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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Settembre 2008
UNA STRATEGIA EUROPEA CONTRO L´OBESITÀ  
 
Bruxelles, 29 settembre 2008 - Etichette chiare, educazione alimentare e maggiore consumo di ortofrutta e più sport. E´ questa la ricetta del Parlamento per contrastare il sovrappeso e l´obesità nell´Ue. Occorre poi riformulare alcuni prodotti per renderli più sani e svilupparne di nuovi, limitare le pubblicità di alimenti nei programmi per bambini, eliminare le merendine dai distributori nelle scuole, migliorare i menù delle mense scolastiche e promuovere ricerca e prevenzione, anche sui rischi delle diete fai da te. Secondo le stime dell´Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2005 circa 1,6 miliardi di adulti (di età superiore ai 15 anni) erano in sovrappeso, mentre almeno 400 milioni di adulti erano obesi. L´oms prevede che entro il 2015 tali cifre saliranno, rispettivamente, a 2,5 miliardi e a 700 milioni. Inoltre, non meno di 20 milioni di bambini al di sotto di 5 anni erano in sovrappeso nel 2005. Sempre secondo l´Oms oltre il 50% della popolazione adulta europea soffre di sovrappeso o obesità. Approvando con 536 voti favorevoli e 37 contrari la relazione di Alessandro Foglietta (Uen, It), il Parlamento osserva anzitutto che il sovrappeso, l´obesità e le patologie legate all’alimentazione «assumono sempre più i caratteri di un´epidemia e sono tra i principali fattori di mortalità e di morbosità in Europa». Chiede pertanto che la questione dell´alimentazione sia presa seriamente in considerazione in tutte le politiche europee, ritenendo che «un approccio organico e multilivello sia il miglior modo per combattere l´obesità fra la popolazione dell´Ue». In tale contesto, sottolinea che l´Ue deve assumere un ruolo di guida nella definizione di un approccio comune e nella promozione delle migliori prassi e del coordinamento fra gli Stati membri. E´ infatti persuaso che settori quali l´informazione per i consumatori, l´etichettatura, l´educazione alimentare, la pubblicità sui media e la produzione agricola «possano apportare un importante valore aggiunto europeo». Informare i consumatori e sviluppare prodotti più sani - Il Parlamento rileva che la disponibilità di informazioni esaustive sulle etichette è «cruciale» per consentire ai consumatori di scegliere tra un´alimentazione di maggiore o minore qualità. Accoglie pertanto con favore la nuova proposta per la revisione della direttiva 90/496/Cee sull´etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari, insistendo affinché l´etichetta risulti «visibile, chiara e facilmente comprensibile dai consumatori». I deputati ritengono che una politica orientata alla qualità dei prodotti alimentari può promuovere la salute e la riduzione dell´obesità. In tale contesto, sottolineano che il settore privato può apportare un contributo attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti più sani. I produttori alimentari sono poi invitati a impegnarsi maggiormente nella riformulazione dei prodotti ad alto contenuto energetico e di scarso valore nutrizionale, in modo da ridurre i grassi, gli zuccheri e il sale a favore di fibre, frutta e verdura. Ritenendo infatti che la riformulazione dei prodotti rappresenti «un potente strumento», i deputati accolgono con soddisfazione l´impegno volontario dei produttori ad applicare criteri nutrizionali nella formulazione dei prodotti alimentari. Limitazioni per le pubblicità rivolte ai bambini, anche su Internet e telefonini - Per i deputati, l’industria dovrebbe usare particolare cura nella pubblicità di prodotti alimentari specificamente rivolta ai bambini. Anche perché le reclame di prodotti alimentari coprano circa la metà di tutta la pubblicità televisiva trasmessa in fasce orarie di visione frequentate dai bambini. In tale contesto, chiedono limitazioni per fasce orarie e quantitative della pubblicità di alimenti di scarso valore nutrizionale che abbiano i bambini come target specifico. Ogni restrizione di questo tipo, precisano, dovrebbe essere estesa alle nuove forme mediatiche quali i giochi online, i pop-ups e i messaggi su telefoni cellulari. Più in generale, invitano la Commissione a presentare proposte legislative più rigorose qualora il riesame della direttiva "Televisione senza frontiere" previsto per il 2010 decreti il fallimento dell´approccio volontaristico in essa contemplato per la pubblicità rivolta ai bambini di prodotti con scarso valore nutrizionale. Occorre poi indurre i fornitori di servizi mediatici a sviluppare codici di condotta per i messaggi commerciali audiovisivi inappropriati aventi per oggetto prodotti alimentari e bevande e, pertanto, gli operatori sono sollecitati a presentare iniziative concrete volte a attuare e rafforzare le disposizioni della direttiva. Più frutta nelle mense scolastiche, no alle merendine nei distributori automatici - Il Parlamento sottolinea che è soprattutto a livello della scuola che occorre attivarsi perché l´attività fisica e l´alimentazione equilibrata divengano parte integrante dello stile di vita del bambino. Chiede quindi lo sviluppo di linee guida sulle politiche nutrizionali per la scuola, e sulla promozione dell´educazione alimentare e invita gli Stati membri a inserire nei programmi scolastici i benefici dell’alimentazione equilibrata e dell´esercizio fisico. Gli Stati membri, gli enti locali e le autorità scolastiche dovrebbero inoltre monitorare e migliorare la qualità e gli standard nutrizionali dei menù delle scuole e degli asili d’infanzia, anche organizzando controlli di qualità presso i ristoratori e formulando orientamenti dietetici destinati alle mense. Occorre inoltre adattare le porzioni alle necessità e includervi frutta e verdura. A tale proposito, il Parlamento saluta con favore un eventuale progetto "Frutta nelle scuole" sostenuto finanziariamente dall´Unione europea, che consenta di distribuire nelle scuole maggiori quantitativi di frutta e verdura, «a condizione che ne venga controllata la qualità e la sicurezza chimica». I deputati incoraggiano poi l’abbandono della vendita di prodotti grassi, troppo salati o troppo zuccherati e con basso valore nutrizionale nelle scuole, raccomandando invece una maggiore disponibilità di frutta e verdura fresca nei punti vendita. Invitano quindi gli Stati membri, gli enti locali e le autorità scolastiche ad assicurare che i distributori automatici nelle scuole offrano alternative sane. Ritengono inoltre che debba essere vietato ogni tipo di sponsorizzazione e di pubblicità per i prodotti ad alto contenuto di zuccheri, sale o grasso condotta nelle scuole. Più sport nelle scuole e città che favoriscano l´esercizio fisico - Il Parlamento invita le autorità competenti a prevedere nel curriculum scolastici almeno tre ore la settimana di attività fisiche, a pianificare la costruzione di nuove strutture sportive pubbliche e a salvaguardare gli impianti sportivi già esistenti presso le scuole. Sollecita inoltre gli Stati membri a adottare linee guida definite da esperti sui modi per migliorare l´attività fisica fin dal periodo prescolare. Invita inoltre gli Stati membri e gli enti locali e regionali, nel quadro della programmazione urbanistica, a favorire l’esercizio fisico come routine quotidiana e in modo da creare opportunità che motivino la gente ad impegnarsi in attività fisiche durante il tempo libero. Tale risultato, è precisato, può essere conseguito con interventi a livello locale per ridurre la dipendenza dall’autovettura e incoraggiare la gente ad andare a piedi nonché realizzando idonei progetti edilizi misti (commerciali/residenziali), potenziando i mezzi pubblici di trasporto e realizzando parchi e strutture sportive accessibili, piste ciclabili ed attraversamenti pedonali. Un´attenzione specifica alle donne gestanti e in menopausa - Il Parlamento invita la Commissione e tutti i soggetti interessati a definire come priorità la lotta contro l´obesità fin dai primi anni di vita. Chiede inoltre campagne d´informazione che sensibilizzino le donne gestanti all´importanza di una dieta sana ed equilibrata e che rendano consapevoli le donne e i loro partner dell’importanza dell´allattamento al seno, rispettando però la libertà di scelta delle madri. Richiama poi l´attenzione degli Stati membri sulla necessità che i servizi sanitari nazionali promuovano servizi di consulenza nutrizionale specifica per le donne gestanti e le donne in menopausa, «dal momento che la gravidanza e la menopausa costituiscono due fasi importanti nella vita della donna in cui è maggiore il rischio di sovrappeso». Prevenzione, ricerca e campagne d´informazione. Bandire gli acidi grassi trans - Il Parlamento saluta con favore il Libro bianco sulla nutrizione come importante passo nella strategia generale volta a mettere un freno in Europa al crescente fenomeno e ad affrontare il problema delle malattie croniche legate all’alimentazione (malattie cardiovascolari, compreso l´infarto e l’ictus, il cancro e il diabete). Nel ribadire l’invito a tutti gli Stati membri di riconoscere ufficialmente l´obesità come malattia cronica, chiede di non stigmatizzare gli individui esposti a simili problemi sanitari e raccomanda agli Stati membri di assicurare cure adeguate a tali persone. Per i deputati occorre inoltre fare della malnutrizione, insieme all’obesità, una delle principali priorità nel campo della nutrizione e della salute, inserendola laddove possibile nelle iniziative di ricerca finanziate dall´Ue. Invitano poi la Commissione a sviluppare indicatori antropometrici e orientamenti europei sui fattori di rischio cardiometabolico legati all’obesità. E chiedono agli Stati membri di istituire un sistema che garantisca l’accesso a servizi qualitativamente elevati per la prevenzione, lo screening e il controllo del sovrappeso, dell’obesità e delle patologie croniche associate. Si dicono peraltro persuasi della necessità di una piena regolamentazione delle qualifiche relative a professioni sanitarie quali "dietologo clinico" e "nutrizionista". Il Parlamento invita la Commissione a promuovere le migliori pratiche e a lanciare campagne d´informazione sui rischi connessi all´obesità, richiamando soprattutto l’attenzione sui rischi cardiovascolari. Sollecita la Commissione a fornire informazioni sui rischi delle diete "fatte in casa", specie se comportano l´assunzione di farmaci anti-obesità senza ricetta medica e la invita a prestare maggiore attenzione ai problemi dell´iponutrizione, della malnutrizione e della disidratazione. Il Parlamento chiede poi la messa al bando degli acidi grassi trans in tutta l´Ue, anche perché un loro consumo eccessivo (superiore al 2% dell´apporto energetico totale) è associato a un aumento significativo dei rischi di malattie cardiovascolari, e sollecita gli Stati membri dell´Ue ad attenersi e a scambiarsi buone prassi in materia di controllo del contenuto di determinate sostanze nei prodotti alimentari (ad es. Il sale). Rileva peraltro la necessità di prevedere speciali deroghe per i prodotti Dop (denominazione di origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta), Stg (specialità tradizionale garantita), «in modo da preservare le ricette tradizionali». .  
   
   
SIMPOSIO SULL´RNAI NELLA TERAPIA UMANA,  
 
Lisbona, 29 settembre 2008 - Il 9 novembre si terrà a Lisbona, in Portogallo, un simposio sull´interferenza degli acidi ribonucleici (Rnai) nella terapia umana, organizzato dal progetto di ricerca Right ("Rna interference technology as human therapeutic tool"), finanziato dall´Ue, e dalla Fondazione europea della scienza (Esf). L´evento di un giorno intende fornire un panel di discussione sulle prospettive dell´Rnai nella terapia umana, con eminenti membri del gruppo Esf e rappresentanti chiave delle terapie del Right. Più dettagliatamente, verranno trattati i seguenti argomenti: la terapia Rnai contro il bersaglio mobile Hiv-1; ottimizzazione della funzione dei piccoli Rna interferenti (siRna), consegna in vivo e potenziale terapeutico attraverso modificazioni chimiche e formulazioni polimeriche; nuove formulazioni per consegna di siRna mirati; sfide e opportunità nello sviluppo di prodotti terapeutici siRna; approcci basati sull´interferenza Rna per la convalida dei target terapeutici per i disturbi neuropsichiatrici; convalida degli approcci con prodotti terapeutici siRna in modelli animali di malattie infiammatorie croniche mediate dal fattore di necrosi tumorale/ricettore del fattore di necrosi tumorale (Tnf/tnfr); l´interferenza Rna come modalità terapeutica alternativa nel trattamento dei tumori umani positivi alla chinasi del linfoma anaplastico (Alk) umana. Geni di fusione; identificazione globale e inibizione terapeutico dei fattori delle cellule ospite essenziali per la moltiplicazione dell´influenza; ottimizzazione degli effettori Rnai per contrastare l´infezione da epatite B cronica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Ip-right. Org/right/events/ .  
   
   
SANITÀ: NEL LAZIO ARRIVANO LE PRENOTAZIONI VIA WEB  
 
Napoli, 29 settembre 2008 - Il servizio Recup cambia pelle e si adegua alle nuove tecnologie informatiche. Il nuovo sistema, realizzato da Lait Spa, società di innovazione tecnologica della Regione Lazio, si chiama Recup web, e va a sostituire l’applicativo utilizzato da diversi anni per le prenotazioni delle visite mediche specialistiche, con un prodotto tecnologicamente più avanzato, che consentirà nuovi sviluppi e l’allargamento dei soggetti e dei luoghi di prenotazione. Attraverso Recup web, infatti, sarà possibile estendere l’accesso ai servizi del sistema, e quindi prenotare le visite, senza costi aggiuntivi, non solo attraverso il tradizionale call center e gli sportelli abilitati delle Asl e delle Aziende ospedaliere. Il sistema Recup gestisce attualmente circa 50. 000 prenotazioni al giorno, di cui il 20% tramite il call center. La sostituzione del sistema, per la parte di front office, è partita dalla fine di giugno. Dopo una prima fase di sperimentazione svolta presso la Asl di Frosinone e il Policlinico Umberto I, già più dell’80% delle prenotazioni vengono effettuate con il nuovo sistema. Tra i benefici immediati del sistema Recup web, c’è il ripristino, a partire da questo mese, del servizio di prenotazione presso le farmacie disponibili, per la cui adesione, vista anche la sensibile riduzione dei costi, Lait sta promuovendo una campagna in tutto il Lazio. Inoltre, anche in considerazione degli impegni assunti dal presidente Marrazzo, sarà possibile, d’intesa con le organizzazioni sindacali di categoria, allargare il sistema di prenotazione agli studi medici, specialmente per le urgenze, o, quando si verificheranno i presupposti, diffondere il sistema regionale Recup pure alle strutture private accreditate ed a quelle convenzionate. “L’avvio del nuovo servizio è stato reso possibile grazie anche alla disponibilità delle Aziende, e al grande lavoro svolto dagli operatori di sportello, che si sono impegnati con serietà e dedizione per fare in modo che Recup web entrasse a regime nel minor tempo possibile. Quello che abbiamo realizzato è un software di proprietà della Regione, che consente quindi l’indipendenza dal singolo fornitore per gli sviluppi successivi ed una facile adattabilità alle nuovo esigenze” - ha dichiarato il Presidente di Lait Regino Brachetti. Il sistema avrà effetti positivi sia in termini di ridotti oneri di gestione, sia in flessibilità, visto che la sua natura web rende facilmente disponibili gli strumenti per effettuare le prenotazioni anche a soggetti che fino ad oggi non avrebbero potuto accedervi. “Attraverso il web, il sistema di prenotazione potrà essere sfruttato in maniera più diffusa, rispondendo così agli indirizzi strategici della Regione Lazio, che puntano al potenziamento dei servizi sanitari territoriali. Il suo utilizzo permetterà, inoltre, di realizzare un centro unico regionale di prenotazione, aumentando l’offerta di prestazioni in minor tempo” - ha aggiunto l’assessore alla Tutela dei consumatori e Semplificazione amministrativa, Mario Michelangeli, il cui assessorato ha finanziato il progetto. .  
   
   
SCLEROSI MULTIPLA, PADOVA STRUTTURA DI ECCELLENZA NAZIONALE IL TRATTAMENTO PRECOCE ‘BLOCCA’ SUL NASCERE LA MALATTIA AL CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE: SEGUITI 1.500 PAZIENTI. IL PROF. GALLO “ABBIAMO INFERMIERI DEDICATI A FORMARE I NUOVI PAZIENTI”. NUOVA SIRINGA MONOUSO SEMPLIFICA L’AUTOSOMMINISTRAZIONE  
 
Padova, 29 settembre 2008 – Assistenza 24 ore su 24, un filo diretto con il neurologo per tre ore ogni giorno, due infermiere dedicate all’educazione del nuovo paziente: sono questi i punti di forza che rendono il Centro Sclerosi Multipla di Padova una vera garanzia per il malato. Struttura di riferimento regionale, segue attualmente 1. 500 casi, di cui il 60% arriva da altre province e il 20% da fuori regione. Il Veneto conta circa 4. 500 malati, in Italia sono 57. 000. “Oggi disponiamo di terapie efficaci per contrastare la malattia fin dal primo attacco - afferma Paolo Gallo Professore Associato di Neurologia, Dipartimento di Neuroscienze, Clinica Neurologica I, Università degli Studi di Padova : le evidenze dimostrano che gli Interferoni, se utilizzati all’esordio, sono in grado di rallentare significativamente la progressione della malattia”. In particolare un recente studio che ha utilizzato l’Interferone beta- 1b dopo il primo episodio, ha dimostrato che intervenire precocemente diminuisce del 40% la probabilità di avere un secondo episodio e quindi di sviluppare pienamente la sclerosi multipla. A supporto del trattamento precoce, è stata inoltre messa a punto una nuova confezione di siringa monodose, a disposizione in Italia dal giugno scorso, che semplifica l’autosomministrazione del farmaco e migliora l’adesione alla terapia. “Nel nostro centro cerchiamo soprattutto di garantire un’assistenza continuativa al malato e un adeguato supporto psicologico. Abbiamo attivato un numero per le consulenze telefoniche e per un’ora al giorno il day hospital è dedicato alle emergenze. I pazienti possono recarsi da noi senza appuntamento: in questo modo non si creano accessi impropri al pronto soccorso e il malato riceve nel più breve tempo possibile la migliore assistenza”. Il centro patavino è stato fra i primi in Italia ad introdurre le terapie immunosoppressorie, oltre 15 anni fa, e rimane un’eccellenza nazionale in questo campo. L’età media dei pazienti assistiti, soprattutto donne, è piuttosto bassa: 25-30 anni “È importante – continua Gallo - che i malati di sclerosi multipla, che presentano esigenze e caratteristiche molto particolari, siano seguiti in centri specialistici, con operatori dedicati e formati”. Proprio a loro si rivolge il progetto “Question Time in sclerosi multipla”, un vero e proprio talk show itinerante di sensibilizzazione e formazione rivolto a neurologi, infermieri, psicologi e farmacisti. Sono oltre 100 i professionisti coinvolti oggi a Padova, la tappa conclusiva del 2008 che segue Milano, Roma, Bari, Firenze e Genova. La sclerosi multipla è più frequente nelle donne rispetto agli uomini e si manifesta prevalentemente fra i 20 e i 40 anni, con un picco intorno ai 20-30: rappresenta la prima causa di invalidità di origine neurologica nel giovane adulto. “Oggi sappiamo che la disabilità si riduce quanto più precocemente si interviene per impedire alla malattia di danneggiare il tessuto cerebrale – spiega il prof. Gallo -. I dati più recenti di un importante trial internazionale sul trattamento con interferone beta-1b, lo studio Benefit, dimostrano infatti come un inizio tempestivo, subito dopo il primo sintomo, riduca del 40% il rischio di sviluppare un ulteriore evento infiammatorio potenziale causa di un danno neurologico permanente”. I sintomi iniziali della sclerosi multipla possono essere piuttosto variabili, imprevedibili e spesso sfumati, come debolezza e affaticamento, disturbi della vista, della sensibilità o motori, e per questo spesso i pazienti attendono troppo, prima di rivolgersi al medico. Una grande attività di informazione per diffondere una corretta informazione sulla sclerosi multipla e per sensibilizzare l’opinione pubblica e tutti coloro che sono coinvolti è quella svolta dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla che, dal 1968, interviene nel nostro paese per promuovere ed erogare servizi sociali e sanitari, per promuovere e sostenere la ricerca scientifica e per affermare i diritti delle persone con sclerosi multipla. “La nostra Associazione richiama l’attenzione già da molti anni sull’importanza della terapia precoce, così come dimostrato da numerosi studi scientifici - dichiara il prof. Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - . La scelta terapeutica più opportuna deve essere concordata tra il neurologo curante e la persona con sclerosi multipla, che deve poter scegliere il trattamento precoce senza ostacoli, per questo l’Associazione chiede la rimborsabilità del farmaco a carico del Servizio Sanitario Nazionale per la terapia precoce e garantisce l’informazione attraverso, il proprio sito, le riviste e tutti gli altri canali”. Contro la progressione della disabilità il trattamento precoce rappresenta un´opportunità unica per fermare un processo irreversibile e intervenire prima che la malattia assuma percorsi imprevedibili. .  
   
   
MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE: INAUGURATO A UDINE NUOVO PADIGLIONE OSPEDALE GERVASUTTA  
 
 Udine, 29 settembre 2009 - "Per noi federalismo significa responsabilità. Questa regione nel 1996 ha cominciato un percorso che ci ha portati ad essere l´unica al di fuori del sistema sanitario nazionale. Ciò allora ci ha fatto ottenere due decimi di Iva in più, che alla fine si sono rivelati inferiori alla crescita della spesa corrente. Ma questo ci ha stimolato ad essere regione virtuosa, all´avanguardia a livello nazionale". Sono, questi, alcuni dei concetti espressi, il 26 settembre a Udine, dal presidente della Regione, Renzo Tondo, che insieme all´assessore alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, a parlamentari, consiglieri regionali, autorità civili e militari, personale sanitario, pazienti e familiari, ha partecipato all´inaugurazione di un nuovo padiglione dell´Ospedale Gervasutta. Sottolineando dunque il tema della responsabilità, Tondo ha evidenziato come "il Friuli Venezia Giulia alla fine dell´anno non partecipa, come molte altre, al banchetto nazionale per sanare i deficit. Se tutte le regioni avessero avuto lo stesso comportamento - ha detto - non ci troveremmo con i buchi immensi della sanità del Lazio, della Calabria, della Sicilia, dell´Abruzzo". E per il futuro, Tondo, ha annunciato "un percorso che prenda in mano il testimone dell´azione virtuosa di questi anni, per dare le risposte che la gente si aspetta, e non solo in tema di servizi alla salute, ma anche sul piano dell´internazionalizzazione, dell´innovazione, delle infrastrutture. Per affrontare le sfide che ci aspettano, per governare il cambiamento. Un percorso che affronteremo - ha rimarcato il presidente - confrontandoci con tutti e ascoltando le esigenze di tutti". E per quanto riguarda il Gervasutta, che oggi completa un tassello importante nel previsto ammodernamento complessivo, Tondo si è detto convinto che esso faccia "parte della storia della sanità di Udine e dell´intera regione". Ha affidato ai parlamentari presenti "il compito di rappresentare questa eccellenza, di cui siamo orgogliosi, a livello nazionale". Ha ringraziato "gli operatori sanitari per quanto sanno fare quotidianamente, con passione ed impegno", confermando che la Regione sarà sempre a loro vicina. Un´attenzione, da parte dell´amministrazione regionale, confermata anche dall´assessore Kosic. Attenzione politica, negli anni, frutto di scelte politiche coraggiose, i cui cardini sono equità e sostenibilità economica per garantire un sistema sanitario regionale moderno, capace di dare risposte di eccellenza. Kosic ha quindi ricordato come al Gervasutta vi è stato "investimento nella scienza e nella conoscenza, nelle intelligenze, che hanno prodotto, anche con la collaborazione dell´Università di Udine, le condizioni per far fronte ai nuovi bisogni di salute, alle esigenze di riabilitazione". Ricordando poi, non senza commozione, di aver dovuto trascorrere un lungo periodo in questo ospedale, Kosic ne ha evidenziato la capacità di cura, di organizzazione, di stringere alleanze terapeutiche tra professionisti, pazienti e associazioni, misurando sempre la qualità dei servizi. L´assessore regionale alla Salute ha infine annunciato altre scelte coraggiose per la sanità regionale. Scelte che non devono spaventare, perché "ciò di cui abbiamo bisogno una volta nella vita, se è a 50 chilometri da casa non ci deve preoccupare, mentre ciò di cui abbiamo bisogno con maggiore frequenza deve essere garantito il più vicino possibile, e con un governo clinico che deve assicurare la continuità delle cure, deve saper affrontare la cronicità". Così il progetto di ammodernamento del Gervasutta diventa in qualche modo il punto di riferimento per la riorganizzazione complessiva della sanità in Friuli Venezia Giulia. Una riorganizzazione che nascerà dall´ascolto, dal confronto e dalla condivisione con tutti i diversi soggetti interessati. Il nuovo padiglione dell´Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione Gervasutta di Udine, inaugurato , si inserisce in modo armonico nel complesso già esistente, rispecchiandone la linea architettonica ed estetica caratterizzata dal mattone a vista. Si sviluppa su tre piani, dedicati alle degenze, con confortevoli camere da due posti letto, completamente climatizzate, attrezzate per pazienti con deficit motori. 102 i posti in totale, di cui otto, al piano terra, riservati al Day-hospital. In ciascun piano non mancano poi quegli spazi accessori indispensabili ad un´attività razionale ed efficiente, quali ambulatori, palestre, zone giorno, stanze per medici ed infermieri. La realizzazione di questa nuova struttura è stata avviata nel 2003 ed è costata circa 12 milioni 840 mila euro, arredi ed attrezzature compresi. Rappresenta solo il primo passo di un più ampio processo di trasformazione del Gervasutta, finalizzato alla riqualificazione dell´Istituto quale polo della riabilitazione di riferimento regionale: sono infatti già previsti ulteriori due lotti, per i quali sono a disposizione altri 26 milioni di euro nell´ambito della programmazione regionale pluriennale per il periodo 2006-2015. L´ospedale Gervasutta, che fa riferimento all´Azienda per i Servizi sanitari n. 4 "Medio Friuli", è punto di riferimento per pazienti con menomazioni e disabilità che richiedono interventi di riabilitazione intensiva ad alta specializzazione. E´ qui infatti che viene assicurato il ricovero di persone affette da esiti di lesioni post-traumatiche del midollo spinale (para-tetraplegici), da gravi cerebrolesioni, traumatiche e non (ictus, neoplasie), da lesioni conseguenti a malattie degenerative del sistema nervoso centrale e periferico, da disabilità conseguenti a patologie dell´apparato locomotore, patologie reumatiche e patologie respiratorie gravi. I pazienti appartengono a fasce d´età molto eterogenee, ma particolarmente numerosi sono i giovani, costretti su una sedia a rotelle a causa di un incidente stradale. Oltre alle attività di ricovero l´ospedale, nel cui comprensorio vi sono palestre, una piscina per l´idroterapia e laboratori di ricerca clinica e di base che operano in collaborazione con l´Università di Udine e la Sissa di Trieste, garantisce un´ampia gamma di prestazioni attraverso ambulatori e servizi dedicati a tutti i vari aspetti della riabilitazione, con l´obiettivo di migliorare l´autonomia delle persone disabili, favorendo il loro reinserimento in famiglia e nella vita sociale. Nell´ospedale hanno sede anche diverse associazioni di volontariato, che collaborano con il personale, rappresentando una qualificata ed insostituibile risorsa. .  
   
   
FEDERSANITA´ ANCI, SONDAGGIO SULLE CURE PRIMARIE  
 
Grado, 29 settembre 2008 - Intervenendo al 12. Mo Congresso dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, organizzato a Grado dal Ceformed, il 25 settembre, il Centro regionale di formazione per le cure primarie, il presidente di Federsanità Anci Fvg, Giuseppe Napoli, ha evidenziato che i medici di medicina generale rappresentano una risorsa fondamentale per il rapporto con i cittadini/pazienti/utenti del Servizio sanitario regionale, nonché per le sinergie attivabili con i Comuni in materia di servizi sociosanitari, continuità delle cure e in generale per la particolare vicinanza ai bisogni delle persone. I recenti processi di innovazione organizzativa, scientifica e logistica in materia di cure primarie (informatizzazione, studi associati, condivisione in rete di dati e cartelle cliniche) vanno infatti nella direzione di valorizzare questo importante ruolo a tutto vantaggio della continuità delle cure. A tal fine Napoli ha ricordato che Federsanità Anci Fvg agli inizi di quest´anno ha avviato uno specifico Gruppo di lavoro sulle "Cure primarie", coordinato da Giorgio Simon dell´Agenzia regionale della Sanità, al quale partecipano, assieme a direttori generali e amministratori locali, il direttore scientifico del Ceformed, Luigi Canciani, e il rappresentante di Federfarma, Pierpaolo Marzini. Quale primo esempio della collaborazione propositiva in atto, Federsanità Anci Fvg ha inviato nei giorni scorsi un questionario a tutti i sindaci e assessori alle Politiche sociali dei Comuni, con l´obiettivo di conoscere il parere e le proposte degli amministratori locali sulle innovazioni in atto in materia di cure primarie, sui nuovi rapporti con i medici di medicina generale e sulle sinergie attivabili. I risultati saranno resi noti nei prossimi mesi. Anche questo è un esempio concreto, ha sottolineato il presidente Napoli, del ruolo e dell´attività di Federsanità Anci Fvg quale promotore di confronti propositivi, al fine di favorire il cambiamento con i contributi "dal basso" di amministratori, dirigenti e operatori dei sistemi sanitario e sociosanitario, ovvero dei soggetti che poi avranno il compito di mettere in pratica le novità introdotte. Per quanto riguarda i temi strategici dell´"Appropriatezza e sicurezza" (non solo per l´uso dei farmaci, ma più in generale per l´erogazione di servizi e prestazioni), Napoli ha dichiarato che solo attraverso queste scelte prioritarie e un confronto aperto tra tutti i soggetti si potranno garantire sia la sostenibilità che la qualità/eccellenza e competitività, anche internazionale, del nostro sistema regionale, che, ha ricordato, costituisce un modello a livello nazionale. In proposito non è mancato un riferimento al "federalismo sanitario", che di fatto il Friuli Venezia Giulia attua sin dal 1997, con l´uscita dal Fondo sanitario nazionale, ma che non potrà realizzarsi appieno se non sarà condiviso da tutte le Regioni, nessuna esclusa, senza richieste di ripiani a pie´ di lista dei deficit di bilancio. Accanto a questi criteri fondamentali Federsanità Anci Fvg è poi impegnata, anche tramite l´apporto tecnico-scientifico degli associati (Aziende sanitarie e ospedaliere, Agenzia regionale della Sanità, Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico e Aziende di servizi alla persona), a far crescere la "medicina sul territorio" principalmente in funzione preventiva, obiettivo prioritario dell´associazione. Si tratta di un percorso che va rafforzato, ha concluso Napoli, anche tramite la rete tra amministratori locali - tecnici/esperti/operatori. Un confronto che Federsanità Anci Fvg sta approfondendo anche insieme alla Federazione del Veneto, e le cui proposte verranno presentate il 23 ottobre prossimo, a Trieste, in occasione dell´Assemblea nazionale dell´Anci e dell´Assemblea nazionale di Federsanità Anci. .  
   
   
FORMIGONI INAUGURA 4 NUOVE AREE OSPEDALE MONZA LA REGIONE HA INVESTITO TRA IL 1997 E IL 2007 3,5 MLN EURO IN EDILIZIA SANITARIA:FINANZIATI 635 INTERVENTI,444 GIA´ CONCLUSI  
 
Milano, 29 settembre 2008 - La nuova palazzina di malattie infettive, l´Unità Operativa di Oculistica con reparto e ambulatori, il blocco operatorio di Oculistica, con 3 sale operatorie, l´Unità Operativa di Ginecologia. Questi i quattro nuovi reparti dell´Ospedale San Gerardo di Monza, inaugurati oggi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e dagli assessori regionali alla Sanità, Luciano Bresciani, e alla Qualità dell´ambiente, Massimo Ponzoni, con delega alla Provincia di Monza e Brianza. Il costo complessivo dei quattro interventi è pari a circa 17,5 milioni di euro e le risorse destinate da Regione Lombardia ai progetti sono pari a 3,1 milioni di euro. Il presidente Formigoni ha apprezzato la grande partecipazione di cittadini, sindaci e autorità, oltre a medici e infermieri dell´Azienda Ospedaliera sottolineando che "La comunità di Monza e Brianza si stringe attorno al proprio ospedale, un luogo che esprime l´identità della propria provincia e rappresenta un elemento di forza della nostra realtà territoriale". "Il San Gerardo - ha continuato il presidente Formigoni - è il quarto ospedale pubblico in Lombardia per dimensioni e costituisce un sicuro punto di riferimento e una garanzia non solo per Monza ma anche per il suo territorio. Una tappa importante nella trasformazione in atto del San Gerardo da ospedale di circolo a polo di riferimento. Le opere che inauguriamo oggi si inseriscono nel più ampio quadro di ammodernamento strutturale e tecnologico che, dieci giorni fa, ha compiuto un ulteriore passo avanti con la firma dell´Accordo di Programma siglato da Regione, Azienda Ospedaliera e Comune di Monza per la cessione dell´area della sede storica dell´ospedale". L´accordo cambierà ulteriormente il volto dell´Azienda Ospedaliera San Gerardo e permetterà di disporre di una struttura unica e moderna, meglio organizzata, più razionale nella disposizione delle aree e dei servizi e quindi capace di rispondere più efficacemente alle esigenze di lavoro degli operatori sanitari e ai bisogni dei cittadini. "Oltre a strutture tecnologicamente avanzate - ha aggiunto Formigoni - una sanità di qualità deve poter contare sulle professionalità di altissimo livello del personale medico e infermieristico: una realtà che a Monza da tempo lavora per fare dell´ospedale un luogo di attenzione e di amore per chi viene curato". Parlando degli investimenti fatti nel settore dell´edilizia sanitaria, il presidente Formigoni ha ricordato che negli ultimi 10 anni Regione Lombardia è stata la regione con il maggior numero di interventi attivati e, conseguentemente, con il maggior sforzo compiuto per gli investimenti: sono stati investiti in edilizia sanitaria nel periodo 1997 - 2007 oltre 3,5 miliardi di euro per finanziare 635 interventi; di questi 444 sono già stati conclusi (15 nel corso del primo semestre 2006). Il modello sanitario lombardo è guardato con grande interesse anche da altre realtà europee ed extra europee: il presidente Formigoni ha citato le attività di collaborazione in corso con Israele e con lo Stato del Massachussets, negli Usa. L´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, a questo proposito, ha anticipato che nei prossimi giorni la regione francese del Rhone Alpes, al lavoro per costruire il suo sistema dei servizi sanitari, accoglierà in teleconferenza i suggerimenti di tecnici ed esperti della sanità lombarda per predisporre il proprio Piano. Bresciani, riferendosi agli interventi realizzati a Monza, ha sottolineato come essi concorrano a far "Crescere la qualità dei servizi sanitari lombardi: 40 mila metri cubi di nuove strutture, 15 milioni di euro di investimento, forti sinergie tra prestazioni sanitarie e sviluppo scientifico, la realizzazione di una rete ospedaliera provinciale che ha il suo ´hub´ nel San Gerardo di Monza e una serie di satelliti nel territorio per migliorare l´accessibilità delle prestazioni". Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, il sindaco di Monza Marco Mariani, il rettore dell´università Bicocca di Milano, Marcello Fontanesi e il direttore generale dell´Azienda Ospedaliera San Gerardo, Giuseppe Spata. Ecco in dettaglio le nuove realizzazioni inaugurate al San Gerardo di Monza: Nuova palazzina Malattie Infettive. Costo intervento: 9. 470. 240 ? di cui 8. 396. 363 a carico dello Stato/regione e 1. 073. 887 carico dell´Azienda. Superficie d´intervento: 6. 969 mq. Inizio lavori: 29/06/2005, attivazione dei servizi: 03/10/2008. Unità Operativa di Ginecologia. L´intervento prevede anche la realizzazione di un blocco operatorio per la Cardiochirurgia, che però verrà ultimato nel 2009. Costo: 4. 731. 204,45 ? di cui 3. 141. 517,62 a carico dello Stato/regione, 90. 397,47 da donazione Associazione Brianza per il Cuore e 1. 499. 289,36 a carico dell´Azienda: Superficie d´intervento: 2. 700 mq. Attivazione dei servizi al piano di degenza: 31/08/2008 previsione fine lavori blocco operatorio: 30/11/2008 previsione attivazione dei servizi operatori: 1/01/2009. Blocco Operatorio di Oculistica. L´opera è stata realizzata con la formula dell´appalto integrato. Il blocco è dotato di 3 sale operatorie, 2 aree risveglio e 1 area preparazione Costo intervento: 1. 938. 720 euro (oltre I. V. A. ), a carico della Regione. Superficie: 554,00 mq. Inizio lavori: 29/03/2006. Fine lavori: 20/06/2008. Unità Operativa di Oculistica con Reparto e Ambulatori Opera a finanziamento aziendale, che ha previsto la formazione dell´intero blocco ambulatoriale e il riattamento di un esistente reparto al 7° piano del monoblocco per insediare l´intera Unità Operativa di Oculistica . Costo intervento:1. 473. 528,00 ? (oltre I. V. A. ), a carico dell´Azienda. Inizio lavori: 15/03/2007 Fine lavori: 30/06/2008 Reparto superficie: 1. 480,00 mq Ambulatorio Superficie: 1. 210,00 mq. .  
   
   
PIANO SANITARIO REGIONALE IL PRESIDENTE SORU: LA SANITÀ SARDA È VIRTUOSA  
 
Cagliari, 29 Settembre 2008 - "Le parole che ha usato ieri sono un imbroglio per l´opinione pubblica nazionale". Così il Presidente della Regione, Renato Soru, ha replicato alle parole del Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, il quale ha annunciato l´intenzione del Governo di privatizzare molti ospedali per contenere la spesa della sanità pubblica. Berlusconi ha poi aggiunto che "rispetto al Veneto e alla Lombardia, in Sicilia e in Sardegna le spese sanitarie sono del 40% più alte". Intervenuto alla presentazione del progetto definitivo del nuovo ospedale di San Gavino Monreale, il Presidente Soru ha sottolineato che "in Sardegna noi spendiamo pro capite quello che si spende sia nella Lombardia che nel Veneto. Stiamo dentro le famose quote capitarie, cioè quanto ad ogni cittadino italiano viene destinato per il servizio sanitario. Perché la Sardegna è l’unica Regione che, diversi anni fa, ha affrontato il piano di rientro del Ministero dell’Economia ed è l’unica Regione che ha rispettato in pieno tutti gli obiettivi. Oggi in Sardegna il Sistema sanitario regionale spende esattamente quello che il Sistema sanitario nazionale ritiene che si debba spendere. In Sardegna la sanità pubblica funziona ed è una delle rare Regioni virtuose dove la sanità pubblica è in equilibrio. E mentre in questi anni abbiamo affrontato un processo di riequilibrio e di pareggio dei conti, abbiamo anche l’orgoglio di dire che, pareggiati i conti, si possono progettare e realizzare nuovi ospedali: San Gavino, oggi, è una dimostrazione chiara di questo. A me dispiace che, da Presidente del Consiglio in servizio permanente effettivo di propaganda elettorale, sia necessario dire bugie. E se vuole raccontare bugie, racconti le bugie di casa sua e non le bugie di casa degli altri. Perché avendo tutto il sistema sanitario regionale lavorato bene e collaborato per un obiettivo, è giusto che questo obiettivo venga riconosciuto". Infine, il Presidente Soru ha spiegato che "questo processo virtuoso ci porta a dare sempre più servizi ai cittadini, realizzando infrastrutture all’avanguardia anche per il futuro senza bisogno di privatizzare tutto come è accaduto in Lombardia, dove sono stati asportati anche organi buoni. Negli ospedali sardi questo non succede perché non è necessario fare fatturato, ma è necessario curare la gente. Ospedali come quello di San Gavino, dove si potrà ben dire che non necessariamente la res publica debba diventare una res privata". . .  
   
   
IL PROGETTO DEFINITIVO DEL NUOVO OSPEDALE DI SAN GAVINO IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 29 Settembre 2008 - L´ospedale di San Gavino sarà il primo ad essere realizzato tra le nuove strutture previste dal Piano sanitario 2006-2008. Lo ha detto il Presidente della Regione, Renato Soru, il 26 settembre a San Gavino, illustrando – insieme all´assessore regionale della Sanità, Nerina Dirindin, e al manager della Asl, Savina Ortu - il progetto definitivo del nuovo nosocomio. L’ospedale è stato finanziato con circa 95 milioni di euro e – ha assicurato Soru – "entro i primi mesi del prossimo anno saranno ultimate tutte le procedure di gara". "La nuova struttura – ha spiegato l´assessore Dirindin - verrà costruita in un’area, individuata insieme all’amministrazione comunale, a ridosso dell’attuale ospedale Nostra Signora di Bonaria. Sarà una struttura moderna, da 250 posti letto (contro gli attuali 172), realizzata con caratteristiche e criteri innovativi, dotata di moderne tecnologie e dei comfort necessari agli operatori per accogliere e assistere con cura le persone. E´ prevista la realizzazione di una elisuperficie, per consentire il rapido trasporto dei pazienti e il collegamento con le altre strutture della Regione". Realizzato all’interno di un’ ampia area verde, dispone di un asilo nido per i figli dei dipendenti, aperto anche al territorio. Quasi 39mila metri quadri, 36mila dei quali per l’ospedale, 337 per l’asilo aziendale, 2. 102 per centrali tecnologiche e locali tecnici, 105 per le ambulanze, 50 per il verde. Prevista la realizzazione di 580 posti auto. Nel nuovo ospedale aumenterà l’attività per pazienti acuti, la lungodegenza e la riabilitazione, attualmente non presenti al Nostra Signora di Bonaria: 157 posti letto saranno di degenza ordinaria; 16 per la rianimazione, l’Utic, la semintensiva neurologica; 21 per day hospital e day surgery (attività diagnostiche, terapeutiche, riabilitative e chirurgiche); 56 per i post acuti (20 dei quali per la riabilitazione). Il nuovo ospedale sarà pronto entro il 2012. . .  
   
   
AL COMPARTO FARMACEUTICO SERVE UN PUNTO DI EQUILIBRIO  
 
Roma, 29 settembre 2008 - Il 2° Congresso Nazionale di Assogenerici si è aperto l’indomani dell’ultima riunione del Tavolo tecnico per la farmaceutica. Inevitabile, dunque, che la discussione riprendesse alcuni dei temi oggetto della trattativa. La relazione del Presidente di Assogenerici, Giorgio Foresti, si è svolta all’insegna di un approccio nuovo. “In primo luogo”, ha detto Foresti, “è bene chiarire che non c’è contrapposizione tra farmaco di ricerca e farmaco generico: i generici sono farmaci che hanno fatto innovazione e quindi, senza la ricerca, non ci sarebbero generici”. Lo stesso vale sul piano industriale: “Produttori di generici e di specialità fanno parte di uno stesso comparto e questo significa che non esistono contrapposizioni di interessi, purché sia chiaro che, se si realizzano risparmi grazie al generico, questi devono essere investiti all’interno del comparto, sia per la dispensazione di farmaci innovativi, sia per incentivare e finanziare la ricerca”. Le risorse pubbliche sono limitate e se si deve chiedere correttamente un maggior impegno dello Stato. Questo va ottenuto realizzando economie, dove sia possibile farlo senza ridurre l’offerta di salute ai cittadini. “Uno sviluppo adeguato del farmaco equivalente può liberare risorse, come avvenuto negli Stati Uniti - ha aggiunto Foresti - ma questo richiede anche la salvaguardia delle condizioni minime, perché un produttore di generici possa restare sul mercato. Già oggi vi sono farmaci per i quali un’azienda non potrebbe andare a contrattare un prezzo per il generico, tanto è già stato compresso il prezzo dell’originatore”. La necessità di permettere condizioni di mercato è stata riconosciuta anche dal Sottosegretario Francesca Martini nel suo intervento al Congresso. Martini ha lodato il ruolo avuto dal generico nel permettere il rispetto, in questi ultimi anni, dei tetti di spesa programmati e ha indicato la qualità come uno degli obiettivi del lavoro che va svolto in tema di equivalenti. “Non mi piace il termine generico,” ha detto Martini, “che rimanda quasi a un’efficacia inadeguata, preferisco parlare di farmaci che contengono il principio attivo indicato per questa o quella condizione. Però, se questo c’è, molto resta da fare per quegli aspetti della qualità che il cittadino percepisce più immediatamente, dalla scelta degli eccipienti alla disponibilità di tutte le forme farmaceutiche dell’originatore”. Martini ha concluso ricordando come oggi la tracciabilità e la sicurezza del farmaco siano diventate ancora più centrali, nel momento in cui con sempre maggiore frequenza si assiste ad adulterazioni delle materie prime, nel settore dei farmaci ma anche in quello alimentare. Per il professor Guido Rasi, Direttore Generale dell’Aifa, “nella determinazione del prezzo dei generici si dovrà trovare un punto di equilibrio. Devo dare atto ai produttori - ha proseguito – che, nelle ultime due riunioni per la determinazione del prezzo, l’extrasconto è stato fatto rientrare nel suo percorso naturale, cioè nel prezzo finale, anziché disperdersi lungo la catena distributiva”. Su due punti cruciali, la sostituibilità e la prescrizione per principio attivo, Rasi ha espresso una posizione cauta. “La sostituibilità sarà difficilmente applicabile in toto, tuttavia nel caso di pazienti naϊve (cioè mai trattati in precedenza) si potrebbe ipotizzare che il trattamento sia avviato, in primo luogo, con il farmaco meno costoso all’interno della classe terapeutica”. Quanto alla prescrizione per principio attivo, per il Direttore Generale dell’Aifa potrebbe partire in ospedale, ma sul territorio è poco probabile che possa essere generalizzata. Loredano Giorni della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha fatto notare come il fenomeno degli extrasconti sia dovuto, in pratica, a un’interazione negativa tra la legge del 1996, che fissava i margini alla distribuzione, e la legge del 2001, che imponeva al farmacista di segnalare al cittadino l’esistenza di un generico meno caro della specialità prescritta. “Il legislatore prevedeva che i produttori avrebbero aumentato la differenza di prezzo rispetto alla specialità, ma questo non si è riflesso sul prezzo di fustella”. Giorni ha anche stigmatizzato il fenomeno dello spostamento delle prescrizioni dalle specialità che stanno perdendo la copertura brevettuale ad altre più recenti: “Una situazione in cui al danno si aggiunge la beffa, quando si vede che un antibiotico riduce a un terzo le prescrizioni nel giro di un anno dall’arrivo del generico, quasi si curasse con i brevetti e non con i principi attivi”, ha concluso Giorni. .  
   
   
PRESENTATO IL CONVEGNO "VEDERE SENTIRE: ITINERARI NELLA DISABILITAÀ SENSORIALE"  
 
Brescia, 29 settembre 2008 - Si è svolta la conferenza stampa di presentazione del convegno "Vedere sentire: itinerari nella disabilita´ sensoriale", organizzato dall´Assessorato alle Attività Socio-assistenziali e Famiglia della Provincia di Brescia, con il patrocinio del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e della Regione Lombardia. Il convegno, in programma il 2 e 3 ottobre a Brescia, è rivolto al personale docente e dei servizi socio sanitari che operano nell´ambito della disabilità sensoriale, alle famiglie e alle associazioni e ha l´obiettivo di fornire conoscenze sul deficit sensoriale, sui disturbi di apprendimento correlati e sulle implicazioni sulla vita di relazione. Il convegno, che conta già un centinaio di iscritti provenienti da tutta Italia, garantirà a tutti il servizio di interpretariato Lis e il servizio di sottotitolazione. Alla presentazione sono intervenuti: Alberto Cavalli, Presidente della Provincia di Brescia, Riccardo Minini, Assessore provinciale alle attività socio-assistenziali e alla Famiglia, Giuseppina Carpina, Responsabile settore Servizi Sociali della Provincia di Brescia, oltre ai rappresentanti delle associazioni coinvolte. .  
   
   
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA ALL´OSPEDALE DI POLICORO  
 
Potenza, 29 settembre 2008 - Verrà inaugurata lunedì 29 alle 17,00 la Riabilitazione Cardiologica all’ospedale “Giovanni Paolo Ii” di Policoro e nei giorni successivi inizieranno le attività di day service. Lo rende noto L’asl 5 di Montalbano Jonico. I lavori, realizzati con fondi regionali per un importo di circa 250. 000 euro, hanno riguardato l’adeguamento dei locali dove era ubicata la Commissione Invalidi Civili. E’ stata quindi realizzata – riferisce una nota dell’Asl 5 - una struttura idonea ad ospitare il servizio, comprensiva anche di palestra riabilitativa. Si è provveduto tra l’altro a revisionare l’impianto di climatizzazione, a realizzare quello relativo ai gas medicali e sono stati ristrutturati e resi idonei tutti i locali. L’unità operativa semplice di Riabilitazione Cardiologica si dedicherà a tutti i soggetti che hanno subito un infarto o comunque un evento patologico legato alla funzionalità cardiaca ed hanno necessità di effettuare attività di riabilitazione. I locali sono attrezzati per fare attività fisica, per effettuare controlli di telemetria. Nonostante già da qualche tempo – continua la nota - l’unità operativa di Riabilitazione Cardiologia avesse iniziato ad erogare le prestazioni, la sua attività risultava ridotta proprio a causa della mancanza di locali idonei e molti pazienti erano costretti a recarsi presso l’ospedale San Carlo di Potenza, così come in passato gli infartuati venivano trasportati a Potenza o a Matera per l’assenza a Policoro dell’Unità di Terapia Intensiva Coronaria. Da ora in avanti i pazienti potranno ricevere l’assistenza necessaria e completa senza doversi spostare dal proprio luogo di residenza. La cardiologia insieme all’Utic ed alla Rianimazione rappresenta – prosegue la nota - uno dei punti di forza del nosocomio jonico. All’inizio dell’anno il parlamento ha approvato e finanziato una legge per fornire tutti i luoghi pubblici di un defibrillatori cardiaco e formare personale anche non sanitario per il loro utilizzo. L’asl 5 a sua volta ha provveduto a fornire tutti i gli uffici sanitari di defibrillatori cardiaci e i medici di continuità assistenziale sono stati addestrati per il loro utilizzo. Il Commissario dell’Asl 5 Pietro Quinto nel commentare l’iniziativa ha dichiarato che : “La riabilitazione dopo un evento acuto rappresenta anche uno strumento di prevenzione, per evitare successivi episodi, e di miglioramento della qualità della vita. Viene in tal modo a completarsi il percorso assistenziale, tutto all’interno della stessa struttura ospedaliera, per i pazienti affetti da patologie cardiache”. .  
   
   
LAZIO, SANITÀ: APPROVATE NUOVE MODALITÀ DI PAGAMENTO PER FORNITORI DI BENI E SERVIZI  
 
Roma, 29 settembre 2008 - I crediti del 2008 di tutti i fornitori di beni e servizi del sistema sanitario regionale verranno pagati nel 2009 e poi, dall’anno prossimo, con una scadenza di 180 giorni. È quanto prevede una delibera di Giunta approvata su proposta dell’assessore regionale al Bilancio Luigi Nieri. L’assessore Nieri ha spiegato che “Il ritardo dei pagamenti è dovuto al fatto che abbiamo utilizzato un miliardo e mezzo del fondo sanitario regionale del 2008 per pagare il pregresso delle transazioni del 2007. Se il governo ci avesse dato i trasferimenti – ha precisato – questo non sarebbe successo e avremmo avuto per la prima volta un riallineamento tra cassa e competenze”. L’altra novità della delibera è l’istituzione di un’agenzia di pagamenti centralizzata per i fornitori; si è in tal modo definito – ha spiegato ancora l’assessore Nieri – il regime di pagamenti di tutto il sistema regionale. Dopo questa delibera quadro vi saranno le delibere per i vari comparti e, a partire dal 2009 i fornitori verranno pagati, appunto, entro 180 giorni”. .  
   
   
9 OTTOBRE 2008: GIORNATA MONDIALE DELLA VISTA 21-27 SETTEMBRE 2008: CAMPAGNA MONDIALE SULLA DEGENERAZIONE MACULARE SENILE.  
 
Milano, 29 settembre 2008 - Occhi: Pronta La Carta Dei Diritti Dei Pazienti La Società Oftalmologica Italiana e l’Associazione Onlus Per Vedere Fatti Vedere si sono unite in una campagna di informazione sulle più invalidanti patologie oculari legate all’età: glaucoma e degenerazione maculare senile. Insieme presentano la Carta dei diritti dei pazienti, la prima ed unica in Italia che garantisce i pazienti e ne salvaguardia i diritti. Il documento, redatto dall’Associazione Per Vedere Fatti Vedere è disponibile per tutti sul sito www. Pervederefattivedere. It. In occasione della giornata mondiale della vista, decretata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 9 ottobre e della Campagna mondiale sulla degenerazione maculare senile lanciata dalla Amd Alliance prevista per il 21-27 settembre, la Società Oftalmologica Italiana e l’Associazione Per Vedere Fatti Vedere Onlus presentano la Carta dei diritti dei pazienti con degenerazione maculare senile e glaucoma messa a punto per colmare una grave lacuna nel contesto socio-sanitario del nostro Paese. La Soi da anni – spiega Corrado Balacco Gabrieli, Presidente della Società Oftalmologica Italiana (Soi) organizza e promuovere campagne di sensibilizzazione sociale sulle malattie oculari ed ha istituito la Onlus Per Vedere Fatti Vedere con lo scopo di organizzare e gestire iniziative finalizzate alla prevenzione, al controllo ed alla cura delle patologie e degli handicap visivi. Tra i suoi scopi vi è anche la creazione di servizi di assistenza e di sostegno ai pazienti e familiari colpiti da due tra le più gravi patologie oculari del nostro tempo: la degenerazione maculare senile ed il glaucoma. “Con la Carta dei Diritti - continua Corrado Balacco Gabrieli - riteniamo di aver contribuito a stilare un documento unico per la tutela e la salvaguardia dei diritti dei pazienti “Gli obiettivi del documento (disponibile sul sito www. Pervederefattivedere. It) sono tre - spiega il Presidente di Per Vedere Fatti Vedere Onlus, Pasquale Troiano - acquisire la fiducia del paziente nei confronti del sistema sanitario che deve essere percepito in senso positivo e capace di rispondere ai suoi bisogni; rafforzare la relazione tra il paziente e il medico-oculista curante; sollecitare i pazienti a tenere in massima considerazione la cura del proprio benessere La stima della Degenerazione Maculare Senile e del Glaucoma in Italia. Degenerazione Maculare: Si calcola che attualmente siano in Italia mezzo milione di persone tra i 50 e i 60 anni, 1 milione tra i 60 ed i 70 e oltre 2 milioni over 70 anni, afflitti da Degenerazione maculare Senile. Invecchiando il rischio di sviluppare la malattia cresce considerevolmente; infatti la Dms, come viene altresì chiamata la Degenerazione Maculare Senile colpisce il 32% degli over 75. Glaucoma In Italia, sono circa 550. 000 i pazienti accertati, ma il dato è destinato a salire in concomitanza con la sempre crescente consapevolezza del problema. Almeno 200. 000 persone sono affette da cecità dovuta a glaucoma e si calcola che, nei prossimi anni, si verificherà un aumento dei casi del 30 per cento a causa dell’invecchiamento della popolazione. Prospettive Sia per il Glaucoma che per la Dms la prevenzione è l’arma migliore. La Soi infatti – continua il presidente Corrado Balacco Gabrieli - consiglia sempre ai cittadini sopra i 50 anni di sottoporsi, almeno ogni due anni, ad una visita medica specialistica oculistica. “Solo una corretta diagnosi precoce può rallentare l’inesorabile progresso di queste malattie che possono condurre - se non diagnosticata in tempo- alla perdita della vista, con conseguenze gravi sulla qualità di vita. Non si riesce più a leggere, a camminare, a guidare o guardare la tv, a riconoscere le persone davanti a noi, insomma a vivere in modo autonomo - conclude Corrado Balacco Gabrieli “ Tuttavia, se per il glaucoma esistono dei trattamenti farmacologici in grado di ritardare l’andamento della malattia, il dramma per la Degenerazione Maculare è che al momento non esiste una terapia risolutiva “La ricerca scientifica dedica sempre più risorse allo studio della degenerazione maculare senile - dichiara il Prof. Pasquale Troiano. Sono già disponibili sostanze integrative che appaiono utili nella prevenzione della degenerazione maculare secca, mentre il trattamento della degenerazione maculare umida, che offre già diverse opzioni terapeutiche, disporrà tra breve di nuovi farmaci ancora più attivi e, forse, con minori effetti collaterali. Nel frattempo le persone a rischio devono essere rese consapevoli e puntare tutto sulla prevenzione per tutelare la propria vista”. .  
   
   
ASSISTENZA TERRITORIALE IN VENETO, UNA REALTA’ BEN DIVERSA DA QUELLA DESCRITTA IN QUESTI GIORNI DA UNA RICERCA  
 

 

Venezia, 29 settembre 2008 - “Confrontare e commentare dei numeri senza valutare appieno la realtà alla quale corrispondono è un’operazione che rischia di essere fuorviante. Lo è sicuramente nel caso dell’assistenza sanitaria territoriale in Veneto, che la Regione considera strategica e che negli ultimi anni ha fatto progressi importanti, come dimostrano i dati in nostro possesso. Quello che è stato definito ‘un sottofinanziamento’ io lo chiamerei appropriatezza economica, garantita da un sistema di qualità”. Lo dice l’Assessore regionale alla Sanità, Sandro Sandri, commentando i risultati di una ricerca della Keiron, Società Scientifica della Federazione Medici di Medicina Generale (FIMMG), sull’assistenza territoriale in Veneto e il conseguente allarme lanciato dall’organizzazione dei medici di base. “Non ho avuto l’onore di ricevere la ricerca – puntualizza Sandri – ma le informazioni che ho desunto dalla stampa mi fanno sospettare di non essere l’Assessore del Veneto, ma del Lazio o della Calabria. Il catastrofismo che ne emerge, nel nostro caso, è privo di ogni fondamento”. Sandri snocciola in proposito una serie di dati, a cominciare dall’investimento strategico dedicato all’assistenza territoriale: 29 milioni 387 mila euro per i Patti Aziendali; 30,5 milioni per il sostegno delle forme associative dei medici; 8,5 milioni per l’attivazione delle Unità Territoriali di Assistenza Primaria (UTAP); 1,3 milioni per la formazione continua; 69,5 milioni al netto degli oneri assistenziali e previdenziali per il contratto integrativo regionale dei medici. “Se questi investimenti significano ignorare il territorio…”, si chiede Sandri. “Ma le semplici cifre economiche dicono ancora poco – aggiunge l’Assessore – perché ciò che conta è la qualità della rete territoriale e il cammino di modernizzazione in corso, a cominciare dalla caratteristiche della fondamentale professione del medico di base”. Su questo fronte, il Veneto è primo in Italia per numero di medici che operano nell’innovativa forma “di gruppo”, cioè nella stessa sede (a fine 2007 erano 1044 contro 599 del 2004); i medici che lavorano in rete telematica sono passati dagli 84 del 2004 ai 284 del 2007; 1. 542 sono quelli che garantiscono la sostituzione reciproca, mentre quelli che proseguono singolarmente nella professione sono diminuiti dai 939 del 2004 ai 672 del 2007. “Ciò significa – commenta Sandri – che la professione si è evoluta molto positivamente, credo anche grazie alla collaborazione ed al sostegno della Regione!”. Il tutto inserito in un’organizzazione territoriale che conta su 53 Distretti, una rete delle Utap fatta da 44 strutture progettate, delle quali 17 già operanti e 27 che lo saranno a breve; la rete dell’assistenza domiciliare; quella degli Ospedali di Comunità (8); delle strutture residenziali extraospedaliere (269); e degli hospices (16). Ma non basta: Sandri ricorda anche che, nel corso del 2008, la Giunta ha avviato 3 nuove importanti azioni, come una organizzazione interna aziendale per gestire i cambiamenti (team di professionisti per lo studio, lo sviluppo e la verifica di modelli organizzativi delle cure primarie); un approccio verso il territorio caratterizzato dalla programmazione triennale della domanda e dell’offerta in relazione i bisogni di salute della popolazione (il Piano Attuativo Locale delle Cure Primarie); la predisposizione di modelli organizzativi per migliorare e razionalizzare l’accesso all’assistenza primaria su tutto il territorio delle Ullss (Utap – Medicina di gruppo – Rete). La dotazione organica attuale nella Regione del Veneto vede 3. 542 Medici di Assistenza Primaria (rapporto ottimale: un medico ogni 1. 200 residenti); 482 Medici di Continuità Assistenziale (rapporto ottimale: 1 medico ogni 6. 500 residenti); 41 medici di Emergenza Sanitaria Territoriale; 563 Pediatri di Libera Scelta (rapporto ottimale: 1 pediatra ogni 600 residenti); 1. 093 Specialisti Ambulatoriali Interni, per un totale di 5. 721 medici.

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ASSEMBLEA AVIS VENETO SU BILANCIO SOCIALE  
 
Rovigo, 29 settembre 2008 - L’assessore al bilancio Isi Coppola ha portato stamattina il saluto della Regione ai partecipanti all’assemblea straordinaria dell’Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue) del Veneto durante la quale, oltre all’approvazione di alcune modifiche statutarie, è stato presentato il primo bilancio sociale dell’associazione. “E’ una tappa fondamentale nel nostro modo di fare associazione – ha detto il presidente dell’Avis regionale Alberto Argentoni – e lo consideriamo il primo passo in un percorso di crescita della cultura della valutazione”. Il bilancio sociale dell’Avis fa riferimento all’attività 2007, analizzando quanto è stato fatto, chi sono gli interlocutori dell’associazione, le risorse economiche utilizzate ma soprattutto le risorse umane associative che sono impegnate nell’attività delle donazioni di sangue. Nel 2007 l’Avis ha raccolto nel Veneto oltre 215 mila donazioni (sangue, plasma e piastrine), contando su circa 130 mila soci e quasi 390 strutture organizzative territoriali coordinate da sette organismi a livello provinciale. Nel documento è sottolineato che l’obiettivo dell’attività è garantire l’autosufficienza nel Veneto in sangue, emocomponenti e plasmaderivati e di partecipare anche al raggiungimento dell’autosufficienza a livello nazionale. Una parte del sangue raccolto (circa 17 mila sacche) viene inviato infatti fuori regione, prevalentemente in Lazio, Sardegna e Sicilia. Sottolineando l’impegno dell’Avis, con cui la Regione ha una stretta collaborazione, l’assessore Coppola si è soffermata in particolare sull’importanza del capitale umano che emerge anche da uno strumento di comunicazione innovativo come il bilancio sociale. “La Regione del Veneto – ha aggiunto – è stata un pioniere in questo campo in Italia, costruendo il proprio bilancio sociale giunto quest’anno alla quinta edizione. Nella fase iniziale abbiamo incontrato le vostre stesse difficoltà, ma ora è un tipo di lettura che si sta allargando sul territorio regionale ed è un fatto assolutamente positivo che questo strumento sia stato adottato anche dall’Avis”. Di questo tema hanno parlato anche Chiara Mio e Ferruccio Bresolin dell’Università di Venezia. .  
   
   
GIOVANI, DISABILITA’, ARTE A VERONA: REGIONE SPONSORIZZA PROGETTO VALORIZZAZIONE OPERE OUTSIDER DI ARTISTI DISABILI CHE SUPERANO BARRIERE CULTURALI CON LINGUAGGIO UNIVERSALE DELL’ARTE  
 
Venezia, 29 settembre 2008 - Verona: l’arte aiuta i giovani disabili. Infatti, un gruppo di giovani veronesi ‘diversamente abili’ che frequentano il Cerris hanno da poco concluso un’esperienza artistica, voluta dall’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi e dall’Associazione Alma, che si è dimostrata strumento innovativo per permettere ai ragazzi di comunicare con gli altri e per scoprire, spesso, il talento creativo, da outsider, che essi posseggono. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo:” - afferma Valdegamberi - “dare il via a un progetto innovativo di superamento, attraverso l’arte, delle barriere culturali che esistono tra giovani ‘normodotati’ e giovani ‘diversamente abili’”. Il titolo del progetto è “Arte Prima”, realizzato con il coinvolgimento della Galleria d’Arte Massella e di molti giovani disabili che frequentano il Cerris di Verona. L’assessore regionale alle politiche sociali si mostra entusiasta dei risultati artistici, con quadri e sculture di notevole livello, raggiunto dai ragazzi veronesi che hanno frequentato, tra il maggio e il luglio di quest’anno, il laboratorio di attività artistico-espressive messo in piedi nella sede del Cerris dall’Associazione Alma. Undici incontri organizzati da diversi artisti, coordinati dalla titolare della Galleria Massella, la scultrice Licia Massella, nel corso dei quali “i giovani veronesi sono stati adeguatamente sollecitati dalle proposte e dalle tecniche pittoriche e di scultura tanto da creare opere di livello, raggiungendo una genuinità espressiva e una buona riuscita artistica, valorizzando il talento che spesso in misura originale e inusitata appartiene alle persone che sono definite diversamente abile. Sono convinto personalmente ma anche come rappresentante di un’Istituzione, come quella regionale, che ha importanti deleghe sia verso i giovani che verso i disabili - afferma Valdegamberi - che questa sia una strada giusta da percorrere. Una strada che tira fuori il talento e la capacità di esprimersi di ognuno, conferisce dignità di persona e d’artista”. Anche i genitori dei ragazzi e gli operatori del Cerris si sono detti positivamente impressionati dai risultati del progetto che ha offerto notevolti spunti di tipo abilitativo e di espressione. Il prossimo appuntamento con le opere outsider dei giovani del Cerris di Verona sponsorizzati dalla Regione e dalla Galleria Massella è per il 18 ottobre, quando alla Biblioteca Civica di Verona, si terrà la presentazione del catalogo documentario del percorso e delle opere realizzate. .  
   
   
UNO SGUARDO DALL’AFRICA E SULL’AFRICA INAUGURATA A PALAZZO GIORDANI DI PARMA LA MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA CHE RIMARRÀ APERTA FINO AL 9 OTTOBRE  
 
 Parma, 29 settembre – Si è aperta il 232 settembre a Palazzo Giordani e rimarrà aperta fino al 9 ottobre “3 sguardi africani”. La mostra, che espone le sculture dell’artista africano George Lilanga e le fotografie di Simone Casetta, ha l’obiettivo di far conoscere al mondo degli appassionati d’arte contemporanea le urgenti domande culturali, sociali ed economiche che attraversano l’africa di oggi. “3 Sguardi Africani” non è però solo una mostra d’arte contemporanea, uno sguardo dall’Africa e sull’Africa che tutti si possono scambiare, ma è anche un gesto di solidarietà in favore della Njombe Milk Factory, la latteria creata in Tanzania dai volontari di Cefa - il seme della solidarietà (onlus di origine bolognese attiva in tutto il mondo con importanti progetti di cooperazione per lo sviluppo). “L’obiettivo dell’iniziativa è duplice – ha sottolineato l’assessore provinciale alle Relazioni internazionali Gabriele Ferrari, nel corso dell’inaugurazione -. La mostra infatti non vuole essere solo un’esposizione artistica, ma anche un canale di sensibilizzazione sulla tematica del volontariato e della cooperazione internazionale. La nostra speranza è che la cooperazione diventi un tema sempre più presente nella agende dei governi e delle realtà del mondo. E´ importante che se ne parli, perchè questo potrà permettere un miglior dialogo tra il Nord e il Sud del mondo". All’inaugurazione della mostra a Palazzo Giordani erano presenti anche Patrizia Farolini, presidente della onlus Cefa, Clelia Bergonzani dell´associazione Muoversi (non Commuoversi) e il fotografo Simone Casetta. La mostra d’arte contemporanea è curata da Marina Mojana e promossa da Muoversi (non Commuoversi) di Parma, in collaborazione con Cefa - il seme della solidarietà e con il Tavolo provinciale per la Cooperazione internazionale, Assessorato provinciale alle Relazioni internazionali e Cooperazione decentrata, ed è realizzata con il sostegno dell’associazione Cibopertutti-kuminda e dell’associazione culturale Le Reseau-ottobre Africano e con il patrocinio della Provincia di Parma. A corollario dell’esposizione sono in programma altri due eventi: mercoledì 1 ottobre alle 11, nell’ambito della rassegna “Assaggi d’Europa 2008”, l’incontro sul tema “Il cooperante: tra impegno professionale e volontariato” e sarà rivolto agli studenti delle scuole superiori. L’altro appuntamento è il 9 ottobre alle 18 alla facoltà di Economia dell’Università di Parma dove verrà proiettato il documentario “L’incubo di Darwin”, in collaborazione con Università di Parma, Le Reseau, Festival dei Diritti Umani, Assessorato provinciale alle Politiche sociali e Forum Solidarietà – Ottobre Africano. - Ufficio Europa, relazioni internazionali e cooperazione decentrata tel. 0521-931951-554 mail: cooperazionesviluppo@provincia. Parma. It .  
   
   
INAUGURATA LA MOSTRA "ARTI INCROCIATE" 40 OPERE DI 12 ARTISTI EMERGENTI DEL LIMOUSIN  
 
 Ravenna, 29 settembre 2008 - A Palazzo Rasponi, in via D’azeglio, è stata inaugurata, ieri pomeriggio la mostra “Arti incrociate”, alla presenza del presidente della Provincia, Francesco Giangrandi, dell’assessore del Comune di Ravenna, Electra Stamboulis, della presidente dell’A. P. C. A. L. (Association de Promotion Culturelle des Artistes Limousins), Annie Vergne. Quarante le opere esposte nella sala esposizioni di Palazzo Rasponi, firmate da dodici artisti riuniti nell’A. P. C. A. L. Di Limoges. La Regione francese del Limousin e la Provincia hanno stretto un protocollo di cooperazione otto anni fa, nel 2000. “Da allora – precisa il presidente Giangrandi - abbiamo avviato scambi e collaborazioni grazie ai progetti Ue. Le nostre due comunità hanno accolto con favore ed entusiasmo queste nuove relazioni, soprattutto in ambito culturale”. Nel 2007, artisti della nostra provincia operanti nell’ambito della ceramica hanno esposto con successo le proprie opere nella regione transalpina del Limousin. Quest’anno con “Arti Incrociate” si rinnova il saldo legame d’amicizia e scambio culturale tra Ravenna e il Limousin”. Da martedì 23 settembre a domenica 5 ottobre, l’ingresso alla mostra è gratuito nei seguenti orari: dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 18; venerdì 5 ottobre solo fino alle ore 13. Info: ufficio politiche comunitarie della Provincia, tel. 0544/258151-258185. .  
   
   
GOLF: OGGI A MILANO ASSEMBLEA ORDINARIA ELETTIVA PER IL RINNOVO DELLE CARICHE FEDERALI  
 
Roma, 29 settembre, si terrà a Milano, presso l’Hotel Michelangelo, l’Assemblea Nazionale Ordinaria per il rinnovo delle cariche federali, alle ore 14 in prima convocazione e alle ore 15 in seconda convocazione. All’ordine del giorno: elezione Ufficio di Presidenza; elezione Commissione Scrutinio; informativa bilancio esercizio 2007; votazione e scrutinio per l´elezione del Presidente Federale; votazione e scrutinio per l´elezione del Presidente dei Revisori dei Conti; elezione di due Revisori effettivi e due supplenti; elezione di dieci Consiglieri in rappresentanza dei circoli; elezione di due Consiglieri - di cui una rappresentante femminile - in rappresentanza degli atleti dilettanti; elezione di due Consiglieri - di cui una rappresentante femminile - in rappresentanza degli atleti professionisti; elezione di un Consigliere in Rappresentanza dei tecnici allenatori. Queste le candidature: Presidente Federale: Franco Chimenti; Consigliere Federale in rappresentanza dei circoli: Andrea Agnelli, Bruno Bizzozero, Antonio Bozzi, Antonio Bulgheroni, Paolo Casati, Cinzia Giudici Scanu, Roberto Lauro, Antonello Matiz, Umberto Pasqua di Bisceglie, Riccardo Pisa, Andrea Pischiutta, Ivan Rota, Filippo Sassoli de’ Bianchi, Lorenzo Silva, Roberto Tavecchio, Roberto Tronchetti Provera; Consigliere Federale in rappresentanza degli Atleti Dilettanti: Laura Benazzo Montesi, Marco De Rossi, Augusto Passadore; Consigliere Federale in rappresentanza degli Atleti Professionisti: Isabella Maconi, Marco Durante; Consigliere Federale in rappresentanza dei Tecnici Allenatori: Luciano Tavernini; Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti: Enzo Guerra; Componente del Collegio dei Revisori dei Conti: Nicola Belfatto, Ezio Busato, Antonino Travia, Andrea Valmarana, Claudio Vighetto. Let: Stefania Croce Si Classifica Quarta Nell’open De France - Stefania Croce si è classificata quarta con 281 colpi (67 68 71 75), alla pari con la spagnola Paula Marti e l’inglese Lora Fairclough, nel Videorbis Open de France (Ladies European Tour) disputato sul percorso de Le Golf de Arras ad Anzin St. Aubin in Francia. La comasca, dopo tre giri in vetta, ha ceduto nel quarto ed è stata sorpassata dalla tedesca Anja Monke (278 - 67 78 65 68), che ha ottenuto il suo primo titolo nel circuito, dalla svedese Nina Reis e dall’iberica Tania Elosequi al secondo posto con 280 colpi. Con un bel 68 conclusivo Federica Piovano è salita dal 26° al 15° posto con 286 (74 72 72 68). La Croce (75 di giornata) è partita contratta e ha bruciato le sue chances di vittoria nelle prime nove buche con due bogey e un doppio bogey, poi nelle seconde nove ha realizzato un birdie utile per la quarta piazza. La Piovano ha segnato cinque birdie, di cui tre nelle buche di rientro, e un bogey. Non hanno superato il taglio Vittoria Valvassori, 80ª con 151 (78 73), Margherita Rigon, 90ª con 152 (73 79), Veronica Zorzi, 103ª con155 (78 77), che ha vinto questo torneo per due volte consecutive (2005/2006), e Anna Rossi, 108ª con 156 (74 82). La Monke ha ricevuto un assegno di 52. 500 euro su un montepremi di 350. 000 euro. European Tour: Fernando Castaño In Spareggio, Francesco Molinari 52° Il ventottenne madrileno Gonzalo Fernandez Castaño (276 - 71 70 68 67), ha ottenuto il quarto titolo nell’European Tour, superando con un par alla terza buca di spareggio il trentacinquenne inglese Lee Westwood (276 - 68 70 68 70), campione uscente, dopo la parità al termine dei giri regolamentari in un torneo che ha subito alcuni stop e ritardi a causa della nebbia. Per lo spagnolo è il terzo successo consecutivo in altrettanti play off disputati. Al terzo posto con 278 il maori Michael Campbell, che ha contrastato i due leader fino all’ultima buca, dove ha chiuso però con un bogey, al quarto con 280 lo svedese Mikael Lundberg, al quinto con 282 il sudafricano Charl Schwartzel e l’indiano Jeev Milkha Singh. Si è classificato 52° con 293 colpi Francesco Molinari (70 76 71 76), che ha avuto un quarto giro molto difficile per un “8” alla buca 9 (par 4) al quale ha unito un birdie e un bogey. Aveva recuperato nel terzo giro, concluso in mattinata, salendo al 34° posto con un 71. Out dopo 36 buche Edoardo Molinari, 73° con 148 (73 75), ed Emanuele Canonica, 119° con 154 (78 76). Al vincitore sono andati 381. 612 euro su un montepremi di 2. 280. 000 euro. Challenge Tour: Vince Remkes, Soffietti 20°, Gagli 40° - L’olandese Taco Remkes (275 - 72 68 69 66), pro dal 2007 e debuttante nel Challenge Tour, ha ottenuto la seconda vittoria stagionale imponendosi nel The Dutch Futures, disputato sul tracciato del Gc Houtrak in Olanda. Il ventiquattrenne di Amsterdam ha fatto il profeta in patria superando in spareggio il danese Jeppe Huldahl (73 69 68 65), con il quale aveva chiuso alla pari le 72 buche del torneo. Terzo con 276 l’inglese Marcus Higley e quarti con 277 altri due inglesi, Chris Gane e Matthew Morris. Un bel 68 finale ha portato Marco Soffietti dal 30° al 20° posto con 281 (73 69 71 68), mentre Lorenzo Gagli, 40° con 287 (73 70 72 72), è rimasto nella parte centrale della classifica. Non hanno superato il taglio Marco Crespi, 73° con 147 (73 74), Alessio Bruschi, 90° con 149 (73 74), Stefano Reale, 96° con 150 (78 72), Michele Reale, 109° con 152 (78 74) e Gregory Molteni, 117° con 153 (79 74). Erano in 140. 000 euro: Remkes ne ha ricevuti 22. 400. Seniors Open: In Scozia Rocca 10°, Titolo A Mitchell - Il cinquantenne londinese Peter Mitchell, che in una lunga carriera nell’European Tour aveva ottenuto tre titoli, ne ha già conquistati due alla prima stagione nel Seniors Tour. Infatti, dopo aver fatto suo il Wales Open, ha vinto anche lo Scottish Open con 207 colpi (71 67 69), mantenendo nel giro finale i due di margine che aveva sullo scozzese Sam Torrance (209 - 71 69 69). Al terzo posto con 210 l’irlandese Des Smyth, al quarto con 212 l’altro irlandese Eamonn Darcy e al quinto con 213 lo statunitense Jerry Bruner e il neozelandese Simon Owen. Ha chiuso in decima posizione Costantino Rocca (216 - 70 73 73), che ha leggermente ceduto dopo un buon avvio in terza. Sotto tono Giuseppe Calì, 58° con 229 (73 79 77). A Mitchell sono andati 42. 931 euro su un montepremi di 285. 000. .  
   
   
BARCOLANA 40, LA FESTA DI TRIESTE AL VIA IL 29 SETTEMBRE APRONO LE ISCRIZIONI, EVENTI A TERRA E IN MARE DAL 4 AL 12 OTTOBRE  
 
Trieste, 29 settembre 2008 - Presentato il 26 settembre pomeriggio a Trieste, nella Sala Maggiore della Camera di Commercio, il calendario degli eventi della quarantesima edizione della Barcolana. L´evento, organizzato in collaborazione con Generali, Murphy&nye, Unicredit Banca, Fincantieri, Festina, 3, Alfa Romeo e Sky, con il supporto delle istituzioni locali è ai nastri di partenza: il 29 settembre si aprono le iscrizioni. È tutto pronto per festeggiare la quarantesima edizione della Barcolana: come da tradizione, la Sala Maggiore della Camera di Commercio di Trieste ha ospitato questo pomeriggio la conferenza stampa di presentazione della manifestazione. Un calendario ricco di eventi a terra e in mare, che riserva quest´anno numerose novità. Il Calendario - Come ogni anno, la Barcolana sarà "circondata" da eventi a terra e in mare: confermato il Barcolana Festival - due giorni di concerti a ingresso gratuito in piazza dell´Unità d´Italia, il 10 e l´11 ottobre - si prospettano interessanti novità per la Barcolina, in programma il fine settimana precedente la Barcolana, il 4 e 5 ottobre. Per la prima volta, infatti, la regata dei ragazzi sarà aperta, oltre che agli Optimist e ai windsurf Techno 293, anche alla classe Laser. La Barcolina avrà quale base logistica, anche quest´anno, il Molo Iv del Porto Vecchio di Trieste, a seguito della collaborazione con Trieste Terminal Traghetti. Grazie invece alla collaborazione dello Yacht Club Adriaco, crescerà anche l´evento dedicato alle barche d´epoca: Barcolana Classic, infatti, giunge alla terza edizione e si propone il 10 e l´11 ottobre come un raduno per barche classiche tra i più attesi nel Mediterraneo. Confermata, alla vigilia di Barcolana, l´11 ottobre, anche la regata notturna, che come ogni anno si svolgerà nel Bacino San Giusto e sarà dedicata alla classe Ufo. A terra, nei pomeriggi di Barcolana - con la sponsorizzazione della Provincia, che in Barcolana da alcuni anni sostiene eventi dedicati alla cultura marinara triestina - si svolgerà "Maldobrie in Barcolana", lettura nei caffè storici di Trieste delle popolari Maldobrie, con la collaborazione dell´Associazione Culturale Amici della Contrada. Shosholoza - E´ arrivata a Trieste, in una serie di container, lo scorso 23 settembre. Shosholoza, lo scafo che ha partecipato all´edizione 2007 della Coppa America a Valencia, è a Trieste da qualche giorno. Dopo essere stata sdoganata in Porto, ha preso la via dei Cantieri San Rocco a bordo di una chiatta, dove a partire dal 30 settembre verrà riassemblata dallo shore team sudafricano. Per il team del comandante Salvatore Sarno (che arriverà a Trieste il prossimo 10 ottobre, con l´obiettivo di partecipare alla regata, ma anche lanciare un forte messaggio sociale di fratellanza e solidarietà) saranno giorni impegnativi: servirà una settimana intera per preparare lo scafo a partecipare alla regata di Trieste. Sostenuta da Msc Crociere, Breil Milano e Murphy&nye, la presenza di Shosholoza alla regata prevede la realizzazione di una tensostruttura di circa 80 metri quadrati sul molo Audace, a fianco della quale verrà ormeggiata la barca. Sulle Rive, Shosholoza approderà il 7 ottobre con tutto il suo equipaggio, capitanato dal timoniere Paolo Cian e dal tattico Tommaso Chieffi: ogni giorno, fino a sabato 11 ottobre, il team si allenerà nei pomeriggi nel Golfo di Trieste, per prepararsi alla Barcolana. Shosholoza è la prima barca con equipaggio titolare di Coppa America a partecipare all´evento triestino, che si conferma così, ancora una volta, la regata davvero aperta a tutti. Alfa Romeo - Alla sua quinta edizione, l´armatore neozelandese Neville Chricton arriva alla Barcolana con l´obiettivo di battere se stesso, sempre al timone di Alfa Romeo 2. L´obiettivo, infatti, è quello - se le condizioni meteo lo permetteranno - di abbassare il record di percorrenza, fissato lo scorso anno in 55 minuti e 30 secondi per percorrere le 16 miglia e mezzo del quadrilatero. Per Chricton questa Barcolana potrebbe essere la "line honour", ovvero il primo posto assoluto in tempo reale, numero 140. La Barcolana Delle Donne - Sarà anche una Barcolana al femminile: per la prima volta, infatti, è una donna, l´imprenditrice triestina Alessandra Vitrani, a sfidare i "big" della Barcolana. Alessandra Vitrani ha infatti scelto di sponsorizzare l´80 piedi Idea dell´armatore trevisano Eleuterio Schippa, lo scafo che vede a organizzare l´equipaggio i triestini Andrea Pergola e Alessandro Linussi. A dirigere l´operazione, ovvero a timonare lo scafo, è stato chiamato il talento triestino Gabriele Benussi. Lo scafo regaterà sotto il guidone della Società velica di Barcola e Grignano. Tra le donne protagoniste in Barcolana ci sarà anche l´olimpionica Larissa Nevierov, che nei giorni scorsi ha chiamato a raccolta gli olimpionici triestini per formare un equipaggio "reduce" dai Giochi di Pechino. Lo scafo, un Solaris 36, si chiamerà "Magic". Già confermata la presenza di un´altra olimpionica della vela triestina, Giulia Pignolo, che a Quingdao aveva regatato in classe Yngling. Infine la madrina: la campionessa mondiale di slalom gigante, Denise Karbon, già a Trieste per la presentazione della Barcolana di giugno, sarà in regata il 12 ottobre e approderà a Trieste sabato 11, direttamente dai monti dove si sta allenando. Le Cerimonie Per Il Quarantennale - Quarant´anni di Barcolana: la città di Trieste, festeggerà questa importante ricorrenza con una serie di eventi e cerimonie. La principale si svolgerà nella sala del Consiglio Comunale, presso il Palazzo del Municipio. Venerdì 10 ottobre, alle ore 11. 00, gli organizzatori della Società Velica di Barcola e Grignano, alla presenza del sindaco Roberto Dipiazza, festeggeranno solennemente il quarantennale incontrando i rappresentanti delle Istituzioni e degli Sponsor che hanno sostenuto la manifestazione. Sabato 11 ottobre, alle 9. 30, l´Esercito Italiano effettuerà invece il solenne alzabandiera, alla presenza di numerosi reparti. Sabato sera saranno i fuochi d´artificio a chiudere la lunga vigilia della regata. Il Villaggio Barcolana - Grazie alla collaborazione delle autorità locali, in primo luogo il Comune di Trieste, l´Autorità portuale e la Trieste Terminal Traghetti, la regata potrà contare su imponenti spazi a terra, lungo le Rive, e fare da cornice, con un villaggio hospitality lungo oltre un chilometro, alla settimana di regate. A terra saranno posizionate tensostrutture dedicate agli sponsor della manifestazione, zone dedicate alla ristorazione e spazi per esposizione di attrezzature e servizi di carattere nautico. Per la prima volta, il Villaggio della Barcolana sarà attivo per più di quattro giorni: diversamente dalle precedenti edizioni, infatti, verrà inaugurato a sei giorni dall´evento, martedì 7 ottobre, una scelta che da un lato risponde alle richieste dei partner e sponsor della Barcolana, e dall´altro permette di avviare con anticipo, a beneficio dei partecipanti alla regata, degli ospiti e dei triestini, la cornice a terra dell´evento. Barcolana Classic - Da tre anni la Società velica di Barcola e Grignano e lo Yacht club Adriaco organizzano, nei giorni precedenti alla regata, un evento dedicato alle barche d´epoca, classiche e spirit of tradition: il 10 e l´11 ottobre gli scafi faranno bella mostra di se´ lungo le banchine del Molo Sartorio, dando vita a un esclusivo museo della marineria a cielo aperto. Per l´occasione, la banchina sarà aperta al pubblico, e tutti gli appassionati delle barche classiche potranno ammirare passeggiando lungo gli ormeggi le bellissime signore del mare, che sabato 11 ottobre daranno vita a una sfilata di fronte al molo Audace e una regata Trieste-miramare. Le vecchie signore del mare saranno oltre sessanta, presenti per vivere, a loro modo, la festa e il clima della Barcolana, ribadendo l´importanza della tradizione marinara e l´attenzione al design. L´evento abbraccia in qualche modo 150 anni di storia della navigazione: si parte da Sorella, lo scafo che ai primi di ottobre ha festeggiato, a Trieste, il raro traguardo dei 150 anni per arrivare a Clan Ii l´ultimo disegno del progettista navale Carlo Sciarrelli, scomparso due anni fa, e varato nel corso dell´estate a Rimini. L´evento è l´occasione non solo per ammirare i grandi scafi, ma anche le piccole Passere, imbarcazioni nate a Lussino, belle e veloci, che ogni anno rinnovano la sfida tra prototipi, perché sapientemente restaurate. La manifestazione prevede quest´anno la presenza di una ventina di nuove imbarczioni: dall´affascinante Javelin (21 metri, varata nel 1897) protagonista di un restauro filologico del cantiere Alto Adriatico, all´elegante passera Primavera. Saranno a Trieste anche cinque Vertue Class, un monotipo ante litteram, di sette metri e 70 centimetri di lunghezza, fu disegnato nel 1936 dal progettista Laurent Giles e prodotto all´epoca in oltre cento esemplari: pur di dimensioni ridotte, questi scafi hanno saputo solcare gli oceani e portano a Trieste un grande pezzo di storia marinara. L´evento, costruito anno per anno dallo yacht club Adriaco e dalla società velica di Barcola e Grignano è ricco di contenuti, di storie e di passione: la presenza delle barche viene raccolta in un elegante catalogo, con i testi di Piero Tassinari, che vuole essere testimonianza e raccolta di storia e storie dello yachting in Adriatico. Barcolina - Barcolina è la festa dei ragazzi, la regata che apre le manifestazioni collegate alla Barcolana e che quest´anno propone una interessante novità: accanto alla classe Optimist (quest´anno potranno partecipare, per regolamento Fiv, anche i nati nel 1999) e alle tavole a vela, la regata vedrà in mare, per un appuntamento Zonale, anche la classe Laser. L´evento è sostenuto dalla Fondazione Crtrieste, e avrà quale base operativa il Molo Iv di Trieste, da dove verranno varate le derive per partecipare alle regate. In programma prove nelle giornate di sabato 4 e domenica 5 ottobre. Domenica sarà anche giornata di grande festa, perché alla fine dell´evento si svolgeranno le attese premiazioni, con la consegna delle coppe ai vincitori delle varie classi, e con la attesissima estrazione a sorte dei premi, compresa una imbarcazione Optimist, alcune vele, e attrezzatura varia. L´estrazione dei premi, che coinvolge tutti gli iscritti alla regata, è un momento di festa per tutti i ragazzi che di anno in anno rinnova lo spirito di questa manifestazione. Polo, Manifesto E Mascotte - E´ blu la polo celebrativa della 40. A Barcolana. Prodotta anche nel 2008 da Murphy&nye. Si chiama "Zachete", la mascotte dell´edizione 2008 della Barcolana: si tratta di un crostaceo che va a completare l´eclettico equipaggio di pupazzi costruito negli ultimi cinque anni. Zachete va a unirsi al timoniere Timo, a Uccio, Roby e Toni, il triestinissimo team delle mascotte Barcolana prodotte dalla A Modo Italiano di Udine. Infine, il manifesto della regata: l´immagine della 40. A edizione è firmata dal grafico triestino Daniela Giraldi, che ha saputo disegnare con le vele della scorsa edizione della regata un celebrativo "40". Il manifesto dell´evento sarà stampato in oltre 4. 000 copie, donato agli armatori iscritti ed è già stato spedito a tutti i circoli velici dell´Adriatico, dei laghi, e a livello internazionale in Slovenia, Austria e Croazia e sarà l´immagine della campagna affissioni e pubblicitaria di promozione dell´evento. Internet - Si naviga anche in rete grazie ad Insiel che, per l´ottavo anno consecutivo, è partner tecnologico della Società Velica di Barcola e Grignano e fornitore ufficiale del sito www. Barcolana. It, da oggi on line con tutte le informazioni aggiornate oltre ad immagini e curiosità sull´evento. Moleskine - In occasione del quarantesimo anniversario della Barcolana, Moleskine incontra i protagonisti di questa storica regata con un taccuino in edizione speciale. Un diario di bordo su cui annotare esperienze, incontri, suggestioni. La Barcolana rappresenta per Moleskine una felice occasione per incontrare gli equipaggi e rinsaldare i propri legami con il mondo del viaggio e dell´esplorazione. Buon vento a tutti! Si chiama "3 Barcolana Festival" la cornice musicale della Barcolana edizione 2008. Due serate di musica dal vivo, curate da Mario Viscardi - direttore artistico del festival e di Piano B, agenzia che ha ideato la manifestazione nel 1999 e prodotto sei delle dieci edizioni - in piazza dell´Unità d´Italia, permetteranno agli appassionati di vela di vivere le serate di vigilia a terra come una grande festa all´insegna del divertimento, a conclusione di una settimana di festeggiamenti e appuntamenti di terra e di mare: venerdì 10 e sabato 11 ottobre si alterneranno sul palco gruppi musicali locali e artisti di fama nazionale. L´operatore telefonico 3 ha risposto alla chiamata dando il nome a questa edizione, convinto che la musica e le sue diverse espressioni siano il miglior linguaggio per comunicare con il proprio pubblico. Il Programma Dell´evento Venerdì 10 ottobre dalle 20. 00 - Da sempre il Barcolana Festival dà spazio a band giovani, come quelle che aprono la prima serata di concerti: gli Harddiskaunt, band ska proveniente dalla provincia di Varese, che ha debuttato nel ´97 con un album intitolato "Greatest Hits n. 7", i Carnicats, gruppo hip hop regionale formato da quattro ragazzi di Tolmezzo, poco più che ventenni, da poco usciti con il primo album, e Terza Sfera, gruppo di pop elettronico, con testi in inglese interpretati da una cantante originaria dello Sri Lanka. Il palco verrà poi lasciato in chiusura a uno tra i più amati dai giovanissimi: Fabri Fibra, nome di spicco dell´hip hop italiano. Sabato 11 ottobre dalle ore 20. 00 - La serata si aprirà con Dj Lele Sacchi, fra i dj e discografici italiani più apprezzati anche all´estero e direttore artistico dei Magazzini generali di Milano, e con El Tres, quintetto piemontese che spazia fra blues, folk e rock´n´roll. A seguire, salirà sul palcoscenico del 3 Barcolana Festival la cantautrice Micol Barsanti. Guest Star della serata saranno Frankie hi-nrg mc, una delle voci più politicamente e socialmente impegnate del rap italiano e Elio e le Storie Tese, il gruppo italiano già protagonista in passato della Barcolana che presenterà nuove canzoni e i vecchi successi già cari al pubblico della Barcolana. Informazioni e dettagli: www. Barcolana. It .