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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Aprile 2012
UE, AGRICOLTURE LOCALI E FILIERE CORTE: RAFFORZARE LA DIMENSIONE LOCALE DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE  
 
Le proposte di riforma della Pac post 2013, adottate dalla Commissione il 12 ottobre 2011, prevedono una serie di nuovi strumenti per lo sviluppo economico delle piccole aziende agricole con un orientamento al mercato locale. L´obiettivo della conferenza svoltasi il 20 aprile a Bruxelles alla presenza del Commissario europeo per l´Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Dacian Ciolos e dal Commissario sulla Salute e le politiche a tutela dei consumatori, John Dalli, era proprio esplorare i possibili strumenti per incentivare l’agricoltura di piccola scala e la filiera corta, nonché valutarne il potenziale economico. Tra i temi affrontati, i possibili interventi a supporto dei piccoli agricoltori attraverso la Politica Agricola Comune e le strategie da mettere in atto per stimolare la consapevolezza e l’attenzione dei consumatori nei confronti delle produzioni locali. "Quando si parla di filiere corte", ha affermato il Commissario Ciolos, "il potenziale è ovviamente enorme, ma tante sono anche le contraddizioni e i pregiudizi. Gli studi effettuati hanno dimostrato che la domanda di prodotti locali è forte, ma non è sufficientemente strutturata, né sufficientemente identificata, né sufficientemente accessibile". I cosiddetti "servizi locali di approvvigionamento alimentare" corrispondono ad una visione moderna della competitività economica della nostra agricoltura e della sua efficacia sociale e ambientale: oltre a permettere di evitare i trasporti su lunghe distanze, le filiere corte favoriscono lo sviluppo economico dei territori e danno ai consumatori la possibilità di farsi protagonisti dello sviluppo economico locale. Questo enorme potenziale tuttavia non è stato pienamente sfruttato finora a causa di strutture inadeguate e dei forti pregiudizi che ancora permangono in certi ambienti politici o economici. Tuttavia, se da un lato le filiere corte sono state troppo a lungo ignorate, dall’altro, uno studio italiano ha dimostrato che già oggi, nonostante l’assenza di riconoscimento e di sostegno, il 15% delle aziende agricole dell’Ue smerciano a livello locale più della metà della loro produzione e la Grecia, anche "grazie" alla crisi, detiene probabilmente il record in materia. I prezzi sono chiaramente molto competitivi, circa il 60% in meno dei circuiti classici, ma "non si tratta di creare nuovi ostacoli o di mettere i grandi contro i piccoli o le filiere corte contro le filiere lunghe", ha affermato il Commissario Ciolos: "Per essere veramente competitiva e sostenibile l’Europa deve valorizzare tutti i suoi modelli agricoli, senza pregiudizi".  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO DAMANAKI A RABAT PER AVVIARE IL PROCESSO DI NEGOZIATI PER UN NUOVO ACCORDO UE-MAROCCO PROTOCOLLO DI PESCA  
 
Bruxelles – Il Commissario per gli affari marittimi e la pesca, Maria Damanaki, era in Rabat, Marocco, il 20-21 aprile a lanciare il processo di negoziati per un nuovo accordo Ue-marocco protocollo di pesca. Dopo il suo incontro presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, il Commissario Maria Damanaki fatto la seguente dichiarazione: " La Commissione europea ritiene il Marocco di essere un partner chiave, non solo nel Mediterraneo, ma in generale. Ho chiesto alla Commissione e al Consiglio di darmi il mandato per discutere il nuovo accordo di pesca protocollo e l´ho ottenuto: siamo alla ricerca di un nuovo accordo che, allo stesso tempo, rispetti la sostenibilità ambientale, è vantaggioso per entrambe le parti ed è in linea con il diritto internazionale. Credo che oggi abbiamo fatto una partenza molto buona e dobbiamo continuare su questa strada. Per l´Ue e il Marocco, la cooperazione non è una scelta: è un must. Dobbiamo collaborare se vogliamo gestire gli stock ittici in modo efficace. Sono lieto di dire che abbiamo iniziato oggi i nostri colloqui esplorativi per un accordo nuovo protocollo di pesca con il Marocco . "  
   
   
“PSR”, UMBRIA A BRUXELLES: ACCELERA TEMPI MISURE CRUCIALI PER COMPETITIVITÀ E INNOVAZIONE IMPRESE AGRICOLE UMBRE  
 
Perugia – “A Bruxelles abbiamo sostenuto le ragioni delle imprese umbre e condiviso il percorso che ci consentirà di accelerare i tempi per l’approvazione delle modifiche al Programma di sviluppo rurale, in modo che già dal prossimo autunno potranno partire i nuovi bandi con una dotazione finanziaria complessiva di 16 milioni e mezzo di euro a favore delle imprese”. È quanto sottolinea l’assessore regionale alle Politiche agricole, Fernanda Cecchini, il 19 aprile a Bruxelles per l’incontro che, sollecitato dalla Regione Umbria, si è svolto nella sede dei Servizi della Commissione Europea per lo Sviluppo rurale, con il “rapporteur” in Commissione del “Psr” (Programma di sviluppo rurale) dell’Umbria, Maria Merlo, il suo coordinatore Gianfranco Colleluori, presente la dirigente europea Agata Zdanowicz. L’assessore Cecchini era accompagnata dal coordinatore regionale Ciro Becchetti, quale Autorità di gestione del “Psr”, e dal dirigente regionale Franco Garofalo. “L’incontro – riferisce l’assessore – è stata anche l’occasione per illustrare ai rappresentanti europei lo stato di avanzamento del Psr e le ‘performance’ dell’Umbria su alcuni temi strategici per l’Europa, quali gli investimenti, l’agroambiente ed il tabacco, in vista della riunione del Comitato di Sorveglianza che si terrà a giugno. Ad oggi – ricorda – sono state attivate 31 delle 34 misure della programmazione 2007-2013 e sono state finanziate 24517 domande delle 27780 presentate, con un impegno di spesa di 648 milioni di euro. Sono state erogate circa il 50 per cento delle risorse, circa 333 milioni di euro. Per i nuovi bandi restano a disposizione circa 46 milioni di euro. Su queste basi, ha sottolineato l’assessore, abbiamo ricevuto l’apprezzamento e la soddisfazione dei rappresentanti della Commissione Europea che hanno riconosciuto la capacità dimostrata dalla Regione Umbria nella qualità, nella quantità e nella velocità dell’utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Europa per il settore. Abbiamo infine concordato che la nostra “rapporteur” in Commissione europea, parteciperà alla riunione del Comitato di Sorveglianza che si svolgerà in Umbria a metà giugno”. La Regione Umbria ha reso conto, tra l’altro, dell’attivazione delle misure per la forestazione e l’ambiente: la misura 2.1.1 per il rimboschimento, e la 2.1.6. Per la conservazione del paesaggio rurale storico. “Oltre a riferire su quanto abbiamo fatto finora e sui risultati, al tavolo europeo – prosegue l’assessore – abbiamo illustrato in particolare la nostra richiesta di inserire nell’Asse 4, l’Asse “Leader”, del Programma 2007-2013 una nuova misura, la 4.1.1, che opererà nelle aree tabacchicole a sostegno delle imprese di produzione o trasformazione dei prodotti agricoli e agroalimentari che investono per innalzare la loro competitività, l’innovazione e per l’integrazione di filiera. A questo scopo, prevediamo di riservare circa 16 milioni e mezzo di euro, destinati ai ‘Gal’, i Gruppi di azione locale, che realizzeranno i programmi rivolti alle imprese”. Risorse assai significative – rileva – per accompagnare con sempre maggior efficacia gli sforzi di tutte le imprese, non solo tabacchicole, che per effetto della riforma dell’Ocm tabacco risentono più pesantemente degli effetti della crisi e cercano di rilanciarsi e innovarsi”. “In questa situazione – aggiunge l’assessore -, abbiamo messo in moto ogni azione possibile per ridurre i tempi di approvazione da parte della Commissione Europea, quattro mesi dal momento in cui viene inviata ufficialmente la richiesta della Regione. Troppi per le nostre imprese – sottolinea – perché saremmo costretti a rimandare l’attuazione della misura al 2013. Per questo, dopo che la nostra proposta di modifica ha già ottenuto il via libera dal Comitato di sorveglianza, abbiamo sollecitato e ottenuto un confronto bilaterale sulle integrazioni che ci sono state chieste dalla Commissione relativamente alle motivazioni, coerenza con gli orientamenti strategici comunitari e nazionali, modalità e tempi di attuazione”.Nell’incontro, Regione Umbria e rappresentanti europei hanno confrontato e condiviso la proposta di modifica al “Psr”, così come indicato, la quale sarà poi trasmessa alla Commissione Europea entro la fine di aprile. “Una strada – dice l’assessore Cecchini – che dovrebbe dimezzare l’iter della Commissione e ragionevolmente consentirci di espletare entro l’estate le procedure per la realizzazione della misura a sostegno delle imprese umbre, con l’emanazione dei bandi già dall’autunno”. Nel corso del confronto, sono state analizzate anche altre misure del “Psr” che la Regione si propone di modificare: la possibilità di includere nella misura 1.2.1. I finanziamenti per la coltivazione di piante officinali o i prodotti estratti, l’utilizzo di risorse relative all’assistenza tecnica dell’attuale Piano a favore di interventi preparatori della nuova programmazione 2014-2020, la rimodulazione finanziaria di alcune misure in particolare rivolte al settore forestale per una maggiore efficienza della spesa.  
   
   
IL PRESIDENTE DI ASSICA LISA FERRARINI NELLA SQUADRA DI GIORGIO SQUINZI  
 
 Milano - Lisa Ferrarini, Presidente di Assica dal 2010, presiederà il comitato per la tutela del made in Italy e la contraffazione nella squadra del Presidente designato di Confindustria, Giorgio Squinzi. Alla guida di circa 180 aziende del settore della salumeria, Lisa Ferrarini in questi due anni di Presidenza di Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, ha operato attivamente per il rinnovamento dell’Associazione e per rappresentare presso le Istituzioni italiane ed europee le esigenze e le necessità di questo importante comparto del Made in Italy. Un comparto che fattura circa 8 miliardi di euro e che quest’anno per la prima volta ha raggiunto il record delle esportazioni superando il miliardo di euro. Lisa è consigliere delegato del Gruppo Agroalimentare Ferrarini, impresa di famiglia fondata nel 1956 dal padre, il Cavaliere del Lavoro, il Dott. Lauro Ferrarini, con un fatturato di 350 milioni di euro, oltre 1.000 addetti e ben 10 sedi nel mondo. Sin dall’esordio in azienda si occupa delle attività legate al prodotto e svolge importanti studi e ricerche sulle materie prime in tutti i mercati. La sua esperienza si consolida di pari passo con l’affermazione dell’azienda, che la porteranno a ricoprire importanti cariche sia all’interno del gruppo, sia nelle principali istituzioni legate alla ricerca e alla valorizzazione del patrimonio agroalimentare italiano, di cui l’azienda Ferrarini è interprete da oltre 50 anni. È Presidente di Assica – Associazioni Industriali delle Carni e dei Salumi e Vice Presidente di Federalimentare con delega ai Rapporti con la Gdo, al Mercato e alla Sicurezza Alimentare; consigliere del Cda Vismara Spa; membro di Giunta della Camera di Commercio di Reggio Emilia; georgofila presso l’Accademia dal 2005. “Esprimo viva soddisfazione – dichiara il Presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua – per l’indicazione della nostra Vice Presidente Lisa Ferrarini, delegata a presiedere il comitato per la tutela del made in Italy e la contraffazione nella squadra del Presidente designato di Confindustria, Giorgio Squinzi. “L’industria alimentare – prosegue Ferrua – è la seconda realtà manifatturiera del Paese con 6.500 imprese in cui operano 410.000 lavoratori diretti e un fatturato complessivo di 130 miliardi di euro, con un export superiore a 25 miliardi di euro. Sono certo che Lisa Ferrarini, forte di una solida esperienza imprenditoriale ed in ambito associativo e federativo, saprà rappresentare al meglio le priorità della nostra industria, portando in dote alla squadra di Presidenza i valori dell’impresa alimentare italiana, un’industria “buona” in tutti i sensi”.  
   
   
AL III° FESTIVAL REGIONALE SCUOLE RISTORAZIONE PRIMO PREMIO A ISTITUTO BERNA MESTRE PER SALA E CUCINA.  
 
L’istituto Berna di Mestre ha vinto la terza edizione del Festival Regionale delle scuole di Ristorazione, che si è tenuto a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova). Il doppio riconoscimento è stato per aver saputo creare unità tra sala e cucina, gusto e tecnica nel preparare i piatti e stile e discrezione nella gestione della sala. A premiare i ragazzi sono stati il ristoratore Sergio Dussin e lo chef Ivano Carignano, due dei membri della giuria qualificata, formata anche da Alcide Candiotto, membro dell’Associazione Albergatori del Veneto, Dario Loison, pasticcere, e Federico Menetto, esperto di food and beverage. L’assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro si è complimentata con tutti i partecipanti, con gli organizzatori e anche con gli sponsor che hanno voluto contribuire al radicarsi e diffondersi di questa manifestazione “in costante crescita”. Gli allievi dell’istituto veneziano hanno preparato tre piatti: bianco d’anguilla con panatura alle spezie su tortino di patata con pomodoro confit, crackers di polenta, ristretto di raboso e barba del frate; tagliolini di asparagi bianchi e asparagi verdi amari Montine nella cialda di rapa rossa con spuma all’uovo, pancetta e grana; tortino di riso con crema di bisi profumata alla menta su cialda di meringa e gelatina di gin tonic con croccante al sesamo e ribes. Alla competizione gastronomica a valenza formativa, finanziata e realizzata dalla Regione del Veneto in collaborazione con la Fondazione Giacomo Rumor – Centro di Produttività Veneto (Cpv) di Vicenza e grazie al sostegno degli sponsor Alì & Aliper, Latteria Soligo, Sgmbaro, hanno partecipato ben 18 scuole tra istituti professionali statali per i servizi alberghieri e per la ristorazione e centri di formazione professionale del settore ristorazione. Elenco Premiati - Iii Festival Regionale Delle Scuole Di Ristorazione: Premio Alí (sponsor) per valorizzazione prodotti a Km 0 e stagionali: C.f.p. Turistico Alberghiero Premaggiore - Lepido Rocco di Motta di Livenza; Piatto che più ha emozionato: C.f.p. Di Chioggia; Miglior addobbo del tavolo: Enaip Calalzo e Bassano; Miglior dessert: Cfp “E. Reffo” di Tonezza del Cimone; Miglior piatto a Km 0: Cfp Stimmatini; Miglior secondo piatto: Cfp Asiago e Cfp San Gaetano di Vicenza; Miglior primo piatto: Cfp Valdobbiadene; Scuola che ha dato visibilità e prestigio alla Regione del Veneto: Istituto Gresner; Miglior abbinamento cibo-vino: Cfp Chioggia; Miglior chef: Yasmine del Cfp Valdobbiadene; Miglior sommelier e miglior maître: Matteo Carlesso e Brian Serviello; 3° classificato sala: Cfp Valdobbiadene; 2° classificato sala: Cfp Stimmatini; 3° classificato cucina: Dieffe Padova; 2° classificato cucina: Istituto Alberini di Treviso; 1° classificato sala e cucina: Istituto Berna di Mestre.  
   
   
AOSTA: CONSEGNATI GLI ATTESTATI DEL CORSO PER IMPRENDITORI AGRICOLI  
 
Nella mattinata di venerdì 20 aprile, nella sede dell’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali a Saint-christophe, l’Assessore Giuseppe Isabellon e il direttore dell’Institut Agricole Régional René Benzo hanno consegnato gli attestati ai quarantaquattro allievi che hanno portato a termine, con esito positivo, i due corsi dell’edizione 2011 del progetto Imprenditori Agricoli Valdostani, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, Obiettivo 2, Programma Operativo Regionale Occupazione. Hanno ricevuto l’attestato di frequenza con profitto: Alessi Mattia, Barattin Roberto, Berthod Claudio, Besenval Paul, Bochet Sandra, Bonin Erik, Buscio Laura, Ceppi Alessia, Cerise Elisa, Chaussod Katiuscia, Chevrier Xavier, Collé Michela, Consol Alessandro, Consol Luca, Cosson Alice, Costantini Annie, Crea Edoardo, De Antoni Luana, Diemoz Karin, Enria Federico, Fanny Paola, Gens Ausilia, Girod Giuseppe, Gontier Alessia, Isabellon Michel, Lavy Simone, Lowery Christy, Manella Valentina, Marcone Vincenzo, Martello Alice, Negri Marlene, Parleaz William, Payn Silvye, Peaquin Irvin, Rodrigue Chantal, Sailis Silvia, Sedda Giulia, Tamburin Enrico, Torrent Claudia, Torrent Simone, Urracci Giulia, Varisellaz Ives, Vierin Michel e Voyat Jean Paul. Il percorso formativo, organizzato dall’Institut Agricole Régional, si proponeva di far acquisire le competenze necessarie per esercitare l’attività di imprenditore agricolo, stabilite nel Sistema di competenze e nello Standard formativo. Il corso, articolato in 132 ore di formazione d’aula, si è svolto nel periodo novembre 2011 - marzo 2012 ed è valido ai fini dell’acquisizione delle competenze professionali previste dalla misura 112 Insediamento di giovani agricoltori del Programma di Sviluppo Rurale. Oltre all’attestato, rilasciato a quanti hanno rispettato la frequenza prevista (almeno l’80 per cento delle lezioni) e raggiunto il profitto richiesto (almeno 6/10 di media nelle sei prove di valutazione), verranno consegnati l’attestato valido ai fini dell’idoneità sanitaria per la manipolazione degli alimenti (ex libretto sanitario), l’idoneità a svolgere l’attività di responsabile della sicurezza in azienda e l’attestato di addetto antincendio per le aziende a rischio medio.  
   
   
AGRICOLTURA: GIOVEDI´ FORUM SU PIANO SVILUPPO RURALE SICILIA  
 
Palermo - Obiettivi del Psr Sicilia 2007-2013, risultati raggiunti e buone pratiche raccontate dagli imprenditori agricoli che hanno superato la crisi del mercato, sviluppando competenze e specializzazioni grazie ai fondi comunitari. Se ne parlera´ il 26 aprile a Palermo, in occasione del Forum regionale "Coltiviamo sviluppo in Sicilia, terra del tuo futuro", al Grand Hotel et des Palmes, dalle 10 alle 16. All´evento, presieduto dal presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, parteciperanno l´assessore regionale delle Risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi, il dirigente generale Rosaria Barresi,l´autorita´ di gestione del Psr Sicilia, e rappresentanti istituzionali nazionali e comunitari. I giornalisti Gianluigi Nuzzi e Giorgio Dell´orefice modereranno la sessione mattutina, Tessa Gelisio e Alessio Romeo la sessione pomeridiana.  
   
   
ALIMENTARE. LA PRIMA PASTA AUTARCHICA È PRODOTTA DA ANNI IN VENETO E ORA È ANCHE A KM ZERO  
 
Venezia - “Bene, ma certo non primi. In Veneto c’è un pastificio industriale che dal 2002, davvero per primo, produce pasta solo con farina ottenuta da grano duro nazionale, il cui prodotto è certificato dal Csqua Certificazioni Srl”. La precisazione è dell’assessore regionale all’agricoltura del Veneto, che corregge, “in nome della verità”, la notizia diramata oggi circa l’arrivo della “prima” pasta autarchica, italiana al 100%, frutto di una collaborazione Coldiretti – Coop. “Sono lieto che queste due organizzazioni abbiano raggiunto un obiettivo importante, che tutela i consumatori e dà certezze ai produttori del nostro Paese. Però qui da noi, a Castello di Godego in provincia di Treviso – ribadisce l’assessore regionale –l’industriale Pierantonio Sgambaro, titolare della “Jolly Sgambaro”, realizza da anni una pasta tutta italiana, in stretta collaborazione con gli imprenditori agricoli. Di più: da un anno la Jolly Sgambaro produce una pasta di grano duro a km zero, venduta in loco anche dalla Grande Distribuzione, realizzata esclusivamente con grano duro coltivato in Veneto e in Emilia Romagna, coltura che proprio grazie a queste iniziative ha ripreso quota sul nostro territorio. A lui il merito della primogenitura”. La Jolly Sgambaro, che ha anticipato di molti anni la rintracciabilità obbligatoria del prodotto, lavora circa 40 mila tonnellate di grano duro, ottenuto sulla base di specifiche molto precise. 30 mila tonnellate sono frutto della consolidata alleanza con gli agricoltori e cooperative della Puglia, mentre le restanti 10mila provengono dai 9 mila ettari seminati nella pianura veneta ed emiliana, dove la disponibilità di grano duro a “Km zero” ha creato un forte rapporto con il territorio, che tra l’altro incide profondamente e in positivo sulle problematiche ambientali e sui costi dei trasporti.  
   
   
UN ‘CASO’ IMPRENDITORIALE DI UN GIOVANE RAVENNATE PRESO COME ESEMPIO PER UN PROGETTO IL CUI OBIETTIVO È QUELLO DI FAVORIRE IL RICAMBIO GENERAZIONALE IN AGRICOLTURA.  
 
Ravenna - La storia di un caso, un progetto imprenditoriale di un giovane agricoltore, preso come esempio per dare un forte impulso al ricambio generazionale. E’ così che Stefano Francia, imprenditore agricolo ventiduenne di Ravenna, ha raccontato – e spiegato - il suo progetto vincente fornendo dettagli utili per i suoi colleghi ‘under quaranta’. Il tema del ricambio generazionale e la promozione di esperienze per accompagnare ed agevolare gli agricoltori a fine carriera professionale che si trovano nella situazione di dover passare l’attività di imprenditori agricoli è l’ obiettivo del convegno organizzato a Ravenna da Cia Emilia Romagna, l’associazione giovanile di imprenditori Agia, Donne in Campo e ‘senior’ della Cia. La Confederazione, nell’elaborazione del progetto pilota presentato, si propone di consolidare una metodologia adeguata a far evolvere il servizio di assistenza al ricambio generazionale nell’ottica di costruzione della “Banca della Terra”. Al centro del progetto, presentato dal presidente di Donne in Campo Sofia Trentini, c’è la stipula di patti di relazione tra cedente e giovane, basati sulla tutela del valore fondiario dei terreni e sulla redditività degli stessi, costruendo forme contrattuali o societarie in grado di comprendere le reciproche e future convenienze (affitti, società di capitale, promesse di vendita ). “La fase iniziale del progetto prevede l’utilizzo di uno schema di business plan adeguato che verifichi la fattibilità della relazione e il coinvolgimento di diversi settori professionali che vanno da quello fiscale a quello previdenziale – ha detto Francia - ma soprattutto è il fondiario, la gestione del fattore terra attraverso le diverse forme contrattuali e di compravendita che entrano in gioco prepotentemente assieme alla opportunità di accesso al credito e degli aiuti”. Supporto che viene, ha precisato il presidente della Cia Emilia Romagna, attraverso il Centro di assistenza fiscale e la nostra società di mediazione creditizia Agriservice Italia srl. E importante creare un business plan da presentare agli istituti di credito per finanziare la proposta, ha spiegato inoltre il giovane imprenditore Francia, “poi occorre ridurre i costi fissi e l’aumento redditività, senza trascurare il fattore umano, ovvero il rispetto di chi cede il testimone”. “L’88% delle imprese in Emilia Romagna non ha il successore e il recente censimento ci dice che ci sono 250 mila ettari condotti da imprenditori che hanno più di 65 anni – è intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni - inoltre è vero che è aumentata la superficie media aziendale, ma l’incremento interessa quelle imprese che hanno più di 50 ettari. E’poi aumentata la superficie a colture estensive ed è diminuita la frutticoltura e la viticoltura: non è esattamente la fotografia che abbiamo in mente delle nostre produzioni”. Sono tre le tipologie che propone la Regione: “sostegni in via prioritaria a i giovani attraverso il Psr, percorsi facilitati di subentro, un modello di agricoltura che tenga conto delle criticità, come ad esempio la scarsa remunerazione dei prodotti”. Di grande impatto emotivo la testimonianza di un imprenditore anziano che ha ripercorso le proprie tappe nel percorso professionale, difficile ma simile in molti aspetti alle problematiche attuali. Sono intervenuti, tra gli altri, la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, il presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, Paolo Russo, Marco Ercolani (Agia Emilia Romagna) il presidente nazionale dei giovani imprenditori agricoli Luca Brunelli, che ha condiviso il progetto “riproponibile sul territorio nazionale”. Ha concluso l’iniziativa il presidente nazionale della Confederazione Giuseppe Politi. Giovani in Emilia Romagna - Il Censimento generale dell’agricoltura del 2010 ha evidenziato come, nonostante l’insediamento dall’anno 2000 di 5.173 giovani, le aziende con titolare giovane si siano dimezzate, e come si siano ridotte anche le aziende il cui titolare ricade nella fascia di età tra i 40 e i 49 anni. Un tasso di ricambio insufficiente che giustifica il progetto Cia. Problematiche che sussistono per l’insediamento dei giovani in agricoltura rilevate da Agia Cia: la scarsa accessibilità al Bene Terra; gli alti costi burocratici di avviamento; la difficoltà di accesso al credito per effettuare investimenti; la mancanza di condizioni giuridiche per la gestione da parte degli agricoltori di filiere corte, trasparenti e di qualità; la necessità di rafforzare gli strumenti di aggregazione dell’offerta; nonché l’incertezza delle prospettive economiche e la scarsità di servizi di consulenza e formazione professionale. Da una ricerca interna alla Cia Emilia Romagna sono stati evidenziati i seguenti dati riferiti alla dimensione media aziendale: le aziende condotte da imprenditori con meno di 40 anni dispongono una superficie media di 23,87 ettari di cui 17,61 in affitto, quelle condotte dagli ultrasettantenni di 6,87 ettari in proprietà. Con la Banca della Terra Cia e Agia intendono evitare che i terreni vadano in mano a pochi grandi proprietari o che diventino esclusivamente un bene rifugio per capitali di terzi che non hanno alcun interesse a mantenere la produttività, la biodiversità e le eccellenze e le peculiarità dei territori.  
   
   
FVG, PROGRAMMA SVILUPPO RURALE: PUBBLICATI SUL BUR NUOVI BANDI  
 
Trieste - Sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione (Bur) i nuovi bandi del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2007-2013, a valere sulla misura 214 "Pagamenti agro ambientali", sottomisura 1 azioni 1.8, "diffusione dell´uso dei reflui zootecnici" e sottomisura 2 azione 1, "costituzione e manutenzione di habitat naturali e seminaturali anche ai fini faunistici", nonché sulla misura 216 "Sostegno agli investimenti non produttivi" azione 1, "manutenzione straordinaria di muretti a secco divisori e di sostegno a terrazzamenti". Oltre che sul Bur, I bandi sono consultabili anche sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia www.Regione.fvg.it  nella specifica sezione dedicata al Psr, cui si può accedere sia dalla home page che dalle pagine "Agricoltura e foreste".  
   
   
AOSTA, CONSEGNATI GLI ATTESTATI DEL CORSO PER IMPRENDITORI AGRICOLI  
 
Nella mattinata di venerdì 20 aprile, nella sede dell’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali a Saint-christophe, l’Assessore Giuseppe Isabellon e il direttore dell’Institut Agricole Régional René Benzo hanno consegnato gli attestati ai quarantaquattro allievi che hanno portato a termine, con esito positivo, i due corsi dell’edizione 2011 del progetto Imprenditori Agricoli Valdostani, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, Obiettivo 2, Programma Operativo Regionale Occupazione. Hanno ricevuto l’attestato di frequenza con profitto: Alessi Mattia, Barattin Roberto, Berthod Claudio, Besenval Paul, Bochet Sandra, Bonin Erik, Buscio Laura, Ceppi Alessia, Cerise Elisa, Chaussod Katiuscia, Chevrier Xavier, Collé Michela, Consol Alessandro, Consol Luca, Cosson Alice, Costantini Annie, Crea Edoardo, De Antoni Luana, Diemoz Karin, Enria Federico, Fanny Paola, Gens Ausilia, Girod Giuseppe, Gontier Alessia, Isabellon Michel, Lavy Simone, Lowery Christy, Manella Valentina, Marcone Vincenzo, Martello Alice, Negri Marlene, Parleaz William, Payn Silvye, Peaquin Irvin, Rodrigue Chantal, Sailis Silvia, Sedda Giulia, Tamburin Enrico, Torrent Claudia, Torrent Simone, Urracci Giulia, Varisellaz Ives, Vierin Michel e Voyat Jean Paul. Il percorso formativo, organizzato dall’Institut Agricole Régional, si proponeva di far acquisire le competenze necessarie per esercitare l’attività di imprenditore agricolo, stabilite nel Sistema di competenze e nello Standard formativo. Il corso, articolato in 132 ore di formazione d’aula, si è svolto nel periodo novembre 2011 - marzo 2012 ed è valido ai fini dell’acquisizione delle competenze professionali previste dalla misura 112 Insediamento di giovani agricoltori del Programma di Sviluppo Rurale. Oltre all’attestato, rilasciato a quanti hanno rispettato la frequenza prevista (almeno l’80 per cento delle lezioni) e raggiunto il profitto richiesto (almeno 6/10 di media nelle sei prove di valutazione), verranno consegnati l’attestato valido ai fini dell’idoneità sanitaria per la manipolazione degli alimenti (ex libretto sanitario), l’idoneità a svolgere l’attività di responsabile della sicurezza in azienda e l’attestato di addetto antincendio per le aziende a rischio medio.  
   
   
PESCA: DL SEMPLIFICAZIONE FISCALE, AULA CAMERA VIA LIBERA A ESENZIONE ACCISA BENZINA COME PER GASOLIO  
 
 Federcoopesca: battaglia che portiamo avanti da anni per far rispettare direttiva comunitaria Arriva dall’Aula della Camera, nell’ambito della conversione in legge con modificazioni del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni fiscale , una norma di interpretazione autentica circa l’esenzione dalle accise per la benzina destinata alle barche da pesca che operano nelle acque marine, come stabilito dalla direttiva comunitaria 2003/96/Ce del Consiglio, che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell´elettricità. Lo annuncia la Federcoopesca-confcooperative, soddisfatta per il risultato raggiunto, frutto di una battaglia che l’associazione porta avanti da anni affinché ai piccoli pescherecci alimentati a benzina, costretti fino ad aggi a pagare accise e Iva, fossero estesi gli sgravi fiscali già previsti per quelli a gasolio. “Finalmente è arrivato il chiarimento atteso dagli operatori, che mai come in questo momento risulta una boccata d’ossigeno ad un comparto soffocato da scarsa redditività e da costi di gestione eccessivi, legati al prezzo del carburante” commenta il presidente Massimo Coccia che ringrazia per il lavoro portato avanti i firmatari dell’emendamento, gli on. Gian Luca Galletti, Angelo Cera, Teresio Delfino dell’Unione di Centro, ed il relatore on. Gianfranco Conte. Sull´argomento poche settimane fa era stata presentata anche una interrogazione al Ministro dell´economia e delle finanze, sempre a firma degli on. Cera e Delfino. Oggi finalmente viene rimossa una vera e propria disparità di trattamento fra il regime tributario proprio del gasolio impiegato nell´attività di pesca e quello proprio della benzina utilizzata per le medesime finalità. Tocca ora al Ministero dell´economia e delle finanze ed all´Agenzia delle dogane garantire quanto affermato dal Parlamento italiano. “Continueremo comunque a vigilare - prosegue Coccia - fino a che anche le norme attuative (in particolare il decreto ministeriale 16 novembre 1995, n. 577) non permetteranno il pieno esercizio di un diritto per troppo tempo negato ai nostri pescatori"  
   
   
STUDIO ESAMINA I PARASSITI ACQUATICI NEI PESCI  
 
Ricercatori in Spagna, Repubblica ceca e Regno Unito sono riusciti a identificare le componenti e i meccanismi cellulari che giocano un ruolo nella proliferazione dei myxozoa, minuscoli parassiti acquatici responsabili di malattie in pesci pregiati dal punto di vista commerciale. Presentate nella rivista Plos One, le conclusioni dello studio gettano nuova luce sulla motilità degli stati proliferativi dei myxozoa e sul loro processo riproduttivo. Prodotti mediante spore e senza inseminazione, i myxozoa sono imparentati con i celenterati, specie marine di grande diversità definite primitive dai ricercatori. Tra gli esempi di myxozoa ci sono anemoni, coralli e meduse. I pesci cadono velocemente vittima di questi parassiti a causa della rapida proliferazione di questi ultimi. Si deve tuttavia notare però che la ricerca non è riuscita a spiegare le conseguenze del loro sviluppo. Guidati dall´Istituto Cavanilles di biodiversità e biologia evoluzionistica dell´Università di Valencia in Spagna, i ricercatori hanno usato un microscopio cofocale a scansione laser (Clsm) per esaminare l´anatomia e la biologia riproduttiva dei patogeni. Per la sua parte dello studio, il team spagnolo ha esaminato morfologia, struttura e composizione del myxozoa Ceratomyxa puntazzi, trovato nella bile dell´abramide Diplodus puntazzo. Questo abramide è una delle specie che gli esperti stanno usando nel tentativo di diversificare l´itticoltura nel Mediterraneo. Nello specifico, il team ha identificato due diversi cicli di sviluppo del parassita: (a) sviluppo proliferativo pre-sporogonico, e (b) sporogonia. Secondo i ricercatori, entrambi i cicli di sviluppo si verificano in parallelo, ma nei pesci è stato osservato che essi avevano o prevalentemente fasi senza spore mature o prevalentemente fasi con spore mature. "L´applicazione di tecniche in vivo ha permesso l´analisi dei meccanismi di proliferazione e del movimento di questo tipo di patogeno, che colpisce il sistema digestivo dei pesci e potrebbe causare gravi perdite agli allevamenti ittici," dice l´autore principale Gema Alama-bermejo dell´Istituto Cavanilles, che sta attualmente portando avanti una ricerca post dottorato presso l´Istituto di parassitologia dell´Accademia delle scienze della Repubblica ceca. Nello studio, gli autori scrivono: "Come mostra il presente studio, la combinazione di microscopi ottici, scansione e microscopi elettronici a trasmissione e microscopi tridimensionali cofocali laser, è riuscita a produrre nuove informazioni sulla struttura e la morfologia delle fasi dei parassiti ceratomyxid nella bile, e ha fornito eccezionali intuizioni su composizione, motilità cellulare e citocinesi dei parassiti myxozoans, che non erano state studiate in precedenza." I ricercatori sottolineano che sebbene il Clsm cofocale sia uno strumento poco utilizzato, esso è estremamente utile nello studio della morfologia tridimensionale dei parassiti, e anche per determinare la presenza e la posizione di alcune componenti della cellula. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Cavanilles di biodiversità e biologia evoluzionistica: http://www.Uv.es/biodiver/e/index.htm  Istituto di parassitologia della Accademia delle scienze della Repubblica ceca: http://www.Paru.cas.cz/en/    
   
   
AGRICOLTURA IN SICILIA: AIUTI PER GIOVANI, AMMESSE ALTRE 400 AZIENDE  
 
Palermo - Estesi ad altre 400 aziende i finanziamenti della misura 112 "Primo insediamento giovani in agricoltura - Pacchetto giovani". L´autorita´ di gestione del Psr Sicilia, Rosaria Barresi, ha autorizzato lo scorrimento della graduatoria definitiva fino alla posizione 1600. Il sostegno e´ rivolto ai giovani agricoltori che si dedicano all´attivita´ agricola, in qualita´ di capo azienda, per la prima volta. L´aiuto sara´ erogato unicamente all´interno del "Pacchetto giovani". Cio´ significa che, per poterne beneficiare, il giovane agricoltore deve obbligatoriamente accedere ad almeno un´altra misura di investimenti materiali prevista dal Programma comunitario. "Scopo della misura - ha detto Rosaria Barresi - e´ quello di rinnovare il settore primario siciliano per aumentare la competitivita´ e la professionalita´ nei vari settori attraverso il ricambio generazionale.  
   
   
LA MORTADELLA È UN PRODOTTO CON UNA RIDOTTA PERCENTUALE DI GRASSI E LE LINEE GUIDA REGIONALI NON LA SCONSIGLIANO.  
 
Bologna - "Molto rumore per nulla. Le linee guida regionali non sconsigliano affatto la mortadella”, così gli assessori regionali all’agricoltura e saluteTiberio Rabboni e Carlo Lusenti intervengono sul presunto obbligo di non somministrare nelle mense scolastiche uno dei prodotti simbolo della tradizione emiliano-romagnola. “La mortadella – spiegano Rabboni e Lusenti –non è nemmeno citata né direttamente, né indirettamente tra gli alimenti da evitare, perché il documento regionale parla di prodotti di salumeria freschi, da cuocere e stagionati, mentre invece la mortadella, come è noto, è un insaccato cotto. Peraltro, proprio la Mortadella di Bologna Igp è oggi, non solo un prodotto di elevata qualità e dalle inimitabili caratteristiche organolettiche, ma anche adatto a un’alimentazione corretta ed equilibrata per grandi e piccoli. Come riportano le tabelle curate dal Consorzio di tutela, consultabili al sito www.Mortadellabologna.com  questo salume ha infatti una percentuale di grassi molto contenuta, del 28%, tra i più bassi in assoluto tra i prodotti assimilabili.” “Quello che le linee guida invece suggeriscono è la moderazione nelle quantità e la corretta informazione sulle proprietà degli alimenti. Non dimentichiamoci che l’Italia ha la stessa percentuale di obesi sulla popolazione giovanile degli Usa , una condizione che assieme al sovrappeso rappresenta una vera e propria emergenza sociale e sanitaria. Per questo tentiamo di conciliare l’educazione al consumo dei prodotti tipici e tradizionali dell’Emilia-romagna, Dop, Igp e del territorio con la corretta ed equilibrata alimentazione. Credo che su questa impostazione convengano genitori, docenti e tutte le persone di buonsenso. Infine – concludono gli assessori regionali – le linee guida regionali costituiscono un indirizzo e non un obbligo e come tali sono un invito alla corresponsabilità per il benessere dei giovani e giovanissimi verso scuole, istituzioni locali, famiglie e media.”  
   
   
ASSEMBLEA ASSOSEMENTI: AUSPICATA UNA TEMPISTICA DEL REGISTRO VARIETALE PIU’ CONSONA ALLE EPOCHE DI SEMINA  
 
 “La tempistica delle nuove iscrizioni varietali al registro nazionale deve essere in linea con le epoche di semina e con le esigenze commerciali delle aziende sementiere. L’innovazione varietale in campo sementiero oggi deve passare attraverso l’iscrizione in un registro nazionale, ma nel mercato unico nulla obbliga a ricorrere all’iscrizione nel registro ufficiale italiano. Se il registro nazionale non sarà in grado di dare certezze nei tempi e recuperare efficienza, non vedo altra scelta per le aziende sementiere – questo il commento del presidente Paolo Marchesini, durante i lavori dell’Assemblea generale di Assosementi, svoltasi il 19 aprile scorso – che andare ad iscrivere i propri materiali in uno degli altri paesi della Comunità”. “Sono oramai anni che attendiamo che i compensi pagati al Tesoro dalle ditte sementiere per le prove del registro nazionale vengano correttamente e per intero destinati alle strutture incaricate delle prove e non siano invece considerati una tassa. E’ vero che finora il Ministero delle politiche agricole, con le Regioni, è riuscito – aggiunge Marchesini – a tamponare la situazione, ma quest’anno stiamo assistendo, proprio per le incertezze legate ai pagamenti, ad un ritardo da parte di alcune stazioni di prova nel rilasciare i dati sperimentali. Tanto che ci troviamo oggi, quando le semine primaverili sono in pieno corso, con il decreto di iscrizione delle nuove varietà di girasole non ancora pubblicato in Gazzetta e con la Commissione sementi che non è ancora riuscita ad esaminare i risultati delle nuove varietà di soia, di sorgo e delle foraggere”. “A nome delle aziende italiane, ma anche di quelle non italiane che operano in Italia, manifesto profondo rammarico per questa situazione che fa emergere una immagine di inefficienza. A ciò si aggiunge il rischio per il nostro paese – sottolinea Marchesini - di perdere risorse importanti che potrebbero finire altrove per finanziare attività di sperimentazione e dare lavoro ad aziende ed unità di ricerca. Ai due anni di tempo di norma richiesti per realizzare le prove di iscrizione, non possiamo aggiungere l’attesa di un terzo anno per le incertezze ed i ritardi burocratici”. Secondo Assosementi, ogni anno vengono sottoposte alle prove del registro ufficiale nazionale circa 1.300 varietà, tra specie agrarie ed ortive, con un costo complessivo a carico delle aziende sementiere di circa 2,4 milioni di euro, interamente versati in base ad un decreto del 1988 al Tesoro. Per le prove del 2011, con una decisione del 27 luglio scorso la Conferenza Stato-regioni ha stanziato la somma di 1,3 milioni di euro. …….  
   
   
AL VIA 1°CONCORSO NAZIONALE DEI VINI ROSATI D’ITALIA: INSEDIATE LE COMMISSIONI A SOSTEGNO DEI VINI ROSATI SCENDONO IN CAMPO TUTTE LE REGIONI ITALIANE  
 
La risposta dei produttori, del resto, non lascia spazio ai dubbi. La partecipazione compatta, con oltre 350 campioni di vino pervenuti e la presenza di 18 regioni su 20. La Regione Puglia ha centrato l’obiettivo:’ idea di valorizzare e promuovere i vini rosati e un metodo di produzione che vanta tradizioni millenarie attraverso un concorso risulta vincente e condivisa da tutta Italia, dal Veneto alla Sicilia. Un risultato auspicato, nonostante la primissima edizione, che supera le aspettative degli stessi organizzatori e lascia ben sperare per il futuro di un concorso singolare nel suo genere, dedicato esclusivamente ad una singola tipologia enoica, il vino rosato appunto. La presenza omogenea di tutte le regioni d’Italia evidenzia e conferma la totale condivisione dell’iniziativa, ideata e organizzata dall’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, da tempo impegnato in azioni di salvaguardia e sviluppo di questa particolare tipologia di vino. Nella classifica delle regioni più rappresentate spiccano accanto alla Puglia, Abruzzo, Veneto e Lombardia. Ex aequo Emilia Romagna, Toscana e Marche, ed infine Sicilia e Sardegna. Il Concorso è entrato nel vivo il 20 aprile con l’apertura ufficiale delle commissioni di degustazione riunite all’hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci di Bari. Prima dell’avvio dei lavori, una conferenza stampa moderata da Puccio Corona, giornalista e conduttore Rai, con il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno e il direttore di Assoenologi nazionale, Giuseppe Martelli. “Una così significativa partecipazione di cantine ed etichette in rappresentanza di pressoché tutte le filiere vitivinicole regionali italiane - ha sottolineato l’assessore Stefàno - è la conferma di aver centrato l’importante obiettivo che ci eravamo dati: restituire protagonismo al Vino Rosato. Ora si apre la "fase due", con la comparazione qualitativa e gustativa tra le tantissime etichette e i tanti vitigni che racconteranno di una qualità di vinificazione, di una tradizione enoica e di una ricchezza di territori che riportano agli onori dell´attualità lo straordinario vino rosato d´Italia. Consegniamo ora alla competenza ed alla professionalità delle Commissioni il difficile compito di far emergere le migliori performance italiane, convinti come siamo di poter contare sulla esperienza di una qualificatissima squadra di esperti. Siamo certi che saranno selezionati le migliori "bottiglie", ma c’è tutto l’orgoglio per una vittoria già conquistata, quella del vino rosato italiano." Dal pomeriggio le otto commissioni composte ciascuna da 4 tecnici - enologi nominati dall’Associazione Enologi Enotecnici italiani e da un giornalista nominato dall’Ente organizzatore (Tony Capuozzo, Lorenzo del Boca, Paolo Massobrio, Antonella Millarte, Salvatore de Lio, Jessica Bordoni, Danilo Luigi Giaffreda, Carlo Cambi) si riuniranno per valutare i campioni pervenuti in base al metodo “Union Internationale des Oenologues”. Ogni componente esprimerà in modo autonomo il proprio giudizio ed il punteggio finale sarà determinato dalla media aritmetica dei singoli giudizi numerici. A salvaguardia del prestigio delle aziende partecipanti, non sarà reso noto l´elenco dei vini non selezionati e delle aziende che li avranno presentati, né il punteggio assegnato ai singoli campioni dei vini selezionati. I primi tre vini che nell’ambito di ciascuna categoria prevista, avranno ottenuto il punteggio più elevato, purché non inferiore a 80 centesimi, saranno premiati rispettivamente con Medaglia d’Oro, Medaglia d’Argento e Medaglia di Bronzo. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 5 maggio p.V. Ad Otranto, in provincia di Lecce alla presenza del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania.  
   
   
CONCORSO VINI ROSATI. VENDOLA: UNA BATTAGLIA VINTA NEL NOME DELL´INNOVAZIONE  
 
“Questa è la storia di molte battaglie vinte”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola alla conferenza stampa di presentazione del 1° Concorso enologico nazionale dei vini Rosati d’Italia tenuta il 20 aprile insieme all’Assessore Regionale alle Politiche Agroalimentari Dario Stefàno presso Villa Romanazzi Carducci a Bari. “Nella civiltà del vino – ha spiegato Vendola – il rosè era un po’ il figlio di un dio minore e ha rischiato di precipitare dentro una sventura anche istituzionale. Di fronte alla Comunità Europea il vino rosato è stato rappresentato come un vino di mescolanza ottenuto dai residui delle produzioni del bianco e del rosso. Questo rischio poteva essere addirittura normato e si poteva configurare un’autorizzazione comunitaria per validare il rosato come un vino di miscela. Per noi avrebbe rappresentato un pregiudizio gravissimo per la qualità di una vinificazione particolarmente sofisticata. Abbiamo combattuto in ambito europeo contro quella che consideravamo una sorte infelice e un danno per la nostra economia e per un nostro prodotto di qualità. Una battaglia che abbiamo vinto”. Secondo Vendola “quello che pensava la tecno-burocrazia di Bruxelles è frutto anche di un pregiudizio diffuso nell’opinione pubblica. Ecco perché bisogna riscattare l’onore del rosè, bisogna raccontare che questo vino ha una sua personalità, una sua culla specifica, un suo percorso di accompagnamento alla crescita che è delicato e complesso”. Questo concorso, ha spiegato il Presidente della Regione Puglia “serve a portare in vetrina e a esibire le peculiarità di questo nostro prodotto, e ha fatto molto bene l’Assessore Stefàno a non rinchiudersi dentro la trincea pugliese, perché la sfida dell’enologia, dei prodotti di qualità nel food, o è una sfida globale o rischia di essere una sagra di paese. Per noi, invece, anche l’enogastronomia rappresenta una provocazione importante a qualificare il nostro modello di sviluppo”. Sullo sfondo, secondo Vendola, c’è anche una seconda battaglia vinta: quella del vino. “Se si analizzano i dati di produzione – ha spiegato il Presidente – e non solo quelli relativi al consumo, il vino pugliese oggi ha dei record di vendita straordinari. Ogni anno al Vinitaly, in maniera crescente, guadagniamo delle postazioni importanti. Prima non era così: la Puglia, fino a poco tempo fa, produceva il vino degli altri. La nostra regione, che aveva un ritardo clamoroso anche rispetto alla Sicilia, aveva un rapporto problematico con la vite: troppe produzioni di uva senza mercato, un’uva buona solo per gli ammortizzatori sociali, troppa richiesta di ristoro dei danni. Era come se la produzione enologica fosse percepita dagli stessi produttori come un qualcosa in stato comatoso da assistere con la farmacopea dei sussidi comunitari”. “Oggi – ha evidenziato Vendola – con un lavoro certosino di finanziamento alle cantine e di accompagnamento del sistema dell’impresa enologica abbiamo fatto emergere i talenti del nostro territorio. Di fronte alle prospettive buie di una crisi economica, che non sembra dover mai finire, o si investe sui processi d’innovazione in ogni settore, oppure la partita non la si può neanche giocare”. “Si tratta, ha concluso il Presidente Vendola – di una battaglia dalla quale se ne possono desumere tante altre. Si può uscire dalla crisi mettendo a valore ciò che noi abbiamo: il paesaggio, il territorio, la memoria, la cultura e la storia. Nelle nostre terre sono tornati gli antichi vitigni e su di essi abbiamo portato la ricerca e l’innovazione, perché la campagna non è una questione di vanga, ma di scienza e di tecnologia. L’enologia accompagna l’agroalimentare a dotarsi di competenze, di specialismi e di futuro. Questo calice di rosato oggi ci ha fatto ragionare su tante questioni. Spero che non siano discorsi ebbri, ma ragionamenti sobriamente carichi di futuro”.  
   
   
L’ATTIVITA’ 2011 DEL CONSORZIO GORGONZOLA  
 
Si è svolto a Milano l’annuale appuntamento con l’Assemblea Generale dei soci del Consorzio Gorgonzola per fare il punto sulla produzione, il mercato e l’attività di vigilanza svolta nel 2011. Produzione e distribuzione - Lo scorso anno sono state prodotte 4.194.458 di forme di gorgonzola con un incremento del 3,52% rispetto all’anno precedente. Parte di questo incremento è dovuta anche all’aumento della produzione di gorgonzola piccante, sempre più apprezzato, non solo dagli intenditori, la cui quota rispetto alla produzione globale passa dal 7,87% nel 2010 all’8,45% nel 2011. Anche nei consumi si registra un aumento rispetto al 2010 dello 0,3%. Qualche differenza emerge, invece, dall’analisi della distribuzione sul territorio nazionale con una contrazione dei consumi nell’area d’origine del formaggio, il nord-ovest (da 62,8 a 60, 9%), a favore del nord-est dove si registra un +2,5% (23,3% sul totale). L’esportazione - Il gorgonzola è sempre più apprezzato anche all’estero dove il Consorzio non manca di far arrivare l’attività promozionale e di comunicazione. In particolare nel 2011 ci si è concentrati, per quanto riguarda l’Europa, dove in generale l’export di gorgonzola è cresciuto del 6,5%, su Spagna e Polonia. Molto interessante il caso della Polonia dove, grazie sia ad un tasso di sviluppo tra i più alti dell’Unione Europea sia alle campagne finanziate dal Consorzio, si è registrato un vero e proprio boom nel 2011 con ben 360 tonnellate di gorgonzola esportate rispetto alle 9 tonnellate esportate del 2000 (con un incremento rispetto al 2010 del 82%). Molto positiva anche l’esportazione verso gli Usa (+5,4%) e verso il Giappone (+14%). Attività di vigilanza – Il Consorzio ha il preciso scopo di vigilare sulla produzione e sul commercio del gorgonzola Dop sia per tutelare i produttori da pratiche di concorrenza sleale sia per salvaguardare i consumatori sul rispetto delle norme . A tal fine il Consorzio promuove tutte le iniziative tese a salvaguardare la tipicità e le caratteristiche del gorgonzola preservandole da ogni abuso, concorrenza sleale, contraffazione, uso improprio della Dop e comportamenti illeciti. Attività tecnico-scientifica – Nel primo semestre del 2011 è stato commissionato uno studio, diretto dal Prof. Mario Del Piano, primario di gastroenterologia presso l’Ospedale Maggiore di Novara, che attesta la totale assenza di lattosio nel gorgonzola. Una buona notizia per chi soffre di intolleranze alimentari (circa il 70% della popolazione adulta). Già in passato il professor Del Piano aveva sottolineato le particolari qualità nutritive del gorgonzola, impiegato sin dal Medioevo nella cura dei disturbi gastro-intestinali, e ancor oggi somministrato agli ammalati inappetenti per malattie croniche e neoplastiche.”Il Gorgonzola – ha aggiunto il professor Del Piano – grazie alla triplice fermentazione cui è sottoposto il latte (lattica, con i lieviti e le muffe) è consigliabile a tutti coloro, che pur avendo l’intolleranza al lattosio, non vogliono rinunciare a mangiare un buon formaggio!”. Attività promozionale e comunicazione – Oltre alla campagna stampa, curata da Thomas Adv, che si è concentrata principalmente sul mezzo radiofonico ed è stata incentrata sul fortunato slogan “La festa non decolla se non c’è il gorgonzolla!”, il 2011 è stato caratterizzato da due eventi dal forte impatto mediatico: L’emissione del francobollo raffigurante il gorgonzola e il gemellaggio con la mozzarella di bufala campana, avvenuto a Castellabate, in provincia di Salerno, in occasione dell’inizio delle riprese di “Benvenuti al Nord”, fortunato sequel del film record d’incassi “Benvenuti al Sud”. Pur giocando, entrambe le pellicole, sulla contrapposizione tra due baluardi del gusto, il gorgonzola del nord e la mozzarella di bufala del sud, il gemellaggio mira a sottolineare come entrambi questi prodotti Dop debbano essere difesi e valorizzati in quanto appunto tipici dei propri territori di produzione  
   
   
GASTRONOMIA A KM ZERO PER PALACIO NAZARENAS IN APERTURA A GIUGNO PRIMO ALBERGO A CUZCO A PROPORRE ESCLUSIVAMENTE PRODOTTI LOCALI E RICETTE DELLA CUCINA ANDINA  
 
Orient-express inaugura il prossimo 15 giugno il sesto hotel in Perù: Palacio Nazarenas a Cuzco. Ex convento del Xvi secolo composto di sole suite, dal design contemporaneo e con un’offerta gastronomica che riflette la cultura della città. Senzo il ristorante di Palacio Nazarenas sarà il primo a Cuzco a proporre solo piatti a base di prodotti locali e tradizionali della cucina andina. A capo della brigata di cucina il giovane e talentuoso chef peruviano Virgilio Martinez, che interpreterà i piatti della tradizione con un twist innovativo. La proposta gastronomica di Palacio Nazarenas sarà a kilometro zero, pertanto tutti i prodotti usati in cucina proverranno da una filiera corta di produttori e agricoltori della zona. Nessun ingrediente sarà importato dall’estero, a dimostrazione dell’impegno di Orient-express verso le comunità locali lavorando in sinergia con loro. Inoltre, Palacio Nazarenas disporrà di un suo orto, Jardin Nazarenas, dedicato alla coltivazione di erbe e ortaggi dove Virgilio e il suo team potranno attingere una ricca scelta di verdure come per esempio fragranti foglie di muña, erba aromatica locale, e una selezione di pomodori andini. Il menu del ristorante Senzo sarà diverso ogni giorno a seconda del prodotto fresco disponibile e interattivo, con il coinvolgimento degli ospiti che potranno discutere con lo Chef personalmente quali ingredienti andini vogliono includere nel menu che sarà preparato ad hoc. Virgilio condurrà gli ospiti in un viaggio gastronomico a 3.000 metri sopra il livello del mare. Virgilio ha trascorso la maggior parte degli ultimi tre anni viaggiando attraverso il Perù, scoprendo le migliori combinazioni e le tecniche culinarie che il paese offre. Durante le sue esplorazioni Virgilio Martinez ha incontrato alcuni dei più promettenti giovani chef del paese che ha reclutato nel team di Senzo, tra cui uno chef specializzato in 2.000 varietà di patate e un altro esperto conoscitore di erbe da infusione della Valle Sagrada. Insieme hanno creato un innovativo menu anche per i palati più raffinati. Virgilio lavorerà in stretta sinergia anche con i fornitori locali per condividere ispirazioni e nuove conoscenze. Un esempio dal ricco menu sarà la tipica Malaya, una fesa di carne cotta per 24 ore a 68° C con un’emulsione a base di eucalipto e formaggio locale infuso di eucalipto. Nato a Lima, Virgilio Martinez ha viaggiato in tutto il mondo, lavorando nei più famosi gruppi alberghieri internazionali. Scopre il suo amore per la cucina visitando alcune delle città più vivaci del mondo e arricchendo la sua tecnica nel corso degli anni attraverso collaborazioni con chef francesi, giapponesi, peruviani e spagnoli. A proposito del nuovo progetto in Perù Virgilio commenta: “Mi piace che Orient-express si dedichi alla creazione di nuove esperienze per i suoi ospiti. Nel momento in cui il gruppo inaugura un hotel in una nuova location, il focus è sempre legato a proporre autentiche esperienze che possano coinvolgere gli ospiti nella cultura locale e io sono impaziente di dare inizio a questa nuova avventura. Per me è davvero fondamentale lavorare impiegando gli straordinari prodotti di questo paesaggio unico e ho inte nzione di portarli con me nel mio lavoro a Palacio Nazarenas in modo autentico e con un pizzico di innovazione.” Il ristorante Senzo, che accoglie fino a 64 persone, sarà aperto a pranzo e cena sia agli ospiti di Palacio Nazarenas che ai clienti esterni. Tariffe per un pranzo a tre portate esclusi alcolici a partire da 43,00 euro. Tariffe a notte a partire da 598,00 euro in Chica Suite con prima colazione à la carte, camera ossigenata e servizio di maggiordomo personale. Per prenotazioni si faccia riferimento al numero 0845 077 2222 o al sito web www.Palacionazarenas.com  
   
   
I PRODOTTI DI PARMA NEI CIELI D´EUROPA L´INIZIATIVA MESSA A PUNTO DA MADE IN AIRPORT PER PARMA ALIMENTARE SUPERA OGNI ATTESA. OLTRE 35.000 PASTI DISTRIBUITI E 3.000 BOTTIGLIE STAPPATE SUI VOLI AIR DOLOMITI  
 
A partire dal 22 marzo e per 14 giorni consecutivi di promozione, i prodotti dell´eccellenza di Parma sono stati presentati ed offerti ai passeggeri in più di 1.000 voli Lufthansa operati dalla compagnia Air Dolomiti. Oltre ogni aspettativa i dati dei consumi: durante i voli sono stati serviti dalle assistenti di volo circa 3.500 pasti di Business Class - un misto di salumi e formaggio - e circa 32.000 Focacce farcite con Prosciutto di Parma Dop. Nell´arco di due settimane gli oltre 35.000 passeggeri che si sono spostati fra la Germania e l´Italia hanno consumato ben 640 kg di Prosciutto di Parma Dop stagionato 18 mesi, 120 kg di Parmigiano-reggiano Dop stagionato 12 mesi, 140 kg di Salame Felino e 115 kg di Coppa di Parma. Per accompagnarli degnamente sono state stappate 3000 bottiglie di Vini dei Colli di Parma nelle 3 tipologie bianco, rosso, spumante. Sette sono state le aziende coinvolte, sotto il coordinamento di Parma Alimentare: Caseificio Boni P&o S.r.l per il Parmigiano Reggiano Dop, Furlotti & C per la Coppa di Parma Igp, Montali Prosciutti S.p.a. Per il Prosciutto Parma Dop, Salumi Boschi F.lli per il Salame Felino Igp. I vini erano quelli dell´Azienda Agricola Lamoretti e di Monte delle Vigne. “Quello realizzato per Parma Alimentare - dichiara Cristina Silvestri, Direttore Marketing di Air Dolomiti – è solo il primo degli eventi di bordo che Air Dolomiti e Made in Airport hanno studiato per la promozione dei prodotti enogastronomici del nostro paese”. La neonata società di comunicazione veronese ha infatti in programma una serie di promozioni negli aeroporti e sui voli di linea, allo scopo di trasformare i periodi di attesa dei passeggeri in interessanti occasioni per entrare in contatto con il meglio del Made in Italy. In questa attività la compagnia italiana del gruppo Lufthansa costituisce un partner ideale essendo Air Dolomiti da sempre un ambasciatore dello stile italiano nei cieli d’Europa. Parma & Friends continuerà sul territorio grazie ai pacchetti di soggiorno messi a punto da Parma Incoming appositamente per i passeggeri coinvolti nell´iniziativa. Video http://www.Youtube.com/user/madeinairport www.Madeinairport.it e www.Parmalimentare.net/parmabordo  
   
   
CON NATTURA IL BENESSERE INIZIA DAL MATTINO  
 
Grandi novità nel 2012 in casa Eurofood! Nattura, brand di proprietà che negli ultimi anni ha visto un significativo ampliamento di gamma nell’area benessere, anche per il 2012 ha creato nuove linee di prodotto attente al mangiare sano e naturale, realizzate con materie prime rigorosamente testate, provenienti da agricoltura biologica. Farro e Kamut, grazie alla loro alta digeribilità e tollerabilità, sono i due preziosi cereali scelti da Eurofood come ingredienti principali di molti dei nuovi prodotti Nattura, a prova dell’impegno e dell’attenzione che il brand Nattura da anni mette nella ricerca e nello studio di alimenti sani e genuini adatti a un mercato sempre più attento al benessere dei consumatori. Un’altra caratteristica che contraddistingue molte delle novità Nattura è l’origine al 100% vegetale degli ingredienti utilizzati così da produrre cibi adatti anche per coloro che seguono una dieta vegana. Tra le novità della linea del riso e dei cereali, in arrivo il Kamut Nattura nell’originale sacchetto di materiale soft touch che permette di vedere il prodotto all’interno. Veloce da cuocere è un alimento che facilmente si accosta anche ai cibi più sofisticati. Alla gamma dei sostitutivi del pane Nattura, ideali per accompagnare ogni occasione della giornata, si aggiungono 5 nuove referenze arricchite di olio extravergine d’oliva: le Sfogliatine e il Pan Sottile, entambi nella doppia versione al farro e al kamut e la Piadina di kamut. Ma Nattura pensa al benessere dei consumatori a partire già dalla prima colazione, con la nuova linea dedicata che comprende 5 referenze di croccanti Cereali Bio da accompagnare a latte o yogurt, 2 tipi di Biscotti al Kamut e al Farro senza latte e uova, le Fette Biscottate di kamut Bio e i golosissimi Croissant, sempre di kamut bio, sia ripieni di marmellata che lisci. Proseguendo nella volontà di sviluppare nuovi prodotti sfiziosi e dal sapore prelibato anche per coloro che soffrono di intolleranze alimentari quali l’allergia al glutine, sono stati creati i Dessert Nattura, a base di riso bio, senza uova e latte e al 100% vegetali. Nei 3 gusti, al caramello, al cioccolato e alla vaniglia, sono ottimi da offrire anche ai bambini, certi di dare un prodotto attento alla loro salute e di alta qualità, garantita dal brand Nattura. Sempre nella categoria dei prodotti senza glutine, una vera particolarità è la nuovissima Maionese di Riso Bio, senza uova e senza glutine, al 100% vegetale. Una crema leggera a base di farina di riso che diventa una valida alternativa anche della maionese tradizionale, quando si preferiscono i sapori più delicati. Www.eurofood.it  
   
   
1000 MILANESI “AGGIUNGONO UN PASTO A TAVOLA”: SUCCESSO PER I MERCATI COPERTI E LA GRANDE CUCINA D’AUTORE TRA SOLIDARIETÀ E GIUSTO PREZZO  
 
 Si è chiusa sabato con una grande partecipazione di pubblico la prima edizione di “Aggiungi un pasto a Tavola”, l’iniziativa ideata del Comune di Milano in collaborazione con Identità Godalson “La visibile soddisfazione degli operatori del mercato – prosegue l’assessore – è la miglior risposta che ci si poteva attendere, così come la voglia di partecipare che tutti i volontari hanno dimostrato nel continuo dialogo con gli acquirenti. Grazie a manifestazioni come questa, Milano ritrova il suo senso d’aggregazione, base per una migliore convivenza civile”. “Significativo l’impegno dei 40 volontari del Comune di Milano che, insieme ai 40 volontari dei centri anziani e di altre associazioni, hanno lavorato per tenere aperti i banchetti per la manifestazione e portare i pasti nelle mense scelte. Ancora una volta Milano mostra la sua anima entusiasta nel partecipare a iniziative a carattere sociale”, interviene Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile, Volontariato. Gli oltre 800 pasti, realizzati con gli ingredienti donati dai milanesi, sono stati distribuiti alle associazioni: Comunità e famiglia, Suore Missionarie di Madre Teresa di Calcutta, Mensa adulti in difficoltà di via Ponzio e Associazione “La Strada”. I cinque mercati coperti coinvolti sono stati idealmente “adottati” da altrettanti protagonisti della scena gastronomica milanese che hanno ideato i menù realizzati con prodotti acquistati in loco: Aimo e Nadia Moroni - Mercato Wagner; Davide Oldani - Mercato Ticinese in piazza Xxiv Maggio; Viviana Varese -Mercato Morsenchio di largo Guerrieri Gonzaga; Pietro Leeman - Mercato Ca’ Granda di via Moncalieri; Carlo Cracco - Mercato Prealpi.  
   
   
AL VIA IL PRIMO FESTIVAL NAZIONALE DEL RISOTTO ITALIANO 4 GIORNATE DEDICATE AL RISOTTO, OLTRE 40 RICETTE PER PROCLAMARE IL “RE RISOTTO ITALIANO 2012”  
 
Dal 28 aprile al 1° maggio il Polo Fieristico di Biella Fiere a Gaglianico (Biella) ospiterà la prima edizione del Festival Nazionale del Risotto Italiano, una manifestazione unica nel suo genere, che proporrà una completa declinazione sugli utilizzi del riso in cucina e sugli abbinamenti compositivi ed enologici. Nei quattro giorni della manifestazione saranno attive batterie di cucina, gestite da altrettanti chef, rinomati in particolare per la loro maestria nella preparazione dei risotti: Franco Ramella del ristorante Croce Bianca di Oropa (Biella), Angelo Silvestro detto "Balin" dell´omonimo ristorante di Livorno Ferraris (Vercelli), i novaresi Luca Corradino del ristorante I Due Ladroni e Gianfranco Cravero del ristorante Convivium. Ogni ora di ognuna delle quattro giornate dalle cucine uscirà una ricetta diversa di risotto, per un totale di oltre 40 ricette che verranno proposte al pubblico durante l’intera manifestazione. Saranno ricette innovative con ingredienti originali o ricette che recuperano tradizioni territoriali disperse, realizzate con le principali varietà di riso coltivate nel quadrante compreso fra le provincie di Biella, Vercelli, Novara e Pavia, e con i prodotti provenienti in prevalenza dal territorio piemontese abbinati a vini, birre e distillati delle più importanti produzioni nazionali. Le preparazioni a base di riso saranno offerte in degustazione al pubblico dei visitatori che potranno esprimere un giudizio mediante votazione su apposita scheda per l´assegnazione del titolo di “Re risotto italiano 2012” e lo chef vincitore sarà proclamato gran maestro per il 2012 della confraternita del risotto italiano. Per ogni risotto, o preparazione a base di riso, verrà fornita in sede di degustazione una scheda con la ricetta e l´elenco degli ingredienti con l´indicazione degli espositori/produttori che li hanno forniti e presso i cui stand sarà possibile acquistarli. Questa modalità di "filiera chiusa" rappresenta una grande innovazione nelle manifestazioni enogastronomiche italiane, volta a valorizzare i frutti del territorio e le sue peculiarità. Nell’ambito del Festival, di cui sarà testimonial d’eccezione il giornalista Edoardo Raspelli, sarà inoltre presentata in anteprima mondiale un´iniziativa di ricerca condotta da "The Academy of Sake", che ha individuato nel riso della Baraggia biellese, nell´acqua, nel microclima e nelle muffe aspergillus, le condizioni ideali per la produzione di sake per il mercato europeo. Le prove di vinificazione fatte in Giappone con il riso e l´acqua biellesi hanno dato eccellenti risultati: un sake dal gusto secco, con 13 gradi alcolici e con una buona acidità, risultati ideali per andare incontro al gusto europeo. Nell’area “food” saranno organizzati momenti dedicati alla preparazione e degustazione del riso, a cui prenderanno parte scuole alberghiere, chef e ristoratori. I visitatori potranno accedere a dimostrazioni dirette da parte di cuochi che insegneranno i “trucchi” per ottenere i risultati migliori nella preparazione di piatti in cui il riso è ingrediente basilare. L´italia con 200.000 ettari di risaie è il maggior produttore di riso d´Europa ed il novanta per cento della produzione risicola italiana è concentrato proprio nel cosiddetto “quadrante”, il territorio che comprende le province di Biella, Vercelli, Novara e Pavia, dove l´economia del riso rappresenta una delle principali ricchezze. Questa manifestazione rappresenta dunque un’occasione unica e impedibile per conoscere al meglio l’universo del riso come ingrediente. La manifestazione si svolgerà dal 28 aprile al 1° maggio con apertura dalle ore 11.00 alle ore 22.00. Informazioni su www.Festivaldelrisottoitaliano.it o tel 015/2493256  
   
   
AL VIA LA XIII EDIZIONE DI “ORVIETO CON GUSTO”, LA KERMESSE VETRINA DEI SAPORI DAL 23 APRILE AL 1° MAGGIO PROSSIMI, UNIVERSITA’ DEI SAPORI DI PERUGIA, COMUNE DI ORVIETO E CONSORZIO ORVIETO WAY FOR LIFE INSIEME PER PROMUOVERE LE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE UMBRE  
 
I prodotti tipici, i sapori contraddistintivi, antiche ricette e la loro evoluzione nel corso della storia, tradizione dunque ma anche innovazione i principali ingredienti della Xiii edizione di “Orvieto con Gusto - 2012” la kermesse che dopo tre anni di interruzione si materializza in un programma che promuove la qualità dei vini e dei cibi, ispirata alla cultura del buon vivere di Slow Food e di Cittaslow, promosso dal Consorzio Orvieto way of life e Comune di Orvieto e sottoscritto, tra gli altri, anche dall’ Università dei Sapori. Per nove giorni, dal 23 aprile al 1 maggio, il centro del capoluogo umbro diverrà teatro di un appuntamento oramai imperdibile con i sapori di una terra rappresentati impeccabilmente da eccellenze cometartufo,legumi, vino, olio, zafferano, cipolla, carne chianina, salumi, maiale, formaggi, pesce, pane, pasta, dolci, miele e ovviamente il cioccolato. Obiettivo della manifestazione: valorizzare i concetti di slow food e di città slow come presupposti imprescindibili per il vivere sano. Il percorso si snoderà attraverso varie tappe rappresentate da: mercati-fiera ai quali esporranno i principali produttori della regione, monumenti teatro di vere e proprie performance artistiche con realizzazione e degustazione in loco di prelibatezze preparate anche dai docenti e discenti dell’Università deiSapori. Piatti con una storia da raccontare ad arricchire i menu preparati apposta da alcuni dei più tipici ristoranti della città che hanno aderito all’iniziativa. Infine seminari e convegni i cui relatori illustreranno i segreti di una cucina capace di conquistare i palati di tutto il mondo. L’evento sarà replicato in autunno quando la generosità della terra umbra offrirà primizie e sapori anch’essi meritevoli della grande vetrina che “Orvieto con gusto” rappresenta, secondo la felice intuizione dei suoi promotori e stando alle conferme giunte nel corso degli anni dalla grande partecipazione di pubblico. Tutte le informazioni relative ai ristoranti ed alberghi inseriti nel circuito dell’evento, ai costi per la partecipazione o agli orari di seminari, laboratori e spettacoli, sono disponibili sul sito internet del consorzio partner della Xiii edizione di “Orvieto con gusto – 2012”. E’ inoltre possibile acquistare i biglietti on-line cliccando su www.Orvietocongusto.it, mentre per prenotazioni alberghiere è possibile scrivere a orvietowayoflife@yahoo.It  
   
   
ANTICHI SAPORI LUNGO LA VIA FRANCIGENA: TORNA LA “FESTA DEL PANE” DI ALTOPASCIO  
 
Sabato 12 e domenica 13 maggio l’ottava edizione di questa manifestazione nelle piazze del centro storico della città lucchese. Sono previsti stand e degustazioni del famoso pane altopascese ma anche dei prodotti tipici locali . “Pane e ospitalità”. E’ questo lo slogan della ottava edizione della “Festa del Pane” che anche quest’anno rinnova il suo appuntamento ad Altopascio in Provincia di Lucca sabato 12 e domenica 13 maggio organizzata dal Comune di Altopascio in collaborazione con i panificatori della zona. L’obiettivo della manifestazione, che si svolgerà nelle piazze del centro storico, è quello di promuovere il simbolo di Altopascio, il pane, un prodotto legato alla storia di questo borgo della lucchesia fin dal medioevo luogo di accoglienza per i pellegrini che percorrevano la Via Francigena. Infatti era la base della dieta per tutti coloro che sostavano nella “magione” dei frati Ospitalieri del Tau, il grande ospedale dove venivano accolti e curati di cui oggi si può ancora ammirare l’imponente torre campanaria del Xiii secolo e parte delle antiche strutture come la suggestiva piazza “Ospitalieri”. Ancora oggi, a secoli di distanza, la panificazione costituisce uno dei settori più importanti dell’economia di Altopascio. Tutto questo grazie ad un prodotto di eccellenza caratterizzato da bozze e filoni con la crosta croccante, profumata e dorata e dalla mollica chiara e pastosa con la particolarità della mancanza di sale. Un pane che è il frutto di materie prime di qualità a cui si aggiunge la grande capacità manuale dei fornai, la fragranza ed anche la forma, spesso quadrangolare o più comunemente a filone. Dicono che il segreto del suo successo sia l’acqua di una certa durezza e la lievitazione, ma la maggior parte dei panificatori di questa città sostiene che tutto dipende solo dalla loro abilità. L’apertura della manifestazione è fissata alle 15 di sabato 12 maggio mentre domenica gli stand saranno aperti al pubblico dalle 11 alle 19. Per informazioni: Comune di Altopascio, Ufficio Turismo tel. 0583.216525  
   
   
DALLA SAPIENTE ARTE CAMPIELLO DI UNIRE TRADIZIONE E INNOVAZIONE IN RICETTE DAI SAPORI INCONFONDIBILI, NASCONO I QUATTRO CEREABEL, BISCOTTI AI CEREALI ISPIRATI AL MONDO DELLA PASTICCERIA.  
 
Se il risveglio è più dolce con i neonati Biscotti del Buongiorno Campiello, ogni pausa durante la giornata sarà più piacevole con i nuovissimi Cereabel. Dalla sapiente arte Campiello di unire tradizione e innovazione in ricette dai sapori inconfondibili, nascono i quattro Cereabel, biscotti ai cereali ispirati al mondo della pasticceria. Quattro biscotti, quattro modi diversi per rendere ogni momento della giornata Cereabel! Cereabel Classico, leggero e fragrante. Con ridotto contenuto di grassi rispetto ai classici frollini con cereali. Privo di sostanze aromatizzanti. Cereabel Con Frutta, la fragranza dei cereali si fonde con la delicatezza della frutta, un caleidoscopico incontro di energia e freschezza. Cereabel Senza Zucchero Aggiunto, tutto il gusto di Cereabel, senza zucchero aggiunto, per assaporare integralmente il gusto e la leggerezza dei cereali. Cereabel Leggeriso, in questa versione di Cereabel la leggerezza dei cereali, si sposa con le proprietà nutritive e di alta digeribilità del riso, che insieme al gusto e alle virtù del latte rendono Cerebel Leggeriso un alimento sano e nutriente. I biscotti Cereabel Leggeriso contengono solo il 7% di grassi. Della stessa linea, Carabel Al Burro, deliziosi biscotti al burro con croccante glassa di zucchero. I biscotti Cereabel Campiello sono leggeri e ricchi di fibre, buoni e genuini come solo Campiello sa fare. Da più di 30 anni infatti, l´azienda cura ogni fase della produzione, dalla selezione di materie prime di qualità, alle ricette tradizionali, fino alla lavorazione con metodi esclusivi e tecnologie all´avanguardia. Celebra ogni momento della tua giornata con Cereabel Campiello, celebra la bontà e il piacere di un nuovo e inconfondibile gusto. Cereabel. Nei migliori supermercati  
   
   
COSÍ COM’É, IL DATTERINO FRESCO SOTTOVETRO FINAGRICOLA, IL PIÙ GRANDE ORTO D’ITALIA, PRODUCE E METTE SOTTO VETRO I SUOI GIOIELLI: IL DATTERINO GIALLO, IL DATTERINO ROSSO, IL PIZZUTELLO.  
 
I Datterini - non “semplici pomodori”, bensì l’eccellenza - sono ora disponibili in confezioni sottovetro a lunga conservazione, sempre freschi pronti all’uso. Finagricola seleziona i migliori semi di pomodoro pregiato da tavola, fa crescere le piantine nei suoi vivai e poi le trapianta nei 300 ettari di terreni di proprietà nella Piana del Sele. Coltiva le piantine in appezzamenti omogenei e di piccole dimensioni, controlla rigorosamente l’irrigazione che determina la qualità del pomodoro e gli unici incaricati della impollinazione sono… i bombi – i noti insetti operai ancora più produttivi delle api! Finagricola effettua, esclusivamente a mano, costanti operazioni di diradamento e di ancoraggio delle piante intorno ai tutori; i frutti vengono raccolti a mano solo quando giungono a maturazione e la delicata lavorazione, che non prevede lunghe cotture visto la qualità superiore della materia prima, avviene poche ore dopo la raccolta. Infine, Finagricola seleziona i migliori materiali da confezionamento, prodotti esclusivamente in Italia secondo rigorosi capitolati, per conservare al meglio le caratteristiche organolettiche del Datterino Così Com’è. Per questo, se si chiudono gli occhi quando si apre un vasetto Così Com’è, sembra di trovarsi nel più grande orto d’Italia: il profumo del Datterino fresco riempie le narici e porta direttamente sulla Piana del Sele. Tre i metodi di conservazione: al naturale, in succo, la passata. Il pomodoro al naturale è immerso nell’acqua e l’utilizzo ideale è come quello del pomodoro fresco: sgocciolato dal liquido di conservazione, gustato crudo o con una cottura semplice e veloce. Il pomodoro nel suo succo esprime il massimo del sapore ed è l’ideale per la preparazione di condimenti rapidi e gustosi. La passata è ideale sia senza cottura per aperitivi o vellutate, sia per la preparazione di ricette elaborate. Maggiori informazioni su Finagricola nella scheda azienda allegata. Di seguito presentiamo la linea Così Com’é. Il Datterino rosso Al naturale – barattolo 350 gr Conservato intero al naturale (in acqua), dolce e profumato, è una varietà pregiata di pomodoro per arricchire tutte le ricette o da gustare da solo, con una cottura semplice e veloce. In succo – barattolo 350 gr Conservato intero nel suo succo, è dolce e aromatico. Si distingue per l’elevato grado zuccherino che lo rende particolarmente gustoso, dal sapore pieno. Sempre perfetto per dare forza e carattere ad ogni ricetta. Passata – barattolo 350 gr Buonissima, dolce, cremosa, emana il sapore fresco ed intenso del pomodoro appena raccolto. Perfetta anche da gustare tal quale, negli aperitivi o come ingrediente esclusivo di finger food. Il Datterino giallo Al naturale – barattolo 350 gr Antica varietà riscoperta in tutto il suo sapore, il Datterino giallo si esalta con una cottura leggera e veloce. Perfetto nelle preparazioni a base di pesce, sorprendente nelle creme. In succo – barattolo 350 gr Conservato nel suo succo, questo pregiato pomodoro intero ha un gusto morbido ed equilibrato. Il Pizzutello In succo – barattolo540 gr Il pomodoro Pizzutello è una varietà pregiata coltivata nella Piana del Sele dalla caratteristica forma ovale, con polpa carnosa assai gustosa e un sapore dolce-acidulo che esalta le preparazioni tradizionali. Ideale per assecondare le note piccanti dei piatti. Passata – barattolo 350 gr Naturale, ricca di vitamine e sali minerali, questa passata è una base pregiata per sughi dal sapore fresco e tipicamente mediterraneo. Semplice e versatile, pronta da personalizzare con aromi leggeri, aggiunge profumo e sapore a tutte le pietanze  
   
   
TERROIRVINO. L’INCONTRO TRA VINO, PERSONE E WEB LUNEDÌ 11 GIUGNO 2012 – OTTAVA EDIZIONE GENOVA PORTO ANTICO, MAGAZZINI DEL COTONE  
 
Con il patrocinio di : Regione Liguria, Provincia di Genova e Comune di Genova Lunedì 11 Giugno 2012 ai Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova, torna Terroirvino (http://www.Terroirvino.it), il meeting annuale organizzato da Tigulliovino.it, con circa 120 espositori selezionati da tutta Italia e in parte dall’estero tutti presenti personalmente ed oltre 600 tra vini ed oli in degustazione. L’incontro tra il vino, le persone e il web è il claim della manifestazione: le migliori aziende testate dal 2000 ad oggi dalla commissione di Tigulliovino.it con le novità 2011/2012 relative ai vini e agli oli più fruibili per bevibilità, qualità e prezzo; l´incontro con le persone che attraverso i loro vini e la loro storia regalano emozioni e fanno cultura del territorio; un momento di verifica, reale e tangibile, tra la nostra struttura, il pubblico e gli addetti ai lavori. Per il solo giorno della manifestazione, presso alcune aziende sarà anche possibile acquistare a prezzo sorgente (il prezzo normalmente riservato agli operatori) anche per gli appassionati. Un’occasione unica considerato il livello degli espositori presenti. L’unconference e gli eventi collegati Nel vasto panorama delle manifestazioni dedicate al vino, Terroirvino si distingue da sempre per la capacità di catalizzare l’attenzione della maggior parte dei protagonisti della comunicazione enogastronomica della rete, caratteristica che dal 2009 ha anche uno specifico momento d’incontro, il giorno precedente Terroirvino (domenica 10 Giugno), tra mondo della comunicazione e della produzione: si tratta di Vinix Unplugged Unconference la “non conferenza” sui temi del vino, del cibo e dell’interazione online nata da Vinix, l’omonimo social network di settore (http://www.Vinix.com). A questo momento di scambio e confronto, informale nei modi ma di spessore nei contenuti, partecipano ogni anno esperti di comunicazione e marketing, giornalisti, blogger, produttori, commercianti e chiunque abbia piacere di condividere contenuti e idee interessanti. La partecipazione è aperta a tutti ma è a numero chiuso per consentirci la migliore organizzazione possibile. E’ quindi accessibile solo su prenotazione (http://vinixunplugged.Eventbrite.com). Chi prenoterà per tempo potrà anche partecipare alla cena della domenica sera a Villa Spinola in compagnia dei molti blogger e produttori già presenti a Genova in attesa di Terroirvino. Gli eventi collegati: a) Garage Wines Contest Alla terza edizione, è un concorso internazionale per vignaioli dilettanti che dopo le preselezioni a cura di un’apposita commissione di Tigulliovino, tra aprile e maggio, vedrà la proclamazione del vincitore a Villa Spinola a cura di una commissione mista di esperti e appassionati. Il vincitore avrà in omaggio uno stand gratuito a Terroirvino dove avrà l’onore e l’onere di presentare i suoi vini insieme ai produttori professionisti. Tutte le informazioni qui: http://www.Terroirvino.it/garage-wines-contest.htm b) Baratto Wine Day Si terrà il lunedì, in concomitanza con Terroirvino, durante questo evento sarà possibile barattare vini acquistati alla manifestazione (a prezzo sorgente!) o portati da casa (astenersi fondi di cantina) attraverso le semplici regole che potrete trovare sul sito: http://www.Terroirvino.it/baratto-wine-day.htm c) Degustazioni dal basso Vini e territori raccontati in modo conviviale e comprensibile anche ai neofiti, da persone comuni ma competenti e soprattutto "vicine", per nascita o scelte di vita, al luogo che scelgono di raccontare. A questa novità di Terroirvino si aggiunge una speciale verticale dedicata ad un´azienda da noi selezionata per l´eccellenza del lavoro svolto nel corso degli anni. Informazioni e prenotazioni qui: http://www.Terroirvino.it/degustazioni-dal-basso.htm Modalità d´ingresso, orari e costi Terroirvino 2012 L’appuntamento per Terroirvino è lunedì 11 Giugno 2012, dalle ore 10.00 per gli operatori la stampa e i blogger e dalle ore 14.00 per il pubblico. La manifestazione chiuderà intorno alle ore 20.00. Ingresso Terroirvino : 20,00 € (comprensivi di calice da degustazione, tracolla, catalogo espositori, piantina e pass ingresso) Tutti i dettagli su espositori, alloggi, logistica, parcheggi: http://www.Terroirvino.it