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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Maggio 2007
RISORGONO GLI AGRUMI DEL ‘500 LA CRIOCONSERVAZIONE PER LA SALVAGUARDIA E LA TUTELA DELLE SPECIE VEGETALI IN EUROPA.  
 
Oltre un terzo delle specie vegetali presenti nel mondo è sottoposto a erosione genetica o rischia addirittura l’estinzione. Anche numerose specie europee rientrano tra quelle minacciate. Per bloccare questa “emorragia” di risorse naturali e fare il punto della situazione, ricercatori e studiosi europei si incontreranno a Firenze, dal 10 al 12 maggio 2007, in un meeting sulla crioconsevazione dal titolo “Technology, application and validation of plant cryopreservation”, organizzato dall’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa) del Cnr. “La salvaguardia della biodiversità vegetale è di prioritaria importanza per la tutela del nostro patrimonio ambientale”, sostiene Maurizio Lambardi, ricercatore Ivalsa e responsabile del laboratorio Cnr di conservazione in vitro e crioconservazione. “E’ fondamentale, quindi, intervenire per tempo per arrestare o contenere la perdita di risorse genetiche dovuta a fattori naturali o indotti dall’uomo”. Già a partire dagli anni ’70 si è intrapresa, a livello mondiale, una importante opera di raccolta e conservazione del germoplasma vegetale in banche del seme e collezioni in campo. “Grazie al recente contributo delle biotecnologie”, dice Lambardi, “questo settore può ora avvalersi di metodi innovativi quali la crioconservazione, che permette lo stoccaggio di organi vegetali (gemme, meristemi, semi interi o embrioni) alla temperatura ultra-bassa (-196°C) propria dell’azoto in fase liquida”. Tale tecnica comporta molti vantaggi: elevata potenzialità conservativa (in un contenitore da 35 litri di azoto liquido si possono stoccare oltre 6000 espianti), bassi costi di conservazione, mantenimento del materiale vegetale in assoluta sicurezza genetico-sanitaria e la possibilità di conservazione praticamente illimitata nel tempo. “Presupposto di questa tecnologia”, spiega Carla Benelli, ricercatrice Ivalsa-cnr “è la ‘vitrificazione’ del materiale vegetale sottoposto a drastico abbassamento termico, termine che indica quel fenomeno fisico per il quale le molecole di acqua non cristallizzano e la soluzione assume una consistenza amorfa (vetrosa). La vitrificazione del citoplasma cellulare previene la formazione dei letali cristalli di ghiaccio intra-cellulari; pertanto, gli organi e i tessuti vegetali sottoposti a questa tecnica si mantengono integri e vitali alla temperatura dell’azoto liquido e sono in grado di ricostuire una coltura di gemogli o una linea cellulare quando reintrodotti in coltura in vitro”. Al meeting di Firenze saranno presentati i risultati di uno studio dell’Ivalsa che ha permesso di individuare efficienti procedure di conservazione in azoto liquido di semi provenienti da alcune antiche varietà e specie poliembrioniche di Citrus, facenti parte di una collezione, unica nel suo genere, iniziata da Cosimo I° de’ Medici nel Xvi secolo e localizzata presso la ‘Villa Reale di Castello’ in Firenze. “La prima notizia di coltivazione d’agrumi alla Villa di Castello risale al 1544, quando il duca ordina che vengano innestati ‘occhi di limoni dolci’ ”, riferisce Lambardi. “Da allora la collezione si è accresciuta sempre di più e attualmente conta circa 500 esemplari in grandi conche di terracotta che rappresentano il ‘fiore all’occhiello’ della Villa”. Il numero, ma soprattutto le varietà rare, le ‘mostruosità’ e le ‘bizzarrie’ dei suoi frutti, spesso rappresentate da solo uno o pochi esemplari, ne fanno una collezione in vaso di grande interesse internazionale. “Questo prezioso germoplasma può rappresentare”, conclude Lambardi, “una straordinaria fonte di ‘antichi’ caratteri genetici, potenzialmente utili nel miglioramento di specie del genere Citrus”. La ricerca dell’Ivalsa, quindi, è il primo promettente passo verso la possibilità di preservare in una ‘criobanca del seme’ questa preziosa biodiversità, proteggendola dai ‘rischi del tempo’. .  
   
   
TUTTOFOOD: 20.000 PRESENZE,MILANO CAPITALE DEL CIBO  
 
 Milano - "Tuttofood non ha tradito le attese. La prima edizione della grande rassegna internazionale del settore agro-alimentare ha confermato, qualora ve ne fosse stato bisogno, che Milano e la Lombardia hanno pieno titolo per ospitare una manifestazione di questo genere". Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura, commenta così i primi dati relativi a Tuttofood. La fiera del comparto alimentare, che termina oggi a Rho-pero, riservata agli addetti ai lavori, ha fatto registrare la presenza di oltre 20. 000 operatori professionali (il 20% dei quali provenienti dall´estero). "La presenza di buyer provenienti da ogni parte del mondo - dice Viviana Beccalossi - ha soddisfatto pienamente le aspettative dei 1. 150 espositori. Ora pensiamo già al futuro con la certezza che Tuttofood, Milano e la Lombardia possono guardare con fiducia alla prossima edizione e ai nuovi mercati del settore agro-alimentare". .  
   
   
SLOW FISH, BURLANDO: IL SEGRETO DEL SUCCESSO? PIACE ALLA GENTE E UNISCE IL CONSUMO ALLA DIFESA DEL MARE E DELLE BIODIVERSITÀ  
 
"Il segreto del successo di Slow Fish? È piaciuto molto alla gente". Il presidente Claudio Burlando, prima di ogni altra riflessione, sintetizza così il bilancio del salone del pesce sostenibile che si è concluso il 7 maggio alla Fiera Internazionale di Genova. "Un progetto che dopo due edizioni ha dimostrato di funzionare, rafforzando in un unico contesto la difesa delle tipicità, dei prodotti del nostro mare e la difesa delle biodiversità contro i rischi di inquinamento del Mediteranno e la salvaguardia delle comunità della pesca internazionali", ha affermato Burlando. E a proposito di pesca sostenibile del Sud del Mondo, il presidente della Regione Liguria ha sottolineato come una parte degli introiti del salone genovese promosso con Slow Food andranno a favore della sopravvivenza dei pescatori nomadi Imraguen, sulla costa settentrionale della Mauritania. La loro sopravvivenza è legata alla pesca dei muggini, un lavoro sottopagato e difficile, fatto prevalentemente da donne con barche prive di motore e continuamente minacciato dai pescherecci industriali che si addentrano illegalmente nelle acque del Blanc d´Arguin. "Ci piacerebbe molto andare personalmente in Mauritania a portare a questa comunità di pescatori nomadi che ha bisogno di aiuto, il contributo di Slow Fish", ha affermato Burlando che ha anche rilanciato il progetto di portare a Genova il prossimo anno i ministri dell´Ambiente e della Pesca dei paesi del Mediterraneo e le rispettive comunità locali di pescatori per approfondire le tematiche legate ai destini del nostro mare. .  
   
   
DAVIDE CAMPARI-MILANO S.P.A. PRIMO TRIMESTRE 2007 VENDITE NETTE € 196,6 MILIONI (+8,0%) EBITDA € 46,5 MILIONI (+7,7%), UTILE DEL GRUPPO PRIMA DELLE IMPOSTE € 37,5 MILIONI (+8,5%)  
 
 Milano, Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S. P. A. L’ 8 maggio 2007 - ha approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2007. Grazie all’evoluzione molto positiva del business, le vendite e tutti i livelli di redditività hanno registrato una forte crescita. Inoltre, a seguito della scelta di Enzo Visone di lasciare l’incarico, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Bob Kunze-concewitz Chief Executive Officer. Management Il Consiglio di Amministrazione, prendendo atto della scelta di Enzo Visone di lasciare il Gruppo, ha nominato Bob Kunze-concewitz Chief Executive Officer del Gruppo Campari. Enzo Visone ha dichiarato: “Dopo 20 anni in Campari ho sentito il bisogno di trovare nuovi stimoli e cogliere nuove sfide professionali e imprenditoriali. Pertanto, ho preso una decisione per me sofferta, ma che assumo nella piena maturità professionale e con un track record di eccellenza. Lascio un Gruppo in piena salute in buone mani, in quanto sono certo che Bob Kunze-concewitz, manager di grande capacità e di profilo internazionale, saprà dare a Campari continuità nella gestione del business e nelle strategie di crescita, grazie alla passione che unisce tutti i manager del nostro Gruppo nel mondo”. Esprimendo rammarico per la decisione di Enzo Visone e grande apprezzamento per il suo forte impegno e per i risultati raggiunti in questi anni, il Presidente Luca Garavoglia ha dichiarato: "Bob Kuntze-concewitz è un manager molto giovane, di grande capacità, con un profilo e una esperienza internazionale di alto livello in imprese di rilievo mondiale e nel contempo rappresenta una scelta interna e di continuità che darà nuovi importanti contributi al´espansione globale del gruppo Campari, in linea con le nostre ambiziose strategie di crescita". Bob Kunze-concewitz, 40 anni, austriaco, nel Gruppo Campari dal 2005, in qualità di Group Marketing Officer, ha curato, in particolare, lo sviluppo e la realizzazione di nuove strategie di marketing per i più importanti brand del Gruppo in tutti i mercati. Maturità francese, Laurea con lode in Usa seguita da un master in business administration in Gran Bretagna, parla cinque lingue e ha lavorato in Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia, Benelux, Stati Uniti e Svizzera. In passato, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità all´interno di Procter & Gamble fino a diventare Corporate Marketing Director della divisione Global Prestige Products presso gli headquarters della società. Risultati Consolidati Del Primo Trimestre 2007 Nel primo trimestre del 2006 le vendite del Gruppo sono state pari a € 196,6 milioni, in crescita del 8,0% (+10,6% a cambi costanti). La variazione complessiva delle vendite consolidate è stata generata da una crescita organica del 11,3% e da un impatto negativo dei cambi del 2,6%. L’effetto perimetro, complessivamente negativo per il 0,7%, è dovuto all’annunciata interruzione delle vendite di Lipton Ice Tea sul mercato italiano, in parte compensata dalla crescita esterna di Glen Grant, Old Smuggler e Braemar (le cui vendite erano iniziate il 15 marzo 2006). Il margine commerciale si è attestato a € 57,7 milioni, evidenziando una crescita del 6,3% (+8,4% a cambi costanti) e un’incidenza sulle vendite pari al 29,4%. La variazione è attribuibile per il 6,7% alla crescita organica, per il 1,7% alla variazione di perimetro e per il 2,1% all’effetto negativo dei cambi. L’ebitda prima di proventi e oneri non ricorrenti è stato di € 46,4 milioni in crescita del 6,8% (+9,0% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,6%. L’ebitda è stato di € 46,5 milioni, in crescita del 7,7% (+9,9% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,6%. Il Risultato della gestione ordinaria (Ebit prima di oneri e proventi non ricorrenti) è stato di € 41,7 milioni, in crescita del 7,0% (+9,3% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 21,2%. Il Risultato operativo (Ebit) è stato di € 41,7 milioni, in crescita del 7,9% (+10,3% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 21,2%. L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 37,6 milioni, in crescita del 5,9%. L’utile del Gruppo prima delle imposte è stato di € 37,5 milioni, in crescita del 8,5% (+10,6% a cambi costanti). Al 31 marzo 2007 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 303,9 milioni (€ 379,5 milioni al 31 dicembre 2006). Vendite Consolidate Del Primo Trimestre Del 2007 Il segmento spirit, che rappresenta il 70,8% del fatturato, ha registrato una variazione positiva delle vendite del 7,9%, determinata da una crescita organica del 8,5%, da un impatto negativo dei cambi del 3,6% e da una crescita esterna positiva del 3,0%. La crescita esterna è stata generata da Glen Grant, Old Smuggler e Braemar. Il brand Campari ha registrato una crescita del 10,7% a cambi costanti (9,4% a cambi effettivi). Le vendite di Skyy hanno registrato una crescita del 21,5% a cambi costanti (+12,4% a cambi effettivi), grazie a un andamento molto positivo sia negli Stati Uniti che nei mercati internazionali. Con riferimento alle altre marche principali, il segmento spirit ha beneficiato dell’andamento positivo dei brand brasiliani (+38,4% a cambi costanti), di Aperol (+10,8% a cambi costanti), di Cynar (+18,8% a cambi costanti) e di Ouzo 12 (+4,2% a cambi costanti); Camparisoda ha chiuso il primo trimestre in calo del 14,8%, principalmente per effetto del confronto sfavorevole con il corrispondente periodo dell’anno precedente (+28,6% nel primo trimestre del 2006). Relativamente ai brand in licenza, si segnala l’andamento positivo di tequila 1800 (+1,7% a cambi costanti), Jaegermester (+8,9%) e degli Scotch whisky (+12,2% a cambi costanti). Il segmento wine, pari al 13,1% del fatturato, ha registrato una crescita del 29,5%, determinata da una forte crescita organica del 30,1% e da un impatto negativo dei cambi del 0,6%. L’andamento decisamente positivo del segmento è stato trainato dai vermouth Cinzano (+70,0% a cambi costanti) e dagli spumanti Cinzano (+35,8% a cambi costanti). Il segmento wine ha beneficiato anche dell’andamento positivo di Sella & Mosca (+7,8%) e di tutte le altre marche in portafoglio (Mondoro, Riccadonna, Teruzzi & Puthod e Cantina Serafino). Le vendite di soft drink, pari al 14,3% del fatturato e realizzate quasi interamente sul mercato italiano, hanno registrato una variazione negativa del 9,3%, determinata da un effetto perimetro negativo del 20,3%, attribuibile all’interruzione delle vendite di Lipton Ice Tea, e da una crescita organica del 11,0%, trainata dall’andamento positivo di Crodino (+16,7%) e della linea Lemonsoda e delle altre bevande gassate (+8,2%). Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del primo trimestre del 2007 sul mercato italiano, pari al 48,3% delle vendite, hanno registrato una crescita del 2,7%, determinata dal positivo contributo della crescita organica (+8,2%) e da un effetto perimetro negativo (-5,5%), attribuibile a Lipton Ice Tea. Le vendite in Europa, pari al 18,7% delle vendite consolidate, hanno segnato una crescita del 32,1%, determinata da una crescita esterna del 12,1% e da una crescita organica del 20,3%, grazie al positivo andamento di importanti mercati quali Germania e Russia. Per quanto riguarda l’area Americhe, le cui vendite sono pari al 29,1% del totale, il mercato Usa ha registrato una crescita organica del 9,4%, un effetto cambi negativo del 9,0% e una crescita esterna del 1,1%. In Brasile le vendite hanno registrato una crescita organica del 27,6% a cambi costanti, un effetto cambi negativo del 5,7% e un effetto perimetro negativo del 0,2%. L’area resto del mondo (che include anche le vendite duty free), pari al 3,9% del fatturato totale, è cresciuta complessivamente del 12,9%, trainata da una crescita organica del 14,9%. Altre Delibere Fusione per incorporazione di Glen Grant S. R. L. In Davide Campari-milano S. P. A. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la fusione per incorporazione di Glen Grant S. R. L. In Davide Campari-milano S. P. A. Allo scopo di proseguire il processo di semplificazione della struttura societaria del Gruppo. .  
   
   
IL GRUPPO CAMPARI ANNUNCIA L’ACQUISIZIONE DI UNA PARTECIPAZIONE DI CONTROLLO IN TEQUILA CABO WABO  
 
 Milano - Il Gruppo Campari ha annunciatoil 7 maggio 2007 di avere siglato un accordo con l’imprenditore e rock star Sammy Hagar, per l’acquisizione di una partecipazione del 80% in Cabo Wabo Tequila. Il valore dell’operazione è Us$ 80 milioni (€ 60 milioni all’attuale tasso di cambio), pari a un multiplo di 11,8 volte l’Ebitda atteso per il 2007. Il closing dell’operazione è previsto per il gennaio 2008 e il corrispettivo sarà pagato in contanti. Enzo Visone, Ceo del Gruppo Campari, ha commentato: “Cabo Wabo è un’acquisizione strategica per il Gruppo Campari perchè contribuisce in misura significativa a rafforzare il nostro portafoglio di marchi ultra premium nel mercato statunitense. Siamo orgogliosi di aver siglato un altro importante accordo che ci permette non solo di rafforzare il nostro posizionamento nel mercato americano, ma anche di aumentare il focus del Gruppo Campari sulla tequila attraverso la proprietà di un marchio in una categoria molto importante e in forte crescita. ”. Cabo Wabo è una tequila ultra premium che ha conseguito diversi premi e include Cabo Wabo Reposado, Cabo Wabo Anejo, Cabo Wabo Blanco e la nuova ultra luxury Cabo Uno, invecchiata in botte per tre anni. Con volumi di vendita di circa 70. 000 casse da 9 litri, principalmente vendute negli Stati Uniti, Cabo Wabo è uno dei marchi con tassi di crescita più elevati sul mercato degli spirit statunitense. Cabo Wabo gode di una forte reputazione per una qualità, un aroma e un vissuto eccezionali. Le caratteristiche di Cabo Wabo hanno permesso al brand Reposado di vincere nel 2006 il Double Gold Award presso la World Spirits Competition a San Francisco. Prodotto e imbottigliato nel paese della Tequila, il Messico, Cabo Wabo deriva al 100% dalla pianta di agave blu, ed è realizzato secondo i metodi di produzione tradizionali, nel pieno rispetto di rigorosi standard qualitativi, che permettono di ottenere una tequila tra le più pure e pregiate. Con un incremento del 10% circa nel 2006, la tequila è oggi una delle categorie con tassi di crescita più elevati nel mercato statunitense degli spirit. Negli Stati Uniti, inoltre, la tequila ha sovra­performato la maggior parte delle altre categorie di spirit negli ultimi anni, principalmente grazie alla brand premiumization. Fondata nel 1996 da Sammy Hagar, Cabo Wabo Tequila è stata importata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1998 e si è affermata molto rapidamente e con successo tra i suoi fan e gli amanti della tequila. Sammy Hagar, inventore e maggior azionista di Cabo Wabo, è una rock star e un profondo conoscitore di tequila. Dopo una carriera di successo come solista, è diventato il cantante e autore di testi dei Van Halen negli anni ‘80 e primi anni ‘90. La passione di sammy Hagar per le tequila prodotte artigianalmente ha portato alla creazione e allo sviluppo delle tequila Cabo Wabo al 100% di agave blu. Sammy Hagar è stato l’ambasciatore per il brand Cabo Wabo e la forza creativa alla base del suo successo. La sua inventiva e il suo impegno hanno contribuito in maniera significativa alla creazione di Cabo Wabo. “Quando ho creato Cabo Wabo non mi sarei mai immaginato che sarebbe stata accolta così positivamente dai miei fan e dagli amanti della tequila” ha commentato Sammy Hagar. “Sono orgoglioso del suo successo ed è venuto il momento di permettere al mondo intero di poter apprezzare la miglior tequila del pianeta e il Gruppo Campari ci permetterà di raggiungere l’obiettivo”. Successivamente al closing dell’operazione, Sammy Hagar e il suo socio Marco Monroy continueranno a possedere il 20% di Cabo Wabo. Il Gruppo Campari e Sammy Hagar uniranno le forze per espandere la linea ultra premium di tequila Cabo Wabo. Sammy Hagar rimarrà coinvolto nell’attività di promozione del business e continuerà ad essere coinvolto in prima persona nelle linea guida per la qualità della tequila e nel marketing con l’obiettivo di far crescere la conoscenza della marca e le vendite negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Il Gruppo Campari avrà la possibilità di acquisire la restante quota del 20% in Cabo Wabo in due tranche del 15% e 5% attraverso opzioni call / put esercitabili rispettivamente nel 2012 e nel 2015. .  
   
   
GRUPPO CREMONINI: ALESSANDRO TEDESCHI È IL NUOVO DIRETTORE FINANZIARIO DI CREMONINI S.P.A.  
 
Alessandro Tedeschi, 44 anni, è stato nominato Direttore Finanziario del Gruppo Cremonini. Tedeschi, laureato in Economia e Commercio all’Università Bocconi di Milano, vanta un’esperienza di oltre quindici anni, maturata in imprese di medie e grandi dimensioni, negli ambiti della Finanza aziendale e dell’Amministrazione e Controllo di gestione. Tedeschi negli ultimi sette anni è stato Direttore Amministrazione Finanza e Controllo di Moby S. P. A. Società operante nel trasporto marittimo di passeggeri e merci. Nell’arco della sua carriera professionale, iniziata presso la Reconta Ernst & Young (già Arthur Young International), ha ricoperto inoltre diversi ruoli tra cui quello di Direttore Pianificazione e Controllo di Superga S. P. A. ,controller delle partecipazioni industriali presso il Gruppo Sopaf, e, precedentemente, Controller di Reebok International. Il nuovo Direttore Finanziario risponderà direttamente all’Amministratore Delegato Vincenzo Cremonini e sarà operativo a partire dal prossimo mese di giugno.  
   
   
IL PRESIDENTE CAVERI HA COORDINATO A ROMA LA COMMISSIONE POLITICA DELLA MONTAGNA  
 
Il presidente della Regione Val’d’aosta, on. Luciano Caveri, ha coordinato l’8 maggio 2007 a Roma la riunione della Commissione “Politica della Montagna” della Conferenza delle Regioni e Province autonome, alla quale ha partecipato il sottosegretario allo Sviluppo economico, sen. Fillippo Bubbico. “L’incontro di oggi – commenta il presidente Caveri – rappresenta l’atto finale di un percorso iniziato circa un anno fa e che ci porterà alla firma di un accordo strategico per lo sviluppo delle aree montane tra Governo, Regioni e Uncem. Abbiamo avuto nel sottosegretario Bubbico un interlocutore affidabile che, nel condividere i contenuti dell’accordo quadro, ha convenuto sul principio di una condivisione strategica per rilanciare le politiche della montagna assicurando sostenibilità e avendo cura di garantire un sistema di opportunità per i territori di montagna. ” “L’accordo – prosegue Caveri – che sarà firmato nelle prossime settimane a Palazzo Chigi è un documento corposo, una sorta di programma elaborato secondo una logica di interventi che non c’è mai stata fino ad ora. Un documento di ampio respiro, un’intesa complessiva che considera il territorio montano quale patrimonio di primaria importanza dove sperimentare forme di sviluppo sostenibile ma anche dove rafforzare servizi di interesse generale, quali l’energia, la tutela ambientale, l’innovazione tecnologica, la scuola, la sanità. ” “L’intesa – conclude il presidente della Regione – avrà la durata del periodo di programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013 al fine di coordinare gli obiettivi dell’intesa con quelli del quadro strategico nazionale. Speriamo ora che i fondi che saranno impegnati in tale ambito rispondano adeguatamente alle attese e alle ambizioni messe in atto dall’accordo”. .  
   
   
IL 2007 DOVREBBE CONFERMARE LA CRISI DEI CONSUMI DI PASTA SECCA, ORMAI INSIDIATA DA PRODOTTI A MAGGIORE CONTENUTO DI SERVIZIO.  
 
 La pasta fresca per contro confermerà l’andamento positivo. Cresceranno in particolare i consumi dei prodotti ad alto contenuto di servizio, come le sfoglie sottilissime ed i prodotti che possono essere cotti direttamente in padella. Continuerà lo sforzo innovativo dei produttori, per nuove ricettazioni soprattutto per la pasta ripiena. La pasta surgelata mostrerà continue crescite grazie all’incremento dei pasti consumati fuori casa, in particolare a mezzogiorno. Il canale catering mostrerà un andamento in lieve crescita, dato il lieve incremento del numero dei pasti. All’interno di questi consumi la pasta surgelata tenderà a sostituire in parte quella secca. Stabile il canale porta a porta, utilizzato solo per distribuire il prodotto surgelato. Continuerà la crisi del canale tradizionale, mentre il canale moderno manterrà volumi sostanzialmente stabili. Il livello competitivo si manterrà elevato: nel segmento della pasta secca per la elevata capacità produttiva, e per il calo dei consumi; nella pasta fresca per l’elevato livello di concentrazione e per l’aggressività delle strategie attuate dalle aziende leader; nella pasta surgelata la competizione sarà giocata su strategie promozionali, sul prezzo e sull’innovazione del prodotto. Le vendite sui mercati esteri rimarranno uno sbocco molto interessante per i produttori nazionali di tutti e tre i segmenti. Il mercato interno nel 2006 mostra complessivamente un decremento del 2. 1% in quantità ed un andamento stabile in valore: trend negativo della pasta secca, ed in particolare della pasta di semola che cala del 3. 1% in quantità e dell’1. 7% in valore. Buon andamento della pasta fresca, che vede andamenti positivi in tutti i segmenti, . E della pasta surgelata, segmento ancora con una bassa penetrazione, presente quasi esclusivamente sul canale catering. Dati Di Sintesi, 2006
Numero di imprese(a) 180
Numero di addetti 8. 500-8. 800
Numero di addetti per impresa 48
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 2. 879,5
Variazione media annua della produzione 2006/2002 (%)(b) 0,5
Fatturato per addetto (‘000 euro) 332,9
Valore aggiunto (Mn. Euro) 345,5
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 39,9
Quota della produzione prime 4 imprese(b) (%) 40,0
Quota della produzione prime 8 imprese(b) (%) 52,1
Export/produzione(b) (%) 38,3
Import/consumo(b) (%) n. S.
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 776,6
Variazione media annua del mercato 2006/2002(b) (%): 0,1
Quota di mercato prime 4 imprese(b) (%) 45,9
Quota di mercato prime 8 imprese(b) (%) 57,6
Previsioni di sviluppo del mercato(c) 2007/2006 (%)
· secca -1,0
· fresca 4,0
· surgelata 5,0
a) - potenzialità oltre i 20 q/g. B) - in valore c)- in quantità Fonte: Databank .
 
   
   
RAGGIUNTO L´ACCORDO SUL PREZZO DEL LATTE IN PIEMONTE  
 
Dopo una lunga trattativa, lunedì 7 maggio si è giunti alla definizione dell’accordo sul prezzo del latte per l’annata lattiero-casearia 2007/2008, al tavolo regionale convocato dall’assessore all’Agricoltura Mino Taricco presso la sede dell’Assessorato in corso Stati Uniti 21. Il prezzo fissato è pari a 328,5 euro/tonnellata, con un aumento di 14 euro rispetto all’anno scorso. La soglia minima di pagamento passa da 10 a 12 quintali e il prezzo massimo cresce fino a 80 quintali. Si è convenuto inoltre di attivare tra le parti un tavolo interprofessionale, con l’obiettivo di ricercare in modo condiviso, nelle more dell’evoluzione normativa a livello comunitario, tutte le possibilità per accompagnare la crescita del settore lattiero-caseario piemontese. “Sono molto soddisfatto del lavoro svolto – ha affermato l’assessore Taricco – credo onestamente che quello raggiunto fosse l’unico equilibrio possibile, perché non ritengo che il mondo agricolo potesse accettare un prezzo anche solo di poco inferiore, così come la parte industriale non avrebbe potuto accettare un prezzo anche solo di poco superiore. Credo anche che l’aver trovato – ha proseguito Taricco – sia pur con fatica, un punto di incontro sia un passaggio importante per poter costruire insieme le prospettive di sviluppo e consolidamento del settore nella nostra regione. ” .  
   
   
FIRMATO L´ACCORDO SUL PREZZO DEL LATTE OVINO PER IL 2007 SI INSERISCE NELL´AMBITO DI UN´INTESA DI FILIERA; IL PREZZO SARÀ DI 0,8005 EURO AL LITRO  
 
 Firenze - 0,8005 euro al litro di latte di pecora (con premio supplementare di 0,103 euro al litro per il periodo autunnale), avvio del sistema di analisi del prodotto conferito ai caseifici, pagamento del latte secondo i parametri "grasso" e "proteine": sono questi i capisaldi dell´accordo sottoscritto questa mattina a Firenze nell´ambito del tavolo regionale del comparto ovicaprino. Viene così aggiornato il prezzo stabilito per il latte negli anni 2005 e 2006 (0,775 euro al litro) ma, soprattutto, viene introdotto per la prima volta nel settore del latte ovino il concetto del pagamento della materia prima secondo la "qualità". L´accordo prevede infatti un premio fino a 0,0258 euro al litro per il latte che contenga più sostanze nutrizionali (maggior percentuale di grassi e di proteine) rispetto al latte normalemente prodotto sul nostro territorio, sicuro impulso per produzioni sempre migliori e formaggi sempre più competitivi sul mercato. "La firma è un fatto estremamente positivo - ha commentato l´assessore regionale all´agricoltura Susanna Cenni - perché sottolinea e riconferma la volontà dei rappresentanti dei produttori, dei caseifici cooperativi e di quelli privati di proseguire in un percorso comune, nella convinzione che questa sia la strada maestra per affrontare insieme la fase molto delicata che sta attraversando questo settore negli ultimi anni. Positivo è anche l´allargamento del ventaglio dei firmatari ad altri due caseifici privati, oltre a quelli che già avevano aderito precedentemente". "Purtroppo - ha proseguito - ancora una volta dobbiamo annotare la mancata presenza al tavolo della firma di Astolatte. Con l´associazione, che rappresenta molti caseifici privati, abbiamo effettuato trattative estenuanti, ma senza alcun risultato se non quello di tardare di qualche mese un accordo che per tutti gli altri soggetti poteva essere siglato da tempo. Un´occasione persa e soprattutto la scelta di collocarsi al di fuori dell´ottica di filiera che garantirà qualità, tracciabilità e comunicazione nei confronti del consumatore". Oltre agli aspetti economici relativi al prezzo del latte l´accordo sottoscritto stamani prevede anche l´impegno da parte della Regione di inserire nel Piano di sviluppo rurale misure specifiche a favore dei soggetti della filiera del latte, sia della produzione che della trasformazione, con precedenza ai soggetti firmatari dell´intesa; misure che dovranno essere volte principalmente alla valorizzazione, tutela e promozione dei prodotti caseari ottenuti con latte ovino toscano, a partire dalla Dop, anche con il coinvolgimento della grande distribuzione. . .  
   
   
IL SISTEMA AGRICOLTURA FRIULANO ALLA FIERA DI NOVI SAD  
 
La Fiera internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad, capitale della Provincia Autonoma della Vojvodina in Serbia, è il più importante evento del settore nell’area danubiana centro-meridionale. La Fiera di quest’anno copre, insieme al settore primario, anche le attività di tutta la filiera di trasformazione agro-alimentare fino all’imballaggio e quelle del comparto agro-meccanico, coltura del mais e di altri cereali per la produzione di energia da biomasse e sistemi di irrigazione. La Camera di Commercio di Pordenone, capofila a livello regionale del progetto Serbia e la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, che con la Vojvodina ha una intensa attività di collaborazione e che conta su un ufficio di supporto permanente a Novi Sad, sono interessate a scoprire le opportunità di esportazione, importazione ed investimento presenti in quell’area anche grazie alle specifiche agevolazioni esistenti nella Provincia Autonoma ed alla crescente disponibilità di fondi comunitari. Molteplici sono le attività che verranno intraprese per presentare le eccellenze del sistema agricoltura del Friuli Venezia Giulia, nell’ottica del sostegno a una diretta partecipazione delle imprese regionali. È prevista la realizzazione di un padiglione istituzionale di 60 mq della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia dotato di personale di servizio bilingue. Dal 13 al 15 maggio è prevista una missione istituzionale della giunta regionale e delle associazioni del settore regionale. Presso lo stand Fvg avranno luogo due conferenze, di presentazione del sistema agricoltura del Friuli Venezia Giulia e della linea di credito per l’acquisto di impianti e tecnologie italiani da parte di imprese serbe. È prevista la visita guidata alla Fiera per aziende regionali dei settori interessati; le aziende potranno promuoversi presentandosi, diffondere materiale informativo proprio e raccogliere manifestazioni di interesse per contatti futuri. Le aziende interessate a partecipare personalmente all’iniziativa, o attraverso la spedizione di materiale promozionale (cataloghi e brochure) da esporre nel padiglione istituzionale, possono contattare l’Ufficio Internazionalizzazione dell’azienda speciale Concentro, che rimane a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione (tel. 0434 381250). .  
   
   
SCUOLA & AGRICOLTURA, A LEZIONE DI SAPERI E SAPORI NEGLI ORTI E NELLE STALLE, IL 89 MAGGIO AL PORTO ANTICO DI GENOVA INCONTRO SULLE FATTORIE DIDATTICHE ALLE 14,30, ALLA BIBLIOTECA DE AMICIS  
 
Pomeriggio dedicato delle "Fattorie didattiche", domani, mercoledì 9 maggio alla Biblioteca De Amicis, nel Porto Antico , a Genova. Le "Fattorie didattiche" sono le aziende agricole e gli agriturismi della Liguria che ospitano attività didattiche nel campo dell´educazione alimentare, dell´agricoltura e dell´ambiente per offrire ai bambini e ai ragazzi delle scuole elementari e medie l´opportunità di vedere e vivere da vicino la natura e il mondo agricolo. Una sorta di "scuola in fattoria" con l´obiettivo di aprire le aziende agricole al mondo della scuola, consolidare il legame tra i ragazzi e il territorio, avvicinare la scuola al mondo rurale e alle produzioni tipiche, promuovere il turismo scolastico. "Un modo per far diventare l´agricoltura anche agricultura", spiega con una battuta l´assessore Giancarlo Cassini che domani chiuderà il convegno al Porto Antico di Genova. Il seminario, dal titolo "Saperi e Sapori: a scuola presso le aziende agricole" avrà inizio alle 14,30 e vedrà presenti al tavolo dei relatori Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova, istituzioni scolastiche, associazioni di categoria del mondo agricolo (Cia, Coldiretti, Confagricoltura) che confronteranno le loro esperienze di questi anni con l´obiettivo di rafforzare i collegamenti con il mondo della scuola. Gli incontri e le lezioni hanno insegnato agli agricoltori a presentare la propria organizzazione produttiva e agli insegnanti a fare didattica fra la natura. Le aziende hanno imparato ad accogliere i bambini e i ragazzi accompagnati in fattoria per imparare a conoscere gli animali, ad apprendere tutto sulla coltivazione degli ortaggi, scoprire i sapori dei prodotti genuini,vedere un pulcino appena nato. .  
   
   
CONCLUSO IL BIOLTOUR, ATTESA PER IL VERDETTO SUI MIGLIORI OLI BIOLOGICI AL MONDO  
 
Una giuria internazionale a valutare i migliori 300 extravergini biologici di tutto il mondo, ma anche convegni, premiazioni, degustazioni e visite aziendali lungo quella culla dell’olivicoltura che è il Mediterraneo. Si è così chiuso il Bioltour, cuore del Xii Premio Biol, l’evento internazionale che sta ponendo a confronto i migliori oli biologici al mondo in una kermesse accompagnata da eventi promozionali, gastronomici culturali e di studio. La nuova formula della manifestazione nata tra Bari e Andria - targata Camera di Commercio di Bari con organizzazione tecnica del Cibi - ha previsto infatti un viaggio per il Mediterraneo a bordo della nave Costa Victoria, che partendo da Roma in una settimana ha fatto tappa in Sicilia, Grecia e Turchia, con iniziative di promozione, seminari e cerimonie territoriali. Il tutto alternato in navigazione a un programma di bordo incentrato sulle sedute tecniche di assaggio della giuria, costituita da esperti delle diverse regioni olivicole del mondo, arricchito e da meeting, degustazioni guidate ed eventi. “Portare la nostra kermesse anche fuori dalla Puglia - tira le somme il coordinatore Nino Paparella - si è rivelato il miglior modo per valorizzare l’esperienza Biol. Dopo le precedenti trasferte organizzative e promozionali come quelle in Albania, Spagna, Australia, o nella stessa Atene, l’accoglienza e l’attenzione ricevuta in questi giorni da istituzioni e associazioni di imprenditori turchi, greci e siciliani sono andate oltre le migliori aspettative, confermandoci la fama internazionale già raggiunta dal Biol. Non a caso una prossima tappa sarà la presenza a San Paolo in occasione del Biofach - America Latina. Il Biol ringrazia dunque tutti i partner - a cominciare da Camera di Commercio di Bari, Ministero dell’Agricoltura e Regione Puglia - che hanno avuto la lungimiranza strategica di capire come l’Italia e in particolare la Puglia, attraverso un progetto come il Biol e a prescindere dalla provenienza dei vincitori del concorso annuale, possano assurgere a centro di competenza internazionale sull’olivicoltura, finalizzato a valorizzare il prodotto e il mercato olivicolo di qualità. Mercato i cui spazi, come confermato anche dalle testimonianze raccolte nel Bioltour, continuano a crescere da occidente a oriente”. I lavori della giuria. Gli oli finalisti sono stati tutti valutati dalla giuria internazionale; appena rientrati in Italia scatteranno le controanalisi, indispensabili prima di comunicare i nomi dei vincitori, che si conosceranno il 12 maggio con la proclamazione e premiazione in Camera di Commercio a Bari (ore 11). Quest’anno vi sono stati circa 300 extravergini - record di partecipazioni - ammessi alla fase finale, provenienti da ben 21 paesi (altro record): Albania, Arabia Saudita, Argentina, Australia, Croazia, Cile, Egitto, Germania, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Nuova Zelanda, Perù, Palestina, Portogallo, Spagna, Turchia, Usa. Qualche aspetto da segnalare tra le partecipazioni: per quanto riguarda l’estero, per la prima volta assieme oli da Israele (già presente nelle passate edizioni) e Palestina (al debutto): segnale di quel processo di pace cui anche il Biol vuol offrire il proprio contributo. Inoltre, tra le regioni olivicole internazionali si può dire sia mancata solo la Cina. Sul versante italiano, è il primo anno in cui tutte le regioni olivicole sono state rappresentate. Da ricordare in particolare la partecipazione dell’olio Dop e bio Alce Nero Mielizia, su cui è incentrato un progetto sociale in partnership anche con Libera di Don Ciotti. Un tour di convegni, premiazioni e visite aziendali. La fase del Bioltour ha previsto vari scali. In Turchia si è svolto un incontro sulla kermesse italiana e l’olivicoltura bio. Dopo il saluto del segretario generale dell’Aea - Associazione Esportatori dell’Egeo, Sezmen Alper e il responsabile dell’ Eto - Associazione Agricoltura Biologica Turca Atila Ertem – esplicito il suo augurio: “Spero che il Biol sia qui ogni anno” – è stata la volta dei rappresentanti del Biol. Il coordinatore Nino Paparella ha presentato l’iniziativa in tutti i suoi aspetti, seguito dal presidente della Giuria internazionale Antonio Zelinotti, che ha posto l’accento sulla crescente qualità degli oli in gara. Quindi il saluto del qualità manager giapponese Toshihisa Suzuki, per il quale il mercato orientale cresce anche perché “le famiglie giapponesi provano ad abbinare la cucina tradizionale a nuove combinazioni, ma all’insegna della qualità”. Infine l’intervento del produttore Yahya Lalely, il cui progetto aziendale dà molta importanza agli aspetti salutistici e nutrizionali dell’extravergine: “Due chucchiaini al giorno è la dose ottimale per contribuire a prevenire varie patologie”. In chiusura, scambio di riconoscimenti reciproco tra Biol e le associazioni locali, e consegna di attestati a tutti i produttori turchi in concorso. A seguire, visita in una grande azienda locale, la Degirmen Farm - 200 ettari, di cui 100 di oliveti -gestita da venti anni da Gursel Tonbul. Con l’Associazione Greca di Agricoltura Biologica si è invece svolta la visita in giro per le coltivazioni locali di Santorini, incentrate soprattutto sui vigneti (anche biologici) coltivati in aridocoltura (poca acqua). Un caloroso benvenuto aveva già accolto il Biol anche a Catania, con un incontro sull’olivicoltura biologica svolto nella bizantina cappella Bonaiuti con produttori, associazioni e rappresentanti di enti locali, tra cui il vicepresidente della Camera di Commercio locale Francesco Costanzo - a cui Luigi Triggiani, della Camera di Commercio di Bari, ha portato i saluti del presidente Luigi Farace. Durante le degustazioni di prodotti tipici locali - in vario modo collegati al ricco patrimonio oleario dell’isola - sono anche stati consegnati attestati ai ventidue produttori siciliani partecipanti al Biol. Le altre attività di bordo. Senza dimenticare le varie attività di bordo che hanno accompagnato i lavori della giuria. Come i tavoli di lavoro; vista la presenza a bordo di organismi come Ifoam e Agrobiomediterraneo, si è lavorato infatti sulla possibile costituzione di un organismo internazionale che raggruppi e coordini le varie sigle a cui fanno capo i produttori biologici; ultimate anche le linee programmatiche del futuro Biolethic, da realizzare in collaborazione con Icea (il documento del gruppo di lavoro sarà presto su www. Premiobiol. It, sito che ha pubblicato ogni giorno il Diario di Bordo). E naturalmente, l’avviamento dei lavori per la Guida internazionale dei migliori extravergini biologici dell’anno, che sarà presentata alla prossima Fiera del Levante di Bari e al Sana di Bologna. Uno strumento che, per la prima volta, presenterà l’olivicoltura biologica nelle varie aree olivicole mondiali, incluse tutte le regioni italiane in cui sono presenti oliveti. Per far ciò i giurati, oltre a valutare gli oli, hanno svolto un lavoro supplementare di approfondimento tecnico sugli extravergini e i relativi territori di provenienza. Senza dimenticare la valutazione degli spazi percorribili per creare un network tra enti, organizzazioni e persone sia per i prossimi Biol sia per le manifestazioni del biologico in generale. Tra le attività, anche l’assegnazione del premio Biolphoto: si chiama “Generazioni” e non a caso ritrae in bianco e nero una ragazza e sullo sfondo un’anziana, entrambe con zappe in mano. L’ha scattata Carlo Durano di Grosseto. E poi il legame con altri due prodotti d’eccellenza del Mediterraneo: il pesce e il miele, entrambi, naturalmente, biologici. Il primo con la presentazione del progetto Interreg “Biolfish - Programma per il miglioramento della qualità e la valorizzazione dell’olio di oliva e dei prodotti ittici provenienti da attività di pesca sostenibile e da agricoltura e allevamento biologici della costa adriatica”, un progetto europeo (Interreg) incentrato su produzione, mercato e benefici per la collettività, promosso da una rete di partner tra i quali la regione Puglia (capofila) e le organizzazioni Aiab Veneto, Aiab Puglia, Icea, Cibi, Consorzio Puglia e Coispa. Il miele con un minicorso di degustazioni di miele di tutte le regioni italiane, curato da Gianluigi Marcazzan dell’Ina - Istituto Nazionale Apicoltura, tassello di un futuro progetto comune col Biol. Le dichiarazioni. In viaggio col Biol ci sono stati tecnici, esperti, rappresentanti di enti e istituzioni (come Regione Puglia, Regione Sicilia, Unioncamere Puglia), produttori e operatori del settore. Qualche nome tra i tanti: Toshihisa Suzuki, responsabile controllo qualità, ricerca e sviluppo della ditta giapponese di import oli Oillio Group; l’arabo Shafiq U. Abdulaziz, quality manager dell’azienda Watania; lo spagnolo Mariano Ojeda, della fiera iberica Ecoliva, gemellata col Biol; il greco Vasillis Kamvissis, direttore dell’azienda Minerva. Poi i rappresentanti dei maggiori organismi internazionali di settore, dalla danese Mette Meldgaard, vicepresidente mondiale Ifoam, al presidente e vicepresidente di Agrobiomediterraneo, rispettivamente Fabio Piccioli e l’israeliano Guy Rilov. Senza dimenticare i rappresentanti dei consumatori, come Gianni Cavinato, presidente nazionale Acu - Associazione Consumatori e Utenti. Infine, la stampa; presenti a bordo Rai, Gambero Rosso, Edagricole - Sole 24 Ore, il portale tedesco specializzato oliveoil-info. Org. A cui aggiungere le testate che si avvarranno dei materiali audio e video del service predisposto dal Biol. Ecco una panoramica di dichiarazioni di alcuni ospiti: per Mette Meldgaard “Il patrocinio di Ifoam al Biol si spiega con un comune obiettivo di fondo: testimoniare gli sforzi dei produttori di biologico, la loro passione nel perseguire l’alta qualità del prodotto, in un circolo virtuoso che collega operatori, ambiente e consumatori. E nel Biol c’è la possibilità di approfondire ambiti di specifiche conoscenze legate a produttori di tutto il mondo”. Toshihisa Suzuki spiega: “E’ questa è la seconda volta che partecipo al Premio Biol, che è un’ottima opportunità per approfondire la conoscenza degli oli extravergini biologici. Oggi in quasi ogni famiglia giapponese c’è una bottiglia di olio e anche il consumatore è sempre più attento e sensibile alla qualità, ma pure molto attento alla sicurezza alimentare: da qui il nostro grande interesse per il premio Biol e la sua grande varietà di oli extravergini biologici che la kermesse abbraccia”. Racconta Shafiq U. Abdulaziz: “La mia azienda partecipò già nel 2001: e ci siamo accorti di quanto comporti in termini di visibilità locale e all’estero il passare da una manifestazione come il Biol, che garantisce valutazioni davvero eque e premia gli oli migliori. Per la mia azienda, la Watania, questa è un’annata importante, e non potevamo mancare”. E Mariano Ojeda: “La parnership tra Biol ed Ecoliva nasce nel 2002, per unire due realtà che perseguono un interesse comune: lo sviluppo dell’olivicoltura biologica nei suoi vari aspetti. Si parla molto di paese come Italia, Spagna o Grecia, come competitor. La particolarità del Biol è che, pur trattandosi di un concorso, riesce ad andare oltre gli aspetti legati alla concorrenza, puntando alla crescita comune e al rafforzamento dell’intero settore, anche nei suoi aspetti culturali. I temi di confronto non mancano; ad esempio anche gastronomici, su come viene usato l’extravergine in Giappone o in Cile, sulle tradizioni dei contadini e via dicendo’”. Infine, Guy Rilov: “Il Biol è uno dei pilastri del biologico del Mediterraneo, anche perché incentrato sull´olio, prodotto principe dell´area. Per i produttori la promozione è fondamentale, e la manifestazione è un ottimo veicolo. Del resto i suoi artefici sono pionieri del biologico: per loro è più questione di passione che di lavoro. Agrobiomediterraneo, che spinge le varie associazioni territoriali a partecipare, è legato da cinque anni al Biol, con cui ha contatti costanti durante l´anno. Anche per la valenza cha va olter il concorso e la competizione, testimoniata da iniziative come il Biolphoto, o il Biolethic. Perchè l´olivicoltura biologica ha una sua intrinseca valenza culturale: non a caso nella mia tradizione ebraica, gli antichi re hanno il capo cinto da una corona d´ulivo”. Il Premio Biol è patrocinato anche da Ifoam, Coi e si svolge in collaborazione con enti locali e vari organismi di settore tra cui Provincia di Bari, Comune di Andria, Aiab Puglia, Icea - Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, Iamb, Acu - Associazione Consumatori Utenti, Consorzio Puglia Natura. .  
   
   
LA COMUNICAZIONE SULL’EXTRAVERGINE PROTAGONISTA DEL III° BANCO D’ASSAGGIO DELLE DOP ITALIANE  
 
Giunto alla sua 3a edizione, per il Banco d’Assaggio delle Dop dell’Extravergine Italiano è tempo di consuntivi. Dopo aver affrontato le problematiche inerenti le diverse realtà consortili e quelle legate alla legislazione sulla certificazione, l’iniziativa promossa dal Consorzio Dop Chianti Classico, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, punta i riflettori sulla comunicazione del settore. “Oltre 30 Consorzi guardano con attenzione e speranza al mondo dei media - puntualizza Carlo Salvadori, Presidente del Consorzio Dop Chianti Classico - che può e deve essere il tramite tra il fronte produttivo e il pubblico dei consumatori”. E sullo stato dei lavori per quello che concerne il rapporto tra il mondo della comunicazione e il piccolo ma fondamentale universo della produzione certificata dell’extravergine, si discuterà nel corso dell’incontro che avrà luogo sabato 12 maggio, alle ore 11. 00, presso la Gipsoteca dell’Istituto dell’Arte di Porta Romana (Piazzale Porta Romana, 9 - Firenze). Nell’occasione verranno esaminati anche i dati emersi da una ricerca commissionata dal Consorzio Dop Chianti Classico. A discutere dei risultati diversi operatori di settore, istituzioni ma, soprattutto, qualificati rappresentanti della stampa, chiamati a confrontarsi tra loro su un tema, quello della comunicazione della qualità dell’olio extravergine in genere e di quello Dop in particolare, di fondamentale importanza per un comparto che meriterebbe la massima attenzione. “Proprio per questo abbiamo voluto coinvolgere giornalisti televisivi, della carta stampata e radiofonici -- spiega Giuseppe Liberatore, Direttore del Consorzio Dop Chianti Classico - Sederci tutti intorno allo stesso tavolo potrebbe rappresentare lo start up per un rinnovamento nel campo della comunicazione dell’extravergine. Vogliamo offrire ma soprattutto ricevere dei suggerimenti su quella che può essere la strada giusta da percorrere per raggiungere in modo più diretto ed efficace l’attenzione del consumatore medio”. Va infine ricordato che il dibattito sulla comunicazione sarà il momento finale di un’iniziativa che ha il suo momento fondamentale proprio nel panel di degustazione delle varie etichette inviate dai diversi Consorzi italiani. A guidare il gruppo di degustatori sarà Marco Oreggia, autore della guida internazionale sugli extravergine; a lui e alla sua squadra spetterà il compito di testare circa 200 etichette tra le quali verranno scelti i 32 campioni rappresentativi delle singole Dop. “Non si tratta di una gara - precisa lo stesso Oreggia - ma semplicemente di un riconoscimento che andrà a quei produttori che hanno mostrato la capacità di rappresentare al meglio le caratteristiche più tipiche del loro disciplinare di appartenenza”. Un premio che andrà idealmente diviso tra tutti i produttori presenti come riconoscimento al loro impegno sul fronte della qualità e della tipicità. .  
   
   
E’ LA PANETTERIA CON FORNO PROPRIO IL «SANTUARIO» DEL PANE ARTIGIANALE  
 
Ma nel Nord la Gdo «seduce» il 38% degli italiani Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine demoscopica realizzata da Astra Ricerche e dal prof. Enrico Finzi per conto di Siab. Con una sorpresa: il pane fa bene alla salute. Così, almeno, pensano 30 milioni di italiani. Resta la panetteria con forno proprio il «santuario» della vendita del pane, meta di pellegrinaggio di 33. 900. 000 di clienti, pari al 69,6% del totale degli acquirenti dei prodotti dell’arte bianca. E se fossero meno frenetici i ritmi di vita e vi fosse qualche panetteria artigianale in più, la percentuale sarebbe destinata a salire. Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine demoscopica realizzata da Astra Ricerche e dal suo presidente, il sociologo Enrico Finzi, per conto di Siab, il Salone internazionale dell’arte bianca di Verona (5-9 maggio), nella seconda metà di gennaio 2007 tramite 1. 488 interviste telefoniche, somministrate con il metodo «Cati» (Computer aided telephone interviewing) ad un campione rappresentativo della popolazione italiana 14-79enne (esclusi i non residenti e i membri delle convivenze: ospedali, ospizi, convitti, carceri, caserme, conventi, ecc. ), pari ad un universo di circa 50 milioni di adulti. Dall’analisi, illustrata a Veronafiere nel corso della manifestazione leader internazionale per il settore dell’arte bianca, risulta anche che nella classifica dei principali canali d’acquisto del pane al secondo posto si posiziona la grande distribuzione (supermercato-ipermercato), frequentata dal 34,5% del campione, pari a 16. 800. 000 persone, per la maggior parte consumatori saltuari (52%) e concentrati principalmente nel Centro-nord Italia (39%) e nel Nord-ovest (38 per cento). Seguono, a distanza, la panetteria senza forno proprio (9,2%), i negozi di alimentari (7,5%) e i piccoli supermercati (5,7 per cento). Sotto l’1 per cento si collocano i discount e il mercato ambulante, così come la cifra di coloro che il pane lo producono autonomamente in casa, (che sono circa 400mila persone in tutta Italia), mentre a 100mila italiani il pane viene portato direttamente a domicilio. Il dettaglio tradizionale è dunque preferito, come canale di distribuzione, dall’81,3% del campione, più del doppio rispetto a moderna distribuzione (39,4%) e gdo (38,9 per cento). Esiste tuttavia un piccolissimo segmento – lo 0,4%, equivalente a 200mila persone – che non acquista pane. Sono 2. 000. 000, invece, i non acquirenti del pane fresco artigianale. Di questi, il 59,9% lo fa per scelta, mentre il 39,9% non lo compra «per impossibilità». Un dato interessante, quest’ultimo, che evidenzia come la logistica e la difficoltà di raggiungere le panetterie influisca nel 10,6% dei casi. Fra le altre cause di impossibilità all’acquisto di pane fresco, l’intolleranza alimentare (9,8%) e motivi di salute (7,4 per cento). Il 5,3% degli intervistati, invece, si astiene dal comprare pane fresco artigianale «per non ingrassare». Eppure, secondo l’indagine di Astra Ricerche, 30 milioni di persone in Italia sono convinte che il pane faccia bene alla salute e per addirittura 27. 500. 000 di italiani (il 55% del campione) pensano che il pane artigianale possa essere consumato anche nelle diete dimagranti. Purché non se ne mangi troppo, ovviamente… .  
   
   
SAGRA DEL PANE DI NIVIONE MOSTRA MERCATO DEI PRODOTTI TIPICI DELL’OLTREPO PAVESE  
 
Domenica 10 giugno, a Nivione, piccola frazione del Comune di Varzi, posto quasi sul confine tra l’Oltrepo Pavese e il Piemonte, tutta la popolazione si mobilita per la tradizionale Sagra del Pane. Cento persone che si mettono a lavorare oltre una settimana prima preparando con lieviti naturali piccoli pani di pasta che poi, sapientemente impastati a mano e cotti in vecchi forni a legna, produrranno il classico pane “grosso”, che in Oltrepo Pavese prende il nome della Micca e di Miccone. Un pane fragrante, che conserva in modo netto e penetrante il profumo dei lieviti, soprattutto nella crosta, che ha la caratteristica di conservarsi, anzi diventare, più buono dopo alcuni giorni. Questo era il pane di una volta che i contadini producevano il sabato per tutta la settimana. Micca e miccone che da sempre sono abbinati ad un altro particolare e prezioso prodotto che in Valle Staffora è stato fregiato anche del marchio D. O. P. Il Salame, appunto di Varzi. Una tradizione, un abbinamento, che non si è mai perso e che oltre ad accompagnare i pranzi e le cene è anche un momento di “sfiziosità enogastronomica” per spuntini, picnic e merende. Ma la Sagra del Pane di Nivione è anche Mostra Mercato dei Prodotti Tipici dell’Oltrepo Pavese. Sarà possibile pertanto degustare, oltre alla micca abbinati al salame di Varzi D. O. P. E a tutti i sottoprodotti della farina, anche gustosi formaggi e i vini dell’Oltrepo Pavese. Le aziende produttrici saranno presenti con i loro spazi espositivi dove oltre ad assaggiare le loro produzioni potrete portarvi a casa “una fetta” delle ricchezze che l’Oltrepo Pavese, questo splendido territorio, può offrire. .  
   
   
FONTI RINNOVABILI E ARTE BIANCA «LIEVITANO» INSIEME A SIAB  
 
A Siab il pane col forno ecologico, alimentato con pellet di legno. Come cuocere il pane risparmiando. L’evento è targato Larus, azienda cremonese che da alcuni anni ha scommesso sulle bioenergie. Tutti i giorni le dimostrazioni nel quartiere di Veronafiere. Dal legno al pane, passando per il forno. Al Siab, International Techno-bake Exhibition (Salone internazionale dell’arte bianca), in programma a Veronafiere dal 5 al 9 maggio prossimi, arte bianca fa rima con bioenergie. Le nuove tecnologie si spostano dall’agricoltura all’artigianato e all’industria. Grazie ai forni che funzionano con il pellet del legno. La proposta è di «Larus», azienda cremonese, che per tutti i giorni di Siab presenterà il funzionamento di un forno alimentato senza gas o energia elettrica, ma solamente con il legno, «senza altri materiali o additivi aggiunti», come precisa il presidente di Larus, Camillo Comandulli. Il metodo industriale per ottenere un pellet esclusivamente dal legno è estremamente immediato. «Tramite un processo di calore riusciamo a scomporre la legnina e a produrre, pressandolo, il pellet». Il vantaggio più importante, fra gli altri (non dimentichiamo l’ambiente), è quello del risultato energetico, grazie appunto al fatto che il legno, senza altri «ingredienti», risulta essere un combustibile ottimale. Larghissime le prospettive di impiego del pellet, nonostante il mercato, negli ultimi mesi, abbia comunque fatto decollare i prezzi, portandoli a 180-210 euro/tonnellata all’ingrosso e 250-330 euro alla vendita al dettaglio, «cifre comunque meno onerose rispetto al gas (-35%) e al combustibile di origine fossile (addirittura –50 per cento)», specifica Comandulli. E i conti devono esserseli fatti in molti, visto che il bilancio del 2006, per l’azienda di Fiesco, ha visto ricavi per 2,5 milioni di euro, mentre le previsioni per l’anno in corso sono di chiudere intorno ai 5 milioni. Segnali incoraggianti poi dovrebbero anche arrivare dal mercato estero, dove i presupposti di crescita, specialmente nei Paesi dell’Europa Centro-orientale, sono molto ben delineati. «Dall’attuale 15% di export», preconizza infatti il presidente di Larus, «dovremmo toccare il 50% alla fine del 2007». Curiosità, energie rinnovabili, mercato ed arte bianca si incontreranno dunque a Siab. L’intero ciclo della filiera agroenergetica, dalla fibra alla realizzazione del pellet tramite la pressatura del legno, fino alla cottura del pane e dei prodotti da forno con macchinari alimentati da prodotto Larus, sarà di scena tutti i giorni di manifestazione, nel Padiglione 7: sabato 5 maggio (ore 15), domenica 6, lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9 (ore 11 e ore 15). «Dimostreremo», specifica Camillo Comandulli, «che il risultato non cambia, per i maestri panificatori. Semplicemente, si riducono i costi dell’energia». Innovazione, economia e arte bianca «lievitano» insieme a Siab. .  
   
   
SALE&PESCE LA MANIFESTAZIONE DI ANDORA DEDICATA AL PESCATO E ALL’ENOGASTRONOMIA  
 
Le novità 2007: la vasca per le immersioni subacquee, la presenza dei palombari, le fritture di pesce e la presenza di un settore dedicato ai servizi per i pescatori ed il turismo legato alla nautica Sabato 19 maggio alle ore 10. 00 sarà inaugurata la terza edizione di Sale&pesce, la manifestazione voluta dal Comune di Andora, in provincia di Savona, per valorizzare gli elementi fondamentali della cultura gastronomica del territorio: il pesce ed i prodotti salati da abbinare alle pietanze di terra e di mare. Sale&pesce è una Rassegna gastronomica di due giornate che tende a valorizzare la città di Andora e le attività commerciali attraverso due aspetti che caratterizzano il suo territorio: il mare e l’entroterra. La Rassegna consiste in un percorso gastronomico nel quale le produzioni locali si intersecano con quelle provenienti da altre Regioni Italiane, creando l’interazione di sapori e profumi mediante spazi espositivi nei quali il prodotto (salato e ittico). Sale&pesce si svolgerà presso il porticciolo turistico di Andora. La Rassegna è costituita da: una mostra espositiva i prodotti esposti e venduti appartengono al mondo gastronomico del salato e del pesce. Ad esempio i formaggi, la panissa, la focaccia che si abbineranno con conserve salate, specialità sottolio a base di pesce, pesce fresco ecc. Inoltre non mancheranno i prodotti che si possono abbinare con il pesce e il salato, come ad esempio il basilico, l’aglio, l’olio, le erbe aromatiche, ecc. Novità del 2007 sarà il settore dedicato ai servizi per i pescatori e per il turismo legato alla nautica. Tra gli espositori di questo nuovo settore ci saranno aziende produttrici e rivenditrici di accessori per la nautica. →Gli eventi collaterali all’esposizione - Enogastronomia e non solo! √ durante le due giornate di manifestazione sono previsti una serie di eventi collaterali legati alla pesca: tornano “Il Mercato del pesce e la visita ai pescherecci”, momenti collaterali all’esposizione già molto graditi dal pubblico durante le scorse edizioni. Basilico, il Re delle Erbe Aromatiche (molto utilizzato per cucinare le migliori specialità gastronomiche liguri), verrà dedicato uno spazio di rilievo, avendo la città di Andora il primato di produzione del basilico in Liguria. Inoltre si terrà la terza edizione della caccia al tesoro “Cattura il Sapore”. Domenica 20 maggio alle 16. 00 presso l’infopoint di Sale&pesce, ubicato all’ingresso del Porto, partirà la caccia al tesoro “Cattura il Sapore”. Si tratterà di una caccia al tesoro di carattere enogastronomico articolata tra il porto ed il centro di Andora. Gli interessati potranno iscriversi a partire da sabato 19 maggio dalle ore 10. 00 presso i due infopoint e partecipare gratuitamente al gioco, dedicato alla città di Andora ed ai suoi prodotti tipici. Il gioco condurrà i partecipanti alla ricerca del “tesoro “ (costituito da una cesta di prodotti tipici liguri) attraverso un circuito cittadino da svolgersi a piedi, che porterà alla scoperta di Andora. Il pubblico potrà degustare “Andora nel piatto”, Menù dedicati a Sale&pesce che si potranno degustare presso i ristoranti andoresi. Presso l’infopoint della manifestazione sarà possibile avere l’elenco dei ristoranti che aderiscono all’iniziativa, che saranno on-line sul sito www. Saleepesce. Org .  
   
   
TRE CHEF PER TRE CHAMPAGNE “MANGIA E IMPARA”, VENERDÌ 11 MAGGIO 2007 AL FOUR SEASONS HOTEL MILANO  
 
Sotto l’esperta guida del Maestro Sergio Mei, prosegue inarrestabile il grand tour del Fpur Seasons Hotel Milano alla ricerca delle più raffinate delizie per palati gourmet: veenrdì prossimo, 11 maggio sarà la volta dei più squisiti Champagne, abbinati come sempre alle gustose creazioni dello Chef di casa. La cornice è quella, ormai famosa, del più divertente corso di cucina che si possa frequentare: l’inimitabile Mangia e Impara, dove il gusto per il buon cibo si sposa al piacere di approfondire la conoscenza della cucina, e della nobile cultura del vino. Ma questa volta, per rendere ancora più interessante e completa la serata, Sergio Mei ha voluto accanto a sé due cari amici e rinomati Chef, che condividono il suo amore per la cucina “vera”, basata sulla scelta di prodotti stagionali freschissimi e di eccezionale qualità. Così, con il padrone di casa si alterneranno ai fornelli Philippe Jourdin, Executive Chef dell’incantevole buen retiro provenzale Four Seasons Resort at Terre Blanche, e Marco Garfagnini, Chef toscano dell’esclusivo ristorante Il Lago del Four Seasons Hotel des Bergues a Ginevra. Rubando agli Chef il loro affascinante mestiere, i commensali impareranno a cucinare i gustosi piatti di Sergio Mei: il saporito stuzzichino con cipollotto fondente, fegatini e erbe, il croccante antipasto a base di triglie e un delicato risotto allo Champagne con cappe sante e caviale. Dallo Chef Jourdin apprenderemo i segreti del suo guazzetto di astice bretone all’olio extra vergine e da Marco Garfagnini la ricetta di un’invitante nocetta di agnello con insalata aromatica in salsa Alchermes. Nel piatto del dessert, una fresca creazione dello chef pasticciere Graziano Bistoletti con fragole, un soave zabaione allo Champagne, focaccia al miele e zuppetta di ciliegie. E a ogni piatto, l’armonioso accompagnamento dei più esclusivi Champagne forniti dalle tre Maison Dom Pérignon, Moët & Chandon e Veuve Clicquot, i cui pregi e vicende storiche ci saranno spiegati dagli Esperti delle Maison in Italia, in sala per soddisfare ogni nostra curiosità riguardo a questi preziosissimi vini. Tutto questo, più un esclusivo omaggio per tutti gli ospiti a fine serata, al Mangia e Impara, venerdì 11 maggio: un evento dedicato al piacere del bon vivre, all’arte della cucina e alla degustazione dei migliori Champagne. .  
   
   
IL CARCIOFO MORETTO: UNA SPECIALITA’ UNICA A BRISIGHELLA (RA) UNA SAGRA DEDICATA AL PRELIBATO PRODOTTO AUTOCTONO  
 
La Romagna è una terra ricca di prodotti enogastronomici e di eccellenze agricole. Mettendo assieme queste due peculiarità, per riassaporare il gusto delle tradizioni e dei prodotti tipici che hanno caratterizzato il recente passato di questo spicchio d’Italia, a Brisighella (Ra) da alcuni anni a questa parte è stato riscoperto il “Carciofo Moretto”. Il “Moretto” è una varietà rustica, sulla quale non sono stati fatti interventi genetici e ciò ha consentito di mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche e gli aromi originari, diversamente da altre varietà largamente coltivate nel bacino del Mediterraneo. Non un carciofo qualunque, dunque, ma una vera e propria “chicca” gastronomica, tant’è che il paese collinare dedica ad esso un’intera giornata con la “Sagra del Carciofo Moretto”. Una sola giornata di sagra, organizzata dall´Associazione Pro Loco di Brisighella in collaborazione con il Co. P. A. F, quest’anno in programma domenica 20 maggio, ma un’attenzione particolare per tutto il mese nel corso del quale in alcuni ristoranti del territorio è possibile gustare qualche pietanza a base del prelibato vegetale. Fra degustazioni, bancarelle, stand gastronomici e intrattenimenti nella parte più suggestiva del borgo medioevale (Piazza Marconi), la “Sagra del Carciofo Moretto” vuole quindi celebrare questo prodotto della terra che a Brisighella, soprattutto nei tipici calanchi con una buona esposizione al sole, raggiunge le massime espressioni organolettiche. Il carciofo non è altro che il bocciolo dell’infiorescenza che si raccoglie immaturo, cioè prima che sbocci, nel mese di maggio. La pianta del “Moretto” si presenta come un cespuglio che può raggiungere un’altezza di 150 centimetri, il fusto è eretto con getti basali chiamati “carducci” che vengono usati per la riproduzione. Le foglie, verdi-grigiastre, sono grandi e spinose, pendenti all’infuori. Il suo sapore è leggermente amaro, fresco, appetitoso. Il “Moretto” si mangia crudo, fritto o leggermente lessato e condito con sale e olio, preferibilmente con il rinomato Olio extra Vergine di Oliva “Brisighello Dop”, col quale si sposa molto bene in quanto i due prodotti hanno una base aromatica comune. Sono molte e gustose le ricette che si possono realizzare utilizzando il Carciofo Moretto: cappelli da prete con ripieno di carciofi moretti e ricotta all’olio extra vergine di oliva Brisighello; insalata di testina di vitello su letto di carciofi moretti e scaglie di parmigiano; tortino di formaggio con carciofi moretti; crostata di foglie di carciofi; mousse di avocado con carciofi moretti; bavarese ai carciofi; moretti farciti con gamberi; lombatina di agnello saltata in padella con carciofi; mostarda di carciofi moretti alla senape per accompagnare fritti di gamberi .  
   
   
S.PELLEGRINO E ACQUA PANNA PARTNER DELLA NUOVA GUIDA GASTRONOMICA "IDENTITÀ GOLOSE - GUIDA AI RISTORANTI D´AUTORE DI ITALIA, EUROPA E MONDO". DURANTE LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE, LE ACQUE DELL’ALTA RISTORAZIONE MONDIALE HANNO PREMIATO CICCIO SULTANO, GIOVANE CHEF SICILIANO PROMESSA DELLA CUCINA ITALIANA E INTERNAZIONALE.  
 
S. Pellegrino e Acqua Panna, che affiancano Identità Golose sin dalla primissima edizione, condividendone lo sforzo nel diffondere la cultura e i valori dell’eccellenza enogastronomica, sono partner della nuova guida “Identità Golose - Guida ai ristoranti d’autore di Italia, Europa e Mondo”, presentata oggi alla stampa alle ore 11. 00 presso l’Hotel Diana Majestic di Viale Piave 42 a Milano. La conferenza stampa di presentazione della guida è stata anche l’occasione per una premiazione che ha coinvolto gli chef emergenti – presenti all’interno della pubblicazione - che si sono distinti, in Italia e all’estero, per la loro capacità d’interpretare lo spirito autentico della cucina d’autore. S. Pellegrino e Acqua Panna, hanno consegnato il premio come miglior chef (un manufatto di legno a forma di cucchiaio simbolo di Identità Golose) a Ciccio Sultano, giovane ma già affermato chef siciliano che fa del connubio tra tradizione e innovazione culinaria l’elemento distintivo della sua cucina. Tradizione gastronomica siciliana da un lato e creatività innovativa dall’altro: <<Lo spirito del territorio è fondamentale per un ristorante>> commenta Sultano, definito da molti, con un evidente richiamo alla sua origine, “il cuoco vulcanico”. <<Nel mio ristorante cerco di comunicare la sicilianità a 360°: con la cucina, certo, ma anche attraverso l’atmosfera e il contesto in cui il piatto viene servito. L’obiettivo rimane quello di emozionare il cliente, coinvolgendone tutti e cinque i sensi>>. Nata dall’esperienza maturata in tre edizioni del congresso Identità Golose - la fortunata manifestazione milanese ideata dal noto giornalista enogastronomico Paolo Marchi - “Identità Golose - Guida ai ristoranti d’autore di Italia, Europa e Mondo” recensisce 417 ristoranti di tutto il mondo le cui proposte riflettono la personalità, la storia, la creatività e le conoscenze dello chef. All’interno della guida, i ristoranti dove è possibile degustare la acque S. Pellegrino e Acqua Panna, simboli riconosciuti dell’italian way of living nell’alta ristorazione internazionale, sono segnalati attraverso l’inconfondibile stella rossa e l’elegante giglio. La guida, pubblicata a cadenza annuale, sarà disponibile nelle principali librerie. Ancora una volta S. Pellegrino e Acqua Panna si confermano le acque leader nel panorama della ristorazione mondiale d’èlite. .  
   
   
UNO SNACK CONTRO LE MALATTIE. SOMIGLIERANNO ALLE CLASSICHE MERENDINE, AL GUSTO DI FRAGOLA, LIMONE O AL CACAO, MA SENZA ESSERE IPERCALORICI O NOCIVI ALLA SALUTE. AL CONTRARIO, I NUTRA-SNACKS CONTERRANNO QUANTITÀ CONTROLLATE DI NUTRACEUTICI, UTILI PER IL NOSTRO BENESSERE. E’ QUANTO PREVEDE UN PROGETTO EUROPEO COORDINATO DALL’ISTITUTO DI CRISTALLOGRAFIA DEL CNR  
 
Con un budget di 5 milioni di euro ed il coordinamento scientifico dell’Istituto di Cristallografia (Ic) del Cnr di Montelibretti (Rm), ha preso il via il nuovo progetto dell’Unione Europea “Nutra-snacks”, con l’intento di studiare ed immettere sul mercato nuovi prodotti alimentari che siano salutari, piacevoli al gusto e caloricamente bilanciati. “La merendina Nutra-snack”, spiega Maria Teresa Giardi, dell’Ic-cnr e coordinatrice del progetto, “conterrà livelli controllati e bilanciati di lipidi, carboidrati e proteine e composti nutraceutici di origine vegetale, noti per i loro benefici effetti sulla salute umana, quali carotenoidi, chinoni, flavonoidi, polifenoli e allicine, composti cioè con riconosciuta attività antiossidante, antibatterica, antinfiammatoria, anticancerogena e antilipidemica”. Il progetto, che coinvolge otto istituzioni europee di cui ben quattro italiane (oltre al Cnr, le università di Milano, Pisa e Rimini), prevede una parte di ricerca di base: dalla selezione degli organismi fotosintetici (piante ed alghe), all’individuazione delle condizioni colturali in vitro per la produzione dei metaboliti di interesse fino alla messa a punto di tecniche di estrazione compatibili con l’alimentazione umana. Nella parte di ricerca applicata, verranno sviluppati biosensori e bioreattori necessari per l’analisi e la produzione su larga scala del materiale vegetale da utilizzare come materia prima per realizzare i nutraceutici. Il nuovo snack, pur apportando macro- e micronutrienti utili per il benessere, non somiglierà a nessuno dei cibi funzionali o integratori alimentari attualmente disponibili in commercio. “Nell’aspetto e nell’uso per cui verranno creati, ed anche per il tipo di confezione”, spiega Giuseppina Rea, ricercatrice Ic-cnr “i Nutra-snacks saranno molto simili alle merendine ora in commercio, senza presentarne, tuttavia, i difetti oggi riconosciuti da tutti gli studiosi del settore, ossia eccesso di carboidrati e grassi idrogenati e quindi sbilanciamento nutrizionale e ipercaloricità. La nuova barretta alimentare ci aiuterà anche a prevenire alcune patologie e a mantenerci in salute. “Benché non sia semplice correlare nutrizione e salute”, prosegue Rea, “alcune malattie ischemiche del cuore, malattie cerebrovascolari, diabete ed arteriosclerosi sono state proprio associate ad una alimentazione non corretta. E’ quindi necessario che l’industria alimentare che fornisce tali prodotti si impegni per una offerta equilibrata e rispettosa dei migliori principi nutritivi. Nel nostro caso, la merendina nutra-snack avrà tutti i requisiti per essere inserita nella nuova generazione di “functional food”, prodotti alimentari consumati abitualmente, di supporto non solo alla nutrizione, ma anche alla salute umana, in piena ottemperanza alle politiche europee in materia di sanità pubblica”. Per questo obiettivo, il gruppo Cnr si avvale di un esperto qualificato di nutrizione della Asl di Lodi. “Va da sé che nella dieta, specialmente in età della crescita”, sottolinea Giardi, “è indispensabile l’apporto di vitamine e minerali ed altri metaboliti con funzione antiossidante, che solo frutta, verdura, legumi ed altri prodotti naturali possono garantire”. Inizialmente, i Nutra-snacks, che verranno prodotti dalla ditta Also-enervit, saranno proposti ad un target giovanile e dovranno possedere, pertanto, proprietà organolettiche tali da soddisfare questa classe di consumatori. “E’ risaputo che lo snack, o spezzafame che dir si voglia”, conclude Giardi, “è entrato a far parte ormai della nostra dieta alimentare, attirando soprattutto giovani e chi pratica sport. E’ per questo che i gusti sui quali la ditta sta attualmente lavorando sono il cacao e alcuni tipi di frutta. Successivamente, la Also-enervit lavorerà con il Cnr ad un prodotto orientato verso l’area ‘prima colazione’, occasione di consumo critico e generalmente trascurata”. . .  
   
   
PANEKIDS NOVATERRA UN PANINO SANO E DIVERTENTE, CHE PIACE AI BAMBINI, ALLE MAMME E A TUTTA LA FAMIGLIA !  
 
Il pane è un alimento completo e genuino, basilare nella nostra dieta e importantissimo anche per la crescita dei bambini. Ecco, dunque, arrivare al banco del panettiere, un panino pensato apposta per loro: morbido, ricco di calcio e fibre e con il simpatico profilo di Topolino “stampato” sopra. Topolino, il più celebre personaggio Disney, amato e conosciuto da grandi e piccoli, arriva sul pane di tutti i giorni: il profilo del simpatico personaggio con le sue due inconfondibile orecchie, da oggi si trova anche su deliziosi panini che si possono acquistare dal panificio di fiducia, grazie al progetto che l’azienda Novaterra Zeelandia ha realizzato con The Walt Disney Company per la produzione di Pane Kids. Si tratta di un panino morbido, speciale, ricco di calcio e fonte di fibre, con una crosta sottile, decorata con farina di riso e caratterizzata dal tipico profilo di Topolino. Pane Kids, inoltre, ha una mollica soffice e morbida, piena di gusto, che piace tanto ai più piccini. Anche le mamme possono stare tranquille, perché dal punto di vista nutrizionale Pane Kids rappresenta un alimento sano e completo, che fornisce tanti elementi preziosi per la corretta alimentazione dei bambini: il calcio, che ne rafforza la struttura ossea, le fibre vegetali, l’olio extravergine d’oliva, il latte in polvere e la madre liofilizzata. Tutti gli ingredienti di Pane Kids sono salubri e sicuri perché a basso contenuto di sodio, senza emulsionanti né conservanti e provenienti da colture non Ogm. Con Pane Kids, il divertimento è assicurato! Acquistando il nuovo Pane Kids, i bambini hanno anche la possibilità di giocare e divertirsi, cliccando sul sito www. Panekids. It. Basta inserire lo speciale codice “Kidscode” (che si trova sul sacchetto d’asporto dei panini) e i più piccoli vivranno affascinanti avventure con il loro personaggio Disney preferito. Sul sito si trovano anche: la sezione Photo Gallery per inviare le foto più belle mentre si mangia Pane Kids, le E-cards per mandare divertenti cartoline agli amici, le Linee Guida Alimentari con i suggerimenti basilari per una sana e corretta alimentazione e tutte le informazioni sul prodotto e su Novaterra. Inoltre, raccogliendo 10 punti (ogni sacchetto/confezione ne ha uno) i bimbi potranno ricevere simpatici regali firmati Walt Disney. . .  
   
   
DAL 2007 CERES È ANCHE WEISS GRANDE NOVITÀ DAL BRAND DANESE CHE INAUGURA IL LANCIO DI CERES WEISS  
 
Terminati i festeggiamenti per il 150° anniversario, Ceres inaugura il 2007 con un’importante novità: l’introduzione di Ceres Weiss, che si affianca alla già ricca gamma di birre speciali proposte dal marchio danese. La Weiss è una birra dotata di pronunciati aromi fruttati che si caratterizza per la particolare freschezza e digeribilità. Si fa apprezzare inoltre per la schiuma fine, soffice e abbondante e per l’elevato potere dissetante, ma anche per l’aspetto opaco dovuto al lievito in sospensione non filtrato. Ceres Weiss è una birra speciale dedicata ai veri amanti della birra ma anche ai curiosi. Si tratta di un prodotto dallo stile unico, con il carattere vincente di Ceres, una birra a base di malto d’orzo e soprattutto di frumento che è l’elemento distintivo di questa categoria di birra. Ceres Weiss ha un gusto originale, perfetto per soddisfare i palati più curiosi, andando incontro alla sensibilità di un pubblico, soprattutto femminile, sempre più attento alla qualità e desideroso di trasformare ogni occasione di consumo in una vera e propria e esperienza dei sensi. Con questa novità Ceres diventa da quest’anno la prima tra le aziende leader in Italia ad offrire una Weiss con il proprio marchio. Il lancio rappresenta una scelta assolutamente strategica, in particolare se si tiene conto della crescente attenzione da parte dei consumatori verso questo tipo di birra. Si tratta infatti di un mercato che, secondo le stime, nel 2006 in Italia ha fatto segnare oltre 100. 000 ettolitri di consumo. “Le ricerche hanno dimostrato una crescente ‘cultura della birra’ diffusa tra il pubblico”, spiega Mario Vinciguerra Direttore Marketing e Trade marketing di Ceres S. P. A. ; “inoltre nel mercato delle Weiss ci sono pochi protagonisti, non sono presenti marchi forti e quei pochi sono spesso poco conosciuti. Per noi questa è stata una motivazione in più per affrontare la sfida: nessun’altra Weiss in Italia è supportata da un marchio forte, conosciuto e apprezzato come il nostro e questo sarà uno stimolo in più per i consumatori a provare la novità”. L’obiettivo infatti è che Ceres Weiss possa diventare una birra per tutti e non un prodotto di nicchia; a conferma di questo Ceres ha scelto il formato 33cl, meno impegnativo rispetto a quello utilizzato dalle altre Weiss sul mercato. La strategia è quella di favorire la prova anche da parte di coloro che non hanno mai provato questo tipo di birra, la scelta tradisce anche l’interesse dell’azienda verso il pubblico femminile, che sembra apprezzare particolarmente le Weiss e questo formato. “Il 2006 è stato un anno importante per la nostra azienda”, prosegue Mario Vinciguerra; “la celebrazione dei 150 anni di vita del nostro marchio danese non è stata solo l’occasione per ribadire la nostra presenza storica, ma ha rappresentato anche la fase di ideazione e pianificazione delle attività del 2007, con importanti lanci e sfide stimolanti”. .  
   
   
IMMUN´ÂGE STARTER, PER RECUPERARE ENERGIA… IN SOLI 7 GIORNI.DA NAMED, LA PAPAYA BIO-FERMENTATA (FPP), ORIGINALE GIAPPONESE, PER AUMENTARE RAPIDAMENTE LE DIFESE CONTRO I RADICALI LIBERI.  
 
Quando abbiamo più bisogno di rinforzare le difese del nostro organismo, in caso di: affaticamento psico-fisico, cambio di stagione, allenamento sportivo intenso o per prepararci all’esposizione ai raggi solari e Uv, c’è il nuovo Immun’age Starter, un concentrato di energia. L´fpp, componente unico di Immun´âge Starter, senza conservanti e zuccheri aggiunti, è prodotto da più di 20 anni in Giappone e le sue qualità sono ormai apprezzate da milioni di persone in tutto il mondo. Immun´âge Starter è un integratore ottenuto da Carica Papaya sottoposta ad unico e brevettato processo tecnologicamente avanzato di bio-fermentazione della durata di 10 mesi. Questa particolare fermentazione è in grado di generare Fpp-immun’âge (Fermented Papaya Preparation), un pool di nuove sostanze naturali, le cui proprietà hanno aperto, a scienziati di fama mondiale, nuovi campi di indagine nell´immunologia e nelle neuroscienze. Questa particolare produzione avviene solo in Giappone conformemente alle normative internazionali Iso 9001 (certificazione di qualità) e Iso 14001 (certificazione ambientale). Fpp e Papaya frutto: il confronto e le qualità La Papaya è un frutto esotico particolarmente ricco di vitamine, sali minerali, zuccheri ed enzimi digestivi le cui virtù nutrizionali sono da tempo note. Fpp viene ottenuto dalla Papaya fresca attraverso una bio-fermentazione controllata e certificata dalla durata di 10 mesi; questa condizione è essenziale per conferire alla materia prima nuove ed uniche caratteristiche in grado di promuovere le difese antiossidanti dell’organismo. L’assunzione di Fpp contribuisce in questo modo a sostenere la lotta contro i radicali liberi, lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare. Perché è utile Immun´âge Starter Studi (*) sempre più numerosi confermano che l’eccesso di radicali liberi e lo “stress ossidativo” costituiscono una delle principali cause dell’invecchiamento cellulare. È noto, infatti, che le cellule dell’organismo umano, già in condizioni normali, subiscono circa diecimila attacchi ossidanti al giorno ed è possibile contrastare questi attacchi con una buona alimentazione ed un corretto stile di vita. Molte situazioni della vita quotidiana, però, possono far aumentare la produzione di radicali liberi: cambio di stagione, stress psico-fisico, esposizione ai raggi solari e Uv, allenamento sportivo intenso; in questi casi Immun´âge Starter accresce ulteriormente le difese antiossidanti dell’organismo, contribuendo così a sostenere la lotta contro i radicali liberi in eccesso. Studi scientifici hanno infatti validato la necessità di assumere 9 grammi di Fpp al giorno (due bustine di Immun´âge Starter) quando è indispensabile il rapido recupero di una condizione psico-fisica ottimale. Il mantenimento dei benefici derivati dall’assunzione di Immun´âge Starter, può essere ottenuto con dosaggi inferiori (3 grammi al giorno di Fpp). Numero verde: 800203678 - www. Immunage. It . .  
   
   
2° SIMPOSIO NAZIONALE SUGLI SPUMANTI D´ITALIA  
 
Villa dei Cedri ,11 al 12 maggio 2007, Altamarca – Terra del Veneto. Presentazione di ricerche e sperimentazioni su viticoltura ed enologia. Ocm-vino alle fasi finali prima dell’approvazione: dibattito fra le direzioni del Ministero Politiche Agricole e della Commissione Europea dell’Agricoltura. Il Forum Spumanti d’Italia rappresenta e coinvolge tutte le imprese e i territori nazionali che producono vini spumanti con occasioni diverse nell’arco dell’anno: eventi per confrontarsi, per informare, per fare formazione, per creare cultura, per formare una mentalità di consumo moderna e giovane, per sfatare luoghi comuni, per fare ricerche e sperimentazione e tanto di più. La filiera spumantistica ha bisogno che ogni “fattore di produzione” segua l’innovazione, la ricerca, la sperimentazione e che l’Università contribuisca con studi e analisi, dal viticolo al mercato. L’obiettivo del Forum è quello di favorire la formazione di tecnici di campo (agronomi), di cantina (enologi) e di mercato ( marketing) specializzati negli “spumanti”, perché una forte e pregnante cultura formativa aiuta a diffondere la conoscenza e quindi a sviluppare il consumo. Il 2° Simposio Tecnico sugli Spumanti è in programma venerdì 11 e sabato 12 maggio 2007 sul tema“Ricerca scientifica, sperimentazione e…per la tutela e le denominazioni d’origine degli Spumanti” con la partecipazione di docenti e ricercatori e ha avuto il patrocinio dell’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari. Teresa de Mattheis della direzione Politiche Agricole Comunitarie del Ministero e Ersilia Moliterno della direzione generale economia e organizzazione mercati e responsabile Unità Vino e Alcool della Commissione Agricoltura della Ue illustreranno i nuovi contenuti – dopo la bocciatura del Parlamento Europeo della prima proposta - della imminente riforma Ocm-vino, concentrandosi in particolar modo sui vini spumanti. I temi oggetto del contendere riguardano le quote di vigneti da estirpare, gli arricchimenti con lo zucchero e l’etichettatura dei vini Doc e da tavola e le relative ripercussioni sulle competenze istituzionali fra Commissione e Consiglio dei Ministri. Il Parlamento Europeo si è espresso a favore di una forte accelerazione della tutela verso le Denominazioni geografiche di produzione nell’ambito degli accordi Gatt e Trips del Wto. Sul tavolo dei relatori si alterneranno docenti delle Facoltà di Milano ( Cattolica e Bocconi), Piacenza, Trento, Ancona, Teramo, Firenze, Verona, Padova, Udine, Torino, Asti, Brescia, Conegliano fra cui: Antonio Calò,vasco Boatto, Roberto Zironi, Claudio Riponi, Giancarlo Spezia, Vincenzo Gerbi, Andrea Curioni, Nichi Stefi, Enrico Vaudano, Andrea Rea, Bruno Fedrizzi, Diego Tomasi, Alberto Vercesi con moderatori delle sezioni Attilio Scienza, Mario Ubigli e Aureliano Amati. Partner strategico Veneto Banca , istituto finanziario che da anni sostiene il Forum Spumanti d’Italia, sponsor Italesse di Trieste che presenta un nuovo calice dedicato agli spumanti brut e Siad società specializzata nella innovazione tecnica della produzione enologica e l’ Ersaf-ente regionale per i servizi in agricoltura e foreste della Regione Lombardia. .  
   
   
MOVIMENTO TURISMO DEL VINO DELEGAZIONE TOSCANA DOMENICA 27 MAGGIO VIA ALLA KERMESSE, ORGANIZZATA DAL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO, CHE TRASFORMA LE AZIENDE PRODUTTRICI IN UNA SORTA DI MUSEO NATURALE, DA VISITARE, DA CONOSCERE A FONDO, DA GUSTARE IN TUTTI I SENSI  
 
Cantine Aperte, un viaggio alla scoperta dei tesori della Toscana La novità che offrirà la delegazione Toscana sarà La Madia dei Sapori, all’interno del quale le aziende non solo offriranno l’eccellenza dell’enologia toscana ma proporranno anche l’assaggio di prodotti tipici locali Cantine Aperte, un viaggio alla scoperta dei tesori enogastronomici della Toscana. Domenica 27 maggio, infatti, si svolgerà la tradizionale rassegna, organizzata dal Movimento Turismo del vino, che trasforma le aziende produttrici della regione in una sorta di museo naturale, da visitare, da conoscere a fondo, da gustare in tutti i sensi. Per un giorno le principali aziende vitivinicole toscane apriranno le proprie cantine agli enoturisti per degustazioni e per tante altre iniziative. L’iniziativa nasce con il contributo della Banca del Credito Cooperativo di Monteriggioni. «La novità di quest’anno che proporrà la delegazione Toscana - spiega il neopresidente del Movimento Turismo della Toscana e direttore tecnico del Castello d’Albola Alessandro Gallo - sarà “La Madia dei Sapori”, all’interno del quale le aziende non solo offriranno l’eccellenza dell’enologia toscana ma proporranno anche l’assaggio di prodotti tipici locali». «In questo modo – continua Gallo – l’enoturista avrà la possibilità di degustare i vini abbinati ai cibi prodotti localmente, frutto di un patrimonio gastronomico ricco di storia e tradizione» Donatella Cinelli Colombini, fra le principali artefici della ideazione e del successo di Cantine Aperte, per festeggiare il quindicesimo compleanno della manifestazione ha organizzato, per domenica 27 maggio, al Casato Prime Donne (tel. 0577 849421) a Montalcino e alla Fattoria del Colle (tel. 0577 662108) a Trequanda, un’esposizione di capi della tradizione country toscana e la presentazione del libro di Luca Bianchini che, in parte, è proprio ambientato nei suoi vigneti. Tutti in carrozza con la Tenuta Torre a Cenaia. L’azienda di Crespina (Pi), infatti, per Cantine Aperte, oltre a partecipare a “La Madia dei Sapori”, mette a disposizione un calesse trainato da un cavallo che permetterà ai visitatori di visitare l’intera tenuta. Il Movimento Turismo del Vino della Toscana anche per quest’anno, inoltre partecipa all’iniziativa “Vinofonino” e “Wine for life”. Per partecipare al primo progetto è necessario girare dei video o scattare delle foto con il proprio telefonino all’interno delle cantine. La prima consiste in un simpatico progetto dove il visitatore potrà vincere un bellissimo assortimento di vini provenienti delle migliori cantine d’Italia. Il tutto coordinato e valutato da una giuria esperta che darà ai vincitori un bellissimo assortimento di vini provenienti delle migliori cantine d’Italia. La seconda iniziativa è “Wine for life”, un bollino sulle bottiglie, che i produttori hanno acquistato a 50 centesimi dalla Comunità di Sant’egidio. Il visitatore acquistando questa speciale bottiglia sa che mezzo euro è già stato versato per combattere l’Aids in Africa. Infine, “A cena con il vignaiolo” consiste nella possibilità di essere invitati a cena la sera prima di Cantine Aperte (sabato 26 maggio) su prenotazione e a pagamento, direttamente dal produttore presso il ristorante o la trattoria aziendale o, in qualche caso, addirittura “in” cantina, o proprio a casa del produttore. Per informazioni è possibile telefonare al numero 0577/738312 - 0577/46091 oppure mandare una e mail a toscana@movimentoturismovino. It. .  
   
   
DE CASTRO E DA SILVA A LA VIS. I DUE MINISTRI DELL’AGRICOLTURA EUROPEI CON RELATIVE DELEGAZIONI OSPITI DELLA COOPERATIVA LAVISANA CHE PENSA A POTENZIARE IL PROPRIO SVILUPPO  
 
Si è tenuto presso la sede della Cantina La Vis e Valle di Cembra, un incontro tra i vertici aziendali e il ministro De Castro in questi giorni in visita in Trentino. L’incontro rientra nell’ottica di una serie di incontri che Giacomoni e Peratoner – Presidente e Direttore generale dell’azienda – si sono scambiati con il Ministro negli ultimi mesi a seguito dello sviluppo che la cooperativa lavisana ha intrapreso alcuni anni addietro in diverse regioni della Penisola e che hanno man mano dato forza al neo-costituito Gruppo La Vis. Oltre al potenziamento del Gruppo, l’incontro ha permesso di parlare di Müller Thurgau e della sua Rassegna Internazionale, come pure di Valle di Cembra tanto che esiste la reale possibilità che il Ministro stesso possa essere presente all’inaugurazione della rinnovata struttura produttiva il prossimo 27 maggio, giorno di Cantine Aperte. Immancabile un passaggio per Maso Franch per ammirare i vigneti terrazzati. Presente alla Cantina anche la delegazione portoghese capitanata dal Ministro delle politiche agricole Da Silva - il Portogallo assumera da luglio la presidenza Ue - che ha espresso compiacimento per quanto la cooperativa trentina ha dimostrato di essere in grado di fare con corrette valorizzazioni del capitale territoriale ed umano ( 1400 i soci che costituiscono La Vis). Alle delegazioni è stato omaggiato un magnum di Ritratto Bianco 2005 recente vincitore della Gran Medaglia D’oro all’ultima edizione del Vinitaly. .  
   
   
107 CANTINE APERTE PER SCOPRIRE VINI DI ECCELLENZA AZIENDE IN PROVINCIA BRESCIA,BERGAMO,PAVIA,SONDRIO E MANTOVA BECCALOSSI: NELLA NOSTRA REGIONE OGNI ANNO 500.000 ENO-TURISTI  
 
Sabato 26 e domenica 27 maggio, 107 aziende vitivinicole (68 della Lombardia, 35 del Canton Ticino, 4 della Liguria) aderiranno a "Cantine Aperte 2007", evento che vede protagonista il vino, il territorio e, ovviamente, gli appassionati del settore. L´appuntamento, organizzato dal Movimento Turismo del Vino Lombardo, in collaborazione con Regione Lombardia, è stato presentato oggi a Milano dalla vicepresidente e assessore all´Agricoltura, Viviana Beccalossi. Una giornata diversa che richiama sempre più l´attenzione di turisti e famiglie che desiderano avere un contatto diretto con le aziende che producono vino. "Cantine Aperte, insieme agli oltre mille chilometri di ´Strade lombarde del vino e dei sapori´ - afferma Viviana Beccalossi - ci fanno scoprire realtà capaci di offrire tradizioni uniche, inserite in contesti naturali d´eccezione. Il turismo del vino consente di vivere esperienze particolari conoscendo da vicino i valori della civiltà rurale. Un movimento in continua espansione, quello dell´eno-turismo, che annualmente, solo in Lombardia, fa registrare oltre 500. 000 presenze" "La cantina - aggiunge Viviana Beccalossi - non è semplicemente il luogo in cui si produce il vino, rappresenta un libro aperto che racconta in modo chiaro, tangibile ed appassionato, la tradizione di una terra e la storia di uomini che hanno creduto in un´arte antica e complessa. Un mondo che affascina quanti partecipano a Cantine Aperte che hanno la possibilità di degustare direttamente dal produttore l´eccellente offerta enologica, lombarda". "Ottanta milioni di bottiglie Doc e Docg, per un fatturato di oltre 700 milioni di euro - conclude Viviana Beccalossi - il 100% della viticoltura (oltre 23. 000 ettari vitati censiti) che ricade in zone a Denominazione e l´80% delle bottiglie Doc o Docg. Sono questi i dati che permettono di capire come in Lombardia il messaggio lanciato dal vino sia tutto basato su una filosofia di eccellenza". Ecco l´elenco delle aziende che aderiscono a "Cantine aperte 2007", suddiviso per provincia. - Sondrio Casa Vinicola Pietro Nera (Chiuro); Casa Vinicola Nino Negri (Chiuro); Casa Vinicola Aldo Rainoldi (Chiuro); Casa Vinicola F. Lli Bettini (S. Giacomo Di Teglio); Casa Vinicola Triacca (Bianzone); Sertoli Salis (Tirano); Plozza Vino (Tirano). - Lecco Azienda Santa Croce (Missaglia); - Bergamo Azienda Agricola Lurani Cernuschi (Almenno San Salvatore); La Brugherata (Scanzorosciate); Azienda Agricola Angelo Pecis (San Paolo D´argon); Azienda Vititivinicola Medolago Albani (Trescore Balneario); Azienda Tenuta Castello Di Grumello (Grumello Del Monte); Azienda Agricola Tallarini (Gandosso). - Brescia 1) Franciacorta Azienda Agricola Vezzoli Ugo (San Pancrazio Di Palazzolo); Contadi Castaldi (Adro); Conti Terzi (Rovato); Azienda Agricola Boschi (Erbusco); Azienda Agricola Fratelli Berlucchi (Borgonato Di Corte Franca); Lo Sparviere (Monticelli Brusati); Antica Cantina Fratta (Monticelli Brusati); Agricola Gatta (Gussago). 2) Garda Classico: Azienda Agricola La Torre (Mocassina Di Cavalgese); Azienda Agricola La Guarda (Castrezzone Di Muscoline); Pasini Produttori (Raffa Di Puegnago); Cantina E Frantoio Avanzi (Manerba Del Garda); Azienda Agricola Spia D´italia (Lonato); Costa Ripa (Moniga Del Garda). 3) Lugana: Selva Capuzza (Desenzano Del Garda); Azienda Provenza (Desenzano Del Garda); Azienda Olivini (Desenzano Del Garda); Cantina Marangona (Pozzolengo); Tenuta Roveglia (Pozzolengo). 4) Capriano Del Colle: Azienda San Michele (Capriano Del Colle); Azienda La Vigna (Capriano Del Colle); Azienda Agricola Lazzari (Capriano Del Colle). - Mantova: Azienda Agricola Ricchi (Monzambano); Fattoria Colombara (Olfino Di Monzambano); Azienda Agr. Reale Di Boselli G. E M. (Volta Mantovana); Cantina Ca´ Roma (Volta Mantovana). - Milano: Azienda Nettare Dei Santi Di Riccardi G. (San Colombano Al Lambro); Azienda Agricola A. Panizzari (San Colombano Al Lambro); Azienda Poderi Di San Pietro (San Colombano Al Lambro); Pietrasanta Vini E Spiriti (San Colombano Al Lambro). - Pavia: Castello Di Luzzano (Rovescala); Azienda Agricola Montenato Griffini (Bosnasco); Tenuta Il Bosco (Zenevredo); Cantina Storica Il Montù (Montù Beccaria); Azienda Agricola Poggio Rebasti (Montescano); La Versa Viticoltori Dal 1905 (Santa Maria Della Versa); Azienda Torti Tenimenti Castelrotto (Montecalvo Versiggia); Azienda Agricola Caseo (Canevino); Azienda Agricola Anteo (Rocca De´ Giorgi); Azienda Agricola Ca´ Del Santo (Montalto Pavese); Azienda Agricola Ca´ Montebello (Cigognola); Tenuta Mazzolino (Corvino San Quirico); Azienda Agricola Le Fracce (Casteggio); Azienda Agricola F. Lli Guerci (Casteggio); Tenuta Pegazzera (Casteggio); Azienda Agricola La Marzuola (Calvignano); Azienda Agricola Travaglino (Calvignano); Azienda Agricola Doria (Montalto Pavese); Azienda Agricola Bisio Devis (Montalto Pavese); Tenuta Percivalle Wines (Borgo Priolo); Azienda Agricola Montelio (Codevilla); Marchese Adorno (Retorbido); Cantina Di Casteggio (Casteggio); Fattoria Mondo Antico (Rocca Susella). .  
   
   
OTTIMI RISULTATI DELLA SCUOLA PROFESSIONALE "LAIMBURG" AGLI EUROPEI DEL VINO IN SPAGNA  
 
Bolzano - Due piazzamenti nei primi 10 sono stati conquistati dalla squadra della scuola professionale "Laimburg" ai Campionati europei per gli studenti in viticoltura, svoltisi a Jumilla in Spagna. "Molto più importante del successo è il fatto che i nostri studenti abbiano potuto allacciare scambi linguistici, di formazione e aggiornamento con i coetanei di tutta Europa", commenta l´assessore Hans Berger. Gli studenti Andreas Nussbaumer e Johannes Pichler, con l´accompagnatore Martin Unterfrauner, hanno tenuto alta la bandiera della scuola professionale "Laimburg. " Agli Europei in Spagna riservati alle scuole di viticoltura sono stati impegnati - sempre e solo in lingua inglese - nella teoria delle varie discipline collegate a coltivazione e produzione del vino. Ottimi i risultati, tra cui spiccano un settimo e un nono posto in due delle prove individuali, per un 13. Mo piazzamento nella classifica finale a squadre. La partecipazione alla grande manifestazione si è rivelata di notevole significato per gli studenti della "Laimburg", che hanno da un lato osservato da vicino la realtà vitivinicola spagnola, e dall´altro ammirato la cultura e il paesaggio spagnoli della zona di Murcia. Gli Europei riservati agli studenti di viticoltura in futuro sono programmati a cadenza annuale, il prossimo anno la città ospitante sarà Santo Tirso in Portogallo. . .  
   
   
CONVEGNO: VIGNETO PIEMONTE QUALITA´ E TERRITORIO DI FRONTE ALLE NUOVE SFIDE VENERDÌ 11 MAGGIO 2007 TEATRO BALBO - CANELLI (AT)  
 
Il settore vitivinicolo piemontese costituisce un sistema produttivo, economico, territoriale straordinariamente importante e il vino rappresenta in assoluto un prodotto di eccellenza e un simbolo per questo territorio. La Regione Piemonte ha voluto dedicare al mondo del vino un momento alto e corale, di confronto, di analisi e di proposta. È questo il significato del convegno "Vigneto Piemonte: qualità e territorio di fronte alle nuove sfide", promosso a Canelli 1´11 maggio dall´Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte e rivolto a tutti gli attori della filiera vitivinicola. Una tappa importante di un dialogo e di un percorso, awiati con il mondo della produzione e della promozione del vino, con gli enti e le istituzioni, le organizzazioni professionali e territoriali, per affrontare al meglio i grandi temi all´ordine del giorno: dalla riforma dell´Ocm, al sistema dei controlli e delle denominazioni, al rapporto con un mercato sempre più competitivo e con consumatori sempre più esigenti, fino ai grandi temi etici e ambientali. .  
   
   
SELEZIONE NAZIONALE VINI DA PESCE: RECORD DI PARTECIPAZIONE BEN 550 BOTTIGLIE CAMPIONI SI SFIDERANNO DAL 10 AL 12 MAGGIO A SIROLO (ANCONA)  
 
 Ancona – Aumentano i partecipanti alla 8a Selezione Nazionale Vini da Pesce che avrà inizio giovedì 10 maggio nella suggestiva cornice del parco del Conero, presso l’hotel Monteconero. La giornata conclusiva sarà sabato 12 maggio. Il concorso sta crescendo anno dopo anno, ottenendo ampio consenso da parte degli addetti ai lavori di tutta Italia. Del resto i numeri parlano chiaro: sono ben 550 i campioni provenienti da ogni regione d’Italia, cento in più rispetto al 2006, quando il concorso aveva registrato 455 campioni. Ecco le regioni più rappresentate, Marche, Veneto,lombardia, Puglia,abruzzo e Sicilia. “Un ottimo risultato che testimonia il prestigio raggiunto dal concorso e che quest’anno conta due nuove categorie dedicate allo spumante: una per vini spumanti bianchi ottenuti con metodo charmat e una per gli spumanti rosati” afferma Dante Merlonghi- presidente dell’Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche- e prosegue: “una manifestazione come la Selezione Nazionale Vini da Pesce, che continua a crescere e si ripresenta orgogliosamente anche quest’anno per la ottava volta, ha diritto di essere salutata con fiducia e ottimismo. Lo meritano gli organizzatori, gli operatori che continuano a crederci, ma lo meritano soprattutto le aziende di qualità che vi partecipano, in primo luogo quelle marchigiane. ” La Selezione, promossa in collaborazione con l’Istituto per il Commercio Estero, si inserisce nel programma di promozione di un concorso che è l’unico abbinato ai prodotti ittici, autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole. Numeri che testimoniano il crescente successo del concorso per il quale gli organizzatori - Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche insieme ad Aspea di Camera di Commercio, Provincia di Ancona e Regione Marche - hanno avviato una serie di attività di valorizzazione per dare giusta visibilità a quelle aziende vinicole impegnate nella realizzazione di un prodotto di alta qualità. La cerimonia di premiazione, invece, avrà luogo nella splendida cornice della Rotonda a Mare di Senigallia domenica 10 giugno. La Selezione è annoverata tra i venticinque concorsi enologici a livello nazionale ed è considerata un punto di riferimento per le aziende del settore, sia per l’assoluta qualità e professionalità del concorso che per la visibilità dei vincitori, garantita da un’ampia campagna promozionale sulle maggiori testate di settore. La collaborazione con l’Associazione Enologi Enotecnici Italiani attraverso i propri Tecnici degustatori, garantisce il massimo livello di competenza e professionalità. Riceveranno il Diploma di Merito i vini che raggiungeranno un punteggio pari o superiore ad 80 centesimi, secondo il metodo di valutazione dell’Union Internationale Des Oenologues; ai vini con il punteggio più alto in ciascuna delle sei categorie in gara andranno le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo. Riceverà il premio speciale “Calice Dorico” l’azienda che raggiungerà in assoluto il miglior risultato. (info su www. Vinidapesce. It) .  
   
   
IL RABOSO PIAVE DOC A VINO IN VILLA DUE GIORNI DI DEGUSTAZIONI CON I PRODUTTORI DEL PIAVE, PER DEGUSTARE L´UNICITÀ DEL TERRITORIO TREVIGIANO  
 
Il Raboso Piave Doc ospite d’onore a Vino in Villa, il festival internazionale del Prosecco doc di Conegliano e Valdobbiadene, in programma il 19 e 20 maggio al Castello di San Salvatore di Susegana (Tv). La nota manifestazione - realizzata dal Consorzio Tutela del Prosecco Doc Conegliano e Valdobbiadene in collaborazione con Regione Veneto, Cciaa di Treviso e Unicredit Banca - ospiterà dieci produttori aderenti al Consorzio Tutela Vini del Piave Doc che presenteranno in degustazione il loro Raboso Piave Doc, in linea con il tema del Simposio che sabato 19 maggio svolgerà il tema de “l’autoctono”, indagando i legami fra il prodotto e la sua terra nella storia, nell’arte e nella poesia. Forte della sua storia secolare e della sua unicità, il Raboso Piave Doc si presenta dunque a Vino in Villa per rappresentare tutti i valori di un vitigno autoctono radicato nella storia e nella cultura della terra del Piave. Tanto da esser riuscito a superare brillantemente la profonda crisi dei consumi che qualche decennio fa lo aveva addirittura minacciato di scomparsa per proporsi oggi - grazie alla tenacia, all’avvedutezza tecnica e alla sensibilità culturale di alcuni produttori che lo hanno strappato all’oblìo - come una delle realtà vinicole più interessanti del panorama enologico nazionale. Secondo Pierclaudio De Martin, presidente del Consorzio Tutela Vini del Piave: “L’invito a partecipare a Vino in Villa rivolto al Consorzio Tutela Vini del Piave dal Consorzio di Tutela del Prosecco Doc di Conegliano e Valdobbiadene, è un chiaro sintomo di come le realtà vinicole appartenenti ad una stessa area geografica hanno compreso l’importanza di dialogare tra loro per promuovere non più solo uno o più vini ma un intero territorio. Proprio come il Prosecco Doc racconta l’accogliente morbidezza delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, il Raboso Doc trasmette i valori e le bellezze della terra del Piave ed i due vitigni autoctoni più celebri della Marca trevigiana, insieme, possono fornire un quadro assolutamente straordinario di quella che è, sì, la sapienza enologica del nostro territorio, ma anche sottolinearne il grande patrimonio culturale, storico, paesaggistico ed artistico”. Appuntamento dunque a Vino in Villa, dove il Prosecco Doc, autoctono trevigiano di collina, ospita il Raboso Doc, l’autoctono delle larghe pianure del Piave. Per degustare tutto il sapore di una trevigianità sempre più apprezzata nel mondo. I produttori di Raboso Piave Doc presenti a Vino in Villa saranno: Bonotto delle Tezze di Tezze di Vazzola; Tessere di Noventa di Piave; Casa Roma di San Polo di Piave, Az. Agr. Nardin Walter di Roncadelle; Az. Agr. Cecchetto Giorgio di Tezze di Vazzola; Az. Agr. Lucchese Paolo & Figli di San Polo di Piave; Az. Agr. Bellussi Agostino & Lamberto di Tezze di Vazzola; Sutto Vignaioli di Campodipietra; Viticoltori Ponte di Ponte di Piave; Az. Agricola Moletto di Motta di Livenza .