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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Febbraio 2009
L´ALLENAMENTO MENTALE ALTERA LA BIOCHIMICA CEREBRALE  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2009 - Allenare attivamente la memoria a breve termine comporta notevoli cambiamenti dimostrabili nel numero di recettori dopaminergici nel cervello, stando ad un nuovo studio svedese. Lo studio, pubblicato nella rivista Science, è il primo a dimostrare come l´attività mentale può incidere sulla biochimica cerebrale dell´uomo. Le scoperte hanno implicazioni sul trattamento di malattie come l´ictus o la sindrome da stanchezza chronica, in cui viene compromessa la memoria a breve termine. La memoria a breve termine riguarda la capacità di conservare informazioni per un breve periodo di tempo, ad esempio nella risoluzione di problemi. La molecola messaggero dopamina riveste un ruolo centrale in questo tipo di memoria. Trattandosi di un neurotrasmettitore, il ruolo della dopamina è di trasferire i messaggi da una cellula nervosa all´altra. Le interruzioni nel sistema dopaminergico possono causare danni alla memoria a breve termine. L´indebolimento della memoria a breve termine è associato ad una serie di disturbi neurologici e psichiatrici, nonché all´invecchiamento. Questo recente studio è stato guidato dal professor Torkel Klingberg del Karolinska Institute in Svezia. Insieme al suo team aveva già in precedenza dimostrato che un allenamento intenso può condurre a miglioramenti della memoria a breve tempo in solo poche settimane. Il prof. Klingberg e i suoi colleghi hanno usato le Pet scans (Positron Emission Tomography) per misurare le variazioni nel numero di recettori dopaminergici nel cervello dei soggetti testati. Per cinque settimane i partecipanti allo studio hanno eseguito esercizi di allenamento della memoria a breve termine, che li hanno spinti al limite delle loro capacità di memoria a breve termine. I volontari hanno eseguito gli esercizi per circa un´ora al giorno. La memoria a breve termine di tutti i partecipanti è migliorata notevolmente durante l´esperimento. Le Pet scans hanno inoltre rivelato che l´intensivo "allenamento cerebrale" aveva portato a notevoli cambiamenti nel numero dei recettori dopaminergici. I ricercatori fanno notare che le loro scoperte mettono in evidenza l´interazione tra il comportamento e la biochimica cerebrale. "Non è soltanto la biochimica cerebrale che sostiene la nostra attività mentale, anche la nostra attività mentale e il nostro pensiero possono influire sulla biochimica," ha commentato il prof. Torkel. "Non è mai stato dimostrato che questo avenisse nell´uomo, e perciò ci pone davanti ad una serie di domande interessanti. " La prima domanda alla quale finora non si riesce a dare una risposta è la natura del meccanismo responsabile della capacità del cervello di alterare il numero di recettori dopaminergici in risposta all´allenamento mentale. "Le variazioni nel numero di recettori dopaminergici di una persona [non] ci danno la risposta per la scarsa memoria," ha spiegato il prof. Lars Farde del Karolinska Institute e della Astrazeneca. "Dobbiamo anche chiederci se le differenze possano essere state causate dalla mancanza di allenamento cerebrale o da altri fattori ambientali. " In frattempo, i ricercatori sono ottimisti che le loro scoperte possano eventualmente portare allo sviluppo di nuovi trattamenti per le persone con la memoria a breve termine compromessa, dovuta a condizioni legate all´invecchiamento, come l´Adhd (attention-deficit hyperactivity disorder), l´ictus o la sindrome da stanchezza cronica. Il professor farde ha fatto notare: "Forse saremo in grado di scoprire nuovi trattamenti più efficaci, che combinano l´uso di farmaci e l´allenamento cognitivo, e in questo caso ci troviamo su un terreno estremamente interessante. " Per ulteriori informazioni, visitare: Science: http://www. Sciencemag. Org Karolinska Institute: http://ki. Se . .  
   
   
IL ROBOT “DAVINCI S” ATTIVO ALL’OSPEDALE “L. SACCO” DI MILANO  
 
Milano, 11 febbraio 2009 – E’ attivo da ieri all´Ospedale Sacco di Milano il robot “daVinci S”, il sistema robotico che ha rivoluzionato la chirurgia tradizionale, finanziato dall´Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia nell´ambito del progetto di acquisizione di nuove tecnologie innovative che permette di eseguire diversi tipi di operazioni chirurgiche. Il robot è costituito da quattro bracci che il chirurgo, da una console di comando dotata di uno speciale visore tridimensionale, può azionare replicando con estrema precisione i movimenti delle mani. "L´italia - ha ricordato l´Assessore alla Salute del Comune di Milano Giampaolo Landi di Chiavenna - dietro gli Usa, occupa il secondo posto al mondo per numero di chirurghi robot in funzione. Questo è il terzo della città, in Italia infatti si contano 32 installazioni: ciò rende Milano un polo di eccellenza per la Sanità e per la medicina, evidenziando il carattere esemplare di questo finanziamento. “In Italia si investe ancora poco nella ricerca – ha aggiunto l’Assessore - sarebbe invece opportuno che ai ricercatori italiani si offrisse la possibilità di essere assistiti e sostenuti con continuità. Anche in vista dell’Expo 2015, che ci vede protagonisti, credo che si debba enfatizzare il ruolo della ricerca e dei nostri poli di eccellenza”. L´apparecchio è costato circa un milione mezzo di euro ma, assicurano gli esperti, "La condivisione del robot tra più reparti e la riduzione dei tempi di degenza e delle complicanze comportano un abbattimento dei costi che va a bilanciare quello relativo all´acquisto e alla manutenzione di questa tecnologia". “L´azienda ospedaliera - ha spiegato il Dottor Luigi Corradini, Direttore Generale dell´Ospedale milanese - aveva già potuto impiegare per tre anni (2004-2007) la chirurgia robotica nell´ambito della disciplina di Urologia, in quanto il Direttore dell´Unità Operativa di Urologia, il Dott. Franco Gaboardi, aveva eseguito per primo in Italia un intervento di prostatectomia radicale robotica nel marzo 2004. Le sue applicazioni, ha concluso Corradini, saranno estese anche nel campo della chirurgia generale, della cardiologia, della ginecologia e in molti altri settori della medicina". A seguito degli esiti positivi dell’intervento effettuato dal Dottor Gaboardi e sulla base delle possibili prospettive che la chirurgia robotica poteva offrire al paziente con tumore della prostata (minor trauma chirurgico, minor dolore post operatorio, più rapido ritorno alle normali attività, minori sequele post operatorie quali incontinenza e impotenza), l’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia, nel 2004, decise di affidare al Dott. Gaboardi uno studio di approfondimento sull’impiego del robot daVinci come alternativa alle tecniche chirurgiche fino ad allora adottate. Lo studio prevedeva l’esecuzione di 50 interventi con il robot, successivamente estesi a 100, da effettuarsi in 3 anni, che si concluse nel 2007. “Sulla scorta dei risultati positivi di questa esperienza - ha affermato il Dottor Franco Gaboardi - oggi il robot “daVinci S”, ultima versione del sistema robotico, entra a far parte stabilmente del gruppo operatorio dell’Azienda Ospedaliera "L. Sacco", aprendo la strada a nuove prospettive interventistiche e a nuovi traguardi per la Sanità Pubblica”. Da oggi al Sacco, oltre all’Unità Operativa di Urologia diretta dal Dott. Gaboardi, il sistema robotico “daVinci S” sarà messo a disposizione delle due Cliniche Chirurgiche dirette dai Professori Foschi e Trabucchi, della Clinica Otorinolaringoiatrica diretta dal Prof. Ottaviani e della Clinica Ostetrico-ginecologica diretta dalla Prof. Ssa Cetin. Approfondimento - Nel contesto di una tendenza all’innovazione tecnologica su scala mondiale, l’Italia, dietro gli Usa, occupa il secondo posto al mondo per numero di chirurghi robot in funzione. La crescita di procedure robotiche si attesta in campi di applicazione come la chirurgia generale e toracica, la cardiochirurgia e l’urologia, e nelle più recenti applicazioni in ginecologia, otorinolaringoiatria e chirurgia pediatrica. La chirurgia robotica costituisce la forma più sofisticata di chirurgia mininvasiva. La robotica supera le difficoltà e le limitazioni della chirurgia laparoscopica permettendo di estendere i benefici della mininvasività ad interventi complessi. La chirurgia minivasiva, infatti, consente ridotte perdite ematiche e di conseguenza minor necessità di trasfusioni, minor dolore postoperatorio, una più rapida ripresa. Tutti i tipi di interventi, soprattutto quelli più complessi, possono, grazie al robot, essere eseguiti con tecnica mininvasiva. L’attuale Sistema Chirurgico Robotico “daVinci S” consente quindi: la riduzione al minimo dell’invasività; l’abbreviazione della durata di alcune fasi dell’intervento; una grande precisione di posizionamento; una visione tridimensionale e magnificata del campo operatorio; migliori risultati in termini di funzionalità postoperatoria; la riduzione del periodo di degenza; La riduzione dei tempi di degenza e delle complicanze comportano un abbattimento dei costi delle attività ospedaliere, andando a bilanciare l’alto costo della tecnologia Intuitive daVinci, che rappresenta il maggior freno alla diffusione di questa tecnica in Italia. Gli alti costi della tecnica robotica, infatti, richiedono – per essere ammortizzati – un alto volume di interventi, praticato solo dalle grandi strutture ospedaliere. La soluzione auspicabile e l’obiettivo a breve termine dovrebbe essere, quindi, la condivisione dei robot tra più reparti chirurgici in un’ottica multidisciplinare. Il Robot Da Vinci In Italia E Nel Mondo Le Cifre; Italia 32; Francia 1; Germania 13; Regno Unito 9: Usa 719 Sistemi Installati. Si conferma, dunque, la forte predisposizione dell’Italia all’innovazione in campo sanitario. I Casi Trattati In Italia: 1. 585 Casi Trattati Nel 2007; 2. 480 Casi Trattati Nel 2008. .  
   
   
SANITA´, FORMIGONI:INSIEME PER MIGLIORARE QUALITA´ IL PRESIDENTE HA PARLATO A 200 MANAGER RIUNITI IN UN SEMINARIO NUOVI CONTROLLI PER EVITARE LE MELE MARCE CHE INCRINANO FIDUCIA  
 
Milano, 11 febbraio 2009 - Un forte appello ad unire sforzi e condividere responsabilità "per migliorare ulteriormente la qualità della sanità lombarda" è stato rivolto il 6 febbraio dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a circa duecento tra direttori generali e alti dirigenti della strutture sanitarie, che - insieme ai componenti della Consulta della Sanità (insediata lo scorso novembre) - si sono riuniti questa mattina al Palazzo Pirelli per confrontarsi sul tema de "La qualità nel Sistema Sanitario Regionale". L´occasione è stata il "Seminario per le direzioni strategiche delle strutture sanitarie lombarde". "Il nostro sistema - ha detto Formigoni che era affiancato dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani e dal Direttore Generale, Carlo Lucchina - cura quasi 10 milioni di persone, che sempre più arrivano dall´estero e che per la stragrande maggioranza esprimono soddisfazione per i servizi ricevuti. Questi risultati di eccellenza rappresentano per tutti una grandissima responsabilità che ci invita ad un rinnovato impegno". Cinque i macro-obiettivi prioritari indicati da Formigoni per la sanità lombarda: elevare la qualità, umanizzando i servizi; ottimizzare i costi e ridurre le spese correnti; puntare sul capitale umano: formazione e ricerca; sviluppare il metodo di lavoro in rete; rinnovare la fedeltà al giuramento di Ippocrate. Elevare La Qualità, Umanizzando I Servizi - Umanizzare i servizi, secondo il presidente, significa innanzitutto "accogliere le persone in strutture tecnologicamente avanzate". Il piano di edilizia sanitario approvato recentemente dalla Giunta per il 2009 prevede un investimento di 812 milioni per realizzare 85 interventi. Entro il 2009 saranno anche completati 5 nuovi ospedali (Niguarda, Como, Bergamo, Vimercate, Legnano). Altro obiettivo fondamentale la diminuzione dei tempi di attesa: nonostante gli importanti risultati già ottenuti in questo campo, "si può fare ancora meglio". "Per questo - ha detto il presidente - nelle linee di indirizzo del sistema socio-sanitario 2009 abbiamo previsto un incremento dello stanziamento per le prestazioni di specialistica ambulatoriale pari a 125 milioni destinati prioritariamente alla riduzione delle liste d´attesa". E´ necessario inoltre "attuare il nuovo sistema dei controlli rigorosi delle prestazioni e delle professionalità impiegate nelle aziende per assicurare alla comunità la bontà del servizio offerto". "Siamo consapevoli - ha sottolineato il presidente - che la sanità lombarda è sana, ma sappiamo che anche solo una ´mela marcia´ può incrinare la fiducia dei cittadini conquistata grazie all´ottimo lavoro svolto dai nostri medici e infermieri". La riduzione degli errori medici e il maggiore ricorso ai servizi informatici gli altri due punti indicati dal presiedente per l´umanizzazione dei servizi. Ottimizzare I Costi E Ridurre Le Spese Correnti - La Lombardia investe 16 miliardi di euro all´anno nel settore della sanità, che rappresenta più di tre quarti del bilancio della Regione. "Questi fondi - ha proseguito Formigoni - vanno investiti accuratamente. Dobbiamo decapitare le spese improprie, non le prestazioni, nella consapevolezza che razionalizzare non significa razionare i servizi. Il nemico da combattere sono gli esami e i ricoveri non necessari così come l´abuso di farmaci". Il presidente ha chiesto quindi massima collaborazione sulle iniziative avviate: la Dote sanitaria (in sperimentazione nelle Asl di Bergamo, Brescia, Cremona, Milano2, Monza Brianza e Lecco); l´indicazione obbligatoria dal 1 marzo 2009 della motivazione clinica (il cosiddetto "quesito diagnostico") per le impegnative per le prestazioni ambulatoriali dei pazienti non cronici e per le prestazioni diagnostiche (laboratorio analisi, e radiologia). E´ necessario inoltre, "promuovere la gestione degli acquisti di beni e servizi con gare pubbliche aggregate", "dare vita a una strategia della prevenzione, riallocando risorse preziose" (per il 2009 c´è uno stanziamento di 7 milioni per azioni mirate) e "attuare al più presto il federalismo fiscale". La necessità di introdurre quanto prima il meccanismo dei costi standard, prendendo a modello le Regioni con un sistema efficiente e senza debiti, è stata sottolineata dall´assessore Luciano Bresciani. Puntare Sul Capitale Umano: Formazione-ricerca - "Valorizzare le risorse umane - ha spiegato Formigoni - significa, per la Regione, intraprendere azioni concrete: aumenteremo le occasioni di formazione e per il 2009 abbiamo previsto un investimento di oltre 8 milioni di euro e promuoveremo la sperimentazione di tecniche innovative. Punteremo, inoltre, su progetti di ricerca indipendente, finanziandoli con 7 milioni nel 2009". Sviluppare Il Metodo Di Lavoro In Rete - Tre i punti sottolineati dal presidente Formigoni per "passare dal solismo a una visione corale": in una prospettiva lombarda, incrementando l´impegno (8 milioni nel 2009) su tutte le reti di patologia e valorizzando il servizio unico di emergenza-urgenza extraospedaliero; in una prospettiva italiana, facendo decollare i protocolli di collaborazione in campo sanitario come quello tra Lombardia, Veneto o Emilia Romagna; in una prospettiva internazionale non solo come già fatto in ambito europeo con regioni come Rhône-alpes e Andalusia, ma anche con Stati come Israele e Massachussets. "La salute, oggi - ha detto Formigoni - non ha più confini e ogni cittadino europeo può decidere di essere assistito allo stesso modo in qualunque Paese europeo. La Lombardia è pronta a sviluppare ulteriormente la sanità dei popoli, aprendo le porte della cooperazione". Rinnovare La Fedelta´ Al Giuramento Di Ippocrate - "Chiedo - ha aggiunto il presidente - un ulteriore scatto di responsabilità. Tutti gli sforzi di miglioramento sono vani se non c´è l´impegno forte e la collaborazione dei medici, degli infermieri e di tutto il personale sanitario, che hanno un loro punto di sintesio nel giuramento di Ippocrate, abc della professione medica". Formigoni ha infine citato un passo del libro di Gianni Bonadonna, che ha sollecitato quanti si occupano di medicina a fare un esame di coscienza, evitando di approcciarsi ai pazienti come fossero un puzzle di tanti pezzetti, una specie di quadro cubista alla Picasso. "Per fare i medici - ha concluso Formigoni citando il libro di Bonadonna - serve focalizzare l´attenzione, oltre che sulle malattie, sui pazienti e sulla loro irresistibile voglia di vivere. Perché in sanità la scienza non può mai essere scissa dalla coscienza". .  
   
   
IN TOSCANA CURE GRATUITE PER ALTRE 90 MALATTIE RARE INSERITE PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA NEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA  
 
Firenze, 11 febbraio 2009 - Novanta malattie rare entrano a pieno titolo nell´elenco toscano dei Livelli essenziali di assistenza, che ne conta già 330. Questo significa che i cittadini toscani affetti da queste patologie potranno curarsi senza spese, mentre i loro familiari potranno effettuare gratuitamente le eventuali indagini genetiche. Lo ha deciso la giunta regionale nella sua ultima seduta, su proposta dell´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi. “Abbiamo deciso di rompere gli indugi per dare a un bisogno diffuso la risposta che questo governo non riesce a garantire - spiega l´assessore Rossi – Infatti a livello nazionale l´elenco delle malattie rare che comportano l´esenzione, circa 330, è fermo dal 2004. Nel marzo dell´anno scorso il lavoro dei tecnici era arrivato alla stesura di un nuovo elenco, approvato dalle Regioni e inserito dal governo di centro sinistra nella proposta d i Dpcm sulla “Nuova definizione dei livelli essenziali di assistenza”. Ma il decreto non è stato approvato e il ritardo sta creando un fortissimo disagio tra i malati e le loro famiglie. Le malattie rare – prosegue l´assessore - sono tantissime, oltre 5000, e quindi nel loro complesso molto frequenti, hanno un fortissimo impatto sulla mortalità precoce, diagnosi e cura sono difficili, il peso sociale in termini di sofferenze per i portatori e le famiglie è enorme. ” Fin dal 2001 il progetto regionale sulle malattie rare (cioè quelle che hanno una incidenza non superiore a 5 casi su 10. 000 abitanti) si è sviluppato in Toscana con la costante e significativa collaborazione delle associazioni dei malati, raccolte in un Forum. Si è costituita una rete regionale di presidi dedicati alla diagnosi e cura di queste patologie e delle strutture di coordinamento. E´ nato quindi (2005) il Registro regionale toscano della malattie rare, che ha rilevato in Toscana, al 31 ottobre 2008, 13. 610 pazienti, il 28,8% dei quali provenienti da fuori regione. Tra i gruppi più segnalati troviamo le malattie del sistema nervoso e degli organi di senso (4098 casi pari al 30,1%), le malformazioni congenite (2918 casi, 21,4%), le malattie endocrine, della nutrizione, del metabolismo e immunitarie (2380 casi, 17,5%), le malattie del sangue e degli organi ematopoietici (8,9%). La recente delibera impegna infine il sistema a individuare i presidi e le strutture di coordinamento per ognuna delle nuove patologie che verranno assicurate in regime di esenzione e a aggiornare la rete a oggi esistente. Il prossimo 28 febbraio, in occasione della Giornata europea delle Malattie Rare, si svolge al Teatro Signorelli di Cortona (Arezzo) il convegno regionale: “La rete della Regione Toscana per l´assistenza alle malattie rare: nuove sfide e opportunità”, a cui partecip ano gli esperti toscani in materia. Le conclusioni sono affidate all´assessore regionale Enrico Rossi. .  
   
   
SANITA´: IN SICILIANA: EMANA DIRETTIVA PER LEGALITA´ E TRASPARENZA CHI PAGA IL “PIZZO” NON POTRÀ AVERE RAPPORTI CONTRATTUALI NÉ CON L’ASSESSORATO REGIONALE ALLA SANITÀ NÉ CON LE AZIENDE SANITARIE  
 
Palermo, 11 febbraio 2009 - Chi paga il “pizzo” o non presenta denuncia per aver ricevuto richieste in tal senso o comunque cede a estorsioni di ogni genere non potrà avere rapporti contrattuali né con l’assessorato regionale alla Sanità né con le aziende sanitarie: in caso di contratti già stipulati sarà prevista la loro automatica e immediata risoluzione. Inoltre non potranno essere stipulati contratti con coloro che sono sottoposti a misure di prevenzione o che hanno subito condanne passate in giudicato per gravi reati. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, delinea un ruolo di primo piano della amministrazione sanitaria nel processo di contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa. Lo fa con una direttiva inviata ai dirigenti generali della struttura e ai manager delle aziende sanitarie nella quale si sottolinea la necessità di inserire negli atti negoziali le cosiddette clausole di autotutela. “E’ un supplemento di rigore – ha spiegato Russo - che ritengo necessario e indifferibile per scoraggiare comportamenti illegali e per garantire la salvaguardia dell’interesse pubblico dalla possibile interferenza di chi opera in modo illecito o con comportamenti contrari alla legalità e alla trasparenza. Ho raccolto le tante istanze che in tal senso sono pervenute dalla società civile e dalle associazioni che rappresentano l’imprenditoria dell’isola. Ritengo utile ribadire i valori della legalità che intendiamo promuovere anche nell’ordinaria azione amministrativa ed è per questo che abbiamo individuato nuovi strumenti di prevenzione da affiancare a quelli già previsti principalmente dalla normativa sull’infiltrazione mafiosa”. In particolare, l’assessore Russo specifica che nei contratti che verranno stipulati dovranno essere previste clausole con le quali “il contraente si impegna a denunciare all’autorità giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità, formulata anche prima della gara o nel corso dell’esecuzione del contratto anche a propri agenti, rappresentanti o dipendenti e comunque ogni illecita interferenza nelle procedure di aggiudicazione o nella fase di adempimento del contratto o eventuale sottoposizione ad attività estorsiva o a tasso usuraio da parte di organizzazioni o soggetti criminali”. In tal modo, vengono espressamente inseriti nei contratti gli obblighi di denuncia di pressioni estorsive e usuraie, il rispetto della tutela delle norme di sicurezza sul lavoro e in materia previdenziale, con la conseguenza che la loro violazione darà luogo alla risoluzione del contratto. Inoltre è previsto che il contraente produca l’attestazione di non trovarsi nelle condizioni che escludono l’instaurarsi del rapporto contrattuale. Analoga attestazione deve essere prodotta per certificare, in caso di gara, che il partecipante non si trova in situazioni di controllo o di collegamento con altri concorrenti e che non sono stati stipulati accordi con altri partecipanti alle gare. .  
   
   
SANITA´ ABRUZZESE : VENTURONI,RISANIAMO SISTEMA CON CONTROLLI SEVERI SI PUNTA AD ARRESTARE IL FENOMENO DELLA MOBILITA´ PASSIVA  
 
Pescara, 11 febbraio 2009 - Eliminare gli sprechi, attivare controlli severo e tempestivi, "bloccare l´emigrazione" di pazienti abruzzesi verso strutture di altre regioni che poi si traduce in mobilità passiva e conoscere in tempo reale i dati su conti e prestazioni. Sono alcune della battaglie che l´assesore alla Sanità, Lanfranco Venturoni, intende combattere per risanare il sistema sanitario abruzzese e ridare ossigeno ad una macchina colossale che negli anni ha visto crescere a dismisura soprattutto la voce dei costi. Punti chiave che l´assesore ha illustrato questa mattina, a Pescara, in apertura della Cabina di regia di cui fanno parte il Commissario dell´Agenzia Sanitaria regionale, Giuliano Lalli, il consulente Mario Collevecchio, i Direttori generali delle Asl abruzzesi, i Direttori regionali dei settori Sanità e Bilancio ed cui ha partecipato il Commissario Straordinario per il Piano di rientro del deficit, Gino Redigolo. La Cabina di regia si è riunita, in particolare, per esaminare il bilancio preconsuntivo della Asl, relativo al 2008. "A causa delle cartolarizzazioni, - ha esordito Venturoni - tanto per fare un esempio concreto, ogni anno la Regione è costretta a sborsare 98 milioni di euro di mutuo di debiti non dovuti. Il che significa che in dieci anni pagheremo quasi un miliardo di euro. Risorse - ha aggiunto - che potevano senz´altro essere risparmiate". Tuttavia, secondo Venturoni "il problema è non tanto economico quanto di gestione. Il settore sanità non può esssere trasformato in un ammortizzatore sociale nè, tantomeno, significare occupazione di potere. Per questo, dato che siamo in una situazione di emergenza, - ha sottolineato l´assessore - prima penseremo a rimettere le cose a posto e poi ci potrà essere spazio per interventi che giustifichino decisioni politiche". In relazione alle risorse assegnate all´Abruzzo dal Fondo Sanitario Nazionale in sede di Conferenza di Presidenti, circa 2 miliardi e 254 milioni di euro con un incremento del 3,80% rispetto all´anno precedente, Venturoni ha parlato di risultato positivo, "difeso strenuamente" anche in rapporto alla forte pressione esercitata delle Regioni del nord. Intanto, il Commissario Straordinario per il Piano di rientro dal deficit, Gino Redigolo, ha appena adottato per il 2009 un provvedimento rivolto alle Asl per il contenimento della spesa riferita alle convenzioni con i medici di base, i pediatri, le guardie mediche e le emergenze sanitarie. Un atto che da un lato ristabilisce degli equilibri nella gestione delle risorse tra le aziende sanitarie nel senso di riferirle al parametro della popolazione e dall´altro ha riequilibrato gli incrementi di risorse aggiuntive tra le varie categorie professionali. Nel frattempo, alcuni segnali relativi al tipo di spesa sanitaria sopra illustrato sono incoraggianti e si punta per la fine del 2009 a toccare quota 141 milioni di euro con un decremento di 10 milioni di euro rispetto al dato del quarto trimestre 2008. .  
   
   
"GLI IRCSS ONCOLOGICI DEL NORD EST" : CENTRALE LA RIFORMA DELLA SANITA´  
 
Aviano (Pn), 11 febbraio 2009 - "La nostra mission consiste nel governare nel miglior modo possibile e nel portare a termine il nostro mandato con il migliore risultato, guidati dall´etica della responsabilità. E la riforma del sistema sanitario è centrale". Lo ha detto il presidente della Regione, Renzo Tondo, concludendo ad Aviano il convegno, organizzato dal Cro, su "Gli Ircss oncologici del Nord Est" ed indirizzando in questo modo un messaggio preciso soprattutto ai sindaci e agli amministratori locali, ai quali ha chiesto una precisa coesione, derivata dalla necessità di evitare sprechi "moralmente inaccettabili" . Dicendosi consapevole che anche sulla salute "ci giochiamo il futuro del Friuli Venezia Giulia", il presidente ha dunque ribadito l´impegno dell´Amministrazione regionale e, riprendendo i temi sviluppati nel corso del convegno, ha rimarcato la necessità della sinergia territoriale "non solo con il Veneto ma anche in proiezione internazionale", del dialogo con le Università ed i diversi istituti di ricerca in quanto "fare sistema non solo conviene ma ci viene imposto" dall´esigenza di garantire la salute dei cittadini e dalla necessità di affrontare la difficile situazione economica. Nel suo intervento il presidente Tondo non ha mancato di rivolgere un invito al sistema produttivo che, guardando all´innovazione ed utilizzando gli strumenti che il pubblico non manca di mettere a disposizione, dovrebbe poter trovare le condizioni per investire e produrre reddito non solo nei settori tradizionali ma anche in quello della ricerca biomedica. Infine la prevenzione e la sensibilizzazione dei cittadini verso stili di vita sani, che possono essere facilmente accentuate, anche "perché non servono molte risorse". E su questo tema Tondo ha rivolto un invito agli insegnanti affinché abituino i propri allievi a confrontarsi sui momenti veri della vita, visitando e imparando a conoscere strutture come il Cro di Aviano. A margine del convegno su "Gli Irccs oncologici del Nord Est", il direttore generale del Cro di Aviano, Giovanni del Ben, ed il presidente di "Bofrost", Edoardo Roncadin, hanno cosegnato al presidente Tondo una copia del calendario realizzato dall´azienda alimentare, con impresso il marchio del Cro, attraverso il quale è stata realizzata una raccolta di fondi che ha fruttato ben 33 mila euro. .  
   
   
IN COMMISSIONE SANITÀ LA RICHIESTA DI AUMENTI DI FEDERTERME UN TAVOLO TECNICO HA ESAMINATO A VENEZIA LA DELICATA SITUAZIONE DEL SETTORE TORNA ALLA STATO-REGIONI LA TRATTATIVA PER IL RINNOVO DELL´INTESA NAZIONALE  
 
Venezia, 11 febbraio 2009 - Si è svolto ieri a un incontro tecnico nel corso del quale gli esperti della commissione sanità della Conferenza Stato Regioni e i rappresentanti di Federterme, l´associazione di categoria delle industrie termali, hanno discusso i termini della definizione dei rapporti del sistema termale con il Servizio sanitario nazionale. Il punto di partenza è rappresentato dai 3 milioni di euro annui per tre anni previsti dal decreto “milleproroghe”. Una cifra che rappresenta un aumento del 2,4% rispetto alle condizioni dell´intesa precedente. Ma sul tavolo Federterme ha portato le difficoltà in cui versa il settore, sottolineando anche l´avvenuto rinnovo del contratto di lavoro. L´associazione indica nel 6,4% l´incremento tariffario necessario e chiede quindi di concentrare nell´arco di un anno l´aumento previsto nel triennio. “Le Regioni sono dispo nibili a fare la loro parte – afferma l´assessore regionale toscano Enrico Rossi, coordinatore della commissione sanità – pur in un quadro di difficoltà finanziarie che chiama in causa la responsabilità di tutti i soggetti interessati. E´ evidente che richieste eccessive non potranno essere soddisfatte e che sarà opportuno trovare un ragionevole punto di equilibrio, che tenga conto delle difficoltà del settore e dei problemi finanziari che attraversa in generale il Servizio sanitario nazionale. Di questi problemi la commissione sanità discuterà nella riunione del 19 febbraio. Questo primo approfondimento tra assessori troverà un ulteriore momento di confronto nella conferenza dei presidenti prevista per il 26 febbraio. Ci auguriamo – conclude l´assessore Rossi – che questi concreti impegni possano favorire un clima positivo che consenta di rinnovare rapidamente l´intesa nazionale”. .  
   
   
ADOLESCENTI E DROGHE: A VERONA A INCONTRO DI FORMAZIONE ALL’ULSS N.20 SU PRESA IN CARICO E INTEGRAZIONE INTERVENTI  
 
Venezia, 11 febbraio 2009 - L’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi apre oggi alle ore 9. 00 al Dipartimento per le Dipendenze dell’Azienda Ulss n. 20 di Verona, in via Germania 20, l’incontro di formazione per operatori sul tema “adolescenti e uso di sostanze: presa in carico e integrazione degli interventi operativi”. Si tratta di un momento di aggiornamento professionale e riflessione dedicato agli operatori dei servizi regionali per le dipendenze (medici, psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, infermieri) “che si trovano – spiega Valdegamberi – sempre più di frequente ad accogliere minorenni che fanno uso di sostanze. Ne conseguono problematiche che riguardano un’efficace presa in carico di questi ragazzi e delle loro famiglie da parte dei servizi territoriali sia dal punto di vista relazionale che legale che sociosanitario”. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento per le dipendenze dell’Azienda Ulss n. 20 di Verona in collaborazione con il Centro regionale di riferimento per l’educazione continua in medicina (E. C. M. ) ed è inserita nel programma regionale per la lotta alle dipendenze della Regione Veneto. .  
   
   
HEALTHCARE BIOTECH FORUM  
 
Roma, 11 febbraio 2009 - Il forum Healthcare Biotech si terrà il 30 e 31 marzo a Roma L´evento include presentazioni tenute da aziende farmaceutiche per esporre le loro necessità e sfide. Saranno presenti anche contributi da parte di piccole e medie imprese (Pim); i ricercatori avranno la possibilità di illustrare le loro proposte e tecnologie, e potranno ottenere suggerimenti da revisori esperti. Il forum sarà ospitato in associazione all´Agenzia italiana per la promozione della ricerca europea (Apre) ed è sostenuto dalla Commissione europea. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. E-unlimited. Com/events/p200292/overview. Asp . .  
   
   
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE “IL FUMO UCCIDE: DIFENDITI”  
 
Roma, 11 febbraio 2009 - Il 5 febbraio 2009, presso la Sala stampa di Palazzo Chigi il Sottosegretario alla salute, Ferruccio Fazio, ha presentato alla stampa la Campagna di comunicazione ministeriale per la dissuasione dal fumo “Il fumo uccide: difenditi”. Nel corso della presentazione è stato proiettato lo spot realizzato con l’attore Renato Pozzetto, testimonial della Campagna. Il fumo, nei paesi industrializzati, risulta essere la prima causa di morte per cancro: il 25 % - 30 % dei decessi causati dal cancro è riconducibile al consumo di tabacco. In Italia, stando all’indagine Doxa–istituto Superiore di Sanità (2008) si stimano, attualmente, circa 11,2 milioni di fumatori, vale a dire il 22,0 % dell’intera popolazione. Un’efficace politica di prevenzione nei confronti di uno stile di vita non salutare che crea una forte dipendenza, come il tabagismo, necessita quindi di un’azione costante di sensibilizzazione e comunicazione di lunga durata, centrata sugli gli aspetti collegati alla prevenzione dell’iniziazione al fumo dei giovani e su quelli relativi alla dissuasione all’abitudine al fumo degli adulti. Pertanto, gli obiettivi che la campagna “Il fumo uccide: difenditi” intende raggiungere possono così riassumersi: ridurre il numero dei fumatori abituali; sensibilizzare i fumatori sui danni provocati agli altri, al fine di tutelare i non fumatori; prevenire l’avvicinamento al fumo dei giovanissimi. In particolare, la campagna richiama l’attenzione sulle principali patologie correlate al fumo: il tumore, ma anche l’infarto e l’arteriosclerosi. I mezzi e gli strumenti della campagna sono stati scelti considerando alcuni dati ricavati dalla “indagine Censis 2007”, da cui si vede che negli ultimi anni, in Italia si è registrato un sensibile incremento di frequentatori di sale cinematografiche, come risulta dal seguente prospetto: nel 2008 – 99. 303. 276 spettatori, nel 2007 - 103. 000. 000 spettatori, nel 2006 - 92. 113. 982 spettatori. Quanto ai messaggi rivolti agli adulti, si è inteso utilizzare nello spot un linguaggio semplice e diretto ed una modalità narrativa in grado di aiutare il ricordo attraverso il ripetersi di un segno sonoro: “Taac. ” . .  
   
   
LA PRIMA GRANDE MOSTRA INTERAMENTE DEDICATA AL PADRE DEL FUTURISMO FILIPPO TOMMASO MARINETTI DAL 12 FEBBRAIO AL 7 GIUGNO 2009 ALLA FONDAZIONE STELLINE DI MILANO  
 
Milano, 11 febbraio 2009 - La Fondazione Stelline di Milano organizza, dal 12 febbraio al 7 giugno 2009, la prima grande mostra interamente dedicata a Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo. L’esposizione F. T. Marinetti=futurismo intende approfondire e riscoprire la figura di Marinetti in tutta la sua ricchezza e complessità, da ideatore e promotore del Futurismo, a scrittore ed editore di testi futuristi, mettendo in rilievo la sua importanza internazionale come letterato e innovatore del linguaggio. La mostra - che inaugura i nuovi spazi della Sala del Collezionista, oggetto di un attento lavoro di recupero che ne ha raddoppiato la superficie espositiva portandola a 320 mq su due piani - è curata da Luigi Sansone, coadiuvato da un comitato scientifico composto da Luigi Ballerini, Lucia Matino, Ermanno Paccagnini, Filippo Piazzoni ed Elena Pontiggia, ed è organizzata dalla Fondazione Stelline in collaborazione con il Comune di Milano e la Regione Lombardia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il contributo della Provincia di Milano, il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario del Manifesto Futurista. Il percorso espositivo propone, oltre a numerosi ritratti e caricature di Marinetti, alcuni capolavori fondamentali presenti nell’originaria collezione dell’artista o fatti acquisire da Marinetti al Comune di Milano, tra cui le opere di Umberto Boccioni Elasticità, Linea e forza di una bottiglia e Sotto il pergolato a Napoli, e quelle di Giacomo Balla Spazzolridente ed Espansione di primavera, tutte provenienti dalle collezioni delle Civiche Raccolte di Milano. Il nucleo inedito della mostra presenta per la prima volta insieme 30 tavole parolibere, tra cui la Battaglia a 9 piani (1915) dal Mart, la tavola Parole in libertà-Bombardamento sola igiene (1915) della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Guido Guidi (1916), oltre alla più grande tavola parolibera mai esposta prima e proveniente dalla Ucla University di Los Angeles, Bombardement d’Andrinople (1915). Altri importanti prestiti arricchiscono la mostra come la tavola tattile Sudan-parigi. Viene, inoltre, documentata la sua attività di autore di "sintesi teatrali futuriste" e "parole in libertà", teorizzate nel manifesto Il Teatro Futurista Sintetico, nel Manifesto tecnico della letteratura futurista e nel successivo Supplemento al Manifesto tecnico della letteratura futurista, contenente il primo esempio di tavola parolibera: Battaglia peso + odore. Tra le rare "parolibere" e le numerose pubblicazioni di Marinetti è dato ampio rilievo al volume parolibero Zang Tumb-tumb (Edizioni futuriste di "Poesia", Milano 1914), vero incunabolo della moderna sperimentazione letteraria europea. Le tavole “parolibere” marinettiane saranno, poi, messe a confronto con quelle di altri futuristi, tra i quali Azari, Balla, Buzzi, Cangiullo, Carrà, Depero, Folgore, Govoni, Benedetta Marinetti e Mazza. Un´ampia sezione documentaria arricchisce la mostra: manifesti futuristi; fotografie; cataloghi d´epoca; cartoline; alcuni numeri delle riviste "Poesia"; "Gli Avvenimenti"; "Il Mondo"; “Vela Latina"; "Noi"; "L´italia Futurista", ma anche “Anthologie Revue” e “La Vogue” per testimoniare la sua attività prima del Futurismo, un manoscritto di Marinetti sulla fotografia, il Canto Lxxii di Ezra Pound e le opere di Carlo Belloli della collezione Isisuf, Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo. .  
   
   
ELUANA, FORMIGONI TELEFONA ALLE SUORE MISERICORDINE DI LECCO  
 
Milano, 11 febbraio 2009 - "Le suore Misericordine di Lecco hanno dato una testimonianza incredibile di dedizione e attaccamento alla vita, sia nel loro servizio sia nell´atteggiamento tenuto di fronte alle pressioni di questi mesi". È questo il primo commento del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, dopo la telefonata con suor Albina Corti, direttrice della clinica Beato Luigi Talamoni di Lecco, avvenuta nelle prime ore del pomeriggio di ieri: "Ho espresso il ringraziamento mio e di tutto il Governo regionale per quello che le suore hanno fatto in tutti questi anni con la cura straordinariamente amorevole verso Eluana. Mi sono detto certo che proseguiranno nella loro opera, ringraziandole per tutto il bene che continueranno a fare alle persone che ospitano in via s. Nicolò, tra cui anche il mio amico Gianni che è in condizioni analoghe a quelle di Eluana e per tutti i bisogni di cui si faranno carico in futuro". Durante il colloquio suor Albina ha dato nuovamente prova dello stile schivo con cui lei e le sue consorelle hanno scelto di affrontare la vicenda Englaro: "Per chi crede - ha detto Formigoni al telefono - certe scelte possono sembrare un dovere. Quella che ci avete reso in tutti questi anni è invece una straordinaria testimonianza di fede operosa, di carità vissuta: attraverso i vostri gesti in tanti siamo stati consolati, edificati e incoraggiati". .  
   
   
76 ARTISTI PER LA MOSTRA "CROMOFOBIE", DAL 14 FEBBRAIO AL 31 MAGGIO 2009Þ PESCARA, EX AURUM 14 FEBBRAIO - 31 MAGGIO 2009  
 
Pescara, 11 febbraio 2009 - Dal 14 febbraio al 31 maggio 2009 l´Ex Aurum di Pescara, affascinante struttura progettata da Giovanni Michelucci negli anni Trenta, ospita la mostra "Cromofobie, percorsi del bianco e del nero nell´arte italiana contemporanea". La mostra, curata da Silvia Pegoraro, è realizzata dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Pescara nell´ambito di un progetto pilota della Parc - Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l´architettura e l´arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, intitolato "Sensi Contemporanei", con la collaborazione del Ministero per lo Sviluppo Economico e della Biennale di Venezia. L´idea della mostra dedicata ai "Percorsi del bianco e del nero nell´arte italiana contemporanea" è nata dalla fascinazione esercitata sulla curatrice dal grande "Tunnel" optical di Getulio Alviani, presente all´interno dell´Ex Aurum di Pescara. Si tratta di una grande opera-ambiente, fondata su una semplicissima e complessa interazione ottico-mentale tra il bianco e il nero. "Mi auguro - scrive Silvia Pegoraro - che questo grande lavoro di Alviani, racchiuso nel cuore dell´edificio di Michelucci, anzi, ormai parte di esso, possa essere universalmente e durevolmente interpretato come il segno e il simbolo della vocazione artistica di questo luogo: della sua splendida vocazione ad ospitare eventi d´arte e cultura di grande valore e di ampio respiro. Eventi che superino il corto raggio degli interessi e delle competenze di una sia pur vivacissima provincia. Perché la forza di un territorio si misura dal suo sapersi idealmente allargare, fino ad abbracciare ciò che è apparentemente lontano, ciò che sta oltre l´ambito locale (o localistico), catturandone, sapientemente, l´attenzione, l´energia, le risorse. " La mostra "Cromofobie" vuole essere una panoramica significativa della presenza del bianco e del nero nell´arte italiana contemporanea, dal dopoguerra ad oggi, a partire cioè da espressioni storicizzate del bianco e del nero nell´arte, sia iconica che aniconica, sino ad arrivare agli sviluppi più attuali delle ricerche sul bianco e il nero, nelle giovani generazioni. Saranno presenti 76 artisti, ed esposte circa 130 opere, per costruire un percorso storico-tematico che vada, appunto, da lavori già "storicizzati" ai lavori di artisti delle ultime generazioni. Solo per citarne alcuni: Enrico Baj, Alberto Burri, Enrico Castellani, Giuseppe Caporossi, Gino De Dominicis, Lucio Fontana, Ezio Gribaudo, Piero Manzoni, Gastone Novelli, Giuseppe Santomaso, Angelo Savelli, Mario Schifano, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato e Emilio Vedova. Non dimentichiamo Carla Accardi, Domenico Bianchi, Luigi Boille, Nicola De Maria, Omar Galliani, Jannis Kounellis, Fabio Mauri, Gianfranco Notargiacomo, Nunzio, Oliviero Rainaldi, Giuseppe Spagnulo, Marco Tirelli e Gilberto Zorio, e fra i giovani Andrea Chiesi, Paolo Grassino, Luca Pancrazzi e Gino Sabatini Odoardi. Il bianco e il nero possono significare l´assenza o la somma di tutti i colori, e nel Novecento assurgono a simbolo della tautologia, categoria fondamentale e fondante di tanta arte del Xx secolo, tutta più o meno legata a una radice "concettuale" in senso lato, dal Quadrato bianco su fondo bianco di Malevi? al bianco "assoluto" di Ryman, ai neri di Burri e di Reinhardt. Molti artisti contemporanei usano il bianco e il nero con una forte consapevolezza della tensione che questi non-colori determinano, perché di fronte al vuoto o al silenzio lo spettatore è preso da una sorta di vertigine che può sgomentare oppure può innescare uno stimolante meccanismo di ricerca, inconscia o consapevole, tale da mettere in moto tutte le sensibilità emotive e logiche, evocative e mnemoniche, come in una sorta di percorso iniziatico. L´"assenza visibile di colore" e "la fusione di tutti i colori", parimenti rintracciabili nel bianco e nel nero, diverranno per Vasilij Kandinskij e Kazimir Malevi? oggetto di una costante riflessione che, trascendendo le considerazioni puramente coloristiche, coinvolgerà il gesto artistico nella sua interezza. E così pure per Paul Klee, nel suo continuo parallelismo tra pittura e musica, che lo porta alla realizzazione di opere celebri come Bianco polifonicamente incorniciato (1930). Nel dopoguerra trovano espressioni di straordinario interesse, soprattutto nelle varie forme di "astrattismo": dal primo Rauschenberg a Tobey, a Twombly, dal materismo di Burri al segno-scrittura di Novelli, allo spazialismo di Fontana, con le sue derivazioni in Manzoni, Castellani, Bonalumi, Scheggi, e nell´arte optical, con Alviani o Colombo. Ma anche nella figurazione la presenza del bianco e del nero è oltremodo significativa e suggestiva, come in certe esperienze legate in qualche modo al "Pop", come quelle di Schifano e di Lombardo, o in grandi "inclassificabili" come De Dominicis. .  
   
   
“L’EREDITÀ DONATA. FRANCO E PAOLO SPINOLA E LA GALLERIA NAZIONALE DI PALAZZO SPINOLA” 6 FEBBRAIO - 24 MAGGIO 2009  
 
Genova, 11 febbraio 2009 - A concludere il percorso di celebrazioni intorno alla ricorrenza del cinquantenario della donazione da parte dei marchesi Spinola del palazzo di Pellicceria, il 31 maggio 1958, e dell’apertura al pubblico dello stesso come Galleria Nazionale di Palazzo Spinola il 16 maggio 1959, si propone un’articolata mostra che comprende tre momenti fondamentali: 1 Una nuova sala permanente dedicata ai donatori; 2 Una mostra di dipinti inediti della donazione Spinola al Sovrano Militare Ordine di Malta; 3 Una nuova proposta di visita della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. 1 D’ora in poi la visita della Galleria prenderà avvio al piano terra del palazzo, nella storica “stanza delle portantine”, dove è stata allestita, su progetto di Giulio Sommariva e Danilo Cafferata, la sala dedicata ai due donatori, Franco e Paolo Spinola, alla loro vita e alla loro famiglia. Grazie ai documenti e ai ricordi personali rimasti nel Palazzo di Pellicceria si ripercorrono le tappe della carriera militare in Marina di Franco, la sua costante passione per il mare, passata, dopo l’impegno nelle due guerre riconosciuto da diverse onorificenze, dalle cacciatorpediniere agli yacht con i quali visse nel mondo velico internazionale anche ricoprendo la carica di Presidente dello Yacht Club Italiano, di cui era socio come il fratello Paolo e già il padre Ugo. Ritratti, foto storiche, miniature, divise militari e medaglie fanno rivivere la vita della famiglia dei due ultimi eredi degli Spinola di Luccoli che furono proprietari del palazzo e che vollero disporne trasformando la secolare dimora di famiglia in un museo pubblico. Per creare al visitatore uno strumento di approfondimento della conoscenza del patrimonio della Galleria, nella sala viene esposta una gigantografia del disegno appositamente elaborato da Guido Zibordi Marchesi per visualizzare quello che si può definire “l’albero genealogico dell’eredità Spinola”, quindi, in ultima analisi, l’albero genealogico “del museo” risultato delle ricerche condotte da Matteo Moretti sui documenti dell’Archivio storico del Palazzo. E’ grazie a questa visualizzazione che risulta evidente la caratteristica principale del patrimonio della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, ovvero quello di essere il risultato di un secolare constante confluire nella dimora aristocratica di beni artistici e storici, a partire dal Cinquecento, con la famiglia Grimaldi a cui si deve la costruzione del palazzo, sino a Franco e Paolo Spinola, e quindi allo Stato Italiano. Di ciascuna fase è stato ricostruito il singolo nucleo di opere ancora conservate nel palazzo grazie agli studi di Gianluca Zanelli (famiglie Grimaldi e Serra), Farida Simonetti (famiglie Pallavicino e Spinola di San Luca), Piero Boccardo (famiglie Spinola di Luccoli, Balbi e Durazzo) e Matteo Moretti (famiglia Fieschi). 2 Il patrimonio di Franco e Paolo, così formatosi attraverso una stratificazione di secoli, era un patrimonio unico distribuito tra il palazzo di Pellicceria e la villa di San Michele di Pagana (Rapallo). Quest’ultima, per decisione testamentaria di Franco e per donazione di Paolo, diviene nel 1959 del Sovrano Militare Ordine di Malta. Della ricca quadreria donata in quel momento all’Ordine, fino a maggio, grazie alla fondamentale collaborazione dell’Ordine, partecipe del desiderio di onorare la figura dei due donatori, nel primo ammezzato della Galleria possiamo presentare al pubblico per la prima volta, alcuni dipinti inediti. Si tratta di una serie di sei ritratti femminili sei-settecenteschi di nobildonne, e in particolare di un Ritratto di dama realizzato da Artemisia Gentileschi (1620-1625 ca. ), di due grandi ritratti dei maestri francesi François de Troy (1713) e Nicolas de Largillière (1710-1712) e di tre tele di significativi ritrattisti genovesi attivi all’inizio del Settecento come Domenico Parodi e Mulinaretto, opere di cui si devono a Daniele Sanguineti le schede in catalogo. Ma insieme a questi ritratti è un importante obbiettivo raggiunto la presentazione dell’eccezionale recupero di un inedito dipinto di Luca Giordano raffigurante La fuga di Enea da Troia dalle considerevoli dimensioni di cm 267 x cm 409, interessante opera della maturità del pittore (1665-1670 ca. ) presentata in catalogo da Nicola Spinosa, Soprintende del Polo Museale napoletano. La mostra infatti è stata occasione per sottoporre il dipinto ad un necessario improcrastinabile restauro realizzato da Nino Silvestri che ha messo a punto un intervento complesso e delicato reso possibile grazie all’impegno del Fai Regione Liguria, in particolare del suo presidente Andrea Fustinoni, insieme al Fai Tigullio e Fai Genova. 3 La stratificazione del patrimonio della Galleria come risultato del contributo nel tempo di tante famiglie non solo quelle che sono state proprietarie del palazzo -Grimaldi, Pallavicino, Doria, Spinola di San Luca, Spinola di Luccoli- ma anche Durazzo, Balbi, Serra che con quelle sono state variamente legate e imparentate è certo caratteristica identitaria di quanto oggi ancora visibile a Pellicceria. Proprio questo aspetto è quello che si vuole suggerire al visitatore come lettura di quanto esposto in ogni sala. Il nuovo apparato illustrativo, progettato da Paola Marelli, si inserisce nel percorso dei due piani storici rendendo immediata la conoscenza della provenienza delle opere dalle diverse famiglie. Questo nuovo modo di guardare le sale e ”smontare” i nuclei di opere che le compongono, insieme alla testimonianza di quanto Franco e Paolo Spinola possedevano a San Michele di Pagana, permette di valutare la complessità e ricchezza del patrimonio che i due fratelli, alla fine della loro vita, decisero di destinare in parte allo Stato italiano, in parte all’Ordine di Malta. .  
   
   
MOSTRE: MIX DI PITTURA PAROLE E MUSICA PER LA PERSONALE DI CONNIE SOLARI "NEL COLORE, NELL´INFINITO..."/GALLERIA D´ARTE CONTEMPORANEA LO STUDIOLO, CAMPI BISENZIO  
 
Campi Bisenzio, 11 febbraio 2009 – Inaugura presso la Galleria d’Arte Lo Studiolo la personale di Connie Solari dal titolo “Nel colore, nell’infinito…” (7 Febbraio – 4 Marzo), una selezione di 16 opere dalla raccolta personale dell’artista. La mostra, sette tele più nove miniature realizzate con acrilico, coglie in particolare i passaggi principali del suo repertorio più recente, una produzione che si regge sull’evoluzione del tratto, dell’uso del colore, vero segno di riconoscimento della Solari. Il percorso si offre al visitatore come un coro di emozioni dove gli acuti sono pennellate scattanti e la natura catturata dalla memoria è restituita con luci ed ombre tipiche della pittura en plein air. A questo nuovo capitolo di esaltazione cromatica, di sperimentazione del segno, cui è valsa come introduzione l’opera esposta nell’allestimento appena conclusosi “One Piece of Piece”, è dedicato il reading musicale con voce narrante del noto attore di teatro Italo Dall’orto e l’accompagnamento alla chitarra di Stefano Corsi, uno dei fondatori dello storico gruppo Whisky Trail. Per la seconda volta insieme, i due autori tornano ad omaggiare la Solari con una performance che allaccia differenti espressioni artistiche e le combina al fine di favorire lo scambio culturale, di offrire al pubblico un piccolo “spettacolo nello spettacolo”. L’esibizione di apertura al vernissage è fissata per le ore 18. 30. La mostra è curata da Sandra Salvato e si inserisce nelle tante attività artistico letterarie portate avanti dalla Onlus Comitato Culturale l’Area di Broca. Connie Solari - Nasce ad Ostuni (Brindisi) nel 1947. Diplomatasi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze è tra gli autori che frequentano i salotti culturali e artistici in vista nell’Italia dei primi anni ’60. La sua pittura conosce molte fasi, dal figurativo all’astratto, passando per una lunga stagione più ironica e provocatoria tipica dell’informale. E’ conquista degli anni recenti una particolare attenzione per i soggetti naturalistici, segno di un ritrovato gusto per la rappresentazione riconoscibile della realtà. Sua è anche la capacità di tradurre nel colore forme ed emozioni della contemporaneità. Le opere della Solari si trovano in collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero. Italo Dall’orto - Ha debuttato in teatro con la Compagnia dei Giovani nel 1965 (Sei personaggi, Gioco delle parti, etc. ). Nel decennio tra il 1970 e 1980 ha lavorato come attore ed autore nel Gruppo della Rocca. Sono di questo periodo sodalizi artistici importanti con Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Anna Maria Guarnieri e Glauco Mauri. Ha insegnato recitazione alla Bottega di Gassman, all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma e alla Tonelschool di Amsterdam. Ha partecipato a svariate produzioni televisive, film e serial. Dal ’99 si dedica anche alla regia, mettendo in scena (e interpretando) Il piccolo Principe di Saint-exupéry (dieci anni di successi in tutta Italia), Le avventure di Pinocchio e Volo di notte di Saint-exupéry. Ultime apparizioni: in Tv, nel serial Amiche mie; in teatro, come recitante, nel balletto Diaghilev Musagete, con protagonisti Carla Fracci e Vladimir Vassiliev, al Teatro dell’Opera di Roma (Gennaio 2009). Stefano Corsi - E’ uno dei fondatori dello storico gruppo di musica irlandese Whisky Trail. Dal 1975, fra un concerto e l’altro, riesce a passare in rassegna una quantità illimitata di strumenti alla ricerca di sempre nuovi risultati finché, nel 1983, approda alle sonorità dell’arpa celtica. Instancabile organizzatore, coordina le iniziative musicali e culturali del gruppo Whisky Trail con cui incide 9 dischi. Nel maggio del 2003, a Monza, durante il concerto di commemorazione “Omaggio a Derek Bell”, l’arpista dei Chieftains, riceve il diploma di “arpista veterano emerito della musica irlandese”. .  
   
   
CANOTTAGGIO,PROSPERINI PREMIA BELLINI: GRANDE UOMO RICONOSCIMENTO ANCHE AL PLURICAMPIONE MONDIALE DANIELE GILARDONI PRESENTATA LA STAGIONE REMIERA 2009: GARE DA APRILE A LUGLIO  
 
Milano, 11 febbraio 2009 - Una "rosa camuna" in argento realizzata da Arnaldo Pomodoro è il riconoscimento che l´assessore regionale allo Sport, Giovani, Turismo e Sicurezza, Pier Gianni Prosperini, ha consegnato questa mattina all´atleta valtellinese Alex Bellini per celebrare l´impresa canoistica (traversata del Pacifico) tentata e terminata a "soli" 120 km dalla meta. Bellini, 30 anni di Aprica (Sondrio), partito da Lima in Perù il 21 febbraio del 2008, ha attraversato l´Oceano Pacifico fino al largo della costa orientale dell´Australia percorrendo 18. 000 km in 295 giorni a bordo di Rosa di Atacama Ii, una barca a remi di 7 metri e mezzo, che ha condotto solo ed esclusivamente con la forza delle sue braccia alla velocità media di meno di 2 nodi (4 km all´ora circa), fino allo scorso 13 dicembre quando si è dovuto arrendere a causa delle avverse condizioni climatiche. "Un grande uomo - ha detto Prosperini - e un grande campione che è stato capace di farci vivere emozioni davvero uniche sfidando un avversario temibile: il mare". "E non è la prima volta - ha aggiunto l´assessore - che Bellini tenta imprese del genere. Come dimenticare la partenza da Genova e l´arrivo a Fortaleza in Brasile? Era il 2005 e fu un grande successo che rimarrà nella storia". Prosperini nel corso della cerimonia di oggi ha voluto celebrare anche gli splendidi risultati del "mondo remiero lombardo", premiando il 9 volte del mondo (dal 1998 al 2008) Daniele Gilardoni e la Canottieri Gavirate (Va), prima società in Italia nella stagione 2008. Nell´occasione sono state ricordate anche le principali manifestazioni remiere di quest´anno. - il 4 e 5 aprile all´Idroscalo di Milano, si confronteranno un migliaio di atleti provenienti da tutta Italia nell´ambito del primo meeting Nazionale allievi e cadetti (10-14 anni) e Master (over 27); - il 2 e 3 maggio a Gavirate si svolgerà la Regata Internazionale di Adaptive Rowing; - il 13 e 14 giugno, sempre a Gavirate, ci saranno i campionati italiani Ragazzi (15 e 16 anni), Under 23 e Adaptive Rowing; - il 3, 4 e 5 luglio a Varese si confronteranno 1. 400 giovani atleti (dai 10 ai 14 anni) provenienti da tutta Italia che parteciperanno al Xx Festival dei Giovani. "La Lombardia dunque - ha concluso Prosperini - si conferma terra di grandi campioni e palcoscenico ideale per manifestazioni sportive di alto livello" . .