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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Novembre 2010
VIAGGIARE SENZA FRONTIERE: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UN CONTROLLO PIÙ RIGOROSO DEL RISPETTO DELL’ACQUIS DI SCHENGEN  
 
Bruxelles, 18 novembre 2010 - I cittadini dell´Unione possono viaggiare all´interno dello spazio Schengen senza essere sottoposti a controlli alle frontiere interne. Permangono però degli ostacoli alla libera circolazione - che impediscono ad esempio la scorrevolezza del traffico ai valichi di frontiera stradali delle frontiere interne - poiché gli Stati membri non sempre applicano correttamente le norme Schengen. Per questo motivo la Commissione vuole verificare più da vicino il rispetto dell´acquis di Schengen. Con una nuova proposta adottata il 16 novembre , la Commissione intende rafforzare il meccanismo di valutazione della corretta applicazione dell´acquis di Schengen negli Stati membri. Ciò consentirà alla Commissione di esaminare meglio la legislazione rilevante sull´abolizione dei controlli alle frontiere interne e di procedere a verifiche più efficaci sul territorio nazionale. La Commissaria per gli Affari interni Cecilia Malmström ha dichiarato: "Lo spazio Schengen consente alle persone di spostarsi al suo interno senza subire controlli alle frontiere. Affinché il sistema funzioni, tuttavia, è essenziale che tutte le disposizioni dell´acquis di Schengen siano applicate efficacemente e che i paesi Schengen abbiano un alto grado di fiducia reciproca. Solo se gli Stati membri applicano l´acquis di Schengen in modo efficace, coerente e trasparente i cittadini europei possono beneficiare pienamente della libertà di circolazione." Ė necessario uno specifico meccanismo di valutazione che garantisca la fiducia reciproca fra gli Stati membri e la loro capacità di applicare effettivamente ed efficacemente tutte le disposizioni dell’acquis di Schengen. Il meccanismo di valutazione instaura norme trasparenti, efficaci e chiare quanto al metodo da applicare nelle valutazioni. In particolare, la valutazione dovrebbe prestare attenzione al rispetto dei diritti fondamentali nell´applicazione dell´acquis di Schengen. La proposta riguarda tutte le parti della cooperazione Schengen, segnatamente in materia di frontiere esterne, politica dei visti, cooperazione di polizia e sistema d’informazione Schengen. Il nuovo meccanismo rafforza l´attuale sistema di controlli periodici sul posto negli Stati membri e introduce visite senza preavviso per garantire che le disposizioni dell’acquis di Schengen siano applicate sempre e correttamente. La proposta prevede programmi di valutazione pluriennali per le visite sul posto e fissa norme chiare sul seguito da dare ai risultati delle valutazioni. Il nuovo meccanismo rispecchia la situazione giuridica venutasi a creare dopo l’integrazione dell´acquis di Schengen nell’ambito dell’Unione europea e l´entrata in vigore del trattato di Lisbona. Il Parlamento europeo e il Consiglio decideranno congiuntamente in merito alla proposta. Contesto - Lo spazio senza frontiere interne – il cosiddetto spazio Schengen — è stato sviluppato in un quadro intergovernativo fra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 dagli Stati membri che intendevano abolire i controlli alle frontiere interne e attuare a tal fine misure d’accompagnamento, quali norme comuni in materia di controlli alle frontiere esterne, una politica comune dei visti, la cooperazione di polizia e giudiziaria e la creazione del sistema d’informazione Schengen (Sis). Lo spazio Schengen senza controlli alle frontiere corrisponde attualmente al territorio di 25 paesi: 22 paesi Ue (Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria) e tre paesi associati (Norvegia, Islanda e, dal dicembre 2008, Svizzera). Lo spazio Schengen è basato sulla fiducia fra gli Stati membri nella reciproca capacità di attuare pienamente le misure d’accompagnamento che permettono l’eliminazione dei controlli alle frontiere interne: gli Stati membri, ad esempio, eseguono i controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen non solo a tutela dei propri interessi, ma anche per conto di tutti gli altri Stati membri in cui potrebbero recarsi le persone che hanno attraversato tali frontiere. L´attuale sistema di valutazione, in vigore dal 1999, non rispecchia pienamente l´odierna situazione giuridica e presenta punti deboli quanto a metodologia e uso delle analisi dei rischi. Nel 2009 la Commissione ha presentato due proposte per rivedere il meccanismo di valutazione (Ip/09/359). Da allora il quadro istituzionale è cambiato a seguito dell´entrata in vigore del trattato di Lisbona. La presente proposta rivista riflette pertanto il ruolo rafforzato del Parlamento europeo tenendo conto delle osservazioni degli Stati membri sulla proposta iniziale. Essa riguarda esclusivamente la verifica della corretta applicazione dell´acquis di Schengen ad opera degli Stati membri che fanno parte dello spazio Schengen. La verifica delle condizioni di entrata nello spazio Schengen rimane di piena competenza del Consiglio. La decisione sull´entrata nello spazio Schengen è presa dal Consiglio previa consultazione del Parlamento europeo. Maggiori informazioni Homepage di Cecilia Malmström, Commissaria Ue per gli Affari interni: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/malmstrom/index_en.htm/    
   
   
UN´EUROPA DALLA PARTE DEI BAMBINI: PROPOSTE CONTRO GLI ABUSI L´80% DEI REATI VIENE COMMESSO DA PERSONE CHE GODONO DELLA FIDUCIA DEI BAMBINI IL RAPPORTO DELL´ONOREVOLE ANGELILLI FINALIZZATO A AUMENTARE LA PROTEZIONE DEI MINORI NELL´UE  
 
Bruxelles, 18 novembre 2010 - Un abuso sessuale segna il bambino, resta un incubo che lo accompagna per il resto della vita, influendo sulla sua fiducia nel prossimo e sulle sue possibilità di avere una vita normale. La commissione per le libertà civili lunedì scorso ha esaminato le proposte per una nuova direttiva tesa a rafforzare gli sforzi dell´Unione europea contro gli abusi sessuali, lo sfruttamento dei bambini e la pedopornografia. Tra gli argomenti discussi spicca la lotta al turismo sessuale, gli scambi di informazione per evitare che persone colpevoli di questa tipologia di crimine si trovino a lavorare con i bambini e il blocco dei siti che ospitano contenuti inaccettabili. "Se tutti ci sosterranno, otterremo buoni risultati", ha commentato Roberta Angelilli (Pdl/ppe), autrice del rapporto, spiegando che l´Unione europea è attualmente impegnata nella revisione di una legge europea del 2004. "Se il mio rapporto venisse approvato cambierebbero molte cose", spiega. Per prima cosa verrebbe introdotto un nuovo reato, per punire l´adescamento online. Poi verrebbero fissate norme più vincolanti contro il turismo sessuale e ci sarebbe una maggiore attenzione per impedire la diffusione di immagini pedopornografiche, rimuovendo alla fonte le foto. "Un altro punto importante è l´accompagnamento del minore che ha subito abusi perché il procedimento penale non crei un ulteriore trauma al bambino", precisa la deputata italiana a margine di un dibattito sul problema dei bambini scomparsi a cui ha partecipato anche Piera Maggio, mamma della piccola Denise Pipitone, rapita sei anni fa e mai più ritrovata. "L´abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori sono reati particolarmente gravi perché colpiscono bambini e adolescenti che hanno diritto a protezione e cure speciali", si legge sulla proposta di direttiva in materia. "Queste violenze causano alle vittime danni fisici, psicologici e sociali duraturi che nel tempo minano la fiducia nelle istituzioni pubbliche". Anche per questo il ministro belga alla Giustizia, Stefaan De Clerck, rappresentante della presidenza di turno del Consiglio Ue, ha sottolineato come questa parte di legislazione costituisca "una delle priorità del semestre belga". "Speriamo di raggiungere una decisione finale dei governi entro la fine di dicembre, per poter giungere a un accordo con il Parlamento nei primi mesi dell´anno prossimo", ha commentato. Uno l´obiettivo principale: avere la stessa certezza legislativa contro questa tipologia di crimini in tutti gli Stati membri. Internet e bambini: oscurare i siti con contenuti pedopornografici? A giocare un ruolo importante nel contrasto ai reati contro i bambini sono sicuramente le nuove tecnologie. Non è un caso se uno degli argomenti centrali del dibattito sia stata la necessità di bloccare i siti internet che contengono pornografia infantile. "Gli sviluppi delle tecnologie informatiche hanno aumentato questi problemi facilitando la produzione e la divulgazione di materiale pedopornografico e garantendo allo stesso tempo l’anonimato agli autori del reato", si legge nella proposta Angelilli. "Inoltre spesso i pedofili commettono il reato all’estero dove restano impuniti". "Bloccare i siti non basta", ha ribattuto il liberaldemocratico tedesco Alexander Alvaro. "In commissione cultura si è già votato un testo che proponeva di cancellare del tutto i siti con materiali pedopornografici". Anche se, come ha sottolineato il verde tedesco Jan Philipp Albrecht, "spesso manca una cooperazione tra i paesi che ospitano le pagine web, rendendo difficile l´eliminazione dei siti". Prevenire è meglio che curare - Prevenire in ogni caso è sempre meglio che curare, specialmente in un campo così delicato. "L´80% di questi reati viene commesso a casa o a scuola da persone che godono della piena fiducia del bambino", spiega Angelilli. Ed è anche per questo che uno degli ostacoli principali alla lotta alla pedofilia, come sottolinea la proposta di direttiva, è che "le vittime sono restie a denunciare gli abusi". Le differenze a livello di diritto e procedura penale tra i vari paesi lasciano inoltre aperto il rischio che gli autori del reato continuino ad essere pericolosi anche dopo aver scontato la condanna. I prossimi passi - Il Consiglio si occuperà di questo argomento a dicembre, nel tentativo di trovare l´accordo su una decisione finale. A febbraio il Parlamento europeo dovrebbe votare il rapporto Angelilli in materia di protezione dei bambini. A quel punto, le due istituzioni potrebbero in breve dare il via libera a un testo definitivo. Carta Ue dei diritti fondamentali: Art 24.1: I bambini hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere. Essi possono esprimere liberamente la propria opinione; questa viene presa in considerazione sulle questioni che li riguardano in funzione della loro età e della loro maturità. Art 24.2: In tutti gli atti relativi ai bambini, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l´interesse superiore del bambino deve essere considerato preminente. Art 24.3: Ogni bambino ha diritto di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori, salvo qualora ciò sia contrario al suo interesse  
   
   
DROGA ED EUROPA: IL RAPPORTO DEL 2010 PRESENTATO IN PARLAMENTO IL RAPPORTO 2010 DELL´OSSERVATORIO EUROPEO DELLE DROGHE SONO ALMENO 4 MILIONI I CONSUMATORI ABITUALI DI CANNABIS E COCAINA IN EUROPA  
 
Bruxelles, 18 novembre 2010 - Sono almeno 4 milioni le persone che in Europa consumano quasi ogni giorno la cannabis, mentre la cocaina sta diventando sempre più popolare, con 4 milioni di europei che ne hanno fatto uso l´anno scorso. È questo il quadro che emerge dalla relazione annuale presentata lunedì scorso da Wolfgang Götz, direttore dell´Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, davanti agli eurodeputati della commissione per le libertà civili. Una situazione problematica. Se il numero dei consumatori di droga è infatti rimasto costante, stanno però cambiando i livelli dei rifornimenti e dell´uso, mentre emergono sempre più frequentemente nuove sostanze. La cannabis resta però la droga più diffusa, seguita a ruota dalla cocaina che provoca ogni anno in Europa circa 1.000 decessi. Nel 2009 è stato registrato un aumento record di nuove droghe. Un mercato talmente veloce e innovativo da creare una vera e propria sfida per i controlli anti-droga. Prendiamo i farmaci utilizzati per esempio per trattare alcuni disturbi neurologici, come quello da deficit di attenzione/iperattività, l´Alzheimer o i disturbi del sonno. Alcuni di essi vengono utilizzati illegalmente come droghe creando un nuovo problema alle autorità di monitoraggio. L´osservatorio europeo delle droghe: Fondato nel 1993, inaugurato a Lisbona nel 1995; È una delle agenzie decentralizzate dell´Ue; Si occupa del monitoraggio sui problemi di droga in Europa; Consente di avere i dati su cui basare un dibattito informato per la lotta alle droghe. Una situazione problematica. Se il numero dei consumatori di droga è infatti rimasto costante, stanno però cambiando i livelli dei rifornimenti e dell´uso, mentre emergono sempre più frequentemente nuove sostanze. La cannabis resta però la droga più diffusa, seguita a ruota dalla cocaina che provoca ogni anno in Europa circa 1.000 decessi. Nel 2009 è stato registrato un aumento record di nuove droghe. Un mercato talmente veloce e innovativo da creare una vera e propria sfida per i controlli anti-droga.  
   
   
“FORTEZZA EUROPA? IL CONFINE DEL DIRITTO DI ASILO” CONFERENZA A TRENTO VENERDÌ 19 E SABATO 20 NOVEMBRE  
 
Trento, 18 novembre 2010 - A Trento due giorni di riflessione con esperti di caratura internazionale sulla reale possibilità di godere del diritto di asilo nell’attuale scenario geopolitico Sono oltre 43 milioni le persone in fuga da guerre e persecuzioni nel mondo alla fine del 2009. Si tratta del numero più alto dalla metà degli anni novanta (dati Unhcr). In Italia i rifugiati sono 55mila, cifra molto bassa – afferma l’Agenzia Onu per i Rifugiati – rispetto ad altri Paesi dell´Unione europea. Ma qual è la reale possibilità di godere del diritto di asilo previsto dall’ordinamento internazionale nell’attuale scenario geopolitico, con particolare riferimento al teatro del Mediterraneo? E’ questo il tema al centro della conferenza articolata su due giornate e intitolata “Fortezza Europa? Il confine del diritto di asilo”. L´appuntamento, che vedrà la partecipazione fra gli altri di Laura Boldrini (Portavoce per l’Italia dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e di don Antonio Sciortino (Direttore di “Famiglia Cristiana”), è in calendario venerdì 19 e sabato 20 novembre a Trento (pieghevole allegato). L´evento è organizzato da Cinformi, associazione Limen, Centro Astalli e Sanbaradio. Si tratta di una preziosa occasione di riflessione con esperti del settore per rilanciare il dibattito su una tematica che le cronache internazionali sottopongono con crescente frequenza all’attenzione della comunità e dei decisori politici. Il programma - Sarà Laura Boldrini, portavoce dell’Agenzia Onu per i rifugiati, ad aprire la due giorni di incontri con la presentazione del suo libro “Tutti indietro”. L’appuntamento è venerdì 19 novembre, alle ore 17, presso la Sala degli Affreschi della Biblioteca Comunale di Trento. Parteciperà alla presentazione Luciano Scalettari, giornalista di “Famiglia Cristiana”. Sabato 20 novembre, a partire dalle ore 9, l’appuntamento è nell’Aula Kessler della Facoltà di Sociologia a Trento, con la Tavola rotonda dedicata al tema della conferenza: “Fortezza Europa? Il confine del diritto di asilo”. Aprirà i lavori l’Assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento Lia Giovanazzi Beltrami. Modererà Valeria Coiante, giornalista Rai, autrice, responsabile e conduttrice di “Crash” e “Un mondo a Colori”. La Tavola rotonda, alla quale parteciperanno esperti di caratura internazionale, potrà essere seguita in diretta internet su sanbaradio.It. Nel pomeriggio di sabato, alle 17.30, il Direttore di “Famiglia Cristiana” don Antonio Sciortino presenterà il suo libro “Anche voi foste stranieri. L’immigrazione, la Chiesa e la società italiana”. Parteciperà alla presentazione Alessandro Martinelli, Direttore del Centro Diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso di Trento.  
   
   
COMITATO DIRETTIVO DI EURES TRANS TIROLIA A BOLZANO  
 
Bolzano, 18 novembre 2010 - Il Comitato direttivo di Eures Trans Tirolia si è riunito recentemente a Bolzano sotto la presidenza di Helmuth Sinn, direttore della Ripartizione provinciale lavoro. Nel corso della seduta del Comitato direttivo i rappresentanti dei datori di lavoro, dei lavoratori e delle amministrazioni pubbliche del Tirolo del Nord, dell’Alto Adige e dei Grigioni hanno preso in esame i punti più importanti dell’attività di Eures Trans Tirolia per il prossimo anno. Hanno preso parte alla seduta oltre al presidente Helmuth Sinn, la Manager di Eures per l’Austria, Martha Isabel Rojas Pineta, ed il presidente di Ams, Herbert Buchinger. “L’obiettivo primario di Eures Trans Tirolia” sottolinea il presidente Helmuth Sinn “è il sostegno alla libera circolazione dei lavoratori nell’ambito delle regioni che aderiscono all’iniziativa. Allo scopo di migliorare l’attività in questo ambito Eures Trans Tirolia ha intenzione di intensificare ulteriormente il proprio impegno nel campo dell’informazione”. Nel corso della seduta è stata presentata anche la recente pubblicazione di Eures Trans Tirolia riguardante i lavoratori pendolari nella quale sono illustrate tutte le tematiche riguardanti appunto il pendolarismo. È stato inoltre presentato l’opuscolo informativo rivolto agli imprenditori “Imprese senza frontiere 2010” che contiene consigli ed utili informazioni riguardo all’attività lavorativa transfrontaliera. Gli opuscoli possono essere consultati e scaricati direttamente dal sito di Eures Tran sTiroli all’indirizzo: www.Eures-transtirolia.eu/    
   
   
BRUXELLES VICINA AL POPOLO VENETO: SERATA PRO ALLUVIONATI. ZAIA RINGRAZIA  
 
Venezia, 18 novembre 2010 - “Ringrazio la direzione di Bruxelles della Regione del Veneto per aver organizzato la serata di sensibilizzazione a favore dei nostri concittadini alluvionati che si è svolta il 16 novembre nella sede bruxellese. In un momento difficile come questo è importante avere il sostegno e la vicinanza concreta di tutti. Ringrazio anche gli onorevoli veneti presso il Parlamento europeo presenti e tutte le personalità comunitarie, italiane e regionali che hanno partecipato a questa iniziativa”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a proposito della serata di sensibilizzazione per gli alluvionati veneti organizzata ieri presso ‘Casa Veneto’, la sede di Bruxelles della Regione Veneto. Durante la serata due schermi hanno proiettato le foto delle zone alluvionate e della mobilitazione dei volontari per le operazioni di soccorso. All’evento hanno partecipato gli onorevoli veneti al Pe Cancian, Fontana, Gardini e Scotta’; Antonio Preto, Capo di Gabinetto del Vice Presidente della Commissione europea Antonio Tajani; Raul Prado della Direzione Generale per le politiche regionali della Commissione, l’assessore veneto alle politiche sociali Remo Sernagiotto e numerosi rappresentanti delle istituzioni comunitarie e del sistema Italia. “Sono contento che durante la serata sia stato più volte ripetuto il mio appello a mandare un sms di solidarietà al numero 45501, per donare due euro in favore degli alluvionati. E anzi invito ancora una volta a diffondere quanto più possibile questo numero per aiutare la comunità veneta a risollevarsi.”  
   
   
IL “WELFARE FUTURO PRESENTE” È GIÀ UNA REALTÀ.  
 

(Pubblicità Redazionale)

Anche quest’anno, dal 23 al 25 novembre 2010, avrà luogo a Milano la mostra/convegno “RisorseComuni” promossa dall’A.N.C.I.-Associazione Nazionale dei Comuni Italiani con il patrocinio, tra gli altri, del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione.

 

L’evento consentirà di approfondire il grado di operatività ormai raggiunto dalle nuove soluzioni informatizzate per l’esecuzione dei servizi di welfare che la tecnologia più avanzata e gli operatori più all’avanguardia hanno saputo realizzare dematerializzando i flussi e creando virtuose sinergie a partire dai supporti informatizzati già in possesso di ogni cittadino italiano (come la Tessera Sanitaria Nazionale e le Carte Regionali dei Servizi). Tutto ciò a vantaggio dei beneficiari delle politiche di assistenza e degli stessi Enti Locali, finalmente in grado di avvalersi di soluzioni realmente in grado di coniugare efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa.

 

E’ ciò di cui diffusamente si parlerà durante il Convegno che si svolgerà il 24 novembre 2010 intitolato: “Welfare futuro presente. L’informatizzazione dei processi nei Servizi Sociali e la CRS: dematerializzazione, efficienza e controllo di gestione”.

 

La Carta Regionale dei Servizi (CRS) e la Tessera Sanitaria Nazionale saranno le protagoniste della presentazione di una serie di soluzioni applicative realizzate da ALLRight Divisione Welfare di RistoChef Spa e ormai adottate da molti Comuni che se ne avvalgono come strumento per l’attribuzione di risorse economiche ai destinatari dei piani di assistenza.  

Sostituendosi completamente al “sistema” della dazione diretta di denaro (che, per definizione, non è tracciabile quanto alla sua concreta destinazione verso le finalità che le politiche di welfare si prefiggono di conseguire), i Voucher Sociali gestiti tramite CRS o con la Tessera Sanitaria  Nazionale hanno il pregio di canalizzare la spesa pubblica realmente e solo verso i servizi e le prestazioni di natura sociale previste dai piani di intervento, dando così piena efficacia alle politiche di sostegno al reddito, alla gestione dei pagamenti dei servizi (ad esempio: gli asili nido), alle iniziative di sostegno della natalità o del diritto allo studio.

 

Il Seminario si segnala non solo per gli interventi di ALLRight Divisione Welfare di RistoChef (tramite il Direttore di Divisione Emanuele Cipriani), del partner tecnologico Progetti&Soluzioni Spa, software house specializzata nel settore dei servizi alle P.A. (interverrà il D.G. Stefano Bonasegale) e di Lombardia Informatica Spa (presente con Daniele Crespi, Responsabile Sviluppo Servizi CRS), ma soprattutto per le case-history che alcuni Comuni illustreranno citando la loro esperienza diretta per dimostrare come la soluzione CRS-Voucher® abbia rappresentato una vera svolta innovativa capace di migliorare le performance dei servizi e contemporaneamente accrescere il controllo gestionale sul capitolo di spesa stanziato per il welfare: sono casi di vera e propria eccellenza che meritano attenzione per la loro capacità di rappresentare il benchmark cui farà riferimento la Pubblica Amministrazione di domani.

 

RisorseComuni

24 novembre 2010 / h: 10.00

Milano - C.so Magenta

Palazzo Stelline - Sala Chagall

INFO: www.all-right.it/

 

RistoChef Spa – Società del Gruppo ELIOR

70.000 unità affiliate (Esercizi Pubblici e Punti di Servizio Accreditati per il Welfare).

Oltre 25.000.000 titoli emessi annualmente.

Leader italiano nel settore dei Buoni Pasto e dei Voucher Sociali Elettronici

con oltre 35.000 Smart Card emesse

e 3.700.000 transazioni elettroniche gestite annualmente.

Volume d’affari 2008-2009: 86,6 M€.

Amm.re Delegato: Dr. Giovanni Scansani

Direzione ALLRight Divisione Welfare: Dr. Emanuele Cipriani

Internet: www.all-right.it/  

Relazioni Esterne: Dr.ssa Sabrina Citterio / e-mail: mktg@buonchef.it

 
   
   
MSE: VIA LIBERA A 785 MLN DI EURO PER RICERCA INDUSTRIALE  
 
Roma,18 novembre 2010 - Su proposta del ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, il Cipe, nella seduta odierna, ha approvato la modifica del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti (Fri). Per effetto della nuova delibera, il dicastero di via Veneto potrà impiegare da subito 785 milioni di euro, concentrandoli su contratti di innovazione tecnologica e industriale di cui alla legge 46/1982 (Fit ricerca e sviluppo). Queste risorse, già disponibili, serviranno a sostenere programmi di prevalente sviluppo sperimentale di rilevanti dimensioni e in grado di accrescere lo sviluppo tecnologico del paese (Fit negoziale), disciplinato con decreti Mise del 5 febbraio 2009 e 14 dicembre 2009.  
   
   
BANCHE: DESIGNATI COMPONENTI ABI PER FEDERAZIONE DELLE BANCHE DELLE ASSICURAZIONI E DELLA FINANZA  
 
 Milano, 18 novembre 2010 - Il Comitato esecutivo dell’Associazione bancaria ha designato  ieri  i componenti Abi del Consiglio direttivo della Federazione delle banche, delle assicurazioni e della finanza. Oltre al Presidente e al Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Mussari e Giovanni Sabatini, entrano nel Consiglio direttivo Luigi Abete (Presidente Banca nazionale del lavoro), Alessandro Azzi (Presidente Federcasse), Giovanni Berneschi (Presidente Banca Carige), Luigi Castelletti (Vice presidente vicario Unicredit), Corrado Faissola (Presidente Ubi), Corrado Passera (Consigliere delegato Ceo Intesa Sanpaolo) Massimo Ponzellini (Presidente Banca popolare di Milano) Maurizio Sella (Banca Sella Holding).  
   
   
ABI: APPROVATO PIANO E BUDGET 2011  
 
Milano, 18 novembre 2010 - Il Comitato esecutivo dell’Abi ha esaminato ieri il Piano 2011 e il relativo budget. In attuazione del programma di presidenza per il biennio 2010 – 2012, il Piano individua le azioni che verranno attuate in materia di comunicazione, rapporti con le istituzioni, le imprese, le famiglie, la Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di rendere concreta l’affermazione “orgogliosi di fare banca per il Paese”. Il Piano, coerentemente con quanto indicato nel programma di presidenza, individua i punti qualificanti nell’obiettivo di una forte modernizzazione e di un forte efficientamento dell’organizzazione dell’Associazione e nell’azzeramento del deficit nel 2011. L’intervento organizzativo, insieme alla doverosa azione di razionalizzazione dei costi, è volto a rafforzare e a rendere più efficace una linea di azione dell’Abi sempre più rivolta al sostegno della crescita e dello sviluppo del Paese. Si tratta di una scelta di austerità che viene affermata insieme alla centralità dell’Abi da parte del Comitato esecutivo. Il Comitato esecutivo, nell’approvare il budget 2011 che porta ad una radicale riduzione dei costi dell’Associazione, ha anche dato mandato al Presidente e al Direttore generale di gestire il piano di riorganizzazione e anche le conseguenti ricadute sul personale nell’assoluto rispetto delle norme di legge vigenti in materia di riorganizzazione e ristrutturazione.  
   
   
EFFETTI DELLA FINANZIARIA: TOSCANA VIRTUOSA PENALIZZATA DA UNA MANOVRA ABNORME I TAGLI IPOTIZZATI POTREBBERO ESSERE ANCHE PIÙ ALTI  
 
Firenze, 18 novembre 2010 - «E´ una manovra abnorme, nella misura e nella forma, un intervento che si abbatte come una mannaia e penalizza la Toscana più di altre regioni. I tagli del governo infatti sono destinati a toccare pesantemente una regione come la nostra, che da sempre tiene sotto controllo i conti e che, anche prima della finanziaria di Tremonti, ha avviato un percorso di sobrietà e rigore, pur continuando a investire nei settori cruciali come la sanità, il lavoro, i giovani». Così l´assessore al bilancio on. Riccardo Nencini ha commentato, intervenendo ieri in Commissione consiliare, gli effetti sulla Toscana della manovra finanziaria del governo. Una manovra che, pur con le incertezze legate alle sorti del governo, si prospetta ancora più pesante. «Un ricalcolo fatto dalla ragioneria dello stato di cui siamo stati informati, sia pure non ancora ufficialmente, in Conferenza Stato-regioni, ci dice che il taglio presunto va ritoccato e che in realtà potrebbe essere di 360 milioni anziché i 320 prospettati per il 2011 e di 405 (anziché 360) per il 2012. «Una vera e propria beffa - insiste Nencini - perché non solo non viene data nessuna premialità alla Toscana ma addirittura si penalizza chi pure ha attuato un alleggerimento complessivo della macchina, razionalizzando le spese e chiudendo sempre in pareggio. Su un bilancio già ridotto all´osso, l´ulteriore penalizzazione rischia ora di creare difficoltà insostenibili a chi, come noi, è stato virtuoso ma, proprio per questo, non può più permettersi di subire altri tagli». Ma mentre a livello centrale si continua a perseguire una politica di tagli fatti alla cieca, la Toscana non si limita a giocare in difesa ma cerca di usare le risorse di cui dispone guardando al futuro. Pro segue l´assessore: «Siamo riusciti a mantenere intatti i finanziamenti al sociale, alla sanità, al lavoro. Nello stesso tempo, abbiamo trovato risorse ulteriori per investire sui giovani, sulla ricerca e sull´innovazione del nostro sistema produttivo. Abbiamo lavorato in modo serio, attuando risparmi, combattendo l´illegalità economica e l´evasione, facendo anche tagli, ma senza aumentare le tasse e, soprattutto, pensando a salvaguardare e potenziare i settori vitali per ridare competitività alla regione. Purtroppo non possiamo dire altrettanto del governo, che invece deprime gli investimenti su settori chiave per il futuro del paese come l´istruzione, la ricerca, il trasporto pubblico locale». Dopo aver ripercorso le tappe e i numeri dell´opera di razionalizzazione intrapresa dalla Regione per un totale di circa 58 milioni e ricordato che la proposta per il bilancio 2011 ammonta a oltre 9 miliardi, l´assessore ha poi ricordato la incertezze le gate all´esclusione della possibilità di fare ricorso ai fondi Fas per il trasporto pubblico locale, cui il governo ha risposto proponendo alle Regioni di usare quelli del Fse per finanziare la cassa integrazione, liberando risorse nazionali per ripianare il buco sui trasporti. Una questione ancora in sospeso, che potrà essere definita solo con l´approvazione della legge di stabilità il cui iter ancora è incerto.  
   
   
LOMBARDIA:INTESE SECONDO LIVELLO PER NUOVO WELFARE LAVORATORI MEGLIO RETRIBUITI PER MAGGIORE COMPETITIVITA´  
 
Milano, 18 novembre 2010 - Una contrattazione aziendale di secondo livello per introdurre un nuovo welfare territoriale in grado di garantire maggiore produttività, retribuzioni più alte, incremento della competitività delle aziende che possono contare su dipendenti più motivati. E´ lo scenario delineato dall´assessore regionale al´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni intervenuto ieri alla tavola rotonda "Riforma del sistema degli ammortizzatori sociali - La proposta della Cgil". Al momento di lavoro hanno partecipato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lombardia, Nino Baseotto, Luigi Petteni e Walter Galbusera, che si sono confrontati con i vertici delle associazioni imprenditoriali, dell´artigianato e del commercio della Lombardia. Stabilito che la crisi economica non è ancora definitivamente superata - come tutti i relatori hanno sottolineato - secondo l´assessore regionale un dato incoraggiante è rappresentato dalla differenza tra la "prenotazione decretata delle Casse integrazione guadagni e ciò che è stato effettivamente erogato, ossia circa il 45-50% delle richieste: significa che i datori di lavoro si sono sforzati per trattenere i dipendenti in azienda". "La riforma degli ammortizzatori sociali - ha spiegato Rossoni - deve mirare all´allargamento delle tutele e, proseguendo il lavoro già impostato da Regione Lombardia in questi anni di crisi, deve basarsi su un modello di integrazione tra le politiche passive e le politiche attive". In questo senso le proposte fatte da Rossoni a sindacati e imprenditori coinvolgono direttamente le parti che possono utilizzare meglio e di più la bilateralità (fondi versati da imprese e lavoratori per la formazione professionale dei dipendenti) e hanno come orizzonte il reimpiego della persona. "Le parti sociali e datoriali - ha proseguito Rossoni - hanno un ruolo fondamentale nel favorire le politiche attive che non devono essere solo formazione, ma devono individuare i servizi destinati a favorire la ricollocazione dei lavoratori". Inoltre le risorse per le politiche attive devono essere destinate prioritariamente ad accompagnare i giovani all´inserimento lavorativo, attraverso le varie modalità dell´apprendistato e sostenere gli over 50 per i quali si devono mettere in campo adeguati strumenti. "Regione Lombardia - ha concluso Rossoni - non ha intenzione di gestire le risorse della bilateralità. Vogliamo però un Tavolo regionale in cui si condividano gli obiettivi, i target, le misure di intervento e aggiungeremo risorse regionali con meccanismi di premialità ai progetti che hanno come obiettivo una nuova occupazione e il mantenimento qualificato della stessa".  
   
   
RICERCA: LEVA ESSENZIALE PER SVILUPPO L´INTERVENTO A MILANO DEL SOTTOSEGRETARIO A HI.TECH.EXPO  
 
 Milano, 18 novembre 2010 - Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Università e Ricerca, Alberto Cavalli, è intervenuto ieri mattina all´inaugurazione della terza edizione di Hi.tech.expo, una manifestazione in cui, sono parole dello stesso Cavalli, "ricerca e innovazione sono di casa". Dopo aver ricordato che gli addetti alla ricerca e sviluppo in Lombardia sono circa 40.000 e che il 40% dei brevetti italiani depositati all´Ufficio Europeo negli ultimi 10 anni è lombardo, il sottosegretario ha sottolineato le iniziative di Regione Lombardia nelle principali aree tematiche dell´esposizione. "Lo sviluppo di nuovi materiali e nuove tecnologie per migliorare la diagnosi e la cura delle malattie neurologiche - ha spiegato Cavalli - è l´obiettivo del primo programma di ricerca del Centro Europeo di Nanomedicina, la Fondazione promossa e finanziata da Regione Lombardia che riunisce 10 istituti di ricerca pubblici e privati di primissimo piano". La Fondazione, nata nel luglio 2009, ha appunto l´obiettivo di ricercare e sviluppare soluzioni innovative per la prevenzione, la diagnosi e la cura di patologie tumorali, cardiovascolari e neurologiche. Sempre in tema di ricerca e sviluppo, Cavalli ha poi ricordato i 40 milioni di euro della dotazione dell´accordo quadro tra Regione Lombardia e Cnr "per favorire la massima valorizzazione di risultati scientifici raggiunti dal sistema della ricerca e la loro trasformazione in innovazioni tecnologiche da parte di imprese high tech". "Di grande rilievo - ha affermato Cavalli - è la mission del Centro Internazionale sulla nanofotonica per l´energia, che Regione Lombardia, Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Cnr), Fondazione Politecnico di Milano e Pirelli si sono impegnati a costituire attraverso un protocollo di intesa triennale nel luglio 2010". Il Centro nasce con l´obiettivo di realizzare sistemi fotovoltaici ad elevata efficienza e con costi ridotti. Merita una attenzione particolare, tra i Centri di eccellenza finanziati da Regione Lombardia, Plasma Prometeo, lanciato nel luglio 2006 che è in grado di formare personale altamente qualificato nel settore dell´Alta Tecnologia e di innescare, allo stesso tempo, un processo di finanziamento della ricerca in Università. "Ricerca e innovazione - ha aggiunto Cavalli - sono fondamentali fattori di sviluppo. Regione Lombardia ritiene che Innovazione e Ricerca siano i driver fondamentali per uno sviluppo sociale ed economico dinamico e sostenibile. Proprio in un momento come quello attuale, per uscire dalla crisi, è infatti essenziale fare scelte di lungo periodo e promuovere ricerca e trasferimento tecnologico, perché questo non è un costo da tagliare ma un investimento per il futuro". "Il metodo da noi scelto - ha concluso Cavalli - è quello di un´alleanza tra tutti i soggetti coinvolti insieme per rendere sempre più attrattivo e competitivo il nostro sistema territoriale, un contesto promettente dove creare nuovi posti di lavoro e insediare nuove attività".  
   
   
FINANZE FVG: TONDO SUI CONTI REGIONALI, "SOLIDITÀ E OTTIMISMO"  
 
Trieste, 18 novembre 2010 - Sono cinque gli elementi positivi, le "virtù" nella gestione delle finanze regionali, che hanno consentito al Friuli Venezia Giulia di ottenere la conferma del rating "A+" da parte dell´agenzia Standard & Poor´s: margine corrente, spesa sanitaria, capacità di negoziare con lo Stato centrale, liquidità, indebitamento. Il giudizio avrebbe potuto essere anche migliore, fino a raggiungere la doppia "A", se non fosse per il metodo di analisi seguito dall´agenzia che non contempla la possibilità di assegnare agli Enti locali un rating superiore a quello dello Stato sovrano, in questo caso dell´Italia. L´attribuzione del rating "A+" è stata commentata ieri a Trieste in un incontro con la stampa al quale hanno preso parte il presidente della Regione, Renzo Tondo, e l´assessore alle Finanze, Sandra Savino. Ecco le cinque "virtù" delle finanze regionali: 1) Il margine corrente (cioè la differenza fra entrate correnti e spese correnti) è di segno positivo, e questo dimostra la capacità di riservare risorse agli investimenti dopo aver fatto fronte alle spese di funzionamento. Da ricordare che il margine corrente dello Stato italiano è negativo. Per il Friuli Venezia Giulia il margine, dopo essere calato nel 2009 a causa della crisi e della diminuzione delle entrate, è di nuovo in crescita; 2) A differenza delle altre Regioni, l´andamento della spesa sanitaria è sotto controllo, grazie a una programmazione "attenta e compatibile". L´aumento della spesa sanitaria corrente per l´anno in corso si attesterà sul 2 per cento rispetto all´esercizio precedente, in linea con le previsioni, e per il 2011 si prevede lo stesso livello del 2010; 3) Il Friuli Venezia Giulia dimostra un forte potere di negoziazione nei confronti dello Stato centrale, una capacità che ha permesso di ottenere negli ultimi anni rilevanti vantaggi in termini di compartecipazioni sui tributi riscossi sul proprio territorio e aumento delle competenze dirette. In questo quadro va visto il successo sulla questione delle compartecipazioni relative alle pensioni Inps, una strada aperta dalla Giunta Illy e portata a termine da quella Tondo; 4) La liquidità del sistema finanziario regionale è più che soddisfacente, e ha fra l´altro permesso nel 2009 di reperire 400 milioni di euro da destinare agli strumenti finanziari anticrisi; 5) La capacità della Regione di tenere sotto controllo l´indebitamento, come dimostra la diminuzione ottenuta negli ultimi anni: da 1,6 miliardi di euro a inizio 2008 si è arrivati oggi a 1,2 miliardi. Sulla questione del debito sono nati equivoci a causa della difficoltà di comprendere la terminologia tecnica: per "indebitamento" vero e proprio si intende il capitale che la Regione è obbligata a restituire al sistema bancario; per "debito regionale" si intende la somma tra "indebitamento" e "autorizzazioni all´indebitamento" contenute nelle leggi Finanziarie degli anni passati (e non ancora utilizzate) assieme alle autorizzazioni inserite nella Finanziaria in vigore. Anche il "debito regionale" del Friuli Venezia Giulia è comunque in calo, da due miliardi e 371 milioni (gennaio 2008) a due miliardi e 164 milioni nel gennaio 2010. "Solidità e ottimismo". È questo il messaggio che il presidente Renzo Tondo ha voluto trasmettere alla comunità del Friuli Venezia Giulia, nel commentare la conferma del rating "A+" da parte dell´agenzia Standard & Poor´s, un risultato che dimostra come i conti della Regione siano a posto. Tondo ha partecipato oggi a Trieste, nella sede della Presidenza, a un incontro con la stampa assieme all´assessore alle Finanze, Sandra Savino. La decisione di Standard & Poor´s, secondo Tondo, certifica un percorso positivo, fatto di azioni concrete, intrapreso sin dall´inizio da questa Amministrazione regionale. "L´attribuzione del rating ´A+´ - ha detto - significa che la nostra è una Regione solida, virtuosa, finanziariamente con i conti a posto, in grado di assumersi le responsabilità politiche che le competono in questa fase delicata e di contribuire, nello stesso tempo, al risanamento della finanza pubblica così come indicato dal Governo nazionale". Il presidente, assieme all´assessore Savino, ha anche voluto fornire alcuni chiarimenti sulla questione del debito della Regione spiegando la differenza tecnica che esiste fra "indebitamento" e "debito regionale": siamo di fronte alla stessa differenza che intercorre fra un mutuo, che è un debito reale da restituire alla banca, e un fido bancario, che è solo un limite massimo teorico a cui poter eventualmente attingere. Il contenimento del debito reale, secondo l´agenzia di rating, è uno dei punti qualificanti dei conti regionali, ma entrambi gli indicatori - è stato precisato - sono in calo. "Vogliamo continuare sulla strada del contenimento del debito regionale - ha confermato - perché siamo convinti che è nostro dovere lasciare una Regione con i conti a posto ma anche perché siamo consapevoli che questo ci permetterà, in futuro, di destinare maggiori risorse agli investimenti. Vogliamo tenere i conti della Regione come fossero quelli di un´azienda sana". Anche l´assessore Sandra Savino ha voluto rivolgersi prima di tutto ai cittadini. "Abbiamo adottato - ha osservato - una politica di grande responsabilità nella gestione dei conti pubblici, perché riteniamo che il nostro primo dovere sia guardare ai bisogni della gente. La decisione di Standard & Poor´s è una grande soddisfazione, è un risultato entusiasmante che dà ragione alla nostra linea intransigente. Il nostro impegno per il futuro non calerà". L´assessore ha ricordato i traguardi ottenuti nei negoziati con il Governo nazionale: prima la possibilità di ottenere subito le compartecipazioni sui tributi, senza transitare per Roma, e poi l´estensione di queste compartecipazioni anche alle pensioni Inps. "È stata una battaglia durissima - ha commentato l´assessore - che diventa adesso un punto di partenza per poter offrire i servizi ai cittadini e per garantire lo sviluppo". "Proprio la serietà con cui abbiamo dimostrato di amministrare la nostra Regione - ha aggiunto Sandra Savino - ha permesso al presidente Tondo di presentarsi al tavolo del Governo con autorevolezza, a testa alta, ci ha consentito di ottenere le nostre ragioni. Perché c´è una differenza tra avere ragione e poi ottenerla". Insomma, questi risultati sono il frutto della politica di "rigore e responsabilità" attuata dall´Amministrazione Tondo.  
   
   
ABRUZZO, DPEFR: CHIODI,PATTO DI RESPONSABILITA´ PER RILANCIO ECONOMIA  
 
L´aquila, 18 novembre 2010 - - Un "patto di responsabilità" in grado di porre tutti gli attori dello sviluppo regionale sullo stesso livello propositivo. È la proposta che è emersa oggi nel corso dell´incontro di presentazione a tutte le parti sociali del Documento di programmazione economico finanziaria regionale (Dpefr) 2011-2013. Accogliendo l´invito di sindacati e confindustria, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha annunciato la sottoscrizione di una intesa triennale per il rilancio del sistema economico regionale "che chiami in causa, ognuno con le rispettive responsabilità, tutti i soggetti abruzzesi". "L´unica condizione indispensabile e necessaria - ha precisato il presidente rivolgendosi alle parti sociali - è che questa intesa non deve derogare dalla linea prioritaria che si è data questa Giunta fin dal primo giorno del suo insediamento e cioè la riduzione dell´indebitamento della Regione Abruzzo, che è la vera palla al piede dello sviluppo". Nel suo intervento il Presidente ha anche illustrato un percorso con un preciso cronoprogramma che porterà alla sottoscrizione di tutte le intese tra febbraio e marzo 2011. "Bisogna affrontare tutti insieme - ha spiegato Chiodi - la sfida della competitività futura perché riprenderà l´economia ma non è sufficiente rispetto ai problemi che poi si dovranno affrontare. Accogliamo dunque l´invito arrivatoci da tutte le parti sociali e rilanciamo con una tempistica precisa e con contenuti, fissando i paletti della riduzione dell´indebitamento con una precisa politica di rigore. Perché - ha sottolineato il Presidente - non c´è nessuna comunità al mondo che oberata di debiti, gravata di tasse possa avviare realisticamente un percorso di sviluppo. Questo governo regionale sta dando l´esempio perché sta riducendo fortemente il debito della Regione avendolo abbassato del 12,5% in diciotto mesi. Questo percorso deve continuare perché dobbiamo assicurare un futuro ai giovani abruzzesi e perché non è giusto che noi ci mangiamo tutto e lasciamo poi il debito alle nostre future generazioni. L´unica condizione - ha concluso Chiodi - è che finisca una volta per tutte in Abruzzo la prassi di firmare la ´cambiali mefistoteliche´". Il Dpefr presentato ieri alle parti sociali affronta tutti i nodi che la Regione si troverà nei prossimi anni a sciogliere. Dai problemi del Pil che in Abruzzo negli ultimi due anni ha fatto registrare tassi di crescita negativi, con punte elevate nel 2009 a causa del terremoto, fino alla produzione industriale con un netto -14%. Sul fronte occupazionale, inoltre, l´impatto nettamente amplificato dell´effetto terremoto, è stato molto elevato con una riduzione delle unità lavorative del 5,8% e i dati sulla cassa integrazione testimoniano un evidente rallentamento dei processi produttivi. La strategia per uscire dalla crisi, secondo il governo regionale, si muove su tre priorità: modernizzazione delle istituzioni regionali; riforme necessarie al miglioramento della competitività del sistema produttivo; politiche per la famiglia e le persone. C´è poi lo strumento del Master Plan che si fonda su tre priorità: la creazione di un Polo del costruire "sostenibile": architettura biologica, risparmio energetico, qualità della vita, turismo sostenibile, energia rinnovabile; l´attivazione di un sistema integrato per fornitura di beni e servizi per il recupero del patrimonio artistico dell´Aquila; e infine il rilancio della filiera produttiva delle province costiere, incentrate sul settore metalmeccanico e dell´automotive incrementandone il potenziale innovativo. Accanto agli aspetti propositivi il Dpefr illustrato fa anche il punto sulla situazione della finanza regionale. Il bilancio 2010 conta su 2 miliardi 736 milioni di euro di entrate tributarie e 32 milioni di entrate extra tributarie; la spesa sanitaria si muove su un fabbisogno di 2 miliardi 264 milioni, a cui vanno aggiunti 98 milioni per la cartolarizzazioni e 52 milioni per la copertura del disavanzo; le spese obbligatorie, invece, ammontano a 321 milioni. Le spese per investimenti nel periodo 2011-2013 sono: 154 milioni per il Por-fesr, 90 milioni per il Por Fse, 180 milioni per il Psr, 850 milioni per il Par-fas per un totale complessivo di un miliardo 200 milioni. Nel 2010 è stato richiesto al governo centrale l´impiego di 101 milioni sul Par Fas per il ripristino di importi relativi al sistema sanitario regionale 2006. In ultimo, il Dpefr affronta anche l´impatto della manovra finanziaria statale sul bilancio regionale: accostamento del 10% dei trasferimenti per deleghe ex Bassanini pari a 11,8 milioni e riduzione trasferimenti a tutte le regioni per le funzioni delegate di 4 miliardi per il 2011 e 4,5 miliardi per il 2012. Quest´ultima misura incide nel bilancio della Regione Abruzzo per 137,4 milioni per il 2011 e 154,8 a partire dal 2012. I settori maggiormente colpiti sono: trasporto pubblico locale per 37,4 milioni, viabilità 35,5, incentivi alle imprese 20,3, ambiente 10,6 e vari minori.  
   
   
DIFFICILE FAR QUADRARE I BILANCI, MA LA TOSCANA È BEN AMMINISTRATA LA REGIONE STA CERCANDO DI NON TAGLIARE NÉ SCUOLE NÉ SERVIZI»  
 
 Firenze, 18 novembre 2010 - «Una situazione di forte disagio, con una grande difficoltà a far quadrare i bilanci e a non far ricadere i tagli sui cittadini. Basta pensare che la manovra finanziaria varata del governo comporterà per l´amministrazione regionale toscana ben 360 milioni di tagli rispetto ai 320 prospettati per il 2011. E tuttavia è un momento che va sfruttato per consolidare il legame con i cittadini. La manifestazione che inizia oggi, con la sua rassegna di buone pratiche, testimonia che in Toscana gli enti locali si impegnano a dare risposte importanti e che anche in un momento di difficoltà come quello attuale si possono e si devono garantire e migliorare i servizi dove necessario». Con queste parole l´assessore regionale Gianni Salvadori è intervenuto ieri al taglio del nastro della edizione 2010 di “Dire & Fare”, la manifestazione organizzata dalla Regione e dall´Anci Toscana per promuovere l´innovazione nella pubblica amministrazione. Con Salvadori sono intervenuti il sindaco di Livorno e presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi, che ha parlato di “un appuntamento importante in cui le istituzioni si confrontano per contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a aumentare la credibilità degli enti locali» e il prefetto Paolo Padoin che ha consegnato a Cosimi una medaglia del presidente della Repubblica «a riconoscimento di quanto gli enti locali hanno fatto, fanno e faranno per il bene pubblico». Dopo il taglio del nastro nel padiglione Spadolini della Fortezza da Basso, l´assessore Salvadori ha poi portato il saluto del presidente Rossi e della Giunta regionale alla Viii assemblea della Rtrt (rete telematica regionale toscana), dove ha ribadito «la difficoltà della situazione attuale, visti i tagli governativi, ben 40 milioni in più di quelli già annunciati, ma anche l´impegno della Regione a mettere in discussione tutte le proprie spese e a sfrondare tutto il possibile per evitare di pesare sulle spalle degli enti locali». «Nonostante questi sforzi – ha detto ancora Salvadori – lo scenario resta molto grave e preoccupante. Ma pur in una condizione di disagio stiamo cercando di essere virtuosi e efficienti e di non tagliare su due voci essenziali, scuole e servizi. La Toscana ha in ogni caso degli enti locali che rispondono responsabilmente alle esigenze dei cittadini, e per i quali amministrare significa assumersi delle responsabilità per il bene della cosa pubblica. Se non lo facciamo, ne va della tenuta sociale del paese».  
   
   
DUE EURO DI SOLIDARIETÀ AL VENETO CON IL 45501. ZAIA: ESPONETE UN CARTELLO PER INVITARE A SPEDIRE UN SMS AL 45501  
 
 Venezia, 17 novembre 2010 - “2 Euro Di Solidarietà Per Il Veneto Alluvionato – Manda Un Sms Al 45501”. “Invito tutti i commercianti, gli artigiani, gli alberghi, i ristoranti, le sedi istituzionali, ogni locale aperto al pubblico, in Veneto e in Italia, a esporre un cartello con questa dicitura: sarà un grosso aiuto per le famiglie e le imprese che sono andate sott’acqua”. L’appello viene direttamente dal presidente del Veneto Luca Zaia, che rilancia il numero della solidarietà per il Veneto, il 45501, appunto. “Fino a lunedì scorso con semplici invii dal telefonino sono arrivati nel fondo regionale per gli alluvionati 1.224.616 euro. Ringrazio tutti coloro che hanno inviato un sms – ha aggiunto Zaia – e invito tutti a continuare a farlo. Sono certo che un ‘pro memoria’ in ogni luogo frequentato darà i suoi frutti, nell’interesse di tutti coloro che hanno subito perdite”.  
   
   
CREDITO D´IMPOSTA: FIRMATO ACCORDO TRA AGENZIA ENTRATE E REGIONE SICILIANA  
 
 Roma, 18 novembre 2010 - Parte la collaborazione tra l´Agenzia delle entrate e la Regione siciliana per la gestione del credito d´imposta, istituito con la legge regionale n.11 del 2009, diretto ad incentivare i nuovi investimenti e la crescita dimensionale delle imprese sul territorio. Grazie all´accordo sottoscritto ieri dal direttore dell´Agenzia delle entrate, Attilio Befera, e dall´assessore dell´Economia della Regione siciliana, Gaetano Armao, l´amministrazione finanziaria mettera´ a disposizione delle imprese siciliane l´esperienza maturata nella gestione del sistema fiscale nazionale. In particolare, la convenzione affida all´Agenzia la gestione delle istanze di ammissione al credito d´imposta oltre alle attivita´ di accertamento, riscossione e contenzioso. Il beneficio fiscale potra´ essere utilizzato, infatti, attraverso il modello di pagamento F24 che consente la compensazione del credito con debiti di diversa natura (tributari, erariali, locali e contributivi). La distribuzione capillare degli uffici dell´Agenzia sul territorio permettera´, inoltre, di affrontare in modo ottimale tutti gli aspetti tecnico-operativi del credito, di realizzare economie di gestione e di incrementare l´efficienza e la qualita´ dei servizi, evitando che si verifichino trattamenti e rapporti differenziati tra le diverse realta´ locali. Per la Sicilia e´ una grande opportunita´ di crescita mediante lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e l´attrazione degli investimenti.  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO IL BANDO “RISTRUTTURAZIONE FINANZIARIA”  
 
Catanzaro, 18 novembre 2010 - L’assessorato regionale alle “Attività Produttive”, in collaborazione con la Fincalabra S.p.a. E le Camere di Commercio calabresi, organizza, nelle cinque provincie, specifici appuntamenti con tutti gli imprenditori interessati, per presentare il bando destinato alla “Ristrutturazione Finanziaria e il complesso delle azioni volte al rilancio dell’Economia Calabrese”. Il bando dell’Assessorato Regionale Attività Produttive, che destina otto milioni di euro, sarà attivo dal prossimo ventidue novembre e sarà destinato ad operazioni di ristrutturazioni finanziarie, consolidamento dei debiti a breve e lungo termine delle Pmi calabresi, compresi gli artigiani. I contenuti e le modalità del bando saranno illustrati nel corso di singole iniziative, alle quali parteciperanno l’Assessore alle Attività Produttive, Antonio Caridi, rappresentanti della Fincalabra e delle Camere di Commercio. I primi incontri si svolgeranno domani, diciotto novembre, alle ore 11.00 nella sede della Camera di Commercio di Vibo Valentia ed alle ore 17.00 a Crotone, nei locali della Camera di Commercio. Gli altri appuntamenti si svolgeranno: venerdì 19 novembre- ore 17.00, a Catanzaro. Sabato venti novembre ore 11.00 a Reggio Calabria ed alle 16.30 a Cosenza. Per ulteriori informazioni si possono consultare i siti internet: www.Regione.calabria.it/  o www.Fincalabria.it/  
   
   
BOLZANO: MEMBRO DEL GOVERNO DELLA PROVINCIA SERBA VOJVODINA DA DURNWALDER: "L´ALTO ADIGE MODELLO PER LA TUTELA DELLE MINORANZE"  
 
Bolzano, 18 novembre 2010 - Andor Deli, membro del governo della Provincia autonoma Vojvodina della Repubblica di Serbia, mercoledì 17 novembre 2010, ha reso visita al presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder per informarsi di prima mano sul modello autonomistico altoatesino. Deli, responsabile per le minoranze nell´ambito del Governo provinciale della Vojvodina, a Durnwalder ha posto domande in merito alla tutela delle minoranze. Da parte sua il presidente Durnwalder ha forntio all´ospite un quadro relativo allo sviluppo dell´autonomia altoatesina ed i passi e le esperienze correlate. Tra il resto ha spiegato come la popolazione di lingua italiana ha reagito a bilinguismo e proporzionale, come si è giunti a depotenziare le tensioni fra gruppi linguistici e come oggi si caratterizzi il funzionamento della convivenza. Oltre che alla proporzionale il membro del governo locale della Vojvodina ha mostrato particolare interesse per i temi della scuola e della cultura. A tal riguardo al presidente Durnwalder ha chiesto delucidazioni sul funzionamento del sistema scolastico che garantisce ai vari gruppi linguistici l´istruzione nella rispettiva lingua. Al termine dell´incontro Andor Deli ha commentato che l´Alto Adige ha veramente una funzione modello per quanto attiene la tutela delle minoranze e che le informazioni raccolte potranno fornire preziosi suggerimenti. Inoltre, ha espresso il desiderio di approfondire a livello politico i contatti fra la Provincia autonoma di Vojvodina e la Provincia autonoma di Bolzano. La Vojvodina è una Provincia autonoma della Repubblica di Serbia. Conta circa due milioni di abitanti e di 26 gruppi linguistici differenti; sei le lingue ufficiali riconosciute: servo, ungherese, slovacco, rumeno, croato e ruteno.  
   
   
IMMIGRAZIONE: PRESENTATO 7° RAPPORTO VENETO: QUASI MEZZO MILIONE GLI STRANIERI RESIDENTI.  
 
Venezia, 18 novembre 2010 - A fine 2009 gli stranieri residenti in Veneto erano 489.000, contro i circa 25.000 del 2001 e con un’incidenza del 10% sull’intera popolazione regionale, contro una di circa l’1% che si registrava nel 1994. Rispetto al mercato del lavoro, gli stranieri occupati sono oltre 223.000 (l’11% del totale) e fanno del Veneto la terza regione italiana per numero di stranieri rispetto al totale degli occupati. Nelle scuole, l’11,3% degli studenti è straniero Questi e molti altri dati (reperibili e scaricabili dal sito www.Venetoimmigrazione.it) fanno parte del 7° Rapporto sull’Immigrazione in Veneto, presentato oggi in Giunta regionale dall’assessore ai flussi migratori Daniele Stival, che era affiancato dal direttore di Veneto Lavoro Sergio Rosato, dal responsabile dell’osservatorio regionale immigrazione Bruno Anastasia, e dal vicepresidente della consulta regionale immigrazione Abdallah Khezraji. “Si tratta – ha sottolineato Stival - di un fenomeno che si può a ben ragione definire ‘di massa’ e che come tale va conosciuto, governato, regolato e non subito. Per farlo, dati analitici e approfonditi come questi sono preziosi e costituiscono la base di conoscenza sulla quale tarare le politiche in un settore di tale delicatezza, lavorando per un’integrazione reale e non di facciata; creando quindi le condizioni perché chi si trova nella nostra regione con un reale progetto di vita possa trovare le risposte che cerca e, per contro, evitando che i veneti debbano subire soprusi da parte di chi, invece, viene qui per sfruttare la clandestinità a scopi illeciti. Una reale integrazione – ha aggiunto Stival – deve quindi basarsi su alcuni capisaldi: da un lato la tradizione di accoglienza che ha sempre caratterizzato il popolo veneto, dall’altro la consapevolezza da parte dello straniero di trovarsi in una terra con le proprie tradizioni, la propria cultura, le proprie leggi da capire e rispettare”. Secondo Stival, “in questo senso è necessario favorire alcuni aspetti, che abbiamo inserito nel nostro piano triennale specifico ed in quello annuale 2010, come la conoscenza della lingua e delle leggi, l’integrazione scolastica e lavorativa, la formazione professionale, che consenta anche di attivare un sistema di rientri in patria concordato con i Paesi d’origine, portando con sé conoscenze e professionalità capaci di far crescere il lavoro e l’economia nella terra d’origine”. Molti i dati significativi contenuti nel Rapporto. Sul piano del lavoro, l’influenza degli stranieri sul flusso delle assunzioni è stata del 27%, ma alta è la percentuale di coloro che erano occupati e che, con la crisi, hanno perduto il posto: circa il 30%. Riguardo all’istruzione, gli allievi stranieri nelle scuole di ogni ordine e grado sono più di 79.000, pari all’11,3% del totale. 6 su 10 di loro si concentrano nella scuola primaria. Riguardo agli aspetti demografici, va rilevato che, su 1.985.191 famiglie venete, 199.254 hanno almeno un componente straniero, mentre 169.281 hanno un capofamiglia straniero. Nel complesso, è comunitario uno straniero su 4.  
   
   
FAMIGLIE MARCHIGIANE E MERCATO DEL LAVORO, UN ANNO DI CRISI, UN ANNO DI IMPEGNI. PRESENTAZIONE IL 19 NOVEMBRE DELL``INDAGINE REGIONALE.  
 
 Ancona, 18 Novembre 2010 - Un tema quanto mai attuale e coinvolgente sara` al centro di un´ approfondita riflessione nella giornata di venerdi` 19 novembre. Verranno presentati, infatti, all´´Aula Verde di Palazzo Leopardi i risultati dell´indagine 2009 ´ Famiglie marchigiane e Mercato del Lavoro. Un anno di crisi , un anno di impegni. ´ I lavori del convegno saranno introdotti dall´assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti. L´indagine, che verra` illustrata negli aspetti tecnici da Fabio Montanini, dirigente dei servizi per l´impiego e Mercato del Lavoro, rappresenta una fotografia recente della famiglia marchigiana e ha preso in considerazione le caratteristiche strutturali dei 2528 nuclei familiari, il reddito , la ricchezza e i risparmi, la partecipazione al mercato del lavoro e la disoccupazione , i redditi da lavoro. La ricerca fotografa anche alcune realta` territoriali dal punto di vista dell´impatto della crisi economica. Ai lavori interverranno anche il coordinatore dell´indagine Stefano Barbarini dell´associazione Nuovi Lavori, Marco Canonico dell´Osservatorio sul Mercato del Lavoro, Katia D´ercoli del sistema informativo statistico, Antonio di Stasi ´ docente Diritto del Lavoro Universita` Politecnica delle Marche , Raffaele Morese segretario generale associazione Nuovi lavori.  
   
   
BOLZANO: ULTERIORE RAFFORZAMENTO DELLA CONSULENZA ALLE FAMIGLIE  
 
Bolzano, 18 novembre 2010 - L’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, sottolinea in una nota che la Provincia ha ulteriormente rafforzato il proprio sostegno per quanto riguarda l’offerta di consulenza alle famiglie ed in particolare ai sei Consultori famigliari che in Alto Adige svolgono questo delicato compito. I contributi provinciali ammontano a circa 3,5 milioni di euro. Il finanziamento ai sei consultori famigliari che operano in Alto Adige, sottolinea l’assessore Theiner, registra un aumento del 16,7% rispetto al 2009 e raggiunge la cifra complessiva di quasi 3,5 milioni di euro. “I consultori famigliari” sottolinea l’assessore “svolgono un lavoro fondamentale per il sostegno delle famiglie, delle coppie e delle singole persone che si trovano in difficoltà e questo ruolo merita di essere riconosciuto da parte della Provincia”. Il sostengo dai parte dei Consultori riguarda problemi di carattere psicologico, sociale, sanitario e questioni riguardanti l’educazione, la sessualità, l’ambito giuridico ed i rapporti interpersonali. In particolare i Consultori offrono le seguenti prestazioni: consulenza sociale, psico-pedagogica, sanitaria, legale su problemi individuali, di coppia, familiari ed educativi; psicoterapie medio-brevi per singoli, coppie, famiglie e gruppi; mediazione familiare; consulenza ed assistenza ginecologica (metodi contraccettivi, gravidanza, menopausa); consulenza ed assistenza per l´interruzione volontaria di gravidanza; corsi di preparazione al parto; corsi post-parto; consulenza e valutazione delle famiglie affidatarie; consulenza e valutazione per l´idoneità all´adozione; incontri di gruppo su varie tematiche (allattamento, menopausa, adolescenza, educazione alimentare ecc.). I sei Consultori famigliari che usufruiscono dei contributi provinciali sono l’Aied e Arca a Bolzano, “Lilith” a Merano, l’Associazione Ehe-und Erziehungsberatung che ha sedi a Bolzano, in Val Gardena, Merano, Silandro e Brunico, il Consultorio “Maximilian Kolbe” con sedi a Bolzano, Laives, Merano e Bressanone, nonché il “Mesocops” con sedi a Bolzano ed Egna.  
   
   
POLITICHE PER LA FAMIGLIA: ANDIAMO AVANTI CON IL MODELLO PUGLIA  
 
Bari, 18 novembre 2010 - La Puglia prima Regione nel Mezzogiorno per la creazione ed il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata di servizi socio educativi integrati. A resoconto di un complesso processo avviato, e alla luce dei messaggi inquietanti sui tagli previsti dal Governo nazionale nella finanziaria, l’Assessore Regionale al Welfare Elena Gentile, ha illustrato ieri in conferenza stampa le politiche messe in atto in questi anni a supporto delle famiglie pugliesi. “Siamo di fronte – ha spiegato l’Assessore Elena Gentile – a delle vere e proprie politiche di decimazione dei diritti da parte del governo nazionale. Se nulla cambia e se in questi giorni non si concentrano le energie di tutte le parti sociali per contrastare i tagli previsti nella legge di stabilità, dal prossimo anno sono seriamente messi a rischio tutti i servizi sociali, i centri diurni, i servizi domiciliari e gli asili nido in tutta Italia. In Puglia al momento sono solo garantite le risorse per il finanziamento dei Piani Sociali di Zona per il triennio 2010-2012, grazie all’oculata gestione delle risorse negli ultimi anni, ma le prospettive restano inquietanti”. Cinque i temi messi sotto la lente d´ingrandimento: 1. La presentazione del programma dettagliato della Conferenza Regionale in programma il 22 novembre 2010 dal titolo “Le dinamiche del welfare pugliese”, in occasione della Xiii Giornata internazionale per l´Infanzia e l´Adolescenza; nella stessa giornata verranno sottoscritti i primi 20 disciplinari per la realizzazione e l’adeguamento di nuovi asili nido privati. In totale sono 80 le strutture che verranno finanziate con circa 15 milioni di euro e che aggiungeranno, nel 2011, nuovi 2.500 circa posti nido alla rete dei servizi. L´investimento realizzato in Puglia sugli asili nido è storico. Le strutture private si aggiungono agli asili nido pubblici, in corso di realizzazione, con circa 56 milioni di euro già assegnati e che stanno portando alla realizzazione di 120 nuove strutture. A breve la Puglia disporrà di 4.000 nuovi posti nido che avranno un favorevole impatto sull’occupazione diretta e indiretta. 2. La presentazione del secondo Rapporto Regionale sui minori fuori famiglia. Saranno anticipati nel corso della conferenza stampa del 17 novembre e illustrati nel corso della Conferenza regionale del 22 novembre p.V. I dati relativi alle caratteristiche e ai percorso di presa in carico dei 3.349 minori fuori famiglia censiti dai Comuni pugliesi al 31.12.2009, dei quali si può già anticipare una incidenza per il 18,9% di minori stranieri e una capacità di accogliere i minori in affido familiare per il 43,4%, leggermente in crescita rispetto al biennio precedente. 3. Il resoconto di tutti i servizi e gli aiuti economici attivati tra il 2006 e il 2010 in favore delle famiglie e dei minori in Puglia, con dati, numeri e costi di tutta la rete dei servizi per la prima infanzia, e con l’auspicio di poter confermare tutte queste prestazioni con il Bilancio di previsione per il 2011, che è in corso di elaborazione. 4. La presentazione del ciclo di seminari che inaugura la programmazione del Ii Piano di azione per le famiglie, “Famiglie al Futuro”, attraverso cinque giornate di approfondimento che tratteranno le tematiche del Sostegno alle responsabilità familiari e minori fuori famiglia”, “Sistemi locali per il benessere delle famiglie”, “Lavoro di cura e protagonismo delle famiglie”, “L’accesso ai servizi tra quoziente familiare e Isee regionale” ed, infine “Sostegno al Reddito e Politiche di Inclusione sociale”.  
   
   
REGIONE PUGLIA: FAMIGLIE AL FUTURO  
 
 Bari, 18 novembre 2010 - Il legame al centro del valore sociale 228 milioni di euro in cinque anni, un investimento storico quello messo in opera dall’Assessorato al Welfare nel campo delle politiche familiari: destinatari sono le famiglie e i nuclei monoparentali, i bambini, le bambine, le donne. Di seguito una sintesi dei principali interventi. Asili nido e servizi per ogni famiglia - 80 milioni di euro investiti per l’apertura di 250 nuovi asili nido pubblici e privati, per un totale di nuovi 6.500 posti nido e oltre 200 Sezioni primavera Si tratta di circa 80 milioni di euro già programmati ed in parte assegnati, destinati alla realizzazione di asili pubblici e privati: circa 56 milioni di euro, alla realizzazione e adeguamento di asili nido pubblici di cui hanno beneficiato 120 nuove strutture che, al termine dei lavori (tutti previsti per la metà del prossimo anno), porteranno nuovi posti nido per un totale di 4.000. Tra 120 strutture c’è il segno anche della prima sperimentazione italiana in materia di asili nido presso Amministrazioni pubbliche che condurrà alla realizzazione, nei prossimi mesi, di un asilo presso le sedi dell’Università di Bari e Lecce e della Società Aeroporti di Puglia. C’è anche il primo agrinido regionale che sorgerà a Taranto, in zona Tamburi come grande segno di attenzione per la popolazione di un quartiere disagiato; circa 15 milioni di euro, alla realizzazione e adeguamento di asili nido privati, a copertura della domanda complessiva. Di tali finanziamenti beneficeranno nuove 80 strutture che aggiungeranno, nel 2011, circa altri 2.500 posti nido alla rete dei servizi; circa 3.5 milioni di euro, all’apertura di sezioni primavera. Adozione e affido familiare: una famiglia per ogni bambino - Circa 2 milioni di euro per semplificare le procedure di adozione, promuovere l’affido familiare, accrescere le competenze degli operatori, avvicinare le Istituzioni ai bisogni delle famiglie Il diritto del minore a una famiglia trova riscontro nei numerosi e diversificati progetti finanziati dalla regione e sviluppati sul territorio per la promozione dell’affido familiare e delle adozioni. Famiglie al futuro - 5,5 milioni di euro per l’abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie numerose e 6,8 milioni per gli interventi di promozione della solidarietà familiare Un programma regionale di interventi -del valore complessivo di 5,5 milioni di euro- destinato alle famiglie numerose e che coinvolge enti locali, imprese, associazioni, le stesse famiglie chiamate a un protagonismo nell’offerta di servizi. A livello locale, gli Ambiti territoriali pugliesi stanno prevedendo -per le famiglie con 4 o più figli minori- strumenti di alleggerimento del carico familiare, quali la riduzione dei costi per i servizi, delle imposte e dei tributi comunali ed anche convenzionamenti con esercizi commerciali. A regia regionale, l’avvio del programma del “Marchio Famiglie al Futuro”, che tende ad attribuire un marchio di qualità a tutti quei soggetti pubblici e privati (Asl, imprese, scuole, banche, sindacati, negozi, ecc.) che approntano iniziative destinate a migliorare la qualità della vita delle famiglie. 1,4 milioni di euro per finanziare la creazione di 5 Centri risorse per le famiglie, punti di elaborazione, informazione, sostegno e aiuto per e tra le famiglie per affrontare i problemi della vita familiare, della difficoltà di conciliare impegni e tempi di lavoro e di cura, per sostenere le coppie giovani, le famiglie numerose, le famiglie monoparentali, i genitori temporaneamente in difficoltà, le famiglie immigrate. Firmato il protocollo d’intesa tra le Province e le Autorità giudiziarie, è stata prevista l’attivazione dell’Ufficio per la mediazione civile e penale, servizio preposto alla gestione delle situazioni conflittuali inviate dal sistema giudiziario, soprattutto minorile, e l’incardinato all’interno del medesimo Centro risorse. 5,3 milioni di euro per promuovere l’associazionismo e forme di solidarietà tra le famiglie, coinvolgendo il terzo settore nell’implementare attività di supporto alle reti di mutuo-aiuto familiare, compreso il sostegno a forme di consumo critico e solidale, di utilizzo del tempo per fini solidaristici, di sviluppo del volontariato d’impresa e di diffusione della Società dell’Informazione per le famiglie con disabili. Un ciclo di cinque seminari inaugura la programmazione del Secondo Piano di azione per le famiglie, “Famiglie al Futuro”, attraverso cinque giornate di approfondimento che tratteranno le tematiche del “Sostegno alle responsabilità familiari e minori fuori famiglia” (22 novembre 2010, Bari - Sala Consiglio Regionale), “Sistemi locali per il benessere delle famiglie” (14 dicembre 2010, Foggia), “Lavoro di cura e protagonismo delle famiglie” (18 gennaio 2011, Lecce), “L’accesso ai servizi tra quoziente familiare e Isee regionale” (25 gennaio 2011, Bari) ed, infine “Sostegno al Reddito e Politiche di Inclusione sociale” (1 febbraio 2011, Barletta). Prima dote - 15 milioni di euro per aiutare le famiglie in condizioni di svantaggio con bambini fino a tre anni tra prima e seconda tornata di finanziamenti. Le famiglie con bambini piccoli, 0-36 mesi, che si trovano in difficili condizioni economiche, possono ricevere un contributo finanziario di 2.400 euro annui che può rappresentare un aiuto per sostenere bisogni essenziali. Solo nel 2010 le richieste pervenute da parte delle famiglie sono state 11667 e oltre la metà di queste ha riguardato nuclei familiari con reddito Isee non superiore a 2.000,00 euro. Le domande sono state presentate attraverso una piattaforma informatica dedicata che ha consentito di ridurre notevolmente i tempi dell’istruttoria e dei controlli ai fini dell’erogazione del contributo. Assegno di cura e Assistenza indiretta personalizzata - 60 milioni di euro per il sostegno economico delle famiglie con persone disabili o non autosufficienti Un Programma sperimentale per promuovere l’assistenza domiciliare (Adc) e la realizzazione di progetti per la vita indipendente (Aip), integrando il reddito disponibile delle famiglie che curano presso il proprio domicilio familiari non autosufficienti. Sono 30 milioni di euro per il 2010 e altrettanti per il 2011 gli importi complessivi a disposizione di questa misura mirata di sostegno al reddito per le famiglie pugliesi. Dai 500 agli 800 euro al mese, a seconda della gravità, è il contributo che la Regione riconosce per favorire la permanenza nella propria abitazione o il rientro in famiglia di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti. Sono in corso le procedure di valutazione delle domande presentate per il contributo del 2010 e si stima di poter erogare 1562 contributi per Aip e almeno 2500 contributi per Adc su base annua, per un totale, dunque, di oltre 4.000 nuclei familiari selezionati tra i più indigenti ma anche i più fragili rispetto al carico di cura sostenuto. L’assegno copre i costi del lavoro di cura restituendo alla famiglia un certo livello di autonomia. Assistenza domiciliare integrata (Adi) - 40 milioni di euro tra il 2009 e il 2011 per potenziare l’Adi dei Comuni Il Fondo Nazionale Non Autosufficienza del 2008-2010 è stato per la gran parte vincolato per il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare integrata per la parte di specifica competenza dei Comuni, con le prestazioni sociali e sociosanitarie. I fondi, ripartiti ai Comuni associati in Ambiti territoriali, stanno già dando luogo a numerose gare per l’affidamento del servizio Adi alle imprese sociali, in modo da accrescere già dal 2011 il numero di anziani non autosufficienti presi in carico con l’Adi. Al 31.12.2009 l’Adi era già cresciuta rispetto alle annualità precedenti, passando da 1,8 a 2,4 anziani ogni 100 residenti ultra 65enni, con l’obiettivo di arrivare a 3,5 anziani ogni 100 entro il 2010. Progetto Rosa e riqualificazione del lavoro delle assistenti familiari - 1,3 milioni di euro per regolarizzare il lavoro di cura domiciliare presso le famiglie pugliesi Obiettivi del Progetto R.o.s.a. Sono: creare una rete inter-istituzionale di soggetti a vario titolo operanti nel mercato del lavoro, qualificare il lavoro di cura di domiciliare, favorire l’emersione dei rapporti di lavoro non regolari anche attraverso l’erogazione di incentivi all’assunzione rivolti alle famiglie che assumono assistenti familiari iscritti in appositi elenchi provinciali. Il Progetto mira a qualificare il lavoro di cura domiciliare attraverso la creazione del profilo professionale dell’assistente familiare e offre percorsi formativi per l’acquisizione o il miglioramento delle competenze. Servizi per qualificare la rete delle famiglie con disabilità - Oltre 12 milioni di euro destinati all’acquisto di materiali informatici e alla creazione di reti tra famiglie con persone disabili Sono 4000 i cittadini che hanno potuto usufruire del contributo per l’acquisto di attrezzature informatiche. 44 sono i Centri di connettività sociale finanziati e sparsi sul territorio regionale per favorire la creazione di reti tra famiglie e associazioni diverse. Giunge alla seconda edizione il Festival delle innovazioni, Innovabilia, per le persone disabili e le loro famiglie in programma dal 1° al 3 dicembre 2010, presso la Fiera del Levante di Bari, con l’obiettivo di creare un distretto produttivo delle innovazioni per la qualità della vita, la domotica a servizio dei disabili. Sarà presentato il progetto innovativo di teleassistenza per i non vedenti e gli ipovedenti, aiuto concreto nell’abbattimento delle proprie barriere di mobilità che si basa sull’utilizzo di un telefono cellulare dotato di un servizio di teleassistenza fruibile h24, collegato al sistema di geolocalizzazione. Progetti a favore della conciliazione vita-lavoro - 3 milioni di euro per finanziare strumenti di conciliazione: i Piani dei tempi e degli spazi delle città ed i Patti Sociali di Genere 2 milioni di euro per sperimentare modelli alternativi di organizzazione degli orari, dei tempi e degli spazi della città per rendere più flessibili e accessibili i servizi ed 1 milione di euro per accordi territoriali fra istituzioni pubbliche e organizzazioni private per sperimentare modelli alternativi di organizzazione del lavoro ed assicurare a donne e uomini la possibilità di assolvere agli impegni di cura senza rinunciare all’attività lavorativa. Contrasto alla violenza - 2,3 milioni di euro per prevenire e contrastare la violenza sulle donne con nuovi centri antiviolenza La Regione ha varato il Programma triennale di interventi 2009-2011 per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne. In ogni ambito territoriale, grazie alla nuova programmazione dei Piani sociali di Zona 2010- 2012, sarà rafforzata la presenza dei Centri antiviolenza e di case rifugio in grado di offrire aiuto psicologico e sostegno concreto alle vittime.  
   
   
GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL´INFANZIA ALL´INSEGNA DELL´"ASCOLTO" INIZIATIVE DELL´UMBRIA FINO ALL´11 DICEMBRE  
 
 Perugia, 18 novembre 2010 – I bambini e gli adolescenti esprimono una peculiare visione del mondo, un punto di vista totalizzante e originale sulla realtà che li circonda, e proprio per questo vanno “ascoltati”, non soltanto per tutelarne bisogni e diritti, ma anche per arricchire di significati profondi il mondo degli adulti. È all’insegna del tema dell’“ascolto”, del diritto dei ragazzi “ad essere ascoltati” e capiti, che si svolge quest’anno il programma di iniziative, promosso dalla Regione Umbria per la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia, che il 20 novembre celebra la storica firma nel 1989, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Convenzione per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Fino all’11 dicembre, l’Umbria sarà teatro di una serie di iniziative diffuse in 15 comuni, fra cui i capoluoghi di Perugia e Terni, che declineranno i temi dell’infanzia e dell’adolescenza e faranno il punto sulle azioni ed i progetti realizzati dai servizi sociali ed educativi. “Il tema dell’ascolto è importante – ha detto la vicepresidente della Regione Umbria Carla Casciari, presentando stamani in una conferenza-stampa a Palazzo Donini il programma delle iniziative -; i bambini e i ragazzi devono essere coscienti del loro diritto di essere ascoltati, così come gli adulti devono essere sensibilizzati ad esercitare maggiore attenzione e disponibilità, a trovare tempi e modi per un ascolto autentico”. Fra le iniziative proposte (fra il diritto di leggere e l’educazione ai “media”, tra l’informazione sui diritti, giochi e animazioni di gruppo), ci sono le “Conversazioni sul mondo”, una sorta di “laboratorio”, ideato dal professor marco Meschini dell’Università di Perugia e del suo gruppo di studenti della Facoltà di Scienze della Formazione, che coinvolgerà 50 allievi della Scuola Media “Ugo Foscolo” di Perugia e 50 bambini della “Giuseppe Mazzini” di Terni: i ragazzi saranno chiamati ad affrontare una discussione sui “grandi temi” esistenziali, come il Bene e il Male, la Responsabilità e la Libertà, con l’obiettivo di far emergere cosa pensino su questi problemi decisivi gli adulti di domani, e favorire un confronto fra le generazioni. Lo spettacolo teatrale “Giovani Spiriti”, a Perugia il 2 dicembre presso il Centro Capitini e il 15 a Terni a Palazzo Primavera, a cura della compagnia “La Pulce”, affronterà per far riflettere il problema dell’abuso di alcol fra i giovani, attraverso modalità sceniche interattive per far emergere “vissuti” ed opinioni. Il 9 dicembre, è prevista a Perugia, presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini, una conferenza dello scrittore Paolo Crepet, esperto di problemi dell’infanzia e dell’adolescenza.  
   
   
CASTEL MELLA, RIZZI A INCONTRO SU DIRITTI MINORI  
 
Milano, 18 novembre 2010 - "Riflessioni sulla giornata mondiale dei diritti dell´infanzia". Questo il tema che i Lions del distretto 108 Ib2 affronteranno venerdì sera, 19 novembre, alle ore 21.00 a Castel Mella (Bs), presso l´Hotel President. Relatori del simposio, che sarà presieduto dal governatore Pier Luigi Tarenghi, Monica Rizzi, assessore regionale allo Sport e ai Giovani della Regione Lombardia, Antonio Marziale, presidente dell´Osservatorio sui Diritti dei Minori e consigliere della Commissione parlamentare per l´Infanzia e Alessandro Pedrini, direttore generale dell´Osservatorio sui Diritti dei Minori. "Personalmente - afferma Marziale - non ho mai aderito di buon grado alla commemorazione di questa giornata, perché ritengo che nonostante le dichiarazioni d´intenti poco sia stato ancora fatto per garantire ai bambini e agli adolescenti, in tutto il mondo, piena cittadinanza. Ma i Lions, che rappresentano il terreno ideale alla luce delle opere concretamente realizzate per i bambini bisognosi e la presenza di Monica Rizzi, grazie al cui impegno la Regione Lombardia ha istituito il Garante per l´Infanzia, mi hanno indotto a rompere ogni indugio e aderire ad una manifestazione, che non si pone l´obiettivo di festeggiare, ma di riflettere". "Il simposio - sottolinea Monica Rizzi - fornisce un importante contributo alla diffusione di una cultura che riconosca la piena ed effettiva titolarità dei diritti fondamentali ai bambini e alle bambine. Inoltre contribuisce a promuovere sul territorio una maggiore sensibilità e consapevolezza su un tema a me particolarmente caro e che, proprio nei giorni scorsi, mi ha vista impegnata, unica delegata italiana, al World Forum 2010 di New York".  
   
   
CONGRESSO AIFREF: I SERVIZI PER L´INFANZIA SONO OSSIGENO PER LA FAMIGLIA  
 
Firenze, 18 novembre 2010 - “Essere genitore oggi, anche per via dello stress, è impresa difficile: sostenere i servizi educativi significa offrire un supporto primario proprio ai genitori; investire sui nidi è un modo per investire sulla famiglia fornendole con i fatti e non a parole quell´ossigeno di cui ha estremo bisogno”. Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e assessore all´Istruzione, ha portato il saluto al congresso internazionale sui servizi per l´infanzia che si sta svolgendo a Firenze (Fortezza da Basso, fino a venerdì 19) su iniziativa di Aifref, l´associazione internazionale che si occupa di formazione e ricerca proprio nel campo dell´educazione familiare. Fondata nel 1987 e presente in circa 20 Paesi nel mondo, Aifref è composta da ricercatori, pedagogisti, psicologi, docenti e operatori dei servizi per l´infanzia. A Firenze i delegati si confrontano su lle buone pratiche a sostegno della genitorialità. “Non è per una coincidenza che il congresso, il tredicesimo, si svolge in Toscana – sottolinea Stella Targetti. “Qui la Regione e gli enti locali, da sempre credono e si impegnano per una sempre maggiore crescita dei servizi all´infanzia. Ci collochiamo ai primi posti in campo nazionale ed è ormai prossimo il traguardo di Lisbona, cioè il 33% entro la fine di quest´anno. Se nel 2005, in Toscana, la percentuale dei bambini sino a 36 mesi inseriti nei servizi la per prima infanzia era intorno al 26%, al 31 dicembre 2009 siamo già saliti al 31,6%. Non è un sogno raggiungere il 40% di copertura nella legislatura in corso. E il nostro è approccio che lega la quantità della copertura con la qualità degli interventi”. Sabato prossimo, nel contesto di “Dire e Fare”, la vicepresidente Stella Targetti presenterà il rapporto s ui servizi educativi per la prima infanzia. Appuntamento ore 9:00 in Fortezza da Basso, a Firenze.  
   
   
LAVORO: A CATANIA SI PARLA DI OCCUPAZIONE FEMMINILE  
 
Catania, 18 novembre 2010 - "Occorre mettere le donne in condizione di esprimere pienamente le proprie capacita´". Lo ha affermato l´assessore regionale al Lavoro Andrea Piraino intervenendo al convegno dal titolo "Il mercato del lavoro in Sicilia. Il contesto economico e sociale e le politiche attive per l´occupazione femminile", ospitato ieri nella sala conferenze della Presidenza della Regione siciliana di Catania. "Certamente - ha proseguito Piraino - i tagli subiti al numero di scuole autorizzate al tempo pieno non aiutano. Allo stesso tempo, pero´, dobbiamo recuperare terreno sul numero di asili nidi disponibili". I lavori sono stati organizzati dalla Consigliera regionale di Parita´, Natalina Costa, ha partecipato anche la Consigliera nazionale di parita´, Alessandra Servidori che nella sua relazione ha toccato i temi caldi del mercato del lavoro e dell´occupazione femminile. "Al Sud - ha affermato Servidori - servono politiche mirate che possano produrre soluzioni specifiche, da concordare con le parti sociali, a partire dal decentramento fiscale effettivo". La Servidori ha poi annunciato che "sara´ stipulato un gemellaggio fra la Sicilia e l´Emilia Romagna per l´avvio, con la partecipazione della rete delle consigliere di parita´ e delle parti sociali, di un progetto a valere sul Fse (Fondo Sociale Europeo) per attivita´ volte alla prevenzione della discriminazione sul lavoro". Attenzione puntata, poi, alla realta´ isolana da parte della consigliera regionale di parita´, Natalina Costa, che ha ricordato alcune delle misure messe in campo (ammortizzatori in deroga, avvio di cantieri di lavoro e aiuti all´occupazione) dalla Regione per contrastare gli effetti della crisi economica finanziaria internazionale. I contributi degli esponenti di Confindustria Catania (il vicepresidente Di Martino e il direttore Vinci) e delle rappresentanti delle principali sigle sindacali (Rosaria Rotolo - Cisl, Luisa Albanella - Cgil, Carmelo Mazzeo - Ugl e Diana Ricotta - Cisal) hanno poi fornito uno spaccato eterogeneo: se da un lato il tasso occupazionale femminile nella aziende consociate a Confindustria Catania, secondo i dati illustrati, e´ sopra la media, dall´altro gli esponenti sindacali hanno reclamato maggiore tutela per gli occupati nel settore del commercio e sottolineato la necessita´ di servizi maggiormente efficienti. Al convegno sono intervenuti anche Carmelo Romeo, docente di diritto del Lavoro, Salvatore Drago responsabile del centro per l´impiego, Stefania Scoglio dell´associazione nazionale dei consulenti del lavoro e Mariella Consoli in rappresentanza della rete della consigliere di parita´ provinciali.