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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Novembre 2006
CELLULE STAMINALI CURANO LA DISTROFIA NEI CANI RICERCATORI DEL SAN RAFFAELE DIMOSTRANO L’EFFICACIA DELL’USO DI CELLULE STAMINALI DEI VASI SANGUIGNI NELLA CURA DI CANI AFFETTI DA DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE. PROSEGUE L’IMPEGNO DI TELETHON PER INIZIARE A PIANIFICARE LA SPERIMENTAZIONE SULL’UOMO.  
 
Milano, 16 novembre 2006 – Un gruppo di ricercatori del San Raffaele, in collaborazione con l’Università di Pavia e la Scuola Veterinaria francese di Maisons-alfort, ha dimostrato l’efficacia di particolari cellule staminali, dette “mesoangioblasti”, nella cura della distrofia muscolare di Duchenne, malattia genetica degenerativa dei muscoli che dipende da difetti nel gene della distrofina. Iniettati per via arteriosa in cani che sviluppano naturalmente la forma più grave della malattia, i mesoangioblasti hanno prodotto la distrofina, proteina indispensabile per la funzione delle fibre muscolari e assente nelle cellule malate. In seguito al trattamento gli animali hanno mostrato un miglioramento nel tono e nella forza muscolare, tradotto in una migliore capacità di movimento. L’importante scoperta è pubblicata ieri sul sito di Nature, la più prestigiosa rivista scientifica internazionale in tutti i campi della ricerca scientifica. La rivista ha inoltre dedicato alla scoperta un editoriale a cura di Jeffrey Chamberlain della University of Washington School of Medicine, Seattle, Wa, Usa. Lo studio pubblicato su Nature - Cellule staminali prelevate dai vasi sanguigni di cani sani e definite mesoangioblasti sono state iniettate per via intra-arteriosa in cani Golden Retriever colpiti da distrofia muscolare di Duchenne (Dmd) e sottoposti a un trattamento di immuno-soppressione a base di ciclosporina per evitare il rigetto delle cellule del donatore. E’ importante sottolineare che i cani trattati hanno ereditato il gene malato responsabile della Dmd dalla madre, esattamente come accade nei pazienti. Dopo cinque iniezioni consecutive, i cani distrofici hanno mantenuto o migliorato la deambulazione e una discreta forza muscolare; inoltre, una percentuale delle loro fibre muscolari, variabile tra il 10 ed il 70%, ha prodotto la versione normale della distrofina. I risultati di questi esperimenti indicano che i mesoangioblasti sono in grado di migliorare struttura e funzione muscolare in cani distrofici. “Questo studio è il frutto di 15 anni di lavoro, finanziati in maniera prioritaria da Telethon, e di precedenti risultati incoraggianti ottenuti sui topi” - sottolinea Giulio Cossu, direttore dell’ Istituto di ricerca sulle cellule staminali del San Raffaele di Milano, professore dell’Università di Milano e coordinatore del gruppo dei ricercatori. “Prima però di passare alla sperimentazione clinica abbiamo ripetuto la sperimentazione sui cani; questi animali hanno infatti tutti i segni della distrofia muscolare di Duchenne presenti nell’uomo e rappresentano quindi un modello migliore dei topi per verificare gli effetti di una terapia. I risultati pubblicati oggi su Nature ci confermano che eravamo sulla strada giusta e ci permettono di iniziare a pianificare la sperimentazione sull’uomo. Ma è importante ricordare” – sottolinea Cossu – “che, anche se il cane malato di Dmd rappresenta il modello animale più vicino alla malattia umana, il passaggio alla sperimentazione clinica richiede tempi lunghi e molta cautela. Noi speriamo di poter iniziare un trial clinico in un futuro prossimo; nel frattempo raccomandiamo ai pazienti di continuare a rimanere in cura presso i loro specialisti che saranno costantemente informati dei progressi della ricerca e di una sua applicazione clinica”. Un primo passo è stato già fatto: la settimana scorsa si sono riuniti al San Raffaele, sotto l’egida di Telethon, alcuni specialisti, provenienti da tutta Italia, che seguono pazienti colpiti da distrofia muscolare di Duchenne e rappresentanti delle associazioni di pazienti. Scopo dell’incontro era condividere i risultati ottenuti e iniziare a programmare la futura sperimentazione clinica sull’uomo. Gli studi precedenti - Questo importante lavoro è il frutto di precedenti studi sperimentali effettuati dagli stessi ricercatori sui topi. Uno studio del 1998 dimostrava che il midollo osseo dei topi contiene cellule capaci di formare nuove fibre muscolari in un muscolo rigenerato: questi dati indicarono che esistono cellule capaci di formare fibre muscolari al di fuori del muscolo stesso e capaci di raggiungere il muscolo attraverso la circolazione sanguigna. Tuttavia esperimenti di trapianto di midollo in topi distrofici hanno dimostrato che le cellule del midollo non sono di per sé sufficienti a sortire alcun beneficio clinico. Più di recente i ricercatori hanno osservato che cellule staminali associate ai vasi sanguigni, i mesoangioblasti, possono essere coltivate in vitro e possono differenziare in nuove fibre muscolari scheletriche. Nel 2003 queste osservazioni sono state sperimentate sui topi affetti da un’altra forma di distrofia muscolare, quella dei cingoli: quando iniettati per via sistemica, i mesoangioblasti normali hanno ripristinato struttura e funzione del muscolo distrofico. Inoltre, anche mesoangioblasti isolati da topi distrofici si sono dimostrati ugualmente capaci di migliorare la funzionalità dei muscoli malati, a condizione che prima dell’iniezione venissero geneticamente “curati” in vitro con una copia sana del gene mutato. Più di recente la procedura di trapianto è stata ottimizzata, migliorando la capacità dei mesoangioblasti di colonizzare i muscoli malati. Oltre a questo studio, altre sperimentazioni cliniche sono programmate o sono già in corso con nuovi vettori virali (terapia genica) o con nuovi farmaci che agiscono sia a livello dell’espressione della distrofina che indirettamente sui muscoli, inducendo la loro ipertrofia e rallentando quindi il decorso della distrofia. E’ probabile che nel tempo, una combinazione di diverse terapie possa portare finalmente a risultati risolutivi per una cura della distrofia muscolare. La distrofia muscolare di Duchenne (Dmd) - È una malattia genetica degenerativa a carico dei muscoli ed è la forma più grave perché la degenerazione dei muscoli colpisce anche quelli respiratori e il cuore, specialmente negli ultimi anni di vita. I primi sintomi si manifestano intorno ai tre anni di vita. Già nell´infanzia i muscoli profondi delle cosce e delle anche progressivamente si indeboliscono fino a causare difficoltà nel camminare. Generalmente verso gli 11 anni il bambino è costretto a muoversi su una sedia a rotelle, diventando così dipendente per molti atti della vita quotidiana. L´aspettativa di vita non supera in media il venticinquesimo anno di età. Insieme alla sua variante, la distrofia di Becker, le due forme di distrofia rappresentano il 50% di tutte le distrofie muscolari. La malattia ha origine da alterazioni in un gene situato sul cromosoma X che produce una proteina chiamata distrofina, un’impalcatura elastica sulla faccia interna della membrana della fibra muscolare. La Dmd quindi colpisce, tranne rarissime eccezioni, esclusivamente i maschi (un bambino ogni tremila nati), che possiedono un solo cromosoma X. Le cellule staminali del muscolo, note come “cellule satelliti”, rigenerano nuove fibre muscolari per sostituire quelle distrutte dalla malattia. Purtroppo le nuove fibre hanno lo stesso difetto genetico di quelle che sostituiscono e quindi ne condividono il destino. Più o meno rapidamente la riserva di cellule staminali del muscolo si esaurisce ed il tessuto muscolare non può più essere ricostruito. Benché la malattia sia stata descritta da Duchenne più di centocinquanta anni fa e la sua base molecolare sia stata chiarita esattamente venti fa, attualmente non esiste alcuna terapia, se non trattamenti da parte di personale specializzato per limitare gli effetti della malattia, prolungare la durata della vita e migliorare le condizioni generali. Finanziamenti - I ricercatori sono stati sostenuti negli anni in maniera prioritaria da Telethon: Giulio Cossu riceve finanziamenti Telethon dal 1991 in modo ininterrotto e Maurilio Sampaolesi ha vinto una borsa di studio Telethon per due anni. Il lavoro sui cani distrofici è stato reso possibile grazie ad un finanziamento specifico dell’Afm (Association Francaise contre les Myopathies). Altri finanziamenti importanti sono stati ottenuti da Parent Project Onlus, la Muscular Dystrophy Association of America, il network Ec “Eurostemcell”, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Fondazione Cariplo. Studio Pubblicato Su Nature, 15 Novembre 2006 - Mesoangioblast stem cells ameliorate muscle function in dystrophic dogs Maurilio Sampaolesi (1,2*), Stephane Blot (3*), Giuseppe D’antona (2), Nicolas Granger3, Rossana Tonlorenzi (1), Anna Innocenzi (1), Paolo Mognol (4), Jean-lauren Thibaud (3), Beatriz G. Galvez (1), Ines Barthe´le´my (3), Laura Perani (1), Sara Mantero (4), Maria Guttinger (5), Orietta Pansarasa (2), Chiara Rinaldi (2), M. Gabriella Cusella De Angelis (2), Yvan Torrente (6), Claudio Bordignon (1), Roberto Bottinelli (2) & Giulio Cossu (1,5,7) *Questi autori hanno contribuito in egual misura al lavoro: 1) San Raffaele Scientific Institute, Università Vita-salute, Stem Cell Research Institute, Milano; 2) Department of Experimental Medicine and Interuniversity Institute of Myology, University of Pavia, Pavia; 3) Neurobiology Laboratory, E´cole Ve´te´rinaire d’Alfort. Maisons-alfort cedex, France; 4) Department of Bioengineering, Politecnico di Milano, Milano; 5) Institute of Cell Biology and Tissue Engineering, San Raffaele Biomedical Science Park di Roma; 6) Irccs Fondazione Policlinico di Milano, Department of Neurological Sciences, University of Milan, Milano; 7) Department of Biology and Centre for Stem Cell Research, University of Milan, Milano. .  
   
   
LA FONDAZIONE TEDESCA PER LA RICERCA CHIEDE LA REVISIONE DELLA LEGGE SULLE CELLULE STAMINALI  
 
Bruxelles, 16 novembre 2006 - La Deutsche Forschungsgemeischaft (Dfg, Fondazione tedesca per la ricerca), l´organizzazione pubblica centrale per il finanziamento della ricerca accademica in Germania, chiede la revisione della legge tedesca sulle cellule staminali del 2002. La legge tedesca attualmente in vigore vieta la produzione di cellule staminali embrionali in Germania e consente esclusivamente l´importazione di linee di cellule staminali create prima del 1° gennaio 2002, a soli fini di ricerca. Secondo la Dfg, tali condizioni quadro giuridiche hanno limitato il contributo dei ricercatori tedeschi alla ricerca sulle cellule staminali, dato che le cellule a loro disposizione sono contaminate da prodotti di cellule animali o da virus e non sono state estratte né coltivate in base a condizioni standardizzate. Negli ultimi anni sono state create nuove linee di cellule staminali esenti da contaminazioni e suscettibili di essere autorizzate nell´Ue. Queste linee cellulari sono state in parte acquistate dal «Forum internazionale sulle cellule staminali», che le concede a fini di ricerca. La Dfg sostiene che l´attuale regolamentazione, che prevede una data spartiacque, dovrebbe essere abrogata al fine di garantire l´accesso alle linee cellulari create dopo il 1° gennaio 2002, che soddisfano gli attuali standard in materia di scienza e tecnologia. In tal modo, la competitività degli scienziati tedeschi nel campo della ricerca sulle cellule staminali risulterebbe significativamente rafforzata, sottolinea la Fondazione. Tuttavia, la Dfg avverte che tutte le nuove linee di cellule acquistate dovrebbero derivare esclusivamente da embrioni in eccesso. Un´altra raccomandazione chiave è l´autorizzazione ad usare linee di cellule importate per scopi diagnostici, preventivi e terapeutici. La legge sulle cellule staminali del 2002 stabilisce che le linee di cellule possono essere importate dall´estero in Germania solo a fini di ricerca. Tuttavia, visto che lo sviluppo di nuove procedure orientate all´applicazione sta lentamente diventando una realtà, la Dfg ritiene che dovrebbe essere autorizzata anche l´importazione per scopi diagnostici, preventivi e terapeutici. Infine, gli scienziati tedeschi non dovrebbero più temere di essere denunciati per la loro partecipazione a progetti internazionali in cui sono utilizzate queste nuove linee di cellule staminali, o per la pubblicazione di testi basati su questo tipo di ricerca, come accade oggi in virtù della legge attualmente in vigore. «Questa situazione ha portato al crescente isolamento dei ricercatori tedeschi, soprattutto se si tiene conto del fatto che un numero sempre maggiore di paesi europei sta eliminando le restrizioni giuridiche nel settore della ricerca sulle cellule staminali», afferma la Dfg. Per evitare la «criminalizzazione» dei ricercatori tedeschi e conseguire la certezza del diritto, la Dfg propone l´eliminazione della «minaccia di sanzione» e l´esplicita restrizione del campo di applicazione della normativa al «paese di provenienza». Nella sua dichiarazione sulla revisione della legge, la Dfg ha ribadito la sua opposizione alla clonazione a fini di riproduzione: «La Dfg continua a condannare la "clonazione a fini di ricerca" (trasferimento nucleare somatico), poiché i processi citobiologici di base di un precoce sviluppo cellulare non sono stati ancora sufficientemente chiariti». Per il momento dovrebbero essere studiati metodi alternativi. «Deve essere ulteriormente promossa anche la ricerca sulle cellule staminali adulte, in quanto rappresenta una valida integrazione, sebbene non una sostituzione, alla ricerca sulle cellule staminali embrionali», dichiara la Fondazione. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Dfg. De .  
   
   
BREVE CORSO SUI BIOMARCATORI NELL´EPIDEMIOLOGIA DEL CANCRO  
 
Bruxelles, 16 novembre 2006 - Dall´11 al 13 dicembre la rete di eccellenza Ecnis (Environmental Cancer Risk, Nutrition and Individual Susceptibility), finanziata dall´Ue, organizzerà a Londra (Regno Unito) un breve corso sui biomarcatori nell´epidemiologia del cancro. Il corso è rivolto ai ricercatori che conoscono già i metodi epidemiologici, come i principi di analisi dei dati o di impostazione di uno studio, ma è adatto anche a quei ricercatori che hanno familiarità con la tecnologia molecolare e con termini quali polimorfismo, addotti, aplotipi e microsatelliti. Il corso fornirà un´introduzione agli studi epidemiologici basati sulla popolazione che consistono nella misurazione dei target molecolari grazie a una serie di metodi tra cui gli addotti del Dna, le mutazioni, le traslocazioni cromosomiche e l´espressione genica, ed esaminerà in particolare le specificità della struttura degli studi e la convalida dei biomarcatori. Gli argomenti trattati dal corso saranno i seguenti: biomarcatori e loro convalida; impostazione di studi epidemiologici; biomarcatori della nutrizione; proteomica; valutazione dell´esposizione con i biomarcatori; interazioni gene-ambiente; biomarcatori della genotossicità; metabonomica; nuovi biomarcatori e loro sviluppo; aspetti etici dell´utilizzo dei biomarcatori. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ecnis. Org .  
   
   
AIDS – REMEMBER ME? BRUXELLES LANCIA UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE  
 
Bruxelles, 16 novembre 2006 - La Commissione europea ha aperto ieri il sito Web della campagna “Aids - Remember me?” nell’ambito della manifestazione “Night of the Hiv/aids Tv commercials” che si terrà il 30 novembre nel complesso multisala Kinepolis di Bruxelles, alla vigilia della Giornata mondiale contro l’Aids. Attraverso il sito web, www. Aids-remember-me. Eu, il pubblico può prendere visione e votare per il miglior videoclip tratto da una serie di spot di sensibilizzazione sull’Hiv/aids, prodotti dagli Stati membri dell’Ue. La campagna di sensibilizzazione della Commissione comprende anche un concorso per la migliore sceneggiatura di uno spot televisivo sull’Hiv/aids, al termine del quale la Commissione europea finanzierà la produzione del videoclip vincitore, e mette a disposizione degli utenti Web un videoblog per i propri commenti. La campagna culminerà nella “Night of the Hiv/aids Tv commercials”, nel corso della quale Markos Kyprianou, Commissario Ue per la Salute e la Protezione dei consumatori, annuncerà il vincitore del ‘miglior videoclip di sensibilizzazione contro l’Hiv/aids dell’Ue’. Insieme a Mtv, a ‘La Nuit des Publivores’ e a Kinepolis, la manifestazione della Commissione inviterà un pubblico – fatto soprattutto di giovani, media e rappresentanti di Ong impegnate nella sensibilizzazione contro l’Hiv/aids – a votare via Sms per il miglior videoclip selezionato nella Notte. La campagna comprende uno striscione gigante - esposto dal 20 novembre sulla facciata del Berlaymont, sede centrale della Commissione – manifesti e cartoline con logo e slogan della campagna. Scopo della campagna è quello di invitare, soprattutto i giovani, a ricordare che l’Hiv/aids non è ancora stato sconfitto e che è necessario proteggersi. Lo slogan invita inoltre a ricordare coloro che hanno perso la vita a causa di questa malattia. Una recente indagine Eurobarometro ha rivelato vaste sacche di ignoranza su aspetti elementari relativi all’Hiv/aids. In Europa, le infezioni da Hiv/aids sono in aumento; il 50% dei nuovi casi avviene nella fascia di popolazione tra 15 e 25 anni d’età e il più comune veicolo di trasmissione sono i rapporti eterosessuali. Afferma Markos Kyprianou, Commissario europeo per la salute e la protezione dei consumatori: “È importante per tutti noi tenere ben presente questo messaggio: L’aids è ancora tra noi: dobbiamo continuare a proteggerci. Molti giovani europei hanno rimosso elementari nozioni di sanità pubblica sull’Hiv/aids. Questa campagna della Commissione mira a far sapere che l’Aids, in Europa, si sta di nuovo diffondendo e a invitare i giovani a guardare un singolare videoshow on-line, cioè i migliori spot di tutta Europa della campagna contro l’Hiv/aids. Sul sito www. Aids-remember-me. Eu si possono guardare i videoclip, votare per quello che si ritiene migliore e, al tempo stesso, rievocare la necessità di praticare il sesso sicuro. ” Perché un concorso per il miglior spot di sensibilizzazione contro l’Hiv/aids? Recenti statistiche, come l’ultimo Eurobarometro, mostrano che mentre nell’Ue persiste l’epidemia da Hiv/aids, con recrudescenze in molti Stati membri e in paesi vicini come la Federazione russa e l’Ucraina, molti giovani europei sono sempre meno consapevoli del problema e sempre più indifferenti di fronte ad esso. Prevenire, sensibilizzando ed educando, è un’attività prioritaria per le iniziative proposte nella Comunicazione della Commissione sulla lotta all’Hiv/aids in seno alla Ue e nei paesi vicini . La campagna “Aids – Remember Me?” è il risultato di un dibattito tra parti interessate, media e organizzazioni della gioventù avvenuto l’anno scorso, dopo l’adozione della comunicazione. Tale dibattito ha confermato il ruolo chiave delle campagne televisive se inserite in un contesto più ampio di prevenzione dell’Hiv/aids e di educazione, sostegno e consulenza in campo sessuale. La Commissione vuole promuovere la discussione e lo scambio di pratiche esemplari fra Stati membri e parti interessate sulla prevenzione dell’Hiv/aids e sulla pubblicità mirata alla sensibilizzazione. Il concorso sarà pubblicizzato con manifesti, cartoline e uno striscione gigante sulla facciata del Berlaymont per sottolineare la Giornata mondiale dell’Aids. Durante la manifestazione verranno distribuiti gratuitamente preservativi con il logo ‘Aids – Remember Me?’. Concorso: Produciamo noi il vostro film! Potenziali sceneggiatori, di età compresa tra i 15 e i 25 anni, che vogliano portare sullo schermo ciò che pensano dell’Hiv/aids, potranno inoltre presentare la loro sceneggiatura per un videoclip innovativo di 30 sec. Sull’hiv/aids sul Sito Web “Aids remember me”. Un gruppo ad alto livello formato da rappresentanti di organizzazioni di lotta all’Hiv/aids sceglierà il film migliore, la cui produzione la Commissione finanzierà con un contributo di 40. 000 euro. Ricordare i messaggi fondamentali di prevenzione nel momento in cui le infezioni da Hiv stanno aumentando L’ultimo Eurobarometro ha rivelato che quasi la metà (45% circa) degli intervistati pensa che ci si possa infettare usando lo stesso bicchiere o la stessa toilette di persone Hiv-positive, donando loro del sangue o curando pazienti affetti da Aids. La maggior parte di loro sa però che non esistono rischi se si mangia un pasto preparato da persone infette, se si stringe loro la mano o si maneggiano oggetti da esse toccati. Anche se la maggior parte degli intervistati conosce l’importanza del sesso sicuro, e afferma di praticarlo, rispetto all’indagine Eurobarometro del 2002 dichiara di prendere precauzioni un numero sempre minore di cittadini Ue-15. Secondo le più recenti statistiche - prodotte nel 2005 da “Eurohiv”, rete sostenuta dall’Ue – nell’Ue sono stati diagnosticati 23. 620 nuovi casi di infezione da Hiv. Nel 2005, 2 paesi Ue hanno registrato una quota superiore a 200 nuovi casi da Hiv per milione di persone (Estonia 467per milione e Portogallo 251 per milione). Nei 22 paesi dell´Ue che registrano sistematicamente i casi di infezione da Hiv, i casi riferiti sono quasi raddoppiati, passando da 9. 264 (1998) a 17. 043 (2005). .  
   
   
CON IL PROGETTO WIRELESS ““WHOSPITAL – WIRELESS HOSPITAL”” L’INFORMATICA ARRIVA AL LETTO DEL PAZIENTE LA SOLUZIONE, REALIZZATA SU TECNOLOGIA MICROSOFT DA IT2B, SI BASA SU UN SISTEMA INFORMATICO SENZA FILI CHE PERMETTE DI SOSTITUIRE LE VECCHIE CARTELLE CARTACEE E DI AGGIORNARE TUTTI I DATI SUI PAZIENTI IN TEMPO REALE.  
 
Milano, 16 novembre 2006 - L’informatica diventa sempre più importante anche all’interno delle aziende sanitarie. Accedere alle informazioni dei pazienti e consultare tutti i dati disponibili con la massima rapidità e versatilità è un valore aggiunto per una struttura sanitaria efficiente e moderna. Con questo spirito è nato il progetto “wHospital – wireless hospital”, un innovativo sistema realizzato allo scopo di eliminare integralmente le cartelle cliniche cartacee e sostituirle con cartelle in formato digitale. Con il supporto della tecnologia Microsoft, attraverso una rete wireless di nuova concezione, l’innovativo sistema permette a medici e infermieri di inserire e consultare tutte le informazioni relative ai pazienti su dispositivi mobili, quali Tablet Pc, direttamente al letto del paziente. Il processo di trascrizione e i passaggi di consegne possono quindi essere eliminati, con una conseguente sensibile diminuzione del rischio di errori. La totale sostituzione delle cartelle cliniche cartacee con quelle elettroniche è infine possibile grazie alla compatibilità della soluzione con il Siss (Sistema Informativo Socio-sanitario della Regione Lombardia) e l’adozione della firma digitale, in adempimento ai termini di legge in materia. La tecnologia Microsoft utilizzata (. Net e Slq Server 2005) ha permesso di connettere persone, sistemi e dispositivi, consentendo alle persone di accedere e consultare in mobilità le informazioni archiviate. “Un’azienda sanitaria ha come primo compito quello di ‘fare salute’, ma allo stesso tempo deve anche rispondere ai criteri di ottimizzazione ed economicità nella gestione di servizi e sistemi”, ha dichiarato Francesco Landolfi, Direttore e-Health di Microsoft Italia. “La presenza di Microsoft in questo progetto è un esempio di come l’applicazione delle tecnologie informatiche possa migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi sanitari con beneficio sia di tutti gli operatori sanitari che dei pazienti”. Il sistema realizzato da it2b è stato già implementato presso il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Circolo di Busto Arsizio, che ha portato a termine il progetto pilota in collaborazione con il Gruppo di Automatizzazione e Organizzazione Sanitaria del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano, con il Polo Scientifico Tecnologico Lombardo e grazie al supporto della Regione Lombardia. In particolare, i ricercatori del Politecnico hanno ingegnerizzato i processi alla base del sistema sviluppato da it2b s. R. L. Per aderire agli standard della Joint Commission International. Con questo progetto it2b s. R. L. , azienda specializzata nello sviluppo di database multidimensionali e di applicativi web-based ospitata presso l’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, si prefigge di portare l’informatica direttamente al letto del paziente e di offrire alle strutture ospedaliere soluzioni mirate alla semplificazione dei processi di lavoro attraverso dispositivi e servizi che consentono un effettivo controllo dei costi e della gestione del rischio e che supportano efficacemente i processi decisionali strategici. .  
   
   
ONLINE LE LISTE D´ATTESA PER LE PRESTAZIONI AMBULATORIALI  
 
Roma, 16 novembre 2006 - L´assessorato regionale alla Sanità ha presentato la pagina web per la visualizzazione delle liste d´attesa delle prestazioni ambulatoriali, accessibile dal sito www. Regione. Lazio. It, dal quale è possibile visualizzare i tempi di attesa riguardanti le 28 prestazioni erogate dalle aziende ospedaliere, dai policlinici, dalle Asl e dagli Irccs. Secondo i dati raccolti fino ad oggi, fra le 28 tipologie di prestazione, ne sono state erogate ben 303. 108 e i distretti con almeno una struttura in grado di erogare la prestazione nei tempi previsti dalla legge sono stati il 67,43% del totale, mentre le Asl sono state il 78,26%. "Si tratta di uno strumento importante per i cittadini e di governo per la Regione, che potrà così monitorare il servizio ed intervenire nei casi di difficoltà" - ha affermato l´assessore Battaglia - "Abbiamo lavorato per abbattere i tempi di attesa, investendo 40 milioni di euro. Questo sforzo ha portato, nei primi 6 mesi dell´anno, ad un aumento del 20% delle prestazioni". La Regione Lazio è la prima in Italia a poter presentare dati sui tempi di attesa che derivano direttamente dal Servizio Regionale di Prenotazione - Recup - delle prestazioni ambulatoriali (visite, indagini strumentali e indagini strumentali per immagini). Ciò significa che tutte le informazioni, anche quelle accessorie di un appuntamento, vengono registrate sulla base dati del server regionale e da qui estratte per le statistiche sui tempi di attesa. In pratica ,per ogni prenotazione conteggiata, la Regione conosce il medico prescrittore, il numero della ricetta, il paziente, la struttura di erogazione, la data in cui è stata richiesta ed erogata e gli operatori di sportello o di call center che hanno trattato ogni singolo dato. .  
   
   
COMO, COMPLESSO OSPEDALIERO S.ANNA: FORMIGONI E CE´ A POSA PRIMA PIETRA  
 
Como, 16 novembre 2006 - Oltre 150mila metri quadri di superficie complessiva (76mila dei quali del complesso ospedaliero vero e proprio), 5 piani di cui 2 interrati, 20 metri di altezza massima, 603 posti letto, 18 sale operatorie e 55 ambulatori. Sono questi i numeri più significativi del nuovo ospedale Sant´anna di Como, del quale si è svolta ieri la cerimonia di posa della prima pietra. Davanti ad un folto pubblico di autorità locali, operatori sanitari e semplici cittadini, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e l´assessore regionale alla Sanità, Alessandro Cè hanno dunque dato il via ai lavori di costruzione del nuovo nosocomio. Presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia di Como, Leonardo Carioni, il vescovo della Diocesi di Como, monsignor Alessandro Maggiolini, che ha benedetto la prima pietra, i sindaci di Como, Stefano Bruni, San Fermo della Battaglia, Pierluigi Mascetti e Montano Lucino, Maria Angela Capuccino, il direttore generale dell´Azienda ospedaliera, Roberto Antinozzi e la poetessa Carla Porta Musa. "La presenza di così tanta gente - ha detto Formigoni - è la testimonianza che la costruzione di un ospedale è una opera che coinvolge un´intera comunità ed è sentita come qualcosa che si trascina dietro un pezzo di storia proiettandosi verso il futuro". "Si apre oggi per il Sant´anna - ha proseguito il presidente - un nuovo capitolo di una storia estremamente positiva di servizio ai cittadini, nel segno della continuità e al tempo stesso della volontà di raggiungere nuovi traguardi". "La sanità per la quale continuiamo a lavorare - ha sottolineato Formigoni - è quella che mette al centro la persona e che è al servizio di uomini e donne che si trovano in un momento di debolezza e di difficoltà. Vogliamo che questi cittadini incontrino personale, strutture e macchinari in grado di garantire loro le migliori cure e di accompagnarli passo dopo passo". Nel ricordare come si tratti di una struttura moderna, dotata delle migliori tecnologie e realizzata in stretto raccordo con il territorio, il presidente ha sottolineato che la costruzione dell´ospedale, grazie anche al contributo di Infrastrutture Lombarde, avverrà in tempi certi: la conclusione dei lavori esterni entro la primavera del 2009 per consentire l´ingresso dei primi malati nella primavera del 2010. Formigoni ha infine sottolineato l´impegno di Regione Lombardia per l´edilizia sanitaria: negli ultimi anni sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro per la costruzione di nuovi ospedali (13 i progetti avviati) o l´ammodernamento di quelli esistenti, sono stati aperti 532 cantieri (in 400 di questi sono già stati conclusi i lavori). "La posa della prima pietra di un ospedale - ha detto l´assessore Alessandro Cè - è un momento di grande importanza per ogni comunità. Questa cerimonia sottolinea la capacità di una comunità di tradurre la sua storia e la sua civiltà in scelte concrete". Del nuovo Sant´anna, l´assessore ha in particolare rimarcato la modernità, l´umanizzazione, l´apertura verso l´esterno in generale e verso il territorio e le altre strutture sanitarie in particolare. Inserito nell´accordo di programma quadro in materia di sanità sottoscritto tra governo e Regione Lombardia nel 1999, il nuovo Sant´anna avrà un costo complessivo stimato di 170 milioni di euro circa. Situato in una zona pianeggiante tra i Comuni di Como, San Fermo della Battaglia e Montano Lucino, il complesso sarà composto da una piastra principale costituita da due piani interrati (area logistica, mensa e spogliatoi al secondo, servizio diagnostico, blocco operatorio e pronto soccorso al primo); al piano terra troverà invece posto l´accettazione, la nursery e il day hospital; al primo piano, la degenza, la dialisi e l´amministrazione; al secondo e ultimo piano, la degenza e il reparto neonatale. . .  
   
   
BANDO SPORTELLO DISABILI 1.500.000 € DI FINANZIAMENTO PER IL TRIENNIO 2007-2009  
 
Milano, 16 novembre 2006 - La delibera 3441 del 7 novembre 2006 e il decreto 12374 dell´8 novembre 2006 hanno dato avvio alla selezione di un progetto finalizzato alla realizzazione di un servizio informativo sull´handicap, sulla disabilita´ e sull´invalidita´ denominato Sportello Disabili. La Regione Lombardia intende realizzare su tutto il territorio lombardo uno Sportello Disabili inteso come servizio informativo sull´handicap, disabilità e invalidità rivolto ai cittadini disabili, alle loro famiglie e alle associazioni ed enti di riferimento. Il finanziamento destinato a questa iniziativa si configura quale rimborso delle spese sostenute fino ad un massimo dell´80% del costo del progetto e comunque per un importo non superiore a 1. 500. 000 euro per il triennio 2007-2009. Il bando e la domanda di partecipazione sono consultabili sul sito www. Famiglia. Regione. Lombardia. It. .  
   
   
LIGURIA, "NESSUNA NUOVA TASSA GRAZIE A COLLABORAZIONE TRA REGIONI E A UN NUOVO GOVERNO DEL SISTEMA"  
 
 Genova, 16 novembre 2006 - Non ci saranno nuove tasse per colmare il disavanzo sanitario della Liguria , grazie alla collaborazione solidaristica tra le regioni e in particolare tra Liguria ed Emilia Romagna che ha consentito, attraverso uno scambio di 119 milioni di euro, di diminuire il deficit 2006. Lo ha comunicato nel corso di una conferenza stampa sui risultati della conferenza stato regioni svoltasi a Roma il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e gli assessori regionali alla Salute e al Bilancio, Claudio Montaldo e Giovanni Battista Pittaluga. Un´operazione resa possibile grazie ad una delibera approvata in sede di conferenza Stato regioni e ad un emendamento alla legge Finanziaria. "In questo modo - ha spiegato il presidente Burlando - la Regione Liguria ha diminuito il disavanzo 2006 che è un anno soggetto a sanzioni e aumentato quello del 2004 che invece può essere spalmato su più anni". Per quanto riguarda invece il 2007 è intervenuto l´aumento deciso dal Governo del Fondo sanitario nazionale che per la Liguria prevede un accesso pari a 2 miliardi e 862 milioni di euro con un incremento in percentuale rispetto all´anno precedente di , 3,81% pari a 105 milioni di euro. "Direi che è andata bene - sottolinea il presidente Burlando - siamo cresciuti rispetto all´anno scorso nella quota di accesso al fondo sanitario nazionale, a cui si deve aggiungere la possibilità di accedere anche al miliardo, messo a disposizione dal Governo per le regioni in difficoltà, a questo punto, tenendo conto anche dei 100 milioni i euro che provengono dalla manovra fiscale decisa dalla Giunta lo scorso anno la Regione ha quasi 3 miliardi di euro a disposizione e dunque, con queste risorse è possibile governare il sistema". "Nel corso della riunione della conferenza stato regioni svoltasi ieri a Roma, ha spiegato l´assessore regionale al Bilancio, Giovanni Battista Pittaluga - si sono scontrate tre tendenze: quella delle regioni meridionali che volevano il riconoscimento dell´indicatore di deprivazione in quanto regioni più povere, quella di alcune regioni del Nord che non volevano riconoscere il nesso tra povertà e malattia e quella delle regioni centrali, con un alto numero di anziani, tra cui la Liguria che insistevano sulla quota pesata, alla fine è stato deciso di fare un riparto che riconoscesse a tutte le regioni italiane una quota minima del 3,2% di accesso al fondo, su questa base alla Liguria è stato riconosciuto il 3,8%". Positivi i commenti anche dell´assessore regionale alla Salute che ha sottolineato "il raggiungimento di un buon risultato che ci mette in condizioni di gestire bene un programma impegnativo per i prossimi anni che prevede la riduzione dei costi e la trasformazione di alcune strutture, diminuendo il numero di posti letto per acuti e aumentando quelli destinati alla riabilitazione". In chiusura il presidente della Regione, Claudio Burlando ha però ribadito che "a questo punto per i direttori generali non ci sono più alibi, il sistema può e deve essere governato e chi non ce la fa si chiama fuori". "Rimangono due problemi - ha continuato Burlando - da un lato la diminuzione del personale e una maggiore razionalizzazione che consenta la liberazione di risorse per dare un servizio migliore sul fronte della riabilitazione, dall´altro il recupero dei ticket non pagati; come Regione adesso ci resta da comunicare entro l´anno la divisione dei fondi tra i vari centri di spesa". .  
   
   
“SAI QUANDO BASTA?” CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO L’ALCOL  
 
Bolzano, 16 novembre 2006 - Parte in questi giorni una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei rischi legati all’assunzione di alcol promossa dall’Assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociale e dall’Assessorato provinciale al traffico. La campagna, molto articolata e capillare, caratterizzata dallo slogan “Sai quando basta?” sarà veicolata attraverso un opuscolo che illustra nel dettaglio i rischi ed i danni legati all’uso di alcol alla guida. Parallelamente la campagna si svilupperà attraverso poster collocati, grazie alla collaborazione con l’Assessorato ai lavori pubblici, su tutte le principali arterie stradali della provincia, spot radiofonici, inserzioni nei principali quotidiani e periodici locali, conferenze e serate informative nelle scuole e rivolte a tutta la popolazione. Il messaggio centrale della campagna è di ridurre al massimo o smettere i comportamenti a rischio nel bere. La campagna ha inoltre un suo sito Internet all’indirizzo www. Sai-quando-basta. It dove si può trovare tutto il materiale informativo per documentarsi in materia. “Nella sua relazione sanitaria europea del 2005 l’Oms evidenzia che il consumo di alcol rappresenta uno dei sette maggiori fattori di rischio per la salute ed è anche per questo che è necessario informare la popolazione sui rischi dell’abuso di alcol” ha affermato l’assessore alla sanità ed alle politiche sociali Richard Theiner nel corso della conferenza stampa odierna. Tra le maggiori conseguente di carattere sociale legate all’abuso di alcol preoccupano in particolare la maggiore propensione alla violenza, trascurare i doveri genitoriali, problemi in famiglia, esclusione sociale, problemi lavorativi e ubriachezza alla guida. Dalla relazione sanitaria 2005 emerge che l’anno scorso sono state 2. 092 le persone che, in Alto Adige, sono state trattate per problemi di alcolismo nei servizi di riabilitazione pubblici e privati (ambulatori dei 4 Servizi per le dipendenze provinciali, nella centro riabilitativo di Bad Bachgart, comunità terapeutica dell’Associazione “Hands” e nel Consultorio psicosociale della Caritas di Silandro). Anche l’assessore alla mobilità, Thomas Widmann, nel corso del suo intervento ha sottolineato la gravita del fenomeno alcol in Alto Adige ed ha ribadito che da anni l’Assessorato al traffico unitamente all’Assessorato alla sanità promuove iniziative che mirano a sensibilizzare la popolazione ed in primo luogo i giovani nei confronti dei rischi legati al consumo di alcol. L’assessore ha inoltre ricordato che, un incidente mortale su due è causato dal consumo di alcol. Nel 2005 la Commissione patenti ha effettuato 4. 537 visite di revisione e controllo e per guida in stato di ebbrezza. In base ai dati resi noti dal Commissariato del Governo, il numero delle patenti ritirate per guida in stato d´ebbrezza nel 2005 è stato di 1. 823 e viene previsto un lieve aumento per il 2006. Da alcuni anni vengono organizzati nelle scuole corsi di informazione per far capire che anche bevendo poco si possono registrare delle sensibili alterazioni nei tempi di reazione nella guida, aumentano sia la velocità di impatto che i metri necessari per fermarsi. L’assessore Widmann ha inoltre ricordato che circa il 63,6% degli incidenti mortali si verificano durante il sabato e che per porre un freno a questo grave fenomeno sono stati creati, ad esempio, il “Treno della discoteca” in Val Venosta, utilizzato ogni fine settimana da circa 400 giovani ed, in Val Gardena, il “Disco – bus” che nell’arco dell’anno viene utilizzato da circa 40. 000 persone. Hanno preso parte alla conferenza stampa, oltre agli assessori, il dott. Alberto Degiorgis, direttore dell’Ambulatorio “Hands”, il Dr. Peter Koler, responsabile del Forum prevenzione e la dott. Ssa Katia Tenti dell’Assessorato alla sanità ed alle politiche sociali. .  
   
   
PROMOSSO DAL CONSULTORIO UCIPEM DI TRENTO : “CRESCERE UN FIGLIO”, UN NUOVO SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO PEDAGOGICO PER GENITORI E FAMIGLIE  
 
Trento, 16 novembre 2006 - Crescere un figlio, oggi, è per i genitori più difficile e complicato di un tempo, non solo quando si è in presenza di problemi particolari o momenti di difficoltà del figlio, sia essi bambino o adolescente, lo è nella quotidianità dell’essere genitori, in quella che Enrica Tomasi, presidente del Consultorio familiare Ucipem di Trento, l’unico consultorio privato accreditato della nostra provincia, definisce come “normalità complessa”. Un grande aiuto, però, è offerto dalla pedagogia, come strumento di “potenziamento” delle famiglie capace, col suo riflettere sui problemi educativi, col suo indicare percorsi e strategie d’intervento, può effettivamente aiutare i genitori – in coppia o singoli – a scoprire una lettura diversa degli ordinari problemi che si incontrano nel crescere un figlio, trasformandoli da possibili cause di crisi in fattori di crescita. E’ l’approccio proprio del Consultorio Ucipem di Trento, uno dei circa 300 dell’Unione consultori familiari prematrimoniali e matrimoniali operanti in Italia, che ha presentato stamane, alla presenza dell’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli e dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Trento Violetta Plotegher, un nuovo servizio di consulenza rivolto ai genitori. “In questo nuovo spazio pedagogico – spiega la presidente Tomasi – sarà possibile per i genitori confrontarsi con un esperto pedagogista sulle difficoltà educative con i figli, da quelle più diffuse – un figlio che ha paure improvvise e ingiustificate, che rifiuta di andare a scuola o è in difficoltà all’arrivo di un nuovo fratello – a quelle più complesse – i comportamenti difficili, il bullismo, l’anoressia eccetera. Ad ogni fascia di età corrispondono richieste e bisogni educativi diversi che è necessario intercettare e comprendere”. Temi quali il rispetto delle regole, la difficoltà di accettare la separazione dei genitori, la sessualità, l’autonomia e l’indipendenza, la maturazione e il sostegno del senso di identità, la malattia e la perdita rappresentano spesso un imbuto nel quale i genitori si ritrovano senza risposte e senza certezze. E sempre più ampia è la domanda che in tal senso proviene anche dalla comunità e dai genitori trentini. C’è però un’assenza, in genere, nei percorsi di sostegno alla genitorialità ed è quella, appunto, della pedagogia. Gli stessi consultori familiari tradizionali hanno, infatti, sempre offerto una consulenza di tipo psicologico e psichiatrico, insieme a quella medica, ginecologica o legale, e solo da pochi anni ci si sta interrogando sull’opportunità di aprire anche alla consulenza pedagogica per offrire un aiuto alle relazioni educative familiari. Con “Crescere un figlio” – questo il nome del nuovo servizio – il Consultorio Ucipem di Trento, che opera anche in convenzione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, ha già dato la sua risposta a questo interrogativo, offrendo uno spazio gratuito d’ascolto e confronto per aiutare genitori e famiglie a gestire la loro “complicata normalità”. Un approccio che porta ad ampliare il concetto stesso di salute e di benessere. Ne ha parlato l’assessore Andreolli, affermando che “salute non significa solo sanità”. “Il servizio offerto dal Consultorio Ucipem – ha detto Andreolli – fornisce una risposta ad un bisogno avvertito e rappresenta la risposta migliore e più intelligente ai bisogni di una comunità non animata da furori ideologici, capace di far lavorare insieme strutture pubbliche e private nel rispetto delle idee e opinioni delle persone destinatarie del servizio. Un approccio che si sposa bene con la politica della Provincia, volta ad ampliare la stessa offerta di consultori, tre ne sono stati aperti negli ultimi anni, per dare risposte anche innovative alle esigenze dei cittadini”. .  
   
   
APPROVATA IN TERZA COMMISSIONE LA LEGGE DI RIORDINO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE LIGURE  
 
Genova, 16 novembre 2006 - Con l´approvazione avvenuta il 13 novembre in commissione dell´Agenzia sanitaria regionale (voti favorevoli del centro sinistra, contrari del centrodestra e l´astensione di Fabio Broglia, Udc) si conclude l´iter di esame della legge di riordino del servizio sanitario regionale. L´approvazione dell´agenzia costituiva infatti l´ultimo punto prima del passaggio in consiglio regionale che avverrà la prossima settimana. Il ddl di riordino colma un vuoto normativo e definisce il quadro istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale, indicando tra l´altro ruoli, responsabilità e interazioni tra Regione, autonomie locali e aziende sanitarie. In particolare l´Agenzia è uno strumento di cui si dota la Regione per il governo clinico del servizio sanitario regionale, attraverso la programmazione, la verifica e il controllo. "Per risolvere - spiega l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - la cronica inadeguatezza della Regione Liguria su questo fronte e per raggiungere gli obiettivi di appropriatezza delle prestazioni, migliorando la qualità dei servizi e indirizzando l´attività diagnostica e terapeutica, attraverso protocolli e linee guida". L´agenzia ligure, secondo quanto previsto dalla legge approvata in Giunta, sarà una struttura operativa con un direttore generale e massimo 20 dipendenti o collaboratori. "Le risorse per l´Agenzia - continua Montaldo - saranno reperite nell´ambito dell´accantonamento dal fondo sanitario regionale che ogni anno la Giunta prevede per attività di ricerca, convegni e congressi; non si tratta dunque di un costo aggiuntivo, ma della sostituzione di costi già presenti". All´interno dell´agenzia è inoltre previsto un comitato scientifico con, tra gli altri, i rappresentanti dei collegi di direzione delle aziende ospedaliere, funzionando così anche da raccordo tra Regione e aziende. "La struttura - conclude l´assessore - sarà assolutamente complementare con il dipartimento salute della Regione Liguria in cui restano insediate le funzioni di governo economico e amministrativo". .  
   
   
RISCONTRO DI PVTECH EXPO 2006 - ZEROEMISSION  
 
Assago (Mi), 16 novembre 2006 - Si è conclusa tra la soddisfazione di visitatori ed espositori, la conferenza / esposizione organizzata da Artenergy Publishing dedicata all´industria fotovoltaica, che si è tenuta dal 26 al 29 di Ottobre presso il centro fiere Datchforum di Assago (Mi). Questo evento fa parte del progetto "Zeroemission", un insieme di iniziative dedicate allo sviluppo delle energie rinnovabili, che si tiene sia a Milano che a Roma. Ecco i numeri dell´edizione 2006 di Zeroemission Milano: 15. 000 i visitatori che hanno affollato le corsie dei padiglioni. 5. 000 i mq di area espositiva dedicata principalmente all´industria fotovoltaica; 130 le aziende espositrici; 15 i paesi rappresentati tra Europa, America, Asia e Africa. 1. 000 le persone che hanno preso parte alle conferenze tecnico-scientifiche; 70 i relatori che hanno esposto argomenti legati a Conto Energia, Bipv, prospettive del solare in Italia, integrazione con altre fonti rinnovabili e altri aspetti critici legati alla crescita del mercato Fv. 14 le sessioni convegnistiche nel corso della manifestazione. Artenergy Publishing, leader in Italia nella stampa tecnica dedicata alle energie rinnovabili, pubblica: Fv Fotovoltaici: La rivista bimestrale distribuita in edicola, dell´energia elettrica dal sole; Casa Energia: La rivista bimestrale distribuita in edicola, sul comfort e il risparmio energetico domestico; Clima: La rivista trimestrale sui cambiamenti climatici e le emissioni di gas serra; Wind Energy: La rivista semestrale dell´energia elettrica dal vento. Il progetto" Zeroemission " nel 2007 con: - Zeroemission Roma, Nuova Fiera di Roma, 11-15 Novembre 2007 Nel contesto della 20° edizione del World Energy Congress Wec, verrà allestito un padiglione dedicato alle energie rinnovabili in cui si terranno i seguenti saloni: Pvtech Expo, 4° salone Int. Per l´industria Fotovoltaica; Hydrogen Show, 6° salone Int. Dell´idrogeno e delle celle a combustibile; Co2 Expo, 3° salone Int. Del mercato dei crediti di carboni; Clima Expo, 2° salone Int. Su cambiamenti climatici, prevenzione, risk and disaster management. Zeroemission Milano, Datchforum Assago, 12-14 Ottobre 2007. Casa Energia Expo, 2° salone della casa che produce e risparmia energia; Casa Sana & Legno Expo, 2° salone della casa naturale, della bioedilizia e del legno; Casa Sicura Expo, 1° salone della sicurezza domestica e della demotica; Energy Market, 3° salone dell´energia pulita e del risparmio energetico per aziende e privati. Artenergy Publishing, sfuttando le potenzialità di internet, lancerà la televisione online Casaenergia. Tv, dedicata a coloro che intendono avvicinarsi al mondo delle rinnovabili. Il servizio si integra perfettamente alle riviste Fv Fotovoltaici, Casa Energia, Clima e Wind Energy ed è a disposizione degli utenti che desiderano scoprire come applicare le tecnologie relative a energia solare, geotermia, biomassa, mini eolico, etc. . .  
   
   
APRE LA STAGIONE DEL BENESSERE A VICENZA VENERDÌ 17 INAUGURA LA TERZA EDIZIONE DI BENÉ SENTIERI DI BENESSERE FIERA DI VICENZA, 17-20 NOVEMBRE 2006  
 
Vicenza, 16 novembre 2006 - Terza edizione per la fiera del benessere di Vicenza, che da venerdì 17 a lunedì 20 novembre porta tutto il mondo del benessere in fiera. Tornano i sette sentieri di benessere di Bené e le molte iniziative speciali che permettono al pubblico di partecipare attivamente alla manifestazione, provando direttamente le soluzioni in mostra. Fiera specializzata nel benessere, Bené si dimostra una delle realtà fieristiche più dinamiche del momento: l’edizione 2006 si presenta ingrandita, con 4 giorni di apertura, 23 mila metri quadri di superficie occupata e poco meno di 300 espositori. Un evento in crescita, ritenuto sempre più interessante dagli operatori dell’intero Paese e da diversi Enti fieristici. <<Quello che viene riconosciuto – spiega Tiziano Marchetto, organizzatore di Bené – è il fatto che Bené nasce su un progetto preciso e con una forte caratterizzazione. Per questo ci piace parlare di “un’anima” della fiera, un valore in più che la differenzia da altre realtà>>. Bené esce dai confini del Nordest e si pone nella cerchia dei principali saloni italiani dedicati al benessere e alla riscoperta del vivere naturale. <<L’affermazione della fiera a livello nazionale si riscontra dagli espositori – prosegue Marchetto - sono loro che danno vita alla manifestazione, e che ne decretano il successo. Quelli provenienti dal Veneto sono solo un terzo del totale, sono in forte crescita le rappresentanze di regioni quali Trentino Alto Adige, Piemonte e Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Toscana, così come le aziende estere, che sono triplicate rispetto l’anno scorso. >> Armonia, qualità, innovazione sono il filo rosso di Bené, che intende offrire una panoramica completa dei diversi modi di vivere il benessere, rappresentati da sette Sentieri: Luoghi, Metodi e Trattamenti, Prodotti Naturali, Architettura e Design, Attrezzature, Alimentazione, Sport. Sono settori merceologici apparentemente separati, che condividono l’obiettivo del benessere e hanno molti punti di contatto. I sentieri si intrecciano dando vita a nuove opportunità di business. Tra gli eventi speciali spicca il Bené Wellness Resort. Per la prima volta in una fiera un intero padiglione si trasforma in un hotel del benessere, che nasce da un concetto di architettura in cui tutti gli ambienti comunicano benessere, creando una sintonia di atmosfere tra le diverse aree, dalla reception alle suite, dal giardino al relax center, dal fitness center (che diventa Personal Club) alla sala multisensoriale. Bené lancia quest’anno Expotè, la prima manifestazione in Italia dedicata alla cultura e al mercato del tè, ideata e organizzata in collaborazione con Ademathè, l´Associazione Italiana Degustatori e Maestri di Thè. Il “multievento” intende presentare ai professionisti e ai semplici appassionati il variegato universo del tè, mostrandone le diverse anime, dai prodotti alla cultura, dalle idee di business e l’indotto economico che si genera attorno al prezioso “liquore di giada”. In materia di benessere abitativo, Bené presenta la Contrada Solare, un progetto a cura degli architetti Sergio e Sophia Los che realizza un complesso di edifici articolati in terrazze e logge che prolungano l´abitare verso la piazza e il giardino, in un intreccio continuo di edifici e ambiente naturale. I trattamenti, dallo shiatsu all’ayurveda, dalla riflessologia plantare alla kinesiologia, si provano in un’isola dedicata alle dimostrazioni. Si chiama “Nelle tue mani” perché ci si affida alle mani esperte degli operatori del benessere alla ricerca di un nuovo equilibrio tra corpo e psiche. I visitatori possono così sperimentare in prima persona gli effetti benefici delle tecniche a mediazione corporea. Fiera aperta al pubblico, Bené offre molte proposte per i visitatori: dal bodyFly, disciplina a corpo libero da provare nelle sessioni tenute dal suo ideatore, alle cerimonie del tè cinese e giapponese, dalle meditazioni collettive ai massaggi e trattamenti che vengono offerti nei diversi stand e nell’area “Nelle tue mani”, dalla sala da tè all’esperienza di passeggiare in un giardino giapponese, dalle dimostrazioni di make up ayurvedico alle performance musicali “I suoni del risveglio”, che nascono da strumenti ispirati all tradizione shiamanica e a quella indiana. . .  
   
   
ECCEZIONALE AFFLUENZA DI PUBBLICO AD ARTISSIMA 13, LA FIERA INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA, CHE SI È CONCLUSA DOMENICA 12 NOVEMBRE A TORINO  
 
Torino, 16 novembre 2006 - 5. 000 visitatori in più rispetto al 2005, per un totale di 37. 500 con un incremento di quasi il 20%. Soddisfatti gli espositori, stranieri ed italiani, per i più che concreti risultati di vendita. Tra le 172 gallerie presenti - le straniere erano circa la metà - nomi di grande spicco del panorama internazionale insieme al nutrito gruppo di giovani gallerie d’avanguardia, che conferma il posizionamento di Artissima quale luogo privilegiato di esposizione delle ultimissime tendenze dell’arte e del mercato dell’arte. Due premi assegnati in Fiera hanno messo in ancora maggiore evidenzia il peculiare spirito di scoperta che caratterizza Artissima: il Premio Present Future, giunto alla sesta edizione, nell’ambito dell’iniziativa dedicata agli artisti emergenti promossa in partnership con ilycaffè. Marcella Beccaria, curatore del Castello di Rivoli, Museo di Arte Contemporanea, ha scelto quale vincitore il progetto dell’artista spagnolo Sergio Prego, presentato dalle gallerie Soledad Lorenzo di Madrid e Lehmann Maupin di New York, tra quelli realizzati da 14 artisti selezionati per questa sezione dai due curatori Katerina Gregos - artistic director, Argos Centre for Art and Media, Bruxelles e Agustín Pérez Rubio - chief curator, Musac Museo de Arte Contemporáneo Castilla y León; il nuovo Premio “Guido Carbone”, dedicato alle a memoria del gallerista torinese e riservato agli espositori partecipanti alla sezione New Entries, ad ulteriore incoraggiamento del loro lavoro di scoperta e sostegno di giovani artisti. Tra le 20 gallerie che hanno esordito nel 2006 ad Artissima, il Premio è stata assegnato alla galleria Schleicher + Lange di Parigi. Grande interesse di operatori professionali e pubblico per le 9 opere, selezionate per la speciale sezione Constellations dal nuovo Comitato curatoriale composto da Dan Cameron, Senior Curator at Large, New Museum of Contemporary Art, New York / Co-curator Taipei Biennial 2006, Nicolaus Schafhausen, Direttore, Witte de With Center of Contemporary Art, Rotterdam e Marc-olivier Wahler, Direttore, Palais de Tokyo Site de Création Contemporaine, Paris. La sezione è riservata ad opere di grandi dimensioni ad ambizione museale e non a caso i lavori di due artisti, Kimsooja e Simon Starling, presentati rispettivamente dalle gallerie Raffaella Cortese di Milano e Franco Noero di Torino, sono state acquistati dalla Regione Piemonte per le collezioni permanenti del Castello di Rivoli. 21 le istituzioni museali ed artistiche presenti nel 2006 ad Artissima, dai nomi più rappresentativi del territorio, a prestigiose istituzioni nazionali a realtà meno conosciute ma non meno impegnate nella promozione dell’arte contemporanea: un settore cui la Fiera riserva grande attenzione e che intende ulteriormente valorizzare in futuro. Il programma degli incontri curato dal Comitato Scientifico di Artissima 13 - composto David A. Ross, Presidente Artist Pension Trust, New York, in qualità di coordinatore, Ida Gianelli, direttore Castello di Rivoli, Museo d’Arte Contemporanea, e Pier Giovanni Castagnoli, direttore Gam/galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino - ha portato a Torino i più grandi nomi del contemporaneo internazionale: artisti come Francesco Vezzoli ed Eric Van Lieshout, fotografi interpreti delle tragedie della querra come Gilles Saussier, Steve Mumford e Martha Rosler, blogger e giornalisti come Tyler Green, Barry Schwabsky, Walter Robinson ed Alessandra Mammì, direttori e curatori museali quali Adam D. Weinberg, Charles Esche, Ralph Rugoff, Yuko Hasegawa, Ida Gianelli, Pier Giovanni Castagnoli, Marcella Beccaria, Massimiliano Gioni, esperti delle nuove frontiere dell’arte cinese come Huang Zhuan, Lu Jie e Ruth Noack. Tre giorni serrati di dibattito e vivace confronto davanti ad un pubblico curioso e attento su temi di grande attualità come “Collezionare l’incollezionabile”, “L’arte al tempo della guerra”, “Re-inventare le nuove collezioni”, “Fama ed infamia”, “La nuova era. L’arte cinese oggi”. Grande risposta del pubblico per la seconda edizione di “Ascolta chi scrive” , realizzata in collaborazione con Vanni. 10 diversi percorsi alla scoperta della Fiera con 10 guide d’eccezione: Laura Cherubini, Elena Del Drago, Renato Diez, Franco Fanelli, Alberto Fiz, Laura Gabbiano, Gianluca Marziani, Cloe Piccoli, Ludovico Pratesi, Massimiliano Tonelli. Gruppi superaffollati, commenti entusiastici, e da segnalare anche un appassionato visitatore che ha seguito tutti i dieci tour. Ancora incrementate le acquisizioni di opere in Fiera da parte delle Istituzioni: Regione Piemonte, Fondazione Crt, Fondazione Torino Musei/gam, Castello di Rivoli, hanno acquisito opere per le collezioni permanenti dei due musei – Gam e Castello di Rivoli – per un valore di 1. 650. 000 euro. Anche quest’anno la Commissione scientifica di Unicredit & l’Arte ha scelto la Fiera per acquistare opere da destinare alla propria collezione d’arte contemporanea italiana che ad Artissima ha preso l’avvio nel 2004. Ricchissima nel 2006 la proposta di mostre, eventi, iniziative a Torino, decisamente capitale dell’arte contemporanea in Italia. Da Luci d’artista alle tante e importanti mostre nei musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, nelle gallerie, alla serata straordinaria di apertura delle gallerie la sera di sabato 11 novembre che ha riempito i quartieri dell’arte della città di un pubblico curioso e cosmopolita. E subito esaurite le richieste per le visite alle collezioni private organizzate nell’ambito di Alphabet, l’esclusiva iniziativa nata grazie alla sensibilità di un gruppo di collezionisti torinesi, nell’ambito dello speciale programma dedicato ai collezionisti internazionali che la Fiera invita ogni anno. Ecco infine i numeri di Artissima 13: 172 gallerie selezionate; 19 paesi; 50% di espositori stranieri; 1300 artisti; più di 4. 000 opere; 21 istituzioni pubbliche e artistiche; 40 riviste, case editrici di settore e siti web dall’Italia e dall’estero; 18. 000 mq l’area del padiglione; 300 top collectors, direttori e curatori di museo invitati da tutto il mondo; oltre 900 giornalisti accreditati; 37. 500 visitatori in 3 giorni di fiera. .  
   
   
LA SCOPERTA INTERIORE NELLE SCULTURE DI GIOVANNI MASON IN MOSTRA ALLA ARNER DI LUGANO  
 
Lugano, 16 novembre 2006 – Il Gruppo Arner presenta nelle sue vetrine di Lugano in Piazza Manzoni un’importante mostra antologica dello scultore Giovanni Mason. Arner è un gruppo finanziario privato specializzato nelle attività di private banking, corporate finance, private equity e pianificazione societaria internazionale che propone servizi di consulenza integrata a clienti privati, ad aziende e istituzioni. I valori alla base del modo di essere e di operare di Arner si riflettono anche nell’interesse del Gruppo per il mondo della cultura che, come patrimonio della collettività, va diffusa, protetta e conservata. Arner interviene in ambito culturale con varie iniziative, tra cui il patrocinio dell´opera di artisti e ricercatori, e la collaborazione con istituzioni pubbliche e private per lo sviluppo e la divulgazione di progetti culturali. Forte di queste premesse, Banca Arner è lieta di ospitare nella propria sede di Lugano undici opere dello scultore Giovanni Mason dal 17 Novembre al 31 Marzo 2007. Da sempre alla ricerca di nuovi stimoli, tra operosità antiche e sensibilità moderne, e di nuove chiavi di lettura per l´interpretazione del quotidiano, l’artista Giovanni Mason ha saputo creare con le sue sculture una mitologia di mondi fantastici, reinventando le emozioni della cultura e della tradizione che lo hanno accompagnato nella sua vita. Giovanni Mason è un artista poliedrico: scultore, pittore, litografo, ha saputo esprimere i suoi entusiasmi e il suo tormento interiore sperimentando con grande successo estetico i materiali più diversi per narrare, attraverso le sue creazioni, il suo mondo segreto. Un universo fatto di emozioni e sentimenti, di meraviglia sempre nuova, impressioni, eccitazioni e turbamenti. Con la mostra di Lugano alla banca Arner, Mason vuole rendere omaggio alle fonti della sua ispirazione che lo hanno avvinto, commosso, turbato. E lo ha fatto nel suo modo di sempre di eterno sperimentatore: seguendo la voce virtuale che guida la sua mano, la sua voglia di raccontare. La scultura di Mason è possente quanto spirituale, ricca di simboli che devono essere interpretati e gustati attraverso la sensibilità dell´artista e ogni visitatore potrà confrontare la sua emotività con quella che sgorga dalla ricerca inconscia dell´artista. Nato sessantasei anni fa a Piombino Dese, in provincia di Padova, da diversi anni opera a Cantù. L´allestimento nelle vetrine della banca Arner presenta un percorso che mette in piena evidenza il suo impegno nel definire il senso profondo della scultura. .  
   
   
HAIDEA GALLERY INAUGURA LA MOSTRA DI MARIO SCHIFANO “PER ESEMPIO” TECNICA MISTA SU FOTOGRAFIA  
 
Milano, 16 novembre 2996 - Verranno presentate 23 Fotografie inedite a tecnica mista, opere uniche ed originali, realizzate dall’artista con interventi di: smalto, nitro, pennarello, acrilico, matite grasse. Queste opere rappresentano momenti della vita di Mario Schifano tradotti in fotogrammi, istanti fugaci ai quali l’intervento pittorico, non meno istantaneo, conferisce senso ulteriore. Sono immagini per lo più tratte da frames televisivi, erano gli inizi degli anni 70’ quando cominciò a fotografare lo schermo televisivo con Polaroid o con normali fotografie, su cui poi interveniva in modo pittorico (tecnica mista su fotografia). Schifano soleva dire : “La televisione è la mia musa ausiliaria”, o ancora : “Il video è una finestra aperta sul mondo……catturo le immagini che più mi colpiscono……penso, rifletto, creo. ” Schifano interagiva con la televisione, non la subiva da telespettatore passivo, era il suo modo di vivere la “civiltà delle immagini” come figlio del suo tempo, che vive nel presente ed è proiettato verso il futuro. Futuro in cui noi possiamo ancora godere della sua creatività e del suo genio. Artista conteso, fin da quando era poco più che adolescente, dalle più accreditate gallerie internazionali, descrive di getto, col suo abituale istinto ironico e leggero, una mania della sua vita: la pittura associata ai fotogrammi colti dal video. Il risultato sono opere appatenenti al campo affettivo e a quello sociale, in un intreccio sentimentale ed esplorativo di ciò che più lo rappresentava nella vita, visto e sottolineato con i suoi interventi espressivi. 23 novembre a Milano in Largo C. Treves 2 (Ang. Via Balzan) zona Brera. .  
   
   
“OPERAFESTIVAL”AUDIZIONE PER CANTANTI LIRICI  
 
Fiersole, 16 novembre 2006 - “Operafestival”- Festival Lirico della Toscana istituisce 3 giornate di audizione per Cantanti Lirici in occasione delle prossime produzioni del cartellone estivo 2007: Tosca di G. Puccini; Rigoletto di G. Verdi; Il flauto magico di W. A. Mozart. La sessione di audizioni si terrà a Firenze nei giorni Sabato 16, Domenica 17 e Lunedì 18 Dicembre 2006. Ai partecipanti all’audizione verrà richiesto: per le parti principali il ruolo intero; per le parti secondarie un’aria a piacere scelta dalla commissione fra tre presentate. Per Il flauto magico si richiede il ruolo in lingua originale. I Signori candidati dovranno inviare, insieme alla domanda, una scheda con i propri dati anagrafici, recapiti e un Curriculum Vitae. Le domande dovranno pervenire entro venerdì 8 dicembre 2006. Per conoscere la data della propria convocazione e il luogo i Signori candidati dovranno telefonare alla segreteria del Festival non oltre il giorno martedì 12 dicembre 2006. Le domande dovranno essere inviate per posta, fax o e-mail ai seguenti recapiti: Multipromo Associazione Piazza Mino n. 28, 50014 Fiesole - Firenze – Fax 055 5978308 E-mail –segreteria@operafiesole. It www. Festivalopera. It Informazioni: Tel. 055 59 78 308 (dalle ore 9. 30 alle 15. 30). Prosegue anche per il 2007 il progetto Operafestival, festival estivo di musica lirico-sinfonica giunto alla sua settima edizione, e ormai affermatosi come una delle realtà più prestigiose nel panorama delle rassegne nazionali ed internazionali, inserendosi a buon diritto tra i più importanti festival lirici estivi. Operafestival è un progetto di vasta portata, teso a coniugare la grande musica –soprattutto la lirica, con il suo forte richiamo insieme popolare e colto, locale e internazionale - ai luoghi più suggestivi di Firenze e della Toscana, creando un´offerta turistico-culturale unica nel nostro paese. Il biennio 2005-2006 ha visto il progetto radicarsi nella realtà Toscana con la realizzazione di oltre 25 serate per stagione in luoghi di straordinario fascino come il Giardino di Boboli di Palazzo Pitti a Firenze, e la Villa Medicea di Cafaggiolo a Barberino. Estremamente positiva la risposta del pubblico: oltre 47. 000 spettatori complessivi con una significativa presenza di turisti stranieri che hanno mostrato di apprezzare il felice connubio tra l´eccezionalità del luogo scenico e la qualità delle produzioni artistiche. Il Festival, che si svolgerà tra giugno ed agosto, sarà sostanzialmente incentrato su una programmazione che vede nella produzione di opere liriche il punto di forza e un elemento d’identità artistica inoppugnabile con i nuovi allestimenti: Tosca di G. Puccini, Rigoletto di G. Verdi e Il Flauto Magico di W. A. Mozart. Questi rappresenteranno comunque solamente l’asse centrale di una programmazione alla quale saranno affiancati importanti concerti sinfonico corali come la Nona Sinfonia di L. V. Beethoven ed i Carmina burana di C. Orff, congiuntamente alla programmazione e ospitalità di concerti ed eventi Musicali, di Danza o di Prosa, di grande qualità e sicuro richiamo di pubblico. .  
   
   
PARTITO DA LUOGOSANO IL BORGO DEI FILOSOFI CENTINAIA GLI STUDENTI PRESENTI PER LA PRIMA GIORNATA MONTANO: “UN TERRITORIO VOCATO AL CULTO DEL PENSIERO E DELLA CREATIVITA’”  
 
Luogosano, 16 novembre 2006 - E’ ufficialmente partita la prima edizione de “Il borgo dei filosofi”, rassegna dedicata alla riflessione e alla ricerca, con eventi/dibattito organizzati parallelamente, ma anche iniziative di carattere economico-commerciale e fieristico, e ancora mostre sull’artigianato locale, degustazioni, vetrine di prodotti tipici del territorio. L’evento nasce da un’intuizione della Comunità Montana Terminio Cervialto presieduta da Nicola Di Iorio, in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofi e con il patrocinio di Regione Campania, Provincia di Avellino, Università degli Studi di Salerno – Dipartimento di Filosofia, Centro Servizi Amministrativi, Società Filosofica Italiana, Comune di Luogosano, Comune di Sant’angelo all’Esca, Comune di Castelvetere sul Calore, Comune di Montella, Comune di Taurasi e Comune di Nusco. Oggi (15 novembre) la prima tappa a Luogosano, nel centro sociale, alla presenza di centinaia di studenti delle scuole superiori irpine e campane, nonché di numerosi sindaci del territorio e del consigliere provinciale Giuseppe De Mita. La lectio magistralis di Aniello Montano è stata introdotta dai saluti delle autorità. A dare il via è stato il sindaco di Luogosano, Giovanni Ferrante. ”Questa iniziativa – ha dichiarato Ferrante – è in perfetta sintonia con il nostro modo di intendere l’attività e l’azione di una Comunità Montana. Nata per occuparsi esclusivamente di forestazione, la Comunità Montana, grazie anche alla lungimiranza mostrata dal presidente Di Iorio, è diventato un vero e proprio ente intermedio tra i comuni e l’amministrazione provinciale, un ente capace di promuovere il proprio territorio. E anche questa è la funzione che può svolgere il Borgo dei Filosofi: essere una vetrina per il nostro territorio per dimostrare che la qualità della vita risiede non solo negli aspetti materiali, ma anche negli aspetti immateriali, prestando attenzione ai valori dello spirito in una società che dovrebbe essere più attenta all’essere che all’apparire”. Ha poi preso la parola Antonio Ferrante, assessore alla cultura del Comune di Luogosano. “Questa iniziativa – ha commentato – fa riscoprire il fascino dialettico e allarga gli orizzonti di riflessione. Il Borgo diventa epicentro di pensieri e terra di filosofia della vita intesa come icona e metafora”. Ampio l’intervento di Nicola Di Iorio, presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto. “Abbiamo deciso – ha dichiarato Di Iorio – di dare il via alla prima edizione del Borgo dei Filosofi da Luogosano, come nostro omaggio alla Media Valle del Calore. Questo evento nasce da una riflessione partita ormai da tempo in questo territorio. Quando un amministratore vede realizzarsi una propria iniziativa è sempre soddisfatto, ma bisogna continuare a scommettere e noi abbiamo scommesso sull’idea di Borgo perché i centri medievali e le cittadine del nostro territorio potessero legare i propri destini proprio come in un grande borgo nel quale ognuno può portare le proprie risorse, le proprie ricchezze, i propri talenti. Certo, scommettere sulla qualità della vita non è stato semplice. Ma gli strumenti di programmazione che abbiamo messo in campo riusciranno a coinvolgere tutti i protagonisti della vita economica, sociale e culturale del nostro territorio. Il nostro obiettivo è che i giovani possano rimanere qui, in Irpinia. Ma per raggiungere questo obiettivo mancava un tassello: la capacità di andare oltre, di capire cos’è questo territorio. Dobbiamo essere aiutati in maniera maieutica a comprendere qual è lo spirito vero del nostro Borgo, concetto che abbiamo anticipato anni fa. Il nostro elemento discriminante è il Buon Vivere ed è su questo che dobbiamo insistere. Ma dobbiamo anche far crescere la capacità di riflessione critica, chiederci il perché di azioni e comportamenti, avviare insomma un’analisi che non massifichi noi stessi in un unico pensiero globale. Ma ci aiuti a capire perché siamo in questo territorio e qual è il suo destino”. Plaude all´iniziativa "Borgo dei Filosofi" anche Aniello Montano, relatore della mattinata di oggi, 15 novembre. “Quest´ambiente - ha affermato nell’introduzione alla lezione magistrale - ha dentro di sé una vocazione filosofica esplicita e di levatura piuttosto ampia. D´altronde questa terra è da sempre fucina di intelligenze di carattere filosofico, artistico, poetico e, non ultimo, politico. Un territorio, insomma, esplicitamente vocato al culto del pensiero e della creatività. Ho ascoltato in questa sede riflessioni di intellettuali che fanno politica e che, in maniera forte e ferma, manifestano la propria adesione ai valori civili di cittadinanza attiva. Posso quindi dire che questa mattina, in questo luogo, ho sentito vibrare corde di eticità e passione civile”. Ha entusiasmato gli studenti presenti Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto italiano per gli Studi Filosofici da lui fondato nel 1975, uno dei più prestigiosi centri culturali nonché uno dei più rinomati luoghi di insegnamento e di incontro per eventi culturali ed accademici di tutta Europa, che ha donato a tutti i giovani presenti “Appello alla filosofia” dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici, il volume che raccoglie l’intervento di Marc Fumaroli “L’umanesimo e la crisi contemporanea dell’educazione”, nonché la guida didattica dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici. Gli incontri del Borgo dei Filosofi sono stati moderati da Angelo Antonio Di Gregorio, assessore della Comunità Montana Terminio Cervialto. L’evento è finanziato esclusivamente da fondi presenti nel bilancio dell’ente. E’ stata già calendarizzata la seconda edizione dell’evento che si terrà a novembre 2007, negli stessi giorni in cui si tiene la prima edizione. Già individuata anche la tematica che sarà affrontata: identità e territori. Interessante e ricca la seconda giornata de “Il Borgo dei Filosofi”. Domani (16 novembre) presso presso la Sala “Fiorentino Sullo” al centro storico di Castelvetere sul Calore, la lectio magistralis di Enrico Nuzzo dal titolo “Figure del buon vivere”. Si inizierà alle ore 9. L’intervento del professore Nuzzo sarà preceduto dal saluto delle autorità, dall’esibizione del quartetto di musica da camera e dalla lettura di testi poetico – filosofici a cura del Centro Documentaristico sulla Poesia del Sud. Alle ore 11. 30 si continua con la lezione magistrale di Maurizio Cambi dal titolo “La vita buona tra rinascimento e modernità”. Nel pomeriggio, dopo il buffet, prevista la visita al centro storico di Castelvetere sul Calore. Alle ore 16, lectio magistralis di Giuliano Minichiello dal titolo “La polarità, il rischio e la responsabilità: per una memoria dell’avvenire”. Alle ore 18, lezione magistrale di Roberto Racinaro dal titolo “Scienza, etica, politica: sfere indipendenti”. I Protagonisti Del 16 Novembre Enrico Nuzzo (lectio magistralis ore 10) è professore ordinario di Storia della Filosofia presso il dipartimento di filosofia della facoltà di Scienze della Formazione presso l’Università degli Studi di Salerno, del quale è attualmente direttore. I suoi principali interessi di ricerca spaziano dalla genealogia della ragione storia e storia dello storicismo, a Vico, Doria e la tradizione filosofica meridionale, ai problemi teorico – metodologici relativi alla storia del pensiero filosofico, politico e storia, alla storia della cultura e metaforologia, agli aspetti filosofici del pensiero politico moderno. Tra i suoi studi più recenti “La riflessione di Pietro Piovani”, “Cittadini della storia. La gran città del gener’umano in Giambattista Vico”, “L’umanità di Vico tra le selve, i campi e le città. Agli inizi della storia della civiltà nel Diritto Universale”, “Vico, Tacito, il tacitismo”, “L’immaginario naturalistico. Criteri e figure della scienza della storia in Vico”. Maurizio Cambi (lectio magistralis ore 11,30) è professore associato di storia della filosofia presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli su temi ed autori della cultura moderna. Sue principali linee di ricerca sono la letteratura utopistica dal Rinascimento all’Illuminismo e la filosofia del Rinascimento, in particolare il pensiero di Giordano Bruno. E’ autore dei volumi “Il prezzo della perfezione. Diritto, reati e pene nelle utopie dal 1516 al 1627” e “La macchina del discorso. Lullismo e retorica negli scritti latini di Giordano Bruno”. Giuliano Minichiello (lectio magistralis ore 16) è professore straordinario di Pedagogia generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno, dove è anche direttore del dipartimento di Scienze dell’Educazione. Ha sviluppato la propria attività di ricerca intorno ad alcuni temi della teorizzazione pedagogica generale. Uno di questi si riferisce al rapporto tra teorie della conoscenza e processi educativi. Un altro filone di ricerca ha riguardato l’impatto delle nuove tecnologie comunicative sui processi educativi, sia sul versante della cognizione e dell’apprendimento che su quello della dimensione etica e dell’orizzonte di senso. Tra i volumi pubblicati: “La tecnica e l’episteme”, “Il doppio pensiero. Razionalità e analogia nel discorso pedagogico, “Il mondo interpretato. Educazione e teoria della conoscenza”, “Abitare la comunicazione”. Roberto Racinaro (lectio magistralis ore 18) insegna Storia della Filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Salerno, dove ha ricoperto per molti anni la carica di Rettore studioso di Hegel. Ha pubblicato “Rivoluzione come riforma. Filosofia classica tedesca e rivoluzione francese”. Ai temi della giustizia ha dedicato “La giustizia virtuosa”. Autore di numerosi saggi e contributi, ha curato, tradotto e introdotto l’edizione italiana di opere di Oskar Pfister, Max Adler, Hans Kelsen, Walther Rathenau, Max Scheler, Gadamer – Habermas, Rudolf von Jhering e Ernst Cassirer. .  
   
   
GIOVANI A TEATRO: SEMINARI E PERCORSI CON GLI ARTISTI SONO LA NOVITÀ DELL’EDIZIONE 06/07  
 
Venezia, 16 novembre 2006 - Inizia una nuova stagione per Giovani A Teatro, il progetto ideato dalla Fondazione di Venezia per promuovere lo spettacolo dal vivo come esperienza culturale e formativa per gli studenti delle scuole medie e superiori e delle università della provincia di Venezia. La stagione 2006/2007 - la quarta - porta con sé molte novità: la Fondazione ha arricchito il progetto nelle geografie e nei valori culturali, migliorando e qualificando servizi e accessibilità. Si allarga il panorama delle offerte culturali, spaziando dal teatro di prosa ai classici, dall’innovazione alla danza, con grandi artisti nazionali e internazionali. Presenti anche spettacoli di musica classica, jazz, world music, arte del movimento, balletto, danza contemporanea e teatro-danza. Anche la proposta per la stagione 2006/2007 é un “cartellone diffuso”, che comprende fino a 200 eventi, attraverso le migliori stagioni in 19 teatri del territorio. Quest’anno entrano a far parte del progetto anche la stagione sinfonica del Teatro La Fenice di Venezia, il programma di concerti degli Amici della Musica di Mestre e gli eventi e workshop del Teatro Maddalene curati dal Tam Teatromusica. Giovani A Teatro approda quindi a Padova, al teatro Maddalene, luogo da sempre orientato verso gli studenti e la formazione. Dunque la Fondazione di Venezia offre quest’anno una varietà ancora più ampia di forme artistiche, linguaggi espressivi, generi e repertori di cui il teatro è capace. Per partecipare, come nella scorsa edizione, è necessario richiedere la card nei punti di distribuzione sul territorio. La card può essere richiesta personalmente dal singolo studente oppure da insegnanti presentati formalmente dagli istituti di appartenenza. Consente l’accesso a 2,50 euro agli spettacoli in programma nei teatri che aderiscono al progetto Giovani A Teatro, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Nella costruzione dell’offerta culturale, sono stati identificati alcuni Percorsi, che accompagnano i giovani alla scoperta delle arti della scena: Grandi Classici, Innovazione, Danza e Musica. Ma la vera novità dell’edizione 2006/2007 è la nuova sezione Esperienze: un calendario di approfondimenti, workshop, incontri, proposte culturali direttamente legate all’approccio creativo o artistico e al talento dei partecipanti. Seminari e lezioni curate direttamente da esperti del settore, critici teatrali, registi e a volte dagli stessi attori si alterneranno nei maggiori teatri della provincia (La Fenice e Auditorium Santa Margherita a Venezia, Teatro Aurora a Marghera, Teatro Maddalene a Padova, Teatro Villa dei Leoni a Mira). Anche per questa sezione del programma, la Fondazione di Venezia sosterrà parte dei costi, agevolando la partecipazione diretta e il coinvolgimento dei giovani studenti. La quarta edizione di Giovani A Teatro si conferma dunque come un progetto che offre occasioni di crescita ai cittadini di domani e ne coltiva la civicità attraverso la relazione con l’altro, l’incontro con la produzione artistica, il senso della comunità. Si coltiva il pubblico di domani, anche grazie al biglietto a costo ridotto, perché l’educazione al teatro è una componente importante per la formazione dei giovani e per la cultura del territorio. Il progetto è ideato e curato dalla Fondazione di Venezia che si avvale della collaborazione dei soggetti che curano l’organizzazione e la direzione artistica delle stagioni sul territorio: Amici della Musica di Mestre onlus, Arteven circuito teatrale regionale, Caligola associazione culturale, Echidna associazione culturale, Fondazione Teatro La Fenice, La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile d’Innovazione, Questa Nave associazione teatrale culturale, Tam Teatromusica, Teatro Stabile del Veneto ‘C. Goldoni’, Vortice associazione culturale. È inoltre importante la partnership con le istituzioni che sostengono la programmazione culturale: la Città di Venezia, i Comuni di Campolongo Maggiore, Camponogara, Chioggia, Dolo, Mira, Mirano, Padova, Scorzè, S. Stino di Livenza, la Municipalità di Marghera, la Provincia di Venezia, la Regione del Veneto, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il programma verrà offerto a tappe, con l’apertura delle singole stagioni, e verrà progressivamente arricchito di sorprese. Programmi e modalità si potranno conoscere visitando il sito internet dedicato www. Giovaniateatro. It o contattando il punto telefonico per le informazioni istituito presso la Fondazione (tel. 041. 2201272). Essendo prevista l’assegnazione di posti numerati, è obbligatoria la prenotazione gratuita dei biglietti attraverso il call center (numero verde 800. 831. 606). Il pagamento dei biglietti avviene al momento del ritiro alla biglietteria del teatro, dietro presentazione della card. La Giovani a Teatro Card e la School Card possono essere ritirate dal 16 novembre 2006 presso: / Fondazione di Venezia, Dorsoduro 3488/u – Venezia lun/ven 10. 30/13. 00 e 15. 00/17. 00; / Teatro Toniolo, piazzetta C. Battisti 1 – Mestre mar/sab 17. 00/19. 30; / Fondazione Santo Stefano, piazza Castello 2 – Portogruaro lun/ven 10. 30/12. 30; / Ex Macello-comune di Dolo, via Rizzo 73 – Dolo mar/ven 16. 00/19. 00 e sab 10. 30/12. 30; / Fondazione della Comunità Clodiense , Palazzo Grassi Riva Vena 1281 - Chioggia mar/sab 10. 30/12. 30. .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR A HONG KONG CON MOLINARI, CANONICA E TADINI  
 
Milano, 16 novembre 2006 - Seconda tappa l’European Tour 2007 che, come di consueto è iniziato in oriente e con notevole anticipo sull’anno solare. All’hong Kong Gc di Fanling si disputa l’Ubs Hong Kong Open (16-19 novembre) con un montepremi di due milioni di dollari. Debuttano nella nuova stagione Emanuele Canonica e Alessandro Tadini, mentre sarà nuovamente in campo Francesco Molinari dopo l’ottimo nono posto di domenica scorsa nell’Hsbc Champions in Cina. Tra i favoriti il sudafricano Retief Goosen, lo scozzese Colin Montgomerie, il neozelandese Michael Campbell, l’indiano Jyoti Randhawa e il thailandese Thongchai Jaidee. Lpga Tour Alla Conclusione - Con la disputa dell’Adt Championship (16-19 novembre, 72 buche) si conclude il circuito femminile statunitense. Sul percorso del Trump International Golf Club a West Palm Beach, in Florida, le trentadue proettes migliori del Lpga Tour si disputano il sostanzioso montepremi di 1. 550. 000 dollari. Favorita messicana Lorena Ochoa, che è sicura vincitrice dell’ordine di merito e che ha spodestato Annika Sorenstam dopo cinque anni ininterrotti di regno. La stessa Sorenstam e Karrie Webb, naturalmente, faranno appello a tutta la loro classe per non consentire la settima vittoria stagionale della venticinquenne messicana ormai nuova stella del circuito e del golf femminile mondiale. Al torneo non prendono parte giocatrici italiane. Stage 1 Qualifying School Seniors Tour - Sui due percorsi portoghesi del Pinheiros Altos Gc e del Quinta de Cima Golf si svolge lo Stage 1 della Qualifying School del Seniors Tour Europeo (16-17 novembre, 36 buche). Tre gli italiani in gara: sul primo tracciato scenderanno in campo Adriano Mori e il dilettante Pietro Iadanza, al Quinta de Cima sarà impegnato Graziano Furlan. La finale avrà luogo al Pestana Golf Resort dal 20 al 23 novembre. Corso Per Probabili Nazionali Al Cosmopolitan - Presso il Cosmopolitan G&cc a Tirrenia è sono in programma due corsi tenuti dai tecnici azzurri. Dal 17 al 19 novembre saranno impegnati gli Under 16. Sono stati convocati: Luca Baraldini, Andrea Bolognesi, Matteo Buonincontri, Valentino Dall’arche, Corrado De Stefani, Nicolò Di Carlo, Luca Gobbi, Gabriele Heinrich, Filippo Maggi, Matteo Manassero, Matteo Massitti, Giulio Jacopo Mazzola, Luca Saccarello, Francesco Testa, Filippo Vianelli, Claudio Viganò, Filippo Zucchetti. Dal 20 al 22 novembre sarà la volta del Probabili Nazionali. Convocati: Luca Beneduce, Marco Beneduce, Francesco Bonaga, Fidis Bortignoni, Alberto Campanile, Andrea Chiapuzzo, Federico Colombo, Matteo Delpodio, Lorenzo Gagli, Antonio Garbaccio, Marco Guerisoli, Joon Kim, Nunzio Lombardi, Benedetto Pastore, Andrea Pavan, Andrea Perrino, Niccolò Quintarelli, Niccolò Ravano, Ludovico Righetto, Andrea Romano, Lorenzo Scotto, Andrea Signor, Cristiano Terragni, Giacomo Tonelli e Alberto Zani. Lo staff tecnico è composto da Alberto Binaghi, Sergio Bertaina, Silvio Grappasonni, Stefano Soffietti, Roberto Zappa e Mauro Bertoni. .