Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Marzo 2011
UE: CATHERINE ASHTON SI RECA IN EGITTO ED ALLA RIUNIONE DEI MINISTRI DEGLI ESTERI DEL G8 A PARIGI  
 
Bruxelles, 14 mar 2011 - Catherine Ashton, alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e di sicurezza comune / vicepresidente della Commissione europea, ieri (Domenica) si è recata a Il Cairo per colloqui con la leadership egiziana e la Lega araba. Durante la sua visita in Egitto, l´Alto rappresentante incontrerà il Primo Ministro Essam Sharaf, il ministro degli Esteri Nabil El Araby e Amre Moussa, segretario generale della Lega araba. L’incontro verterà sui risultati del Venerdì straordinario del Consiglio europeo e sulle proposte contenute nella comunicazione comune dell´8 ° marzo . Queste tematiche, approvate dal Consiglio europeo, mirano a rafforzare il sostegno dell´Ue all´Egitto e ad altri paesi partner del Mediterraneo meridionale, nel corso del loro processo di trasformazione politica. Catherine Ashton discuterà anche dei risultati della riunione di Sabato i ministri della Lega Araba stranieri, e in particolare le deliberazioni sulla situazione in Libia. Nella serata di Lunedi , lei si recherà a Parigi per una riunione dei ministri degli Esteri del G8, il cui obiettivo prioritario sarà anche l´evoluzione in atto nel Mediterraneo meridionale. L´alto rappresentante si intratterrà brevemente con la stampa dopo il suo meeting in Egitto e partecipare alla conferenza stampa di chiusura del G8, alle ore 14.00 il Martedì.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA SEGUE DA VICINO GLI SVILUPPI DEL TERREMOTO IN GIAPPONE E HA STABILITO CONTATTI L´AGENZIA INTERNAZIONALE DELL´ENERGIA ATOMICA (AIEA), E LE RETI DI EMERGENZA PREVISTE IN EUROPA, COME ECURIE  
 
Bruxelles, 14 marzo 2011 – Dopo il terremoto l’ Aiea ha comunicato al centro di emergenza che una esplosione è avvenuta alle unità 1 Fukushima Dai- ichi . Informazioni più dettagliate in merito all’ esplosione non sono state fornite. All´interno della Commissione, è stato istituito un gruppo di coordinamento nel contesto di Ecurie per informare sia gli Stati membri dell´Unione europea. Una prima informazione sul esplosione avvenuta a unità 1 Fukushima Dai- ichi è stato distribuito mediante il sistema Ecurie. All´inizio di questa settimana il Commissario Oettinger inviterà ad una riunione a Bruxelles le autorità nazionali di sicurezza nucleare e gli operatori per valutare congiuntamente le conseguenze dell´incidente.  
   
   
CRISI IN LIBIA: DEPUTATI EUROPEI CHIEDONO RICONOSCIMENTO CONSIGLIO NAZIONALE  
 
Strasburgo, 14 marzo 2011 - Il Parlamento europeo chiede ai governi Ue di riconoscere il Consiglio nazionale della transizione come l´autorità che rappresenta ufficialmente l´opposizione libica. La risoluzione approvata invita l´Ue a prepararsi alla possibile istituzione di una "no-fly zone" per impedire a Gheddafi di colpire la popolazione e aiutare il rimpatrio di chi fugge dalla violenza. I deputati chiedono anche l´applicazione del principio di solidarietà nel controllo delle frontiere. I governi dell´Ue "devono tenersi pronti per una decisione nell´ambito del Consiglio di sicurezza dell´Onu circa ulteriori misure, compresa la possibilità di prevedere una zona di interdizione al volo", in coordinazione con la Lega araba e l´Unione africana, affermano i deputati nella risoluzione adottata a larga maggioranza con 584 voti a favore, 18 contrari e 18 astensioni. Durante il dibattito di mercoledì, solo il gruppo Gue (Sinistra Unita) si è espresso contro la "no-fly zone". I deputati propongono all´Alto rappresentante per la politica estera Ue Ashton di stabilire contatti con i rappresentanti dei ribelli del Consiglio nazionale per la transizione, con l´obiettivo di dare il via al riconoscimento internazionale dell´ente. Il Parlamento chiede anche a Gheddafi di lasciare il potere e condanna con forza la sistematica violazione dei diritti umani in Libia. Migrazione e assistenza umanitaria: vale il principio di solidarietà - Preoccupato per la forte crisi umanitaria che ha già costretto più di 200.000 persone a fuggire dalla Libia, il Parlamento chiede ai governi nazionali di garantire trasporto marittimo e aereo per aiutare il rimpatrio o l´accoglienza degli emigrati, dei richiedenti asilo e dei rifugiati, e anche assistenza per le persone che fuggono in Tunisia, cosi come richiesto dall´Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim). Su richiesta dei deputati italiani e maltesi, e nonostante alcune perplessità iniziali provenienti da altre delegazioni nazionali, la risoluzione alla fine chiede l´applicazione del principio di solidarietà, stabilito nel Trattato, e quindi la condivisione della responsabilità nel controllo delle frontiere. La Commissione dovrebbe pertanto predisporre le risorse umane, finanziarie e tecniche per assistere i paesi di confine dell´Ue in caso di migrazioni di massa, aggiungono i deputati. Possibili crimini contro l´umanità, inchiesta indipendente necessaria - I deputati hanno accolto con favore la recente decisione, presa all´unanimità dall´Assemblea generale delle Nazioni Unite, di sospendere la Libia dal Consiglio Onu per i diritti umani, che si trova in sessione a Ginevra fino al 25 marzo. In un´altra votazione, l´Aula ha approvato una risoluzione sulla 16a sessione del Consiglio Onu per i diritti umani, nella quale si condannano le sistematiche violazioni commesse in Libia, sottolineando la possibilità che ci siano casi di crimini contro l´umanità e chiedendo l´istituzione di un´inchiesta indipendente e internazionale nel paese. Quale strategia per l´Ue? I deputati hanno anche proposto ai governi Ue di prendere le seguenti decisioni durante il prossimo Vertice europeo straordinario di venerdì: il congelamento dei beni di Gheddafi e del suo regime deve anche includere quello dei fondi controllati dall´Autorità libica per gli investimenti e i ricavi delle vendite di gas e petrolio, cosi come i beni ottenuti illegalmente, che dovrebbero essere restituiti al popolo libico; la predisposizione di una nuova e più ambiziosa politica di vicinato che abbia come priorità l´indipendenza del potere giudiziario, la lotta alla corruzione, la libertà di stampa e il rispetto dei diritti fondamentali.  
   
   
IRAN: CONDANNA PER L´ESECUZIONE DI BAHRAM E RICHIESTA DI NUOVE SANZIONI UE  
 
Bruxelles, 14 marzo 2011 - L´esecuzione della cittadina iraniano-olandese Zahra Bahrami è stata fortemente condannata dal Parlamento europeo in una risoluzione approvata giovedì, che chiede per il futuro relazioni con l´Iran concentrate anche sugli abusi ai diritti umani, aprendo la porta a possibili nuove sanzioni. I deputati condannano l´esecuzione capitale di Zahra Bahrami e si dicono "costernati per il fatto che le autorità iraniane abbiano negato alla Bahrami la possibilità di contattare il consolato e non le abbiano garantito un processo giudiziario equo e trasparente". In una risoluzione preparata da Bastiaan Belder (Efd, Nl) e approvata giovedì, si chiede all´Alto rappresentante per la poltica estera Ue, Catherine Ashton, di sollevare il caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani e Zahra Bahrami con le autorità iraniane. Il momento è arrivato per l´Unione di preparare una nuova e più ampia strategia con l´Iran, che vada oltre la questione nucleare e si occupi anche del rispetto dei diritti umani e del ruolo del paese nella regione. I deputati chiedono pertanto ai ministri degli esteri europei di imporre nuove sanzioni contro i funzionari iraniani colpevoli per gravi abusi compiuti dalle elezioni presidenziali del 2009 a oggi, in linea con le decisioni prese dall´amministrazione americana. La minaccia nucleare - Il Parlamento prende atto che "l´introduzione di ulteriori sanzioni non è altro che la logica conseguenza della mancanza di piena cooperazione dell´Iran con l´Aiea", ma chiede a Catherine Ashton di valutarne attentamente l´impatto e l´efficacia nel colpire i funzionari colpevoli e non la popolazione iraniana nel suo insieme. Pena di morte: un triste primato - Il Parlamento sottolinea che nel 2009 ci sono state più esecuzioni che nei dieci anni precedenti, con l´Iran che si è guadagnato il triste primato del paese con il maggior numero di esecuzioni per capita nel mondo. I deputati chiedono pertanto una moratoria e di abolire la condanna capitale per i minori di 18 anni. Aspirazioni democratiche - Le manifestazioni che hanno seguito le elezioni presidenziali del 2009 hanno creato una forte aspirazione a cambiamenti in senso democratico del regime iraniano, sottolineano i deputati, mentre il Presidente Ahmadinejad continua a cavalcare posizioni anti-occidentali e anti-Israele. Il Parlamento teme che il crescente ruolo della Guarda repubblicana nella vita politica, sociale e economica porti a una crescente militarizzazione del paese.  
   
   
PE: DIRITTI UMANI: PAKISTAN, BIELORUSSIA E CINA  
 
 Bruxelles, 14 marzo 2011 - L´assassinio del ministro pakistano per le minoranze Shahbaz Bhatti, la difficile situazione dei prigionieri politici in Bielorussia tra Ales Mikhalevich e Natalia Radina, la distruzione del patrimonio culturale nella città della Via della Seta di Kashgar (Cina) e politica della Cina nei confronti della minoranza uigura sono stati tutti oggetto di urgenza dei dibattiti e risoluzioni al Parlamento Europeo il Giovedi. Pakistan Dopo l´assassinio del ministro per le minoranze nel governo del Pakistan, Shahbaz Bhatti, i deputati invitano le autorità a condurre indagini approfondite e consegnare i responsabili alla giustizia. Il Parlamento europeo esorta il governo pakistano ad abrogare tutte le leggi discriminatorie, inclusa la legge sulla blasfemia. Bhatti è stato ucciso da uomini armati che hanno aperto il fuoco sulla sua auto, dopo essere stato negato l´uso di una vettura ufficiale a prova di proiettile da parte delle autorità pakistane. L´estremista gruppo di talebani ha rivendicato la responsabilità del Movimento Punjab e ha detto che il ministro è stato ucciso per la sua posizione sulla legge sulla blasfemia. I deputati invitano il governo del Pakistan a favorire la tolleranza religiosa e il rispetto dei principi universali dei diritti umani nel Paese. Hanno anche sollecitare le istituzioni dell´Unione europea a includere il tema della tolleranza religiosa nel dialogo politico dell´Ue con il Pakistan, una questione chiave nella lotta a lungo termine contro l´estremismo religioso. La risoluzione riconosce a Bhatti dedizione alla lotta contro la legge sulla blasfemia e sollecita il governo a nominare senza indugio un nuovo ministro delle minoranze, che dovrebbe essere un rappresentante di minoranza forte e imparziale. Bielorussia - In una risoluzione sulla Bielorussia, i deputati esortano le istituzioni competenti dell´Ue e dei paesi partner a prendere in considerazione l´estensione delle misure restrittive a pubblici ministeri, giudici e rappresentanti del Kgb associate con l´abuso dei diritti umani. La risoluzione evidenzia i casi di Ales Mikhalevich, ex candidato presidenziale in carcere dopo le proteste post-elettorali e rilasciati solo dopo aver firmato un impegno a collaborare con il Kgb, e Natalia Radina, redattore di un sito web di opposizione, che è stato arrestato per organizzazione e partecipazione a una protesta di massa dopo le elezioni. Anche lui è stato rilasciato ma senza il permesso di lasciare la sua città natale, fino a quando l´inchiesta del suo caso è completa. I deputati condannano la mancanza di rispetto per i diritti fondamentali della libertà di riunione e di espressione da parte delle autorità bielorusse e chiedono il rilascio incondizionato dei prigionieri politici. Hanno anche condannato fermamente l´uso della tortura contro i prigionieri politici e descrivere questo comportamento come un trattamento inumano. Inoltre, i deputati sottolineano che “senza passi immediati verso la democratizzazione e rispetto dei diritti umani da parte del governo della Bielorussia il processo di coinvolgimento tra l´Ue e la Bielorussia sarà messa in attesa ", tra cui la partecipazione della Bielorussia ´al partenariato orientale. Cina - I deputati chiedono al governo cinese di fermare la distruzione del patrimonio culturale nella città di Kashgar, parte della regione autonoma uigura dello Xinjiang, e per proteggere l´identità culturale degli uiguri. Pechino ha iniziato un processo distruttivo di ammodernamento delle abitazioni, ed è stato distrutto l´antica Via della Seta città di Kashgar. Entro la fine del programma di ricostruzione urbana, l´85% della Città Vecchia sarà stato demolito. Il Pe chiede alle autorità cinesi di fermare tutti i reinsediamento forzati di popolazione uigura di Kashgar nella regione. I deputati chiedono inoltre al governo cinese a valutare ´´la possibilità di includere la città di Kashgar nella domanda con il Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan per la Via della Seta per la designazione di patrimonio dell´umanità dell´Unesco e di chiudere tutte le politiche discriminatorie verso gli uiguri e Hui.  
   
   
PLAUSO UE PER SBLOCCO FONDI INTERREG ITA-SLO  
 
Trieste, 14 marzo 2011 - Dopo aver sbloccato nei giorni scorsi 136 milioni di euro che serviranno per finanziare i tre bandi dei progetti Interreg Italia-slovenia, ora con la missione a Bruxelles dell´assessore regionale alle Relazioni comunitarie e internazionali, Elio De Anna, la Regione porta a casa altri due nuovi risultati. Il primo, di carattere politico, consiste nell´aver ricevuto il compiacimento dell´Unione Europea per aver riavviato il programma, scongiurando il disimpegno delle risorse. L´altro, sotto il profilo tecnico, nell´aver applicato la procedura scritta che ha permesso di dare una accelerata all´iter, eliminando così lo stallo che ha caratterizzato fino a oggi la commissione. La direzione generale delle politiche regionali a Bruxelles, presieduta da Josè Palma Andres, ha innanzitutto riconosciuto un successo politico e diplomatico della Regione Friuli Venezia Giulia e dei suoi uffici nella negoziazione intrapresa con le altre Regioni che compongono il Comitato di sorveglianza. "In particolare - spiega De Anna - il direttore Andres si è complimentato per aver deciso di intraprendere la procedura scritta con la quale ottenere il placet di tutti i membri della Commissione. In questo modo siamo riusciti a stringere i tempi nel trovare l´accordo generale, evitando ulteriori rinvii che avrebbero potuto portare al rischio della perdita dei fondi. Alla base di questa soluzione c´è stata la forte azione diplomatica della Regione e dei suoi uffici, che sono riusciti a trovare un punto di condivisione con tutti i partner. È stato così superato lo stallo di Brdo, dove addirittura erano assenti alcuni componenti per la mancanza di condivisione delle linee guida". De Anna ha illustrato al direttore generale la "road map" che da ora in avanti caratterizzerà la messa a disposizione dei 136 milioni di euro. "L´intero budget - ha spiegato l´assessore - è stato allocato. Per i progetti strategici, entro la fine del 2011 verrà rendicontato il 30 per cento dei fondi, mentre nel 2012 un altro 30 per cento. Sugli standard invece spenderemo il 20 per cento entro la fine del 2012 perché il bando sarà completato entro la fine di quest´anno. Se non ci saranno intoppi, per questi due bandi i fondi utilizzati entro la fine del 2013 saranno in linea con le previsioni". Infine per i "cross border" (progetti transfrontalieri), De Anna porterà il 18 marzo in Giunta l´approvazione del bando, primo passo per la presentazione delle domande. Nel corso della riunione di Bruxelles è stato convenuto di convocare entro la fine dell´estate un nuovo comitato di sorveglianza la cui presidenza quest´anno aspetta alla Regione Friuli Venezia Giulia e quindi all´assessore De Anna. In tale occasione verranno esaminate le modifiche al regolamento che dovranno evitare altre situazioni di stallo, sulla base delle raccomandazioni che perverranno da Bruxelles. Una di queste riguarderà proprio il metodo per l´assunzione delle decisioni, non più all´unanimità ma a maggioranza. "Questo sarebbe un passo importante - conclude De Anna - per velocizzare l´utilizzo dei fondi così come viene richiesto dalle nostre comunità".  
   
   
RELAZIONI ECONOMICHE TRANSFRONTALIERE COLLOQUE FRANCO-ITALIEN  
 
Torino, 14 marzo 2011 – Lo scorso 10 marzo presso il Centro Congressi Torino Incontra, si è tenuto un incontro promosso dal Consolato Generale di Francia di Torino e Genova, dalla Camera di commercio di Torino e da Unioncamere Piemonte, dedicato alle opportunità di sviluppo di una strategia di rete fra le regioni geograficamente localizzate nell’ambito territoriale dell’Alpmed, in termini di promozione delle eccellenze produttive e di potenziamento della proiezione internazionale. L’incontro, realizzato in collaborazione con La Stampa, Erai (Entreprise Rhône-alpes International) e l’Euroregione Alpmed, si è aperto con i saluti istituzionali dell’Ambasciatore di Francia in Italia Jean-marc de La Sablière, del Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello, del Presidente della Camera di commercio di Torino Alessandro Barberis, del Presidente della Camera di Commercio e Industria regionale Rhône-alpes Jean Paul Mauduy, del Presidente della Camera di Commercio e Industria delle Hautes-alpes Maurice Brun, del Vice Presidente Regione Provence-alpes-côte d’Azur Patrick Allemand e del Vice Presidente Regione Rhône-alpes Bernard Soulage. La Camera di commercio di Torino ha presentato poi una sintesi del “Primo rapporto sugli scambi transfrontalieri nei territori dell’Alpmed”. È seguita la tavola rotonda “Il territorio allo specchio: imprese, innovazione e istituzioni nelle relazioni transfrontaliere”, moderata dal giornalista de La Stampa Marco Alfieri, con la testimonianza di esperti che, a diverso titolo, hanno portato avanti in questi anni progetti di internazionalizzazione, di ricerca o collaborazioni istituzionali transfrontaliere di successo: Mauro Oggero, Amministratore Delegato Foca Costruzioni, Philippe Chapalain, Amministratore Delegato Go Concept e Consigliere del Commercio Estero per la Francia, Michel Deflache, European Project Manager Piter-tenerrdis, Massimo da Vià, European Project Manager Piter-environment Park. Interverranno poi Laura Canale della Regione Liguria e Laurent Greffeuille della Regione Paca, che illustreranno il Progetto strategico sul turismo. Ha concluso l’incontro la Console Generale di Francia a Torino e Genova Véronique Vouland-aneini. Jean-marc de La Sablière, Ambasciatore di Francia in Italia, ha tra l’altro sottolineato nel suo intervento di apertura quanto “per la Francia, questo tema assume una particolare importanza. Le zone frontaliere riguardano il 20% del territorio e 10 milioni di persone. Una relazione parlamentare consegnata l’estate scorsa al Primo Ministro dimostra allo stesso tempo il dinamismo di questi spazi e degli ostacoli derivanti dalla presenza della frontiera. Tra la Francia e l’Italia, l’ostacolo è grande, è alto quanto le Alpi. Pertanto, al di là della geografia, è anche di ordine fiscale, amministrativo, culturale. A fianco delle collettività territoriali direttamente interessate, lo Stato ha un ruolo da svolgere per facilitare l’organizzazione dello spazio, mettere in atto una vera e propria governance, rispondere ai bisogni dei servizi delle popolazioni”. “Nello scenario economico internazionale post-crisi, la competizione si sta spostando dalle imprese ai territori: non è più sufficiente, quindi, essere competitivi e garantire servizi e prodotti innovativi e di qualità, ma occorre mettere in comune le eccellenze e affrontare alcune politiche in forma coordinata e sinergica - ha dichiarato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte -. Il sistema delle Camere di commercio, che ha da sempre nel proprio Dna la caratteristica e la volontà di fare ‘rete’, deve quindi portare avanti il suo impegno a favore di progetti di collaborazione strategica con le vicine regioni francesi, nella consapevolezza che un territorio competitivo crea i presupposti per attrarre le migliori imprese e le migliori risorse umane, innescando un circuito virtuoso per il territorio stesso”. “Nonostante le logiche dettate dalla globalizzazione dei mercati impongano di rivedere le strategie di insediamento imprenditoriale su distanze sempre più ampie, la Francia resta stabilmente uno dei principali partner commerciali dell’Italia - ha ricordato Alessandro Barberis, Presidente della Camera di commercio di Torino -. Come dimostra il rapporto sugli scambi transfrontalieri tra i territori dell’Alpmed, i flussi di export di Paca e Rhône-alpes verso l’Italia, e di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta verso la Francia, superano complessivamente gli 11 miliardi di euro l’anno. Questo ci spinge non solo ad analizzare i dati di interscambio, ma ad approfondire con maggiore attenzione le relazioni transfrontaliere in senso lato, dalla presenza di multinazionali, alle attività di formazione e ricerca, fino al turismo”. I territori italiani di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e quelli francesi del Rhône-alpes e di Provence Alpes Côte d’Azur (Paca) condividono, oltre alla vicinanza geografica, anche una storia e una cultura comune. Se venisse considerato congiuntamente, questo territorio rappresenterebbe una forte realtà economica e sociale a livello europeo, con i suoi 17milioni di abitanti, 1 milione e 500mila imprese e un Pil che sfiora i 500 miliardi di euro, assimilabile a quello di interi Stati come i Paesi Bassi o la Turchia. Si tratta di un territorio che possiede una straordinaria varietà di eccellenze nel campo industriale, in quello agroalimentare, nei servizi, nel sistema bancario e nella ricettività turistica, e che ha impostato il proprio modello di sviluppo su una forte proiezione internazionale, sulla qualità di prodotti e servizi e della ricerca innovativa. Il rapporto “Colloque franco-italien”, il primo sugli scambi transfrontalieri tra i territori dell’Alpmed, si pone l’obiettivo di esaminare le relazioni economiche tra le regioni italiane e francesi collocate in questa macroregione: un compito non facile dal punto di vista metodologico, sia per la mancanza di statistiche ufficiali sugli scambi interregionali che per l’eterogeneità delle fonti dei due Paesi. L’interscambio commerciale - Il punto di partenza del lavoro è rappresentato dall’analisi dell’interscambio commerciale; proprio in questo caso, per mancanza di fonti statistiche, non è stato possibile analizzare direttamente il flusso di merci fra le regioni italiane e quelle francesi dell’Alpmed in quanto le fonti ufficiali utilizzate offrono un’asimmetria statistica non superabile. Si è quindi analizzato l’import-export delle regioni italiane dell’Alpmed verso la Francia nel suo complesso e il corrispondente flusso dalle regioni francesi verso l’Italia nel suo complesso. Anche se con quote in riduzione – per via della globalizzazione e della conseguente perdita di importanza del fattore della vicinanza geografica -, la Francia è ancora il primo mercato per le esportazioni complessive delle tre regioni italiane dell’Alpmed. La complementarietà delle specializzazioni industriali premia ancora, quindi, lo scambio transfrontaliero: automotive e meccanica prevalentemente dall’Italia alla Francia, prodotti chimici e metallurgia prevalentemente dalla Francia all’Italia. I flussi di export di Paca e Rhône-alpes verso l’Italia e di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta verso la Francia superano gli 11 miliardi di euro l’anno, anche se il tasso di apertura (somma dell’import-export sul valore aggiunto) delle tre regioni italiane verso la Francia, pari al 6%, è in costante riduzione, mentre quello delle due regioni francesi verso l’Italia è pari al 4,4%. A fronte della mancanza di statistiche ufficiali sull’interscambio commerciale fra le regioni trasfrontaliere, Unioncamere Piemonte ha realizzato una specifica indagine sul campo, condotta a luglio 2010 su un campione significativo di 1084 imprese manifatturiere piemontesi. Il 12,9% delle aziende ha dichiarato di effettuare esportazioni verso Paca e Rhône-alpes, mentre solo il 2,2% importa merci da questi territori. Le imprese che mostrano una maggiore propensione ad esportare sono di medie e grandi dimensioni (il 23,7% di risposte affermative) e operano nei settori dei prodotti alimentari (il 21,6% di risposte affermative), dei mezzi di trasporto (il 16,5%), della meccanica (il 14,7%), della chimica, gomma e plastica (il 14,2%), del tessile (il 14,2%) e dei prodotti elettrici (il 14,1%). Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, hanno dichiarato di esportare verso le due regioni francesi il 19,8% degli imprenditori cuneesi e il 16,7% di quelli astigiani, mentre nelle altre province le risposte positive sono state inferiori alla media regionale. Considerando solo le imprese che dichiarano di esportare nelle regioni francesi, l’export verso il Rhône-alpes ha un peso più incisivo sul volume d’affari (pari in media al 4,3%) rispetto a quello verso il Paca (1,4%). Questa distribuzione viene mantenuta in tutti i settori; i comparti dei metalli e della meccanica spiccano per un peso dell’export verso il Rhône-alpes particolarmente sostenuto, rispettivamente il 6,0% e il 5,5% del fatturato, a cui si accompagna una quota particolarmente ridotta di esportazioni verso il Paca (rispettivamente pari allo 0,8% e allo 0,5%). Per il settore alimentare, invece, sia il Rhône-alpes che il Paca rappresentano importanti mercati di sbocco, dai quali ricava il 5,6% e il 2,0% del fatturato, valori più elevati rispetto a quelli degli altri settori. Esiste quindi una certa specializzazione settoriale e territoriale: le imprese che esportano verso entrambi i territori francesi sono poche, e sembrano piuttosto privilegiare un’ottica di scelta basata su elementi territoriali (magari di prossimità, come i cuneesi verso il Paca) o partnership settoriali (meccanica ed elettronica verso il Rhone-alpes). L’internazionalizzazione produttiva: le multinazionali francesi in Piemonte - Dall’osservatorio sulle imprese multinazionali (Observer), in Piemonte risultano localizzate oltre 100 imprese francesi (pari al 18% sul totale delle imprese estere presenti in regione: la Francia è il secondo Paese investitore, dopo gli Stati Uniti), che impiegano complessivamente più di 17.000 addetti, con una rilevante concentrazione in provincia di Torino (il 45% delle imprese francesi presenti in regione). Accanto a multinazionali “storiche” come Michelin, L’oréal, Saint Gobain, Roquette Italia (attiva in provincia di Alessandria dagli anni ‘60 nella produzione di amidi, glucosio, destrosio e olio di mais), A. Raymond Italiana (che dal 1985 produce a Carisio, nel Vercellese, sistemi di fissaggio plastici e meccanici), Hutchinson (che dal 1988 opera nella produzione di articoli in gomma e poliuretano), la Riv.o. Gas (in provincia di Alessandria dal 1985), Alma Italia (in provincia di Torino dal 1990 per la programmazione e vendita di software per l’industria) e Valeo dal 1996, operano in Piemonte numerose imprese a partecipazione francese più recente, tra le quali si annoverano Akka Italia, Dassault Systémes e Alstom Ferroviaria. Reti di innovazione nell’Alpmed - La capacità innovativa di un territorio si misura anche attraverso i legami e le attività di collaborazione esistenti tra gli attori attivi nei settori innovativi. Per approfondire tali relazioni nella macroregione Alpmed, è stato sottoposto ai Poli d’innovazione piemontesi un questionario sui legami con i “Pôles de compétitivité” e i cluster francesi delle regioni Rhône-alpes e Paca; l’indagine conoscitiva per la regione rhônalpina è stata completata anche grazie al contributo di informazioni restituite dalla Camera di Commercio e Industria Regionale del Rhône-alpes. Dai risultati dell’analisi emerge una forte attenzione alle relazioni con i poli di competitività delle vicine regioni francesi: sette Poli d’innovazione piemontesi hanno infatti già instaurato legami con i i loro omologhi francesi dell’Alpmed. Tali legami consistono nello sviluppo di nove diversi progetti con altrettanti poli di competitività e trattano tematiche incentrate sulle energie rinnovabili, l’edilizia sostenibile e le biotecnologie. La maggioranza delle collaborazioni è stata avviata negli ultimi cinque anni e tutti i poli piemontesi che ad oggi non hanno ancora instaurato una collaborazione si esprimono a favore di un possibile avvio di rapporti di ricerca con i colleghi francesi in un prossimo futuro. L’internazionalizzazione accademica - Gli studenti francesi iscritti nei 6 Atenei delle regioni italiane dell’Alpmed sono complessivamente 210, lo 0,2% degli iscritti totali e il 2,8% degli iscritti stranieri. Si tratta di una quota abbastanza limitata, analoga a quella degli italiani presenti negli otto Atenei del Rhône-alpes (603 iscritti, lo 0,2% degli iscritti totali e il 2,8% degli iscritti stranieri). Sono ben 23 gli accordi fra istituzioni accademiche universitarie dell’Alpmed volti ad istituire lauree transnazionali, con una forte concentrazione fra Torino, Grenoble e Lione. Turismo - Le regioni dell’Alpmed possiedono una vocazione turistica rilevante, che deriva dalla presenza sul territorio di tutte le tipologie paesaggistiche e attrattive che costituiscono meta di viaggio: dalle località sciistiche del Rhône-alpes, della Valle d’Aosta e del Piemonte a quelle marittime di Liguria e Paca, passando per l’offerta culturale delle città, dei sette patrimoni mondiali dell’Unesco presenti sul territorio, dei paesaggi collinari e lacustri. In base ai dati forniti dai diversi Osservatori regionali, nel 2009 il numero di turisti francesi arrivati presso le strutture alberghiere delle tre regioni italiane dell’Alpmed è pari a 408.321, per un ammontare di 861.279 presenze (numero di arrivi moltiplicato per i pernottamenti). I turisti francesi pesano il 6% del totale arrivi di turisti (il 19% se si considerano i soli turisti stranieri) e il 4% in termini di presenze complessive (il 14% della componente straniera), con una permanenza media di 2,1 giorni. Gli arrivi di turisti italiani nelle regioni francesi dell’Alpmed sono stati più numerosi: infatti, nel 2009, 649.300 italiani si sono recati in Rhône-alpes o in Paca per passare almeno una notte in una struttura alberghiera, trascorrendone complessivamente 1.360.185. Il turismo di origine italiana rappresenta una parte notevole della clientela delle strutture delle due regioni d’oltralpe, arrivando a costituire il 13% dei visitatori stranieri in arrivo e il 12% in termini di notti trascorse (sul totale degli stranieri); i turisti italiani sono, però, in diminuzione, avendo perso in termini di arrivi e presenze rispettivamente il 7% e l’8% rispetto al 2008.  
   
   
FVG: MARTEDÌ FIRMA PROTOCOLLO CON REGIONE ISTRIANA  
 
Trieste, 14 marzo 2011 - Un Protocollo d´intesa tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Regione Istriana (Croazia) sarà siglato martedì prossimo 15 marzo, a Trieste, in occasione dell´incontro tra i due presidenti, Renzo Tondo e Ivan Jakovcic. La delegazione della Regione Istriana, guidata da Jakovcic, arriverà a Trieste alle 10.30 e sarà ricevuta da Tondo nella sede della Presidenza, in piazza dell´Unità d´Italia. Dopo l´incontro istituzionale tra le delegazioni delle due Regioni, sarà firmato il Protocollo a cui seguirà, alle 11.40, una conferenza stampa. Si svolgeranno quindi le riunioni, in sessioni separate, dei tavoli tematici su cultura, sanità, economia, ricerca e formazione. Assieme a Tondo, saranno presenti gli assessori Elio De Anna, Angela Brandi, Federica Seganti, Vladimir Kosic e Roberto Molinaro. All´incontro parteciperanno anche il console generale d´Italia a Fiume, Renato Cianfarani, e il console generale della Repubblica di Croazia a Trieste, Nevenka Grdinic.  
   
   
“L’ONDA DEI MIGRANTI” E “SCENARI DI UNA NUOVA GEOPOLITICA”  
 
Milano, 14 marzo 2011 - Gli ultimi due incontri promossi dall’Ispi e dalla Fondazione Corriere della Sera nell´ambito del Ciclo “La rivolta araba” si svolgeranno rispettivamente: “L’onda dei migranti” (Palazzo Clerici, 15 marzo) e “Scenari di una nuova geopolitica” (Fondazione Corriere della Sera, 16 marzo) Gli incontri si terranno alle ore 18.00, rispettivamente presso la sede dell’Ispi (Palazzo Clerici – Via Clerici, 5) e della Fondazione Corriere della Sera (Sala Buzzati – Via Eugenio Balzan, 3 – angolo Via San Marco, 21). Per partecipare è necessario registrarsi (Ispi: 02 86 93 053 - ispi.Eventi@ispionline.it ; Fondazione Corriere della Sera: 02 87 38 77 07 - rsvp@fondazionecorriere.It ), in considerazione del numero limitato di posti disponibili.  
   
   
AUSTRIA, INFLAZIONE IN GENNAIO  
 
Vienna, 14 marzo 2011 - In salita l´inflazione in Austria che dopo il 2,3 per cento di dicembre ha toccato in gennaio il 2,4 per cento. A spingere al rialzo è stato, oltre all´aumento del prezzo dei carburanti, anche quello dell´imposta sugli oli minerali e sul tabacco.  
   
   
CROAZIA, APPROVATO PRESTITO PER 20,8 MILIONI DI EURO  
 
Zagabria, 14 marzo 2011 - La Banca Mondiale ha approvato un prestito alla Croazia per 20,8 milioni di euro nell´ambito del progetto Europeo Natura 2000, che è una rete di siti di interesse comunitario creata dall´Unione Europea per la protezione e la conservazione degli habitat e delle specie, animali e vegetali, identificati come prioritari dagli Stati membri dell´Unione Europea. Il valore complessivo del progetto ammonta a 43,68 milioni di euro: il Governo croato investirà 2,88 milioni di euro e altri 20 milioni di euro saranno trasferiti dai fondi strutturali dell´Ue. Il termine di rimborso del prestito è di 20 anni con un periodo di grazia di attesa di 5 anni. Il progetto sosterrà lo sviluppo del sistema per la gestione delle informazioni, finanzierà piccoli centri per visitatori, infrastrutture, l´attrezzatura per la protezione antincendio in 4 parchi nazionali e un parco naturale. Nei centri per la protezione della natura si svolgerà anche la formazione delle candidature dei progetti per altri fondi strutturali dell´Ue. Il progetto Natura 2000 dovrebbe sostenere alcuni enti operanti nella protezione ambientale, come per esempio il Ministero della Cultura, l´Istituto croato per la protezione naturale, i parchi nazionali e quelli naturali.  
   
   
ITALIA-MONTENEGRO: ROMANI INCONTRA MINISTRO ECONOMIA KAVARIC I RAPPORTI BILATERALI ECONOMICI AL CENTRO DELL’INCONTRO, IL PRIMO DOPO IL RECENTE CAMBIO DI GOVERNO  
 
Roma, 14 marzo 2011 - Sostegno agli investimenti italiani in corso e una ‘road map’ per dare un quadro certo al futuro dei rapporti tra i due Paesi. È stato questo il tema centrale dell’incontro tra il Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani e il Ministro dell’Economia, Vladimir Kavaric, che si è svolto l’ 11 marzo nella sede del dicastero di Via Veneto. Si tratta del primo bilaterale a seguito del cambio di governo montenegrino avvenuto lo scorso dicembre. L’incontro, infatti, è stato l’occasione per fare il punto sui principali investimenti italiani nella Repubblica, dove l’Italia è il primo investitore estero e dove sono attive molte nostre imprese, soprattutto nel settore energetico (Terna, A2a, Enel, Maccaferri), con progetti sia nel settore della produzione che in quello della distribuzione. Accanto a questi, l’Italia guarda con interesse anche alle opportunità nel settore delle infrastrutture, in particolare portuali e ferroviarie, del turismo e delle piccole e medie imprese. Durante l’incontro il ministro Romani ha rilanciato lo spirito di collaborazione esistente con i vertici precedenti e ha ribadito la necessità di dare concrete prospettive di sviluppo alle aziende italiane, in applicazione degli standars europei e dei contratti già sottoscritti.  
   
   
MISE: 900MILA EURO PER LA COMPETITIVITÀ DEL MADE IN ITALY ARTIGIANALE IN USA L’ARTIGIANATO CONTRIBUISCE A CRESCITA DEL PIL PER OLTRE 12%, MERCATO U.S.A PRIMO PER NOSTRO EXPORT, MA INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL COMPARTO E’ ANCORA TROPPO DEBOLE.  
 
 Roma, 14 marzo 2011- Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato circa 900mila euro per la realizzazione nel 2011 di una serie di iniziative promozionali per sostenere le produzioni di qualità, arte e design delle piccole e medie imprese del settore dell’artigianato. L’obiettivo è quello di accrescere il grado di internazionalizzazione e il recupero di competitività delle aziende artigiane sul mercato statunitense, in particolare nella provincia americana. Lo strumento utilizzato sarà quello di creare presso il negozio specializzato americano ambientazioni in grado di mettere in scena lo stile e l’ambiente del vivere italiano: il punto vendita diventerà un “Concept store” che, attraverso l’articolazione dell’offerta e la cura del dettaglio, riesca ad affascinare e trattenere i visitatori. Al progetto, che sarà affiancato da azioni di supporto, come eventi di networking e azioni pubblicitarie sulla stampa specializzata, collaborano l’Ice e le associazioni Confartigianato, Cna e Casartigiani. “Gli Stati Uniti – ha commentato il direttore generale per l’internazionalizzazione Pietro Celi – rappresentano il primo mercato extraeuropeo per le nostre esportazioni. Dopo la crisi che ha colpito l’economia americana arrivano da questo paese i primi segnali di ripresa, anche nei consumi, e il nostro obiettivo è intercettare con il made in Italy questa nuova fase. Per questo abbiamo messo in campo questo programma di sviluppo che sostiene il comparto dell’artigianato, un settore che contribuisce alla crescita del pil per oltre il 12% (pari a 158 miliardi di euro) ma che ha ancora una scarsa vocazione all’internazionalizzazione, con appena due imprese su dieci che guardano ai mercati esteri”. “Questo progetto – ha aggiunto Umberto Vattani, Presidente dell’Ice - consentirà alle Pmi, in particolare agli artigiani di rappresentare al meglio i loro talenti e la loro straordinaria qualità nel mercato statunitense così ricettivo alle nostre azioni promozionali”. “L’iniziativa negli Usa – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – costituisce una sfida alla crisi e rappresenta un modello per strategie e politiche di accompagnamento, programmi di azioni promozionali a misura delle piccole e micro imprese. Siamo grati al Ministero dello Sviluppo Economico per aver creduto in questo progetto e ci auguriamo che la collaborazione con le Confederazioni dell’artigianato e delle piccole imprese possa proseguire con analoghe iniziative”. Il Presidente nazionale di Cna, Ivan Malavasi, ha evidenziato come “l’attuale fase economica richiede un forte impegno da parte delle istituzioni per consentire alle imprese italiane di agganciare i mercati in crescita e cogliere i segnali di ripresa internazionale. Le risorse messe a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per accompagnare artigianato e Pmi negli Stati Uniti rappresentano un segnale nella giusta direzione”. “Il progetto U.s.a. Conferma l’impegno del Ministero dello Sviluppo Economico per il sostegno concreto e lo sviluppo delle imprese artigiane nello spirito di collaborazione con le associazioni di rappresentanza – ha affermato il Presidente di Casartigiani Giacomo Basso - : in questa delicata fase congiunturale, in cui è necessario favorire il rilancio delle imprese sui mercati esteri, queste sono occasioni importanti e apprezzate per fare conoscere le potenzialità e i prodotti migliori del Made in Italy.”  
   
   
FORMIGONI: MAFIA E ´NDRANGHETA SONO IL NOSTRO NEMICO BENE AZIONE FORZE ORDINE E GIUDICI, SCIACALLI CERTI POLITICI  
 
Milano, 14 marzo 2011 - ´Non può purtroppo sorprendere che l´attenzione della criminalità organizzata si diriga dove l´economia e più forte e dinamica e dunque innanzitutto verso la Lombardia. Ritengo pertanto positiva l´azione che magistratura e forze dell´ordine svolgono in maniera inflessibile per combattere questo cancro´. Lo dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. ´Regione Lombardia - prosegue Formigoni - ha sempre collaborato e continuerà a farlo, applicando per intero tutte le leggi ma anche approntando propri strumenti ulteriori di attenzione e di contrasto, come ha fatto in questi anni. E´ giusto ricordare tuttavia che contro la ´ndrangheta in doppio petto, che utilizza capitali sporchi mascherandoli dietro molteplici schermi e investendoli nell´economia normale, sono proprio la magistratura e le forze dell´ordine che hanno gli unici strumenti di indagine e di rilevazione efficaci´. ´Pertanto respingiamo come puro sciacallaggio politico - conclude Formigoni - le dichiarazioni di quei tristi uomini politici che speculano per loro miseri scopi di botteguccia partitica. Sia chiaro: è la Lombardia ad essere attaccata dalla ´ndrangheta: mafia e ´ndrangheta sono il nostro nemico´.  
   
   
MAFIA, DRAGHI; DE CORATO: “NESSUN COMUNE IN ITALIA COME MILANO SU TRASPARENZA: BLOCCATI 500 MILIONI DI APPALTI E 766 ESCLUSIONI DI IMPRESE. PROCURA DI MILANO DICE CHE REATI PER MAFIA SONO IN CALO DEL 16%”  
 
Milano, 14 marzo 2011 - “Che la ‘ndrangheta abbia interessi negli appalti è materia nota. Ma nessun ente locale in Italia ha fatto tanto come Milano per contrastarne l’infiltrazione attraverso questi canali. Quando ero assessore ai Lavori Pubblici, nel 2000, Milano ha introdotto primo Comune in Italia, i patti di integrità per garantire trasparenza e correttezza nelle gare d’appalto e contrastare corruzione e pratiche illecite. Tanto che dal 2002 ha portato a 433 esclusioni dalle gare pubbliche per cartelli che hanno coinvolto 160 imprese e altre 333 esclusioni per altre 152 imprese per altri gravi reati. Per un importo complessivo di 500 milioni. Tanto che i fatti di rilevanza penale sono finora 610 con 31 sentenze di condanna già emesse. E per questo Milano ha vinto più volte il premio Transparency International. Certo il Comune non ha gli strumenti per indagini complesse che spettano, come ha detto oggi il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, alla magistratura inquirente e alle forze dell’ordine. Ma ha sempre garantito i controlli”. Lo ha comunicato l’ 11 marzo il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Che ci siano interessi della ‘ndrangheta in Lombardia – spiega De Corato –non è una scoperta, come aveva del resto recentemente affermato il procuratore aggiunto Pierluigi dell’Osso. Non si capisce pertanto questo allarmismo a orologeria. Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi ha detto oggi che le cosche avanzano nella nostra regione. Non mettiamo in dubbio i suoi dati. Ma se stiamo a quelli della Procura, riferiti in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, e relativi al distretto di Milano, i reati di associazione mafiosa risulterebbero calati nell’ultimo anno del 16%. Se una regione è ricca focalizza naturalmente gli interessi della criminalità organizzata. Ma gli anticorpi sono vivi. Basterebbe ricordare i 300 arresti di affiliati nel maxi blitz operato lo scorso luglio e i 33 di oggi legati a clan interessati ai lavori dell’Expo. Ma anche le misure di prevenzione adottate dal governo, dalla commissione speciale sull’Expo, alla legge sulla tracciabilità dei flussi finanziari in materia di appalti”.  
   
   
´NDRANGHETA.GIBELLI A FORMIGONI:TUTELIAMO IMMAGINE REGIONE IL VICEPRESIDENTE: PRONTA LETTERA CONTRO FERRERO E VENDOLA  
 
Milano, 14 marzo 2011 ´Scriverò una lettera al presidente Roberto Formigoni perchè si costituisca come parte lesa in difesa della Regione Lombardia per il continuo danno d´immagine che Regione subisce a causa delle dichiarazioni di esponenti politici, dal presidente della Puglia, Nichi Vendola, fino all´ex ministro Paolo Ferrero´. Lo ha detto il 10 marzo il vice presidente di Regione Lombardia Andrea Gibelli dopo le affermazioni di Paolo Ferrero in relazione alla forte presenza dell´´ndrangheta in Lombardia. ´Questo è un problema che riguarda tutte le istituzioni lombarde - ha detto Gibelli - . Vendola e Ferrero utilizzano strumentalmente questi temi per misere fortune politiche´.  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE: L’ABRUZZO PUNTA SULLA BIELORUSSIA  
 
Pescara, 14 marzo 2011 - "I processi di internazionalizzazione sono per la Regione Abruzzo sempre più importanti, specie in un momento di crisi economico-finanziaria dalla quale stiamo, pian piano uscendo". Lo ha detto l´assessore allo Sviluppo economico Alfredo Castiglione, l’ 11 marzo, nel corso dell´incontro tenutosi presso la Camera di Commercio di Pescara con i responsabili delle Camere di Commercio di Bielorussia in Italia e della Camera di Commercio italiana in Bielorussia. Castiglione ha messo in risalto quanto sia importante l´apertura verso nuove realtà commerciali: "Chiudersi a riccio significa non cogliere le opportunità che possono provenire dai Paesi anche non comunitari. Le nazioni che la Regione Abruzzo guarda con più attenzione sono quelle che hanno una economia dinamica, un tasso di sviluppo alto, un atteggiamento propositivo, un trattamento fiscale agevolato e una bassa incidenza del costo del lavoro. La Bielorussia, grazie anche ad accordi mirati già esistenti a livello governativo e che riprodurremo anche a livello locale, offre tutte queste caratteristiche, utilizzando zone economiche speciali (tipo zona franca) istituite dal governo della Bielorussia specificatamente per le imprese italiane. Il lavoro che come Regione stiamo portando avanti - ha proseguito l´assessore - attiene all´ufficio estero della Camera di Commercio, all´Ice e al ministero dello Sviluppo economico e consiste nel tracciare il massimo dei supporti adeguati per le nostre piccole e medie imprese interessate ad un mercato importante come quello bielorusso. Con l´auspicio che le nostre aziende capiscano che la penetrazione dei mercati esteri avrà maggiore forza e importanza se ci si presenta in filiere e reti di impresa. Questa - ha concluso Castiglione nel suo intervento - non è altro che la filosofia economica e industriale che stiamo perseguendo".  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER HA INCONTRATO IL CAPO DEL GOVERNO NEPALESE, JHALANATH KHANAL  
 
Bolzano, 14 marzo 2011 - Si è concluso con un incontro con il presidente del Consiglio dei Ministri del governo nepalese, Jhalanath Khanal, il viaggio del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, che nel corso della settimana lo ha portato in India e nel Nepal in visita ad una serie di progetti di cooperazione allo sviluppo finanziati dalla Provincia di Bolzano. La delegazione altoatesina riparte questa sera (11 marzo) da Katmandu per l’Italia Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, è stato ricevuto il 10 marzo dal presidente del Consiglio dei Ministri del governo nepalese, Jhalanath Khanal, che guida la Repubblica democratica del Nepal nata nel 2008. Al centro del cordiale colloquio il tema della cooperazione allo sviluppo e dell’impiego dei fondi stanziati per la realizzazione di progetti di sviluppo. “Nel corso dell’anno la Provincia di Bolzano sostiene dai 40 ai 45 progetti di cooperazione allo sviluppo in varie parti del mondo per una somma complessiva di circa 4 milioni di euro ed ogni anno circa il 6% di questi progetti devono essere sottoposti ad una verifica in merito al loro stato di avanzamento” ha dichiarato il presidente Durnwalder. In merito al suo viaggio in India ed in Nepal ha aggiunto “Anche quest’anno abbiamo potuto verificare direttamente che i contributi stanziati dalla Provincia di Bolzano vengono impiegati in maniera efficiente e che anche con somme contenute si possono realizzare dei progetti preziosi per le popolazioni locali”. La cooperazione allo sviluppo sostenuta dalla Provincia di Bolzano mira essenzialmente a sostenere con piccoli progetti l’attività delle popolazioni locali, a stimolare la loro capacità imprenditoriale con la creazione di piccole attività artigianali in grado di creare posti di lavoro ed un futuro migliore per le comunità. Un esempio di questo tipo di intervento, ha sottolineato Durnwalder, è rappresentato dai progetti realizzati in Nepal dalla Provincia in collaborazione con il “Fair Trade Nepal Group” grazie ai quali vengono prodotti oggetti artigianali, tessuti e mobili in legno che garantiscono lavoro ed occupazione e stimolano l’attività imprenditoriale a livello locale.  
   
   
DELEGAZIONE DELLA REGIONE CECA DI LIBERECKY RICEVUTA IN REGIONE MARCHE  
 
Ancona, 14 marzo 2011- L´assessore alle Attivita` produttive della Regione Marche, Sara Giannini, ha ricevuto l’ 11 marzo in via Gentile da Fabriano una delegazione della Regione ceca di Liberecky, guidata dal presidente Stanislav Eicher e composta dagli assessori all´Economia, all´Ambiente e Agricoltura e ai Servizi sociali. Presenti il Sindaco di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gaspari, il dirigente del Servizio internazionalizzazione della Regione Marche, Raimondo Orsetti, operatori economici e rappresentanti della Confcommercio provinciale di Ascoli Piceno. ´Porto i saluti del presidente Spacca ´ ha detto Giannini - purtroppo assente perche` impegnato nelle iniziative a favore delle popolazioni e delle imprese colpite dall´alluvione che ha colpito le Marche nei giorni scorsi. Le Marche sono sede del Segretariato Adriatico Ionico, struttura diplomatica nazionale nata per consolidare e favorire i rapporti ad est, che da diversi decenni vedono la nostra regione attivamente impegnata. Sono soddisfatta che gli incontri che la delegazione ha avuto a San Benedetto del Tronto siano stati positivi. Lavoriamo ad un accordo con la Regione di Liberecky, con cui la citta` di San Benedetto e la Confcommercio intrattengono gia` rapporti, affinche` i nostri territori possano avere collaborazioni concrete, dal Turismo alle attivita` produttive. In questo senso approfondiamo con Aerdorica la possibilita` di avviare una tratta che colleghi le Marche a Praga´. La regione di Liberecky e` localizzata a nord della Repubblica Ceca, al confine con Germania e Polonia, nella tradizionale Boemia. I primi di maggio di ogni anno la citta` di San Benedetto del Tronto organizza nella regione ceca un incontro promozionale. Si sta lavorando affinche` gia` dall´incontro di quest´anno partecipi anche la Regione Marche. ´Capisco i vostri problemi e vi siamo vicini ´ ha detto Eicher ´ perche` anche il nostro territorio ha avuto morti e milioni di danni a causa di un´alluvione lo scorso anno. La politica da` il meglio di se stessa se affronta e risolve questo tipo di problemi, questo e` il nostro compito. Siamo nelle Marche da 48 ore e gia` abbiamo avuto molti incontri operativi, grazie al sindaco Gaspari. Da questi sono scaturiti diversi spunti per progetti concreti, i nostri territori sono differenti, ma complementari, quindi possiamo crescere insieme´. ´La collaborazione tra la nostra Confcommercio e la Regione ceca parte dalla scuola alberghiera e rappresenta un punto di partenza per sviluppare ulteriori rapporti´, ha detto Gasperi.  
   
   
CONCLUSA A PALERMO VISITA DELEGAZIONE CINESE IN SICILIA  
 
 Palermo, 14 marzo 2011 - "L´incontro con la delegazione cinese, che da tre giorni si trova in Sicilia, apre nuove e interessanti prospettive all´economia siciliana, in un momento in cui l´Africa del Nord e´ colpita da una grave crisi. Questa circostanza deve rafforzare la nostra centralita´ mediterranea, che dobbiamo saper mettere anche a servizio delle popolazioni del Maghreb cosi´ duramente provate in questo periodo" Cosi´ ha esordito l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, accogliendo l’ 11 marzo a Palazzo d´Orleans una delegazione di imprenditori e banchieri cinesi in Sicilia per conoscere alcuni settori produttivi, con particolare riferimento a quelli del fotovoltaico e delle infrastrutture. Erano presenti, tra gli altri il dirigente generale del dipartimento per i rapporti internazionali, Francesco Attaguile, il capo della segreteria tecnica dell´assessorato per l´Energia, Tullio Pagano, il dirigente dell´assessorato alle Infrastrutture e Trasporti, Giacomo Monteleone, il dirigente generale dell´Irfis, Roberto Cassata, Antonino Laspina, direttore della sede di Pechino dell´Ice (Istituto commercio estero), Antonio Marano, in rappresentanza di Unicredit, Fortunato Covelli, per la societa´ Ponte sullo Stretto, Vincenzo Coniglio, del Servizio di internazionalizzazione del Ministero degli esteri. "La visita della delegazione cinese - ha spiegato Attaguile - fa parte dell´impegno che la Regione porta avanti da tempo nell´internazionalizzazione del sistema economico regionale coinvolgendo le economie mondiali emergenti". L´incontro segue quello che si e´ svolto nell´estate scorsa a Pechino tra una delegazione del governo regionale e le autorita´ centrali della Repubblica popolare cinese. Successivamente nell´ottobre scorso a Roma e´ stato siglato un ´memorandum d´intenti´ tra la Regione siciliana e la ´China developpemente bank corporation´ (organismo del governo cinese per gli investimenti nelle infrastrutture),individuando nel fotovoltaico un primo settore di collaborazione. Nei giorni scorsi la delegazione ha visitato alcune installazioni siciliane delle energie alternative, esprimendo interesse per future collaborazioni imprenditoriali. Nella tre giorni siciliana i cinesi hanno espresso interesse anche per operazioni finanziarie a supporto di investimenti infrastrutturali strategici, tra cui il porto di Augusta, che si candida ad essere punto di approdo privilegiato per le merci cinesi che giungono in Italia e che troveranno nel Ponte sullo stretto una risorsa fondamentale per la penetrazione nei mercati europei. Nel corso degli incontri la Regione siciliana ha prospettato alla delegazione cinese possibili collaborazioni di ingegneria finanziaria in alcuni progetti strategici, quali la rete metropolitana di Catania e Palermo, il Ponte sullo stretto e il Centro direzionale di Palermo. I rappresentanti di Irfis e Unicredit hanno offerto la disponibilita´ per elaborare le modalita´ di intervento finanziario sul versante della Regione Siciliana. Il rapporto che si va concretizzando sui progetti prioritari gia´ individuati e sugli altri che verranno indicati dalla Sicilia, proseguira´ con un prossimo incontro a Milano, prima che la delegazione cinese rientri a Pechino.  
   
   
GIAPPONE, CORDOGLIO DELLA LIGURIA DISPONIBILE PER AIUTI  
 
Genova, 14 Marzo 2011 - La Regione Liguria, con il presidente Claudio Burlando, esprime il proprio cordoglio per le vittime e la solidarietà alle popolazioni colpite e attraverso la struttura regionale dell´assessore Renata Briano si terrà in contatto con la Protezione Civile Nazionale, dando la propria disponibilità a partecipare a interventi umanitari.  
   
   
GIAPPONE: LA PROTEZIONE CIVILE DELLA VALLE D’AOSTA DISPONIBILE AI SOCCORSI  
 
 Aosta, 14 marzo 2011 - In relazione al terremoto che ha colpito il Giappone, la Regione, attraverso la Direzione della Protezione civile, ha dichiarato la propria disponibilità al Dipartimento nazionale di Protezione civile per partecipare agli interventi che saranno attivati. La Valle d’Aosta ha già preso parte ad iniziative analoghe, come in occasione del terremoto che ha colpito Haiti nel gennaio del 2010, con l’invio di risorse specializzate. Ribadendo la disponibilità a collaborare in modo fattivo attraverso la Protezione civile regionale, il Presidente Rollandin ha espresso il suo cordoglio per le vittime e la vicinanza alle persone colpite dal sisma.  
   
   
TERREMOTO IN GIAPPONE, LA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE DELLA TOSCANA PRONTA AD ACCOGLIERE RICHIESTE DI INTERVENTO  
 
Firenze, 14 marzo 2011 – La Protezione civile toscana è pronta ad accogliere eventuali richieste di aiuto e intervento che potranno giungere per fare fronte alla drammatica situazione determinata dal terremoto e dallo tsunami che hanno colpito il nord del Giappone. Gli uffici regionali sono in contatto con la Protezione civile nazionale, da cui, nell’ambito dell’attività di coordinamento svolta a livello europeo dal Mic (European Commission Monitoring and Information Centre), potranno arrivare le indicazioni operative.  
   
   
GIAPPONE: CHIODI, SOLIDARIETA´ E VICINANZA A POPOLO AMICO  
 
L´aquila, 14 marzo 2011 - Il presidente della Regione Abruzzo, e Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, esprime "profonda vicinanza e solidarietà alla popolazione del Giappone così duramente colpita da un evento sismico di drammatiche proporzioni". Il Presidente si fa portavoce del sentimento di tutti gli abruzzesi, ed in particolare di tutti gli aquilani ai quali il governo nipponico non ha fatto mancare il suo sostegno morale ma anche economico. "Di ora in ora una tragedia subito apparsa grave rischia di diventare una catastrofe umanitaria - dice il Presidente - che ci rattrista e ci preoccupa. Sono consapevole che il Paese asiatico stia affrontando uno dei momenti più duri e penosi della sua storia. Ma sono altrettanto certo - conclude - che, come già in molti casi nel passato, il Giappone, gente di cui sono note intraprendenza, attivismo e tenacia, saprà rialzarsi e tornare più forte e competitivo di prima".  
   
   
FEDERALISMO: SOSTENERE I DIRITTI DELLE ISOLE  
 
Palermo, 14 marzo 2011 - "Il federalismo fiscale diverra´ un´opportunita´ per la Sicilia solo se ne otterremo il riequilibrio, altrimenti accentuera´ la divaricazione del Mezzogiorno col resto del Paese e releghera´ i siciliani allo stato di cittadini di serie C". Cosi´ l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, al convegno sul federalismo fiscale svoltosi a Cagliari ed organizzato dalla Regione Sardegna. "Abbiamo rafforzato qui a Cagliari - ha detto Armao - l´alleanza tra le regioni insulari, che al differenziale tra nord e sud devono aggiungere i costi dell´insularita´. Nel serrato negoziato col governo nazionale, che abbiamo aperto per dare alle due regioni risposte che consentano di affrontare il federalismo nel rispetto delle attuali condizioni economiche, non accettiamo e non accetteremo soluzioni penalizzanti per le isole, a partire dalle inadeguate ipotesi prospettate dal "Piano per il sud". "In questo contesto - ha concluso l´assessore - va rafforzato il dialogo con il ministro Tremonti, che ha rilanciato, in termini nuovi e in una prospettiva europea, l´esigenza imprescindibile di colmare il divario nord-sud del Paese".  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA GIUSEPPE SCOPELLITI ESPRIME SODDISFAZIONE PER QUANTO RIPORTATO NELLA RELAZIONE DELLA DNA SULLA ‘NDRANGHETA  
 
Catanzaro, 14 marzo 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti analizza quanto scritto dalla Direzione Nazionale Antimafia nella relazione sulla ‘ndrangheta. In particolare, il Governatore della Calabria esprime soddisfazione per quanto riportato a pagina 440 in tema di legge elettorale. “Apprendo con soddisfazione – afferma Scopelliti - quanto scritto dalla Direzione Nazionale Antimafia nella relazione sulla ‘ndrangheta in riferimento alla legge elettorale, perché in perfetta sintonia con quanto espresso da me durante il forum con i direttori delle testate giornalistiche. In quella occasione non mi ero presentato con una legge già pronta per essere approvata, ma ho soltanto voluto aprire una discussione su questo tema. Ho ricevuto dei no fermi ma anche qualche apertura e svariati consensi – aggiunge il Presidente Scopelliti - e oggi implicitamente un organo autorevole come la Dna riporta una disamina molto attenta sulle conseguenze positive che potrebbero avere le liste bloccate in ambito regionale. Cito testualmente quanto riportato a pagina 440 della relazione, in cui la Direzione Antimafia in riferimento al sistema per l’elezione dei parlamentari scrive che ‘la costituzione di collegi su base regionale e la designazione dei candidati da parte dei vertici nazionali dei partiti sono, ripetesi in linea generale, strumenti che possono gravemente compromettere (se non annullare) l’interferenza mafiosa sul voto. Nessun gruppo criminale (neppure Cosa nostra siciliana) appare, infatti, nello scenario del paese in grado di poter influire sull’esito della competizione politica a livello regionale e nessun condizionamento la legge elettorale consente di esercitare in favore di questo o quel candidato considerato “avvicinabile” o contiguo all’associazione.” Ritengo che questi ragionamenti – continua il Governatore della Calabria Scopelliti – producano effetti positivi uguali se non maggiori in riferimento all’elezione dei Consiglieri regionali, considerato che troppo spesso abbiamo assistito all’esasperazione della ‘sindrome da candidato’ sconfinata nella ricerca del consenso anche in ambienti malavitosi o attraverso un clientelismo spietato. Tanto che la stessa Dna scrive anche che l’attuale sistema elettorale per l’elezione dei componenti di Senato e Camera ‘costituisce, tecnicamente, un fattore di positiva evoluzione rispetto al precedente congegno elettorale che, soprattutto nei casi marginali in cui si registravano scarti esigui di voti tra coalizioni, rischiava di affidare grande peso in ambiti circoscritti (quali i collegi uninominali) alle organizzazioni mafiose operanti sul territorio.’ Secondo la Direzione Nazionale Antimafia è un quadro che ‘segnala implicitamente quali rischi siano viceversa da annettersi – in assenza di efficaci controlli – alla vigente normativa che disciplina la composizione dei Consigli regionali, provinciali e comunali.’ Quando ho proposto di valutare un sistema elettorale diverso da quello attuale per l’elezione del Consiglio regionale – prosegue Scopelliti – ho immaginato che fosse necessario responsabilizzare i Partiti nella scelta dei candidati da inserire nelle liste, proprio perché non sempre soggetti di spessore possiedono il consenso necessario per essere eletti e, al contrario, abbiamo già rilevato come elementi di dubbio rigore siano riusciti ad ottenere tantissimi voti. La mia storia personale, inoltre, è chiara e certifica come io abbia sempre ricevuto migliaia di preferenze, per cui non trarrei alcun vantaggio da un meccanismo elettorale con liste bloccate. Certamente bisognerà lavorare molto per migliorare i Partiti, ma ribadisco che la mia idea è quella di continuare un confronto serio sull’opportunità di rivedere la legge elettorale per l’elezione dei Consiglieri regionali e con il passare del tempo sto registrando la crescita di posizioni autorevoli che appoggiano la mia proposta. Un riscontro che mi aspettavo nonostante i tanti scettici – conclude il Presidente della Regione Scopelliti – in quanto arginare la ‘ndrangheta e il clientelismo è un ulteriore obiettivo che questo nuovo gruppo dirigente è determinato a raggiungere e siamo determinati a passare dalla stagione delle parole, su cui molti hanno costruito le proprie fortune, a quelle dei fatti concreti anche attraverso scelte coraggiose.”  
   
   
TRENTINO ALTO ADIGE: LE ISTITUZIONI DELL’AUTONOMIA E L’AUTONOMIA DEI CITTADINI MARTEDÌ 15 MARZO TAVOLA ROTONDA IN REGIONE  
 
Trento, 14 marzo 2011 - Non è utopia ritenere che i cittadini possano interagire con le amministrazioni pubbliche nella cura dei beni comuni. Non lo è perché di fatto già accade, grazie a tutti coloro che in vario modo mettono a disposizione della comunità tempo ed energie. Ma non lo è anche perché nella nostra Costituzione vige ormai un principio che legittima i cittadini a passare dal ruolo di utenti a quello di cittadini attivi, responsabili e solidali. È il principio di sussidiarietà orizzontale, che considera i cittadini come potenziali alleati delle istituzioni, disposti a introdurre nella sfera pubblica il valore aggiunto rappresentato dalle loro competenze, idee ed esperienze. Su questi temi è incentrata una tavola rotonda in programma martedì 15 marzo alle ore 17.00, promossa dalla Scuola di Preparazione Sociale in collaborazione con la Regione Trentino-alto Adige, il Consorzio dei Comuni Trentini, Consolida, Labsus e Cittadinanza Attiva di Trento. A discutere del valore aggiunto espresso dai cittadini ed in particolare di come la sussidiarietà possa salvare l’Italia, saranno i docenti universitari Gregorio Arena e Giuseppe Cotturri, autori di un saggio in materia che sarà presentato nel corso della tavola rotonda. Interverranno inoltre Margherita Cogo Assessore agli Enti locali della Regione Trentino-alto Adige, Pierangelo Giovanetti Direttore del giornale l’Adige, Patrizia Ballardini Presidente della Comunità delle Giudicarie e Vicepresidente del Consiglio delle autonomie locali, Donata Borgonovo Re Docente di Diritto degli Enti locali all’Università degli Studi di Trento e Luciano Malfer responsabile del progetto coordinamento politiche familiari e di sostegno alla natalità della Provincia autonoma di Trento. L’incontro sarà coordinato da Corona Perer, Direttore del giornale online Sentire.  
   
   
FONDO PENSIONI SICILIA: UNICREDIT GESTIRA´ IL SERVIZIO DI CASSA  
 
 Palermo, 14 marzo 2011 - E´ stata stipulata l’ 11 marzo la convenzione per lo svolgimento da parte di Unicredit del servizio di cassa del Fondo Pensioni Sicilia dei dipendenti regionali. La convenzione e´ stata stipulata dal presidente del Fondo Pensioni Sicilia, Fulvio Bellomo, e dal dirigente Enti Sicilia di Unicredit, Renato Scalia. La convenzione scaturisce dal recente esito della gara pubblica svolta per il servizio di cassa della Regione siciliana, aggiudicato per il periodo 2011-2015 a Unicredit che si e´ confermata, quindi, istituto cassiere della principale amministrazione pubblica dell´Isola, un ruolo che svolge sin dal 1946. "La stipula della convenzione per il servizio di cassa del Fondo Pensioni Sicilia - osserva Salvatore Malandrino, responsabile della Direzione Esecutiva Sicilia di Unicredit - conferma la grande competitivita´ della banca nel settore della gestione di tesorerie di enti e un know-how di eccellenza anche per la possibilita´ di effettuare pagamenti e incassi in circolarita´. Siamo all´avanguardia, grazie alla preziosa attivita´ svolta dalla direzione enti della banca, nell´introduzione del mandato informatico che consente di effettuare con modalita´ on line i trasferimenti degli ordinativi di pagamento e di riscossione fra l´ente e la banca tesoriera, eliminando cosi´ l´operativita´ manuale del cartaceo. Questa modalita´ di trasmissione assicura condizioni di assoluta certezza delle informazioni, continuita´ dei dati nel passaggio tra i diversi sistemi informativi, efficacia dei controlli e rapidita´ nell´esecuzione degli ordini". Il Fondo Pensioni Sicilia e´ stato istituito nel corso del 2010 e fino a oggi le pensioni sono state pagate con una apertura di credito disposta dall´assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione Pubblica presso lo sportello di cassa regionale di Unicredit. Il Fondo Pensioni Sicilia ha una propria autonomia giuridica e patrimoniale, i pensionati della Regione siciliana sono circa 16 mila e il servizio verra´ svolto da Unicredit analogamente a quanto avviene con gli altri enti pubblici attraverso mandati di pagamento e reversali di incasso. "La firma di oggi - spiega l´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, alla cui vigilanza e tutela e´ sottoposto il Fondo - consentira´ al Fondo di essere piu´ efficiente e funzionale. In questo modo la Regione aggiunge un ulteriore tassello per rendere il sistema pensionistico regionale in linea con gli attuali sistemi nazionali, garantendo cosi´ la gestione dei contributi versati dai dipendenti piu´ autonoma e trasparente, senza oneri aggiunti a carico del bilancio della Regione". "La piena operativita´ della convenzione di cassa - aggiunge il presidente del Fondo, Fulvio Bellomo - costituisce il primo passo per la piena operativita´ finanziaria e contabile dell´ente, cui seguira´ la fase di valorizzazione delle risorse mobiliari e immobiliari". Il servizio di cassa del Fondo Pensioni Sicilia verra´ svolto presso la filiale A di via Leonardo da Vinci a Palermo ma i pensionati regionali potranno usufruire del servizio di circolarita´ offerto dal sistema informatico messo a disposizione da Unicredit nel settore dei servizi di cassa e pertanto i pagamenti potranno avvenire presso qualunque filiale della banca presente nel territorio italiano. Oggi Unicredit svolge in Sicilia 629 servizi di cassa e 249 servizi di tesoreria, fra cui 130 Comuni, 5 Province, 2 Universita´, 7 Aziende sanitarie, 6 Camere di Commercio, 332 istituti scolastici e 57 enti ecclesiastici e opere pie.  
   
   
FINANZE FVG: PIÙ CERTEZZA E SOLIDITÀ SUL PROFILO PATRIMONIALE  
 
 Trieste, 14 marzo 2011 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore al Patrimonio, Sandra Savino, la delibera relativa all´aggiornamento dei valori inventariali relativi ai beni rientranti nel patrimonio disponibile e indisponibile di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia. La validazione dei nuovi valori di inventario viene eseguita con cadenza più o meno decennale da parte delle pubbliche amministrazioni: l´operazione in oggetto costituisce la terza tranche di un programma di ricatalogazione e rivalutazione dei beni rientranti nel patrimonio immobiliare regionale e si concentra sui cespiti di valore inventariale inferiore ai 250 mila euro. Le precedenti operazioni inventariali, condotte rispettivamente nel 2008 e nel 2010, hanno, di fatto, riguardato i beni di ben più elevato valore (sopra il milione di euro nel primo caso, compresi tra i 250 mila euro e il milione nel secondo caso), per cui si attende l´ultima fase inventariale, che indicativamente dovrebbe avvenire entro la fine dell´anno, per i beni residuali il cui valore complessivo è stimato in un altro milione di euro. "Questa operazione si inquadra in un disegno programmatico che mira all´adeguamento del valore delle ricchezze immobiliari della Regione non solo al costo della vita, ma anche ai prezzi di mercato - ha detto Savino - dando una più certa e maggiore solidità all´ente sotto il profilo patrimoniale". Di fatto, la massa inventariale finora esaminata ha prodotto cifre attualizzate a sei zeri, dell´ordine di circa 710 milioni di euro, per incrementi rispetto alle stime iniziali che raggiungono in media i 141 punti percentuali. Emblematico è l´esempio della maxi-rivalutazione dell´immobile di proprietà regionale sito in Scala dei Cappuccini a Trieste, che ospita il Centro regionale di formazione professionale polivalente, il cui valore passa da 615 mila a circa 12 milioni di euro. Analogo discorso va fatto per le Foreste triestine site nei comuni di Duino Aurisina, per le quali si registrano incrementi che superano in alcuni casi il 200 p.C. Dei valori iscritti a suo tempo a bilancio. Ma non è tutto: le rivalutazioni riguardano l´intero territorio regionale, per cui in provincia di Udine si registra il caso della Segheria di Tarvisio il cui valore passa dai circa 26 mila euro del 1993 all´attuale stima attualizzata che ne porta il valore a più di mezzo milione di euro. "L´iscrizione in inventario dei corretti valori dei beni di proprietà regionale ci consente di tenere sott´occhio costantemente il nostro patrimonio immobiliare e costituisce allo stesso tempo l´occasione per effettuare eventuali scelte strategiche che si riflettono direttamente in un migliore utilizzo sia dei cespiti che delle risorse pubbliche nel loro insieme" ha concluso Savino.  
   
   
CAMPANIA, ALLUVIONE DI ATRANI: IMMEDIATAMENTE DISPONIBILI 2 MILIONI DI EURO  
 
Napoli, 14 marzo 2010 - L´assessore alla Protezione Civile e ai Lavori Pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza, in qualità di commissario straordinario per il superamento dell´emergenza, ha firmato il 10 marzo un’ordinanza per interventi urgenti finalizzati a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi atmosferici nel territorio di Atrani e Scala. L´ordinanza persegue i seguenti obiettivi: 1) consentire la ripresa delle attività economiche danneggiate dall´alluvione che il 9 settembre ha colpito i comuni salernitani di Atrani e Scala; 2) ripristinare i beni immobili e mobili che hanno subito gravi danni; 3) predisporre gli interventi indifferibili ed urgenti a salvaguardia della pubblica incolumità, volti al ripristino della viabilità e delle infrastrutture danneggiate, alla riqualificazione urbana, alla bonifica e alla manutenzione dell’alveo del fiume Dragone, alla rifunzionalizzazione delle opere marittime e di difesa della costa; 4) realizzare adeguate azioni ed opere di prevenzione e di mitigazione del rischio. "Il provvedimento è operativo - ha detto l´assessore Cosenza - grazie ai 2 milioni di euro messi a disposizione dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, ma punta ad individuare anche ulteriori risorse già disponibili nei bilanci dei comuni coinvolti e/o stanziate da altri enti per far fronte ai danni subiti dal territorio. Al momento, in particolare, sono in corso accordi con il ministero dell´Ambiente per l´utilizzo di 3 milioni di euro del Fondo destinato al dissesto idrogeologico e verifiche nei bilanci delle amministrazioni comunali per l´eventuale reperimento di ulteriori risorse. "L´ordinanza individua i criteri di priorità e le modalità attuative per la concessione dei contributi a copertura degli indennizzi dai danni e per la definizione del programma degli interventi. In particolare vengono indicate le procedure per la quantificazione definitiva dei contributi per la ripresa delle attività produttive ed economiche locali. Una questione fondamentale - ha aggiunto l´assessore Edoardo Cosenza - se si considera la vocazione turistica del territorio e l’approssimarsi della stagione estiva, che comporta la necessità immediata di ripristino dei beni immobili e mobili danneggiati di proprietà privata. Con l´ordinanza vengono inoltre predisposti gli interventi indifferibili ed urgenti a salvaguardia della pubblica incolumità e si presta particolare attenzione alle opere di prevenzione e di mitigazione del rischio. Un ringraziamento va al Dipartimento nazionale di Protezione Civile per la sensibilità dimostrata verso questo territorio", ha concluso Cosenza. Soddisfazione per la firma dell´ordinanza è stata espressa dall´assessore comunale di Atrani alla Protezione Civile, Valeria Gambardella: “Dalle prime ore successive all’alluvione del 9 settembre, la stretta collaborazione stabilitasi tra il commissario Cosenza, la sua struttura tecnica e l’amministrazione comunale, ha consentito di conseguire in breve tempo gli obiettivi prefissati ed individuati nelle prime ore successive all’evento. Gli strumenti concertati con il commissario ci consentono concretamente di procedere al ripristino delle condizioni di vita economica e sociale del territorio, a completamento del percorso definito dagli interventi di somma urgenza, messi sollecitamente in campo dalla Regione Campania, e che oggi volgono a termine. Il lavoro che abbiamo svolto è stato costante e continuativo e gli incontri e gli approfondimenti hanno sempre riconosciuto quali priorità le necessità di ogni cittadino sopraggiunte a seguito dell’evento, e l’esigenza di definire un sistema efficiente a garanzia della sicurezza della comunità. Ringrazio il commissario Cosenza e la sua struttura tecnica per la ferma disponibilità che ci è stata garantita, e per la grande professionalità e concretezza messa in campo nel lavoro svolto insieme”, ha concluso Gambardella.  
   
   
MALTEMPO IN ABRUZZO: CHIODI, DA GOVERNO OK A STATO DI CALAMITA´  
 
L´aquila, 14 marzo 2011 - Via libera del Governo, al termine del Consiglio dei ministri del 10 marzo, alla dichiarazione di stato di calamità in favore dei comuni del teramano colpiti dalle alluvioni della settimana scorsa. Lo rendono noto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l´assessore alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, dopo aver avuto conferma della decisione da Palazzo Chigi. "Siamo convinti - hanno spiegato il presidente Chiodi e l´assessore Giuliante - che la decisione di oggi del governo sia un indubbio successo per tutta la comunità politica e amministrativa abruzzese". "Abbiamo avuto in questo modo - sottolinea il presidente della Regione - risposte immediate ad un problema di grande urgenza. Ancora una volta l´Abruzzo ha trovato nel governo un interlocutore affidabile". Dopo la dichiarazione dello stato di calamità, ci sarà una fase essenzialmente operativa con l´emanazione da parte della Protezione civile regionale di alcune ordinanze ad hoc per individuare le maggiori criticità. "Su questo punto gli uffici della Protezione civile sono già al lavoro - spiega Giuliante -. L´immediata dichiarazione dello stato di calamità è un successo soprattutto per le comunità locali che hanno avuto il merito di mettere in rete e a disposizione nel giro di poche ore tutto il materiale che ci era stato richiesto per avanzare formale istanza al Governo". Secondo Giuliante, la dichiarazione del governo "è un atto importante, perché permetterà ai sindaci dei territori devastati dalle alluvioni di potersi muovere con procedure burocratiche più snelle per far fronte ai problemi post-alluvione".  
   
   
MALTEMPO IN BASILICATA: DE FILIPPO: BENE GOVERNO SU STATO DI EMERGENZA  
 
Potenza, 14 marzo 2011 - "Un primo passo è stato fatto, ora bisogna riempirlo di contenuti con le scelte che seguiranno". E´ il commento del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, dopo l´annuncio della decisione con cui il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza per garantire adeguati interventi a seguito degli eventi atmosferici eccezionali che hanno colpito Basilicata, Marche e la provincia di Teramo nei giorni scorsi. "La fiducia che abbiamo da sempre riposto nello Stato - ha detto De Filippo - è stata ben spesa. Ma ora - ha aggiunto - al di là di questa pur importante dichiarazione di principio, dobbiamo vedere con quali contenuti verrà riempita, e mi riferisco sia all´aspetto economico che a quello normativo. Per questo, oltre a leggere con attenzione il provvedimento del Governo, aspettiamo di conoscere i contenuti dell´Ordinanza del Presidente del Consiglio. E, come detto nell´incontro con i capigruppo e i parlamentari di tutte le forze politiche, a cui va dato atto di aver lavorato congiuntamente per raggiungere questo obiettivo, cosa che sono certo continueranno a fare fino alla definizione totale della questione, ribadisco che auspichiamo si segua il modello utilizzato per il Veneto".  
   
   
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE GIAN MARIO SPACCA IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI EMERGENZA.  
 
Ancona, 14 Marzo 2011 - ´Ringraziamo il sottosegretario Gianni Letta con cui ieri abbiamo avuto un incontro decisivo ed il Consiglio dei ministri per aver accolto la nostra richiesta di stato di emergenza per le Marche fino a marzo 2012. Offriamo ora tutta la nostra collaborazione per stilare l``ordinanza di competenza del Presidente del Consiglio per avviare concretamente la risposta alla situazione di emergenza che tocca famiglie, imprese e territorio".  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO IL PROGRAMMA DI COESIONE SOCIALE E INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI  
 
Catanzaro, 14 marzo 2011 - L’assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani ha presieduto, l’ 11 marzo, a Catanzaro, nella sede del Dipartimento, l’incontro con il Comitato di pilotaggio della “Rete di coesione sociale e l’integrazione degli immigrati” per la presentazione del programma regionale degli interventi. Del Comitato fanno parte tutte le istituzioni calabresi che, a vario titolo, si occupano del fenomeno immigrazione. Si tratta di: Province, Prefetture, Camere di commercio, Anci, Inail, Inps, Confindustria, Confagricoltura, Confcommercio, Coldiretti, Confesercenti, Confederazione dell’artigianato, Confederazione agricoltori, Cgil, Cisl, Uil, Field, Legautonomie, Commissione per l’emersione lavoro. L’assessore Stillitani, dopo una breve introduzione sulla situazione internazionale dei flussi migratori e sulle possibili ripercussioni in Calabria, ha parlato della programmazione regionale degli interventi in corso e dei progetti in cantiere, “sui quali – ha detto Stillitani – oggi ci vorremmo confrontarci per trovare insieme il modo di renderli efficaci”. La programmazione regionale degli interventi, illustrata durante la riunione con l’ausilio di slide, comprende: la progettazione e la realizzazione di percorsi di formazione per la qualificazione e l’accompagnamento all’inserimento lavorativo per mediatori interculturali. Previsti otto percorsi di 740 ore: 500 formazione d’aula, 240 di tirocinio per un finanziamento di 1.065.600 euro. Corsi di alfabetizzazione in lingua italiana, per migliorare le capacità di integrazione e per avvicinare gli immigrati alle istituzioni. Definiti 34 corsi in tutta la regione di 60 ore (50 lingua, 10 educazione civica) con un impegno di spesa di 171.000 euro. Microcredito, max 25.000 euro individuali, max 75.000 euro richiesta associata, per sostenere la creazione di nuove iniziative imprenditoriali e attività professionali e di lavoro autonomo, con un finanziamento di 2,5 milioni di eruo. Analisi e studi: rapporto su immigrati, rapporto su situazione rom, ricerca/azione sfruttamento lavoro, rapporto su tratta sessuale, valutazione interventi per immigrati e rom. L’obiettivo è la conoscenza del fenomeno per migliorare la programmazione e individuare le buone prassi. Percorsi di orientamento, formazione e inserimento lavorativo basato su quattro azioni: richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione internazionali, cittadini immigrati nelle aree regionali a maggiore criticità, rom e altri soggetti nomadi, vittime di tratta. Lo scopo è quello di favorire l’emersione del lavoro nero, valorizzare le professionalità di provenienza e combattere l’emarginazione. La formazione e l’inserimento lavorativo per favorire l’emersione del lavoro nero, professionalizzare le persone che svolgono servizi domiciliari, valorizzare il servizio domiciliare negli ambito territoriali. L’ultimo intervento, riguarda la realizzare di infrastrutture per sostenere e migliorare le condizioni di vita di alcune categorie svantaggiate, riducendo i fenomeni di emarginazione e discriminazione. Nello specifico si tratta di ristrutturare e adeguare immobili dando priorità ai beni confiscati (pubblici o privati) o acquisiti a patrimonio pubblico, in disuso/degrado, acquisto di arredi e attrezzature finalizzate a centri di seconda accoglienza in forma di struttura unica o unità abitative. La dirigente di servizio Alessandra Celi ha spiegato che con questo progetto, portato avanti insieme al dipartimento regionale all’Urbanistica “si vuole contribuire allo sviluppo socio-economico dei territori, a contrastare fenomeni di discriminazione e disgregazione sociale, a ridurre la precarietà e il disagio abitativo degli immigrati stanziali in particolari aree regionali a maggiore criticità. Per questo intervento sono stati individuati cinque Comuni, uno per provincia, nei quali è maggiore l’emergenza abitativa. Si tratta di Corigliano, Crotone, Lamezia Terme, Rosario e Vibo Valentia. L’idea – ha detto infine Celi – e quello di progettare e implementare modelli e strumenti di cooperazione e integrazione a livello locale tra istituzioni e soggetti privati”.  
   
   
FVG, IMMIGRAZIONE: APPROVAZIONE PRELIMINARE PROGRAMMA 2011  
 
 Trieste, 14 marzo 2011 - La Giunta regionale del Friu.i Venezia Giulia ha approvato l’ 11 marzo in via preliminare - su proposta dell´assessore all´Istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione, Roberto Molinaro - la proposta di "Programma immigrazione 2011". Tale proposta, unitamente al "Consuntivo Programma immigrazione 2010", sarà trasmessa alla competente Commissione del Consiglio regionale per l´espressione del parere, così come previsto dalla Lr 9/2008. Sarà inoltre avviato l´iter per l´acquisizione del parere del Consiglio delle autonomie locali. Con il "Programma immigrazione 2011" - per il quale la spesa complessiva prevista ammonta a 3.483.761,53 euro - la Regione definisce gli interventi che intende realizzare con le risorse provenienti dal "Fondo in materia di immigrazione". Destinatari ne sono gli immigrati regolarmente presenti nel territorio regionale, ivi compresi coloro che soggiornano per motivi di protezione sociale o che non possono essere espulsi o respinti in quanto oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di religione, etc. Come previsto dal Testo Unico sull´immigrazione. Nel dare continuità agli interventi realizzati nelle precedenti programmazioni, la Regione intende anche perseguire gli obiettivi indicati nel Piano nazionale per l´integrazione nella sicurezza "Identità e incontro". Il Piano individua infatti, congiuntamente all´Accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato, le principali linee di azione e gli strumenti da adottare al fine di promuovere un efficace percorso di integrazione delle persone immigrate, in grado di coniugare accoglienza e sicurezza. Sono cinque gli assi dell´integrazione individuati nel Piano nazionale: Educazione e apprendimento, Lavoro, Alloggio e governo del territorio, Accesso ai servizi essenziali, Minori e seconde generazioni. Il "Programma immigrazione 2011" prevede 13 azioni articolate in 6 ambiti d´intervento: Istruzione e formazione; Casa; Socio- sanitario; Informazione; Protezione sociale; Indagini, ricerche e sperimentazioni. "Un piano di attività - fa notare l´assessore Molinaro - che, come nelle precedenti programmazioni, è caratterizzato da un impegno su un insieme di variabili che hanno a che fare con il contesto istituzionale, sociale, economico e territoriale di riferimento e che vanno gestite nel loro insieme, attraverso il coordinamento e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, in un´ottica di miglioramento continuo".  
   
   
2011 IMMIGRATI IN ROMAGNA, PRESENTATA UN´INDAGINE SULL´INTEGRAZIONE  
 
 Bologna, 14 marzo 2011 – Alla domanda “Oggi, pensando al futuro dei suoi figli, cosa preferirebbe per loro?” il 55,3% degli intervistati ha risposto “che studiassero in Italia”, a fronte di un 21,1% che li preferirebbe nel proprio paese d’origine. E il 65% circa si è detto “molto” o “abbastanza” d’accordo nel caso in cui la figlia sposi un italiano. Quattrocentocinquanta le interviste effettuate per ognuna delle tre province di Forlì-cesena, Ravenna, Rimini, per un campione totale di 1350 persone originarie di 71 Paesi diversi, raccolte nel volume presentato oggi in Regione “La sfida dell’integrazione. Un’indagine empirica sulla realtà migratoria in Romagna”, a cura di Paolo Zurla, sociologo e docente universitario. L’approfondimento sulla situazione in Romagna, realizzato con un contributo economico della Regione, si colloca all’interno di una più ampia ricerca nazionale (circa 12mila immigrati intervistati in 32 diverse realtà) promossa dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multi etnicità), per “misurare” i livelli di integrazione sociale, economica culturale, politica e complessiva della popolazione immigrata in Italia. “Un’iniziativa positiva e originale – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali della Regione Teresa Marzocchi – , che ha visto il coinvolgimento diretto di oltre 1300 cittadini stranieri di una parte importante del nostro territorio. Le risposte fornite confermano livelli di integrazione soddisfacenti e apprezzabili, su cui ha influito indubbiamente un lavoro già avviato da tempo: mi riferisco all’intervento legislativo regionale del 2004, alle successive programmazioni per le politiche che riguardano gli immigrati, fino all’ultimo programma triennale 2009-2010 che orienta i nostri interventi verso l’insegnamento della lingua italiana, la mediazione interculturale e il contrasto a razzismo e xenofobia”. “La scelta di ‘mirare’ l’indagine su queste tre province – ha spiegato Paolo Zurla – nasce dalla constatazione che l’area in questione presenta caratteristiche significative. Intanto, si tratta di tre province abbastanza piccole che, con il loro milione circa di abitanti complessivo, contribuiscono per un quarto alla popolazione regionale. Analogamente, la popolazione immigrata residente, abbastanza equamente ripartita, rappresenta un quarto della popolazione immigrata dell’Emilia-romagna”. L’indagine è stata realizzata da un’équipe sociologica attiva alla Facoltà di Scienze politiche “Ruffilli” del Polo scientifico-didattico di Forlì – Università di Bologna, che ha “sottoposto” al campione, con intervista personale e diretta, un questionario strutturato. Numerose le domande, nei settori più diversi, per valutare i livelli d’integrazione in ambiti differenti: da “conosce il suo medico di base?” a “quanto sente di appartenere all’Italia?”, “quanto ritiene importante che i figli di immigrati possano ottenere subito la cittadinanza italiana?”. Nel complesso, si è registrata una leggera prevalenza maschile tra gli intervistati per le province di Forlì-cesena (51,1%) e Ravenna (53,1%), femminile a Rimini (il 62,8% donne). Disparati i luoghi di rilevazione: centri servizi, centri di formazione, mercati, negozi etnici, luoghi di svago e di culto. Il volume sarà presentato ufficialmente giovedì 24 marzo alle 15 nella sede della provincia di Rimini (via Dario Campana 64, Rimini – Sala Marvelli).  
   
   
SETTIMANA D´AZIONE CONTRO IL RAZZISMO: DAL 15 AL 21 MARZO IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE IN EMILIA-ROMAGNA. OLTRE 200 I PUNTI SUL TERRITORIO DEL CENTRO REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONE (NODI, ANTENNE, SPORTELLI).  
 
Bologna, 14 marzo 2011 - Oltre 20 iniziative in programma da Rimini a Piacenza per la Settimana d´azione contro il razzismo 2011. Si inizia il 15 marzo per terminare il 21, Giornata internazionale per l´eliminazione della discriminazione razziale, istituita dall´Onu in memoria del massacro di Sharpeville, la cittadina sudafricana dove il 21 marzo 1960 la polizia uccise 69 persone che manifestavano pacificamente contro la politica dell´apartheid. La Settimana contro il razzismo è uno degli appuntamenti più importanti per il lavoro di prevenzione e sensibilizzazione alla cittadinanza svolto dal Centro regionale contro le discriminazioni. Anche quest’anno il Centro ha organizzato il programma di iniziative con il contributo dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento Pari Opportunità, con cui opera in base a un accordo di collaborazione siglato nel 2009, che ha rappresentato la prima esperienza di questo tipo in Italia. Per l’assessore alle Politiche sociali della Regione Teresa Marzocchi “le iniziative organizzate sui territori in occasione della Settimana d’azione contro il razzismo permetteranno di approfondire e diffondere la riflessione sulle tendenze migratorie e, in particolare, su quanto può essere determinante vivere le differenze senza paure, in modo tale che diventino una risorsa in più per tutta la società”. Il Centro regionale contro le discriminazioni: numeri e cifre Sono in tutto 209, tra nodi, sportelli e antenne. E’ il Centro regionale contro le discriminazioni, il cui processo di costruzione è stato avviato nel 2008. Il Centro consiste in una rete su tutto il territorio (sportelli già attivi di Comuni e sindacati, sedi di associazioni) che hanno deciso di includere le attività di prevenzione e contrasto delle discriminazioni nelle azioni già svolte. Parallelamente alla costruzione e formalizzazione delle rete, sono stati organizzati i corsi di aggiornamento di base per le figure incaricate da ciascun soggetto come referenti operativi dell’antidiscriminazione. Sette, finora, le edizioni del corso che hanno coinvolto circa 200 persone. L’obiettivo è fornire un quadro di tipo sia teorico che concreto della discriminazione, approfondire gli strumenti di ascolto e di supporto necessari per accogliere una persona che è stata o si percepisce come vittima di discriminazione, fornire elementi per identificare e riconoscere la discriminazione, conoscere i riferimenti legislativi per orientare l’utente alla tutela dei propri diritti. Settantadue in tutto le segnalazioni di discriminazioni raccolte nei tre anni d’attività del Centro: 19 nel 2008, 24 nel 2009, 29 nel 2010. Per quanto riguarda le ultime (29 dal dal 1° gennaio al 31 dicembre 2010) si tratta di casi nella stragrande maggioranza segnalati direttamente ai punti della rete del Centro regionale, mentre una minima parte è invece rappresentata da segnalazioni arrivate al numero verde 800.90.10.10 dell´Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) e successivamente girate al punto antidiscriminazioni territorialmente competente. Questa prassi nasce, insieme ad altre forme di scambio e collaborazione, dalla firma del 2009 per l’accordo operativo tra Centro regionale dell’Emilia-romagna e Unar, con l’obiettivo di instaurare forme di collaborazione reali e costanti nel tempo e potenziare le attività che entrambi i soggetti svolgono. Il 27% dei casi è stato rilevato sia dalla rete della Provincia di Reggio Emilia che di Modena; a Ferrara sono invece stati registrati il 14% dei casi, a Ravenna l´11%. Seguono Parma, Bologna e Rimini con il 7% mentre le reti di Piacenza e Forlì Cesena non hanno registrato casi. Il 52% delle persone si è rivolta ai nodi e agli sportelli per chiedere sostegno e aiuto, il 21% per un parere. C’è una netta prevalenza, con un dato complessivo del 79%, di discriminazioni dirette, e cioè di tutte quelle situazioni in cui una persona, in base all’appartenenza etnica o a un altro fattore come il genere, le opinioni, l’età, l’orientamento sessuale, la presenza di un deficit, è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata un’altra in una situazione analoga. Il dato complessivo si scompone in un 62% di discriminazioni su base etnica, in un 7% sia per orientamento sessuale che in relazione alla presenza di un deficit e in un 3% basato sul genere. A questi dati si aggiunge un 11% di discriminazioni dirette accompagnate da molestie: tutti questi ultimi casi si sono verificati in ambito domestico e, più in specifico, dei rapporti di vicinato. Le discriminazioni “indirette”, ossia tutte quelle disposizioni, criteri o prassi in apparenza neutrali in realtà non giustificate da motivazioni oggettive, che creano uno svantaggio - indiretto appunto - ai danni di persone per gli stessi fattori già elencati, rappresentano invece il 7% dei casi. Gli ambiti dove si registra il maggior numero di discriminazioni sono quello della casa (25%) e del lavoro (21%). Al tema della casa e, in generale, dell´accesso a questa risorsa fondamentale, può essere ricondotto anche il 3% dei casi indicato come ´accesso ai servizi finanziari´ o al credito, fondamentale per l´acquisto di un immobile. La terza voce, con il 14% delle segnalazioni, è quella legata all´erogazione di servizi da parte degli enti pubblici: si tratta di casi concentrati sulla salute, sulla scuola, sulle provvidenze assistenziali e la casa. Seguono, con percentuali via via decrescenti, l’accesso ai servizi sanitari (8%), l’erogazione di servizi da parte di esercizi pubblici: (7%), l’accesso alla scuola e all’istruzione (7%), i trasporti e il tempo libero (3% per ciascuna voce).  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA GIUSEPPE SCOPELLITI ANNUNCIA SU YOUTUBE L’EVENTO “NEXT – EPIDEMIA  
 
 Catanzaro, 14 marzo 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti annuncia su youtube, sul canale scopellitipresidente ( http://www.Youtube.com/user/scopellitipresidente  ) tramite un videomessaggio l’evento “Next – Epidemia Giovanile. ” Si tratta della convention dei giovani calabresi che si terrà il prossimo 26 marzo alle ore 10.00 al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, il secondo appuntamento dopo il Meeting della Gioventù dello scorso anno, che aveva riscosso un successo strepitoso tanto da coinvolgere oltre 5000 ragazzi calabresi. “L’entusiasmo manifestato dai ragazzi lo scorso anno e, soprattutto, le tante sollecitazioni dei giovani che mi sono arrivate in questi mesi di governo regionale – afferma il Presidente Scopelliti – mi hanno convinto ad organizzare questa grande convention in cui i protagonisti saranno proprio le migliaia di ragazzi calabresi. Per molti di loro sarà la prima occasione per confrontarsi con il Presidente della Regione – continua Scopelliti – ed affrontare tematiche importanti come quelle riguardanti la scuola, l’università, le politiche dell’occupazione e, soprattutto, il loro futuro e quello della nostra terra. Ovviamente sarà un formidabile momento di aggregazione e anche quest’anno – spiega il Presidente Scopelliti - prevedo una grande partecipazione di ragazzi provenienti dalle scuole e dalle università della regione ma anche di molti che studiano o lavorano fuori dal nostro territorio. Inoltre ci saranno grandi novità perché, concretamente, ai giovani calabresi sarà data la possibilità di fare scelte importanti attraverso un particolare sistema di voto. Non voglio anticipare altro – conclude il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti – ma mi preme ribadire che questa terra ha bisogno di azioni concrete ed innovative, quelle che ogni giorno mi chiedono le centinaia di giovani che incontro, che mi incoraggiano ad andare avanti lungo questo nuovo percorso del cambiamento.”  
   
   
MILANO, POLITICHE GIOVANILI. APPROVATE LE LINEE D’INDIRIZZO PER L’ASSEGNAZIONE DI 5 IMMOBILI DEL COMUNE A ORGANISMI SENZA FINI DI LUCRO  
 
 Milano, 14 marzo 2011 - La Giunta comunale ha approvato il 10 marzo le linee di indirizzo per l’assegnazione di immobili di proprietà comunale, non utilizzati e alcuni in stato di degrado, a organismi senza fini di lucro. Gli spazi si trovano in: via Cova 5 - via Aldini 74 - via Venini 80 - via Guarnirei 21 - via Sammartini 73. “Cinque nuovi spazi vengono assegnati agli enti del terzo settore per promuovere le politiche giovanili – ha commentato l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli – per dare ancora una volta una risposta concreta al bisogno di spazi delle associazioni che svolgono attività educativa, formativa e di prevenzione e che operano sul territorio milanese, con particolare riguardo alle aree difficili e a rischio”. Al bando per l´assegnazione degli spazi potranno partecipare: associazioni senza fini di lucro, siano esse in possesso o meno di personalità giuridica - società cooperative - soggetti che svolgono attività di formazione ed educazione, di prevenzione del disagio giovanile, di inserimento lavorativo, di promozione culturale e delle forme espressive artistiche giovanili. Se gli immobili necessitano lavori di manutenzione straordinaria con costi superiori a 595,28 euro al mq, il contratto di concessione avrà una durata minima di sei anni, massima di 30, nel caso in cui il richiedente si faccia carico integralmente del ripristino dei locali, in modo da permettergli l’ammortamento dell’investimento. Nei prossimi giorni sul sito del Comune verranno pubblicati i riferimenti per la partecipazione al bando.  
   
   
LE FAMIGLIE ITALIANE NON RIESCONO PIÙ A PAGARE LE BOLLETTE DI LUCE, GAS ED AFFITTI ED IL GOVERNO NASCONDE I DATI DELLA CRISI  
 
 Lecce, 14 marzo 2011 - Gli ultimi dati sui distacchi per morosità di luce e gas a cui siamo riusciti a risalire riguardano l’ormai lontano 2009, quando già ci si avviava inesorabilmente verso la crisi economica ma non si era ancora raggiunto il picco. Già all’epoca si poteva contare un aumento delle interruzioni delle forniture elettriche alle famiglie pari al 30 per cento rispetto al solo anno precedente. Così come si registravano preoccupanti crescite nei ritardi del pagamento degli affitti, delle spese condominiali, delle rette scolastiche e delle tasse in generale. La circostanza che non siano reperibili aggiornamenti da circa due anni su tali allarmanti dati ci spinge a prendere in maggiore considerazione le decine segnalazioni della grave difficoltà in cui dibattono i cittadini che ci arrivano non solo dalle aree più disagiate del Paese ma anche dai Territori che in apparenza sembrano sentire meno gravemente la crisi economica che vive la nazione. Potrebbe sembrare da menagrami riportare costantemente l’attenzione su quanto gravemente la crisi colpisca i cittadini e le famiglie ed al contempo quanto sia inefficacie l’azione del governo per tentare di arginarne gli effetti, ma Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” evidenzia che la difficoltà di reperimento di tali dati appaia un ulteriore tentativo maldestro di nascondere il difficile momento in cui ci dibattiamo. È come nascondere la testa sotto la sabbia mentre il Paese affonda senza che chi è al timone provi ad invertire la rotta.  
   
   
FAMIGLIE NUMEROSE IN PUGLIA: PIANI LOCALI DI INTERVENTO PER  
 
Bari, 14 marzo 2011 - L’assessore al welfare, Elena Gentile, ha chiuso il 10 marzo i lavori del seminario organizzato per fare il punto sui programmi realizzati o in corso di realizzazione da parte degli Ambiti territoriali, a favore delle Famiglie Numerose, alla presenza anche della Consulta regionale pugliese delle associazioni familiari, istituita in attuazione della l.R. 19/2006. L’incontro, che si è svolto presso Fiera del Levante, ha sviluppato anche il tema del finanziamento, rivolto ai Comuni associati in Ambiti territoriali, per la realizzazione di Programmi Locali di Intervento a favore delle Famiglie Numerose per le quali la Regione Puglia vanta nel Mezzogiorno il primato della creazione di una rete estesa, qualificata e differenziata di servizi socio-educativi integrati. Il Programma Regionale di Interventi per le Famiglie Numerose, prevede la possibilità per i Comuni di attuare, con risorse in parte regionali ed in parte proprie, specifici interventi locali per il sostegno alle famiglie con quattro e più figli minori. Prevalentemente gli Ambiti territoriali, nel comporre i Piani locali di intervento, hanno scelto assegnazioni di bonus, riduzioni delle tariffe e delle rette per servizi di competenza comunale oppure agevolazioni e/o riduzioni delle imposte e tributi di competenza comunale. La disponibilità totale è di 5 milioni e mezzo di euro, di cui 4 milioni e 400mila assegnati agli Ambiti sulla base del numero di famiglie numerose presenti nel territorio e il restante milione e 100mila verrà assegnato come quota premiale agli Ambiti che parteciperanno al finanziamento dei Programmi locali con risorse proprie di bilancio pari ad almeno il 25% delle risorse assegnate dalla Regione.  
   
   
FAMIGLIA : IN SICILIA EROGAZIONE DEL BUONO SOCIO SANITARIO 2011  
 
Palermo, 14 marzo  2011 - L´assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali, Andrea Piraino ha inviato una circolare a tutti i comuni capofila dei distretti socio-sanitari, comunicando che la Giunta regionale, approvando il programma attuativo relativo al buono socio sanitario per l´anno 2011, riferito ai fondi per la non autosufficienza del 2010, ne ha determinato l´erogazione sotto forma di buono di servizio. Per l´anno in corso il buono dovra´ essere erogato attraverso i comuni di residenza, attraverso i voucher (buono di servizio), secondo i criteri e gli indirizzi introdotti dai decreti in vigore. Il buono di servizio e´ un titolo per l´acquisto di prestazioni domiciliari presso organismi ed enti no profit, presenti nel relativo distretto socio sanitario, iscritti all´albo regionale delle istituzioni socio-assistenziali di cui alla legge regionale 22 del 1986.  
   
   
"NON C´É PACE NÉ SVILUPPO SENZA DONNE" TEMATICA ISPIRATRICE DI VARI PROGETTI SOSTENUTI DALLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO  
 
Bolzano, 14 marzo 2011 - Alcuni progetti di educazione allo sviluppo e alla mondialità approvati dal Comitato tecnico per la cooperazione allo sviluppo e sostenuti dall’Ufficio provinciale affari di gabinetto sono riferiti alla tematica prioritaria concordata per il 2011 "Non c’é pace né sviluppo senza donne". Il ruolo chiave della donna e il suo contributo nel ridurre la povertà è evidenziato anche nei programmi di cooperazione decentrata della Provincia. Nel Sud del mondo, le donne, in particolare le contadine, le lavoratrici del settore informale, le migranti, le donne diversamente abili e quelle più anziane sono le più colpite dalla povertà. Non sono tutelate nei loro diritti più fondamentali e contemporaneamente sono le protagoniste attive e trainanti di vari settori della vita quotidiana, impegnandosi nella resistenza all’ingiustizia e alla guerra, nella costruzione di relazioni e progetti che mettono in moto uno sviluppo più giusto. Lo fà presente l´Ufficio affari del gabinetto della Provincia. La più persistente disparità ancora esistente è quella di genere. Tre quinti del miliardo di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà sono donne. Dei 960 milioni di analfabeti, due terzi sono donne, ragazze e bambine. Ogni giorno 1.600 donne e più di 10.000 neonati perdono la vita per cause legate alla gravidanza e al parto. Indicatori sociali ed economici mostrano che sono le donne a sopportare il peso maggiore dell’arretratezza culturale ed economica nelle comunità più povere nei paesi del Sud del mondo, ma sono proprio le donne le protagoniste dei programmi di riduzione della povertà e rinascita economica di ogni paese. Il ruolo chiave della donna e il suo contributo nel ridurre la povertà è stato evidenziato anche nei programmi di cooperazione decentrata della Provincia, per esempio in Burkina Faso e in Uganda, dove sono stati sostenuti progetti educazione e di formazione che mirano a migliorare il loro accesso alla salute, alla terra e al micro-credito. Anche alcuni dei 13 progetti di educazione allo sviluppo e alla mondialità approvati il 24 febbraio scorso dal Comitato tecnico per la cooperazione allo sviluppo sono riferiti alla tematica prioritaria concordata per il 2011 "Non c´é pace né sviluppo senza donne" www.Provincia.bz.it/cooperazioneallosviluppo  Tra le inziative sostenute dall´Ufficio Affari del gabinetto si segnalano alcune iniziative che saranno realizzate nel corso dei prossimi mesi: La Bottega del Mondo di Laives (coop. Le Formiche onlus) organizza nel mese di marzo la rassegna ad ingresso gratuito di cinema e teatro dal titolo "Donne dal mondo portatrici di pace e giustizia" (8 - 16 - 23 - 30 marzo presso il Teatro del Centro Don Bosco di Laives; info: bdmlaives@formibz.It ). Sarà inoltre l´occasione per presentare alcuni progetti di sviluppo di Ctm Altromercato che sono particolarmente rappresentativi e significativi per lo sviluppo sociale, culturale e lavorativo delle donne in Bangladesh, Sri Lanka, Palestina e Marocco. La Biblioteca Culture del Mondo realizzerà nell´ambito del suo programma annuale, una guida letteraria e scientifica sul tema “donna, pace e sviluppo” (www.Bibmondo.it/ ). Nell´ambito del proprio progetto "Dosta!"… leggere la guerra per imparare la pace", la Fondazione Alexander Langer attraverso proiezioni di film, presentazioni di libri, mostre fotografiche, laboratori nelle scuole e aperte al pubblico, rappresentazioni teatrali e cicli di programmi radio, presenterà alcuni nodi centrali della questione bosniaca proponendo degli spunti di riflessione per diffondere la cultura della convivenza interculturale, multietnica, della pace e dell’antidiscriminazione con particolare attenzione alla situazione ed al ruolo delle donne in una società post-bellica. L´associazione Amici del Burkina Faso di Bressanone realizzerà invece nel mese di maggio due serate sul cinema africano e il mondo femminile; sempre nel mese di maggo l´Organizzazione per un mondo solidale Oew, nell´ambito del suo ampio programma annuale, realizzerà a Bressanone un incontro rivolto a studenti e studentesse della scuola elementare con la scrittrice Nasrin Siege, nata in Iran, vissuta in Germania, dal 1983 vive con la famiglia in Africa. Nei suoi libri racconta delle conseguenze del colonialismo e della schiavitù soprattutto sui bambini e le donne. Come riferisce l´Ufficio affari del gabinetto della Provincia, la prospettiva di genere avrà anche in futuro un ruolo fondamentale nelle strategie di cooperazione della Provincia autonoma di Bolzano. In questa direzione vanno anche gli ultimi appelli della società civile e dei movimenti delle donne africane lanciati dal recente Forum Sociale Mondiale tenutosi a Dakar che sottolineano ancora una volta l’importanza della partecipazione dal basso per uno sviluppo più equo, partecipativo e sostenibile.  
   
   
CONCILIAZIONE VITA-LAVORO, LA PROVINCIA DI PARMA ALL’AVANGUARDIA  
 
Parma, 14 marzo 2011 – “Apprendiamo con soddisfazione che a livello nazionale si sta seguendo la strada che la Provincia ha intrapreso già da un paio d’anni”. L’assessore provinciale alle Pari opportunità Marcella Saccani commenta così l’ “avviso comune” firmato l’8 marzo da Governo e parti sociali per introdurre in tutti i livelli di contrattazione forme di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro: dalla flessibilità di orario in entrata e in uscita per la lavoratrice madre o il lavoratore padre nei primi tre anni di vita del bambino alla possibilità di trasformare il contratto a tempo indeterminato in part-time sempre, nei primi tre anni del figlio. “È dal 2009 che la Provincia, grazie a un accordo firmato ad hoc con i sindacati, applica ad esempio la flessibilità oraria, in entrata e in uscita, per i dipendenti con figli fino a tre anni, una fascia scelta in via prioritaria proprio perché è quella che può avere più spesso problemi a far conciliare gli orari di lavoro con quelli, ad esempio, dell’asilo o della baby sitter: aiutare i lavoratori a risolvere questi problemi consente loro di lavorare con più agio e più serenità, con ricadute certamente positive”, spiega Marcella Saccani. Lo stesso si può dire del part-time: dall’aprile 2010 i lavoratori con figli fino a 3 anni hanno la possibilità di “trasformare” temporaneamente il loro contratto a tempo determinato in un contratto part-time. “Tutto questo a riprova del fatto che la Provincia è particolarmente attenta alle politiche di conciliazione, che propone e sostiene da anni nelle imprese del territorio e che attua al suo interno. La conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro – conclude l’assessore Saccani - è un tema fondamentale, che attiene al welfare e alla qualità della vita nel suo complesso: aiutare e sostenere i lavoratori che hanno impegni di cura significa far crescere la qualità del loro lavoro e migliorare la loro qualità di vita. Significa contribuire a costruire un welfare di comunità”.  
   
   
DONNE: CORTESE (PD); SU GIUNTA ERCOLANO SENTENZA TAR SACROSANTA  
 
Ercolano, 14 marzo 2011 - “Ho accolto con favore la decisione del Tar Campania di dichiarare incostituzionale la giunta tutta al maschile del Comune di Ercolano. Ritengo grave il fatto che in una città dove il Pd aveva schierato come capolista una donna, Anna De Vizio, un sindaco dello stesso partito abbia ignorato totalmente l’altro genere in sede di composizione dell’esecutivo”. Lo dice Angela Cortese, consigliere regionale del Partito Democratico. “La De Vizio - ricorda la Cortese - è un simbolo per il suo impegno in favore dei disabili e, pur essendo capolista, non è stata eletta. Ebbene, si poteva almeno chiamarla a far parte della giunta, dove manca peraltro la delega per le Pari Opportunità. Mi auguro che ora il pronunciamento del Tar valga come monito anche per la giunta regionale, nella quale siede una sola donna”.  
   
   
A SETTEMBRE APRE FILONIDO, NIDO PUBBLICO D´INFANZIA INTERAZIENDALE PROMOSSO DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E DAL COMUNE DI BOLOGNA. DAL 14 MARZO AL 2 APRILE I DIPENDENTI DELLA REGIONE, UNIPOL, LEGACOOP E GRUPPO HERA POTRANNO PRESENTARE LA DOMANDA D´ISCRIZIONE PER I PROPRI BIMBI  
 
 Bologna, 14 marzo 2011 - Una struttura a basso impatto ambientale, che utilizzerà le energie rinnovabili con una gestione efficiente dell’acqua e del verde attorno. Apre a settembre Filonido, nido pubblico d’infanzia interaziendale promosso dalla Regione Emilia-romagna e dal Comune di Bologna, e accoglierà i primi 60 bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi. Filonido si trova in via della Villa, in un’area messa a disposizione dal Comune; i lavori dell’edificio, realizzati con un finanziamento di 2 milioni di euro della Regione, sono ormai prossimi alla conclusione, prevista per il mese di maggio. La Regione ha coordinato la partecipazione al progetto Filonido di altri enti del polo fieristico (Unipol gruppo finanziario, Legacoop e Gruppo Hera), che intendono usufruire del servizio per i propri dipendenti e che sosterranno una parte dei costi. Dal 14 marzo al 2 aprile le dipendenti e i dipendenti della Regione, di Unipol, Legacoop e Gruppo Hera potranno presentare la domanda d’iscrizione per i propri bambini. Per le domande dei bambini della città, la tempistica seguirà quella usuale dei bandi. Complessivamente sono a disposizione 20 posti per la Regione, 20 per il Comune di Bologna (e quindi per famiglie della città), 15 per Unipol, 3 per il Gruppo Hera e 2 per Legacoop. I criteri di attribuzione dei posti sono previsti e disciplinati dal regolamento del Comune di Bologna. L’unica eccezione, per l’ente Regione e le aziende, è la residenza: possono infatti fare domanda dipendenti di Regione e aziende, anche se risiedono in altri Comuni. I genitori interessati possono presentare domanda per l´anno educativo 2011-2012 sia a Filonido sia al nido del Comune di residenza. In caso di doppia ammissione (su posto aziendale e su posto comunale) le famiglie, al momento della prima elaborazione della graduatoria comunale, sono obbligate a scegliere. L’elaborazione delle domande e la formulazione delle graduatorie, a cura del Quartiere San Donato, seguiranno l’iter previsto dal Comune di Bologna. Alla domanda di iscrizione a Filonido deve essere quindi allegata l’attestazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) rilasciata da un centro di assistenza fiscale (Caaf). L’isee verrà utilizzato dal Comune di Bologna, oltre che per la formulazione della graduatoria, anche per stabilire ogni singola retta. Filonido è un servizio educativo in gestione convenzionata a cura del consorzio “Karabak 9” (composto da Società Dolce, Cadiai, Camst e Cipea) che ha vinto la gara d´appalto. L’impostazione pedagogica, così come l’organizzazione interna di Filonido, sono fondate sui criteri quantitativi e qualitativi definiti e previsti della normativa regionale e rappresenta l´insieme di una serie di innovazioni già sperimentate in altri servizi. Tra i servizi standard offerti, l’apertura dal lunedì al venerdì (dalle 7.30 alle 18), il calendario che segue quello comunale, con il servizio aperto anche nel mese di luglio e nel periodo di Natale e Pasqua (ad eccezione dei giorni di festa). Filonido offrirà inoltre una serie di servizi aggiuntivi, a libero mercato, rivolti ai bambini iscritti e a bambini non iscritti interessati. Verranno attivati al raggiungimento di un numero minimo di iscrizioni, e le spese saranno a carico delle famiglie.