Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Maggio 2010
UE: MERCATO INTERNO, CONTI PUBBLICI SANI E POLITICA REGIONALE: RICETTE PER IL SUCCESSO DI EU2020  
 
Bruxelles, 24 maggio 2010 - Completare il mercato interno, assicurare la sostenibilità dei debiti pubblici, e una politica di coesione europea efficace: sono le chiavi per il successo della strategia Eu2020, secondo le risoluzioni votate giovedì 20 maggio dal Parlamento. Il voto sulla risoluzione generale su Eu2020 è stato rimandato a giugno. Un "Atto per il mercato unico" entro maggio 2011: è quello che chiede l´assemblea con la risoluzione di Louis Grech (Malta, S&d) votata oggi in aula alla stragrande maggioranza. L´ue dovrebbe stabilire le sue priorità politiche, includendo iniziative legislative e non, per creare un´economia sociale di mercato competitiva e verde. Il testo parla di un approccio "più olistico" al mercato interno, che deve essere rafforzato se la strategia 2020 intende preservare il modello sociale europeo, pur assicurando la competitività del vecchio continente. La relazione Grech costituisce il contributo del Parlamento al rapporto preparato da Mario Monti su richiesta del presidente della Commissione Barroso per il rilancio del mercato unico europeo. Conti pubblici in ordine - Una risoluzione sulla sostenibilità delle finanze pubbliche è stata approvata con uno stretto margine (302 voti contro 275 e 34 astensioni). I gruppi del centro-destra e i liberali l´hanno sostenuta contro i gruppi del centro-sinistra e i verdi. La risoluzione chiede agli Stati membri di fare della sorveglianza del debito pubblico una priorità, e alla Commissione di valutare la qualità del debito dei 27, anche via studi e analisi. Secondo i parlamentari l´esecutivo europeo deve poter avere maggior controllo sulle statistiche nazionali: la scarsa qualità delle statistiche è un motivo di sfiducia nelle finanze pubbliche da parte dei mercati. Infine, è necessario stringere la supervisione dei mercati finanziari, per assicurare la salute a lungo termine dei conti pubblici. Alla fine del voto il relatore socialista Liem Hoang Ngoc (Francia), ha ritirato il suo nome dalla risoluzione perché, a seguito delle modificazioni introdotte dagli emendamenti, rappresentava un "duro colpo contro i cittadini: il Ppe e i liberali vogliono far pagare questa crisi alla gente". Politica regionale, ricerca e sviluppo - Adottata ad alzata di mani la risoluzione sul "contributo della politica di coesione al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona e della strategia Eu2020" preparata da Ricardo Cortés Lastra (S&d, Es). Cortés evidenzia l´importanza di coinvolgere le autorità locali e regionali e gli attori della società civile nella realizzazione della strategia per lo sviluppo e la crescita. Un altro testo, curato dall´olandese Lambert Van Nistelrooij (Ppe), chiede che ci siano più sinergie fra i fondi per la ricerca e l´innovazione, la politica regionale e il 7imo programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo. Secondo il Parlamento, una crescita economica sostenibile dipende sempre più dalla capacità delle economie regionali di innovare e investire nelle nuove tecnologie.  
   
   
RIVITALIZZARE L´UNIONE PER IL MEDITERRANEO  
 
Bruxelles, 24 maggio 2010 - Il secondo summit dell´Unione per il Mediterraneo (Upm), in programma il 7 giugno a Barcellona, avrà luogo in circostanze difficili, ma i deputati vogliono che il processo riprenda con forza e chiedono nuove sovvenzioni. Solo in questo modo l´Upm può raggiungere il suo scopo di avvicinare i paesi della regione. Secondo il progetto di risoluzione di Vincent Peillon (S&d, Fr), adottato per alzata di mano giovedì 20 maggio, il nuovo impeto di cui ha bisogno l´Unione per il Mediterraneo richiederà un impegno storico da parte dei capi di stato e di governo, che dovranno assicurare un finanziamento adeguato per i progetti più importanti tra quelli già previsti e consolidare le istituzioni sulle quali si basa il processo di cooperazione e avvicinamento tra i paesi del Mediterraneo. L´upm ha vissuto un periodo di stagnazione politica dal dicembre 2008 a causa del conflitto di Gaza, anche se le riunioni dei ministri e degli alti funzionari sono riprese nel settembre 2009. La maggior parte dei progetti dell´Upm è destinata alla ricerca e allo scambio tra insegnanti, scuole e università, incluso l´aggiornamento del programma Erasmus Mundus per il Mediterraneo e la creazione di un "Erasmus Junior" per la regione, con lo scopo di espandere gli scambi culturali tra gli Stati membri dell´Upm. L´unione per il Mediterraneo, creata nel luglio 2008 a Parigi, serviva per rivitalizzare il processo di Barcellona, definendo una cooperazione tra i paesi mediterranei intorno a sei grandi progetti (protezione civile, traffico terrestre e marittimo, bonifica del Mar Mediterraneo, piano per l´energia solare, Iniziativa per lo sviluppo degli affari mediterranei, creazione di un´università Euromediterranea) e prevedendo la creazione di un segretariato permanente a partire dal marzo 2010. Finanziamenti adeguati - La risoluzione odierna propone che vengano incrementate le sovvenzioni al segretariato per permettergli di svolgere le sue funzioni in maniera consona. Il segretariato, presieduto dal giordano Ahmed Maas´deh, ha sei vicesegretari generali, di cui uno sarà palestinese e un altro israeliano, e dovrà versare nuova linfa in un processo che sta attualmente avvizzendo. Il segretariato dovrà tenere i contatti con la Commissione Europea e in particolare con Europeaid e la Banca europea degli investimenti, uno dei maggiori finanziatori dell´Upm. Pensando al futuro, il Parlamento vuole un aumento considerevole delle risorse destinate all´Upm nei prossimi piani di bilancio a lungo termine dell´Ue per il 2014-2020. La risoluzione propone anche la creazione di una Banca di investimento e sviluppo Euromediterranea. Rafforzare lo scrutinio parlamentare dell´Upm - I deputati credono inoltre che l´architettura istituzionale dell´Upm non sarà completa senza uno scrutinio parlamentare del processo, che dovrebbe essere affidato all´Assemblea parlamentare Euromediterranea (Apem).  
   
   
UE: PRESIDENTE REGIONE UMBRIA MARINI NEL COMITATO REGIONI EUROPEE  
 
Perugia, 24 maggio 2010 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, è stata designata quale membro effettivo in rappresentanza delle Regioni italiane in seno al Comitato delle Regioni d’Europa. Si tratta di un incarico che riveste per l’Umbria un significato di particolare prestigio in considerazione del fatto che il Comitato ha fra i suoi compiti quello di favorire l’integrazione europea, avvicinando l’Europa agli Stati membri ed ai cittadini. Il Comitato, nato dalla volontà degli Stati membri di rispettare le identità e le prerogative degli enti regionali e locali e di renderli partecipi dello sviluppo e dell’attuazione delle politiche europee, ha assunto con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona un ruolo politico sempre più rilevante in ambito comunitario e nella difesa del principio di sussidiarietà. Oltre ad essere un organismo consultivo, al quale il Consiglio dell’Unione Europea e la Commissione europea debbono obbligatoriamente rivolgersi per alcune materie, il Comitato può ora impugnare davanti alla Corte di Giustizia europea gli atti legislativi dell’Ue che violano il principio secondo cui le decisioni dovrebbero essere prese al livello più vicino possibile ai cittadini. Ogni futura proposta legislativa dell’Ue dovrà quindi tenere conto delle competenze degli enti regionali e locali, che dovranno essere ampiamente consultati durante la fase preliminare del processo legislativo.  
   
   
EUROPA CAPPELLACCI CONFERMATO NEL COMITATO DELLE REGIONI EUROPEE  
 
Roma, 24 Maggio 2010 - Il presidente della Regione Ugo Cappellacci è stato confermato il 20 maggio nel Comitato delle regioni europee. Ad approvare la nomina a Roma, in rappresentanza del Governatore, è stato l’assessore della Programmazione Giorgio La Spisa. "La Sardegna - ha dichiarato La Spisa - ha necessità di essere rappresentata nel Comitato in maniera stabile e autorevole. Il nostro presidente ha entrambe queste caratteristiche, perciò sono lieto di aver approvato la nomina nella Conferenza dei presidenti di oggi. Auguro a lui un lungo e proficuo lavoro per il bene della nostra isola".  
   
   
UE: LOMBARDO ELETTO VICE PRESIDENTE DELLE REGIONI INSULARI  
 
Palermo, 24 maggio 2010 - Il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e´ stato eletto vicepresidente vicario delle regioni insulari dell´Ue, al termine dell´assemblea, che si e´ tenuta a Ponta Delgada, nelle Azzorre(portogallo). Il presidente sara´ Carlos Cesar, presidente della regione autonoma delle Azzorre, mentre Lombardo rappresentera´ anche le isole nell´Ufficio politico della Conferenza delle regioni periferiche marittime d´Europa. All´assemblea hanno partecipato, per la Sicilia, il dirigente generale del dipartimento per i rapporti con l´Ue e internazionali, Francesco Attaguile, e il dirigente responsabile per il Mediterraneo e l´insularita´, Piero Di Maggio. La delegazione siciliana ha proposto ed ottenuto che fra le richieste che le regioni insulari e la Crpm avanzeranno alla Commissione europea siano aggiunte misure compensative per il disagio vulcanico, che interessa direttamente o indirettamente molte isole europee, e per il rischio sismico, particolarmente presente nelle isole mediterranee. Queste due nuove condizioni di elegibilita´ per interventi aggiuntivi dell´Ue nei territori interessati, costituiscono il completamento di quanto la Sicilia ha gia´ ottenuto con una costante azione svolta alla testa delle regioni insulari europee, con l´inserimento anche nell´articolo 174 del Trattato di Lisbona - che regola la vita e il funzionamento dell´Ue - del riconoscimento del disagio insulare, aggravato dalla montagnosita´ e dallo spopolamento. Quest´ultimo va inteso, secondo quanto sostenuto dai delegati siciliani, non solo come bassa densita´ di popolazione (isole del nord Europa), ma anche e soprattutto in presenza di elevati fenomeni di esodo derivanti da alti tassi di disoccupazione giovanile. Ci si attende, adesso, che anche gli stati membri interessati, primo fra tutti l´Italia, che ha la piu´ numerosa popolazione insulare e una diffusa presenza dei fattori di disagio di cui si chiede il riconoscimento, sostengano nei negoziati le proposte delle Regioni insulari per pervenire ad una normativa europea adeguata.  
   
   
25 MAGGIO - 1 GIUGNO 2010: SETTIMANA EUROPEA DELLE PMI  
 
Bruxelles, 24 maggio 2010 - Al via l´edizione 2010 della Settimana Europea delle Pmi, che si svolgerà dal 25 maggio al 1 giugno. La Settimana Europea delle Pmi 2010 si concretizza in una campagna paneuropea che coinvolge 37 paesi e che prevede in maniera totalmente decentralizzata una serie di eventi ed attività volti ad avvicinare potenziali ed esistenti imprenditori tra di loro ed informare gli imprenditori sul supporto alla loro attività offerto dalle Istituzioni a livello europeo.  
   
   
DAL 25 MAGGIO AL 1 GIUGNO SETTIMANA EUROPEA DELLE PMI. DUE GLI APPUNTAMENTI PROMOSSI DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna, 24 maggio 2010 - Quanto conta l’intuito nel successo di un impresa? Che ruolo gioca la creatività nella capacità di cogliere nuove nicchie di mercato? Di questo si parlerà, mercoledì 26 maggio a Bologna a partire dalle 10, nell’incontro “Dai cinque sensi... Alla ricerca del sesto senso - l’Intuito in impresa, innovare creando i mercati di domani” che si svolgerà al Frassinago18 (via Frassinago 18/2). L’iniziativa - promossa dalla Regione Emilia-romagna e coordinata da Aster - è organizzata nell’ambito della Sme Week, la settimana europea delle piccole e medie imprese, che la Commissione Europea ha fissato dal 25 maggio al 1 giugno con l’obiettivo di informare gli imprenditori sulle opportunità comunitarie e promuovere lo spirito imprenditoriale riconoscendone il valore sociale. L’appuntamento bolognese rappresenta un momento di formazione destinato alle piccole e medie imprese e strutturato per gruppi di lavoro in cui gli imprenditori, guidati da quattro tutor esperti, lavoreranno sull’intuito, sulla capacità di anticipare il mercato, sulla forza dei network, riflettendo anche sul ruolo della fortuna e della bravura nella creazione di un business di successo. I lavori saranno aperti dall’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli e dal presidente di Aster Pietro Caselli. Per informazioni http://www.Aster.it/smeweek. «La Settimana europea delle Pmi s’inserisce coerentemente nell’insieme delle misure che la Regione Emilia-romagna – sottolinea l’assessore regionale Muzzarelli - mette a disposizione proprio delle piccole e medie imprese emiliano romagnole. Si tratta di una realtà che conta oltre 900 imprese emiliano-romagnole che stanno realizzando investimenti, pari a 228 milioni di euro, in progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientali, dell’innovazione aziendale e della ricerca industriale anche grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione attraverso le proprie misure di incentivazione». Sempre nell’ambito della settimana europea delle Pmi è prevista - giovedì 27 maggio, alle 14.30, presso il Museo d’Arte della città di Ravenna - l’iniziativa "L’intuito femminile nel fare impresa" organizzata dall´ Eurosportello della Camera di Commercio di Ravenna. In coincidenza con l’iniziativa, sarà presentata la guida “Aprire le Pmi ai ricercatori europei - innovazione e trasferimento tecnologico in Emilia-romagna”, realizzata da Aster con il sostegno della Regione Emilia-romagna. Il volume è destinato ai ricercatori europei che vogliano collaborare con una piccola e media impresa del nostro territorio e uno strumento che intende promuovere le opportunità di inserimento professionale dei ricercatori favorendo in questo modo l’attrazione di competenze scientifiche a disposizione delle imprese locali. La Settimana europea delle Pmi 2010. ´Sme Week´ è una campagna paneuropea che coinvolge 37 Paesi e che prevede una serie di eventi ed attività volti ad avvicinare potenziali ed esistenti imprenditori tra di loro. Gli eventi saranno organizzati a livello nazionale, regionale o locale da organizzazioni professionali, fornitori di servizi, così come autorità nazionali, regionali e locali operanti nei paesi partecipanti. Questi eventi sono anche pensati per offrire alle Pmi un’occasione di condivisione delle esperienze consentendo di trarre spunti utili per sviluppare ulteriormente gli affari. Tra gli obiettivi dell’edizione 2010 quello informare gli imprenditori sul supporto che le autorità a livello europeo, nazionale e locale offrono alle micro, piccole e medie imprese, ma anche promuovere l’imprenditorialità affinché sempre più persone, in particolare tra i giovani, prendano in considerazione per la loro carriera l’idea di diventare imprenditori riconoscendo il ruolo degli imprenditori nel migliorare il benessere, l’offerta lavorativa, lo sviluppo dell’innovazione e la competitività in Europa.  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.Marketpress.info/  ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.Info    
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.Marketpress.info/  eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.Info    
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je www.Marketpress.info/  odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.Info    
   
   
EMISSIONE BOT  
 
 Roma, 24 maggio 2010 - Il Mef ha disposto per il giorno 26 maggio 2010, con regolamento 31 maggio 2010, un´asta di Bot:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Semestrali 8.500 30.11.2010 183
È da tener presente che il 31 maggio 2010 vengono a scadere Bot per 9.795,043 milioni di euro. Si ricorda che, ciascuno degli operatori partecipanti alle aste dei Buoni Ordinari del Tesoro potrà presentare fino ad un massimo di cinque richieste di acquisto (anziché tre). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con offerte degli operatori espresse in termini di rendimento. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez.ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di cinque - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 26 maggio 2010, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali, previsto in via automatica per il giorno 27 maggio 2010. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 27 maggio 2010. La circolazione dei Bot al 14 maggio 2010 era pari a 148.027,638 milioni di euro, di cui 3.500 milioni di euro trimestrali, 58.533,043 milioni di euro semestrali e 85.994,595 milioni di euro annuali.
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP  
 
Roma, 24 maggio 2010 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 28 maggio 2010, con regolamento 1º giugno 2010, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: decorrenza : 1º marzo 2010; settima tranche scadenza : 1º marzo 2017 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º settembre 2010, è risultata pari a 0,47%. Isin : It0004584204 - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º giugno 2010; prima tranche scadenza : 1º giugno 2013 tasso d´interesse annuo lordo : 2% Isin : da attribuire decorrenza : 1º marzo 2010; quinta tranche scadenza : 1º settembre 2020 tasso d´interesse annuo lordo : 4% Isin : It0004594930 Il meccanismo di collocamento utilizzato per i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct 1º.3.2010/2017, - 0,20% per i Btp 2% 1º.6.2010/2013, - 0,40% per i Btp 4% 1º.3.2010/1º.9.2020. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct scad. 1º.3.2017 Btp scad. 1º.6.2013 Btp scad. 1º.9.2020
Prenotazione da parte del pubblico entro il 27 maggio 2010 27 maggio 2010 27 maggio 2010
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 28 maggio 2010 28 maggio 2010 28 maggio 2010
Regolamento sottoscrizioni 1º giugno 2010 1º giugno 2010 1º giugno 2010
Dietimi d´interesse da corrispondere 92 - 92
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo non superiore: - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Cct 1º.3.2017, - al 25% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º.6.2013, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º.9.2020. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ  
 
Roma, 24 maggio 2010 - Il Mef dispone, per il giorno 26 maggio 2010, con regolamento 31 maggio 2010, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 30 aprile 2010; terza tranche scadenza : 30 aprile 2012 importo nominale dell´emissione : 2.500 milioni di euro Isin : It0004605090 I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 25 maggio 2010; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 26 maggio 2010; - regolamento sottoscrizione: il giorno 31 maggio 2010. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli.  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DI BTP INDICIZZATI ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
 Roma, 24 maggio 2010 - Il Mef dispone, per il giorno 27 maggio 2010, con regolamento 31 maggio 2010, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro: decorrenza :15 marzo 2006; ventesima tranche scadenza :15 settembre 2017 tasso d´interesse reale :2,10% annuo, pagabile semestralmente Isin : It0004085210 decorrenza : 15 settembre 2009; sesta tranche scadenza : 15 settembre 2041 tasso d´interesse reale : 2,55% annuo, pagabile semestralmente Isin : It0004545890 Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione, riferito complessivamente ai due prestiti menzionati, compreso fra un importo minimo di 750 milioni di euro e un massimo di 1.500 milioni di euro. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni nel termine previsto dal sottoindicato calendario. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del giorno sottoindicato, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500.000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2). Per entrambi i titoli suindicati, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per il periodo dal 15 marzo 2010 al giorno di regolamento (77 giorni). Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Btp€i 15/9/2017 - 0,40% per i Btp€i 15/9/2041. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp€i 15/9/2017 Btp€i 15/9/2041
Prenotazione da parte del pubblico entro il 26 maggio 2010 26 maggio 2010
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 27 maggio 2010 27 maggio 2010
Regolamento sottoscrizioni 31 maggio 2010 31 maggio 2010
Dietimi d´interesse da corrispondere 77 77
Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari, per ciascuna emissione, al 10% del quantitativo collocato in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 28 maggio 2010. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli Specialisti alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
SI RAFFORZA LA PARTNERSHIP ITALIA-TURCHIA: NEL PRIMO TRIMESTRE 2010 TURCHIA AL PRIMO POSTO PER INCREMENTO DELLE VENDITE DI PRODOTTI ITALIANI AL DI FUORI DELL’UNIONE EUROPEA (+53,6%)  
 
Roma, 24 maggio 2010 - Nonostante la crisi aumenta il numero di imprese italiane presenti in loco, ad oggi 782, in crescita di oltre 300 unità negli ultimi cinque anni, pari al 3,3% delle oltre 23.000 aziende estere operanti nel Paese Istanbul, 21 maggio 2010 – La partnership italo-turca dà forti segnali di vitalità: sebbene la crisi abbia portato, solo nei primi mesi del 2010, a una contrazione degli investimenti stranieri ben del 55,4%, l’Italia, nonostante sperimenti anch’essa un calo, si conferma tra i cinque Paesi europei “top investor” sul mercato turco, con un afflusso di capitali di 3,6 milioni di euro. I rapporti Italia-turchia sono al centro dell’incontro che si terrà oggi ad Istanbul tra i principali soggetti di promozione italiani e turchi, organizzato in occasione dei 125 anni di attività della Camera di Commercio Italiana in Turchia nell’ambito della riunione delle 28 Camere di Commercio Italiane presenti in Europa. “Contribuire al rafforzamento e alla costituzione di cooperazioni bilaterali tra Pmi italiane e controparti turche, soprattutto in settori innovativi e ad elevato valore aggiunto, è uno degli obiettivi principali del sistema camerale. – sottolinea Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere – Da tempo ci stiamo muovendo in questa direzione, anche attraverso accordi di collaborazione con soggetti locali, come la Tobb, l’Unione delle Camere di commercio, Industria e delle Borse Turche, che possano imprimere ulteriore slancio alle relazioni economiche tra i due Paesi”. “La Turchia rappresenta per il nostro Paese un mercato di prossimità e soprattutto di grandi opportunità, verso cui le nostre imprese si stanno sempre più proiettando. – sottolinea Augusto Strianese, Presidente di Assocamerestero – In questa delicata fase congiunturale, soprattutto quelle di piccola e media dimensione, che fanno ben il 56% del valore del nostro export, necessitano di un’assistenza specializzata e di informazioni puntuali per strutturare la loro presenza in loco e in questo le Camere di Commercio Italiane all’Estero, grazie alla profonda conoscenza del mercato locale, possono dare un contributo fondamentale”. Agro-industria ed energie rinnovabili sono settori-chiave per lo sviluppo della presenza italiana anche nella regione del Sud-est anatolico, nuova frontiera operativa in Turchia grazie ad uno stanziamento governativo di circa 20 milioni di euro per favorire la creazione di zone industriali e dare maggior dinamismo a quest’Area del Paese. Inoltre, per imprese, centri di ricerca e università italiane specializzate nel comparto della difesa interessante è il lancio dell’Itep, “High Technology and Industry Park” di Istanbul, il 38° Tecno-park turco, che sorgerà entro il 2011 su un´area di 250 ettari e potrà ospitare sino a 1.000 imprese, per il quale è stato attivato un fondo finanziario denominato ”Exclusive Fund”, con l’obiettivo di incentivare gli investimenti delle Pmi locali ed estere. “Buone opportunità per qualificare ulteriormente la presenza italiana sul mercato turco derivano anche dal massiccio programma di privatizzazioni, soprattutto nei settori delle infrastrutture e dei trasporti, della produzione e distribuzione di energia elettrica e delle public utilities. – afferma Giuseppe Alberto Moggi, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Turchia – Affinché le imprese possano cogliere queste opportunità, la Camera si pone come interlocutore strategico, grazie ad un bagaglio di conoscenze ed esperienze maturate in ben 125 anni di attività sul territorio turco”. L’europa rappresenta per la Turchia un partner di primo riferimento: solo nel 2009, l’interscambio ha raggiunto gli 80 miliardi di euro, nonostante la flessione del 19% circa, attribuibile al calo generalizzato della domanda estera mondiale. “Il mercato europeo sta dando buoni segnali di ripresa sotto il profilo del commercio internazionale. – commenta Marco Silvio Pizzi, Rappresentante delle Camere di Commercio Italiane dell’Area Europa e Presidente della Camera  
   
   
IN SARDEGNA CAPPELLACCI INCONTRA AMBASCIATORE DELLA BIELORUSSIA  
 
Cagliari, 24 Maggio 2010 - Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha ricevuto il 21 maggio in viale Trento l´ambasciatore della Bielorussia, Evgenij Andreevich Shestakov. Durante il colloquio sono stati trattati i temi della cooperazione bilaterale e sono state esaminate le opportunità offerte dagli scambi commerciali bilaterali. Shestakov ha evidenziato come i progetti realizzati negli ultimi 5 anni dal console onorario siano molto noti nel paese e ha manifestato gratitudine per il sostegno al centro formazione professionale sardo attivo in Bielorussia da circa sei anni. "Grazie ad esso - ha detto l´ambasciatore - la Sardegna è conosciuta non solo come metà turistica, ma anche come serio partner economico." Il dialogo con la Sardegna ha anticipato un rapporto che negli ultimi tempi, grazie ai rispettivi governi nazionali, è diventato più intenso. Dopo i vertici tra il presidente del Consiglio italiano e quello bielorusso di novembre e aprile, che hanno dato via ad una serie di accordi di carattere economico e commerciale, la collaborazione proficua con gli imprenditori italiani ha avuto un nuovo impulso. Il presidente Cappellacci ha ringraziato l´ambasciatore e ha sottolineato come i legami col popolo bielorusso, benché recenti, siano molto sinceri e profondi. "Dobbiamo rinforzare i nostri rapporti anche dal punto di vista culturale - ha detto il presidente-. Per questo, oltre a possibili intese commerciali, siamo disponibili ad avviare forme di collaborazione per la ricerca". L´ambasciatore ha infine invitato il presidente a recarsi in Bielorussia per promuovere accordi economici, con particolare riguardo all´innovazione e alle nuove tecnologie".  
   
   
FEDERALISMO DEMANIALE, ZAIA: UNA GRANDE OPPORTUNITA’ PER IL PIAVE  
 
Venezia, 24 maggio 2010 - “Il federalismo demaniale è una grande vittoria per la Regione Veneto, che grazie ad esso avrà la possibilità di gestire i tanti gioielli che ci sono nei nostri territori. E tra questi c’è sicuramente il Piave. Si tratta di un’opportunità unica per la Marca, che potrà così valorizzare le enormi potenzialità turistiche di questo fiume”. Con queste parole il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta la recente approvazione del federalismo demaniale facendo riferimento in particolare al Piave. “Il Piave è la spiaggia dei trevigiani”, continua Zaia. “Un luogo dagli splendidi paesaggi e dalla flora e fauna uniche, che grazie al federalismo demaniale potrà essere gestito dal governo dei territori. Mi auguro che questo significhi poter liberare la sua gestione dai legacci della burocrazia e fare dell’area del fiume una vera e propria meta turistica, in un territorio, come quello della Marca, che ogni anno conta quasi 1 milione e mezzo di presenze turistiche”. “Il Piave può diventare un volano economico importante per il territorio – spiega il Presidente – se si riesce a sfruttare fino in fondo il suo appeal turistico. Penso ai tanti ristoranti, agriturismi e locande che si trovano nelle vicinanze del greto del fiume: un circuito enogastronomico che sa esprimere la tradizione e l’eccellenza dei piatti tipici della Marca”. “Il federalismo demaniale – conclude Zaia – ha riconsegnato al territorio uno dei suoi simboli: il Piave. Questo fiume lungo oltre 231 km, che attraversa oltre a quella di Treviso le province di Venezia e Belluno, rappresenta un pezzo di storia e di identità di queste terre. Un gioiello della Marca che speriamo possa dare, grazie al portato del federalismo, un contributo importante anche al sistema economico locale”.  
   
   
MARCHE, FEDERALISMO DEMANIALE: IL COMMENTO DELL´ASSESSORE MARCOLINI.  
 
Ancona, 24 Maggio 2010 - ´Una manovra d´effetto, piu` di carattere propagandistico che di sostanza´. Questo il giudizio dell´assessore regionale al Demanio e Patrimonio, Pietro Marcolini, sul decreto legislativo relativo al federalismo demaniale da poco approvato dal Parlamento. Un decreto attuativo che stabilisce i principi generali e le procedure per il trasferimento di alcune parti del patrimonio immobiliare dello Stato agli enti locali e che prevede il passaggio alle Regioni dei fiumi, laghi, spiagge, oltre alle caserme militari non piu` in uso. ´Mi sembra ´ continua Marcolini - che la montagna abbia partorito un topolino. Sono soltanto 3.200 milioni di euro le risorse trasferibili e il 27% di queste concentrate nel Lazio, il 12% nel Veneto, mentre il patrimonio delle Marche e` stimato in 38 milioni, pari a circa l´1,4% rispetto al criterio tradizionale di riparto attorno al 2,7%. Non abbiamo ancora l´elenco dei beni demaniali che andranno ai Comuni marchigiani ma si sa gia` che lo Stato si tratterra` il 25% del patrimonio e lascera` il 75% ai Comuni per sanare i deficit e per realizzare gli investimenti. C´e` pero` soprattutto una grande confusione su chi gestira` i laghi e i fiumi, anche perche` nelle Marche la gestione e` sovracomunale ed e` questo il nodo critico´. ´Le Marche ´ conclude Marcolini ´ sono perennemente a credito con lo Stato; fanalino di coda nell´attenzione da parte del Governo centrale per quanto riguarda l´assegnazione di risorse. Con tale decreto si relegano i Comuni, le Province e le Regioni al ruolo di gabellieri senza approfondire i problemi gestionali, mentre ci auguriamo che il federalismo vero restituisca la capacita` retributiva alle Regioni e riequilibri le partite dare/avere´.  
   
   
CONFERENZA DELLE REGIONI, SÌ ALLA LINEA IORIO  
 
Campobasso, 24 maggio 2010 - Il Presidente del Molise Iorio ha incassato, il 20 maggio, il sostegno della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, dopo il no che i tecnici ministeriali avevano espresso al Piano di Rientro sanitario nell´incontro romano. Questo rafforza sul piano politico le richieste che Molise, Campania, Lazio e Calabria faranno al Consiglio dei Ministri, affinché siano riesaminate le criticità emerse in sede di verifica dei Piani e siano valutate attentamente le specificità dei singoli territori. L´obiettivo è quello di sbloccare i Fondi Fas ed evitare, quindi, il paventato aumento delle tasse. Iorio non nasconde un cauto ottimismo e confida nell´azione del Governo che, si augura, "vorrà accettare le nostre ragioni". Ha manifestato, inoltre, soddisfazione per un dibattito ampio ed articolato, al termine del quale tutte le Regioni, anche quelle del Nord, hanno espresso la massima solidarietà alle quattro regioni alle quali è stato negato l´utilizzo dei Fondi Fas per la copertura del deficit derivante dalla spesa sanitaria. I prossimi giorni saranno decisivi per l´attivazione di un tavolo politico che consideri la questione nella sua complessità e non solo sulla base di quella che il Presidente definisce "una semplice e sterile valutazione ragionieristica". Altrimenti, la soluzione finale sarà quella di impugnare il provvedimento governativo nelle sedi opportune.  
   
   
REGIONI: CHIODI, A ROMA CLIMA DIALOGO SU SCELTA PRESIDENTE E RINNOVO ORGANI ISTITUZIONALI  
 
Roma,  24 maggio 2010 -  "Salvaguardare gli interessi delle Regioni attraverso una guida autorevole per costruire un rapporto proficuo con il Governo. C´è un clima di condivisione e di grande senso di responsabilità". Lo ha detto il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi uscendo dalla seduta della conferenza delle regioni che si è svolta il 20 maggio a Roma per il rinnovo degli organi istituzionali e del Presidente. L´esito delle ultime elezioni regionali ha di fatto modificato gli equilibri politici per cui si rende necessario arrivare ad una nuova definizione dell´assetto interno alla Conferenza. Per oggi, però, fumata nera. Se ne riparlerà questa settimana, nella seduta convocata per il 27 maggio. "Giudico molto positivo il clima con cui oggi si è proceduto alla discussione - ha proseguito Chiodi - E´ stata una riunione interlocutoria, non certo una contesa politica. L´incontro è stato gestito all´insegna del dialogo e della volontà comune di riaffermare il ruolo di questa Conferenza e trovare una giusta rappresentanza. Del resto, giochiamo una partita importante per il futuro dove per le Regioni sono in campo questioni importanti come federalismo fiscale e utilizzo dei fondi fas, solo per citarne alcuni, e in cui occorre unità di intenti e piena condivisione delle scelte strategiche".  
   
   
MARCHE: CONGRESSO REGIONALE (UNIONE NAZIONALE COMUNI E COMUNITA` ENTI MONTANARI) UNCEM 2010 ´ GLI INTERVENTI DEGLI ASSESSORI CANZIAN E MORODER.  
 
Ancona, 24 maggio 2010 - Si e` tenuto il 20 Maggio presso la sede regionale di via Gentile da Fabriano il Congresso regionale dell´Uncem (Unione nazionale comuni e comunita` enti montanari) che si e` aperto con la relazione della presidente uscente Maria Assunta Paci, dal titolo ´Gli enti locali montani per una montagna fattore di nuovo sviluppo e coesione territoriale´. All´evento hanno preso parte l´assessore regionale per gli Enti locali, Antonio Canzian e l´assessore al Turismo, Serenella Moroder. Presenti in sala, tra gli altri, il presidente della terza Commissione consiliare, Fabio Badiali e il consigliere regionale Enzo Giancarli. ´Conosco bene le problematiche del territorio montano - ha detto Canzian - che e` quello piu` fragile anche in termini di coesione sociale e che per questo merita un´attenzione particolare. Nonostante l´attuale situazione finanziaria sia preoccupante e` importante fare un´analisi seria su cio` che le Comunita` Montane devono svolgere. La ridefinizione del loro ruolo non deve essere condizionata dalla mancanza di risorse, ma piuttosto si dovrebbe cercare di trovare una sintesi tra quelle che sono le esigenze della comunita` e i vincoli purtroppo presenti in questo momento´. L´assessore Canzian, ha poi fatto riferimento al Fondo ordinario statale, il cui taglio ha obbligato a ridefinire il governo del territorio e il funzionamento delle stesse Comunita` montane. ´Se la zona montana ´ ha proseguito Canzian ´ non attua un governo di area vasta, sara` difficile mantenere un giusto livello di tutela sociale e di sviluppo. Dobbiamo far si` che partecipazione e condivisione diventino le parole chiave della nostra strategia di azione. La Regione deve mettere mano alla legge di riordino delle Comunita` montane, le quali a loro volta dovrebbero tenere coese le singole realta` territoriali al fine di permetterne lo sviluppo. Il ruolo delle Comunita` montane va difeso e valorizzato.´ ´La crisi economica che ha investito il nostro paese e` gravissima ´ ha detto Moroder salutando gli intervenuti ´ e ottimizzare tempo e denaro e` una sfida per tutti, una sfida che la Regione Marche e` pronta ad accogliere´.  
   
   
EMILIA-ROMAGNA, AUMENTA LA POPOLAZIONE ED È SEMPRE UN PO´ PIÙ GIOVANE: GLI ABITANTI SONO OLTRE 4 MILIONI E 395 MILA. L´ASSESSORE REGIONALE BORTOLAZZI: "AD UNA POPOLAZIONE CHE SI TRASFORMA FAREMO CORRISPONDERE ADEGUATE POLITICHE TERRITORIALI, SANITARIE E DI WELFARE".  
 
 Bologna, 24 maggio 2010 – Una popolazione in costante crescita e più giovane. È questa la fotografia della popolazione emiliano-romagnola rilevata, a gennaio 2010, dal servizio controllo strategico e statistica della Regione Emilia-romagna. I dati completi, suddivisi anche per province, sono disponibili sul sito della Regione all´indirizzo http://www.Regione.emilia-romagna.it/wcm/statistica/index.htm. I residenti nei 348 Comuni dell’Emilia-romagna sono 4.395.606 unità (2.259.640 femmine e 2.135.966 maschi), con un aumento di 39.439 unità rispetto allo stesso periodo del 2009 (+0.9%). L’aumento è totalmente ascrivibile ai vecchi 341 Comuni emiliano-romagnoli (39.507 unità), mentre i nuovi sette Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’agata Feltria e Talamello) sono leggermente in calo (-68 unità rispetto al 2009). «A fronte di una popolazione che si trasforma nella sua struttura ed i cui cambiamenti sono sostanzialmente collegati alle dinamiche migratorie, dovremo – ha sottolineato Donatella Bortolazzi, assessore regionale allo Sviluppo delle risorse umane e organizzazione - con tempestività e conseguenza valutare le ricadute per calibrare al meglio le politiche regionali e i servizi che ne discendono. Infatti la conoscenza di queste dinamiche è indispensabile per adeguare le politiche di programmazione sociale e sanitarie ma anche per pensare a nuovi modelli di sviluppo». I dati confermano ancora una volta il trend di crescita della popolazione iniziato all’incirca a metà degli anni novanta. Sebbene si registri un rallentamento rispetto all’incremento dell’ 1,5% registrato nel 2009, il ritmo di crescita si mantiene in linea con quello medio osservato nel corso dell’ultimo decennio. Le città e le province. A livello provinciale l’intervallo di variazione della popolazione va dall’1,2% di crescita della provincia di Rimini (il cui incremento non dipende dall’arrivo dei sette Comuni dell’Alta Valmarecchia), al +0,3% di Ferrara, che mostra, assieme alle province di Bologna e Piacenza, incrementi inferiori alla media regionale. La provincia più giovane dell’Emilia Romagna è Reggio Emilia, con il 15,1% della popolazione sotto i 15 anni e poco meno del 20% anziana: il suo indice di vecchiaia è pari a 130,8 (1,3 anziani per ogni giovane). Ferrara risulta la provincia più vecchia, dove solo il 10,8% della popolazione ha un’età inferiore a 15 anni, mentre ben il 25,5% è anziana, raggiungendo un indice di vecchiaia di 236%, pari a 2,4 anziani per giovane (la media regionale è di 1,7). Rispetto al 2002 solo la provincia di Reggio Emilia fa registrare un aumento nella fascia di età 15-39 anni (+3%), mentre tra tutte le altre province con dato negativo, Ferrara, col 10,5% in meno tra i 15-39-enni, è quella col calo maggiore in questa classe di età. In termini di distribuzione territoriale continua il trend positivo della popolazione residente in pianura (+1%) e in collina (+0,8%) e, seppure molto contenuto (+0,1%) anche della popolazione residente in montagna. Sulle aree montane i trend sono differenziati infatti vi è un aumento nelle zone montuose del reggiano, modenese, bolognese e della provincia di Forlì-cesena, mentre si registra una diminuzione nelle montagne del parmense, del piacentino e del riminese. Giovani e anziani. Continua a diminuire il rapporto tra anziani e giovani espresso dall’indice di vecchiaia: nel corso degli ultimi dieci anni si è, infatti passati, da quasi 2 anziani (di 65 anni e più) per giovane fino a 14 anni agli attuali 1,7. Questa dinamica è determinata dal differente ritmo di crescita che caratterizza i due gruppi di popolazione. Nell’ultimo anno, infatti, gli anziani sono aumentati di 6.368 unità (+0,65%), arrivando a stabilizzarsi al 22,4% della popolazione, mentre i giovani sono cresciuti di 12.930 individui (+2,3%). Parte dell’incremento degli anziani si concentra sui grandi anziani (di 80 anni e più), che aumentano nel corso dell’anno del 2,1%, arrivando al 7% dell’intera popolazione (6,9% nel 2009). Di questi 2 su 3 sono femmine. Rilevante è l’incremento dell’indice di dipendenza, il rapporto cioè tra la popolazione “dipendente”, poiché in età non lavorativa (in giovani con meno di 15 anni e gli anziani con più di 64 anni), e quella “attiva”, in età cioè lavorativa (tra i 15 e i 64 anni): questo indice passa dal 51,2 del 2002 al 55,3 di quest’anno. Popolazione attiva. Un altro indicatore interessante ai fini dell’analisi demografica, ma anche economica e sociale, è l’indice di struttura della popolazione attiva, che misura il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa (cioè la fascia 15-64). L’equilibrio si verifica quando la popolazione tra i 40 e i 64 anni (lavoratori anziani), eguaglia quella tra i 15 e i 39 (lavoratori giovani) e l’indice risulta pari a 100. In Emilia-romagna questo indice è progressivamente peggiorato passando da 103,2 nel 2002 a 121,5 nel 2010. Tale andamento riflette in parte gli andamenti della natalità negli anni ’70 e ’80. L’immigrazione straniera, che pur ha contribuito a ringiovanire la popolazione in età lavorativa, non ha colmato completamente il gap che si è creato tra l’uscita di lavoratori anziani e l’ingresso di lavoratori giovani.
Popolazione residente in Emilia-romagna
Provincia di residenza Maschi residenti Femmine residenti Totale residenti Variazioni assolute residenti 2010-2009* Grandi anziani 80+ anni Età media % anziani 65 anni e più % grandi anziani 80 anni e più
Piacenza 140.452 147.559 288.011 2.074 21.423 45,7 23,9 7,4
Parma 212.411 224.897 437.308 4.212 31.396 44,9 22,5 7,2
Reggio E. 258.755 266.542 525.297 5.817 32.348 42,8 19,7 6,2
Modena 340.150 354.430 694.580 6.294 44.427 43,8 20,8 6,4
Bologna 474.134 510.207 984.341 8.171 73.233 45,7 23,6 7,4
Ferrara 171.702 187.264 358.966 987 27.213 47,5 25,5 7,6
Ravenna 189.180 200.328 389.508 3.779 29.429 45,8 23,7 7,6
Forlì-cesena 191.431 200.899 392.330 4.311 26.792 44,7 22,2 6,8
Rimini 157.751 167.514 325.265 3.794 19.862 43,8 20,6 6,1
Totali 2.135.966 2.259.640 4.395.606 39.439 306.123 44,9 22,4 7,0
 
   
   
FVG: SUL BUR REDDITI DIRIGENTI, ASSESSORI E CONSIGLIERI REGIONALI  
 
Trieste, 24 maggio 2010 - Sul Bollettino Ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia - S.o. N. 10 del 21 maggio 2010 (Ii Supplemento Ordinario al Bur n. 20 del 19 maggio 2010) sono pubblicati i redditi dei dirigenti, degli assessori e dei consiglieri regionali per l´anno 2008. Il Supplemento Ordinario n. 10 è consultabile da questa mattina accedendo al sito Internet www.Regione.fvg.it/  alla voce "Bollettino Ufficiale". Il Bollettino Ufficiale della Regione S.o. N. 10 riporta: La situazione patrimoniale dei dipendenti regionali con qualifica di dirigente. I dati riguardano: le variazioni alla situazione patrimoniale e il quadro riepilogativo della dichiarazione dei redditi dei dirigenti per l´anno 2008 e dei dirigenti nominati nel corso del 2008 e nel primo semestre del 2009. La situazione patrimoniale degli assessori regionali. I dati riguardano: la situazione patrimoniale e il quadro riepilogativo della dichiarazione dei redditi per l´anno 2008 degli assessori regionali componenti la I Giunta regionale della X legislatura nominata in data 30 aprile 2008; La situazione patrimoniale dei consiglieri regionali. I dati riguardano: la situazione patrimoniale e il quadro riepilogativo della dichiarazione dei redditi per l´anno 2008 dei consiglieri regionali eletti per la X legislatura 2008-2013; la situazione patrimoniale e il quadro riepilogativo della dichiarazione dei redditi per l´anno 2007 del consigliere regionali Alessandro Tesolat in carica dal 31 marzo 2009. Vi è inoltre il comunicato dell´Ufficio di presidenza del Consiglio regionale relativo ai versamenti effettuati dai consiglieri regionali a favore dei gruppi consiliari, partiti e/o movimenti politici nel corso del 2008.  
   
   
REGIONE UMBRIA: PRESIDENTE MARINI NOMINA ASSESSORE STEFANO VINTI  
 
Perugia, 24 maggio 2010 – La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha firmato il 21 maggio il decreto di nomina di Stefano Vinti ad assessore regionale. Con la nomina del rappresentante di Rifondazione Comunista si completa così, anche nella sua rappresentanza politica, la nuova Giunta regionale. Nella prossima seduta del Consiglio regionale la Presidente Marini illustrerà all’assemblea le linee programmatiche di legislatura. All’assessore Stefano Vinti sono state attribuite le deleghe relative a politica della casa; edilizia sovvenzionata ed agevolata; programmazione delle opere pubbliche ed interventi diretti; normativa in materia di Ll.pp; infrastrutture tecnologiche; mitigazione del rischio sismico e geologico; sicurezza nei cantieri e sicurezza stradale. Stefano Vinti è nato a Perugia nel 1956 è coniugato ed ha una figlia. Impiegato della Regione dell’Umbria, ha iniziato l’attività politica nel movimento studentesco partecipando attivamente alle lotte che caratterizzano le dinamiche sociali e culturali degli anni 70 a Perugia. Molto legato alla figura del padre Italo, comunista, partigiano, operaio e sindacalista simpatizza per le iniziative della Federazione giovanile comunista. Negli anni ‘80 milita in Democrazia proletaria. Nel 1990, con la costituzione dell’area Essere Sindacato nella Cgil, diventa componente del Direttivo della Camera del lavoro di Perugia e di quello regionale della funzione pubblica. Dal 1994 al 1999 ha ricoperto il ruolo di segretario provinciale di Perugia, dall’aprile del 1999 è segretario regionale di Rifondazione comunista è stato componente della Direzione nazionale, attualmente è membro dell’esecutivo nazionale del partito e consigliere comunale di Montone. Nel 2000 è entrato a palazzo Cesaroni eletto nella quota maggioritaria ed è stato capogruppo. Rieletto nel listino maggioritario nel 2005.  
   
   
LA REGIONE ABRUZZO ALLA SETTIMANA EUROPEA DELLE PMI IN PROGRAMMA A PESCARA IL 28 MAGGIO 2010 L’EVENTO DI CHIUSURA DEI FOCUS SUL MEDITERRANEO  
 
 Pescara, 24 maggio 2010 - La Regione Abruzzo parteciperà al programma di iniziative dell’edizione 2010 della Settimana Europea delle Pmi (25 maggio - 1 giugno), organizzando l’evento “Esperienze di Economia Sociale: Rassegna di Casi di Eccellenza a livello Regionale, Nazionale ed Europeo per lo sviluppo economico del Mediterraneo”. Lo rende noto il Vice-presidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, annunciando che la Commissione Europea ha approvato la proposta presentata dalla Regione Abruzzo. Promosso dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dall’Istituto per il Commercio Estero di Pescara, in collaborazione con il Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo, il meeting si svolgerà venerdì 28 maggio nel padiglione della Camera di Commercio presso il Porto Turistico di Pescara. L’appuntamento rientra tra le azioni di continuità Forumed previste dalla Convenzione Ice-regione Abruzzo e sarà contestualmente evento di chiusura dei Focus formativi sul Mediterraneo rivolti alle imprese, completando quindi il ciclo di seminari svoltosi nelle scorse settimane. Obiettivo della giornata di lavori è quello di promuovere e condividere le esperienze di successo e di eccellenza di livello regionale, nazionale ed europeo, che, negli ultimi anni, hanno generato sviluppo nell’area del Mediterraneo all’interno di una logica di Economia Sociale. All’evento saranno presenti rappresentanti istituzionali di livello nazionale e regionale, delegazioni estere, imprenditori, operatori economici ed esperti di settore. “Siamo particolarmente lieti – ha dichiarato l’assessore Castiglione – di poter partecipare con il nostro evento all’edizione 2010 della Settimana Europea delle Pmi, progetto molto importante dell’Unione Europea dedicato ai temi dell’imprenditorialità. Durante la giornata daremo molto spazio alle aziende del territorio che stanno svolgendo un ruolo di primo piano nei Paesi interessati. Sarà anche occasione – ha proseguito Castiglione – per riflettere sul Modello Abruzzo di internazionalizzazione e sui risultati conseguiti finora con il progetto Forumed (Forum del Mediterraneo)”. Lanciata per la prima volta nel 2009, la Settimana Europea delle Pmi è coordinata dalla Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione Europea e si concretizza in una campagna paneuropea che coinvolge 37 paesi in una serie di eventi ed attività volti ad avvicinare potenziali ed esistenti imprenditori tra di loro. Gli eventi sono organizzati a livello nazionale, regionale o locale, e sono pensati per offrire alle Pmi un’occasione di condivisione delle esperienze consentendo di trarre spunti utili per sviluppare ulteriormente i loro affari. Sito web evento: www.Uditemi.it/sepmi/    
   
   
LAVORO: REGIONE FVG SOSTIENE CONTRATTI SOLIDARIETÀ  
 
Trieste, 24 maggio 2010 - Sono una decina le aziende del Friuli Venezia Giulia, in particolare della provincia di Udine e Pordenone, che ad oggi hanno fatto richiesta alla Regione Friuli Venezia Giulia dei contributi previsti (con la legge regionale 11/2009) per i contratti di solidarietà. Altre imprese hanno fatto ricorso ai contratti di solidarietà senza peraltro fare domanda, alla data odierna, del contributo della Regione. Lo ha rilevato il 21 maggio a Pordenone, nel corso del convegno Cisl "Quando la solidarietà diventa contratto", l´assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, ricordando anche che l´impegno finanziario 2009 della Regione per questa tipologia di contratti è stato quasi completamente prenotato (980 mila euro su 1 milione di euro di stanziamento), mentre nei primi mesi 2010 sono stati spesi quasi 200 mila euro, sempre a fronte di risorse regionali pari ad un milione di euro. "L´amministrazione del Friuli Venezia Giulia ha dunque dimostrato di credere e pertanto di sostenere finanziariamente i contratti aziendali di solidarietà difensiva fin dall´inizio della crisi", ha sottolineato l´assessore Rosolen, realizzando uno strumento normativo specifico per integrare le retribuzione dei lavoratori coinvolti. "Un percorso, quello dei contratti di solidarietà, che incorpora la fraternità, lo sviluppo e che può aprire nuovi spiragli di rivisitazione del concetto di partecipazione, con il fine, da un lato, di mantenere e difendere il più possibile i livelli occupazionali con strumenti alternativi agli esuberi ed alle procedure di mobilità e, dall´altro, sul versante aziendale, di non disperdere importanti patrimoni di esperienza e di risorse umane". Per l´assessore Rosolen, inoltre, viene oggi avvertita l´esigenza di "rilanciare" questi contratti di solidarietà (possibile solo attraverso una riforma di legge) tenendo ad esempio conto degli aspetti legati ad una logica unitaria dello strumento, pur utile in una situazione di emergenza, degli ammortizzatori sociali in deroga, alla riduzione d´orario in ottica competitiva rispetto alla Cassa integrazione guadagni nel caso in cui risulti minima l´entità dei tagli di carattere salariale, agli sgravi contributivi e altre agevolazioni da mettere in campo, alla possibilità di evitare i costi dei licenziamenti (mantenendo al contempo consenso sociale e buone relazioni sindacali) nonché ad una conferma delle professionalità necessarie al momento della ripresa.  
   
   
IMPRESE:INTESA REGIONE ABRUZZO -INVITALIA PER ATTRAZIONE INVESTIMENTI CASTIGLIONE,SU INTERNAZIONALIZZAZIONE SI VOLTA PAGINA  
 
Pescara, 24 maggio 2010 - Un protocollo d´intesa per la promozione di azioni tese a favorire l´attrazione di investimenti esteri è stato siglato, il 21 maggio, a Pescara, da Regione ed Invitalia, l´Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa (già Sviluppo Italia). A sottoscrivere l´accordo sono stati il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, ed il direttore del settore Investimenti esteri di Invitalia, Giuseppe Arcucci. Abruzzo Sviluppo, l´ente strumentale che sarà il braccio operativo della Regione in questa iniziativa, era rappresentato dal presidente, Nello Rapini. "L´accordo istituzionale che abbiamo siglato quest´oggi con Invitalia - ha dichiarato il vice presidente della Regione - ha soprattutto la finalità di favorire ed incrementare il volume di investimenti esteri sul nostro territorio. Abruzzo Sviluppo avrà un ruolo operativo di grande rilevanza - ha proseguito - mentre Invitalia, che da sempre è impregnata, per conto dello Stato, nelle politiche di investimento, fungerà da cassa di risonanza a sostegno di una regione che sta voltando pagina sul fronte dell´internazionalizzazione". Una delle principali novità introdotte dall´intesa è costituita dallo stretto rapporto che si intende attivare con il tessuto sociale ed industriale di una regione che, a detta dell´assessore Castiglione, "accusa ancora un certo ritardo sia nei processi di internazionalizzazione delle sue imprese che nelle azioni di attrazione di investimenti. Un gap da colmare al più presto - ha rimarcato Castiglione - magari abbandonando la logica dei consorzi industriali per proiettarsi con fiducia verso quella, più rispondente alle attuali esigenze, delle reti e dei poli industriali". A giudizio del vice presidente della Regione, l´Abruzzo vanta tutte le caratteristiche ambientali, economiche, di sicurezza ed infrastrtturali per attrarre investimenti dall´estero. "Sono certo che l´esperienza e la centralità del ruolo di Invitalia si riveleranno decisive - ha sottolineato Castiglione - per aiutarci a limitare al massimo le problematiche connesse alla lentezza della burocrazia attraverso l´offerta di una serie di servizi alle imprese che volessero insediarsi sul nostro territorio". Intanto, entro il mese prossimo, è prevista la pubblicazione di un bando specifico che punterà sui poli di innovazione. Per fine mese, infine, dal 30 maggio al 4 giugno, Abruzzo Sviluppo parteciperà, per conto della Regione, ad un´importante azione di sistema in tre delle più importanti città della Cina, Chongqing, Shanghai e Pechino, nell´ambito di una missione economica capitanata dall´Ice e dall´associazione bancaria italiana (Abi), sotto l´egida del Ministero per lo Sviluppo Economico e del Ministero degli Esteri.  
   
   
LAVORO, AL VIA COLLABORAZIONE REGIONE LAZIO E INPS  
 
Roma, 24 maggio 2010 - Al via un progetto di collaborazione tra la Regione Lazio e l’Inps per migliorare i servizi ai cittadini. La decisione è stata presa al termine di un incontro che si è tenuto oggi presso la sede della regione, tra il presidente Renata Polverini e il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, alla presenza di delegazioni tecniche dei due enti. L’obiettivo comune emerso dal confronto è stato quello di migliorare l’accesso per i cittadini ai servizi in materia di sanità, entrate e lavoro accelerando e semplificando, ad esempio, l’erogazione delle risorse ai lavoratori in cassa integrazione in deroga o snellire in ordine alle invalidità civili, che negli ultimi due anni sono aumentate nel Lazio, il riconoscimento dei diritti e prevenire l’insorgere di eventuali abusi. Tra un mese le delegazioni verificheranno l’attuazione delle proposte.  
   
   
LAVORO: NON PIU´ ASSISTENZIALISMO, MA INCENTIVI PER L´ASSUNZIONE E LA FORMAZIONE LE NUOVE AZIONI DELLA REGIONE PIEMONTE PER SOSTENERE IL REDDITO DELLE PERSONE IN DIFFICOLTA´  
 
Torino, 24 Maggio 2010 - La situazione riguardante il sostegno al reddito delle persone in difficoltà per la perdita del posto di lavoro e le nuove azioni che la Giunta regionale intende attuare a loro vantaggio sono gli argomenti trattati dal vicepresidente e assessore al Lavoro e Formazione professionale, Roberto Rosso, durante una conferenza stampa svoltasi il 21 maggio. Sostegno al reddito. “Ci siamo trovati in eredità della precedente Giunta - ha ricordato Rosso - il bando che stanziava 11.700.000 euro per consegnare 2500 euro ai lavoratori in cassa integrazione, mobilità o disoccupazione e con reddito inferiore a 13.000 euro. Le domande pervenute sono state 14.702, quelle finanziate 4047. E’ stata una misura di carattere assistenziale che rappresenta anche un danno per il lavoratore stesso, in quanto, al di là del contributo economico, non fa nulla per reinserirlo nel ciclo produttivo. Ed è per questo che i sindacati non l’hanno accolta con favore”. “E’ pertanto l’ultima volta che si applica una misura di questo genere - ha garantito il vicepresidente - Erogare un sostegno a fondo perduto è sbagliato. Occorre invece aiutare i lavoratori in difficoltà ad avere le capacità per trovare una nuova occupazione. Per questo motivo, tutti coloro che hanno partecipato al bando riceveranno una lettera che li inviterà ad iscriversi ai corsi di formazione gratuiti della Regione, ed acquisire così maggiori ed utili competenze per ricollocarsi nel mondo produttivo oppure organizzarsi in forme di lavoro autonomo o di piccola imprenditorialità”. Collaboratori a progetto. “Al posto del contributo una tantum di 3000 euro assegnato nei mesi scorsi a chi ha partecipato al bando per lavoratori privi di ammortizzatori sociali, i collaboratori a progetto che hanno prestato la propria opera per aziende in crisi potranno accedere - ha annunciato Rosso - a mille programmi di reinserimento, comprendenti incentivi all’assunzione e percorsi di formazione. Le persone che parteciperanno al nuovo bando otterranno 3.000 euro come sussidio incentivante che potrà essere erogato direttamente all’azienda che li assume per almeno due anni come abbattimento del costo del lavoro ed altri 3.000 per partecipare ad attività semestrali di formazione”. “Occorre tornare - ha concluso il vicepresidente della Regione - a vere politiche attive del lavoro. In questa direzione intendiamo modificare la legge sull’apprendistato per consentire alle imprese di effettuare corsi di formazione interni”.  
   
   
CASSA IN DEROGA;GATTI:AL VIA RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE PRIMO ACCORDO NAZIONALE PER 64 ABRUZZESI  
 
L´aquila, 24 maggio 2010 - Lo scorso 21 maggio al Ministero del Lavoro a Roma si è firmato il primo accordo sindacale a livello nazionale fra la Trascom e le sigle sindacali, alla presenza dei rappresentanti della Regione Abruzzo. L´accordo consente ai lavoratori in cassa integrazione in deroga di rientrare in azienda per avviare un percorso di formazione e riqualificazione professionale a carico dell´impresa. Si tratta di 64 lavoratori della Trascom dell´Aquila. I lavoratori oltre alla cassa in deroga percepiranno uno stipendio pari alla differenza tra il trattamento di sostegno al reddito e la retribuzione spettante. "La cassa integrazione in deroga - commenta l´assessore Gatti - da strumento puramente assistenziale può divenire l´occasione per la riqualificazione del capitale umano. Questa era una prospettiva che in Cicas ci eravamo dati con le parti sociali. Oggi - prosegue - diamo seguito con i fatti a quelle enunciazioni. In Abruzzo si sperimenta per la prima volta a livello nazionale questa opportunità che offre la normativa. Per questo sono convinto che, nonostante i numeri preoccupanti della crisi, dobbiamo fare lo sforzo di non sommare al dato della disoccupazione quello dei lavoratori in cassa integrazione. La cassa - conclude -lega i lavoratori al posto di lavoro e gli consente di rientrare prima di altri nel ciclo produttivo".  
   
   
TERREMOTO: CONVEGNO SU NUOVI CRITERI PROGETTAZIONE  
 
 L´aquila, 24 maggio 2010 - L´assessore alla Protezione civile, Daniela Stati, interverrà lunedì 24 maggio, con inizio alle 10, al convegno su "Criteri di progettazione in zona sismica - Il processo di ricostruzione nella logica del recupero e della prevenzione" che si terrà presso il Comando regionale del Corpo forestale dello Stato, in via delle Fratte, all´Aquila, in zona Sant´elia. Nel corso dell´incontro saranno presentati corsi e metodologie a cura di Formez Italia su nuovi criteri di progettazione in zona sismica alla presenza, tra gli altri, del Direttore dell´ufficio valutazione e prevenzione del dipartimento di Protezione civile, Mauro Dolce.  
   
   
CARCERI IN EMILIA-ROMAGNA L´INDICE DI SOVRAFFOLLAMENTO NEGLI ISTITUTI SUPERA IL 189%  
 
Bologna, 24 maggio 2010 – Una situazione, quella delle carceri di Bologna e dell’Emilia-romagna, “gravissima, non più tollerabile”. Queste le parole dell’assessore regionale alla Promozione delle politiche sociali Teresa Marzocchi, che ha visitato il carcere bolognese della Dozza. “Qui – ribadisce – la situazione è drammatica, ancora più che altrove. Ricordo che la nostra Regione, tramite il presidente Errani, esattamente un anno fa aveva scritto al ministro Alfano, chiedendo di intervenire. Stiamo ancora aspettando”. Al 30 aprile 2010 (dati del ministero della Giustizia), i detenuti presenti nelle carceri dell’Emilia-romagna risultano essere 4567, di cui 2404 stranieri; questo a fronte di una capienza regolamentare di 2408 posti. L’indice di sovraffollamento ha superato quindi il 189%. Un indice, peraltro, in costante crescita negli ultimi tre anni: 168 nel 2007, 171 nel 2008 e 186 nel 2009. Al carcere bolognese della Dozza i detenuti attualmente sono 1150, mentre la capienza massima è di 502 posti. Per quanto riguarda il personale, gli agenti effettivamente operanti in tutta l’Emilia-romagna (dati al 31 dicembre 2009) sono complessivamente 1620, ma in pianta organica dovrebbero essere 2359: manca un 31%. Ventisei invece gli educatori, per tutta la regione. “Queste cifre, dietro cui ci sono storie e persone – aggiunge l’assessore Marzocchi – , al di là dell’ultimo caso specifico, e mi riferisco al suicidio avvenuto stanotte nel carcere di Reggio Emilia, dimostrano che la situazione non è più sostenibile. Al ministro Alfano diciamo che siamo favorevoli alla proposta di far scontare l’ultimo anno di detenzione ai domiciliari, a patto che ci sia un’effettiva collaborazione nel territorio tra istituzioni e servizi, per il reinserimento delle persone. Siamo pronti a discutere di questo. Ma adesso servono interventi per tamponare l’emergenza, subito. Quello del carcere – conclude l’assessore – è un ambito su cui siamo impegnati con continuità: la nostra attenzione non verrà meno”.  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE MATERA:GIANNATELLI NUOVO PRESIDENTE  
 
Matera, 24 maggio 2010 - Informazione, progettualità, servizi per promuovere le imprese create e gestite dalle donne e rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro. Sono gli obiettivi del nuovo presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della provincia di Matera, Chiara Giannatelli, che subentra a Rosa Gentile dimessasi dopo l’elezione ad assessore regionale alle Infrastrutture. Il neo presidente, già componente del comitato, è una imprenditrice del settore grafico-editoriale e si è segnalata per l’impegno a vari livelli nel favorire lo sviluppo di opportunità lavorative per le donne . Il Comitato è composto oltre che da Chiara Giannatelli (Cna), da Maria Gallitelli (in rappresentanza dei sindacati), Antonia Labarbuta (consigliere camerale), Rosalba Dragone (Api), Celeste Toma (Confesercenti), Anna Mussolino (Confartigianato), Giuseppina Dinisi (Casartigiani), Giovanna Sandri (Confcommercio), Claudia Condoluci (Ugl Coltivatori) e Angela Staffieri segretaria del Comitato. “Continueremo -ha detto il presidente Giannatelli- a rivolgerci alle giovani, prossime a uscire dal mondo della scuola e in cerca di orientamento in quello del lavoro, ma anche alle imprenditrici che vogliano qualificare, potenziare e diversificare le attività o a crearne di nuove. L’appuntamento di Policoro del 25 maggio prossimo sul tema “Dal Gruppo…alla squadra’’ conferma la continuità di un programma e di obiettivi finalizzati a un maggiore coinvolgimento delle donne nei processi produttivi e nella creazione di nuove occasioni di lavoro’’. Sostegno all’attività è venuto dall’ex presidente del Comitato, Rosa Gentile." A Chiara Ida Giannatelli – ha detto Rosa Gentile – e al Comitato vanno gli auguri di buon lavoro, in una fase difficile per l’economia locale. Ma che ha bisogno di tutte le risorse, coinvolgendo maggiormente le donne, per attivare nuove opportunità di ripresa portando avanti il lavoro avviato proficuamente nei mesi scorsi’’.  
   
   
BOLZANO: NUOVO COMITATO PARI OPPORTUNITÀ DEI DIPENDENTI PROVINCIALI  
 
Bolzano, 24 maggio 2010 - Il nuovo Comitato pari opportunità del personale provinciale si è riunito il 21 maggio per la seduta costitutiva. Alla presidenza è stata nominata Manuela Paulmichl, direttrice dell´Ufficio sviluppo della cooperazione. Il prossimo passo sarà la definizione del programma di lavoro. Misure a favore della pari opportunitá tra uomo e donna nell´amministrazione provinciale, valutazione della politica del personale, di gestione e ordinamento dello stesso, elaborazione di proposte per l´accesso al posti di lavoro: sono alcuni dei compiti assolti dal Comitato pari opportunità dei dipendenti provinciali. A fine marzo la Giunta ha insediato l´organismo nella sua nuova composizione: in rappresentanza dell´amministrazione provinciale Manuela Paulmichl, Astrid Crepaz, Michaela Stockner e Sabrina Scipioni, per le organizzazioni sindacali Brigitte Plaikner, Waltraud Faller, Ruth Volgger e Marisa Mantovan. Nella seduta costitutiva è stata eletta presidente del Comitato Manuela Paulmichl, vice presidente Ruth Volgger. Il prossimo passo sarà l´elaborazione del programma di lavoro del Comitato, "attraverso la collaborazione con altre istituzioni analoghe a livello locale ma anche extraprovinciale", sottolinea la presidente Paulmichl.  
   
   
PROVINCIA MATERA: PRESTO GIUNTA E CONSIGLIO DEI PICCOLI  
 
Materea, 24 maggio 2010 - La scuola, il territorio e le istituzioni devono poter dialogare costantemente. Un principio che sta guidando l’Amministrazione provinciale nel percorso di rilancio culturale, economico e sociale dei 31 comuni del Materano. In linea con questa politica del confronto il presidente della giunta Franco Stella e il presidente del consiglio Aldo Chietera, insieme al segretario generale Carmela Gerardi, all’assessore Giuseppe Dalessandro e al dirigente Franco Menzella hanno incontrato la Iv A e la Iv B dell’Istituto comprensivo di Tursi “A. Pierro” e il relativo corpo insegnante. “Le giovani generazioni – ha commentato il presidente Stella – rappresentano il presente e il futuro della nostra provincia. Sono le nostre risorse più “piccole” quelle di cui dobbiamo preoccuparci maggiormente e perché loro possano contribuire in maniera sostanziale al progresso del territorio dobbiamo riuscire a sostenerli. Ecco perché credo che costituire una giunta e un consiglio dei piccoli sia importante: responsabilizza i bambini, li educa rispetto all’utilizzo degli strumenti amministrativi e politici della nostra società e li rende protagonisti della vita democratica.”  
   
   
PRESTO UN ASILO NIDO IN REGIONE LAZIO  
 
 Roma, 24 maggio 2010 - Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha annunciato l´avvio di un progetto per istituire, nei locali della Regione, un asilo nido aziendale. L´occasione è stato il convegno ´Regioni: quali politiche per la vita?´, promosso dal ´Movimento per la vita´, in collaborazione con il ´Forum delle associazioni familiari´ e l´associazione ´Scienza e Vita´, al quale ha partecipato anche il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. Nell´ottica di rafforzare le politiche di sostegno alla famiglia, Polverini ha ricordato "la necessità di aumentare la disponibilità di posti negli asili nido e per questo cominceremo dalla regione Lazio dando un segnale concreto". Il Presidente, nel corso del suo intervento, ha inoltre ribadito "gli impegni per potenziare le politiche di sostegno alle famiglie anche attraverso la reintroduzione del bonus bebè, i mutui agevolati per le giovani coppie ed il sostegno all´assistenza domiciliare". Così come al fine di tutelare la vita dal suo concepimento alla sua fine naturale, saranno potenziati e attivati, dove necessari, tutti gli strumenti utili, nell´ambito del rispetto delle leggi nazionali, a partire da un migliore funzionamento dei consultori.  
   
   
ROMA, ASILI NIDO: NUOVI CRITERI E PIÙ CONTROLI PER ABBATTERE LISTE D’ATTESA  
 
 Roma, 24 maggio 2010 - Nuovi e più stringenti parametri di reddito per una corretta valutazione della situazione economica ai fini dell’iscrizione agli asili nido e un piano efficace di controlli da attuare insieme alla Guardia di Finanza. Queste le principali novità del piano di interventi messo a punto dall’assessore al Bilancio e allo Sviluppo economico, Maurizio Leo, e dall’assessore alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù, Laura Marsilio per prevenire possibili raggiri e false dichiarazioni patrimoniali. Per il perfezionamento della domanda di iscrizione sarà chiesto ai genitori di compilare ad integrazione dei moduli sottoscritti al momento della domanda, un nuovo foglio redditometro. Oltre a compilare il modulo per la determinazione del parametro Isee (Indicatore della Situazione Economica equivalente) gli interessati dovranno fornire al Municipio altre e più specifiche informazioni come, per esempio, il possesso di auto di lusso e fuoristrada e l’iscrizione a circoli sportivi privati. «Si tratta di ulteriori indicatori utili a fotografare con esattezza la situazione patrimoniale dei genitori che presentano domanda – spiega l’Assessore al Bilancio e allo Sviluppo economico, Maurizio Leo – ma soprattutto di un deterrente nei confronti di chi, presentando dichiarazioni dei redditi incompatibili con il proprio effettivo tenore di vita, cerca di ottenere la precedenza in graduatoria». «Roma Entrate, la società che svolge i controlli fiscali – aggiunge Leo – verificherà la regolarità delle autocertificazioni presentate dai cittadini, sulla base dei riscontri di quanto dichiarato con le informazioni contenute nell’Anagrafe tributaria. È necessario estendere questa attività a tutti i Municipi che sollecito a collaborare. Ma non basta. Il Comune di Roma chiederà anche la collaborazione della Guardia di Finanza cui segnalerà le situazioni per le quali appaiono opportune indagini più approfondite. Stiamo, infatti, formalizzando – precisa l’Assessore – un apposito protocollo d’intesa che consentirà di accertare la veridicità delle dichiarazioni rese all’atto della domanda e di sanzionare, anche con l’esclusione dalla graduatoria, chi ha dichiarato il falso per mettere un freno a una situazione palesemente ingiusta e intollerabile». Per quanto riguarda la valutazione della situazione economica saranno introdotte modifiche utili a garantire maggiore equità. «In attesa che la disciplina Isee in vigore a livello nazionale venga rivista sulla base di principi corrispondenti alle mutate esigenze delle famiglie – sottolinea Laura Marsilio, assessore alle Politiche Educative Scolastiche – interverremo sulla modalità di valutazione della condizione reddituale, con iniziative simili a quelle che abbiamo già varato a partire dallo scorso anno educativo a favore dei lavoratori atipici, e nei casi in cui entrambi i genitori sono lavoratori. Tali misure rispondo alla necessità di garantire il riconoscimento delle specificità della famiglia attraverso un Isee calibrato secondo il quoziente familiare».