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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Novembre 2010 |
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UE: UN INTERNET NEUTRALE E APERTO: COME CONTROLLARE IL TRAFFICO IN RETE? |
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Bruxelles, 17 novembre 2010 -Dovremo un giorno rinunciare all´internet neutrale e aperto a cui siamo ormai abituati? Forse sì. Mentre sempre più persone navigano su internet, iniziano ad emergere problemi di gestione del traffico in rete con un rischio di congestione dei dati. E gli internet provider stanno già iniziando a imporre qualche restrizione sui servizi offerti. Ne hanno discusso la settimana scorsa esperti di settore, associazioni dei consumatori e autorità di regolamentazione insieme a politici e funzionari dell´Ue nel corso di un vertice "su internet aperto a tutti e sulla neutralità della rete". Tra gli argomenti trattati, la qualità dei servizi, la trasparenza di termini e condizioni, i comportamenti contrari alla libera competizione e la gestione del traffico. Specialmente nell´ottica per cui potremmo trovarci tra qualche anno alle prese con seri problemi nel trasferimento dei dati. Trasparenza prima di tutto - La cosa più importante è quella di assicurare la trasparenza, ha insistito l´europarlamentare britannico Malcolm Harbour, del gruppo dei Conservatori e Riformisti, a capo della commissione mercato interno e protezione dei consumatori. I service provider dovrebbero informare chiaramente su eventuali blocchi dei servizi e dovrebbero dare una spiegazione, mentre le autorità di regolamentazione dovrebbero intervenire in presenza di un comportamento anticompetitivo degli operatori. "Quello che vogliamo è una regolamentazione minima a fronte di grandi innovazioni e della possibilità di scelta per i consumatori", ha spiegato Harbour. Inevitabile fissare priorità per il traffico dei dati - Il problema è che è inevitabile un peggioramento dei servizi visto il costante aumento del numero di navigatori online. Prendiamo per esempio la possibilità di accedere a internet sui cellulari: secondo Robindhra Mangtani, dell´Associazione Gsm, la navigazione via smart phone quadruplicherà nei prossimi tre anni. D´altronde "non possiamo sconfiggere le leggi della fisica", ha aggiunto Sigurd Schuster di Nokia Siemens Networks. Attenti alle discriminazioni - Un appello speciale è arrivato da Jean-jacques Sahel di Skype. "Dovete fermare quelle pratiche che bloccano innovazione e possibilità di scelta", ha chiesto alle autorità di regolamentazione spiegando che l´utilizzo di Skype sui cellulari, per esempio, è bloccato da tutti gli operatori di telefonia mobile francesi. Un accenno alla difficoltà di cambiare operatori è invece stato fatto da Jérémie Zimmermann di "Quadrature du net", una associazione che si batte per ´open source, e da Thomas Nortvedt del Consiglio norvegese dei consumatori. L´iniziativa ai consumatori - "Assumete voi l´iniziativa! Se Skype è bloccato abbandonate il vostro operatore e sceglietene un altro", ha consigliato il commissario per l´agenda digitale Neelie Kroes ai consumatori, avvisando di essere pronta a entrare in azione e a modificare le leggi in caso di assenza di un trattamento equo da parte degli operatori. Molti gli interventi dei parlamentari: la popolare spagnola Pilar del Castillo Vera e le socialdemocratiche Catherine Trautmann e Maria Badia Cutchet si sono tutte espresse a favore di un internet aperto e democratico. "Perdiamo ogni anno 20 miliardi di euro per colpa della frammentazione del mercato europeo delle comunicazioni online", ha poi aggiunto la liberaldemocratica rumena Adina-ioana Vălean. "Internet non è soltanto un mercato da regolamentare", ha concluso il verde tedesco Jan Philipp Albrecht. "Dovrebbero valere anche per la rete gli stessi principi in vigore nelle società democratiche. I provider si comportano adesso come se fossero dei veri e propri Stati... Ma dov´è la loro democrazia?". |
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SCIENZIATI CONTROLLANO IL FLUSSO DELLA LUCE CON UN TRANSISTOR COMPLETAMENTE OTTICO |
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Bruxelles, 17 novembre 2010 - Il modo in cui la luce si propaga è una questione che assilla le menti di molti scienziati. Ricercatori tedeschi e svizzeri hanno gettato nuova luce su questo problema riuscendo a capire come deviare la luce in modo completamente ottico su un chip. In uno studio presentato online nella rivista Science, essi hanno dimostrato una forma di trasparenza indotta attivata dall´accoppiamento radiazione-pressione di due modalità: ottica e meccanica. Il loro lavoro, supportato da uno Starting Grant del Consiglio europeo della ricerca (Cer) e da un Contributo per l´eccellenza Marie Curie, potrebbe portare a una serie di applicazioni nelle telecomunicazioni e nelle tecnologie dell´informazione quantistica. I ricercatori, provenienti dall´Istituto Max Planck di ottica quantistica (Mpq) in Germania e dalla Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna (Epfl) in Svizzera, hanno detto che una trasparenza indotta in modo opto-meccanico potrebbe essere usata per la decelerazione e la memorizzazione su un chip di impulsi di luce mediante reti opto-meccaniche microfabbricate. Guidato dal professor Tobias J. Kippenberg dell´Epfl, il team ha scoperto che l´interazione della luce (fotoni) con le vibrazioni meccaniche (fononi) aiuta a controllare la trasmissione di un fascio di luce attraverso un microrisuonatore ottico basato su un chip in modo diretto mediante un secondo fascio di luce più forte. Precedenti studi erano riusciti soltanto a far interagire una luce laser con dei vapori atomici tramite "trasparenza elettromagnetica indotta" (Eit), che può controllare in che modo si propaga la luce. Nonostante alcuni risultati interessanti, gli scienziati hanno scoperto che la Eit ha una serie di limitazioni, tra cui quella di essere limitata alla luce con lunghezze d´onda che corrispondono alle risonanze naturali degli atomi. Dati gli scopi del loro studio, il team svizzero-tedesco ha basato il proprio principio sull´accoppiamento opto-meccanico di fotoni e oscillazioni meccaniche all´interno di un microrisuonatore ottico. Essi hanno usato i principali metodi di nanofabbricazione per creare dispositivi opto-meccanici che hanno la capacità di intrappolare la luce in orbite e simultaneamente fungere da oscillatori meccanici. La pressione di radiazione, che si manifesta quando i fononi esercitano la loro forza, è il risultato che si ottiene quando la luce è accoppiata con il risuonatore. Nonostante per anni avessero usato questa forza per intrappolare e raffreddare gli atomi, gli scienziati hanno iniziato a riconoscere il suo potenziale per controllare le vibrazioni meccaniche su scala micro e nanoscopica solo negli ultimi cinque anni. Questo ha aperto la strada alla nascita della opto-meccanica delle cavità, un campo di ricerca che si concentra sull´unificazione della fotonica con la micro e la nano meccanica. Il team ha scoperto che la forza della pressione di radiazione è rinforzata all´interno di un microrisuonatore ottico e può deformare la cavità, accoppiando in modo efficace la luce alle vibrazioni meccaniche. Anche un altro laser di "controllo" può essere accoppiato al risuonatore. I ricercatori hanno scoperto che la pulsazione di due laser innesca la vibrazione dell´oscillatore meccanico e arresta anche l´ingresso nel risuonatore della luce segnale mediante un effetto di interferenza opto-meccanica. Questo porta a una finestra di trasparenza per il fascio segnale. Il dott. Schliesser, che lavora sia all´Epfl che al Mpq, ha detto: "Da più di due anni sappiamo che questo effetto esiste". E Stefan Weis, anch´egli attivo presso entrambi gli istituti e uno degli autori principali dello studio, ha aggiunto: "Una volta che abbiamo saputo dove guardare, era proprio lì". L´effetto, denominato "Omit" (trasparenza opto-meccanicamente indotta) dagli scienziati, potrebbe offrire al mondo della ricerca nuove e migliori funzionalità per la fotonica. Secondo il team, futuri sviluppi basati sulla Omit potrebbero aiutare a convertire un flusso di fotoni in eccitazioni meccaniche (fononi); a realizzare buffer ottici che permettono un´ampliata memorizzazione ottica dei dati; e a portare benefici ai sistemi quantici ibridi. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Max Planck di ottica quantistica (Mpq): http://www.Mpq.mpg.de/cms/mpq/index.html Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna (Epfl): http://www.Epfl.ch/ Science Express: http://www.Sciencemag.org/sciencexpress/recent.dtl Consiglio europeo della ricerca (Cer): http://erc.Europa.eu/ |
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COMO: IN CITTÀ TELECAMERE MOBILI A 360° PRESENTATO IL NUOVO SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA. SEI GLI APPARECCHI SPOSTABILI, 14 FISSI |
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Como, 17 novembre 2010 - Telecamere con potenziale visivo a 360° che possono essere spostate in diversi luoghi della città in caso di bisogno, dotate di fonometri, ed altre mobili che possono essere utilizzate direttamente dalle autovetture per il controllo a distanza di episodi "sospetti". Il nuovo sistema di videoregistrazione mobile, insieme al potenziamento delle telecamere fisse in città, è stato presentato l’ 11 novembre a Palazzo Cernezzi dall´assessore alla Sicurezza, Francesco Scopelliti, dal Comandante del Corpo di Polizia Locale, Vincenzo Graziani e dal dirigente responsabile del settore Sistemi Informativi - Programmazione e Controllo di gestione, Giovanni Fazio. "Il posizionamento di nuove telecamere in città è parte integrante di un progetto congiunto sviluppato con i Sistemi informativi ed il Comando di Polizia Locale - ha sottolineato l´assessore alla Sicurezza, Francesco Scopelliti - Un sistema innovativo che prevede il rafforzamento delle telecamere in città iniziato cinque anni fa e che in questo arco di tempo ha contribuito ad una grande opera di prevenzione nonché all´incremento della percezione del senso di sicurezza in città fornendo anche un indiscutibile aiuto, in molti casi, alle forze di Polizia ed ai Carabinieri". Le nuove telecamere, una ventina in tutto con campo visivo a 360°, che hanno comportato un investimento di 165mila euro, saranno dislocate non solo in convalle bensì anche in alcune aree periferiche (Albate, Sagnino, Lora, Camnago Volta). Nel dettaglio il sistema è molto vario. Innanzitutto sei sono le telecamere mobili, che potranno essere utilizzate su autovetture della Polizia Locale, per eseguire monitoraggi ed essere utilizzate per finalità di tipo investigativo, ad esempio, in caso di incidenti. Due sono invece i sistemi "civetta", modello Wi-eye, per le indagini sul territorio (sono infatti posizionabili su pali, a batteria e, comandabili a distanza) con obiettivi ad alta sensibilità e possono essere comandate a distanza. Quattro telecamere, in sistemi doppi, saranno utilizzate esclusivamente a bordo delle autovetture che potranno sostare o circolare anche a distanza dall´area sottoposta a controllo o verifica. Grazie ad un software saranno costantemente sotto il controllo degli agenti, muniti di appositi computer, nonché collegate con la Centrale Operativa. Si tratta di una doppia telecamera con un obiettivo rivolto verso l´esterno ed uno verso l´interno. Completano il sistema le nuove telecamere fisse. Le aree cittadine che saranno poste sotto osservazione saranno piazza Cacciatori delle Alpi, via Bossi, via Diaz angolo piazza Mazzini, via Lambertenghi angolo via Diaz, dietro la biblioteca comunale (via Volta), via Diaz (davanti alla Pinacoteca), via Milano (piazza Vittoria), via Milano (angolo via Xx settembre), via Milano (incrocio con viale Giulio Cesare), via Italia Libera, posteggio Ippocastano (due telecamere), piazza San Giuliano, nonché presso le sedi delle Circoscrizioni di Camnago Volta, Albate, Lora, Sagnino. Tutte le nuove telecamere saranno dotate di fonometri, ovvero di strumenti per la misurazione del rumore (se questo supera una data soglia, il sistema provvede ad emettere un avviso di segnalazione). Entro il mese di dicembre i lavori saranno affidati dal Comune di Como alla ditta vincitrice dell´appalto che provvederà alla completa installazione dei dispositivi che saranno operativi dalla fine del prossimo mese di gennaio. |
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FACEBOOK, TWITTER E YOUTUBE: LA PROVINCIA DI BOLZANO SBARCA SUI NUOVI MEDIA |
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Bolzano, 17 novembre 2010 - Non ci sono solo i canali tradizionali per informarsi sull’attività della Giunta e, più in generale, dell’amministrazione provinciale. Da ieri , infatti, la Provincia di Bolzano sbarca sui nuovi media: su Facebook, il più diffuso social network del mondo, su Twitter, il microblog aggiornabile con brevi messaggi di testo, e su Youtube, la piattaforma internet di condivisione dei video. Internet, soprattutto per le generazioni più giovani, sta diventando il principale mezzo di informazione: non solo grazie alla possibilità di cercare notizie provenienti da ogni angolo del pianeta, ma anche per l’opportunità di partecipare con commenti personali e sfruttare al meglio le risorse audio e video. Un trend che impone anche alla Provincia di Bolzano di muoversi in questo settore, quello dei cosiddetti new media. Da ieri , dunque, tutte le principali notizie sull’attività della Giunta provinciale saranno disponibili su Facebook, il social network più diffuso del mondo, che negli ultimi anni ha preso decisamente piede anche in Alto Adige. Per raggiungere la pagina di Palazzo Widmann basterà collegarsi al sito www.Facebook.com/ e inserire nella maschera di ricerca il termine Giunta Provincia Bolzano. In Europa non è ancora diffusissimo Twitter, altro social network che sta vivendo un autentico boom in Nord-america: Twitter si basa sull’aggiornamento delle notizie tramite brevi messaggi di testo composti al massimo da 140 caratteri, e ha tra i suoi maggiori pregi la velocità, la semplicità e l’immediatezza. All’indirizzo www.Twitter.com/provinciabz saranno dunque “postate” tutte le principali notizie sull’attività della Giunta e dell’amministrazione provinciale. Dire video, ormai, non significa dire soltanto televisione: anzi, per i più giovani è soprattutto sinonimo di Youtube, la piattaforma internet di condivisione delle immagini più diffusa del mondo. Il canale www.Youtube.com/provbolzano, una sorta di web-tv dell’amministrazione provinciale, mette a disposizione dei navigatori i principali video sugli avvenimenti riguardanti l’attività di Palazzo Widmann. |
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INNOVARE E RIDURRE I COSTI DELLA PA? DIGITALIZZARE GLI ACQUISTI NONOSTANTE IL VALORE ASSOLUTO SIA CONSISTENTE, IL PESO DI QUESTI VOLUMI SUL TOTALE ACQUISTI DELLA PA ITALIANA È ANCORA ABBASTANZA LIMITATO, PARI A CIRCA IL 3%. |
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Milano, 17 Novembre 2009 – Si è svolto il 165 novembre presso l´Aula Rogers del Politecnico di Milano il Convegno “eProcurement: una concreta via verso innovazione, efficienza e trasparenza per la Pa italiana” organizzato dall’Osservatorio sull’eProcurement nella Pa italiana della School of Management del Politecnico di Milano (www.Osservatori.net).(*) Durante il Convegno sono stati presentati i risultati della Ricerca, basata sull’analisi di 240 Enti della Pubblica Amministrazione che adottano applicazioni di eProcurement, cioè soluzioni basate sulle tecnologie digitali a supporto dei processi di acquisto (Gare e Aste elettroniche, Mercati elettronici e Cataloghi online di operatori privati, Negozi online a supporto delle Convenzioni). Guardando alle diverse tipologie di strumenti che rappresentano il mondo dell’e-Procurement, la ricerca evidenzia che sono le “Gare e le Aste elettroniche” ad intercettare la percentuale di transato più rilevante (70%), con un volume di negoziato di oltre 3,5 miliardi di € (1 miliardo in più rispetto al dato 2008). I “Negozi online a supporto delle Convenzioni” cubano complessivamente circa 1,3 miliardi di € (il doppio, +107%, rispetto al 2008), mentre attraverso i “Mercati Elettronici” e i “Cataloghi online dei fornitori” sono gestiti circa 250 milioni di € (+31% rispetto al 2008). Nel 2009 sono state effettuate 4mila gare o aste elettroniche, +35% rispetto al 2008 e altre 100mila transazioni di importo relativamente ridotto. “I temi della modernizzazione, dell’efficienza, del recupero di produttività, della trasparenza e del controllo della spesa della Pubblica Amministrazione – ha dichiarato Andrea Rangone, Coordinatore Osservatori Ict & Management del Politecnico di Milano – sono, ormai da diversi anni, al centro del dibattito politico ed economico del nostro Paese, anche grazie alla notevole enfasi posta su essi dall’attuale ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. In questo dibattito pensiamo trovi ancora troppo poco spazio il tema dell’eProcurement, che rappresenta invece una strada concreta – e già avviata da diversi anni – verso la l’innovazione e la riduzione di costi della nostra Pa. L’eprocurement, infatti, pur avendo un impatto solo su alcuni specifici processi della Pa, è in grado di portare benefici enormi potendo influenzare la spesa complessiva fatta dalle amministrazioni pubbliche, che vale quasi 200 miliardi di euro, più del costo complessivo di tutti i 3,5 milioni di dipendenti pubblici (pari a 150 miliardi di euro).” Dei circa 11.000 Enti che costituiscono la nostra Pa, possiamo dire che circa il 50% ha utilizzato almeno una volta uno strumento di eProcurement. In realtà quasi 2 su 3 di questi Enti si è limitato a fare qualche acquisto sperimentale sui Mercati Elettronici, senza un reale commitment e, soprattutto, un reale piano di utilizzo serio di questi strumenti. Guardando solo agli Enti che dimostrano un qualche utilizzo regolare dell’eProcurement (circa 2.000), la maggior parte si limita ad utilizzare essenzialmente i Mercati Elettronici e/o i Negozi online a supporto delle Convenzioni. Sono, infatti, ancora solo poche centinaia gli Enti che utilizzano in modo sapiente tutti gli strumenti dell’eProcurement, affiancando ai Mercati Elettronici e ai Negozi elettronici, anche il ricorso a Cataloghi online e alle Gare/aste elettroniche. In particolare, proprio attraverso le Gare e le Aste online sono negoziati i volumi di acquistato più rilevanti e sono gestite le procedure più “complesse”, per alcuni acquisti soprasoglia o di lavori pubblici. “I benefici degli strumenti di eProcurement per la Pa italiana – ha concluso Paolo Catti, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio eProcurement nella Pa del Politecnico di Milano – sono particolarmente significativi. Le Gare e le Aste elettroniche consentono di ottenere importanti risparmi sul prezzo di acquisto (tra il10% e il 15%), e di incrementare l’efficienza del processo, riducendo del 30% - 40% i tempi legati alle attività di espletamento delle procedure di gara; inoltre aumentano l’efficacia del processo di negoziazione, con incremento della trasparenza e riduzioni dei contenziosi. I Mercati Elettronici consentono di ottenere una riduzione dei prezzi di acquisto (attraverso le Rdo) e di effettuare con più efficienza piccoli acquisti (i tradizionali affidamenti diretti, cottimi fiduciari e trattative private multiple), riducendo di una quantità variabile tra il 30% e il 60% (con picchi superiori all’80%) il tempo necessario per gestire l’acquisto; inoltre rappresentano per la Pa anche un utile strumento di benchmark. I Negozi online per l’accesso alle Convenzioni, infine, riducono ulteriormente il carico di lavoro degli Ufficio Acquisti per emettere ordini legati a Convenzioni prenegoziate da una Centrale. Ipotizzando un’adozione pervasiva dell’eProcurement e adottando logiche di stima particolarmente prudenti, complessivamente questi benefici potrebbero valere ca.3,6 Mld €/anno per l’intero Sistema Paese. E arriverebbero a 5 Mld €/anno se si affiancassero all’eProcurement le logiche del “Procure-to-pay”, ovvero l’integrazione “completa” nello scambio dei documenti del ciclo dell’ordine (ordine-consegna-fatturazione-pagamenti) tra Pa e imprese” |
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MATERA, ON-LINE IL PRIMO MUSEO DELLA MEMORIA COLLETTIVA |
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Matera, 17 novembre 2010 - E’ on-line il Muv Matera, "Museo Virtuale della Memoria collettiva di Matera", un’ iniziativa senza scopo di lucro, ideata per poter catalogare e condividere fotografie, audio e video racconti sulla storia della città di Matera. Si tratta del primo Museo della Memoria Collettiva “partecipato”. Una foto – spiegano i promotori dell’iniziativa - blocca in un´immagine un momento di vita. Può essere solo un´immagine muta, o, diversamente, caricarsi di significato nel momento in cui qualcuno riconosce in essa una storia. Le foto possono essere piccoli tasselli preziosi della nostra storia. Di tasselli Matera è ricca, la sua storia, le sue trasformazioni e gli eventi che l’hanno interessata sono molteplici e, fortunatamente, sono stati spesso documentati da fotografi che ne hanno percepito la bellezza e la rilevanza. Un patrimonio di ricordi ed immagini del quale spesso gli stessi materani non hanno potuto godere, per mancanza di una piattaforma sistematica che ne garantisse la fruibilità a tutti. Il sito Muv Matera (Museo Virtuale della Memoria Collettiva) - www.Muvmatera.it - intende sopperire a questa carenza. In maniera totalmente volontaria, i suoi curatori hanno raccolto, catalogato e documentato foto famose sulla città e materiale inedito, frutto delle generosa donazione di coloro i quali hanno compreso l’importanza di aprire il patrimonio fotografico a tutta la città, perché i ricordi in esso contenuti appartenessero all’intera comunità cittadina. Sono già molti i musei della memoria storica sul territorio nazionale, anche di tipo multimediale, il Muv comunque si distingue perché primo caso di museo collettivo della memoria “partecipato” in un ottica di Web 2.0. Un contenitore multimediale arricchito da un database che offre possibilità di query e ricerche e nel rispetto degli standard catalografici dell’Iccd (l’ Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero dei Beni Culturali). “Partecipato” perché tutti possono registrarsi e caricare le proprie foto con uno spirito di condivisione e di scambio collettivo, perché la Memoria storica di un territorio appartiene alla collettività e rappresenta l´identità stessa di una comunità. Dopo un’ iscrizione, rapida e gratuita, gli utenti, possono arricchire il museo con il materiale in loro possesso, oltre che commentare ed interagire con il materiale fotografico già presente, arricchendolo di ricordi, fatti ed aneddoti che, diversamente, rischierebbero di essere dimenticati. L´iniziativa di creare il sito, nasce dal successo avuto da un gruppo “Com’era Matera” sul social network “facebook” dedicato alla raccolta di materiale fotografico su Matera apportato dai singoli utenti. Entusiasmo, ricordi, fatti ed eventi che affioravano in maniera crescente, di pari passo con l´espandersi del gruppo hanno reso palese che l´iniziativa andava perfezionata e migliorata. Il sito nasce per questo. Il Muv si propone di essere uno strumento di utilità per comprendere la storia di Matera, esso conterrà oltre a foto, anche video, interviste, canzoni e quanto altro della memoria orale, oltre che documentale, possa rappresentare, descrivere, e valorizzare il vasto patrimonio storico-culturale di Matera. |
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CONFINDUSTRIA ANIE – MINISTERO DEGLI INTERNI AZIONI FORTI CONTRO I FURTI DI RAME FENOMENO IN RIPRESA A CAUSA DEI PREZZI DELLA MATERIA PRIMA CHE HANNO NUOVAMENTE RAGGIUNTO LIVELLI DI PICCO |
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Milano, 17 Novembre 2010 – Confindustria Anie ha avuto l’ 11 novembre un incontro con il Vice Capo della Polizia Prefetto Cirillo per affrontare con il Ministero degli Interni il rinnovato problema dei furti di rame. All’incontro era presente anche una rappresentanza delle Ferrovie dello Stato. Il fenomeno, già denunciato da Anie nel 2008, è tornato di stringente attualità a seguito del recente straordinario aumento del prezzo delle materie prime e, in particolare, del prezzo del rame dovuto alla crescente domanda di materie prime soprattutto da parte dei player asiatici. Da un’indagine, condotta tra le aziende associate ad Anie nel mese di ottobre 2010, è emerso che, a differenza di quanto accaduto e segnalato nel 2008, laddove i furti avevano assunto la veste di vere e proprie rapine a mano armata, oggi si riscontrano delle modalità diverse che fanno pensare, più che a interventi condotti da organizzazioni criminali, a episodi di singoli gruppi o individui non ben strutturati, ma fortemente attratti dal valore del bene. Ciò che preoccupa fortemente le aziende è il crescente numero di tentativi di furto, spesso anche reiterati nello stesso sito produttivo e nello stesso periodo (le aziende lamentano da 3 tentavi di furto in uno stesso mese fino addirittura a 30 tentativi). E in tutti i casi segnalati si è trattato di tentativi di furto e non di veri e propri furti di materiale soltanto perché le singole aziende - sostenendo dei costi altissimi per la sicurezza - hanno potenziato i propri sistemi di videosorveglianza, di antintrusione e di vigilanza armata dei propri siti produttivi e dei magazzini. Sulla tipologia delle aziende colpite dal fenomeno: oltre il 20% riguarda i produttori di cavi e i fornitori di tecnologie per l’elettrificazione delle reti ferroviarie, per le quali il rame rappresenta circa il 40% dei costi di produzione. Ancora più preoccupante è invece la situazione nel settore delle utility: le Ferrovie dello Stato hanno registrato quasi mille furti di rame sulla Rete ferroviaria che hanno provocato la “messa fuori servizio” di tratte della Rete con disagi per la circolazione e sicurezza dei treni. Per quanto riguarda la connotazione geografica, i tentativi di furto si registrano indifferentemente tanto al nord quanto al sud. Ciò che si chiede al Ministero sono azioni forti di contrasto, analogamente a quanto avvenuto nel 2008 quando il fenomeno è stato fortemente combattuto. Il Ministero ha garantito il suo impegno e si è reso disponibile ad altri incontri per individuare le azioni da intraprendere e le aree da presidiare. “Riteniamo fondamentale l’impegno assunto dal Ministero degli Interni, in particolare dalla Polizia di Stato, nel fronteggiare sul nascere con azioni forti il riproporsi di un fenomeno che danneggia al tempo stesso le imprese produttrici, già gravate dalla crisi economica, e alcuni indispensabili servizi offerti ai cittadini italiani, tra cui i trasporti ferroviari, le telecomunicazioni e la distribuzione di energia. Quello dei furti di rame” ha dichiarato il Presidente di Confindustria Anie Guidalberto Guidi “è un problema che tocca l’intera collettività, arginabile unicamente attraverso azioni mirate e adeguatamente concertate tra le diverse parti in gioco”. Indice Ponderato Dei Prezzi Delle Materie Prime Sul Mercato Internazionale
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Variazioni % A Euro Correnti |
Giugno 2010 / Maggio 2010 |
Giugno 2010 / Giugno 2009 |
Gennaio - Giugno 2010 / Luglio - Dicembre 2009 |
Gennaio - Giugno 2010 / Gennaio - Giugno 2009 |
Metalli |
-1,6 |
30,1 |
18,5 |
37,1 |
Gomma |
3,7 |
22,4 |
14,5 |
18,3 |
Acciaio |
2,6 |
15,0 |
10,1 |
0,8 |
Rame |
-2,4 |
47,0 |
24,6 |
73,2 |
Stagno |
1,4 |
32,2 |
29,2 |
43,4 |
Zinco |
-8,8 |
26,8 |
18,6 |
60,6 |
Piombo |
-6,9 |
12,3 |
7,6 |
48,4 |
Alluminio |
-2,2 |
27,4 |
21,5 |
30,0 |
Nickel |
-9,8 |
35,3 |
24,2 |
83,5 |
Petrolio Greggio |
1,4 |
25,7 |
19,5 |
52,8 | Fonte: Elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici su dati Lme |
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ARRIVA OURPORTAL, LA PRIMA SUITE DI APPLICAZIONI PER I FRAUD ANALYST VEDE GIÀ DISPONIBILI UNA KNOWLEDGE BASE E UN´INTERFACCIA UNIFICATA DI INTERROGAZIONE SIMULTANEA DEI DATABASE PUBBLICI. |
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Milano, 17 novembre 2010 – Ournext, società specializzata nella consulenza e nei servizi antifrode, ha presentato la prima suite applicativa per chi si occupa di prevenzione delle frodi. Si chiama Ourportal, ed è frutto di un programma che punta a coprire tutte le esigenze pratiche degli specialisti e dei team antifrode nelle banche, nelle finanziarie e nelle public utility. Ourportal già comprende due soluzioni di punta: Ourknow, un servizio di supporto informativo on-line; e Ourview, un’interfaccia di interrogazione simultanea delle banche dati pubbliche. “Ourportal è una novità di sicuro interesse pratico per chi sino ad oggi ha dovuto utilizzare strumenti nati per altre esigenze - ha commentato Fabio Tortora, Amministratore Delegato di Ournext – E’ la prima piattaforma tecnologica con servizi, applicazioni e prodotti per l´operatività quotidiana degli analisti antifrode”. Ourknow: aiuto in linea, sempre accessibile Ourknow è un servizio che dà accesso a una banca dati con: aggiornamenti sulle tecniche antifrode e sull’evoluzione del quadro normativo; documenti d’approfondimento sui temi più caldi; guide alle procedure antifrode, specifiche all´organizzazione di riferimento (caricabili da Ournext). Navigabile in più modalità (per sezioni, temi o Q&a), sempre accessibile, presidiato da consulenti esperti contattabili online, dà tutto il supporto che serve per accrescere l’efficienza dei Fraud Analyst, e anche per innovare gli interventi formativi. Ourview è un´applicazione che permette l´interrogazione simultanea delle banche dati più rilevanti a fini di antifrode (Pubblica Sicurezza, Sistema Sanitario Nazionale, Agenzia delle Entrate etc.), attraverso un´interfaccia di inquiry unica. “E’ uno strumento che semplifica moltissimo l’operatività. Ancora oggi chi deve controllare la regolarità dei documenti che corredano, ad esempio, una domanda di finanziamento è costretto a interrogare separatamente, e per ogni pratica, anche 20 banche dati diverse. – ha aggiunto Fabio Tortora. - E in più, Ourview genera report, analitici e sintetici, sull´esito delle interrogazioni, permettendone anche l´archiviazione elettronica per analisi successive”. |
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WORKFORCE MANAGEMENT DI INVISION SOFTWARE: OTTIMIZZARE LA FORZA LAVORO PER MIGLIORARE LA REDDITIVITÀ AZIENDALE |
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Milano / Ratingen (Germania), 17 Novembre 2010 – Invision Software, una delle aziende leader a livello mondiale che sviluppa e fornisce applicazioni per la pianificazione del personale presenterà, alla decima edizione del Forum Retail & Gdo, nella sessione speciale del 23 Novembre dedicata alla gestione delle Risorse Umane, e nella sessione plenaria del 24 Novembre, metodi innovativi volti ad ottimizzare i processi relativi all’impiego del personale nel mercato Retail, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda e dal settore di appartenenza. La soluzione Invision Enterprise Wfm (iWfm) è modulare e copre l’intero processo di pianificazione del personale, dalla previsione del fabbisogno alla schedulazione, dall’ottimizzazione dei turni sino alla consuntivazione ed al monitoraggio. La soluzione web-based di Invision può contribuire a contenere i costi del personale e ad incrementare la produttività sia in negozi di catene multinazionali con migliaia di dipendenti che in grandi magazzini, gestiti dal titolare stesso. La flessibilità dell’architettura di iWfm ne assicura la perfetta integrazione all’interno dell’infrastruttura informatica esistente, come pure la possibilità di interfacciarsi con i più disparati sistemi esterni. L’impiego dei dipendenti può essere ottimizzato in tutte le aree del punto vendita, nei depositi e nei reparti amministrativi, conciliando gli orari di lavoro con il fabbisogno effettivo, spesso soggetto ad oscillazioni, rispettando automaticamente contratti, accordi aziendali e leggi. Con il modulo aggiuntivo ‘Infothek’ la soluzione di Workforce Management di Invision offre, al personale dell’azienda, la possibilità di utilizzare un sistema self-service semplice ed intuitivo, permettendo di accedere da remoto, via web, ai piani di servizio e di inoltrare richieste di permessi o di scambio di turni già assegnati. Inoltre, le funzionalità di analisi in tempo reale e di consolidamento online, offrono la completa trasparenza di tutti i dati consentendo alle imprese di controllare le performance dell’azienda, del negozio o del reparto. “La nostra soluzione Invision Enterprise Wfm permette di avere a disposizione, nel momento giusto, il numero di risorse adeguato all’afflusso dei clienti nei punti vendita, in modo da ridurre sia i tempi di attesa dei clienti stessi che l’uso degli straordinari e di aumentare parallelamente il servizio al cliente e quindi il fatturato. Grazie alle funzionalità integrate di previsione del fabbisogno e di consuntivazione, iWfm consente alle imprese commerciali di trarre il massimo profitto dall’investimento effettuato nel proprio personale”, dichiara Peter Bollenbeck, Ceo di Invision Software. Programma nelle due giornate, Milano, Hotel Meliá: Area espositiva con ingresso gratuito Martedì 23 e Mercoledì 24 Novembre 2010 per vedere e toccare con mano la nostra soluzione. Presentazione della soluzione Invision Enterprise Wfm Martedì 23 Novembre ore 11.20 e Mercoledì 24 Novembre ore 11.50: Prevedere il fabbisogno: quanti dipendenti e con quali competenze mi serviranno ? Pianificare: potrò coprire il fabbisogno con i dipendenti con le qualifiche giuste e nella giusta quantità ? Schedulare: sono sempre rispettati gli accordi aziendali, il contratto nazionale di categoria e le leggi ? Analizzare e Controllare: sono verificate le corrispondenze tra il pianificato e la realtà ? Consuntivare: come verifico le ore lavorate ? Come controllo le performance dei negozi e dei reparti ? |
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UNA SORGENTE DI NEUTRONI PER LE TECNOLOGIE DEL FUTURO: EUROPEAN SPALLATION SOURCE (ESS), CHE PREVEDE LA REALIZZAZIONE DELLA PIÙ POTENTE E AVANZATA SORGENTE DI NEUTRONI AL MONDO. DALL’IMPIANTO SI ATTENDONO RICADUTE TECNOLOGICHE IN CAMPO BIOMEDICO E NELLA SCIENZA DEI MATERIALI |
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Roma, 17 novembre 2010 – Ieri è stato presentato presso l’Aula convegni del Cnr (Piazzale Aldo Moro 7, Roma) il simposio internazionale ´The Ess Project: Opportunity for the Italian Research?´. Il progetto Ess (European spallation source) consiste “nella più potente e sofisticata sorgente di neutroni al mondo, destinata principalmente a ricerche tecnologiche e applicate”, spiega Carla Andreani, della Commissione di spettroscopia neutronica del Cnr e ordinario di Fisica della materia dell’Università Tor Vergata di Roma. “I neutroni sono in grado di ´vedere´ all’interno dei materiali: vi penetrano in profondità e rivelano dove sono gli atomi e come si muovono”. Oltre al Cnr, il progetto coinvolge numerose istituzioni di ricerca internazionali: l’Ambasciata Italiana in Svezia, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), l´Enea (l’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), l’Istituto superiore di sanità (Iss), il Sincrotrone Trieste, il Ministero dell´istruzione dell´università e della ricerca (Miur), il Ministero della Salute e Rogante Engineering. Con un costo complessivo stimato intorno a 1,5 miliardi di euro, “a livello europeo Ess costituisce una tra le infrastrutture di ricerca (Esfri) più economicamente impegnative della rete europea, oltre che altamente innovativa, con un insieme di oltre 40 strumenti all’avanguardia nel campo dello studio dei materiali e biomateriali”, aggiunge il Presidente del Cnr, Luciano Maiani. “La realizzazione di Ess rafforzerà la posizione dell’Europa come leader a livello mondiale nella ricerca e nelle applicazioni tecnologiche con ricadute positive sulla società e sull’industria”. Ess sarà costruito a Lund, in Svezia e si prevede che il primo fascio di neutroni sia disponibile tra il 2018 ed il 2019, raggiungendo la piena operatività intorno al 2025. I primi bandi di gara per l’assegnazione dei lavori e delle forniture necessarie alla costruzione sono previsti nel corso del 2011 e si rivolgeranno in particolar modo alle imprese attive nei settori: elettronica, meccanica, edilizia, ingegneria civile, informatica, strumentazione scientifica, impiantistica, sistemi di sicurezza e di decommissioning e servizi. All’evento prenderà parte la comunità di ricercatori di enti, imprese, Pmi e università italiane. “La particolare struttura temporale dell’impulso di neutroni della sorgente rende questa infrastruttura particolarmente adatta alla ricerca di nuovi materiali e biomateriali in campo medico e biologico”, conclude Maiani, “ad esempio nuove leghe metalliche, ceramiche avanzate, materiali per la realizzazione di nuove batterie e catalizzatori, nuovi materiali per protesi, materiali per la produzione e l´immagazzinamento dell´idrogeno per scopi energetici, nuovi farmaci con distribuzione ´mirata´ all´interno del corpo”. |
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BOLZANO: PIANO PER RIORGANIZZARE LA STRUTTURA AMMINISTRATIVA SCOLASTICA: NASCE IL DIPARTIMENTO UNICO |
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Bolzano, 17 novembre 2010 - Dopo l’assunzione delle competenze sulla scuola, dopo la riforma dell’istruzione primaria e superiore, la Provincia compie ora il terzo passo verso il rinnovamento del sistema formativo in Alto Adige: la riorganizzazione della struttura dell’amministrazione scolastica. La nuova cornice unitaria e i nuovi Dipartimenti unici sono stati illustrati il 16 novembre a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dagli assessori competenti Christian Tommasini, Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner. Resta salvaguardata l’autonomia delle scuole. Il 2010 è l’anno della riforma delle scuole superiori, che in futuro poggeranno su tre pilastri: i licei, gli istituti tecnici e la formazione e istruzione professionale, attualmente gestiti in maniera separata dal punto di vista amministrativo. Per la prima volta, dunque, tutta l’offerta didattica riservata ai ragazzi sino ai 19 anni di età sarà regolamentata da leggi provinciali, che apriranno la strada ad una nuova e più unitaria gestione amministrativa del sistema scolastico e formativo. Dopo la riforma dell’istruzione primaria e superiore, l’ultimo passo da completare per una piena riorganizzazione – disciplinata con legge provinciale – è quello di adeguare l’amministrazione e la gestione del settore scolastico alla nuova cornice unitaria. Lo hanno ribadito a Palazzo Widmann il presidente Durnwalder e gli assessori competenti sull’istruzione illustrando lo specifico articolo contenuto nella legge finanziaria 2011, prossima al dibattito in Consiglio provinciale. Attualmente il sistema scolastico e della formazione è frammentato: retto politicamente da quattro Assessori, con un’amministrazione suddivisa in tre Dipartimenti, tre Intendenze scolastiche, sei Ripartizioni, oltre una dozzina di uffici, tre istituti pedagogici e tre istituti per l’educazione musicale. “Con la riorganizzazione dell’amministrazione della scuola e della formazione – ha sottolineato Durnwalder – la Giunta provinciale punta a creare un sistema scolastico amministrativo snello, a ridurre i costi e semplificare le procedure .” Il Presidente ha ricordato che questa misura “vuole favorire anche la permeabilità tra le scuole, a beneficio degli studenti e dei genitori.” Il principio base, ancorato allo Statuto di autonomia, della gestione in proprio dei singoli gruppi linguistici dei settori istruzione e cultura resta immutato e non viene toccato dalla riorganizzazione: in futuro l´ambito formativo all’interno di ciascun gruppo linguistico non potrà più essere frammentato sul piano politico o amministrativo. L’assessore alla scuola italiana Tommasini ha ricordato che “questo nuovo passo della riforma va nella direzione giusta, quella di creare una struttura più chiara, coordinata meglio in un unico Dipartimento. Un sistema entro il quale resta salvaguardata l’autonomia di ogni scuola, degli istituti musicali e della formazione professionale.” A livello di autonomia politica non viene sacrificata nessuna competenza primaria, bensì si crea un’amministrazione aggiornata ai nuovi sviluppi, ad esempio alle esigenze della maturità, che in futuro potrà venire offerta anche dalle scuole professionali provinciali ma che dovrà essere riconosciuta dallo Stato. Gli obiettivi restano chiari: favorire la semplificazione delle procedure ma nel contempo confermare la qualità dell’istruzione. L´assessore ladino Mussner ha preso lo spunto da una citazione ("quel che resta, deve cambiare") per ribadire la necessità di rompere alcuni tabú partendo dal Dipartimento unico per ciascun gruppo linguistico. "Vogliamo lavorare per rimodellare le unità organizzative riducendo i parallelismi tra uffici. I modelli organizzativi saranno elaborati con gli interessati", ha confermato l´assessora Kasslatter Mur. Non ci saranno licenziamenti, non si perderanno posti di lavoro: il piano prevede interventi nell´accorpamento di servizi amministrativi, eliminando i doppioni, e nei casi di pensionamento o trasferimento. Un primo effetto concreto, ha spiegato Kasslatter Mur, "sarà ad esempio l´eliminazione dei Consigli di amministrazione degli enti." In sintesi gli interventi concreti della riorganizzazione amministrativa: vengono creati tre Dipartimenti provinciali all’istruzione e formazione, modellati sui tre gruppi linguistici, sotto il cui ombrello sono gestite tutte le strutture educative dell’Alto Adige che formano i giovani fino ai 19 anni di età. Con il 1° gennaio 2011 vengono sciolti i tre Istituti pedagogici, in qualità di enti, per essere accorpati ai tre Assessorati all’istruzione. Con il 1° settembre 2011, data in cui entra in vigore la riforma dell’istruzione superiore, i tre Assessorati assumono anche la gestione della formazione professionale. Già entro il 31 agosto 2011 la Giunta provinciale deve però elaborare – attraverso un regolamento di esecuzione – un modello organizzativo in grado di garantire l’autonomia funzionale, le specialità e le peculiarità della formazione professionale. Con il 1° settembre 2012 tale passaggio si applica agli Istituti per l’educazione musicale: verranno sciolti come enti e transiteranno nel rispettivo Assessorato all’istruzione. In questo caso sono da considerare due particolarità: l’amministrazione degli istituti musicali all’interno dell’Assessorato sarà dotata di capacità di incasso e di spesa, vale a dire gestirà in proprio gli introiti derivanti dalle lezioni di musica. Inoltre una consulta appositamente costituita si occuperà di garantire anche in futuro il coinvolgimento delle grandi Associazioni musicali dell’Alto Adige e dei Comuni nell’organizzazione delle lezioni di musica a livello locale. In tal modo resta confermato il filo diretto con la pratica attuale. "Il Consiglio provinciale - ha concluso Durnwalder - con una mozione aveva chiesto alla Giunta di presentare una proposta di riorganizzazione dell´amministrazione scolastica: ora mi aspetto l´approvazione di questo piano." |
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"SENZA L´UNIVERSITÀ NON SI CRESCE" VIA AGLI INCONTRI PER FAR CONOSCERE IL RUOLO SOCIALE E IL LAVORO DELL´ATENEO FIORENTINO |
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Firenze, 17 novembre 2010 - Prende il via oggi un ciclo di lezioni organizzate dall’Università di Firenze e dall’assessorato all’Università del Comune per far conoscere meglio ai cittadini l’importante lavoro di ricerca e didattico del nostro ateneo e le sue ricadute sociali sul territorio dell’area fiorentina. Il primo appuntamento è la tavola rotonda dal titolo “Senza l’Università non si cresce” e si tiene mercoledì 17 novembre alle 17,30 nella Sala Conferenze della Biblioteca delle Oblate. Partecipano l’assessore all’Università Cristina Giachi, Elisabetta Cerbai prorettore alla ricerca dell´ateneo fiorentino e Marco del Panta segretario generale dell´Istituto Universitario Europeo. L’iniziativa fa parte delle attività d’informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul ruolo strategico ricoperto dall’Università nello sviluppo economico e culturale del nostro paese ed è frutto del lavoro comune fra l’assessorato guidato da Cristina Giachi e il Coordinamento interfacoltà dell’ateneo fiorentino, nominato dal Senato accademico per favorire e allargare il dibattito pubblico sul ruolo dell’Università e sulla legge di riforma del sistema universitario nei prossimi giorni in discussione alla Camera. |
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REGIONE: LA SEDE DI BRUXELLES APRE ALLE UNIVERSITA´ SICILIANE |
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Palermo, 17 novembre 2010 - La Presidenza della Regione siciliana mette a disposizione del Crus (il coordinamento delle sue Universita´)appositi spazi nei nuovi uffici di rappresentanza a Bruxelles (Rue Belliard,12) per ospitare stabilmente rappresentanti degli Atenei, stagisti e laureandi. L´obiettivo e´ di contribuire ad un piu´ efficace rapporto tra Universita´ e centri di progettazione e di finanziamento dell´Unione Europea. L´accordo e´ stato definito a Bruxelles nel corso di un incontro al quale e´ intervenuto, in collegamento video da Palermo, il presidente Raffaele Lombardo, e che ha visto presenti l´assessore all´Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, il dirigente generale del dipartimento per gli Affari comunitari e internazionali, Francesco Attaguile, Salvo Ando´, rettore dell´Universita´ di Enna, Francesco Mallamaci, su delega dell´Universita´ di Messina, Maurizio Leone, su delega dell´Universita´ di Palermo, Maria Luisa Carnazza, pro-rettore dell´Universita´ di Catania, Juan Manuel Revuelta, direttore generale della delegazione della Comunita´ valenciana a Bruxelles, Gianlorenzo Martini, rappresentante della Regione Lombardia a Bruxelles e l´eurodeputato al Parlamento europeo, Salvatore Jacolino. Nei prossimi giorni un accordo analogo sara´ rinnovato con l´Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, presente all´incontro di Bruxelles con il suo vice presidente Vincenzo Lo Monte. Nella riunione che ha suggellato l´accordo e´ stata messa in luce la necessita´ di sviluppare il grado di internazionalizzazione delle Universita´ siciliane e le loro capacita´ di intercettare finanziamenti europei finalizzati alla ricerca, consolidando il rapporto tra Regione siciliana ed Atenei, dai quali si attendono preziosi contributi nella formazione e nel trasferimento alle imprese dell´innovazione tecnologica. Per i rappresentanti e gli stagisti delle Universita´ siciliane che frequenteranno gli uffici di rappresentanza a Bruxelles della Regione siciliana sara´ piu´ facile conoscere strumenti di gestione, politiche comunitarie dell´Ue e iniziative di erogazione di fondi oltre che contribuire, con i loro apporti scientifici, alla definizione della nuova politica di coesione dell´Ue, le cui linee guida sono state illustrate, sempre oggi, in una riunione presso la Rappresentanza permanente d´Italia all´Ue (Italrap) ai rappresentanti delle regioni. Erano presenti l´assessore Mario Centorrino, in qualita´ di presidente della Commissione delle Regioni italiane per gli affari comunitari e Francesco Attaguile, coordinatore tecnico della stessa Commissione. |
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IL SOTTOSEGRETARIO AGLI AFFARI ESTERI ALL’INAUGURAZIONE DEL MASTER SULL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE |
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Teramo, 17 novembre 2010 - Alla presenza del sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Stefania Craxi, giovedì 18 novembre, alle ore 10.00, nella Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza sarà inaugurata la prima edizione del Master universitario di Ii livello in Esperto di strategie di internazionalizzazione delle imprese nell’area del Mediterraneo. L’inaugurazione si aprirà con i saluti di Rita Tranquilli Leali, rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Floriana Cursi, preside della Facoltà di Giurisprudenza, Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo, Valter Catarra, presidente della Provincia di Teramo, e Paolo Gatti, assessore regionale alle Politiche attive del lavoro, alla formazione e all’istruzione. Seguiranno gli interventi di Stefania Craxi, Alfredo Castiglione, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, Gianluca Sadun Bordoni, coordinatore scientifico del Master e docente dell’Università di Teramo, Pina Basti, general manager della Nexus srl. Infine interverranno i rappresentanti delle aziende e istituzioni partner del Master: la Adecco Formazione srl, la Aurora Onlus, Confindustria Teramo e il Consolato onorario della Repubblica di Serbia in Abruzzo. Il Master in Esperto di strategie di internazionalizzazione delle imprese nell’area del Mediterraneo è una nuova iniziativa didattica dell’Università degli Studi di Teramo in collaborazione con la Nexus srl, società abruzzese di formazione professionale e gestione di progetti europei, con il contributo dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Abruzzo e il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Serbia in Italia, della Facoltà di Scienze Manageriali dell’Università “G. D’annunzio” di Chieti-pescara e di Emuni Euro-mediterranean University. Attivato presso la Facoltà di Giurisprudenza per l’anno accademico 2010/2011, il Master è rivolto alla formazione di qualificate figure professionali in grado di contribuire alla valorizzazione delle imprese a livello internazionale, con particolare riferimento all’area del Mediterraneo. Maggiori informazioni e bando completo del Master sono disponibili sul sito web dell’Università di Teramo www.Unite.it/ |
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AOSTA, INCONTRO PER IL PROGETTO: EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE E SCIENTIFICO |
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Aosta, 17 novembre 2010 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che, nell’ambito del progetto Educare al Patrimonio Culturale e Scientifico (Epcs), promosso per veicolare alle scuole proposte didattiche e culturali nell’ambito dell’offerta formativa, lunedì 29 novembre, l’Assessore Laurent Viérin e i referenti dell’Assessorato incontreranno i soggetti che partecipano al progetto e gli enti e i soggetti interessati ad ottenere l’accreditamento. L’incontro si svolgerà nella sala conferenze dell’Istituzione Tecnica e Professionale regionale “Corrado Gex” di Aosta, in Via Chavanne, 23/E, dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. L’assessorato ha infatti definito un percorso formativo rivolto agli enti e ai soggetti non ancora accreditati al progetto Epcs che intendano proporre attività e collaborazioni alle scuole valdostane, con lo scopo di condividere le strategie metodologiche di base e acquisire il relativo accreditamento. Gli enti coinvolti saranno impegnati nella predisposizione degli strumenti progettuali specifici, da sperimentare in percorsi svolti in partenariato con le scuole. «Negli ultimi anni abbiamo investito su questo progetto – dichiara l’Assessore Viérin - nell’intento di favorire e intensificare il reciproco rapporto di scambio tra il mondo della cultura e quello dell’istruzione. Il percorso è riassunto nella pubblicazione annuale del “Catalogue de l’offre culturelle” con l’intento di illustrare le offerte culturali presenti sul territorio valdostano, uniche per la loro specificità e di rilevante importanza educativa e scientifica, ed essere di supporto per le scuole. Il progetto, attraverso un percorso formativo di accreditamento, promuove la volontà di chi opera nei diversi settori a mettersi in gioco con disponibilità e competenza per sviluppare processi sinergici, tra il territorio e le Istituzioni scolastiche, in grado di migliorare la qualità dell’offerta didattico-pedagogica della scuola valdostana». Per adesioni e chiarimenti, è possibile rivolgersi all’Assessorato dell’istruzione e cultura, Ufficio supporto autonomia scolastica, tel. 0165-275887, e-mail: p.Salomone@regione.vda.it. Il progetto Epcs e il “Catalogue de l’offre culturelle” sono presentati sul sito www.Scuole.vda.it/epcs |
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EDILIZIA SCOLASTICA A TRIESTE, I FONDI CI SONO |
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Trieste, 17 novembre 2010 - "La Provincia di Trieste, che ha diretta competenza in materia di edilizia scolastica, è beneficiaria di consistenti assegnazioni finanziarie per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole superiori del suo territorio. Si tratta di risorse provenienti sia dal bilancio della Regione, sia dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti". Lo dichiara l´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, che precisa quindi l´entità dei fondi di cui la stessa Provincia di Trieste risulta destinataria: "Con il Piano straordinario degli investimenti approvato nel 2003 - spiega l´assessore- la Regione ha erogato alla Provincia di Trieste finanziamenti in conto capitale per complessivi 4.418.098,63 euro, destinati alla realizzazione di interventi a carico dei Licei ´Petrarca´ e ´Oberdan´, dell´Istituto Tecnico ´Volta´ e dell´Istituto Nautico ´Savoia´, nonché degli Istituti ´Carducci´ e ´Ziga Zois´". "A seguire - prosegue Molinaro- la Regione ha assunto un impegno di spesa quindicennale che garantisce, sempre alla Provincia di Trieste, un ulteriore finanziamento per complessivi 7.639.500 euro, finalizzati alle opere di manutenzione del polo scolastico Valmaura-liceo Carducci, del Liceo classico Dante Alighieri, del complesso Manna. Nel triennio 2007-2009, infine, alla Provincia di Trieste è stato assegnato l´ulteriore importo di 997.350 euro per la manutenzione dell´Ipsia ´J. Stefano´ e dell´Itc ´Ziga Zois´ ( succursale)". Fin qui i fondi regionali, ai quali vanno aggiunti gli ulteriori finanziamenti ministeriali: "Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - chiarisce l´assessore Molinaro - ha approvato un Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, che ha destinato alle scuole di Trieste l´importo di 2.118.735,16 euro, per l´esecuzione di lavori a favore dell´Istituto tecnico commerciale ´Carli´, dell´Istituto tecnico nautico ´Savoia´, dell´Istituto tecnico industriale ´Volta´, cui si è recentemente aggiunto il finanziamento di 1.500.000 euro (in forza di un´Intesa stipulata nel gennaio 2009) per le specifiche esigenze del Liceo ´Galilei´". "Le risorse finanziarie regionali e ministeriali - afferma quindo Molinaro - sono state integrate dalle assegnazioni che la Provincia di Trieste ha ottenuto, in forma di mutuo quindicennale, dalla Cassa Depositi e Prestiti, con copertura statale degli oneri. La stessa Cassa Depositi e Prestiti ha inoltre confermato di aver finanziato, nel 2004, opere di manutenzione per un totale di 846.608 euro, al Liceo classico ´Petrarca´ (via Rossetti 74 e Largo Sonnino 3), all´I.t. Geom. L.s. ´Ziga Zois´ (Str. Guardiella 13/2) e all´Ist. Tec. Ind. ´A. Volta´ (Via Monte Grappa 1) e di aver concesso alla Provincia di Trieste, tramite un rapporto diretto, anche ulteriori finanziamenti di edilizia scolastica per un importo che supera il milione di euro". "Le cifre elencate - conclude l´assessore Molinaro - dimostrano che Regione e Stato si sono responsabilmente fatti carico delle esigenze relative all´adeguamento delle scuole secondarie superiori di Trieste. Adesso è il momento che la Provincia, destinataria delle risorse, chiarisca quanto ha utilizzato dei finanziamenti concessi e con quali priorità d´intervento. Lo ritengo un atto dovuto sia nei confronti degli studenti che hanno attivato una mobilitazione non condivisibile sul piano del metodo, ma che denota la volontà di avviare un confronto costruttivo con le istituzioni, nei confronti sia della città, sia anche della politica regionale che, dall´anno 2000 a oggi, ha sostenuto i programmi di edilizia scolastica con una pluralità di norme, volte anche a facilitare l´utilizzo dei finanziamenti concessi". |
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SCUOLA SALUTE, ANCHE LA BASILICATA IN PROGETTO MINISTERIALE |
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Potenza, 17 novembre 2010 - Si è svolto a Roma presso il Ministero della Salute, il seminario conclusivo del Progetto Interministeriale “Scuola e Salute”. Due importanti giornate di studio rivolte ai referenti regionali di educazione alla salute della Sanità e della Scuola di ciascuna Regione d’Italia. Il Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale e l’Ufficio Scolastico Regionale hanno seguito fin dalle sue prime articolazioni il lavoro rivolto a determinare importanti e concreti effetti nei diversi ambiti del territorio, sia a livello provinciale che distrettuale. Il seminario ha rappresentato anche l’occasione per presentare il volume a carattere divulgativo “Scuola e Salute”. Tra le “buone pratiche” inserite nel testo anche il programma dell’Asp volto alla prevenzione del tabagismo nelle scuole e articolato nei progetti “Piperita e la favola pulita” e “Grazie non fumo” L’assessore Attilio Martorano ha ribadito la volontà della Regione di pervenire quanto prima alla formalizzazione di un protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale e la costituzione di un Gruppo Tecnico Paritetico Regionale per una attenta e puntuale gestione della materia. |
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FORMAZIONE IN SICILIA: DECRETO CORSI OIF PER LE SCUOLE
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Palermo, 17 novembre 2010 - L´assessore regionale all´Istruzione e alla Formazione professionale,Mario Centorrino, ha firmato il decreto relativo alla realizzazione dei corsi Oif (Obbligo Istruzione Formativa), 2010-2011. A partire da, mercoledi´ 17 novembre,sul sito del dipartimento Istruzione e Formazione professionale, saranno consultabili gli elenchi dei circa 143 percorsi formativi ammessi al Piano, formulati in base alla documentazione fornita dalle scuole, che comprende gli elenchi degli alunni che hanno optato per l´Oif. Le classi avranno come requisito un numero minimo di 22 allievi.Gli enti attuatori dei percorsi formativi hanno 5 giorni di tempo per formulare le eventuali osservazioni al dipartimento istruzione e formazione professionale. |
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AVVIATO IN CALABRIA IL TAVOLO DI ESPERTI PER LA LEGGE SUL DIRITTO ALLO STUDIO |
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Catanzaro, 16 novembre 2010 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri si dice soddisfatto dell’avvio dei lavori del “Tavolo di esperti per l’adeguamento della Legge sul diritto allo studio”, una legge che risale al 1985. “ È urgente – ha detto - adeguarla a scenari sociali e economici profondamente mutati perché diventi strumento per la costruzione di una nuova Calabria, secondo il programma del Presidente Scopelliti”. La prima riunione si è tenuta ieri mattina a Catanzaro nella sede dell’Assessorato alla Cultura. Il gruppo di esperti avrà il compito di elaborare e redigere una proposta migliorativa della Legge sul diritto allo studio, che finora ha svolto una funzione molto importante. A questo proposito è intervenuto anche il Presidente Scopelliti affermando che “l’istruzione e la formazione del capitale umano sono certamente tra i fattori più importanti in cui investire per accelerare i processi di sviluppo economico, democratico e sociale della nostra regione e per contrastare efficacemente la criminalità organizzata”. L’obiettivo è quello di creare un testo snello e di semplice applicazione che riesca a valorizzare a pieno il ruolo degli Enti locali e che metta a sistema le energie presenti sul territorio, tenendo conto delle nuove emergenze educative, raccogliendo tra le altre le sfide delle nuove tecnologie, del disagio sociale, del federalismo scolastico, del contrasto alla criminalità, dell´integrazione, del mercato del lavoro, della dispersione, della riconquista delle abilità´ di base. L’assessore Caligiuri ha insediato il gruppo di lavoro, portando i saluti del Governatore Scopelliti e illustrando le linee politiche del provvedimento da predisporre. Tra gli esperti erano presenti: Alcide Lodari, rappresentante dell’Anci; Anna Perani, rappresentante dell’Upi; Marisa Fagà, Presidente regionale della Federazione delle Scuole Materne; Viviana Burza, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria; Demetrio Barreca, Dirigente dell´Unità Operativa Istruzione e Sport del Comune di Reggio Calabria; Ivana Maria Padoan, docente dell’Università Ca´ Foscari di Venezia; Francesco Fusca, Ispettore dell’Ufficio Scolastico Regionale; Don Edoardo Scordio, Presidente regionale della Federazione degli Istituti di attività educative; Giovanni Policaro, Segretario regionale Cisl Scuola e Antonino Tindiglia, Segretario regionale del sindacato Gilda. Nel corso di questa prima riunione si sono delineati i principi ispiratori per la stesura del rinnovato testo di legge ed è già stato programmato un secondo incontro operativo per il prossimo tre dicembre, quando saranno analizzate le prime proposte di modifica. Nelle intenzioni dell’Assessore Caligiuri s’ intende predisporre una prima bozza operativa già nei prossimi mesi dell´anno per avviare il più ampio confronto con tutta la società calabrese. |
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ISTRUZIONE FVG: INCREMENTARE OPPORTUNITA´ APPRENDIMENTO |
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Trieste, 17 novembre 2010 - Si è svolto ieri a Trieste uno dei tre Seminari nazionali di approfondimento (gli altri a Firenze e Palermo) dedicati ai programmi Ue "Comenius" e "Grundtvig", promossi sul territorio italiano dall´Agenzia nazionale Llp-lifelong Learning Programme, con sede nel capoluogo toscano. All´ incontro, alla scuola "Morpurgo" di Trieste, sono intervenuti l´assessore regionale all´Istruzione e Università, Roberto Molinaro, la direttrice dell´Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, e le responsabili dell´Agenzia, Sara Pagliai e Angela Miniati. Comenius e Comenius Regio (a valenza transfrontaliera), le cui esperienze in Friuli Venezia Giulia sono state successivamente illustrate da Maria Cristina Simeoni (istituto "Deledda" di Trieste) e Antonella Brugnoli (direzione didattica di Manzano), sono programmi comunitari che riguardano tutto l´arco dell´istruzione scolastica, dalla scuola dell´infanzia sino al termine delle superiori, con l´obiettivo di sviluppare, attraverso incontri e scambi tra scuole-partner della Ue, la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea (nel triennio 2007-2009 ha coinvolto quasi 40 mila studenti e docenti). Grundtvig (oggi all´attenzione del Seminario con Gilberto Colinassi dell´Acli regionale) è invece un programma di apprendimento permanente che si occupa della sfera d´istruzione degli adulti, con particolare attenzione alle persone a rischio d´esclusione sociale e ai lavoratori più anziani. L´appuntamento nazionale a Trieste e in Friuli Venezia Giulia, ha segnalato l´assessore Molinaro, viene a riconoscere l´impegno della Regione e delle sue scuole nelle attività di partenariato: "i nostri istituti - ha affermato - vengono infatti a costituire il primo livello di quei processi di internazionalizzazione che riteniamo indispensabili per uno sviluppo socio-economico di un territorio a stretto contatto con le nuove realtà Ue del Centro-est Europa". "Iniziative come Comenius e Grundtvig rappresentano per la nostra scuola e i nostri enti del settore definito come ´non formale´ una sicura evoluzione verso un sistema scolastico sempre più europeo". "Il Friuli Venezia Giulia è molto attento a questo tipo di esperienze, grazie anche al comune lavoro intrapreso con l´Ufficio scolastico regionale", ha infine osservato l´assessore Molinaro, prevedendo in regione "un´accelerazione" nelle opportunità che la Ue offre attraverso Comenius e una "valorizzazione" dei percorsi di Grundtvig, in risposta all´esigenza che giunge dalle nostre comunità di un´istruzione e una formazione permanente e accessibile in tutti gli stadi della vita. |
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DA GIUNTA REGIONALE UMBRIA 300MILA EURO PER LAVORO “PRECARI” E SOSTEGNO SISTEMA SERVIZI |
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Perugia, 17 novembre 2010 – Garantire opportunità di lavoro per i precari della scuola, senza incarico a seguito dei tagli imposti dal Governo nazionale, attraverso il sostegno ai progetti delle istituzioni scolastiche per il potenziamento dell’offerta di istruzione. È con questo obiettivo che la Giunta Regionale dell’Umbria, su proposta della vicepresidente e assessore all’Istruzione Carla Casciari, ha approvato l’avviso pubblico che prevede uno stanziamento di 300mila euro per “interventi finalizzati all’integrazione e al potenziamento del sistema dei servizi di istruzione” nell’anno scolastico 2010-2011. “Nonostante la carenza di fondi causata dalla drastica riduzione dei trasferimenti statali – ha sottolineato l’assessore – abbiamo voluto riservare un’attenzione particolare a quanti operano nel mondo della scuola e sono rimasti senza lavoro per gli effetti dei tagli della ‘riforma Gelmini’. Il personale precario dovrà essere prioritariamente coinvolto nei progetti che vogliamo sostenere per promuovere e valorizzare l’innovazione didattica e migliorare il livello qualitativo del sistema educativo di istruzione in Umbria. Aiuteremo, pertanto, quelle scuole che, impiegando precari, intendano attuare progetti innovativi e di eccellenza per qualificare le loro attività didattiche, anche attraverso programmi specifici di recupero dell’abbandono scolastico”. “La Giunta regionale – ha detto ancora l’assessore Casciari – ha per questo stabilito di stanziare ulteriori risorse destinate a nuovi progetti, proseguendo così nell’azione già realizzata lo scorso anno che ha permesso di finanziare i progetti di 132 scuole”. All’avviso pubblico approvato dalla Giunta Regionale, che sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria, potranno rispondere gli istituti di ogni ordine e grado dell’Umbria, nel rispetto della loro autonomia didattica e gestionale, che saranno promotori di “attività di carattere sperimentale, integrative e aggiuntive degli insegnamenti curriculari per garantire il successo scolastico e, in generale, favorire la coesione sociale del territorio e innalzare la qualità del sistema educativo umbro” e che si impegneranno ad utilizzare personale a cui non è stato rinnovato l’incarico annuale dalla Direzione Scolastica Regionale. Gli ambiti di intervento previsti sono diversi: la promozione dell’orientamento scolastico, l’integrazione scolastica degli allievi stranieri, la valorizzazione e la diffusione delle diverse forme di alternanza scuola-lavoro, l’inserimento e l’accompagnamento degli studenti con disabilità e a rischio di marginalità sociale. Sono ammessi a finanziamenti anche i progetti volti a rafforzare l’insegnamento dell’informatica “open source” e delle nuove tecnologie, per il recupero delle competenze di base gli alunni, la formazione degli adulti e l’innalzamento dei livelli di apprendimento e favorire le eccellenze. |
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SALUTE, SCARSO CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA E ALTO CONSUMO DI DOLCI TRA LE ABITUDINI ALIMENTARI DEI RAGAZZI LIGURI |
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Genova, 17 Novembre 2010 - I ragazzi liguri tra gli 11 e i 15 anni consumano poca frutta, solo il 23% consuma più porzioni quotidiane, poca verdura solo il 12% consuma più porzioni di verdura, mentre diffusa è l’abitudine di consumare dolci (il 26%). Sono alcuni risultati dell’indagine Hbsc 2010 della Regione Liguria (Health Behaviour in School aged Children) nell’ambito del progetto nazionale “Sistema di indagine sui rischi comportamentali in età 6-17 anni promosso dal Ministero della Salute per monitorare quegli stili di vita che possono determinare nel tempo effetti sulla salute degli adolescenti. Le aree indagate riguardano comportamenti correlati alla salute come l’alimentazione, l’attività fisica, la sedentarietà, comportamenti sessuali, violenza e infortuni. Dall’indagine, che verrà presentata agli insegnanti delle scuole medie inferiori e superiori della Liguria giovedì 18 novembre alle 15.30 dagli assessori regionali alla salute e alla formazione, Claudio Montaldo e Pippo Rossetti presso lo stand della Regione Liguria al Salone Orientamenti in corso alla Fiera del Mare di Genova dal 17 al 20 novembre, emerge come il 15% dei giovani risulta in eccesso di peso, più i maschi rispetto alle femmine in tutte le fasce di età. Inoltre dal confronto tra la percezione della propria immagine corporea e l’indice di massa corporea si nota che il sovrappeso è sovrastimato e la sovrastima aumenta con l’età (a 15 anni 1 ragazzo su 4 si considera grasso e 2 ragazzi su 10 riferiscono di essere a dieta per perdere peso). Dall’indagine inoltre risulta che le femmine svolgono attività fisica prevalentemente 2-3 volte alla settimana, i maschi 3-4 volte a settimana, i 15enni in misura inferiore rispetto ai 13enni. La sedentarietà (almeno 2 ore davanti a Pc e Tv) aumenta con l’età e nei maschi rispetto alle femmine |
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"CRESCIAMO IN MOVIMENTO", IL PROGETTO CHE PUNTA A UNO STILE DI VITA POSITIVO E SALUTARE |
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Roma, 17 novembre 2010 - L´assessore alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù, Laura Marsilio, ha presentato in Campidoglio il progetto "Cresciamo in movimento" grazie al quale, mediante uno stanziamento di 2 milioni 277mila euro, le scuole dell´ infanzia capitoline, già a partire dall´ anno scolastico in corso, potranno predisporre nei loro piani di offerta formativa l´ educazione psicomotoria, attività didattica essenziale allo sviluppo del bambino attraverso la conoscenza della corporeità. L´ iniziativa, che coinvolgerà 33.800 bambini, è stata illustrata alla presenza degli atleti testimonial dell´iniziativa, Angelo Gigli, Federica Vitale, Stefano Battistelli, Mirko Corsano e Francesco Corsini. In segno della loro piena adesione al progetto, inoltre, hanno partecipato alla conferenza i presidenti delle maggiori società sportive romane: Claudio Toti della Virtus Roma Basket, Giovanni Malagò del Circolo Canottieri Aniene e Massimo Mezzaroma della Mroma Volley, oltre al prof. Giuseppe Morino, pediatra e nutrizionista dell´Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e ai rappresentanti delle Associazioni che realizzano i corsi nelle scuole. L´ assessore ha spiegato che l´ iniziativa punta a far crescere i bimbi in modo corretto per farli diventare adulti sani in quanto "L´ educazione alla motricità rivolta ai bambini romani tra i tre e i sei anni può rappresentare un modello positivo di stile di vita da attuare anche con bambini più grandi e non solo a livello locale". "Quello sulla psicomotricità è un progetto importante - ha sottolineato inoltre l´ Assessore - perchè verrà inserito nei piani di offerta formativa di oltre 300 scuole dell´ infanzia della Capitale: rappresenta un segnale concreto ed un ulteriore impegno da parte dell´ amministrazione capitolina per promuovere lo sport e il movimento nelle scuole". Anche il sindaco Gianni Alemanno ha voluto esprimere, in una nota, il suo consenso al progetto: «Incentivare e favorire la psicomotricità significa educare le nuove generazioni alla salute, attraverso i valori che la cultura sportiva incarna. L´amministrazione capitolina sostiene l´iniziativa "Cresciamo in movimento" messa in campo dall´assessore Laura Marsilio e che coinvolgerà oltre trentamila bambini delle scuole dell´infanzia comunali. Questo progetto, che ha raccolto il consenso di importanti società e circoli sportivi della città, rappresenta un ulteriore momento di qualificazione per Roma, sempre più capitale dello sport e custode dello spirito olimpico». |
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LA REGIONE TOSCANA A DIRE&FARE, RASSEGNA DI BUONA AMMINISTRAZIONE |
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Firenze, 17 novembre 2010 - Al via oggi alla Fortezza da Basso l´edizione 2010 di Dire & Fare, promossa dalla Regione e da Anci Toscana, quattro giorni di convegni, seminari, laboratori e percorsi formativi per offrire una panoramica delle buone pratiche messe in campo dagli enti locali e promuovere le esperienze innovative realizzate nel mondo delle autonomie, confrontandole con i bisogni dei cittadini e sollecitando la partecipazione e la cittadinanza attiva anche dei giovani. Nelle tre grandi sezioni in cui si articola il programma 2010, Areapubblica, Biennalina dell´infanzia e Sottoventi, tanti gli appuntamenti a cui intervengono i membri della giunta regionale. All´inaugurazione ufficiale della manifestazione, in programma alle 15.30 di domani, mercoledì 17, interviene l´assessore all´agricoltura Gianni Salvadori, ma già nella mattinata, alle ore 9.30 la vicepresidente Stella Tar getti inaugura la Biennalina dell´infanzia e alle 10 nella Sala Pinocchio apre i lavori del Xiii congresso internazionale di “Aifref” (Association Internationale de Formation et Recherche en Education Familiale) sul tema "Educazione familiare e servizi per l´infanzia". Nello stand della Regione Toscana (Padiglione Spadolini), si inaugura nel pomeriggio, a cura dell´assessorato al governo del territorio, la mostra “Facciamo il punto sul paesaggio” che mette a confronto i piani paesaggistici e i progetti di paesaggio più avanzati nel panorama nazionale. Accanto alla Toscana, che presenta il progetto del Parco della Piana e la “rigenerazione del paesaggio agri-urbano”, vengono illustrate esperienze delle regioni Emilia Romagna, Piemonte, Puglia e Veneto. Giovedì 18 alle 10 la vice presidente della Regione Toscana partecipa al convegno “Verso gli stati generali della scuola. Quali paro le chiave per un´istruzione di qualità”, mentre l´assessore all´urbanistica Anna Marson conclude nel pomeriggio il convegno “Paesaggi: Metodologie di ricerca, normative, gestione, popolarità sociale. Il contributo della geografia”. Sempre giovedì Salvatore Allocca, assessore al welfare, partecipa a due convegni, “L´altro abitare: dal cohousing all´autocostruzione” (ore 9.30) e “Tutela dei consumatori” (14.30). Venerdì 19 al seminario “L´attività di Arpat per gli enti locali alla luce della nuova disciplina” interviene (ore 9.30) l´assessore all´ambiente Anna Rita Bramerini, che subito dopo prende parte al workshop “Il re del mare” sulla tutela dei mammiferi marini e in particolare dei cetacei. Nella stessa giornata, alle 13, l´assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia tira le conclusioni del convegno “Le società della salute e la tenuta del sistema sanitario e sociale in Toscana”, mentre Gianni Salvadori chiuderà nel pomeriggio il convegno “Di fronte ai cambiamenti climatici: il lavoro forestale e l´ingegneria naturalistica al servizio delle difesa del suolo e del bosco”. Sabato 20, giornata conclusiva della manifestazione, vedrà la vicepresidente Stella Targetti al tavolo degli oratori di “Oltre 33. Dati, problemi e prospettive per la tenuta della qualificazione e l´ulteriore sviluppo del sistema integrato dei servizi educativi per la prima infanzia” mentre l´assessore Salvatore Allocca interverrà alla tavola rotonda del Cesvot su “Povertà e esclusione sociale”. |
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FINANZIAMENTI UE PER METODI INNOVATIVI IN GRADO DI DIMINUIRE LE EMISSIONI |
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Bruxelles, 17 novembre 2010 - Il Politecnico di Darmstadt, in Germania, ha avviato un impianto pilota per testare due metodi innovativi per la cattura del biossido di carbonio (Co2) che richiederebbero un minore impiego di energia e costi operativi più bassi rispetto ai metodi finora utilizzati. Si tratta del "carbonate looping" e del "chemical looping", alla cui sperimentazione sono ora impegnati vari ricercatori. Per questo progetto l´Unione europea ha stanziato ben 1,1 milioni di euro nell´ambito del Fondo di ricerca carbone e acciaio. È provato che la combustione di combustibili fossili, come carbone, olio combustibile e gas naturale libera ingenti quantità di Co2, contribuendo in modo significativo al surriscaldamento globale. La cattura e il sequestro del carbonio sono state considerate tecnologie chiave in grado di ridurre le emissioni e di consentire lo sviluppo di centrali elettriche più ecocompatibili. Gli ambientalisti ritengono che tali tecnologie potrebbero permettere di ridurre pressoché a zero le emissioni di Co2 derivanti dall´uso dei combustibili fossili e contribuire quindi a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Tuttavia, come osservano i ricercatori, le quantità di energia e i costi operativi maggiori della media richiesti dai primi tentativi intrapresi per la cattura della Co2 mettono in dubbio l´efficienza e l´attuabilità di tali tecnologie. I due nuovi metodi attualmente al vaglio dell´Istituto per i sistemi energetici e le relative tecnologie del Politecnico di Darmstadt presso l´apposito impianto pilota dovrebbero consentire di abbassare le emissioni di Co2 fino a renderle vicino allo zero, senza richiedere quantità aggiuntive di energia e comportando aumenti contenuti sul piano dei costi operativi. Il dott. Bernd Epple, insieme ai suoi 26 colleghi, è attualmente impegnato nell´analisi dei metodi definiti "carbonate looping" e "chemical looping". Il Politecnico di Darmstadt ha impiegato ben 20 mesi per costruire uno spazio per la sperimentazione alto 20 metri all´interno del Campus Lichtwiese. Entrambi i metodi sperimentati utilizzano sostanze naturali e riducono di oltre il 50% la quantità di energia attualmente necessaria per la cattura del carbonio. Il dott. Epple ha dichiarato: "Questi metodi rappresentano delle vere e proprie pietre miliari per la costruzione di centrali prive di emissioni di Co2. Potrebbero consentire la costruzione di centrali alimentate a carbonio, olio e gas naturale in grado di produrre energia in modo efficiente ed economico senza inquinare l´ambiente. Il metodo "carbonate looping" sfrutta il calcare naturale per catturare il biossido di carbonio dal flusso di gas di scarico in transito nei fumaioli delle centrali nel reattore in cui avviene la prima fase. Il biossido di carbonio puro viene successivamente riliberato in un secondo reattore per poi essere stoccato. Il vantaggio di questo metodo è rappresentato dalla possibilità di attuarlo anche nelle centrali esistenti. I ricercatori aggiungono che nelle centrali di nuova generazione, l´applicazione di questo metodo consentirà di catturare il biossido di carbonio senza comportare alcuna perdita di efficienza sul piano energetico. Con questo metodo una combustione bifasica senza fiamma produce un flusso di gas di scarico contenente solo Co2 e vapore acqueo. Il biossido di carbonio può poi essere catturato e stoccato. Per maggiori informazioni, visitare: Technische Universität Darmstadt: http://www.Tu-darmstadt.de/ Fondo di ricerca carbone e acciaio dell´Ue http://cordis.Europa.eu/coal-steel-rtd/ |
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(PGT) PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO: “I MILANESI HANNO VOGLIA DI CONTRIBUIRE AL BENE COMUNE”
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Milano, 17 novembre 2010 - Oltre 1500 milanesi, tra semplici cittadini e tecnici, si sono ritrovati ieri mattina nel salone San Fedele (e in teleconferenza presso la sede di Assimpredil e all’Urban Center) per seguire il primo workshop di formazione dedicato al Pgt e porre domande all’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli. L’incontro di ieri è il primo di una serie di appuntamenti rivolti alla cittadinanza per approfondire il Piano di Governo del Territorio. Prosegue intanto il confronto in Commissione Urbanistica. “Credo fermamente – ha affermato Masseroli al termine dell’incontro - in quando sostiene David Cameron: la partecipazione e la relazione sono un elemento fondamentale dell’indicatore della felicità. Ogni città che guarda al suo futuro non può farlo se non a partire dalla conoscenza di se stessa. Il fatto che tante persone abbiano deciso di impegnare un’intera mattinata per approfondire il tema del Pgt – ha aggiunto l’assessore - dimostra che tanta gente ha voglia di contribuire al bene comune e ritiene che il Piano sia lo strumento adatto. Il confronto odierno con i cittadini e i tecnici è il risultato di un lungo percorso, fatto di osservazione diretta del territorio e partecipazione che abbiamo compiuto in città”. “La forte partecipazione di cittadini delle periferie al dibattito di stamani – ha concluso Masseroli - è un segno eccezionale della volontà dei milanesi di contribuire allo sviluppo e al miglioramento della città, molto più delle migliaia di osservazioni scritte (circa 4500). Il piano si sta dimostrando una grande opportunità di incontro con chi intende collaborare alla costruzione del futuro di Milano. Come dicono alcuni: ho consumato le suole nei numerosi incontri e sopralluoghi che ho fatto in tutto il territorio. Anche oggi ho incontrato volti ed esperienze di una Milano che non conoscevo e che pochi conoscono. Una Milano piena di vitalità, spesso nascosta, che ha storie da raccontare, aspirazioni da cogliere, risorse da valorizzare” |
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NASCE L’OSSERVATORIO MONDIALE SULL’INQUINAMENTO DA MERCURIO IL PROGETTO ‘GLOBAL MERCURY OBSERVATION SYSTEM – GMOS’ SARÀ PRESENTATO DAL 17 AL 19 NOVEMBRE AL CNR. UNA RETE CON 40 SITI FISSI, POSTAZIONI OFF-SHORE, CAMPAGNE OCEANOGRAFICHE E PIATTAFORME AEREE |
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Roma, 17 novembre 2010 - Un sistema di osservazione globale in grado di monitorare in tempo reale l’andamento dell’inquinamento atmosferico da mercurio al variare delle condizioni meteorologiche e delle emissioni sarà presentato mercoledì 17 novembre a Roma, presso l’Aula Marconi del Consiglio nazionale delle ricerche (Piazzale Aldo Moro 7) in occasione del kick-off meeting del progetto europeo ‘Global Mercury Observation System-gmos’. “Obiettivo del progetto”, spiega Nicola Pirrone, direttore dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Iia-cnr) e coordinatore Gmos, “è realizzare un’infrastruttura osservativa in grado di fornire dati essenziali per verificare l’efficacia delle politiche ambientali internazionali: dalla convenzione internazionale sull’inquinamento atmosferico globale fino alla strategia europea attuale e al futuro trattato internazionale sull’inquinamento da mercurio, in corso di definizione in vista del prossimo Governing Council (da tenersi nel 2013) dell’Unep, il programma ambiente delle Nazioni Unite”. Gmos avrà un costo complessivo di circa 10 milioni di euro e coinvolge nel complesso 34 università e istituzioni di ricerca internazionali. L’infrastruttura osservativa comprenderà 40 siti a diverse altitudini e latitudini, comprese le aree polari, tra cui Ny Alesund sulle Svalbard Islands in Artico e la base italo-francese Dome-c in Antartide. Tutti i siti saranno collegati in real time al centro di acquisizione ed elaborazione dati presso la Sezione di Rende dell’Iia-cnr, che coordina il progetto e fornirà i dati alla Commissione Europea e alle maggiori istituzioni internazionali. “Si realizzerà il primo osservatorio al mondo per studiare le dinamiche del mercurio atmosferico a scala globale, direttamente o indirettamente riconducibili alle emissioni inquinanti di centrali termoelettriche, inceneritori, impianti siderurgici e industriali”, prosegue Pirrone “ma anche il contributo delle emissioni da incendi boschivi e da sorgenti naturali come i vulcani”. Tra i risultati attesi dalle postazioni off-shore e dalle campagne oceanografiche “la comprensione delle interazioni atmosfera-oceano, di enorme importanza nello studio degli inquinanti atmosferici, caratterizzati da un tempo di residenza in atmosfera superiore ai 6-12 mesi”, conclude il direttore dell’Iia-cnr. Di particolare importanza sarà anche “definire i profili verticali delle concentrazioni, grazie all’impiego di una piattaforma osservativa a bordo di voli intercontinentali, per studiare le trasformazioni nella parte alta della troposfera-bassa stratosfera, e di media distanza su aree circoscritte dell’Europa e del Nord America, questi ultimi finalizzati a definire il profilo dell’inquinante lungo la bassa-media troposfera”. |
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CONSEGNATI PREMI INNOVAZIONE AMICA DELL´AMBIENTE FORMIGONI: LE IMPRESE CONIUGHINO SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ LA GREEN ECONOMY HA CAMBIATO MENTALITA´ DEI CITTADINI |
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Milano, 17 novembre 2010 - Sono sei le aziende che si sono aggiudicate il ´Premio Innovazione Amica dell´Ambiente´ e nove quelle che hanno ottenuto un riconoscimento per essersi distinte per aver utilizzato nuove tecnologie o per essere state particolarmente efficienti nell´uso e nel riutilizzo delle risorse. A consegnare i premi il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, affiancato dal presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. Erano presenti anche l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi e il vicedirettore di Legambiente Andrea Poggio. Fra i premiati c´è chi è riuscito a produrre una pellicola alimentare completamente biodegradabile; chi è stato in grado di utilizzare tutti i sottoprodotti della lavorazione delle nocciole come combustibile per apparati di cogenerazione e chi ha rivoluzionato il processo di concia delle pelli. Non vanno dimenticati neanche coloro che hanno presentato turbine eoliche o capaci di produrre molta energia anche con poco vento e il gruppo che ha inventato un sistema che contribuisce alla climatizzazione invernale ed estiva combinando in modo intelligente le fonti di energia rinnovabili e fossili. "Queste imprese - ha detto il presidente Formigoni durante la cerimonia di premiazione - testimoniano che l´innovazione tecnologica e la modernizzazione si coniugano sempre di più con la sostenibilità. Dare più competitività alle aziende attraverso una maggiore attenzione all´ambiente è la strada giusta. In questo modo otteniamo un modo di produrre che rilancia la presenza del made in Italy e del made in Lombardy nel mondo e nello stesso tempo tratta bene l´ambiente". "Questo - ha aggiunto Formigoni - lungi dall´essere un freno per le politiche sulla competitività, è diventato un formidabile ´volano´ per la nostra economia: per primi abbiamo creduto alle opportunità che ci offre la green economy". Il presidente lombardo ha quindi espresso "apprezzamento" per gli imprenditori e le aziende premiate, "testimonianza che gli sforzi per rimanere competitivi sul mercato possono contribuire a un uso più attento delle risorse energetiche". Che sia davvero grande il contributo della nostra Regione lo dimostrano i 4 premi e i 5 riconoscimenti ottenuti oggi da aziende del nostro territorio. Innovare Per Uscire Dalla Crisi - E´ l´innovazione, secondo Formigoni, il vero motore della crescita e lo strumento imprescindibile di competitività. Regione Lombardia per il 2009 e il 2010 ha stanziato circa 80 milioni di euro proponendo 6 bandi che, si stima, consentiranno la mobilitazione di investimenti complessivi per oltre 166 milioni. In quest´ottica andranno "valorizzate le risorse umane e il reclutamento di giovani talenti, sostenuti gli investimenti delle imprese in un contesto armonico che favorisca lo scambio di tecnologie". "Da dieci anni - ha sottolineato l´assessore Raimondi - Regione Lombardia sostiene questa iniziativa e tutto ciò che ruota intorno a un modo di produrre che non abbia ripercussioni negative sull´ambiente. Oggi siamo la Regione italiana più avanti nell´ottica della green economy e questo anche perché è cambiata la maggioranza della cultura che pervade i nostri cittadini che, come gli imprenditori, diventano sempre più sensibili alle tematiche ambientali". |
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AL "GEO-OIKOS 2010" DI VERONA IL COMUNE DI VENEZIA PRESENTERÀ I PROGETTI DELL´ECODISTRETTO DI MARGHERA ED IL PAT |
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Venezia, 17 novembre 2010 - Il Comune di Venezia, presentando due suoi importanti progetti ambientali, parteciperà alla seconda edizione di "Geo-oikos", la rassegna espositiva, in programma il 18 e 19 novembre alla Fiera di Verona, che mette in vetrina le iniziative di qualità e innovazione nel Nord-est e che avrà quest´anno per tema "Sostenibilità e sviluppo". L´iniziativa è stata presentata questa mattina, con una conferenza stampa svoltasi a Ca´ Farsetti, dall´assessore comunale al Piano strategico, Pier Francesco Ghetti, e dall´amministratore delegato di Veritas, Andrea Razzini. "Il primo progetto che presenteremo - ha spiegato Ghetti - è quello riguardante il sistema ambientale previsto all´interno del Pat, il Piano di Assetto del Territorio: con una serie di pannelli espositivi saranno illustrati, appunto, gli aspetti ambientali del nostro principale strumento pianificatorio, che prevede la valorizzazione del sistema dei forti, delle aree adibite a parchi, del bosco, di litorali, laguna e isole minori." Con un incontro pubblico, previsto per giovedì 18 novembre, alle ore 12.15, all´interno del programma ufficiale dei convegni di Geo-oikos, sarà invece presentato per la prima volta, dagli stessi Ghetti e Razzini, il secondo progetto, quello riguardante la realizzazione dell´Ecodistretto di Marghera, seguito da Veritas. "Si tratta - ha sottolineato Ghetti - di un progetto innovativo, che rappresenta non solo uno dei primi esempi di recupero della zona industriale di Marghera ma anche una delle prime attività di ´green economy´ in quest´area. L´obiettivo è quello di creare una filiera completa, ´a km zero´, per il recupero dei rifiuti, che devono essere sempre più visti come risorsa e non come problema. Grazie alla raccolta differenziata i rifiuti, già opportunamente divisi, saranno portati all´Ecocentro e da qui lavorati direttamente da aziende specializzate nel loro riutilizzo. Il progetto è già a buon punto per quanto riguarda autorizzazioni e bonifiche e già ci sono state aziende che hanno presentato le loro ´manifestazioni d´interesse´ all´iniziativa." |
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ACQUA, LOMBARDIA : PARERE COMUNI SARA´ VINCOLANTE |
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Milano, 17 novembre 2010 - "Il parere della Consulta dei Comuni sarà vincolante sugli atti della Provincia circa la gestione dell´acqua pubblica". Lo ha annunciato oggi l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, a margine di un incontro con il presidente della Commissione Viii del Consiglio Carlo Saffioti, relatore del progetto di legge sul servizio idrico integrato, e in seguito ad un proficuo incontro con i rappresentanti di Anci Lombardia (Associazione dei Comuni lombardi). "Stiamo facendo grandi sforzi per dare una ancora maggiore rappresentatività ai Comuni nella nuova articolazione del Servizio Idrico - ha spiegato Raimondi -. Unico caso in Italia, stiamo cercando di rendere ancor più incisiva la presenza dei Comuni nell´articolazione della nuova legge, perché siamo consapevoli della grande tradizione municipale lombarda anche nella gestione dei servizi essenziali come quello idrico". "Nelle altre Regioni - ha proseguito Raimondi - i modelli prescelti sono molto più centralisti, fino alla previsione di uno o più Aato (Autorità Ambito Territoriale Ottimale) su scala regionale, e questo è vero soprattutto nelle regioni governate dalla sinistra, come ad esempio Emilia Romagna, Puglia o Toscana. Noi invece abbiamo deciso di dialogare fino in fondo con i Comuni, provando a capire fino a che punto fosse possibile recuperarne il ruolo". La legge ha lo scopo di assicurare la continuità del servizio idrico in Lombardia, che rischierebbe pericolose interruzioni con la soppressione da parte dello Stato delle Aato, prevista da legge nazionale dal 1 gennaio 2011. Entro la stessa data le Regioni sono chiamate ad attribuire con legge ad un altro soggetto le funzioni prima esercitate dalle Autorità d´Ambito, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Il Pdl approvato dalla Giunta, in attuazione della legge nazionale n. 42/2010 prevede appunto che le funzioni delle soppresse Aato in materia di servizio idrico integrato siano conferite alle Province e, limitatamente all´ambito della città di Milano, al Comune di Milano. "Tuttavia sin da subito - ha aggiunto Raimondi - abbiamo fatto grandi sforzi per garantire un ruolo importante ai Comuni. Abbiamo previsto una loro significativa rappresentanza nel cda dell´azienda speciale che operativamente prenderà il posto della Autorità d´ambito, per conto delle Province; abbiamo istituito una Consulta dei Comuni, che avrà finalità consultive, e abbiamo anche previsto una società patrimoniale, proprietaria delle reti, che potrà svolgere, oltre al fondamentale ruolo di governance, anche l´importante funzione di reperire risorse economiche a tasso agevolato, come è possibile a soggetti pubblici. Ciò consentirà di tenere le tariffe a carico dell´utente a livelli più bassi." "Dunque - ha concluso Raimondi - a seguito della collaborazione con Anci siamo riusciti a trovare ulteriori importanti spiragli in favore del ruolo dei Comuni. Prevediamo infatti che il parere della Consulta debba essere vincolante sugli atti della Provincia relativi alla pianificazione d´ambito e alla determinazione della tariffa. Uno sforzo davvero significativo, che ha richiesto una lunga mediazione mia e del presidente Saffioti, ma che alla fine, ne siamo convinti, darà ai cittadini lombardi una riforma del servizio idrico condivisa, equilibrata e all´altezza della nostra storia." |
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MALTEMPO. ANCORA PREOCCUPAZIONE IN VENETO. ZAIA: RACCOLTI OLTRE UN MILIONE 400 MILA EURO DI SOLIDARIETÀ |
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Venezia, 16 novembre 2010 - La pioggia ha ricominciato ad affliggere il Veneto e tutto il sistema di difesa del territorio è in stato di allarme. Intanto però si pensa al dopo alluvione e Ieri il presidente del Veneto Luca Zaia, nel corso del consueto appuntamento con l’informazione al termine della seduta della Giunta regionale, ha dato i primi resoconti delle iniziative attivate per risollevare famiglie e imprese rimaste sotto acqua. E’ stata inviata a tutti i Comuni l’Ordinanza che nomina Zaia Commissario per l’emergenza e fissa tempi, modi e procedure per il ristoro dei danni, il ripristino delle opere idrauliche e la realizzazione di un programma di interventi strategici preventivi. “E’ pronto il vademecum che distribuiremo a tutti gli interessati perché sappiano cosa fare. Chiederò a Fabio Franceschi, titolare di Grafica Veneta, di stamparcelo. La sua azienda – ha spiegato Zaia –ha dato un notevole contributo pubblicando gratis “Veneto ferito”, immagini e voci dalle terre allagate; sono certo che si metterà a disposizione anche per questo secondo impegno. Conoscendone le capacità, dal momento in cui gli consegniamo i contenuti, il vademecum sarà pronto in un paio d’ore”. “Grazie anche a tutti coloro che ci hanno dato una mano: i mezzi d’informazione, che invito a diffondere il 45501 per spedire un sms che vale due euro di solidarietà, le imprese, i singoli cittadini. Con gli sms e il conto corrente per l’emergenza, abbiamo raccolto finora un milione 407 mila euro, dei quali un milione 224.616 euro con gli sms. Invito tutti a divulgare e invitare a mandare un sms al 45501. Ma ringrazio anche Angelina Jolie – ha continuato Zaia – che vuole darci una mano e con il cui staff ci vedremo venerdì per concordare il da farsi; l’imprenditore piemontese Antonio Bertolotto che ci ha donato un tartufo d’Alba di grande valore materiale e simbolico, che metteremo all’asta per rimpinguare il fondo per gli alluvionati; Roberto Baggio e Mara Venier; la signora che ci ha donato 20 dei 350 euro di pensione; gli imprenditori che si sono messi a disposizione coi loro operai per sgomberare le macerie; la Lega Calcio con la quale speriamo di poter ulteriormente divulgare il 45501; i cittadini di Napoli che ci hanno fatto avere la loro solidarietà. Sappiano che non andrà tradita”. 2 euro per il Veneto: sms 45501. Conto Corrente Solidarietà: Unicredit Spa – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – Codice Iban: It62d0200802017000101116078; codice Bic Swift Uncritm1vf2 |
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MILANO, ESONDAZIONE SEVESO: INDISPENSABILE UNA VASCA A SENAGO |
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Milano, 17 novembre 2010 - “Dopo l’ennesima, anche se modesta, esondazione del Seveso avvenuta la notte scorsa, mi sono recato sul posto per verificare il funzionamento del canale scolmatore di Palazzolo Milanese. Durante il sopralluogo, cui ha partecipato anche il Presidente della Provincia Podestà, ho potuto personalmente constatarne l’insufficienza. Anche in una giornata di pioggia di normale portata, come quella odierna, lo scolmatore viene infatti scavalcato da circa 85cm d’acqua. Con le vie ordinarie questa situazione non è risolvibile, servono poteri straordinari perché, oltre al già previsto allargamento dell’attuale canale (i lavori sono in programma per l’anno prossimo), si possa programmare anche il raddoppio dello scolmatore stesso che presuppone la costruzione di una vasca di laminazione a Senago”. Lo afferma l’assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici Bruno Simini che ieri mattina, assieme al Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, ha effettuato un sopralluogo a Palazzolo Milanese presso lo Scolmatore nord-ovest. “Per mitigare l’impatto sul territorio – spiega Simini - abbiamo chiesto a Metropolitana Milanese di verificare la possibilità di realizzare una vasca coperta. Entro dicembre Mm sarà anche in grado di fornirci un progetto che tenga conto dei flussi delle acque, per affrontare in modo sistematico e definitivo il problema”. “Già da mesi ho indicato il governatore Roberto Formigoni come commissario straordinario alla mitigazione dei rischi idrogeologici – ha dichiarato il presidente Podestà dopo il sopralluogo -. Credo che il Governo debba assegnare al presidente Formigoni deleghe simili a quelle attribuite alla Protezione civile perché le esondazioni del Seveso, ripetutesi nell’ultimo periodo, vanno considerate un’emergenza da affrontare con decisione e rapidità. Le leggi ordinarie, del resto, fanno trascorrere il tempo senza consentire agli Enti pubblici di intervenire efficacemente per porre rimedio a situazioni di dissesto idrogeologico spesso acuite da eventi meteorologici come le piogge di straordinaria intensità”. |
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MEDITERRANEO, CONVEGNO SU COOPERAZIONE CON PAESI DEI BALCANI A MATERA, GIOVEDÌ 18 NOVEMBRE, SI DISCUTERÀ DI “MONITORAGGIO AMBIENTALE DEI SITI INDUSTRIALI INQUINATI” |
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Matera, 17 novembre 2010 - "Il Monitoraggio Ambientale dei Siti industriali Inquinati". E’ il tema del convegno che si terrà giovedì 18 novembre a Matera, nel complesso residenziale Le Monacelle, nell’ambito degli Accordi di “Programma Quadro di Cooperazione Regionale con la Sponda Sud del Mediterraneo e dei Balcani Occidentali, Linea di intervento Ambiente e Sviluppo Sostenibile”. L’evento è organizzato dalla Regione Basilicata, Dipartimento Attività Produttive, Politiche dell’Impresa ed Innovazione Tecnologica e Dipartimento Ambiente, in collaborazione con la Regione Piemonte, all´interno del Progetto Integrato Prima "Monitoraggio ambientale in aree ad elevata criticità, assistenza tecnica per l’elaborazione di piani e programmi per la tutela, la salvaguardia ed il miglioramento di risorse naturali in siti inquinati". Il Programma di cooperazione è finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico ed è promosso dal Ministero degli Esteri per la creazione di partenariati territoriali interregionali con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo e dei Balcani. Il progetto “Prima”, che sarà illustrato nella sessione mattutina del convegno, a partire dalle 9,00, prevede la cooperazione tra le Regioni italiane ed istituzioni serbe e bosniache per la realizzazione di indagini e caratterizzazioni ambientali in aree ad elevata criticità volte all’elaborazione di master plan per la tutela, la salvaguardia ed il miglioramento della gestione delle risorse naturali provenienti da siti inquinati. Il Progetto opera in 4 aree: Zenica (Bosnia), Pancevo, Jagodina e Nis (Serbia). Le Regioni italiane coordinate dalla Regione Basilicata nell’ambito della Linea di intervento Ambiente e Sviluppo Sostenibile sono Sicilia, Calabria, Piemonte, Sardegna, Emilia Romagna, Puglia, Veneto, Abruzzo, Campania. Gli enti esecutori impegnati nella realizzazione delle attività sono organismi e centri di ricerca specializzati nella tutela dell’ambiente, nella gestione delle acque e nel risanamento ambientale. Gli enti attuatori della Regione Basilicata sono il Dipartimento Ambiente e Territorio, il consorzio Tern (Tecnologia per le osservazioni della Terra e i rischi naturali), il Dipartimento Ditec (Dipartimento tecnico economico per la gestione del territorio agricolo e forestale) dell´Università di Basilicata, l’Ato (Autorità d’ambito territoriale ottimale). La sessione pomeridiana del convegno, un Focus di approfondimento della gestione dei siti inquinati, coordinata dal direttore generale del Dipartimento Ambiente Donato Viggiano, inizierà alle 15,00 e sarà incentrata sulla discussione di nuove proposte di collaborazione con i Paesi Balcani, nell´ambito del monitoraggio ambientale, in vista delle possibilità di finanziamento offerte dai Programmi Comunitari Ipa e South East Europe. All’evento parteciperanno partner italiani e stranieri provenienti da Bosnia Herzegovina e Serbia Prevista, inoltre, la presenza dei rappresentanti delle Autorità di Gestione di entrambi i Programmi e del Ministero per l´Ambiente serbo. |
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