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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Febbraio 2011
US€: LA FUTURA POLITICA DI COESIONE EUROPEA DISCUSSA AL QUINTO FORUM SULLA COESIONE  
 
Bruxelles, 1 febbraio 2011- La politica di coesione europea finanzia (per un ammontare di quasi 350 miliardi di euro in 7 anni) 455 programmi nazionali e regionali di sviluppo in tutta l´Ue. Nel contesto della revisione del bilancio Ue e della strategia Europa 2020, sono in discussione varie opzioni di riforma della politica di coesione in vista della conclusione, nel 2013, dell´attuale periodo di finanziamento. Il Quinto Forum sulla coesione che si è aperto ieri a Bruxelles sarà l´ultima occasione per gli Stati membri e le regioni di far sentire la loro voce prima che la Commissione presenti le sue proposte legislative sulla futura politica di coesione, attese per l´estate 2011. La Commissione ha invitato al Forum, organizzato ogni tre anni, responsabili politici di primo piano dei 27 Stati membri. Il Forum si tiene su due giorni e i partecipanti previsti sono circa 800. Con Johannes Hahn, commissario per la politica regionale, e László Andor, commissario per l´occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, interverranno all´apertura della manifestazione José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, Viktor Orban, primo ministro di Ungheria, e Donald Tusk, primo ministro di Polonia, i paesi che quest´anno esercitano la presidenza dell´Ue. Parteciperà al Forum anche Andrius Kubilius, primo ministro della Lituania. Presentando l´evento, Il commissario Hahn ha dichiarato: "L´unione, in particolare in questo difficile momento economico, ha bisogno di realizzare nelle nostre regioni, mediante la politica di coesione, buoni investimenti con finalità precise. Il Forum sulla coesione costituisce per i rappresentanti nazionali, regionali e locali e per le altre parti interessate una preziosa occasione di scambio di idee sul futuro di questa politica. I risultati della consultazione e delle discussioni che si svolgeranno nel corso del Forum ci aiuteranno a predisporre una politica di coesione ancora più efficace, più adatta alla situazione economica di oggi e capace di contribuire alla realizzazione degli ambiziosi obiettivi Europa 2020." Il commissario Andor ha aggiunto: "La politica di coesione si è dimostrata in grado di dare un reale contributo all´occupazione, alle possibilità di formazione e all´inclusione. Stimola la crescita e la competitività e favorisce il progresso sociale. Deve però adattarsi per rispondere alle sfide che con l´uscita dalla crisi si pongono ai nostri paesi e ai cittadini. La strategia Europa 2020 è la via che abbiamo deciso di seguire e la politica di coesione deve aiutarci a raggiungere i suoi grandi obiettivi." Il Forum prenderà in esame in particolare il ruolo della politica di coesione nella realizzazione della strategia Europa 2020, che delinea un modello di sviluppo economico sostenibile per l´Unione europea per il prossimo decennio. Quattro gruppi tematici, presieduti da commissari Ue, saranno dedicati ai principali aspetti della strategia Europa 2020: crescita intelligente, crescita verde, crescita inclusiva, e alla dimensione territoriale di Europa 2020. Nella quinta relazione sulla coesione, pubblicata nel novembre 2010, la Commissione ha presentato una serie di proposte volte a semplificare e a rendere più efficaci gli strumenti della politica di coesione e a migliorarne la valutazione e i risultati stabilendo obiettivi più precisi. La relazione ha messo in luce come la politica di coesione abbia dato un contributo significativo alla crescita e alla prosperità; i dati indicano che ha contribuito a creare 1,4 milioni di nuovi posti di lavoro, ha aiutato 34 milioni di disoccupati a ritrovare un impiego, ha permesso la riqualificazione professionale di 36 milioni di persone, ha finanziato 4 700 km di autostrade e 1 200 km di ferrovie ad alta velocità, impianti di depurazione per 23 milioni di persone, l´accesso ad acqua pulita per 20 milioni di persone, corsi di formazione professionale per 10 milioni di persone all´anno, con particolare attenzione per i gruppi vulnerabili. Per la futura politica di coesione la Commissione ha proposto di concentrare i finanziamenti sulle priorità essenziali corrispondenti agli obiettivi di Europa 2020, per accrescerne al massimo l´efficacia. Tutte le opzioni proposte nella relazione saranno discusse in modo approfondito nel corso del Forum. Nel corso di una cerimonia che si svolgerà dopo la sessione di apertura, il presidente Barroso premierà i vincitori dei premi Regioni di eccellenza. I riconoscimenti più importanti sono stati assegnati a Lituania, Galles (Regno Unito) e Brandeburgo (Germania), che saranno rappresentati rispettivamente dal primo ministro Andrius Kubilius, dal primo ministro Carwyn Jones e dal ministro dell´economia e degli affari europei Ralf Christoffers. Il premio Regioni di eccellenza ricompensa le regioni e i paesi che hanno attuato con successo politiche, programmi e progetti in linea con la strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Le regioni premiate sono quelle che hanno ottenuto globalmente i migliori risultati nei premi annuali Regiostars dal 2008. Http://ec.europa.eu/regional_policy/conferences/5thcohesionforum/index_en.cfm    
   
   
US€: LA POLITICA REGIONALE COME STRUMENTO CHIAVE DELLA STRATEGIA EUROPA 2020  
 
Bruxelles, 1 febbraio 2011 - La Commissione europea ha presentato una comunicazione che chiede agli Stati membri beneficiari dei fondi di coesione di finanziare progetti di crescita sostenibile e che formula raccomandazioni per una maggiore efficacia degli investimenti. La comunicazione intende promuovere l´iniziativa faro sulla Efficienza nelle risorse, parte della strategia Europa 2020. L´attuale budget per la politica di coesione assegna 105 miliardi ai progetti di crescita sostenibile. La comunicazione esorta gli Stati e le autorità regionali a farne pieno uso e a trarre ispirazione da alcune pratiche virtuose citate nel documento. In particolare la Commissione offre le seguenti raccomandazioni: Regioni e città devono aumentare gli investimenti in energia rinnovabile ed efficienza energetica, in particolare nel settore edilizio. I fondi devono essere usati di preferenza per la prevenzione dei rischi di catastrofe naturale e per le "infrastrutture verdi". Le autorità devono dare un maggiore sostegno all´innovazione ecologica. Tutti i nuovi progetti devono essere giudicati anche sotto il profilo del loro impatto sul cambiamento climatico, un aspetto che deve diventare centrale nella pianificazione urbana. Le regioni sono incoraggiate a sviluppare sinergie tra la politica regionale e altri strumenti Ue, quali il Programma Quadro per la Ricerca o la Politica di Sviluppo Rurale.  
   
   
AZIONE PER IL CLIMA: BARACK OBAMA E MERCEDES BRESSO DISCUTONO DI COOPERAZIONE TRANSATLANTICA  
 
Bruxelles, 1 febbraio 2011- Il prossimo venerdì Mercedes Bresso, Presidente del Comitato delle regioni, porterà il suo messaggio per una maggiore cooperazione transatlantica fino ai vertici della politica americana: parteciperà infatti all´incontro tra una delegazione di sindaci Usa e il Presidente Obama. La Presidente Bresso si trova attualmente a Washington su invito della Conferenza dei sindaci degli Stati Uniti (Uscm). Il 30 gennaio, durante la sessione plenaria invernale dell´organizzazione americana, ha presentato una serie di iniziative concrete per aiutare le amministrazioni cittadine di entrambe le sponde dell´Atlantico a lottare più efficacemente contro il riscaldamento globale, sulla base del modello elaborato dal Patto dei sindaci dell´Ue. Tra i temi che verranno affrontati dalla delegazione dei sindaci figura il ruolo svolto dagli enti locali degli Usa nella promozione dell´efficienza energetica, nello sviluppo delle energie rinnovabili e nel favorire una crescita economica e la creazione di posti di lavoro "verdi" - un ruolo che presenta analogie con quello svolto dai sindaci dell´Ue. Si discuterà inoltre il recente accordo tra il Cdr e la Uscm, che comporta la condivisione delle rispettive buone pratiche e una collaborazione più stretta nella lotta al riscaldamento globale. Alla sessione della Uscm la Presidente Bresso ha proposto tra l´altro un gemellaggio tra città e un programma di visite per promuovere lo scambio diretto di conoscenze tra i sindaci in merito alle principali azioni di lotta ai cambiamenti climatici. Nel suo intervento alla sessione, che ha riunito a Washington oltre 200 sindaci degli Stati Uniti, la Presidente Bresso ha dichiarato: "Da entrambe le sponde dell´Atlantico dobbiamo affrontare le stesse sfide e raggiungere gli stessi obiettivi: lottare contro i cambiamenti climatici, migliorare la qualità di vita nelle città, sviluppare l´economia verde per creare nuovi posti di lavoro, coinvolgere di più i nostri concittadini. Siamo consapevoli dell´entità della sfida, ma sappiamo anche che, se riusciamo nel nostro intento, i nostri sforzi saranno ampiamente ricompensati e che la nostra azione sarà molto più efficace se lavoriamo insieme. Questo è lo spirito con cui lo scorso ottobre abbiamo firmato il Memorandum d´intesa. Ciascuna delle due parti può imparare molto dall´altra, e proprio per questo il gemellaggio tra città e il programma di scambi sono così importanti: ci serviranno a trarre spunto dalle idee dei nostri partner per poi trasporle nelle nostre realtà locali a beneficio di tutti i cittadini." Il programma di scambi, teso a creare sinergie tra il Patto dei sindaci dell´Ue e la Conferenza dei sindaci degli Stati Uniti firmatari dell´Accordo per la protezione del clima, dovrebbe prendere il via tra qualche mese con la missione di una delegazione del Cdr in occasione della sessione plenaria estiva dell´Uscm. Una rappresentanza di sindaci statunitensi dovrebbe ricambiare la visita in coincidenza con uno degli eventi di spicco organizzati dal Comitato - ad esempio, la prossima edizione degli Open Days - Settimana europea delle regioni e delle città in ottobre, la cerimonia annuale di firma del Patto dei sindaci o il Vertice europeo delle regioni e delle città, che si terrà a Copenaghen all´inizio del 2012. L´invito a partecipare all´incontro di Washington è giunto alla Presidente Bresso dalla Presidente della Conferenza dei sindaci Usa Elizabeth B. Kautz. Lo scorso ottobre le due Presidenti hanno firmato un accordo di cooperazione (Memorandum d´intesa sulla cooperazione tra la Conferenza dei sindaci degli Stati Uniti d´America e il Comitato delle regioni dell´Unione europea in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento) a Bruxelles, sotto l´egida della commissaria europea responsabile dell´Azione per il clima Connie Hedegaard. La sessione plenaria di Washington offrirà a Mercedes Bresso l´occasione di confrontarsi con numerose personalità in materia di cooperazione Ue-usa: tra queste, il vicepresidente dell´Uscm e sindaco di Los Angeles Antonio Villaraigosa, la leader del Partito democratico alla Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi, e Caroline Kennedy, che dirige il comitato per le celebrazioni del 50° anniversario dell´insediamento del Presidente John F. Kennedy alla Casa Bianca. La Presidente incontrerà poi altre figure di primo piano dell´esecutivo statunitense, ad esempio il ministro per lo Sviluppo urbano Shaun Donovan, il ministro per l´Energia Steven Chu e il direttore dell´Ufficio per le Politiche urbane della Casa Bianca Derek Douglas; con quest´ultimo la discussione verterà su un ampio ventaglio di temi diversi tra cui la politica degli alloggi, l´efficienza energetica, i trasporti, l´accesso alla banda larga e i programmi locali per l´occupazione. Dopo l´incontro dello scorso ottobre con l´ambasciatore statunitense presso l´Ue a Bruxelles William E. Kennard, la Presidente Bresso incontrerà João Vale de Almeida, rappresentante dell´Ue a Washington, per discutere di come l´iniziativa del Cdr possa contribuire a rafforzare le relazioni transatlantiche promuovendo contatti più diretti a livello di base, ad esempio tramite lo sviluppo del programma di gemellaggio tra città. La visita della Presidente negli Stati Uniti aprirà un nuovo capitolo anche per quanto riguarda le relazioni interistituzionali, poiché per la prima volta il Cdr potrà contare sull´assistenza sia della delegazione dell´Ue a Washington che del nuovo Servizio europeo per l´azione esterna, istituito all´inizio dell´anno. Www.cor.europa.eu/    
   
   
US€: 1° FEBBRAIO: LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA IL QUADRO DI VALUTAZIONE DELL´INNOVAZIONE 2010  
 
 Bruxelles, 1 febbraio 2011 - Il Vice presidente della Commissione europea e Commissario all´Industria, Antonio Tajani, e la Commissaria Geoghegan-quinn presentano oggi il Quadro di Valutazione dell´Innovazione 2010, nel quale si comparano le performance dei 27 Stati membri nel settore della ricerca e dello sviluppo. Basato sulle più recenti statistiche Eurostat, il documento valuta 25 indicatori dello sviluppo e permette la comparazione tra le diverse situazioni nazionali. Oltre a essere uno strumento chiave del programma "L´unione dell´Innovazione", il quadro di valutazione è un´importante integrazione del Rapporto Annuale sulla Crescita previsto dalla strategia Europa 2020, che sottolinea come ricerca e innovazione siano essenziali per uscire dalla crisi. La conferenza stampa sarà trasmessa online su Ebs, a partire dalle 11.15 di questa mattina, a questo indirizzo http://ec.Europa.eu/avservices/ebs/schedule.cfm    
   
   
"LE ECONOMIE DEI BALCANI E DEI PAESI DELL´EUROPA DELL´EST NEL MONDO CAMBIATO"  
 
Pitesti, 1 febbraio 2011 - Dal 5 all´8 maggio 2011 si terrà a Pitesti (Romania) una conferenza intitolata "Le economie dei Balcani e dei paesi dell´Europa dell´Est nel mondo cambiato". Le economie dei Balcani e dell´Europa dell´Est hanno assistito a grandi cambiamenti e riforme nel corso degli ultimi due decenni. Ciò ha comportato notevoli difficoltà e ha messo in luce i problemi specifici che i paesi di questa regione si trovano ad affrontare. Le varie riforme e cambiamenti hanno portato a diversi livelli e modelli di crescita e valorizzazione delle economie. Gli obiettivi della conferenza sono di discutere e valutare i risultati della politica economica attuata nel corso degli ultimi due decenni, esaminare le sfide ed analizzare le politiche ritenute necessarie per garantire ai paesi un futuro promettente. Gli argomenti verteranno sul dominio più ampio della scienza economica nel contesto del Sud-est europeo, tra cui: l´economia pubblica; la politica monetaria; il ruolo e l´importanza dell´Ue; i cambiamenti nel mercato del lavoro e l´immigrazione; i cambiamenti sociali; il ruolo delle nuove tecnologie e delle tecnologie dell´informazione; gli investimenti multinazionali e gli sviluppi finanziari.  
   
   
2011: LA TRANSIZIONE GLOBALE  
 
Milano, 1 febbraio 2011 - Il 10 febbraio prossimo, l´Ispi e la Fondazione Corriere della Sera promuovono la Conferenza: “2011: la transizione globale” . L’iniziativa, organizzata con il supporto della Provincia di Milano, trae spunto anche dalla pubblicazione del quindicesimo rapporto sull´economia globale e l´Italia del Centro Einaudi e del Dossier Ispi sul 2011. I lavori, si terranno presso la sede dell’Ispi (Palazzo Clerici, Via Clerici, 5 – Milano) dalle 15.00 alle 19.00. Segreteria tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it/  
   
   
DA BRUXELLES VIA LIBERA A BANDO FSE SULL´OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI BOLZANO E TRENTO  
 
Bolzano, 1 febbraio 2011 - L’unione Europea ha dato il proprio via libera alla richiesta della Province di Bolzano e Trento di presentare un programma comune per la ricollocazione dei lavoratori che hanno perso l’occupazione. Il Fondo sociale europeo, dunque, darà vita ad un bando che prevede incentivi per i datori di lavoro che assumono personale attingendo ad una serie di categoria considerate svantaggiate. L´unione Europea ha istituito un fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) allo scopo di fornire un sostegno a quei lavoratori in esubero a causa della crisi economica. La normativa prevede che, per dare il via libera all´intervento, ci debbano essere almeno 500 lavoratori di uno stesso settore che negli ultimi 9 mesi hanno perso la propria occupazione, e per rientrare nei parametri imposti da Bruxelles le Province di Bolzano e Trento hanno deciso di unire le forze e presentare una proposta unitaria. Dalla Ue è già arrivato il via libera, e dunque il Fondo sociale europeo potrà a breve far partire il primo bando, riservato a 800 lavoratori in cerca di un´occupazione. In concreto, gli imprenditori del settore edile che offriranno un contratto a persone con più di 50 anni di età, ad invalidi oltre il 46%, a persone reduci da un periodo di detenzione o ad appartenenti ai gruppi sinti o rom, riceveranno un contributo una tantum compreso tra i 2 e i 5mila euro.  
   
   
COOPERAZIONE E PARTENARIATI TERRITORIALI FRA ITALIA E PALESTINA  
 
Perugia, 1 gennaio 2011 - Progetti già avviati per 14 milioni di euro (di cui 2 stanziati dal sistema degli enti locali italiani, oltre 1,2 milioni da quello palestinese), 12 milioni di risorse ancora da spendere, per interventi volti a decentrare e rafforzare le amministrazioni locali in Palestina, al fine di garantire e migliorare, in una situazione resa difficile dall´occupazione israeliana, l´erogazione dei servizi di base ai cittadini, nella prospettiva dell´avanzamento del processo di pace e della costruzione di uno Stato di Palestina. È quanto prevede il Programma di Sostegno alle Municipalità Palestinesi (promosso dal Ministero degli Affari Esteri con le Regioni e gli Enti Locali Italiani e finalizzato a migliorare le condizioni di vita del popolo palestinese nei Governatorati di Gerusalemme, Betlemme, Hebron, Khan Younis e nell´area di Gerusalemme Est), il cui bilancio e rilancio sono stati ieri al centro a Perugia di una conferenza (svoltasi presso il Salone d´Onore di Palazzo Donini), dedicata al tema "Cooperazione e partenariati territoriali fra Italia e Palestina/ Rafforzamento istituzionale, governance e sviluppo economico a partire dalla esperienza del ´Palestinian Municipalities Support Program´". Alla conferenza (promossa dal Ministero degli Affari Esteri e dall´Autorità Nazionale Palestinese, in collaborazione con Regione Umbria, Anci, Upi ed Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo, e tenutasi a Perugia proprio in considerazione del ruolo di coordinamento che l´Umbria svolge nella commissione speciale "Attività di cooperazione e iniziative per il dialogo e la pace in Medio Oriente" in seno alla Conferenza delle Regioni) hanno partecipato fra gli altri il sottosegretario agli Affari Esteri delegato per l´area Stefania Craxi, il ministro del Governo Locale Palestinese, Khaled Fahd Al-qawasmi, il viceministro Mazen Ghunaim, il Console Generale d´Italia a Gerusalemme Luciano Pezzetti, il direttore del Programma Antonio La Rocca. L´on. Stefania Craxi ha definito la conferenza di Perugia "un passaggio fondamentale" del programma di Sostegno alle Municipalità Palestinesi (denominato "Ali della Colomba", varato nel 2004, sospeso nel 2006 e "ripensato" nel 2008), "un esempio interessante - ha detto - di cooperazione decentrata, che testimonia la solidarietà diffusa dell´Italia con la Palestina, fondata non soltanto sul rapporto fra i governi, ma sull´amicizia fra i due popoli". "Oggi - ha continuato il sottosegretario agli Affari Esteri - è il momento di fare un passo avanti: dalla conferenza di Perugia viene non soltanto una riflessione, ma lo stimolo a formulare strategie capaci d´individuare nuovi e più ambiziosi obiettivi". Approvvigionamento idrico e gestione dell´acqua (un problema, questo, particolarmente grave in Palestina, dove la disponibilità pro-capite, a causa dell´occupazione, è assai al di sotto dei "standard" normali), smaltimento dei rifiuti e delle acque reflue (che costituiscono una delle maggiori fonti d´inquinamento), difesa e valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico, interventi nel settore dei servizi sociali, di assistenza e cura delle disabilità, azioni di "institutional building", per la costruzione di strutture istituzionali, che saranno il fondamento del futuro Stato Palestinese: questi, in sintesi, i principali settori d´intervento del Programma, "una grande sfida - ha detto Paolo Ricci, portavoce Unico delle Associazioni degli Enti Regionali e Locali - per un programma, che mette a sistema le numerose relazioni esistenti fra gli enti locali italiani e quelli palestinesi. Da Perugia - ha aggiunto - deve partire una forte campagna di sensibilizzazione su questi temi". "Il Programma ha un´altra dimensione rispetto a quelli passati - ha dichiarato il ministro del Governo Locale palestinese, Khaled Fahd Al-qawasmi -, proprio per il coinvolgimento ed il lavoro comune con le municipalità palestinesi: è un esempio unico per il Medio Oriente - ha aggiunto - , che siamo fiduciosi avrà il successo auspicato, rafforzando l´antico rapporto che esiste fra i nostri rispettivi enti locali". "È un programma che colloca in un´unica strategia il governo e le autonomie locali - ha detto Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, nel suo indirizzo di saluto (al quale si sono uniti quelli del presidente del Consiglio regionale Eros Brega, del sindaco di Perugia e rappresentante dell´Anci Wladimiro Boccali, di Donatella Porzi, assessore alla Provincia di Perugia e di Stefania Giannini, rettore dell´Università per Stranieri di Perugia -; è la strategia che valorizza quella ´cooperazione dal basso´, che ci ha visto impegnati in Palestina in numerose esperienze di cooperazione decentrata, di ´institutional building´ (come la camera arbitrale palestinese), di formazione di partenariati locali che hanno coinvolto amministrazioni e società di servizi. È una sfida alta - ha sottolineato Catiuscia Marini -, che va raccolta e portata a compimento, in una prospettiva di pace e sviluppo per la Palestina, che può essere replicata anche in altre parti del mondo". Alla sessione del mattino (coordinata dal direttore generale Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo Gildo Baraldi) sono seguiti, nel pomeriggio, tavoli tematici sull´acqua, lo smaltimento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti solidi (coordinato dal responsabile nazionale dell´Upi per la cooperazione Massimo Rossi e dal tecnico palestinese Walid Halayka) e sui settori dello sviluppo sociale e della conservazione dei beni culturali (coordinato da Maurizio Oliviero, docente di Diritto Pubblico Comparato e dal sindaco di Beit Sahour, Hani Abdalmasih).  
   
   
REGIONE ABRUZZO: CHIODI AFFIDA LE DELEGHE AI NUOVI ASSESSORI A GIULIANTE LA PROTEZIONE CIVILE, A DE FANIS LA CULTURA  
 
L´aquila, 1 febbraio 2011 - Il Presidente della Regione Gianni Chiodi ha assegnato ieri mattina le deleghe ai due nuovi assessori. Gianfranco Giuliante avrà Pianificazione, tutela e valorizzazione del territorio e Protezione civile. Luigi De Fanis, Politiche culturali, veterinaria e sicurezza alimentare. Mauro Di Dalmazio si occuperà di Sviluppo del Turismo, ambiente ed energia. "Sono molto soddisfatto - ha commentato il Presidente Chiodi presentando le deleghe dei due nuovi assessori - abbiamo dovuto gestire questa vicenda in una situazione politica complessa e contemperare diverse esigenze. Tuttavia, siamo riusciti a delineare un quadro soddisfacente ed aggregare i compiti degli assessori in linea con gli impegni emergenti dell´amministrazione. La scelta di Giuliante, un aquilano, alla Protezione civile rispecchia la necessità di sviluppare e rafforzare questa competenza su un territorio che, al momento, è quello che ne ha maggiore necessità a cui si è aggiunto l´incarico all´urbanistica dove bisogna portare avanti grandi riforme molto impegnative. Alla sicurezza alimentare e veterinaria, invece, la persona più adatta è risultata De Fanis, un medico che avrà anche il difficile compito di occuparsi del settore cultura in un momento di crisi in cui le risorse disponibili sono esigue ma sono sicuro che con le sue ottime qualità relazionali, riuscirà a interloquire nel migliore dei modi anche sul piano delle Politiche culturali. Infine - ha concluso - per costruire un modello di turismo che sia sostenibile, la scelta è stata quella di promuovere un connubio tra turismo e ambiente concentrando queste due deleghe in un unico assessorato come fanno, ormai, tutte le regioni europee nel rafforzamento delle attività di promozione del territorio".  
   
   
PMI: CHIODI, ABRUZZO TRA PRIME REGIONI SU FONDO INVESTIMENTI  
 
L´aquila, 1 febbraio 2011 - La Regione Abruzzo è l´ottava regione in Italia che ha previsto in bilancio più risorse finanziarie in favore delle Piccole e medie imprese per innovazione, reti d´impresa e accesso al credito. Il dato emerge dalla speciale graduatoria stilata dal Sole 24 ore e pubblicata ieri sul quotidiano finanziario. In particolare, per l´Abruzzo, la dote finanziaria ammonta a 80 milioni di euro in favore del sostegno alle reti delle Pmi dei settori agro-alimentare, automotive ed elettronica, aiuti alle Pmi innovative hi-tech, incentivi per la fusione di consorzi fidi per migliorare la capacità di accesso al credito delle Pmi. "Si tratta di un dato rilevante - ha commentato il presidente della Regione Gianni Chiodi - che dà la misura di quanto questo governo regionale voglia investire nei settori innovativi portati avanti dalle Pmi. Sotto questo aspetto il raffronto con le altre regioni ci conforta, in ragione anche delle difficoltà finanziarie del nostro bilancio regionale. L´avere previsto la somma di 80 milioni di euro per le Pmi, tra le più alte rispetto alle altre realtà regionali, non fa altro che rafforzare l´idea di sviluppo che ha in mente questo governo che considera la forza delle Pmi in chiave di innovazione, rete d´impresa e accesso al credito la strada migliore per far ripartire l´economia e l´occupazione in Abruzzo". In prospettiva nazionale il dato abruzzese assume connotati importanti. "A parte regioni come Lombardia (398 milioni), Puglia (300), Lazio e Piemonte (200) - aggiunge il presidente chiodi -, il dato abruzzese è uguale a quello dell´Emilia Romagna, che ha un tessuto economico di Pmi molto più sviluppato di quello nostro, molto superiore a quello delle Marche (27) e si distanzia di poco rispetto a regioni a Statuto speciale, Friuli Venezia Giulia (164) e Sicilia (140), e a regioni che hanno diversa capacità di Pil nazionale, Toscana (99) e Veneto (92). Sono dati - conclude Chiodi - che ci spingono ad andare avanti nella convinzione che in questo comparto la strada intrapresa sia la migliore".  
   
   
ALESSANDRIA: SOSTEGNO ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO DEI MILITARI VOLONTARI IN CONGEDO SENZA DEMERITO  
 
Alessandria, 1 febbraio 2011 - La Giunta provinciale, presieduta da Paolo Filippi, su proposta dell’assessore al Lavoro, Massimo Barbadoro, ha aderito alla definizione ed attuazione di un programma di iniziative in materia di orientamento e formazione professionale finalizzato a facilitare l’inserimento lavorativo dei militari volontari in congedo senza demerito, approvando lo schema di convenzione operativa tra la Regione Piemonte, il Comando Regione Militare Nord e le Province piemontesi. Beneficiari dell’accordo sono quei militari volontari che hanno ultimato, o siano in procinto di ultimare, senza demerito, una qualsiasi forma volontaria nelle Forze Armate (categorie Vfp1 – Vfp4 – Ufp – Vfb – Vsp). Nei sei mesi precedenti la data di conclusione del servizio attivo, il Comando Regione Militare Nord segnalerà ai Centri per l’Impiego (Cpi) competenti per ogni Provincia i nominativi dei militari prossimi al congedo, che verranno contatti per un eventuale colloquio orientativo di approfondimento e supportati nell’elaborazione di un curriculum vitae finalizzato all’adesione ad ulteriori iniziative per la riqualificazione professionale e l’inserimento nel mondo del lavoro.  
   
   
UDINE, LAVORI SOCIALMENTE UTILI: PROROGATO AL 10 MARZO IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 19 I SOGGETTI CHE VERRANNO COINVOLTI DALL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE SU 5 PROGETTI LE ADESIONI DOVRANNO PERVENIRE PRESSO I CENTRI PER L’IMPIEGO  
 
Udine, 1 febbraio 2011 - E´ stato prorogato al 10 marzo il termine per la presentazione delle adesioni ai 5 progetti per Lavori Socialmente Utili che verranno attivati dalla Provincia di Udine per un totale di 19 unità coinvolte. La documentazione dovrà essere consegnata ai Centri per l´Impiego localizzati su tutto il territorio provinciale (Gemona, Pontebba, Tolmezzo per l´Alto Friuli; Codroipo, San Daniele e Tarcento per il Medio Friuli; Udine e Cividale con lo sportello di Manzano per il Friuli centrale; Cervignano e Latisana per la Bassa Friulana); i bandi invece sono consultabili on line www.Provincia.udine.it/lavoro/cittadini/lavorisocialmenteutili  I progetti di Lavori Socialmente Utili per l’Area “Lavoro, Welfare e Sviluppo Socio-economico” riguardano: il Servizio Sviluppo Area Montagna e Supporto “Fondazione Dolomiti” - sede Tolmezzo; il Servizio Promozione delle Identità – sede Udine; Il Servizio Istruzione e Università – sede Udine; il Servizio Lavoro, Collocamento e Formazione – sedi varie (Cervignano del Friuli, Cividale, Codroipo, Latisana, Pontebba, Udine); il Servizio Cultura e Biblioteche – sede Udine. Le persone che possono utilizzare questo importante strumento d’integrazione al reddito devono essere residenti nell’area territoriale del Centro per l’Impiego dove si svolgono le prestazioni e, in subordine, residenti nei comuni del territorio regionale diversi da quello in cui si svolgono le attività previste nei progetti e si devono trovare in una delle seguenti situazioni: lavoratori in Cigs (in Cassa Integrazione Straordinaria a 0 ore e percettori della relativa indennità), lavoratori inseriti in lista di mobilità ai sensi della L. 223/91 e percettori della relativa indennità, lavoratori titolari di altro trattamento speciale di disoccupazione.  
   
   
IMMIGRAZIONE, IL GOVERNO RICONOSCE LA QUALITÀ DEGLI INTERVENTI DELLA REGIONE EMILI A ROMAGNA  
 
Bologna, 1 febbraio 2011 – Insegnamento della lingua italiana, mediazione, antidiscriminazione. Sono i punti cardine delle politiche per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri in Emilia-romagna, su cui la Regione lavora da tempo, e che verranno rafforzati. Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche sociali e Immigrazione Teresa Marzocchi. “Da sempre la Regione porta avanti una politica di accoglienza e integrazione dei cittadini immigrati. Il governo invece è andato in tutt’altra direzione, trattando l’immigrazione come un problema di sicurezza e facendo leva sulle paure della gente. Adesso – sottolinea l’assessore – , con una serie di provvedimenti recentissimi, sembra aver cambiato rotta e aperto gli occhi sui bisogni e sulle necessità di quella che è già, a tutti gli effetti, una società multietnica”. Il primo provvedimento riguarda l’alfabetizzazione. All’emilia-romagna andranno 569mila euro per i corsi di italiano per gli immigrati. “Noi li facciamo già da tempo – ribadisce l’assessore – : l’insegnamento della lingua è una delle tre linee d’indirizzo del Programma triennale 2009-2011 per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri, approvato dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-romagna”. Iniziative per l’integrazione anche in relazione al tema abitativo per le famiglie immigrate: alle quattro Regioni dove vivono più immigrati in assoluto – Lombardia, Veneto, Emilia-romagna e Lazio – il governo destinerà risorse a supporto delle politiche regionali per facilitare l’accesso all’alloggio agli stranieri e promuovere la convivenza interetnica. 900 mila euro verranno destinati all’Emilia-romagna. “Sono interventi – precisa l’assessore – riconducibili alla mediazione e al contrasto alla discriminazione: altri due punti già previsti dal nostro Programma triennale e in fase di attuazione sul territorio con diversi strumenti”. Il ministero dell’Interno, infine, in occasione del 150esimo dell’Unità d’Italia, ha incaricato la Regione Emilia-romagna di elaborare un progetto multimediale di educazione civica e storia per i neo-arrivati (l’assegnazione ammonta a 350mila euro). “Tutto questo – conclude l’assessore – si colloca nel solco del nostro lavoro. Un lavoro importante, per dare risposte adeguate a una società che cambia e che è già cambiata, e che procede di pari passo con l’impegno culturale per superare preconcetti e stereotipi che purtroppo si manifestano ancora troppo spesso, anche nelle interrogazioni che ci vengono rivolte. Continueremo su questa strada: per noi però la lingua italiana è veicolo d’integrazione e non banco di prova, l’accesso alla casa è un diritto per tutti e l’educazione civica un importante strumento di conoscenza”.  
   
   
SICUREZZA, CENTRO MEDIAZIONE SOCIALE E PENALE, A MILANO: IN UN ANNO 6737 INTERVENTI. STALKING PRIMA RICHIESTA DI AIUTO OLTRE 1000 UTENTI HANNO BENEFICIATO DEL SERVIZIO GRATUITO SOSTENUTO DALL’ASSESSORATO ALLA SICUREZZA  
 
 Milano, 1 febbraio 2011 - “Nel 2010 sono stati 6737 gli interventi effettuati dall’equipe specialistica del centro psicotraumatologico delle vittime di reato e di mediazione sociale e penale di via Di Calboli. E lo stalking è risultato la prima richiesta di aiuto da parte delle vittime di reato. Un servizio gratuito, quello offerto dal pool di esperti, una trentina di operatori complessivamente tra psicologi, avvocati, criminologi ed educatori. Grazie a un progetto che è sostenuto dal settore Sicurezza del Comune fin dal 2001”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Nel dettaglio dei 1105 utenti che ne beneficiano del servizio 967 sono italiani, ovvero l’88% e 138 sono stranieri, ovvero il 12%. Di questi il 57% è costituito da donne e il 43% da uomini. Centro Vittime Di Reato – “Nel 2010 sono complessivamente 301 i casi trattati dal centro. La maggioranza, 59 per stalking. Seguono 54 per maltrattamenti, 35 per lesioni, minacce e ingiurie intrafamiliari, 30 per truffa. Il Comune continua a offrire servizi, in particolare alle donne. Un aiuto a 360 gradi e concretizzato in una serie di interventi: dalle telecamere e colonnine sos (1359 impianti), ai corsi di autodifesa femminile (1364 partecipanti dalla prima edizione), al potenziamento dell’illuminazione (31 milioni di euro stanziati), al maggiore controllo del territorio attraverso pattugliamenti interforze (70 aree critiche monitorate), con i militari o grazie agli operatori della sicurezza”. Centro Per La Mediazione Sociale E Penale – “Sono 804 le persone che hanno usufruito di questo servizio impegnato nella riduzione e nella gestione di situazioni conflittuali in via extragiudiziale attraverso consulenze legali e non solo, tese alla riconciliazione e alla risoluzione di conflitti. Gli utenti si sono rivolti al centro nel 47% per motivi familiari e nel 29% per motivi di vicinato”. Il centro, la cui sede principale è in via Paulucci di Calboli 1, è aperto a tutta la cittadinanza e si avvale di un numero verde, l’800667733, in funzione dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18.00  
   
   
TRENTO: INAUGURATO IL NUOVO CARCERE DI SPINI DI GARDOLO CON IL MINISTRO ALFANO  
 
Trento, 1 febbraio 2011 - Inaugurato ieri alla presenza del ministro della Giustizia Angelino Alfano e di numerose altre autorità il nuovo carcere di Spini di Gardolo. Alla cerimonia presente anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai che ha sottolineato "la leale collaborazione fra istituzioni, che ha reso possibile la realizzazione di questa importante infrastruttura, e il senso di responsabilità manifestato da una terra dall´Autonomia molto speciale quale è il Trentino." Il ministro Alfano a sua volta ha sottolineato come nella giornata di oggi sia stata suggellata "una concordia istituzionale la quale rappresenta un modello di collaborazione che questa terra così laboriosa può esportare nel resto d´Italia, una collaborazione che va al di là delle appartenenze politiche, perché le istituzioni non hanno colore." Il carcere di Spini, ha detto ancora Alfano, rappresenterà, sia sotto il profilo infrastrutturale e tecnologico, sia sul piano gestionale, "un modello per le altre case circondariali che si andranno a realizzare in Italia in virtù del Piano straordinario delle carceri varato dal Governo". Il ministro ha concluso il suo intervento annunciando la firma dell´atto di chiusura del carcere di Rovereto, i cui detenuti saranno quindi fatti confluire a Trento. Folla ieri a Spini di Gardolo per l´apertura del nuovo carcere, al termine dei lavori durati circa 3 anni e 8 mesi. La struttura - classificata "di media sicurezza", cioè destinata a coloro che non debbano scontare più di 5 anni di pena - ospita già ora circa 150 detenuti; l´impegno del Governo è di valorizzare il carattere di "modello" che questa realtà assume per il resto del Paese, anche a fronte del nuovo Piano straordinario che prevede la realizzazione di 11 nuovi istituti di pena e di 20 nuovi padiglioni in carceri già esistenti, come spiegato dal Capo dipartimento dell´amministrazione della polizia penitenziaria Franco Ionta. Da qui l´impegno, sottolineato dal ministro Alfano, a garantire al carcere di Spini l´intera dotazione di personale di cui abbisogna (anche a fronte del prossimo trasferimento delle detenute del carcere di Rovereto), e di mantenere il suo affollamento entro livelli che garantiscano lo svolgersi al suo interno di quelle funzioni rieducative che sono previste anche dalla nostra Costituzione. "Si inaugura oggi una struttura di cui siamo orgogliosi - ha detto il presidente Dellai nel suo indirizzo di saluto, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, compresa la comunità di Gardolo - , una struttura dietro alla quale c´è innanzitutto un´idea di leale collaborazione fra le istituzioni, conformemente da quanto auspicato anche dal nostro capo dello Stato. Quando si è molto autonomi, come il Trentino, si deve essere anche molto responsabili; questa realizzazione testimonia proprio del senso di responsabilità che il Trentino nutre nei confronti del resto del Paese. Dietro al nuovo carcere vi è però anche un´idea di giustizia, che ritroviamo nel Protocollo che sigliamo oggi, come Regione, con il ministro Alfano, per garantire maggiore efficienza agli uffici giudiziari che operano in Trentino Alto Adige. Infine, dietro a quest´opera vi è un´idea precisa della pena e del carcere. Ci ostiniamo infatti a rimanere fedeli all´idea che esse servano al recupero sociale del detenuto. Per questo è necessario che una struttura del genere, anche logisticamente, venga pensata in un certo modo. Siamo contenti dell´impegno assunto dal ministro di rimanere fedele a questa impostazione e ci auguriamo che vengano presto risolti anche i problemi relativi alla dotazione di personale. Infine, vogliamo sottolineare la disponibilità del territorio a collaborare, con le sue associazioni di volontariato, a tutte le iniziative che rendano possibile il recupero, nei detenuti del carcere di Spini, di una cultura della legalità e della piena cittadinanza." " Sono lieto di essere qui oggi - ha detto invece il ministro Alfano - perché solitamente i politici vengono inviati alla cerimonia di posa della prima pietra di una infrastruttura, spesso senza la certezza riguardo ai suoi tempi effettivi di realizzazione. Qui inauguriamo invece un carcere modello, che rappresenta un segno di speranza. Un carcere che, così concepito, renderà anche più agevole il lavoro degli agenti di polizia penitenziaria, grazie fra l´altro all´utilizzo di tecnologie all´avanguardia." Alfano ha quindi ringraziato il presidente Dellai per la leale collaborazione fra le istituzioni provinciali e il Governo, che sta a dimostrare come, al di là delle appartenenze politiche, le Istituzioni "non hanno colore." In chiusura della cerimonia il ministro Alfano, giunto a Trento assieme al sottosegretario del Ministero della Giustizia Elisabetta Casellati, ha annunciato la firma dell´atto ufficiale della chiusura del carcere di Rovereto.