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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Marzo 2010
UE: VERSO LINEE GUIDA FRONTEX PER IL SOCCORSO IN ALTO MARE  
 
Bruxelles, 29 marzo 2010 - Il Parlamento europeo non ha raggiunto la maggioranza necessaria (369 voti) per respingere, come suggerito dalla sua commissione per le libertà civili, la proposta di decisione riguardo alla sorveglianza delle frontiere marittime esterne nel contesto della cooperazione operativa coordinata dall´agenzia europea Frontex. Il testo include anche orientamenti per il soccorso in alto mare di migranti in pericolo. La commissione per le libertà civili aveva suggerito all´Aula di respingere la proposta di decisione ritenendo che la sua portata andasse oltre le competenze di esecuzione previste e auspicando, comunque, norme obbligatorie e non orientamenti non vincolanti. Ma i 336 voti espressi a favore di quest´opzione (a fronte dei 253 contrari e 30 astensioni) non sono bastati: era necessario raccoglierne 369 (la maggioranza qualificata). Gli orientamenti proposti dalla Commissione europea riguardano le intercettazioni di navi in mare, le situazioni di ricerca e salvataggio durante le operazioni Frontex di sorveglianza delle frontiere marittime esterne e lo sbarco delle persone intercettate o soccorse. Tra le altre cose, gli orientamenti prevedono che le unità partecipanti alle operazioni prestino assistenza "a qualunque nave o persona in pericolo in mare, indipendentemente dalla cittadinanza o dalla situazione giuridica dell´interessato o dalle circostanze in cui si trova". Le unità Frontex, inoltre, dovranno prendere in considerazione l´esistenza di una richiesta di assistenza, la navigabilità della nave, il numero di passeggeri rispetto al tipo di imbarcazione (sovraccarico), la disponibilità di scorte necessarie (carburante, acqua, cibo, ecc.), la presenza di passeggeri che necessitano assistenza medica urgente e di donne in stato di gravidanza o di bambini, nonché le condizioni meteorologiche e marine. Lo sbarco delle persone intercettate o soccorse dovrà essere operato in conformità del diritto internazionale e degli eventuali accordi bilaterali applicabili tra gli Stati membri e i paesi terzi. Il Parlamento europeo ha ribadito più volte la necessità di un maggiore controllo parlamentare sulle attività dell´agenzia Frontex, anche alla luce delle critiche formulate da talune Ong sulle procedure utilizzate nei confronti dei migranti. Un´altra proposta attualmente all´esame dei deputati intende migliorare la formazione sui diritti fondamentali degli agenti Frontex.  
   
   
EUROZONA, FINANZE PUBBLICHE E SALARI  
 
Bruxelles, 29 marzo 2010 - Governance economica e politica monetaria sono stati al centro del dibattito annuale sulla zona euro che il Parlamento europeo ha tenuto con il Presidente della Bce Jean-claude Trichet. I deputati hanno adottato due risoluzioni sulla zona euro e sulle finanze pubbliche e sull´attività della Bce nel 2008 e un´altra risoluzione che raccomanda la nomina di un vice presidente portoghese alla Bce, Vitor Constâncio. Non solo inflazione - Il Parlamento ha adottato la relazione di Edward Scicluna´s (S&d, Mt) che esamina il ruolo della Bce durante la recente crisi finanziaria, chiedendosi se la Banca abbia deciso una riduzione dei tassi d´interesse sufficientemente aggressiva e rilevando che la liquidità supplementare inserita nel mercato potrebbe non essere arrivata a giusta destinazione. Inoltre, il Parlamento chiede di conoscere il parere della Bce in merito alla creazione nell´area euro di una stanza di compensazione, segnatamente per strumenti come i credit default swap (Cds). Governance economica, supervisione e salari - La risoluzione sulla zona euro e le finanze pubbliche chiede una revisione della politica economica e monetaria all´interno della zona euro, anche attraverso impegni obbligatori fra gli Stati membri. Suggerisce inoltre che la riduzione dei disavanzi e dei debiti è solo una parte della soluzione alle difficoltà attuali, chiedendo un maggior controllo dei dati statistici dei paesi che chiedono l´ingresso nella zona euro. Il Parlamento sottolinea poi che la disciplina della moderazione salariale "contribuisce anche a frenare la crescita del reddito familiare e, di conseguenza, dei consumi privati". Ammonisce quindi dalle manovre incentrate essenzialmente sulla moderazione salariale quale mezzo per raggiungere la stabilità dei prezzi. A suo parere, occorre invece fare evolvere i salari reali allo stesso ritmo degli aumenti di produttività al fine di "garantire una stabilità della ripartizione dei redditi sul lungo termine". Nomina di un vicepresidente della Bce - Con 488 voti favorevoli, i deputati hanno adottato una risoluzione che raccomanda al Consiglio europeo di approvare la nomina del portoghese Vitor Constâncio quale vicepresidente della Bce.  
   
   
TONY BLAIR SUL MEDIO ORIENTE: "PROCESSO DI PACE FRAGILE, MA CI SONO OPPORTUNITÀ"  
 
Bruxelles, 29 marzo 2010 - Intervista all´ex-premier britannico in veste di rappresentante speciale per il Medio Oriente. Blair ha incontrato lunedì scorso i membri delle commissioni Sviluppo e Esteri del Parlamento per parlare del futuro della Palestina, di come alleviare le sofferenze del popolo e sostenere lo sviluppo dei territori. Molto scetticismo rispetto allo stallo dei negoziati di pace da parte dei deputati. Partiamo dal processo di pace in Medio Oriente. Pare che non ´ci siano grandi passi avanti per il momento. Possiamo aspettarci qualcosa nel prossimo avvenire? Blair: E´ un cliché dire che il processo di pace "sta entrando in una fase critica". Ma io penso che i mesi che abbiamo davanti sono davvero cruciali per combinare un vero, autentico processo politico con uno sforzo vigoroso per facilitare la fondazione delle basi dello Stato palestinese. Siamo davanti a un´opportunità significativa. E´ chiaro che il presidente Obama è disponibile a lavorare con la comunità internazionale e con le parti in causa per raggiungere un accordo in un arco di tempo ragionevole. Il presidente palestinese Abbas e il Primo ministro Fayyad lavorano alla costruzione di uno Stato palestinese che funzioni e possa vivere fianco a fianco con lo Stato d´Israele, in sicurezza e in pace. E il governo di Israele riconosce il principio dei "due Stati". Ma il processo è fragile e può essere rovesciato facilmente. Per questo è cruciale che le due parti, con il sostegno della comunità internazionale, passino dai negoziati mediati da attori terzi a trattative dirette, fino alla chiusura di un accordo finale. Solo il dialogo fra loro può portare finalmente a una pace giusta e duratura. Pensa che la pace possa aiutare lo sviluppo economico del futuro Stato palestinese, com´è successo in Irlanda del Nord? Certamente. I territori palestinesi sono ricchi di risorse naturali e umane, di persone preparate, intraprendenti e determinate. Il governo di Fayyad ha stabilito le linee guida per la costruzione di uno Stato e le sta mettendo in azione con un piano preciso. Una volta che le fondamenta dello Stato esisteranno e il peso dell´occupazione sarà gradualmente rimosso, le prospettive per un´economia palestinese florida sono enormi. L´autorità palestinese terrà in giugno la seconda Conferenza per gli Investimenti, con l´obiettivo di incoraggiare gli investimenti stranieri e dare un´ulteriore pulsione all´economia. Come esempio, basta pensare al settore dell´high-tech in Palestina, che impiega 3.600 ingegneri e tanti imprenditori impegnati a lavorare insieme agli operatori israeliani o da soli, per fornire prodotti high-tech di alta qualità per il mercato mondiale. La sua fondazione "Faith" (fede) è impegnata nella cooperazione pacifica fra persone di diversa fede. Non è una missione impossibile, in un contesto in cui le tensioni religiose sono così radicate? Il messaggio di fondo della fondazione Faith in un certo senso è molto semplice. E´ che siccome il mondo diventa sempre più globalizzato, la religione può servire a due scopi: uno è enfatizzare le differenze, l´altro promuovere la comprensione reciproca, il rispetto e l´accettazione di un´umanità e una spiritualità condivisa. Lavorando con "Faith", ho scoperto che le persone di differenti credo sono disponibili a lavorare insieme per risolvere problemi comuni, per esempio per combattere la malaria, uno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Il Medio oriente non fa eccezione. E´troppo facile soccombere agli estremismi, che enfatizzano la differenza e l´odio dell´altro. La vera sfida, alla fine molto più soddisfacente, è trovare e promuovere i valori condivisi. Tony Blair è il rappresentante speciale del "quartetto" (Onu, Unione europea, Usa e Russia) in Medio Oriente.  
   
   
UNA STRATEGIA EUROPEA PER LA LOTTA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE DEI ROM  
 
Bruxelles, 29 marzo 2010 - Il Parlamento eurpeo condanna la recrudescenza del razzismo contro i rom e ribadisce la necessità di elaborare una strategia europea per la loro inclusione sociale. Sollecita inoltre l´assegnazione a un commissario Ue dell´incarico di coordinare le politiche per i rom e riconosce la necessità di un chiaro impegno legislativo e di una dotazione di bilancio congrua. Chiede poi alle istituzioni nazionali ed europee di sostenere campagne di educazione alla tolleranza rivolte alla popolazione non rom. Approvando con 572 voti favorevoli, 28 contrari e 23 astensioni una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici, il Parlamento condanna "la recente recrudescenza del razzismo contro gli zingari ("fobia dei rom") in diversi Stati membri dell´Ue, che si è manifestata sotto forma di casi ripetuti di incitamento all´odio e attacchi contro i rom". Esprime inoltre preoccupazione dinanzi alle discriminazioni di cui i rom sono vittime nei settori dell´istruzione, dell´alloggio (come "le espulsioni forzate, le condizioni di vita indegne, spesso in ghetti"), dell´occupazione e della parità di accesso ai sistemi di assistenza sanitaria e ad altri servizi pubblici, come anche dinanzi al livello sorprendentemente basso della loro partecipazione politica". Esprime poi preoccupazione per il rimpatrio forzato di rom nei Balcani occidentali. Per i deputati, la lotta contro la discriminazione dei rom - che "costituiscono una comunità paneuropea" - richiede "un approccio globale a livello europeo". Reiterano quindi la richiesta formulata dal Parlamento nel gennaio 2008 - cui la Commissione non ha dato ancora seguito - di elaborare una strategia europea per i rom "volta a meglio coordinare e promuovere gli sforzi intesi a migliorare la situazione della popolazione rom". Tale strategia sarebbe uno strumento per combattere l´esclusione sociale e la discriminazione nei confronti dei rom in Europa. Invitando i nuovi commissari a dare priorità alle questioni relative ai rom coperte dai rispettivi portafogli, i deputati chiedono alla Commissione di attribuire a uno dei suoi membri la competenza per il coordinamento della politica nei confronti dei rom, di adottare un approccio orizzontale e di presentare nuove proposte intese ad assicurare la coerenza delle politiche su scala europea. Il Parlamento ritiene poi essenziale prevedere un complesso programma di sviluppo che copra contemporaneamente tutti i settori di politica correlati e renda possibile un intervento immediato nelle zone "ghettizzate" che devono far fronte a gravi svantaggi strutturali. A suo parere, peraltro, le misure antidiscriminazione da sole "non bastano" in quanto strumento per facilitare l´inclusione sociale dei rom. Occorre invece uno sforzo concertato per coordinare le misure e per obbligare le parti interessate a onorare gli impegni assunti e, pertanto, riconosce la necessità di "un chiaro impegno legislativo e di una dotazione di bilancio congrua". Il Consiglio dovrebbe quindi adottare una posizione comune sulla politica di finanziamento a titolo dei fondi strutturali e di preadesione, "in cui trovi riscontro l´impegno politico europeo di sfruttare pienamente le opportunità offerte da tali fondi di promuovere l´inclusione dei rom". Il Parlamento chiede poi alla Commissione di elaborare raccomandazioni destinate agli Stati membri al fine di incoraggiare le autorità locali "a fare un uso migliore delle opportunità di finanziamento offerte dai fondi strutturali per promuove l´inclusione dei rom, compreso il controllo oggettivo dell´esecuzione dei progetti". I deputati, infine, invitano gli Stati membri e le istituzioni dell´Ue ad appoggiare le iniziative necessarie per creare un ambiente sociale e politico atto alla concretizzazione dell´inclusione dei rom, ad esempio sostenendo campagne di educazione pubblica alla tolleranza rivolte alla popolazione non rom e riguardanti la cultura e l´integrazione dei rom, sia nei paesi di cittadinanza che in quelli europei di residenza.  
   
   
"NEW WAYS TO COMPETITIVENESS - FROM EUROPEAN COOPERATION TO LOCAL ACTIONS",  
 
Tartu, 29 marzo 2010 - Dal 10 al 12 maggio 2010, a Tartu (Estonia) si terrà una conferenza intitolata "New ways to competitiveness - from European cooperation to local actions" (Nuove strade verso la competitività: dalla cooperazione europea alle azioni locali). La conferenza si occuperà delle sfide che le regioni europee si trovano ad affrontare nell´attuale contesto economico e discuterà di nuove possibilità per incrementarne la competitività. L´evento porrà l´accento su una serie di progetti innovativi di cooperazione europea che sono culminati in un´azione a livello locale. L´obiettivo di fondo dell´evento è dibattere in merito a quali metodi e migliori pratiche possano consentire alle regioni di apprendere reciprocamente, di trasferire le esperienze o di trasformare i modelli politici esistenti in una regione in nuove iniziative in un´altra. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Smesgohealth.org/common/events_details.asp?evid=298    
   
   
L´INNOVAZIONE AIUTA GLI EUROPEI NELLA LOTTA CONTRO IL RICICLAGGIO DEL DENARO  
 
Bruxelles, 29 marzo 2020 - L´ue si sta adoperando per contrastare il riciclaggio del denaro, un settore dal valore stimato, a livello mondiale, di mille miliardi di euro. Ad aiutarla nel tentativo di reprimere questa attività criminale è il progetto Beingrid (Business experiments in Grid), che ha ricevuto oltre 15 milioni di euro al fine di mettere in atto soluzioni grid per una serie di settori industriali europei e creare una sorta di deposito di componenti di servizio e buone prassi per assistere le aziende interessate all’adozione di questa nuova tecnologia. Beingrid è stato finanziato in seno all´area tematica "Tecnologie della società dell´informazione" (Tsi) del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. I partner del progetto hanno individuato le operazioni sospette di riciclaggio usando servizi di cloud computing. Secondo gli esperti, la confisca dei profitti costituisce uno dei metodi per stanare i criminali, i quali sono però diventati molto ferrati in ambito tecnologico grazie ai progressi compiuti nel settore delle Tsi. In base ai dati disponibili, ogni settimana le transazioni effettuate nelle banche si contano a miliardi, e le forze dell´ordine hanno dunque il loro bel da fare per fermare chi delinque. A loro vantaggio vanno le tracce che le attività di riciclaggio del denaro si lasciano alle spalle nei libri contabili degli istituti bancari. Gli esperti sottolineano infatti come la presenza di modelli specifici di transazione (le modalità e le tempistiche di trasferimento del denaro fra conti) offra uno spunto agli investigatori, incoraggiandoli ad analizzare quei casi che potrebbero nascondere obiettivi di riciclaggio del denaro. Ma come è possibile distinguere un´azienda onesta da una che non lo è? Il progetto Beingrid, attivo fra il 2006 e il 2009, ha dato vita a una serie di “esperimenti industriali” con l´obiettivo di sviluppare la tecnologia necessaria per dotare le piccole e medie imprese (Pmi) di servizi reali di cloud computing e grid. Secondo i ricercatori, il cloud computing è un´evoluzione del grid computing in grado di offrire un approvvigionamento di risorse on-demand. L´esperimento Among (Anti-money laundering on Grid), affermano i partner del progetto, ha sviluppato servizi di rilevamento tramite la tecnologia delle griglie computazionali. Le griglie si avvalgono delle risorse di Cpu e storage inutilizzate di computer situati in tutto il mondo, e sono dunque in grado di trasformare in supercomputer un qualsiasi Pc di normali prestazioni. L´équipe di Beingrid sostiene che i servizi di cloud computing offrono alle aziende e ai cittadini gli strumenti di cui hanno bisogno per utilizzare il Web in modo da portare a termine compiti specifici. "Mediante Grid Sw (l´infrastruttura orientata ai servizi di Gria), Among consente alle banche di collaborare in modo controllato, sicuro ed efficace in termini di costi", afferma Damian Hubaux, responsabile degli esperimenti industriali in seno a Beingrid e del Dipartimento di R&s del Cetic (Centre d´Excellence en Technologies de l´Information et de la Communication), partner del progetto. "Questa soluzione concede alle banche l´opportunità di individuare le attività di riciclaggio del denaro con maggiore efficacia rispetto alle possibilità offerte dai dati disponibili in un unico istituto. L´aspetto forse più importante è il controllo, da parte delle banche, delle informazioni cedute ai concorrenti", aggiunge Hubaux. Si deve infatti sottolineare come non si verifichi alcuna condivisione di dati confidenziali. I partner affermano che questa soluzione porge alle banche l´aiuto necessario per ottemperare alle disposizioni della terza direttiva dell´Ue contro il riciclaggio del denaro. E in effetti i banchieri hanno accolto con favore la piattaforma Among. "Among rappresenta un´evoluzione, poiché regala una visione olistica delle attività di riciclaggio del denaro. Ma sorprende di più il fatto che ci riesca a costi ridotti, in modo sicuro e indipendentemente dall´applicazione antiriciclaggio installata nella singola banca", spiega Giorgios Panousopoulos, project manager dell´area R&s presso la greca Exodus Sa, partner di Beingrid. Beingrid ha sviluppato con successo oltre 24 esperimenti aziendali in 9 settori chiave. Al progetto hanno partecipato più di 95 partner di 10 paesi, tra cui Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Regno Unito, Spagna e Svizzera. Ma il lavoro non è ancora terminato: i partner di Beingrid stanno infatti collaborando all´attuazione di una risorsa on line per le Pmi e altri gruppi intenzionati a fare uso delle griglie. Per maggiori informazioni, visitare: Beingrid: http://www.Beingrid.eu/  "Rapid data recording and analysis combats cyber crime" http://ec.Europa.eu/research/headlines/news/article_07_09_24_en.html    
   
   
LA SPAGNA PROMETTE PROGRESSI NELLE INFRASTRUTTURE  
 
Bruxelles, 29 marzo 2010 - La Spagna ha promesso che farà progredire la tabella di marcia europea per le infrastrutture di ricerca nel corso del suo semestre di presidenza del Consiglio dell´Ue. "Infrastrutture di ricerca di un certo peso sono fondamentali per affrontare le sfide sociali ed economiche che la società europea del ventunesimo secolo si trova ad affrontare da un punto di vista scientifico e tecnologico", ha commentato il ministro spagnolo della Scienza e dell´innovazione Cristina Garmendia. La signora Garmendia si è così rivolta a 600 delegati nel corso dell´inaugurazione della sesta conferenza europea sulle infrastrutture di ricerca (Ecri 2010), tenutasi a Barcellona (Spagna) il 23 e 24 marzo. Le infrastrutture di ricerca rappresentano una priorità importante della presidenza spagnola del Consiglio, che le descrive come "la spina dorsale dello Spazio europeo della ricerca e [...] un motore di sviluppo economico per i paesi che partecipano alla sua realizzazione". Secondo il ministro, una tabella di marcia europea efficiente dovrebbe essere stabilita razionalmente in base a criteri di eccellenza ed equilibrio regionale, e riuscirebbe ad aiutare l´Europa ad affrontare sfide importanti, quali i bisogni sanitari correlati all´invecchiamento della popolazione, il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare. "Sono molto più che strumenti straordinari, costosi e sofisticati", ha affermato la Garmendia riguardo alle infrastrutture, sottolineando come questi "emblemi di un´era" siano "il risultato di uno sforzo collettivo" la cui costruzione e manutenzione sarebbe in grado di generare ricchezza e occupazione. Obiettivi dell´incontro erano discutere i meccanismi per la definizione di priorità e formulare decisioni in merito all´ubicazione delle nuove infrastrutture di ricerca europee. I risultati della conferenza saranno discussi con i ministri della Ricerca dell´Ue in occasione del prossimo Consiglio "Competitività", previsto per maggio. La signora Garmendia ha inoltre sottolineato l´importanza di garantire la mobilità dei ricercatori: affinché la tabella di marcia europea per le infrastrutture di ricerca risulti davvero efficiente, gli scienziati devono essere in grado di spostarsi liberamente e di svolgere attività di ricerca nelle infrastrutture più adatte alle loro esigenze. La tabella di marcia europea per le infrastrutture di ricerca è stata stilata dall´Esfri (Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca). L´ultima versione del documento, risalente alla fine del 2008, presenta 44 progetti in svariati campi, quali le scienze sociali e umanistiche, la ricerca ambientale, l´energia, la biologia, la ricerca medica, la scienza analitica e dei materiali, le scienze naturali, l´ingegneria fisica e le infrastrutture elettroniche. I soli costi di realizzazione di questi progetti ammontano, secondo le stime, a 20 miliardi di euro (da qui al 2014); i costi di manutenzione ammonterebbero ad altri 2 miliardi di euro. L´esfri pubblicherà una versione aggiornata della tabella di marcia alla fine del 2010. Al contempo, la signora Garmendia ha sottolineato come molti Stati membri abbiano elaborato strategie nazionali per le infrastrutture di ricerca che si collegano alla più ampia tabella di marcia europea. Nel caso della Spagna, è stata assegnata priorità alle opportunità offerte alla comunità scientifica e al loro impatto sociale e tecnologico. Prima della conferenza, il premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero ha inaugurato ufficialmente il sincrotrone Alba, ubicato a Barcellona e costruito con finanziamenti dei governi spagnolo e catalano. Enormi macchinari circolari nei quali un campo magnetico guida un fascio di elettroni attorno a un anello, i sincrotroni vengono impiegati in molti campi, tra cui l´archeologia, la medicina e la ricerca industriale. Per maggiori informazioni, visitare: Conferenza europea sulle infrastrutture di ricerca 2010: http://www.Ecri2010.es/  Presidenza spagnola del Consiglio: http://www.Eu2010.es/en/  Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (Esfri): http://cordis.Europa.eu/esfri/  Sincrotrone Alba: http://www.Cells.es/    
   
   
SOSTANZE CHIMICHE: LA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA HA DECISO DI FARE IL NECESSARIO PER ASSICURARE LA RIUSCITA DEL REGOLAMENTO REACH  
 
Bruxelles, 29 marzo 2010 - Il vicepresidente Tajani e il commissario Potočnik si stanno adoperando affinché vengano realizzati progressi per quanto riguarda la registrazione delle sostanze chimiche e la gestione di quelle estremamente pericolose, secondo quanto previsto da Reach, il regolamento europeo sulle sostanze chimiche. È particolarmente importante riuscire ad attuare, entro la scadenza del 30 novembre 2010, la registrazione delle sostanze chimiche prodotte in ingenti quantità offrendo all’industria, e in particolare alle Pmi, soluzioni a problemi pratici. Inoltre i commissari hanno espresso soddisfazione per i progressi realizzati nella traduzione degli orientamenti diretti a facilitare l’attuazione del regolamento Reach. Il vicepresidente Tajani e il commissario Potočnik hanno ribadito il loro impegno a fare di Reach, il regolamento europeo sulle sostanze chimiche, uno strumento efficace: dimostrando senza indugio di voler tener fede agli impegni assunti durante le audizioni innanzi al Parlamento europeo, il 25 marzo i due commissari hanno visitato l’Agenzia europea per le sostanze chimiche a Helsinki. I due commissari europei si stanno adoperando affinché vengano realizzati progressi per quanto riguarda la registrazione delle sostanze chimiche e la gestione di quelle estremamente pericolose. È particolarmente importante riuscire ad attuare, entro la scadenza del 30 novembre 2010, la registrazione delle sostanze chimiche presenti in ingenti quantità offrendo all’industria, e in particolare alle Pmi, soluzioni a problemi pratici. Inoltre i commissari hanno espresso soddisfazione per i progressi realizzati nella traduzione degli orientamenti diretti a facilitare l’attuazione del regolamento Reach. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’industria e le imprese, e Janez Potočnik, commissario europeo responsabile per l’ambiente, hanno dichiarato: “Il regolamento Reach è un ottimo esempio dell’equilibrio che si persegue tra i tre pilastri dello sviluppo sostenibile: competitività, aspetti sociali e aspetti ambientali. Reach assicura un livello elevato di protezione della salute umana e dell’ambiente svolgendo nel contempo un ruolo importante poiché incoraggia l’innovazione, promuove la competitività e consente alle imprese di rispondere meglio alle esigenze di fondo dei consumatori”. Durante la loro visita i commissari hanno discusso con i rappresentanti dell’Echa (European Chemicals Agency: Agenzia europea per le sostanze chimiche) e con le parti interessate le seguenti questioni: 1. Mancano soltanto pochi mesi alla prima scadenza prevista dal regolamento Reach per la registrazione - Il 30 novembre 2010 è la scadenza entro la quale, in forza del regolamento Reach, si deve procedere alla registrazione delle sostanze chimiche prodotte in ingenti quantità e delle sostanze ad alto rischio. I fabbricanti e gli importatori devono documentare il loro sistema di gestione del rischio delle sostanze chimiche nei loro registri per poter continuare la produzione e la commercializzazione delle stesse. Si ritiene che siano interessate circa 9 000 sostanze. A questo proposito il commissario Tajani ha fatto riferimento ai passi avanti compiuti per facilitare alle imprese, in particolare alle Pmi, il compito di registrare le sostanze chimiche: ad esempio, attraverso appositi forum per lo scambio di informazioni sulle sostanze noti come Sief (Substance Information Exchange Forums), le aziende che devono registrare le stesse sostanze possono scambiarsi dati riducendo i costi ed evitando di rifare ciascuna gli stessi test sugli animali. Un gruppo di contatto presieduto dalla Commissione sta esaminando il grado di preparazione dell’industria in vista della scadenza del 30 novembre e propone soluzioni per risolvere i problemi pratici riscontrati. Il gruppo è composto di rappresentanti della Commissione, dell’Echa, delle industrie che producono un elevato volume di sostanze chimiche e delle Pmi. L’echa ha compiuto progressi importanti nella traduzione, in tutte le lingue ufficiali dell’Ue, degli orientamenti per l’applicazione del regolamento Reach, in particolare per quanto riguarda gli obblighi di registrazione. 2. Criteri per l’identificazione delle sostanze persistenti, bioaccumulanti e tossiche - Il commissario Potočnik e il vicepresidente Tajani hanno annunciato che si è raggiunto un accordo sulla definizione dei criteri per l’identificazione delle sostanze persistenti, bioaccumulanti e tossiche (Pbt) nonché di quelle estremamente persistenti ed estremamente bioaccumulanti (vPvb). Tutte le informazioni disponibili verranno esaminate e saranno usate nel contesto del cosiddetto metodo della “forza probante dei dati”. La valutazione delle proprietà Pbt/vpvb serve ai fini della registrazione e dell’autorizzazione. Da più di un anno si era in attesa di disporre di tali criteri, la cui applicazione sarà disciplinata da disposizioni transitorie e diventerà obbligatoria soltanto due anni dopo l’entrata in vigore dell’accordo. Questi criteri figureranno nell’allegato Xiii del regolamento Reach. 3. Tabella di marcia per l’identificazione delle sostanze estremamente preoccupanti - La Commissione è determinata a identificare ulteriori sostanze estremamente preoccupanti (Svhc: Substances of Very High Concern) da includere nel cosiddetto elenco delle sostanze candidate, in cui attualmente figurano 29 sostanze. I due commissari, previa consultazione dell’Echa, hanno concordato una tabella di marcia per l’inclusione, entro il 2012, di 106 Svhc prioritarie. La Commissione sollecita anche gli Stati membri a fare la loro parte. Quando si propone di qualificare una sostanza come Svhc, prima di inserirla effettivamente nell’elenco delle sostanze candidate si procede ad una consultazione pubblica e si chiede il parere del comitato degli Stati membri dell’Echa. L’inserimento nell’elenco delle sostanze candidate fa scattare l’obbligo per il fabbricante di fornire informazioni sulla sostanza, ad esempio sui prodotti che la contengono. Tali informazioni devono coprire l’intera filiera della fornitura, dal fabbricante al consumatore finale. Le sostanze che figurano nell’elenco delle sostanze candidate possono essere assoggettate ad autorizzazione, secondo un ordine di priorità e previa iscrizione nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione (allegato Xiv del regolamento Reach). 4. Orientamenti per l’autorizzazione - I due commissari hanno annunciato che il tanto atteso progetto di orientamenti in materia di autorizzazione sarà presentato a breve all’Echa. La procedura di autorizzazione è una delle opzioni di gestione del rischio che Reach prevede per le sostanze estremamente preoccupanti. Contesto - Il regolamento Ce 1907/2006 concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (Reach: Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals), entrato in vigore nel 2007, ha reso più efficiente il quadro normativo europeo in materia di sostanze chimiche. Le disposizioni di Reach in materia di registrazione ed autorizzazione sono entrate in vigore nel 2008.  
   
   
REPUBBLICA CECA, MIGLIORA ACCESSO A FONDI UE  
 
Praga, 29 marzo 2010 - Usufruire dei fondi strutturali europei e del Fondo di coesione dovrà risultare in futuro più agevole in base a una riduzione delle incombenze amministrative, che é stata approvata dal Governo di Praga, rende noto l´Ice. Lo ha messo in rilievo il ministro per lo Sviluppo regionale della Repubblica Ceca Vondruska. La semplificazione amministrativa riguarderà tutta una serie di procedure relative alla concessione delle risorse. Fino al 2013 il Governo di Praga ha a disposizione quasi 27 miliardi di euro, da distribuire nell´ambito di diversi programmi operativi.  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.marketpress.info/  ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.Info  
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.marketpress.info/ eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.info  
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je www.marketpress.info/  odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.info   
   
   
ABI: BANCHE, L’INVESTITORE PUÒ ESSERE ESPLORATORE, AMMINISTRATORE, AFFETTIVO  
 
Roma, 29 marzo 2010 - L’esploratore, l’amministratore e l’affettivo. La fenomenologia dell’investitore si arricchisce di 3 figure e di nuovi elementi. Dalle prime anticipazioni qualitative dell’indagine Abi – Gfk Eurisko, presentate nel corso del convegno Abi Dimensione Cliente 2010, emergono infatti tre famiglie di investitori, nettamente identificabili in termini di caratteristiche personali e di profilo di rischio. L’analisi è focalizzata sui clienti “affluent”, che sono circa il 20% del totale, considerando fra questi chi ha un patrimonio tra i 50 e i 300mila euro e con un portafoglio diversificato in attività gestite e amministrate. Tra i tre paradigmi fondamentali di rapporto con gli investimenti emerge innanzitutto l’esploratore, per cui una parte del patrimonio può essere destinata all’emozione. In questo caso il cliente non tralascia la dimensione della responsabilità, ma punta anche alla ricerca continua del miglior rendimento possibile. Per l’investitore esploratore, pur evitando scommesse sul patrimonio e quindi all’interno di un comportamento responsabile, ha rilievo accettare un maggior grado di rischio per puntare ad ottenere un maggior rendimento. Messa quindi al sicuro la parte più rilevante del patrimonio, l’esploratore ne destina una piccola parte, in genere un 10 – 15%, a un rendimento più alto. Questa figura ha una buona cultura finanziaria, segue i mercati e i titoli con un aggiornamento quasi quotidiano. Non solo decide in piena autonomia quando acquista in filiale, ma spesso fa anche trading online. L’esploratore ha un profilo di rischio tra il medio e l’alto ed è in genere uomo. La seconda figura è l’amministratore, per cui il patrimonio mobiliare richiede gestione e manutenzione come quello immobiliare. La cura della propria ricchezza finanziaria viene vista come un dovere da affrontare come si esercita un ruolo. In altri termini, il patrimonio viene gestito con prudenza, controllato, richiede “manutenzione” per evitare che venga intaccato. L’amministratore sente che occorre essere preparati, che ci vuole competenza e informazione. Raggiunge dunque una certa cultura finanziaria, segue e si informa, matura una certa autonomia decisionale, anche se la banca o il promotore continuano ad essere un riferimento importante. L’obiettivo di non mettere a rischio il patrimonio, lo porta ad agire con prudenza. La conseguenza è un livello di rischio generalmente basso o medio. Il paradigma dell’affettivo ha come punto nodale la condivisione. In questo caso il cliente cerca una guida per la gestione del suo patrimonio, tende a rendere affettivo il rapporto con il gestore/promotore, che diventa una figura cruciale. Il rapporto ha una forte componente di fiducia costruita nel tempo. L’affettivo oscilla tra la decisione in autonomia e la delega al referente, la cui opinione ha comunque un valore elevato. L’investitore ha una cultura finanziaria più basica, ma possiede pochi e chiari criteri guida per orientarsi, anche se è poco propenso ad aggiornarsi costantemente. L’affettivo ha un profilo di rischio basso o medio ed è caratterizzato da una forte  
   
   
FSE: OTTIMI RISULTATI PER L´INNOVAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Bolzano, 29 marzo 2010 - Un investimento di 17 milioni di euro che ha finanziato progetti in grado di coinvolgere circa 8mila dipendenti pubblici altoatesini. Questo il bilancio dell´asse riservato all´innovazione nella pubblica amministrazione contenuto nel programma 2000/2006 del Fondo sociale europeo. Tre dei progetti "partoriti" in Provincia di Bolzano sono stati riconosciuti come best practices a livello nazionale ed europeo. La programmazione 2000/2006 del Fondo sociale europeo prevedeva un apposito asse riservato a interventi e progetti in grado di innovare l´attività della pubblica amministrazione. L´alto Adige ha risposto presente, mettendo in campo una serie di progetti di alto livello, i migliori dei quali sono stati presentati nel corso di un convegno svoltosi questa mattina (25 marzo) a Bolzano. "La pubblica amministrazione - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder aprendo i lavori - è chiamata a semplificare sempre più la propria attività per restare al passo con i tempi e offrire servizi in maniera più rapida ed efficiente. Le tecnologie moderne offrono grandi possibilità, e siamo chiamati ad utilizzarle con maggiore impegno pur mantenendo inalterata la validità giuridica della documentazione. Per essere moderni ed efficienti, la pubblica amministrazione deve elaborare e applicare modelli innovativi, puntando sulla formazione e la motivazione del personale, e creando strutture snelle e operativamente funzionali. Il cittadino chiede rapidità, accessibilità e trasparenza, e i soldi messi a disposizione dalla Ue in questo settore sono sicuramente bene investiti". "In Provincia di Bolzano il Servizio fondo sociale europeo - ha spiegato la coordinatrice Laura Favaro - ha speso circa 17 milioni di euro, impegnando pressochè tutti i fondi assegnati da Bruxelles. I progetti finanziati hanno coinvolto 8mila dipendenti pubblici altoatesini per un totale di 1.200.000 ore di formazione. Il programma 2007/2013 non prevede un finanziamento diretto per le attività di innovazione nella pubblica amministrazione, ma consente la condivisione tra le regioni delle best practices". A questo proposito, sono tre i progetti che spiccano per efficacia a livello locale. Su tutti la nota riorganizzazione degli uffici giudiziari della Procura di Bolzano, progetto-pilota che è stato "copiato" da 19 regioni e 98 procure sparse sul territorio italiano. Un altro progetto che ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale ed europeo è stato quello intrapreso dal Comune di Bolzano che ha portato ad un miglioramento della propria attività, mentre l´ultima best practices riguarda l´iniziativa delle tre Ripartizioni provinciali della formazione professionale, in collaborazione con l´Ufficio organizzazione, per la diffusione del cosidetto sistema "Copernicus", che prevede la formazione continua dei dipendenti tramite corsi online.  
   
   
ELEZIONI REGIONALI 2010: TUTTA LA COMPLESSA MACCHINA ELETTORALE ORGANIZZATA DALLA REGIONE TOSCANA QUARANTAMILA PERSONE AL LAVORO PER TRE GIORNI LE ELEZIONI COSTERANNO 16 MILIONI: MENO DELLE EUROPEE DEL 2009  
 
 Firenze, 29 marzo 2010 - I più numerosi sono presidenti, scrutatori e segretari: 23.970 toscani che dal 27 al 29 marzo saranno impegnati nelle 3.969 sezioni elettorali sparse per tutta la Toscana. Ogni sezione è composta da sei persone: un presidente, quattro scrutatori e un segretario. Negli ospedali (38 sezioni) sono sufficienti un presidente e due scrutatori. Ma non saranno naturalmente le sole persone impegnate per tre giorni ai seggi e negli uffici elettorali di ciascun comune. Le elezioni sono una macchina complessa, la cui organizzazione stavolta è tutta nelle mani della Regione. Oltre a presidenti, scrutatori e segretari ci sono i carabinieri, gli agenti di polizia e della Guardia di Finanza e i militari che dal sabato al lunedì dovranno sorvegliare gli edifici dove si vota. Ci sono gli impiegati degli uffici elettorali in Comune e gli agenti di polizia municipale. Probabilmente almeno qualche migliaio. E ci sono i dipendenti della Regione, circa duecento, che tra sabato e lunedì saranno al lavoro: chi nel palazzo di Novoli e chi a Palazzo Strozzi Sacrati. Qualcuno sarà lì pronto a rispondere al telefono per chiarire eventuali dubbi agli uffici elettorali. Altri dovranno verificare il flusso dei dati in arrivo dai Comuni. E poi ci sono gli informatici, i messi, gli addetti al ricevimento a Palazzo Strozzi Sacrati e i giornalisti e i redattori web dell´agenzia di informazione “Toscana notizie”. Anche le Prefetture, che in queste settimane hanno fornito la loro collaborazione alla Regione, saranno al lavoro. In tutto, probabilmente, da sabato a lunedì saranno al lavoro 40 mila persone in tutta la Toscana. Per fax, dai Comuni alla Regione - I risultati parziali e definitivi arriveranno dai Comuni per fax, che poi saranno letti da un software e inseriti automaticamente nel sistema. Ogni Comune invierà almeno due fax: uno con i voti del presidente e l´altro con quello dei partiti. I Comuni più grandi probabilmente anche più di due, con i risultati prima parziali e poi definitivi. Se la macchina non riuscisse a leggerli in automatico, saranno inseriti manualmente. Nell´uno come nell´altro caso l´operazione dovrà essere convalidata da un esperto. A Novoli sono state allestite per lo scopo 19 postazioni. Anche l´Ufficio relazioni con il pubblico di Novoli sarà aperto. Ai cittadini per qualsiasi dubbio o richiesta è comunque consigliato di rivolgersi all´ufficio elettorale del Comune di residenza. La spesa: meno di 16 milioni - Le elezioni hanno naturalmente anche un costo. Per i rimborsi di presidenti di seggio, segretari e scrutatori (23.970 euro) saranno spesi poco meno di 3 milioni: spettano 150 euro a ciascun presidente e 120 agli altri membri di sezione. La Regione ha stanziato 8 milioni e 200 mila euro per pagare gli straordinari dei dipendenti dei Comuni: una cifra inferiore a quella spesa dallo Stato per le elezioni europee dello scorso anno, anche perché la legge elettorale toscana prevede un numero minore di ore obbligatorie in cui gli uffici elettorali devono stare aperti nelle settimane che precedono il voto. Comunque potrebbero non servire tutti. Altri 4 milioni e 100 mila euro saranno utilizzati dai Comuni per eventuali assunzioni a tempo determinato, per gli straordinari del personale scolastico che dovrà sorvegliare le scuole dove si vota e per il personale delle prefetture, per il rimborso delle spese telefoniche, per la cancelleria spicciola necessaria alle operazioni di seggio e per l´allestimento delle sezioni elettorali e dei tabelloni che ospitano la propaganda elettorale. Trecentomila euro sono serviti per stampare le schede, altri 300 mila euro per la pubblicità istituzionale sui giornali, radio e tv. Ci sono anche 90 mila per la stampa di altro materiale cartaceo e 200 mila a disposizione per i rimborsi ai toscani all´estero che torneranno in Italia a votare. In tutto fanno poco meno di 16 milioni.  
   
   
DALLA REGIONE LAZIO VIA LIBERA AL REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA LEGGE SULL´ALTRA ECONOMIA  
 
Roma, 29 marzo - La Giunta Regionale del Lazio, durante la sua ultima seduta, ha dato il via libera al Regolamento attuativo della Legge sull´Altra Economia, il cui fine è quello di promuovere una economia basata sulla valorizzazione delle relazioni tra i soggetti piuttosto che sul capitale, e che sostiene attività come l´agricoltura biologica, la produzione di beni eco-compatibili, il commercio equo e solidale, il consumo critico, la finanza etica, il risparmio energetico e le energie rinnovabili, il riuso e il riciclo dei materiali, i sistemi di scambio non monetari, il software libero e il turismo responsabile. Il Regolamento elenca e specifica le caratteristiche che debbono avere le imprese che intendono iscriversi all´apposito albo, condizionenecessaria per ottenere il marchio regionale dell´Altra Economia, lo strumento attraverso il quale la Regione Lazio certifica tutte quelle attività che rispettano i valori di trasparenza, solidarietà, rispetto dell´ambiente e dei diritti umani, come specificato dalla Legge. Il documento approvato istituisce, inoltre, la Consulta dell´Altra Economia; l´organo è composto dai rappresentanti di ognuno dei settori dell´Altra Economia individuati dalla Legge e finalizzati a sostenere chi opera in questo settore. ´´Con uno dei suoi ultimi atti, la Giunta Regionale rende esecutiva una delle sue Leggi più innovative - dichiara l´assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri - il Lazio è infatti la prima Regione in Italia a dotarsi di uno strumento normativo che definisce, sostiene, promuove e certifica tutte quelle attività basate su un´equa ripartizione delle risorse, sul rispetto e sulla tutela dell´ambiente e sul perseguimento di obiettivi sociali. Si tratta di un grande risultato che pone la nostra Regione all´avanguardia dal punto di vista della responsabilità d´impresa e dei comportamenti etici´´.  
   
   
ELEZIONI E REFERENDUM ELEZIONI: DEFINITE LE CIRCOSCRIZIONI DEI COLLEGI ELETTORALI DELLA PROVINCIA DI ORISTANO  
 
 Cagliari, 29 Marzo 2010 - Sono stati definiti, con delibera recepita dalla Giunta su proposta dell´assessore regionale degli Enti Locali finanze e urbanistica, Gabriele Asunis, i nuovi collegi elettorali della provincia di Oristano e si è concluso il percorso di avvicinamento alle prossime elezioni provinciali e comunali nell’Isola. Con l’atto disposto dall’esecutivo si è data così una rapida risposta alla sentenza del 12 febbraio 2010, con la quale il Tar della Sardegna aveva annullato il decreto che definiva le circoscrizioni dei collegi elettorali relative alle otto province sarde lasciando di fatto incerta la data della tornata elettorale. “Si è concluso oggi il percorso di avvicinamento alle elezioni – ha commentato l’assessore Asunis – con il lavoro svolto dalla Commissione di verifica e revisione e tenute conto delle osservazioni pervenute dalla Prima Commissione in Consiglio Regionale – ha aggiunto l’esponente della Giunta - abbiamo dato una risposta rapida per completare l’ultimo passo verso la determinazione della data relativa alle prossime elezioni provinciali e comunali in Sardegna”. In particolare al Comune di Oristano sono stati attribuiti quattro collegi, Santa Giusta viene accorpata ai comuni di Palmas Arborea e le frazioni di S. Quirico (Oristano) e Tiria (Santa Giusta), mentre Fordongianus, Villa Verde, Sinis, Pompu e Morgongiori, per consentire il rispetto del criterio di coerenza territoriale e l’uniformità delle dimensioni demografiche, vengono ricollocati negli originari collegi. Per i Comuni di Arborea, Terralba e Marrubiu infine, vista la loro omogeneità economica e sociale e considerata la forte connotazione dei processi comuni di riforma agraria che ne hanno rafforzato i rapporti e le interrelazioni sia culturali che economico-sociali, è stata prevista la ripartizione in tre collegi: uno comprendente parte del comune di Terralba (sezioni da 1 a 7), uno comprendente il comune di Arborea e le sezioni 8 e 9 di quello di Terralba e il terzo comprendente il comune di Marrubiu e le sezioni 10 e 11 del Comune di Terralba.  
   
   
TOSCANA: TRE MILIONI DI ELETTORI ALLE URNE. COME E DOVE SI VOTA NEL 2005 L´AFFLUENZA FU DEL 71,35%. QUASI QUATTROMILA TOSCANI VIVONO ALL´ESTERO SEGGI APERTI IL 28 E 29 MARZO 2010 DALLE 8 ALLE 22 E DALLE 7 ALLE 15  
 
Firenze, 29 marzo 2010 - Sono 3.009.673 i toscani che il 28 e 29 marzo 2010 saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Toscana e i 55 nuovi consiglieri della Regione, dieci in meno della passata legislatura. In sei comuni si voterà anche per il rinnovo di sindaci e consigli comunali: a Pietrasanta (Lu), Villafranca in Lunigiana (Ms), Coreglia Antelminelli (Lu), Montieri (Gr), Scarperia (Fi) e Orciano Pisano (Pi). Il numero degli elettori è quello dell´ultima revisione delle liste, quindici giorni prima del voto. Un mese fa erano 3.018.460. Cinque anni fa quattromila di più. Si vota dalle 8 alle 22 della domenica e dalle 7 alle 15 del lunedì. Nelle sezioni elettorali - 3.969 in tutta la Toscana, 27 in più del 2005 - presidenti e scrutatori saranno comunque al lavoro fin da sabato, per autenticare le schede e attrezzare i seggi . A ciascuno la sua legge - Dal 1999 le leggi per le elezioni regionali sono di competenza ripartita tra Stato e Regioni. Lo Stato fissa solo i principi fondamentali, il resto è di competenza delle Regioni. Ma non tutte le Regioni si sono dotate della loro legge elettorale. La Toscana ce l´ha, fin dal 2005. E sarà sempre la Regione, per la prima volta quest´anno, ad essere responsabile dell´intero procedimento elettorale: dall´organizzazione dei seggi alla raccolta dei risultati dello scrutinio. Oneri e onori del federalismo. Le Regioni che hanno più innovato il sistema elettorale nazionale, oltre alla Toscana, sono Marche e Puglia. Il Lazio ha introdotto piccole modifiche e lo stesso ha fatto la Campania, dove nel caso di doppia preferenza i due candidati votati dovranno essere di sesso diverso. In Lombardia, Veneto e Emilia Romagna si vota con la vecchia legge nazionale. Una sola scheda e due voti - Si vota su una sola scheda, ovunque. A sinistra ci sono le liste provinciali e a destra i candidati presidenti: cinque candidati presidenti, cinque coalizioni e nove partiti. Non tutti presenti in tutte le province. Si può esprimere un voto per il presidente ed uno per la lista. Ai seggi occorre presentarsi con un documento di identità e la tessera elettorale. Se smarrita, un duplicato può essere richiesto in Comune. Gli uffici elettorali saranno aperti anche domenica e lunedì. In Toscana la legge elettorale regionale non prevede che si possano esprimere preferenze per i candidati consiglieri. Ogni partito presenta così un listino regionale, composto al massimo da cinque candidati, e dieci diverse liste provinciali. I consiglieri saranno eletti nell´ordine con cui compaiono sui manifesti e sulla scheda. Grazie anche alla legge elettorale i candidati donna in Toscana sono oltre il 40 per cento. &nb sp; Il voto disgiunto - Il voto ad una lista automaticamente si trasferisce anche al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. E´ possibile anche votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione (il cosiddetto “voto disgiunto”). I consiglieri eventualmente nominati assessori dovranno dimettersi e saranno sostituiti dai primi non eletti. 441 aspiranti consiglieri per 55 posti - A contendersi uno scranno in consiglio regionale saranno in 441. Tanti sono gli aspiranti consiglieri presentati dai nove partiti in competizione: 441 candidati per 55 posti (anche se due sono riservati al presidente della giunta e al candidato presidente che arriverà secondo). Le primarie - Le preferenze dal 2005 non ci sono più. I toscani hanno comunque potuto partecipare alle primarie per dire la loro sui candidati proposti dai partiti. L´ordine con cui sono stati presentati tiene infatti conto dei voti raccolti. Le primarie, fin dal 2005, sono in Toscana istituzionalizzate e pagate dalla Regione. Ma non sono obbligatorie. A dicembre, quattro mesi fa, vi hanno fatto ricorso solo il Pd e Sinistra Ecologia e Libertà. Da tre a cinque coalizioni, a seconda della provincia - L´ordine delle liste, sulla scheda, può variare da provincia a provincia. Anche il numero degli aspiranti consiglieri varia da provincia a provincia, come varia il numero delle liste. Forza Nuova sarà presente solo a Grosseto, Lucca, Massa-carrara, Pistoia, Firenze ed Arezzo. La Lista Bonino-pannella potrà essere solo votata a Pistoia, Arezzo, Firenze, Massa-carrara, Pisa e Siena. Tutte le altre sette liste corrono in tutte e dieci le circoscrizioni provinciali.Di cinque coalizioni in campo, gli elettori di Prato e Livorno ne troveranno solo tre sulla scheda. A Lucca, Grosseto, Pisa e Siena ce ne saranno quattro, mentre ad Arezzo, Firenze, Massa-carrara e Pistoia saranno presenti tutte e cinque. La stessa persona può al massimo candidarsi in tre diverse circoscrizioni provinciali. Se compare nel listino regionale, può essere presente in una sola circoscrizione. La soglia di sbarramento - L´essere presenti in almeno sei province è il requisito minimo indispensabile per ciascuna lista per poter partecipare alla competizione elettorale. La legge elettorale toscana prevede inoltre una soglia di sbarramento. Possono sperare di avere un rappresentante in consiglio comunale solo i partiti che raccolgono almeno il 4% dei consensi in tutta la regione. Da Firenze all´isola di Capraia, la conta degli elettori - La provincia con più elettor i è quella fiorentina (775.837 cittadini), come Firenze è il Comune con il maggior numero di iscritti nelle liste elettorali (290.251). Sul podio, uniche città con più di centomila elettori, ci sono anche Prato (138.204) e Livorno (138.115). Dopo Firenze, le province con più elettori sono Lucca (341.805), Pisa (333.786), Livorno (287.367), Arezzo (273.769) e Pistoia (236.998). Le province con meno elettori sono invece Siena (212.633), Prato (186.608), Grosseto (183.811) e Massa-carrara (177.059). I tre comuni toscani con meno abitanti - e di conseguenza con meno elettori - sono Sassetta in provincia di Livorno (404 elettori), Vergemoli in provincia di Lucca (385) e Capraia Isola a Livorno (352). I toscani all´estero - Non tutti i 3.009.673 toscani chiamati al voto risiedono in Italia. Più di 3500 (ma meno di quattromila) risiedono all´estero, sparsi in cinque continenti. A differen za delle elezioni per il Parlamento, non potranno però votare per corrispondenza. Per farlo dovranno per forza tornare in Toscana, nel comune dove sono iscritti. Per agevolare il voto sono previsti rimborsi per il viaggio: 103 euro per chi arriva da un paese europeo, 206 per chi arriva da un altro continente. Se gli stranieri potessero votare - Se i toscani che risiedono all´estero possono votare, non altrettanto possono fare gli stranieri che vivono in Toscana. Sono tanti. Quelli con regolare permesso di soggiorno erano 309.461 alla fine del 2008. Di questi 244.478 avevano compiuto diciotto anni. Se agli stranieri fosse stato concesso il diritto di voto, una buona parte di loro avrebbe potuto votare. Non tutti però. Tutte le proposte di legge ferme in Parlamento (ne ha scritta una il 22 settembre 2008 anche la giunta regionale toscana, in attesa di essere discussa dal Consiglio regionale: si chiede il recepim ento di una convenzione internazionale) prevedono infatti che possano votare solo gli stranieri residenti in Italia da almeno cinque anni. Naturalmente tra quelli in regola con il permesso di soggiorno. Così cinque anni fa - Nel 2005 i toscani che si recarono alle urne furono 2.156.460: il 71,35 per cento. A correre per un posto da presidente furono anche allora in cinque: Claudio Martini, Alessandro Antichi, Luca Ciabatti, Renzo Macelloni e Marzio Gozzoli. Sempre cinque erano le coalizioni e undici i partiti in corsa che le sostenevano. Dal 1970 ad oggi per i toscani è la nona volta che sono chiamati alle urne per eleggere i loro rappresentanti in Consiglio regionale. Il presidente della giunta che uscirà dalle urne, qualunque sia l´esito, sarà il settimo.  
   
   
SONO I CANDIDATI CHE SI SFIDERANNO IN TOSCANA IL 28 E IL 29 MARZO 2010 CINQUE NOMI PER UNA POLTRONA DA PRESIDENTE NOVE LISTE SI CONTENDERANNO UN SEGGIO IN CONSIGLIO REGIONALE: 441 ASPIRANTI PER 55 POSTI  
 
Firenze, 29 marzo 2010 - Corrono in cinque per la poltrona da presidente della Regione Toscana. Cinque nomi, in rigoroso ordine alfabetico, per altrettante coalizioni. Francesco Bosi è il candidato dell´Udc. Alfonso De Virgiliis corre per i radicali della lista Bonino Pannella. Monica Faenzi è sostenuta da Pdl e Lega Nord. Ilario Palmisani si presenta per Forza Nuova. Enrico Rossi è il candidato del Partito Democratico e Riformisti toscani, di Sinistra Ecologia e Libertà, della Rifondazione Comunista, Pdci e Verdi che si presentano con un´unica lista e di Italia dei Valori. Accanto a loro ci sono gli aspiranti consiglieri regionali: 441 candidati, tra chi corre nel listino regionale e chi compare solo nelle liste provinciali delle dieci circoscrizioni. Si contenderanno i 55 seggi del consiglio regionale, dieci in meno rispetto a cinque anni. Ma in realtà i consiglieri eletti saranno 53, ai qu ali si aggiungono il presidente della giunta eletto ed il candidato presidente che arriverà secondo. Chi sarà nominato assessore , se consigliere, dovrà dimettersi e sarà sostituito dal primo dei non eletti. La legge elettorale toscana non prevede le preferenze per i candidati consiglieri. Ogni partito presenta un listino regionale, con un massimo di cinque candidati, e dieci diverse liste provinciali. Possono sperare di avere un rappresentante solo i partiti che raccolgono almeno il 4% dei consensi. I consiglieri saranno eletti nell´ordine con cui compaiono sulle liste. L´ordine delle liste, sulla scheda, può variare da provincia a provincia. Forza Nuova e i radicali non saranno presenti con proprie liste in tutta la Toscana, dato che non in tutte e dieci le circoscrizioni provinciali hanno raggiunto il numero di firme necessario. Forza Nuova sarà presente solo a Grosseto, Lucca, Massa-carrara, Pistoia, Firenze ed Arezzo. La List a Bonino-pannella potrà essere votata solo a Pistoia, Arezzo, Firenze, Massa-carrara, Pisa e Siena. Tutte le altre sette liste corrono in tutte e dieci le circoscrizioni provinciali. Listini regionali - Unione di centro: Nedo Lorenzo Poli, Lista Bonino Pannella, Giancarlo Scheggi, Giulia Simi, Malena Zingoni, Luigi Bellini, Paolo Leggeri. Popolo della Libertà: Alessandro Antichi, Stefania Fuscagni, Salvatore Bartolomei, Marco Taradash, Stefano Mugnai. Lega Nord: Vianna Gambetti, Forza Nuova, Alessandro Balduini. Federazione della Sinistra e Verdi: Monica Sgherri, Paolo Marini, Mauro Romanelli. Italia dei valori: Fabio Evangelisti, Francesco Pardi detto Pancho, Sonia Alfano, Giuliano Fedeli, Marco Manneschi. Partito Democratico-riformisti toscani: Andrea Manciulli, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi, Daniela Lastri, Alberto Monaci. Sinistra Ecologia e Libertà: Alessia Petraglia, M ario Lupi. I listini regionali, come i candidati presidenti, sono legati alle liste provinciali. Cos Forza Nuova sarà presente solo a Grosseto, Lucca, Massa-carrara, Pistoia, Firenze ed Arezzo. La lista Bonino-pannella sarà solo sulle schede di Pistoia, Arezzo, Firenze, Massa-carrara, Pisa e Siena. Liste provinciali (ordinate in seguito al sorteggio negli Uffici Circoscrizionali) - Arezzo - Lega Nord: Dario Locci, Gabriele Chiurli, Barbara Bendoni, Ferrucci Giulietta, Patrizia Rondinini. Popolo della Libertà: Stefano Mugnai, Paolo Enrico Ammirati, Franco Banchi, Marna Sonnati, Giulia Locci. Lista Bonino Pannella: Donatella Poretti, Francesco Scatragli, Giuseppina Nibbi, Paolo Casalini, Eugenio Mascagni. Forza Nuova: Michele Guerrini, Gloria Manzolillo. Federazione della Sinistra e Verdi: Angela Maria Cardone, Viviana Vaccaro, Teresa Genoveffa Pasquino, Laura Vichi, Vi ncenzo Manera. Sinistra Ecologia e Libertà: Antonio Becattini, Luca Tafi, Franco Lani, Elena Santarelli, Anna Tortoli. Partito Democratico-riformisti italiani: Vincenzo Ceccarelli, Enzo Brogi, Lucia De Robertis, Francesca Tavanti, Stefania Agresti. Italia dei valori: Franca Corradini, Giampaolo Ceccarelli, Gemma Valentini, Marco Conti, Antonella Minocchi. Udc: Lorenzo Zirri, Gianluca Buono, sara Scassa, Mauro Nofri, Maria Pia Sassoli. Grosseto - Partito Democratico-riformisti italiani: Anna Rita Bramerini, Lucia Matergi, Frosolini Maurizio. Sinistra Ecologia e libertà: Eva Bonini, Alessandro Ragusa, Marco Giuliani. Italia dei valori: Tiziana Tenuzzo, Stefano Rosini, Antonella Gedda. Federazione della Sinistra e Verdi: Maurizio Zaccherotti, Mauro Bianchi, Tiziana Massai. Forza Nuova: Michele Guerrini. Udc: Giovanna Tuoni, Carlo Socciarello, Alessandra Vannini. L ega Nord: Roberto Azzi, Annamaria Valsecchi, Alessandro Bragaglia. Popolo della libertà: Andrea Agresti, Eleonora Goti, Sergio Ortelli. Firenze - Federazione della Sinistra e Verdi: Carlo Bartoloni, Lorenzo Marzullo, Livia Biagioli, Tommaso Grassi, Natalino Rinaldi, Giuseppe Banchi detto Beppe, Ambra Roncucci, Antonello Dassiè, Rosa Bonadonna, Dmitrij Gabriellovic Palagi, Claudia Rosati, Bernardo Fallani, Luciana Alterini, Bruno Carmelinda Italia dei valori: Cristina Scaletti, Rudi Russo, Samuele Pii, Giovanni Calì, Alessandro Cresci, Elisabetta Magnelli, Clotilde Giurleo, Filippo Ermini, Cinzia Fernanda Niccolai, Lara Benfatto, Massimiliano Signorini, Roberto Porcu, Thierry Abdon Avi. Partito Democratico-riformisti italiani Vittorio Bugli, Gianluca Parrini, Alessia Ballini, Paolo Bambagioni, Nicola Danti, Eugenio Giani, Simone Naldoni, Diego Ciulli, Vanessa Boretti, Severino Saccardi, Alessandro Lo Presti, Camilla Mencarelli, Oriella Ferrini, Arianna Farinelli. Sinistra Ecologia e Libertà: Alessia Petraglia, Maurizio De Santis, Lorenzo Falchi, Antonella Alessi, Mauro Valiani, Maurizio Venturini, Giorgio Bonsanti, Alice Innocenti, Ettore Chelazzi, Luca Bartoli, Rosanna Marini, Donatella Moretti, Sara Graziani, Serena Jaff. Popolo della Libertà: Stefania Fuscagni, Nicola Nascosti, Paolo Marcheschi, Tommaso Villa, Bianca Maria Giocoli, Guido Sensi, Claudio Scarpelli, Daniele Fusi, Francesco De Gaetano, Enrico Fantini, Silva Gurioli, Giovanni Bellosi, Erica Franchi, Alessandro Campinotti. Lega Nord: Claudio Morganti, Gian Luca Lazzeri, Mario Razzanelli, Jacopo Alberti, Lavinia Galli, Andrea Tavanti, Fiorenzo Smalzi, Angelo Venticinque, Fabio Neri, Irene Sachinis, Francesca Del Campo, Salvatore Sorbera, Diletta Cecconi, Gessica Faelli. Udc: Marco Carraresi, Piero Barbetti, Lorenzo Maria Marchi, Vincenzo Acanfora, Brun o Baccani, Anna Borgia, Stefano Baldacci, Jacopo Borri, Stefania Carletti, Emilio Cioni, Francesca Fiorazzo, Giampaolo Giannelli, Alessandra Lucci, Maria Grazia Seremia. Lista Bonino Pannella: Marco Perduca, Giancarlo Scheggi, Maria Grazia Beverini, Claudia Sterzi, Giulia Simi, Michele Reali, Roberto Brancè, Mario Mugelli, Valentina Piattelli, Elisa Fontanelli, Giovanni Rodella, Livia Federici, Maurizio Buzzegoli, Matteo Pegoraro. Forza Nuova: Giuseppe Baglio, Federica Ruggiero, Michele Guerrini, Gloria Manzolillo, Francesco Mangiaracina. Livorno - Partito Democratico-riformisti italiani: Matteo Tortolini, Marco Ruggeri, Chiara Di Cesare, Donatella Becattini, Alessandro Bechini. Federazione della Sinistra e Verdi: Alessandro Trotta, Martine Magliani, Chiara De Cristofaro, Pirro Taddei detto Pino, Renzo Cioni. Sinistra Ecologia e libertà: Mario Lupi, Maria Grazia Mazzei, Carla Bezzini, Mar io O liva, Mario Baldeschi. Italia dei valori: Marta Gazzarri, Patrizio Loprete, Simena Bisti, Massimo Schirru, Florio Pacini. Udc: Roberto Marini, Jacopo Pizzi, Sabrina Fagioli, Sergio Cini, Rita Santuari. Lega Nord: Manfredi Potenti, Pietro Carabellese, Dolores Scotto di Perta. Popolo della libertà: Marco Taradash, Maurizio Zingoni, Costanza Vaccaro, Benito Gragnoli, Anna Bulgaresi. Lucca - Forza Nuova: Marzio Gozzoli, Federica Ruggiero, Michele Filippi. Udc: Giuseppe Del Carlo, Gaetano Ceccarelli, Giovanni Alberigi, Simona Nicoletta Luisa Seveso, Sandra Paoli, Eva Fabbri. Popolo della Libertà: Giovanni Santini, Letizia Bandoni, Massimiliano Simoni, Luca Caturegli, Luca Biagioni, Elena Silvano. Lega Nord: Marina Staccioli, Vincenzo Capovani, Franco Nicola Paiuzza, Maria Rita Moriconi, Enrico Cesari, Antonella Caterina Fortini. Partito Democratico-riformisti italiani: Marco Remaschi, Giovanni Ardelio Pellegrinotti, Lara Pizza, Maurizio Verona, Serena Mammini, Paola Balestri. Sinistra Ecologia e Libertà: Marco Montemagni, Maria Cristina Boncompagni, Elena Braccini, Francesco Agresti, Elena Colombini, Annamaria Francesconi. Italia dei valori: Renato Baldi, Gemma fazzi, Lara Fiorini, Marco Ziljak, Roberta Bassini, Roberto Lenzi. Federazione della Sinistra e Verdi: Giuseppe Bertolucci, Stefania Brunini, Emiliano Favilla, Marina Giusti, Andrea Maffei, Mario Regoli. Massa-carrara - Popolo della libertà: Jacopo Maria Ferri, Silvia Vanelli, Alberto Ricciardi. Lega Nord: Giovanni Iadicicco, Giuditta Mazzi, Federico Meanti. Forza Nuova: Francesco Mangiaracina. Federazione della Sinistra e Verdi: Massimo Menconi, Adriana Miniati, Roberto Guelfi. Sinistra Ecologia e libertà: Simone Ortori, Marco Betti, Ma rsiglia Morelli. Italia dei valori: Giorgio Giorgi, Emanuela Ferrari, Ruggero Porta. Partito Democratico-riformisti italiani: Loris Rossetti, Andrea Zanetti, Consuelo Mori. Lista Pannella-bonino: Carlo Maria Roberto Del Nero, Angela Ricci, Bernardo Lattanzi. Udc: Pier Giorgio Belloni, Luigi Torre, Rachele Pelliccia. Pisa - Lista Bonino-pannella: Paolo Pisanti, Michele Di Gregorio, Piergiorgio Castellani, Pierfrancesco Colajacomo, Valeria Cei, Denise Friselli. Popolo della libertà: Giovanni Donzelli, Patrizia Paoletti, Leonardo Mattolini, Diego Petrucci, Federica Barabotti, Manuele Ciabatti. Lega Nord: Samuele Ferretti, Pietro Vannetti, Alessandro Raffa, Stefania Guelfi, Guendalina Fontanelli. Sinistra Ecologia e libertà: Carmelo (detto Carlo) Sacaramuzzino, Alberto Bozzi, Serena Billeri, Ilaria Ferrara, Massimo Ciardelli, Franco Cavallini. Federazione della Sinistra e Verdi: Maurizio Bini, Andrea Lapi, Ilar ia Cavicchioli, Patrizia Pacini, Roberto Frassi, Francesco Bertorello. Partito Democratico-riformisti italiani: Ivan Ferrucci, Pier Paolo Tognocchi, Fabiana Angiolini, Olivia Picchi, Daniela Di Vita, Alberto Lenzi. Italia dei valori: Maria Luisa Chincarini, Antonio Salvatore Cassone, Silvia Marroni, Paolo Fidanzi, Letizia Melandri, Giovanni Greco. Udc: Luca Paolo Titoni, Raymond Tavares, Paola Batisti, Fiorella Dolfi, Francesco Grassi Nardi, Luca Matteoli. Pistoia - Federazione della Sinistra e Verdi: Simone Zini, Rosanna Moroni, Francesco Branchetti, Marina Laura Possentini. Sinistra Ecologia e libertà: Andrea Pacini, Rossana Magrini, Emiliano Fregan, Stella Bellandi. Italia dei valori: Cinzia Chiti, Andrea Betti, Daniela Sgambellone, S imone Malucchi. Partito Democratico-riformisti italiani: Gianfranco Venturi, Daniela Belliti, Aldo Morelli, Giulia Macchini. Lista Bonino-pannella: Matteo Angioli, Vittoria Maria Gabriella Bolettieri, Francesco Conti, Nila Orsi. Forza Nuova: Gloria Manzolillo, Claudio Cardillo. Udc: Renata Fabbri in Tarocchi, Daniele Pinetini, Silvia Corradini, Federico Gorbi. Popolo della libertà: Roberto Giuseppe Benedetti, Anna Maria Ida Celesti, Mattia Bonfanti, Cristina Gavazzi. Lega Nord: Daniela Simionato, Fabrizio Bonelli, Giancarlo Noci, Alessandra Nesti. Prato - Sinistra Ecologia e Libertà: Marco Armellini, Roberta Zenaghi, Emanuele Bresci. Partito Democratico-riformisti italiani: Fabrizio Mattei, Massimo Logli, Camilla Curcio. Italia dei valori: Attillio Baldanzi, Giovanna Angela Sassu, Claudio Mora. Federazione della Sinistra e Verdi: Luca Ciabatti, Tiziano Bonelli detto Tillo, Antonella Del Conte. Udc: Enrico Mencattini, Chiara Bambagioni, Vito Tarantini. Popolo della Libertà: Alberto Magnolfi, Gianluca Ban chelli, Erica Mazzetti. Lega Nord: Federico Tosoni, Emilio Paradiso, Vilma Tosetti. Siena - Sinistra Ecologia e Libertà: Alessandro Cicero, Gaetano Rispoli, Maresa Magini, Anna Cassanelli. Partito Democratico-riformisti italiani: Marco Spinelli, Rosanna Pugnalini, Francesco Frizzi, Luisa Zambon. Federazione della Sinistra e Verdi: Luca Ciabatti, Mariangela Iannotta, Silvia Pietroni, Stefano Culicchi. Italia dei valori: Vittorio Fossombroni, Maria Luisa Lombardi, Alessandro Speranza, Marzia Gianni. Udc: Simone De Santi, Cristiana Turchi, Enrico Pitzalis, Stefania Fabbrini. Lista Bonino Pannella: Giulia Simi, Maria Pia Corbelli, Alessio Quercini, Giulio Salto. Popolo della Libertà: Claudio Marignani, Fabio Foianesi, Claudia Bardi, Marta Aiazzi. Lega Nord: Annamaria Giorli, Maurizio Montigiani, Nadia Caponeri, Giovanni Di Stasio.  
   
   
STATO-REGIONE: GIUNTA FVG PER SOLUZIONE CONCILIATIVA  
 
Trieste, 29 marzo 2010 - La Giunta regionale ha deciso il 25 marzo 2010 di proporre "atto di costituzione davanti alla Corte Costituzionale per resistere al ricorso presentato dal Governo avverso l´art 9, commi 51, 52, 53 della legge regionale 30 dicembre 2009 n.24 recante Disposizioni per la formazione del bilancio pluriennale e annuale della regione". E´ un passaggio obbligato, ha evidenziato il presidente della Regione Renzo Tondo, che consente all´Avvocatura della Regione di concordare una soluzione conciliativa della controversia con il governo.  
   
   
INAUGURATA A FONDI LA SCUOLA REGIONALE PER LE AUTONOMIE LOCALI  
 
Roma, 29 marzo 2010 - È stata inaugurata il 25 marzo a Fondi la Scuola Regionale per le Autonomie Locali, che avrà sede presso la prestigiosa Villa Cantarano. "Legalità, sviluppo, ambiente, valori umani e scelte politiche sono congiunti in modo inestricabile - ha detto in quest´occasione Raniero De Filippis, direttore del Dipartimento Territorio della Regione Lazio, che ha fortemente voluto l´apertura della Scuola - Il buon governo di un territorio per essere tale deve essere integrale: deve saper coniugare sviluppo e tutela ambientale, deve saper accompagnare tutti e ciascuno verso il benessere". "La Scuola Regionale per le Autonomie Locali promossa dal Dipartimento Territorio della Regione Lazio e dalla Fondazione Rete Servizi Territoriali (Re.se.t.) - ha quindi concluso il direttore De Filippis - sarà un presidio di crescita professionale per tutti gli operatori della P.a., una piattaforma didattica per il comprensorio e per tutta la regione un laboratorio di innovazione e buone pratiche". Il presidente della Fondazione Re.se.t., già presidente dell´Anci Lazio, Francesco Chiucchiurlotto, ha dal canto suo sottolineato che la Scuola Regionale per le Autonomie Locali, fra le altre cose, si occuperà di formazione e aggiornamento professionale rivolti ai vigili urbani e al personale tecnico dei comuni e degli altri Enti locali. "La Scuola - ha terminato il presidente di Re.se.t. - formerà i dipendenti delle amministrazioni locali sulla legislazione regionale, sulle politiche di Welfare, sui temi ambientali e dello sviluppo economico con spirito multidisciplinare e dovrà promuovere a partire da questo contesto la buona amministrazione". L´evento è stato anche l´occasione per illustrare il primo modulo formativo messo in cantiere dalla Scuola Regionale per le Autonomie Locali. Tre lezioni sui temi dell´ambiente e lo sviluppo rivolte a tutti gli amministratori e funzionari degli Enti Locali. Tre giornate alle quali parteciperanno importanti esperti del settore che rappresentano un momento di approfondimento e scambio di esperienze per promuovere una cultura ambientale orientata allo sviluppo sostenibile del territorio regionale. Il primo appuntamento in agenda è per 13 aprile, quando sarà discusso il delicato rapporto tra tutela dell´ambiente e infiltrazioni della malavita. Il 23 aprile sarà dedicato alle tensioni che si generano sul territorio nella risoluzione dei problemi ambientali e nella progettazione delle opere pubbliche. Il 30 aprile, infine, il ciclo seminariale si concluderà con una lezione sulla gestione del patrimonio pubblico agro-silvo-pastorale. Le tre lezioni si svolgeranno presso le aule di Villa Cantarano a Fondi e avranno il patrocinio della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale (Sspal): Programma Provvisorio delle Lezioni: 13 aprile 2010, ore 10.00 - 13.30. Il bello e il brutto: l´ambiente e l´illegalità; 23 aprile 2010, ore 10.00 - 13.30. L´ambiente conteso: risoluzione dei conflitti e governo del territorio; 30 aprile 2010, ore 10.00 - 13.30. La gestione del patrimonio pubblico agro-silvo-pastorale: problemi e prospettive.  
   
   
APPROVATO A TRENTO IL NUOVO PROGRAMMA DI SVILUPPO PROVINCIALE E´ IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE GENERALE PER L’INTERA LEGISLATURA.  
 
Trento, 29 marzo 2010 - La Giunta provinciale ha approvato il 26 marzo il nuovo Programma di sviluppo provinciale (Psp), strumento di programmazione generale della Provincia che individua, per la Xiv Legislatura, strategie, obiettivi generali e azioni per lo sviluppo economico, il riequilibrio sociale e gli assetti territoriali. Definito in coerenza con il Programma di Legislatura, esso rappresenta il quadro di riferimento per le politiche provinciali e per l’attività degli enti locali e degli altri enti pubblici. Va sottolineato a riguardo come il nuovo Programma di sviluppo provinciale sia stato predisposto in tempi estremamente rapidi, anticipandone, rispetto al passato, l’approvazione di oltre un anno, al fine di rafforzarne l’efficacia per orientare e indirizzare l’attività complessiva della Provincia in un’ottica di sviluppo duraturo e sostenibile. Il documento, già approvato in forma di schema dalla Giunta provinciale lo scorso 30 ottobre, assicurando un ampio coinvolgimento delle parti economiche e sociali, è stato elaborato in un contesto caratterizzato da una grave crisi economica e finanziaria e, conseguentemente, le strategie e le azioni individuate sono finalizzate a promuovere uno sviluppo locale duraturo e sostenibile e, contestualmente, a favorire la rapida uscita del Trentino dalla crisi, creando le condizioni per agganciare la prossima ripresa economica. Con la pubblicazione dello schema del Psp sul Bollettino Ufficiale e il deposito presso la Provincia, i Comuni, le Comunità e i Comprensori, si è aperta la fase di consultazione prevista dalla legge sulla programmazione provinciale, nell’ambito della quale, per trenta giorni, chiunque poteva presentare osservazioni e proposte. Il documento è stato inoltre sottoposto all’esame del Consiglio delle autonomie locali, che su di esso ha espresso parere favorevole. Le osservazioni e proposte pervenute, una volta esaminate con il supporto del Comitato per lo sviluppo provinciale e delle strutture provinciali competenti per materia, sono state raccolte in apposito fascicolo e trasmesse al Consiglio provinciale. La Prima Commissione permanente del Consiglio provinciale, nella seduta del 18 marzo, ha espresso parere favorevole, segnalando l’opportunità di richiamare nel testo del Psp anche la recente legge provinciale n. 5 del 9 marzo 2010 “Il Trentino per la protezione del clima”. Il documento definitivo approvato oggi dalla Giunta provinciale si presenta in alcune parti modificato o integrato rispetto allo schema approvato a fine ottobre. In particolare: - sono state recepite alcune proposte di modifica presentate da soggetti esterni alla Provincia; - è stato adeguato il testo per tenere conto dell’accordo fra la Provincia e lo Stato sul federalismo fiscale sottoscritto il 30 novembre 2009 e delle nuove competenze acquisite dalla Provincia in materia di ammortizzatori sociali e università; - sono state introdotte alcune specificazioni alle azioni strategiche per assicurare il pieno raccordo con il Protocollo d’intesa siglato il 10 dicembre 2009 con le parti economiche e sociali per la sottoscrizione dei Patti per la qualità sociale, per la qualificazione delle spese correnti e per la creazione di valore con azioni di sistema; - è stata recepita l’indicazione della Prima Commissione consiliare. Rimangono comunque confermati l’impostazione di fondo e i contenuti del documento come già dettagliati nel comunicato stampa n. 3558 del 30/10/2009. In estrema sintesi, si ricorda che il Psp, a partire dall’analisi dei punti di forza e di debolezza del sistema locale, individua sei assi strategici per il benessere e lo sviluppo del Trentino (capitale umano, capitale produttivo, capitale sociale e welfare, capitale identitario e culturale, capitale ambientale e infrastrutturale, capitale istituzionale e partecipativo) specificandone obiettivi, linee e azioni prioritarie in coerenza con il quadro e la prevedibile evoluzione delle risorse disponibili. Le azioni prioritarie del nuovo Programma di sviluppo provinciale che condividono rilevanza strutturale e impatto anticongiunturale e, in particolare, quelle che favoriscono il rafforzamento della competitività del sistema produttivo e il sostegno alle misure di protezione dal rischio di perdita del posto di lavoro, già oggetto del Protocollo con le parti economiche e sociali, stanno trovando attuazione nell’ambito dei Tavoli di lavoro per la definizione dei Patti strategici. Il documento e le slide di sintesi, di seguito allegati, sono disponibili sul sito della Provincia all’indirizzo www.Giunta.provincia.tn.it/documentidigoverno/xivlegislatura    
   
   
APPROVATE IN SARDEGNA LINEE GUIDA RIASSETTO FONTI E ORGANIZZAZIONE PERSONALE  
 
Cagliari, 29 Marzo 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell´Assessore degli Affari generali, del Personale e Riforma della Regione, Ketty Corona, ha approvato le linee guida di riforma delle fonti di disciplina dell’organizzazione e del personale della Regione. Il progetto si inserisce - come ha spiegato l’esponente dell’Esecutivo - nel più ampio disegno di semplificazione e delegificazione, coerente coi criteri introdotti a livello nazionale cone le recenti leggi di riforma della Pubblica amministrazione. Il Ddl ripropone da un lato, in un Testo unico, anche con una serie di innovazioni nomative, istituti e norme già vigenti e sempre atrtuali della legge regionale n.31 del 1998; dall´altro, recepisce i principi e i criteri introdotti dalle recenti leggi di riforma. Il riassetto delle fonti normative riserva alla legge la definizione dei principi e i criteri generali in materia di organizzazione degli uffici, di disciplina del personale dipendente dell’Amministrazione regionale, degli Enti e delle Agenzia. La Giunta, in conformità col quadro normativo che sarà definito dal Consiglio, avrà il potere di macro-organizzazione degli uffici e di gestione delle risorse umane attraverso direttive e atti di indirizzo. La legge di riordino definisce, inoltre, il modello organizzativo e l’ordinamento della Dirigenza, istituisce la vice – dirigenza e disciplina il sistema premiante e incentivante in conformità ai più evoluti standard vigenti. "Questo è solo un primo passaggio - ha sottolineato l’assessore Corona - perche’ su questi temi intendiamo aprire subito un confronto con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori, nella linea di dialogo costante e concertazione che fin dall’inizio la Giunta ha indicato come la strada maestra per una riforma non solo condivisa ma, soprattutto, che recuperi il valore del rapporto di collaborazione e trasparenza indispensabile tra amministrazione e cittadini".  
   
   
AGENZIA DEL LAVORO: NASCE A TRENTO L´UFFICIO POLITICHE DEL LAVORO A FINANZIAMENTO EUROPEO  
 
Trento, 29 marzo 2010  - Su proposta del Presidente Lorenzo Dellai, la giunta provinciale ha istituito il 26 marzo presso l´Agenzia del Lavoro l´Ufficio Politiche del lavoro a finanziamento europeo, a partire dal prossimo 1 aprile 2010. Questo nuovo Ufficio aggiuntivo riunirà sotto la stessa regia le competenze in materia di formazione dei lavoratori attualmente suddivise tra Agenzia del Lavoro e Ufficio fondo sociale europeo, questp per garantire una maggiore efficienza degli interventi a favore dei lavoratori particolarmente importante in questi momenti di crisi. La nascita del nuovo Ufficio presso l´Agenzia del Lavoro comporta una serie di nuove nomine di dirigenti. Il dott. Luciano Galletti, già direttore dell´Ufficio Fondo sociale europeo, viene nominato a partire dall´1 aprile 2010 direttore dell´Ufficio politiche del lavoro a finanziamento europeo; il dott. Giampiero Girardi, già direttore all´Incarico speciale "di studio, analisi e ricerca statistica economica e territoriale per la verifica dei risultati della programmazione" viene nominato sempre a partire dall´1 aprile direttore dell´ufficio Fondo Sociale europeo del Servizio rapporti comunitari; alla dottoressa Elena Eccher, già direttore preposto all´Incarico speciale "sulle problematiche giovanili", viene conferito a partire dall´1 aprile l´incarico speciale "di studio, analisi ricerca statistica economica e territoriale per la verifica dei risultati della programmazione" presso il servizio programmazione". Dall´1 aprile, infine, viene soppresso l´incarico speciale "sulle problematiche giovanili" che era incardinato presso il Dipartimento Istruzione. Sono invece confermate in capo al Servizio rapporti comunitari e sviluppo locale le competenze che gli spettano in materia di programmazione dei fondi europei e nazionali, con particolare riferimento alle iniziative in partenariato con le regioni europee. Questi sono i compiti del nuovo Ufficio politiche del lavoro a finanziamento europeo presso l´Agenzia del Lavoro: cura ed esegue i compiuti assegnati all´organismo intermedio del Fondo sociale europeo "Agenzia del Lavoro", relativamente agli aspetti previsti dai regolamenti europei, con riferimento alle operazioni che hanno natura formativa delle politiche del lavoro; assicura in particolare la piena e corretta operatività del Fondo sociale europeo in materia di politiche del lavoro, curando nello specifico i settori di intervento della formazione dei lavoratori, nonché degli interventi anticongiunturali a finanziamento Fse riservati ai lavoratori e ai disoccupati; allo scopo organizza l´azione di orientamento formativo, in sinergia con i Centri per l´impiego; garantisce che le risorse comunitarie, anche non Fse, contribuiscano in maniera efficace all´implementazione dei processi di innovazione del comparto delle politiche del lavoro, operando all´interno del quadro generale della programmazione di settore; attua le azioni riferibili alla formazione continua, sostenute mediante finanziamenti statali; collabora con gli altri uffici dell´Agenzia e, in particolare, con l´Area "Iniziative formative" per assicurare un´azione coordinata e migliorare l´offerta formativa complessiva dell´Agenzia. L´ufficio Fondo Sociale Europeo presso il Servizio rapporti comunitari e sviluppo locale avrà questi altri compiti svolge le funzioni di autorità di gestione provinciale del Fondo Sociale Europeo, curando i rapporti con le istituzioni nazionali e comunitarie competenti in materia, anche per quel che riguarda le funzioni di regia, monitoraggio e valutazione degli interventi; assicura il rispetto delle disposizioni, gestisce tutti gli interventi cofinanziati dal Fse e cura l´adempimento delle prescrizioni previste dalle vigenti normative comunitarie ed interne, per quanto riguarda il Fse non espressamente riservate ad altra struttura provinciale; coordina le attività degli Organismi Intermedi dell´autorità di gestione, vigila sul corretto adempimento da parte di questi delle vigenti prescrizioni normative e vi si sostituisce in caso di inerzia o inadempimento; svolge i compiti di progettazione, promozione ed attuazione, anche rapportandosi con altre strutture provinciali, delle seguenti azioni cofinanziate: azioni di accompagnamento e interventi di "Rafforzamento dei sistemi" e "Assistenza tecnica" funzionali all´attuazione delle linee di azione del Fse; interventi riferibili a programmi d´azione comunitari nel settore del lavoro e formazione-istruzione; attua le procedure relative all´accreditamento delle strutture formative chiamate a realizzare gli interventi cofinanziati dal Fse e cura lo sviluppo qualitativo di tali strutture attraverso la promozione di interventi di assistenza e sostegno.  
   
   
SVILUPPO ECONOMICO E PROMOZIONE DELL’UMBRIA, FIRMATO PROTOCOLLO  
 
Perugia, 26 marzo 2010 – Sostenere l’operatività del Centro Estero Umbria, attuare un piano di comunicazione turistica condiviso per il triennio 2010-2012, rafforzare la capacità di accesso al credito delle piccole e medie imprese in tutti i settori economici, anche attraverso i Consorzi di Garanzia Fidi e delle Cooperative Artigiane di Garanzia. Sono questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa siglato stamani a Perugia tra Regione Umbria, Camera di Commercio di Perugia e Terni, Unioncamere regionale delle Camere di Commercio dell’Umbria. A firmare il documento sono stati la presidente della Regione Umbria, il presidente della Camera di Commercio di Perugia e Unioncamere, Giorgio Mencaroni, il presidente della Camera di Commercio di Terni, Enrico Cipiccia. “La Regione Umbria e il Sistema delle Camere di Commercio hanno condiviso nel corso del 2009 in particolare nell’ambito dei lavori del Tavolo Generale del Patto per lo Sviluppo le strategie da mettere in campo per fronteggiare la crisi economica e per sostenere lo sviluppo e l’innovazione anche in relazione alle prospettive di internazionalizzazione del sistema produttivo umbro – ha sottolineato la presidente della Regione Umbria - Necessaria anche l’attivazione di una strategia condivisa di comunicazione che riesca a potenziare l’attrattività turistica dell’Umbria che, attraverso un piano di comunicazione triennale, affronti la necessità di dotarsi di una strategia e di strumenti permanenti di comunicazione anche in rete”. A tale scopo la Regione Umbria, le Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Perugia e Terni e l’Unione Regionale delle Camere di Commercio dell’Umbria si impegnano a destinare un volume di risorse di almeno 1milione500 mila euro da ripartirsi sulla base di accordi annuali correlati alla realizzazione di specifici piani di attività relativi a un innovativo programma di comunicazione turistica per valorizzare tutte le risorse culturali, ambientali, enogastronomiche, artigianali e rurali dell’Umbria nonché l’immagine complessiva della regione, per il triennio 2010 – 2012. “Altro scopo del Protocollo – ha detto la presidente della Regione Umbria - è condividere una Comune strategia di rafforzamento dei Confidi in un frangente economico in cui è molto elevato il rischio che nel giro di pochi mesi rimangano in piedi soltanto le iniziative più robuste”. In relazione a questa necessità i sottoscrittori del documento si impegnano a sostenere per il triennio 2010 – 2012 il processo di rafforzamento dell’operatività dei Consorzi di Garanzia Fidi e delle Cooperative Artigiane di Garanzia attraverso contributi annuali come segue: Regione Umbria almeno euro 1 milione 500mila euro, Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Perugia e Terni fino ad almeno euro 750mila euro congiuntamente. Prevista nel Protocollo anche l’attivazione di un coordinamento coadiuvato da un nucleo tecnico congiunto, costituiti entrambi da due rappresentanti per la Regione e due per il sistema camerale. Scopo del coordinamento è la definizione di metodologie e criteri comuni di concessione dei contributi a favore dei soggetti privati operanti nell’ambito del sistema regionale di garanzia fidi. Durante l’incontro il presidente della Camera di Commercio di Perugia e Unioncamere, Giorgio Mencaroni, ha evidenziato che “l’accordo è stato raggiunto in tempi brevi e rappresenta un modello innovativo a livello regionale”. Per il presidente della Camera di Commercio di Terni, Enrico Cipiccia, “in questo momento di crisi è d’obbligo la verifica costante attraverso gli imprenditori”.  
   
   
ACCORDO IN REGIONE PER PAT DI CHIOGGIA  
 
Venezia, 26 marzo 2010 - Regione, Provincia di Venezia e Comune di Chioggia hanno sottoscritto a Palazzo Balbi, sede a Venezia della Giunta regionale, il Piano di Assetto Territoriale, che sarà il documento fondamentale con il quale la società clodiense indicherà il percorso da seguire per il prossimo futuro. Alla firma sono intervenuti l’Assessore regionale all’Urbanistica e Politiche per il Territorio, il Vice Presidente e Assessore all’Urbanistica della Provincia di Venezia, Mario Dalla Tor e il Sindaco di Chioggia, Romano Tiozzo. Il Pat – ha ricordato l’Assessore regionale - è lo strumento di governo del territorio che la legge, con la quale si è riformata l’urbanistica del Veneto, ha previsto in sostituzione dei vecchi Piani Regolatori e con il quale ciascuna comunità disegna il proprio futuro. Il Pat è, infatti, frutto della copianificazione, ma nello stesso tempo una straordinaria espressione di autogoverno e di responsabilità e responsabilizzazione, che richiede il coinvolgimento diretto di tutta la comunità, chiamata a condividere i percorsi del suo sviluppo”. Il Pat – ha precisato da parte sua il Sindaco Tiozzo – ridisegna la città per i prossimi 20 anni e per la prima volta nella sua storia Chioggia è inserita con pari dignità nell’ambito delle città venete, che concorrono a rendere unica e originale la nostra regione. La pianificazione prevista dal Piano – ha concluso Tiozzo – ci consente, assieme a Regione e Provincia, un’armonizzazione delle scelte strategiche e un rilancio complessivo del nostro territorio”. In particolare il Pat prevede fondamentale intervenire sulle infrastrutture stradali e di collegamento con il resto del territorio provinciale e regionale per consentire a Chioggia di essere al centro del quadrante di sviluppo del Veneto. Attenzione verrà data anche al polo agroalimentare, sia per quanto riguarda il comparto della pesca, sia agricolo e al polo della nautica in un’ottica di rilancio come complementare al settore turistico. Altro aspetto importante riguarderà la progettualità complessiva della fruibilità ambientale, sia per quanto riguarda la laguna Lusenza, sia delle aste fluviali dell’Adige e del Brenta. “Questa copianificazione tra Regione, Provincia e Comune – ha ribadito il Vice Presidente provinciale Dalla Tor – consentirà all’area sud della provincia di Venezia di diventare un polo di sviluppo importante non solo in chiave regionale, ma nazionale”.  
   
   
MERCATO DEL LAVORO IN SRDEGNA: LINEE GUIDA POLITICHE ATTIVE CONTRO LA CRISI  
 
Cagliari, 29 Marzo 2010 - La Giunta regionale ha approvato le linee guida delle politiche attive del lavoro contro la crisi, in attuazione dell’accordo Stato-regioni del 12 febbraio 2009. Tale accordo prevede che la Regione contribuisca, tramite i fondi del Por-fondo sociale europeo 2007/2013, ad affiancare una serie di interventi con un’indennità economica di partecipazione rivolta ai destinatari degli ammortizzatori sociali in deroga, commisurata alla partecipazione a percorsi di politica attiva del lavoro e calcolata nella misura del 30 per cento rispetto a quanto spettante a ciascun lavoratore. L´impegno della Regione è stato quantificato in 80,6 milioni di euro per l’intero pacchetto, a valere sul Por Fse (Assi Occupabilità e Adattabilità) e su eventuali ulteriori risorse finanziarie della Regione. Per l’anno 2009, in virtù dell’intesa bilaterale con il Ministero del Lavoro (del 29 aprile 2009) sono stati assegnati alla Regione 39 milioni di euro per il pagamento del 70 per cento del sostegno al reddito e dell’intera contribuzione figurativa. I soggetti istituzionali coinvolti nell’attuazione del programma sono: - l’Assessorato regionale del Lavoro, che provvede alla stipula degli accordi istituzionali e attuativi ai fini dell’identificazione dei destinatari degli ammortizzatori sociali in deroga (lavoratori sospesi o espulsi dal mercato del lavoro); - l’Inps, che provvede al pagamento agli aventi diritto del 70 per cento del sostegno al reddito e dell’intera contribuzione figurativa, a valere sulle risorse nazionali, e della quota del 30 per cento, a valere sul Por-fse; - i Centri Servizi per il lavoro delle otto Province sarde, che avranno il compito di prendere in carico i destinatari, avviarli ai percorsi di politica attiva del lavoro, erogare le attività di accompagnamento e orientamento individuale o di gruppo e monitorare l’attuazione dell’accordo. Le procedure per l’attivazione dei percorsi di politica attiva rivolti ai destinatari degli ammortizzatori sociali in deroga si riferiscono all’Accordo quadro in favore di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro, siglato da Regione, Inps, Direzione regionale del Lavoro, enti locali, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali lo scorso 1° marzo.  
   
   
GIUNTA SARDEGNA, MARTEDÌ RIUNIONE ALL´ASINARA  
 
Caglairi, 29 Marzo 2010 - La prossima seduta della Giunta regionale si terrà nella tarda mattinata di martedì 30 marzo nell´isola dell´Asinara. La notizia è stata annunciata nel corso della seduta del 25 marzo della Giunta dal presidente Ugo Cappellacci, che aveva anticipato la decisione nel corso della riunione della Comunità del Parco tenutasi a Cagliari. "L´iniziativa rientra - ha spiegato il Governatore - nella politica di dialogo e confronto costante con i diversi territori e i loro rappresentanti. Ho sentito i lavoratori della Vinayls e gli ho ribadito la vicinanza a loro e alle comunità locali che intendiamo sempre più coinvolgere nelle scelte strategiche del governo regionale". Ad anticipare all´agenzia Ansa la decisione di tenere all´Asinara la prossima riunione della Giunta era strato il sindaco di Porto Torres, Luciano Mura, designato il 25 marzo - su proposta del Governatore Cappellacci - presidente della Comunità del Parco dell´Asinara. Il presidente della Giunta ha sottolineato come sia giusto e opportuno che le comunità locali abbiano un ruolo e una gestione diretta sulle direttive del Parco, e che dopo l´approvazione della Vas si deve procedere all´approvazione definitiva del Piano del Parco dell´Asinara. Il sindaco Mura ha invitato il governatore a visitare l´ "Isola dei Cassintegrati", occupata da 28 giorni da un gruppo di lavoratori della Vinyls, industria chimica che ha sede proprio a Porto Torres.  
   
   
LAVORO: ANCHE IN FVG VOUCHER VENDUTI IN TABACCHERIA  
 
Trieste, 29 marzo 2010 - I voucher per il lavoro occasionale accessorio saranno venduti quanto prima anche nelle tabaccherie abilitate del Friuli Venezia Giulia, facilitando in questo modo l´acquisizione dei buoni cartacei da parte dei datori di lavoro interessati e la successiva riscossione diretta esercitabile dai lavoratori. Una convenzione in tal senso, riferisce l´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, è stata firmata il 26 marzo a Roma tra ministero del Lavoro, Federazione italiana tabaccai (Fit) e Inps, avviando di fatto la fase di sperimentazione in sei regioni italiane, quattro al Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia), una al Centro (Emilia-romagna) ed una al Sud (Campania). "I voucher da 10 euro (7,5 reali + 2,5 di trattenute previdenziali ed assicurazione contro gli infortuni, ndr) - commenta Rosolen - hanno riscosso un grande successo in tutt´Italia, rivelandosi uno strumento efficace nella lotta al lavoro sommerso. In un anno e mezzo - ha aggiunto - sono stati utilizzati oltre 4 milioni di buoni per 55 mila lavoratori sul territorio nazionale, mentre nel solo 2009 il Friuli Venezia Giulia ne ha utilizzati 241.033, di cui il 42,7 per cento tra settembre e dicembre con forte prevalenza di settori considerati ad alto ricambio di manodopera quali agricoltura, commercio e turismo, seguiti a distanza dal lavoro familiare".  
   
   
ILLUSTRATO IL PATTO PER LO SVILUPPO DI LAMEZIA  
 
Lamezia Terme, 29 marzo 2010 - Il presidente della regione Agazio Loiero ha illustrato il 25 marzo, a Lamezia Terme, il “Patto per lo sviluppo dell’area urbana di Lamezia Terme”. “Un patto – ha detto - ambizioso e concreto. Si tratta di progetti articolati, in avanzato stato di attuazione, per il rilancio e il potenziamento del lametino. L’attenzione della Regione verso quest’area è un dato di fatto, un investimento senza precedenti nella storia degli ultimi quarant’ anni. Investimento che è stato possibile anche grazie alla straordinaria diligenza dell’amministrazione comunale guidata da Gianni Speranza. Progetti ambiziosi come la nuova aerostazione; il collegamento tra aeroporto e stazione ferroviaria, circa ventiquattro milioni con l’avvio a breve della progettazione; la metropolitana di superficie, 199 milioni, ed il nodo intermodale e piattaforma logistica in area ex sir per otto milioni. Si tratta di cifre importanti che utilizziamo sempre pensando all’unità della Regione ed al futuro dei nostri giovani. Questi investimenti serviranno per renderci migliori e più competititvi´´. Il Patto per lo sviluppo dell´area urbana di Lamezia comprende i Progetti Integrati di Sviluppo Regionale (Pisr), i Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (Pisu) ed altri progetti a regia regionale. Per quanto riguarda i Pisr, si pensa ai nove milioni di euro per i grandi attrattori culturali e l’area archeologica Terina dove entro l’anno potranno essere avviate le campagne di scavo.) Sono previsti, poi, gli otto milioni per il polo regionale di ricerca e l’innovazione sull’agroalimentare, passando per i 24 milioni del parco regionale di impresa. I Pisu prevedono, tra l’altro, la possibilità di appaltare dal primo maggio interventi come la riqualificazione dell’area termale e la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport. Tra i progetti a regia regionale: il distretto agroalimentare per tre milioni ed il nuovo parco termale per dieci milioni. ´´Il mio sogno - ha concluso Loiero - rimane quello di espandere quest´area urbana in un unico abbraccio con Catanzaro. Spero di realizzarlo presto´´.  
   
   
LAVORO FVG: 13MILA LAVORATORI IN MENO TRA 2008 E 2009  
 
Trieste, 29 marzo 2010 - Tredicimila lavoratori in meno rispetto al 2008, una flessione del 2,5 per cento che a fine 2009 ha ridotto gli occupati in Friuli Venezia Giulia a 508mila, suddividendo equamente la perdita tra componenti maschile e femminile. +21,4 P.c. I Disoccupati - Analizzando gli ultimi dati Istat relativi all´estremo Nordest, l´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, evidenzia anche la parallela crescita esponenziale (21,4 p.C., pari a 5mila unità) dei disoccupati che passano dai 23mila del 2008 ai 28mila di fine 2009. Nuovi Settori A Rischio - "Siamo riusciti a salvaguardare buona parte dell´occupazione regionale - commenta Rosolen - ed anche la crescita della disoccupazione si è rivelata meno dura del previsto. Tuttavia - prosegue - il calo del lavoro autonomo (-6,4 p.C., da 120mila a 112mila in un anno, ndr) e quello del terziario non commerciale suggeriscono un´attenta riflessione anche su settori quali la pubblica amministrazione, la scuola e la sanità". -1,5 P.c. Di Forza Lavoro - Se il tasso di disoccupazione sale in un anno dal 4,3 al 5,3 per cento (6,4 donne e 4,4 p.C. Uomini), ponendosi al di sopra del valore dell´Italia nord-orientale (4,7 p.C.) ma al di sotto di quello nazionale (7,8 p.C.), la forza lavoro complessiva riferita al 2009 si attesta a 536mila tra occupati e persone in cerca di occupazione, registrando una diminuzione di 8mila unita (-1,5 p.C.). Esaminando l´intero biennio 2008-09, rispetto ai dati precedenti appare chiaro come in due anni il Friuli Venezia Giulia abbia dovuto fare i conti con 13mila occupati in meno e 10mila disoccupati in più. Presto I Dati Provinciali - Tra qualche settimana, ricorda Rosolen, verranno pubblicati i dati provinciali e sarà così possibile completare l´analisi del mercato del lavoro anche nella dimensione territoriale. Male Uomini, Tengono Donne - Nel frattempo, vale la pena sottolineare che il tasso regionale di occupazione nella fascia d´età 15-64 anni ha perso quasi due punti percentuali tra il 2008 e il 2009, scendendo dal 65,3 al 63,4 per cento con una prevalenza negativa più marcata tra gli uomini (-2,2 p.C.) che tra le donne (-1,4 p.C.). Commercio In Crescita - Il calo di occupati, si osserva, colpisce tutti i macro-settori economici, dall´agricoltura (da 13 a 11mila) all´industria (da 176 a 173mila) fino al terziario (da 332 a 324mila), nell´ambito del quale va in controtendenza il commercio che incrementa del 4,3 p.C. Gli addetti (da 70 a 73mila).  
   
   
OCCUPAZIONE IN SARDEGNA: 15 MILIONI DI EURO A COMUNI PER IMPRENDITORIA GIOVANILE  
 
Cagliari, 29 Marzo 2010 - La Giunta, su proposta dell’assessore degli Enti locali, finanze e urbanistica, Gabriele Asunis, ha definito lo stanziamento e la ripartizione di 15 milioni di euro in favore dei Comuni della Sardegna per la realizzazione di interventi legati all’occupazione e allo sviluppo locale. Con la delibera approvata, la Giunta, seguendo il suo programma di valorizzazione e sostegno dei giovani e in linea con le politiche di agevolazione del loro inserimento nel mondo del lavoro, ha voluto mettere in campo un forte segnale per rivitalizzare il settore dell’imprenditoria giovanile. Questa somma, aggiuntiva rispetto ai trasferimenti confluiti nel fondo unico per il finanziamento delle Autonomie Locali previsto dall’articolo 10 della finanziaria del 2007, si pone come ulteriore aiuto per favorire l’occupazione e l’autoimpiego di giovani di età inferiore ai trentacinque anni, attraverso progetti promossi da soggetti pubblici e privati, favorendo inoltre l’espansione di nuove imprese legate all’imprenditoria giovanile. Il fondo è così ripartito: 4.145.159,98 euro per i Comuni della provincia di Cagliari, 1.069.216,08 per i Comuni nella provincia di Carbonia-iglesias, 1.000.488,39 euro per la provincia del Medio Campidano, 1.697.122,53 euro per i Comuni in provincia di Nuoro, 678.957,80 euro per i Comuni della provincia dell’Ogliastra, 1.244.954,19 per i Comuni in provincia di Olbia-tempio, 2.301.580,30 per i Comuni della provincia di Oristano e 2.862.520,73 per i Comuni in provincia di Sassari. I Comuni destinatari di queste nuove risorse dovranno inoltre programmare gli ulteriori interventi per l’occupazione, in aggiunta a quelli ordinariamente previsti, integrando il finanziamento concesso con una somma pari almeno al 50% dell’assegnazione. I progetti e le persone da impiegare per la loro realizzazione dovranno essere selezionati dalle amministrazioni locali con procedure di evidenza pubblica ricorrendo alle graduatorie degli uffici per l’impiego o, se necessario, attraverso procedure basate su criteri non discriminatori.  
   
   
ENTI LOCALI: AVVIATA IN SARDEGNA LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI  
 
 Cagliari, 29 Marzo 2010 - Assegnati a Comuni e Province 3 milioni di euro per l’anno 2009 e 3 milioni per il 2010, per avviare il processo di stabilizzazione dei lavoratori precari. A stabilirlo è stata una deliberazione della Giunta regionale su proposta dell’assessore degli Enti locali, Gabriele Asunis. In questo modo gli enti locali potranno procedere alla stabilizzazione mobilitando risorse per complessivi 12 milioni di euro nel biennio. Al contributo regionale infatti i Comuni e le Province dovranno aggiungere un finanziamento pari a quello Regionale. La deliberazione della Giunta è stata assunta dopo che la Conferenza Permanente Regione Enti Locali ha espresso un parere favorevole sui criteri e sulle modalità di ripartizione elaborate dall’Assessore Asunis. Con il provvedimento messo in campo dalla Regione si è data una prima risposta alle richieste pervenute dai Comuni al fine di consentire alle amministrazioni locali stesse di avviare nel minor tempo possibile la stabilizzazione dei precari. Con la delibera odierna, la Giunta, ha quindi approvato i criteri di ripartizione delle somme destinate agli Enti Locali per il biennio 2009/2010. Alla luce degli incontri tra la Regione e gli Enti locali e dopo un attento esame delle istanze presentate dalle stesse amministrazioni comunali relative ai propri programmi di stabilizzazione, l’Assessorato degli Enti locali, ha proceduto dunque alla definizione della ripartizione dei fondi stanziati dettando allo stesso tempo dei precisi criteri.  
   
   
ARTIGIANATO: BANDO REGIONE UMBRIA PER SVILUPPO RISORSE UMANE  
 
 Perugia, 29 marzo 2010 – Favorire lo sviluppo delle risorse umane nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale, trasmettere il patrimonio di professionalità e competenze degli artigiani umbri, incrementare le opportunità di inserimento lavorativo e agevolare la creazione di impresa e il ricambio generazionale: sono questi gli obiettivi principali del bando della Regione Umbria pubblicato sul Bollettino Ufficiale n.14 del 24 marzo (Parti I-ii Serie generale, supplemento ordinario n.6). Il bando, spiegano dall’Assessorato alle Politiche attive del lavoro, rientra nel Programma operativo regionale 2007-2013 del Fondo sociale europeo (Ob. 2 “Competitività regionale ed occupazione” Asse Ii Occupabilità) e finanzia più interventi collegati e sinergici, tutti rivolti esclusivamente ai settori dell’artigianato artistico e tradizionale. In particolare, finanzia esperienze lavorative (“work experience”), della durata di sei mesi, per disoccupati/e e inoccupati/e da realizzarsi presso imprese operanti nei settori dell’artigianato artistico e tradizionale. Tale esperienza sarà affiancata da brevi percorsi formativi finalizzati allo sviluppo delle competenze teoriche trasversali a tutti i settori dell’artigianato artistico e tradizionale. È prevista una borsa lavoro di 800 euro mensili per i partecipanti e un compenso mensile di 500 euro mensile per l’artigiano che ospita l’esperienza. Inoltre, a favore dei soggetti che hanno concluso la “work esperienze”, il bando prevede un incentivo alle imprese artigiane per l’inserimento occupazionale o, in alternativa, un incentivo per la creazione d’impresa. Il bando, sottolineano dall’Assessorato regionale, è particolarmente significativo nel contesto umbro e nazionale per il suo carattere sperimentale e per la specificità dei destinatari. Con esso si concretizza la volontà di valorizzare i settori artistici dell’artigianato, consapevoli che ciò ha anche l’effetto di valorizzare i centri storici dove tradizionalmente questi settori si sviluppano. Obiettivi ambiziosi, concludono, rispetto ai quali il bando è concepito come un primo passo.  
   
   
CALABRIA: AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI AIUTI ALLE IMPRESE PER L’ASSUNZIONE DI LAVORATORI SVANTAGGIATI E DISABILI SOTTO FORMA DI INTEGRAZIONE SALARIALE  
 
Reggio Calabria, 29 marzo 2010 - La Regione Calabria continua l´impegno a favore dell´occupazione. È stata attivata, infatti, con fondi Por Calabria Fse 2007/2013 una linea di finanziamento per l’incremento occupazionale con una dotazione finanziaria iniziale di 30 milioni di euro. La risposta delle aziende è notevole: sono pervenute fino ad oggi circa 2.600 richieste di concessione di finanziamenti per circa 8.500 nuovi posti di lavoro. Rispetto a tale dimensione la Regione valuterà con il partenariato la possibilità di incrementare la dotazione finanziaria attuale. Al momento sono state ammesse a finanziamento le prime 77 imprese per 450 nuovi posti di lavoro. Le risorse finanziarie approvate ammontano a circa 9 milioni di euro di quota pubblica, ai quali corrisponderanno altri 9 milioni di quota privata. L’avviso introduce nelle procedure di selezione alcune innovazioni importanti: si allarga il raggio d’azione a tutti i soggetti economici che operano sul mercato, quindi si recepisce in pieno il significato di impresa definito in ambito europeo; viene istituita una Unità di coordinamento regionale per valutare le imprese che richiedono più di 40 dipendenti, attraverso una procedura negoziale che coinvolge parti sociali e organizzazioni di categoria.  
   
   
PROGETTO "LAVORARE IN ABRUZZO" BONUS OCCUPAZIONALI, INCENTIVI E STABILIZZAZIONI PRECARI  
 
Pescara, 29 marzo 2010 - Il 26 marzo, è stato pubblicato sul Bura l´Avviso "Lavorare in Abruzzo". Il progetto, finanziato con circa 20 milioni di euro recuperati presso l´Unione Europea, prevede bonus occupazionali dell´importo di 12 mila euro per assunzioni a tempo indeterminato, incentivi all´apprendistato professionalizzante di importo pari ad 8 mila euro e di 10 mila euro per la stabilizzazione di lavoratori flessibili. Ai contributi, che svilupperanno poco meno di 2000 contratti di lavoro in Abruzzo, potranno accedere tutti i datori di lavori privati ad eccezione di quelli del settore pesca e produzioni agricole primarie. Una particolare attenzione è stata riservata ai giovani under 30, alle donne, agli over 50 e alle categorie svantaggiate rispetto ai quali i bonus e gli incentivi saranno aumentati del 25%. "Con tempi molto rapidi - ha commentato l´assessore al Lavoro - abbiamo compiuto due atti politici di grande importanza. Abbiamo riportato in Abruzzo 50 miliardi delle vecchie lire che erano andati persi e abbiamo deciso di impiegarli per sostenere imprese, aziende e studi professionali affinché, anche in un contesto di crisi, possano assumere, crescere e rafforzare il proprio capitale umano. Sull´altro versante, diamo una chance a tante persone, tra cui giovani e donne che difficilmente l´avrebbero avuta in questa fase economica. Ci sarà un significativo impatto sociale e nel mondo del lavoro, figlio di un impegno silenzioso e concreto".  
   
   
STABILIZZATI I CENTO GIOVANI LAUREATI DELLA REGIONE CALABRIA E GLI EX LSU-LPU PASSANO DA 24 A 36 ORE SETTIMANALI  
 
Reggio Calabria, 29 marzo 2010 - Buone notizie per gli ex dipendenti precari della Regione: stabilizzati a tempo indeterminato i cento giovani laureati assunti nel 2006, mentre i 354 ex Lsu e Lpu, già a tempo indeterminato, passano dal lavoro part-time delle 24 ore settimanali al full time con le trentasei ore. Un ulteriore garanzia per questi lavoratori che avevano ottenuto la stabilizzazione nel mese di aprile 2008, dopo un decennio di precariato. Con la delibera approvata dalla Giunta, dal prossimo primo aprile partiranno i nuovi contratti sia per gli ex Lsu ed Lpu, sia per i cento giovani laureati. Con queste misure, fortemente volute dal presidente della Regione Agazio Loiero, si attua un vero e proprio rinnovamento del personale regionale e si risponde alla domanda di lavoro stabile di molti giovani calabresi. Infatti su 2000 dipendenti totali della Regione, saranno più di 450 i nuovi stabilizzati e full time, per la maggior parte sotto i 40 anni. Il Presidente Agazio Loiero aveva ricevuto a Palazzo “Alemanni” una delegazione dei cento giovani proprio lunedì scorso. I lavoratori chiedevano chiarimenti circa il completamento dell’iter di trasformazione del proprio contratto di lavoro. Il Presidente aveva garantito di voler superare l’unico elemento ostativo alla regolarizzazione del loro contratto di lavoro, consistente nell’attestazione del rispetto del patto di stabilità interno per l’anno 2009. Si è proceduto celermente e appena approvato il patto di stabilità , la Giunta regionale ha dato il via libera alla delibera che offre maggiori garanzie ai lavoratori precari e agli ex Lsu ed Lpu. “Sono questi i risultati che ci piacciono - ha detto Loiero - e con cui ci presentiamo al voto. Sul personale abbiamo raggiunto straordinari risultati dando un futuro a centinaia di precari che questo futuro ora possono guardarlo con più speranza e ottimismo” “La Giunta regionale – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali, Mario Maiolo, - ha aggiunto altri due fiori all´occhiello nella politica di sviluppo e di crescita attraverso il lavoro, stabilizzando oltre 450 lavoratori. Questo significa aver dato una prospettiva migliore a 450 famiglie calabresi che potranno riprogrammare con più certezze il futuro dei propri figli”.  
   
   
FVG, SICUREZZA SUL LAVORO E APPALTI PUBBLICI: CONVEGNO LUNEDÌ 29  
 
Trieste, 29 marzo 2010 - "Salute, sicurezza sul lavoro e qualità degli appalti pubblici. Esperienze e proposte" è il tema del convegno regionale annuale del Forum permanente "Lavoro: qualità e sicurezza" del Friuli Venezia Giulia, che si terrà lunedì 29 marzo a Villa Manin di Passariano (dalle 9 alle 13.30). L´iniziativa, in attuazione del protocollo d´intesa siglato due anni fa (13 febbraio 2008) da Anci, Federsanità Anci Fvg, Upfvg e segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, è promossa insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia e si propone di tracciare un secondo bilancio delle attività congiuntamente poste in essere. Si tratta di un´occasione utile per valutare le iniziative che sono state fatte e che hanno riguardato il tema della tutela della salute e sicurezza sul lavoro, principalmente nei settori della salute e prevenzione e degli appalti, nonché della formazione e del coordinamento. Il programma prevede, dopo i saluti del sindaco di Codroipo, Vittorino Boem, dei presidenti di Anci Fvg, Gianfranco Pizzolitto, Federsanità Anci Fvg, Giuseppe Napoli, Upfvg, Alessandro Ciriani e del direttore dell´Inail Fvg, Antonio Traficante, le relazioni di Roberto Ferri, direttore area prevenzione e promozione salute della direzione centrale salute integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Bou Konate, esperto indicato da Anci Fvg nel Forum permanente "Lavoro:qualità e sicurezza", Alberto Monticco, rappresentante della segreteria regionale Cisl, Donato Riccesi, presidente Ance Fvg, Gianni Mighetti, vice direttore centrale Ambiente e Lavori pubblici della Regione e di Lodovico Nevio Puntin, segretario generale Anci Fvg. Dopo la tavola rotonda sulle esperienze e proposte di Comuni e Province, alla quale innerveranno i primi cittadini delle città capoluogo, insieme a rappresentanti delle organizzazioni sindacali e tecnici, concluderanno i lavori gli assessori regionali all´ambiente e lavori pubblici, Elio De Anna, e alla salute integrazione socio sanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic.  
   
   
BRUXELLES: PIÙ DONNE MANAGER  
 
Bruxelles, 29 marzo 2010 - Nei consigli di amministrazione delle maggiori imprese europee quotate in borsa solo un membro su 10 è donna, e la guida delle banche centrali europee è monopolizzata da governatori uomini. Una piena rappresentanza, sia maschile che femminile, nelle alte cariche, gioverebbe all´economia: è quanto emerge da una nuova relazione presentata oggi dalla Commissione europea. La relazione prelude all´elaborazione di una nuova strategia per l´uguaglianza di genere che la Commissione europea adotterà nei mesi a venire. "Se l´Europa intende seriamente uscire dalla crisi e diventare un´economia competitiva grazie a una crescita intelligente e inclusiva, dovrà sfruttare meglio il talento e le capacità delle donne. L´uguaglianza di genere è quindi al centro della nostra strategia "Europa 2020": includere le donne nel lavoro ci aiuterà a uscire dalla crisi," ha affermato Viviane Reding, commissario europeo per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza evice presidentedella Commissione europea. "Ricerche mostrano che le imprese dove le donne sono ben rappresentate raggiungono anche i migliori risultati economici. Intendo lanciare un appello a tutte le imprese e a tutti governi affinché si impegnino a fondo per far sì che la parità di genere ai posti di comando diventi una realtà concreta. Tengo inoltre ad incoraggiare le donne di talento affinché raccolgano la sfida di sedere nei consigli di amministrazione e di candidarsi alle alte cariche." La relazione dal titolo "Morewomen in senior positions – key to economic stability and growth" mostra che le donne continuano ad essere pesantemente sottorappresentate nel processo decisionale economico. Nel mondo delle imprese, i membri dei consigli di amministrazione delle maggiori società europee quotate in borsa sono uomini in circa l´89% dei casi. La disparità si accentua ai più alti gradi dirigenziali dove solo nel 3% dei casi le donne guidano una grande impresa quotata in borsa.La Norvegia si distingue come unico paese con una situazione prossima all´uguaglianza di genere:i consigli di amministrazione sono composti per il 42% da donne e per il 58% da uomini, frutto di una ripartizione stabilita per legge. Diversi studi hanno peraltro sottolineato i riscontri benefici della diversificazione di genere dimostrando il nesso positivo tra la percentuale di donne in posizioni chiave e le prestazioni aziendali. Da uno studio condotto in Finlandia si evince ad esempio che le imprese dove le donne e gli uomini sono equamente rappresentati nel consiglio di amministrazione sono in media 10% più proficue di quelle dominate da uomini. Per quanto riguarda il processo decisionale politico, dal suo insediamento nel 1979, il Parlamento europeo è l´assemblea caratterizzata dal maggior grado di parità uomo-donna, con il 35% di deputate e il 65% di deputati. La percentuale di donne elette ai parlamenti nazionali (monocamerali o camere basse) in Europa è cresciuta nell´insieme dal 16% nel 1997 al 24% nel 2009. Si tratta tuttavia di una percentuale ancora molto inferiore alla cosiddetta massa critica del 30% ritenuta necessaria perché le donne possano esercitare un´influenza significativa in politica. La situazione degli esecutivi nazionali mostra uno stabile miglioramento, con una percentuale di donne ministri nei governi dell´Ue pari al 27%. La Commissione europea, composta di nove commissari donne (33%) e di diciotto uomini (67%), totalizza fin qui il miglior risultato in termini di parità di genere, registrando un netto aumento rispetto al 5,6% del periodo 1994/1995. Oltre la metà (55%) degli europei intervistati in un recente sondaggio dell´Eurobarometro ritiene che la questione dell´equa rappresentanza uomo-donna nei parlamenti vada "urgentemente" affrontata. Sullo sfondo della crisi economica mondiale, il ruolo delle donne in ambito imprenditoriale diventa ancora più importante. Per poter sopravvivere e far fronte alla crisi, le imprese devono essere governate nel modo migliore e attrarre i migliori talenti sul mercato. Stando ad uno studio realizzato durante la presidenza svedese dell´Ue nel 2009, l´eliminazione negli Stati membri della disparità occupazionale uomo-donna potrebbe produrre un incremento potenziale del Pil fra il 15% e il 45% (vedi allegato). Sono quindi necessari progressi rapidi che assicurino una rappresentanza uomo-donna più equa nelle posizioni chiave in tutti i settori e a tutti i livelli. Con la "Carta per le donne" ( Ip/10/237) presentata il 5 marzo, la Commissione ha ribadito il proprio impegno verso una maggiore parità di genere in tutte le politiche dell´Ue. Alla Carta farà seguito una nuova strategia sulla parità di genere che la Commissione intende adottare nei mesi a venire. Tra le priorità della strategia figura la promozione della parità in ambito decisionale. Tra i provvedimenti intesi a migliorare la parità uomo-donna in ambito decisionale si pensa all´elaborazione di piani sull´uguaglianza di genere, all´individuazione di obiettivi e controlli periodici, ad un miglior equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, alla promozione di modelli guida femminili, a programmi di tutoraggio e al networking. La relazione è stata presentata alla conferenza europea sull´uguaglianza uomo-donna quale base per la crescita e l´occupazione e in occasione di una riunione informale dei ministri per la pari opportunità del 25-26 marzo 2010 a Valencia.  
   
   
FAMIGLIA FVG: 3 AZIONI PER RIDARE FIDUCIA AI GENITORI  
 
Palmanova, 29 marzo 2010 - Il bambino vede la madre con gli occhi del padre ed è per questo che per maturare i figli hanno bisogno di una famiglia capace di proporsi come un utero spirituale, una presenza sempre e comunque più incisiva e costante di qualsiasi altra ingerenza. Buttiglione, Piu´ Bambini Meno Bulli - "E´ comunque evidente - ha rilevato l´onorevole Rocco Buttiglione, intervenendo al convegno Educazione Formato Famiglia organizzato al Municipio di Palmanova dall´associazione onlus La Viarte - che ai genitori serva l´aiuto di un nucleo familiare completato da nonni e zii, di una scuola preparata ed allineata con i tempi che venga incontro alle ridotte disponibilità temporali di madri e padri, di una scuola dove magari si insegni anche l´educazione all´amore per evitare la banalizzazione del sesso e, non ultima, di una comunità di coetanei (gli amici dei figli, ndr) positiva e non forviante rispetto ai valori fondanti della vita. Solo così - ha sostenuto - avremo più bambini e meno bulli". Organizzazione Sociale Complessa - Alle considerazioni di Buttiglione, deciso sostenitore della "famiglia classica, formata dall´unione tra un uomo e una donna", ma altrettanto convinto di quanto sia "sbagliato stigmatizzare le diversità", si è allacciato l´assessore alle Politiche familiari del Friuli Venezia Giulia, Roberto Molinaro, che ha sottolineato la complessità dell´organizzazione sociale moderna nell´estremo Nordest come nel resto d´Italia. Da Assitenza Ad Opportunita´ - Dal concetto di assistenzialismo, ha spiegato, siamo passati già dal 2005 ma in particolare dall´inizio di questa legislatura ad una politica istituzionale improntata alla soggettività, preferendo promuovere ed offrire opportunità ed accompagnamento alle 160mila famiglie con prole di questa regione. Combattere Mancanza Fiducia - La mancanza di fiducia (un dato emerso dalla ricerca condotta dal prof. Loris Benvenuti) nell´ambito della famiglia, sempre meno consapevole del proprio ruolo e dell´enorme potenzialità educativa che detiene, non è l´elemento scatenante ma - ha asserito Molinaro - la conseguenza del contesto in cui viviamo, inevitabilmente caratterizzato dalla stratificazione di una società costretta a subire rapide e continue mutazioni. Famiglia Zoppa Senza Rete Parenti - Famiglia struttura fondante dell´universale umano, famiglia produttrice di capitale sociale, famiglia fondata su Fiducia, Reciprocità e Riconoscimento, famiglia deputata a trasmettere il Senso, ovvero quelle tre-quattro cognizioni vitali fondamentali, ma, secondo il prof. Lorenzo Biagi, condizionata da Tempi, Beni (non solo materiali) e Qualita dei Legami e, in ogni caso, molto meno efficace in assenza di un´adeguata Rete di parenti. Ricostruire Socialita´ E Relazioni - Da tutti questi presupposti, ha confermato Molinaro, prende lo spunto l´azione regionale che si propone di "favorire, attraverso tre percorsi inediti, la ricostruzione della socialità e delle relazioni". Formare Per Non Distruggere - Obiettivo numero uno, formare le famiglie prima che rientrino nella percentuale del 33 per cento che si sfascia, cambiando a questo scopo l´approccio ed il modello di costruzione del nucleo. "Sono già arrivati 132 progetti da associazioni, enti e privati per complessivi 2,6 milioni di euro", ha annunciato l´assessore, passando poi al secondo punto rappresentato dalla conciliazione dei tempi del lavoro con quelli dell´educazione e, infine, al principio di sussidiarietà ("la parte più strategica del piano") da insediare stabilmente nell´organizzazione familiare per ottimizzare i servizi e ridurre le spese. Regione Investe 38 Mln Euro - "Ciò non toglie - ha assicurato Molinaro, richiamando tutti ad una maggiore consapevolezza della valenza prospettiva garantita dalle politiche per la famiglia - che rimane valido uno dei punti cardine del nostro programma di governo, quello di dedicare l´uno per cento della spesa corrente alla famiglia. Ci siamo vicini - ha concluso - perché nel 2010 siamo a più di 38 milioni di euro rispetto ai 43-45 che ci prefiggiamo di raggiungere prossimamente".  
   
   
ROMA: AD APRILE AVVIO COORDINAMENTO GARANTI REGIONALI MINORI  
 
Trieste, 29 Marzo 2010 - Il Coordinamento dei Garanti regionali dei diritti dell´infanzia e dell´adolescenza sarà un´azione concreta e prenderà avvio già con il prossimo incontro, che vedrà riuniti tutti i Tutori regionali a Napoli il 30 aprile. Lo ha reso noto il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia Edouard Ballaman, che nella sua veste di Tutore dei minori ha partecipato a Roma a un incontro su questo tema promosso dall´Unicef nazionale, al quale hanno partecipato anche i Garanti dell´infanzia di Veneto, Marche, Molise, Lazio, Campania e Liguria. Scopo del Coordinamento, che potrebbe essere svolto a rotazione annuale dagli stessi Garanti, è di avviare un´azione di promozione e tutela dei minori d´età attraverso lo scambio e la condivisione di strategie e buone prassi a favore dell´infanzia e dell´adolescenza, come sancito dalla Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo di New York del 1989.  
   
   
UN PROTOCOLLO PER STUDIARE COME ABBATTERE I COSTI FAMILIARI IL MARCHIO "FAMILY IN TRENTINO" AL COMUNE DI PINZOLO E ALLE FUNIVIE DI PINZOLO  
 
 Trento, 29 marzo 2010 - In un´atmosfera festosa e chiassosa che ha riempito Pinzolo il 26 marzo (più di quattrocento, di cui duecento sono bambini e ragazzi, sono i partecipanti all´annuale raduno dei coordinatori regionali dell´Associazione Nazionale Famiglie Numerose), l´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi ha chiamato attorno a un tavolo i responsabili dell´Associazione Famiglie Numerose e del Forum Trentino delle associazioni per la famiglia per firmare un importante protocollo d´intesa che prevede l´erogazione di contributi per l´abbattimento dei costi familiari derivanti da consumi idrici ed energetici. Erano presenti anche i sindaci di Pinzolo, Carisolo, Giustino e Massimeno, i responsabili delle Funivie di Pinzolo e della locale Cassa rurale che hanno sponsorizzato l´evento, il presidente del Parco naturale Adamello Brenta e il titolare del ristorante "La Botte" che entreranno a far parte dei partner del Distretto Famiglia della Provincia autonoma di Trento, rappresentato a Pinzolo dal suo direttore Luciano Malfer. "Quello di oggi – ha tra l´altro detto l´assessore Rossi, che è intervenuto anche in rappresentanza del presidente Dellai, – non è solo un importante segnale con cui la Provincia intende alleviare le difficoltà in cui quotidianamente versano le famiglie numerose, ma costituisce anche un primo esperimento di tal genere in Italia. E´ un primo passo di una rete di sensibilità che vogliamo estendere anche al di là del Trentino, una buona pratica per la quale siamo lieti di avere la collaborazione sia del Forum Trentino delle associazioni delle famiglie sia della vostra Associazione Nazionale Famiglie Numerose". "La creazione del Distretto della Famiglia della Provincia autonoma di Trento - ha poi continuato Rossi, - costituisce lo strumento ideale per orientare tutte le scelte che la Provincia fa in campo economico o sociale in direzione dei bisogni delle famiglie. Entro autunno speriamo di poter licenziare in Consiglio provinciale la nuova legge sulle politiche per la famiglia. Ma non vogliamo perder tempo e quindi ci siamo presi in anticipo: noi vorremmo che la prima delibera dopo l´approvazione della legge provinciale riguardi i contributi alle famiglie con più di tre figli per abbattere i costi delle bollette dell´acqua e della luce elettrica. Con il protocollo che firmiamo oggi qui a Pinzolo chiediamo la vostra collaborazione, e siamo felici che voi abbiate già risposto in modo positivo, per individuare criteri e modalità per alleviare le difficoltà in cui versano le famiglie numerose". Le famiglie numerose trentine (dai tre figli in su) potranno godere di specifici contributi per l´abbattimento dei costi relativi ai consumi idrici ed energetici. È quanto prevede il disegno di legge sulla promozione del benessere familiare recentemente approvato dalla Giunta provinciale (29 gennaio 2010) ed ora all´esame del Consiglio provinciale, mentre oggi, facendo seguito a questo ben preciso impegno che vuole farsi carico delle difficoltà anche economiche delle famiglie, in particolare di quelle numerose, l´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi ha firmato un protocollo d´intesa con l´Associazione Nazionale Famiglie Numerose, a Pinzolo per tenervi l´annuale riunione generale dei coordinatori regionali, e con il Forum Trentino delle associazioni per la famiglia, con cui si definiscono le modalità e i criteri in base ai quali verranno concessi i contributi ad avvenuta approvazione della legge da parte del Consiglio provinciale. Il protocollo d´intesa firmato oggi, accanto all´impegno della Provincia a coinvolgere le due associazioni nell´orientare servizi e interventi verso i bisogni e il benessere di questo target di famiglie, prevede la collaborazione diretta dell´Associazione Nazionale Famiglie Numerose allo studio e alla progettazione del previsto contributo, nonché quella del Forum trentino a monitorare l´adeguatezza del progetto rispetto ai bisogni delle famiglie trentine. Va per altro ricordato che in Trentino per "famiglie numerose" si intendono quelle con tre o più figli, anziché dai quattro figli in poi come considerato nel resto del territorio nazionale, e che proprio a partire dal terzo figlio in poi le famiglie trentine non dovranno più sostenere - come prevede il già citato disegno di legge - i costi relativi a trasporto scolastico, mensa e anticipo/posticipo alla scuola dell´infanzia. Tra le misure previste per le famiglie numerose, inoltre, vi è anche un ticket sanitario familiare che tenga conto dei carichi familiari. L´incontro di Pinzolo è stata anche l´occasione consentire all´assessore Rossi di consegnare il marchio "Comune amico dei bambini" al Comune della stazione turistica rendenese, per premiarne il forte impegno a favore della famiglia. Il marchio "Family in Trentino" è stato invece consegnato alle funivie di Pinzolo per la loro partecipazione all´iniziativa "Sky Family in Trentino", mentre a tutte le famiglie che hanno partecipato all´assemblea è andato una borsa con prodotti tipici trentini. (m.N.) L´associazione Nazionale Famiglie Numerose a Pinzolo Almeno quattro figli: questa la condizione per poter aderire all’associazione che, costituita nell’autunno del 2004, ha oggi oltre 10mila iscritti distribuiti in tutta Italia, con un sito, www. Famiglienumerose.org, che è sempre più un luogo di incontro, di dibattito e di sollecitazioni sul tema delle famiglie e sulle questioni legate al vivere in famiglie numerose. Quello di Pinzolo è dunque un appuntamento “di lavoro” per gli oltre 150 coordinatori, che dovranno confrontarsi su un’agenda importante che riguarda la centralità della famiglia nella politica nazionale e locale, con l’ urgenza e l’attualità di un tema che ha bisogno di risposte concrete che l’associazione, appunto, e le famiglie sollecitano. Gli adulti non sono venuti da soli, a Pinzolo: con loro anche oltre 200 tra bambini e ragazzi che sono andati alla conquista Pinzolo, Carisolo, Giustino e Massimeno, i comuni coinvolti nell’organizzazione, con il coordinamento della Provincia Autonoma di Trento e della Cassa Rurale di Pinzolo, entrambi sponsor dell’evento, assieme all’Azienda per il Turismo, alla Protezione Civile del Trentino, ai Nuvola, a Funivie Pinzolo Spa, alla Scuola di Sci Pinzolo, ai Rifugi del Doss del Sabion, ai commercianti e pubblici esercizi Ucas. Ospiti delle strutture ricettive di Pinzolo, Carisolo e Giustino, ma poi tutti assieme a pranzo e cena nel capannone che la Protezione Civile ha allestito nel centro di Pinzolo per vivere così ulteriori momenti di condivisione e anche di divertimento. Gli incontri per i coordinatori dell’Associazione sono previsti oggi e domani mattina presso la sala della Protezione Civile, dove per l’occasione verrà predisposta anche una nursery, in risposta alle esigenze delle mamme coordinatrici di tenere con sé i più piccoli. Il programma di intrattenimento per bambini e ragazzi ha per tema la scoperta del territorio della Val Rendena: i ragazzi quindi potranno sciare al Doss del Sabion, compiere i primi passi sulla neve assieme ai maestri di sci e incontrare il Soccorso Alpino a Prà Rodont, giocare sulla neve, ma anche conoscere una stalla con le mucche di razza Rendena e l’ apicoltore con api e miele al seguito. Inoltre, i Vigili del Fuoco di Pinzolo hanno predisposto per loro una manovra speciale, un´esibizione che si terrà domani mattina sul piazzale del Centro della Protezione Civile, mentre Ucas curerà una speciale tombola con ricchi premi la sera di sabato. Un incontro importante, questo dell´Anfn, che ha consentito all’Alta Rendena di sperimentare sul campo la propria sensibilità e capacità organizzativa a favore delle famiglie, come passaggio fondamentale nel progetto che, siglato a gennaio con la Provincia Autonoma di Trento, intende fare di questo territorio un laboratorio per le famiglie, sia residenti sia ospiti.  
   
   
WELFARE: INTESA TRA REGIONE CAMPANIA E COMUNE DI SALERNO  
 
Napoli, 29 marzo 2010 - La Giunta regionale ha approvato un Protocollo d´Intesa tra la Regione e il Comune di Salerno, firmato dagli assessori alle Politiche Sociali della Regione e del Comune. L’intesa, per la quale è stata prevista la somma di 4.000.000,00 €, concerne interventi in materia di welfare articolati in sette progetti: ristrutturazione edilizia dei contenitori dedicati all’attività del segretariato sociale; servizi di accoglienza dei minori; posto unico di accesso ai servizi sociali territoriali; case di accoglienza per donne e minori, educazione alla legalità; contrasto alla diffusione di alcolismo fra i minori; supporto per i bisogni degli anziani. "Questo protocollo - dichiara l´Assessore regionale - corona una stagione di profonda e fattiva collaborazione con il Comune di Salerno nella direzione di una programmazione sociale che tiene insieme gli interventi previsti in sede di piano sociale di zona e le risorse comunitarie". "Intendo manifestare la piena soddisfazione del Comune di Salerno afferma l´assessore comunale - per il positivo esito del sistema di programmazione integrato messo in campo con la stipula del protocollo".