Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Febbraio 2009
RICERCATORI FINANZIATI DALL´UE SVILUPPANO NUOVO TEST PER L´EPATITE C ECONOMICAMENTE CONVENIENTE  
 
 Bruxelles, 16 febbraio 2009 - Un team internazionale di scienziati ha sviluppato un nuovo esame del sangue per l´epatite C accurato e conveniente che rappresenta una svolta per il controllo della diffusione di questo pericoloso virus. La procedura è descritta nella rivista Plos Medicine e fa parte dei risultati del progetto Rivigene ("Genomic inventory, forensic markers, and assessment of potential therapeutic and vaccine targets for viruses relevant in biological crime and terrorism"), finanziato nell´ambito dell´area tematica "Sostegno alle politiche" del Sesto programma quadro (6°Pq) dell´Ue. Circa 170 milioni di persone al mondo sono state infettate dal virus dell´epatite C (Hcv), che causa cirrosi epatica (cicatrizzazione) e cancro del fegato. La diffusione del virus di solito è dovuta al contatto con sangue infettato (ad esempio durante le trasfusioni con sangue non controllato) o all´uso di strumenti medici non adeguatamente sterilizzati. Ogni anno vengono infettati tra i 3 e i 4 milioni di persone. I trattamenti non soltanto sono costosissimi, ma spesso non danno i dovuti risultati. Nei paesi ricchi il sangue donato viene costantemente controllato per l´Hcv attraverso un test brevettato chiamato esame Rt-pcr. Questo test individua piccole quantità di Rna (acido ribonucleico) del Hcv, che permette al virus di replicarsi, e va alla ricerca di una parte del genoma virale chiamato 5´-Ncr. Nei paesi più poveri l´uso di questo test è al di la delle possibilità economiche della maggior parte di laboratori. Un test potrebbe costare più di 100 dollari (77 euro), di cui 10 vanno alla tassa di licenza. L´efficacia dell´esame varia inoltre a seconda del ceppo (o genotipo) del virus, che è diverso da una regione geografica all´altra. Per limitare la diffusione dell´Hcv è fondamentale lo screening di routine del sangue usato nelle trasfusioni nei paesi in via di sviluppo; per questo motivo il test deve essere sia efficace che economicamente conveniente. Nel presente studio i ricercatori hanno cercato di trovare un nuovo modo per individuare i diversi ceppi del virus, usando circa 600 campioni di sangue dal Regno Unito, Brasile, Singapore e Sudafrica. Essi ritengono che sia importante eseguire uno screening per tutti i più importanti ceppi del virus. "In Asia, ad esempio, troviamo spesso virus dell´epatite C diversi dai nostri," ha detto il dott. Jan Felix Drexler dell´università di Bonn. "Ma quando un turista è infettato in Tailandia e immediatamente dopo si reca a donare il sangue in Germania, dobbiamo essere in grado di diagnosticare anche questi campioni di sangue senza compiere errori. " I ricercatori hanno scoperto che un test per una parte diversa del genoma Hcv, il "3´-X-tail element", individua con precisione le concentrazioni basse del Rna virale in un vasto spettro di campioni, ed è stato capace di determinare la quantità di Rna virale in questi campioni. Ciò significa che il loro test è efficace quanto gli esami attualmente in uso e reperibili sul mercato, se non addirittura di più. "È almeno sensibile quanto le due procedure standard migliori," ha commentato il professor Christian Drosten dell´univerità di Bonn, aggiungendo che "Ciò è valido per tutti i tipi di virus. " E come ha fatto notare il dott. Drexler: "Questo rappresenterebbe un notevole passo in avanti per contenere la malattia. Dopo tutto, le trasfussioni sono una fonte importante di diffusione del virus. " Il protocollo usato nell´esame X-tail è solido, stabile, efficace e disponibile; ha quindi le potenzialità di migliorare la sicurezza del sangue nei paesi in via di sviluppo offrendo un´alternativa economica ed efficace agli esami Hcv brevettati. Il test è stato infatti già usato con successo per misurare il carico virale nei campioni di sangue di 127 pazienti in un laboratorio brasiliano, con un costo notevolmente ridotto. Questa valutazione è importante per monitorare il successo terapeutico e ridurre i costi dei trattamenti. "Per chiunque desideri usare questo test, possiamo anche fornire i reagenti di controllo," ha detto il dott. Drexler. Al contrario, i fornitori commerciali non condividono la natura precisa dei loro esami. Il progetto Rivigene (concluso nel 2008) ha studiato le sequenze genomiche di virus rilevanti dal punto di vista della sicurezza, e ha cercato di sviluppare metodi di individuazione semplici e solidi per tutte le firme genetiche virali. Le informazioni genomiche collezionate dal consorzio vengono usate per esaminare gli aspetti funzionali della biologia virale. Per ulteriori informazioni, visitare: Plos Medicine: http://medicine. Plosjournals. Org/ Università di Bonn: http://www1. Uni-bonn. De/ .  
   
   
OSTEOPOROSI, A FIRENZE 65 MILA MALATI OSSERVATORIO ONDA E FONDAZIONE FIRMO A CONVEGNO LUNEDÌ IN PROVINCIA PER SPIEGARE COME SI EVITANO E COME SI TRATTANO LE FRATTURE DOVUTE ALLA FRAGILITÀ DELLE OSSA AMMALATE  
 
Firenze, 16 febbraio 2009 – Su 800 mila abitanti di Firenze e provincia, oltre 65 mila soffrono di osteoporosi, malattia spesso invalidante che colpisce soprattutto le donne, epidemia crescente in parallelo all’invecchiamento della popolazione. Questi dati allarmanti, accreditati da stime delle società scientifiche, sono al centro del convegno Osteoporosi: causa, cura e prevenzione che l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda. ), in collaborazione con la Fondazione Firmo Raffaella Becagli, organizza a Firenze lunedì 16 febbraio (ore 17), nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 1), grazie al patrocinio della Provincia, del Comune e della Regione Toscana. Due le relazioni: Come evitare le fratture da osteoporosi dell’endocrinologa dell’università di Firenze Maria Luisa Brandi, presidente di Firmo; Epidemiologia e trattamento chirurgico delle fratture da osteoporosi del professore Lanfranco Del Sasso, past president della Società italiana di pediatria e reumatologia. Presenta il presidente della provincia Matteo Renzi, modera il chirurgo oncologo Maria Antonietta Nosenzo, consigliere di Onda. Collaborano all’iniziativa Farmindustria e alcune note aziende farmaceutiche: Amgen Dompe, Igea, Procter&gamble, Corman, Stroder. “Come si sa”, ricorda la professoressa Brandi, “l’osteoporosi è una malattia del metabolismo osseo causata dalla riduzione della quantità e qualità dell’osso, con aumento della fragilità e fratture, spontanee o da trauma lieve. Le cause sono varie: nelle donne la più frequente è la mancanza di estrogeni in menopausa. Difatti l’osteoporosi colpisce una donna su due dopo i 45 anni, mentre per gli uomini la casistica è uno su cinque. Tra i fattori di rischio ci sono comunque anche la predisposizione genetica, il trattamento con farmaci che interferiscono con il metabolismo osseo, la menopausa anticipata e vari disordini gastrointestinali”. Osservatorio Onda e Fondazione Firmo operano in sinergia nel finanziamento della ricerca e per sensibilizzare politica e istituzioni. Onda si rivolge in particolare alle donne attraverso una capillare attività di convegni e una fitta pubblicistica. Insieme le due associazioni hanno di recente dato vita alla Coalizione Italiana per l’Osso, che raggruppa i principali enti operativi nel settore dell’osteoporosi, con l’obiettivo di fare massa critica nei rapporti con il mondo istituzionale. Le parlamentari che aderiscono a Onda hanno intanto fatto approvare in Senato una mozione che impegna il governo a mobilitarsi contro l’epidemia di osteoporosi, istituendo tra l’altro, a fini terapeutici e assistenziali, un registro nazionale delle fratture di fragilità. .  
   
   
S. EUGENIO DI ROMA: A GIORNI L´APERTURA DEL NUOVO REPARTO GRANDI USTIONI  
 
Roma, 16 febbraio 2009 - Ospedale S. Eugenio: a giorni si terrà l’apertura del nuovo reparto grandi ustioni. Lo annuncia il vicepresidente della giunta regionale, Esterino Montino. “Il reparto grandi ustioni dell’ospedaleS. Eugenio – ha detto Montino - sia in questa fase che vede quasi conclusi i lavori di ristrutturazione, sia nella fase a pieno regime, avrà comunque due posti di alta terapia intensiva per persone con ustioni sul 90% del corpo. In questo momento i due posti sono occupati da una signora gravemente malata e dal cittadino indiano vittima dell’aggressione a Nettuno”. “Circa invece l’apertura del nuovo reparto che, ripeto, non cambia la dotazione di alta terapia intensiva per le grandi ustioni – conclude Montino - i lavori sono di fatto ultimati. Mancano da portare a termine solo alcuni aspetti organizzativi che una volta definiti daranno al sistema sanitario del Lazio un reparto all’avanguardia dotato delle più avanzate tecnologie. Da notare che molto spesso il reparto di alta terapia intensiva ospita a sua volta pazienti di altre regioni”. .  
   
   
PRESENTATO PROGETTO "UMBRIA STEMI" PER INTERVENTO-CURA INFARTO  
 
Perugia, 16 febbraio 2009 - Migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti colpiti da infarto acuto del miocardio è l’obiettivo del Progetto “Umbria-stemi” (St-elevation Myocardial Infarction) i cui risultati sono stati presentati, il 13 frebbraio, nel corso di un convegno a Perugia. Per 18 mesi consecutivi (dal 14 ottobre 2006 ed al 14 aprile 2008) è stato monitorato nell’ambito del progetto il percorso clinico, il tipo di trattamento e l’esito degli infarti registrati in Umbria, seguendoli dal momento della chiamata al 118 o dall’arrivo in Pronto Soccorso, fino alla dimissione ospedaliera. Il progetto, che si è avvalso del Patrocinio dell’Assessorato regionale alla sanità e dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, ha consentito di costruire il primo Registro in Italia basato su una nuova metodologia. Esperienze simili (condotte in Veneto, Piemonte e Sardegna) avevano infatti analizzato i pazienti per periodi molto più brevi (3-6 mesi), limitando l’analisi ai ricoveri nei reparti di cardiologia. I pazienti inclusi nel Registro umbro sono stati 868, di cui 263 donne, con una risultante incidenza di infarto nella popolazione pari a 681 casi per milione di abitanti all’anno. Seicentottantasei pazienti sul totale sono stati sottoposti a “riperfusione coronaria” in acuto (256 mediante farmaci fibrinolitici e 430 mediante angioplastica), con un tempo medio di attesa tra l’inizio dei sintomi di infarto e l’arrivo del 118 a domicilio del paziente di 110 minuti. L’intervallo medio tra il primo contatto del paziente con un medico e la riapertura dell’arteria coronaria (primo gonfiaggio del pallone) è stato di 156 minuti. L’infarto acuto del cuore dovuto ad occlusione improvvisa e completa di un’arteria coronarica – è stato ricordato durante il convegno - colpisce in Italia circa 200 mila persone l’anno e solo una persona su due ha la fortuna di arrivare in ospedale (gli altri muoiono prima o hanno un infarto ‘asintomatico’). Per quelli che giungono in ospedale è fondamentale riaprire (‘ricanalizzare’) l’arteria coronaria nel minor tempo possibile così da limitare al massimo i danni al muscolo cardiaco. Per questo – è stato sottolineato – c’è stata una collaborazione in rete, 24 ore su 24, tra i vari operatori coinvolti: Ospedali della rete dell’emergenza e non, e in particolare i medici del Servizio 118, i medici di guardia nelle varie Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (Utic) e i medici dei Servizi di Emodinamica. Una lavoro in sincronia – è stato detto – per ridurre i tempi tra l’inizio dei sintomi d’infarto e la riapertura dell’arteria ostruita meccanicamente (attraverso angioplastica coronaria) e/o con l’utilizzo di farmaci fibrinolitici in grado di sciogliere i trombi. “Il Progetto Umbria-stemi – ha detto Claudio Cavallini, Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia dell’Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia e coordinatore del Progetto - è un mezzo formidabile per aumentare le nostre conoscenze e per migliorare la qualità dell’assistenza di questi pazienti nell’immediato futuro. L’analisi accurata dei dati – ha proseguito ci permetterà di capire dove, e in che modo, possiamo migliorare per accorciare ulteriormente i tempi tra l’inizio dei sintomi e la riapertura dell’arteria occlusa”. “I risultati del progetto – ha affermato Paolo Di Loreto, Direttore della Direzione Regionale Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria – testimoniano la relazione tra buona sanità e ricerca clinica finalizzata e sono ora oggetto di approfondimento scientifico all’interno della comunità medica. La loro valutazione sarà anche utile ai fini delle implicazioni operative in ambito di pianificazione sanitaria”. .  
   
   
DISAGIO E DISTURBI PSICHICI, INCONTRO A MATERA SCUOLA-DSM  
 
 Matera, 16 febbraio 2009 - Informazione e metodologie di approccio alle problematiche della psicosi nell’età adolescenziale costituiranno l’argomento di riflessione di un incontro sul tema “l’intervento precoce nelle psicosi all’esordio” che si terrà a Matera, il 17 febbraio con inizio alle ore 15. 30, presso la saletta della “nutrizione clinica dietetica” dell’ Ospedale Madonna delle Grazie. Interverranno operatori del Dipartimento di Salute Mentale (Dsm) dell’Azienda sanitaria locale di Matera, professori referenti dei Centri di informazione e consulenza per gli studenti (C. I. C. ) e referenti per “l’educazione alla salute” delle Scuole Medie inferiori e superiori dei distretti di Matera e Tricarico L’incontro si inserisce nel progetto del Dsm per la promozione di iniziative di informazione, di prevenzione ed intervento precoce dei più gravi e potenzialmente invalidanti tra i disturbi psichici, come la schizofrenia. Ai lavori interverranno per l’Azienda sanitaria locale i dottori Gustavo Marotta, responsabile della U. O. “trattamento esordi psicotici”, Antonella Celani, psicologa della Unita’ Operativa di Psicologia che tratterà delle “peculiarità psicologiche ed esistenziali della adolescenza in relazione all’esordio di problematiche psichiatriche” e Roberto Grieco, tecnico della riabilitazione psichiatrica, che presenterà il profilo professionale, di recente definizione, del “tecnico della riabilitazione psichiatrica”. L’incontro del 17 febbraio segue a un precedente confronto effettuato il 20 gennaio presso l’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, alla presenza del direttore del Dms Maria Ruccia, che ha visto una numerosa e attenta partecipazione di insegnanti da tutto il comprensorio distrettuale. L’auspicio condiviso dai partecipanti è quello di avviare una proficua quanto continuativa collaborazione tra mondo della scuola e Dsm a beneficio dei più giovani, persone che vivono uno dei periodi più delicati del ciclo dell’esistenza. I disturbi psicotici di tipo schizofrenico interessano (secondo dati nazionali dell’Istituto superiore di sanità) in media il 4 per mille della popolazione, con epoca di esordio soprattutto durante gli anni della adolescenza. Pertanto si stima che in Italia circa 245. 000 persone soffrono o hanno sofferto di schizofrenia, il più frequente tra i disturbi psicotici. Le terapie messe in campo sono psicofarmacologiche come pure psicologiche e psicoeducative: si struttura così un approccio “integrato” che permette di migliorare significativamente la prognosi del disturbo. .  
   
   
ALLERGIE DA GRAMINACEE LA REGIONE PIEMONTE PAGHERA´ IL 50% DEL COSTO DELLA TERAPIA CON IL GRAZAX  
 
 Torino, 16 febbraio 2009 - A fronte della strategia di garanzia e tutela dei pazienti, con l’obiettivo di ottenere i massimi benefici in rapporto ai costi sostenibili dal sistema, la Regione Piemonte ha inserito il medicinale Grazax tra le terapie iposensibilizzanti parzialmente erogabili a carico del Servizio sanitario. Il farmaco, che viene utilizzato per la desensibilizzazione verso l’allergia da graminacee ed è presente sul mercato in due confezioni, rispettivamente da 30 e 100 compresse liofilizzate per uso sublinguale, è stato classificato dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) in classe C, cioè tra quelle specialità totalmente a carico dei pazienti. La Regione offrirà la possibilità di acquistarlo al 50% del suo costo se prescritto tramite la procedura informatica dei servizi della Rete regionale di allergologia – per consentire il puntuale monitoraggio dei casi e le necessarie verifiche sull’appropriatezza – e fornito direttamente dai servizi farmaceutici delle Aziende sanitarie regionali. Il provvedimento non comporterà alcun onere aggiuntivo per la Regione, dal momento che la terapia con Grazax verrebbe prescritta in alternativa alla vaccino terapia antiallergica di costo medio corrispondente. .  
   
   
CREMA,INAUGURATE DA FORMIGONI TECNOLOGIE OSPEDALE 3,5 MILIONI DALLA REGIONE, INVESTIMENTI PER ALTRI 37 MILIONI  
 
Crema/cr, 16 febbraio 2009 - Ristrutturazione del reparto di neurologia; nuova unità di terapia neurovascolare (stroke unit) con tutte le dotazioni necessarie; sistema Pacs per la digitalizzazione delle immagini radiografiche; risonanza magnetica nucleare; ecotomografo per ostetricia (che permette anche una visione tridimensionale); laser ad olmio per urologia (per il trattamento e la frantumazione della calcolosi renale, uretrale e vescicole); colonna operatoria e microchirurgia del naso; sistema Muse per la trasmissione via web degli elettrocardiogrammi; una nuova ambulanza per il trasporto di malati cronici. Sono questi gli interventi e le nuove tecnologia dell´Ospedale Maggiore di Crema (Cr) inaugurate 13 febbraio dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel corso di una cerimonia cui hanno partecipato il vice presidente della Regione, Gianni Rossoni, il presidente della Provincia di Cremona, Giuseppe Torchio, il sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso e il direttore dell´Azienda ospedaliera, Luigi Ablondi. Per tutte queste opere, Regione Lombardia ha messo a disposizione 3,5 milioni di euro su una spesa complessiva di 5 milioni. "Questo ospedale - ha detto Formigoni - rappresenta un modello nel nostro sistema sanitario e una eccellenza per varie ragioni". Innanzitutto il capitale umano, "riconosciuto come una punta di eccellenza nel sistema regionale lombardo": il grande livello di preparazione del personale (su 1. 333 dipendenti, 880 sono laureati e diplomati) ha permesso all´Ospedale Maggiore di diventare punto di riferimento per un bacino più ampio rispetto a quello naturale. Crema è sede della scuola europea di endoscopia digestiva, referente a livello italiano per la malattia genetica rara di Rendu-osler (telangectasia emorragica) nonché centro importante di cura per quanti soffrono di cardiopatie, compresi atleti di alto livello. "Crema - ha detto Rossoni - contribuisce all´eccellenza sanitaria lombarda grazie al fondamentale apporto di tutto il personale". Quanto all´eccellenza tecnologica, Formigoni nel ricordare le nuove dotazioni inaugurate oggi ha ricordato che "Regione Lombardia è consapevole che per assicurare la promozione della salute e del benessere un ospedale debba restare al passo con i tempi e, proprio per questo, a Crema abbiamo stanziato notevoli investimenti". Il nosocomio di Crema è anche un "esempio di partnership pubblico-privato" (l´Ospedale Maggiore fu inaugurato nel 1968 grazie anche a un´iniziativa popolare di sottoscrizione). Al contributo regionale (pari al 70%) per le nuove strutture che oggi sono state inaugurate si è aggiunto il contributo delle istituzioni private. Sul fondamentale capitolo della presa in carico delle persone Formigoni ha sottolineato che "Dare a ogni singola persona la cura e l´amore di cui ha bisogno è la vera eccellenza che supera quella delle prestazioni sanitarie". La rete delle cure palliative a domicilio dell´Ospedale di Crema (5 medici, 11 infermieri, 7 operatori socio-sanitari, 2 psicologi), "è un caso - ha aggiunto il presidente - di best practice di cui occorre parlare e che occorre promuovere nel resto del Paese". "Prendersi cura dei pazienti più gravi - ha detto ancora Formigoni - rappresenta un compito prioritario per la sanità lombarda, il punto più alto della nostra eccellenza. Sappiamo cosa significa farsi carico di garantire l´assistenza a tutti i malati. Non deve mai mancare a nessun paziente la cura e l´affetto anche quando la sua malattia dovesse rivelarsi incurabile. Questo è uno dei fondamenti della medicina occidentale fin dal Giuramento di Ippocrate". Quanto al futuro, Formigoni, annunciando la disponibilità di ulteriori 37 milioni di euro per lo sviluppo sanitario del territorio di Crema, ha indicato tre importanti capitoli su cui si sta lavorando concretamente: la messa in sicurezza e la riqualificazione dell´Ospedale (lavori per 19,3 milioni di euro); il problema legato al sottodimensionamento della struttura: la Direzione generale regionale ha dato il via libera all´attivazione di 20 posti di riabilitazione neuromotoria a Rivolta D´adda e all´attivazione di altrettanti posti letti di oncologia medica; la Cittadella della salute di Soresina: accanto alle attività ambulatoriali saranno attivati 31 nuovi posti letto di geriatria. .  
   
   
INVALIDITA’ CIVILE: IN SICILIA PROCEDURE PIU’ SNELLE E TRASPARENTI  
 
Palermo, 16 febbraio 2009 - Saranno ridotti i tempi di riconoscimento delle invalidità civili con un meccanismo semplice che eviterà anche le truffe ai danni della pubblica amministrazione. L’assessorato regionale alla Sanità infatti ha definito un accordo con l’Inps che fornirà gratuitamente a tutte le aziende e i distretti sanitari siciliani l’accesso alla propria banca dati centralizzata ed una collaudata procedura informatica. Questo sistema consentirà il coinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate al processo di riconoscimento dell’invalidità civile (Inps, Ausl e Prefetture), permetterà l’acquisizione delle informazioni in tempo reale ed in qualsiasi luogo e sarà utilizzabile direttamente da internet assicurando livelli differenziati per l’accesso dei vari operatori (sia sotto il profilo medico che amministrativo), la tutela della privacy e la mappatura a livello nazionale delle istanze presentate da un medesimo soggetto. “Un’altra scelta in direzione del reale interesse dei cittadini e della trasparenza amministrativa – ha commentato l’assessore regionale Massimo Russo -. Questo sistema è già operativo in quasi tutte le regioni d’Italia, in Sicilia, inspiegabilmente, no, tranne che nella provincia di Caltanissetta: eppure sono già all’attenzione dell’autorità giudiziaria circa 1500 presunti truffatori che hanno evidentemente approfittato di un’organizzazione obsoleta e di compiacenti complicità. In questo modo invece saremo in grado di snellire le procedure e di abbattere del 30% almeno i tempi di attesa per i cittadini, in questo caso una categoria particolarmente meritevole di attenzione come quella degli invalidi civili”. Soltanto l’Ausl di Caltanissetta finora ha utilizzato interamente questa procedura ottenendo ottimi risultati in termini di efficienza e trasparenza. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha scritto ai manager delle aziende invitandoli “ad attivare le proprie strutture informatico – amministrative per consentire la rapida adozione del software gestionale e a sospendere eventuali iniziative volte all’affidamento all’esterno di analoghi servizi che non consentirebbe l’allineamento delle procedure e comporterebbe un aggravio di spese per i bilanci”. L’assessore chiede anche massima collaborazione con l’Inps in relazione al Piano straordinario di verifica nei confronti dei titolari di benefici economici derivanti dal riconoscimento dello stato di invalidità civile. .  
   
   
AL SAN CARLO DI POTENZA: RIMOSSO RARO TUMORE IN ENDOSCOPIA  
 
Potenza, 16 febbraio 2009 - E´ stato eseguito alcuni giorni fa al S. Carlo di Potenza un importante intervento di endoscopia digestiva operativa dalla equipe dell´U. O. Di Endoscopia Digestiva diretta dal Dr. Luigi Graziadei. Al paziente di 72 anni, ricoverato per ittero, durante l´esecuzione di un esame endoscopico eseguito per drenare l´ittero è stato diagnosticato un ampulloma (tumore molto raro del duodeno che parte dalla papilla di Vater) di circa 2. 5 cm di diametro massimo ed in parte sanguinante. Il dr. Angelo Sigillito, coordinatore dell´intervento, riferisce che tale lesione neoplastica è stata rimossa per via endoscopica in blocco con successivo drenaggio della via biliare principale e attraverso la papilla minor con lo studio anche del pancreas che ha presentato un´anomalia anch´essa rara: il pancreas divisum. L´importanza di tale trattamento deriva dal fatto che l´alternativa per il paziente sarebbe stato un intervento chirurgico che è il più demolitivo a livello addominale con rimozione del duodeno, della testa del pancreas e della via biliare principale e con la ricostruzione successiva di tutti gli organi interessati. Tale intervento complicato da discreta mortalità e morbilità con la tecnica endoscopica è stato evitato. Il paziente ha avuto nella prima giornata postoperatoria una importante complicanza: una consistente emorragia è stata trattata endoscopicamente in urgenza con ottimi risultati. L´anziano attualmente gode di buona salute ed è stato inserito in un follow-up di controlli ravvicinati. .  
   
   
INAUGURAZIONI NELL´ULLSS 5 OVEST VICENTINO: IL CRIC DI VALDAGNO CENTO UNICO NEL SUO GENERE IN ITALIA. PER LE ULLSS IN ARRIVO NUOVI CRITERI DI RIPARTO DEI FONDI”  
 
Arzignano-valdagno, 16 febbraio 2009 - Giornata di importanti e attese inaugurazioni, il 12 febbraio nell´Ulss 5 Ovest Vicentino. Alla presenza dell´Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri e di numerose autorità regionali e locali, è stato infatti dato ufficialmente il via all´attività del rinnovato Reparto di Pediatria e del Centro di Emodialisi dell´Ospedale di Arzignano e del Centro Regionale per l´Invecchiamento Cerebrale (Cric) a Valdagno. Intervenendo ad Arzignano, Sandri ha definito “molto importante il lavoro che si sta facendo nella sanità vicentina con una visione strategica opportunamente rivolta al futuro. Alcuni mass media locali – ha aggiunto Sandri – hanno spesso polemizzato con la Regione per presunti torti che sarebbero stati subiti in tema di finanziamenti da queste Ullss. Non è oggi il caso di entrare nel merito di singole questioni, sulle quali avrei peraltro molto da dire. Preferisco guardare avanti, ad esempio al nuovo riparto del Fondo Sanitario Regionale 2009, al quale sto già lavorando con i tecnici, dopo il successo ottenuto a Roma con l´assegnazione al Veneto di 330 milioni di euro in più rispetto al 2008. Conto di introdurre numerose novità nei criteri di suddivisione, che dovrebbero consentirci di dare un segnale importante nel cammino di riequilibrio tra le aziende che ricevono di più e quelle che ricevono meno”. Tra questi, Sandri ha citato il tendenziale superamento del criterio della spesa storica e l´avvio dell´introduzione di criteri innovativi come l´applicazione dei costi standard e del finanziamento “a funzione”. “Chi lavora bene, come qui nel vicentino – ha detto Sandri – certamente troverà un riconoscimento alla sua virtuosità”. Particolarmente importante, cosa testimoniata dalla grande partecipazione di pubblico e autorità, tra le quali il Presidente del Consiglio Regionale Marino Finozzi e l´Europarlamentare Lia Sartori, è stata poi l´inaugurazione del Centro Regionale per l´Invecchiamento Cerebrale di Valdagno. “Questo – ha detto Sandri – è un vero e proprio fiore all´occhiello non solo per la sanità vicentina, ma per l´intero Veneto: si tratta infatti di un centro unico nel suo genere in Italia, dove si fanno cure, ma anche ricerca, con un approccio moderno e personale altamente specializzato”. Tre sono le principali ragioni che fanno del Cric una struttura unica nel suo genere: propone infatti per la prima volta un approccio multispecialistico (neurologi, geriatri e psichiatri) al problema delle demenza e del declino cognitivo; punta al riconoscimento tempestivo del declino cognitivo patologico e al suo trattamento con tutte le risorse attualmente disponibili (biotecnologie, diagnostica per immagini); affianca al trattamento farmacologico una serie di strategie ambientali e sociali per permettere il mantenimento delle attività cognitive residue. “Un fronte quello delle patologie della terza età – ha detto Sandri – sul quale ci impegneremo sempre di più, e sul quale andranno riversate sempre più risorse a seguito dell´invecchiamento della popolazione e del forte aumento dell´aspettativa di vita”. Il Cric ospita ambulatori, day hospital e strutture per la ricerca, mentre per i ricoveri verrà utilizzato l´adiacente Ospedale per acuti. .  
   
   
COSTITUITA IN CALABRIA, UNA TASK FORCE DELLA REGIONE PER VALUTARE EVENTUALI CASI DI TUBERCOLOSI  
 
Reggio Calabria, 16 febbraio 2009 - Il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, su indicazione del presidente Agazio Loiero come informa una nota dell’ufficio del portavoce, ha costituito un’apposita task force tecnica mista con il compito di supportare le Asp calabresi nel lavoro di sorveglianza e valutazione di eventuali casi di tubercolosi. Secondo quanto ha spiegato il dirigente generale Andrea Guerzoni, tale task force, che avrà competenze in epidemiologa, igiene e sanità pubblica, malattie infettive e pediatria, si è resa necessaria dopo la segnalazione da parte della Asl di Roma B di un sospetto focolaio epidemico di Tbc in una comunità romana e il cui caso indice ha soggiornato per alcuni mesi in Calabria. .  
   
   
SANITA’: WORKSHOP A MESTRE SU EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE RESPIRATORIE SANDRI: “PATOLOGIA PREOCCUPANTE E IN CRESCITA. ATTENZIONE ALL’AUMENTO DELLA CRONICITA’: 27.000 RICOVERI L’ANNO TRA GLI OVER 65”  
 
 Venezia 16 febbraio 2009 - “Le malattie respiratorie nel Veneto costituiscono un quadro epidemiologico preoccupante: sono in costante aumento e tra dieci anni saranno la seconda causa di morte dopo quelle cardiovascolari. Per questo motivo la Regione sta rafforzando il suo impegno e dedicando risorse e progettualità all’informazione del cittadino, alla prevenzione, alla cura, all’integrazione tra ospedale e territorio e tra specialisti e medici di base per creare una fitta rete territoriale di prevenzione, diagnosi e assistenza”. Lo ha detto il 13 febbraio all’ospedale dell’Angelo a Mestre l’assessore regionale alla sanità Sandro Sandri intervenendo al workshop su “Fattori di rischio, epidemiologia, costi ed implicazioni sociali delle malattie respiratorie” organizzato dalla fondazione Smith Kline e rivolto a medici specialisti e di base in occasione del “Duemilanove Anno del Respiro”. Sandri ha rinnovato l’impegno della Regione nell’ormai “storica” lotta al fumo, sia sul piano della prevenzione tradizionale, sia battendo strade nuove come la sperimentazione in atto in alcune Ulss venete (capofila la 14 di Chioggia) con la messa a disposizione gratuita dei farmaci anti fumo, anche se non compresi nei livelli essenziali di assistenza nazionali. Citando rilevanti dati del Servizio Epidemiologico Regionale, Sandri ha però sottolineato la sempre maggiore incidenza delle malattie respiratorie croniche nella terza età, “alle quali – ha detto- bisognerà dare particolare attenzione nelle strategie future di salute”. Solo sul fronte ospedaliero, in un anno si registrano infatti oltre 27. 000 ricoveri di pazienti over 65, 19. 000 dei quali per malattie polmonari croniche ostruttive. “Considerando che il paziente, passata la fase acuta dovrà continuare a lungo a curarsi a casa – ha detto Sandri – e che una grande percentuale di chi soffre di malattie respiratorie non arriva al ricovero ospedaliero, il nostro prossimo obiettivo sarà un ulteriore rafforzamento della rete pneumologica, con percorsi assistenziali diffusi sul territorio ed un forte collegamento tra ospedale, specialisti e medici di medicina generale”. Sul fronte delle risorse, Sandri ha sottolineato che “ Non punteremo solo sul fondo sanitario regionale, ma anche sull’Europa sfruttando la partecipazione del Veneto (con Catalogna, Fiandre, Scozia, Bassa Austria e Nord West England) al G6 delle regioni sanitarie europee che siede al tavolo tecnico con la Commissione Europea dove si discute del programma comunitario di salute che, da qui al 2013, riserva circa 6 miliardi di euro proprio al fronte della prevenzione e della promozione di corretti stili di vita”. Sandri ha infine tenuto a sottolineare che il Veneto è stata la prima regione d’Italia a regolamentare l’ossigeno terapia a lungo termine per i pazienti affetti da insufficienza respiratoria cronica e l’assistenza domiciliare per i malati con insufficienza ventilatoria cronica. .  
   
   
INSEDIATA LA COMMISSIONE ONCOLOGICA REGIONALE DELLA BASILICATA  
 
Potenza, 16 febbraio 2009 - Il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo e l’assessore alla Salute, on. Antonio Potenza, hanno insediato il 13 febbraio la Commissione oncologica regionale, organo di consulenza sulle politiche sanitarie. La Commissione oncologica ha il compito di monitorare l’andamento delle patologie e di fornire indicazioni in ordine alla migliore organizzazione delle risposte sanitarie. La scelta a favore delle forme organizzative del sistema a rete assicurerà un’erogazione selettiva di assistenza oncologica da rendere operativa mediante il coordinamento e l’integrazione funzionale dei servizi oncologici e grazie al lavoro sinergico delle strutture sanitarie regionali. L’obiettivo principale è quello di fornire all’utenza, attraverso un approccio integrato, prestazioni e servizi conformi alle loro istanze utilizzando al meglio le risorse disponibili. La Commissione è presieduta dall’assessore regionale alla Salute. Ne fanno parte in qualità di esperti il prof. Marco Salvatore, il dr. Pellegrino Musto, il prof. Francesco Schittulli, il dr. Paolo De Vivo, il dr. Aldo D’andrea e il dr. Vito Gaudiano, in rappresentanza delle Asl il dr. Gianvito Corona, il dr. Donato Di Salvo, il dr. Diodoro Colarusso, la dr. Ssa Marina Susi, il dr. Giuseppe Di Taranto e il dr. Antonio Ferrara, per il Crob il dr. Cosimo Lequaglie e il dr. Michele Aieta, per l’Ospedale S. Carlo Di Potenza il dr. Luigi Manzione e il prof. Attilio Olivieri, per l’Aiom il dr. Angelo Di Nota, per la Lega Tumori il dr. Enrico Mazzeo Cicchetti, i coordinatori degli screening mammografico, cervico uterino e del colon retto, dr. Vincenzo Barile, dr. Rocco Maglietta e dr. Angelo Sigillito, per la Regione Basilicata la dott. Ssa Maria Giovanna Trotta e il dr. Giovanni Canitano. Il presidente De Filippo ha sottolineato i numeri positivi della sanità lucana. “Nel confronto con le altre Regioni il nostro sistema sanitario può vantare un aumento consistente dei servizi, l’efficacia delle aziende sanitarie, l’equilibrio finanziario. La Basilicata chiude i bilanci con i conti in ordine. E questo senza alcun aggravio per i cittadini: non ci siamo mai trovati nella situazione di dover incrementare tasse o introdurre ticket aggiuntivi per le cure mediche. Siamo, quindi, adesso nelle condizioni migliori per aumentare la qualità dei servizi sanitari, mettendo a valore le risorse di notevole spessore già esistenti sul territorio. La riduzione delle Asl da cinque a due è proprio nella logica della sinergia e della razionalizzazione di una rete di informazione e di servizi che unisca l’intero territorio sia per la prevenzione primaria e secondaria delle patologie tumorali, sia per l’applicazione delle terapie più efficaci e all’avanguardia. La Basilicata – ha continuato De Filippo – intende sostenere anche in campo sanitario la ricerca e l’innovazione. In questo contesto va anche il riconoscimento del Crob di Rionero a Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico. Perciò mi sento di dire che la Commissione oggi insediata potrà avere un ruolo straordinario, particolarmente sentito, per il potenziamento della rete oncologica”. Per l’assessore Potenza “si tratta di un supporto indispensabile per ogni decisione strategica nel settore. Stiamo realizzando la rete oncologica regionale, seguendo il modello organizzativo delle reti integrate per assicurare un’assistenza oncologica ottimale. La patologia tumorale rappresenta in Basilicata, come nel resto del Paese, la seconda causa di morte nella popolazione e registra un incremento che ci avvicina ad altre realtà italiane verso le quali presentavamo scostamenti più significativi in termini di minore mortalità. E’ chiaro – ha continuato Potenza - che oltre a lavorare per qualificare l’assistenza al paziente oncologico occorre implementare le attività di prevenzione. Altrettanto ovvio è la necessaria disponibilità per questa Commissione di dati epidemiologici. Perciò forniremo a breve l’ultimo rapporto del Registro Tumori della Basilicata, indagini statistiche, oltre ad altri dati disponibili. Dovremo lavorare per risolvere insieme – ha concluso l’esponente della Giunta regionale – tutte le criticità di sistema emergenti, sempre nell’ottica di servizio verso quei lucani che devono affrontare una malattia tumorale”. .  
   
   
RIFORMA IPAB. ASSESSORE VALDEGAMBERI A CONVEGNO DIRIGENTI CENTRI SERVIZIO A SAN GIOVANNI LUPATOTO SU "NUOVI SCENARI DI WELFARE:L´IMPRESA SOCIALE NEL TERZO SETTORE"  
 
 San Giovanni Lupatoto (Verona), 13 febbraio 2009 - "Il nostro modello di welfare ha bisogno di una rifoma importante perchè gli enti pubblici da soli non sono più in grado di fare da soli. Ecco allora che va valorizzato assolutamente il sistema del privato sociale, del terzo settore perchè permette un uso più efficace delle risorse e, insieme, consente una maggiore coesione sociale. In questo quadro, l´impresa sociale che sarà conseguente anche alla riforma delle Ipab di cui sarà prossimamente varata una legge regionale, avrà un suo peso definito e rilevante". Lo ha detto Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali, intervenendo il 12 febbraio a San Giovanni Lupatoto, a un convegno che si è tenuto al Centro Servizi Monsignor G. Ciccarelli, promosso dall´A. N. S. D. I. P. P. (l´Associazione nazionale dei manager del sociale, direttori e dirigenti delle istituzioni pubbliche e private in ambito assistenziale, sociosanitario, educativo). L´iniziativa si è tenuta in questa struttura residenziale veronese che già nel 1996 si è trasformata da Ipab in Fondazione e costituisce un valido esempio del percorso che ora sarà intrapreso da tutte le Ipab del Veneto e ha preso in esame i diversi aspetti toccati dal testo di legge sulla riforma delle Ipab che sono nel Veneto circa 200 istituzioni di beneficenza e assistenza presenti, che offrono servizi residenziali e assistenziali ad oltre 20 mila veneti, tra anziani, minori e disabili, impiegando circa 10 mila operatori. Nel suo intervento, accanto all´importanza del privato sociale che si affiacnca al pubblico per dare risposte adeguate alle nuove esigenze di assistenza e cura, Valdegamberi ha introdotto la priorità di considerare il soggetto "famiglia" "che - ha detto - diventa un´interlocutrice fondamentale per la sua insostituibile azione sussidiaria nel dare risposte concrete alla crisi del welfare. La famiglia, la cooperazione, il terzo settore, il volontariato, sono in stretto collegamento con il tessuto sociale e hanno sicuri effetti moltiplicatori di risorse nella loro azione sinergica. Siamo ormai usciti dalla vecchia cultura che riteneva la famiglia solo destinataria passiva delle risorse pubbliche. Diventiamo sempre più consapevoli di come essa sia protagonista e co-attrice nell´azione sociale pubblica, dalla formazione dei figli all´assistenza e accoglienza dei malati e degli anziani. E´ quindi dalla famiglia che si deve ripartire - ha sostenuto - nella sfida per la ricollocazione di un nuovo welfare. Dobbiamo investire sulla famiglia, sul privato sociale, sul volontariato, che danno risposte contenendo, tra l´altro, le spese. In questo contesto, la Regione Veneto deve favorire e favorirà tutte le risposte dal basso, creando una cultura nuova, superando quella ormai datata di 30 anni fa che delegava completamente allo Stato le risposte ai bisogni dei cittadini e della comunità. E´ la sommatoria dei piccoli gesti, di queste risposte basilari provenienti da questi soggetti che può cambiare la società riarticolando un sistema di servizi sociali che è messo a dura prova dalla carenza di risorse e dall´aumento esponenziale della non autosufficienza". Le Ipab, Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza istituite dalla legge 6972 del 1890, voluta dal Crispi per porre un controllo statale a opere di interesse sociale nate in forma privata, spesso in ambito cattolico. Sono per lo più case di riposo e scuole materne, sicuramente di grande importanza per la loro funzione sociale. La riconversione che segnerà una svolta profonda nel loro cammino futuro, riguardera´ la loro natura giuridica: potranno diventare Apsp (aziende pubbliche di servizi alla persona) o trasformarsi in enti di diritto privato. .  
   
   
CONCLUSE NEL VENETO LE PROVE DI LINGUA ITALIANA PER GLI STRANIERI ASPIRANTI OPERATORI SOCIO SANITARI. OTTIMI I RISULTATI  
 
Venezia, 16 febbraio 2009 - Si è conclusa con successo la prima prova di lingua italiana rivolta agli aspiranti operatori socio sanitari: su 1400 iscritti, 1060 candidati hanno ottenuto la possibilità di essere ammessi ai corsi. La Regione del Veneto aveva quantificato in 5 mila unità il fabbisogno di operatori socio sanitari richiesti dall’insieme delle strutture del sistema socio sanitario. L’organizzazione delle prove di lingua, coordinata dalla Regione del Veneto, è stata gestita nelle sette province da quattro diversi enti di formazione: Enaip Veneto (Padova, Verona e Rovigo), Ficiap (Vicenza e Venezia), Cooperativa Insieme si può (Treviso) e Associazione Metalogos (Belluno). “Nonostante le centinaia di persone che si sono presentate per sostenere la prova, - riferisce l’assessore al Lavoro, Elena Donazan - non ci sono stati problemi di alcun tipo. Allertate dalle Prefetture, le forze dell’ordine hanno con discrezione vigilato e non sono mai dovute intervenire. I candidati hanno manifestato una grande correttezza e rispetto delle regole. ” Più bravi a Belluno con il 100 per cento dei successi. E’ andata peggio a Treviso con quasi il 25 per cento d’insuccessi. Il resto delle province si è attestato su un risultato che ha visto l’83 per cento dei candidati superare la prova. Una curiosità: il 92,2 per cento dei candidati dell’Est Europa ha superato brillantemente la prova. Interessante anche il confronto dei risultati in base al sesso: le donne sono state il 93 per cento e sono state tutte ammesse. “Nei prossimi giorni - ha concluso l’assessore - partiranno i nuovi corsi, ma per chi non è riuscito ad iscriversi alle prove, l’appuntamento è fissato per la prossima sessione d’esame nei mesi estivi. ” .  
   
   
LA LIGURIA SEMPRE AI PRIMI POSTI IN ITALIA PER CONSUMO DI EROINA, PROBLEMATICO L´USO DI ALCOL TRA GLI STUDENTI PRESENTAZIONE REPORT DIPENDENZE 2007, UTILIZZATORI DI CANNABIS GIÀ A 13 ANNI SERVE MOLTIPLICARE LE AZIONI DI PREVENZIONE TRA I GIOVANI VERSO LE SCUOLE E LE ASSOCIAZIONI  
 
 Genova, 16 Febbraio 2009 - Continua ad essere problematico in Liguria il consumo di eroina, nonostante l´aumento degli utenti cocainomani e delle nuove droghe, i Sert hanno ancora una grossa parte di utenza in trattamento per oppiacei (82% in Liguria contro il 74% in Italia). Le stime di consumo indicano la presenza in Liguria di circa 8000 utilizzatori di eroina di cui circa il 60% viene trattata dai servizi. Lo rivela il rapporto regionale sull´andamento delle dipendenze in Liguria nel 2007 realizzato grazie alle competenze dell´Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa e la collaborazione degli operatori dei servizi che a vario titolo si occupano di dipendenze (Sert, strutture del privato sociale accreditato e i nuclei operativi tossicodipendenze delle Prefetture), attraverso l´analisi della domanda e dell´offerta e del bisogno. Anche l´indagine campionaria della popolazione generale (Ipsad) indica che il 2,4% dei liguri in età compresa tra i 15 e i 64 anni ha provato l´eroina almeno una volta nella vita contro l´1,4% a livello nazionale; mentre gli studenti che hanno sperimentato eroina una volta nella vita sono il 2,4% del totale. Anche le segnalazioni delle Prefetture liguri per possesso di eroina sono maggiori in Liguria rispetto al resto d´Italia (circa il 12% del totale delle segnalazioni in Liguria contro l´8% in Italia). In aumento anche l´uso di cocaina: tra il 2000 e il 2007 i Sert hanno visto un incremento costante di richiesta di trattamento per cocaina. Si stima la presenza in Liguria di 2. 400 utilizzatori di cocaina di cui circa il 30% in carico ai servizi. L´indagine campionaria sulla popolazione generale (Ipsad) indica che il 6,4% dei liguri ha assunto cocaina una volta nella vita. E tra gli studenti gli sperimentatori di cocaina sono circa il 7%. Nella popolazione generale il 31% ha utilizzato cannabis almeno una volta nella vita e il 15% ne ha fatto uso negli ultimi 12 mesi (indagine Ipsad), mentre tra gli studenti gli sperimentatori sono il 32% e il consumo frequente riguarda il 3,7% (indagine Espad), in aumento rispetto all´anno precedente quando si attestava intorno al 2,7%. L´uso della cannabis è maggiore cioè tra gli studenti liguri rispetto ai coetanei nazionali. L´uso negli ultimi 30 giorni viene riferito dal 18,1% degli studenti liguri contro il dato nazionale del 14,6%. La percentuale di studenti liguri che consuma cannabis poche volte l´anno è del 25,4%, mentre la percentuale della sperimentazione nella vita è del 32%. L´uso di alcol tra gli studenti sta diventando problematico secondo l´indagine Espad. Infatti il 70% degli studenti liguri tra i 15 e i 19 anni ha consumato alcol negli ultimi 30 giorni, il 7% ne dichiara un consumo frequente. A questo si lega inoltre la bassa disapprovazione da parte degli studenti nei confronti di tale consumo: il 90% non disapprova il consumo di alcol, sebbene la maggioranza lo reputi dannoso per la salute. Per la prima volta inoltre in Liguria sono state realizzate indagini campionarie, tra la popolazione residente e gli studenti, sul tema dei disturbi alimentari da cui è risultato che il 10% delle ragazze tra i 15 e i 24 anni è a rischio di sviluppare problemi legati ai disturbi dell´alimentazione, percentuale che raggiunge il 16% tra le studentesse 15-19enni. Indagini campionarie sono state inoltre effettuate sul tema del gioco d´azzardo patologico. Dalle interviste effettuate è emerso che il 4,5% della popolazione ligure è a rischio di sviluppare comportamenti di gioco dannosi, mentre lo 0,5% è attualmente giocatrice d´azzardo patologico. Tutti gli indicatori presi in esame hanno evidenziato che la problematicità di uso di droghe ed eroina in Liguria risulta maggiore rispetto ad altre regioni italiane anche per la maggiore offerta della stessa rispetto ad altre zone geografiche. Tutto ciò risulta dai dati dei sequestri di sostanze da parte delle forze dell´ordine che rendono più esposti all´offerta gli studenti liguri rispetto ad altri. "Da questi dati si evince - ha spiegato l´assessore ala Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo - che serve moltiplicare le azioni di prevenzione verso i giovani nelle scuole e nelle associazioni, attraverso i consultori e i Sert che rappresentano una risposta ben articolata sul territorio e si occupano di molti aspetti relativi al consumo delle sostanze il cui problema spesso si sovrappone con quello della salute mentale": "A questo proposito infatti - ha aggiunto Montaldo - le nostre aziende si stanno riorganizzando secondo una logica di comunione tra l´aspetto della dipendenza e quello della salute mentale per cercare di offrire risposte sempre più appropriate". Secondo l´assessore alla Salute serve comunque anche un rischiamo a"migliorare l´azione di repressione e di contrasto dei traffici da parte delle forze dell´ordine per rendere ancora più forte il lavoro nella giusta direzione". .  
   
   
MILANO: BOOM DI PRENOTAZIONI PER IL VACCINO HPV E SUCCESSO DEL CAMPER SCREENING  
 
Milano, 16 febbraio 2009 - La campagna di vaccinazione anti-Hpv promossa dall’Assessorato alla Salute del Comune in collaborazione con il Comitato milanese della Croce Rossa sta riscuotendo un buon successo. Ad oggi sono già 1500 le prenotazioni per aderire al progetto, “Vaccinazione anti-hpv per ragazze appartenenti a nuclei familiari vulnerabili” nate tra il 1 gennaio 1991 e il 31 dicembre 1995 scelte sulla base dell’appartenenza a famiglie monogenitoriali o numerose (4 o più figli a carico). A disposizione 6000 dosi (tre a persona, per un valore di 1. 029. 840 euro), che saranno utilizzate per vaccinare fino a 2000 ragazze. Il notevole gradimento dell’iniziativa (in due giorni sono stati fissati 500 appuntamenti) ha richiesto, dopo il primo giorno, l’ampliamento del numero di linee telefoniche e degli operatori dedicati dato l’alto flusso di telefonate. Le prenotazioni resteranno aperte fino all’esaurimento dei vaccini e oltre per avere una lista d’attesa cui attingere nel caso in cui non venisse eseguita la profilassi su alcune ragazze per rinuncia volontaria o per controindicazioni rilevate in fase di colloquio con il personale medico. Notevole anche la sensibilità dimostrata dalle mamme che hanno chiamato per avere informazioni generiche su Hpv e vaccinazione. Un interessamento che ha spinto l’Assessorato a predisporre un servizio di counseling al numero dell’Associazione Fondazione Donna (02. 66107031) per avere informazioni su tutti gli argomenti collegati. In occasione della Settimana Europea per la Prevenzione del Tumore al collo dell’utero, svoltasi dal 18 al 24 gennaio, su iniziativa della Fondazione Donna a Milano Onlus e con il patrocinio dell’Assessorato alla Salute, è stata realizzata una campagna di screening gratuiti utilizzando un ambulatorio mobile che ha accolto oltre 300 persone. Per una settimana, alle donne milanesi è stata offerta la possibilità di effettuare il test Hpv , effettuare colloqui informativi e ottenere materiali illustrativi. Sono stati esaminati 296 campioni, 265 dei quali sono risultai negativi. Tra i 31 casi positivi, 8 lo sono risultati anche al cutoff. Infine, 88 i campioni ottenuti dal kit omaggio e 208 a pagamento (quota ticket secondo tariffario Ssn). “L’assessorato alla Salute – ha spiegato Giampaolo Landi di Chiavenna - è sempre più attento al benessere della cittadinanza, perché più prevenzione vuol dire meno cura e progresso attraverso una educazione sanitaria permanente. Dobbiamo investire risorse ed energie sia umane che economiche per penetrare nella cultura della prevenzione come abitudine di comportamento, come approccio propositivo, come stile di vita e di metodologia di pensiero. Se ne avvantaggia l’individuo sul piano della propria salute personale e se ne avvantaggia la collettività”. .  
   
   
MILANO, POLITICHE SOCIALI. STANZIATI 4,8 MILIONI DI EURO PER CONTRIBUTI AGLI ANZIANI  
 
Milano, 16 febbraio 2009 - Approvata il 13 febbraio - dalla Giunta di Palazzo Marino una delibera che stanzia 4. 800. 000 euro da investire in titoli sociali per gli anziani della città. “Si tratta di un provvedimento rivolto agli anziani con più di 70 anni oppure con più di 60 anni e un’invalidità del 100% - ha spiegato l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli -. Il reddito annuo dell’anziano deve rientrare nei parametri stabiliti. Ad esempio, per un nucleo familiare composto da una sola persona, il reddito annuo netto totale non potrà superare i 13. 399 euro per essere titolare del contributo comunale”. Grazie a questo investimento sarà possibile fornire assistenza economica a oltre 1670 anziani con interventi di sostegno a domicilio: 300 euro mensili, nel caso l’assistenza domiciliare sia fornita da un familiare; 450 euro mensili, nel caso venga invece fornita da una badante regolarmente assunta; 600 euro mensili, nel caso di un anziano solo, senza parenti prossimi, che decida di assumere una badante in modo regolare. “Nello stanziamento approvato oggi rientrano anche 90. 000 euro di buoni da 20 euro per pedicure curativo che saranno distribuiti sempre agli anziani della città – ha aggiunto Moioli - . Spesso, infatti, l’autonomia di molti anziani è compromessa da problemi di deambulazione. Fornire loro un supporto anche sotto questo aspetto significa offrire l’opportunità di svolgere più serenamente anche le piccole cose della vita quotidiana”. Lo stanziamento deciso dalla Giunta si aggiunge agli altri interventi a favore della popolazione anziana di Milano. Non ultimo il provvedimento che ha stanziato l´importo di 2. 800. 000 euro che garantisce, anche per il 2009, la distribuzione dei pasti a domicilio per i milanesi over 70. A Milano vivono circa 384. 000 ultrasessantenni, di cui 135. 000 ultrasettantacinquenni. Il Comune segue più di 92. 000 ultrasettantenni soli. La spesa complessiva nel 2008, per gli anziani della città, è stata di circa 100 milioni di euro (escluse le spese del personale). .  
   
   
A MILANO IL PRIMO TEMPORARY STORE PER L’IGIENE ORALE  
 
 Milano, 16 febbraio 2009 - Cinque giorni per sottoporsi gratuitamente a visite dentistiche e posturali effettuate da medici odontoiatri; talk show con esperti e personaggi famosi, make up artists. Il tutto in preparazione del Mese della Salute Orale che si svolgerà a marzo in tutta Italia. Il primo Temporary Store dedicato all’Igiene Orale aprirà i battenti a Milano in corso Garibaldi 59. Dal 17 al 21 febbraio, si terranno incontri di informazione ed eventi gratuiti per la cittadinanza (da prenotare chiamando il numero verde 800. 144917). L’obiettivo è promuovere la cultura dell’igiene orale e la consapevolezza della relazione bocca/scheletro per la prevenzione di problematiche a carico delle ossa (scoliosi, ecc. ) e non solo. Nello spazio “Colgate Total” verrà realizzato un progetto scuola per gli alunni delle scuole elementari: i bambini verranno sottoposti a una visita con un dentista specializzato in problematiche posturali che fornirà a ciascuno un consiglio/raccomandazione sullo stato della bocca e dello scheletro (schiena in particolare), in busta chiusa, da consegnare ai genitori. Tra le iniziative per i più piccoli anche una sessione edu-giocosa condotta da un igienista dentale che spiegherà ai bambini l’importanza di una corretta igiene orale grazie all’ausilio di un cartone animato, “Mr Rabbit”. Per tutti ancora visite di igiene dentale e uno spazio dove ogni sera si parlerà di igiene orale e altri temi quali: il lavoro, il cibo, la cosmetica e lo sport. Infine vendita di prodotti della linea “Colgate Total” e di speciali prodotti in merchandising, in edizione limitata, il cui ricavato sarà devoluto all’Assessorato alla Salute che a sua volta destinerà ad associazioni impegnate socialmente sul territorio cittadino. “Le patologie della bocca – spiega l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna – sono recentemente in aumento. In particolare, il tumore del cavo orale che però può essere sconfitto con una visita mirata di pochi minuti di un dentista. Una patologia strettamente correlata alle condizioni igieniche e alle abitudini alimentari e voluttuarie delle persone. Non solo, rappresentano il 7% di tutti i tumori che colpiscono il corpo umano e quasi il 40 % dei tumori della testa-collo. Numerose le condizioni che possono favorire l’insorgenza di tale patologia: l’uso e l’abuso di fumo ed alcol, ma anche la cattiva igiene orale, i microtraumi delle mucose da carie, protesi o malposizioni dentarie. E’ quindi più che opportuna una sensibilizzazione sulla corretta igiene della cavità orale e sulle abitudini alimentari della popolazione”. La prevenzione primaria si attua attraverso un corretto stile di vita: diminuzione del consumo di tabacco e alcool e una corretta alimentazione (presenza nella dieta di frutta e verdura fresche). Determinante è poi la prevenzione secondaria attraverso la diagnosi precoce in pazienti asintomatici e la sorveglianza clinica dei soggetti. Sono milioni gli italiani che non si recano dal dentista con continuità, se non per eventi traumatici o per necessità curative. “Con questa iniziativa - conclude Landi di Chiavenna -, ancora una volta Milano conferma il ruolo di città ‘apripista’ e polo di eccellenza per iniziative che coinvolgono concretamente i cittadini su tematiche fondamentali per la salute come la prevenzione dentale, soprattutto quella dei bambini. Ed è grazie alla joint venture tra ente pubblico e aziende private che si rende possibile perseguire finalità sociali che, altrimenti, non potrebbero essere sostenute finanziariamente”. .  
   
   
MILANO, 60 ANNI CLINICA COLUMBUS: ESEMPIO DI ESALTAZIONE DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA  
 
Milano, 16 febbraio 2009 - - L´assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà Giulio Boscagli ha partecipato, il 14 febbraio, con mons. Rino Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense, alla cerimonia "Sessant´anni di cura nel cuore di Milano" in occasione dell´anniversario della fondazione della casa di Cura Columbus gestita dalle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. "La clinica Columbus - ha dichiarato Boscagli - in tutti i suoi 60 anni ha avuto un posto particolare nella città e non pare strano riconoscere in questa storia la storia di un servizio pubblico egregiamente realizzato. E´ sempre stata servita la salute e la vita in quanto bene pubblico e pur non essendo a contratto con il servizio nazionale sanitario la clinica per anni ha erogato per molti anni assistenza indiretta a cittadini che non trovavano risposta nelle loro regioni (cardiochirurgia ed emodinamica). Ancor oggi eroga assistenza sanitaria in regime di professione medica intramoenia attraverso accordi con molte aziende ospedaliere lombarde". "Regione Lombardia - ha proseguito Boscagli - da sempre ha improntato la sua azione di governo sul principio di sussidiarietà, intesa come sinergia vincente tra pubblico e privato a beneficio del cittadino. Particolarmente originali sul nostro territorio sono le Residenze Sanitarie per disabili che accolgono malati con diversi gradi di autosufficienza: lì sono ricoverati anche i pazienti cosiddetti in stato vegetativo". "Sono malati - ha concluso Boscagli - che non sono terminali nè persone vegetali: sono persone vive, bisognose come nessun altro, insopportabili a chi non considera la vita per quello che è con il suo carico di fatica, di dolore, di dipendenza". .  
   
   
IN MOSTRA A VENARIA REALE “EGITTO. TESORI SOMMERSI” DI FRANCK GODDIO, CON LE SCENOGRAFIE DI ROBERT WILSON E LE MUSICHE DI LAURIE ANDERSON  
 
Venaria, 16 febbraio 2008 - L’unica tappa italiana nelle Scuderie Iuvarriane della Reggia. “Egitto. Tesori sommersi” che si tiene alla Venaria Reale fino al 31 maggio 2009, è l’unica tappa italiana della mostra internazionale che espone oltre 500 reperti archeologici provenienti da Alessandria, Heracleion e Canopo, antichissime città della zona del Delta del Nilo, che nei primi secoli dell’era cristiana sprofondarono sei metri sotto il livello del Mediterraneo. Con il supporto di una sofisticata tecnologia geofisica, l’equipe guidata da Franck Goddio ha riscoperto i loro resti, miti, opere ed oggetti: dalla sensualità della statua in diorite di una regina, alla semplice quotidianità di alcuni ami da pesca in bronzo; dalle tre colossali statue in granito di oltre cinque metri, alle monete d’oro; dalla stele di Tolomeo con le sue 16 tonnellate di peso, all’anello nuziale in oro che porta incisa una frase del Vangelo. Questi reperti percorrono 1. 500 anni di storia dell´antico Egitto, dal 700 a. C. All’800 d. C. , coprendo i periodi delle ultime dinastie faraoniche, le epoche dei Tolomei, dei Romani, dei Bizantini e l´inizio dell´era islamica. In molti casi le opere, oltre all’indiscussa bellezza e fascino, rappresentano testimonianze uniche della cultura egizia, come ad esempio un naos con l´iscrizione del calendario. Alcune scoperte hanno portato alla soluzione di misteri fino ad ora irrisolti: è il caso di Heracleion e Thonis, che si è attestato essere la denominazione in greco e in egizio della stessa città. L’esposizione, accolta trionfalmente da quasi due milioni di visitatori nelle precedenti sedi di Berlino, Parigi, Bonn e Madrid - dove era curata da Franck Goddio - nell’unica tappa italiana è stata arricchita da un allestimento di particolare coinvolgimento, affidato alle scenografie di Bob Wilson e alle musiche e ambientazioni sonore composte da Laurie Anderson. Dopo aver ricevuto le prime informazioni sulla mostra esposte nel prologo, il visitatore attraverserà un lungo e buio corridoio che ripropone le suggestioni delle profondità marine, per arrivare nel cuore della mostra iniziando da una stanza totalmente luminosa, la “contemplation” dedicata ad un solo, prezioso oggetto e al piacere della contemplazione. Seguono spazi singolarmente allestiti: Sunken Forest (Foresta sommersa), Treasures Honeycomb (Alveare dei tesori), Sphinx Box (Scatola della Sfinge), Liquid Space (Spazio liquido), Waves Power (Potenza delle onde). La visita culmina attraverso il lungo corridoio allestito come una scura galleria (Coral Tunnel) nell’ultima spettacolare stanza dedicata all’oggetto di maggiore mistero e sensualità: una statua femminile - dea o regina - che sembra sorgere dalle acque e che, con la perfezione e la bellezza della sua immagine, accompagna il visitatore verso l’uscita. La mostra si inserisce all’interno dell’ampio calendario di eventi culturali dell’anno 2009 che vedono l’Egitto protagonista a Torino. Tra gli altri, l’Egitto sarà anche l’ospite d’onore alla Fiera del Libro. “Egitto. Tesori sommersi” è allestita all’interno della Citroniera e della Scuderia Grande della Venaria Reale: imponenti spazi juvarriani (circa 5 mila mq. ) utilizzati insieme per la prima volta. Questi ambienti, con la loro maestosità, non solo valorizzano l’esposizione dei reperti, ma esaltano anche l’emozione e il fascino per le esplorazioni e le ricerche che li hanno riportati a noi. I nomi di città come Canopo, Heracleion e Thonis evocano immagini di grande magnificenza nelle parole degli autori antichi, ma nessun archeologo le aveva mai individuate. I loro tesori sommersi sono rimasti per secoli sul fondale marino al largo della costa di Alessandria e nella baia di Abuqir, coperti dai sedimenti portati dal Nilo e protetti dalle stratificazioni che si sono formate sopra di essi. A partire dal 1992, con l´aiuto di tecnologie all´avanguardia, l´Institut Européen d’Archéologie Sous-marine (Ieasm), in collaborazione con il Consiglio Supremo delle Antichità dell´Egitto, avviò gli scavi subacquei sotto la supervisione di Franck Goddio e iniziò a disegnare una carta geofisica della regione. Si comprese così che nell´Viii secolo a. C. Parte della costa era crollata, sprofondando sei metri sotto il livello del mare: il mistero delle città scomparse era risolto. Gli scavi riportarono alla luce moltissimi reperti il cui valore superava ogni immaginazione. I circa 500 oggetti che compongono la mostra “Egitto. Tesori sommersi” ne rappresentano solo una piccola parte, ma raccontano 15 secoli di storia e invitano a un meraviglioso viaggio, in quella parte dell´antico Egitto che fu a contatto con il mondo mediterraneo di Greci, Romani e Bizantini, prima della conquista araba. Statue di divinità e sfingi con le fattezze di re e regine, steli, offerte e oggetti liturgici, ceramiche, gioielli e monete, oggetti della vita quotidiana, bardature di guerrieri: una strabiliante collezione di tesori recuperati dal mare che riportano alla vita, alla cultura e alle credenze degli Egizi. La mostra - permeata dell´emozione e del fascino delle esplorazioni e della ricerca che l´hanno resa possibile - espone preziosi reperti in grado di testimoniare la storia di un popolo, con un allestimento pensato per esaltare la maestosità che emanano. I reperti sono stati studiati da squadre di archeologi e storici specialisti, con il supporto delle ampie conoscenze messe a disposizione da Jean Yoyotte, professore onorario presso il Collège de France e consulente di egittologia dell´Ieasm. In molti casi i ritrovamenti hanno confermato il lavoro e le ipotesi formulate precedentemente dal Professor Yoyotte. Si tratta di reperti di grande interesse scientifico e al contempo ricchi di potere evocativo che raccontano l´incredibile avventura degli archeologi subacquei che li hanno individuati grazie a metodo, disciplina e passione personale. Le esplorazioni e la grande avventura continuano e si auspica che questa mostra possa essere di ispirazione per una nuova generazione di egittologi. Mai esposta prima al pubblico nella sua totalità, questa straordinaria raccolta di oggetti oggi è proprietà dello stato egiziano. Un accordo firmato tra le autorità egiziane e l´Ieasm ne consente un periodo limitato di viaggio per l´allestimento di una serie di mostre. Prenotazioni@lavenariareale. It www. Lavenariareale. It - www. Egittotesorisommersi. It - www. Fondazionearte. It .  
   
   
ALLA FONDAZIONE STELLINE DI MILANO LA PRIMA GRANDE MOSTRA INTERAMENTE DEDICATA AL PADRE DEL FUTURISMO FILIPPO TOMMASO MARINETTI  
 
Milano, 16 febbraio 2009 - La Fondazione Stelline di Milano organizza la prima grande mostra interamente dedicata a Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo. L’esposizione F. T. Marinetti=futurismo intende approfondire e riscoprire la figura di Marinetti in tutta la sua ricchezza e complessità, da ideatore e promotore del Futurismo, a scrittore ed editore di testi futuristi, mettendo in rilievo la sua importanza internazionale come letterato e innovatore del linguaggio. La mostra - che inaugura i nuovi spazi della Sala del Collezionista, oggetto di un attento lavoro di recupero che ne ha raddoppiato la superficie espositiva portandola a 320 mq su due piani - è curata da Luigi Sansone, coadiuvato da un comitato scientifico composto da Luigi Ballerini, Lucia Matino, Ermanno Paccagnini, Filippo Piazzoni ed Elena Pontiggia, ed è organizzata dalla Fondazione Stelline in collaborazione con il Comune di Milano e la Regione Lombardia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il contributo della Provincia di Milano, il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario del Manifesto Futurista. Il percorso espositivo propone, oltre a numerosi ritratti e caricature di Marinetti, alcuni capolavori fondamentali presenti nell’originaria collezione dell’artista o fatti acquisire da Marinetti al Comune di Milano, tra cui le opere di Umberto Boccioni Elasticità, Linea e forza di una bottiglia e Sotto il pergolato a Napoli, e quelle di Giacomo Balla Spazzolridente ed Espansione di primavera, tutte provenienti dalle collezioni delle Civiche Raccolte di Milano. Il nucleo inedito della mostra presenta per la prima volta insieme 30 tavole parolibere, tra cui la Battaglia a 9 piani (1915) dal Mart, la tavola Parole in libertà-Bombardamento sola igiene (1915) della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Guido Guidi (1916), oltre alla più grande tavola parolibera mai esposta prima e proveniente dalla Ucla University di Los Angeles, Bombardement d’Andrinople (1915). Altri importanti prestiti arricchiscono la mostra come la tavola tattile Sudan-parigi. Viene, inoltre, documentata la sua attività di autore di "sintesi teatrali futuriste" e "parole in libertà", teorizzate nel manifesto Il Teatro Futurista Sintetico, nel Manifesto tecnico della letteratura futurista e nel successivo Supplemento al Manifesto tecnico della letteratura futurista, contenente il primo esempio di tavola parolibera: Battaglia peso + odore. Tra le rare "parolibere" e le numerose pubblicazioni di Marinetti è dato ampio rilievo al volume parolibero Zang Tumb-tumb (Edizioni futuriste di "Poesia", Milano 1914), vero incunabolo della moderna sperimentazione letteraria europea. Le tavole “parolibere” marinettiane saranno, poi, messe a confronto con quelle di altri futuristi, tra i quali Azari, Balla, Buzzi, Cangiullo, Carrà, Depero, Folgore, Govoni, Benedetta Marinetti e Mazza. Un´ampia sezione documentaria arricchisce la mostra: manifesti futuristi; fotografie; cataloghi d´epoca; cartoline; alcuni numeri delle riviste "Poesia"; "Gli Avvenimenti"; "Il Mondo"; “Vela Latina"; "Noi"; "L´italia Futurista", ma anche “Anthologie Revue” e “La Vogue” per testimoniare la sua attività prima del Futurismo, un manoscritto di Marinetti sulla fotografia, il Canto Lxxii di Ezra Pound e le opere di Carlo Belloli della collezione Isisuf, Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo. Catalogo Federico Motta Editore. .  
   
   
ANDRES SERRANO NAPOLI 26 MARZO - 20 MAGGIO 2009  
 
 Napoli, 16 febbraio 2009 - Con una mostra dedicata ad Andres Serrano apre a Napoli un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea, la Nai Arte Contemporanea. Non una galleria tout court, ma uno spazio innovativo specializzato nell’attività di art consulting, di ricerca e divulgazione delle espressioni artistiche contemporanee. Lo Spazio - Lo spazio si trova nel cortile di un elegante palazzo del Xix secolo e si articola su 2 livelli: un ampio e luminosissimo vestibolo di ingresso alto sei metri consente l’installazione di opere di grande formato. Una scala conduce al primo livello che si estende su una superficie di circa 200 metri quadrati articolati in 4 vani con soffitti a volta: due sono deputati a mostre ed esposizioni, uno spazio all’accoglienza e agli incontri, un altro riservato allo studio. L’indirizzo è il 23 di via Chiatamone, la strada a ridosso del lungomare, che già da qualche anno è diventata il luogo d’elezione dei galleristi partenopei. La Mostra “Andres Serrano” - La mostra presenta 20 fotografie (di cui 5 di grandi dimensioni) di Andres Serrano l’artista e fotografo americano (New York, 1950) nato da padre honduregno e madre afro-cubana. Si tratta di opere provenienti da collezioni private e dalle gallerie di Paula Cooper Gallery di New York e Yvon Lambert (Ny, Parigi, Londra), fotografie delle serie Immersions e Bodily Fluids realizzate tra il 1985 e il 1990 in cui Serrano utilizza i liquidi organici come l’urina, il sangue, lo sperma, il latte restituendo immagini di grande effetto visivo e straordinaria eleganza formale. A queste serie appartiene l’ormai celebre “Piss Christ”, la controversa opera che nel 1987 consacrò Serrano alla ribalta internazionale: la stessa fotografia (prodotta in 10 esemplari) è il record d’asta dell’artista con 215. 000 euro da Christie’s a New York il 14 maggio 2008. La mostra proposta da Nai Arte Contemporanea è una significativa retrospettiva dei due cicli di opere più noti ed affascinanti dell’artista, che a 2 anni dal grande successo della mostra “Il dito nella piaga” tenutasi al Pac di Milano, arriva finalmente a Napoli. L’artista - Genio ribelle e provocatore, artista maledetto e trasgressivo, Serrano indaga i temi più controversi del mondo in cui viviamo esprimendo la propria critica con immagini dall’evidente dicotomia: contenuti terrificanti e ricerca estetica. Temi come il sacro, il fanatismo, la xenofobia, la malattia e la morte, la corporeità vengono resi attraverso fotografie patinate e perfette che seducono lo spettatore per la bellezza in sè, il fascino proibito di argomenti tabù. “Credo che sia necessario cercare la bellezza anche nei luoghi meno convenzionali o nei candidati meno insospettabili. Se non incontro la bellezza non sono capace di scattare alcuna fotografia”, sostiene l’artista. .  
   
   
A LUGANO LA DINAMO FUTURISTA. LA MOSTRA “OMAGGIO A UMBERTO BOCCIONI. PRIMO CONTI - DISEGNI PER HARRIET QUIEN, “LA DONNA CHE VENNE DAL MARE”, 1912-1925 FINO AL 19 APRILE 2009  
 
Lugano, 16 febbraio 2009 - Nel 2009 ricorre il centenario della fondazione del movimento futurista. Il contributo che il Museo d’Arte di Lugano intende dare alle celebrazioni di questo importante movimento, è focalizzato su un omaggio a Umberto Boccioni, uno dei protagonisti del futurismo, che più di altri ha contribuito alla sua nascita e al suo sviluppo. Un piano del museo è dedicato alla produzione giovanile del futurista fiorentino Primo Conti, sodale di Boccioni. Nell’ambito della mostra dedicata a Boccioni, che occupa il primo e il secondo piano del museo, sono per la prima volta messi in dialogo due importanti nuclei dell’artista: le opere su carta di proprietà dello Stato italiano conservate alla Galleria Nazionale di Cosenza in Calabria, regione nativa di Boccioni, e le opere prefuturiste presenti nella Collezione della Città di Lugano. Quest’ultima raccoglie 21 opere realizzate dall’artista tra il 1903 e il 1909 provenienti dalla raccolta d’arte dello stampatore Gabriele Chiattone donata alla Città di Lugano nel 1961. Un numero importante di queste opere è stato presentato in occasione della mostra Boccioni prefuturista tenutasi al Museo Nazionale di Reggio Calabria nel 1983 mentre il nucleo nella sua totalità alla mostra Opere d’arte della Città di Lugano. Donazione Chiattone presso il Museo Civico di Belle Arti di Lugano nel 2006-2007. La Galleria Nazionale di Cosenza conserva una serie di opere su carta già appartenute ad una delle più prestigiose collezioni americane, quella di Lydia e Harry Winston, successivamente acquistate da Carlo F. Bilotti e infine confluite nella collezione della Galleria Nazionale di Cosenza nel 1996. L’insieme è costituito da 60 fogli con 85 disegni di periodi diversi, relativi al periodo della formazione, all’esperienza prefuturista e con alcuni significativi fogli del periodo futurista. Il fondo è stato studiato e presentato al pubblico in occasione della mostra Umberto Boccioni. Una raccolta di disegni e incisioni presso il Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Rende nel 2008. L’impostazione dell’esposizione ha una valenza innanzitutto filologica, di messa in dialogo dei due nuclei boccioniani a cui saranno integrati una serie di complementi provenienti da altre collezioni pubbliche e private svizzere e italiane pertinenti alle opere presenti nell’istituzione ticinese e in quella cosentina. Di particolare interesse sono gli accostamenti inediti in mostra di alcuni studi preparatori con le relative esecuzioni ad olio come nel caso ad esempio di Contadini al lavoro e Campagna lombarda. L’obiettivo, oltre a quello di proporre un percorso attraverso l’opera di Boccioni dai primi anni del Novecento fino alle prove del 1915 – ovvero dal divisionismo di impronta naturalistica, attraverso il simbolismo e il futurismo, fino alle ultime prove di impostazione cézanniana – è quello di valorizzare le opere delle due collezioni pubbliche mediante l’accostamento di olii, disegni e grafiche evidenziando alcune procedure creative e illustrandone le tappe più significative. Alla presentazione della mostra al Museo d’Arte di Lugano farà seguito una tappa della stessa in Calabria. L’esposizione, a cura di Tonino Sicoli e Cristina Sonderegger, sarà accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con contributi critici dei curatori, di Maurizio Calvesi e l’illustrazione a colori di tutte le opere in mostra. Primo Conti - Disegni per Harriet Quien, “La donna che venne dal mare” 1912-1925 La mostra di Primo Conti, a cura di Daniela Palazzoli ed Enrico Crispolti, occuperà il terzo piano del museo. Nell’anno in cui si celebrano i primi cento anni del Movimento Futurista Italiano, pubblicizzato ufficialmente da Filippo Tommaso Marinetti sul quotidiano “Le Figaro” di Parigi il 20 Febbraio 1909, la mostra ripercorrere in modo sintetico e qualitativamente alto gli esordi di Primo Conti (1900-1988), dai primi disegni di timbro espressionista alla sua ormai celebre fase futurista, fino ad un breve periodo di ispirazione metafisica che si conclude intorno al 1925 con il ritorno ad una costruzione più classica dell’opera d’arte. Questo è reso possibile dalla selezione di un nucleo di una sessantina di disegni facenti parte della raccolta di un suo grande amore giovanile, la Signora Harriet Quien, che egli conobbe nei primi anni Venti sulla spiaggia di Antignano dove era solito passare le vacanze, come si racconta in un capitolo delle sue memorie intitolato La donna che venne dal mare. La convergenza dell’aspetto artistico con quello privato consente anche di sfatare una delle leggende che circondano la figura giovanile di questo enfant prodige dell’arte d’avanguardia, che comincia a disegnare e dipingere in età precocissima, con un’urgenza ed una serietà che lo portano ad ignorare i trastulli infantili e dell’adolescenza. Così sintetizza in modo lapidario questa condivisa impressione lo scrittore e suo amico Giovanni Papini: “Primo Conti di Firenze, nato col secolo, fu pittore prima ancora d’essere uomo”. Disegnatore fecondo, Primo Conti usava la matita come strumento di grande immediatezza utile per fissare impressioni, dettagli e concetti base dei fatti e personaggi reali che incontrava quotidianamente, da rielaborare eventualmente in seguito. In questo percorso di scoperta e messa a punto dei suoi stili attraverso le quattro fasi iniziali della sua attività, ricostruite ed analizzate da Enrico Crispolti, conferma la sua fama di “cartina di tornasole di tutte le avanguardie” (Vanni Scheiwiller). Lo scavo compiuto da Daniela Palazzoli per ricostruire la personalità e la vita di Harriet Quien (1900- 1981) – che, per esempio, pretendeva di essere chiamata ‘Harry’ perché “non è il sesso a definire la personalità delle persone” - ci mostra una donna straordinaria, poliglotta e cosmopolita, in anticipo sui tempi, e dotata di capacità di valutazione e di movimento a 360 gradi, che oggi possiamo definire da globalizzazione avanzata. Conti dimostra, nei suoi scritti e nei documenti conservati presso la Fondazione Primo Conti di Fiesole, di rendersi conto della eccezionalità della sua Musa; il che è una delle ragioni del suo amore per lei. In questo incontro fra due coetanei, nati entrambi col secolo, si realizza quella aspirazione di continuità fra arte e vita che Primo Conti aveva scoperto quando, appena quattordicenne, aveva contribuito ad allestire la mostra di Umberto Boccioni a Firenze e, ancora prima di conoscerlo e condurlo a visitare su sua richiesta le sculture dei Prigioni di Michelangelo, aveva provveduto a restaurare uno dei suoi gessi da esporre in mostra. Boccioni, scoprì in quell’occasione che Primo Conti amava usare materiali deperibili perché: l’opera d’arte per essere viva deve aver la stessa sorte dell’uomo e subire, come l’uomo, la malattia e la morte. Incluso anche l’amore: come prevede la coerenza fra arte e vita. Www. Mda. Lugano. Ch. .  
   
   
A PAVIA FINO AL 2 GIUGNO LA MOSTRA IL BACIO TRA ROMANTICISMO E NOVECENTO  
 
Pavia, 16 febbraio 2009 - Alle Scuderie del Castello Visconteo, 60 opere dei maggiori artisti italiani, da Hayez a Tranquillo Cremona e Medardo Rosso, da Lega a Previati, da De Chirico a Manzù, ripercorrono le varie declinazioni di questo universale gesto d’amore, restituendone le diverse chiavi interpretative. Il percorso espositivo segue un indirizzo tematico, in grado di interpretare la simbologia del bacio, esplorando le particolari espressioni che esso ha assunto nei due secoli d’indagine. Sono analizzati il bacio nella mitologia, nella storia sacra, nella letteratura, nell’intimità domestica, nei cerimoniali e in differenti altre accezioni. Una sezione, curata da Gianni Canova, presenta un video che ripercorre la storia dei più famosi baci della cinematografia italiana. Dalla celebrazione del bacio nel Romanticismo, che recuperò figurativamente gli sventurati amori resi noti da grandi opere della letteratura - come quello tra Romeo e Giulietta o Paolo e Francesca - attraverso la Scapigliatura lombarda, portatrice di una visione sentimentale di dimensione privata, procedendo tra le valenze simboliste legate al Divisionismo e le istanze del “verismo” dei Macchiaioli, la mostra giunge agli esiti delle Avanguardie e a singole esperienze di artisti che ne seguirono, che hanno affrontato episodicamente il tema, in forme spesso piegate a ricerche espressive autonome. Accompagna la mostra un catalogo Silvana editoriale. Www. Scuderiepavia. Com .  
   
   
GOLF - LPGA TOUR: TITOLO AD ANGELA STANFORD, 2ª WIE, 47ª SERGAS, 65ª CAVALLERI  
 
Roma, 16 febbraio 2009 - Sono andate a premio Giulia Sergas, 47ª con 222 (72 76 74), e Silvia Cavalleri, 65ª con 226 (71 78 77), nel Sbs Open, il torneo inaugurale del Lpga Tour 2009 che si è svolto sul percorso del Turtle Bay Resort di Kahuku, a Oahu nelle Isole Hawaii. Ha vinto Angela Stanford (206 - 65 71 70) che nel giro finale ha prevalso nel testa a testa con la diciannovenne hawaiana Michelle Wie (209 - 66 70 73). Al terzo posto con 212 la coreana Na Yeon Choi e la brasiliana Angela Park, al quinto con 213 Yani Tseng di Taiwan, attuale numero due mondiale, e la giapponese Ai Miyazato, al settimo con 214 Cristie Kerr, Brittany Lang e Sarah Lee. Ancora in rodaggio Paula Creamer, 15ª con 216, e la norvegese Suzann Pettersen, 32ª con 220. La Stanford e la Wie sono partite alla pari per il giro finale, poi l´hawaiana si è portata avanti di tre colpi nelle prime dieci buche, ma a quel punto con un doppio bogey alla 12ª ha rimesso in corsa la Stanford, che poi ci ha messo del suo con tre birdie di fila a partire dalla 13ª. La Sergas, che ha chiuso con un 74 (due birdie, quattro bogey), ha guadagnato 4. 507 dollari, mentre alla Cavalleri (77 finale con due birdie, cinque bogey, un doppio bogey) ne sono andati 2. 551. La vincitrice ha ricevuto un assegno di 180. 000 dollari su un totale di 1. 200. 000 dollari. Let In Australia: Torna Al Successo Laura Davies, 39ª Diana Luna - Diana Luna si è classificata 39ª con 298 colpi (73 78 74 73), nel Women´s Australian Open, il secondo torneo stagionale del Ladies European Tour svoltosi al Metropolitan Gc (par 73) di Melbourne in Australia. E´ tornata al successo la grande campionessa Laura Davies (285 - 74 76 67 68) quarantaseienne inglese di Conventry, la quale ha firmato il 29° titolo nel Let con un bogey sull´ultima buca, che si è combinato con un doppio bogey della spagnola Tania Elosegui (286 - 69 72 75 70). Al terzo posto con 287 l´inglese Melissa Reid e le coreane He Yong Choi e Chang-hee Lee, leader dopo 54 buche, al sesto con 290 le australiane Katherine Hull e Karrie Webb, campionessa uscente e vincitrice della gara per ben quattro volte. La Luna ha terminato il torneo con lo stesso 73 del par (2 birdie, 2 bogey) ottenuto nel primo turno, mentre ha perso sei colpi nei due centrali. Secondo taglio consecutivo per la giovane neo pro Matia Maffiuletti, 130ª con 163 (82 81). La Davies ha percepito un assegno di 41. 349 euro su un montepremi è di 247. 471 euro. European Tour: In Malesia Primo Titolo Per Anthony Kang - Primo titolo nell´European Tour per Anthony Kang (271 - 74 66 64 67), trentasettenne nato nella Corea del Sud e divenuto cittadino americano con residenza a Las Vegas, che si è imposto nel Maybank Malaysian Open, torneo organizzato in collaborazione tra European Tour e Asian Tour disputato sul percorso del Saujana G&cc a Kuala Lumpur in Malesia. Kang con un birdie sull´ultima buca ha avuto ragione per un colpo del thailandese Prayad Marksaeng, dell´indiano Jyoti Randhawa e degli inglesi Miles Tunnicliff e David Horsey, money leader del Challenge Tour 2008. Al sesto posto con 273 l´irlandese Gareth Maybin, al settimo con 274 il cinese Wen-chong Liang, lo svedese Alexander Noren e il sudafricano Louis Oosthuizen. Hanno deluso i due giocatori più attesi, malgrado un tentativo di recupero nei due turni finali, il giapponese Shingo Katayama, 21° con 279, e lo statunitense Anthony Kim, 33° con 281. Non è andata bene neanche ai due giocatori italiani in campo usciti entrambi al taglio: Alessandro Tadini, 75° con 144 (72 72), e Francesco Molinari, 114° con 148 (73 75). Il montepremi era di 1. 545. 000 euro dei quali 259. 164 sono andati ad Anthony Kang. Us Pga Tour: A Pebble Beach Torna In Vetta Dustin Johnson - Dustin Johnson (201 - 65 69 67) è tornato in vetta nell´At&t Pebble Beach National Pro-am, torneo nel quale i professionisti dell´Us Pga Tour giocano con formula pro-am insieme ad alcune celebrità, alternandosi sui tre percorsi del Pebble Beach Gl, del Poppy Hills e dello Spyglass Hill Gc, a Pebble Beach in California. Johnson inizierà il giro finale con il consistente vantaggio di quattro colpi sul canadese Mike Weir (205 - 67 69 69) e di cinque sul sudafricano Retief Goosen (206 - 68 64 74). Seguono con 207 Bob Estes e Mark Calcavecchia e con 208 D. J. Trahan, Kevin Chappell, Bill Lunde e Chris Stroud. E´ salito ancora Kenny Perry, dal 27° a 10° con 209, ha perso qualcosa Jim Furyk, 33° con 212, e ha evitato il taglio, caduto a 215, Phil Mickelson, 55° con 214. Sono usciti Padraig Harrington (218), David Toms (219) e Vijay Singh (222). Il montepremi è di 6,1 milioni di dollari dei quali 1. 080. 000 dollari riservati al vincitore. .  
   
   
TARVISIO 2009: DA MARTEDI´´ GRANDE SCI IN FVG  
 
Udine, 14 feb - Settimana di Grande Sci in Friuli Venezia Giulia, l´appuntamento con la Coppa del Mondo di sci alpino femminile in calendario a Tarvisio, al confine con Austria e Slovenia è dal 20 al 22 febbraio (supercombinata, discesa e superG) e con la successiva parentesi della Coppa Europa, sempre femminile, dal 23 al 24 con lo stesso programma gare. Arrivano Le Big, Da Vonnn A Fanchini - L´evento, presentato a Udine dal Comitato organizzatore guidato dal vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, richiamerà sulle nevi dell´estremo Nordest 89 atlete di 14 nazioni, in pratica tutte le migliori interpreti del Circo Bianco ad eccezione delle specialiste di slalom e gigante. Tra queste, un occhio di riguardo per la detentrice della Coppa del Mondo e neocampionessa di superG e discesa, l´americana Lindsey Vonn, ma soprattutto per la bresciana Nadia Fanchini, bronzo iridato a Val d´Isere in discesa e leader provvisoria della Coppa di superG. La Festa Di Tutti - "Sarà una festa per tutta la regione", ha assicurato Ciriani, sottolineando come tutto sia stato predisposto per valorizzare l´aspetto promozionale di un evento che, complessivamente, vale oltre 1 milione di euro ma, utilizzato sapientemente, è in grado di assicurare un fondamentale ritorno di immagine e di richiamo turistico. Diretta Rai E Frecce Tricolori - Non a caso, ha spiegato ancora Ciriani, è prevista la diretta tv di tutte le competizioni su Raidue (telecronisti Davide Novelli e Luciano Zanier), ma saranno addirittura 20 i Paesi che diffonderanno le immagini dell´intera manifestazione, aperta alle 10. 45 di venerdì 20 febbraio dal sorvolo delle Frecce Tricolori. Carlantoni, Verso I Mondiali - Sul Friuli Venezia Giulia ed in particolare su Tarvisio si accendono nuovamente i riflettori, stavolta per esaltare la vocazione sportiva di un territorio proiettato verso i Grandi Eventi. "Il Tarvisiano è in fermento - conferma il sindaco Renato Carlantoni - ed acclama a gran voce l´ormai praticamente certa riconferma biennale della Coppa del Mondo ma, in prospettiva a medio-lungo termine, anche la candidatura mondiale Senza Confini o, in alternariva, ad un´Olimpiade invernale giovanile". Attesi 12Mila Spettatori - "Tutto è pronto o quasi sulla pista Di Prampero", hanno intanto confermato il presidente di Promotur, Luca Vidoni, ed il project manager Peter Gerdol, annunciando un afflusso previsto di 12mila spettatori nel week-end tra coloro i quali siederanno in tribuna (1000 posti) e in gradinata fans (300 posti) e gli appassionati che si assieperanno ai bordi del tracciato. Progetto Scuola - In collaborazione con la Fisi, ha spiegato il presidente regionale Franco Fontana, venerdì mattina arriveranno nel catino d´arrivo di Camporosso 850 ragazzi delle scuole elementari e medie di tutta la regione, mentre sabato e domenica saranno protagonisti del tifo i giovani degli sci club. Alpini In Pista - Da molti giorni, intanto, oltre 150 addetti, compresi gli alpini della Brigata Julia, stanno lavorando sulla pista per garantire la scorrevolezza ideale già da martedì, quando le donne jet si cimenteranno nelle prove libere, e nei successivi due giorni di test cronometrati. Previsioni Meteo Favorevoli - Mentre le previsioni meteo inducono all´ottimismo, si può contare su 2,5 metri di neve nella parte alta (partenza a quota 1750 metri) e 1,5 metri all´arrivo (815 metri), condizioni più che ottimali dopo le forti nevicate dell´ultimo periodo e le temperature rigide di questi giorni che hanno contribuito a consolidare il manto nevoso. 20Mila Metri Di Sicurezza - Lungo il percorso sono ormai già stati posizionati 13. 800 metri di reti di protezione, 3600 metri di teli di scorrimento e 650 metri di materassi air fence, curando l´aspetto sicurezza con estrema meticolosità come d´abitudine a Tarvisio. Carnevale Brasiliano In Piazza - Attenzione all´aspetto sportivo, quindi, ma anche alla coreografia che, tra venerdì e sabato, si svilupperà in un susseguirsi di eventi collaterali di spettacolo, degustazione, musica, animazione per bambini, fuochi d´artificio e Carnevale brasiliano. Eventi Collaterali Top - Dai gruppi folk (Global Kryner e Zillertaler) ai samba scatenati dei Latin All Stars, ha annunciato il responsabile di Tarvisio 2009 per Turismo Fvg, Claudio Tognoni, il divertimento è assicurato per tutti. 150 Media Accreditati - Se più di 150 tra giornalisti e fotografi sono già accreditati, a raccontare la tre-giorni tarvisiana attraverso il sito web ufficiale (www. Worldcuptarvisio. Com) ci penserà uno staff mediatico composto da 7 giornalisti professionisti, 3 fotografi, 6 interpreti-traduttori (dei quali 5 stagisti) e 5 stagiste provenienti dall´Università di Udine (Facoltà di Relazioni Pubbliche) e dal Master Sbs de La Ghirada, a Treviso. Stage Per Universitari - "Un investimento nei giovani - ha commentato Ciriani - voluto dalla Regione per contribuire alla crescita dei futuri professionisti della comunicazione, del marketing e dell´organizzazione-gestione di eventi". Iscritti Record Su Facebook - Nemmeno il sito web in 4 lingue (italiano, inglese, tedesco e sloveno) è un caso, identificAndo un territorio multietnico e multilinguistico, rappresenta un´unicità nella Coppa del Mondo di sci al pari degli oltre 500 iscritti alla Community di Tarvisio Ski World Cup su Facebook, dove sono inserite ed aggiornate news ed immagini. Video Per Tutti - A questo proposito, da giovedì a domenica l´ufficio stampa produrrà una serie di contributi audio e video (servizi chiusi di 2 minuti e immagini libere) a disposizione gratuita di radio e televisioni private che ne facessero richiesta. Tarvisio Su Ansa. It - Per completare la diffusione mediatica a livello sportivo e turistico di Tarvisio 2009, il responsabile dell´Ansa Friuli Venezia Giulia, Alfonso Di Leva, ha illustrato l´iniziativa che ha portato Tarvisio 2009 sulla home page di Ansa. It, una vetrina capace di 2 milioni di visitatori unici al mese. All´interno del contenitore, risultati, notizie, servizi e curiosità in continuo aggiornamento. .