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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Gennaio 2011 |
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IMPRESE, DALLA REGIONE 9 MILIONI DI EURO PER RIMUOVERE L´AMIANTO E INSTALLARE IMPIANTI FOTOVOLTAICI. L´OPPORTUNITÀ È DESTINATA ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DELL´EMILIA-ROMAGNA. |
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Bologna, 19 gennaio 2011 - Nove milioni di euro per favorire la rimozione dell’amianto dagli edifici, la coibentazione delle coperture e l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti, più un milione per la sola sostituzione dei tetti di amianto. Le risorse – sotto forma di contributo rivolto alle piccole e medie imprese emiliano-romagnole – sono state stanziate dalla Regione Emilia-romagna attraverso un bando pubblico varato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale. Il provvedimento è stato proposto congiuntamente dall’assessore alle Attività produttive e Piano energetico, Gian Carlo Muzzarelli, e dall’assessore all’Ambiente Sabrina Freda. Tra gli obiettivi del bando quello di favorire e promuovere la qualificazione ambientale ed energetica del sistema produttivo regionale. Ciò attraverso il sostegno alla realizzazione di interventi finalizzati alla qualificazione ambientale dei luoghi adibiti a sedi di lavoro, promuovendo la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti cemento-amianto dove presenti ma anche sostenendo la realizzazione di interventi finalizzati a promuovere il risparmio energetico nella climatizzazione degli edifici adibiti a sedi di lavoro nonché l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia prodotta tramite la fonte solare con l’installazione di impianti fotovoltaici. «Si tratta di un progetto atteso che ha già suscitato l’interesse di tanti imprenditori. In coerenza con le politiche di corretta gestione del territorio e lo sviluppo delle Aree produttive ecologicamente attrezzate, abbiamo scelto di sostenere la riqualificazione delle imprese innestando nuove scelte energetico-ambientali al fine di migliorare le performance dell’impresa stessa, e contribuire a rilanciare una crescita sostenibile ed intelligente», ha spiegato l’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. «Un beneficio per migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro e la creazione di opportunità energetiche. Questo bando - ha rilevato l’assessore all’Ambiente Sabrina Freda - è fondamentale proprio perché si inserisce pienamente nelle politiche della sostenibilità. Oltre all’eliminazione dell’amianto, infatti, prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti: un segnale chiaro sull’ubicazione degli impianti che devono essere posizionati sui tetti e non su suolo agricolo per contenere il più possibile il consumo di territorio». Le domande di contributo - indirizzate alla Direzione generale Attività produttive, commercio e turismo – dovranno essere presentate entro il 15 aprile 2011. Il bando e la modulistica per presentare la richiesta di contributo (in via cartacea oppure o congiuntamente on-line) è disponile sui siti regionali http://emiliaromagna.Si-impresa.it , http://fesr.Regione.emilia-romagna.it/ e www.Ermesambiente.it/ . Il contributo - rivolto esclusivamente alle piccole e medie imprese emiliano-romagnole aventi sede legale e/o operativa nel territorio dell’Emilia-romagna - che può essere concesso per ciascun beneficiario non potrà essere superiore per l’intero complesso di interventi ammessi, a 150 mila euro. La valutazione tecnica delle domande di contributo provvederà un nucleo di valutazione composto da collaboratori appartenenti all’Assessorato Attività produttive e dell’assessorato Ambiente. Gli interventi che possono beneficiare del contributo sono: quelli finalizzati alla rimozione e allo smaltimento dei manufatti contenenti cemento-amianto anche di matrice resinosa presenti in edifici, immobili e/o stabilimenti in cui si svolgono attività lavorative; quelli di coibentazione degli edifici climatizzati; quelli finalizzati alla installazione e messa in esercizio di impianti fotovoltaici di nuova fabbricazione. |
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TRIVELLAZIONI OFF-SHORE: SICILIA CHIEDERE REVOCA PER RISCHIO SISMA |
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Trapani, 19 gennaio 2011 - "Con il prefetto abbiamo fatto il punto sullo stato delle autorizzazioni per trivellazioni off-shore nel mare Mediterraneo nel tratto prospiciente le coste siciliane. Il ministero allo Sviluppo economico ha invertito la rotta e al momento, non sta rilasciando piu´ nuove autorizzazioni alla ricerca di idrocarburi, dopo la netta contrarieta´ espressa dalla giunta regionale. Ma e´ nostro intendimento bloccare le installazioni delle piattaforme petrolifere nel canale di Sicilia". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma, al termine della visita istituzionale al prefetto di Trapani, Marilisa Magno. "Riteniamo infatti che anche quelle autorizzazioni gia´ rilasciate possano essere revocate, - ha aggiunto Sparma, che era accompagnato dal parlamentare regionale trapanese Livio Marrocco - perche´ oltre al rischio ambientale e per l´ecosistema marino, queste trivellazioni sono previste in zone ad elevato rischio sismico, con rischi inimmaginabili". |
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PIEAR: CONFAPI, OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO PER IMPRESE |
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Matera, 19 gennaio 2011 - Soddisfazione viene espressa da Confapi Matera per il comportamento tenuto dagli uffici regionali nella mattinata di sabato scorso per accogliere le domande per la costruzione di nuovi impianti a valore sul Piano energetico regionale. Tutto è filato liscio, nel segno della massima trasparenza. Come promesso, l’assessore Restaino ha portato a compimento il percorso iniziato ad ottobre con l’approvazione in giunta e, successivamente in commissione, del disciplinare del Piear. Adesso il sistema delle piccole e medie industrie pensa alla fase immediatamente successiva. “L’incentivazione delle energie rinnovabili – commenta il presidente Vito Gravela – consentirà di creare anche in Basilicata un’offerta di energia pulita, vale a dire un’opportunità di sviluppo economico riveniente dalle energie alternative”. “L’attuazione del Piear – precisa Gravela – costituisce una grande occasione non solo per la produzione di energia ma soprattutto per l’indotto che ne deriva, cioè per le imprese che lavorano in questo comparto”. “Adesso l’attenzione si concentra sul bando regionale di imminente emanazione per gli incentivi alla componentistica. Lo scopo, infatti, è quello di sviluppare anche in Basilicata tutta la filiera della produzione di energie rinnovabili, costituita dalle attività manifatturiere e impiantistiche”, conclude il presidente di Confapi Matera. |
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BIORAFFINERIA A CRESCENTINO (VERCELLI), IL BIOETANOLO DI SECONDA GENERAZIONE |
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Milano, 19 gennaio 2011 – Chemtex, società del gruppo chimico multinazionale con sede in Italia Mossi & Ghisolfi ha lanciato il programma agro-industriale più avanzato per la produzione di bioetanolo di seconda generazione, cioè da colture non alimentari. Il programma prevede la realizzazione della bioraffineria di Crescentino (Vercelli), la più importante al mondo con una capacità di oltre 45.000 tonnellate/anno, in grado di produrre bioetanolo con convenienza anche con prezzi dei barili di petrolio attorno ai 60 dollari. La materia prima utilizzata sarà l´Arundo Donax, la comune canna dolce nostrana, in grado di produrre quantitativi doppi di biomassa rispetto alla generazione precedente, su terreni marginali e senza infestare. Altri punti forti del programma Chemtex sono la filiera corta e la creazione di strutture di servizio per il territorio. |
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BOLZANO, DALLA GIUNTA: NUOVI INCENTIVI PER IL RISANAMENTO ENERGETICO |
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Bolzano, 19 gennaio 2011 - Grazie alla regolamentazione degli interventi di ristrutturazione dei sottotetti approvata il 17 gennaio dalla Giunta provinciale, si rinnova la materia degli incentivi previsti per il risanamento energetico. In futuro, infatti, anche i sottotetti attualmente non computabili, potranno essere riconosciuti come cubatura esistente. "In Alto Adige - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - ci sono migliaia di sottotetti vuoti e inutilizzati perchè mancano le condizioni minime per viverci. Con le nuove norme che regolano gli interventi di risanamento energetico contiamo di recuperare una parte di cubatura a scopi abitativi". In futuro, gli incentivi saranno legati al cosiddetto bonus cubatura previsto a livello nazionale, ma con la previsione di un piccolo accorgimento. Qualora i sottotetti legalmente esistenti, ma non computabili come cubatura, vengano recuperati a scopi abitativi, il contributo verrà esteso anche alla parte di cubatura non considerata come abitabile prima dell´intervento. "In sostanza - ha sottolineato Durnwalder - il bonus potrà essere completamente utilizzato, mentre sino ad ora doveva essere sottratta la parte di cubatura precedentemente non computabile". |
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BOLZANO, DALLA GIUNTA: ASSEGNAZIONE ALLOGGI A CITTADINI EXTRAUE |
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Bolzano, 19 gennaio 2011 - Un nuovo sistema di calcolo per determinare la quota di alloggi Ipes da assegnare in affitto nel 2011 ai cittadini comunitari e a quelli extraUe richiedenti: lo ha deciso oggi (17 gennaio) la Giunta provinciale. La Giunta ha riformulato la norma che regolamenta l´assegnazione delle case Ipes ai cittadini extracomunitari richiedenti. La riforma, come noto, si è resa necessaria dopo una sentenza del Giudice del lavoro, che aveva giudicato discriminatoria la delibera di applicazione della legge provinciale sul sussidio casa per cittadini extracomunitari. Il Tribunale di Bolzano aveva accolto il ricorso di un cittadino extracomunitario che si era visto rigettare la domanda di sussidio casa per insufficienza dei fondi e aveva intimato all´Ipes di corrispondere il sussidio. La Giunta ha fatto chiarezza sulla questione nel corso della seduta odierna: "Partiamo dai presupposti di non voler penalizzare i richiedenti locali, di non voler contribuire ad aumentare ulteriormente il costo degli affitti sul libero mercato e di non voler caricare il bilancio provinciale con una spesa oltre il possibile", ha premesso il presidente Durnwalder. La Giunta ha quindi confermato nell´assegnazione di alloggi Ipes in affitto le due graduatorie separate per i cittadini comunitari e extracomunitari ma intervenendo sul coefficiente nel calcolo della media ponderata tra la consistenza dei cittadini - Ue oppure extracomunitari - e il loro fabbisogno. I termini del calcolo per i non comunitari: il 5,26% delle persone residenti in Alto Adige è rappresentato da cittadini extracomunitari, il loro fabbisogno per case dell´edilizia sociale copre il 27,09% del totale (domande presentate con almeno 25 punti). Con la nuova chiave di calcolo (consistenza del gruppo dei cittadini extraUe moltiplicata per coefficiente 3 anzichè 4) la media ponderata per i richiedenti non Ue sale al 10,72% rispetto alla precedente dell´8,9%. In tal modo la Giunta confida di aver dato seguito al pronunciamento del Giudice. |
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QUARTO APPUNTANTAMENTO DI: “CHI HA ARCHITETTATO ROMA?” I GRANDI PALAZZI: ARCHITETTURA D’INTERNI A CURA DI ROBERTO VALERIANI |
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Roma, 19 gennaio 2011 - Giovedì 20 gennaio 2011, alle ore 18,30 al Maxxi di Roma, riprende, dopo la pausa natalizia, il corso interamente dedicato all’architettura a Roma, dall’architettura a Roma, dall’antichità ai nostri giorni, organizzato dal Fai - Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Roma, in collaborazione con il Maxxi, Museo nazionale delle arti del Xxi secolo. Gli incontri che stanno riscuotendo un grande successo, proseguono con Roberto Valeriani che terrà un intervento su “I grandi Palazzi: architettura d’interni”: Roma è stata commissionata da grandi personaggi, disegnata dai più celebri artisti e realizzata dalle più esperte maestranze. Spesso, nella resa finale di un’opera queste tre voci fondamentali per la nascita di un’opera d’arte si sono unite. Accadeva soprattutto per l’impaginazione degli interni di palazzi e per il loro costante mantenimento e il periodico aggiornamento alle mode che si susseguirono. Oggi, quando guardiamo un’opera d’architettura tendiamo a dimenticare due fattori importanti: il primo consiste nel fatto che l’edificio vive del rapporto fra l’esterno e l’interno; il secondo che l’edificio è un’opera d’arte in continuo divenire (a differenze di opere di pittura e scultura) e questo divenire riguarda sia il rapporto fra l’edificio e ciò che lo circonda sia il rapporto summenzionato fra esterno e interno. Per trattare solo di quest’ultimo elemento – l’interno delle dimore aristocratiche romane fra fine Cinquecento e Neoclassicismo - non sono pochi gli esempi che ci riconducono alla pluralità di voci che era necessaria a definire la compiutezza mirabile anche di una singola stanza. Partiamo dalla classificazione ordinaria, quella che divide la decorazione d’interni in apparati fissi e apparati mobili: basta, per la prima parte, ricordare l’importanza dei tagliapietra (in romano “scalpellini”) che realizzavano camini, cornici di porte e finestre, rari ma preziosissimi pavimenti. Il loro contributo andava di pari passo a quello del disegnatore giacché dovevano adattare le pietre disponibili e dunque potevano proporre un cambiamento di disegno. Gli stuccatori facevano altrettanto, spesso in contatto coi falegnami o legnaioli, nel calibrare le cornici e gli ornati sotto le volte. Stagnai e calderari hanno il duro compito di approntare condutture utili o strumenti apparentemente vili ma sono anche capaci di inventare, con ingegneri e scienziati, i meccanismi perfetti delle fontane interne alle case o disposte nei giardini a formare giochi d’acqua e di suoni. Roma pullula di artigiani eccellenti: l’elenco, quando si passa all’arredo mobile, diventa assai lungo. Ci sono, in testa a tutti, i “festaroli” che un paio di volte all’anno mutano le tappezzerie di muri e mobili e comandano su ricamatori, tappezzieri, “trinaroli”, “coramari”. Vengono poi falegnami, ebanisti e intagliatori che fanno mobili su disegni di grandi architetti ma sanno dire la loro in campo di gusto e di fattibilità del progetto. “Maiolicari” che rivestono l’interno dei camini, vetrai che fabbricano specchi e lumiere, bronzisti che sanno fare e disegnare di tutto, dalle maniglie ai torcieri, argentieri squisiti, mosaicisti provetti, orologiai, fabbricanti di compassi, laccatori…. Quando nel “1707” un architetto svedese decise di compilare il primo trattato sulla decorazione d’interni che rispondeva alle necessità mondane del nuovo secolo, dovette prendere come punto di partenza Roma per tracciare una mappa di quella terra senza confini che è il Gusto. Roma da un lato e Parigi dall’altro: il vecchio e il nuovo agli occhi del cortigiano del Nord. Il corso si svolge in collaborazione con il Maxxi, sede scelta per il suo significato simbolico, in quanto ultimo capolavoro architettonico che ha contribuito al nuovo volto di Roma. Con un corso interamente dedicato all’architettura, che i contemporanei definiscono vera e propria “arte dell’anima sociale dell’uomo”, la Delegazione romana del Fai intende rendere omaggio al “paesaggio urbano” di Roma. Omaggio che precorre un anniversario fondamentale per il nostro Paese: i centocinquanta anni di Roma Capitale d’Italia nel 2021. Informazioni: Delegazione Fai di Roma tel.06-6879376 email. Delegazionefai.roma@fondoambiente.it |
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MILANO: PRIMA OPERAZIONE ANTICONTRAFFAZIONE DEL 2011 NEL QUARTIERE, LA 23ESIMA CONTRO IL FALSO NEGLI ULTIMI 3 ANNI: SEQUESTRATI 1500 ARTICOLI IN UN NEGOZIO DI VIA NICCOLINI” ALTRI 165 PRODOTTI CON GRIFFE FALSIFICATA SEQUESTRATI A SEGUITO DI PERQUISIZIONE DOMICILIARE A DUE AMBULANTI ABUSIVI SENEGALESI. IN 15 GIORNI 275 CONFISCHE NEI MERCATI |
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Milano, 19 gennaio 2011 - “La Polizia Locale, a seguito di un controllo in un negozio di giocattoli-ferramenta di via Niccolini, quartiere Sarpi, ha sequestrato 1.443 prodotti privi di marchio Ce o contraffatto. In particolare 970 giocattoli, tra peluche e palline a rischio ingestione, e 473 prodotti elettrici tra cui rasoi, spine e piastre per capelli. La titolare dell’attività, una cinese di 44 anni, è stata denunciata. L’ispezione è scattata a seguito di un controllo effettuato qualche giorno fa presso un mercato cittadino, dove un regolare ambulante cingalese vendeva giocattoli privi del marchio Ce acquistati, a suo dire, in un negozio del quartiere Sarpi”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “L’attenzione nel quartiere Sarpi è sempre alta – spiega De Corato –. Questo è il primo blitz del 2011 nella Chinatown milanese, dove la Polizia Locale in tre anni ha compiuto 75 operazioni, di cui 22 hanno riguardato solo la contraffazione. Un mercato che è uno dei business più redditizi per la malavita cinese. E che foraggia poi gli abusivi africani e asiatici che vendono i falsi nei mercati e per strada. Nel 2010 la Polizia locale è riuscita anche a scovare due immensi depositi dove veniva custodita la merce falsificata, ben 8 milioni di prodotti. Lo scorso aprile venne sequestrato un capannone abusivo in via Stephenson utilizzato come stoccaggio della merce contraffatta per diversi negozianti del quartiere Sarpi. E a dicembre, sotto il coordinamento del Pool Anticontraffazione della Procura di Milano, un’altra centrale del falso fu scoperta a Sarpi”. La Polizia Locale ha denunciato due abusivi senegalesi di 22 e 34 anni sorpresi a vendere merce contraffatta al mercato di via Papiniano. A seguito di perquisizione domiciliare in via Brusuglio, gli agenti hanno sequestrato 165 articoli tra borse, giubbotti, maglioni con marchio falsificato Louis Vuitton, Moncler, Prada. “La lotta alla contraffazione nei mercati continua – aggiunge De Corato –. Nei primi 15 giorni del 2011 i vigili hanno effettuato 275 sequestri tra penali e amministrativi”. |
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VENETO, NO A NUOVI CENTRI COMMERCIALI, TERRITORIO GIA’ SATURO |
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Venezia, 19 gennaio 2011 - “Relativamente al piano territoriale di coordinamento (Ptcp) di Vicenza, è stato approvato uno stralcio del Piano di assetto del territorio intercomunale (Pati), che riguarda Montebello Vicentino, Gambellara, Montorso e Zermeghedo, che era stato rimandato qualche mese fa, ed ho chiesto rassicurazioni perché questo non rappresenti in alcun modo una pre-condizione per eventuali successive autorizzazioni relative ai grandi centri commerciali”. Lo dichiara Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, che sottolinea poi: “All’assessore regionale Isi Coppola ho chiesto, trovando la massima disponibilità, che attraverso il Piano regionale che andremo definire al più presto con le associazioni di categoria, non si concedano ulteriori autorizzazioni perché il nostro territorio è già saturo”. |
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BASILICATA INNOVAZIONE E CONFINDUSTRIA SU OPEN INNOVATION |
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Potenza, 19 gennaoi 2011 - Si è svolto ieri un seminario organizzato da Basilicata Innovazione in collaborazione con Confindustria Basilicata per illustrare agli imprenditori lucani strategie e strumenti utili a vincere la sfida della competitività. In un mercato sempre più competitivo e in continuo cambiamento “conoscenza condivisa” e “innovazione aperta” sono gli strumenti chiave per essere al passo con la velocità di sviluppo di business. Partendo da questa considerazione Basilicata Innovazione ha organizzato, in collaborazione con Confindustria Basilicata, il seminario “Open Innovation: il nuovo strumento di crescita delle Pmi”, svoltosi oggi a Potenza presso la Sala Convegni di Confindustria. Durante l’incontro esperti del settore industriale, del mondo della ricerca e dell’ingegneria gestionale hanno analizzato la nuova struttura organizzativa delle imprese, che si configura sempre più come sistema aperto. Intessendo una rete di scambi con i diversi soggetti attivi sul territorio, è possibile favorire processi di sviluppo e far crescere l’impresa non solo in senso dimensionale, quanto nel raggiungimento di maggiori livelli di competenze e capacità. In questa “rete” si inserisce il modello dell’Open Innovation, che si articola in numerosi approcci. Qualche esempio? Il technology brokering, che permette l’acquisizione di contributi tecnologici esterni; le comunità di pratica e quelle virtuali, che consentono di portare nell’impresa esperienze e conoscenze di settori e Paesi diversi. Grazie all’Open Innovation, assumono maggiore efficacia, nelle strategie di sviluppo imprenditoriale, una serie di strumenti ritenuti “classici”, come brevetti e accordi di licenza che offrono alle imprese conoscenze, idee e spunti nuovi. O ancora, le banche dati, che informano sullo stato dell’arte delle tecnologie presenti sul mercato consentendo di condividere conoscenza e risalire alle fonti che l’hanno prodotta. "In una fase in cui il sapere è determinante per lo sviluppo, per le nostre imprese diviene fondamentale riuscire ad intercettare le conoscenze e le opportunità di mercato dove queste risiedono, investendo in capitale umano, innovazione, qualità e valore aggiunto della produzione - commenta Antonio Imbrogno, Vice Presidente Confindustria Basilicata - “Riuscire in questo - sottolinea - risulta, per una singola impresa, certamente complesso, soprattutto in termini di impegni finanziari. Diventa, invece, fattibile se si è in tanti e se, pur essendo in tanti, si riesce a mantenere comunque l´agilità del singolo. Di qui la necessità di condividere gli investimenti e lavorare in rete, di saldare queste aggregazioni locali con reti a maglie lunghe, trans-territoriali e trans-settoriali, capaci di muoversi oltre gli spazi, alla ricerca di quei fattori che garantiscono un miglioramento costante della capacità competitiva". “Un’impresa impara a crescere - afferma Paolo Cattapan, Responsabile del Progetto Basilicata Innovazione - interagendo con altre e non semplicemente diventando strutturalmente grande. Oggi le imprese non sono più recinti chiusi, ovvero entità autonome e delimitate da confini ristretti, ma reti aperte, con confini indefiniti che scambiano e integrano competenze e conoscenze con gli attori che abitano la rete: clienti, professionisti, sistema della formazione e della ricerca, associazioni di categoria, comunità virtuali e molti altri.” “Utilizzando l’Open Innovation - conclude l’Ing. Cattapan - è possibile sviluppare una Competizione cooperativa, detta Coopetition, che può consentire alle piccole e medie imprese lucane di collaborare rafforzando il vantaggio competitivo sul quale basano lo sviluppo del proprio business.” “I veri pionieri dell’Open Innovation - afferma Alberto Felice De Toni, Presidente Associazione Nazionale Ingegneria Gestionale e professore presso l’Università di Udine - sono state le imprese minori. Se da un alto la dimensione ridotta di tali realtà industriali ha spesso precluso loro la possibilità di investire ingenti risorse in strutture di R&s interne, dall’altro la disponibilità di conoscenza esterna le ha spinte progressivamente a guardare laddove la conoscenza risultava già disponibile. Si sta quindi progressivamente passando dalla Ricerca&sviluppo alla Connessione&sviluppo, attraverso una rete di partner che svolgono attività integrate.” “Ma per connettere il sapere esterno - conclude De Toni - esso deve essere visibile. Ecco che diventa essenziale che sul territorio siano presenti dei soggetti capaci di rendere riconoscibile la conoscenza, soggetti che creino le condizioni per innescare la connessione: gli attori del trasferimento tecnologico ovvero strutture come Basilicata Innovazione”. |
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QUANDO IL SERVIZIO INGLOBA IL PRODOTTO L´ERA DELLA "SERVITIZZAZIONE” E´ ARRIVATA: E VOI SIETE PRONTI? |
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Milano, 19 gennaio 2011 - Anche Se il termine è poco noto, quello della servitizzazione è un fenomeno di crescente importanza per moltissime aziende di svariati settori e costituisce un’opportunità economica che non sempre le aziende prendono in esame con sufficiente consapevolezza. Per servitizzazione si intende infatti un processo attraverso il quale dal puro prodotto si passa a un’offerta di soluzioni che integrano prodotto e servizio. “Il Risultato È Che L’azienda Guadagna Molto Più Dalla Vendita Del Servizio Che Dalla Tradizionale Vendita Del Prodotto”. Il Caso Più Evidente è quello dei telefoni cellulari, ma altri casi più o meno noti riguardano ad esempio gli elettrodomestici o l’intera cucina, macchine da ufficio come copiatrici e stampanti e, in futuro, sempre di più le automobili. Un caso particolare ma molto esemplificativo riguarda l’Aviazione militare che ormai non acquista più gli aerei che le occorrono bensì le “ore di volo” da aziende che forniscono il prodotto assieme a tutti i servizi che lo accompagnano. Nei Fatti, come si può intuire, sono molto numerosi i settori, e i relativi prodotti, per cui il processo di servitizzazione costituisce un’opportunità da non perdere o, addirittura, una strada obbligata da seguire. Con La Servitizzazione, il cliente non compra più solamente il prodotto, ma acquista e paga il servizio che gli viene reso e acquisisce il prodotto come elemento accessorio. Da parte sua, l’azienda crea valore e redditività non mediante la vendita del prodotto, ma attraverso il canone che applica al cliente per il servizio reso o mediante altri meccanismi come la manutenzione, la sostituzione periodica del prodotto o la vendita di materiali di consumo. L’incontro, che si terrà Lunedì, 7 febbraio, alle ore 17 a Milano, presso il Centro Svizzero di Via Palestro, Presenterà le scelte strategiche possibili per le aziende attraverso l’intervento di qualificati esperti e di alcune testimonianze aziendali del massimo interesse. Panel: Marco Perona Professore Ordinario Universita’ Degli Studi Di Brescia; Marco Raimondi Senior Partner Giano Management; Rinaldo Cataluffi Amministratore Delegato; Massimiliano Tedeschi Amministratore Delegato; Alberto Vacis Presidente Di Av Strutture. Per partecipare inviare un’ e-mail casali@rulingcompanies.Org |
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ACCORDO PER MASSA E CARRARA, OGGI L’INCONTRO AL MINISTERO |
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Firenze, 19 gennaio 2011 – Il punto sulla crisi industriale che da tempo investe l’area di Massa e Carrara è stato fatto ieri nel corso di un incontro organizzato in Regione dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Massa, Roberto Pucci, e di Carrara, Angelo Zubbani, gli assessori provinciali al lavoro e alle attività produttive, Parrini e Baldini, i consiglieri regionali Paolo Marini e Loris Rossetti e le rappresentanze sindacali aziendali di Nca. Il confronto di oggi è servito a riaffermare alcuni punti, in previsione della riunione convocata per domani, mercoledì 19 gennaio, al ministero dello sviluppo economico e alla quale parteciperanno, oltre alla Regione, anche i rappresentanti dei Comuni di Massa e di Carrara e della Provincia. “Dall’incontro di domani – ha detto l’assessore Simoncini – ci aspettiamo che dal governo vengano proposte concrete per l’accordo di programma che era stato concordato fin da novembre con l’obiettivo di fronteggiare la crisi complessa dell’area di Massa e Carrara. Una volta preso atto delle proposte, Regione e istituzioni si impegnano, su queste, a far partire un confronto che dovrà coinvolgere il territorio. Al governo chiederemo inoltre di rispettare gli impegni già presi ai tavoli messi in piedi per Eaton e Nca, che dovranno essere ricompresi nell’accordo complessivo». Nel corso dell’incontro è stata dedicata particolare attenzione alla situazione e alle prospettive della Nuovi cantieri apuani. “L’accordo di programma – ha precisato Simoncini – dovrà servire ai Nuovi cantieri Apuania per garantire l’avvio dei lavori della commessa vinta con Ferrovie e per definire solide prospettive future per l’azienda”. |
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AVIGLIANO: SEMINARIO SU SVILUPPO DELLE PMI |
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Potenza, 19 gennaio 2011 – Oggi alle ore 18.30 presso il Chiostro del Palazzo di Città, il Comune di Avigliano in collaborazione con il Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata organizza un focus sulle azioni della Regione per lo sviluppo delle piccole e medie imprese. L’iniziativa, dichiara l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Avigliano Giovanbattista Colangelo, ha lo scopo di illustrare agli operatori economici i recenti provvedimenti adottati dalla Regione per andare incontro alle esigenze delle imprese; in particolare sarà illustrato l’Avviso Pubblico per il sostegno all’innovazione delle Pmi che è volto a sostenere i processi innovativi di prodotto, di marketing aziendale e ambientale delle micro, piccole e medie imprese, ed ha una disponibilità finanziaria di oltre 10 milioni di euro. Sarà presentato inoltre il nuovo Regolamento sul Fondo di Garanzia regionale per gli investimenti a favore delle Pmi, quale utile strumento finanziario per favorire l’accesso al credito delle imprese, e saranno illustrate le linee di indirizzo dei prossimi bandi regionali per la concessione di agevolazioni alle imprese per lo sviluppo e la qualificazione delle filiere turistiche. |
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SIRIO ECOLOGICA: RIUNITO TAVOLO IN REGIONE, ASSESSORE ROSSI INCONTRERÀ AZIENDA SU PIANO INDUSTRIALE E OCCUPAZIONE |
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Perugia, 19 gennaio 2011 - L´assessore regionale allo Sviluppo economico Gianluca Rossi incontrerà, nei prossimi giorni, i rappresentanti della società Maio per verificare lo stato di avanzamento del piano industriale per il rilancio della ex Sirio ecologica di Gubbio. È quanto è emerso dal tavolo di crisi che si è riunito stamani nella sede dell´Assessorato regionale, al quale hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali. La riunione, che ha fatto registrare una "unanime volontà di intenti", era stata convocata dall´assessore Rossi per esaminare i punti di criticità emersi nello scorso mese rispetto all´attuazione del piano industriale e ai livelli occupazionali. In fase di risoluzione, è stato innanzitutto accertato, è la questione riguardante l´allaccio dell´utenza elettrica, rispetto alla quale la Regione si era tempestivamente attivata. L´assessore Rossi ha comunicato che incontrerà i rappresentanti della nuova proprietà "per valutare lo stato di attuazione e il rispetto delle previsioni del piano industriale. L´incontro - ha sottolineato - sarà volto anche a garantire una fase di start-up coerente con la previsione di assumere subito sette lavoratori della ex Sirio e verificare le condizioni per cui, a fronte di un impegno delle istituzioni, tale livello possa essere già in questa fase incrementato". |
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