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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Luglio 2007
PARLAMENTO EUROPEO ANTEPRIMA DEL 9-12 LUGLIO 2007, I PUNTI FORTI DELLA SESSIONE: LIBERALIZZAZIONE DEI MERCATI DI ELETTRICITÀ E GAS E DEI SERVIZI POSTALI, L´UCRAINA NELL´UE.  
 
Strasburgo, 9 luglio 2007 - Lunedì 9 luglio Una relazione all´esame dell´Aula chiede agli Stati membri la rapida attuazione delle norme Ue sulla liberalizzazione dei mercati di elettricità e gas e di non promuovere i campioni nazionali. Sollecita poi la separazione della trasmissione e l´aumento degli investimenti sulle infrastrutture, nonché l´eliminazione delle tariffe regolamentate e delle sovvenzioni alle fonti non rinnovabili. Occorre poi istituire una Carta dell´utente dell´energia e garantire maggiore trasparenza ai consumatori (relazione Vidal-quadras). L´aula si pronuncerà su un pacchetto di misure che introduce norme europee armonizzate sugli enzimi alimentari e che intende migliorare la legislazione in vigore su aromi e additivi, istituendo anche una procedura di autorizzazione uniforme. I deputati suggeriscono numerose modifiche volte a offrire maggiori garanzie ai consumatori, soprattutto in materia di trasparenza. Così, ad esempio, additivi, enzimi e aromi a base di Ogm dovranno essere adeguatamente segnalati in etichetta (relazioni Westlund, Doyle e Drčar Murko). Il Parlamento è chiamato ad approvare una direttiva che vieta il ricorso al mercurio nei termometri per la misurazione della temperatura corporea e in altre apparecchiature di misura destinate alla vendita al grande pubblico (manometri, barometri e sfigmomanometri) di nuova fabbricazione. Gli apparecchi d´antiquariato, con più di 50 anni, e quelli già in uso potranno però continuare a circolare (Sornosa Martinéz). Martedì 10 luglio Sulla base di un difficile accordo raggiunto in seno alla commissione per gli affari economici e finanziari, il Parlamento dovrebbe finalmente approvare la sua posizione in merito alla direttiva volta ad aumentare le aliquote minime d´accisa su birra e bevande alcoliche. In base al compromesso, le accise minime dovrebbero aumentare del 4,5%, ossia in misura molto minore rispetto a quanto proposto dalla Commissione. Questo accordo ha forti possibilità di essere accettato dal Consiglio (relazione Lulling). L´aula esaminerà la direttiva che conclude il processo di liberalizzazione dei servizi postali aprendo alla concorrenza gli invii di plichi di meno di 50 grammi. I deputati auspicano che ciò avvenga a partire dal 1° gennaio 2011, due anni dopo quanto previsto dalla Commissione. Chiedono inoltre prezzi ragionevoli a prescindere dalla situazione geografica e la gratuità dei servizi postali per i non vedenti, nonché garanzie circa l´indennizzo in caso di danneggiamento o smarrimento della posta (relazione Ferber). Il contratto tipo di lavoro dovrebbe essere a tempo indeterminato, ma una relazione riconosce il contributo all´occupazione e alla competitività delle nuove forme di contratti atipici. A condizione però che sia garantito un nucleo di diritti ai lavoratori. Pone poi l´accento sul ruolo di un´istruzione in linea con il mercato del lavoro e sulla necessità di distinguere i lavoratori autonomi dai dipendenti, di lottare contro il lavoro nero e garantire pari opportunità per le donne (relazione Protasiewicz). Nell´esaminare il regolamento sulla prestazione di servizi aerei, una relazione sottoposta alla Plenaria avanza diversi emendamenti volti a rendere decisamente più espliciti i doveri di informazione nei confronti dei viaggiatori riguardo al costo totale del biglietto aereo. Chiede infatti l´indicazione di tutte le imposte applicabili, gli oneri non evitabili, le sovrattasse e le tasse. I deputati aprono poi la possibilità a tutti gli aeroporti di beneficiare di servizi aerei obbligatori (relazione Degutis). Un´interrogazione orale alla Commissione aprirà un dibattito in Aula sulle relazioni commerciali tra l´Ue e la Cina. Notando come l´Ue registri ormai un deficit di 128 miliardi di euro nei suoi confronti, i deputati vorrebbero conoscere gli ultimi sviluppi dei negoziati sul nuovo accordo. Chiedono inoltre come si intende migliorare l´accesso al mercato cinese e quali misure sono previste per garantire che l´industria europea non subisca forti pregiudizi dalla contraffazione e dalla pirateria. Il Parlamento è chiamato a pronunciarsi, in prima lettura, su una proposta di direttiva volta a sopprimere gli oneri amministrativi superflui che gravano sulle imprese, dando agli azionisti la possibilità diretta di rinunciare, se così desiderano, alla relazione scritta di esperti sul progetto di fusione o di scissione. I deputati accolgono con favore la proposta, ma chiedono maggiori garanzie per i creditori e propongono di posticipare di sei mesi l´applicazione delle nuove disposizioni (relazione Kauppi). Mercoledì 11 luglio Il Primo Ministro Socrates illustrerà al Parlamento il programma che la Presidenza di turno portoghese intende realizzare nel prossimo semestre. Riforma dei trattati, modernizzazione dell´economia e della società europee e rafforzamento del ruolo dell´Europa nel mondo, sono i tre assi intorno ai quali si articolerà l´attività della Presidenza. A seguito dell´accordo sulla riforma dei trattati cui sono giunti i Capi di Stato e di governo in occasione del Vertice di Bruxelles, il Parlamento darà il suo parere sul mandato della Conferenza intergovernativa e nominerà i tre deputati che lo rappresenteranno in quella sede. In presenza di Juncker, Almunia e Trichet saranno esaminate due relazioni sulla situazione dell´area dell´euro e il rapporto della Bce. I deputati chiedono che l´espansione economica venga utilizzata per ridurre il debito e, sollecitando una maggiore integrazione dei mercati europei, invitano a moderare i premi dati ai top manager. Nel mettere in guardia dall´impatto sulla crescita degli aumenti dei tassi d´interesse, sollecitano riforme strutturali e aumento dei salari. Preoccupati per il rialzo dell´euro, chiedono di monitorare il mercato immobiliare, gli hedge funds e l´aumento della circolazione delle banconote da 500 euro (relazioni Rosati e Mitchell). A seguito delle dichiarazioni del Consiglio e della Commissione, l´Aula avrà l´occasione di dibattere nuovamente sulla situazione nei Territori palestinesi, alla luce degli ultimi sviluppi nella regione. Il Parlamento adotterà poi una risoluzione. Giovedì 12 luglio Compiacendosi dell´apertura dei negoziati volti a definire un nuovo accordo di partenariato, una relazione sottolinea che questo potrebbe preparare l´Ucraina a aderire all´Ue. Ma prima sono comunque necessarie delle riforme tese a stabilizzare il quadro istituzionale ed economico del Paese e a garantire il rispetto dei diritti umani. Nel frattempo sono proposti l´istituzione di una zona di libero scambio e il rafforzamento della cooperazione in campo energetico (relazione Kaminski). .  
   
   
UE, IACOP A SEMINARIO COMITATO REGIONI SU GECT: ANCHE LA SVIZZERA, NON MEMBRO UE, HA PREVISTO DI ADEGUARE LA PROPRIA LEGISLAZIONE ALLE DISPOSIZIONI PREVISTE NEL REGOLAMENTO VARATO DA BRUXELLES PER PARTECIPARE AI GECT  
 
Trieste, 9 luglio 2007 - Nessun Paese della Ue ha sinora recepito nel proprio ordinamento giuridico il Regolamento comunitario (il 1082 del luglio 2006) per lo sviluppo dei Gruppi europei di cooperazione territoriale, i cosiddetti Gect. Quattordici Paesi Ue, tra cui l´Italia, sono comunque in avanzata fase di adeguamento. La Svizzera, peraltro, non membro Ue, ma ovviamente interessata ad una collaborazione di tipo sovranazionale con le limitrofe Nazioni dell´Unione europea, ha dal canto suo già previsto di adeguare la propria legislazione alle disposizioni previste nel Regolamento varato da Bruxelles un anno fa e, quindi, alla possibilità di partecipare ai Gect. E´ quanto conferma l´assessore regionale per le Relazioni Comunitarie ed Internazionali, Franco Iacop, che il 6 luglio nella città di Vigo, in Galizia (Spagna), ha partecipato al seminario europeo sulle prospettive future dei Gect, incontro promosso dal Comitato delle Regioni delle Ue. L´assessore Iacop, anche nella sua qualità di membro della Commissione per la Coesione territoriale del Comitato Ue delle Regioni, ha in particolare moderato la tavola rotonda dedicata oggi a Vigo ai problemi relativi all´applicazione del diritto dello Stato membro in cui verrà situata la sede del Gect, alla quale sono intervenuti il presidente della Galizia Emilio Perez Tourino, il presidente della Commissione Coesione Sociale, Albert Bore, e Nicolas Levrat, autore dello studio commissionato sui Gect dal Comitato delle Regioni. Ricordando la recente firma di Villa Manin per l´avvio dell´Euroregione tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia e le Contee croate Istriana e Litoraneo-montana (Fiume), in attesa della sottoscrizione anche da parte della Slovenia, l´assessore Iacop ha confermato come anche dall´incontro di Vigo è emersa chiaramente la volontà non solo delle Regioni europee ma anche di Parlamento e Commissione Ue di richiamare gli Stati nazionali all´impegno di recepire il nuovo Regolamento Ue per la creazione dei Gruppi di cooperazione territoriale. Molte Regioni europee infatti, ha osservato Iacop, stanno richiedendo questo tipo di recepimento, allo scopo di ridisegnare le proprie collaborazioni transnazionali nella cornice del nuovo strumento comunitario. E´ il caso ad esempio delle cooperazioni in atto tra Romania ed Ungheria, tra Germania e Lussemburgo, tra la Galizia ed il Nord del Portogallo, tra Svizzera, Francia ed Italia, tra Germania, Svizzera e Francia. Il Comitato Ue delle Regioni ha deciso di proseguire le sue azioni e le sue iniziative per la promozione dei contenuti del Regolamento, rileva Iacop: dopo la tavola rotonda di inizio giugno a Bruxelles e l´odierno incontro a Vigo, infatti, si riparlerà di Gect il prossimo 9 ottobre nuovamente a Bruxelles in occasione degli "Open Days" della Ue, allorché verrà costituito il Gruppo di una trentina di esperti voluto dal Comitato delle Regioni per approfondire il tema (oltre 160 le richieste di adesione, da ogni parte d´Europa), e soprattutto nella primavera 2008 in Slovenia. La Slovenia ha infatti annunciato, in occasione del suo semestre di Presidenza della Ue, di voler organizzare una sessione plenaria sul tema Gect di concerto con la Commissione Ue, gli altri Governi partner comunitari ed il Comitato delle Regioni. .  
   
   
ITALIA: CORSO DI FORMAZIONE SULLE PROPOSTE PER IL 7°PQ  
 
Bruxelles, 9 luglio 2007 - Dal 25 al 27 luglio si terrà a Roma un corso di formazione sull´elaborazione di proposte di progetto per il Settimo programma quadro (7°Pq). Organizzato dall´Aisfor, un ente italiano che si occupa di innovazione, sviluppo e formazione, il seminario della durata di tre giorni intende fornire ai partecipanti le nozioni e le conoscenze per elaborare proposte di progetto vincenti. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Aisfor. It/corso_a_catalogo. Html .  
   
   
CONSIGLIO EUROPEO DELLA RICERCA: FORTI SPERANZE PER LA NUOVA AGENZIA  
 
 Bruxelles, 9 luglio 2007 - Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) è l´organismo più giovane tra le varie agenzie europee, ma la sua attività potrebbe essere determinante per la futura vitalità della ricerca europea, secondo Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca. In occasione di una riunione del consiglio scientifico del Cer, svoltasi a Lisbona il 3 luglio, il commissario ha commentato gli sforzi intesi a trasformare il Cer da «semplice germe di un´idea a un´entità vera e propria», la cui presenza si sta già facendo sentire nell´arena della ricerca europea. Al momento dell´introduzione del Settimo programma quadro (7°Pq), all´inizio del 2007, era già in atto una strategia volta al progresso del Cer ed un primo invito a presentare proposte, rivolto ai giovani ricercatori, era già stato pubblicato. Da allora sono pervenute ben 9 167 proposte in risposta all´invito, un risultato che non ha lasciato più dubbi sul forte interesse suscitato dal Cer tra la comunità di ricerca europea. «Questa reazione, che ha superato ogni aspettativa, suggerisce che abbiamo fatto veramente la cosa più appropriata: il Cer è la risposta ad un´urgente necessità della comunità di ricerca europea», ha affermato il commissario Potocnik. Il Cer è finanziato nell´ambito del programma «Idee» del 7Pq, «e questo è tutto ciò di cui si occupa», ha affermato il commissario Potocnik. «Idee, nuove idee senza restrizioni. Una fabbrica di idee». Con un bilancio medio annuo di oltre 1 Mrd Eur, la nuova agenzia finanzierà progetti di ricerca scientifica innovativa. L´attenzione sarà rivolta esclusivamente all´eccellenza dei singoli ricercatori e delle loro proposte. Ci sono forti probabilità che il Cer darà un forte slancio allo Spazio europeo della ricerca (Ser). «Il suo contributo può aiutare a determinare le tendenze della ricerca, il futuro sviluppo delle nostre industrie e perfino, oso sperare, i premi Nobel», ha ipotizzato il commissario. «Adesso sono i ricercatori ad entrare in gioco: ora spetta a loro fornire le migliori idee, l´eccellenza nella ricerca e i risultati che miglioreranno la nostra vita. » Per il commissario il Cer fa parte di una serie di iniziative intese a «riunire» l´Europa secondo nuove e più efficaci modalità rispetto al passato. Questa è l´idea su cui poggia la proposta di un Istituto europeo di tecnologia, il quale mira a fornire un modello e un ambiente sperimentale per la trasposizione delle conoscenze in innovazione. Altre iniziative comprendono la tabella di marcia dell´Esfri (Forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca) sulle infrastrutture della ricerca e le iniziative tecnologiche congiunte volte a creare partenariati di ricerca tra settore pubblico e privato in alcune zone industriali. Il commissario Potocnik ha ringraziato la presidenza portoghese per avere scelto la riunione del consiglio scientifico del Cer e la ricerca come tematiche del suo primo incarico ufficiale. Http://erc. Europa. Eu/ .  
   
   
A NAPOLI LA CALRE, CONFERENZA DEI CONSIGLI REGIONALI D´EUROPA "LA COOPERAZIONE PARLAMENTARE EUROMEDITERRANEA NELLO SCENARIO MONDIALE: IL RUOLO DELLE ASSEMBLEE REGIONALI"  
 
Napoli, 9 luglio 2007 – Di seguito la Relazione Introduttiva di Alessandra Lonardo: 1. Il Consiglio Regionale della Campania si è candidato, in seno alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome della Repubblica italiana, a tenere a Napoli, città capoluogo della Regione Campania e sede consiliare, la Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee dal titolo: " La cooperazione parlamentare euromediterranea nello scenario mondiale: il ruolo delle Assemblee regionali". 2. Si è trattata di una scelta di campo, consapevoli dell’innovazione istituzionale da tempo introdotta nella prassi del Consiglio Regionale della Campania, che ha visto la nostra Assemblea Legislativa crescere in modo progressivo nella considerazione interna ed esterna in ordine al proprio ruolo politico di indirizzo strategico nei confronti non solo della realtà territoriale di riferimento ma anche della rete nazionale e internazionale. 3. Il Consiglio Regionale della Campania, d’intesa con il Consiglio Regionale del Molise, presiede la "Commissione di Studio per lo sviluppo e l’integrazione delle funzioni legislative, di indirizzo e di controllo nell’ambito delle politiche regionali complesse", introdotta, in uno ad altre Commissioni di Studio di pari rilevanza, dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome e, in particolare, dal suo Presidente, Alessandro Tesini, per rielaborare criticamente il ruolo consiliare in una dimensione armonizzata e di grande impatto funzionale, anche alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione italiana. 4. Con spirito di viva gratitudine e di grande amicizia il Consiglio Regionale della Campania augura il benvenuto agli illustri Relatori, in special modo a quelli stranieri, nonché agli Enti, agli Organismi, alle Associazioni, alle Persone, a tutti gli intervenuti, tutti ugualmente indispensabili per la buona riuscita del nostro progetto di partecipazione democratica al processo di cambiamento in atto sulla scena planetaria. 5. Non sono solo i cittadini d’Europa, infatti, a dover svolgere una funzione promozionale della identità culturale che li contraddistingue da secoli, ma questi insieme a coloro che ne sono stati i veri progenitori e compagni di viaggio sin dall’origine della celebrata civiltà occidentale: i continenti europeo, africano e asiatico convivono nel multiforme caleidoscopio mediterraneo; il primo senza gli altri due sarebbe monco di una buona parte della propria storia e, quindi, del proprio futuro. 6. L’europeo Platone – come ci ricorda uno studioso in un suo recente saggio – imparò l’arte suprema, di cui diede illuminato insegnamento al mondo intero, dai sacerdoti egiziani. 7. L’iniziativa odierna, perciò, non intende limitarsi a registrare lo stato delle relazioni politiche euromediterranee ma si propone di rilanciarle in una versione nuova, umanitaria e unitaria, ponendo al centro di questi negoziati "aperti" la città di Napoli, come ‘novella’ capitale morale del dialogo interetnico, interreligioso, inter-generazionale. Forte del suo passato, oggi Napoli, anche se sofferente, è una città vitalissima, dove le barriere preconcette cadono al cospetto della realtà e della solidarietà tra i popoli. 8. E voglio ricordare come nel V secolo avanti Cristo già Napoli e l’intero Mezzogiorno illuminavano, per cultura, filosofia, arte, il mondo intero, al punto da essere definiti ‘ Magna Grecia’. 9. Il Consiglio Regionale della Campania, che ha sede qui a Napoli, si candida a testimoniare la mediazione politica tra istanze geograficamente differenziate da tradurre nella prospettiva di una cultura della pace duratura. 10. Se "la politica è l’arte della decisione e della responsabilità in un contesto storicamente dato" – continuo nella citazione del saggio in precedenza richiamato – il nostro compito è quello di smuovere le coscienze ad esaltare il coraggio silenzioso delle azioni collettive e dei valori che esse condividono per una piena contestualizzazione delle idee. 11. Non si tratta di imporre un modello di sviluppo, quello europeo, a soggetti ad esso estranei, ma di dare un senso, un’anima, alla storia di cui tutti noi siamo protagonisti. 12. Il poeta Paul Valéry, nei suoi scritti " quasi politici", definì l’Europa "parte più preziosa dell’universo terrestre", "perla della sfera" e "cervello di un vasto corpo", ma il grande intellettuale francese non poteva di certo immaginare, nelle sue riflessioni sulla crisi del pensiero occidentale, un’opportunità più significativa di quella che ci è offerta, secondo un diffuso punto di vista, dall’abbattimento delle barriere fisiche tra Stati nazionali, a seguito della profonda rivoluzione tecnologica e delle accresciute dinamiche commerciali, e, al contempo, dalla necessità di ritrovarci, nella solitudine globale, dinanzi all’altro da noi, in posizione immanente di ascolto e, più mediatamente, di cooperazione reciproca. 13. Il rispetto dell’altro, fondato sulla conoscenza non occasionale, è il fatto vero sul quale abbiamo costruito l’incontro odierno. 14. Abbiamo messo insieme le diverse anime del dibattito in corso per capire e far capire verso che cosa stiamo andando, usando registri metodologici molto variegati, allo scopo di evitare un approccio monocorde e scontato ancor prima d’essere sperimentato. 15. Non sappiamo se siamo riusciti nel nostro intento. 16. Di certo, ci abbiamo provato, mettendo in gioco tutto il nostro impegno. 17. Gli attori sul palco e quelli dietro le quinte costituiscono il primo nucleo di una squadra che può e vuole continuare a vivere l’esperienza contingente come un fenomeno dotato di stabilità e di adeguata organizzazione. 18. Noi lanciamo la sfida, la nostra sfida, sulla legislazione euromediterranea per una convergenza non solo e non tanto di strumenti di tecnica legislativa, quanto e soprattutto di contenuti, da mettere in comune, a partire dalle risalenti e munifiche tradizioni culturali alle quali si faceva poc’anzi cenno. 19. Di "politica e cultura" parlava il compianto filosofo torinese Norberto Bobbio in un saggio del 1962. 20. Il popolo (l’espressione è usata nella fondamentale impostazione che ne ha delineato la dottrina tedesca del diciannovesimo secolo), il nostro popolo, al quale dobbiamo dar conto del nostro operato, non è chiuso tra le quattro mura domestiche, né ridotto alle astratte e mortificanti schematizzazioni di genere, ma pulsa di una passione autentica che trasfonde i confini regionali e si conforma, muta, comprime ed espande, in una visione empirica, come materialità ideale, plasticamente coerente con se stessa. 21. Il nostro popolo, ce lo insegnano le vicende della Calre, non parla una sola lingua ma molte lingue, non rivendica un solo obiettivo ma molti traguardi, non teme di retrocedere perché confida di andare avanti nella moltitudine delle spinte concentriche. 22. E la legge, come formula parlamentare, appena trasfigurata, del diritto vivente, si coniuga in rapporto a tale concezione di popolo, senza il quale anche il nostro esercizio legislativo locale sarebbe privo di significato e di efficacia. Perciò dobbiamo evocare e rinsaldare il rapporto con il popolo – nell’ accezione cara al Savigny (il famoso giurista tedesco, fondatore della scuola storica del diritto) – che noi tutti ‘siamo’, abbattendo gli steccati degli interessi corporativi ed esaltando il patrimonio delle regole come beni pubblici al servizio del politica e non pericolosamente prevalenti su di essa, fino al nichilismo distruttivo di cui ha dato drammatica prova lo scorso secolo. 23. La nostra fierezza rivendica un’affermazione netta di appartenenza al popolo euromediterraneo. La chiarezza della nostra presa di posizione non potrà non rischiarare la strada, lunga ed irta di difficoltà, da percorrere insieme. 24. Buon lavoro! 25. Siate fieri, e siamo fieri! di questo momento e producete, da esso, i risultati ai quali vi sentite chiamati. Sentitevi come tra le cose e le persone a Voi più care. Grazie d’essere qui con noi. .  
   
   
COOPERAZIONE EUROMEDITERRANEA: TESINI, UN RUOLO ANCHE PER FVG  
 
Trieste, 9 luglio 2007 - Nella cooperazione euromediterranea, per le Regioni ci sono motivi, opportunità e spazi per intervenire e investire, ed è bene che le Regioni e i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo nei loro progetti - per un contributo di evoluzione - diano priorità all´Africa a lungo dimenticata nella sbagliata convinzione che non ce l´avrebbe fatta e che gli investimenti e interventi là portati sarebbero stati pertanto in perdita. Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, a Napoli alla Conferenza sulla cooperazione euromediterranea che per due giorni ha visto un serrato confronto e scambio di vedute tra i rappresentanti delle Regioni e dei Paesi che si affacciano su questo mare, ha parlato nella sua veste di coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative italiane - che con la Calre (Conferenza europea delle Assemblee legislative regionali) e la Regione Campania aveva promosso l´incontro - ma non ha mai trascurato anche il ruolo del Friuli Venezia Giulia. Così nelle conclusioni - intervenendo prima del vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini che ha delineato le linee di azione dell´Ue in questo campo - Tesini ha sottolineato l´importanza di un momento di verifica dal punto di vista delle Regioni a 12 anni dal processo di integrazione euromediterraneo lanciato a Barcellona. Una verifica che non si nasconde note pessimistiche ma non trascura neppure i segnali positivi. La mia Regione - ha detto Tesini - ha dato, comprensibilmente, priorità ai Balcani e all´America Latina. Ma occorre guardare anche verso il continente africano - ha insistito, toccando il tema dell´immigrazione rispetto al quale avvertiamo la preoccupazione di dimostrare che i nostri Paesi oltre a essere ospitali sanno mettere in campo processi di cooperazione, perché nei luoghi di origine si possano creare condizioni di sviluppo. E anche il presidente del Senato Franco Marini, precedentemente intervenuto, aveva insistito su questo aspetto. Perché - ha proseguito Tesini - l´immigrazione sia un fenomeno fisiologico, naturale, non uno stato di necessità e dipendenza, bensì una mobilità. Il parternariato euromediterraneo non è una faccenda che riguarda solo il Sud - ha proseguito Tesini: l´Europa, in cui ci sono realtà forti e altre con minore capacità contrattuale, è cresciuta in questi anni soprattutto lungo l´asse Est-ovest, in una integrazione salutata come svolta fondamentale perché l´Ue possa svolgere un ruolo da protagonista nel processo di sicurezza, di pace e stabilità del mondo e affrontare in condizioni di maggiore competitività le sfide dell´economia globalizzata. Ma ora è indispensabile integrare questo asse con uno Nord-sud, che finora ha incontrato difficoltà per ragioni e condizioni politico istituzionali più che strettamente economiche. Il Friuli Venezia Giulia, con le cosiddette autostrade del mare può svolgere un ruolo determinante proprio per impegnare anche le regioni del Nord a confrontarsi e a dialogare con il Sud in maniera concreta, fattiva accelerando la collaborazione - ha detto ancora Tesini e indicando anche una nuova tappa del cammino segnato a Napoli. Regioni e Consigli regionali si candidano cioè a produrre iniziative che favoriscano rapporti e collaborazioni fra le nostre società civili e quelle delle regioni che si affacciano sul Mediterraneo per rafforzare partecipazione e condizioni che diano respiro ai partenariati. I dati positivi ci sono, e parlano di una imprenditorialità e una economia privata reali anche in quei Paesi e di ordinamenti istituzionali che cominciano a costruire rappresentanze dei territori. L´esperienza europea indica che lo sviluppo e la capacità competitiva presuppone visioni ampie ma programmi costruiti per lo sviluppo locale - ha sottolineato Tesini, ed è questa l´esperienza da offrire, sulla scorta del lavoro sviluppato a Napoli, con una "Carta", che i Consigli regionali proporranno alla Calre, che in ottobre si riunirà in congresso a Berlino, perché la faccia propria. Con una sottolineatura. Ovvero che questo lavoro sia fatto senza costruire nuovi enti e strutture, ma lavorando con quanto esiste secondo modi e metodi progettuali. Hanno seguito i lavori del convegno di Napoli anche il consigliere Giorgio Baiutti e il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Monai per il quale il tema del Mediterraneo è importante per il Friuli Venezia Giulia specie per i rapporti già in atto con le regioni dell´Alto Adriatico sui temi della portualità, degli assi strategici, dei collegamenti, già da tempo in discussione. Questo è l´argomento principale che, secondo Monai, deve impegnare il dialogo tra le Assemblee legislative regionali in collaborazione con lo Stato e con l´Europa, piuttosto che la creazione di nuovi assessorati per le politiche del Mediterraneo, come da più parti indicato, che - ha sottolineato Monai - "temo abbiano un´efficacia marginale mentre l´obiettivo può già essere assolto dagli assessorati alle relazioni internazionali che già esistono in tutte le regioni". . .  
   
   
SLOVENIA, IN LEGGERO AUMENTO FORZA LAVORO  
 
 Lubiana, 9 luglio 2007 - - L´ufficio Nazionale di Statistica sloveno ha pubblicato i dati sulla popolazione attiva di marzo. La forza lavoro in Slovenia in marzo è stata di 920. 020 unità, lo 0,1 per cento in più rispetto a febbraio 2007 e l´1,2 per cento in più rispetto a marzo 2006. Rispetto a febbraio, è diminuito a marzo il numero di disoccupati (-4,4 p. C. ). La percentuale è scesa del 18,8 per cento rispetto a marzo 2006. Sono aumentati i pensionati (+0,1 p. C. ). .  
   
   
“INNOVAZIONE E SVILUPPO DELL’E-GOVERNMENT” LE REGIONI DEL NORD-OVEST COSTRUISCONO INSIEME IL FUTURO DELLA PA  
 
 Bard (Valle d’Aosta), 9 luglio 2007 - Nella Pubblica amministrazione è in corso di definizione un nuovo tipo di governance, che prende in prestito da Internet il modello del network e della community. La collaborazione tra le Regioni, che si mettono in rete per scambiarsi e condividere esperienze, è la strada maestra per lo sviluppo dell’e-Government. Se ne è discusso il 5 luglio al Forte di Bard, in occasione della firma di una convenzione in materia di innovazione tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Alla tavola rotonda, dal titolo “Innovazione e sviluppo dell’e-Government: le Regioni del Nord-ovest costruiscono insieme il futuro della Pa”, hanno partecipato i tre assessori regionali competenti: Andrea Bairati (Assessore all’Innovazione della Regione Piemonte), Giovanni B. Pittaluga (Assessore al Bilancio e alle Risorse informatiche della Regione Liguria) e Aurelio Marguerettaz (Assessore al Bilancio e Programmazione della Regione Autonoma Valle d’Aosta). Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, favorite dal comune inquadramento territoriale, lavorano insieme dal 2001 in materia di innovazione. Negli anni hanno raggiunto importanti risultati, a partire dalla partecipazione congiunta agli avvisi nazionali, fino alla realizzazione di significativi progetti comuni. Inpa, ad esempio, ha permesso l’interscambio dei documenti in formato elettronico, mentre Sigmater, cui a breve aderirà anche il Piemonte, ha posto le basi per il decentramento catastale e migliorato la gestione amministrativa e fiscale del territorio. L’attuale convenzione si inserisce in un quadro più maturo e si pone finalità più ambiziose. Innanzitutto, individua precisi ambiti di cooperazione: istituzionali, organizzativi, applicativi e tecnologici. Mette poi in luce temi di interesse condivisi, come le infrastrutture telematiche, i sistemi sanitari e la gestione dei servizi online ai cittadini. Infine, prevede modalità di organizzazione più strutturate, attraverso la definizione di un assetto decisionale. L’accordo ha durata di sei anni. “Siamo lieti di poter annunciare l’avvio di un iter di lavoro comune e condiviso. Sui temi dell’e-Government – spiega l’assessore all’Innovazione della Regione Piemonte, Andrea Bairati - la collaborazione interregionale è fondamentale, per favorire la diffusione di soluzioni innovative che riguardano i processi amministrativi e per promuovere la condivisione di pratiche ed esperienze nell’utilizzo delle Ict per l’erogazione dei servizi a cittadini e imprese. Su queste tematiche – aggiunge Bairati – il Piemonte è in prima fila: abbiamo adottato un’innovativa strategia di politica industriale pubblica con l’utilizzo della Piattaforma di Gestione Documentale, un prodotto informatico open source in grado di gestire, archiviare e condividere la documentazione elettronica delle Pubbliche Amministrazioni Piemontesi. Grazie a questo progetto agiremo su quattro assi di intervento: il sostegno alle crescita delle imprese Ict piemontesi, la collaborazione fra Enti pubblici e mondo accademico, la semplificazione dei processi amministrativi e l’utilizzo di soluzioni e tecnologie open source”. “L’obiettivo di questa collaborazione – spiega l’assessore al Bilancio e alle Risorse Informatiche della Regione Liguria, Giovanni Battista Pittaluga – è allargare al Nord Ovest un’intesa in fatto di innovazione tecnologica, per favorire i cittadini e consentire il contenimento dei costi per la realizzazione di progetti congiunti da attivarsi nei prossimi sei anni, connessi alla società dell’informazione, alla condivisione di infrastrutture informatiche in settori come la protezione civile, i dati cartografici, il trasporto pubblico locale e i sistemi integrati di promozione turistica. Una collaborazione che prosegue lungo la strada già tracciata negli anni precedenti e potrà consentire anche l’acquisizione di risorse finanziarie comunitarie e nazionali oltre ad aumentare il beneficio dei singoli finanziamenti e garantire un miglioramento degli interventi a beneficio del territorio”. “Per l’innovazione della Pubblica amministrazione – dichiara Aurelio Marguerettaz, assessore al Bilancio e alla Programmazione della Regione Autonoma Valle d’Aosta – la collaborazione interregionale è essenziale, perché permette di capitalizzare gli investimenti e di avviare un circolo virtuoso che favorisce lo scambio di esperienze e lo sviluppo professionale delle varie realtà. Inoltre, la cooperazione dà credibilità alla cultura digitale e della Rete, a volte svilita da preconcetti e tecnicismi, ponendo come obiettivo la condivisione dei saperi. L’accordo che stringiamo oggi con Piemonte e Liguria, con le quali non abbiamo in comune solo l’inquadramento territoriale nel Nord-ovest del Paese, ma anche prospettive e approcci di lungo periodo, consentirà di unire le forze per potenziare le politiche di inclusione a favore dell’accesso di tutti i cittadini, specialmente quelli che si trovano in aree montane, ai servizi amministrativi”. .  
   
   
EMISSIONE DI BOT  
 
Il Roma, 6 luglio 2007 . Mef ha disposto per il giorno 11 luglio 2007, con regolamento 16 luglio 2007, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Annuali 6. 000 15. 07. 2008 365
Si comunica che, in seguito all´assenza di specifiche esigenze di cassa, il giorno 11 luglio 2007 non verrà offerto il Bot trimestrale. E´ da tener presente che il 16 luglio 2007 vengono a scadere Bot per 9. 000 milioni di euro (3. 000 milioni di euro trimestrali e 6. 000 milioni di euro annuali). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 11 luglio 2007, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. La circolazione dei Bot al 29 giugno 2007 era pari a 142. 750 milioni di euro, di cui 2. 000 milioni di euro a 272 giorni, 9. 000 milioni di euro trimestrali, 53. 750 milioni di euro semestrali e 78. 000 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI BTP  
 
Roma, 9 luglio 2007 - Il Mef dispone, per il giorno 13 luglio 2007, con regolamento 17 luglio 2007, l´emissione dei seguenti titoli di Stato: - Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali decorrenza : 15 aprile 2007; settima tranche scadenza : 15 aprile 2012 tasso d´interesse annuo lordo : 4% I buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel relativo decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati pari allo 0,30%. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 12 luglio 2007
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 13 luglio 2007
Regolamento sottoscrizioni 17 luglio 2007
Dietimi d´interesse da corrispondere 93 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento dei titoli di Stato, previsto automaticamente, in via supplementare all´asta di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
UNICREDIT: BA-CA SOTTOSCRIVE ACCORDO PER ACQUISIZIONE DI UNA QUOTA DI MAGGIORANZA DI UKRSOTSBANK IN UCRAINA  
 
 Milano, 9 luglio 2007 - Bank Austria Creditanstalt Ag (Ba-ca), a cui fanno riferimento le attività bancarie nell´Europa centro-orientale del Gruppo Unicredit, ha sottoscritto il 5 luglio un accordo per acquisire dal Gruppo di investitori rappresentato da Interpipe Group una quota di maggioranza di circa il 95% del capitale sociale di Ukrsotsbank (Usb). L´acquisizione rafforza la presenza del Gruppo in Ucraina, uno fra i mercati a maggior crescita nella regione dove peraltro Unicredit già opera con Hvb Ukraine e Unicredit Bank Ltd. A sole due settimane dall´annuncio dell´acquisizione di Atf Bank in Kazakhstan, questa acquisizione rappresenta un ulteriore passo di Unicredit Group verso il consolidamento della propria leadership nell´area Cee/cis. Il prezzo d´acquisto per l´intero capitale sociale di Usb è di Us$2,070 milioni (circa €1,520 milioni al cambio attuale), da incrementarsi di un importo pari al recente aumento di capitale (attualmente stimato in circa Us$130 milioni, pari a circa €95 milioni) che sarà sottoscritto dagli attuali azionisti di Usb prima del closing. Si prevede che il closing avvenga nel corso dell´ultimo trimestre del 2007 ed il prezzo sarà soggetto a un aggiustamento sulla base del net asset value di Usb al momento del perfezionamento della transazione. L´operazione sarà interamente finanziata attraverso risorse finanziarie già disponibili. Il completamento dell´operazione è soggetto al verificarsi di una serie di condizioni che comprendono, tra le altre, l´ottenimento delle necessarie autorizzazioni e consensi, quali l´approvazione della Banca d´Italia e dell´Autorità Austriaca per i Mercati Finanziari, l´approvazione della Banca Centrale Ucraina e l´approvazione dell´Antitrust locale e ogni altra condizione di norma applicabile ad un´operazione di tale natura. Unicredit e Ba-ca si sono avvalsi di Credit Suisse e Unicredit Markets & Investment Banking in qualità di advisor finanziari e di Allen&overy in qualità di advisor legale. .  
   
   
UNICREDIT MARKETS & INVESTMENT BANKING PRESENTA IL NUOVO DIRETTORE CAPITAL MARKETS  
 
Milano, 9 Luglio 2007 - Unicredit Markets & Investment Banking annuncia la nomina di Mike Hammond a Direttore Capital Markets e membro del Comitato operativo di Unicredit Markets and Investment Banking. Risponderà a Edoardo Spezzotti e Theodor Weimer, condirettori di Global Investment Banking dal 16 agosto 2007 e sarà responsabile della strategia di emissione per i mercati di capitale del gruppo nelle attività bancarie di investimento di Unicredit Group. Nell´ambito del suo ruolo strategico chiave, si concentrerà sulle relazioni principali della divisione Investment Banking di Unicredit con i clienti emittenti e sullo sviluppo di sinergie attraverso i gruppi dei mercati del capitale. Mike proviene da Merrill Lynch, dove era Direttore di Equity-linked Capital Markets and Origination per l´Europa, il Medio Oriente e l´Africa e Direttore di Equity Capital Markets and Origination per l´Europa centro-orientale, il Medio Oriente e l´Africa. In precedenza, è stato Direttore di Financing Products and Solutions Group, comprendente finanza aziendale, derivati delle azioni aziendali, emissione di beni, consulenza rating e sviluppo prodotti. È stato inoltre Direttore di Global Equity Clients Group, che controlla tutte le vendite di azioni e correlate alle azioni, nonché la loro distribuzione a livello globale, per Merrill Lynch. Mike è entrato in Merrill Lynch a New York nel 1997, dopo aver lavorato presso Ubs negli Usa. Edoardo Spezzotti e Theodor Weimer dichiarano: "Siamo lieti che Mike Hammond abbia accettato di guidare la divisione Capital Markets. Il suo solido background internazionale e gli eccellenti contatti nel mercato saranno estremamente utili per sviluppare ulteriormente Unicredit Markets & Investment Banking". .  
   
   
AZIMUT HOLDING ACQUISTA IL 20% DI IN ALTERNATIVE SGR SPA CON QUESTA OPERAZIONE IL GRUPPO AMPLIERÀ LA PROPRIA OFFERTA NEL CAMPO DEI FONDI HEDGE CON IL LANCIO DEL PRIMO FONDO DI FONDI  
 
Milano, 9 luglio 2007 - Azimut Holding Spa ha firmato il 4 luglio il contratto per l´acquisto del 20% del capitale sociale di In Alternative Sgr Spa, società di gestione del risparmio con sede a Milano, focalizzata nella gestione di fondi di fondi hedge per clientela privata ed istituzionale. In Alternative sgr stata fondata nel 2005 dai fratelli Tomaso e Giacomo Corsini e dal 2006 si dedica alla gestione di fondi di fondi hedge. Tomaso, dopo 15 anni nel ruolo di trader a Jp Morgan, ha gestito dal 2001 al 2006, in qualità di Chief Investment Officer, i fondi di fondi di Nextra Alternative Investments sgr (Gruppo Intesa). Giacomo stato trader per Salomon Brothers e Lehman Brothers nonché socio fondatore e consigliere di Etra Sim (ceduta a Ubs nel 2005). Presidente e partner di In Alternative Alexander Lasagna che ha maturato una lunga esperienza nel private banking e nell´asset management a Londra, presso Merrill Lynch e Schroders. Il prezzo dell´acquisto stato fissato in € 0,24 milioni, pari al 20% del valore del patrimonio netto contabile della società In Alternative come risultante da bilancio al 31 dicembre 2006; si ricorda che l´efficacia dell´operazione soggetta all´ottenimento del nulla osta da parte della Banca d´Italia. Alessandro Baldin e Fermo Marelli, gestori di Azimut Capital Management Sgr Spa, la società del Gruppo Azimut per la gestione dei fondi hedge di diritto italiano, saranno nominati nel consiglio di Amministrazione di In Alternative Sgr essendo cos coinvolti nel processo di gestione. Azimut Capital Management lancerà quindi un fondo di fondi hedge multi-strategy a bassa volatilità che sarà gestito in delega da In Alternative Sgr. Pietro Giuliani, Presidente e Ceo di Azimut, cos commenta: "L´operazione fa parte del programma di rafforzamento delle capacità di gestione del Gruppo anche tramite joint ventures. Il nostro gruppo si conferma quale piattaforma ideale, contraddistinta da indipendenza e professionalità, per creare partnership con team di gestione aventi le stesse caratteristiche. " Alessandro Baldi, Cedo di Azimut Capita Management, commenta" dopo il successo dei fondi Aliseo, divenuti in breve tempo i leader nel settore hedge single manager, Azimut Capital Management avrà´ a disposizione un prodotto di altissima qualità´ anche nel settore dei Fohf, complementando perfettamente la gamma esistente. " .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI -192,1 MILIONI DI EURO A GIUGNO PATRIMONIO GESTITO A 6.703,5 MILIONI DI EURO A FINE GIUGNO RACCOLTA NETTA NEGATIVA NEL MESE DI GIUGNO, IN LINEA CON L´ANDAMENTO DELL´INDUSTRIA  
 
Milano, 9 luglio 2007– Anima ha registrato nel mese di giugno 2007 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di -192,1 milioni di euro (-779,2 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio totale ammonta a fine giugno a 6. 703,5 milioni di euro, rispetto a 7. 296 milioni a fine 2006 (­8,1%). Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale pari a 6. 694 milioni di euro.
La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di giugno dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di giugno, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 10 6. 475,6 -178,3
Anima Sicav 6 218,3 -14,3
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 9,6 0,4
Totale 20 6. 703,5 -192,1
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di giugno 2007 una raccolta netta di -178,3 milioni di euro. A fine giugno il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 6. 475,6 milioni di euro, rispetto a 7. 036,3 milioni di euro a fine 2006 (-7,9%). La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di giugno dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di giugno; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 618,6 -27,9 Flessibile
Anima Fondo Trading 1. 322,9 -35,8 Azionario
Anima America 246,8 -6,5 Azionario
Anima Europa 176,9 1,9 Azionario
Anima Asia 340,6 -18,1 Azionario
Anima Emerging Markets 145,9 -5,0 Azionario
Anima Fondimpiego 610,0 -21,0 Obbligazionario
Anima Convertibile 137,9 -6,1 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 571,1 -0,8 Obbligazionario
Anima Liquidit 2. 304,9 -59,1 Liquidit
Totale 6. 475,6 -178,3
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Anima Sicav ha registrato in giugno una raccolta netta di -14,3 milioni di euro. Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta, a fine giugno, a 218,3 milioni di euro rispetto a 253,2 milioni di euro di fine 2006 (-13,8%). Anima Orizzonti Gli accordi collettivi con le aziende per l´adesione al fondo pensione aperto Anima Orizzonti sono oltre 150 a fine giugno. Gli effetti di tali accordi si vedranno a partire dal mese di luglio quando, come previsto dalla riforma del Tfr, arriveranno i primi contributi periodici. Il fondo pensione aperto Anima Orizzonti ha registrato in giugno una raccolta netta di +0,4 milioni di euro (+2,4 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio in gestione a fine giugno di 9,6 milioni di euro rispetto a 6,9 milioni di euro di fine 2006 (+39,1%). Commento ai dati "Gli accordi collettivi siglati con le aziende per l´adesione al fondo pensione Anima Orizzonti hanno superato quota 150, un risultato molto importante i cui frutti, in termini di raccolta, cominceranno a vedersi a partire da luglio", afferma Alberto Fo , amministratore delegato di Anima Sgr. "Inoltre, considerato che il 60% dei lavoratori ha per il momento deciso di non aderire ad una forma pensionistica complementare, l´attività di promozione del fondo pensione si svilupperà ulteriormente, sia nei confronti delle aziende che dei singoli lavoratori, anche nei prossimi mesi". .
 
   
   
IFIL CEDE IL 21,9% DI SEQUANA CAPITAL ALLA SOCIETÀ DLMD DI PASCAL LEBARD  
 
Torino/Parigi, 9 luglio 2007 - Il Gruppo Ifil (d’ora in avanti “Ifil”) ha raggiunto il 6 luglio un accordo relativo alla cessione di una quota pari al 21,9% del capitale di Sequana Capital (pari a numero 10. 806. 343 azioni) alla Dlmd controllata da Pascal Lebard, nominato Direttore Generale di Sequana Capital dal 1° luglio 2007. Con un fatturato consolidato annuale di 4 miliardi di euro per il 2006 e un risultato operativo corrente di € 93 milioni, Sequana Capital è uno dei leader mondiali nella produzione e distribuzione di prodotti cartari ad alto valore aggiunto e supporti per la comunicazione attraverso le società Arjowiggins e Antalis. L’accordo prevede una valorizzazione di € 21 per ogni azione Sequana Capital, per un importo complessivo pari a € 227 milioni che saranno corrisposti al momento del perfezionamento della transazione. Ifil parteciperà parzialmente al finanziamento dell’operazione con un ammontare pari a € 27 milioni. In seguito all’accordo, si riduce dal 48,7% al 26,7% la partecipazione detenuta in Sequana Capital dall’ Ifil, che rimane comunque il principale azionista della società francese. Ifil e Dlmd hanno stipulato un patto parasociale della durata iniziale di tre anni, finalizzato a mantenere stabile l’assetto azionario della società cartaria, impegnata nella realizzazione del suo ambizioso programma di sviluppo. In virtù di questo patto, il Consiglio d’Amministrazione sarà ridotto a dieci membri, quattro consiglieri saranno proposti dall’Ifil, tra cui il Presidente del Consiglio d’Amministrazione confermato nella persona di Tiberto Brandolini D’adda, mentre Dlmd avrà la facoltà di proporre tre consiglieri, tra cui Pascal Lebard. I restanti tre consiglieri indipendenti saranno proposti di comune accordo tra le parti. La decisione di Pascal Lebard di investire in modo significativo, tramite Dlmd, al fianco dell’Ifil nella società che ha contribuito a dirigere operativamente dal 2004 è la dimostrazione concreta della fiducia riposta nella strategia di sviluppo che è stata intrapresa da Sequana Capital e dalle sue controllate Arjowiggins e Antalis. L’autorità Francese dei mercati finanziari - Amf - ha confermato che l’operazione non darà luogo ad un obbligo di offerta pubblica. Il perfezionamento dell’operazione, subordinato alla realizzazione delle condizioni previste dal contratto, è atteso entro la fine del mese di luglio. .  
   
   
L’EXPORT FA CRESCERE LA MECCANICA ITALIANA ANIMA PRESENTA I DATI DI ANDAMENTO DEL 2006: +10,7% NELLE ESPORTAZIONI, +7,3% NELLA PRODUZIONE E +1% NELL’OCCUPAZIONE.  
 
Milano, 9 luglio 2007 - Un tasso di crescita del 7,3% per una produzione che ha superato i 39 miliardi di euro: è il trend registrato dalla meccanica italiana nel 2006, raggiunto soprattutto grazie all’incremento delle esportazioni che nell’anno passato sono aumentate del 10,7%, toccando i 21 miliardi di euro per una quota pari al 53,4% della produzione. Il dato emerge dal consuntivo annuale presentato da Anima, la Federazione delle Associazioni Nazionali delle Industrie Meccanica varia e Affine, nel corso dell’assemblea annuale. Con un incremento del 12,4%, l’Unione Europea si conferma anche per il 2006 il primo partner per le esportazioni, con una quota del 49% del totale. Ma il dato più sorprendente viene dall’Asia, che segna un aumento del 46,3% e raggiunge così il 18% dell’export totale. Notevole anche l’incremento registrato dall’America Centro Sud (+48,8%), la cui quota presenta però ancora debole (4%). La domanda estera da un lato ha stimolato le esportazioni di beni e servizi e dall’altro ha indotto incoraggianti incrementi negli investimenti delle imprese; fattori che congiuntamente favoriscono un rapido incremento dell´attività produttiva, attesa già per l’anno in corso. Sulla base dei risultati del primo semestre le previsioni per il 2007 sono infatti improntate all’ottimismo. La produzione dell’intero comparto dovrebbe superare i 42 miliardi di euro con una crescita della produzione dell’8,1%, e del 7,8% per le esportazioni (oltre 22 miliardi previsti). L’occupazione, pari a 183. 000 addetti, ha registrato un lieve aumento del 1% sul 2005, ed è prevista in ulteriore ripresa per il 2007 (+2%). “Il sistema industriale e le prospettive di sviluppo dell’Italia, dalla progettazione di grandi infrastrutture alla spinta verso l’internazionalizzazione” ha spiegato il Presidente di Anima Ettore Riello “sono elementi che ci incoraggiano a proseguire negli investimenti. I risultati ottenuti sono in primo luogo il frutto della volontà degli imprenditori, che dimostrano di poter competere anche in un settore come la meccanica, considerato troppo spesso “maturo” e che si rivela invece essere tra i più vivaci dell’economia italiana. Non possiamo prescindere dal fatto che negli ultimi anni il mondo associativo abbia cambiato radicalmente volto e Anima intende porsi in questo nuovo panorama come una realtà di assoluto riferimento. E’ una grande sfida quella che vogliamo vincere: rappresentare tutte le imprese del settore, dal Nord al Sud Italia e sederci ai tavoli europei con l’autorevolezza che meritiamo”. Per quanto riguarda l’andamento macrosettoriale, a trainare è ancora il settore energetico che ha chiuso il 2006 con a oltre 16 miliardi di euro, segnando un +5,4%, rispetto al 2005 e con previsioni per il 2007 un’ulteriore crescita del 12,5%. Anche il comparto edilizia incrementa dell’13% la produzione superando i 12 miliardi di euro, grazie soprattutto ai risultati dei macchinari edili e stradali. In forte ripresa anche il settore della logistica e movimentazione merci con +12,3% e più di un miliardo di euro di produzione. +5% per il comparto tecnologie e prodotti per l’industria alimentare e +2,7% sia per le macchine e impianti per la sicurezza, sia per tecnologie e prodotti per l’industria. .  
   
   
RITORNO ALLA COMPETITIVITÀ TRA QUESTIONE DIMENSIONALE, INNOVAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
 Roma, 9 luglio 2007 - L´aip - Associazione Italiana della Produzione, da sempre impegnata nello studio e nell´analisi delle condizioni necessarie alle imprese italiane per competere sui mercati globali, ha presentato a Milano in Camera di Commercio i risultati della ricerca effettuata con il Censis. Il lavoro, pubblicato nel volume "Modelli di crescita delle Pmi. Ritorno alla competitività tra questione dimensionale, innovazione e internazionalizzazione", è stato effettuato con il supporto del Ministero del Commercio Internazionale, della Camera di Commercio di Milano, della Provincia di Milano, di Centrobanca, Sympak, Unisys, Calze Ileana e Bt icino. Al convegno, oltre a Palmieri - Presidente Aip, hanno partecipato Luigi Nicolais - Ministro per le Riforme e l´Innovazione nella Pubblica Amministrazione, Giuseppe De Rita - Segretario Generale del Censis, Vittorio Ogliengo - Amministratore Delegato Unicredit Banca d´Impresa, Andrea Crovetto - Direttore Commerciale Divisione Banca dei Territori Intesa San Paolo e Pier Andrea Chevallard - Segretario Generale Camera di Commercio di Milano. La ricerca Aip - Censis, effettuata su un campione di oltre 500 imprese industriali, pari all´ 1 ‰ del totale dell´industria manifatturiera (530. 000), ha evidenziato una minoranza di aziende capaci di essere vincenti grazie a un approccio nuovo che consente di sopperire alla questione dimensionale con leve e strumenti differenti e con un´attenzione particolare all´innovazione. La dimensione resta una variabile importante, ma non più una discriminante. Esiste infatti un nucleo forte di imprese, al di sopra della soglia minima dei 20 addetti e senza superare i 250 addetti, sempre cioè nel campo della piccola impresa, che hanno saputo recuperare competitività e stanno vincendo sui mercati attraverso una serie di strade articolate che consentono di configurare veri e propri modelli di cresc ita che la Ricerca offre come paradigmatici per tutto il sistema. Non siamo di fronte solo ad una ripresa congiunturale ma ad un recupero strutturale. Guardando la parte più attiva e positiva del nostro sistema industriale, si può osservare che un nucleo di imprese con più di 20 addetti e fatturato superiore a 3 milioni di euro, rappresentativo di appena il 7% del totale (37. 000 delle 530. 000 rilevabili), produce: l´80% del fatturato dell´industria in senso stretto; il 75% del valore aggiunto del secondario; il 60% degli addetti dell´industria in senso stretto. "Vincere si può, nella competitività, in tutti i settori, anche in quelli definiti maturi - afferma Palmieri presidente di Aip - ma non si vince da soli. Emerge come vincente la necessità di dare vita a sistemi di relazione, delle vere e proprie reti: tra le aziende, con il sistema bancario, tra aziende e informatica e tra aziende ed enti pubblici". "Il Disegno di Legge del Governo 2015, elaborato in collaborazione con Bersani e con Mussi, va in questa direzione" - ha dichiarato il ministro Nicolais, mentre De Rita ha sostenuto che "sembra profilarsi un tempo in cui, più che parlare di dimensione di impresa e di settori industriali, che sono categorie obsolete, si deve parlare di imprese più dinamiche e attive su cui impostare le politiche di sviluppo". Per Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano, "è corretta l´idea di proseguire il percorso di ricerca iniziato, focalizzando l´attenzione sulle reti di impresa e sull´evoluzione dei distretti". .  
   
   
7 MLN ALLE IMPRESE LOMBARDE CHE CREANO SERVIZI INNOVATIVI  
 
 Milano, 9 luglio 2007 - Favorire la nascita di nuove imprese che creino servizi innovativi (2 milioni di euro); sostegno alla produzione di servizi innovativi (3 milioni di euro); sostegno alle imprese che si aggregano per produrre servizi integrati (2 milioni di euro). Questi gli obiettivi che la Giunta regionale intende raggiungere con uno stanziamento complessivo di 7 milioni di euro in attuazione della legge sulla competitività delle imprese approvata a inizio anno. "La competitività - spiega l´assessore all´Artigianto e Servizi, Domenico Zambetti - è un fattore chiave per lo sviluppo del sistema economico lombardo e pertanto, in questo contesto, assume particolare rilevanza il sostegno alla capacità delle imprese che sono in grado di realizzare servizi innovativi". I contributi sono destinati alle micro, piccole e medie imprese, anche artigiane che operano nei settori dell´informatica (e attività connesse), delle ricerca e sviluppo, nelle attività dei servizi alle imprese stesse (legali, consulenza fiscale, studi di mercato, collaudi, pubblicità, ricerca e selezione del personale, vigilanza, design e styling, organizzazione di fiere e convegni, ecc. ). Le spese ammesse a contributo attengono all´acquisto e all´installazione di attrezzature tecnologiche e di strumenti informatici, a diritti di brevetti, all´acquisizione di consulenze, ricerche e studi di mercato, e alla formazione del personale. A seconda dei casi i contributi sono in parte a rimborso e in parte a fondo perduto. L´importo massimo del singolo progetto può essere, sempre a seconda dei casi, di 250. 000 o di 300. 000 euro. .  
   
   
ASSOCAMERESTERO: GRANDI SPAZI DI CRESCITA IN SUD AFRICA PER GLI INVESTIMENTI ITALIANI SECONDO LA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA LOCALE CON UN TASSO DI CRESCITA PREVISTO TRA IL 5 E 6% ENTRO IL 2008 IL SUD AFRICA È UNO SBARCO OBBLIGATO DELLE PMI  
 
Roma, 9 luglio 2007 - In occasione della missione di Confindustria in Sudafrica dall´ 8 al 12 luglio, quando è previsto l´arrivo del Ministro degli Esteri Massimo D´alema e del Ministro per il Commercio Internazionale Emma Bonino, la Camera di Commercio Italiana locale fa il punto della situazione della presenza italiana in Sud Africa. Il made in Italy rappresenta il 73% del nostro export in Sud Africa che ha registrato un aumento tra il 2004 ed il 2006 del 29,5% e ancora più forti sono le prospettive di crescita secondo la Camera italiana. La meccanica rimane in testa con 517,8 milioni di euro di esportazioni lo scorso anno e una variazione del 19,5% nei primi tre mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo 2006. Le aspettative della comunità imprenditoriale locale –la Camera in occasione dell’iniziativa ha organizzato incontri d’affari con 200 businessmen - sono di un forte aumento degli scambi bilaterali Italia-sud Africa. Un’occasione importante per il rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali con l’Italia e di approfondimento delle opportunità di investimento offerte dal Sud Africa. Le principali opportunità riguardano soprattutto i settori turistico, minerario, edile, agricolo e della meccanica. “Un’economia importante, da sola un terzo del Pil dell´Africa australe, che negli ultimi dieci anni ha subito notevoli miglioramenti con un sistema politico stabile, un sistema bancario tra i più avanzati e una moneta locale che si è stabilizzata, e una tendenza costante all’espansione grazie anche all’aumento del reddito disponibile e del consumo interno – afferma il Presidente della Camera in Sud Africa Giovanni Ravazzotti - Il livello di inflazione è il più basso registratosi negli ultimi 20 anni, attualmente del 4% circa. Tutto ciò porterà ad un tasso di crescita previsto tra il 5 e 6% entro il 2008”. Un Paese strategico che offre grande spazio di crescita per gli investimenti italiani nel mercato dell’area sub equatoriale che conta 300 milioni di persone. Tuttavia la quota di mercato dei produttori italiani è ancora inferiore rispetto a quella degli altri maggiori paesi industrializzati . ”Occorre superare la percezione errata che si ha del Sud Africa come un paese a rischio - sottolinea Ravazzotti – ci vorrebbero giovani imprenditori che investissero nel Paese a livello produttivo”. .  
   
   
FEDERALISMO: COLOZZI, TESTO GOVERNO DA RISCRIVERE  
 
 Milano, 9 luglio 2007 - "Il federalismo fiscale in Italia può essere attuato solo se saranno superate le divergenze e le pregiudiziali che finora hanno impedito a Regioni ed enti locali di trovare un accordo". Lo ha affermato l´assessore alle Risorse e Finanze della Regione Lombardia, e coordinatore nazionale degli assessori al Bilancio delle Regioni italiane, Romano Colozzi, intervenendo il 6 luglio al convegno "Il federalismo fiscale tra autonomia e solidarietà", organizzato da Uil Milano e Lombardia a Palazzo Giureconsulti. "Il disegno di legge varato dal Consiglio dei ministri - ha sottolineato l´assessore Colozzi - è lacunoso e contraddittorio perché sancisce, nel primo articolo, il principio di superamento della ´spesa storica´ sia per le Regioni che per le autonomie locali, ma poi lo rende inattuabile negli articoli successivi". "Per questo nelle prossime settimane - ha aggiunto Colozzi - lavoreremo insieme ai rappresentanti di Comuni e Province affinché si possano individuare i punti d´intesa che permetterebbero alla proposta legislativa di essere approvata e, soprattutto, di essere applicata". Colozzi ha poi ricordato lo sforzo immane compiuto da tutte le Regioni per arrivare ad un accordo, superando gli altissimi steccati fra Nord e Sud e trasformando un possibile elemento di frattura in un punto di forza dell´atteggiamento delle Regioni verso una materia di grande rilevanza. "Nessuno di noi, - ha osservato l´assessore - davanti al ministro dell´Economia Tommaso Padoa Schioppa ha lasciato intendere di voler stoppare una riforma che il Paese attende da tanti, troppi anni. Ma il testo approvato dal Governo necessita di profonde modifiche e di scelte ben precise. Le Regioni hanno deciso, insieme, di affrontare argomenti anche scomodi quali la capacità fiscale e la relativa perequazione. Argomenti che dovranno essere presi in considerazione anche dagli enti locali". "E affinché la perequazione fra i Comuni possa essere vera e incisiva - ha aggiunto - penso sia difficile escludere i grandi centri da questo modello che chiama in causa, a livello di coordinamento, la responsabilità delle Regioni. Altrimenti, la scelta rischia di essere quella di non fare perequazione fra gli enti locali". "Per questo - ha concluso Colozzi - invito a superare la paura di un neo centralismo regionale, perché se si applicasse quanto previsto dal Codice delle Autonomie all´esame del Parlamento, le Regioni che non avranno trasferito entro un lasso di tempo ben definito funzioni e risorse spettanti al sistema delle autonomie, verrebbero ´commissariate´ dallo Stato in questo delicato passaggio". Un elemento, questo, proposto dalle stesse Regioni proprio a tutela delle realtà locali, con l´obiettivo di smentire ogni possibile sospetto di centralismo. Da ultimo, l´assessore Colozzi ha invitato il sindaco di Milano, Letizia Moratti (che nei giorni scorsi aveva espresso preoccupazione per le linee di finanziamento verso i Comuni e tutto il "sistema Lombardia") a lanciare un messaggio forte e preciso al Governo e al Paese, sulla scia di quell´Intesa interistituzionale lombarda che nel 2003, proprio sul federalismo fiscale, aveva trovato d´accordo Regione, Province, Comuni e Comunità montane. "Ebbene, esportando quei principi di leale collaborazione e applicandoli a livello nazionale - è l´osservazione di Colozzi - ci troveremmo ad un passo dalla soluzione del problema". .  
   
   
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PIEMONTESE: UNA DELEGAZIONE DEL BURKINA FASO OSPITE DELLA REGIONE  
 
Torino, 9 Luglio 2007 - Continua l’impegno della Regione Piemonte nell’ambito della cooperazione internazionale. Lo conferma l’accordo del 6 luglio presso la Sala Stemmi del palazzo della Regione, tra Cocopa (Coordinamento Comuni per la Pace della provincia di Torino) e la città del Burkina Faso, Ouahigouya, siglato con il patrocinio della Regione Piemonte. Ad accogliere in rappresentanza della Regione Piemonte la delegazione del Burkina Faso e il sindaco della città africana di Ouahigouya, Abdoulaye Sougouri, l’assessore all’istruzione Giovanna Pentenero. Dopo i primi tre anni di attiva collaborazione, il Cocoopa e la città di Ouahigouya intendono continuare ad impegnarsi in un programma di cooperazione decentrata fondato sui valori della pace e della fratellanza tra i popoli, con l’obiettivo di favorire lo scambio interculturale, unire gli sforzi delle amministrazioni e dei cittadini delle due realtà in un percorso comune di sviluppo economico e sociale, in coerenza con i valori fondanti l’Associazione Mondiale delle Città e dei Governi Locali. Questa collaborazione sancita dall’accordo, che avrà validità triennale, non coinvolge solo gli enti locali, ma vede protagoniste anche tutte le componenti della società civile e le altre realtà locali (associazioni, scuole, comunità religiose, operatori economici, istituzioni). Numerosi sono gli obiettivi dell’accordo: sicurezza alimentare e lotta alla povertà, alfabetizzazione ed educazione, appoggio all’emancipazione femminile ed alle attività generatrici di reddito delle associazioni femminili, sostegno ai servizi municipali del comune di Ouahigouya rafforzandone le capacità di amministrazione del territorio e di erogazione di servizi pubblici, conoscenza, scambio culturale, amicizia con realtà italiane, sostegno alle realtà ed alle politiche giovanili. “La nostra Regione – ha sottolineato l’assessore Pentenero - è da tempo in prima fila, tra le regioni italiane, nelle attività di cooperazione allo sviluppo ed a sostegno di iniziative atte ad affrontare il problema della sicurezza alimentare nei paesi meno sviluppati. In questo caso come per gli altri interventi in atto, abbiamo cercato di raccordare azioni ed iniziative di soggetti piemontesi diversi, in una logica di sistema, capace di integrare le varie competenze e permettendo, nello stesso tempo, la valorizzazione a livello internazionale delle eccellenze presenti sul nostro territorio, anche con il trasferimento di idee ed esperienze ad istituzioni locali estere per favorire processi di decentramento amministrativo e di liberalizzazione economica. Il piano di integrazione progettuale con il Brukina Faso, fa parte di un programma ancora più ampio che coinvolge ben otto paesi destinatari delle risorse regionali. Burkina Faso, Senegal , Mali e Niger, Capo Verde, Benin, Mauritania e Costa d’Avorio ”. Le risorse finanziarie complessivamente impegnate in ambito di cooperazione internazionale dal 1997 al 2006, sono state pari a circa 13 milioni di euro. Tale impegno finanziario ha consentito il co-finanziamento di oltre 360 progetti di cui 133 in Burkina Faso, con un coinvolgimento di oltre 300 enti piemontesi, tra soggetti beneficiari di contributi e soggetti partners nell’ area del Sahel e Africa Occidentale. . .  
   
   
PUGLIA: SETTIMANA DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE TRA IMPRESE  
 
Bari, 9 luglio 2007 - L´eic Puglia It391 organizza dal 9 al 15 luglio 2007 la "Settimana della cooperazione internazionale tra imprese". Si tratta di un´iniziativa volta a promuovere il servizio di Business Cooperation erogato dagli Euro Info Centre per conto della Commissione Europea. Le aziende interessate a ricercare un partner finanziario, commerciale o tecnico-produttivo all´estero, possono rivolgersi all´Euro Info Centre Puglia It391 e ricevere assistenza per l´inserimento del profilo di cooperazione nel Business Cooperation Database. Il Business Cooperation Database è una banca dati creata dalla Direzione Generale Impresa della Commissione Europea, contenente oltre 2700 profili di cooperazione internazionale, utilizzata per offrire un servizio di assistenza alle imprese pugliesi per la ricerca di un partner all´estero. .  
   
   
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: VIA LIBERA A BOLZANO DI 46 PROGETTI NEL MONDO  
 
Bolzano, 9 luglio 2007 - Via libera della Giunta provinciale a 46 i progetti di cooperazione allo sviluppo, per uno stanziamento totale di 1,2 milioni di euro. I progetti presentati all’Ufficio Affari di gabinetto dalle varie associazioni di volontariato e singoli cooperanti altoatesini verranno realizzati in Africa, America Latina e Asia in stretta collaborazione con i partner locali. È l´Africa, con 21 progetti dei 46 ammessi a finanziamento dalla Giunta provinciale, il continente su cui si concentra il sostegno della Provincia. I progetti - che verranno realizzati in Etiopia, Eritrea, Sudan, Mozambico, Kenya, Tanzania, Uganda, Benin e Burkina Faso - riguardano in particolare le infrastrutture, il reperimento dell’acqua, la sanità, l’educazione dei bambini nonchè la formazione, anche professionale, di giovani e donne con l´obiettivo di promuovere uno sviluppo locale sostenibile. Così, ad esempio, in Etiopia, la Provincia contribuirà al miglioramento del livello di istruzione tramite la costruzione di una scuola femminile a Soddo, nel sud del paese; nelle province di Mille e Dubti verrà sostenuta la formazione di 65 ostetriche al fine di migliorare la salute riproduttiva delle donne dell’etnia Afar, mentre ad Addis Abeba si contribuirà al miglioramento delle condizioni di vita dei minori vittime di abusi sessuali attraverso laboratori teatrali, musicali e fotografici. I 15 progetti sostenuti dalla Provincia in America centrale e America Latina (Honduras, Messico, Nicaragua, Bolivia, Brasile, Equador, Perù, Argentina) riguardano in prevalenza la formazione di giovani e adulti, il miglioramento delle condizioni sanitarie delle comunità rurali, la tutela dei diritti dei bambini e delle donne e lo sviluppo di strategie produttive e commerciali per organizzazioni locali di commercio equo e solidale. In Argentina ad esempio è stato sostenuto il progetto “fair trade moda”: un’iniziativa diretta a generare occupazione e reddito ai contadini indigeni, donne e giovani impiegabili nel settore tessile. Infine sono 10 i progetti di sviluppo finanziati in Asia (Tailandia, Bangladesh, Vietnam, Filippine, India, Nepal, Cina, Afghanistan, Territori Palestinesi) che vanno dalla promozione delle infrastrutture di base, alla tutela dei diritti dei bambini alla formazione professionale. In Nepal verrà finanziato un corso di formazione professionale per sarte nella Valle di Katmandu, mentre nell’Afghanistan centrale la Provincia ha deciso di sostenere la costruzione di una scuola nella regione di Ghazni. . .  
   
   
CONVEGNO SU “PROGRAMMA OPERATIVO DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA - SLOVENIA  
 
Venezia, 9 luglio 2007 - “Tra le iniziative transfrontaliere, il Veneto e la Slovenia hanno già positivamente partecipato negli ultimi dieci anni ai Programmi Interreg e per il periodo 2000-2006 l’Ue ha approvato 112 progetti bilaterali, 61 dei quali sono già conclusi e 51 ancora in fase di realizzazione. Questo ci ha consentito di utilizzare interamente le risorse comunitarie e nazionali disponibili che dovevano essere impiegate entro il 2006 e spese fino al 2008”. Lo ha ricordato l’assessore regionale alle politiche per l’economia e lo sviluppo, Fabio Gava, intervenendo al convegno su “Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia – Slovenia 2007 - 2013”, tenutosi il 6 luglio a Venezia, presso il Centro Congressi della “Caserma Cornoldi” e al quale hanno preso parte, come relatori, anche Adriano Rasi Caldogno, Segretario Generale della Programmazione della Regione del Veneto, Giada Gamba della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Tatjana Rener dell’Ufficio governativo Gosp della Slovenia. “In questo periodo – ha aggiunto l’assessore regionale – siamo impegnati in un doppio binario: la conclusione dei quadri finanziari vigenti e la predisposizione dei nuovi documenti di programmazione, sia dell’obiettivo 2, sia degli obiettivi 3 relativi alle diverse frontiere del Veneto. La Commissione Europea ha ampliato notevolmente l’area di cooperazione veneta con la Repubblica di Slovenia che, da Venezia, si estende all’intera provincia di Rovigo, di Padova e in parte a quella di Treviso, riconoscendo così la frontalierità a quei territori che, pur divisi dal mare, non distino fra loro più di 150 km, coinvolgendo anche le province di Rimini e Ferrara a completamento dell’intero arco adriatico”. “Siamo di fronte, dunque, a una nuova sfida per la nostra Regione – ha concluso Gava – per riuscire a far nascere nuovi progetti con un territorio più vasto e condividere obiettivi e assi prioritari con molti partner di programma. Una specifica task force è stata costituita dai rappresentanti delle Regioni, dello Stato Italiano e Sloveno per la formulazione del programma operativo e definire la struttura organizzativa, che prevede la Regione Friuli Venezia Giulia quale autorità unica di gestione”. Il Programma Operativo, che avrà una dotazione finanziaria complessiva di 253 milioni di euro, è legato al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona verso l’innovazione, lo sviluppo sostenibile, l’accessibilità, le società dell’informazione e della conoscenza. In particolare la collaborazione tra le Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna e la Slovenia dovrà favorire, con sempre maggiore impegno, lo sviluppo del territorio frontaliero per la creazione di un’identità comunitaria condivisa. I settori interessati saranno quelli dei trasporti, dell’ambiente, del turismo, dell’agricoltura, della collaborazione tra Pmi e della cultura. .  
   
   
ILLY A INAUGURAZIONE AZIENDA SNAIDERO IN CROAZIA  
 
 Lipovljani (Croazia), 9 luglio 2007 - "Siamo di fronte a un investimento ancora più significativo perché realizzato in Croazia, una Paese con il quale il Friuli Venezia Giulia ma anche tutto il Nord Est dell´Italia ha intensi rapporti economici e istituzionali, un Paese che appartiene all´Europa e che ci auguriamo possa diventare a tutti gli effetti membro dell´Unione europea nel 2009". Lo ha detto il presidente della Regione Riccardo Illy che ha partecipato il 6 luglio a Lipovljani, nella Slavonia croata, all´inaugurazione della Sdi (Slavonska Drvna Industria - Industria del legno di Slavonia), un nuovo complesso industriale per la lavorazione del legno, realizzato dal gruppo friulano Snaidero in joint venture con una società locale. All´inaugurazione, assieme all´assessore regionale alle Attività produttive Enrico Bertossi, era presente il ministro dell´Agricoltura e delle Foreste della Croazia Petar Cobankovic, il sindaco di Lipovljane Stjepan Markanovic con numerose altre autorità locali e con Anna Maria Piantadosi, responsabile dell´Ufficio commerciale dell´Ambasciata d´Italia a Zagabria, in rappresentanza dell´ambasciatore Alessandro Grafini. Ad accogliere gli ospiti è stato il presidente del Gruppo, Edi Snaidero, con gli altri membri della famiglia, e presidente della Sdi Ante Derek. Nel suo intervento durante la cerimonia di inaugurazione, il presidente Illy ha ricordato che la Regione ha avviato già da decina d´anni in Slavonia, una delle aree più colpite dalla guerra nella fase di dissoluzione della Jugoslavia, un programma di cooperazione decentrata proprio nel settore delle piccole e medie imprese. "Mi auguro - ha detto fra l´altro Illy - che la scelta del Gruppo Snaidero possa costituire un esempio e uno stimolo affinché anche imprese del Nord Est decidano di investire in Slavonia". L´iniziativa della Snaidero in Croazia, ha rilevato Illy, contribuirà ulteriormente allo sviluppo del Gruppo friulano, grazie al miglioramento qualitativo della produzione, alla razionalizzazione dei costi ma anche all´opportunità di distribuire i prodotti nel Sud Est dell´Europa. Il ministro Cobankovic ha sottolineato la volontà del Governo di Zagabria di valorizzare le risorse forestali, puntando su un´industria del legno sempre più avanzata, che ponga l´accenno sul prodotto finito. Il ministro ha anche ricordato che il Governo intende creare le migliori condizioni per gli investimenti stranieri nel Paese. Il Gruppo Snaidero, come ha spiegato il presidente Edi Snaidero, ha costituito una società con un partner locale già proprietario di un impianto per la lavorazione del legno greggio, che è stato ammodernato aggiungendovi accanto un nuovo capannone per la produzione di componentistica, con un investimento di 12 milioni di euro. Nella nuova società Sdi Snaidero ha il 79,2 per cento, il resto del capitale è in mano al partner croato. Il sito produttivo di Lipovljane, dopo l´investimento della Snaidero, dispone di una superficie coperta di 22 metri quadrati per produrre just in time, con macchinari d´avanguardia, antine in legno massiccio e impiallacciato per le cucine di tutto il Gruppo. La produzione stimata è di 750 mila pezzi all´anno, con un fatturato di 11 milioni di euro. Per Snaidero questo di Lipovljane è il sesto importante polo produttivo, che si aggiunge agli stabilimenti di Italia, Francia e Germania. La logica con cui il Gruppo Snaidero ha realizzato l´investimento in Croazia è quella dell´integrazione verticale, per avvicinarsi ai mercati della materia prima, alle risorse forestali della Slavonia, zona famosa soprattutto per il rovere di alta qualità, e controllare il ciclo produttivo dall´inizio alla fine. L´aumento della produzione di antine favorirà anche una crescita di posti di lavoro in Italia, per la verniciatura. .  
   
   
BOLZANO, FRICK A ROMA PER I FINANZIAMENTI STATALI: IN ARRIVO I PRIMI RISULTATI  
 
Bolzano, 9 luglio 2007 - Il bilancio provinciale è costituito in gran parte da trasferimenti statali, una fetta dei quali è oggetto di regolare trattativa tra Stato e Provincia. "Dopo due anni di silenzio a riguardo, potremo contare sui primi risultati ancora entro l´anno", afferma l´assessore provinciale alle Finanze Werner Frick dopo aver avuto uno specifico incontro a Roma. 3,5 dei 4,9 miliardi € del bilancio provinciale provengono da trasferimenti statali, a loro volta composti da una quota fissa e da una variabile. Quest´ultima parte è oggetto di trattativa, ma da tempo le questioni attorno al federalismo fiscale hanno bloccato la discussione. "Lo Stato voleva affrontare i due temi congiuntamente e far confluire la discussione sulla quota variabile nelle trattative sul federalismo fiscale", spiega l´assessore Frick. Già in occasione del recente colloquio con il ministro Tommaso Padoa Schioppa il presidente Durnwalder e l´assessore Frick avevano chiesto di tenere separate le due trattative. Ora, con una trasferta a Roma, Frick ha ripreso il discorso nell´incontro con Edoardo Grisolia, ispettore generale capo della Ragioneria dello Stato: "Poichè una serie di questioni sono state chiarite in dettaglio, per l´Alto Adige si avvicinano i primi risultati della trattativa sulle questioni ancora aperte", spiega Frick. La missione romana di Frick è servita anche per approfondire con le istituzioni competenti il discorso dell´introduzione della marca da bollo digitale, passo necessario verso il servizio online per le richieste di incentivi all´economia, come pianificato in Assessorato. "Dobbiamo trovare un surrogato alla marca da bollo cartacea e abbiamo individuato una soluzione transitoria accettabile", conferma Frick. In concreto, l´imprenditore richiedente acquista la marca da bollo nelle normali rivendite e nella domanda online inserisce il numero della marca stessa. "Per una soluzione definitiva è necessaria però una modifica della legge statale, alla quale si sta già lavorando", riferisce l´assessore provinciale. La soluzione temporanea consentirebbe intanto di partirte con il progetto pilota delle pratiche online. .  
   
   
PRESENTATO IL DOCUMENTO PRELIMINARE DEL NUOVO PRTC VENETO  
 
 Venezia, 9 luglio 2007 - Presentata il 9 luglio a Palazzo Balbi, dall’Assessore regionale all’Urbanistica e Politiche del Territorio, Renzo Marangon, la vision del nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento – Prtc, presenti i massimi rappresentanti delle Associazioni di categoria, degli Ordini professionali e del Parti Sociali. Si è trattata dell’ultima tappa dell’iter voluto dalla Giunta regionale prima della sua definitiva approvazione. Nella sua visione, il nuovo Ptrc non vuole avere solo una dimensione normativa, ma anche “un’anima strategica”, definendo alcuni grandi obbiettivi, 1) un riorientamento delle politiche di sviluppo in chiave di “spazio europeo 2) il rafforzamento della capacità di competere del sistema economico 3) la capacità di tutelare le risorse territoriali fondamentali e non riproducibili come natura, cultura, storia. 4) la valorizzazione delle città venete come “motore di futuro” 5) la definizione della rete della mobilità “fast”, (logistica, il sistema aeroportuale, i corridoi europei, la portualità) e della mobilità “slow” (canali navigabili, strade romantiche, piste ciclabili, alte vie, percorsi tematici ed enogastronomici) nonché l’individuazione di “corridoi energia” e delle reti tecnologiche. 6) la salvaguardia del patrimonio rurale e l’individuazione degli interventi per valorizzare l’agricoltura di qualità. 7) l’indicazione della rete ecologica del Veneto, da raccordare a quella europea 8) l’individuazione dei “sistemi di paesaggio” come strumenti per favorire interventi mirati di restauro e valorizzazione territoriale alla ricerca di una nuova e moderna sintesi di cultura e natura, e di un nuovo e moderno equilibrio tra uomo e ambiente. “Con questa prima fase illustrativa – ha sottolineato l’Assessore Marangon – la Regione ha inteso coinvolgere in maniera concreta e collaborativi gli Enti Locali e le Parti Sociali per definire la pianificazione futura del Terzo Veneto. Devo dire di essere molto soddisfatto sia dell’apprezzamento espresso da tutti per il metodo e per il lavoro della Regione , sia per il sostegno che le categorie stesse hanno dato al lavoro di stesura del Prtc. Un lavoro molto complesso con il quale si vogliono realizzare le utopie possibili, cioè conseguire lo sviluppo socio economico con la tutela del territorio e la valorizzazione del paesaggio. Si tratta – ha concluso Marangon – di suggestioni ed suddivisioni dense della cultura, del lavoro e del rispetto del territorio che hanno caratterizzato la millenaria storia di Venezia e del Veneto”. .  
   
   
CAMPANIA: APPROVATO DDL PER AGENZIA SVILUPPO REGIONALE  
 
Napoli, 9 luglio 2007 - La Giunta Regionale della Campania, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino, ha approvato nella seduta del 6 luglio il disegno di legge "in materia di riassetto strategico ed organizzativo degli organismi regionali operanti in settori di competenza dell´Assessorato all´Agricoltura e alle Attività Produttive". Il provvedimento, che segue quello dell’11 maggio 2007 con cui la Giunta approvava le linee guida per la costituzione di una nuova Agenzia di Sviluppo Regionale, avvia l’iter legislativo per l’esecuzione delle procedure di scioglimento delle società e degli enti strumentali di competenza dell’Assessorato e per l’istituzione della nuova struttura. Al fine di rendere maggiormente efficace ed efficiente il ruolo dell’Amministrazione a sostegno del sistema produttivo regionale, all’Agenzia di Sviluppo Regionale (Asr Campania) saranno attribuite le funzioni in materia di sviluppo, promozione e internazionalizzazione dei settori dell´industria, del commercio, dell´agricoltura e dell´artigianato campani, e sarà altresì progressivamente delegata la gestione degli strumenti automatici e semiautomatici di incentivazione. La nuova Agenzia si propone come un modello snello e agile, improntato ai principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza e con criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Potrà operare non solo nell´interesse di altre amministrazioni pubbliche, ma prestare i propri servizi, sempre nell´esercizio delle sue funzioni, anche a soggetti privati. In linea con tali principi, la nuova Agenzia non avrà Consiglio di Amministrazione, ma i propri organi saranno costituiti esclusivamente da un Direttore Generale e un Collegio dei Revisori, composto da tre membri, tutti nominati con Decreto del Presidente della Giunta Regionale. Il Direttore Generale, che avrà un rapporto di lavoro esclusivo di durata quinquennale rinnovabile una sola volta, sarà scelto tra soggetti di elevata capacità manageriale ed esperienza almeno quinquennale acquisita nell´esercizio di funzioni dirigenziali presso organismi, enti o aziende pubbliche o private operanti nel campo di attività dell´Agenzia. L´organico dell´Agenzia è fissato inizialmente in massimo ottanta unità (incluso il Direttore Generale), e sarà costituito da personale di ruolo della Giunta Regionale o di enti strumentali della Regione trasferito o comandato; da personale in servizio presso altre pubbliche amministrazioni, reclutato mediante procedure di mobilità; per figure professionali con specifiche professionalità, da personale in servizio presso altre pubbliche amministrazioni appositamente comandato o distaccato; da personale individuato mediante le ordinarie procedure a evidenza pubblica, ivi comprese le forme contrattuali flessibili previste dall´ordinamento. L´agenzia opererà promuovendo il più ampio coinvolgimento delle rappresentanze imprenditoriali locali e di ogni altro attore della comunità economica e, nel dettaglio, svolgerà i seguenti compiti: promozione del sistema produttivo campano sullo scenario nazionale e internazionale, finalizzata alla valorizzazione delle produzioni tipiche regionali; sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese industriali e artigiane operanti nel contesto regionale; attuazione dei programmi di sviluppo territoriale derivanti da iniziative regionali, nazionali o dell’Unione Europea, anche mediante la prestazione di assistenza tecnica e di servizi all’Amministrazione regionale e agli Enti locali in tali ambiti; assistenza all’Amministrazione regionale per i programmi o progetti di cooperazione allo sviluppo e gestione delle azioni per la promozione di investimenti anche esteri nel territorio regionale; ascolto qualificato dei fabbisogni delle imprese e supporto all’Amministrazione nelle fasi programmatorie attraverso la produzione di studi e analisi; gestione di strumenti di incentivazione alle imprese e supporto all’Amministrazione nella valutazione di progetti di investimento complessi; promozione degli strumenti di incentivazione regionali e monitoraggio delle fasi di attuazione delle singole linee di intervento; creazione di un sistema integrato di relazioni tra istituzioni pubbliche, piccole e medie imprese e associazioni di categoria, finalizzato a individuare, promuovere ed attuare politiche di intervento per lo sviluppo economico regionale; creazione di un sistema integrato di relazioni tra istituzioni pubbliche, piccole e medie imprese e associazioni di categoria, finalizzato a individuare, promuovere ed attuare politiche di intervento per lo sviluppo economico regionale; gestione degli strumenti automatici e semiautomatici di incentivazione nei settori dell’industria, del commercio e dell’artigianato. L’operato dell’Agenzia di Sviluppo Regionale sarà sottoposto al potere di indirizzo, vigilanza e controllo della Giunta Regionale, che potrà procedere alla rimozione del Direttore Generale in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi assegnatigli. "Con l’approvazione di questo Disegno di Legge - ha commentato l’Assessore Andrea Cozzolino - si completa l’iter riformatore avviato circa 20 mesi fa per lo sviluppo in Campania. Abbiamo innovato il sistema degli incentivi, che presto sarà discusso in Consiglio Regionale, ci siamo dotati di un importante Piano d’Azione per lo Sviluppo Economico, che annualmente verifichiamo e aggiorniamo, e un fondo immobiliare per ammodernare le aree industriali. Ora, l’Agenzia per lo sviluppo, la promozione, la valorizzazione e l’internazionalizzazione del sistema Campania: in poco meno di due anni abbiamo dato alla nostra regione un sistema organico di riforme per lo sviluppo che ci aiuterà a rispondere alle esigenze delle imprese, razionalizzando costi e risorse. “Importante sarà ora il lavoro che le competenti Commissioni del Consiglio regionale prima e l’Assemblea poi, sapranno svolgere, ascoltando il territorio, le forze economiche e sociali, per una costruttiva discussione che porti all’approvazione e alla trasformazione in legge di questo provvedimento". .  
   
   
APPROVATO DALLA GIUNTA PIEMONTESE IL PIANO REGIONALE DELL’IMMIGRAZIONE 2007-09  
 
Torino, 9 luglio 2007 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore regionale al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso, il Piano Regionale Integrato dell’immigrazione per il triennio 2007-09. Il documento, che sarà sottoposto all’approvazione da parte del Consiglio Regionale, traccia le linee guida per dare continuità e consolidare le politiche in materia di immigrazione, in un’ottica di concertazione ed integrazione fra i diversi soggetti coinvolti, sia pubblici che privati. Il Piano intende rispondere in modo unitario ai bisogni e alle esigenze delle cittadine e dei cittadini stranieri immigrati, promuovendo una politica regionale univoca e coerente su questa tematica, attraverso un coordinamento delle politiche di settore. “In un contesto che vede la costante crescita della presenza di cittadine e cittadini stranieri che vivono e lavorano nel nostro territorio - dichiara l’assessore Migliasso - la Regione deve intervenire per assicurare una maggiore coesione sociale tra nuovi e vecchi residenti, nel rispetto delle regole, del principio di pari opportunità e dell’accesso ai servizi, rimuovendo gli ostacoli che impediscono il pieno inserimento sociale di queste persone. Il Piano integrato affronta pertanto l’immigrazione non più come emergenza, ma come dato strutturale della nostra società e si propone come strumento di supporto ed orientamento all’adozione di politiche coordinate in tema di immigrazione nell’ambito della programmazione regionale e per la definizione delle strategie degli enti locali”. Fra i principali obiettivi del Piano: favorire il coordinamento di istituzioni, enti ed associazioni; sviluppare la conoscenza e la sensibilizzazione verso il fenomeno migratorio; promuovere l’informazione per l’accesso ai servizi e la formazione degli operatori che interagiscono con cittadine e cittadini stranieri; promuovere la conoscenza della cultura italiana e delle culture di provenienza degli immigrati; favorire l’inserimento scolastico, la formazione, la riqualificazione professionale e l’inserimento lavorativo e abitativo degli immigrati; promuoverne la partecipazione alla vita pubblica locale e la cittadinanza attiva; agevolare l’integrazione delle donne straniere; promuovere iniziative volte a combattere il razzismo e la discriminazione; favorire gli interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione immigrata (minori, rifugiati politici, richiedenti asilo, vittime della tratta, persone con problemi di giustizia). .  
   
   
CHIUSA CON SUCCESSO L’OPA SULLE QUOTE DEL FONDO TECLA PROMOSSA DA GAMMA RE, JOINT VENTURE MORGAN STANLEY REAL ESTATE SPECIAL SITUATIONS FUND (51%) - PIRELLI RE (49%): RAGGIUNTO OLTRE L’86% DELLE QUOTE CON DIRITTO DI VOTO  
 
 Milano, 9 luglio 2007 – Gamma Re, joint venture tra Morgan Stanley Real Estate Special Situations Fund (51%) e Pirelli Re (49%), comunica che in data 5 luglio si è conclusa l’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria promossa su n. 550. 708 quote del fondo Tecla. Al termine dell’Offerta, le quote che saranno detenute da Gamma Re corrispondono ad oltre l’86% delle quote con diritto di voto, pari a 633. 658, ossia la totalità delle quote emesse al netto del 2% di proprietà di Pirelli Re Sgr. In particolare, sono state consegnate 369. 138 quote, che si aggiungono a 177. 122 già di proprietà di Gamma Re. Il controvalore delle quote portate in adesione, che verrà corrisposto il prossimo 12 luglio, ammonta a circa 255 milioni di euro. Tale importo verrà finanziato da mezzi propri della joint venture e da finanziamenti messi a disposizione da Morgan Stanley, a cui si affiancano Intesa Sanpaolo ed Unicredit Group. I quotisti che hanno mantenuto le quote di Tecla continueranno a poter esercitare i diritti alle medesime connessi e a beneficiare dei rendimenti derivanti dall’attività gestionale di Pirelli Re Sgr. La Società conferma l’intenzione di realizzare una piattaforma per investimenti nel settore uffici, alla quale potranno essere conferite le quote di Tecla unitamente ad altri portafogli immobiliari ed iniziative di sviluppo nel medesimo settore. “Siamo soddisfatti dell’adesione ottenuta. L’industria dei fondi immobiliari non potrà che trarre beneficio da quest’operazione di mercato”, ha commentato Carlo A. Puri Negri, Ceo di Pirelli Re. “Gamma Re è pronta per avviare il processo che porterà alla realizzazione di una piattaforma uffici di grandi dimensioni. Pirelli Re, insieme ai suoi partner, intende continuare ad offrire strumenti di investimento con elevata liquidità specializzati nei diversi segmenti dell’immobiliare, che possano rispondere alle diverse scelte di asset allocation degli investitori istituzionali e retail”. Intermediari incaricati del coordinamento della raccolta delle adesioni sono Banca Caboto S. P. A. (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Capitalia Gruppo Bancario S. P. A. Morgan Stanley agisce in qualità di advisor finanziario; Bonelli Erede Pappalardo, Studio Carbonetti e Chiomenti Studio Legale in qualità di consulenti legali dell’operazione. .  
   
   
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA - LA REGIONE MARCHE FISSA NUOVI PARAMETRI MINIMI ABITATIVI  
 
 Ancona, 9 luglio 2007 - La Regione Marche ha modificato la legge regionale sull´edilizia residenziale pubblica stabilendo una riduzione dei parametri minimi abitativi, requisiti necessari per ottenere il permesso di soggiorno-lavoro e il ricongiungimento familiare dei cittadini stranieri non Ue. ´Non si tratta ´ ha spiegato l´assessore regionale ai Servizi Sociali, Marco Amagliani - di assegnazione di alloggi popolari ma piu` semplicemente di rafforzare un diritto, quello al ricongiungimento delle famiglie di cittadini immigrati, e di semplificare le procedure per l´ottenimento del contratto di soggiorno per lavoro subordinato dei cittadini stranieri non Ue e far si` che un cittadino immigrato non sia `vessato´ dalle pastoie burocratiche quando, per fortuna, e` riuscito a trovare un´abitazione dignitosa per se` e la sua famiglia´. La Regione Marche, unica in Italia, ha quindi deliberato che per una famiglia di 4 persone la superficie utile calpestabile sara` minimo di 50 metri quadrati e per ogni persona in piu` altri 10 metri quadrati. La decisione e` una risposta alle istanze giunte dalle associazioni che aderiscono al Tavolo di partecipazione attiva sui diritti di uguaglianza dei cittadini immigrati residenti nelle Marche, ´un organismo ´ continua Amagliani - che abbiamo voluto istituire proprio per conoscere piu` da vicino le problematiche del quotidiano e che ci e` servito per dare maggiore attenzione alle esigenze dei cittadini immigrati che vogliono lavorare e vivere onestamente nella nostra regione´. ´Un ringraziamento quindi ´ prosegue Amagliani - all´Associazione onlus Ambasciata dei Diritti Marche, all´Associazione Polisportiva Antirazzista `Assata Shakur´ e all´Associazione onlus `Ya Basta!´ Marche, che per prime hanno segnalato al Tavolo il problema. E` grazie alla loro sensibilita` e al loro lavoro, meticoloso, puntuale e preciso, ma anche grazie al contributo e al sostegno di ogni partecipante al Tavolo se oggi, le Marche sono un territorio ancora piu` civile´. Il numero dei cittadini stranieri residenti nelle Marche con regolare permesso di soggiorno ha superato quota 100 mila, portando la regione sopra la media nazionale con piu` di uno straniero ogni venti abitanti. Di fronte all´aumento degli immigrati non crescono pero` proporzionalmente, neanche a livello nazionale, i programmi di edilizia abitativa. ´Risolvere dunque i problemi degli immigrati - conclude Amagliani - significa, oltre che l´affermazione di un principio di uguaglianza e di un diritto umanitario, anche benessere per il Paese che li accoglie´. .  
   
   
ENERGIA: PROGETTO PROBIO,IN ABRUZZO DIESEL MENO CARO DEL 30%  
 
 Pescara, 9 luglio 2007 - Scenderà del 30%, entro i prossimi tre anni, il costo del diesel in Abruzzo. È questo il risultato di un accordo stipulato, questa mattina, a Pescara, tra i partners del progetto europeo "Probio" che vede la Regione Abruzzo leader di un gruppo di lavoro che comprende l´Agenzia per l´energia di Burgos (Spagna), l´Agenzia Provinciale per l´Energia di Avila (Spagna), l´amministrazione provinciale di Huelva (Spagna), l´ente per lo sviluppo locale di Burgos (Spagna), l´Agenzia per lo sviluppo locale della Slovenia, l´Università di Maribor (Slovenia) e l´Università degli Studi di Teramo. "Nei prossimi tre anni" ha spiegato l´assessore all´Ambiente e al territorio, Franco Caramanico, "saranno installati in via sperimentale cinque nuovi distributori di biodiesel nelle quattro province abruzzesi attraverso i quali promuoveremo l´utilizzo di questo tipo di carburante che ha il vantaggio di ridurre le emissioni degli agenti inquinanti in atmosfera". L´accordo firmato questa mattina permetterà ai cittadini abruzzesi che posseggono macchine alimentate con il carburante diesel di pagare lo stesso carburante il 30% in meno rispetto ai prezzi attuali. "Si tratta" ha aggiunto Caramanico "di un provvedimento importante che rientra in una più ampia strategia messa in campo dall´assessorato regionale per la promozione delle fonti rinnovabili". Al gruppo di lavoro guidato dalla Regione Abruzzo hanno partecipato anche il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell´Università di Teramo, Confagricoltura Abruzzo, il Comune di Pizzoferrato, la Comunità Montana Medio Sangro zona R, la Fox Petroli, l´Arpa e le agenzie Arssa; Alesa, Agena ai quali è stato affidato il compito di definire il calendario delle priorità per l´ottimale svolgimento delle attività programmate. .  
   
   
SIGLATO L´ACCORDO TRA REGIONE SARDEGNA ED ENEL  
 
 Cagliari, 9 luglio 2007 - "L´enel si impegna ad accelerare il miglioramento della distribuzione elettrica in Sardegna, rendendola paragonabile a quella dei migliori standard nazionali. Poi si impegna a dare sostegno alla riambientalizzazione rimuovendo tralici e disinstallando un parco eolico non più funzionante all´interno di un parco regionale. Con questo accordo diamo una mano all´industria della nostra regione risolvendo in gran parte i problemi dell´industria energivora del Sulcis-iglesiente, in crisi per gli alti costi dell´energia. Ci siamo impegnati per le energie rinnovabili in Sardegna, facendo il massimo per la sostenibilità ambientale, innanzitutto con il Piano paesaggistico, poi con la recente legge sui lavori pubblici, con la lotta all´inquinamento luminoso. Ora facciamo il massimo per fare ricerca e per fare industria nel campo del solare, del fotovoltaico, dell´eolico". A proposito dell´eolico il Presidente della Regione ha detto ai giornalisti presenti alla firma dell´accordo con l´Enel: "Non siamo contro l´eolico, siamo contro la speculazione sull´eolico. In Sardegna abbiamo vissuto sulla nostra pelle molte speculazioni, molte estrazioni di valore. Abbiamo avuto per centinaia di anni l´estrazione del valore dei giacimenti minerari che poi ci hanno lasciato con le opere di ambientalizzazione a nostro carico. Abbiamo avuto l´estrazione dalle cave, estrazione di valore con le seconde case nella fascia costiera con poche ricadute per l´intero territorio regionale. L´estrazione dell´eolico è forse l´ultima speculazione della quale rischiavamo di essere teatro. Noi - ha continuato Renato Soru - non siamo contro l´eolico in Sardegna, siamo per il massimo di eolico, per il massimo di energie rinnovabili però all´interno di un processo regionale che massimizzi i profitti non solo per l´industria privata, che pure sono utili e legittimi, ma anche il risultato dell´intera comunità regionale. Questo accordo va nella direzione di favorire la pubblica amministrazione e il sistema industriale della Sardegna. Io sono dell´idea che come l´acqua, il vento deve essere utilizzato come un bene pubblico nell´interesse generale. Quando è così, e a patto che non occupi le creste delle nostre colline e dei più bei paesaggi della Sardegna, noi l´eolico lo sosteniamo e lo incoraggiamo". . .  
   
   
ENEL ACQUISTA IL CONTROLLO DEL TERMINALE DI RIGASSIFICAZIONE DI PORTO EMPEDOCLE  
 
Roma, 9 luglio 2007 – Enel Trade ha perfezionato l’acquisizione del 90% della società Nuove Energie Srl, che sta sviluppando il progetto del terminale di rigassificazione di Porto Empedocle (Ag). Con questa acquisizione Enel rafforza l’obiettivo di realizzare un nuovo terminale di rigassificazione, necessario per assicurare diversificazione delle fonti, flessibilità degli approvvigionamenti e sicurezza del sistema gas del Paese. In tale strategia, Enel è attiva da tempo nel mercato del gas naturale liquefatto e dispone già ad oggi di forniture per il terminale di Porto Empedocle. Per la costruzione dell’impianto si stima un investimento di oltre 600 milioni di euro ed un’entrata in esercizio entro il 2011. L’iter autorizzativo del progetto è in fase avanzata, avendo già ottenuto dal Ministero dell’Ambiente il parere positivo di Valutazione di Impatto Ambientale per le opere a terra ed il Nulla Osta di Fattibilità di sicurezza ex legge Seveso. L’amministratore Delegato dell’Enel, Fulvio Conti, ha detto: “l’impianto di Porto Empedocle si pone all’avanguardia per sicurezza ed impatto ambientale – ad oggi è l’unico in Europa ad adottare serbatoi interrati – e la realizzazione delle previste opere marittime a completamento del porto favorirà lo sviluppo delle attività commerciali e turistiche dell’area”. .  
   
   
SEMINARIO SU FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI  
 
Ferrara, 9 luglio 2007 - Lunedì 16 luglio 2007, presso la sala Conferenze della Camera di Commercio in Largo Castello 10, con inizio alle ore 14. 45, si terrà l’incontro “Fonti energetiche rinnovabili: quali contributi pubblici per finanziarle?”, promosso dalla Camera di Commercio di Ferrara in collaborazione con Dintec ed Enea. Il seminario, di taglio operativo, farà il punto sulle novità in campo energetico previste dalla legge finanziaria e dagli ultimi provvedimenti adottati dal Ministero per lo sviluppo economico, nonché sugli strumenti agevolati di finanziamento attualmente disponibili. Nel corso dell’incontro saranno presentati, in particolare, due approfondimenti sulle tematiche della riqualificazione energetica degli edifici (bioedilizia) e sull’efficienza energetica degli impianti (motori e inverter). Al termine dei lavori i relatori saranno a disposizione dei partecipanti per incontri personalizzati di approfondimento legati a tali, nuove, tecnologie, con particolare attenzione a quelle più adatte alle esigenze della propria impresa nonché alle agevolazioni per finanziare i propri programmi di investimento. “In un’area come quella ferrarese – ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio – l’attenzione delle Istituzioni deve essere sempre più rivolta alle esigenze del territorio per cogliere e promuove la spinta all’innovazione delle imprese, soprattutto delle piccole e medie. Servono iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l’apertura verso nuove tecnologie, per investire nella ricerca e nello sviluppo, iniziative che siano condivise dal mondo istituzionale, associativo ed imprenditoriale. La Camera di Commercio di Ferrara - ha concluso Roncarati - é attiva da tempo nella promozione di iniziative per il sostegno e la valorizzazione dell’innovazione, che in un quadro europeo e internazionale competitivo costituisce sempre più una necessità”. .  
   
   
CASACLIMA, ENERGIA AMBIENTE: SCOMMESSA DEL CUBO DI GHIACCIO: DOPO UN MESE RIMASTO INTATTO OLTRE IL 70 PER CENTO  
 
 Bolzano, 9 luglio 2007 - Del cubo di ghiaccio protetto da involucro Casaclima Oro posizionato in piazza Walther a Bolzano nell´ambito dell´omonima scommessa, valida dal 5 giugno fino ad oggi 5 luglio 2007, ne è rimasto oltre il 70 per cento del volume originario. L´ass. Provinciale all´ambiente ed energia Michl Laimer assieme al vicesindaco di Bolzano Elmar Pichler Rolle e al direttore dell´Agenzia Casaclima, Norbert Lantschner hanno proclamato i vicintori della scommessa a seguito dell´estrazione delle 1. 400 schede con la risposta esatta. L’agenzia Casaclima in collaborazione con il Dipartimento provinciale per l’ambiente e con il supporto del Comune di Bolzano ha organizzato l’iniziativa “La scommessa del cubo di ghiaccio”, per spiegare ai cittadini con un esempio concreto i benefici conseguibili con l’isolamento termico nell’edilizia, che garantisce caldo in inverno e fresco in estate con un consumo energetico limitato. Due blocchi di ghiaccio di un metro cubo ciascuno erano stati posizionati in piazza Walther a Bolzano il 5 giugno 2007, uno protetto da una Casaclima Oro e l’altro all’aperto. Al termine delle quattro settimane di durata della scommessa nella mattinata di oggi, giovedì 5 luglio, alla presenza dell´ass. Provinciale all´ambiente ed energia, Michl Laimer, del direttore dell´Agenzia Casaclima, Norbert Lantschner, ed Elmar Pichler Rolle, vicesindaco del Comune di Bolzano, è stato aperto l´involucro Casaclima e rilevato il volume rimasto del cubo di ghiaccio, a fronte dell´acqua prodotta dallo scioglimento. I litri d´acqua da scioglimento del ghiaccio misurati sono 291, cosicché ne restano 709 sottoforma solida. Un risultato significativo, come ha sottolineato l´assessore provinciale all´ambiente ed energia Michl Laimer se si considera che durante il mese di scommessa si è registrata una temperatura media di giorno e di notte di 28 gradi con punte diurne di anche 35 gradi. Sulla parete esterna dell´involucro si sono registrate temperature di 43 gradi. Si tratta, come ha evidenziato il direttore dell´Agenzia Casaclima Norbert Lantschner di una conferma palese che Casaclima è la risposta adeguata ai cambiamenti climatici dal momento che garantisce un ambiente con temperature equilibrate durante tutto l´anno e, quindi, la via da seguire per il futuro. Di questo avviso anche il vicesindaco di Bolzano Elmar Pichler Rolle che ha espresso un apprezzamento per l´inteso lavoro prestato in questi anni dall´assessorato provinciale all´ambiente ed energia e dai suoi collaboratori per giungere al modello abitativo Casaclima, conosciuto ed apprezzato in Alto Adige, ma anche nel resto d´Italia ed all´estero. Per la scommessa sono state presentate 2. 967 schede valide, di queste 1. 553 schede (il 52,3 per cento) indicavano l´opzione esatta, ovvero la percentuale residua compresa fra il 66 ed il 99 per cento, 1. 005 indicavano una percentuale compresa fra il 36 ed il 55 per cento, e 409 compresa fra l´1 ed il 35 per cento. Oggi sono stati estratti fra le schede con la risposta giusta e resi noti i nominativi dei vincitori che hanno partecipato alla scommessa indovinando la percentuale di ghiaccio rimasta. Al primo estratto, Andrea Cassan della provincia di Udine è andata una citybike del valore di 300 Euro offerta dalla ditta Sportler Spa di Bolzano, come anche alla seconda estratta, Rosmarie Moroder. Una consulenza gratuita per risanamenti di abitazioni ai sensi di Casa Clima a cura di esperti dell´Agenzia Casaclima di Bolzano è stata vita dalla terza e quarta estratta, Evi Sanoll di Cortaccia e Eva kofler di S. Paolo/appiano, e dal quinto estratto, Bruno Paissan di Bolzano. La Casaclima Oro detiene l´efficienza energetica migliore avendo un fabbisogno termico di 10 kWh per metro quadro all´anno. È definita anche "casa da un litro", dal momento che in un anno consuma solo un litro di gasolio per ogni metro quadro di superficie abitata. Casaclima, come ha sottolineato Norbert Lantschner, direttore del´omonima agenzia, costituisce un passo concreto di tutela del clima, nella in modo particolare nella fattispecie Oro. I due cubi di ghiaccio sono stati prodotti dalla V. O. G. Products di Laives, l’involucro, una “casetta” Casaclima Gold, è stata realizzata dalla Rubner di Chienes. La ditta Progress di Bressanone ha fornito opere accessorie. .  
   
   
OPERAZIONI DI CONCENTRAZIONE: LA COMMISSIONE APPROVA LA PREVISTA ACQUISIZIONE DI ENDESA DA PARTE DI ENEL E ACCIONA  
 
 Bruxelles, 9 luglio 2007 - La Commissione europea ha approvato, in base al regolamento Ue sulle concentrazioni, l´acquisizione, tramite Opa, del controllo esclusivo sulla società spagnola Endesa S. A. , attiva nel settore dell´energia elettrica, da parte di Enel S. P. A. (Italia), e Acciona S. A (Spagna). Dopo aver esaminato l´operazione, la Commissione ha concluso che la transazione proposta non ostacolerà in maniera significativa l´effettiva concorrenza nello Spazio economico europeo (See) o in una parte sostanziale del medesimo. Enel è l´operatore italiano dell´elettricità, attivo nella generazione, distribuzione e fornitura di energia elettrica principalmente in Italia, dove è il principale fornitore di elettricità sia ad uso domestico che industriale nonché in Spagna, Bulgaria, Romania, Slovacchia, Russia, Francia, nord e sud America. Enel è inoltre attiva nell´acquisto e vendita di gas naturale per la generazione di energia elettrica domestica e nel settore del gas in Italia. Acciona è un gruppo di società basato principalmente in Spagna, attivo nello sviluppo e gestione di infrastrutture e in progetti immobiliari, nella fornitura di servizi sia di trasporto, che urbani e ambientali nonché nello sviluppo e funzionamento di fonti di energia rinnovabili. Endesa è l´operatore spagnolo di energia elettrica che in misura limitata è attivo anche in altri paesi europei, in particolare, in Portogallo, Francia, Italia, Germania e Polonia. Endesa è inoltre attiva in Sudamerica e in Nordafrica. In Spagna Endesa è presente anche nel settore del gas. Le azioni di Endesa sono quotate sulle borse valori di Madrid e New York. Il 26 marzo 2006 Enel e Acciona hanno deciso di acquisire il controllo comune di Endesa lanciando un´Opa sulle azioni di Endesa non ancora in loro possesso o controllo. In un´operazione parallela, che non rientra nell´ambito del regolamento sulle concentrazioni e che quindi sarà esaminata dalle autorità nazionali garanti della concorrenza, Acciona intende acquisire il controllo esclusivo sul comparto fonti di energia rinnovabili di Endesa. Il 2 aprile 2007 Enel, Acciona e E. On hanno deciso che Enel e Endesa trasferiranno un numero di diritti e attività a E. On, società attiva nel campo dell´energia avente sede in Germania, le cui principali attività consistono nella generazione, trasmissione e fornitura di energia elettrica e gas, in tutta Europa e negli Usa. Tali diritti e attività includono le attività esistenti di generazione, distribuzione e fornitura di energia elettrica di Enel in Spagna (ad eccezione della sua partecipazione in Eufer); determinate attività addizionali di Endesa ubicate in Spagna e le attuali attività di Endesa in Italia, assieme ad attività connesse in Francia, Polonia e Turchia. Queste attività non rientrano nell´ambito della concentrazione notificata, dato che Enel e Acciona non ne acquisirebbero il controllo duraturo. L´operazione prevista concerne principalmente il settore dell´energia elettrica. Vi è scarsa sovrapposizione tra le attività delle parti nei mercati dell´energia elettrica in Portogallo, Germania e Grecia. Tuttavia, tenuto conto delle cessioni a E. On di parte delle attività di Endesa, gli unici mercati che risentono del risultato della prevista transazione sarebbero quelli della generazione/fornitura all´ingrosso e al dettaglio di elettricità in Spagna. Al termine dell´indagine, la Commissione ha constatato che la transazione proposta non rafforzerà in maniera significativa la produzione di Endesa in nessuno di detti mercati. In particolare, la transazione determinerà un incremento alquanto limitato della quota combinata di capacità già installata e addirittura una riduzione delle quote di mercato sui mercati della generazione e della fornitura all´ingrosso. Inoltre, l´eliminazione di Acciona in quanto operatore indipendente verosimilmente non determinerà conseguenze significative non coordinate sul mercato, visto in particolare il corrispondente rafforzamento dell´operatore indipendente Viesgo, precedentemente controllato da Enel e che sarà controllato da E. On. La concentrazione proposta dovrebbe aumentare sia la capacità di generazione che le quote di mercato di Viesgo. Inoltre, un certo numero di altri concorrenti fra cui, Iberdrola, Union Fenosa e Gas Natural rimarranno attivi su tale mercato. L´indagine della Commissione ha peraltro mostrato che la concentrazione non aumenterà in maniera significativa la capacità e gli incentivi dei principali fornitori di elettricità in Spagna a coordinare la loro attività sul mercato. Quanto all´offerta al dettaglio, sono da escludere preoccupazioni in termini di concorrenza essendo minima la sovrapposizione delle attività delle parti. Analogamente, è improbabile che la transazione produca effetti negativi sui mercati connessi verticalmente sui quali operano le parti (infrastruttura del gas, distribuzione del gas, fornitura all´ingrosso e al dettaglio, estrazione di carbone, quote di emissione di Co2 e negoziazione finanziaria nel mercato dell´elettricità) date le posizioni limitate delle parti e/o il diverso ambito geografico delle loro attività su questi mercati. Per maggiori informazioni sul caso consultare il sito: http://ec. Europa. Eu/comm/competition/mergers/cases/index/m93. Html#m_4685 .  
   
   
ENERGETIX GROUP PLC: COLLAUDA UN NUOVO MICROCOGENERATORE  
 
Londra, 9 luglio 2007 - Energetix Group plc azienda specializzata nel campo dell´energia alternativa, annuncia che la sua consociata, Energetix Genlec Limited (" Egl "), ha completato con successo il collaudo iniziale in condizioni reali di utilizzo di Genlec, il suo microcogeneratore (" mChp "). Il collaudo è stato eseguito per valutare le prestazioni e il rendimento energetico del sistema Genlec nell´ambito delle utenze domestiche. Questo test ha dimostrato che un macchinario autorizzato Genlec può operare con un rendimento energetico pari al 90% o 95% rispetto a un target iniziale del 90%. Si tratta di un progresso rispetto alla recente tecnologia della caldaia a condensazione presente sul mercato che opera con un rendimento complessivo del 90% e un miglioramento significativo rispetto alle caldaie tradizionali che operano con un rendimento pari circa al 70%. Inoltre, i risultati delle prove di questo collaudo e i progressi attuali raggiunti hanno permesso al design di un´unità di prossima generazione Genlec di ridurre sia le dimensioni che il peso del sistema rispettivamente fino al 20% e al 45%. Queste prestazioni indicano chiaramente che i macchinari autorizzati Genlec sono in grado di garantire annualmente ai proprietari di abitazioni civili risparmi energetici di Gbp 150 - Gbp 200 e ridurre le emissioni medie di biossido di carbonio di circa 1 tonnellata all´anno se paragonati a una caldaia a condensazione. Il prossimo passo di Egl sarà produrre altre unità per un programma di collaudo più ampio per confermare questo trend di risparmio e concludere le prove di resistenza necessarie alla preparazione dei prodotti da lanciare sul mercato. Commentando il progresso di Egl, Adrian Hutchings, Direttore generale di Energetix Group, ha dichiarato: " Siamo lieti che questo collaudo iniziale sia andato ben oltre ogni più rosea aspettativa dell´azienda ed è merito del team Genlec che è stato in grado di ridurre ulteriormente le dimensioni e il peso di un modulo di unità Genlec già leggerissimo e compatto. Attendo con trepidazione di vedere come si comporterà l´unità della prossima generazione nei collaudi domestici del prossimo inverno e sono lieto di essere sul punto di realizzare l´obiettivo relativo al lancio dei microcogeneratori Chp autorizzati Genlec H2 2008. " . .  
   
   
NUOVE ENERGIE: LE GIORNATE DELLA MICROGENERAZIONE TORNANO E RADDOPPIANO  
 
Milano, 9 luglio 2007 - Novembre a Milano e marzo 2008 a Roma sono le prossime date dell’appuntamento professionale con il mondo nuovo della generazione energetica distribuita. Le Giornate della Microgenerazione, dopo il successo della prima edizione milanese lo scorso gennaio, si riprongono in veste rinnovata. Sempre organizzate da Camera di Commercio di Milano, dal settimanale e-gazette. It e da Updating, vedono con la nuova edizione l’arrivo tra i promotori di Ambiente e Territorio, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Roma dedicata alle tematiche dello sviluppo sostenibile. Le Giornate della Microgenerazione, caratterizzate da un taglio professionale unico per il nostro Paese e rivolte alle piccole e medie aziende, costituiscono ormai l’appuntamento di riferimento per gli aspetti tecnologici, economici e normativi della generazione distribuita di energia per tutti quegli operatori che hanno acquisito il fatto che il successo delle “nuove energie” passa per un approccio che valorizzi il ruolo delle piccole e medie imprese e delle comunità nel tessuto economico e sociale italiano. L’evento si svolgerà in due tappe, con modalità e contenuti di volta in volta proattivi nei confronti delle realtà locali: a Milano il 22 e 23 novembre 2007 a Palazzo Turati, sede della Camera di Commercio; a Roma il 4 e 5 marzo 2008 nel centro congressuale della Camera di Commercio di Roma, ospitato nel Tempio di Adriano. In entrambi le tappe, l’evento si strutturerà su due momenti complementari. Il primo, “Microgen! …. Fonti rinnovabili di energia”, è dedicato a tecnologie come l’eolico e il solare sia fotovoltaico che termico di piccole dimensioni, il microidrico e lo sfruttamento delle biomasse autoprodotte. Il secondo, “Nuova cogenerazione. Guadagni e risparmi per le Pmi e le comunità”, si rivolge a un settore della produzione combinata di calore ed energia elettrica da parte di piccole e medie imprese che eseguono determinate lavorazioni utilizzando impianti a ciclo combinato di piccole dimensioni, che la tecnologia rende oggi disponibile. I dettagli dell’agenda e le possibilità di sponsorship delle Giornate della Microgenerazione saranno a breve disponibili sul sito www. Microgenforum. It, dove sarà anche possibile registrarsi per la partecipazione gratuita all’evento. .  
   
   
FONTI MINIATURIZZATE DI ENERGIA: UN LABORATORIO PER LAVORARE INSIEME A MICROBATTERIE AVANZATE A STATO SOLIDO, CELLE A COMBUSTIBILE E ALTRE NUOVE SOLUZIONI PER LA GENERAZIONE E LO STOCCAGGIO DI ENERGIA, STUDIATE PER APPLICAZIONI REMOTE E A BASSO CONSUMO  
 
 Ginevra e Parigi, 9 luglio 2007 - La Stmicroelectronics, e la Cea, ente pubblico francese per la ricerca tecnologica, hanno firmato il 29 giugno un accordo che prevede la collaborazione per lo sviluppo di nuove soluzioni per fonti miniaturizzate di energia. Le due società costituiranno un laboratorio comune a Tours e a Grenoble, in Francia, finalizzato a programmi avanzati di ricerca in settori come le microbatterie a stato solido - in grado di garantire una maggiore durata, una migliore sicurezza e un minor impatto ambientale rispetto alle attuali tecnologie per batterie - e le microcelle a combustibile per la generazione di un’energia pulita. Verranno, inoltre, studiate a fondo altre promettenti tecnologie per la generazione, la conversione e lo stoccaggio dell´energia tra cui, ad esempio, tecniche meccaniche e termoelettriche per convertire il movimento fisico in energia elettrica, sempre con una particolare attenzione alle applicazioni a basso consumo. La St, che ha un importante stabilimento di produzione a Tours, e il Cea Liten (Laboratory of Innovation for New Energy Technologies and Nanomaterials), laboratorio di ricerca della Cea con sede a Grenoble, in Francia, collaboreranno nell´ambito di un programma quadriennale per lo sviluppo di nuove tecnologie miniaturizzate per soluzioni per l’energia, con particolare attenzione ai sistemi di alimentazione per telefoni cellulari, computer laptop e altri prodotti elettronici portatili. Al progetto comune parteciperanno oltre cinquanta ricercatori, distribuiti tra le sedi di Grenoble e Tours. Jean Therme, direttore della Divisione per la Ricerca Tecnologica della Cea, ha affermato: “Abbiamo una lunga storia di collaborazioni con la St, incluse alcune in questo specifico settore con i loro tecnici di Tours. Conosciamo la portata della loro esperienza e questo è uno dei fattori che ci ha portato a decidere di costituire un laboratorio comune tra Tours e Grenoble. Il know-how manifatturiero della St sarà un elemento importante per industrializzare le nuove tecnologie che verranno sviluppate. ” Il gruppo congiunto di ricerca lavorerà su diversi progetti, tra cui microcelle a combustibile progettate appositamente per alimentare telefoni cellulari con un combustibile che può essere rifornito in qualunque momento; microbatterie a film sottile per applicazioni come le "etichette intelligenti", che dovrebbero sostituire l´attuale tecnologia del codice a barre e le etichette di identificazione a radio frequenza; sviluppo di nuove tecnologie per la generazione e l’accumulo di energia. Queste nuove tecnologie, molte delle quali sfrutteranno l´esperienza della St nella produzione di film ultra-sottili di materiale, porteranno molteplici vantaggi in termini di riduzione dei costi, dimensioni o peso, senza trascurare di fornire soluzioni più attente all’ambiente che sono ampiamente gradite dai consumatori. Le microbatterie sottili a stato solido apriranno anche nuove opportunità in settori come le protesi mediche impiantate, in cui è molto difficile o addirittura impossibile sostituire o ricaricare le tradizionali batterie. Carmelo Papa, Executive Vice President e Direttore Generale dell’Ims (Industrial & Multisegment Sector, Settore Industriale e Multisegmento) della St, ha affermato: “La proliferazione di sistemi portatili ha generato un’enorme domanda di fonti di energia come le batterie ricaricabili ma le soluzioni attualmente disponibili possono essere notevolmente migliorate dal punto di vista delle prestazioni, della durata e dell´impatto ambientale. Siamo convinti che le competenze complementari della St e del Cea Liten primeggeranno nello sviluppare e industrializzare nuove tecnologie a costi contenuti, in grado di rispondere a queste sfide. ” Il gruppo di R&s dell’Ims della St lavora da molti anni nello sviluppo di know-how e ha acquisito competenze nelle microcelle a combustibile e nelle microbatterie, sia grazie alla collaborazione di team di ricerca a Catania e a Tours, sia di istituti di ricerca in Francia e in Italia. L´accordo tra la St e il Cea Liten rafforzerà ulteriormente la collaborazione con alcuni dei principali istituti di ricerca e consoliderà la posizione della St in questo importante settore. .  
   
   
PBEVERSHEDS RAFFORZA IL DIPARTIMENTO DI ENERGIA E AMBIENTE CON ANGELO GUIDO GALEOTTI ANGELO GUIDO GALEOTTI ENTRA IN PBEVERSHEDS COME OF-COUNSEL  
 
Milano, 9 luglio 2007 - Angelo Guido Galeotti, ex partner dello studio tedesco Haarmann, Hemmelrath e dello statunitense Squire Sanders & Dempsey, entra come Of-counsel in Piergrossi Bianchini Eversheds. Con un Master a Oxford in Diritto Commerciale Internazionale e una specializzazione in Diritto dell’Ambiente, Galeotti è docente nel Master di Ii livello in Diritto dell’Ambiente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bergamo. Entra in Pbe per la consulenza legale nella realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili in project financing. Galeotti collaborerà con i professionisti del Dipartimento di energia e ambiente anche a livello internazionale. Si occuperà inoltre di contratti per il trasferimento delle quote di gas serra previsti dal Protocollo di Kyoto. “Con l’ingresso dell’Avv. Galeotti” dichiara il managing partner Riccardo Bianchini Riccardi, “lo studio legale si rafforza ulteriormente in un’area nuova e con una velocità e una potenzialità di crescita straordinaria aumentando la nostra capacità di rispondere alle sempre più complesse esigenze dei nostri clienti. ” Angelo Guido Galeotti, autore di numerose pubblicazioni in diritto dell’ambiente, assiste clienti multinazionali nel settore petrolifero, chimico e manifatturiero nelle procedure di bonifica ambientale, riqualificazione di siti industriali contaminati (brownfields) e compliance ambientale in genere. .  
   
   
INSA: LA PRIMA FACOLTÀ DI INGEGNERIA FRANCESE AD ADOTTARE LA CARTA EUROPEA DEI RICERCATORI  
 
Bruxelles, 9 luglio 2007 - L´istituto nazionale francese di scienze applicate (Insa) ha siglato la Carta europea dei ricercatori e il Codice di condotta per l´assunzione dei ricercatori, impegnandosi ad applicarne i principi nella gestione delle proprie risorse umane. L´adozione della Carta e del Codice da parte dell´Insa è stata formalizzata il 3 luglio con la firma di una dichiarazione congiunta da parte di Alain Storck, direttore dell´Insa Lione, e di Jean-michel Baer, direttore di Scienza e società della direzione generale Ricerca della Commissione europea. La sottoscrizione farà dell´Insa la prima facoltà di ingegneria francese ad aderire alla Carta europea dei ricercatori e al Codice di condotta. «È un forte segnale per la mobilità e il dinamismo dello Spazio europeo della ricerca», ha dichiarato Jean-michel Baer al Notiziario Cordis. «L´aver firmato la Carta europea dei ricercatori e il Codice di condotta è la dimostrazione della partecipazione dell´Insa agli incontri organizzati dalla Commissione europea intesi alla condivisione degli stessi valori e delle stesse responsabilità per tutti i ricercatori e datori di lavoro in Europa. » Pubblicati dalla Commissione europea nel marzo 2005, la Carta e il Codice di condotta vengono considerati iniziative fondamentali della politica dell´Unione europea volte ad aumentare il numero di ricercatori in Europa, e a incoraggiare la crescita economica e dell´occupazione. La Carta è incentrata su ruoli, responsabilità e diritti dei ricercatori e dei rispettivi datori di lavoro o enti di finanziamento, mentre il Codice cerca di migliorare le modalità di assunzione, di rendere le procedure di selezione più eque e trasparenti, e di cominciare a discutere dei differenti metodi di valutazione del merito. «L´attuazione della Carta e del Codice di condotta è molto importante», ha dichiarato Janez Potocnik, commissario europeo per la Ricerca. «Ritengo sia fondamentale, non solo per produrre una ricerca innovativa e di qualità, ma anche per mantenere un codice di disciplina che garantisca la continuità dell´alto livello di ricerca e di ricercatori nel futuro. » Secondo una dichiarazione rilasciata dall´Istituto, grazie all´adesione a entrambe le iniziative, l´Insa «raggiungerà l´obiettivo di offrire al proprio personale condizioni di lavoro e di assunzione, nonché un ambiente di lavoro di qualità, in particolare nel settore della ricerca». Il direttore dell´Insa Lione ritiene che la firma della Carta costituisca un importante segnale per i ricercatori che indica che il loro lavoro viene valorizzato. «Siamo la prima facoltà di ingegneria francese ad aderire alla Carta perché corrisponde alla nostra filosofia, che consiste in una forte integrazione di formazione e ricerca e nel considerare tutti i nostri ricercatori parte integrante della nostra organizzazione». Istituita nel 1957, l´Insa è una delle migliori «grandes écoles» o università della Francia, dedicata all´istruzione nel campo dell´ingegneria e alla ricerca. Comprende cinque istituti pubblici, organizzati come una rete e aventi sede nelle importanti città regionali francesi di Lione, Rennes, Rouen, Strasburgo e Tolosa. È il più grande gruppo di formazione ingegneristica della Francia da cui proviene il 12% degli ingegneri del paese. Con 31 laboratori e 1 000 collaboratori, le principali missioni dell´Insa sono fornire formazione nel settore dell´ingegneria e portare avanti la ricerca scientifica e tecnologica. Al fine di adempiere tali compiti l´Istituto opera in stretta collaborazione con altri istituti di ricerca pubblici e privati nonché con il settore industriale. La firma della Carta europea e il Codice di condotta è avvenuta nel corso di una conferenza, organizzata dall´Insa di Lione, sulle nuove sfide e opportunità in ambito di istruzione e ricerca in Europa, e programmata in concomitanza con il 50° anniversario dell´Istituto. Per ulteriori informazioni consultare: http://europa. Eu. Int/eracareers/europeancharter http://it. Insa-lyon. Fr/ .  
   
   
UNIVERSITÀ E MERCATO  
 
 Bruxelles, 9 luglio 2007 - Dall´1 al 3 novembre a Stoccolma (Svezia) si svolgerà un simposio internazionale sul tema «L´università e il mercato». Il simposio verterà sulle le sfide e le opportunità derivanti dalla crescente pressione esercitata sulle università affinché esse sviluppino interfacce aperte con il mondo degli affari e dall´aumento della concorrenza tra le università stesse quale mercato per gli studenti. La manifestazione cercherà di rispondere a domande quali: i vecchi valori sono ormai sorpassati? In caso negativo, come è possibile associarli ai nuovi «valori»? Come può il «business» dell´università conciliare la reale esigenza di introiti con i concetti di libertà accademica e produttività e con le sollecitazioni nei confronti dell´università affinché essa contribuisca alla crescita economica della società? Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Acadeuro. Org .  
   
   
CONFERENZA AUTUNNALE DELL´EUA  
 
 Bruxelles, 9 luglio 2007 - Dal 25 al 27 ottobre si terrà a Breslavia (Polonia) una conferenza dal titolo: «La governance delle università europee dopo il 2010: diversità della missione, autonomia e responsabilità». La conferenza prenderà le mosse dai processi politici europei e dai quadri nazionali e ne analizzerà gli effetti sulla governance istituzionale. Gli obiettivi della conferenza sono i seguenti: - discutere i rapporti in rapido mutamento tra università e Stato e gli effetti di tali mutamenti sulla governance istituzionale; - esaminare le strategie per ottimizzare l´autonomia istituzionale e garantire l´affidabilità, tenendo presente il contesto politico europeo nel suo complesso e il programma di adeguamento delle università; - identificare i modi in cui i leader universitari possono aumentare la loro capacità direttive grazie ad esempio di buone prassi tratti da tutta Europa. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Eua. Be .  
   
   
ISTRUZIONE, ROSSONI: FIORONI IGNORA NOSTRE PROPOSTE RICORSO AL TAR SE NON CONVOCHERA´ LA CONFERENZA STATO-REGIONI  
 
Roma, 9 luglio 2007 - "Una volta di più abbiamo avuto la conferma del tentativo, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, di voler smantellare il sistema regionale dell´Istruzione e Formazione professionale in tutti i suoi ambiti di applicazione. In più, tutto ciò avviene con totale sprezzo del ruolo istituzionale delle Regioni". E´ la posizione dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, sostenuta nella riunione della Ix Commissione degli assessori regionali all´Istruzione tenutasi il 5 luglio a Roma. "E´ dall´epoca della stesura della Finanziaria, infatti - ha aggiunto Rossoni - che il ministro considera la posizione delle Regioni talmente marginale da non considerarle degne nemmeno di conferire un parere, peraltro reso obbligatorio dal decreto legislativo 281/97, quando fossero toccate materie di loro interesse, come per esempio è accaduto per il nuovo regolamento sull´obbligo di istruzione. Ed è per questo che, se il Consiglio di Stato non dovesse sollevare la questione, ricorreremo al Tar ritenendo illegittimo non convocare la Conferenza Stato-regioni per il parere obbligatorio sul regolamento. A meno che il ministro decida di attendere l´invio del regolamento al Consiglio di Stato e di accogliere le richieste di modifica al documento avanzate dalle Regioni". Oltre ad una condanna sul metodo, Rossoni boccia pure il merito di alcune scelte governative: "A chi giova rendere ordinamentale un percorso di Alta Formazione - ha affermato l´assessore lombardo -creando soggetti del tutto nuovi, gli Istituti Tecnici Superiori (Its), che sono l´esatto parallelo di un percorso universitario e che spostano la riorganizzazione degli Ifts (di competenza regionale), verso il sistema dell´Istruzione (di competenza statale)? Oltre ad un´ingerenza di competenze si crea un´offerta che si pone in alternativa ad esperienze già esistenti (i Poli formativi) e si rischia di produrre un´offerta che non incrocia il bisogno effettivo dei territori". "Questa posizione di criticità - ha concluso Rossoni - è largamente condivisa dalle Regioni, tanto che insieme prepareremo un documento da presentare a Fioroni per esprimere il nostro dissenso sull´introduzione degli Its e per avere chiarimenti su altri nodi da sciogliere, come per esempio i criteri di accreditamento per le strutture formative che assolvono l´obbligo". .  
   
   
L’EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ ENTRA NELLE SCUOLE TOSCANE GELLI: “ESPERIENZA PILOTA IN ITALIA, VIA ALLA SPERIMENTAZIONE GIÀ IL PROSSIMO ANNO”  
 
Firenze, 9 luglio 2007 - La sperimentazione comincerà già il prossimo anno scolastico, coinvolgerà le scuole di ogni ordine e grado e si impernierà su un’idea ben più ambiziosa di quella originaria: non più solo un’ora di legalità, ma un vero e proprio “modulo didattico di educazione alla legalità”. E’ quanto consentirà di avviare l’intesa che il 6 luglio, a Palazzo Bastogi, hanno firmato la Regione Toscana e l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana. “Un risultato che rappresenta uno straordinario salto di qualità nell’impegno che stiamo assicurando sul terreno della promozione e della diffusione della cultura della legalità – spiega il vicepresidente della Regione Toscana – ma anche un risultato che è stato possibile raggiungere grazie alle esperienze maturate in questi anni, per esempio con il lavoro di tanti giovani toscani sui terreni confiscati alla criminalità organizzata nel nostro Mezzogiorno. Avevamo lanciato questa idea alla prima Festa della Legalità, lo scorso dicembre. Ora dimostriamo di aver mantenuto quell’impegno, addirittura ampliandola rispetto alla proposta dell’ora di legalità da cui eravamo partiti. Fin dal prossimo anno scolastico possiamo partire con un’esperienza pilota che sono sicuro potrà essere presa a riferimento a livello nazionale”. La sperimentazione non avverrà in un numero ristretto e prefissato di istituti scolastici, ma potrà coinvolgere tutte le scuole di ogni ordine e grado “in relazione alla sensibilità e all’interesse fino a oggi dimostrato nell’ambito dell’educazione alla legalità”. Un interesse sicuramente diffuso, visto che solo nel 2006, con i circa 117 mila euro che la Regione ha messo a disposizione in finanziamenti per progetti su questo terreno, le scuole coinvolte in Toscana sono state circa 40. E questo bando è attivo dal 1995. Quello che è oggetto dell’intesa firmata oggi è un progetto unico in Italia, al momento, anche se in piena sintonia con la sensibilità manifestata dal ministero, anche alla luce di molti casi di cronaca, tanto che è stata creata una commissione nazionale “Scuola e legalità”. Rispetto al progetto inziale di “ora di legalità”, il protocollo prevede l’introduzione di un vero e proprio modulo sperimentale che sia trasversale a tutte le materie. Perché si realizzi al meglio sarà accompagnato da un’attenta attività di formazione degli insegnanti e sarà sostenuto da un pool di esperti del settore, che aiuterà a formulare proposte didattiche innovative. Il protocollo prevede che questa fase di sperimentazione abbia due anni di durata. “E’ importante poi sottolineare la visione ampia di cultura della legalità che sostiene questo progetto – aggiunge il vicepresidente – Non pensiamo insomma solo alla battaglia contro la criminalità organizzata, con la stessa filosofia con cui stiamo costruendo il bando per i contributi che assegnamo ogni anno base alla legge 11/1999 sull’educazione alla legalità e alla lotta alla criminalità organizzata e per la quale abbiamo individuato altri quattro filoni da sviluppare: il bullismo nelle scuole, il gioco d’azzardo e le sue implicazioni sociali, la violenza negli stadi, la storia del terrorismo e la memoria delle sue vittime nell’Italia del dopoguerra”. .  
   
   
CORSO DI FORMAZIONE SUI MATERIALI DI RIFERIMENTO  
 
Bruxelles, 9 luglio 2007 - Il 10 e 11 ottobre si svolgerà a Geel (Belgio), presso l´Istituto dei materiali e misure di riferimento (Immr), un corso di formazione sull´uso dei materiali di riferimento e sulla valutazione dell´incertezza delle misure. L´immr fa parte del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea. Il corso fornirà ai partecipanti le basi teoriche per la valutazione dell´incertezza delle misure e per la definizione della tracciabilità. Il corso è rivolto a dirigenti di laboratori e operatori di laboratori d´analisi che utilizzano i materiali di riferimento per il controllo statistico della qualità, la convalida del metodo e la taratura. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Irmm. Jrc. Be/html/events/index. Htm .  
   
   
BORSE UNIVERSITARIE, DOMANDE ENTRO IL 30 SETTEMBRE VARATO IL BANDO REGIONALE LOMBARDO PER L´ANNO ACCADEMICO 2007-2008  
 
 Milano, 9 luglio 2007 - Gli studenti meritevoli che frequentano le università lombarde, e vogliono ottenere una borsa di studio per l´anno accademico 2007/2008, hanno tempo fino al 30 settembre per presentare la domanda. Lo stabilisce lo "Schema di bando regionale per l´assegnazione dei benefici a concorso e per l´erogazione dei servizi per il diritto allo studio universitario - Anno accademico 2007/2008", approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni . A seguito di questo provvedimento, che detta le condizioni di riferimento, gli enti che gestiscono i servizi per il diritto allo studio (Università, Istituzioni per l´alta formazione musicale, Scuole Superiori per mediatori linguistici, gli Isu non ancora soppressi, ecc) potranno emanare i bandi per le borse di studio e, una volta raccolte le domande, elaborare le graduatorie in base al merito e al reddito (entro il 31 ottobre). Le borse verranno assegnate fino all´esaurimento dei fondi disponibili: la prima rata verrà erogata entro il 31 dicembre 2007, il saldo entro il 30 giugno 2008. Gli studenti che hanno i requisiti per ottenere la borsa di studio e vogliono recarsi all´estero per partecipare ad uno dei progetti di mobilità internazionale, possono chiedere, contestualmente, un´integrazione della borsa. Il contributo è di 550 euro al mese per un massimo di 10 mesi più il rimborso per le spese di viaggio (150 euro per i paesi europei, 500 per quelli extraeuropei). Le borse di studio variano quest´anno da un minimo di 1. 780 euro ad un massimo di 4. 550 euro. Come l´anno scorso la cifra varia in relazione sia alla condizione economica e patrimoniale della famiglia, sia alla provenienza geografica degli studenti stessi: studenti in sede, pendolari, fuori sede, ospitati presso le strutture residenziali pubbliche o private. Per gli studenti portatori di handicap l´importo annuale della borsa può essere elevato a 2. 550 euro per gli studenti in sede, a 3. 672 euro per i pendolari e a 6. 528 per quelli fuori sede. .  
   
   
CONCORSI UNIVERSITARI - DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE VASCO ERRANI E DEL SINDACO DI BOLOGNA SERGIO COFFERATI  
 
Bologna, 9 luglio 2007 - Sulla vicenda relativa ai concorsi universitari, il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani e il sindaco di Bologna Sergio Cofferati hanno rilasciato la seguente dichiarazione: "Relativamente a problemi emersi dalle indagini fin qui svolte dalla Magistratura sulle vicende dei concorsi universitari e sui rapporti tra ricerca e industria farmaceutica è indispensabile che la Magistratura stessa appuri nei tempi più brevi possibili le eventuali responsabilità penali. Le istituzioni, nelle loro differenti competenze, hanno svolto con rigore la loro funzione senza subire ingerenze di alcun tipo e va sottolineato che non si può in nessun modo confondere la nomina del Direttore Generale dell´Azienda S. Orsola con le vicende relative ai concorsi. La conclusione del lavoro della Magistratura e la relativa individuazione di eventuali responsabilità è importante per dare certezza al lavoro di tutti gli operatori. Sono questi gli unici elementi a cui le istituzioni devono sempre fare riferimento". .  
   
   
INFRASTRUTTURE SCOLASTICHE SARDE, FINANZIABILI 36 INTERVENTI PER OLTRE 10 MILIONI DI EURO  
 
Cagliari, 9 luglio 2007 - E´ stato reso noto il 6 luglio dalla Commissione dell´Assessorato regionale della Pubblica istruzione incaricata di esaminare i progetti relativi ai finanziamenti Por (misura 3. 12) sulle "Infrastrutture per l´inclusione scolastica"l´elenco con i risultati delle opere finanziabili, di quelle ammesse ma non finanziabili e infine l´elenco dei progetti esclusi. L´importo totale del finanziamento, che riguarda 36 interventi, è di 10 milioni e 362mila euro. Le opere e i progetti presentati riguardano diverse voci di intervento, tra cui l´adeguamento alle norme di sicurezza e igienico sanitarie delle strutture, ma anche la realizzazione o ristrutturazione dei laboratori e degli impianti sportivi, e le manutenzioni straordinarie negli spazi ludico-ricreativi. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati nel pieno rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale generale, e in particolare della normativa vigente in materia di appalti pubblici. L´assessorato della Pubblica istruzione provvederà a dare comunicazione agli enti beneficiari della concessione del finanziamento: vale a dire ai Comuni, per interventi presso scuole primarie e scuole d´istruzione secondaria di primo grado, e alle Province, per interventi presso scuole d´istruzione secondaria di secondo grado. Le proposte d´intervento dovranno quindi essere presentate dalle Amministrazioni comunali e provinciali competenti. Scopo principale di questo tipo di finanziamenti è il miglioramento degli aspetti strutturali del sistema dell´offerta di istruzione nel suo complesso, con l´obiettivo primario di ridurre il tasso di dispersione scolastica. A tal proposito, tutte le proposte dovranno essere inserite in un progetto generale che ha proprio l´obiettivo di ridurre il tasso di dispersione scolastica e, di conseguenza, i casi di devianza e criminalità giovanile, nonché accrescere le limitate opportunità culturali, formative e sociali di quei territori. .  
   
   
SCUOLA MEDIA BILINGUE (ITALIANO – SLOVENO) A S. PIETRO AL NATISONE  
 
Trieste, 9 luglio 2007 - Sono più di venti anni - ricorda in un´interrogazione il consigliere regionale della Margherita Mirko Spacapan - che i ragazzi delle Valli del Natisone hanno la possibilità, per il ciclo della scuola elementare, di scegliere tra una formazione nella sola lingua italiana oppure nella forma bilingue italiano-sloveno. Il Comune di San Pietro al Natisone ha però deciso di non chiedere per il 2007-2008 l´autorizzazione al nuovo percorso formativo bilingue relativo alla scuola media, impedendo così agli alunni usciti dalla quinta elementare bilingue di proseguire il percorso scolastico con le stesse possibilità formative di cui avevano potuto usufruire finora. Spacapan chiede quindi alla Giunta di promuovere azioni mirate all´estensione dell´esperienza formativa bilingue garantendo così un diritto sancito dalla legge nazionale e vuol sapere se l´Esecutivo è al corrente dell´intento dei genitori degli alunni della quinta elementare bilingue di San Pietro al Natisone di sostenere personalmente i costi per l´istituzione di una prima classe della scuola media bilingue italiano-sloveno, riservandosi di chiedere agli enti che a vario titolo hanno illegittimamente disatteso la loro richiesta il rimborso delle spese sostenute. .  
   
   
KALEIDOSCOPE: SIMPOSIO 2007  
 
Bruxelles, 7 luglio 2007 - Il 26 e 27 novembre si svolgerà a Berlino (Germania) il simposio 2007 di Kaleidoscope, una rete di ricerca europea nel campo delle tecnologie educative. L´iniziative riunirà i principali scienziati europei nel settore delle tecnologie educative, nonché diverse parti interessate tra cui decisori politici, rappresentanti dell´industria e utenti finali. Nel corso delle due giornate del simposio saranno discussi gli ultimi sviluppi e le future priorità della ricerca legata all´utilizzo delle tecnologie educative. Scopo del simposio è dimostrare l´impatto, l´eccellenza, le sinergie principali e il valore della ricerca in questo settore. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Noe-kaleidoscope. Org/group/symposium/ .  
   
   
FORMAZIONE - APPROVATA LA GRADUATORIA DEI PROGETTI DI FORMAZIONE CONTINUA: PRIORITA´ AI LAVORATORI CON CONTRATTI NON STANDARD, AGLI OVER 45, A CHI POSSIEDE SOLO TITOLO DI LICENZA ELEMENTARE O DELL´OBBLIGO E AI LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE  
 
 Bologna, 9 luglio 2007 - Saranno 13. 976 i lavoratori coinvolti nella formazione, 56. 855 le ore di lezione erogate: la Giunta regionale ha approvato la graduatoria dei progetti di formazione continua relativi ai piani formativi aziendali, settoriali e territoriali di livello. Il costo complessivo degli interventi è di oltre 11 milioni di euro, a fronte di un contributo pubblico di oltre 8 milioni di euro. Sono 398 i progetti presentati, 322 quelli che saranno finanziati, sulla base di una valutazione che ha riguardato la qualità dell´intervento e, in particolare, la contestualizzazione dell´intervento proposto in un programma organico di azioni formative, concordato tra le parti sociali e rispondente alle esigenze aziendali, settoriali o territoriali. I progetti, finanziati attraverso le risorse nazionali di cui alla Legge 236/93, intendono innalzare le competenze dei lavoratori più deboli del mercato del lavoro per sostenerne l´adattabilità: si rivolgono prioritariamente ai lavoratori impiegati con tipologie contrattuali non standard, ai lavoratori di imprese private con età superiore ai 45 anni, a chi è in possesso del solo titolo di licenza elementare o di istruzione obbligatoria, ai lavoratori collocati in cassa integrazione guadagni ordinaria. Come previsto dall´Avviso, la valutazione dei progetti ha inteso privilegiare i percorsi che prevedono una formazione aggiuntiva sui temi della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. "La qualità delle proposte - spiega l´assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Paola Manzini - ci ha portato alla scelta di utilizzare una quota ulteriore delle risorse assegnate dal Ministero del Lavoro nel maggio di quest´anno, sulla base della legge 236/1993, per riuscire a finanziare i progetti qualitativamente validi: investire nella formazione dei lavoratori per sostenerne l´adattabilità e la permanenza qualificata nel mercato del lavoro è una priorità. Occorre puntare sull´innalzamento delle competenze per migliorare la qualità e la sicurezza del lavoro valorizzando tutte le potenzialità e le risorse per promuovere uno sviluppo sostenibile della nostra Regione" .  
   
   
LE CLASSI VINCITRICI DEL CONCORSO "CONTA I TUOI ECOCHILOMETRI". DA MARZO ALLA FINE DELLA SCUOLA HANNO PARTECIPATO 11.398 STUDENTI PER UN CONTRIBUTO ALL´AMBIENTE DI SETTE TONNELLATE E 311 CHILI DI EMISSIONI DI CO2 IN MENO.  
 
Bologna, 9 luglio 2007 - Sette tonnellate e 311 chili di emissioni di anidride carbonica (Co2) "risparmiate" da marzo 2007 fino alla fine delle attività scolastiche, 11. 398 partecipanti, per un totale di 34. 815 ecochilometri percorsi: questi i numeri del primo concorso "Conta i tuoi ecochilometri", legato alla Xiva edizione della Festa dell´aria del 21 marzo. Tantissimi quindi i ragazzi che sono andati a scuola a piedi, in bicicletta o in autobus in quel periodo consapevoli che un piccolo sforzo individuale, sommato a quello di tante altre persone, può servire concretamente a ridurre l´inquinamento, diminuire le emissioni di Co2 e, in definitiva, contribuire alla salute di tutti. Ecco le classi vincitrici di questa prima edizione dell´iniziativa: In provincia di Bologna: 1 I (docente Sonia Manaresi) e 1 G (docente Casadio Loreti Egle) del Liceo scientifico tecnologico "F. Alberghetti" di Imola (Bo); 1 C Liceo (docenti Rizzati/bolelli), 2 A liceo (docenti Barbieri/bolelli), 3 A liceo (docenti Barbieri/bolelli), 1 A Geometri (docenti Sampietro/bolelli) dell´Isis Archimede di San Giovanni in Persiceto (Bo). A Modena: 1 H (docente Tagliente M. Rosa), 1 B (docente Turci Brunella), 1 D (docente Mazzoni Paola) e 1 E (docente Carpi Daniela) della Scuola Media Ferraris. A Reggio Emilia: 2 A (docente Capelli Rita) della Scuola Elementare Zibordi e 3 A (docente Paola Losi) della Scuola elementare Matilde di Canossa. In provincia di Piacenza: 5 B (docente Maria Paola Armani) della Scuola elementare Gandolfi di Cortemaggiore (Pc). In provincia di Ferrara: 3 C e 4 C (docente Guerrini Marina) della Scuola Primaria di Portomaggiore (Fe). A Ravenna e provincia: 1 C (docente Baldini Lucia) della scuola media Baracca di Lugo di Ravenna; 2B (docente Geminiani Daniela) dell´Istituto comprensivo di Conselice, quarta F-l e quarta E-l (docente Angelo Ghigi), del Liceo Classico"dante Alighieri" di Ravenna. A Forlì: 2° D (docente Liverani Vittoria) dell´Itas "Giorgina Saffi". A queste classi Lega Coop Emilia-romagna, che collabora all´iniziativa insieme all´Assessorato Ambiente e Sviluppo sostenibile della Regione, offre una gita di un giorno con l´accompagnamento di una guida ambientale ed escursionistica, in una delle seguenti aree protette: Sassi di Roccamalatina, Alto appennino Modenese (Frignano), Fontanili Corte Valle Re, Rupe di Campotrera, Corno alle scale, Laghi di Suviana e Brasiamone, Gessi bolognesi e Calanchi dell´Abbadessa, Monte Sole, Stirone, Taro, Carrega, Foreste Casentinesi. "Quella che portiamo è una buona notizia", ha affermato l´assessore regionale all´Ambiente Lino Zanichelli. "Dimostra l´impegno concreto delle scuole dell´Emilia-romagna per la riduzione dei gas serra e come la somma di tanti comportamenti individuali determini una significativa minore emissione di Co2, contribuendo a rendere più pulita l´aria e prevenire il cambiamento climatico". .