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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Giugno 2008
UN NUOVO IMPULSO AL PARTENARIATO EUROMEDITERRANEO  
 
Strasburgo, 12 giugno 2008 - In vista del Vertice del 13 luglio, il Parlamento europeo sollecita un nuovo impulso al partenariato con i paesi del Mediterraneo, che promuova anche i diritti umani e la democrazia ed elevi la condizione giuridica delle donne. Ricorda poi la propria proposta di creare una Banca euromediterranea per gli investimenti e, sottolineando il ruolo dell´Assemblea parlamentare congiunta, accoglie con favore la proposta di una co-presidenza e di un Comitato permanente comune con sede a Bruxelles. La regione mediterranea e il Medio Oriente sono per l´Ue d´importanza strategica ed è quindi necessaria una politica mediterranea «basata sulla solidarietà, il dialogo, la cooperazione e lo scambio». Adottando con 562 voti favorevoli, 50 voti contrari e 30 astenuti una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici (tranne Gue/ngl e Ind/dem), il Parlamento accoglie favorevolmente la comunicazione della Commissione europea sul processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo. Ne condivide infatti l´obiettivo di dare nuovo slancio politico e pratico alle relazioni multilaterali dell´Ue con i suoi partner mediterranei attraverso «l´innalzamento del livello politico delle relazioni, una maggiore cotitolarità del processo e una maggiore condivisione delle responsabilità, nonché sviluppando progetti regionali che rispondano ai bisogni dei cittadini della regione». Ricordando che al vertice costitutivo del processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo, in programma a Parigi il 13 luglio 2008, dovranno essere stabiliti orientamenti chiari per l´intensificazione delle relazioni multilaterali dell´Ue con i suoi partner mediterranei, il Parlamento ritiene opportuno imprimere un nuovo impulso al processo di Barcellona che dovrebbe confermarsi lo «strumento fondamentale» della cooperazione comunitaria con la regione. Sottolinea peraltro che la dichiarazione di Barcellona, i suoi obiettivi e aree di cooperazione dovrebbero essere una pietra miliare di tali relazioni. Il Parlamento sottolinea poi che il partenariato Ue-mediterraneo non può concentrarsi esclusivamente sulle questioni economiche e commerciali, ma dovrebbe anche contribuire alla «pace, stabilità e prosperità». Pur rilevando che uno dei principali obiettivi della politica euromediterranea consista appunto nella promozione dello Stato di diritto, della democrazia e del rispetto dei diritti umani, nonché del pluralismo politico, ritiene tuttavia che il partenariato «non abbia finora raggiunto i risultati attesi». Pertanto il Consiglio e la Commissione dovrebbero iscrivere chiaramente tali temi negli obiettivi della nuova iniziativa, potenziando l´attuazione dei meccanismi esistenti, quali la clausola dei diritti umani negli accordi di associazione e la creazione di un meccanismo per attuarla. Sarebbe poi necessario elevare la condizione giuridica delle donne nella regione mediterranea mediante politiche che attribuiscano loro un ruolo di maggior rilievo nelle società e promuovendo l´uguaglianza di genere. Il rispetto delle tradizioni e delle usanze, ricordano i deputati, «non dovrebbe andare a detrimento dei loro diritti fondamentali». Il Parlamento ricorda la propria proposta di creare una Banca euromediterranea per gli investimenti e lo sviluppo, capace di attrarre investimenti diretti esteri, di cui la regione mediterranea è carente e rileva che la partecipazione degli Stati del Golfo, primi investitori nella regione, «potrebbe contribuire alla realizzazione di questo obiettivo». Ricorda poi gli esempi di iniziative proposte dalla Commissione, come le autostrade del mare, l´interconnessione dell´autostrada del Maghreb arabo (Ama), il disinquinamento del Mediterraneo, la protezione civile e il Piano solare mediterraneo. Sottolinea inoltre le opportunità offerte da un generatore di elettricità a energia solare termica nel deserto dell´Africa settentrionale e sostiene anche altre iniziative, quali la dissalazione dell´acqua marina per facilitare l´accesso all´acqua potabile. Aspetti istituzionali - I deputati accolgono con favore la proposta di creare una copresidenza per il processo di Barcellona: un´Unione per il Mediterraneo a livello di capi di Stato e di ministri degli Esteri, riconoscendo che ciò «rafforzerà la titolarità comune della cooperazione euromediterranea» e approvano l´idea di attribuire la copresidenza dell´Ue alle istituzioni comunitarie. Sottoscrivono inoltre la proposta della Commissione di istituire un Comitato permanente comune, con sede a Bruxelles, di rappresentanti nominati da tutti i partecipanti, che «potrebbe avere un ruolo importante nel migliorare la governance istituzionale». Sono poi favorevoli all´organizzazione, ogni due anni, di riunioni di vertice aventi come finalità l´adozione di dichiarazioni politiche e di decisioni sui principali programmi e progetti da sviluppare a livello regionale. In tale ambito, sostengono inoltre la proposta della Commissione riguardo al ruolo dell´Assemblea parlamentare euromediterranea (Apem) che dovrebbe diventare parte integrante del quadro istituzionale del processo di Barcellona, quale dimensione parlamentare dello stesso. L´apem, infatti, quale organo consultivo, dovrebbe avere la facoltà di formulare proposte e valutazioni. Infine, il Parlamento sottolinea che l´ambito della cooperazione dovrebbe estendersi «anche agli altri Stati costieri del Mediterraneo» e sarebbe necessario potenziare i programmi di cooperazione culturale attraverso una maggiore utilizzazione di Erasmus Mundus, Enpi e di Euromed Audiovisual Ii (2006-2008). Background - Il processo di Barcellona - Il processo di Barcellona, varato nel 1995, è uno strumento centrale delle relazioni euromediterranee. Il Partenariato comprende gli Stati membri e 10 partner mediterranei (Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Autorità Palestinese, Siria, Tunisia e Turchia). La Libia ha lo status di osservatore dal 1999. Il Partenariato fornisce un vasto quadro per lo sviluppo delle relazioni politiche, economiche e sociali tra Stati membri e partner mediterranei. I tre principali obiettivi, enunciati nella Dichiarazione di Barcellona, prevedono la definizione di un´area comune di pace e stabilità attraverso il rafforzamento del dialogo politico e di sicurezza, la creazione di una zona di prosperità comune mediante un partenariato economico e finanziario e la graduale istituzione di un´area di libero scambio nonché il riavvicinamento tra le popolazioni attraverso un partenariato sociale e culturale. Il programma Meda (sostituito dall´Enpi a partire dal 1° gennaio 2007) è stato il principale strumento finanziario del Partenariato euro-mediterraneo. Dal 1995 al 2003, infatti, Meda ha erogato 5. 458 milioni di euro per programmi e progetti di cooperazione e per altre attività di supporto. Un´altra fonte di finanziamento è la Banca europea degli investimenti che ha prestato 14 miliardi di euro per sviluppare le attività del Partenariato. .  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INCHIESTA APPROFONDITA SUL PRESTITO DI 300 MILIONI DI EURO CONCESSO DALLO STATO ITALIANO AD ALITALIA  
 
Bruxelles, 12 giugno 2008 - La Commissione europea ha deciso di aprire un´inchiesta approfondita per verificare la compatibilità del prestito concesso dallo Stato italiano ad Alitalia con le regole comunitarie in materia di aiuti di Stato. In questa fase la Commissione ritiene che tale prestito, che la compagnia aerea italiana ha la facoltà di imputare in conto capitale, potrebbe costituire un aiuto incompatibile con il mercato comune. L´inchiesta consentirà a tutte le parti interessate di presentare le proprie osservazioni. Con decreto-legge del 22 aprile 2008 le autorità italiane hanno concesso ad Alitalia un prestito di 300 milioni di euro per consentirle di far fronte alla situazione nella quale si trova. Con un secondo decreto-legge del 27 maggio 2008 esse hanno concesso ad Alitalia la facoltà di imputare l´importo del prestito in conto capitale. Tale facoltà è volta a consentire alla compagnia di preservare il valore del proprio capitale per scongiurare l´apertura di una procedura concorsuale e permetterne l´eventuale privatizzazione. In questa fase la Commissione considera che tale misura a favore di Alitalia potrebbe costituire un aiuto di Stato incompatibile con le regole comunitarie in vigore e potrebbe pertanto conferirle un vantaggio ingiustificato nei confronti dei suoi concorrenti. In linea di massima lo Stato italiano non può più concedere aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione ad Alitalia, poiché quest´ultima ne ha già beneficiato. L´apertura di questa procedura deve consentire alla Commissione di analizzare in modo approfondito la natura esatta di questa misura e le condizioni della sua concessione ad Alitalia, per determinare se si tratti di un aiuto di Stato ai sensi del trattato. In questo contesto la Commissione valuterà se un investitore privato avrebbe agito nello stesso modo del governo italiano. L´apertura di un´inchiesta approfondita, che non pregiudica in alcun modo la decisione finale della Commissione, consentirà a tutte le parti interessate al dossier di esprimere il proprio punto di vista. Domande e risposte - Qual è l´oggetto dell´indagine avviata dalla Commissione con la decisione dell´11 giugno 2008? La Commissione intende svolgere un´indagine approfondita sulle misure adottate nelle ultime settimane dal governo italiano a favore di Alitalia. Il procedimento formale di indagine che è stato avviato riguarda il prestito di 300 milioni di euro concesso dallo Stato italiano alla compagnia aerea per fare fronte alla difficile situazione nella quale versa attualmente (decreto legge del 22 aprile 2008). Il procedimento concerne anche la facoltà concessa ad Alitalia di iscrivere l´importo del prestito nel capitale proprio per far fronte alle perdite, preservare il capitale sociale ed evitare una procedura d’insolvenza (decreto legge del 27 maggio 2008). - Che ne è della sospensione della misura in esame? Si ricorda che l´avvio del procedimento di indagine ha, in ogni caso, un effetto sospensivo. Inoltre, la Commissione può, se lo ritiene necessario, adottare una decisione di sospensione dell´aiuto. Si tratta unicamente di una facoltà a sua disposizione, di rado utilizzata. L´ultima volta che la Commissione ha adottato, simultaneamente, una decisione di avvio del procedimento formale di indagine ed una decisione di sospensione è stato nel 2005, in merito ad un regime di aiuti[1] (vantaggio economico concesso a più imprese e distribuito nel tempo). In quel caso, occorreva fermare il procedimento di concessione degli aiuti alle imprese. Nel caso in oggetto, la collaborazione con le autorità italiane è buona e la Commissione non ha pertanto ritenuto necessario ordinare la sospensione. La Commissione è tuttavia libera di valersi di tale facoltà, secondo l´evoluzione del caso. - Quali sono le questioni essenziali riguardanti il prestito alle quali la Commissione dovrà trovare una risposta nel corso dell´indagine? Le due questioni essenziali sono 1) accertare se la misura configuri un aiuto di Stato ai sensi del trattato e 2) stabilire se l´aiuto sia compatibile con il mercato comune. Alitalia ha già beneficiato di aiuti per la ristrutturazione (2001) e per il salvataggio (2004). Pertanto, lo Stato italiano non può più, di norma, concederle aiuti. La Commissione dovrà dunque stabilire se al posto dello Stato italiano un investitore privato operante in normali condizioni di mercato avrebbe adottato la misura in esame. Se così è, la misura in oggetto non costituisce un aiuto. In caso contrario, si tratta di un aiuto di Stato ai sensi del trattato. Nel quadro dell’analisi, la Commissione tiene conto in particolare della situazione finanziaria dell´impresa interessata e delle condizioni per la concessione dell´aiuto (tasso di interesse, condizioni di rimborso). - Nel quadro dell´analisi si terrà conto degli eventuali annunci di acquisto della compagnia da parte di investitori privati? Nell´esaminare il caso la Commissione terrà conto di tutte le informazioni che le saranno trasmesse dalle autorità italiane e dalle parti interessate (concorrenti). Va tuttavia ricordato che il carattere di aiuto di Stato di una misura statale deve essere valutato al momento della sua concessione. - Alitalia può beneficiare di nuovo di un aiuto per il salvataggio o per la ristrutturazione? Secondo gli orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà, un´impresa può beneficiare, in un periodo di 10 anni, soltanto di un aiuto per il salvataggio e/o per la ristrutturazione[2]. È il principio dell’"aiuto una tantum". Avendo beneficiato di un aiuto per il salvataggio nel 2004, Alitalia non può dunque più beneficiarne fino al 2014. - L´eventuale annullamento, il 9 luglio prossimo, della decisione della Commissione del 18 luglio 2001 che ha considerato l´aiuto per la ristrutturazione autorizzato nel 1997 come aiuto compatibile avrà un’influenza sul trattamento dell’aiuto in esame? Nell´ipotesi di un annullamento, l´applicazione ad Alitalia del principio dell’"aiuto una tantum" verrà rimessa in discussione? Non vi sono legami diretti tra la decisione riguardante la ricapitalizzazione del 1997/2001 e l’aiuto oggetto dell´indagine approfondita aperta dalla Commissione l´11 giugno 2008. Anche qualora la prima decisione fosse annullata dal tribunale, Alitalia ha beneficiato di un aiuto per il salvataggio nel 2004 e, secondo il principio dell’aiuto "una tantum", oggi non può più beneficiare di nuovi aiuti per il salvataggio e/o per la ristrutturazione. - L´adozione di un nuovo decreto legge, il 3 giugno 2008, relativo alle condizioni applicabili nell´ipotesi di una privatizzazione di Alitalia ha un´influenza sulla presente indagine? Il nuovo decreto legge riguarda, a quanto pare, le condizioni alle quali potrebbe avere luogo una privatizzazione della compagnia. Si tratta di un´ipotesi che finora non si è realizzata. A priori, il decreto non ha un´influenza diretta e immediata sulla misura oggetto dell´indagine avviata oggi. La Commissione intende tuttavia raccogliere informazioni supplementari al riguardo e non è in grado, in questa fase, di fare ulteriori commenti. Antefatti 1. I fatti Nel corso di una riunione tenutasi il 23 aprile 2008 le autorità italiane hanno informato la Commissione che il 22 aprile 2008 il Consiglio dei Ministri italiano aveva approvato la concessione di un prestito di 300 milioni di euro alla compagnia Alitalia per permetterle di fare fronte alla situazione in cui versa attualmente. In quella occasione le autorità italiane avevano consegnato alla Commissione il decreto legge 22 aprile 2008 di concessione del prestito di 300 milioni di euro a Alitalia. Il 27 maggio 2008 le autorità italiane hanno adottato il decreto legge n. 93 che concede ad Alitalia la facoltà di iscrivere l´importo del prestito nel capitale proprio per far fronte alle perdite. Questa facoltà mira a permettere a Alitalia di preservare il valore del suo capitale per impedire che scatti la procedura d’insolvenza ("procedura concorsuale") e a lasciare aperta la prospettiva di una privatizzazione. Molti denunzianti, fra cui alcune compagnie aeree concorrenti, hanno presentato denunce in merito alla concessione alla compagnia del prestito iscrivibile nel capitale proprio. Il 3 giugno 2008 le autorità italiane hanno adottato un terzo decreto legge (n. 97) che consente di derogare, in caso di privatizzazione di Alitalia, alle norme di diritto comune in materia di privatizzazione: in tal caso non sarebbe più necessario che la procedura di selezione dell´acquirente sia trasparente e aperta. 2. Stato del procedimento La Commissione ha deciso, con decisione dell´11 giugno 2008, di avviare il procedimento formale di indagine. Nell´ambito del procedimento, i terzi interessati e le autorità italiane potranno trasmettere le loro osservazioni alla Commissione. La Commissione dovrà analizzare le informazioni che le saranno trasmesse nell´ambito dell’indagine approfondita. Sulla base delle informazioni ricevute, la Commissione adotterà la decisione finale. In materia di aiuti di Stato, la Commissione può, in esito all´avvio di un procedimento formale d’indagine, adottare tre tipi di decisioni: 1) una decisione "non aiuto", 2) una decisione "aiuto compatibile con il mercato comune", 3) una decisione negativa: aiuto incompatibile con il mercato comune (con eventuale richiesta di recupero se l´aiuto è illegale, vale a dire se l’aiuto non è stato notificato alla Commissione prima della concessione). Cronologia delle decisioni riguardanti Alitalia adottate dalla Commissione dal 1997 Decisione del 15 luglio 1997: la ricapitalizzazione di Alitalia, conferimento di capitali per 2750 miliardi di lire italiane, è un aiuto di Stato compatibile con il mercato comune ai sensi dell´articolo 87, paragrafo 3, lettera c), del trattato Ce (a condizione che siano rispettati alcuni impegni). Ricorso dinanzi al Tribunale di primo grado proposto da Alitalia. Il Tribunale ha annullato la decisione della Commissione. Decisione del 18 luglio 2001: dato che la decisione del 15 luglio 1997 è stata annullata dal Tribunale di primo grado, la Commissione ha adottato una nuova decisione relativa alla stessa ricapitalizzazione del 15 luglio 1997. Ai sensi di questa decisione, la Commissione è giunta alla stessa conclusione della decisione del 1997: aiuto di stato compatibile con il mercato comune. Alitalia ha nuovamente presentato ricorso, ancora pendente, contro la decisione dinanzi al Tribunale di primo grado (causa T-301/01). La sentenza del tribunale sarà pronunciata il 9 luglio. Decisione del 19 giugno 2002: la Commissione autorizza la terza tranche (129 milioni di euro) dell´aiuto per la ristrutturazione approvato con la decisione del 18 luglio 2001 e autorizza, in quanto non aiuto (il criterio dell´investitore privato è rispettato) una nuova ricapitalizzazione fino a 1,4 miliardi di euro (di cui il 62% da risorse statali). Ricorso dinanzi al Tribunale di primo grado proposto da Air One (T-344/02). Il ricorso è attualmente pendente. Decisione del 20 luglio 2004: la Commissione autorizza un aiuto per il salvataggio sotto forma di una garanzia dello Stato per un prestito ponte di 400 milioni di euro: aiuto compatibile con il mercato comune. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE L´ADOZIONE TEMPESTIVA DI POLITICHE SULL´ENERGIA E SUL CLIMA QUALE MIGLIORE RISPOSTA COORDINATA ALL´AUMENTO DEI PREZZI PETROLIFERI  
 
Bruxelles, 12 giugno 2008 - La Commissione europea ha discusso ieri le risposte politiche necessarie per attenuare gli effetti dell´aumento mondiale dei prezzi dei combustibili. In base alle conclusioni odierne, il presidente Barroso presenterà una comunicazione che dovrà essere adottata in tempo utile per poter essere discussa al Consiglio europeo del 19-20 giugno insieme alla recente comunicazione della Commissione sul rincaro dei prodotti alimentari (vedi Ip/08/763). Il collegio dei commissari ha analizzato fattori strutturali e ciclici e propone una risposta politica coordinata, che comprende opzioni strategiche immediate, a medio termine e a lungo termine. In linea con le proposte presentate dalla Commissione negli ultimi due anni, queste opzioni comprendono un´ulteriore promozione dell´efficienza energetica a livello aziendale e familiare, un impegno a presentare proposte sulla trasparenza delle scorte petrolifere commerciali entro la fine dell´anno e un sostegno all´organizzazione di un vertice mondiale sui mercati petroliferi, che riunisca i principali paesi produttori e consumatori di petrolio, onde discutere su tutta una serie di aspetti connessi al funzionamento equilibrato dei mercati petroliferi. La Commissione ha accettato che gli Stati membri prendano iniziative a breve termine per sostenere le fasce più povere della popolazione. Queste misure dovrebbero inserirsi in una strategia coordinata ed evitare effetti distorsivi sul mercato interno o sulla politica di bilancio e monetaria. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: "L´aumento dei prezzi dei combustibili sta riducendo drasticamente il potere d´acquisto di tutti i cittadini dell´Ue, con effetti particolarmente devastanti sulle famiglie europee a più basso reddito. Sono convinto che una risposta strutturata a livello di Ue, eventualmente associata a misure mirate di politica sociale nei singoli Stati membri, ci permetterà di affrontare con successo questa sfida. La nostra strategia presuppone la piena attuazione delle proposte della Commissione in materia di energia e cambiamento climatico, che comprendono una maggiore diversificazione delle fonti di energia, la sicurezza dell´approvvigionamento energetico e l´efficienza energetica. Dobbiamo risparmiare energia e diversificare le fonti di energia. Intervenendo in modo rapido e incisivo, possiamo ridurre la vulnerabilità dei nostri cittadini e delle nostre imprese migliorando, al tempo stesso, qualità di vita e competitività economica nell´Unione europea. Mi rallegro di poter discutere di tutto ciò con gli Stati membri al Consiglio europeo che si terrà la prossima settimana". Perché il rincaro dei prezzi dei combustibili? L´impennata degli ultimi mesi ha portato i prezzi petroliferi al livello più alto mai registrato, in termini reali, dalla fine degli anni ´70. Il collegio dei commissari ha passato in rassegna i motivi alla base della recente impennata dei prezzi dei combustibili, tanto a livello dell´Ue che su scala mondiale. Il rincaro attuale dei prezzi petroliferi è dovuto principalmente a un radicale cambiamento strutturale dell´offerta e della domanda di petrolio nell´economia globale. L´offerta di petrolio tiene difficilmente il passo con l´aumento della domanda a livello mondiale, specialmente in Cina e in India. Entrano in gioco anche altri fattori di natura temporanea come i problemi riguardanti determinati oleodotti o la capacità di estrazione, l´indebolimento del dollaro e gli afflussi di capitali nei mercati delle materie prime, stimati a 70 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2008. L´aumento dei prezzi petroliferi non è un fenomeno temporaneo, ma rientra in un mutamento strutturale. Nel 2030 la domanda globale di energia potrebbe superare del 50% quella del 2007, con una prevalenza costante dei combustibili fossili nel mix di combustibili. Se non si metterà in atto la politica concordata dal Consiglio europeo, per soddisfare la domanda energetica dell´Ue si dovrà continuare a ricorrere ai combustibili fossili, la cui quota delle importazioni raggiungerà livelli ancora più elevati. La dipendenza dalle importazioni crescerebbe quindi del 14% per arrivare al 67% nel 2030. Ripercussioni sull´economia dell´Ue L´energia e i prodotti alimentari rappresentano in media il 10% e il 20% circa della spesa delle famiglie. Il rincaro del petrolio crea inflazione nell´Ue. Il contributo dell´inflazione energetica all´aumento dell´indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ipca) nella zona euro è stato in media dello 0,8% nel quarto trimestre del 2007. Questo ha avuto un´incidenza diretta sulle famiglie in tutta l´Unione europea. Il tasso di aumento dei prezzi dei combustibili liquidi per uso domestico e per il trasporto personale registrato nel periodo aprile 2007-aprile 2008 ha superato di gran lunga l´indice armonizzato globale dei prezzi al consumo per lo stesso periodo. I prezzi dei combustibili liquidi per uso domestico e per i mezzi di trasporto sono aumentati rispettivamente del 35,2% e del 12,7%, contro una media Ipca del 3,6%. La comunicazione analizza inoltre gli effetti specifici dell´impennata dei prezzi del petrolio nei seguenti settori: pesca, agricoltura, trasporti, prodotti chimici, industria automobilistica e energie rinnovabili. La risposta politica La risposta dell´Ue ai recenti aumenti dei prezzi petroliferi dovrebbe partire dal presupposto che questi prezzi rimarranno elevati nel medio-lungo periodo. S´impone quindi un adeguamento strutturale, che deve produrre quanto prima effetti positivi. Al tempo stesso, occorre attenuare le ripercussioni a breve termine su determinati gruppi vulnerabili, aiutandoli ad adeguarsi alla mutata situazione del mercato. La prima risposta politica deve consistere nel promuovere un uso più efficiente dell´energia da parte dell´Ue e nel ridurne la dipendenza dai combustibili fossili. Il collegio ha formulato oggi una serie di proposte immediate, a medio termine e a lungo termine in risposta al rincaro dei prezzi petroliferi. Queste proposte, a cui si darà veste formale nella comunicazione, raccomanderanno fra l´altro al Consiglio europeo di: ribadire il suo deciso impegno ad adottare misure giuridicamente vincolanti onde raggiungere i suoi traguardi per il 2020 in termini di energie rinnovabili, biocombustibili e riduzione dei gas a effetto serra entro la fine del 2008, conditio sine qua non per migliorare considerevolmente l´efficienza energetica e la diversificazione dell´approvvigionamento energetico nell´Ue; promuovere ulteriormente l´efficienza energetica a livello aziendale e familiare in modo da realizzare risparmi più rapidi e di maggiore entità in linea con gli obiettivi concordati; prendere atto che la Commissione riferirà sul funzionamento dei mercati del petrolio e dei prodotti petroliferi in occasione del prossimo riesame strategico del settore dell´energia e presenterà proposte sulla trasparenza delle scorte petrolifere commerciali entro la fine dell´anno; prendere atto che quest´anno la Commissione formulerà proposte di revisione della direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici e della direttiva "eurobollo" volte a promuovere una maggiore efficienza energetica; prendere atto che la Commissione intende riferire in autunno sul possibile ricorso agli incentivi fiscali, compresa la riduzione delle aliquote Iva per incoraggiare il risparmio energetico; contribuire all´organizzazione di un vertice mondiale sui mercati petroliferi, che riunisca i principali paesi produttori e consumatori di petrolio, e intensificare il dialogo in corso a livello regionale e bilaterale onde migliorare l´accesso al mercato e la trasparenza; accettare che gli Stati membri diano un sostegno mirato, quando ciò sia giustificato, alle famiglie più colpite, fermo restando che le misure adottate per attenuare l´impatto immediato degli elevati prezzi petroliferi devono essere temporanee e non distorsive e non frenare l´adeguamento a lungo termine al rincaro dei prezzi; accettare di aiutare i paesi in via di sviluppo importatori di petrolio ad attenuare gli effetti a breve termine, a migliorare la loro efficienza energetica e a sviluppare alternative ai combustibili fossili attraverso i programmi di sviluppo. .  
   
   
QUALIFICHE PROFESSIONALI: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE ITALIA E POLONIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER MANCATA ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA DELLA UE  
 
Bruxelles, 12 giugno 2008 - La Commissione europea ha deciso di deferire Italia e Polonia alla Corte europea di giustizia per non aver comunicato alla Commissione le misure adottate ad attuazione della direttiva 2006/100/Ce che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone, a motivo dell´adesione della Bulgaria e della Romania. La direttiva in oggetto prevede una serie di adattamenti tecnici alle direttive sulle qualifiche professionali a seguito dell´adesione di Bulgaria e Romania all´Unione europea avvenuta il 1° gennaio 2007. La direttiva aggiorna tra l´altro tutti gli elenchi delle qualifiche che godono di riconoscimento automatico, completandoli con le corrispondenti qualifiche bulgare e romene. Il termine per il recepimento della direttiva 2006/100/Ce è scaduto il 1° gennaio 2007. In Italia e Polonia non sono ancora in vigore tutte le disposizioni necessarie. In assenza di recepimento della direttiva, i professionisti in possesso di una qualifica bulgara o romena rischiano di dover subire procedure burocratiche lente e non necessarie per poter esercitare il diritto a prestare la loro attività ovunque nell´Unione europea e i potenziali utilizzatori dei servizi di questi professionisti potrebbero essere privati dell´opportunità di valersi delle loro competenze. Le più recenti informazioni sulle procedure di infrazione nei confronti degli Stati membri sono disponibili sul sito Internet: http://ec. Europa. Eu/community_law/index_en. Htm .  
   
   
INIZIA LA FASE DI PREREGISTRAZIONE DI REACH  
 
 Bruxelles, 12 giugno 2008 - Dopo il suo lancio ufficiale il primo giugno, l´Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha iniziato ad accettare le preregistrazioni di sostanze chimiche nell´ambito della legislazione Reach (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals - Registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche). Un lavoro mastodontico attende lo staff composto da 200 persone che lavora nell´agenzia, visto che si prevedono 200. 000 preregistrazioni. Reach è progettato per ridurre i rischi alla salute associati alle sostanze chimiche comuni imponendo alle aziende di registrare le informazioni relative alla sicurezza con la Echa e, se necessario, di sostituire le sostanze chimiche pericolose con sostanze alternative più sicure. La legislazione, che si riferisce a circa 30. 000 sostanze chimiche, non fa più distinzione tra le sostanze chimiche esistenti e quelle nuove, obbligando a sottoporre tutte le sostanze chimiche sul mercato a test rigorosi. Prima di Reach c´era una generale mancanza di conoscenza riguardo al 99% delle sostanze chimiche (circa 100. 000 sostanze) che erano state immesse sul mercato prima del 1981. Prima di quella data non erano necessari severi test per la salute e la sicurezza sulle sostanze chimiche destinate al mercato. Tra oggi e il 1° dicembre 2008, le aziende che producono o importano più di una tonnellata di sostanze chimiche all´anno verranno incoraggiate a preregistrare queste sostanze online mediante il portale Reach-it. Si prevede che l´agenzia dovrà gestire l´incredibile cifra di 200. 000 preregistrazioni. La fase di preregistrazione intende aiutare le aziende a identificare e a contattare altre aziende che stanno pianificando di registrare la stessa sostanza, dando loro il tempo necessario per creare un Forum per lo scambio di informazioni sulle sostanze (Sief). In un Sief, le aziende sono obbligate a condividere gli studi sui test condotti sugli animali per ridurre al minimo il numero di animali usati per i test. Dopo la fase di preregistrazione, le aziende avranno tempo fino al 1° dicembre 2010 per la registrazione finale e per l´autorizzazione per l´immissione sul mercato di tutte le sostanze prodotte o importate in quantità pari o maggiore a 1000 tonnellate all´anno. Nel frattempo, le aziende che importano o producono quantità minori di sostanze chimiche (circa una tonnellata o più all´anno) avranno tempo fino a giugno 2018 per registrare queste sostanze. In un discorso al lancio ufficiale dell´Echa, il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha avuto parole di incoraggiamento per il personale dell´agenzia. "Io sono sempre più convinto che ad attendervi c´è un compito affascinante, ma molto difficile. Sono sicuro che l´agenzia sarà il centro di interesse che permetterà agli europei di lavorare assieme per raggiungere gli importanti scopi del Reach," ha detto. "Allo stesso tempo, faccio affidamento sull´agenzia per prestare la necessaria assistenza a chi, dal di fuori dell´Europa, vuole unirsi a noi e chiederci consiglio e supporto. Queste sono sfide difficili. Ma io sono sicuro che con il supporto della Commissione, degli Stati membri e delle parti interessate, l´agenzia avrà successo. Infatti, sono impaziente di tornare qui in una prossima occasione per brindare al vostro successo," ha aggiunto. Per ulteriori informazioni, visitare: http://echa. Europa. Eu .  
   
   
SEMINARIO FORMATIVO MATCH2BIOSME  
 
Bruxelles, 12 giugno 2008 - Il 26 giugno si terrà a Bruxelles (Belgio) un seminario formativo organizzato dall´iniziativa finanziata dall´Ue Match2biosme. Il seminario fornirà informazioni sui finanziamenti per la ricerca nel campo della biotecnologia nell´ambito del settimo Programma quadro (7°Pq) ed altri canali di finanziamento europei. Il seminario, che si svolgerà contemporaneamente ad un evento di partenariato di Match2biosme, fornirà anche suggerimenti su come avviare partenariati con il mondo accademico, le piccole e medie imprese (Pmi) e gli investitori. Matchbiosme è un progetto europeo, il cui scopo è quello di stimolare l´innovazione nell´industria biotecnologica affiancando le attività delle Pmi e delle istituzioni accademiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Match2biosme. Com .  
   
   
"DOVE VANNO I SOLDI DELL´EUROPA? BILANCIO MAGGIORE O SPESA MIGLIORE?"  
 
Milano, 12 giugno 2008 - Il prossimo 16 giugno alle ore 17. 00 l´Ispi, nell´ambito dell´Osservatorio Europa, e le Rappresentanze in Italia della Commissione europea, in collaborazione con Assolombarda, promuovono il convegno "Dove vanno i soldi dell´Europa? Bilancio maggiore o spesa migliore?", che verrà chiuso dal Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Zaia. Www. Ispionline. It . .  
   
   
VENTI DIPLOMI PER IL CORSO QUALITÀ E NUTRIZIONE DEI PRODOTTI DA CARNE SUINA  
 
Concluso con la consegna di venti diplomi a palazzo Nievo, il corso di formazione per la filiera qualità igienico-sanitaria e dietetico-nutrizionale della carne suina e dei prodotti trasformati. "L´iniziativa - sottolinea l´Assessore all´Agricoltura di Vicenza, onorevole Luigino Vascon - rientra in quell´ampio progetto di formazione territoriale che abbiamo articolato in vari momenti tarandoli sulle diverse realtà territoriali". Agricoltori, ma anche piccoli imprenditori agricoli, cuochi e normali cittadini gli allievi che hanno partecipato alle 32 ore di lezioni teoriche (nell´azienda agricola di Montecchio Precalcino) e alle 40 di esercitazioni pratiche (24 in aziende agrituristiche e 16 per visite in allevamenti, salumifici, laboratori analisi ecc. ) del programma. E tra i 24 anni di Simone e i 52 di Enrico anche due donne, Marilena e Fabiola. "È stata una risposta giovane, confortante anche per la voglia dimostrata da tutti di rimettersi a studiare per imparare e mettere in pratica una nuova professionalità senza la presunzione che spesso trasforma il fai-da-te in fatti di cronaca. Questo corso ha dato la possibilità di poter operare in realtà familiari e in piccole realtà produttive fornendo le basi per migliorare le caratteristiche del prodotto sia in fase di lavorazione che di stagionatura". Cresce in effetti l´interesse legato alla valorizzazione e alla promozione dei prodotti agricoli locali, delle tradizioni e dello sviluppo di produzioni agro-alimentari tipiche vicentine. "E lo dimostra la collaborazione della Fondazione Studi Universitari di Vicenza, che ne ha curato la parte didattica". Tra i prossimi appuntamenti anche un corso di degustazione dei vini riservato agli operatori agrituristici. .  
   
   
AUSTRIA-VIETNAM, RAFFORZARE COOPERAZIONE ECONOMICA  
 
Trieste, 12 giugno 2008 - I rappresentati di governo di Austria e Vietnam hanno congiuntamente dichiarato che si impegneranno a rafforzare la cooperazione economica e gli scambi commerciali bilateriali tra le due nazioni. Il Presidente austriaco Heinz Fischer e la sua controparte vietnamita Nguyen Minh Triet hanno avviato ufficialmente le discussioni su come realizzare questo obiettivo. La notizia è ripresa dal "Budapest Business Journal". Già negli ultimi anni le relazioni economiche tra i due Paesi si sono sviluppate rapidamente: nel 2007 le esportazioni austriache verso il Vietnam sono aumentate del 21 per cento, mentre le importazioni dal Paese asiatico sono cresciute del 16,5 per cento.  
   
   
STUDIO INDICA CHE È NECESSARIA MAGGIORE FLESSIBILITÀ NELL´AMMINISTRAZIONE DELL´INNOVAZIONE  
 
 Bruxelles, 12 giugno 2008 - Un nuovo studio condotto nell´ambito di Vision Era-net con finanziamenti Ue ha individuato le future sfide per l´amministrazione dell´innovazione. Mettendo a confronto i recenti sviluppi in nove Paesi partner, lo studio ha scoperto che l´ampliamento del contenuto delle politiche per scienza, tecnologia e innovazione (Sti) rappresenta una di queste sfide. "Il contenuto della nozione di "innovazione" si è ampliato dalla tecnologia per andare a coprire anche innovazioni sociali, sistemiche, organizzative e dei servizi," hanno detto i ricercatori, aggiungendo che di conseguenza ci sono più parti interessate, e questioni e problemi da risolvere. Lo studio indica che anche se tutti i Paesi presi in esame (Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, la regione belga delle Fiandre, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia) si trovano in fasi diverse dell´implementazione di nuove strutture e processi, essi sono ancora sotto la stessa pressione per rinnovare la loro politica di innovazione. Più in generale, lo studio suggerisce che sebbene l´innovazione sia considerata come fondamentale per la competitività economica e il benessere sociale, le strutture di gestione nel campo delle politiche Sti sono molto statiche e difficili da cambiare. Tuttavia, poiché il contenuto delle politiche cambia e le vecchie strutture rimangono immutate, la tendenza è quella di aggiungere nuove strutture amministrative che aumentano la complessità dell´amministrazione e la necessità di coordinamento. Secondo i ricercatori questa non è la strategia appropriata. "Se i Paesi desiderano rinnovare in modo significativo le proprie politiche di innovazione, essi dovrebbero anche avere il coraggio di abbandonare modelli operativi e attività antiquati," ha detto Mari Heijlt dell´azienda finlandese Gaia Consulting Oy, direttore della ricerca responsabile dell´indagine. I risultati dello studio sono stati pubblicati in una relazione intitolata "Principali sfide per l´amministrazione della ricerca nazionale e delle politiche di innovazione in piccoli Paesi europei". Il lavoro si basa su più di 60 interviste approfondite, un questionario e workshop specifici per i vari Paesi, condotti nell´ambito di Vision Era-net. La rete collaborativa Vision Era-net ha riunito 12 partner provenienti da un totale di dieci Paesi e regioni europei. Vision Era-net, operativo da maggio 2005 ad aprile 2008, ha ricevuto 2 Mio Eur nell´ambito del sesto Programma quadro (6°Pq) dell´Ue. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Tekes. Fi/julkaisut/major_challenges. Pdf http://www. Visioneranet. Org/ .  
   
   
PRESENTATE LE LISTE DEL MEF PER IL RINNOVO DEL COLLEGIO SINDACALE DI ALITALIA  
 
Roma, 12 giugno 2008 - Con riferimento all´Assemblea degli Azionisti di Alitalia S. P. A. , convocata per i giorni 27 e 28 giugno 2008 (prima e seconda convocazione), il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che depositerà presso la sede della società, per la nomina del nuovo Collegio Sindacale, la seguente lista: Sindaci effettivi 1. Enrico Laghi; 2. Diego Maria Berruti; 3. Marcellino Bortolomiol; 4. Nicandro Mancini; 5. Pompeo Cosimo Pepe; Sindaci supplenti: 1. Pietro Floriddia; 2. Gianfranco Tanzi. .  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 16/06/2008 Durata gg. 165* 364
Prezzo medio ponderato 98,028 95,574
Ritenuta fiscale 12,5% 0,24650 0,55325
Arrotondamento -0,00450 0,00275
Prezzo netto d´aggiudicazione 98,27 96,13
Rendimento semplice netto 3,84 3,98
Rendimento composto netto 3,88 3,98
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,20 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 98,47 96,43
Rendimento semplice (minimo) 3,39 3,66
Rendimento composto netto (minimo) 3,42 3,66
* bot flessibile Fonte Assiom
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A MILANO LE IMPRESE PIÙ LONGEVE D’ITALIA SONO QUASI 1.200 LE NATE PRIMA DEL 1940 E ANCORA ATTIVE CON UN QUINTO DEL TOTALE ITALIANO MILANO È PRIMA TRA LE PROVINCE DAVANTI A TORINO E ROMA  
 
Milano, 12 giugno 2008 – A Milano il clima migliore d’Italia, almeno per le imprese. Pezzi vivi di storia che si intrecciano con gli eventi della vita cittadina: in provincia di Milano sono quasi 1. 200 quelle nate prima del 1940 e ancora operanti, il 73,6% si concentra a Milano città. E con quasi un quinto del totale nazionale la provincia meneghina è prima in Italia, seguita da Torino (348 attività, 5,7%) e Roma (341, 5,6%). I settori che vantano la percentuale più alta di aziende longeve a Milano sono i servizi alle imprese con 350 attività (29,7% del totale), il commercio che sommato ad alberghi e ristoranti raggiunge le 337 imprese (28,6%) e il manifatturiero che ne conta 326 (27,6%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al I trimestre 2008. E sono le imprese storiche le protagoniste del Premio "Piazza Mercanti" di Milano Produttiva 2008: l’ 8 giugno al Teatro alla Scala imprese centenarie dell’area milanese hanno ricevuto dal presidente della Camera di Commercio di Milano, Carlo Sangalli in premio uno “scrigno” che si trasforma in “stage”, realizzato da Andreas Golinski giovane artista emergente rappresentato dalla Galleria Neon. I premiati: Borsa Italiana Spa, Valente Spa, Associazione Calcio Milan Spa, Istituto Ciechi Milano, Football Club Internazionale Milano Spa, Casa Ricordi - Archivio Ricordi Spa. Premio anche per meriti aziendali alla International Cartel Sign Srl. Accanto a questi premi speciali, il tradizionale riconoscimento Milano Produttiva è andato a 258 imprese per la correttezza commerciale e l’impegno imprenditoriale e 266 lavoratori, distinti per la diligenza e l’attaccamento al lavoro. Requisiti richiesti: almeno 20 anni di attività ininterrotta per le imprese, 25 anni di servizio continuativo nella stessa azienda per i lavoratori, 15 anni per i dirigenti. Per tutti una medaglia d´oro con il logo della Camera di Commercio di Milano e un diploma. Dopo il premio musiche di Verdi, Cilea e Puccini. “Milano Produttiva” - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - non è un premio come tutti gli altri. E’ un riconoscimento importante per tutti coloro che con il proprio lavoro ed il proprio impegno professionale, contribuiscono, giorno dopo giorno, alla crescita competitiva del sistema milanese d´impresa e della cultura imprenditoriale. Quest’anno un premio speciale alle imprese storiche, presidi sociali che sono stati capaci di resistere ai momenti di crisi del passato e che rappresentano la speranza su cui costruire il futuro. Una ricchezza in un territorio in rapida evoluzione ma radicato nel suo passato. Una tradizione su cui ricostruire appartenenze e sviluppo equilibrato: sarebbe contraddittorio che una città come Milano aperta a tutte le culture disperdesse la propria". Imprese storiche in provincia di Milano (attive e con iscrizione antecedente al 1940) per settore di attività
Classe anno iscr. Antecedente al 1940 % su tot.
A Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca 10 0,8%
D Attivita´ manifatturiere 326 27,6%
F Costruzioni 54 4,6%
G Comm. Ingr. E dett. -rip. Beni pers. E per la casa 288 24,4%
H Alberghi e ristoranti 49 4,2%
I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. 25 2,1%
J Intermediaz. Monetaria e finanziaria 33 2,8%
K Attiv. Immob. ,noleggio,informat. ,ricerca (servizi alle imprese) 350 29,7%
M Istruzione, sanità e altri servizi pubblici sociali 31 2,6%
Altro 14 1,2%
Milano 1. 180 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al I trimestre 2008 Imprese attive a Milano con iscrizione antecedente al 1940
Antecedente al 1940 % su tot.
Milano Citta´ 869 -
Milano 1. 180 73,6%
Lombardia 2. 070 57,0%
Italia 6. 141 19,2%
Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al I trimestre 2008 Prime province in Italia per numero di imprese attive con iscrizione antecedente al 1940
Classifica nazionale province Iscrizione antecedente al 1940 % su tot. Italia
1 Milano 1. 180 19,2%
2 Torino 348 5,7%
3 Roma 341 5,6%
4 Varese 318 5,2%
5 Genova 316 5,1%
6 Caserta 252 4,1%
7 Napoli 214 3,5%
8 Trento 176 2,9%
9 Como 145 2,4%
10 Bologna 135 2,2%
Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al I trimestre 2008 Premio Milano Produttiva. Valorizzare la “fedeltà al lavoro”: questo l’obiettivo del Premio Milano Produttiva della Camera di Commercio di Milano, giunto alla sua 19° edizione, l’8 giugno al Teatro alla Scala” (trasmesso in diretta dal canale interattivo della Camera di Commercio di Milano www. Impresalive. Tv disponibile sul sito www. Mi. Camcom. It). Nel dopo premiazione la Prova aperta dell’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala e il Concerto dei Solisti dell’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala diretti dal Maestro Alessandro De Marchi con musiche di Giuseppe Verdi, Francesco Cilea e Giacomo Puccini. Le imprese premiate - Premiate con un diploma e una medaglia d’oro con il logo della Camera di Commercio, raffigurante l’effigie di S. Ambrogio, 258 aziende, di Milano e della provincia. Per la maggior parte si tratta di imprese del commercio (126, il 48,8%). Tra le altre anche 89 imprese dell’artigianato (34,5), 28 dell’industria (10,9%), 10 dell’agricoltura (3,9%) e 5 dei servizi (1,9%). Ai loro titolari va il riconoscimento per la correttezza commerciale e l’impegno imprenditoriale. I lavoratori premiati - Sono 266 i lavoratori (218 della Provincia e 48 di Milano) che si sono distinti per la diligenza e l’attaccamento al lavoro. 163 uomini (il 61,3%) e 103 donne (38,7%). Gli impiegati rappresentano il 71,8% (191), gli operai il 26,3% (70) e 5 sono i dirigenti (1,9%). Per la maggior parte si tratta di premiati del settore dell’industria (123, il 46,2%). Tra gli altri anche 59 premiati del settore dei servizi (22,2%), 52 del settore commercio (19,5%), 14 artigianato (5,3%) e 18 agricoltura (6,8%). Le principali zone di provenienza (sedi imprese). Milano, Abbiategrasso, Albiate, Arese, Baranzate, Bareggio, Binasco, Boffalora Sopra Ticino, Bubbiano, Buccinasco, Cambiago, Cassano d’Adda, Cassina De’ Pecchi, Cassinetta di Lugagnano, Castano Primo, Cernusco sul Naviglio, Cerro Maggiore, Cesano Boscone, Cesate, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Corbetta, Cornaredo, Corsico, Cuggiono, Cusago, Dairago, Gaggiano, Garbagnate Milanese, Gorgonzola, Grezzago, Inzago, Lainate, Legnano, Magenta, Magnago, Melegnano, Melzo, Motta Visconti, Nerviano, Paderno Dugnano, Pero, Peschiera Borromeo, Pioltello, Pogliano Milanese, Pozzuolo Martesana, Rho, Robecchetto con Induno, Ribecco sul Naviglio, Rosate, Rozzano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Santo Stefano Ticino, Sedriano, Segrate, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Seveso, Trezzano sul Naviglio, Trezo sull’Adda, Truccazzano, Turbigo, Vanzaghello, Vario d’Adda, Vermezzo, Vernate, Villa Cortese, Vittuone, Zelo Surrigone. Maggior rappresentanza delle imprese con sede a Milano (107), Rho (9), Melegnano (7), a pari merito Abbiategrasso, Cuggiono, Legnano e Nerviano (6). Maggior rappresentanza dei dipendenti residenti nei comuni di Milano (48), Legnano (13), Abbiategrasso (8), Bustogarolfo (6), Villa Cortese (6). Premio "Piazza Mercanti". In questa 19° edizione del premio Milano Produttiva 2008, la Camera di Commercio di Milano ha voluto dare un riconoscimento speciale a 7 imprenditori che si sono distinti per internazionalizzazione, innovazione, mecenatismo e sviluppo del territorio, no profit e imprenditoria femminile. L’opera ha per titolo “Ritratto Di Città” e consiste in una sorta di “scrigno”. Una scatola di vetro nero, di forma trapezoidale, che ricorda un’architettura contemporanea. Aprendolo, lo scrigno si trasforma in uno “stage”, un palcoscenico con un fondale e due quinte, di vetro nero ma specchiato. Contemporaneo, architettura e teatralità, simboli del progresso non solo economico, ma culturale e sociale della metropoli ambrosiana. Un palcoscenico sul quale chiunque si riflette gioca un ruolo importante, anzi fondamentale, oggi come ieri, nello sviluppo economico, culturale e sociale della città di Milano. È realizzato da Andreas Golinski giovane artista emergente rappresentato dalla Galleria Neon, selezionato dall’Associazione Artegiovane Milano per conto della Camera di commercio di Milano. I premiati. Borsa Italiana Spa (Milano), Valente Spa (Milano), Associazione Calcio Milan Spa (Milano), Istituto Ciechi Milano (Milano), Football Club Internazionale Milano Spa (Milano), Casa Ricordi - Archivio Ricordi Spa (Milano), International Cartel Sign Srl. .
 
   
   
PROGETTO TRANSNAZIONALE “MEDITERRITAGE” CON DODICI REGIONI EUROPEE ED EXTRA: GIORNATE CONCLUSIVE VENERDÌ 13 E SABATO 14 GIUGNO A VILLAGGIO MANCUSO  
 
 Sila (Calabria), 12 giugno 2008 - Si concluderà nel prossimo fine settimana, nel meraviglioso scenario del Parco nazionale della Sila, il Progetto transnazionale “Mediterritage” che ha visto la Calabria capofila di 12 regioni partner. Mediterritage (neologismo francese tra i termini Mediterranee ed Heritage) è un’operazione quadro regionale (Oqr) del programma Interreg Iii C Zona Sud, che mira al miglioramento delle politiche regionali in direzione delle zone di montagna. Il progetto ha consentito di lavorare assieme agli esponenti di dodici regioni, sette delle quali fanno parte della Comunità Europea come le italiane Calabria, Basilicata e Liguria; le greche Tessaglia e Macedonia occidentale; la Corsica per la Francia e l’Andalusia per la Spagna. A queste regioni si è aggiunta Vratsa della Bulgaria, nazione nel frattempo entrata nell’Ue. Quattro le presenze extraeuropee: Marrackech per il Marocco, Souk-ahras per l’Algeria, Vlora per l’Albania e Mugla per la Turchia. I sottoprogetti su cui si è imperniato Mediterritage sono stati undici, di cui sette hanno interessato enti e comunità calabresi. A Biomass (sfruttamento delle biomasse per la produzione di energia elettrica) ha preso parte la Comunità montana Silana, a Castagna (utilizzazione e valorizzazione del castagno da legno e dei suoi frutti) la Comunità montana Fossa del Lupo, a Meditour (valorizzazione delle risorse naturali e culturali) ha partecipato la Comunità montana della Presila Catanzarese; a Nest (costruzione di una rete del turismo sostenibile attraverso l’istituzione di archivi comuni dei beni paesaggistici e naturalistici) il Comune di S. Stefano d’Aspromonte e il Consorzio di bonifica del Ferro e dello Sparviero, a Pasamme (profumo e odori della montagna mediterranea) la Comunità montana di Repentino-tiriolo-mancuso; a Waste (valorizzazione del territorio, delle peculiarità e dei valori) il Comune di Girifalco; a Winolive (offerta a livello di turismo enogastronomico) i Comuni di S. Cosmo Albanese e di Belmonte Calabro. Gli altri sottoprogetti sono stati “Produits typiques (valorizzazione prodotti locali), Terramed (valorizzazione di sistemi di coltura in terrazzamenti irrigati), Mycomed (valorizzazione dei funghi), Village (messa in rete per un turismo duraturo). Tutti questi lavori hanno realizzato l’attività operativa finalizzata a centrare il primario obiettivo di Mediterritage, cioè predisporre efficaci contributi da poter sottoporre agli esperti in programmazione regionale in ciascuna delle aree del partenariato. Guidati dal gruppo di coordinamento della Regione Calabria, i partner si sono lasciati poco a poco alle spalle l’istintivo impulso campanilistico per poi affrontare in modo coeso un percorso unitario ed europeo. I lavori della conferenza finale, programmata per venerdì prossimo, 13 giugno, alle ore 9,30, presso il Centro visite del Corpo forestale dello Sato in località Monaco sito di Villaggio Mancuso (Taverna Catanzaro) saranno coordinati dal capo ufficio stampa della Giunta regionale Oldani Mesoraca. Dopo il benvenuto da parte di Vincenzo Falcone, sottosegretario agli Affari della presidenza, il responsabile del progetto, Rocco Mercurio, presenterà i risultati di Mediterritage. Seguiranno i brevi contributi dei partner e gli interventi del presidente della Regione, Agazio Loiero, e dell’assessore calabrese all’Agricoltura, Mario Pirillo. Dopo la pausa pranzo, si svolgerà una visita tra gli stand relativi ai singoli sottoprogetti e a quelli enogastronomici ed artigianali. La sessione pomeridiana sarà conclusa dall’assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria Mario Maiolo. Nella giornata di sabato 14 gli ospiti del partenariato effettueranno una visita guidata sul territorio, per verificare di persona come ricavare concretamente benefici dall’insieme dei temi trattati. Per ragione di distanze e di tempi la visita sarà limitata al museo di Mattia Preti a Taverna, alle realtà produttive montane di Cicala e al contesto artigianale di Serrastretta. .  
   
   
CONVENZIONE REGIONE-IUAV PER STUDIO DEL TERRITORIO  
 
Venezia, 12 giugno 2008 - La Regione del Veneto, nell’ambito delle sue attività di programmazione in materia di territorio e di paesaggio, usufruirà anche della collaborazione del Centro Interdipartimentale di Rilievo, Cartografia ed Elaborazione (Circe) dello Iuav di Venezia. Una specifica convenzione in questo senso è stata siglata dall’Assessore regionale alle Politiche per il Territorio Renzo Marangon e dal Rettore dello Iuav Carlo Magnani. ”nell’affrontare la tematica del paesaggio – sottolinea Marangon – la Regione sta da un lato definendo il nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, e dall’altro porta avanti un approfondimento tematico a scala di maggiore dettaglio finalizzato alla tutela e conservazione dei paesaggi “rilevanti”, gestione e valorizzazione dei paesaggi “ordinari”, recupero e riqualificazione dei paesaggi “degradati””. Per approfondire tale quadro conoscitivo è necessario realizzare un progetto di ricerca e di raccolta dati in merito ai caratteri dei singoli ambiti, che verrà sviluppato grazie alla collaborazione con lo Iuav, e che guarderà in particolare all’assetto insediativo storico ed alle condizioni ecologiche di frammentazione e di integrità paesaggistica. “Per questo scopo – sottolinea Marangon – il Circe presenta caratteristiche ottimali: una conoscenza disciplinare specifica del territorio regionale ed una capacità di elaborazione di informazioni cartografiche di cui offre comprovata competenza”. Gli ambiti sui quali si concentrerà l’attività sono l’Alpago e il Feltrino (Belluno) per l’area geografica della montagna; il Coneglianese (Treviso) per la collina; la Valsana (Comuni trevigiani di Tarzo, Revine, Cison, Follina, Miane, Valdobbiadene e Segusino) per l’area geografica delle valli; il litorale del Veneto orientale per l’area litoranea. L’oggetto della Consulenza attivata con la sigla della convenzione prevede la predisposizione di una relazione che individui il sistema di codifica delle informazioni che andranno a costituire la Banca Dati per il Paesaggio e la redazione di elaborati grafici che conterranno la Carta del Funzionamento Ecologico, la Carta dell’Assetto Insediativo Relazionale, la Carta della Frammentazione Paesaggistica e la Carta dell’Integrità paesaggistica. .  
   
   
VENERDÌ 13 GIUGNO A PERUGIA CONFERENZA REGIONALE COOPERAZIONE  
 
Perugia, 12 giugno 2008 – Offrire alla comunità regionale, e non solo, un momento di studio e analisi del movimento cooperativo umbro e preparare la strada per una revisione della legge regionale in materia, varata nel 1997. È questo lo scopo della Conferenza regionale sulla cooperazione, organizzata dall’Assessorato alla promozione dello Sviluppo economico della Regione Umbria, che si terrà venerdì 13 giugno a Perugia, nella sede della Camera di Commercio. Nel corso della Conferenza, verrà presentata una ricerca sul sistema cooperativo in Umbria, commissionata dalla Giunta regionale e da Unioncamere Umbria. I lavori( a partire dalle ore 9), dopo i saluti del sindaco di Perugia Renato Locchi e del presidente della Camera di Commercio di Perugia Alviero Moretti, si apriranno con l’intervento della presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti. Seguiranno la presentazione della ricerca sulle cooperative umbre da parte del presidente di Unioncamere Adriano Garofoli e del professor Sergio Sacchi, del Dipartimento di Economia dell’Università degli studi di Perugia, e la proiezione di un video. A seguire, sono in programma le comunicazioni di Paolo Santella, del Servizio studi della Banca d’Italia, su “il quadro regolamentare della cooperazione in Europa”, e di Luca Ferrucci, dell’Università degli studi di Perugia, su “quali nuove sfide per le imprese cooperative”, e gli interventi di rappresentanti del mondo cooperativo, delle organizzazioni sindacali e dell’”Anci” (Associazione nazionale dei Comuni italiani) dell’Umbria. Le conclusioni sono affidate all’assessore regionale alla promozione dello Sviluppo economico Mario Giovannetti. .  
   
   
LODI: COSTRUZIONI, L’IRRESISTIBILE CORSA DELLE MICRO IMPRESE  
 
Lodi, 12 giugno 2008 - I flussi delle imprese nel lodigiano nascondono segnali di rallentamento, anche se nel compendio finale lo stock delle posizioni attive presenta un saldo di qualche unità in più rispetto il precedente monitoraggio. Come evidenziano le serie storiche, il primo periodo dell’anno esibisce sempre una decelerazione dei flussi. Anche quest’anno si ripete Le rilevazioni del primo trimestre risultano influenzate oltre che dall’andamento naturale delle imprese, dalle cessazioni d’ufficio e dai residui di procedure avviate nell’ultima fase dell’anno e contabilizzate a gennaio. La tendenza rimarca anche all’interno del settore dell’artigianato, che difatti nella prima parte dell’anno presenta sempre difficoltà d’interpretazione. In realtà l’ andamento delle imprese artigiane non presenta variazioni congiunturali di rilievo (+0,2%), mentre il trend tendenziale (calcolato sullo stesso periodo dell’anno precedente) regala uno svolgimento virtualmente ppositivo del +4,5%. In ogni caso il tasso di natalità delle imprese artigiane (dato dal rapporto percentuale tra le iscrizioni del periodo e il numero di imprese registrate del precedente periodo) è stato calcolato dagli uffici della Camera di Commercio del 3,6%, contro un tasso di mortalità del 3,5% con cui il tasso di crescita trimestrale si riduce a(+0,1%. Comparativamente alla demografia generale delle imprese l’andamento demografico del comparto artigiano non ha subito rimbalzi particolari:: su un totale di 481 imprese iscritte nel periodo, 228 (il 47,4%) sono state artigiane, mentre delle 530 cessazioni totali, 222 di esse, pari al 41,9% risultano iscritte all’Albo delle Imprese Artigiane. Lo stock delle operative è passato da 6. 262 unità a 6. 275 unità; in rapporto alle 6. 007 imprese segnalate attive allo stesso periodo dell’anno scorso, vanta 268 imprese in più. Il tessuto imprenditoriale lodigiano ha raggiunto nell’ultima rilevazione 16. 200 unità d’impresa, al quale contribuiscono per il 38,7% imprese classificate artigiane. A sua volta, il comparto artigiano è fortemente intessuto dalle attività del ramo costruzioni che hanno realizzato un nuovo record e per la prima volta hanno superato il 50%, raggiungendo una consistenza del 50,2% delle imprese artigiane totali. A differenza di quanto è segnalato in Lombardia, dove le imprese del ramo costruzioni detengono un peso medio complessivo del 17% ed hanno concluso la prima frazione del 2008 in parità, nel lodigiano le attività del comparto continuano la corsa. L’artigianato provinciale presenta settori “lepre” e settori “tartaruga”. Non nel fare business, non nell’export o nell’occupazione, ma nella demografia delle imprese. Un fenomeno che ha ulteriormente allargato la forbice tra il ramo delle costruzioni e gli altri: manifatturiero (21,4%), servizi alle imprese (11,4%), servizi alle persone (9,4%), riparazioni beni di consumo (5,6%). La crescita delle imprese di costruzione continua all’interno di uno scenario del mercato immobiliare e delle costruzioni che presenta qualche indicazione congiunturale di intrinseca instabilità. Tra rallentamento e tenuta, il mercato del mattone potrebbe anche amplificare i suoi effetti sulla economia del comparto e sulla demografia delle imprese. Comune a tutti gli operatori del settore è la sensazione di un lieve impoverimento della domanda (che tuttavia ancora tiene) nascosta nell’allungamento dei tempi di vendita degli immobili. Non sembra, invece, avere avuto riscontro l’effetto subprime. L’offerta non presenta rallentamenti, anche perché sostenuta da una programmazione avviata da alcuni anni mentre l’entità degli oneri di costruzione residenziale, tra i più bassi in Lombardia, non sembrano tali da creare problemi ai costruttori. L’ ipotesi di un impoverimento, sia pure in un prossimo futuro, della domanda, trascina inevitabilmente quella dei problemi per le piccole e piccolissime imprese artigiane del ramo. Da un lato se non mancano nel comparto artigiano imprese di costruzione vere e proprie, occorre avere presente che nella divisione artigiana operano numerosissime attività individuali e familiari, anche specializzate, che svolgono lavori autonomi in sub-appalto di palificazione, fondazione, perforazione, betonaggio, realizzazione di armature, posa in opera mattoni, montaggio ponteggi, copertura di tetti; lavori di installazione idraulico sanitarie, riscaldamento, condizionamento, antenne, apparati elettrici, allarmi, antincendio, ascensori; isolamento idraulico, termico, sonoro; posa in opera vetri, intonacatura, tinteggiatura, imbiancatura, piastrellatura, rifinitura eccetera. Attualmente le imprese che svolgono mestieri artigiani nella divisione delle costruzioni sono 3. 148, ben l’85% delle 3. 715 imprese totali operative nel ramo. L’esposizione ai connessi aspetti di rallentamento del “mattone” non è una ipotesi da non valutare. Intanto dalle attività manifatturiere (1. 343 unità attive) e da quelle di trasporto e magazzinaggio (350 unità) è giunta una nuova benché lieve “piallatura”. Il settore manifatturiero ha denunciato la perdita di 12 unità, mentre nei trasporti la sofferenza è stata di 13 imprese. Le due specializzazioni hanno evidenziato un tasso di crescita negativo ( manifatture-1,4%; autotrasporto merci -2,6% .  
   
   
LODI: OLTRE 1 MILIONE DI EURO PER LE NUOVE IMPRESE  
 
Lodi, 11 giugno 2008 - Con l’obiettivo di sostenere lo start up e lo sviluppo di nuove imprese arrivano contributi per 1. 160. 000 euro messi a disposizione dal Progetto Saturno 2007 per aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi e per nuove imprese e nuove attività autonome con massimo 3 anni di attività. Si tratta del Progetto di Sovvenzione globale Saturno 2007, promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, ministero del Lavoro e della previdenza sociale e Fondo Sociale Europeo, realizzato da Camera di Commercio di Lodi insieme alle altre Camere di Commercio lombarde e Unioncamere Lombardia, la cui scadenza è stata prorogata al 15 dicembre 2008. Possono richiedere i contributi: aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi, occupati, inoccupati o disoccupati, donne, giovani, adulti ed immigrati, purché maggiorenni e residenti o domiciliati in Lombardia, intenzionati ad avviare un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo, entro e non oltre il 30 settembre 2008; nuove imprese iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Lodi da massimo tre anni prima della data di presentazione della domanda, con forma giuridica: ditta individuale, società di persone, società di capitali e cooperative, lavoratori autonomi che abbiano richiesto l’avvio attività (attribuzione della partita Iva) non prima dei tre anni antecedenti la data di pubblicazione del bando. Saranno erogati contributi in conto capitale sotto forma di investimenti immateriali riconducibili allo start-up e allo sviluppo d´impresa e di lavoro autonomo, es. Acquisto di software; registrazione di marchi e brevetti; formazione specialistica e corsi abilitanti; consulenza gestionale nelle aree: marketing, logistica, produzione, personale etc. ; spese notarili. Si considerano ammissibili le spese realizzate a partire dalla data di costituzione dell’impresa o dell’avvio dell’attività autonoma o, per chi già attivo, le spese non antecedenti i 12 mesi dalla presentazione della domanda di contributo. L’intervento permetterà agli imprenditori e ai lavoratori autonomi di usufruire di un contributo a fondo perduto pari al 75% degli investimenti immateriali, al netto di Iva, fino ad un massimo di 15mila euro cadauno. L’investimento complessivo ammesso dovrà risultare non inferiore a 1. 000 euro al netto dell’Iva; pertanto il contributo minimo erogabile sarà di 750 euro. I destinatari del contributo che a seguito della valutazione risulteranno ammessi e finanziati, avranno inoltre diritto a ricevere assistenza gratuita e personalizzata, finalizzata alla realizzazione degli investimenti previsti e alla produzione della documentazione amministrativa e contabile necessaria per la rendicontazione della spesa finale. Per la domanda di richiesta dei contributi dovrà essere utilizzata esclusivamente la modulistica on line disponibile sul sito www. Saturno. Lombardia. It e si dovrà inviare, pena l’inammissibilità della stessa, anche in formato cartaceo entro il decimo giorno di calendario successivo a quello dell’invio on line, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Milano, in via San Vittore al Teatro 14, a Milano. In caso di spedizione postale non farà fede la data di invio, bensì la data di ricezione ed il numero di protocollo. La busta contenente la domanda dovrà riportare la dicitura: Ats Saturno 2007 c/o Camera di Commercio di Milano – Ufficio protocollo, via s. Vittore al Teatro 14 – 20123 Milano. Progetto Saturno 2007 – Azione 1 “Azioni di supporto allo start-up, sviluppo d’impresa e autoimpiego”. Ulteriori informazioni potranno essere richieste allo Sportello Unico della Camera di Commercio di Lodi Sportello Unico Informativo Camera di Commercio di Lodi Tel. 0371. 4505247 – 234 fax 0371. 431604. E-mail: promozione@lo. Camcom. It .  
   
   
MACERATA: L’IMPRESA IN UN GIORNO  
 
Macderata, 12 giugno 2008 - Anche la Camera di Commercio di Macerata si sta proiettando verso il futuro, dando sempre maggiore spazio alle nuove tecnologie informatiche e alla semplificazione amministrativa. Dal 4 giugno 2008 ha infatti iniziato a sperimentare il nuovo sistema della “Comunicazione unica per la nascita d’impresa”, in attuazione dell’art. 9 del cosiddetto decreto Bersani del 2007. Con la collaborazione di funzionari dell’Inps, dell’Agenzia delle Entrate di Macerata e dell’Inail per le parti di rispettiva competenza, e di alcune Associazioni di categoria (Confartigianato, Confcommercio e Cna) che per prime si sono rese disponibili a sperimentare il nuovo sistema, e, naturalmente, con l’assistenza di funzionari esperti della Camera di Commercio e del consulente Infocamere, è stata predisposta con un’unica comunicazione la prima pratica telematica di un’impresa individuale con i dati non solo destinati al Registro delle Imprese, ma anche all’Agenzia delle Entrate, per la richiesta di partita Iva, e all’Inail per le necessarie iscrizioni. In meno di mezz’ora, la pratica compariva nelle liste delle pratiche telematiche pervenute al Registro delle Imprese ed era pronta per l’evasione, completa già di certificato di assegnazione di partita Iva, di ricevuta di protocollo automatico, di contestuale messaggio automatico con posta certificata di invio della domanda di iscrizione all’Inail, e di ricevuta di accettazione della “Comunicazione Unica”, che, in base al decreto Bersani, costituisce titolo per l’immediato avvio dell’attività imprenditoriale. Il nuovo sistema, una volta a regime e una volta superate le inevitabili difficoltà iniziali legate ai nuovi programmi informatici e al doversi rapportare contemporaneamente con più amministrazioni, costituirà indubbiamente una notevole semplificazione per le imprese, soprattutto in termini di risparmio di tempo. Un ulteriore vantaggio, sarà dato dal fatto di avere una situazione giuridica delle imprese che coinciderà per tutte le Amministrazioni Pubbliche coinvolte ed eviterà alle imprese stesse di dover richiedere all’una o all’altra amministrazione rettifiche di dati non coincidenti che possono in qualche caso creare difficoltà alla loro attività. .  
   
   
FERRARA: PRESENTATI I DATI PROVINCIALI DEL MERCATO DEL LAVORO 2007  
 
 Ferrara, 12 giugno 2008 - L´assessore provinciale alla Formazione professionale e Politiche del lavoro Paola Ricci «Un quadro a luci ed ombre». Così l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro e Formazione professionale, Paola Ricci, ha definito la situazione del mercato del lavoro provinciale aggiornata al 2007. Una situazione complessiva più facile da misurare in seguito alle disposizioni contenute nella Finanziaria per il 2007, che impone ai datori di lavoro di comunicare assunzioni, licenziamenti e cessazioni, anche per la pubblica amministrazione e per il lavoro parasubordinato, con la sola esclusione del lavoro autonomo. Fra le luci sicuramente il dato dei nuovi rapporti di lavoro che sono stati instaurati nell’anno di riferimento. Sono infatti 5. 481 complessivamente le nuove assunzioni con un saldo positivo di 2. 263 unità, che fa così registrare un aumento dell’occupazione provinciale. Un terzo di questi sono stranieri e, dal punto di vista della tipologia degli impieghi, le assunzioni a tempo determinato fanno la parte del leone rispetto a quelle a tempo indeterminato che, invece, registrano una battuta d’arresto. Un dato, questo, confermato anche dalla durata media degli impieghi che è risultata di 98 giornate. Anche il part time si conferma come formula consolidata, con una media di 21 ore settimanali. L’aspetto dell’età dei nuovi impieghi rivela che circa la metà di questi riguarda una fascia giovanile, mentre negativo è il dato per gli over 40. Il saldo positivo di nuovi lavori a donne straniere, suona come una conferma di un mercato che continua ad avere necessità di una significativa assistenza alla persona. Interessante, poi, il dato sulle cessazioni degli impieghi a tempo indeterminato: il 6% sono dovute a pensionamenti, il 21% a licenziamenti per cessazione di attività e ben il 65% per dimissioni volontarie, anche per la ricerca di lavoro autonomo. Tra i settori maggiormente dinamici il terziario, la ristorazione, la manifattura e le costruzioni. Non buoni i segnali per quanto riguarda le qualifiche maggiormente richieste: dalle assistenti domiciliari, alle professioni di base per la ristorazione, alle attività di manovalanza. Un dato complessivo che rivela ancora il non elevato livello di professionalità e di sapere della domanda. Cresce dunque il lavoro in provincia, ma cresce parallelamente anche il numero di perone in cerca di lavoro, con un tasso di disoccupazione che si attesta attorno al 5,5%, secondo i dati utilizzabili del 2006. «Un mercato del lavoro con elementi positivi e negativi – ha concluso l’assessore Ricci – ma che denota anche un aumentato dinamismo rispetto agli anni precedenti». Per una riflessione più approfondita bisogna attendere l’autunno, con la consueta presentazione del rapporto statistico del mercato del lavoro provinciale. .  
   
   
PRESENTATO IL RAPPORTO SULL´IMMIGRAZIONE IN PIEMONTE IN CRESCITA IL NUMERO DEGLI IMMIGRATI STABILMENTE PRESENTI SUL TERRITORIO  
 
Torino, 12 giugno 2008 - Si conferma in crescita il numero degli immigrati stabilmente presenti sul territorio piemontese. E’ quanto emerge dal Rapporto 2007 dell’Osservatorio sull’Immigrazione in Piemonte, presentato ieri mattina a Torino, presso la sede dell’Ires Piemonte. Gli immigrati stranieri residenti in Piemonte erano 252. 302 all’inizio del 2007 (fonte Istat) e a fine anno hanno raggiunto, probabilmente, le 300. 000 presenze, pari a circa il 6,8% della popolazione. L’afflusso di immigrati tende a mantenere numericamente costante il livello della popolazione in età lavorativa, contrastando la riduzione della popolazione più giovane in regione, anche se non basta a compensare la diminuzione della natalità tra gli italiani. Le assunzioni nel 2007 segnalano un’eccezionale crescita di rumeni o bulgari, dovuta all’impatto delle regolarizzazioni seguite all’accesso nell’Ue, che produce sia un’emersione del lavoro sommerso, sia un aumento dei flussi da queste due nazioni. Gli immigrati sono in larga parte collocati in lavori manuali, in attività poco appetibili agli italiani. I dati confermano l’inserimento dei cittadini stranieri in professioni di basso profilo, pur con alcuni spunti positivi per operai specializzati nelle costruzioni e nell’industria manifatturiera, operatori paramedici e addetti alla ristorazione e ai pubblici esercizi. Il radicamento della popolazione immigrata nella nostra regione è documentato dal crescente numero di iscrizioni al sistema scolastico e formativo: nella scuola (dall’infanzia alle medie superiori) si contano quasi 43. 000 stranieri, nei vari percorsi di formazione se ne registrano oltre 10. 000. È evidente il maggiore orientamento degli immigrati verso titoli di studio rapidamente e facilmente spendibili sul mercato del lavoro. Sotto il profilo della salute gli stranieri evidenziano un basso ricorso al ricovero per malattie croniche importanti (come i tumori o le malattie cardiocircolatorie), un preoccupante impatto dei problemi di scarsa sicurezza (ambientale e di lavoro) sulla frequenza di traumi; qualche problema di accesso alle opportunità di prevenzione e cura utili per la salute riproduttiva. Peraltro il servizio sanitario regionale sembra più ricettivo nei confronti dei bisogni di salute e di assistenza di questa popolazione di quanto avviene nel resto d’Italia. Il 2007 è stato un anno particolare per l’evoluzione della disciplina giuridica della condizione dello straniero in Italia. Infatti, nonostante la fine della legislatura abbia posto termine anche ai progetti del governo di riformare da un lato il testo unico sull’immigrazione e la legge sulla cittadinanza, la spinta alle riforme è venuta da una serie di direttive comunitarie i cui decreti legislativi di recepimento sono stati emanati nel corso del 2007. “Affrontare il tema dell’immigrazione – afferma Assessore regionale al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso - esige una profonda conoscenza della dimensione del fenomeno. Le caratteristiche dei flussi immigratori sono in continuo mutamento e quindi per programmare adeguate politiche di integrazione sociale non si può prescindere dalle trasformazioni della realtà sociale. Come Assessore mi sto misurando con almeno tre questioni di importanza decisiva: il lavoro, come ambito primario di inserimento sociale; l’integrazione inteso come sistema di accompagnamento all’inserimento sociale per colmare il gap esistente tra cittadini stranieri e cittadini italiani; l’integrazione delle politiche come modus operandi efficace ed efficiente per evitare dispersioni di risorse economiche”. .  
   
   
TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E NELLE GRANDI OPERE, INTESA REGIONE MARCHE E SINDACATI PER LA STABILIZZAZIONE E L´ASSUNZIONE DEL PERSONALE.  
 
Ancona, 12 giugno 2008 - Stabilizzazione del personale e assunzione di nuovi operatori per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri delle grandi opere aperti nelle Marche. La Regione e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil hanno siglato un´intesa per incrementare i livelli di sicurezza dei lavoratori. ´Il Piano sanitario regionale ´ sottolinea l´assessore alla Salute, Almerino Mezzolani ´ riserva un´attenzione particolare ai temi della sicurezza e della prevenzione. L´intesa con i sindacati rappresenta un ulteriore e qualificante passo verso l´adozione di provvedimenti che rendono effettive le indicazioni del Piano, garantendo un monitoraggio continuo ed efficace nei luoghi di lavoro e, in particolare, nei cantieri delle grandi opere infrastrutturali aperti nelle Marche´. Per il Sindacato, si tratta dell´avvio di una nuova fase: l´aumento delle risorse a tutela della salute di chi lavora puo` diventare strutturale e davvero significativo; e finalmente ´ per la prevenzione nei luoghi di lavoro - si potra` misurare con esattezza quantita` e qualita` della spesa dedicata, del personale, delle specifiche attivita` svolte in ogni Zona Asur; si tratta di applicare al meglio, anche nelle Marche, il Patto per Salute sottoscritto a fine 2007 dal Governo Prodi e dalle Regioni. Per avviare questo processo virtuoso il Sindacato ha subito chiesto di stabilire date e impegni gia` nelle settimane che ci separano dalle ferie estive. Sindacati e Regione considerano prioritaria la stabilizzazione del personale precario del servizio sanitario adibito ai settori della vigilanza. Verra` sostituito il personale a tempo indeterminato che abbia cessato l´attivita` presso l´Asur dal 31 dicembre 2006. Entro il 31 dicembre 2008 verra` assunto il personale aggiuntivo piu` urgente ed entro il 31 dicembre 2009 quello necessario per svolgere i programmi di prevenzione e vigilanza durante la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali gia` in corso e di quelle che si attiveranno nel 2009. L´intesa prevede anche che, entro luglio 2008, la Giunta regionale ´ sentito il Sindacato - disciplini l´utilizzo delle risorse derivanti dalle sanzioni erogate dal personale di controllo. Annualmente verra`, poi, monitorata la spesa destinata alla sicurezza nei luoghi di lavoro in rapporto a quella sanitaria totale. ´In tempi brevi ´ e` scritto nell´accordo ´ l´assessore alla Salute si fara` promotore di una prima verifica sulle infrastrutture strategiche´, partendo dalla ´Muccia ´ Colfiorito´. In merito al protocollo con l´Inail e al sostegno degli Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, si consolidera` ´il percorso di conoscenza e di informazione, avendo come punto di riferimento la Settimana europea per la salute e la sicurezza del lavoro´. L´assessore Mezzolani ha assicurato che in tempi rapidissimi verra` esaminata dalla Giunta Regionale la delibera che adegua il Comitato regionale di coordinamento delle attivita` di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza del lavoro, come indicato nel nuovo Testo Unico, permettendone cosi` la rapida attivazione. L´accordo con i sindacati prevede, infine, un monitoraggio semestrale degli impegni sottoscritti. .  
   
   
COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: PRESENTATA A PERUGIA GIORNATA REGIONALE  
 
 Perugia, 12 giugno 2008 – Un fatturato di circa 1 milione di euro e sei organizzazioni che contano 800 soci: cresce in Umbria il commercio equo e solidale anche grazie all’impegno dei volontari e di tutti i soggetti che lavorano nelle Botteghe del Mondo. Ieri a Perugia, in un ristorante del centro storico che propone piatti e prodotti biologici certificati, alcuni dei quali provenienti dalle botteghe, è stata presentata la “1/ma Giornata regionale del commercio equo e solidale”, in programma a Perugia da venerdì 13 a domenica 15 giugno. Erano presenti, il presidente dell’Associazione Umbria Equosolidale, Michele Stella, il consigliere regionale, Oliviero Dottorini, l’assessore del Comune di Perugia con delega sulle politiche di pace e cooperazione internazionale, Wladimiro Boccali, Marco Casodi sempre dell’associazione. Il programma della Giornata, prevista dalla legge regionale “3/07” sulla diffusione del commercio equo in Umbria, include varie iniziative: a partire da venerdì pomeriggio fino a domenica, in Piazza della Repubblica e Largo della Libertà, a Perugia, si terrà la mostra mercato dei prodotti del commercio equo e solidale, mentre tutti i pomeriggi, dalle ore 16 in poi, si terranno laboratori per i bambini, giochi di ruolo, spettacoli. Nella giornata di venerdì, a Perugia, dalle 15 e 30, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, si terrà il convegno dal titolo “Quando il commercio diventa equo e solidale”. La Giornata è stata preceduta dall’incontro dal titolo “I bambini raccontano il commercio equo”, durante il quale sono stati illustrati i progetti attivati da alcune botteghe umbre del commercio equo e solidale in 170 classi, coinvolgendo 3800 allievi. “I progetti sono stati finanziati dalla Regione Umbria – ha detto Michele Stella – Per le organizzazioni la legge regionale rappresenta un riconoscimento significativo del lavoro svolto dalle organizzazioni che operano sul territorio. Il commercio equo nato in Umbria nel ’92 grazie all’iniziativa spontanea di poche persone, ora rappresenta una realtà variegata e strutturata”. Soddisfazione per la legge regionale è stata espressa anche dall’assessore del Comune di Perugia, Wladimiro Boccali. ”Una legge – ha detto – che ha permesso di finanziare le attività e in particolare, ha individuato nella 1/ma Giornata un momento importante per sensibilizzare la comunità sulle tematiche del commercio equo la cui attività si colloca a metà tra l’impegno imprenditoriale e volontariato. Per il futuro – ha aggiunto – mi auguro che Perugia possa continuare ad ospitare eventi come questi coinvolgendo, oltre al centro storico, anche altri quartieri”. Il consigliere regionale, Oliviero Dottorini, dopo aver ricordato che la Regione Umbria con la legge sul commercio equo ha dato concretezza ai principi dello Statuto, ha ricordato che “il commercio equo interviene per invertire una tendenza ingiusta tra nord e sud del mondo. Questa giornata informa e sensibilizza la comunità. E’ arrivato il momento – ha concluso – che il consumatore quando acquista un prodotto sia informato anche sulla provenienza e sulla scomposizione del prezzo”. .  
   
   
CONCLUSO CON SUCCESSO IL SEMINARIO SUL “GENDER BUDGETING” PROMOSSO DALL’UFFICIO DELLA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITÀ  
 
Reggio Calabria, 12 giugno 2008 - “Possiamo dire,senza alcun dubbio, che si sta vivendo un momento di svolta storico nelle politiche di Pari Opportunità della Regione Calabria. L’introduzione nella programmazione finanziaria regionale del bilancio sociale, generazionale e di genere nonché la recente presentazione dei bandi su conciliazione, microimpresa e voucher per le donne calabresi, sui quali la Regione ha investito 25 milioni di euro, rappresentano l’impegno assunto dal residente Loiero, sin dall’inizio del suo mandato istituzionale, per implementare le politiche di parità in favore delle donne e, quindi, delle famiglie calabresi”. È quanto ha affermato Stella Ciarletta, consigliera regionale di Parità, al termine del seminario di formazione sul “Gender Budgeting: strumento di sviluppo sociale e territoriale” che si è svolto lunedì 9 e martedì 10 scorsi al Villaggio Guglielmo di Copanello di Stalettì. L’iniziativa ha raffigurato un momento di approfondimento per far acquisire agli amministratori locali le conoscenze teorico-pratiche utili alla sperimentazione del “Gender Budgeting”. Il Bilancio di genere è uno strumento di analisi che applica il gender mainstreaming (l’ottica di genere) alle politiche di bilancio degli enti pubblici. Partendo dal presupposto teorico che le politiche economiche non sono neutrali nei confronti del genere, e che quindi le scelte pubbliche hanno conseguenze diverse sugli uomini e sulle donne proprio perché diverso è il loro ruolo nella economia e nella società, il bilancio di genere consente di leggere l’operato delle amministrazioni pubbliche secondo 4 principi cardine: equità, trasparenza, consapevolezza ed efficienza”. Le due giornate di lavori sono state presiedute, rispettivamente, dagli assessori regionali al Bilancio, Demetrio Naccari Carlizzi, e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Mario Maiolo, e coordinate dalle consigliere regionali di Parità, Stella Ciarletta e Tommasina Lucchetti, e dal presidente dello Cfpel, Francesco Granato. Tre le sessioni di lavoro che hanno visto alternarsi al tavolo relatori da tutta Europa. Nella prima (“Teorie, metodi e indirizzi comunitari in materia di Gender Budgeting”), l’assessore Naccari Carlizzi ha presentato il bilancio sociale, generazionale e di genere della Regione Calabria, spiegando come lo stesso sia espressione di un più ampio processo di rinnovazione del bilancio regionale volto a garantire la trasparenza e la partecipazione ai processi decisionali, attraverso la condivisione delle azioni tra soggetti pubblici e privati. A seguire Marijke Weewauters, dell’Istituto nazionale belga per l’eguaglianza tra uomini e donne, che ha spiegato la legge belga sul “Gender Mainstreaming” e Rosa Amorevole, referente del gruppo di lavoro “Politiche, bilancio e statistiche di genere” presso il ministero del Lavoro. La seconda sessione (“Bilancio sociale e modelli di Gender Budgeting: processi applicativi”) ha registrato gli interventi di Antonello Rispoli, di Banca Etica, sul bilancio sociale, di Titty Siciliano, dell’Università di Messina, sugli aspetti normativi del bilancio negli enti locali, di Giovanna Vingelli, ricercatrice dell’Unical, su Economia e genere e, infine, di Giulia Caminiti che ha esposto il protocollo sviluppato a livello nazionale per introdurre il bilancio di genere nelle pubbliche amministrazioni. L’ultima sessione ha visto i rappresentanti delle Regioni Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna e Sonia Munizzi, consigliera provinciale di Parità di Catanzaro, confrontarsi sulle rispettive esperienze di bilancio di genere . I lavori del seminario sono stati conclusi dall’assessore regionale Mario Maiolo che dopo aver portato i saluti del presidente della Regione Loiero, fuori sede per impegni istituzionali, ha spiegato come le Politiche di genere siano inserite nel Por Calabria 2007-2013, mostrando grande attenzione per le esperienze maturate dalle altre Regioni e proponendo uno scambio di buone prassi per acquisire le metodologie sviluppate su altri territori. .  
   
   
RIETI: AL VIA UN PERCORSO FORMATIVO PER LE IMPRENDITRICI DEL REATINO  
 
Reti, 12 giugno 2008 - Supportare le donne nel loro percorso imprenditoriale, offrendo loro informazione, formazione ed assistenza progettuale. E´ questo l’obiettivo di un ciclo di seminari gratuiti che Bic Lazio con il supporto di Retecamere ed in collaborazione con il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Rieti organizzerà il 16, 19 e 23 giugno. Questa iniziativa si inserisce nell´ambito del Programma Regionale (Vi bando - Legge 215/92) che prevede azioni per la diffusione della cultura d’impresa e servizi di assistenza a tutte quelle donne che riscontrano l’esigenza di apprendere tematiche riguardanti la gestione di impresa e migliorare la loro capacità di accesso al credito. “Questo percorso formativo – sottolinea il Presidente di Bic Lazio, Enrico D’agostino - si inserisce nel contesto di quelle attività che abbiamo avviato sull’intero territorio regionale per sostenere le donne imprenditrici ed aiutarle a valorizzare le loro competenze. In particolare qui a Rieti, intendiamo favorire la costruzione di un migliore sistema di relazioni fra le imprese femminili ed il sistema del credito e della finanza, che rappresenta da sempre uno dei punti di criticità di tutte le piccole imprese”. “Auspico che questa iniziativa – prosegue il Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Rieti, Paola Pennino – sia utile a tutte quelle imprese che vogliono crescere, aggiornarsi ed innovarsi. Oggi esistono gli strumenti per sostenerle sul mercato. E’ quindi fondamentale che le donne sappiano cogliere fino in fondo queste occasioni”. Nel dettaglio il calendario degli incontri che si terranno presso la Camera di Commercio di Rieti, in via Paolo Borsellino 16: - “Le forme tecniche del credito” - Seminario specialistico su concetti base del credito bancario – 16 giugno, dalle ore 15. 00 alle 19. 00; - “Tecniche di negoziazione” - Seminario specialistico per fornire strumenti utili nella gestione delle criticità nel corso delle transazioni - 19 giugno, dalle ore 15. 00 alle 19. 00; - “Accesso al credito” - Seminario specialistico per affrontare le problematiche legate all’accesso al credito bancario, alla luce delle regole dettate da Basilea 2 - 23 giugno, dalle ore 9. 00 alle 13. 00. Tutti coloro che fossero interessati a partecipare ai corsi devono iscriversi on line sul sito internet www. Biclazio. It. Per maggiori informazioni è possibile inviare una e-mail a: formazione@biclazio. It o telefonare al numero verde 800 280 320 .  
   
   
TOSCANA: TAVOLA ROTONDA PER SOSTENERE L’IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
 Firenze, 12 giugno 2008 - Unioncamere Toscana - Camera di Commercio di Firenze e Coordinamento Regionale dei Comitati per l’Imprenditoria Femminile della Toscana hanno organizzato una una Tavola Rotonda dal tema: “Sostenere l’Imprenditoria femminile, promuovere lo sviluppo locale”. L’incontro avrà luogo il 19 giugno alle ore 10. 00 presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze, è patrocinato da Unioncamere italiana, con la collaborazione di Retecamere, rientra nell’ambito delle manifestazioni in programma sul territorio nazionale dal 16 al 21 per valorizzare l’impegno del Sistema Camerale e della Rete dei Comitati a sostegno dell’imprenditoria femminile. .  
   
   
MANI CREATIVE, IL LATO FEMMINILE DELLA VITA  
 
Vicenza, 12 giugno 2008 - Conclusione trionfale per il concorso Mani Creative, rassegna culturale dedicata all´universo femminile promossa dalla Commissione intercomunale per le Pari opportunità dei Comuni di Marostica, Mason, Molvena, Nove, Pianezze e Schiavon. Un appuntamento che spazia dall´arte alla musica, passando per la fotografia, la letteratura, il cinema, dibattiti e tavole rotonde: tutto visto ed interpretato in un´ottica prevalentemente femminile, ma pensato per tutta la cittadinanza, senza distinzione di sesso, età o cultura. "Tanto raro nel nostro territorio -ha sottolineato l´Assessore al Sociale e alle Pari Opportunità della Provincia di Vicenza Maria Nives Stevan- che l´intera Commissione Provinciale Pari Opportunità ha voluto prendere parte alla cerimonia di chiusura, per omaggiare tutti coloro che hanno partecipato e soprattutto per rendere onore alla filosofia sottesa al concorso, che si prefigge di mettere in luce le caratteristiche delle donne, il loro lato creativo e quello pratico, il loro essere fragili e forti allo stesso tempo. " Accanto ad un cartellone fatto di mostre, convegni, conferenze, incontri con l´autore e concerti, la novità di questa edizione è stata la presentazione del premio "Mani Creative", dedicato ad una donna del territorio che si è particolarmente distinta nel mondo del lavoro, nella famiglia e nella società, valorizzando al contempo i suoi luoghi d´origine, in un percorso di continua crescita culturale. A meritare il premio è stata la marosticense Emilia Bertacco, fondatrice dell´Associazione "Terra e Vita" e curatrice dell´ecomuseo che conserva la tradizione più profonda della paglia e la riscoperta delle sue più antiche origini. Emilia Bertacco ha sviluppato lunghi studi e ricerche, condotta dalla passione e dall´amore per una attività che ha anche conosciuto di persona, poiché ricorda ancor oggi come la nonna lavorasse con abilità la paglia, attività che era prerogativa soprattutto delle donne per lunghe ore della giornata. Ma c´è di più, un legame forse ancora più profondo, perchè Emilia Bertacco vive nell´antica casa di famiglia, sulle colline vicine a Crosara, un edificio vecchio di trecento anni che, con tutta probabilità, fu testimone dello svilupparsi dell´arte della paglia fin quasi dagli inizi di questa attività a Marostica. .  
   
   
MATERNITÀ E LAVORO: UNA CONCILIAZIONE POSSIBILE, MA SERVE L’IMPEGNO DI TUTTI I RISULTATI DELLA RICERCA DELLA PROVINCIA DI PARMA SULLA GENITORIALITÀ  
 
Parma, 12 giugno 2008 – Analizzare le tematiche connesse alla maternità e alla paternità nel mercato del lavoro parmense. Questo lo scopo della ricerca “Conciliare maternità e lavoro”, promossa dall’Assessorato alla Formazione professionale, Politiche del lavoro e Pari opportunità della Provincia di Parma e dalle Consigliere provinciali di parità, finanziata con risorse del Fondo sociale europeo e realizzata da Forma Futuro e dalla società Le Nove. L’indagine ha scandagliato la realtà parmense sull’equilibrio tra vita e lavoro di fronte all’evento-nascita, offrendo diversi spunti di riflessione. La realizzazione complessiva dell’azione di ricerca, che ha riguardato gli anni compresi tra il 2001 e il 2005, ha implicato l’utilizzo di cinque tipologie differenti di intervista (interviste a testimoni privilegiati, interviste telefoniche, interviste con questionario, storie di vita e focus group). Molti gli aspetti della questione indagati: da quello istituzionale a quello sociale, a quello privato legato alle scelte dei singoli. La molteplicità degli strumenti utilizzati è stata tale da permettere un intreccio di lettura su più piani: si è passati dalla costruzione della bibliografia aggiornata all’individuazione del materiale esistente sull’argomento, dalla ricerca quantitativa (dati) al piano delle interviste, fino all’organizzazione di tre focus group. In tal modo sono stati ricostruiti dati numerici e qualitativi, così da ottenere da un lato un quadro complessivo del fenomeno di utilizzo dei congedi parentali da parte di uomini e donne nel territorio parmense, e dall’altro un sondaggio sulle motivazioni che sono alla base dei comportamenti di donne e uomini di fronte alla genitorialità e al suo intersecarsi con il piano della vita professionale. I risultati della ricerca sono stati presentati questo pomeriggio nel corso di un convegno che si è tenuto alla Sala De Strobel della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, a cui hanno partecipato il senatore Tiziano Treu, l’assessore provinciale alla Formazione professionale, alle Politiche del lavoro e alle Pari opportunità Manuela Amoretti, la consigliera provinciale di Parità Silvana Melegari, la sociologa Marina Piazza e della società Le Nove, Maria Merelli e Paola Nava. I risultati della ricerca - Nel territorio parmense, le donne dimissionarie nel primo anno di età del bambino nel periodo 2001-2005 sono state 1. 107 (dati forniti dalla Direzione provinciale del Lavoro di Parma). I congedi parentali sono stati usufruiti, fra il 2002 e il 2006, da 8. 166 individui di cui 618 padri, pari al 7,6%. I dati dimostrano ancora una volta come l’evento nascita, con i suoi carichi di organizzazione dei compiti di cura e familiari e di riorganizzazione di quelli lavorativi, continui ad essere segnato da una persistente e forte disparità fra i due sessi. Il materiale quantitativo e qualitativo raccolto mostra che continuano a essere rilevanti le difficoltà per le coppie di trovare un’accettabile organizzazione dei compiti quotidiani anche quando entrambi i genitori fanno ricorso, con varie combinazioni, alle opportunità offerte dai congedi parentali. Fatte salve alcune eccezioni, è emersa anche una certa “indifferenza” verso la nascita da parte del mondo dell’impresa, che, per solito, respinge le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori riguardo a orari diversificati e più flessibili. Obiettivo conciliazione - La ricerca è stata impostata con lo scopo di fornire spunti per interventi mirati: uno strumento di conoscenza per l’azione successiva e per la progettazione e realizzazione di politiche a livello locale e nazionale. L’orizzonte dell’azione è quello della conciliazione fra orari di lavoro e tempi di vita – per donne e uomini – che arrivino a coinvolgere i poteri del governo locale, le parti sociali (non solo organizzazioni datoriali e sindacali ma anche singole realtà d’impresa), le stesse lavoratrici e lavoratori. Solo attivando processi diretti a tutti gli attori del “sistema conciliazione” nei suoi diversi componenti (individui e famiglie, mondo del lavoro, welfare locale e servizi) è infatti pensabile di dar vita a una nuova cultura. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ E IMPRESE: VENERDÌ 13 GIUGNO A PERUGIA PRESENTAZIONE PROGETTO “GENDER AND QUALITY”  
 
Perugia, 12 giugno 2008 – Gestire ed organizzare le aziende in un’ottica di genere, conciliando bisogni e necessità delle donne, delle famiglie e delle imprese: è il tema del seminario di presentazione del progetto “Gender and Quality”, che si terrà a Perugia venerdì 13 giugno (ore 9-13) nella sala del Consiglio provinciale in piazza Italia. L’incontro, realizzato dall’assessorato alle Pari Opportunità della Regione Umbria in collaborazione con il “Centro studi per la ricerca e sviluppo delle pari opportunità”, servirà per mettere a confronto istituzioni, imprenditori, associazioni imprenditoriali e sindacati. I lavori, introdotti dall’assessore alle Pari opportunità della Regione Umbria Maria Prodi, prevedono gli interventi del presidente nazionale “Centro Studi Progetto Donna” Roberta Bortolucci (su “Pari opportunità oggi, tra stereotipi, vantaggio competitivo e conciliazione”), della responsabile Area Consulenza e Ricerca “Centro Studi Progetto Donna”, Maria Mantini Satta (su “Una proposta operativa: certificazione e qualità avanzata”). .  
   
   
RICERCATORI HANNO ISOLATO DEI MICROBI DELL´OCEANO CHE SI NUTRONO DI METANO  
 
Bruxelles, 12 giugno 2008 - Alcuni ricercatori provenienti da Germania e Stati Uniti hanno sviluppato una tecnica molecolare per catturare i microrganismi responsabili dell´assorbimento dell´80% delle emissioni di metano (Ch4) nell´oceano. Il team ha quindi isolato i geni coinvolti nell´assorbimento del gas. Sebbene solo pochi lo sappiano, ci sono oltre 100 milioni di volte più microrganismi nell´oceano che stelle nell´universo visibile. Questi microrganismi rappresentano oltre il 90% della biomassa della Terra. A partire dal 1999, i ricercatori si sono interessati ad un gruppo di microrganismi che possono assorbire istantaneamente fino all´80% del metano emesso da camini oceanici freddi. Il metano è un gas serra 20 volte più efficace nel catturare il calore nell´atmosfera rispetto all´anidride carbonica (Co2). Comprendere questi microbi che si nutrono di metano ed altri microrganismi che vivono nel mare è stato difficile a causa delle loro dimensioni, che li rendono molto complicati da studiare. La maggior parte dei microrganismi non possono essere ingranditi, e quindi studiati, in laboratorio. "Il novantanove percento di quello che c´è là fuori non può essere ingrandito in laboratorio, compresi questi organismi metano-ossidanti," ha spiegato Victoria Orphan, assistente di geobiologia presso il California Institute of Technology (Caltech), negli Stati Uniti, che ha preso parte allo studio. I recenti progressi delle tecniche molecolari permettono però ai ricercatori di studiare i microrganismi nel loro habitat naturale. L´analisi metagenomica, per esempio, è una tecnica che permette il sequenziamento di massa del materiale genetico preso dai microrganismi portati via dal loro ambiente in un campione. Questa tecnica può raccogliere un´ampia gamma di informazioni generali sui microrganismi. "Sappiamo da studi ribosomici Rna che c´è una grande diversità microbica in natura, ma non conosciamo la funzione della grandissima maggioranza dei microbi", spiega la signora Orphan. "Avevamo bisogno di un metodo per separare organismi specifici da un ambiente complesso. " Il metodo ideato dal team del Caltech insieme agli scienziati del Centro per la ricerca ambientale di Leipzig (Germania) prevede l´applicazione di piccoli tondini di ferro ai microrganismi e la loro estrazione dal sedimento marino con l´uso di un magnete. I ricercatori hanno scoperto che i principali spazzini del metano sono gli Archaea, un microrganismo la cui costituzione molecolare è diversa dei batteri. Grazie a questa tecnica, i ricercatori hanno anche scoperto una diversità inaspettata nei batteri che accompagnano gli Archaea, i quali alimentano i prodotti metabolici l´uno dell´altro. Nei loro esperiment i ricercatori sono riusciti ad isolare i geni coinvolti nell´ossidazione anaerobica del metano (Oam), il principale processo responsabile dell´eliminazione del metano generato nel mare. Hanno inoltre scoperto che gli organismi possiedono geni per la fissazione dell´azoto, un processo che trasforma l´azoto in composti nutrizionali come l´ammoniaca. "È stata una sorpresa trovare questi geni nelle cellule raccolte," ha detto Anne Dekas, specializzanda in geobiologia presso il Caltech, "perchè pensavamo che questi organismi fossero piuttosto a corto di energia e la fissazione dell´azoto richiede molta energia. " Il loro lavoro è stato pubblicato nell´ultimo numero della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Pnas. Org/current. Shtml . .  
   
   
IL RENDIMENTO ENERGETICO E LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA  
 

 

Rieti, 12 giugno 2008 – E’ stato organizzato il convegno: "Il rendimento energetico e la certificazione energetica degli edifici" promosso da Confartigianato Imprese Rieti con il patrocinio della Camera di Commercio di Rieti (oltre che di Provincia, Comune di Rieti, Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Rieti, Cassa Edile e Collegio dei Geometri della provincia di Rieti) che si svolgerà venerdi´ 13 giugno dalle ore 9,30 alle 13,00 presso la Sala Franco Maria Malfatti (via dell´Elettronica, Rieti) del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Rieti.

Tra gli argomenti trattati sarà dato spazio al Protocollo di Kyoto, alle fonti energetiche rinnovabili, al risparmio energetico, alla certificazione energetica, alle disposizioni regionali in materia di architettura sostenibile e bioedilizia, all´efficienza energetica negli edifici, alla termografia applicata all´edilizia, alle prospettive dell´edilizia in Italia. Saranno presenti il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, l´assessore all´Ambiente della Provincia di Rieti, Giacomo Marchioni, il presidente del Collegio dei geometri di Rieti, Carlo Papi, il presidente di Confartigianato Imprese Rieti, Sauro Antonelli, il sindaco di Rieti, Giuseppe Emili, il direttore di Confartigianato Imprese Rieti, Maurizio Aluffi, Sergio Clementi dell´amministrazione provinciale di Rieti, il consulente del ministero dei Lavori pubbici Mauro Cappello, Pierluigi Gardi della direzione regionale Piani e programmi di edilizia residenziale della Regione Lazio, Emilioni Manilia del Dipartimento tecnologie per l´energia, fonti rinnovabili e risparmio energetico dell´Enea, Fabio Santori dell´Ufficio Energia Confartigianato Imprese Rieti, mentre chiudera´ i lavori Stefano 

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EDISON: NASCE IGI POSEIDON SA, LA SOCIETA’ CHE REALIZZERA’ IL METANODOTTO ITALIA-GRECIA  
 
 Atene, 12 giugno 2008 – E’ stata costituita ieri ad Atene Igi Poseidon Sa, la società per lo sviluppo, la costruzione e l’esercizio del metanodotto di collegamento Grecia-italia, che coprirà il tratto marino di 200 chilometri tra la costa pugliese e quella greca. Già in fase di avanzata autorizzazione presso le Autorità greche e italiane, l’infrastruttura consentirà l’importazione annuale di 8 miliardi di metri cubi di gas naturale provenienti dall’area del Mar Caspio, nella quale si trova oltre il 20% delle riserve mondiali, diversificando così le fonti di approvvigionamento di gas per l’Italia e l’Europa. Con gli accordi sottoscritti oggi, Igi Poseidon si configura come joint venture paritetica tra Edison International Holding (100% Edison) e Depa, la società di stato greca operativa nel settore degli idrocarburi. In base agli accordi, Depa designerà l’attuale suo presidente, Assimakis Papageorgiou, per la carica di presidente di Igi Poseidon, mentre Edison nominerà il direttore centrale sviluppo di Edison e presidente di Edison Hellas, Roberto Potì, come amministratore delegato. “Con la costituzione della società Igi Poseidon si entra nella fase conclusiva dello sviluppo dell’Itgi, il corridoio energetico per l’importazione del gas dal Caspio attraverso Turchia e Grecia, Paesi già collegati tra loro dal novembre 2007. Il metanodotto che Edison e Depa realizzeranno insieme è l’anello destinato a completare questa nuova rotta del gas”, ha dichiarato Potì. “Le operazioni di costruzione del metanodotto saranno avviate entro il 2009, una volta firmati i contratti di acquisto gas, per essere completate nel 2012. Con questo gasdotto, in Italia e in Europa, cresce la sicurezza e si sviluppa la concorrenza sul mercato del gas”. Il valore strategico dell’infrastruttura è stato ribadito a livello istituzionale con la firma di 3 protocolli di intesa: al primo accordo tra l’Italia e la Grecia del novembre 2005, ne è seguito uno tra Italia, Grecia e Turchia nel luglio 2007 e un terzo con l’Azerbaijan nel dicembre dello stesso anno, completando il quadro politico a supporto del corridoio di transito. Anche in forza di tali accordi Edison e Depa hanno avviato un negoziato con le società operanti nell’upstream in Azerbaijan per assicurare le forniture di gas naturale al nuovo metanodotto, per la realizzazione del quale Edison e Depa investiranno circa 500 milioni di euro. Al progetto Igi è stato riconosciuto il massimo grado di priorità a livello europeo ed è stato dichiarato “Project of European Interest” dall’Unione Europea. Edison e Depa hanno ottenuto dal governo italiano, a seguito del parere positivo espresso dall’Unione Europea, il diritto di poter utilizzare interamento la capacità di trasporto del metanodotto Italia-grecia per un periodo di 25 anni. In base agli accordi tra le due società l’80% della capacità di trasporto sarà riservata a Edison, mentre il restante 20% sarà destinato a Depa. Edison e Depa si sono impegnate ad aumentare la capacità di trasporto del metanodotto, rendendola disponibile per una quota di circa un miliardo di metri cubi di gas all’accesso a terzi attraverso una procedura di open season, che sarà avviata entro la fine di giugno. Inoltre, le società metteranno a disposizione il 10% del gas importato per incrementare gli scambi al Punto di Scambio Virtuale italiano, contribuendo alla nascita della futura Borsa del gas. Le procedure di autorizzazione per la costruzione e la gestione del metanodotto Igi sono in corso sia in Italia che in Grecia. Notevole attenzione è stata manifestata in Italia dalle amministrazioni locali e regionali, con cui Edison sta collaborando attivamente per definire le migliori condizioni per la realizzazione dell’opera. L’approdo del metanodotto in Italia avverrà nella città di Otranto ritenuta la più adatta sotto tutti gli aspetti. .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA- SLOVENIA: TONDO-RUPEL, COOPERAZIONE SU ENERGIA  
 
Lubiana (Slo), 12 giugno 2008 - Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, acquisisce la disponibilità della Slovenia a cooperare con l´Italia in tema di energia, settore considerato centrale da entrambi i Paesi, ed apre le porte ad un gruppo europeo di collaborazione territoriale (Gect) che veda coinvolto l´intero territorio sloveno. Proprio energia e rapporti transnazionali sono stati i temi principali trattati nel corso dell´incontro tra il governatore della regione più a Nordest d´Italia ed il ministro degli Esteri sloveno, Dimitrij Rupel, svoltosi questo pomeriggio a Lubiana. Energia - In particolare, Tondo si farà portavoce con il Governo italiano rispetto all´opportunità di aprire un Tavolo bilaterale sull´Energia, riprendendo un discorso di possibili sinergie sui temi energetici comprendenti il nucleare e le fonti rinnovabili. Nel corso del colloquio, sono state ribadite le posizioni contrarie alla collocazione di un rigassificatore a mare, mentre potranno essere verificate le condizioni per un eventuale impianto a terra. Gect - Nessuna preclusione da parte del presidente del Friuli Venezia Giulia in merito al coinvolgimento di tutta la Slovenia nella cosiddetta euroregione, puntando però, come hanno concordato Tondo e Rupel, a trasferire i concetti nei fatti, condizione essenziale per avvicinare concretamente la comunità all´Europa. Infrastrutture - Riscontro positivo da parte slovena in funzione di un paventato coinvolgimento di Insiel, la società informatica del Friuli Venezia Giulia, nella sanità e nella pubblica amministrazione della confinante Repubblica, con il via libera di Rupel ad avviare immediati contatti con le strutture competenti. Minoranze - Tra gli argomenti trattati a Lubiana, in occasione della prima visita ufficiale all´estero del neoletto presidente della Regione, spazio anche ai rapporti con le rispettive minoranze. A questo proposito, Tondo ha affermato la necessità di guardare sempre più all´integrazione europea, lavorando insieme per favorire la coesione ed il superamento di antiche barriere. Saranno quindi ulteriormente sviluppati i rapporti di collaborazione con le minoranze, considerate un valore da proiettare nel futuro non solo attraverso la conferma e l´applicazione delle leggi di tutela. Indubbia, infatti, la necessità di una "big picture", come l´ha definita Rupel, che esalti la convergenza di interessi e di valori tra popoli vicini. Prossimi Incontri - Mentre il ministro sloveno ha trasferito a Tondo l´invito del presidente del Consiglio, Janez Jansa, per un incontro da fissare entro i prossimi mesi, sempre in Slovenia, il governatore del Friuli Venezia Giulia ha auspicato la presenza di Rupel in regione in occasione della visita del responsabile della Farnesina, Franco Frattini, prevista entro l´estate. .  
   
   
AUSTRIA, SALE FATTURATO INDUSTRIE DEL CEMENTO  
 
Vienna, 12 giugno 2008 - Nel 2007 la produzione austriaca di cemento è aumentata del 7 per cento, con introiti per 5,9 milioni di euro; il numero dei dipendenti è cresciuto del 2,6 per cento, passando da 1. 178 a 1. 208 addetti. Le tonnellate esportate sono aumentate, secondo l´Ice, da 247. 000 a 346. 700, quelle importate sono scese da 738. 000 a 690. 000. .  
   
   
RISORSE AGGIUNTIVE DA STATO E REGIONE PER L´EDILIZIA A CANONE SOCIALE IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 12 Giugno 2008 - Nuove risorse per l´edilizia abitativa in Sardegna messe a disposizione dalla Regione, con una delibera approvata il 10 giugno. All´assessorato regionale dei Lavori pubblici in questi mesi sono giunte domande per un importo complessivo di interventi pari a 120 milioni di euro, cioè più del doppio delle disponibilità fissate dalla Regione. "Ha riscosso un notevole successo la seconda fase del Programma straordinario di edilizia abitativa, approvato dalla Giunta nel dicembre 2007 - spiega l´assessore regionale dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni -. Erano state messe a bando risorse aggiuntive per un totale di 58 milioni 605mila 690 euro: il bando aveva messo a disposizione dei Comuni sardi i fondi per le abitazioni a canone sociale a favore delle famiglie con basso reddito". Appaiono così importanti le nuove risorse messe a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture, lo scorso mese di marzo, attraverso il "Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile che ha disposto fondi per obiettivi analoghi pari a 9 milioni 904mila 876 euro, ai quali si aggiungono altri due milioni 971mila 462 euro stanziati dalla Regione con la delibera di ieri. Con queste risorse aggiuntive - di poco meno di 13 milioni di euro -potranno essere finanziate ulteriori candidature espresse dallo stesso bando, allargando di fatto la base dei vincitori. I Comuni dovranno garantire una quota di cofinanziamento di almeno il 14% del finanziamento complessivo Stato-regione, pari quindi a un milione 802mila 687 euro. Il Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile è finalizzato ad incrementare la disponibilità di alloggi da offrire in locazione a canone sociale, nonché a migliorare la dotazione infrastrutturale dei quartieri caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo. .  
   
   
EDIFICI PRIVATI, DALLA REGIONE MARCHE 1,5 MILIONI DI EURO PER ELIMINARE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE.  
 
Ancona, 9 Giugno 2008 - La giunta regionale su proposta dell´assessore all´Edilizia pubblica, Gianluca Carrabs, ha richiesto il parere al Consiglio delle autonomie locali in merito ai criteri di riparto dei contribuiti per l´eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati residenziali. Il Consiglio e` l´organo permanente di consultazione e di raccordo fra Regione e gli enti locali. La normativa vigente prevede un fondo speciale per l´eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati che e` annualmente ripartito tra le Regioni richiedenti. Il fondo dal 2000 ad oggi non e` stato piu` ripartito con i finanziamenti statali previsti e il fabbisogno finanziario regionale a tutto il 2008, comunicato dai Comuni tramite domanda, ammonta a circa 6,8 milioni di euro. La Regione Marche, al fine di soddisfare almeno parzialmente il fabbisogno dei Comuni, ha messo a disposizione uno stanziamento di 1,5 milioni di euro. Il riparto avverra` proporzionalmente al fabbisogno di contribuiti indicato dai Comuni e in base alle loro effettive necessita` finanziarie. ´Da molti anni ´ ha sottolineato Carrabs - la ristrettezza delle risorse statali a disposizione in questo settore puo` consentire di finanziare in parte le richieste pervenute dai diversi Comuni marchigiani. Nonostante tutto coinvolgiamo il Consiglio delle autonomie locali per accogliere il proprio parere necessario per ottimizzare al meglio le risorse. Molte persone con ridotte capacita` motorie, visive o uditive, si trovano, purtroppo, ad essere ancora in parte discriminati poiche` uno scalino o la larghezza di una porta sono loro di impedimento nelle varie occasioni di vita sociale. La Regione con questo provvedimento punta a ridurre le barriere architettoniche negli edifici privati residenziali in quei Comuni che mantengono lo stato di emarginazione sociale, civile e lavorativa dei soggetti diversamente abili´. .