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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Aprile 2007 |
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WTO, BONINO INCONTRA MANDELSON: “SU DOHA NON SONO OTTIMISTA, SI ACCELERI SUI BILATERALI” |
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Roma, 24 aprile 2007 Emma Bonino, Ministro per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee ha incontrato il 21 aprile a Roma Peter Mandelson, Commissario europeo al Commercio. Diversi i dossier affrontati, tra cui il rilancio del Doha round, lo sviluppo di accordi commerciali bilaterali, la tutela delle indicazioni geografiche e il termine delle quote sul tessile con la Cina in scadenza a fine anno. “Sul Doha Round” spiega Bonino “nonostante in questi mesi si sono susseguiti incontri e vertici siamo consapevoli che i tempi sono davvero stretti e personalmente non sono per nulla ottimista”. A condizionare l’esito del round lanciato nel 2001 infatti sono le scadenze elettorali in Francia e, soprattutto, la scadenza a giugno del cosiddetto fast track, ovvero il mandato che il congresso Usa ha conferito al presidente Bush in materia commerciale, oltre all’aprirsi in autunno della campagna elettorale per la Casa Bianca. “Proprio per questi problemi contingenti” ha proseguito Bonino “ho incoraggiato il Commissario Mandelson ad accelerare la strada degli accordi bilaterali tra Unione Europea e altri partner commerciali, come i paesi del Golfo, l’India, la Corea del Sud, perché il libero commercio non sta di certo ad aspettare. Mandelson mi ha annunciato che sia verso la Corea del Sud che verso l’India ci sono buone possibilità per stringere i tempi e fare in fretta”. Altro argomento in evidenza durante l’incontro è stato quello della indicazioni geografiche che il Ministro Bonino ha definito come “un tema irrinunciabile per l’Italia” e sul quale si aspetta il pieno sostegno della Commissione, così come per la questione legata alla scadenza delle quote sui prodotti tessili prevista per la fine del 2007. “Bisogna studiare una soluzione” ha detto il Ministro “che non ci danneggi”. “Tutto questo” ha concluso Bonino “proprio perché stiamo vivendo una stagione positiva per l’export e il commercio italiano. Sono convinta che non possiamo stare legati solo ai tempi del Doha Round, per quanto importante, ma dobbiamo necessariamente andare avanti su tutti gli altri dossier”. . |
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POTOCNIK DELINEA UN APPROCCIO EQUILIBRATO ALLO SVILUPPO DELLA NANOTECNOLOGIA |
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Bruxelles, 24 aprile 2007 - Il commissario Ue per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha fornito ulteriori dettagli riguardo alle iniziative tese a mantenere, in modo sicuro e responsabile, l´Europa all´avanguardia nel settore in rapida crescita della nanotecnologia. In un suo intervento ad una conferenza tenutasi a Bruxelles il 17 aprile, Potocnik ha evidenziato che una delle più grandi sfide di questo settore in rapido mutamento è stabilire le modalità migliori per unire i tre lati del triangolo della conoscenza. Tale è stato uno degli obiettivi del piano d´azione 2005 della Commissione sulle nanotecnologie. «Il nostro obiettivo», ha affermato il commissario, «era migliorare il settore globalmente, promuovendo l´innovazione, aumentando gli investimenti, incoraggiando l´interdisciplinarità, creando le infrastrutture necessarie e aumentando le risorse umane. » Il piano d´azione si occupa, al contempo, di alcuni problemi sanitari e ambientali sollevati in relazione alle nuove applicazioni della nanotecnologia e affrontati, secondo il commissario, con estrema serietà a livello Ue. «L´ue si è impegnata a garantire un approccio equilibrato allo sviluppo delle nanotecnologie. È fondamentale mantenere la salute pubblica, la sicurezza e la tutela dell´ambiente e dei consumatori al massimo livello. » Per garantire una maggiore tutela della sicurezza, il commissario ha sottolineato la necessità di identificare meglio le preoccupazioni in materia, raccogliere ulteriori dati per le valutazioni d´impatto sulla salute e sull´ambiente dei prodotti e agire quanto prima possibile adattando, dove necessario, le procedure di valutazione dei rischi per le nanotecnologie. Il lavoro attualmente svolto dal Gruppo europeo di etica delle scienze e delle nuove tecnologie, finalizzato a fornire orientamenti etici in materia di nanomedicina, è forse un segno dell´impegno profuso dall´Ue per tutelare i cittadini. La Commissione ha inoltre accresciuto i finanziamenti per i progetti di valutazione dei rischi delle nanotecnologie per l´uomo e per l´ambiente nell´ambito del Settimo programma quadro (7Pq), divenendo la fonte di finanziamento pubblica più importante al mondo nel settore delle nanotecnologie. La Commissione sta altresì analizzando la legislazione europea applicabile alle nanotecnologie e a tal proposito Potocnik ha dichiarato: «Stiamo valutando quanto sia adeguato e appropriato affrontare il crescente utilizzo delle nanotecnologie. Dobbiamo inoltre considerare le potenziali questioni normative. » Il commissario ha tuttavia spiegato che la legislazione e la normativa non possono contemplare tutto in un settore così ampio e in rapida evoluzione. «Occorre fare affidamento su un approccio responsabile che garantisca al settore delle nanotecnologie la libertà necessaria al suo sviluppo. Ma dobbiamo altresì adottare le precauzioni necessarie per garantire che gli effetti siano complessivamente benefici», ha aggiunto. Uno dei modi migliori per raggiungere l´equilibrio tra libertà e sicurezza è definire un codice di condotta chiaro e accessibile a tutti, che abbia un ruolo di programma flessibile per il settore delle nanotecnologie. «Così facendo, non solo sono garantite maggiori chiarezza e globalità, ma viene anche evitata la necessità dei legislatori di adottare un approccio "dall´alto al basso" nei confronti delle nanotecnologie», ha affermato Potocnik, aggiungendo che la Commissione è stata molto attiva in occasione di numerosi forum internazionali nell´ambito dei quali sta tentando di sviluppare il suddetto codice. . |
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ANNO EUROPEO DELLE PARI OPPORTUNITÀ PER TUTTI |
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Roma, 24 aprle 2007 - Le direttive emanate per vietare ogni forma di discriminazione dei cittadini dell´Unione europea hanno costituito la base su cui, nel giugno 2005, la Commissione delle comunità europee ha proposto di dichiarare il 2007 "Anno europeo delle pari opportunità per tutti". Lo scopo di tale iniziativa è quello di attirare l´attenzione dei cittadini europei sui vantaggi della diversità, da considerare come una preziosa risorsa, e per sensibilizzarli sul diritto di tutti a godere di un trattamento uguale e di una vita senza alcuna discriminazione determinata dall´origine etnica, dalla razza, dalla religione, dall´orientamento sessuale, dalle convinzioni personali o da handicap. Pertanto, il prossimo 3 maggio, a Roma, il Dipartimento per i Diritti e le pari opportunità celebrerà l´evento nazionale dell´Anno europeo delle pari opportunità per tutti, con la partecipazione e gli interventi del Presidente del Consiglio, Romano Prodi; del Commissario europeo per l´occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, Vladimir Spidla; della Ministra per i Diritti e le pari opportunità, Barbara Pollastrini; della Vice Presidente della Camera dei deputati, Giorgia Meloni. L´evento si svolgerà, a partire dalle ore 10, in piazza San Lorenzo in Lucina presso la sala Spazio Etoile; riprenderà nel pomeriggio con tre focus group-workshop dedicati ai seguenti temi: "Diritti umani"; "Crescita, equità, lavoro"; "Europa, cittadinanza e convivenza". Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/anno_europeo2007/index. Html . |
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G8 UNESCO: FORUM MONDIALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE |
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Roma, 24 aprile 2007 - Promosso dal Ministero degli Affari Esteri, dall´Unesco e dal Centro Internazionale di Fisica Teorica di Miramare (Ictp) che ha coinvolto nelle preparazioni tutti i maggiori enti scientifici della regione, si svolgerà nei giorni 10,11 e 12 maggio a Trieste il Forum mondiale, che svilupperà gli argomenti discussi al Summit di San Pietroburgo circa le interconnessioni fra le tre componenti della conoscenza: l´educazione, la ricerca scientifica e l´innovazione tecnologica, nella prospettiva dello sviluppo sostenibile. La scelta di Trieste per l´organizzazione del Forum - ha detto Maria Teresa Bassa Poropat, presidente della provincia - è stata una risposta concreta all´attuale forte domanda di progetti e collaborazioni da parte dei paesi in via di sviluppo, che vedono questa città protagonista nel campo scientifico e del trasferimento tecnologico". Il Forum avrà come obiettivo la identificazione dei rischi e delle opportunità tanto per i paesi industrializzati quanto per quelli in via di sviluppo. La discussione sarà presentata da esperti di massimo livello nel campo educativo, scientifico ed economico, provenienti dai paesi del G8 nonché da quelli in via di sviluppo. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/g8unesco/index. Html . |
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ISPI OSPITA IL FORUM "ECONOMIA E SOCIETÀ APERTA" |
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Milano, 24 aprile 2007 - Il prossimo 10 maggio, alle ore 15. 30, l´Ispi ospiterà un incontro dal titolo "Guerra e pace: la società aperta e le relazioni internazionali", organizzato nell´ambito del Forum internazionale "Economia e società aperta" promosso da Università Bocconi e Fondazione Corriere della Sera. Oltre al Ministro degli esteri Massimo D´alema e all´Onorevole Pier Ferdinando Casini, saranno presenti: Boris Biancheri, Presidente Ispi; Franco Bruni, Vicepresidente Ispi e Professore Università Bocconi; Alessandro Colombo, Senior Research Fellow Ispi e Professore Università degli Studi di Milano; Sergio Romano, Editorialista "Corriere della Sera". Www. Economiaesocieta. It . |
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UE: ACCORDO CONTRO L´ODIO E LA VIOLENZA RAZZIALE |
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Roama, 24 aprile 2007 - Il 19 aprile 2007 i 27 ministri della giustizia dell´Unione europea hanno firmato un accordo sul testo che farà diventare reato ogni forma di odio e di violenza razziale, nonché il "negazionismo" dei genocidi internazionalmente riconosciuti. Il testo entrerà in vigore entro il 2009. A seguito di tale accordo alcuni paesi, come l´Italia, si vedranno costrette ad apportare modifiche alla propria legislazione. L´accordo raggiunto prevede pene da uno a tre anni per quanti istigano alla violenza, anche attraverso la distribuzione di opuscoli, immagini o altro materiale, con riferimento alla razza, al colore, alla religione o all´origine etnica delle persone. Identiche pene sono previste per la negazione di genocidi, di crimini contro l´umanità e di crimini di guerra. L´accordo, che tuttavia prevede eccezioni e deroghe, è stato raggiunto dopo cinque anni di discussioni, rese necessarie per riuscire a conciliare la punibilità dell´incitamento all´odio con la libera espressione del pensiero. Per andare incontro a paesi come l´Inghilterra o l´Irlanda, che rifiutano di porre limiti alla libertà di espressione, l´intesa prevede che i governi possano scegliere di circoscrivere le pene ai casi in cui le violazioni rischiano di perturbare l´ordine pubblico. Il documento stabilisce anche che gli Stati, i quali nei propri ordinamenti già prevedono pene per la negazione dell´Olocausto possano continuare a far rispettare tale normativa. Per gli altri, l´Ue ha scelto di lasciare liberi di punire o meno chi nega che sia mai avvenuta la Shoah o inneggia al nazismo o sventola una bandiera con la svastica nazista. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/accordo_razzismo/index. Html . |
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PUBBLICATO UNO STUDIO SUI MERCATI DELL’ENERGIA ELETTRICA L’INDAGINE RIGUARDA BELGIO, GERMANIA, SPAGNA, FRANCIA, PAESI BASSI E GRAN BRETAGNA |
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Bruxelles, 24 aprile 2007 - La Commissione europea ha pubblicato uno studio approfondito sui mercati dell’energia elettrica in sei Stati membri. L’analisi, affidata a un consulente esterno, dimostra che a partire dal 2003 il costo dei combustibili ha influito sull’aumento del prezzo dell’energia elettrica e che i prezzi all’ingrosso sono significativamente più alti di quelli che ci si potrebbe attendere in mercati perfettamente concorrenziali. Lo studio, il primo nel suo genere, contiene un´analisi dettagliata dei mercati all´ingrosso dell´energia elettrica in Belgio, Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi e Gran Bretagna (Regno Unito esclusa l’Irlanda del Nord). Il documento presentato dalla Commissione, suddiviso in tre parti, si basa su più di un miliardo di misurazioni, fornite essenzialmente dagli stessi operatori, e analizza i dati orari di quasi tutte le centrali dei sei paesi membri considerati. La prima parte della ricerca esamina il numero di operatori effettivamente in concorrenza ora per ora, considerando la capacità produttiva disponibile e la produzione reale. Oltre alle analisi economiche standard, come il grado di concentrazione del mercato e l´indice di Herfindahl-hirschmann (Ihh), il rapporto include anche misurazioni più specifiche al settore dell’energia elettrica, come il Pivotal Supplier Index e il Residual Supplier Index, che permettono di appurare in quale misura un certo produttore sia necessario per soddisfare la domanda. I risultati relativi a ciascuno di questi indici sono forniti per tutti i grandi produttori di ogni mercato. Lo studio conferma le conclusioni dell´indagine della Commissione sulla concorrenza nel settore energetico secondo la quale, indipendentemente dagli indici utilizzati, nella maggioranza dei casi i mercati sono concentrati. La seconda parte dell’indagine analizza la differenza tra il prezzo di mercato registrato nel periodo considerato in quattro paesi (Germania, Spagna, Olanda e Gran Bretagna), e il prezzo che si sarebbe potuto ottenere in un regime perfettamente concorrenziale. Tale differenza, definita nel documento “margine”, è stata calcolata simulando con un apposito programma informatico un mercato perfettamente concorrenziale in ogni ora del periodo considerato. Il modello tiene conto delle importazioni e delle esportazioni attuali e delle limitazioni tecniche degli impianti. Lo studio ha confermato che il prezzo del mercato concorrenziale simulato permetterebbe ai produttori dei quattro paesi di coprire i costi fissi e ha dimostrato una variazione dei margini nel tempo e da uno Stato all´altro. La differenza tra il prezzo reale e quello che si registrerebbe in un mercato realmente concorrenziale è più alta in Germania e Spagna, più bassa in Gran Bretagna e Olanda. Il secondo capitolo della ricerca analizza inoltre l’impatto del prezzo dei combustibili. L’aumento più rilevante è stato registrato in Olanda e in Gran Bretagna, principalmente a causa della diffusione delle centrali a gas in questi mercati. Al contrario, l’incidenza degli aumenti del prezzo dei combustibili si è fatta sentire in misura minore in Germania e Spagna, cioè nei paesi che sono caratterizzati dai margini più elevati. La terza parte dello studio analizza il rapporto tra il numero di produttori in concorrenza a una determinata ora e i margini per ogni ora considerata, sottoponendo i risultati delle prime due parti ad un´analisi di regressione su base oraria. L´analisi ha dimostrato l´esistenza di una specifica correlazione statistica tra il numero di produttori aventi una capacità produttiva inutilizzata e i margini per ogni ora considerata. In altre parole, più un produttore è necessario, più alti diventano i margini del mercato. L´analisi ha anche tenuto conto dell’esistenza di altri fattori che avrebbero potuto influire sui margini, come una carenza di capacità produttiva su tutto il mercato, le variazioni stagionali e i picchi della domanda. La correlazione tra i margini e l´indispensabilità di alcuni operatori è stata, tuttavia, confermata. Nella parte finale della relazione si mette a confronto, inoltre, il livello di produzione dei principali operatori e quello che si sarebbe potuto ottenere in un regime di concorrenza perfetta: le differenze tra i produttori sono notevoli e alcuni operatori sembrano non avere utilizzato interamente la loro capacità produttiva. . |
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BANDO DI GARA: PROGRAMMA «ENERGIA INTELLIGENTE - EUROPA» |
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Bruxelles, 24 aprile 2007 - L´agenzia esecutiva per l´energia intelligente (Ieea) ha lanciato un invito a presentare proposte per il programma di lavoro 2007 «Energia intelligente - Europa». L´obiettivo di tale programma è contribuire a un´energia sicura, sostenibile e a prezzi competitivi per l´Europa attraverso le azioni seguenti: promozione dell´efficienza energetica e dell´uso razionale delle risorse energetiche; promozione di fonti energetiche nuove e rinnovabili e sostegno all´uso diversificato dell´energia; - promozione dell´efficienza energetica e dell´uso di fonti energetiche nuove e rinnovabili nei trasporti. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Agenzia esecutiva per l´energia intelligente (Ieea), Invito a presentare proposte Ieea 2007, Place Madou 1, B-1049 Bruxelles , Fax +322. 292 1892 , Oppure utilizzare il modulo on line di richiesta di informazioni al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/energy/intelligent/contact/index_en. Htm . |
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NUOVO PORTALE DELLA COOPERAZIONE ITALIANA ALLO SVILUPPO |
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Roma, 24 aprile 2007 - È on line dal 5 aprile 2007 il nuovo Portale della Cooperazione italiana allo sviluppo del Ministero degli esteri, un sito, redatto in quattro lingue (italiano, francese, spagnolo e inglese) e dedicato alle iniziative in programma nei Paesi in via di sviluppo, alle aree tematiche d´intervento, ai partner internazionali, alle news ed agli approfondimenti. Sul sito l´attività della Cooperazione può essere seguita attraverso gli "speciali" e le "news" pubblicate in home page, oppure nelle sezioni: Eventi; Obiettivi del Millennio; Interventi di emergenza; Forum sulla Cooperazione; Best practices (Buone pratiche della cooperazione italiana); "Linee guida della Cooperazione italiana". I servizi informativi sono completati da una newsletter, che raccoglie le notizie più importanti pubblicate on line, suddividendole in cinque rubriche: Notizie; Eventi; "Bandi"; "Ricerca partner"; "Bacheca della attività". Il sito si configura anche come utile strumento di lavoro a disposizione delle Regioni, potendo agevolare le attività tra operatori spesso dislocati in aree geografiche diverse; all´interno di un´apposita area riservata, infatti, è possibile incontrarsi virtualmente per riunioni di lavoro, inserire e prelevare documenti, scambiarsi informazioni ecc. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/portale_cooperazione/index. Html . |
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FORUM SUL FUTURO DELLA PI PROMETTE DI DARE IMPULSO AL BREVETTO COMUNITARIO |
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Bruxelles, 24 aprile 2007 - In occasione del Forum sui brevetti europei del 18 e 19 aprile, il commissario per le Imprese e l´industria Günter Verheugen, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente dell´Ufficio europeo dei brevetti (Ueb) Alain Pompidou hanno sostenuto con vigore una revisione del sistema europeo di protezione della proprietà intellettuale. Non esistono più dubbi sui notevoli cambiamenti in corso nella protezione della proprietà intellettuale (Pi). Di fatto, l´Ueb ha recentemente portato a termine un progetto che delinea quattro potenziali scenari per i brevetti, determinati da singoli fattori dominanti quali il mondo imprenditoriale, la geopolitica, la società e la tecnologia. Le opinioni su come si possa e si debba proteggere la Pi in futuro divergono, ma tutti gli oratori intervenuti al forum di Monaco si sono detti favorevoli a un brevetto comunitario per l´Europa, da realizzarsi quanto prima. Il deposito di un brevetto in Europa costa già 11 volte di più che negli Usa, a causa della frammentazione, mentre la globalizzazione e l´emergere di nuovi concorrenti fanno presagire difficoltà ancora maggiori per il nostro continente per tutelare le proprie idee e restare competitivo in futuro a livello internazionale. «I politici europei che si ritengono soddisfatti della situazione attuale dovrebbero venire a parlare con me. Così non funziona», ha dichiarato Günter Verheugen. «Chi ostacola una politica dei brevetti efficiente danneggia non solo l´Europa, ma anche se stesso», ha ribadito Günter Verheugen in un discorso particolarmente appassionato. Benché il dibattito sulla creazione di un brevetto comunitario sia in corso dal 1975, le divergenze sul regime linguistico che tale iniziativa comporterebbe hanno costituito un ostacolo non indifferente. Verheugen si è tuttavia dimostrato più ottimista quest´anno rispetto agli anni scorsi. Ha rivelato ai giornalisti di attendersi la realizzazione del brevetto comunitario entro i prossimi cinque anni. «Un brevetto comunitario sarebbe opportuno solamente se soddisfacesse determinati criteri. Deve essere unificato, fornire la certezza del diritto ed essere conveniente. Deve essere conforme a tutti questi fattori», ha dichiarato il cancelliere tedesco. Un sistema in cui le domande di brevetto vanno tradotte in tutte le lingue della Comunità non può essere conveniente, sostengono da tempo le parti interessate alla Pi. «Siamo fieri della nostra diversità in Europa, ma quando si tratta di brevetti comunitari dobbiamo tentare di contenerla. Non possiamo lasciare le cose come stanno, dobbiamo progredire in qualche modo», ha osservato Angela Merkel. Una visione condivisa dal commissario, che si è detto «meravigliato del fatto che [noi Stati membri] spesso collaboriamo quando non è strettamente necessario [. ], ma non lo facciamo quando è essenziale. La Pi è un esempio valido, insieme alla politica estera e di sicurezza». L´incentivo a portare avanti la questione proviene da due fronti: l´Ueb e la Commissione stanno premendo per la firma del protocollo di Londra e la Commissione ha adottato una comunicazione per preparare il terreno al brevetto comunitario mediante l´istituzione di un unico sistema giudiziario comunitario di composizione delle controversie. Se siglato, il protocollo di Londra abolirà quasi del tutto l´obbligo di tradurre i brevetti europei presentati in una lingua nazionale. In pratica, i titolari dei brevetti europei non avrebbero più l´obbligo di presentare una traduzione delle specifiche nel caso dei brevetti concessi agli Stati aderenti alla convenzione sul brevetto europeo che hanno sottoscritto il protocollo di Londra e abbiano come lingua ufficiale una delle tre lingue dell´Ueb (francese, tedesco o inglese). In caso contrario, dovranno presentare una traduzione completa delle specifiche nella lingua nazionale, qualora il brevetto non fosse disponibile in una lingua dell´Ueb. L´accordo porterebbe a una riduzione dei costi di traduzione del 45%, ossia circa 3 000 Eur, per ogni domanda. Il presidente dell´Ueb Alain Pompidou ha dichiarato al forum che si attende la sottoscrizione del protocollo di Londra entro la fine dell´anno. La comunicazione della Commissione propone la creazione di un sistema giurisdizionale per i brevetti integrato a livello di Ue, che combini alcuni elementi sia del progetto di accordo sulla composizione delle controversie in materia di brevetti europei (Epla), volto a ridurre i costi delle controversie, sia della giurisdizione comunitaria specifica per le controversie in materia di brevetti ai sensi del trattato Ce. In passato gli Stati membri hanno avuto divergenze sul sistema di composizione delle controversie da utilizzare. Il sistema istituirebbe una serie di giurisdizioni per la gestione delle controversie sui brevetti di tutta l´Ue, comprese le cause in materia di violazione. Gli appelli verrebbero presentati a un´unica corte, probabilmente il Tribunale di primo grado delle Comunità europee. Per quanto riguarda le controversie, Günter Verheugen ha affermato: «è strano che in Europa esista un sistema unico per le domande e le decisioni sui brevetti, ma non un sistema comune per le controversie. » La comunicazione è stata basata su una consultazione pubblica e ha ricevuto reazioni contrastanti. Le critiche si sono concentrate soprattutto sulla questione di evitare le traduzioni, ma come ha sottolineato Günter Verheugen a Monaco «la serie di misure proposte dalla Commissione non deve distogliere l´attenzione dal fatto che la Commissione stessa dispone di competenze ridotte sulla proprietà intellettuale e ancor più limitate sul diritto in materia di brevetti. Spetta agli Stati membri creare le condizioni per far prosperare l´innovazione e proteggerla», ha dichiarato. Nel frattempo, l´Ueb si è occupato dei possibili cambiamenti che potrebbero interessare il sistema dei brevetti in futuro. «A prescindere dagli sviluppi futuri, occorrerà adattarsi in tempi rapidi e in modo radicale all´ambiente che cambia. L´ueb deve reinventarsi e diventare attore protagonista», ha affermato il professor Pompidou. Il presidente dell´Ueb ha definito il documento «Scenarios for the Future» (Scenari per il futuro) «tonificante per l´intelletto», affermando che tale sensibilizzazione da parte dell´Ueb dimostrerà la maturità raggiunta dall´ufficio in occasione del suo trentesimo anniversario. Rafael Ramirez dell´Università di Oxford ha fatto da consulente per l´elaborazione dei quattro scenari. Ha spiegato che «gli scenari descrivono quello che accadrà indipendentemente dal nostro intervento». Ha aggiunto che si occupa di scenari da 27 anni e che quelli della Pi sono «i migliori che potrebbero verificarsi». I quattro diversi scenari presuppongono come fattori trainanti nel campo dei brevetti il mondo imprenditoriale, la geopolitica, la società e la tecnologia. Nello scenario «Market Rules» (Regole di mercato), diventano brevettabili nuove tipologie di attività, tra cui i servizi, e nel sistema entrano più soggetti. L´equilibrio dei poteri si sposta verso le multinazionali che hanno le risorse per costruire ampi portafogli di brevetti, imporre i propri diritti in un mondo sempre più interessato da controversie e gestire a proprio piacimento l´agenda dei brevetti. Nello scenario «Whole Game?» (è tutto un gioco?), il mondo sviluppato smette progressivamente di utilizzare la Pi per mantenere la superiorità tecnologica, mentre i nuovi operatori tentano di recuperare terreno per migliorare il tenore di vita dei propri cittadini. In base a questo scenario, le nazioni e le culture sarebbero in concorrenza tra loro e la Pi diventerebbe un´arma potente. I nuovi operatori diventerebbero sempre più influenti nel plasmare l´evoluzione del sistema e lo utilizzerebbero per crearsi vantaggi economici e adattare le regole di pari passo con l´aumento della loro influenza geopolitica. L´applicazione delle norme diventerebbe sempre più problematica e il mondo della Pi sempre più frammentario. Il terzo scenario, «Trees of Knowledge» (Alberi della conoscenza), vede i movimenti popolari (coalizioni di società civile, aziende, governi e singoli soggetti interessati) alla stregua di attori protagonisti. Scopo delle coalizioni sarebbe garantire il mantenimento della conoscenza quale bene comune. «Blue Skies» (Cieli tersi) è il quarto e ultimo scenario, che comporta una spaccatura del sistema dei brevetti. Gli operatori chiave sono i tecnocrati e i politici, che rispondono alle crisi globali. Le nuove tecnologie complesse basate su un processo di innovazione altamente cumulativo sono considerate essenziali per risolvere problemi sistemici, quale il cambiamento climatico. La diffusione della tecnologia in tali campi è di importanza capitale e le necessità in termini di Pi di queste nuove tecnologie sono sempre più in conflitto con le esigenze di tecnologie classiche e discrete. I partecipanti al forum hanno riconosciuto le possibilità estremamente realistiche presentate da tali scenari, anche se alcuni li hanno definiti fatalistici. Il prossimo presidente dell´Ueb, Alison Brimelow, è tutt´altro che fatalista e ha promesso un seguito al progetto degli scenari. «I problemi non svaniranno. Vi ho fatto una promessa [. ], ci impegneremo per far fronte a quello che ci riserva il futuro», ha dichiarato al forum. Anche i più importanti responsabili delle decisioni a livello europeo sono proattivi. «Il sistema attuale è il prodotto della nostra miopia. Il minimo che possiamo fare è rimediare agli errori commessi. Conosciamo le nostre debolezze, sappiamo cosa dobbiamo fare», ha affermato Günter Verheugen. Da parte sua, Angela Merkel ha parlato di un´imminente carta comunitaria che conterrà un codice di comportamento volontario sulla Pi e ha promesso che la presidenza tedesca del Consiglio dell´Ue «non lesinerà» gli sforzi per incentivare l´attuazione del protocollo di Londra e il brevetto comunitario. «Volere è potere», ha affermato. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. European-inventor. Org/ http://www. Epo. Org/ . |
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RELAZIONE AFFRONTA IL RITARDO DELLA RICERCA APPLICATA IN IRLANDA |
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Bruxelles, 24 aprile 2007 - Secondo una relazione elaborata dall´ente consultivo irlandese di alto livello per la scienza e la tecnologia, l´Irlanda deve affrontare la mancanza di legami fra università e industria se vuole essere competitiva sulla scena internazionale. Nelle economie moderne è sempre più importante poter contare su un´interazione più stretta fra le istituzioni pubbliche della conoscenza e le imprese, dato che la concorrenza globale spinge le imprese a specializzarsi e a rafforzare i settori di base. Lavorando a stretto contatto con gli istituti di insegnamento, le imprese possono accedere a nuove conoscenze, a competenze specialistiche e alle tecnologie più recenti. La relazione esamina i rapporti esistenti fra le imprese e gli istituti di istruzione superiore, sia in Irlanda che in una serie di Stati membri dell´Ue paragonabili (Austria, Finlandia, Belgio e Danimarca) al fine di comprendere meglio le forze trainanti alla base di tali rapporti e valutare la situazione in Irlanda. Il documento individua due limiti principali al rafforzamento della collaborazione in materia di ricerca fra le imprese e gli istituti di istruzione superiore nel paese, ovvero l´incapacità da parte delle imprese irlandesi, in particolar modo le piccole e medie imprese (Pmi), di assorbire e di adattare i flussi di conoscenza che provengono dalla scienza pubblica, e la mancanza di ricerca applicata cui le imprese possano prontamente accedere. Questi limiti, osserva la relazione, dipendono in parte dall´assenza, in Irlanda, di strutture intermedie fra gli istituti di istruzione superiore e le imprese, che in altri paesi si sono rivelate utili per facilitare la creazione di legami più forti fra i due settori. Esse, di norma, sono attive nel campo della ricerca applicata. Un´altra condizione necessaria per pervenire a una collaborazione positiva è un adeguato livello di spesa da parte delle imprese nelle attività di ricerca e sviluppo (Berd). Tuttavia, la relazione osserva che la spesa nella R&s in Irlanda rimane modesta. Nel 2006 ha rappresentato l´1,05% del prodotto interno lordo del paese, al di sotto della media dell´Ue (1,12%) e ben inferiore a quanto registrato in Finlandia (2,46%) e Danimarca (1,57%). La relazione evidenzia che sono carenti, in particolare, i finanziamenti da parte delle imprese nella R&s dell´istruzione superiore. Ciò contribuisce in misura sostanziale ai bassi livelli di interazione con i ricercatori dell´istruzione superiore, scrivono gli autori del testo. Dal momento che l´insuccesso del mercato è la regola anziché l´eccezione per quanto riguarda i flussi di conoscenza dalla scienza pubblica alle imprese, la maggior parte dei paesi opta per un mix politico di misure pubbliche accompagnate da considerevoli risorse per garantire che siano incoraggiati questi collegamenti, nella speranza di aumentare la riuscita del mercato. Enterprise Ireland (Ei) è l´agenzia pubblica irlandese responsabile dei programmi di scienza e tecnologia incentrati sulle imprese. Attualmente, il bilancio annuale dell´Ei riservato a questi programmi è di circa 100 Mio Eur, dei quali circa il 12% è destinato al rafforzamento dei legami fra università e industria, rispetto ai 200 Mio Eur stanziati annualmente dall´Agenzia finlandese per il finanziamento della tecnologia e dell´innovazione (Tekes). Tuttavia, la relazione osserva che l´agenzia sta introducendo una serie di iniziative volte a potenziare la collaborazione, fra cui lo sviluppo di reti di ricerca dirette dalla imprese basate su consorzi di imprese che definiscono i loro obiettivi di ricerca a medio termine e il modo in cui recheranno vantaggio al loro settore e alla competitività internazionale. Un´altra iniziativa prevede un nuovo sostegno agli uffici di trasferimento della tecnologia nelle università per rendere professionali i loro interventi con l´industria e promuovere procedure più flessibili negli istituti superiori. La relazione conclude formulando una serie di raccomandazioni per affrontare il ritardo della ricerca applicata. I punti trattati riguardano: - elaborazione di una nuova importante iniziativa finalizzata a sviluppare una competenza approfondita nella ricerca applicata e creazione di nuovi gruppi di ricerca applicata a sostegno dell´innovazione nelle imprese; - individuazione di settori in cui la collaborazione da parte di agenzie di finanziamento dello sviluppo e della ricerca risulterebbe utile; - formazione di gruppi di collaborazione diretti dalle imprese e ubicati nei campus universitari di terzo livello già esistenti o nelle loro vicinanze; - creazione da parte degli organi rappresentativi di imprese e di istituti di ricerca superiore di sedi di discussione per facilitare l´attività in rete; - introduzione di approcci basati sulla concorrenza per la ripartizione delle risorse pubbliche al fine di garantire che siano i partner della conoscenza più idonei a partecipare ai progetti comuni fra università e imprese. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Forfas. Ie . |
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BIOPERSPECTIVES 2007 |
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Bruxelles, 24 aprile 2007 - Dal 31 maggio al 1° giugno si terrà a Colonia (Germania) la terza conferenza Bioperspectives. Per promuovere la conferenza Bioperspectives, il 30 maggio la presidenza tedesca del Consiglio dell´Unione europea organizzerà un´altra conferenza dal titolo «En route to a knowledge-based bio-economy» (Verso una bioeconomia basata sulla conoscenza). Rappresentanti politici, leader dell´industria e scienziati di spicco presenteranno i loro punti di vista sull´attuale trasformazione delle principali industrie attraverso la biotecnologia. Sarà inoltre presentato un «documento di Colonia» sulle prospettive dei prossimi 20-25 anni. Bioperspectives riunirà i principali esperti provenienti dal mondo accademico e dell´industria per trattare un´ampia gamma di temi, tra cui: la bioinformatica; l´ingegneria biomolecolare; le discipline «omiche»; la medicina molecolare; la biologia sintetica e dei sistemi; la nanobiotecnologia; gli ultimi sviluppi nei bioprocessi e nella biotecnologia industriale. La manifestazione ospiterà anche un´esposizione di settore e una serie di sessioni di trasferimento tecnico che si occuperanno di ricerca applicata, presentazioni di imprese e temi correlati alle imprese. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Bioperspectives. Org/ . |
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RELAZIONE ANNUALE RAPEX SUI PRODOTTI DI CONSUMO PERICOLOSI |
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Roma, 24 aprile 2007 - La Commissione europea ha pubblicato il 19 aprile 2007 la relazione annuale Rapex, il sistema comunitario di allarme rapido per i prodotti di consumo pericolosi. Tramite Rapex le autorità nazionali notificano alla Commissione i prodotti che - ad eccezione degli alimenti, dei prodotti farmaceutici e dei presidi medici - rappresentano un grave rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. Tali informazioni sono trasmesse a tutte le autorità preposte alla sorveglianza in 30 paesi europei: i prodotti pericolosi sono fatti oggetto di divieto o di restrizioni alla commercializzazione. Una migliore cooperazione su scala europea tra le autorità doganali ha portato ad un aumento dei prodotti pericolosi (dall´orsacchiotto all´asciugacapelli, dai detergenti spray alle minimotociclette, dagli accendini agli attacchi per sci), ritirati l´anno scorso dal mercato dell´Ue. Infatti, il numero delle notifiche è costantemente aumentato negli ultimi anni: rispetto al 2005 si è registrato, nel 2006, un aumento del 32%. La Commissione invita tutti gli Stati membri dell´Ue ad intensificare la loro partecipazione al programma, a cooperare attivamente con le autorità doganali e con quelle preposte alla sorveglianza del mercato, nonché con i paesi terzi, in modo da aumentare ulteriormente l´efficacia del sistema. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/prodotti_pericolosi/index. Html . |
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SLOVENIA, DATI 2006 SU POPOLAZIONE ATTIVA |
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Trieste, 24 aprile 2007 - L´istituto di Statistica Sloveno comunica che, nel 2006, il tasso di disoccupazione in Slovenia è stato del 6 percento (4,9 percento per gli uomini e 7,2 percento per le donne). Nel 2005, la percentuale era del 6,5 percento (6,1 percento per gli uomini e 7,1 percento per le donne). Aumenta la popolazione anziana e diminuisce quella giovane. Negli ultimi anni è cresciuta la popolazione slovena; nel 2005, per la prima volta dopo il 1991, il numero di sloveni ha superato i 2 milioni di persone. Nel 2006, la popolazione è salita di poco meno che 7. 000 unità. Il numero di persone in età lavorativa (più di 15 anni d´età) è cresciuto di 10. 000 unità, mentre il numero delle persone con età inferiore ai 14 anni è sceso di 3. 000 unità. Aumenta la forza lavoro. Nel 2006, il numero di persone in stato d´occupazione in Slovenia è aumentato di 12. 000 unità rispetto all´anno precedente. Gli operai erano 7. 000 in più rispetto al 2005. Il tasso d´occupazione è aumentato dello 0,4 percento. . |
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UNGHERIA, 2006 MIGLIORA DEFICIT PARTITE CORRENTI |
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Trieste, 24 aprile 2007 - La Banca Nazionale ungherese ha annunciato che nel 2006 il deficit delle partite correnti è stato di 5,2 miliardi di euro, rispetto ai 6,1 miliardi di euro del 2005. Nel periodo di riferimento il deficit ha rappresentato il 5,8 p. C. Del Pil, contro il 6,8 p. C. Nel 2005. Secondo l´Ice, in entrambi gli anni considerati i finanziamenti dell´Ue sono ammontati a 700 milioni di euro. Nel quarto semestre del 2006 il deficit è ammontato a 1,117 miliardi di euro, contro gli 1,397 miliardi del quarto trimestre del 2005. Nel quarto trimestre del 2006 l´interscambio commerciale ha registrato un surplus di 159 milioni di euro, il più alto dal 1995. Nel 2006 il deficit della bilancia commerciale è stato di 417 milioni di euro rispetto agli 1,46 miliardi di euro del 2005. Il debito netto dell´economia ungherese è cresciuto dai 29,7 miliardi di euro del 2005 ai 38 miliardi del 2006. . |
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AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE |
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Roma, 24 aprile 2007 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 19 aprile, comunica l´ammontare dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 27 aprile: - Certificati di Credito del Tesoro settennali 1° marzo 2007/2014 prima tranche: 3. 500 milioni di euro. - Buoni del Tesoro Poliennali triennali 1° marzo 2007/2010 quinta tranche: 2. 500 milioni di euro. Decennali 1° agosto 2006/1° febbraio 2017 nona tranche: 3. 000 milioni di euro. . |
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BANCA ETRURIA HA APPROVATO IL BILANCIO 2006 ELIO FARALLI CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DI BANCA ETRURIA PER IL TRIENNIO 2007-2010 DIVIDENDO DI 0,30 EURO PER AZIONE L’UTILE D’ESERCIZIO INDIVIDUALE RAGGIUNGE I 44,4 MLN DI EURO E L’UTILE CONSOLIDATO SALE A 43,5 MLN DI EURO. |
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Arezzo, 24 aprile 2007 – Nell’anno del 125° anniversario dalla fondazione di Banca Etruria l´Assemblea Ordinaria dei Soci, riunitasi ieri in seconda convocazione sotto la presidenza di Elio Faralli, presso il Centro Affari e Convegni di Arezzo, ha approvato il Bilancio 2006. Composizione Del Consiglio Di Amministrazione L’assemblea ha eletto i Consiglieri: Elio Faralli, Augusto Federici, Omero Ferruzzi, Giuseppe Fornasari, Corrado Platania e Rossano Soldini. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria, riunitosi dopo l’Assemblea, ha eletto all´unanimità Elio Faralli come Presidente dell´Istituto per il triennio 2007/2010 e i Vice Presidenti Andrea Riccetti e Giuseppe Fornasari, quest’ultimo in qualità di Vice Presidente Vicario. Dividendo Di 0,30 Euro Per Azione Così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria il 7 marzo u. S. L’assemblea dei Soci ha approvato un dividendo pari a 0,30 € per azione. Migliora così di circa 4 punti percentuali il pay out che raggiunge il 36% ed il monte dividendi totale che supera i 16 mln di euro (+31,1%), considerate le 53. 935. 368 azioni in circolazione. Lo stacco della cedola n. 23 è fissato per il giorno 7 maggio con valuta 10 maggio 2007. Relazioni E Bilancio 2006. I risultati del Gruppo Etruria I dati al 31 dicembre 2006 mostrano il miglioramento dei principali aggregati patrimoniali ed economici del Gruppo Etruria. Conto economico riclassificato. Il margine d’interesse cresce a 191,5 mln di euro (+17,5%) con un incremento di 28,6 mln di euro rispetto all’anno precedente; il margine d’intermediazione raggiunge i 286,1 mln di euro (+4,8%). Le commissioni nette si attestano a 74,9 mln di euro. L’anno si chiude con un utile di esercizio pari a 43,5 mln di euro in crescita di circa 14,2 mln rispetto alla fine dello scorso anno. L’indice Cost/income è attestato a 62,1%. Stato patrimoniale I dati annuali confermano la crescita dei crediti verso clientela che salgono a 5. 518,5 mln di euro (+16,5%). All’aumento del comparto hanno contribuito, insieme alla Capogruppo, le controllate Etruria Leasing e Banca Federico del Vecchio che concorrono rispettivamente con 400 mln e 116 mln di euro. La raccolta diretta raggiunge i 5. 256,5 mln di euro (+10,2%). I dati di Banca Etruria Il 2006 testimonia i risultati del percorso reddituale perseguito dalla Capogruppo con lo sviluppo dei principali indici economici e patrimoniali Il Conto Economico riclassificato. Cresce il margine d’interesse a 170,2 mln di euro (+18,4 mln di euro rispetto al 2005) e registra il contributo del margine da clientela che raggiunge i 161,1 mln di euro (+20,2%). Le commissioni nette si attestano a 76,6 mln di euro (0,9%) e il margine d’intermediazione sale a 266,9 mln di euro con un progresso di 27,8 mln (+11,6%). In diminuzione le rettifiche realizzate a fronte del portafoglio crediti a 33,3 mln di euro (38 mln del 2005) con un risultato netto della gestione finanziaria pari a 233,6 mln di euro (+16,1%). Il totale dei costi operativi netti raggiunge i 179,2 mln (+ 10,7%) e il rapporto Cost/income è del 64,3%. Il 31 dicembre 2006 si chiude quindi per Banca Etruria con un utile di esercizio pari a 44,4 mln di euro (+21,2 mln di euro rispetto all’anno precedente) ed un indice di redditività del capitale proprio – Roe al 9,8%. Lo Stato Patrimoniale L’impulso all’attività di intermediazione complessiva ha consentito nel 2006 la realizzazione degli obiettivi d’impieghi e raccolta. I crediti alla clientela raggiungono i 5. 218,1 mln di euro (+11,9%) trainati in particolar modo dalla domanda di mutui che complessivamente registra una crescita del 28,1% (+495,6 mln di euro). Nel contempo prosegue il miglioramento della qualità degli attivi a cui corrisponde la riduzione del rapporto sofferenze impieghi che passa allo 0,9% rispetto all’1,8% del 2005. La raccolta diretta supera i 5 miliardi di euro (5. 008,3 mln, +6,3%) con una crescita in valore assoluto di 295 mln di euro. A fine 2006 il patrimonio contabile al netto dell’utile di periodo sale a 451,8 mln di euro contro i 440 mln del 2005 (+2,7%). . |
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CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE: PROGETTO D’INTEGRAZIONE IN BANCA INTESA/SANPAOLO, |
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Firenze, 24 aprile 2007 - Il Comitato di Indirizzo, preso atto della discussione e del parere dell’Assemblea dei Soci tenutasi l’11 aprile scorso, dopo approfondito esame delle questioni connesse alla partecipazione dell’Ente nel capitale della Banca Carifi, ha valutato positivamente il progetto d’integrazione della Banca nella realtà sostanzialmente federativa esistente in Banca Intesa/sanpaolo, con la prospettiva di un accordo fra le principali fondazioni azioniste, e con una presenza significativa nell’azionariato che offrirebbe all’Ente, continuatore della tradizione dell’antica Cassa di Risparmio, notevoli e sicure possibilità di un più ampio impegno sul territorio. Il progetto deve essere trattato e soprattutto deve prevedere che la ipotizzata permanenza dell’Ente anche direttamente nel capitale di Carifirenze assicuri, tramite disposizioni statutarie e accordi, una importante funzione di più attento ed efficace supporto alle piccole e medie imprese agricole, commerciali e industriali del territorio e la continuità del ruolo della Banca fiorentina, compreso il coordinamento di dodici banche Casse di Risparmio dell’Italia Centrale che le sarebbe dato con tale operazione e tutelando il personale che tanto ha contribuito alla vita della Banca. I Soci sono stati convocati per una assemblea di ampia informazione sull’operazione in corso. . |
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CAPITALIA,BILANCIO 2006: UTILE NETTO A C 1.162 MLN, +12% APPROVATO L´AUMENTO GRATUITO DI CAPITALE SOCIALE |
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Roma, 23 aprile 2007 - L´assemblea degli Azionisti di Capitalia S. P. A. , tenutasi il 19 aprile a Roma sotto la presidenza del Dott. Cesare Geronzi, ha approvato, in sede ordinaria, il bilancio al 31 dicembre 2006, nei termini proposti dal Consiglio di Amministrazione. Come già pubblicato lo scorso 19 marzo, nel 2006 Capitalia ha conseguito, a livello consolidato, un utile netto record di € 1. 162 milioni, in crescita del 12,2% rispetto al 2005; il margine d´interesse è cresciuto del 11,9% a € 2. 837 milioni mentre i ricavi totali si sono attestati a € 5. 531 milioni, con un aumento del 7,2% rispetto al dato dell´esercizio precedente. Il risultato lordo di gestione è aumentato del 14,5% attestandosi a € 2. 298 milioni mentre il cost/income ratio si è portato al 58,5%. La Capogruppo ha registrato nell´esercizio un utile netto di € 1. 446,7 milioni (€ 596 milioni nel 2005), a fronte del quale l´Assemblea degli Azionisti, confermando la proposta del Consiglio di Amministrazione, ha deliberato di distribuire un dividendo pari a € 0,22 per azione. Il dividendo, per un importo complessivo di € 571,2 milioni e un pay-out del 50%, sarà posto in pagamento, presso tutti gli intermediari autorizzati, il 26 aprile 2007, con stacco della cedola n. 10 in data 23 aprile 2007. Per la parte restante, l´utile netto è stato assegnato al fondo destinato statutariamente ad iniziative benefiche e culturali, alla riserva legale e alla riserva straordinaria. L´assemblea degli Azionisti, sempre in sede ordinaria, ha poi rinnovato al Consiglio di Amministrazione l´autorizzazione all´acquisto e vendita di azioni proprie, secondo le modalità previste dall´art. 144 bis del Regolamento Emittenti Consob. L´acquisto di azioni proprie avverrà fermo restando sia il massimale rotativo di n. 52. 000. 000 di azioni che l´apposita riserva fissata in € 390 milioni. Successivamente l´Assemblea ha nominato il Collegio Sindacale ed il suo Presidente per gli esercizi 2007-2008-2009 ai sensi dell´art. 20 del vigente Statuto sociale sulla base delle liste presentate dal Patto di Sindacato di Capitalia e dal Socio Fondazione Cassa di Risparmio di Roma ed ha determinato i relativi emolumenti. Il Collegio sindacale è quindi così composto: Prof. Umberto Bertini, Presidente; Prof. Franco Luciano Tutino e Prof. Dott. Vasco Giovanni Palombini, Sindaci effettivi; Prof. Francesco Colombi, Dott. Stefano Ciccioriccio e Dott. Marcello Pasquale Maria Mingrone, Sindaci supplenti. I relativi curricula sono disponibili sul sito internet della società. L´assemblea, ha inoltre nominato l´Avv. Antonio Scala Consigliere di Amministrazione, in sostituzione del dimissionario Avv. Gabriel M. Marino. L´avv. Scala è attualmente Consigliere e membro del Comitato esecutivo di Banca Antonveneta S. P. A. ; il suo curriculum vitae è disponibile sul sito internet della Società. In sede straordinaria, l´Assemblea degli Azionisti ha approvato la proposta di aumento gratuito del capitale sociale, da effettuarsi mediante imputazione a capitale di riserve con incremento del valore nominale delle azioni da € 1 ad € 1,2, e la conseguente modifica dei commi primo, quinto, sesto, settimo ed ottavo dell´art. 5 dello Statuto sociale. . |
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SOPAF EMETTERÀ UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE DI 50 MILIONI DI EURO IN OPZIONE AGLI AZIONISTI. |
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Milano, 24 aprile 2007 – Ieri si è tenuto il Consiglio di Amministrazione di Sopaf, che, in virtù della delega conferitagli dall´Assemblea Straordinaria del 6 maggio 2003, ha deliberato l´avvio della procedura per l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni Sopaf di nuova emissione aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione per un importo comunque non superiore a Euro 50. 000. 000 della durata di 5 anni da offrire in opzione agli azionisti Sopaf ai termini e alle condizioni che saranno stabiliti dal Consiglio di Amministrazione e la richiesta di ammissione alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Dello stesso. La definizione delle caratteristiche del prestito obbligazionario, tra le quali, l’importo massimo definitivo dello stesso, il numero ed il valore nominale delle obbligazioni convertibili, il prezzo di offerta, il tasso di interesse e il rapporto di conversione, nonché l’aumento di capitale al servizio del prestito obbligazionario, saranno stabiliti in un successivo Consiglio di Amministrazione, anche sulla base dell´andamento del titolo Sopaf e delle condizioni dei mercati finanziari domestico e internazionale. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di dare avvio al procedimento autorizzativo presso le autorità competenti. E’ previsto che il prestito venga garantito da un consorzio di banche. I proventi derivanti dall’operazione saranno utilizzati per diversificare le fonti di finanziamento a supporto delle attività di investimento del gruppo. . |
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CREDITO VALTELLINESE: ESITO FINALE DELLE OPERAZIONE |
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Sondrio, 24 aprile 2007 - Gruppo bancario Credito Valtellinese Credito Valtellinese: esito finale delle operazioni effettuate su azioni proprie Sondrio, 20 aprile 2007 – In riferimento alla delibera con la quale l´Assemblea ordinaria del Credito Valtellinese, riunitasi in data 22 aprile 2006, ha rinnovato al Consiglio di Amministrazione l´autorizzazione ad effettuare, in conformità all´art. 12 dello Statuto sociale e alla vigente normativa, l´acquisto di azioni proprie, nonché la ricollocazione o annullamento delle stesse. La proposta approvata dall´Assemblea è finalizzata a favorire la circolazione del titolo nell´ambito di una normale attività di intermediazione e prevede che le operazioni effettuate su azioni proprie siano svolte secondo le modalità e nel rispetto dei limiti precisati nella delibera assembleare. In proposito, si informa che, nel periodo intercorrente tra la data della predetta Assemblea e il 20 aprile 2007, sono state acquistate sul mercato 439. 646 azioni proprie, pari al 10,99% del quantitativo massimo contemplato nella delega, per un controvalore di 5. 207. 879,98 euro, pari al 10,41% del controvalore massimo previsto dalla delega assembleare. Nel medesimo periodo sono state vendute 446. 302 azioni per un controvalore di 5. 294. 906,81 euro. In data 20 aprile 2007 non risultavano azioni proprie nel portafoglio proprietà del Credito Valtellinese. . |
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GRUPPO CENTRO LEASING BANCA APPROVA IL BILANCIO 2006: NUOVI CONTRATTI PER 1.335 MILIONI DI EURO |
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Firenze, 24 aprile 2007 - L´assemblea degli Azionisti di Centro Leasing Banca ha approvato il 20 aprile il Bilancio dell´esercizio 2006. La produzione dei nuovi contratti stipulati si è attestata in 1. 335 milioni di Euro, confermando il dato 2005, ed è rappresentata per il 43% da beni strumentali, per il 24% da immobili e per il restante 33% da veicoli. Il comparto mobiliare ha fatto registrare la dinamica più positiva con una crescita dello stipulato del 2%. La consistenza degli impieghi totali gestiti è salita a 3,5 miliardi Euro (+3,3%). Centro Leasing Banca ha consolidato la sua posizione tra le "top ten" del mercato italiano del leasing, confermando significative quote di mercato nei segmenti dei veicoli industriali (8%) e dello small ticket strumentale (5,7%). Il Margine di Contribuzione è stato pari a 60,3 milioni di Euro. Ai 31 Dicembre 2006 Centro Leasing Banca ha presentato per la prima volta il proprio bilancio formato secondo i principi Ias/ifrs che hanno comportato variazioni anche significative di talune voci. In termini omogenei si è registrato un utile netto di 6,4 milioni Euro, inferiore di circa 2 milioni a quello dell´esercizio precedente, a causa soprattutto di un diverso mix della produzione che ha comportato minori margini di competenza dell´esercizio. In costante miglioramento il costo del rischio. Nel corso dell´anno è stato portato a termine con successo il processo di trasformazione in banca, a seguito della autorizzazione ricevuta da Banca d´Italia, concentrando nella controllata Centro Leasing Rete tutte le attività commerciali. Il nuovo "status" di banca ha consentito e consente un accesso più agevole e conveniente all´attività di provvista, già messo in atto nel secondo semestre 2006 attraverso una serie di importanti operazioni di finanziamento alle quali hanno risposto positivamente primari partner finanziari nazionali e internazionali. E´ stato inoltre deciso di riconsiderare il posizionamento di Centro Leasing Banca sul mercato, con l´obiettivo di conseguire rapidamente una consistente crescita dell´attività produttiva, anche attraverso l´avvio di nuovi prodotti in alcuni settori specialistici. Per il 2007 è stato elaborato un budget di attività che si prefigge un recupero di quote di mercato accompagnato da una crescita significativa della redditività. Per sostenere questo progetto, il Consiglio di Amministrazione di Centro Leasing Banca ha deliberato di proporre ai Soci un aumento di capitale di 44 milioni di Euro, cui si accompagnerà un prestito subordinato di 30 milioni di Euro, in modo tale da portare la consistenza complessiva del Patrimonio di Vigilanza ad oltre 320 milioni di Euro. . |
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NPL GEST LOANS, SOCIETÀ ALL’AVANGUARDIA NELLA GESTIONE CREDITI |
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Firenze, 24 aprile 2007 - Ammontano a quasi dieci milioni di euro i debiti contratti dalle aziende toscane nel 2006, contro i 6. 366. 320 euro del 2005. I dati riportati da Toscana Finanza e riferiti ai bilanci delle imprese della nostra Regione fra la fine del 2005 e il giugno del 2006, dimostrano l´incremento del 50% della prassi ormai diffusa di dilazionare i pagamenti dei propri debiti. Di questi volumi una parte è rappresentata dai crediti incagliati (cioè che la società vanta verso soggetti che si trovano in una situazione di temporanea difficoltà finanziaria), o peggio ancora, in sofferenza, ossia nei confronti di soggetti che si trovano in stato d’insolvenza. Spesso dunque recuperare il credito diventa un miraggio. E sempre più aziende, non riuscendo nel recupero diretto, decidono di rivolgersi a società che si occupano di gestione professionale del credito. Gli strumenti utilizzati sono vari, come il recupero e l´assicurazione del credito stesso. E´ dimostrato, infatti, che le imprese che assicurano i propri crediti ottengono una protezione globale contro il rischio d´insolvenza e riescono a concentrarsi maggiormente sullo sviluppo dell´azienda stessa. Allo stesso tempo la garanzia che le aziende possano recuperare, nelle varie modalità scelte, i propri crediti, migliora i rapporti con fornitori, banche e clienti. A tale proposito la Euler Hermes Siac, la prima compagnia d´assicurazione crediti commerciali in Italia, ha presentato i risultati di un lavoro dedicato al Credit Management, condotto su un campione di 2000 attività in 10 Paesi europei: lo studio dimostra che, per quanto riguarda i costi operativi in percentuale sul volume di vendite, l´impresa assicurata risparmierebbe circa l´1,38% del fatturato annuale. Il che significa che, per esempio, una società con un fatturato di 10 milioni di euro otterrebbe un risparmio di 138. 000 euro. Inoltre, le società assicurate hanno benefici anche nel reperimento di finanziamenti, con una diminuzione del tasso medio di interesse del 3,5% rispetto al 3,95% delle società non assicurate. In questo campo, all´avanguardia è la Npl Gest Loans sc di Firenze, la prima società in grado di sviluppare in maniera integrata il servizio di gestione del credito. La società opera effettuando un´azione di recupero del credito incentrato non tanto sul recupero "ordinario", bensì sul trading, immettendo cioè il credito sul mercato ed offrendolo per l´acquisto ai propri investitori italiani ed esteri (oltre 130 società su tutto il territorio europeo), oppure collocandolo presso la Borsa crediti con sede a Londra. Recentemente la Npl Gest Loans ha addirittura brevettato un nuovo prodotto finanziario, denominato Tht, che, grazie ad una corretta gestione dei crediti non performing, aiuta le imprese ad ottenere significativi risparmi in termini di tassazione dell´avvenuta vendita di un qualsiasi bene. “Così facendo, la Npl Gest Loans, - ha detto Luigi Tondi, presidente dell’azienda - muovendosi contemporaneamente su diverse possibili soluzioni gestionali del credito inesigibile, aiuta le imprese in uno dei settori che, come dimostrano tutte le più recenti indagini, sta diventando un vero e proprio fattore discriminante per decretare il successo o il fallimento di un´azienda”. . |
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ATRADIUS N.V. ANNUNCIA UTILI RECORD NEL 2006 |
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Amsterdam 24 Aprile 2007 - Atradius N. V. , attivo nel settore dell´assicurazione dei crediti e del recupero crediti, ha annunciato il 20 aprile un aumento del 27,9% dei profitti netti derivanti dalle attività continue pari a 105,3 milioni di Euro nel 2006 rispetto agli 82,3 milioni di Euro nel 2005. Se si includono le attività cessate, i profitti netti nel 2006 sono stati superiori del 5% rispetto al 2005. Ii miglioramento è stato determinato da un aumento dei premi dell´1,7%, pari a 1. 076,5 milioni di Euro rispetto a 1. 058,8 milioni di Euro nel 2005, nonché da una riduzione del 7,8% delle spese operative nette, pari a 315,0 milioni di Euro nel 2006 rispetto ai 341,6 milioni di Euro nel 2005. Principali dati finanziari - I profitti netti derivanti dalle attività continue sono cresciuti del 27. 9% pari a 105,3 milioni di Euro (2005: 82. 3 milioni di Euro); I profitti netti sono aumentati del 5. 0% pari a 105,3 milioni di Euro (2005: 100,3 milioni di Euro); Il risultato netto da investimenti è cresciuto del 20,9% pari a 55,5 milioni (2005: 45,9 milioni); Il reddito totale dopo la riassicurazione è cresciuto del 2,6% pari a 749,3 milioni di Euro (2005: 730,2 milioni di Euro) Il tasso di spesa netto è migliorato al 41,0% rispetto al 47,4% nel 2005; Il rapporto tecnico netto del 45,8% rispetto al 43,9% nel 2005; Il combined ratio netto è migliorato all´86,8% rispetto al 91,3% nel 2005; L´utile sul patrimonio netto medio è stato del 16,3% nel 2006 rispetto al 18,1% nel 2005 (2005: 15,1% al netto dei profitti derivanti da operazioni straordinarie). Attività assicurativa - I premi sono aumentati dell´ 1,7% rispetto al 2005. Ii reddito derivante dai diritti di istruttoria è cresciuto del 2,4%. I ricavi derivanti dall´assicurazione del credito tradizionale sono cresciuti del 3,4%, principalmente come conseguenza della crescita registrata sui mercati dell´Europa dell´Est, Stati Uniti e Australia. Inoltre, le soluzioni strutturate per il credito ed il rischio politico del ramo Prodotti Speciali hanno determinato una crescita significativa dei ricavi da attività assicurative pari a 19 milioni di Euro. Il continuo successo relativo allo sviluppo ed espansione nei nuovi mercati è stato in parte oscurato dalla pressione competitiva sul pricing nei mercati maturi. I ricavi dal ramo Bonding sono stati inferiori di 10 milioni di Euro rispetto allo scorso anno, cosa che riflette l´impegno nella ottimizzazione del portafoglio finalizzata al ritorno alla profittabilità. L´attività di riassicurazione, laddove Atradius offre soluzioni riassicurative a terzi, registra premi inferiori rispetto allo scorso anno. Ciò è dovuto esclusivamente ad una modifica nella valutazione contabile inerente il riconoscimento dei ricavi, risultante in un trasferimento di ricavi per circa 25 milioni di Euro ad esercizi successivi. Senza tale modifica a carico delle premesse contabili, i ricavi da assicurazione avrebbero mostrato una crescita del 3,9% rispetto al 2005. Peter Ingenlath, Ceo in carica di Atradius ha commentato: "La nostra attenzione allo sviluppo di nuovi prodotti innovativi per l´assicurazione del credito, che soddisfino in modo più efficace le esigenze dei nostri clienti, unitamente ad un migliorato servizio al cliente, ci aiuta a guidare la nostra crescita. Insieme a ciò continuiamo il nostro profondo impegno a migliorare la performance della nostra unità Bonding, tramite una particolare attenzione al mantenimento ed alla realizzazione di ricavi ed utili in Italia, Francia e area Nordica. " Segmento servizi - I ricavi da servizi sono cresciuti del 12,5% pari a 55,0 milioni di Euro rispetto ai 48,9 milioni di Euro del 2005. Tale incremento è stato determinato da un aumento del 21,0% dei ricavi derivanti dal Recupero Crediti. Peter Ingenlath ha affermato: "Il recupero crediti ed i servizi di informazione continuano a crescere in importanza e valore. Siamo una delle poche compagnie in grado di offrire un servizio di recupero crediti internazionale su vasta scala. Questo contribuisce alla crescita dei ricavi, incentivando la nostra continua espansione. Nel 2006 abbiamo aperto nuovi uffici dedicati al Recupero Crediti in Polonia e Australia, e aggiungeremo nuovi uffici in Ungheria, Messico, Irlanda e Hong Kong nel 2007. Mercati - I ricavi sono cresciuti in tutti i mercati Atradius, ad eccezione di Germania e Belgio. In Germania, la crescita del portafoglio è stata contrastata dalla situazione sinistri positiva, che ha comportato rimborsi di premi aggiuntivi. In Belgio, i premi hanno avuto una flessione come risultato di annullamenti ed uno sviluppo rallentato dei nuovi affari. I mercati della Compagnia in area Nordic e nel Regno Unito sono cresciuti rispettivamente dell´8,6% e del 4,2% lo scorso anno, in quanto una significativa offerta di nuovi prodotti ha portato allo sviluppo di nuovi affari, cui si è affiancata la fidelizzazione di clienti. I ricavi in Italia sono cresciuti del 3,6%, ma la maggior parte degli altri mercati del Sud-europa ha registrato in media solo una crescita marginale nel corso dell´anno. I mercati dell´Est-europa sono cresciuti, in media, più dell´80% lo scorso anno mentre l´Australia (18%) ed il Nafta (16%) hanno mantenuto una forte crescita dei ricavi in concomitanza con l´ampliata copertura da parte di Atradius e dell´ulteriore impegno alla sensibilizzazione di tali mercati verso il marchio ed i prodotti. L´unità di business Global, che offre servizi alle multinazionali con necessità di assicurazione del credito in diversi Paesi, è cresciuta del 24% nel 2006 beneficiando di un´espansione degli uffici nei nuovi mercati emergenti. Espansione geografica - Nel 2006, Atradius ha aperto nuovi uffici ad Hong Kong ed in Cina, ha concluso partnerships operative con la China Continent Insurance Company, ha ampliato la sua joint venture con la Tokio Marine and Nichido Fire Insurance Company in Giappone, ha messo piede in Brasile ed ai primi del 2007 ha aperto un ufficio a Singapore. Inoltre, gli azionisti di Atradius hanno definito i termini dell´accordo dell´unione tra Atradius e Crédito y Caución. Ci si attende che tale unione sia completata prima della fine dell"anno, il tutto dopo le necessarie autorizzazioni da parte delle varie autorità competenti e dell´anti-trust. Peter Ingenlath ha aggiunto: "L´espansione in mercati nuovi e meno sviluppati dal punto di vista dell´assicurazione del credito offre interessanti opportunità di crescita tramite rapporti d´affari con controllate locali di clienti appartenenti ai mercati principali, ma anche con società locali. " Previsioni - Peter Ingenlath ha concluso: "Intravediamo segnali di una contrazione dell´ambiente di business in numerosi mercati. Il risultato che possiamo già anticipare è un graduale deterioramento del settore del credito nel corso dell´anno, cosa che sulla base degli attuali sviluppi del pricing può contrarre i margini. Come per il 2006, il nostro primario obiettivo nel 2007 sarà quello di mantenere un portafoglio rischi solido, allo stesso tempo incrementando il fatturato. Intravediamo continue opportunità di conseguire ciò tramite l´incremento dei ricavi nei nostri mercati principali, così come nei nostri mercati minori ed emergenti, nonché attraverso la crescita della nostra recente espansione geografica e la continua introduzione di significativi aggiornamenti dei nostri prodotti. Daremo supporto alla nostra crescita anche tramite una continua espansione dell´ assicurazione del credito e dei servizi di recupero crediti in mercati nuovi come la Turchia, Brasile, Russia, India e Cina, una continua crescita negli Stati Uniti ed in Canada e tramite la nostra annunciata unione della società con la Crédito y Caución. Auspichiamo che il completamento dell´operazione avvenga per la fine di quest´anno. Ciò espanderà in maniera sostanziale la nostra presenza in Spagna e Portogallo e migliorerà la nostra capacità di cogliere opportunità di business in tutto il Sud America. " . |
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BANDI DELLA FONDAZIONE CARIPLO CIRCA 50 MILIONI DI EURO A DISPOSIZIONE PER NON PROFIT - LA NOVITÀ È PROGETTO ETRE: DARÀ "CASA" ALLE COMPAGNIE TEATRALI |
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Milano, 24 aprile 2007 - Far emergere le migliori compagnie teatrali della Lombardia. Dare ai giovani attori una possibilità. Sono questi i motivi che hanno spinto Fondazione Cariplo a promuovere Progetto Être – esperienze teatrali di residenza mettendo a disposizione 1,5 milioni di euro. Fondazione Cariplo, con la collaborazione di un Comitato scientifico costituito da autorevoli operatori del settore, intende selezionare, in tre anni e tramite tre successivi bandi pubblici, circa 20 progetti sperimentali di residenza teatrale. L’esperienza delle 20 residenze teatrali lombarde sarà “accompagnata” da un apposito centro di servizi che provvederà a fornire alle compagnie l’assistenza necessaria nei campi della gestione, dell’organizzazione, della comunicazione, della raccolta fondi e a favorire forme di coordinamento e iniziative di promozione e progettazione comune. La Lombardia è una regione particolarmente ricca di istituzioni teatrali che possono a pieno titolo essere definite “storiche” e che godono di notorietà nazionale e internazionale. A queste organizzazioni, nell’ultimo decennio si sono affiancate molte realtà “giovani” o comunque “emergenti”: si stima che solo in Lombardia operino tuttora quasi 100 compagnie teatrali costituitesi dopo il 1995, molte delle quali hanno carattere professionale o semi-professionale. Queste realtà stentano tuttavia a trovare spazi e finanziamenti per produzioni di qualità e faticano a entrare nei circuiti tradizionali poiché nel teatro, così come in molti altri settori della vita quotidiana, non esistono politiche volte a favorire il ricambio generazionale. Per promuovere l’attività di produzione delle migliori compagnie teatrali emergenti, Fondazione Cariplo ha deciso di lanciare il progetto Être - esperienze teatrali di residenza, un intervento innovativo basato sull’esperienza della residenza teatrale, già diffusa con successo in alcune regioni italiane e in molti paesi stranieri. Il modello di residenza suggerito dalla nostra normativa ministeriale, recepita da alcune Regioni, si basa sull’accordo triennale tra una compagnia e un ente pubblico, generalmente un’amministrazione o un teatro comunale: l’ente proprietario affida, a condizioni vantaggiose e con una dote finanziaria, uno spazio alla compagnia e quest’ultima si impegna a sviluppare una serie di attività, tra cui in particolare quella di produzione teatrale, garantendo così la valorizzazione dello spazio in questione. Il progetto Être è invece aperto a sperimentare anche modelli diversi di residenza, il più possibile adattabili e modificabili in base alle esigenze del territorio e delle organizzazioni proponenti: residenze individuali (promosse cioè da singole compagnie) e residenze multiple (promosse da più organizzazioni), realizzate in accordo con enti pubblici ma anche privati, che detengano o gestiscano non solo spazi teatrali ma anche spazi di servizio, inutilizzati o semplicemente sotto-utilizzati. Il primo bando del progetto Être, con scadenza prevista il 5 giugno 2007 e budget stanziato di 1,5 milioni di euro, è disponibile sul sito web di Fondazione Cariplo, all’indirizzo www. Fondazionecariplo. It. Oltre al progetto Être, Fondazione Cariplo ha stanziato 48,5 milioni di euro per i Bandi 2007 presentati nel corso della giornata al Centro Congressi di Via Romangnosi. I Bandi riguardano i quattro settore di intervento: Ambiente: Promuovere l’educazione ambientale. Tutelare la biodiversità nei siti della Rete Natura 2000. Audit energetico degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi. Arte e cultura: Valorizzare il patrimonio culturale: verso la creazione di sistemi culturali locali. Creare e divulgare cultura attraverso gli archivi storici. Promuovere il miglioramento gestionale degli enti musicali e teatrali. Promuovere la creazione di reti per la diffusione dello spettacolo dal vivo. Sostenere progetti innovativi per avvicinare i bambini allo spettacolo dal vivo. Ricerca scientifica: Promuovere la ricerca scientifica e tecnologica in tema di salute e scienze della vita. Promuovere la valorizzazione della conoscenza attraverso il sostegno di progetti di ricerca applicata su tecnologie abilitanti. Promuovere progetti internazionali finalizzati al reclutamento di giovani ricercatori. Servizi alla persona: Tutelare l’infanzia negata e garantire il diritto del minore alla famiglia. Favorire lo sviluppo dell’impresa sociale per inserire al lavoro persone svantaggiate. Sostenere il “dopo di noi”. Diffondere e potenziare gli interventi di housing sociale temporaneo a favore di soggetti deboli. Creare partnership internazionali per lo sviluppo. I testi e i moduli per la richiesta di contributo sono reperibili sul sito www. Fondazionecariplo. It . |
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GRUPPO SOGEFI: REDDITIVITA’ IN AUMENTO RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2007 RICAVI € 267,1 MILIONI (+1%) UTILE NETTO € 12,7 MILIONI (+8,9%) |
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Milano, 24 Aprile 2007 - Si è riunito il 20 aprile a Mantova, sotto la Presidenza del dr. Rodolfo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Sogefi Spa, per esaminare i risultati del Gruppo nei primi tre mesi del 2007. Nel primo trimestre 2007 il fatturato consolidato del Gruppo Sogefi è stato di 267,1 milioni di euro, in progresso dell’1% rispetto a 264,3 milioni del corrispondente periodo del 2006, nonostante un andamento non favorevole dei cambi. Il fatturato della Divisione Filtrazione è cresciuto del 3,9%, raggiungendo 136,7 milioni di euro rispetto a 131,6 milioni del corrispondente del 2006, mentre la Divisione Componenti per sospensioni ha registrato una contrazione delle vendite dell’1,7%, dovuta all’andamento della domanda relativa ai veicoli industriali, con un fatturato di 130,5 milioni di euro contro 132,8 milioni del primo trimestre 2006. L’aumento di reddività registrato da Sogefi nel primo trimestre dell’anno è stato conseguito nonostante l’andamento stabile dei maggiori mercati veicolistici mondiali, il permanere di ridotti livelli di domanda da parte dei costruttori auto francesi, principali clienti del Gruppo, il rialzo dei prezzi degli acciai per sospensioni e dell’alluminio per i sistemi filtranti, una maggiore incidenza dei costi energetici. L’ebitda consolidato del Gruppo Sogefi è stato di 34,6 milioni di euro (13% del fatturato), contro 33,4 milioni (12,6% del fatturato) nel primo trimestre 2006 (+3,7%). Il risultato della Divisione Filtrazione è stato di 18,4 milioni di euro (13,5% del fatturato), con un aumento del 17% rispetto ai 15,8 milioni (12% sul fatturato) nel primo trimestre 2006, mentre la Divisione Componenti per Sospensioni ha realizzato un risultato di 17,3 milioni di euro (13,2% del fatturato), in contrazione rispetto a 18,6 milioni (14% del fatturato) del corrispondente periodo 2006. L’utile operativo consolidato è aumentato del 4%, attestandosi a 25,7 milioni di euro (9,6% del fatturato) rispetto a 24,7 milioni (9,3% del fatturato) del primo trimestre 2006. La Divisione Filtrazione ha realizzato un utile di 14,1 milioni (10,3% del fatturato), rispetto a 13 milioni (9,9% del fatturato) nel corrispondente periodo 2006; la Divisione Componenti per Sospensioni ha fatto registrare un risultato di 12,5 milioni (9,6% del fatturato), rispetto a 13 milioni (9,8% del fatturato) nel primo trimestre del precedente esercizio. 2 Nel primo trimestre 2007 l’Ebit consolidato è salito dell’8,6%, attestandosi a 22,9 milioni di euro (8,6% del fatturato) contro 21,1 milioni (8% del fatturato) nel corrispondente periodo 2006. La Divisione Filtrazione ha registrato un utile di 13,8 milioni di euro (10,1% del fatturato), contro 11,2 milioni (8,5% del fatturato), mentre la Divisione Componenti per Sospensioni ha chiuso il trimestre con un utile di 10,4 milioni (8% del fatturato), contro 11,2 milioni (8,4% del fatturato). Il risultato prima delle imposte del Gruppo Sogefi è stato di 20,8 milioni di euro e si raffronta con 18,8 milioni del primo trimestre 2006, mentre l’utile netto consolidato è cresciuto dell’8,9% a 12,7 milioni di euro (4,7% del fatturato), rispetto a 11,6 milioni (4,4% del fatturato) nel primo trimestre 2006, che pure aveva beneficiato di minori incidenze fiscali per le controllate tedesche. E’ nettamente migliorata la posizione finanziaria, che al 31 marzo 2007 presentava un indebitamento finanziario netto di 124,5 milioni di euro, in diminuzione del 22,4% rispetto a 160,4 milioni al 31 marzo 2006 (126,3 milioni al 31 dicembre 2006). Il patrimonio netto totale, inclusa la quota degli azionisti terzi, è salito al 31 marzo 2007 a 310,3 milioni di euro, (274,9 milioni al 31 marzo 2006 e 295,7 milioni al 31 dicembre 2006). Il patrimonio netto consolidato è aumentato a 293,6 milioni di euro contro 260,1 milioni al 31 marzo 2006 e 279,6 milioni al 31 dicembre 2006. L’andamento al rialzo dei prezzi dell’acciaio, unitamente alla prevista staticità dei volumi di domanda almeno per tutto il primo semestre 2007, rendono per ora difficile prevedere un miglioramento significativo della redditività operativa rispetto all’esercizio precedente . . |
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ACCORDO STRATEGICO FRA IL GRUPPO BUFFETTI E SPICERS ITALIA |
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Milano, 24 aprile 2007 - Il Gruppo Buffetti, e Spicers, annunciano di aver siglato un accordo strategico di partnership commerciale. L’accordo, in vigore dal 1° maggio 2007, rappresenta un momento e un passo importante nell’ambito dei piani di sviluppo delle due aziende. Rafforza infatti e consolida una collaborazione tra due operatori complementari sia per forza e presenza distributiva sia per la capacità di offrire ai clienti un livello di servizio in linea con le esigenze espresse dal mercato. “Questo accordo - ha dichiarato Fabrizio Pistoni, Direttore generale di Spicers Italia - conferma la qualità del lavoro fin qui svolto da Spicers e pone solide basi per un significativo e positivo sviluppo della nostra organizzazione in Italia”. Francesco Villa, Vice Direttore generale del Gruppo Buffetti, ha aggiunto “E’ un altro passo molto importante per rafforzare la leadership di Buffetti nel mercato italiano e aumentare la competitività della propria rete”. . |
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PROPOSTA DELLA FEDERLAZIO SUL TEMA DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI |
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Roma, 24 aprile 2007 “Il recente intervento del Presidente della Repubblica sul tema della sicurezza nei cantieri è tempestivo e pienamente condivisibile e coglie una questione oggi centrale per quello che riguarda il mondo del lavoro e quello dell’impresa”. Questo il commento del presidente dei costruttori della Federlazio Furio Monaco all’appello rivolto al Parlamento dal Capo dello Stato affinché si approvi il disegno di legge sulla sicurezza nel lavoro. “Bisogna però che le forze politiche sappiano cogliere tutte le implicazioni di questa denuncia – aggiunge Monaco – interrogandosi su quali siano le ragioni di fondo che favoriscono un’alta percentuale di infortuni. È chiaro il bisogno di intensificare i controlli soprattutto nei piccoli cantieri privati che spesso sfuggono all’attenzione notificando licenze di costruzione o ristrutturazione concesse dagli uffici comunali agli Ispettorati del Lavoro. Bisogna inoltre creare una selezione nella scelta dei realizzatori delle grandi trasformazioni urbanistiche in atto nelle nostre città basati su criteri tecnici-operativi e non solo finanziari”. “Per questo – prosegue il presidente degli edili Federlazio – noi crediamo che occorra tornare a qualificare le vere imprese di costruzione e definire delle regole generali che si applichino anche sul terreno della sicurezza. Proprio alla luce di tutto questo – conclude Monaco – la Federlazio ha appena presentato al Comune di Roma una proposta per inserire nei bandi di gara per le opere pubbliche non solo una premialità per quelle imprese che presentino il miglior rapporto tra manodopera propria e fatturato, ma anche il più basso rapporto tra gravi infortuni sul lavoro e manodopera occupata”. . |
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PIANI TERRITORIALI, 500.000 EURO ALLE PROVINCE LOMBARDE |
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Milano, 24 aprile 2007 - Regione Lombardia finanzia le attività di aggiornamento e redazione dei Ptcp (Piani territoriali di coordinamento provinciali) con un contributo di 500. 000 euro destinato alle Province; questi fondi sono finalizzati anche a sostenere l´implementazione dei dati del Sit, il Sistema informativo territoriale, uno degli strumenti per l´informazione topografica previsto dalla legge N. 12 per il governo del territorio. I relativi criteri di ripartizione fra le Province e l´entità dei singoli contributi sono stati ora approvati dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio e urbanistica, Davide Boni. I 500. 000 euro vengono ripartiti per il 50% in parti uguali tra tutte le Province (22. 727,27 euro) e per l´altra metà sulla base dell´estensione del territorio e della popolazione residente. Questi i fondi per provincia, comprensivi della quota comune, per il 2007: Bergamo 50. 880,90 euro; Brescia 67. 175,71 euro; Como 36. 661,33 euro; Cremona 38. 470,70 euro; Lecco 31. 286,26 euro; Lodi 30. 143,51 euro; Mantova 42. 996,99 euro; Milano 67. 889,37 euro; Pavia 48,552,45 euro; Sondrio 47. 706,93 euro; Varese 38. 235,84 euro. La richiesta di finanziamento dovrà pervenire in Regione entro il 1° giugno 2007; nel caso da una o più Province non giungano richieste per il contributo, la quota restante sarà ridistribuita tra le altre Province. . |
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FORMIGONI: IL SOSTEGNO DI REGIONE A MONZA PROVINCIA NUOVE INFRASTRUTTURE E AIUTI ALLE IMPRESE CON SBUROCRATIZZAZIONE |
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Monza, 24 aprile 2007 - Monza ha una vocazione poliedrica ed innovativa, un´area estremamente diversificata, in cui la cultura dell´impresa e la voglia di affermarsi, non solo in Italia ma nel mondo, sono diventati paradigmi dell´imprenditorialità. E´ questa la definizione della nuova Provincia che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha dato questa mattina concludendo il convegno "un cantiere di idee e di opportunità per ripensare il territorio" organizzato allo Sporting Club Monza dall´Unione Commercianti di Monza e circondario e dall´Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano. Ai lavori hanno partecipato anche l´assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, e Gigi Ponti, assessore della Provincia di Milano delegato all´attuazione della Provincia di Monza e Brianza. La straordinaria vitalità del territorio monzese è "testimoniata - ha aggiunto Formigoni - dalla presenza di tre distretti caratteristici molto diversi fra loro: mobile e arredo, uno degli emblemi del sistema lombardo delle piccole e medie imprese, con la sua preponderanza di ditte individuali e familiari, la qualità della lavorazione, la flessibilità nei confronti del cliente, l´originalità dello stile, la capacità di conquistare nuovi mercati; il metadistretto Ict (Information & Coomunication Technology), con imprese presenti in alcune aree della nuova provincia (Agrate, Arcore, Vimercate, Concorezzo, Monza) che potranno consolidare ed ulteriormente ampliare grandi opportunità di sviluppo anche con il sostegno di Regione Lombardia; il distretto dei metalli del Lecchese". Il presidente ha anche ricordato l´impegno di Regione Lombardia per il complesso del Parco di Monza, con il polo della Villa Reale da un lato e quello dell´Autodromo dall´altro, un intreccio unico di natura, storia, cultura e sport da salvaguardare nella sua dimensione storica e ambientale e da sviluppare riguardo ai servizi e come attrattiva duratura del territorio. Secondo Formigoni la nuova Provincia di Monza e Brianza è una realtà che nasce da un´esigenza espressa dalla società economica e culturale della Brianza stessa: la creazione di questa nuova entità istituzionale e sociale è, dunque, lo strumento principale col quale si può rilanciare il territorio. "In questo quadro - ha sottolineato il presidente Formigoni - anche l´alleanza con associazioni come l´Unione Commercianti di Monza costituisce un tassello fondamentale per la costruzione di questo nuovo soggetto territoriale, al fine di condividere le esigenze alle quali rispondere e le soluzioni da adottare". Il presidente della Regione Lombardia ha ricordato poi la collaborazione alla realizzazione del Polo istituzionale di Monza, per il quale la scorsa settimana è stato firmato un Accordo di Programma che prevede un esborso di circa 119 milioni di euro, l´impegno per la realizzazione di infrastrutture, "su cui si gioca una delle partite più importanti per la Brianza, che ha bisogno soprattutto di aumentare la propria accessibilità e, nel contempo, migliorare i flussi di traffico interni". In particolare Regione Lombardia è a fianco dei cittadini brianzoli sostenendo progetti come il sistema viabilistico pedemontano, il prolungamento della metropolitana M1, la riqualificazione della Strada Provinciale 46 o la costruzione della nuova metropolitana M5, tutte nuove arterie che porteranno la Brianza al centro di una rete che la colleghi agilmente con il nuovo Polo Fieristico di Rho-pero e con l´aeroporto di Malpensa. Formigoni ha evidenziato anche le azioni messe in atto a favore delle imprese: la legge sulla competitività appena approvata e i provvedimenti per la semplificazione che prevedono la rimozione di 3 certificati (di agibilità, di inizio attività, sanitaria per preparazione alimenti), sostituendoli con autocertificazioni e realizzando così un risparmio di 2 milioni di giorni di lavoro all´anno per le imprese. In materia di semplificazione Formigoni ha sottolineato l´importanza della realizzazione, in accordo con i Comuni, di una modulistica unificata per la denuncia di inizio attività - Dia - (fino ad oggi esistevano 1. 546 moduli differenti da presentare al Comune). Il presidente di Regione Lombardia ha anche fatto cenno all´eliminazione del sistema dei bandi a termine, ritornando ad un unico sistema sempre aperto, ed al riorientamento dei bandi sulle esigenze locali: non più bandi generalizzati ma - attraverso il sostegno delle autonomie funzionali e territoriali, come Camere di Commercio ed Amministrazioni provinciali - orientati a rispondere alle esigenze specifiche dei territori. . |
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APPROVATO IL BILANCIO PER L’ESERCIZIO 2006 DI BIC LAZIO, VALORE DELLA PRODUZIONE PARI A 10.243.382 EURO, UN UTILE DOPO LE IMPOSTE DI 7.200 EURO, UN’OFFERTA DI SERVIZI SUL TERRITORIO PIÙ AMPIA ED ARTICOLATA |
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Roma, 24 aprile 2007 - L’assemblea ordinaria degli azionisti di Bic Lazio Spa, la società della “rete” regionale che si occupa della creazione e sviluppo d’impresa ed affianca gli Enti locali nella individuazione delle potenzialità di sviluppo e nella progettazione di Piani integrati d’area, ha approvato il Bilancio relativo all’esercizio 2006 in utile e con significativi risultati in termini di attività svolta. Il Bilancio 2006 evidenzia un risultato positivo in termini di efficienza gestionale (un utile dopo le imposte pari a 7. 200 euro) ed un rafforzamento dell’offerta di servizi di accompagnamento alla creazione ed all’avvio d’impresa sul territorio (un valore complessivo della produzione pari a 10. 243. 382 euro, con un aumento del 15 % rispetto all’esercizio precedente). L’attività svolta ha risposto al duplice obiettivo di favorire i processi di inclusione sociale e di promuovere la competitività dei territori. Ecco alcune cifre che forniscono la dimensione e le caratteristiche di quanto realizzato: 2. 990 imprenditori o aspiranti tali ai quali è stato fornito un servizio di accoglienza ed orientamento a partire dalla elaborazione di una scheda dell’ idea imprenditoriale; 371 fra aspiranti e neo imprenditori ammessi a frequentare seminari di formazione imprenditoriale di base (Focus Informa, Orienta ed Impresa); 547 consulenze specialistiche erogate a favore di aspiranti imprenditori per il completamento dei rispettivi business plan; 183 programmi di tutoraggio avviati a favore di altrettante imprese in fase di start-up, sorte grazie al sostegno regionale (Lr 29/96); ulteriori servizi a sostegno dello start-up erogati a favore di 62 nuove imprese (promozione di incontri tra le giovani imprese del circuito Bic, assistenza per la partecipazione a fiere commerciali e ad eventi di promozione finalizzati allo sviluppo dei mercati, audit tecnologici, progetti di aggregazione); 192 nuovi imprenditori ammessi a frequentare seminari di formazione su tematiche gestionali specialistiche; L. R. 19/99 (prestito d’onore regionale): analisi e valutazione delle 400 domande pervenute nel 2006, ammissione a finanziamento a favore di 141 imprese; realizzazione di 67 programmi di tutoraggio a favore di altrettante imprese; L. 215/92 (promozione dell’Imprenditorialità femminile): gestione dell’attività di erogazione dei fondi e monitoraggio degli investimenti a favore delle 802 imprese ammesse ai finanziamenti previsti dal V bando; accoglimento e valutazione delle 858 domande di richiesta dei finanziamenti previsti dal Vi bando, con ammissione a graduatoria di 454 imprese, delle quali 125 in posizione utile per l’ottenimento dei contributi; un nuovo incubatore d’imprese (Itech) avviato a Roma all’interno del Polo Tecnologico Tiburtino, con la specifica missione di promuovere l’avvio di nuove imprese nelle filiere dell’Ict; un’insieme di interventi integrati sui territori (Cassino, Viterbese, Castelli Romani, Tuscia romana, Monti Lepini, Sud-pontino) per la pianificazione e promozione di nuove opportunità imprenditoriali e processi di diversificazione produttiva. “Nel 2006 – ha affermato Gianluca Lo Presti, Presidente di Bic Lazio – abbiamo utilizzato le risorse assegnateci per incrementare la qualità e la capillarità dei servizi offerti sul territorio. Abbiamo gestito risorse prevalentemente pubbliche e siamo perciò consapevoli di dover assolvere all’obbligo morale di rendere conto del loro impiego e del valore sociale creato a tutti i soggetti che sono portatori di un interesse nei confronti di Bic e dell’attività svolta. E’ per questa ragione che Bic Lazio per il secondo anno affiancherà al bilancio di esercizio anche il Bilancio Sociale, redatto con l’obiettivo di assolvere ad una funzione di rendicontazione sociale dell’attività svolta, delle strategie adottate e dei risultati raggiunti. In questo modo vogliamo rendere trasparenti e comprensibili all’esterno i nostri valori etici ed i programmi che abbiamo condiviso con la Regione Lazio”. . |
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CRESCE L’OTTIMISMO DELLE FAMIGLIE PIEMONTESI: IN AUMENTO LE SPESE PER TEMPO LIBERO E DIVERTIMENTI LA FAMIGLIA PIEMONTESE SPENDE IN MEDIA PER BENI E SERVIZI 2.549,3 EURO AL MESE. DOPO UN ANNO DI TRANSIZIONE, BIELLA RICONQUISTA IL PRIMATO NELLA GRADUATORIA REGIONALE |
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Torino, 24 aprile 2007 - Per il sesto anno consecutivo, Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte, nell’ambito delle attività promosse dall’Osservatorio regionale sul commercio, hanno realizzato l’indagine sulla spesa delle famiglie residenti nei capoluoghi di provincia piemontesi, presentata venerdì 20 aprile, a Torino Incontra. Utilizzando una metodologia già sperimentata dalla Camera di commercio di Torino, sono state condotte, in quattro distinti periodi dell’anno, alcune rilevazioni su un campione complessivo di 810 nuclei familiari residenti nei capoluoghi di provincia del Piemonte. L’introduzione di una quarta tranche di rilevazione, che risponde all’esigenza di monitorare le spese del periodo natalizio, rappresenta il principale elemento di novità di questa edizione. L’obiettivo della ricerca è analizzare la struttura qualitativa, il livello e l’andamento delle spese nel tempo, sondando le abitudini di acquisto delle famiglie piemontesi e le loro preferenze nelle scelte di consumo, nella consapevolezza che, anche in un contesto territoriale circoscritto come quello regionale, le abitudini dei consumatori possono essere significativamente articolate e presentare differenze tra i vari territori provinciali. Dopo il saluto del Presidente di Unioncamere Piemonte Renato Viale e dell’Assessore regionale al Commercio Giovanni Caracciolo, Roberto Strocco, coordinatore dell’Ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte, ha analizzato nel dettaglio i dati relativi ai consumi delle famiglie piemontesi. A conclusione dei lavori è intervenuto il Direttore di Unioncamere Piemonte Massimo Deandreis. “Per il sesto anno consecutivo, Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte hanno realizzato l’ormai consueto rapporto di analisi sulla spesa delle famiglie nei capoluoghi di provincia piemontesi – ha dichiarato Renato Viale, Presidente di Unioncamere Piemonte -. Conoscere il livello e la propensione di acquisto delle famiglie ed esplorarne gusti e preferenze può fornire infatti utili indicazioni per il conseguimento di efficaci politiche di sviluppo concertato e validi programmi d’intervento, tesi al miglioramento della qualità della vita di cittadini e imprese. Il 2006 si è connotato come un anno diverso rispetto ai precedenti, non soltanto per le imprese, ma anche per le famiglie piemontesi: in seguito alle Olimpiadi e alla ripresa economica, sembra essere rinato un maggior ottimismo verso il futuro, di cui si avvertiva da tempo un forte bisogno e dal quale la spesa per consumi non può che trarre un vantaggio significativo”. “L’indagine ci fornisce alcuni dati significativi – ha commentato l’Assessore Giovanni Caracciolo – e sicuramente di buon auspicio per il futuro. Le famiglie piemontesi, infatti, non solo hanno speso più che nell’anno precedente, dato questo che potrebbe essere letto come un semplice effetto derivato dall’aumento dei prezzi, ma hanno altresì mostrato una maggiore propensione al consumo verso beni quali il tempo libero e le occasioni di svago. Quest’ultimo dato rappresenta un chiaro segnale di rinnovata fiducia che, seppure all’interno di una congiuntura economica generale ancora negativa, nella quale i nuclei familiari devono affrontare una costante perdita del proprio potere di acquisto, deve costituire un forte stimolo nei confronti della politica teso alla creazione di un migliore contesto occupazionale e di reddito, condizione indispensabile per una ripresa definitiva del nostro sistema economico e territoriale, il quale annovera potenzialità e campi di eccellenza di notevole livello”. I principali risultati delle analisi - Il 2006 è stato un anno differente rispetto ai precedenti, anche per quanto riguarda le spese delle famiglie. Dai rapporti degli anni scorsi emergeva una polarizzazione delle spese su consumi meno discrezionali: le famiglie piemontesi, in una situazione di congiuntura economica negativa e di prospettive future ancora incerte, condensavano i propri acquisti verso i beni più strettamente indispensabili e non comprimibili. Sebbene perduri la sensazione, da parte delle famiglie, di una forte perdita del proprio potere d’acquisto rispetto agli anni passati, la congiuntura economica piemontese sembra definitivamente sulla strada della ripresa. Questo, unito al rilancio della Fiat e al successo delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, ha innescato un maggiore ottimismo tra le famiglie piemontesi, con risvolti positivi anche sul fronte del proprio budget di spesa. Nel 2006, la famiglia media piemontese ha speso 2. 549 euro mensili. Tale valore comprende le spese per prodotti fisici, servizi, utilities, costi fittizi (come la rendita virtuale della casa di proprietà) e “tasse”, come ad esempio il bollo auto o i ticket sanitari. Sono presenti spese che passano attraverso il normale canale distributivo, sia tradizionale che moderno, spese per servizi di mercato e altre ancora nelle quali la discrezionalità è minima, se non assente (ad esempio, le utenze per le abitazioni). La variazione rispetto all’anno precedente, pari al +5,3% non è particolarmente elevata, soprattutto tenendo conto che incorpora l’aumento dei prezzi, ma è comunque un segnale indicativo di un’inversione di tendenza. A fianco di aumenti delle spese relative all’abitazione e alla salute, più strettamente indispensabili, si registrano infatti incoraggianti incrementi delle spese per tempo libero e divertimenti, nonché per i pasti fuori casa. Sotto il profilo territoriale, Biella riconquista la leadership dei capoluoghi piemontesi per quanto riguarda la spesa delle famiglie, con una cifra pari a 2. 690 euro mensili. Nel 2005 aveva ceduto la prima posizione, dopo tre anni di primato, a favore di Novara, che nel 2006 slitta in seconda posizione, a distanza di soli 11 euro dalla prima. Nel 2006, la spesa per alimentari e bevande di una famiglia media piemontese si è attestata su un valore pressoché identico rispetto a quello registrato l’anno precedente (306,8 euro contro i 307,0 del 2005). A fronte di uno sviluppo dei consumi totali, la componente alimentare ha quindi dimostrato una sostanziale stazionarietà, con una conseguente riduzione del proprio peso nel paniere dei consumi finali: se nel 2005 i prodotti alimentari rappresentavano il 12,7% delle spese mensili di una famiglia media, nel 2006 la quota si è leggermente ridotta, attestandosi sul 12%. All’interno del paniere alimentare, l’andamento delle varie voci di spesa è stato differenziato. Si è speso di più rispetto al 2005 per pane, carne, oli e grassi, legumi e ortaggi, mentre si è ridotta la quota destinata a dolci e drogheria, pesce, latte, formaggi e uova, frutta e bevande. Le spese per l’abitazione costituiscono tradizionalmente la quota più rilevante del budget mensile di una famiglia. I costi per l’affitto, le spese condominiali, l’assicurazione furto e incendio e l’imposta sui rifiuti ammontano complessivamente a poco meno di 675 euro. La quota rappresentata da questa categoria sui consumi complessivi è del 26%. Per rendere questa valutazione confrontabile con i dati rilevati dall’Istat, si è domandato alle famiglie del campione di indicare non solo l’importo mensile dell’affitto, ma anche, nel caso in cui la casa sia di proprietà, di stimare il fitto figurato, ossia l’importo che dovrebbero sostenere per la locazione dell’abitazione se questa non fosse di proprietà. A livello territoriale, le famiglie biellesi sono quelle che sostengono il maggior esborso medio mensile per fitto figurativo (dovuto ad abitazioni mediamente più grandi) e per le utilities domestiche (riscaldamento, gas, acqua ed energia elettrica). All’interno delle spese per l’abitazione rientrano i costi condominiali, mediamente pari a 37,4 euro mensili, quelli per l’assicurazione della casa (16,3 euro) e le uscite per l’imposta sui rifiuti (21,8 euro mensili). Nel valutare le spese per la casa, si è scelto di unire a questa prima porzione di costi anche le due voci relative alle utenze domestiche e all’arredamento e servizi per la casa, in modo da osservare il peso complessivo che l’abitazione, in maniera diretta o indiretta, assume sul budget familiare. Nel 2006, le utenze domestiche esercitano un peso pari al 6,6% sul totale delle spese della famiglia e ammontano mediamente a 169,44 euro mensili. Le bollette per le utenze domestiche sono più alte a Biella (194,9 euro) e ad Alessandria (185,5 euro). Arredi, apparecchiature e servizi per la casa, con 226,96 euro mensili, ricoprono infine l’8,9% del budget familiare. A differenza delle altre spese per l’abitazione, le spese per arredi e apparecchiature sono abbastanza discrezionali e pertanto sono molto diversificate a seconda del reddito, della professione e della provincia. Gli imprenditori dichiarano di spendere più di 500 euro mensili per mobili e arredi per la casa, i dirigenti più di 400 euro, mentre le famiglie con a capo un pensionato si fermano a 174 euro. Esiste anche una diversificazione territoriale piuttosto significativa: ad Asti e Vercelli si spendono mediamente più di 300 euro, mentre le famiglie di Verbania spendono solo fino a 137 euro. A livello complessivo, quindi, le spese per l’abitazione, per le utenze domestiche e quelle relative ad arredi e servizi per la casa assorbono una quota rilevante del budget familiare, il 42%. Un’altra importante voce di spesa delle famiglie è rappresentata dai trasporti e comunicazioni. Nel 2006, la famiglia piemontese media ha sostenuto uscite mensili pari a 356,06 euro per trasporti e comunicazione, pari ad una fetta del 14% del budget familiare. Considerando nello specifico il comparto dei trasporti, la spesa media mensile per famiglia è di 260,87 euro; la parte più consistente è rappresentata dall’acquisto di carburante, con 110,6 euro mensili contro i 96,6 euro del 2005, aumento dovuto al significativo incremento del costo della benzina nella prima parte del 2006. Segue, in seconda posizione, la spesa per bollo e assicurazione auto, pari a 81,4 euro medi mensili. I capoluoghi che spendono meno della media regionale per l’acquisto di carburante sono Torino (103,6 euro), Verbania (99,5 euro) e Asti (74,1 euro); Cuneo, con una media di 148,7 euro al mese, è il capoluogo con la maggior spesa per carburante e, coerentemente, con i minori esborsi per l’acquisto di abbonamenti ai trasporti pubblici. Al capitolo comunicazione (telefono fisso, cellulare, collegamento ad internet) la famiglia piemontese dedica mediamente 95,2 euro al mese. Nel dettaglio, le spese per comunicazioni sono così ripartite: 36,4 euro per il telefono fisso, 37 euro per il cellulare, 5,6 euro per Internet, 6,7 euro per schede telefoniche, e il rimanente per l’acquisto di nuove apparecchiature telefoniche. I costi per l’accesso ad Internet risultano sottostimati a causa delle difficoltà nello scorporare questa spesa da quella per la telefonia: le nuove offerte tariffarie prevedono infatti spesso un unico abbonamento per telefonia fissa, mobile e Internet. Le spese per tempo libero e divertimenti incidono sul bilancio delle famiglie piemontesi per un importo pari a 126,4 euro mensili, con un incremento di 16,5 euro rispetto al 2005. La quota di budget dedicata a questa tipologia di consumo, che comprende voci eterogenee, dall’acquisto di alcuni beni durevoli all’utilizzo di svariati servizi quali cinema, spettacoli e attività sportive, è del 5%. Focus sui comportamenti di consumo - Sebbene si tratti di un fenomeno dalle dimensioni complessive ancora modeste, il commercio equo e solidale ha mostrato, negli ultimi anni, una dinamica in crescita: nel 2006, il 30% delle famiglie piemontesi ha dichiarato di acquistare saltuariamente questo tipo di prodotti, mentre per il 3% dei nuclei intervistati rappresentano ormai un’abitudine consolidata. Nel 2006, il 72% delle famiglie intervistate ha acquistato più o meno regolarmente prodotti biologici, mentre solo il 28% ha dichiarato di non averne mai comprati. Le percentuali si sono modificate rispetto al 2005, quando i consumatori di prodotti biologici erano il 67%. Tra le famiglie che hanno dichiarato di acquistare questa tipologia di prodotti, la quasi totalità (l’88%) considera la spesa per il biologico una parte piccola del proprio budget; per una famiglia su 10 costituisce meno della metà della spesa, mentre solo per l’1,9% rappresenta più della metà. Trai i prodotti biologici più diffusi sulle tavole dei piemontesi spiccano the, caffè, cioccolata, frutta e succhi di frutta, marmellate, pasta, yogurt, cereali e miele. Anche nel 2006 si è assistito ad una crescita del ricorso al credito al consumo da parte delle famiglie italiane. Per contro, le famiglie piemontesi che hanno effettuato acquisti con pagamento rateale sono in calo rispetto al 2005, e rappresentano il 15% del totale. A ricorrere maggiormente allo strumento del credito al consumo sono le coppie con figli e, in generale, quelle in cui il capofamiglia ha meno di 45 anni. Indagando le motivazioni che hanno portato alla scelta dell’acquisto rateale, risulta che il 37% delle famiglie vi ha fatto ricorso perché lo ritiene un modo comodo e conveniente di spendere, che consente di non intaccare la propria liquidità, mentre per il restante 63% rappresenta la forma di pagamento che consente di acquistare prodotti che altrimenti non potrebbe permettersi. Nonostante la media italiana sia ancora distante da quella americana ed europea, i ritmi di crescita dimostrano che il commercio elettronico sta diventando sempre di più un canale di acquisto integrativo e abituale anche nel nostro Paese. Il valore complessivo del mercato italiano nel 2006 è stato di 4 miliardi di euro, con una crescita del 45% rispetto al 2005. Secondo l’Istat, 1 persona su 5 nel 2006 ha acquistato un prodotto on line. Anche ai piemontesi piace comprare su Internet: circa il 17% delle famiglie intervistate ha acquistato on line beni e sevizi nel corso del 2006; le più aperte all’utilizzo di questo canale sono le famiglie la cui persona di riferimento ha meno di 35 anni, e quelle con redditi alti. L’e-commerce va per la maggiore ad Asti e Novara, mentre Torino e Vercelli si posizionano agli ultimi posti. Tra i prodotti acquistati on line più frequentemente dalle famiglie piemontesi, spiccano i biglietti aerei, l’attrezzatura informatica varia, i libri, le vacanze, l’abbigliamento e i biglietti per gli spettacoli. . |
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BRESSO RICEVE IL NUOVO AMBASCIATORE DEL REGNO UNITO IN ITALIA |
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Torino, 24 aprile 2007 - La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ha ricevuto ieri mattina, il nuovo ambasciatore del Regno Unito in Italia, Edward Chaplin. Un incontro nel corso del quale si è parlato a lungo dell’apertura e della vocazione del nostro territorio all’internazionalizzazione e del “sistema Piemonte” come realtà in costruzione, il cui modello è guardato con interesse anche in Gran Bretagna. In particolare istituzioni pubbliche e aziende britanniche riconoscono l’eccellenza di quei settori che caratterizzano il profilo internazionale della nostra regione (automotive, design, innovazione tecnologica in comparti di punta quali Ict, biotech, ecc. ) e puntano al consolidamento di rapporti di collaborazione con il sistema universitario e della ricerca piemontese, a partire dal Politecnico. L’ambasciatore Chaplin ha poi esteso alla presidente Bresso l’apprezzamento del proprio Paese per l’organizzazione e la gestione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, prospettando la possibilità di iniziative di collaborazione nell’attività di preparazione delle Olimpiadi Estive di Londra 2012. Per la presidente Bresso le opportunità di cooperazione esistono, a partire dalla promozione turistico-culturale dei due territori. . |
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COOPERAZIONE TRA FRIULI VENEZIA GIULIA E RUSSIA |
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Bologna, 24 aprile 2007 - La Regione Friuli Venezia Giulia ha sostenuto e gestito molteplici progetti di cooperazione e internazionalizzazione con la Russia coerenti con le linee di intervento definite dall´Accordo di partenariato e cooperazione (Apc), inserendo tali azioni in un quadro strategico complessivo che coinvolge quel Paese sia in considerazione dei legami commerciali consolidati sia dell´accrescimento di interesse da parte di molti settori pubblico/privati della nostra realtà regionale verso quella russa. Lo ha sostenuto l´assessore regionale per le Relazioni internazionali, intervenuto il 20 aprile a Bologna al convegno su "Il futuro delle relazioni tra Russia e Unione europea: quali opportunità per l´economia italiana?". Le caratteristiche dell´economia e delle relazioni internazionali con la Federazione Russa, nonché l´avvio di relazioni commerciali sempre più articolate tra operatori regionali e alcune aree russe, hanno indotto la Regione ad adottare un approccio strutturato nei confronti di tale realtà considerata strategica da un punto di vista economico e politico. La Russia rappresenta, infatti, il più grande partner della "Politica di Vicinato" dell´Unione europea, il maggior fornitore estero di energia, un ampio mercato per beni e servizi con un rilevante potenziale di crescita. Per consolidare il successo degli anni passati, nel 2004 la Regione Friuli Venezia Giulia ha inserito la Federazione Russa tra le priorità geografiche della cooperazione allo sviluppo, riconfermandola anche per il periodo 2007-09. Le attività pianificate riguardano sostanzialmente il "rafforzamento istituzionale", volto a riqualificare i rapporti con le istituzioni per sostenere lo sviluppo di progetti congiunti e creare condizioni favorevoli per gli investimenti delle Pmi italiane e la nascita di Pmi locali; lo "sviluppo economico locale", al fine di favorire il sostegno ai processi di internazionalizzazione delle Pmi creando le condizioni per uno sviluppo locale endogeno; il "welfare", per creare l´occasione concreta di incontro tra le cosiddette "politiche sociali", al fine di supportare i processi di inclusione e la crescita di un´economia solidale. La relazione dell´assessore si è aperta con un´analisi del contesto europeo nel quale si sviluppano i rapporti con la Russia. In sostanza tutto si basa sull´Accordo di Partenariato e Cooperazione (Apc) risalente al giugno 1994, in scadenza a fine 2007, che potrà automaticamente essere esteso a conclusione dei negoziati in atto. Ma la situazione - sia in Russia sia nell´Unione europea - è nel frattempo profondamente mutata: vuoi per l´allargamento dell´Unione, vuoi per il crescente ruolo nel governo dei fattori di sviluppo locale che le istituzioni regionali della Federazione Russa hanno assunto. Da qui la necessità di tener conto della nuova realtà nella predisposizione di nuovi accordi. Per quanto riguarda in modo particolare le relazioni tra Friuli Venezia Giulia e Russia, essi si basano innanzitutto su protocolli d´intesa per dare supporto istituzionale al sistema produttivo locale e per favorire il trasferimento informativo e il sostegno finanziario per realizzare investimenti e transazioni commerciali con la Federazione Russa. Tali Protocolli sono stati stipulati con le Regioni di Mosca, di Vologda, di Perm; altri sono in fase di approvazione con le Regioni di Kaliningrad e di Krasnodar. Vi è poi l´interesse manifestato e ribadito - sia dalla Regione che dal sistema economico - in occasione della task force italo-russa organizzata a Trieste lo scorso anno. Infine vi sono le azioni complementari condotte da Informest, per la formazione di manager russi, e da Finest, con 26 operazioni per un valore di oltre 13 milioni di euro per la partecipazione al capitale e per il finanziamento a sostegno delle iniziative di investimento di imprese verso il territorio russo. La stessa Finest, quale gestore dello sportello per l´internazionalizzazione delle imprese (Sprint Fvg), aprirà a breve un´antenna a Mosca per supportare le opportunità di cooperazione economica con la Federazione Russa. . |
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FIN.AST : ASTALDI NON È IN VENDITA |
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Roma, 23 Aprile 2007 – Fin. Ast, socio di maggioranza di Astaldi, in merito alle dichiarazioni rilasciate, così come riportate da alcune agenzie di stampa, a margine dell’assemblea di Immobiliare Lombarda società del gruppo Ligresti, sulla eventualità di acquisizioni o fusioni tra Astaldi ed Impregilo, precisa che Astaldi non è in vendita e allo stato non vi è allo studio alcun progetto di fusione con altre società. . |
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CASA, LEGGE SFRATTI: SCOTTI REPLICA A FERRERO |
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Milano, 24 aprile 2007 - In merito alle affermazioni del ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, che ha contestato il ricorso presentato dalla Regione Lombardia contro la legge che blocca gli sfratti e avvia il piano casa, l´assessore regionale alla Casa Mario Scotti precisa quanto segue: "Regione Lombardia ha impugnato alcune parti della legge 9/2007 in quanto rappresentano un´invasione da parte dello Stato rispetto ad alcune competenze proprie delle Regioni. Non sono stati oggetto di impugnativa, come potrebbero far pensare le dichiarazioni del ministro, le disposizioni che sospendono i procedimenti di sfratto. La Lombardia non propone affatto ricorsi, come afferma Ferrero, ´contro i bisogni di tanti cittadini, oggi esclusi dal diritto alla casa´. Anzi - prosegue Scotti - negli ultimi anni la Lombardia ha sopperito con ingenti investimenti alla progressiva diminuzione di risorse statali: - per i contratti di Quartiere Ii ha stanziato oltre 180 milioni di euro; - per il Fondo Sostegno all´Affitto ha stanziato circa 35 milioni di euro nel solo anno 2006 per sostenere circa 70. 000 famiglie e che non sono in grado di pagare il canone d´affitto. Si pensi che il Governo nel 2007 ha invece ridotto le risorse, destinate a tutte le regioni, da 311 milioni a 211 milioni". Quanto al merito del ricorso che la Regione Lombardia ha presentato alla Corte Costituzionale nei confronti dell´art. 3, commi 1 e 2, art. 4 comma 2 e art. 5 della legge 9/2007, la maggiore contestazione che la Lombardia muove alla legge è l´evidente contraddizione tra la previsione di un piano straordinario e dettagliato, tanto da eliminare gli spazi di autonomia regionale, e l´assenza di risorse disponibili per l´attuazione. In particolare: - alla Regione vengono assegnate funzioni meramente istruttorie per la predisposizione di un programma straordinario per gli sfrattati da inviare ai Ministeri senza stanziamento di risorse da parte dello Stato; - lo Stato detta indirizzi di dettaglio e invasive delle competenze delle Regioni per la realizzazione degli interventi che Regioni come la Lombardia hanno programmato anche con risorse esclusivamente regionali; - lo Stato decide con un proprio regolamento le caratteristiche degli alloggi che ai fini delle disposizioni europee possano essere considerati "Servizio di Interesse Economico Generale" senza che le Regioni siano garantite riguardo alle loro specificità. La Lombardia è rispettosa della competenza dello Stato riguardo alla "fissazione di linee guida e principi di carattere generale", come ha detto la Corte Costituzionale nella fondamentale sentenza del 21 marzo 2007, ma contesta sicuramente norme statali che vogliono disciplinare l´organizzazione, la programmazione e l´attuazione degli interventi, che sono alla base delle competenze regionali. La Lombardia vuole accelerare i processi di risposta al fabbisogno abitativo ma è contraria a impianti centralistici, per di più non accompagnati dalle indispensabili risorse finanziarie. . |
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PIRELLI & C. REAL ESTATE: APPROVATO IL BILANCIO 2006 DELIBERATA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI 2,06 EURO PER AZIONE |
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Milano, 24 aprile 2007 – Si è riunita il 20 aprile l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Pirelli & C. Real Estate. In sede ordinaria, l’Assemblea ha approvato il bilancio dell’esercizio 2006, che evidenzia una crescita a due cifre di tutti i principali indicatori. A fine esercizio, i ricavi aggregati pro-quota del Gruppo ammontano a 1. 560 milioni di euro, con un incremento del 12% rispetto a fine 2005, e il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è pari a 214,4 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto allo scorso anno. Al 31 dicembre 2006 l’utile netto consolidato ammonta a 159,5 milioni di euro, con un incremento di circa il 10%. L’assemblea ha quindi deliberato di distribuire agli azionisti un dividendo di 2,06 euro per azione, che corrisponde a un pay-out ratio di circa il 55%, il linea con il target 50-60% previsto dal piano triennale 2006-2008. Il dividendo verrà messo in pagamento il prossimo 4 maggio, con stacco della cedola il 30 aprile. L’assemblea ha inoltre nominato Consiglieri Paolo Bottelli (Vice Direttore Generale Servizi di Pirelli Re) e Claudio De Conto (Direttore Generale di Pirelli & C. ), confermandoli nelle cariche alle quali erano stato cooptati, rispettivamente con la qualifica di amministratore esecutivo ed amministratore non esecutivo, dal Consiglio di Amministrazione riunitosi lo scorso 23 gennaio. L’attuale Consiglio di Amministrazione, composto da 15 consiglieri di cui 6 indipendenti, resterà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007. A seguito della presentazione di un’unica lista, l’Assemblea ha nominato il Collegio Sindacale, la cui durata è stabilita per 3 esercizi (e dunque fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2009): sono stati confermati nella carica di Sindaci Effettivi Roberto Bracchetti, Presidente, Paolo Carrara e Gianfranco Polerani e in quella di Sindaci Supplenti Franco Ghiringhelli e Paola Giudici. Il compenso annuo dei Sindaci Effettivi è stato stabilito in 40. 000 euro e quello del Presidente in 60. 000 euro. L’assemblea ha, poi, approvato alcune modifiche al Regolamento Assembleare, già adottato dalla Società sin dal 10 maggio 2004, principalmente finalizzate a tenere conto del nuovo istituto dell’integrazione dell’ordine del giorno dell’assemblea a richiesta dei soci. L’assemblea ha, infine, deliberato di autorizzare, per un periodo di 18 mesi, l’acquisto di azioni proprie entro il limite massimo di legge del 10% del capitale sociale, stabilendo le relative modalità di disposizione e revocando la precedente deliberazione assunta dall’Assemblea in data 12 aprile 2006, per quanto non utilizzato. In allegato, l’esito del programma precedentemente autorizzato ed i dettagli del nuovo programma di acquisto relativo ai piani di stock option in essere a favore di dipendenti e amministratori. In sede straordinaria, l’Assemblea ha deliberato di modificare alcuni articoli dello statuto sociale al fine di adeguare il testo vigente alle nuove disposizioni introdotte dalla legge 28 dicembre 2005, n. 262, la cosiddetta Legge sul Risparmio. Esito Del Programma Di Acquisto Azioni Proprie Di Cui Alla Precedente Delibera. Di seguito, sintetiche informazioni sull’esito del programma di acquisto di azioni proprie come comunicato al mercato in data 12 aprile 2006 con relativo commento sulla sua realizzazione: − alla data dell’11 aprile 2006, la Società deteneva n. 1. 810. 133 azioni proprie e, nel periodo 12 aprile 2006 – 19 aprile 2007, la Società ha complessivamente acquistato ulteriori n. 688. 261 azioni proprie, per un valore medio di euro 53,65; − alla data odierna, risultano detenute n. 359. 394 azioni proprie che, salvo contingenti circostanze oggi non prevedibili che rendano opportune o necessarie decisioni diverse, restano a servizio dei piani di stock options in essere a favore di dipendenti e amministratori del Gruppo Pirelli Re; − nel mese di luglio 2007 sono state cedute ad Amministratori e dipendenti n. 469. 000 azioni proprie a seguito dell’esercizio di un pari numero di stock option a loro attribuite. Si precisa, peraltro, che nello scorso mese di dicembre, allo scopo di liberare risorse per cogliere le diverse opportunità di crescita presenti sul mercato ed al fine di aumentare il flottante favorendo così una maggiore liquidità del titolo, sono state collocate presso investitori istituzionali n. 1. 670. 000 azioni proprie al prezzo di 51 euro per azione. L’operazione non ha, peraltro, modificato le determinazioni precedentemente assunte in tema di acquisto di azioni proprie. Programma Di Acquisto Di Azioni Proprie Di seguito, i dettagli del nuovo programma di azioni proprie: − l’obiettivo è dotare la Società di azioni proprie nella misura di volta in volta necessaria per adempiere alle obbligazioni derivanti dai piani di stock options in essere, considerando la disponibilità corrente di azioni proprie da destinare ai medesimi. Eventuali successive modifiche al programma verranno tempestivamente comunicate al mercato; − gli acquisti possono essere effettuati nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato e, comunque, per un controvalore massimo complessivo non superiore a 400 milioni di euro; − le azioni proprie possono essere acquistate entro il limite massimo di legge pari al 10% del capitale sociale, ad un prezzo per azione che non deve essere né inferiore né superiore al massimo del 15% rispetto alla media ponderata dei prezzi ufficiali di Borsa registrati nelle tre sedute precedenti ad ogni singola operazione; − gli acquisti possono essere effettuati, in una o più volte, entro 18 mesi dalla data odierna della delibera assembleare - quindi entro il 19 ottobre 2008 - secondo le modalità previste dall’art. 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell’art. 144-bis della Delibera Consob 11971/1999 (tenuto conto della specifica esenzione prevista dal comma 3 del medesimo art. 132 del D. Lgs. 58/1998) e, comunque, con ogni altra modalità consentita dalle disposizioni di legge e regolamentari in materia. Pirelli Re comunicherà tempestivamente al mercato eventuali successive modifiche e/o integrazioni del suddetto programma di acquisto. . |
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STIPULATO L’ATTO DI FUSIONE DI LA GAIANA S.P.A. IN GABETTI PROPERTY SOLUTIONS S.P.A. LA FUSIONE SARÀ OPERATIVA DAL I° MAGGIO 2007 VARATO DA GABETTI PROPERTY SOLUTIONS S.P.A. UN AUMENTO DI CAPITALE AL SERVIZIO DELLA FUSIONE |
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Milano, Genova, 24 aprile 2007- E’ stato stipulato ieri con efficacia dal I° maggio 2007, l’atto di fusione per incorporazione di La Gaiana S. P. A. In Gabetti Property Solutions S. P. A. L’atto è stato preceduto dal perfezionamento del conferimento del ramo di azienda “Property Trading & Development” da parte de La Gaiana S. P. A. In una società di nuova costituzione denominata “La Gaiana s. R. L. ”. Obiettivo di tale conferimento è di far convergere in un’apposita società le attività di gestione e valorizzazione immobiliare e di conservare la forte capacità distintiva del marchio “La Gaiana” sul mercato. “La Gaiana S. R. L. ”, inoltre, è stata oggi trasformata in S. P. A. , con trasferimento della sede sociale da Milano a Genova. Secondo le modalità indicate nel progetto di fusione, approvato dalle rispettive assemblee degli Azionisti il 7 e l’8 febbraio 2007, e sulla base delle rispettive situazioni patrimoniali al 30 settembre 2006, la fusione viene attuata con l’assegnazione agli azionisti di La Gaiana S. P. A di 27. 473. 353 azioni ordinarie (da nominali 0,60 euro ciascuna) Gabetti Property Solutions S. P. A. Di queste azioni, 9. 600. 000 sono rappresentate da quelle già in possesso de La Gaiana, che, pertanto, sono ridistribuite proporzionalmente ai soci della stessa società. Le rimanenti 17. 873. 353 azioni sono assegnate, a seguito di un aumento di capitale di Gabetti Property Solutions S. P. A. Per 10. 724. 011,80 euro, attuato al servizio della fusione. Il concambio è stato fissato in ragione di 0,51 azioni ordinarie Gabetti Property Solutions S. P. A. (da nominali 0,60 euro ciascuna) ogni azione ordinaria La Gaiana S. P. A. (da nominali 0,52 euro ciascuna). Al termine del perfezionamento della fusione, il capitale sociale di Gabetti Property Solutions S. P. A. Sarà pari a 29. 924. 011,80 euro, per un numero totale di azioni pari a 49. 873. 353, del valore nominale di 0,60 euro ciascuna. La fusione permette l’integrazione di due realtà tra loro fortemente complementari, operanti in segmenti di mercato contigui, e la realizzazione di una maggiore diversificazione nel mix dei ricavi. Inoltre, come già comunicato in precedenza, tramite questa integrazione sarà possibile perseguire: il rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria della società risultante dalla fusione con incremento della disponibilità di risorse finanziarie per lo sviluppo del business; l’ottimizzazione della gestione e degli impegni finanziari nelle iniziative comuni; l’aumento della liquidità del titolo Gabetti Property Solutions; la realizzazione di economie di scala; l’ampliamento ed il consolidamento del portafoglio servizi e del portafoglio clienti; una maggiore valorizzazione degli elementi di complementarietà dei servizi offerti; il conseguimento di una maggiore visibilità sul mercato. Si comunica, altresì, che oggi il sindaco supplente di Gabetti Property Solutions S. P. A. Massimo Meroni ha rassegnato, per ragioni personali, le dimissioni dalla carica. “Con questa operazione – ha commentato Elio Gabetti, Presidente di Gabetti Property Solutions – il Gruppo compie un ulteriore passo nella direzione di un rafforzamento del proprio posizionamento competitivo, oltreché della sua struttura finanziaria, in coerenza con un processo di sviluppo e di trasformazione avviato con il piano industriale, presentato lo scorso anno, e che ci ha permesso di anticipare i cambiamenti del contesto di riferimento. Oggi abbiamo risorse finanziarie, progettuali e manageriali pienamente adeguate per affrontare con successo le nuove sfide competitive. ” Piena soddisfazione è stata espressa anche da Ugo Giordano, Vice Presidente e Ceo di Gabetti Property Solutions: “Sono convinto che Gabetti e La Gaiana, insieme, potranno ulteriormente consolidare la loro leadership sul mercato e valorizzare tutte le loro potenzialità. Se poi si considera che grazie al conferimento del ramo di azienda ‘Property Trading & Development’ di La Gaiana S. P. A. Alla newco che manterrà la denominazione ‘La Gaiana S. P. A. ’ viene mantenuto vivo e operativo un marchio storico del settore, la nostra soddisfazione è ancora più grande. ” “Grazie all’integrazione con La Gaiana – ha commentato Maurizio Monteverdi, Ceo di Gabetti Property Solutions – potremo ulteriormente ampliare la gamma dei servizi offerti. Alle attività che già abbiamo implementato nel corso dell’ultimo anno, viene, infatti, affiancata una più consistente attività di investment, che permette al Gruppo di completare la propria articolazione strategica, dandogli una concreta identità di full service provider; una identità da noi fortemente perseguita, e che il nuovo piano strategico – che ci apprestiamo a presentare nei prossimi mesi – certamente confermerà e valorizzerà. ” . |
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PRIMO RAPPORTO 2007, IL MERCATO IMMOBILIARE TIENE, NONOSTANTE QUALCHE RALLENTAMENTO |
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Bologna, 24 aprile 2007 - Il mercato immobiliare rallenta, ma non cede. Le previsioni di Nomisma, realizzate nel primo rapporto 2007, stimano una crescita media dei prezzi anche quest’anno del 3,5% e addirittura una piccola ripresa nel 2008 (+3,8%). Il rallentamento potrebbe rivelarsi però più evidente nella grandi città (dove la crescita dei prezzi potrebbe fermarsi al 2,6%), ma più forte potrebbe essere anche la ripresa nel 2008 (+4,3%). A consuntivo il 2006 si è rivelato inoltre un anno ancora vivace, soprattutto per le città di media grandezza dove, per un’abitazione il prezzo è salito tra il 6,2% (per il nuovo) e il 6,9% (per l’usato). Più contenuti gli incrementi per immobili per l’impresa (+5,6% uffici, +5,7% negozi e +6,1% capannoni industriali). Ancora fondamentale è stato il ruolo giocato dai mutui a sostegno del settore: il numero di finanziamenti concessi alle famiglie per l’acquisto di un’abitazione ha oltrepassato, nel 2006 le 500 mila unità (+4,4%). Il ricorso al credito in relazione alle compravendite stipulate appare di conseguenza maggiore che in passato (circa il 58% delle compravendite risulta sostenuto dall’accensione di un mutuo), considerata la minore velocità di crescita dei volumi scambiati rispetto al monte mutui erogato.
Mutui e compravendite |
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Numero mutui erogati |
Numero Compravendite |
% compravendite effettuate tramite ricorso al mutuo |
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2001 |
423. 967 |
681. 264 |
62,2 |
2002 |
399. 931 |
761. 522 |
52,5 |
2003 |
441. 478 |
762. 086 |
57,9 |
2004 |
470. 237 |
804. 126 |
58,5 |
2005 |
481. 542 |
833. 350 |
57,8 |
2006(*) |
502. 669 |
868. 183 |
57,9 |
(*) Stime su dati provvisori . Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati Banca d’Italia, Agenzia del Territorio e Consulente Immobiliare | . |
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APPROVATE DALLA I COMM. TUTELA DEL PAESAGGIO ALCUNE MODIFICHE AL RELATIVO PIANO DELL´ALPE DI SIUSI |
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Bolzano, 24 aprile 2007 - Approvate il 18 aprile dalla I Commissione tutela del paesaggio alcune proposte di modifica del Piano paesaggistico dell’Alpe di Siusi, tra le quali, in particolare, alcune modifiche al traffico e nel campo dell’edilizia. Si è trattato, come riferisce il presidente della Commissione, Roland Dellagiacoma, di una seduta piuttosto lunga e costruttiva nel corso della quale si è cercato di contemperare la posizione della Ripartizione Natura e Paesaggio con quella del Comune di Siusi, rappresentato dal sindaco Hartmann Reichhalter. Un punto importante emerso dalla riunione è rappresentato dall’avvio di una “pausa di riflessione sino al 31 dicembre di quest’anno”, proposta dal presidente della Commissione Dellagiacoma, che avrà lo scopo di consentire alle varie parti interessate di analizzare con attenzione il “masteplan” sul futuro sviluppo dell’Alpe di Siusi e di presentare delle proposte concrete. Nell’arco di tempo interessato da questa pausa di riflessione sono vietati interventi edili di rilievo come ad esempio la costruzione di nuove strade o l’ampliamento di quelle esistenti, la costruzione di parcheggi di superficie o interrati e quindi anche di parcheggi per gli alberghi. “In questo modo”, sottolinea il presidente Dellagiacoma, “viene bloccata anche la costruzione del garage interrato a Compaccio”. Il testo approvato dalla Commissione prevede inoltre delle limitazioni sino alla fine dell’anno per l’attività edile degli alberghi dell’Alpe di Siusi. Questi, in sostanza, possono ampliare la propria struttura ma solamente entro determinati limiti. Il limite massimo di ampliamento è rappresentato dal 30% della cubatura edilizia fuori terra e comunque non oltre il limite di 1000 mc. Il Piano paesaggistico prevede inoltre una nuova regolamentazione per quanto riguarda le tradizionali baite in legno dell’Alpe. Non è consentita la costruzione di nuove baite, mentre quelle esistenti possono essere ampliate sino ad un massimo di 30 mq fuori terra e 30 mq interrati che possono essere utilizzati come cantina, magazzino e per impianti sanitari. Questa possibilità è consentita solamente se il proprietario è un contadino e se le superfici interessate sono parte di un maso chiuso. Per quanto riguarda la costruzione e l’ampliamento di stalle sull’Alpe questi saranno consentiti in futuro se il contadino dispone almeno di 15 capi bovini e può dimostrare di utilizzare la struttura annualmente per almeno 900 giorni di pascolo complessivi sulla relativa superficie alpestre. Per quanto riguarda la regolamentazione del traffico le modifiche apportate al Piano paesaggistico prevedono la circolazione, dalle ore 9,30 alle ore 16,00, con autorizzazione del Sindaco territorialmente competente o delle guardie giurate in servizio nella Zona di tutela paesaggistica, per i fornitori ed i rappresentanti, i proprietari di edifici e boschi, di prati e pascoli, i lavoratori agricoli e gli apicoltori, nonché i proprietari di bestiame sui pascoli pubblici, i dipendenti degli esercizi turistico – alberghieri, degli esercizi pubblici, delle imprese di servizi e degli impianti di risalita. . |
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BENI STABILI, L’ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2006 E LA DISTRIBUZIONE DEL DIVIDENDO PARI A € 0,024 PER AZIONE |
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Roma 24 aprile 2007 – L’assemblea degli Azionisti di Beni Stabili Spa, presieduta dal dott. Leonardo Del Vecchio, ha approvato, il 20 aprile, il bilancio d’esercizio 2006 e la proposta di distribuzione di un dividendo di Euro 0,024 per azione, pari a complessivi Euro 41,2 milioni, in linea con il dividendo distribuito nel 2006, il cui pagamento verrà effettuato in data 4 maggio con stacco cedola il 30 aprile 2007. Gli Amministratori Delegati, Aldo Mazzocco e Massimo de Meo, nel corso dell’Assemblea, hanno illustrato i risultati conseguiti e i principali eventi realizzati nell’anno 2006. L’utile netto consolidato pari a Euro 206,5 milioni non è comparabile con l’utile di Euro 336,5 milioni del 2005 significativamente influenzato da imposte differite positive per Euro 243,6 milioni; al netto di tale impatto straordinario, l’utile netto 2006 risulta in aumento del 122,5% rispetto al 2005. Tra gli eventi più significativi del 2006 si segnalano: l’acquisto di un portafoglio dall’Ex Fondo Comit per € 1. 106 milioni avvenuto a luglio 2006 e la vendita (circa l’82%) di parte dello stesso portafoglio considerato non strategico per il Gruppo, realizzata a pochi mesi dall’acquisto con una plusvalenza media del 7% circa; l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile di € 476, 5 milioni destinato ad ottimizzare la struttura finanziaria del Gruppo. Il rifinanziamento della cartolarizzazione di Imser 60 grazie alle mutate e più favorevoli condizioni di mercato. L’operazione di rifinanziamento ha consentito di ridurre il costo finanziario complessivo del prestito grazie alla riduzione degli spread sui titoli a tasso variabile che si è ridotto da circa il 7,2% a circa il 6,63% per la durata del prestito stesso. . |
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AREA PRODUTTIVA VURZA A LAIVES: ASSEGNATO AREALE A CINQUE IMPRESE DEL SETTORE COMMERCIO E SERVIZI |
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Bolzano, 24 aprile 2007 - La Provincia di Bolzano ha assegnato di recente un´area di oltre 5 ettari della zona produttiva di interesse provinciale "Vurza" a Laives al "Cosorzio 6" dell´Associazione provinciale Commercio e servizi. Fra breve partiranno i lavori di costruzione dell´edificio a cinque piani che ospiterà le cinque aziende consorziate. Su un areale di complessivi 5. 101 metri quadri nell´area produttiva di interessa provinciale "Vurza" a Laives potranno insediarsi le cinque aziende del settore commercio e servizi consorziate nel "Consorzio 6". In base alle prescrizioni imposte dalla Provincia sull´areale potrà essere costruita una palazzina a cinque piani sottoforma di condominio per un volume complessivo di 43. 000 metri cubi. L´edificio ospiterà magazzini, laboratori, aree espositive ed uffici delle cinque aziende consorziate ovvero delle aziende all´ingrosso Elfer Sas di Laives (articoli da regalo), della Imes Alimantari Sas di Bolzano (alimentari), della Marco Spitaler &Ca Sas di laives (dolciaria), della Wecos Sas di Laives (colori e lacche) e dell´impresa di trasporti Gabellini Autotrasporti di Bolzano. . |
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IGD S.P.A.: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO PER L’ESERCIZIO 2006. VALORE DELLA PRODUZIONE A 105,99 MILIONI DI EURO (+99%) E UTILE OPERATIVO (EBIT) A EURO 99,5 MILIONI DI EURO (+ 50% RISPETTO AL 2005). DIVIDENDO DI EURO 0,035 (0,022 NEL 2005) |
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Milano, 24 aprile 2007 - Si è tenuta ieri l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Igd S. P. A. , società Blue Chip attiva nel settore immobiliare della grande distribuzione le cui azioni sono quotate nel segmento Midex di Borsa Italiana. L’assemblea ha approvato il bilancio d’esercizio 2006 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo di Euro 0,035 per azione (0,022 nel 2005), in pagamento a partire dal 4 Maggio 2007, previo stacco cedola il giorno 30 aprile 2007. L’esercizio 2006 si è chiuso positivamente, in linea con le previsioni anticipate alla comunità finanziaria. Il valore della produzione è stato di Euro 105,99 milioni (+ 99% rispetto al 2005), il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a Euro 43,1 milioni ( + 30% rispetto al 2005), l’utile operativo (Ebit) è stato di Euro 99,55 milioni (+ 50% rispetto al 2005). L’utile netto consolidato per l’esercizio 2006 si è attestato a Euro 56,68 milioni (Euro 81,66 milioni nell’esercizio 2005). Precisiamo che nell’esercizio 2005 Igd aveva ottenuto un Utile Netto di 81,66 milioni di euro perché si era avvalsa della legge n°266/2005 volta a rivalutare fiscalmente i beni di impresa pagando un’imposta sostitutiva del 12%. Pertanto il conto economico conteneva una rettifica positiva per l’adeguamento delle imposte differite accantonate nei precedenti esercizi. L’assemblea ordinaria ha, inoltre, approvato, su proposta motivata del Collegio Sindacale, la proroga della durata dell’incarico di revisione contabile a Reconta Ernst&young fino all’esercizio 2012 ed ha nominato il Dott. Andrea Parenti quale sindaco supplente in sostituzione del Sindaco Supplente, dott. Andrea De Lucia, dimessosi in data 11 settembre 2006. In sede straordinaria, l’Assemblea ha approvato la modifica agli articoli 3, 6, 12, 16, 18, 22, 23, 26 e 27 dello Statuto sociale anche al fine di adeguare lo stesso alle disposizioni della Legge 28 dicembre 2005 n. 262 e del D. Lgs. 29 dicembre 2006 n. 303. . |
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LE QUOTAZIONI IMMOBILIARI DI FIRENZE NEL SECONDO SEMESTRE DEL 2006 SONO CRESCIUTE DEL 2.9% CON UN INCREMENTO COMPLESSIVO DELL’ANNO DEL 4.3% |
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Andamento dei prezzi nel tempo
1997 |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
+5% |
+10. 1% |
+8% |
+3. 6% |
+13. 2% |
+17. 4% |
+13. 9% |
+5. 4% |
+2. 1% |
+4. 3% | Milano, 24 aprile 2007 - Stabili le quotazioni nel Centro di Firenze dove si acquista sia per investimento che per abitazione. Tra gli acquirenti vi sono in particolare coppie giovani e single. Presente una buona componente di abitazioni da mettere a reddito e che permette agli investitori di indirizzarsi verso monolocali, bilocali e trilocali. Gli immobili più prestigiosi affacciano su piazza S. Croce, piazza Pitti, piazza della Signoria e raggiungono anche 9000 € al mq; le quotazioni scendono a 6000-7000 € al mq in via Modena, via Venezia e piazza Comunale. Chi cerca l’abitazione di prestigio in queste zone predilige i piani alti, la presenza del terrazzo e dell’ascensore, la vista panoramica. In crescita, nella seconda metà del 2006, le quotazioni della macroarea Isolotto del 6. 7%. In particolare si sono rivalutati gli immobili posizionati a S. Bartolo-ponte a Greve dove la presenza di prezzi inferiori rispetto ai quartiere limitrofi ha determinato un incremento delle richieste anche da parte di persone residenti nei quartieri limitrofi e nella prima cintura. L’offerta immobiliare della zona include sia condomini che terratetti di tipologia popolare e risale prevalentemente agli anni ’70. Si registra un eccesso di offerta di bilocali sul mercato, legata soprattutto ad operazioni di frazionamento. Tra le caratteristiche apprezzate del quartiere la presenza di aree verdi e la facilità di parcheggio. La macroarea Novoli-careggi ha registrato un incremento delle quotazioni dell’1. 4% ma è importante segnalare la performance del quartiere Novoli-baracca che registra un rialzo delle quotazioni degli immobili legate ad un aumento della domanda di immobili a cui si è contrapposta un’offerta a prezzi elevati. Chi aveva acquistato per investimento ha venduto per spuntare prezzi più alti sfruttando le migliori potenzialità della zona. Infatti l’area è interessata dal progetto, ormai in piena fase di esecuzione, relativo all’ex area Fiat, che al momento ha portato alla nascita del Polo Universitario (operativo già da due anni), alla realizzazione della nuova sede della Cassa di Risparmio di Firenze e alla futura realizzazione di un’area verde di circa 10 mila mq. Le tipologie più richieste sono il bilocale ed il trilocale, mentre si registra più difficoltà nel collocamento sul mercato di tagli più grandi. Il mercato delle locazioni è positivo in particolare per uso transitorio e per studenti. Un posto letto può oscillare da 250 a 400 € al mese. La dinamicità immobiliare dei quartieri Bellariva e Coverciano-s. Salvi ha determinato un incremento delle quotazioni del 5. 8% nella macroarea di Campo di Marte. A Bellariva si registra una bassa offerta abitativa dal momento che negli anni precedenti molti proprietari di casa hanno venduto le loro abitazioni, in particolare i grandi tagli per procedere a frazionarli. Le tipologie più richieste sono il trilocale ed il quattro locali. In crescita la componente d’acquisto straniera, in particolare peruviani e filippini che si trasferiscono dalla zona Nord di Firenze. Nel quartiere in questione si possono trovare condomini degli anni ’30-’70 ed alcuni terratetti. Le soluzioni ristrutturate costano mediamente intorno a 4500 € al mq. Le soluzioni più prestigiose invece si concentrano sul lungarno Colombo dove le abitazioni, costruite a partire dagli anni ’20-’30 fino agli anni ’80 si possono compravendere a prezzi medi di 5000 € al mq. In piazza Alberti sono in fase di ultimazione i lavori per la costruzione di un parcheggio a più livelli e di un centro commerciale. Il mercato delle locazioni è animato in buona parte dagli stranieri che lavorano in zona. Coverciano-s. Salvi è una zona molto richiesta di Firenze perché non lontana dal centro della città e ai confini con le colline di Fiesole. L’offerta immobiliare è molto eterogenea, include condomini e terratetti e spazia dagli immobili popolari degli anni ’50-’60, valutati 3500-3800 € al mq fino alle soluzioni di prestigio che hanno prezzi medi di 5000-5500 € al mq. Bassa la componente di acquisto per investimento in zona. Soluzioni di particolare pregio si concentrano nelle zone collinari di Fiesole. In corso i lavori per la linea tramviaria che collegherà diversi quartieri della città. Si prevede un tracciato di 20 km (linea 1 da Firenze S. M. Novella a Scandicci; linea 2 Peretola Aeroporto-duomo-piazza della Libertà; linea 3 Ospedale di Careggi-viale Europa). Ipotizzate delle diramazioni della linea 1 (per Rovezzano) e della linea 3 (per Bagno a Ripoli).
Domanda |
Monolocali |
2 locali |
3 locali |
4 locali |
5 locali |
Gennaio 2007 |
11. 6% |
30% |
32. 8% |
19. 6% |
6% |
Luglio 2006 |
9. 4% |
34. 1% |
32. 9% |
18% |
5. 6% | L’analisi della domanda sul capoluogo toscano evidenzia un aumento delle richieste di monolocali (2. 2%), seguiti dal quattro locali (+1. 6%). In sensibile diminuzione la domanda di bilocali (-4. 1%).
Offerta |
Monolocali |
2 locali |
3 locali |
4 locali |
5 locali |
Gennaio 2007 |
7. 1% |
22. 9% |
30% |
24. 3% |
15. 7% |
Luglio 2006 |
3% |
20. 9% |
28. 4% |
35. 8% |
11. 9% | In aumento la presenza sul mercato di monolocali (+4. 1%), bilocali (+2%) e trilocali (+1. 6%) e cinque locali (+3. 8%). In diminuzione l’offerta di quattro locali. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa . |
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SIMMONS & SIMMONS: ADVISOR LEGALE DI AVEA, UNO DEI PRINCIPALI OPERATORI MOBILI IN TURCHIA, NELL´OPERAZIONE DI FINANZIAMENTO PER UN VALORE COMPLESSIVO PARI A 1.6 MILIARDI DI DOLLARI |
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Milano, 24 aprile 2007 - Simmons & Simmons Italia ha gestito in qualità di Advisor Legale di Avea, uno dei principali operatori mobili in Turchia, un´importante operazione di finanziamento per un valore complessivo pari a 1. 6 miliardi di dollari. L´operazione, che si inserisce nelle strategie di espansione e crescita della rete Gsm di Avea, è risultata particolarmente interessante per la partecipazione di un gruppo di oltre 20 banche turche e internazionali guidato da Abn Amro e International Finance Corporation, che hanno agito in qualità di Joint Global Coordinator. Più in particolare, il finanziamento in parte coprirà il debito esistente di Avea e in parte i futuri investimenti in tecnologie. Il team di Simmons & Simmons Italia coinvolto nell´operazione è stato guidato e coordinato dal partner Nino Lombardo, con il supporto del partner Michael Dodson per gli aspetti legati alla finanza strutturata e del partner Rodolfo Errore e dell´avvocato Paolo Pianezze in materia di Project Finance. . |
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COSÌ LORETO SI ARRICCHISCE CON VALVERDE IL SINDACO MORENO PIERONI HA PRESENTATO IERI UN’IMPORTANTE PROGETTO RESIDENZIALE, CHE RECUPERA L’AREA DEGRADATA DELLE EX INDUSTRIE FANINI E RIQUALIFICA UN INTERO QUARTIERE |
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Loreto, 24 aprile 2007 – Nel segno della qualità urbana, della valorizzazione dell’ambiente e della cooperazione virtuosa tra pubblico e privato, nasce a Loreto il progetto Valverde, un moderno complesso residenziale ai margini del centro storico, destinato a riscattare dal degrado la grande area delle ex industrie Fanini inutilizzata da anni, e a offrire alla città risposta adeguata alle nuove necessità abitative. Su un area di circa 11 mila metri quadrati , saranno realizzati 110 appartamenti, parcheggi interrati, negozi, servizi, vaste aree di verde pubblico, parco giochi, riqualificazione del contesto, viabilità e illuminazione comprese. Questi i connotati principali dell’iniziativa presentata oggi dal sindaco Moreno Pieroni, dal progettista, architetto Guido Lorenzo Spadolini, e da Franco Fanini, Ad della società Directional Projects Spa proprietaria dell’area e che realizzerà il complesso. “Nel dopoguerra”, ha ricordato il sindaco, “la Fanini è stata una delle principali risorse per Loreto e per le Marche. La fabbrica era chiusa dal 1993 e il progetto Valverde interviene ora a risanare questa area importante, portando in dote alla città verde pubblico, servizi, parcheggi, negozi nel quartiere Pozzo che ne é quasi del tutto privo. Inoltre, offre risposta alla pressante domanda di abitazioni. Per le sue caratteristiche, il progetto è un esempio di come pubblico e privato possono collaborare per il bene comune”. Intervenendo anche a nome del padre Luigi, il fondatore dell’azienda, e dei fratelli Eugenio e Vito, Fanini ha insistito sull’opportunità concessa alla sua azienda di operare ancora a favore della città: “Siamo molto grati all’amministrazione comunale”, ha detto, “Dedichiamo nuova questa iniziativa ai nostri concittadini, ai tanti che hanno lavorato con mio padre e che insieme a lui hanno fatto conoscere Loreto nel mondo per l’ingegnosità e la capacità di creare prodotti di qualità”. La demolizione del vecchio edificio industriale è già cominciata e il quartiere Valverde sarà realizzato presumibilmente entro la fine 2009. Il progetto comporterà un investimento stimato in oltre 15 milioni di euro interamente a carico della Directional Projects Spa. Il nuovo complesso, ha spiegato Spadolini, si sviluppa nella piccola valle, dominata dalla Basilica, che costeggia le antiche mura. Si tratta di un quadrilatero di oltre un ettaro chiuso dalle vie Bramante, Boromei e Stegher e da viale Europa. “Il progetto”, ha aggiunto, “segue il naturale andamento del terreno, integrandosi e dialogando con il tessuto urbano circostante. I canoni tecnico-estetici rispondono all’esigenza di dare al quartiere una nuova e forte identità. Gli stessi appartamenti sono tutti diversi l’uno dall’altro, così da superare l’effetto spersonalizzante tipico del blocco condominiale. Al contrario, ogni condomino potrà identificarsi nella propria casa”. L’area sarà dotata di servizi importanti: attività commerciali, parcheggi interrati per lo più pubblici e una nuova illuminazione stradale. Viale Europa, tradizionale sede di un mercatino settimanale, sarà ampliato grazie alla cessione di una striscia di area Fanini, e sarà completamente riqualificato con una nuova pavimentazione a mosaico, una nuova fontana, panchine e illuminazione. Il complesso graviterà intorno a una piazza interna, circondata da portici pubblici, su cui si affacciano negozi, uffici e ingressi delle abitazioni. Questa piazza sarà il fulcro di collegamento con le strade che perimetrano il quadrilatero dell’intervento. Circa 2000 metri quadri di verde pubblico e un parco giochi per i bambini contribuiranno a trasformare l’ex area industriale in luogo ricco di vita e a dare al complesso Valverde e all’intero quartiere Pozzo una forte e qualitativamente valida centralità urbana. . |
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ASM HA APPROVATO IL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2006 E LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO PARI A 15,5 CENTESIMI EURO PER AZIONE |
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Brescia, 24 aprile 2007 – L’assemblea ordinaria degli azionisti di Asm, riunitasi il 20 aprile, ha approvato il bilancio d’esercizio di Asm S. P. A. Al 31 dicembre 2006, che ha fatto registrare un utile netto di 137,4 milioni di euro, e ha esaminato il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2006, che si è chiuso con un utile netto 238,3 milioni di euro. L’assemblea, inoltre, ha deliberato la distribuzione di un dividendo complessivo di 15,5 centesimi di euro per azione al lordo delle ritenute di legge, in pagamento il 31 maggio 2007 con stacco della cedola (numero 6) il 28 maggio 2007. Il rapporto tra dividendo e prezzo dell’azione (dividend yield ) è pari a circa il 5% calcolato sul prezzo medio del 2006 (3,16 euro per azione). Complessivamente verranno distribuiti 120 milioni di euro di dividendi interamente provenienti da utile di esercizio. L’assemblea ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione all’acquisto e vendita di azioni proprie che, in coerenza con gli obiettivi dell’operazione, verranno cedute in Borsa o, prioritariamente, saranno utilizzate quale corrispettivo di acquisizioni di partecipazioni o attività nell’ambito dei programmi di crescita per linee esterne di Asm. E’ previsto l’acquisto di un massimo di 38,7 milioni di azioni ordinarie, pari al 5,0% del capitale, da effettuarsi entro la data di convocazione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione dei risultati al 31 dicembre 2007, e comunque entro diciotto mesi dalla data odierna. Il prezzo minimo di acquisto è fissato in 1 euro per azione, che corrisponde al valore nominale; il prezzo massimo è stabilito dalla media dei prezzi di riferimento delle tre sedute di Borsa precedenti la data di ciascuna operazione di acquisto, aumentata del 5%. La formula per la definizione del prezzo massimo di ogni singola operazione non permette di determinare il potenziale esborso massimo complessivo per il programma di acquisto di azioni proprie. I volumi massimi di acquisto non supereranno il 25% della media dei volumi giornalieri delle venti sedute di Borsa precedenti la data dell’operazione di acquisto; Asm avrà la possibilità di aumentare tale percentuale fino al 50%, informando in modo adeguato Borsa Italiana, Consob e il mercato. L’assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009. Sono stati riconfermati i Consiglieri di Amministrazione nominati dal Comune di Brescia - Bruno Barzellotti, Maurizio Brunazzo, Renzo Capra, Giuseppe Onofri, Marco Vitale – e il Consigliere nominato dal Comune di Bergamo – Giuseppe Facchetti. I due Consiglieri eletti dall’Assemblea sono Alberto Clò e Tiberio Lonati. Il Consigliere Renzo Capra è stato confermato Presidente del Consiglio di Amministrazione. I curricula dei Consiglieri di Amministrazione sono disponibili sul sito internet del Gruppo Asm, www. Asm. It. L’assemblea ha nominato il nuovo Collegio Sindacale, in carica fino all’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009. I membri di nomina diretta del Comune di Brescia sono Ferruccio Barbi e Giovanni Rizzardi, come membri effettivi, e Pierfrancesco Cuter, come Sindaco supplente. Mediante voto di lista sono stati eletti Diego Rivetti – Sindaco effettivo - e Fabio Bombardieri – Sindaco supplente. Diego Rivetti, quale Sindaco eletto dalle minoranze, è stato nominato Presidente del Collegio Sindacale ai sensi di legge. Infine l’Assemblea, su proposta del Collegio Sindacale, ha prorogato ai sensi di legge l’incarico di revisione contabile a Pricewaterhousecoopers per il periodo 2008-2013. Nella successiva riunione del Consiglio di Amministrazione sono stati rinnovati i poteri al Presidente, Renzo Capra, e sono stati confermati i Consiglieri Giuseppe Facchetti e Bruno Barzellotti, rispettivamente nelle cariche di Vicepresidente e Vicepresidente Vicario. Nella stessa seduta il Consiglio di Amministrazione ha confermato la composizione del Comitato per la Remunerazione, del Comitato del Controllo Interno e la Governance, del Comitato per le Proposte di Nomina, e dell’Organismo di Vigilanza. . . |
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GRUPPO SORGENIA (CIR): IN CRESCITA FATTURATO, EBITDA E UTILE NETTO RISULTATI CONSOLIDATI DEI PRIMI TRE MESI DEL 2007 RICAVI € 505,9 MILIONI (454,5 MILIONI AL 31 MARZO 2006) UTILE NETTO € 18,1 MILIONI (-3,9 MILIONI AL 31 MARZO 2006) |
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Milano, 24 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Sorgenia Spa, società controllata dal gruppo Cir e partecipata dall’austriaca Verbund, si è riunito il 19 aprile sotto la presidenza del Dr. Rodolfo De Benedetti per esaminare i risultati al 31 marzo 2007. Nei primi tre mesi dell’anno, il Gruppo Sorgenia ha conseguito un fatturato consolidato di 505,9 milioni di euro, in crescita dell’ 11,2% rispetto al primo trimestre del 2006 (454,5 milioni di euro), grazie all’aumento dei volumi venduti di energia elettrica (+14,3%). Le vendite di gas naturale hanno invece registrato una flessione dell’ 11% per effetto dei minori consumi dovuti alle elevate temperature registrate nel corso dell’inverno. Anche il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) è risultato in crescita, passando da una perdita di 1,2 milioni di euro nei primi tre mesi del 2006 a un utile di 41,3 milioni nel primo trimestre 2007. L’ebitda ha beneficiato per l’intero trimestre della produzione della centrale di Termoli, entrata in marcia nel secondo semestre del 2006, e dei migliori margini di commercializzazione sia dell’energia elettrica sia del gas naturale, mentre i primi tre mesi del 2006 erano stati fortemente penalizzati dall’utilizzo stagionale di stoccaggi strategici di gas. L’utile netto consolidato di Gruppo é stato di 18,1 milioni di euro, contro una perdita di 3,9 milioni del primo trimestre del 2006. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo Sorgenia al 31 marzo 2007 ha presentato un indebitamento di 563,6 milioni di euro, in riduzione rispetto a 601,9 milioni al 31 dicembre 2006. Il miglioramento è dovuto per 11,7 milioni al parziale utilizzo degli stoccaggi di gas, per 77,2 milioni al miglioramento del capitale circolante (dovuto per circa 26 milioni all’incasso di crediti Iva) e per 29,3 milioni dall’autofinanziamento. Il trimestre è stato invece gravato per circa 65,5 milioni dagli investimenti sostenuti per lo sviluppo del piano industriale, in particolare per la costruzione della centrale di Modugno e per il fotovoltaico. La capogruppo Sorgenia Spa, che ha redatto il bilancio al 31 marzo 2007 secondo i princip contabili nazionali, ha registrato nel primo trimestre 2007 un fatturato di 512,1 milioni di euro contro 453,8 milioni del corrispondente periodo del 2006 (+12,8%). Il margine operativo lordo è risultato di 14,3 milioni di euro e si confronta con un risultato negativo di 6,4 milioni nel primo trimestre 2006. L’utile netto di periodo è stato di 3,9 milioni di euro, contro una perdita di 9,5 milioni nei primi tre mesi dello scorso esercizio. L’assemblea degli Azionisti di Sorgenia Spa ha approvato il bilancio d’esercizio 2006, che si è chiuso con una fatturato di 1. 913,4 milioni di euro e un utile netto di 18,2 milioni. Il Gruppo Sorgenia prosegue nella realizzazione del piano industriale 2007-2010, che prevede, dopo l’entrata in funzione della centrale di Termoli, la costruzione di altre 3 centrali a ciclo combinato alimentate a gas naturale (Ccgt), ciascuna da 770 Mw, il completamento de repowering delle centrali della controllata Tirreno Power, la realizzazione di campi eolici per 450 Mw e investimenti nel settore fotovoltaico (22 impianti nel Sud Italia per una capacità totale di 22 Mw). Per quanto riguarda Tirreno Power, il piano di repowering procede secondo i programmi stabilit con la riconversione di una sezione della centrale di Vado Ligure in un impianto a ciclo combinato da 760 Mw - la cui entrata in funzione è prevista nel corso del 2007 - e con la costruzione a Napoli Levante di un nuovo modulo a ciclo combinato da 380 Mw. All’inizio di aprile, la società ha presentato a istituzioni e sindacati un programma di riassetto industriale del sito di Vado Ligure, che prevede una sensibile riduzione delle emissioni e un potenziamento della centrale tramite la realizzazione di un nuovo gruppo da 460 Mw alimentato a carbone. Sono inoltre previsti interventi sul territorio ligure nel campo delle energie rinnovabili con la realizzazione di centrali a biomassa, impianti fotovoltaici e idroelettrici, e parchi eolici. Nel mese di marzo il Gruppo Sorgenia ha perfezionato due importanti operazioni finanziarie Con la prima, Sorgenia ha sottoscritto a Londra un finanziamento di 345 milioni di euro con un pool di banche, capofila Intesa San Paolo. L’operazione, della durata di cinque anni, ha lo scopo di supportare il piano industriale del Gruppo, che prevede investimenti fino al 2010 per oltre 1,8 miliardi di euro. Con la seconda, Energia Modugno ha finalizzato un finanziamento per 343 milioni di euro strutturato come project financing “senza ricorso”, con un pool di banche (Banca Monte d Paschi di Siena, Westlb Ag, Efibanca, Banca Nazionale del Lavoro ed Rzb) destinato a coprire circa i due terzi dell’investimento nella centrale Ccgt in costruzione a Modugno. Infine, Sorgenia e Iride hanno rilevato, tramite una joint venture paritetica, il 51% di Lng Med Gas Terminal, società che sta portando avanti l’iter autorizzativo per la costruzione e l’esercizio di un terminale di rigassificazione a Gioia Tauro (Calabria), con un capacità totale prevista di 12 miliardi di metri cubi annui. Una volta realizzato il progetto, Sorgenia e Iride disporranno congiuntamente di una capacità di rigassificazione di circa 8 miliardi di metri cubi di gas all’anno. . |
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CONVEGNO: PROGETTO RINENERGY “RISORSE ED APPROVVIGIONAMENTI ENERGETICI”, |
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Milano, 24 aprile 2007 - giovedì 3 Maggio alle ore 9:30, presso la Camera di Commercio di Milano, sala conferenze, via Meravigli 9/b, Milano, al convegno “Risorse ed approvvigionamenti energetici”, in cui verrà presentato il progetto Rinenergy che, analizzando la legislazione vigente in materia energetica, l’impatto generato dalle nuove normative sulle aziende del settore e affini, propone nuove opportunità che il “risparmio energetico” offre sia in ambito industriale che nella vita d’ogni singolo cittadino: dall’ottimizzazione tecnologica ad un comportamento più sostenibile. Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, del Ministero dello Sviluppo Economico, della Regione Lombardia, della Provincia, del Comune e della Cciaa di Milano. L’incontro è promosso dalla società di comunicazione e marketing Brandxcomunicazione, in collaborazione con associazioni di settore, istituzioni nazionali ed esperti del mondo delle energie rinnovabili, dell’economia e della finanza, tra i quali: Legambiente, associazione Altroconsumo, Anaci, Anci, Anev, Comune di Milano, Atm Milano, Aem, Cisl, Kyoto club, Provincia di Milano, l’Aige (Associazione Italiana Gestione Energia), Adiconsum, Anie, Confservizi, Enea. Verrà presentato inoltre al convegno dal Ministero dell’Ambiente il masterplan della città di Huairou, progetto pilota per la costruzione di una città ecocompatibile a nord di Pechino. Di seguito il programma del convegno: h. 9,30 Tavola Rotonda: Risorse ed approvvigionamenti energetici Tema: Quadro sull’energia sostenibile alla luce delle ultime emergenze Argomenti: Dipendenza e Politica Energetica • Risorse disponibili • Potenzialità territoriali • Dibattito Partecipanti: Rappresentanti Ministero Ambiente e Tutela del territorio e Ministero Sviluppo Economico • Roberto Malaman – Direttore Generale dell’Autorità per l’Energia elettrica e il gas • Marco Lionello Pagnoncelli - Assessore alla Qualità dell´Ambiente Regione Lombardia • Massimo Buscemi - Assessore alle Reti e Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile Regione Lombardia • Michele Losappio - Assessore all´Ecologia Regione Puglia • Diego Tommasi - Assessore Ambiente Regione Calabria • Enrico Risaliti - Presidente della Commissione per le politiche energetiche di Confcommercio • Massimo Beccarello - Confindustria, docente presso Università Milano-bicocca, • Renzo Bellini - Segretario confederale Cisl • Giorgio Palazzi - Direttore Dipartimento tecnologie per l’energia, fonti rinnovabili e risparmio energetico Enea • Roberto Della Seta - Presidente Legambiente • Raffaele Morese - Presidente Confservizi • Bruna Brembilla - Assessora all´ambiente Provincia di Milano • Angelo Paladino - Assessore alle Politiche Ambientali Provincia di Salerno Pubblico: Produttori, Aziende, Energy Manager, Associazioni, Progettisti, Università, Sindacati, Banche e media. Tavola Rotonda: Le Fonti di Energia Rinnovabili alla luce dell’attuale legislazione Tema: Specifiche Legislative per le F. E. R. Argomenti: Agevolazioni per il settore e possibili sviluppi normativi • Il “Conto Energia” • I servizi in una logica di sviluppo sostenibile • Dibattito. Partecipanti: Corrado Clini - Direttore Generale del Ministero dell´Ambiente • Edoardo Croci - Assessore alla Mobilità, Trasporti, Ambiente Comune di Milano • Paolo Pipere - Responsabile del Servizio Ambiente, Territorio e Infrastrutture della Camera di Commercio di Milano • Vincenzo Scotti - Multiutility Spa • Enrico Lorenzini - Presidente Aige • Simone Togni - Presidente Anev • Roberto Longo - Presidente Aper • Gianni Chianetta - Presidente Assosolare • Sergio D’alessandris - Presidente Assolterm • Walter Righini - Presidente Fiper • Gianluca Bertolino - Consigliere Gifi • Giuseppe Caserta - Presidente Itabia. Pubblico: Produttori, Aziende, Energy Manager, Progettisti, Università, Sindacati e Media . |
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IRIDE: FIRMATO L’ACCORDO PER LA CESSIONE DI AEM TRASPORTO ENERGIA A TERNA IL CORRISPETTIVO È PARI A 49,4 MILIONI E GENERERÀ UNA PLUSVALENZA LORDA DI OLTRE 20 MILIONI DI EURO SUL BILANCIO CONSOLIDATO 2007 DI IRIDE. |
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Torino, 24 aprile 2007 – Iride Energia S. P. A. , Terna S. P. A. E la sua controllata Rete di Trasmissione Locale S. R. L. , hanno stipulato il 20 aprile a Torino il contratto che prevede la cessione ad Rtl dell’intero capitale di Aem Trasporto Energia (“Aem Te”) e della sottostazione elettrica a 220 kV di Moncalieri. L’accordo è stato sottoscritto dall’Amministratore Delegato di Iride Energia, ing. Roberto Garbati, e dall’Amministratore Delegato di Terna, dott. Flavio Cattaneo. Il corrispettivo complessivo previsto è pari a 49,4 milioni di euro; di cui 38,8 milioni di euro per l’acquisto della partecipazione dell’intero capitale sociale di Aem Te (comprensivo di una posizione finanziaria netta positiva di 2,8 milioni di euro al 31. 12. 2006), e 10,6 milioni di euro per l’acquisto della sottostazione elettrica di Moncalieri. Il perfezionamento dell’operazione, che è subordinato all’autorizzazione attesa entro il mese di giugno dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, genererà una plusvalenza lorda di oltre 20 milioni di euro sul bilancio consolidato 2007 di Iride. Il corrispettivo definitivo dell’operazione sarà fissato in relazione al patrimonio netto di Aem Te alla data di perfezionamento dell’operazione. La cessione degli assets di trasmissione elettrica è coerente con quanto previsto dalla normativa in materia di riassetto del settore energetico, volta a favorire il processo di unificazione delle reti di trasmissione nazionale al quale hanno già aderito altri operatori nazionali di rilievo. Aem Te è proprietaria di circa 220 km di terne e di 4 sottostazioni elettriche appartenenti alla Rtn (Martinetto, Rosone, Sud Ovest e Villa). Nel 2006, Aem Te ha registrato ricavi per 7,6 milioni di euro, un Ebitda di 4,3 milioni di euro ed un Utile netto di 1,7 milioni di euro. Il capitale investito netto risulta pari a circa 25,7 milioni di euro, di cui circa 27,1 milioni di euro di immobilizzazioni materiali; il patrimonio netto è pari a circa 28,6 milioni di euro. Iride Energia è stata assistita da Banca Imi in qualità di advisor finanziario e dallo Studio Donatella De Rosa in associazione con lo Studio Basso e Associati quale consulente legale. . |
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BANDO DI GARA: STATISTICHE SULL´ISTRUZIONE, LE SCIENZE E LA CULTURA |
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Bruxelles, 24 aprile 2007 - Eurostat ha indetto una gara d´appalto per la conduzione di statistiche sull´istruzione, le scienze e la cultura. Oggetto dell´appalto sono la preparazione del sondaggio comunitario sull´innovazione 2008, la compilazione di statistiche sulle risorse umane nel settore della scienza e della tecnologia, la compilazione di statistiche relative alle industrie ad alta tecnologia e ai servizi basati sulla conoscenza e la compilazione di statistiche comunitarie in materia di innovazione. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea Eurostat , All´attenzione di Jean-louis Mercy, capo unità Edificio Jean Monnet, rue Alcide de Gasperi , unità F-4 «Statistiche sull´istruzione, le scienze e la cultura» , L-2920 Lussemburgo (Kirchberg), Tel. +352 43 01 34862, Fax +352 43 01 31082, Url: http://europa. Eu. Int/comm/eurostat . |
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TUTTI A SCUOLA FINO A SEDICI ANNI, LE SCELTE DELLA TOSCANA SIMONCINI: "OBBLIGO NEL BIENNIO DELLE SUPERIORI E TERZO ANNO PROFESSIONALIZZANTE" |
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Firenze, 24 aprile 2007 - "La Toscana ha scelto di dare attuazione alla norma della finanziaria che prevede l´innalzamento dell´obbligo scolastico a sedici anni all´interno dei percorsi scolastici, cioè nel biennio della scuola superiore. E´ una decisione coerente con il ruolo fondamentale che attribuiamo alla scuola, che per noi è e deve restare il luogo dove si acquisiscono le competenze di base. E´ per questo che abbiamo deciso di non costruire un sistema alternativo, come invece hanno fatto altre regioni, ma di proseguire sulla strada di iniziative come quella portata avanti a livello sperimentale di percorsi triennali di formazione integrata". Così l´assessore all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha spiegato la decisione della Toscana nella sua relazione al convegno organizzato oggi a Firenze dalla Cgil regionale sul tema "Tutti a scuola almeno fino a 16 anni". Se la scelta è chiara e netta, il lavoro da fare per dare le gambe a questo indirizzo è decisamente impegnativo. "Prima di tutto dovremo dare supporto alle attività del biennio delle superiori, attrezzando le scuole con iniziative di sostegno e orientamento per coloro che manifestano precocemente l´intenzione di non proseguire gli studi. Per mettere in piedi questa attività abbiamo formato un gruppo di lavoro con le Province che, entro giugno, presenterà al consiglio regionale un primo atto di indirizzo sul quale poi si aprirà il confronto con il mondo della scuola". Ma una volta detto che tutti devono restare a scuola fino a sedici anni, il problema di offrire a tutti le stesse opportunità e gli stessi diritti non si esaurisce. "Dobbiamo infatti essere in grado - sostiene l´assessore - di strutturare un terzo anno che porti i ragazzi e le ragazze che non intendono proseguire gli studi al raggiungimento di una qualifica professionale. Nello stesso tempo dobbiamo prevedere la possibilità di rientro nei percorsi dell´istruzione per chi, invece, vuole proseguire. Si tratta di un lavoro che impegna la Regione anche a livello nazionale, dove il dibattito su questi temi è ancora aperto anche fra le Regioni". L´assessore ha spiegato che il terzo anno successivo al biennio obbliogatorio dovrà avere un carattere professionalizzante, recuperando un forte legame con il territorio e con le sue specificità economiche e culturali. "Ciò non comporterà, nella maggior parte dei casi - avverte Simoncini - la costruzione di strutture ex novo, ma realizzare convenzioni con istituti tecnici e scuole professionali. Questo lavoro andrà di pari passo con il riassetto del sistema professionale al quale stiamo mettendo mano e con il processo di riforma della scuola superiore, al quale dovremo in qualche modo partecipare. Si tratterà poi di capire il ruolo dei poli formativi, istituiti dalla che dovrebbero essere un punto di riferimento per la fase post diploma, ancora tutta da costruire. E´ un settore dove si deve cercare di mettere ordine per evitare doppioni e scongiurare che l´offerta diventi una sorta di babele a scapito della qualità e della chiarezza". . |
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MIGRANTI, NUOVA LEGGE REGIONALE PER UNA SOCIETÀ PIÙ COESA LA REGIONE IMPEGNATA SU PIÙ FRONTI PER GARANTIRE IL DIRITTO ALL´APPRENDIMENTO IERI A PRATO FIRMA DELL´INTESA PER L´ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI |
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Firenze, 24 aprile 2007 - Pari opportunità nell´accesso all´istruzione e nella prosecuzione degli studi, accoglienza, inclusione sociale e confronto fra culture, promozione di valori e diritti fondamentali per i cittadini, adeguamento delle politiche per la scuola e per l´immigrazione alla realtà complessa ed originale costituita dalla presenza sempre più diffusa di alunni stranieri nelle scuole della Provincia di Prato. Questi gli obiettivi del Protocollo d´intesa che la Regione Toscana, l´Ufficio scolastico regionale e provinciale, la Provincia di Prato, tutti i Comuni della Provincia e tutti gli istituti scolastici, dalle elementari alle superiori, hanno firmato oggi nel Palazzo della Provincia di Prato. E´ un´intesa che servirà a definire concretamente i modi di applicazione del progetto realizzato dalla Provincia per l´accoglienza degli alunni stranieri e per l´educazione interculturale. "Si tratta di un percorso che la Regione ha sostenuto fin dall´inizio - commenta l´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori, che ha firmato per la Regione il protocollo - perché in sintonia con le iniziative per la coesione sociale la piena realizzazione della libertà individuale di tutti i cittadini, nonché con le iniziative finalizzate a rendere effettivo il diritto all´apprendimento lungo tutto l´arco della vita, quale fondamento necessario per il diritto allo studio". La realtà pratese è da tempo oggetto di attenzione da parte della Regione. E non potrebbe essere altrimenti perché, nella sola Prato, la percentuale di studenti stranieri, che nell´anno scolastico 1999-2000 si attestava sul 5%, è oggi attorno al 13% e sembra destinata a crescere ancora. E´ evidente che questo afflusso massiccio di alunni che, in particolare nel caso dei cinesi, sono portatori di una lingua, di cultura e tradizioni molto diverse dalle nostre, implica da parte della comunità scolastica e dalla società in generale, iniziative volte all´accoglienza, alla diffusione di valori di tolleranza e l´organizzazione di attività per l´alfabetizzazione e l´integrazione delle famiglie. "Questa esperienza - osserva Salvadori - è significativa per la particolarità della realtà pratese e per la capacità di coinvolgere tutti i soggetti interessati. E´ un´esperienza che potremo successivamente estendere perché si inserisce nella più generale attività della Regione per i servizi a favore degli immigrati, che prevede l´attivazione di percorsi integrati di inserimento sociale, scolastico e lavorativo, favorendo la comunicazione interculturale e l´associazionismo". L´assessore Salvadori ha quindi annunciato che, per favorire un miglior inserimento dei cittadini stranieri e per realizzare una società coesa e solidale si sta lavorando a una nuova legge regionale sui migranti. Ma la crescente presenza di alunni stranieri (in Toscana sono circa 34 mila, il 7,3% del totale degli studenti) è anche al centro delle iniziative previste dal Piano generale di indirizzo per istruzione, formazione e lavoro. "In particolare - afferma l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - è partito in via sperimentale nelle province di Firenze, Livorno Arezzo e Pistoia un progetto finalizzato a offrire a tutti pari opportunità nell´accesso all´istruzione e il miglioramento dei pecorsi scolastici. Il progetto non punta solo sulla scuola ma anche sul coinvolgimento delle famiglie. Ritardo e abbandoni sono infatti all´ordine del giorno per i ragazzi stranieri che hanno un tasso di ritardo negli studi 25 volte più alto rispetto ai compagni italiani". . |
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UN CONCORSO PER LE SCUOLE DI MONTAGNA |
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Torino, 24 aprile 2007 - La Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo propone la seconda edizione del Concorso Centomontagne. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione per la Scuola in collaborazione con la Regione Piemonte e con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, è presentata martedì 24 aprile 2007 alle ore 12. 30 presso la Compagnia di San Paolo in Corso Vittorio Emanuele Ii, 75 a Torino, da Bruna Sibille assessore regionale alla Montagna, Giovanna Pentenero, assessore regionale all’Istruzione, Francesco De Sanctis, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale e da Massimo Coda, direttore della Fondazione per la Scuola. La seconda edizione di Centomontagne conferma l’attenzione della Fondazione per la Scuola nei confronti delle scuole di montagna, già dimostrata negli anni scorsi con il sostegno alla pubblicazione di una ricerca sulle scuole di montagna in Piemonte e con la prima edizione del Concorso Centomontagne, entrambe in collaborazione con la Regione Piemonte e l’Ufficio Scolastico Regionale. In particolare, il quadro emerso dalla prima edizione del concorso – una vivacità inaspettata dal punto di vista didattico e culturale delle scuole situate in zone montane, la maggior consapevolezza e il forte legame dei loro studenti con la realtà in cui vivono, la concezione del territorio di appartenenza come risorsa su cui investire per il futuro – ha motivato la Fondazione e le due istituzioni a proseguire nella direzione della valorizzazione e del supporto alla realtà degli istituti scolastici collocati nelle aree montane, sottolineandone gli aspetti più distintivi e qualificanti. La seconda edizione del concorso, rivolta alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado delle Comunità montane del Piemonte, intende infatti premiare progetti già realizzati tesi a valorizzare modelli e pratiche trasferibili finalizzate al miglioramento della qualità dei processi formativi nei territori di montagna, a partire da tematiche distintive di tali contesti. Tra queste il recupero della tradizione culturale e la memoria storico-antropologica, la valorizzazione delle opportunità offerte dall’ambiente naturale, il miglioramento della qualità della vita scolastica in relazione alle criticità tipiche del contesto montano e al ruolo della scuola nel territorio. La Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo proclamerà dieci progetti vincitori ad ognuno dei quali assegnerà un premio di 5. 000 euro. Le candidature dovranno essere inviate alla Fondazione entro il 30 giugno 2007 e l’esito del Concorso verrà comunicato entro il 15 settembre 2007. Il bando è disponibile online sul sito della Fondazione per la Scuola www. Fondazionescuola. It . |
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“CARRIERA&FUTURO, IL SALONE DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE”. 3 MAGGIO 2007 POLITECNICO DI TORINO |
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Torino, 24 aprile 2007 - J. E. To. P. - Junior Enterprise Torino Politecnico -, in qualità di associazione organizzatrice e promotrice, annuncia la dodicesima edizione di “Carriera&futuro, il Salone del Lavoro e della Formazione”. Scopo dell’evento è mettere a disposizione dei laureandi e dei laureati degli atenei piemontesi, un Career Day, che si proponga come tramite tra l’università ed il mondo del lavoro. Contestualmente ci si pone anche l’obiettivo di aiutare coloro che ancora sono nel pieno del percorso universitario, offrendo conferenze e workshops all’interno del salone, utili per integrare le conoscenze didattiche. Per il secondo anno consecutivo la fiera avrà luogo all’interno del Politecnico di Torino in seguito alle numerose richieste delle aziende partecipanti. Le società presenti alla manifestazione sono: Fiat Spa, Iveco, Fiat Powertrain Technologies, Fiat Auto, Crf, Magneti Marelli, Michelin, Eni, Bosch, Toyota, Price Waterhouse Coopers, Akka Technologies, Accenture, Il Sole 24 Ore, Jobadvisor, Almalaurea, Mercurius, Campus, Escp-eap, Atos-origin, Shell, General Electric, Altran, Bocconi, Skf, Avio, Metis, Vishay Semiconductor Italiana, Vodafone, Tnt, Regione Piemonte, Intesa Sanpaolo, Johnson Controls, Foster Wheeler, General Motors, Manpower, Dec Alten, Gruppo Ppg , Akronos Technologies, Politecnico Di Torino, Asfor, Istud, Alenia Aeronautica, Gi Group, Fondazione Cuoa, Maire Tecnimont, Ingei, I3p, Adecco, Gruppo Magnetto, Mip, Ifoa, Gruppo Boscolo, Autostrade Per L’italia, Csi Piemonte, Enel, Ferrero, Humangest Agenzia Per Il Lavoro, Ibm Italia, Ied, Master Team, Msx International, Oracle, Tenaris, Wave Group, Campus, Procter&gamble, Radio24, Universita’ Di Torino, Eures, Help Lavoro, Lavoro. Doc. All’ingresso, totalmente gratuito, verrà distribuita una copia del C&f Book (tiratura di ventimila copie) che la nostra associazione s’impegna a redigere ogni anno come memoria storica dell’evento in questione, materiale pubblicitario da utilizzare fino alla prossima edizione, guida per conoscere le aziende partecipanti e consiglio per l’inserimento nel mondo del lavoro. A tutti i visitatori sarà inoltre garantita l’assistenza di esperti del settore per la stesura di un valido Curriculum Vitae da inserire eventualmente nel database di Jetop, creato per essere consultato da tutte le aziende partecipanti all’evento. C&f non è solo il luogo in cui si incontrano la domanda e l’offerta di lavoro, poiché è in grado di proporre anche un ricco panorama culturale caratterizzato dalle presentazioni delle aziende partecipanti e, alle ore 16:00, da un’importante conferenza sul tema “Il Lavoro nell’Era della Globalizzazione”. Molte istituzioni, comprendendo l’importanza ed il valore della manifestazione, hanno concesso anche quest’anno il loro patrocinio. Nel dettaglio gli enti sono: Presidenza della Repubblica Italiana, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Politecnico di Torino, Università degli studi di Torino. Negli ultimi anni la manifestazione ha riscontrato un successo sempre crescente, collocando C&f tra i più grandi Career Day in Italia ed in assoluto il maggiore del nord-ovest. In particolar modo l’ultima edizione ha raggiunto livelli d’eccellenza. Prova ne sono le decine di aziende partecipanti, le numerose presentazioni aziendali, la distribuzione di circa diecimila copie del C&f Book ed un’affluenza che supera i novemila visitatori. . |
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VALUTAZIONE GRATUITA DELL’IDEA IMPRENDITORIALE |
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Milano, 24 aprile 2007 - 2007 - La Camera di Commercio di Milano ha istituito un concorso per la valutazione gratuita della propria business idea dal titolo "Fai valutare la tua idea imprenditoriale". L’iniziativa, che ha l’obiettivo di favorire la nascita di nuove imprese ad alto potenziale di sviluppo attraverso la valutazione gratuita della business idea secondo il modello di rating predisposto dalla fondazione Financidea, è rivolta a persone fisiche residenti in Italia che non risultino già titolari o soci di una realtà imprenditoriale e che abbiano un´età compresa tra i 18 e i 60 anni. La domanda deve essere presentata entro il 29 giugno. Il premio, pari a 30mila euro, verrà assegnato sulla base di una graduatoria. L´esito dei vincitori verrà comunicato durante la giornata di premiazione che si terrà a Milano nell´autunno 2007. La domanda e la relativa documentazione possono essere spedite tramite lettera raccomandata R/r, oppure presentate a mano alla Camera di Commercio di Milano - Protocollo Generale - Via San Vittore al Teatro, 14 - 20123 Milano e alle sedi decentrate Rif. Cdc Milano, Servizio Promozione e innovazione per le imprese, tel. 02 85154162, fax 02 85154265 - email: contributialleimprese@mi. Camcom. It . |
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SYNESIS FORUM 2007: 120 AZIENDE DISPOSTE AD ASSUMERE, ATTENDONO OLTRE 15.000 GIOVANI IL 10 MAGGIO TORNA A MILANO L’EVENTO PER IL RECRUITING PIÙ IMPORTANTE DELL’ANNO |
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Milano, 24 aprile 2007 – Jeia, società che da 15 anni organizza Synesis Forum il più importante career day italiano, anche quest’anno da appuntamento, per il 10 maggio, a tutti i laureati, laureandi e young professional che sono alla ricerca di una prima occupazione e che vogliono incontrare i Responsabili del Personale delle più importanti aziende italiane ed estere. Sarà il Politecnico di Milano - Campus Bovisa, in Via La Masa 34, a ospitare dalle ore 08. 30 alle ore 18. 30 l’edizione 2007 di Synesis Forum, offrendo uno spazio più ampio rispetto alle scorse edizioni, per dare modo a tutti gli interessati di ascoltare e farsi ascoltare dalle 120 aziende presenti con oltre 500 Top Manager. Tra le aziende presenti ricordiamo:………………… Il crescente successo delle scorse edizioni (il numero di aziende presenti a Synesis è aumentato del 25% rispetto al 2006) ha indotto gli organizzatori ad ampliare lo spazio espositivo e ad aumentare le sessioni dedicate ai colloqui. Accanto alle tradizionali aree Synesis Expo (dedicata agli Stand aziendali) e Synesis Conference (spazio attrezzato per le presentazioni), sarà sviluppata una zona riservata agli incontri one-to-one, molto apprezzati sia dai manager sia dai giovani. Il format della manifestazione sarà invariato e prevede l’ingresso gratuito con il consiglio di fissare la propria agenda della giornata servendosi del sito Internet messo a disposizione: www. Synesisforum. It. Un’altra importante novità dell’edizione 2007 sarà la Synesis Night, ovvero il prolungamento della giornata, dopo le 18. 30, in un noto locale di Milano, dove i Responsabili del Personale, in un ambiente meno formale, si intratterranno con i candidati fino alle 21. 30; per dar modo anche a chi non possa intervenire di giorno di non perdere l’opportunità offerta da Synesis. “Uno dei fattori di successo dell’evento è la multi-disciplinarità – ha spiegato Paolo Beretta, Responsabile Relazioni Esterne di Jeia – nel senso che, le proposte di impiego provengono da aziende del tutto differenti e fanno riferimento a posizioni di lavoro varie e molteplici. A Synesis può essere premiata la ricerca di un posto di lavoro sia di chi abbia, o stia conseguendo, una laurea tecnica sia di una umanistica” Dopo Synesis Forum, prossimo appuntamento per le carriere, è fissato dagli organizzatori per il 6 giugno, in occasione del Diversity Day, una manifestazione che si svilupperà intorno al tema del Diversity Management, ovvero l’insieme delle politiche aziendali, in tema di gestione del personale, che si propone di valorizzare le Risorse Umane attraverso il migliore utilizzo delle differenze che caratterizzano ogni singolo individuo. . |
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OPERATORI DI PACE: LEZIONE CON L´AMBASCIATORE ITALIANO IN IRAN |
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Bolzano, 24 aprile 2007 - - Continua il ciclo di lezioni aperte al pubblico nel quadro del master per operatori di pace e mediatori di conflitti proposto dalla Formazione professionale italiana e cofinanziato dal Fse: venerdì 27 aprile sarà a Bolzano lo storico israeliano Meir Margalit, venerdì 4 è attesa la presenza di Roberto Toscano, ambasciatore italiano in Iran. Ospiti di grande rilievo per le prossime lezioni pubbliche del Master “Mediatori dei Conflitti – Operatori di Pace Internazionali”, promosso da Università di Bologna e Formazione professionale provinciale in lingua italiana, in collaborazione con la Fondazione Alexander Langer Onlus e con il giornale online Bumerang. Sono attesi a Bolzano lo storico Meir Margalit di Gerusalemme (venerdì 27 aprile) e Roberto Toscano, ambasciatore d’Italia in Iran il 4 maggio. Appuntamento con le lezioni pubbliche sempre nella Sala conferenze del Centro pastorale a Bolzano, in Piazza Duomo 6, dalle 17. 30 alle 19. 30. Venerdì 27 aprile Meir Margalit parlerà di “La Gerusalemme contesa”. Ha preso parte alla guerra dello Yom Kippur nel 1973, ha lavorato nella Municipalità di Gerusalemme per più di vent’anni, con un particolare impegno sui temi sociali. Negli ultimi cinque anni ha fatto parte del consiglio municipale di Gerusalemme. È tra i fondatori dell’associazione “Icahd – Israeli Committee Against House Demolition” (Comitato israeliano contro la demolizione delle case), una delle associazioni più impegnate in favore del dialogo e della cooperazione tra i due popoli che da troppo tempo si fronteggiano in uno scontro estenuante. Durante l’incontro Anna Da Sacco, fotografa e giornalista del giornale on-line Bumerang, presenterà un reportage fotografico sulla demolizione delle case nei Territori occupati, realizzato durante il Corso Mediatori dei Conflitti/operatori di Pace. Venerdì 4 maggio Roberto Toscano, ambasciatore d’Italia in Iran, presenta il suo ultimo libro, “La violenza e le regole”. Toscano è entrato in diplomazia nel 1969, ricoprendo numerosi incarichi nelle ambasciate in Cile, in Unione Sovietica, in Spagna e negli Stati Uniti e alla rappresentanza italiana presso la sede delle Nazioni Unite di Ginevra. Ha insegnato Relazioni internazionali presso l’Università Luiss di Roma ed è autore tra l’altro de “Il volto del nemico – La sfida dell’etica nelle relazioni internazionali”. Nel suo ultimo libro sostiene la necessità di individuare gli strumenti che prevengano, limitino, e contengano la violenza, in primo luogo quella più estrema del genocidio, del terrorismo e della tortura. . |
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"ATMOSFERA" - SISTEMA HI-TECH ANTI-SMOG DELL’ ENEA |
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Roma, 24 aprile 2007 - Si è tenuta ieri a Roma, alla presenza del Vice Sindaco Maria Pia Garavaglia e di Dario Esposito, Assessore alle Politiche Ambientali e Agricole del Comune di Roma, la presentazione del sistema "Atmosfera", stazione automatica intelligente ad autoapprendimento, basata sulle reti neurali, capace di autoprogrammarsi per prevedere i livelli di inquinamento dell’aria. Rispetto agli attuali sistemi in uso, con "Atmosfera" ogni singola centralina potrà individuare i singoli inquinanti con previsioni di dettaglio su base oraria, superando la genericità delle medie giornaliere. "Atmosfera", è un sofisticato sistema tecnologico di previsione-misurazione degli inquinanti, che si configura come strumento unico per comprendere gli ´umori´, i comportamenti dello smog e per stabilire strategie mirate ed effettivamente efficaci di contrasto all’inquinamento. Le reti neurali su cui è basato il sistema permettono di sapere con un anticipo fino a tre giorni quali sostanze inquinanti si verranno a concentrare negli specifici luoghi in cui avviene la misurazione. Queste capacità derivano dall’analisi del vento, dei movimenti delle masse d´aria e delle dinamiche meteo nei bassi strati dell´atmosfera. Il progetto di ricerca che ha permesso di realizzare “Atmosfera” ha avuto a disposizione un laboratorio d’eccezione, la città di Roma, ed è già stato adottato dal Comune di Milano (2005) e dal Comune di Napoli (2006). Come funziona "Atmosfera"? Questo sistema di previsione degli inquinanti utilizza un modello dinamico, che fornisce dettagliate indicazioni sul loro trend, impiegando le "reti neurali". Cuore di "Atmosfera" è dal 2004 il Sodar (Sound Detecting And Ranging), un tele-sensore che rileva, tramite onde acustiche, gli andamenti del vento (in orizzontale e in verticale) e della struttura termica alle quote significative per l´inquinamento urbano. Cosa misura "Atmosfera"? Ogni singola Stazione Automatica Intelligente, dedicata ad una realtà urbana, è in grado di prevedere, a 24-48-72 ore, le concentrazioni di Co (monossido di carbonio), So2 (biossido di zolfo), O3 (ozono), Pm10 (particolato di polveri sospese), No e No2 (ossidi di azoto), C6h6 (benzene). Il sistema, dunque, controlla i principali inquinanti su aree urbane. Cosa si può fare, in concreto, con "Atmosfera"? Tre cose: prevedere ´a grana fine´ i livelli di inquinamento urbano monitorando le masse d’aria sulle città; intervenire prima (e non dopo) con azioni mirate; valutare rigorosamente l´efficacia delle misure adottate. Sugli sviluppi del sistema "Atmosfera" sono intervenute le massime autorità scientifiche nazionali ed internazionali: Vittorio Canuto della Nasa e Columbia University, Sergej Zilitinkevich dell’Università di Helsinki, Igor Esau del Bjørknes Center for Climate Research (Norvegia), Domenico Anfossi del Cnr Isac di Torino, Harindra J. Fernando dell’Arizona University. Harindra J. Fernando si è congratulato per il risultato scientifico ottenuto con la messa a punto del sistema Atmosfera, considerato uno dei più innovativi strumenti contro l’inquinamento atmosferico urbano, portando i saluti di Phil Gordon, sindaco di Phoenix (Arizona), città tra le più avanzate al mondo nel campo della ricerca sulle tecnologie applicate. . |
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EDUCAZIONE AMBIENTALE, LEGAMI PIÙ FORTI TOSCANA - TUNISIA
FORMATI 25 ISPETTORI NELL´AMBITO DEL PROGRAMMA EUROPEO LIFE-PAYS TIERSE IL SISTEMA REGIONALE DI FORMAZIONE A DISTANZA TRIO SBARCHERÀ IN AFRICA
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Firenze, 24 aprile 2007 - L´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini si è incontrato oggi a Tunisi con il ministro per l´ambiente e lo sviluppo sostenibile della Repubblica di Tunisia Nadir Hamad in occasione della positiva conclusione del progetto Life-pays Tiers , finanziato dalla Commissione europea, nell´ambito del quale la nostra regione ha collaborato con il sistema scolastico tunisino per formare 25 ispettori educativi che lavorano all´interno della scuola. Queste figure, grazie a un corso attuato su incarico della Regione da Irpet (Istituto per la programmazione economica in Toscana) e Arpat (Agenzia per l´ambiente), sono state mese in grado di diffondere, nella scuola dell´obbligo, indirizzi e metodi didattici di educazione ambientale, allo sviluppo sostenibile e ad una cittadinanza consapevole. Il corso di formazione è stato completato da uno stage di due settimane per gli operatori tunisini in Toscana. "Si tratta di una iniziativa utile anche per noi - ha detto l´assessore - perché contribuisce a rafforzare i legami con la Tunisia e a conoscerne meglio le problematiche sociali, economiche e culturali, con particolare attenzione per il sistema scolastico e formativo. Nel corso dell´incontro abbiamo deciso di rilanciare la cooperazione con questo paese, in particolare nel settore dell´educazione ambientale e nel campo dei sussidi didattici in generale. A questo poroposito fra le proposte emerse c´è anche quella di mettere a disposizione della Tunisia il progetto di formazione a distanza Trio. Nelle prossime settimane sarà verificata la fattibilità concreta del progetto". Nel corso degli incontri previsti nella mattinata di oggi all´Istituto italiano di cultura di Tunisi è stato presentato anche un modellino di stazione di depurazione delle acque miniaturizzata, frutto di una collaborazione fra tecnici toscani e tunisini, finalizzata a mostrare agli alunni il funzionamento degli impianti. L´assessore Simoncini ha concluso sottolineando il valore "di un´esperienza di cooperazione internazionale che vede una regione leader nel settore dell´educazione anmbientale lavorare con un paese che da secoli interagisce culturalmente con il nostro e con l´Europa mediterranea in generale". . |
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LA “FOLGORE” SUBENTRA ALLA “POZZUOLO DEL FRIULI” |
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Tibnin 24 aprile 2007 - Presso la base di Tibnin, intitolata al Capitano Massimo Ficucello – caduto a Nassirja il 12 novembre del 2003- si è svolta il 22 aprile la cerimonia di passaggio di responsabilità della Joint Task Force Lebanon tra la Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e la Brigata paracadutisti “Folgore”. Al Generale Paolo Gerometta, Comandante uscente del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil, è subentrato il Generale Maurizio Fioravanti. La cerimonia, presieduta dal Generale di Divisione Jai Prakash Nehra, Vice Comandante di Unifil, si è svolta alla presenza delle autorità civili locali, del personale militare del Reparto oltre a rappresentanze delle altre Task Force presenti in teatro. “Sono orgogliosissimo dei risultati raggiunti grazie al costante impegno degli uomini e delle donne del contingente,” ha dichiarato il Generale Paolo Gerometta, “è solo grazie a una squadra coesa e compatta, infatti, che si possono raggiungere questi obiettivi. Io ho solo avuto l’onore di poterla guidare”. “Sono certo che la Folgore saprà affrontare il difficile impegno insieme con determinazione e serenità”- ha aggiunto- “sicuro che le capacità umane e professionali del suo personale le consentiranno di mantenere alto il nome dell’Italia in terra Libanese”. Dall’8 novembre 2006, il contingente italiano - a guida Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” - ha raggiunto gli obiettivi che gli erano stati assegnati attraverso il capillare controllo del territorio, in coordinamento con le forze armate libanesi, e la cooperazione con le autorità istituzionali del sud del Libano. Grazie al rapporto di profonda fiducia e stima instauratosi sia con le Forze Armate Libanesi che con i rappresentanti della popolazione, è stato possibile realizzare numerose ed importanti attività umanitarie. Gli uomini e le donne del 3° Reggimento Genio Guastatori hanno sviluppato un intenso lavoro di bonifica del territorio dagli ordigni inesplosi effettuando – nel corso della missione – oltre 3000 interventi nella quasi totalità dedicato a rendere innocue le temibili “cluster bomb” ma anche alla inertizzazione di varie tipologie di ordigni (bombe da mortaio e bombe d’aereo). Gli specialisti Eod hanno, contestualmente con il lavoro di bonifica del territorio, visitato moltissime scuole per consigliare a studenti ed insegnanti come comportarsi in caso di ritrovamento di questi pericolosissimi ordigni. Anche questa missione, come ormai tutte quelle delle Forze Armate Italiane nei Teatri mondiali, ha visto un grande impegno nella realizzazione di progetti che hanno dato alla popolazione locale un miglioramento della qualità della vita. Alcuni dei progetti portati a termine riguardano la realizzazione o la riattivazione di impianti elettrici e idrici, l’acquisto di camion per la spazzatura, l’allestimento di ambulatori. I panificatori del contingente hanno, inoltre, sviluppato una continua collaborazione con un istituto per diversamente abili di Tiro, il “Mosan Center”. Grazie alle lezioni dei militari - specialisti provenienti Maddaloni - gli oltre 100 ragazzi ospiti del centro hanno appreso un mestiere che potrà inserirli nel mondo del lavoro e nello stesso tempo consente il sostentamento della scuola. . |
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