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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Ottobre 2009
IL NOBEL PER LA FISICA VA AI "PADRI DELLE FIBRE OTTICHE" E AI PIONIERI NEL CAMPO DELLA FOTOGRAFIA DIGITALE  
 
 Bruxelles, 12 ottobre 2009 - Il fatto che sia possibile leggere questo articolo con tanto di immagini è in larga misura dovuto al lavoro di tre scienziati appena insigniti del Premio Nobel 2009 per la fisica. Charles Kuen Kao, fisico con doppia cittadinanza inglese e americana, che lavora presso gli Standard Telecommunication Laboratories, nel Regno Unito, e la Chinese University of Hong Kong, in Cina, ha ricevuto 10 milioni di corone svedesi (976. 000 euro) per "i rivoluzionari risultati ottenuti nel campo della trasmissione della luce nelle fibre per la comunicazione ottica". Già negli anni Trenta del secolo scorso i medici utilizzavano fibre ottiche corte per analizzare gli organi interni dei pazienti o per illuminare i denti negli interventi di chirurgia odontoiatrica. Tuttavia, queste fibre avevano una durata piuttosto breve e la capacità di trasmettere luce si limitava a distanze estremamente ridotte. Nel corso degli anni Sessanta, l´invenzione del laser ha consentito di inserire i fasci di luce direttamente nelle fibre ottiche, ma anche i segnali laser ebbero una durata limitata: dopo appena 20 metri, rimaneva solo l´1% della luce entrata nella fibra. Nato nel 1933 a Shangai (Cina), Charles Kao ha concluso il dottorato in ingegneria elettrica nel 1965 presso l´Imperial College London, nel Regno Unito. All´epoca il fisico lavorava già presso gli Standard Telecommunication Laboratories, dove ha avuto modo di studiare in dettaglio, insieme al collega George Hockman, le fibre in vetro. Nel gennaio 1966 i due colleghi hanno presentato i risultati raggiunti, suggerendo che l´attenuazione dell´efficacia delle fibre ottiche fosse riconducibile alle impurità presenti nel vetro. Il trasferimento della luce su lunghe distanze richiedeva infatti vetro estremamente puro e trasparente e un vetro con tali caratteristiche non era mai stato prodotto fino ad allora. Solo quattro anni più tardi, però, un produttore di vetro statunitense riuscì a produrre una fibra in vetro estremamente pura, lunga ben un chilometro. Oggi, sono più di un miliardo le fibre ottiche che trasportano alla velocità della luce chiamate telefoniche, testi, immagini e dati in tutto il mondo. "[Il professor Kao] ha sviluppato, grazie al suo intuito, i principi delle fibre ottiche e ha trasformato in realtà la comunicazione mediante le fibre ottiche, precorrendo l´era di Internet" ha affermato Lawrence Lau, rettore della Chinese University of Hong Kong. "La comunicazione di rete ad alta velocità, oggi parte integrante della vita moderna, si deve in gran parte al Professor Charles Kao, un vero pioniere". L´altra metà del premio è andata a William Boyle e George Smith dei Bell Laboratories, negli Stati Uniti "per l´invenzione di un circuito semiconduttore di imaging, il sensore Ccd [charge-coupled device]". Il Ccd è "l´occhio elettronico" delle videocamere digitali. Il dispositivo si basa sull´effetto fotoelettrico (che, tra l´altro, valse ad Albert Einstein il Premio Nobel per la fisica nel 1921). L´effetto fotoelettrico trasforma la luce in segnali elettrici. Il Ccd rappresenta a tutti gli effetti uno schieramento di "fotocellule" che emettono quantità diverse di elettroni a seconda dell´intensità della luce che li colpisce. La carica di elettroni di ogni fotocellula può essere estratta, trasformando un´immagine analogica in immagine digitale. La presenza di filtri diversi permette di generare immagini a colori. Oltre a rivoluzionare il mondo della fotografia, il dispositivo viene ampiamente utilizzato in medicina nell´ambito della diagnostica per immagini per gli organi interni. "La fotografia digitale è diventata uno strumento insostituibile in numerosi ambiti di ricerca" si legge in una dichiarazione dell´ente che conferisce il premio. "Il Ccd ha offerto nuove opportunità di visualizzare quanto non era visibile: ci ha restituito immagini estremamente nitide di luoghi molti distanti da noi, sia nell´universo che nelle profondità degli oceani". E, come è ovvio, i cavi ottici sviluppati dal Professor Kao rivestono un ruolo fondamentale in relazione alla possibilità di inviare in tutto il mondo le immagini scattate con l´ausilio del Ccd. Per maggiori informazioni, visitare: Sito web del Premio Nobel http://nobelprize. Org/ Chinese University of Hong Kong: http://www. Cuhk. Edu. Hk/ .  
   
   
CON IL “SINCRONO” RADDOPPIANO I DOMINI .IT IL REGISTRO .IT DELL’ISTITUTO DI INFORMATICA E TELEMATICA DEL CNR HA ATTIVATO DAL 28 SETTEMBRE IL NUOVO SISTEMA DI REGISTRAZIONE DEI NOMI INTERNET CON LA TARGA ITALIANA .IT: NIENTE PIÙ CARTA E FAX, LE OPERAZIONI ORA AVVENGONO IN TEMPO REALE. CRESCE IL NUMERO DI DOMINI REGISTRATI (DA POCO PIÙ DI MILLE A DUEMILA AL GIORNO) E L’INTERESSE DEGLI OPERATORI STRANIERI  
 
Roma, 12 ottobre 2009 - L’effetto sincrono mette le ali ai domini . It. Le nuove regole di registrazione del Registro . It, l’organismo dell’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Iit-cnr) che assegna e gestisce i nomi della rete a suffisso . It (le targhe italiane di Internet, tanto popolari nei siti web e negli indirizzi di posta elettronica), hanno da subito innescato un netto incremento nel numero medio di registrazioni giornaliere: dal 28 settembre scorso, giorno in cui è entrato in funzione il nuovo sistema “sincrono”, completamente automatizzato, sono stati attivati quasi 2mila nuovi domini al giorno, contro una media di 1. 156 rilevata nel corso del 2009. Grazie al nuovo sistema, gli utenti finali non devono più inviare alcuna documentazione cartacea al Registro . It e i nomi richiesti sono visibili su Internet nel volgere di poche ore: un sostanziale passo in avanti in termini di rapidità ed efficienza del servizio. Il 28 settembre, primo giorno di operatività, il Registro ha attivato 723 nuovi domini in tempo reale, cui si sono aggiunti altri 1. 638 domini registrati secondo le vecchie procedure “asincrone” (i due sistemi coesisteranno in parallelo per i prossimi due anni). Due giorni dopo, il gap tra nuove registrazioni sincrone e asincrone si era notevolmente abbassato (962 contro 1. 164). E venerdì 2 ottobre è avvenuto il sorpasso, con 1. 154 registrazioni con il nuovo sistema e 965 asincrone; la tendenza degli utenti a privilegiare le registrazioni in tempo reale si è ulteriormente amplificata, come dimostrano i dati di martedì 6 ottobre (1. 005 nuove registrazioni sincrone, 752 asincrone) e mercoledì 7 (1. 057 contro 480). Da rilevare che il nuovo sistema consente agli utenti di attivare domini . It anche il sabato e la domenica (operazione non possibile con le vecchie procedure che richiedono il controllo manuale da parte degli operatori): nel primo fine settimana di attività sono stati registrati complessivamente 753 nuovi nomi a dominio. Il primo dominio “sincrono” è stato registrato lunedì 28 settembre alle 11 e 48 secondi, nemmeno un minuto dopo l’avvio del nuovo sistema: è kutabeach. It. “I primi dati, pur largamente parziali e suscettibili di variazioni nel medio periodo, testimoniano l‘interesse degli operatori e degli utenti per le nuove procedure”, osserva il direttore dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr e responsabile del Registro, Domenico Laforenza. “Grazie al sistema ‘sincrono’, i tempi effettivi di registrazione dei domini . It sono passati da una media di due, tre giorni a circa tre ore: senza considerare la facilità e l’immediatezza delle procedure. Il nuovo sistema, basato sul protocollo standard Epp, supera il limite delle procedure “asincrone”, che prevedono l’invio via fax al Registro dei principali documenti necessari all’attivazione di un dominio . It. Resta comunque operativa anche la registrazione “asincrona” al fine di consentire a tutti gli operatori del settore di migrare senza strappi verso le nuove procedure”. Un’ulteriore spinta alle registrazioni – e, più in generale, alla diffusione di Internet in Italia – è attesa dalla campagna di comunicazione che il Registro attuerà a partire dal prossimo novembre: i dettagli dell’iniziativa, accompagnati dai dati aggiornati sullo sviluppo del sistema “sincrono” e dalle rilevazioni statistiche sulle abitudini dei navigatori italiani, saranno presentati nel corso di una conferenza stampa in programma martedì 20 ottobre alle 11,30 nella sede Cnr di piazzale Aldo Moro, a Roma, presente il presidente del Consiglio nazionale delle Ricerche prof. Luciano Maiani (per partecipare è necessario accreditarsi ai recapiti in calce al comunicato). Per le operazioni di registrazione gli utenti finali devono rivolgersi ai registrar (società che operano con le nuove procedure automatizzate) o ai maintainer (che lavorano in modalità “asincrona”). A oggi i maintainer accreditati sono 1. 990, in larga misura (95%) italiani. Tra i registrar, invece, la presenza straniera è decisamente più consistente: dei 133 operatori che hanno sottoscritto il contratto – ma la lista è in continuo aggiornamento – gli operatori esteri sono già il 20%. Il Registro . It conta 1. 737. 270 domini registrati (dato rilevato l’8 ottobre: erano 1. 623. 705 a fine 2008) e, per dimensioni, è il quinto d’Europa e il settimo del mondo tra i registri “geografici” (ovvero, quelli che identificano una nazione o un territorio, come . Fr per la Francia, . De per la Germania o . Uk per il Regno Unito). .  
   
   
ASSINFORM: APPOGGIO PIENO ALLA FUSIONE TRA LE ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI PROVINCIALI E CONFINDUSTRIA LAZIO  
 
 Roma, 12 ottobre 2009 - “Il progetto di fusione tra le associazioni territoriali di Confindustria nel Lazio, costituisce un modello di riforma innovativa in chiave federale di importanza strategica per le istanze rappresentative delle imprese, che auspico possa essere seguito al più presto nel resto d’Italia” così Paolo Angelucci, Presidente di Assinform scende in campo per appoggiare in pieno l’operazione portata avanti da Aurelio Regina, Presidente dell’Unione degli Industriali di Roma, che prevede l’accorpamento tra la struttura regionale Confindustria Lazio e le rappresentanze delle cinque province di Roma, Rieti, Viterbo, Latina e Frosinone, “Come Assinform, che rappresenta un settore costituito da 97. 000 imprese, in gran parte di dimensioni medio-piccole – sottolinea Angelucci - siamo direttamente interessati all’unificazione dei centri decisionali di Confindustria sul territorio. Non solo perché da tale processo ne derivano notevoli risparmi di costi e strutture più snelle ed efficienti, ma soprattutto perché corrisponde all’esigenza di disporre di un punto di riferimento unico e forte di Confindustria a livello locale. Oggi le Regioni hanno un peso determinante nella politica per l’occupazione, la formazione, la ricerca, tutti temi che, fra l’altro, vedono le imprese It in prima linea. La rappresentanza confindustriale a livello territoriale, per affrontare in modo adeguato la difficile fase in cui si trova l’economia italiana, in bilico fra uscita dalla crisi e necessità di rilancio della crescita, è oggi chiamata a concentrare le proprie risorse, in modo da rafforzare il proprio ruolo e la capacità di dialogare in modo chiaro e coerente con gli interlocutori istituzionali”. .  
   
   
GIUNTA REGIONALE VENETO SU APPALTO INFORMATICO ULSS 9 TREVISO: MAI NEGATA DOCUMENTAZIONE A CONSIGLIERE DIEGO BOTTACIN  
 
Venezia, 12 ottobre 2009 - La Giunta regionale, in relazione alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale del Dp Diego Bottacin in merito a presunti dinieghi di rendere disponibile la documentazione inerente l’appalto informatico della Società Sigma all’Ulss 9 di Treviso precisa quanto segue. E’ destituita di ogni fondamento l’asserzione che gli uffici regionali della sanità abbiano negato, o anche solo frapposto ostacolo, alla richiesta di fornire gli incartamenti richiesti. Il consigliere Diego Bottacin ha chiesto agli uffici tecnici regionali copia del contratto della Società Sigma con tutte le Uullss del Veneto in data 7 ottobre. Nella stessa data il Consigliere è stato contattato telefonicamente con la spiegazione che era necessario acquisire la documentazione dall’Azienda Ospedaliera di Verona, capofila della procedura. L’8 ottobre la documentazione (bando di gara, capitolato, verbali di aggiudicazione e contratto) è pervenuta agli uffici regionali i quali hanno provveduto a trasportarla su supporto informatico e, dopo averne avvisato il Consigliere richiedente, il 9 ottobre mattina ha trasmesso il tutto via e-mail al Gruppo consiliare del Partito Democratico. Nella stessa giornata il consigliere Bottacin chiedeva verbalmente anche i contratti accessori che varie Aziende sanitarie potevano aver successivamente sottoscritto con Sigma. Al Consigliere veniva spiegato che tali informazioni non erano in possesso dell’Azienda Ospedaliera di Verona e della Regione e che sarebbe stato necessario rivolgersi direttamente alle Uullss. La gara per l’appalto informatico delle Uullss è stata effettuata nell’anno 2006 da parte dell’Azienda Ospedaliera di Verona con il meccanismo dell’Azienda capofila. Alla gara europea hanno partecipato numerose aziende ed una Commissione, nella quale erano presenti anche tecnici non regionali, ha aggiudicato alla Sigma. Ne è conseguito che, per la prima volta, la Regione e le sue Uullss hanno potuto conoscere in tempo reale la situazione individuale e cumulativa delle circa 60 mila figure professionali che a vario titolo lavorano nella sanità e nel sociale. In precedenza Sigma aveva contratti individuali con le varie Uullss venete, che risultavano economicamente più onerosi di quello attuale e comprendenti servizi inferiori. Si rammenta che la Società Sigma gestisce circa un terzo del personale socio sanitario italiano con contratti di varia tipologia. Per quanto concerne la vicenda degli ammanchi all’Ulss 9, la verifica ispettiva della Regione, pubblicata a puntate da un quotidiano trevigiano, affermava che la sottrazione messa in atto da una dipendente, unica persona arrestata tra i dipendenti dell’Ulss 9, era iniziata quando il sistema informatico era realizzato direttamente dall’Ulss; è continuata quando il sistema informatico è stato sostituito con un prodotto di società diversa di Sigma; è proseguita quando, con gara ad evidenza pubblica, la Società Sigma è diventata fornitrice delle Uullss. Si rammenta che in tutti e tre i casi la dipendente inquisita svolgeva la funzione di amministratrice di sistema. Sia la Regione che l’Ulss 9 hanno dato puntuale informazione sugli eventi, in accordo con gli inquirenti. .  
   
   
TUTTI COL POKEN, POKEN PER TUTTI  
 
Milano, 12 ottobre 2009. Le identità si moltiplicano e sempre più sono digitali, ma modi per renderle note continuano ad essere cartacei: brochure, volantini, e soprattutto biglietti da visita, d ogni forma e colore, single e double-face, ma sempre di carta. Che una volta raccolti finiscono se va bene in quei raccoglitori spesso utili solo a prendere polvere (a meno che non si abbia un´efficiente segretaria che trascriva i dati nell´agenda elettronica). Poi, la carta è statica, e allora affannose ricerche di penne per “aspetta, il cellulare è cambiato, e poi ora ho un account su Twitter, seguimi”. Siccome la necessità aguzza l´ingegno, sono stati inventati i Poken, i biglietti da visita elettronici che si stanno diffondendo rapidamente tra i partecipanti intensivi ai social network. Dotati di chip Rfid e di memoria a stato solido, basta avvicinarne due e il proprio biglietto da visita elettronico viene trasferito all´interlocutore e viceversa. Non solo, ma nei Poken, specie le ultime versioni dotate di 2 Gbyte di memoria, possono essere memorizzate brochure, documentazione commerciale, file multimediali, permettendo di scambiare le identità ma anche le informazioni di marketing. I Poken non potevano mancare a Social Money, il primo evento in Italia sul “lato economico” dei social media. L´organizzatore, Updating, ha raggiunto quindi un accordo con Fastinking, rappresentante di Poken Italia, per offrire ai tutti i partecipanti registrati a Social Money i Poken a prezzo scontato. I registrati sul sito Social Money riceveranno via e-mail un codice sconto usando il quale potranno acquistare online sul sito Poken Italia il biglietto da visita elettronico nella forma e nelle dimensioni che preferiranno. Il ritiro avverrà alla reception di Social Money il 20 ottobre a Palazzo Turati (Via Meravigli 9/b) a Milano. E poi via, a scambiarsi biglietti da visita veramente utilizzabili, anche senza segretarie. Maggiori informazioni sui Poken sono disponibili sul sito www. Poken-it. Com . .  
   
   
SICUREZZA. LA REGIONE VENETO PRESENTA PROGETTI PER INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLA POLIZIA LOCALE  
 
Venezia, 12 ottobre 2009 - Fare il punto sulla collaborazione istituzionale per quanto riguarda la Polizia Locale e la collaborazione di questa con le Forze dell’Ordine, ma soprattutto presentare alcune importanti iniziative regionali per il collegamento tecnologico e infrastrutturale dei Distretti, come la rete di radiocomunicazioni Tetra, il Sistema di monitoraggio permanente, l’avvio del Sistema Informativo delle Polizie Locali del Veneto, la Modulistica Standarizzata e l’avvio di un focus statistico sulla realtà dei distretti. Questi gli argomenti trattati nel corso dell’incontro che l’Assessore alle Politiche per la Sicurezza dei Cittadini della Regione del Veneto, Massimo Giorgetti, ha promosso presso la Corte Benedettina di Legnaro, al quale sono intervenuti i comandanti della Polizia locale responsabili dei distretti individuati dal Piano di zonizzazione, i rappresentanti di tutte le Prefetture e delle Forze dell’ordine del Veneto. Si ricorda che la gestione e l’organizzazione delle attività di sicurezza sul territorio sono una delle “sfide” che la Regione del Veneto sta affrontando nell’ambito delle sue competenze specifiche che riguardano le Polizie Locali. “Negli ultimo tempi – sottolinea l’Assessore Giorgetti – sono state assunte decisioni importanti e avviate altrettante importanti iniziative con l’obiettivo di realizzare un vero e proprio “progetto Veneto” finalizzato alla creazione di un sistema organico delle Polizie Locali, per rafforzare il presidio del territorio, coordinare e razionalizzare le attività , creare maggiori sinergie con le Forze dell’Ordine nazionali. Ricordo a questo proposito la Scuola Regionale di Polizia Locale o il progetto zonizzazione del territorio in Distretti di Sicurezza, per il quale, oltre al supporto operativo, la Regione ha messo a disposizione 6 milioni di euro per la costituzione e l’estensione delle forme associative. Tutto ciò – conclude Giorgetti – pone il Veneto decisamente all’avanguardia nel panorama nazionale in questo settore”. .  
   
   
RICERCA FVG: 5 MILIONI PER IL BANDO SULLA DOMOTICA A BREVE SARANNO APPROVATI I BANDI PER LA RICERCA INDUSTRIALE NEI SETTORI NAVALE, NAUTICO E DELLA BIOMEDICINA MOLECOLARE  
 
Udine, 12 ottobre 2009 - Il bando per la realizzazione di progetti di ricerca industriale nel settore della domotica è stato approvato il 9 ottobre dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore al lavoro, Università e ricerca Alessia Rosolen. Confermando che a breve, e sempre con il supporto dei medesimi fondi europei, saranno approvati i bandi per la ricerca industriale nei settori navale, nautico e della biomedicina molecolare, l´assessore rileva che all´attuazione del bando sono state destinate risorse del Fesr 2007-2013/Obiettivo competitività regionale e occupazione, azione 1. 1. B, per complessivi 5 milioni di euro. "L´azione 1. 1. B - ricorda l´assessore Rosolen - si propone di sostenere progetti destinati al rafforzamento sia delle reti della ricerca e dell´innovazione che dei distretti tecnologici dell´innovazione, con l´obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese e sostenere il loro sviluppo dal punto di vista scientifico e tecnologico". Nello specifico del bando relativo al settore della domotica, obiettivo di un lavoro di ricerca a cui si affiancano attività di sviluppo, coordinamento progettuale e divulgazione, è individuare soluzioni tecnologiche atte a migliorare la qualità della vita negli ambienti confinati, con particolare attenzione per i soggetti più deboli. Gli ambiti di applicazione dei progetti sono ampi (ad esempio sistemi energetici, sicurezza attiva, microclima ambientale, apparecchiature domestiche, telecomunicazioni, illuminazione, applicazione di materiali innovativi, salute, ergonomia) e i cluster interessati possono riguardare l´elettronica, il mobile e l´arredo, la componentistica, i sistemi e gli impianti energetici e di illuminazione e altro. Beneficiari dei contributi sono le imprese regionali, gli enti gestori dei parchi scientifici e tecnologici regionali, le università e i poli di ricerca, purché operino in stretta collaborazione tra loro. E´ prevista la partecipazione delle Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia. Ciascun progetto può avere una dimensione finanziaria compresa tra 1 e 2 milioni di euro. Il bando spiega nel dettaglio i criteri di ammissibilità e quelli di valutazione e priorità, le spese e le intensità di aiuto ammissibili, le modalità di presentazione dei progetti, gli obblighi a carico dei beneficiari. "I progetti - conferma l´assessore Rosolen - saranno valutati sia per i loro contenuti progettuali che per i requisiti soggettivi dei diversi partner". "Particolare attenzione, sia nella valutazione progettuale che nella definizione delle priorità - spiega l´assessore - sarà data alle tecnologie finalizzate al miglioramento dell´accessibilità e della fruibilità di spazi e ambienti da parte di persone anziane o disabili per il sostegno della loro autonomia per contrastare il rischio di esclusione sociale". Il bando sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione (Bur) il 21 ottobre prossimo. Le domande dovranno pervenire alla direzione centrale Lavoro, Università e Ricerca entro le ore 12. 00 del 90° giorno successivo alla data di pubblicazione del medesimo sul Bur. .  
   
   
MINISTRO PER LE POLITICHE EUROPEE, ANDREA RONCHI, VISITA IL JOINT RESEARCH CENTRE DI ISPRA  
 
Ispra, 12 ottobre 2009 - Il 6 ottobre scorso il Ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, ha visitato a Ispra (in provincia di varese) i laboratori della sede italiana del Jrc (Joint Research Centre, il Centro Comune di Ricerca), il più grande tra i siti che ospitano i sette istituti scientifici che lo compongono. Con i suoi quasi 2 000 addetti, Ispra è la terza sede della Commissione Europea in termine di importanza, dopo Bruxelles e Lussemburgo. La visita è stata un´occasione per il ministro Ronchi di aggiornarsi sulle attività del Jrc in tema di sicurezza ambientale, energia e tutela dei consumatori. Ronchi ha incontrato il Direttore Generale del Jrc, Roland Schenkel, e alla presenza dei direttori dei vari istituti di ricerca ha visitato alcune delle installazioni più importanti del Centro. Come il laboratorio europeo per le verifiche strutturali (Elsa) dove si effettuano ricerche sulle strutture, con particolare riguardo al rischio sismico, i laboratori dell´Unità Energia Rinnovabile dove si sottopongono moduli fotovoltaici a dure prove per certificare la loro resa e durata, i laboratori per le emissioni dei veicoli (Vela) dove si conducono ricerche per ridurre l´impatto dei trasporti sulla qualità dell´aria. Il ministro Ronchi ha sottolineato come "i punti di forza dell´economia europea sono strettamente correlate alle nostre capacità di rimanere all´avanguardia nei settori della ricerca e dell´innovazione ed un Centro come questo rappresenta un simbolo di quanto possa essere importante ed utile operare su scala europea, avvalendosi della professionalità ed il contributo di tutte le eccellenze esistenti in ambito europeo e aggregando risorse che su scala nazionale sarebbero troppo limitate". Ronchi ha poi ricordato come il Jrc sia "anche un centro di eccellenza per la ricerca in campo energetico" e su questo fronte "se vogliamo veramente fare di quella europea una low carbon economy, abbiamo assoluta necessità di importanti passi avanti nelle tecnologie energiche alternative a quelle fossili e migliorare il modo sostanziale l´efficienza energetica delle tecnologie esistenti". Non è esagerato affermare, ha concluso Ronchi, "che la capacità dell´Europa di assumere posizioni all´avanguardia nella lotta al cambiamento climatico dipende in larga misura dal successo del vostro lavoro". .  
   
   
GIRO DI BOA PER GLI STUDENTI DI EUROPA ALLA LAVAGNA  
 
 Roma, 12 ottobre 2009 - Il concorso Europa alla lavagna, promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea in collaborazione con il Ministero dell´Istruzione, l´Unione delle Province italiane e la Rai, si appresta a entrare nella fase finale. I ragazzi e le ragazze che hanno realizzato gli spot video risultati vincitori, dopo essere stati a Roma e aver partecipato alla cerimonia di apertura del nuovo anno scolastico, voleranno alla volta di Bruxelles per visitare le Istituzioni europee e lo Spazio Europa Upi-tecla. Il viaggio a Bruxelles si svolgerà dal 24 al 28 ottobre e vedrà protagonisti gli studenti provenienti dal Liceo Scientifico "Leonardo Cocito" di Alba (Cuneo), primo classificato, e dall´Istituto Vescovile Paritario di Nola (Napoli), secondo classificato. I partecipanti avranno l´occasione di visitare la capitale belga, quartier generale delle Istituzioni europee. La prima parte della premiazione del concorso si è svolta invece a Roma il 24 settembre 2009. Gli studenti provenienti dalle cinque scuole selezionate (oltre le due già citate, Liceo Classico "M. Foscarini" di Venezia, Istituto Tecnico Commerciale "Don Michele Arena" di Sciacca (Agrigento) e Liceo Scientifico "S. Valentini" di Castrolibero), sono stati accolti nella sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, dove hanno ricevuto il benvenuto delle istituzioni promotrici. "E´ un piacere e un onore per noi avervi qui così numerosi" – ha detto Roberto Santaniello, portavoce della sede romana della Commissione europea. "Ciò dimostra che anche quest´anno il concorso ha avuto successo". Ma il momento topico del viaggio romano dei partecipanti, un centinaio tra studenti, professori e dirigenti scolastici, è stato l´ingresso a Palazzo del Quirinale, dove si è svolta la cerimonia di apertura dell´anno scolastico 2009-2010, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alle alte cariche dello Stato, ministri, autorità regionali, militari e personalità dello sport e dello spettacolo. Ora è tutto rimandato a Bruxelles dove alla lavagna ci sarà sempre l´Europa. .  
   
   
COOPERAZIONE EUROPEA: LA BASILICATA NELLA “RETE LILAMA" A CAMBRIDGE PRESENTATO UN PROGETTO DI “BUONA PRATICA” SULLE POLITICHE LINGUISTICHE  
 
Potenza, 12 ottobre 2009 - (Agr) - Il Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione Basilicata ha partecipato al 2° meeting della Rete Lilama - Linguistic Policy for the Labour Market tenutosi a Cambridge dal 28 settembre al 2 ottobre 2009. La rete europea Lilama nasce per favorire il miglioramento della competitività delle economie europee nei mercati internazionali attraverso lo sviluppo delle competenze linguistiche. A Cambridge è stato avviato l’Osservatorio delle Buone Pratiche delle politiche linguistiche orientate al Mercato del Lavoro e sviluppate nel mondo. Nell’ambito dell’incontro, la Regione Basilicata ha illustrato un primo progetto realizzato sul territorio regionale ritenuto “buona pratica” dai partner della rete. Il vantaggio per la Basilicata consiste nella possibilità di collaborare con partner europei qualificati per l’individuazione di buone pratiche per l’apprendimento linguistico, funzionali alla definizione di future strategie in materia di occupabilità quanto più aderenti ai bisogni del mercato del lavoro. L’attività di Lilama prevede, infatti, lo sviluppo di una rete stabile di partenariato con gli operatori economici, sociali e formativi per la futura pianificazione di politiche linguistiche sul territorio regionale. Al termine del meeting è stato presentato il sito della rete Lilama (www. Lilama. Org), dove è possibile avere tutte le informazioni relative al network. Il network nasce dall’impegno progettuale del Dipartimento Formazione e Lavoro, che, con l’adesione ad un network europeo, intende avviare una attività di scambio transnazionale al fine di potenziare la propria capacità di pianificare politiche linguistiche regionali maggiormente orientate ai bisogni del mercato del lavoro e all’occupabilità. L’apprendimento delle lingue – evidenzia l’Assessore regionale alla Formazione-lavoro-cultura Antonio Autilio - è, indubbiamente, un elemento cruciale della competitività di un territorio; occorre elaborare e proporre strategie in grado di elevare la capacità delle persone di apprendere e aggiornare le competenze linguistiche. L’adesione a Lilama Network, per il Dipartimento, è stata l’occasione per elaborare idee e strategie innovative, oltre che mutuare buone pratiche già sperimentate in altri territori. L’iniziativa, candidata nel 2008 alla Commissione Europea, è stata selezionata e finanziata dalla Dg Education and Culture, all’interno del Programma Lifelong Learning, fra le azioni di Network. Il Network Lilama è composto da: due partner spagnoli, il Servizio per l’Impiego della regione della Navarra e da Iniciativas Innovadoras; dal Regional Language Network East del Regno Unito, dall’Università francese Montesquieu-bordeaux Iv, dalla svedese Adult Education Authority of Goteborg e dall’Irs, Istituto per la Ricerca Sociale di Milano. .  
   
   
PREMI DI 5MILA EURO DALLA REGIONE LAZIO A TESI LAUREA SU "ECONOMIA PARTECIPATA"  
 
Roma, 12 ottobre 2009 - Per incentivare e promuovere il tema del coinvolgimento dei cittadini alla vita democratica la Regione Lazio ha istituito tre premi, di 5. 000 euro ciascuno, per gli studenti che realizzeranno una tesi di laurea sperimentale in materia di partecipazione dei cittadini alle scelte economico-finanziarie dell´amministrazione regionale. Gli argomenti prescelti sono: ´la partecipazione quale fondamento della democrazia costituzionale´; ´la partecipazione alle scelte strategiche di natura economica e finanziaria di Enti Locali e Regioni´; ´analisi comparata dei processi di partecipazione al bilancio promossi da amministrazioni locali, statali o sovranazionali. Possono presentare la domanda gli studenti laureandi che, alla data di scadenza del bando, abbiano ottenuto l´assegnazione della tesi nelle materie indicate ed abbiano sostenuto con profitto i 4/5 del percorso formativo. Per accedere ai contributi e´, inoltre, necessario avere la residenza o il domicilio presso la Regione Lazio o essere iscritti a corsi di Laurea presso Università che hanno sede nel territorio regionale. "Questa iniziativa vuole essere il nostro contributo a una riflessione qualificata sui temi della partecipazione - spiega l´assessore regionale al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione Luigi Nieri - dalle ricerche vogliamo trarre contributi per migliorare la qualità del nostro lavoro. Noi crediamo nella ricerca e nella scuola pubblica". Le domande potranno essere compilate attraverso la modulistica disponibile sul sito sito www. Economiapartecipata. It. .  
   
   
IL FUTURO DELL´ISTRUZIONE SUPERIORE IN PIEMONTE MONDO DELLA SCUOLA E ISTITUZIONI A CONFRONTO SU CRITICITA´ E STRATEGIE  
 
 Torino, 12 ottobre 2009 - L’anno scolastico 2010-2011 potrebbe essere l’anno che segnerà il cambiamento del sistema scolastico della scuola superiore. Seppur in questo clima di grande incertezza, la Regione Piemonte ha ritenuto prioritario provare a dare delle risposte alle famiglie e a tutti coloro che operano nel settore dell’Istruzione, organizzando un incontro sul tema svoltosi questo pomeriggio presso il Centro incontri di corso Stati Uniti a Torino. Le indicazioni ministeriali, prevedono che la riforma riguardi i primi due anni dei percorsi della scuola superiore, ma le Regioni hanno chiesto, per l’anno scolastico 2010-2011, che riguardi solamente il primo anno. Le tabelle di confluenza ipotizzate dall’assessorato all’istruzione, rappresentano un primo tentativo di delineare il passaggio dal vecchio al nuovo sistema nelle scuole piemontesi. La situazione attuale prevede 44 percorsi e 104 indirizzi. Dopo la riforma ci saranno 12 percorsi e 26 indirizzi. L’obiettivo, per i mesi a venire, sarà quello di entrare nel merito di ciascun indirizzo per realizzare una tabella di confluenza condivisa che valorizzi le esperienze delle scuole presenti ed offra una sempre migliore offerta formativa sul territorio. Le difficoltà ed i dubbi sulle possibili confluenze riguardano soprattutto gli istituti tecnici e professionali, a causa del quadro ancora troppo poco chiaro. I licei, così come i professionali, avranno durata quinquennale: il primo biennio finalizzato anche all’assolvimento dell’obbligo, un secondo biennio e il quinto anno che si concluderà con il rilascio del diploma I nuovi istituti tecnici, anch’essi di durata quinquennale, prevedono invece un primo biennio finalizzato anche all’assolvimento dell’obbligo, un secondo biennio e il quinto anno costituiranno invece un percorso formativo unitario per il conseguimento del diploma. Tra le preoccupazioni emerse durante l’incontro, la ridotta specificità e differenziazione che la riforma prevede per gli istituti professionali rispetto ai tecnici, nonché l’esigenza di programmare sui territori l’offerta integrata tra istituzioni professionali e formazione professionale. "I regolamenti ministeriali riguardanti l´istruzione secondaria superiore - sottolinea l’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero - si inseriscono purtroppo in uno scenario che vede un drastico taglio di fondi statali destinati all´istruzione e agli organici. La nostra Regione ha invece dato vita in questi anni a forti investimenti nel diritto allo studio, nell´implementazione di laboratori per gli istituti tecnici e professionali, nell´attivazione dei percorsi triennali integrati tra istruzione e formazione professionale, nei 18 poli di istruzione e formazione tecnica superiore. La riforma nasce come semplice articolato normativo senza adeguate azioni di sistema e il coinvolgimento diretto dei docenti e delle famiglie. Con questo nostro seminario - conclude l’assessore - abbiamo voluto aprire un costruttivo e indispensabile confronto con le istituzioni scolastiche, i sindacati e le organizzazioni professionali per condividere una riforma partecipata dell´istruzione superiore, a cominciare dall´istruzione tecnica e professionale. Desideriamo, in collaborazione con province e comuni arrivare ad una programmazione che sappia rispondere alle esigenze territoriali dal punto di vista economico e sociale e che tenga conto delle diverse tipologie di studenti. Da qui a fine anno proveremo a definire, con il gruppo di lavoro interistituzionale istituito presso l’assessorato, le indicazioni per una mappatura dei fabbisogni formativi e dell’offerta regionale d’istruzione e formazione, per arrivare ad una programmazione che tenga insieme i nuovi ambiti delineati nella riforma con l’offerta di formazione professionale anche alla luce dei criteri di dimensionamento scolastico che dovremo approvare”. .  
   
   
“ DIRITTI A SCUOLA” IN PUGLIA, 2009-2010  
 
 Bari, 12 ottobre 2009 - Si sono svolti a Bari ,alla presenza di un’ampia platea di dirigenti scolastici delle scuole primarie e secondarie di 1° grado delle province di Bari, Bat e Foggia, e ad Ostuni con i dirigenti scolastici delle province di Lecce e Brindisi,intervenuti altrettanto numerosi,gli incontri degli assessori regionali Gianfranco Viesti e Michele Losappio e il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale ,Lucrezia Stellacci per la presentazione del progetto “Diritti a scuola”. C’è stata un’ampia partecipazione, una proficua discussione e grande condivisione per la qualità e la novità del progetto “Diritti a scuola” che ha come obiettivo prioritario lo sviluppo e l’incremento dei livelli di apprendimento e le competenze chiave di alunni e studenti, al fine di prevenire la dispersione scolastica e favorire il successo a scuola ma anche nella vita di migliaia di studenti pugliesi. Con questa finalità prevalente si coniuga l’intento di arginare,sia pure parzialmente, il grave disagio che stanno vivendo i precari della scuola penalizzati dai tagli governativi. Che cosa è “ Diritti a scuola”: “ Diritti a Scuola” prevede, attraverso un bando aperto alle scuole pugliesi, un’azione straordinaria per potenziare le competenze di base (italiano e matematica) degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Un’azione straordinaria per metterli in grado di continuare con maggiore facilità e profitto il proprio percorso scolastico e per avere maggiori chances di successo nella vita professionale e personale. La denominazione “Diritti a Scuola” allude sia all’obiettivo di contrastare l’abbandono scolastico, sia alla circostanza che nelle scuole pugliesi debba esserci non solo il diritto formale a frequentarle, ma quello sostanziale ad apprendere. “Diritti a Scuola” sarà realizzato (anche sulla base d’uno specifico Accordo firmato fra Regione Puglia e Miur) attraverso l’utilizzo di personale docente e non docente precario, colpito dai recenti tagli governativi sul personale scolastico. I dati precisi saranno disponibili a fine ottobre, ma è possibile stimare che “Diritti a Scuola” coinvolgerà oltre 200 scuole; oltre 1200 docenti e 300 unità di personale Ata; alcune decine di migliaia di studenti pugliesi. A giugno 2010, una valutazione scientifica indipendente, a cura dell’Invalsi, misurerà i risultati raggiunti in termini di apprendimento dei ragazzi. L’investimento pubblico complessivo per “Diritti a Scuola” è pari a 22 milioni. Perché investire in questo progetto? I risultati delle recenti indagini Ocse-pisa sul “Livello di competenza dei quindicenni italiani” e i risultati dei test dell’Invalsi nelle scuole primarie e secondarie di 1° grado , evidenziano che in Puglia vi è un numero elevato di studenti con insufficienti conoscenze di base. Questa situazione è inaccettabile. La carenza di competenze potrebbe determinare per questi ragazzi percorsi di vita e di lavoro più difficili e insoddisfacenti. Causare, per l’intera regione, una crescita economica e un livello di vita civile peggiori nel lungo periodo. Recenti valutazioni della Banca d’Italia mostrano che quello in istruzione è l’investimento, privato e pubblico, più utile. Al crescere dei livelli di istruzione aumentano molto, specie nel Mezzogiorno, le probabilità di trovare lavoro e di ricevere uno stipendio migliore; di saper curare meglio la propria salute; di partecipare alla vita democratica. Il rendimento sociale dell’investimento pubblico in istruzione è altissimo. Operare per accrescere le competenze dei ragazzi con maggiori carenze è fondamentale per loro e per l’intera regione. E’ coerente con la strategia di sviluppo della Giunta Regionale Pugliese, che punta sulla qualità dei servizi pubblici e sulle competenze dei cittadini come motori dello sviluppo economico. Come funziona “Diritti a Scuola”? L’avviso Pubblico n. 14/2009 a valere sul P. O. Puglia Fse 2007-2013 , pubblicato sul Bollettino della Regione Puglia il 1 ottobre n. 152 ne specifica le modalità. In sintesi,entro il 20 ottobre, le scuole pugliesi interessate (circa 650 in totale) possono presentare progetti ,a valere su questo Avviso, in numero che può variare, a seconda della sua dimensione in termini di alunni, da un mimino di 1 ad un massimo di 4 (ciascuno di essi centrato sull’italiano o sulla matematica). Ogni progetto prevede l’assegnazione alla scuola di due docenti supplementari. A ciascuna scuola sarà anche assegnata almeno una unità di personale Ata: di norma collaboratori scolastici, salvo che le scuole non richiedano esplicitamente (in sostituzione) un assistente amministrativo. Ciascun docente sarà impegnato per 350 ore, suddivise in 5 unità disciplinari da 70 ore ciascuna; ogni unità disciplinare dovrà coinvolgere minimo 10 alunni, anche di classi diverse e raggruppati in gruppi di livello. Le attività didattiche si svolgeranno in orario antimeridiano o pomeridiano a seconda di quanto stabilito dal Collegio dei Docenti. Le scuole hanno la più ampia autonomia per definire metodologie e contenuti della didattica. Nella redazione dei progetti le scuole dovranno specificare la loro situazione (difficoltà di apprendimento/dispersione), le metodologie di intervento e l’organizzazione prevista, le azioni di accompagnamento previste (sensibilizzazione delle famiglie e degli allievi), i risultati attesi. I progetti verranno rapidamente valutati da un apposito nucleo della Regione Puglia. I criteri di valutazione riguardano la finalizzazione dell’attività e la qualità progettuale e, in misura rilevante, la presenza oggettiva di studenti con insufficienti conoscenze in italiano e in matematica, misurata attraverso un indicatore definito dall’Invalsi sulla base delle prove 2008/2009. In base ai punteggi assegnati, verranno definite graduatorie provinciali e quindi approvati i progetti delle scuole ammesse. A quel punto, sulla base di quanto previsto dall’Accordo fra Regione Puglia e Miur, gli Uffici Scolastici Provinciali individueranno il personale da utilizzare sulla base delle graduatorie ad esaurimento (scuola primaria; secondaria di 1° grado, collaboratori scolastici/assistenti amministrativi) con priorità per il personale già destinatario di contratto a tempo determinato annuale (o fino al termine dell’a. S. 2008-2009) che non abbia potuto stipulare la stessa tipologia di contratto per carenza di posti disponibili. Ai docenti e al personale Ata viene richiesto un impegno esclusivo e continuativo per l’intera durata del progetto, e riconosciuto il relativo punteggio. I progetti saranno avviati il 15 novembre 2009 e dureranno sei mesi e mezzo. Il personale sottoscriverà appositi contratti di collaborazione coordinata e continuativa con le scuole. La retribuzione lorda di ogni docente, per l’impegno di 350 ore in sei mesi e mezzo, è pari ad Euro 14. 415; di un collaboratore scolastico, pari ad Euro 10. 260. Le scuole dispongono anche del 10% del costo totale di ogni progetto per altre spese (spese generali, servizi per gli allievi, azioni di promozione delle iniziative). E’ costituito presso l’Assessorato per il Diritto allo Studio, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Invalsi, un gruppo tecnico di monitoraggio dei progetti, che incontrerà sistematicamente i docenti interni ed esterni delle scuole coinvolte, anche fornendo loro le indicazioni emerse dalla valutazione di merito e dai dati delle prove Invalsi per aumentare il più possibile qualità e finalizzazione degli interventi. “Diritti a Scuola” sarà sottoposto, in tutte le scuole partecipanti e a cura dell’Invalsi, ad una valutazione finale, in particolare sulla sua efficacia per i livelli di apprendimento degli studenti. .  
   
   
"GOOD PRACTICES IN EDUCATION" - VETRINA DELLE BUONE PRATICHE PER L´EUROPA  
 
Bolzano, 12 ottobre 2009 - "Good practices in Education": vetrina delle buone pratiche per l’Europa 22 ottobre 2009 - Libera Università di Bolzano (22 ott. ) La manifestazione “Good practices in Education”, aperta a tutti i docenti di ogni ordine e grado rientra nei Piani di Formazione del Miur, relativi al “Progetto Scuola Europa 2010: le otto competenze chiave”. Attraverso questa vetrina, le tre Intendenze scolastiche intendono offrire agli insegnanti un’occasione di informazioni e consigli, per migliorare la qualità del lavoro scolastico in attività di cooperazione transnazionale e per sviluppare nuove competenze nella programmazione e nella gestione di progetti in ambito europeo. È però anche un’occasione per inserire, nei piani di lavoro di quest’anno, dei momenti di studio e riflessione che favoriscano la consapevolezza di essere europei. L’evento si svolgerà giovedì 22 ottobre, presso la Libera Università di Bolzano, dalle ore 8. 30 alle ore 12. 45. La vetrina per il primo ciclo sarà presentata a partire dalle ore 9. 00 nell’aula D002 mentre le tematiche relative al secondo ciclo verranno affrontate nell’aula D003. L’iscrizione dovrà essere inoltrata, entro il 15 ottobre, al seguente indirizzo e-mail: Ulrike. Huber@provinz. Bz. It – fax 0471/417649. .  
   
   
SETTIMANA CONTRO LA VIOLENZA (12/18 OTTOBRE): LA REGIONE INCONTRA GLI STUDENTI SU BULLISMO E DISCRIMINAZIONI. LE INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE NELLE SCUOLE E NELLE PIAZZE DI BOLOGNA E RIMINI  
 
Bologna, 12 ottobre 2009 – Sette giorni per dire “no” alla violenza. A Bologna il primo appuntamento è per martedì 13 ottobre con l’incontro “Violenza e discriminazione sui banchi di scuola: bullismo o bullismi?”, promosso dal Centro regionale contro le discriminazioni (dell’assessorato Politiche sociali), Assemblea legislativa e Difensore civico dell’Emilia-romagna nell’ambito della Settimana contro la violenza istituita dai ministeri alle Pari Opportunità e all’Istruzione, dal 12 al 18 ottobre. L’incontro si svolge dalle 10 alle 13 nella Sala Polivalente di viale Aldo Moro 50; parteciperanno un centinaio di studenti di scuole superiori di Ferrara, Ravenna e Forlì, invitati a confrontarsi sul tema delle prevaricazioni legate alla diversità culturale, etnica, religiosa e di orientamento sessuale. Per stimolare il dibattito verranno proiettati alcuni brani di “Bullismo Plurale”, un video per le scuole secondarie di secondo grado che affronta il tema delle prepotenze legate alle discriminazioni, realizzato dal servizio di prevenzione Promeco (Ausl, Usp, Comune e Provincia di Ferrara) e presto a disposizione di tutte le scuole superiori della regione. Obiettivo dell’iniziativa è avviare un percorso di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolto agli studenti, ai genitori e ai docenti sulla prevenzione della violenza fisica e psicologica. All’incontro sarà presente la presidente dell’Assemblea legislativa regionale Monica Donini, il direttore generale dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) Massimiliano Monnanni, il Difensore civico regionale Daniele Lugli e rappresentanti del Centro regionale contro le discriminazioni. L’incontro sarà anche un’occasione per far conoscere agli studenti il funzionamento dell’Assembla legislativa, la figura del Difensore civico regionale, organo di garanzia dei diritti dei cittadini verso tutte le espressioni della amministrazione pubblica e dei servizi pubblici e le attività del Centro regionale contro le discriminazioni. L’incontro del 13 è il primo dei cinque appuntamenti organizzati dal Centro regionale contro le discriminazioni, in collaborazione con l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali e con le reti provinciali contro le discriminazioni, che si svolgeranno durante la prossima settimana. A Bologna e a Rimini, tra il 16 e il 18 ottobre, verranno realizzate quattro edizioni della “Biblioteca Vivente”: nata nel 2000 dall’Associazione danese “Stop alla Violenza”, è stata ripresa dal Consiglio d’Europa all’interno della campagna “Tutti uguali e tutti diversi” contro le discriminazioni. Utilizzando un linguaggio e una serie di procedure “bibliotecarie”, si favorisce di fatto il dialogo tra alunni e alunne, cittadini e cittadini e persone che fanno parte di gruppi sociali poco conosciuti e verso cui esistono forti stereotipi e pregiudizi. In uno spazio dedicato, gli utenti della biblioteca potranno consultare un catalogo che presenta alcuni “libri”, di fatto vere e proprie persone portatici della propria storia. La “Biblioteca Vivente” farà tappa a Bologna giovedì 15 ottobre in una scuola superiore della città e il 17, alle 15, all’Urban Center - Salaborsa, piazza Nettuno: questo secondo incontro sarà aperto alla cittadinanza, con un invito speciale rivolto a tutta la popolazione scolastica nelle sue diverse articolazioni (studenti, genitori, corpo docente). Doppio appuntamento anche a Rimini: sabato 17 ottobre alle 10 al Liceo classico psicopedagogico “G. Cesare” – “M. Valgimigli”, domenica 18 alle 15 in piazza Tre Martiri. .  
   
   
L’ITALIANO VIOLENTATO QUOTIDIANAMENTE DALL’IGNORANZA DI TANTI  
 
Venezia, 12 ottobre 2009 - “Da amante del Veneto per parte paterna e del piemontese per parte materna, dico che l’italiano è violentato quotidianamente dall’ignoranza di tanti”. Lo ha dichiarato, Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, in merito alla vicenda che ha visto il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, inaugurare l’Istituto Marco Fanno a Sant’artemio di Treviso con un discorso in dialetto ed ha aggiunto: “Coloro che fanno propaganda elettorale strumentalizzando il dialetto, semplicemente non parlano bene la lingua nazionale ed allora, per evitare brutte figure, si lanciano in boutade medianiche degne più di Youtube che di un contesto serio com’è la scuola, istituzione ancora più alta di un’espressione geografico- territoriale qual è un’amministrazione provinciale”. “Come rappresentante delle istituzioni - ha aggiunto Donazzan - anche se orgogliosamente trevigiano, Muraro avrebbe dovuto parlare non in un buon, ma addirittura in un perfetto italiano. A questo punto mi viene il dubbio che il presidente non lo padroneggi così tanto da sentirsi sicuro di parlarlo in pubblico”. “I giovani - ha proseguito l’assessore regionale - sono giustamente dei dissacratori, ed hanno quindi accolto con simpatia una tale uscita”. “Il problema - ha continuato Donazzan - è che ai nostri ragazzi dobbiamo insegnare il rispetto per le istituzioni. Un valore che si dimostra anche nell’uso appropriato della nostra lingua nazionale”. “Per cui - ha specificato l’assessore regionale - ad esempio, altro che esami in dialetto, gli insegnanti andrebbero sottoposti a test in italiano. E uno come Muraro dovrebbe scusarsi per l’immagine dei veneti che dà in Italia”. “Personalmente - ha concluso Donazzan - lo ritengo responsabile dello svilimento della mia dignità”. .  
   
   
STUDENTI VENETI FOTOGRAFANO LE POVERTA’  
 
Padova, 12 ottobre 2006 - La classe V B dell’I. S. I. S. S. Di Legnago con la fotografia a colori “Indifferenziati – il male di vivere” e la classe V dell’I. P. C. Di Villafranca con la fotografia in bianco e nero dal titolo “L’indifferenza” sono state segnalate nel concorso d’arte visiva e liberi pensieri “Uno scatto nel sociale”, promosso dalla Regione Veneto, dall’azienda Ullss 16 di Padova (dove ha sede l’osservatorio regionale per l’inclusione sociale, in collaborazione con R. C. E. Foto e gruppo G. F. Antenore). Ne da notizia con soddisfazione, l’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi intervenuto l’ 8 ottobre al Centro San Gaetano di Padova alla premiazione dei vincitori del concorso a cui hanno aderito 52 scuole superiori del Veneto con 158 gruppi creativi, in totale 413 studenti con 476 opere partecipanti. Valdegamberi ha ricordato che con questa iniziativa si afferma “un forte messaggio educativo perché i ragazzi e le ragazze sono stati stimolati a guardare il mondo che li circonda con occhi diversi, utilizzando il mezzo fotografico che a loro consentito di cogliere attimi particolari di situazioni e persone in difficoltà. Uno stimolo quindi che fa aprire agli altri, sollecitando i giovani fotografi a non soffermarsi solo sulla paura che questo incontro può generare per la nostra sicurezza ma riflettendo sulle povertà di oggi che non sono solo materiali ma anche spirituali di senso dell’abbandono e della solitudine di inadeguatezza rispetto ai bombardamenti a cui tutti siamo sottoposti da parte di una società dell’immagine che irreggimenta tutti nei suoi ruoli mortificanti”. L’assessore si è complimentato vivamente con i vincitori dei premi e si è augurato che questa esperienza educativa possa continuare in futuro, a proposito offrendo la disponibilità della Regione Veneto. La fotografia in bianco e nero dell’ Istituto Superiore di Villafranca (classe V Ggt del gruppo creativo P. Bazzani, G. Parise, S. Pezzini, D. Rensi e con la supervisione di L. Negri) dal titolo “Indifferenza” fotografa una ragazza sul Ponte Castel Vecchio di Verona. La ragazza urla divenendo simbolo di un’indifferenza dilagante. La fotografia a colori dell’Istituto ( classe V B; gruppo creativo: E. Bocconcelo, N. Cavatton, M. Merlin, M. Zonzin con la supervisione di G. De Berti, S. Seguri) dal titolo “Indifferenziati – il male di vivere” rappresenta un giovane il cui abbigliamento non fa capire che tipo sociale rappresenti, se operaio o giovane alla moda o mendicante, una corrispondenza generalizzata a un collettivo male di vivere. .  
   
   
VALORIZZAZIONE PARIMONIO LINGUISTICO E CULTURALE VENETO  
 
Venezia, 12 ottobre 2009 - La Giunta regionale, su iniziativa del vicepresidente Franco Manzato, ha approvato le iniziative dirette riguardanti la tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale del Veneto. Sul provvedimento aveva espresso parere favorevole la competente Commissione consiliare. “Si tratta di interventi sostenuti nell’ambito della legge regionale del 2007 sulla tutela del patrimonio culturale veneto – ha spiegato Manzato – in base alla quale la Giunta può agire anche direttamente, in collaborazione con enti, istituzioni e associazioni del territorio”. Le iniziative approvate riguardano: Attività di diffusione e studio della lingua veneta nelle scuole in collaborazione con Fondazione Aida – Teatro Stabile di Innovazione di Verona, La Piccionaia - I Carrara – Teatro Stabile di Innovazione di Vicenza, Compagnia Teatrale Gli Alcuni di Treviso; Accademia del Teatro in lingua veneta e messa in scena della “Bisbetica domata” di William Shakespeare in lingua veneta tramite l’Associazione Amici del Castrum di Vittorio Veneto; Percorsi di educazione all’identità veneta con la Società Cooperativa Sociale “Insieme si può” di Treviso; il Convegno Internazionale di Studio “Tra lingua e dialetto” con il Dipartimento di Discipline Linguistiche, Comunicative e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Padova; il Premio Regione del Veneto “Manlio Cortelazzo” con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Padova; la produzione di un cartone animato in lingua veneta – Ii serie con l’Associazione culturale “Bepi Maxenelo – L’albaro de la Lengoa Veneta” di Dueville; Teatro Veneto Vivo con Videomedia Spa di Vicenza. .  
   
   
DALLA REGIONE LAZIO UNA LEGGE PER LA PROMOZIONE DELLE SCUOLE DI DANZA  
 
 Roma, 12 ottobre 2009 - Valorizzare l´impegno delle numerose scuole di danza del Lazio. Questo l´obiettivo della proposta di legge, approvata dalla Commissione Sport, Cultura e Spettacolo, sulla "Promozione e valorizzazione delle scuole di danza presenti sul territorio regionale ed istituzione dell´albo regionale delle scuole di danza". "L´obiettivo della proposta di legge approvata oggi - ha dichiarato Antonio Zanon, presidente della Commissione Sport, Cultura e Spettacolo della Regione - è quello di valorizzare l´impegno di tutte le scuole di danza del Lazio che troppo spesso rimangono nell´ombra". Il testo della p. L. 385 del 2008 prevede contributi, ordinari e straordinari, per il sostegno della vita delle scuole, per la realizzazione di manifestazioni e progetti di rilevanza culturale e sociale, ma anche vantaggi economici indiretti (come, per esempio l´esonero e la riduzione dal pagamento di tariffe e canoni, come i diritti di affissione, suolo pubblico, sale a pagamento), per gli istituti e per le associazioni che saranno registrate nell´ albo regionale creato ad hoc dalla legge. "Nell´ottica di migliorare la trasparenza e l´efficienza del processo decisionale della Regione - ha proseguito Zanon - la legge prevede poi misure che garantiscono l´effettiva partecipazione e coinvolgimento di esse nell´attività amministrativa: le scuole e le associazioni del settore iscritte all´albo, verranno consultate, anche su loro richiesta, su questioni ed atti che le interesseranno direttamente". . .  
   
   
EDUCAZIONE AMBIENTALE: APPROVATO DA G.R. DELL’ UMBRIA PIANO TRIENNALE 2009-2011, PER PRIMA ANNUALITÀ STANZIATI 440MILA EURO  
 
Perugia, 12 ottobre 2009 – Sviluppare azioni sinergiche per raggiungere gli obiettivi del Decennio Onu per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, facendo del “Cridea” (Centro regionale per l’informazione, la documentazione e l’educazione ambientale) della Regione Umbria il punto di riferimento delle iniziative in calendario, rafforzare in materia ambientale le sinergie fra le tre dimensioni dell’educazione (formale, informale, non formale), garantendo l’impiego dei 23 “Cea” (Centri di educazione ambientale) dell’Umbria e il coinvolgimento delle Agende 21 locali. Sono queste le finalità del Piano d’azione triennale per l’educazione allo sviluppo sostenibile (Pass 2009-2011), approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente Lamberto Bottini, in attuazione del Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso aprile insieme alla Commissione italiana dell’Unesco. Il ‘Pass’, finanziato per l’annualità 2009 con quasi 440mila euro, è articolato in una serie di azioni finalizzate, tra l’altro, al sostegno dei “Cea” e alla formazione di operatori e insegnanti, alle scuole e a progetti sperimentali, ad attività di divulgazione e comunicazione per la Settimana nazionale di Educazione allo Sviluppo sostenibile e agli Ecomusei. “Il Programma - dice l’assessore Bottini - trova un terreno di sperimentazione nel Patto per lo Sviluppo siglato tra Regione, Istituzioni locali e culturali, forze economiche e sociali, che individua nella sostenibilità ambientale una delle basi delle politiche per migliorare la qualità globale dell’Umbria. Incoraggiando queste attività, la Giunta prosegue nel suo impegno di stimolo e formazione all’autocoscienza dei cittadini nei confronti dell’ambiente, alla conservazione delle biodiversità, ad implementare l’attitudine all’apprendimento e al lavoro cooperativo, a fornire opportunità di scambio e condivisione di saperi e buone pratiche”. Per il 2009, in base alla delibera di Giunta, 286mila 500 euro saranno riservati alle scuole primarie e secondarie di primo grado che realizzeranno progetti con i “Cea”, per bandi e percorsi di educazione ambientale a favore di operatori e insegnanti; 58mila 338 euro finanzieranno interventi e corsi di formazione e informazione, anche attraverso convegni e seminari; più di 48mila euro verranno utilizzati per progetti sperimentali e di sostegno a festival, manifestazioni e iniziative editoriali, mentre 22mila euro saranno messi a disposizione per iniziative legate alla “Settimana nazionale per l’Educazione allo Sviluppo sostenibile” e 25 mila euro per pubblicare e distribuire riviste, gestire archivi e aggiornare il sito web del “Cridea”. .  
   
   
SERVIZIO CIVILE FVG: ISTITUITA CONSULTA REGIONALE  
 
Udine, 12 ottobre 2009 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha istituito, su proposta dell´assessore competente in materia di servizio civile, Roberto Molinaro, la Consulta regionale per il servizio civile e solidale. La Consulta sarà presieduta dallo stesso assessore e rimarrà in carica fino al termine della legislatura. Tra i suoi componenti, assieme ad esponenti della Regione, figurano rappresentanti di Anci, Upi, enti ed associazioni di volontariato. .  
   
   
SCIENZIATI RINTRACCIANO LE ORIGINI DI UN METEORITE INSOLITO  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2009 - Quando cade un meteorite sulla Terra, spesso è impossibile stabilirne l´esatta provenienza nel sistema solare. Dei 1. 100 meteoriti atterrati sul nostro pianeta negli ultimi 200 anni, i ricercatori sono riusciti a individuare l´origine di soltanto una dozzina. Una nuova rete di fotocamere posizionate nel deserto australiano è riuscita ora nell´impresa e ha rintracciato le origini di un nuovo meteorite. Dopo aver analizzato la traiettoria del meteorite nel cielo -documentata dalla rete di fotocamere - il team internazionale di ricercatori provenienti dall´Australia, Repubblica ceca, Regno Unito e Usa ha pubblicato le sue conclusioni sulla rivista Science, scrivendo che il meteorite proviene dalla fascia di asteroidi tra Marte e Giove. Lo studio è stato in parte finanziato dall rete di ricerca Origins ("Elucidating the origins of solar system(s): anatomy of primitive meteorites") del programma Marie Curie, con una somma di 2,6 milioni di euro. Attraverso la tecnica fotografica a intervalli temporali, la rete scatta ogni notte un´unica fotografia del cielo. Sulla base di questa fotografia, che fissa l´immagine di un eventuale meteorite, gli esperti possono tracciare l´orbita dell´oggetto e prevederne il probabile punto di atterraggio. "Siamo estremamente entusiasti della nostra scoperta", dice il dottor Phil Bland dell´Imperial College London, primo autore dello studio. "I meteoriti sono le rocce più analizzate sulla Terra, ma è veramente raro per noi riuscire a stabilirne la provenienza. Cercare di stabilire cosa sia successo agli inizi del sistema solare senza conoscere l´origine dei meteoriti, è come cercare di interpretare la geologia dell´Inghilterra a partire da pietre raccolte in un qualsiasi giardino. " L´oggetto, della grandezza di una pallina da cricket, è stato trovato nellla piana di Nullarbor nell´Australia occidentale, dov´era atterrata nel luglio 2007. Anche la composizione del meteorite si è rivelata insolita, esso era composto da un tipo raro di pietra basaltica ignea. Una teoria recente suggerisce che gli asteroidi composti da questo tipo di pietra ignea potrebbero costituire le basi su cui si formano i pianeti come la Terra. L´origine e la composizione del meteorite si riallacciano a questa teoria, e offrono quindi preziosi dettagli sulla formazione del nostro sistema solare. La straordinaria scoperta va a corroborare le speranze dei ricercatori sul fatto che la rete di fotocamere nell´Australia occidentale sarà in grado di fornire ulteriori dettagli preziosi. "Non siamo il primo team a mettere in rete una serie di fotocamere per tracciare i meteoriti", dichiara il dott. Bland. "Ma gli altri team hanno incontrato degli ostacoli, perché i meteoriti sono piccole rocce e non sono facili da individuare in aree con molta vegetazione. La nostra soluzione è stata abbastanza semplice: creare una rete in un luogo in cui i meteoriti sono facilmente rintracciabili. Il deserto Nullarbor si è rivelato un posto ideale, grazie alla sua scarsa vegetazione e al colore chiaro della sua sabbia, sulla quale le rocce scure sono facilmente individuabili. "È stato fantastico trovare un meteorite - di cui abbiamo rintracciato le origini nella fascia di asteroidi - già durante la nostra prima spedizione, usando soltanto una piccola rete di prova", ha fatto notare il dott. Bland. "Siamo cautamente ottimisti sul fatto che questa scoperta potrebbe essere la prima di una lunga serie, ma se ciò avverrà, ogni scoperta potrebbe offrirci degli indizi su come si è formato il nostro sistema solare. " Per maggiori informazioni, visitare: Science: http://www. Sciencemag. Org/ Imperial College London: http://www3. Imperial. Ac. Uk/ .  
   
   
FORUM INTERNAZIONALE SULLA R&S PER L´ECO-INNOVAZIONE  
 
Katowice, 12 ottobre 2009 - Il 22 e 23 ottobre si terrà a Katowice (Polonia) un forum internazionale intitolato "Research and development (R&d) for eco-innovation: research for combining environmental priorities with economic opportunities". L´evento, della durata di una giornata e mezza, offrirà l´opportunità di individuare, priorizzare e raccomandare le necessità della ricerca per le eco-innovazioni e i modi con cui migliorare la governance della ricerca sull´eco-innovazione, attraverso la discussione attiva tra ricercatori, gestori e finanziatori dei programmi di ricerca, e rappresentanti della direzione generale della Ricerca della Commissione europea. Sulla base del feedback fornito dalla comunità scientifica internazionale, gli organizzatori sperano che l´evento aiuterà nella pianificazione dei futuri programmi di lavoro nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) nonché delle azioni congiunte nel quadro della proposta per l´eco-innovazione della rete dello Spazio europeo della ricerca (Era-net). L´evento è organizzato dalla rete Envitech-net (International Scientific Thematic Network on Environmental Technologies) in collaborazione con i partner da Germania, Spagna, Polonia e Regno Unito. Http://www. Envitech-net. Org/?lang=1&menu=1&menu_select=8&podmenu_select=220 .  
   
   
LOMBARDIA: VALUTAZIONE AMBIENTALE PIU´ CHIARA E TRASPARENTE PROGETTO DI LEGGE DELLA GIUNTA. FORMIGONI: TUTELA I CITTADINI BONI: NORME NEL SEGNO DEL FEDERALISMO E DELLA RESPONSABILITA´  
 
Milano, 12 ottobre 2009 - Semplificazione normativa, coordinamento dei procedimenti amministrativi per la realizzazione di interventi e progetti, procedure più vicine al territorio sul quale saranno ospitati impianti e opere oggetto di valutazione (alle Province sarà affidata la procedura di Via per impianti, progetti e opere su cui già sono competenti ad autorizzarli), trasparenza degli atti (consultabili via internet: il cittadino, l´ente locale potranno seguire l´iter della pratica di Via sino alla decisione finale). Sono questi gli elementi fondamentali contenuti nel progetto di legge regionale "Norme in materia di valutazione di impatto ambientale", approvato dalla Giunta regionale su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni. Il progetto di legge, che sostituisce la legge regionale n. 20 del 1999, sarà ora sottoposto all´approvazione del Consiglio regionale. "Questo progetto di legge - commenta il presidente Formigoni - permetterà di salvaguardare tutti i diritti dei cittadini, di tutelare l´ambiente e semplificare tante procedure burocratiche. E´ un progetto all´insegna del federalismo, della trasparenza e della sussidiarietà". "Si tratta di una nuova legge - ha osservato l´assessore Boni - che vede ancora una volta al centro dell´attenzione del legislatore regionale l´utente-cittadino, nel caso sia il proponente dell´intervento in esame o rappresenti il ´pubblico´ interessato dall´eventuale realizzazione e gestione del progetto. Tutto questo con l´obiettivo di elevare la qualità della vita del territorio. E´ un impianto fortemente federalista perché attribuisce poteri e competenze ai livelli più vicini al cittadino (Province e Comuni). E´ bandito ogni rischio di centralismo, attraverso regole improntate ai principi di massima trasparenza, responsabilità e sussidiarietà". Nella proposta di legge, che attua e recepisce i dettami generali della normativa statale di riferimento, figurano - riferiti alla particolarità del territorio lombardo - una serie di principi che hanno ispirato il provvedimento: - viene salvaguardato l´"automatismo" tra competenze autorizzative di un determinato progetto e competenze al rilascio del provvedimento di valutazione di impatto ambientale, secondo il principio per cui "chi autorizza il progetto svolge anche le relative procedure di valutazione ambientale". In tal senso alle Province, già oggetto di conferimento di competenze autorizzative, saranno conferite le corrispondenti competenze in materia di Via; - conferimento di competenze caratterizzato da un percorso formativo e di accompagnamento garantito da Regione Lombardia nei confronti degli altri enti territoriali. Non sarà immediato per tutte le categorie di progetti sottoposti a Via, ma avverrà in misura graduale (per esempio, gli impianti di produzione di energia elettrica ora sono autorizzati dalla Provincia con procedura di Via regionale, mentre con questa nuova legge la Via sarà affidata alle Province). - entro 12 mesi dall´entrata in vigore di questa legge la Giunta relazionerà al Consiglio regionale sull´andamento delle funzioni conferite in materia di Via, affinché lo stesso possa valutare se modificare o revocare i conferimenti di competenze in funzione dell´adeguatezza dell´operato degli enti (ad esempio, nel caso il proponente del progetto chieda alla Regione il commissariamento dell´ente - Provincia oCcomune - in caso di inattività di questi ultimi in ordine alle funzioni a loro conferite); - coordinamento tra procedure di Via e gli altri iter amministrativi delle varie autorizzazioni di carattere ambientale necessarie per la realizzazione dei progetti. La valutazione di impatto ambientale viene elevata a ruolo di "regia-coordinamento" delle altre procedure di carattere ambientale; mediante la conferenza di servizi si eviteranno duplicazioni procedurali contenendo i tempi degli iter amministrativi di approvazione- autorizzazione; - la Regione a sua discrezione, dentro i paletti della normativa statale, può decidere di mutare le soglie dimensionali dei progetti che sono sottoposti a procedura di verifica di Via, senza che ciò comporti un arbitraria discriminazione o differenziazione rispetto ad altre regioni. Tutto ciò salvaguardando i principi della normativa comunitaria in materia di Valutazione di impatto ambientale; - consultazione e partecipazione del pubblico ai procedimenti di valutazione a garanzia di un´azione trasparente e condivisa col territorio, attraverso la consultazione del sito internet Silvia (Sistema informativo lombardo di valutazione impatto ambientale). - per quanto riguarda le opere di Expo 2015, un articolo del progetto di legge prevede la necessità della valutazione di impatto ambientale a cura o dello Stato o della Giunta regionale, nel caso in cui non sia di competenza statale. Le proposte contenute nel nuovo testo normativo troveranno piena attuazione nello specifico regolamento regionale, che vedrà la luce subito dopo i necessari iter consiliari di approvazione della legge. .  
   
   
SICUREZZA IDROGEOLOGICA IN LOMBARDIA: PIANI PER 1.252 COMUNI NEL 2009 10 MILIONI PER PREVENIRE ESONDAZIONI E FRANE  
 
Milano, 12 ottobre 2009 - Sono 1. 252 i Comuni lombardi dotati di uno studio idrogeologico del proprio territorio. E tutte le 12 province hanno recepito le prescrizioni del Piano di assetto idrogeologico dell´Autorità di bacino del Po. Sono i dati resi noti dall´assessore alla Protezione civile, Prevenzione e Polizia locale della Regione Lombardia, Stefano Maullu, intervenuto l’ 8 ottobre a un convegno di Legambiente. "Regione Lombardia - ha detto l´assessore Maullu - da oltre 10 anni si è mossa avviando politiche di riduzione dei rischi idrogeologici attraverso la prevenzione, con risultati ragguardevoli. La Protezione Civile della Lombardia investe una media annuale di 8,5 milioni per mitigare i rischi quali le esondazioni dei corsi d´acqua e il cedimento delle sponde, oltre ad effettuare un costante censimento delle opere di difesa del suolo con individuazione delle opere strategiche da realizzare". Negli ultimi dieci anni sono stati messi in campo oltre 100 milioni di euro per gli interventi urgenti. Solo nel 2009 i fondi stanziati sono di oltre 10 milioni. "Regione Lombardia inoltre - ha aggiunto Maullu - grazie ad un satellite di ultima generazione, è in grado di sorvegliare le zone a rischio. Questo strumento non sostituisce le indagini sul posto, ma permette un monitoraggio su ampie aree". "Regione Lombardia - ha concluso l´assessore Maullu - sta inoltre incrementando le iniziative volte alla creazione di un efficace sistema di sorveglianza e ad una pianificazione di emergenza in grado di coordinare in modo ancora più efficace la risposta delle istituzioni a eventuali fenomeni calamitosi. Per questo è opportuno sensibilizzare ulteriormente i Comuni, le Province e i cittadini sulla salvaguardia e la tutela del territorio". .  
   
   
RINASCE LA CITTA´SATELLITE DI LIMBIATE, NEL PARCO DELLE GROANE  
 
Solaro/mi, 12 ottobre 2009 - Fondi pubblici e privati per il recupero dell´area Città satellite di Limbiate, inserita nel territorio del Parco delle Groane. E´ questa la novità del progetto presentato presso la sede del Parco, a Solaro, e contenuto nel Protocollo d´intesa siglato dall´assessore regionale alla Qualità dell´Ambiente, Massimo Ponzoni, dal presidente del Consorzio Parco Groane, Rosario Perri e dal presidente di Ersaf, Roberto Albetti. "Questo è il primo esempio, nell´ambito della valorizzazione dei parchi lombardi - ha commentato l´assessore Ponzoni - in cui le capacità e i capitali imprenditoriali privati si uniscono alle risorse pubbliche. L´obiettivo è consegnare ai cittadini un´area, oggi degradata, completamente recuperata, più sicura e più vivibile". In particolare, il costo dell´intera operazione è di 24. 431. 483 euro di cui solo una minima parte finanziata con contributi regionali. Partner dell´iniziativa è Ersaf (Ente regionale per i Servizi all´Agricoltura) che collaborerà direttamente con il Consorzio Parco Groane. Il recupero dell´area sarà realizzato in base al progetto regionale di riqualificazione suddiviso in tre fasi: il ripristino e completamento del parco divertimenti esistente e realizzazione e sistemazione delle infrastrutture (parcheggi, sistema fognario e viabilità); realizzazione della Fattoria degli Animali e Centro Recupero Animali Selvatici, di un Parco Avventura Acrobatico e di un Teatro tenda per attività teatrali e concerti; completamento della rete ciclabile, realizzazione aree pic-nic, miglioramento ambientale e paesaggistico e dei prati calpestabili da destinare alla fruizione. I lavori saranno conclusi entro il 2015. Il parco divertimenti "Città satellite" è stato creato nel 1965 su un´area di 374mila mq all´interno del Parco delle Groane, nel comune di Limbiate (Mi). La costruzione avvenne in concomitanza con la nascita del parco divertimenti "Gardaland" e, dopo aver raggiunto a metà degli anni ´80 il suo livello massimo di popolarità e frequentazione, nei primi anni del 2000 iniziò il periodo di decadenza. Greenland (la nuova denominazione di "Città satellite") risorge a metà del 2008, quando la società "Parco Giochi Groane srl" subentra alla società che in precedenza gestiva l´area, ripianandone i bilanci. .  
   
   
GENOVA: MARE PULITO, ARACCOLTI QUASI DUE TONNELLATE DI RIFIUTI CON PREVALENZA DI PLASTICA. GRANDE SUCCESSO DELL´INIZIATIVA  
 
Genova, 8 Ottobre 2009 “Ancora una volta Mare Pulito ha avuto un successo strepitoso, non solo per la quantità di rifiuti che sono stati recuperati, ma anche perché le nuove generazioni, che hanno partecipato attivamente all´iniziativa, hanno dimostrato grandissima sensibilità nei confronti della pulizia del mare che è una risorsa fondamentale per la nostra Regione. E poi "Mare Pulito 2009" ha allargato il suo raggio d´azione anche ai torrenti e questo è molto positivo”. Lo ha dichiarato l´assessore all´Ambiente della Regione Liguria, Franco Zunino, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei risultati di Mare Pulito 2009 nel contesto del Salone Nautico Internazionale di Genova. “L´iniziativa è durata tre mesi - ha aggiunto l´assessore - con 32 giornate di lavoro in trentatre località della Liguria. Sono stati raccolti circa 500 sacchi di rifiuti per un totale di quasi due tonnellate di materiale. La plastica rappresenta una parte molto importante di questi rifiuti ed è proprio su questo aspetto che dobbiamo agire: Sono stati censiti anche 21 torrenti” I risultati della raccolta di rifiuti ottenuti negli ultimi sette anni mostrano una generale tendenza alla diminuzione sia nei sacchi, sia nei kg raccolti, dovuta sia all´azione di pulizia e manutenzione delle spiagge attuata da sempre più Comuni, sia dalla maggiore consapevolezza e dal maggiore rispetto dell´ambiente che è sempre più diffuso nel pubblico. .  
   
   
CAMPANIA: AMBIENTE, APPROVATO REGOLAMENTO VALUTAZIONE DI INCIDENZA  
 
Napoli, 12 ottobre 2009 - La Giunta regionale della Campania, su proposta dell´assessore all´Ambiente Walter Ganapini, ha approvato il Regolamento per la Valutazione di incidenza, come previsto dalla direttiva comunitaria ´habitat´ e dall´ordinamento nazionale. Il Regolamento serve a valutare l´incidenza che piani, programmi e progetti, presentati sia da privati che da enti pubblici, possono avere sugli habitat naturali e sulle specie tutelate da Rete Natura 2000. "E´ la prima volta che la Regione - ha detto l´assessore all´Ambiente Walter Ganapini - si dota, come già avvenuto per la Vas, di un regolamento attuativo per la Valutazione di incidenza. Si tratta di un atto che conferisce certezza alla procedura e che, al contempo, introduce semplificazioni che la renderanno più veloce e più snella. In particolare - ha proseguito Ganapini - viene prevista la fase di screening, in coerenza con gli orientamenti della Commissione Europea e vengono individuate alcune tipologie di progetti che non incidono significativamente sulle specie e sugli habitat naturali tutelati nei siti della Rete Natura 2000". Il regolamento passa ora all´attenzione del Consiglio Regionale. .  
   
   
CONFRONTO A PORTO CALERI SU ECOSISTEMI COSTIERI  
 
Rosolina (Rovigo), 12 ottobre 2009 - L’assessore regionale Isi Coppola è intervenuta l’ 8 ottobre al Giardino Botanico di Porto Caleri a Rosolina (Rovigo) ai lavori della Giornata tecnico informativa dedicata alla tutela, valorizzazione e gestione degli ecosistemi costieri. L’iniziativa è stata promossa dal Servizio Forestale di Padova e Rovigo in collaborazione con L´ente Parco Regionale del Delta del Po. “Un’occasione importante – ha detto l’assessore – che ha visto la presenza di rappresentanti di molte realtà italiane in cui sono presenti ambienti boscati e vallivo-lagunari simili al nostro. Quello che emerge da momenti di confronto come questo è fondamentale per l’azione di ripristino e di manutenzione di tutto un patrimonio che, come il Giardino Botanico di Porto Caleri, è meta di migliaia di turisti tutto l’anno. Il confronto permette infatti di conoscere gli interventi che vengono realizzati non solo da un punto di vista ambientale e naturalistico ma anche idrogeologico”. “E’ solo conoscendo fino in fondo la natura dei nostri ambienti – ha aggiunto l’assessore Coppola - che possiamo continuare a mantenerli ben sapendo che un territorio come quello del Delta del Po deve la sua peculiarità non solo alle bellezze naturali ma anche all’intervento dell’uomo, guidato dalla conoscenza e dal rispetto dell’ambiente. L’obiettivo, infatti, non può che essere quello di riuscire a mettere a sistema quello che è lo sviluppo economico e turistico con la conservazione dell’ambiente”. .  
   
   
ACQUISTI PUBBLICI VERDI: SICILIA ALLA GIORNATA NAZIONALE DEL GPP ANNUNCIA ISTITUZIONE RETE INFORMATIVA REGIONALE  
 
Palermo, 12 ottobre 2009 – La Regione siciliana partecipa alla Giornata nazionale del Gpp (Green Public Procurement), che si conclusa il 9 ottobre alla Fiera di Cremona, promuovendo la diffusione degli acquisti pubblici verdi in Sicilia. A conclusione della “Maratona per gli acquisti verdi” a cui hanno aderito l’assessorato regionale Territorio e Ambiente, il coordinamento Agenda 21 locale Sicilia e l’Arpa Sicilia, l’assessore Mario Milone, che è anche presidente dell’Agenda 21 locale Sicilia e componente del direttivo nazionale, ha annunciato l’istituzione della Rete Informativa Regionale per il Gpp e una conferenza tematica sugli acquisti pubblici verdi, che si terrà a Palermo il prossimo 6 novembre. “Fare acquisti verdi – ha sottolineato Milone – significa scegliere beni e servizi ecocompatibili che tengano conto dell’impatto ambientale che questi possono generare nel corso del loro ciclo di vita dalla produzione allo smaltimento. La pubblica amministrazione – ha proseguito – è tra i soggetti principali coinvolti negli acquisti verdi per il ruolo istituzionale, per la capacità di porsi come esempio di buona pratica”. L’assessorato regionale all’Ambiente, l’Arpa Sicilia e il Coordinamento Agenda 21 Locale Sicilia, saranno i promotori della Rete Informativa Regionale sugli acquisti pubblici verdi, (progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Life+ 2007), sostenendone la diffusione capillare sul territorio e favorendo i collegamenti con le altre reti regionali. In particolare l’assessorato avrà un ruolo guida nei confronti degli enti locali e promuoverà iniziative per il consumo e la produzione sostenibile in Sicilia. L’unione Europea definisce gli acquisti verdi pubblici come l’approccio di base al quale gli enti pubblici integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto di bei e servizi attraverso la ricerca e la scelta di soluzioni e risultati con il minore impatto possibile sull’ambiente. Sempre in ambito comunitario la Commissione europea ha sottolineato il ruolo rivestito dagli acquisti verdi nell’ambito delle strategie per il consumo e la produzione sostenibili e ha proposto che gli stati membri raggiungano un target di diffusione del Gpp del 50% entro il 2010 attraverso l’introduzione di criteri ambientali nelle procedure d’acquisto di beni e servizi. Anche l’Italia con l’approvazione del Piano d’Azione Nazionale per il Gpp, ha individuato specifici obiettivi green per gli enti pubblici che nei prossimi anni affronteranno una spesa complessiva di circa 120 miliardi di euro. .  
   
   
MARCHE: APPROVATA LA LEGGE SUI RIFIUTI SVILUPPO DELLA PREVENZIONE, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SPINTA E IL RICICLO, I PRINCIPI FONDANTI  
 
Ancona 12 ottobre Ottobre 2009 - Nel corso dell´ultima seduta di Consiglio e` stata approvata la legge sui rifiuti. Un´approvazione che, per la complessita` del tema, e` stata preceduta da una lunga fase di consultazioni e valutazioni condotte in sede di Iv Commissione. La nuova legge regionale, rispetto alla normativa vigente approvata nel 1999, introduce alcune novita` sulla traccia delle disposizioni nazionali e comunitarie nel frattempo emanate. In primo luogo la dimensione dell´Ambito, in cui si deve garantire la gestione unitaria dei rifiuti urbani che e` rappresentato dal territorio provinciale, consentira`, tramite l´accorpamento degli attuali bacini sub-provinciali, di operare in una economia di scala piu` vantaggiosa e funzionale. Una novita` correlata al fatto che nell´Autorita` d´Ambito, organo di governo del territorio in materia, sono presenti, in forma unitaria, sia i comuni che la provincia e questo puo` rappresentare una ulteriore forma di integrazione tra gli enti locali interessati. In particolare la nuova legge ha introdotto di regolamentare, con garanzie per i titolari, il trasferimento degli impianti al gestore, condizione stabilita dalla norma nazionale. Quindi gli attuali titolari, comuni o consorzi, saranno tutelati nel delicato passaggio che il legislatore nazionale ha dettato genericamente. Altra questione molto dibattuta, e` la realizzazione di impianti in territori che confinano tra due province. Dopo varie ipotesi, si e` giunti ad una soluzione ampiamente condivisa secondo la quale la regione assume la competenza in materia di Valutazione di Impatto Ambientale e di Autorizzazione dell´impianto e le decisioni saranno assunte di concerto con le province interessate. E´ una legge che ´riprende i principi fondanti della precedente: ´ afferma l´assessore all´Ambiente, Marco Amagliani ´ sviluppare la prevenzione, la raccolta differenziata spinta e il riciclo al fine di ridurre lo smaltimento. Introduce ulteriori meccanismi e strumenti per meglio conseguire questi obiettivi. Con questa legge quindi non ci saranno piu` paraventi dietro i quali nascondere le inefficienze, chi ha voluto operare per raggiungere traguardi virtuosi lo ha gia` fatto e presto, alla rassegna Comuni ricicloni delle Marche, premieremo i migliori, per gli altri il tempo e` scaduto e ogni ulteriore ritardo sara` pagato con le sanzioni tributarie attualmente vigenti´. Contemporaneamente alla legge, e` stata approvata una variazione al Piano Regionale di gestione dei rifiuti che subordina la scelta di impianti per lo smaltimento (inceneritori) al raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata fissati dalle disposizioni nazionali (45% al 2008 e 65% al 2012). Non si tratta di una scelta ideologica o di rifiuto di quella tipologia di impianti, commenta l´assessore: ´Al contrario, e` una scelta ragionata e di buon senso: in molte parti del nostro territorio la raccolta differenziata ha dimostrato di poter arrivare a livelli fino a qualche tempo fa impensabili (60-70%) e quindi la parte residua da destinare a termodistruzione non corrisponde oggi a quella di una situazione a regime. Occorre arrivare a regime con le raccolte differenziate per conoscere la dimensione dell´eventuale impianto di cui sul territorio c´e` oggettiva necessita`. La nostra dimensione demografica, il sistema orografico e i relativi collegamenti, i costi di tali impianti e la congiuntura attuale ci obbligano a fare scelte ben ponderate per evitare di realizzare impianti la cui alimentazione, in futuro, ci obbligherebbe a importare rifiuti prodotti altrove´, conclude Amagliani. .