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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Marzo 2008
MATERA, ALBANO (CORECOM) SU ATTIVITA’ COMITATO TV E MINORI  
 
Matera, 3 marzo 2008 - “Sempre maggiore è l’attenzione che non solo le istituzioni, ma anche i cittadini e le associazioni riservano alla tutela dei minori, e la consapevolezza che per essi le insidie derivino non solo dal mezzo televisivo ma da tutta la gamma di media di cui oggi disponiamo. Un’ultima prova di tale interesse è data dal convegno intitolato ‘Dignità e diritti nel mondo dei minori: rischi e abusi di internet’ organizzato l’ 1 marzo dal Lions Club Matera Host”. E’ quanto afferma la presidente del Corecom della Basilicata, Loredana Albano, che è anche componente del Comitato di Applicazione del Codice Media e Minori. “Fino a meno di un anno fa - spiega Albano - il Comitato ministeriale di cui faccio parte si occupava esclusivamente di vigilare sul rispetto del Codice di autoregolamentazione sottoscritto dalle emittenti televisive. Adesso, invece, stiamo lavorando ad un ampliamento delle sue funzioni che si estenderanno anche ad internet, alla telefonia e ai videogiochi”. In attesa che venga formalizzato il Codice Media e Minori, chiamato a dare omogeneità agli strumenti e alle regole predisposti anche nell´uso dei new media, il 19 febbraio scorso sono stati resi noti i risultati dell’attività svolta dal Comitato nel 2007 per verificare l’applicazione del Codice tv e minori. “Da questo consuntivo - aggiunge Albano – emerge un dato positivo che il rientro dell’emergenza ‘reality show’ poiché abbiamo constatato un calo di interesse nei loro confronti. Migliora, inoltre, il sistema di avvertenze predisposto ad uso dei genitori per informarli sull’idoneità o meno dei programmi ai minori. Negativo, invece, risulta essere un preoccupante eccesso di violenza gratuita che continua a caratterizzare diversi format televisivi, dalle fiction ai talk-show, fino ad arrivare ai telegiornali, sia quelli delle tv private che quelli delle reti pubbliche, per i quali abbiamo verificato una sproporzione in ordine alle notizie di cronaca nera”. Ma fra i programmi finiti nel mirino sanzionatorio del comitato “sono finiti, a sorpresa, anche il telefilm che vede come protagonista il cane lupo Rex e diverse trasmissioni addirittura pensate per la famiglia come il varietà di Domenica in. La novità per questo quinto anno di attività del comitato è che, per la prima volta, abbiamo esteso la nostra azione anche alle emittenti satellitari, sebbene sulla loro assoggettabilità al codice sia stato ora chiamato a pronunciarsi il Tar del Lazio”. Dal 2003, quando è stato insediato, il Comitato ha preso in esame, su segnalazione o d´ufficio, 1881 casi di possibile violazione del Codice, instaurando 565 procedimenti in contraddittorio con le emittenti. Nel quinquennio sono state 200 le risoluzioni che hanno rilevato violazioni degli impegni assunti dalle stesse emittenti a tutela dei minori. “In conclusione – afferma ancora Albano - possiamo certamente rivendicare di aver contribuito ad accrescere la consapevolezza dei problemi posti dalla tutela dei minori, svolgendo una meritevole azione di moral suasion, come dimostrano diverse iniziative spontanee di cui il convegno di oggi è un meritevole esempio”. .  
   
   
PRIMOAUTORE.IT - IL PRIMO SISTEMA DI DEPOSITO DI OPERE INEDITE ON LINE  
 
Milano, 3 febbraio 2008 - Digitaltrust annuncia un nuovo sistema innovativo ed economico a disposizione di tutti gli autori, scrittori, poeti, pittori e sviluppatori che vogliano dare una certificazione di data Certa alle loro opere inedite. Primoautore. It è il primo servizio di certificazione temporale permette di datare in modo certo ed opponibile a terzi opere dell´ingegno in formato digitale, che siano inedite al fine di dimostrare l´esistenza dell´opera in caso di plagio o diffusione illecita in base alla legge sul diritto d´autore. Il servizio offerto è equivalente al deposito opere inedite presso strutture private, o effettuato con procedure notarili o dei pubblici uffici. Il vantaggio offerto è un evidente risparmio economico e di tempo. La possibilità di "certificare" un´opera 24 ore su 24, 365 giorni l´anno, senza muoversi dal proprio Pc. Inoltre, ed è importante sottolinearlo , l´autore dell´opera ha la certezza che il file sottoposto a datazione non verrà mai in possesso di |)igitaltrust, non transiterà mai attraverso internet:. Rimane in capo all´autore la responsabilità della conservazione dell´opera e dei relativi documenti digitali che ne garantiscono l´esistenza alla data di "validazione temporale". Http://www. Primoautore. It/ .  
   
   
PUBBLICITÀ, IL MOIGE: “TOSCANI TRASFORMA LE VITTIME IN CARNEFICI”  
 
Roma, 3 marzo 2008 - Elisabetta Scala: “ La pubblicità-choc di Oliviero Toscani, che rappresenta due bambini completamente nudi e indicati rispettivamente come carnefice e vittima, è di cattivo gusto e strumentalizza i bambini per arrivare a colpire l’opinione pubblica. Pur approvando lo scopo ultimo della campagna, la prevenzione della violenza contro le donne, non possiamo tacere di fronte ad un uso inappropriato dell’immagine dei minori, tanto più oggi che la cronaca non fa che raccontarci di bambini esposti ad abusi, violenza e pedofilia”. Il Moige- Movimento Italiano Genitori, interviene sulla nuova pubblicità choc di Oliviero Toscani, realizzata per la campagna promossa dal settimanale Donna Moderna contro la violenza sulle donne. La foto di due bambini - un maschietto chiamato Mario e una bambina chiamata Anna, completamente nudi e indicati rispettivamente come carnefice e vittima - rappresenta una provocazione inutile e dannosa per i bambini. “Ogni giorno facciamo fatica a trovare le parole per spiegare ai nostri figli, che guardano la tv, come sia possibile la violenza su un bambino, afferma Elisabetta Scala, coordinatrice nazionale Moige. “La cronaca purtroppo ci riempie di questi fatti, e noi genitori oltre a lottare ogni giorno contro gli abusi sui minori, chiediamo ai media più responsabilità. Nessuna pretesa comunicativa giustifica un impatto choc del genere, nel quale l’immagine che si vede stravolge la verità e la realtà delle cose, raffigurando bambini ancor più indifesi perché nudi, ed associando loro il concetto di violenza. E’ una pura strumentalizzazione che non aiuta la causa per cui la campagna è nata” “Questa pubblicità” - continua Elisabetta Scala - “arriva anche in momento particolarmente infelice, un periodo in cui la cronaca riporta ogni giorno episodi che hanno come vittime i bambini: ultimi, in ordine temporale, il caso di pedofilia di Agrigento e la terribile vicenda di Gravina. Ricorreremo subito all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria per chiedere ufficialmente il ritiro della foto”. .  
   
   
CON YOU&AGIP 2008 VIAGGIATE COCCOLATI NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE INTEGRATA TBWAITALIA ON AIR DAL 2 MARZO SU TELEVISIONE, RADIO, AFFISIONE, MATERIALE PDV, INTERNET  
 
Roma, 3 marzo 2008 – You&agip, il programma loyalty Agip lanciato lo scorso anno e che ha ottenuto un grande successo, si rinnova quest’anno con nuove iniziative e viene presentato con una campagna di comunicazione integrata firmata Tbwaitalia. You&agip è il programma di raccolta punti lanciato il 3 marzo 2007 da Eni mirato a fidelizzare e costruire un rapporto diretto con il consumatore. Il cliente Agip che decide di aderire entra a far parte di un mondo di vantaggi esclusivi e premi prestigiosi. La campagna di lancio dello scorso anno realizzata da Tbwaitalia con un progetto di comunicazione integrata ha permesso di ottenere un grande successo. Dopo solo 4 settimane di campagna gli iscritti al programma You&agip corrispondevano al doppio delle aspettative. Con You&agip 2008 Eni vuole celebrare i primi 12 mesi di successi e premiare tutti gli iscritti con una nuova iniziativa. Solo per i Soci il programma loyalty di Agip si arricchisce infatti di un concorso (dal 3 marzo al 4 maggio) per invitare i clienti ad entrare nel suo fantastico mondo. Con l’invio di un sms ad ogni rifornimento in un punto vendita Agip, i Soci del programma potranno partecipare ogni settimana all’estrazione di un weekend per il Gran Premio di Formula 1 o il Moto Gp del Mugello, una spider Alfa Romeo, tre Scarabeo Aprilia e 50 bonus da 10. 000 punti You&agip. A sostegno del progetto è la campagna di comunicazione integrata che si declina su televisione, radio, affissione, materiali per le 4. 200 stazioni di servizio Agip e Internet. La creatività è firmata da Geo Ceccarelli, direttore creativo Tbwaitalia sede di Milano, Raffaella Iollo, copy e Esmeralda Spada, art. Quest’anno per You & Agip è l’era dello You. Il cliente è sempre più il fulcro di un mondo che può modellare attraverso le sue azioni, ricevendone in cambio “coccole” e attenzioni. La campagna multisoggetto mette proprio in evidenza come You & Agip coccoli più volte i suoi clienti con tanti plus e vantaggi esclusivi: Tanto tempo per accumulare i punti (fino al 31 dicembre 2009); Capillarità di una rete con ben 4. 200 punti vendita; Un’ offerta di premi a partner incredibilmente ricca e che si evolve continuamente; E per i Soci un concorso esclusivo per festeggiare il primo compleanno. La campagna parla il linguaggio dinamico e innovativo del futurismo, periodo cui si rifà anche la musica, nell’ottica di creare un legame sempre più forte tra la storia di Agip e il suo futuro. I due elementi, visivo e musicale, si fondono e completano a vicenda, offrendo a chi guarda un prodotto armonico. L’illustrazione prende vita al ritmo della big band, muovendosi, strutturandosi ad ogni scena, come in una continua costruzione di senso. I messaggi sono rivolti non solo agli automobilisti uomini ma anche alle donne e ai motociclisti. “Viaggiate coccolati” è il claim che esprime perfettamente la filosofia di Eni, sempre vicina alle esigenze dei propri clienti .  
   
   
DAL 1° MARZO IL CONCORSO FOTOGRAFICO ‘EYES ON THE PLANET ‘ SUI TEMI DELL’AMBIENTE  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Giovani fotografi e semplici appassionati di fotografia raccontano il loro punto di vista sull’ambiente attraverso “Eyes on the planet”, il concorso internazionale di fotografia patrocinato dall’Assessorato al Tempo libero e presentato questa mattina a Palazzo Marino. “Quello che viene presentato oggi – ha fatto sapere l’assessore Terzi impossibilitato a partecipare per impegni istituzionali – è un contesto prestigioso che fonda la propria validità su due importanti realtà, assolutamente in linea con l’impegno dell’Amministrazione comunale. Prima di tutto per le categorie scelte, legate alla sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente, e secondariamente per la volontà di offrire concrete opportunità ai vincitori attraverso borse di studio”. L’iniziativa è rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che, dal 1° marzo, potranno collegarsi al sito www. Eyesontheplanet. Org per registrarsi e caricare la propria foto in digitale, in una delle quattro categorie tematiche previste: · Environment - immagini che evidenzino come azioni che sembrano trascurabili preludano a disastri di ampia portata e al contrario come i grandi cambiamenti possano nascere dai gesti più semplici e quotidiani; · People - storie di vita, testimonianze, gesti di solidarietà e di coraggio, donne e uomini che si adoperano per un mondo migliore; · Climate - l’impatto disastroso dei mutamenti climatici richiama l’uomo al proprio senso di responsabilità e lo esorta a mettere in discussione il suo stile di vita; · Food - la difesa dell’ambiente passa anche attraverso la tutela della cultura e del territorio d’origine dei prodotti alimentari. L’iniziativa è promossa dall’agenzia Connexia assieme a Manfrotto, azienda specializzata nella produzione di accessori per fotocamere, con il patrocinio, oltre che dell’Assessorato al Tempo libero, anche di Wwf, Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e Provincia di Milano. Ai vincitori del concorso, che si concluderà a novembre, verranno consegnate borse di studio e attrezzature fotografiche. Non solo. Gli scatti più belli verranno esposti in una mostra e offerti in un’asta benefica i cui proventi saranno devoluti ai progetti sulla noce brasiliana sostenuti da Fondazione Slow Food per la Biodiversità onlus e Wwf. .  
   
   
PALMERI E SGARBI PRESENTANO LIBRO ‘PETRARCA A MILANO’: “CITTÀ RICORDERÀ POETA CON ITINERARI PER STUDENTI E TURISTI, LETTURE E TARGHE NEI LUOGHI-SIMBOLO PERIODO MILANESE”  
 
 Milano, 3 marzo 2008 - “Milano ricorderà Petrarca con itinerari culturali per studenti e turisti, letture poetiche e nuove targhe nei luoghi-simbolo degli otto anni (dal 1353 al 1361) trascorsi nella nostra città: la Cascina Linterno, la Certosa di Garegnano, Sant’ambrogio, San Simpliciano”. Lo hanno annunciato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri e l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, intervenendo alla presentazione del volume “Petrarca a Milano. La vita, i luoghi e le opere”. Il libro è stato realizzato da Associazione Amici Cascina Linterno, Fondazione Carlo Perini, Cooperativa Donati e Certosa di Garegnano, che metteranno l’opera a disposizione dei milanesi dopo la sua presentazione pubblica, in svoltasi sabato 1° marzo, alle ore 16. 00, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani. “Nel 650° anniversario di Petrarca a Milano – ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – va restituita alla città la verità storica su questo periodo, alla luce del patrimonio conoscitivo offerto dal libro. Organizzeremo itinerari petrarcheschi rivolti agli studenti, ai turisti e agli stessi milanesi e apporremo targhe nuove o aggiornate nei luoghi della vita del poeta che appartengono alla nostra storia e alla nostra memoria”. “è importante che la città di Milano rinnovi la sua attenzione verso Petrarca – ha detto l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi – iniziatore della poesia lirica italiana e della cultura poetica universale, con iniziative come questa e con la realizzazione di percorsi e di letture dedicate alla sua opera”. .  
   
   
PREMIO CAMPIELLO EUROPA: IL ROMANZO "I QUINDICIMILA PASSI" DEL VICENTINO VITALIANO TREVISAN SI AGGIUDICA IL CAMPIELLO FRANCIA  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Il romanzo di Vitaliano Trevisan “I quindicimila passi” è stato proclamato oggi, dalla Giuria dei Letterati, vincitore de il Campiello Francia, terza edizione del Campiello Europa, riconoscimento istituito nel 2005 dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto. Pubblicato in Francia nel 2006 da Verdier, con il titolo “Les Quinze mille pas” e con la traduzione di Jean- Luc Defromont, il romanzo di Trevisan è uscito in Italia nel 2002 con Einaudi. La Francia è la terza tappa del Campiello Europa, premio che si rivolge a romanzi contemporanei pubblicati in Italia e tradotti nella lingua dei Paesi europei ospiti. Spetta ad una Giuria di Letterati, composta da personalità culturali di rilievo, la scelta del libro vincitore. “Il Campiello Europa è un’iniziativa molto importante per noi imprenditori – afferma Alessandra Pivato, Presidente del Comitato di Gestione del Premio Campiello – fa parte di un percorso di crescita e di ulteriore specializzazione nella promozione della cultura letteraria italiana che il nostro Premio ha maturato e che ora porta anche al di fuori dei confini nazionali. Obiettivo del Premio è quello di incentivare la diffusione del romanzo italiano sul mercato straniero allargando, al tempo stesso, il pubblico dei lettori della nostra narrativa. La vittoria di Vitaliano Trevisan costituisce un ulteriore motivo di orgoglio, essendo lo scrittore un veneto”. La Giuria dei Letterati, presieduta da Pierre Rosenberg, Presidente onorario del Museo del Louvre ed accademico di Francia, è composta da Myriem Bouzaher, ispettrice generale del Ministero dell’educazione, Jean Musitelli, membro del Consiglio di Stato e Presidente dell’istituto Nazionale per il Patrimonio, Bruno Racine, presidente della Biblioteca Nazionale di Francia e da Frédéric Vitoux, scrittore e accademico di Francia ha decretato vincitore “Les Quinze mille pas” per le sue grandi qualità letterarie e per l´eccellenza della traduzione. Intenso il lavoro svolto dalla Giuria dei Letterati, che con grande entusiasmo si è appassionata alla lettura dei romanzi in concorso selezionati lo scorso 22 novembre a Parigi, tra quelli pubblicati in Francia tra gennaio 2004 e settembre 2007, con il contributo del Comitato Tecnico composto dall’italianista Paolo Grossi, direttore ad interim dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e da Pérette-cécilie Buffaria, professore ordinario di Lingua e letteratura italiana presso l’Università di Poiters. Il Campiello Francia è stato organizzato in stretta collaborazione tra la Fondazione Il Campiello e l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi diretto da Rossana Rummo. “La giuria ha a lungo dibattuto sulla scelta del vincitore - commenta Alessandra Pivato - tra i molti romanzi apprezzati e ritenuti meritevoli di riconoscimento ed ha voluto segnalare altre due opere finaliste, il romanzo di Alessandro Piperno, “Con le peggiori intenzioni” (tradotto da Fanchita Gonzalez Battle e edito da Liana Lévi) e il romanzo di Alessandro Barbero, “Poeta al comando” (tradotto da Thierry Laget, edito da Le Rocher). Caratteristica importante di questo premio, per la realizzazione del quale ci avvaliamo della collaborazione degli Istituti Italiani di Cultura all’estero - conclude Alessandra Pivato - è la scelta di attribuire un riconoscimento anche al traduttore ed alla casa editrice, entrambi fondamentali per la promozione ed il successo di un libro all’estero. La cerimonia di premiazione si terrà a Parigi il prossimo 15 aprile ed avrà c ome cornice lo s plendido palazzo settecentesco Hotel de Monnaie, già storica sede della Zecca di Francia; saranno protagonisti oltre al vincitore, il vicentino Vitaliano Trevisan, anche il traduttore Jean-luc Defromont ed un rappresentante della casa editrice Verdier. Sarà una giornata dedicata a celebrare la cultura e la narrativa italiana ed un’occasione per promuovere le iniziative dell’imprenditoria veneta all’estero”. La prima edizione del Campiello Europa si è tenuta in Germania nel 2006 ed ha premiato Nicolò Ammaniti autore di “Io non ho paura”; l’anno successivo, in Spagna, Ugo Riccarelli si è affermato con il romanzo “Il dolore perfetto”. .  
   
   
RENDITION - DETENZIONE ILLEGALE: UN THRILLER CLASSICO, RICCO DI SUSPENCE, DA NON PERDERE  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Il 29 febbraio è arrivato nei cinema italiani il film diretto da Gavin Hood, presentato nella sezione premiere alla Festa del Cinema di Roma 2007. Il sudafricano Gavin Hood, premio Oscar nel 2006 come miglior film straniero con Tsotsi, ha debuttato ad Hollywood con un thriller classico, ricco di suspence, da vedere, da non perdere, se si vuole aggiungere un altro tassello alla comprensione di cosa è l´America contemporanea, dopo l’11 settembre. Rendition, letteralmente consegna, rende pubblica un´aberrante e poco conosciuta consuetudine che i servizi segreti statunitensi - in particolare, la Cia - adottano nei confronti dei cittadini sospettati di far parte di cellule terroristiche di matrice islamica pronte a compiere attentati in Europa e negli Stati Uniti: il loro rapimento e trasferimento illegale come risposta agli attentati dell´11 settembre 2001 in carceri segrete possedute dalla Cia sul territorio di diversi stati. Il film, promosso da Amnesty International, è ispirato alla vera storia dell´ingegnere canadese di origini siriane Maher Arar, sottoposto a 11 mesi di tortura dopo essere stato prelevato da agenti Cia, il cui aereo ha fatto scalo, in una notte dell´ottobre 2002, all´aeroporto militare di Ciampino. Nella pellicola la consegna straordinaria è quella di Anwar El – Ibraimi (Omar Metwally), cittadino egiziano da anni residente negli Stati Uniti, dove ha messo su famiglia ed occupato nel settore dell´ingegneria chimica, precipitosamente arrestato all´aeroporto di Washington dopo il ritorno da un viaggio di affari dal Sud Africa perché accusato di essere coinvolto in atti terroristici e trasferito in gran segreto in un carcere del Terzo Mondo per essere sottoposto a continue torture e ridotto a condizioni disumane affinché confessi il suo ruolo in una serie di attentati di matrice islamica in territorio occidentale. Al macabro spettacolo deve assistere Douglas Freeman (Jake Gyllenhall), agente della Cia addetto al reperimento delle informazioni durante gli interrogatori, che vive il proprio ruolo scomodo cercando di risolvere nel modo più onesto gli interrogativi che gli si agitano dentro. Nel thriller, scritto da Kelley Sane, pieno di suspence, a volte al limite fra documentario e finzione, Hood descrive il fenomeno delle rendition nei suoi aspetti più inquietanti: la sparizione, la famiglia della vittima che non riesce a sapere cosa sia accaduto (la Whiterspoon interpreta una moglie alla ricerca del marito scomparso con una dignità che non lascia spazio a facili lagne), la politica che nega (Meryl Streep torna ad essere cattivissima, una stupenda incarnazione del Male), la mancanza di accuse chiare che giustifichino la procedura, la prigionia segreta, gli abusi, le umiliazioni, la tortura e le violazioni dei diritti umani fondamentali. .  
   
   
JUMPER (JUMPER): UN FILM SUL CARATTERE ATTUALE DELLA FRENESIA VISIVA  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Il giovane David Davey scopre a 17 anni di essere un Jumper, di avere lo straordinario potere di teleportarsi ovunque e in qualsiasi momento, grazie a un´anomalia genetica, che pochi altri esseri umani hanno avuto nel corso dei secoli . Ben presto scopre che il salto non è scevro da conseguenze: quando un jumper si proietta altrove, apre letteralmente un buco nel continuum spazio temporale e lascia una sorta di cicatrice, che permane nell´aria alcuni secondi, sotto forma di fumo. Qualunque cosa o persona entri in contatto con la cicatrice è destinata a essere distrutta, o permanentemente alterata. Proprio per questo motivo esiste una setta segreta, i pPaladini, che ha fatto voto di individuare ed eliminare tutti i jumper presenti in una data epoca storica. Sfuggito al padre adottivo, David comincia a padroneggiare la tecnica e a usarla per rubare nelle banche, viaggiare, godersi la vita a New York e ritrovare la madre. Tratto da un romanzo di Steven Gould, inedito in Italia, il film diretto da Doug Liman e sceneggiato da David S. Goyer, Simon Kinberg, Jim Uhls mette in scena una trama superficiale, non delinea i personaggi e le situazioni chiaramente, mostra, attraverso vari salti spaziali, diverse location - Sfinge, Big Bang, Tokyo - da cartolina, come in una bella foto turistica, senza peraltro valorizzarli. L’unica sequenza del film lunga, posata e seguibile è quella dedicata a Roma, al Colosseo, dove David si lascia arrestare dai poliziotti italiani, restando per ore in attesa di un magistrato. .  
   
   
MISSTAKE: IL NUOVO FILM DI FILIPPO CIPRIANO  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Finalmente è arrivata in Italia la black-comedy: invito alla villa con delitto! Anna Valle, Remo Girone e Victoria Zinni, i protagonisti del film, prodotto dal trentatreenne vicentino Ulisse Lendaro in co-produzione con Alto Verbano Pictures di Renato Pozzetto, hanno scelto una produzione giovane e aggressiva e un progetto ambizioso: realizzare una black comedy, genere vivace e intrigante, con un budget di soli 150 mila euro. Gli attori, conquistati sall’idea produttiva di fondo, hanno rinunciato agli abituali compensi. Anche il regista è un giovane: Filippo Cipriano, trentenne autore toscano con una lunga esperienza televisiva, al suo secondo lungometraggio dopo Still Life. Nella splendida cornice di Villa Canal a Grumolo delle Abbadesse, in provincia di Vicenza, si riuniscono, per una notte, nobili decaduti, volgari arricchiti, gay di sangue blu, servitù alienata, guardie del corpo mitomani, che ambiscono, tutti, di entrare in possesso della casa. Quando uno degli ospiti muore improvvisamente, il tono della serata e la sorte di ciascuno degli invitati cambia: tra ricordi personali e segreti che affiorano, verità inconfessabili e confessioni sorprendenti, vengono a galla antichi e nuovi rancori, le divergenze si inaspriscono e i protagonisti scoprono che il passo dall´ostilità all´omicidio è molto breve. Misstake racconta in toni satirici e grotteschi l´incontro/scontro tra diversi tipi della commedia umana. .  
   
   
SUL GRANDE SCHERMO WATER HORSE - LA LEGGENDA DEGLI ABISSI  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Un fantasy, tratto dal romanzo per ragazzi di Dick King-smith, ha come protagonista il piccolo Alex Etel, già visto in Millions. Il film di Jay Russell racconta la storia di un solitario ragazzino scozzese di nome Angus Macmorrow, che desidera con tutto il cuore che il padre torni dalla guerra. La vicenda inizia quando Angus, dopo una violenta tempesta, porta a casa un oggetto misterioso che ha trovato sulla spiaggia lungo la riva del mare. Portatolo a casa, in breve tempo, il ragazzo scopre che si tratta di un uovo incantato che porta dentro di sé una mitica creatura, una sorta di cavalluccio acquatico. Quando l’uovo si schiude, il cucciolo si attacca a Angus, considerandolo come la madre, e il ragazzo si ritrova ad allevare la magica creatura: il mitico Drago Marino della tradizione scozzese. Mentre cerca di nascondere il suo amico, che si chiama Crusoe, stringe con lui un legame e una forte amicizia e così incomincia un viaggio di scoperta, proteggendo un segreto che dà vita ad una leggenda. Quando il cucciolo crescerà troppo, il ragazzo e la sua famiglia se ne dovranno separare per consentire al bestione di far ritorno al suo ambiente naturale. La separazione non interromperà, però, l´amicizia tra Angus e la docile creatura che con il passare del tempo diventa il mitico Mostro di Loch Ness La sceneggiatura cinematografica è scritta da Robert Nelson Jacobs. Nel cast, accanto al protagonista Alex Etel, recitano Brian Cox, Emily Watson, Ben Chaplin, David Morrissey, Joel Tobeck, Craig Hall, Marshall Napier, Geraldine Brophy, Priyanka Xi e Erroll Shand. .  
   
   
AL TEATRO VENTAGLIO SMERALDO MARIANGELA MELATO ATTESISSIMA IN “SOLA ME NE VO"  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Dopo il successo nei maggiori teatri italiani torna a Milano, questa volta sul palco del Teatro Ventaglio Smeraldo dal 4 marzo, Mariangela Melato con lo spettacolo Sola me ne vo. In questo spettacolo la grande attrice italiana si confronta con un genere per lei nuovo, il One woman Show, nel quale racconta storie, recita monologhi intensi e brillanti, canta e balla affiancata da ballerini e musicisti. Mariangela Melato ci offre una carrellata di storie inventate e storie vissute, fa considerazioni personali sul modo di vedere la vita, cita testi teatrali di Brecht, Gaber, Shakespeare, Tennesee Williams. Ci racconta della sua Milano degli anni ‘60, del Bar Jamaica e dei suoi inizi nel mondo del Teatro. Ci racconta di sé come attrice e come donna che con orgoglio ha fatto della solitudine una scelta di vita ed è così, sola, che si presenta sul palco al suo pubblico. Sola me ne vo è una parentesi diversa nel percorso teatrale della Melato e al tempo stesso la grande prova di un’attrice, che arrivata al culmine della sua carriera, si rimette in gioco misurandosi con un genere completamente nuovo, elegante ed originale con testi che portano la firma di Vincenzo Cerami, Giampiero Solari, Riccardo Cassini e Mariangela Melato. Le musiche originali e gli arrangiamenti delle canzoni sono del maestro Leonardo De Amicis, le coreografie originali di Luca Tommassini. La regia è affidata a Giampiero Solari. Una squadra che ha già collaborato in diverse occasioni e che non a caso si è riunita intorno a questa grande artista. Prodotto dalla Ballandi Entertainment, Sola me ne vo debutta a Genova il 16 gennaio 2007 in prima nazionale assoluta e prosegue con una tournée di almeno 140 repliche girando l’Italia da nord a sud nei teatri più prestigiosi toccando città come Milano, Catania, Bologna, Firenze, Napoli e Roma fino a dicembre 2007. Con Sola me ne vo la Ballandi Entertainment amplia il suo sforzo produttivo a 360° nel mondo dello spettacolo italiano e consolida il suo impegno nel Teatro al fianco di una grande artista come Mariangela Melato, prima attrice e simbolo del Teatro italiano. .  
   
   
AL TEATRO LITTA DI MILANO VENERE E ADONE DI WILLIAM SHAKESPEARE UNO SHAKESPEARE CHE ANDAVA RUBA TRA I BORGHESI E NEI BOUDOIR: UNA SEDUZIONE A RITMO DI “PAS DES DEUX”.  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Venere e Adone di Shakespeare è uno spettacolo di Valter Malosti, in scena con un giovane ballerino, per le coreografie di Michela Lucenti e la consulenza musicale di Carlo Boccadoro. Note Sul Testo e sullo spettacolo - Una dea innamorata e pazza di desiderio e un giovane uomo bellissimo che le sfugge, finendo ucciso tra le zanne di un cinghiale, sono i protagonisti di Venere e Adone, poemetto erotico-pastorale che William Shakespeare dedicò, nel 1593, al suo protettore, il giovane conte di Southampton. «Intreccio di eccitazione erotica, dolore e freddo umorismo», come la definisce Stephen Greenblatt, “Venere e Adone” non solo fu la prima opera di Shakespeare ad essere stampata, ma fu anche quello che oggi si definirebbe un successo editoriale: apprezzatissimo fra gentiluomini e cortigiani, in breve divenne una sorta di «vademecum dell’amatore, ugualmente popolare nella biblioteca, nel boudoir e nel bordello». Dopo un “Macbeth” traboccante di invenzioni registiche, Valter Malosti torna a Shakespeare portandone in scena un piccolo capolavoro, un concentrato di arguzia, comicità farsesca e sensualità, che diviene per il regista torinese «un vertiginoso punto di partenza per una ricerca sulle variazioni, le declinazioni e le auto-contraddizioni del tema “amore”». Note Di Regia. Immaginatevi dei binari che si perdono all’orizzonte, e un teatro/carro che arriva dinanzi ai vostri occhi da un altro luogo (e forse anche da un altro tempo) con sopra la dea dell’amore: Venere “testa-matta”, interpretata en travesti da un uomo. È una dea/macchina, dea ex machina ma anche macchina del sesso, macchina barocca che tritura suoni e sputa parole. Una macchina di baci, una macchina di morte per l’oggetto del suo amore: Adone. Le suggestioni per creare questa figura sono arrivate dal teatro giapponese, dall’opera antica, dalla tradizione del “cunto”, ma anche da un mondo ai margini, il mondo di una periferia che potrebbe essere stata descritta da Pier Paolo Pasolini o anche, con commovente ironia, da Annibale Ruccello, in cui Venere è un travestito non più giovanissimo e Adone un tossico marchettaro. E proprio da un improbabile pas de deux tra Venere e Adone prende spunto la partitura fisica dello spettacolo. Adone ricorda il giovane dei Sonetti - il che implica, naturalmente, che Venere ricordi Shakespeare. Shakespeare scrive su commissione, durante la peste del 1593, per il suo giovanissimo patrono, l’efebico diciannovenne Henry Wriothesley conte di Southampton, di cui è stato ritrovato, un paio di anni fa, un ritratto in abiti femminili. Qui si spalancano altre porte, e il gioco delle identità ci fa entrare in una sorta di labirinto di specchi. Si sa, i grandi autori (penso anche a Fellini perché trovo molte sintonie tra questo poemetto e il mondo del grande regista riminese) hanno personalità molteplici e mettono frammenti di sé nei vari personaggi che creano. Solo interpretando io stesso Giulietta (a Berlino, in maniera decisamente rocambolesca) ho capito quanto Fellini fosse dentro la sua creatura. La macchina/creatura attore sarà anche Narratore e voce di Adone, e al fondo dell’artificio potrà svelare e denudare la propria umanità: al di là del gioco degli specchi e del travestimento, il poemetto è un vertiginoso punto di partenza per una ricerca sulle variazioni, le declinazioni e le auto-contraddizioni del tema “amore”. Valter Malosti. Nota sulla ricerca musicale. In cima a tutto c’è la scoperta dell’opera di John Blow “Venus and Adonis” nella magnifica interpretazione di Rene Jacobs: a mio avviso un capolavoro di straordinaria modernità. Blow l’abbiamo riletto, dilatato, frantumato e ,seguendo le sue tracce siamo arrivati agli inglesi contemporanei: Michael Nyman (di cui ringraziamo la disponibilità a concederci il suo concerto per clavicembalo e orchestra) e Gavin Bryars su tutti. Alla fine abbiamo creato una partitura che da vita ad una sorta di opera parallela. Ad ognuno dei tre personaggi del poemetto abbiamo donato un proprio mondo musicale. Il narratore segue quel filo musicale di area inglese (con la grande eccezione soprattutto di John Cage); Adone diviene una voce recitante col clavicembalo (che anche in questo caso parte da composizioni di Blow e si spinge fino a Gyorgy Lieti, Terry Riley e Louis Andriessen); per Venere, enfatizzando l’intuizione di una specie di dea/macchina, abbiamo utilizzato soprattutto suoni elettronici con un occhio particolare ai lavori sperimentali dei nostri compositori contemporanei (Luciano Berio con la magnifica voce di Cathy Berberian, Bruno Maderna e il suo lavoro elettronico su Shakespeare, Nino Rota, Luigi Nono, ma anche Karlheinz Stockhausen e i più recenti Aphex Twin e Thom Willems. Info: www. Teatrolitta. It .  
   
   
IL FESTIVAL PRESENZE PRESSO IL TEATRO FILODRAMMATICI PER VALORIZZARE I GRUPPI PIÙ ATTIVI E DETERMINATI  
 
 Milano, 3 marzo 2008 - La nuova direzione del Teatro Filodrammatici ha deciso di inaugurare la propria attività artistica con l’organizzazione di un Festival che rispecchi, nella pratica, le premesse progettuali su cui l’Accademia dei Filodrammatici ha basato la propria scelta di cambiamento gestionale. Il Festival Presenze. 1 vuol dare spazio e visibilità a gruppi di lavoro la cui caratteristica principale non stia nell’essere “giovani”, ma nell’aver fin qui perseguito con determinazione, e risultati apprezzabili, l’obiettivo di far sentire la propria voce, di aver dato presenza concreta ad un modo, uno stile, una necessità ed un gusto del fare teatro. Il nostro invito è rivolto a tutti gli artisti performativi. Cerchiamo compagnie o gruppi che si siano impegnati nella ricerca di un processo di lavoro consapevole, che affronti due aspetti principali del fare teatro, in Italia, oggi: Ricerca di un sano equilibrio tra servizio culturale e di intrattenimento, Studio della tradizione e sperimentazione di nuovi linguaggi, nell’ottica di un’analisi critica della contemporaneità, e del suo raccontarsi. Crediamo che l’essere un “gruppo giovane” non sia un valore in sé, ma un’opportunità ad orologeria, sulla quale accomodarsi possa risultare fatale. Per questa ragione Presenze. 1 vuol dare spazio a chi sia riuscito, almeno fin qui, ad equilibrare necessità espressiva con sostenibilità economica, senza che la prima abbia dovuto soccombere alla seconda. Il Festival verterà sulla Drammaturgia Contemporanea, intesa come la messa in scena di tematiche dell’oggi (di estrapolazione classica o di testi contemporanei) ad uso dell’oggi. I gruppi interessati a raccogliere l’invito di Presenze. 1 dovranno rispondere a soli due criteri d’ammissione, in linea con le premesse progettuali: Criterio organizzativo: le compagnie dovranno dimostrare di aver svolto almeno due anni di attività teatrale professionale, con all’attivo una media di almeno una produzione l’anno. Criterio artistico: lo spettacolo dovrà essere in linea con la tematica definita ed essere corredato di una dichiarazione d’intenti, dalla quale poter stabilire una corrispondenza tra scopi prefissati attorno alla messa in scena e risultati ottenuti con la messa in scena. Saranno selezionate un massimo di 7 compagnie, ognuna delle quali avrà a disposizione due giorni di prove in sala e quattro giornate al Teatro Filodrammatici. Il programma dei quattro giorni (oltre allo spettacolo serale proposto dalla Compagnia) potrà contenere attività di qualunque genere, purché inerenti lo spettacolo dal vivo, che dovranno essere preventivamente organizzate e coordinate con la direzione del Teatro. Le quattro giornate saranno quindi una sorta di personale di cui la Compagnia ospite si farà animatrice dandosi visibilità e presenza. È consentito a ciascun candidato di presentare una sola opera in concorso, l’opera che andrà in serale. .  
   
   
BUON COMPLEANNO, COMMEDIA BRILLANTE DI MARSILLACH IN PRIMA MILANESE AL TEATRO OLMETTO DAL 4 AL 9 MARZO  
 
 Milano, 3 marzo 2008 - In sostituzione del già annunciato spettacolo “Sto un po’ nervosa”, il Centro Culturale G. Belli di Roma presenterà al Teatro Olmetto di Milano dal 4 al 9 marzo “Buon Compleanno”, una commedia brillante di Adolfo Marsillach con la regia di Carlo Emilio Lerici. Tutto parte da un compleanno, quello di una donna di 50 anni che riflette in maniera impietosa sulla propria vita, passando in rassegna episodi, persone, amici, nemici, gioie e rimpianti. Ma che cosa passa realmente nella sua testa? Ecco che lo spettatore viene coinvolto in un fiume di parole per una confessione comico-sentimentale davvero irresistibile. Nell’elenco delle persone che hanno segnato la sua vita la donna non trascura davvero nessuno: i genitori, l´amica d´infanzia, il primo fidanzato, il marito, la figlia, l´amante che appaiono sulla scena dando vita a gustosi siparietti ad alto tasso di comicità. Al centro della vicenda il classico gioco degli equivoci che ruota intorno ad una bugia, come spiegava in una dichiarazione l’autore del testo, lo spagnolo Adolfo Marsillach: ”la protagonista di Feliz Aniversario lotta disperatamente per trovare il suo posto, il suo angolo, il suo spazio. La sua storia è la storia di una bugia; in un certo senso, quindi, è la storia di tutti noi. Però non vi spaventate. Le bugie possono essere ingegnose, divertenti e a volte benefiche. (ci sono matrimoni che si sono salvati grazie alle “invenzioni” piuttosto che confessando la verità). Io vi invito a sorridere e dopo – se ne avete voglia - a riflettere” Adolfo Marsillach, figlio di giornalisti critici teatrali ha iniziato come attore alla radio di Barcellona nel 1945. Da li cominciò la sua brillante carriera. Dal 1961 comincia a lavorare per la televisione, che gli offre una grande popolarità. Successivamente è interprete di numerosi film e ritorna al teatro come regista. Fonda il Centro Dramático Nacional nel 1978, crea la Compañía Nacional de Teatro Clásico nel 1985 ed è stato direttore generale del Instituto Nacional de las Artes Escénicas dal 1989 al 1990. Tra i suoi numerosi premi figurano quello di Interpretazione al Festival di San Sebastián, il Fotogramas, il Mayte di teatro, quello della Asociación de Directores de Escena, il Nacional di Teatro, e la medaglia al Mérito in Belle Arti, massimo riconoscimento del Ministerio de Cultura. Ha ottenuto anche il Xi Premio Comillas di Biografía y Memorias e l´applauso unanime di migliaia di lettori. Il suo primo testo teatrale è del 1980 “Yo me bajo en la próxima, ¿y usted?”, che grazie al grande successo ha avuto una trasposizione cinematografica. Altro grande successo è stato “Noche de reyes sin Shakespeare” Muore a Madrid nel 2002 a 73 anni. Biglietteria@teatrolmetto. Com .  
   
   
AL TEATRO FRANCO PARENTI GIANRICO TEDESCHI IN LA RIGENERAZIONE DI ITALO SVEVO  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Gianrico Tedeschi, uno dei grandi maestri del teatro italiano, dotato di incredibile verve sempre anticonformista e originale, è in grado ogni volta di stupire il pubblico restituendo ai suoi personaggi tutte le sfaccettature di un’umanità contradditoria. Gianrico Tedeschi torna al Teatro Franco Parenti con la regia di Antonio Calenda ne La Rigenerazione di Italo Svevo, protagonista di una nuova produzione che affonda le radici nell’appartenenza culturale, nella « territorialità », nell’identità chiaramante presenti nell’opera del grande scrittore triestino, intrecciate con la linea che riconosce in Svevo il creatore del più grande romanzo psicanalitico dell’ultimo secolo, il critico e sarcastico analista dell’ »uomo in crisi » colto nella sua fragilità, nell’inettitudine davanti alle cose della vita. La Rigenerazione è l’ultimo e certamente il più riuscito e innovativo dei testi teatrali scritti da Svevo, ricco di implicazioni psicologiche che anticipano l‘ansia contemporanea di rimanere giovani. Il protagonista vuole sottoporsi a un’operazione che gli consenta di ringiovanire. Un ringiovanire che non è un banale rifiuto della vecchiaia, bensì bisogno di recuperare una libertà adolescenziale, soffocata dal rigore del matrimonio e dal conformismo della vita borghese. Una volta recuperata l’energia vitale però, Giovanni non riesce a sottrarsi alle sue responsabilità morali e decide di restare al suo posto, come pater familiae. Un personaggio con una grande capacità di guardarsi dentro, con limpidezza e senza ipocrisie. .  
   
   
TEATRI DELLA LEGALITÀ, IL 4 MARZO SPETTACOLO A MARANO  
 
Napoli, 3 marzo 2008 - Nell´ambito della iniziativa "Teatri della legalità", promossa dall´assessorato al Lavoro ed alla Formazione della Regione Campania retto da Corrado Gabriele, si terrà lunedì 4 marzo alle ore 11, presso il teatro Giancarlo Siani di Marano, lo spettacolo "Nella cenere", per i bambini delle scuole elementari. .  
   
   
AL TEATRO LEONARDO LA CACCIA DI LUIGI LO CASCIO LIBERAMENTE ISPIRATO A LE BACCANTI DI EURIPIDE  
 
Milano, 3 marzo 2008 - Luigi Lo Cascio torna a indagare la tragedia greca, a dodici anni dall’interessante esperimento dello spettacolo Verso Tebe, una rilettura del teatro di Euripide che era stata realizzata, come La caccia, nell’ambito delle attività di produzione del Css di Udine. Il ruolo di Felice Impastato nei Cento Passi di Marco Tullio Giordana, che lo ha rivelato fra i nuovi volti del cinema italiano, e gli altri successi che ne sono seguiti lo hanno allontanato solo temporaneamente dal teatro: di recente ha infatti interpretato, per la regia di Luca Ronconi, Il silenzio dei comunisti vincendo il premio Ubu 2006 come migliore attore protagonista e ora, con questo nuovo progetto ispirato alle Baccanti riprende anche il suo percorso a fianco del Css Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. La caccia è “un tentativo di variazione su uno degli innumerevoli motivi che compongono la tragedia”, la metafora della caccia, appunto. La caccia che Penteo, re di Tebe, ingaggia contro Dioniso, il dio dei riti bacchici e della sensualità, ma anche la caccia al senso, all’enigma stesso racchiuso in questa tragedia. Lo Cascio rilegge dunque Euripide senza tradire l’intreccio e i temi portanti dell’opera – la lotta fra un capo di stato e un dio, il dissidio fra ragione e istintualità, fra dovere e piacere, fra una società ordinata da regole che vanno rispettate e una comunità in preda alle passioni – ma al contempo lo riattraversa e ne rinnova lo spirito e i molteplici sensi attraverso una partitura scenica che impiega una dinamica varietà di linguaggi espressivi. Dal suo ritorno sulle scene teatrali nel 2005, Luigi Lo Cascio ha iniziato una ricerca assieme a un gruppo di artisti visivi con i quali ha scelto di condividere i suoi nuovi spettacoli teatrali. La caccia coniuga il teatro di parola a cui dà corpo in scena Luigi Lo Cascio con un tessuto di contributi per immagini proveniente dal cinema di animazione, dall’utilizzo del suono elettronico e della video arte. Il risultato di questa orchestrazione di linguaggi, è un progetto ideato e sviluppato a più mani a cui contribuiscono Lo Cascio per la scrittura drammaturgica, l’interpretazione e la regia, Nicola Console per le scene e i disegni, Alice Mangano per l’art design video, Desideria Rayner per il suoni e il montaggio video, Stefano Mazzanti per il disegno luci. Se in scena vedremo poi dal vivo esclusivamente Lo Cascio, lo spettacolo ha anche un altro protagonista, che apparirà esclusivamente in video, Pietro Rosa, un ragazzo di 13 anni, in una parte a sorpresa che si svelerà solo nel corso dello spettacolo. Dopo le repliche milanesi lo spettacolo farà tappa a Vigevano (Civico Teatro Antonio Cagnoni, 17 marzo), Scandiano (Teatro Boiardo, 18 marzo), Genova (Teatro Gustavo Modena, 19-20 marzo), Casalecchio di Reno (Teatro Alfredo Testoni, 25-26 marzo), Cesena (Teatro Bonci, dal 27 al 30 marzo), Correggio (Teatro Asioli, 2 aprile), Cosenza (Teatro Alfonso Rendano, dal 4 al 6 aprile). .  
   
   
“ALL THAT MUSIC!” OGGI E MARTEDÌ 4 MARZO, A TERNI E PERUGIA, È DI SCENA LA MUSICA INGLESE  
 
Perugia, 3 marzo 2008 - Dopo le canzoni di Battisti, Dalla e Conte, lunedì 3 e martedì 4 marzo, con il consueto doppio incontro a Terni e Perugia, continua la seconda edizione di “All That Music!”, il ciclo di audio e video-conferenze dedicato alla “popular music” internazionale, organizzato dalla Fonoteca regionale “Oreste Trotta”, dall’associazione “Charlie” e dalla Biblioteca comunale di Terni. Questa volta al centro dell’attenzione sarà il panorama britannico, a partire dagli anni Ottanta con i “Tears For Fears” fino agli straordinari e innovativi “Radiohead”, passando per l’elettronica da ballo dei londinesi “Underworld” e il sound modernissimo e raffinato dell’irlandese Richard D. James, alias “Aphex Twin”. Ogni brano – spiegano gli organizzatori - sarà analizzato secondo diversi modi interpretativi: storico e geografico (in riferimento ai contesti sociali, economici e ambientali), chimico (esaminando i meccanismi con cui armonia, melodia e ritmo “riescono a dar vita alla chimica dei sentimenti”) e astronomico (inserendo le canzoni “in una costellazione di sensi e significati”). A curare i due appuntamenti sarà ancora Vincenzo Martorella, uno dei più noti critici musicali italiani. Insegnante di “Storia della Musica Alternativa” alla Ssis dell’Università di Bari e “Twentieth-century Music History” alla New York University, Martorella collabora anche con l’Istituto “Briccialdi” di Terni e con l’Accademia della Critica di Roma, dirige la rivista “Jazzit” (edita da Luciano Vanni Editore di Terni) e scrive per numerosi quotidiani e periodici nazionali. L’incontro di Terni (lunedì 3 marzo, ore 17) si terrà nella biblioteca comunale in piazza della Repubblica 1, quello di Perugia (martedì 4 marzo, ore 17. 30) si svolgerà nella sala Lippi in corso Vannucci 39. L’ingresso è gratuito. Www. Umbria2000. It .  
   
   
A MATERA IL TORNEO INTERNAZIONALE DELLA MUSICA  
 
Matera, 3 marzo 2008 – Oggi alle ore 20,30 il Conservatorio di Musica ‘E. R. Duni’ di Matera ospiterà per il secondo anno consecutivo, nell’Auditorium ‘R. Gervasio’, uno dei 35 Concerti di Qualificazione per le Semifinali della tredicesima edizione del Tim , Torneo Internazionale di Musica sotto la direzione artistica di Luigi Fait. Nella mattinata e nel pomeriggio sono previste le Audizioni. Si tratta di una tappa fondamentale di questa singolare competizione che si sta svolgendo anche in altre sedi europee, con la collaborazione di importanti strutture pubbliche e private, quali il Politecnico di Torino, l’Arts Academy di Roma, la ‘’Discanto’ di Verona, la Chiesa Orsanmichele di Firenze, l’ Agimus di Bari, il Conservatorio di Como, l’Università di Enna, il Real Conservatorio di Madrid, la Hochschule fur Musik di Colonia, l’Espace Bellan di Parigi , i Conservatori di Namur e di Tamines in Belgio e il Palazzo dei Congressi di Saragozza in Spagna. Quest’anno il numero complessivo dei partecipanti al famoso Torneo è impressionante, più di tremila musicisti provenienti da 70 Paesi di tutto il mondo. Suddivisi nelle varie discipline vocali e strumentali tradizionali, con l’aggiunta del jazz, della musica leggera, della composizione e della critica musicale, i concorrenti si presentano alla spettacolare gara nella sede da loro stessi scelta, senza limiti di età: dal più giovane , il tredicenne violinista Thomas Lefort di Marsiglia , al più anziano, l’ottantenne compositore Giuseppe Mazzoleni di Lecco. Una fondamentale regola del Concorso impone che la valutazione dei candidati sia espressa tanto dalla giuria preposta quanto dall’intero pubblico presente in sala. La commissione di Matera, presieduta dal Direttore del Conservatorio Prof. Ssa Maria Antonietta Cancellaro, sarà composta dai maestri Stefano Darra, Antonio Di Marzio, Luigi Fait, Giovanni Mugnuolo e Flavio Peconio. Agli appassionati non deve sfuggire che il lusinghiero esito del Tim , concorso presieduto a livello internazionale dal musicista belga Max Vandermaesbrugge (circa quarant’anni fa ,allievo prediletto di Virgilio Mortari alla Chigiana di Siena) e dal francese Christian Manen (Gran Prix de Rome 1961) , si deve sicuramente anche ai famosi personaggi del Comitato Fondatore del 1991, tra cui Salvatore Accardo, Vladimir Ashkenazy, Luigi Alberto Bianchi, Cecilia Gasdia, Uto Ughi, Roman Vlad, nonché i compianti Severino Gazzelloni, Carlo Maia Giulini, Gerry Mulligan e Goffredo Petrassi. . .  
   
   
SCOPERTE ARCHEOLOGICHE PAVESI: I MOSAICI ROMANICI DI S. TEODORO E DEL DUOMO ROSANINA INVERNIZZI SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA LOMBARDIA  
 
Pavia, 3 marzo 2008 - I mosaici romanici della chiesa di S. Teodoro e quelli del Duomo, che sono stati anche oggetto di restauro e di musealizzazione in situ sono al centro della conferenza che Rosanina Invernizzi, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, terrà lunedì 3 marzo alle 21 in Aula del 400. La conferenza, organizzata dal Dipartimento di Chimica Generale con la collaborazione del Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche per la Conservazione dei Beni Culturali (Cisric) dell’Università di Pavia, si inserisce nel programma “La scienza e la difesa del patrimonio artistico”. Al centro dell’incontro, una riflessione sui lavori di restauro e ristrutturazione delle chiese: “Si tratta di interventi – spiega il prof. Maurizio Licchelli - che richiedono talvolta lavori di scavo, ad esempio per la sostituzione dei pavimenti, per consentire la deumidificazione o per installare impianti di riscaldamento. Questi lavori svolti sotto il controllo della Soprintendenza per i Beni Archeologici permettono talora delle importanti scoperte. ” Tra i rinvenimenti più interessanti degli ultimi anni nella città di Pavia sono certamente da segnalare Il pavimento musivo policromo in S. Teodoro, emerso nel 1998 nel corso dei lavori per l’impianto di riscaldamento, è stato restaurato nel 2006 e recentemente presentato al pubblico, dopo i lavori di allestimento. Esso si compone di riquadri in cui appaiono figure allegoriche o animali fantastici, di raffinata fattura, all’interno di una cornice a motivi geometrici. Dal punto di vista iconografico e stilistico le raffigurazioni trovano confronti stretti in altri mosaici pavesi dell’epoca (metà del Xii secolo), asportati da chiese distrutte ed esposti ai musei civici: ricordiamo i mosaici da S. Invenzio, da S. Maria alle Stuoie e da S. Maria del Popolo. Forti analogie si riscontrano anche con altri mosaici dell’Italia settentrionale, come quelli di Bobbio e di Cremona. Recentemente il panorama dei mosaici pavesi si è arricchito di altre testimonianze. I lavori per la creazione del Museo del Duomo hanno permesso di mettere in luce, nel 2004-2005, altri frammenti del pavimento musivo che decorava la chiesa di S. Maria del Popolo: tale pavimento già rinvenuto nell’Ottocento e agli inizi del Novecento era stato staccato e ricostruito ai musei civici. I frammenti portati alla luce in questa occasione presentano ancora figure allegoriche animali e decorazioni geometriche e floreali. Sono stati staccati e, dopo il restauro, ricollocati su pannelli (in prossimità del punto di ritrovamento) lungo il “percorso archeologico” situato all’interno del museo (di prossima apertura), che illustra le varie fasi di costruzione della cattedrale. .  
   
   
MOSTRA: ACQUISIZIONI 2008 MACCAGNO (VA), CIVICO MUSEO PARISI  
 
Maccagno (Va), Civico Museo Parisi, 3 marzo 2008 - “Acquisizioni! È titolo di esplicita chiarezza e indica la mostra che ogni anno presenta le nuove opere conferite al Civico Museo di Maccagno nel programma di integrazione e ampliamento delle Raccolte Stabili. In continuità e coerenza alle mostre “Acquisizioni 2006” e “Acquisizioni 2007”, che hanno condotto al museo più di cento opere, l’edizione 2008 accoglie sessanta nuove testimonianze della contemporaneità in Lombardia. Pittura, scultura, incisione, nell’elaborazione delle tecniche e nella pluralità di linguaggio, documentano il panorama artistico e concorrono ad animare la dialettica dell’attualità. Il museo, nella consapevolezza di essere tale e non effimero luogo contenitore di esibizioni estranee alla propria natura, determinato a ribadire vocazione, obiettivo e finalità, acquisisce sempre maggiore identità e si dota di patrimonio importante per lo sviluppo di temi e progetti in autonomia di programmazione. Libero da vincoli di tendenze, da chimere o forzature, il Museo di Maccagno propone una lettura di pubblica consultazione, conoscenza e confidenza con l’Arte Contemporanea. Vengono presentate opere di: Alberto Barbieri, Paolo Barrile, Franco Bassignani, Giacomo Benevelli, Alessandra Bonoli, Claudio Borghi, Adalberto Borioli, Angelo Cagnone, Ferdinando Capisani, Giovanni Cappelli, Loriana Castano, Luigi Cavina, Angelo Cesana, Azelio Corni, Flavio Costantini, Franco Crocco, Francesco Cucci, Francesco Dalmaschio, Loredana De Lorenzi , Veronica Fonzo, Rosanna Forino, Giovanna Fra, Luciano Gatti, Giovanfrancesco Gonzaga, Emanuele Gregolin, Linda Grittini, Luigi Guerricchio, Dino Lanaro , Trento Longaretti, Mago, Pierantonio Manca, Elena Modorati, Marcello Morandini, Antonio Musella, Ayako Nakamiya, Daniela Novello, Patrizia Novello, Gottardo Ortelli, Lucio Perna, Lucia Pescador, Nada Pivetta, Vittorio Prina, Roberto Rampinelli, Stefania Ranghieri, Grazia Ribaudo, Flavia Robalo, Raffaele Romano, Anna Sala, Ida Rosa Scotti, Tetsuro Shimizu, Caterina Tosoni, Antonietta Viganone, Claudio Zanini, Eugenio Zanon.  
   
   
L´ORIZZONTE SONORO DEL MONDO ANTICO INCONTRI DI ARCHEOLOGIA MUSICALE  
 
 Trento, 3 marzo 2008 - E’ un’occasione unica per gli appassionati di archeologia e di musica quella offerta al S. A. S. S. Lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento sotto piazza Cesare Battisti, mercoledì 5 marzo 2008 alle 17. 30. Stefan Hagel, studioso di musica antica e membro della prestigiosa Accademia Austriaca delle Scienze di Vienna, terrà un incontro dal titolo “Musica dall’antica Grecia” nel corso del quale suonerà la cetra e l’aulos, strumenti antichi da lui ricostruiti in base ad accurati ed approfonditi studi organologici. L’aulos è l’antenato greco dello strumento a fiato che i Romani chiameranno tibia: dal momento che per farlo suonare occorreva soffiare in un’ancia (la sottile lingua di canna posta nell’imboccatura), si potrebbe anche considerarlo come l’antenato dei moderni oboe e clarinetto. La cetra (cithara) è lo strumento a corda per eccellenza dell’antichità classica, erede dell’arcaica lyra ed usata dai poeti e dai virtuosi nei simposi ed in occasione di cerimonie, concerti e concorsi. L’incontro con Hagel, che sarà presentato da Roberto Melini, studioso della musica dei popoli antichi, riveste particolare interesse anche perché sarà un’occasione preziosa per ascoltare in un’esecuzione dal vivo i rari frammenti sonori che ci sono giunti dall’antichità; uno scrupoloso studio filologico sulle notazioni musicali del mondo greco, ellenistico ed imperiale – si tratta di iscrizioni decifrate da papiri ed epigrafi o di trascrizioni conservate su codici medievali – ha infatti consentito di ricostruire brani musicali che ancora oggi offrono momenti di particolare suggestione. L’incontro è il primo di tre appuntamenti ospitati negli spazi della Tridentum romana nell’ambito della seconda edizione de “L’orizzonte sonoro del mondo antico: incontri di archeologia musicale”, iniziativa curata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento e dal Conservatorio “F. A. Bonporti” e realizzata in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia–sede di Trento. Si tratta di un viaggio alla scoperta delle radici della musica per comprendere meglio le culture antiche. Proposta lo scorso anno per la prima volta a livello nazionale, l’iniziativa è nata in coincidenza con l’istituzione (presso il Conservatorio, ma rivolto anche agli studenti dell’Università) del corso di “Archeologia musicale del mondo antico”, tenuto da Roberto Melini. Obiettivo comune alle Istituzioni coinvolte è quello di allargare le rispettive conoscenze verso ambiti finora solo parzialmente esplorati, nella convinzione che lo studio di civiltà musicali lontane e diverse possa contribuire ad illuminare aspetti inediti di quelle culture ed a meglio comprendere gli orizzonti artistici di oggi. La rassegna prosegue mercoledì 16 aprile con “Archeologia musicale nella Sicilia greca” a cura di Angela Bellia, docente di Iconografia della musica antica presso l´Università di Palermo e si concluderà il 7 maggio con l’intervento “La musica nella Magna Grecia: iconografie e nuovi reperti scoperti in Puglia” di Daniela Castaldo, docente di Ricerca musicologica: antichità classica presso l’Università del Salento. Www. Trentinocultura. Net/archeologia. Asp .  
   
   
A CENGIO UNA MOSTRA SULLA STORIA DELL´EX ACNA  
 
Genova, 3 marzo 2008 - E’ stata inaugurata sabato 1 marzo alle 10,30, nelle Sale di Palazzo Rosso a Cengio, l´inaugurazione della mostra storico fotografica "Acna: ex tempio della chimica fine", promossa da Ala, Associazione Lavoratori Acna, con il patrocinio della Regione Liguria e della Regione Piemonte. Una mostra ospitata in uno spazio di 64 metri quadri di esposizione, con 170 foto e immagini per ripercorrere più di un secolo di storia di una fabbrica, l´Acna, e insieme, di un territorio e di una popolazione da essa caratterizzati. All´inaugurazione sarà presente l´assessore alle Politiche Attive del Lavoro della Regione Liguria Enrico Vesco. La mostra rimarrà aperta fino a giovedì 20 marzo e si potrà visitare tutti giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. L´ ingresso è libero. .