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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Ottobre 2009
Politica
LA COMMISSIONE EUROPEA PREPARA LA STRADA AD UN SERVIZIO EUROPEO UNICO DI PEDAGGIO STRADALE  
 
 Bruxelles, 7 ottobre 2009 - La Commissione europea ha adottato ieri una decisione che stabilisce le specifiche e i requisiti tecnici essenziali necessari per il lancio di un Servizio europeo di telepedaggio (Eets) che consentirà agli utenti della strada di pagare facilmente i pedaggi in tutta l´Unione europea (Ue) grazie ad un abbonamento stipulato con un prestatore di servizi e un´apparecchiatura di bordo unica. Lo Eets sarà disponibile su tutte le infrastrutture nell´intera Comunità come autostrade, gallerie e ponti dove il pedaggio può essere pagato utilizzando un´apparecchiatura di bordo. Lo Eets ridurrà quindi le operazioni di pagamento in contanti ai caselli dei pedaggi, migliorando il flusso di traffico e riducendo la congestione. Il Vice presidente della Commissione europea, Antonio Tajani, responsabile dei trasporti, giudica questa decisione il miglioramento più importante per i conducenti dopo la soppressione dei controlli alle frontiere, dichiarando che "il Servizio europeo di telepedaggio consentirà agli utenti della strada di pagare facilmente i pedaggi in tutta l´Unione europea grazie ad un unico abbonamento stipulato con un prestatore di servizi e un´apparecchiatura di bordo unica". Agli inizi degli anni novanta in diversi paesi europei sono stati introdotti dei sistemi elettronici di pagamento del pedaggio. La maggior parte di tali sistemi funziona con un´apparecchiatura di bordo che comunica le caratteristiche del veicolo ai gestori dell´infrastruttura stradale per stabilire l´importo del pedaggio, basato ad esempio sul peso e le dimensioni del veicolo. I vari sistemi di pagamento elettronico nazionali e locali sono però solitamente incompatibili tra loro e possono comunicare unicamente con le rispettive apparecchiature di bordo. In questo modo, questi sistemi, non essendo interoperabili, costituiscono un notevole ostacolo al trasporto stradale internazionale. Ad esempio, per viaggiare dal Portogallo alla Danimarca sarebbe necessaria la presenza di cinque o più unità di bordo sul cruscotto del veicolo, in quanto ogni unità corrisponde ad un abbonamento specifico con un determinato gestore stradale. Per il trasportatore ciò comporta, per riconciliare i dati di viaggio, le fatture ricevute, le clausole contrattuali e gli ordini di pagamento, adempimenti e oneri amministrativi che richiedono tempo e denaro. La decisione della Commissione adottata oggi stabilisce inoltre i diritti e gli obblighi dei gestori che impongono i pedaggi, dei prestatori di servizi e degli utenti. Gli utenti potranno sottoscrivere un abbonamento con il prestatore di servizi di loro scelta. I gestori dei pedaggi comunicheranno gli importi dovuti ai prestatori di servizi, che li fattureranno agli utenti. I pedaggi pagati tramite il sistema Eets non possono essere superiori ai corrispondenti pedaggi nazionali o locali. Lo Eets sarà disponibile entro tre anni per tutti i veicoli stradali di peso superiore a 3,5 tonnellate o che possono trasportare più di nove passeggeri, incluso il conducente. Esso sarà inoltre disponibile per tutti i tipi di autoveicoli entro cinque anni. . .  
   
   
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO : L´UE, MTV E I BACKSTREET BOYS MOBILITANO I GIOVANI IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE A COPENAGHEN  
 
Bru xelles, 7 ottobre 2009 - La Commissione europea e Mtv Networks International hanno annunciato il 5 ottobre il nome del complesso musicale che terrà il terzo e ultimo concerto della campagna "Play to Stop – Europe for Climate": i Backstreet Boys. Il complesso si esibirà il 7 dicembre a Copenhagen davanti a centinaia di giovani in occasione dell´apertura della conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. " Mi auguro che i leader mondiali raggiungeranno un accordo globale equo e ambizioso che ci indirizzi vigorosamente sulla via dello sviluppo sostenibile. Lo dobbiamo ai nostri figli e alle generazioni future", ha detto Margot Wallström, vicepresidente della Commissione europea. Avviata nel luglio 2009 la campagna "Play to Stop" interessa 11 Stati membri dell´Ue e prevede spot televisivi, trasmissioni via internet e giochi, un contenuto editoriale sulla lotta contro il cambiamento climatico nonché tre concerti eseguiti da artisti di livello internazionale. Dopo il concerto di Moby svoltosi a Stoccolma il 20 agosto e a quello degli Editors tenutosi a Budapest il 19 settembre, l´ultimo concerto di "Play to Stop" sarà affidato ai Backstreet Boys. La campagna intende far opera di sensibilizzazione tra i giovani sui pericoli legati al cambiamento climatico e sull´importanza di preparare una risposta a livello di Unione europea nell´imminenza della conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. "N essun paese sarà risparmiato dagli effetti del cambiamento climatico e le generazioni future saranno quelle maggiormente colpite" ha affermato Antonio Campo Dall´orto, vicepresidente esecutivo di Music Brands per Mtv Networks International. "Per questo motivo Mtv ritiene di fondamentale importanza l´informazione sull´urgenza del problema e la lotta contro i comportamenti che aggravano il cambiamento climatico. Siamo fieri di sostenere, con la campagna "Play to stop - Europe for Climate", il prezioso lavoro che l´Ue sta svolgendo a livello ambientale. " Nel corso della campagna i giovani sono incoraggiati a scambiare opinioni sul cambiamento climatico e sui modi per proteggere l´ambiente tramite il sito web di " Play to Stop" reperibile all´indirizzo www. Mtvplay4climate. Eu Contesto: gli interventi dell´Ue per il clima - L´obiettivo della conferenza delle Nazioni Unite che si terrà a Copenaghen a dicembre è pervenire a un nuovo accordo globale sul clima per proseguire sulla strada intrapresa con il Protocollo di Kyoto, che scadrà nel 2012. Occorre intervenire tempestivamente: la destabilizzazione del clima è già un fenomeno reale e qualsiasi indugio nella messa a punto di un accordo ritarderà inevitabilmente l´azione su scala mondiale aggravando gli effetti del cambiamento climatico e accrescendo i costi degli interventi correttivi. L´unione europea svolge già un ruolo guida nella lotta mondiale contro il cambiamento climatico. Nel dicembre del 2008 l´Ue ha adottato una politica integrata in materia di energia e di cambiamento climatico fissandosi obiettivi ambiziosi per il 2020. Essa spera di porre l´Europa sulla giusta via – verso un futuro sostenibile con un´economia a basse emissioni di carbonio e ad alta efficienza energetica sulla base dei seguenti obiettivi: riduzione del 20% dei gas a effetto serra (del 30% se si raggiungerà un accordo internazionale); riduzione del 20% dei consumi energetici grazie a una maggiore efficienza energetica; copertura del 20% del nostro fabbisogno energetico a partire da fonti rinnovabili. La campagna "Play to Stop – Europe for Climate" si svolge in Bulgaria, nella Repubblica ceca, in Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito. Gli 11 paesi destinatari sono rappresentati da personaggi famosi in qualità di ambasciatori nazionali che promuovono gli sforzi contro il cambiamento climatico. Tra di essi vi sono la tennista bulgara Magdalena Maleeva, la cantante ceca Aneta Langerová , la cantante danese Anna David, l´attore francese Pascal Légitimus , l´attore tedesco Tobias Schenke, il campione ungherese di aerobica Attila Katus, la stella della televisione italiana Paola Maugeri, il presentatore polacco Michal Piróg e l´attivista rumeno per il clima Serban Miron Copot. .  
   
   
ISLAM, BORGHEZIO A BARROSO : L´EUROPA METTA AL BANDO VELO E BURQA  
 
 Bruxelles, 7 ottobre 2009 - "Ora che persino la massima autorità teologica della sunna islamica, il rettore dell´Università di Al-azhar, si è chiaramente pronunciato contro l´uso del velo islamico come ´un´abitudine che non ha nulla a che fare con la religione´ - scrive l´On. Borghezio in una lettera aperta al Presidente Ue Barroso - cosa aspetta l´Europa a vietare l´uso del velo integrale, imposto con la forza alle donne mussulmane che vivono nei Paesi Ue?" Borghezio sottolinea, in proposito, che fino ad ora le istituzioni europee hanno prestato ben poco ascolto alle istanze di chi - ivi comprese coloro che rappresentano le organizzazioni delle donne mussulmane in Europa - ha chiesto protezione contro l´imposizione del velo o, peggio ancora, del burqa nei Paesi membri. "E´ giunta l´ora, per le Autorità europee, di gettare la maschera dell´ipocrisia e intervenire contro velo e burqa, senza se e senza ma". .  
   
   
DURNWALDER OGGI A BRUXELLES: INCONTRO CON IL COMMISSARIO UE SPIDLA  
 
Bolzano, 7 ottobre 2009 - Trasferta a Bruxelles per il presidente della Provincia Luis Durnwalder, che il 7 ottobre partecipa alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni Ue, di cui è membro effettivo. In programma anche un incontro con Vladimir Spidla, commissario Ue all´occupazione, agli affari sociali e alle pari opportunità. Nell´81. Ma sessione plenaria i componenti del Comitato delle Regioni sono chiamati ad esprimere una serie di pareri sui progetti dell´Unione europea: le misure contro la violenza alle donne, le direttive comunitarie in materia di asilo politico, gli interventi a favore del traffico merci su rotaia. I governatori europei discuteranno anche del progetto di un Libro bianco sulle strategie per fronteggiare i mutamenti del clima e prevenire le catastrofi naturali. A margine della seduta del Comitato delle Regioni Durnwalder incontra a Bruxelles il commissario Ue Vladimir Spidla, rappresentante della Repubblica Ceca e competente in materia di occupazione, affari sociali e pari opportunità. .  
   
   
UE: RIVOLUZIONE VERDE E NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS  
 
Milano, 7 ottobre 2009 - La green economy rappresenta la nuova frontiera per lo sviluppo economico dell´Europa. In un quadro in veloce mutamento, legato alla necessità di lottare contro i cambiamenti climatici e definire un nuovo modello energetico, sono molte le opportunità che si aprono per le imprese e per i territori. L ´incontro presenta le priorità per un´Europa eco-efficiente della Presidenza svedese dell´Ue, in carica fino alla fine dell´anno, e quindi anche durante la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si tiene in dicembre a Copenaghen. Andrea Moltrasio, vice presidente di Confindustria, presenterà le sfide e le opportunità della "Rivoluzione verde". Due tavole rotonde molto qualificate approfondiranno da una parte i temi delle fonti rinnovabili, l´efficienza energetica e le construzioni sostenibili, e dall´altra le automobili "verdi" e la mobilità sostenibile. L’ Evento è stato organizzato da Ambasciata di Svezia in Italia e Rappresentanza a Milano della Commissione europea in collaborazione con Confindustria Lombardia Palazzo delle Stelline - Sala Verdi Corso Magenta 61, Milano Lunedì 19 ottobre 2009 - ore 9 . 30. .  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA RAPPRESENTANZA A MILANO: SEMINARIO D´AUTUNNO SULLA POLITICA EUROPEA DEI CONSUMATORI  
 
Milano, 7 ottobre 2009 - Anche quest´anno, si svolgerà il 9 ottobre 2009a Milano un seminario di aggiornamento sulle tematiche legate ai consumatori, organizzato dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea e dal Eccg Gruppo europeo consultivo dei consumatori, aperto alle Associazioni dei Consumatori nazionali, regionali e locali. Durante l´incontro si terrà un dibattito aperto con i relatori su argomenti di più scottante attualità (energia, azione collettiva risarcitoria, e-commerce, mondo digitale, politica alimentare, acquis comunitario). .  
   
   
BANDO EUROPEAID, SCADENZA IL 13 NOVEMBRE  
 
Cagliari, 7 Ottobre 2009 - Il 31 agosto 2009 è stato pubblicato sul sito Europeaid il bando di cooperazione con i paesi terzi in tema di emigrazione e asilo (Thematic programme of cooperation with third countries in the areas of migration and asylum – Budget line 19 02 01 - Reference: Europeaid/128764/c/act/multi). L’obiettivo del bando è quello di sostenere i Paesi terzi nella gestione dei vari aspetti del fenomeno migratorio. In particolare mira a: promuovere i legami tra emigrazione e sviluppo - combattere l’immigrazione illegale e agevolare la riammissione degli immigranti illegali -proteggere i diritti dei migranti, proteggerli dallo sfruttamento e dall’esclusione, supportare la lotta contro il traffico di esseri umani - promuovere l’asilo e la protezione internazionale dei rifugiati. Il bando si rivolge ad Attori non statali, Organizzazioni internazionali, Università e Istituti di Ricerca, Enti nazionali pubblici o parastatali, Enti regionali o locali dei Paesi membri dell’Ue, del Liechtenstein, Islanda e Norvegia, dei Paesi candidati, Paesi Ipa e Paesi beneficiari (Paesi inclusi nel programma Enpi, Paesi inclusi nel Fondo europeo di Sviluppo – Edf - e Paesi inclusi nello Strumento di cooperazione allo sviluppo - Dci –). Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è fissato per il 13 novembre 2009. .  
   
   
EUROPA:VENERDI´ A PESCARA GIORNATA DI LAVORI SU ADRIATIC IPA  
 
Pescara, 7 ottobre 2009 Venerdì prossimo, 9 ottobre, nell´Auditorium De Cecco, in Piazza Unione a Pescara, è in programma "Moving Abruzzo Forward", una giornata di lavoro sui temi del Progetto Adriatic Ipa, il programma di cooperazione transfrontaliero che rappresenta la prosecuzione di quello relativo al periodo 2000-2006, che vede la Regione Abruzzo capofila. A chiudere il Tavolo di lavoro della sessione plenaria sarà il presidente della Regione Gianni Chiodi. Tra gli interventi previsti, quello di Antonio Sorgi, direttore della Direzione Affari della Presidenza, Politiche legislative e comunitarie; quello di Rossella Rusca (dirigente Mise), che si occuperà dei programmi di cooperazione europea; di Francesco Guddemi, esperto giuridico e di Olivera Del Cont, project manager per la Croazia. .  
   
   
FVG: TONDO RINNOVA COOPERAZIONE CON OSIJEK  
 
Trieste, 7 ottobre 2009 - La collaborazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Contea croata di Slavonia-baranja continua e si rinnova nei contenuti. Ieri a Bruxelles, nella sede di rappresentanza del Friuli Venezia Giulia, il presidente Renzo Tondo ed il presidente della Contea Vladimir Sisljagic hanno siglato un protocollo di intesa che aggiorna quello firmato dallo stesso Tondo ad Osijek il 28 maggio 2002. Allora, nell´ambito della cooperazione decentrata, il Friuli Venezia Giulia aveva assunto il compito di collaborare alla ricostruzione materiale ed istituzionale dell´area Osijek-vukovar da poco uscite dalle tragiche vicende della Guerra che nei primi anni Novanta aveva sancito la dissoluzione dell´ex Yugoslavia. I nodi di allora, nell´ambito delle iniziative per la pacificazione e stabilizzazione dell´area balcanica, erano il problema dei rifugiati e delle minoranze etniche accanto alla quasi completa distruzione delle abitazioni e delle aziende. Il Sistema Italia - ha ricordato il presidente Tondo - attraverso questa iniziativa di cooperazione decentrata, che ha fortemente impegnato il Friuli Venezia Giulia, ha investito in quest´area 3 milioni e mezzo di euro, significativi dell´impegno italiano nella ricostruzione di una contea tra le più provate dal conflitto serbo-croato. Oggi, verificata nei fatti la validità di quell´intesa, il protocollo si rinnova e punta a favorire un processo di rapporti istituzionali ed economici nella prospettiva di una comune appartenenza europea. "E´ un protocollo che conferma una volontà di collaborazione già ben avviata - ha commentato il presidente Tondo - ma soprattutto va in direzione di un progetto che punta allo sviluppo della grande area balcanico-adriatica nella prospettiva dell´integrazione europea del Sud-est del continente". Il presidente infine ha accolto l´invito a visitare la contea Slavonia- Baranja nella prossima primavera. "Intendo ritornare sui luoghi che ho visitato sette anni fa - ha detto - per vedere ciò che è stato realizzato e richiamare alla memoria i difficili momenti vissuti da quelle popolazioni. Un monito e uno sprone a lavorare per una nuova Europa dei popoli". .  
   
   
"1989-2009: 20 ANNI SENZA MURO"  
 
Milano, 7 ottobre 2009 - L´ispi e la Rappresentanza a Milano della Commissione europea - in collaborazione con East e la Fondazione Alcide De Gasperi - promuovono l´iniziativa: "1989-2009: 20 anni senza Muro" "Il Muro che ha cambiato la storia (13 ottobre, ore 17. 00); "I muri di oggi" (27 ottobre, ore 18. 00). Il programma completo è disponibile sul sito dell´Ispi: www. Ispionline. It. Gli incontri, che si terranno presso Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). .  
   
   
SLOVENIA, APRE CLUB PER AFFARI SERBO  
 
Lubiana, 7 ottobre 2009 - Ha aperto nel corso del forum imprenditoriale serbo-sloveno, svoltosi questa settimana a Lubiana, un club per gli affari serbo con l´obiettivo - rivela il sito Topix. Net - di facilitare il commercio e gli investimenti bilaterali. .  
   
   
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA CCIA TIRANA E TORINO  
 
Tirana, 7 ottobre 2009 - E´ stato firmato nei giorni scorsi a Tirana l´accordo di collaborazione economica tra la Camera di Commercio di Tirana e quella di Torino, che avrà l´obiettivo di aumentare gli investimenti italiani per l´Albania. Ne dà notizia Agenzia Balcani. Il capo della Camera di commercio ed Industria albanese, Gjoke Uldedaj, ha ricordato che sono oltre 400 le compagnie con capitale italiano operano nel Paese su settori chiave del sistema bancario, energetico, industria, edilizia. "Questo dimostra l´efficacia delle agevolazioni create per gli investitori stranieri e i buoni rapporti esistenti tra i due Paesi per quanto riguarda la collaborazione economica", ha osservato Uldedaj. Presente alla cerimonia anche il vice ambasciatore italiano a Tirana, Francesco Saverio De Luigi, il quale ha ribadito i dato dell´aumento degli scambi commerciali tra i due Paesi. .  
   
   
SMOG, FORMIGONI: UE CREI UN FONDO, GOVERNO CI DIA I POTERI LOMBARDIA PROMOSSA DALL´EUROPA, FALSO PARLARE DI CONDANNE IN ARRIVO NUOVI INCENTIVI PER SOSTITUIRE I VEICOLI INQUINANTI  
 
Milano, 7 ottobre 2009 - Documento della Commissione ambiente europea alla mano, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha rovesciato la "lettura scorretta" diffusa da "centrali ambientaliste": sulle politiche dell´aria Bruxelles non ha affatto bocciato la Lombardia, anzi ha promosso le sue politiche; falso parlare di multe o sanzioni in arrivo; la tirata d´orecchie semmai è al Governo, perché i piani regionali ci sono, quello nazionale no. Formigoni rilancia dunque al Governo la sua proposta di "concedere alla Lombardia pieni poteri in materia ambientale". E una proposta forte ce l´ha anche per l´Unione europea, considerato che 23 suoi Paesi membri su 27 pari a 450 milioni di abitanti su 500 non sfuggono a un voto negativo sulla qualità dell´aria: "Si assuma le sue responsabilità di governo, crei un Fondo specifico per l´ambiente e metta in atto specifiche azioni. L´europa non è una maestra con la matita rossa e blu né una commissione di saggi". E intanto sono in arrivo nuovi provvedimenti, già con la Giunta di domani, e nuovi incentivi per venire incontro ad automobilisti, artigiani e commercianti per i quali scattano, con l´inizio della stagione invernale, le limitazioni alla circolazione per i veicoli inquinanti. Contro Le False Letture - Nella conferenza stampa di oggi Formigoni ha voluto dare, con una lettura testuale, la versione "veridica e corretta" del testo della decisione della Direzione ambiente uscente della Ue ("Decisione relativa alla notifica da parte dell´Italia della deroga di applicare i valori limite per il pm10 in 67 zone. " del 28/9/2009) "Il documento - ha detto Formiogni - è stato anticipato nei giorni scorsi in maniera scorretta da alcune centrali cosiddette ambientaliste che purtroppo hanno trascinato nell´errore autorevoli quotidiani". Di che si tratta? "La Commissione di Bruxelles - ha spiegato Formigoni - riprende indicazioni di mesi fa in cui aveva segnalato l´esistenza di un problema, le polveri sottili nell´aria, che riguarda non certo la Lombardia e nemmeno l´Italia soltanto, ma 23 Paesi membri su 27, pari al 95% del territorio e a 450 milioni di cittadini su 500. Escluse dal problema solo Lettonia, Finlandia, Irlanda e Lussemburgo. Quindi i toni allarmistici sono del tutto fuori luogo. In secondo luogo, ha chiarito il presidente lombardo, "non ci sono multe né sanzioni comminate né in arrivo. Chi ha scritto così ha scritto una cosa non vera". La Lombardia Promossa - Per quanto riguarda l´Italia "il documento della Commissione - ha aggiunto Formiogni - sostiene che il problema delle polveri sottili investe l´intero territorio nazionale, nessuna regione esclusa, se non la Valle d´Aosta, e fatta eccezione per piccole zone di Umbria, Marche e Lazio". Una lettura testuale ed esatta della decisione della Commissione Ue, ha sostenuto il presidente Formigoni, mostra almeno quattro punti chiari riguardo alla Lombardia: i superamento sono dovuti soprattutto al clima; il piano regionale è stato varato tempestivamente; le misure adottate dalla Lombardia sono adeguate; in assenza però del piano nazionale non è possibile dire se nel 2011 si sarà scesi sotto i limiti. Ecco testualmente il primo punto (art. 25): l´Europa riconosce che "le situazioni di superamento dei limiti siano soprattutto dovute a condizioni climatiche avverse". Il secondo (art. 27): per tutte le zone critiche, in Lombardia (e in altre Regioni del Nord) "sono stati elaborati piani per la qualità dell´aria e sono state attuate tempestivamente le relative misure di abbattimento". Al terzo punto (art. 30) si legge che "la Commissione ritiene. Adeguate le misure di abbattimento adottate [dalla Lombardia]". Infine (art. 32) la Commissione osserva che "la notifica (cioè l´istanza del Governo italiano, ndr) indica che una combinazione di misure locali, regionali e nazionali, volte principalmente a ridurre le concentrazioni di fondo e che si aggiungerebbero alle misure di abbattimento già vigenti, potrebbe portare ad una riduzione dei livelli di concentrazione tale da garantire il rispetto dei valori limite nel 2011". Però "essendo il piano nazionale per la qualità dell´aria ancora in fase di stesura, la Commissione ritiene che [. ] non è possibile [. ] stabilire con certezza se tali valori saranno rispettati entro il 2011". Ma appunto il problema è europeo: l´aria di Parigi e di Londra non è affatto migliore di quella di Milano e della Lombardia. Proposta Al Governo - La Commissione di Bruxelles ha elevato al nostro Governo l´assenza di misure a livello nazionale. "A questo proposito - ha detto il presidente Formigoni - non posso non lamentare che il Governo nazionale, nonostante le ripetute sollecitazioni (che io personalmente o insieme agli altri presidente delle Regioni del Nord abbiano fatto: la prima è del 10 luglio 2008), non ha dettagliato misure che potessero andare a sostegno delle politiche regionali. Il Governo - ha proseguito Formigoni - avrebbe dovuto prendere provvedimenti in base alle proprie competenze esclusive, invece lo ha fatto solo parzialmente. Ecco uno dei motivi per cui riconfermo quanto già richiesto ufficialmente al Governo: il trasferimento delle competenze nazionali in materia ambientale alle Regioni che ne fanno richiesta, quindi alla Lombardia". Proposta All´europa - Il presidente Formigoni ha avanzato richieste anche alla Commissione Europea: l´istituzione di Fondi specifici (come esistono per l´agricoltura, le infrastrutture, la cultura) e il varo di specifiche azioni per l´ambiente, per combattere lo smog. "Ho inviato una lettera in questo senso - ha rivelato Formigoni - al neopresidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso che sta formando il nuovo gabinetto ed egualmente al Parlamento europeo che nei prossimi giorni è chiamato a concedergli o meno la fiducia". "La Commissione Europea - ha sottolineato il presidente lombardo - non può limitarsi a rilevare l´esistenza di un problema quale è quello dell´inquinamento, a fare la maestra con il lapis rosso e blu, a comportarsi come una commissione di saggi: è un Governo e dunque deve anche assumersi la responsabilità di politiche finalizzate ad affrontare i problemi per avviarli a soluzione". Governo italiano e Commissione Europea, quindi, devono fare la loro parte. "Non chiedo - dice Formigoni - di rivedere i limiti di concentrazione delle polveri: chiedo politiche e risorse. E poteri: abbiamo una situazione climatica e orografica sfavorevolissima, ma in dieci anni di politiche ambientali abbiamo percorso un cammino virtuoso: vogliamo proseguire sempre più efficacemente". Incentivi - Formigoni ha anche annunciato che Regione Lombardia, intanto, sta studiando provvedimenti, alcuni già all´esame della Giunta di domani, per facilitare ulteriormente i cittadini lombardi all´inizio della nuova stagione di limitazione del traffico. Formigoni ha ricordato che proprio oggi è stato raggiunta una forte intesa con la Fai (Federazione autotrasportatori) e con Confartigianato e altri "che condividono le nostre misure di limitazione del traffico - cosa non irrilevante per loro - accompagnate dagli incentivi". .  
   
   
LOMBARDIA: PIANO TERRITORIALE.FORMIGONI E BONI,RIFERIMENTO PER FUTURO FORTE IMPEGNO PER SICUREZZA, PAESAGGIO, CASA E INFRASTRUTTURE  
 
 Milano, 7 ottobre 2009 - "Il Piano territoriale regionale è un forte impegno per la sicurezza ambientale e per la tutela del paesaggio. Ma è anche un impegno per la qualità dell´abitare e per rispondere alla grande richiesta di mobilità. Una grande occasione di crescita del territorio". Sono questi i grandi obiettivi che la "Magna Charta del governo del territorio" - come ha definito il Ptr il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo a chiusura del convegno che si è tenuto oggi in Regione - ha di fronte, per definire le trasformazioni territoriali future. Formigoni ha sottolineato "il forte obiettivo di arrivare a definire un quadro di riferimento per tutti. Per questo governare il territorio significa anche ascoltarlo". Non si tratta di uno strumento vincolistico, quindi, ma "aperto ai progetti e alle istanze dei cittadini, ispirato ai principi di sussidiarietà e responsabilità". E´ dall´ottobre del 2006 che la Regione ha avviato il confronto sul Ptr, in vista del termine del 17 ottobre, data entro la quale potranno essere presentate le osservazioni al piano. Dopodiché la Giunta regionale esprimerà le sue controdeduzioni, prima che il Consiglio regionale lo approvi definitivamente, "entro l´anno", come ha auspicato il presidente. "E´ un grande risultato - ha detto oggi nel corso del suo intervento l´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni - dopo 34 anni di attesa siamo riusciti ad adottarlo. Con l´approvazione del Ptr diamo l´idea concreta di cosa vogliamo fare da grandi. Le scelte per il territorio dovranno tenere conto dei diversi ambiti regionali: anche per questo sarà necessario il confronto con il territorio, come accadrà a breve in tutte le province lombarde. Perché la programmazione del territorio non è una formula matematica da applicare tout court". Sicurezza Ambientale - "Il Piano - ha proseguito Formigoni - fornisce indicazioni specifiche per ridurre i rischi e aumentare la sicurezza del territorio, aspetti fondamentali alla luce di quanto accaduto in questi giorni a Messina". In questa direzione Regione Lombardia si è mossa - oltre 10 anni fa - avviando politiche di riduzione dei rischi idrogeologici attraverso la prevenzione. Con risultati ragguardevoli se, come ha ricordato il presidente, "sono 1. 252 su 1. 547 i Comuni lombardi dotati di uno studio idrogeologico del proprio territorio, e tutte le 12 Province hanno recepito le prescrizioni del Piano di assetto idrogeologico dell´Autorità di bacino del Po". Paesaggio - "Siamo la prima regione - ha detto oggi Formigoni - a portare a compimento la nuova pianificazione paesistica, secondo le direttive del codice Urbani, in relazione alla quale è importante applicare norme procedurali che non appesantiscano e rallentino le procedure edilizie". Qualita´ Dell´abitare - "Il Piano territoriale - ha detto il presidente - è un´occasione per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio e dell´ambiente urbano". Anche qui la Lombardia non parte da zero, avendo approvato la legge 13 per il rilancio edilizio, "occasione per soddisfare la domanda abitativa, nel segno della qualità e dell´efficienza energetica e minimizzando il consumo di suolo". Il 15 ottobre prossimo è il termine perentorio entro cui i Comuni possono deliberare le eventuali aree escluse dall´applicazione della legge, le modifiche alla riduzione degli oneri e l´individuazione delle aree produttive in cui è possibile effettuare interventi. Mobilita´ - "Sviluppare un territorio - ha detto ancora Formigoni - significa far fronte alla sua domanda di infrastrutture. Nel Ptr c´è un forte impegno a fare scelte per una mobilità integrata, che coniughi l´interesse generale con quello delle comunità locali. Obiettivo raggiunto condividendo responsabilità e scelte attraverso gli accordi di programma". Anche Expo dovrà essere "un´occasione per migliorare il sistema dei trasporti, stradale e ferroviario, per dare maggiore sicurezza e mobilità a tutti". Aree Dismesse E Piani D´area - "Sulle aree dismesse - ha detto l´assessore Boni - non c´è più il salvagente delle grandi aree commerciali che fino a oggi sono servite per recuperarle e riqualificarle". "Stiamo contestualmente lavorando per i nuovi piani d´area territoriali (Montichiari, Malpensa, Valtellina e Navigli) - ha proseguito l´assessore - con i quali la Regione, in stretto raccordo con gli enti locali, intende operare scelte puntuali in vista delle trasformazioni che caratterizzano i prossimi anni". Boni ha auspicato anche un cambio di rotta per quanto riguarda la fiscalita´: "Nel momento in cui - ha detto l´assessore - chiediamo agli enti locali di tagliare gli oneri di urbanizzazione non è per strozzarli, quanto per sostenere con la leva fiscale gli investimenti locali". Infrastrutture - Sul tema delle infrastrutture, ambito nel quale la Lombardia, prima Regione italiana per Pil è solo al 14° posto per dotazione di strade e vie di comunicazione, Boni ha ricordato che "non è più possibile operare solo con una visione ristretta dei propri confini. Per questo abbiamo lavorato con le altre Regioni del territorio padano e alpino, dando priorità a temi come la difesa del suolo, del paesaggio, ponendo il nostro Piano come riferimento anche per il livello nazionale ed europeo". Un Piano che è "riferimento per il sistema degli enti locali: un piano non chiuso, che sottolinea la dimensione ambientale delle politiche territoriali, che sia di riferimento alle scelte politiche locali, che colga la specificità dei paesaggi lombardi, attraverso l´aggiornamento sistematico del piano paesistico regionale. Ci attende ora la fase finale del percorso di approvazione del Piano, con l´approvazione da parte del consiglio regionale". .  
   
   
E-GOVERNMENT: LA REGIONE LAZIO FINANZIA 5 PROGETTI PER SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA  
 
Roma, 7 ottobre 2009 - La Regione Lazio ha finanziato cinque progetti per lo sviluppo e il potenziamento di azioni rivolte alla semplificazione amministrativa e all´innovazione tecnologica, in linea con il Piano di azione per l´e-government, che si pone come obiettivo quello di informatizzare l´erogazione di servizi ai cittadini ed alle imprese, e al contempo consentire l´accesso telematico ai servizi della pubblica amministrazione e alle sue informazioni". Lo dichiara Anna Coppotelli assessore regionale alla tutela dei consumatori e semplificazione Amministrativa "In totale - continua la Coppotelli - sono stati stanziati 1. 696. 000 euro per le 5 province della Regione Lazio: 350 mila euro a Frosinone, 350 mila euro Latina, 297,5 mila euro a Rieti, 348,5 mila euro a Roma e 350 mila euro a Viterbo. " "La Regione Lazio ha ritenuto necessario, in continuità con le iniziative ´semplificazione 2006´, ´Semplificazione 2. 0´ e ´semplificazione 2008´ promuovere l´iniziativa ´semplificazione 2009´, al fine di raggiungere un livello di semplificazione amministrativa diffuso su tutto il territorio regionale". "Queste attività - aggiunge l´assessore - sono risultate un valido strumento per snellire la pubblica amministrazione, per migliorare il livello qualitativo dei servizi offerti, per la creazione di collaborazioni e scambio di competenze sul territorio della regione, per la riduzione del "digital divide" e per la valorizzazione delle potenzialità dei territori svantaggiati abitualmente esclusi dai processi e programmi di innovazione". "In analogia alle precedenti campagne, ´semplificazione 2009´ si configura pertanto come un intervento di forte valenza strategica - dichiara la Coppotelli - volto ad incentivare la pubblica amministrazione a progettare ed attuare soluzioni di e-Government in modo condiviso, riducendo sia gli oneri burocratici, sia i tempi e i costi degli adempimenti a carico di cittadini, imprese e settore pubblico; ad esempio evitando di recarsi di persona negli uffici non si devono più subire le lunghe attese in coda agli sportelli. In sintesi semplificare l´azione amministrativa attraverso l´uso diffuso delle nuove tecnologie significa ridurre o eliminare passaggi procedurali, controlli e adempimenti inutili, consentendo un miglioramento sostanziale dei servizi offerti e, contemporaneamente, migliorando i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione". "Non si tratta più di mettere on-line un servizio ma di renderlo accessibile e fruibile a tutti e da ogni punto del territorio", conclude la Coppotelli. .  
   
   
LIGURIA: FIRMA PER IL RINNOVO DELL´ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON LA REGIONE RUSSA DI SVERDLOVSK  
 
Genova, 7 Ottobre 2009 - La Regione Liguria ha avviato da alcuni anni una collaborazione con il governo della regione russa di Sverdlovsk per lo sviluppo sociale, culturale e commerciale, già materia di un accordo avvenuto nel 2002 tra l´allora presidente della Regione Liguria e il governatore della Regione di Sverdlovsk. Per proseguire nella collaborazione economico-commerciale, tecnico - scientifica e umanitaria, con l´assistenza di Liguria International, si è definito il rinnovo per un periodo di cinque anni dell´accordo, è stato siglato martedì 6 ottobre presso la sede di piazza De Ferrari dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e dal vice governatore della Regione di Sverdlovsk, Anatoly Gredin. Nell´ambito del rinnovo Liguria International, su richiesta della stessa delegazione della regione russa, ha predisposto un programma di visita istituzionale e imprenditoriale, continuando anche il suo lavoro di promozione delle imprese liguri nella regione di Sverdlovsk. Gli ambiti specifici dell´accordo riguardano la metallurgia, la metalmeccanica, l´elettromeccanica, l´elettronica, l´information tecnology, la chimica, i servizi per il territorio, il turismo, i trasporti, la logistica, la finanza locale. La collaborazione potrà essere estesa anche al settore culturale, sanitario, dell´istruzione, dello sport e del tempo libero. La collaborazione avverrà attraverso specifiche intese e accordi fra soggetti sia pubblici che privati operanti sui rispettivi territori. .  
   
   
REGIONE TOSCANA, PUBBLICATO IL NUOVO STATUTO: MENO CONSIGLIERI E ASSESSORI  
 
Firenze, 7 ottobre 2009 - E´ stato pubblicato sul Burt, il Bollettino ufficiale della Regione Toscana, il nuovo statuto della Regione, che aveva ricevuto il primo via libera dal Consiglio regionale il 30 luglio e nei giorni scorsi, il 1 ottobre, è stato votato dall´assemblea per la seconda volta. Due sono le modifiche apportate: il taglio dei consiglieri regionali (da 65 a 53, che diventano 55 con il presidente della giunta e il portavoce dell´opposizione) e la sforbiciata al numero massimo di assessori che possono sedere in giunta (da 14 a 10, con la possibilità teorica di essere anche meno di otto visto che non esiste più un numero minimo). Prima della promulgazione definitiva si dovranno però attendere fino a gennaio. Entro sessanta giorni il governo ha infatti la facoltà di impugnarlo, mentre cittadini o consiglieri regionali possono promuovere entro tre mesi un referendum confermativo. E solo se i “sì” saranno più dei “no” il nuovo Statuto entrerebbe in vigore. Per il referendum servono 60. 447 firme di elettori toscani (un cinquantesimo degli iscritti nelle liste elettorali) o la richiesta di almeno 13 consiglieri regionali, pari ad un quinto dell´attuale consiglio. I moduli per la raccolta delle firme sono disponibili sul Burt, sul sito della Regione Toscana, assieme alla pubblicazione degli articoli dello Statuto modificati dal Consiglio regionale .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL SOTTOSEGRETARIO GIOVANARDI  
 
Bolzano, 7 ottobre 2009 - Collaborazione tra Stato e Regioni nell´ambito della famiglia e delle tossicodipendenze: sono due dei temi affrontati dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nell´incontro del 5 ottobre a Bolzano con Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla famiglia. Con il senatore Carlo Giovanardi il presidente Durnwalder ha discusso a Palazzo Widmann la possibile collaborazione tra la Provincia e lo Stato negli ambiti di competenza del Sottosegretario, vale a dire la famiglia e la tossicodipendenza. "Abbiamo approfondito la possibilità che su determinati programmi nazionali la Provincia, come eventualmente le altre Regioni, possa intervenire con un cofinanziamento", ha spiegato Durnwalder. La cooperazione potrebbe ad esempio concretizzarsi "nei progetti legati alla prevenzione della tossicodipendenza, alla riabilitazione e al reinserimento lavorativo e sociale delle persone uscite dal tunnel della droga", ha continuato Durnwalder. Analogo schema di collaborazione Stato-regioni potrebbe essere seguito nel campo del servizio sociale, ha osservato il sottosegretario Giovanardi. In particolare si é parlato di un sistema di cofinanziamento per programmi coordinati con il Governo. Oltre ad aggiornare Giovanardi, che conosce da tempo, sull´attuale situazione in Alto Adige, Durnwalder ha scambiato con il suo ospite alcune valutazioni in materia di toponomastica e ha ribadito la convinzione della necessitá di trovare un compromesso sui nomi in uso e che fanno parte del patrimonio linguistico del gruppo italiano. .  
   
   
LAVORO FVG: SARA´ MIGLIARATA LA LEGGE REGIONALE SUL MOBBING  
 
Aviano (Pn), 7 ottobre 2009 - Il fenomeno delle molestie morali e psicofisiche nell´ambiente di lavoro è complesso ed il Friuli Venezia Giulia è stata una delle prime Regioni italiane a dotarsi di una legge, la 7/2005, che, anche in assenza di una normativa statale organica, ha cercato di intervenire nei confronti di questo fenomeno. "Oggi però sussistono gli elementi per pensare ad un miglioramento di questa norma inserendola, per armonizzarne gli interventi, nel testo unico sul lavoro e cioè nella L. R. 18/2005" ha dichiarato ieri l´assessore al Lavoro Alessia Rosolen partecipando questa mattina al convegno "Il benessere del lavoratore tra stress, lavoro correlato e prevenzione" organizzato ad Aviano dall´ I. R. C. C. S. Centro di Riferimento Oncologico - Istituto Nazionale Tumori. "Se l´inserimento della norma sul mobbing in quella sul lavoro è ormai essenziale - ha continuato l´assessore - è altrettanto importante allargare la tipologia degli interventi, incrementare l´attività dei Punti d´ascolto e promuovere nelle aziende la consapevolezza che benessere lavorativo e conciliazione famiglia-lavoro sono spesso all´origine di una maggiore produttività". "I Punti di Ascolto si sono rivelati un osservatorio privilegiato per la comprensione di alcune dinamiche relative al disagio lavorativo, ha rilevato l´assessore, ricordando che attualmente in Friuli Venezia Giulia ce ne sono 7, accreditati dalla Regione e costituiti dalla Provincia di Pordenone, dalla Cisl di Pordenone, dalla Provincia di Udine, dalla Cisl di Gorizia, dall´ Associazione Map di Gorizia, dalla Uil di Trieste e dal Comune di Trieste. La scelta del Friuli Venezia Giulia di affidare la gestione dei Punti di Ascolto ad enti locali ed associazioni è rimasta unica nel panorama nazionale (le altre regioni hanno scelto le più istituzionali aziende sanitarie), rivelandosi, ha notato Alessia Rosolen, appropriata per la capacità di offrire un approccio più amichevole, facilitando l´instaurarsi di relazioni di fiducia. In 2 anni di attività ai Punti di Ascolto si sono rivolte più di 750 persone "ma avrebbero potute esser probabilmente di più se il lavoro di questi centri fosse stato maggiormente pubblicizzato" ha spiegato Rosolen, confermando che, da un´indagine fatta su un campione di 1000 unità, solo il 13 per cento degli intervistati sapeva della loro esistenza. Comunque, ha concluso l´assessore, nel corso dell´ultimo anno il ruolo di regia della Regione si è fatto più intenso ed il monitoraggio dei dati raccolti sulla tipologia degli utenti dei Punti d´Ascolto ha evidenziato come il disagio sui luoghi di lavoro investa trasversalmente uomini e donne, aziende grandi e piccole, pubbliche e private, senza significative prevalenze nell´uno o nell´altro settore. E come anche la tipologia dei problemi emersi non si limiti alle ipotesi di "mobbing" individuate nel 2005 dal legislatore. . .  
   
   
BOLZANO: SEDUTA DELLA GIUNTA PROVINCIALE DEL 5 OTTOBRE 2009 FRA GLI ARGOMENTI PARI OPPORTUNITÀ E BILANCIO 2010  
 
Bolzano, 7 Ottobre 2009 - Amministrazione - Di seguito alcune delle principali delibere prese in esame dalla Giunta provinciale nel corso della seduta. Seduta congiunta del 5 ottobre- La Giunta provinciale ha definito oggi l’ordine del Giorno della seduta congiunta degli Esecutivi di Bolzano, Trento ed Innsbruck che si terrà il 15 ottobre prossimo nel capoluogo del Tirolo del Nord. Saranno 15 i punti dell’ordine del giorno al centro della seduta congiunta e spazieranno dalla formazione professionale all’energia, dalla sanità all’intensificazione della collaborazione transfrontaliera. Il presidente Durnwalder ha sottolineato, nel corso della conferenza stampa odierna, il suo auspicio che nella seduta congiunta vengano adottate delle delibere definitive che consentano un’effettiva operatività dell’organismo transfrontaliero. Queste dovranno essere portate avanti da uno specifico ufficio che dovrà essere realizzato probabilmente a Bolzano ed avrà un compito istituzionale per tutte le tre componenti dell’Euregio. Risultati dei pareri sulla legittimità costituzionale dei referendum- Nel corso della conferenza stampa odierna il presidente Durnwalder ha informato che sono stati consegnati i pareri richiesti alle Università di Trento e di Innsbruck in merito alla legittimità costituzionale dei cinque quesiti referendari che saranno al centro della consultazione del 25 ottobre prossimo. I pareri sono stati richiesti rispettivamente al professor Obexer dell’Università di Innsbruck ed al professor Toniatti dell’Università di Trento i quali hanno espresso dei rilievi di carattere costituzionale in merito ai primi due referendum riguardanti rispettivamente la “Precedenza della popolazione locale nel campo dell’edilizia agevolata” e “Fermiamo la svendita del nostro territorio. Modifica della legge urbanistica provinciale – Disciplina della residenze di tempo libero”. Per quanto riguarda i due referendum sulla democrazia diretta il professor Obexer ritiene che i due quesiti non sono in contrasto con quanto affermato dalla legislazione europea. Secondo il professor Toniatti i due quesiti referendari sarebbero invece in contrasto con l’articolo 47 della Costituzione italiana che per specifiche materie come la legge elettorale, la nomina della Giunta provinciale, l’elezione diretta del presidente e la stessa legislazione sui referendum prevede che la competenza spetti al Consiglio provinciale. Il professor Toniatti ha espresso rilievi anche in merito al referendum sull’aeroporto soprattutto tenendo conto della necessità che vi sia comunque un ente gestore della struttura per garantirne l’operatività nei casi previsti dal medesimo testo del referendum. Il testo dei due pareri espressi dai docenti universitari, ha ribadito il presidente Durnwalder, è naturalmente a disposizione di chi lo richiederà, soprattutto delle varie associazioni locali. I due docenti saranno comunque invitati dalla Giunta provinciale ad esporre gli aspetti salienti dei loro pareri giuridici nel corso di un’apposita conferenza stampa. Bilancio più magro di 300 milioni di euro per il 2010- La Giunta ha quindi parlato del bilancio provinciale per il 2010 per il quale è previsto un taglio di circa 300 milioni di euro rispetto all’attuale bilancio. In sostanza la Provincia nel 2010 avrà a disposizione 5,1 miliardi di euro a fronte dei 5,4 dell’anno corrente. Nel corso della seduta odierna sono stati definiti gli importi spettanti ai singoli Assessorati e lunedì prossimo si passerà alla suddivisione degli importi per i singoli settori di competenza. In media, ha affermato Durnwalder, vi sarà un calo del 9% per i singoli settori. Ciò significa, in sostanza, che mentre per alcuni settori vi sarà un calo consistente, anche del 50%, per altri potrà essere confermata la disponibilità economica attuale o addirittura aumentata. La suddivisione dei fondi sui vari capitoli di spesa sarà resa nota al termine della prossima seduta della Giunta. Disegno di legge sulle pari opportunità- La Giunta ha apportato alcune modifiche al disegno di legge sulle pari opportunità presentato da alcune consigliere provinciali. Il nuovo testo è quindi stato approvato dalla Giunta provinciale. Vendita della “Sadobre” alla A22- L’impianto della “Sadobre” era stato creato a Campo di Trens per espletamento delle pratiche doganali ma dopo l’allargamento dell’Unione Europea gran parte del lavoro doganale è stato eliminato. La Giunta provinciale ha deciso di vendere parte del terreno non utilizzato per insediamenti produttivi alla società Autostrada del Brennero Spa. La sigla del contratto, ha affermato il presidente Durnwalder, avrà luogo nelle prossime settimane dopo che saranno identificati i terreni da destinare ad uso produttivo. Spostata di un anno la scadenza delle norme di prevenzione in materia di pubblici esercizi- La Giunta ha deciso di spostare dal 31 dicembre 2009 al 31 dicembre 2010 il termini relativi alle norme di prevenzione incendi in materia di pubblici esercizi. La proroga si è resa necessaria per consentire ai gestori di pubblici esercizi di avere il tempo sufficiente per adeguarsi alle nuove norme. .  
   
   
TOSCANA: TRE MILIONI DI EURO NEL 2010-11 A FAVORE DELL´INNOVAZIONE GIÀ OLTRE TREMILA LE IMPRESE AGRICOLE BENEFICIARIE DEI CONTRIBUTI 2008 -9  
 
Firenze, 7 ottobre 2009 - E’ stato pubblicato il bando per il sostegno all´accesso da parte delle imprese agricole ai servizi di consulenza, fondamentali per l´innovazione e di conseguenza per la loro competitività. Si tratta della seconda annualità della misura 114 “Utilizzo servizi di consulenza”, inserita nel Piano di sviluppo rurale relativamente al miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale. Le domande di assistenza e di pagamento dovranno essere presentate entro il prossimo 23 ottobre nell’ambito della Dichiarazione Unica Aziendale (Dua) tramite il sistema informatizzato dell’anagrafe regionale delle aziende agricole (accessibile tramite il sito internet dell´Artea: www. Artea. It), mentre le istruttorie saranno di competenza delle Amministrazioni provinciali. Nella prima annualità, relativa al periodo 2008/ 09, oltre 3000 aziende hanno beneficiato degli aiuti previsti, pari a circa 3 milioni di euro. Il sostegno è concesso agli imprenditori agricoli ed ai detentori di aree forestali per l’acquisizione di servizi di consulenza aziendale, da scegliere nell’ambito degli elenchi di riconoscimento approvati dall´Arsia. I contenuti dei servizi sono rivolti in particolare a sostenere i beneficiari per la conoscenza ed il rispetto dei criteri e delle norme previste, il miglioramento della gestione aziendale sostenibile, l’aumento della competitività e lo sviluppo della capacità d’innovazione dell’impresa. Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto a parziale copertura dei costi per l’utilizzo di servizi di consulenza, con una percentuale di aiuto pari all’ottanta per cento per un contributo pubblico che varia da un minimo di 640 euro ad un massimo di 1500 euro. Ad oggi la Tos cana è l´unica Regione italiana ad aver attivato questo percorso; i numerosi e difficili passaggi previsti in materia dalla normativa comunitaria ne rendono infatti molto complesso il suo avvio. .  
   
   
TERREMOTO:CHIODI, APERTURA CONSIGLIO ASSUME RUOLO CENTRALE IL PRESIDENTE: CI ASPETTA IMPORTANTE STAGIONE DI RIFORME  
 
 L´aquila, 7 ottobre 2009 - "Una stagione di importanti riforme attende l´attività del Consiglio regionale abruzzese ed oggi, la riapertura degli spazi dell´Emiciclo, a sei mesi dal sisma, assume una valenza strategica. La ricostruzione è anche questo". Lo ha detto il Presidente Gianni Chiodi intervenendo, ieri mattina, all´Aquila, alla cerimonia di riapertura degli spazi e degli edifici del Consiglio regionale. E´ stata anche l´occasione per inaugurare, alla presenza del ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, la mostra "Il coraggio della speranza" dove, oltre alle opere del pittore aquilano Vincenzo Bonanni, sono esposte le immagini più significative di un gruppo di fotografi abruzzesi che ha saputo esprimere un linguaggio fotografico e una comunicazione visuale creando uno sguardo d´insieme molto toccante. "In 180 giorni all´Aquila - ha aggiunto il Presidente - abbiamo fatto un piccolo miracolo, lasciatemi passare il termine. Nessuno pensava che, in così poco tempo, si potesse costruire una piccola città, perché 15mila persone con un tetto, rappresentano davvero una piccola città. Nessuno, dopo il sei aprile, avrebbe scommesso sulla possibilità di aprire le scuole alla ripresa dell´anno scolastico. Se consideriamo che nel primo mese abbiamo dovuto occuparci nell´immediato di fornire assistenza e ricovero in una fase di emergenza, è evidente come, in così poco tempo, sia stato fatto un lavoro eccezionale. Era una sfida difficile che abbiamo affrontato con grande rispetto e determinazione - ha proseguito il Presidente - La situazione è ancora molto complessa ma possiamo farcela se ci sentiremo sempre una comunità e se si farà un passo indietro sul piano referenziale e politico e un passo in avanti verso la ricostruzione della vita economica e sociale di questa parte di Abruzzo così duramente colpita". .  
   
   
TORNANO I JOB DAYS, GIORNATE EUROPEE DELLA MOBILITÀ PROFESSIONALE  
 
Bologna, 7 ottobre 2009 – Trovare lavoro in Europa, scoprire i vantaggi della mobilità professionale all’interno dell’Unione Europea e conoscere tutti servizi messi a disposizione dal servizio Eures: tornano quest’anno anche in Emilia-romagna i Job Days, le giornate europee del lavoro che attraverso seminari, conferenze, workshop ed eventi culturali mirano ad incrementare la mobilità professionale nei Paesi europei. La Regione Emilia-romagna insieme alle Province di Piacenza, Rimini, Parma e Bologna hanno organizzato varie iniziative, rivolte in particolare agli studenti delle ultime classi degli istituti superiori, ai neodiplomati e agli studenti universitari. La prima si è svolta questa mattina a Piacenza, il 7 ottobre i Job Days saranno a Rimini, giovedì 8 ottobre a Bologna e il 9 a Parma. Attivato nel 1994, Eures - European Employment Services - è un servizio europeo istituito e coordinato dalla Commissione Europea per favorire la mobilità professionale dei cittadini, ed è supportato dai servizi pubblici per l’impiego di trenta Paesi membri, attraverso una rete di oltre 5 mila uffici locali. Sono oltre 750 i consulenti Eures in tutta Europa, specialisti formati ad hoc che forniscono i tre servizi base, informazione, orientamento e inserimento lavorativo, sia a persone in cerca di lavoro che ad aziende interessate al mercato del lavoro europeo. Nel portale http://europa. Eu. Int/eures, si trovano oltre 1 milione e 400 mila offerte di lavoro, 300 mila curriculum e 15 mila aziende registrate, oltre alle necessarie informazioni sulle condizioni di vita e di lavoro nei paesi membri dell’Ue. .  
   
   
SARDEGNA: LE ANTICIPAZIONI SUI BANDI PIA PASSANO DAL TRENTA AL SESSANTA PER CENTO  
 
Cagliari, 6 Ottobre 2009 - "Il valore delle anticipazioni sui contributi concessi a valere sui bandi P. I. A. (Pacchetti Integrati di Agevolazione), Industria, Artigianato e Servizi e Turismo, passerà dal trenta al sessanta per cento". E´ quanto ha affermato l´assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, dopo la conclusione della seduta della Giunta Regionale. "La decisione - ha sottolineato l´assessore della Programmazione - concertata con gli assessorati dell´Industria, del Turismo e del Lavoro, rientra in quel pacchetto di provvedimenti immediati e concreti che stiamo adottando per restituire ossigeno alle imprese sarde. Nello scorso mese di settembre si è concluso l´iter di valutazione dei Contratti di Investimento, con la pubblicazione sul sito della Regione Sardegna della graduatoria e questa è stata l´occasione per avviare una riflessione sul futuro degli strumenti di incentivazione regionale e quindi sulla struttura dei bandi che verranno pubblicati nei prossimi mesi. "Ora - ha concluso l´assessore della Programmazione - gli uffici concluderanno la ricognizione delle risorse e predisporranno la copertura integrale delle graduatorie dei bandi Pia. L´adozione di questo provvedimento consentirà nei prossimi giorni di concludere l´iter amministrativo con l´adozione dei provvedimenti di concessione". .  
   
   
TRENTO, UN "PATTO PER IL LEGNO", LA CABINA DI REGIA SUBITO AL LAVORO PRESENTATO IL PIANO D´AZIONE 2009-2013. PRIMO OBIETTIVO: FARE SISTEMA  
 
 Trento, 7 ottobre 2009 - La costituzione, entro la fine dell´anno, di una società dei produttori forestali; la definizione di una piattaforma tecnologica provinciale per la filiera foresta-legno; un progetto pluriennale di formazione e di alta formazione per il settore; la messa a punto di un progetto strategico per la filiera: questi alcuni dei progetti ai quali lavorerà, da subito, la Cabina di regia della filiera foresta-legno-energia e contenuti nel Piano d´azione di legislatura 2009-2013, approvato nei giorni scorsi, all´unanimità, da tutte le componenti e attori della filiera e presentato ieri in una conferenza stampa. Un piano che si configura come un vero e proprio "patto per il legno" che riconosca l´importanza strategica di questa risorsa naturale. Soddisfazione per l´approvazione del Piano d´azione è stata espressa dal presidente della Provincia Dellai: "Per la prima volta siamo riusciti a costruire un´ipotetica filiera ed a fare un ragionamento con un orientamento alla concretezza. Il progetto di filiera foresta-legno va considerato come uno sui quali possiamo pensare di fondare anche l´uscita dalla crisi". La cabina di regia - ha ricordato il presidente Dellai - era stata costituita per dare un profilo di sistema a molte azioni, sapendo che si tratta di recuperare il senso di un disegno generale e cercare di capire come ciascuna parte può intervenire. Siamo nella condizione di poter passare alla concretezza delle azioni in un quadro di sintesi e di sinergia". Il Piano, che nasce dai contributi forniti dai componenti dell´apposito gruppo di lavoro istituito dalla Cabina di regia e che è stato illustrato da Romano Masè, dirigente generale del Dipartimento Risorse Forestali e montane, definisce una serie di azioni prioritarie "concrete e misurabili" per fare del legno trentino, partendo dalla gestione delle foreste per arrivare alla produzione di legname fino al suo utilizzo nel campo della nuova edilizia sostenibile, un sistema di eccellenza destinato a diventare un punto di riferimento non solo in campo nazionale ma europeo. Il punto di partenza è rappresentato dalle criticità generali che caratterizzano un settore che produce circa il 6 per cento del Pil provinciale: la difficoltà a "fare sistema" e le modeste dimensioni delle imprese forestali rispetto al mercato, gli elevati costi di produzione e la limitata disponibilità della materia prima locale, vincoli amministrativi e burocratici, una commercializzazione inadeguata e poco orientata al mercato, lo scarso raccordo tra i sistemi locali forestale e del legno (il legno trentino non "arriva" alla seconda lavorazione), tra le varie aziende e tra tutti i soggetti della filiera. Criticità, queste, che si sommano alla mancanza di una politica integrata di marketing mirato, ad incentivi non ancora sufficientemente premianti per stimolare l´uso del legno, in particolare di quello certificato, alla scarsità di professionalità specialistiche ma anche di produzioni di semilavorati a valore aggiunto, alla ancora modesta attenzione riservata allo sviluppo tecnologico e all´innovazione. Quali le possibili soluzioni? Il Piano d´azione ne individua una decina: - l´aggregazione tra i proprietari forestali, tra le aziende e, più in generale, tra tutti i soggetti della filiera e tra questi, la collettività e il territorio per un "Patto per il legno"; - proseguire gli investimenti in innovazione e meccanizzazione e nella formazione, ricercando nuovi modelli organizzativi sulla scorta di quanto già avviene per il settore agricolo (consulenza e assistenza tecnica, vantaggi fiscali, equiparazione delle imprese di utilizzazione boschiva agli imprenditopri agricoli professionali); - vendita di prodotti e servizi il più vicino possibile all´utilizzatore finale e utilizzo della certificazione Pefc nei bandi di gara per gli appalti pubblici; - definizione di una Piattaforma Tecnologica provinciale per la filiera finalizzata ad assicurare un approccio integrato alla ricerca di settore e capace di favorire innovazione e sviluppo in particolare nei settori "emergenti" (Case Legno Trentino); - sviluppo di un Progetto pluriennale di formazione e di alta formazione rivolto a professionisti e progettisti del settore; - promozione di un Progetto generale di marketing orientato sulla qualità del processo e del prodotto con un marchio identificativo che riassuma i tre valori già riconosciuti al brand locale: sostenibilità, identità alpina e affidabilità di sistema; - messa a punto di un Progetto strategico per la filiera, a partire dai progetti industriali nei settori trainanti dell´edilizia sostenibile, energia rinnovabile e imballaggi per l´agro-alimentare; - completare il processo relativo al brand "Case Legno Trentino", iniziativa, promossa dalla Provincia, di coordinamento organico tra tutte le iniziative di settore; - assicurare sostegno al settore dell´imballaggio; - favorire l´utilizzo delle biomasse di provenienza locale nei progetti relativi al settore dell´energia; sviluppare i settori di nicchia (rivestimenti, mobili, pannelli). Il Piano, come detto, individua una serie di priorità, indicando soggetti e scadenze temporali. Entro dicembre, ad esempio, si intende attivare la nascita di una società del produttori forestali ed entro la primavera 2010 la Piattaforma tecnologica e la definizione di un progetto pluriennale di formazione e di alta formazione. "La cabina di regia - ha commentato l´assessore all´industria e artigianato Alessandro Olivi - rappresenta il punto di partenza dal quale verranno sviluppate una serie di iniziative. Un punto di partenza importante perché fa proprie una serie di criticità, ponendo però anche alcuni asset strategici di lavoro. Il pregio del Piano è la condivisione e la collaborazione tra i vari settori". "E´ uno strumento che diventa anche un´opportunità per fare sistema, la parola chiave di tutto il Piano" ha spiegato Masè - Al di là dei contenuti, va detto che è stato messo in campo uno spirito di squadra dove tutti sono riusciti ad andare oltre i propri interessi particolari per valorizzare tutta la filiera nell´insieme. Il Trentino è un territorio forestale e il legno rappresenta una risorsa naturale e rinnovabile che va assolutamente valorizzata". .  
   
   
PROVINCE FVG: POSITIVO DIBATTITO SU DISTRETTO AVANZATO  
 
 Trieste, 7 ottobre 2009 - La possibilità di iniziare, in Friuli Venezia Giulia, una sperimentazione che tenga conto del percorso iniziato dalla Provincia di Trieste nell´intento di arrivare alla costituzione del ´Distretto della cultura´, la rivalutazione del ruolo delle Province come soggetti in grado di avviare relazioni istituzionali rispetto ad azioni di interesse comune e una considerazione complessiva sulle attività culturali in Friuli Venezia Giulia. Sono questi gli spunti di riflessione che derivano, secondo l´assessore regionale alla Cultura ed Istruzione Roberto Molinaro, dal convegno "Il Distretto culturale evoluto: esperienze internazionali e confronto" organizzato dalla Provincia di Trieste nel teatro del comprensorio dell´ex Opp di San Giovanni con il coinvolgimento di esperti italiani e stranieri. "Una proposta alla quale la Regione guarda con interesse - ha detto Molinaro - per la sua concezione della cultura, estremamente attuale ed in linea con quanto indicato dal trattato di Lisbona" Modello di sviluppo locale fondato sull´integrazione tra cultura, scienza, tecnologia ed innovazione, il Distretto culturale si prospetta come l´ambito in cui avviare l´integrazione tra cultura, scienza ed innovazione, alla base dell´attivazione di canali utili ad attrarre nuove energie e nuove sinergie. Dichiarandosi "compiaciuto per il metodo ed il contenuto" Molinaro ha sottolineato l´importanza di questa due giorni di lavori e ricordato che il "Distretto culturale è una previsione normativa, sinora mai attuata, del 2008". E´ importante soprattutto, secondo Molinaro, il dibattito che in quest´occasione sarà avviato "attorno alle migliori esperienze fatte in proposito all´estero e ad alcune significative esperienze italiane" e favorirà una prima ricognizione sull´apporto concreto derivabile dagli operatori culturali in Friuli Venezia Giulia. Un mondo variegato e frammentario, dato che solo a Trieste le associazioni culturali sono circa 400, ha rilevato la presidente della Provincia giuliana, Maria Teresa Bassa Poropat, che ha confermato come oggi si concluda una prima, importante fase verso la costituzione del distretto creando le condizioni per "pensare alla cultura come strumento e strategia di rilancio del territorio". "La cultura deve fare i conti con la diminuzione delle risorse finanziarie" ha rammentato Molinaro, notando come, d´altra parte si assista, per contro, ad una crescita delle risorse umane in termini di giovani e associazioni, ed evidenziando l´importanza degli eventi che fanno cultura e servono a valorizzare il territorio. Eventi di cui non va sottovalutata la dimensione gestionale che sempre più richiede il coinvolgimento del privato. Un contesto in cui l´iniziativa della Provincia di Trieste assume un valore particolare perché viene da lontano, ha spiegato l´assessore, e guarda alla cultura come motore di creatività quale elemento sostanziale d´innovazione e di sviluppo. .  
   
   
BOLZANO: CONCORSI PER DUE DIREZIONI DI UFFICIO IN PROVINCIA  
 
 Bolzano, 7 ottobre 2009 - Verranno pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione del 12 ottobre i bandi di concorso per la direzione dell´Ufficio igiene e salute pubblica e per la direzione dell´Ufficio sistemazione bacini montani nord. Il termine per la presentazione delle domande scade l´11 novembre 2009. La Ripartizione provinciale Servizi centrali comunica che la Giunta ha indetto due concorsi nell´azienda Provincia: uno per la nomina a direttore dell´Ufficio igiene e salute pubblica (Ripartizione provinciale sanità) e uno per la nomina a direttore dell´Ufficio sistemazione bacini montani nord (Ripartizione provinciale opere idrauliche). I concorsi saranno pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino/alto Adige n. 39 del prossimo 12 ottobre, parte Iv. Le domande di partecipazione vanno presentate entro le ore 17 dell´11 novembre 2009 all´Ufficio provinciale Organizzazione, a Palazzo Widmann in via Crispi 3, 3o piano, Bolzano. Nello stesso ufficio (tel. 0471 414 950) è possibile ottenere ulteriori informazioni in merito. .  
   
   
NASCE LA CARTA PER LE PARI OPPORTUNITÀ E L’UGUAGLIANZA SUL LAVORO. LE IMPRESE SCENDONO IN CAMPO PER MIGLIORARE LA GESTIONE DELLE DIVERSITÀ IN AZIENDA  
 
Milano, 7 ottobre 2009 - Realizzare un ambiente di lavoro che assicuri a tutti pari opportunità e il riconoscimento di potenziale e competenze individuali non rappresenta soltanto un atto di equità e coesione sociale, ma contribuisce anche alla competitività e al successo dell’impresa. L’impegno delle aziende italiane alla realizzazione di questo obiettivo è facilitato dalla nascita della Carta per le Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro, presentata Il 5 Ottobre in Assolombarda. Il documento è promosso da Fondazione Sodalitas, Aiaf (Associazione Italiana delle Imprese Familiari), Aidda (Associazione Imprenditrici Donne Dirigenti d’Azienda), Impronta Etica, Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), l’Ufficio Nazionale Consigliera di Parità con l’adesione del Ministero del Lavoro, della Salute, e delle Politiche Sociali e il Ministero per le Pari Opportunità. Diana Bracco, Presidente di Fondazione Sodalitas, illustrando il documento ha messo in luce come, sulla scia del successo delle iniziative francese (Charte de la Diversitè) e tedesca (Charta der Vielfalt), la Carta per le Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro sia una dichiarazione di intenti, sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. La Carta fornisce un quadro di riferimento valoriale per guidare le imprese aderenti nella sua applicazione, contenendo non prescrizioni dettagliate ma pochi impegni programmatici basati su principi ed elementi chiave di efficaci programmi di cambiamento, sperimentati con successo dalle imprese impegnate da più tempo in materia. La sua attuazione nel contesto aziendale e la definizione delle relative priorità sono lasciate alle imprese aderenti, in funzione della loro situazione specifica ed eventuali programmi già realizzati. L’ampio consenso verso la Carta è testimoniato dal numero delle aziende che oggi hanno sottoscritto il documento: 16 top manager di rilevanti imprese del mercato italiano, tra cui alcune Piccole e Medie Imprese, hanno firmato l’impegno all’attuazione dei principi della Carta. Questo numero è il punto di partenza per la diffusione dei valori che la Carta rappresenta: l’obiettivo che il Comitato Promotore si prefigge è che la sua diffusione possa estendersi a tutte le imprese di qualunque dimensione in Italia. L’adesione alla Carta è libera. Attraverso il sito www. Cartapariopportunita. It è possibile avere tutte le informazioni inerenti alla Carta, consultarne il testo, richiedere l’adesione per la propria azienda e avere accesso ad esempi di buone pratiche messe in atto da aziende che da più tempo sono attive e all’avanguardia sulla gestione delle Diversità in azienda. È inoltre possibile approfondire il tema del Diversity Management grazie ai riferimenti sulle politiche nazionali ed europee in materia ed ai documenti scaricabili gratuitamente dal sito. Il sito è lo strumento che permetterà alle aziende di disporre degli strumenti per mettere in pratica al meglio la gestione delle Diversità. .  
   
   
CALABRIA: LA CONSIGLIERA STELLA CIARLETTA HA FIRMATO LA CARTA PER LE PARI OPPORTUNITÀ E L’UGUAGLIANZA SUL LAVORO  
 
 Reggio Calabria, 7 ottobre 2009 - La consigliera regionale di Parità, Stella Ciarletta, ha aderito alla Carta per le Pari opportunità e l´uguaglianza sul lavoro, promossa dal Fondazione Sodalitas, Aidaf, Aidda, Impronta Etica, Ucid, l’Ufficio Nazionale Consigliera di Parità, con l’adesione del ministero del Lavoro, della Salute, e delle Politiche Sociali e del ministero per le Pari Opportunità. La Carta è stata presentata in Assolombarda a Milano e durante l’incontro si è tenuta la cerimonia di sottoscrizione della Carta da parte delle prime 16 aziende. “La Regione Calabria – ha detto Stella Ciarletta - ha avviato negli ultimi due anni significative politiche di promozione della conciliazione vita/lavoro. Utilizzando il Por Calabria, infatti, la Giunta Loiero ha pagato i voucher di conciliazione per le donne con carichi di cura familiare e ha, altresì, finanziato i piani di conciliazione aziendale. I quaranta progetti approvati, per un totale di circa 6 milioni di euro vedono coinvolte sessanta imprese distribuite su tutto il territorio calabrese, e introducono la sperimentazione di servizi innovativi come il nido aziendale, la ludoteca, la banca del tempo, il telelavoro e la flessibilità dell´orario”. Secondo Ciarletta “lo strumento della Carta della Parità fornisce l´occasione di certificare questi servizi, introducendo un marchio di qualità per quelle imprese che garantiscano la erogazione di determinati standard e favoriscano, di conseguenza, una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. “Posso dire – ha aggiunto la Consigliere di Parità - che in Calabria, a differenza che in altre regioni anche del Centro Nord, siamo all´avanguardia sui temi della conciliazione, non solo per le importanti risorse impegnate, ma anche per il livello di progettualità dimostrato dalle imprese, che hanno colto l´opportunità per favorire il benessere dei propri dipendenti migliorando al tempo stesso le performances aziendali”. La Carta, lanciata in Italia sulla scia del successo delle iniziative francese e tedesca, è una dichiarazione di intenti sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. Realizzare un ambiente di lavoro che assicuri a tutti pari opportunità e il riconoscimento di potenziale e competenze individuali, non rappresenta soltanto un atto di equità e coesione sociale, ma contribuisce anche alla competitività e al successo dell’impresa. La Carta per le Pari opportunità e l´uguaglianza sul lavoro fornisce un quadro di riferimento valoriale per guidare le imprese aderenti nella sua applicazione, contenendo non prescrizioni dettagliate ma pochi impegni programmatici basati su principi ed elementi chiave di efficaci programmi di cambiamento, sperimentati con successo dalle imprese impegnate da più tempo in materia. La sua attuazione nel contesto aziendale e la definizione delle relative priorità è lasciata alle imprese aderenti, in funzione della loro situazione ed eventuali programmi già realizzati. L’iniziativa italiana della Carta viene portata avanti sulla base di una ampio consenso nel mondo delle imprese e delle istituzioni pubbliche. .  
   
   
´DIAMO VOCE AL RISPETTO DELLE DONNE´ INSEDIATO NELLE MARCHE IL FORUM PERMANENTE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE E PRESENTATO LO SPOT.  
 
Ancona, 7 Ottobre 2009 - Rispettare una donna, qualsiasi donna, per rispettarle tutte. E` nella lotta ad ogni forma di sopruso o maltrattamento, fisico o psicologico, che passa il contrasto alla violenza sul genere femminile. Contrasto che vede la Regione Marche impegnata in prima linea con azioni concrete quali l´apertura dei Centri antiviolenza della Regione Marche e della Casa di Accoglienza per tutelare le donne vittime di abusi e violenze. In occasione dell´insediamento del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere ´ cha ha discusso sull´individuazione dei criteri e delle modalita` per la concessione dei contributi per le misure antiviolenza - e` stata presentata la campagna di comunicazione curata del Corecom Marche. Gli abusi sul genere femminile sono un fenomeno preoccupante e in crescita, anche nel territorio marchigiano, tanto da indurre la Regione a prendere importanti provvedimenti assunti con la legge regionale 32 del 2008 ´Interventi contro la violenza sulle donne´. Da qui la sinergia tra Assessorato alle pari Opportunita`, le Consigliere del Assemblea Legislativa Regionale e il Corecom, il quale ha compito di sviluppare iniziative di comunicazione per divulgare la legge. «Quello della violenza sulle donne e` un tema sul quale non ci e` dato di sbagliare ´ ha dichiarato l´assessore alle Pari Opportunita` Stefania Benatti -. Dobbiamo essere punto di riferimento per le donne che ci chiedono aiuto, per questo, in attuazione della legge, abbiamo gia` reso operativi in regione quattro centri antiviolenza ´ uno per Provincia ´ che offrono consulenza gratuita e supporto alle donne vittime di soprusi». Il Corecom ha costituito un team di donne e di esperti per elaborare un messaggio che non enfatizzi la violenza e che ha un intento educativo. ´Diamo voce al rispetto delle donne´ questo il claim del messaggio elaborato in modo differenziato per radio e Tv. «Lo spot presentato oggi vuole essere un messaggio per tutta la societa` marchigiana ´ ha affermato il presidente del Corecom Marche Marco Moruzzi -. Senza alcuna forma di spettacolarizzazione della violenza, a cui la tv ci ha purtroppo abituati, questa comunicazione sociale si fa promotrice di una nuova cultura del rispetto della donna». Lo spot sara` trasmesso da Rai Marche, da tutte le emittenti radio-televisive locali e dai cinema circuito Acec nonche` dalle sale multiplex Giometti della regione, che hanno aderito a titolo completamente gratuito al progetto. La presidente della Commissione Pari Opportunita` Adriana Celestini ha ricordato come «l´iniziativa di oggi rappresenti un´assunzione di responsabilita` da parte delle istituzioni su un tema cosi` importante». La Regione Marche si fa cosi` motore di un profondo cambiamento sociale, che spezza il silenzio, la paura, l´ignoranza di cui la violenza si nutre. Combattere maltrattamenti ed abusi significa agire anche sul piano della conoscenza e dell´educazione. Perche` i soprusi, fisici e morali, sono figli di una cattiva cultura, dove la donna, nel suo corpo e nella sua persona, non viene stimata per il valore che ha. .