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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Aprile 2012
PARLAMENTO EUROPEO, FRA I TEMI DI QUESTA SETTIMANA: SCHENGEN, ACTA, MISURE ANTI-CRISI, PRIMAVERA ARABA, PROTESI MAMMARIE  
 
Strasburgo, 24 aprile 2012 - Schengen è la parola chiave della settimana al Parlamento. La reintroduzione temporanea dei controlli all´interno dello spazio Schengen sarà discussa mercoledì. I deputati si confronteranno anche sull´accordo Acta e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz incontrerà gli internauti di Facebook in chat questo giovedì sullo stesso tema. Controlli alle frontiere - Mercoledì, la commissione alle Libertà civili voterà sulle misure straordinarie che permetteranno d´introdurre dei controlli alle frontiere interne dell´Unione europea per una durata massima di sei mesi. E unicamente nel caso di minaccia per la sicurezza nazionale e l´ordine pubblico. Acta - Mercoledì e giovedì sarà organizzato un dibattito alla commissione al Commercio internazionale. Il relatore inglese di centro sinistra David Martin propone di non approvare l´accordo Acta. La relazione sarà anche discussa all´interno della commissione all´Industria martedì e della commissioni alle Libertà civili giovedì. Sempre giovedì alle ore 14, Martin Schulz, discuterà in chat dell´accordo Acta. Potete collegarvi alla chat cliccando sul link alla destra della pagina. Misure anti-crisi - Mercoledì, i membri della commissione agli Affari economici discuteranno del rafforzamento della sorveglianza economica e budgetaria degli Stati della zona euro che affrontano delle difficoltà finanziarie. Sarà inoltre dibattuta l´introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie. I membri della commissione agli Affari economici si confronteranno sui recenti sviluppi con il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Primavera araba - Un anno dopo le rivolte, la giustizia e la protezione dei diritti umani nei paesi della Primavera araba saranno esaminati mercoledì pomeriggio. Protesi mammarie - I deputati della commissione all´Ambiente voteranno una risoluzione sulle protesi mammarie difettose, richiedendo dei criteri d´autorizzazione più severi, più controlli e un "passaporto" per il paziente. Reali in Parlamento - Giovedì, il re Alberto Ii di Belgio visiterà il Parlamento europeo e incontrerà il presidente Martin Schulz, i vicepresidenti, i questori e i deputati europei di nazionalità belga.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA NUOVE MISURE E IDENTIFICA LE OPPORTUNITÀ CHIAVE PER UNA RIPRESA FORIERA DI OCCUPAZIONE NELL´UE  
 
Strasburgo, 24 aprile 2012 – Allorché nell´Ue la disoccupazione raggiunge livelli da record e le previsioni annunciano prospettive economiche poco incoraggianti per i prossimi mesi, la Commissione ha presentato  ieri  un insieme di misure concrete per dare impulso all´occupazione. La proposta è imperniata sul lato della domanda e definisce modalità all´indirizzo degli Stati membri per incoraggiare le assunzioni riducendo gli oneri fiscali che gravano sul lavoro o dando un maggiore sostegno agli avvii di nuove imprese. La proposta identifica anche gli ambiti che presentano le migliori prospettive occupazionali per il futuro: l´economia verde, i servizi sanitari e le Tic. La comunicazione politica ribadisce la necessità di una più forte dimensione occupazionale e sociale nella governance Ue e delinea nuove strategie per coinvolgere maggiormente i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori nella definizione delle priorità dell´Unione. Il President Barroso ha affermato: "L´europa ha bisogno di una strategia per la creazione di posti di lavoro al fine di affrontare la piaga della disoccupazione che raggiunge livelli inaccettabilmente elevati. L´ue dispone di ampie potenzialità non valorizzate per promuovere la creazione di posti di lavoro. Considerati nel loro insieme l´economia verde, la sanità e i nuovi settori tecnologici creeranno più di 20 milioni di posti di lavoro negli anni a venire. Gli Stati membri devono saper cogliere queste opportunità,mobilitare le risorse esistenti e stimolare il loro mercato del lavoro in stretta cooperazione con le parti sociali. Se ci adoperiamo tutti assieme possiamo farcela." Presentando il nuovo pacchetto a Strasburgo, László Andor, commissario Ue responsabile per l´occupazione, gli affari sociali e l´inclusione ha affermato: "I livelli attuali di disoccupazione nell´Ue sono drammatici e inaccettabili. La creazione di posti di lavoro deve diventare un´effettiva priorità europea". Il commissario ha aggiunto: “Se vogliamo rilanciare la crescita e affrontare importanti fattori strutturali come l´ambientalizzazione dell´economia, una popolazione che invecchia e il cambiamento tecnologico, l´Ue ha bisogno di un mercato del lavoro europeo dinamico e inclusivo". 1. Il pacchetto Occupazione sollecita gli Stati membri a rafforzare le loro politiche nazionali per l´occupazione. In particolare esso contiene proposte rivolte agli Stati membri affinché essi: · pongano in atto le condizioni adeguate per stimolare la creazione di posti di lavoro e la domanda di manodopera come ad esempio sussidi alle assunzioni nel caso di creazione di nuovi posti di lavoro, uno spostamento del carico fiscale (che sia neutro sotto il profilo del bilancio) dalla tassazione che grava sul lavoro alle tasse ambientali, ovvero il sostegno ai lavoratori autonomi; · valorizzino gli ambiti che presentano potenzialmente grandi prospettive occupazionali per il futuro come ad esempio l´economia verde nel cui contesto si potrebbero creare 20 milioni di posti di lavoro tra adesso e il 2020 e includano l´occupazione verde nei loro Piani nazionali per l´occupazione, accrescendo la conoscenza delle abilità richieste nell´economia verde; · migliorino la pianificazione e la previsione delle necessità di manodopera nella sanità per meglio equilibrare la domanda e l´offerta di operatori sanitari offrendo loro prospettive di lavoro di lungo periodo e stimolando lo scambio di strategie efficaci per il reclutamento e la fidelizzazione degli operatori sanitari. La Commissione avvia inoltre una consultazione sulle opportunità occupazionali nell´ambito dei servizi alle persone e dei servizi domestici; · si adoperino per accrescere una manodopera altamente qualificata nelle Tic e promuovano le competenze digitali tra tutta la forza lavoro. 2. La comunicazione definisce inoltre ambiti chiave di riforma per far sì che i mercati del lavoro divengano più dinamici e inclusivi e meglio reattivi al cambiamento economico. Queste proposte comprendono: · trarre insegnamento da quanto si è appreso nel corso della crisi, stimolando ad esempio la flessibilità interna per ridurre l´insicurezza del lavoro e i costi fiscali; · definire salari decenti e sostenibili ed evitare le trappole dei bassi salari; · assicurare soluzioni contrattuali adeguate per prevenire il ricorso eccessivo ai contratti non standard. La Commissione ribadisce inoltre la necessità di offrire effettive opportunità per i giovani nonché di sviluppare l´apprendimento permanente che è un elemento chiave per la sicurezza dell´occupazione e per la produttività; · con 4 milioni di posti di lavoro ancora vacanti nell´Ue, il "pacchetto Occupazione" sollecita maggiori investimenti nelle abilità in modo da affrontare gli squilibri in tema di domanda e offerta di abilità che si riscontrano sui mercati del lavoro europei e di meglio prevedere il fabbisogno di abilità. Esso prospetta strumenti specifici per migliorare il riconoscimento delle abilità e delle qualifiche e ravvicinare il mondo dell´istruzione e quello del lavoro. 3. Il "pacchetto Occupazione" intende anche creare un vero e proprio mercato del lavoro Ue: · per migliorare la mobilità del lavoro la Commissione è impegnata a fondo a rimuovere gli ostacoli legali e pratici che si frappongono alla libera circolazione dei lavoratori, tra cui il miglioramento della portabilità delle pensioni, il trattamento fiscale dei lavoratori transfrontalieri o la conoscenza dei diritti e degli obblighi. La Commissione sollecita gli Stati membri a permettere l´esportazione delle prestazioni di disoccupazione alle persone che cercano lavoro in un altro paese (per un periodo fino a 6 mesi). Essa invia inoltre un forte messaggio ai governi affinché elimino le restrizioni nell´accesso al mercato del lavoro per i lavoratori bulgari e rumeni e affinché consentano ai cittadini di altri Stati membri di accedere al pubblico impiego; · per migliorare la perequazione della domanda e dell´offerta di lavoro il pacchetto propone di trasformare il portale Eures destinato alle persone in cerca di lavoro in un vero e proprio strumento europeo di collocamento e di reclutamento e prevede, a partire dal 2013, applicazioni innovative online basate sul principio del self-service che forniranno sull´instante agli utilizzatori una chiara mappatura geografica delle offerte di lavoro in Europa. 4. Infine, il pacchetto Occupazione prepara la strada per un coordinamento e un monitoraggio rafforzati delle politiche occupazionali a livello dell´Ue in linea con la governance economica Ue. A partire dal 2013, nel contesto del semestre europeo, la Commissione intende introdurre un quadro di controllo (scoreboard) per seguire i progressi realizzati dagli Stati membri durante l´attuazione dei loro Piani nazionali per l´occupazione. Per rafforzare il coinvolgimento dell´Ue e delle parti sociali nazionali nel processo decisionale attinente all´occupazione la Commissione ha presentato piani per lo scambio di punti di vista e il monitoraggio a livello di Ue in merito agli sviluppi salariali. Il pacchetto ribadisce inoltre l´importante correlazione tra gli aspetti politici e gli strumenti finanziari dell´Ue (come ad esempio il Fondo sociale europeo) al fine di sostenere le priorità occupazionali e le riforme dei vari paesi. Contesto Il pacchetto verrà discusso in una conferenza ad alto livello che si terrà il 6-7 settembre per mobilitare ulteriormente tutti i partner affinché diano attuazione alle misure annunciate. L´odierno pacchetto Occupazione comprende una comunicazione politica della Commissione "Towards a job-rich recovery" (verso una ripresa foriera di posti di lavoro) e nove documenti di lavoro dei servizi della Commissione, due dei quali sono documenti di consultazione: · Labour market trends and challenges (documento analitico - tendenze e sfide del mercato del lavoro ); · A quality framework for traineeships (documento di consultazione – un quadro qualitativo per i tirocini ); · Implementing the Youth Opportunities Initiative: first steps taken (relazione sui progress realizzati – attuare l´iniziativa Opportunità per i giovani: primi passi realizzati); · Exploiting the employment potential of green growth (valorizzare le potenzialità occupazionali della crescita verde); · Exploiting the employment potential of Icts (valorizzare le potenzialità occupazionali delle Tic); · An action plan for the Eu healthcare workforce (un piano d´azione per gli operatori sanitari dell´Ue); · The household servizi workforce (documento di consultazione – la manodopera attiva nei servizi domestici); · Open, dynamic and inclusive labour markets (mercati del lavoro aperti, dinamici e inclusivi - valutazione del concetto di flessicurezza); · Riforma dei servizi europei per l´occupazione al fine di raggiungere gli obiettivi di Europa 2020 (particolari della riforma di Eures). Per ulteriori informazioni Comunicazione: Towards a job-rich recovery (verso una ripresa foriera di posti di lavoro): Memo/12/252 http://ec.Europa.eu/social/blobservlet?docid=7619&langid=en    
   
   
IL VICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, ANTONIO TAJANI, A BERLINO: TRA GLI INCONTRI, ANGELA MERKEL E IL MINISTRO DELL´ECONOMIA PHILIPP ROESSLER  
 
Bruxelles, 24 aprile 2012 – Domani il Vicepresidente della Commissione Europea, responsabile per l´Industria e l´Imprenditoria, Antonio Tajani, sarà in visita ufficiale a Berlino per una serie d´incontri con rappresentanti delle istituzioni e categorie economiche e per partecipare a eventi su materie prime e turismo. Previsto anche uno scambio di vedute con il Cancelliere tedesco Angela Merkel sulla strategia europea per il rilancio di crescita e competitività industriale e sull´accesso alle materie prime. Tajani incontrerà alcuni membri del governo tedesco, tra cui il Ministro dell´economia Philipp Roessler e il Ministro dei Trasporti, dell´Edilizia e degli Affari Urbani, Peter Ramsauer, oltre ai massimi esponenti del mondo economico e industriale tedesco, quali Holger Schwannecke, Segretario Generale della Confederazione degli Artigiani, Dieter Hundt, Presidente della Confederazione delle Associazioni dei Datori di Lavoro, Hans Peter Keitel, Presidente della Federazione degli Industriali e, Martin Wansleben, Direttore Generale dell´Associazione delle Camere di Commercio. Al centro dei colloqui, alcune iniziative imminenti della Commissione, quali le Comunicazione sulle Tecnologie Abilitanti Fondamentali e sull´Edilizia, il piano per il rilancio dell´auto, l´azione per l´imprenditoria e il sostegno alla nuova rivoluzione industriale. Con il Ministro dei Trasporti Tajani discuterà anche di politica spaziale e dei progressi del sistema di navigazione satellitare Galileo e di quello di monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza (Gmes). Il Vice Presidente incontrerà anche Peter Meyer, Presidente della Adac, il più grande club automobilistico in Germania e in Europa, per parlare della strategia europea sull´auto del futuro, con particolare riguardo alla mobilità elettrica. La mattina del 25 aprile Tajani aprirà la conferenza "Le iniziative della Commissione per estendere la stagione turistica in Europa" dove parlerà del turismo come fattore chiave per il rilancio della crescita e delle azioni per incrementarlo, quali semplificazione e liberalizzazione dei visti e incentivi al turismo di bassa stagione. Nel pomeriggio il Vice Presidente sarà al Bundestag (parlamento tedesco) per partecipare, insieme ad Angela Merkel, al convegno sulle materie prime organizzato dalla partito Cristiano Democratico tedesco (Cdu / Csu). Il suo discorso si concentrerà sulla necessità di promuovere una forte strategia europea per l´accesso alle materie prime, essenziale per salvaguardare la base industriale europea e la sua competitività. Questa strategia deve fondarsi su una vera diplomazia Ue per le materie prime e più innovazione. La missione di Tajani fa parte di una serie di visite in Paesi europei di primo piano per la crisi iniziata con l´incontro di giovedì 19 aprile con il Primo Ministro irlandese Enda Kenny a cui è seguito l´incontro col Primo Ministro greco Loukas Papademos venerdì 20 e la visita odierna in Spagna.  
   
   
BRUXELLES: L´ATTIVAZIONE DI COOPERATIVE DI CONTRIBUIRE PIÙ EFFICACEMENTE ALLA CRESCITA E ALL´OCCUPAZIONE  
 
 Bruxelles, 24 aprile 2012 - Le cooperative sono una parte importante della vita economica europea e l´industria. Ci sono 250.000 imprese cooperative nell´Unione europea, di proprietà di 163 milioni di cittadini (1 su 3 cittadini comunitari) ed impiegano 5,4 milioni di persone. Una conferenza organizzata dalla Commissione europea e Cooperatives Europe oggi a Bruxelles ha lo scopo di evidenziare l´importanza sociale ed economica delle cooperative. Vice Presidente Antonio Tajani, commissario per l´industria e l´imprenditoria userà questa opportunità per consultare le parti interessate sul se e come semplificare il regolamento sulla società cooperativa europea (Sce dal suo nome latino ´Societas Europaea Cooperativa´) . Le cooperative sono imprese che servono ai bisogni dei loro membri che contribuiscono al loro capitale, possedere e controllare, piuttosto che per fornire un ritorno sugli investimenti. L´obiettivo dello statuto della Sce è quello di fornire alle cooperative di strumenti giuridici adeguati per facilitare le loro attività transfrontaliere e transnazionali. Tuttavia, il successo della Sce è stato relativamente limitato, soprattutto a causa della sua complessità (ad esempio con i suoi molteplici riferimenti alla legislazione nazionale). Delle Nazioni Unite Anno Internazionale delle Cooperative 2012 - Le Nazioni Unite Anno Internazionale delle Cooperative 2012 ha lo scopo di incoraggiare i governi e le parti interessate per stabilire politiche e della legislazione favorevole alla cooperativa crescita. L´anno mette in evidenza i punti di forza del modello imprenditoriale cooperativo come un modo alternativo di fare business e di uno sviluppo socioeconomico sostenibile. L´importanza delle cooperative viene riconosciuto dalla Commissione nei suoi documenti strategici del mercato unico Act 1 e Business Social Initiative 2 . Gli ultimi si prevede che a seconda dei risultati della consultazione con le parti interessate, la Commissione presenterà una proposta di semplificazione della Sce regolamento. In seguito alla sua relazione sull´attuazione del regolamento Sce 3 , la Commissione intende consultare le parti interessate sulla necessità ei modi per procedere alla semplificazione. A tal fine, la Commissione è co-ospitare due grandi convegni per celebrare il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative. La conferenza in corso è frequentato da organizzazioni delle parti interessate. Il secondo si svolgerà nel mese di settembre 2012, durante la Presidenza di Cipro, e riunirà i rappresentanti degli Stati membri.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LA TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE AL VOTO MERCOLEDÌ  
 
Strasburgo, 24 aprile 2012 - I deputati voteranno l´introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie per lottare contro la speculazione e per far in modo che anche il settore finanziario contribuisca a far uscire l´Europa dalla crisi economica. La commissione agli Affari economici voterà la relazione della deputata greca di centro sinistra Anni Podimata mercoledì alle ore 3. La crisi finanziaria ha aggravato la situazione economica degli Stati membri: il debito pubblico è aumentato dal 60 all´80% del prodotto interno lordo. Per salvare il settore finanziario, gli Stati membri hanno speso 4600 miliardi di euro. Nonostante ciò, lo stesso settore finanziario beneficia di ogni anno di circa18 miliardi di euro in vantaggi fiscali. La proposta - La Commissione europea ha presentato l´anno scorso una tassa sulle transazioni finanziarie nei 27 Stati membri. Questa tassa sarebbe applicabile su tutte le transazioni tra istituti finanziari, nel caso in cui almeno uno dei due sia basato all´interno dell´Unione europea. L´aliquota sarebbe fissata a 0,1% per ogni transazione di azioni o obbligazioni, e a 0,01% per i contratti derivati. L´obiettivo della proposta è quello di assicurare che il settore finanziario faccia la sua parte per aiutare l´Ue a uscire dalla crisi. La proposta indica inoltre che i cittadini europei hanno fatto dei grandi sacrifici per sostenere il settore finanziario. Al contempo, questa tassa dovrebbe rafforzare il mercato unico europeo. Infatti permetterebbe di ridurre le distorsioni di concorrenza, scoraggerebbe le rischiose attività di speculazione, contribuendo a implementare le misure per evitare le crisi future. La proposta prevede che le entrate di questa tassa siano distribuite tra Unione europea e Stati membri. Una parte delle entrate dovrebbe essere utilizzata come una risorsa propria all´Ue per poter ridurre le contribuzioni nazionali al budget europeo.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, ACTA : LA COMMISSIONE AL COMMERCIO INTERNAZIONALE PREPARA LA SUA RACCOMANDAZIONE  
 
Strasburgo, 24 aprile 2012 - La procedura d´approvazione - o di rifiuto - dell´accordo anti-contraffazione Acta sta raggiungendo la sua fase finale. Il relatore inglese di centro sinistra David Martin presenterà la sua raccomandazione alla commissione al Commercio internazionale mercoledì 25 aprile e chiede ai deputati di rifiutare l´accordo. La riunione sarà diffusa in diretta sul nostro sito a partire dalle ore 17. La commissione al Commercio internazionale deve presentare una raccomandazione rispetto all´approvazione o al rifiuto dell´accordo Acta. L´accordo potrà entrare in vigore in Ue solo se il Parlamento voterà a favore. La Commissione europea ha richiesto in febbraio scorso alla Corte di giustizia dell´Unione europea di assicurare la conformità di Acta alla legislazione europea. Il Parlamento ha deciso di continuare i lavori in quanto l´accordo è preoccupa molti cittadini e dovrebbe prendere una posizione durante la prossima sessione plenaria di giugno o luglio. Giovedì 26 aprile hai la possibilità di porre delle domande al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz sulla chat della nostra pagina Facebook, alle ore 14 e 30.  
   
   
UE: RAPPORTO GLOBAL OUTLOOK ESAMINA GLI SFORZI DI TUTTO IL MONDO A PROMUOVERE IL CONSUMO E PRODUZIONE SOSTENIBILI  
 
Bruxelles, 24 aprile 2012 - le iniziative di successo per promuovere il consumo sostenibile e la produzione stanno fiorendo in tutto il mondo, ma sono necessari ulteriori sforzi per incorporare tali pratiche in quadri politici esistenti, secondo un nuovo rapporto Global Outlook pubblicato dal United Nations Environment Programme (Unep ) in collaborazione con la Commissione europea. Il rapporto diffuso ieri a Stoccolma 40, un evento che segna il 40 ° anniversario della Conferenza delle Nazioni Unite sull´Ambiente Umano, presenta una panoramica degli sforzi di tutto il mondo a spostarsi verso il consumo e una produzione sostenibili (Scp) modelli. L´obiettivo è quello di identificare e diffondere esempi promettenti di politiche efficaci e proporre raccomandazioni per contribuire al sostegno per il movimento Scp avanti. Commissario per l´ambiente Janez Potočnik ha dichiarato: "Il Rio 20 Conferenza delle Nazioni Unite attirerà l´attenzione al consumo e produzione sostenibili e green economy le priorità fondamentali per lo sviluppo sostenibile globale Dobbiamo utilizzare le risorse naturali in modo molto più efficiente, se vogliamo. Soddisfare le nostre esigenze e migliorare il nostro livello di benessere in tutto il mondo. Il nostro modo di consumare e di produrre sarà la chiave del nostro successo o il fallimento. La presente relazione sarà un ottimo strumento per replicare le buone pratiche sostenibili a livello globale e spero che incoraggerà fruttuose collaborazioni in tutto il mondo. " Achim Steiner, Un Sotto-segretario Generale e Direttore esecutivo dell´Unep, che sta frequentando Stockholm 40, ha dichiarato: "Realizzare uno bassa emissione di carbonio, uso efficiente delle risorse e l´occupazione che generano Green Economy è la sfida per i leader mondiali quando si incontreranno a Rio a giugno, . Di 40 anni dopo a Stoccolma e due decenni dopo il Vertice della Terra di Rio del 1992 La relazione sottolinea inoltre che i governi non si parte da zero -. Molte delle trasformazioni verso società sostenibili fioriscono all´interno dei paesi e delle comunità in tutto il mondo Rio +20 offre l´opportunità per accelerare e scale-up di queste politiche e progetti al fine di garantire le prospettive e la prosperità di sette miliardi di persone, passando a oltre nove miliardi entro il 2050 ". Le recenti crisi legate alla finanza, carburante, cibo e l´ambiente sono legate ai modelli insostenibili di consumo e produzione, e tutti rappresentano una grave minaccia per lo sviluppo globale. Il passaggio al consumo e di produzione sostenibili contribuiranno a migliorare il benessere di alcune delle popolazioni più povere del mondo, così come proteggere le risorse che la natura offre. Il Global Outlook sulle politiche Scp propone azioni concrete per promuovere lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo. Esso comprende 56 casi di studio di iniziative di successo, come il supporto per il compostaggio in Surabaya, in Indonesia, la produzione commerciale di piante medicinali da un gruppo conservazione delle foreste della comunità in Kenya, la diffusione del "Ecolabel" per aiutare i consumatori a scegliere prodotti eco-compatibili in Europa, e le iniziative regionali sostenibili appalti pubblici introdotte dalla Commissione centroamericana per l´ambiente e lo sviluppo (Ccad). Il Global Outlook fornisce anche raccomandazioni per adattare, riprodurre e promuovere le politiche e le iniziative Scp. E incoraggia i responsabili delle decisioni in tutte le arene di agire che sarà seguito negli anni a venire. Le raccomandazioni comprendono: Integrare Scp in quadri politici e piani strategici; Garantire la raccolta di dati più Scp per misurare l´efficacia delle politiche e tenere traccia dei progressi; Imparate da esperienza per sviluppare un mix ottimale; Fornire consentendo quadri politici per favorire gli investimenti delle imprese su Scp; Adottare e applicare misure alternative di progresso al di là del Pil; Dare maggiore enfasi al lato della domanda per promuovere stili di vita sostenibili; Migliora marketing responsabile e dei media attraverso politiche e campagne; Disegna su e sviluppare ulteriormente le partnership tra tutti gli attori e le regioni; Ulteriori informazioni Per c li esemplari del rapporto completo in riassunti in inglese ed esecutivo in arabo, inglese, cinese, spagnolo e russo: http://www.Unep.fr/scp/go/publications.htm    
   
   
MARIO DRAGHI PARLA DELLA SITUAZIONE IN ZONA EURO CON IL COMITATO ECONOMIA  
 
Bruxelles, 24 aprile 2012 – Il Presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ed i deputati del Comitato economico e monetario si riuniranno Mercoledì 25 aprile dalle ore 9. Http://www.europarl.europa.eu/ep-live/en/schedule/schedule    
   
   
THE STATE OF THE UNION – I VERTICI EUROPEI SI CONFRONTANO SUL FUTURO DELL´UNIONE  
 
Firenze, 24 aprile 2012 - Il 9 e il 10 maggio 2012, lo storico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, ospiterà la seconda edizione della conferenza "The State of the Union" organizzata dall´Istituto Universitario Europeo. Lo scopo della conferenza è quello di riunire insieme personalità di alto profilo rappresentanti le istituzioni europee e nazionali e il mondo accademico ed economico, per dar vita ad un dibattito sullo sviluppo e il futuro dell´Unione europea. La prestigiosa conferenza è articolata in tre sessioni dal titolo: Una Governance economica per l´Unione europea –nella quale si approfondirà l´attuale situazione economica dell´Europa; L´ue in un nuovo mondo - nella quale si discuterà del ruolo che l´Unione europea può ricoprire nell´attuale panorama geopolitico mondiale; La politica energetica nell´Unione Europea – durante la quale verranno discussi i progressi compiuti dall´Ue per raggiungere l´obiettivo dell´unificazione del mercato energetico entro il 2014; Fra gli altri, prenderanno parte alla Conferenza: José Manuel Barroso, Presidente, Commissione Europea; Mario Monti, Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana; Olli Rehn, Vice Presidente, Commissario per gli Affari Economici e Monetari, Commissione Europea; Michel Barnier, Commissario per il Mercato Interno ed i Servizi, Commissione Europea; Matteo Renzi, Sindaco di Firenze; Tony Barber, Europe Editor, Financial Times; Jean-françois Cirelli, Presidente, Eurogas e Presidente, Gaz de France-suez; Fulvio Conti, Ceo Enel; Barry Eichengreen, Professore di Economia e Scienza Politica, Uc Berkeley; Mark Leonard, Direttore, European Council on Foreign Relations; Philip Lowe, Direttore Generale, Commissione Europea – Dg Energy ; Luca Cordero di Montezemolo, Presidente, Ferrari S.p.a; Anne-marie Slaughter, Professore di Politica e Affari Internazionali, Princeton University; Javier Solana, Ex Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera e di Sicurezza Comune. "The State of the Union" è organizzata nel quadro di "Maggio d´Europa 2012", un insieme di manifestazioni che si svolgeranno nella città di Firenze per festeggiare l´anniversario della Dichiarazione Schuman.  
   
   
COMBATTERE LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE CHE SUBITO UN’ IMPENNATA NELLA UE  
 
Strasburgo, 26 aprile 2012 - L´elaborazione di un "Piano europeo per gli investimenti" per creare nuovi posti di lavoro, riallocazione dei fondi strutturali dell´Ue ai progetti di crearli per i giovani, e l´introduzione di una "garanzia europeo per la gioventù" per garantire che i giovani disoccupati non sono senza lavoro per più di quattro mesi, sono tra le proposte formulate dai deputati in una risoluzione, votata in per l´occupazione e gli affari sociali il Martedì, sulle misure per combattere la disoccupazione giovanile. La disoccupazione nei media Ue del 10% e la disoccupazione giovanile al 22,1% - up dal 14,7% nel 2008, prende atto della risoluzione, redatta da Pervenche Berès (S & D, Fr). Va ben al di sotto di disoccupazione dal 10% in alcuni Stati membri dell´Ue al 50% in quelli più colpiti dalla crisi. Una ragione per la disoccupazione giovanile è un fallimento per creare nuovi posti di lavoro, osserva il testo. I deputati accolgono della Commissione europea "Verso un lavoro ricco di recupero" la comunicazione e sollecitare gli Stati membri a presentare un "Piano europeo per gli investimenti" per promuovere la crescita sostenibile e inclusiva di posti di lavoro ricco. Fondi strutturali dell´Ue - Il 30 gennaio 2012, durante il Consiglio europeo, presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha annunciato che € 82 miliardi di fondi strutturali dell´Unione europea, su un totale di 347.000.000.000 € per il periodo 2007-2013, era ancora da assegnare e potrebbe essere ridistribuiti. I deputati rammarico che, dopo quattro anni di crisi, questa 82000000000 € è rimasti inutilizzati. Essi invitano la Commissione a proporre in via prioritaria, a ridistribuire una parte consistente di quel denaro in progetti per i giovani. Essi chiedono inoltre alla Commissione di considerare l´aumento della quota Ue dei costi del progetto co-finanziato con i governi nazionali degli otto paesi più colpiti dalla disoccupazione giovanile (Lettonia, Lituania, Slovacchia, Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia). Giovani di garanzia europea e Carta della Qualità in materia di tirocini Parlamento ha proposto, in una risoluzione adottata nel 2010, che il Consiglio e la Commissione elaborare una "garanzia europeo per la gioventù" per dare ad ogni giovane nell´Ue il diritto al lavoro, un apprendistato, di perfezionamento o di un lavoro combinato con la formazione, se sono stati senza lavoro per quattro mesi. I deputati hanno inoltre invitato la Commissione e il Consiglio a "istituire una Carta europea di qualità in materia di tirocini, per assicurare il loro valore educativo e di evitare lo sfruttamento". Nella risoluzione votata in commissione il Martedì, i deputati accolgono il piano della Commissione di presentare una proposta al Consiglio su questi due strumenti entro la fine del 2012 e vivamente gli Stati membri ad approvare le proposte entro la fine del 2012. I deputati aggiungere che il regime di garanzia per i giovani deve essere giuridicamente vincolanti se si possa avere un reale miglioramento della situazione dei giovani. Azione squadre - La Commissione ha mobilitato una serie di squadre d´azione negli otto Stati membri più colpiti dalla disoccupazione giovanile al fine di sviluppare piani di disoccupazione giovanile. In una interrogazione orale che è stata presentata con la risoluzione e verrà discusso con lui in sessione plenaria, Occupazione e Affari Sociali deputati Comitato chiede alla Commissione di riferire sullo stato di avanzamento lavori, ei risultati di queste squadre d´azione.  
   
   
UE, INNOVAZIONE: I PRINCIPALI CENTRI DI RICERCA EUROPEI SI RIUNISCONO A ROMA IL 26 E 27 APRILE  
 
Roma, 24 aprile 2012 - Come favorire lo sviluppo e la commercializzazione dei risultati della ricerca? I principali centri di ricerca europei si riuniscono a Roma il 26-27 aprile 2012 per discutere di attività congiunte nel campo del trasferimento tecnologico. Nel quadro della strategia europea per l’innovazione (Innovation Union), su iniziativa del Centro Comune di Ricerca della Commissione europea (Jrc), si è costituita una rete europea che riunisce gli uffici di trasferimento tecnologico dei principali centri di ricerca europei. La rete Tto Circle (Technology Transfer Offices – Connecting Innovation and Research Centres and Laboratories in Europe) mira ad accrescere l´impatto della ricerca finanziata con fondi pubblici. Le attività del Tto-circle si concentrano in particolare sulla definizione di nuovi strumenti finanziari a supporto del trasferimento tecnologico, sulla riduzione delle barriere allo sfruttamento congiunto di brevetti e know-how e sulla promozione della collaborazione nel campo della ricerca e dell’innovazione. La riunione di Roma, organizzata congiuntamente dall’Enea, dal Cnr e dal Jrc, tratta in particolare il tema dell´internazionalizzazione del trasferimento tecnologico. Il Commissario europeo per la Ricerca, l´Innovazione e la Scienza, Máire Geoghegan-quinn, ha affermato: "L´ue dispone di eccellenti capacità in molteplici campi di ricerca, tuttavia si trova in posizione arretrata rispetto ai suoi principali concorrenti in termini di commercializzazione dei risultati di ricerca. Sono lieta che il Tto Circle contribuirà a questo obiettivo nell’ambito della strategia “l’Unione dell’Innovazione”, rafforzando gli uffici di trasferimento tecnologico delle organizzazioni pubbliche di ricerca e promuovendo la collaborazione transnazionale in Europa”. I membri del Tto Circle stanno già collaborando su vari temi di mutuo interesse, tra i quali il rafforzamento della cultura dell´innovazione e dell´imprenditorialità nei centri di ricerca attraverso formazione mirata, lo scambio di personale e la condivisione di buone pratiche nel campo della commercializzazione dei risultati di ricerca. Il Tto Circle contribuisce inoltre alla realizzazione dello Spazio Europeo della Ricerca (Era) affrontando questioni centrali quali l´accesso ai risultati della ricerca e la riduzione delle barriere esistenti tra i sistemi di ricerca dei Paesi membri della Ue. Durante la riunione di Roma, i membri del Tto Circle discuteranno in particolare delle sfide legate alla internazionalizzazione del trasferimento technologico con esperti provenienti dall’Ue, Usa, Brasile, dal World Intellectual Property Organisation (Wipo) e dal Fondo Europeo per gli Investimenti (Eif). Informazioni Aggiuntive - La rete europea Tto Circle, nata a Grenoble nell’ottobre del 2011, è attualmente costituita da 25 tra i maggiori centri di ricerca in Europa, in rappresentanza di 15 Paesi dell’Ue e di organizzazioni intergovernative europee, quali il Cern e l’Agenzia Spaziale Europea. La rete opera in stretta collaborazione con le principali associazioni europee attive nel campo del trasferimento tecnologico, quali Earto (European Association of Research and Technology Associations), Proton (European Knowledge Transfer Association), e Astp (Association of European Science and Technology Transfer Professionals). La Commissione europea dispone di un proprio servizio scientifico e tecnologico, il Centro Comune di Ricerca (Jrc), che ha promosso l’iniziativa del Tto Circle. Il Jrc é dotato di un consolidato ufficio di trasferimento tecnologico che gestisce il portafoglio della proprietà intellettuale della Commissione europea ed opera in diretto contatto con ricercatori, imprese ed intermediari del settore. Http://ec.europa.eu/dgs/jrc/downloads/jrc_20120426_ttocircle_agenda.pdf    
   
   
PROGETTO INTERREG “INSIEME SANO”: RILEVAZIONI DEL FABBISOGNO IN CINQUE COMUNI ALTOATESINI  
 
 Bolzano, 24 aprile 2012 - Riuscire ad organizzare un ambiente e una rete di attività, a livello dei singoli Comuni, per migliorare la qualità di vita delle persone svantaggiate con offerte mirate nella sanità, nel sociale e nel tempo libero. Questo l´obiettivo del progetto Interreg Iv "Insieme sano", che vede la collaborazione transfrontaliera fra Provincia di Bolzano e Cantone dei Grigioni. Il progetto è stato avviato circa un anno fa ed è coordinato, per l´Alto Adige, dalla Ripartizione provinciale famiglia e politiche sociali, e realizzato concretamente dalla Fondazione Vital, mentre la parte svizzera è affidata all’Ufficio sanità del Cantone dei Grigioni. L´obiettivo comune di questo progetto transfrontaliero organizzato nell´ambito del programma europeo Interreg Iv, è quello di migliore la qualità di vita delle persone cosiddette svantaggiate, con un occhio di riguardo, soprattutto per quanto concerne il partner svizzero, alla terza età. Dal punto di vista operativo, l’iniziativa coinvolgerà inizialmente cinque comuni altoatesini rispettivamente Tubre, Badia, Varna, S. Martino in Passiria e Trodena ed altrettanti del Cantone dei Grigioni. Per quanto riguarda la Provincia di Bolzano la prima fase si è concentrata su una rilevazione territoriale dei bisogni, in maniera particolare sui gruppi che necessitano di maggiore attenzione. I dati emersi, naturalmente, variano in maniera notevole da Comune a Comune, e saranno quindi diversificate anche le misure che saranno messe in campo da parte della Fondazione Vital che gestisce il progetto Interreg a livello provinciale. L’idea di fondo è che il successo possa essere raggiunto solo partendo dal basso: cittadini e singole realtà locali, dunque, sono stati individuati come moltiplicatori ideali del progetto, e verranno coinvolti attivamente nella fase di sviluppo. In concreto ciò significa che i rappresentanti comunali e le persone coinvolte lavorano a stretto contatto con i responsabili del progetto per pianificare gli interventi ritenuti più efficaci per migliorare la qualità di vita delle persone svantaggiate. I risultati ed i suggerimenti raccolti tra la popolazione saranno presentati nell’ambito di assemblee a livello comunale. A questo proposto la responsabile per gli affari sociali del Comune di Badia, Edith Dapoz si dichiara fiduciosa che da parte dei cittadini vi sarà disponibilità a collaborare in maniera attiva al progetto che mira ad u miglioramento della qualità della vita nel loro territorio. Analogo ottimismo viene espresso da Martina Vieider responsabile del progetto per la Fondazione Vital la quale sottolinea l’importanza di informare capillarmente la popolazione per realizzare un effettivo coinvolgimento di tutti i soggetti.  
   
   
REGIONI, VERTICE PROGETTO UE MAREMED A GENOVA. OPEN DATA CONTRIBUTO INDISPENSABILE PER SVILUPPO FONDI UE I LAVORI APERTI DALLA VICEPRESIDENTE LIGURE MARYLIN FUSCO  
 
 Genova, 24 Aprile 2012 - È l´open data, il libero accesso ai dati e alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni, la parola chiave dell´Unione Europea per avviare un effetto moltiplicatore degli investimenti fatti attraverso i fondi e creare ricadute positive sull´economia e l´innovazione. È il messaggio arrivato da Bruxelles alle Regioni italiane del Mediterraneo riunite a Genova per affrontare la programmazione dei fondi europei 2014-2020 per difendere il mare e le coste. L´incontro sul progetto Maremed, finanziato dal programma Med dell´Unione Europea, si è svolto nella sede della Regione Liguria, capofila con la regione francese Paca per i sistemi informativi e i dati territoriali, ed è stato aperto dal vicepresidente e assessore all´Urbanistica e Pianificazione territoriale della Regione Liguria Marylin Fusco. La Regione Liguria dispone di un sistema informativo particolarmente aggiornato agli standard europei (cartografia.Regione.liguria.it) e di una sezione appositamente dedicata ai dati costieri (sicoast.Regione.liguria.it). Maremed si occupa di inquinamento "accidentale" causato da sversamenti, gestione integrata, cambiamento e adattamento climatico epesca. A Genova i rappresentanti della Commissione Europea si sono confrontati con i tecnici delle Regioni e di Ispra- Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale per valutare lo stato di avanzamento dei rispettivi sistemi e per impostare la futura collaborazione.  
   
   
OGGI VERTICE PROGETTO UE MAREMED A GENOVA. CONTO ALLA ROVESCIA SU FONDI 2014 – 2020 PER DIFENDERE ACQUE E COSTE I LAVORI APERTI DALLA VICEPRESIDENTE LIGURE MARYLIN FUSCO  
 
 Genova, 24 Aprile 2012 - Le Regioni italiane del Mediterraneo si preparano ad affrontare la programmazione dei fondi europei 2014-2020 per difendere il mare e le coste. Se ne parla a Genova in un incontro sul progetto Maremed, finanziato dal programma Med dell´Unione Europea, fissato per oggi, martedì 24 aprile 2012, alle 9,30, nella sede della Regione Liguria, capofila con la regione francese Paca per i sistemi informativi e i dati territoriali. L´incontro, nella sala auditorium di Piazza De Ferrari, sarà aperto dal vicepresidente e assessore all´Urbanistica e Pianificazione territoriale della Regione Liguria Marylin Fusco. La Regione Liguria dispone infatti di un sistema informativo particolarmente aggiornato agli standard europei ( www.Cartografia.regione.liguria.it ) e di una sezione appositamente dedicata ai dati costieri ( www.Sicoast.regione.liguria.it ). Più in generale, Maremed si occupa di inquinamento "accidentale" causato da sversamenti, gestione integrata, cambiamento e l´adattamento climatico, pesca. A Genova i rappresentanti della Commissione Europea si confronteranno con i tecnici delle Regioni e di Ispra- Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale per valutare lo stato di avanzamento dei rispettivi sistemi e per impostare la futura collaborazione. Al centro della Commissione Europea le politiche di "open data". Cioè di libero accesso alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni. Disponibilità di dati destinata a creare un effetto positivo sull´economia e l´innovazione, con un effetto moltiplicatore degli investimenti effettuati. Le Regioni del Mediterraneo sono pronte a questa sfida così come, a livello nazionale, il sistema della pubblica amministrazione, attraverso il repertorio dei dati della Digitpa ( www.Rndt.gov.it ) e il portale Cartografico Nazionale ( www.Pcn.minambiente.it )  
   
   
L´AFRICA IN TRENTINO CON I SUOI AMBASCIATORI  
 
Trento, 24 aprile 2012 - L´africa è giunta il 19 aprile in Trentino, con gli ambasciatori dei paesi nei quali più forte è l´impegno sul fronte della solidarietà internazionale. Il Forum organizzato dalla Provincia autonoma di Trento, a cui hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni trentine che lavorano nel Continente, si è tenuto al castello del Buonconsiglio, alla presenza dell´assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami e dell´arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan. Il presidente Lorenzo Dellai aveva incontrato invece gli ambasciatori africani in Italia nella serata di ieri, portando il saluto delle istituzioni trentine e trasmettendo il calore con cui la popolazione da sempre affianca l´Africa con piccole ma significative iniziative di cooperazione allo sviluppo, che mirano a rompere le catene della dipendenza e a promuovere il benessere sociale ed economico anche nei contesti più difficili, con progetti che vanno dalla sanità al microcredito, dallo sviluppo agricolo all´istruzione. Da tutti gli ambasciatori è giunto un sincero "grazie" al Trentino per l´impegno nei confronti dell´Africa, e per le modalità con cui esso si realizza, definite in più occasioni come "esemplari". Nel corso della mattinata, moderata dal capo ufficio stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti, gli ospiti hanno presentato un´Africa per certi versi nuova, lontana dagli stereotipi, che pur affrontando ancora molti problemi e pur combattendo quotidianamente la sua battaglia contro la povertà, presenta in molti casi condizioni di forte stabilità politica e tassi di crescita economica del 5-10 per cento, che aprono opportunità crescenti agli investitori stranieri. Nel pomeriggio, lavori di gruppo fra gli ambasciatori e le associazioni trentine, per rafforzare collaborazioni e partnership. "Non un incontro di immagine ma di lavoro - ha detto l´assessore Beltrami - per dare una spinta in avanti alla nostra solidarietà internazionale, ai tanti rapporti di collaborazione e di amicizia fra Trentino e Africa. Mai come nei momenti di crisi, quale è quello che stiamo attraversando, è necessario reagire alla rassegnazione e al cinismo, e rilanciare i valori più importanti, quei valori che hanno sostenuto il Trentino negli anni della povertà e dell´emigrazione: fare assieme, mettere le cose in comune, avere fiducia gli uni degli altri. Ed è con la fiducia che siamo arrivati all´incontro di oggi, dopo un cammino di quattro anni fatto con le associazioni, per mettere il Trentino in rete con il mondo, per accrescere la formazione, per dare continuità ai progetti che realizziamo, per coinvolgere nuovi soggetti. Abbiamo capito che un passaggio importante dev´essere il rapporto con le amministrazioni dei paesi interessati, ed è è questo che ci ha spinto ad organizzare il forum di oggi. L´opportunità che offriamo ai partecipanti è quella di incontrarsi, conoscersi, confrontarsi. Per i volontari, i cooperanti e i missionari trentini, ma anche per tutta la popolazione, questa iniziativa consente di approfondire la conoscenza con un´Africa nuova, l´Africa della cultura, del pensiero, della speranza, dell´intraprendenza, un´Africa che oggi, pur fra i tanti problemi che deve affrontare, ha fiducia nel futuro, nel cambiamento." L´assessore ha anche salutato un gruppo di studenti trentini in partenza per il Senegal, per un viaggio di conoscenza dal quale torneranno certamente cambiati, "riportando in Trentino le loro preziose esperienze." Monsignor Bressan ha ripercorso l´epopea delle centinaia di missionari trentini in Africa, fra cui anche quattro vescovi, due dei quali tutt´ora attivi, in Uganda e Sud Africa. "Ci sono oggi missionari in 40 paesi africani-ha detto - sostenuti dai gruppi parrocchiali qui in Trentino, che realizzano raccolte fondi e altre iniziative. La Chiesa e i gruppi privati sostengono queste attività con circa due milioni di euro. Ma il nostro compito non si ferma qui. Il primo per noi è educare le persone ed educarle soprattutto alla solidarietà. Oggi noi vediamo il risultato di questo lavoro, e siamo contenti che le istituzioni civili siano attivamente impegnate nello stesso sforzo. Un altro nostro dovere è quello di apprendere, dall´Africa: il senso della comunità, lo stare assieme, lo spirito della vita. Il mondo è uno, la terra è una, dobbiamo imparare a viverla come cittadini del mondo." Gli interventi degli ambasciatori - Hanno quindi preso la parola gli ambasciatori, invitati, a presentare in brevissima sintesi i loro paesi. Ha aperto la serie degli interventi l´ambasciatrice del Benin Marie Rosemonde Maoussi Deffon Yakoubou. Il Benin è un paese francofono dell´Africa occidentale, che dopo l´indipendenza ha attraversato, al pari di altri, una di forte instabilità politica prima di imboccare, dal 1990, la strada della democrazia. Oggi il Benin, paese che appartiene al gruppo dei più poveri del mondo, sta però migliorando le sue condizioni economiche e sociali e attrae investitori dall´esterno grazie a condizioni che si stanno facendo via via sempre più interessanti. E´ seguito l´ambasciatore Rénovat Ndayirukiye per il il Burundi, paese della regione dei Grandi Laghi, che attraversa oggi una fase di riconciliazione nazionale e di democratizzazione dopo anni di crisi. Il Burundi non ha risorse minerarie particolari rispetto ai vicini, come la Repubblica democratica del Congo. Un aiuto molto importante al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione arriva dalla solidarietà internazionale e dai missionari. L´impegno degli italiani in questi campi è stato definito "esemplare". Fra le principali necessità, lo sviluppo di progetti nei campi dell´energia e della formazione. Quindi l´ambasciatrice Evelyn Anita Stokes-hayford per il Ghana, primo paese dell´Africa subsahariana ad ottenere l´indipendenza, che può presentare oggi al mondo credenziali democratiche "impeccabili" e attrae investitori dall´estero, in settori che vanno dalle infrastrutture, all´agricoltura, all´immobiliare. La Banca mondiale ha recentemente dichiarato il Ghana "il paese che oggi sta crescendo più velocemente dopo il Qatar". Solidi i rapporti fra Ghana e Trentino, che l´ambasciatrice ha solennemente ringraziato, soprattutto per le iniziative realizzate nel campo della formazione medico-sanitaria (in particolare per la cura dell´idrocefalo, patologia molto diffusa in Africa) e dello sviluppo agricolo. Molto altro si potrà fare in futuro. A seguire Josephine Wangari Gaita che ha presentato il Kenya, conosciuto per le sue straordinarie bellezze turistiche, che però non esauriscono la sua complessità. Dopo i ringraziamenti al Trentino per i progetti che realizza nel paese, che aprono spazi importanti di autosviluppo e quindi di libertà dal bisogno, specie nelle aree più remote, l´ambasciatrice ha parlato di un´Africa che presenta oggi anche vantaggi competitivi notevoli: la crescita delle partnership pubblico-private, l´apertura agli investimenti esteri, nuovi assetti amministrativi. Il Kenya, tra l´altro ha da poco ha abbracciato il sistema federale (da cui all´interesse per l´Autonomia del Trentino). L´auspicio è che i rapporti, sul versante della solidarietà ma anche dell´interscambio economico e istituzionale, si consolidino; il Governo del Kenya è pronto a fare la sua parte. Ha preso la parola Carla Elisa Luis Mucavi per presentare il Mozambico, paese con il quale il Trentino ha stretto rapporti solidi e di lungo periodo, con le sue istituzioni, i suoi missionari, l´università e anche con uno dei principali progetti di cooperazione decentrata avviati in Africa, nel distretto di Caia. Uscito dalla guerra civile nel ´92, il Mozambico vive da vent´anni in pace (grazie anche al Governo italiano e al trentino Mario Raffaelli, all´epoca sottosegretario agli Esteri, ha ricordato l´ambasciatrice). Ciò ha aperto nuove possibilità di sviluppo e di interscambio. Le priorità vengono date all´istruzione, all´agricoltura, alla lotta alla povertà. Dall´ambasciatrice un riconoscimento inoltre alle politiche di accoglienza degli immigrati realizzate in Trentino e all´apertura dell´università di Trento, dove hanno studiato molti studenti africani. Ha quindi preso la parola il rappresentante del popolo Sahrawi Omar Mih, che aspira dagli anni ´70 all´indipendenza (attraverso l´indizione di un referendum) e che è attualmente disperso in paesi diversi, fra cui il sud dell´Algeria, in zone desertiche, dove è possibile vivere solo grazie agli aiuti umanitari. Il Trentino è stata definita una provincia molto amica, che realizza interventi importanti sia nel settore dell´acqua che dell´educazione e che ospita d´estate - quando nel Sahara la temperatura arriva a toccare i 60 gradi - numerosi gruppi di bambini provenienti dai campi profughi. Il forum si è poi spostato con Papa Cheick Saadibout Fallin in Senegal, paese aperto, che ha realizzato il decentramento politico-amministrativo dal ´95 e che ha appena chiuso positivamente la tornata elettorale per le presidenziali. Vero melting-pot culturale e religioso, il Senegal è stato retto, dopo l´indipendenza, da un presidente cristiano (uno dei più famosi leader africani di quella stagione), pur essendo la gran parte della popolazione di religione musulmana. Molta importanza viene data oggi all´istruzione, con il 40 per cento del budget nazionale destinato a questo scopo. Il paese coltiva un´idea di sviluppo che si rispecchia perfettamente in quella promossa dal Trentino attraverso la cooperazione decentrata, basata su principi di equità, uguaglianza, sostenibilità. L´ambasciatore della Somalia Nur Hassan Hussein ha portato invece la sua testimonianza da un paese oggi lacerato dalla guerra civile, dopo avere subito gli effetti della colonizzazione, anche italiana, e quindi di un regime militare, che ha governato fino al 1991. Attualmente il paese è retto da un governo transitorio sostenuto anche da una forza multinazionale africana. La parte settentrionale del paese invece si è attualmente separata dal resto della Somalia. La speranza è che con la pace si possa arrivare ad un assetto di tipo federale. In Somalia, ha detto l´ambasciatore, l´Italia sta facendo molto; anche il Trentino, nonostante le ovvie difficoltà di operare in un contesto di conflitto, ha realizzato progetti molto importanti, per il sostegno agli orfani della guerra civile, per lo sviluppo delle aree rurali, anche attraverso il cooperativismo (per il quale l´ambasciatore ha avuto parole di elogio), e in favore della scolarizzazione. Di nuovo è stato anche ricordato l´impegno di Mario Raffaelli, delegato dal Governo italiano a seguire la transizione verso la pace. In chiusura di questa prima parte dei lavori, due paesi dell´Africa orientale, Tanzania e Uganda. La Tanzania, illustrata dal primo segretario Salvator Marcus Mbilinyi, è un paese pacifico e stabile, fin dall´indipendenza, molto ricco di culture e di bellezze naturali ma immune dai conflitti etnici. I progetti che il Trentino realizza qui sono diversi, e vanno dalle varie branche della cooperazione allo sviluppo alle attività scientifiche svolte dal Museo delle scienze. Dall´ambasciatore un caldo appello a ricercare il bene comune, in un mondo sempre più globale, e a investire in Tanzania, paese che è una porta d´accesso al resto dell´Africa orientale, compresi i paesi privi di sbocchi a mare. Le porte sono aperte a chiunque, senza restrizioni, dal settore minerario a quello agricolo fino alla viticoltura. Infine l´Uganda, il cui ambasciatore, Deo Kajunzire Rwabita, ha lodato il Trentino per avere costruito un vero "ponte" fra Italia e Africa, segno questo che i trentini sono gente d´azione, non di parole. L´africa, ha detto ancora l´ambasciatore, non è povera, ha le risorse, ha un buon suolo, prodotti agricoli; manca la tecnologia, mancano investimenti, e c´è bisogno di istruzione. Di questo c´è bisogno, per crescere, ed è questo in primo luogo, che l´Africa chiede oggi. "Questo millennio - ha detto ancora l´ambasciatore - sarà dell´Africa: Se le potenze asiatiche sono definite ´tigri´, noi saremo i leoni".  
   
   
IN PIEMONTE IL 30% DELL’ADDIZIONALE IRPEF REGIONALE ALLA CULTURA E AL TURISMO  
 
Torino, 24 aprile 2012 - Alla cultura e al turismo sarà d’ora in poi destinato il 30% della quota di addizionale Irpef che ogni anno finisce nelle competenze della Regione Piemonte. Le risorse sono stimate, per il 2012, in circa 60 milioni di euro. La decisione è stata assunta dal Consiglio regionale il 23 aprile durante l’esame della Legge finanziaria ed è il frutto di una proposta della Giunta poi condivisa e affinata da tutte le forze politiche. Un risultato accolto con grande soddisfazione dall’esecutivo. “Legare gli investimenti nella cultura alla promozione turistica è un fatto imprescindibile - sostiene l’assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia - E’ difficile tenere aperti i musei se non li riempi con i turisti”. “Si afferma - sottolinea l’assessore alla Cultura, Michele Coppola - il principio rivoluzionario della certezza delle risorse per la cultura. E’ la nostra seconda grande innovazione dopo la carta di credito che finanzierà il comparto con una percentuale sulle transazioni”. “La somma - assicura l’assessore al Turismo, Alberto Cirio - non si esaurisce qui. Ma questa legge garantisce per il futuro uno stanziamento minimo e vitale che diventa intangibile”.  
   
   
EXPO, AL TAVOLO LOMBARDIA IL GOVERNO CONFERMA GLI IMPEGNI  
 
Milano, 24 aprile 2012 - Due ore di lavoro del Tavolo Expo Lombardia, riunito e presieduto dal commissario generale e presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. "Abbiamo verificato - ha detto Formigoni - che siamo in grado di completare tutte le opere entro l´avvio dell´Expo (una cinquantina di infrastrutture per circa 25 miliardi di euro di valore). Il Governo, attraverso le voci del ministro per i Beni e le Attività culturali Lorenzo Ornaghi e del vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia, ha confermato tutti gli impegni. Abbiamo varato nuovi ´sottotavoli´, per garantire la regia precisa ed efficace di materie decisive quali i servizi essenziali, l´attrattività territoriale, il sistema informativo, che si aggiungono a quello già esistente dedicato alle infrastrutture viabilistiche e ferroviarie". L´ad di Expo 2015 Giuseppe Sala ha detto che presenterà queste novità, al Bie, a Parigi, dove verrà riferito dello stato di avanzamento dei lavori per Expo 2015. Gli Impegni Del Governo - Al tavolo istituzionale per il governo complessivo degli interventi regionali e sovraregionali di Expo - alla presenza, oltre che del presidente della Regione Formigoni, del vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli e di numerosi componenti dell´Esecutivo regionale - il Governo conferma dunque non soltanto l´importanza dell´Expo, ma anche il suo impegno per promuoverlo in tutto il mondo. Temi all´ordine del giorno anche il rispetto del cronoprogramma nella realizzazione delle grandi infrastrutture, la concessione della deroga al Patto di stabilità dal 2012 al 2015, il rinnovo del Consiglio di amministrazione della società Expo e l´eventuale ricerca di nuovi soci dopo il passo indietro obbligato dalla situazione di bilancio della Provincia di Milano. Il Tavolo Lombardia-expo - All´ottavo incontro del Tavolo Lombardia-expo hanno preso parte anche i rappresentanti delle istituzioni coinvolte nella realizzazione dell´Expo. Erano presenti: il presidente e l´amministratore delegato della società Expo, rispettivamente Diana Bracco e Giuseppe Sala, il prefetto Gian Valerio Lombardi e il presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro. Tra i membri della Giunta regionale intervenuti alla riunione anche l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo e il sottosegretario all´Attuazione del programma ed Expo 2015 Paolo Alli. Il Premier Monti Al G-8 - Governo compatto, dunque, nel sostenere l´Expo. Il ministro Ornaghi ha confermato "la massima collaborazione, peraltro già in atto, fra il Ministero e la Regione per organizzare tutti gli eventi attorno all´Expo, come la messa in rete del sistema museale milanese". Due i progetti culturali di punta, rispettivamente il restauro della Villa Reale di Monza e l´avvio del progetto della grande Brera. Dal Mise, il Ministero per lo Sviluppo economico, massimo impegno - ha detto il vice ministro Ciaccia - "per mettere a disposizione tutta la nostra potenza di fuoco attraverso l´ex Istituto del commercio estero. L´expo di Shanghai ha rappresentato ciò che un Paese voleva diventare, l´Expo del 2015 sarà l´occasione per mostrare ciò che il nostro Paese è". Dopo esser stato testimone dell´Expo in occasione della recente visita in Giappone, il premier Monti - ha assicurato Ciaccia - presenterà l´Esposizione internazionale anche al prossimo G-8, in programma a Camp David negli Usa dal 18 al 19 maggio. Infrastrutture Pronte Per Il 2015 - Per quanto riguarda la realizzazione delle opere grandi opere infrastrutturali il commissario generale ha confermato "con soddisfazione che esse, sia viarie che ferroviarie, stanno procedendo secondo i tempi e i cronoprogrammi previsti: continueremo a garantire il massimo impegno affinché siano ultimate in tempo per l´avvio della manifestazione". "Tali opere - ha aggiunto Formigoni - non hanno tutte lo stesso responsabile". La Brebemi - ha assicurato Cattaneo - sarà completata entro il mese di ottobre 2013, la prima tratta della Pedemontana entro il 2013, mentre la seconda entro l´inizio del 2015: per la Tem (che fa capo in sostanza a Serravalle e Provincia di Milano) "stiamo facendo pressioni, affinché i lavori siano avviati. Tecnicamente tutto è pronto per far partire l´opera e a breve si può dare l´avvio al cantiere. Diversamente ci sarebbe motivo di qualche preoccupazione". Nessuna preoccupazione, invece, per la linea 5 del Metro; confermate le prime tre fermate della M4 fino a Forlanini, opera quest´ultima in capo al Comune di Milano. "Stiamo facendo uno sforzo - conclude l´assessore - senza pari. Abbiamo in cantiere 50 opere per un totale di 25 miliardi di euro". Patto Di Stabilità Per Il 2012 - Riconfermata, inoltre, la concessione della deroga al patto di stabilità concessa per il 2012: Il Governo - ha detto Formigoni - ha espresso la volontà politica in maniera molto chiara per l´anno 2012. "I 120 milioni di euro di deroga al patto di stabilità - ha aggiunto Alli - sono sufficienti a coprire l´intero ammontare delle nostre richieste". Per il futuro prossimo "la richiesta di deroga al patto di stabilità è altrettanto presente e forte - ha detto il commissario generale - sia per il 2013 che per il 2014 e il 2015". Cda E Nuovi Soci - In settimana, inoltre, è atteso il rinnovo del Consiglio di amministrazione della società Expo: "Il Comune di Milano - ha sottolineato Formigoni - ha già confermato la propria scelta nei confronti di Sala, di cui anche Regione Lombardia gioisce". Circa l´eventuale ingresso di nuovi soci, nel caso in cui la Provincia di Milano non riuscisse a mantenere la propria quota di partecipazione, si aprirebbero due scenari: "O uno degli altri quattro soci fondatori aumenta la propria quota, oppure dovremo andare alla ricerca di altri soci, soprattutto istituzioni pubbliche, che potrebbero svolgere un proprio ruolo".  
   
   
COSTITUITO A PRATO IL TAVOLO ANTIEVASIONE. A GESTRI UN CANOVACCIO DI POSSIBILI AZIONI  
 
Prato, 24 aprile 2012 - Dopo Pisa e la settimana scorsa pure Firenze, si è costituito ieri anche a Prato il tavolo territoriale antievasione: una sorta di incubatore, nella strategia della Regione, dove elaborare azioni e idee comuni per contrastare l’illegalità economica, un luogo dove le istituzioni locali e regionali – ma anche le strutture periferiche dell’amministrazione statale, dall’Agenzia delle Entrate a quella del Catasto, dalla Prefettura a Polizia, Finanza e Carabinieri – potranno parlarsi e risolvere eventuali criticità oppure semplicemente ottimizzare il lavoro, evitando sovrapposizioni inutili o controlli che rischiano di non aver seguito. Cosa che in questi due anni in cui i Comuni hanno cominciato a muoversi e fare segnalazioni qualificate all’Agenzia delle Entrate – e Prato risulta tra i più attivi – non sono mancate. La strategia è la stessa messa in campo da qualche tempo: fare squadra. E poiché a Prato, caso unico in Toscana, già esiste un patto sulla sicurezza, istituito nel 2007, e un gruppo di lavoro specifico sull’economia, il tavolo antievasione potrebbe operare in parte, per alcuni temi che più hanno a che fare con l’immigrazione, all’interno di quello. “Non è infatti obbligatorio raddoppiare – ha spiegato l’assessore al bilancio e ai tributi della Toscana Riccardo Nencini, intervenuto alla riunione a Palazzo Bonamici nella sede della Provincia di Prato – Se un tavolo esiste, si può lavorare all’interno di quello: l’importante è il lavoro che viene fatto e il risultato”. E con l’occasione l’assessore ha consegnato al presidente della Provincia, Lamberto Gestri, il canovaccio di idee e possibili azioni che la settimana scorsa ha condiviso con le associazioni di categoria, incontrate presso la Camera di Commercio. A Prato l’emergenza più grande riguarda il lavoro sommerso, l’evasione e l’illegalità che sembra particolarmente diffusa nelle tante aziende del distretto condotte da cittadini stranieri. Nel corso del suo intervento lo ha ricordato anche il prefetto Maria Guja Federico, da quasi due anni e mezzo a Prato. Due numeri: le imprese straniere a giugno dell’anno scorso erano 7.648, una su quattro tra tutte quelle della provincia, e 4.945, il 65%, cinesi. “Per risolvere il problema, che non è più solo pratese, – ha ripetuto Nencini – i blitz non sono sufficienti. Ai blitz abbiamo così pensato di accompagnare azioni che si riassumono in tre filoni: emersione del sommerso, contrasto dell’illegalità ma anche un’attività che aiuti l’integrazione”. La Regione intanto sta continuando a lavorare ed investendo risorse nel progetto Tosca, il software occhiuto che da qui ad un paio di anni permetterà a tutti i comuni toscani di scambiarsi informazioni e scovare più facilmente gli evasori fiscali.  
   
   
ABRUZZO: IL PRESIDENTE PROMULGA DUE NUOVE LEGGI REGIONALI  
 
L´aquila, 24 aprile 2012 - Il presidente della Giunta regionale d´Abruzzo ha promulgato due leggi. La prima è la L.r. 5 aprile 2012 n. 16 recante: Modifiche alla L.r. 14 settembre 1999 n. 77 (Norme in materia di organizzazione e rapporti di lavoro della Regione Abruzzo) e alla L.r. 23 marzo 2000 n. 43 (Contributo al Circolo d´arte e cultura "Il Quadrivio" di Sulmona per l´organizzazione del Premio Sulmona). La seconda è la L.r. 5 aprile 2012 n. 17 recante: Modifica alla L.r. 1/2012 "Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012/2014 della Regione Abruzzo (Legge Finanziaria Regionale 2012)" e alla legge regionale 2/2012 "Bilancio di previsione per l´esercizio finanziario 2012 - Bilancio pluriennale 2012/2014".  
   
   
ENTRATE - CAPPELLACCI: "SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE RAFFORZA RIVENDICAZIONE SARDEGNA"þ  
 
Cagliari, 24 Aprile 2012 - "La sentenza della Corte Costituzionale rinforza la rivendicazione della Sardegna e conferma la bontà delle scelte operate dalla Regione". L´ha sottolineato, Ugo Cappellacci, ritornando sulla vertenza tra Stato e Regione. "Ad affermare la precettività dell’art. 8 dello Statuto non sono solo le disposizioni contenute nelle leggi finanziarie proposte dalla Giunta e approvate dal Consiglio ma ora anche una sentenza della Consulta - ha osservato -. Dichiarando inammissibile il ricorso del Governo, la Corte ha confermato che la Regione aveva titolo a inscrivere nel bilancio di previsione le nuovi e maggiori entrate derivanti dal novellato art. 8 e ad accertarle poi, a fine esercizio, nel rendiconto generale della Regione. Nuove e maggiori entrate che sono state puntualmente previste e accertate dalla Regione fin dal 2010, ossia dal primo anno di entrata a regime del nuovo sistema finanziario regionale, prima ancora che fosse approvata la norma regionale oggi riconosciuta legittima dalla Corte Costituzionale". "La sentenza n. 99/2012 della Corte Costituzionale - ha evidenziato Cappellacci - arriva dopo la parificazione operata nel 2010 dalla Corte dei Conti, che rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell´infondatezza delle polemiche sulla falsificazione dei bilanci approvati dalla Giunta regionale". "Dopo la sentenza - ha concluso il Presidente - ancora maggiore deve essere la consapevolezza che su questa battaglia l’unica vittoria possibile può essere quella di tutta la Sardegna e, non certo, di questa o quella fazione politica. Per questo occorre andare avanti con una voce unitaria che rappresenti l’intera società sarda".  
   
   
SMART-CITY - PROTOCOLLO REGIONE SARDEGNA-COMUNI; CAPPELLACCI, AVVIATO GRANDE AZIONE CAMBIAMENTO  
 
Cagliari, 24 Aprile 2012 - "Con il programma Smart City e Sardegna Co2.zero avviamo un processo di grande cambiamento, anche culturale, che renderà la nostra isola un modello da seguire a livello nazionale e internazionale". Così il presidente della regione, Ugo Cappellacci, ha commentato la firma dei Protocolli d´Intesa tra la Regione Sardegna e i Sindaci delle Comunità pioniere impegnate nel programma Smart City, finalizzati a disciplinare le modalità con cui verranno effettuate le attività di affiancamento, assistenza tecnica e tutoraggio che la Regione offrirà in favore dei Comuni. "Quello odierno - ha evidenziato Cappellacci - rappresenta un passaggio fondamentale verso il raggiungimento di uno degli obiettivi principali del progetto regionale “Smart City - Comuni in Classe A” che consiste nel coinvolgimento delle comunità locali nella definizione e nella sperimentazione di modelli e protocolli attuativi specifici tesi alla riduzione delle emissioni di gas clima alteranti.” Alla firma dei Protocolli d’Intesa erano presenti 12 rappresentanti delle 20 comunità Pioniere interessate al progetto che hanno già aderito al Patto dei Sindaci, si tratta in tutto di 67 Comuni coinvolti in forma singola o associata nel progetto. Tramite i Protocolli sottoscritti, la Regione offrirà alle comunità locali: assistenza tecnica effettuata anche attraverso le società e agenzie in house regionali; attività di tutoraggio tecnico e amministrativo; formazione e informazione sviluppata tramite l’organizzazione di giornate tematiche, tutto questo grazie al lavoro di tutor specializzati e giovani professionisti. Inserito nell’iniziativa “Sardegna Co2.0” con la quale si intende attivare una serie di azioni integrate e coordinate di breve, medio e lungo periodo per promuovere l´efficienza energetica e favorire il passaggio verso un´economia a basse emissioni di anidride carbonica, il progetto Smart City è entrato nel vivo offrendo agli Enti locali interessati gli strumenti necessari rivolti alla messa a punto di interventi di efficientamento energetico, sviluppo delle fonti rinnovabili e rilancio di nuovi programmi di politica energetica sostenibile. L´attività di affiancamento regionale riguarderà principalmente tre settori: Economico, legato alla fattibilità delle proposte progettuali, oltre che a una attività di consulenza economico-finanziaria per l’individuazione delle forme di finanziamento idonee ad attuare gli interventi individuati dal Comune; Tecnico, svolta oltre che da Sardegna Ricerche da venti tutor professionisti (12 tecnici e 8 esperti in materie economiche e amministrative); Attività di promozione e sostegno alle imprese locali attraverso azioni di animazione territoriale.  
   
   
FVG, AUTONOMIE LOCALI: APPROVATO PIANO DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE 2012 DAL 2013 NUOVI CRITERI DI FINANZIAMENTO PER LE FORME ASSOCIATIVE DEI COMUNI  
 
Udine, 24 aprile 2012 - Il Piano di Valorizzazione Territoriale (Pvt) - approvato ieri in via preliminare dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme, Andrea Garlatti - è lo strumento, amministrativo e finanziario, attraverso il quale la Regione promuove e sostiene la sperimentazione delle collaborazioni tra i comuni, in particolare di quelli di minore dimensione demografica, volte a realizzare le condizioni che possano consentire loro una più funzionale gestione delle risorse pubbliche e una maggiore efficacia delle prestazioni erogate a vantaggio delle comunità locali. "Un percorso necessario - spiega Garlatti - avviato da alcuni anni e che trova nelle Unioni montane una prima, concreta e piena maturazione dello sviluppo delle forme associative". In sostanza, il Piano definisce i criteri e le modalità per la concessione degli incentivi regionali (annuali e straordinari) a sostegno delle collaborazioni instaurate fra i Comuni per la durata di almeno sei anni - cioè associazioni intercomunali e unioni di comuni - e dei comuni risultanti da fusioni. Fino a oggi le Amministrazioni comunali che hanno aderito alle forme associative previste della legge regionale 1/2006, sono ben 207 su 218. La ricognizione del febbraio 2012 ha confermato la presenza sul territorio regionale di 5 Unioni di Comuni e 37 Associazioni intercomunali, cui si aggiunge il comune di Campolongo Tapogliano, risultante dalla fusione tra i Comuni di Campolongo al Torre e Tapogliano. "A sottolineare l´importanza che la Regione attribuisce a tali forme associative - sottolinea l´assessore - lo stanziamento di ben 10 milioni di euro previsto dalla Legge finanziaria 2012. Si tratta di uno sforzo finanziario rilevante, che conferma la volontà del legislatore di garantire un adeguato sostegno alle tante esperienze di collaborazione avviate sul territorio e di procedere in questa direzione". La deliberazione adottata dalla Giunta conferma tutti i criteri dei riparto del Piano di Valorizzazione Territoriale già previsti nell´anno 2011. L´unica aggiunta riguarda la disciplina del finanziamento delle Unioni montane per le funzioni che i comuni delegheranno volontariamente all´Unione. "La scelta di non introdurre alcuna modifica - informa Garlatti - è stata determinata anche dal fatto che al Pvt di quest´anno non ne seguiranno altri. In forza delle Leggi regionali 14/2011 e 3/2012, infatti, entro il prossimo giugno, la Giunta regionale presenterà un proprio disegno di legge per la complessiva riforma dell´assetto istituzionale degli enti locali; riforma che si accompagnerà a una revisione dell´intero sistema di finanziamento di tali enti e quindi anche delle loro forme associative". Il Pvt per l´anno 2012 sarà a breve presentato al Consiglio delle Autonomie Locali per permettere ai rappresentanti degli enti locali di formulare le loro osservazioni e proposte sul testo e, solo dopo l´acquisizione dell´intesa, sarà approvato dalla Giunta regionale in via definitiva.  
   
   
POLITICHE DEL LAVORO IN TRENTINO SOTTO LA LENTE DELL´OCSE  
 
Trento, 24 aprile 2012 - L’ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) conclude la prima fase dell’analisi del sistema delle politiche del lavoro nella Provincia autonoma di Trento e delle modalità attraverso cui esse possono contribuire ad una strategia di lungo periodo che possa produrre un ritorno in termini di ripresa dell’economia, della qualità dell’occupazione e dei livelli di competenza. Il progetto, iniziato nel gennaio 2012, nasce dalla collaborazione tra il Centro Ocse Leed di Trento e l’Agenzia del Lavoro di Trento. Nell’arco delle due giornate di martedì 17 e mercoledì 18 aprile, un team dell’Ocse, composto da cinque funzionari dell’Organizzazione, due esperti internazionali, provenienti dall’Università di Salerno e di Sidney, da Michele Dau, Vice Segretario Generale del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel) e Jan Hendeliowitz, Direttore Generale dell’Autorità Nazionale per il mercato del lavoro danese, in rappresentanza del governo Italiano e Danese, ha incontrato i rappresentanti dell’Agenzia del Lavoro, della Provincia e delle parti economiche e sociali per discutere ed analizzare i programmi e le misure attuate nella Provincia autonoma di Trento a sostegno del mercato del lavoro e dell’impiego. L’analisi dell’Ocse (“Peer review”) si inserisce all’interno di un progetto di ampio respiro internazionale che coinvolge altri 9 paesi membri dell’Organizzazione: Australia, Canada, Corea, Francia, Irlanda, Irlanda del Nord, Israele, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Quattro i temi principali di analisi e confronto: 1. Allineamento delle politiche tra gli attori responsabili del lavoro, dello sviluppo economico e delle competenze a livello locale, con un’attenzione particolare allo sviluppo di partnership anche con il settore privato; 2. Capacità di sviluppare lavori di qualità e competenze attraverso percorsi di formazione; 3. Capacità di capire in anticipo le nuove aree occupazionali; 4. Misure per ridurre le ineguaglianze e gli svantaggi nel mercato del lavoro. Durante le due giornate di lavoro, l’Ocse ha discusso i punti di forza e le criticità emerse dall’elaborazione dei dati effettuata in una precedente fase del lavoro. Questo proficuo scambio ed una ulteriore serie di elaborazioni e di verifiche tecniche che continueranno nei prossimi mesi, permetteranno all’Ocse di finalizzare l’analisi, che verrà conclusa ad agosto e presentata all’inizio di ottobre, nella forma di un Rapporto formale contenente, la valutazione comparativa delle politiche inerenti al mercato del lavoro e la creazione di impiego sviluppate nella Provincia autonoma di Trento, e raccomandazioni e suggerimenti, illustrate anche attraverso la presentazione di buone prassi internazionali, che possano consentire di mantenere e accrescere nel tempo il livello di buone performance fin qui raggiunto dal sistema trentino.  
   
   
APPRENDISTATO: ABRUZZO,TRA I PRIMI NEL RECEPIRE NORME NAZIONALI PUBBLICATA SU BURAT LA DGR DI ATTUAZIONE DEL TESTO UNICO  
 
 L´aquila, 24 aprile 2012 - Pubblicata il 20 aprile sul Burat n. 32 Speciale del 20/04/2012 e consultabile anche sul portale web della Regione Abruzzo, la deliberazione di giunta regionale n. 235 del 16/04/2012 che dà attuazione alle norme contenute nel decreto legislativo nazionale, D.lgs., nr. 167/2011, c.D. Testo Unico sull´Apprendistato. "Dopo l´approvazione della D.g.r. 154 del 12 marzo 2012, concernente le linee guida di attuazione per l´introduzione della disciplina dei tirocini, nell´ambito delle misure di accompagnamento al lavoro, prosegue - sottolinea l´Assessore al Lavoro Paolo Gatti - la nostra attività di recepimento e di attuazione, in sede amministrativa, delle norme nazionali. Oggi siamo tra le prime Regioni ad aver recepito il D.lgs., nr. 167/2011, c.D. Testo Unico sull´Apprendistato, attraverso la definizione dei differenti percorsi formativi on the job. Ciò - aggiunge Gatti - anche nelle more del varo del Testo Unico del Welfare, con il quale la Regione Abruzzo mira a riordinare, tra l´altro, le disposizioni regionali vigenti in materia di politiche del lavoro, e della imminente Riforma del Mercato del Lavoro sul fronte nazionale. Sono tre i tipi di apprendistato che, a partire da oggi, potranno essere svolti sul territorio regionale: un apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, per i giovani tra i quindici e i venticinque anni, utilizzabile anche per l´assolvimento dell´obbligo di istruzione o per il diploma professionale; un apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere per i giovani compresi tra i diciotto e i ventinove anni e per tutti i settori di attività pubblici e privati; un apprendistato di alta formazione e ricerca per i giovani di età compresa tra i diciotto ed i ventinove anni, possibile in tutti i settori produttivi pubblici e privati, volto al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore, di titoli di studio universitari o di alta formazione, compresi i dottorati di ricerca o la specializzazione tecnica superiore. Introdotta anche la possibilità dell´apprendistato per i praticanti degli studi professionali, previa disciplina dei singoli regolamenti dei vari ordini. "In concreto, in Abruzzo - conclude l´Assessore - i più recenti contratti di apprendistato, successivi al 26 aprile 2012 così come i tirocini, avviati dopo il 12 marzo 2012, saranno ora regolati dalle nuove discipline, da noi tempestivamente e opportunamente recepite in attuazione della normativa nazionale".  
   
   
LAVORO, L’OCCUPAZIONE RALLENTA. TOSCANA: IMPEGNO STRAORDINARIO  
 
Firenze, 24 aprile 2012 – Anche in Toscana il mercato del lavoro, che pure ha retto bene al primo duro impatto con la crisi economica, comincia a mostrare segnali di grave deterioramento. Il tasso di disoccupazione passa dal 5,7 al 7,5%, mentre l’occupazione scende dal 64,3 al 63,5%. Una situazione pesante che richiede altrettanto pesanti contromisure. E la Regione è pronta a fare la sua parte. “ Il 2012 rischia di essere uno dei peggiori degli ultimi anni. Registrando i dati elaborati dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro per l’ultimo trimestre del 2011 insieme a quelli, aggiornati al mese scorso, sull’andamento della Cassa integrazione nella nostra regione – avverte l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – non possiamo che confermare la necessità di mantenere un forte e straordinario impegno per la tenuta sociale. Un impegno che si concretizza nel presidio delle vertenze in atto, negli interventi a garanzia del reddito dei lavoratori, nel sostegno alle imprese nell’accesso al credito. Accanto a questo dobbiamo però proseguire e moltiplicare gli sforzi per rilanciare lo sviluppo. Per questo la Regione ha già attivato, da gennaio ad oggi, interventi per 125 milioni, che si affiancano a quelli per gli incentivi all’occupazione e per la Cassa in deroga e che si prevede avranno un effetto moltiplicatore sugli investimenti”. Ma ecco uno sguardo più dettagliato sui dati. Occupazione Il quarto trimestre, rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente, si chiude con un -1,2%, pari a 19 mila unità in meno. Rispetto al trimestre precedente il calo è stato più contenuto (-0,9%, ovvero 14 mila unità in meno). Il tasso di occupazione passa così dal 64,3%, di un anno prima, al 63,5. Disoccupazione Il tasso sale al 7,5% rispetto ad un anno prima (il tasso italiano è al 9,6%). Le persone in cerca di occupazione sono risultate 126 mila, rispetto alle 94 mila di un anno prima e alle 95 mila del trimestre precedente. Il tasso di disoccupazione femminile è salito, dallo stesso periodo dell’anno precedente e anche dal trimestre precedente, dal 6,8 all’8,9%. Cassa integrazione In marzo il flusso di autorizzazioni di Cassa integrazione ha registrato un incremento modesto rispetto alo stesso mese del 2011: +2,5%. Più marcato invece l’aumento rispetto a febbraio 2012: +27,5%. In termini assoluti, le ore di Cassa integrazione autorizzate nel trimestre sono state poco meno di 10 milioni. Prevale la Cassa integrazione in deroga,segue la straordinaria e, ultima, la Cassa integrazione ordinaria. Anche l’andamento della cassa integrazione (i cassintegrati sono conteggiati fra gli occupati) sembra confermare una dinamica ancora negativa del mercato e in particolare il forte aumento dei disoccupati. In generale, secondo una tendenza già affermatasi in precedenza, le perdite occupazionali si concentrano sull’occupazione non dipendente: i dipendenti infatti aumentano dello 0,2%, mentre gli indipendenti calano dello 0,4%. Il settore più penalizzato nel 2011 risulta essere quello delle costruzioni, seguito dal commercio. In flessione anche l’occupazione agricola, mentre l’industria cala in misura più contenuta. “Abbiamo riconfermato per il 2012 – spiega Simoncini – un finanziamento di oltre 9 milioni complessivi per le misure per l’occupazione. Si tratta di incentivi che puntano a contrastare la disoccupazione e la precarietà del lavoro. Possono accedervi le aziende che intendono assumere donne over 30, disoccupate o inoccupate, dottori in ricerca, giovani laureati, lavoratori nelle liste di mobilità, lavoratori prossimi alla pensione che hanno perduto il lavoro e non hanno ammortizzatori sociali, stabilizzare contratti a tempo determinato, trasformare contratti a progetto in contratti a tempo determinato o indeterminato”. L’assessore ricorda anche gli interventi a favore del sistema produttivo e quelli, ad hoc, per sostenere l’autonomia e l’autoimprenditorialità di giovani e donne: legge regionale per l’imprenditoria giovanile e femminile, progetto Giovanisì, legge regionale sui tirocini, tutti provvedimenti pensati e concretizzati nell’arco di poco più di sei mesi. “A dispetto dei pronostici che vedono ancora un anno difficile per l’economia, ci ostiniamo a puntare sullo sviluppo. E’ questa la logica degli interventi, decisi e realizzati a tempo di record, che costituiscono un primo consistente pacchetto a favore delle imprese toscane. Ai 125 milioni se ne aggiungeranno presto altri, per favorire l’innovazione, il sostegno alla ricerca e la competitività, l’internazionalizzazione. Ma se noi facciamo la nostra parte, c’è bisogno dello sforzo di tutti, a cominciare dal governo che deve al più presto varare misure per la crescita”.  
   
   
USURA, ASSEMBLEA FONDAZIONE; REGIONE UMBRIA SOLLECITERÀ RISORSE DA MINISTERO ED ENTI, CONFRONTO A TAVOLO CREDITO CON LE BANCHE  
 
Perugia, 24 Aprile 012 - "La Regione Umbria si attiverà formalmente affinché alla Fondazione Umbria contro l´usura vengano erogati i contributi governativi previsti dalla legge e che non è tollerabile non riceva più dal 2006". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, intervenendo il 19 aprile all´assemblea generale dei soci della Fondazione convocata per l´approvazione del bilancio consuntivo 2011 e del bilancio di previsione 2012. "A causa di una crisi che sta interessando pesantemente anche la nostra regione - ha rilevato - si registra un progressivo allargamento delle tipologie di persone che, in gravi difficoltà economiche, chiedono aiuto alla Fondazione. Fra loro, ora, anche pensionati e lavoratori dipendenti che non riescono a far fronte ai pagamenti delle rate dei mutui o dei tributi fiscali. Una situazione destinata ad acuirsi - ha aggiunto - e che richiede da parte di tutti un´azione sinergica e un maggior impegno, anche in termini finanziari, per non lasciar spazio alle attività criminose e agli usurai". Nel confermare il mantenimento delle risorse regionali per l´attività "sempre più proficua" della Fondazione (nel 2011 oltre 371mila euro, mentre gli altri soci complessivamente hanno erogato circa 120mila euro) e la volontà di potenziarle, Riommi ha anticipato che la Regione - oltre ad attivarsi nei confronti del Governo - solleciterà Comuni, Province ed Enti pubblici perché adeguino i loro contributi. "Uno sforzo condiviso, al quale non può sottrarsi il sistema bancario - ha sottolineato - Convocheremo pertanto una specifica riunione del Tavolo del credito, alla presenza della Fondazione, per sensibilizzare le banche a una più attenta valutazione del problema dell´usura". La gravità, e le novità, del fenomeno in Umbria sono state illustrate dal presidente della Fondazione "Umbria contro l´usura", Alberto Bellocchi, nella relazione con cui si è aperta l´assemblea. "Cominciano a essere sempre più frequenti le famiglie con reddito dell´impiego fisso che non riescono a far fronte agli impegni presi negli anni passati o in cui uno dei componenti ha perso il posto di lavoro", ha detto. La Fondazione nel 2011 ha deliberato interventi per oltre 1 milione e 200mila euro, e ha esaminato più di 120 domande di aiuto, il 50 per cento in più rispetto al 2010. Nel 40 per cento dei casi le domande sono state presentate da dipendenti o pensionati (questi ultimi sono il 15 per cento); per il 42 per cento da commercianti e artigiani. Quasi tutti hanno problemi per il pagamento di mutui o prestiti finanziari; il 20 per cento circa, altra novità, ha "pesanti pendenze con Equitalia, a dimostrazione di quanto stia diventando insopportabile il carico fiscale". Sempre più spesso, ha riferito il presidente Bellocchi, a differenza di quanto accadeva negli anni precedenti, si giustifica la difficoltà economica con la perdita del lavoro. A loro volta, artigiani, commercianti e piccoli imprenditori rappresentano l´impossibilità di pagare mutui, prestiti finanziari e di onorare debiti a causa della contrazione del mercato, che in alcuni settori - quali la ristorazione - sfiora il 50 per cento. Le richieste di aiuto provengono da tutto il territorio regionale, con la crisi che non risparmia nessun settore: dall´industria all´agricoltura, dal commercio al turismo. "Un´altra novità - ha detto Bellocchi - è che a rivolgersi alla Fondazione è un numero crescente di donne; da loro proviene quasi il 25 per cento delle pratiche trattate lo scorso anno". A dimostrazione della vitalità dell´Ente, il presidente ha spiegato che nel 2012 potranno essere concesse fidejussioni per un importo complessivo "di molto superiore al milione di euro". Tra gli impegni, una rinegoziazione delle convenzioni con gli istituti di credito "affinché i tassi di interesse siano i meno gravosi possibili" e la prosecuzione del contenzioso con il Ministero delle Finanze relativo alla vicenda di una consulente infedele, già condannata, a causa della quale la Fondazione non riceve più i contributi governativi nonostante sia stata riconosciuta la correttezza dell´operato della Fondazione. "In questi anni - ha detto Bellocchi - la Fondazione ha continuato a lavorare a pieno ritmo, con un costante incremento di richieste soddisfatte. Plaudiamo pertanto alle azioni illustrate oggi dall´assessore Riommi, che condividiamo appieno, perché potranno rendere più efficace l´attività della Fondazione e garantire un aiuto al crescente numero di persone e famiglie che si rivolgono ogni giorno ai nostri uffici".  
   
   
BOLZANO, SEMINARIO SUL TEMA: "LE LEGGI SULL’IMMIGRAZIONE" AL CENTRO LICHTENBURG  
 
Bolzano, 24 aprile 2012 - Si svolgerà dal 9 all’11 maggio presso il Centro di formazione “Lichtenburg” di Nalles il seminario sul tema “Le leggi sull’immigrazione. Saperne di più per migliorare il rapporto professionale/personale con persone immigrate”. Si svolgerà dal 9 all’11 maggio presso il Centro di formazione “Lichtenburg” di Nalles il seminario sul tema “Le leggi sull’immigrazione. Saperne di più per migliorare il rapporto professionale/personale con persone immigrate”. Nella consapevolezza che la legislazione sull’immigrazione è vasta e la sua applicazione spesso è confusa e contraddittoria ovvero carente, il seminario si pone l’obiettivo di fornire un primo orientamento, anche alla luce dell’esame di casi concreti, delle più importanti norme italiane riguardanti le persone straniere al fine di agevolare i partecipanti nel loro interagire con persone immigrate. Il seminario è rivolto a persone che si confrontano con un’utenza straniera, mediatori culturali, assistenti sociali, educatori, psicologi, pedagogisti, operatori nonché professionisti e volontari del settore sociale, sanitario, del lavoro e scolastico-formativo pubblico. Il corso organizzato dal Servizio sviluppo del personale che opera nei servizi sociali sarà tenuto dall’avvocatessa Marcella Pirrone. La quota d’iscrizione è di 185.- € più Iva Per ulteriori informazioni ed iscrizioni gli interessati possonoco contattare il Centro di formazione Lichtenburg, Tel. 0471/678679 – www.Lichtenburg.it    
   
   
I CONSUMI DELLE FAMIGLIE ABRUZZESI, 2009-2010  
 
Pescara, 24 aprile 2012 - Lo studio sui Consumi delle famiglie abruzzesi, il primo realizzato specificamente in Abruzzo, si iscrive nella scelta effettuata dal Cresa qualche anno fa di dare corpo alla qualificazione “sociale” presente nel suo acronimo e di indagare in modo sistematico e strutturato i principali fenomeni che interessano la regione sia sotto il profilo economico sia sotto quello sociale. I consumi delle famiglie sono l’aggregato economico che maggiormente contribuisce alla formazione del Pil nazionale (61,6% nel 2009) e, ancor di più, regionale (66% nel 2009) e forniscono al contempo, in modo più puntuale degli indicatori di reddito, informazioni sul benessere effettivo degli individui residenti in un territorio. I consumi delle famiglie abruzzesi analizza struttura quantitativa e qualitativa, livello e variazioni nel tempo della spesa per consumi, evidenzia tenore e qualità della vita della popolazione residente in regione e fornisce, in tal modo, una piattaforma conoscitiva utile per le scelte di investimento degli operatori economici e per quelle di policy degli amministratori locali. Lo studio ha alla base un’indagine che ha coinvolto, nel periodo settembre 2009-settembre 2010, 1.089 famiglie residenti in Abruzzo realizzata per conto del Cresa dalla società Doxa. L’analisi socio-economica dei risultati è stata impreziosita da una lettura sociologica fornita dal prof. Domenico Secondulfo, professore ordinario di sociologia presso l’Università di Verona. Il rapporto di ricerca evidenzia peculiarità e diversità delle scelte e dei comportamenti d’acquisto delle famiglie abruzzesi e fornisce indicazioni sulle loro principali caratteristiche sociali, economiche e territoriali. Indaga, infine, alcuni aspetti del disagio sociale e le aspettative per il prossimo futuro, aprendo, in tal modo, una “finestra” su aspetti immateriali che incidono in maniera non quantificabile ma sostanziale sulla percezione del tenore e della qualità che gli abruzzesi hanno della propria vita. Le informazioni, oltre ad essere fornite a livello regionale e confrontate con quelle medie nazionali, sono state elaborate anche per classi di dimensione demografica dei comuni nonché per area del cratere sismico e resto d’Abruzzo, analisi quest’ultima particolarmente interessante perché offre uno spaccato della particolare situazione in cui versava un’ampia parte della società regionale a poco più di anno di distanza dal sisma.