Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 24 Novembre 2009
JERZY BUZEK: LE DUE NUOVE FACCE DELL´EUROPA  
 
Bruxelles, 24 novembre 2009 - "Il nostro lungo dibattito interno è quasi finito. Ora l´Europa può concentrarsi sulle questioni che interessano i cittadini". Jerzy Buzek ha accolto favorevolmente le nomine di Herman Van Rompuy a Presidente del Consiglio europeo e di Catherine Ashton a Alto Rappresentante per gli affari esteri. Quest´ultima sarà anche vice-presidente della Commissione, e il Parlamento dovrà esaminarne le competenze durante le audizioni dei candidati commissari che dovrebbero iniziare a gennaio. "Il nuovo presidente dovrà dare un orientamento e garantire continuità ai lavori del Consiglio europeo. Dev´essere più una figura di coordinatore che di presidente, e sono sicuro che Van Rompuy sarà adatto a questo ruolo", così ha commentato il presidente del Parlamento Jerzy Buzek la notizia della nomina del nuovo presidente del Consiglio europeo. Il belga Van Rompuy, fino a oggi premier del suo Paese, è un cristiano democratico affiliato alla famiglia politica del Ppe, e in quanto tale riflette la maggioranza dei Governi europei e del Parlamento. La laburista britannica Catherine Ashton, fino ad oggi commissario europeo al Commercio, succederà allo spagnolo Javier Solana nel ruolo di Alto Rappresentante per gli affari esteri. Ma il suo incarico coinciderà, secondo il Trattato di Lisbona, con quello di vice-presidente della Commissione europea, ovvero il numero due di Barroso. In quanto membro dell´esecutivo, la Ashton sarà sottomessa allo scrutinio parlamentare: "Il Parlamento organizzerà presto un´audizione con la Baronessa Ashton, per verificarne la preparazione", ha continuato Buzek. Con la loro scelta, secondo il presidente, i Capi di Stato e di governo hanno ottenuto un equilibrio "politico, geografico e di genere". Alto rappresentante: i nuovi poteri - Il Trattato di Lisbona amplia i poteri dell´Alto rappresentante, per far sì che l´Europa parli "con una voce sola" nelle questioni di politica estera. Per ottemperare a questo compito, l´Alto rappresentante sarà assistito dal "servizio europeo per le relazioni internazionali". Si tratta di un nuovo corpo diplomatico, anch´esso creato dal Trattato di Lisbona, che gestirà le relazioni esterne dell´Ue, la politica di sicurezza e difesa e il centro dell´intelligence europea. I prossimi passi - Ora il Parlamento attende che il presidente della Commissione José Manuel Barroso renda pubblica la lista dei nuovi commissari designati, un passaggio che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. A quel punto le commissioni parlamentari terranno una serie di audizioni per valutare l´indipendenza, le conoscenze e l´adeguatezza al ruolo di ogni candidato commissario. Questa fase, inizialmente prevista per novembre-dicembre, dovrebbe svolgersi a gennaio 2010, a causa del ritardo accumulato dai Governi per nominare i due nuovi incarichi al vertice. Dopo le audizioni, il Parlamento sarà chiamato a votare la fiducia alla nuova Commissione nel suo insieme. Un via libera che non arriverà prima di febbraio, se non più tardi. .  
   
   
UE: IL DIFFICILE EQUILIBRIO FRA SICUREZZA E TUTELA DELLE LIBERTÀ  
 
Bruxelles, 23 novembre 2009 - Il nuovo quadro in materia di politiche interne non può sacrificare le libertà in nome della sicurezza, né abdicare all´obbligo di proteggere efficacemente i cittadini. Sul messaggio generale sono tutti d´accordo. Ma certi temi -come l´immigrazione - hanno provocato un dibattito vivace fra i parlamentari nazionali e quelli europei , riuniti questa settimana al Parlamento per un confronto sul ´programma di Stoccolma´. La risoluzione al voto settimana prossima a Strasburgo. Quando si parla d´immigrazione, giustizia e diritti della persona, si sa, il terreno è minato. Ancor di più lo sarà con l´entrata in vigore del trattato di Lisbona, che rafforza i poteri del Parlamento europeo e il ruolo dei parlamenti nazionali nel processo decisionale comunitario. Ma su alcuni principi i parlamentari nazionali e quelli europei si sono trovati d´accordo durante la due giorni "costruire un´Europa dei cittadini" che si è tenuta lunedì e martedì di questa settimana a Bruxelles. I diritti di "nuova generazione": è stato il presidente della commissione Libertà civili del Parlamento europeo Juan Fernando López a sottolineare la necessità di ripensare i diritti della persona includendo nuove sfere come quella della bioetica e delle nuove tecnologie. Non c´è abbastanza fiducia fra i Paesi europei: i parlamentari hanno criticato la mancanza di "fiducia reciproca" fra i paesi Ue. Sia nell´area della cooperazione giudiziaria, che nell´implementazione di politiche comuni, le decisioni prese in un altro Stato membro sono accolte con sospetto. E questo ne ritarda l´applicazione. "Il mutuo riconoscimento", ha ricordato il commissario alla giustizia Jacques Barrot "rimane la pietra miliare". Gli ha fatto eco il ministro per la Giustizia svedese Beatrice Ask: " gli Stati membri dovranno sempre di più contare gli uni sugli altri". Equilibrio fra libertà e sicurezza: Lo scambio di dati per combattere la criminalità e il terrorismo è necessario, ma senza attentare alla privacy e alle libertà fondamentali. "Per alcuni di noi la priorità è la lotta al terrorismo, per altri la protezione dei diritti umani", ha sintetizzato Simon Busuttil, che ha anche criticato la decisione della Corte europea sulla questione del crocefisso in classe, evidenziando la necessità di rispettare la libertà e "le tradizioni nazionali". No alla "fortezza Europa": Chiaramente l´immigrazione è una delle questioni chiave del programma di Stoccolma. Pur esprimendo posizioni diverse, i parlamentari sono d´accordo sul fatto che "non si può chiudere tutti fuori" e fare dell´Europa "una fortezza", come ha detto la ministra Ask. Anche Barrot ritiene che l´Europa non deve trasformarsi in un "bunker". Il parlamentare polacco Zbigniew Cichón ha messo in guardia sul rischio di costruire "un altro muro", mentre il vice-presidente della commissione Giustizia del Senato italiano Alberto Maritati ha sostenuto che "servono accordi bilaterali con i Paesi d´origine" e "politiche di rimpatrio". Al voto la settimana prossima. Il Parlamento europeo discuterà la sua posizione sul ´programma di Stoccolma´ martedì 24 novembre in seduta plenaria, e voterà una risoluzione mercoledì 25. I Governi dovrebbero dare il via libera definitivo al programma durante il vertice dei Capi di Stato e di Governo di dicembre. .  
   
   
IL CAPO DELLA MISSIONE ANTI-PIRATI AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Bruxelles, 23 novembre 2009 - Una cosa è certa: non ci sono più i pirati di una volta. Gli avventurieri del mare descritti da Byron e Stevenson cedono il posto a personaggi molto meno romantici, organizzati in una vera e propria rete criminale ben strutturata e senza scrupoli. L´ "operazione Atalanta" dell´Ue mira a proteggere le navi che attraversano i perigliosi mari della Somalia dagli attacchi dei pirati moderni. Il capitano della missione ha riferito ai parlamentari i progressi e le difficoltà incontrate. I ripetuti attacchi e sequestri di navi europee lungo le coste somale degli scorsi mesi, hanno spinto l´Ue a lanciare la missione "Atalanta" alla fine dell´anno scorso. Il capitano della missione, l´Ammiraglio Peter D. Hudson, ha spiegato ai parlamentari che "varie navi sono state affondate, ne abbiamo intercettate 36 e 14 attacchi diretti sono stati evitati". La missione, che ha lo scopo di "impedire o bloccare gli attacchi" e "arrestare i pirati", è composta principalmente da flotte provenienti da Belgio, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Spagna e Svezia. L´ammiraglio ha spiegato che i pirati cercano di catturare qualunque nave, "persino quelle della Fao" o gli yacht. Il compito di fermarli non è semplice soprattutto a causa dell´estensione del loro raggio d´azione "che corrisponde più o meno alla distanza fra Bruxelles e Mosca". Il compito di arrestarli è ancora più arduo perché serve la "cooperazione di altri Stati" che non sempre si mostrano disponibili. Infine non tutte le navi di passaggio informano Atalanta dei loro spostamenti. Hudson ha anche parlato delle tattiche dei pirati per assaltare le navi, che diventano "sempre più sofisticate", e dei loro orizzonti "sempre più ampi". Per questo è indispensabile che le flotte mercantili "prestino attenzione agli abbondanti consigli" che la missione cerca di fornire. I deputati hanno espresso preoccupazione anche per il rischio a cui sono soggette le navi da pesca "locali e straniere". A questo proposito Hudson ha messo in guardia sull´emergenza di una "nuova tendenza", quella dei pescatori che "passano alle navi pirata" per tentare l´incursione contro altre imbarcazioni. In conclusione l´Ammiraglio ha avvertito che la pirateria "continuerà ad essere endemica" nella regione. I deputati, pur riconoscendo le difficoltà, hanno insistito sul fatto che l´operazione va considerata "un successo" e che le cose sono notevolmente migliorate da quando c´è Atalanta. .  
   
   
RAPPRESENTANZA IN ITALIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA , FORUM SOCIETÀ CIVILE: VERSO IL 2010 ANNO EUROPEO PER LA LOTTA ALLA POVERTÀ E ALL´ESCLUSIONE SOCIALE  
 
 Roma, 24 novembre 2009 - La povertà e l´esclusione sociale sono oggi uno dei problemi più gravi che assillano l´Europa e il mondo. L´unione europea ne è consapevole e per contrastarli promuove da sempre, anche al di là dei propri confini, i principi di giustizia e solidarietà. A conferma di questo impegno politico, il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno deciso di dedicare il 2010 alla lotta alla povertà e all´esclusione sociale. La Rappresentanza in Italia della Commissione europea dà il suo contributo organizzando, in collaborazione con il Comune di Napoli e la Regione Campania e sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica, un Forum della società civile dedicato alla lotta alla povertà e all´esclusione sociale. Il Forum avrà luogo a Napoli, nella splendida cornice del Maschio Angioino, il 27 e 28 novembre. L´evento vuole essere un´occasione di dialogo e di confronto tra società civile, istituzioni europee e nazionali e mondo accademico, in vista delle iniziative dell´Anno europeo 2010. I lavori del Forum, che riunirà 300 partecipanti italiani ed europei, si concentreranno sui temi della nuova agenda sociale europea, diritti di cittadinanza, immigrazione e povertà nel mondo. Al Forum interverranno, tra gli altri: Gianni Pittella, Vice Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, Vice Presidente della Commissione europea, Antonio Bassolino, Presidente della Regione Campania, Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, Rosa Russo Iervolino, Sindaco di Napoli, Rita Levi Montalcini, Senatrice a vita, Alfredo Pallone, Eurodeputato della commissione parlamentare affari economici e monetari, Raffaele Tangorra, Direttore generale della Dg Inclusione e Diritti Sociali del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, Giampiero Gramaglia, Consigliere per l´informazione dell´Istituto Affari Internazionali, Guy Standing, docente dell´Università di Bath e Co-presidente Basic Income Earth Network, Ludo Horemans, Presidente dello European Anti Poverty Network e Maria Zavala, Rappresentante permanente del Perù presso l´Organizzazione degli Stati Americani. Lucio Battistotti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea modererà l´apertura dei lavori. .  
   
   
"IL MONDO A COPENAGHEN: SUCCESSO O FALLIMENTO?"  
 
Milano, 23 novembre 2009 - Il 1 dicembre prossimo, alle ore 18. 00, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Il mondo a Copenaghen: successo o fallimento?". L´evento è organizzato in occasione della pubblicazione del Quaderno Speciale di Limes dedicato a questo tema. L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Www. Ispionline. It .  
   
   
XV TASK FORCE ITALO RUSSA PER LE IMPRESE  
 
Venezia, 24 novembre 2009 - Si svolgerà a Venezia, il 10 e 11 dicembre prossimi, la Xv Sessione della Task Force Italo-russa sulla collaborazione per lo sviluppo delle Pmi e dei distretti in Russia. Lo rende noto l´Ice. La Task Force costituisce un foro di incontro tecnico istituzionale, cui sono chiamate a partecipare le principali realtà italiane e russe coinvolte nel processo di sviluppo ed internazionalizzazione delle Pmi. Oltre che sulla presenza dei rappresentanti ministeriali dei due Paesi, la sessione conta sulla collaborazione di Regioni, Associazioni di categoria, Federazioni, Confederazioni, Consorzi, Sistema Camerale e Fieristico. I settori coinvolti: nanotecnologie, meccatronica e metalmeccanica, logistica e ambiente (compreso il settore delle "energie rinnovabili"), attrezzature sportive, legno e tecnologie applicate, attività di collaborazione tra Banche e Istituti finanziari e assicurativi. Info: beni. Strumentali@ice. It; coll. Industriale@ice. It; www. Mincomes. It .  
   
   
AUSTRIA, PER IL WIFO ECONOMIA IN CRESCITA  
 
Vienna, 24 novembre 2009 - Secondo quanto dichiarato dall´Istituto di Ricerche Economiche (Wifo), l´economia austriaca è cresciuta per la prima volta da oltre un anno durante il terzo trimestre, realizzando un incremento dello 0,9 per cento rispetto al secondo periodo del 2009. Si tratta, come detto, del primo aumento di Pil dal secondo trimestre del 2008: su base annua, tuttavia, la contrazione della produzione interna lorda rimane ancora piuttosto sostanziosa, pari al 2,4 per cento. Nel secondo trimestre 2009, la flessione del Pil era invece stata pari al 5,3 per cento. .  
   
   
I LIBERALI PROCESSANO IL CAPITALISMO  
 
Milano, 24 novembre 2009 - Un vero e proprio processo, con tanto di Magistrato, accusa e difesa. Al termine una vera e propria sentenza. E’ questo l’incontro organizzato da Società Libera e in programma lunedì 30 novembre per celebrare il ventennale della caduta del muro di Berlino. Una ricorrenza dove tutti hanno espresso opinioni e propositi. In realtà è la cultura liberale che dovrebbe celebrare la fine dell´avversario storico. Società Libera, Associazione di cultura liberale, proprio partendo da questo dato storico intende avviare una riflessione sulle criticità e le prospettive del capitalismo da un punto di vista liberale. “Muovendo dal presupposto che la crisi di sistema tuttora in atto è frutto degli eccessi di alcune pratiche del capitalismo – sottolinea Vincenzo Olita direttore di Società Libera - da cui la politica in quanto tale non può ritenersi estranea, riteniamo che essa non possa essere addebitata al liberalismo, che proprio nella responsabilità individuale e nel suo fondamento etico trova la sua peculiare connotazione”. La trama sarà quella di un processo durante il quale il giudice ascolterà prima tre testimonianze, poi l´arringa dell´accusa e quella della difesa, a cui farà seguito una sentenza. Introduce: Salvatore Carrubba Direttore editoriale “Il Sole 24Ore”. Testimonianze - I punti di vista: Filosofico Giulio Giorello Università di Milano; Economico Fiorella Kostoris Università di Roma; Giuridico Piergiuseppe Monateri Università di Torino. Il Processo: Giudice Carla Romana Raineri Magistrato nel Tribunale di Milano; Accusa Salvatore Bragantini Presidente Pro Mac; Difesa Giorgio Squinzi Presidente Federchimica. I Liberali Processano Il Capitalismo Milano 30 Novembre 2009 - ore 17,30, Sala delle Colonne Banca Popolare di Milano Via San Paolo, 12. .  
   
   
EMISSIONE BOT NOVEMBRE 2009  
 
Roma, 24 novembre 2009 - Il Mef ha disposto per il giorno 25 novembre 2009, con regolamento 30 novembre 2009, un´asta di Bot:
Asta Bot semestrale
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Semestrali 9. 500 31. 05. 2010 182
È da tener presente che il 30 novembre 2009 vengono a scadere Bot per 17. 450 milioni di euro (10. 450 milioni di euro semestrali, 3. 500 milioni di euro a 276 giorni e 3. 500 milioni di euro a 214 giorni). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con offerte degli operatori espresse in termini di rendimento. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 25 novembre 2009, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali, previsto in via automatica per il giorno 26 novembre 2009. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 26 novembre 2009. La circolazione dei Bot al 16 novembre 2009 era pari a 164. 125,595 milioni di euro, di cui 3. 500 milioni di euro a 214 giorni, 3. 500 milioni di euro a 276 giorni, 4. 000 milioni di euro trimestrali, 63. 003 milioni di euro semestrali e 90. 122,595 milioni di euro annuali. .
 
   
   
COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: AVANTI ADAGIO SUI MERCATI INTERNAZIONALI MA SI NAVIGA A VISTA IN EUROPA  
 
Roma, 24 novembre 2009 - A settembre, l’Italia seconda solo alla Germania per recupero delle vendite sui mercati mondiali: +7% rispetto ad agosto, contro il +15%, mentre Francia e Regno Unito si fermano al +2% e +4%. Forte il contributo extra-Ue (+17,4%), mentre in lieve flessione l’export in ambito europeo (-0,6%) L’italia, nonostante registri un calo tendenziale dell’export complessivo del 18%, peraltro in linea con quello dei principali competitor europei, é il Paese che, in valore assoluto, ha perso meno terreno all’estero insieme al Regno Unito, con una riduzione delle vendite pari a 5,7 miliardi di euro, inferiore a quella della Francia (-6 miliardi) e di quasi tre volte a quella della Germania (-16,4 miliardi). “Il dato complessivo è anche attribuibile ad una sempre più differenziata strategia di vendita delle nostre imprese sui mercati intra ed extra-europeo – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – pur di mantenere saldo il mercato europeo, le imprese, infatti, riducono i margini di profitto contraendo i prezzi di vendita, mentre nei Paesi extra-Ue in fase di espansione, come Cina, Giappone e India, insistono su politiche di prezzo più vantaggiose. Non bisogna dimenticare che ormai questi mercati, seppure geograficamente distanti, detengono una quota del 40% dell’export complessivo e verso di essi si dirige un quarto delle nostre aziende fino a 49 addetti”. In un mese il Made in Italy recupera 7 miliardi sui mercati mondiali: i settori che registrano le migliori performance sono la meccanica e i mezzi di trasporto, aumentati entrambi di 1,6 miliardi di euro. Il dato tendenziale mostra invece, a fronte di un calo generalizzato, la buona performance dei prodotti chimico-farmaceutici (+12%). .  
   
   
FORMIGONI: RETI FRA REGIONI PER USCIRE DA CRISI  
 
Milano, 24 novembre 2009 - Le Regioni e i Governi subnazionali, proprio in funzione della loro capacità di fornire stimoli positivi, hanno un ruolo sempre crescente nell´ambito delle relazioni internazionali. E a maggior ragione in un momento di crisi come quello attuale, dove sono chiamati a sostenere il sistema imprenditoriale che può rilanciarsi soprattutto sfruttando le opportunità di crescita e di sviluppo offerte dai mercati internazionali. In questo senso grande importanza hanno gli accordi sottoscritti fra Regioni di Paesi diversi. Lo ha ribadito ieri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, concludendo i lavori della conferenza su "Il ruolo delle istituzioni per favorire la crescita delle Pmi nell´ambito della crisi attuale", organizzata nell´ambito di Matching. Ai lavori ha partecipato anche una delegazione russa, di cui facevano parte il consigliere del sindaco di Mosca, Alexander Borisov, il sindaco di Penza, Roman Chernov, e Mikhail Kuritsin, direttore della Fondazione per il credito alle Pmi di San Pietroburgo. "Occasioni come queste - ha spiegato Formigoni - ci permettono di rafforzare ulteriormente rapporti che con la Russia sono strutturati e consolidati da tempo e che ci hanno permesso di dar vita a importanti partnership istituzionali, economiche e commerciali". Rapporti che negli anni si sono rafforzati grazie anche alle missioni in Russia guidate dallo stesso Formigoni. Nel giugno 2007, ad esempio, le tappe a Mosca, Novosibirsk, Nizhny Novgorod e San Pietroburgo hanno permesso di avviare collaborazioni economico-imprenditoriali, sanitarie, sulla ricerca, nella cultura e nel cinema, nel turismo e nello sviluppo agroalimentare. Nel luglio del 2008 Formigoni ha sottoscritto con il governatore di Novosibirsk, Viktor Tolokonsky, una Dichiarazione di Intenti, che individuava nel sostegno alle piccole e medie imprese, nell´innovazione tecnico-scientifica, nell´ambiente, turismo, cultura, moda e design i settori strategici su cui investire. "Voglio ribadire - ha proseguito Formigoni, ricordando la recentissima sottoscrizione della Carta di Milano fra le 15 Regioni più forti del mondo, fra cui anche quella di San Pietroburgo - l´importanza crescente delle Regioni e della loro collaborazione. Non a caso il sostegno all´internazionalizzazione delle nostre imprese, la promozione del nostro sistema imprenditoriale all´estero e l´attrazione di investimenti dall´estero sono da sempre linee programmatiche fondamentali dell´azione di governo di Regione Lombardia". "Costruire reti e partnership a livello globale e in tutto il mondo - ha concluso Formigoni - è la via da seguire da subito per costruire il futuro". .  
   
   
CRISI, FORMIGONI A MATCHING: 5 LEVE PER RIPRESA NESSUN TIMORE SUGLI AMMORTIZZATORI: ABBIAMO ANCORA 1 MILIARDO INFRASTRUTTURE: TEMPI RISPETTATI. "TAVOLO LOMBARDIA" IL 30  
 
Milano, 24 novembre 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha colto l´occasione del "question time", nell´ambito di Matching, meeting di imprenditori in corso a Fieramilano, per indicare 5 leve fondamentali sulle quali puntare per uscire dalla crisi e favorire la ripresa. Rispondendo alle domande del vicedirettore del Sole 24 ore, Gianfranco Fabi, ha puntato l´attenzione su innovazione, internazionalizzazione, capitale umano, infrastrutture, Expo. Innovazione - Piccola impresa e ricerca faticano a dialogare tra di loro. Per Formigoni è dunque "imprescindibile adottare una strategia integrata per sostenere le Pmi nell´innovazione di processo e di prodotto. Occorre cioè dar vita a un sistema integrato di sostegno all´innovazione che coinvolga tutti gli attori". Questa è la strada per abbattere gli steccati e per fare realmente sistema fra pubblico, privato, università e centri di ricerca. "Questo - ha aggiunto Formigoni - è ciò a cui mira Regione Lombardia attraverso la creazione di un ambiente favorevole che sviluppi le reti e le collaborazioni tra il mondo della pubblica amministrazione, della ricerca, dell´impresa e della finanza". Il Governo regionale lo ha fatto sostenendo la ricerca fin dall´ambito accademico, aiutando le imprese con una mobilitazione di oltre 600 milioni di euro attraverso diversi fondi e infine adottando il metodo del partenariato anche in ambito internazionale ("tutte le decisioni sono oggetto di dialogo con i 73 membri del Patto per lo Sviluppo", ha ricordato il presidente lombardo). Internazionalizzazione - "Lavoriamo in pieno accordo con Ministero degli Affari esteri e Governo - ha detto ancora il presidente - per proporre misure specifiche di internazionalizzazione che facilitino la conoscenza delle nostre eccellenze". La Lombardia si è fatta conoscere ed apprezzare nel campo della moda, del design industriale, dei beni capitali, dell´agro-business, delle biotecnologie, dell´healthcare e della logistica. "E´ anche stata la prima Regione - ha ricordato Formigoni - a sottoscrivere un accordo nel 2002 con la Municipalità di Shangai a difesa della proprietà intellettuale, anticipando future intese di Governi nazionali". Capitale Umano - "La persona - ha sottolineato Formigoni - è la risorsa principale su cui investire per ripartire. Rivendico come utile per l´intero Paese l´accordo firmato lo scorso aprile tra Stato e Regioni che ha messo in sicurezza 9 miliardi per gli ammortizzatori sociali di cui ne sono realmente necessari solo 2. Abbiamo quindi una riserva importante. La Lombardia ha da gestire 1,5 miliardi di euro e finora ne ha spesi meno di un quarto. Non ci faremo dunque trovare impreparati nel garantire redditi adeguati". Formigoni ha anche ricordato il nuovo strumento finanziario anti-crisi per sostenere il credito alle piccole e medie imprese. Con una dotazione di 30 milioni ricapitalizzerà, attraverso la finanziaria regionale Finlombarda, i Confidi, che così potranno meglio corrispondere alle esigenze di credito del sistema produttivo lombardo. Regione Lombardia si è fatta promotrice anche di un Tavolo con le maggiori banche italiane per costruire una sinergia con il mondo finanziario per aiutare il sistema imprenditoriale italiano. Infrastrutture - "Su questo fronte - ha detto Formigoni - stiamo tentando di colmare una gap decennale". Si stanno realizzando 10 nuovi ospedali e nuove tratte dell´Alta Velocità e dell´Alta Capacità. Sono partiti i lavori per la Brebemi, completamente autofinanziata; quelli per la Pedemontana partiranno il 6 febbraio e saranno finanziati dallo Stato solo per il 25%; quelli della Tangenziale est esterna di Milano (Tem), anch´essa completamente in project financing, cominceranno a gennaio 2011. Oltre a ciò si sta già lavorando alle 2 autostrade regionali (Cremona/mantova e Broni/mortara). Formigoni ha anche ricordato la lungimiranza del piano edilizio regionale "dal quale ci aspettiamo potenziali investimenti per circa 7 miliardi di euro". Expo - Formigoni ha annunciato di aver già convocato per lunedì prossimo 30 novembre il Tavolo Lombardia per "verificare come procedono tutte le infrastrutture, le quali stanno pienamente rispettando il cronoprogramma". Per l´Expo, secondo Formigoni, "la parte più impegnativa è quella legata alla programmazione dell´evento: non sarà e non dovrà essere una semplice esposizione come quelle che fino a qualche anno fa rientravano in questa accezione. Per essere capita dovrà essere vista. Dovrà essere qualcosa in cui tutto lo spirito italico possa venire fuori. Saranno 180 giorni di eventi, di cultura, arte, poesia, magia, sapori, profumi, esperienze che riassumano il fascino millenario dell´Italia e che Internet non è in grado di trasmettere". "Per fare questo - ha concluso il presidente - continueremo a chiedere anche la partecipazione dei cittadini, un cui primo contributo importante abbiamo avuto con gli Stati Generali dello scorso luglio". .  
   
   
A FORMIGONI RICONOSCIMENTO DEL CORPO CONSOLARE  
 
Milano, 24 novembre 2009 - "Abbiamo lavorato bene e molto insieme, per il futuro ci attende un grosso lavoro in vista dei numerosi impegni che dovremo affrontare". Lo ha sottolineato il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ricevendo la medaglia del Corpo consolare di Milano e Lombardia dalle mani del decano, ambasciatore Gustavo Moreno, console generale della Repubblica Argentina. Il corpo consolare lombardo, che ieri ha premiato anche il sindaco di Milano letizia Moratti, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, il presidente di Assolombarda Alberto Meomartini, conta i rappresentanti di 102 nazioni ed è il secondo più importante al mondo dopo quello di New York. Anche i numeri di Regione Lombardia nell´ambito delle relazioni istituzionali, ricordati dal presidente Formigoni nel suo intervento, sono importanti. Dal 2000 a oggi sono state svolte 45 missioni internazionali in tutto il mondo e sono stati finanziati 681 progetti di cooperazione internazionale per un totale di oltre 50 milioni di euro. "In una situazione di crisi come quella attuale - ha sottolineato il presidente Formigoni - le Regioni, soprattutto quelle più grandi che fanno da traino per lo sviluppo e la ripresa delle economie dei rispettivi Paesi, sono chiamate a sostenere, insieme al Governo, il nostro sistema imprenditoriale. Un esempio del peso che la Lombardia ha assunto in questo senso, lo abbiamo avuto con il world Region Forum che si è appena concluso, durante il quale i rappresentanti di regioni venuti da ogni parte del mondo hanno costruito una rete fra loro. Una rete cui altre regioni del mondo stanno chiedendo di aderire. Il successivo appuntamento è la conferenza Italia-america latina e Caraibi, che si svolgerà a Milano il 2 e il 3 dicembre prossimi, alla quale la Lombardia porterà il proprio determinante contributo per il rafforzamento dei rapporti istituzionali ed economici con questa area del mondo". .  
   
   
PROPOSTE PER UNA TOSCANA INTELLIGENTE E ACCESSIBILE LA PRESENTAZIONE DEL LAVORO DELLA COMMUNITY LOCALE DEL CLUB AMBROSETTI OBIETTIVO: TORNARE COMPETITIVI ENTRO IL 2015. ECCO COME È POSSIBILE.  
 
Firenze, 24 novembre 2009 - «C´è un compito importante che spetta alle istituzioni. Ma per uscire dalla crisi in modo positivo non basta, c´è una responsabilità che chiama in causa tutti i soggetti della società civile, del mondo della produzione. Per rilanciarsi la Toscana ha bisogno che noi tutti facciamo quanto dobbiamo, per riuscire ad esprimere insieme una capacità di ripensarci e riposizionarci». Il presidente Claudio Martini ha concluso così il dibattito che si è svolto ieri a Palazzo Strozzi Sacrati, in sala Pegaso, prendendo spunto da una serie di proposte messe a punto dalla community toscana del Club Ambrosetti, l´istituto di ricerca che si è avvalso, per l´occasione, della collaborazione di un comitato guida prestigioso, composto dai vertici delle aziende più importanti e con Giacomo Vaciago come advisor. «La crisi – ha proseguito Martini; ha scoperchiato questioni che in Toscana da tempo covavano sotto la cenere, aspetti negativi e di difficoltà strutturale specificamente legati all´industria manifatturiera. La Regione, che pure ha fatto molto, sia sotto il profilo delle decisioni di maggior respiro sia sotto quello degli interventi immediati, ha davanti a sé uno spazio da utilizzare di più. Tuttavia dobbiamo soprattutto sviluppare insieme una capacità di sintesi rispetto a una realtà in cui spesso ognuno tira per sé». «Abbiamo alcuni nemici da sconfiggere: le chiusure, i municipalismi, i corporativismi – ha ripreso nel suo intervento l´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi - In questi anni abbiamo ripetuto spesso che bisogna fare sistema, ma anche questo non basta più, dobbiamo costruire strutture di governance e tracciati comuni capaci di farci correre di più, pena il declino. E´ un tema che riguarda complessivamente la classe dirigente della nostra regione e anche la Pubblica amministrazione. All´interno di essa propongo un patto per abbattere i costi di gestione e impiegare le risorse risparmiate per investimenti e servizi alla persona. La Regione ha fatto molto nel corso della crisi, nel campo dell´accesso al credito, degli ammortizzatori sociali. Oltre agli interventi riparativi, che sono necessari, dobbiamo muoverci in altre direzioni: investire sulle risorse umane e di gruppo, nel pubblico e nel privato, per imparare là dove si fa eccellenza e sostenere chi scommette su di sé per compiere un salto di qualità nel lavoro, nella professione, nella produzione. Lavorare per garantire alle imprese tempi certi e procedure precise per realizzare gli investimenti, aumentare la brevettabilità delle nostro ricerche. E infine scommettere sui giovani, perché l´innovazione è legata anche a un fatto generazionale. » Secondo l´assessore al territorio e infrastrutture Riccado Conti «dobbiamo contrastare la crisi aiutando le persone e le imprese, contenendo la spinta immobiliarista, ed investendo sul territorio per essere competitivi e attrattivi di risorse e sviluppo. Siamo in attesa di firmare l´Intesa Governo - Regione per le infrastrutture ed intanto prosegue il nostro lavoro per uno sviluppo toscano basato su un ragionamento di scala, che punta sulla qualità e la modernizzazione della nostra regione, con lo scopo di "portare" la Toscana in Europa». Lo studio Ambrosetti - La ricerca si è data quattro obiettivi, realizzare una Toscana intelligente, attrattiva, accogliente, accessibile, prefiggendosi il compito di formulare, per ciascuno di essi, una linea di azione che possa portare, entro il 2015, a realizzarli, diminuendo così il gap che separa la Toscana da altre regioni, italiane ed europee, prese di volta in volta a riferimento. Regione intelligente Il primo obiettivo (impresa intelligente e distretti riqualificati) parte dal presupposto che un´impresa diventa tanto più intelligente quanto più sa innovare, aprirsi all´internazionalizzazione, attrarre talenti e cervelli. Il distretto è il motore della crescita dell´economia toscana e questa formula organizzativa resta centrale per il suo sviluppo ulteriore. Per questo la riconfigurazione strategica dei distretti, raccomandata dagli esperti, è essenziale per rendere più competitiva la Regione. La regione europea presa a termine di confronto, in questo caso il Baden Wuettemberg, nel 2005 presenta 385 brevetti depositati per milione di abitanti, la Toscana 55,8 (la media italiana è di 61,7 e quella della migliore regione italiana, l´Emilia Romagna, di 146,3 brevetti per milione di abitanti). Come arrivare all´obiettivo? Realizzando reti pubblico private per finan ziare progetti di ricerca, programmi per attirare i cervelli dall´Italia e dall´estero, facilitare forme di aggregazione delle piccole e medie imprese con le grandi, partecipare ai costi di ricerca e sviluppo sostenuti dalle realtà imprenditoriali del territorio, fare programmi di educazione per tutta la vita, riconfigurare i distretti produttivi. Regione accogliente Migliorare la posizione già buona della Toscana, che già possiede un marchio forte e un mix unico città d´arte, paesaggio, storia, cultura. Come? Elaborando un piano turistico regionale per far crescere le vocazioni dei territori, piani d´azione per ciascuna vocazione, rafforzare quei settori in cui si prevede un ritorno maggiore a livello economico. Regione accessibile Garantire la comunicazione e la connessione del territorio è fondamentale per fare della Toscana un´area interessante anche per chi viene dall´estero, come turista e come investitore. Anche in questo caso la ricetta prevede un piano regionale per l´accessibilità fisica e digitale, ma anche piano di azione di dettaglio per ciascuna opera infrastrutturale ritenuta strategica, individuando le infrastrutture prioritarie per elevare la competitività regionale. Regione attrattiva Il fatturato di imprese estere o con partecipazioni estere ha rappresentato nel 2006 solo il 15 % del Pil profotto in Toscana (In Italia il dato è del 31% e in Lombardia del 73%), collocando la Toscana al dodicesimo posto fra le regioni italiane. Un´inversione di rotta è possibile a patto che si attivi un piano ad hoc accompagnato da una strategia di comunicazione in grado di raggiungere tutti gli interessati. .  
   
   
IL PRESIDENTE DEL MOLISE IORIO HA INCONTRATO A TIRANA, L´AMBASCIATORE ITALIANO IN ALBANIA  
 
Campobasso, 24 novembre 2009 - Il Presidente della Regione Michele Iorio ha incontrato ieri a Tirana, nella sede diplomatica, l´Ambasciatore italiano in Albania Saba D´elia con cui si è intrattenuto a discutere delle possibilità di sviluppare ulteriormente le relazioni economiche, culturali e sociali tra il Molise e le varie realtà del Paese delle Aquile. Iorio ha ricordato le tante attività di cooperazione già in atto, che hanno visto la Regione Molise attivare una serie di progetti con alcune città albanesi. Si è pure citata l´attività di alcune importanti aziende molisane, come ad esempio la "Falcione Costruzioni", nella realizzazione di opere infrastrutturali strategiche per i maggiori centri dell´Albania. "Attività –ha detto il Presidente Iorio- che possono e debbono essere implementate; siamo qui proprio per avere una serie di incontri istituzionali per massimizzare gli sforzi e consentire al Molise e alle sue imprese di poter sfruttare questo importante ed esaltante momento che vede l´Albania alle prese con uno strabiliante sviluppo. Le stime economiche internazionali, infatti, danno questo Paese, unico in Europa a chiudere il 2009 con un tasso di crescita tra +2% e +3%. Intendiamo lavorare perché proprio i rapporti interistituzionali che abbiamo creato, e che intendiamo creare in futuro, servano come viatico per le nostre imprese. " L´albania è alle prese con un grande programma di infrastrutturazione per le esigenze nazionali e per quelle internazionali. Ad esempio, questo Paese si trova coinvolto nel grande progetto del "Corridoio 8". "Il Molise è molto interessato a questo tipo di iniziative, -ha ribadito il Presidente Iorio- sia per le sue imprese (abbiamo sul nostro territorio aziende di tutto rispetto sia nel settore edile che in quello delle reti ferroviarie), sia per il suo apporto diretto in termini di partecipazione infrastrutturale al "Corridoio 8" con la costruenda autostrada Termoli-san Vittore". Iorio e D´elia hanno poi discusso di una partecipazione diretta del Molise all´attività dell´Ambasciata riguardante la parte promozionale e culturale del Sistema Italia in occasione dell´importante manifestazione che si terrà a Tirana nel maggio 2010 dal titolo "Primavera albanese". Il Molise avrà una parte rilevante nell´ attività convegnistica organizzata sempre dalla nostra ambasciata nell´ambito del programma di pre-adesione dei Paesi non membri dell´U. E. E denominato "Ipa". Il Presidente Iorio, infatti, nel 2010 ricoprirà il ruolo di Presidente del Comitato italiano dell´"Ipa". "In questo ruolo -ha detto Iorio- potremmo svolgere una serie di attività con il Governo albanese e con le sue varie realtà". L´ambasciatore D´elia ha voluto che all´incontro partecipassero tutti i suoi consiglieri economici, commerciali e per i rapporti interistituzionali (tra cui il molisano Annibale Marinelli), al fine di poter, come ha evidenziato, mettere a disposizione del Molise e delle sue aziende tutta la struttura diplomatica ed operativa dell´Ambasciata italiana. Il Presidente Iorio si poi lungamente intrattenuto con il Direttore dell´Ice, dott. Francesco Vitulli, con cui ha parlato di iniziative concrete ed operative per le imprese molisane in Albania. Iorio, accompagnato dal suo consigliere per la Cooperazione, Francesco Cocco, è poi partito alla volta di Scutari dove nella serata firmerà un protocollo di collaborazione tra le due Regioni. .  
   
   
I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 24 novembre 2009 - Risorse per il diritto al lavoro dei disabili, progetti per l’offerta turistica e la sicurezza nella pratica degli sport invernali, misure per le cooperative sociali di persone svantaggiate sono le principali delibere approvate dalla Giunta regionale durante la riunione di questa mattina. Le Province piemontesi riceveranno, su proposta dell’assessore Teresa Angela Migliasso, ulteriori 5,8 milioni di euro per finanziare i contributi per l’assunzione di persone disabili ed i tirocini di inserimento lavorativo nelle imprese e per i cantieri di lavoro. La ripartizione fissata è la seguente: 928. 000 euro ad Alessandria, 249. 400 ad Asti, 261. 000 a Biella, 626. 400 a Cuneo, 469. 800 a Novara, 2. 900. 000 a Torino, 208. 800 al Vco, 156. 600 a Vercelli. Altri 3 milioni sono stati destinati alle imprese che nel 2007 hanno beneficiato di queste opportunità in modo ridotto o non ne hanno usufruito per l’esiguità delle risorse. “Piemonte…. Sei a casa”, il piano di interventi per lo sviluppo e la riqualificazione dell’offerta turistica 2009-2010 presentato dall’assessore Giuliana Manica, intende migliorare l’accoglienza (soprattutto delle persone con esigenze speciali, delle famiglie e dei giovani) e rafforzare la capacità commerciale e competitiva delle imprese, in modo da dare al turista la sensazione di essere tranquillo e rilassato come a casa propria ed aiutare gli operatori a mantenere verso il turista l’atteggiamento di chi riceve in casa un ospite. Il programma triennale 2009-11 per la pratica degli sport invernali da discesa e da fondo, proposto sempre dall’assessore Manica, si propone di finanziare interventi capaci di favorire la sicurezza nella fruizione delle aree sciabili e nella pratica delle varie discipline. Per quest’anno vengono messi a disposizione oltre 7 milioni di euro. Le direzioni della Regione, gli enti del servizio sanitario regionale, gli enti strumentali e le società partecipate dovranno destinare, su proposta del vicepresidente Paolo Peveraro e degli assessori Eleonora Artesio e Teresa Angela Migliasso, una quota non inferiore al 2% degli stanziamenti per la fornitura di beni e servizi, diversi da quello socio-sanitari ed educativi, alle cooperative sociali per l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. Sono stati inoltre approvati: - su proposta degli assessori Eleonora Artesio, Nicola de Ruggiero e Luigi Sergio Ricca, l’espressione dell’intesa sui piani di emergenza predisposti dalle Prefetture di Alessandria e Vercelli per il trasporto del combustibile irraggiato presente nel deposito Avogadro di Saluggia nell’impianto di riprocessamento di La Hague (Francia); - su proposta dell’assessore Gianni Oliva, il finanziamento di alcuni interventi per Torino 2010 Capitale europea dei giovani (270. 000 euro per il progetto “Young look of the city”, 145. 000 all’Ambima Piemonte per “Giovani in banda”, 100. 000 euro alla Fondazione Teatro ragazzi di Torino per Capodanno 2009-10, 100. 000 euro al Circolo dei Lettori di Torino per “Pyou Team”, 163. 000 euro per l’adesione al comitato Pyou Life); - su proposta dell’assessore Mino Taricco, 600. 000 euro per il completo ripristino del servizio di irrigazione nella zona sul fiume Tanaro compresa tra Alba e Bra, compromesso dalle piogge alluvionali dell’aprile scorso. .  
   
   
BOLZANO, COLLABORA CON LA PENISOLA DI KAMCHATKA: DURNWALDER E LAIMER A MOSCA  
 
Bolzano, 24 novembre 2009 - L´alto Adige avvia una collaborazione più stretta con la regione della Kamchatka, la penisola nell´estremo est della Federazione russa. La cooperazione spazia dall´economia alla cultura, dall´energia alla ricerca e al turismo. Uno specifico protocollo viene firmato il 24 novembre dal presidente della Provincia Luis Durnwalder, che nel tardo pomeriggio vola a Mosca con l´assessore all´energia Michl Laimer. Accompagnati da una delegazione di imprenditori altoatesini, il presidente Durnwalder e l´assessore Laimer volano oggi pomeriggio a Mosca. La due giorni di programma nella capitale russa prevede domani un incontro con il governatore della Kamchatka, Aleksey Kuzmitskyi, e in serata la firma ufficiale dell´accordo di cooperazione con la regione, nella sede del Ministero degli Esteri su invito del ministro russo Sergey Lavrov. Mercoledì 25 novembre Durnwalder e Laimer avranno colloqui con i vertici delle Ferrovie russe. La visita a Mosca sarà anche un´occasione per allacciare i contatti tra gli imprenditori altoatesini e l´economia russa: è prevista tra l´altro la presentazione di aziende e prodotti locali, alla quale interverrà Vladimir Jakunin, diplomatico e presidente dell´ente ferroviario russo. .  
   
   
TOSCANA: PRIMARIE 2009 PRESENTATE LE LISTE DEL PD E DI SEL PROVINCIA PER PROVINCIA, TUTTI I NOMI DEGLI SFIDANTI PER IL 13 DICEMBRE  
 
Firenze, 24 novembre 2009 - Sono stati il Partito democratico e Sinistra ecologia e libertà le due forze politiche che hanno deciso di avvalersi dello strumento delle primarie, presentando le proprie liste entro la scadenza del termine ultimo, fissato per le 24 di domenica 22 novembre. La data delle primarie è stata fissata con decreto del presidente della Regione, al quale la legge assegna tale compito, per domenica 13 dicembre 2009, dalle ore 8 alle 20. Nei prossimi giorni sarà possibile consultare sul sito della Regione www. Regione. Toscana. It/elezioni2010 l´elenco e gli indirizzi delle 693 sezioni che verranno allestite nei 287 Comuni toscani e nelle quali ci si potrà recare per scegliere i candidati consiglieri. Ecco, provincia per provincia, i nomi di coloro che per il Pd e per il Sel affidano la loro candidatura alle elezioni regionali del marzo 2010 al giudizio degli elettori. Fra loro saranno scelti i futuri candidati alla carica di consigliere regionale. Partito democratico - Arezzo: 1. Agresti Stefania; 2. Brogi Enzo; 3. Bartolucci Sahara; 4. Ceccarelli Vincenzo; 5. De Robertis Lucia; 6. Stanghini Luca; 7. Tavanti Francesca. Firenze: 1. Ballini Alessia; 2. Bambagioni Paolo; 3. Bon Donatella; 4. Bizzarri Doriano; 5. Boretti Vanessa; 6. Bugli Vittorio; 7. Ferrini Oriella; 8. Ciulli Diego; 9. Mencarelli Camilla; 10. Danti Nicola; 11. Pugliese Maria Grazia; 12. Giani Eugenio; 13. Tagliaferri Silvia; 14. Lo Presti Alessandro; 15. Naldoni Simone; 16. Parrini Gianluca; 17. Rappuoli Paolo; 18. Saccardi Severino. Grosseto: 1. Bramerini Annarita; 2. Barontini Iuri; 3. Giovani Matilde; 4. Frosolini Maurizio; 5. Matergi Lucia. Livorno: 1. Ruggeri Marco; 2. Barachini Maura; 3. Diari Alessandro; 4. Becattini Donatella; 5. Tortolini Matteo; 6. Di Cesare Chiara; 7. Meini Giovanna. Lucca: 1. Babboni Giuliana; 2. Pellegrinotti Giovanni Ardelio; 3. Gini Alessia; 4. Remaschi Marco; 5. Mammini Serena; 6. Verona Maurizio; 7. Pizza Lara; 8. Solvetti Carla. Massa Carrara: 1. Mori Consuelo; 2. Rossetti Loris; 3. Mucci Milene; 4. Zanetti Andrea. Pisa: 1. Angiolini Fabiana; 2. Ferrucci Ivan; 3. Di Vita Daniela; 4. Govi Francesco; 5. Maioli Lia; 6. Lenzi Alberto; 7. Picchi Olivia; 8. Tognocchi Pier Paolo. Pistoia: 1. Belliti Daniela; 2. Grazzini Marco; 3. Di Renzo Lucilla; 4. Morelli Aldo; 5. Macchini Giulia; 6. Venturi Gianfranco. Prato: 1. Mattei Fabrizio; 2. Curcio Camilla; 3. Logli Massimo; 4. Pacini Cristina; 5. Rocchi Lorenzo. Siena: 1. Pugnalini Rosanna; 2. Frizzi Francesco; 3. Zambon Luisa; 4. Scaccia Biagio; 5. Spinelli Marco. Sinistra Ecologia e Libertà - Arezzo: 1) Becattini Antonio; 2) Cerasari Livia; 3) Del Gamba Roberto; 4) Morini Gabriella; 5) Lani Franco; 6) Santarelli Elena; 7) Tafi Luca; 8) Tortoli Anna. Firenze: 1) Alessi Antonella; 2) Bartoli Luca; 3) Graziani Sara; 4) Bonsanti Giorgio; 5) Innocenti Alice; 6) Chelazzi Ettore; 7) Jaff Serena; 8) De Santis Maurizio; 9) Marini Rossana; 10) Falchi Lorenzo; 11) Moretti Donatella; 12) Manetti Stefano; 13) Petraglia Alessia; 14) Matrone Fabrizio; 15) Villani Chiara; 16) Tombelli Andrea; 17) Valiani Mauro; 18) Venturi Maurizio. Grosseto: 1) Bovini Eva; 2) Giannetti Giulio; 3) Lipparini Rossana; 4) Giuliani Marco; 5) Pierini Chiara; 6) Porciani Marco; 7) Ragusa Alessandro; 8) Ventimiglia Edoardo. Livorno: 1) Lupi Mario; 2) Filippi Danka; 3) Baldeschi Mario; 4) Manetti Sonia; 5) Oliva Mario; 6) Bezzini Carla; 7) Mazzei Maria Grazia. Lucca: 1) Agresti Francesco; 2) Boncompagni Cristina; 3) Cavallini Simone; 4) Braccini Elena; 5) Hedstrom Felipe; 6) Colombini Elena; 7) Montemagni Marco; 8) Francesconi Annamaria; 9) Panicucci Fabio; 10) Paganelli Tina; 11) Panigada Tommaso; 12) Pellicci Alberto; 13) Rossi Andrea; 14) Tomei Umberto. Massa Carrara 1) Betti Marco 2) Morelli Marsiglia 3) Briganti Vittorio 4) Serri Mara 5) Finali Fabrizio 6) Ortori Simone Pisa: 1) Billeri Serena; 2) Bozzi Alberto; 3) Busato Sabrina; 4) Casalini Massimiliano; 5) Ferrara Ilaria; 6) Cavallini Franco; 7) Mannucci Simonetta; 8) Ciardelli Massimo; 9) Montorzi Silvia; 10) Luchetti Rosario; 11) Polidori Franca; 12) Pianese Antonio; 13) Pucciani Matteo; 14) Scaramuzzino Carmelo detto Carlo. .  
   
   
LAVORO, BURLANDO A TREMONTI: URGENTE FIRMA DECRETO CIG LAVORATORI FERRANIA  
 
Genova, 24 Novembre 2009 - Definire al più presto l´iter procedurale della Cassa integrazione alla Ferrania Technologies Spa di Cairo Montenotte. Lo ha ribadito lunedì 23 l´assessore al Lavoro della Regione Liguria Enrico Vesco che, sulla questione, ha reso nota ai sindacati , ai lavoratori e al sindaco di Cairo Montenotte una lettera inviata dal presidente Claudio Burlando al ministro dell´Economia e delle Finanze Giulio Tremonti. Parlando dei 350 lavoratori dello stabilimento Ferrania Technologies Spa interessati al provvedimento, Burlando sottolinea "come i quattro mesi previsti durante i quali l´Inps, in attesa del decreto interministeriale, può procedere all´anticipo siano scaduti lo scorso 16 novembre e qualora il decreto non arrivasse, l´istituto procederebbe, non solo a interrompere l´erogazione dell´indennità, ma anche a richiedere ai lavoratori la restituzione di quanto anticipato". "Poiché il ministro Sacconi ha già provveduto ad apporre la propria firma sul documento, che risulta tutt´ora presso i competenti uffici del Ministero dell´Economia e delle Finanze- prosegue Burlando nella lettera a Tremonti-, la pregherei cortesemente, attraverso un suo autorevole interessamento, di intervenire per una rapida definizione dell´iter procedurale". "Sicuramente si eviterebbero gravi problemi ai lavoratori ed eventuali, ma non troppo, manifestazioni di piazza deleterie per tutti", conclude il presidente della Regione Liguria. .  
   
   
MILANO, JOBOX: L’ANIMA DELL’IMPRESA NASCE DAL TERRITORIO  
 
Milano, 24 novembre 2009 - “Oggi prende vita uno spazio per i giovani fatto da giovani, dove è possibile imparare a fare impresa. Non a caso ci troviamo in questo laboratorio, “la Cordata”, nel quartiere Barona, perché è proprio dal territorio che nasce l’anima dell’impresa”. Con queste parole ieri mattina il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta all’inaugurazione di Jobox, un’idea del gruppo “la Cordata” nata all’interno di “Spazio alle Idee”: una serie di progetti dedicati ai giovani di cui è capofila il Comune di Milano, grazie a finanziamenti del Ministero della Gioventù e della Regione Lombardia. Nello specifico, Jobox Connection rappresenta un vero e proprio incubatore di nuove imprese “tra profitto e bene comune”. “Il progetto si rivolge a tutti coloro che non solo possiedono passione e competenza, ma vogliono mettere in comune le proprie idee ed esperienze per realizzare qualcosa di innovativo”, ha spiegato il Sindaco Moratti. “Fare impresa in Italia non è semplice, soprattutto per chi non ha tanto denaro da investire: qui a Jobox si apprende a fare impresa, ma si trovano anche i luoghi fisici dove poter muovere i primi passi e lanciarsi nel mondo del lavoro”. Jobox, infatti, è proprio un luogo dove i giovani vengono sostenuti e accompagnati nella fase di start up dei progetti imprenditoriali, in una logica di innovazione delle politiche giovanili, “un’altra luce accesa nella nostra città”, ha commentato l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, che sta seguendo la crescita di tutti i progetti sviluppati all’interno di “Spazio alle Idee”. “Luoghi come questo – ha proseguito l’assessore Moioli – ci aiutano a prevenire il disagio e rappresentano un modo per uscire dalla crisi, dando la possibilità, a chi ha voglia, di avviarsi all’autonomia”. Dopo la sua visita a Jobox, il Sindaco ha avuto modo di visitare la struttura di via Zumbini “nella quale – ha poi commentato – ci si prende cura della persona, in tutte le sue necessità. Esiste pure uno spazio dedicato alle famiglie e finanziato anche dal Comune di Milano, cui già 80 nuclei si sono rivolti per trovare una risposta alle proprie esigenze di vita quotidiana”. .  
   
   
FVG: I MAESTRI DEL LAVORO INSEGNERANNO A NUOVE GENERAZIONI  
 
Trieste, 24 novembre 2009 - L´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen e il presidente regionale della Federazione Maestri del Lavoro del Friuli Venezia Giulia Livio Chersi hanno firmato ieri una convenzione per la promozione della cultura del lavoro tra i giovani. "Abbiamo già sottoscritto un documento simile - ha rilevato l´assessore - con l´associazione nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro e stiamo predisponendo un protocollo analogo da siglare con i Cavalieri del lavoro del Triveneto. Con i primi - ha proseguito Rosolen - ci siamo prefissati l´obiettivo di trasmettere ai giovani conoscenze ed esperienze in tema di sicurezza sul lavoro e con i secondi intendiamo individuare le linee guida per diffondere la cultura imprenditoriale". "La convenzione con i Maestri del lavoro mira a promuovere cultura del lavoro, imprenditoria e sicurezza intese come azioni strategiche a garanzia di un equilibrato sviluppo economico sociale" ha spiegato l´assessore sottolineando che l´accordo si propone di valorizzare il trasferimento dalle vecchie alle nuove generazioni dei principi culturali, etici e di solidarietà storicamente connessi al mondo del lavoro. Chersi ha ringraziato l´assessore per l´attenzione che, per la prima volta, la Regione sta dando all´attività e all´impegno dei Maestri del lavoro nei confronti dei ragazzi delle scuole. "L´amministrazione regionale sta investendo sulle giovani generazioni con progetti che ne valorizzano la formazione ed il ritorno agli antichi mestieri" ha ricordato l´assessore, rilevando che i Maestri del lavoro rappresentano le "buone pratiche" della struttura produttiva ed occupazionale. "Diventa quindi importante utilizzare la loro esperienza a favore dei ragazzi - ha concluso l´assessore - tramite il loro coinvolgimento nei programmi di istruzione e formazione attraverso strumenti quali la testimonianza, il tutoraggio e l´accompagnamento inseriti in interventi didatticamente progettati e definiti all´interno di un percorso formativo". . .  
   
   
SARDEGNA: L´ASSESSORE DEL LAVORO INTERVIENE SULL´EMERGENZA OCCUPAZIONALE  
 
Cagliari, 24 Novembre 2009 - "La nostra isola - ha detto l´assessore del Lavoro - sta attraversando un momento particolarmente difficile, che si aggrava di giorno in giorno. La Regione è pronta ad intervenire con tutti gli strumenti in suo possesso, nella speranza di attenuare il fenomeno. Tuttavia, se da un lato è necessario fronteggiare l´emergenza, dall´altro è mio fermo intendimento proporre contestualmente strade alternative per individuare nuove opportunità occupazionali. Questa è una strada necessaria per uscire dalla crisi in atto. Mi attendo un fattivo contributo da parte di tutte le istituzioni politiche e sociali: la coesione è fondamentale per superare questa fase negativa”. Con questi propositi l´assessore Manca, dopo aver incontrato i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, oggi prosegue la serie di incontri tecnici. La riunione di ieri (sala riunioni dell´Assessorato del Lavoro, via Xxviii Febbraio 5, a Cagliari, inizio ore 15) prevede un confronto con i rappresentanti dell´Associazione Industriali. .  
   
   
PIANO PAESAGGISTICO IN ABRUZZO: PIU´ QUALITA´NELLA PROGRAMMAZIONE  
 
 L´aquila, 24 novembre 2009 - "Il nuovo piano paesistico avrà un unico filo conduttore, l´inserimento degli obiettivi di qualità nella progettazione e nella programmazione territoriale": a parlare, il Presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, in merito alla conclusione della fase di consultazione da parte delle Amministrazioni comunali della "Carta dei Luoghi e dei Paesaggi del territorio abruzzese", ovvero le tavole di riferimento del nuovo Piano Paesaggistico Regionale, in fase di elaborazione. Chiodi: "su proposta del Presidente della Ii Commissione, Luca Ricciuti, abbiamo accolto la richiesta di prorogare fino alla metà di novembre il termine per l´esame delle tavole cartografiche". "Siamo abbastanza soddisfatti in merito al coinvolgimento dimostrato dagli enti locali: 19 comuni in Provincia di Pescara, 83 a Chieti, 32 a Teramo, 31 all´Aquila sono il segnale della consapevolezza sociale del valore patrimoniale dei beni comuni territoriali". Il Presidente ha spiegato che "la concertazione con le amministrazioni locali, così come quella con le autorità con competenza ambientale e con tutti i soggetti portatori di interesse, compreso il partenariato economico e sociale e le associazioni ambientaliste, sarà alla base della redazione delle strategie del piano paesistico. Chiodi ha detto che il Piano sarà impostato su una parte prescrittiva ed una di promozione delle azioni da compiere per la tutela e la valorizzazione dei paesaggi regionali. "La sfida che ci poniamo è ambiziosa: al Piano vigente e al suo carattere prevalentemente vincolistico si sostituirà un piano che considera i paesaggi dell´intero territorio regionale come risorse per lo sviluppo". Quanto alla città dell´Aquila e ai comuni del cratere, il governatore ha annunciato che la Regione terrà nel debito conto le esigenze espresse dal sindaco Cialente, che in una lettera chiede uno slittamento dei tempi previsti per la fase delle osservazioni e l´aggiornamento dei dati relativi al capoluogo di Regione sulla base di quella che sarà la futura programmazione territoriale. .  
   
   
UMBRIA: CIG IN DEROGA E POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO AL VIA INTERVENTI PER 43 MLN DI EURO  
 
 Perugia, 24 novembre 2009 - Quasi 44 milioni di euro a sostegno dei lavoratori umbri interessati dagli ammortizzatori sociali in deroga. Lo prevede il programma di interventi per la Cig in deroga e le politiche attive del lavoro approvato dalla Giunta regionale in attuazione dell’accordo sottoscritto tra Stato e Regioni per far fronte alla grave crisi economico finanziaria. Il programma, che utilizza fondi a carico del Por-umbria Fse (2007-2013) e che sarà operativo a partire dal 2010, prevede una serie innovativa di misure finalizzate a sostenere il reddito dei lavoratori che usufruiscono della Cig in deroga ed interventi di politiche attive del lavoro. “Le azioni previste – ha detto l’assessore regionale alle politiche del lavoro Maria Prodi durante la conferenza stampa di presentazione a cui ha partecipato anche il Direttore regionale allo sviluppo economico e alle attività produttive Ciro Becchetti – interessano direttamente i lavoratori. Si tratta infatti di misure di sostegno al reddito accompagnate da specifici interventi di politiche attive del lavoro realizzati attraverso servizi e percorsi formativi calibrati sulla persona. Il nostro obiettivo – ha aggiunto Prodi – è di fornire un buon servizio al lavoratore, così da metterlo in condizione di poter superare la fase di difficoltà e di acquisire competenze da spendere per la sua ricollocazione. L’auspicio – ha concluso l’assessore – è che anche queste misure consentano alle imprese di mantenere i propri dipendenti. Ci sono infatti strumenti adeguati per uscire dalla crisi e cogliere la ripresa grazie anche ad uno slancio innovativo delle aziende”. Gli interventi previsti dall’accordo – ha spiegato Becchetti – sono un “diritto dovere” del lavoratore che ottiene un sostegno al reddito ma deve essere disponibile a migliorare la proprie competenze in prospettiva del suo reingresso nel mercato del lavoro. La non attuazione degli interventi di politiche attive del lavoro comporta l’automatica revoca dei benefici. Per la prima volta il documento offre una analisi approfondita del mercato del lavoro umbro in relazione allo stato di avanzamento della gestione della Cig in deroga sul territorio regionale, andando ad indagare la tipologia delle aziende e dei lavoratori interessati. La situazione variegata della regione ha portato a suddividere i lavoratori interessati in tre sottogruppi (lavoratori con Cig inferiore alle 60 ore mensile, tra 60 e 120 ore e superiore a 120 ore ndr) per i quali sono previsti servizi ed offerte formative differenziati. A breve – ha concluso becchetti – partiranno le gare per l’individuazione dei soggetti attuatori dei progetti”. Sono attualmente 6520 i lavoratori che in Umbria usufruiscono degli ammortizzatori sociali in deroga e si stima che entro la fine del 2009 raggiungeranno le 8mila unità. Delle 1095 imprese che hanno fatto domanda, 946 hanno già passato l’esame congiunto in Regione, di queste circa i tre quarti sono artigiane. Fra le imprese 10 hanno chiesto la mobilità in deroga per 67 lavoratori, mentre le rimanenti hanno avanzato richiesta di Cig per il massimo periodo consentito. Il 20 per cento delle imprese opera nel comparto dell’abbigliamento e circa il 7 per cento nel tessile. Rilevante (18,2%) anche il numero di richieste provenienti dalla metallurgia, dalla lavorazione dei materiali non metalliferi (8,6%), dalle costruzioni (8%), dalla lavorazione del legno (7%) e dal commercio (6,8%). Dei lavoratori, che sono per il 14,3 per cento stranieri e per quasi il 45 per cento donne, il 65 per cento sono operai, le figure impiegatizie sono il 10 per cento, mentre gli apprendisti sono circa il 20 per cento (con un’incidenza elevata in quanto tale categoria non rientra nel campo di applicazione di Cigo e Gigs). Perciò l’età media dei lavoratori risulta piuttosto bassa: quasi la metà ha meno di 35 anni (i soggetti con meno di 25 anni sono il 16,6 per cento, i 25-34enni il 30 per cento, i 35-44enni il 27,3 per cento e gli over 44 il restante 26,1 per cento). Risulta molto contenuta (2,4 per cento) la presenza di laureati, di contro la metà dei lavoratori è in possesso della licenza media inferiore. I qualificati sono il 5,3 per cento e i diplomati il 28,2 per cento. Del 14, 6 per cento dei lavoratori non si conosce il titolo di studio o ne posseggono uno non riconosciuto nel nostro Paese. Per quanto la dislocazione territoriale, netta è la prevalenza della provincia di Perugia sulla quale sembra concentrarsi maggiormente la crisi. Quasi il 90 per cento delle domande proviene da aziende con sede legale nella provincia di Perugia in cui opera l’83 per cento dei lavoratori. Considerando il domicilio: l’82,5 per cento dei lavoratori è della provincia di Perugia (il 40,6 per cento nell’area del Centro per l’impiego di Perugia, il 21,2 per cento in quella del Cpi di Città di Castello e il 20,7 per cento in quella del Cpi di Foligno), il 14,9 per cento di quella di Terni (il 12,4 per cento nell’area del Centro per l’impiego di Terni e il 2,5 per cento in quella del Cpi di Orvieto) e il restante 2,6 per cento lavora in aziende umbre ma è domiciliato in comuni limitrofi alla nostra regione. .  
   
   
INCONTRO A VERBANIA PER LE PROVINCE ALPINE DI BELLUNO, SONDRIO E VCO. A DICEMBRE UN TAVOLO TECNICO PER AVANZARE PROPOSTE A ROMA SUL TEMA DELLA COMPARTECIPAZIONE FISCALE E RICONOSCIMENTO DI ZONE FRANCHE MONTANE  
 
Verbania, 24 novembre 2009 - Un incontro che segue quello dello scorso agosto e precede – quello più tecnico – già fissato per metà dicembre. Le tre Province alpine di Belluno, Sondrio e Verbano Cusio Ossola sono tornate a confrontarsi con la riunione tenutasi il 20 novembre a Verbania. Un gemellaggio tra realtà territoriali molti simili per dimensioni, densità demografica, caratteristiche geografiche, geomorfologiche e fisionomia socio-economica: piccole, periferiche, montane, transfrontaliere. Elementi che rappresentano criticità ma anche in fondo un buon potenziale che si vuole mettere a frutto ottenendo dallo Stato centrale il mantenimento sul territorio di parte delle risorse prodotte. Un principio che stamani è stato ribadito dal Presidente della Provincia veneta Gianpaolo Bottacin, dall’Assessore della Provincia lombarda Costantino Tornadù (intervenuto in rappresentanza del Presidente Massimo Sertori) e dal Presidente del Vco Massimo Nobili. “Ci accomunano molte problematiche – ha dichiarato Nobili – ma anche la determinazione a perseguire obiettivi nel solco del federalismo amministrativo. L’incontro tecnico che terremo nelle prossime settimane è un primo passo per strutturare proposte concrete, plausibili e dettagliate da inoltrare al Governo anche in vista della definizione del Codice delle Autonomie. Tra i punti che affronteremo in quell’occasione ci sarà un primo studio per la richiesta di riconoscimento di Zone Franche Montane, ambiti provinciali in cui alle piccole aziende vengano concessi sconti fiscali e ai suoi enti locali particolari contributi sulla falsariga delle Zone Franche Urbane, riconosciute dall’Unione Europea su indicazione statale” spiega il Presidente del Vco. “Vogliamo difendere il territorio e la popolazione di montagna. La Provincia di Sondrio è come il Vco un territorio segnato dalla presenza di grandi centrali idro-elettriche. Un impatto ambientale che – commenta l’Assessore a Bilancio, Affari Istituzionali, Cultura e Istruzione della Provincia di Sondrio Tornadù - si è attutito nel tempo perché è ormai una presenza storica; ma mentre un tempo questo voleva dire per gli abitanti occupazione, negli ultimi anni le opportunità di impiego e reddito si sono andate riducendo perché molto del sistema viene controllato dall’esterno. E’ per questo che rivendichiamo il diritto della montagna di autofinanziarsi, trattenendo localmente l’utile che proviene da una sua risorsa quale l’acqua”. Si punta a poter nuovamente beneficiare di una legge dello Stato che riconosca alle tre Province l’incasso diretto dei canoni idrici. Va detto tuttavia che le due ‘consorelle’ già attualmente possono vantare rapporti con le rispettive Regioni che assicurano loro per questa voce un introito pari a 12 milioni di euro (Belluno), 8 milioni (Sondrio). E’ noto come per il Vco questa sia quantificata in 5 milioni di euro, scemati d’importo negli ultimi anni fino all’1,5 milioni stabiliti per il 2009, ad oggi non ancora assegnati dalla Regione Piemonte. “Il ‘pressing’ congiunto sul Governo ha intanto fruttato un suo primo risultato – ha voluto rimarcare il Presidente della Provincia di Belluno Bottacin – ovvero l’assegnazione di una parte dell’addizionale sul consumo energetico industriale superiore ai 200 kilowatt, che per noi significano 2,5 milioni di euro l’anno. Questo mette in evidenza come si ottengano risposte positive rapportandosi con Roma in modo unitario e determinato, come un gruppo di lavoro con le idee chiare che conosce in modo approfondito quello di cui parla. Ed è per questo che il prossimo passo sarà quello di elaborare delle simulazioni numeriche che raffigurino concretamente a quali compartecipazioni fiscali possiamo ambire all’interno di un quadro di federalismo amministrativo”. 2,4 milioni all’anno l’introito di Sondrio sul consumo energetico oltre i 200 kilowatt; solo 65. 000 euro per il Vco. “Una cifra sulla quale vogliamo indagare perché la presenza industriale in queste due Province non è quantitativamente lontana dalla nostra e dunque c’è qualcosa che non si spiega. Una tendenza numerica che si riscontra anche in un´altra Provincia piemontese che è Vercelli, dove ci si attesta sui 59 mila euro” puntualizza il Presidente Nobili. Alla domanda dei giornalisti su quale sia la posizione delle tre Province in merito alla legge varata in questa giorni che apre la strada alla privatizzazione dei servizi idrici, la risposta è stata all’unisono. “Per noi – hanno detto – vale quanto richiesto per la riforma Gelmini: deroghe per le zone di montagna per assicurare loro la gestione pubblica”. Intanto nell’incontro odierno, in un secondo momento ampliato alla partecipazione delle Giunta del Vco, è proseguito il ragionamento sull’organizzazione di un’ Expo della Montagna, itinerante nelle tre Province per mettere in mostra le proprie filiere produttive, e una collaborazione per far crescere il Corso di Perfezionamento in Economia delle Terre Alte, partito con la sua prima edizione nelle scorse settimane a Domodossola. .  
   
   
BOLZANO: PUBBLICATE TRE NUOVE LEGGI PROVINCIALI SU COMMERCIO, ARTIGIANATO, ALPINISMO, ESERCIZI PUBBLICI, TURISMO E MINIERE  
 
Bolzano, 24 novembre 2009 - Vengono pubblicate oggi 24 novembre sul Bollettino della Regione tre nuove leggi provinciali: la cosiddetta omnibus economica, la legge in materia di divieto di cumulo di redditi da incarichi politici e la legge sugli espropri. Con le nuove "Norme in materia di commercio, artigianato, alpinismo, esercizi pubblici, turismo e miniere", la cosiddetta legge omnibus economica, si portano modifiche alle leggi provinciali del settore. La legge viene pubblicata il 24 novembre sul Bollettino della Regione n. 48 e entra in vigore il giorno dopo la pubblicazione. Stesso iter per la legge che aggiorna la normativa sugli espropri. Sul Bur è pubblicata anche la legge per il divieto di cumulo di redditi da incarichi politici, che entra in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione. .  
   
   
LECCO, 30.000 GLI IMMIGRATI NELLA PROVINCIA PRESENTATO RAPPORTO. BOSCAGLI: BUON LIVELLO DI INTEGRAZIONE  
 
Milano, 24 novembre 2009 - La popolazione straniera residente in provincia di Lecco sfiora le 30. 000 unità. I tre quarti degli immigrati sono regolarmente iscritti alle anagrafi comunali. Il 54% sono maschi, il 46% femmine e il 25,6% è minorenne. Gli uomini hanno un´età media di 35 anni, le donne di 33. La comunità più numerosa è quella est-europea (11. 500 unità). Gli africani del Nord sono 6. 800 e quelli dell´Africa Centro-sud 5. 600. Ai primi 4 posti, secondo il Paese di provenienza, ci sono Marocco (4. 860), Romania (4. 290), Albania (3. 400) e Senegal (2. 100). Sono questi alcuni dei principali dati resi noti oggi al convegno di presentazione del Decimo rapporto sull´immigrazione in provincia di Lecco. "Il fenomeno dell´immigrazione - ha spiegato l´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli intervenendo all´incontro - è spesso presentato nei suoi aspetti negativi; quelli legati alla sicurezza, marginalità e povertà. Questi problemi ci sono ma non esauriscono la realtà. Da questo convegno usciamo con uno sguardo positivo su tutti questi problemi; stiamo infatti raggiungendo risultati ottimi nei percorsi di integrazione. Questo è possibile anche perché in Lombardia abbiamo realizzato una fruttuosa collaborazione tra le istituzioni: Ministeri, Regione, Province e Comuni. Spero che questo dialogo possa essere rafforzato anche a livello europeo, attivando politiche comuni tra tutti i Paesi". Regione Lombardia in questi anni è intervenuta in vari ambiti: la conoscenza del fenomeno, con l´attivazione dell´Osservatorio regionale, che consente il monitoraggio costante dell´evoluzione del fenomeno migratorio; la formazione linguistica dei cittadini stranieri, con progetti come "Certifica il tuo italiano", "La lingua per conoscere e farsi conoscere" e il programma televisivo "L´italiano in famiglia"; l´inserimento nella scuola dei minori e in particolare delle persone più svantaggiate. "Il fenomeno migratorio - ha concluso Boscagli - è un tema non eludibile, che sarà sempre più cospicuo. Dobbiamo perciò accogliere questa sfida a partire dalla revisione del nostro welfare". Altri Dati - Il 75% degli stranieri della provincia di Lecco ha un diploma di scuola secondaria superiore o dell´obbligo; il 14% non ha alcun titolo di studio. La quota dei laureati è del 10%. La maggioranza (53%) professa la religione musulmana, il 23,9% quella cattolica e il 15,8 altre religioni cristiane. Quasi la metà (44%) degli immigrati vive in Italia da 5 - 10 anni. Ciò colloca la provincia di Lecco tra i primi posti in regione per l´anzianità della presenza di maschi stranieri. Due immigrati su cinque sono occupati in maniera regolare a tempo indeterminato. La percentuale dei disoccupati (4,9%) è tra le più basse della regione. Il 28,2%, ossia con 6 punti percentuali in più rispetto alla media regionale, pone Lecco al secondo posto in regione per la percentuale di case di proprietà. In generale, l´indice di integrazione mette in luce come la provincia di Lecco è al primo posto, al pari di Lodi, nella classifica lombarda per l´anno 2008. .  
   
   
TRENTO: A FINE OTTOBRE 3.886 ISCRITTI ALLE LISTE DI MOBILITÀ LIEVE CALO RISPETTO A SETTEMBRE, LA CRESCITA SU BASE ANNUA È DEL 41,7 %  
 
Trento, 24 novembre 2009 - Sono 3. 886 le persone che a fine ottobre risultavano iscritte alle liste di mobilità, 100 in meno del precedente mese di settembre. La crescita su base annua dei disoccupati iscritti è del 41,7 %. Secondo Agenzia del Lavoro, che ha diffuso i dati, a trascinare la crescita degli iscritti alle liste di mobilità è ancora il cattivo andamento delle commesse nell´ambito delle piccole imprese, dove gli esuberi, nell´arco di un anno (da ottobre a ottobre) hanno contribuito ad incrementare le iscrizioni in mobilità di 939 unità, con un aumento del 51 per cento. Dei quasi 3. 900 iscritti, 825 sono stranieri. In allegato il Pdf con il rapporto mensile di Agenzia del Lavoro. .  
   
   
PARTE DAL TRENTINO LA CAMPAGNA PER IL RILANCIO DELLA CEDAW NEL TRENTENNALE DELLA CONVENZIONE DELL´ONU PER L´ELIMINAZIONE DELLE DISCRIMINAZIONI CONTRO LE DONNE  
 
 Trento, 24 novembre 2009 - Trent´anni fa l´Assemblea generale delle Nazioni Unite approvava la Convenzione per l´eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne- Cedaw, considerata ancor oggi uno dei trattati internazionali più completi sui diritti delle donne. La Cedaw chiede agli Stati di rimuovere le discriminazioni che limitano la partecipazione delle donne alla vita pubblica e lavorativa e ai processi decisionali, di contrastare la violenza di genere e di impegnarsi per modificare la diffusa accettazione degli stereotipi associati ai ruoli tradizionali di uomini e donne nella famiglia e nella società. Nel 30° anniversario della Convenzione, parte con oggi, dal Trentino, una campagna che, in tutta Italia, coinvolgerà le amministrazioni locali - come la Provincia autonoma di Trento, con il suo assessorato alla solidarietà internazionale e alle pari opportunità - e le diverse espressioni della società civile, per rilanciare la Cedaw e "accompagnare" lo Stato italiano nella presentazione del rapporto che ogni Stato deve sottoporre, con cadenza quadriennale, all´apposito Comitato internazionale. La Cedaw, adottata dall´Assemblea generale dell´Onu il 18 dicembre 1979, si articola in 30 articoli: 16 quelli principali, che impegnano fra l´altro gli Stati ad adottare legislazioni non discriminatorie, a lottare contro gli stereotipi di genere, ad abolire la tratta e lo sfruttamento delle donne, a garantire la piena partecipazione della componente femminile alla vita politica. 98 gli Stati firmatari, fra cui l´Italia. "Vogliamo celebrare i successi ottenuti dalle donne contro le tante forme di oppressione ed esclusione - ha detto stamani l´assessore provinciale Lia Giovanazzi Beltrami in apertura della conferenza stampa con il quale prende il via la campagna - ma anche ricordare quanto resta ancora da fare. L´impegno in favore delle donne è un prato che dobbiamo continuare a coltivare. " La campagna "Lavori in Corsa" coinvolge al momento otre 50 enti tra organizzazioni ed enti locali che promuovono o aderiscono alla campagna. Gli obiettivi sono in sintesi: - informare/sensibilizzare, perché nonostante la Cedaw sia stata sottoscritta da molti Stati del mondo (la maggiore eccezione è quella degli Usa) essa è ancora poco conosciuta e spesso disattesa (il Comitato a cui vengono sottoposti i pareri periodici ha pochi poteri vincolanti, anche se dal 2000, con l´adozione del Protocollo opzionale, gli vengono riconosciuti alcuni strumenti sanzionatori); - diffondere un´immagine positiva delle donne; - dare visibilità alle tante iniziative legate alla Cedaw che si realizzano nel Nord e soprattutto nel Sud del mondo; - rafforzare e ampliare le reti di associazioni e di persone attive nelle tematiche di genere, includendo enti locali, gruppi e associazioni, università e così via; - consolidare i meccanismi di consultazione/dialogo fra istituzioni e società civile, nonché fra Nord e Sud del mondo. "La Campagna nazionale, che parte oggi, e che durerà cinque mesi - ha spiegato Beatrice Costa, Policy Officer di Actionaid Italia, che coordina a livello nazionale la campagna "Lavori in Corsa - 30 anni Cedaw" in Italia - si sviluppa in stretta sinergia con l´intera rete europea di supporto alla Convenzione. Quest’anno si tenta soprattutto la strada del rafforzamento istituzionale, cercato di coinvolgere soprattutto gli enti locali, nonché gli istituti di parità, sportelli, centri antiviolenza e così via. L’italia deve presentare il suo sesto rapporto nel 2009; la società civile può presentare però dei rapporti ombra. E´ quindi importante che si consolidi ´dal basso´ un movimento d´opinione che dia forza e sostanza a questo impegno. " La Provincia autonoma di Trento , dal canto suo, ha attivato diversi strumenti pe rrendere effettivi gli obiettivi della convenzione: si va dal processo audit famiglia-lavoro ai voucher di conciliazione, dai tavoli pe rl´occupabiloità femminile ai servizi offerti alle famiglie (asili nido, tagesmutter e altri). Ma anche da noi, ovviamente, rimane della strada da fare. Sul sito della Rete Internazionale delle Donne per la Solidarietà www. Womenin. Net sono disponibili maggiori informazioni ed è possibile aderire alla campagna. .  
   
   
IL 25 GIORNATA MONDIALE CONTRO VIOLENZA SU DONNE TAVOLA ROTONDA ALL´AQUILA CON RAPPRESENTANTI ISTITUZIONI  
 
Pescara, 24 novembre 2009 - In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita dieci anni fa dall´Onu, l´assessorato regionale alle Pari opportunità ha organizzato per dopodomani, mercoledì 25 novembre, alle ore 10, all´Aquila, nella sede regionale di palazzo Silone, (sala Celestino V ? 2° piano) una tavola rotonda con i rappresentanti delle più importanti istituzioni regionali e giornalisti. Al centro del dibattito e della riflessione saranno la prevenzione degli stupri, la sicurezza delle donne e la necessità di un´opera di sensibilizzazione sempre più intensa verso il preoccupante fenomeno, che parta da scuole, famiglie e istituzioni. "Dobbiamo garantire alle donne pari opportunità di accesso e la possibilità di trasformarsi da vittime a protagoniste di sviluppo economico e sociale ? ha dichiarato l´assessore alle Pari opportunità, Federica Carpineta ? è per questo che nel piano regionale contro la violenza, redatto dall´assessorato alle Pari opportunità, di concerto con l´assessorato per le Politiche sociali, vi è come base la promozione della cultura, del rispetto e dell´inclusività sociale". Con l´assessore alle Pari opportunità, Federica Carpineta, prenderanno parte alla tavola rotonda l´assessore alle Politiche sociali, Paolo Gatti, il Prefetto dell´Aquila, Franco Gabrielli, il consulente giuridico del ministro per le Pari opportunità ed esperto Unar, Federica Mondani, il Questore della provincia dell´Aquila, Filippo Piritore, l´Avvocato Generale della Corte d´Appello dell´Aquila, Brizio Montinaro, il Comandante provinciale dei Carabinieri dell´Aquila, colonnello Amedeo Specchia, la psicodiagnosta e criminologa, Laura Seragusa, già Comandante della sezione Psicologia del Reparto Analisi Criminologiche dell´Arma dei Carabinieri ed i quattro presidenti delle Province. Moderatore della tavola rotonda sarà il giornalista Duilio Rabottini, dell´Ufficio stampa della Giunta regionale. .  
   
   
POTENZA, INIZIATIVA DI TELEFONO DONNA CONTRO LA VIOLENZA  
 
Potenza, 24 novembre 2009 - Venti anni di Telefono Donna: presenza, impegno, passione. Questo è il titolo della manifestazione organizzata dall´Associazione Telefono Donna – Casa delle Donne Ester Scardaccione, per festeggiare i suoi 20 anni di presenza sul territorio. La manifestazione si terrà il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza alle donne, presso il Teatro Stabile alle ore 17, e vuole essere anche un momento di riflessione sul fenomeno della violenza contro le donne e su quello che si fa per contrastarla sia a livello politico che operativo. Per questo motivo sono stati invitati a portare il loro contributo insieme a Cinzia Marroccoli, presidente dell´Associazione, sia i rappresentanti del mondo istituzionale, sia coloro che operano quotidianamente nel contrasto di questo fenomeno nonché gli organismi di parità, nella convinzione dell´importanza di un lavoro di rete. La conversazione sarà condotta da Iranna De Meo. Sono previsti interventi musicali dell´arpista Maria Luisa Bovio e alle 20,30 il monologo teatrale di e con Clara Galante “Non sono stata finita”. .  
   
   
DISAGIO MINORILE,FORMIGONI E MAULLU: AGIAMO SU PREVENZIONE  
 
Milano, 24 novembre 2009 - Le devianze minorili e la prevenzione dei disagi sono stati al centro del convegno che si è svolto in Regione Lombardia, alla presenza del presidente Roberto Formigoni e dell´assessore alla Protezione civile, Prevenzione e Polizia locale, Stefano Maullu. Presenti, tra gli altri, la presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro e il provveditore regionale delle carceri, Luigi Pagano. "Il fenomeno delle devianze minorili - ha detto Formigoni - ha gravi conseguenze a livello sociale. Per questo occorre che le istituzioni mettano in campo gli strumenti sempre più adeguati per una sempre maggior sicurezza, che è un diritto primario dei cittadini. Anche per questo nei prossimi giorni inaugureremo l´Accademia per gli ufficiali e i sottoufficiali della Polizia locale, una vera e propria scuola di alta specializzazione". "Le devianze minorili - ha aggiunto Maullu - sono un problema strettamente legato a fenomeni come le baby gang, soprattutto quelle sud americane, particolarmente aggressive. Per combattere questi fenomeni, la collaborazione con le forze dell´ordine da parte delle famiglie, delle associazioni e più in generale di tutti i cittadini è fondamentale". .  
   
   
BOLZANO: NUOVE DISPOSIZIONI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: CONVEGNO IL 25 NOVEMBRE  
 
Bolzano, 24 novembre 2009 - Al tema delle nuove disposizioni per contrastare la violenza sulle donne è dedicato il convegno in programma a Bolzano mercoledì 25 novembre, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Docenti, magistrati e avvocati si confrontano per iniziativa del Comitato provinciale pari opportunità, del Servizio donna della Provincia e dell´Ordine forense di Bolzano. Lo stalking, il ruolo della Procura nella prevenzione e repressione di violenze sulle donne, le violenze in famiglia, la presentazione della Casa delle donne a Merano: sono alcune delle tematiche che verranno affrontate nel convegno "Le nuove disposizioni contro la violenza", promosso il 25 novembre in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Il convegno, che prevede tra i relatori docenti, esperti, magistrati e avvocati, è in programma a Bolzano mercoledì 25 novembre, alle ore 15 a Palazzo Widmann, Cortile interno in via Crispi 3. Ad introdurre i lavori saranno l´assessore provinciale competente Barbara Repetto, la presidente del Comitato pari opportunità Ulrike Oberhammer e la presidente dell´Ordine degli avvocati di Bolzano Maria Carmela Carriere. .  
   
   
MILANO: ISTITUTO DEI CIECHI IL PRIMO CONSIGLIO PROVINCIALE AL BUIO PIENA CITTADINANZA E PARI OPPORTUNITÀ PER I DIVERSAMENTE ABILI  
 
Milano, 24 novembre 2009 - Si è svolto il 20 novembre presso l´Istituto dei ciechi (via Vivaio 7) il "Primo Consiglio provinciale al buio": La seduta, convocata, nei giorni scorsi, dal presidente dell´assemblea Bruno Dapei con comunicazioni stampate anche in Braille e che prevede la trascrizione del verbale pure nel codice di lettura utilizzato dai non vedenti, è a tutti gli effetti valida nonostante si svolga in totale assenza di luce all´interno di una sala ricavata all´interno dello spazio "Dialogo nel buio". Il percorso sensoriale, cioè, allestito nella struttura dell´Istituto dei ciechi" e già visitato da 300. 000 milanesi che riproduce le condizioni nelle quali sono costretti a vivere i non vedenti. All´ordine del giorno dell´assise figurano tre mozioni che verranno presentate, discusse e votate a voce. Previsti anche gli interventi liberi dei consiglieri a norma dell´articolo 83. Si tratta della prima iniziativa di questo genere assunta in Italia. «Il "Consiglio provinciale al buio" - ha dichiarato il presidente dell´Ente, On. Guido Podestà -, va interpretato come un segno dell´attenzione che la Giunta e tutti i gruppi politici pongono nei confronti dei diversamente abili. Noi vogliamo contribuire a creare un sistema di pari opportunità e di cittadinanza piena per tutte le persone che prescinda dalle loro abilità. Ognuno deve essere messo nelle condizioni di esprimere le proprie potenzialità e sensibilità nella vita civile, sociale e democratica. Perché tutti devono sentirsi universalmente cittadini. Posso garantire che l´impegno della Provincia a favore dei diversamente abili è bipartisan. Per le necessità di questi cittadini e per ottimizzare il loro inserimento professionale, aspetto che caratterizza la tradizione di assistenza meneghina e il modus operandi dell´Istituto dei ciechi, nel 2010 stanzieremo non meno di un milione di euro. Supereremo, quindi, l´entità dei fondi messi a disposizione dalla precedente Amministrazione. E questo nonostante Palazzo Isimbardi sia chiamato ad assolvere considerevoli impegni economici sui fronti delle infrastrutture e dell´Expo. Sono certo, inoltre, che riusciremo presto a tradurre nella realtà uno dei punti qualificanti del nostro programma: l´istituzione dello Sportello per le disabilità». «Con quest´iniziativa sviluppata insieme con i nostri vicini di casa dell´Istituto dei ciechi - ha aggiunto Dapei -, l´assemblea si tuffa nel cuore del problema costituito dal riconoscimento della piena cittadinanza ai diversamente abili. L´auspicio è che questo "Consiglio provinciale al buio", valido, per altro a tutti gli effetti, possa sensibilizzare i cittadini, anche quelli che lavorano dentro le istituzioni, sull´esistenza di questo 2mondo altro” che tutti dobbiamo imparare a conoscere». «Corrono tempi molto particolari per i non vedenti - ha aggiunto il presidente della Federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi e commissario dell´Istituto dei ciechi Rodolfo Masto -. In pochi mesi ricorrono, infatti, sia i 200 anni dalla nascita di Louis Braille sia i 170 anni dalla fondazione dell´Istituto dei ciechi. Ringrazio il presidente Podestà per l´attenzione riservataci in quest´occasione e per esserci stato sempre a fianco. Ricordo con piacere che, nel 2000, Podestà, allora europarlamentare, ci portò nella nostra sede di via Vivaio i primi euro stampati in modo che i nostri ospiti potessero prendere familiarità da subito con la moneta di nuovo conio .