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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Luglio 2009
Politica
SEI MESI DI FLIRT: PARLAMENTO E PRESIDENZA DELL´UNIONE  
 
Bruxelles, 8 luglio 2009 - Cambio al vertice delle istituzioni europee, con l´arrivo della Svezia alla testa del Consiglio dell´Unione. Dal 1 luglio sarà il primo ministro Fredrik Reinfelt a coordinare i lavori dei 27 Paesi per i prossimi sei mesi. Per la Presidenza di turno è indispensabile il rapporto con i parlamentari. Per questo tutti i ministri svedesi saranno ospiti regolari del Parlamento. A partire dallo stesso Reinfelt, che il 15 luglio comparirà davanti all´aula per presentare e discutere il programma. Chiudere l´accordo sul clima prima di dicembre e dare risposte alla crisi sul fronte dell´occupazione: questi i due capisaldi del programma svedese, che il premier Reinfelt presenterà ai deputati durante la prima sessione plenaria della nuova legislatura, il 15 luglio. Che cos´è la Presidenza del Consiglio dell´Unione europea? Ogni 6 mesi, un Paese membro dell´Ue assume la Presidenza del Consiglio dell´Unione. Che cosa significa in pratica?Durante questo periodo il Governo del Paese di turno, in questo caso la Svezia, decide l´ordine del giorno e presiede tutte le riunioni del Consiglio dell´Ue, da quelle a più alto livello fra i Capi di Stato e di governo, a quelle formali e informali del Coreper, il Comitato delle Rappresentanze Permanenti: un incontro settimanale gli ambasciatori dei 27 Paesi europei a Bruxelles. Inoltre, la Presidenza funge da filtro istituzionale, ad esempio fra i Paesi membri (il Consiglio) e il Parlamento, in particolare nella procedura legislativa della co-decisione. Ecco perché risultano essenziali gli incontri fra Presidenza ed eurodeputati; un modo per scambiare informazioni e rendere il più possibile ´fluido´ il processo legislativo a livello europeo. Incontri al vertice fra Parlamento e Presidenza - In occasione dei due vertici dei Capi di Stato e di governo che ogni Presidenza organizza durante il suo mandato (i ´summit europei´), il Presidente del Parlamento europeo è regolarmente invitato e apre i lavori esprimendo la posizione dell´assemblea sui temi in agenda. Dal canto suo, la Presidenza di turno, dopo l´inizio del suo mandato, presenta le priorità del proprio semestre in occasione della prima sessione plenaria del Parlamento, come succederà il 15 luglio con gli svedesi, e al termine dei sei mesi fa un bilancio del periodo di presidenza. In tutte le sessioni plenarie del Parlamento, inoltre, il Consiglio è rappresentato dalla Presidenza di turno, generalmente dai rispettivi ministri a seconda delle tematiche in discussione, per rispondere alle domande degli eurodeputati e esporre il proprio parere sui vari temi all´orine del giorno della seduta. Allo stesso modo il Presidente del Parlamento europeo e i leader dei gruppi politici sono spesso invitati a partecipare alle riunioni con la Presidenza dell´Ue prima dell´inizio del mandato semestrale. Commissioni parlamentari e Presidenza di turno - Oltre agli incontri ufficiali ai vertici, durante un semestre di Presidenza hanno luogo molti meeting bilaterali a livello politico. Le commissioni parlamentari organizzano spesso riunioni, a Bruxelles e Strasburgo, con la Presidenza di turno. Non mancano inoltre occasioni per incontri preliminari fra ministri e presidenti di commissioni parlamentari e incontri di coordinamento. Spesso, sono gli stessi ministri a prendere parte alle riunioni delle commissioni parlamentari per scambiare pareri e informazioni con i deputati europei responsabili delle stesse politiche. La Presidenza dell´Ue, infine, invita i presidenti delle commissioni parlamentari o i singoli membri a partecipare a riunioni o incontri informali al Consiglio. Sullo stesso piano: Presidenza e Parlamento - In occasione della procedura di co-decisione, la più comune procedura decisionale dell´Ue, la Presidenza di turno organizza riunioni con il relatore del Parlamento o altri attori chiave su un dossier. Questi incontri servono per negoziare informalmente i punti chiave di un testo legislativo, prima di proporlo alle rispettive "aule" (i colleghi parlamentari nel caso del relatore, gli altri 26 Ministri per la Presidenza). É spesso in questa fase preliminare che si trova il giusto compromesso, a volte già in prima lettura, senza dover prolungare l´iter legislativo. Ciò è avvenuto in occasione dell´approvazione della legislazione sulle sostanze chimiche ´Reach´, in cui il relatore italiano Guido Sacconi(pse), ha dovuto incontrarsi con ben sei presidenze di turno successive, prima di trovare il compromesso finale. “ La chiave del successo è una comunicazione costante fra i due legislatori", ha affermato Sacconi. Quando, e ciò avviene di rado, non si riesce a raggiungere nessun compromesso, la Presidenza di turno rappresenta il Consiglio nella fase finale della "conciliazione", in cui le delegazioni di ciascuna Istituzione cercano l´accordo su un testo finale. A chi tocca dopo la Svezia? Il compito di coordinare i lavori dei 27 Stati membri passa alla Spagna all´inizio del 2010. A partire da luglio 2010 sarà la volta del Belgio. .  
   
   
UE: RECLAMI DEI CONSUMATORI: COME PRENDERE PROVVEDIMENTI PIÙ CELERI ED EFFICACI  
 
Bruxelles, 8 luglio 2009 - Sistemi di classificazione dei reclami comparabili a livello Ue per una reazione più efficiente. La Commissione europea ha reso pubblico un progetto di metodo che dovrebbe essere applicato su scala Ue per classificare e rendicontare i reclami dei consumatori, invitando il pubblico a formulare commenti sulla proposta. Il numero di reclami dei consumatori è un indicatore chiave della salute del mercato. Circa la metà dei consumatori europei non soddisfatti del modo in cui il loro reclamo è stato trattato da un operatore commerciale si rivolge a terzi, quali un´associazione di consumatori o un´autorità di regolazione, per ottenere aiuto. In Europa esistono circa 700 organizzazioni che si occupano di reclami dei consumatori; la maggior parte utilizza un proprio metodo di classificazione dei reclami, con il risultato di rendere estremamente difficile avere un quadro d´insieme, anche a livello nazionale. La proposta odierna mira a diffondere l´applicazione di un metodo di classificazione comparabile da parte delle organizzazioni europee che raccolgono i reclami dei consumatori, che sia utilizzato per trasmettere i relativi dati alla Commissione. L´analisi dei dati su scala europea costituirà un importante strumento che aiuterà a valutare come diversi settori e mercati nazionali agiscono nei confronti dei consumatori e consentirà alle autorità nazionali e Ue di prendere provvedimenti in modo più celere ed efficace nei confronti di mercati che deludono le aspettative dei consumatori. Dopo aver raccolto e analizzato le risposte pervenute in seguito alla consultazione la Commissione raccomanderà la versione finale della metodologia. La classificazione dei reclami sarà usata dalle organizzazioni su base volontaria. Meglena Kuneva, Commissaria Ue responsabile per i consumatori, ha affermato: "Quando un consumatore decide di affrontare lo stress e di fare lo sforzo di presentare un reclamo, ciò significa di solito che la questione è seria. E una valanga di reclami simili può essere un forte segnale del fatto che il mercato sta deludendo le aspettative dei consumatori". Essa ha anche affermato: "Il metodo che stiamo prospettando oggi intende assicurare che la voce dei consumatori insoddisfatti sia percepita in modo chiaro e con sufficiente tempestività sia nelle loro capitali nazionali che a Bruxelles". .  
   
   
L’ESECUZIONE DELLE PRONUNCE DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO NEI CONFRONTI DELLO STATO ITALIANO - RELAZIONE AL PARLAMENTO - ANNO 2008  
 
Roma, 8 luglio 2009 - È stata presentata al Parlamento, il 30 giugno 2009, la Relazione sullo stato di esecuzione delle pronunce della corte europea dei diritti dell’uomo nei confronti dello stato italiano per l’anno 2008. La Relazione, redatta dal Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi – Ufficio del contenzioso e per la consulenza giuridica in attuazione dell’articolo 5, comma 3, lettera a-bis), della legge 27 agosto 1988, n. 400, illustra le attività svolte dallo Stato italiano nell’ambito degli obblighi assunti con la ratifica della Convenzione europea per la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, per garantire l’esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo. Particolare evidenza è stata data al ruolo svolto dal Governo, nel corso dell’anno 2008, sul fronte delle misure generali di carattere legislativo adottate, o in via di approvazione, in materia di riforma del processo civile e penale e della legge Pinto, nell’ottica dell’ulteriore adeguamento del quadro normativo nazionale ai principi tutelati dalla Convenzione europea, quali interpretati dalla Corte di Strasburgo. .  
   
   
PROVVEDIMENTI ANTICRISI, PROROGHE E MISSIONI INTERNAZIONALI  
 
Roma, 8 luglio 2009 - E’ in vigore dal primo luglio il decreto-legge contenente nuove misure anticrisi approvato dal Consiglio dei ministri del 26 giugno scorso. Il provvedimento prevede disposizioni di natura diversa, finalizzate al contrasto dell’attuale criticità della congiuntura economica. Un decreto di "spinta all´economia" l´ha definito il presidente del Consiglio nel corso della conferenza stampa al termine della riunione. "Il decreto va nella direzione di risolvere la crisi, mette le imprese italiane e tutto il sistema produttivo - manifatturiero e dei servizi - nelle condizioni migliori per agganciare la crisi" ha dichiarato Berlusconi, spiegando che i punti più importanti del decreto "primo, aiuta le imprese che investono in macchinari, secondo, aiuta le aziende che non riducono gli organici, terzo, salda una parte del debito delle pubbliche amministrazioni verso chi ha fornito beni e servizi". Schematicamente, il decreto legge si divide in due parti, una prima parte contenente interventi anticrisi ed antielusivi di sostegno all´economia reale e una seconda parte relativa a norme di bilancio pubblico, proroghe di termini tra cui la partecipazione italiana a missioni di pace all´estero. In sintesi, il pacchetto di norme riguardanti lavoro e salute contenuto nel decreto: rientro anticipato dei lavoratori cassaintegrati, erogazione anticipata in un’unica soluzione dei sussidi per finalità di auto-impiego, rafforzamento dei contratti di solidarietà, assunzione agevolata dei cassaintegrati, possibilità per i lavoratori cassaintegrati di lavori brevi pagati attraverso voucher, semplificazione delle procedure e velocizzazione dei tempi di concessione delle prestazioni di invalidità civile, nonché delle dichiarazioni richieste ai pensionati ai fini del mantenimento delle prestazioni previdenziali, abolizione del ticket sulla medicina specialistica, specifici interventi per le Regioni in grave stato di disavanzo. Il decreto legge prevede anche interventi di contenimento della spesa pubblica con riguardo alle assunzioni, interventi sul costo delle commissioni bancarie, riduzione dei costi dell’energia per imprese e famiglie, misure per lo sblocco degli investimenti privati, per la detassazione degli utili reinvestiti in macchinari, per l’accelerazione dell’ammortamento dei beni strumentali d’impresa, per l’incremento delle compensazioni dei crediti fiscali. Sono previste infine misure per garantire la tempestività dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni a fronte di somministrazioni, forniture ed appalti. Il decreto inasprisce ulteriormente la lotta all’evasione ed all’elusione fiscale con misure di contrasto al fenomeno dei cosiddetti paradisi fiscali ed agli arbitraggi fiscali internazionali nonché misure di potenziamento dell’attività di riscossione; il rilascio di concessioni in materia di giochi diviene soggetto a regolamentazione più rigorosa. Sono previsti poi incisivi interventi di contrasto alle frodi in materia di invalidità nonché un tetto alla spesa farmaceutica. Viene potenziata l’operazione “strade sicure”, che prevede perlustrazioni, pattugliamento e vigilanza di luoghi particolarmente esposti e sensibili. .  
   
   
G8, LE FIRST LADIES IN CAMPIDOGLIO  
 
Roma, 8 luglio – Sono attese oggi in Campidoglio, per una visita ufficiale del Colle, le mogli dei capi di stato e di governo partecipanti al G8 allargato. Certa, al momento, la partecipazione delle first ladies di Sudafrica, Messico, Svezia, India, Regno Unito, Giappone, Canada, Usa, Corea del Sud e delle consorti del presidente del Gabon (al G8 in rappresentanza dell´African Union Commission) e del presidente dell´Ifad. Le first ladies arrivano in auto a partire dalle 13,30. Le accoglie davanti all´ingresso di Sisto Iv (Palazzo Senatorio) il sindaco Alemanno con la moglie Isabella Rauti. Presenti, in rappresentanza del Governo, i ministri Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini. Il tour inizia davanti a Palazzo dei Conservatori, passa per la Galleria della Pinacoteca Capitolina e approda sulla terrazza di Villa Caffarelli per un brindisi e il pranzo. Alle 14,30 inizia la visita ai Musei Capitolini, alle 15,20-15,30 la conclusione del tour. Previste misure di sicurezza per tutta la zona del Campidoglio: a partire dalle 8 vengono sgomberati tutti gli autoveicoli presenti sul colle. Dalle 11 alle 17 è interdetta ai non autorizzati la salita sul colle capitolino, da ogni accesso (Cordonata, via delle Tre Pile, via di San Pietro in Carcere, via di Monte Caprino, via di Monte Tarpeo). Sempre per motivi di sicurezza i Musei Capitolini restano chiusi l´intera giornata, il Foro Romano dalle 12 alle 17. La presenza dei capi di stato e di governo del G8 implica anche modifiche alla mobilità e al trasporto pubblico. Soppresse (dall´una di notte dell´8) tutte le fermate di bus e tram su viale Gioacchino Rossini, ai Parioli, in prossimità di villa Taverna, residenza dell´ambasciatore degli Stati Uniti. Le linee interessate sono: 2, 3, 19, 52, 168, 217, 223, 910, n10, n11. Inoltre: l´8 e 9 luglio viene chiusa al traffico via Boncompagni, tra via Toscana e via Veneto. Deviano quindi le linee bus 52, 53, 63, 80 Express, 630 e n4. .  
   
   
G8 ESTERI A TRIESTE 25-27 GIUGNO 2009  
 
 Roma, 8 luglio 2009 - Si è svolto a Trieste dal 25 al 27 giugno 2009 la riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi del G8. Diversi questioni hanno animato la due giorni triestina, ultimo appuntamento ministeriale prima del vertice tra i capi di Stato e di Governo in programma a L´aquila. Con una dichiarazione dedicata alla stabilizzazione in Afghanistan ed in Pakistan si e’ conclusa l’ultima giornata di lavori. La dichiarazione finale si sofferma su tre essenziali elementi: 1. La gestione delle frontiere e la lotta contro il traffico illecito; 2. Lo sviluppo economico e sociale; 3. I contatti ‘people-to-people’’. La Presidenza italiana del G8 – afferma la dichiarazione – ‘’convochera’ una riunione a margine della prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York per monitorare i progressi compiuti nell’attuazione della presente Dichiarazione’’. Nella dichiarazione finale i ministri hanno auspicato inoltre una stabilizzazione in Afghanistan e in Pakistan, paesi considerati di importanza strategica in termini di pace regionale e sicurezza internazionale. Il ministro Franco Frattini a riguardo ha sottolineato l’esigenza di dare ‘’cooerenza e concretezza’’ nelle sforzi verso l’Afghanistan che fino ad oggi ‘’non sempre sono stati coordinati fra di loro’’. L’afghanistan – ha sottolineato Frattini – rimane “un’area di preoccupazione” per la comunità internazionale, ma che comunque merita “aiuto, sostegno e incoraggiamento” mentre l’unica strada da seguire per una stabilizzazione dell’area è quella di una più forte “collaborazione regionale” con il coinvolgimento anche dei paesi vicini. All’interno di questo specifico contesto geopolitico la cooperazione regionale tra l’Afghanistan e il Pakistan risulta fondamentale in termini di consolidamento istituzionale e di sviluppo, economico e sociale. Anche il rafforzamento del commercio è visto come un catalizzatore importante per la stabilizzazione della regione. Si sostiene quindi la necessità di regolare e facilitare i transiti commerciali tra i Paesi dell’area sia attraverso gli organismi e gli accordi regionali esistenti, sia attraverso la revisione e l’aggiornamento degli accordi bilaterali o multilaterali in materia di commercio e transito di beni. In Afghanistan, sul piano istituzionale il primo obiettivo è quello di avere elezioni presidenziali e politiche credibili, svolte in un clima di sicurezza. Il Ministro Frattini ha aggiunto che la strategia del presidente afgano Hamid Karzai tendente ad affermare una qualche forma di riconciliazione nazionale è ‘’da incoraggiare fortemente’’ ed ha sottolineato che nel G8 c’é ‘‘accordo pieno’’ per sostenere il processo elettorale e che ci saranno anche due missioni di osservatori internazionali, una dell’Unione europea ed una dell’Osce. Nel documento si esprime anche «profonda preoccupazione per i rischi di proliferazione posti dal programma nucleare iraniano». «Il G8 - aggiungono i ministri - rimane impegnato a trovare un soluzione diplomatica per il nucleare iraniano». .  
   
   
EMISSIONE BOT LUGLIO 2009  
 
Roma, 8 luglio 2009 - Il Mef ha disposto un´emissione, con regolamento 15 luglio 2009, da effettuarsi tramite asta il giorno 10 luglio 2009, di 12. 500 milioni di euro di Bot così ripartiti:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Trimestrali 4. 500 15. 10. 2009 92
Annuali 8. 000 15. 07. 2010 365
È da tener presente che il 15 luglio 2009 vengono a scadere Bot per 15. 000 milioni di euro (5. 500 milioni di euro trimestrali, 6. 000 milioni di euro annuali e 3. 500 milioni di euro a 106 giorni). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con offerte degli operatori espresse in termini di rendimento. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 10 luglio 2009, con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot annuali, previsto in via automatica per il giorno 13 luglio 2009. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 13 luglio 2009. La circolazione dei Bot al 30 giugno 2009 era pari a 175. 050 milioni di euro, di cui 2. 500 milioni di euro a 94 giorni, 3. 500 milioni di euro a 106 giorni, 3. 500 milioni di euro a 214 giorni, 3. 500 milioni di euro a 276 giorni, 13. 500 milioni di euro trimestrali, 63. 900 milioni di euro semestrali e 84. 650 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI BTP LUGLIO 2009  
 
 Roma, 8 luglio 2009 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 14 luglio 2009, con regolamento 16 luglio 2009, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dal seguente prestito: - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º giugno 2009; terza tranche scadenza : 1º giugno 2014 tasso d´interesse annuo lordo : 3,50% Isin : It0004505076 Il meccanismo di collocamento utilizzato per i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. Inoltre il Mef comunica che verrà disposta, sempre per il giorno 14 luglio 2009, con regolamento 16 luglio 2009, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti non più in corso di emissione: - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º febbraio 2006; ventunesima tranche scadenza : 1º agosto 2016; tasso d´interesse annuo lordo : 3,75% Isin : It0004019581 decorrenza : 1º agosto 2007; quindicesima tranche scadenza : 1º febbraio 2018; tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% Isin : It0004273493 Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione riferito complessivamente ai due prestiti menzionati. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Btp 3,50% 1. 6. 2009/2014 - 0,40% per i Btp 3,75% 1. 2. 2006/1. 8. 2016 - 0,40% per i Btp 4,50% 1. 8. 2007/1. 2. 2018. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp scad. 1. 6. 2014 Btp scad. 1. 8. 2016 Btp scad. 1. 2. 2018
Prenotazione da parte del pubblico entro il 13 luglio 2009 13 luglio 2009 13 luglio 2009
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 14 luglio 2009 14 luglio 2009 14 luglio 2009
Regolamento sottoscrizioni 16 luglio 2009 16 luglio 2009 16 luglio 2009
Dietimi d´interesse da corrispondere 45 165 165
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per ogni emissione, per un importo non superiore: - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1. 6. 2014, - al 10% dell´ammontare nominale collocato per i Btp 1. 8. 2016, - al 10% dell´ammontare nominale collocato per i Btp 1. 2. 2018. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
CONCLUSA LA PRIMA FASE DELL’OFFERTA DEL PRESTITO “CONVERTENDO BPM 2009/2013 – 6,75%” CON ABBINATI “WARRANT AZIONI ORDINARIE BPM 2009/2013” SOTTOSCRITTO L’ACCORDO SUL FONDO DI SOLIDARIETA’  
 
 Milano, 8 luglio 2009 - Si rende noto che il Consiglio di Amministrazione nella seduta di ieri ha analizzato i termini conclusivi dell’accordo raggiunto con le Oo. Ss. , nell’ambito del mandato affidato alla direzione della banca per la attuazione del Fondo di Solidarietà ai sensi del Dm n° 158 del 28 aprile 2000. In particolare si evidenzia che l’accesso al Fondo di Solidarietà potrà riguardare, per le banche commerciali del gruppo Bipiemme, un numero massimo di 715 unità con l’obiettivo finale di ottenere una riduzione del personale del gruppo di 515 unità in tre anni. L’accesso al fondo avverrà su base volontaria e si attuerà nell’ambito di 5 finestre temporali a far data dal 1° dicembre 2009 e sino al 1° ottobre 2011, in base a domande che dovranno pervenire entro il 30 settembre 2009. In particolare, grazie a tale accordo, si genererà un’apprezzabile riduzione del costo del lavoro per il Gruppo Bipiemme; a tale risparmio si aggiungono, per il prossimo quinquennio, anche i minori costi abitualmente sostenuti per l’incentivazione agli esodi. Oltre ai benefici di carattere economico, lo snellimento degli organici consentirà una ottimizzazione delle strutture organizzative che porterà ad incrementare ulteriormente il livello di efficienza operativa del gruppo Bpm. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso atto dei risultati dell’offerta in opzione agli azionisti della Banca Popolare di Milano S. C. A r. L. (“Bipiemme”) e agli obbligazionisti del prestito “Banca Popolare di Milano/cic 2004-2009 Convertibile” (l’“Offerta in Opzione”) di massime n. 6. 955. 352 obbligazioni del prestito denominato “Convertendo Bpm 2009/2013 – 6,75%” (le “Obbligazioni a Conversione Automatica”), con abbinati “Warrant azioni ordinarie Bpm 2009/2013” (i “Warrant”), che ha avuto luogo dal 15 giugno 2009 al 3 luglio 2009 (il “Periodo di Offerta”). In particolare si è chiusa la prima fase dell’offerta in parola che – nonostante l’andamento del mercato – ha visto la sottoscrizione di circa un terzo dell’offerta complessiva. Infatti, sono stati esercitati n. 138. 360. 978 diritti di opzione, pari al 31,58% dei diritti di opzione oggetto dell’Offerta in Opzione, corrispondenti a n. 2. 196. 206 Obbligazioni a Conversione Automatica per un controvalore complessivo di Euro 219. 620. 600. A complemento, risultano non esercitati n. 299. 826. 254 diritti di opzione, pari al 68,42% dei diritti di opzione oggetto dell’Offerta in Opzione, corrispondenti a n. 4. 759. 146 Obbligazioni a Conversione Automatica, pari a un controvalore complessivo di Euro 475. 914. 600. L’offerta ha avuto un riscontro molto positivo presso la clientela Bipiemme e, più in generale, nei confronti della clientela retail in linea con le aspettative e gli obiettivi dell’offerta, che era diretta – come noto – a perseguire il rafforzamento patrimoniale attraverso l’allargamento della base sociale della banca. Alla luce di quanto sopra il Consiglio di Amministrazione ritiene opportuno procedere - una volta terminato il periodo di offerta in Borsa dei diritti di opzione non esercitati, secondo quanto descritto nel seguito, e subordinatamente all’approvazione del relativo prospetto informativo da parte della Consob - a una nuova offerta fino al 31 dicembre 2009 delle Obbligazioni a Conversione Automatica non sottoscritte, così da poter incrementare il numero delle adesioni, beneficiando dell’eventuale ripresa dei mercati azionari. Si rende noto inoltre che, ai sensi dell’articolo 2441, comma 3, del codice civile, i diritti di opzione non esercitati saranno offerti sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S. P. A. , per conto di Bipiemme e per il tramite di Banca Akros S. P. A. , nelle riunioni del 10, 13, 14, 15 e 16 luglio 2009 (l’“Offerta in Borsa”). Nella prima giornata di borsa disponibile sarà offerto il totale dei diritti; nelle sedute successive sarà offerto il quantitativo eventualmente non collocato nei giorni precedenti. I diritti di opzione saranno messi a disposizione degli acquirenti presso Monte Titoli S. P. A. E potranno essere utilizzati per la sottoscrizione delle Obbligazioni a Conversione Automatica, al prezzo di Euro 100 ciascuna, maggiorato di un rateo pari a Euro 0,2589 per interessi maturati dal 3 luglio 2009 (incluso) al 17 luglio 2009 (escluso) nel rapporto di sottoscrizione di n. 1 (una) Obbligazione a Conversione Automatica ogni n. 63 (sessantatre) diritti di opzione. La sottoscrizione delle Obbligazioni a Conversione Automatica dovrà essere effettuata presso Monte Titoli S. P. A. , per il tramite dei rispettivi depositari, entro e non oltre il 17 luglio 2009, a pena di decadenza. Le Obbligazioni a Conversione Automatica sottoscritte entro la fine dell’Offerta in Borsa - insieme ai Warrant assegnati gratuitamente nel rapporto di n. 1 (uno) Warrant ogni n. 1 (una) Obbligazione a Conversione Automatica - saranno messe a disposizione degli aventi diritto per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli S. P. A. Il Prospetto Informativo relativo all’Offerta in Opzione delle Obbligazioni a Conversione Automatica, depositato presso la Consob in data 12 giugno 2009, a seguito di comunicazione dell’avvenuto rilascio del nulla osta con nota del 10 giugno 2009, protocollo n. 9054707, è disponibile per la consultazione presso la sede sociale di Bipiemme in Milano, Piazza Filippo Meda 4, sul sito internet della società www. Bpm. It, nonché sul sito internet della Borsa Italiana S. P. A. , www. Borsaitaliana. It. .  
   
   
BULGARIA, PER BANCA MONDIALE POCHI PROGRESSI  
 
Trieste, 8 luglio 2009 - La Banca Mondiale ha stimato che la "qualità" del governo in Bulgaria è costantemente peggiorata dal 2005 e ha raggiunto lo stesso livello del 1998 nel 2008, afferma "Informest". Il Paese è quello collocato al posto più basso fra i gli altri Stati della regione. La Banca Mondiale ha valutato le decisioni governative in 212 Paesi nel periodo 1996-2008 in termini di stato di diritto, controllo della corruzione, stabilità politica, contatti coi cittadini. La Bulgaria è migliorata in termini di qualità del proprio regime di regolamentazione, ma è ancora in ritardo rispetto alla Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Polonia e la Grecia. La Bulgaria, insieme a Grecia e Romania, ha segnato i risultati peggiori in Europa in termini di stabilità politica. L´ong americana Freedom House ha dichiarato che la Bulgaria non è riuscita a migliorare il livello di democrazia e che l´area in cui il fallimento è stato più pronunciato è quella della lotta alla corruzione e dell´indipendenza dei media locali da partiti politici ed economici. L´organizzazione ha rilevato anche il fallimento del governo a gestire efficacemente i fondi Ue e la riforma del sistema giudiziario. .  
   
   
A SETTEMBRE MONZA CAPITALE MONDIALE DELLA CULTURA ALLA VILLA REALE IL PRIMO FORUM UNESCO DEDICATO ALL´INDUSTRIA  
 
Parigi, 8 luglio 2009 - Dal 24 al 26 settembre Monza sarà capitale mondiale della cultura e dell´industria. La Villa Reale ospiterà infatti in quei giorni il primo Forum internazionale, promosso dall´Unesco (l´organizzazione delle Nazioni Unite per l´educazione, la scienza e la cultura), dedicato appunto ai vari settori dell´industria - in particolare quella manifatturiera e artigiana - che, oltre ad essere pilastri dell´economia, hanno saputo creare cultura. La manifestazione, organizzata in collaborazione con Governo italiano, Regione Lombardia e Comune di Monza, è stata annunciata ufficialmente e presentata alla stampa oggi a Parigi nella sede dell´Unesco, nel corso di un incontro al quale sono intervenuti l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, Massimo Zanello, la vice direttrice generale dell´Unesco, Françoise Rivière, il presidente del Comitato dei rettori italiani all´estero Giovanni Puglisi, l´ambasciatore italiano a Parigi, Giuseppe Moscato e alcuni degli imprenditori del mondo artigiano e manifatturiero che parteciperanno al Forum. "La cultura e l´impresa - ha detto l´assessore Zanello - sono un binomio vincente per il rilancio dell´economia in un momento particolare difficile in cui si stanno cercando nuove strade per uscire dalla crisi. Il Forum sarà quindi l´occasione per mettere in luce le nostre capacità, le nostre potenzialità, la nostra storia, la nostra cultura e il nostro dinamismo e rilanciare uno dei settori trainanti della nostra economia, particolarmente radicato in Brianza com´è quello dell´artigianato e del manifatturiero". Nei tre giorni del Forum monzese ci si confronterà su artigianato, moda, design, architettura, economia, ma anche di ambiente e territorio e di come lo sviluppo di un settore sia strettamente legato agli altri. Alla villa Reale di Monza sono attesi oltre ai rappresentanti degli Stati esteri, con particolare attenzione a quelli emergenti, anche personalità di spicco dei vari settori come Ralph Lauren, Bernard Arnault e l´arredatrice Aissa Dione. "Il nostro auspicio - ha concluso l´assessore Zanello - è di far diventare Monza capitale della cultura non solo per i tre giorni del Forum, ma anche per i prossimi anni. Con l´impegno, la tenacia, la storia e la cultura della Brianza, è un obiettivo che possiamo raggiungere". . .  
   
   
BILANCIO PARTECIPATO: LA REGIONE LAZIO PRESENTA IL PRIMO VOTO ELETTRONICO PER I CITTADINI  
 
Roma, 8 luglio 2009 - Da ieri i cittadini del Lazio potranno partecipare al bilancio della Regione Lazio tramite il voto elettronico. " E´ la prima volta in Europa che si adotta questo sistema e in Italia la Regione Lazio è l´unica regione ad avere avviato il bilancio partecipato", ha spiegato l´assessore al Bilancio, Luigi Nieri, in conferenza stampa: "Nel 2007 erano 80 i Comuni del Lazio ad avere adottato questa buona pratica di governo. Nel 2008 sono saliti a 101 e, ad oggi, abbiamo 109 domande per il bilancio 2009". Oltre 400 postazioni mobili (E-poll), infatti, sono state distribuite nei 109 Comuni del Lazio che hanno richiesto il servizio e chiunque, tramite la propria tessera sanitaria o il codice fiscale, potrà selezionare, da una lista di proposte, le cinque voci di bilancio per cui ritengono sia prioritario uno stanziamento aggiuntivo. La raccolta delle preferenze espresse dai cittadini si concluderà il 1 novembre mentre il 14 novembre un campione della popolazione laziale si incontrerà a Roma e discuterà alcuni approfondimenti sul tema. "Quella dell´assessore Nieri e´ stata una grande intuizione - ha sottolineato Marrazzo - la politica non deve essere autoreferenziale ma aprirsi ai cittadini. Quest´iniziativa ha sicuramente il merito di proporsi come stimolo culturale, e´ un modo per dare voce a tutti". Oltre che nei Comuni, si potrà votare tramite l´E-poll anche nelle università, al Roma Fiction Fest, al festival ´Roma incontra il mondo´ a Villa Ada e alla Citta´ dell´Altra Economia. Il voto elettronico e´ solo uno dei modi che può essere utilizzato dai cittadini per esprimere le proprie preferenze sul bilancio. Gli altri strumenti sono: un sms al numero 366/4249206, una scheda cartacea inserita nell´opuscolo che sarà distribuito da compilare e spedire o tramite il sito www. Economiapartecipata. It. .  
   
   
G8: CHIODI INCONTRA MINISTRO INDUSTRIA CANADESE PRESIDENTE:OPPORTUNITÀ PER CREARE RELAZIONI INTERNAZIONALI  
 
L´aquila, 8 luglio 2009 "Il G8 può rappresentare un formidabile strumento di marketing territoriale. Avremo una partecipazione significativa della comunità internazionale alla ricostruzione della città e, in particolare, del suo immenso patrimonio artistico. Ci permetterà di stringere relazioni anche diplomatiche e coltivare interessi per il rilancio economico". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, ieri , nel corso dell´incontro con il ministro dell´Industria canadese, Tony Clement, che si è tenuto a L´aquila, a palazzo Silone, sede della Regione. Chiodi ha illustrato al Ministro le eccellenze della Regione e la necessità di uno sviluppo dell´economia regionale attraverso progetti strategici. Il processo di internazionalizzazione è stata definita una sfida ineludibile per sostenere e sviluppare la competitività del territorio, dall´esportazione di prodotti e servizi, all´attrazione degli investimenti, allo sviluppo del turismo. "L´aquila - ha proseguito - è la sesta città italiana con il maggior numero di opere d´arte, un patrimonio che va restaurato e restituito agli aquilani ma al tempo stesso diventa patrimonio dell´intera comunità internazionale. Non a caso abbiamo notizia di adozioni importanti da parte dei principali Stati. Altro aspetto significativo è che questo evento resterà negli annali della storia della città e segnerà quel ritorno a una vita nuova. La città, infatti, ha bisogno di speranza; la speranza è il combustibile necessario per ridare un volto nuovo a questo lembo d´Abruzzo colpito. E´ stata, quindi, una intuizione straordinaria quella di spostare a L´aquila il G8 facendo in modo che sulla città si concentri l´attenzione del mondo". .  
   
   
REGIONE ABRUZZO: CHIODI, NO A UN NUOVO ASSESSORE, SÌ A RUOLO TECNICO IN MATERIA DI RELAZIONI INTERNAZIONALI  
 
 L´aquila, 8 luglio 2009 - "Non ho mai pensato ad un nuovo assessore con delega alle relazioni internazionali ma ad una funzione di staff o strutturale, non politica, all´interno della struttura regionale che possa svolgere funzioni diplomatiche e supporti il Presidente che ha già la specifica delega ai rapporti internazionali". Il Governatore Gianni Chiodi risponde così alla notizia diffusa ieri dalla stampa circa la sua presunta volontà di nominare un assessore ai progetti internazionali. "La mia idea - ha proseguito Chiodi - è quella di attribuire una sorta di ruolo diplomatico a supporto della guida politica che c´è già ed è il Presidente della Regione che conserva questa delega specifica tra le sue competenze. Questo perché, sul piano delle relazioni internazionali, dobbiamo proseguire con fermezza per intessere relazioni e rapporti commerciali sistematici che possano far crescere il nostro territorio. Un Abruzzo strategicamente orientato ed economicamente forte". .  
   
   
CRISI, MARRAZZO: "SE NE ESCE SOLO CON GRANDE COESIONE SOCIALE"  
 
Roma, 8 luglio 2009 - Dalla crisi che ha investito il Paese si esce solo ´´con una grande unità, una grande coesione sociale. Se c´e´ una recessione del sistema produttivo significa che ci sono meno risorse per acquistare, entra in crisi il commercio e si produce meno´´. Lo ha detto ieri il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo parlando a margine dell´assemblea di Confcommercio Roma. Marrazzo, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse necessario che tutte le associazioni di categoria produttive dovessero andare avanti unite, ha risposto: ´´Assolutamente si´´´. Il presidente ha poi spiegato che ´´una capitale europea deve dare una risposta europea. Ci vuole una grande unità, una grande coesione sociale e per questo bisogna superare anche le divisioni della politica: se ci si riuscirà e non si guarderanno solo le logiche di parte, ma si saprà andare oltre si riuscirà a dare risposte´´. "L´assemblea di oggi - ha aggiunto Marrazzo - è un´assemblea molto diversa perché capita in un momento molto diverso. Bisogna aiutare il commercio e avere un´idea di sviluppo del commercio a Roma che sappia mantenere gli equilibri perché in questo momento è evidente che c´è stato uno sviluppo a favore della grande distribuzione". .  
   
   
LA PRIMA RIUNIONE DI GIUNTA DELLA PUGLIA CON I NUOVI ASSESSORI  
 
Bari, 8 luglio 2009 - Si è tenuta ieri la prima riunione di giunta con i nuovi assessori. Si è trattato di una riunione tecnica, per la firma del primo verbale di insediamento per la vicepresidente Loredana Capone, che ha assunto le deleghe allo Sviluppo economico, per Fabiano Amati (Opere Pubbliche), Onofrio Introna (che passa all’Ecologia), Michele Losappio (che passa al Lavoro, cooperazione e formazione professionale), Dario Stefano (Risorse Agroalimentari e Gianfranco Viesti (Sud – Diritto allo Studio). Assente la neoassessore al Turismo, Magda Terrevoli. .  
   
   
PRESIDENTE REPUBBLICA CINESE INCONTRA PRESIDENTE GALAN  
 
Venezia, 8 luglio 2009 - Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese Hu Jintao, in visita a Venezia, ha avuto ieri mattina un incontro all’Hotel Danieli con il Presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan, accompagnato dall’assessore regionale alle relazioni internazionali Maria Luisa Coppola, il Segretario Generale della Programmazione Adriano Rasi Caldogno, il Capo di Gabinetto Francesco Dotta e il dirigente della Direzione Relazioni Internazionali Diego Vecchiato. Il presidente cinese si è detto molto lieto di poter essere in Veneto, ringraziando la Regione per l’impulso dato allo sviluppo delle relazioni reciproche. “So che è stato più volte in Cina – ha detto Hu Jintao al presidente Galan – e ha collaborato attivamente per promuovere la cooperazione tra i nostri territori”. Il presidente della Repubblica cinese ha sottolineato che è nella storia l’importante ruolo che Venezia ha avuto nelle relazioni tra occidente e oriente e anche oggi continua nel solco di questa tradizione a favorire gli scambi con le realtà cinesi. “Attraverso questa mia visita – ha aggiunto – desidero rafforzare ulteriormente la conoscenza e la collaborazione reciproca”. Parlando di Venezia, Hu Jintao ha confidato di aver sempre sentito dire “che questa città affascinante è costruita sull’acqua, ma ora l’ho verificato con i miei occhi”. Il presidente Galan ha ringraziato il presidente cinese “per il grandissimo onore, fatto a me e ai veneti, di avere questa opportunità di colloquio. E’ un omaggio alla storia di un territorio, di una città, Venezia, che è anche la repubblica di più lunga durata nella storia, 1100 anni”. Per quanto riguarda i rapporti con la Cina, Galan ha ricordato che la Regione del Veneto ha sottoscritto atti d’intesa con la Provincia dell’Hebei nel 1988; con la Provincia del Jiangsu nel 1998 e con la Municipalità di Qingdao nel 2005 dopo la sua visita nella città cinese svoltasi nel 2004. Nel 2008 è stato celebrato l’anniversario del ventennale della sottoscrizione dell’accordo di amicizia con l’Hebei e del decennale del protocollo d’intesa con il Jiangsu. Queste intese – ha evidenziato Galan - hanno dato l’avvio a relazioni di amicizia e collaborazione proficue ed intense, anche sotto il profilo economico, che il Veneto intende continuare a sviluppare. La Regione del Veneto con una propria legge del 2006, ha inoltre aderito in qualità di socio fondatore alla Fondazione Italia Cina, costituita a Milano nel 2003. Questa Fondazione, che vede la partecipazione tra i soci fondatori delle più importanti imprese e gruppi finanziari italiani, ha come finalità quella di migliorare l’immagine e la presenza italiana in Cina, in particolare nell’ambito commerciale, ma anche favorendo i rapporti tra le Università e promuovendo l’immagine turistica dell’Italia. .  
   
   
IL VENETO SOTTOSCRIVE IMPORTANTE ACCORDO CON PROVINCIA DI HUE - VIETNAM  
 
Venezia, 8 luglio 2009 - Un importante risultato per il Veneto è stato raggiunto dall’Assessore regionale all’Ambiante, Giancarlo Conta, che, nel corso della sua missione nella Provincia di Thua Thien – Hue in Vietnam. Con i rappresentanti della Fao e della Provincia di Hue Conta ha, infatti, sottoscritto un documento di intesa per dare corso ad attività tecnico-scientifiche ed investimenti infrastrutturali per la salvaguardia del territorio e degli abitanti alla foce dl Fiume dei Profumi e della laguna di Hue, in continuità con un progetto di gestione integrata della laguna finanziato dal Ministero degli Affari Esteri tramite la Fao. “Il Governo Vietnamita e la Provincia di Hue - dichiara l’Assessore Conta - hanno accolto con grande interesse la proposta di collaborazione presentata dalla Regione Veneto tramite il Consorzio di Bonifica Delta Po Adige. L’esperienza maturata dal Consorzio nella gestione e salvaguardia delle Lagune del Delta del Po – precisa - consentirà a studiosi, tecnici e soprattutto imprese venete ed italiane di collaborare nell’ambito di un progetto congiunto di rilevante valenza ambientale, correlato anche alle problematiche dei cambiamenti climatici in atto”. L’intesa raggiunta è stata suggellata da un interessante incontro con l’ambasciatore d’Italia in Vietnam Andrea Perugini, che nel riconoscere la validità delle iniziative proposte dalla Regione, ha sottolineato anche l’opportunità per le imprese Venete e Italiane di intraprendere rapporti di collaborazione commerciale ed investimenti, in particolare nei settori ambientale, energetico, delle infrastrutture e del turismo. .  
   
   
AL G8 ECCELLENZE "MADE IN ABRUZZO"  
 
Pescara, 8 luglio 2009 - Otto aziende rappresenteranno il "made in Abruzzo" al G8. Una sezione speciale della mostra "L´arte del saper fare bene italiano", presentata l’ altro ieri a L´aquila presso la Caserma della Guardia di Finanza di Coppito", ed in calendario da oggi fino al prossimo 6 agosto, è, infatti, dedicata all´Abruzzo ed al meglio della produzione locale sia industriale che artigianale. "Le eccellenze intellettuali di questo territorio - ha affermato il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, - sono rappresentate dall´Università, dal Conservatorio Alfredo Casella, dalla Scuola di Cinema ma anche dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, i più grandi laboratori sotterranei del mondo, che sviluppano ricerche avanzate nel campo della fisica nucleare, ed dal nuovo centro di Telespazio nel Fucino. Tuttavia, - ha aggiunto Castiglione - anche la tradizione avrà il suo spazio in mostra con la Ceramica del Centro Ceramico di Castelli ed i pregiati lavori dell´Ente Mostra di artigianato artistico di Guardiagrele" . In relazione, poi, alle eccellenze produttive e di servizi, avranno risalto alcune aziende leader del territorio. Si tratta di Somi impianti di San Valentino in Abruzzo Citeriore, Raicam di Manoppello, Proel di Sant´omero, Tecnomatic di Corropoli, Telespazio e Micron di Avezzano. "A queste realtà industriali di rilievo internazionale - va un sentito ringraziamento per aver raccolto il nostro invito e per aver realizzato gli audiovisivi che saranno proiettati in occasione del G8 e che descriveranno una regione tecnologicamente avanzata e con eccellenze sia nel campo dell´export sia nell´innovazione tecnologica". Le imprese chiamate a rappresentare l´Abruzzo hanno dato sfogo ad un´incisiva creatività per catturare l´attenzione dei potenti della Terra. Una tra tutte la Raicam, produttrice dell´apparato frenante e della frizione della nuova 500 Fiat, che si è avvalsa, per la realizzazione dello spot, di due cineasti abruzzesi, il regista Cristiano Donzelli e il compositore, Gianluca Piersanti, che da anni lavora alle colonne sonore dei film più importanti realizzati negli Studios. .  
   
   
OLTRE 250 MILIONI DI EURO PER INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, PATRIMONIO CULTURALE IN EMILIA-ROMAGNA.  
 
 Bologna, 8 luglio 2009 – Undici tecnopoli e 56 laboratori di ricerca. 1400 ricercatori, di cui oltre 600 neoassunti. 120 milioni di euro di risorse a disposizione. 248 progetti approvati per la ricerca delle piccole e medie imprese e quasi 35 milioni di euro di finanziamento. Sono i numeri, relativi alle risorse per la ricerca industriale e trasferimento tecnologico previste dall’Asse I del Programma europeo (Por Fesr) a sostegno dello sviluppo dell’Emilia-romagna. Il Comitato di sorveglianza ha fatto il punto sullo stato di attuazione della programmazione dei fondi strutturali europei per il periodo 2007-2013, nel corso di una riunione organizzata a Bologna nella sala Vasari degli Istituti ortopedici Rizzoli. “E’ significativo che il comitato di sorveglianza si sia tenuto nella sede di uno dei più importanti istituti di ricerca della regione e uno dei primi ad aver manifestato l’intenzione di insediarsi nel nuovo tecnopolo bolognese che sorgerà nella sede della ex Manifattura tabacchi”, ha sottolineato Duccio Campagnoli, assessore regionale alle Attività produttive. “La scelta dell’Emilia-romagna, anche grazie alle risorse europee del Fesr, è più che mai indirizzata verso l’innovazione e la ricerca applicata, la green economy e le nuove tecnologie in ambito ambientale ed energetico. Si tratta di attività importanti per sostenere l’economia della nostra regione, puntando sulla competitività per uscire dalla crisi”. Per quanto riguarda l’Asse Ii sono stati finanziati, con oltre 30 milioni di euro, 547 progetti per lo sviluppo innovativo delle imprese, con l’introduzione di nuovi strumenti ict e l’impiego di temporary manager. All’efficientamento energetico e allo sviluppo sostenibile è, invece, dedicato l’Asse Iii che vedrà l’avvio di 43 aree ecologicamente attrezzate nelle province dell’Emilia-romagna e finanzia con oltre 43 milioni di euro i 145 progetti approvati per la qualificazione energetica delle pmi regionali. Cultura e patrimonio ambientale sono i cardini dell’Asse Iv, che oggi può contare su 38 progetti delle pubbliche amministrazioni regionali finanziati con oltre 40 milioni di euro destinati alla valorizzazione di beni culturali e ambientali. Strettamente legato ai progetti pubblici è il bando - aperto fino al 30 settembre - dedicato allo sviluppo e qualificazione delle attività delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi, in modo da favorire la fruibilità del patrimonio culturale e ambientale. Sono state, quindi, avviate tutte le principali attività previste dai cinque assi del Por e ciò consentirà alla Regione Emilia-romagna di raggiungere anche gli obiettivi di spesa previsti per il 2009. Il Programma Operativo Regionale Fesr 2007-2013 I risultati dell’Asse I Per quanto riguarda l’Asse I, sono state 25 le manifestazioni di interesse pervenute per la realizzazione dei tecnopoli in 11 sedi in regione (Attività I. 1. 1). Nei progetti sono coinvolte tutte le Università e gli enti di ricerca con sede in Emilia-romagna e le realtà territoriali attraverso gli enti locali. Già acquisita, da parte della Regione, l’area della ex Manifattura tabacchi per la realizzazione del tecnopolo di Bologna che vedrà l’insediamento di laboratori di ricerca industriale dell’Università di Bologna, Enea, Ior e altri organismi di ricerca. Per tutti gli altri progetti è stata avviata la negoziazione sulle proposte presentate. Entro fine mese è in programma la firma dei primi accordi, mentre l’avvio degli investimenti partirà dal prossimo settembre. Tutti gli accordi saranno sottoscritti entro quest’anno. L’attività I. 1. 2 ha visto, invece, 248 progetti approvati (sui 375 presentati), 280 imprese partecipanti. Ammonta a 87,6 milioni di euro l’investimento totale approvato e a 34,9 milioni di euro il contributo, di cui 10,5 milioni di risorse regionali. Saranno così 392 i nuovi giovani ricercatori assunti e 233 i contratti con laboratori della Rete. I risultati dell’Asse Ii Sono stati 704 i progetti presentati per il bando rivolto alle piccole imprese (Attività Ii. 1. 1 e Ii. 1. 2), 547 quelli approvati (il 78%). Gli investimenti complessivi attivati dal bando sono 72 milioni di euro, per un contributo concesso di 29 milioni, mentre la spesa media ammessa per progetto è di 133. 000 euro. L’obiettivo è l’innovazione e lo sviluppo organizzativo da realizzarsi attraverso la trasmissione di conoscenze alle imprese con contratti di management esterno (temporary management) per la riorganizzazione dei processi e del personale, anche attraverso nuovi strumenti ict e azioni di internazionalizzazione, cambiamento delle modalità di marketing e miglioramento continuo in ambito aziendale. I risultati dell’Asse Iii Sono 43 le aree candidate a diventare zone produttive ecologicamente attrezzate secondo quando previsto all’Attività Iii. 1. 1. I progetti puntano a migliorare la dotazione energetico-ambientale delle aree. L’ammontare complessivo degli investimenti è di circa 227 milioni di euro. Per quanto riguarda l’attività Iii. 1. 2 “Sostegno a progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientali volti al risparmio energetico ed all’utilizzo di fonti rinnovabili” sono stati 145 i progetti presentati e 133 quelli ammessi, per oltre 67 milioni di euro di investimenti previsti con circa 15,2 milioni di euro di contributi concessi. Gli investimenti, in oltre la metà dei casi, consistono di impianti energetici a fonte rinnovabile (in particolare fotovoltaici), seguiti da un 33% di interventi per il risparmio energetico attraverso investimenti sugli stabilimenti e sui processi produttivi. Il 10% dei progetti prevede la realizzazione di impianti di co-generazione energetica. Infine ci sono interventi per ridurre le immissioni di gas ad effetto serra, anche attraverso l’installazione di sistemi di trattamento, captazione e stoccaggio. Secondo i dati forniti, è possibile stimare che si arriverà a una riduzione di circa 20. 000 di Tep (tonnellate equivalenti petrolio) dei consumi annui rispetto al valore attuale (-22%) e a una riduzione delle emissioni in atmosfera di circa 40 mila tonnellate di Co2. I risultati dell’Asse Iv Dopo la presentazione della manifestazioni d’interesse delle amministrazioni pubbliche, è stato concordato il finanziamento di 38 progetti relativi all’Attività Iv. 1. 1, per un totale di contributo di oltre 40 milioni di euro e di investimenti di circa 90 milioni di euro (con una media di oltre un milione di investimento per progetto). Si tratta di 28 progetti su beni culturali che si collegano a strategie di valorizzazione regionali di prodotti e circuiti (come la motor valley, il circuito dei castelli, il sistema museale e dei teatri) e di 10 progetti di valorizzazione di beni ambientali che fanno riferimento in particolare alle aree parco più importanti della regione. A questa attività è legato il bando - la cui apertura è stata prorogata al 30 settembre 2009 - rivolto alle imprese di commercio, turismo e servizi che finanzia progetti connessi a interventi realizzati da soggetti pubblici e selezionati in base all’attività di finanziamento dell´azione Vi. 1. 1. .  
   
   
VIA LIBERA ALL´ATLANTE TOPONOMASTICO SARDO E ALLA SEGNALETICA SPERIMENTALE BILINGUE  
 
Cagliari, 8 Luglio 2009 - La creazione di un Atlante Toponomastico della Sardegna per salvaguardare la lingua dell’isola a partire dai toponimi, ma anche una trentina di nuovi posti di lavoro da affidare soprattutto a giovani disoccupati laureati che, grazie alla lingua sarda, possono trovare motivo di occupazione. Sono questi gli obiettivi principali dell’Assessorato della Pubblica Istruzione della Regione, guidato da Maria Lucia Baire, che ieri, in una conferenza stampa, ha rilanciato un progetto denominato “Atlante Toponomastico Sardo” che giaceva da due anni in stand by nei cassetti dell’assessorato cagliaritano di viale Trieste. Con la collaborazione delle due Università sarde e il sostegno finanziario del Dipartimento per gli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei ministri, uno stuolo di circa 30 ricercatori si appresta a “saccheggiare” archivi polverosi e memoria degli anziani per riportare alla luce i micro e macro toponimi di tutta l’isola, a partire dalle province di Cagliari e Sassari. Un enorme patrimonio culturale che racconta della nostra memoria linguistica, non solo riferito a città, paesi, fiumi, monti o pianure di grande importanza, ma anche, in alcune versioni sperimentali, alle denominazioni di piccoli terreni, microscopiche porzioni di pascolo o antiche tanche divenute nel frattempo aree edificabili o campi sportivi. Un lavoro prezioso da terminare prima che la memoria dei più vecchi si esaurisca: non tutti i microtoponimi sono infatti registrati nei documenti antichi, alcuni sono praticati soltanto nelle parlate dei vari paesi dell’isola e sconosciuti, spesso, perfino alle anagrafi. E anche quelli registrati dal medioevo a oggi negli atti notarili, nei registri ecclesiastici, o nei documenti di archivio noti agli esperti con il nome di “sommarioni”, spesso presentano problemi di interpretazione filologica, ortografica o semantica. Gli stessi nomi di luogo sono riportati in più forme mutabili nel tempo e nello spazio, tanto da rendere arduo il lavoro degli esperti e rendere però necessario l’intervento della Regione per mettere ordine in questo campo. I lavori, finanziati con un totale di 566 mila euro tra fondi statali e regionali, erano partiti nel 2004 per poi bloccarsi subito dopo a causa di alcune criticità. Negli ultimi mesi, una nuova ripartenza, voluta con forza da Lucia Baire, che ha sposato le necessità pratiche e ideali del progetto. Obiettivo finale delle attività sarà quello di avere una banca dati a disposizione per salvare il giacimento culturale di oronimi, idronimi, geonimi storici e toponimi, ma anche di costituire un serio riordino della toponomastica che tenga conto della necessità di predisporre una base lessicale per una eventuale pianificazione linguistica del territorio in forma bilingue. E, da non trascurare, qualche decina di posti di lavoro per giovani specializzati in cerca di occupazione. Posti di lavoro che si spera di poter confermare per i prossimi anni, ma che per ora sono certi solo fino al 2011. Per spiegare meglio le ragioni dell’intero progetto, e per affrontare con esperti italiani ed europei anche la delicata tematica del bilinguismo ufficiale alla quale il Governo Regionale rivolge la sua attenzione con un atteggiamento di curiosità, ricerca, studio, ma anche con la prudenza e la moderazione dovute a un tema delicato, per l’11 e il 12 luglio prossimi, l’assessorato ha organizzato a Orosei un convegno (aperto al pubblico) di studio e confronto politico dal titolo “Nùmenes de logu – I Nomi di luogo in Sardegna tra toponomastica storica e politica linguistica”. Il centro della Baronia, in provincia di Nuoro, è stato scelto proprio perché secondo stime, monitoraggi e ricerche sociologiche, in quella zona l’uso della lingua sarda (anche con la trasmissione intergenerazionale ai bambini) è ancora indiscutibilmente vivo. E’ quindi più semplice, da un punto di vista programmatico, affrontare questioni di estrema importanza per la sopravvivenza della diversità linguistica sarda come quella del patrimonio toponimico o della segnaletica bilingue. Nella stessa provincia di Nuoro, la comparsa della cartellonistica in sardo qualche anno fa, aveva creato interesse e discussione. Si tratta comunque di una pratica recente ancora semisconosciuta in Sardegna, che pone problemi operativi che l’assise convocata dalla Regione cercherà di sciogliere. Secondo gli studiosi più accreditati della disciplina della rivitalizzazione linguistica, i cartelli in lingua minoritaria sono fondamentali per il recupero di prestigio e la visibilità di lingue in pericolo di estinzione come quella sarda. Devono essere però seguite regole certe che evitino l’uso folcloristico, culturale o approssimativo della cartellonistica/segnaletica in lingua minoritaria o bilingue. Dall’altro canto, un’esposizione corretta della lingua nei cartelli favorisce la consapevolezza delle popolazioni e la ripresa linguistica. In Sardegna ciò sarebbe necessario perché, secondo le stime delle due università, la situazione sociolinguistica ha evidenziato la crisi profonda del sardo conosciuto da quasi il 70% della popolazione a dispetto della presenza di un esiguo 13% di bambini madrelingua, peraltro concentrato in aree ben precise: Goceano centrale, Alta Barbagia e Baronia. Sono le aree urbane quelle in cui non avviene alcun passaggio intergenerazionale, e per la maggior parte per ragioni di stigma sociale. Altri dati interessanti sono emersi sullo stato di salute del gallurese e del tabarchino, che risultano godere di un discreto benessere, mentre paiono in crisi il catalano e il sassarese. Il convegno, che si svolgera nel Club Hotel Marina Beach (località Marina di Orosei), prevede per l’apertura di sabato mattina alle ore 9 e 30 il saluto del Direttore Generale dell’Assessorato della Pubblica Istruzione Antonina Scanu che precederà le relazioni degli studiosi sardi che hanno il compito di guidare il progetto dell’Atlante Toponomastico. Per l’ateneo turritano prenderanno la parola Margherita Satta, con una relazione dal titolo “Il progetto dell’Atlante Toponomastico Sardo” e Giuseppe Scanu “Atlante Toponomastico Sardo e cartografia regionale”. Seguiranno le relazioni di Giulio Paulis (“Elementi di conservatività, dinamiche di cambiamento e decadenza dei toponimi sardi”) e di Maurizio Virdis (“Gli studi di toponomastica sarda: riflessioni e prospettive”). Chiuderà la mattinata Rita Vinelli, del Servizio Cartografico della Regione, che illustrerà le dinamiche del Sitr, cioè il Sistema Informativo Territoriale Regionale che sarà implementato grazie a questo progetto. Il pomeriggio, sempre nella sala conferenze dell’albergo oroseino, sessione dedicata ai “Problemi e criticità nella realizzazione di una segnaletica e cartellonistica bilingue”. Il confronto spazierà dalla Sardegna, all’Italia fino all’Europa. Ospite d’eccezione è Luz Mendez, accademica dell’università di Vigo, esperta in segnaletica bilingue. Nella sua patria, la Galizia, in Spagna, la cartellonistica in due lingue è diventata una realtà a tutela del galiziano, idioma divenuto ufficiale da una ventina di anni. Seguono due esperti di riconosciuto livello nazionale: Marco Stolfo, direttore del Servizio Minoranze Linguistiche della Regione Friuli, e Marco Viola, Direttore del Servizio Minoranze Linguistiche della Provincia Autonoma di Trento. A rappresentare ragioni, speranze e aspirazioni della Sardegna, Diego Corraine, direttore del Servizio Linguistico della Provincia dell’Ogliastra. Ma il piatto forte per gli amanti della politica linguistica in Sardegna, nello stesso hotel della costa orientale, è previsto per domenica 12 luglio a partire dalle ore 10 con una tavola rotonda introdotta e coordinata dallo stesso assessore Lucia Baire sul tema “La politica delle minoranze linguistiche”. Ospiti d’onore saranno Roberto Molinaro, assessore della Regione Friuli, Antonietta Romano, del Dipartimento per gli Affari Regionali, Giovanni Frau, accademico dell’Università di Udine, e Attilio Dedoni, Presidente della Commissione Cultura del Consiglio Regionale della Sardegna. A seguire sono previsti gli interventi di Paolo Pillonca, Michele Pinna, Gianfranco Pintore e Mario Carboni, intellettuali sardi da decenni schierati sul fronte del bilinguismo. E’ prevista la chiusura a cura del Presidente della Regione Ugo Cappellacci. Con il progetto Ats, a garanzia della scientificità, al Dipartimento di Teorie e Ricerche dei Sistemi Culturali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con quella di Cagliari, è stato affidato il compito della ricerca e della catalogazione di nuovi toponimi, dell’eventuale correzione di quelli già raccolti dall’Amministrazione regionale, della trascrizione Ipa e dell’aggiunta di contenuti storico/geografici e fonetico/linguistici. I dati potranno essere trattati attraverso il succitato software di gestione toponimi e riversati nel S. I. T. R. , ma dovranno anche essere - in parte - pubblicati a cura dell’Uniss stessa. La Regione manterrà la regia dell’intero progetto ed eseguirà direttamente, seppur in raccordo con le Università, alcune fasi del progetto; in particolare, curerà lo studio dei macrotoponimi, anche al fine della successiva realizzazione di interventi diretti in materia di toponomastica (che riguarderanno la realizzazione di una mappa multimediale interattiva e della segnaletica stradale bilingue). .  
   
   
PROVINCIA DI TORINO: PRESENTATA LA NUOVA GIUNTA. SAITTA: "GLI ASSESSORI PARLERANNO CON I FATTI E SARANNO VICINI AL TERRITORIO"  
 
Torino, 8 luglio 2009 - Sono undici, di cui tre donne (Ida Vana, Alessandra Sartorio, Maria Giuseppina Puglisi) gli Assessori che compongono la nuova Giunta insediata il 6 luglio dal rieletto Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta. Tre Assessori hanno meno di 40 anni (Marco Balagna, Alberto Avetta, Carlo Chiama), altri tre meno di 50 anni (D’ottavio, Roberto Ronco e Alessandra Sartorio); solo due le riconferme della Giunta uscente (Carlo Chiama e Umberto D’ottavio); due Assessori sono anche Sindaci (Marco Balagna di Pont Canavese e Piergiorgio Bertone di Cavour). Il territorio è largamente rappresentato: due gli Assessori canavesani (Avetta e Balagna), uno pinerolese (Bertone), uno chierese (Roberto Ronco); la zona ovest è rappresentata da D’ottavio (Collegno), la zona nord da Ida Vana (San Mauro), la zona sud da Gianfranco Porqueddu (Vinovo) e Maria Giuseppina Puglisi (Moncalieri). Tre gli Assessori di Torino (Ugo Perone, Alessandra Sartorio e Carlo Chiama). Il Presidente Saitta terrà le deleghe a Protezione Civile, Grandi infrastrutture, Pianificazione territoriale e difesa del suolo, Protezione civile, Affari Legali, Piccoli Comuni. Per Alberto Avetta (Pd) le deleghe di Viabilità ed espropri. Nato a Ivrea, residente a Cossano Canavese, laureato, avvocato, Assessore comunale di Ivrea. Per Marco Balagna (Udc) le deleghe di Agricoltura, Montagna, Tutela fauna e flora, Parchi e aree protette. Nato a Ivrea, residente a Pont Canavese, laureato, avvocato, Sindaco del suo Comune. Per Piergiorgio Bertone (Moderati) la delega ai Trasporti e mobilità sostenibile. Nato e residente a Cavour, è Sindaco del suo Comune e Consigliere provinciale uscente. Per Carlo Chiama (Pd) le deleghe a Lavoro, Formazione professionale e orientamento per il mercato del lavoro. Nato e residente a Torino, è Assessore provinciale uscente. Per Umberto D’ottavio (Pd) le deleghe all’Edilizia scolastica e patrimonio, Istruzione. Nato a Cerignola, è residente a Collegno, città di cui è stato Sindaco fino al 2004. E’ Assessore provinciale uscente. Per Ugo Perone (Pd) le deleghe di Cultura e Turismo. Nato e residente a Torino, laureato, docente universitario, già Assessore alla cultura della Città di Torino nella Giunta del Sindaco Castellani. Per Gianfranco Porqueddu (Idv) lo Sport e il post olimpico. Nato a Pola, laureato, docente di educazione fisica e allenatore, è Presidente regionale del Coni ed è stato in passato Sindaco di Vinovo. Per Maria Giuseppina Puglisi (Sinistra per la Provincia) le deleghe di Solidarietà sociale e Pari opportunità. Nata ad Udine, residente a Moncalieri dove è Preside della scuola media “Principessa Clotilde”, laureata, è stata Assessore comunale a Moncalieri fino al 2004. Per Roberto Ronco (Pd) la delega all’Ambiente. Nato a Torino e residente a Baldissero Torinese, laureato, è Presidente del Consorzio chierese dei rifiuti ed è stato Assessore al Comune di Chieri fino al 2004. Per Alessandra Sartorio (Idv) le deleghe a Bilancio, Personale, Relazioni internazionali. Nata e residente a Torino, esperta in marketing, ricopre incarichi all’estero. Per Ida Vana (Indipendente) le deleghe ad Attività produttive, concertazione territoriale, società partecipate, sistema informativo e progetti europei. Nata a Torino, residente a San Mauro dove dirige l’azienda di famiglia, laureata; è stata Presidente dell’Api Torino e Presidente nazionale Unionmeccanica Confapi. Molto soddisfatto il Presidente Saitta: “è una squadra nuova e composita, - ha sottolineato nella conferenza stampa di presentazione della nuova Giunta - con la quale affronterò le sfide dei prossimi cinque anni. Aiuterò tutti ad addentrarsi nella pubblica amministrazione attraverso una vero e proprio corso di formazione. Ringrazio i partiti che hanno saputo e voluto aiutarmi in questa composizione, così come ringrazio i consiglieri provinciali che si preparano a lavorare con noi”. “A tutti, - ha proseguito il Presidente – ho chiesto di essere molto presenti sul territorio e di parlare con i fatti e con gli atti di nostra competenza. Segnalare i problemi non è compito degli amministratori, che, invece, devono risolvere i problemi su cui hanno competenza”. .  
   
   
GENOVA: IN AUMENTO LE DENUNCE PER VIOLENZE DI CUI SONO VITTIME LE DONNE, MA CALANO I CRIMINI DI STRADA  
 
Genova, 7 Luglio 2009 - Aumentano del 50% nella provincia di Genova tra il 2007 e il 2008 le denunce per violenze di cui sono vittime le donne che sono passate da 42 nel 2007 a 84 nel 2008 e in percentuale minore, ma costante anche nelle altre province. Parallelamente si registra una diminuzione del numero totale dei delitti nelle province di Genova, La Spezia e Savona a partire dalla seconda metà del 2007 con una leggera controtendenza in provincia di Imperia dove negli ultimi quindici mesi è aumentata la criminalità di strada di tipo predatorio come borseggi e furti su auto e moto. Sono questi alcuni dati riferiti dal 3´ rapporto sulla sicurezza urbana in Liguria realizzato dall´assessorato regionale alla salute e alla sicurezza nel 2008 e relativo alle statistiche della delittuosità delle 4 Prefetture liguri. "L´area urbana genovese - ha spiegato l´assessore regionale alla sicurezza e alla salute - fa emergere un aumento delle violenze contro le donne, dovuto ad una maggiore propensione a denunciare. Si tratta di un fenomeno diffuso che nasce nell´ambito delle relazioni". "Attraverso il terzo rapporto sulla sicurezza urbana - ha continuato l´assessore - abbiamo lavorato su temi specifici come gli immigrati, un tema rilevante in una realtà come Sampierdarena dove vive una numerosa comunità ecuadoriana. Dall´indagine è emerso il bisogno di politiche che coniughino il sociale e la sicurezza in grado di creare condizioni per un percorso di integrazione". Dal rapporto emerge un forte incremento degli omicidi volontari a Genova. Dieci quelli che si sono verificati nel 2008, di questi 4 denunce riguardano autori stranieri a danno di altrettante vittime straniere e sia i primi che i secondi risultavano legati da rapporti già esistenti. Secondo gli autori del rapporto sulla sicurezza urbana l´insieme dei casi sembra privilegiare la pista degli affetti, escludendo moventi riconducibili ad omicidi maturati all´interno del crimine organizzato. Nel 2008 diminuisce a Genova il numero di omicidi a seguito di incidente stradale che sono passati dai 24 del 2007 ai 9 del 2008; mentre nella provincia di Savona nei soli mesi di luglio e agosto del 2008 sono state ritirate il 36% delle patenti sospese nel corso dell´anno precedente. In flessione sempre nel capoluogo ligure anche la criminalità di strada e gli scippi e i borseggi che diminuiscono rispettivamente del 40% e del 25%. E se a Genova le rapine in pubblica via diminuiscono del 38% mentre alla Spezia fanno registrare un raddoppio, aumentano nel 2008 nel capoluogo ligure del 20% i reati legati allo spaccio di droga, mentre si mantengono stabili nelle altre province. "Sicuramente - spiega Stefano Padovano, coordinatore dell´osservatorio regionale sulla sicurezza urbana - l´applicazione della misura dell´indulto non accompagnata da una serie di progetti di reinserimento ha rappresentato una nuova emergenza che ha costretto i servizi sociali e il volontariato a fronteggiare l´uscita dagli istituti di un ingente numero di persone, in gran parte straniere". Secondo i numeri del dipartimento Amministrazione penitenziaria dall´agosto 2006 al luglio 2008 negli istituti penali liguri 880 detenuti hanno usufruito di questa misura di cui 415 italiani e 465 stranieri. Di questi al 31 luglio 2008 hanno fatto rientro in carcere 370 persone di cui 190 italiani e 180 stranieri, pari a una percentuale totale del 39%. Stabili le truffe a danno di anziani nelle province di Savona e Imperia, mentre aumentano del 10% a Genova e diminuiscono del 20% alla Spezia. Per quanto riguarda delitti come l´estorsione, l´usura, il contrabbando e il riciclaggio di denaro frutto di proventi illeciti, le statistiche non consentono di far emergere dati significativi perché gran parte di questi reati non vengono denunciati e rimangono sotto la soglia del sommerso. Oltre alla provincia di Imperia dove la presenza della criminalità organizzata risulta comprovata, anche altre zone liguri risultano critiche come alcuni tratti della costa savonese, alcune località del Tigullio e dell´area sarzanese. Per quanto riguarda la devianza minorile l´andamento risulta sostanzialmente stabile, con una lieve tendenza al ribasso; anche se dalla somministrazione di un questionario ad un campione di studenti minorenni risultano un ampia fascia di comportamenti devianti che vengono messi in atto dagli studenti senza che adulti e istituzioni ne siano a conoscenza. Un fenomeno che riguarda sia i ragazzi che le ragazze. Lo studio fa emergere un deficit di conoscenza da parte della società degli adulti (famiglia, scuola, istituzioni) nei confronti della minore età e la necessità di adottare azioni di prevenzione rivolte sia ai minori italiani che stranieri. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA L´ASSOCIAZIONE DELLE FAMIGLIE-FAMILIENVERBAND  
 
 Bolzano, 8 luglio 2009 - La politica della famiglia in Alto Adige e i programmi della federazione cattolica delle famiglie sono stati discussi dal nuovo direttivo del Katholischer Familienverband Südtirol, guidato dalla neopresidente Utta Brugger, nell´incontro del 7 luglio a Bolzano con il presidente della Provincia Luis Durnwalder. L´importanza della famiglia nella società è stata ribadita nel corso del colloquio a Palazzo Widmann: proprio le trasformaizoni in atto e la crisi internazionale rendono necessarie misure mirate a favore del nucleo familiare. Il presidente Durnwalder ha ripercorso gli interventi che la Giunta ha varato a favore della tutela, anche economica, della famiglia e del rafforzamento del potere d´acquisto: conciliazione lavoro-famiglia, assegno al nucleo familiare, edilizia sociale, esenzioni nel settore scolastico e dei trasporti La nuova presidente del Familienverband, Utta Steinkeller Brugger, ha illustrato con il vice Alexander Kritzinger i punti cardine dell´attività della federazione e il programma annuale che si rivolge in primo luogo alle 16mila famiglie aderenti, agli oltre mille volontari e alle 120 sedi associative sparse sul territorio con i loro servizi. La delegazione ha apprezzato l´impegno della Provincia a favore delle famiglie e ha chiesto di continuare con il sostegno per superare le difficoltà di ogni giorno e per favorire le iniziative del sodalizio. .