 300. 000 diritti complessivi. In entrambi i casi, i beneficiari, qualora non raggiungessero gli obiettivi minimi ad essi assegnati, perdono il diritto all’esercizio su tutte le opzioni/diritti di partecipazione assegnate/i. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre provveduto all’adeguamento del Modello di organizzazione, gestione e controllo della Società alla normativa relativa alle nuove fattispecie di reato rientranti nella disciplina di cui al D. Lgs. N. 231/2001. Il nuovo Modello sarà tempestivamente pubblicato sul sito della società. . .  
   
   
IPI: AGGIORNAMENTO SULL’INIZIATIVA DI PORTA VITTORIA E CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI  
 
Torino, 9 giugno 2008 - Il 3 giugno 2008 il Consiglio di Amministrazione di Ipi S. P. A. Presieduto da Francesco Tatò ha ripreso la seduta, sospesa in data 12 maggio 2008 in attesa di ricevere una proposta economica da parte del Gruppo Btp - Baldassini – Tognozzi – Pontello Costruzioni Generali S. P. A. Si ricorda che nel corso dell’assemblea di Ipi S. P. A. Tenutasi il 21 aprile scorso, il rappresentante di Finpaco Properties, avv. G. Olivetti Rason, aveva invitato i vertici della società a prendere contatti con il Gruppo Btp interessato alla presentazione di una proposta atta a consentire il mantenimento da parte di Ipi S. P. A. Della proprietà dell’iniziativa di Porta Vittoria. Nel corso del mese di maggio, si sono tenuti diversi incontri di approfondimento tecnico per definire compiutamente i termini della proposta, che prevedeva genericamente la stipulazione di un nuovo contratto di appalto, finanziato dall’acquisto di beni immobili di gradimento dell‘Impresa tra quelli da realizzare nell’ambito dell’iniziativa. All’esito delle riunioni, Ipi ha richiesto formalmente al Gruppo Btp di ricevere entro il 27 maggio 2008 una proposta definitiva, che non è ad oggi pervenuta, spirando così anche il termine ultimo indicato dalla stessa impresa nel 30 maggio 2008 per la validità della manifestazione d’interesse. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto del venir meno dell’interesse da parte Gruppo Btp, pur in assenza di un finanziamento globale dell’iniziativa , rende noto che d’intesa con il Gruppo Esselunga (Elia s. R. L. ) e con l’impresa Colombo, si è provveduto a depositare presso il Comune di Milano comunicazione di inizio lavori relativi alle opere private in data 30 maggio 2008, al fine di rispettare i termini di scadenza dei Permessi di Costruire. Nel corso del mese di giugno riprenderanno anche i lavori relativi alle opere di urbanizzazione in via Monte Ortigara, mentre sono in fase conclusiva le operazioni di bonifica relative alla prima fase di intervento. 2 Il Consiglio ha inoltre convocato gli azionisti in assemblea ordinaria per i prossimi 7 luglio ore 10,00 in prima convocazione e 8 luglio 2008, occorrendo in seconda convocazione. Gli argomenti riguardano: 1. L’informativa in ordine ai contatti intercorsi con Baldassini -Tognozzi - Pontello Costruzioni Generali S. P. A. , 2. L’informativa e conseguenti deliberazioni in ordine all’asset “il Lingotto” con eventuali ipotesi di dismissione, 3. La relazione e l’aggiornamento in merito allo stato del finanziamento con Tikal Plaza S. A. , 4. La revoca del Presidente e Amministratore Delegato dalle proprie funzioni con nomina di un nuovo membro, 5. L’ampliamento del Consiglio di Amministrazione da 7 a 11 componenti. La convocazione, per gli argomenti di cui sopra, è stata richiesta da Finpaco Properties ai sensi dell’art. 2367 codice civile. Per l’eventuale nomina di 4 nuovi amministratori, saranno applicate le disposizioni dello statuto in merito al “voto di lista”. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso inoltre di convocare l’assemblea suddetta anche in seduta straordinaria per deliberare in merito a una proposta di aumento di capitale fino a 200 milioni di Euro, comprensivo di eventuale sovrapprezzo,per far fronte alle esigenze finanziarie del Gruppo. Contestualmente, il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente e Amministratore Delegato di definire con il supporto di un advisor finanziario, modalità termini e condizioni del citato aumento e conseguentemente di predisporre la relazione del Consiglio di amministrazione in merito alla proposta in argomento, da depositare ai sensi di legge, a disposizione degli azionisti e del mercato. .  
   
   
TIKAL PLAZA S.A.: ISTANZA DI SEQUESTRO CONSERVATIVO  
 
 Torino, 9 giugno 2008 - E’ stato resto noto il 5 giugno che La Tikal Plaza s. A. – società lussemburghese di Danilo Coppola - ha proposto un’azione cautelare nei confronti di Ipi S. P. A. Al fine di sottoporre a sequestro conservativo beni mobili, immobili e crediti della società sino alla concorrenza della somma complessiva di € 160 milioni circa, sul presupposto di una risoluzione anticipata del contratto di finanziamento. All’udienza fissata per il 19 giugno 2008 Ipi S. P. A. Presenterà le proprie difese e il Tribunale di Roma esaminerà la sussistenza dei presupposti per la concessione e/o la reiezione del provvedimento. L’assemblea degli azionisti Ipi, già convocata per i giorni 8 e 9 luglio (contrariamente al 7 ed 8 luglio in precedenza comunicati), è chiamata a trattare tra gli altri punti, “La relazione e l’aggiornamento in merito allo stato del finanziamento con Tikal Plaza s. A. ” e di conseguenza lo stato del procedimento cautelare promosso ai danni della società. La relazione del Consiglio di amministrazione sarà resa disponibile, nel termine e nelle forme di legge, il 23 giugno prossimo. .  
   
   
MILANO TRA BILANCI E PROSPETTIVE: COSTO DELLE CASE, AFFITTI E VIVIBILITÀ URBANA  
 
Milano, 9 giugno 2008 - Quali sono le novità sul mercato immobiliare milanese, anche come indicatore della qualità della vita nei primi sei mesi del 2008? Quanto vale la mia casa? Investire in un immobile rende ancora? In quale zona della città? E affittare una casa quanto costa? Le prime anticipazioni della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano”, giunta alla sua 33° edizione (gennaio - giugno 2008) edita da Borsa Immobiliare azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano. La presentazione si svolgerà lunedì 9 giugno ore 10,30 palazzo Turati sala Ottagonale via Meravigli 9/b (Mm Cordusio) Parteciperanno: Antonio Pastore, presidente Borsa Immobiliare - azienda speciale della Camera di commercio di Milano, Lionella Maggi – Presidente Fimaa-milano Claudio Lossa, presidente della Commissione Prezzi della Camera di commercio di Milano, Stefano Stanzani, F. I. M. A. A. Milano, Mauro Danielli, membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza, Giancarlo Vinacci – amministratore delegato Mediofimaa. .  
   
   
MILANO: APPROVATO IN GIUNTA PIANO PER SICUREZZA CASE POPOLARI  
 
Milano, 9 giugno 2008 - La Giunta ha approvato il 6 giugno il “Piano per la Sicurezza nell’Edilizia Residenziale Pubblica”, su proposta dell’assessore alla Casa Gianni Verga e del vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Le occupazioni abusive degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica sono in stretto rapporto con le situazioni di disagio economico e sociale purtroppo diffuse in molte aree di Milano. Peraltro, soprattutto nelle periferie, ci si trova di fronte a forme di criminalità che tendono a consolidarsi sul territorio e trovano un terreno fertile per sviluppare i propri interessi nel bisogno di quanti hanno esigenze pressanti di un alloggio. Lo scorso 16 aprile, il Comune di Milano ha stipulato un protocollo di intesa – denominato “Patto per la Sicurezza” – con Prefettura, Questura, Regione, Provincia e Aler per la riqualificazione e la sicurezza dei quartieri Erp al fine di contrastare più efficacemente le occupazioni abusive. Di recente la Regione Lombardia ha approvato la legge 27 (8 novembre 2007) sui “Criteri generali per la determinazione dei canoni Erp e norme sulla valorizzazione di Erp” che contiene norme finalizzate alla definizione dell’azione amministrativa a cui gli enti proprietari di alloggi Erp devono conformarsi per la salvaguardia della destinazione legittima di ogni unità abitativa. “A Milano – spiega De Corato - le occupazioni abusive delle case popolari sono costantemente all’attenzione dell’Amministrazione. I positivi risultati del 2007, conseguiti grazie al Tavolo interistituzionale attivato in Prefettura per la programmazione degli allontanamenti, parlano chiaro: 162 sgomberi da edifici del Comune e Aler e 650 tentativi di occupazione sventati (solo stabili Aler). Il contrasto alle occupazioni abusive – aggiunge De Corato – è stato inoltre indicato come ‘prioritario’ nella convenzione che ha dato sostegno finanziario al Patto per la Sicurezza e per la quale il Comune di Milano ha versato due milioni di euro”. “Con il ‘Piano per la Sicurezza Erp’ – ha dichiarato l’assessore alla Casa Verga – il Comune di Milano si impegna non solo a ripristinare la legalità, ma anche a tutelare il patrimonio abitativo contrastando il fenomeno delle occupazioni abusive con una serie politica di prevenzione a supporto delle situazioni di disagio”. Il Comune di Milano interviene nell’immediato per salvaguardare la legittima destinazione degli alloggi popolari, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine e le altre istituzioni interessate, ma prevede anche una politica di assegnazione delle abitazioni e degli spazi finalizzata a migliorane la vivibilità e la tutela. Non più “palazzi dormitorio”, ma luoghi destinati all’abitare, nei quali si insedino servizi diversi ed uffici, che indirettamente rendono più differenziata la popolazione che vi si insedia ed assicurano un indiretto presidio degli immobili. Fra le azioni di prevenzione, il Comune di Milano intende assicurare il completo ed efficace utilizzo degli alloggi disponibili, accelerando le procedure di assegnazione. L’assessorato alla Casa effettua un monitoraggio costante delle occupazioni, con l’identificazione di chi illegalmente ha preso possesso delle case, rendendo disponibili report semestrali che illustrano la diffusione del fenomeno sul territorio. In questo modo è possibile programmare al meglio gli interventi. Fondamentale è la collaborazione con gli inquilini degli immobili che vengono coinvolti con iniziative di informazione e di sensibilizzazione. A costoro gli Assessorati alla Casa e alla Sicurezza chiederanno di segnalare tempestivamente ogni tentativo, anche sospetto, di occupazione abusiva. Negli stabili Erp verranno affisse comunicazioni per sensibilizzare i residenti e saranno inoltre previste campagne per la pubblicizzazione dei centri a cui rivolgersi per segnalare presunte irregolarità. “Per gli interventi sulle occupazioni abusive in corso – sottolinea Verga -, il Patto per la Sicurezza e il Piano approvato dalla Giunta comunale rappresentano certamente riferimenti in base ai quali tutte le strutture interessate, sia del Comune che delle altre istituzioni preposte, potranno intervenire con maggior celerità e incisività, rispetto al passato. Il Piano approvato dalla Giunta é pertanto uno strumento di primaria importanza che - pur dovendosi integrare con la miglior gestione delle politiche abitative, urbanistiche e per lo sviluppo economico - contribuirà ad assicurare alla città una qualità della vita sempre migliore”. .  
   
   
MILANO: TRA BILANCI E PROSPETTIVE: COSTO CASE, AFFITTI E VIVIBILITÀ  
 
Milano, 9 giugno 2008 - Quali sono le novità sul mercato immobiliare milanese, anche come indicatore della qualità della vita nei primi sei mesi del 2008? Quanto vale la mia casa? Investire in un immobile rende ancora? In quale zona della città? E affittare una casa quanto costa? Le prime anticipazioni della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano”, giunta alla sua 33° edizione (gennaio - giugno 2008) edita da Borsa Immobiliare azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano. La presentazione si svolgerà lunedì 9 giugno alle ore 10,30 in palazzo Turati sala Ottagonale in via Meravigli 9/b (Mm Cordusio) Parteciperanno: Antonio Pastore, presidente Borsa Immobiliare - azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, Lionella Maggi – Presidente Fimaa-milano Claudio Lossa, presidente della Commissione Prezzi della Camera di Commercio di Milano, Stefano Stanzani, F. I. M. A. A. Milano, Mauro Danielli, membro di giunta della Camera di Commercio di Monza e Brianza, Giancarlo Vinacci – amministratore delegato Mediofimaa. .  
   
   
PERFEZIONATO IL CONTRATTO DI COMPRAVENDITA FRA AEDES E NOVA RE HOLDING PER L’ACQUISIZIONE DEL 78% DEL CAPITALE DI NOVA RE S.P.A. PER UN CORRISPETTIVO DI EURO 18,720 MILIONI.  
 
 Milano, 9 giugno 2008 - Aedes S. P. A. E Nova Re Holding S. R. L. Comunicano che in data 5 giugno, facendo seguito agli accordi siglati in data 9 maggio 2008, è stato perfezionato il contratto di compravendita in forza del quale Aedes ha acquistato da Nova Re Holding S. R. L. (“Nrh” o “Nova Re Holding”) n. 10. 530. 000 azioni, pari al 78% del capitale di Nova Re S. P. A. (“Nr” o “Nova Re”), società quotata al mercato Expandi di Borsa Italiana e controllata indirettamente al 89,8886%, tramite Nova Re Holding, dall’Ing. Francesco Marella. Nova Re Holding resta titolare di n. 1. 604. 961 azioni Nova Re, pari all’11,8886% del capitale. Come corrispettivo della cessione, Aedes ha corrisposto a Nova Re Holding un ammontare pari a Euro 18. 720. 000 pari ad un prezzo unitario di Euro 1,7778 per azione. Per le modalità di pagamento, si veda quanto indicato nel comunicato stampa diffuso in data 9 maggio 2008. Nell’ambito del trasferimento delle azioni, Nova Re Holding si è impegnata: (i) a non trasferire, direttamente o indirettamente, le residue azioni di Nr dalla stessa possedute all’esito del trasferimento ad Aedes fino alla data di chiusura dell’offerta pubblica di acquisto di cui sotto; (ii) a non aderire all’offerta pubblica di acquisto promossa da Aedes per la parte di azioni di Nova Re da essa possedute successivamente all’esecuzione del contratto di compravendita. Per effetto dell’esecuzione del trasferimento delle Azioni, Aedes detiene il 78% del capitale sociale di Nova Re e promuove quindi un’ offerta pubblica di acquisto obbligatoria avente ad oggetto n. 1. 365. 039 azioni di Nova Re, pari al 10,1114% del capitale sociale della stessa, corrispondenti alla totalità delle azioni possedute dal mercato (e, pertanto, con l’esclusione delle n. 10. 530. 000 azioni possedute da Aedes e delle n. 1. 604. 961 azioni possedute da Nova Re Holding all’esito del trasferimento) ad un corrispettivo di Euro 1,7778 per azione, pari complessivamente a Euro 2. 426. 766 circa. L’offerta, in quanto obbligatoria, non sarà soggetta ad alcuna condizione. In caso di adesione totalitaria all’offerta pubblica, Nova Re avrà la seguente compagine azionaria: Aedes 88,1114%; Nrh 11,8886%. Conseguentemente, anche in caso di adesione totalitaria, Aedes possiederà una percentuale inferiore al 90% del capitale sociale di Nova Re e non sarà necessario ripristinare il flottante ai sensi dell’art. 108 del Testo Unico della Finanza, ferma restando la volontà di creare il flottante necessario per rendere liquido il titolo, anche in considerazione dell’obiettivo di richiedere lo status di società di investimento immobiliare quotata (Siiq). Aedes provvederà ad effettuare le comunicazioni previste dall’art. 102 del Testo Unico della Finanza e dall’art. 37 del Regolamento Emittenti nei termini di legge. .