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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
CONSIGLIO EUROPEO: IL PRESIDENTE DELL’APCE DESIDERA INCLUDERE IL DIRITTO AD UN AMBIENTE SANO NELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO  
 
 Strasburgo, 1 aprile 2008 – “La tutela dell’ambiente naturale deve essere considerata come un diritto fondamentale della persona. Tra gli obiettivi della mia presidenza ho stabilito di integrare il diritto ad un ambiente sano nella Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo attraverso un protocollo addizionale”, è quanto ha dichiarato in data odierna, ad Atene, il presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), Lluís Maria de Puig, di fronte l’Assemblea parlamentare euro-mediterranea. Il Presidente dell’Apce, il quale ha annunciato di aver già sollecitato le commissioni competenti dell’Assemblea a riflettere in tal senso, ha ribadito che l’Europa e il bacino mediterraneo potrebbero figurare tra le aree del mondo più vulnerabili al riscaldamento climatico. Sottolineando che l’Assemblea parlamentare euro-mediterranea ha rappresentato un esempio eccellente di partenariato parlamentare tra l’Ue e i paesi del Meditteraneo, Lluís Maria de Puig ha ricordato che, nel gennaio 2008, l’Assemblea ha adottato una risoluzione nella quale ha riaffermato la sua determinazione a collaborare strettamente con i paesi del Mediterraneo, e in particolar modo con i parlamenti dell’Algeria, della Tunisia e del Marocco, “paesi favorevoli allo sviluppo delle relazioni con l’Europa e con le sue istituzioni”. Di conseguenza, le delegazioni parlamentari dei tre paesi del Magreb saranno invitate regolarmente a prendere parte alle sessioni plenarie dell’Assemblea. Il Presidente ha dichiarato che l’Apce è consapevole della necessità di sviluppare una strategia attiva volta a consolidare la cooperazione con i paesi del Mediterraneo nello spirito del partenariato e della solidarietà . .  
   
   
COME POSSONO I FUNZIONARI DI GOVERNO CONTRIBUIRE AD UN’EFFICACE PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI IN EUROPA?  
 
 Strasburgo, 1 aprile 2008 – Il ruolo fondamentale dei funzionari di governo nel consolidare la protezione dei diritti umani in Europa sarà oggetto di un “Seminario sul ruolo dei funzionari di governo in materia di protezione efficace dei diritti umani”, organizzato - a Bratislava, in data 3 e 4 aprile, presso l’hotel Radisson - dal Consiglio d’Europa e dalla presidenza slovacca del Comitato dei Ministri. I funzionari di governo, incaricati di rappresentare e difendere gli stati membri davanti alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo, contribuiscono in diversi modi ad assicurare una protezione efficace dei diritti umani, non solo a Strasburgo. I funzionari possono svolgere un ruolo fondamentale assicurando la piena attuazione, nei relativi paesi, dei diritti stabiliti dalla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, in conformità al principio di sussidiarietà sancito dalla Convenzione. Lo scopo del seminario è prendere in esame il ruolo dei funzionari di governo nel rappresentare i loro stati membri davanti alla Corte, il loro possibile contributo all’esecuzione delle sentenze e la diffusione della giurisprudenza nonché il loro ruolo nell’assicurare la conformità della legislazione nazionale alla Convenzione. Il seminario sarà aperto alle ore 9:30 da Jean Paul Costa, presidente della Corte europea dei Diritti dell’Uomo, Stefan Harabin, vice primo ministro e ministro della Giustizia della Repubblica slovacca e Maud de Boer-buquicchio, vice segretario generale del Consiglio d’Europa. Il seminario non sarà aperto alla stampa. E’ prevista una conferenza stampa in data 3 aprile, alle ore 10:30, nel luogo in cui si è svolto il seminario. .  
   
   
LOTTA AL RAZZISMO DEI TIFOSI IN VISTA DELL’EURO 2008  
 
Strasburgo, 1 aprile 2008 – Dal momento che il razzismo getta ancora un’ombra sul calcio e gli europei del 2008 si avvicinano, il Consiglio d’Europa ha organizzato, in collaborazione con Europa-park, una riunione di tifosi della durata di cinque giorni al fine di prevenire il razzismo tra i supporter di questo sport. Questo seminario di cinque giorni (6-10 aprile), per il quale è prevista la partecipazione dell’Unione delle associazioni europee di calcio (Uefa), riunirà giovani rappresentanti di 30 governi europei ad Europa-park (Rust, Germania). L’iniziativa si iscrive nel quadro della campagna per la gioventù del Consiglio d’Europa “Tutti diversi – tutti uguali” e la cerimonia di inaugurazione si terrà presso l’Hôtel Superior Colosseo d’Europa-park, sala La Scala, in data lunedi 7 aprile alle ore 11:00 (aperta alla stampa). Tutte le richieste della stampa devono seguire all’accreditamento (contattare i servizi stampa del Consiglio d’Europa e di Europa-park per ulteriori informazioni). Per citare due esempi recenti di razzismo: un ebreo, abbonato alla squadra del Chelsea, ha subito un’aggressione verbale antisemita durante una partita del Regno Unito, ad inizio mese; alcuni tifosi hanno rivolto degli insulti razzisti ad un giocatore marocchino, il difensore del Valenciennes Abdeslam Ouaddou, a Metz (Francia). In collaborazione con la rete Calcio contro il razzismo in Europa (Fare), la Direzione della Gioventù e dello Sport del Consiglio d’Europa ha preparato dei seminari sul comportamento dei tifosi al fine di sensibilizzare i più giovani in vista degli europei del 2008. Saranno trattati i temi seguenti: i giovani e la violenza nello sport; il ruolo dei poteri pubblici; la diffusione di una guida pratica per sostenere le squadre e i tifosi ad elaborare, insieme, una carta dei tifosi e ad applicarla; il sostegno alle iniziative formative della rete Fare in vista degli europei del 2008; lo scambio di informazioni e di esperienze sulla violenza e sul razzismo con i governi e le autorità locali. Le sinergie con organizzazioni quali la Uefa portano un nuovo slancio alla lotta contro il razzismo, è quanto ha dichiarato Patrick Gasser, a capo della sezione calcio e responsabilità sociale della Uefa, il quale parteciperà al meeting. Gasser ha aggiunto che “la soluzione più efficace per attenuare o porre fine ai comportamenti discriminatori tra gli spalti è suscitare delle reazioni fra gli altri spettatori o tifosi nei confronti di coloro che cominciano ad intonare slogan idioti o a lanciare bucce di banana, ecc. ” Tra i siti internet pertinenti all’argomento: http://www. Farenet. Org, http://alldifferent-allequal. Info, http://www. Europapark. De .  
   
   
SICUREZZA, COMMISSIONE DI STRASBURGO AL GALATA MUSEO DEL MARE PER UN NUOVO PATTO FRA POLIZIE EUROPEE E ISTITUZIONI MERCOLEDÌ 2 APRILE A GENOVA  
 
Genova, 1 aprile 2008 - Sicurezza urbana e i bambini di strada, un nuovo partenariato fra enti locali, forze di polizia e società civile saranno al centro di lavori del seminario della Commissione per la coesione sociale del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d´Europa, in programma a Genova mercoledì 2 aprile, nella Sala Galata Eventi, al Galata Museo del Mare, con inizio alle 9,30. I lavori della commissione di Strasburgo, affronteranno, i temi della collaborazione fra le autorità locali, la polizia e la società civile per rafforzare la sicurezza urbana. All´iniziativa, parteciperanno, fra gli altri, l´assessore alla Salute e Sicurezza della Regione Liguria Claudio Montaldo, Patrizia Muratore, consigliere e segretaria dell´Assemblea Regionale ligure, l´ispettrice di polizia del Nord Yorkshire Heken Taylor, il vicedirettore della Direzione Prevenzione e Interventi della Questura di Hagen, in Germania, Guido Liedke, il comandante della Polizia Municipale di Genova Roberto Mangiardi, l´assessore comunale alla Sicurezza Francesco Scidone. .  
   
   
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER L’UNGHERIA; PROGRAMMA DELL’ ATTIVITÀ PREVISTA PER IL 2008  
 
 Budapest, 1 aprile 2008 - Il 31 marzo si è svolta l’Assemblea Generale della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria. Al termine dei lavori il presidente della Cciu, dott. Alessandro Stricca, ha informato la stampa sull’attività camerale prevista per il 2008. In sintesi il programma per il 2008 prevede azioni in sei aree progettuali articolate nella maniera seguente: 1. Informazione: Supportare l’ingresso o la presenza delle imprese italiane o a partecipazione italiana - soprattutto delle Piccole e Medie - nel tessuto economico dell´Ungheria; 2. Formazione: Formare personale qualificato per la Cciu, per i Soci Cciu e per le aziende italiane/a partecipazione italiana, che operano/intendono operare con l’Ungheria; 3. Conclusione D’affari: Sostenere lo sviluppo in territorio ungherese delle aziende a partecipazione italiana e la promozione del mercato italiano alle aziende ungheresi, tramite svariate iniziative di collaborazione ed attivitá; 4. Assistenza E Consulenza Alle Imprese: Offrire supporto e consulenza alle imprese italiane / a partecipazione italiana; 5. Attività Rete Ccie: Partecipare attivamente al potenziamento del ruolo e delle attivitá di Assocamerestero; 6. Progetti D’area / Progetti Prioritari Progetto D’area “Italian Desk: le Ccie al servizio delle imprese dei territori di nuova adesione e dei paesi candidati per la partecipazione proattiva ai programmi comunitari 2007 - 2013”; Progetti Prioritari “Fiera Del Made In Italy” (in fase di valutazione) Obiettivi: Consolidamento della cultura enogastronomica ed artigianale-manufatturiera italiana in Ungheria grazie all’Organizzazione di una “Fiera del Made in Italy” annuale per la promozione dei prodotti artigianali ed enogastronomici italiani presso una delle piú prestigiose piazze di Budapest; “Convegno Pmi Su Trasporti E Logistica” (in fase di valutazione) Obiettivi: Informare le Pmi italiane operanti in Ungheria e le Pmi italiane che si affacciano al mercato ungherese in merito alla strategicitá del ruolo geopolitico ungherese; Informare delle possibilitá esistenti e del futuro del settore trasporti in Ungheria; Informare le aziende italiane/a partecipazione italiana delle novitá del settore della logistica in Ungheria; Confronto sullo sviluppo del Corridoio “V” e sui potenziali investimenti italiani su tale asse; Azioni: Organizzazione del tradizionale Convegno annuale per le Pmi, in collaborazione con Istituzioni italiane ed ungheresi (in corso di valutazione collaborazione con Camera di Commercio e dell’Industria della Contea di Csongrád). .  
   
   
MACEDONIA: LA CRESCITA DEL PIL HA RAGGIUNTO IL 5,1% LO SCORSO ANNO  
 
Skopje, 1 aprile 2008 - Il prodotto interno lordo della Macedonia è cresciuto del 5,1% a/a reale nel 2007, accelerando rispetto al 4,3% a/a dell’anno precedente. Lo riferisce l’Ufficio statistico nazionale. I settori con il maggior contributo alla crescita nel 2007 sono stati il commercio all’ingrosso e al dettaglio (14%), trasporto, immagazzinamento e comunicazione (12,5%) e hotel e ristoranti (6,8%). La performance del Pil è stata forte lo scorso anno, ma ancora al di sotto del target ufficiale del 6% per il 2007. I risultati sono in linea con le previsioni economiche della Commissione Europea per la crescita economica del Paese al 5%. Per il 2008 e il 2009 la Commissione prevede una crescita del Pil rispettivamente del 5,5% e del 5,3%. Nel quarto trimestre, il Pil è cresciuto del 5,2% a/a reale, a fronte del 4,2% a/a nel terzo, del 4,3% nel secondo e del 6,8% a/a nel primo. Il commercio all’ingrosso e al dettaglio, i trasporti e le comunicazioni, assieme alle costruzioni, sono i tre settori più importanti, con quote di valore aggiunto nel quarto trimestre, rispettivamente del 15,6%, 11,3% e 7,8%. Il valore aggiunto dell’agricoltura è sceso dell’11,1% a/a da ottobre a dicembre, dopo un calo del 5,4% a/a registrato nel trimestre precedente. La bassa prestazione del settore dipende anche dall’estate asciutta. L’industria è cresciuta del 6,2% a/a nel quarto trimestre, a fronte dell’1,1% a/a del terzo. .  
   
   
LA POLONIA LEADER NELLA REGIONE PER GLI INVESTIMENTI STRANIERI  
 
Varsavia, 1 aprile 2008 - La Polonia sta mantenendo la sua posizione di leader nella classifica dei Paesi centro europei con il maggior numero di investimenti stranieri. La posizione è contesa solo dalla Romania, grazie alla manodopera a basso costo. L’agenzia ceca Czechinvest, controparte dell’Agenzia polacca per l’informazione e l’investimento straniero Paiiiz, ha annunciato i risultati dell’attività del 2007. Il valore medio del progetti che ha gestito si è attestato attorno ai 14 milioni di euro, mentre nel caso di Paiiiz, è stato di 33 milioni di euro. Il budget di entrambe le agenzie non è proporzionato rispetto ai risultati raggiunti da entrambe, dal momento che quello di Czechinvest è di 4 volte più alto di quello di Paiiiz. I maggiori progetti della Paiiiz sono stati nei settori elettronico, automobilistico e chimico. Secondo i dati di Ernst&young, la Polonia supera la Cechia per disponibilità del personale e per il costo del lavoro. In quest’ultima area chi può competere è la Romania che, tuttavia, a causa della carenza di personale qualificato, non è in grado di attrarre un grande numero di investitori stranieri. Nel 2006 sono stati investiti 15 mln Eur in Polonia, 9 in Romania, 6 in Repubblica ceca e 2 in Slovacchia. La Polonia ha anche il vantaggio di essere il Paese più grande della regione. Il valore degli investimenti in Polonia potrebbe raggiungere un nuovo record, grazie all’incremento degli investitori extra europei. Lo scorso anno c’è stato un afflusso di investimenti cinesi, in particolare nell’elettronica, negli elettrodomestici e nel settore automobilistico. Inoltre, continueranno a crescere anche gli investimenti indiani e giapponesi. .  
   
   
REPUBBLICA CECA IL PAESE SEMPRE PIÙ FORTE NEI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE  
 
Praga, 1 aprile 2008 - Società come Accenture, Honeywell, Exxonmobil, Sap ed il centro It della Dhl sono attive nella capitale, Brno ospita Ibm, Motorola, Lufthansa e Infosys, mentre Tietoenator e Hsbc sono presenti a Ostrava. La Repubblica Ceca sta acquistando sempre più popolarità nei servizi di supporto alle imprese. La Shared Services Week 2007 svoltasi a Praga lo scorso anno, per la prima volta in un Paese della regione dell’Europa centro orientale, ha dimostrato l’interesse degli investitori per la Repubblica . Questa fiera commerciale per i servizi di supporto alle imprese ha riunito oltre 550 specialisti dalle organizzazioni più importanti che forniscono servizi alle imprese. L’ultima società ad aver creato un punto vendita a Praga è eBay, che opera un servizio di aste online con 276 milioni di utenti in tutto il mondo. Entro la fine di quest’anno, il centro dovrebbe impiegare 20 specialisti, prevalentemente analisti ed esperti in marketing. Ebay ha raggiunto i livelli di Google e Skype, che hanno già delle succursali nella Repubblica Ceca. .  
   
   
RELAZIONE ANNUALE 2007 SUL NARCOTRAFFICO  
 
Roma, 1 aprile 2008 - La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ha presentato il 25 marzo 2008 la Relazione Annuale 2007, giunta alla sua Xxvi edizione che fornisce un consuntivo sullo stato del narcotraffico ed uno strumento utile per individuare le risposte strategiche al costante incremento del traffico di sostanze stupefacenti. La produzione ed il traffico delle principali sostanze stupefacenti, nonostante le numerose iniziative realizzate dalla Comunità internazionale e dalle Autorità locali, continuano a crescere, toccando indici allarmanti per la pericolosità che esse stesse costituiscono e per il diretto coinvolgimento di organizzazioni criminali transnazionali. La produzione globale di cocaina e di eroina non accennano a diminuire. Il mercato europeo, insieme a quello statunitense, è il primo mercato mondiale di consumo di ogni tipo di sostanza stupefacente, mentre quello italiano è attualmente tra i primi mercati di cocaina ed il secondo di’eroina (dopo quello britannico). I dati relativi al contrasto nazionale indicano uno sforzo crescente, e danno un risultato che si inserisce tra i primi raggiunti negli ultimi quindici anni. L’italia è sempre più impegnata nelle principali iniziative internazionali volte ad arginare l’ondata di stupefacenti che annualmente si dirige verso il mercato europeo e a contrastare le agguerrite organizzazioni criminali, in grado di minare le basi della sicurezza di intere popolazioni e di destabilizzare numerose aree geografiche del globo. In tale scenario l’apertura dell’Ufficio dell’Esperto Antidroga di Kabul rappresenta una scelta strategica che mira al completamento di un dispositivo di intelligence, articolato attorno alla principale area di produzione dell’eroina ed alle principali direttrici di transito verso l’Italia. Oltremodo indispensabile si rivela il quadro della cooperazione internazionale di polizia, per cui si è dato vita ad una serie di iniziative, tra cui: – la conduzione del Cospol Heroin, un gruppo di lavoro costituito su decisione della Task Force dei Capi delle Polizie Europee al fine di approntare un piano strategico ed operativo a breve termine per un più efficace contrasto delle reti criminali dedite al traffico dell’eroina in Europa; – la partecipazione al C. A. R. I. C. C. (Central Asian Regional Information and Cooperation Centre), con sede ad Almaty (Kazakhstan), cui partecipano le Repubbliche Centro Asiatiche. – la partecipazione, unitamente a Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra, Irlanda ed Olanda, al Maoc (N) - Marittime Analysis Operation Centre (Narcotics) –, un centro di intelligence ed operativo con sede a Lisbona, che monitora e controlla il traffico marittimo di cocaina diretto in Europa attraverso l’Atlantico, compreso il Mar Mediterraneo; – la promozione, unitamente ai collaterali organismi di Francia e Spagna, della creazione nel bacino del Mediterraneo di un centro di intelligence con il compito di interdire il traffico di droga cui partecipino tutti i Paesi rivieraschi dell’area occidentale del Mediterraneo; – l’avvio di un progetto di condivisione delle informazioni acquisite da tutti gli Ufficiali di Collegamento europei dislocati nei Paesi dell’Africa Occidentale, che prevede la formazione, l’aggiornamento professionale ed il supporto, tecnico ed umano, degli organismi di polizia locali. Il quadro delineato dimostra come il traffico di sostanze stupefacenti è il fattore chiave nell’evoluzione del crimine organizzato internazionale. Ecco perché la D. C. S. A. Ricopre un ruolo centrale, come strumento informativo e di propulsione, nei riguardi di tutte le Forze di Polizia operanti sul territorio, grazie agli evoluti livelli di professionalità e di specializzazione che essa esprime, in sinergia con i diversi attori istituzionali impegnati a garantire la sicurezza nazionale. .  
   
   
INTESA SANPAOLO ESERCITA L’OPZIONE PUT SUL 36,36% DI BANQUE PALATINE  
 
Torino, Milano, 1 aprile 2008 – Ieri , ottenute le necessarie autorizzazioni, Intesa Sanpaolo (Isp) ha esercitato l’opzione put nei confronti di Caisse Nationale des Caisses d´Epargne (Cnce) relativamente all’intera partecipazione del 36,36% detenuta in Banque Palatine al prezzo di € 367,4 milioni. Tale opzione era inclusa negli accordi siglati al momento della cessione da parte di Sanpaolo Imi a Cnce del 60% di Banque Sanpaolo (ridenominata poi Banque Palatine) finalizzata nel dicembre 2003. L’operazione ha effetti sostanzialmente neutri sul conto economico consolidato di Isp, dato l’allineamento al fair value dell’interessenza in sede di fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi (che hanno costituito Isp). .  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO ITALIA SCAVALCA FRANCIA E GRAN BRETAGNA SUI MERCATI EXTRA UE. TENGONO ANCORA BENE LE VENDITE CHE NEL PRIMO BIMESTRE REGISTRANO UNA CRESCITA DEL 18,1% CON UN DEFICIT IN CALO DEL 6%  
 
Roma, 1 aprile 2008 - Negli ultimi anni l’Italia ha fatto registrare sui mercati extra-europei tassi di incremento del proprio export superiori a quelli dei principali competitor europei, fatta eccezione per la Spagna: nel periodo 2004-2007 le esportazioni italiane sono cresciute del 32%, variazione superiore a quella della Germania (+31,3%), pari quasi al doppio del Regno Unito (+16,3%) e più che doppio rispetto al risultato francese (+13,9%). L’italia, mantenendo fin dal 2005 un ritmo di crescita dell’export pari almeno all’11% annuo, ritorna nel 2007 ad essere il secondo esportatore nell’Europa a 27 verso i Paesi extra-Ue, superando la Francia e il Regno Unito, scivolati rispettivamente in terza e quarta posizione per effetto del rallentamento delle loro esportazioni. “Dagli ultimi dati non sembra che il clima di incertezza che domina i mercati internazionali stia avendo per il momento ripercussioni sulle performance esportative delle imprese italiane” sottolinea Gaetano Fausto Esposito, direttore generale di Assocamerestero. “Dobbiamo aspettare le prossime rilevazioni per capire quali saranno gli effetti – prosegue Esposito – sia del forte apprezzamento dell’euro sul dollaro sia dell’andamento dei costi delle materie prime”. Per quanto riguarda i settori, oltre alla forte crescita della meccanica (+26%), nel periodo gennaio-febbraio 2008 il tessile e abbigliamento ha fatto registrare un incremento delle vendite più che doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+19,2% contro il +8% del 2007). .  
   
   
EXPO 2015. FORMIGONI: VITTORIA DI CUI L´ITALIA AVEVA BISOGNO  
 
Parigi, 1 aprile 2008 - "E´una grande vittoria, un risultato indiscutibile, frutto del grande lavoro svolto insieme dalle nostre istituzioni e da tante forze della società civile". E´ la reazione immediata del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alla notizia dell´assegnazione a Milano di Expo 2015. "Avevamo calcolato 88/90 voti a nostro favore - ha aggiunto Formigoni - e ci siamo arrivati vicinissimi, perché i sì sono stati 86. E´ stata una gara impegnativa perché la Turchia ha presentato progetti molto importanti e ha svolto un´azione di pressing molto forte". "L´italia - ha concluso il presidente - aveva bisogno di una vittoria e sono felice che questa sia stata ottenuta da Milano e dalla Lombardia". Cori da stadio e bandiere tricolori sventolanti hanno fatto da cornice all´assegnazione dell´Expo 2015 a Milano, avvenuta nel tardo pomeriggio a Parigi al Palazzo dei Congressi, dove erano riuniti i 154 membri del Bie (Buerau International des Expositions). "Voglio sottolineare - ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni - che si è trattato di una gara vera All´inizio si dava quasi per scontato che avremmo battuto facilmente un avversario come Smirne e la Turchia e il nostro è stato infatti un risultato netto per raggiungere il quale è stato determinante il gioco di squadra fra Regione Lombardia, Comune e Provincia di Milano, imprese, associazioni, ambasciate e consolati". "Ci siamo assunti - ha aggiunto il presidente - un impegno fondamentale quando già tempo fa abbiamo detto che tutti i Paesi amici saliranno sul palcoscenico dell´Expo 2015. Dalla prossima settimana, pertanto, inizieremo a lavorare insieme. Voglio anche ricordare che, con il passare del tempo, abbiamo sentito aggiungersi al nostro lavoro fatto di scambi e incontri a livello diplomatico una nuova forza intorno a noi, e cioè il calore popolare della gente che ha iniziato a credere sempre di più sulla vittoria di Milano". Dopo il voto del Bie, le manifestazioni parigine proseguono con la festa del Comitato organizzatore alla città vincitrice. Con il presidente Formigoni e i vertici della istituzioni milanesi, il sindaco Letizia Moratti e il presidente della Provincia Filippo Penati, erano presenti a Parigi anche il presidente del Consiglio Romano Prodi, i ministri degli Esteri e del Commercio estero, Massimo D´alema e Emma Bonino, e il sottosegretario agli Esteri, Vittorio Craxi. "Il nostro brindisi dal belvedere del 31° piano del palazzo della Regione ha portato fortuna. Una vittoria fantastica per Milano, per la Lombardia e per l´intero Paese. Un obiettivo raggiunto grazie all´intraprendenza e alla serietà di chi ha sempre creduto in questo progetto". Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione Lombardia, commenta cosi l´assegnazione a Milano dell´Expo 2015. "Da donna a donna rivolgo un abbraccio forte e un vivo ringraziamento a Letizia Moratti. Sentimenti i miei che sono ovviamente anche per il presidente Formigoni e per tutti coloro che hanno lavorato per centrare questa difficile impresa". "Un risultato storico, una vittoria netta, ancora più bella e importante viste le previsioni di tanti, ma soprattutto una grandissima soddisfazione". E´ il commento a caldo dell´assessore all´Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, Massimo Corsaro. "Sono certo - aggiunge l´assessore - che la decisione avrà ricadute di notevole importanza sul tessuto economico della Lombardia, in particolare per quanto riguarda le nostre 800. 000 piccole e medie imprese". "Un grazie davvero speciale - conclude Corsaro - va al sindaco Letizia Moratti, capace di portare avanti un lavoro straordinario e senza la quale non si sarebbe potuti arrivare a questa bellissima vittoria". "E´ un risultato straordinario che premia il lavoro fatto in questi mesi e la bontà di un progetto eccellente". Con queste parole Raffele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e mobilità ha commentato l´assegnazione dell´Expo 2015 a Milano. "Da qui al 2015 si apre un´opportunità storica per la nostra regione: una formidabile spinta per il completamento delle opere infrastrutturali che stiamo realizzando come Pedemontana, Brebemi e Tem, e per il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico che congiuntamente, anche oltre l´Expo, miglioreranno la qualità della vita dei nostri cittadini e la competitività del nostro sistema economico. In questo momento il pensiero non può non andare anche a Malpensa: la città che ospiterà l´esposizione universale infatti dovrà avere un aeroporto in grado di offrire collegamenti diretti con tutto il mondo. Sono certo che arriveremo pronti alla sfida". .  
   
   
FINALMENTE EXPO… 4 MILIARDI DI EURO DI INCREMENTO DI FATTURATO E 752 MILIONI DI INDOTTO TURISTICO PER LA BRIANZA. MA ANCHE NEL RESTO DELLA LOMBARDIA, DA BRESCIA A COMO  
 
Monza, 1 aprile 2008 - L’expo 2015 porterà benefici per le imprese del territorio. La Brianza, ad esempio, potrà contare su un incremento del fatturato pari a 4 miliardi di Euro e un indotto per il turismo di 752 milioni di Euro. Un grande evento, dall’effetto domino, e che attiverà ricadute economiche positive per l’indotto turistico in tutta la Lombardia: da Brescia con 725 milioni di Euro a Como (395) a Varese (258). E’ quanto emerge da una stima dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza-brianza su dati registro imprese, istat, iulm e ciset. “E’ una grande affermazione per tutto il Paese - ha commentato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza-brianza -. Ma è una vittoria simbolica per Malpensa, frettolosamente abbandonata, che dovrà accompagnare la sfida di Expo 2015. Si apre una stagione di grande impegno per tutti: sono certo che sarà un grande evento rivolto al futuro e, quindi, l’occasione per investire in importanti infrastrutture permanenti, che mettano a sistema qualità del lavoro e della vita. Per la Brianza, l’Expo può offrire possibilità concreta di investimenti a favore di quella “Brianza verde” dei parchi e delle ville storiche, a partire dalla valorizzazione della stessa Villa Reale”. In Italia, l’indotto turistico 540 milioni di indotto turistico a Roma (tra le principali spese: 250 per alloggio, 25 per i trasporti, 60 per acquisti in abbigliamento, 82 per pizzerie e ristoranti), 421 a Venezia (220 alloggio, 20 per trasporti, 50 per shopping, 75 per mangiare), 223 a Firenze (110 per dormire, 10 trasporti, 26 per shopping e 36 per mangiare). Infine 114 milioni è l’indotto turistico generato dall’Expo per Napoli, con 50 per dormire, 8 per trasporti, 20 di shopping, 30 per mangiare Principali mete lombarde (valori in milioni di euro )
Indotto turistico tot, ricettività trasporti ristorazione Shopping
Varese 258 134 15 44 46
Como 395 205 24 67 71
Sondrio 130 68 8 22 23
Bergamo 214 111 13 36 39
Brescia 725 377 44 123 131
Pavia 44 23 3 7 8
Cremona 36 19 2 6 7
Mantova 35 18 2 6 6
Fonte: Camera di commercio Monza-brianza, su dati registro imprese, istat, iulm e ciset .
 
   
   
MARCHE, EMILIA-ROMAGNA, TOSCANA, UMBRIA INSIEME PER AFFRONTARE CON PIU´ FORZA I MERCATI. INIZIATIVA A BOLOGNA PROMOSSA DALLA CNA ANCHE UNA NUOVA RIVISTA TRA LE QUATTRO REGIONI. SPACCA: ´RETI LUNGHE E CONTAMINAZIONE TRA I DISTRETTI PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE´  
 
Bologna, 1 aprile 2008 - Marche, Emilia-romagna, Toscana, Umbria insieme alla Cna per interrogarsi sul sistema competitivo delle piccole e medie imprese nello scenario internazionale, garantendo sviluppo e coesione. Questa l´iniziativa che si e` tenuta a Bologna, con i Presidenti delle Regioni, sul tema ´Reti, Innovazione e Coesione sociale. ´ Il presidente Gian Mario Spacca ha sottolineato che la sfida delle Marche e` quella di crescere senza fratture, riprendendo un´espressione di Giorgio Fua`, e che questo modello ha portato a risultati positivi, ha consentito una crescita costante e le Marche hanno potuto lasciarsi alle spalle l´esperienza di un territorio in sottosviluppo, andando a costituire una sorta di terza Italia che si fonda proprio sulla collaborazione tra territorio e imprese. Ha detto che piu` che le dimensioni delle imprese, e` importante la capacita` di adattarsi al cambiamento, riuscire a conservare questa capacita`. Come? Ancora una volta ci viene in aiuto Fua`, quando sostiene che il fattore fondamentale e` l´organizzazione imprenditoriale. Il distretto tradizionale e` superato. Bisogna guardare alle reti lunghe, che hanno come punto di riferimento lo scenario mondiale: qui sta la sfida. Spacca ha ricordato che le Marche sono la regione piu` artigiana d´Italia in rapporto alla sua popolazione e la scelta fatta agli inizi degli anni ´90, quanto tutti pensavano di abbandonare i settori tradizionali, quelli classici del manifatturiero per inseguire i bassi costi: le Marche hanno fatto una scelta diversa, qualificando quei settori, investendo in innovazione, qualita`, logistica. Tutti processi che non sono stati ´dettati dall´impresa´, si e` interpretato quelle che erano le loro principali esigenze: cosi` la logistica integrata e anche le infrastrutture immateriali, anche con il recente accordo con il Ministro Gentiloni per la banda larga, sia a favore dei cittadini, ma un servizio in piu` per le imprese. Per la formazione e` stato chiesto all´Universita` di investire risorse tenendo conto di progetti che potessero essere trasferiti alle imprese. Non solo reti lunghe, nella nuova logica dei distretti, ma ´contaminazione tra distretti´, cosi` ha chiamato la possibilita` di mettere in rete capacita` innovative trasversali. A questo proposito ha citato l´esempio della cantieristica: il valore aggiunto in questo settore, ha detto, non e` data tanto dalla tecnologia, quanto dalla filiera del lusso, dove, soprattutto tra Ancona e Fano si costruiscono veri e propri gioielli, dove la raffinatezza dell´ebano si sposa con la lavorazione dei pellami di qualita`. Da ultimo, l´internazionalizzazione che e` il fiore all´occhiello delle Marche, una regione che e` protesa all´esterno, un´internazionalizzazione attiva, che piu` che cercare bassi costi di manodopera, ha cercato nuovi mercati ´ Cina, India, Vietnam, Russia ´ producendo per il mercato locale. Ora questo elemento e` indispensabile per crescere e non e` sicuramente appannaggio solo delle grandi industrie: si internazionalizzano anche le piccole e medie imprese. Su questo e` indispensabile pensare in una logica di rete, di sistema, che metta in relazione realta` affini: ecco perche` e` importante l´iniziativa come quella promossa dalla Cna: non solo per creare un rapporto tra Regioni, ma anche perche` il sistema organizzativo delle imprese, come la Cna, e` supporto indispensabile per favorire questo processo. Concetto largamente ripreso da Vasco Errani, che ha detto che i Paesi piu` avanzati hanno mandato avanti prima il sistema istituzionale e poi sono arrivate le imprese. Hanno preso la parola la presidente Maria Rita Lorenzetti dell´Umbria, Federico Gelli, vice-presidente della Toscana (il presidente Martini e` impegnato con la visita oggi del presidente Napolitano). Ha concluso il presidente della Cna nazionale Ivan Malavasi. Presentata anche la nuova rivista della Cna ´Io l´impresa ´ Persone-capitali-reti´, uno strumento interregionale per tenere i contatti proprio tra queste quattro realta` territoriali e per monitorare i progetti che si faranno insieme. .  
   
   
DURNWALDER RICEVE IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO TIBETANO IN ESILIO  
 
Bolzano, 1 aprile 2008 - Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha ricevuto lunedì 31 marzo a Palazzo Widmann il presidente del Parlamento tibetano in esilio, Karma Chopel. Durante l´incontro Durnwalder ha augurato di trovare a breve una soluzione ai gravi problemi del Tibet, prendendo esempio dell´autonomia altoatesina. Karma Chopel, presidente del Parlamento tibetano in esilio nella città indiana di Dharamsala, sta compiendo un viaggio in Europa per illustrare la questione tibetana e informare l´opinione pubblica sulla situazione nella sua terra natale. Una delle tappe ha portato il politico tibetano in Alto Adige, dove è stato ricevuto anche dal presidente altoatesino Luis Durnwalder. "Stiamo seguendo con molto interesse e con molta preoccupazione le vicende che riguardano la sua terra - ha spiegato Durnwalder nel dare il benvenuto a Chople - perchè la Provincia di Bolzano è molto amica del Tibet. Qui in Alto Adige siamo molto sensibili alle questioni riguardanti le minoranze linguistiche, in maniera particolare per ciò che concerne il rispetto della lingua, delle tradizioni e della storia di un popolo. Grazie al forte orientamento democratico avuto nel secondo dopoguerra da Austria e Italia, siamo riusciti a creare un´autonomia in grado di rispettare e tutelare la cultura di ognuna delle minoranze linguistiche presenti nel nostro territorio, facendo diventare la questione anche di interesse nazionale grazie all´inserimento di un passaggio relativo alla tutela delle minoranze nella carta costituzionale di entrambi i paesi. Mi auguro vivamente che anche in Tibet si riesca a raggiungere un accordo che salvaguardi la cultura del vostro popolo all´interno di una cornice autonomista". Soddisfatto per le parole espresse da Durnwalder, il presidente del Parlamento tibetano in esilio Karma Chopel, il quale ha chiesto nuovamente l´aiuto della comunità internazionale per una soluzione positiva della vicenda riguardante il suo popolo. "Posto che l´indipendenza non ci verrà mai concessa - ha sottolineato Chople - puntiamo a raggiungere in maniera pacifica una soluzione di compromesso: il Tibet continuerà a far parte della Cina, ma in un contesto di ampia autonomia. Questo è il nostro obiettivo, e lo consideriamo raggiungibile solo a patto che l´Europa e tutta la comunità internazionale facciano pressione in tal senso". .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: IL PRESIDENTE ERRANI E L´ASSESSORE CAMPAGNOLI INCONTRANO IL CONSOLE GENERALE DI UNGHERIA GEZA HETENYI  
 
Bologna, 1 aprile 2008 – Incrementare i rapporti di collaborazione economici e le partnership tra le imprese, in materia di infrastrutture, di logistica e del turismo, con uno sguardo ai fondi strutturali europei. Questi i temi della visita in Regione del console generale di Ungheria Geza Hetenyi che, accompagnato dal console onorario Erssevet Miliczky e dal capo dell’ufficio commerciale in Italia Peter Spanyik, è stato ricevuto questo pomeriggio dal presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani e dall’assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli. Il console Hetenyi ha ricordato che l’Italia, in particolare le Regioni del Nord, costituisce il secondo partner commerciale europeo per l’Ungheria e ha confermato l’interesse ad iniziative concrete tese a favorire progetti comuni. Il presidente Errani ha posto l’accento sui due filoni di cooperazione, uno relativo al sistema delle imprese, per verificare le condizioni per gli investimenti, e l’altro attinente all’utilizzo delle risorse comunitarie per costruire nuove relazioni economiche all’interno della rete europea. .  
   
   
PIANO TERRITORIALE: STRUMENTO PER SVILUPPO ORDINATO FORMIGONI E BONI:NO A SPRECHI DI AREE, COINVOLGIMENTO DEI COMUNI  
 
Milano, 1 aprile 2008 - Uno strumento che racchiude le linee di sviluppo del territorio per i prossimi 30 anni. Che dovrà essere equilibrato, condiviso nelle scelte, responsabile negli interventi edificatori, privilegiando il riutilizzo di aree dismesse, e in sintonia con le grandi trasformazioni viabilistiche e infrastrutturali. E´ il Piano territoriale regionale (Ptr), ideale e concreto proseguimento della legge n. 12 del 2005 per il governo del territorio. "E´ il primo piano adottato da una regione italiana - ha detto il 27 marzo l´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, al termine della presentazione del documento nel corso di un convegno - che punta sullo sviluppo sostenibile nelle scelte di programmazione. Scelte che dovranno coinvolgere tutti gli attori pubblici, fino al più piccolo Comune. Se dobbiamo salvaguardare il territorio non possiamo più sfruttarlo in misura indiscriminata". "E´ uno strumento dedicato a costruire il futuro della Lombardia - ha detto il presidente della Giunta regionale, Roberto Formigoni, nel corso del suo intervento al convegno - e a svilupparne le potenzialità, uno strumento dinamico, capace di integrare politiche per l´assetto territoriale, produttivo, sociale, il paesaggio e il patrimonio culturale. Che avrà l´obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini, un piano trasversale, aperto al confronto e alla condivisione di scelte, locali e generali, con gli enti locali". "Inutile e dannoso, ad esempio - ha precisato Boni - costruire nuovi insediamenti residenziali lontano dai luoghi di lavoro: la parola d´ordine dovrà essere crescita ragionata del territorio, che non può più essere sfruttato essendo una risorsa limitata. Questo vale anche in rapporto alle politiche di immigrazione e agli insediamenti di campi nomadi, di cui la norma contenuta nel Ptr non ne contempla neppure l´esistenza. Perché non possono esistere zone franche dove si vive al di fuori della legalità e delle normali condizioni di integrazione". Parola d´ordine, dunque, sviluppo sostenibile e scelte condivise con tutti gli enti locali e territoriali, che oggi grazie al Sistema informativo territoriale hanno la fotografia esatta del territorio. "Sviluppo ordinato, temporizzazione degli interventi per concludere le opere in tempi certi, anche in previsione di appuntamenti importanti come Expo 2015 - ha detto ancora Boni -. Sul territorio lombardo ci sono 10 milioni di metri quadri di aree dismesse, il cui recupero è fondamentale. Dove ci sono nuove infrastrutture e sviluppo sarà necessario compensare con maggior salvaguardia; e in tema di abusivismo non dobbiamo dimenticare quelle zone dove non c´è controllo del territorio, dove ci sono sacche di illegalità anche perché le responsabilità pubbliche si sovrappongono e le regole non vengono rispettate". "Ora - ha concluso Boni - ci aspetta la fase legata all´approvazione definitiva del Piano da parte del Consiglio regionale: una fase aperta ancora al contributo di tutti, nella quale potranno essere apportati ulteriori miglioramenti alla proposta formulata dalla Giunta regionale". .  
   
   
LOMBARDIA/KURDISTAN. RONZA: REGIONE CON NOSTRI IMPRENDITORI  
 
Milano, 1 aprile 2008 - Regione Lombardia è a fianco delle numerose aziende lombarde che dall´8 al 12 giugno, ad Erbil, capitale del Kurdistan iracheno autonomo, esporranno i propri prodotti all´Italianexpo 2008, l´esposizione specializzata delle industrie e delle tecnologie italiane. Lo ha confermato questa mattina il sottosegretario alla presidenza della Regione, Robi Ronza che, su delega del presidente Roberto Formigoni, ha incontrato a Milano, a Palazzo Giureconsulti, il ministro del Commercio del Kurdistan, Mohammed Mohammed, in Italia per partecipare al convegno "Iraq Kurdistan. Nuova frontiera di business: ricostruzione, sviluppo delle infrastrutture e dell´industria". "Il Kurdistan - ha detto Ronza - è una Regione che ha possibilità di crescita enormi, grazie anche alle ingenti disponibilità economiche di cui dispone. Per questo riteniamo fondamentale sostenere le nostre aziende che hanno deciso di scommettere su questa regione del vicino Medio Oriente anzitutto con una corretta informazione sulla reale situazione del Paese che vive in pace e che, dunque, è molto differente da quella dell´Iraq". "In questo senso - ha proseguito Ronza - le Istituzioni possono fare molto, anche in forza dei poteri che la Costituzione italiana attribuisce in particolar modo alle Regioni in materia di rapporti internazionali". Ronza e il ministro Mohammed hanno poi annunciato di aver gettato le basi per un lavoro che porterà alla sottoscrizione di un´intesa per incrementare ulteriormente i rapporti Lombardia/kurdistan. .  
   
   
FONDO SEED, 10 MLN EURO PER LO START UP DI IMPRESE  
 
Milano, 1 aprile 2008 - Dieci milioni di euro per finanziare l´avvio di nuove imprese lombarde operative nell´ambito dell´energia, salute, ambiente e food. L´importo massimo del finanziamento è di 150. 000 euro e serve a sostenere le aziende in quella fase in cui il tasso di mortalità è molto significativo e il profilo rischio-rendimento sfavorevole disincentiva gli operatori privati. Sono queste le caratteristiche del Fondo Seed, presentato il 27 marzo al Palazzo della Regione da Adriano De Maio, sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega all´Alta Formazione, Ricerca e Innovazione, e da Marco Nicolai, direttore generale di Finlombarda. "Il Fondo Seed - ha detto De Maio - consente alla Lombardia di ampliare il portafoglio degli strumenti finanziari innovativi a sostegno degli start up e degli spin off a vantaggio dello sviluppo dell´innovazione tecnologica e dell´imprenditorialità sul nostro territorio". Approvato con Delibera di Giunta regionale del 2 agosto 2007, il Fondo è pensato per un segmento di mercato generalmente non supportato dagli operatori, proponendosi quale strumento sussidiario rispetto agli investitori istituzionali che, notoriamente, intervengono in fasi più avanzate del ciclo di vita dell´impresa (venture capital, private equity, sistema bancario, mercato finanziario). Nicolai ha sottolineato che "un Fondo senza garanzie che si restituisce dopo 3 anni, subordinato al finanziamento degli operatori privati, è un vero polmone finanziario e rappresenta un´opportunità concreta all´avvio di iniziative imprenditoriali che rimarrebbero probabilmente inespresse". I beneficiari sono piccole e medie imprese costituite da 6 mesi, spin off universitari costituiti da 2 anni, imprese da costituire. L´ ammortamento è previsto mediante rimborso in un´unica soluzione (bullet comprensivo di interessi) sino a un massimo di 36 mesi. Una delle novità offerte dal Fondo Seed è costituita dal fatto che l´erogazione dell´intervento avviene in anticipo rispetto all´investimento e senza fideiussione. La rendicontazione è a mezzo di autocertificazione. Con la realizzazione di questo fondo Regione Lombardia si colloca tra le Regioni italiane come quella che ha focalizzato maggiormente l´attenzione sul problema del "finance gap" delle imprese innovative. In questi anni, con il supporto di Finlombarda, Regione Lombardia ha creato un ambiente favorevole allo sviluppo dell´innovazione tecnologica, sviluppo promosso e sostenuto con una serie di strumenti di finanza innovativa (es. Fondo Next e Techno Scouting) pensati su misura per queste aziende nelle diverse fasi di vita. Dal punto di vista normativo inoltre la legge n. 1 del 2007 "Strumenti di competitività per le imprese ed il territorio della Lombardia" rappresenta l´occasione e lo strumento per rivedere radicalmente l´azione pubblica a sostegno della competitività del sistema economico regionale. La legge regionale è concepita infatti per sostenere le politiche dedicate allo sviluppo del sistema delle imprese promuovendo processi virtuosi nel campo della ricerca, internazionalizzazione e sostenibilità dello sviluppo. .  
   
   
LA COOPERAZIONE COME MODELLO DI CRESCITA PER LA SARDEGNA  
 
Cagliari, 1 aprile 2008- Il Presidente della Regione, Renato Soru, è intervenuto venerdì 28 marzo all´assemblea regionale 2008 di Confcooperative sulle tematiche più importanti dello sviluppo economico della Sardegna, le scelte della Regione in questi ultimi anni e le prospettive immediate per il futuro. "Ecco, io volevo rassicurarvi su questo - ha detto il Presidente Soru -, questa Regione pensa non che ci sia troppa industria ma che ce ne sia poca, che il 12-13% di attuale contribuzione da parte dell´industria al prodotto interno lordo sia poco, sia il dato più basso del nostro Mezzogiorno e debba essere accresciuto; pensa che l´agricoltura - per quanto debole, in Sardegna, in Italia, in Europa – rimanga e debba essere un fatto più importante per la nostra regione". Sulla disponibilità delle risorse economiche, Soru ha precisato: "La Regione adesso ha un bilancio in ordine e non solo: ha più risorse rispetto al passato. Ogni anno noi oggi possiamo dedicare alle nostre politiche una quantità di risorse in più che valgono ogni anno circa due anni e mezzo dei vecchi Por 2000-2006. Cioè, le grandi risorse straordinarie europee che abbiamo avuto paura che fossero definitivamente scomparse alla fine del 2006, con una riduzione fino al 60-70% dei fondi, quelle risorse europee noi in realtà ne abbiamo due anni e mezzo in più ogni anno semplicemente nel nostro bilancio ordinari". E ancora sui compiti e i ruoli della Regione: "Questo è quello che deve fare la Regione: sistemare i bilanci, garantire le risorse, migliorare la qualità della pubblica amministrazione, semplificare la normazione in maniera che le cose non si possano solamente dire ma anche fare: per la metropolitana leggera che abbiamo fatto poche settimane fa ci sono volute 87 autorizzazioni, e questa è una cosa incredibile. Per questo motivo - ha continuato Soru - in attesa di approvare una legge sulla semplificazione, che abbiamo già scritto, nella Finanziaria di quest´anno c´è una norma importantissima per semplificare questi procedimenti amministrativi complessi, con la nomina di un responsabile unico non solo per la Regione ma per tutta la pubblica amministrazione". Infine, il Presidente Soru ha concluso, una volta di più, con un riferimento alla centralità della ricerca e del possedere un titolo di studio e conoscenze valide per entrare oggi nel mondo del lavoro: "A Nuoro ci sono 20mila disoccupati, di questi circa la metà hanno avuto dei colloqui di lavoro e la stragrande maggioranza, circa il 70%, aveva la terza media o meno della terza media. Come lo troveranno un lavoro? Anche se dovessero aprire delle nuove partecipazioni statali a Ottana, chi gli darà un lavoro? E anche se gli dessimo 60mila euro di prestito d´onore per l´autoimpeigo, come si autoimpiegheranno con la terza media? E allora la formazione e la scuola sono dei temi fondamentali per l´intera società sarda". .  
   
   
IL VENETO CRESCE ANCORA: NEL 2007 IL PIL REGISTRA UN +2,1%  
 
Venezia, 1 aprile 2008 – Nonostante il rallentamento dell’economia globale, il Veneto continua a crescere (+2,1% del Pil rispetto al 2006) e si colloca davanti a Emilia Romagna e Piemonte, dietro soltanto alla Lombardia (+2,2%). Questo il quadro emerso dall’Anteprima alla Relazione sulla situazione economica del Veneto, realizzata da Unioncamere del Veneto e presentata 28 marzo da Federico Tessari, presidente di Unioncamere del Veneto. Condizionato dalla crisi del mercato immobiliare e finanziario statunitense, il 2007 è stato un anno di rallentamento per l’economia globale. Il Pil mondiale è cresciuto del 4,9%, mentre nell’Eurozona ha registrato un +2,6%, in linea con l’anno precedente, ma leggermente inferiore a quello dell’intera Ue, pari a +2,9%. Anche l’Italia ha risentito della leggera flessione congiunturale: nel 2007 il Pil è cresciuto del 1,5%, decelerando rispetto al +1,8% del 2006. “In linea con il resto del Paese, anche il Veneto nel 2007 ha mantenuto un trend di crescita, sebbene più contenuto rispetto all’anno precedente – sottolinea Federico Tessari, presidente di Unioncamere del Veneto –. Secondo le stime di Unioncamere italiana, il Pil regionale a prezzi costanti ha registrato un aumento del 2,1% rispetto al 2006, sei decimi di punto superiore alla crescita in Italia. Nel confronto con le altre regioni, il tasso di crescita è risultato superiore a quello dell’Emilia Romagna (+1,9%) e della Toscana (+1,1%), in linea col Piemonte e lievemente inferiore alla Lombardia (+2,2%). Anche nel 2007 le regioni del Nord Est, guidate dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto, hanno contribuito a trainare la crescita dell’economia italiana insieme al Nord Ovest (+2,1%), seguite a distanza dalle regioni del Centro (+1,5%) e del Mezzogiorno (+1,4%)”. “La crescita del Pil è stata sostenuta dalla domanda interna, in aumento del 2,1%, e in particolare dai consumi delle famiglie che hanno registrato un incremento del 2,4%”. Positivo il settore agricolo (+10% della produzione lorda rispetto al 2006, 4. 800 milioni di euro di fatturato). Bene il settore manifatturiero (+2,7% la produzione industriale rispetto al 2006 contro il dato nazionale del +0,4%), cresce il numero delle imprese artigiane (+0,3% oltre quota 147mila unità, con 400 imprese in più rispetto al 2006). Buona anche la performance nel settore dei servizi alle imprese (+8,6% del fatturato e +5% dell’occupazione); dei trasporti (+7,5% di fatturato e +4,1% dell’occupazione); dell’informatica e telecomunicazioni (+3,5% del fatturato e +4,2% dell’occupazione). Il commercio al dettaglio ha registrato un aumento delle vendite del 1,8%, in particolare le immatricolazioni di auto hanno registrato un aumento del 6,4%. Bene il turismo: tra gennaio e dicembre 2007 si sono registrati 700mila arrivi in più (+5,3%) per un totale di 14,1 milioni di turisti e anche le presenze sono cresciute superando quota 61,5 milioni. Negli aeroporti veneti sono transitati 12,1 milioni di passeggeri (+13% sul 2006) e 50,7 mila tonnellate di merci (-13,2 sul 2006). Il traffico del porto di Venezia si è mantenuto sopra i 30 milioni di tonnellate (-2,4% sul 2006), mentre i passeggeri sono aumentati del 2,2%. “Nel 2007 l’occupazione in Veneto è aumentata del +0,8% e il numero di occupati è salito a 2 milioni e 119mila unità – sottolinea Tessari –. Il tasso di occupazione ha raggiunto quota 65,8%, contro il 65,5% del 2006, il tasso di disoccupazione è sceso al 3,3%, mentre nel 2006 era al 4%”. “Le esportazioni hanno raggiunto un valore da noi stimato di 49,5 miliardi di euro, in crescita del 7%, anche se con un rallentamento rispetto al 2006, quando si era registrato un +13,9%. Ma il +7% spiega il successo dei nostri operatori con l’estero e la capacità del sistema produttivo di procurarsi sbocchi commerciali nonostante la carenza di economie esterne e infrastrutture nel sistema Paese”. “Rispetto alla media del Nord Est (+9,3%), sostenuta da Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, il Veneto ha evidenziato una dinamica dell’export meno vivace ma in linea con le altre regioni export-oriented come Piemonte (+6,6%), Lombardia (+9,3%) e Toscana (+7,8%)”. Tuttavia, complici le dinamiche mondiali, le previsioni per il 2008 sono incerte. “Le previsioni, inizialmente improntate all’ottimismo, lasciano intravedere un rallentamento per l’anno in corso. Nel 2008 la crescita prevista per il Veneto oscilla tra l’1,2 e l’1,6%, ma alla luce delle recenti drastiche revisioni al ribasso della stima per l’economia italiana il tasso di sviluppo regionale potrebbe subire una correzione verso basso”. “Nonostante l’instabilità dei mercati finanziari internazionali e le difficoltà a livello europeo, ed italiano in particolare, su costi energetici e su quelli delle materie prime, – conclude il presidente di Unioncamere del Veneto – possiamo constatare che l’economia veneta ha continuato a presentare un discreto tasso di sviluppo che può considerarsi di buon auspicio per affrontare le sfide future. Un incremento del Pil del 2,1% è un buon risultato considerate le difficoltà accennate, soprattutto perché l’aumento è calcolato rispetto al 2006, che già era stato favorevole. Il nostro +2,1%, quindi, vale molto più delle percentuali di crescita più elevate di molti Paesi emergenti”. .  
   
   
PRESENTATO A TREVISO IL SESTO SALONE D’IMPRESA ASSESSORE REGIONE:“SERVONO FLESSIBILITA’ INNOVAZIONE E UN FISCO MENO INVASIVO”  
 
Treviso, 1 aprile 2008 - “Adhocrazia” è la nuova capacità delle Pmi di evolversi nei mercati “caotici”, grazie a due strumenti: i cambiamenti organizzativi a rete e la forte progettualità nelle strategie. Sarà questo il tema del Sesto Salone d’Impresa, che si terrà in Veneto a Villa Foscarini Rossi di Stra il 4 e 5 aprile prossimi, e che è stato presentato oggi presso Unindustria di Treviso dal suo curatore Fernando Azzariti, presenti tra gli altri l’Assessore regionale all’Economia, il Vicepresidente della Provincia di Venezia (Partners pubblici del Salone), il Vicepresidente del Consiglio Regionale di Piccola Industria Diego Lorenzon, il Direttore di Unindustria Treviso Giuseppe Milan, il Direttore dei Calzaturieri del Brenta Giampiero Menegazzo, il Direttore della Divisione Pmi di Cisco Italia Stefano Somenzi, il curatore del Salone d’Impresa Giovani (vera novità assoluta dell’edizione) Samuel Mazzolin. La Kermesse sarà animata da 17 convegni, 80 relatori nazionali e internazionali, 40 aziende descritte dai loro managers, e vedrà la presentazione di 4 libri e 3 ricerche sui modelli organizzativi delle imprese venete e delle aziende nazionali. “Anche questo Sesto Salone – ha detto l’Assessore regionale all’Economia – si caratterizza per la capacità di cogliere le necessità del momento e i temi del futuro”. Tra questi, l’Assessore ha evidenziato il nuovo modo di programmare della Regione in materia economica, meno invasivo delle competenze dirette delle imprese e più flessibile per poter apportare quelle modifiche che la congiuntura può imporre; il rafforzamento di ricerca e innovazione come armi per competere sui mercati dell’alta qualità; una generale opera di sburocratizzazione. “In quest’ultima – ha detto – ci metto anche il fisco: oggi leggiamo ad esempio che il 49,66% dei ricorsi presentati da cittadini veneti contro qualche provvedimento fiscale viene accolto dalle Commissioni Tributarie. Vuol dire che un accertamento su due risulta alla fine infondato per decisione della stessa Amministrazione finanziaria, e questo descrive un fisco troppo invasivo, al punto di arrivare a perdere la metà dei ricorsi, con l’inevitabile dispendio di energie e di fondi per i cittadini e per la stessa Amministrazione. Le tasse – ha concluso l’esponente regionale – vanno pagate da tutti, senza se e senza ma, però, quando per metà vengono alla fine giudicate ingiuste, allora vuol dire che qualcosa non va e va corretto”. La sesta edizione del Salone d’Impresa sarà anche caratterizzata da ospiti particolarmente illustri, come gli imprenditori Giovanni Rana e Matteo Marzotto, il Governatore della Moravia-slesia Evzen Tosenovsky, il Commissario Tecnico della Nazionale di Volley Andrea Anastasi. “Tutti i momenti della due giorni – ha tenuto a precisare il curatore Fernando Azzariti – permetteranno ai circa mille partecipanti di capire in che cosa si concretizza il mutamento organizzativo delle Pmi. L’immagine stereotipata di un’Italia in declino – ha aggiunto – non corrisponde alla realtà, che non va letta in termini di crisi, ma piuttosto di continua e veloce evoluzione della globalizzazione”. .  
   
   
BANDO INCUBATORE DI IMPRESE DI BENEVENTO ASSEGNATI GLI SPAZI DISPONIBILI ALLE IMPRESE INNOVATIVE ICT CHE HANNO SUPERATO LA VALUTAZIONE DEL NUCLEO TECNICO DI VALUTAZIONE. PREVISTE SVARIATE OPPORTUNITÀ DI LAVORO PER LAUREATI IN INGEGNERIA, IN INFORMATICA E IN ECONOMIA.  
 
Benevento 1 aprile 2008 - Nei giorni scorsi il Nucleo Tecnico di Valutazione (Ntv) dell’Incubatore di Imprese Ict del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree Interne della Campania ha esaminato, durante varie sedute, le numerose domande pervenute da parte delle aziende in risposta al bando di selezione di iniziative imprenditoriali da insediare nell’Incubatore di Benevento. Dopo un’attenta analisi d il Ntv effettuato la valutazione delle domande presentate procedendo con l’assegnazione degli spazi disponibili secondo la graduatoria di seguito riportata: 1°. Bv Tech Spa – l’azienda, con sede principale a Milano, si occupa della progettazione, realizzazione e gestione di soluzioni innovative ad elevato valore aggiunto in diverse aree di intervento come sicurezza, reti e sistemi, web e sistemi real time; 2°. I-cube Srl - l’azienda, con sede a Bari, si occupa dello sviluppo di metodi, tecniche e tecnologie sul mercato del software per la realizzazione di applicazioni di impresa; 3°. Tek-up Metrology&services Srl – l’azienda, con sede a Bologna, si occupa dello sviluppo e dell’erogazione di servizi di taratura per strumenti elettrici, elettronici e per le telecomunicazioni; 4°. Incipit Scarl – il consorzio, costituito tra l’altro dall’Università degli Studi di Napoli Federico Ii e dall’Università degli Studi del Sannio, si occupa della realizzazione di specifiche azioni per promuovere le più innovative tecnologie Ict- based, come le applicazioni wireless, wi-fi ed Rfid, nel settore dell’Automazione dei processi industriali. I componenti del Nucleo Tecnico di Valutazione (Ntv): dott Floriano Panza - Presidente del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e Aic; Prof. Filippo Bencardino - Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Sannio; On. Carmine Nardone - Presidente della Provincia di Benevento; dott. Giuseppe Donatiello - Vice Presidente della C. C. I. A. A. Di Benevento; dott. Claudio Febbraio - dirigente della Banca della Campania. Le aziende saranno ospitate nell’Incubatore per un periodo di 24 mesi, al termine del quale saranno accompagnate nell’individuazione di strutture idonee (tipo Area di sviluppo Industriale di Ponte Valentino) ove trasferire la propria attività. .  
   
   
SABATO SI APRE A ROVIGO MERCATO EUROPEO DEL COMMERCIO AMBULANTE  
 
 Rovigo, 1 aprile 2008 - Eurorovigo, tappa polesana del Mercato Europeo del Commercio Ambulante, giunto alla sua terza edizione cambia date e quest’anno, invece che in autunno come negli anni scorsi, si svolgerà in primavera, dal 5 al 7 aprile. L’inaugurazione ufficiale è fissata per sabato prossimo alle ore 12. 00. Le novità della manifestazione, che si snoderà nei punti centrali della città, sono state presentate stamattina nella sede dell’Ascom di Rovigo dal presidente dell’associazione Gianpietro Pizzo insieme all’assessore regionale al bilancio Isi Coppola, al presidente della Camera di Commercio polesana Loredano Zampini, all’assessore comunale al commercio Nadia Romeo e al presidente di Fiva (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) Ascom Rovigo Giancarlo Zanella. Si tratta di una mostra mercato itinerante di artigianato tipico e specialità enogastronomiche, con la partecipazione di venditori locali, nazionali e internazionali. Gli operatori presenti ad Eurorovigo saranno circa 130 di cui la metà provenienti dall’estero, per lo più da Paesi europei ma ci saranno venditori anche da Tailandia, Egitto, Ecuador e Perù. La manifestazione si abbina quest’anno anche alla mostra d’arte “Belle Epoque. Arte in Italia 1880-1915”, aperta a Palazzo Roverella fino al 13 luglio. Da parte sua l’assessore Coppola ha indicato l’iniziativa come esempio di collaborazione tra enti pubblici e associazioni di categoria. La Fiva di Rovigo infatti – ha detto – l’ha voluta con grande tenacia e ha già ottenuto nelle passate edizioni una significativa risposta di pubblico da parte non solo della città ma di tutta la provincia. Come Regione – ha aggiunto – abbiamo condiviso fin dall’inizio soprattutto la filosofia di questo tipo di manifestazione, che per questa edizione si caratterizzerà anche per il binomio con la mostra di Palazzo Roverella, dando modo ai visitatori di trovare una città ancora più viva e vivace. .  
   
   
RIQUALIFICAZIONE AREA A SUD MARGHERA – FIRMATO ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
 Venezia, 1 aprile 2008 - E’ stato firmato ieri a Palazzo Balbi di Venezia l’Accordo di programma per la riqualificazione ambientale, paesaggistica, idraulica, e viabilistica dell’area di Venezia Malcontenta. Si tratta probabilmente del più vasto e ambizioso progetto europeo di carattere ambientale e paesaggistico, finalizzato a trasformare in parco urbano un’area fortemente degradata, quella del Vallone Moranzani a sud di Marghera. La realizzazione del parco è collegata peraltro ad una numerosa altra serie di interventi a servizio dell’abitato di Malcontenta: messa in sicurezza idraulica dell’intera zona, interramento delle “pesanti” linee elettriche, realizzazione di altri due parchi urbani, modifica e miglioramento della viabilità, trasferimento di una azienda di stoccaggio di prodotti petroliferi con bonifica dell’area. “Anche in questa occasione – ha sottolineato il presidente della regione in occasione della sottoscrizione del Documento – il Veneto ha saputo trasformare un danno in una opportunità”. Gli interventi saranno infatti realizzati mediante l’utilizzazione del materiale degli escavi dei fondali dei canali navigabili della laguna, opportunamente disidratati e resi inerti, e grazie alla tariffa di conferimento dei medesimi. Il progetto coinvolge, oltre alla Regione, Ministero dell’Ambiente, Magistrato alle Acque, Commissario delegato ai canali portuali, Commissario per l’emergenza idraulica, Provincia di Venezia, Comune di Venezia, Autorità Portuale di Venezia, Syndial-eni, Enel, Terna, San Marco Petroli, Consorzio di Bonifica Sinistra Medio Brenta. L’area complessivamente interessata alle diverse azioni è di 500 ettari, dei quali circa 200 di nuovi parchi urbani. Il costo totale dell’operazione sfiora i 477 milioni di euro, oltre 260 dei quali già disponibili, mentre la parte rimanente del fabbisogno sarà recuperata con la tariffa di conferimento dei sedimenti di escavo. Il progetto sarà portato a termine nella sua interezza nel 2016. La definizione dell’intero intervento è stata effettuata seguendo le procedure di “Agenda 21”, con il coinvolgimento della popolazione che alla fine si è espressa a favore per il 92 per cento. “Da una emergenza e da una necessità – ha ribadito il Presidente – facciamo nascere qualcosa di buono per le comunità direttamente interessate, con vantaggi per Venezia e per la sua economia portuale”. Tutto ha avuto infatti inizio dal divieto di ingresso in laguna alle navi di pescaggio superiore ai 30 piedi (9,14 metri) e alla conseguenze dichiarazione dell’emergenza per il dragaggio dei fondali lagunari, con la nomina di un commissario governativo. Da lì oggi si arriva non solo all’aumento dei fondali, ma alla rinascita di un’area veramente problematica, utilizzata come discarica da numerose industrie di Marghera. “Quando si è trattato di innescare percorsi virtuosi – ha ricordato il presidente del Veneto – la Regione ha messo sempre a disposizione risorse finanziarie, secondo un “modello veneto” che si ispira all’antico detto: “da un mal vien un ben”” .  
   
   
VERTENZA POLIMERI EUROPA, NEI PROSSIMI GIORNI INCONTRO A CAGLIARI  
 
 Cagliari, 1 aprile 2008 - Da diverse settimane nel polo industriale di Porto Torres è in corso una vertenza che riguarda i lavoratori delle imprese appaltatrici di Polimeri Europa, impegnati in manifestazioni di protesta per la mancata erogazione di diverse mensilità di salario. A seguito delle richieste di intervento dei lavoratori e del sindacato, l´assessore del Lavoro Romina Congera si attiverà per convocare nei prossimi giorni le parti a Cagliari, insieme all´amministrazione comunale di Porto Torres, per un incontro che si ritiene debba condurre alla definitiva soluzione della vertenza. I lavoratori, oltre a richiedere l´erogazione delle proprie spettanze da parte della ditta Co. S. M. I. , contestano ai responsabili della Polimeri Europa, controllata dall´Eni, un atteggiamento di indifferenza, apparentemente motivato dalla propria incompetenza alla trattazione di tali problematiche, che invece dovrebbero riguardare altri livelli societari. "Abbiamo ritenuto necessario provvedere immediatamente alla convocazione dell´incontro – ha affermato l´assessore del Lavoro – perché non intendiamo lasciare cadere nel vuoto alcuna richiesta di aiuto che provenga dai lavoratori. Il mondo del lavoro della Sardegna soffre già abbastanza per la disoccupazione, la precarietà e la discriminazione di genere, per dover sopportare anche altre iniqui quanto inutili e ingiustificate aggressioni dirette al salario dei lavoratori. " Obiettivo dell´incontro, oltre alla risoluzione delle problematiche specifiche rappresentate dei lavoratori, è perciò anche e soprattutto quello di avviare la risoluzione definitiva dei rapporti tra le imprese committenti, le imprese affidatarie e i loro dipendenti. "Tra il committente e l´appaltatore – ha proseguito l´Assessore Congera - esiste già una responsabilità solidale, sancita dalla legge, che non consente a nessuno di rendersi indifferente nel caso di inadempimenti e ritardi nell´erogazione del giusto salario agli operai. Ma, ancora di più, devo richiamare tutte le aziende che operano in Sardegna, tanto più quelle il cui capitale è di origine pubblica, o che direttamente o indirettamente utilizzano risorse di provenienza pubbliche, alla loro più generale responsabilità sociale. Le aziende devono agire non solo per accrescere i propri profitti, ma anche per migliorare la qualità complessiva dell´ambiente sociale in cui operano". .  
   
   
FINANZA “VERDE”: FINANZA, RICERCA E INDUSTRIA PER LO SVILUPPO DI TECNOLOGIE PER LE RINNOVABILI  
 
Roma, 1 aprile 2008 - Il Presidente dell’Enea, Prof. Luigi Paganetto, introducendo i lavori del Workshop “Finanza, Venture Capital e tendenze globali dell’investimento in energia sostenibile: quali sviluppi per l’Italia?” ha dichiarato: “Finanza, Ricerca e Sistema Industriale sono fattori che devono interagire per dare impulso allo sviluppo di nuove tecnologie per le rinnovabili. C’è una grande spinta, a livello internazionale, a investire sulle rinnovabili. I capitali, soprattutto negli Usa, si rivolgono a queste tecnologie che suscitano molte aspettative perché esse sono in forte evoluzione ed hanno un mercato in grande espansione. Questo fenomeno ci dice che politiche pubbliche e iniziativa privata devono agire insieme se si vogliono raggiungere gli obiettivi europei sulle energie rinnovabili. La sua globalità suggerisce inoltre, che l’opportunità non è solo quella relativa al nostro Paese, ma quella dei mercati di tutto il mondo”. .  
   
   
“FINANZA, VENTURE CAPITAL E TENDENZE GLOBALI DELL’INVESTIMENTO IN ENERGIA SOSTENIBILE: QUALI SVILUPPI PER L’ITALIA?”  
 
Roma, 1 aprile 2008 - L’industria italiana deve imprimere una forte accelerazione per lo sviluppo di tecnologie per le fonti rinnovabili per recuperare il ritardo accumulato rispetto agli altri Paesi europei. Un significativo cambiamento di passo sul fronte delle tecnologie innovative per le rinnovabili è necessario al Paese per essere in grado di conseguire gli obiettivi al 2020 fissati dal Consiglio Europeo in ambito energetico-ambientale, sia al sistema industriale italiano per poter competere sul mercato di questo settore, che si profila un promettente business. Nel 2006 si sono verificati investimenti a livello globale nell’energia sostenibile (efficienza energetica e fonti rinnovabili), pari a 70,9 miliardi di dollari, con un incremento del 43 % rispetto all’anno precedente. La tendenza in atto risente del fatto che le energie rinnovabili richiedono l’adozione di tecnologie fortemente innovative rispetto a quelle tradizionali, per le quali è necessaria una nuova filosofia d’investimento, in grado di richiamare anche nuovi investitori e nuove forme di investimenti. L’incremento degli investimenti nel settore delle rinnovabili registrato negli ultimi anni è frutto degli incentivi messi in atto dai Governi per ammortizzare i costi elevati, ma anche dell’apporto di finanziamenti da parte di soggetti privati, molti dei quali provenienti dai fondi di Venture Capital e Private Equity che investono in iniziative che non rappresentano ancora un business maturo. Nel 2006 gli investimenti in tecnologia ed equipaggiamento per la diffusione di energia sostenibile tramite Venture Capital e Private Equity hanno raggiunto, a livello globale, la cifra di 7,1 miliardi di dollari, con un aumento del 163% rispetto al 2005. Nell’unione Europea, l’ammontare di venture capital investito nel settore dell’energia pulita è stato pari a 1,5 miliardi di dollari nel 2006, con un incremento del 141% rispetto all’anno precedente. Nello stesso anno le aziende europee hanno attirato 1,8 milioni di Euro provenienti da Venture Capital e Private Equity contro gli 11 miliardi delle imprese statunitensi. In questo contesto, nazioni emergenti come Cina e India, entro tre-quattro anni, sono destinate a raggiungere il volume di capitali dell’Europa. In Italia, nel 2005, la produzione lorda da fonti rinnovabili ha fatto registrare una crescita sostenuta, attestandosi a 49. 920 Gwh, con una crescita del 18,6 % per l’energia eolica, del 18,8% per l’energia solare e del 21,6% per le biomasse e i rifiuti. Tuttavia per il nostro Paese la percentuale di importazione energetica resta elevatissima e supera ampliamente l’80%. Questo dato tende a coincidere con la percentuale di dipendenza tecnologica nel settore delle rinnovabili. L’utilizzo del venture capital, essenziale per favorire ogni forma di innovazione, in Italia risulta ancora marginale ed è largamente superato dal Private Equity, concentrato soprattutto in aziende che operano in settori tradizionali. La nascita del Polo del Venture Capital Italiano, avvenuta a Torino nel 2007, rappresenta un incoraggiante segnale di discontinuità. Al suo interno sono presenti 11 fondi e risorse finanziarie per circa 1 miliardo di euro, al fine di sviluppare anche in Italia un network di venture capital, di incrementare gli spin-off universitari pubblici e di favorire la crescita del numero di imprese interessate ad operare con venture capitalist. .  
   
   
ENÌA SPA: PRESENTA ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA IL PIANO INDUSTRIALE LE LINEE DI SVILUPPO 2008-2012 PREVEDONO RICAVI OBIETTIVO PARI A 1.747 MILIONI DI EURO  
 
 Parma 1 aprile 2008 - Enìa Spa ha presentato il 28 marzo alla comunità finanziaria il Piano Industriale relativo al periodo 2008-2012. Il Piano descrive le linee strategiche e gli obiettivi prefissati per il prossimo quinquennio: crescita stimata in tutti i settori di attività del Gruppo, con particolare sviluppo dei settori regolamentati (ciclo idrico e ambiente), grazie all’aumento dell’efficienza operativa e al mantenimento di una struttura finanziaria equilibrata. Lo sviluppo del Gruppo sarà orientato secondo quattro principali direttrici strategiche: 1. Consolidamento delle attività nei settori soggetti a regolamentazione; 2. Potenziamento delle attività a forte valenza ambientale; 3. Sviluppo delle iniziative nei mercati liberi dell’energia; 4. Consolidamento del percorso di ottimizzazione dell’efficienza e dell’efficacia dell’assetto operativo. Sulla base di queste linee guida, Enìa si prefigge di raggiungere ricavi per 1. 747 milioni di euro nel 2012, un aumento dell’Ebitda da 159 milioni di euro nel 2007 a 253 milioni di euro nel 2012 (Cagr 9,7%), Ebit a fine Piano pari a 146 milioni di euro (Cagr 14%) e utile netto di Gruppo in crescita da 27 milioni di euro nel 2007 a 75 milioni di euro nel 2012. La Posizione Finanziaria Netta stimata a fine Piano è pari a 594 milioni di euro con un rapporto Debt/equity pari a 0,73, senza considerare operazioni legate alla partecipazione in Delmi. Infine, il Piano Industriale quinquennale prevede sinergie a fine periodo per circa 27 milioni di euro grazie ad azioni di contenimento dei costi operativi, commerciali e di approvvigionamento energetico. Obiettivi del Piano Industriale 2008-2012 per area di business Ciclo Idrico Integrato - Il Piano Industriale prevede il raggiungimento di un Ebitda al 2012 pari a 65,2 milioni di euro (Cagr 13,9%), di un Ebit pari a 34,1 milioni di euro (Cagr 28,7%) con un’incidenza sui ricavi che passa da circa il 7% del 2007 al 19% del 2012. Tali risultati potranno essere raggiunti grazie ad un piano di investimenti per 212 milioni di euro, finalizzati principalmente alla manutenzione straordinaria e allo sviluppo delle reti e degli impianti, con conseguente crescita delle tariffe pari al 5% annuo. Ambiente - A oggi Enìa è il terzo operatore italiano nel settore della gestione dei rifiuti, con un tasso di raccolta differenziata pari al 44% nelle zone servite. L’obiettivo del Gruppo è raggiungere, nel 2012, il 57% grazie al consolidamento dei nuovi modelli di raccolta. Il Piano Industriale prevede investimenti per 195 milioni di euro, di cui 130 milioni per la realizzazione del nuovo Polo Ambientale Integrato di Parma, il sito industriale dedicato al trattamento dei rifiuti della provincia parmense, con produzione di energia elettrica e calore per il teleriscaldamento. Gli investimenti programmati consentiranno di raggiungere i seguenti target: crescita dei ricavi a un tasso di circa il 5% annuo, grazie alla maggiore produzione di energia e all’ampliamento degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti speciali; Ebitda al 2012 pari a 70,9 milioni di euro (Cagr 11,2%) e Ebit pari a 33,9 milioni di euro (Cagr 13%). Teleriscaldamento - Nel settore del teleriscaldamento, dove Enìa è il terzo player a livello nazionale, il Piano Industriale prevede investimenti per 60 milioni di euro per l’espansione delle reti e il potenziamento degli impianti. A fronte di questi investimenti, Enìa ipotizza ricavi in crescita del 4% annuo grazie all’incremento dei volumi sia di calore sia di energia elettrica prodotti; Ebitda a fine Piano pari a 29,5 milioni di euro (Cagr 6,3%) e Ebit pari a 13,1 milioni di euro (Cagr 10,5%), in aumento grazie all’avvio del termovalorizzatore di Parma e all’impianto Edipower di Piacenza. Gas - Il Piano Industriale prevede i seguenti target: investimenti per 58 milioni di euro per l’ottimizzazione della rete; crescita dei ricavi del 7% l’anno, imputabile principalmente all’aumento delle vendite nei segmenti retail e microbusiness e alle attività di trading; Ebitda al 2012 pari a 52,4 milioni di euro, con un Cagr al 6,7%, dovuto principalmente alla maggiore competitività dell’offerta Enìa che beneficerà di contratti a lungo termine e di un portafoglio fornitori diversificato. L’ebit a fine Piano è pari a 41,5 milioni di euro (Cagr 11,3%). Il Piano prevede inoltre una riduzione del cost to serve, al 2012, di circa il 20%. Energia Elettrica e fonti rinnovabili - Il Piano Industriale ipotizza investimenti per 110 milioni di euro, di cui 57 milioni destinati allo sviluppo di energia da fonti rinnovabili che contribuiranno ad incrementare la capacità produttiva di Enìa per circa 20Mw. Gli investimenti nelle fonti rinnovabili sono così suddivisi: fotovoltaico 26%, idroelettrico 34%, biogas/biomasse 27%, eolico 13%. I ricavi obiettivo sono pari a 408,7 milioni di euro, in aumento dell’11,8% annuo, l’Ebitda obiettivo è pari a 29,7 milioni di euro, con un Cagr dell’8,7%, dovuto ai minori costi di fornitura e al contributo delle nuove attività relative alle fonti rinnovabili (10 milioni di euro a fine periodo). L’ebit al 2012 si stima pari a 19,3 milioni di euro (Cagr 9,2%). “Il nostro Piano Industriale – ha commentato Andrea Allodi, Presidente di Enìa - prevede una crescita in tutti i settori di attività e conferma la capacità del nostro Gruppo di creare valore per il territorio e per gli azionisti. Grazie a questa capacità possiamo, anche in futuro, giocare un ruolo da protagonisti nel panorama nazionale delle utilities ed avere un ruolo rilevante nel processo di consolidamento in atto nel settore, anche valorizzando la nostra partecipazione in Edison”. “Nei prossimi cinque anni - ha aggiunto Ivan Strozzi, Amministratore Delegato di Enìa - ci focalizzeremo soprattutto sul consolidamento delle attività sul territorio. Gli obiettivi di investimento, di ampliamento del nostro bacino di utenza e di costante miglioramento della qualità dei servizi offerti sono le leve su cui agiremo anche per accrescere le nostre performance in termini di risultato netto. Abbiamo raggiunto risultati molto positivi, grazie soprattutto al fondamentale contributo delle risorse umane di Enìa, che ci consentiranno nei prossimi anni di investire in importanti progetti industriali, di innovazione e di sostenibilità ambientale, confermando la nostra mission di multiutility al servizio del territorio e dei cittadini”. .  
   
   
WORKSHOP ENEA PER L’EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI 3 APRILE 2008  
 
Napoli, 1 aprile 2008 - Il Piano di azione dell’Italia sull’efficienza energetica, predisposto nell’agosto scorso dal Governo, prevede che, per centrare il target previsto dalla Ue del 20% di riduzione delle emissioni di gas serra nel 2020, si consegua il 9% di risparmio energetico, entro il 2016, attraverso le misure già predisposte e quelle in cantiere. L’impegno maggiore dovrà essere speso verso gli usi finali dell’energia, in particolare nel settore residenziale, che dovrà contribuire per circa il 44% alle riduzioni previste. L’enea è fortemente impegnato in questo settore con attività di ricerca a favore dell’ecobuilding e con il supporto alla Pubblica Amministrazione centrale e locale nella predisposizione e nell’attuazione dei provvedimenti legislativi e normativi. Inoltre sta affiancando il Ministero dello Sviluppo Economico in una vasta campagna di informazione a favore dei cittadini sugli incentivi fiscali previsti per interventi di miglioramento dell’efficienza delle abitazioni. Questo workshop si inserisce in un programma di incontri che si stanno svolgendo in diciotto tra le maggiori città italiane, con l’obiettivo di offrire un contributo alla conoscenza delle agevolazioni finanziarie previste e di quelle proposte, e per aprire una discussione con le Istituzioni e gli stakeholders interessati, su possibili future collaborazioni da sviluppare sul territorio. Sala Unione degli Industriali di Napoli Piazza dei Martiri, 58 – Napoli. Programma: ore 10. 00 Apertura dei lavori Andrea Cozzolino Assessore Agricoltura e Attività Produttive Regione Campania; Giuliana Di Fiore Assessore Ambiente Provincia di Napoli; Gennaro Nasti Assessore Ambiente Comune di Napoli; Giovanni Lettieri Presidente Unione degli Industriali Napoli; Maurizio Urbani Direttore Generale Enea; 10:50 Ruolo ed attività dei Ccei Enea nelle Regioni Ezio Terzini Enea – Direttore Centro Ricerche Enea di Portici; 11:00 Gli incentivi fiscali e la normativa per l’efficienza energetica negli edifici Mario Nocera Enea – Dip. Ambiente, Cambiamenti globali e Sviluppo sostenibile; 11:15 Stato dell’arte della certificazione energetica degli edifici Vincenzo Lattanzi Enea - Centro di Consulenza Energia e Innovazione di Bari; 11:35 Il ruolo delle Agenzie per le politiche dell’efficienza energetica Michele Macaluso Anea Agenzia Napoletana Energia e Ambiente; 11:45 Le imprese per l’efficientamento energetico degli edifici Aristide del Grosso Unione Industriali Napoli- Presidente - Sezione Impianti, Facility Management e Global Service ; 12:00 Le imprese impiantistiche e la certificazione energetica – prospettive ed opportunità Maurizio Landolfi Vice Presidente - Assistal Campania; 12:15 Interventi: Luigi Vinci Presidente Ordine degli Ingegneri Provincia di Napoli; Paolo Pisciotta Presidente Ordine degli Architetti Provincia di Napoli; Diego Buono Presidente Collegio Geometri di Napoli; Ornella Capezzuto Presidente Regionale Wwf ; Antonio Pascale Responsabile Energia Legambiente Campania; Giuseppe Ursini Presidente Nazionale Codacons; 13:15 Dibattito e Conclusioni. .  
   
   
MAIRE TECNIMONT S.P.A.: PRINCIPALI DATI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2007 (DATI CONFRONTATI CON QUELLI DEL 2006): RICAVI: €1.981 MLN (+87%) EBITDA: €142 MLN (+51%)  
 
 Roma, 1 aprile 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Maire Tecnimont S. P. A. Ha approvato il 27 marzo il Progetto di Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007 e quello consolidato, confermando i dati preconsuntivi consolidati già comunicati il 13 marzo 2008. Il Bilancio consolidato chiude con un utile netto pari a €73,2 milioni (€30,1 milioni nel 2006, pari ad un incremento del +143%). Il Progetto di Bilancio di esercizio 2007 e quello Consolidato, insieme con le relazioni degli Amministratori, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, saranno sottoposti all’Assemblea degli Azionisti, convocata in sede ordinaria per il 28 aprile 2008 e il 29 aprile 2008, rispettivamente in prima e seconda convocazione. In quella sede gli Amministratori proporranno agli Azionisti la distribuzione di €22,575 milioni in dividendi pari a €0,07 per azione e un payout ratio del 30,8% rispetto ai risultati consolidati. Il dividendo approvato dall’Assemblea sarà posto in pagamento con stacco della cedola il 19 maggio e pagamento dal 22 maggio 2008. Risultati economici consolidati 2007 Al 31 dicembre 2007 i ricavi sono quasi raddoppiati, raggiungendo €1. 981,3 milioni, in crescita dell’86,9% rispetto ai €1. 059,9 milioni al 31 dicembre 2006. Tale significativo incremento è dovuto principalmente ai progetti acquisiti nel corso degli anni precedenti, nonché all’avvio della fase esecutiva relativa a Borouge 2 e ad altre nuove commesse che il Gruppo si è aggiudicato nella prima parte dell’esercizio. L’ebitda è pari a €142,5 milioni, in crescita del 51,3% rispetto ai €94,2 milioni dell’esercizio precedente. Tale risultato è influenzato dai costi relativi alla quotazione in Borsa, che ammontano a €8,7 milioni. Rettificando tale spesa straordinaria, l’Ebitda avrebbe raggiunto un valore pari a €151,2 milioni (+61%), migliorando ulteriormente il margine dal 7,2% al 7,6%. Il Risultato Operativo (Ebit) è pari a €127,2 milioni, in crescita del 76,9% rispetto ai €71,9 milioni al 31 dicembre 2006. Le imposte al 31 dicembre 2007 sono pari a €48,9 milioni, con un’incidenza fiscale d’imposta (Tax Rate) del 40%. L’utile Netto ha raggiunto €73,2 milioni, in aumento del 143% rispetto ai €30,1 milioni al 31 dicembre 2006. La Posizione Finanziaria Netta positiva per €417,9 milioni, registra un significativo miglioramento (+165,2%) rispetto ai €157,6 milioni dell’esercizio 2006. Il Patrimonio Netto ammonta a €264,9 milioni, in crescita del 128,6% rispetto a €115,9 milioni registrati al 31 dicembre 2006, anche per effetto dell’aumento di capitale. Risultati economici 2007 di Maire Tecnimont S. P. A. I ricavi totali raggiungono € 36,7 milioni, principalmente composti da dividendi delle società del Gruppo e da ricavi per prestazioni. I costi operativi (spese per il personale e altri costi per servizi) si attestano a €21,5 milioni; dopo ammortamenti ed accantonamenti pari a € 0,9 milioni, l’utile operativo ammonta a €14,2 milioni. Al netto della gestione finanziaria, che ha generato proventi pari a €1,1 milioni, l’esercizio 2007 chiude con un utile netto di €15,4 milioni. Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria per i giorni 28 e 29 aprile 2008, rispettivamente in prima e seconda convocazione per deliberare in merito al Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007, al bilancio consolidato, alle relazioni degli Amministratori, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Il Consiglio di Amministrazione sottoporrà all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a €0,07 per azione, con stacco della cedola il 19 maggio e pagamento dal 22 maggio 2008. .  
   
   
MARCHE: INAUGURATA PRIMA CENTRALE BIOMASSE DELLA REGIONE. IL PRESIDENTE SPACCA: UN MODELLO DI RIFERIMENTO PER TUTTI AMBIENTE, COESIONE SOCIALE, SVILUPPO, CONTRIBUTO AL DEFICIT ENERGETICO  
 
Ancona, 1 aprile 2008 - La prima centrale a biomasse delle Marche nasce ad Apiro. Ieri, un breve momento di confronto con tecnici e amministratori, poi l´inaugurazione ufficiale, con la banda in testa e la soddisfazione generale della cittadinanza. Vi hanno partecipato il presidente Gian Mario Spacca, gli amministratori locali, il presidente della Provincia di Macerata Silenzi, il Prefetto, studiosi, non solo dell´Universita` delle Marche. Un bell´esempio di come si possano utilizzare i finanziamenti europei ´ ha detto Spacca - di come si possa dare un contributo autonomo a problemi come l´effetto serra, il deficit energetico (il 50% nelle Marche, un punto nero, ha sottolineato), di come comunita` e istituzioni possano collaborare insieme, mettendo in campo una grande capacita` di organizzazione per essere protagonisti, dando risposte concrete al disegno regionale che ricerca l´equilibrio tra valorizzazione del territorio, esigenze dello sviluppo e coesione sociale. Insomma un modello ´ ha sottolineato - per tutte le Marche: e` bello vedere, ha aggiunto, come proprio un piccolo centro riesca a sintetizzare questo spirito. La centrale a biomasse ´ 1200 Kw ´ assicura energia termica per il riscaldamento e la produzione di acqua calda degli edifici di proprieta` del Comune: oltre al Municipio, la scuola elementare e quella media, il teatro Mestica, la casa di riposo, ma gia` guarda avanti in due direzioni: la produzione di energia elettrica e l´erogazione dei servizi alle aziende e alle abitazioni private. Il sindaco Settimio Novelli, ha ricordato come nasce la consapevolezza ambientale, in un comune che gia` sperimenta il fotovoltaico per la scuola materna, la raccolta differenziata dei rifiuti e che, avendo a disposizione un terreno agricolo, ha stabilito di ricavarci una piantagione di pioppi che poi e` quella che principalmente alimenta la centrale, insieme a paglia e altri prodotti dell´agricoltura (dove finirebbe per esempio il materiale della pulitura dei fossi?). Perche` qui la salvaguardia dell´ambiente e` vissuta come una ricchezza: c´e` il San Vicino, c´e` il lago, c´e` l´Abbazia di Sant´urbano. E l´impatto ambientale? In termini di costruzione dell´impianto praticamente nullo; in termini di emissione di Co2 non c´e` problema (si utilizza cippato proveniente da pioppi e l´anidride carbonica assorbita per fotosintesi dalle piante addirittura supera quella risultante dalla combustione); in termini di produzione di Pm10, una significativa riduzione visto che l´alta temperatura che si utilizza e` molto superiore a quella normalmente usata e quindi dalla combustione si creano meno residui. Gli aspetti tecnici sono stati illustrati dall´assessore comunale Roscani e da Elonora Maldini dell´Universita` di Agraria di Ancona, struttura che ha svolto un ruolo importante nell´esecuzione del Progetto; mentre Andrea Bordoni, dell´assessorato all´Agricoltura della Regione, anche nel suo ruolo di moderatore, ha avuto modo di spiegare il senso del Progetto e come questo si inserisca nella politica della Regione di privilegiare fonti innovative, tenendo d´occhio la logica di filiera: e` cosi` per quella foreste-agricoltura-legno-energia (l´esempio di Apiro), quella che deriva direttamente dalle coltivazioni agricole che danno olio (girasole , colza. ), e quella che porta al biogas (residui dei liquami misti ad altre produzioni agricole). Diversi progetti sono in essere. Ha preso la parola anche l´assessore provinciale all´Ambiente Carlo Migliorelli che ha parlato dei programmi energici ambientali della provincia ed in particolare del bando sul fotovoltaico che ha avuto 250 domande. Concetti ribaditi da Giulio Silenzi, che ha detto che bisogna affrontare il nodo discariche per affrontare con piu` serenita` il futuro. Illustri anche gli ospiti esterni, per un´iniziativa nata tutta ´in casa´, ma che ha saputo creare anche all´esterno le alleanze: il prof. Massimo Tronci della Sapienza di Roma e Stefano Cevernini responsabile di Certiquality che ha consegnato il certificato Uni Iso 14001/2004 al Comune di Apiro. .  
   
   
FOCUS MERCATO IMMOBILIARE - MILANO SEGNALI DI DIMINUZIONE (-1,1%).  
 
Milano, 1 aprile 2008 - In salita dell’1. 8% le quotazioni immobiliari a Milano nel 2007 anche se, nel secondo semestre dell’anno, si iniziano a registrare dei segnali di diminuzione (-1,1%).
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
+5% +15. 2% 10. 9% +13. 5% +10. 8% +6. 9% +4. 7% +5. 7% +1. 8%
Nel Centro di Milano le quotazioni immobiliari nel secondo semestre del 2007 sono rimaste invariate. Si sono registrate prevalentemente compravendite di immobili per uso personale, con acquirenti sempre più esigenti verso gli standard qualitativi dell’abitazione, con la conseguenza che le tempistiche di vendita si sono prolungate anche oltre i quattro mesi. Gli acquisti per investimento in questo periodo hanno interessato intere palazzine o piani, a scapito dell’investimento su appartamenti di taglio piccolo come avveniva in passato. Ad effettuarli sono state prevalentemente società immobiliari che hanno proceduto a ristrutturare gli immobili per poi rivenderli. La tipologia in assoluto più richiesta da chi acquista nelle zone centrali è il bilocale. Le compravendite hanno premiato le abitazioni situate ai piani alti, luminose, dotate di terrazzi e balconi, inserite in contesti decorosi e, soprattutto, tranquilli. Per quanto riguarda la vetustà dell’immobile occorre fare una differenziazione: sui piccoli tagli si sono apprezzate di più le soluzioni già ristrutturate e comunque senza necessità di lavori, sui tagli grandi quelle da ristrutturare e da personalizzare. Le zone del Centro che hanno incontrato maggiormente il favore degli acquirenti sono state quelle a ridosso del Duomo, del Quadrilatero e le traverse di via Torino, dove si possono toccare anche punte di 12 mila € al mq per soluzioni signorili e ristrutturate. Stabilità anche sul mercato delle locazioni dove si è assistito ad uno spostamento delle richieste verso tagli più grandi (70-75 mq) e di qualità medio-alta. Tra i conduttori sono numerosi coloro che lavorano presso gli istituti di credito della zona. Si registra una minor presenza di studenti. Situazione stabile anche sul mercato dei box dove si acquista per uso diretto ma l’offerta sul mercato è decisamente più bassa rispetto alla domanda. Stabili le quotazioni nella zona di Porta Ticinese-parco delle Basiliche dove negli ultimi sei mesi del 2007 si è avuto sul mercato un aumento di immobili in vendita e in locazione. Non si registrano cali del numero delle transazioni ma sicuramente la tempistica per la conclusione delle vendite è in aumento. Per logica conseguenza coloro che intendono concludere in tempi rapidi (da 1 a 3 mesi) si vedono costretti a dover rivedere le loro aspettative. La scelta più ampia di immobili sul mercato comporta una maggiore riflessione da parte dei potenziali acquirenti prima di decidere. La zona vanta un target “giovane”, spesso proveniente da altre città e che acquistano aiutati anche dalla famiglia; oppure residenti a Milano ma che preferiscono abitare in zone più centrali. Particolarmente apprezzate le soluzioni, ben rifinite, di 40-50 anni fa, situate intorno al Parco delle Basiliche perché più esclusivo, con abitazioni costruite 40-50 anni fa. Per un buon usato difficilmente si scende sotto i 5500 € al mq. Apprezzate anche le tipologie del 1800 e quelle più recenti degli anni ’60-’70 situate in via Arena e via Conca del Naviglio. Per un buon usato si spendono cifre medie di 4700-4800 € al mq. Tra le macroaree che hanno segnalato la diminuzione più sensibile (-1. 7% nella seconda parte del 2007) si segnala quella di Città Studi-indipendenza e di Vercelli-lorenteggio. Nella prima le performance meno brillanti sono da attribuire al quartiere di Padova-cimiano. La motivazione è da ricercarsi nel livello troppo elevato che i prezzi avevano raggiunto per il target della zona, in parte costituito da stranieri. Questi ultimi infatti hanno molte più difficoltà ad accedere al mercato dei mutui e di conseguenza al mercato della compravendita. Fanno eccezione i nuclei di origine filippina, dove spesso entrambi i coniugi lavorano. Tra gli acquirenti della zona anche tante coppie giovani. La tipologia più richiesta è il bilocale. Su viale Padova prevalgono le soluzioni degli anni ’50 e le case di ringhiera, mentre nei pressi della metropolitana di Cimiano ci sono tipologie anni ’70. Non lontano il quartiere Adriano, dove sono sorte delle nuove costruzioni compravendute a 3000 € al mq e dove sono in corso gli scavi per la riqualificazione dell’ex area della Magneti Marelli che lascerà spazio a torri residenziali, 155 mq di verde pubblico, piscine, centri benessere, campi sportivi, sedi universitarie, asili, centri culturali e per anziani. Ancora in lieve aumento le abitazioni situate a Città Studi-grossich dove, nel secondo semestre dell’anno, si sono realizzate compravendite soprattutto su immobili di qualità, per i quali ancora non si registrano cali dei prezzi. La maggioranza degli acquisti ha interessato le abitazioni situate nelle zone residenziali di via Milano, via Ponzio, via Campiglio, dove ci sono palazzine signorili costruite nei primi anni ’60, con giardino e portineria. Per un buon usato si spendono cifre medie di 4500 € al mq. Le abitazioni della zona, prevalentemente di edilizia civile, sono state costruite tra gli anni ’50 e gli anni ’70. Si cercano monolocali, bilocali e trilocali non troppo ampi. Tra gli acquirenti si registra una discreta presenza di genitori di studenti universitari che acquistano in particolare monolocali e bilocali. Tra le zone più richieste quella compresa tra via Grossich e piazza Piola, perché più tranquille. Ancora dinamico il mercato delle locazioni, grazie alla presenza degli studenti del Politecnico. Sul mercato immobiliare del quartiere Piceno-plebisciti si registra un calo delle quotazioni ed un allungamento dei tempi di vendita dal momento che regna molta incertezza tra gli acquirenti. Il quartiere, comodo per raggiungere Linate e in generale ben collegato attraverso il passante ferroviario, registra comunque una buona domanda soprattutto nel tratto compreso tra corso Xxii Marzo e via Archimede, dove ci sono palazzi costruiti tra gli anni ’20 e gli anni ’50, alcuni ristrutturati. Più prestigiosi gli immobili situati in corso Plebiscito dove si concentrano stabili dei primi anni del 1900, dalle ampie metrature (non inferiori a 180 mq) . La domanda degli ultimi tempi si è indirizzata verso le soluzioni di qualità, che tengono ancora sul mercato (soprattutto i piani alti e dotati di box). Continuano i lavori nell’area dell’ex Stazione di Porta Vittoria, dove sorgerà la B. E. I. C. , un nuovo centro commerciale, un cinema, edifici da destinare al residenziale, al direzionale e al commerciale. Ci saranno poi parcheggi e un parco pubblico. La diminuzione dei prezzi nella macroarea di Vercelli-lorenteggio è stata determinata dalla performance negativa della zona intorno a via Washington dove, dopo l’estate, si è registrato un rallentamento delle dinamiche di mercato legato alla difficoltà di incontro tra le richieste dei venditori e quelle degli acquirenti. Numerose compravendite sono state realizzate per uso diretto ed è in diminuzione la domanda da parte degli investitori. Il mercato immobiliare della zona si presenta abbastanza eterogeneo. Da un lato c’è il mercato signorile delimitato da piazza De Angeli, via Frua e piazza Piemonte dove per immobili inseriti in contesti signorili degli anni ‘70 si registra una disponibilità di spesa media che va da 800 mila a un milione di €, mente immobili meno costosi, degli anni ’50-’60, si concentrano nei pressi di piazza Napoli. Segnali ancora leggermente positivi si riscontrano sul mercato immobiliare intorno a via Tolstoj dove, i prezzi degli immobili hanno ben tenuto grazie alle aspettative legate alla realizzazione del progetto della linea 4 della metropolitana che prevede più fermate in zona. Continuano i lavori nell’ex area Osram dove stanno sorgendo appartamenti ma anche laboratori, magazzini e negozi. Il nuovo costa mediamente 3700-3900 € al mq. Ad acquistare ci sono investitori (anche se negli ultimi tempi è diminuita la presenza di studenti che cercano immobili in zona) che in genere investono cifre medie non superiori a 200 mila €, giovani coppie e single. Tra le zone più richieste quelle comprese tra piazzale Tripoli e viale Lorenteggio, di cui si apprezza oltre che la tranquillità della zona anche la presenza di immobili civili degli anni ’70. Un medio usato costa intorno a 3500-3600 € al mq. In diminuzione dell’1. 4% la macroarea di Lodi-corsica dove si registra una diminuzione dei prezzi soprattutto nel quartiere di Porta Romana-buozzi che, nel semestre precedente, aveva registrato una notevole rivalutazione. Questo ha determinato, nel secondo semestre dell’anno, un ridimensionamento delle quotazioni, complice la maggiore incertezza degli acquirenti che anche in questa area si mostrano sempre più attenti e selettivi. Uno degli elementi più importanti per la realizzazione della compravendita è lo stato di conservazione degli immobili, in particolare dello stabile in cui esso è inserito. In un secondo momento si apprezza anche la suddivisione degli spazi interni. Proprio per questi motivi gli immobili più richiesti si concentrano in viale Lazzaro Papi e via Corio dove ci sono soluzioni in decorosi contesti dei primi anni del 1900. In minima parte si riscontrano abitazioni degli anni ’50. Per un usato si spendono cifre medie di 4200-4500 € al mq. Nonostante la vicinanza della zona alla Bocconi si registra comunque un calo delle compravendite da parte di investitori e di genitori di studenti universitari. Questi ultimi restano il fulcro intorno a cui ruota il mercato delle locazioni. Una delle aree che ha registrato una variazione dei prezzi negativa, ma molto contenuta, è stata quella di Fiera-san Siro dove si segnala la performance, ancora positiva, del quartiere Fiera-monterosa. La zona ha sicuramente beneficiato del trasferimento della Fiera a Rho, acquistando una maggiore tranquillità. Iniziano a sentirsi le aspettative di miglioramento per la realizzazione del progetto Fiera che potrebbe avere effetti anche in questo quartiere, sebbene non ne sia direttamente interessato. Al momento sono in corso i lavori per la demolizione dei capannoni della vecchia Fiera. Il target medio della zona è rappresentato soprattutto da famiglie che acquistano per uso diretto. Non ci sono investitori, dal momento che i prezzi sono elevati per questo tipo di acquisto, mentre le locazioni sono in linea con quelle dei quartieri limitrofi. Le tipologie più richieste sono il trilocale ed il quattro locali. Tra le zone più richieste c’è viale Monterosa e le sue traverse dove si concentrano soluzioni degli anni ’20 e ’30 e condomini signorili degli anni ’60-’70, con appartamenti non inferiori a 200 mq. Per un buon usato non si spendono meno di 5000 € al mq. Leggermente inferiori le quotazioni dei condomini medio-signorili degli anni ’60 situati in via Albani e valutati mediamente da 3500 a 4500 € al mq. Stabile il mercato delle locazioni anche se negli ultimi mesi si registra una maggiore richiesta di appartamenti in locazione da parte di coloro che non riescono ad accedere al mercato delle compravendite. Per un bilocale si chiedono canoni medi di 700-800 € al mese. Buona parte delle richieste della zona provengono da dipendenti di aziende che hanno sede in zona. Nella stessa macroarea si segnala una riduzione dei prezzi nella zona di S. Siro-via Novara e Quarto Cagnino in seguito ad una contrazione della domanda, della disponibilità di spesa e di conseguenza dei prezzi. Ad acquistare sono soprattutto coloro che hanno necessità e che sono molto esigenti rispetto alla qualità dell’immobile. Infatti sono state ben compravendute ed hanno tenuto il prezzo le soluzioni già ristrutturate e con valutazioni in linea con la qualità offerta. Maggiori difficoltà di vendita si sono riscontrate per le tipologie da ristrutturare. L’offerta immobiliare è molto eterogenea e spazia dalle soluzioni medio-signorili costruite nei primi anni ’70 ed alla fine degli anni ’80, a volte con giardino condominiale e finiture di pregio, alle soluzioni più popolari concentrate a ridosso di via Novara, tra Quarto Cagnino e via Novara. In quest’ultima zona in particolare ci sono case di ringhiera dei primi anni del 1900 e le ex case Gescal. Per un usato si spendono cifre medie di 2000 € al mq. Difficoltà si registrano anche sul mercato delle locazioni perchè i proprietari sempre più selettivi nella scelta degli inquilini. Per un bilocale si chiedono cifre medie di 650 € al mese. Abbastanza stabili (-0. 3%) le quotazioni della macroarea di Stazione Centrale-gioia-fulvio Testi dove la riduzione dei prezzi più sensibile si è registrata nel quartiere di Loreto-venini-pasteur, che nel primo semestre, aveva fatto registrare una dinamica dei prezzi molto positiva. In particolare il calo delle quotazioni ha riguardato i tagli di dimensione medio-grande. Tengono ancora i bilocali, tra le tipologie più richieste, perché consentono di contenere i costi e per questo molto apprezzati soprattutto dalle coppie giovani (che spesso sono aiutate dalle famiglie) e dai trasfertisti. Anche in questo caso la riduzione dei prezzi e l’allungamento delle tempistiche di vendita sono frutto di un’incertezza generale dei potenziali acquirenti che preferiscono temporeggiare nell’acquisto. Coloro che invece sono decisi nella scelta dell’immobile si stanno dimostrando sempre più selettivi. Tra le caratteristiche più richieste c’è la presenza del riscaldamento autonomo. Apprezzata inoltre la presenza dei servizi, infatti uno dei vantaggi della zona è quella di avere vicino ben tre linee della metropolitana e di non essere lontana dalla Stazione Centrale. Si registra una ripresa della domanda di immobili in locazione senza che questo abbia comportato un rialzo dei canoni che i proprietari hanno deciso di lasciare invariati o addirittura di diminuire per andare incontro alle esigenze degli inquilini. In leggero incremento le quotazioni dei quartieri di Turro, Precotto e Rovereto dal momento che sono stati immessi sul mercato abitazioni di nuova costruzione in un’area industriale dismessa e questo ha trascinato verso l’alto anche le quotazioni dell’usato. Si sono ricavati appartamenti che sono stati compravenduti a 3600-3700 € al mq. Ad acquistare in zona sono soprattutto famiglie ma anche non residenti che cercano per i figli universitari dal momento che non lontano sorge l’Università della Bicocca e che la zona è ben collegata con Città Studi. Si registra una piccola parte di investitori dal momento che numerosi contratti di locazione si realizzano con studenti universitari. Gli immobili risalgono agli anni ’60-’70 e per una soluzione usata si possono spendere da 2700 a 3100 € al mq. Contrazione dei prezzi anche nella macroarea di Bovisa-sempione (-1. 5% nel secondo semestre dell’anno) soprattutto nel quartiere di Sarpi-canonica, dove le compravendite effettuate, tra l’altro in ripresa, si sono concluse a prezzi leggermente più bassi. Infatti molti venditori, che hanno alienato l’immobile per necessità, hanno dovuto rivedere le loro richieste verso il basso, sebbene non si tratti di riduzioni preoccupanti, ma soltanto di un ridimensionamento delle quotazioni ormai a livelli troppo elevati. Il mercato dell’area è molto eterogeneo, così come anche la clientela. Infatti nella zona di Paolo Sarpi si riversano soprattutto giovani coppie che acquistano case di ringhiera dei primi anni del 1900, compravendute a 4000 € al mq. Nella zona di Canonica-sempione l’offerta immobiliare è più signorile e le quotazioni hanno tenuto soprattutto sulle tipologie di pregio. La maggioranza delle richieste si concentra sugli immobili d’epoca che sorgono all’Arco della Pace e in piazza Sempione. Per un buon usato si spendono cifre medie di 5000-5500 € al mq. Sono apprezzate le case d’epoca di primi anni del 1900, con i soffitti alti, camere ampie e inseriti in palazzi ben tenuti. In diminuzione dello 0. 7% le quotazioni della macroarea Navigli-famagosta per l’effetto combinato della diminuzione dei prezzi nel quartiere di Ripamonti-val di Sole dove a partire dell’estate si è registrata un calo delle compravendite e un allungamento dei tempi di vendita che possono arrivare anche ad otto mesi. Quasi sempre si tratta di permute realizzate per migliorare la condizione abitativa. Si registra una discreta richiesta di acquisti per investimento di monolocali e bilocali. Si vendono ancora bene le soluzioni di qualità, più difficile concludere le compravendite per le soluzioni non di qualità come i piani rialzati e soprattutto le abitazioni inserite in case di ringhiera. Queste tipologie in passato erano acquistate da stranieri, ora comunque in difficoltà. Gli acquirenti sono persone che hanno sempre vissuto in zona, difficilmente ci si sposta da altri quartieri. Sono particolarmente richiesti i contesti con portineria o aree verdi sorti negli anni ’60, situati soprattutto in via Val di Sole. Per un usato in buone condizioni si spendono cifre medie di 3400-3500 € al mq. In calo anche le richieste per le tipologie da ristrutturare, a vantaggio di quelle già ristrutturate o comunque che non necessitano di lavori importanti. Il mercato delle locazioni vede protagonisti anche gli studenti della Bocconi e della sezione staccata dell’Università Statale che sorge in zona. Ed è proprio la presenza del prestigioso ateneo privato che ancora una volta aiuta il mercato immobiliare della zona di Pezzotti-bocconi che, dopo semestri di crescita a due cifre sembra ora conoscere una fase di riflessione seppure con quotazioni ancora in lieve aumento. Tra gli acquirenti della zona numerose le famiglie degli studenti che optano soprattutto per monolocali e bilocali. Tra le zone più richieste viale Bligny ( il tratto più vicino alla Bocconi) , piazza Sraffa e via Teuliè dove si registrano prezzi medi per un buon usato di circa 4000 € al mq. Anche sul mercato delle locazioni si registra comunque una tenuta soprattutto per gli immobili a ridosso dell’Università. , dal momento che gli studenti preferiscono non essere troppo distanti. Su Milano sono numerosi i lavori in corso di realizzazione. Uno dei più importanti è quello che interesserà la Bicocca: agli inizi del 2006 sono iniziati quelli nell’ex Ansaldo dove saranno realizzate 60 unità abitative concepite per ospitare laboratori, atelier, factory-loft. Continuano i lavori a Milano Santa Giulia, a sud est della città, in un’area compresa tra la Tangenziale Est, le autostrade A1 e A4, la line ferroviaria di Rogoredo, la strada statale Paullese, lo scalo aeroportuale di Milano. Ci saranno residenze, uffici, un centro congressi, un grande parco, scuole, una Chiesa, Centri sportivi. A sud della città, a Milanofiori Nord si prevede un progetto per la costruzione di un complesso residenziale e di un parco verde, oltre all’arrivo della fermata della metropolitana di Assago. Altro importante progetto riguarda l’area est della città dove sono in corso i lavori per il recupero dell’area dell’ex Maserati nel quartiere Rubattino. Completata la prima parte del progetto iniziano ora i lavori per il versante est, oltre il viadotto della tangenziale. Sono previste destinazioni terziarie, commerciali, produttive a cui si aggiungerà un polo universitario di chimica, farmacia e medicina ed un parco centrale. Entro il 2015 la rete metropolitana che attraversa Milano e il suo hinterland sarà raddoppiata. Nei primi mesi del 2009 termineranno i prolungamenti delle linee 2 e 3 ad Assago e al quartiere Comasina. Sono partiti i cantieri per la linea 5 (Garibaldi-bignami). I cantieri per il lotto Ovest, da Garibaldi a San Siro saranno avviati nel 2009. Nei primi mesi di quest’anno si dovrebbero aprire i cantieri per la prima tratta della linea 4 da via Lorenteggio a via Sforza. Il prolungamento fino a Linate potrebbe essere avviato entro l’estate del 2009.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘08 11. 4% 43. 5% 31. 3% 11. 2% 2. 6%
Luglio ‘07 10. 9% 44. 2% 31. 8% 10. 4% 2. 7%
In aumento la domanda di monolocali (+0. 5%) e di quattro locali (+0. 8%). In diminuzione la domanda per tutte le altre tipologie immobiliari.
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘08 11. 0% 46. 0% 30. 6% 9. 3% 3. 1%
Luglio ‘07 11. 2% 41. 4% 32. 9% 11. 9% 2. 6%
L’analisi dell’offerta evidenzia un lieve aumento sui due locali (+4. 6%) e sui cinque locali (+0. 5%). In diminuzione la presenza sul mercato per le altre tipologie di immobili. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
REGOLAMENTO SULLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI NEGLI EDIFICI  
 
Roma, 1 aprile 2008 - Dal 27 marzo 2008 - sono operative le nuove norme sulla sicurezza degli impianti negli edifici. Il decreto 22 gennaio 2008 n. 37 (documento in . Pdf) emanato dal ministero dello Sviluppo economico, è stato predisposto da una commissione tecnica interministeriale con rappresentanti delle categorie economiche e professionali ed è stato messo definitivamente a punto dopo aver acquisito le osservazioni delle categorie e associazioni interessate. Il provvedimento semplifica notevolmente le procedure e gli adempimenti formali, anche in caso di compravendita o locazione degli immobili e, contemporaneamente, rende più efficaci, anche rafforzando l’attuale sistema sanzionatorio, le norme a tutela della sicurezza delle persone che vivono o lavorano all’interno degli edifici e che sono ancora troppo spesso vittime (soprattutto casalinghe e bambini) di incidenti. Il decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d´uso, collocati all´interno degli stessi o delle relative pertinenze. Se l´impianto è connesso a reti di distribuzione si applica a partire dal punto di consegna della fornitura. .  
   
   
8 MILIONI DI EURO PER LE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI ROMA  
 
Roma, 1 aprile 2008 - Sono esattamente 7. 936. 700 € i contributi straordinari regionali che sono a disposizione di quattro comuni della provincia di Roma – Fiano Romano, Formello, Montorio Romano e Rocca Priora – per importanti interventi di edilizia scolastica. È stata infatti approvata in questo senso dalla Giunta Marrazzo una delibera presentata dall’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre. Nello specifico, con questa misura, la Giunta ha deciso di concedere: a Fiano Romano (Rm), 2. 650. 000 € per la costruzione della nuova scuola media. L’intervento risulta necessario per far fronte alla forte espansione demografica in atto nel Comune che determina situazioni di affollamento e di limitata ricettività di ulteriori utenti nelle attuali strutture scolastiche; a Formello (Rm), 2. 450. 000 € per la costruzione della nuova scuola media in località Albereto, necessaria per le carenze strutturali della scuola media Rossellini, di cui è stata disposta la chiusura nel dicembre del 2003. Gli alunni sono attualmente ospitati nei locali di un edificio industriale, presi in locazione ed adattati ad aule, con gli inevitabili disagi per l’assenza di spazi idonei per le attività scolastiche; a Montorio Romano (Rm), 136. 000 € per il completamento della palestra annessa all’Istituto Comprensivo di via Padre A. Fioravanti. Infine, si è deciso di finanziare i lavori di messa a norma e sicurezza del vecchio plesso scolastico di Rocca Priora (Rm), per l’importo complessivo di 2. 800. 000 €, la cui spesa graverà su due diversi capitoli degli esercizi finanziari 2008 e 2009 nella misura di 1. 400. 000 € per anno. Lo sforzo economico, anche per i comuni di Fiano Romano e Formello, è suddiviso nello stesso modo. .  
   
   
DATA ESECUZIONE ALL’ACCORDO TRA IL GRUPPO GABETTI E IL GRUPPO UBH: NASCONO TREE REAL ESTATE E TREE FINANCE.  
 
 Milano, 1 aprile 2008 - Oltre 1. 500 agenzie attive nel franchising immobiliare, presenti su tutto il territorio nazionale; 200 negozi finanziari con mutui e servizi finanziari erogati per oltre 1 miliardo di Euro al 31 dicembre 2007. Sono questi i numeri che rappresentano Tree Real Estate e Tree Finance, le due nuove società nate dall’integrazione delle reti di franchising immobiliare e di mediazione creditizia di Gabetti Property Solutions S. P. A. E Ubh – United Business Holding S. P. A. , secondo l’accordo approvato lo scorso 13 novembre dai Consigli di Amministrazione delle due Società e ieri definitivamente eseguito. Ieri, inoltre, è stato sottoscritto e versato da Ubh l’aumento di capitale alla stessa riservato, con esclusione del diritto di opzione, deliberato lo scorso 15 gennaio dall’Assemblea di Gabetti Property Solutions. Sono state pertanto sottoscritte 2. 624. 914 azioni ordinarie Gabetti Property Solutions del valore nominale di euro 0,60 cadauna, con godimento regolare, a un prezzo di euro 2,884 (di cui euro 0,60 di valore nominale ed euro 2,284 di sovrapprezzo). A seguito dell’ingresso di Ubh nell’azionariato di Gabetti Property Solutions, i principali azionisti della Società sono: Acosta S. R. L. (Famiglia Giordano) con il 28,184%, Marcegaglia S. P. A. Con il 16,431%, Giovanni Gabetti con il 9,783%, Elio Gabetti con il 6,890%, Assicurazioni Generali S. P. A. (direttamente e indirettamente) con il 7,979%, Sipi Investimenti S. P. A. Con il 7,260%, Ubh S. P. A. Con il 5%, Mr Capital S. R. L. Con il 3,048%, Gian Luigi Croce con il 2,331%, il flottante con il 12,977%. “La scelta di integrare le nostre reti di franchising immobiliare e di mediazione creditizia - dichiara Ugo Giordano, Ceo di Gabetti Property Solutions - ci consente di operare con strutture di forti dimensioni e di qualità, caratteristiche essenziali per operare in un mercato che è divenuto maggiormente selettivo sia dal punto di vista dell’ offerta sia da quello della domanda”. “Tree Real Estate e Tree Finance - dichiara Umberto Botti, Presidente di Ubh - beneficeranno di importanti economie di scala e svilupperanno efficaci politiche di cross selling che consentiranno un’espansione in aree di business strategiche per affrontare con successo le sfide competitive che attendono il nostro settore”. Tree Real Estate S. R. L. , partecipata al 51% da Gabetti Agency S. P. A. E al 49% da Ubh S. P. A. , è la società alla quale fanno capo le attività di franchising immobiliare dei due Gruppi. Nel dettaglio, Gabetti Agency S. P. A. Ha conferito a Tree Real Estate il 100% di Gabetti Franchising Agency S. R. L. , la Società del Gruppo che, a seguito del conferimento del ramo d’azienda franchising facente parte di Gabetti Agency S. P. A. , gestisce la rete di agenzie in franchising Gabetti, mentre Ubh ha conferito il 95,67% di Professionecasa S. P. A. E il 51% di Grimaldi Franchising S. P. A. Per quanto concerne l’integrazione delle reti di mediazione creditizia, oggi è stata modificata la denominazione di Gabetti Property Solutions Finance S. R. L. - Società già attiva nella mediazione creditizia con il marchio g. Finance – in Tree Finance S. R. L. In questa Società, partecipata al 51% da Ubh e al 49% da Gabetti Property Solutions, Ubh ha conferito le partecipazioni dalla stessa detenute in Rexfin Franchising Finanziario S. P. A. (100%), Mutuistar S. R. L. (49%) e Mutuitime S. R. L. (25%). Tree Finance ha, inoltre, acquisito da Ubh la partecipazione dell’80% di Assirex S. R. L. , Società attiva nella promozione di prodotti e servizi assicurativi che avrà il compito di sviluppare le forti potenzialità commerciali delle reti di agenzie immobiliari e di mediazione creditizia. Tree Finance detiene, anche, una partecipazione pari al 49% nella Società Innovazione e Finanza S. P. A. Che opera nell’ambito della mediazione creditizia al servizio della piccola e media azienda con prodotti di leasing e di finanza d’impresa. Sono stati inoltre sottoscritti i patti parasociali che disciplinano la governance di Tree Real Estate, con la concessione a favore di Ubh di un’opzione call sul 2% della stessa Società, esercitabile - ad un prezzo pari al valore nominale - al raggiungimento di significativi obiettivi di sviluppo delle reti in franchising, comunque non prima del 31 marzo 2011 e non oltre il 31 gennaio 2014. L’accordo prevede anche che, in caso di esercizio dell’opzione call su Tree Real Estate da parte di Ubh, Gabetti Property Solutions Agency possa esercitare a sua volta un’opzione call sul 2% o sul 51% della stessa Società, a discrezione di Ubh, a un prezzo pari al fair market value (calcolato senza applicare premi di maggioranza e senza considerare il valore dei diritti d’uso dei marchi). Simmetricamente, si è proceduto alla sottoscrizione anche di un patto parasociale per regolare la governance di Tree Finance, con concessione di un’opzione put a favore di Gabetti Property Solutions sino al 15% della partecipazione nella stessa Società, esercitabile al fair market value (calcolato senza tenere conto di sconti di minoranza) in caso di mancata quotazione della Società entro il 120° giorno della precedente tra la data di esercizio dell’opzione da parte di Ubh su Tree Real Estate e il 31 marzo 2013. .  
   
   
ATER-PROVINCIA VITERBO: 4 MILIONI DI EURO PER METTERE A NUOVO 610 APPARTAMENTI  
 
Roma, 1 aprile 2008 - Approvata dalla Giunta Regionale una delibera, proposta dall’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre, con cui è stato dato il via libera al programma di manutenzione straordinaria di immobili Ater della Provincia di Viterbo, per una spesa complessiva di 4. 000. 000 €. Verranno realizzati 610 interventi complessivi, di cui 280 a Viterbo. Gli interventi riguarderanno vari alloggi di Bagnoregio, Blera, Canepina, Canino, Caprarola, Monte Romano, Orte, Sutri, Tessennano e Viterbo. “Data la complessità del quadro inerente la condizione delle Ater nel Lazio e visti i risultati della robusta opera di riequilibrio finanziario operato in questi ultimi tre anni, questo provvedimento è un ulteriore passo in avanti per la politica della casa in Provincia di Viterbo”, ha commentato l’assessore Astorre. Per il presidente Marrazzo si tratta di un “passo fondamentale che prova quanto, in ambito di edilizia residenziale pubblica, ci sia grande comunità di intenti tra la Giunta Regionale e le Aziende responsabili sul territorio. In questo caso, il grande lavoro svolto dal presidente dell’Ater della Provincia di Viterbo trova risposte concrete, da parte dell’Amministrazione, per condurre in porto lo sforzo di risanamento e per una migliore qualità della vita di tanti cittadini che abitano in Tuscia”. .  
   
   
DALLA GIUNTA MARRAZZO CIRCA UN MILIONE DI EURO PER INTERVENTI DI EDILIZIA SCOLASTICA A PROSSEDI E PASTENA  
 
 Roma, 1 aprile 2008 - Sono esattamente 947. 700 € i contributi straordinari regionali che sono a disposizione dei comuni di Prossedi e Pastena, per importanti interventi di edilizia scolastica. È stata infatti approvata in questo senso dalla Giunta Marrazzo una delibera presentata dall’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre. Nello specifico, con questa misura, la Giunta ha deciso di concedere: a Prossedi (Lt), 378. 700 € per la ristrutturazione ed il riadattamento del plesso scolastico capoluogo; a Pastena (Fr), 569. 000 € per il completamento della scuola materna in località Madonna del Latte. .  
   
   
FIRST EVENT INVESTIMENTO IMMOBILIARE ESTERO  
 
Rimini, 1 aprile 2008 - Panama Analisi del settore immobiliare: La città di Panama è una delle città moderna e prospera che offre ai suoi 3 milione di abitanti un alto tenore di vita a prezzi molto favorevoli. I grattacieli ricordano Miami, ma lo stile di vita anche se influenzato dalla cultura americana, ha quel tocco di latino americano che rende la vita piacevole. Da molti anni Panama é nella lista dei primi dieci paesi del mondo ad offrire le migliori opzioni per ritirarsi, l´unico paese al mondo ad offrire un programma di residenza per “pensionato”a partire dai 18 anni. Il basso tasso di criminalità, gli eccellenti incentivi fiscali e per i pensionati, oltre alle bellezze naturali ed alla diversità etnica fanno di Panama una delle principali destinazioni dei “baby boomers”. Il dollaro Usa è usato come moneta corrente. Il costo della vita è significativamente più basso di quello dell’ Europa occidentale. La tendenza verso un´economia aperta e i patti commerciali firmati con numerosi paesi favoriscono l´investimento a Panama. Inoltre non esistono espropriazioni, nazionalizzazioni o interferenze da parte del governo, come in molti paesi dell´America Latina. Già nel 1946 la mentalità commerciale di Panama ha portato alla creazione della “Colon Duty Free Zone” considerata, dopo Hong Kong in ordine di grandezza, il secondo centro di libero scambio nel mondo. In più Panama offre agli stranieri che investono nel territorio o che hanno mezzi di sostento propri per vivere li, molti incentivi attraenti come la residenza legale e privilegi fiscali. Il settore della costruzione ha registrato nel primo semestre del 2007 un incremento del 12,2% rispetto allo stesso periodo dell´ anno precedente. Dopo tre anni di crescita sostenuta, anche le previsioni per il futuro sono buone e gli esperti prevedono una crescita superiore al 17%. L´edilizia residenziale rappresenta la principale componente del settore. In particolare, i permessi di costruzione per uso privato durante il periodo gennaio - marzo 2007 hanno registrato un incremento del 30,6%. L´elevata offerta risponde a una domanda molto sostenuta di seconde case da parte di cittadini stranieri che si prevede continuerà nei prossimi anni. La crescita del settore delle costruzioni deriva anche dall´attuale programma di ampliamento dei terminali portuali privati vicini al canale di Panama e dal miglioramento viario sviluppato dal settore pubblico. Negli ultimi due anni sono stati costruiti nella città di Panama circa 99 edifici, tutti di oltre 40 piani. Con la promulgazione del decreto No. 109 (1970), e la successiva legislazione, sono stati concessi numerosi benefici fiscali ai costruttori. Basta pensare che la Tassa sul Passaggio di Proprietà é del 2% e che gli immobili con valore inferiore a 30 mila dollari sono esenti da tasse annuali. Ora con l’entrata in vigore l´11 Luglio 2007 della legge N. 5 dell´11 di gennaio 2007, viene agilizzata anche l´apertura delle attività commerciali a Panama. Con l´avvento del sistema semplificato del sistema Panama Emprende, basta comunicare l´apertura dell´attività con l´ ”Aviso de Operación” e pagare la tassa corrispondente e si può iniziare l’attività. La città di Panama si è trasformata negli ultimi anni in una metropoli moderna e cosmopolita, con grattacieli che si affacciano sull’oceano e sulla Baia di Panama. Le zone residenziali esclusive di Marbella, Paitilla, Coco del Mar, Punta Pacifica e San Francisco offrono una vasta gamma di appartamenti e di condomini in vendita. Le zone residenziali suburbane sviluppatesi nelle aree che prima erano occupate dagli americani, come le Alture di Amador, Balboa, Albrook e Clayton, offrono grandi ed attraenti case unifamiliari e piccoli condomini. Il Casco Viejo, la zona coloniale della città che si estende sul litorale pacifico e ricorda New Orleans o la Soho di qualche anno fa, é diventato uno dei quartieri più allettanti per gli investimenti immobiliari, grazie agli incentivi, per l´investimento in beni immobili. Per chi ama la collina e il clima più fresco, ci sono le regioni di Chiriqui, El Valle, Volcan, ecc. Bocas del Toro, conosciuta per le sue acque cristalline e la natura rigogliosa, è un´altra destinazione popolare per l’acquisto di immobili a Panama. I prezzi al metro quadrato a Panama variano, come in ogni paese, secondo i quartieri e le regioni (città, montagna, spiaggia). In un condominio nuovo i prezzi variano da Usd 1000 al metro quadrato fino a 10 mila. In un edificio di oltre 10 anni i prezzi possono scendere fino a 500 dollari al metro. Le spese notarili e il costo d´iscrizione nel pubblico registro si aggirano attorno ai Usd 300 per la registrazione di un contratto di compra-vendita per la vendita di beni immobiliari a Panama. I costi finali variano a seconda del prezzo dell´immobile. Conviene sempre intestare gli immobili a nome di una società che costa sui mille euro, in modo che alla vendita si risparmiano le tasse di trasferimento e di registro. Gli immobili nuovi in molti casi sono esenti dalle tasse annuali. E’ facile ottenere un mutuo decennale per il 60% e 70% del prezzo d’acquisto o del valore di mercato, prendendo in considerazione il valore ´minimo, al tasso d´ interesse da 5. 5% a 6. 5%, più Feci 1% all’anno. La manifestazione First Ervent si svolgerà Sabato 5 aprile 2008 Grand Hotel di Rimini Ore 15,00. .