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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 06 Febbraio 2007 |
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MINISTERO DELLA SALUTE: VIRUS H5N1 IN GRAN BRETAGNA. PATTA: IN ITALIA VIGILANZA PERMANENTE E NESSUN CASO RISCONTRATO. |
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In relazione ai casi di contagio da virus H5n1 in un allevamento di tacchini in Gran Bretagna, il sottosegretario Gian Paolo Patta ha rilasciato la seguente dichiarazione: “E’ il terzo caso in Europa dal 29 gennaio che viene rilevato il virus H5n1. Due casi in Ungheria e il terzo in Gran Bretagna, un caso in Russia e uno in Giappone. Questi casi possono essere stati provocati da una ripresa dell’emigrazione a causa dell’abbassamento delle temperature di queste ultime settimane. Martedì al Comitato Veterinario Permanente dell’Unione Europea verranno fornite tutte le informazioni di dettaglio. Per quanto riguarda l’Italia, la vigilanza è permanente su tutto il territorio con circa 1000 prelievi al mese effettuati negli ultimi 5 mesi Tutti i prelievi hanno dato esito negativo. L’unico caso di influenza riscontrato ha interessato un allevamento di germani nel mese di novembre colpito da un normale virus a bassa patogenicità. ” . |
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LATTE, BRESCIA E BERGAMO: AL VIA RISCOSSIONE MULTE INVIATE CARTELLE ESATTORIALI PER UN TOTALE DI 9,5 MILIONI |
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Con l´invio della seconda tranche di cartelle esattoriali continua l´azione di recupero coattivo delle somme dovute alla Pubblica Amministrazione da parte dei cosiddetti "splafonatori irriducibili" in materia di quote latte. A darne notizia è la vicepresidente della Regione e assessore all´Agricoltura, Viviana Beccalossi, che sottolinea come "i produttori fuorilegge siano costretti, senza alternativa, a pagare le multe per non aver rispettato le regole nella campagna della stagione 2004/2005". In questi giorni sono state infatti notificate le cartelle relative alle province di Brescia e di Bergamo per un totale di circa 9,5 milioni di euro. "Regione Lombardia - aggiunge Viviana Beccalossi - svolge quanto di propria competenza per far sì che chi non rispetta le regole venga perseguito dalla legge. Le nostre iniziative sono mirate a garantire la legalità, come dimostra l´attività sanzionatoria e di controllo posta in essere con l´obiettivo di regolarizzare e riequilibrare l´intero sistema". Questi 9,5 milioni di euro relativi alle province di Brescia (32 cartelle esattoriali per 5,3 milioni di euro) e Bergamo (27 cartelle esattoriali per 4,2 milioni di euro) si sommano ai 2,5 milioni già comminati la scorsa settimana nelle province di Mantova e Cremona, per un totale di 12 milioni di euro. "Certamente - continua Viviana Beccalossi - non si tratta del totale dei fuorilegge del latte; molti di loro, infatti, si sono appellati ai Tribunali Amministrativi Regionali e siamo in attesa degli esiti dei ricorsi. Penso però che queste prime cartelle siano già un segnale forte e utile a dare certezze a tutti gli allevatori lombardi che agiscono nella legalità. Chi sbaglia e non rispetta le regole, paga". "Oggi, come ieri, dunque, sono ferma e decisa - conclude Viviana Beccalossi - nel ribadire che la linea della Regione in materia di latte è quella di sanzionare chi non rispetta le regole, proseguendo così quel percorso fiduciario e virtuoso che ha fatto grande questa nostra regione per ciò che attiene al rispetto delle regole". . |
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NELLA VALLE DEI LATINI IL PRIMO DISTRETTO AGROENERGETICO ITALIANO |
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“Il distretto agroenergetico è solo l’inizio di una politica regionale verso le fonti alternative sostenibili per lo sviluppo economico del Lazio: la Regione opererà un’accelerazione su altre operazioni di riqualificazione urbana in interventi che, come questi, non bastano da soli senza una grande alleanza e comunanza di obiettivi. Il Lazio si impegna così a mantenere i parametri di Kyoto: la Valle dei Latini è stato un luogo devastato dalla mancanza di controlli, così anche la filiera dei rifiuti, mentre oggi parliamo di impianti e tecnologie” – con queste parole il presidente della regione Piero Marrazzo ha presentato stamattina il distretto agro energetico della Valle dei Latini. “Impianti e mezzi si dovranno abituare alle caratteristiche del territorio perchè dove oggi stanno discariche dovranno e potranno nascere coltivazioni. Da un lato si potrà perseguire la difesa dell’ambiente, dall’altro lo sviluppo economico. Oggi le parole chiave sono ecocompatibilità ed ecosostenibilità e, guardando all’Europa, bisogna realizzare impianti che creino un abbassamento delle emissioni e dell’inquinamento. “La Valle dei Latini” – ha dichiarato l’assessore all’agricoltura Daniela Valentini, alla presenza di Massimo Pallottini, commissario straordinario Arsial – “manterrà la sua vocazione territoriale con un marchio di qualità ambientale per i suoi prodotti, che torneranno così ad essere competitivi sui mercati. Nasceranno, inoltre, tre filiere agro energetiche: la filiera dei bio carburanti, con 3000 ettari di superficie coltivabile a girasoli, un piccolo impianto di trasformazione compatibile con il territorio e 1. 200 tonnellate di biodisel all’anno per alimentare una flotta di 2000 bus; la filiera del biogas” - ha concluso Valentini – “per sostenere lo sviluppo della zootecnia locale, e la filiera dei bio combustibili per rifornire gli impianti di riscaldamento sul territorio. Dai campi del Lazio agli autobus romani per rilanciare l’agricoltura in una zona che comprende ben 50 mila ettari di superficie agricola utilizzata”. La Regione Lazio ha identificato il primo distretto rurale ed agroalimentare italiano nella Valle dei Latini, ex Valle del Sacco, che comprende il territorio di 20 comuni (6 della provincia di Roma e 14 della provincia di Frosinone). Il piano di interventi ha permesso di salvaguardare l’agricoltura e la zootecnia del territorio: 5 milioni di euro che in pochi mesi hanno permesso il riavvio dell’attività di quasi tutte le aziende (circa 40) e la reintroduzione di gran parte dei capi abbattuti. La Regione ha quindi costituito un distretto agroenergetico, il primo in Italia a produrre e commercializzare energie alternative, programmando una politica di sviluppo che vede la diretta partecipazione degli agricoltori e delle loro organizzazioni professionali e di categoria. . |
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RISULTATI DELLO STUDIO SUL FUTURO DELL´AGRICOLTURA IN ALTO ADIGE |
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Bolzano - Il ruolo futuro dell’agricoltura in Alto Adige e le competenze degli agricoltori per rispondere alle sfide della globalizzazione dei mercati e garantire la permanenza delle imprese agricole di montagna: questi i temi dell´indagine Monitor, finanziata dal Fondo sociale europeo, presentata in anteprima agli assessori provinciali Hans Berger e Otto Saurer. Lo studio sul futuro dell´agricoltura in Alto Adige - condotto dall’Ipl-afi (Istituto per la promozione dei lavoratori) e dall´Assoimprenditori, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo nell’ambito del progetto Monitor - è stato prersentato in anteprima agli assessori Hans Berger e Otto Saurer, presenti Stefan Walder, Direttore delle Ripartizione Formazione agricola, e Barbara Repetto, Direttrice del Dipartimento Lavoro e responsabile del Servizio Fondo Sociale Europeo. Dallo studio è emerso il ruolo centrale che la famiglia assume nella conduzione dell’impresa agricola. Di qui la necessità che le politiche agricole e quelle del capitale umano si rivolgano a tutti i membri della famiglia. Particolare rilievo nella gestione delle imprese hanno assunto le donne che costituiscono il canale dell’innovazione e l’elemento portante nella strategia di diversificazione delle fonti di reddito. La tenuta dell’agricoltura di montagna, come rileva l´indagine, si baserà sempre più sulle attività integrative svolte all’interno dell’impresa agricola: l’agriturismo, la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, la produzione di bioenergia e nuovi servizi alla comunità ed alla persona. Occorre innovare anche le politiche di sostegno alle imprese agricole attraverso il riconoscimento del ruolo di produzione di beni pubblici quali la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, di cui beneficia l’intero sistema economico provinciale. Un’altra area d’intervento futuro è costituita dall’erogazione alle imprese di servizi reali di consulenza tecnica e manageriale, per mettere in grado gli agricoltori di cogliere le opportunità di mercato, di sviluppare la qualità e la commercializzazione dei prodotti. L’assessore provinciale all´Agricoltura Hans Berger ha espresso il suo apprezzamento per i risultati della ricerca, che giudica "utili a supportare le decisioni politiche che la Provincia dovrà assumere sulla base dei dati e delle informazioni che lo studio fornisce. Molti passi importanti sono già stati avviati. " Su suggerimento dello stesso Berger, i risultati dell’indagine saranno presentati in convegno pubblico che avrà per tema l’approfondimento delle politiche per l’agricoltura quale settore strategico per lo sviluppo dell’intera economia dell’Alto Adige. . |
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INAUGURATA UNA NUOVA LINEA PRODUZIONE PASTA ZARA |
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Trieste - Il presidente della Regione Riccardo Illy ha inaugurato il 2 febbraio a Muggia una nuova linea di produzione nello stabilimento della Pasta Zara, primo esportatore italiano di pasta e secondo produttore nazionale. Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco di Muggia Nerio Nesladek, il vicepresidente e amministratore delegato della finanziaria regionale Friulia Federico Marescotti, con l´altro amministratore delegato Michele Degrassi. Il presidente è stato accolto dal presidente di Pasta Zara Furio Bragagnolo e dagli altri dirigenti e amministratori dell´azienda che nel 2002, con il contributo determinante di Friulia, ha affiancato allo storico stabilimento di Riese San Pio X (Treviso) l´impianto di Muggia, destinato a diventare nei programmi del gruppo, con ulteriori ampliamenti previsti nei prossimi anni, il primo centro produttivo di pasta del mondo. Dopo un´illustrazione delle strategie del gruppo, Illy è stato accompagnato in visita allo stabilimento. Il presidente si è soffermato con interesse prima nell´area destinata alla produzione, dove è stata installata la nuova linea dedicata alle paste di formato speciale, che si affianca alle prime tre linee, tutte totalmente automatizzate. Illy ha poi visitato il laboratorio dove vengono eseguiti i controlli di qualità sulle materie prime impiegate nel ciclo produttivo e quindi l´area dedicata al confezionamento della pasta e allo stoccaggio della merce, tutte operazioni che vengono svolte con sistemi totalmente automatizzati e robotizzati. La finanziaria Friulia è partner di Pasta Zara sin dal 2000, quindi dalla fase di avvio del progetto del nuovo impianto di Muggia, con una partecipazione al capitale sociale pari a 1,5 milioni di euro e un finanziamento di 5 milioni. Nel 2006 Friulia ha deciso un nuovo aumento di capitale di 5 milioni di euro, pari al 15 per cento del capitale del gruppo. Lo stabilimento di Pasta Zara di Muggia occupa 115 addetti (erano 65 nel 2002, quando l´impianto è stato inaugurato) ed è in grado di sfornare, con una produzione a ciclo continuo di 24 ore, 480 tonnellate di pasta al giorno. Gran parte della produzione di Pasta Zara, il 96 per cento del totale, è esportata, per metà con il proprio marchio e per metà con marchi della grande distribuzione: il 13,5 per cento della pasta italiana venduta nel mondo esce dai due impianti di Pasta Zara. I mercati principali di sbocco sono l´Europa, il Nord e il Sud America e, più recentemente, la Cina, dove Pasta Zara detiene la leadeship di mercato. Il fatturato del gruppo è stato nel 2006 di 136 milioni di euro, in crescita rispetto all´esercizio precedente (132 milioni). L´azienda punta a un´ulteriore strategia di espansione, basandosi sulle potenzialità dell´impianto di Muggia dove, alle quattro attuali linee produttive, ne potranno essere in futuro affiancate altre quattro o cinque. . |
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EMILIA ROMAGNA: VARATA DAL COMITATO INTERMINISTERIALE LA DIRETTIVA PER APPROVARE I PROGETTI DI RICONVERSIONE DEGLI ZUCCHERIFICI DISMESSI. |
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Bologna -Il Comitato interministeriale appositamente istituito per l´approvazione del piano di riconversione degli impianti saccariferi dismessi ha varato la direttiva per l´approvazione dei progetti di riconversione, che le imprese saccarifere dovranno realizzare per ciascuno dei 13 stabilimenti chiusi in Italia a seguito della riforma dell´Ocm zucchero. Alla riunione del comitato, presieduto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta, hanno partecipato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, sottosegretari e dirigenti di diversi dicasteri e gli assessori all´Agricoltura delle Regioni interessate. La direttiva stabilisce che, salvo motivate eccezioni, i progetti dovranno essere presentati entro i prossimi 90 giorni, corredati da un accordo di riconversione produttiva con la Regione competente per territorio e con tutte le parti interessate, le amministrazioni e i soggetti pubblici coinvolti. Il Comitato ha inoltre accolto tre richieste di modifica e integrazione del Piano nazionale per la riconversione presentate dall´assessore all´Agricoltura dell´Emilia-romagna Tiberio Rabboni. La prima, inerente la sostituzione della proposta progettuale di realizzazione di un impianto di produzione di bioetanolo a Ferrara, con quella di uno stabilimento per la produzione di contenitori alimentari biodegradabili in pura cellulosa a San Pietro in Casale (Bo); la seconda, riguardante la modifica dei progetti del Gruppo Italia Zuccheri/coprob relativi alle centrali a biomasse a Finale Emilia (Mo) e a Ostellato (Fe), che non sono stati considerati accettabili dalle istituzioni locali. Per questi ultimi progetti, Rabboni ha ottenuto dal ministro De Castro l´impegno a una tempestiva riunione in sede nazionale con il Gruppo saccarifero interessato, che verrà chiamato a individuare nuovi progetti. La terza richiesta si riferisce all´impegno che il ministero deve mettere in campo per raggiungere un´intesa di filiera o un contratto quadro nazionale per il settore delle biomasse agricole ad uso energetico, analogamente a quanto è recentemente avvenuto, in tema di biocarburanti, per il biodiesel. L´intesa o il contratto dovranno favorire il raggiungimento di accordi a livello locale tra gli agricoltori e le imprese di produzione agroenergetica, fattore indispensabile per il concreto avvio di queste nuove filiere produttive. . |
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ZUCCHERO A JESI ED ENERGIA A FERMO, LA RICONVERSIONE BIETICOLO SACCARIFERA ENTRA NEL VIVO |
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Continuano in maniera serrata i lavori per trovare soluzioni valide e soddisfacenti sul piano occupazionale, territoriale ed ambientale per la riconversione degli zuccherifici dismessi a causa della riforma dell´Organizzazione Comune del Mercato dello Zucchero. ´La nostra regione ´ afferma l´assessore all´Agricoltura Paolo Petrini all´indomani del recente summit di Roma in cui e` stato approvato il Piano di ristrutturazione e riconversione della produzione bieticolo saccarifera - storicamente produttrice di bietole e di zucchero, ha dovuto dimezzare il suo potenziale produttivo di circa 12mila ettari di bietole e 80mila tonnellate di zucchero, per rispondere alle regole dell´Organizzazione Mondiale del Commercio. Dopo l´incontro dei giorni scorsi a Palazzo Chigi tra tutti gli Assessori regionali all´Agricoltura interessati ed alcuni componenti del Governo, la situazione e` ancora in divenire, ma vi sono diversi elementi che ci possono far ben sperare per la nostra regione. Il Piano analizzato a Roma prevede la ristrutturazione a Jesi e la riconversione a Fermo. A Jesi si produrra` l´intera quota di zucchero della regione (circa 105mila tonnellate), inoltre verra` introdotto un impianto per consentire di estrarre zucchero dal melasso oltre ad un eventuale impianto per raffinare zucchero greggio di canna. Allo zuccherificio, il programma prevede di abbinare, nel prossimo futuro, un impianto per la produzione di biocarburanti, in linea con le previsioni della Finanziaria. Per la riconversione di Fermo, invece, l´Eridania-sadam ha proposto la costruzione di un impianto di spremitura dei semi oleosi e la produzione di energia elettrica da oli vegetali, nonche` lo sfruttamento del calore residuale prodotto per il riscaldamento di serre per la produzione di ortoflorofrutticoli. Il programma ministeriale prevede che il percorso delle trattative si concluda in sede regionale con la firma del cosiddetto ´accordo di riconversione´, cioe` il patto fra la Eridania ´ Sadam, Regione, Provincia e Comune. Il programma seguira` con gli accordi di filiera, che coinvolgeranno le rappresentanze agricole. Seguira` poi la stipula dei contratti tra la societa` di gestione dello stabilimento e le singole aziende agricole nei quali verranno indicate quantita`, condizioni e prezzi di ritiro´. Particolare attenzione e` stata posta dall´Assessore sulle implicazioni occupazionali relative alla riconversione. ´Nell´ambito del comitato interministeriale ´ ha sottolineato Petrini - ho insistito con forza per dare indicazioni piu` stringenti per la rioccupazione dei dipendenti nel bacino di origine´. . . |
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AGRICOLTURA UMBRA; PRESENTATO ‘PRS’ 2007/2013 PER LIVIANTONI “FRUTTO DI UN´AMPIA CONCERTAZIONE". |
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“Il nuovo Piano di sviluppo rurale è stato oggetto di un confronto serrato con le istituzioni, le organizzazioni agricole, le imprese. Sono quindi prive di fondamento le perplessità espresse da qualcuno sul metodo seguito per la sua stesura, sulla quale abbiamo coinvolto tutto il sistema rurale dell’Umbria”. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Carlo Liviantoni aprendo l’ 1 febbraio, a Perugia, la conferenza stampa per illustrare i contenuti e le novità del Piano di sviluppo rurale per l’Umbria 2007/2013, alla presenza del direttore regionale all’agricoltura e foreste, Ernesta Maria Ranieri, e del Preside della facoltà di agraria dell’Università di Perugia, Francesco Pennacchi. “Il Piano - ha ricordato Liviantoni - è stato oggetto di un lungo percorso di partecipazione: prima nelle sue linee strategiche ai Tavoli territoriali ed al Tavolo generale del Patto, poi con la presentazione alle imprese degli obiettivi prioritari del documento in oltre venti incontri, cui hanno partecipato più di 2mila imprenditori. Successivamente con la presentazione della bozza di Programma di sviluppo rurale alle organizzazioni ambientaliste ed al Tavolo agroalimentare ed infine con la concertazione avvenuta al Tavolo generale del Patto per lo sviluppo il dieci gennaio scorso. Sul documento – ha proseguito l’assessore -, deliberato dalla Giunta regionale nell’ultima seduta, si è ora avviata la trattativa con la commissione europea per il via libera definitivo. Questo – ha aggiunto – perché abbiamo piena consapevolezza della posta in gioco: tutto il sistema rurale umbro deve essere messo in grado di sostenere la competizione con il mercato globale. Pertanto – ha sottolineato - le maggiori risorse, che abbiamo guadagnato con l’ottimo lavoro svolto insieme ai soggetti economici e sociali nella precedente fase di programmazione 2000/2006 (che allora consentì all’Umbria di avvalersi di risorse aggiuntive pari a 44milioni di euro, non utilizzate da altre Regioni e riassegnate a quelle con maggiore capacità di spesa, ndr), verranno utilizzate per investimenti, per innovare l’intero sistema agricolo regionale e per collegare le filiere di settore”. Relativamente a chi “ha additato altre regioni italiane come modelli da seguire nelle politiche di sviluppo rurale”, l’assessore ha sottolineato che “forse hanno dimenticato che con il precedente Piano di sviluppo l’Umbria è stata capace di spendere il 124per cento delle risorse ad essa assegnate, posizionandosi come prima regione italiana”. “Un risultato che oggi ci consente – ha detto Liviantoni - di poter contare per il nuovo Piano su oltre 334milioni di euro di finanziamenti. Ciò colloca l’Umbria quasi allo stesso livello della Lombardia (395milioni/euro) e poco al di sotto del Veneto (400milioni/euro), con maggiori risorse rispetto alle Marche (200milioni/euro) ed al Molise (85milioni/euro)”. Rafforzamento delle competitività delle imprese e delle economie rurali, accrescimento dei servizi al territorio ed alla popolazione, consolidamento e potenziamento qualitativo di tutte le risorse e peculiarità dell’Umbria sono per l’assessore le direttrici strategiche attorno alle quasi si è costruito il documento. “Abbiamo messo a punto – ha detto - un insieme di misure integrate per favorire la progettazione aziendale e la stretta correlazione fra filiere e territorio, soprattutto su tematiche innovative e condivise come la qualità, l’imprenditoria giovanile, l’ambiente, il paesaggio, l’agroenergia e la zootecnia. Promozione dell’innovazione, prodotti a valore aggiunto, formazione ed informazione degli imprenditori, presidio del territorio, sostenibilità delle diverse attività agricole e zootecniche, diversificazione delle colture, migliore qualità alimentare ed ambientale sono alcuni degli elementi – ha aggiunto - che caratterizzeranno l’azione di governo nei prossimi sette anni. La finalità è di rendere l’agricoltura umbra competitiva, coerente con l’evoluzione del mercato ma anche compatibile con l’ambiente ed il paesaggio della regione”. Una impostazione che è stata tradotta negli obiettivi degli Assi in cui si articolano le diverse misure del documento e che riguardano, testualmente, “l’accrescimento del valore aggiunto delle produzioni attraverso l’innovazione, la qualificazione, la promozione, il trasferimento delle conoscenze, la valorizzazione della risorsa umana e il ricambio generazionale e lo sviluppo dell’integrazione lungo le principali filiere agricole, agroalimentari e forestali (Asse1-competitività)”; “la biodiversità e tutela delle risorse idriche, naturalistiche e paesaggistiche, il contrasto ai cambiamenti climatici ed il consolidamento dei metodi di produzione biologica e del benessere degli animali (Asse2-agroambiente)” ed il “mantenimento delle attività produttive in funzione dell’occupazione e la crescita dell’attrattività del territorio rurale (Asse 3)”. “E’ vero che durante la partecipazione – ha detto l’assessore – ci sono state differenti valutazioni sulla ripartizione delle risorse tra i diversi Assi. Ma la scelta operata dalla Regione, dopo una ampio confronto, è stata quella di modulare l’impegno finanziario sulle effettive capacità di spesa, per evitare di vederci sottrarre da Bruxelles le risorse assegnate attraverso il meccanismo del disimpegno automatico”. In particolare, all’Asse1 (competitività) è stato assegnato il 40per cento delle risorse (per 133,77mln di euro, contro il 37per cento del Piano precedente pari a 83milioni di euro); il 43per cento dei finanziamenti è andato all’Asse2 (misure agroambientali) per un importo di 143,80milioni di euro (erano stati il 57% nella precedente programmazione pari a 127milioni di euro) ed il 14per cento all’Asse3 (attrattività del territorio) per 46,82milioni di euro (nel Piano 2000/2006 erano stati 13milioni200mila, pari al 6 per cento dei fondi assegnati). “E’ evidente che le maggiori risorse a disposizione rispetto al precedente periodo di programmazione – ha detto l’assessore –, impongono un maggiore sforzo economico della Regione e degli altri soggetti interessati per cofinanziare gli interventi. In questo quadro anche le imprese sono chiamate ad investimenti più pesanti di quelli effettuati in passato. Per attuare gli obiettivi del nuovo Piano – ha concluso Liviantoni - l’agricoltura umbra potrà infatti contare su risorse pubbliche per 750 milioni di euro (di cui oltre 334 milioni dall’Unione Europea e la rimanente quota dallo Stato e dalla Regione Umbria) che, con il cofinanziamento dei privati, arriveranno a superare il miliardo di euro, 250 milioni in più rispetto al vecchio Piano di sviluppo rurale”. Il preside della facoltà di agraria, Francesco Pennacchi, ha sottolineato come “il prossimo periodo di programmazione debba essere guidato dalla parola integrazione se si vuole costruire un sistema rurale veramente competitivo. Il nuovo Piano di sviluppo rurale – ha concluso – ha già colto questa necessità. Come Università daremo il nostro contributo soprattutto in materia di gestione dell’innovazione nell’ambito delle politiche agricole dell’Umbria ”. Il direttore all’agricoltura e foreste della Regione Umbria Ernesta Ranieri ha evidenziato “come il nuovo Piano di sviluppo preveda l’attivazione di diverse misure per proporre un ventaglio integrato di offerte. Non mancherà una diversa formulazione dei bandi, che saranno multimisura per le imprese e finalizzati al rafforzamento delle filiere ed allo sviluppo locale attraverso progetti di partenariato pubblico e privato. E’ inoltre prevista una maggiore semplificazione delle procedure ed una riduzione dei costi amministrativi”. . |
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ACQUISTO FORESTA WEISSENFELS |
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Trieste - Il consigliere regionale Giorgio Venier Romano (Udc) ha rivolto un´interrogazione alla Giunta regionale in merito all´acquisto della Foresta Weissenfels da parte della Regione. Ricordato che due cordate di imprenditori privati avevano partecipato alla gara di vendita, il consigliere dell´Udc nella sua interrogazione fa presente che, contemporaneamente all´acquisto della foresta, la Giunta ha adottato una delibera di vendita alla Società cooperativa agricola frutticoltori Partidor della centrale ortofrutticola di Udine. La somma ricavata dalla vendita, precisa Venier Romano, sarebbe destinata a copertura, ancorché parziale, degli acquisti operati dalla Direzione centrale patrimonio e servizi generali nel settore agricolo-forestale, relativi a beni da porre a disposizione della Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna. Da qui la richiesta di sapere a quale fine si è proceduto all´acquisto della Foresta Weissenfels, pur in presenza di due offerte da parte di imprenditori privati e se vi era copertura finanziaria adeguata sugli appositi capitoli di spesa nel momento della formulazione dell´offerta di acquisto della Foresta stessa, data la circostanza non casuale della vendita allo stesso tempo della centrale ortofrutticola di Udine. . |
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CONVEGNO SU DRUPACEE E PICCOLI FRUTTI A TERLANO |
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Bolzano - Alla coltivazione e alla commercializzazione di ciliege, albicocche e lamponi è dedicato il convegno in programma giovedì 8 febbraio a Terlano, organizzato dal Servizio consulenza per i contadini di montagna della Provincia. Per discutere del trend positivo registrato nella coltivazione di drupacee e piccoli frutti e per aggiornare i coltivatori sulle novità nel settore della colture alternative, la Provincia promuove un convegno annuale dedicato alla produzione di ciliegia, albicocca e lampone. Quest´anno l´appuntamento è fissato per giovedì 8 febbraio, dalle ore 8. 30, nella Sala Raiffeisen di Terlano, aperto dall´assessore provinciale Hans Berger. In calendario una serie di interessanti relazioni di esperti, che spaziano dagli impianti alla produzione di qualità. I lavori si concludono alle 12. . |
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ANEMIA INFETTIVA DEI CAVALLI: LO STATO ORDINA TEST DEL SANGUE
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Bolzano - 17 foclolai dell´anemia infettiva equina sono stati rilevati sul territorio nazionale. "Per evitare una diffusione della malattia altamente contagiosa, lo Stato ha ordinato i testi del sangue su ogni cavallo, asino e mulo", avverte l´assessore provinciale Hans Berger. 604 cavalli sono stati finora colpiti dall´anemia infettiva, che si trasmette attraverso un virus favorito da agenti vettori come le mosche cavalline e le zecche. "Fortunatamente la malattia non è pericolosa per l´uomo, ma negli animali provoca febbre alta e può condurre alla morte", precisa l´assessore Berger. Per contenere il propagarsi della malattia in Italia, il Ministero della Salute ha ordinato per decreto l´attuazione di un piano straordinario di controllo: su tutto il territorio nazionale tutti gli equidi (cavalli, asini, zebre) con almeno 3 mesi di vita vadano sottoposti a un test del sangue nel giro di un anno. Il prelievo del sangue va però fatto obbligatoriamente entro quattro mesi per tutti gli equidi impiegati in attività sportiva, aste, manifestazioni culturali o che gravitano negli ippodromi. I test anti-infezione vengono condotti dai veterinari dell´Azienda sanitaria provinciale (vanno concordate le date dei prelievi) e secondo il decreto ministeriale sono a carico del proprietario o del responsabile dell´animale. I costi complessivi per visita e prelievo all´Istituto zooprofilattico si aggirano sui 17,30 €. L´esito favorevole e la data del test vanno registrati dal veterinario nei documenti del cavallo. Per chi non si attiene all´obbligo dei test sull´animale è prevista l´applicazione di sanzioni elevate. . |
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SALERNO – II SALONE DELLA MOZZARELLA DI PAESTUM: IL CONSORZIO TUTELA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA APRE LE PORTE DI ALLEVAMENTI E CASEIFICI ALLA STAMPA ESTERA IN ITALIA. |
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Durante il Ii Salone della Mozzarella di Paestum, che si terrà dal 10 al 12 febbraio, una delegazione di giornalisti dell’Associazione Stampa Estera in Italia visiterà caseifici e allevamenti della piana del fiume Sele. L’attività di incoming si svolge nel quadro dell’iniziativa dell’Unione Europea European Food Art. Lo ha reso noto oggi il direttore del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Vincenzo Oliviero, durante la conferenza stampa di presentazione del Salone. Oliviero in particolare ha sottolineato: ”Su invito del Consorzio Tutela una delegazione di 10 giornalisti e fotoreporter, in rappresentanza di 9 Paesi sarà presente tra l’11 ed il 12 febbraio a Paestum; con questa iniziativa – aggiunge Oliviero – abbiamo voluto cogliere in pieno lo spirito della manifestazione promossa dalla Provincia di Salerno, che è quello di coniugare turismo e promozione della gastronomia con uno dei principi ispiratori del Consorzio: la trasparenza verso il consumatore. ” In particolare, i giornalisti rappresentano testate dell’Europa, e del continente americano. La visita prevede la possibilità di documentare la produzione della Mozzarella di Bufala Campana e la conduzione degli allevamenti bufalini. . |
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ALL´ESAME UE CERTIFICAZIONE IGP PER ACCIUGHE SOTTO SALE |
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Pronta al decollo alla Commissione Europea l´Igp- Indicazione geografica protetta per le acciughe sotto sale del Mar Ligure, fra i più noti e apprezzati prodotti tipici della gastronomia del territorio. Lo ha reso noto l´assessore all´Agricoltura della Regione Liguria Giancarlo Cassini. Completato l´iter burocratico tra il Ministero delle Politiche Agricole italiano e Bruxelles, la Regione Liguria attende ora una favorevole decisione Ue. Come nel caso del basilico che ha già ottenuto la Denominazione di Origine Protetta, se anche l´istruttoria per la certificazione Igp delle acciughe sotto sale si concluderà positivamente, il disciplinare verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Trascorsi sei mesi senza opposizioni al provvedimento da parte di altre realtà europee, la certificazione di qualità per le acciughe sotto sale ligure viene registrata nell´apposito Albo Comunitario dei prodotti tipici tutelati dall´Ue. . |
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L’ORTOFRUTTA PIEMONTESE AL FRUIT LOGISTICA DI BERLINO |
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L’ortofrutta piemontese sarà protagonista al “Fruit Logistica” di Berlino, una delle principali fiere internazionali del settore, che si svolge nella capitale tedesca dall’8 al 10 febbraio. L’intera filiera produttiva è presente alla manifestazione, in uno spazio allestito dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, esteso su una superficie di 150 metri quadrati, cui partecipano le tre organizzazioni dei produttori (Lagnasco Group, Piemonte Asprofrut e Ortofruit Italia) e sei aziende private (Rivoira, Kiwi Uno, Sanifrutta, Gullino, S. E. P. O. , As. Pro. Pat Piemonte) per presentare l’eccellenza della produzione ortofrutticola regionale. L’allestimento, totalmente rinnovato rispetto alle edizioni precedenti, è stato progettato per ricreare un’atmosfera riconducibile ai canoni di salubrità del prodotto: sui volumi di fondo dello stand, due simbolici meli all’interno di due vetrine, in un gioco di specchi, riflettono la loro immagine, facendo percepire al visitatore un infinito frutteto. All’interno dello spazio istituzionale della Regione, gestito da Ima Piemonte, gli Chef dell’Istituto Alberghiero di Dronero (Cn) proporranno ai visitatori degustazioni guidate di prodotti tipici piemontesi: formaggi, salumi, dolci, cioccolato, in abbinamento a grandi vini quali l’Asti Spumante, il Barolo, il Barbaresco, il Dolcetto, il Barbera e l’Erbaluce di Caluso. L’assessore all’Agricoltura della Regione Mino Taricco, che sarà presente alla Fruit Logistica per incontri con i produttori e con le rappresentanze istituzionali, sottolinea “l’importanza dell’appuntamento di Berlino, come occasione di visibilità e di promozione a livello internazionale, dove riteniamo fondamentale la presenza del nostro settore ortofrutticolo. La Regione ha voluto che la filiera produttiva del settore fosse rappresentata in maniera organica e che valorizzasse in questo modo la tipicità e la qualità del suo territorio. La partecipazione alla fiera di Berlino si inserisce in un ricco calendario di appuntamenti fieristici, legati alla promozione dei nostri prodotti, che nel corso dell’intero anno porteranno il Piemonte ai più importanti appuntamenti in Italia e in Europa. ” . |
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IL RUOLO DI FRUTTA E VERDURA NELLA LOTTA CONTRO L´OBESITÀ |
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Dal 17 al 19 aprile a Bruxelles si svolgerà una conferenza sul ruolo di frutta e verdura nella lotta contro l´obesità cui parteciperà il commissario dell´Ue all´Agricoltura e allo sviluppo agricolo Mariann Fischer Boel. La conferenza riunirà oltre 150 scienziati e decisori internazionali di spicco per chiarire ulteriormente i meccanismi tramite cui l´assunzione di frutta e verdura può contribuire alla prevenzione dell´obesità e per decidere in merito alle strategie più adeguate ed efficaci per far crescere il consumo di frutta e verdura. Il programma prevede sei sessioni principali: transizione nutrizionale e obesità; perché frutta e verdura sono ritenute salutari - un panoramica epidemiologico; Fibre alimentari e regolazione del peso corporeo; obesità infantile e processo metabolico precoce che conduce all´arteriosclerosi; impatto del marketing sul consumo alimentare; residui dei pesticidi e percezione relativa alla sicurezza di frutta e verdura. Per ulteriori informazioni visitare: https://www. Colloquium. Fr/ei/cm. Esp?id=273&pageid=_1xw0vs420 . |
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SALONE MERIDIONALE DEL GUSTO ´´PRIMAVERA 2007´´ |
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Salone Meridionale del Gusto – “Primavera 2007”, Rassegna enogastronomica ideata da Enterprise Communication di Roma con l’obiettivo di rendere la stessa, in poco tempo l´evento più importante e completo dedicato ai profumi e ai sapori d´Irpinia. Un evento dalla formula innovativa, poiché lo stesso si terra’ nella splendida cornice della particolarissima “ Galleria Commerciale fontanangelica “ nella quale per quattro giorni si intrecciano profumi, colori e culture di diverse regioni meridionali. Uno scenario ampio e variegato che si arricchisce di nuove idee nell’ambito del Marketing e della Comunicazione, elementi fondamentali per lo sviluppo del Settore. 4 giorni verticalizzati, oltre 20. 000 i visitatori attesi. Nucleo della manifestazione, è la “Galleria Commerciale fontanangelica “ di Ariano Irpino, essendo per storicita’ il Business Center di tutta l’Irpinia per Servizi e Mix Merceologico, il quale conta abitualmente su un bacino di Utenza di circa 95. 000 Abitanti nell’ambito di una distanza – isocrona di 30-45 minuti. La Manifestazione è stata organizzata con un “ Concept Business “ innovativo ed avveniristico che garantira’ a tutti i partecipanti la possibilità di incontrare il proprio interlocutore di riferimento, offrendo un ambiente di lavoro altamente qualificato e selezionato contestualmente ad un´emozionante occasione di intrattenimento nell’area Coffee Break. La Manifestazione che nella prima edizione si è contraddistinta per il successo raggiunto, grazie alle oltre 12. 000 presenze, conferma l’ambito obiettivo di diventare l’Unico riferimento nel Meridione d’Italia. Gli stand sono aperti al pubblico durante la rassegna il giovedì 12 e venerdi 13 aprile , dalle 16. 00 alle alle 21. 00, sabato 14 e domenica 15 aprile con orario continuato dalle 10. 00 alle 21. 00 . |
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MAILLE: 260 ANNI DI ECCELLENZA IN TAVOLA |
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Dal Re francese delle salse, tre squisite specialità Ingredienti genuini, lavorazione artigianale, ricette uniche che si tramandano da 260 anni e che hanno deliziato Re e Imperatori prima di arrivare sulle nostre tavole per trasformare piatti semplici in delizie da veri gourmet. La raffinata qualità delle maionesi, delle senapi e delle salse firmate Maille sono infatti il risultato della sapiente unione tra un’accurata selezione delle materie prime ed un particolare procedimento di lavorazione che già nella prima metà del 1700 aveva avuto l’onore di essere trascritto su diplomi ufficiali ancora oggi conservati negli Archivi Storici di Francia. Le salse Maille sono considerate, oggi come allora, un vero patrimonio francese: Antoine Maille si fa conoscere sin dal 1720 come distillatore e conoscitore di aceti. Erano gli anni della terribile epidemia di peste che flagellava in particolare Marsiglia. L’invenzione di uno speciale aceto antisettico fece di Monsieur Maille un vero eroe in terra d’Oltralpe quando questo liquido, spruzzato addosso in grande quantità, indebolì i sintomi e gli effetti della peste liberando la città da questo autentico flagello. I più grandi onori non tardano ad arrivare: Antoine Maille viene nominato fornitore ufficiale degli aceti e delle salse più pregiate dell’Imperatore d’Austria e Ungheria, del Re di Francia e di Caterina di Russia. La morte di Monsieur Maille nel 1804 non arresta il grande successo della Maison, prima ceduta ad André Arnault Acloque e, in seguito, nel 1828, al figlio di Antoine Maille che prosegue la tradizione paterna con passione. Fino ai giorni nostri. Oggi infatti dalle boutiques Maille a Parigi le senapi, gli aceti, le maionesi raggiungono ogni parte del mondo dove sono apprezzate per il gusto raffinato capace di trasformare un piatto qualsiasi in una squisita specialità. Ecco la fresca e delicata Maionese di Digione di Maille: una ricetta unica ricca di ingredienti naturali senza l’utilizzo di conservanti. Solo uova fresche, la giusta quantità di ottimo olio di girasole, il tutto delicatamente unito alla famosa senape di Digione che ha reso grande il marchio francese nel mondo. Voilà! Il risultato è una salsa perfettamente bilanciata, di grande raffinatezza, dal gusto fresco, ideale per accompagnare ogni preparazione. Come resistere ad un cucchiaio di Maionese di Digione a bordo piatto? Sarà impossibile non fare il bis! E d’estate, con i piatti freddi, la Maionese di Digione si sposa perfettamente. I veri gourmet non potranno resistere ad un’altra classica specialità di Maille: la salsa Hollandaise, stupefacente matrimonio tra l’armonia della migliore salsa Maionese, il gusto deciso della pregiata senape di Digione e il tocco sapiente e inaspettato dell’aceto di sidro. Quel tocco in più che dona una nota fruttata e rotonda che rivoluziona completamente il modo di intendere la maionese. Nella stagione estiva, quando i piatti freddi spopolano sulle nostre tavole, la salsa Hollandaise di Maille regala uno straordinario segreto in cucina! Perché i piccoli dettagli sono spesso gli artefici di un grande successo. Dalla città di Digione arriva una delle più apprezzate specialità di Maille: la famosa salsa Dijonnaise, proposta ancora oggi secondo l’antica ricetta del fondatore della Maison. In cucina la salsa Dijonnaise di Maille sprigiona un delicato bouquet di spezie grazie al sapiente mix di senape all’antica e di salsa maionese. Nella senape all’antica ritroviamo il gusto intenso di piccoli granelli croccanti: una vera delizia per il palato! E la salsa Dijonnaise si rivela infatti un accompagnamento perfetto per esaltare ogni tipo di preparazione gastronomica. E’ eccezionale in particolare con tutte le verdure crude e con i piatti di carne rossa. Tutta la gamma delle salse Maille è distribuita in Italia da Eurofood, il marchio leader che da tanti anni importa le più pregiate specialità alimentari da tutto il mondo. . |
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SIRENA D’ORO V EDIZIONE, SI ACCENDONO I RIFLETTORI SULL’OLIO DOP ITALIANO. 30 DENOMINAZIONI, 180 PRODUTTORI IN GARA PER LA PALMA DEL MIGLIORE |
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Corsi di degustazione, assaggi nelle enoteche e nelle scuole elementari, convegni tematici e appuntamenti di assaggio in tutta la regione Campania fino a fine aprile. Novità del 2007: il Sirena d’Oro si fa itinerante e porta i “suoi extravergine” nei maggiori eventi del settore, a Vinitaly-sol (Verona, 29 marzo – 2 aprile) e Cibus (Roma, 14-17 aprile). La conclusione a Napoli. Inizia il prossimo 17 marzo a Sorrento la V edizione del Premio Sirena d’Oro di Sorrento, l’unico concorso italiano dedicato agli extravergine a Denominazione di Origine Protetta che quest’anno vedrà in gara 30 Dop e 180 produttori, rappresentativi della straordinaria varietà e qualità dell’olivicoltura di pregio italiana, numero che si è mantenuto costante rispetto alla scorsa edizione – nonostante l’annata 2006 sia stata quantitativamente scarsa – e che conferma il Premio Sirena d’Oro come appuntamento consolidato e di grande appeal per tutto il settore. “Con la V edizione del Premio Sirena d’Oro la Regione Campania conferma il suo impegno a favore della produzione dell’olio di qualità, che ha bisogno soprattutto di una intensa, organica e corretta azione di comunicazione, finalizzata a far conoscere ai consumatori i pregi, sia organolettici che salutistici, di questo straordinario prodotto, non a caso simbolo della dieta mediterranea. – spiega Andrea Cozzolino, Assessore all’Agricoltura e Attività Produttive della Regione Campania. - La salvaguardia del settore oleicolo passa necessariamente attraverso le denominazioni di origine, uno strumento di qualificazione importante, ma ancora troppo costoso per i produttori che vanno supportati con iniziative di promozione adeguate da realizzare in tutto il nostro Paese. ” New entry del 2007 al Sirena d’Oro sarà la Dop Colline di Romagna, che per la prima volta si cimenterà nella sfida. Rigorosissimi come ogni anno i criteri di selezione: solo gli extravergine che eccelleranno durante le preselezioni – ottenendo così una “Menzione di Merito” - potranno infatti partecipare alla finale. E quest’anno sarà proprio la cerimonia di consegna dei premi ai migliori extravergine a denominazione (17 marzo 2007, Teatro Tasso, Sorrento) ad aprire la manifestazione che proseguirà in tutta la regione e si concluderà a Napoli con un evento dedicato ai produttori, dopo un appuntamento a Salerno aperta al grande pubblico. Per tutto il periodo saranno organizzate come di consueto iniziative dedicate alla conoscenza dell’olio Dop con corsi di assaggio, convegni tematici, degustazioni nelle enoteche, nelle scuole elementari e nelle piazze delle Città dell’olio della Campania. E per il 2007 il Sirena d’Oro si fa itinerante: la manifestazione infatti uscirà dai confini della regione e porterà le “sue Dop”, espressione dell’eccellenza oleicola italiana, sul palcoscenico dei maggiori eventi del settore. Le denominazioni partecipanti al Sirena d’Oro saranno infatti protagoniste di degustazioni al Vinitaly di Verona (29 marzo - 2 aprile 2007, all’interno del Sol) e a Roma durante i giorni di Cibus (14 – 17 aprile 2007), gemella della rassegna parmigiana e che si alternerà con quella che si svolge ormai da 25 anni a Parma. . |
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NERO NORCIA 2007 44° MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO NERO DI NORCIA
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Al via, come ogni anno, la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Nero Pregiato di Norcia e dei Prodotti tipici della Valnerina, che si terrà nella splendida cittadina umbra a partire dall’ultimo week-end di febbraio. Giunta alla sua 44esima edizione, la rassegna agro-alimentare si svolgerà anche quest´anno nell´arco di due fine settimana (23, 24 e 25 febbraio e 2, 3 e 4 marzo 2007), offrendo ai partecipanti una valida opportunità di esposizione e valorizzazione dei propri prodotti, qualificandosi come un appuntamento internazionale da non perdere per i buongustai e gli amanti del prosciutto, dei salami, del capocollo, delle ricotte, dei formaggi freschi o stagionati, ma soprattutto del famoso Tartufo nero di Norcia. Dagli anni ’50, infatti, la manifestazione è diventata uno degli appuntamenti più prestigiosi del calendario nursino e ogni anno si ripropone come un’importante rassegna agro-alimentare finalizzata a valorizzare il meglio delle produzioni tipiche locali, nazionali ed internazionali, poiché dal 1993, anno in cui Norcia è stata inclusa nell’area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, la rassegna ospita, anche espositori di prodotti tipici provenienti da diversi Paesi europei ed extraeuropei. La mostra è incentrata sul Tartufo nero pregiato di Norcia, il famoso “Tuber Melanosporum Vittadini” o “Diamante nero”, ma riserva spazi di rilievo anche ai prodotti della norcineria, ai formaggi e alle lenticchie, come pure all’artigianato, alle attrezzature agricole e ad altri settori merceologici. Quest´anno, nell´intento di dare un maggior risalto alla manifestazione e di elevarne la qualità, l´Amministrazione Comunale ha voluto procedere ad un generale restiling dell´evento grazie alla collaborazione con l’Agenzia di Marketing Sedicieventi, nata all’interno di Eurochocolate, con l’intento di ridisegnare quella che può essere considerata una delle iniziative gastronomiche di maggior tradizione della nostra regione. Innanzi tutto un cambiamento di Naming : l’evento si chiamerà d’ora in poi Nero Norcia, con il primario obiettivo di privilegiare il Tartufo Nero Pregiato di Norcia, padrone di casa insieme ai prodotti tipici locali e della Valnerina. Inoltre si realizzerà una nuova e più ampia dislocazione degli stand per tipologia di prodotti, in relazione anche delle aree geografiche di provenienza, qualificando l´area espositiva con appositi arredi urbani in grado di condurre il visitatore attraverso un preciso itinerario tematico che consenta di vivere tutto il bellissimo centro storico della cittadina. Il restiling della comunicazione e le strategie di promozione permetteranno di rendere l’evento un momento se possibile ancor più interessante ed appetibile per il turista, ormai abituato a stili ed iniziative sempre più di livello. Verranno realizzati workshop riservati a produttori ed espositori e verrà valorizzato lo spazio specifico dedicato ai Comuni aderenti all´Associazione Nazionale "Città dei Sapori". Una particolare attenzione, come sempre, sarà infine dedicata all´organizzazione di iniziative culturali, folcloristiche e musicali. . |
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“SINFONIE DI SAPORI” SEDURRE CON IL CIBO AL RISTORANTE GLOBE,OSPITE D’ONORE ROBERTA SCHIRA MARTEDÌ 6 FEBBRAIO
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Un viaggio goloso che coinvolgerà tutti i sensi, l´occasione perfetta, per gli amanti e gli intenditori della buona cucina, per imparare a sedurre e a farsi sedurre con il cibo. Interpreti d’eccezione alcuni dei piatti descritti da Roberta Schira in “Sinfonie di Sapori”, il suo ultimo e patinatissimo libro di ricette, foto e ritratti, che ci porterà nelle cucine e nella vita di undici cuochi lombardi. Il ristorante Globe, una terrazza panoramica sui tetti e le luci della città, con la sua raffinata atmosfera, sarà il palcoscenico perfetto per questa kermesse culinaria diretta in prima persona dalla scrittrice Roberta Schira che presenterà i vari piatti, abbinati per l’occasione ai vini della Cantina Marchese Adorno. Preludio perfetto per questa serata di seduzione saranno gli aperitivi e gli stuzzichini tratti da “L’amore Goloso”, il precedente libro di Roberta Schira (finalista nella sezione food del Premio Bancarella 2006), una raccolta di ricette d’amore e di cucina, rivoluzionaria, beffarda, divertente, ironica ed irriverente. Le magiche note di un sax allieteranno la serata, coinvolgendo gli ospiti presenti in quella che meglio non poteva essere definita se non come una delle più sensuali, accattivanti e golose “Sinfonie di Sapori”. . |
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UNA DELIZIOSA CENA A BASE DELLE SPECIALITÀ TIPICHE DEL PERIODO MEDIOEVALE PER SAN VALENTINO NELLA TERRA DEGLI INNAMORATI
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Mercoledì 14 febbraio a Bussolengo, Verona, grande festa nel “Giardino di Giulietta” Tra profumate orchidee, sbandieratori, giullari e personaggi della corte della nobile famiglia Capuleti, mercoledì 14 Febbraio 2007, festa di “San Valentino”, gli innamorati potranno godere di una deliziosa cena a base delle specialità tipiche del periodo Medioevale del 1500. Un romantico evento organizzato dal Consorzio delle strade di Bardolino e Custoza, con il Patrocinio della Confcommercio e della Cciaa di Verona, in collaborazione con Flover, azienda che da 25 anni opera nel settore del giardinaggio, che allestirà per l’occasione il “Giardino di Giulietta” nel contesto unico del Garden presso la propria sede di Bussolengo (Vr). Una serata “indimenticabile”, dove si potrà rivivere l’atmosfera magica del “Medioevo”, osservare Romeo che sotto il balcone di Giulietta le sussurra parole d’amore, e gustare i vini delle strade del Vino Bardolino e Custoza che accompagneranno un menù rigorosamente d’epoca. Per informazioni e prenotazioni: 045 6770100 Menù del Galà di S. Valentino Trionfi di frutta di Stagione Prima Portata Fromentiera col pollo funghi ed erbe di sottobosco Seconda Portata Nodo d’Amore al Burro Zuppa di Farro antica servita in pentola di pane Terza Portata Cosciotto di bue in portantina servito alla fiamma con Erbe montane Verdure Cotte Salsa di Ova Sperdute Salsa Oliata Quarta Portata Due cuori in dolcemangiare Anice Nucato Vini delle strade del Vino Bardolino e Custoza e Acqua di Fonte . |
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TUBORG LANCIA DRAUGHTMASTERTM: PER LA BIRRA ALLA SPINA UNA VERA E PROPRIA ‘EVOLUZIONE DELLA SPECIE’ |
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Fusti ‘usa e getta’ in Pet riciclabile, niente più spilla tura attraverso Co2, un prodotto dalla qualità inalterata per più di 20 giorni: dalla primavera 2007 l’innovativo sistema sarà disponibile anche in Italia. Si chiama Draughtmastertm ed è firmata Tuborg l’innovazione destinata a rivoluzionare per sempre il mondo della birra alla spina. In Italia sarà disponibile a partire dalla primavera del 2007, quando sarà lanciato sul mercato Tuborg Draughtmastertm, il nuovo sistema di spillatura, presentato a Milano durante una conferenza stampa. Tuborg Draughtmastertm amplia radicalmente le potenzialità della birra alla spina rispetto ai sistemi tradizionali di spillatura, grazie ad un nuovo fusto ‘usa e getta’ in Pet, posizionato all’interno di una vera e propria camera iperbarica, nella quale ad ogni spillatura si genera una pressione crescente che permette la fuoriuscita della birra. In questo modo per la spillatura non si deve più ricorrere alla pressione esercitata dall’immissione di Co2 nel fusto e si evitano i processi di saturazione e ossidazione del prodotto, che rischiano di alterarne la qualità, soprattutto quando passano diversi giorni dall’apertura del fusto fino al suo esaurimento. È proprio grazie a questo sistema che la birra spillata con Tuborg Draughtmastertm si mantiene qualitativamente perfetta, come se fosse appena uscita dallo stabilimento, per più di venti giorni dall’apertura del fusto. A garanzia di una temperatura di servizio costante e corretta, Tuborg Draughtmastertm riproduce inoltre in tutto e per tutto una cella frigorifera, con un apposito spazio per il raffreddamento di un secondo fusto, oltre a quello ‘attaccato’ alla spina. “Perseguire la qualità con forti in vestimenti nella ricerca e nell’innovazione è da sempre una caratteristica della nostra azienda. - ha spiegato Boguslaw Bartczak, Amministratore Delegato di Carlsberg Italia - Il lievito maggiormente utilizzato in tutto il mondo nella produzione delle birre lager porta il nostro nome, Saccharomyces carlsbergensis. A più di un secolo di distanza da quella storica scoperta oggi abbiamo l’esclusiva per un brevetto destinato ad avere la stessa portata, innovando radicalmente il consumo fuori casa del nostro prodotto. Draughtmastertm ha in fatti elementi di servizio esclusivi e molto concreti per tutto il canale Horeca, soprattutto per chi non genera grandi volumi di vendita. Grazie a questa invenzione sarà più facile e profittevole offrire al consumatore finale, ormai sempre più maturo ed esigente, un prodotto qualitativamente valido. Ancora una volta abbiamo messo l’innovazione tecnologica al servizio della qualità. Tuborg Draughtmastertm, con i suoi 80 centimetri di altezza per 50 di larghezza e 60 di profondità, è un prodotto assolutamente versatile. Si adatta benissimo al bancone, così come può essere facilmente installato in spazi all’aperto, come pergolati. O dehors, dove può essere spostato comodamente in ogni momento, grazie al pratico sistema su ruote. Oltre alla garanzia di offrire alla propria clientela un prodotto di qualità, Tuborg Draughtmastertm fornisce agli operatori molti altri vantaggi: fusti in Pet più leggeri che si smaltiscono nel bidone della raccolta differenziata, con conseguente azzeramento dei costi legati alle cauzioni e allo stoccaggio dei ‘vuoti’, operazioni per sostituirli più agevoli, niente più acquisto e stoccaggio di bombole di Co2, spillatura più facile grazie ad una pressione sempre perfetta, massima igiene garantita dal tubo capillare monouso, che si sostituisce automaticamente ad ogni cambio fusto, senza ricorrere a complicate operazioni di lavaggio. Dopo un processo di sviluppo che ha visto il team di lavoro impegnato ad affrontare continue sfide e dopo un accurato affinamento delle caratteristiche del prodotto durante le fasi di test, la versione definitiva di Draughtmastertm ha visto la luce nel marzo del 2006, nell’Innovation Center di Carlsberg Breweries Ai 5, a Copenhagen. In Italia il prodotto porterà la firma di Tuborg e sarà disponibile a partire dalla primavera 2007. “Il connubio tra Draughtmastertm e Tuborg è del tutto naturale — ha sottolineato Jakob Knudsen, Marketing Director di Carlsberg Italia -. Il nostro claim ‘Open For Fun’ esprime voglia di divertirsi, socialità e apertura mentale. Tutte caratteristiche tipiche anche di Draughtmastertm, che dà l’opportunità di avere un’ottima Tuborg alla spina ovunque ci sia voglia di divertirsi, anche dove finora era troppo complicato o difficile spillare un buon boccale di birra. Inoltre Draughtmastertm esprime naturalmente l’apertura mentale di cui si nutrono tutte le grandi innovazioni’ Dal 10 al 13 febbraio 2007, a Rimini, Tuborg Draughtmastertm sarà protagonista indiscusso di Pianeta Birra (Padiglione C3 — stand 120). . |
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ATHLETIC BODY: LA LINEA DI INTEGRATORI SPECIFICI PER CHI PRATICA SPORT, GARANTITA DA FRAU ALTA ALIMENTAZIONE |
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Frau Alta Alimentazione è l’Azienda che ha saputo imporsi con la forza dell’innovazione nel mercato degli integratori naturali, portando con sé una vasta e pluriennale esperienza nel settore della ricerca farmaceutica, dell’alimentazione naturale e dell’alta tecnologia. I prodotti Frau Alta Alimentazione, infatti, sono di altissima qualità e purezza, contengono una concentrazione molto elevata di principi attivi naturali e sono anche buonissimi… da mangiare. Ecco perché sono in grado di rispondere perfettamente a una nuova esigenza di vita, sempre più sentita e diffusa: quella di un benessere naturale, psicofisico, di uno “stare bene dentro e fuori” che gli inglesi definiscono, molto semplicemente, wellness. Ed è proprio per andare incontro a questa nuova esigenza di vita ed essere, al tempo stesso, alla portata di tutti che Frau Alta Alimentazione distribuisce i suoi prodotti attraverso i canali del largo consumo, nei migliori supermercati ed ipermercati. Il listino Frau Alta Alimentazione comprende, oggi, cinque diverse tipologie di prodotti: * Integratori linea benessere Una vasta gamma di integratori che aiutano a risolvere, in modo squisitamente naturale, tutti i piccoli grandi problemi che possono compromettere il benessere psico-fisico o l’estetica (chili di troppo, cellulite, gonfiori addominali, insonnia, stitichezza, stanchezza fisica e mentale etc. ). * Dolce Dieta La linea più completa di dolcificanti, con e senza aspartame. * Frizzamine Le buone vitamine effervescenti, da sciogliere in acqua, gustose come una bevanda. * Necessarie La linea di prodotti a base di principi attivi titolati, e cioè garantiti nella quantità e nella qualità degli estratti, necessari per il benessere dell’organismo. * Athletic Body La linea di prodotti specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico. Barretta Carnitina Frau: Energia Immediata Per I Muscoli, In Una Golosa Barretta (Novita’). Durante l’attività sportiva, è solo rifornendo di continuo energia ai muscoli che è possibile raggiungere le massime prestazioni. Il corpo possiede due fonti di energia: il glicogeno, che fornisce energia immediata ma facilmente esauribile, e i grassi, che costituiscono un’enorme riserva energetica di lunga durata. Nel caso in cui il rilascio di energia dai grassi non sia sufficientemente veloce, si ha un calo di energia. La carnitina, così chiamata perché scoperta nel 1905 nella carne (più precisamente nell’estratto di muscolo bovino), è una sostanza chimica importantissima nel metabolismo degli acidi grassi a catena lunga, la “moneta energetica” preferita dal muscolo, sia scheletrico, sia cardiaco. Infatti, questo aminoacido, formato dalla Lisina e dalla Metionina, trasporta le molecole di grasso all’interno dei mitocondri, le “caldaie” delle cellule, dove vengono bruciate per produrre energia. Ecco perché la carnitina, che è contenuta principalmente nei muscoli, gioca un ruolo fondamentale per la loro efficienza. Frau Alta Alimentazione ha messo a punto un nuovo modo goloso di fornire ai muscoli la carnitina di cui hanno bisogno durante l’attività sportiva: la Barretta Carnitina, una deliziosa barretta ricoperta di puro cioccolato, che contiene 200 mg di carnitina, il quantitativo massimo concesso dal Ministero della Salute. Barretta Carnitina di Frau Alta Alimentazione è particolarmente indicata: · negli sport di resistenza (di tipo aerobico) in quanto consente un migliore utilizzo dei grassi, una migliore funzionalità del muscolo cardiaco (la carnitina è maggiormente presente nel cuore e nel muscolo scheletrico) e, quindi, un costante e proficuo rifornimento di energia. In particolare, il cuore si affatica meno; · negli sport di forza e velocità (prettamente anaerobici) in quanto riduce la formazione di acido lattico, migliora la conversione dell’acido piruvico in glucosio e consente un risparmio di glicogeno e di proteine muscolari; · nel fitness in quanto, abbinata a una dieta specifica e un’adeguata attività fisica, è un importante supporto per ridurre i livelli di trigliceridi (obesità e diete dimagranti); · dopo l’attività fisica, in quanto svolge un’azione detossificante, consentendo un miglior recupero. Barretta Carnitina di Frau Alta Alimentazione è in una praticissima confezione monodose, ideale da portate sempre con sé. Confezione da 1 barretta da 35 g. Prezzo al Pubblico indicativo € 1,70. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Barretta Carnitina fà parte della linea Athletic Body, la linea di integratori specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico, garantita da Frau Alta Alimentazione. Anti-fatica Frau: L’integratore Energetico-salino Che Vince La Fatica (Novita’). La fatica è un meccanismo di difesa dell’organismo, che costringe lo sportivo a fermarsi o, comunque, a ridurre l’intensità dello sforzo fisico. Di per sé, la fatica può essere considerata un fenomeno positivo in quanto ha il compito di evitare che l’organismo sottoposto a uno stress acuto di tipo biochimico, funzionale e organico tipico di un esercizio fisico intenso e prolungato possa subire danni. Spesso, però, a causa di errori di comportamento (nell’alimentazione, nell’allenamento etc. ), la fatica subentra più precocemente, impedendo così di utilizzare al meglio le riserve funzionali dell’organismo. Sono due le cause principali per cui può insorgere la fatica: l’esaurimento delle scorte di glicogeno muscolare, fondamentale nella produzione di energia, e le perdite idrosaline causate dalla sudorazione, che alterando l’eccitabilità delle membrane cellulari, provocano un deficit di attivazione sia dei nervi che dei muscoli. Al fine di ritardare l’insorgere della fatica e per evitare danni acuti per l’organismo è, quindi, opportuna, durante lo sforzo fisico, la reintegrazione con acqua, sali minerali (Potassio e Magnesio) e carboidrati (zuccheri). Frau Alta Alimentazione ha messo a punto un nuovo integratore energetico-salino per vincere la fatica e fornire, al tempo stesso, energia immediata: Anti-fatica. Anti-fatica di Frau Alta Alimentazione è un preparato istantaneo per bevanda, al dissetante gusto di limone, che reintegra i sali minerali persi con la sudorazione e, grazie agli aspartati di Potassio e Magnesio, svolge un’efficace azione sulla contrazione muscolare. Inoltre, fornisce energia immediata derivante dalla presenza di carboidrati, quali fruttosio e maltodestrine. · Aspartati di Magnesio e di Potassio: reintegrano le copiose perdite di elettroliti (sali minerali) che si possono verificare durante la sudorazione che accompagna lo sforzo muscolare. In particolare, l’aspartato, che deriva dall’acido aspartico, garantisce un buon assorbimento del Potassio e del Magnesio a livello intestinale. Inoltre, l’acido aspartico svolge proprie funzioni biologiche in quanto è un aminoacido determinante nella produzione biologica dell’energia. · Carboidrati (Fruttosio e Maltodestrine): il Fruttosio e le Maltodestrine sono due carboidrati che forniscono energia immediata e assicurano il mantenimento della glicemia entro i limiti di sicurezza. A rapido assorbimento, vengono subito metabolizzati e indirizzati al reintegro delle riserve muscolari di glicogeno. Anti-fatica di Frau Alta Alimentazione si assume durante l’attività sportiva. Si scioglie una bustina in 500 ml di acqua (bottiglia o borraccia da mezzo litro) mescolando/agitando bene. Si ottiene una bevanda ipotonica energetico-salina di pronto utilizzo, ideale nei casi di intensa attività fisica, sia agonistica che amatoriale. La confezione contiene 8 bustine da 20 gr. Cad. Prezzo al Pubblico indicativo € 5,95. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Anti-fatica fà parte della linea Athletic Body, la linea di integratori specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico, garantita da Frau Alta Alimentazione. Barrette Energetiche Con Creatina Frau: Energia Istantanea, In Golose Barrette. Chi pratica una regolare attività sportiva deve sempre considerare il fatto che, per ottenere buoni risultati, la prima regola da seguire è quella di una corretta alimentazione: una dieta bilanciata dal punto di vista qualitativo e quantitativo consente, non solo di mantenere un buono stato di salute, ma rappresenta anche il presupposto fondamentale per raggiungere i migliori risultati, sia a livello amatoriale che agonistico. Può capitare, tuttavia, che, in previsione di un allenamento o di una gara, venga eliminato o ridotto il pasto per non appesantire lo stomaco con la conseguenza che, proprio durante lo sforzo fisico, l’organismo senta la necessità di nutrimento. Le Barrette Energetiche Con Creatina di Frau Alta Alimentazione sono l’aiuto ottimale per ritrovare energia e colmare il vuoto lasciato da un pasto veloce, senza appesantire lo stomaco. Forniscono, infatti, energia immediata in quanto ricche di zuccheri; non affaticano lo stomaco in quanto contengono pochi grassi; migliorano la capacità di resistenza e lo sprint grazie alla presenza di Creatina. Inoltre, sono golose da mangiare: al gusto fragola e ciliegia, ricoperte di cioccolato. Le Barrette Energetiche Con Creatina di Frau Alta Alimentazione contengono: * Creatina: fornisce energia istantanea, migliora la capacità di resistenza e ritarda l’affaticamento. Inoltre, è utile per aumentare il diametro delle fibre muscolari di tipo veloce, e cioè delle fibre coinvolte nei lavori di potenza e negli sforzi brevi e intensi, e combatte la formazione di acido lattico. * Zuccheri (Glucosio, Fruttosio e Miele): durante lo svolgimento di un’attività fisica, il muscolo trae energia dalle riserve di zuccheri, contenute in forma di glicogeno, nelle cellule muscolari. Queste riserve rappresentano una fonte di energia immediatamente disponibile che, però, viene consumata altrettanto rapidamente. Ecco perché è importante rifornire l’organismo di zuccheri, in particolare di Glucosio, Fruttosio e Miele, che danno energia immediata e assicurano il mantenimento della glicemia entro i limiti di sicurezza. Le Barrette Energetiche Con Creatina di Frau Alta Alimentazione sono in una pratica confezione da 3 barrette di 40 g cad. Ogni barretta fornisce 150 Kcal. Prezzo al Pubblico indicativo: Euro 5,05. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Le Barrette Energetiche Con Creatina fanno parte della linea Athletic Body, la linea di integratori specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico, garantita da Frau Alta Alimentazione. Creatina 100% di Frau Alta Alimentazione si presenta sotto forma di polvere, da sciogliere in acqua o altro liquido. La dose ottimale è di 2-3 grammi al giorno. Confezione da 100 gr. Prezzo al Pubblico indicativo Euro 12,70. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Creatina 100% fà parte della linea Athletic Body, la linea di integratori specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico, garantita da Frau Alta Alimentazione. Aminoacidi Ramificati + Vitamina B6 Frau: Piu’ Forza E Potenza Muscolare. Chi pratica sport ha bisogno di un quantitativo maggiore di proteine per favorire la crescita dei muscoli. Ogni attività sportiva, infatti, sia essa una partita di pallone, di tennis o un allenamento ginnico, distrugge il tessuto muscolare (catabolismo) che necessita, quindi, di una immediata ricostruzione (anabolismo). Il carburante energetico per “ricostruire” il muscolo, sono gli aminoacidi, i componenti principali delle proteine, soprattutto quelli a catena ramificata: Leucina, Isoleucina e Valina. Inoltre, gli aminoacidi ramificati non vengono filtrati dal fegato, così come avviene per gli altri aminoacidi, bensì vanno direttamente nei muscoli fornendo energia e favorendo il recupero muscolare. Per assumere aminoacidi ramificati, ci sono due modi possibili: mangiare carne e uova in grande quantità, ma le grandi quantità si trasformano in grassi e in altre proteine dannose per l’organismo, oppure ricorrere a un integratore specifico come Aminoacidi Ramificati + Vitamina B6 di Frau Alta Alimentazione. Questo integratore dietetico registrato e autorizzato dal Ministero della Salute, apporta all’organismo gli aminoacidi ramificati indispensabili per la costruzione delle fibre muscolari e il mantenimento dei muscoli: * L-leucina: la più usata dall´organismo in quanto può essere degradata completamente dal muscolo. Necessaria per la crescita e lo sviluppo muscolare. * L-isoleucina: necessaria per la produzione di proteine e collagene. Stimola il rilascio pancreatico dell´insulina, indispensabile per poter utilizzare gli zuccheri nel sangue. * L-valina: necessaria per la produzione di alcuni neuro-trasmettitori, è importante anche per il coordinamento dei muscoli. Interviene nella costruzione del tessuto muscolare in quanto ne previene la distruzione e ne favorisce il recupero. * Vitamina B6: favorisce l´assorbimento e l´assimilazione delle proteine. Agisce in maniera sinergica con gli aminoacidi ramificati potenziandone gli effetti. Inoltre, il prodotto è formulato secondo i più moderni studi sperimentali che vedono l´apporto di L-leucina in quantità doppia rispetto agli altri due aminoacidi. Aminoacidi Ramificati + Vitamina B6 di Frau Alta Alimentazione può essere utilizzato prima dell´attività sportiva oppure dopo. Prima, per mantenere costante la glicemia, ritardare la formazione dell´acido lattico, impedire la distruzione dei muscoli durante lo sforzo fisico e fornire energia. Dopo, per favorire il recupero muscolare e accelerare la sintesi proteica mediante la cattura di altri aminoacidi presenti nel sangue. La confezione contiene 100 compresse da 1,07 g cad, da deglutire con acqua, nella quantità di 4-5 al giorno. Prezzo al Pubblico indicativo Euro 18,90. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Aminoacidi Ramificati + Vitamina B6 fà parte della linea Athletic Body, la linea di integratori specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico, garantita da Frau Alta Alimentazione. . |
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LA 15^ EDIZIONE IN CONCOMITANZA CON VINITALY CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE: QUANDO IL PRESTIGIO DI UN PREMIO DIVENTA MARKETING
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Nuova strategia di sistema per portare i vincitori nella tappe estere di Vinitaly Da quest’anno i vincitori avranno, a cura di Vinitaly, una maggiore visibilità commerciale sia durante la rassegna veronese, sia nel corso dell’anno grazie ad azioni promozionali mirate in giro per il mondo. Già siglato un accordo commerciale per la distribuzione nei punti vendita Isetan in Giappone. Novità importanti per il Concorso Enologico Internazionale (www. Vinitaly. Com), giunto alla sua 15^ edizione. La competizione internazionale realizzata nell’ambito di Vinitaly, conosciuta come la più partecipata e selettiva del mondo, diventa sempre più strumento di promozione commerciale. Diverse le iniziative pensate a tale scopo. Innanzi tutto le aziende vincitrici di una medaglia avranno l’opportunità, nel corso di Vinitaly, di promuovere i propri vini all’interno di un nuovo spazio dedicato. Inoltre, grazie ad un accordo con Spazio Italia, l’azienda vincitrice della sezione Italia avrà a disposizione 15 giorni di promozione all’interno dell’area gestita da Air Dolomiti/lufthansa nella zona partenze per l’Italia dell’Aeroporto internazionale di Monaco. Infine, come primo e concreto obiettivo raggiunto grazie all’ attività di Vinitaly Tour all’estero (che ogni anno tocca India, Russia, Usa, Giappone e Cina), la catena distributiva Isetan allestirà nei suoi punti vendita in Giappone un corner di vendita dei vini vincitori del Concorso Enologico. La competizione, in programma quest’anno dal 21 al 25 marzo, riunisce ventuno commissioni composte dai più autorevoli giornalisti internazionali e qualificati enologi, per un totale di 105 esperti, chiamati a valutare i campioni provenienti da oltre 30 Paesi. Nel 2006 sono state 1. 101 le aziende partecipanti per 3. 482 vini in concorso, ma sono state solo 88 le medaglie assegnate (il 3% del totale dei vini presentati) e un migliaio le menzioni. Tra le manifestazioni aderenti alla Federazione Internazionale dei Grandi Concorsi Enologici che ha sede a Montreal, in Canada, il Concorso Enologico Internazionale è considerata una sorta di “coppa del mondo”. Merito del rigore dimostrato e dell’autorevolezza acquisita in 15 anni, che rendono i riconoscimenti assegnati pieni di prestigio. “Le nuove iniziative legate al Concorso Enologico Internazionale – afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – sono la naturale prosecuzione della strategia perseguita negli anni da Vinitaly di inserire tutte le proprie attività in un disegno promozionale di sistema. I risultati stanno pagando, soprattutto in termini di soddisfazione delle aziende, e questa nuova iniziativa non potrà che migliorare la visibilità di coloro che puntano sulla qualità”. . |
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SU DENOMINAZIONE TOCAI FRIULANO |
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Trieste - Ritorna sulla questione Tocai Adriano Ritossa dopo le ultime vicende e dopo la conferma delle deroghe date dall´Unione europea a Stati Uniti, Argentina, Cile, Australia per la commercializzazione del vino Tocai Friulano, mentre continua a farne divieto all´Italia - stato membro - e a una Regione, il Friuli Venezia Giulia, dove questo vitigno e vino rappresentano una produzione centenaria. In un´interrogazione, il consigliere di An chiede al presidente Illy quali iniziative politiche ha attuato la nostra Regione, anche nei confronti del Governo nazionale, per tutelare i nostri agricoltori che in questa situazione paradossale risultano essere gli unici a essere discriminati. Ritossa vuol anche sapere dove verranno attinte le risorse finanziarie del contributo di 5 milioni di euro, di cui uno e mezzo a carico della nostra Regione, e quale sarà la quota precisa che dovranno sborsare i produttori per sostenere la pubblicità della nuova denominazione del vino. Come è possibile, si chiede in conclusione Ritossa, che la Commissione europea indichi un sinonimo geografico "Friulano" quale alternativa al nome "Tocai" quando la Commissione stessa inibisce ai viticoltori della nostra regione l´utilizzo della dicitura "Tocai Friulano" (nome del vitigno da cui deriva il vino) a favore del Tocai ungherese, denominazione geografica, e come se ciò non bastasse, in spregio a una sentenza del Tar del Lazio che ha validità su tutto il territorio nazionale? . |
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APPROVATE MODIFICHE A DOC CONEGLIANO VALDOBBIADENE E VALPOLICELLA - ZAIA |
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“Qualità, immagine, tecniche produttive e territorio costituiscono un insieme unico, che per i nostri vini di punta diventa fattore di ulteriore valorizzazione e apprezzamento nei mercati mondiali” Lo ha ribadito il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia, nell’esprimere la propria soddisfazione per il parere favorevole alle modifiche ai disciplinari delle Doc Conegliano Valdobbiadene e Valpolicella, espresso dal Comitato Nazionale per la Tutela e la Valorizzazione delle Denominazioni d’Origine e delle Indicazioni Geografiche tipiche dei vini, riunitosi l’altro giorno a Roma. “Per la Doc Conegliano Valdobbiadene – ha ricordato Zaia – l’adeguamento del disciplinare ha previsto che nella sottozona del Cartizze il Prosecco debba essere prodotto esclusivamente nella tipologia spumante: viene in sostanza sancita una pratica ormai usuale per quella straordinaria area produttiva, dove da tempo non venivano più prodotte le tipologie frizzante e tranquillo, indicate dalla nascita della Denominazione. Cartizze si identifica in pieno, così, con il Prosecco spumante Conegliano Valdobbiadene ricavato dalle uve coltivate nei poco più di 100 ettari di maggiore vocazione. Non potranno esserci equivoci di sorta, chiedendo un bicchiere di “Cartizze””. “E’ stata inoltre approvata un’altra modifica molto importante per i produttori: l’aumento a 135 quintali per ettaro della produzione di uve per il Prosecco a Doc. Era una questione dibattuta da anni – ha fatto presente il vicepresidente della Giunta veneta – tenuto conto che il vigneto del prosecco è particolarmente scosceso e che la combinazione tra densità d’impianto, metodo di coltivazione e radiazione solare consente di ottenere qualità anche producendo un po’ di più”. “Non meno rilevante – ha concluso Zaia – è la principale modifica del disciplinare della Doc Valpolicella, che ha introdotto formalmente la tipologia “Ripasso”, una pratica tipica della zona, come effetto anche dell’accordo tra produttori e sistema camerale dello scorso anno che ha aperto la strada all’utilizzo commerciale normale di questo nome per indicare il vino Valpolicella appunto ripassato sulle vinacce con le quali si sono ottenuti Amarone e Recioto”. Dopo il parere favorevole del Comitato Nazionale, i disciplinari saranno ora pubblicati nella Gazzetta Ufficiale e, trascorsi 60 giorni senza opposizioni, il Ministero, con proprio Decreto, riconoscerà formalmente gli aggiornamenti delle Doc, che potranno essere applicati con la vendemmia 2007. . |
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CITTÀ DEL VINO COMPIE 20 ANNI. UN 2007 DI CELEBRAZIONI
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L’8 febbraio la presentazione del Ventennale in Campidoglio. Insieme al “Manifesto in difesa della vitivinicoltura di qualità” e a un dossier sul mondo del vino 1987/2006 Vent’anni fa nasceva l’Associazione Nazionale Città del Vino. Era il 1987, un anno prima scoppiò lo scandalo del metanolo. A Siena, il 21 marzo, un gruppo di 39 Comuni fondarono l’Associazione Nazionale. A distanza di vent’anni le Città del Vino, che oggi contano 548 Comuni associati e 21 “soci straordinari” tra Province, Comunità Montane e Strade del Vino, si preparano a celebrare il primo ventennale con un programma fitto di eventi. Un anno il 2007, che in tutte le attività dell’Associazione sarà contrassegnato dal logo dei “Vent’anni”: a Milano il giorno prima della Bit, dove Città del Vino presenta la seconda parte del V Rapporto sul turismo del vino in Italia; al Vinitaly dove l’Associazione ha organizzato un “Treno del Vino” in partenza da Milano per Verona; al Forum Biteg di Riva del Garda (maggio 2007) dove si terrano gli stati genrali del turismo enogastronomico; a San Gimignano (Siena) dove a giugno si tiene la Convention di Primavera delle Città del Vino; per Calici di Stelle 2007, che quest’anno festeggia invece i primi 10 anni di vita. Il programma del ventennale di Città del Vino sarà presentato giovedì 8 febbraio a Roma, nella sala Protomoteca del Campidoglio, alla presenza di sindaci, personalità del mondo della ricerca, della cultura e dell’informazione che in questi 20 anni si sono distinti nel loro settore per la promozione della qualità agroalimentare, la tutela dei territori e delle eccellenze locali, lo sviluppo del turismo del vino, la valorizzazione dei vitigni autoctoni. Durante la cerimonia di presentazione saranno premiati da Città del Vino ricercatori, produttori, giornalisti e personaggi della cultura. Sarà consegnato un “Diploma di Riconoscenza” anche agli 8 ex Presidenti che dal 1987 al 2006 hanno guidato l’Associazione. Durante la mattinata sarà presentato al pubblico anche il primo “Manifesto in difesa della vitivinicoltura di qualità”, una sorta di decalogo che riassume i temi, i valori, gli obiettivi, le azioni che contrassegneranno le attività di Città del Vino per i prossimi anni. Infine un dossier sui cambiamenti del mondo del vino e sul loro impatto nei territori e nelle Città del Vino nel periodo 1987-2006. A seguire nel fine settimana del 10 e 11 febbraio in ogni regione italiana sono in programma eventi, degustazioni, convegni e celebrazioni del ventennale di Città del Vino, secondo un programma definito dai coordinamenti regionali dell’Associazione. A Perugia, ad esempio, nella Galleria Nazionale dell’Umbria una giornata di degustazioni di vini umbri; in Campania, a Gragnano, uno spettacolo di canzoni napoletane; in Trentino una conferenza istituzionale presso il Mart di Rovereto, seguita da una sfilata e un concerto delle bande musicali delle Città del Vino trentine; in Piemonte, a Castagnole Monferrato, la consegna di una pergamena ai Comuni storici e agli ex presidenti di Città del Vino, accompagnata da degustazioni. . |
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