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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Febbraio 2007
VERSO UN LIBRO VERDE SUL TRASPORTO URBANO CONFERENZA A BRUXELLES SU UNA DELLE PRIORITÀ STRATEGICHE DELLA COMMISSIONE  
 
 Bruxelles, 6 febbraio 2007 - Il dibattito sul Libro verde sul trasporto urbano ha avuto inizio oggi a Bruxelles con una grande conferenza delle parti interessate, dal titolo “Trasporto urbano: problemi, soluzioni e responsabilità”. Alla conferenza, organizzata nell’ambito della Settimana europea per l’energia sostenibile, erano presenti circa 400 rappresentanti di tutti i settori coinvolti nel trasporto pubblico urbano. Rappresentanti ad alto livello delle città europee e delle istituzioni comunitarie hanno discusso delle aspettative degli enti locali nei confronti del Libro verde e del valore aggiunto delle azioni intraprese a livello europeo. Il vicepresidente della Commissione, Jacques Barrot, responsabile per i trasporti, ha dichiarato: “Sono convinto che, pur nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, l’Unione europea possa offrire un valore aggiunto alle azioni intraprese a livello locale. In collaborazione con le città individueremo gli eventuali ostacoli che frenano la riuscita delle politiche per il trasporto urbano e, per azioni specifiche, proporremo soluzioni comuni”. “Il Libro verde sul trasporto urbano è stato annunciato in occasione del riesame intermedio del Libro bianco sui trasporti” - ha proseguito Barrot. “Si tratta di una delle 21 priorità strategiche della Commissione per il 2007. Consulteremo tutte le parti interessate e, tenendo conto dei loro contributi, pubblicheremo il Libro verde nell’autunno. Il Libro verde e le attività da esso previste costituiranno la base di partenza per una politica europea del trasporto urbano, quale parte integrante della politica europea dei trasporti. ” Per raccogliere le varie opinioni saranno organizzati alcuni seminari tecnici e una conferenza finale, che si terrà nel mese di giugno. Il primo seminario, dal titolo “Trasporto urbano e propulsione verde” si è svolto nella mattinata odierna. Sono previsti altri tre seminari, riguardanti rispettivamente “Il finanziamento del trasporto urbano: le esperienze delle varie città”, “Trasporto pubblico, intermodalità e trasporto intelligente” e “Strategie integrate di trasporto urbano per città vivibili e accoglienti”. Prossimamente sarà inoltre lanciata una consultazione on-line. .  
   
   
NOVITA´ PER AEROPORTO BRATISLAVA (SLOVACCHIA)  
 
Trieste, 6 febbraio 2007 - Il Ministro dei Trasporti slovacco Lubomir Vazny ha dichiarato che è stato elaborato un nuovo piano di sviluppo del più importante aeroporto internazionale slovacco, il M. R. Stefanika di Bratislava. Secondo l´Ice, il programma prevede la costruzione di un nuovo terminal il cui completamento è previsto per l´aprile del 2011; il costo è stimato tra i 72 e i 100 milioni di euro. L´obiettivo del progetto è incrementare la capacità dell´aeroporto con una ricettività di 1. 500 persone all´ora, e cioè 4/4,5 milioni di persone all´anno. Oltre a questo investimento, l´aeroporto di Bratislava sta organizzando le strutture secondo i requisiti richiesti dai trattati di Schengen dell´Ue, in vista dell´ingresso del Paese nella zona Schengen entro la fine dell´anno in corso. Il costo per adempiere ai requisiti è previsto in 3 milioni di euro. .  
   
   
ADAMO – SEA: IL SINDACO CHIARISCA PRIMA IN CONSIGLIO  
 
 Milano, 6 Febbraio 2007 - Per il chiarimento sulla situazione della Sea, il Sindaco pensa di riferire al Consiglio il prossimo 21 febbraio: due giorni dopo l’assemblea degli azionisti della società comunale. È un atteggiamento provocatorio e non rispettoso del ruolo e della funzione dell’assemblea consiliare. Pertanto, a nome dell’Unione chiediamo che il Sindaco il suo intervento in aula, non solo per chiarire il caso D’alessandro, l’amministratore delegato in-pectore bocciato dai saggi, ma anche per esporre gli indirizzi di politica industriale della Sea, in questo reso ancora più delicato momento dall’intreccio con la vicenda Alitalia. .  
   
   
AUTO ECOLOGICHE, VERSO INCENTIVI PER MENO ABBIENTI  
 
 Milano, 6 febbraio 2007 - Regione Lombardia è al lavoro per mettere a disposizione dei cittadini appartenenti alle fasce più deboli cinque milioni di euro per l´acquisto di auto meno inquinanti. Lo ha annunciato l´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli, che domani coordinerà il Tavolo istituzionale sull´Aria con le Province e i Comuni capoluogo della Lombardia (tra i temi all´ordine del giorno la nuova divisione in "zone" della Lombardia). "In vista delle limitazioni per i veicoli Euro 0 che scatteranno a partire da ottobre, con l´entrata in vigore della Legge 24 - ha spiegato Pagnoncelli - stiamo mettendo a punto un nuovo bando, con una dotazione iniziale di 5 milioni, per incentivare la rottamazione delle vecchie auto e l´acquisto di nuove vetture a minore impatto ambientale. I contributi verranno assegnati ai cittadini residenti in Lombardia che rientrano nelle fasce economicamente più svantaggiate. Non solo: per gli anziani, che tendenzialmente usano l´auto meno di frequente, stiamo studiando una serie di misure speciali". "Un ampio capitolo della legge sull´aria - ha aggiunto Pagnoncelli - è dedicato agli incentivi per il rinnovo del parco veicoli. Del resto, non è una novità l´impegno della Regione Lombardia per ridurre al minimo il numero dei veicoli più inquinanti in circolazione, sia attraverso il fermo dal lunedì al venerdì, che resterà in vigore fino al 31 marzo, sia con le diverse forme di incentivazione". Solo negli ultimi mesi, Regione Lombardia ha messo a disposizione 11 milioni di euro per favorire l´acquisto di auto ecologiche: 4. 000. 000 destinati agli esercizi commerciali, 2. 000. 000 per gli enti pubblici; 5. 000. 000 per i cittadini che acquisteranno un´auto nuova a gpl, metano, elettrica, ibrida o bifuel, rottamando allo stesso tempo una vettura diesel di classe Euro 0, Euro 1, Euro 2 o Euro 3. A questi si aggiungono i 4. 000. 000 euro assegnati alle imprese (pubbliche e private) di trasporto pubblico per l´acquisto di filtri antiparticolato per autobus. "I numeri parlano chiaro e testimoniano, meglio delle parole, l´impegno concreto della Regione Lombardia - ha concluso l´assessore Pagnoncelli - Vorremmo che fosse così anche per lo Stato, che ancora non ha sbloccato i decreti per l´omologazione dei filtri per le auto e gli autocarri, e per l´Unione Europea. E´ notizia della scorsa settimana che l´Ue ha rinviato la decisione sul provvedimento che obbliga le case automobilistiche a tagliare le emissioni di gas di scarico delle proprie vetture. Non vorrei che si privilegiassero gli interessi delle case automobilistiche rispetto alla salute dei cittadini. Sarebbe infatti un controsenso: prima ci vengono imposte delle regole severissime, poi non si ha il coraggio di adottare delle misure decisive. Ci auguriamo, infine, che lo Stato italiano, che esamina in questi giorni la nostra legge regionale, non voglia seguire il cattivo esempio europeo". .  
   
   
QUATTRORUOTE.IT SUPERA QUOTA 1.200.000  
 
Rozzano, 6 febbraio 2007 - Sono 1. 225. 000 gli utenti unici che a gennaio hanno visitato il sito di Quattroruote, una cifra-record che rappresenta una crescita del 24% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con 30. 800. 000 pagine viste (+34% rispetto a gennaio 2006) e una comunità di iscritti che raggiunge le 600. 000 persone. Spinti anche dai risultati di motonline. Com, che ha visto un incremento del 46% degli utenti unici arrivando, in gennaio, a più di 200. 000 navigatori, i siti di Editoriale Domus superano la vetta di 1. 500. 000 utenti unici nel primo mese dell´anno. La ripresa del mercato automobilistico italiano e le novità normative introdotte con la manovra finanziaria del governo hanno dato grande impulso all´interesse dei navigatori. Tra le iniziative presentate da quattroruote. It hanno riscosso particolare successo i servizi offerti tramite la web Tv del sito: i video di Quattroruote dal Salone di Detroit, con l´immediata visibilità sulle novità presentate, la diretta dal Palazzo della Borsa di Milano, dove si è tenuta l´annuale premiazione dei concorsi L´auto che Preferisco e La novità dell´Anno, e la nuova sezione Gps, dedicata ai navigatori satellitari con test, schede tecniche e notizie. Al materiale messo a disposizione dalla web Tv si affiancano strumenti di informazione e confronto, insieme all´approfondimento online sulle novità del mercato e le notizie di Infotrafic sulla viabilità di tangenziali e autostrade. Ma l´arricchimento del sito non si ferma: a fine febbraio, gli esperti della rivista tratteranno in diretta video temi legati legati agli incentivi e agli adempimenti fiscali della nuova finanziaria, rispondendo ai quesiti dei navigatori. .  
   
   
IL MERCATO DEI CONTRATTI DI AUTOVETTURE ARCHIVIA L’ANNO 2006 CON UNA CRESCITA DEL 2,7%  
 
 Roma, 6 febbraio 2007 - L’intero anno 2006 ha registrato 2. 330. 098 contratti di acquisto di autovetture, con un incremento del 2,7%, rispetto ai 2. 268. 394 dello stesso periodo del 2005. L’andamento degli ordini ha seguito abbastanza da vicino quello delle immatricolazioni che, lo ricordiamo, hanno chiuso l’anno con 2. 321. 099 unità (+3,7% rispetto all’anno precedente), come del resto è logico che sia quando non si verificano particolari problemi di produzione e di consegna. L’andamento omogeneo al mercato delle immatricolazioni, è confermato anche nell’analisi mensile, infatti, dopo un primo semestre in crescita del 5,6% rispetto al gennaio-giugno 2005, gli ordini hanno evidenziato una flessione nel terzo trimestre (-4,4%), per poi recuperare negli ultimi mesi dell’anno, grazie ad un ottobre a +3,4%, novembre a +4,4% e un dicembre praticamente in linea con quello dello stesso mese del 2005. Il portafoglio inevaso al 31 dicembre 2006 si attesta intorno ai 210. 000 contratti, costituiti per il 35% da vetture a benzina e per il 65% da vetture diesel. La stima per il prossimo anno, prevede certamente un andamento positivo dei contratti anche in considerazione degli incentivi alla rottamazione introdotti dalla Legge Finanziaria. .  
   
   
BOSCH: "LA STRATEGIA A LUNGO TERMINE È VINCENTE" LIEVE CALO DEI RENDIMENTI CRESCITA DEL 5%, RAGGIUNTA LA QUOTA DI 43,7 MILIARDI DI EURO  
 
Stoccarda, 6 febbraio 2007 – Il Gruppo Bosch ha conseguito i propri obiettivi di sviluppo per il 2006. Il fatturato mondiale è cresciuto più del 5% attestandosi a 43,7 miliardi di Euro. Il ritorno sull´investimento invece ha subito un leggero calo. Il risultato ante imposte si collocherà presumibilmente nella fascia bassa del corridoio obiettivo del 7-8% del fatturato. I motori di tale crescita sono state nuovamente le aree Asia/pacifico e i settori aziendali Beni di consumo e Tecnologie costruttive nonché Tecnologia industriale. "La nostra strategia a lungo termine risulta vincente. Abbiamo potuto rafforzare in modo significativo la nostra presenza in Asia e aumentare notevolmente le nostre attività al di là della Tecnica per autoveicoli", ha affermato Franz Fehrenbach, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Bosch, in occasione della presentazione dei risultati economici provvisori del 2006 a Stoccarda. Tutti i settori aziendali del Gruppo Bosch nel 2006 hanno contribuito positivamente al conseguimento dei risultati di crescita e di utile, ma con dinamiche molto diverse fra loro. Il settore Tecnica per autoveicoli, colonna portante del Gruppo con una quota di fatturato pari al 62%, è cresciuto del 3,5% arrivando a quasi 27,2 miliardi di Euro. Senza effetti di consolidamento la crescita sarebbe stata di un punto percentuale in meno. La maggiore crescita è stata conseguita dai settori Beni di consumo e Tecnologie costruttive, dove il fatturato è cresciuto di circa il 10% attestandosi a quasi 11 miliardi di Euro. Anche il settore Tecnologia Industriale ha registrato un andamento positivo con una crescita di oltre il 7%. Si registra però una crescita di fatturato di un buon 5%, a 5,5 miliardi di Euro, in quanto l´attività Dischi freno è stata riclassificata nel settore aziendale Tecnica per autoveicoli. A livello dei mercati locali Bosch è cresciuta soprattutto in Asia con un aumento del 13%. In Cina e India il fatturato di Bosch ha registrato un incremento di più del 20%. Le attività nell´America Latina sono state protagoniste di una crescita del 14% e quelle nell´Europa dell´Est del 13%. Crescite moderate, invece, si registrano per i fatturati realizzati nel Nord America (+ 4,5%) e nell´Europa occidentale (+ 3%). Il rafforzamento dei singoli mercati è stato accompagnato da un corrispondente aumento del numero dei dipendenti del Gruppo Bosch: alla fine del 2006 vi sono circa 260. 000 collaboratori attivi nel Gruppo, rispetto alle 251. 000 unità del 2005. Sono stati creati nuovi posti di lavoro soprattutto nelle regioni in crescita. Il numero di collaboratori, in Germania, è rimasto stabile, con 110. 000 unità. Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo sono rimasti ad un alto livello: nel 2006 si sono attestati sui 3,3 miliardi di Euro pari al 7,6% del fatturato, rispetto al 7,4% registrato nel 2005. "Continuiamo a investire notevolmente nelle innovazioni e nella crescita futura. E questo presuppone un livello di resa produttiva stabile nel tempo", ha affermato Fehrenbach. Tecnica per autoveicoli: Condizioni quadro ancora più difficili Nel 2006, secondo Fehrenbach, il settore è stato "misto": a volte con il vento a favore, altre volte con un forte vento contrario". Soprattutto nel settore Tecnica per autoveicoli le condizioni si sono ulteriormente inasprite: i prezzi di vendita imposti sul mercato sono scesi, in media, del 3 - 4 %. Contemporaneamente i costi per le materie prime che per Bosch rappresentano già una quota rilevante sono aumentati ulteriormente, in particolare per i metalli nobili e metalli non ferrosi dell´ordine di ulteriori 240 milioni di Euro. Inoltre il grado di utilizzo degli stabilimenti, in particolare dell´America del Nord, ha subito un calo in ragione dei seri problemi di vendita registrati dalle grandi case automobilistiche statunitensi. Questi effetti sono stati compensati solo in parte dalla crescita registrata nelle attività in Asia e dalle riduzioni dei costi. "Anche nel 2007 le condizioni quadro non cambieranno sostanzialmente. Dovrà essere l´internazionalizzazione delle nostre innovazioni a garantire una rilevante crescita nei prossimi anni", afferma Fehrenbach. Attualmente Bosch lavora con i costruttori di automobili indiani a circa 30 progetti di sviluppo per l´applicazione dei sistemi di iniezione diesel e in Cina collabora addirittura alla realizzazione di 50 progetti. Anche nell´America del Nord il "clean Diesel", il Diesel pulito, ha buone opportunità: prezzi dei carburanti crescenti e la discussione più intensa sui temi ambientali daranno un ulteriore impulso alla richiesta del Diesel negli Stati Uniti. Potenziali di crescita sono attesi da Bosch anche sul fronte del programma elettronico di stabilità, Esp: il tasso di installazione del sistema sui veicoli negli Stati Uniti, pari al 36% nel 2006, è, in base alle aspettative, destinato a raddoppiare entro il 2010. Nello stesso lasso di tempo la vendita annuale dell´Esp negli Stati Uniti triplicherà arrivando a quota 3 milioni di unità circa. Beni di consumo e Tecnologie costruttive nonché Tecnologia industriale ancora in crescita Nel settore Beni di consumo e Tecnologie costruttive tutte le attività contribuisco a far registrare un andamento positivo: dagli elettrodomestici ed elettroutensili fino alla termotecnica e alla sicurezza. A fine gennaio 2007 Bosch ha rilevato la società americana Fhp Manufacturing Company, un produttore leader di pompe di calore elettriche. "Questo passo rientra nella nostra strategia: rafforza il settore Beni di consumo e Tecnologie costruttive, aumenta la nostra presenza negli Stati Uniti e ci consente di posizionarci meglio sul mercato in crescita costituito dalle energie rinnovabili", afferma Fehrenbach. Nel 2006 Bosch ha rafforzato le sue attività con una serie di acquisizioni mirate. Telex Communications, Purolator e il Gruppo Telealarm sono alcuni esempi. Anche con l´introduzione di nuovi prodotti Bosch ha ottenuto successo di mercato. Gli elettroutensili ne sono un esempio: 12 dei 15 elettroutensili primi nelle vendite sul mercato tedesco sono prodotti da Bosch. Il cacciavite a batteria Ixo con tecnologia al litio, da solo, ha raggiunto finora 6 milioni di unità vendute nel mondo. Nel settore Tecnologia industriale è stata soprattutto la Divisione Bosch Rexroth a registrare nuovamente una forte crescita, mentre il settore Tecnica di imballaggio è rimasto stabile. Impulsi positivi per le attività industriali sono arrivati dall´Europa, in particolare anche dalla Germania, e dall´Asia. Soltanto in Cina, Bosch Rexroth ha aumentato il proprio fatturato di circa il 30%. Qui è stato portato avanti un progetto molto prestigioso: l´azionamento idraulico per la ruota panoramica più grande al mondo che sarà in funzione per le Olimpiadi di Pechino 2008, porterà il marchio Bosch Rexroth .  
   
   
SUZUKI ITALIA DIVISIONE AUTOMOBILI: NUOVO RECORD DI IMMATRICOLAZIONI  
 
Robassomero, 6 febbraio 2007 - Suzuki Italia divisione Automobili festeggia i suoi 25 anni di presenza in Italia e conclude un 2006 da record con 32. 750 vetture immatricolate raggiungendo una quota di mercato dell’1,41%. Con questo risultato Suzuki consolida la propria presenza in Italia e conquista anche il primato delle vendite tra tutte le altre filiali dell’Europa centrale, davanti ad Inghilterra e Germania. “Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti. Avevamo previsto un andamento positivo per il 2006, ma i risultati hanno superato le nostre aspettative più ottimistiche. Un ringraziamento va innanzitutto alla nostra rete di concessionari, che ci ha accompagnato intelligentemente nel nostro cammino di crescita e che oggi condivide con noi questo successo. – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale di Suzuki Italia divisione Automobili – Le vetture Suzuki hanno dimostrato di possedere molti dei requisiti richiesti dall’utente italiano: sono affidabili, accattivanti e sportive. Suzuki ha in serbo altre importanti novità, la prima arriverà dai concessionari a febbraio: si tratta dela Swift Sport 1. 6 che completerà l’apprezzata gamma della compatta Suzuki Swift. ” .  
   
   
LA NUOVA CROSSGOLF UNISCE SUV E MPV COME NELLA GOLF PLUS, L’ABITACOLO DELLA CROSSGOLF SI DISTINGUE PER L’ELEVATA VERSATILITÀ QUATTRO MOTORI CON POTENZE DA 102 A 140 CV  
 
Verona, 6 febbraio 2007 - Prende il via la nuova Crossgolf. Con quest´auto, le caratteristiche di un Suv compatto e la versatilità di una piccola monovolume si fondono in un nuovo modello crossover. Come la sorella minore, l’apprezzata Crosspolo, anche la Crossgolf è stata ideata dalla Volkswagen Individual, la divisione che si occupa di realizzare queste versioni particolari. Suv è l’acronimo di Sport Utility Vehicle, e definisce una versione notevolmente "ammorbidita" dei fuoristrada tradizionali. Di questo tipo di veicolo la nuova Volkswagen Crossgolf condivide le caratteristiche della scocca e del telaio modificato. Mpv è l’acronimo di Multi Purpose Vehicle, e definisce una monovolume. Con i suoi interni spaziosi e versatili, anche in questo segmento la Crossgolf fissa nuovi standard. La Crossgolf non ha alcun concorrente diretto nella propria classe. Il parallelismo della Crossgolf con il mondo dei Suv si riscontra nel design esterno. Una caratterizzazione con elementi colore antracite per tutto il perimetro, barre longitudinali sul tetto color argento, paraurti e prese d´aria ridisegnati le conferiscono un aspetto che colpisce subito. La Crossgolf è dotata di grandi cerchi da 17 pollici, con un´altezza della scocca dal suolo maggiorata di 20 millimetri. Su richiesta è disponibile il nuovo colore esclusivo "Ice Silver metallizzato". Anche l´interno della Crossgolf presenta un nuovo mondo di colori contrastanti. I materiali e i colori dei rivestimenti dei sedili, i pannelli delle portiere e gli inserti sulla plancia in argento metallizzato sono stati sviluppati appositamente per il nuovo modello. Un volante a tre razze rivestito in pelle, pedaliera in alluminio e impianto di climatizzazione "Climatic" perfezionano il ricco allestimento di serie. La Crossgolf, disponibile solo con trazione anteriore, è sviluppata sulla base della Golf Plus Sportline. Pertanto è contraddistinta anche da dettagli pratici quali tavolini a scomparsa negli schienali dei sedili sportivi anteriori (di serie) e i cassetti sotto di essi. Il divanetto posteriore può essere ripiegato in tre parti separate e spostato in senso longitudinale. Ripiegando solo la sua parte centrale si forma un tavolino. In base alla posizione del divanetto, il volume del bagagliaio varia da 395 a 505 litri. Se lo schienale viene completamente abbattuto, si arriva a un volume di carico pari a 1. 450 litri. La sensazione di spaziosità della Crossgolf ricorda un Suv compatto. I sedili anteriori sono posizionati più in alto di circa 9,5 cm e quelli posteriori di circa 10,5 cm rispetto alla Golf "classica". Le quattro porte consentono di entrare e di uscire comodamente dalla Crossgolf. La Crossgolf mette a disposizione uno spazio notevole per la testa e per le gambe sia nella parte anteriore che in quella posteriore. La Volkswagen presenta la Crossgolf con due motori benzina e due Diesel. Entrambi i motori Diesel sono dotati di filtro antiparticolato. La versione di accesso dei motori a scoppio eroga 102 Cv, la motorizzazione di base Tdi sviluppa 105 Cv. Le varianti top dei motori benzina e Diesel presentano prestazioni identiche: il motore 1. 4 Tsi e il 2. 0 Tdi hanno una potenza di 140 Cv. Particolarmente degno di nota è il motore 1. 4 Tsi. Grazie alla doppia sovralimentazione ottenuta tramite un compressore e un turbocompressore, il motore benzina ad iniezione diretta è caratterizzato da una coppia eccezionale e da un’estrema agilità. Inoltre, è straordinariamente economico nei consumi. Il motore Tsi e i due Tdi possono essere abbinati a un cambio a doppia frizione Dsg. Massima sicurezza. Come tutte le Golf, anche il modello Crossgolf monta di serie il programma elettronico di stabilizzazione Esp con funzione di controsterzo e di stabilizzazione del traino, nonché l’Abs e l´assistente di frenata. L´allestimento di serie prevede anche sei airbag. .  
   
   
VOLVO: LA NUOVISSIMA V70 PIÙ LUSSUOSA, PIÙ SPORTIVA E PIÙ VERSATILE  
 
Milano, 6 febbraio 2007 - La nuovissima Volvo V70 rappresenta la terza generazione di Station Wagon di grande successo della Casa svedese. La nuova Volvo V70 è migliorata sotto tutti i punti di vista; ha interni più lussuosi e regala una guida più sportiva, offre più spazio per passeggeri e bagagli e comprende una vasta gamma di soluzioni intelligenti a tutto vantaggio della versatilità d´uso. La sicurezza è in primo piano e la vettura comprende anche una novità mondiale pensata per le famiglie con bambini piccoli. “Con la nuovissima Volvo V70 vogliamo ribadire ancor più chiaramente rispetto a prima la nostra leadership nel segmento premium”, afferma Tomas Ahlborg, Project Director della nuova V70. “Abbiamo notato che le Station Wagon di segmento superiore seguono la stessa tendenza delle berline, vale a dire stanno diventano prodotti sempre più specializzati. Pertanto, ci siamo impegnati a fondo per dare alla nuova Volvo V70 tutte le migliori caratteristiche possibili. Il design è ovviamente importante, ma abbiamo anche voluto dare priorità ad aspetti come il piacere di guida, la versatilità funzionale e il maggior confort possibile – naturalmente senza dimenticare la sicurezza, sia dal punto di vista della prevenzione sia da quello della protezione. Sappiamo che tutte queste qualità sono importanti per i clienti Volvo, che spesso sono famiglie attive ed estremamente consapevoli delle qualità dei prodotti che scelgono”. “Quando abbiamo sviluppato la nuova Volvo V70 il nostro scopo era quello di creare l’auto più sicura di questo segmento”, afferma Ingrid Skogsmo, Direttore del Volvo Cars Safety Centre. “Il modello V70 condivide con la Volvo S80 la stessa, sofisticata rete di sistemi di sicurezza interattivi. La struttura brevettata della carrozzeria assorbe l’energia in modo estremamente efficiente. E il sistema di sicurezza interno comprende airbag laterali e protezioni dal colpo di frusta di ultima generazione. Non solo: stiamo introducendo un’innovazione mondiale nel campo della sicurezza per i bambini a bordo”. Maggiore sicurezza per i bambini grazie agli air bag a tendina più grandi ed ai cuscini integrati rialzati – una prima mondiale. Per garantire maggiore sicurezza per i bambini che viaggiano sui sedili posteriori della nuova V70, Volvo ha ulteriormente sviluppato il sistema Sips (Side Impact Protection System) con una struttura rinforzata della carrozzeria, airbag a tendina più ampi ed un cuscino integrato rialzato per bambini: quest’ultimo rappresenta una novità mondiale. Il cuscino rialzato, integrato nel sedile posteriore, può essere regolato su due posizioni, consentendo a bambini di diverse età di sedere in una posizione abbastanza sollevata da poter vedere fuori dal finestrino, godendo allo stesso tempo della massima protezione possibile. La posizione più bassa è studiata per bambini di statura compresa tra i 115 e i 140 cm, con un peso di 22-36 kg, mentre la posizione più alta è destinata a bambini alti 95-120 cm per 15-25 kg di peso. La nuova Volvo V70 può essere dotata di cuscini rialzati su entrambi i sedili posteriori laterali. Il cuscino rialzato regolabile fa sì che la forma delle cinture di sicurezza risulti ottimale a prescindere dall’altezza del bambino. Il cuscino rialzato integrato è inoltre abbinato a cinture di sicurezza con appositi limitatori di tensione regolabili. Essi contribuiscono ad ottenere la migliore protezione possibile, trattenendo il bambino con un’adeguata forza in caso di collisione. Gli airbag a tendina della nuova Volvo V70 sono stati ingranditi di 60 mm, e la loro combinazione con i cuscini rialzati e la robusta struttura laterale garantisce una più efficace protezione dagli impatti laterali per i bambini di tutte le età. Inoltre, il fatto che i bambini dispongano di sedili più comodi grazie ai cuscini rialzati contribuisce a creare un’atmosfera più armoniosa all’interno dell’auto, per un viaggio più rilassante. L’airbag lato passeggero può essere disinserito utilizzando una chiave. Inoltre, dopo averlo disattivato, il sedile anteriore può essere predisposto per l´installazione del seggiolino per bambini montato in senso contrario a quello di marcia. Nuova struttura laterale più solida. Per ottimizzare la protezione dagli impatti laterali sulla nuova Volvo V70, non solo per i bambini ma per tutti gli occupanti della vettura, l’intera struttura laterale della carrozzeria è allo stesso tempo più robusta e più leggera, grazie ad una combinazione ben bilanciata di diversi tipi di acciaio ad alta resistenza (Hss, Ehss ed il resistentissimo Uhss). I vari componenti e gradi di resistenza dell’acciaio interagiscono per minimizzare la penetrazione all’interno dell’abitacolo. Lo scopo è quello di far spostare l’intera autovettura lateralmente – lontano dal veicolo con il quale è avvenuta la collisione. Il nuovo tipo di airbag laterale, lanciato con la nuova ammiraglia S80, rende il Side Impact Protection System (Sips) brevettato da Volvo un sistema di sicurezza ancora più efficace. I nuovi airbag laterali hanno due camere separate – una per la parte del bacino ed una per il torace. Dato che il bacino può essere sottoposto ad una forza più intensa rispetto al torace, la camera inferiore si gonfia con una pressione fino a cinque volte maggiore rispetto alla sezione superiore. Gli airbag laterali interagiscono con quelli a tendina e con la rete di barre di sicurezza della carrozzeria per fornire la massima protezione possibile. Zone di assorbimento composte da diversi tipi di acciaio. La parte anteriore brevettata della carrozzeria della nuova Volvo V70 è divisa in zone, ognuna delle quali svolge un ruolo diverso durante la sequenza di deformazione. Le zone più esterne sono soggette ad un maggior grado di deformazione. Più le forze di collisione si avvicinano all’abitacolo, meno il materiale si deforma. Al fine di dotare ogni zona delle adeguate caratteristiche, le varie strutture sono costruite con tipi di acciaio diversi, per un totale di quattro gradi differenti. Oltre al normale acciaio della carrozzeria, vengono utilizzati tre diversi gradi di acciaio: Hss (High Strength Steel), Ehss (Extra High Strength Steel) ed Uhss (Ultra High Strength Steel). “Con il sistema a zone, è possibile sfruttare al massimo le proprietà del materiale per ottenere il migliore assorbimento possibile dell’energia”, spiega Ingrid Skogsmo. “Lo scopo è quello di proteggere l’abitacolo prevedendo un ampio numero di eventuali possibili collisioni”. Zona Per La Deformazione A Velocita’ Ridotte. Il paraurti anteriore è strutturato attorno ad una traversa di alluminio. I punti di ancoraggio alle barre longitudinali della carrozzeria sono progettati come delle “crash box” collassabili. Contribuiscono ad assorbire eventuali forze generate da collisioni a velocità ridotte, senza danneggiare il resto della struttura a barre della carrozzeria. Zona Per La Deformazione A Velocita’ Elevate. Le sezioni diritte delle barre longitudinali sono costruite in Hss (acciaio ad alta resistenza), un tipo di acciaio molto resistente, ottimizzato per l’assorbimento di notevoli quantità di energia. Questa zona subisce le maggiori deformazioni. Zona Di Rinforzo. La sezione della barra che curva all’esterno verso i montanti A funge sia da barriera di protezione per l’abitacolo sia da rinforzo per ridurre la deformazione. La sua forma aiuta inoltre a ridurre al minimo il rischio che la ruota anteriore penetri all’interno dell’abitacolo. Al contrario, la ruota aiuta ad assorbire le forze di collisione. Questa sezione è estremamente rigida, costruita in Ehss (Extra High Strength Steel). Ancoraggio A Tre Punti. Una traversa rigida collega i due montanti A e i longheroni del telaio in modo da formare un ancoraggio a tre punti particolarmente solido su ogni lato. Questa soluzione è particolarmente efficace per proteggere l’abitacolo in caso di grave incidente. Motori trasversali compatti che contribuiscono alla sicurezza in caso di collisione. Come gli altri modelli della gamma Volvo, la nuova Volvo V70 è dotata di motore trasversale e trazione anteriore. Tale soluzione di montaggio consente di ricavare maggior spazio intorno al motore all’interno del vano ed aiuta a ridurre il rischio di intrusione dello stesso nell’abitacolo in caso di impatto frontale. In virtù delle sue dimensioni compatte e dell’efficiente installazione all’interno del vano motore, sulla nuova V70 è stato possibile montare in posizione trasversale anche il nuovo propulsore sei cilindri. Sistema Whips di seconda generazione. Il sistema di Volvo per evitare le lesioni al collo – Whips (sistema di protezione contro i colpi di frusta) – è uno dei più efficienti presenti sul mercato. Nell’eventualità di un tamponamento, lo schienale del sedile anteriore accompagna il movimento iniziale del corpo del passeggero e smorza la forza che si scarica proprio come fa una mano per afferrare una palla smorzandone il movimento. La nuova Volvo V70 è dotata della stessa generazione di meccanismo Whips già introdotta con l’ultimo modello S80. Questa era stata ulteriormente perfezionata per garantire che il movimento di smorzamento fosse dolce e per assicurare un buon contatto tra la testa e il poggiatesta durante la sequenza dell’impatto. Protezione per gli altri utenti della strada. Anche i sistemi di protezione per pedoni e ciclisti sono stati ulteriormente sviluppati nella nuova Volvo V70. La parte anteriore è dotata di capacità di assorbimento dell’energia, grazie soprattutto ad una struttura morbida, di dimensioni notevoli, posta davanti al paraurti, in grado di ridurre il rischio di lesioni alle gambe. Inoltre, il bordo inferiore dello spoiler è stato rinforzato e spostato in avanti, quasi in linea con il paraurti. Lo scopo è di distribuire su un’area più ampia l’eventuale zona di contatto con la gamba di un pedone o di un ciclista, onde ridurre ulteriormente il rischio di lesioni. Il cofano è rialzato e sotto di esso si trova una struttura a nido d’ape che distribuisce il peso in caso di impatto, aiutando così ad assorbire l’energia e ridurre il rischio di lesioni personali. Ulteriori soluzioni di sicurezza protettiva. • Colonna dello sterzo collassabile che in caso di deformazione si sposta orizzontalmente per interagire al meglio con l’airbag • Pedali dotati di una funzione che limita il rischio di intrusione in abitacolo • Airbag con funzione a due stadi • Pre-tensionatore delle cinture di sicurezza per tutti e cinque i sedili • Reminder delle cinture di sicurezza per tutti e cinque i sedili • Limitatori di tensione per le cinture di sicurezza anteriori • Barra tubolare traversale rinforzata tra i montanti A • Resistenti tubi Sips all’interno dei sedili e robusto braccio in magnesio nel centro dell’auto • Barre diagonali in acciaio ultra-resistente nelle portiere 2. Sistemi di trazione avanzati per un maggiore margine di sicurezza - “Il modo migliore per proteggere i passeggeri di un’auto è evitare gli incidenti”, afferma Ingrid Skogsmo, Direttore del Volvo Cars Safety Centre. “Questo è il motivo per cui abbiamo sviluppato una serie di sistemi di trazione e di supporto che interagiscono in modo intelligente con il conducente nelle situazioni difficili, senza tuttavia assumere completamente il controllo della guida né la responsabilità di ciò che accade, per garantire un progresso sicuro. Lo scopo è quello di aiutare il conducente a prendere le giuste decisioni, avvisandolo ed indicando in diversi modi come risolvere al meglio la situazione”. Allarme di collisione con supporto alla frenata e luci di frenata di emergenza. I tamponamenti sono un tipo di incidente molto comune. In molti casi sono causati da una distrazione del conducente, che non riesce a reagire in tempo. Partendo da questo presupposto, Volvo Cars ha sviluppato un sistema noto come Allarme di Collisione con Supporto alla Frenata (Collision Warning with Brake Support). Si tratta di un sistema avanzato, con funzioni ausiliarie, che intende evitare i tamponamenti o minimizzarne le conseguenze qualora si verifichino. L’area davanti all’auto è continuamente monitorata grazie ad un sensore radar. Il sistema viene attivato in svariati modi, nei diversi stadi dell’eventuale sequenza di un possibile tamponamento: Se l’auto si avvicina al posteriore di un’altro veicolo ed il conducente non reagisce, una luce rossa inizia a lampeggiare sul parabrezza. Contemporaneamente scatta un segnale sonoro. In alcune situazioni, ciò è sufficiente affinché il conducente reagisca ed eviti il pericolo. Se il rischio di collisione aumenta nonostante l’allarme, viene attivato il sistema di supporto alla frenata. Al fine di accelerare i tempi di reazione, i pattini agiscono automaticamente contro i dischi, preparando i freni. Inoltre, la pressione dei freni viene amplificata in modo idraulico, ottenendo così un buon effetto di frenata anche se il conducente non preme con particolare forza sul pedale del freno. “Se la velocità non è troppo elevata, il supporto alla frenata aiuta a ridurre le conseguenze di una collisione”, spiega Ingrid Skogsmo. “Tuttavia, l’elemento cruciale è sempre la reazione del conducente”. L’eventuale brusca frenata è segnalata ai veicoli che seguono l’auto grazie alle luci di arresto che iniziano a lampeggiare. Quando la velocità scende al di sotto dei 30 Km/h si attivano anche i lampeggianti. Per adattare il sistema di allarme alle diverse condizioni e ai differenti stili di guida, la sensibilità del sistema può essere regolata attraverso il menu di configurazione dell’automobile. E’ possibile scegliere fra tre impostazioni. Adaptive Cruise Control. Per aiutare il conducente a mantenere la distanza di sicurezza dal veicolo che lo precede, Volvo Cars ha sviluppato il sistema di controllo della velocità Adaptive Cruise Control (Acc). Questo sistema va considerato innanzitutto come un aiuto al confort di marcia, ma contribuisce anche ad una guida più controllata se il ritmo del traffico è irregolare. Tale tecnologia è anche utilizzata come base per i sistemi Volvo di guida e supporto avanzati. Utilizzando un sensore radar, l’Acc controlla continuamente la distanza dal veicolo che precede e regola automaticamente la velocità dell’auto onde evitare che tale distanza si riduca troppo. Il conducente può attivare il controllo della velocità di crociera impostando la velocità desiderata tra 30 e 200 km/h e selezionando l’intervallo di tempo minimo dal veicolo davanti a lui. E’ possibile scegliere fra tre diversi intervalli di tempo. Sistemi di informazione avanzati per un migliore controllo da parte del conducente. La nuova Volvo V70 è inoltre dotata di Blis (Blind Spot Information System) e Idis (Intelligent Driver Information System), due sistemi in grado di aiutare il conducente a mantenere un maggiore controllo sulla situazione di guida. Utilizzando le telecamere integrate negli specchietti delle portiere, il sistema Blis registra la presenza di altri veicoli nell’angolo cieco dell’auto. Qualora vi sia un’auto, una luce si accende sul rispettivo specchietto per avvisare il conducente e far sì che le sue possibilità di agire in modo corretto aumentino. Idis è un sistema di informazione elettronico studiato per evitare che, in situazioni di traffico intenso, il conducente sia distratto da informazioni poco importanti. Grazie ad un costante monitoraggio delle funzioni dell’auto, come i movimenti del volante e del pedale dell’acceleratore, l’uso delle frecce e l’impiego dei freni, Idis è in grado di valutare la complessità della situazione. Le informazioni vengono analizzate e quando si raggiunge un certo livello di complessità, tutte le informazioni non necessarie alla sicurezza vengono posticipate: è il caso delle chiamate entranti sul telefono di bordo. Fari Bi-xeno attivi – fari anteriori orientabili. Per contribuire alla migliore visibilità notturna possibile quando si percorrono strade tortuose, la nuova Volvo V70 può essere equipaggiata di Fari Bi-xeno attivi – con proiettori orientabili che seguono le curve della strada. Un microprocessore calcola e analizza diversi parametri, ottimizzando il fascio di luce in base alla situazione. I fari possono essere orientati di 15 gradi in entrambe le direzioni, per un’escursione totale di 30 gradi, e possono quindi illuminare tratti di strada più lunghi. Al fine di evitare un’eccessiva usura del sistema, durante il giorno il sistema si disattiva automaticamente. Per diminuire il rischio di abbagliare le auto che procedono in senso opposto, l’altezza dei proiettori è regolata sia in base al carico dell’auto, sia in caso di accelerazione o frenata. Un sistema elettromagnetico ad alta pressione pulisce i fari, lavandone uno alla volta in modo da garantire sempre la migliore illuminazione possibile in qualsiasi condizione. Funzioni di frenata interattive avanzate. La nuova Volvo V70 ha un sistema di frenata estremamente avanzato con una serie di funzioni che interagiscono tra loro per garantire spazi di frenata più ridotti in tutte le circostanze. L’hydraulic Brake Assist (Hba) è un nuovo sistema Volvo di assistenza alla frenata di emergenza. Aiuta il conducente a frenare in uno spazio molto ridotto in circostanze critiche. Differentemente dal sistema precedente, che si basa solo sulla depressione dell’impianto, in questo caso la pressione sui freni è anche rinforzata idraulicamente. In una situazione di emergenza in cui il conducente non preme il pedale del freno abbastanza rapidamente e con forza sufficiente, l’Hba è in grado di garantire che il sistema Abs sia utilizzato in modo ottimale e che si riduca la distanza di arresto. L’optimized Hydraulic Brakes (Ohb) aumenta la capacità frenante in caso di frenata brusca utilizzando la forza idraulica per compensare un’insufficiente pressione di funzionamento sul servofreno. Il Ready Alert Brakes (Rab) è in grado di prevedere la necessità una frenata repentina e fa aderire le pastiglie sui dischi ancor prima che il conducente abbia il tempo di premere il pedale del freno. E’ quindi possibile ridurre il tempo di reazione del sistema di frenata – e lo spazio di frenata stesso. Il segnale che fa scattare il sistema di frenata può essere un improvviso rilascio del pedale dell’acceleratore, o la rilevazione di un ostacolo di fronte all’auto da parte del sistema Adaptive Cruise Control. Il Fading Brake Support (Fbs) utilizza l’idraulica per far aumentare gradatamente la pressione nell’impianto frenante nelle situazioni in cui i freni vengono utilizzati a fondo e ripetutamente, al fine di evitare la perdita di efficienza degli stessi e mantenere la sensibilità del pedale. Pcc (Personal Car Communicator) con sensore del battito cardiaco per una maggiore sicurezza. Il mondo che ci circonda è sempre meno sicuro, ed è quindi importante avere il controllo di ciò che accade nelle immediate vicinanze, soprattutto quando si parcheggia la propria auto. Si tratta sia di prevenire il furto della (e dalla) automobile, sia di evitare situazioni che possano mettere a repentaglio la propria incolumità. Con il nuovo modello S80, Volvo Cars ha lanciato il Pcc (Personal Car Communicator), un centro di controllo tascabile, ora disponibile anche per la nuova Volvo V70. Il Personal Car Communicator fornisce informazioni che, in alcuni frangenti, possono essere di cruciale importanza per la sicurezza e l’incolumità del proprietario dell’auto. Il Personal Car Communicator è sostanzialmente simile ad un telecomando, ma è in grado di fare ben più che attivare semplicemente la serratura e l’allarme. Premendo un pulsante, in pochi minuti il proprietario dell’auto può sapere se: - l’auto è aperta o chiusa - è scattato l’allarme - è scattato l’allarme e c’è una persona nascosta all’interno dell’auto, la cui presenza può essere rilevata grazie ad un sensibilissimo sensore del battito cardiaco e ad un procedimento di calcolo avanzato. Le informazioni sono disponibili ed aggiornate a partire da una distanza di almeno 100 metri tra l’auto e il Pcc. Inoltre, i dati più recenti vengono registrati in modo che il proprietario dell’auto possa sempre controllare se l’auto è stata realmente chiusa dopo essere stata parcheggiata. Vetri stratificati su tutti i lati e scomparto con chiusura automatica all’interno del portabagagli. Al fine di rendere lo scasso ancor più difficile, sulla nuova Volvo V70 è possibile installare vetri stratificati su tutti i finestrini e i lunotti, compresi quelli laterali posteriori e quello del portellone. Ciò significa che anche il portabagagli è adeguatamente protetto. Il vano che si trova sotto il fondo del bagagliaio ha una capacità di ben 46 litri se l’auto non è dotata di ruota di scorta, e può essere chiuso a chiave. La chiusura scatta automaticamente quando si chiude a chiave il portellone posteriore. 3. Motorizzazioni e cambi perfezionati, più cilindri e nuova tecnologia turbo - “La nuovissima generazione Volvo V70 include anche alcuni miglioramenti sul fronte dei motori”, afferma Tomas Ahlborg. “Grazie a propulsori con un maggior numero di cilindri e alla nuova tecnologia turbo, ora siamo in grado di offrire ai clienti una performance ancora più emozionante associata ad un comfort di guida di prim´ordine nello stesso pacchetto. E’ un’esperienza di guida eccellente sotto tutti i punti di vista”. Motori turbo sei cilindri twin-scroll per un’esperienza di guida tutta nuova. Per la prima volta, la Volvo V70 è disponibile anche con un motore a sei cilindri. E´ basato sul compattissimo motore in linea in alluminio da 3,2 litri lanciato per la prima volta con la nuova Volvo S80 nella primavera 2006. Installato ora sulla V70, è disponibile non solo nella normale versione aspirata ma anche in un’inedita versione turbo con una cilindrata da 3. 0 litri, 210 kW (285 Cv) e ben 400 Nm di coppia. La coppia massima scatta a soli 1500 giri/minuto e rimane sempre disponibile, garantendo così un’accelerazione estremamente rapida ed una guida assai fluida (0-100 km/h in 7,2 secondi - risultati preliminari). La cilindrata leggermente ridotta del motore turbo, dovuta all’alesaggio inferiore e alla corsa più breve, è compensata dal turbocompressore, che in questo motore aspira i gas di scarico tramite due condotti, convogliandoli separatamente in due blocchi da tre cilindri l’uno: si tratta del sistema noto come tecnologia twin-scroll. La tecnologia twin-scroll permette di utilizzare un motore più compatto ed un turbocompressore semplice e garantisce una risposta estremamente rapida, del tutto paragonabile a quella delle soluzioni biturbo. “Questo motore è stato perfezionato per garantire un´esperienza di guida dal sapore sportivo e proietta la Station Wagon V70 in una dimensione del tutto nuova”, afferma Tomas Ahlborg. “Abbiamo ottenuto praticamente l’auto perfetta per le famiglie attive, che inoltre offre quei piccoli extra apprezzati da chi ama sfruttare le prestazioni dei motori. Allo stesso tempo, il motore è programmato per offrire le migliori prestazioni possibili con il minimo consumo di carburante e ridotte emissioni di gas di scarico”. Motore sei cilindri aspirato con profili a doppia camma. Il motore sei cilindri in versione aspirata da 175 kW (238 Cv) e 320 Nm offre un’esperienza di guida di prim’ordine. Questo propulsore ha un sistema avanzato di valvole con profili a doppia camma sul lato di aspirazione. Con il Cps cosiddetto sistema (Cam Profile Switching) le valvole di aspirazione possono essere alzate a due altezze diverse, in base al regime di rotazione e al carico del motore. Durante la guida normale, con accelerazioni moderate e bassi regimi di giri, il consumo di carburante è molto basso anche se la coppia fornita dal motore è più che sufficiente a garantire un’ottima guidabilità dell’auto. In caso di guida più sportiva, con il pedale dell’acceleratore spinto fino in fondo e regimi di giri elevati, il motore risponde istantaneamente all’accelerazione e si rivela potente sia a bassa che ad alta velocità. “E’ come avere due motori in uno”, spiega Tomas Ahlborg. “Ciò soddisfa sia i clienti attenti alle prestazioni sia quelli che danno maggiore importanza al confort di guida e alla riduzione dei consumi”. Inoltre, il motore è dotato di Vis (Variable Intake System). Questo sistema dispone di due valvole a farfalla che regolano il volume convogliato nel collettore di aspirazione, in modo da adeguarlo alle situazioni di guida ed ottenere il massimo dal motore, a qualsiasi regime. Motori trasversali estremamente compatti. Come negli altri modelli Volvo, tutti i motori sono installati trasversalmente, anche le unità sei cilindri. Ciò è possibile grazie a dimensioni estremamente compatte. “Un motore trasversale compatto è la soluzione migliore per ridurre il rischio di intrusione all’interno dell’abitacolo in caso di impatto frontale, dato che nell’auto il motore occupa il minor spazio possibile nel senso della lunghezza”, spiega Tomas Ahlborg. Per ridurre gli ingombri del motore a sei cilindri, i componenti ausiliari (come la pompa del servosterzo e il compressore del climatizzatore) sono stati spostati dietro il motore, sopra il cambio. Pertanto, il sistema di trasmissione per i suddetti componenti è posizionato davanti al motore. Al contrario, la trasmissione viene fornita da ingranaggi sull’estremità posteriore dell’albero a camme. Questa soluzione è denominata Read – Rear End Ancillary Drive. L’alternatore è ad azionamento diretto ed è installato sul blocco motore. Questa soluzione fa sì che l’intera unità, compreso il motore e la scatola di trasmissione, occupi il minor spazio possibile, soprattutto in senso longitudinale. Progettando il nuovo sistema di trasmissione sotto forma di una piccola “scatola” con un albero intermedio all’interno di quello di azionamento – una soluzione nota come Shaft In Shaft – è stato possibile ottenere una trasmissione complessivamente molto corta. I due alberi sono azionati da due ingranaggi, che li fanno ruotare a velocità diverse (una per l’albero a camme e una per i gruppi ausiliari). Sullo stesso blocco del sei cilindri è montato anche lo smorzatore di oscillazioni, che compensa le vibrazioni dell’albero a camme relativamente lungo. Motore turbo cinque cilindri con turbocompressore. Sulla nuova Volvo V70 sarà anche disponibile, in alternativa, un motore cinque cilindri a benzina. Si tratta di un motore dotato di un turbocompressore a bassa pressione che eroga 147 kW (200 Cv) e sviluppa 300 Nm di coppia. Il motore è molto compatto, in parte grazie al fatto che il turbocompressore è integrato all’interno del collettore. E’ costruito in acciaio di ottima qualità in grado di sopportare le elevate temperature dello scarico e di contribuire a migliorare l’efficienza della combustione e ridurre le emissioni di gas. Turbodiesel a basso consumo di energia – gamma diesel di seconda generazione. Sulla nuova Volvo V70 è anche possibile installare il motore D5 di seconda generazione, un diesel cinque cilindri prodotto da Volvo. Si tratta di un turbodiesel estremamente potente e facile da guidare, disponibile in due versioni. La variante più potente offre 400 Nm di coppia, disponibili su un’ampia gamma di regimi di rotazione. Rispetto alla prima generazione, il nuovo motore D5 è stato ulteriormente sviluppato e presenta notevoli migliorie, essendo dotato di un nuovo turbocompressore controllato elettronicamente, tecnologia di iniezione multi-point avanzata ed un sistema di gestione del motore particolarmente potente. Grazie a questi perfezionamenti, l’esperienza di guida risulta completamente nuova, con prestazioni nettamente superiori ed una migliorata guidabilità. Allo stesso tempo, le emissioni sono notevolmente inferiori. Un filtro anti-particolato che non necessita di manutenzione, fornito in dotazione, rende il D5 un’alternativa assolutamente eco-compatibile. Tutti i motori sono dotati di quattro valvole per cilindro e doppi alberi a camme in testa, che migliorano le reazioni in caso di emergenza e le proprietà a velocità elevate. Modello Flexifuel alimentato a bioetanolo rinnovabile. Le auto Flexifuel sono alimentate ad E85, una miscela formata da 85% di etanolo rinnovabile e 15% di benzina. L’etanolo è un combustibile completamente rinnovabile e inizialmente può essere prodotto da quasi tutte le fonti di biomassa, come il granoturco, il frumento, la barbabietola da zucchero e la cellulosa. Con l’alimentazione a bio-etanolo, le emissioni di anidride carbonica, un gas responsabile dell’effetto serra, vengono ridotte dell’80% rispetto ad un’alimentazione esclusivamente a benzina. La nuova Volvo V70 sarà dunque disponibile in una variante Flexifuel ottimizzata per il rispetto dell’ambiente. Sarà alimentata da un motore aspirato a quattro cilindri, da 145 cv. Il bioetanolo e la benzina vengono immessi nello stesso serbatoio. I condotti del carburante, le valvole e le guarnizioni sono stati modificati per sopportare le proprietà ben più corrosive dell’etanolo. Le valvole di iniezione sono state rinforzate ed ingrandite, poiché viene immessa una quantità maggiore di carburante nel motore, dato il minor contenuto energetico dell’E85 rispetto alla benzina. Inoltre, la taratura del software è stata aggiornata per l’alimentazione ad etanolo. Il sistema di gestione del motore controlla in modo preciso la miscelazione del combustibile nel serbatoio del carburante e regola automaticamente sia l’iniezione che l’accensione in modo ottimale. Geartronic a sei rapporti con modalità sportiva. I motori cinque e sei cilindri possono essere abbinati al cambio automatico Geartronic a sei rapporti. Si tratta di una trasmissione progettata per gestire la notevole spinta dei motori turbo più potenti. La tecnologia Geartronic prevede anche un’opzione che consente di cambiare manualmente in modalità sequenziale. Per il motore T6 il cambio Geartronic a sei rapporti è fornito di una modalità Sport, che offre un passaggio da una marcia all’altra leggermente più rapido e la scelta di un rapporto più basso rispetto alla modalità Drive. La modalità Sport può essere selezionata spostando la leva del cambio a destra dalla modalità Drive. 4. Telaio ad elevata dinamica con sistemi di trazione avanzati “La nuova Volvo V70 è stata ulteriormente perfezionata sotto tutti i punti di vista”, afferma Tomas Ahlborg. “La tecnologia del telaio offre un’esperienza di guida di livello assoluto ed un eccellente controllo in ogni tipo di situazione. Tutto ciò ci aiuta a ribadire una volta di più la posizione di leadership di Volvo nel segmento delle auto familiari di lusso”. Avanzata struttura della carrozzeria e stabilità garantiscono il massimo controllo di guida e una eccellente tenuta di strada. Il lavoro di affinamento e di miglioramento che ha interessato le motorizzazioni è stato applicato in realtà all’intera vettura, per la quale si è cercato un equilibrio in grado di garantire un’esperienza di guida eccellente, basata prevalentemente sulla combinazione di maneggevolezza e tenuta di strada al fine di ottenere un’estrema stabilità. In effetti, la stabilità è particolarmente importante, a maggior ragione allorché si trasportano molti passeggeri ed una quantità notevole di bagagli. La carrozzeria presenta una struttura estremamente innovativa che contribuisce a garantire sia una buona capacità di deformazione in caso di collisione, sia un´elevata rigidezza torsionale. Grazie al design della carrozzeria e all’uso ottimizzato di diverse classi di acciaio ad alta resistenza, la rigidezza torsionale è stata incrementata addirittura del 15 percento rispetto al precedente modello V70. Una buona rigidezza torsionale è alla base delle eccellenti proprietà di quest’auto per quanto riguarda la guida e la tenuta di strada . La tecnologia del telaio è stata ulteriormente sviluppata rispetto al precedente modello V70 per fornire un comportamento su strada ancora più stabile e controllato. Anche altre caratteristiche come il sistema di sospensione ed il montaggio del motore sono state particolarmente curate per assicurare un comfort di prima classe. Telaio attivo con Four-c e tre possibilità di scelta. La nuova Volvo V70 può essere dotata, a richiesta, di un telaio attivo basato sulla tecnologia Four-c sviluppata da Volvo. Si tratta di un sistema di autoregolazione del telaio che utilizza alcuni sensori per monitorare continuamente il comportamento dell’auto. Gli ammortizzatori sono regolati per adattarsi alle condizioni di guida del momento in pochi decimi di secondo. Il Four-c regola le impostazioni del telaio in modo che si adattino alla velocità dell’auto. Maggiore è la velocità, maggiore sarà la rigidità degli ammortizzatori. In questo modo è più facile controllare l’auto con l’aumentare delle prestazioni. Questa tecnologia riduce inoltre la tendenza dell’auto ad assumere un assetto cabrato, con il muso sollevato, in caso di rapida accelerazione, rende più stabile la frenata e la vettura più reattiva ai movimenti del volante. “Con un telaio attivo, le proprietà di guida dell’auto migliorano in qualsiasi situazione”, afferma Tomas Ahborg. “Guidare diventa più sicuro e allo stesso tempo più divertente”. Premendo un pulsante il conducente può scegliere fra tre diverse impostazioni del telaio, per modificare il tipo di guida dell’auto affinché si adatti al proprio gusto personale. • Comfort consente di guidare in maniera rilassata; i movimenti dell’auto sono fluidi e armoniosi. • Sport consente di controllare meglio i movimenti dell’auto, garantisce una risposta rapida dello sterzo ed un più elevato contatto con la strada. • Advanced riduce al minimo l’escursione degli ammortizzatori e garantisce il massimo contatto tra i pneumatici e la superficie della strada. Si tratta dell’impostazione ideale per una guida veloce su strade dall’asfalto liscio e omogeneo. In caso di difficoltà, tuttavia, la scelta del conducente non fa alcuna differenza: il sistema Four-c reagisce aiutando il conducente stabilizzando automaticamente l’auto per mantenerne il controllo. All Wheel Drive con Instant Traction. Il modello T6 della nuova Volvo V70 è dotato di All Wheel Drive Volvo. Grazie all’utilizzo della frizione controllata idraulicamente, il sistema Awd distribuisce la trazione tra le ruote anteriori e quelle posteriori per garantire la migliore tenuta di strada in tutte le situazioni. Il sistema è provvisto di funzione Instant Traction, che distribuisce la trazione dalle ruote anteriori a quelle posteriori in caso di partenza in salita o su superfici sdrucciolevoli. Servosterzo ad azione variabile. Il servosterzo ad azione variabile in funzione della velocità è disponibile come optional. Il sistema fornisce una maggiore servoassistenza a velocità ridotte per rendere più agevoli, ad esempio, le manovre di parcheggio. La servoassistenza diminuisce mano a mano che aumenta la velocità, disattivandosi completamente alle velocità più elevate. Per dare ad ogni conducente il feed-back ottimale rispetto al tipo di strada che si percorre, l’effetto del servosterzo può essere regolato tramite il sistema di informazione e di impostazione dei parametri funzionali dell’auto. Sono disponibili tre livelli di servoassistenza. Freno di stazionamento Power Parking Brake di serie. Per aiutare il guidatore durante le partenze in salita, la nuova Volvo V70 è dotata di un sistema di freno di stazionamento intelligente ed elettronico, chiamato Power Brake Parking. Questo dispositivo è d’aiuto al conducente soprattutto se l’auto è dotata di cambio manuale. Se il freno di stazionamento è inserito ad un semaforo, ad esempio, viene automaticamente disinserito quando si preme l’acceleratore e l’auto si mette in marcia. Si noti che questa funzione si attiva soltanto se le cinture di sicurezza del conducente sono inserite. Il freno di stazionamento si aziona premendo una leva alla sinistra del volante, e si disattiva tirandola. Per assicurarsi che il freno di stazionamento sia inserito quando l’auto è parcheggiata, esso viene automaticamente innestato quando si toglie la chiave dall’accensione oppure, se l’auto è dotata di Keyless Drive, quando si apre la portiera. Questa funzione deve essere inizialmente impostata nel menu delle impostazioni dell’auto. Dstc di serie. Il Dtsc (Dynamic Stability and Traction Control) è di serie su tutte le nuove Volvo V70. Si tratta di un sistema di miglioramento della stabilità che, se necessario, riduce la coppia del motore ed applica un grado di frenatura accuratamente calcolato per evitare il rischio di slittamento. “Combinando sistemi come Four-c, Awd e Dstc siamo in grado di offrire un’esperienza di guida di notevole calibro praticamente in tutte le condizioni operative, anche quando l’auto è carica”, afferma Tomas Ahlborg. “Il fatto che anche il conducente possa influenzare il carattere dell’auto attraverso le varie impostazioni del telaio rende l’esperienza di guida e la sensazione di controllo ancora più apprezzabili”. .  
   
   
C4 PICASSO IL NUOVO “VISIOSPACE” DI TEMPERAMENTO  
 
Milano, 6 Febbraio 2007 Dopo il successo ottenuto dal lancio del “visiospace” Grand C4 Picasso (7 posti), Citron prosegue l’ampliamento della sua gamma di monovolume compatte, commercializzando nel corso del primo trimestre 2007 un secondo “visiospace”, C4 Picasso (5 posti), con una silhouette specifica. C4 Picasso si distingue a colpo d’occhio per lo stile dinamico e seducente. Beneficia dei vantaggi di una monovolume, abitabilità e volume del bagagliaio di riferimento, posizione di guida rialzata, e delle prestazioni inedite della concezione di “visiospace”, visibilità periferica e luminosità eccezionali, facile modularità, spaziosità interna e confort di vita a bordo ai massimi livelli. C4 Picasso offre inoltre un reale piacere di guida e un comportamento su strada particolarmente sicuro. Al lancio vengono proposte quattro motorizzazioni performanti e sobrie, con un buon impatto ambientale: per quanto riguarda i benzina, il motore 1. 8i 16V da 127 cv Din, abbinato ad un cambio meccanico 5 rapporti e il motore 2. 0i 16V da 143 cv Din proposto con cambio manuale pilotato 6 rapporti oppure, secondo le destinazioni, un cambio automatico 4 rapporti; per il Diesel, due motorizzazioni, dotate di serie di filtro antiparticolato, il motore Hdi 110 Fap, abbinato a un cambio meccanico 5 rapporti o un cambio manuale pilotato 6 rapporti, e l’Hdi 138 Fap, con cambio manuale pilotato 6 rapporti o un cambio automatico 6 rapporti. Il cambio automatico 6 rapporti, flessibile e reattivo, che può essere abbinato all’Hdi 138 Fap, equipaggia già le berline C4, C5 e C6. Questo cambio automatico è ormai proposto anche su Grand C4 Picasso. Sin dal primo livello di finitura, C4 Picasso dispone di numerosi equipaggiamenti di confort a bordo, di assistenza alla guida o di sicurezza, rari nel segmento. Per lo stile unico, dinamico e innovativo, per le dimensioni (4,47 m di lunghezza, 1,83 m di larghezza e 1,66 m d’altezza), il confort di guida e le prestazioni innovative da “visiospace”, C4 Picasso s’inserisce in modo naturale nella gamma delle monovolume compatte Citroén, tra Xsara Picasso e Grand C4 Picasso. Nel mercato delle monovolume compatte, Citroén è l’unico costruttore che propone tre monovolume, ognuna con una personalità e uno stile propri. La Marca crea quindi, come per le berline, una vera gamma di monovolume, dallo stile e dalle prestazioni differenziate, con Xsara Picasso, C4 Picasso e Grand C4 Picasso, le monovolume compatte, e C8, la grande monovolume. C4 Picasso è prodotta sulla stessa piattaforma della Grand C4 Picasso, nella fabbrica di Vigo in Spagna. . .  
   
   
HONDA AL MOTOR SHOW DI GINEVRA  
 
Verona, 6 febbraio 2007 - Honda sarà presente al prossimo Motor Show di Ginevra con un prototipo di vettura sportiva a propulsione ibrida in anteprima mondiale. Inoltre, per la prima volta in Europa, verrà esibito il nuovo Concept della Fcx a celle a combustibile. La conferenza stampa sullo stand Honda si terrà martedì 6 marzo alle ore 12. Il piccolo Concept sportivo ibrido rappresenta la proposta Honda per un futuro modello ibrido. Il Concept esprime sia avanzata tecnologia ibrida che divertimento di guida. Disegnato dal centro R&d Honda di Offenbach, in Germania, il Concept sviluppa l’idea che una vettura possa avere un basso impatto ambientale combinato però con tutto il piacere di guida di una compatta sportiva. Il Concept Fcx sarà mostrato per la prima volta in Europa. Questa vettura unisce un nuovo sistema di celle a combustibile ad alta efficienza con una carrozzeria caratterizzata da un pianale lungo, basso baricentro e muso corto. Offre un abitacolo spazioso e stile futuristico insieme a significativi miglioramenti nella potenza erogata e nella salvaguardia dell’ambiente. Il Concept Fcx garantisce ottime performance di guida con un’autonomia di 570 Km e una velocità massima di 160 Km/h. La vendita di un nuovo veicolo basato su questo Concept comincerà in Giappone e Usa nel 2008. Ginevra sarà la vetrina della nuova generazione di motori diesel puliti, che usano la prima tecnologia mondiale per ridurre le emissioni allo stesso livello di un motore a benzina. Un rivoluzionario convertitore catalitico riduce gli ossidi di azoto ad un livello tale da permettere ai motori di rispettare i severi criteri Tier Ii/bin 5, promossi dall’agenzia americana di protezione dell’ambiente (Epa). Il convertitore è caratterizzato da un innovativo sistema che usa l’azione riduttiva dell’ammoniaca, che trasforma i pericolosi ossidi di azoto in semplice azoto, gas non inquinante. A differenza dei riduttori catalitici selettivi che usano un’iniezione di urea, l’innovativa tecnologia Honda usa ammoniaca generata dentro il convertitore catalitico. Honda sta pianificando di lanciare la sua nuova generazione di motori diesel entro tre anni. Sarà esibita al Salone per la prima volta la nuova monoposto Honda di F1, la Ra 107. L’impegno sportivo di Honda sarà inoltre rappresentato da Civic Type R per le corse, basata sulla versione stradale appena lanciata. Sviluppata in stretta collaborazione con Jas Motorsport, ditta italiana, Civic Type R punterà ad un successo ancora maggiore rispetto alla versione precedente, che ha gareggiato con successo in Europa sin dalla sua introduzione dal 2002. Lo stand accoglierà inoltre esemplari del nuovo Cr-v e della nuova Civic Type R, insieme agli altri modelli Honda. La vasta gamma di accessori della casa saranno mostrati al livello superiore dello stand. .  
   
   
SMOG, NORME REGIONALI LOMBARDE IN VIGORE PER 135 COMUNI OGNI AMMINISTRAZIONE PUO´ SEMPRE AGGIUNGERE PROPRIE MISURE  
 
 Milano, 6 febbraio 2007 - Regione Lombardia ricorda tutte le numerose norme messe in campo da anni e via via perfezionate, per contrastare l´inquinamento atmosferico soprattutto nella stagione invernale. Le misure si applicano alle cosiddette zone critiche della Lombardia: Milano-como-sempione, Bergamo e Brescia. Complessivamente si tratta di 135 Comuni, nei quali vivono quasi 5 milioni di persone e circolano 4 milioni di veicoli. Questi provvedimenti, in vigore fino al 31 marzo, potranno essere prolungati di un altro mese, come è già per altro avvenuto negli scorsi anni. Si tratta di misure incisive necessarie per fronteggiare i rischi legati all´alta concentrazione di polveri sottili, particolarmente rilevante in questa stagione. Da non dimenticare che questi interventi a carattere temporaneo per i mesi invernali si affiancano alle azioni strutturali in corso da anni per il rinnovo degli impianti di riscaldamento, l´utilizzo di carburanti più ecologici e l´ammodernamento del parco mezzi circolante nella nostra regione. Con la nuova legge regionale sull´aria, varata lo scorso novembre, tutte queste azioni acquisteranno maggiore forza ed efficacia. Le linee di questi interventi sono state ampiamente condivise nella Cabina di regia sull´aria che riunisce tutte le Province, i Comuni più importanti, Associazioni di categoria e sindacati. Ed ecco il dettaglio delle misure principali. Stop Ai Veicoli Piu´ Inquinanti - Divieto di circolazione per mezzi più inquinanti (autoveicoli benzina e diesel pre Euro 1 e diesel Euro 1, ciclomotori e moto a due tempi pre Euro 1) dal 1° novembre 2006 al 31 marzo 2007, dal lunedì al venerdì per 8 ore al giorno (dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20). Si tratta di un provvedimento in parte già sperimentato nelle passate stagioni invernali, ma che viene esteso come durata (da 5 a 8 ore al giorno) e come categorie di veicoli coinvolti (si fermano anche le auto diesel Euro 1). I veicoli pre Euro 1 e diesel Euro 1 in Lombardia sono circa 1 milione (il 40% nelle zone critiche) mentre i ciclomotori e motocicli a 2 tempi pre Euro 1 sono oltre 800. 000 (il 40% nelle zone critiche). Con questa misura ogni giorno vengono immesse in atmosfera 2 tonnellate in meno di polveri sottili (a fronte della stima dello scorso anno di 1 tonnellata) portando il totale complessivo da 100 a 200 tonnellate di Pm10 "risparmiato". Fermo Totale Traffico - Sono state effettuate due domeniche di fermo totale del traffico (19 novembre e 28 gennaio), dalle 8 alle 20 (la Lombardia è l´unica in Italia a fermare le auto per un arco di tempo così lungo - 12 ore -, per una popolazione così numerosa - 5 milioni di persone - e per un numero di veicoli così elevato - 4 milioni). La Lombardia ha inoltre già confermato il fermo totale del traffico per domenica 25 febbraio, in contemporanea con le altre Regioni del bacino padano. Controlli - Anche grazie al supporto dell´Arpa, sono stati intensificati i controlli sulle emissioni dei veicoli circolanti su strada (con opacimetro), sulle officine che effettuano la verifica dei gas di scarico, sull´efficienza degli impianti termici civili e sul combustibile utilizzato. Controlli vengono anche effettuati sulla temperatura degli edifici (che non deve superare i 20 gradi per abitazioni e uffici). Dal 1° novembre operano 80 tecnici dell´Arpa (erano 25 lo scorso inverno) che affiancano il personale dei Comuni nelle attività di controllo e in particolare i 140 addetti delle Polizie locali che hanno ricevuto nei mesi scorsi uno specifico addestramento. Legna - Introdotte limitazioni all´uso di legna da ardere per il riscaldamento domestico degli edifici in camini e stufe di vecchio tipo - solo quando siano integrativi di impianti per riscaldamento a metano, gasolio, Gpl o altri combustibili ammessi - dal 1° novembre 2006 al 31 marzo 2007 nei Comuni delle zone critiche e in quelli con altitudine uguale o inferiore a 300 m. In particolare, non sarà consentito l´utilizzo delle biomasse legnose in questi impianti: camini aperti; camini chiusi, stufe e qualunque altro tipo di apparecchio che non garantisca un rendimento energetico adeguato e basse emissioni di carbonio. I valori sono normalmente precisati sul libretto di istruzioni; in mancanza del libretto sarà ritenuta valida la certificazione rilasciata dal venditore o dal costruttore. Sono esclusi dunque dal divieto gli impianti con buon rendimento energetico e quelli di cottura (pizzerie comprese). La maggior parte degli impianti realizzati e messi in commercio prima del 1990 non sono in grado di rispettare i valori di rendimento energetico indicati nella delibera. Altre Misure - Tra gli provvedimenti: l´obbligo di spegnimento dei motori degli autobus quando sono fermi ai capilinea e dei motori dei veicoli merci durante le fasi di carico e scarico, in particolare nelle zone abitate; il divieto delle combustioni all´aperto, in particolare in ambito agricolo e di cantiere, e il divieto di riscaldamento di cantine, ripostigli, scale, box, garage, depositi. Legge Aria: Limitazioni Per Euro 0 E Filtri - Quest´anno sono state introdotte per legge regionale limitazioni permanenti all´utilizzo dei mezzi Euro 0 in due fasi: dal 1° luglio, autobus e moto a due tempi dal 1° ottobre tutti gli altri veicoli. Entro luglio 2007 dovranno essere dunque sostituiti o attrezzati con appositi filtri antiparticolato circa 2. 000 autobus Euro 0. Se l´applicazione dei filtri sugli autobus è oggi possibile grazie ad una circolare del Ministero dei Trasporti del febbraio 2006, ancora non è stata stabilita - né a Roma né a Bruxelles - la procedura per l´omologazione e l´installazione dei filtri per le autovetture. Olio Combustibile E Centrali - In Lombardia è stato bandito completamente l´uso dell´olio combustibile per i riscaldamenti dei condomini, superando una lunga e aspra opposizione delle associazioni dei petrolieri. Per quanto riguarda i grandi impianti industriali e le centrali di produzione energetica, Regione Lombardia impone limiti di emissione molto inferiori alle norme italiane ed europee. Il Ruolo Dei Comuni - Queste sono le misure regionali valide e in vigore per tutti i 135 comuni delle zone critiche. Ogni Comune può certamente sviluppare una propria iniziativa aggiungendo a tali norme propri provvedimenti. .  
   
   
GRANDE ANTEPRIMA PER CAR EMOTION  
 
Rozzano, 6 febbraio 2007 - Car Emotion, la rivista dell´Editoriale Domus dedicata alle auto più divertenti e personalizzate, è in edicola con un´anteprima assoluta: le impressioni di guida della nuova Honda Civic Type-r, che campeggia anche sulla copertina del fascicolo di febbraio. Attesa con impazienza soprattutto dai giovani appassionati di berlinette sportive, la giapponese esce a testa alta dall´impegnativo confronto organizzato dal mensile: faccia a faccia con l´Audi Tt 2. 0 Tfsi, che ha la stessa potenza (200 Cv) ma la veste di una coupé, la Type-r si fa apprezzare per l´assetto eccellente, che le farebbe meritare anche qualche cavallo in più. Tra gli altri servizi di Car Emotion di questo mese spiccano la "sfida impossibile" su una pista innevata tra la piccola Fiat "Panda Monster 4x4" e la "mitica" Subaru "Impreza Sti", le guide ai dispositivi Bluetooth per auto e agli accessori per la personalizzazione della nuova Opel Corsa, la "Top Emotion" dedicata alle rarissime sportive britanniche Tvr Sagaris e Noble M12. .  
   
   
"MULTE SERIALI IN ZONE A TRAFFICO LIMITATO: PRONUNCIA DELLA CONSULTA" ...UN ALTRA BUONA NOTIZIA . TELEFONO BLU CONSUMATORI GIÀ PRONTO PER I RICORSI  
 
Roma , 6 febbraio 2007 - Telefono Blu annuncia un’altra attesa buona notizia per migliaia di automobilisti italiani. Finalmente il dibattito sulle infrazioni ravvicinate nel tempo, le c. D. Multe seriali, nelle zone a traffico limitato, ha generato una pronuncia autorevole. Con ordinanza n. 14 del 26 gennaio 2007 la Corte Costituzionale ha rigettato la questione di legittimità costituzionale dell´art. 198, comma 2, del Codice della Strada, sollevata dal Giudice di Pace di Milano, nella parte in cui, per le infrazioni commesse nelle zone a traffico limitato, non consente al giudice, in caso di più violazioni della stessa disposizione, di irrogare una sola sanzione sia pure aumentata fino al triplo, per violazione del principio di ragionevolezza di cui all´art. 3 della Costituzione. Il principio contenuto nell´art. 8-bis, comma 4, della Legge 689/1981 in base al quale «le violazioni amministrative successive alla prima non sono valutate, ai fini della reiterazione, quando sono commesse in tempi ravvicinati e riconducibili ad una programmazione unitaria» trova dunque applicazione anche nel caso delle infrazioni seriali nelle Ztl. In altre parole, se un automobilista commetterà più infrazioni in un ragionevole breve lasso di tempo all’interno di una Ztl, la sanzione applicabile sarà una sola, aumentata fino al triplo. Gli automobilisti eviteranno, dunque, decine e decine di multe notificate dopo tanti mesi dal giorno dell’infrazione. Telefono Blu Consumatori invita sempre i cittadini a segnalare e denunciare i casi, i disagi e le lamentele al sito www. Sosconsumatori. It centralino 06 37518881 .  
   
   
MASSIMILIANO NUNZIATA È IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI GE FLEET SERVICES ITALIA  
 
 Roma, 6 febbraio 2007 - Massimiliano Nunziata, 38 anni, è il nuovo Amministratore Delegato in Italia per Ge Fleet Services, azienda del Gruppo General Electric (Ge), attiva nel noleggio a lungo termine e nella gestione delle flotte aziendali. Massimiliano Nunziata è dal 1995 in Ge e dal 2005 ricopre anche il ruolo di Amministratore Delegato per l’Italia di Ge Equipment Financing, la divisione Ge specializzata nel leasing finanziario e nel noleggio di beni strumentali. In Italia, Ge Fleet Services e Ge Equipment Financing (Ef) negli ultimi due anni hanno raggiunto un’eccezionale performance, crescendo a ritmi doppi rispetto ai mercati di riferimento; nel quadro di uno sviluppo integrato delle due società, Massimiliano Nunziata guiderà entrambi i business. In Ge Fleet Services Massimiliano Nunziata succede ad Hamid Khoudli che dal 2003, ha guidato la piattaforma italiana realizzando ottimi risultati. Nel 2006 la società in Italia ha registrato una crescita della flotta gestita superiore al 20% rispetto all’anno precedente (con un +57% rispetto al 2004), un incremento molto superiore a quello del mercato, stimato intorno al 9%. Questi numeri sono il frutto di una continua attenzione al servizio, dell’introduzione di prodotti innovativi, di rilevanti investimenti in tecnologia, accompagnati dal rafforzamento dell’organico commerciale. Hamid Khoudli farà ritorno in Francia con la Ge. ‘Sono entusiasta di essere a capo di una azienda con una tale storia di successo e con enormi opportunità di crescita. - afferma Massimiliano Nunziata – Le nostre due divisioni, Fleet Services e Equipment Financing in Italia, si sono distinte negli ultimi anni per i loro risultati ed il loro dinamismo. Il mio primo impegno è di mantenere questa mentalità vincente nell’affrontare i prossimi ambiziosi traguardi valorizzando l’attenzione al cliente che caratterizza da sempre le nostre società’. ‘Negli ultimi anni – continua Nunziata - Ge Fleet Services ha operato importanti investimenti in tecnologia e risorse, per offrire ai clienti soluzioni innovative e personalizzate per la gestione della flotta aziendale. L’attuale combinazione di Fleet Services e Equipment Financing consentirà ai clienti di beneficiare di servizi e prodotti finanziari aggiuntivi con una qualità sempre migliore’. La sinergia di Fleet Services e Ef assicurerà inoltre una maggiore presenza sul territorio italiano facendo leva sulle capacità organizzative di entrambe le entità aziendali, e guidando l’efficienza e le opportunità di business. Le sedi di Milano e Roma e le filiali commerciali restano inalterate. Breve Curriculum Vitae - Massimiliano Nunziata, dopo aver conseguito un Master in Ingegneria Elettrotecnica al Politecnico di Zurigo e dopo aver trascorso due anni e mezzo come European Project Manager in Procter&gamble a Bruxelles, nel gennaio 1995 è entrato in General Electric nell’Audit Staff. Nel 1996 è stato trasferito nell’area di Business Development presso Ge Capital Europe a Londra. Nel 1998 è passato alla divisione di Ge Equipment Financing, come European Quality Leader, Operations Director e European Program Manager, incarichi che gli hanno consentito di raggiungere una profonda conoscenza dei singoli mercati con un’attenzione particolare a quello italiano. .  
   
   
LISTINO PREZZI MOTO E SCOOTER SUZUKI VALIDO DAL 1° GENNAIO 2007  
 
 Robassomero, 6 febbraio 2007- Di seguito i listini prezzi di Suzuki Italia divisione Motocicli in vigore dal 1° Gennaio al 31 Marzo 2007. Entrano a listino alcune delle più interessanti novità del 2007: la nuova supersportiva Gsxr-1000 K7, che verrà commercializzata a partire dall’inizio di febbraio ad un prezzo di € 13. 880,00, e le nuove Bandit 650/S e 1250/S, in arrivo in Italia a febbraio, vendute rispettivamente a: Bandit 650 (Gsf650 K7): € 6. 350,00; Bandit 650S (Gsf650 K7): € 6. 600,00; Bandit 1250* (Gsf1250a K7): € 8. 550,00; Bandit 1250S*(gsf1250sa K7): € 8. 850,00. Lieve aumento di listino per la moto più venduta in Italia: la Gsr600, che passa da € 7. 095,00 ad € 7. 190,00. Nel segmento Atv, arriva la King Quad 700 ( Lt-a700x), già in commercio dal distributore Valenti Racing al prezzo di € 9. 600,00. Da segnalare inoltre l’ingresso di una versione speciale della V-strom 650 (Dl650), che si affianca a quella standard, denominata Traveller, ideata per assicurare tutti i comfort e le dotazioni per chi ama viaggiare. La moto infatti, disponibile da metà gennaio presso i concessionari al prezzo di Euro 6. 980,00, sarà dotata di un ricco kit accessori, comprensivo di: bauletto da 48 litri con relativo supporto e guscio di colore nero; - schienale passeggero; puntale colore nero; paramani colore nero. .  
   
   
SUZUKI GSR600: LA MOTO PIÙ VENDUTA DEL 2006!  
 
Robassomero, 6 febbraio 2007 - Arrivata sul mercato all´inizio dello scorso anno, la naked di casa Suzuki, la Gsr600, si è ritagliata il ruolo da protagonista assoluta nelle vendite sul mercato italiano. Con 7. 744 immatricolazioni la Gsr600 risulta la moto più venduta in Italia nel 2006 (dato del 5/01/2007, riferito al periodo Gennaio - Dicembre 2006. Fonte Unrae). Il traguardo rappresenta un successo strepitoso, frutto di un sapiente mix di elementi, tra cui eccelle senz’altro il mezzo, tecnologicamente avanzato, con motore derivato dalla supersportiva Gsx-r 600, facile da utilizzare, adatto sia ai neofiti sia agli appassionati, e dal design accattivante e moderno. Commenta orgoglioso Marcello Agostini, a capo della Divisione Motocicli e Motori Marini di Suzuki Italia: "Il risultato è eloquente: la qualità è sempre premiante. Questo hanno dimostrato gli acquirenti dela nostra naked. La leadership nasce da un binomio vincente: il mercato ha percepito fino in fondo il valore del prodotto e noi lo abbiamo posizionato in modo strategico. Inoltre, determinante è stato il supporto della nostra rete di vendita, che ci ha accompagnati con convinzione al raggiungimento di questo obiettivo. Una nota di orgoglio, anche per la filiale italiana, che ha fortemente voluto e creduto fino dall´inizio nel progetto. Siamo certi che la moto ci darà grande soddisfazioni anche nel 2007. Pertanto abbiamo deciso di ripetere la campagna "Moto in prova", in modo che la Gsr600 risulti, oltre che la moto più venduta, anche quella più provata. " Per avviare al meglio la nuova stagione e confermare la Gsr600 regina anche nel 2007, sarà possibile provarla gratuitamente presso i concessionari ufficiali Suzuki a partire da fine del mese. .  
   
   
SEMINARIO SULLE TECNOLOGIE DELLA LOGISTICA, L’8 FEBBRAIO  
 
 Oristano, 6 febbraio 2007 - La Camera di Commercio di Oristano, in collaborazione con Dintec (Consorzio per l’Innovazione Tecnologica) organizza, all’interno del Progetto “Innovazione e trasferimento alle piccole medie imprese”, il primo seminario – matching tecnologico che si terrà giovedì 8 febbraio dalle ore 16 alle ore 18 presso la sala riunioni della Camera di Commercio, via Carducci, 25 ad Oristano. Il matching tecnologico sulle tecnologie Rfid e la logistica in Sardegna è un momento di incontro, di carattere tecnico, rivolto agli imprenditori ed operatori dei settori della logistica e agroalimentare, per trasferire le conoscenze e le esperienze tecnologiche dei centri di ricerca alle imprese. Il Matching tecnologico in oggetto, che vedrà gli interventi di Andrea Volpi - Rfid- Lab. Università di Parma; Carlo Maria Medaglia – Università La Sapienza di Roma e Gianfranco Fancello – Cirem, Università di Cagliari approfondirà i seguenti temi: “L’identificazione con la radiofrequenza (Rfid)” Si intende informare gli operatori e fare chiarezza sui vantaggi e le criticità di questa nuova tecnologia. Si tratta di uno strumento, potente e flessibile, a disposizione delle aziende che si presenta come naturale evoluzione dei codici a barre e che consentirà di aumentare la qualità dei prodotti, nonché la razionalizzazione dei processi di gestione e vendita. In particolare, per il settore agro-alimentare, l’adozione di tecnologie Rfid è attualmente orientata alla realizzazione di un sistema di rintracciabilità di merci e prodotti (identificazione e riconoscimento). I maggiori vantaggi riguardano: Lettura a distanza delle informazioni, senza richiedere il puntamento direzionale del lettore; Lettura attraverso rivestimenti e coperture, involucri di protezione di merci e prodotti; Lettura simultanea di più etichette (“multiple reading”); Aggiornamento delle informazioni associate al codice elettronico Epc, in base alle trasformazioni ed ai trasferimenti subiti dai materiali lungo la filiera; - Identificazione univoca, attraverso l’Epc, di ogni articolo della stessa famiglia di prodotti. Atro tema, “La logistica in Sardegna – assetto dei futuri sistemi di trasporto regionali” Verrà fornito un quadro approfondito sull’assetto dei futuri sistemi di trasporto (breve-medio e lungo periodo) regionali, in una logica di integrazione del sistema dei trasporti con quello insediativo e territoriale. La partecipazione all’incontro è gratuita e a numero chiuso previa compilazione della scheda di adesione (da spedire compilata per email all’indirizzo: staff@or. Camcom. It oppure per fax al numero: 0783 71978). Per ricevere maggiori informazioni sull’incontro o sulle attività della Camera di Commercio in tema di innovazione e trasferimento tecnologico può rivolgersi all’Ufficio Promozione Economica (tel. 0783 2143216 email: federica. Rosina@or. Camcom. It, staff@or. Camcom. It) .  
   
   
RIDEFINITE, PER IL 2007, L’OFFERTA E LE RELATIVE RISORSE DESTINATE AI CONTRATTI DI SERVIZIO PUBBLICO, IN VIGORE TRA TRENITALIA E LO STATO  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - Sono state ridefinite, per il 2007, l’offerta e le relative risorse destinate ai contratti di servizio pubblico, in vigore tra Trenitalia e lo Stato, che finanziano i treni Espressi notte, il trasporto regionale delle regioni a statuto speciale e delle province autonome e le compensazioni tariffarie per il trasporto delle merci nella lunga percorrenza. Gli stanziamenti compensano parzialmente i tagli operati dalla finanziaria 2006 sul contratto di servizio viaggiatori. In tale ambito il Ministro dei Trasporti ha autorizzato un intervento sulle tariffe dei treni Espressi ed Interregionali per collegamenti fra più regioni che viene a completare l’azione di revisione dei prezzi ferroviari per il trasporto di media e lunga percorrenza, avviata il 1° gennaio scorso, dopo cinque anni di fermo, al fine di supportare una offerta economicamente non sostenibile e di avvicinare il livello delle tariffe di Trenitalia a quello delle principali Reti ferroviarie Europee. Pertanto, a decorrere dal 2 febbraio 2007, saranno aumentati mediamente di 90 centesimi i biglietti e di due euro e mezzo gli abbonamenti mensili degli Espressi e degli Interregionali. .  
   
   
QUADRUPLICAMENTO CADORNA - BOVISA, RIPRISTINATA LA VIABILITÀ IN CORSO SEMPIONE PROSEGUONO NEL FRATTEMPO I LAVORI ALLA FERROVIA, LA CUI CONCLUSIONE È PREVISTA PER SETTEMBRE 2007  
 
Milano, 6 febbraio 2007 - E’ stata ripristinata sabato 3 febbraio la normale circolazione in corso Sempione, all’altezza di via Arona, mentre via Biondi è stata riaperta il 31 gennaio. Le modifiche alla viabilità erano state necessarie nell’ambito dei lavori per il quadruplicamento dei binari tra Cadorna e Bovisa, la cui conclusione è prevista per settembre 2007. Considerato l’intervento clou del programma di ammodernamento della rete delle Ferrovie Nord, il quadruplicamento interessa il tratto ferroviario tra Cadorna e Bovisa. Più di 4 chilometri di strada ferrata attraversati ogni giorno da circa 500 treni (uno ogni tre minuti nelle ore di punta) per un servizio di tre tipi: regionale, suburbano (linee S), aeroportuale (Malpensa Express). Un’opera “ingegneristica” unica realizzata senza interrompere il traffico ferroviario. Complessivamente, Ferrovienord sta investendo circa 100 milioni di euro, finanziati da Regione Lombardia e Stato. Questo pezzo di ferrovia risulta essere il punto più critico a valle della stazione di Bovisa dove confluiscono da Nord due linee per un totale di 7 binari (4 da Saronno e 3 da Seveso) che proseguono verso il centro della città con due linee per 4 binari (2 per Cadorna e 2 per il Passante). Il quadruplicamento dei binari consentirà di eliminare il “collo di bottiglia” su cui confluiscono tutte le linee della rete delle Nord; di aumentare la velocità, ma soprattutto gli indici di regolarità con conseguente miglioramento della qualità e competitività dei servizi offerti; di intervenire tempestivamente in caso di disagi sulla linea o sul passante ferroviario; A lavori conclusi il territorio potrà contare su infrastruttura ferroviaria moderna e più efficiente dell’attuale. Anche gli abitanti della zona beneficeranno di questo e di altri importanti vantaggi: dalla copertura di ampi tratti della linea, agli interventi per la riduzione del rumore e delle vibrazioni. .  
   
   
STAZIONE FERROVIARIA DI BOLZANO: LA GIUNTA ATTENDE I CHIARIMENTI TECNICI  
 
Bolzano, 6 febbraio 2007 - "Sul futuro della stazione ferroviaria di Bolzano le opzioni sono aperte: non sappiamo se verrá trasferita o meno, stiamo attendendo i necessari chiarimenti tecnici dalla commissione insediata allo scopo. E la Giunta non detta alcuna indicazione": è quanto precisa il presidente della Provincia Luis Durnwalder a seguito delle varie iniziative di protesta che si sono registrate di recente contro lo spostamento della stazione ferroviaria del capluogo. Con un certo stupore il presidente Durnwalder registra le proteste contro lo spostamento della stazione ferroviaria di Bolzano, un passo ancora tutto da verificare: "Mi verrebbe da dire che a volte si vuole protestare solo per il piacere di farlo, perchè nel caso specifico nessuno a tutt´oggi sa se la stazione ferroviaria di Bolzano verrà spostata o meno. " Durnwalder ricorda che sulla questione "le opzioni sono aperte, non c´è alcuna decisione e non è stata indicata alcuna preferenza. " La Giunta attualmente non può sapere quale sarà il futuro della stazione: "Abbiamo soltanto deciso, proprio per chiarire tutte le questioni tecniche, di approvare l´insediamento di una commissione specifica, che ha il compito di esaminare i vari scenari futuri e capire anche se l´eventuale spostamento costituisca un´operazione sensata oppure no. " Del gruppo di lavoro paritetico fanno parte con due membri ciascuno Ferrovie dello Stato, Provincia e Comune di Bolzano. "Dovranno analizzare tutti gli aspetti della questione tenendo come prioritario il problema tecnico, per delineare quale soluzione potrebbe portare i maggiori vantaggi alla mobilità cittadina", aggiunge Durnwalder. A coloro che parlano di già di "salvare" la stazione il Presidente ricorda che, "oltre a non aver ancora deciso nulla, la Giunta non ha dato alcuna indicazione in merito: dagli esperti ci attendiamo che esaminino tutta la pratica e presentino una relativa proposta tecnica. Quando tale relazione sarà pronta, gli organismi preposti prenderanno le decisioni del caso. " In conclusione Durnwalder si augura "che in questo momento di analisi le proteste sterili lascino il passo alla collaborazione, ad una riflessione oggettiva a beneficio della mobilità e della popolazione locale. E sui passi futuri della questione la comunicazione sarà costante. " .  
   
   
FERROVIA RETICA : CONVEGNO SULLA CANDIDATURA VENERDÌ 16 CON PATROCINI E RELATORI DI PRIMO PIANO TIRANO E UNESCO: PROSPETTIVE IMPORTANTI UN’OCCASIONE DA NON LASCIARSI SFUGGIRE: PROVINEA APRE ALLA CITTADINANZA  
 
Sondrio, 6 febbraio 2007 - Bastano i patrocini (Commissione Europea, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Cantone dei Grigioni, Ferrovia Retica, Provincia di Sondrio, Comune di Tirano) per capire la portata dell’evento: è in programma per venerdì 16 febbraio alle 20:30 a Tirano, nella sala riunioni della Banca Popolare di Sondrio, il convegno “Il paesaggio culturale di Tirano e la Valtellina nel Patrimonio Mondiale Unesco. Impegni, prospettive e potenzialità”. In cabina di regia la Fondazione Provinea “Vita alla Vite di Valtellina” Onlus, ovvero l’organo responsabile per il tratto italiano della candidatura della Ferrovia retica nel paesaggio culturale Albula/bernina. Ma, più che di un convegno si tratta di un vero e proprio incontro con la cittadinanza, di Tirano ma non solo, visto il coinvolgimento di tutta una Valle in un progetto così importante. Importanti relatori, italiani e svizzeri, valtellinesi e non, si confronteranno su un tema fondamentale per il futuro dei territori coinvolti. La Confederazione Elvetica lo ha capito da tempo e sta lavorando senza risparmio di energia per arrivare al risultato finale: quello di far diventare Patrimonio dell’Umanità una linea unica al mondo, la trasversale alpina più alta d’Europa e una delle ferrovie ad aderenza naturale più ripida del globo. Provinea, dal canto suo, ha colto la grande opportunità che si prospetta per il territorio provinciale e, già impegnata com’era e com’è nel lavoro sulla candidatura dei vigneti terrazzati del versante Retico della Valtellina, è scesa ben presto in campo, stringendo rapporti molto proficui e interessanti con gli enti svizzeri ed italiani interessati. Per Tirano, dunque, si prospetta una serata senza precedenti per cogliere il senso e le motivazioni di un progetto in grado di cambiare i destini futuri economici, culturali e di costume della zona. .  
   
   
VIA LIBERA, IN COMMISSIONE, AL DISTRETTO DELLA NAUTICA LAZIALE  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - «La Commissione Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio ha approvato il riconoscimento del distretto della nautica laziale; ora, per il necessario passaggio in aula, i tempi sono brevissimi. L’ obiettivo della Regione è fare in modo che il Consiglio regionale lo approvi entro i primi di marzo: ciò ci consentirà di presentare ufficialmente il distretto al Salone internazionale della nautica, in programma alla Fiera di Roma dal 9 al 12 marzo». Lo afferma l’Assessore alla piccola e media impresa, commercio e artigianato Francesco De Angelis, «Grazie ad un mio emendamento, ha aggiunto l’Assessore, nel sistema produttivo della nautica è stato ammesso anche il settore della carpenteria navale, e ciò consentirà di ammettere le imprese dei comuni di Anzio, Fondi e Pontinia». Il sistema produttivo della nautica, dunque, comprenderà complessivamente 21 comuni del Lazio: sei in provincia di Roma (Civitavecchia, Fiumicino, Ladispoli, Nettuno, Santa Marinella ed Anzio), tredici in provincia di Latina (Formia, Gaeta, Itri, Minturno, Ponza, Sabaudia, San Felice Circeo, Ss Cosma e Damiano, Sperlonga, Spigno Saturnia, Terracina, e, in più, Fondi e Pontinia), due in provincia di Viterbo (Montalto di Castro e Tarquinia) ed il Tredicesimo Municipio di Roma (Ostia). «In virtù delle modifiche apportate oggi, il sistema produttivo della nautica interesserà 480 imprese ed oltre duemila addetti. Con questo provvedimento, prosegue De Angelis, il Lazio si candida a diventare una delle regioni leader nel settore nautico. Il distretto che abbiamo individuato, infatti, comprende grandi imprese di eccellenza, innovative ed altamente tecnologiche, ed al tempo stesso decine di imprese artigianali che realizzano gli accessori, gli interni, le finiture personalizzate di altissimo pregio, tali da rendere "unica" ognuna delle imbarcazioni realizzate nei nostri cantieri». .  
   
   
NAPOLI, PORTO: FORTE RIPRESA SETTORE TRAFFICO CONTAINER. CROCIERE IN ASCESA  
 
 Napoli, 6 febbraio 2007 - Il 2006 si chiude con risultati molto positivi per il porto di Napoli. Mei settori container e croceristi e nel tottale del tonnelaggio merci si sono, infatti, registrate le migliori performance dela storia delo scalo partenoepo. I container (in teu) movimentati da gennaio a dicembre 2006 sono stati 444. 982, +19,1% rispetto alo stesso periodo del 2005 in cui erano stati 373. 706. “Lo prevedevamo-commenta a caldo il Presidente del’Autorità Portuale Francesco Nerli- in quanto per tutto il corso del 2006 ogni mese il confornto con l’anno precedente vedeva in media un incremento di circa il 20%. Ciò conferma l’importanza del settore e la necessità di avviare entro l’estate il primo lotto di lavori per la realizzazione del nuovo Terminal di levante. Per parte nostra faremo di tutto perché vogliamo completare l’ ammodernamento e il potenziamento delo scalo, e il nuovo Terminale di Levante ne è l’opera principale. ” Per quanto riguarda il traffico croceristico, come già annunciato nel corso del’evento internazionale Seatrade Med 2006 svoltosi ad ottobre presso la Stazione Marittima del porto di Napoli, siamo vicini al milione di croceristi. Nel 2006 difatti sono stati 971. 874, + 17,1% rispetto agli 830. 158 del 2005. Sempre nel 2006 sono state 602 le navi che hanno scalato Napoli contro le 580 del’anno precedente, dato che fa segnare un + 3,8%. “Di questo successo- ha ancora osservato Nerli- parleremo al prossimo importante appuntamento, la Bit in programma a fine febbraio a Milano. Ma parleremo anche del nuovo Terminal croceristico, dei nuovi progetti e dele sinergie con il Comuni Napoli e di Castelammare di Stabia e con gli altri Enti locali. Perché anche questo è un lavoro che da tempo stiamo portando avanti e che sta dando i suoi frutti perché il porto è un’area fondamentale per lo sviluppo di una città turistica. ” Per quanto infine riguarda il movimento commerciala totale i dati del 2006, anche se ancora non consolidati, attestano un traffico di 22. 100. 000 ton di merci, + 5,2% rispetto al 2005 in cui le merci movimentate erano state 21. 009. 231 in ton. .  
   
   
MOVIMENTAZIONE RECORD NEL PORTO DI RAVENNA NEL 2006: SUPERATI PER LA PRIMA VOLTA I 26 MILIONI DI TONNELLATE  
 
Ravenna, 6 febbraio 2007 - Nel 2006 il porto di Ravenna ha stabilito il record di movimentazione, superando per la prima volta i 26 milioni di tonnellate (26. 770. 176 tonnellate) e registrando un incremento di 2,9 milioni di tonnellate rispetto al 2005 (+12,1%). L’incremento è pari al 13,8% per gli sbarchi, che rappresentano l’89% del traffico, e dello 0,1% per gli imbarchi. Nello stesso periodo sono attraccate 4. 161 navi, 288 in più rispetto al 2005. In termini di tipologia delle merci, l’incremento più importante registrato nell’anno è stato per le merci secche (+14,5% e 2,4 milioni di tonnellate in più). Il buon risultato è da attribuirsi principalmente ai prodotti metallurgici, aumentati rispetto allo scorso anno di oltre 1,8 milioni di tonnellate ovvero del 45,5%, e che con 5,8 milioni di tonnellate rappresentano il 22% del totale movimentato. Il maggior incremento dei metallurgici si è registrato per le importazioni provenienti dalla Cina: nel 2005 rappresentavano il 9,5%, mentre nel 2006 il 29%, passando da 382 mila a 1,7 milioni di tonnellate. L’aumento delle importazioni di coils è da attribuirsi al generale aumento della domanda dell’acciaio ed in particolare alla maggiore capacità produttiva di un importante stabilimento nel porto di Ravenna entrata a regime proprio nel 2006. In aumento anche minerali greggi e materiali da costruzione (+7,2%) cresciuti di oltre 500 mila tonnellate. In particolare è cresciuto l’import di clinker, passato da 580 mila a oltre 920 mila tonnellate (+36,9%) e di ghiaia (+21,6%), il primo proveniente principalmente da Turchia, Croazia e, soprattutto, Cina (quasi 40%), la seconda da Croazia e Serbia e Montenegro. Lieve flessione dei materiali ceramici (-5,0%), comunque superiori ai 4,5 milioni di tonnellate movimentate, costituiti soprattutto da argilla proveniente dall’Ucraina e feldspato proveniente dalla Turchia. A tale proposito occorre ricordare che il forte gelo ha bloccato le cave ucraine e conseguentemente il porto di Mariupol, principale porto di provenienza dell’argilla, fino a fine maggio. In relazione alla produzione italiana di prodotti ceramici, secondo le stime di Assopiastrelle, è transitata da Ravenna circa la metà della materia prima necessaria all’intera produzione del distretto delle piastrelle. Per quanto riguarda gli altri gruppi merceologici si è registrato un lieve incremento per i concimi (+2,5%), per le derrate alimentari (+1,2%) - grazie soprattutto ai semi oleosi ed allo zucchero - e per i combustibili minerali solidi (+8,3%) grazie all’aumento dello sbarco di coke. In aumento anche le rinfuse liquide di oltre 450 mila tonnellate (+9,6%). Tale dato è ascrivibile perlopiù ai prodotti petroliferi (+14,3%) ed in particolare allo sbarco di olio combustibile denso diretto alla Centrale Enel di Porto Tolle (550 mila tonnellate in più rispetto allo scorso anno) di cui temporaneamente è stata ripristinata la funzionalità a seguito della crisi energetica dovuta alla chiusura del gasdotto tra Mosca e Kiev. Ad oggi la centrale di Porto Tolle è praticamente ferma e viene considerata una riserva calda. Per quanto riguarda le altre rinfuse liquide si è registrato un buon andamento per le derrate alimentari (+10,2%), in particolare per l’import di oli, vino e melassa. Positivo anche il dato relativo alle merci su trailer, per le quali si è riscontrato un aumento del 8,7% e di 1. 967 pezzi. Sulla linea Ravenna-catania sono stati movimentati 33. 839 trailer (+3%), 999 in più rispetto allo scorso anno; questo risultato è stato raggiunto nonostante nel mese di gennaio le due navi usualmente in servizio sulla tratta Ravenna-catania siano state fermate per lavori di manutenzione. In crescita anche il coefficiente di riempimento medio delle due navi impiegate che ha superato il 95% sulla tratta nord-sud. Il traffico container è stato pari a 162. 052 Teus, 6. 538 in meno rispetto allo scorso anno (-3,9%), seppure dopo una serie di segnali positivi che hanno portato nel quarto trimestre del 2006 a registrare un +13,3%. La diminuzione complessiva è ascrivibile ai contenitori vuoti, diminuiti di 6. 705 Teus, mentre i pieni sono aumentati di 167 Teus. Nel corso degli anni i vuoti hanno ridotto sempre più la loro quota: nel 2000 erano il 35%, mentre lo scorso anno sono stati il 19%. A parità di perimetro clienti, rispetto al 2005 risultano oltre 27. 000 i Teus in più, con un incremento del 17,4%. Dal mese di giugno sono tornate le navi della Zim con un servizio di linea settimanale con transhipment ad Haifa e ad Ashdod e che collega il nostro scalo a tutti i porti oltre gli stretti; a settembre è poi stato attivato un servizio feeder della United Feeder Service diretto a Malta, da cui partono collegamenti con destinazioni oltre oceano della Cma-cgm. In termini di destinazioni hanno acquisito importanza Israele e la Turchia ed è risultato in sensibile crescita il feederaggio attraverso l’hub di Gioia Tauro. Buono anche il traffico delle autovetture: nel 2006 ne sono arrivate 12. 440 (+139%). Tale aumento è da attribuirsi alla scelta della Grimaldi di fare di Ravenna il centro logistico per le auto che prima arrivavano a Livorno. Da segnalare il risultato del nuovo collegamento marittimo con catamarani veloci tra Ravenna e le coste della Croazia che nel periodo di esercizio (da Pasqua a settembre 2006) ha effettuato 30 corse ed ha trasportato 6. 100 passeggeri. In termini di origine/destinazione, la quota complessiva di traffico con i paesi affacciati al Mediterraneo e Mar Nero è pari al 72% del totale portuale (era il 78% nel 2005), diminuzione percentuale legata al significativo aumento del peso dell’Asia Orientale (9,9% rispetto al 2,7% del 2005) che ha registrato un incremento in valore assoluto di 2 milioni di tonnellate (soprattutto coils e clinker). All’interno del traffico di Short Sea Shipping, la componente relativa al cabotaggio nazionale, con 6,2 milioni di tonnellate movimentate rappresenta il 23% del traffico totale. Per quanto riguarda invece il traffico ferroviario dello scalo merci di Ravenna, questo è stato pari a 2. 769. 542 tonnellate (14% della movimentazione portuale complessiva di merci secche, con un +12% rispetto al 2005), di cui l’85% in partenza. La quota più considerevole, pari a 1,7 milioni di tonnellate, è costituita dai prodotti metallurgici, ma merita attenzione anche la quota di argilla e feldspato diretta verso il distretto delle piastrelle, pari a 403 mila tonnellate. .  
   
   
IL PRESIDENTE PACINI HA COMMENTATO LA RICERCA SUI "TREND TECNOLOGICI NEL SETTORE DELLA NAUTICA"  
 
 Firenze, 6 febbraio 2007 - "La ricerca sui "trend tecnologici nel settore della nautica" evidenzia, se ce ne fosse ancora bisogno, le difficoltà che il sistema produttivo regionale ha di colloquiare e confrontarsi con il mondo accademico, anche in un caso specifico come quello qui analizzato. - Ha commentato il Presidente di Unioncamere Toscana Pierfrancesco Pacini - Nonostante a Pisa ci sia un´eccellente facoltà di ingegneria aeronautica e spaziale, e che su tutto il territorio regionale siano diffusi centri di ricerca pubblici e privati che hanno competenze tali da poter aiutare il sistema produttivo, in particolar modo quello della nautica, si evidenzia una situazione di per sé deficitaria a livello nazionale e regionale nell´impostazione di politiche pubbliche di supporto al trasferimento tecnologico". "Lo sforzo che il Sistema Camerale può e deve fare è proprio quello di aiutare il trasferimento di tecnologia fra settori ed attori diversi del sistema innovativo regionale". "Si è pertanto lanciato un programma sperimentale, di cui la presente ricerca è parte costitutiva, per sviluppare una metodologia innovativa per la ricostruzione della frontiera tecnologica e l´individuazione delle migrazioni tecnologiche fra settori". "Nel caso della nautica il progetto ha visto la compartecipazione di Lucense (Lucca), che ha al suo attivo una notevole esperienza nelle metodologie di porta a porta tecnologico per le Pmi (door-to-door) e che già nel 2004-2005 ha sviluppato un precedente studio sui trend tecnologici nel settore della carta. Esistono già dunque dei centri di eccellenza per il trasferimento tecnologico a livello di Sistema Camerale toscano (Lucense, Firenze Tecnologia): il nostro obiettivo è comunque quello di spingerci avanti nella realizzazione di ulteriori azioni a supporto di corrette ed efficaci politiche di innovazione. " .  
   
   
I TREND TECNOLOGICI NEL SETTORE DELLA NAUTICA DA DIPORTO - UN NUOVO STUDIO DI ORTA  
 
Firenze, 6 febbraio 2007 - I trend tecnologici nel settore della nautica da diporto è il titolo dello studio curato dall´Osservatorio Regionale Toscano sull´Artigianato, che verrà presentato nell´ambito di Seatec a Marina di Carrara il prossimo 3 febbraio nel corso di un apposito convegno. Il progetto di ricerca è stato promosso da Dintec (Società consortile tra Unione Italiana delle Camere di Commercio ed Enea - Ente per le Nuove tecnologie, l´Energia e l´Ambiente, con l´obiettivo di ideare, progettare e attuare interventi sui temi dell´innovazione, della normativa tecnica e della qualità alle Pmi), ed è stato cofinanziato dall´Osservatorio Regionale Toscano sull´Artigianato e Unioncamere Toscana. Lo studio ha lo scopo di fornire una ricostruzione completa delle tecnologie esistenti nel settore della nautica da diporto -nuove tecnologie, aree e centri di competenza a livello internazionale nei quali si sviluppa la tecnologia, interdipendenze tra settori/tecnologie diverse, etc. - e di individuare le opportunità e le minacce derivanti da tali cambiamenti. Quello della nautica è un settore in cui esiste un´intelligenza collettiva dispersa sul territorio regionale, che mette in difficoltà chiunque voglia fornire una rappresentazione sistematica delle tendenze in atto nella dinamica tecnologica. Di fatto, esistono competenze anche sofisticatissime presso le grandi imprese, ma queste sono in genere orientate a proteggere proprio know how visti gli ingenti investimenti richiesti dall´attività di ricerca tecnologica, e dunque di difficile diffusione nel mondo delle piccole imprese operanti nel settore. Il settore della nautica è caratterizzato dalla presenza di pochissime aziende in grado di coprire l´intero ciclo produttivo, orientate alla realizzazione di imbarcazioni di grandi dimensioni (maxi yacht), e da un numero molto elevato di piccole e piccolissime imprese, specializzate solo in alcune fasi della filiera e che innovano in modo poco sistematico. Nel settore vige un modello organizzativo di "artigianato tecnologico", nel quale si raggiungono capacità elevate al di fuori di circuiti codificati e sistematici di crescita della conoscenza tecnologica. Quasi inesistenti i rapporti con l´università, mentre risulta carente la presenza di personale ad elevata qualifica tecnica nelle misura in cui le forme di conoscenza vengono trasmesse attraverso lunghi periodi di apprendistato on-the-job, e dunque attraverso canali non formalizzati. Metodologia e contenuti dello studio Per mettere a disposizione una serie di strumenti conoscitivi altrimenti inaccessibili alle aziende del settore, si è sistematizzato il processo produttivo del settore nautico, creando sei grandi sottosistemi all´interno delle imbarcazioni da diporto (scafo, macchinari, automazione, interni, sistema velico, altro) ed individuando le ragioni principali che spingono un´impresa all´innovazione tecnologica, sia di prodotto che di processo. In sintesi, è emerso che: A. Minacce competitive Esistono minacce competitive provenienti dai cantieri dei paesi a più antica tradizione (Stati Uniti, Inghilterra, Olanda, ma anche Australia e Nuova Zelanda), caratterizzati da elevati livelli di tecnologia e personale con titoli di studio superiori, sebbene ancora oggi le imprese italiane abbiano una leadership incontrastata nella nautica da diporto, sia negli yacht che nella vela. B. Dinamica tecnologica Ricerca e sviluppo si muovono nel mondo della nautica con una certa velocità, anche se ciò non avviene ancora in Italia con la necessaria rapidità. Ne è una testimonianza la netta crescita delle pubblicazioni tecniche avvenuta in tutti i settori nell´ultimo decennio. C. Migrazioni tecnologiche e capacità di assorbimento delle risorse umane L´avanzamento tecnologico principale, nel settore dell´industria navale, deriva dall´introduzione di soluzioni provenienti dal settore aeronautico. Esiste infatti una netta differenza tra imprese e gruppi tecnici orientati alla tecnologia navale tradizionale (a base meccanica e idraulica) e gruppi orientati invece alla tecnologia fluidodinamica, che origina dallo stesso bacino scientifico delle tecnologie aeronautiche. I problemi tecnici di portata semplice, quali si trovano in barche non soggette a prestazioni estreme, sono risolvibili con tecnologie tradizionali e non pongono problemi di calcolo significativi. Al contrario, i problemi tecnici di punta (quali si trovano ad esempio nelle barche a vela per competizione, o nelle dragamine) richiedono necessariamente un approccio sistemico che combina il calcolo strutturale con il calcolo fluidodinamico, anche utilizzando sofisticati software. D. Centri di competenza I sistemi di lavorazione reputati strategici in termini tecnologici (Wireless, Infusion, Bonding) sono presidiati quasi sempre da università, centri di ricerca o imprese estere. In questi stessi ambiti, la presenza di università italiane è trascurabile e quella di imprese italiane assente, con l´eccezione di poche imprese leader. Principali conclusioni Dal rapporto dell´Osservatorio Regionale sull´Artigianato, relativo all´Industria della nautica, emerge in definitiva che: la tecnologia corrente nella nautica da diporto può essere definita come "artigianato sofisticato". Le imprese hanno, tranne rare eccezioni, una organizzazione artigianale, con manodopera altamente qualificata ma ridotti organici tecnici di livello superiore. La presenza di strutture dedicate di ricerca e sviluppo è praticamente assente. È forte la consapevolezza della necessità di far evolvere questo stato di cose verso un vero e proprio modello industriale, con imprese in grado di dominare le tecnologie di base e di pianificare a medio termine gli investimenti. Sebbene nel momento presente le imprese italiane abbiano una leadership incontrastata nella nautica da diporto, sia negli yacht che nella vela, esistono minacce competitive molto chiare provenienti dai cantieri dei paesi a più antica tradizione (Stati Uniti, Inghilterra, Olanda), tutti caratterizzati da elevati livelli di tecnologia e personale con titoli di studio superiori. Da questo punto di vista è urgente promuovere un processo accelerato di inserimento nelle imprese di competenze tecniche di livello più elevato (laurea in ingegneria), giocando su queste risorse come elemento di snodo per aprire nuovi e più intensi rapporti di collaborazione con le strutture universitarie. L´analisi dei soggetti che presidiano le tecnologie esaminate nel presente Rapporto, grazie alle esistenti banche dati sulla letteratura tecnica (Wireless, Infusion, Bonding), fornisce una indicazione impressionante: si tratta quasi sempre di università, centri di ricerca o imprese estere. La presenza di università italiane è trascurabile e quella di imprese italiane assente, tranne alcuni casi di imprese leader. In tutte le aree tecniche considerate si osserva una netta crescita delle pubblicazioni tecniche nell´ultimo decennio, a testimonianza di una turbolenza tecnologica significativa. Ciò indica che la ricerca e sviluppo si muove, nel mondo, con una certa velocità in questi settori, anche se la percezione del sistema industriale italiano è molto attutita e filtrata, a causa della centralità dei problemi produttivi di breve periodo rispetto a quelli strategici di tecnologia. L´elaborazione di mappe della tecnologia, realizzate nello studio dell´Osservatori Regionale, si presta ad essere utilizzata in vario modo: per favorire la discussione strutturata e organizzata con le imprese per svolgere esercizi di posizionamento competitivo e di Swot del sistema produttivo italiano per guidare le decisioni pubbliche circa la creazione di centri di ricerca e di servizio alle imprese La metodologia andrebbe estesa e replicata anche in altre aree, ma si ritiene che la priorità, in questa fase, sia quella di organizzare il feedback dell´esperienza presso le imprese, allo scopo di favorire la necessità strategica volta ad aumentare il contenuto tecnologico interno alle produzioni. .  
   
   
LO YACHT? UNA VILLA SUL MARE MOBILI E ARREDAMENTI DELLE SUPERBARCHE RIPRODUCONO LO STILE DI VITA A TERRA. I GIOVANI DESIGNER SPOSANO LA TENDENZA.  
 
Carrara, 6 febbraio 2007 - Come cambiano le tendenze dell’interior design nel mondo degli yacht?. È stato il tema al centro del convegno “La qualità della vita a bordo” che si è tenuto al Salone internazionale delle tecnologie e subfornitura per la cantieristica navale e da diporto che si conclude sabato 3 a Carrarafiere. Un ‘parterre’ eccezionale di relatori ha esplorato l’argomento e analizzato come il cambiamento degli stili di vita a terra stia influenzando anche il modo di arredare gli yacht che sono sempre più simili a ville. Assegnato anche il premio Abitare la Barca – prima edizione – concorso riservato agli studenti universitari. L’importanza di investire in nuovi progetti e soprattutto in nuovi designer, è un’esigenza fondamentale per lo sviluppo della nautica e proprio durante il convegno “La qualità della vita a bordo” sono stati premiati i vincitori della prima edizione del concorso “Abitare la Barca”, un premio indetto da Carrarafiere, con il tema “la suddivisione e l’arredo degli spazi abitabili a bordo” per due concetti d’imbarcazione: barca a vela o un’imbarcazione a motore open di 50 piedi. I progetti sono stati realizzati da studenti delle facoltà di Disegno Industriale, Ingegneria Navale e Architettura durante i primi giorni della fiera sotto gli occhi dei visitatori e sono stati giudicati da autorevoli docenti universitari, secondo criteri di creatività e innovazione, ma anche di fattibilità dei progetti. Per la categoria “Imbarcazione a vela 50 piedi” il premio è stato assegnato ex-aequo a Federica Ferro dell’università di Genova e a Marco Scuderi dell’ateneo di Pescara. Un menzione speciale è stata consegnata ad Andrea della Vecchia di Roma3. Per la sezione “Imbarcazione a motore open di 50 piedi” il vincitore è stato Marino Alfani del Politecnico di Milano (sezione distaccata di Bergamo), la menzione speciale in questa categoria è stata consegnata a Paolo Straziuso sempre del Politecnico di Milano Il concorso “Abitare la barca” nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani un’occasione unica per confrontarsi con il mondo della progettazione applicata al settore nautico e per esplorare nuovi stili di vita a bordo avvalendosi di un’ispirazione creativa libera delle logiche del profitto tipiche del mondo del lavoro. Nella seconda giornata di Seatec 2007 si è svolto il convegno “La qualità della vita a bordo” che è stato introdotto da Decio Carugati, scrittore, giornalista e critico del design, che, ispirandosi a una frase di Roland Barthes, scrittore e semiologo francese del Xx secolo, ha esordito con questo concetto “- …La barca, annota Roland Barthes, è un fatto d’abitazione prima di essere un mezzo di trasporto…- Ecco allora che il design distingue gli arredi nell’eccellenza delle valenze tecnico estetiche, rappresenta dunque un valore aggiunto nei confronti della qualità della vita a bordo, quando le unità da diporto oggi, sempre più, declinano spazi abitativi regolari e razionali che suggeriscono – il godimento di un universo tondo e liscio, di una casa superlativa -…”. Anche secondo Vittorio Garroni Carbonara, Professore di Design Industriale presso l’Università di Genova e Presidente del Corso di Laurea in Disegno Industriale, l’interior design degli yacht è cambiato anche perché, “…l’utenza nautica si divide tra appassionati e normali diportisti. Per quanto attiene all’atmosfera di bordo, i primi prediligono ambientazioni classiche marinare, gli altri si aspettano di ritrovare in barca lo stile di vita che praticano, o vorrebbero praticare, a terra . ”. La tendenza a utilizzare sempre più spesso elementi di arredo di design nel mondo della nautica è stata confermata anche da Paolo Pininfarina, A. D. Di Pininfarina Extra, che ha sottolineato come il fenomeno si proponga con forza “soprattutto a bordo dei megayacht, mentre risulta più graduale a bordo delle imbarcazioni di medie dimensioni”. “La qualità della vita a bordo” si è rivelato un convegno interessante che ha cercato la stretta unione tra aziende di design e il mondo della nautica. Ne è un esempio la partecipazione di Eugenio Perazza fondatore della Magis Design, azienda italiana leader per la produzione di arredamento di design, che ha ribadito l’importanza di investire nella ricerca estetica e funzionale per realizzare prodotti all’avanguardia e soprattutto competitivi. . .  
   
   
PREMIATI I PROGETTISTI DELLE BARCHE PIÙ INNOVATIVE IL MILLENNIUM YACHT DESIGN AWARD HA APERTO IL SEATEC 2007  
 
Carrara, 6 febbraio 2007 - La mattinata inaugurale del Seatec 2007 è stata caratterizzata dalla premiazione del Myda – Millennium Yacht Design Award – il concorso internazionale di design per imbarcazioni da diporto, promosso e organizzato da Carrarafiere, e patrocinato dall’As. Pro. Na. Di (Associazione Progettisti Nautica da Diporto). Il Myda, giunto alla sua quarta edizione, prevede due sezioni all’interno del concorso: quella delle nuove unità e quella dei nuovi progetti. Fra le nuove unità è stata premiata la migliore imbarcazione realizzata e completata nel corso del 2006, a vela e a motore, rispettivamente nelle taglie fino a 10 metri, da 10 a 16 metri, da 16 a 24 metri e oltre 24 metri. La sezione nuovi progetti, sostanzialmente completati ma non ancora realizzati, assegna due premi: il primo per la categoria designer professionisti, il secondo per la categoria esordienti. Il premio Myda 2007 per le nuove unità a motore è stato quindi assegnato ai seguenti progetti. Da 10 a 16 metri: Sea Cube 43, mt 11,85, Sea Cube di Milano (design Roberto Angel). Particolare attenzione è stata dedicata alla fruibilità innovativa degli spazi esterni per un’open vivibile in qualsiasi condizione. Da 16 a 24 metri: Openbridge 55, mt 16,80, Cantieri Sogica di Biassono (Mi); (design Paolo Vigolini). Premiato oltre che per la qualità del progetto per l’utilizzo trasversale dei materiali. Oltre 24 metri: Canados open 90, mt 28, di Canados Group di Roma (design Luiz De Basto. Uno scafo dalla forte personalità dove la predominanza del vetro garantisce un intenso rapporto con l’ambiente esterno. Il premio Myda 2007 per le nuove unità a vela è stato quindi assegnato ai seguenti progetti. Da 10 a 16 metri: Kelly 33, mt 10,00, Kelly Yachts di Genova; (design Kelly Arena). Un piccolo race cruiser facile da condurre con un piano velico generoso da 16 a 24 metri: Sly 42, mt 12,80, Sly Yachts di Cesena (Fo); (design Studio Lostuzzi) Elegante e veloce per un nuovo modo di concepire sia la crociera che la regata. Oltre 24 metri: Farr Nauta 80’Ds, mt 23,99, Southern Wind di Genova. (design Bruce Farr) Qualità dei materiali, eleganza del disegno per un maxi yacht indicato per lunghe crociere. Il premio Myda 2007 nella sezione nuovi progetti - categoria designer professionisti ha registrato la vittoria dello Studio Hot Lab di Milano per il progetto Explorer Yacht 47 Mt. Riconoscimento assegnato per le inedite soluzioni stilistiche accompagnate da sofisticate scelte di distribuzione degli spazi e di arredo sul tema dell’exploration vessel. Nella sezione nuovi progetti - designer esordienti la Giuria ha assegnato il premio Myda a Duccio Scarpetta di Pontedera (Pisa), per il suo Giano 60’. L’assegnazione del premio è stata motivata in particolare per il sistema di copertura del pozzetto che consente una navigazione confortevole anche in condizioni avverse. Coerentemente la distribuzione degli interni è risultata calibrata sul concetto di barca aperta/chiusa. La Giuria, come di consueto, nella sezione nuovi progetti - designer esordienti, ha anche assegnato delle menzioni speciali. I premiati sono risultatai: Fabio Angelo Valente di Brindisi per il suo Motor Yacht 60’; Francesca Fastame di Livorno per il Chiarodiluna, un rimorchiatore trasformato in yacht; Marco Santi e Valentina Zardi di Cascina (Pisa) per lo Smartender; Andrea De Giuli di San Felice del Benaco (Brescia) per l’Inclusive Sailing; Domenico Maddaluno di Porto San Giorgio (Ap) per Isisi. La Giuria del Myda – Millennium Yacht Design Award – composta da Roberto Piatti, Decio Carugati, Roberto Franzoni, Andrea Ratti e Ivan Zignego, ha sottolineato che le selezioni per arrivare a determinare i finalisti e poi i vincitori si è rivelata quest’anno piuttosto ardua, vista la validità dei progetti in concorso. .  
   
   
VETRO E INNOVAZIONE PER ABITARE LO YACHT AL SEATEC 2007  
 
Carrara, 6 febbraio 2007 - La prima giornata del Seatec 2007, è stata ricca di appuntamenti. Dopo la premiazione del Myda e la cerimonia d’inaugurazione, l’attenzione del pubblico si è spostata sul convegno “Il salto tecnologico dei materiali” che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti della progettazione e della cantieristica internazionale. Elemento principe del dibattito il vetro e la sua evoluzione nella progettazione degli yacht a vela e a motore, con progetti talvolta audaci. Come ha affermato Roy Capassso, direttore marketing dei Cantieri di Baia, il vetro è sempre più utilizzato come elemento di chiusura delle imbarcazioni open e diventa un interessante tema di ricerca e di interscambio fra l’edilizia e la nautica. Secondo l’architetto Tommaso Spadolini “il vetro conferisce un forte impatto ai grandi yacht e consente di innovare e trovare soluzioni alternative ai progettisti e cantieri. Ancora lunga è la strada per il suo utilizzo in grande misura, bisogna lottare contro le leggi del mercato e dei budget e infine contro le normative restrittive del settore nautico. Il designer portoghese Luiz De Basto, ha ripercorso la storia del vetro nelle applicazioni di design non solo nella nautica affermando che: “Il vetro è l’anello di giunzione tra gli spazi interni ed esterni di un’imbarcazione. L’introduzione del convegno e le conclusioni sono state affidate all’architetto e progettista Vittorio Garroni Carbonara Fra i relatori del convegno anche Aldo Cingolani, direttore generale di Giugiaro Architettura, Decio Giulio Carugati, scrittore, giornalista e critico del design, Roberto Piatti, Ceo e Managing Director di Torino Design e Franco Gambarella, direttore commerciale di Isoclima che ha illustrato interessanti tecniche applicate per la realizzazione di vetri sempre più tecnologici. Nel pomeriggio si è svolta la premiazione del “Qualitec Award”, giunto alla quarta edizione. Il “Qualitec Award” è il riconoscimento riservato ai prodotti e ai servizi più innovativi fra quelli esposti dalle aziende durante la manifestazione di Marina di Carrara. Per l’edizione 2007 il premio è stato assegnato a Kara Group, che ha presentato Pursonic Invisibile Speakers Audio System, un innovativo sistema di diffusione audio che si sostituisce agli altoparlanti tradizionali. Questa la motivazione da parte della Giuria: “Un prodotto di facile uso e dalle performances sorprendenti, che introduce un prezioso grado di libertà in più nella progettazione degli arredi a bordo e delle finiture usualmente presenti sugli yacht”. Assegnate anche due menzioni speciali: a Radiomarine per il Radiomarine Broadband 80, un sistema di comunicazione ed entertainment di bordo, e a Besenzoni per Titanium, passerella telescopica realizzata interamente in titanio e utilizzabile anche come gruetta. In mattinata si è tenuta anche la prima parte del workshop “Infusione sotto vuoto” con la costruzione in diretta della barca scuola 555 della Federazione Italiana Vela con la tecnica dell’infusione sotto vuoto. All’interno di Area Race, si è tenuto un incontro dal tema “Il metodo per la determinazione della rotta meteorologica”, che ha visto la partecipazione di Gianfranco Meggiorin, responsabile del servizio Aurora Navimeteo e massimo esperto italiano in materia. Meggiorin ha guidato il pubblico con un metodo pratico alla comprensione del tempo sul mare e la determinazione della rotta più favorevole da seguire in crociera. L’area Race, ha visto alle 14. 00 anche l’incontro con Valentin Mankin, Head Coach dello staff tecnico Classi Olimpiche e preparazione olimpica. Una lezione di tattica di regata, spiegata dal tecnico russo, che da oltre un decennio lavora per la Federazione Italiana Vela. Molto pubblico anche al workshop “Una vela per Roma 3”, dove l’architetto Massimo Paperini, docente alla Facoltà di Architettura di Roma 3 e progettista di imbarcazioni a vela e a motore – ha illustrato con il supporto di video proiezioni, il lavoro svolto nel 2006 da 40 studenti della Facoltà che hanno così avuto l’occasione di avvicinarsi all’Architettura Navale. “Abbiamo scelto Seatec per presentare il nostro progetto – ha sottolineato Massimo Paperini illustrando l’iniziativa – perché consideriamo il salone come la sede ideale per un evento che propone forti contenuti tecnici. Gli allievi della Facoltà di Architettura di Roma3 hanno partecipato con entusiasmo ed eccellenti risultati. Un corso così strutturato, che prevedeva la definizione di un progetto di barca e la sua costruzione, è il modo migliore per far dialogare l’aspetto teorico tipico dell’Università con il mondo dei professionisti e con le problematiche della costruzione vera e propria”. .  
   
   
NUOVA BANCHINA PORTO DI MONFALCONE  
 
Trieste, 6 febbraio 2007 - Com/rc - Il porto di Monfalcone e la costruzione, per l´attracco dei traghetti, di un dente sporgente dalla banchina della dimensione di 30 metri sono l´oggetto della nuova interrogazione che il consigliere regionale Adriano Ritossa (An) ha rivolto alla Giunta Illy. Perché una tale opera - chiede Ritossa - se esiste già un pontone mobile dotato di linea di galleggiamento variabile, più idonea alla funzione che deve svolgere e che non crea alcuna difficoltà strutturale proprio in quanto mobile? Qualora venisse attraccata sulla banchina di allestimento, lato porto, una nave che occupi circa 35/40 metri, la distanza di manovra per le navi in transito e l´operatività dei rimorchiatori in fase di attracco - ha calcolato il consigliere - si ridurrebbero a 55/60 metri, con tutte le conseguenze negative che ciò comporterebbe. Inoltre, per le operazioni connesse al terminale traghetti già da anni esiste un pontone auto-livellante attrezzato per lo scarico dei camion dai traghetti, acquistato con un contributo prevalente della Regione e dotato di caratteristiche ben superiori a quelle che può avere un dente di banchina fissa, però attualmente è ormeggiato sulla banchina Fincantieri inutilizzato. Ritossa, dalla Giunta regionale, vuol conoscere il danno che l´eventuale costruzione di quel dente comporterebbe per le manovre delle navi da bacino di Panzano, visti gli spazi ristretti, nella fase di attracco e partenza dei traghetti. .