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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 28 Novembre 2006 |
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UE-RUSSIA LE COMPAGNIE AEREE EUROPEE NON DOVRANNO PIÙ PAGARE PER L´UTILIZZO DELLE ROTTE TRANSIBERIANE |
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Brussels, 28 novembRe 2006 - Eu and Russia agree on abolition of € 300 million Siberian overflight payments Six months after having obtained the mandate from Eu Member States, the European Commission has succeeded in negotiating an agreement with the Russian Federation on the longstanding issue of Siberian overflight payments. It finally solves a 20 years thorny conflict between the Eu Member States and the Russian Federation, costing around € 300 million to Eu airlines in 2006. Vice-president Jacques Barrot initialled today the agreement with the Russian Transport Minister Igor Levitin in the margins of the Eu-russia summit in Helsinki on 24 November in the presence of the Finnish transport Minister Ms Susanna Huovinen. Jacques Barrot highlighted the agreement as a "big step forward in our relations and towards a normalisation of aviation relations between the Russian Federation and the Eu". He said: "This is a big success; the agreement will significantly improve the competitive situation of our European airlines and ease their operations between Europe and the growing markets in Asia. It also opens a wide range of opportunities for strengthening Eu-russia relations, in particular in the transport field". Eu Trade Commissioner Peter Mandelson welcomed the agreement. “This issue has been a trade irritant for the Eu and Russia for a long time. Its resolution is important and shows that the Eu and Russia can resolve trade disputes by negotiation where there is a will to do so” he said. The agreement initialled today puts an end to a longstanding practice which, according to the Eu, is not in line with international law, in particular the Chicago Convention. In addition to normal air navigation charges, Eu airlines have to pay royalties to the Russian company Aeroflot in order to obtain the right to fly over Russian territory on routes between the Eu and Japan, China and South Korea. Ec airlines had to pay around 300 Million Euro in 2006. The payments were anchored in the obligation for Ec carriers to conclude a commercial agreement with Aeroflot contained in bilateral air services agreements between Member States and the Russian Federation. The main achievements of the agreement are as follows: Ec carriers will not have to conclude mandatory commercial agreements with Aeroflot for the use of Trans-siberian routes; New operations by Ec carriers on the Trans-siberian routes in the transition period will be free of payments; Not later than 31 December 2013, all royalty payments will be abolished and airlines will have to pay only air navigation charges in line with the Chicago Convention; All fees and charges in the new system will be cost-based and transparent; During the period between 2010 and 2013, existing payments will be gradually reduced; Ec airlines will be able to keep overflight frequencies currently leased from Aeroflot in the new system; The Russian Federation agrees to grant new frequencies in the framework of bilateral negotiations; All principles agreed between the Eu and the Russian Federation will have to be implemented in bilateral air services agreements between Member States and Russia before May 2007. The agreed principles of the agreement will lead to the amendment of the relevant provisions in the bilateral air services agreements between Member States and the Russian Federation which remain in force. . |
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PRIMA ANTICIPAZIONE DELLE NOVITÀ DELL´ORARIO ESTIVO 2007: PUSAN, IL NUOVO COLLEGAMENTO LUFTHANSA NELLA COREA DEL SUD LUFTHANSA ANNUNCIA IL NUOVO COLLEGAMENTO DA MONACO VERSO LE METROPOLI DI SEOUL E PUSAN. |
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Milano, 28 novembre 2006 - Con l´introduzione dell´orario estivo 2007, Lufthansa diventerà la prima compagnia aerea europea a collegare direttamente Monaco a Pusan, il porto più importante della Corea del Sud. Dal 27 marzo 2007 Seoul, capitale della Corea del Sud, sarà servita tre volte alla set-timana con voli diretti in partenza da Monaco, in prosecuzione per Pusan. Il collegamento sarà operato da un Airbus A340-300. Con 3,7 milioni di abitanti, Pusan è la seconda città della Corea del Sud, uno dei più impor-tanti nodi commerciali del Paese nonché porto strategico per il mercato, il quinto a livello mondiale tra i centri marittimi di trasbordo container. Nella vicina cittadina di Ulsan, a soli 70 chilometri di distanza, si trova lo stabilimento produttivo più importante della Hyundai, nota casa automobilistica. A Pusan vi è una forte presenza dell´industria del software. Altre indu-strie del settore hanno qui la loro sede, in quest´area di 80 Km2, soprannominata la Silicon Valley di Pusan. La città è altresì riconosciuta in tutto il mondo per detenere il primato nelle costruzioni navali: nella regione si trova, infatti, il cantiere navale più grande del mondo e le sedi delle principali industrie di costruzioni navali. Pusan, il cui spirito progressista e la cui apertura sono divenuti noti grazie all´ormai famoso Festival internazionale del film (Pusan International Film Festival), il più importante e presti-gioso dell´Asia, nel 2002 è stata la sede sia dei Giochi Asiatici sia dei Campionati Mondiali di Calcio ed ora concorre ad ospitare i Giochi Olimpici nel 2020. Presso il modernissimo centro fiere di Pusan (Bexco) vengono organizzati ogni anno in-numerevoli conferenze e convention, tra cui l´International Motor Show, il Salone internazionale dell´automobile. I nuovi collegamenti per Pusan si aggiungono a quelli operati giornalmente in partenza da Francoforte per Seoul, portando a 10 il numero dei voli settimanali dalla Germania. In questo modo la compagnia di bandiera tedesca diventa leader europeo nell´offerta di collegamenti diretti per la Corea del Sud e l´unica Compagnia aerea che serve le 2 destinazioni coreane dall´Europa. In occasione dell´introduzione del nuovo collegamento Monaco-pusan, Lufthansa propone una tariffa speciale a partire da € 499*. La tariffa, valida per voli andata e ritorno in Classe Economica, è acquistabile fino al 28 febbraio 2007 e volabile dal 26 marzo al 31 maggio 2007 (ultima data di partenza); permanenza minima sabato notte e massima 21 giorni. Nuove destinazioni a colpo d´occhio - Monaco – Seoul– Pusan/ Corea del Sud - Aeroporti/codice a tre lettere/ Ora locale (estate) Monaco, Terminal 2 (Muc); + 02:00 oreSeoul, Incheon International (Icn); - 09:00 orePusan, Kimhae International (Pus); - 09:00 ore . Frequenza Lh718 Lunedì, Giovedì, Sabato (dal 27 Marzo 2007) Monaco – Seoul – Pusan Lh719 Martedì, Venerdì, Domenica (dal 28 Marzo 2007) Pusan – Seoul – Monaco . Durata del volo (in media) Monaco – Seoul 10 ore 40 minutiSeoul – Pusan 1 ora 5 minutiPusan – Seoul 1 ora 10 minuti Seoul – Monaco 11 ore 55 minuti . Distanza Monaco – Seoul 8. 479 chilometri / 4. 578 migliaSeoul – Pusan 352 chilometri / 190 miglia Tipo di aereo Airbus A340-300 - Configurazione First Class 8 postiBusiness Class 48 postiEconomy Class 165 posti Totale 221 posti Ulteriori collegamenti Lufthansa Lh712 Francoforte 17:55 – Seoul 12:30 (giornaliero)Lh713 Seoul 14:35 – Francoforte 18:25 (giornaliero) - Volo inaugurale Seoul, 11 aprile 1980. . |
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EUROFLY: PRECISAZIONI |
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Milano, 28 novembre 2006 – In merito all’andamento del titolo di questi giorni ed agli articoli apparsi sulla stampa in data 23 novembre, la Società comunica che al momento non è in corso alcuna trattativa riguardante possibili alleanze commerciali con altre compagnie aeree. . |
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AEROMART DI TOLOSA |
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Torino, 28 novembre 2006 – Torino e il Piemonte partecipano ad Aeromart (Tolosa, 29-30 novembre), la business convention internazionale che coinvolge, ogni due anni, tutti i protagonisti del settore aerospazio. Tredici le aziende piemontesi, compresi 3 consorzi, per un totale di 27 imprese rappresentate, accompagnate dal Centro Estero Camere Commercio Piemontesi su incarico della Camera di Commercio di Torino. Perché Tolosa? Da un´analisi delle capacità di offerta e delle aspettative delle imprese piemontesi dell´aerospaziale è parso opportuno dare vita da un´azione di scouting per scoprire le prospettive di business del bacino aerospaziale di Tolosa, perché qui, nel Midi-pyrenées e nell’Aquitaine, è collocato il primo polo europeo nel settore aeronautica e spazio – 94. 000 addetti, 1. 300 stabilimenti, 8. 500 persone applicate alla ricerca – dove sono presenti realtà prestigiose come Airbus, Dassault, Turbomeca, Thales ecc. Il 29 mattina Alessandro Barberis, presidente della Camera di Commercio di Torino, e Mario Calderini, presidente di Finpiemonte, interverranno nell’ambito di un cosiddetto Atelier di approfondimento, ovvero un seminario dal titolo “Torino e il Piemonte: da culla dell’aerospazio italiano a network di eccellenze orientate al futuro”, durante il quale Barberis traccerà un profilo economico delle industrie piemontesi del settore e illustrerà le attività di sostegno all’internazionalizzazione, mentre Calderini parlerà del comparto in termini di rapporti tra grandi aziende e Pmi, entrando anche nel merito delle attività di finanziamento per i progetti di ricerca e del costituendo distretto aerospaziale, del quale Calderini è presidente. Aeromart si rivolge sia alle grandi imprese che a quelle piccole e medie, che potranno ricevere nei propri stand e in tutta riservatezza le aziende committenti. Attraverso l´organizzazione di incontri personalizzati, l’evento infatti, che nella scorsa edizione ha visto la presenza di 21 Paesi e 500 aziende e nell’arco di 2 giorni ha dato vita a oltre 8. 500 incontri d´affari, consente di conoscere nuovi committenti, fornitori e di costruire nuove collaborazioni con i rappresentanti delle più importanti imprese mondiali dell’aerospazio e della difesa. La presenza piemontese ad Aeromart è un’azione esplorativa che si baserà proprio sulla realizzazione di incontri con i protagonisti del mondo aerospaziale. Per la realizzazione di tali incontri e per la presentazione del bacino aerospaziale piemontese alla committenza locale è stato acquisito uno spazio espositivo istituzionale, allestito ad hoc e alcune aree riservate alle aziende. . |
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INFOMOBILITA’: LA GIUNTA PIEMONTESE APPROVA IL SERVIZIO FINO A DICEMBRE 2007 |
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Torino, 28 novembre 2006 - Prorogato fino a dicembre 2007 il servizio di Infomobilità. Ieri pomeriggio la Giunta regionale ha dato il via libera al rinnovo del contratto con Radio Traffic, finanziato con 160 mila euro dal programma Regionale di Azione 2006-2007, che fornisce il servizio di informazione sul traffico piemontese. “Abbiamo ritenuto indispensabile - ha commentato l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Daniele Borioli – mantenere un servizio informativo che ha un bacino medio di ascolti di circa 400 mila utenti, per non contare gli oltre 4000 accessi al mese al sito internet. Questo però – ha proseguito Borioli – si inserisce in un’ottica di evoluzione del servizio di Infomobilità che dovrà tendere alla realizzazione di un’unica centrale regionale di coordinamento che possa gestire la complessità dell’intera “Piattaforma Piemonte”, connettendo le informazioni su veicoli, attori della rete stradale e dei trasporti”. Attualmente il servizio di Infomobilità Piemonte dirama in tempo reale le informazioni sul traffico attraverso diversi canali: notiziari radiofonici, utilizzati da 20 emittenti locali, sito internet della Regione Piemonte, numero verde regionale e pagina 523 del televideo regionale di Rai Tre. Gli aggiornamenti costanti sulla situazione delle strade piemontesi si affianca a informazioni quotidiane sulle previsioni di traffico e trasporti ad alcuni quotidiani a diffusione regionale. . |
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COBRA AUTOMOTIVE TECHNOLOGIES DEPOSITATO IL PROSPETTO INFORMATIVO OFFERTA GLOBALE DI 6.775.000 AZIONI PARI AL 32,3% DEL CAPITALE SOCIALE. PREZZO MASSIMO FISSATO IN EURO 6,90 PER AZIONE. L’OFFERTA PUBBLICA È PARTITA IL 27 NOVEMBRE E TERMINA IL 5 DICEMBRE. IL LOTTO MINIMO È DI 750 AZIONI, IL LOTTO MINIMO MAGGIORATO È DI 3.750 AZIONI |
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Varese, 27 novembre 2006 - Cobra Automotive Technologies S. P. A. , l’azienda che opera a livello internazionale nel settore delle soluzioni di sicurezza dedicate al mercato automotive, ha depositato il Prospetto Informativo relativo all’Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione e alla quotazione delle azioni ordinarie nel segmento Star del Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana. L’operazione di collocamento consiste in una Offerta Globale di n. 6. 775. 000 azioni (pari a circa il 32,3% del capitale sociale post Offerta), delle quali 6. 000. 000 rivenienti da un aumento di capitale e 775. 000 poste in vendita dall’azionista Terra Nova Capital S. P. A. L’offerta Globale è suddivisa in: un’Offerta Pubblica rivolta al pubblico indistinto in Italia per un numero minimo di n. 1. 694. 250 azioni pari a circa il 25% dell’Offerta Globale; una contestuale Offerta Istituzionale riservata agli Investitori Istituzionali in Italia e all’estero con esclusione degli Stati Uniti, Australia, Canada e Giappone. E’ inoltre prevista la concessione a Banca Imi, in qualità di Coordinatore dell’Offerta Globale, dell’opzione Greenshoe per l’acquisto al Prezzo di Offerta di massimo n. 843. 190 azioni, pari a circa il 12,4% delle azioni oggetto dell’Offerta Globale, da assegnare ai destinatari dell’Offerta Istituzionale. Qualora l’opzione Greenshoe venisse esercitata integralmente, il numero di azioni complessivamente offerte rappresenterebbe circa il 36,3% del capitale sociale. Il prezzo massimo delle azioni oggetto dell’Offerta Pubblica è stato fissato in Euro 6,90 per ciascuna azione. Il prezzo massimo è stato determinato all’interno di un intervallo indicativo compreso fra Euro 5,50 ed euro 6,90 per azione, dopo aver tenuto conto dell’andamento dei mercati finanziari e delle manifestazioni di interesse degli Investitori Istituzionali. Sulla base del prezzo massimo, il controvalore del Lotto Minimo di 750 azioni è pari a Euro 5. 175, mentre il controvalore del Lotto Minimo Maggiorato di 3. 750 azioni è pari Euro 25. 875. L’opvs avrà inizio il 27 novembre 2006 e terminerà il 5 dicembre 2006. Durante il Periodo di Offerta, il pubblico indistinto potrà sottoscrivere presso i Collocatori autorizzati la domanda di adesione per un quantitativo pari al Lotto Minimo di n. 750 azioni o suoi multipli, oppure per il Lotto Minimo Maggiorato di n. 3. 750 azioni o suoi multipli. Banca Imi S. P. A. Agisce in qualità di Coordinatore dell’Offerta Globale, Responsabile del Collocamento per l’Offerta Pubblica, Sponsor e Specialista. Advisor finanziario dell’Emittente è Terra Nova Partners S. R. L. Advisor legale dell’Emittente è lo studio legale Dewey Ballantine, mentre Banca Imi S. P. A. È assistita dallo studio legale Clifford Chance. Consulente fiscale dell’Emittente è lo studio legale Galgano. Cobra Automotive Technologies, con sede a Varese, opera a livello internazionale nel settore delle soluzioni di sicurezza per il mercato automotive. Progetta e realizza sistemi elettronici ed eroga servizi di localizzazione per la gestione dei rischi correlati al possesso ed all’utilizzo dei veicoli, quali ad esempio furti, rapine e/o incidenti nelle manovre a bassa velocità. Fondata nel 1975, Cobra è partner dei maggiori costruttori di auto e moto europei e asiatici per i quali sviluppa soluzioni integrate negli equipaggiamenti originali ed è presente sui mercati europeo e asiatico con una rete di circa 40 distributori locali. Cobra ha sedi dirette anche in Francia, in Germania, Giappone e Svizzera e un ufficio di rappresentanza in Cina. In particolare la sede progettuale e produttiva dei sistemi elettronici è a Varese, quella dello sviluppo degli applicativi software per l’erogazione dei servizi di localizzazione è situata a Sophia Antipolis, Francia. Il fatturato del Gruppo nel 2005 è stato di 77,3 milioni di Euro. . |
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PER CELEBRARE IL SECONDO TITOLO NEL CAMPIONATO DEL MONDO DEI COSTRUTTORI DI FORMULA 1, RENAULT COMMERCIALIZZA LA SECONDA EDIZIONE DELLA SERIE SPECIALE NEW MÉGANE F1 TEAM, BATTEZZATA F1 TEAM R26. |
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Roma, 28 novembre 2006 - Forte del successo ottenuto da New Mégane F1 Team, lanciata a gennaio 2006, Renault perpetua la tradizione presentando New Mégane F1 Team R26, un nome che si riferisce direttamente all’auto Campione del Mondo di Formula 1 nel 2006. Sviluppata da Renault Sport Technologies, New Mégane F1 Team R26 rappresenta la versione più sportiva della famiglia Mégane. Simboli esterni di sportività - L’esterno di New Mégane F1 Team R26 si differenzia dalle altre Mégane Renault Sport per gli stripping sugli scudi, le porte ed il padiglione, nonché per le pinze dei freni verniciate in rosso. Equipaggiato di serie con il telaio Cup, il modello dispone di cerchi in alluminio da 18" color antracite, una tinta ripresa dai retrovisori esterni. La tinta di carrozzeria Giallo Sirio, disponibile in opzione, è proposta in esclusiva su New Mégane F1 Team R26. Nell’abitacolo, una piastrina numerata, ispirata a quella utilizzata in Formula 1, ricorda il carattere esclusivo di questa Mégane. New Mégane F1 Team R26 dispone, di serie, di sedili avvolgenti Recaro. Garanti di una posizione di guida ottimale, essi consentono al conducente e al passeggero di integrarsi perfettamente all’auto ed avvicinano ulteriormente New Mégane F1 Team R26 all’universo dello sport automobilistico. Motore e telaio dedicati al piacere di guida - La prima carta vincente di New Mégane F1 Team R26 si ritrova, evidentemente, sotto il cofano che accoglie un evoluto propulsore 2. 0 16v Turbo (F4rt). Grazie all’ottimizzazione della cartografia del motore e alle modifiche realizzate sull’impianto di scarico, questa motorizzazione eroga una potenza di 230 cv (169 kW) a 5. 500 g/min e sviluppa una coppia di 310 Nm (31,6 kgm) a 3. 000 g/min. Con il 90 % della coppia massima disponibile tra 2. 000 e 6. 000 g/min, il motopropulsore offre un’accelerazione progressiva e continua. La trasmissione manuale a 6 rapporti (Nd0) consente di sfruttare la grinta del motore che accelera da 0 a 100 km/h in 6"5 e percorre i 1. 000 m da fermo in 26"6. New Mégane F1 Team R26 offre il miglior consumo della categoria a questo livello di potenza, con 8,5 l/100 km in ciclo misto, pari ad emissioni di Co2 limitate a 200 g/km. New Mégane F1 Team R26 è equipaggiata con un dispositivo di ottimizzazione delle partenze da fermo, battezzato "Power Start". Operativo con l’auto ferma e l’Esp inserito, questo sistema consente all’auto di sfruttare il potenziale massimo di accelerazione, senza rischi di perdita di aderenza. Il lavoro realizzato sull’impianto di scarico conferisce a New Mégane F1 Team R26 una sonorità sportiva caratteristica. La seconda carta vincente di New Mégane F1 Team R26 risiede nell’efficacia del telaio, con un avantreno ad asse indipendente ed un retrotreno ad assale flessibile e geometria programmata. New Mégane F1 Team R26 dispone, di serie, del telaio Cup, proposto in opzione su Mégane Rs Power, equipaggiato con ammortizzatori specifici e con le molle delle sospensioni anteriori che guadagnano il 10% di rigidità. Per ottimizzare il comportamento dell’auto su carreggiata sconnessa, la corsa a tampone delle sospensioni posteriori è stata lievemente aumentata, riducendo di 20 mm le dimensioni degli arresti. Il sovradimensionamento della barra antirollio anteriore, passata da 19 a 21 mm, e l’adozione di un nuovo retrotreno con barra stabilizzatrice supplementare, hanno permesso di aumentare del 10% la rigidità antirollio, a vantaggio della stabilità della scocca in curva. L’aumento di 5 mm del diametro dei fusi posteriori e delle dimensioni dei cuscinetti delle ruote procura un aumento del 30% della rigidità di campanatura che favorisce la stabilità della geometria dell’avantreno sotto sforzo. Complessivamente, le evoluzioni di cui si avvale il telaio Cup conferiscono a New Mégane F1 Team R26 una tenuta di strada irreprensibile. Equipaggiata, oggi, con differenziale autobloccante, New Mégane F1 Team R26 non è mai stata tanto vicina alle auto da competizione. Integralmente dedicato alla motricità, questo dispositivo permette di conservare un’efficacia ineccepibile, qualunque siano le condizioni di aderenza, il tipo di guida o di curva. Il differenziale autobloccante è abitualmente utilizzato sulle auto da corsa, sia nei Rally che in Formula 1. Il suo utilizzo esige abitualmente una certa dimestichezza con la guida, a causa degli effetti di coppia al volante indotti in alcune circostanze. Su New Mégane F1 Team R26 l’associazione del differenziale autobloccante e dell’avantreno ad asse indipendente consente, al tempo stesso, di minimizzare tali effetti indotti e di sfruttare appieno il guadagno di motricità, rendendo più sicuro il comportamento dell’auto. Il differenziale autobloccante offre, inoltre, un guadagno in termini di stabilità in frenata. Il suo innesco immediato ritarda e limita l’intervento dell’Asr, in accelerazione sotto forte carico, e dell’Esp all’ingresso in curva, preservando in tal modo tutto il potenziale dell’impianto frenante. In curva si ottiene, così, un incremento del potenziale di sterzata che consente di riaccelerare in modo più tempestivo e deciso. Rispetto a Mégane F1 Team, commercializzata a gennaio 2006, New Mégane F1 Team R26 guadagna un secondo al chilometro sul circuito di Le Castellet. Riassumendo, oltre a migliorare il trasferimento di potenza al suolo, e quindi la performance dell’auto, il differenziale autobloccante offre anche un comportamento sano e sicuro, percettibile con qualunque tipo di guida. Il differenziale autobloccante - Tra i diversi dispositivi disponibili sul mercato, Renault Sport Technologies ha scelto un differenziale meccanico con rotismi elicoidali, con gli assi dei satelliti e dei planetari paralleli tra loro. La funzione autobloccante è ottenuta grazie al rendimento meccanico del sistema. Durante le fasi di slittamento delle ruote, l’architettura interna del differenziale genera attriti a livello delle diverse superfici dei planetari, trasmettendo una parte della coppia motrice alla ruota caratterizzata da maggiore aderenza. Principale caratteristica di questo tipo di differenziale autobloccante, il tasso di trasferimento della coppia si ottiene grazie a 3 rondelle di attrito (selezionate in base al relativo coefficiente di aderenza), interposte tra i planetari ed il carter del differenziale. La messa a punto finale del tasso di trasferimento è realizzata esclusivamente modificando i materiali costitutivi delle rondelle. Poiché le facce delle rondelle che lavorano in accelerazione non sono le stesse di quelle utilizzate in fase di frenata, è possibile differenziare il tasso di trasferimento. Su New Mégane F1 Team R26, il tasso di trasferimento corrisponde al 35%. Il rapporto nominale tra la coppia della ruota a forte aderenza e quella della ruota ad aderenza minore, chiamato Tbr (Torque Bias Ratio), è pari a 2,1. Il differenziale autobloccante di New Mégane F1 Team R26 è prodotto da Gkn Driveline. Parallelamente alle evoluzioni del telaio e all’introduzione del differenziale autobloccante, è stato anche modificato il settaggio del servosterzo ad assistenza elettrica, nella prospettiva di garantire una progressività più lineare nella forza applicata, a vantaggio della precisione di guida. Un’auto sportiva deve disporre di un impianto frenante caratterizzato da mordente e resistenza. Quello di New Mégane F1 Team R26 è sovradimensionato, con pinze anteriori a 4 pistoni Brembo e dischi autoventilanti e forati da 312 mm, che garantiscono una frenata al massimo livello. L’assistenza all’impianto frenante è garantita da un servofreno da 11" che genera nel circuito una pressione massima di 115 bar . In tema di pneumatici, New Mégane F1 Team R26 monta dei Michelin Pilot Sport 2, di dimensioni 235/40 R18. La portabandiera della gamma Mégane - Dal lancio, a marzo 2003, sono state vendute nel mondo 13. 000 Mégane Renault Sport, un modello particolarmente apprezzato in tre Paesi: Francia, Gran Bretagna e Germania, dove Mégane Renault Sport ha realizzato il 70% delle sue vendite tra il 2003 e fine settembre 2006. Mégane Renault Sport rappresenta un successo commerciale anche in Spagna, Svizzera, Sud Africa e Messico. Nel 2006, la versione Renault F1 Team, commercializzata a gennaio, ha rappresentato il 41% delle vendite di Mégane Renault Sport. Questo modello contribuisce all’ampliamento ed al ringiovanimento della clientela della gamma Mégane, le cui diverse declinazioni sono oggi apprezzate in un maggior numero di Paesi. Esso partecipa, inoltre, alla diffusione del know-how tecnologico di Renault nl segmento dei modelli sportivi. Dieppe, un sito emblematico - Lo stabilimento Renault Sport di Dieppe è il sito dedicato alla produzione dei modelli Renault Sport. Con una capacità annua di 30. 000 unità, lo stabilimento assembla attualmente Mégane Renault Sport e Clio Renault Sport. Le Mégane Renault Sport assemblate a Dieppe utilizzano scocche prodotte nello stabilimento Renault di Palencia, dove subiscono anche il trattamento di cataforesi. In linea con gli altri siti Renault, il processo di fabbricazione a Dieppe è basato sul Sistema di Produzione Renault (Spr) e sulla valutazione della qualità secondo lo standard Aves (Alliance Vehicle Evaluation Standard). Renault ha investito 1,2 milioni di euro nello sviluppo di New Mégane F1 Team R26. . |
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CON NEW MÉGANE GT, LE PERFORMANCE SI APPREZZANO QUOTIDIANAMENTE |
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Roma, 28 novembre 2006 - Disponibile in versione 3 e 5 porte, New Mégane Gt rappresenta un modello a sé stante e sarà l’unico nell’ambito della gamma Mégane ad essere equipaggiato con i motori 2. 0 Turbo benzina 165 cv e 2. 0 dCi diesel 150 cv. Il suo design evidenzia una spiccata personalità: all’esterno, New Mégane Gt adotta un alettone ed una griglia della calandra con cerchiatura cromata sullo scudo anteriore, carenature laterali, uno spoiler sul portellone, cerchi specifici in alluminio da 17’’ in tinta “dark metallic” ed un doppio terminale di scarico centrale cromato, con decorazioni in tinta “dark metallic” e griffe Gt. Proposta in otto tinte di carrozzeria, New Mégane Gt dispone di una tinta specifica, denominata Blu Metallo. L’abitacolo rivela un universo sportivo con sedili avvolgenti, volante sportivo in pelle con griffe Gt, pedaliera e poggiapiedi in alluminio e, in opzione, sellerie in pelle. L’armonia interna è moderna e dinamica, con una vernice acciaio inossidabile translucida sul frontale della plancia, sulla modanatura del cassetto anteriore e sulle maniglie delle porte. Il fondo del contagiri è in tinta grigio azzurrato. L’armonia interna è completata dalle sellerie dei sedili con impunture colorate e dalle cinghie delle cinture di sicurezza grigio argento. Motorizzazioni diesel o benzina, a scelta - New Mégane Gt è proposta con la motorizzazione 2. 0 dCi, un diesel performante ed economico equipaggiato con le più recenti tecnologie: iniettori piezoelettrici, Common Rail 1600 bar e turbo a geometria variabile. Con una potenza di 150 cv (110 kW) a 4. 000 g/min ed una coppia di 340 Nm a 2. 000 g/min, questo propulsore vanta un rendimento tra i migliori della categoria. Associata ad una trasmissione manuale a 6 rapporti, la motorizzazione 2. 0 dCi 150 cv offre a New Mégane Gt disponibilità di potenza su un’ampia gamma di regimi, con un comportamento simile a quello di un motore benzina. Con consumi contenuti a 5,4 l/100 km ed emissioni di Co2 di 144 g/km, New Mégane Gt 2. 0 dCi si posiziona al miglior livello della categoria. Per soddisfare una clientela più incline alle motorizzazioni benzina, New Mégane Gt è proposta anche con il propulsore 2. 0 T che eroga una potenza di 165 cv (120 kW) a 5. 000 g/min e sviluppa una coppia di 270 Nm a 3. 250 g/min. Associata ad una trasmissione manuale a 6 rapporti, questa motorizzazione consente a New Mégane Gt di accelerare da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi. Entrambe le motorizzazioni proposte su New Mégane Gt offrono un elevato piacere di guida completato da una grande flessibilità di utilizzo. Telaio ad alte prestazioni - Contrariamente ad alcune berline sportive che privilegiano le performance a scapito del comfort, New Mégane Gt abbina entrambe le prestazioni. Per lo sviluppo del telaio, gli ingegneri di Renault hanno optato per soluzioni tecniche focalizzate sull’eccellenza della stabilità della scocca e l’efficacia dell’avantreno, senza trascurare il comfort verticale. In questa prospettiva, New Mégane Gt dispone di ammortizzatori dalla taratura specifica che garantiscono il controllo dei movimenti della scocca con qualunque tipo di guida. Per migliorare la guidabilità del retrotreno, le articolazioni di collegamento con il sottoscocca sono state rese più solide. Rispetto alla versione montata sulle normali Mégane, il telaio di New Mégane Gt presenta una maggiore rigidità antirollio sull’avantreno e sul retrotreno, volta a ridurre l’angolo di inclinazione in curva. L’altezza della scocca è stata ridotta di 10 mm per abbassare il baricentro. La rigidità delle molle anteriori e posteriori è stata aumentata, a sua volta, del 24%. Per ottimizzare la precisione e la reattività dell’avantreno, il servosterzo elettrico dispone di un settaggio specifico ed i blocchi filtranti delle sospensioni anteriori sono stati irrigiditi. Il controllo elettronico della stabilità Esp, di serie, è stato calibrato in funzione del telaio ad alte prestazioni di New Mégane Gt, per rendere l’auto confortevole in città e su autostrada, garantendole, parallelamente, un comportamento irreprensibile su percorsi tortuosi. Un processo industriale ben rodato - New Mégane Gt (3 e 5 porte) è prodotta nello stabilimento Renault di Palencia, in Spagna, uno dei tre principali siti di produzione di Mégane, che assembla le versioni Berlina 3 e 5 porte e la versione Grandtour. Le motorizzazioni 2. 0 Turbo 165 cv e 2. 0 dCi 150 cv, disponibili su New Mégane Gt, sono prodotte nello stabilimento Renault di Cléon, in Francia. Renault ha investito 5 milioni di euro nello sviluppo di New Mégane Gt. Mégane in Europa - Al secondo posto delle vendite in Europa, New Mégane si è aggiudicata, dall’inizio del 2006, il primo posto, senza distinzione di modelli, in Francia, Belgio, Spagna, Olanda e Portogallo. Dal lancio commerciale, nel 2002, sono state vendute in Europa 2. 358. 648 Mégane Ii e New Mégane (a fine settembre 2006). Grazie alle sette carrozzerie proposte, Mégane dispone di reali opportunità di rispondere alle aspettative di tutti i tipi di clientela del segmento. Con le 5 stelle ottenute ai crash-test Euro Ncap, New Mégane, riconosciuta al miglior livello in tema di sicurezza, si avvale dei più recenti progressi tecnologici di Renault e dell’Alleanza in materia di prestazioni ed equipaggiamenti e rappresenta un riferimento del segmento C. Il mercato delle berline di potenza compresa tra 140 e 160 cv è in forte espansione in Europa occidentale. Ancora marginale nel 2002, con circa il 2% di quota di mercato, esso rappresenta oggi quasi il 20% delle vendite di berline diesel del segmento C. Per soddisfare tale domanda, Renault lancia sul mercato una nuova versione, battezzata New Mégane Gt. Sviluppo delle vendite oltre le frontiere europee - Il programma Mégane Ii è stato ideato, fin dall’origine, come programma internazionale, rilevante vettore di notorietà per Renault nei paesi extra-europei. Tra fine 2002 e fine settembre 2006, sono state commercializzate 700. 000 unità, tra Mégane Ii e New Mégane, in tale perimetro e la crescita delle vendite resta sempre cospicua (+12. 47% dall’inizio del 2006 rispetto al 2005). Complessivamente, Mégane Ii è commercializzata in 73 Paesi extra-europei. Tale successo è legato soprattutto agli ottimi risultati di Mégane berlina 4 porte, prodotta nello stabilimento di Bursa (Turchia) e nel sito di Curitiba (Brasile). Svelata al Salone dell’Auto di Parigi, New Mégane Gt sarà commercializzata all’inizio del 2007. . |
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TUTTE LE CHEVROLET SULLA RIBALTA DEL MOTOR SHOW DI BOLOGNA 2006: PRIMA MONDIALE PER LA NUOVA NUBIRA SW 2.0 TCDI 16V POTENTE ED ECONOMICO, È IL PRIMO DIESEL PER LE COMPATTE CHEVROLET LACETTI E NUBIRA SW |
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Bologna, 28 novembre 2006 - Stand affollato quello di Chevrolet al Padiglione 22 del Motor Show di Bologna 2006 (dal 7 al 17 dicembre) dove molte “prime donne” si contenderanno la scena. Innanzitutto la prima mondiale della nuova Nubira Sw 2. 0 Tcdi 16V: come già avvenuto con il Suv Captiva e avverrà a gennaio con l’ammiraglia Epica, la familiare Chevrolet, insieme alla Lacetti 5 porte, sarà infatti disponibile in Italia dalla prossima primavera con la motorizzazione turbodiesel, a testimonianza della rapida introduzione delle versioni a gasolio nella gamma, al fine di soddisfare le sempre più pressanti richieste del mercato. Captiva, il Suv che tanto successo sta riscuotendo tra il pubblico italiano, è presente con due versioni Ltx 2. 0 da 7 posti davvero particolari. La Linen Beige si caratterizza per gli esclusivi interni chiari che costituiranno una novità prossima ventura nella scelta degli allestimenti. Oltre a ciò, la versione per il Motor Show, monta un navigatore satellitare full Din e 4 schermi Dvd incastonati nei poggiatesta delle prime due file di sedili. La versione Granada Black, con interni neri, è invece equipaggiata con un navigatore satellitare che sostituisce il cassetto superiore della console centrale e sarà disponibile come accessorio post-vendita per le versioni Ls e Lt. Inoltre, l’allestimento speciale per il Motor Show prevede due schermi Dvd nei poggiatesta anteriori, a servire i passeggeri della fila centrale, ed uno schermo a padiglione per i passeggeri della terza fila. Epica è mostrata nella versione Lt 2. 5 a benzina con cambio sequenziale, minigonne, spoiler posteriore e navigatore satellitare (disponibile come accessorio post-vendita) e con la nuova versione turbodiesel 2. 0 Vcdi 16V qui esposta in anteprima nazionale. Matiz Style Concept è invece un esercizio stilistico che trasforma la best seller Chevrolet in una city car più sportiva e dinamica. Il ricco allestimento Star viene infatti rivisitato con un aggressivo paraurti “two tone”, cerchi in lega da 13” e fari fendinebbia anteriori. Per chi invece vuole vivere da vicino l’emozione di gareggiare su pista, è stata approntata una Chevrolet Lacetti Wtcc con schermo per il videogioco Race. Realizzato appositamente, il videogame consente di cimentarsi sui circuiti del Campionato Mondiale Turismo in avvincenti sfide mozzafiato. Ma naturalmente non è tutto. Sulla pedana ci saranno anche la Matiz Automatiz, versione con cambio automatico della cittadina Chevrolet, la sportiva Kalos 1. 2 Se Sport 3 porte e la Lacetti 1. 4 Sx Leather, ancora più elegante grazie ai sedili in pelle. Grande spazio poi alle versioni Gpl, cavallo di battaglia vincente Chevrolet che propone, oramai da diverso tempo, la doppia alimentazione su tutta la gamma (ad eccezione di Captiva). Il Gpl rappresenta la soluzione ideale per contribuire ad abbassare il livello di inquinamento senza rinunciare a circolare ma è anche un metodo per risparmiare davvero molto sul costo dei carburanti. A Bologna sarà possibile ammirare la Matiz Planet Gpl, la Kalos 1. 2 Sx 5 porte Gpl, la Nubira Sw Cdx 1. 6 Leather Gpl e la Tacuma Sx Gpl. Potente ed economico, è il primo diesel per le compatte Chevrolet Lacetti e Nubira Sw Chevrolet sta estendendo rapidamente la sua gamma diesel. Dopo il debutto della propulsione a gasolio con la Suv Captiva e l´anteprima con la berlina media Epica, ora è il turno della Lacetti Diesel e della Nubira station wagon Diesel. Quest’ultima sarà presentata in anteprima mondiale al Motor Show di Bologna (7-17 dicembre 2006). L´unità 2. 0 common rail da 89 kW/121 cv sarà disponibile in Italia da aprile 2007 per i due modelli compatti Lacetti e Nubira Sw. “Presentare a Bologna i nostri nuovi modelli diesel è ideale sotto due aspetti, – spiega Wayne Brannon, Amministratore Delegato Chevrolet Europe – prima di tutto, l´Italia è il primo mercato per Chevrolet nell’Europa occidentale e poi perché il diesel è particolarmente popolare in questo Paese". Con questo potente turbodiesel (coppia massima 280 Nm a 2. 000 giri/min), le Lacetti e le Nubira Sw accelerano da 0 a 100 km/h in 9,8 secondi e hanno una velocità massima di 186 km/h. Prestazioni eccellenti che non impediscono di segnare consumi molto contenuti, rispettivamente 5,7 litri/100 km e 6. 0 l/100 km nel ciclo combinato. Con una capacità del serbatoio di 60 litri, significa avere circa 1. 000 km di autonomia. Il propulsore, a quattro valvole per cilindro, adotta un sistema common rail Bosch di ultima generazione, con pressione di iniezione di 1. 600 bar. Altri aspetti importanti di questo motore, con distribuzione monoalbero in testa, sono la testa in alluminio e un albero di equilibratura che garantisce un funzionamento più fluido. Con la nuova versione diesel, la gamma Nubira è destinata a incontrare un successo ancora maggiore dell’attuale. Dalla data del lancio nel 2002 a ottobre 2006, in Europa sono state vendute in totale oltre 160. 000 tra Lacetti e Nubira. La popolarità di un diesel moderno tra la clientela Chevrolet è evidente: la versione a gasolio di Captiva viene scelta da quasi il 70% degli acquirenti. . |
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SEAT LEON CUPRA DALLE COMPETIZIONI ALLA STRADA CAMPIONE DEL MONDO TURISMO MOTORE 2.0 TFSI 177 KW (240 CV) |
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Verona, 28 novembre 2006 - Ancor prima dell’introduzione nel mercato, la nuova Leon Cupra si è già conquistata un posto nella storia della Seat. Una volta ancora, la Casa spagnola supera i propri limiti lanciando la vettura più potente mai prodotta. Per i 240 cavalli, per il motore, per lo chàssis, per l´equipaggiamento, per gli elementi di sicurezza attiva e passiva. Per tutto questo la nuova Leon Cupra è una vettura con anima da competizione, ma pensata e sviluppata per essere goduta quotidianamente. In un’auto con queste caratteristiche, è chiaro chi è il vero protagonista: il 2. 0 Tfsi 240 Cv. Questa motorizzazione, esclusiva della Seat, riunisce due tecnologie per raggiungere tale livello di potenza: l´iniezione diretta e la sovralimentazione del turbo. Quest´ultimo monta una turbina più grande e un compressore e inoltre, sono stati rinforzati i pistoni e le bielle, e sono stati collocati iniettori maggiorati e una testata nuova. Con queste modifiche, il 2. 0 Tfsi raggiunge delle prestazioni degne di un Wtcc (World Touring Car Campionship): 247 Km/h di velocità massima e una accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6,4 secondi e a 1000 metri in soli 26,4 secondi. Quanto alla ripresa, la Leon Cupra passa da 80 a 120 Km/ h in quinta marcia in 6,4 secondi. Il valore di questo parametro per la sesta marcia è di 8,2 secondi. Di fronte a queste prestazioni da autentica sportiva, ci troviamo con dei consumi molto contenuti: 8. 3 litri di media ponderata per 100 Km. La potenza del nuovo 2. 0 Tfsi si può anche ascoltare. Un aspetto su cui si è lavorato nella Leon Cupra è quello dell´acustica del motore. Per questo sono stati sviluppati dei nuovi sistemi di scarico “Seat Engine Sound” che riescono a potenziare il suono del motore e la sua sensazione di forza a bassi giri. Tale sensazione è percepibile tanto all´esterno come all´interno della vettura. La potenza senza controllo è nulla. In questa occasione, gli ingegneri della Seat sono riusciti a migliorare quello che già era eccezionale: l´Agile Ch~ssis della Leon. Per adattarlo alle necessità della nuova Cupra sono state modificate le sospensioni ed è stato ridotto il peso totale, utilizzando alcuni elementi d´alluminio. Sono stati modificati anche i parametri d’assistenza alla guida, per ottenere un tocco ancora più sportivo e una maggiore precisione permettendo di godere tutte le qualità sportive del modello. Si è lavorato anche sull’impianto frenante per adattarlo alle prestazioni della Leon Cupra. Così incorpora dischi anteriori ventilati e di maggiori dimensioni rispetto al resto della gamma, in concreto da 17” e 345x30 mm. Per risaltare la sportività della Cupra, i cerchi da 18” consentono di vedere le pinze dei freni di color rosso. Anche se è sempre vero che l’estimatore della Cupra cerca soprattutto prestazioni e sensazioni sportive, non si può neanche dimenticare che avere una Cupra comporta un diverso approccio estetico. La sportività che emerge dalla linea della Leon viene enfatizzata grazie a diversi elementi che sono considerati tratti distintivi di questa versione. Il logo sul portellone annuncia già che si tratta di una Cupra, ma non meno tipico è il terminale di scarico ovale in acciaio lucido o gli specchietti retrovisori di colore nero. Sportività, ma senza stonature. È quanto ci mostra l’esclusivo paraurti anteriore, con prese d´aria sovradimensionate per aumentare la portata del raffreddamento. Quello posteriore, che termina in un diffusore nero, ricorda quelli della Seat Leon del Wtcc. Non meno impressionanti risultano i cerchi7,5J x 18” che la Leon Cupra monta di serie. Negli interni, senza rinunciare al benché minimo comfort, si respira un´atmosfera da “cockpit”. Salendo si notano per prima cosa i sedili tipo “backets” da competizione, completamente avvolgenti, con poggiatesta integrato. La seconda cosa che attira l´attenzione rispetto a qualsiasi altra Leon sono gli interni. I montanti e il tetto sono rivestiti in color nero, invece del consueto grigio. In questo modo si crea un ambiente sobrio che permette di concentrarsi sulla guida e che esalta gli altri particolari come il volante in pelle, traforato su fondo rosso, il pomello del cambio, la strumentazione di colore bianco, la pedaliera sportiva in alluminio. Tutti componenti che presentano l´inconfondibile logo Cupra. . |
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LA ROOMSTER SCOUT È PRONTA PER IL DEBUTTO MONDIALE |
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Verona, 28 novembre 2006 - Dopo íl recente debutto della Octavía Scout al Salone dí Parígí, la Skoda sta per presentare la seconda proposta della famíglía Scout: sí tratta della Roomster Scout, ínedíta versíone della Mpv compatta che sta ottenendo un grande successo. Caratterízzata da un look modífícato ín chíave fuorístradístíca, la nuova Skoda farà la sua príma passerella mondíale ín contemporanea neí Motor Show dí Essen (Germanía) e Bologna. Ríspetto alle altre Roomster, la Scout evídenzía dífferenze soprattutto a lívello dí desígn. I nuoví elementí íntegratí, oltre a modífícare I´estetíca hanno anche determínato un aumento delle dímensíoní. È ínfattí píù lunga dí 14 mm, per un totale dí 4. 219, píù larga dí 11 mm (1. 695 ín totale) e píù alta dí 43 mm (1. 650 la mísura totale). L´ímpostaaone meccaníca con trazíone anteríore è ínvece ímmutata. La Roomster Scout monta dí seríe cerchí da 16" e, ín alternatíva, può essere forníta a ríchíesta con uno specífíco modello con díametro dí 17". Svíluppato per questo partícolare modello, ha un desígn partícolare. Píù ín generale, le trasformazíoní estetíche studíate daí desígner Skoda creano una vettura dall´ímmagíne moderna e perfetta per íl tempo líbero. Le modanature lateralí della carrozzería e la protezíone tinta argento al centro del paraurtí posteríore, sono elementí gíà díventatí caratterístící delle versíoní Scout. I crístallí posteríorí e íl lunotto oscuratí, rendono la vettura píù attraente. Aii´ínterno sí fanno notare í contrastí cromatící tra nero e argento sulla plancia, mentre íl tessuto dí rívestímento deí sedílí è lo stesso ímpíegato sulla Octavía Scout. Per quanto ríguarda í motorí, la Roomster Scout sarà dísponíbíle con due motorí benzína, 1. 416V 85 Cv e 1. 6 105 Cv. Altrettante sono le alternatíve per chí preferísce í Turbodíesel: tre cílíndrí 1. 4 Tdi 80 Cv e quattro cílíndrí 1. 9 Tdi 105 Cv. Tuttí í motorí sono abbínatí a un cambío manuale a cínque rapportí; soltanto íl benzína 1. 6105 Cv potrà avere, a ríchíesta, l´automatico Típtroníc a seí marce. L´íntroduzíone sul mercato della Roomster Scout a lívello europeo è prevísta per marzo 2007. . |
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LOTTA A SMOG, PROSEGUE LAVORO REGIONE-PROVINCIA-COMUNE MILANO |
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Milano, 28 novembre 2006 - Conferma della strategia comune nelle lotta all´inquinamento, che vede al primo posto il potenziamento del trasporto pubblico e gli incentivi per la mobilità sostenibile; ricognizione di un primo complesso di interventi da realizzare nel 2007 (e poi nei successivi due anni); convocazione per questa settimana di una riunione con i rappresentanti dei sindaci dell´Area Metropolitana Milanese per discutere azioni e proposte. Sono questi i principali punti affrontati nelle quasi due ore di lavoro che hanno visti impegnati - nella sede della Regione - gli assessori regionali alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo e alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli, con l´assessore alla Viabilità della Provincia di Milano, Paolo Matteucci e l´assessore alla Mobilità, trasporti e ambiente del Comune di Milano, Edoardo Croci. La riunione, già programmata al termine dell´incontro della scorsa settimana e alla quale hanno preso parte dirigenti e tecnici dei tre Enti, ha consentito dunque di effettuare una prima ricognizione sulle azioni comuni da mettere in campo nei prossimi tre anni per ridurre l´inquinamento atmosferico (in particolare da polveri sottili) e migliorare la viabilità. Quattro le principali linee d´intervento: potenziamento del trasporto pubblico (acquisto di nuovi mezzi, incremento dei servizi, realizzazione di parcheggi d´intercambio, ecc); sviluppo della mobilità sostenibile (percorsi ciclabili, car pooling, car sharing, ecc); interventi per diminuire la quantità di inquinanti alla fonte (incentivi per mezzi e caldaie più ecologici, forestazioni, controlli sugli impianti, ecc); azioni (disincentivi) per ridurre i veicoli circolanti. Per discutere queste proposte, che saranno ulteriormente approfondite dai tecnici nei prossimi giorni, è stata convocata per il 30 novembre la prossima riunione del Tavolo di Regia allargato ai rappresentanti dei sindaci dell´Area Metropolitana Milanese. . |
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I PROVVEDIMENTI DI LIMITAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI: EQUO BILANCIAMENTO DEI CONTRAPPOSTI INTERESSI DEI DIRITTI ALLA SALUTE ED ALLA MOBILITÀ? EVENTO RIVOLTO ESCLUSIVAMENTE AI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI E DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA INTERESSATE, NONCHÉ AI GIORNALISTI DI SETTORE |
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Milano, 28 novembre 2006 - Il 14 dicembre 2006, il prof. Umberto Veronesi presenterà lo “Studio sull’inquinamento urbano” che gli esperti del Centro Studi sui Sistemi di Trasporto hanno realizzato su incarico delle Associazioni Anfia ed Unrae e con il patrocinio dell’Automobile Club d’Italia. Nell’ottica di perseguire la tutela della salute, compromessa, come noto, dai vari agenti inquinanti di origine antropica e naturale, taluni amministratori locali pongono in essere interventi di limitazione alla circolazione cittadina secondo metodiche – targhe alterne o indiscriminato blocco di qualsiasi tipo di veicolo – non sempre idonee a perseguire l’abbattimento dei valori del Pm10 e dei suoi componenti. La ricerca, analizzati i dati registrati dalle centraline attivate in alcune città italiane, evidenzia la mancanza di correlazione fra la riduzione della circolazione e l’abbattimento delle polveri sottili: suggerisce la necessità, quindi, di porre in essere a livello statale e locale strategie diverse, preferibilmente di tipo strutturale, che non ledano ingiustificatamente il diritto alla mobilità dei cittadini. Lo studio verrà illustrato con un evento organizzato da Anfia e Unrae, rivolto esclusivamente ai rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni di categoria interessate, nonché ai giornalisti di settore. . |
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AUTO MENO INQUINANTI, A 1500 TRENTINI IL CONTRIBUTO PROVINCIALE PER L’ACQUISTO O LA TRASFORMAZIONE AUMENTERÀ L’AIUTO PER L’ACQUISTO (2000 EURO) E LA TRASFORMAZIONE (1200 EURO) DI AUTO ALIMENTATE A METANO |
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Trento, 28 novembre 2006 – Saranno 1500, a fine anno, i trentini che avranno acquistato un veicolo a basso impatto o modificato l’alimentazione della propria automobile con carburanti meno inquinanti, in particolare metano e Gpl, utilizzando i contributi provinciali previsti dalla legge 11 marzo 2005 n. 3. Un numero destinato a crescere nel 2007 con oltre 2. 250 domande di concessione del contributo che saranno accolte dalla Provincia autonoma di Trento. Lo hanno reso noto oggi gli assessori all’energia Ottorino Bressanini e all’urbanistica e ambiente Mauro Gilmozzi incontrando i rappresentanti di autoconcessionarie, autoriparatori e istituti di credito per fare il punto sul primo anno di applicazione del provvedimento, varato dalla Giunta provinciale nel gennaio di quest’anno con l’obiettivo di ridurre il numero di autoveicoli euro 0 ed euro 1 circolanti sulle strade provinciali. Le domande di contributo presentate quest’anno al Servizio Energia – ha spiegato il dirigente del Servizio Energia, Giacomo Carlino - sono state 1713 (ne erano attese 2010), di cui – come detto – 1500 quelle che risulteranno a fine anno accolte perché corredate dalla documentazione richiesta. Il maggior numero di richieste (1334 di cui quelle accolte saranno a fine anno 1165) ha riguardato la modificazione dell’alimentazione a Gpl di veicoli immatricolati da più di tre anni effettuata presso officine convenzionate e/o autorizzate, una tipologia di intervento pubblico per la quale è previsto un contributo di 600 euro. Molte meno sono state le domande di contributo relative alle altre tipologie d’intervento: 186 quelle che entro fine anno saranno finanziate (contributo di 1. 000 euro) per l’acquisto di nuovi veicoli alimentati a Gpl mono o bifuel previa rottamazione dell’auto euro 0 o euro 1; 95 quelle relative alla modifica dell’alimentazione a metano (contributo 900 euro), 48 quelle per l’acquisto di veicoli nuovi alimentati a metano mono o bifuel (contributo 1. 500 euro), solo 6 (a fronte di altrettante domande presentate) per l’acquisto di nuovi autoveicoli elettrici o ibridi previa rottamazione della vecchia auto inquinante (contributo 2. 000 euro). Nessuna domanda è invece pervenuta per ottenere il contributo di 1. 000 euro per l’acquisto di nuovi quadricicli elettrici. Bressanini e Gilmozzi hanno annunciato che presenteranno alla Giunta provinciale una proposta di aumentare il contributo per alcune tipologie di veicoli: chi acquisterà un auto nuova a metano (200 le domande che si prevede di accogliere nel corso del prossimo anno) potrà così contare su un contributo di 2000 euro, mentre salirà da 900 a 1. 200 euro il contributo che sarà concesso a quanti trasformeranno a metano l’alimentazione della propria automobile. I due assessori – che hanno confermato come la scelta sulla quale “spinge” la Provincia sia quella della diffusione del metano per autotrazione - hanno presentato alle categorie interessate i nuovi termini del bando 2007 – che uscirà presumibilmente a metà febbraio - per la concessione dei contributi. Nel caso in cui le domande presentate per ciascuna tipologia d’intervento comportino un impegno finanziario inferiore a quello stabilito, è ammessa la compensazione, tra le diverse tipologie, in maniera proporzionale alle domande non finanziabili con la ripartizione originaria. Gli interventi la cui documentazione è stata presentata entro i termini previsti (15 ottobre 2007) ma che non risultano finanziabili per esaurimento dei fondi, saranno finanziati, prioritariamente, con l’eventuale bando nell’anno successivo. Per gli interventi la cui domanda è stata presentata nei termini previsti dal bando ma che sono effettuati posteriormente alla data di scadenza del bando stesso, sarà possibile presentare la relativa documentazione entro il primo semestre del bando successivo. Il problema che rimane da risolvere è come aumentare l’offerta di distributori di metano (ora sono soltanto 3) sul territorio provinciale. La legge 6 prevede, a questo proposito, un contributo fino al 70 per cento per l’installazione di questo tipo di impianti, ma nessuna domanda è stata fino ad ora presentata. Il motivo principale, a parte i vincoli relativi alla sicurezza che impedirebbero in molti casi di installare detti impianti, risiede nel fatto che ancora non vi è una domanda tale da giustificare l’investimento. D’altra parte, la domanda stessa è frenata dalla scarsità di distributori. “Nostro obiettivo – ha affermato l’assessore Gilmozzi – è quello di arrivare ad avere almeno 13-14 distributori, uno per ogni valle”. La prossima settimana gli stessi assessori Bressanini e Gilmozzi avranno un incontro con gli esercenti della stazioni di carburante, presenti anche i presidenti dei Comprensori, per verificare quali ulteriori misure attivare per avvicinarsi a tale obiettivo. Nel frattempo si stanno studiando anche le modalità con le quali attivare il montaggio dei filtri antiparticolato: il prossimo 7 dicembre a Roma è in programma una riunione per concordare i metodi di certificazione dei filtri. . |
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CITROëN ITALIA PROPONE CITROëN RENTING, NUOVO SERVIZIO DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE |
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Milano, 28 dicembre 2006 - Citroën Italia amplia la propria offerta dedicata alle aziende con bisogno di mobilità e, in collaborazione con Banque Psa Finance, realizza il Servizio di noleggio a lungo termine Citroën Renting. Citroën Renting prevede un canone fisso mensile nel quale sono compresi numerosi servizi tra i quali vettura sostitutiva, Kasco e manutenzione ordinaria e straordinaria. Questo tipo di noleggio prevede offerte commerciali su tutta la gamma di vetture e veicoli commerciali Citroën (ad esempio, C4 Picasso è proposta con un canone mensile pari ad Euro 350,000 per 36 mesi 75. 000 km) ed è di estrema semplicità di utilizzo, dal momento che il cliente si trova ad avere, come unico intermediario, la concessionaria Citroën. Il servizio di noleggio a lungo termine Citroën Renting si prefigge di rendere l’offerta Citroën in linea con le esigenze di mercato e sempre più competitiva nei confronti della concorrenza; si tratta, infatti, di un’esclusiva formula di noleggio creata ad uso della Rete di vendita Citroën Italia per rispondere alla crescente domanda da parte delle piccole e medie aziende e di tutti coloro che sono titolari di partita Iva. . |
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LOGAN, L’ACQUISTO PIÙ INTELLIGENTE: LOGAN BERLINA TRE VOLUMI E LOGAN STATION WAGON PER LE DIVERSE ESIGENZE |
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Roma, 28 novembre 2006 - Comoda, robusta ed affidabile, Logan è la più interessante proposta “low cost” del mercato automobilistico italiano, forte del suo prezzo (viene commercializzata in Italia a partire da 7. 950 Euro), del suo completo equipaggiamento e delle sue caratteristiche tecniche. Con le sue oltre 300. 000 unità vendute a livello mondiale Logan testimonia il suo successo. La gamma Logan è costituita da 3 motorizzazioni benzina e da 2 diesel con due carrozzerie (berlina tre volumi station wagon) e 3 livelli di equipaggiamento (Logan, Ambiance e Lauréate). Rappresenta un’offerta ineguagliabile sul mercato per il rapporto prezzo/prestazioni/abitabilità. Prodotta in Romania dalla Dacia – azienda del Gruppo Renault - Logan sintetizza il meglio della tecnologia della Casa francese, concentrandosi sulle qualità essenziali. La versione station wagon sarà commercializzata a partire dal 19 gennaio 2007. Come per molti altri “attori” del settore low cost, anche Logan si rivolge a fasce di clientela molto diversificate. Alcuni di questi potenziali acquirenti privilegiano l’aspetto funzionale dell’auto: ad esempio le famiglie che possono beneficiare della grande abitabilità di Logan e del suo ampio vano bagagli, senza trascurare il punto forte rappresentato dall’ineguagliabile rapporto qualità/prezzo. Altre fasce di clientela sono attratte dalle doti di semplicità e robustezza di Logan, in particolare da coloro che guidano fuori dei grandi centri urbani, anche in zone con fondi stradali dove la viabilità è particolarmente difficile. Una clientela che è spesso multi-motorizzata e che può trovare in Logan una seconda automobile ideale, facile da usare ed economica da mantenere. Ovviamente, Logan si rivolge anche ai quei clienti per i quali il basso prezzo dell’auto costituisce il fattore d’acquisto determinante. Per questi acquirenti Logan permette di beneficiare delle prestazioni che solo un’auto nuova, perfettamente in linea con le normative europee, può garantire. Partendo da una progettazione all’insegna della semplicità, l’équipe che ha realizzato Logan ha puntato su un’affidabilità e una durabilità senza compromessi, considerando prioritarie le doti di robustezza, affidabilità ed economia di esercizio. Tutte le scelte tecniche hanno tenuto conto di tale volontà, prima tra tutte la progettazione, che si è svolta all’insegna della semplicità. Le motorizzazioni a benzina di 1. 4 litri e di 1. 6 litri con distribuzione a 8 valvole (famiglia K) ed il diesel 1. 5 dCi, nonché la trasmissione Jh, si sono già fatte apprezzare su altri modelli della famiglia Renault (ad esempio Clio, Modus, Laguna Ii e Mégane Ii). Pensata e progettata per funzionare a lungo anche in condizioni difficili, Logan ha subìto severi test, corrispondenti a condizioni di utilizzo estremamente diversificate, che le garantiscono una reale durabilità. La protezione delle lamiere è stata particolarmente curata, con iniezioni di cera nei corpi cavi, la sistematica applicazione di mastice sulle giunzioni all’esterno dell’abitacolo ed una protezione antighiaia rinforzata a livello del sottoscocca. La progettazione ha privilegiato soluzioni tecniche semplici e pratiche, per rendere facile la manutenzione e le riparazioni. Ne sono un esempio le lampadine dei proiettori: sono accessibili dal vano motore e consentono al cliente di sostituirle con facilità, senza dover ricorrere all’officina. Logan è competitiva non solo al momento dell’acquisto: i bassi consumi ne rendono economico l’uso quotidiano ed i bassi i costi di manutenzione contengono al massimo le spese per la gestione. La tecnologia Renault ha permesso – ad esempio - di distanziare gli interventi per i tagliandi. Il cambio dell’olio, la sostituzione delle candele e del filtro dell’aria vengono realizzati ogni 30. 000 km per le motorizzazioni benzina ed ogni 20. 000 km per le motorizzazioni diesel. Oltre alla garanzia legale di 24 mesi, Logan gode di una garanzia convenzionale di ulteriori 12 mesi o al raggiungimento di 100. 000 km di percorrenza del veicolo, se tale circostanza si verifica prima del 36° mese, con gli stessi contenuti della garanzia legale. I clienti dispongono di un servizio di assistenza telefonica Dacia Assistance (800 901 180) che assicura, nei periodi di garanzia sopra citati, l’assistenza stradale in termini di traino e riparazione sul posto, secondo le procedure abituali di Renault Assistance. Infine, Logan gode di una garanzia anticorrosione di 6 anni. Logan ha beneficiato di un rigoroso lavoro in tema di sicurezza. La vasta esperienza degli ingegneri della sicurezza di Renault è stata messa al servizio della progettazione di questa nuova auto low cost, con l’obiettivo di trovare soluzioni adeguate e garantire prestazioni superiori alle norme europee pur nel contenimento dei costi industriali. Le qualità progettuali di Logan hanno permesso all’auto di ottenere 3 stelle ai test Euro Ncap. Lo sviluppo digitale del progetto ha consentito di eliminare numerose tappe fisiche, ad esempio la validazione della resistenza agli urti. I risultati virtuali sono stati confermati dai crash-test realizzati sulle versioni finali dell’auto. Logan fruisce della riconosciuta competenza di Renault in tema di resistenza agli urti e di dissipazione dell’energia cinetica. Nell’urto frontale, l’allestimento del vano motore favorisce l’impilaggio degli organi meccanici. Nella parte superiore, le forze transitano attraverso il rinforzo laterale alla base del parabrezza, il montante del parabrezza e le fasce delle portiere. Nella parte centrale, l’energia viene assorbita dalla traversa anteriore. Il dispositivo è completato dalla via inferiore di dissipazione delle forze, costituita dall’incastellatura fissata in quattro punti al longherone. Dacia arricchisce la sua gamma con Logan station wagon (Multi Convivial Vehicle). Station wagon abitabile e con una grande capacità di carico, Logan station wagon beneficia di tutti i vantaggi di Logan berlina, a cui si aggiunge la modularità ed una maggior polivalenza di utilizzo. Proponendo fino a sette posti per adulti, Logan station wagon rivoluziona il mercato delle station wagon, alla stregua di quanto fatto da Logan rispetto alle berline familiari. Presentata in anteprima al Mondiale di Parigi, Logan station wagon sarà commercializzata, a partire dal 19 gennaio 2007 in Italia. In linea con la berlina, Logan station wagon proporrà, tra le motorizzazioni, il propulsore diesel 1. 5 dCi, autentico riferimento in termini di piacere di guida e consumi e beneficerà di una garanzia di 3 anni o 100. 000 km (nei Paesi dell’Ue). I prezzi di listino restano fedeli allo spirito Logan, con un rapporto prezzo/ prestazioni ineguagliabile. Sulla scia della berlina Logan, Logan station wagon è stata sviluppata per adattarsi a condizioni di utilizzo estremamente diversificate, spesso estreme. Le scelte tecniche sono state guidate da una volontà di robustezza e semplicità che ha portato, ad esempio, a riutilizzare la plancia monoblocco della berlina, grazie alle sue capacità di eliminare i giochi di accostamento e di garantire un´eccellente tenuta nel tempo e di adottare pannelli delle porte costituiti da un elemento singolo. Materiali e tessuti sono stati scelti nella prospettiva di confermare la percezione di qualità e solidità, in linea con Logan berlina. Poiché Logan station wagon è destinata ad utilizzi ancora più polivalenti e svariati rispetto alla berlina, gli ingegneri di Dacia hanno deciso di offrirle un livello di protezione superiore. Alcune soluzioni: nuove modanature di protezione laterale più larghe sulle portiere, un elemento che influenza anche il design dell´auto valorizzandone la robustezza, uno scivolo di protezione, situato sotto il motopropulsore, un nuovissimo dispositivo di tenuta alla polvere del cambio e della trasmissione. Logan station wagon riprende le motorizzazioni che hanno contribuito al successo della berlina e che sono già state apprezzate su numerosi modelli della gamma Renault. Con tre motorizzazioni benzina (1. 4 e 1. 6 Mpi; 1. 6 16v) ed un propulsore diesel di riferimento (1. 5 dCi), la gamma Logan station wagon offre un´ampia scelta meccanica che corrisponde ad aspettative diverse in funzione dei mercati e dei tipi di clientela. Logan station wagon si avvale della riconosciuta competenza di Renault in materia di sicurezza. In linea con Logan, Logan station wagon è stata progettata sulla piattaforma B dell’Alleanza e fruisce di tutti gli elementi di sicurezza attiva di tale piattaforma. In termini di sicurezza passiva, Logan station wagon è conforme agli standard europei e può essere equipaggiata con quattro airbag in totale. I due airbag frontali, disponibili di serie, sono provvisti di valvole che regolano la pressione interna del cuscino e limitano le forze di ritenuta applicate agli occupanti in caso di urto. Inoltre, in un secondo momento, saranno disponibili in opzione due airbag laterali anteriori. Logan station wagon potrebbe ottenere facilmente un punteggio di 3 stelle ai crash-test Euroncap. Passaruota ben marcati, fiancate delle linee tese, cofano motore scolpito, il design di Logan station wagon esprime qualità e robustezza e non lascia dubbi sul Dna “particolarmente Logan” dell´auto. Si distingue dalla berlina per uno scudo anteriore ridisegnato nella parte inferiore, una presa d´aria più larga e nuove nicchie per i fari fendinebbia conferiscono all´auto una personalità ancora più spiccata. La fascia perimetrale della scocca è resa più dinamica dalla forma arrotondata dei finestrini laterali posteriori. Il tetto rialzato, completo di barre portapacchi, lascia intravedere l´eccezionale abitabilità e potenzia la sensazione di spaziosità offerta dall´abitacolo. Con un passo allungato di 27 cm rispetto alla berlina, Logan station wagon incrementa ulteriormente l´abitabilità record, già offerta dalla versione berlina. Anteriormente, il raggio alle spalle e ai gomiti è all´altezza di quello delle migliori berline del segmento C (segmento di Renault Mégane). È nella parte posteriore, tuttavia, che Logan station wagon offre il meglio di sé. Disponibile in versione 7 posti, Logan station wagon permette, in questa configurazione, di far viaggiare comodamente tre adulti in seconda fila e altri due in terza fila. I due posti della terza fila sono perfettamente adatti ad adulti appartenenti al 95° percentile (>1,90 m), con una larghezza alle fasce rispettivamente di 1420 mm e 1210 mm ed un raggio alle ginocchia di 170 mm e 174 mm, i passeggeri di seconda e terza fila saranno seduti comodamente e potranno apprezzare lo spazio in altezza grazie all´eccezionale altezza libera a filo padiglione che tocca 946 mm in seconda fila. Conseguenza logica, le superfici vetrate sono di dimensioni generose e lasciano entrare nell’abitacolo una luminosità che favorisce benessere e convivialità. La capacità di carico propone anch’essa valori record, con 700 litri in versione 5 posti e fino a 2. 350 litri in configurazione 2 posti, una configurazione consentita dalla grande modularità di Logan station wagon. Con 7 persone a bordo di Logan station wagon, il bagagliaio conserva ancora una capacità di carico pari a circa 200 litri. È inutile, tuttavia, utilizzare il bagagliaio per riporre oggetti di dimensioni ridotte. Infatti, i diversi vani portaoggetti presenti nell’abitacolo offrono una capacità totale che può arrivare fino a 54 litri. Viaggiare a bordo di Logan station wagon garantisce una convivialità ed un benessere mai riscontrati prima nella fascia di prezzo di Logan. Conviviale per i viaggi in famiglia, Logan station wagon si distinguerà anche nella vita quotidiana per la sua grande modularità che consente molteplici utilizzi. Sulla versione 7 posti, il divano posteriore di terza fila può essere ripiegato a portafoglio (con funzionalità 1/1 o 1/2-1/2 secondo la versione). Tutto il divano (seduta + schienale) può anche essere completamente ribaltato contro il divano della seconda fila. In questa posizione, il divano di terza fila può essere anche rimosso con grande facilità, grazie a maniglie ergonomiche e al peso limitato (appena 16,7 kg). La modularità caratterizza anche, evidentemente, il divano di seconda fila, ripiegabile a portafoglio con funzionalità 1/3 – 2/3, secondo le versioni, e ribaltabile, a sua volta, contro i sedili anteriori, per garantire la massima capacità di carico. L’insieme di queste combinazioni rende Logan station wagon estremamente pratica nella vita quotidiana permettendo di passare, in pochi secondi, dal trasporto persone al trasporto di oggetti ingombranti. Il carico di tali oggetti, di bagagli, o dei pacchi della spesa, sarà facilitato dalla soluzione adottata per le porte posteriori. La ripartizione asimmetrica 1/3-2/3 dei due battenti consente, in funzione delle necessità, di aprire soltanto una delle porte. Inoltre, ciascuna delle due porte può aprirsi secondo tre diverse angolazioni: 40°, 90° e 180°. Le barre del tetto longitudinali completano tale polivalenza rendendo più accattivante il design di Logan station wagon; esse possono sostenere un carico fino a 100 kg (contro 80 kg per lo standard europeo). La modularità di Logan station wagon può essere ulteriormente migliorata grazie ad un´ampia gamma di accessori, disponibili fin dal lancio, che comprendono, in particolare, gancio da traino, porta-sci, barre da tetto trasversali, allarme, etc. Logan station wagon sarà prodotta a Pitesti, in Romania, lo stabilimento dove ha avuto inizio l´avventura Logan. La capacità produttiva di Logan station wagon è valutata a 360 unità*/ giorno. Per permettere la produzione di Logan station wagon a Pitesti, sono stati investiti 110 milioni di euro*, con un biglietto di ingresso complessivo, per tale auto, di 154 milioni di euro*. Il budget è rimasto contenuto grazie all´applicazione sistematica di principi quali il “carry-over” (riutilizzo di soluzioni tecniche da un progetto all´altro) ed il “design to cost” (prevalenza della nozione di valore per il cliente in tutte le scelte tecniche e progettuali). . |
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LA TOP TEN DELLE AUTO D´EPOCA PIÙ PAGATE DELL´ANNO |
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Rozzano, 28 novembre 2006 - È un autobus del 1950 il veicolo più costoso "battuto" a un´asta durante il 2006. Come riassume il mensile "Quattroruote" in un ampio articolo dedicato al crescente fenomeno delle vendite all´incanto delle auto da collezione, il "top seller" di quest´anno è stato infatti il General Motors "Futurliner", un veicolo promozionale costruito in soli dodici esemplari dall´Ufficio Progettazioni della Gm nei primi anni ´50: è stato venduto dall´americana Barrett & Jackson per 3. 577. 392 euro. Dietro al "Futurliner", nell´ideale classifica delle auto più costose all´asta, una Mercedes "Type S" del 1928 (2. 843. 000 euro), una Talbot Lago "T150 S" del 1938 (3. 235. 827 euro) e una Packard "Twelve 1106 Runabout" del 1934 (2. 643. 352 euro). Il vero fenomeno del 2006 è comunque quello delle aste di memorabilia legati al mondo dell´automobile, come testimonia il grande successo degli incanti dedicati in novembre a Ferdinand Porsche e a Steve Mc Queen. Una cartolina autografa del progettista boemo è stata "battuta" a 73. 000 euro, mentre un paio di occhiali da sole appartenuti all´attore americano sono stati assegnati per 70. 200 dollari. . |
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LOTTA INQUINAMENTO: LA REGIONE VENETO DOTERA’ IL PROPRIO PARCO AUTO CON VETTURE A BASSA EMISSIONE |
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Venezia, 28 novembre 2006 - Si inserisce nel più ampio progetto della Regione del Veneto per la riduzione delle emissioni inquinanti l’iniziativa che l’Assessore all’Ambiente, Giancarlo Conta, intende realizzare e che prevede in un prossimo futuro di dotare l’Ente di un parco auto scelte in base al livello delle loro emissioni gassose. L’iniziativa è stata avviata dallo stesso Assessore che ha annunciato l’acquisto di due autovetture Lexus con tecnologia ibrida a bassa emissione, che saranno date in dotazione all’autorimessa regionale. Alla base di tale tecnologia vi è il sistema ibrido Hsd (Hybrid Synergy Drive), che permette alla vettura, dotata di un motore a benzina verde e di uno elettrico, di sfruttare a basse velocità il solo motore elettrico, a velocità di crociera la potenza del motore a benzina. Per quanto riguarda la batteria, che alimenta il motore elettrico, non è necessaria alcuna ricarica esterna, in quanto ricicla l’energia che normalmente si genera nelle fasi di frenata. L’iniziativa della Regione prevede una prima fase, della durata di un anno, nel corso della quale, in base ad un calendario di controlli delle emissioni, le due vetture saranno periodicamente testate dall’Arpav. Al termine di questa prima fase verrà definita una tabella, in base alla quale verrà successivamente predisposto un bando di gara per l’acquisto (o acquisite attraverso la formula del leasing) delle autovetture che andranno a sostituire quelle attualmente in dotazione alla Regione e che dovranno avere come requisito essenziale un’emissione non superiore a quella verificata nel test. “Si tratta – precisa l’Assessore Conta – di un’iniziativa che va nella direzione data dalla Regione con il Piano decennale per la lotta all’inquinamento atmosferico e con la quale si vuole dare il segnale che in prima linea nella lotta all’inquinamento debbano esserci soprattutto le istituzioni e gli enti pubblici, che devono non solo stabilire le regole, ma devono autoapplicarle. In questo senso, come Regione, intendiamo avviare ulteriori interventi che vedranno sempre più l’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili e l’utilizzo di energia idroelettrica e eolica”. . |
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REGIONE:NO A ULTERIORI SUPERPEDAGGI AUTOSTRADALI IN LOMBARDIA |
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Milano, 28 novembre 2006 - Regione Lombardia è contraria all´idea che circola in questi giorni di istituire un pedaggio supplementare a carico dei lombardi che viaggiano in autostrada. "Infatti - afferma una Nota - la Finanziaria del Governo nazionale già istituisce pedaggi supplementari sulle autostrade attribuendone la manovrabilità ad Anas. Piuttosto che chiedere un ulteriore contributo ai cittadini, il presidente Formigoni ha proposto che questi sovrapedaggi raccolti da Anas siano spesi tassativamente all´interno della regione in cui vengono prelevati. E ha ottenuto su questo il consenso di tutte le Regioni del Nord". . |
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TANGENZIALE EST ESTERNA DI MILANO (TEM), TRE TAVOLI TERRITORIALI PER STUDI MIRATI |
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Milano, 28 novembre 2006 - Si è riunito il 23 novembre, presso la sede della Regione Lombardia di via Pola, il comitato dell´Accordo di programma per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e il potenziamento del sistema della mobilità dell´Est Milanese. Ai lavori, coordinati dall´assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo, hanno partecipato l´assessore alla Viabilità, opere pubbliche stradali, mobilità e trasporti della Provincia di Milano, Paolo Matteucci, e i rappresentanti di Provincia di Lodi, Ministero delle Infrastrutture, Anas e comuni interessati. Il Comitato ha deciso di non accettare la richiesta di presenza in qualità di uditori dei rappresentanti delle organizzazioni ambientaliste; è stato ribadito che la partecipazione al Comitato è riservata ai soli soggetti istituzionali. Uno specifico confronto con queste realtà potrà essere organizzato in un´apposita assemblea. L´assessore Cattaneo ha quindi illustrato il lavoro svolto dalla Segreteria tecnica che ha effettuato il monitoraggio sulle prescrizioni infrastrutturali e ambientali elaborate dall´Anas e la ricognizione degli studi sugli scenari di traffico della Tangenziale Est Esterna, ai quali si farà riferimento per le analisi successive. Il Comitato ha poi condiviso la decisione di costituire tre tavoli territoriali (nord, centrale e sud) per l´analisi delle prescrizioni, l´individuazione e la risoluzione delle maggiori criticità anche relative alla mobilità dell´intera area interessata dalla Tem. L´assessore Cattaneo ha comunicato ai presenti che la Giunta regionale, nella seduta di ieri ha promosso l´Accordo di Programma per la realizzazione della Brebemi. L´assemblea ha poi dato mandato alla Segreteria tecnica di svolgere entro la prossima riunione alcuni compiti: completare l´approfondimento giuridico in merito ai percorsi procedurali e lo schema condiviso nella seduta odierna relativo alle opere e interventi di potenziamento del sistema della mobilità; convocare i tavoli territoriali d´ambito per una prima ricognizione delle problematiche e delle criticità indicando i temi da considerare all´interno dell´Accordo di Programma; formulare una prima griglia o indice articolato in merito al testo dell´Accordo di Programma. E´ già stata convocata un´assemblea dei Sindaci - che si terrà venerdì 1 dicembre a Gorgonzola (Mi) - alla quale parteciperanno anche i 5 Comuni della provincia di Lodi interessati dalla sistemazione della Sp 17: Casaletto Lodigiano, Salerano al Lambro, Caselle Lurani, Castiraga Vidardo, S. Angelo Lodigiano. Scopo dell´Assemblea sarà quello di illustrare il lavoro fin qui svolto, raccogliere il consenso sull´impianto metodologico e presentare il percorso per i passaggi che potranno condurre alla sottoscrizione dell´Accordo. . |
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TUNNEL VIALE LOMBARDIA, ACCORDO FORMIGONI-DI PIETRO I 90 MIL. AGGIUNTIVI CI SONO. VIA AL 1°LOTTO ENTRO L´ESTATE 2007 |
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Milano, 28 novembre 2006 - Inizio dei lavori del primo lotto entro l´estate 2007, cantierizzazione del secondo lotto entro il 2008, dopo la gara per l´aggiudicazione dell´appalto prevista tra giugno e settembre. Questi i tempi per la realizzazione dell´interramento di circa 2 km della Strada statale 36 nel tratto di Monza (Viale Lombardia). Per la costruzione del tunnel sono stati trovati i 90 milioni di euro necessari per coprire la differenza tra i costi previsti dal progetto iniziale e quelli attuali. L´accordo è stato firmato oggi presso il Municipio di Monza dal Ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro, dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo e dal presidente di Anas, Pietro Ciucci. Il documento è stato siglato anche dagli assessori provinciali alla Mobilità, Paolo Matteucci, e all´Attuazione della Provincia di Monza e Brianza, Gigi Ponti, dal sindaco di Monza Michele Faglia, dal vicesindaco di Cinisello Balsamo, Roberto Imberti, dal presidente di Alto Lambro Servizi Idrici (Alsi), Piercarlo Beretta e da un delegato di Autostrade Milano-serravalle. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente Formigoni che ha ricordato di aver inserito il tunnel di viale Lombardia tra le priorità analizzate nell´incontro con il ministro Di Pietro in occasione della sua prima visita in Lombardia nel luglio scorso. Formigoni ha segnalato due necessità. Anzitutto, "la costituzione di una task force, una unità di crisi, per la gestione dei dirottamenti del traffico in quanto la realizzazione dei lavori comporterà inevitabili disagi per gli automobilisti". In secondo luogo il presidente della Regione Lombardia ha chiesto ad Anas "il rispetto di tempi certi per l´esecuzione dell´opera". Il ministro Di Pietro ha sottolineato come "la viabilità in Lombardia sia il problema più urgente da affrontare per il sistema Paese: la regione che di fatto è il polmone economico dell´Italia - ha aggiunto - è quella che ha meno infrastrutture. Far partire le opere è un´emergenza nazionale. Ecco perché stiamo girando in tutta la Lombardia per cercare risorse e soluzioni. Il prossimo appuntamento è definire la partenza della Pedemontana". Il sindaco di Monza, Michele Faglia, ha messo in evidenza come la realizzazione del tunnel comporterà vantaggi per i cittadini non solo riducendo l´inquinamento atmosferico provocato dal passaggio di oltre 100 mila veicoli al giorno, ma anche per il miglioramento della qualità della vita che la sistemazione della superficie produrrà in un´area abitata da migliaia di famiglie. . |
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INFRASTRUTTURE: INAUGURAZIONE GRANDE ROTONDA A PORDENONE |
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Trieste, 28 novembre 2006 - La politica delle infrastrutture cammina concretamente e i risultati si vedono. Lo ha affermato l´assessore regionale alle Infrastrutture, Lodovico Sonego, nel corso dell´inaugurazione della grande rotonda che l´Anas ha messo in funzione a Pordenone in prossimità del centro commerciale Meduna. L´assessore, che ha inaugurato l´opera insieme al capo compartimento Anas ing. Ugo Dibennardo, ha richiamato l´importanza degli interventi che si stanno effettuando sulla Ss 13 Pontebbana: la ristrutturazione in corso dalla rotonda di Pian di Pan fino al canale Amman, la progettazione della ristrutturazione da via Canaletto fino a vial d´Aviano. Nei giorni scorsi, ha detto l´assessore, abbiamo assegnato alla provincia di Pordenone 1,4 milioni di euro per il progetto definitivo dell´interramento della Pontebbana da Vial d´Aviano fino allo snodo di via Maestra: si tratta di un progetto che l´Anas ha già dichiarato di prendere seriamente in considerazione ai fini del finanziamento delle opere e che è destinato a cambiare la fisionomia della città. Nel corso del 2007, ha aggiunto l´assessore, mi piacerebbe che la Giunta regionale riuscisse ad assegnare le risorse anche per la progettazione del nuovo ponte sul Meduna. E´ previsto che il viadotto che verrà costruito davanti al supermercato Coop venga completato entro il mese di luglio del 2007. . . |
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IL PREMIO NOBEL AMARTYA SEN A MILANO PER PARLARE DI LOGISTICA SOSTENIBILE |
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Milano, 28 novembre 2006 - La logistica incide attualmente dall´8% al 25% del valore del prodotto consegnato a destinazione. L´importanza del settore è destinata a crescere, con il progredire del processo di globalizzazione. Ma le condizioni sempre più drammatiche del pianeta impongono di coniugare l´economicità con la sostenibilità, in modo da arrivare a un modello di logistica più efficiente e rispettoso della qualità della vita nostra e di chi vivrà dopo di noi. Un obiettivo che si è posto l´Associazione Sos-logistica che è nata nel 2005 ed è composta da esperti di logistica, informatici, docenti universitari, tecnici dell´ambiente e dell´innovazione, imprenditori. Dopo aver ospitato lo scorso anno a Torino il professor Jeremy Rifkin per un convegno sul tema "Logistica sostenibile: "Necessità od opportunità", Sos-logistica ha promosso quest´anno un incontro a Milano con il Premio Nobel indiano Amartya Sen, il 29 novembre 2006 all’Auditorium Giò Ponti, sede di Assolombarda, dalle ore 9. 00 alle ore 18. 00. Il titolo del convegno, “Logistica sostenibile: un progetto win-win per imprese e ambiente” indica già chiaramente che una logica sostenibile è vincente per tutti gli attori. Al convegno interverranno relatori provenienti da realtà nazionali ed internazionali quali Nestlè, Fiat Auto, Assolombarda, Volvo, Contship e università come la Bocconi, il Politecnico di Milano e di Torino. Si procederà dunque con la sfida del cambiamento, applicando i principi di sostenibilità e quindi innovando le catene del valore logistico. Una scelta sempre più frequente anche per molte multinazionali. Al convegno di Milano, Sos-logistica proporrà un nuovo modello di logistica sostenibile fondato sull´integrazione totale delle attività industriali, a partire dalle attività per lo smaltimento dei prodotti a fine vita e risalendo alle modalità d´utilizzo dei consumatori, alla distribuzione, alla fabbricazione e alla progettazione dei prodotti. Ma si insisterà anche sui nuovi criteri di progettazione dell´intera supply chain per calcolare e ottimizzare tre fattori raramente presi in considerazione in passato: la spesa energetica per produrre, distribuire, utilizzare, smaltire; l´impatto ambientale in ogni fase; l´impatto sulla qualità della vita misurato da indicatori quali la mobilità personale sul territorio o il servizio di consegna nell´ultimo miglio. Per costruire gli indicatori di sostenibilità ci si riferisce, in genere, all´efficienza energetica nella produzione e nell´uso dei prodotti; all´emissione di Co2 nella produzione e distribuzione; all´efficienza di processo nell´uso delle materie prime; alle efficienze della distribuzione, legate all´efficienza dei mezzi di trasporto. Dunque si analizzeranno i rapporti tra tonnellate prodotte e tonnellate lavorate, tra il consumo di petrolio e la quantità di prodotto, la percentuale di riutilizzo di componenti e imballaggi; il costo ambientale del prodotto a fine vita. Ma anche gli aspetti legati al trasporto, dai consumi dei mezzi di trasporto alla loro saturazione e alla distanza percorsa. Lo stesso Premio Nobel Amartya Sen spiegherà come si debba cambiare la valutazione di un tabù economico come il Pil, oggi basato su prodotti e servizi ma in futuro legato ad altri indicatori e valori. Mentre gli imprenditori illustreranno esperienze concrete quali la rinnovabilità delle materie prime attraverso una corretta gestione di filiera. . |
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RACCORDO FERROVIARIO RONCHI-SCHIAVETTI BRANCOLO |
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Trieste, 28 novembre 2006 - La situazione di degrado in cui versa il raccordo ferroviario gestito dal Consorzio Sviluppo Industriale di Monfalcone (stazione Ffss Ronchi dei Legionari Sud - Schiavetti Brancolo) al centro di una interrogazione al presidente della Regione da parte del consigliere di Alleanza Nazionale Adriano Ritossa, che vuol appurare se il servizio Trasporto merci regionale abbia recentemente effettuato un sopralluogo su tale tratta ferroviaria per verificare lo stato di generale abbandono in cui versa la linea. Il consigliere regionale - che stigmatizza le affermazioni di quegli amministratori pubblici che asseriscono di poter eliminare l´attuale linea ferroviaria Ronchi dei Legionari Sud-fincantieri perché sussiste la linea alternativa Ronchi Sud-schiavetti Brancolo a cui agganciarsi - fa anche riferimento alla concessione di finanziamenti. In particolare ricorda la delibera della Giunta n. 2160 del 16. 09. 2006, che prevede la concessione di finanziamenti (misura massima del contributo sino al 100%) per favorire l´ammodernamento e gli interventi di manutenzione straordinaria anche al fine dell´adeguamento agli standard comunitari, dei raccordi ferroviari che sono gestiti dai Consorzi di sviluppo industriale e che sono utilizzati come binari di collegamento tra le unità produttive insediate nelle zone industriali e la rete ferroviaria gestita dalle Ferrovie dello Stato Spa. Rileva inoltre che già nel 2004 si era autorizzato a favore del Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone un contributo di 250. 000 € per la manutenzione straordinaria e l´adeguamento dei raccordi ferroviari Stazione Ffss Ronchi dei Legionari Sud - Schiavetti Brancolo per un importo preventivato dell´opera pari a 500. 000 €, quindi con un contributo riconosciuto ammissibile solo nella misura del 50%. Ora, a seguito di corrispondenza fra il Consorzio ed il competente Servizio Regionale, è stato determinato che il contributo concedibile ammonta a 200. 000 € che copre però l´80% della spesa per provvedere alla riapertura del raccordo ferroviario. Sulla base di questi elementi, per Ritossa lo stanziamento autorizzato con la delibera del settembre scorso appare pertanto del tutto insufficiente ed incongruo. . |
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DURNWALDER A COLLOQUIO CON L´AD DI FERROVIE ITALIANE MORETTI: CONTRATTO DI SERVIZIO E NUOVI INTERVENTI IN ALTO ADIGE |
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Bolzano, 28 novembre 2006- Nuovi lavori di adeguamento della linea ferroviaria della Pusteria e della Bolzano-merano, il contratto di servizio concordato con la Provincia, i prossimi passi per l´areale di Bolzano: sono stati diversi i punti discussi nella tarda serata del 22 novembe a Roma dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con l´ad di Ferrovie italiane Mauro Moretti. Al termine della sua maratona romana il presidente Durnwalder è riuscito ad incontrare anche Mauro Moretti (ex responsabile di Rete ferroviaria italiana, ora salito ai vertici delle Ferrovie) per riprendere il discorso sulle questioni ancora aperte in Alto Adige. "Nell´ingegner Moretti ho trovato grande disponibilità, conosce bene la nostra situazione", sintetizza Durnwalder. In particolare, "gli interventi per adeguare la linea ferroviaria della Pusteria e la Bolzano-merano, in parte già avviati, dovranno essere finanziati al 50% ciascuno dalla Provincia e da Rfi". La compartecipazione paritetica verrebbe estesa anche all´implementazione del nuovo sistema di sicurezza sulla Merano-bolzano. Tra i problemi da risolvere il presidente Durnwalder ha segnalato a Moretti la necessità di attrezzare la linea a più binari per adeguare la circolazione nei due sensi all´entrata della stazione di Bolzano, tecnicamente lavori di banalizzazione, "che semplificherebbero non poco l´introduzione del cadenzamento sulla Merano-bolzano. " Per arrivare a stipulare con Trenitalia i nuovi contratti di servizio - e regolare direttamente orari e tariffe - la Provincia dovrà approfondire ancora alcuni aspetti: "Sono necessarie ulteriori trattative perchè manca ancora l´intesa con lo Stato sulla quota che la Provincia dovrebbe versare per ogni km. Noi puntiamo ovviamente a ridurre la richiesta statale", spiega Durnwalder. Moretti e il Presidente hanno poi discusso i prossimi passi dell´operazione areale di Bolzano e del potenziamento della linea ferroviaria del Brennero, tunnel di base compreso: "con i suoi tecnici l´ingegner Moretti studierà a fondo alcune questioni centrali, ci rivedremo a Bolzano ai primi di gennaio per un vertice operativo", conclude Durnwalder. . |
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NO A IPOTESI DI ACCORPAMENTI IN PIEMONTE DELL´AREA MERCI DI TRENITALIA, NECESSARIO RAFFORZARE ORGANIZZAZIONE FERROVIARIA LIGURE |
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Genova, 28 Novembre 2006 - "Sono contrario all´ipotesi manifestata da Trenitalia di accorpare le funzioni merci al Piemonte con un´unica area Cargo Merci con sede a Torino e pertanto concordo pienamente con le preoccupazioni manifestate dal consigliere regionale Ubaldo Benvenuti in proposito attraverso un´interpellanza". Lo dichiara l´assessore regionale ai Trasporti, Luigi Merlo che ha già manifestato ai vertici di ferrovie la sua contrarietà all´ipotesi e ha chiesto di motivarne le ragioni aziendali. "Ritengo - continua l´assessore - altrettanto errato ipotizzare anche il trasferimento della competenza territoriale della struttura operante alla Spezia dalla Liguria alla Toscana, tutto questo è assolutamente in contrasto con il modello organizzativo che la Regione sta traguardando". Secondo l´assessore regionale ai Trasporti è invece "necessario rafforzare e consolidare l´organizzazione ferroviaria ligure perché è parte essenziale del progetto portuale-logistico che stiamo costruendo con la portualità ligure, insieme a Piemonte e Emilia Romagna". "Cosi come il trasporto passeggeri - conclude Merlo - sta riacquisendo finalmente una maggiore autonomia su scala regionale, che invocavo da oltre un anno, analogamente deve avvenire per il settore merci". . |
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FURTI DI RAME AI DANNI DELLE FF SS: LA RISPOSTA DELLA POLIZIA FERROVIARIA |
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Roma, 28 novembre 2006 - I dati relativi ai furti di rame ai danni di Rete Ferroviaria Italiana, nell’anno in corso, fanno registrare una forte recrudescenza del fenomeno, che ha portato al raddoppio dei reati. Il trend in forte ascesa è dettato essenzialmente dal mercato, che attualmente quota il rame intorno agli 8. 000 euro alla tonnellata, tant’è che il problema dei furti è presente con la stessa virulenza in tutta Europa ed in Germania, ad esempio, nell’ultimo anno gli episodi si sono addirittura quintuplicati. Partendo da tale premessa, il Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria della Polizia di Stato ha disposto la creazione di appositi nuclei specializzati, in seno ad ognuno dei 15 Compartimenti Polfer dislocati sul territorio nazionale, dando vita ad una vera e propria “task force” contro i furti di rame in ferrovia. L’attività di questo gruppo di lavoro è stata coordinata, a livello centrale, dal Direttore della Ii^ Divisione ed è stata impostata, a livello operativo, per intervenire non solo sui singoli autori dei furti (che agiscono indistintamente sui 16 mila chilometri di binari esistenti in Italia specialmente di notte), ma anche sui ricettatori del metallo rosso. Considerando che i ladri di rame devono necessariamente rivendere quanto illecitamente asportato in ferrovia, si vuole, con la strategia adottata, da un lato rendere questo tipo di attività il meno remunerativa possibile per gli autori dei reati, dall’altro scoraggiare tutti gli addetti ai lavori del settore all’acquisto di rame di cui non sia chiara la provenienza. Per attuare ciò ogni singolo nucleo compartimentale ha proceduto a monitorare, sul territorio di propria competenza, la presenza di depositi di materiale ferroso e di rottamai, per poi procedere, a campione, a cadenzati controlli amministrativi nei confronti degli stessi. Questa capillare attività sul territorio ha portato, dal primo maggio al 31 di ottobre ai seguenti risultati operativi: 926 depositi controllati, 351. 211 kg di rame sottratto ad R. F. I. Recuperati, pari ad un valore di 2. 370. 758 euro circa. 167 gli indagati per ricettazione e 86 le persone arrestate in flagranza per furto aggravato. Il lavoro della task force proseguirà ininterrottamente sino alla fine dell’anno, sia per contrastare il primo livello, vale a dire gli autori dei furti, sia per contrastare il secondo livello, vale a dire i ricettatori del metallo rosso. Con l’anno nuovo gli sforzi verranno indirizzati verso il terzo livello, vale a dire i grandi esportatori verso i paesi dell’Estremo Oriente. Nel corso dell’operazione “cuprum”, portata a compimento dal Compartimento della Campania nel giugno scorso, infatti, presso il porto di Gioia Tauro furono rinvenuti oltre 20 container all’interno dei quali giacevano circa 22 tonnellate di rame pronte ad essere portate in Cina. E’ doveroso ricordare, infine, che i furti di rame non creano in alcun modo nocumento per la sicurezza della circolazione ferroviaria. Essi provocano, al più, un’interruzione della stessa, oltre al danno patrimoniale ad R. F. I. . |
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PORTO DI GENOVA: TRAFFICO GENNAIO – OTTOBRE 2006 |
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Genova, 28 Ottobre 2006 - Il traffico complessivo, movimentato nel porto di Genova nei primi dieci mesi dell’anno è stato di 46. 644. 624 tonn. (-0,5%), con un calo, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di sole 219. 310 tonn. , malgrado il crollo del traffico di rinfuse solide alle Acciaierie di Cornigliano che vede nei primi dieci mesi dell’anno una diminuzione di 1. 325. 275 tonn. A causa della chiusura dell’altoforno. Il recupero è dovuto soprattutto alla merce varia che nello stesso periodo ha totalizzato 22. 141. 618 tonn. (+4,4%) di cui 13. 748. 194 tonn. (+3,2%) di traffico containerizzato e 8. 393. 424 tonn. (+6,5%) nel traffico convenzionale. In questo ultimo comparto sono da segnalare le 386. 833 tonn. (+21,5%) movimentate al Genoa Metal Terminal e le 140. 841 tonn. (+25,7%) al terminal Forest. Il traffico contenitori nel periodo gennaio-ottobre movimentato nei vari terminal del porto è stato di 1. 383. 368 teu (+2,4%) di cui : Vte 771. 702 (+ 9,2%), Sech 296. 979 (-1,0%), Messina 202. 386 (- 6,4%), Rebora 73. 717 (-1,1%) e Grendi 32. 062 (+7,2%). Le autostrade del mare hanno registrato nei primi dieci mesi un aumento del +6,9% (3. 537. 371 di metri lineari) pari a 6. 679. 953 tonn. Il traffico si è così ripartito nei vari terminal: Stazioni Marittime 2. 170. 221 mtl (+ 6,7%); Terminal Rebora 507. 943 mtl (-7,1%); Vte 377. 916 mtl (+21,6%); Terminal S. Giorgio 198. 888 mtl. ; Terminal Grendi 125. 930 (+74,6%) e Terminal Messina 121. 972 mtl (+ 36,5%). Gli olii minerali transitati nel terminal di Multedo nel periodo gennaio-ottobre sono stati 16. 858. 814 tonn. (+0,7%), mentre le altre rinfuse liquide ( olii vegetali e vino) hanno segnato un +19,7% con 415. 031 tonn. ) Nel comparto delle rinfuse solide il Terminal Rinfuse di ponte S. Giorgio segna un – 4,8% (1. 980. 683 tonn) mentre le Acciaierie di Cornigliano, stante la chiusura dell’altoforno, hanno movimentato 3. 622. 906 tonn. (-26,8%). Il traffico passeggeri nei primi dieci mesi è stato di 2. 885. 095 unità (+1,9%) di cui 2. 469. 830 (-0,3%) al terminal traghetti e 415. 265 unità (+17,0%) al terminal crociere. Il numero dei carri ferroviari carichi arrivati/partiti nei primi dieci mesi è stato di 122. 712 (+10,1%) di cui 67. 553 (+0,8%) nel Porto Storico e 55. 159 (+24,1%) al Vte. . |
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INTERMARINE (GRUPPO IMMSI) FIRMA PRESSO MARINA FINLADESE CONTRATTO PER LA REALIZZAZIONE DI 3 CACCIAMINE |
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Helsinki, 28 novembre 2006 – E’ stato firmato il 23 novembre a Helsinki, presso la Marina Finlandese, il contratto per la fornitura di 3 cacciamine (Mcmv - Mine Countermeasure Vessels) tra la Marina Finlandese e Intermarine S. P. A. , società facente parte del Gruppo Immsi. Alla cerimonia hanno partecipato, in rappresentanza della Marina Finlandese, il Comandante in Capo Vice Ammiraglio Hans Holstróm e il Capitano Jaakko Savisaari, Capo della divisione Materiali. Per il cantiere italiano erano presenti Roberto Colaninno, Presidente di Immsi S. P. A. , e Gianclaudio Neri e Marco Ragazzini rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di Rodriquez Cantieri Navali. La commessa, del valore di € 244,8 milioni, è tra le più significative ottenute da Intermarine S. P. A. In campo internazionale negli ultimi vent’anni, e prevede – oltre alla fornitura alla Marina Finlandese di 3 cacciamine – il supporto logistico da parte del cantiere navale italiano nelle aree della documentazione, dell’addestramento, delle parti di ricambio e delle attrezzature specifiche. Il presidente del Gruppo Immsi Roberto Colaninno ha dichiarato: “Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato, che sottolinea l’eccellenza tecnologica di Intermarine in un settore di cui è leader assoluto in campo internazionale. Con la commessa assegnata a Intermarine, la Marina Finlandese acquisisce, per la prima volta dalla fine del conflitto mondiale, navi da difesa di produzione estera. Alla luce del contratto di fornitura formalizzato oggi, le aspettative di conclusione del processo di turnaround del Gruppo Rodriquez Cantieri Navali, che negli ultimi mesi ha raccolto ordini per oltre € 500 milioni, si concretizzeranno nell’esercizio 2007”. L’inizio costruzione delle navi, realizzate in materiale composito e della lunghezza di 52,45 metri, è previsto a maggio 2007. Due navi saranno costruite e allestite integralmente a Sarzana, mentre la terza nave verrà realizzata sempre da Intermarine e il completamento dell’allestimento e i collaudi saranno effettuati presso il cantiere finlandese Aker Yards. La consegna è prevista nel triennio 2010-2012. La Marina Finlandese utilizzerà le navi per garantire la sicurezza e il controllo di rotte di importanza nazionale. Le navi, dotate di sofisticati sistemi compatibili con quelli in servizio presso le Marine dell’Unione Europea e della Nato, garantiranno inoltre alla Marina Finlandese la possibilità di partecipare a missioni internazionali di “peace keeping”. Con il contratto firmato oggi a Helsinki, salgono pertanto a 7 le Marine – tra cui quelle italiana, americana e australiana – a cui Intermarine ha fornito questa tipologia di imbarcazioni, confermando così la propria leadership assoluta a livello mondiale. Negli ultimi venti anni, infatti, Intermarine ha costruito (direttamente o tramite licenze concesse a partner esteri) 38 cacciamine per 6 Marine in 7 diverse configurazioni. . |
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COMMISSARIO PER LAGUNA MARANO GRADO |
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Trieste, 28 novembre 2006 - Il vicepresidente della Regione e assessore all´Ambiente, Lavori pubblici e Protezione civile, Gianfranco Moretton, è stato nominato commissario delegato per la realizzazione degli interventi necessari al superamento della situazione di emergenza nella laguna di Marano e Grado. La nomina è contenuta nell´ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3552 con la quale si prolunga lo stato di emergenza, in scadenza alla fine di questo mese. L´emergenza ambientale della laguna di Marano e Grado era stata dichiarata nel 2002 con analogo provvedimento del presidente del Consiglio dei ministri, a causa di fenomeni di inquinamento derivante da attività industriali che ne rendono necessaria la bonifica ed il ripristino ambientale. Con una ulteriore ordinanza saranno conferiti al commissario i poteri straordinari necessari a realizzare gli interventi di caratterizzazione, dragaggio fanghi e bonifica dell´intero sito inquinato, nonché poteri per lo smaltimento degli stessi fanghi. Moretton ha dichiarato che intende incontrare i sindaci dell´area interessata, i presidenti del Consorzio industriale Aussa-corno e del Consorzio Laguna per impostare la programmazione degli interventi. . |
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