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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 19 Ottobre 2009 |
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NASCE LA BIBLIOTECA DIGITALE DELL´EU BOOKSHOP: TUTTE LE PUBBLICAZIONI DELL´UE RIUNITE IN UN UNICO SITO |
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Bruxelles, 19 ottobre 2009 - Dopo che 12 milioni di pagine sono state passate allo scanner, sono ora disponibili gratuitamente più di 110 000 pubblicazioni dell’ue che possono essere scaricate dall’eu Bookshop Digital Library (la Biblioteca digitale dell’eu Bookshop). La Biblioteca digitale, inaugurata oggi dal commissario europeo Orban in occasione della Fiera del Libro di Francoforte, offre tutte le pubblicazioni stampate a partire dal 1952 dall’ufficio delle pubblicazioni per conto delle istituzioni, delle agenzie e degli altri organi dell’ue. Gli archivi dell’ufficio delle pubblicazioni dell’ue sono da tempo una vera e propria miniera per chi studia la storia europea. Pubblicazioni come l’allocuzione pronunciata da Jean Monnet, presidente dell’alta autorità, alla prima sessione dell’assemblea comune nel settembre 1952 o la relazione generale sull’attività della Comunità del 1953 vedono ora nuovamente la luce virtuale grazie alla Biblioteca digitale dell’ufficio delle pubblicazioni. Nuove pubblicazioni sono aggiunte quotidianamente. Come ha detto Leonard Orban, commissario europeo per il multilinguismo: “La Biblioteca digitale dà le ali alla memoria dell’unione europea, legata finora al supporto cartaceo. I milioni di pagine ora accessibili a tutti nelle 23 lingue ufficiali dell’ue dimostrano il continuo impegno con cui l’Unione europea preserva e promuove la memoria storica dell’unione in tutta la sua diversità linguistica. ” La Biblioteca digitale dell’ufficio delle pubblicazioni è la risposta ad una crescente domanda di digitalizzazione delle pubblicazioni a stampa ormai esaurite. Nel 2007 l’Ufficio delle pubblicazioni aveva aperto un servizio tramite il quale gli utilizzatori potevano ottenere in formato Pdf le pubblicazioni conservate negli archivi. La domanda è stata così elevata che nell’arco di sei mesi il servizio si è trovato sommerso di richieste. Per rispondere meglio alle esigenze degli utilizzatori si è quindi deciso di scannerizzare l’intero patrimonio documentario dell’archivio. Il risultato, neanche due anni dopo, è una biblioteca elettronica di più di 14 milioni di pagine in formato Pdf ottimizzato per il web cui il pubblico può accedere gratuitamente. La biblioteca è costituita da 12 milioni di pagine scannerizzate relative a pubblicazioni storiche e da circa 2 milioni di pagine di pubblicazioni recenti. Ad un ritmo di 1 600 nuove pubblicazioni l’anno, l’eu Bookshop costituisce una preziosa fonte di informazioni per i cittadini, i giornalisti, i docenti, gli studenti, i bibliotecari, gli editori e tutti coloro che sono interessati all’europa, copre circa 50 lingue e offre la possibilità di ordinare copie cartacee. Il contenuto dell’eu Bookshop diventerà accessibile anche attraverso Europeana, un progetto di digitalizzazione che interessa molti importanti archivi e biblioteche nazionali in Europa. L’eu Bookshop integrerà così le raccolte nazionali di Europeana. Se si tiene conto della durata limitata del progetto e della qualità dei risultati la Biblioteca digitale dell’ufficio delle pubblicazioni rappresenta uno dei progetti più ambiziosi di questo tipo mai realizzati nel mondo. In sintesi: le pubblicazioni disponibili su Eu Bookshop sono oltre 110 000; dal febbraio 2008 al settembre 2009 sono state scannerizzate 12 milioni di pagine; la Biblioteca digitale contiene testi riconducibili a oltre 370 autori istituzionali dell’ue; la Biblioteca digitale copre circa 50 lingue: tutte le lingue ufficiali dell’ue e anche, ad esempio, il russo e il cinese; nei periodi di picco si sono scannerizzate più di 1,4 milioni di pagine al mese. . |
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ASSEGNATO IL PREMIO DEL PARLAMENTO EUROPEO PER IL GIORNALISMO |
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Bruxelles, 19 ottobre 2009 - Il Premio annuale del Parlamento europeo per il giornalismo è stato consegnato giovedì 15 ottobre dal Presidente Jerzy Buzek a Ines Possemeyer (stampa scritta, Germania), Szlankó Bálint (Internet, Ungheria), Zbigniew Plesner (radio, Polonia) e Elke Sasser e Kristian Kähler (Tv, Germania). Istituito l´anno scorso, il premio (5. 000 euro per ogni categoria) ha lo scopo di promuovere una migliore comprensione delle istituzioni e delle politiche dell´Unione europea. La giuria, composta di tre eurodeputati e di sei giornalisti, ha scelto i vincitori fra gli oltre 65 finalisti nazionali, selezionati a loro volta fra 266 partecipanti. Nel consegnare i premi per il Giornalismo 2009, il Presidente Jerzy Buzek ha dichiarato: "non possiamo migliorare il funzionamento dell´Unione europea, non possiamo informare i nostri cittadini o ravvicinarli all´Ue . Senza voi giornalisti". I vincitori - Il Premio per la categoria ´stampa scritta´ è stato assegnato alla giornalista tedesca Ines Possemeyer per il suo articolo "Come l´Europa si rinnova". Per il Presidente Buzek si tratta di "un articolo scritto in modo impeccabile, di una storia attenta ed eccezionale sull´integrazione dei paesi europei nell´Unione che illustra come l´Europa allargata modella la vita delle persone". Ines Possemeyer, dal canto suo, ha auspicato che il futuro dell´Europa si basi sulla stabilità e la sostenibilità anziché su di una crescita inesorabile. Il Premio per la categoria ´Internet´ è andato al giornalista ungherese Szlankó Bálint per il suo articolo pubblicato online sull´attività di lobby svolta a Bruxelles. Nel consegnare il riconoscimento, il Presidente ha evidenziato come il pezzo affronti in modo unico e interessante l´argomento. L´autore ha ricordato i tempi in cui era corrispondente a Bruxelles e copriva con piacere l´attività del Parlamento europeo. Per la categoria ´radio´, il Premio è stato attribuito al giornalista polacco Zbigniew Plesner per il servizio "La terza volta sarà quella buona" sulla lotta dei lavoratori per mantenere aperti il cantiere navale di Szczecin. Ricevuto il Premio, l´autore ha esortato ad ascoltare le persone che criticano l´Ue poiché "ci dicono cose importanti". Infine, per la categoria ´televisione´ sono stati premiati due giornalisti tedeschi, Elke Sasser e Kristian Kähler, per il reportage "Chi ha paura dell´Europa? Come l´Ue è arrivata in Polonia". Il documentario illustrava la vita di tre famiglie contadine in Polonia al momento dell´entrata di questo paese nell´Ue e per i quattro successivi anni. Nel ricevere il Premio, il produttore - Stefan Pannen - ha sottolineato che il servizio evidenzia come "l´adesione all´Ue dà a tutti nuove opportunità, ma occorre prendere dei rischi". Dibattito sui nuovi media - Ai discorsi dei vincitori ha fatto seguito una tavola rotonda dal titolo "Il ruolo dei nuovi media: un´opportunità per la partecipazione democratica?". Il dibattito è stato moderato da Rodi Kratsa-tsagaropoulou (Ppe, El), vicepresidente del Parlamento europeo, con la partecipazione di Silvana Koch-mehrin (Alde, De), vicepresidente del Parlamento europeo, Morten Løkkegaard (Alde, Dk) eurodeputato, Letizia Gambini, membro dell´"European Youth Press network" e Michael Stabenow, giornalista della "Frankfurter Allgemeine Zeitung" (Germania). . . |
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UE: RISOLUZIONE SULLA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE IN ITALIA E IN ALTRI PAESI EUROPEI |
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Bruxelles, 19 ottobre 2009 - A seguito del recente dibattito, i deputati voteranno una risoluzione sulla libertà di informazione in Italia (mercoledì a mezzogiorno). Alcuni gruppi chiedono una legislazione europea sulla proprietà dei media. Nel dibattito tenutosi l´8 ottobre scorso, i deputati dei gruppi Ppe, Ecr e Efd hanno ammonito dall´utilizzare l´Unione europea come forum per regolare questioni di politica nazionale. Da parte loro invece, i gruppi S&d, Verdi/ale e Gue/ngl hanno invitato la Commissione europea a redigere un´ampia normativa europea sul pluralismo dei media. . . |
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ALESSANDRO BUTTICÉ (OLAF) VINCITORE DEL PREMIO ITALIANO "GIORNALISMO INTERNAZIONALE: L´ADDETTO STAMPA DELL´ANNO" IL PORTAVOCE DELL´OLAF DONA IL PREMIO “COMUNICARE L´UNIONE EUROPEA” AL FONDO INTERNAZIONALE PER LA SICUREZZA DEI GIORNALISTI |
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Bruxelles, 19 ottobre 2009 - Il portavoce e responsabile della comunicazione dell´Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), Alessandro Butticé, è il vincitore del premio italiano "Giornalismo Internazionale: l´addetto stampa dell´anno”, per la categoria “Comunicare l´Unione europea”, settore Pubblica Amministrazione. Il vincitore dona il premio in denaro alla Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) per i giornalisti vittime della violenza. La consegna del premio sabato 17 ottobre, a Jesi (Ancona). Il Direttore Generale dell´Olaf, Franz-hermann Brüner, ha dichiarato: “L´ufficio Europeo per la Lotta Antifrode è molto orgoglioso che la giuria abbia scelto di assegnare questo importante premio al nostro portavoce, il Dott. Alessandro Butticé. Si tratta di un grande incoraggiamento per l´Olaf nel nostro sforzo di combattere e prevenire la frode non solo attraverso le nostre indagini, ma anche informando il pubblico. ” Aidan White, Segretario Generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj), ha affermato: “Ci congratuliamo con il Dott. Butticé e apprezziamo la sua solidarietà verso i giornalisti che si trovano in prima linea un po´ in tutto il mondo, molti dei quali si affidano al Fondo per la Sicurezza della Ifj come ancora di salvezza nei momenti di avversità. " E ha aggiunto: "Molti di questi giornalisti sono presi di mira per il loro lavoro di denuncia della corruzione e della cattiva amministrazione nei rispettivi Paesi. ” L´edizione 2009 del premio italiano "Giornalismo Internazionale: l´addetto stampa dell´anno” è patrocinata dal Consiglio Nazionale dell´Ordine dei Giornalisti, dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dal Gruppo Giornalisti Uffici Stampa, insieme ad altre istituzioni. Nella motivazione ufficiale del premio, la giuria ha riconosciuto l´abilità del vincitore per ”aver creato, animato e diretto la Rete dei comunicatori antifrode dell´Olaf (Oafcn) e per aver firmato, nel 2005, un protocollo d´intesa con la Federazione Internazionale dei Giornalisti, allo scopo di rafforzare la fiducia reciproca nonché la cooperazione nel campo dell´informazione e della comunicazione antifrode”. In linea con la filosofia dell´Oafcn e con il protocollo d´intesa firmato con la Ifj, il Dott. Butticé ha scelto di destinare il premio in denaro alla Ifj per il suo Fondo Internazionale per la Sicurezza per la Difesa dei Giornalisti e dei Media al fine di "fornire un sostegno ai giornalisti e ai media che necessitano di un supporto legale di fronte alla violenza e alle intimidazioni nell´esercizio delle loro funzioni”. La donazione avverrà durante la cerimonia di consegna del riconoscimento domani, sabato 17 ottobre, a Jesi (An), dove il Dott. Franco Siddi, Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, nonché membro del consiglio di amministrazione della Federazione Europea dei Giornalisti riceverà la somma di denaro a nome della Ifj. . |
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IL VINCITORE DEL PREMIO SACHAROV 2009 PER LA LIBERTÀ DI PENSIERO |
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Bruxelles, 19 ottobre 2009 - Il nome del vincitore del Premio Sacharov 2009 per la libertà di pensiero sarà finalmente rivelato giovedì a mezzogiorno, quando il Presidente Jerzy Buzek annuncerà la decisione presa dalla Conferenza dei Presidenti. La scelta sarà effettuata fra una rosa di tre finalisti, preparata il 6 ottobre dalle commissioni per lo sviluppo e da quella per gli affari esteri: I canditati al premio sono: Il ginecologo palestinese Izzeldin Abuelaish - Il giornalista e prigioniero politico eritreo-svedese Dawit Isaak - Lyudmila Alexeyeva, Oleg Orlov and Sergei Kovalev in nome di Memorial e di tutti i difensori dei diritti umani in Russia . |
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GIUNTA REGIONALE FVG NON RISPETTA IMPEGNI SOTTOSCRITTI - BLOCCO TOTALE WEB E OPERATIVITA´ LIMITATA PER AGENZIE |
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Trieste, 19 ottobre 2009 - La Giunta regionale non rispetta gli impegni assunti e sottoscritti, continuando in questo modo a smentire il suo operato. Nemmeno nella seduta svoltasi il 15 ottobre a Trieste, infatti, è stata ratificata la preintesa di contrattazione di secondo livello (contratto integrativo dei giornalisti) siglata ancora lo scorso 31 luglio dall´Editore Regione Friuli Venezia Giulia con il Cdr di Agenzia Regione Cronache ed il Fiduciario di Agenzia Consiglio Notizie. Dal 15 ottobre, quindi, come da mandato unanime dell´Assemblea generale, si decreta il blocco immediato ed a tempo indeterminato (ovvero fino a quando non sarà autorizzata la ratifica della preintesa) delle attività multimediali (pubblicazione testi, immagini, contributi audio e video sul web ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia), il blocco dei servizi esterni ed un´attività di agenzia strettamente limitata all´orario 9-17 da lunedì a venerdì (cinque giorni alla settimana) con esclusione totale di sabati, domeniche e festivi. Questa Giunta regionale, da quando Andrea Garlatti ha preso il posto di Elio De Anna in qualità di assessore al Personale, smentisce le proprie scelte e dimentica che la preintesa ha valore di impegno assoluto in assenza di comunicazione contraria immediata e motivata alle parti in causa. Nel frattempo è sopraggiunto l´avallo della Ragioneria generale e, soprattutto, la norma di legge che garantisce la necessaria copertura finanziaria all´accordo, predisposta ed approvata proprio da questa Giunta regionale e, successivamente, approvata anche dal Consiglio regionale durante le ultime variazioni di bilancio. Ciò significa che siamo di fronte ad una grave violazione procedurale e sostanziale che denunciamo allibiti, a maggior ragione dopo il sondaggio esplorativo con annessa proposta (se così si può definire. ) svolto dal direttore del Personale, Augusto Viola, per conto dell´assessore Garlatti. A fronte di una preintesa concordata dopo anni di trattative e controfirmata ufficialmente da Editore e rappresentanze sindacali con l´obiettivo, sempre affermato, di sanare una condizione di lavoro gravata dal mancato rispetto di diritti contrattuali acquisiti e da un impegno multimediale finora mai concertato, l´assessore ha ufficiosamente avanzato una proposta caratterizzata dall´azzeramento degli arretrati concordati (più di un anno), da una non ben definita indennità fissa decisamente inferiore a quella variabile parametrata alle voci contrattuali e da una serie di ulteriori rinunce rispetto al documento già firmato dall´Editore. In pratica, una vera e propria violazione delle più elementari regole di contrattazione che si voleva somministrare ai giornalisti regionali i quali, prontamente, hanno giudicato inaccettabile sotto ogni aspetto la riapertura di qualsiasi trattativa prima della ratifica operativa dell´accordo. Preso atto di questo atteggiamento della Giunta regionale, Cdr di Arc e Fiduciario di Acon confermano quindi le misure di protesta annunciate lunedì scorso con la proclamazione dello stato di agitazione. Misure che, teniamo a precisare, sono volte a tutelare la dignità professionale, i diritti contrattuali e la valenza istituzionale dei giornalisti coinvolti e che, al momento, volutamente non comprendono azioni ancora più significative per rispetto dell´attività di informazione che siamo chiamati a svolgere nei confronti, rispettivamente, della Presidenza della Giunta regionale e della Presidenza del Consiglio regionale. Il Cdr di Agenzia Regione Cronache, Il Fiduciario di Acon. . |
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PREMIO SAINT-VINCENT DI GIORNALISMO |
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Aosta 19 ottobre 2009 Si è svolta nella mattinata di, venerdì 16 ottobre 2009, al Palazzo del Quirinale a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la Giornata dell’Informazione, dedicata al Premio Saint-vincent di Giornalismo, promosso dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, dall’Ordine dei Giornalisti, dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dal Casino de la Vallée. «I promotori – ha sottolineato il Presidente Rollandin rivolto al Capo dello Stato – per l’occasione hanno chiesto alla Presidenza della Repubblica, che dal 1957 ha concesso l’Alto Patronato all’iniziativa, di ricevere i premiati in questo prestigioso contesto. A Lei Presidente un ringraziamento particolare per averci concesso questo grande onore». Nel corso della cerimonia sono state consegnate le menzioni speciali al Senatore Giulio Andreotti e all’On. Pietro Ingrao, il cui premio è stato ritirato dal figlio Guido. «I due premi speciali assegnati a Giulio Andreotti, già direttore di Azione Fucina, collaboratore de Il Popolo e oggi direttore della rivista 30 Giorni, e a Pietro Ingrao, un tempo redattore de L’unità, - ha dichiarato il Presidente della Regione Augusto Rollandin - costituiscono l’esempio di come, benché di formazioni e su posizioni diverse, si possa dialogare nel rispetto reciproco e nella massima considerazione delle istituzioni, in un senso comune di rispetto per i principi costituenti della convivenza civile. Pur su fronti differenti, l’uno, Andreotti, tra i Padri della Costituzione italiana, l’altro, Ingrao, protagonista incessante di tutti i passaggi dell’evoluzione democratica del paese, dall’entrata in vigore della Costituzione, non solo convissero nella dialettica pubblica, ma cooperano nello stesso tempo alla vitalità e alla saldezza della istituzioni democratiche: Andreotti, cattolico, democristiano, Presidente del Consiglio dei Ministri, e Ingrao, laico, comunista, Presidente della Camera dei Deputati». In seguito, presso il Museo della Piazza San Giovanni dei Fiorentini, si è svolta la cerimonia di consegna delle Grolle d´Oro ai vincitori che sono: Tony Capuozzo, Emilio Carelli, Paolo Rumiz, Claudio Pagliara, Rosaria Capacchione, Fiorenza Sarzanini, Olivo De Leon, Maurice Lemoine. Il Premio per la Comunicazione della Regione Autonoma Valle d´Aosta è andato a Massimo Gramellini, la Targa d’Argento dell’Associazione stampa valdostana a Livio Forma e il Premio Ordine giornalisti Valle d’Aosta a Mario Pogliotti. . |
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TELEVISIONE SU RICHIESTA: CABLECOM E LA TELEVISIONE SVIZZERA LANCIANO «TV ON DEMAND» |
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Berna, 19 ottobre 2009 - In collaborazione con la Televisione svizzera, cablecom propone da subito la televisione su richiesta «Tv on demand». I clienti cablecom residenti nell’agglomerato di Zurigo, che usufruiscono di cablecom digital tv, possono rivedere tutte le produzioni della Televisione svizzera fino a sette giorni dopo la data della loro diffusione e senza costi aggiuntivi. Entro la fine del 2010, il servizio sarà disponibile su tutto il territorio nazionale. . |
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TELEVISIONE DIGITALE, I PRIMI DATI DELLA RICERCA LA MAGGIORANZA DEI TRENTINI PROMUOVE IL NUOVO STANDARD TELEVISIVO |
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Trento, 19 ottobre 2009 - Il Dipartimento di Sociologia dell´Università di Trento sta svolgendo un´indagine sugli effetti e il gradimento della transizione dalla tv analogica a quella digitale sulla popolazione trentina. Un analogo studio era stato svolto in occasione dello switch over del febbraio scorso. Due le tendenze identificate: l´alta percentuale di trentini informati sul cambio di tecnologia e il gradimento verso la nuova televisione. Le informazioni della ricerca si riferiscono ad una prima analisi condotta su 1250 interviste realizzate al 13 ottobre 2009. Il campione non è ancora pienamente rappresentativo: mancano infatti molti giovani (nella fascia d’età 18-34) residenti in Val d’Adige e non sono stati ancora oggetto di un´analisi completa. Tuttavia, è già possibile individuare alcune tendenze. 1. Comunicazione. Gli intervistati sono tutti informati della transizione dall’analogico al digitale: più del 90% afferma di essere “molto bene a conoscenza” di questo passaggio e un ulteriore quota (attorno al 7%) afferma di esserne a conoscenza, sebbene in maniera superficiale. Meno dell’1% degli intervistati fino a oggi contattati non sapeva del cambiamento del segnale. 2. Media di riferimento. Il canale principale con cui gli intervistati hanno appreso della transizione al digitale è la televisione (citata dall’80% dei rispondenti), seguita dai giornali (citati da un intervistato su tre) e dal passaparola tra parenti, amici e conoscenti. Marginale la pubblicità fatta dai rivenditori, dagli operatori tv (es. Sky) e la ricerca su internet. 3. Televisione Digitale. Oltre la metà dei rispondenti ritiene che il valore aggiunto del digitale sia rappresentato dal maggior numero di canali; quasi uno su tre cita una migliore qualità audio e video mentre solo una quota marginale (il 5%) fa esplicito riferimento all’interattività e alla possibilità di fruire di servizi aggiuntivi. 4. Tv in casa. La maggior parte delle famiglie trentine (46%) dispone di due televisori, un terzo ne possiede solo uno e il 20% circa ha tre o più apparecchi televisivi. Al momento risulta che quattro famiglie su cinque abbiano già provveduto a collegare almeno uno dei televisori di casa ad un decoder (oppure possano fruire del digitale perché i televisori hanno il decoder incorporato). Il 12% degli intervistati ha in casa dei decoder non ancora installati e il 25% esprime l’intenzione di comprare un (altro) decoder prima dello switch off. 5. Videoregistratore. Sette famiglie su dieci hanno un videoregistratore. Di queste, un quarto è abituato a videoregistrare un programma televisivo mentre ne guarda un altro. 6. Collegamento fai da te. La metà di chi si è già dotato di decoder ha provveduto personalmente a collegarlo, mentre poco più del 10% si è rivolto a parenti/amici/conoscenti esterni al nucleo familiare. Circa il 10% ha richiesto la collaborazione di un tecnico o del rivenditore. 7. Istruzione preziose. Per imparare ad utilizzarlo, alla metà dei rispondenti è bastato il libretto di istruzioni, mentre un ulteriore 20% si è rivolto a parenti, amici, vicini. “Al momento. È soddisfatto del funzionamento della tv digitale?” (domanda rivolta solo a chi ha il decoder): molto: 13% per nulla: 8%; abbastanza: 45% poco: 18%; non sa/non ha un’opinione: 16%. “Il passaggio dalla Tv analogica a quella digitale secondo Lei sarà molto positivo, abbastanza positivo, abbastanza negativo, molto negativo o non ha un’opinione?”: molto positivo: 12% molto negativo: 5%; abbastanza positivo: 41% abbastanza negativo: 8%; indifferente/non ha un’opinione: 34% . . |
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QUATTRO NUOVE ASSOCIATE IN UNICOM |
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Milano, 19 ottobre 2009 - Un nuovo ingresso nell’Associazione guidata da Lorenzo Strona; il Consiglio Direttivo di Unicom nella sua riunione del 13 Ottobre, ha accolto le domande di ammissione di: Clab Comunicazione (Gianluca Adami) Un´agenzia di comunicazione che crede nella creatività e nell´innovazione unita ad una gestione strategica di ogni investimento pubblicitario, consapevole che la marca, se costruita, sviluppata e gestita strategicamente, è la maggiore risorsa per generare business e promuovere con successo prodotti e servizi. Per questo affrontiamo ogni singolo progetto con l´obiettivo di dare vita ad un´immagine unica, chiara e differenziante sempre coerente con i valori dell´azienda. Il nostro team di professionisti, con oltre 20 anni di esperienza, è in grado di intervenire con soluzioni efficaci e personalizzate sia sul singolo progetto pubblicitario che sulla pianificazione strategica che comprenda tutti i livelli di comunicazione. 37136 Verona - Via Roveggia, 132 - Tel 0458250134 - Fax 0458250134 - info@clabcomunicazione. It - www. Clabcomunicazione. It Del Monte & Partner (Daniela Del Monte) Società di consulenza per la Comunicazione d’Impresa a servizio completo. Agenzia inizialmente specializzata in produzione audio-video è cresciuta acquisendo competenze che spaziano dalla strategia e pianificazione media alle produzioni, pubbliche relazioni e new media. La vision di Del Monte & Partner è il cliente come Partner: la vicinanza e la sinergia tra lo staff ed il continuo interfacciarsi con il cliente creano la forza del team. 20145 Milano - Via Tranquillo Cremona, 5 - Tel 0243990481 - Fax 0243990099 - delmonte@delmonteepartner. It - www. Delmonteepaertner. It Mgp Cultura Immagine E Comunicazione (Maria Grazia Persico) Nata a Milano nel 2001 come agenzia di relazioni pubbliche a servizio completo con la mission di supportare aziende, enti e associazioni nel realizzare progetti di comunicazione, offre un servizio ritagliato sulle necessità del cliente: dall’analisi e condivisione dei bisogni, alla scelta della migliore strategia operativa, fino alla gestione del piano attuativo. Conoscenza del settore, consolidati rapporti con il mondo giornalistico e degli eventi, struttura agile e dinamica, idee, creatività, visione di lungo periodo e innovazione metodologica sono i plus che l’agenzia mette a disposizione per l’ottenimento degli obiettivi condivisi. Le principali aree di intervento sono la gestione dell’ufficio stampa, delle relazioni pubbliche e l’organizzazione di eventi. 20135 Milano - V. Le Montenero, 17 - Tel 0255199416 - Fax 0255199376 - mgpersico@mgpcomunicazione. It - www. Mgpcomunicazione. It Vertice Societa’ Consortile (Delia Compagnone) Vertice lavora principalmente con le Pmi collaborando a stretto contatto con il reparto marketing dell’azienda: incontri periodici per assorbirne la sfera d’azione e conoscere il mercato con il quale si confronta è l’approccio utilizzato. Naming, packaging, stand, web marketing e web advertising sono gli strumenti impiegati per favorire lo sviluppo dei propri clienti. 00182 Roma - Via del Mandrione, 103 - Tel 06 77250337 - Fax 06 97843107 - amministrazione@consorziovertice. It - www. Consorziovertice. It L’elenco completo ed aggiornato in tempo reale delle Associate Unicom è reperibile sul sito www. Unicomitalia. Org . |
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A BARI IL PUBLIC CAMP 2009 |
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Bari, 19 ottobre 2009 - Anche quest’anno Bari ospita dal 19 al 23 ottobre 2009 il Public Camp, il Meeting dei comunicatori pubblici, organizzato dalla Regione Puglia, con il patrocinio dell’Unione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, al quale interverranno studiosi e professionisti della comunicazione, docenti universitari, dirigenti istituzionali e rappresentanti delle più alte cariche di governo nazionale e regionale. Perché proprio Bari come sede dell’evento? Per anni lo sguardo e l’attenzione del mondo della comunicazione sono stati rivolti alle grandi città del nord. Oggi, come testimoniano i numerosi riconoscimenti ricevuti dal Servizio Comunicazione Istituzionale della Regione, diretto da Eugenio Iorio, si può parlare di un “modello Puglia” la cui parola chiave è innovazione, dove per innovazione non si intende solo l’introduzione e l’adozione di nuova tecnologia. Bensì un nuovo modo di fare le cose, un metodo che si crea sostenendo la nascita e il consolidamento di reti che coinvolgono alla pari soggetti pubblici e privati, nodi di scambio di competenze che condividono obiettivi di crescita e cambiamento. Non si lavora sul territorio o sulle città senza pensare alle persone, alla loro vita, all’eredità trasmessa al futuro. Come in democrazia la forma è sostanza, in Puglia il metodo innovativo è parte stessa delle cose che genera, rappresenta un “continuo esercizio di idee”. Il Public Camp quindi è l’occasione per liberare le idee e stimolare l’incontro tra esperienze, instaurando “Nuove geometrie di relazione”, come recita il pay-off di questa seconda edizione. Concetto che si traduce anche nell’architettura degli appuntamenti in programma, fortemente articolato in aree di confronto, formazione e sperimentazione (lezioni magistrali, convegni, conferenze, worhshop, master diffusi e creative room). Sarà il convegno “Comunicazione pubblica nel cambiamento della Pa” ad inaugurare, lunedì 19 ottobre, il Public Camp 2009, al quale parteciperanno il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il Presidente dell’Associazione Italiana Comunicazione Pubblica Gerardo Mombelli. Ad impreziosire il Meeting, le lezioni magistrali di personalità di spicco del mondo scientifico e accademico: Marc Augé con La globalizzazione dell’immaginario e l’ideologia del presente, e Alberto Abruzzese, che proporrà il suo Appello ai naufraghi. La necessità di sentirsi marginali e vivere da scomunicati. Le Creative Room, novità di questa seconda edizione, avranno al centro del dibattito il “modello Puglia”. Saranno luogo aperto di scambio di esperienze su temi di cruciale importanza per la comunicazione nella Pubblica Amministrazione e la Puglia presenterà i suoi modelli organizzativi, come le gare elettroniche, gestite da Empulia, e il Centro Media interno alla Regione Puglia, creato per una corretta e attenta distribuzione delle risorse ai media nelle campagne di comunicazione istituzionale. . |
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LO SCHERMO DELL’ARTE FESTIVAL INTERNAZIONALE DI FILM SULLE ARTI CONTEMPORANEE FIRENZE 23-24-25-26 NOVEMBRE 2009 |
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Firenze, 19 ottobre 2009 - Dopo il grande successo di pubblico della passata edizione con più di 2000 spettatori in soli tre giorni, torna dal 23 al 26 novembre 2009 nel magnifico Cinema Odeon, a Firenze, Lo Schermo Dell´arte, festival internazionale di film dedicati all’arte contemporanea, dall’architettura alla fotografia, dalle arti visive a quelle performative, dalla street art al dibattito sulle relazioni dell’arte con il mercato. I film vengono proiettati in versione originale con sottotitoli in italiano e provengono da produzioni indipendenti, istituzioni culturali e distributori cinematografici nazionali e internazionali. Per la prima volta quest’anno, Lo Schermo Dell´arte apre il proprio programma ai film realizzati da artisti che hanno scelto il cinema come mezzo d’espressione. Saranno proiettati due recenti opere del cileno Alfredo Jaar e del canadese Mark Lewis che vanno così ad arricchire la tradizionale sezione di documentari dedicati ai maggiori protagonisti dell’arte del nostro tempo. Entrambi gli artisti saranno a Firenze a presentare i loro film e terranno due incontri aperti al pubblico. Lunedì 23 novembre, ore 21 - Le ceneri di Pasolini di Alfredo Jaar (2009, 38’) è un omaggio al grande scrittore e regista italiano. Le sue parole, tratte da alcune rare interviste, appaiono straordinariamente profetiche sulla realtà contemporanea sociale e politica del nostro paese. Il film dell’artista cileno, opera fortemente politica come del resto è tutto il suo lavoro, diventa così una lucida e spietata lettura dell’Italia consumata dalla società dello spettacolo. Jaar (Cile 1956) è autore di una delle mostre italiane più acclamate del 2008 tenutasi alla Bicocca e allo Spazio Oberdan di Milano. Il film è stato presentato in anteprima nel The Fear Society - Pabellón de la Urgencia all´Arsenale Novissimo, nell’ambito della Biennale veneziana 2009. Alfredo Jaar incontrerà il pubblico al Cinema Odeon, martedì 24 novembre, ore 16. Martedì 24 novembre, ore 21 - Back Story di Mark Lewis (2009, 39’). Protagonista del Padiglione Canada alla Biennale di Venezia 2009, Mark Lewis (Hamilton, Ontario, 1958) è oggi considerato uno degli artisti più importanti che lavorano con il cinema. Backstory racconta la storia degli Hansard, famiglia di tecnici esperti nelle retroproiezioni, artefici di memorabili scene del cinema hollywoodiano. Sullo sfondo delle loro stesse creazioni appositamente realizzate per questo film, i protagonisti ripercorrono per aneddoti le evoluzioni di questa tecnica, utilizzata da Lewis nei suoi ultimi lavori. Il film viene presentato in collaborazione con il Museo Marini Marini di Firenze che nei giorni dello Schermo dell’arte ospita una personale dell’artista canadese (28 ott-28 nov 2009). Mark Lewis incontrerà il pubblico al Museo Marino Marini, mercoledì 25 novembre, ore 15. Tra i documentari, molte sono le anteprime italiane. Tra queste segnaliamo: Lunedì 23 novembre, ore 22 - Conversations with Jean-michel Basquiat di Tamra Davis (Usa, 2008) Ritratto di una delle icone del Xx secolo, il documentario racchiude gli estratti di una rara videointervista rilasciata da Jean-michel Basquiat all’amica filmmaker Tamra Davis, nota per aver realizzato i video di gruppi musicali tra cui Bangles, Cher, Sonic Youth. Sorridente, ironico, sempre inquadrato in primo piano, l’artista ripercorre la sua inquieta storia. Girato in una stanza dell’Ermitage Hotel di Beverly Hills nel giugno 1986, due anni prima della sua tragica scomparsa per overdose a soli 27 anni, il film è arricchito da filmati dell’artista al lavoro nel suo studio. Una preziosa testimonianza dello straordinario talento bruciato troppo presto da spietate logiche di mercato. Martedì 24 novembre, ore 22 - Picasso & Braque Go to the Movie di Arne Glimcher (Usa 2008). Co-prodotto da Martin Scorsese che appare nel maieutico ruolo di narratore, indaga come il cinema abbia influenzato l’opera dei due maestri del Cubismo. Firmato da Arne Glimcher, noto critico d’arte americano curatore di una delle gallerie più conosciute del mondo, la Pacewildenstein Gallery di New York, il film utilizza straordinari spezzoni dell’epoca del muto, brani tratti dal pioniere del cinema Georges Meliès e rari documenti sulla rivoluzionaria danza dei veli di Loie Fuller assemblati insieme alle interviste di personaggi celebri dell’arte contemporanea quali Julian Schnabel, Lucas Samaras, Chuck Close, Robert Rauschenberg. Martedì 24 novembre, ore 23:10 - The Colour of Your Socks - A Year with Pipilotti Rist di Michael Hegglin, Svizzera/austria 2009, 53’ Straordinario viaggio nel mondo creativo di Pipilotti Rist (Grabs, Svizzera 1962), vincitrice del Premio Duemila alla Biennale di Venezia del 1997 e insignita nel 2009 del Premio Joan Mirò dalla Fondazione Mirò a Barcellona. Il documentario racconta un anno di lavoro della celebre artista del video addentrandosi per la prima volta nel suo studio a Zurigo, seguendola durante l’allestimento della monumentale installazione site-specific Pour Your Body Out (7354 Cubic Meters) al Moma di New York nel 2008, e nel corso della realizzazione di Pepperminta, il suo film d’esordio in veste di regista cinematografica presentato in anteprima alla 66a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2009. Giovedì 26 novembre, ore 19. 30 - Bending Space: Georges Rousse and the Durham Project (Usa 2007) di Penelope Maunsell and Kenny Dalsheimer. Georges Rousse è un fotografo francese che lavora anche con la scultura e la pittura intervenendo in luoghi destinati alla demolizione costruendovi opere effimere e uniche che saranno preservate solo attraverso le sue fotografie. Nel 2006 è stato invitato a fare un progetto a Durham, nella Carolina del Nord, dove per un mese ha lavorato in quattro edifici storici della manifattura di tabacco Ligget & Myers, produttrice delle Chesterfield, chiusi nel 1984. Il film offre l’occasione di seguire l’artista rivelando il processo della creazione delle sue straordinarie fotografie contraddistinte dalla ricerca illusionistica della forma del colore. Il film viene presentato in collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea L. Pecci di Prato. George Rousse incontrerà il pubblico al Centro Pecci, venerdì 27 novembre, ore 18. 00. Giovedì 26 novembre, ore 22 - The Great Contemporary Art Bubble di Ben Lewis (Gb 2009). Il regista e critico d’arte Ben Lewis, conosciuto per la sua irriverente e ironica serie di film televisivi “Art Safari”, racconta cosa c’è dietro il mercato dell’arte contemporanea che ha visto un crescendo inarrestabile fino all’apice del settembre 2008 con la celebre asta Sotheby’s delle opere di Damien Hirst che raggiunsero un totale di vendite di oltre 111 milioni di sterline. Ma, a causa della crisi economica mondiale, oggi i prezzi sono calati quasi del 50%. Nel suo appassionante viaggio, Lewis visita case d’asta, fiere, gallerie e tanti collezionisti miliardari in giro per il mondo, scoprendo pratiche inusuali del mercato, speculazioni, e segreti. Tra i film in programma si ricordano inoltre: Martedì 24 novembre, ore 18 - Cindy Sherman di Sabine Willkop (Germania 2007). Il film dà voce ad una delle più intriganti e camaleontiche artiste del panorama contemporaneo, la celebre fotografa e regista americana Cindy Sherman. Sequenze di immagini di repertorio, dietro le quinte e frammenti di interviste ripercorrono trent’anni di rigoroso e solitario lavoro all’insegna dell’ambiguità e della contaminazione. Un caleidoscopico e perturbante ritratto dell’artista che, sin dalla sua prima celebre serie di opere in bianco e nero degli anni Settanta, ha sovvertito con le sue messe in scena i canoni estetici e formali della cultura dell’immagine. Il film è presentato in collaborazione con Cccs Centro di Cultura Contemporanea Strozzina che nei giorni della rassegna espone opere della più recente serie di lavori dell’artista newyorchese nella mostra “Realtà Manipolate – Come le immagini ridefiniscono il mondo” (25 sett 2009-19 genn 2010). Mercoledì 25 novembre, ore 18 Omaggio a Luciano Emmer Incontrare Picasso, Italia, 2000 , 42’ - Riedizione e restauro del 2000 a cura di Luciano Emmer e della Cineteca Nazionale del suo celebre documentario Picasso realizzato nel 1954 da Luciano Emmer (Milano, 1918 - Roma, 2009) in occasione della prima grande mostra in Italia dell’artista all´Arengario. Di Milano. Un tributo all’indimenticabile regista de Le ragazze di Piazza di Spagna (1952) recentemente scomparso e straordinario maestro del documentario d’arte. Il film viene presentato in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia-cineteca Nazionale. Www. Schermodellarte. Org . |
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BARI: PRESENTATO IL BANDO "SALE CINEMATOGRAFICHE DI QUALITÀ" |
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Bari, 19 ottobre 2009 - “Le sale cinematografiche sono luoghi privilegiati di promozione culturale e civile e volano di aggregazione sociale, per questo intendiamo finanziare, attraverso questo bando un elemento strutturale della cultura, convinti che a beneficiarne non saranno soltanto i singoli esercenti, ma tutti i pugliesi” Lo ha dichiarato, il 15 ottobre l’Assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli intervenendo, insieme al Presidente dell’Apulia Film Commission Oscar Iarussi, alla conferenza stampa di presentazione del bando “sale cinematografiche di qualità”. Il progetto, finanziato dalla Regione Puglia con le risorse riferite all’Asse Iv Fesr 2007-2013, ha la finalità di diversificare e migliorare l’offerta culturale su tutto il territorio regionale, nonché valorizzare la funzione delle sale cinematografiche esistenti come luoghi privilegiati di promozione culturale. Con un contributo massimo annuo di 36mila euro e una grande campagna di comunicazione su tutto il territorio regionale delle sale affiliate, il progetto punta a salvaguardare la centralità dello spettatore di cinema di qualità italiano, europeo e internazionale. Indirizzato a titolari, proprietari, gestori di sale cinematografiche operanti sul territorio regionale (capoluoghi o paesi), il progetto garantisce la tutela delle monosale di città e delle multisale con un numero di schermi non superiori a quattro sale dei centri urbani e prevede nello specifico un finanziamento di 16mila euro per le sale aderenti al circuito che siano attive per un numero minimo di 220 giorni. Inoltre a quegli esercenti che destineranno la sala per ulteriori 20 giorni ad un pubblico non pagante, per altre attività complementari anche solo mattutine, l’Afc destinerà un contributo ulteriore di 20mila euro annui. La selezione delle sale che verranno coinvolte verrà affidata ad una Commissione di Valutazione nominata dall’Apulia Film Commission; criteri di valutazione saranno: distribuzione sul territorio, ubicazione, servizi offerti, caratteristiche delle sale, programmazione di qualità. Il bando sarà disponibile dal 16 ottobre al 15 novembre sul sito www. Regione. Puglia. It, su quello www. Apuliafilmcommission. It e presso gli uffici di Apulia Film Commission alla Fiera del Levante. . |
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FILM-DOCUMENTARIO SULLE REGOLE DI SPINALE MANEZ |
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Trento, 19 ottobre 2009 Undici testimonianze per raccontare la millenaria storia delle Regole di Spinale Manez. Sono quelle raccolte nel film/documentario "Spinale Manez. Le antiche regole ritrovate", regia di Lorenzo Pevarello, prodotto dalla Fondazione Museo Storico del Trentino e da Format - Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento. Il film è stato presentato ieri sera a Preore davanti ad un numeroso pubblico. In sala anche il presidente della Provincia Lorenzo Dellai. Il documentario si inserisce nella collana "Memorie di comunità" e racconta, tramite la voce di undici testimoni, la storia della Comunità delle Regole di Spinale Manez. Una storia millenaria che nel corso del Novecento, precisamente nel 1960, ha avuto un importante momento di svolta con l´approvazione della legge provinciale che ha riconosciuto i diritti di regola dal fascismo precedentemente violati. Una scelta che non fu però indolore e che vide una mobilitazione popolare guidata dal parroco di Ragoli, don Ennio. La serata di ieri a Preore ha visto la partecipazione del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, intervenuto anche come presidente della Fondazione Museo storico del Trentino, che ha sottolineato la valenza straordinaria della Comunità delle Regole: "Un´esperienza che arricchisce l´intero Trentino e che va tutelata proprio nella sua specificità". Dellai ha quindi rivolto ai regolani presenti, accorsi numerosi alla serata, l´invito a non ridurre l´impegno e la partecipazione a favore di questa istituzione autenticamente democratica e popolare. . |
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L’EDITORIA UMBRA ALLA “BUCHMESSE” DI FRANCOFORTE: PRESIDENTE DELLA CAMERA FINI VISITA LO STAND |
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Frankfurt am Main, 19 ottobre 2009 – “In Umbria c’è densità culturale: arte, storia, tradizioni ne fanno una delle regioni più importanti dal punto di vista della cultura”. Lo ha detto, il 15 ottobre il presidente della Camera Gianfranco Fini, intrattenendosi brevemente con i responsabili dello “stand” umbro, nel corso della sua visita inaugurale al padiglione che ospita l’Italia alla “Buchmesse” di Francoforte. Trentacinque imprese editoriali con una vasta gamma di titoli di produzione vecchia e nuova: così si presenta l’Umbria al tradizionale appuntamento internazionale della Fiera del Libro, che quest’anno ha la Cina come nazione ospite. E se i “manga” danno lustro alla produzione cinese, sopratutto nella sezione riservata a Hong Kong, questo tipo di fumetto non manca neppure nello stand umbro, grazie ai fascicoli editi da una impresa di Città di Castello, così che le seriali avventure degli eroi d’Oriente stanno costa a costa sugli scaffali con serissimi volumi d’arte e di storia, di tradizioni regionali, di gastronomia, di studi sulla lingua e il dialetto, di guide su città e paesi, di regesti antiquari e approfondimenti su questo o quell’aspetto (noto o meno noto) della cultura regionale. Ma anche romanzi, poesia, saggi critici, produzione scientifica. “È il libro, bellezza”, si potrebbe dire parafrasando una famosa battuta. “È la forza del libro”, dice il coordinatore dello stand Giovanni Carnevali, che con i libri coabita da una vita, da libraio ed editore in Foligno. Carnevali sorveglia il flusso dello “stand”, viene chiamato, interviene, parla con i visitatori, spiega, è fiero dei pacchi di manifesti che reclamizzano l’Umbria, sul bancone d’ingresso, e che sono continuamente richiesti (“Vanno via come il pane: è perché sono belli, e sono un semplice, ma efficacissimo e soprattutto duraturo mezzo di comunicazione”). “Potrebbe sembrare – continua Carnevali -, al confronto con questi colossi, in una manifestazione così grande, che l’Umbria e la sua produzione libraria siano una piccola cosa, e invece guardate qui, che ricchezza d’interessi, che edizioni di tutto rispetto. Il problema è la distribuzione, i grandi editori che la fanno da padrone. Ma tanti di questi libri, per qualità autoriale e grafica, non sfigurerebbero da nessuna parte, né a Roma né a Milano, se solo ci potessero arrivare. Ma l’importante è che, nonostante tutto, la nostra editoria sia in costante crescita, che la produzione aumenti, e che sia una produzione qualificata, di buon livello, in grado di dire la propria nel panorama nazionale”. Che tipo di produzione? “Ce n’è per tutti i gusti – risponde Carnevali -. È la prova che gli interessi sono molteplici, che il territorio pone domande, e se un libro si stampa è sempre positivo. C’è un movimento diffuso, anche da noi, che spinge alla produzione di libri, siano individui, associazioni, istituzioni, che descrivono il territorio, la realtà, quello che si conosce, si fa e si studia. C’è un interessante movimento di librerie antiquarie. E non vanno dimenticate le tipografie, quell’arte grafica umbra che anche qui in fiera è ben rappresentata nel nostro ‘stand’. Le tipografie umbre (che lavorano anche per grossi committenti nazionali) contribuiscono molto alla crescita complessiva della nostra editoria. Si fanno in Umbria libri sull’arte, il paesaggio, le città, le tradizioni della campagna, per dirne alcuni, di ottimo livello. E c’è comunque una distribuzione che, se il mercato fa difetto, interessa la rete delle biblioteche, dei musei, delle istituzioni, dove i libri vengono comunque conservati e continuano la loro vita. Perché la vita del libro – sottolinea Carnevali – è imprevedibile. I libri possono essere ignorati, scomparire, e poi riemergere a nuova vita, in circostanze mutate, nei modi più impensati”. E la promozione turistica, che quest’anno affianca per la prima volta la partecipazione dell’Umbria alla “Buchmesse”? “Importantissima”, dice Giovanni Carnevali. “La cultura e il turismo devono procedere di pari passo, sono un veicolo reciproco, si potenziano a vicenda, sono entrambi la descrizione e l’esaltazione di un territorio, la prova della sua vitalità e capacità di attrazione. Se la promozione non è integrata, non si va da nessuna parte”. . |
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"MILANO - RADICI E LUOGHI DELLA CARITÀ" |
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Milano, 19 ottobre 2009 - "Questo libro rende evidente come il principio di sussidiarietà, chiave delle politiche di Regione Lombardia, sia parte integrante della storia e tradizione del nostro territorio e in particolare della città di Milano". Lo ha detto l´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale di Regione Lombardia, Giulio Boscagli, alla presentazione, avvenuta il 16 ottobre a palazzo Marino, del volume "Milano - Radici e Luoghi della carità", edito dall´Istituto Golgi - Redaelli, in cui sono raccontate le vicende degli antichi luoghi Pii Elemosinieri di Milano. "I nostri predecessori - ha sottolineato l´assessore - senza bisogno di leggi, hanno dato origine a iniziative che si prendevano cura dei più deboli e bisognosi. Nella nostra Regione non c´è infatti Comune o paese che non abbia un´opera nata dal basso". "La carità - ha poi evidenziato l´assessore Boscagli - è il motore di queste grandi opere, un valore cristiano che, in questo momento di crisi economica, inizia a essere riscoperto come centrale anche per un società laica. Tutta la riforma di Regione Lombardia parte dal voler riconoscere il ruolo e l´autonomia di queste opere. Esempi di bellezza e ricchezza di cui spesso non abbiamo percezione". L´assessore Boscagli ha concluso ricordando come, in occasione di Expo 1906, fu redatto un libro per fare il punto sulle realtà di beneficenza della città e ha annunciato che "in occasione di Expo 2015, verrà individuato uno spazio adeguato per presentare le realtà che ancora oggi rispondono al bisogno dei più bisognosi". . |
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AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI PETER GREENWAY/SASKIA BOODKE IN “THE BLUE PLANET”, ORATORIO MULTIMEDIALE CON MUSICA DI GORAN BREGOVIC |
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Milano, 19 ottobre 2009 - The blue Planet, ideato da Peter Greenway e Saskia Boddeke per Expoaqua Zaragoza 2008, ha la forma di un “oratorio multimediale”, un requiem laico che mescola il lavoro dell’attore, il canto e la musica dal vivo alle tecnologie più avanzate: immagini in alta definizione che riproducono aspetti della realtà, un Dio e un Noé che si incontrano e si parlano in un mondo virtuale che sembra essere molto simile a Second Life, insieme ad attori/danzatori e un ensamble musicale che scava dal vivo nel vasto repertorio musicale di Goran Bregovic. Sulla scena il personaggio principale è la moglie di Noé cui si rivolgono due dei suoi figli: lo spettacolo ripropone infatti una libera e anacronistica ricostruzione del mito, anche se le lingue che vi si intrecciano – castigliano, inglese, francese e italiano – rimandano ai testi antichi che pongono i figli di Noé all’origine di tutte le genti del nostro pianeta. Con le sorprendenti sequenze di immagini digitali che si intrecciano con le azioni reali, su un palcoscenico invaso d’acqua, The Blue Planet rappresenta un altro passo significativo verso l’abbattimento dei confini tra cinema, teatro e nuove tecnologie della comunicazione visiva. In una situazione particolare del nostro pianeta in cui gli scienziati e i capi di stato (il presidente Barak Obama ha di recente dato un pesante monito circa il disastro ambientale), disegnano ogni giorno scenari sempre più catastrofici, Greenway E Boddeke ricordano ai contemporanei l’episodio della Bibbia che narra di Noé e dei suoi figli in balia delle acque dopo il diluvio universale, durato quaranta notti e quaranta giorni. Gli autori si ispirano al racconto biblico della Genesi, pur riducendo il diluvio a sette giorni, come sette furono i giorni usati da Dio per la creazione del nostro pianeta. Come nella Genesi, l’Arca porterà ai nostri occhi le immagini di un evento straordinario che stravolge il nostro “pianeta azzurro”: un evento governato da Dio, ma che ha origine dal comportamento degli uomini. Un diluvio universale pende sulla nostra testa: sarà questa volta un diluvio provocato dagli stessi uomini e non una punizione divina? L’arca sarà il simbolo di una umanità che ha finalmente compreso la necessità di cambiare profondamente i propri comportamenti scellerati? Gli artisti non possono dare risposte ma solo porre interrogativi a cui ognuno di noi potrà e dovrà dare le proprie risposte. . |
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AL TEATRO LITTA L’AMANTE DI HAROLD PINTER |
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Milano, 19 ottobre 2009 - Work in Progress´ è un master per la regia teatrale ideato dal Teatro Litta e dedicato allo svolgimento della professione di un giovane regista. Il master si sviluppa in tre anni di lavoro tutorato dal regista Antonio Syxty, definito ‘primo spettatore’ dell’intero percorso formativo. Il regista Claudio Autelli è alla sua terza prova registica del Master. Le precedenti edizioni hanno avuto come protagonisti: Valeria Talenti ( Leonce e Lena, I Malavoglia, Una serata con Pinter) Carmelo Rifici (Il giro di vite, La tardi ravveduta, La signorina Julie). “Certo ci fu qualche tempesta / anni d’amore alla follia. / Mille volte tu dicesti basta / mille volte io me ne andai via. / Ed ogni mobile ricorda in questa stanza senza culla / i lampi dei vecchi contrasti / non c’era più una cosa giusta / avevi perso il tuo calore / ed io la febbre di conquista. / Mio amore mio dolce meraviglioso amore / dall’alba chiara finché il giorno muore / ti amo ancora sai ti amo. ” Franco Battiato – La canzone dei vecchi amanti. Dopo la grande attenzione da parte della critica e il successo di pubblico della scorsa stagione, L’amante diretto da Claudio Autelli torna al Teatro Litta dal 21 ottobre all’1 novembre 2009. Atto unico del 1962, The Lover fa parte di una trilogia sulle menzogne dell’amore, insieme a Vecchi tempi e Tradimenti ed è rappresentato per la prima volta l’anno successivo con la regia dello stesso Pinter. Nella scena dello spettacolo di Claudio Autelli non rimangono che un uomo e una donna chiusi in una stanza. Isolati dal mondo, come se la realtà esterna, le sue relazioni, le abitudini sociali, il lavoro, tutto ciò che si potesse frapporre tra loro fosse stato messo da parte da loro stessi. Un uomo e una donna dimentichi del mondo nel disperato tentativo di ritrovarsi, di ritrovare un codice perduto, una lingua segreta che non conoscono più e senza la quale, soli, sono persi. Attorno a questa stanza c’è il nulla; del salotto borghese non rimangono che una poltrona e una pianta, feticci della loro quotidianità. La scena è scarna come i corpi dei personaggi che in essa si aggirano. Corpi fragili e soli nella loro nudità, scarnificati e spogliati di tutti gli orpelli borghesi indossano e smettono altre maschere per mettere in atto un grottesco gioco d’amore, consci che in fondo il loro non può essere altro che un gioco di ruolo, nient’altro che una recita. “Un ultimo tentativo che nasconde il non deposto desiderio dell’altro e la perduta semplicità dell’incontro. Una storia sul perdersi e sul cercarsi. A qualsiasi costo. ” . |
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PAOLO POLI E ORT AL VERDI DI FIRENZE PER LA FONDAZIONE FIRMO |
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Firenze, 19 ottobre 2009 – Paolo Poli e l’Orchestra della Toscana diretta da Alessandro Pinzauti in scena al Teatro Verdi lunedì 19 ottobre, in una serata benefica dedicata alla Fondazione Firmo, ovvero alla raccolta di fondi destinati alla ricerca sulle malattie delle ossa. In programma due straordinarie e ormai celeberrime performance di fiabe musicali: L’histoire de Babar, le petit eléphant di Francis Poulenc, e Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev. Tutto ciò per onorare il quarto anniversario della morte di Raffaella Becagli, cui la Fondazione Firmo è dedicata, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi (20 ottobre), che la Fondazione celebrerà a Roma alla Camera dei Deputati insieme alla International Osteoporis Foundation (Iof), l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda) e la più importante società scientifica degli Stati Uniti, l’American Society for Bone and Mineral Research (Asbmr). Per assistere allo spettacolo di Paolo Poli il biglietto costa 20 euro: può essere acquistato attraverso il consueto circuito del Teatro Verdi (biglietteria di via Ghibellina 91r, da lunedì a sabato, ore 10 – 13 e 16 - 19), oppure direttamente alla sede di Firmo (viale Milton 49, tel. 055. 4931063), dove sarà possibile offrire ulteriori contribuiti alle attività della Fondazione. “Ringrazio Paolo Poli, l’Orchestra della Toscana e il maestro Pinzauti per la generosissima collaborazione”, dice la presidente della Fondazione Firmo, l’endocrinologa Maria Luisa Brandi, “Le malattie delle ossa affliggono una quota crescente della popolazione, soprattutto femminile, e sono una vera calamità sociale, che sarà possibile affrontare solo investendo nella ricerca”. Come noto, Paolo Poli propose per la prima volta nel 1988 la brillantissima interpretazione delle fiabe musicali di Poulenc e di Prokofiev. Anche allora con l’Ort e con Alessandro Pinzauti sul podio. Successivamente, l’incisione per la Caroman del 1993 è stato il disco più venduto nella storia discografica dell’Orchestra della Toscana. La deliziosa storia dell’elefantino Babar, dalla foresta alla grande città con ritorno e incoronazione, tratteggiata da una scrittura musicale originale, trova nel trasformismo vocale di Paolo Poli un interprete d’eccezione. Così come magistrale è la sua lettura di Pierino e il lupo pagina musicale che negli anni ha affascinato gli attori più famosi ed è stata immortalata da un celebre cartoon disneyano. . |
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LO SPETTACOLO PIÙ EMOZIONANTE DEL MONDO IN ANTEPRIMA EUROPEA A ROMA E MILANO CON IL SUCCESSO DI 1 MILIONE E 200 MILA SPETTATORI SBARCA IN ITALIA “RINGLING BROS. AND BARNUM & BAILEY®” “CIRCUS PARTY & SHOW” |
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Milano, 19 ottobre 2009 - La grande tradizione americana arriva per la prima volta nella sua storia, In Italia ad Ottobre, esclusivamente a Roma e Milano. Prodotto da Feld Entertainment - produttore anche di Disney On Ice, Disney Live! e High School Musical - The Ice Tour - e presentato da Applauso, il più famoso Circo americano “Ringling Bros. And Barnum & Bailey” arriva in Italia per la prima volta nella sua storia (139 anni): uno spettacolo unico, travolgente e di grande impatto dedicato a tutta la famiglia. Il debutto europeo del tour sarà al Palalottomatica di Roma (dal 14 al 18 ottobre), ed al Palasharp di Milano (dal 21 al 25 ottobre). Soltanto per dieci giorni in Italia, i bambini avranno l’opportunità di assistere allo spettacolare circo interattivo, celebre in tutta America, perché porta in scena due esperienze indimenticabili in un solo show dal vivo: l’esclusivo “Circus party & show”. Generazioni di americani sono cresciuti con il “Ringling Bros. And Barnum & Bailey”, un circo completamente diverso da quello che abbiamo imparato a conoscere. Il tour che arriva in Europa è stato visto già negli Usa da 1milione e 200mila persone (di cui solo, 160mila solo a Coney Island, Ny, lo scorso luglio, e ha debuttato a West Palm Beach, in Florida, il 26 dicembre 2007) ha visitato 74 città americane (in alcune, lo show è stato “replicato a grande richiesta”) e più di 25 Paesi (del continente americano), tra cui anche Puerto Rico. Numeri impressionanti per uno spettacolo circense. Atteso da anni, il “Circus Party&show” saranno l’evento 2009 in Italia ed in tutta Europa!! Arrivando 30 minuti prima dell’inizio dello show, infatti, sarà possibile assistere allo straordinario “Circus Party“, un evento interattivo e divertente. Il produttore e il regista Phil Mckinley racconta che ciò che fa del “Ringling Bros. And Barnum & Bailey”, il più famoso, antico e amato d´America "é proprio il coinvolgimento del pubblico prima dello spettacolo, una mezz´ora che fa impazzire il nostro pubblico perché gli artisti cercano in platea gli spettatori per portarli sul palcoscenico a provare i numeri dello show, un´interattività alla ricerca dell´”x factor” che fa divertire tutti. All´inizio dello spettacolo ci sono adulti e bambini, alla fine sono solo bambini" Quando poi si abbassano le luci e si apre il sipario, il pubblico sarà proiettato in uno show del Circo senza precedenti, che sfida le leggi di gravità; pieno di numeri divertenti, magici e mozzafiato, e tantissime bellissime sorprese. Si potrà assistere alle peripezie di Justin Case, il temerario ciclista che, ad ogni numero, attraversa la scena, con scherzi e burle; all´audacia dei motociclisti che orbiteranno a 105 km/h nell´anello d´acciaio; alla coinvolgente magia dell´illusionista David Goldrake; ai volteggi degli acrobati; al fascino dei leoni; alla grazia degli elefanti asiatici e all´acume di simpatici bassotti, in un´esplosione di divertimento per tutta la famiglia! Uno staff di 80 persone che viaggiano su 14 Tir per trasportare la magia del circo più emozionante del mondo nelle nostre città. Una produzione che vanta 24 grandi artisti in tour in tutta Europa; 2 “cannoni spara-confetti” per divertire tutti i bambini; 75 “spot light” mobili per creare una scenografia mozzafiato e 40mila watt di potenza dell’amplificazione audio per travolgere il pubblico in un’esperienza indimenticabile. Una curiosa notizia sui nostri animali a confronto: mentre i 3 bellissimi elefanti (di 35 quintali ciascuno) si nutrono ogni giorno con 600 kg di fieno, 15 kg di verdura e 15 kg di frutta, i 9 piccoli bassotti (che pesano poco più di 3 chili e mezzo) e il Jack Russel (che ne pesa 5 di chili), ogni giorno mangiano 100 grammi di crocchette ciascuno. Il “Ringling Bros. And Barnum & Bailey” ha la massima cura nella gestione degli animali che fanno parte dei suoi grandi show; ha la più grande mandria di elefanti asiatici che esista da questa parte del mondo, presso un vero e proprio parco di proprietà del Circo denominato “Center for Elephant Conservation”, dove vivono quotidianamente, rispettando tutte le regole internazionali sul trattamento degli animali stessi. Negli ultimi 6 mesi, il circo è stato sottoposto a controlli in 12 Stati americani da parte di autorità statali, federali e locali, ed è sempre risultato conforme alle norme di salute e benessere previste per gli animali. . |
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A BRESCIA - MUSEO DI SANTA GIULIA ATTESA PER LA GRANDE MOSTRA “INCA. ORIGINE E MISTERI DELLE CIVILTÀ DELL’ORO” 270 OPERE PROVENIENTI DAI MAGGIORI MUSEI DEL PERÚ, PER RIPERCORRERE L’INTERA STORIA DELLE CIVILTÀ DELL’ORO. |
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Milano, 19 ottobre 2009 - Il prossimo inverno Brescia diventerà una delle capitali mondiali dell’archeologia. Al Museo di Santa Giulia è in programma dal 4 dicembre 2009 al 27 giugno 2010 la mostra Inca. Origine e misteri delle civiltà dell’oro. L’esposizione è promossa dal Comune di Brescia e dalla Fondazione Cab, prodotta e organizzata da Fondazione Brescia Musei e da Artematica, in collaborazione con la Regione Lombardia e con il patrocinio della Provincia di Brescia L’evento bresciano, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica, dell’Ambasciata del Perú in Italia, dell’Ambasciata d’Italia a Lima e presenterà oltre 270 opere che consentiranno di ripercorrere l’intera storia delle civiltà dell’oro. I pezzi esposti provengono dai maggiori musei peruviani: il Museo Nacional de Arqueología, Antropología e Historia del Perú, il Museo Arqueológico Rafael Larco Herrera, il Museo “Oro del Perú”-“armas del Mundo” – Fundación Miguel Mujica Gallo, il Museo Nacional Sicán, il Museo Arqueológico Nacional Brüning, il Museo Tumbas Reales de Sipán e altri ancora. Si tratta del primo grande evento in Italia interamente dedicato alle civiltà dell’oro. In particolare, sono presentati oggetti in oro, terrecotte, sculture in pietra e in legno. Le opere in oro, argento, bronzo e rame, oltre a rappresentare il più numeroso complesso di reperti in metalli preziosi mai esposto al mondo, consentono di scoprire quei tesori che abbagliarono i conquistadores e che per secoli hanno fatto del Perú il simbolo stesso della ricchezza. L’iniziativa è organizzata in stretta collaborazione col governo peruviano che ha concesso, per questo appuntamento, tesori finora mai esposti al di fuori dei confini nazionali e gode del sostegno delle istituzioni peruviane presenti in Italia. La curatrice della mostra è Paloma Carcedo Muro de Mufarech, studiosa esperta d’arte precolombiana della Pontificia Universidad Católica del Perú di Lima; i co-curatori sono Antonio Aimi, dell’Università degli Studi di Milano, e Giuseppe Orefici, direttore del Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane. Il Comitato scientifico è composto da Walter Alva Alva, direttore del Museo Tumbas Reales de Sipán di Lambayeque, Andrés Alvarez Calderón Larco, direttore del Museo Arqueológico Rafael Larco Herrera di Lima, Christian Mesias, direttore del Museo Nacional de Arqueología, Antropología e Historia del Perù di Lima, Claudio Cavatrunci, archeologo e Responsabile della sezione “America” del Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “L. Pigorini” di Roma, Carlos G. Elera Arévalo, direttore del Museo Nacional Sicán di Lambayeque, Francesca Morandini, conservatrice e archeologa dei Civici Musei di Arte e Storia di Brescia, Fernando Rosas Moscoso, docente della Universidad Ricardo Palma e della Pontificia Universidad Católica del Perú, Luisa María Vetter Parodi, archeologa, ricercatrice associata al Museo Nacional Sicán e alla Pontificia Universidad Católica del Perú e professoressa alla Universidad Mayor de San Marcos a Lima, Carlos Wester La Torre, direttore del Museo Arqueológico Nacional Brüning di Lambayeque. La mostra, articolata in dieci sezioni – Cronologia, Le Tecniche di trasformazione del metallo, La Cosmovisione, Le Linee di Nasca, I Costumi, Le Libagioni, La Musica, La Guerra, La Morte, I Preziosi – si snoda lungo l’intera storia delle civiltà dell’oro e offre una ricca panoramica delle culture precolombiane che sono fiorite in Perù dal 1500 a. C. Fino all’arrivo degli Spagnoli nel 1532. Un viaggio attraverso gli aspetti inconsueti e meno conosciuti di questi popoli, con la ricostruzione dell’ambiente, dei miti e dei riti alla base del contesto socio-culturale che ha consentito di creare alcuni dei capolavori assoluti dell’arte di tutte le epoche. Il percorso espositivo presenterà i vestiti interamente ricoperti d’oro dei sovrani dell’antico Perú, i paraphernalia (coltelli sacrificali, diademi, strumenti musicali, ecc. ) utilizzati nei rituali che garantivano l’equilibrio del cosmo e la crescita dei raccolti, gli ornamenti (corone, orecchini, narigueras, collane, pettorali, raffigurazioni di uomini e animali e divinità, ecc. ) sempre in oro, che visibilmente mostravano la condizione semidivina dei re, i reperti del corredo funerario (maschere in oro, sculture in terracotta e legno, ecc. ), che accompagnavano i morti nel loro viaggio nell’Inframondo. In questo contesto si troverà anche una mummia, concessa in prestito in via del tutto eccezionale. Grazie alla maestosità e alla straordinaria bellezza dei reperti esposti, il pubblico avrà un’occasione unica per scoprire la spiritualità dei popoli dell’antico Perù, fondata su religioni che permeavano ogni aspetto della vita quotidiana e che garantivano un continuo rapporto con le divinità del Cielo, della Terra e dell’Inframondo e coi mondi “altri” che custodivano gli “alter ego” di tutte le cose animate e inanimate e la conoscenza del passato e del futuro. . |
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