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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2011
UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE E A MANIFESTARE INTERESSE PER IL PROGRAMMA ORATE 2013 (RETE DI OSSERVAZIONE EUROPEA PER LO SVILUPPO E LA COESIONE DEL TERRITORIO)  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte e a manifestare interesse nell´ambito del programma 2013 della Rete di osservazione europea per lo sviluppo e la coesione del territorio (Orate). L´invito è sudiviso in 3 parti, con varie sottosezioni. Invito a presentare proposte per progetti di ricerca applicata: regioni europee: contributo potenziale alla strategia Ue 2020; scenari territoriali e visioni per l´Europa; potenziali territoriali per un´economia più ecologica; governance territoriale - migliori pratiche per nuove prospettive. Invito a manifestare interesse da parte degli interessati per analisi mirate. (riguarda 5 progetti in un successivo invito a presentare proposte.) Invito a presentare proposte nell´ambito della piattaforma scientifica Orate: sistema di monitoraggio territoriale e di notifica dell´Ue. L´invito prevede diverse dotazioni di bilancio e un´unica data limite fissata al 21 marzo 2011. La missione del programma Orate 2013 è di sostenere lo sviluppo della politica in relazione all´obiettivo della coesione territoriale. Ciò avviene mettendo a disposizione informazioni comparabili, prove, analisi e scenari sulle dinamiche territoriali, e rivelando capitale e potenzialità territoriali per lo sviluppo di regioni e territori più vasti. Il programma è in parte finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dagli Stati membri dell´Ue e dagli Stati associati Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Per ulteriori informazioni, contattare: Per consultare l´invito ufficiale sulla Gazzetta ufficiale dell´Unione europea:
GU n. C 23 del 25 gennaio 2011
 
   
   
COMITATO REGIONI, ASSEMBLEA ARLEM. VENDOLA A BRUXELLES E AGADIR 27,28,29 GENNAIO  
 
Bari, 27 gennaio 2011 - Il presidente della regione Puglia Nichi Vendola sarà a Bruxelles il 27 e il 28 gennaio per la sessione plenaria del Comitato delle Regioni e poi sarà ad Agadir, in Marocco, il 29 gennaio per la sessione plenaria dell’Arlem (Assemblea euro-mediterranea degli enti locali e regionali). La missione a Bruxelles sarà fitta di incontri di preparazione per la stesura del parere assegnato al presidente Vendola (dal Comitato delle Regioni) in Commissione Enve (Ambiente, cambiamenti climatici ed energia) avente ad oggetto “Il ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una politica idrica sostenibile”.  
   
   
UE: "PROGETTA!2" PER FORMAZIONE PROFESSIONISTI A SERVIZIO DELL´IMPRESA  
 
Trieste, 27 gennaio 2011 - Dopo il successo della prima edizione, che ha registrato l´incentivazione di soggetti pubblici e privati, con sede in regione, alla presentazione di progetti nell´ambito dei programmi comunitari, riparte su proposta dell´assessore regionale alle Relazioni internazionali e comunitarie Elio De Anna, l´iniziativa ´´Progetta!2´´, alla quale la Regione Friuli Venezia Giulia ha aderito sulla base di una convenzione sottoscritta con il ministero per gli Affari regionali. Gli obiettivi dell´iniziativa sono quelli di promuovere e sviluppare sempre nuove capacità progettuali delle Regioni, delle Autonomie locali e di altri soggetti nell´ambito dei programmi e progetti dell´Unione europea e per l´edizione corrente sono stati ulteriormente ampliati. Infatti, la struttura di missione del dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei ministri - Pore (Progetto Opportunità per le Regioni d´Europa - ha comunicato all´Amministrazione regionale il proprio intento di incrementare la portata di ´´Progetta!2´´ attribuendo uno stanziamento aggiuntivo di 20 mila euro, ai 50 mila già assegnati, per una nuova iniziativa che partirà a breve e che prevede corsi di formazione a favore di professionisti locali al fine di creare una categoria di esperti formati a disposizione delle imprese ed enti del territorio capace di poter cogliere le opportunità offerte dalla Ue in termini di sviluppo ed investimento. L´assessore De Anna, presentando il progetto formativo, ha affermato che tale proposta è stata pensata con riferimento alle precedenti annualità ed in base alle evoluzioni della normativa comunitaria e che vede l´attività di controllo quale elemento sempre presente nell´ambito dei finanziamenti dei Fondi strutturali.  
   
   
"TUNISIA: EFFETTO DOMINO?"  
 
Milano, 27 gennaio 2011 – Il 9 febbraio prossimo alle ore 18.00 l’Ispi organizza una Tavola Rotonda dal titolo: "Tunisia: effetto domino?" l’incontro, che si terrà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano), Segreteria Organizzativa (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it/ )  
   
   
ITALIA-EGITTO, INCONTRO MINISTRI ROMANI-RACHID NOSTRO PAESE SI CONFERMA PRIMO PARTNER COMMERCIALE EUROPEO  
 
Roma, 27 gennaio 2011 - Si è svolto al Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro tra il Ministro Paolo Romani e quello dell’Industria egiziano Mohamed Rachid. In apertura dei lavori il ministro del paese nordafricano ha aggiornato i partecipanti al tavolo sulla situazione che si sta sviluppando in queste ore al Cairo. Durante la riunione sono stati affrontati anche i dossier riguardanti le infrastrutture, le energie rinnovabili, il ruolo delle piccole e medie imprese, le comunicazioni e i trasporti. Un incontro, quello di oggi, che è servito per finalizzare l’agenda economica del vertice bilaterale tra Italia e Egitto che si svolgerà a Luxor il 21 e 22 febbraio. Entrambi i ministri hanno sottolineato il buon andamento delle relazioni economiche con l’interscambio tra i due paesi che nel 2010 è cresciuto di oltre il 20%. L’italia si è confermata il primo partner economico e commerciale dell’Egitto in Europa grazie ad una posizione di leadership in alcuni settori chiave come trasporti, infrastrutture, energie rinnovabili, poste e formazione professionale. Una partnership che si può rafforzare soprattutto nel campo delle infrastrutture, dove le nostre Ferrovie dello Stato sono coinvolte nelle rete di alta velocità egiziana per la linea Cairo-alessandria, e nelle comunicazioni grazie all’accordo tra Poste Italiane e Poste Egiziane per l’introduzione di una carta prepagata per facilitare le rimesse degli emigranti egiziani in Italia.  
   
   
REGIONALISMO, FEDERALISMO, POLITICHE PER IL SUD, LA SFIDA DELL´INTERAZIONE  
 
Roma, 27 gennaio 2011 - Ha riscosso un grosso successo in termini sia di partecipazione e di interesse istituzionale, politico e mediatico, il Convegno organizzato dalla Presidenza della Regione Molise, in collaborazione con Svimez, Invitalia e Fondazione Banco di Napoli, e con il Patrocinio della Camera dei Deputati e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tenutosi ieri a Roma, nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini, dal titolo "Per il Sud qualcosa di nuovo: Regionalismo e Federalismo possono essere una risposta?". Sono intervenuti, come previsto, i Presidenti delle Regioni del Mezzogiorno, il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, e il Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale Raffaele Fitto. Hanno relazionato anche il Presidente di Svimez, Adriano Giannola e Domenico Arcuri, Amministratore delegato Invitalia. "Siamo soddisfatti - ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio, che ha fortemente voluto questo evento - per essere riusciti a creare un prestigioso luogo di incontro e confronto istituzionale, politico, culturale e scientifico, in cui poter affrontare temi importanti come il regionalismo, la sfida della concretizzazione del Federalismo e quindi dello sviluppo del Sud Italia". "Sicuramente il regionalismo - ha evidenziato nella sua introduzione Iorio-, che ha fondamenta storiche molto "antiche" che risalgono in parte ad alcune idee risorgimentali, per essere poi fortificate e ampliate nel pensiero sturziano e trovare quindi concretezza nella stesura della Carta Costituzionale (ricevendo poi una modifica parziale del Titolo V alla fine degli anni novanta e agli inizi del duemila), può svolgere un ruolo importante e strategico nella buona applicazione del federalismo. Certo, occorre che il regionalismo trovi una sua stabilizzazione normativa ed istituzionale con il chiarimento di alcuni dubbi interpretativi, che hanno portato a non pochi conflitti presso la Corte Costituzionale, circa le attribuzioni delle Regioni rispetto a quelle dello Stato, o con la creazione del Senato delle Regioni. Ad ogni modo è evidente che un governo forte, autonomo e responsabile delle regioni può dare forza ad un federalismo che deve tendere alla graduale eliminazione delle disuguaglianze tra nord e sud Italia, non mancando di creare, nell´immediato, occasioni da cui far scaturire nuovo sviluppo per l´intero Mezzogiorno". "Credo anche - ha concluso il Presidente Iorio - che una stabile collaborazione tra le Regioni, e principalmente quelle del Sud, sulla gestione e sulla fornitura di alcuni servizi ai cittadini (penso ad esempio alla sanità, ma anche ai trasporti e ad ogni altra forma di organizzazione di iniziative di respiro interregionale), possa essere un utilissimo strumento di coordinamento, cooperazione, programmazione e realizzazione per dare nuove offerte ai cittadini e creare riduzioni di costi. Sono già attive iniziative di federazioni tra Regioni, il Molise ne è protagonista, ad esempio nell´istruzione universitaria o nel ciclo di gestione delle acque (dove abbiamo realizzato, insieme ad altre 7 regioni del Sud, il Piano di gestione delle acque del distretto idrografico dell´Appennino Meridionale). Esperienze positive che possono essere ripetute con successo anche in altre realtà". Quest´ultima riflessione fatta dal Presidente Iorio, su forme di federazione tra Regioni per la gestione associata di servizi, ha trovato condivisione sia da parte dei vari Presidenti di Regione che dal Ministro Fitto, che ha apprezzato la possibilità di dar vita, in alcuni casi, a programmazioni regionali che si parlino tra loro per rendere concretizzabili progetti che possano connettere e interessare più territori.  
   
   
FEDERALISMO: POLVERINI, RIFORMA PUO´ RAFFORZARE UNITA´ TRA NORD E SUD  
 
Roma, 27 gennaio 2011 - Un federalismo solidale, accompagnato da un processo di gradualità e capace di ridurre le distanze tra Nord e Sud. Queste le priorità secondo il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ha aperto ieri mattina i lavori del convegno “Per il Sud qualcosa di nuovo:regionalismo e federalismo possono ancora convivere?” promosso dal governatore del Molise, Michele Iorio, e realizzato in collaborazione con lo Svimez e Invitalia, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Camera dei Deputati. “Il federalismo – ha detto Polverini nel suo intervento - è forse la riforma più importante degli ultimi 150 anni che non può essere circoscritta al dibattito di Comuni e Regioni: sfugge infatti che si tratta di un passaggio decisivo per il futuro di tutto il Paese”. Polverini ha quindi ammonito a “non farsi prendere dalla fretta, per raggiungere un obiettivo politico o per l’egoismo di qualcuno, ma accompagnare la riforma con un processo graduale poiché una spinta alla riforma non potrebbe arrivare senza agganciare l’economia del Mezzogiorno. Sono convinta che questa riforma può contribuire a quella unità tra Nord e Sud che in 150 di storia italiana non siamo riusciti a garantire”. Riguardo al federalismo municipale, ancora oggetto di trattative, il presidente della Regione Lazio ha osservato come “il testo predisposto dai Comuni alla Camera è diventato un’altra cosa, spero che non accada lo stesso con le Regioni”. Sulla possibilità di effetti immediati del federalismo per i cittadini, Polverini ha rimarcato come “si è data l´illusione che il federalismo potesse raggiungere da subito alcuni obiettivi, come la riduzione delle tasse, ma non sarà immediatamente così, soprattutto per le Regioni più in difficoltà. Credo però che si debba guardare alla riduzione delle tasse ma anche al miglioramento dei servizi. Bisognerà far crescere una classe di amministratori responsabili”.  
   
   
FEDERALISMO: CHIODI, OPPORTUNITA´ DI CRESCITA PER IL SUD  
 
Roma, 27 gennaio 2011 - "E´ inevitabile innescare un processo federalista perchè esso rappresenterebbe un´opportunità notevole per l´intero Paese". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, intervenendo al convegno "Per il sud qualcosa di nuovo: regionalismo e federalismo possono essere una risposta?" in svolgimento a Roma. "E´ comunque un´opportunità soprattutto per le regioni del sud - ha aggiunto Chiodi - ma è anche una scommessa rilevante in un Paese dove coesistono quelle più ricche d´Europa e quelle più povere. Del resto - ha osservato - è necessario trovare un nuovo modello, diverso da quello che ha segnato gli ultimi 60 anni della nostra storia, che non è stato in grado di evitare disequilibri economici, sociali e politici". Secondo Chiodi, dunque, "il federalismo è possibile ma complicato da attuare perchè bisogna capire le funzioni fra lo Stato e le Regioni e solo dopo questo si può parlare della distribuzione delle risorse".  
   
   
DE FILIPPO A CONVEGNO SU REGIONALISMO-FEDERALISMO  
 
Potenza, 27 gennaio 2011 - "Per il Sud qualcosa di nuovo: Regionalismo e Federalismo possono essere una risposta?". E’ questo il titolo di un convegno che si è tienuto a Roma, presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini, al quale ha partecipato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. Il convegno voluto dalla Presidenza della Regione Molise e realizzato in collaborazione con Svimez, Invitalia, Fondazione Banco di Napoli. I lavori sono stati aperti da Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio. L´introduzione è stata di Michele Iorio, Presidente della Regione Molise; sono seguiti gli interventi di Adriano Giannola, Presidente Svimez, di Enzo Giustino, Presidente della Fondazione Banco di Napoli, e di Domenico Arcuri, Amministratore delegato Invitalia. Alle ore 11.15 è prevista una Tavola rotonda, moderata da Alberto Arioli, vice Direttore de "Il Sole24ore", che ha visto la partecipazione di Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania, di Ugo Cappellacci, Presidente della Regione Sardegna, di Giovanni Chiodi, Presidente della Regione Abruzzo, di Vito De Filippo, Presidente della Regione Basilicata, di Raffaele Lombardo, Presidente della Regione Sicilia, di Giuseppe Scopelliti, Presidente della Regione Calabria, e di Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia. E’ intervenuto anche Raffaele Bonanni, Segretario generale della Cisl. Le Conclusioni sono state affidate a Raffaele Fitto, Ministro per i Rapporti con le Regione e per la Coesione Territoriale.  
   
   
FEDERALISMO MUNICIPALE: NON PUO´ DANNEGGIARE LA SICILIA  
 
Palermo, 27 gennaio 2011 - "Il federalismo fiscale municipale continua a cambiare connotati nei testi proposti dal governo nazionale, ma mantiene il pregiudizio per le Regioni a statuto speciale. Per queste, ed in particolare per la Sicilia, cosi´ non si va avanti! L´esecutivo centrale sta collezionando in conferenza Stato-regioni il diniego alle intese sulla gran parte dei decreti attuativi della legge 42/2009. Ma si puo´ approdare al Federalismo contro Regioni, Province e Comuni? Per questo abbiamo ritenuto necessario scrivere una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, perche´ quanto accaduto la scorsa settimana nel dibattito sul decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale rischia di avere gravi conseguenza sulle entrate della Sicilia e genera un danno sostanziale al principio di collaborazione fra i diversi livelli di governo" Cosi´ commenta l´assessore regionale dell´Economia, Gaetano Armao, l´iter procedurale del federalismo fiscale municipale. Infatti, sull´onda delle pressioni che da piu´ parti si sono levate per chiedere la sostanziale modifica del testo originariamente esitato negativamente dalla Conferenza Unificata, il governo nazionale ha inviato alla Commissione bicamerale una versione nuova e non discussa preventivamente che, se tiene parzialmente conto delle richieste pervenute dai Comuni, ha escluso la Conferenza delle Regioni dall´esprimere il proprio parere e danneggia in particolare la Sicilia". Armao chiede, pertanto, al presidente Errani, di assumere "ogni utile iniziativa tesa a riaffermare il ruolo della Conferenza ed il rispetto delle garanzie previste dalla legge sul Federalismo fiscale". La questione, nel merito, si presenta molto delicata per la Sicilia perche´ il nuovo testo elaborato dal governo per la Bicamerale prevede una pesante riduzione delle risorse per le Regioni che vengono sottratte per essere devolute ai Comuni, senza essere compensate dallo Stato, con il solo fine di compensare i minori trasferimenti statali agli enti locali. Ne consegue, complessivamente, una perdita secca per il sistema regionale. L´assessore chiede al presidente Errani una decisa modifica del testo, finalizzata a supplire alla drastica riduzione dei trasferimenti statali, attribuendo ai Comuni la compartecipazione ai tributi erariali di totale competenza statale, quali le accise, l´imposta sui tabacchi, o le entrate derivanti dal lotto e dalle lotterie. "Una misura - si legge nella lettera - che assicuri alla Sicilia, la compartecipazione ai tributi erariali in misura corrispondente al gettito attribuito ai Comuni". Si garantira´, in tal modo, che la perdita derivante dalle mancate entrate sia compensata con tributi di carattere statale, in grado, quindi, di non penalizzare ulteriormente le entrate delle Regioni. "Mentre la Commissione paritetica - conclude l´assessore - ha avviato il confronto tra Regione siciliana e Stato sulla piattaforma per il federalismo fiscale che abbiamo presentato, non si possono cambiare le carte in danno delle entrare della Regione. Senza perequazione fiscale ed infrastrutturale il federalismo che propone il governo nazionale non e´ ne´ equo ne´ solidale, ma una mannaia per la Sicilia".  
   
   
6 GIOVANI PALESTINESI OGGI NELLA SEDE DELLA PRESIDENZA REGIONALE TOSCANA  
 
Firenze, 27 gennaio 2011 - Fanno tappa oggi, nella sede della presidenza della Regione Toscana a palazzo Strozzi Sacrati i 6 giovani palestinesi, 3 ragazzi e tre ragazze, di età compresa fra i 16 e i 18 anni che stanno compiendo una visita (26 gennaio – 3 febbraio 2011) in Toscana. Il viaggio, che li porterà ad incontrare gli studenti di numerose scuole (Firenze, Siena, Lucca, Buti, e San Giuliano Terme) ed istituzioni toscane, rientra in un progetto di inclusione finanziato dalla Regione Toscana che è giunto quest’anno alla seconda annualità. Numerosi i partner italiani del progetto, che è portato avanti dalla Ong Oxfam Italia: Arci- comitato regionale toscano; Progetto sviluppo Cgil, Toscana; associazione Medina; Cospe; comune di Siena; istituzione Centro Nord Sud; Tavola della Pace; comune di San Giuliano Terme. Due i temi principali del progetto che vede protagonisti, complessivamente, un centinaio di ragazzi e ragazze palestinesi ed ha come luoghi d’intervento la Cinsgiordania e Gerusalemme Est: il primo riguarda la violenza subìta dai giovani palestinesi, il secondo riguarda in particolare l’identità dei giovani palestinesi entro i confini di Gerusalemme. Durante la visita a palazzo Strozzi Sacrati i 6 giovani palestinesi ed i loro accompagnatori sono disponibili ad incontrare i giornalisti per raccontare la loro esperienza e le finalità del progetto. L’incontro si svolgerà in sala stampa alle ore 10,30. Per la Regione sarà presente Massimo Toschi. I giornalisti sono invitati.  
   
   
REGIONE UMBRIA: GIUNTA REGIONALE NOMINA DIRETTORI REGIONALI E RIDUCE A TRE LE DIREZIONI  
 
Perugia, 27 gennaio 2011 - La Giunta regionale dell´Umbria ha approvato il nuovo modello organizzativo dell´amministrazione regionale riducendo a 3 le direzioni regionali e nominando, fino al 31 dicembre 2012, i nuovi direttori. Le tre direzioni sono: programmazione, innovazione e competitività dell´Umbria affidata a Lucio Caporizzi; Risorsa Umbria. Federalismo, risorse finanziarie, umane e strumentali, affidata a Giampiero Antonelli; salute, coesione sociale e società della conoscenza affidata a Emilio Duca. Allo stesso tempo la Giunta regionale ha istituito cinque coordinamenti operativi di strutture complesse: Imprese e lavoro (politiche industriali, attività produttive, politiche attive del lavoro e internazionalizzazione, credito) - Territorio, infrastrutture e mobilità - Ambiente, energia, riforme istituzionali e affari generali - Agricoltura, cultura e turismo - Conoscenza e welfare (istruzione, università, ricerca, inclusione e politiche sociali, infrastrutture tecnologiche). La Giunta regionale, con atto successivo, nominerà d´intesa con i Direttori regionali i cinque coordinatori. La Giunta regionale ha altresì deliberato la riduzione del 10 per cento della retribuzione tabellare dei direttori regionali. La Giunta ha inoltre prorogato al 30 giugno 2011 i Commissari straordinari dell´Agenzia regionale per lo sviluppo e l´innovazione in agricoltura e dell´Azienda di promozione turistica.  
   
   
PUGLIA: CONCLUSA IERI LA PRIMA SEDUTA ORDINARIA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL 2011 FRA I TEMI: ALTA FORMAZIONE, CENTRI INTERCULTURALI.  
 
Bari, 27 gennaio 2011 - Di seguito, i principali argomenti trattati ed approvati nel corso della seduta di Giunta regionale. La Giunta regionale ha approvato la proposta di progetto definitivo per la realizzazione dei progetti industriali, da realizzarsi negli anni 2010-2013, presentati da Space Software Italia spa e dall’impresa aderente Consorzio Optel Inp, per un importo complessivo ammissibile di € 11.624.734,00 comportante un onere a carico della finanza pubblica di € 4.172.355,50 . A regime, è stato previsto un incremento occupazionale non inferiore a 23 unità lavorative. Corretta, dalla Giunta regionale la delibera di Riconoscimento del Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino. Sentito il parere del Nucleo Tecnico di Valutazione, il Dirigente del Servizio Ricerche e Competitività provvederà all’approvazione del Regolamento di funzionamento. La Giunta regionale ha Istituito, presso il Servizio Politiche Giovanili e cittadinanza sociale , il Registro delle associazioni di immigrati di cui alla Legge regionale n. 32/2009 Il testo integrale del provvedimento, con le modalità di iscrizione, il modello di domanda etc., sarà pubblicato nei prossimi giorni sul Bollettino Ufficiale della Regione. La Giunta regionale ha approvato lo schema di Protocollo di Intesa tra la Regione ed i Comuni destinatari delle risorse per la prosecuzione del Progetto per i Centri Interculturali. L’assessore competente per materia è stato delegato alla firma. Il riparto delle risorse riguarda i Comuni di Bari (€ 71.061,60); Foggia ( 35.530,80) e Lecce (€ 41.452,60). Le somme stanziate tengon conto della differenziazione dei risultati conseguiti nella prima annualità, della popolazione residente in ciascun Comune, della stima del bacino di utenza potenziale espressa in termini di popolazione immigrata regolarmente residente. Il provvedimento sarà pubblicato nei prossimi giorni sul Bollettino Ufficiale della Regione. La Giunta regionale ha preso atto e ratificato la sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra il Ministero del Lavoro e la Regione Puglia ( Politiche Giovanili) per la realizzazione di un programma di interventi finalizzati alla diffusione della conoscenza della lingua e della cultura italiana, destinato a cittadini extracomunitario regolarmente presenti in Italia. La Giunta regionale ha approvato il “ Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali per il 2011”. Con la stessa delibera la Giunta ha dato il via libera agli interventi promozionali inseriti nello stesso Programma La Giunta regionale ha aderito al Progetto interregionale “ Verso un sistema integrato di alta formazione” finalizzato alla collaborazione in materia ed a sviluppare l’implementazione del Catalogo interregionale di A.f.. Per raggiungere tale obiettivo, l’Esecutivo ha approvato il testo del Protocollo d’intesa condiviso tra Basilicata,campania,emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio,marche, Molise,piemonte, Puglia,sardegna,sicilia,umbria,valle d’Aosta e Veneto. ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ La Giunta regionale ha rilasciato al Comune di Ruffano,parere paesaggistico favorevole, con prescrizioni, per il progetto relativo alla costruzione di una rotatoria tra la S.p. 374 e la S.p. 362,nel territorio dello stesso Comune. ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ L’esecutivo ha rilasciato al Comune di Tricase il provvedimento di deroga, con prescrizioni e il parere paesaggistico per gli interventi delle opere relative alla sistemazione a rotatoria dell’incrocio tra la S.p. 335 circonvallazione di Tricase e la strada comunale per il cimitero. La Giunta regionale ha ratificato l’accordo di programma tra il Ministero del Lavoro e la Regione Puglia relativo al programma per la realizzazione di interventi destinati alla popolazione immigrata in materia di accesso all’alloggio. Il programma si riferisce all’annualità 2010. L’esecutivo regionale ha approvato, in attuazione della delib. Di G.r. 1984/2008 “Linee guida per gli interventi a favore delle non autosufficienze” la conseguente assegnazione delle risorse pari ad € 15.000.000,00. La Giunta regionale ha ratificato il progetto ed approvato gli schemi di convenzione relativi al Progetto Live+natura & biodoversità “ Interventi di conservazione degli habitat delle zone umide costiere nel Sito di Importanza Comunitaria Zone Umide della Capitanata”. La Giunta regionale ha approvato il Protocollo di intesa tra la Regione, la Provincia di Brindisi , il Comune di Torchiarolo ed Arpa Puglia per la realizzazione di interventi di risanamento finalizzati al miglioramento della qualità dell’aria.  
   
   
BILANCIO VENETO: GIUDIZIO POSITIVO CORTE DEI CONTI È UNO SPRONE A FARE MEGLIO  
 
Venezia, 27 gennaio 2011 - “Forse anche noi siamo giunti al ‘momento Sputnik’ della nostra generazione: in Veneto ci arriviamo con non poche difficoltà e con l’eredità di impegni presi in passato che limitano, e non poco, le nostre possibilità attuali e future”. Nemmeno un sostanziale giudizio positivo della Corte dei Conti sul bilancio della Regione 2009 fa venir meno la prudenza e la cautela dell’assessore regionale Roberto Ciambetti. “In ogni caso, che il Magistrato contabile dia un parare positivo alla nostra gestione tecnica – ha proseguito Ciambetti – è fatto molto importante, perché si può incappare in manovre azzardate proprio quando è più difficile far quadrare i conti conciliandoli con le promesse fatte ai cittadini. La correttezza, sottolineata dalla Corte, non si discute e un primo riconoscimento per questo risultato va innanzitutto agli uffici e all’apparato tecnico che ha sempre lavorato con estrema puntualità”. Il giudizio della Corte dei Conti sugli aspetti finanziari del bilancio 2009 è nel complesso positivo: è stato mantenuto l’equilibrio sia di previsione sia a consuntivo; sono stati rispettati i vincoli del patto di stabilità, i limiti normativi dell’indebitamento e l’obbligo della riduzione delle spese per il personale. Il Veneto ha inoltre dimostrato ottima capacità nell’utilizzo delle risorse finanziarie; l’indebitamento è sotto controllo “sebbene sia stato raggiunto il tetto massimo”, come ha notato Ciambetti; sono state rispettate le normative sui derivati; l’ampia disponibilità di cassa ha garantito liquidità senza dover ricorrere ad anticipazioni di tesoreria. “Parafrasando il presidente Obama e il suo discorso sullo stato della Nazione – ha concluso Ciambetti – anche noi dobbiamo dire che, se vogliamo fare del Veneto il posto migliore per fare affari e investimenti, per richiamare capitali e intelligenze, dobbiamo assumerci la responsabilità della riduzione del deficit, abbattere le spese e attuare un percorso di riforme. Con questa strategia, l’attuale promozione della Corte dei Conti è un viatico, uno sprone a fare meglio”.  
   
   
FVG, ENTI LOCALI: INTESA UNANIME DEL CAL A UNIONE COMUNI MONTANI  
 
Udine, 27 gennaio 2011 - La riforma per l´istituzione delle Unioni dei Comuni montani ha ricevuto ieri all´unanimità (16 votanti)l´intesa del Consiglio delle Autonomie locali presieduto da Ettore Romoli. Soddisfazione è stata espressa dall´assessore regionale alla Funzione pubblica ed Autonomie locali, Andrea Garlatti, che ha commentato come "su riforme così complesse che vanno a modificare assetti dell´ordinamento locale sia sempre oggettivamente difficile trovare un punto di equilibrio e sia perciò motivo di incoraggiamento a proseguire sulla strada tracciata l´aver riscontrato un consenso così vasto sia dalle Province che dai Comuni". Particolare plauso è stato espresso dagli Enti locali per il metodo concertativo adottato dall´Amministrazione regionale per giungere alla stesura di un disegno di legge che i rappresentanti delle autonomie hanno definito come "sofferto ma dovuto". "Un metodo - ha convenuto Garlatti - continuerà ad essere essenziale anche in fase applicativa e per completare il più generale percorso di riforma degli Enti locali". L´assessore ha anche accolto la raccomandazione espressa dal presidente del Cal e sindaco di Gorizia, Romoli, e del presidente dell´Anci Fvg, Gianfranco Pizzolitto, di prevedere che il modello delle Unioni dei Comuni previsto nel disegno di legge per le sole province di Udine e Pordenone, venga esteso in tempi brevi, quale modello innovativo di governance, a tutto il territorio regionale. "E´ intenzione dell´Amministrazione regionale ampliare questo modello di gestione associata più rafforzata a tutto il Friuli Venezia Giulia e non solo ai Comuni montani", ha assicurato Garlatti, aggiungendo anche che "anche per le Province l´impegno è quello di completare il pacchetto di competenze ad esse spettanti valorizzando così gli enti di area vasta". Infine, l´assessore ha rimandato all´attenzione delle direzioni regionali competenti la proposta di inserimento di un emendamento che riguarda il ruolo dei Gal (Gruppi di azione locale). Il Cal ha poi espresso all´unanimità il parere positivo al regolamento per i criteri di finanziamento alle Province dei programmi triennali per la sperimentazione di servizi e interventi per le persone disabili, illustrato al Consiglio dall´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, e quello sulle linee guida per l´erogazione degli aiuti de minimis nel settore della produzione agricola. Parere positivo all´unanimità anche quello espresso sul regolamento per l´esercizio dell´attività agrituristica, ma condizionato all´accoglimento della richiesta di uniformare nella misura del 40 per cento la quota di produzione della materia prima dell´azienda agrituristica utilizzata per la produzione e somministrazione di pasti e bevande per tutte le imprese site oltre i 300 metri oltre il livello del mare. All´assessore regionale alle Risorse agricole, Claudio Violino, impossibilitato ad essere presente oggi alla riunione del Cal, la Provincia di Udine ha infine rinviato la richiesta di coordinare ed armonizzare le recenti previsioni regolamentari con le altre norme che conferiscono funzioni agli enti di area vasta in materia di agriturismo.  
   
   
IRAP, REGIONE PUGLIA E AGENZIA DELLE ENTRATE RINNOVANO L´ACCORDO  
 
Bari, 27 gennaio 2011 - È stato siglato il 25 gennaio a Bari il rinnovo della convenzione tra Agenzia delle Entrate e Regione Puglia per la gestione dell’Irap e dell’addizionale regionale Irpef. Il contenuto dell’accordo, sottoscritto dal Direttore regionale della Puglia, Silvia Guarino e dall’Assessore regionale al Bilancio, Michele Pelillo, assicura ai contribuenti pugliesi la possibilità di ricevere assistenza e informazione sui due tributi regionali presso gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate. I funzionari del Fisco, infatti, gestiranno l’intero ciclo di applicazione dell’Irap e dell’addizionale Irpef, curando la liquidazione e la riscossione coattiva, l’esecuzione dei rimborsi e la tutela avanti agli organi del contenzioso tributario. Sul fronte dell’accertamento, la Regione si riserva la definizione dei criteri per la selezione dei soggetti da sottoporre a controllo, nell’ambito della strategia generale di gestione delle imposte. La collaborazione tra le due istituzioni si iscrive nel quadro delle attività indirizzate all’attuazione del federalismo fiscale, anche attraverso l’integrazione dei sistemi informatici per lo scambio di dati ed informazioni di interesse comune.  
   
   
AMMORTIZZATORI SOCIALI, SOTTOSCRITTO ACCORDO QUADRO 2011: LA REGIONE BASILICATA È TRA LE PRIME IN ITALIA AD AVER SOTTOSCRITTO L’ACCORDO PER GARANTIRE LA PROSECUZIONE DELLA MOBILITÀ E FARE IN MODO CHE I LAVORATORI IN DIFFICOLTÀ NON RIMANESSERO SENZA SOSTEGNO AL REDDITO”  
 
 Potenza, 27 gennaio 2011 - È stato sottoscritto il 25 gennaio l’Accordo Quadro tra la Regione Basilicata, l’Inps e le associazioni datoriali e sindacali per la gestione degli ammortizzatori sociali per l’anno 2011 e per la definizione delle modalità operative di utilizzo delle risorse finanziarie attribuite nel 2010 e non ancora utilizzate su proposta dell’Assessore alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone. “La Regione Basilicata – ha dichiarato l’Assessore Mastrosimone – è una delle prime regioni in Italia ad aver recepito la nota del 3 dicembre scorso del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la quale autorizzava le regioni ad utilizzare le risorse residue dai Fondi stanziati nel 2010 anche per il 2011. Tempestivamente, infatti, abbiamo predisposto l’Accordo Quadro Regionale unitamente alle “Linee operative per la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2011”, in modo da consentire agli uffici competenti l’erogazione delle somme ai lavoratori aventi diritto e garantire loro la continuità del reddito, in attesa che il Governo provveda alla ripartizione delle somme destinate alle regioni dalla finanziaria 2011 per gli ammortizzatori sociali”. “La novità rispetto all’anno scorso – continua l’esponente di Giunta Regionale – è che lavoratori destinatari del trattamento di proroga della Mobilità in deroga dovranno presentare personalmente l’istanza di proroga, attraverso modalità che saranno successivamente comunicate”. “Sempre ieri – aggiunge Mastrosimone – è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa tra la Regione Basilicata e le forze sociali territoriali con il quale sono stata delegata alla sottoscrizione di un accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per individuare le risorse finanziarie a valere su fondi nazionali per la concessione degli ammortizzatori sociali. Il Protocollo di Intesa è il risultato di un intenso lavoro di concertazione e di sinergia con le associazioni datoriali e sindacali al fine di garantire ai lavoratori in difficoltà e alle loro famiglie una stabilità economica”.  
   
   
LAVORO IN ABRUZZO: SIGLATO PATTO POLITICHE ATTIVE CON LE PROVINCE INTRODOTTA LA DOTE INDIVIDUALE;INTERVENTI PER 32 MLN DI EURO  
 
Pescara, 27 gennaio 2011 - Il "Patto delle politiche attive del Lavoro" è stato siglato, ieri mattina, a Pescara dall´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, e gli assessori omologhi delle quattro Province abruzzesi: Daniele D´amario (Chieti), Antonio Martorella (Pescara), Francesco Paciotti (L´aquila) ed Eva Guardiani. Il Patto è rivolta ai lavoratori colpiti dalla crisi, percettori di ammortizzatori sociali in deroga. Vagliata con parere favorevole dalla Commissione tripartita ed approvato in Giunta regionale, tale intesa prevede l´impegno di 32 milioni di euro di risorse, di cui 16 milioni per servizi formativi e di accompagnamento all´occupabilità e altri 16 milioni a titolo di indennità di partecipazione agli stessi servizi. Di fatto, la Regione, con la firma odierna, eroga un acconto del 20% del budget complessivo delle risorse disponibili direttamente alle Province. Il Patto prevede, in particolar modo, l´introduzione dello strumento della "Dote individuale", ovvero un contributo finanziato da risorse del Fondo Sociale Europeo e gestito direttamente dal lavoratore beneficiario di ammortizzatori sociali. Con questi fondi, il lavoratore potrà fruire, scegliendoli autonomamente, i servizi di accompagnamento all´occupabilità attraverso la rete dei centri per l´impiego o attraverso i soggetti privati accreditati. Inoltre il percettore della dote individuale potrà scegliere autonomamente da quale organismo accreditato farsi erogare i servizi formativi desiderati. La dote avrà la durata massima di 6 mesi con un valore medio standard di 600 euro mensili per lavoratore. "Quella odierna è una firma importante - commenta Gatti - che colloca l´Abruzzo fra le Regioni italiane più innovative nel sistema delle politiche attive del lavoro. Oltre alle politiche passive - prosegue -, come la cassa integrazione, l´Abruzzo oggi mette in campo una considerevole mole di risorse per sostenere anche le politiche attive come la formazione. Innoviamo anche sotto l´aspetto dell´utilizzo del Fondo Sociale Europeo. Le risorse comunitarie, infatti, andranno direttamente nelle mani dei lavoratori, che potranno scegliere in modo autonomo il percorso al loro giudizio migliore per riqualificarsi durante il periodo di cassa e rientrare così nel mercato del lavoro con maggiori competenze e soprattutto con conoscenze più adeguate al proprio percorso lavorativo individuale. Ringrazio gli assessori provinciali del contributo fattivo che hanno dato e daranno i loro enti per la migliore riuscita di questa innovazione in tema di welfare, soprattutto in momento particolare di crisi economia e occupazionale come questo. Crisi alla quale in questi due anni l´Abruzzo ha saputo fronteggiare grazie ad una collaborazione seria fra le Istituzioni e tutti gli attori sociali e che ha visto investite ingenti risorse sul versante degli ammortizzatori sociali prima, ben 190 milioni di euro, e adesso con questi 32 milioni che si sommano ad altri sempre nella stessa direzione, su quello delle politiche attive". "Non a caso - ha spiegato Gatti in conclusione - l´attuale tasso di disoccupazione in Abruzzo, pur restando preoccupante al di là dell´aridità dei semplici numeri, si è attestato all´8,4%. Ben al di sotto, quindi, di quell´9,7% che avevamo trovato al momento dell´insediamento del Governo Chiodi. Evidentemente - ha aggiunto - se questa è la situazione, il nostro impegno costante nel fronteggiare la crisi con politiche adeguate ha prodotto un qualche risultato. Così come merita attenzione, - ha concluso - a fronte dei 492 mila occupati complessivi, il dato secondo cui 198 mila donne abruzzesi risultano attualmente occupate: la migliore perfomance dal terzo trimestre 2008 ad oggi".  
   
   
CALABRIA: EMESSI I DECRETI DI LIQUIDAZIONE IN FAVORE DEI COMUNI UTILIZZATORI DI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI E DI PUBBLICA UTILITÀ  
 
Catanzaro, 27 gennaio 2011 - L’assessore regionale al Lavoro Francesco Antonio Stillitani ha annunciato che al fine di garantire la continuità del pagamento del sussidio e delle ore integrative dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili e di pubblica utilità, l’Assessorato al Lavoro ha liquidato in favore dei Comuni le somme necessarie per il pagamento dei sussidi e delle ore integrative per il periodo ottobre - dicembre 2010 e per il periodo gennaio - marzo 2011, utilizzando le risorse previste nel bilancio 2011 approvato nel mese di dicembre e messe a disposizione dalla Giunta Scopelliti, per un importo pari a 33 milioni di euro. I Decreti di liquidazione sono stati adottati per tutti i Comuni ed Enti utilizzatori che hanno regolarmente rendicontato le risorse ricevute per l’anno 2010 ed il cui elenco verrà pubblicato sul sito ufficiale del Dipartimento Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione e volontariato. “Grazie anche alla disponibilità ed all’impegno dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini - ha dichiarato l’Assessore al Lavoro Stillitani - siamo riusciti a rispettare gli impegni assunti nel mesi di dicembre con i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e procedere in modo tale che possano ricevere quanto spetta loro per il lavoro che stanno assicurando ai Comuni calabresi”. “Naturalmente – ha aggiunto Stillitani - il puntuale pagamento delle spettanze non esonera l’Assessorato dal perseguire l’obiettivo principale che si è posto, cioè quello di giungere alla effettiva stabilizzazione o ad altre forme di sistemazione definitiva dei lavoratori, per far sì che gli stessi possano, finalmente, dopo anni di attesa e di precariato, trovare la giusta tranquillità. A tal proposito, si procederà immediatamente ad approvare tutte le richieste di stabilizzazione dei lavoratori pervenute da parte dei Comuni sino a dicembre 2010”.  
   
   
ALLUVIONE IN VENETO. INTEGRATA ORDINANZA ACCONTI AI COMUNI – SCADENZA AL 21 FEBBRAIO PER CENSIMENTO DANNI DA PARTE DEI COMUNI  
 
Venezia, 27 gennaio 2011 - Il Commissario delegato per il superamento dell’emergenza alluvione nel Veneto Luca Zaia, presidente della Regione, ha fissato con propria ordinanza il 21 febbraio come termine per il completamento del censimento dei danni causati dal disastroso evento, per il quale i Comuni dovranno compilare le apposite schede on – line. La nuova ordinanza, reperibile anche nel sito internet del Commissario www.Venetoalluvionato.it, sarà pubblicata anche nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. Il documento fissa inoltre una proroga fino al 10 febbraio del precedente termine del 27 novembre per la presentazione di domande di contributo da parte di privati e imprese che hanno subito danni. L’ordinanza integra inoltre, a seguito delle segnalazioni pervenute, l’originario elenco dei Comuni che hanno segnalato danni dovuti all’alluvione, escludendone contestualmente il Comune veronese di Cerea. Ai Comuni che hanno segnalato variazioni o danni successivamente all’originaria ordinanza sono state contestualmente adeguati o assegnati gli acconti previsti nel dicembre scorso per il ristoro dei danni, per un ammontare complessivo di circa 3 milioni 258 euro. L’importo totale degli acconti ai Comuni e alle Province devastate supera così i 118 milioni di euro. Questa l’integrazione dell’elenco dei Comuni alluvionati: Provincia di Belluno: Ospitale di Cadore, Taibon Agordino; San Nicolò di Comelico. Provincia di Padova: Cadoneghe, Cittadella, Noventa Padovana, Pernumia, San Martino di Lupari. Provincia di Rovigo: Giacciano con Baruchella; Porto Tolle. Provincia di Treviso: Castelfranco Veneto; Conegliano; Maserada sul Piave; Oderzo. Provincia di Venezia: Venezia; San Stino di Livenza. Provincia di Verona: Verona; Cazzano di Tramigna; Grezzana. Queste le integrazioni delle risorse in acconto: Este (Pd) 194.012 euro; Monte di Malo (Vi) 739.209 euro; Asolo (Tv) 2.700 euro; Cison di Valmarino (Tv) 597.824 euro; Caorle (Ve) 37.500 euro. Questi gli ulteriori Comuni beneficiari di acconto: gruppo 1 (acconto del 30 per cento del danno segnalato) Vighizzolo d’Este, 642.509 euro; gruppo 2 (acconto del 20 per cento del danno segnalato): Trissino, 246.317 euro; Fara Vicentino 246 mila euro; gruppo 3 (acconto del 15 per cento del danno segnalato): Cavallino Treporti 105 mila euro; San Pietro Mussolino 88.500 euro; Valdastico 86.570 euro; Carrè 83.746 euro; Caltrano 77.250 euro; Rosolina 75 mila euro; Lugo di Vicenza 74.653; Noventa Vicentina 74.069 euro; Bolzano Vicentino 67.125 euro; Porto Tolle 52.500 euro; Salcedo 51.750 euro; Vo’ 45 mila euro; gruppo 4 (acconto del 10 per cento del danno segnalato): Conegliano 28.813 euro; Rubano 20.108 euro; Ponte Nelle Alpi 20 mila euro; Polverara 19.242 euro; Fontaniva 17.785 euro; Fonzaso 17.300 euro; Arsiero 15 mila euro; Laghi 14 mila euro; Montecchio Precalcino 12 mila euro; Cazzano di Tramigna 10.315 euro; Sarego 9.850 euro; Perarolo di Cadore 9 mila euro; Loreggia 8.500 euro; Grumolo delle Abbadesse 7.187 euro; Gambellara 5.751 euro; Cogollo del Cengio 4.500 euro; Mestrino 3.800 euro; Piazzola sul Brenta 3.250 euro; Limena 3.060 euro; Villafranca Padovana 2.600; Cassola 2 mila euro; Campolongo sul Brenta 1.971 euro; Tombolo 1.880 euro; Brentino Belluno 1.750 euro; Fiesso Umbertiano 1.500 euro; Asiago 623 euro; Gazzo Veronese 200 euro.  
   
   
ROMA: PROGETTO LAVORO SICURO, NUOVI CORSI INAIL DESTINATI AI CENTRI ORIENTAMENTO AL LAVORO “ULTERIORE FASE DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA CULTURA DELLA SICUREZZA”  
 
Roma, 27 gennaio 2011 - E´ stato avviato ieri mattina, presso la sede regionale dell’Inail di via Nomentana, il quarto ciclo di corsi di aggiornamento “La Sicurezza in edilizia” realizzato nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa triennale denominato Progetto Lavoro Sicuro e sottoscritto tra il Comune di Roma e l’Inail. In base alle azioni programmate dalla Convenzione attuativa, si svolgerà nelle giornate del 26 gennaio e del 9 febbraio il corso “Il sistema integrato di tutela del lavoratore”, destinato ai 62 operatori dei Centri Orientamento al Lavoro. “Il progetto portato avanti dal Comune, oggi Roma Capitale, e Inail – ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive e Lavoro Davide Bordoni – è finalizzato a sviluppare azioni volte alla diffusione di una cultura ‘forte’ della sicurezza sui luoghi di lavoro. Questa volta i corsi, che vedranno il coinvolgimento del personale dei Centri Orientamento al Lavoro di Roma Capitale, prevedono un approfondimento normativo in materia di salute e sicurezza sui luoghi del lavoro e riflessioni sul piano di prevenzione edilizia e sulle altre campagne per la sicurezza, sottolineando l’importanza dell’informazione ai lavoratori e alle imprese”. Tra il 2009 e novembre 2010 i corsi, organizzati dalla Direzione Regionale Inail in collaborazione con l’Osservatorio sul Lavoro, a costo zero per l’amministrazione capitolina, si sono focalizzati sulla formazione del personale delle Unità Organizzative Tecniche dei Dipartimenti, della Sovrintendenza, dei Municipi, delle aziende municipalizzate, della Polizia Municipale, e hanno portato all’aggiornamento di 150 dipendenti tra dirigenti e funzionari tecnici.  
   
   
PARMA: DISABILI AL LAVORO, PER UN’INTEGRAZIONE VERA CONTRIBUTI PER IL TRASPORTO, PER L’ADATTAMENTO DEL POSTO DI LAVORO, PER INTERVENTI DI TUTORAGGIO, E INCENTIVI PER LE ASSUNZIONI: DALLA PROVINCIA OLTRE 180MILA EURO.  
 
Parma, 27 gennaio 2011– Dalla Provincia due iniziative per il lavoro dei disabili: due nuovi tasselli che si aggiungono al lavoro dell’ente di piazza della Pace in materia, nella piena consapevolezza che proprio il lavoro sia uno degli strumenti fondamentali nel processo di effettiva integrazione sociale delle persone con disabilità. Si tratta di due finanziamenti di oltre 180mila euro complessivi: risorse provenienti dal Fondo regionale per l’occupazione dei disabili, assegnate in sede regionale alla Provincia di Parma e da questa “trasferite” al territorio. Circa 42.600 euro sono stati destinati al trasporto dei disabili verso i e dai luoghi di lavoro; 140mila euro sono invece contributi per i datori di lavoro che nel corso del 2010 hanno assunto una o più persone disabili. “In un periodo difficile come questo, in cui si parla sempre di tagli, presentare iniziative in cui si finanziano interventi a sostegno del sociale, e in particolare dei portatori di disabilità per metterli nelle condizioni di esercitare un loro diritto, è secondo me estremamente importante. Importante perché è un segno molto forte di una volontà amministrativa. Vuol dire che in questa regione, e in questo territorio, ci sono delle priorità che vengono praticate. È una questione di scelte e di visione del mondo: di centralità della persona”, ha detto nella presentazione di stamattina in piazza della Pace il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli. Accanto a lui l’assessore alla Formazione professionale e alle politiche attive del lavoro Manuela Amoretti, il presidente dell’Anmic Alberto Mutti, intervenuto in rappresentanza delle associazioni di disabili che fanno parte della Commissione di concertazione sulla Legge 68, il responsabile del Servizio inserimento lavorativo disabili della Provincia (Sild) Marco Melegari e Davide Rossi del Consorzio di solidarietà sociale. “Sono due iniziative che proseguono un impegno che la Provincia non intende allentare per favorire un’integrazione vera dei disabili nei luoghi di lavoro e sul lavoro”, ha spiegato l’assessore Manuela Amoretti, sottolineando “l’attenzione speciale e gli interventi speciali riservati alle imprese che hanno assunto disabili senza essere obbligati, andando quindi oltre gli obblighi di legge. Dico questo perché a Parma sono tante le persone disabili al lavoro, e vogliamo aiutarle a rimanerci, ma sono ancora tante quelle che il lavoro lo ricercano, e noi con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione vogliamo aiutarle a raggiungere quell’obiettivo”. Per Alberto Mutti “Mala tempora currunt: siamo in un momento molto difficile. E in questo momento così difficile noi sentiamo particolarmente vicine la Provincia e la Regione. Il lavoro - ha osservato - rappresenta un traguardo importante, che rende le persone sempre più autonome e indipendenti e consente ai disabili di avere una sempre migliore qualità della propria esistenza. Per queste categorie rappresenta il principale problema: ecco dunque tutto il valore di iniziative come queste”. Le iniziative in dettaglio - Circa 42.600 euro sono stati destinati al trasporto dei disabili verso i e dai luoghi di lavoro. Le risorse saranno trasferite ai Comuni capodistretto o agli altri enti delegati in materia (Asp, Ausl, Comunità montane): 17mila euro andranno a favore delle persone del distretto di Parma, 8.500 euro a quelle dei distretti Sud Est, Valli Taro e Ceno, Fidenza. I progetti dovranno essere relativi ad azioni attivate a partire dal 1° maggio 2010 nei confronti di disabili avviati al lavoro ai sensi della legge 68/99. Potranno riguardare l’attivazione di servizi di trasporto da parte dell’ente pubblico competente o il rimborso spese di trasporti effettuati dal datore di lavoro, da familiari, da conoscenti, ma anche il rimborso una tantum di spese sostenute per l’adattamento di automezzi adibiti al trasporto. 140mila euro sono invece destinati ai contributi per i datori di lavoro che nel corso del 2010 hanno assunto una o più persone disabili. Sono contributi che coprono un ampio spettro d’interventi: dall’inserimento o la stabilizzazione al lavoro mediante contratti a tempo indeterminato all’assunzione a tempo determinato (superiore a 6 mesi) , dai progetti di adattamento del posto di lavoro alle iniziative finalizzate all’autoimprenditorialità e ai progetti aziendali di tutoraggio e supporto all’inserimento professionale. Diversi i contributi: fino a 3.600 euro per un’assunzione a tempo indeterminato, fino a 3.500 per l’assunzione a tempo determinato di un disabile psichico, fino a 10mila euro per i progetti di adattamento del posto di lavoro, fino a 5mila euro per le iniziative di autoimprenditorialità volte alla creazione di nuova impresa. Il bando riguarda interventi realizzati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010. Il termine per la presentazione delle domande è il 15 febbraio 2011. Le domande vengono finanziate in ordine cronologico di arrivo (ad eccezione di quelle per progetti di tutoraggio nell’ambito di tirocini formativi promossi dal Sild, cui è attribuita una riserva di 60.000 euro) I Dati del Sild – Servizio di inserimento lavorativo disabili della Provincia Ad oggi gli iscritti al Sild disponibili (persone che hanno chiesto di essere supportate nella ricerca di lavoro attraverso i servizi attivi per il lavoro e che stanno preparandosi all’ingresso nel mondo del lavoro attraverso l’utilizzo dei diversi servizi) sono 2850. Ben 370 i nuovi iscritti nel 2010: un dato senz’altro significativo, anche in relazione agli effetti della crisi economica sul nostro territorio. Nel 2010 gli avviamenti al lavoro effettuati dal Sild sono stati 417, in crescita di 36 unità rispetto al 2009. Nel complesso 2307 gli interventi di tutoraggio sulle persone, 150 nei confronti delle aziende. 2200 circa i colloqui di orientamento, in significativo aumento rispetto ai 1750 dell’anno precedente.  
   
   
BOLZANO: PRESENTATO IL DDL SULL´IMMIGRAZIONE: PROMUOVERE E RICHIEDERE  
 
Bolzano, 27 gennaio 2011 - Promuovere e richiedere, questo il caposaldo del ddl sull’inclusione dei cittadini extracomunitari varato in prima lettura dalla Giunta provinciale e presentato nel dettaglio il 26 gennaio a Bolzano dall’assessore competente Roberto Bizzo. Una legge contro la creazione di ghetti, che guarda anche alle famiglie, attenta alle professionalità e alle qualifiche del cittadino straniero. "Una legge che accompagna l’immigrato nel processo di integrazione per crescere nel rispetto delle regole della comunità locale", ha detto Bizzo. A Palazzo Widmann l´assessore Roberto Bizzo ha sintetizzato i cardini del ddl e gli aspetti che intendono favorire il processo di inclusione dei cittadini extracomunitari in Alto Adige. Pur con le difficoltà per una costruzione complessa che tocca tutti i settori e per i paletti previsti dalla normativa europea e nazionale, la legge provinciale con i suoi 15 articoli introduce importanti novità. "L´obiettivo è quello di accompagnare i cittadini stranieri nel processo di inclusione, attraverso la conoscenza delle lingue, della storia e delle leggi di questa terra, e di offrire loro l´opportunità di svilupparsi nel rispetto delle regole della comunità locale", ha esordito Bizzo. L´assessore ha spiegato che "la legge si muove all´interno del caposaldo del promuovere e del richiedere: mette a disposizione, nell´ambito delle competenze e della disponibilità della Provincia, una serie di regole e modalità per agevolare l´integrazione dei cittadini extraUe nel tessuto sociale ed economico". Ad esempio tramite corsi di apprendimento linguistici associati alle competenze lavorative, la mediazione interculturale e i corsi di lingua. Attenzione viene dedicata ai corsi di formazione dei lavoratori, sia nell´aspetto linguistico che nella specificità della loro professione, e al riconoscimento dell´associazionismo. Importante sarà la figura del mediatore interculturale, "figura di alta professionalità preziosa soprattutto nei settori scolastici e sanitari", ha sottolineato Bizzo. I corsi linguistici prescolastici per i figli di famiglie di immigrati garantiranno invece il loro inserimento graduale e omogeneo nel percorso scolastico. La legge è concepita per evitare la concentrazione delle persone immigrate e quindi la creazione di ghetti, sia a livello di istituti scolastici che di quartieri. Oltre a un inserimento equilibrato sul territorio e nel tessuto sociale, favorisce l´integrazione non solo del cittadino straniero lavoratore ma di tutto il nucleo familiare: le prestazioni del welfare di base sono garantite sin da subito a tutti, mentre quelle del cosiddetto welfare superiore -previste in aggiunta dalla Provincia - vengono garantite dopo un periodo di permanenza di 5 anni. Bizzo ha voluto sottolineare un articolo particolarmente innovativo, "volto a favorire il soggiorno di stranieri in possesso di titoli accademici o di stranieri che lavorino all´interno di centri di ricerca pubblici o privati." Questo in particolare per evitare che i molti stranieri che si laureano anche con ottimi risultati e anche alla Lub, il giorno dopo aver acquisito la laurea siano costretti a lasciare il territorio per questioni legate al permesso di soggiorno. Il direttore della Ripartizione provinciale Lavoro Helmuth Sinn ha illustrato la funzione di coordinamento che la Ripartizione dovrà svolgere in una materia trasversale a molti settori. "Si partirà con la creazione di una rete tra servizi, istituzioni e enti che lavorano sull´immigrazione e con il coinvolgimento dei Comprensori e dei Comuni, che dovranno ciascuno nominare una persona di riferimento sul territorio", ha spiegato Sinn. Sempre sul piano organizzativo, il ddl prevede un piano pluriennale sull´immigrazione con precise priorità e tempistiche di attuazione, il Centro tutela contro ogni tipo di discriminazione e la Consulta provinciale per gli immigrati, composta da esponenti di Stato, Provincia, Comuni, e con 8 rappresentanti delle associazioni degli immigrati, cui spetterà la vicepresidenza della Consulta. Il ddl approvato in prima lettura dalla Giunta provinciale - norma-quadro organica che demanda poi a regolamenti di esecuzione - è stato inviato al Consiglio dei Comuni per le osservazioni prima di tornare in Giunta per l´approvazione definitiva e la trasmissione al Consiglio provinciale.  
   
   
TUNISIA, FUGGITI 11 MILA DETENUTI; DE CORATO: “MILANO RISCHIA INVASIONE DI CLANDESTINI. NEL 2007 CON LA ROMANIA NELLA UE IL 40% DEI LATITANTI ROMENI SI ERA RIFUGIATO IN ITALIA” UN TERZO DEGLI IRREGOLARI A MILANO ARRIVA DALL’AFRICA, MA UE E CONSULTA OSTACOLANO RIMPATRI  
 
Milano, 27 gennaio 2011 - "Nel 2007, secondo il ministro della Giustizia romeno, in Italia si era rifugiati il 40% dei latitanti provenienti dalla Romania dopo l’ingresso di quel Paese nella Ue. Un ‘emergenza che Milano ha dovuto affrontare con le proprie forze. I dati diffusi ieri dal ministro della Giustizia tunisino, secondo il quale 11 mila detenuti sarebbero fuggiti dalle carceri e 2460 rilasciati in seguito alla rivolta avvenuta in quel Paese, suonano come campanello d’allarme per Milano. Visto che secondo l’Ismu circa un terzo dei 50 mila clandestini presenti in città arriva dall’Africa (15 mila era la stima nel 2008). E la situazione esplosiva del Mediterraneo fa presagire un nuovo boom di flussi”. Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla sicurezza Riccardo De Corato. “Non va dimenticato -spiega De Corato – che era tunisino e clandestino l’autore del primo tentato stupro a Milano del 2011, uno spacciatore arrestato dai Carabinieri per aver tentato di violentare un’italiana di 42 anni. E non va dimenticato che la nuova direttiva Ue, entrata in vigore a Natale, considera l’arresto dei clandestini, la detenzione o il trattenimento nei Cie come extrema ratio, mentre una recente sentenza della Consulta ritiene non punibili gli irregolari indigenti inottemperanti a decreti di espulsione. Due decisioni che ostacolano fortemente i rimpatri. E con strumenti spuntati rischiamo di essere sopraffatti dall’ondata di irregolari”.  
   
   
INSEDIATA IN PIEMONTE LA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA´ PER PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA VIOLENZA  
 
Torino, 27 gennaio 2011 - “Una Commissione impegnata concretamente sulle tematiche del lavoro, sul contrasto alla violenza, sulla prevenzione delle disparità fin dall’età scolastica e che riesca a dar forza al proprio intervento grazie alla trasversalità di azioni messa in atto dalla Regione”. E’ questo l’auspicio dell’Assessore alle Pari Opportunità, Giovanna Quaglia, nella seduta di insediamento della Commissione regionale per la realizzazione delle Pari opportunità tra uomo donna, che si è svolta ieri mattina presso l’Assessorato regionale al Lavoro. Nel corso della seduta sono intervenute anche la Consigliera di Parità, Alida Vitale e le consigliere regionali Gianna Pentenero, Rosanna Valle e Rosanna Costa. La Commissione, nominata con decreto del presidente della Giunta, è composta da 18 membri: Patrizia Alessi, Maria Grazia Boffa, Giovanna Guercio, Valentina Incerto, Patrizia Sattamino, Cristina Corda, Samanta Ranzato, Carlotta Sartorio, Maria Grazia Sonego, Bianca Maria Terzuolo, Maria Vindigni, Silvana Bartoli, Elena Chinaglia, Emiliana Losma, Laura Onofri, Laura Seidita, Claudia Rosso e Teresa Cianciotta. “Assicuro fin da ora alla Commissione la massima disponibilità dell’Assessorato – ha aggiunto Quaglia - per percorrere insieme una strada che sembra non avere mai fine. Abbiamo di fronte sfide importanti: dobbiamo ad esempio, al di là di studi e ricerche seppur importanti sul mondo femminile, riuscire ad incidere davvero sulla vita delle donne che, oltre ad una famiglia, intendono perseguire una carriera lavorativa, e allo stesso tempo sostenere giovani e persone disabili nell’accesso al mercato del lavoro”. “Oltre alla promozione della cultura delle Pari opportunità – ha proseguito l’assessore – èp importante utilizzare al meglio gli strumenti messi in campo dalla Regione, dai voucher per la conciliazione, al sostegno all’imprenditoria, ai centri antiviolenza, alle azioni messe in campo in modo trasversale da tutti gli assessorati a favore delle politiche di parità. Credo che in questo senso la Commissione potrà dare davvero un forte contributo”. La prossima riunione della Commissione Pari opportunità è fissata per martedì 8 febbraio 2011 alle ore 14.30, seduta in cui si procederà alla nomina dell’Ufficio di presidenza.