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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Novembre 2006
Politica
L´UNIONE FA LA FORZA NELLE TECNOLOGIE DELL´INFORMAZIONE E DELLE COMUNICAZIONI: L´EUROPA METTE IN COMUNE LE ATTIVITÀ DI RICERCA A LIVELLO PRIVATO, NAZIONALE E COMUNITARIO PER DIVENTARE PIÙ COMPETITIVA  
 
 Bruxelles, 22 novembre 2006 - Per la prima volta, l´Unione europea cambia la modalità di finanziamento della ricerca tecnologica strategica con il lancio delle iniziative tecnologiche comuni (Jti, Joint Technology Initiatives). Si tratta di un´idea della Commissione europea che ha trovato il sostegno dei capi di Stato e di governo dell´Ue durante il recente vertice informale a Lahti (Finlandia). Le Jti riuniranno le risorse dei programmi del settore privato, di quelli nazionali e dell´Ue per conseguire obiettivi comuni di ricerca ambiziosi. La prima di tali iniziative ad essere lanciata, all´inizio del 2007, sarà Artemis. L´iniziativa Artemis darà impulso alla ricerca europea sui sistemi informatici incorporati, che risultano sempre più importanti per numerosi settori industriali strategici. Tale iniziativa servirà da modello per le iniziative che seguiranno. I leader dell´industria si riuniscono oggi a Helsinki con gli esperti nazionali e comunitari nel campo della ricerca per continuare a discutere di questo nuovo metodo di finanziamento della ricerca europea. "Ho segnalato ripetutamente che l´Europa deve mettere in comune le risorse di cui dispone e deve incrementare gli investimenti nella ricerca sulle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni", ha affermato Viviane Reding, commissaria europea per la Società dell´informazione e i media. "Artemis costituisce già la prova concreta di come le principali parti interessate in Europa possano collaborare e gettare le basi per un futuro prospero e competitivo. A questa iniziativa, che ha tracciato il cammino nel settore strategico dei sistemi incorporati, dovranno far seguito altre analoghe, se vogliamo che l´Europa colmi il ritardo nei confronti delle nazioni concorrenti e costruisca veramente una società dell´informazione per la crescita e l´occupazione". Si prevede che nei prossimi anni le Jti diventeranno uno strumento importante per potenziare la capacità innovativa dell´Europa. Grazie ad esse, i partner industriali e gli Stati membri più interessati potranno allineare i propri investimenti a quelli dell´Unione europea attorno ad obiettivi e programmi comuni. A norma dell´articolo 171 del trattato, le Jti possono essere istituite come soggetti giuridici indipendenti che perseguono programmi di ricerca promossi dal settore industriale. Possono ricevere e gestire fondi provenienti da qualsiasi fonte, compresi i finanziamenti nazionali e comunitari, e restano aperte alla partecipazione di altri partner, sia pubblici che privati. In qualità di modello aperto e pionieristico per i partenariati pubblico-privato, si prevede che le Jti stimoleranno gli investimenti europei nella ricerca e contribuiranno al raggiungimento di una massa critica grazie alla raccolta di iniziative attualmente frammentate, garantendo al tempo stesso una gestione efficace e razionale del programma. L´iniziativa Artemis permetterà all´Europa di mantenere la leadership mondiale nei sistemi incorporati. Si stima che gli investimenti nell´industria europea nella ricerca in questo campo ammontino a 15-20 miliardi di euro all´anno. Attualmente quasi la metà delle 100 imprese europee più importanti investe nella ricerca sui sistemi incorporati e la maggior parte delle 25 entità europee che spendono maggiormente nella ricerca utilizza i sistemi incorporati per i propri prodotti e servizi. Mantenere la leadership in questo settore, che costituisce uno degli elementi di base per applicazioni future in tutti gli altri settori, risulterà vitale per incrementare la produttività e l´occupazione e avrà inoltre importanti ricadute a livello sociale. Si prevede che il bilancio dell´iniziativa Artemis nei prossimi sette anni sarà di circa 3 miliardi di euro, oltre la metà dei quali proverrà dall´industria, mentre il resto sarà finanziato dagli Stati membri dell´Ue e dagli Stati associati partecipanti, nonché dalla Commissione. Si prevede inoltre che il meccanismo proposto mobiliterà 7 euro di investimenti nella ricerca e sviluppo per ogni euro proveniente dalla Comunità. Artemis è stato istituito nel giugno 2004 come piattaforma tecnologica europea (si veda Ip/04/804 e Memo/06/331) ed è composto, al momento, da 17 grandi imprese europee, tra le quali Philips, Nokia, Thales, Daimler Chrysler e St Microelectronics. Inoltre, 14 governi europei hanno espresso la volontà di partecipare all´iniziativa tecnologica comune Artemis, che resterà aperta a tutti gli Stati membri dell´Ue e agli altri partner che desidereranno entrare a farne parte in futuro. In una riunione tenutasi oggi ad Helsinki, le industrie e altri soggetti impegnati nella ricerca e sviluppo in questo campo in Europa hanno proseguito negli sforzi finalizzati alla creazione di un´associazione industriale formale per partecipare all´iniziativa congiunta, che dovrebbe essere operativa nel 2008. È in corso di preparazione anche una Jti nel campo della nanoelettronica (Eniac). .  
   
   
UE, RICERCA: 9 MILIARDI DI EURO PER LE TECNOLOGIE DELL´INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (TIC) L´INVESTIMENTO COPRIRÀ IL PERIODO 2007-2013  
 
Bruxelles, 22 novembre 2006 - L´ue intende investire oltre 9 miliardi di euro a favore della ricerca nel settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic). Si tratta della voce di bilancio di gran lunga più importante del 7° programma quadro di ricerca che durerà fino al 2013 – una priorità fissata dall´Ue che, in questo modo, riconosce l´importanza delle Tic per la crescita e la competitività dell´Europa. Per discutere il nuovo programma quadro di ricerca e le future priorità strategiche della ricerca di base e applicata nel settore delle Tic, ieri a Helsinki si sono riuniti quasi 3500 membri della comunità di ricercatori per il convegno e la mostra sulle "Tecnologie della società dell´informazione 2006". "L´europa sta cominciando a recuperare il ritardo nel settore della ricerca sulle Tic" ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria responsabile della Società dell´informazione e dei media. "Realizzando ingenti investimenti nei progetti di ricerca in collaborazione nel settore delle Tic la Commissione sta imprimendo l´impulso indispensabile alla ricerca europea in questo campo. Con 9 miliardi di euro invitiamo gli Stati membri, l´industria e le università ad unirsi a noi nella lotta per un´Europa più competitiva. Non abbiamo bisogno solo di ricerca, dobbiamo anche orientarla meglio. Per stabilire adeguatamente le nostre priorità ci siamo in gran parte basati sulle consulenze di 9 piattaforme tecnologiche europee nel settore delle Tic. In alcuni ambiti porteremo avanti questi partenariati concentrando le risorse nell´ambito di Iniziative tecnologiche congiunte. " Il settore delle Tic è il principale settore di ricerca nell´ambito del 7° programma quadro di ricerca e sviluppo (7° Pq), che si protrarrà per sette anni, e rappresenta il 18% dello stanziamento di bilancio comunitario totale. Il programma di lavoro Tic per il 2007 e il 2008, di cui si discute oggi a Helsinki, segna l´avvio del 7° Pq e porterà alla ribalta una nuova generazione di progetti Tic che rafforzeranno le prestazioni di ricerca dell´Europa e contribuiranno a mantenere il settore delle Tic europee all´avanguardia dello sviluppo tecnologico e dell´uso avanzato di queste tecnologie. A Helsinki i ricercatori conosceranno i dettagli del primo (e più consistente in assoluto) invito a presentare proposte (1140 milioni di euro), la procedura di selezione per l´assegnazione dei finanziamenti del 7° programma quadro. Per la prima volta, inoltre, l´Unione europea cambia la modalità di finanziamento della ricerca tecnologica strategica con il lancio delle iniziative tecnologiche comuni (Jti, Joint Technology Initiatives). Si tratta di un´idea della Commissione europea che ha trovato il sostegno dei capi di Stato e di governo dell´Ue durante il recente vertice informale a Lahti (Finlandia). Le Jti riuniranno le risorse dei programmi del settore privato, di quelli nazionali e dell´Ue per conseguire obiettivi comuni di ricerca ambiziosi. La prima di tali iniziative ad essere lanciata, all´inizio del 2007, sarà Artemis. L´iniziativa Artemis darà impulso alla ricerca europea sui sistemi informatici incorporati, che risultano sempre più importanti per numerosi settori industriali strategici. Tale iniziativa servirà da modello per le iniziative che seguiranno. I leader dell´industria si riuniscono oggi a Helsinki con gli esperti nazionali e comunitari nel campo della ricerca per continuare a discutere di questo nuovo metodo di finanziamento della ricerca europea. "Ho segnalato ripetutamente che l´Europa deve mettere in comune le risorse di cui dispone e deve incrementare gli investimenti nella ricerca sulle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni", ha affermato Viviane Reding. "Artemis costituisce già la prova concreta di come le principali parti interessate in Europa possano collaborare e gettare le basi per un futuro prospero e competitivo. A questa iniziativa, che ha tracciato il cammino nel settore strategico dei sistemi incorporati, dovranno far seguito altre analoghe, se vogliamo che l´Europa colmi il ritardo nei confronti delle nazioni concorrenti e costruisca veramente una società dell´informazione per la crescita e l´occupazione". . .  
   
   
INCONTRO TRA L´UE E I PAESI DEL CONTINENTE AFRICANO A TRIPOLI PER LANCIARE UN PARTENARIATO SULLA MIGRAZIONE E LO SVILUPPO  
 
Bruxelles, 22 novembre 2006 - Il 22 e 23 novembre si terrà a Tripoli la prima conferenza ministeriale sulla migrazione e lo sviluppo tra l´Unione europea e tutti i paesi del continente africano. Sarà l´occasione per l´Europa e l´Africa di lavorare fianco a fianco in un clima di cooperazione reciproca e di responsabilità condivisa per una gestione più efficace della migrazione che vada a vantaggio di entrambe le parti. La conferenza di Tripoli si inquadra nella strategia globale dell´Unione in materia di migrazione volta a conciliare gli interessi e le priorità dei paesi di origine, di transito e di destinazione, nonché dei migranti stessi, incentivando partenariati con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali e inglobando le differenti tematiche connesse, quali il buon governo, i diritti umani e le politiche di sviluppo. Alla conferenza parteciperanno il vicepresidente Frattini, commissario responsabile per la giustizia, la libertà e la sicurezza, e il commissario Louis Michel, responsabile della politica di sviluppo e degli aiuti umanitari. Antefatto - In seguito ai fatti di Ceuta e Melilla del settembre 2005, i capi di Stato e di governo, riunitisi a Hampton Court, hanno discusso le sfide dalla migrazione riconoscendo in conclusione la necessità urgente di maggiori interventi, sia a livello degli Stati membri che nell´ambito di partenariati tra l´Ue e i paesi di origine e di transito, in particolare dell´Africa settentrionale e subsahariana. In risposta, il 30 novembre 2005 la Commissione ha pubblicato la comunicazione dal titolo Priorità d’azione per rispondere alle sfide dell’immigrazione che definisce una strategia globale in materia e individua una serie di interventi immediati di ordine pratico da intraprendere in partenariato con i paesi di origine e di transito. Sulla base della comunicazione della Commissione, il Consiglio europeo ha adottato, nelle conclusioni del 16 dicembre 2005, un Approccio globale in materia di migrazione: Azioni prioritarie incentrate sull´Africa e il Mediterraneo, sollecitando entro un anno una relazione della Commissione sui progressi compiuti nel settore. In risposta, la Commissione pubblicherà il 30 novembre una nuova comunicazione che precisa in allegato le azioni fin qui intraprese. Le conclusioni del Consiglio del 2005 elencano una serie di interventi da attuare nel 2006 e definiscono un programma ambizioso di azioni prioritarie in tre settori: potenziamento della cooperazione e dell´operato degli Stati membri, cooperazione con i principali paesi d’origine in Africa e cooperazione con i paesi vicini dell´area mediterranea. Tra le azioni prioritarie figura una conferenza ministeriale Ue-africa sulla migrazione e lo sviluppo (che copra l´intero continente africano). Nel dicembre del 2005, in occasione dell´incontro della troika ministeriale Ue-africa di Bamako, è stato deciso l´avvio di un dialogo sulla migrazione secondo un approccio globale che abbracci temi connessi alla coesione sociale, all´integrazione economica e allo sviluppo. Nella stessa occasione, è stata decisa l´organizzazione di una conferenza ministeriale congiunta nel 2006 in materia di migrazione, che la Libia si è offerta di ospitare. Nell´aprile 2006, in occasione di una riunione di esperti tenutasi ad Algeri, l´Unione africana (Ua) ha definito una posizione comune in materia di migrazione e sviluppo in vista della conferenza ministeriale, posizione sottoscritta dal vertice Ua del 1° e 2 luglio a Banjul. In occasione del 7° incontro della troika ministeriale Ue-africa di Brazzaville del 10 ottobre 2006, è stata accettata l´offerta della Libia di ospitare la conferenza ministeriale Ue-africa sulla migrazione e lo sviluppo da tenersi il 22 e 23 novembre a Tripoli. I ministri hanno inoltre deciso che in tale occasione sarà elaborata una dichiarazione congiunta Africa-ue incentrata su un approccio sostanziale, mirata all´azione e provvista di un meccanismo di controllo adeguato. La dichiarazione dovrà riguardare l´intera gamma di questioni connesse alla migrazione, in particolare la migrazione legale e illegale, il rapporto tra migrazione e sviluppo, la protezione dei rifugiati, e abbracciare problematiche più vaste quali la pace, la sicurezza e i diritti umani. In occasione della conferenza verrà inoltre adottato il piano d’azione di Ouagadougou per combattere la tratta degli esseri umani, in particolare di donne e bambini. Rispetto alla conferenza ministeriale di Rabat sulla migrazione e lo sviluppo tenutasi a luglio, la conferenza di Tripoli ha una portata più ampia. La conferenza di Rabat, che vedeva riuniti gli Stati membri comunitari e un certo numero di paesi di origine e di transito dell´Africa settentrionale, occidentale e centrale, era intesa ad individuare azioni congiunte in tema di migrazione lungo rotte specifiche. Improntata anch´essa ad un approccio globale, la conferenza di Rabat ha dato centralità a temi quali migrazione e sviluppo, migrazione legale, lotta alla migrazione illegale e tratta degli esseri umani. Participating countries and organisations: Africa - All Au members, the Rasd, + Morocco; Europe - Germany, Austria, Belgium, Bulgaria, Cyprus, Denmark, Spain, Estonia, Finland, France, Greece, Hungary, Ireland, Iceland, Italy, Latria, Lithuania, Luxembourg, Malta, Norway, Netherlands, Poland, Portugal, Czech Republic, Romania, United Kingdom, Slovakia, Slovenia, Sweden, Switzerland, European Commission. Observers (regional organisations and institutions): Secretariat of the Arab Maghreb Union (Amu); International Organization for Migration (Iom); International Labor Office (Ilo); International Centre for Migration Policy Development (Icmpd); United Nations High Commissioner for Refugees (Unhcr); United Nations Development Program (Undp); The World Bank; The African Bank of the Development (Adb); The executive secretariat of the Cen-sad. (Cen-sad = Communauté des Etats Sahélo-sahariens) : The executive secretariat of Cedeao. (Cedeao = La Communauté Economique des Etats de l´Afrique de l´Ouest) : The executive secretariat of the Cemac. (Cemac = Communauté Économique et Monétaire de l´Afrique Centrale) : Presidency of the African Union (Au); Special Representative of the Un S. G. On Migration; The Organization for Safety and Co-operation in Europe (Osce); General Secretariat of the Council of Arab Ministers of Interior; General Secretariat of the European Union Council; United Nations Organization against Drugs and Crime (Unodc); United Nations Industrial and Development Organization (Unido); African Union Commission; Global Commission on International Migration (Gcim). We/presidency have also asked these to be added: International Federation of the Red Cross and Red Crescent Societies; Concord European Ngo Confederation for Relief and Development; Ecre European Council on Refugees and Exiles; World Bank; Acp Secretariat; European Parliament; Peter Sutherland, Un Special Representative for Migration; Commonwealth Secretariat; International Centre for Migration Policy Development (Icmpd); African Foundation for Development. . .  
   
   
OLIMPIA, MEDIOBANCA E GENERALI: NOMINATA LA DIREZIONE DEL PATTO PARASOCIALE AVENTE AD OGGETTO PARTECIPAZIONI IN TELECOM ITALIA  
 
 Milano, 22 novembre 2006 – Olimpia, Mediobanca e Generali hanno nominato il 20 novembre i componenti della Direzione del Patto parasociale, sottoscritto il 18 ottobre scorso, in cui hanno vincolato complessivamente il 23,2% del capitale ordinario Telecom Italia. I quattro componenti della Direzione sono Marco Tronchetti Provera, che ricoprirà la carica di Presidente, Gilberto Benetton, Renato Pagliaro e Giovanni Perissinotto. .  
   
   
CONCLUSO POSITIVAMENTE IL PROCESSO DI FUSIONE FRA LA BANCA REGIONALE EUROPEA E CASSA DI RISPARMIO DI TORTONA  
 
Brescia, 22 Novembre 2006 – E’ stato sottoscritto, ed avrà efficacia a partire dal 25 novembre 2006, l’atto di fusione per incorporazione della Banca Cassa di Risparmio di Tortona nella Banca Regionale Europea, che già ne detiene il 100% del capitale sociale. Attraverso l’acquisizione delle circa 30 filiali, tutte in provincia di Alessandria, Bre rafforza il suo ruolo di riferimento nell’Italia del Nord – Ovest, estendendo la propria rete a 290 filiali. Al 30 settembre 2006 Bre ha registrato una crescita del 4% degli impieghi e del 3,3% dei mezzi amministrati, superando i 19 miliardi di euro. L’utile netto nei primi nove mesi dell’anno è stato pari a 83,2 milioni di euro, in crescita del 51,8% rispetto all’analogo valore dei primi nove mesi del 2005. Nello stesso periodo Cassa di Risparmio di Tortona ha registrato un incremento del 12,5% degli impieghi, mentre i mezzi amministrati si sono attestati a circa 1,5 miliardi di euro. L’utile netto nel periodo è stato di 8,4 milioni di euro, rispetto ai 7 milioni di euro del 2005. .  
   
   
IN MAROCCO ARRIVA L´ARBITRATO MEDITERRANEO IL 23 NOVEMBRE CONVEGNO SULL’ARBITRATO INTERNAZIONALE A CASABLANCA CRESCE DEL 21% IL COMMERCIO ITALIANO CON IL MAROCCO  
 
 Milano, 22 novembre 2006 - Continuano i rapporti commerciali tra l’Italia e il Marocco, per un interscambio complessivo che nel 2006 supera gli 860 milioni di euro, il 21% in più rispetto al valore del 2005. E coinvolge quasi 4. 000 imprese italiane: in particolare sono oltre 1. 200 le lombarde, circa un terzo del totale nazionale (31,6%), seguite dalle emiliane (519 imprese, 13,9% del totale italiano) e dalle venete (478, 12,3%). Aumenta del 28% in un anno l’export italiano verso il Paese africano nei primi sei mesi del 2006 e oltrepassa i 588 milioni di euro. La Lombardia guida la corsa delle regioni italiane al mercato marocchino con un export che è di quasi 160 milioni di euro, oltre un quarto del totale nazionale (27%), in ascesa del 16% dal 2005. Buone anche le esportazioni di Veneto con più di 74 milioni di euro (il 12,6% delle esportazioni italiane verso il Marocco nel secondo trimestre 2006), Piemonte con circa 73 milioni e mezzo di euro (12,5% del totale nazionale delle esportazioni verso il Paese africano) e Emilia Romagna con oltre 73 milioni di euro (12,4%). E nel 2006 sono i macchinari e materiale da trasporto i prodotti italiani più gettonati sul mercato marocchino (41,6% del totale), seguiti dai prodotti finiti in cuoio, pelle, gomma, sughero e legno, carta, filati, metalli ferrosi e non ferrosi (31,8% del totale). È quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese a novembre 2006 e Istat al secondo trimestre 2005 e 2006. E per risolvere le controversie commerciali a disposizione delle imprese italiane e marocchine c’è l’arbitrato, uno strumento flessibile ed efficace, più rapido ed economico dei sistemi di giustizia ordinaria. Secondo la procedura dell’arbitrato internazionale, basta inserire nel proprio contratto l’apposita clausola e le imprese italiane ma anche degli altri Paesi del Mediterraneo possono accedere a questa forma di tutela. Secondo i dati della Camera arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, sono 105 gli arbitrati conclusi nel 2005 rispetto ai 69 del 2004, 99 le nuove domande. Per un valore totale di 483 milioni di euro, poco meno di 5 milioni di euro a lite. E la durata è di circa 13 mesi. Di questi 105 arbitrati il 18,18% è internazionale. Uno ha riguardato una parte italiana ed una egiziana. Il contratto aveva come oggetto la distribuzione sul territorio egiziano dei prodotti dell’impresa italiana. L’arbitrato in Marocco. Delle prospettive dell’arbitrato internazionale si parlerà il 23 novembre 2006 a Casablanca durante il convegno “Uno strumento a supporto degli scambi commerciali euro-mediterranei: l’arbitrato internazionale della Camera arbitrale di Milano”, promosso dalla Camera arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Assafrica & Mediterraneo, Confindustria, Unindustria Treviso, Abi - Associazione Bancaria Italiana e Ice -Istituto nazionale per il Commercio Estero. “Il progetto – ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali – rientra nel pacchetto Euro Mediterraneo per facilitare i rapporti economici tra imprese che include strumenti finanziari, informativi, formativi. Puntiamo anche sul rafforzamento di un servizio di risoluzione delle controversie commerciali che va a toccare diversi Paesi: l’Egitto, il Libano, la Siria e il Marocco”. La Camera arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, si pone al servizio di imprese, professionisti e consumatori delle due sponde del Mediterraneo che mirano alla creazione di uno spazio comune condiviso di stabilità e sicurezza negli scambi commerciali – ha dichiarato Giorgio Schiavoni, vice-presidente del consiglio arbitrale della Camera arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di commercio di Milano –. Il nostro obiettivo è quello di favorire la conoscenza e la diffusione dell’arbitrato quale strumento flessibile, trasparente ed economico per risolvere le controversie commerciali”. “L’arbitrato è uno strumento utilizzato da un numero sempre crescente di imprese sia in Italia che all’estero – ha aggiunto Rinaldo Sali, direttore della Camera arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di commercio di Milano – Le previsioni indicano per la fine del 2006 un incremento degli arbitrati amministrati dalla Camera di Milano pari al 15%”. .  
   
   
MEDITERRANEO, CUORE DELL’IMPORT-EXPORT EUROPEO ENTRO IL 2015 ITALIA IN PRIMO PIANO, MA SENZA IL 70% DELLE RISORSE PER LE INFRASTRUTTURE GIOVEDÌ 23 NOVEMBRE, ROMA, ORE 9, SEDE CNEL CONVEGNO NOMISMA, VENTICINQUE ANNI DI RICERCHE (1981-2006) LOGISTICA, ISTITUZIONI, IMPRESE  
 
 Bologna, 22 novembre 2006  - Il Mediterraneo tornerà, entro il 2015, ad essere il cuore logistico dell’import-export europeo, l’Italia è in una posizione privilegiata per diventare lo snodo dei traffici economici e commerciali dell’area, ma la competizione con gli altri Paesi europei che si affacciano sul Mare Nostrum è forte e la corsa per conquistare il primo posto è già partita. Soprattutto la Spagna in questi ultimi anni ha guadagnato molto terreno, mentre all’appello dell?italia manca il 70% delle risorse necessarie a completare infrastrutture strategiche di breve e medio termine. È quanto scrive Nomisma in una ricerca originale che presenterà giovedì 23 novembre, a Roma, in occasione del convegno "Logistica, Istituzioni, Imprese", a partire dalle 9 nell’aula del Parlamentino del Cnel in viale Lubin 2. "Il petrolio dell’Italia – osserva Nomisma – è il suo territorio, dobbiamo investire in questa risorsa e metterla a reddito". L’area di sviluppo cui guardare è il Mediterraneo per molte ragioni. In primo luogo la quota dei traffici commerciali del Far East, a livello mondiale, crescerà del 64% circa entro il 2015, aumentando il suo peso sul totale dall’11% attuale al 18%. Inoltre i flussi commerciali via nave fra l’Estremo Oriente e l’Europa nello stesso periodo raddoppieranno. I porti del Sud Europa hanno sette giorni di vantaggio nelle relazioni con il Far East sui porti del Nord Europa, ne consegue che il Mediterraneo può riappropriarsi di quel ruolo centrale dal quale fu scalzato quando divennero predominanti le relazioni commerciali Europa-america. Oggi i porti del Mediterraneo sono in competizione fra loro, insieme ai loro entroterra, per accaparrarsi questi nuovi flussi. L’italia fino al 2000 deteneva la maggior quota dei traffici dell´area, negli ultimi anni invece i porti italiani stanno perdendo quote, in particolare nei confronti dei competitor spagnoli. Tabella 1. Classifica porti contenitori mediterranei, anni 1995 – 2003, in migliaia di Teu (unità di misura del traffico container)
Porti 1998 2000 2003 var% 1998-2003 var% 1998-2000 % 2000 su totale
Italia 4. 658 5. 565 6. 286 35,0% 19,5% 34,6%
Spagna 3. 925 4. 707 6. 159 56,9% 19,9% 29,3%
Francia 660 726 831 25,9% 10,0% 4,5%
Resto del Mediterraneo 4. 362 5. 070 n. D. n. D. 16,2% 31,6%
Totale 13. 605 16. 068 16. 181 18,9% 18,1% 100,0%
Tabella 2 - Volumi di traffico container dei principali porti spagnoli e italiani per paese (confronto 1998-2005)
Paese Porti 1998 2005
Val. Ass. % Val. Ass. %
Italia 4. 091. 144 51,1 5. 810. 400 43,2
Gioia Tauro 2. 093. 669 3. 160. 981
Genova 1. 265. 593 1. 624. 964
La Spezia 731. 882 1. 024. 455
Spagna 3. 926. 727 48,9 7. 660. 161 56,8
Algeciras 1. 825. 614 3. 179. 614
Barcelona 1. 095. 113 2. 070. 726
Valencia 1. 006. 000 2. 409. 821
Totale porti leader italiani e spagnoli 8. 017. 871 100 13. 470. 561 100
Fonte: Elaborazione Nomisma su fonti varie (2006) L’occasione invece è di quelle da non lasciarsi sfuggire: conquistare posizioni per ciò che riguarda l’arrivo e la partenza delle merci significa creare opportunità formidabili di rilancio per la nostra economia. Già oggi l’industria logistica con quella dei trasporti rappresenta in Europa circa il 17% del Pil e il 12% dell’occupazione. E’ un comparto in forte sviluppo come testimoniano le previsioni di crescita che oscillano dal 2% al 6% nei diversi segmenti di offerta (strada, ferrovia, mare, aria, ecc. ) dove domina, per quantità, la componente marittima e, per flussi economici, quella stradale. Tabella 3 - Flussi quantitativi ed economici con l’estero per modalità di trasporto (in %) - Anni 2000-2005 (1)
Anni Marittima Stradale Ferroviaria Aerea Altre Totale
Flussi quantitativi
2000 61,2 20,0 10,0 0,2 8,6 100,0
2001 62,2 19,0 10,1 0,2 8,5 100,0
2002 61,3 19,6 9,4 0,1 9,5 100,0
2003 62,9 19,0 8,7 0,1 9,2 100,0
2004 62,3 19,2 8,5 0,2 9,8 100,0
2005 61,8 19,2 8,5 0,2 10,4 100,0
Flussi economici
2000 34,3 39,9 14,6 9,5 1,7 100,0
2001 34,3 39,4 15,2 9,1 1,9 100,0
2002 32,7 43,7 14,7 7,0 1,9 100,0
2003 33,9 42,4 13,9 7,8 2,0 100,0
2004 34,5 39,7 13,2 10,8 1,9 100,0
2005 35,9 37,7 13,5 10,4 2,4 100,0
(1) Dati 2005 provvisori. Fonte: Elaborazione Nomisma, fonti varie (2006) Fare dell’Italia un punto di eccellenza per lo smistamento delle merci con l’Oriente significa creare un ambiente più competitivo per le imprese italiane e rendere più attraente il Paese come sede di imprese straniere. Altri due dati dovrebbero far riflettere: il costo logistico incorporato dalle merci si aggira intorno al 10-15% del loro valore finale e il costo di trasporto rappresenta il 41% del costo logistico. Per attrarre i nuovi flussi economici la condizione necessaria sono le infrastrutture di rete e nodali, che devono essere valorizzate e rese operative attraverso investimenti in organizzazione nell’ambito di una complessiva politica industriale. Oggi le infrastrutture italiane sono inserite a pieno titolo nel programma delle reti europee (strade, ferrovie, energia, telecomunicazioni) ma con risorse decisamente insufficienti in rapporto alla sfida logistica. Sul fronte delle risorse destinate a questa voce infatti siamo piuttosto indietro: si pensi ad esempio che per l’intero sistema valichi le disponibilità arrivano appena al 24% di quanto necessario. Fra costi e risorse disponibili complessivamente la distanza è del 70%. Tabella 4 – Costo e disponibilità dei principali interventi di breve-medio termine direttamente connessi alle opere infrastrutturali prioritarie sui nodi (realizzazione prevista entro il 2011), in mio euro (aggiornamento aprile 2006)
Infrastrutture strategiche (breve-medio termine) costo risorse disponibili (%)
Sistema valichi 11. 635,731 24,0%
Corridoio plurimodale padano 35. 821,372 38,9%
Corridoio plurimodale Tirreno-brennero 4. 673,85 27,1%
Corridoio plurimodale Tirrenico – Nord Europa 47. 238,30 34,0%
Corridoio plurimodale Adriatico 2. 194,75 61,1%
Corridoio plurimodale Dorsale Centrale 5. 091,44 11,7%
Corridoi trasversali e dorsale appenninica 23. 932,90 13,6%
Piastra logistica euro mediterranea della Sardegna 2. 086,34 20,5%
Hub Portuali 3. 286,73 17,5%
Hub Interportuali 1. 664,48 34,7%
Allacciamenti ferroviari e stradali Grandi Hub Aeroportuali 1. 649,46 60,0%
Totale 139. 275,35 30,0%
Fonte: Elaborazione Nomisma su fonti varie (2006) Le conclusioni della ricerca sono che il rilancio dell’Italia passerà dalla sua capacità di intercettare i nuovi flussi di merci, di sviluppare con ciò le sue attività manifatturiere, i servizi e il turismo. Il convegno è stato promosso da Nomisma in occasione del proprio venticinquesimo anno di attività. Dopo i saluti del presidente della società Giancarlo De Martis, i lavori saranno aperti dal presidente del Cnel Antonio Marzano, dal presidente della Bnl Luigi Abete e da Nerio Nesi che fu, insieme a Romano Prodi, il fondatore di Nomisma nel 1981. Due le tavole rotonde. Alle 10 "Logistica e competitività industriale", introduce Gianni Lorenzoni, presidente del Comitato Scientifico di Nomisma, partecipano esponenti di diverse aziende: Artoni, Contship, Gruppo Inditex, Indesit Company, Zurel Group. Alle 11,30 "Economia globale e modernità" con il presidente di Enel Piero Gnudi, il presidente di autostrade Gian Maria Gros-pietro, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, il vice ministro all’economia e finanza Roberto Pinza, l’amministratore delegato di Pirelli Real Estate Carlo Puri Negri. Coordina l’amministratore delegato di Nomisma Giorgio De Rita, conclusioni del vice presidente di Nomisma Gualtiero Tamburini. . .
 
   
   
MATCHING 2006,IMPRESE A TU PER TU PER FARE BUSINESS COMPETITIVITA´ PER VINCERE LA SFIDA DEI MERCATI GLOBALI  
 
Milano, 22 novembre 2006 - Una grande piazza per far incontrare le aziende, con appuntamenti mirati e prefissati, e conciliare gli interessi di chi vende e acquista un prodotto, una tecnologia, un servizio. Soprattutto per le piccole e medie imprese, che non hanno sempre gli strumenti e le occasioni per entrare con facilità nel mercato globale. E´ Matching, il workshop organizzato dalla Compagnia delle Opere, che ieri ha aperto i battenti al polo fieristico di Rho Pero. Grandi imprese, strumenti finanziari per il credito d´impresa (con la presenza di Borsa Italiana), internazionalizzazione e "filiere" di settore (tessile, agroalimentare, automotive, ferroviario e ospedaliero): questi i temi dell´edizione 2006 (21-23 novembre), inaugurata ieri alla presenza dell´assessore all´Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione della Regione Lombardia, Massimo Corsaro e, tra gli altri, di Enrico Biscaglia, direttore della Compagnia delle Opere, e Alessandro Barberis, vicepresidente nazionale Unioncamere. Competitività e sfida dei mercati globali - ha detto nel suo intervento l´assessore Corsaro - "sono temi sui quali Regione Lombardia ha connotato la propria azione anche in questa Viii° legislatura. Con un approccio teso al confronto e alla collaborazione con i protagonisti del fare impresa e dell´innovazione: il sistema camerale, le associazioni di categoria, il mondo universitario e scientifico". Corsaro ha ricordato gli interventi a sostegno della formazione e il progetto di legge sulla competitività, a breve atteso all´esame dell´aula del Consiglio regionale. "Azioni che vanno nel solco della libertà d´impresa - ha detto l´assessore - che la Regione sostiene premiando l´iniziativa privata e la capacità di rischiare". "Peccato, però - ha osservato Corsaro, in riferimento ai contenuti della prossima Finanziaria - che a più alti livelli istituzionali certi provvedimenti denotino sfiducia verso chi intraprende, confermando una certa cultura del sospetto verso chi produce ricchezza e sviluppo per il paese". Se nel 2005 la prima edizione aveva raccolto a chiamata più di 550 imprenditori, con oltre 3000 incontri preorganizzati, quest´anno si raddoppia: sono 1. 016 le aziende presenti, in rappresentanza di 19 paesi. Servizi alle imprese (17,2% sul totale), edilizia, impiantistica e ecologia (13,6%) e informatica e telecomunicazioni (13,1%) i settori più rappresentati. A questi si aggiunge la grande distribuzione con cinque tra le principali aziende attive in Italia. Borsa Italiana coinvolgerà, insieme alla Compagnia delle Opere, ben 98 imprese per presentare loro l´opportunità di quotazione sul mercato Expandi, comparto del mercato borsistico italiano creato nel 2003 per favorire la quotazione di aziende di limitate dimensioni. .  
   
   
DAL RAPPORTO SUI PREZZI SETTEMBRE-OTTOBRE 2006 PREZZI IN CALO IN TUTTA LA TOSCANA, REGISTRATA UNA MEDIA DEL -0,25% GROSSETO È LA CITTÀ PIÙ ECONOMICA, MENTRE PISTOIA HA IL PIÙ ALTO NUMERO DI PRODOTTI A COSTO ELEVATO  
 
 Firenze, 22 novembre 2006 - Prezzi al consumo in calo in tutta la Toscana. I dati tratti dalle quattro città campione (Firenze, Pisa, Grosseto e Pistoia) nel periodo settembre-ottobre 2006 mostrano una variazione negativa simile: Firenze eguaglia il dato nazionale (-0,1%), Pisa fa segnare -0,2%, Pistoia -0,3%, mentre Grosseto è la città con i ribassi più consistenti (-0,5%). Questo dato influenza anche le variazioni tendenziali, dove Firenze e Grosseto fanno segnare un +2,0% (nel mese precedente, rispettivamente, erano +2,3% e +2,7%), Pisa presenta un +1,7% (dal +2,0% precedente), mentre Pistoia si caratterizza come la città dai rincari più contenuti: solo + 1,5% rispetto al +1,9% di settembre. Nel mese di ottobre, sono da segnalare diminuzioni nei costi relativi ai trasporti, con variazioni che passano dal -1,0% di Firenze ed il -1,4% di Grosseto anche in virtù del ribasso dei prodotti petroliferi. Altro capitolo di spesa caratterizzato da ribassi è quello delle spese per la salute, nel quale è stato un calo dei prezzi del -1,2%, dovuto principalmente alla diminuzione dei costi dei medicinali, presi in carico dal Sistema Sanitario Nazionale. Tra le buone notizie, inoltre, da annoverare la variazione del -1,0% delle spese per "Ricreazione, spettacoli e cultura" . Per quanto riguarda gli aumenti, invece, fanno la parte i prodotti ed i servizi legati all´istruzione, dove si registrano variazioni comprese fra il +1,1% di Pisa ed il +2,2% di Grosseto. Altri prodotti in aumento sono quelli relativi agli strumenti per la comunicazione (rilevati direttamente dall´Istat), con rincari medi del +0,4%. Nel mese di settembre la Toscana ha fatto registrare una variazione annuale, cioè rispetto a settembre 2005, del +1,9%, un dato inferiore a quello (+2,1%). Su base mensile, invece, i prezzi sono diminuiti maggiormente a livello regionale (-0,2%) che a livello nazionale (-0,1%). L´unica città che presenta variazioni positive dell´indice dei prezzi è Firenze (+0,3% rispetto ad agosto) mentre quelle dove la diminuzione è stata maggiore sono Massa e Livorno (entrambe -0,8%). L´energia elettrica ed il gas hanno registrato consistenti aumenti, con rincari addirittura del +15,4% (rispetto a settembre 2005) nelle città di Pistoia e Grosseto. In diminuzione, invece, il prezzo dei carburanti, che a Pistoia ha toccato il -4,2% e a Pisa il -5,2%. Nonostante questo, però, il prezzo della benzina verde risulta notevolmente più caro rispetto a dicembre 2005. Se guardiamo all´intero panorama italiano, Napoli è la città con il più alto numero di prodotti del ´paniere´ a prezzo medio-basso. Esattamente il contrario di Genova e Rimini. Fra le città toscane è Grosseto quella con il presenta il maggior numero di prodotti convenienti, seguita da Firenze e Pisa, mentre Pistoia è quella che ha fatto rilevare il più alto numero di prodotti dal costo elevato. Il rapporto completo è disponibile on line a partire da oggi sui siti http://www. Regione. Toscana. It/cif/stat/pubbl-prezzi. Shtml e su www. Prezzinvista. It .  
   
   
SOSTENIAMO IL CUORE CHE BATTE DELL´ITALIA" CNA SCENDE IN CAMPO PER TUTELARE SEI MILIONI DI PICCOLE IMPRESE CHE LAVORANO PER IL NOSTRO PAESE  
 
 Milano, 22 novembre 2006 - La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa organizza una mobilitazione contro l’atteggiamento e le decisioni assunte dal Governo a partire dalla Legge Finanziaria prossimamente in discussione al Senato. Dopo una settimana di agitazioni in tutto il Paese, domenica 26 novembre, alle ore 10, si terrà a Milano la grande manifestazione conclusiva, presso l’Auditorium “Giorgio Gaber”, palazzo della Regione Lombardia, piazza Duca D’aosta 3. L’evento vedrà protagonisti gli imprenditori, gli artigiani e i liberi professionisti di Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia che discuteranno su Finanziaria 2007 e politica economica. Interverranno: Ivan Malavasi, presidente nazionale Cna, Giancarlo Sangalli, segretario nazionale Cna. Hanno confermato la loro presenza: il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, il sindaco di Milano, Letizia Moratti. Sono stati invitati: tutti i parlamentari eletti nel territorio. .  
   
   
I NUOVI PARADIGMI DELLA QUALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER RISPONDERE ALLA CONTRAZIONE DI RISORSE  
 
Roma, 22 novembre 2006 – “I nuovi paradigmi della qualità nella Pa. Come rispondere alla contrazione di risorse senza penalizzare la qualità dei servizi” è il tema del Convegno che Università Roma Tre, in collaborazione con il Gruppo Galgano e Aedic Associazione Europea per i Diritti Civili, organizza a Roma nella mattinata di giovedì 23 novembre (ore 9, presso la Facoltà di Economia - aula 3, via Silvio D’amico 111). L’obiettivo del Convegno è quello di sensibilizzare e dibattere su un tema di scottante attualità per individuare, insieme ai manager pubblici, modelli gestionali adeguati alle nuove esigenze. L’evento costituisce, infatti, un’opportunità di approfondimento e di confronto fra i diversi attori che hanno direttamente sperimentato sul campo l’applicazione dei nuovi paradigmi organizzativi per la Pa ed è rivolto a tutti coloro che sono concretamente impegnati a cogliere la sfida. Il preside della Facoltà di Economia, Maria Paola Potestio, aprirà i lavori. A seguire, la prof. Ssa M. Francesca Renzi dell’Università Roma Tre, presenterà la nuova edizione del Master “Qualità nella Pubblica Amministrazione” con inizio il 15 febbraio 2007 per la durata di 10 mesi e con una frequenza full time a cadenza alternata bisettimanale. Il Master è rivolto a manager, dirigenti, funzionari della Pa e a coloro che sono interessati ad assumere un ruolo attivo per promuovere e gestire il cambiamento del settore pubblico. Verranno rilasciati 60 crediti formativi universitari e verrà fornita ai partecipanti la possibilità di ottenere la qualifica Cepas di “Esperti Qualità della Pubblica Amministrazione” nonché la relativa iscrizione al registro Cepas per tre anni. Il Convegno, al quale sono stati invitati il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e il sindaco di Roma Walter Veltroni, sarà moderato da Lucio Cappelli, docente di Teoria e Tecnica della Qualità. Interverranno: Giuseppina Perozzi, capo ufficio Controllo Interno con una relazione su “I nuovi indirizzi di Governo”, Giuseppe Negro, direttore Area Pa del Gruppo Galgano, su “I nuovi paradigmi organizzativi”, Raffaello Marchi, direttore centrale Audit e Qualità dei processi dell’Inps, Silvano Marchegiani, direttore generale, presenterà l’esperienza del Comune di Chiaravalle e Francesca Gori, responsabile Qualità e Sicurezza Usl1 Umbria, l’esperienza del settore sanitario. La tavola rotonda sul tema “Come rispondere alla contrazione di risorse senza penalizzare la qualità dei servizi” sarà moderata da Angiolino Lonardi, direttore Rai Utile. Parteciperanno: Pietro Barrera, Capo Dipartimento1 Politiche delle Risorse Umane e Decentramento del Comune di Roma, Claudia Migliore del Formez, Maurizio Natalini – direttore generale del Comune di Casalecchio, Marco Anneker – responsabile Settore Organizzazione e Sviluppo Agenzia delle Entrate, Alessandra Chianese - presidente Aedic e un rappresentante del Comune di Genova, Giovanni Facco - assessore Organizzazione e Risorse Umane del Comune di Genova L’iniziativa s’inserisce nell’ambito della Campagna Nazionale Qualità 2006 promossa dal Gruppo Galgano, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri: Affari Regionali, Comunicazioni, Difesa, Infrastrutture, Interno, Politiche Europee e Sviluppo Economico. . .  
   
   
INCONTRO ILLY-AMBASCIATORE CUBA IN ITALIA  
 
Trieste, 22 novembre 2006 - Il presidente della Regione Riccardo Illy ha ricevuto ieri a Trieste l´ambasciatore di Cuba in Italia, Rodney Lopez, in questi giorni nel capoluogo giuliano per visitare i centri di ricerca e le istituzioni scientifiche operanti in città. E´ infatti nel campo della Ricerca e Sviluppo, in particolare quella biomedica, hanno indicato il presidente Illy, l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali Franco Iacop e l´ambasciatore Lopez, che potrebbero avviarsi nuove relazioni e cooperazioni tra il Friuli Venezia Giulia e Cuba, accanto a quelle dedicate alla salute (soprattutto riguardo le malattie mentali e la prevenzione dei tumori femminili) già in essere con l´Università di Trieste. Ulteriori settori nei quali intraprendere nuovi contatti e collaborazioni - è stato inoltre evidenziato - potrebbero essere quelli della ricerca in agricoltura ed in campo economico, prevedendo ad esempio una presenza imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia in occasione della "Feria Internacional de La Habana" in programma nella capitale cubana a novembre 2007. .  
   
   
ASSEMBLEA DELL´EUROREGIONE ADRIATICA. LA REGIONE MARCHE NEL COMITATO ESECUTIVO E VICE-PRESIDENTE PER LE ATTIVITA´ PRODUTTIVE  
 
Ancona, 22 novembre 2006 - Spostare l´interesse dell´Unione Europea verso il sud-Est, dall´area del Mar Baltico, a quella balcanica, per accompagnare un processo di sviluppo che guarda a est, verso i Paesi dell´ex Iugoslavia, la Russia, i Paesi Asiatici, la Cina in particolare, insomma la rotta di Marco Polo. Questo lo spirito con cui e` nata L´euroregione Adriatica, che mette insieme i territori delle due sponde di questo mare stretto, ma pieno di storia, cultura e tradizione, che deve ritrovare la sua vocazione di mare di libero scambio e di pace. Questa mattina, seduta dell´Assemblea dell´Euroregione che ha discusso di programmi e organismi, scegliendo Ancona e il suggestivo ambiente del monte Conero per far dialogare autorita` e territori. Insieme al Presidente dell´Euroregione Adriatica, Ivan Jakovcic, il presidente Gian Mario Spacca a fare da padrone di casa. Mi auguro ´ ha detto Spacca ´ che questo sentire comune, si realizzi nella maniera piu` veloce e determinata possibile, perche` si tratta di un progetto che e` ´nelle cose´, particolarmente sentito dai territori, dalle imprese e anche dal mondo accademico. Non e` un caso che gia` esista un Forum delle citta` Adriatiche, come ne esiste uno per le Universita` e, analogamente, per le Camere di Commercio: vere e proprie reti, che gia` da tempo operano sul fronte della cooperazione allo sviluppo, avendo iniziato anche ad intraprendere scambi di natura economica. Questa mattina, infatti, erano presenti anche il sindaco di Ancona Fabio Sturani, il presidente della Provincia Enzo Giancarli e il rettore Marco Pacetti, oltre alle autorita` della Marina Militare. Uno dei primi obiettivi che si e` data l´Euroregione e` quella di coordinare i circa 400 Progetti, che a vario titolo, vengono gestiti da istituzioni e mondo accademico italiani, per evitare che ci siano sovrapposizioni e che la sinergia sia piu` forte. Attivita` questa che, gia` da oltre un anno, sta svolgendo la Regione Marche con la realizzazione del Segretariato dell´Adriatico, finanziato con i fondi del Programma Interreg Iia e della legge 84/01. Cosi` come si costituiscono Comunita` d´intenti per avere una serie di riferimenti di Antenne permanenti sulle tematiche delle due sponde a cominciare dallo sviluppo locale e dall´ambiente. Spacca ha anche sottolineato la nutrita presenza della Croazia, con rappresentanti di tutte le sette regioni, che e` uno dei prossimi Paesi che interessati ad un nuovo allargamento. L´assemblea ha votato all´unanimita` anche il Comitato esecutivo dell´Euroaregione Adriatica: vi fanno parte, sul versante italiano, le Regioni Molise, Marche, Veneto Friuli Venezia Giulia. Le Marche hanno anche la vicepresidenza della Commissione Attivita` Produttive. Altre commissioni sono state istituite, come quella per l´ambiente, per le infrastrutture e i trasporti, la pesca, il turismo e cultura, gli affari istituzionali. Presidente dell´Euroregione, rimane, fino a giugno del prossimo anno, data entro cui si deve chiudere la fase transitoria di consolidamento dell´organizzazione, il presidente dell´Istria Jakovcic. Oltre alle Regioni italiane e dei Balcani, erano presenti all´iniziativa anche Giovanni Di Stasi del Consiglio dei Poteri locali e regionali del Consiglio d´Europa, e rappresentanti del Ministero degli esteri italiani e Croati, a rappresentare la volonta`, anche di questi organismi, di far vivere questa esperienza affinche` possa lavorare serenamente per i suoi obiettivi. A sostegno dell´attivita` dell´Euroregione, sono disponibili circa 350 mila euro. .  
   
   
“INVESTIRE NELL’IMMOBILIARE IN ITALIA”. OGGI A FRANCOFORTE UN CONVEGNO  
 
 Milano, 22 novembre 2006 – Oggi alle ore 9. 30, presso lo Steingenberger Frankfurter Hof (Kaiserplaz) a Francoforte, l’assessore alla Casa e al Demanio del Comune di Milano Gianni Verga interverrà al convegno “Mercati e opportunità crossborder. Investire nell’immobiliare in Italia”, organizzato da Scenari Immobiliari – Istituto indipendente di Studi e Ricerche. Nell’ambito della tavola rotonda, che ha lo scopo di mettere in contatto imprenditori e investitori di diversi Paesi, saranno illustrate alcune delle più interessanti iniziative immobiliari italiane nel settore residenziale, commerciale, terziario e logistico. Oltre all’assessore Verga, interverranno al convegno Paolo Bertelli, Amministratore Delegato Compagnia Investimenti e Sviluppo (Verona); Fabio Carlozzo, Project Manager Hines (Milano); Ugo Debernardi, Presidente e Amministratore Delegato City Life (Milano); Emanuele De Gennaro, Presidente del Consiglio di Amministrazione Interporto Regionale Puglia (Bari); Leonardo Marabini, Direttore Pianificazione, Sviluppo e Marketing Kilometrorosso (Bergamo); Luigi Marchesini, Vicepresidente e Amministratore Delegato Galotti (Bologna); Giovanni Maria Paviera, Direttore Generale Generali Properties Investments (Milano); Carlo Petagna, Vicedirettore Agenzia del Demanio (Roma); Emanuela Recchi, Vicepresidente Recchi Ingegneria e Partecipazioni (Torino); Olaf Schmidt, Partner Head of Real Estate Practice Dla Piper Italy (Milano). Modererà il convegno Mario Breglia, Presidente dell’Istituto Scenari Immobiliari. .  
   
   
FONDO BETA VENDE IMMOBILI A ROMA, MANTOVA E BRESCIA PER COMPLESSIVI € 49.023.000  
 
 Roma, 22 novembre 2006 - Fondo Beta Immobiliare, fondo comune di investimento immobiliare gestito da Fimit Sgr - Capitalia Gruppo Bancario, e quotato sul segmento Mtf di Borsa Italiana S. P. A, rende note le seguenti operazioni immobiliari: Roma - Via Bargoni 8/78 per € 47. 500. 000,00, Fondo Beta ha accettato un’Offerta Vincolante per l’importo di € 47. 500. 000,00 con contestuale versamento di una caparra confirmatoria pari ad € 3. 000. 000,00. L’edificio, a prevalente destinazione d’uso uffici, ha una superficie utile coperta complessiva di circa 21. 000 mq e risulta locato a più conduttori (oltre 63 tenant al 30 giugno 2006). Fondo Beta ha selezionato la migliore offerta tra quelle pervenute all’interno di una procedura di vendita competitiva. La cessione comporterà una significativa plusvalenza pari a circa € 20 milioni rispetto al valore dell’immobile al 31 dicembre 2005. L’acquirente è una Società privata senza alcun rapporto di correlazione con la Fimit Sgr e il Gruppo di appartenenza. La cessione sarà perfezionata entro la fine del corrente anno. Mantova - Viale della Repubblica, 1/b per € 750. 000,00 L’immobile, tutelato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ai sensi del D. Lgs. 42/2004, ha una superficie utile coperta di circa 360 mq ed è attualmente locato ad un importante istituto di credito locale in virtù di regolare contratto che scadrà a fine 2010. Fondo Beta, a seguito della pubblicazione dell’invito a presentare offerte di acquisto sui più importanti quotidiani locali, ha selezionato la migliore offerta tra quelle pervenute ed ha ceduto l’immobile per un importo di € 750. 000,00. La cessione comporta una significativa plusvalenza pari ad € 236. 127,00 rispetto al valore dell’immobile al 31 dicembre 2005. L’atto di cessione avrà efficacia tra 60 giorni, termine entro il quale il Ministero dei Beni Culturali potrà esercitare, alle medesime condizioni economiche, il diritto di prelazione sull’acquisto. L’acquirente è una Società privata senza alcun rapporto di correlazione con la Fimit Sgr e il Gruppo di appartenenza. Brescia - Via Giotto, 10 per € 773. 000,00, La porzione di immobile di proprietà del Fondo, situato nella periferia sud-est della città, è costituita da un capannone sfitto di circa 1. 400 mq. La vendita è avvenuta al prezzo di € 773. 000,00, valore sostanzialmente in linea con quello al 31 dicembre 2005. L’acquirente è una Società privata senza alcun rapporto di correlazione con la Fimit Sgr e il Gruppo di appartenenza. Tutte le iniziative sono coerenti con le linee strategiche di gestione di Fondo Beta, orientate prioritariamente alla dismissione degli asset di piccole dimensioni, non locati, situati in location non strategiche e pluritenant. La liquidità riveniente dalle cessioni concluse o in via di definizione sarà utilizzata secondo le politiche di gestione del Fondo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Fimit Sgr che prevedono la distribuzione semestrale di almeno il 70%% dei proventi maturati. .  
   
   
DAL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE CIRCA 23 MLN PER LE SCUOLE DEL LAZIO  
 
Roma, 22 novembre 2006 - Il Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha approvato, su proposta del ministro della Pubblica Istruzione di concerto col ministro delle Infrastrutture, un apposito piano di interventi edilizi diretti alla messa in sicurezza delle scuole situate nelle zone a rischio sismico. Nel Lazio, sono 52 gli interventi programmati e 22. 951. 000 di euro i fondi assegnati. Lo annuncia, in una nota, il ministero della Pubblica Istruzione, spiegando che “il piano nazionale tiene conto dei diversi livelli di sismicità del territorio e consentirà l´avvio di 877 interventi, indicati dalle competenti Regioni, di particolare necessità e urgenza, per un importo complessivo di oltre 300 milioni di euro”. “In tal modo - precisa il ministro Giuseppe Fioroni - le amministrazioni locali interessate potranno avviare al più presto le rispettive attività e assicurare, così, ai nostri ragazzi un ambiente scolastico più confortevole e soprattutto più sicuro”. .  
   
   
GUARDIA DI FINANZA. SCOPERTA, A RAVENNA, EVASIONE FISCALE MILIONARIA NEL SETTORE IMMOBILIARE. “NASCOSTI” AL FISCO RICAVI PER OLTRE 2,5 MILIONI DI EURO DERIVANTI DA VENDITE DI APPARTAMENTI.  
 
Roma, 22 novembre 2006 - Al termine di accertamenti di natura economico-finanziaria, la Guardia di Finanza di Ravenna ha individuato una società operante nel settore dell’edilizia che ha omesso di dichiarare al fisco, dal 2001 al 2004, oltre 2,5 milioni di euro di ricavi effettivamente conseguiti. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle hanno, infatti, consentito di appurare che la società ha sottofatturato sistematicamente gli importi realmente pagati dalla clientela per l’acquisto di appartamenti, conseguendo “in nero”, mediamente, tra il 30 e il 40 per cento della somma realmente incassata per ciascuna vendita. Denunciato per frode fiscale il rappresentante della società. .  
   
   
DA OGGI A TORINO IL CONVEGNO NAZIONALE SULLE ADOZIONI  
 
Torino, 22 novembre 2006 - Dal 22 al 24 novembre Torino ospiterà il Convegno Nazionale "Apprendere dall´esperienza: attese, realtà e prospettive dell´adozione nazionale ed internazionale", organizzato dalla Regione Piemonte - Assessorato Welfare e Lavoro e dall´Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali, con il patrocinio del Ministero per le Politiche della Famiglia. Si tratta di un appuntamento di grande rilievo, che intende contribuire all´elaborazione di nuovi scenari e prospettive per le adozioni, nella consapevolezza che molto è stato fatto per i diritti dei bambini in Italia e nel mondo, ma che molto resta ancora da fare. Al meeting parteciperanno esponenti e rappresentanti del Governo, delle amministrazioni regionali, della magistratura minorile, degli operatori dei servizi, degli enti autorizzati, delle associazioni di volontariato e delle famiglie. Sono già centinaia le adesioni pervenute da tutta Italia. Nella serata di apertura del Convegno, il 22 novembre alle 20. 30, presso il Centro Incontri della Regione Piemonte di Corso Stati Uniti 23, è in programma uno spettacolo teatrale sul tema, dedicato alle famiglie adottive e aperto alla partecipazione di tutta la cittadinanza. Apriranno la sessione plenaria, presso l´Aula Magna del Palazzo di Giustizia, nella mattinata del 23 novembre, la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, l´Assessore regionale al Welfare, Angela Migliasso, Maria Chiara Acciarini, Sottosegretario del Ministro per le politiche per la famiglia, Daniela Melchiorre, Sottosegretario del Ministro di Giustizia, Roberta Capponi, Presidente della Commissione per le adozioni internazionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Rita Verardo, presidente dell´Associazione Italiana Magistrati per i Minorenni e la Famiglia. Alla tavola rotonda conclusiva, nel pomeriggio del 24 novembre, interverranno Paolo Ferrero, Ministro della Solidarietà sociale e Rosy Bindi, Ministro delle Politiche per la famiglia. Nell´ambito del convegno agli organi di stampa verrà fornito un quadro statistico aggiornato sul mondo delle adozioni in Italia ed in Piemonte "La cultura dell´adozione costituisce uno degli elementi che qualificano il nostro essere comunità – affermano la Presidente Bresso e l´Assessore Migliasso - ed è lo specchio di come si possano e si debbano promuovere i diritti dei bambini, investendo sia sulla capacità dei servizi e di tutta la collettività di costruire sostegni e supporti diffusi ed efficaci sia sulla disponibilità all´accoglienza di un numero sempre maggiore di famiglie. In linea con le convenzioni internazionali e la legislazione nazionale, la Regione Piemonte si è dotata, negli anni, di leggi e linee di indirizzo specifiche per sostenere la permanenza dei minori nelle loro famiglie, per valorizzare l´affidamento familiare e per promuovere, nel rispetto del principio di sussidiarietà, l´adozione". "A distanza di vent´anni dalla costituzione delle prime équipe adozioni in Piemonte, – proseguono - abbiamo voluto promuovere su questi temi un´occasione di confronto tra tutte le voci, le sensibilità e le professionalità, nella convinzione precisa che i diritti dei bambini rappresentino un terreno comune per tutti i soggetti coinvolti e che soltanto l´approfondimento franco e aperto tra competenze e saperi diversi possa arricchire e dare forza all´impegno di ciascuno". .  
   
   
OGGI SEMINARIO REGIONALE SULLA QUALITÀ SOCIALE DELL´AFFIDO E DELL´ADOZIONE IN CAMPANIA  
 
Napoli 22 novembre 2006 - Con inizio alle ore 9. 00 Si terrà a presso la sede della Regione Campania, Sala Conferenze Palazzo Armieri, via Nuova Marina 19/c. , il primo seminario regionale sul tema "La qualità sociale dell´affido e dell´adozione in Campania". L´evento, promosso dall´Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Campania, in collaborazione con il Formez, sarà l´occasione per discutere sul grado di efficacia e di efficienza dei servizi presenti sul territorio, al fine di favorire una integrazione tra le linee di intervento sul welfare. Durante il seminario saranno presentati i risultati di una ricerca effettuata in Campania mirante a valutare il grado di applicazione delle Linee Guida prodotte dalla Regione sull´affido e l´adozione dei bambini. "Abbiamo una grande attenzione - sottolinea l´Assessore alle Politiche Sociali Rosa D´amelio - nei confronti delle persone socialmente più fragili. La Regione Campania sta realizzando una serie di iniziative utili per raggiungere livelli di servizio sempre più alti. Per questo intendiamo confrontarci con i diversi soggetti istituzionali e associativi interessati. Una migliore programmazione significa un positivo risultato sul versante dell´utilizzo delle risorse. Questo ci garantirà di arginare sempre meglio l´esclusione e l´emarginazione sociale". Al termine del seminario verrà distribuito il volume di ricerca "La qualità sociale dell´affido e dell´adozione in Campania" redatto dalla Regione Campania - Assessorato alle Politiche Sociali, in collaborazione con il Formez. .  
   
   
UNA POSSIBILE VIA VERSO LA FUSIONE FIRMATO IERI UN ACCORDO INTERNAZIONALE CHE PORTERÀ ALLA COSTRUZIONE DI UN GRANDE REATTORE SPERIMENTALE, CHIAMATO ITER, PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FUSIONE NUCLEARE. OGGI A BRUXELLES SARÀ SIGLATO UN ACCORDO TRA EUROPA E GIAPPONE PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI COMPLEMENTARI AD ITER  
 
 Roma, 22 novembre 2006 - Parte “Iter”, International Thermonuclear Experimental Reactor, (reattore sperimentale termonucleare internazionale) un Progetto internazionale che ha l’obiettivo di produrre energia dalla fusione. I ministri di Unione Europea, Stati Uniti d´America, Russia, Cina, India, Giappone e Corea, paesi che partecipano al progetto, hanno firmato ieri a Parigi, all’Eliseo, ospiti del Presidente francese Jacques Chirac, l’accordo internazionale che porterà, a partire dal 2007, alla realizzazione del grande reattore a fusione nucleare. Si tratta di una cooperazione internazionale senza precedenti che, come afferma il direttore generale di Iter, Kaname Ikeda, “potrà contribuire a creare una nuova fonte energetica per l’umanità” L’impianto, che verrà costruito nel Sud della Francia a Cadarache, consentirà di svolgere esperimenti per la produzione di plasmi con Deuterio e Trizio e parallelamente di sviluppare le nuove tecnologie necessarie per le centrali a fusione del futuro. Più in particolare, Iter è un esperimento di fusione termonucleare controllata, basato sulla configurazione detta “tokamak”, nel quale intensi campi magnetici confinano un plasma di forma toroidale che dovrà produrre più energia di fusione di quella consumata. La macchina Iter avrà dimensioni confrontabili con quelle di una comune centrale elettrica e produrrà circa 500 Mw di potenza per tempi prossimi all’ora, utilizzando pochi grammi di combustibile, Deuterio e Trizio, quest’ultimo ricavato all’interno del reattore dal Litio. Deuterio e Litio sono elementi abbondantissimi sulla Terra, disciolti nelle acque degli oceani o nelle rocce. La radioattività prodotta all’interno della centrale avrà tempi di decadimento dell’ordine dei cento anni, molto più brevi quindi di quelli delle scorie radioattive delle attuali centrali nucleari a Fissione. Inoltre il prodotto della fusione è l’Elio un gas nobile inerte. La fusione è inoltre intrinsecamente sicura, perché l’eventuale perdita di controllo del processo porterebbe all’immediato spegnimento della reazione. Per la realizzazione di Iter, prevista in circa 10 anni, si stima un costo di circa 5 miliardi di Euro. I risultati scientifici raggiunti hanno permesso anche all’Italia di svolgere un ruolo di primo piano sia nello sviluppo della comprensione della fisica dei plasmi, sia nella progettazione di Iter e dei suoi principali componenti e nella progettazione di Ifmif (International Fusion Materials Irradiation Facility), un impianto per la prova dei materiali critici del futuro reattore a fusione. Tre sono gli enti di ricerca italiani coinvolti nelle attività: l’Enea, il Cnr e più recentemente anche l’Istituto di Fisica Nucleare (Infn). I principali centri di ricerca si trovano a Frascati (il Centro Ricerche dell’Enea), a Milano (l’Istituto Fisica del Plasma del Cnr) e a Padova con il Consorzio Rfx (Enea, Cnr, Università di Padova e Infn). Fa parte del Consorzio Rfx anche l’Istituto gas ionizzati del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Padova che opera da diversi anni, in collaborazione con diversi laboratori internazionali, con ricerche volte alla comprensione dei fenomeni di comportamento del plasma e con risultati significativi ottenuti sulla macchina Rfx. Sempre a Padova è prevista la realizzazione del principale impianto sussidiario di Iter, l’impianto Nbi (Neutral Beam Injector) per lo sviluppo di acceleratori di fasci di particelle idonei a produrre il riscaldamento iniziale e il controllo della corrente in Iter. A tale impresa partecipa anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) che ha sviluppato nel laboratorio di Legnaro (Padova) alte competenze nel campo della fisica degli acceleratori di particelle. Anche l’Istituto di fisica del plasma del Cnr di Milano svolge ricerche nel campo della tecnologia dei plasmi e della fusione termonucleare controllata. In collaborazione con la Svizzera, sta sviluppando Ecrh, una tecnica di riscaldamento a radiofrequenza per Iter; l’attività avrà base a Ginevra dove si svilupperà e verrà realizzato un impianto di prova. .  
   
   
ENERGIA: OGGI BERSANI A BRUXELLES PER CONSIGLIO UE  
 
Roma, 22 novembre 2006 - Il ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani sarà, il 22 e 23 novembre, a Bruxelles per partecipare al Consiglio Energia dell’ Unione Europea. Il Ministro parteciperà oggi alle 20. 00 alla cena dei Ministri dell’Energia che si terrà presso il Palazzo del Consiglio Ue. Sarà l’occasione per una discussione su una comune strategia energetica europea per lo sviluppo sostenibile con al centro il tema del cambiamento climatico, le politiche per l’efficienza e la competitività delle imprese. Il giorno successivo, giovedì 23, il ministro interverrà al Consiglio Energia sul tema dell’efficienza energetica e dello sviluppo delle fonti rinnovabili, presentando i nuovi provvedimenti promossi dal governo italiano. .  
   
   
PRIMO INCONTRO BILATERALE TRA LE AUTORITÀ PER L’ENERGIA ITALIANA E MALTESE COMPLETATA L’ORGANIZZAZIONE DEL MEDREG  
 
Milano, 22 novembre 2006 - Nella mattinata di ieri l’Autorità italiana ha incontrato i rappresentanti dell’Autorità di regolazione di Malta (Malta Resource Authority - Mra). All’incontro bilaterale hanno partecipato, con il Presidente Ortis, anche il Presidente della Mra, A. Walker e A. Riolo, Ceo della stessa Autorità. Al centro dell’incontro uno scambio informale sulla possibilità di valutare progetti d’interconnessione elettrica ed eventuali collaborazioni nel settore del gas. Infatti, Malta ha solo una rete di trasmissione elettrica e non ha alcuna interconnesione con altri Paesi. L’autorità di Malta vede perciò con favore l’avvio di una integrazione con la rete europea, a partire da collegamenti infrastrutturali con la rete italiana, che possono essere favoriti da quadri regolatori normativi armonizzati tra i due Paesi. Anche Malta, che fa già parte del Ceer (Council of European Energy Regulators), ha aderito al Medreg (Mediterranean Working Group on Electricity and Natural Gas Regulation), i cui lavori si sono chiusi proprio ieri a Roma, alla Farnesina. Medreg - Alla conclusione dei lavori, l’Assemblea Generale ha nominato i vertici di Medreg, per i prossimi due anni, ed ha definito l’assetto per la guida delle unità settoriali (“ad-hoc groups”) su cui l’organizzazione interna di Medreg sarà articolata. Alessandro Ortis Presidente dell’Autorità italiana ricoprirà il ruolo di Presidente del Medreg, con due Vicepresidenti: Nadjib Otmane, Presidente dell’Autorità algerina, e Yusuf Günay Presidente dell’Autorità turca. Per quanto riguarda gli “ad-hoc groups” (Ags), sono state decise le seguenti assegnazioni di responsabilità: all’Autorità francese la Presidenza del Gruppo ad-hoc sulle questioni istituzionali; all’Autorità egiziana la Presidenza del Gruppo ad-hoc sull’elettricità; all’Autorità tunisina la Presidenza del Gruppo ad-hoc sul gas; all’Autorità spagnola la Presidenza del Gruppo ad-hoc sull’ambiente, le fonti di energia rinnovabile e l’efficienza energetica. La prossima Assemblea Generale del Medreg è stata fissata per il 14 maggio 2007, a Roma. .  
   
   
IL MEDREG APPROVA IL PIANO DI LAVORO 2007 PER ARMONIZZARE L’ATTIVITÀ DI REGOLAZIONE NEL BACINO DEL MEDITERRANEO  
 
Roma, 21 novembre 2006 - Con l’intervento conclusivo del Vice Ministro degli Esteri Ugo Intini si è chiusa a Roma, alla Farnesina, la riunione del Medreg (Mediterranean Working Group on Electricity and Natural Gas Regulation), l’organismo permanente istituito per armonizzare le attività di regolazione nei settori dell’energia dei Paesi affacciati sul Mediterraneo. Il Medreg è presieduto da Alessandro Ortis (Presidente dell’Autorità italiana); vice-Presidenti sono Nadjib Otmane (Presidente dell’Autorità algerina, Commission de Régulation de l´Electricité et du Gaz Creg) e Yusuf Günay (Presidente dell’Autorità turca, Energy Market Regulatory Authority Emra). In questa giornata di lavori sono state definite le strategie (Concept and Strategy Paper) di questo organismo di cooperazione, che ha come principali obiettivi: promuovere un quadro regolatorio coerente ed armonizzato nei settori dell’energia elettrica e del gas nel Bacino del Mediterraneo; contribuire allo sviluppo dei rapporti tra Paesi produttori e Paesi consumatori di idrocarburi (gas in particolare); sulla base delle complementarietà tra i Paesi consumatori di energia della sponda nord del Mediterraneo e i Paesi produttori della sponda sud, potranno trovare impulso anche i progetti di sviluppo infrastrutturale di bacino per il gas e per l’elettricità (anelli, collegamenti interni, reti). All’incontro hanno partecipato rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo, della Commissione europea e di Istituzioni quali il Ceer (Council of European Energy Regulators), il Remep (Piattaforma Euro-mediterranea per l’Energia), la Fsr (Florence School of Regulation). Alla conclusione dei lavori è stato anche approvato il piano di lavoro (Work Plan) per il prossimo anno. A partire dal 1° gennaio 2007 le attività del Medreg si svilupperanno come segue: la sessione plenaria del Medreg sarà tenuta almeno una volta all’anno, con lo scopo di discutere e approvare gli sviluppi, le linee guida e i programmi operativi, oltre alle proposte elaborate dai Gruppi ad hoc (Ag) e dalle Task Forces (Tf). I Gruppi ad hoc sono permanenti e includono i rappresentanti di tutte le Istituzioni partecipanti. La struttura dei Gruppi ad hoc seguirà il seguente schema: Gruppo ad hoc sulle questioni istituzionali: dovrà esaminare lo stato attuale dei quadri regolatori dei vari Paesi del Mediterraneo, dei relativi Organismi di regolazione, le loro competenze, risorse ed esperienza, al fine di una crescente armonizzazione. Gruppo ad hoc sull’elettricità: esaminerà lo stato attuale del settore elettrico da un punto di vista legale, tecnico, ed economico, e affronterà il tema delle nuove interconnessioni e degli scambi transfrontalieri in termini di sviluppo delle infrastrutture, promuovendo regole comuni che ne possano facilitare la realizzazione e la gestione. Gruppo ad hoc sul gas: esaminerà lo stato attuale del settore del gas e i vantaggi e le difficoltà di una maggiore integrazione, concentrandosi anche sullo scambio transfrontaliero in termini di trasparenza, accesso non discriminatorio e, possibilmente, dei meccanismi tariffari transfrontalieri; affronterà anche il tema delle nuove infrastrutture del gas, in particolare nuovi gasdotti, terminali Gnl (rigassificatori) e nuove capacità di stoccaggio, definendo un quadro regolatorio comune necessario per facilitare la loro costruzione e gestione. Gruppo ad hoc sull’ambiente, le fonti di energia rinnovabile e l’efficienza energetica: esaminerà le questioni legate all’ambiente, al protocollo di Kyoto, alle fonti di energia rinnovabile e all’efficienza energetica concentrandosi, per la parte di stretta competenza regolatoria, sulle opportunità derivanti dall’allargamento e futura collaborazione nel Bacino Mediterraneo. Il Medreg valuterà anche l’opportunità di organizzare Forum e Seminari, con il coinvolgimento dei Governi nazionali, della Commissione europea e degli altri stakeholders al fine di concordare con le varie parti interessate, percorsi e quadri regolatori che contribuiscano ad un maggior sviluppo della liberalizzazione, dell’apertura dei mercati e dell’integrazione nel Bacino Mediterraneo. Alcune Istituzioni hanno già riconfermato la loro concreta collaborazione alla iniziativa Medreg: il Remep (Piattaforma Euro-mediterranea per l’Energia), ha offerto anche la sua disponibilità al supporto logistico e segretariale, in Roma (base di Medreg); la Commissione Europea ed il Ceer (Council of European Energy Regulators), anche attraverso la partecipazione ai lavori e ai finanziamenti; la Fsr (Florence School of Regulation) ha messo a disposizione la sua attività di training (promozione del know-how, scambio di expertise, formazione e studi nel settore della regolamentazione dell’energia)¸ attività che si può avvalere del funzionamento della piattaforma informativa Iern (International Energy Regulation Network). .  
   
   
MIRO RADICI TEXTILE & ENERGY: SIGLATO ACCORDO CON SAS (SVILUPPO AMBIENTALE SOSTENIBILE) PER LO SVILUPPO DI 5 CENTRALI A ENERGIA RINNOVABILE ALIMENTATE AD OLI VEGETALI DI PRIMO UTILIZZO PROVENIENTI DA COLTIVAZIONI L´OPERAZIONE DEL VALORE DI 130 MILIONI DI EURO  
 
Bergamo, 22 novembre 2006 - Miro Radici Textile & Energy, holding del Miro Radici Group, votata alla diversificazione industriale e guidata da Nicola Radici, ha siglato il 20 novembre il closing dell´operazione per la realizzazione di 5 centrali a energia rinnovabile, attraverso un accordo con Sas (Sviluppo ambientale sostenibile). L´investimento ammonta a circa 130 milioni di euro e l´operazione sarà portata a termine in forma di project financing. Le 5 centrali distribuite in Lombardia e Toscana saranno tutte alimentate ad oli vegetali di primo utilizzo provenienti da coltivazioni, ed è prevista l´installazione di gruppi di potenza motoalternatori a combustione interna progettati per operare in sicurezza, affidabilità ed efficienza, in piena conformità alla normativa ambientale nazionale ed europea. La realizzazione degli interventi è prevista a partire dal secondo semestre del 2007 e sarà ultimata entro il primo semestre 2009. L´accordo siglato prevede anche la possibilità di effettuare ulteriori investimenti per la realizzazione di altre centrali a energia rinnovabile, in partnership e con il supporto degli enti territoriali delle aree coinvolte. L´implementazione delle centrali sarà coordinata da Vincenzo Imparato, Ceo Area Energy di Miro Radici Textile & Energy che vanta precedenti esperienze nella direzione ed esecuzione di rilevanti progetti infrastrutturali afferenti al settore "grandi opere". L´operazione testimonia il costante impegno dell´azienda bergamasca nello sviluppo e implementazione di iniziative imprenditoriali di valorizzazione del mercato dell´energia rinnovabile, in linea con le politiche di riduzione delle emissioni dei gas serra prescritte dall´Unione Europea. Sas è infatti l´ultimo investimento in ordine di tempo effettuato dall´azienda nel settore delle fonti energetiche alternative. Risale a giugno 2006 l´acquisto del 30% di Esco Italia, società attiva nel settore dell´efficientamento energetico. .  
   
   
“POTENZIALITÀ E SOLUZIONE PER L’EFFICIENZA ENERGETICA” GIOVEDÌ A ROVERETO L’APERTURA DEL CONVEGNO  
 
 Trento, 22 novembre 2006 - Avrà luogo giovedì, 23 novembre 2006, al Centro Tecnofin di Rovereto, con inizio alle ore 15, il convegno dal tema “Potenzialità e soluzione per l’efficienza energetica”, organizzato dall’Agenzia per lo Sviluppo - Distretto Tecnologico Trentino. Nell’introdurre i lavori l’Assessore all’Energia e alle Riforme Istituzionali Ottorino Bressanini riferirà, tra l’altro, di una proposta che la Provincia autonoma di Trento, condivisa anche dall’assessore provinciale alla programmazione, ricerca e innovazione Gianluca Salvatori, ha recentemente offerto all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (Aeeg) per un confronto fra la stessa Autorità ed il Distretto Tecnologico Trentino riguardo a tre segmenti complementari della filiera energetica quali l’edilizia sostenibile, la produzione di energia da fonti rinnovabili e le reti per la gestione integrata di edifici e territori. Il presidente dell’Autorità, Alessandro Ortis, l’Autorità ha accolto la proposta degli assessori Bressanini e Salvatori individuando l’ambito relativo all’efficienza energetica e quello relativo ai sistemi di misura quali campi nei quali avviare, da subito, il confronto. Considerato l’alto livello tecnico dell’interlocutore - Autorità indipendente con funzioni di regolazione e controllo dei settori dell’energia elettrica e del gas – il Distretto Tecnologico Trentino avrà la garanzia che le proprie proposte saranno vagliate da un organismo di prim’ordine e, se ritenute valide ed innovative, potranno trovare idoneo e qualificato supporto per una loro diffusione. .  
   
   
NEL 2007 UN CONGRESSO NAZIONALE DEDICATO AL PO  
 
 Piacenza, 22 novembre 2006 – Come annunciato nel corso dell’ultima riunione di Consiglio, il presidente Giuseppe Parenti ha dato il benvenuto , in Camera di Commercio, alla Giunta dell’amministrazione provinciale, guidata dal presidente Gianluigi Boiardi. Dopo l’incontro del settembre scorso con i vertici del Comune di Piacenza, è proseguito così il confronto tra le forze economiche e le istituzioni locali, per cercare di concentrare l’attenzione su alcuni progetti comuni, utili per sostenere l’economia piacentina. Po, montagna, infrastrutture ma anche energia, aree convenzionate, utilizzo di biomasse, distretto del pomodoro, regimazione delle acque, Fondazione del Nord Ovest, sono alcuni dei temi che hanno tenuto banco nel corso dell’incontro. Il presidente Boiardi, nell’intervento di apertura, ha apprezzato questo metodo di lavoro di squadra, sottolineando che occorre un impegno interdisciplinare per amministrare al meglio la provincia. Nel ricordare che il Po non va considerato confine, ma tratto di unione tra province che costituiscono una delle regioni più industrializzate dell’Europa meridionale, ha rinnovato l’annuncio di un congresso nazionale sul Po che si terrà a Piacenza nel 2007 e che rappresenterà l’occasione per presentare un programma di azioni relative al fiume (in particolare azioni di manutenzione ordinaria sistematica per tutelare l’assetto idrogeologico del territorio di Piacenza, dalla montagna alla pianura). Il presidente Parenti ha condiviso la necessità di intervenire sulla conservazione delle acque, operazione che andrebbe anche a valorizzare le vallate piacentine ed ha poi mostrato ai presenti la situazione delle infrastrutture di viabilità già programmate per i prossimi anni in regione, situazione dalla quale risulta che la provincia di Piacenza non sarà interessata da progetti di rilievo. Parenti ha sollecitato l’individuazione del tracciato della pedecollinare, struttura della quale è stata più volte rimarcata l’esigenza da diversi degli intervenuti all’incontro. La realizzazione della pedecollinare potrà anche aspettare, è in sintesi la posizione del presidente camerale, ma se non si procede ora a progettarne il tracciato, non si potranno sfruttare tempestivamente occasioni propizie. In linea con questa linea di pensiero quella dell’assessore Pietro Tansini che ha ricordato che a Parma verrà realizzato il secondo aeroporto, a Collecchio, grazie al fatto che il progetto, che ha visto l’intervento delle associazioni economiche, è pronto da tempo. Un intervento diretto delle categorie economiche è stato chiesto esplicitamente anche dall’assessore Patrizia Calza che, nel fare il punto sui progetti di portata minore rispetto alla pedecollinare – dal punto di vista economico – ma strategici per la viabilità piacentina (strada di Valnure, tangenziale nord, un tratto della Cispadana), ha posto in evidenza che la situazione delle risorse pubbliche, ad oggi, impedisce spesso non solo la realizzazione delle opere ma la loro stessa progettazione. Ecco quindi che sarebbe indispensabile, su alcuni progetti condivisi, una compartecipazione economica della Cdc e dei soggetti dell’imprenditoria locale. Se Francesco Meazza, dell’Unione commercianti, ha invitato ad una maggiore tutela per il commercio di montagna, che svolge una insostituibile funzione sociale, e Fausto Arzani, di Confesercenti ha posto il dito sull’importanza del turismo, Sergio Giglio ha chiesto semplificazione per le imprese, capacità di operare delle scelte senza rimanere ostaggio di veti incrociati e attenzione al problema energetico perché “l’energia potrebbe diventare il problema capace di strozzare le nostre imprese”. Esplicito il richiamo ad Ignitor. Sia Marco Carini, di Legacoop, che Giglio, Edo Cavazzi di Cna e stesso Boiardi hanno ricordato l’impatto del polo logistico di Piacenza e la necessità di governare meglio il processo di insediamento, secondo un modello che in altre situazioni – all’interno della provincia – sta funzionando, ovvero far attivare i servizi necessari (viabilità, infrastrutture telematiche…. ) dagli investitori stessi. Carini ha auspicato che l’amministrazione provinciale diventi laboratorio di confronto tra le categorie e le esigenze del territorio, ed intervenga ponendo delle regole. Alberto Borghi, assessore alla programmazione, ha ricordato che è in corso la predisposizione della variante al Ptcp, all’interno del quale si sta pensando alla costituzione di aree produttive sovracomunali che possano limitare la frammentazione delle aree industriali e produttive, ha ricordato che esiste un piano dell’aria al quale si deve pensare in termini di intero territorio ed un piano dell’energia, in cui verranno coinvolte le categorie economiche. Borghi ha sottolineato che la montagna è al centro dell’attenzione e che si dovrà rivedere cosa è possibile fare a partire dalla Legge regionale n. 2 del 2004, recuperando dei ritardi che si sono accumulati nel tempo. Guido Palladini, della Confederazione italiana agricoltori, Luigi Sidoli dell’Unione agricoltori e l’assessore Mario Spezia hanno ricordato l’importante lavoro avviato per la costituzione del distretto del pomodoro che dovrebbe coinvolgere oltre a Piacenza anche Parma e Cremona. Le categorie agricole – rappresentate anche da Sandro Calza, della Col diretti – hanno altresì unanimemente ricordato che esiste un problema di approvvigionamento idrico, da risolvere pure per tutelare maggiormente il territorio. Spezia ha colto l’occasione per rammentare che Piacenza rappresenta un caso abbastanza raro nel panorama nazionale per quanto riguarda il rifornimento delle mense di derivazione pubblica (sia scolastiche che di altre strutture) che conta in gran parte su prodotti di origine locale e che Provincia e Cdc stanno promuovendo i prodotti piacentini presso la grande distribuzione organizzata. Appennino, Po, Città d’arte e Castelli sono i quattro filoni di intervento nel campo del turismo individuati dall’amministrazione provinciale, come ha ricordato l’assessore Mario Magnelli, che ha anche ribadito la necessità di creare un quadro unitario, con un chiaro mandato d’azione, per tre soggetti che operano sul territorio (Piacenza Turismi – oggetto di molte discussioni nel recente passato – agenzia di marketing territoriale e Soprip). Proprio di coordinamento tra Piacenza Turismi e Agenzia di marketing ha parlato anche Giovanni Struzzola, dell’Unione commercianti che peraltro ha chiesto che venga fatta chiarezza sulle attività delle Pro-loco al pari di quella degli agriturismi (tema sollevato anche da Federico Scarpa della Lac). Paolo Gazzolo, assessore alle politiche sociali, ha sottolineato che solo con l’integrazione tra lo sviluppo economico, quello sociale e quello ambientale si può dare la possibilità a Piacenza di generare eccellenza. Fernando Tribi, assessore alla Formazione e lavoro, ha posto lo sguardo sul 2007, quando verranno riscritte le politiche provinciali per la scuola, la formazione ed il lavoro ed ha invitato le imprese ad avvalersi il più possibile dei mezzi della telematica. I centri per l’impiego di Piacenza, ha ricordato l’amministratore, sono tra i primi in Italia per celerità nelle risposte, se le aziende dialogassero attraverso la posta elettronica le risposte sarebbero in tempo reale, se invece si prosegue con l’impiego della carta i tempi si allungano necessariamente. .  
   
   
AIDA PARTNERS E B2 COMUNICAZIONE ANNUNCIANO ETHICS2BUSINESS "NELLA CSR, LE PAROLE NON SERVONO. CI VOGLIONO CONCRETEZZA E MISURABILITÀ!" NASCE CON IL SOSTEGNO DI LEGAMBIENTE LA STRUTTURA DI CONSULENZA CHE PROGETTA "PATTI ETICI CONCRETI"  
 
Milano, 22 novembre 2006 - Aida Partners e B2 Comunicazione, società di consulenza in comunicazione, hanno costituito Ethics2business, una partnership progettata per studiare e realizzare Progetti di Corporate Social Responsibility misurabili che contribuiscano a creare valore nelle imprese e nelle Onlus. In Ethics2business, Legambiente partecipa ai progetti indirizzati alle aziende per far emergere compiutamente gli interessi degli stakeholder, dando estrema concretezza alla dichiarazione d´intenti e creando così un nesso causale con gli obiettivi effettivamente raggiunti. "Per creare un modello che funzioni in modo semplice e misurabile, arrecando reali benefici ai pubblici che l´azienda fronteggia, ci siamo avvalsi della collaborazione e della consulenza di Francesco Ferrante, Direttore Generale di Legambiente, profondo conoscitore sia delle esigenze di concretezza etica del pubblico sia del mondo aziendale, pubblico e privato", afferma Riccardo Taverna, partner di B2 Comunicazione. "Così, dopo oltre un anno di lavoro, proponiamo una consulenza globale di Csr alle aziende che, coraggiosamente e del tutto volontariamente, vogliano mettersi in discussione, presentando le aree di miglioramento, realizzando con il nostro aiuto un progetto per affrontare questi miglioramenti, stipulando un contratto che abbia un valore legale e una penale in caso di mancato mantenimento della promessa. Per ovviare al fatto che non abbia senso sottoscrivere un patto con gli italiani intesi in senso generale che non abbiano poi perciò la possibilità di rivalersi in caso di omissioni, abbiamo identificato in Legambiente la Onlus che rappresenterà i pubblici con i quali l´azienda stipula il contratto. Questa parte della consulenza che offriamo l´abbiamo battezzata Globaletica, proprio per significare che la Csr deve essere completa: promesse e da qui miglioramenti concreti e misurabili". "Alzi la mano chi in Italia non sia stufo di patti e promesse da parte di istituzioni e di aziende a cui poi non seguano fatti che realizzino seri vantaggi per il pubblico!", provoca Alessandro Paciello, Presidente di Aida Partners. "Nella Csr aziendale si replica il modello politico italiano: siamo tutti bravi e belli, a parole, ma nel concreto. Personalmente, negli ultimi anni ho assistito a decine di convegni sul tema, letto altrettanti articoli e newsletter, ma, a parte dichiarazioni di intenti, codici e bilanci etici e devoluzioni economiche ´lavacoscienze´ a Onlus, non ho visto niente di memorabile in grado di fare da modello virtuoso. Ci siamo quindi posti il problema di come si possa passare dal dire al fare, dalla promessa al suo mantenimento e, soprattutto, come vincolare l´immagine di chi promette alla concretezza di quanto realizza. Con E2b oggi lanciamo una provocazione al mercato: chi si sente di fare da ´apripista´ a un nuovo modo di intendere la Responsabilità Sociale d´Impresa, creando un effetto domino virtuoso?". "Legambiente farà da garante verso il pubblico sul fatto che quanto promesso nel contratto sia poi realizzato", spiega Francesco Ferrante, Direttore Generale di Legambiente. "Nessuno è costretto a intraprendere un percorso d´eccellenza di questo tipo. Ma siamo stanchi delle mere e vane dichiarazioni: con l´approccio di E2b l´istituzione si prende realmente carico di quanto decide autonomamente di fare. Ne può ottenere in cambio immagine e fiducia da parte del mercato, comunicando agli attori un profondo senso di responsabilità. Ma se volesse attraverso E2b approfittarsi della fiducia che gli viene concessa per poi non restituirla al suo pubblico, Legambiente impugnerebbe il contratto e costringerebbe l´azienda inadempiente a onorarlo e a risarcire il pubblico illuso dalla sua dichiarazione di intenti". E2b è un progetto unico nel suo genere. La partnership unisce le competenze di Aida Partners nella comunicazione di progetti eco-sostenibili, in Public Affairs e in Crisis management, e quelle di B2 Comunicazione, specializzata in ricerche di mercato e consulenza attraverso le quali ha realizzato modelli di benchmarking finalizzati a rendere tangibile il valore d´impresa. E2b è poi accreditato da Legambiente che collabora effettivamente alla stesura dei progetti, ma soprattutto interpreta e difende i diritti dei pubblici. "La crescente attenzione dei consumatori alle problematiche socio-ambientali, la crisi dei modelli industriali tradizionali e l´affermazione di valori quali la qualità e il rapporto con il territorio impongono un´evoluzione del paradigma della responsabilità sociale che deve inevitabilmente andare nella direzione della concretezza e del rispetto degli impegni presi", dichiara ancora Alessandro Paciello. "Preferiamo considerare la Csr con una logica dei ´piccoli passi´: meglio un miglioramento per volta, ma vero e reale, che tante dichiarazioni non seguite nei comportamenti concreti. Chi lavora in quest’ultimo modo nella Csr contribuisce solo a generare altra confusione e discredita ulteriormente una classe dirigente già ampiamente messa in discussione dall´opinione pubblica allargata". "Ci poniamo tre obiettivi", afferma Riccardo Taverna, "attivare sistemi di stakeholder engagement che vincolino le imprese, applicare alla Csr l´approccio di benchmarking che impieghiamo con successo sui mercati finanziari e che permette di rendere tangibile il valore, misurare il contributo della Csr alla creazione del vantaggio competitivo e del valore di imprese profit e non profit. Siamo convinti che questa sia la strada per affermare definitivamente l´etica nel business”. "Il punto è verificare che gli impegni assunti siano concreti", conclude Francesco Ferrante, "come gli stessi influiscano nella maniera in cui l´impresa persegue il suo obiettivo primario, il profitto, e infine, ma non ultimo, se gli obiettivi dichiarati vengano realmente raggiunti. " .  
   
   
I VINCITORI DELL’AWARD ECOHITECH 2006  
 
Milano, 22 Novembre 2006 – Ha riscosso grande successo l’ottava edizione dell’Award Ecohitech, il primo e più importante riconoscimento per i risultati raggiunti in tema di eco-compatibilità e risparmio energetico nei settori dell’elettronica, dell’elettrotecnica e dell’Ict, svoltosi ieri presso l’Auditorium di 3M Italia a Segrate. All’evento, organizzato dal Consorzio Ecoqual’it (Consorzio di servizi per la eco-qualità nell’hitech) al fine di valorizzare l’impegno ambientale delle aziende hi-tech, ha partecipato un nutrito parterre di rappresentanti del mondo istituzionale, di produttori e operatori del fine vita, per un totale di oltre 175 partecipanti. Applausi per i vincitori e i menzionati al premio, che hanno ottenuto un riconoscimento per i progetti e i prodotti presentati. Particolarmente soddisfatti i giurati, gli sponsor e i padroni di casa, 3M Italia e il Comune di Segrate, per il felice esito dell’ iniziativa. Soddisfatti gli stessi relatori, Paolo Pipere della Cciaa di Milano, Adriano Vignali dell’Osservatorio Nazionale Rifiuti, l’On. Camillo Piazza, Segretario Commissione Ambiente Camera dei Deputati, Arcangelo Plumari di Amsa e Andrea Ratti di Dhl-exel Suplly Chain, per aver preso parte a un convegno ricco di contenuti, in cui si è potuto fare il punto della situazione sui decreti attuativi al D. Lgs. 151/05, che serviranno alla partenza del sistema Raee in Italia, e sulla nuova Finanziaria. Alessandro Cecchi Paone, conduttore della cerimonia di premiazione, ha infine suscitato la curiosità e l’interesse del pubblico trasformando l’evento in un frizzante spettacolo televisivo. I Vincitori Del Premio: Categoria Ia – Processi di produzione, progettazione e servizi correlati - Segnalazione a: Lexmark International. Motivazione: Aderendo al progetto “Impatto Zero ”, Lexmark compensa le emissioni di Co2 prodotte attraverso un processo di riforestazione in Costa Rica e nel Parco del Ticino, un dato, questo, di importante consapevolezza ambientale. Categoria Ib – Prodotti environmental friendly - Vince la Categoria: Indesit Company. Motivazione: L’azienda ha realizzato una lavabiancheria che consente notevoli risparmi energetici. Il prodotto “Aqualtis” consente le seguenti performance ambientali: · Opzioni per risparmiare acqua, energia e detersivo · Sicurezza verso bambini · Fino a 7,5 kg di capacità di carico per ogni bucato. · Sistema Super Silent per abbattere l’inquinamento acustico · Tecnologia Supereco che consente di ridurre i consumi di energia ed acqua fino al 10% · Classe energetica A+. Aqualtis ha inoltre superato gli Australian Standard Test guadagnando cinque stelle nella categoria Water Rating. .  
   
   
QUALE PREVENZIONE,QUALI SANZIONI: QUALE GIUSTIZIA? CARTA PER UNA CORTE PENALE INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTE VENEZIA 23 - 24 NOVEMBRE 2006  
 
Venezia, 22 novembre 2006 – Di seguito il link www. Iaes. Info  al programma della Conferenza internazionale promossa dall´Accademia Internazionale di Scienze Ambientali di Venezia dal titolo “Salute, Ambiente e Giustizia: Carta per una Corte Penale Internazionale dell’Ambiente”. L´evento si svolgerà giovedì e venerdì, dalle 9 alle 18, nella sede dell´Accademia, presso l´ex Convento dei Servi di Maria, nell´isola di Sant´elena, a Venezia. Il convegno si svolge sotto l´Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e vi parteciperà, tra i numerosi ospiti, il senatore Nicola Mancino, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Sono previsti collegamenti in video-conferenza con Stati Uniti, India, Ecuador, Svezia, Kenya e molti altri paesi del mondo mentre da Buenos Aires sarà collegato il presidente dell´Accademia, Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la Pace. .  
   
   
AIR LIQUIDE CONSEGNA AL CERN IL PIÙ GRANDE DISPOSITIVO CRIOGENICO DEL MONDO  
 
Milano, 22 novembre 2006 - Il Cern (l’organizzazione europea per la ricerca nucleare) sta costruendo, vicino a Ginevra, sul confine franco-svizzero, il più potente acceleratore di particelle del mondo. L’acceleratore di particelle Lhc (Large Hadron Collider) del Cern aprirà nuovi ambiti di conoscenza della fisica quantistica, e sarà quindi fondamentale nello sviluppo della ricerca sulla materia e sulla nascita dell’universo. Dopo aver installato e testato gli ultimi elementi a fine ottobre 2006, Air Liquide ha consegnato la proprietà dell’intero sistema di fornitura di elio liquido Lhc al Cern, completando così un programma di lavoro della durata di 22 mesi. La dimensione eccezionale di tale sistema criogenico e i livelli di performance attesi fanno di questo progetto una vera a propria sfida tecnologica. Il sistema di distribuzione criogenico di oltre 800 mila litri di elio è a forma circolare con una circonferenza di 27 km, posizionato in un tunnel a circa 100 metri nel sottosuolo. Tale sistema criogenico permette di alimentare con elio superfluido ad una temperatura di -271 gradi centigradi (1,9K), i 1. 700 magneti superconduttivi che fanno parte dell’acceleratore di particelle Lhc. Perché queste temperature estreme? Tali magneti producono un campo magnetico intenso, in grado di tenere i due fasci di particelle nel circuito circolare ed assicurare la loro collisione. I materiali dei magneti dell’acceleratore di particelle presentano le loro proprietà superconduttive ad una temperatura non inferiore ai -264 gradi centigradi. Il raffreddamento dell’elio a -271 gradi permette di ottimizzare le performance e la stabilità dei magneti. L’elio superfluido è l’unico fluido al mondo che può essere raffreddato ad una temperatura così bassa. Affrontando tale sfida tecnologica, industriale e umana, Air Liquide ha fornito la maggior parte dei sistemi di distribuzione, oltre ai gas (elio liquido, argon liquido e azoto) e ha sviluppato una competenza unica in termini di servizio, soprattutto per assicurare la manutenzione e garantire l’integrità del sistema. Il Cern, infatti, non può permettere che l’acceleratore di particelle si fermi inaspettatamente, anche per un solo giorno. La costruzione di tale sistema, unico al mondo, richiede 3 mila elementi, realizzati in Francia, Italia, Spagna e Portogallo con una precisione misurata in decimi di millimetri. François Jackow, Research and Advanced Technologies Vice-president del gruppo Air Liquide, ha dichiarato: "Tale risultato è un passo importante nella collaborazione con il Cern. Abbiamo una storia condivisa, grazie a più di 15 contratti, e ci teniamo a ringraziare il team del Cern per la loro fiducia. La nostra competenza, unica al mondo, nel settore dei gas estremi ci permetterà di fornire il nostro contributo a progetti futuri che esigono la competenza totale nel campo della criogenia, come il progetto Iter e i progetti di superconduttività per la trasmissione dell’energia”. *la criogenia è quella scienza che utilizza le basse temperature, vicine allo zero assoluto (-273,15 gradi). .  
   
   
INCONTRO DI STUDIO SU ECONOMIA E CONCEZIONI DELL’UOMO PERUGIA, FACOLTÀ DI ECONOMIA, 22 NOVEMBRE 2006  
 
Perugia, 22 novembre 2006 - Oggi si svolgerà presso la Facoltà di Economia dell’Università di Perugia (via Pascoli, aula 6), a partire dalle 9. 30, un incontro di studio sul tema “Economia e concezioni dell’uomo”. Dopo un’introduzione del Preside della Facoltà, prof. Daddi, e una presentazione del tema da parte del Decano della Facoltà, prof. Grasselli, si svolgeranno tre tavole rotonde cui parteciperanno una trentina di docenti, della Facoltà di Economia e di altre Facoltà: una di economisti (ore 10), coordinata dal prof. Calzoni; una di aziendalisti (ore 12), coordinata dal prof. Nadotti, una di giuristi (ore 15), coordinata dal prof. Chiarelli. Seguirà (ore 17) un’assemblea di studenti, che poi riporteranno in assemblea generale le loro riflessioni sul tema. La concezione d’uomo oggi prevalente nell’interpretare i fatti economici e nel prescrivere i criteri di decisione ottimali per gli attori economici è quella dell’homo oeconomicus, che cerca soprattutto di accrescere attraverso il consumo la propria utilità personale. A questo orientamento può chiaramente accompagnarsi la ricerca di maggior ricchezza e potere personale. Se da un lato tale concezione ha contribuito ai grandi progressi dell’economia mondiale degli ultimi decenni, dall’altro ad essa possono farsi risalire la diffusione dell’economicismo (priorità alle considerazioni economiche) e manifestazioni anche molto gravi di iniquità, sia sul piano finanziario (si pensi ai recenti scandali, nazionali e internazionali) che su quelli produttivo e commerciale. Questo modello d’uomo, tutto centrato su ricompense monetarie o comunque provenienti dall’esterno, tende a non considerare e a non valorizzare le motivazioni cosiddette intrinseche, connesse cioè al piacere dell’azione in sé, che invece, particolarmente in un’economia cosiddetta “della conoscenza”, possono svolgere un ruolo centrale per assicurare alcuni presupposti della stessa affermazione delle imprese, quali l’innovazione e la qualità dei prodotti. Sempre secondo l’approccio indicato, risulta difficile soddisfare le preferenze dei cittadini circa la prestazione di quei servizi (sanitari, socio-assistenziali, educativi,…), strettamente legati al welfare, che si basano appunto su motivazioni intrinseche e sul principio di reciprocità, e chiedono un’efficace applicazione del principio di sussidiarietà. Infine, il paradigma dell’homo oeconomicus risulta disfunzionale al raggiungimento della stessa felicità, se ammettiamo che questa dipenda in buona parte dal soddisfacimento non solo dei bisogni materiali, ma anche di quelli “relazionali” (bisogni di amore, di amicizia, di impegno politico e sociale). Risulta dunque aperto il problema del modello d’uomo che possa meglio garantire progresso materiale, benessere individuale e coesione sociale. In queste direzioni, nell’incontro di studio organizzato dalla Facoltà di Economia, si compiranno approfondimenti e si cercherà di individuare possibili linee solutive. .  
   
   
TRA MATEMATICA ED ECONOMIA: 100 ANNI DALLA NASCITA DI BRUNO DE FINETTI ALLA SISSA UNA GIORNATA DEDICATA AL GRANDE MATEMATICO DEL NOVECENTO  
 
Trieste, 22 novembre 2006 - Omaggio della Sissa a Bruno de Finetti, matematico tra i più originali del secolo scorso che si è imposto al mondo scientifico internazionale per la sua interpretazione della probabilità. In occasione del centenario della sua nascita – de Finetti è nato a Innsbruck il 13 giugno 1906 – la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste celebra il grande maestro organizzando una giornata di riflessione sulla sua opera scientifica. Giovedì 23 novembre a partire dalle 9. 30, l’aula magna della Scuola ospiterà infatti la sessione tematica “Tra matematica ed economia. 100 anni dalla nascita di Bruno de Finetti”. Dall’economia alla finanza, sarà presentata l’opera definettiana, evidenziandone i meriti e le connessioni con i settori della statistica e la teoria delle decisioni. Importanti gli interventi in programma: da Attilio Wedlin, dell’Università di Trieste dove anche de Finetti è stato docente nelle Facoltà di scienze e di economia fino al 1954, ad Angelo Guerraggio, docente di Matematica generale all’Università Bocconi di Milano. Da Matteo Marsili, del Centro internazionale di fisica teorica (Ictp), che illustrerà la complessità delle scienze economiche e finanziarie, a Giulio Giorello, ordinario di Filosofia della scienza all’Università di Milano, che dirige per l’editore Cortina la collana “Scienza e idee” dove è appena uscito il saggio L’invenzione della verità di Bruno de Finetti. Un testo inedito del 1934 del matematico e filosofo che nella città di Trieste ha vissuto a lungo affiancando all’attività didattica il lavoro alle Assicurazioni Generali. L’incontro è coordinato da Pietro Greco, Fabio Pagan e Rossella Panarese. La sessione tematica “Tra matematica ed economia. 100 anni dalla nascita di Bruno de Finetti” è organizzata dalla Sissa nell’ambito delle attività didattiche del Master in comunicazione della scienza, con l’intento di moltiplicare gli spunti di riflessione sul ruolo della ricerca scientifica nella società. Le sessioni tematiche sono appuntamenti mensili rivolti agli studenti, aperti anche ai giornalisti e al pubblico. I seminari trattano temi di attualità scientifica ed esplorano il rapporto fra scienza e società. . .