Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Marzo 2008
DIALOGO INTERCULTURALE A BRUXELLES SI DISCUTE SULLA FUTURA STRATEGIA DELL´UE  
 
Bruxelles, 6 marzo 2008 - Con riferimento al primo dei sette dibattiti tematici che avranno luogo a Bruxelles sul dialogo interculturale nel 2008, il Commissario europeo responsabile del portafoglio Istruzione, formazione, cultura e gioventù, Ján Figel´, ha dichiarato: "L´europa ha di fronte numerose sfide impegnative che trovano radice nelle relazioni interculturali. Dobbiamo affrontare di petto queste sfide e valorizzare il patrimonio culturale e religioso del nostro continente. Ma ciò sarà possibile soltanto se riusciremo ad abbattere le barriere dell´ignoranza attraverso il dialogo. I dibattiti di Bruxelles ci permetteranno di contribuire fattivamente alla futura visione del dialogo interculturale in Europa". I "dibattiti di Bruxelles" sul dialogo interculturale permetteranno l´incontro di eminenti oratori ed un pubblico qualificato, composto di Commissari europei, membri del Parlamento europeo, operatori della società civile, membri di gruppi di riflessione, giornalisti e studenti, per riflettere sulla futura strategia europea in materia di dialogo interculturale. Il primo dibattito di Bruxelles dal titolo “Integrating Conversations: The Impact of Migration on Intercultural Dialogue” (Conversazioni d´integrazione: l´impatto delle migrazioni sul dialogo interculturale) verterà sulle migrazioni e l´integrazione ed è organizzato in collaborazione con European Policy Centre (Epc). Vi parteciperanno tra gli altri il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, Cem Özdemir, eurodeputato tedesco, Bashi Quraishi, presidente del consiglio consultivo della Rete europea contro il razzismo, e Joris Rijbroek, consulente strategico per la politica in materia di diversità e integrazione della città di Amsterdam. I successivi dibattiti verteranno sui seguenti argomenti: · il ruolo del dialogo interculturale nelle arti e nella cultura, in collaborazione con il Forum europeo per le arti e il patrimonio (European Forum for the Arts and Heritage - Efah), e la Fondazione europea della cultura (European Cultural Foundation - Ecf), il dialogo interreligioso (in cooperazione con l´Epc), il multilinguismo, il dialogo interculturale sul luogo di lavoro, il dialogo interculturale nell´istruzione, e il dialogo interculturale nei media. I dibattiti saranno presieduti dal giornalista Shada Islam, che ha scritto numerosi articoli sulla politica estera e la politica di sviluppo dell´Ue, l´immigrazione e la lotta contro le discriminazioni in giornali e riviste dell´Europa, dell´Asia, dell´Africa e del Medio Oriente. I citati dibattiti si svolgeranno il primo mercoledì del mese nella sala Polak del Residence Palace, 155, Rue de la Loi. Saranno seguiti da un ricevimento per permettere il prosieguo delle discussioni sotto altra forma. Secondo una recente indagine Eurobarometro, circa i due terzi dei cittadini europei sono interessati agli eventi dell´anno europeo volti a promuovere il dialogo interculturale. I dibattiti di Bruxelles amplieranno le possibilità di dialogo a livello dell´Ue e i risultati contribuiranno a dare forma alla futura strategia europea in materia di dialogo interculturale. Il sito Internet ufficiale dell´anno europeo del dialogo interculturale presenterà, prima di ciascun dibattito, documenti informativi sul tema trattato e, successivamente, le relazioni di verifica. .  
   
   
CONSIGLIO D’EUROPA, ELEZIONI PRESIDENZIALI RUSSE: AFFINCHÉ DELLE ELEZIONI SIANO RIUSCITE È NECESSARIA UNA BUONA PREPARAZIONE, UNO SCRUTINIO BEN ORGANIZZATO NON È SUFFICIENTE  
 
Strasburgo, 6 marzo 2008 – Secondo una delegazione composta da 22 membri in rappresentanza dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce) e guidata da Andreas Gross (Svizzera, Soc), il risultato delle elezioni presidenziali svoltesi in data 2 marzo 2008 nella Federazione russa riflette la volontà di un elettorato il cui potenziale democratico, sfortunatamente, non è stato espresso appieno. Durante le elezioni – che negli ultimi otto anni hanno assunto le caratteristiche di un plebiscito– la popolazione ha scelto la continuità e la stabilità optando per il candidato promosso dal Presidente in carica. Il nuovo Presidente potrà contare su un solido mandato garantito dalla maggioranza dei russi. Allo stesso tempo, questo scrutinio ha presentato diversi difetti già riscontrati durante le elezioni per la Duma del dicembre 2007. Questioni che la missione pre-elettorale dell’Apce – in Russia nelle giornate del 7 e 8 febbraio 2008 - aveva descritto come mancanze. Nessuna delle situazioni rilevate dalla missione pre-elettorale è stata risolta prima delle elezioni del 2 marzo. Le questioni relative alla registrazione dei candidati non sono state risolte e ciò ha posto in dubbio il carattere libero delle elezioni. L’accesso dei candidati ai media e alla sfera pubblica in generale non è migliorato e ciò ha posto in dubbio la natura democratica delle elezioni. La delegazione ha osservato una buona gestione dello scrutinio sebbene si siano verificate le stesse mancanze già osservate nelle elezioni per la Duma. I parlamentari hanno sottolineato che affinché delle elezioni siano riuscite, è necessaria una buona preparazione e uno scrutino ben organizzato non è sufficiente. Tuttavia, secondo la delegazione nemmeno la risoluzione delle questioni sollevate avrebbe cambiato il risultato (equivalente, in effetti, ad un voto di fiducia nei confronti del Presidente in carica). I delegati dell’Apce hanno disapprovato l’assenza dei loro partner tradizionali nell’osservazione delle elezioni, in particolare degli osservatori a lungo termine dell’Osce/odihr. La qualità della missione di osservazione dipende, in larga parte, dall’informazione – non meno importante è l’analisi dei media – fornita dall’Odihr. Ciò nonostante, in questo caso particolare, la delegazione era convinta che sarebbe stata in grado di completare la propria missione in modo efficiente e credibile. I delegati sollecitano il futuro Presidente – come dimostrazione di fiducia nel proprio paese e nella sua democrazia - ad includere, fra i suoi primi atti, un invito nei confronti di una più ampia rappresentazione di osservatori ufficiali per un arco di tempo maggiore. La delegazione ha apprezzato la volontà dei colleghi della Duma e della Commissione Elettorale Centrale di rivalutare l’attuale legislazione elettorale alla luce delle elezioni per la Duma del 2007 e delle presidenziali del 2008. Come già proposto nei rapporti di osservazione relativi alle elezioni del 2004 e del 2007, la delegazione ritiene che la creazione di un servizio televisivo pubblico ed indipendente servirebbe la causa della democrazia. È necessario stabilire come, in futuro, coloro che ricoprono alte cariche dovrebbero comportarsi nel momento in cui concorrono per una nuova funzione. I delegati sostengono la proposta del presidente della Commissione Elettorale Centrale secondo la quale, in futuro, i dibattiti televisivi dovrebbero essere resi più interessanti per il pubblico; in questo modo, nessuno candidato deciderebbe di sottrarvisi. Le procedure di registrazione dei candidati dovrebbero essere semplificate in modo da assumere un carattere più generale e meno problematico per i candidati indipendenti. Inoltre, la legislazione relativa ai fondi per le campagne dovrebbe essere migliorata per accrescere la trasparenza del processo. La delegazione ha soggiornato a Mosca dal 26 febbraio al 3 marzo 2008 su invito del Presidente della Duma di stato ed ha osservato lo scrutinio a Mosca, San Pietroburgo e Yaroslavl. I delegati hanno incontrato tre candidati alla presidenza nonché il manager della campagna di Medvedev. .  
   
   
LE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO OFFERTE DAL PROGRAMMA POR-CREO FONDI EUROPEI, UNA BREVE GUIDA AGLI INVESTIMENTI  
 
Firenze, 6 marzo 2008 - L´avvio del Programma comunitario Por-creo 2007-2013 apre una stagione importante per il rafforzamento e la qualificazione dello sviluppo in Toscana. Sei anni di investimenti che puntano su ricerca, innovazione, competitività e standard europei in materia di sistema infrastrutturale. Le risorse a disposizione sono un miliardo e 126 milioni di euro. La Regione finanzierà i progetti di investimento che presenteranno sia gli imprenditori privati che i Comuni e gli altri enti pubblici. E´ imminente l´uscita dei bandi per accedere ai contributi. Sono numerose le opportunità di investimento che vengono offerte. Il primo bando, rivolto alle piccole e medie imprese industriali, è già stato pubblicato e scade il 31 marzo. Per avere tutte le informazioni necessarie sono attive le pagine http://www. Regione. Toscana. It/creo e http://www. Primapagina. Regione. Toscana. It/?codice=25819 Aiuti ai progetti di investimento delle impreseLe risorse europee disponibili con il Programma offrono nu! merose o pportunità di investimento anche ai privati e le associazioni di categoria si sono impegnate affinché alle presentazioni in calendario ci sia molta partecipazione da parte degli imprenditori dei diversi settori: industria, artigianato, turismo, commercio, servizi. Por-creo ha destinato 400 milioni di euro al finanziamento dei progetti per la ricerca industriale, l´innovazione e il trasferimento tecnologico alle imprese. La Regione, in sintonia con l´Europa, spinge molto sulla crescita delle attività di ricerca e di trasferimento. Solo con una decisa innovazione aumenta la competitività delle imprese e di tutto il "sistema Toscana". Sono ammessi al finanziamento anche i progetti di ricerca industriale delle grandi imprese a condizione che stimolino la partecipazione delle piccole e medie aziende del territorio circostante in modo da creare o rafforzare un indotto di alta qualità. Il Programma finanzia anche i progett! i presentati dalle imprese del turismo e del commercio soprattutto nell´ambito di una serie di interventi volti alla riqualificazione delle aree urbane e delle zone montane. Contributi ai progetti pubblici che rafforzano il sistema infrastrutturale Buona parte delle risorse finanziarie del Programma andranno ai progetti infrastrutturali. Contributi per i progetti dei Comuni e degli altri enti pubblici. Più di 93 milioni di euro verranno impiegati negli interventi a favore della sostenibilità ambientale e del risparmio idrico, 53 milioni di euro andranno ai progetti che realizzano impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Oltre 266 milioni per i trasporti e la diffusione della società dell´informazione. Por-creo finanzierà tre grandi progetti nel settore dei trasporti: il completamento del sistema tramviario di Firenze, il collegamento dell´interporto di Guasticce (Livorno) con la linea ferroviaria Firenze-pis! a e il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-lucca. P! er la ri qualificazione delle aree urbane sono disponibili 134 milioni di euro. Vengono finanziati i progetti delle imprese e gli interventi pubblici che hanno come obiettivo la valorizzazione delle aree urbane (attività produttive, beni culturali, riconversione di grandi contenitori, servizi sociali) aumentandone anche il grado di attrattività. Per la riqualificazione delle zone montane (diversificazione delle attività economiche, promozione delle produzioni locali, servizi sociali, aumento del grado di attrattività) i contributi ammontano a 18 milioni di euro. .  
   
   
OPERAZIONE CONCAMBIO TELEMATICO/EXCHANGE TRANSACTION BY TELEMATIC TRADING SYSTEM  
 
Roma, 8 marzo 2008 - Il Mef comunica che venerdì 7 Marzo 2008 effettuerà una operazione di concambio attraverso il sistema telematico di negoziazione (ai sensi del Dm 4 agosto 2003, n. 73150, pubblicato nella G. U. N. 210 del 10/09/03 e successive modifiche ed integrazioni). Sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato". Sarà offerto un titolo in emissione a fronte di uno o più titoli in riacquisto. Il titolo in emissione è il Btp 01/02/13 cedola 4,75% (It0003357982). I titoli ammissibili al concambio (oggetto del riacquisto) sono: It0001224309 Btp 01/05/08 cedola 5,00%; It0003877708 Btp 15/06/08 cedola 2,50%; It0003219711 Cct 01/07/09; It0003384903 Cct 01/10/09; It0003497150 Cct 01/06/10. Il giorno stabilito per l´operazione, alle ore 10, i prezzi di riacquisto dei titoli ammessi al concambio, scelti tra quelli sopra elencati, saranno visibili direttamente ed esclusivamente sulla piattaforma elettronica. L´assegnazione dei titoli emessi è effettuata al prezzo rispettivamente indicato da ciascun operatore e accettato dal Mef. Il Mef escluderà le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. L´operazione si svolgerà dalle ore 10 alle 11 del 7 Marzo 2008. Non è prevista la corresponsione della commissione di collocamento. Il regolamento è fissato per il 12 Marzo 2008. .  
   
   
UN PARTNER PER LA BANCA POPOLARE LECCHESE  
 
 Lecco, 6 marzo 2008 – La Banca Popolare Lecchese (Bpl) ha stabilito un’opzione preferenziale nei confronti di Banca Etruria, nell’ambito dell’individuazione di una partnership qualificata che condivida un processo di sviluppo sul proprio territorio nel rispetto dell’autonomia della Banca. Si apre un percorso che prevede la trasformazione della Popolare Lecchese da società cooperativa a Società per azioni e l’ingresso di Banca Etruria nel capitale sociale, con un aumento di capitale teso a rafforzare il patrimonio e a garantire la continuità della gestione, il rafforzamento della base sociale e della vocazione locale dell’Istituto. Per Bpl, operativa con due filiali a Lecco e a Oggiono e due negozi finanziari, l’operazione è finalizzata ad un rafforzamento competitivo basato su efficienza operativa ed integrazione della gamma di offerta, per favorire sinergie, economie di scala e di scopo al fine dell’abbattimento dei costi, nel rispetto della specificità locale. Bpl al 31 dicembre 2007 conta su impieghi con la clientela di 51 mln di euro e una raccolta diretta e indiretta rispettivamente di 61 e di 41 mln di euro. Banca Etruria con questa iniziativa fa fede alle azioni previste dal Piano Industriale 2008-2009 e persegue l’obiettivo di far crescere l’Istituto nell’ambito di un progetto federale che ponga la Banca al servizio delle economie locali, delle piccole e medie imprese e delle famiglie, valorizzando il principio di prossimità a quelle realtà territoriali che possano garantire la creazione di maggiore valore, nel rispetto delle peculiarità dei luoghi e in linea con i principi del credito popolare. .  
   
   
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI PROPOSTA DI UN PIANO DI ACQUISTO ED ALIENAZIONE AZIONI PROPRIE  
 
Verona, 6 marzo 2008. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha deliberato la convocazione dell’Assemblea dei Soci, in seduta straordinaria e ordinaria, per i giorni 18 e 19 aprile 2008, rispettivamente in prima e seconda convocazione. In seduta straordinaria saranno sottoposte ai soci alcune proposte di modifiche dello Statuto sociale e un aggiornamento del regolamento per lo svolgimento dell’attività assicurativa verso i soci. In seduta ordinaria, i Soci saranno chiamati ad approvare il bilancio d’esercizio 2007, la relativa destinazione degli utili, nonché la determinazione del dividendo, il compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo per l’esercizio 2008 e la nomina di membri in scadenza del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci un piano di acquisto ed alienazione di azioni proprie che riguarderà un numero massimo di n. 1. 030. 245 azioni, pari al 2% del capitale sociale, per un controvalore massimo complessivo di libro delle azioni proprie in portafoglio di euro 40. 000. 000, per un periodo di 18 mesi dalla data della delibera assembleare. .  
   
   
A PISA UN CONVEGNO PER PRESENTARE IL "MAC" - MERCATO ALTERNATIVO DEL CAPITALE  
 
Pisa, 6 marzo 2008 - Lo scorso 26 febbraio si è tenuto presso la Camera di Commercio di Pisa il convegno "Il Mercato Alternativo del Capitale: un´opportunità per le piccole e medie imprese". Dopo l´apertura dei lavori del Presidente Pacini che ha approfondito il tema delle Pmi, delle loro opportunità di crescita e delle soluzioni finanziarie a supporto, è intervenuto il Prof. Manghetti - Presidente della Cassa di Risparmio di Volterra - che ha illustrato il ruolo dello sponsor nel Mac con particolare riferimento al rapporto tra banca e territorio. Dopo gli interventi tecnici del Dr. Talpo - Pro Mac - e del referente di Akros, sono state riportate le importanti testimonianze del Dr. Caruso, imprenditore del settore moda, e del Dr. Vanni, partner della società di revisione Mazars & Guerard. Il Presidente Mantellassi ha concluso il pomeriggio di lavoro lasciando poi spazio ad un breve dibattito di approfondimento. "Il pomeriggio odierno rappresenta un´importante occasione di confronto rispetto ad un tema che tocca da vicino le nostre imprese ed il tessuto economico produttivo, a tutti i livelli territoriali: la raccolta di finanziamenti per rafforzare le possibilità delle aziende di effettuare investimenti, per mantenere elevato il livello di competitività senza dover necessariamente ricorrere alle più tradizionali forme di indebitamento bancario - Così ha esordito il Presidente Pacini nella sua introduzione - In questo senso i recenti cambiamenti introdotti dagli adeguamenti alla normativa di Basilea 2 ed il contemporaneo succedersi di trasformazioni che hanno portato il sistema bancario ad una maggiore concentrazione e strutturazione dei gruppi presenti sul mercato hanno posto questioni delicate nel rapporto tra imprese e banche, in particolare laddove si è corso il rischio, dal lato della domanda e dell´offerta, di perdere quella sorta di fidelizzazione che ha legato generazioni di imprenditori agli istituti di credito locali e viceversa. Il ricorso al credito bancario per le imprese toscane ha avuto negli ultimi anni una dinamica di espansione (+50% in valore tra il 1999 ed il 2005) superiore a quella media nazionale (+42%), anche se assai più contenuta del corrispondente valore calcolato in Toscana sulle famiglie (+80%). Secondo la Banca d´Italia, nel 2006 si è comunque verificata un´accelerazione nei prestiti alle imprese, con un balzo del 10% sul 2005 che ha migliorato decisamente i corrispondenti dati dei due anni precedenti (+5% 2005/04, +7% 2004/03). In funzione del tema di oggi, e della centralità che in questo hanno le piccole e medie imprese, è da evidenziare come in un quadro pur positivo di crescita del credito per le imprese, gli elementi meno confortanti siano stati evidenziati, anche per maggiori difficoltà di carattere congiunturale, proprio dalle aziende meno strutturate, mi riferisco, in particolare, alle società di persone con meno di 20 addetti (+5% l´espansione del credito 2006/05) ed a quelle artigiane (+4%). Rispetto al complesso dei debiti bancari, secondo dati della Banca d´Italia aggiornati al 2005, nelle Pmi prosegue comunque l´espansione di quelli a medio e a lungo termine, che costituiscono il 37% del debito complessivo delle imprese da 1 a 49 addetti (erano al 34% nel 2004) ed il 39% in quelle tra 50 e 199 addetti (37% nel 2004), mentre sono diminuiti dal 42% al 40% nelle restanti. Per quanto concerne la destinazione degli investimenti produttivi a media ed a lunga scadenza, nel 2006 si è arrestato (+0,7% sul 2005) il calo di quelli destinati a macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto (-0,6% nel 2004, -7,5% nel 2005); sull´onda di una dinamica congiunturale che si è mantenuta favorevole sono inoltre cresciuti ancora i finanziamenti per gli investimenti in costruzioni (+21,0% 2006/05) e per l´acquisto di immobili non residenziali (+15,6%). Per quanto riguarda il costo del credito a breve termine, la Toscana si colloca nella fascia medio-bassa rispetto alle altre regioni dell´Italia. Semmai il problema è per le piccole e medie imprese toscane, visto che, secondo quanto evidenziato dall´ultimo Rapporto Irpet in materia, nella nostra regione i tassi di interesse sulle operazioni a revoca sono più elevati rispetto alla media italiana per importi sotto i 25 milioni di euro, mentre soltanto sopra questa considerevole soglia le imprese toscane spuntano un tasso di interesse sul credito migliore rispetto alla media nazionale. Al di là di queste osservazioni sul sistema del credito tradizionale, è però importante andare a monte, agli aspetti più strutturali, e sottolineare in questa importante occasione, soprattutto per le imprese piccole e medie, quali siano le possibilità per arrivare ad una maggiore capitalizzazione, per ottenere un rating migliore secondo le prospettive introdotte da Basilea 2 ed un conseguente accesso al credito a condizioni più favorevoli. Un elemento comune a tutte le imprese italiane è quello della significativa sottocapitalizzazione. Tra gli altri, un recente studio dei Professori Paci e Romiti ha posto in evidenza come nel 2000 il rapporto tra patrimonio netto e totale attivo fosse pari al 29% nelle piccole e medie imprese italiane, mentre gli stessi valori erano rispettivamente del 42% (piccole imprese) e 43% (medie imprese) in Spagna, e del 33% e 34% in Francia. In Germania, invece, il livello di capitalizzazione è risultato più basso per le piccole imprese (17%), mentre le medie erano allo stesso livello di quelle italiane. I dati dell´Osservatorio Bilanci, realizzato per la nostra regione da Unioncamere Toscana in collaborazione con l´Università di Firenze, hanno comunque evidenziato una modesta crescita della capitalizzazione delle imprese toscane, con un aumento dell´incidenza del patrimonio netto sul totale delle fonti finanziarie utilizzate: nel 2002 era del 12,8%, nel 2005 del 15,3%. Sebbene i livelli di capitalizzazione restino ancora estremamente contenuti, quanto osservato è inoltre da mettere in relazione con un leggero calo degli oneri finanziari, la cui incidenza sul fatturato è passata dall´1,4% del 2002 all´1,2% del 2005, migliorando la redditività delle imprese. Una delle strade possibili per le imprese interessate a migliorare la propria struttura finanziaria tramite strumenti più innovativi è quella del private equity, ma la diffusione di questo strumento è tuttora modesta, non soltanto a livello regionale, ma anche nazionale: nel 2006, secondo i dati Aifi (Associazione Investitori Istituzionale Capitali di Rischio) ripresi nel rapporto della Banca d´Italia presentato nello scorso luglio, sono state effettuate in Toscana soltanto 17 operazioni, per una quota del 5,8% sul dato complessivo nazionale. All´interno dei private equity, per il finanziamento dei progetti nella loro fase di avvio, si è parlato, soprattutto per le imprese ad alto valore tecnologico, di venture capital. Anche in questo caso il volume dei finanziamenti è estremamente ridotto: il valore degli investimenti in venture capital al 2005 era infatti pari al 5% rispetto al complesso dei private equity in Europa, mentre nel nostro Paese la percentuale scendeva all´1,4%. Il Mercato alternativo del capitale offre in questo senso una nuova opportunità per le piccole e medie imprese che intendono condividere la crescita ed il rischio d´impresa con un numero circoscritto di investitori, mantenendo comunque il rapporto con gli abituali referenti sul territorio, tra cui, appunto, le banche. Al di là delle dinamiche operative che regolano l´accesso al mercato ed il suo funzionamento, che saranno approfondite dai relatori che seguiranno questo mio saluto, è importante sottolineare come lo strumento consenta un accesso semplificato al capitale di rischio, senza limitare, però, l´autonomia decisionale nella gestione dell´impresa. E´ questo un nodo importante! Il vero vincolo che sussiste per taluni imprenditori, al di là dei costi, degli interlocutori, delle garanzie ed altro, è infatti il mantenimento della propria autonomia nella gestione dell´impresa. Con il mercato alternativo dei capitali si potrebbe raggiungere quel giusto equilibrio per cui la banca, o chi per essa, si fa vero e proprio partner nella gestione delle attività a più alto valore aggiunto, arricchendo la struttura delle competenze e delle relazioni necessarie per far crescere il complesso dell´azienda verso modelli organizzativi più evoluti e competitivi. Inoltre, aspetto non secondario, rinforzando gli aspetti gestionali si avvierebbe un percorso per la determinazione del valore dell´impresa utilizzabile in operazioni straordinarie sul capitale. Al di là del preziosissimo ruolo delle banche sul territorio, anche le istituzioni possono svolgere un compito importante per supportare la crescita delle imprese sul territorio! In questo senso, mi preme evidenziare l´esperienza del Fondo Rotativo per le Imprese Innovative, uno strumento finanziario creato dalla Camera di Commercio di Pisa nel 2003 per garantire un contributo iniziale agli imprenditori che si muovono in ambiti competitivi a forte contenuto di ricerca (privata e pubblica), favorendo in questo modo lo start up di imprese che altrimenti faticherebbero a trovare finanziatori privati disposti a versare capitali di rischio. In sostanza, la Camera di Commercio di Pisa partecipa al capitale di rischio di imprese innovative ad alto potenziale di crescita attraverso la sottoscrizione di quote di capitale per importi non superiori a 200. 000 euro, da restituire a scadenze concordate. In questo modo la Camera diventa socia dell´impresa per un periodo di tempo limitato (massimo 5 anni), al fine di favorire il superamento della fase iniziale di avvio del progetto innovativo. Dal 2003 al 2007 per finanziarie lo strumento sono stati messi a disposizione € 3. 150. 000 di euro dalla Cciaa e € 225. 000 dalla Provincia di Pisa; per il 2008 sono previsti ulteriori € 625. 000. Al 2007 erano 8 le imprese partecipate dalla Cciaa, 1 impresa in corso di partecipazione; L´elemento importante per le imprese, e comune tra il Fondo Rotativo ed il Mac, è dato dal fatto che con i due strumenti si dà un sostegno circoscritto nel tempo, limitato ad un periodo in cui si accompagna la crescita ed il rafforzamento dell´impresa con professionalità specificamente dedicate, nell´auspicio di un reciproco ritorno per i partner coinvolti, senza che per questo risulti eccessivamente limitata l´autonomia imprenditoriale. Inoltre, l´esistenza di un Mercato Alternativo dei Capitali potrà rendere più agevole lo smobilizzo delle somme investite attraverso il Fondo Rotativo, creando importanti sinergie fra i due strumenti e rafforzandone potenzialmente l´utilizzo e la diffusione di entrambi. In questo senso, mi preme sottolineare la temporaneità del supporto, a partire dalla sua attivazione due delle società coinvolte società hanno già riacquistato completamente la partecipazione della Camera grazie all´ingresso di soci industriali e/o venture capitalist prima della scadenza del triennio". .  
   
   
SOPAF: MARIO REY ENTRA IN CDA.  
 
Milano, 6 marzo 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Sopaf S. P. A. , riunitosi in data 29 febbraio, ha preso atto delle dimissioni del consigliere Francesco Micheli, nominando in suo luogo il Professor Mario Rey. Mario Rey, che sarà anche membro del comitato di remunerazione, è professore alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, nonché membro dei Consigli di Amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e dell’Università di Torino. Il curriculum vitae del nuovo Consigliere è disponibile presso la sede legale della società. .  
   
   
STABILI GLI INVESTIMENTI DELLE MICROIMPRESE  
 
Bologna, 6 marzo 2008 - La propensione ad investire dei Piccoli Operatori Economici (Poe) nel 2007 si mantiene stabile rispetto all’anno passato. Il dato emerge dal decimo rapporto datato dicembre 2007 ‘Osservatorio sulla finanza per i Piccoli Operatori Economici’ frutto della collaborazione tra Crif Decision Solutions e Nomisma. Dalla lettura congiunta degli investimenti effettuati, si evidenzia come l’ottica di sviluppo delle microimprese sia stata prevalentemente quella dello sviluppo dell’organizzazione aziendale, centrata su un buon controllo della sicurezza, dell’ambiente, dei processi interni e della qualità delle risorse umane. A ciò si è associata una rinnovata proiezione degli operatori verso l’esterno, determinata da una discreta quota di Poe che ha effettuato investimenti in ricerca di nuovi mercati, nuovi prodotti e in acquisto macchinari e attrezzature, al fine di trovare nuovi sbocchi per l’attività aziendale. Per quanto riguarda l’analisi del rischio di credito, dopo 12 mesi di progressiva riduzione della rischiosità, si registra a settembre 2007 un’inversione di tendenza con un lieve incremento di tutti i rapporti di sofferenza: il tasso di sofferenza si attesta al 4,4%, i tassi di insolvenza leggera e grave rispettivamente al 3,9% e al 1,7%. A livello territoriale si nota come la propensione ad investire risulti in calo in tutte le ripartizioni, con l’eccezione del Centro Italia. La lettura settoriale delle attività di investimento evidenzia come la propensione ad investire risulti in calo rispetto all’anno passato in particolare nel comparto manifatturiero e, pur con una minore intensità, nel settore dei servizi. Stabile la vivacità degli investimenti sviluppati invece dai Poe attivi nel comparto del commercio e dell’agricoltura, mentre risultano in crescita gli operatori che hanno attuato investimenti nel settore delle costruzioni. La positiva dinamica riscontrabile nel settore dell’edilizia deriva dalle caratteristiche proprie dei Poe, i quali tendono a percepire con maggiore ritardo i segnali di un mercato che, a partire dal 2007, ha iniziato a presentare segnali di diffuso rallentamento. Infine, in termini prospettici, il clima di incertezza sulla ripresa economica determina una decisa riduzione del numero di Poe che prevedono di effettuare investimenti per il prossimo futuro. .  
   
   
“CLANDESTINI”, DOPO TRE ANNI IL 76% LAVORA TASSI DI OCCUPAZIONE E ISTRUZIONE SONO PARAGONABILI A QUELLI DEGLI ITALIANI, MA GLI IRREGOLARI GODONO DI CONDIZIONI ABITATIVE DETERIORI, RIVELA L’ANALISI DI 38.000 “CLANDESTINI” ASSISTITI DAL NAGA DAL 2000 AL 2006  
 
Milano, 6 marzo 2008 - Gli immigrati “clandestini” hanno livelli di istruzione e tassi di occupazione (sebbene non regolare) paragonabili a quelli degli italiani, ma vivono in condizioni abitative lontanissime dagli standard nazionali secondo l’analisi del database dei 38. 000 “clandestini” che si sono rivolti al Naga di Milano per ricevere assistenza medica dal 2000 al 2006, condotta da Carlo Devillanova dell’Università Bocconi di Milano insieme a due colleghi dello University College di Londra: Francesco Fasani e Tommaso Frattini. Anche se sono ovviamente privi di un contratto di lavoro, a tre anni dall’arrivo in Italia il tasso di occupazione dei “clandestini” è del 76%, superiore sia a quello della popolazione italiana (58%), sia a quello della popolazione lombarda (67%). Se si considera l’intero campione (il 70% degli immigrati irregolari, quando compila il questionario Naga, è in Italia da meno di tre anni), il tasso di occupazione si attesta comunque a un notevole 58%, anche se nella metà dei casi il lavoro viene definito “saltuario”. Gli immigrati dall’Africa (sia settentrionale, sia subsahariana) sono i meno occupati. Il dato sulla condizione lavorativa è in linea con quello sull’istruzione, che risulta paragonabile, se non migliore, a quello nazionale: il 10% dei “clandestini” ha un’istruzione universitaria e più del 50% ha frequentato almeno le scuole superiori. Si nota una forte correlazione tra istruzione e occupazione, che passa con continuità dal 32,4% degli irregolari analfabeti al 65,6% di chi ha frequentato l’università. La condizione di clandestino è una delle poche, secondo i dati rilevati dal Naga, che viene alleviata dal fatto di essere donne. Le donne costituiscono il 45% del campione, ma con forte variabilità a seconda della provenienza (si va dall’1% dell’Egitto al 77% dell’Ucraina), sono mediamente più istruite degli uomini, lavorano più spesso (62% contro il 55% maschile) e in modo più permanente (considerano la propria occupazione stabile il 60% delle donne che lavorano, contro il 37% degli uomini). L’età media delle irregolari è un po’ più alta di quella dei maschi: 34 anni contro 32. La più grande emergenza, mostrano i dati, è abitativa, e anche in questo caso le donne godono di qualche vantaggio, se non altro per la frequente occupazione come collaboratrici domestiche o badanti che consente loro, nel 14% dei casi, di vivere presso il datore di lavoro, una percentuale che scende all’1% per gli uomini. All’8% di uomini (e 4% di donne) senza fissa dimora o che vive in insediamenti abusivi è da aggiungere la gran maggioranza dei “clandestini”, che vive in una situazione di sovraffollamento sconosciuta agli italiani: la media di occupanti per stanza è di 2,2 persone, contro le 0,7 della città di Milano. Le rilevazioni sembrano confermare che quella di “clandestino” è una condizione transitoria per la gran parte degli immigrati “che, anche quando abbiano trovato un’occupazione”, afferma Pietro Massarotto, presidente del Naga, “devono tuttavia aspettare una sanatoria per potersi regolarizzare. L´analisi dimostra con evidenza come la principale carenza dell´attuale sistema sia costituita da un meccanismo legislativo preconcetto e macchinoso, che impedisce la regolarizzazione dei cittadini immigrati una volta che già si trovino sul territorio italiano. L´approccio restrittivo nega a soggetti di fatto già inseriti di ottenere il permesso di soggiorno, relegandoli nella clandestinità”. “Della frequente transitorietà della condizione di clandestino dovrebbe tenere conto il decisore politico”, afferma Devillanova della Bocconi. “I provvedimenti presi nei confronti dei “clandestini” e delle loro famiglie sono destinati a ripercuotersi sul loro futuro di regolari”. Il database di 38. 000 “clandestini” su cui è stata condotta la ricerca è uno dei più ampi del mondo. Il Naga, un’associazione di volontariato fondata a Milano nel 1987, fornisce visite mediche a immigrati non in regola con il permesso di soggiorno e perciò non coperti dal Servizio sanitario nazionale. Al momento della prima visita viene chiesto ai “clandestini” di compilare un questionario con dati demografici e socio-economici. Tab: 1 Condizione lavorativa per anni di permanenza - 2006
Anni di permanenza 0-1 1-2 2-3 3-4 4 o più
Occupati 38,4% 66,6% 71,9% 75,9% 59%
Disoccupati 60,1% 32,7% 26,8% 23,1% 40,1%
Inattivi 1,6% 0,7% 1,3% 1% 0,9%
Tab. 2 Condizione lavorativa per area di provenienza - 2006
Europa Asia Nordafrica Africa subsahariana America Latina
Occupati 60,8% 62,6% 53,6% 29,6% 64,7%
Disoccupati 37,8% 36,5% 46% 67,5% 33,9%
Inattivi 1,5% 0,9% 0,3% 3% 1,4%
Tab. 3 Istruzione, comparazione Naga-popolazione italiana
Naga 2006 Italia 2001
Totale (15-64) 25-34 anni 35-44 anni Totale (15-64) 25-34 anni 35-44 anni
Analfabeta 3,8% 3,2% 3,7% 0,7% 0,4% 0,5%
Elementare 10,1% 9,6% 10,1% 18,8% 4,8% 9,7%
Media 32,1% 30% 29,8% 37,1% 36,6% 41,2%
Superiore 44,3% 46% 44,6% 34,6% 45,9% 37,3%
Università 9,7% 11,1% 11,8% 8,8% 12,3% 11,3%
Tab. 4 Condizione lavorativa e livello di istruzione - 2006
Analfabeta Elementari Medie Superiori Università
Occupati 32,4% 46,2% 55,8% 63,3% 65,6%
Disoccupati 66,5% 52,3% 42,8% 35,6% 34,2%
Inattivi 1,1% 1,5% 1,4% 1,2% 0,2%
Tab. 5 Tipologia di abitazione per genere - 2006
Donne Uomini Totale
Affitto 81,9% 91,1% 87%
C/o datore 13,7% 1,1% 6,8%
Senza fissa dimora 4,4% 7,8% 6,3%
.
 
   
   
STATUTO, FORMIGONI: POSITIVO ESITO COMMISSIONE  
 
 Milano, 6 marzo 2008 - "Buono il lavoro della commissione statuto, che ha approvato una proposta certamente positiva". E´ il commento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Lo statuto - dice Formigoni - sottolinea la centralità della persona, disegna una regione improntata al principio di sussidiarietà in cui le istituzioni si mettono al servizio del cittadino. Positivo anche il disegno delle responsabilità, con una Giunta che assume sempre più la responsabilità di essere un governo all´altezza delle sfide della modernizzazione e un consiglio regionale a cui viene riconosciuta la dignità di un vero parlamento". "Positivo - conclude Formigoni - anche il fatto che lo statuto recepisca il lavoro che abbiamo fatto in questi anni per costruire la Lombardia come sistema integrato delle istituzioni avvicinando la gestione dei servizi ai cittadini". .  
   
   
DURNWALDER INCONTRA IL CONSOLE UNGHERESE  
 
Bolzano, 6 marzo 2008 - Un rafforzamento della collaborazione economica tra Alto Adige e Ungheria e di quella a livello europeo a Bruxelles: sono tra i temi discussi dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nell´incontro del 4 marzo a Bolzano con il console generale di Ungheria a Milano, Geza Hetenyi. Accompagnato dal mediatore economico Alexander von Egen, il console di Ungheria ha fatto visita al presidente Durnwalder a Palazzo Widmann. "Abbiamo discusso dello sviluppo dell´autonomia e delle forme di tutela delle minoranze - riferisce Durnwalder - considerando che la comunità ungherese è presente anche in Romania, Slovacchia, Croazia e Austria. " In particolare il console Geza Hetenyi si è interessato al sistema scolastico e alle modalità con cui sono stati risolti in Alto Adige i problemi dei gruppi linguistici. Si è parlato ovviamente di economia, "e delle strade per rafforzare la collaborazione imprenditoriale tra Alto Adige e Ungheria, anche considerando che attualmente il Paese dell´est esporta per circa 8 milioni € a fronte di 20 milioni € di importazioni", spiega Durnwalder. Si vuole incentivare anche la collaborazione in sede europea a Bruxelles, per contribuire al migliore inserimento dei Paesi orientali nell´Ue. "Ho illustrato al console anche la situazione occupazionale in Alto Adige, considerato che sono oltre un migliaio i cittadini ungheresi che lavorano nella nostra provincia, in particolare nel settore alberghiero", ha concluso Durnwalder. .  
   
   
CONSULENZE E COLLABORAZIONI, SPESA PIÙ BASSA PER IL 2008 LA GIUNTA TOSCANA HA FISSATO I NUOVI TETTI E CONFERMATO LA LINEA DI RIGORE  
 
Firenze , 6 marzo 2008 - Sempre più bassa la spesa per gli incarichi di consulenza e i contratti Co. Co. Co. Della Regione Toscana. La giunta ha approvato nei giorni scorsi le nuove direttive per l’attivazione di contratti e consulenze - regole che valgono per tutti gli uffici regionali – ed ha fissato i nuovi tetti di spesa. A portare in giunta la proposta è stato il vice presidente. Per il 2008 la spesa complessiva per gli incarichi non dovrà così superare i 2 milioni e 733 mila euro: quasi 900 mila euro in meno rispetto all’anno scorso, per molte direzioni un taglio del 30 per cento. Per i Co. Oo. Co si spenderanno al massimo 1 milione e 525 mila euro: un taglio da quasi 200 mila euro, superiore all’11 per cento. Se il confronto è con il 2006 o con il 2005, il risparmio è ancora maggiore. Per incarichi professionali due anni fa la Regione aveva speso 3 milioni e 594 mila euro: 2 milioni e ! 325 mila euro in meno rispetto al 2005. Per i contratti ! co. Co. Co . Erano stati spesi 1 milione e 754 mila euro, 128 mila euro in meno rispetto al 2005. Un limite, sottolinea il vice presidente, ben al di sotto dei tetti fissati dalla Finanziaria. La strada avviata dalla Regione è quella del rigore ma anche della stabilizzazione, che riguarda i precari e i contratti a tempo determinato. In sintonia con la legge Finanziaria nel 2008 non si farà infatti più ricorso a contratti co. Co. Co per la normale attività degli uffici e tutti gli incarichi esterni, comprese le collaborazioni coordinate, riguarderanno solo attività di studio, ricerca, consulenza ed alte professionalità, sempre che quella figura già non esista tra il personale interno. Su consulenze e contratti di collaborazione sarà effettuato, come negli ultimi anni, un attento monitoraggio. I tempi determinati saranno inoltre utilizzati esclusivamente per sostituzioni, maternità e progetti europei. .  
   
   
FVG: VERSO PROGETTO INTEGRATO NEL SETTORE DELLA CHIMICA  
 
Trieste, 6 marzo 2008 - - La Regione Friuli Venezia Giulia intende dar vita ad un progetto di ricerca e innovazione nel settore della chimica che integri le competenze di diversi centri di ricerca e risponda a diffusi bisogni industriali. E´ quanto emerso il 4 febbraio , nel corso di un incontro promosso dall´ assessore al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, al quale hanno partecipato il presidente di Area Science Park, Giancarlo Michellone, il direttore di Friuli Innovazione, Fabio Feruglio, Andrea Mattiussi per la Snia, Fausto Terrazzi per la Serichim e il direttore dell´Assindustria di Udine, Ezio Lugnani. Nel corso dell´incontro, sono stati approfonditi diversi interventi che potranno riguardare sia l´area risorse territoriali ed ambiente (processi di derivazione di prodotti chimici da risorse agricole e marine, produzione di energie da biomasse, processi di recupero ambientale per inquinamento industriale) che quella più specificamente industriale, con particolare riguardo alla relazione e all´acquisizione di tecnologie chimiche innovative ad elevato impatto sui cicli industriali. Le attività partiranno nelle prossime settimane, da un lato con lo scouting di esigenze diffuse tra le piccole e medie imprese, dall´altro con la predisposizione di alcune linee progettuali per dare un carattere sistemico all´intervento in questo campo. .  
   
   
CONCLUSO A TREVISO PROGETTO EUROPEO “JOINT VENTURE SOCIALE”. GAVA: “ESPERIENZA UTILE CHE CAMMINERA’ CON LE SUE GAMBE”  
 
Treviso, 6 marzo 2008 - “La competitività del sistema veneto nasce anche da un’azione coordinata tra sviluppo economico e rafforzamento della coesione sociale: esattamente ciò che è riuscita a coniugare la Cooperativa Insieme si Può con questo Progetto Europeo che anche la Regione del Veneto ha sostenuto con convinzione”. Lo ha detto l’Assessore regionale alle Politiche Economiche Fabio Gava, intervenendo 29 febbraio all’Auditorium Santa Croce di Treviso al convegno conclusivo del Progetto Europeo “Joint Venture Sociale”, realizzato in 3 anni di lavoro dalla Cooperativa presieduta da Rina Biz e finalizzato a studiare e avviare modelli innovativi di partnership tra economia sociale, organismi pubblici ed economia “for profit” per lo sviluppo di una nuova imprenditorialità partecipata, per il riconoscimento della qualità sociale delle imprese, e per la trasparenza degli appalti orientati alla creazione di nuove forme di “welfare mix” nei servizi sociali. “Insieme si Può – ha detto Gava - ha saputo opportunamente affrontare il nodo del rapporto tra economia for profit e coesione sociale dal punto di vista del welfare, dove l’intreccio tra pubblico e privato è più intenso e dunque la sperimentazione può essere più spinta. E lo ha fatto partendo da una prospettiva di grande interesse: i costi, in termini di difficoltà di accesso ai servizi, che i cittadini più fragili pagano per la frammentazione e la mancata sinergia tra i diversi attori del welfare locale”. “Questa – ha concluso Gava – è un’iniziativa che ha tutte le caratteristiche per poter camminare con le sue gambe e radicarsi sul territorio anche dopo la conclusione della fase sperimentale finanziata da Ue e Regione, per divenire una nuova opportunità non solo nella Marca, ma nell’intero Veneto, dove una parte importante dello sviluppo economico si fonda sul rafforzamento dell’economia sociale e sul suo rapporto sinergico con l’economia tradizionale”. .  
   
   
"LATIN AMERICA PROJECT" - UN´OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE TOSCANE  
 
Firenze, 6 marzo 2008 - Promofirenze - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze - nell´ambito del "Progetto America Latina", organizza con la Camera di Commercio di Pistoia, congiuntamente alle Camere di Commercio di Lucca e Prato, ad Interamerican Investment Corporation (Iic) - istituzione multilaterale di finanziamento della Banca Interamericana di Sviluppo (Bid) - ed a Unioncamere Toscana l´incontro "America Latina" che si terrà il giorno 18 marzo 2008, alle ore 14. 00, nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Pistoia, Il rinnovato interesse con cui le aziende guardano al continente latino americano offre l´opportunità di presentare alle imprese toscane che operano nell´area, o che vi si avvicinano per la prima volta, un ritratto di questo, gli strumenti finanziari messi a disposizione dal settore pubblico e privato nazionale ed internazionale e alcune testimonianze come specificato nel programma di seguito riportato. In occasione del seminario, inoltre verrà presentato il Progetto "America Latina" volto a sviluppare rapporti commerciali e industriali tra imprese della realtà italiana e latino americana, che vedrà coinvolte alcune delle istituzioni presenti. La partecipazione all´iniziativa è gratuita ed è garantita alle prime 30 aziende iscritte, che potranno anche chiedere un incontro individuale con gli esperti presenti. L´evento avrà inizio con una Conferenza Stampa cui seguiranno i saluti istituzionali di Rinaldo Incerpi - Presidente della Camera di Commercio di Pistoia. Si passerà quindi alla prima parte operativa dell´incontro che vedrà la presentazione dei "Mercati dell´America Latina" e delle "Opportunità di business" a cura del gruppo Sace, di Promofirenze, di Proexport Colombia in Italia, di The European House- Ambrosetti e di Assoargentina (Associazione di Imprenditori Italiani in Argentina). Nella seconda parte dell´incontro saranno focalizzati "Gli investimenti e le opportunità di finanziamento" a cura di Inter-american Investment Corporation -Washington Dc, di Silva Team Spa (Lucca), di Banca Unicredit e Banca Monte Paschi di Siena. Nella successiva terza parte le aziende presenti, potranno intervenire e porre domande sugli aspetti inerenti il mercato latino americano. . .  
   
   
COMMERCIO: IN LOMBARDIA GIRO DI VITE CONTRO GLI ABUSIVI NICOLI CRISTIANI: DANNEGGIANO OLTRE 20MILA IMPRESE REGOLARI ISTITUITO UN COMITATO PERMANENTE CON OPERATORI ED ENTI LOCALI  
 
Milano, 6 marzo 2008 - La Regione ha deciso di dare un forte impulso alla lotta contro l´abusivismo nel commercio ambulante. Un fenomeno che danneggia le 20. 000 imprese regolari e autorizzate che operano nel settore, con una concorrenza sleale e spesso con fenomeni di contraffazione. Si tratta quindi di un´iniziativa a tutela anche del consumatore. Primo passo della strategia antiabusivismo, la costituzione, presso la Regione, di un Comitato permanente formato da rappresentanti del commercio e degli enti locali. Lo ha deciso ieri la Giunta regionale su proposta dell´assessore al Commercio, fiere e mercati, Franco Nicoli Cristiani. "Oggi l´attività del commercio ambulante - ha detto l´assessore Nicoli - è frequentemente messa in difficoltà da manifestazioni di concorrenza sleale, con operatori che svolgono attività commerciali senza la necessaria autorizzazione, e quindi senza i requisiti previsti dalla legge. Questa problematica ha delle ricadute negative sul sistema delle imprese e sui consumatori: rende più difficile l´attività commerciale autorizzata, cosa particolarmente grave in un momento in cui la domanda è stagnante, non dà garanzie al consumatore sulla qualità del prodotto e del servizio, può avere riflessi sulla sicurezza delle merci vendute, per le quali il commerciante abusivo non dichiara la provenienza. L´abusivismo è, inoltre, strettamente legato alla contraffazione, e conseguentemente a centri di produzione illegali. " Il Comitato Regionale è composto dal direttore generale della Direzione Generale Commercio, Fiere e Mercati, che lo presiede; due rappresentanti delle Associazioni maggiormente rappresentative delle imprese del commercio; un rappresentante dell´Unione Regionale delle Camere di Commercio della Lombardia; un rappresentante di Anci Lombardia; un rappresentante delle Direzioni Generali Protezioni Civile, prevenzione e polizia locale e Industria, Piccola e media impresa. Al Comitato potranno essere invitati di volta in volta, su problematiche specifiche, soggetti pubblici e privati come, ad esempio, Comandanti di Polizia Locale e rappresentanti delle Forze dell´Ordine. Partecipano in modo permanente ai lavori, su invito del Presidente, esponenti qualificati del mondo sociale e politico regionale e nazionale. Tre i livelli di intervento del Comitato: monitoraggio, prevenzione e dissuasione, contrasto del commercio abusivo. Per quanto riguarda il monitoraggio del fenomeno il Comitato dovrà, insieme ai Comuni, alle camere di Commercio e ai diversi Corpi di polizia competenti, analizzare il fenomeno nelle sue caratteristiche quantitative, per consistenza, distribuzione territoriale, provenienza, dimensione di "impresa", evidenziando i settori maggiormente esposti e vulnerabili e specificando i danni economici e ambientali prodotti. La raccolta dei dati, a partire dalle informazioni ottenute dai corpi di polizia, dovrà portare alla costituzione di una anagrafe dell´abusivismo, che tenga sotto controllo l´evoluzione del fenomeno nel tempo nelle diverse province lombarde. Per quanto riguarda le attivita´ di prevenzione e dissuasione saranno individuati interventi per la qualificazione, la certificazione e la riconoscibilità del commercio autorizzato, ma anche misure rivolte ai consumatori, per far riconoscere il danno causato dal commercio abusivo. Un ruolo importante svolgono, infine, le attivita´ di contrasto, per cui il Comitato dovrà studiare misure nei confronti degli operatori autorizzati, per facilitarne la collaborazione con le forze dell´ordine, ma anche per la dissuasione degli abusivi. Il commercio su aree pubbliche è una realtà che conta in Lombardia oltre 20mila imprese, con un consistente numero di occupati, tra imprenditori e dipendenti. Di queste più di 14mila imprese sono su posteggio fisso (di cui 3. 600 nel settore alimentare) e oltre 6mila sono operatori definiti "itineranti". Si tratta di dati in continuo incremento, in particolare per quel che riguarda le imprese itineranti. L´attività in Lombardia viene svolta su 1. 416 mercati con 62. 443 posteggi in 992 comuni. .  
   
   
LAVORI PARCO EOLICO GROTTOLE, SIMONETTI (PRC) CHIEDE LUMI  
 
Potenza, 6 gennaio 2008 - Il capogruppo di Rifondazione Comunista – sinistra europea, Emilia Simonetti ha rivolto una interrogazione al Presidente della Giunta regionale per conoscere “in base a quale ordinanza la Fri-el S. P. A. Ha ripreso i lavori di costruzione del parco eolico in agro del Comune di Grottole e in che data, la Fri-el, ha comunicato alla Regione Basilicata la ripresa degli stessi e quali sono i provvedimenti emanati dalla Giunta regionale a seguito dell’ordinanza del Consiglio di Stato”. Nell’interrogazione Simonetti ricorda che “in data 11 marzo 2004 la Fri-el S. P. A. Con sede in Bolzano presentava la richiesta di autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di un parco eolico in agro del Comune di Grottole, ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs 387/03; che la Giunta regionale con delibera N° 606 del 4 maggio 2007 esprimeva il proprio diniego al rilascio dell’autorizzazione; che la Frie-el S. P. A. Impugnava tale delibera in quanto non poteva, la Giunta regionale, adottarla, perché decorsi 180 giorni dalla domanda, si doveva considerare formato il silenzio assenso, sulla propria richiesta, ai sensi del 4° comma dell’art. 12 del D. Lgs 387/03”. “Il Tar per la Basilicata – aggiunge la consigliera - con sua ordinanza del 13 luglio 2007 rigettava l’istanza cautelare volta alla sospensione della delibera della Giunta Regionale N° 606 del 4 maggio 2007; e che la Giunta regionale in data 9 ottobre adottava la delibera N° 1357 con la quale si imponeva la sospensione dei lavori di costruzione del parco eolico, senza la prescritta autorizzazione unica regionale, prevista dall’art. 12 del D. Lgs 387/03, intimando al Comune di Grottole di annullare in via di autotutela il permesso di costruire rilasciato nel frattempo alla Fri-el S. P. A”. “In ultimo – conclude Simonetti - l’ordinanza di rigetto del Tar per la Basilicata era appellata dinanzi al Consiglio di Stato e che con sua ordinanza del 18 dicembre 2007 accoglieva l’appello e sospendeva l’efficacia della delibera N° 606 del 4 maggio 2007”. .  
   
   
DURNWALDER INCONTRA I VERTICI DELLA SAPA: CENTRO RICERCA A BOLZANO  
 
 Bolzano, 6 marzo 2008 - Gli investimenti nella sede altoatesina e la possibilità di aprire un centro ricerca a Bolzano sono stati i temi discussi il 29 febbraio a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con l´amminsitratore delegato di Sapa Italia, Giuseppe Vince. La multinazionale norvegese, che ha acquisito il 53% di Alcoa, intende investire su Bolzano: "La Provincia è pronta a sostenere questi sforzi verso l´innovazione e l´internazionalizzazione, con il coinvolgimento di aziende e istituti locali", ha sottolineato Durnwalder. Con oltre 12mila dipendenti occupati nelle fabbriche sparse in 15 paesi del mondo, Sapa si candida a diventare il leader mondiale nella produzione di profili di alluminio. Con l´acquisto di Alcoa, il gruppo norvegese ha più che raddoppiato la propria capacità produttiva. La sede altoatesina, una delle 3 in Italia, occupa attualmente circa 140 lavoratori. Parlando a Palazzowidmann degli obiettivi futuri del gruppo, l´ad Vince ha sottolineato al presidente Durnwalder la volontà di far crescere anche dal punto di vista tecnico la fabbrica bolzanina e l´intenzione di creare a Bolzano un centro di ricerca e sviluppo per gli stabilimenti dislocati in Francia, Spagna, Portogallo e Italia. "La Provincia è pronta a sostenere iniziative che contribuiscono a potenziare il parco tecnologico bolzanino - ha sottolineato Durnwalder - e il centro ricerca di Sapa sarebbe una grande occasione per inserire ulteriormente l´Alto Adige nel circuito dell´innovazione, promuovendo investimenti mirati nel campo della ricerca tecnologica". All´incontro erano presenti anche il dirigente dello stabilimento bolzanino Sergio Sannicolò e la direttrice di Dipartimento Barbara Repetto. "Il momento è favorevole a sostenere progetti di incremento del settore ricerca e sviluppo nelle aziende - ha spiegato Durnwalder - dopo l´entrata in vigore della nuova legge sull’innovazione e la trasformazione del Bic in Tis, il nuovo polo tecnologico. " Durnwalder ha ricordato ai vertici di Sapa che la costituzione di un nuovo centro di competenza "potrebbe promuovere sul territorio un coinvolgimento delle aziende locali, favorendo la nascita di una filiera del settore dell´alluminio. " Il Presidente ha inoltre auspicato che il nuovo centro possa creare rapporti virtuosi - sul piano della ricerca - sia con la Libera università di Bolzano che con l´Accademia europea. .  
   
   
TERNA, ANEV E APER: ACCELERARE LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA CRESCITA DELL’EOLICO  
 
Roma, 6 marzo 2008 – Terna, Anev, l’Associazione Nazionale Energia del Vento e Aper, Associazione per le energie rinnovabili, comunicano che lo sviluppo dell’eolico in Italia non è limitato da motivi tecnici relativi alle connessioni degli impianti alla Rete di Trasmissione Nazionale. Terna, infatti, in quanto gestore di rete, ha l’obbligo di connettere tutti i soggetti che ne facciano richiesta. Tale precisazione si rende necessaria anche a seguito delle molteplici segnalazioni, da parte delle associazioni di produttori di energia rinnovabile, in merito alle mancate o ritardate autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti eolici giustificate ricorrendo a presunti problemi di sicurezza della rete elettrica di trasmissione. Sul punto Terna sottolinea che in nessuna parte del territorio nazionale, così come in Sardegna e in Sicilia, esistono limitazioni alla potenza installabile per l’eolico, e che tale posizione Terna ha dichiarato in tutte le sedi. Occorre tuttavia ribadire che la crescita dell’eolico prevista nei prossimi anni rende quanto mai necessario accelerare lo sviluppo della rete, e che è pertanto essenziale che le Amministrazioni nazionali e regionali rilascino quanto prima le autorizzazioni necessarie per la costruzione dei nuovi elettrodotti. A tal riguardo va sottolineato che Terna ha previsto nel periodo 2008-2012 investimenti per 3,1 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi di euro, pari al 40% del totale, destinati a importanti interventi di sviluppo sulla rete per nuovi collegamenti con la Sicilia e la Sardegna e il potenziamento della rete elettrica nel sud Italia, finalizzati anche alla connessione di nuovi impianti eolici. Terna Anev e Aper ribadiscono quindi l’importanza dello sviluppo della rete anche al fine di consentire il rispetto degli obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili sottoscritti dal Governo italiano fino al raggiungimento dell’attuale obiettivo della Direttiva Comunitaria 2001/77/Ce. .  
   
   
NOMISMA CAPOFILA DI UNA CORDATA INCARICATA DI REDIGERE PIANO MARKETING STRATEGICO PER IL COMUNE DI CATANZARO  
 
Bologna, 6 marzo 2008 - Il raggruppamento guidato da Nomisma, ad esito di una gara pubblica, è stato incaricato di avviare un percorso teso a valorizzare le opportunità di localizzazione produttiva, per fornire un sostegno al potenziamento, alla diversificazione e al completamento delle specializzazioni economiche del territorio di Catanzaro. L’obiettivo del progetto è quello di creare un ambiente favorevole al riposizionamento dell’area nel suo complesso, rendendola maggiormente rispondente alle esigenze delle imprese e degli equilibri del territorio, contribuendo anche a creare una piattaforma territoriale strategica per la Calabria centrale. Cinque le aree d’intervento, a partire dal welfare e dalla qualità della vivibilità urbana e territoriale, ottenuti attraverso lo sviluppo qualitativo delle risorse umane e delle politiche del lavoro. Si prenderanno in esame anche la dimensione di tipo economico, promuovendo modelli di crescita delle attività produttive, quella relativa al sistema dei servizi ai cittadini e alle imprese, creando reti più efficienti di relazionamento tra pubblico e privato, anche attraverso la riqualificazione del personale della Pa. Infine saranno analizzate le dimensioni relativa alla governance territoriale e alla mobilità, risolvendo i gravi problemi di interrelazione a scala urbana e territoriale che si sono accumulati nel tempo, creando strozzature allo sviluppo delle attività economiche e di insediamento urbano. .  
   
   
EXPO IMPRESA DONNA 2008 6,7 E 8 MARZO 2008 FORMAZIONE GRATUITA, DIBATTITI, INCONTRI, ORIENTAMENTO AL FARE IMPRESA E MINI CHECK-UP AZIENDALI.  
 
Roma, 6 marzo 2008 - Il tutto grazie a Expo Impresa Donna 2008, il secondo workshop sull’imprenditoria femminile promosso dal Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Roma e da Bic Lazio. La manifestazione si svolgerà a Roma, dal 6 all’8 marzo p. V. , presso lo Spazio Etoile in piazza San Lorenzo in Lucina 41. Expo Impresa Donna vuole rappresentare un momento di incontro e confronto tra le imprenditrici e aspiranti tali e promuovere l’attenzione delle Istituzioni, associazioni e opinione pubblica su questo fenomeno in forte crescita, ma che necessita di ulteriore attenzione e supporto. La Camera di Commercio di Roma e il Bic Lazio, per l’occasione, presenteranno il sistema di servizi messo a punto per orientare e accompagnare le donne che intendano sviluppare un percorso imprenditoriale: servizi che vanno dagli Info Point di orientamento e redazione del business plan, ai corsi di formazione, ai finanziamenti agevolati, all’assistenza sulla legge 215/92 (imprenditoria femminile), alle possibilità offerte dagli incubatori d’impresa territoriali. Non solo. L’obiettivo della tre giorni è anche quello di analizzare le tendenze del mercato e riflettere sulle prospettive di crescita, al fine di dare impulso alle forze istituzionali per un percorso di implementazione delle politiche di sostegno e di sviluppo delle pari opportunità. Nel corso del convegno di apertura che si terrà il 6 marzo, verranno presentati i risultati di uno studio sull’imprenditoria femminile nella provincia di Roma dal titolo: “L’imprenditoria femminile nella provincia di Roma: consistenza e dinamiche negli ultimi anni. Analisi, confronti e riflessioni su una presenza in crescita, ma ancora debole”, finalizzato ad esaminare la presenza e le dinamiche in atto nell’area romana, effettuare confronti con le altre aree metropolitane e analizzare il sistema di servizi all’orientamento e all’accompagnamento all’imprenditorialità e all’autoimpiego per le fasce deboli (giovani, donne, immigrati). Durante le giornate dell’Expo, come detto, verranno organizzati corsi gratuiti di formazione sia per aspiranti imprenditrici che per manager affermate. Molti e variegati i temi che si possono seguire: dal business game sulla gestione d’impresa, al marketing fino alle modalità di promozione e diffusione della cultura aziendale. I corsi di formazione hanno un numero di posti limitato: gli interessati, quindi, devono subito digitare l’indirizzo web www. Biclazio. It per conoscere meglio i contenuti ed effettuare la prenotazione. Durante la tre giorni è inoltre possibile sottoporsi a dei test psico-attitudinali per capire se si ha la stoffa dell’imprenditore, accedere a informazioni sulla creazione d’impresa e sul servizio di tutoraggio in fase di start-up. Oltre alle presenza delle associazioni di categoria, non mancheranno degli stand aziendali con la possibilità per i partecipanti di avere un contatto diretto con alcune realtà produttive locali. Sempre più donne scelgono la strada dell’imprenditoria per entrare e per realizzarsi nel mondo del lavoro, come confermato d’altronde dall’indagine semestrale dell’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile 2007 di Unioncamere. Nello specifico, secondo i dati forniti dall’Istat e dall’Ufficio Statistica della Camera di Commercio ed elaborati da Bic Lazio, le imprese femminili attive nella Provincia di Roma al 1° semestre 2007, sono 60. 173 pari al 4,9% delle imprese femminili nazionali e al 60,1% di quelle femminili laziali. La regione con il più alto tasso d’incremento delle imprese femminili negli ultimi due anni (30 giugno 2007 - 30 giugno 2005) è stata il Lazio con un aumento del 5,2% (cfr. Italia +2,3%). A questa performance del Lazio ha contribuito in maniera determinante la provincia di Roma dove le imprese femminili sono cresciute del 7% nello stesso periodo. Le donne sono perciò le protagoniste della presente e futura crescita di occupazione nel Lazio e nel nostro Paese. Alla crescita dimensionale del tessuto imprenditoriale femminile romano si è accompagnato anche un consolidamento strutturale. Sono infatti le società di capitale a registrare i tassi di crescita più elevati (+18,4% tra giugno 2006 e giugno 2007) seguite da quelle in forma cooperativa (+17,9% nello stesso arco temporale). Viene confermato quindi l’andamento nazionale, ma il dato sottolinea come a Roma l’impresa cresca a ritmi elevati e con uno sforzo imprenditoriale e progettuale caratterizzato da un maggior sviluppo ed investimento. Tra l’altro il tasso di mortalità delle imprese femminili a Roma (+6,5%) è non solo in riduzione, ma anche inferiore alla media nazionale (+7,6%), a testimonianza di una maggiore stabilità delle imprese. “Per ridare slancio al nostro Paese è necessario valorizzare la donna in quanto risorsa. Passi in avanti sono stati fatti nel corso di questi ultimi anni ma molto resta ancora da fare – come sottolinea il Presidente di Bic Lazio, Enrico D’agostino - E’ proprio per questo motivo che Bic Lazio avvierà a Roma una sperimentazione per la realizzazione di un nuovo modello di Incubatore per l’avvio di attività imprenditoriali femminili creative ed innovative. Con il nuovo Incubatore non solo forniremo alle imprenditrici i tradizionali servizi di Bic Lazio, ma intendiamo anche rispondere alle problematiche legate alla conciliazione fra i tempi del lavoro e gli impegni familiari. Per questo motivo nelle prossime settimane partirà un bando che verrà pubblicato sul sito internet www. Biclazio. It”. L’evento Expo Impresa Donna è articolato in 3 aree distinte: un’area espositiva nella quale sarà data la possibilità alle parti sociali di conoscere i programmi e i servizi a favore dell’imprenditoria femminile e alle imprese di promuovere le proprie attività e i propri prodotti; un’area congressuale nella quale si svolgerà il convegno di apertura del 6 marzo; un’area interattiva nella quale saranno organizzati seminari informativi relativi alla gestione d’impresa in cui verranno discussi temi come l’accesso al credito, il management, la redazione del business plan. Nell’area espositiva saranno presenti non solo alcune fra le imprese che hanno usufruito dei servizi di Bic Lazio, ma sarà anche possibile visitare le opere di pittrici selezionate dal Modigliani Institut alla luce di un percorso imprenditoriale rivolto ai giovani artisti. A chiusura della manifestazione verranno premiati i vincitori del Premio Tesi giunto alla sua terza edizione, uno strumento del programma “Università&impresa” di Bic Lazio, ideato per favorire la diffusione della cultura imprenditoriale nei contesti universitari. Informazioni dettagliate sul programma di Expo Impresa Donna 2008 sono disponibili sui siti internet www. Rm. Camcom. It e www. Biclazio. It. .  
   
   
“GRANDI DONNE,GRANDE MILANO-CRONACA AL FEMMINILE TRA SETTECENTO E OTTOCENTO”  
 
Milano, 6 febbraio 2008 - un nuovo appuntamento promosso dal Centro Studi Grande Milano. Giovedì 6 Marzo 2008, alle ore 18, nella Sala Colonne del Palazzo Affari ai Giureconsulti di Piazza Mercanti 2 a Milano, il Professor Dario Cova - medico e storico- terrà un’interessante conferenza-relazione dal titolo “Grandi donne,Grande Milano-cronaca al femminile tra Settecento e Ottocento” All’introduzione dell’evento a cura del Presidente del Centro Studi Grande Milano e Presidente del Centro Studi Anticontraffazione Avv. Daniela Mainini, seguirà, come per gli anni scorsi, l’edizione 2008 del Premio “Le Nuove Guglie” della Grande Milano. Alla vigilia della Festa della Donna, la serata vedrà insignite dell’ambìto riconoscimento due grandi figure femminili: Giulia Ligresti, imprenditrice, Presidente e Amministratore Delegato di Premafin Holding, Vice Presidente di Fondiaria-sai, nonchè fondatrice della fashion luxury company Gilli e Dominique Corti, Presidente della Fondazione Piero e Lucille Corti, che continua l’impegno della realizzazione della grande realtà del Lacor Hospital, in Uganda. Il Premio “Le Nuove Guglie”, un’opera d’arte del Designer Giuseppe Armano e destinato alle personalità che, nei diversi settori, hanno valorizzato la Grande Milano nel mondo, sarà consegnato dall’On. Gabriele Albertini - Parlamentare Europeo - già Sindaco di Milano dal 1998 al 2006. .  
   
   
APINDUSTRIA,A BECCALOSSI PREMIO "DONNE ISTITUZIONI"  
 
Milano, 6 marzo 2008 - Il Consiglio Direttivo di Apindustria Brescia, associazione che raggruppa più di mille imprenditori, ha deciso di assegnare il premio "Donne delle Istituzioni" a Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia. Motivazione del riconoscimento, "il grande impegno profuso in questi anni nella sua attività istituzionale". "Ringrazio tutto il Consiglio e il presidente di Apindustria, Flavio Casotti per questo importante attestato - commenta Viviana Beccalossi -. Un premio che assume per me un significato particolare visto che viene attribuito dagli imprenditori di un´area geografica considerata storicamente una delle locomotive economico-produttive dell´intero Paese". .  
   
   
A BRUXELLES LA CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO “WOMEN ON BOARD OF LOCAL DEVELOPMENT”  
 
Bruxelles, 6 marzo 2008 - Si è svolta il 12 febbraio scorso a la Conferenza finale del progetto "Women on Board of Local Development", supportato dalla strategia comunitaria per la parità di genere con l´obiettivo di incrementare la partecipazione femminile nell´ambiente economico locale. Il progetto, che ha coinvolto 16 Camere di Commercio di 12 Stati Membri, ha analizzato i temi della presenza femminile nei Board delle Camere di Commercio, della riconciliazione tra vita privata e professionale e dell´accesso alla finanza. La conferenza finale è pertanto servita a fare un bilancio delle attività svolte, a favorire uno scambio di informazioni tra i partner sui risultati raggiunti, ad informare la Commissione Europea e gli stakeholder a vario titolo interessati. Il Gruppo di lavoro 1, guidato da Unioncamere austriaca, si e´ posto l´obiettivo di identificare le cause della non adeguata rappresentanza femminile nei contesti decisionali delle Camere di Commercio, anche al fine di sviluppare linee guida per poter incidere ed invertire il trend. I partner del progetto sono le Camera di Commercio di Milano, della Finlandia Centrale, della Slovenia e dello Schwerin. La conciliazione tempi di vita-tempi di lavoro è stato il tema attorno al quale si sono sviluppate le attività di Retecamere, referente del Gruppo di lavoro 2, insieme ai partner della Camera di Commercio di Aland (Finlandia), Camera di Commercio dell´Irlanda e della Romania. Partendo dai dati di un´indagine desk e di una field condotta attraverso la somministrazione di questionari ai soggetti locali che sui territori sono impegnati sul tema e dal confronto scaturito durante un seminario di lavoro lo scorso 31 ottobre a Roma, disponibile la breve guida ´Il Tempo Ritrovato´ sulle best practices europee, nonché su alcune interessanti chiavi di lettura del binomio ´donne e sviluppo locale´, attraverso innovative e possibili azioni di conciliazione. Il Gruppo Di Lavoro 3, il cui leader è la Camera di Commercio di Cipro e i membri sono Unioncamere Toscana, le Camere di Commercio di Romania, di Zlin, e l´Unione delle Camere di Commercio Lettoni, Bulgare e Greche, si e´ invece prefisso l´obiettivo di contribuire a migliorare l´ambiente finanziario per le donne imprenditrici offrendo migliori servizi a livello locale. In questo ambito Unioncamere Toscana ha condotto un´indagine volta a rilevare le eventuali difficoltà per le imprese femminili ad entrare in possesso di informazioni sulle possibilità di accesso al credito; l´indagine ha messo in luce la percezione, da parte delle imprese, di una scarsità di adeguati strumenti e servizi di assistenza ed orientamento, specialmente quelli dedicati alla fase di start-up; è risultato inoltre poco diffuso il ricorso ai servizi messi a disposizione dalle Camere di Commercio. In relazione a tali indicazioni e alla variegata composizione dell´universo imprenditoriale femminile toscano, Unioncamere Toscana ha ritenuto opportuno dare avvio ad un servizio on-line di informazione, coordinamento ed orientamento, rivolto in primo luogo alle imprenditrici o aspiranti tali, in modo da mettere a disposizione uno strumento capace di dare diffusione anche alle attività di studio, ricerca e progettuali svolte dall´Unione Regionale a sostegno delle attività delle Camere di Commercio e delle categorie economiche. .  
   
   
CCIAA MATERA, INCONTRI PER IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Potenza, 6 marzo 2008 - Sono dedicati ai temi del “Business plan- bilancio e analisi di bilancio- analisi dei costi, controllo di gestione e budgenting’’ gli incontri formativi a sostegno dell’imprenditoria femminile, promossi dalla Camera di commercio di Matera in collaborazione con il Comitato per l’imprenditoria femminile. I corsi si terranno a Matera, presso la sede dell’Edilcassa in Via Annibale di Francia n. 32 nei giorni 6, 7, 13, 14 marzo prossimi, ore 9. 00-14. 00/15. 00-18. 00 Interverrà Vito Innocenzo Flores, esperto di tematiche gestionali delle imprese. Ai corsi potranno partecipare, insieme alle donne manager ed imprenditrici locali e rappresentanti di associazioni e sindacati che si occupano di problematiche legate al lavoro femminile, anche quanti intendono approfondire gli aspetti gestionali del sistema di imprese o avviare nuove attività. Gli interessati potranno compilare una scheda di partecipazione a disposizione sul portale internet della Camera di commercio di Matera www. Mt. Camcom. It. Ulteriori informazioni possono essere ottenute telefonando, nelle ore di ufficio, allo 0835/338450-338443. Gli incontri formativi rientrano nelle attività previste dalla convenzione sottoscritta tra Regione Basilicata e Unioncamere di Basilicata. . .  
   
   
CLASSI PRIMAVERA,ROSSONI:NO A GESTIONE CENTRALISTA  
 
Milano, 6 marzo 2008 - "La Lombardia non ha nulla in contrario sul progetto ´classi primavera´. Dal momento che lo reputiamo un servizio utile alle famiglie, ne chiediamo un´attuazione più efficiente rispetto a quella avuta sino ad oggi". E´ quanto ha ribadito oggi l´assessore all´Istruzione , Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, in occasione della seduta odierna della Ix Commissione degli assessori regionali all´Istruzione. "La nostra proposta - ha proseguito Rossoni - condivisa da tutte le altre Regioni nella Conferenza Unificata della settimana scorsa, è stata quella di trasferire le risorse ministeriali agli Uffici scolastici regionali, per poi utilizzarle sulla base di intese con le Regioni, nel rispetto dei criteri minimi definiti dalla stessa Conferenza Unificata. Abbiamo cioè proposto una programmazione e una gestione del servizio meno centralizzata e più vicina al territorio. Quindi più capace di risposte adeguate". "Nella stessa seduta della Conferenza Unificata - ha spiegato ancora Rossoni - il ministro Lanzillotta ha evidenziato che quella di tutte le Regioni era l´unica possibile mediazione per non pregiudicare la prosecuzione delle ´classi primavera´. La sola a confermare la propria contrarietà è stata il vice ministro della Pubblica Istruzione Mariangela Bastico, vera responsabile della mancata intesa. I verbali di quella seduta parlano chiaro. L´insistenza con cui l´onorevole Bastico preme per il rinnovo della sperimentazione sulle ´classi primavera´ con la modalità centralistica adottata sino ad oggi scade ormai nell´indecenza e rende lecito il sospetto che a muoverla siano poco nobili fini elettorali". "Infine - ha concluso Rossoni - voglio ricordare che la precedente intesa raggiunta sul modello centralizzato delle classi primavera parlava esplicitamente di ´una sperimentazione per il solo anno scolastico 2007/2008´. Voglio quindi rassicurare tutte le famiglie che l´impegno della Lombardia è rivolto a rendere più adeguato alle loro esigenze il servizio delle ´classi primavera´, non certo a farlo naufragare". .  
   
   
SANITA’ VENETA. MARTINI: “UNA ECCELLENZA GRAZIE AD UN APPORTO SEMPRE PIU’ MASSICCIO DELLE DONNE”  
 
Verona, 6 marzo 2008 - “Parlare del ruolo della componente femminile all’interno del mondo sanitario non può che essere gradito al primo assessore alla sanità donna della Regione del Veneto. Evidenziando i numeri dei dipendenti del servizio sanitario regionale mi sento di affermare che la sanità veneta, se è in modo indiscusso tra le migliori, se non la migliore, in Italia e si annovera tra le eccellenze riconosciute a livello europeo ed internazionale, questo lo deve anche e in buona parte all’apporto che le professionalità femminili espresse ai più svariati livelli hanno conferito dalla seconda metà del secolo scorso. ” Così l’assessore alla Politiche sanitarie, Francesca Martini, ha aperto il 29 febbraio pomeriggio a Verona il convegno “Progetto medicina donna. Le pari opportunità in medicina”. “Vorrei sottolineare subito – ha detto Francesca Martini – alcuni numeri. Nella nostra Regione si registra una presenza del 74,4 per cento di donne nel comparto, un 56 per cento nella dirigenza non medica e un 30,7 per cento nella dirigenza medica. I numeri si assottigliano quando si parla di ruoli apicali, sebbene la percentuale di ragazze che oggi completano con la laurea e la specializzazione il loro percorso formativo abbia superato quella dei maschi peraltro con una sostanziale migliore performance in termini di votazioni. Nella Università di Padova e di Verona i docenti ordinari di prima fascia sono il 9,5 per cento, mentre il totale del personale femminile docente è il 30 per cento. Gli incarichi di struttura complessa nel Veneto sono invece 143 assegnati a donne e 916 affidati a uomini per una percentuale del 13,5 per cento. ” L’assessore ha ricordato che molto si è fatto nella nostra Regione in termini di consapevolezza delle donne rispetto alla loro salute con specifico riferimento alla prevenzione. Da oltre dieci anni siamo impegnati in politiche di screening mammografico ai fini di prevenzione del tumore della mammella e di pap test per il tumore al collo dell’utero. Il Veneto è la prima regione italiana ad offrire gratuitamente il vaccino contro l’hpv alle ragazze nel dodicesimo anno di età. Dai dati del registro tumori veneto il tumore al seno rappresenta la neoplasia più frequente con 3. 800 casi ogni anno attestandosi al 28,5 per cento delle patologie neoplastiche. “Nella nostra Regione – ha detto Francesca Martini – vivono oggi più di 36 mila donne che hanno avuto una diagnosi e un trattamento per tumore della mammella, magari diversi anni fa. La maggior parte delle donne può dirsi uscita dalla fase critica, tuttavia non sono da sottovalutare i loro bisogni in tema di continuità assistenziale. La continuità assistenziale, come ho ribadito fin dall’inizio del mio mandato, è un tema che mi sta molto a cuore e nel caso delle donne operate al seno i percorsi devono essere coordinati e personalizzati. ” “Sono 950 – ha proseguito Francesca Martini - le donne che muoiono in Veneto ogni anno per il tumore della mammella. Il numero dà la dimensione del bisogno di prestazione di livello nella continuità assistenziale e spesso nell’organizzazione di ricoveri protetti e domiciliari anche per la terapia palliativa nella logica più ampia del mantenimento della qualità di vita in assenza di dolore. Ecco perché la Regione del Veneto ha istituito l’osservatorio regionale per le cure palliative e la lotta al dolore. ” “Si tratta come si vede di programmi e di azioni che cercano, applicando i migliori protocolli, di dare – ha concluso Francesca Martini – umanizzazione ed informazione sulle possibilità di cura e di riabilitazione in ogni fase della patologia. E’ il primo passo per istituire in Veneto la rete degli ospedali senza dolore”. .  
   
   
BUSCEMI NOMINATO PRESIDENTE FONDAZIONE ENERGY LAB  
 
Milano, 6 marzo 2008 - L´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia, Massimo Buscemi, è stato nominato presidente dal consiglio di amministrazione della Fondazione Energy Lab, il laboratorio dell´energia di cui fanno parte, oltre a Regione Lombardia, il Politecnico di Milano, le Università milanesi Statale, Cattolica e Bocconi e le fondazioni di Aem ed Edison. "L´innovazione tecnologica, la ricerca e lo sviluppo - ha detto Buscemi - sono temi fondamentali per il Paese e la Fondazione Energy Lab costituisce un soggetto di interesse rilevante nel panorama istituzionale ed energetico nazionale". Il consiglio di amministrazione ha poi nominato vice presidente Massimo Beccarello dell´Università Bicocca e direttore generale Silvio Bosetti, amministratore delegato dell´Agam (Ambiente gas acqua Monza) di Monza. .  
   
   
IL GRUPPO ERG REALIZZA UN´OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE DI CREDITI COMMERCIALI PER UN IMPORTO DI 150 MILIONI DI EURO  
 
 Genova, 6 marzo 2008 - L’operazione di cartolarizzazione dei crediti commerciali per un importo medio di 150 milioni di Euro, organizzata con successo in collaborazione con Natixis - Mandated Lead Arranger, prevede la cessione su base revolving dei crediti commerciali di Erg Petroli Spa, la società del Gruppo Erg attiva nel downstream integrato. La struttura dell´operazione, che ha il supporto di Natixis e The Bank of Tokyo-mitsubishi Ufj, Ltd, prevede l´emissione di commercial papers sul mercato dei capitali, con il rating a breve termine P1- F1, ed ha una durata di cinque anni. “Questa operazione rappresenta un passo rilevante nell´ottimizzazione della struttura finanziaria del Gruppo Erg a supporto dello sviluppo del piano industriale, - commenta Alessandro Garrone, Amministratore Delegato di Erg - consente di ridurre l´impiego di capitale e di diversificare le fonti di finanziamento ad un costo molto competitivo, in un momento particolare per il mercato del credito. " Profilo Gruppo Erg - Erg, quotata alla Borsa di Milano, opera nella raffinazione del greggio, nella distribuzione di prodotti petroliferi e nella produzione di energia elettrica, vapore e gas. Rappresenta oggi circa il 19% della capacità totale di raffinazione nazionale e si posiziona come secondo operatore del settore in Italia. Le vendite Erg sul mercato interno coprono il 9% dei fabbisogni nazionali di prodotti petroliferi. Le attività del Gruppo sono divise in tre aree: Raffinazione costiera: attraverso la società controllata Erg Raffinerie Mediterranee, proprietaria della Raffineria Isab i cui Impianti Sud e Nord sono situati a Priolo Gargallo (Siracusa), Erg gestisce uno dei più grandi ed efficienti poli di raffinazione a livello europeo (capacità di circa 320. 000 bbl/giorno) ed è il maggiore esportatore italiano di prodotti petroliferi (principalmente gasolio e benzina). Erg Med fornisce prodotti anche ad altre compagnie petrolifere operanti nel Paese. Gli Impianti Sud e Nord della Raffineria Isab sono certificati Iso 14001. Downstream integrato: attraverso la controllata Erg Petroli, Erg gestisce le attività di commercializzazione e di logistica; inoltre, Erg Petroli possiede significative partecipazioni in due raffinerie: una a Trecate ed una presso Roma (capacità di circa 60. 000 bbl/giorno). Attraverso un esteso sistema logistico distribuisce prodotti petroliferi su tutto il territorio nazionale. La commercializzazione in Italia viene attuata attraverso una rete di circa 2. 000 impianti di distribuzione carburante che coprono circa il 7% del mercato nazionale. Erg Petroli vende, inoltre, nel mercato Extra Rete, benzine, gasoli, oli combustibili, bitume e Gpl attraverso una rete di rivenditori presenti nel mercato italiano e svizzero. Attraverso la controllata Erg Petroleos (100% Erg Petroli), Erg Petroli opera in Spagna anche sul mercato Rete ed Extra Rete. Energia elettrica: attraverso la controllata Erg Power & Gas, Erg gestisce e sviluppa le attività legate alla produzione e alla commercializzazione di energia elettrica, vapore e gas. Isab Energy (51% Erg Power & Gas): certificata Iso 14001, produce energia elettrica mediante una centrale della potenza di 528 Mw che utilizza come combustibile gas proveniente dal processo di gassificazione dei residui della lavorazione di greggi effettuata presso gli Impianti Sud della Raffineria Isab. Nuce (100% Erg Power & Gas): società proprietaria delle due centrali elettriche presenti all’interno degli Impianti Sud e Nord della Raffineria Isab con capacità, rispettivamente, di 99 Mw e 450 Mw, attualmente in fase di “repowering”, che saranno alimentate principalmente a gas naturale. Fonti eoliche: Enertad (68% Erg), società quotata alla Borsa di Milano, ha una capacità installata di 132 Mw e una quota di mercato, in Italia, pari al 4,5%. Il piano industriale 2007- 2010 prevede un’ulteriore crescita per raggiungere una potenza complessiva di 390 Mw di cui 169 Mw già autorizzati. Inoltre Erg Power & Gas ha sottoscritto una joint venture paritetica con Shell Energy Italia per lo sviluppo di un impianto di rigassificazione di Gnl in provincia di Siracusa. .  
   
   
MAIRE TECNIMONT SI RAFFORZA IN BRASILE: DUE NUOVI PROGETTI PER I SITI PRODUTTIVI PETROBRAS  
 
Roma, 6 marzo 2008 – Maire Tecnimont S. P. A. Ha annunciato il 4 marzo di avere siglato – tramite la controllata Maire Engineering do Brasil - un accordo di partecipazione in una società di scopo incaricata di realizzare, nel Sud del Brasile, due impianti del valore complessivo di $355 milioni (€246 milioni) per la compagnia petrolifera Petrobras. Maire Tecnimont detiene il 33% della società di scopo in partnership con Alusa che, insieme a Mpe, ha firmato l’accordo con Petrobras. Alusa e Mpe rappresentano due importanti realtà brasiliane del settore impiantistico. Il primo progetto riguarda la costruzione di un impianto per il trattamento di gas naturale nella città di Vittoria, capitale dello Stato dello Spirito Santo, per un valore totale di $241 milioni (€167 milioni). L’impianto – da realizzarsi entro 30 mesi - avrà una capacità di trattamento a regime pari a 2,5 milioni di metri cubi al giorno di gas naturale, trasportato tramite gasdotto dalle piattaforme a mare antistanti le coste della città. A valle del trattamento, il gas confluirà nella rete di distribuzione della città di Vittoria e delle zone confinanti. L’impianto rientra nel più ampio programma nazionale di Petrobras, volto a incrementare la disponibilità di gas naturale per la rete nazionale. Il secondo progetto è relativo alla costruzione di un impianto di cogenerazione vapore-energia all’interno della raffineria Replan, nello Stato di San Paolo, per un valore complessivo di $114 milioni (€79 milioni). L´impianto – che sarà completato entro 36 mesi - consentirà il recupero di vapore e l’alimentazione della raffineria attraverso una turbina a vapore da 22 Mw. Il contratto prevede, inoltre, l´ampliamento e l’adeguamento dell´impianto di aria compressa e delle sottostazioni elettriche. La raffineria Replan - situata di fronte ad un impianto di polipropilene che il gruppo Maire Tecnimont sta costruendo in consorzio con Odebrecht - è il maggiore impianto petrolifero del sistema Petrobras e attualmente rappresenta il 20% della capacità di raffinazione del Brasile. Nel proprio piano industriale quinquennale (2008-2012) Petrobras prevede investimenti del valore complessivo di circa $100 miliardi. Fabrizio Di Amato, Presidente e Amministratore Delegato di Maire Tecnimont, ha commentato: “Questo nuovo accordo è per noi particolarmente significativo perché rafforza ulteriormente la nostra posizione in Sud America e sul mercato brasiliano in particolare, dove alla fine del gennaio scorso ci siamo aggiudicati importanti commesse per la realizzazione di due centrali energetiche chiavi in mano”. .  
   
   
LA TOSCANA A ENERGETHICA: SOLUZIONI E SEMINARI IN TEMA DI ENERGIA RINNOVABILE E SOSTENIBILE  
 
Firenze, 6 marzo 2008 - Firenze Tecnologia, Azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, e Cnr di Firenze promuovono l´impegno della Toscana nello sviluppo di soluzioni per incentivare energie alternative sostenibili. Partecipando insieme a Energethica, il Salone dell´energia rinnovabile e sostenibile che si svolge dal 6 all´8 marzo 2008, nel padiglione C della Fiera di Genova. Per l´occasione, Firenze Tecnologia organizza due seminari: uno, a cura di Matech Point Firenze, dal titolo "Nuovi materiali e tecnologie innovative per il settore delle energie rinnovabili", il 7 marzo 2008, alle 15. 30, nella Sala azzurra. Firenze Tecnologia, attraverso lo Sportello Matech Point, offre un facile punto di accesso alle opportunità derivanti dall´utilizzo di nuovi materiali nei processi produttivi delle imprese del territorio. L´altro seminario, a cura del Laboratorio Ce. Ta. Ce. , "Energie Rinnovabili: valutare l´affidabilità e la sicurezza delle componenti elettriche ed elettroniche" è programmato per l´8 marzo, alle 11:30, sempre nella Sala azzurra. Il Laboratorio Ce. Ta. Ce. , Centro per la Taratura e la Certificazione, di Firenze Tecnologia supporta le imprese in tema di certificazione della qualità e sicurezza dei prodotti e dei componenti elettrici, elettronici ed elettromeccanici e nella taratura della strumentazione elettrica ed elettronica. In mostra allo stand una serie di proposte presentate dall´azienda toscana Eco Techonology: tra cui apparecchi per il risparmio di combustibile in fase liquida, apparecchi e sistemi per il trattamento ecologico dell´acqua e lampade Uv per debatterizzazione dell´acqua. La crescente consapevolezza e sensibilità verso le problematiche della salvaguardia ambientale, l´aumento del costo dell´energia proveniente da fonti tradizionali e una più severa normativa in materia, hanno determinato un nuovo, forte interesse per le fonti energetiche alternative. "Accogliere nuove sfide e promuovere l´offerta toscana in questo campo è l´obiettivo della partecipazione a questa fiera - commenta Giovanni Nebiolo, Amministratore Delegato di Firenze Tecnologia - l´iniziativa è proprio finalizzata a promuovere soluzioni di energie alternative, avvicinando così utenti, aziende e cittadini al mondo dell´energia ricavata da fonti rinnovabili e sostenibili". .  
   
   
STANZIATI FONDI PER COSTRUIRE OLTRE 5 MILA NUOVI ALLOGGI NELLE PROVINCE DEL LAZIO  
 
Roma, 6 marzo 2008 - Un totale di 5. 454 alloggi per complessivi 73. 629. 000 euro di finanziamento da parte della Regione Lazio. L’1 marzo la Giunta ha approvato la delibera che avvia il bando di concorso per l’assegnazione di mutui agevolati per la costruzione di alloggi, rivolto a imprese di costruzione e alle cooperative edilizie delle cinque province laziali, esclusa la Capitale. La ripartizione è la seguente: provincia di Roma, 1978 alloggi per 27. 703. 000 euro; provincia di Frosinone, 866 alloggi per 11. 691. 0000 euro; provincia di Latina, 1276 alloggi per 17. 226. 000 euro; provincia di Rieti, 600 alloggi per 8. 100. 000 euro; provincia di Viterbo, 734 alloggi per 9. 909. 000 euro. Sono stati, inoltre approvati, gli elenchi contenenti le domande escluse perché doppie o perché presentate fuori termine, quelle escluse perché inammissibili e quelle ammesse con il relativo punteggio e l´eventuale priorità. A questo proposito, sono risultate 12 le domande inviate fuori termine; 65 quelle doppie; 482 quelle considerate escludibili ai fini della graduatoria e 772 quelle considerate ammissibili ai fini della graduatoria. Per la presentazione alla Regione di eventuali osservazioni sugli elenchi sopra citati - solo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno - il termine fissato è di 45 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione sul B. U. R. Della medesima delibera e dei relativi allegati. Il termine di scadenza è quello desumibile dal timbro postale di spedizione che porta a considerare quelle inviate fuori termine come non pervenute. Uno sforzo economico di grandi proporzioni per le nuove case sul territorio che rappresentano occasioni di investimento e lavoro per tantissime cooperative e imprese, comprese quelle riconducibili alle Forze Armate. .  
   
   
EDILIZIA: FONDI PER 55 MLN PER INTERVENTI IN TUTTI I COMUNI ABRUZZESI  
 
 L´aquila, 6 marzo 2008 - Via libera al Programma operativo per le città e sistemi insediativi per la riqualificazione dei tessuti urbani, meglio conosciuto come progetto "Pou". Il Consiglio regionale ha infatti approvato il provvedimento amministrativo presentato dall´assessore ai Lavori pubblici che prevede lo stanziamento di circa 55 milioni di euro, tutti destinati a comuni abruzzesi. "L´obiettivo del programma è di migliorare l´accessibilità e mobilità urbana", ha spiegato l´assessore ai Lavori pubblici nel suo intervento durante i lavori del Consiglio, "in modo da eliminare quelle atrofie che provocano i disagi e le marginalità sociali e economiche. Un programma ambizioso che guarda alle città e ai piccoli comuni, ma che punta molto anche alle capacità progettuali dei singoli comuni". Nello specifico, il quadro programmatico del Pou prevede tre tipologie di azione. "Interventi a carattere urbano" per il quale sono stati destinati il 45% delle risorse che saranno assegnate ai comuni con meno di 5000 abitanti, 80 mila euro a tutti i comuni come meno di 1000 abitanti e 110 mila euro a tutti i comuni tra i 1000 e 5000 abitanti. "Riqualificazione architettonica e urbanistica del tessuto edilizio", pari al 15% delle risorse disponibili destinate ai comuni del sistema insediativi "Rete delle città e dei borghi". Il finanziamento massimo è un milione 100 mila euro a programma; i destinatari sono comuni, cooperative edilizie e imprese di costruzione e loro consorzi. "Programmi urbani complessi" con una destinazione del 30% delle risorse complessive destinate ai comuni ricadenti nei "Poli urbani" e "Città lineare della costa". Nel primo caso comuni superiori a 10 mila abitanti, nel secondo caso inferiore a 10 mila abitanti. Finanziamento massimo a programma di 2 milioni 500 mila euro; i destinatari sono Comuni, cooperative edilizie e imprese di costruzione, enti pubblici e istituzioni no-profit. Insieme con le tre tipologie di azione, il quadro programmatico prevede anche "Progetti urbani innovativi di edilizia sociale" pari al 5% della dotazione finanziaria e "Interventi pilota puntuali" mirati alla ricucitura urbana anche in questo caso con dotazione finanziaria del 5%. .  
   
   
GRUPPO IPI, AGGIORNANDO SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA AL 31 GENNAIO 2008  
 
Torino, 6 marzo 2008 - 1. Stato di attuazione Piano Industriale 2006 – 2008 Nulla da segnalare rispetto al precedente comunicato. 2. Posizione Finanziaria Netta Al 31 gennaio 2008 l’indebitamento finanziario netto ammonta a € 274,13 milioni (contro i 286,94 milioni al 31 dicembre 2007) così suddivisi: Posizione Finanziaria Consolidata Al 31 Gennaio 2008
(Importi in milioni di euro) 31. 1. 2008 31. 12. 2007 (*)
A. Cassa 0,01 0,03
B. Altre disponibilità liquide: c/c bancari e postali 5,69 7,88
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A) + (B) +(C ) 5,70 7,91
E. Crediti finanziari correnti 2,56 2,55
- di cui rateo interessi su deposito Meliorbanca 0, 16 0, 15
- di cui v/parti correlate 2,39 2,38
- di cui v/colegate 0,01 0,02
F. Debiti bancari correnti (1,27) (1,42)
G. Parte corrente dell´indebitamento non corrente (2,15) (3,04)
H. Altri debiti finanziari correnti (217,92) (217,95)
- di cui v/parti correlate (117,58) (117,01)
- di cui v/controlante (2,99) (2,99)
- di cui v/banche per finanziamenti (94,97) (95,84)
- di cui per rateo interessi su finanziamenti (2,38) (2,11)
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (221,34) (222,41)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (E) + (I) (213,08) (211,95)
K. Debiti bancari non correnti (13,41) (13,42)
L. Crediti finanziari non correnti - -
M. Altri debiti non correnti (47,64) (61,57)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (61,05) (74,99)
O. Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (274,13) (286,94)
(*) Ultimo dato pubblicato 3. Affidamenti concessi dal sistema bancario Gli affidamenti concessi dal sistema bancario, al Gruppo Ipi, sono essenzialmente per linee di credito ipotecarie e leasing. Più in dettaglio: Frala S. R. L. , società proprietaria del complesso immobiliare di Corso Magenta, Milano: rapporti ipotecari con Banco di Sardegna per residui € 13,42 milioni (iniziali € 15,2 milioni) scadenza 10/2021; Banca delle Marche per € 7,12 milioni (iniziali € 14,1 milioni) scadenza 10/2008; Banca Popolare dell’Emilia Romagna per € 6,16 milioni (iniziali € 30,0 milioni) scadenza 10/2008; Lingotto Hotels S. R. L. Operazione di leasing in Pool, capofila Italease, per residui € 17,98 milioni (iniziali € 26,4 milioni) di cui € 0,92 milioni a breve, scadenza 7/2016; Isi S. R. L finanziamento ipotecario relativo al patrimonio immobiliare per residui € 81,80 milioni (iniziali € 160,0 milioni) verso Banca Popolare Italiana scadenza 6/2008; Ipi S. P. A. Per operazioni di leasing con Italease-italeasing su immobili ubicati in Padova e Venezia per € 31,81 milioni di cui a breve € 1,23 milioni, scadenza 12/2019 ; Il contratto di leasing sull’immobile di Pisa è stato ceduto a terzi il 25/01/2008. Ipi Spa per una apertura di credito in conto corrente per € 1,41 milioni con la Banca Popolare di Novara con la quale è in corso la definizione di un piano di rientro, con un residuo pari a € 1,266 milioni. Utilizzi Linee Di Credito Ipotecarie E Leasing
Nominativo Banca Ipi Spa Lingotto Hotels S. R. L. Isi S. R. L. Frala S. R. L. Totale
Banco Di Sardegna (13,42) (13,42)
Banca Delle Marche (7,12) (7,12)
Banca Popolare Dell´emilia Romagna (6,16) (6,16)
Banca Italease (Banca capofila leasing) (17,98) (17,98)
Banca Popolare Italiana (81,80) (81,80)
Banca Italease - Italeasing (31,81) (31,81)
Totale Affidamenti Bancari (31,81) (17,98) (81,80) (26,70) (158,29)
4. Principali covenants, negative pledges I sopramenzionati finanziamenti sono privi di clausole restrittive, come già segnalato nei precedenti comunicati. Le “Altre disponibilità liquide” includono € 4,5 milioni vincolati a garanzia di un mutuo fondiario concesso dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna alla controllata Frala S. R. L. (debito residuo € 6,16 milioni). 5. Iniziative immobiliari: Porta Vittoria. Proseguono le trattative per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie per il progetto di sviluppo immobiliare dell’area di Porta Vittoria. Si ritiene di poter concludere le stesse entro fine maggio. 6. Fabbisogni gestione corrente Nulla da segnalare rispetto al precedente comunicato. 7. Rinegoziazione finanziamento Tikal Plaza Nulla da segnalare rispetto al precedente comunicato. 8. Aggiornamento sostenibilità dei fabbisogni finanziari Nulla da segnalare rispetto al precedente comunicato. 9. Iniziative a seguito indagini Autorità Giudiziaria Nulla da segnalare rispetto al precedente comunicato 10. Verifica fiscale da parte della Guardia di Finanza. Le verifiche fiscali di Isi-ipi Sviluppi Immobiliari Srl e Ipi Spa riguardante i periodi d’imposta 2005, 2006 e 2007, limitatamente alla frazione d’esercizio che va dal 1 gennaio all’11 settembre 2007, sono state completate e chiuse rispettivamente in data 29 gennaio 2008 e 12 febbraio 2008. Nei “Verbali di Constatazione” redatti dalla Guardia di Finanza, viene riportato che i controlli formali effettuati nell’ambito delle due società non hanno evidenziato irregolarità mentre per quanto riguarda i controlli sostanziali i verificatori hanno evidenziato rilievi in merito ad elementi di reddito non deducibili ed indebita detrazione d’imposta Iva. La società si riserva di presentare le sue contro deduzioni nei termini di legge in attesa di un eventuale accertamento dell’Agenzia delle Entrate. .
 
   
   
COMITATO TECNICO, VIA LIBERA ALLA RISTRUTTURAZIONE DEL "RAINERUM" DI BOLZANO  
 
Bolzano, 6 marzo 2008 -  Il comitato tecnico provinciale, nel corso della sua ultima riunione, ha approvato quattro importanti progetti. Su tutti spicca l´ampliamento e la ristrutturazione dell´Istituto salesiano "Rainerum" di Bolzano. Via libera, inoltre, alla nuove direttive per l´edilizia scolastica. L´istituto salesiano "Maria Ausiliatrice" di via Carducci a Bolzano, meglio conosciuto come "Rainerum", sarà oggetto di un massiccio intervento di ristrutturazione e ampliamento. Il progetto esecutivo ha ottenuto quest´oggi (martedì 4 marzo) il via libera da parte del comitato tecnico provinciale, dopo che già l´amministrazione comunale aveva dato parere positivo. I costi dell´opera si aggirano sugli 11,7 milioni di euro: sono previste più stanze per gli studenti tramite l´innalzamento di un piano e una migliore suddivisione dell´edificio. Il parere positivo del comitato tecnico al progetto ripresentato con una revisione delle facciate esterne, rappresenta la condizione indispensabile per poter accedere ai previsti finanziamenti provinciali. Costerà 7,4 milioni di euro, invece, l´intervento di risanamento e ampliamento dell´edificio che ospita la scuola media "Johann Jakob Staffler" a San Leonardo in Passiria. Verranno realizzate una nuova palestra e alcune aule speciali, e saranno inoltre creati nuovi spazi per la scuola di musica. All´interno della vecchia stazione di Caldaro, inoltre, il Comune intende realizzare il centro giovanile e culturale "Kuba": l´edificio dovrà essere risanato e ampliato con una spesa di circa 3,3 milioni di euro. Anche questo progetto esecutivo ha ottenuto il parere positivo del comitato tecnico. L´organismo provinciale ha inoltre approvato l´acquisto di alcuni locali per la stazione forestale "Stern" a La Villa, nel Comune di Badia. Via libera, infine, alle nuove direttive per l´edilizia scolastica, giudicate dal comitato tecnico adeguate a supportare un concetto più flessibile di progettazione capace di tenere nella dovuta considerazione le rinnovate esigenze didattiche. .  
   
   
MILANO, LAVORI PUBBLICI: APPROVATO PROGETTO DEFINITIVO PER LA MESSA IN SICUREZZA DI FABBRICATI IN DISUSO  
 
 Milano, 6 marzo 2008 - È stato approvato in Giunta, per un importo di 650. 000 euro, il progetto definitivo per la messa in sicurezza di strutture comunali attualmente in disuso. Con un appalto aperto, strutture di proprietà del Comune che non sono più utilizzate, e che spesso sono oggetto di attività illecite (dal saccheggio all’occupazione abusiva), verranno messe in totale sicurezza, demolite parzialmente o del tutto. Con questa operazione si libereranno spazi che potranno essere riutilizzati a favore della cittadinanza. “La sicurezza innanzitutto”, afferma l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. “Anche gli interventi in opere pubbliche possono fare la loro parte in tema di sicurezza, perchè ci sono spazi e luoghi della città che hanno problemi di vivibilità, riconducibili alle occupazioni abusive da parte di extracomunitari e rom romeni, e presi d’assalto da vari tipi di criminalità”. “Per dare un segnale concreto alla cittadinanza e per contenere il fenomeno dell’abusivismo – prosegue Simini - abbiamo deciso di utilizzare lo strumento dell’appalto aperto che ci permetterà, anche nei prossimi mesi, di effettuare gli interventi in funzione delle priorità, dei bisogni e delle indicazioni che la città esprime”. “Questi 650. 000 euro – precisa Simini - integrano un capitolo di spesa più importante di oltre 4 milioni di euro che potranno essere impiegati per lo stesso scopo. La rimozione di alcune vecchie strutture, oggi in disuso e non più necessarie, potrà restituire ai cittadini spazi da destinare anche a verde”. “Questi interventi di ‘bonifica’ si aggiungono ad altri che abbiamo già effettuato, come in via Bernardino da Novate dove stiamo demolendo un ex edificio scolastico per far posto a un Commissariato di Polizia. D’ora in avanti, il Comune farà in modo che anche nelle aree date in convenzione o in concessione a terzi la parte di demolizione diventi prioritaria”. “Il rispetto della città è fondamentale e questo è un provvedimento che va in questa direzione - conclude l’assessore Simini - . È un altro segno tangibile dell’impegno di questa Amministrazione per la sicurezza e la salute dei cittadini”. “Bene questo importante progetto dell’assessore Simini – aggiunge il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – che va nella direzione intrapresa dal Comune per la sicurezza cittadina. La nostra filosofia, infatti, è proprio quella di sottrarre spazi all’illegalità e al degrado. Un obiettivo importante, condiviso anche nell’ambito del Patto per Milano Sicura, che stiamo perseguendo con ogni mezzo a disposizione. Da oggi anche attraverso lo strumento dell’appalto aperto. Senza dimenticare l’impegno costante della Polizia Municipale sul fronte delle occupazioni abusive: nel 2007 – conclude De Corato – sono stati 236 gli allontanamenti dalle pubbliche vie e 45 le are e sgomberate dai vigili”. Alcuni Esempi Di Strutture Che Potranno Essere Messe In Sicurezza: Stabile in via del Lucarino/ via Inganni, Superficie coperta mq 109,82, Volume mc 494,20. Piccolo manufatto con funzione di ex centrale per l’acqua potabile, attualmente dismesso, non più utilizzato dal Settore Idrico Integrato e spesso oggetto di occupazioni abusive. Situato in uno spazio a verde a crocevia dello svincolo tra via del Lucarino e via Inganni, è costituito da un piano seminterrato e costruito in muratura con rivestimento in mattoni, zoccolatura in pietra naturale e serramenti in ferro. Il manufatto non presenta caratteristiche di agibilità per un eventuale riutilizzo. La struttura verrà interamente demolita. Stabile in via Raimondi 15: Superficie area mq 2. 769, Superficie coperta mq 327,53, Volume mc 1. 657,83. Stabile abusivamente occupato, costituito da tre corpi di fabbrica a due piani fuori terra. Dal punto di vista architettonico o artistico non presenta elementi di pregio o di rilievo. L’edificio può essere totalmente demolito. Stabile in via Bottelli 3: Superficie coperta mq 121, Volume mc 743. Edificio dei primi del ‘900 oggi in prossimità di un edificio scolastico degli anni ’70, in buono stato manutentivo. La struttura, oggi occupata abusivamente nelle ore notturne, è in disuso da anni e in stato di evidente degrado. La struttura potrà essere pertanto demolita e riconvertita a spazio ricreativo per gli studenti. Stabile in via Terzaghi: Superficie area mq 12. 560, Superficie coperta mq 2. 880. Edificio inserito in un’area comunale destinata a verde. Attualmente è in stato di avanzato degrado ed è occupato da persone senza fissa dimora. La struttura potrà essere interamente demolita. .