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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Aprile 2010 |
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PAVIA “SPECIALE MAIS E SORGO 2009” ECCO I RISULTATI DELLE PROVE DIMOSTRATIVE PROVINCIALI E REGIONALI E DELLA SPERIMENTAZIONE INTERREGIONALE CEREALI |
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Da quest’anno l’ormai tradizionale opuscolo “Speciale Mais e Sorgo”provincia di Pavia verrà pubblicato sul sito della Provincia di Pavia – Home page Settore Agricoltura-progetti di ricerca e sperimentazione ( www.Provincia.pv.it/ ), il link della pagina è il seguente: http://www.Provincia.pv.it/provinciapv/brick/progettiricerca L’opuscolo rappresenta la fase conclusiva dell’attività di sperimentazione e divulgazione del “Progetto Grandi colture e reti dimostrative 2009” finanziato da Regione Lombardia-ersaf e che coinvolge i tecnici delle province e il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura di Bergamo (Cra). Si auspica che la pubblicazione sul portale della Provincia renda ancora più divulgabili e accessibili i risultati emersi nella campagna appena conclusa. Il mais è una delle coltivazioni per cui la sostituzione degli ibridi è molto alta e la vita commerciale degli stessi è relativamente breve. Gli ibridi, inoltre, dimostrano una diversa adattabilità alle varie situazioni pedoclimatiche. La rete dimostrativa permette l’analisi della performance dei più importanti ibridi commerciali coltivati in diversi ambienti e per più anni. Dal 2008 la divulgazione riporta i dati produttivi e il comportamento di un’altra coltura, il sorgo. Nel 2009 oltre al sorgo da granella si sono testate varietà utilizzabili per la produzione di energia da biomassa. Sperando che le informazioni pubblicate possano fornire un utile supporto alle scelte degli operatori agricoli, si augura a tutti una buona semina. Per informazioni riguardanti le prove qui pubblicate o per richiesta di partecipazione a prove future, contattare: • Provincia di Pavia - Settore Agricoltura Tel 0382/597774 0382/597771 0382/597.806-011 |
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CORSO PER ESPERTO NELLA FRIGOCONSERVAZIONE DELL’ORTOFRUTTA ATTIVATO UN NUOVO CORSO POST-DIPLOMA ALL´ISTITUTO AGRARIO DI SAN MICHELE ALL´ADIGE |
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All’istituto Agrario di San Michele all’Adige partirà a settembre un nuovo corso post-diploma per formare tecnici di alto profilo nella frigoconservazione dell’ortofrutta. L’iniziativa formativa, aperta ad un massimo di 15 allievi con diploma o laurea nel settore agrario, industriale o delle costruzioni, mira a preparare esperti con competenze specifiche nella progettazione, gestione e manutenzione di strutture ed impianti destinati alla frigoconservazione dell’ortofrutta. Nasce dall’esplicita richiesta di organizzazioni di produttori quali Melinda, La Trentina, Sant’orsola e di Apot che necessitano di personale altamente specializzato a cui affidare la responsabilità di importanti e sofisticati impianti di conservazione. Le iscrizioni sono dal 12 aprile al 22 maggio. L’iniziativa è organizzata dall’Area qualificazione professionale agricola del Centro Istruzione e Formazione e fa seguito al corso di esperto nella gestione della filiera ortofrutticola che ha preso avvio lo scorso dicembre e si concluderà in autunno. Il corso, tenuto da esperti del settore nonché da docenti provenienti da varie Università italiane, oltre a quella di Trento, sarà strutturato in 660 ore articolate secondo il modello dell’alternanza fra formazione in aula e stage aziendale; si svolgerà da settembre 2010 a giugno 2011 e lezioni si terranno nelle giornate di venerdì e sabato mattina con stage per tutta la settimana. È prevista selezione con test e colloquio in entrata per verificare il livello di competenze minime e per individuare eventuali allineamenti nelle competenze di base. Referente del corso: responsabile Area qualificazione professionale agricola, michele.Covi@iasma.it 0461/615234, cell. 335 8359132. Per maggiori informazioni: www.Iasma.it/ |
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BOLOGNA: RACCOLTA DEI FUNGHI SPONTANEI, APPROVATA IN CONSIGLIO LA CONVENZIONE |
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Martedì 30 marzo il Consiglio provinciale ha approvato con 20 voti a favore (Pd e Idv) e 8 astenuti (Pdl, Lega e Udc) la convenzione per il rilascio delle autorizzazioni alla raccolta di funghi epigei spontanei per il periodo 2010/2012. In virtù della convenzione, i soggetti firmatari (Provincia di Bologna, Nuovo Circondario Imolese, Unione di Comuni Valle del Samoggia, Unione Montana Valli Savena-idice, i Parchi Regionali dell´Abbazia di Monteveglio, dei Gessi bolognesi e Calanchi dell´Abbadessa e quello della Vena del Gesso romagnola) si impegnano a confermare per il triennio 2010-2012 l´uniformità della distribuzione dei tesserini e delle relative tariffe. La convenzione stabilisce tipologia, costi e soggetti autorizzati al rilascio dei tesserini per la raccolta dei funghi: - annuali (15 euro), sono riservati ai residenti nei territori montani, emessi dal Nuovo Circondario Imolese e dalle singole Unioni di Comuni, ciascuno per l´area di competenza, hanno validità solo sul quel territorio e sono rilasciati dai singoli soggetti competenti in collaborazione con i Comuni interessati; - giornalieri (6,50 euro), settimanali (16 euro), mensili (25,50 euro) e semestrali (64 euro), hanno validità su tutto il territorio di competenza dei soggetti firmatari della convenzione (a eccezione della Provincia) e sono rilasciati dai Comuni o da pubblici esercizi convenzionati; - per le aree di competenza provinciale (Comuni della pianura e Sasso Marconi, con esclusione delle aree comprese nei Parchi regionali) vengono emessi dalla Provincia dei tesserini semestrali gratuiti rilasciati dai singoli Comuni. Ogni Ente introiterà interamente nel proprio bilancio i proventi derivanti dal rilascio dei tesserini e, relativamente ai fondi di competenza, provvederà a concordare con i Comuni e con gli eventuali esercizi convenzionati una percentuale specifica di riparto. Inoltre entro il 28 febbraio di ogni anno, gli Enti si impegnano a comunicare alla Provincia il numero di tesserini rilasciati e i relativi introiti. La convenzione è valida fino al 31 dicembre 2012 e prevede la possibilità di rinnovo e aggiornamento. |
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BOLZANO: A PROTEZIONE DELLE API DURANTE LA FIORITURA |
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A partire dall´11 aprile in concomitanza con la fioritura degli alberi da frutta la Ripartizione agricoltura della Provincia dispone il divieto di impiego di prodotti fitosanitari dannosi alle api. Il divieto vige fino a revoca. Il divieto di impiegare prodotti fitosanitari dannosi alle api ha inizio per tutte le zone frutticole situate fino a 500 m s.L.m a partire da domenica prossima 11 aprile 2009 (ore 00.00) e rimarrà in vigore fino a revoca. La Ripartizione Agricoltura della Provincia ha stabilito con decreto n. 182/31.2 del 06.04.2010 che i sottoelencati principi attivi, presenti in prodotti fitosanitari, sono dannosi alle api: Abamectina; Etofenprox ; a-Cipermetrina; Fenoxycarb; Bifentrina; Flufenoxuron; Clorantraniliprole; Imidacloprid; Clorpirifos; Lambda cialotrina; Clorpirifos-metile;milbemectin; Clothianidin; Fosmet; Ciflutrina; Pyridaben; Cipermetrina; Pirimifos-metile; Deltametrina; Spinosad; Dichlobenil; Spirodiclofen; Dimetoato; Teflubenzuron; Diquat; Tiametoxam; Emamectina; Triflumuron; Esfenvalerate. |
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PERUGIA, AGRICOLTURA : ABBATTERE I COSTI DELL´ACQUA |
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“Accogliere il più possibile le necessità delle aziende agricole interessate relativamente agli orari per l’irrigazione anche in base al periodo colturale e farsi interprete delle richieste del mondo agricolo presso la Regione per un abbattimento dei costi dell’acqua e per un aumento della disponibilità idrica ad ettaro”. Lo chiede il consigliere del Pd Luca Secondi, attraverso un ordine del giorno sull’approvvigionamento idrico per l’agricoltura in cui “il Consiglio Provinciale invita il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi e la Giunta provinciale stessa ad attivarsi, ricordando come l’agricoltura incida sull’economia locale. Nel documento, il consigliere Secondi afferma che “in questo periodo la situazione dell’agricoltura vive un momento di crisi e di difficoltà e che il rifornimento idrico nel settore agricolo è elemento vitale per il sostentamento delle colture e un costo fisso per le aziende; che attualmente il costo dell’acqua a metro cubo per l’agricoltura è ancora troppo elevato ed incide onerosamente sulla produzione, che la quota ad ettaro riconosciuta alle aziende dell’acqua pubblica risulta non sufficientemente adeguata alle reali esigenze, che gli orari giornalieri consentiti per l’irrigazione non sono giustamente calibrati in base alle esigenze di trapiantatura in campo aperto nel periodo primaverile e che i medesimi orari non coincidono con il rispetto degli orari lavorativi diurni in virtù che l’irrigazione viene prevalentemente effettuata nelle ore notturne non garantendo la sicurezza”. |
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AGRICOLTURA IN ABRUZZO: PROROGA AL 23 APRILE PER DOMANDE BANDO PSR |
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Pescara - La Giunta regionale, su proposta dell’ assessore all’ Agricoltura, Mauro Febbo ed alle luce di una nota tecnica predisposta dalla Direzione regionale del settore Agricoltura, ha prorogato al prossimo venerdì 23 aprile il termine utile per la presentazione delle domande relative al Bando pubblico per la selezione dei Gal (Gruppi di azione locale) e dei Pls (Programmi di azione locale) nell? ambito dell? asse 4 (approccio leader) del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Tale proroga si è resa necessaria per consentire ai partenariati di adeguare le proposte in corso di elaborazione ai nuovi parametri territoriali e finanziari. In ogni caso, non verranno in alcun modo modificate le condizioni di ammissibilità delle proposte. Al contrario, si creeranno condizioni migliorative sia per le opportunità operative dei Gal che per le potenziali disponibilità finanziarie. |
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GRUPPO PARMACOTTO: STRUTTURE TECNOLOGICHE ALL’AVANGUARDIA ED ECO-COMPATIBILI PER LA PRODUZIONE |
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Inaugurato a Parma il nuovo quartier generale del Gruppo che fa capo alla famiglia Rosi. Realizzato in un anno con un investimento di circa 25 milioni di euro, è costituito da un insieme di strutture tecnologicamente all’avanguardia ed eco-compatibili. Realizzato in soli 14 mesi e con un investimento di circa 25 milioni di euro, quello che è a tutti gli effetti il nuovo quartier generale del Gruppo Parmacotto è un insieme di strutture dalle moderne e pulite linee architettoniche, che integra tecnologie all’avanguardia con una grande attenzione allo sviluppo eco-sostenibile e alla tutela dell’ambiente circostante. Il complesso, situato a pochi chilometri dal centro di Parma, si sviluppa su una superficie di 72.000 metri quadri e ospita, oltre ad un edificio ad uso uffici, anche un impianto dedicato alla lavorazione delle materie prime ed uno stabilimento riservato ai servizi para-produttivi (celle frigorifere, spedizioni, spogliatoi). L’estensione dell’impianto è di circa 25.000 metri quadri coperti. Grande attenzione all’ambiente, massime garanzie di sicurezza sul fronte dell’igiene e della sicurezza qualitativa, utilizzo di tecnologie all’avanguardia: queste le parole chiave che riassumono le caratteristiche del nuovo stabilimento del Gruppo Parmacotto, che oggi riunisce in un unico polo gli uffici, la logistica, le attività di affettamento di tutti i salumi e il confezionamento di tutti i prodotti a libero servizio. In Italia il Gruppo Parmacotto conta altri tre stabilimenti. Di questi, due si trovano a San Vitale Baganza (Parma): uno è dedicato alla produzione di prosciutto cotto e si sviluppa su un’area di circa 15.000 metri quadri (di cui 8.000 coperti), mentre l’altro è riservato alla stagionatura del prosciutto crudo di Parma e si sviluppa su un’area di 15.000 metri quadri (di cui 4.500 coperti). Il terzo è invece uno stabilimento di produzione di prodotti tipicamente toscani, il Salumificio Piacenti, che si trova a San Gimignano (Siena) e si sviluppa su una superficie di 4.000 metri quadri (di cui 2.000 coperti). “Inaugurare questo nuovo stabilimento è per me una grande emozione – ha commentato Marco Rosi – perché rappresenta il futuro che avanza, la concretizzazione di un passaggio ad un modello aziendale che vede me e i miei figli, Alessandro e Stefania, impegnati a far sì che il Gruppo Parmacotto muova verso sempre più ambiziosi traguardi di crescita. Solo pochi anni fa questo nuovo stabilimento era solo un sogno: oggi lo abbiamo fatto diventare una realtà e l’inizio di un nuovo progetto. Il prossimo obiettivo? Inaugurare nel medio periodo un altro stabilimento produttivo, magari negli Stati Uniti”. |
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COTTANERA: ETNABIANCO DOC, FRUTTO DELLA VENDEMMIA 2009, ULTIMO NATO IN CASA COTTANERA |
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Professionalità ed entusiasmo, sono i punti di forza sui quali si basa la filosofia produttiva dell´azienda Cottanera di Castiglione di Sicilia (Ct). Un´azienda che, nel giro di un decennio, ha saputo ritagliarsi uno spazio sempre più significativo e di prestigio all´interno del panorama enologico italiano ed internazionale. Quest´anno sono due le novità che saranno proposte al Vinitaly di Verona, la prima riguarda la presentazione della nuova etichetta dell´azienda, e cioè l´Etnabianco Doc Cottanera, mentre la seconda è legata ad una nuova collezione di gioielli del brand Tripodi realizzati a mano. Un´azienda di antiche origini calabresi, fondata nel 1700 dai maestri orafi Tripodi e che, per questa occasione, ha deciso di unire il proprio nome a Cottanera. Il Vino. L´etnabianco Doc, frutto della vendemmia 2009, è l´ultimo nato in casa Cottanera ed è una vera perla. Un bianco destinato all´eccellenza, ottenuto da uve di Carricante, il vitigno più rappresentativo di queste terre vulcaniche, un vino che si candida a conquistare a pieno titolo i palati di giornalisti, esperti del settore, wine-lovers e di appassionati del buon bere. Le note aromatiche prevalenti sono quelle di agrume fresco, al palato si presenta come un vino di notevole spessore e si distingue per il perfetto equilibrio di freschezza e mineralità. “Da tempo pensavamo di ampliare la nostra produzione di bianco – spiega Mariangela Cambria, responsabile marketing e comunicazione dell´azienda, 55 ettari di vigneti a 750 m. Sul livello del mare – desideravamo un vino che potesse esprimere le caratteristiche peculiari delle nostre terre. Il Carricante – prosegue - è un´uva che arriva tardivamente a maturazione nel microclima etneo, la raccolta è stata effettuata in azienda intorno alla metà di ottobre ciò consente, grazie anche all´altitudine e all´elevata escursione termica tipica del nostro ambiente, di sviluppare e mantenere una freschezza aromatica che è sinonimo di originalità e longevità”. L´etnabianco Doc Cottanera è la nona etichetta dell´azienda e va ad affiancarsi al Barbazzale Bianco (Inzolia) e agli altri 7 rossi prodotti, Etnarosso Doc Cottanera (Nerello mascalese e cappuccio), Grammonte (Merlot), Nume (Cabernet sauvignon e cabernet franc), Sole di Sesta (Syrah), L´ardenza (Mondeuse), Fatagione ( Nerello mascalese e altre varietà) e Barbazzale rosso (Nerello mascalese e altre varietà). L´etnabiancodoc Cottanera uscirà sul mercato a giugno 2010. Le bottiglie prodotte sono 7.000, il prezzo in enoteca è intorno ai 13 Euro. |
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L’ECCELLENZA DEI PRODOTTI TOSCANI A TAVOLA 2010 A VILLA MONTALTO |
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E’ ai nastri di partenza l’edizione 2010 di “Vetrina Toscana a Tavola”. In questo ambito, la Camera di Commercio di Firenze, in collaborazione con Confcommercio e Confesercenti, organizza a Firenze per il prossimo 8 aprile, a partire dalle 15, nello splendido scenario di “Villa Montalto” (Via del Salviatino, 6) “Firenzedegustatipico”, una serata dedicata all’incontro tra produzione e ristorazione, focalizzando l’attenzione su 8 prodotti tradizionali della provincia: il prosciutto toscano Dop, il tortello mugellano di patate , il pollo del Valdarno, il carciofo dell’Empolese, la cipolla di Certaldo, il formaggio raviggiolo di latte vaccino, il formaggio caprino dell’alto Mugello, lo zafferano delle colline di Firenze. Alla serata saranno presenti sia produttori, che ristoratori aderenti alla rete di “Vetrina Toscana” e distribuiti in tutta la provincia, nonché personalità istituzionali. Dopo una presentazione a cura dello chef Matia Barciulli, seguirà una degustazione dei prodotti proposti che saranno anche i protagonisti dei menù che i ristoratori proporranno ai loro clienti nei propri locali, dall’1 al 9 maggio prossimi. La seconda fase del progetto è prevista per il mese di novembre, attraverso iniziative analoghe, per sensibilizzare sempre di più l’attenzione dei ristoratori, indirizzando la loro attenzione verso produzioni locali di qualità, accorciando la filiera distributiva e garantendo il consumatore finale su qualità e origine dei prodotti. |
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PER LA REGIONE LOMBARDIA UN VINITALY DA RECORD NEI PADIGLIONI DI VERONA, IN MOSTRA 209 AZIENDE |
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Per la Lombardia, quello che si apre oggi a Verona, è un Vinitaly da incorniciare e all´insegna di un nuovo record. A rimarcarlo è Luca Daniel Ferrazzi, assessore regionale all´Agricoltura, il quale sottolinea che le aziende vinicole lombarde presenti alla più importante rassegna italiana del settore, in programma da domani 8 aprile a lunedì 12, "hanno raggiunto la quota-record di 209 presenze (8 in più della scorsa edizione)". "La nostra regione - sottolineare poi Livio Cagnoni, presidente di Ascovilo (Associazione Consorzi Vini di Lombardia) - è ormai a tutti gli effetti una delle regioni leader a livello qualitativo con le sue 14 Doc e le 5 Docg, il primato nazionale nelle bollicine Docg Metodo Classico e gli oltre 80 milioni di bottiglie prodotte su oltre 23.000 ettari di territorio censito". Al Palaexpo-padiglione Lombardia potranno, dunque, essere degustati i"classici" Franciacorta, Oltrepò e Valtellina, ma anche prodotti sempre più apprezzati come i vini della Valcalepio, di Scanzo, del Garda, di San Colombano e del Mantovano. "Una produzione - conclude l´assessore Ferrazzi - eccellente che, grazie all´impegno e alla professionalità dei nostri produttori, riscuote successi e raccoglie consensi non solo in Italia, ma anche a livello internazionale". |
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DA VINITALY UNA MEDAGLIA DI BRONZO E 23 ´GRAN MENZIONI´ PER I VINI DEL LAZIO |
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I vini del Lazio escono a testa alta dal 18/mo concorso enologico indetto da Verona Fiere in concomitanza del Vinitaly 2010. Una medaglia di bronzo e 23 ´Gran Menzioni´, con Latina che si afferma come la provincia regina del Lazio, con una medaglia e 12 ´Gran Menzioni´; segue Roma con 5 ´Gran Menzioni´, poi Viterbo e Frosinone con 3 ciascuna. L´azienda più premiata del Lazio si conferma Casale del Giglio con la medaglia ottenuta dal ´Mater Matuta´ 2006, sei ´Gran Menzioni´ e il Premio Speciale ´Vinitaly Regione 2010´, novità introdotta quest´anno per premiare il produttore di ogni regione italiana che ha ottenuto il miglior risultato in base alla somma dei punteggi più alti riferiti ai tre migliori vini che hanno ottenuto la ´Gran Menzione´. "Il Concorso Enologico di Verona Fiere - ha dichiarato dichiara il commissario straordinario di Arsial, Massimo Pallottini - è uno dei più selettivi a livello mondiale e lo dimostra il fatto che rispetto allo scorso anno sono state assegnate 42 medaglie in meno (solo 71 medaglie contro 113 del 2009, nonostante un numero maggiore di vini sottoposti a giudizio)". "La Medaglia di bronzo e le 23 Gran Menzioni - ha continuato Pallottini - assumono, quindi, un significato di grande valenza per i nostri vini e i nostri produttori impegnati nella ricerca della qualità. I miei complimenti a Casale del Giglio - ha concluso Pallottini - che rappresenta un esempio virtuoso della nostra regione. Un´azienda che ha saputo programmare e sperimentare in un territorio in apparenza difficile, ma ricco di potenzialità, e oggi è un modello produttivo e una bandiera dei vini del Lazio di qualità". Medaglia di Bronzo Lazio Igt Rosso "Mater Matuta" 2006 Az. Agr. Casale del Giglio - Le Ferriere (Lt). Gran Menzione Lazio Igt Bianco "Moss" 2009 Az. Vinicola La Rasenna - Fiumicino (Rm); Lazio Igt Bianco "Oro Di Ne" 2009 Tenuta Ronci di Nepi - Nepi (Vt); Lazio Igt Bianco "Satrico" 2009 Az. Agr. Casale del Giglio - Le Ferriere (Lt); Lazio Igt Chardonnay 2009 Pietra Pinta Colle San Lorenzo - Cori (Lt); Lazio Igt Bianco "Strada del Passo" 2008 Cantina Sociale Borgo Santa Maria Terre d´Astura - Borgo Santa Maria (Lt); Lazio Igt Bianco "Antinoo" 2007 Az. Agr. Casale del Giglio - Le Ferriere (Lt); Lazio Igt Bianco "Antinoo" 2008 Az. Agr. Casale del Giglio - Le Ferriere (Lt); Cesanese del Piglio Docg "Colle Ticchio" 2008 Az. Agr. Colletonno di Cosimo Domenico - Anagni (Fr); Frusinate Igt Rosso "Quercia Rossa" 2008 Giovanni Terenzi Vini - Serrone (Fr); Lazio Igt Rosso "Nero Buono" 2008 Pietra Pinta Colle San Lorenzo - Cori (Lt); Lazio Igt Rosso "Primolupo" 2008 Az. Agr. Rosa di Cesare - Aprilia (Lt); Lazio Igt Rosso "Veste Porpora" 2008 Tenuta Ronci di Nepi - Nepi (Vt); Cesanese del Piglio Doc "San Magno" 2007 Az. Agr. Colletonno di Cosimo Domenico - Anagni (Fr); Cesanese di Olevano Romano Doc "Colline Della Morra Roscia" 2006 Az. Vitivinicola Buttarelli - Olevano Romano (Rm); Cesanese di Olevano Romano Doc "Terre Olibani" 2006 Az. Agr. Migrante - Olevano Romano (Rm); Lazio Igt Merlot "Villa Tirrena" 2007 Paolo e Noemia D´amico - Castiglione in Teverina (Vt); Lazio Igt Merlot Cabernet Sauvignon "Panta Rei" 2007 Alma Vini - Casata Mergè - Roma (Rm); Lazio Igt Rosso "Madre Selva" 2006 Az. Agr. Casale del Giglio - Le Ferriere (Lt); Circeo Doc Rosato "Riflessi" 2009 Cantina Sant´andrea - Terracina (Lt); Lazio Igt Rosato "Albiola" 2009 Az. Agr. Casale del Giglio - Le Ferriere (Lt); Frascati Superiore Doc Cannellino 2002 Villa Simone - Monteporzio Catone (Rm); Lazio Igt Bianco Vendemmia Tardiva "Aphrodisium" 2009 Az. Agr. Casale del Giglio - Le Ferriere (Lt); Moscato di Terracina Doc Passito "Capitolium" 2008 Cantina Sant´andrea - Terracina (Lt). |
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LA LIGURIA DI SCENA AL VINITALY CON I PRODUTTORI DEL TERRITORIO, OLTRE 100 AZIENDE E 200 ETICHETTE, CON INCONTRI, DEGUSTAZIONI, WORKSHOP |
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Verona. Il meglio dei vini e delle produzioni di olio extravergine di oliva liguri - oltre 200 etichette - in vetrina a Vinitaly e a Sol 2010, la più importante fiera internazionale del comparto. Su iniziativa dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria e in collaborazione con l’Unioncamere Liguria, la Liguria vitivinicola e oleicola è presente a Verona con oltre un centinaio di aziende, 84 per i vini, 22 per l’olio extravergine. L’elenco dei produttori vinicoli liguri che hanno aderito a Vinitaly vede in testa Lo Spezzino con 30 aziende, seguito dall’Imperiese con 29, il Savonese con 19 e il Genovesato con 6. Delle 22 aziende olivicole presenti al Sol di Verona (Area C, stand 20) con il Consorzio per tutela dell’olio extravergine Dop Riviera Ligure 16 sono dell’Imperiese, due del Savonese, una dello Spezzino due del Genovesato. Di queste, cinque aziende sono nello spazio Liguria del Consorzio di Tutela dell’Olio Riviera Ligure Dop, le altre sono rappresentate dalle produzioni presenti nello spazio vetrina. Lo stand dei vini liguri al Padiglione 11, B4 - allestito anche in chiave di promozione turistica con grandi foto del territorio regionale, una sala degustazioni e diversi point ospiterà circa 200 etichette ed è curato dall’Enoteca pubblica regionale della Liguria e della Lunigiana di Castelnuovo Magra. Per tutte le giornate di Vinitaly nello stand della Liguria sono in programma, a rotazione, degustazioni guidate, incontri, presentazioni di libri a cura delle Camere di Commercio di Genova, Imperia, Savona e La Spezia , dell’Enoteca Pubblica, dell’Associazione Italiana Sommelier e, di Confagricoltura Imperia, della stessa Regione Liguria , dell’Università di Torino. Le aziende vinicole in Liguria sono complessivamente 1738. Si tratta, però, nella stragrande maggioranza, di piccole produzioni familiari. Sono invece un centinaio le aziende di una certa consistenza. La superficie vitata regionale è di quasi 2.400 ettari, di cui 836 a Doc- Denominazione di origine controllata e di 1501 quella dove si producono vini Igt e da tavola. La produzione totale di vino è di oltre 71 mila ettolitri di cui oltre 34 mila Doc e oltre 7 mila Igt, pari a una produzione di circa 4 milioni e mezzo di bottiglie. Fra i vini liguri Doc e Igt che fino a lunedì 12 aprile saranno al centro di numerosi eventi e degustazioni in fiera a Verona ci sono Cinque Terre, Vermentino e Bianco e Rosso dei Colli di Luni e Colline di Levanto, Pigato, Rossese e Vermentino della Riviera di Ponente , Bianchetta , Vermentino e il Ciliegiolo del Tigullio, Rossese di Dolceacqua e Ormeasco di Pornassio, Granaccia delle colline genovesi e savonesi, Lumassina. In vetrina anche lo Sciacchetrà, famoso vino da dessert delle Cinque Terre e il Moscato del Golfo del Tigullio.oltre a vini rossi, bianchi e passiti di varietà recuperate di antichi vitigni liguri. Sono invece circa 20 mila gli ettari coltivati ad oliveto sul territorio regionale, mentre le produzioni di olio di oliva, che presenta un trend in crescita, si attestano complessivamente in media sui 44 mila quintali. Le produzioni a denominazione di origine protetta riguardano una superficie di oltre 1600 ettari con una produzione di olio certificato pari a circa 5 mila quintali, corrispondente al 10% della produzione totale regionale. La Liguria è stata la prima regione italiana ad aver ottenuto riconoscimento europeo di denominazione di origine protetta per la sua produzione di Olio. |
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LA PROVINCIA DI ASTI AL VINITALY DI VERONA |
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La Provincia di Asti sarà presente alla 44^ edizione del Vinitaly che si svolge a Verona dall’8 al 12 aprile, con uno stand espositivo nell’area istituzionale Unioncamere Piemonte finalizzato, in particolare, alla promozione della Barbera d’Asti Docg in collaborazione con la Camera di Commercio di Asti e il Consorzio Tutela Vini d’Asti e del Monferrato. Sabato 10 aprile, con inizio alle 11 al Padiglione 9 del Vinitaly di Verona, si terrà l’incontro “Asti: un territorio della tradizione e della innovazione” con la partecipazione congiunta degli enti astigiani. Il Presidente della Provincia Maria Teresa Armosino, l’Assessore all’Agricoltura Fulvio Brusa e l’Assessore al Turismo Giovanna Quaglia illustreranno le iniziative dedicate alla Barbera messe in campo dalla Provincia durante la conferenza stampa “Il fascino della rossa: Barbera Meeting You e Milano Food Week”. Al termine verrà presentato il volume “Il nostro vino quotidiano” con disegni di Guarene, Spettattore editore abbinato ad un cofanetto contenente due bottiglie di Barbera d’Asti Superiore 2007 realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Asti e il contributo del Distretto dei Vini Langhe Roero e Monferrato. Il libro con presentazioni del Presidente della Provincia Maria Teresa Armosino e del Presidente della camera di Commercio Mario Sacco, propone alcuni testi dell’edizione del 1981 (interventi di Giovanni Arpino, Franco Piccinelli, Davide Lajolo, Gino Nebiolo e Livio Burato) con l’aggiunta di altri testi a cura di Sergio Miravalle, Vanni Cornero, Ercole Zuccaro, e Paolo Guercio per spiegare come il bere bene e in modo consapevole sia un valore aggiunto alla qualità della vita. Sono presenti ricette per la preparazione di piatti con il vino a cura di Giovanni Goria e Piero Bava (Accademia della Cucina Italiana), ricette di cocktails di Beppe Sola e le Doc curate da Michele Alessandria Direttore Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino). “Spesso chi si avvicina al vino sente che si utilizzano termini difficili, che si discute con un linguaggio da iniziati, che tutto è avvolto da un alone di mistero. Così, chi non conosce ancora il piacere e i benefici che derivano al corpo e alla mente da un consumo moderato di vino, preferisce rivolgersi verso prodotti meno impegnativi, più facili, che non incutono timore e parlano in modo confidenziale. E’ un errore, perché il vino, pur con tutte le sue molteplici sfaccettature, è una bevanda facile da capire, che fa parte della nostra storia e della nostra civiltà”. (Dalla Presentazione di Maria Teresa Armosino Presidente della Provincia di Asti). |
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OGGI A VINITALY EL TRIBUNAL VENETO DE L’INQUISITHION PROCESSA LE IMITAZIONI DEI VINI DI TERRITORIO: “BEVETE SOLO L’ORIGINALE” |
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Rivive oggi a Vinitaly il “Serenissimo Tribunal de l’Inquisithion” che, in sessione straordinaria a Verona, processerà i prodotti che imitano i vini veneti a Denominazione all’insegna di “bevete solo l’originale”. L’antica magistratura veneziana, esempio di giustizia ponderata e severa che opera in nome dell’interesse di tutti, si insedierà alle 12,30 nella stand istituzionale della Regione del Veneto, situato nel settore D4 del Padiglione 4, posto di fronte all’ingresso principale del quartiere fieristico e che ospita, assieme al contiguo Padiglione 5, la maggior parte delle aziende regionali presenti alla grande rassegna mondiale dell’enologia. Gli otto magistrati, con la tradizionale tunica, processeranno le bottiglie le cui etichette imitano o ricordano i vini del Veneto, regione che è tra i maggiori distretti produttivi mondiali di enologia di territorio, dove si producono mediamente 8 milioni di ettolitri di vino oltre un terzo dei quali a Denominazione (e la parte restante quasi interamente a Indicazione Geografica), con punte di eccellenza assolute nei mercato di tutti i continenti. In proposito basta citare il Prosecco, campione di nuovo stile spumantistico del quale domani si stapperanno le prime bottiglie Docg Conegliano Valdobbiadene, e l’Amarone, rosso inimitabile e unico, dalla forza piacevole e sempre invitante. Lo spazio istituzionale del Veneto verrà inaugurato alle ore 12 alla presenza del ministro delle politiche agricole e presidente eletto della Regione Luca Zaia, affiancato dal Presidente dell’Unione Consorzi Vini Veneti D.o.c. Luciano Piona. |
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