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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Marzo 2011
OGGI GIORNATA MONDIALE DELL´ACQUA: LA COMMISSIONE EUROPEA RENDE DISPONIBILI € 40.000.000 PER MIGLIORARE L´ACCESSO ALL´ACQUA IN AFRICA, CARAIBI E PACIFICO  
 
 Bruxelles, 22 marzo 2011- Il Commissario Ue per lo sviluppo Andris Piebalgs ha dichiarato quanto segue: "Per miliardi di persone in tutto il mondo, l´accesso all´acqua potabile e servizi igienici adeguati è ancora una questione di vita o di morte. Il "tema urbano" della Giornata Mondiale dell´Acqua 2011 è particolarmente accurato, in quanto la rapida crescita demografica nelle città in via di sviluppo sta mettendo ulteriore pressione sulle infrastrutture e servizi. Sviluppo del Millennio (Mdg), la comunità internazionale si è impegnata a fornire acqua potabile sicura ea servizi sanitari per miliardi di più. Da allora, abbiamo fatto passi avanti sostanziali. Ma ci deve essere assolutamente regredire in i nostri sforzi per raggiungere questi obiettivi. Per questo motivo l´Ue ha presentato l´iniziativa Mdg scorso anno. Esso fornirà un supplemento di € 1 miliardo per dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico ed ha un focus su quelle Osm che sono più off-track, tra cui l´acqua e ai servizi igienici. La gestione delle risorse idriche colpisce tutti i settori che sono importanti per la crescita globale e sviluppo sostenibile, come la generazione di energia, agricoltura, sicurezza alimentare e l´ambiente. Ci sarà quindi la priorità della gestione sostenibile delle acque nella nostra politica di sviluppo futuro " . L´iniziativa "Acqua" dell´Ue e "acqua Acp-ue" Per rispondere al bisogno di maggiore attenzione in materia di acque nelle politiche di sviluppo, l´Ue ha avviato Acqua "dell´Ue (Euwi) nel 2002. Si tratta di una iniziativa politica che cerca di aiutare i paesi partner nello sviluppo e nell´attuazione delle politiche e strategie per il settore idrico e igienico-sanitarie. In tale contesto, l´Ue ei paesi Acp ha lanciato lo strumento Acp-ue per l´acqua nel 2004, con 700.000.000 € destinati a progetti per il periodo 2005-2013. Commissione europea di finanziamento e risultati Dal 2004, più di 32 milioni di persone hanno avuto accesso a una migliore fornitura di acqua e 9,5 milioni di euro per strutture igienico-sanitarie, grazie al sostegno della Commissione europea. Dal 2002, l´Ue a sostegno legati all´acqua importi problemi a € 1,2 miliardi. Vicinato Il Fondo Investimenti e il Fondo euromediterraneo di investimento e di partenariato anche contribuire a finanziare i programmi legati all´acqua. Background - Secondo l´ Oms, la percentuale di persone prive di accesso sostenibile all´acqua potabile dovrebbe essere dimezzato entro il 2015, partendo da un punto di riferimento del 23% nel 1990. Il mondo è attualmente sulla buona strada per raggiungere e addirittura superare tale, avendo raggiunto il 13% nel 2008. Ma quasi 900 milioni di persone ancora non hanno accesso ad acqua potabile sicura. 330 milioni di essi vivono nell´Africa sub-sahariana. Gli Mdg, inoltre, che il numero di persone senza accesso a servizi igienici devono essere dimezzati. Il mondo è fuori strada su questo. Per maggiori informazioni: Sito web del Commissario per lo Sviluppo Andris Piebalgs: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/piebalgs/index_en.htm  Sito web di Europeaid sviluppo e la cooperazione Dg: http://ec.Europa.eu/europeaid/index_en.htm  Sito web della Ue per l´acqua: http://www.Euwi.net/  Sito web del Fondo per l´acqua Acp-ue: http://ec.Europa.eu/europeaid/where/acp/regional-cooperation/water/index_en.htm  Ue-unicef sito web con informazioni su acqua e servizi igienico-sanitari: http://www.Unicef.org/ec/index.html    
   
   
UE: SENZA COESIONE SOCIALE NON POSSONO ESSERCI RISULTATI ECONOMICI SOSTENIBILI  
 
Bruxelles, 22 marzo 2011 - Durante la sessione plenaria del Cese, il commissario per il Mercato interno e i servizi, Michel Barnier, ha ribadito che il Cese può contribuire al raggiungimento di questo obiettivo. Il commissario ha presentato e discusso l´Atto per il mercato unico, volto a portare a termine la creazione di un vero mercato europeo a quasi 20 anni dal varo di questa iniziativa. L´atto per il mercato unico raccoglie 50 proposte, tra le quali la Commissione ne identificherà 12 prioritarie da attuare nel corso dei prossimi due anni. Il Presidente del Cese Staffan Nilsson ha confermato che il Comitato accoglie favorevolmente l´iniziativa della Commissione volta a rilanciare e rivitalizzare il mercato unico e ha sottolineato l´importanza del ruolo che il Cese può svolgere in questo processo, soprattutto attraverso l´Osservatorio del mercato unico. "È necessario riportare i mercati finanziari al servizio dell´economia reale e porre quest´ultima nuovamente al servizio della crescita e dello sviluppo umano", ha dichiarato il commissario, sottolineando quindi l´importanza del lavoro svolto dal Cese e il ruolo fondamentale delle organizzazioni della società civile nella reazione alla crisi economica e finanziaria. Il Cese ha adottato un parere sul documento della Commissione, in cui si chiede una maggiore coerenza e interdipendenza tra le diverse misure dell´Atto per il mercato unico. Il parere, elaborato da tre relatori in rappresentanza delle tre componenti del Cese, solleva alcune critiche, che sono state illustrate nel corso del vivace dibattito avviato a seguito dell´intervento del commissario. Ivan Voleš (gruppo Datori di lavoro, Repubblica ceca) ha sottolineato l´importanza di questo parere del Cese come risultato del consenso raggiunto tra i diversi interessi e ha invitato la Commissione a intraprendere ulteriori azioni, in particolare per quanto riguarda il sostegno alla competitività e l´accesso al capitale per le Pmi. Martin Siecker (gruppo Lavoratori, Paesi Bassi) si è soffermato sulla necessità di prestare maggiore attenzione alla "dimensione sociale" del mercato unico, chiarendo che è fondamentale conciliare le politiche europee con i diritti sociali dei lavoratori al fine di ridurre i conflitti, ripristinare la fiducia e dare nuovo impulso al progetto europeo. Infine, Benedicte Federspiel (gruppo Attività diverse, Danimarca) ha posto l´accento sulla necessità di coinvolgere direttamente tutte le parti interessate nel rilancio del mercato unico, aggiungendo che ciò contribuirà a consolidare la fiducia dei cittadini e dei consumatori; ha inoltre ribadito l´importanza di sviluppare un mercato unico digitale per garantire condizioni di reale uguaglianza tra i cittadini. Il presidente della sezione specializzata Mercato unico, produzione e consumo, Brian Cassidy, ha sottolineato che c´è una buona cooperazione con il Parlamento europeo e la Commissione per fare in modo che il contributo della società civile giunga rapidamente.  
   
   
UE: QUADRO DI VALUTAZIONE DEL MERCATO INTERNO: L´IMPEGNO DEGLI STATI MEMBRI STA DANDO I PRIMI FRUTTI  
 
Bruxelles, 22 marzo 2011 - Gli Stati membri tengono testa alla crisi e continuano a registrare buoni risultati nel recepimento della normativa sul mercato interno nei loro ordinamenti nazionali: è questo il messaggio chiave dell´ultimo Quadro di valutazione del mercato interno della Commissione europea. Negli ultimi sei mesi è rimasta stabile allo 0,9% la media delle direttive del mercato interno non ancora recepite nel diritto nazionale nonostante siano scaduti i termini di attuazione. Gli Stati membri centrano pertanto ancora, sia pur di poco, l´obiettivo dell´1,0% stabilito dai capi di Stato e di governo nel 2007. Negli ultimi 12 mesi gli Stati membri sono riusciti anche a ridurre quasi del 40% il ritardo medio della trasposizione delle direttive Ue nella legislazione nazionale. Sul versante dell´applicazione del diritto Ue si assiste a una diminuzione delle infrazioni pari all´11% rispetto a 6 mesi fa. Mentre Grecia, Portogallo e Lussemburgo hanno saputo ridurre sensibilmente il loro ritardo, Malta continua a primeggiare in termini globali. Questa edizione del Quadro di valutazione del mercato interno dedica una sezione alle buone pratiche delle misure nazionali adottate. Michel Barnier, commissario per il Mercato interno e i servizi, ha dichiarato: "Nonostante le difficoltà economiche attuali, sono lieto di constatare che i governi continuano a impegnarsi per rispettare i tempi di recepimento delle regole del mercato interno nell´ordinamento nazionale. Anche alcuni paesi duramente colpiti dalla crisi non si sono rifugiati nel protezionismo, continuando a rispettare le regole del mercato interno. Questi risultati sostengono e addirittura rafforzano la consapevolezza che l´Europa ha bisogno un vero mercato interno: questa è e rimarrà la nostra risorsa di sviluppo sostenibile". Attuazione delle direttive sul mercato interno - Il deficit medio di recepimento (la percentuale delle direttive sul mercato interno non trasposte in tempo negli ordinamenti nazionali) dei 27 Stati membri dell´Ue è rimasto stabile allo 0,9%. Il numero di Stati membri che ha raggiunto l´obiettivo dell´1% di deficit di recepimento è passato da 18 a 20. Complessivamente, raggiungono l´obiettivo dell´1% 20 Stati membri, di cui 6 hanno migliorato o uguagliato la propria performance rispetto a 6 mesi fa: Malta, Irlanda, Portogallo, Grecia, Lussemburgo e Lettonia. Questi paesi hanno dimostrato che anche in tempi di crisi è possibile confermare o addirittura ottimizzare i propri risultati. Grecia, Portogallo e Lussemburgo detengono il primato dei progressi compiuti, registrando i migliori risultati di sempre, mentre solo sei mesi fa riportavano il deficit di recepimento più elevato dell´Ue (rispettivamente 2,4%, 2,1% e 1,5%). È particolarmente incoraggiante che proprio questi tre Stati membri siano riusciti nell´intento di ridurre il proprio deficit raggiungendo l´obiettivo per la prima volta. Malta invece si conferma ancora una volta leader degli Stati "virtuosi", con due sole direttive in attesa di recepimento. Altri sette Stati membri hanno invece mancato l´obiettivo dell´1%: Austria, Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Ungheria, Polonia e Italia. L´italia ha raddoppiato il proprio deficit passando dall´1,1% al 2,1% e presenta ora la percentuale più elevata tra i 27 Stati membri. Un anno fa gli Stati membri superavano in media di 9 mesi il termine di recepimento fissato per le direttive Ue. In seguito la Commissione ha quindi richiamato l´attenzione di tutti gli Stati membri sulla necessità di ridurre i ritardi di recepimento. Ad oggi gli Stati membri sono riusciti a ridurre a 5,8 mesi, ovvero quasi del 40%, il ritardo medio. Infrazioni - Il numero complessivo di procedure d´infrazione relative al mercato interno è diminuito dell´11% rispetto a 6 mesi fa. Negli ultimi anni la Commissione ha introdotto diversi strumenti alternativi per la soluzione dei problemi e la gestione delle denunce1, il che incide in maniera considerevole sui miglioramenti riscontrati. Nonostante i progressi, fiscalità e ambiente rimangono i settori in cui si registra il maggior numero di infrazioni. Ad oggi la media dei procedimenti di infrazione aperti è di 40 cause per Stato membro, rispetto alle 46 cause di sei mesi fa. La maggior parte dei casi di infrazione ancora in sospeso riguarda il Belgio, seguito da Grecia e Italia. Il tempo medio necessario per risolvere tali casi è in diminuzione lenta ma costante nell´Ue-15, ma è in crescita nell´Ue-12. Gli Stati membri impiegano un tempo relativamente lungo, in media oltre 18 mesi, per conformarsi alle sentenze della Corte di giustizia dell´Ue, nonostante l´obbligo di adottare misure immediate. I maggiori ritardi riguardano l´Irlanda, che impiega in media circa 25 mesi per allinearsi alle sentenze. Tabella dello stato di recepimento delle direttive sul mercato interno - La tabella sul recepimento delle direttive sul mercato interno illustra il grado di convergenza degli Stati membri con la trasposizione e l´applicazione della legislazione nel mercato interno. L´efficacia delle regole non dipende soltanto dalla rapidità con cui vengono recepite ma anche dalla validità del recepimento stesso e della successiva applicazione. Dalla tabella si evince che solo un numero esiguo di Stati membri raggiunge risultati superiori alla media dell´Ue se si considerano diversi benchmark (vedasi allegato). La performance di Malta è la migliore in termini globali. Un aspetto centrale: le buone pratiche degli Stati membri Grecia, Portogallo e Lussemburgo sono riusciti a ridimensionare considerevolmente i loro ritardi, mentre Malta continua a evidenziare il deficit di recepimento più contenuto. Nell´intento di promuovere le buone pratiche, questa edizione del Quadro di valutazione del mercato interno dedica una sezione ai successi raggiunti dagli Stati membri in questo contesto. Il testo integrale del più recente Quadro di valutazione del mercato interno è disponibile al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/internal_market/score/index_en.htm    
   
   
ITALIA: BEI-INTESA SANPAOLO, 400 MILIONI DI EURO PER LE PMI  
 
Bruxelles, 22 marzo 2011 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha messo a disposizione di Intesa Sanpaolo 400 milioni di euro per il finanziamento dei progetti delle Piccole e medie imprese (Pmi) italiane. La linea di credito sarà gestita da Mediocredito italiano e da Leasint, banche del gruppo Intesa. Il finanziamento delle Pmi è uno dei filoni tradizionali di attività della Banca dell’Unione europea e l’operazione rafforza la tradizionale collaborazione della Bei con Intesa Sanpaolo, anche secondo le previsioni dell’Accordo quadro Bei-abi-confindustria siglato due anni fa. Nel dettaglio, saranno finanziabili progetti nuovi o in corso di realizzazione e non ancora ultimati. L’importo massimo per ciascun progetto è di 12,5 milioni di euro, importo che potrà coprire, in alcuni casi, l’intero valore dell’investimento. Oggetto dei prestiti saranno lavori di ristrutturazione e ammodernamento; acquisto, costruzione e ampliamento dei fabbricati; l’acquisto di impianti, attrezzature, macchinari ed automezzi; le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate agli investimenti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione; la necessità permanente di capitale circolante legata all’attività operativa. I prestiti potranno essere richiesti dalle Pmi di tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi.  
   
   
ABRUZZO: SI´ ALLA MACROREGIONE ADRIATICA ALLEANZA STRUMENTO CRESCITA POTERE CONTRATTUALE  
 
Pescara. 22 marzo 2011 - La Regione Abruzzo guarda con interesse al progetto della Macroregione Adriatica che, in una prospettiva non molto lontana, rappresenta certamente una risposta alle comuni esigenze di rendere i territori regionali più forti e competitivi, con un maggior potere contrattuale sia nei confronti del Governo Italiano che della Comunità Europea. "Pensiamo anche alla grande capacità di poter attrarre quei finanziamenti a Bando che, una volta esauriti i Finanziamenti Strutturali Por-fesr, saranno gli unici a poter arrivare dalla Comunità Europea. Naturalmente - spiega l´assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione - occorrono strumenti capaci di fare massa critica rispetto ad altre realtà Europee. Certamente i Poli di Innovazione potranno dire la loro, però per opere di grande respiro infrastrutturale o particolarmente strategiche occorre dotarsi di strumenti come le alleanze tra istituzioni regionali. La Macroregione Adriatica, Marche, Abruzzo e Molise va proprio in questa direzione". Castiglione continua specificando i dettagli dell´iniziativa. "La Regione Abruzzo, contro ogni strumentalizzazione e iniziative da primi della classe, ha avviato nei fatti progetti concreti e sinergici, ne è la conferma l´accordo sottoscritto pochi giorni fa dal nostro Presidente, Gianni Chiodi, con le istituzioni delle Marche e del Molise per la realizzazione della dorsale Pedemontana Marche-abruzzo-molise. Ma anche il progetto sull´Energia Powered va nella giusta direzione, cioè definire le strategie condivise dalle regioni delle due sponde dell´Adriatico, università e privati, per scrivere le linee guida su come realizzare i Parchi Eolici del Mare Adriatico". Nei primi giorni di aprile Castiglione incontrerà l´assessore omologo delle Marche, la dottoressa Giannini, per definire progetti comuni nel settore pelletteria, che vedono le aziende abruzzesi in perfetta sinergia e sintonia con quelle marchigiane, specialmente nel mercato Cinese. "E´ mia intenzione - conclude l´assessore allo Sviluppo economico e vice presidente della giunta regionale - farmi interprete anche di voler istituire un tavolo permanente delle regioni adriatiche, Marche Abruzzo e Molise, per coinvolgere gli attori attivi del tessuto economico, le Università e i Centri di Ricerca, in modo da avviare opportuni scambi di conoscenze e pratiche economico industriali. Questo sta a significare che la Regione Abruzzo riconosce lo strumento della Macroregione Adriatica quale elemento strategico per l´oggi e ancor di più per il futuro, ma il tutto deve essere calato dentro un metodo di lavoro comune e condiviso, dentro un sistema che faccia capire che le solitudini e la non collaborazione istituzionale evocano solo le categorie della debolezza, una inutilità orgogliosa che non ci appartiene. Con questo voglio dire che se di sistema vogliamo parlare, se di metodo istituzionale vogliamo parlare, se di Macroregione Adriatica vogliamo parlare quale strumento per penetrare in sistemi dove mai potremo presentarci, o per addivenire a soluzioni in modo sinergico per il bene dell´intera area adriatica, questo deve estendersi a tutto ciò che fa sistema ed anche nel campo Sanitario, dove di fronte al problema della mobilità, attiva e passiva, le Marche sono, per ora, poco collaborative". Il metodo di lavoro della Macroregione Adriatica dovrebbe anche portare alla conclusione degli accordi di confine, più volte sollecitati, in materia sanitaria.  
   
   
“LA GUERRA FRA LA GENTE: I CONFLITTI IN EPOCA POST-MODERNA” OGGI A PAVIA CONFERENZA DI ANDREA GRAZIOSO, ESPERTO DI POLITICA MILITARE  
 
 Pavia, 22 marzo 2011 – Oggi alle ore 16.00, presso l’Aula Grande della Facoltà di Scienze Politiche, Andrea Grazioso, esperto di politica militare, terrà una conferenza sul tema “La guerra fra la gente: i conflitti in epoca post-moderna”. Andrea Grazioso si soffermerà su tematiche tecnico-militari, esaminando ad esempio come si sia evoluto nella storia il "modo" di condurre una guerra e quali effetti tale evoluzione abbia avuto sull’organizzazione sociale, economica e politica delle collettività. Andrea Grazioso dal 1998 ricercatore presso il Centro Militare di Studi Strategici, redattore dell´Osservatorio Strategico e autore di numerosi studi monografici, in alcuni casi condotti congiuntamente con importanti realtà straniere (Rand Corporation, King´s College, Un Staff College etc.). Ha tenuto spesso conferenze o moduli d´insegnamento per il Casd (Centro Alti Studi Difesa) e per la Link Campus University; per la Nato (Allied Command for Transformation) ha svolto attività di tutor, nell´ambito del "Multiple Future Project". Temi al centro delle sue ricerche sono Proliferazione e contro-proliferazione; armi di distruzione di massa ecc. Andrea Grazioso collabora con l´Enciclopedia Italiana sui temi relativi alla Difesa, ai conflitti e alle tecnologie militari e da circa quattro anni lavora presso il Gabinetto del Ministro della Difesa, quale esperto di Politica militare. In tale funzione ha operato nel Nato-russia Council.  
   
   
SLOVENIA, 8 MILIONI DI EURO PER INVESTIMENTI ESTERI  
 
Lubiana, 22 marzo 2011 - In Slovenia per gli investitori esteri è stato ideato un sistema di incentivi, con l´obiettivo di imprimere un´accelerazione allo sviluppo economico. Vengono promossi i progetti d´investimento, che contribuiscono alla creazione di nuovi posti di lavoro, per il trasferimento di nuove tecnologie e know-how e che portano ad opportunità di outsourcing, nonché alla collaborazione tra aziende locali e straniere. Questi strumenti di politica attiva del governo per gli investimenti sono rivolti anche agli investitori stranieri, che già operano in Slovenia, e quindi con lo scopo di espandere e rivalutare anche le loro capacità. Per il 2010 e il 2011 sono stati destinati 14.496.470 euro, 6.496.470,00 euro per il 2010 e 8 milioni euro per il 2011  
   
   
PALAZZO LOMBARDIA "MONUMENTO ALL´ITALIA DELLE AUTONOMIE" IL CAPO DELLO STATO ALL´INAUGURAZIONE UFFICIALE DELLA SEDE FORMIGONI: IL FEDERALISMO NUOVA FORMA DELL´UNITÀ NAZIONALE  
 
 Milano, 22 marzo 2011- "Palazzo Lombardia è certamente una sede istituzionale e un luogo di lavoro di straordinaria funzionalità e modernità, ma è anche un monumento all´Italia delle autonomie". Sono parole del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha evidenziato la "significativa coincidenza tra l´inaugurazione dell´edificio regionale e le celebrazioni del 150° dell´Italia unita". A Palazzo Lombardia Napolitano è stato accolto ieri dal presidente Roberto Formigoni, con il quale si è intrattenuto per 20 minuti a colloquio privato nell´ufficio al 35° piano, poi è salito al belvedere del 39° (dove ha ricevuto le chiavi simboliche del Palazzo) per entrare infine nella Piazza Città di Lombardia, la grande piazza coperta, gremita di dipendenti regionali e di autorità, per la cerimonia dell´inaugurazione, aperta dalle note dell´Inno di Mameli. Erano presenti numerose personalità istituzionali, politiche, militari e civili: il vicepresidente Andrea Gibelli, gli assessori della Giunta regionale, i consiglieri regionali con il loro presidente Davide Boni, i vicepresidenti di Camera e Senato, Maurizio Lupi e Rosy Mauro, il prefetto Lombardi, i presidenti di Provincia, il sindaco di Milano Letizia Moratti, centinaia di sindaci in fascia tricolore, figure di spicco dell´economia, vertici delle forze dell´ordine. Il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, ha impartito la benedizione e commentato il passo delle lettere di San Paolo (la prima ai Corinti, cap. 12) dove si parla di comunità, che, analogamente al corpo, "ha diverse membra ma è una sola", per dire che "le specificità devono tendere al bene comune". A fare gli onori di casa, insieme al presidente Formigoni, il segretario generale Nicola Sanese e il sottosegretario alla Presidenza Paolo Alli. L´opera Completata - E´ questa la seconda visita del presidente Napolitano alla nuova sede della Regione. La prima volta fu il 6 dicembre del 2007, a lavori appena iniziati, quando, dove ora sorgono gli edifici curvilinei di vetro e la torre di 161 metri, c´era solo un enorme scavo. Lo ha ricordato Formigoni nel suo intervento, in cui ha espresso a Napolitano "la gioia e la commozione" per la sua presenza, insieme all´"orgoglio di mostrare al capo dello Stato questa grande opera completata", "intitolata ´Palazzo Lombardia´ dall´esito di un sondaggio web di 100.000 persone", "edificio di governo concepito e commissionato perché parlasse di noi, della comunità lombarda, dei nostri territori, delle nostre città, della nostra concezione della vita, del lavoro e della società civile". I progettisti (Pei, Cobb, Fried & partner) studiarono e fotografarono ogni angolo della Lombardia, per "appropriarsi delle sue specificità, le acque, le foreste, il verde, le città, e trasmetterle nell´edificio e nelle sue forme". Modello Di Governo - Formigoni ha anche sottolineato che Palazzo Lombardia "affianca e dialoga con il Pirelli" (che rimane patrimonio della Regione e sarà utilizzato soprattutto per il Consiglio), "con la sua trasparenza vuole esprimere un´idea di governo sussidiario e non sovrastante la società", è "l´unico che raggruppa insieme tutte le funzioni di una pubblica amministrazione, a beneficio di cittadini e imprese", ha impianti ecologicamente all´avanguardia a emissioni zero, e tra breve ospiterà servizi e funzioni aperte al pubblico, creando vita 24 ore al giorno ed evitando "il rischio dopo le ore di ufficio di un luogo deserto e magari pericoloso", come è stato per vari grattacieli pubblici nel mondo. Federalismo - Ma anche un altro "grazie" ha espresso il presidente della Lombardia al capo dello Stato, il "grazie forte e sentito per il modo straordinario con cui esprime il sentimento dei nostri cittadini e delle nostre comunità, ricordando l´appartenenza e la figliolanza rispetto alla grande patria che è l´Italia". "Grazie - sono ancora parole di Formigoni - per aver sempre sottolineato che l´appartenenza alla nazione si accompagna bene con i sentimenti che ognuno di noi prova verso la sua città, la sua regione, il luogo dove è nato, vive e lavora". "Con questi sentimenti - ha concluso Formigoni - guardiamo al futuro consapevoli delle difficoltà ma anche forti della tenacia di tanti nostri giovani, cittadini, imprenditori desiderosi di costruire e di competere nel mondo". Consapevoli della necessità anche di cambiare l´assetto del nostro Paese: "Abbiamo vissuto i primi 150 anni di un´unità d´Italia con la forma centralista, oggi questa forma appare superata. Ed è il federalismo la nuova forma dell´unità italiana". Unita´ E Autonomie - Il capo dello Stato ha dunque preso le mosse dalla definizione data a Palazzo Lombardia di "monumento all´Italia delle autonomie", per sottolineare che l´"Italia delle autonomie" è un´"opera iniziata dai Costituenti", "che non possiamo non completare" con la piena e giusta attuazione della riforma del Titolo V. Napolitano ha citato l´art. 5 della Costituzione, che "sancisce insieme l´unità inscindibile dell´Italia e la promozione delle autonomie" (comunali, locali, regionali) e ha ricordato che dovettero passare 22 anni perché si istituissero le Regioni, nel 1970, per arrivare ora alla "riforma del Titolo per una svolta più federalista". "Non possiamo concederci il lusso - ha detto - di non completare l´opera: portare a termine, con il massimo di condivisione, l´attuazione del nuovo Titolo V, trovando tutte le necessarie strade di equilibrio e di piena corrispondenza tra ruolo delle istituzioni nazionali, in particolare il Parlamento (da riformare in conseguenza di questo processo) e quello di Regioni, Province e Comuni". Concetto scritto da Napolitano di suo pugno sul libro degli ospiti al 39° piano: "Inaugurare questa nuova sede di Regione Lombardia nei giorni del 150° della nascita del nostro Stato vale a consolidare il legame profondo tra le autonomie nella loro evoluzione federalista e la rinnovata unità nazionale".  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CECA KLAUS  
 
 Bolzano, 22 marzo 2011- Una cena e un cordiale colloquio hanno caratterizzato il 18 marzo l´incontro a Bressanone del presidente della Provincia Luis Durnwalder con il presidente della Repubblica Ceca Vaclav Klaus. Si è parlato in particolare dello sviluppo dell´autonomia altoatesina, della situazione politica in Italia e degli auspici del Capo dello Stato ceco sull´Ue e sulla politica di tutela del clima. Non è la prima volta che il Presidente delle Repubblica ceca visita l´Alto Adige. "Klaus conosce la nostra provincia e la nostra autonomia e ieri ha voluto informarsi sugli ultimi sviluppi sul piano politico-amministrativo", spiega Durnwalder, che ha illustrato al Capo dello Stato gli aggiornamenti degli ultimi mesi sull´asse Bolzano-roma, dalla firma dell´Accordo di Milano alle trattative su nuove competenze delegate fino all´intesa sulla storicizzazione dei monumenti di epoca fascista. Nell´incontro si è parlato anche della situazione politica nazionale e di quella a livello europeo. "Come noto - spiega Durnwalder - il presidente Klaus non è un grande fautore di un ampio centralismo nell´Ue e soprattutto è scettico in merito all´attuazione del Trattato di Lisbona." Il Presidente della Provincia ha osservato però che quell´accordo è visto con favore dall´Alto Adige in quanto apre nuove opportunità per la collaborazione transfrontaliera tra le Regioni. Con il Capo dello Stato si è discusso anche della tutela del clima, un campo in cui Klaus è considerato uno dei politici più esperti: l´ospite ha disegnato un quadro poco roseo sugli effetti dei mutamenti climatici. Al termine del colloquio il Presidente della Repubblica Ceca ha invitato Luis Durnwalder a una visita a Praga.  
   
   
CHIUSURA CONSOLATO BRITANNICO IN TOSCANA, IL RAMMARICO DI ROSSI  
 
 Firenze, 22 marzo 2011 - “Una decisione che la Toscana non può che accogliere con rammarico. La mia speranza è che, benché sia stata annunciata come irrevocabile, possa esserci un ripensamento prima della fine dell’anno. Troppa storia, troppi legami ci sono nel rapporto tra il Regno Unito e Firenze, perché si possa accettare a cuor leggero questo epilogo”. E’ con queste parole che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi commenta la decisione di chiudere il consolato britannico a Firenze, comunicata ufficialmente dall’ambasciatore inglese anche alla Regione Toscana. “Per Firenze e per la Toscana intera il consolato britannico rappresenta tutta una storia di amicizia, di reciproco scambio economico e culturale, di presenza di cittadini inglesi che hanno scelto la nostra regione. Una storia di almeno tre secoli, fatta di tanti personaggi che hanno scelto di abitare a Firenze. Dai viaggiatori del Grand Tour agli inglesi raccontati in film come Camera con Vista, fino alle donne inglesi che, come Elizabeth Barret Browning e Jessie White, hanno contribuito a fare l’Italia, è un patrimonio che non possiamo permetterci di perdere e che, in ogni caso, dovremo fare in modo di conservare e valorizzare”.  
   
   
FEDERALISMO. ZAIA: CI IDENTIFICHIAMO NELLE PAROLE DETTE DA NAPOLITANO A MILANO  
 
Venezia, 22 marzo 2011 - "Ancora una volta il Presidente Napolitano va dritto al cuore di uno dei problemi fondamentali di questo Paese, la realizzazione di un vero federalismo. Una svolta epocale, che non può e non deve essere lasciata in sospeso per le resistenze di un centralismo duro a morire”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, condividendo le parole che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha detto ieri sul federalismo durante l´inaugurazione della nuova sede della Regione Lombardia a Milano. “Il presidente della Repubblica – prosegue Zaia – ha parlato delle condizioni perché il nuovo edificio della riforma federalista dello Stato possa essere costruito su basi solide per dare all´Italia una prospettiva di unità ed autonomia per le nuove generazioni. E questo per ribadire che l’autentica unità della nazione si consolida nel federalismo”. “Ci identifichiamo nelle parole e nel pensiero del Capo dello Stato – conclude Zaia - che in anche in questa occasione manda segnali importanti sulla prospettiva di rafforzamento e sviluppo delle Autonomie nel nostro Paese, nella direzione indicata proprio dai padri fondatori nella Costituzione, rimasti finora inascoltati”.  
   
   
FEDERALISMO: LA SICILIA E´ PREPARATA  
 
 Palermo, 22 marzo 2011 -"Occorre che il Mezzogiorno raccolga, senza se e senza ma, il monito del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad intraprendere i percorsi di riequilibrio imposti dal federalismo. Il Governo regionale ha avviato importanti riforme nei settori della sanita´, dei rifiuti, della riorganizzazione dell´amministrazione, della legalita´, che occorre adesso completare con il risanamento finanziario, la semplificazione amministrativa e la riduzione degli enti (consorzi Asi, Iacp etc) e delle societa´ regionali. Per queste ultime e´ stato varato il piano di riduzione da trentasei a dodici che abbiano gia´ presentato all´Ars per l´approvazione, con un massiccio contenimento dei costi ed un aumento dell´efficacia. Al Parlamento regionale il compito di far presto e dimostrare che la Sicilia, soprattutto perche´ ne accetta le conseguenze, si prepara al federalismo fiscale, avviando riforme divenute non piu´ rinviabili. Ma, al contempo, intende continuare a rivendicare che il federalismo assuma i caratteri di equita´ e solidarieta´ senza i quali sara´ la causa di un aggravamento del divario tra Nord e Sud" Cosi´ ha commentato l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, l´intervento di questa mattina del Capo dello Stato in Lombardia, "In Sicilia - ha concluso Armao - abbiamo avviato in pochi anni un´opera di risanamento mai tentata prima. Dobbiamo avere carte e conti in regola per pretendere un federalismo equo e solidale per i siciliani".  
   
   
MIGRANTI, ROSSI E COSIMI: “SÌ ALL’ACCOGLIENZA, IL GOVERNO ASSICURI LE RISORSE NECESSARIE”  
 
Firenze, 22 marzo 2011 – La Toscana risponde all’appello del capo dello stato. Con una lettera il presidente della Regione Enrico Rossi e il presidente dell’Anci Toscana Alessandro Cosimi assicurano a Giorgio Napolitano la disponibilità della Toscana a iniziative di accoglienza legate allo straordinario afflusso di migranti a Lampedusa e si dicono certi che il governo nazionale metterà a disposizione le risorse necessarie. “Caro Presidente – scrivono Rossi e Cosimi – la Toscana si unisce a lei nell’esprimere vicinanza alla popolazione di Lampedusa per le difficoltà che sta affrontando a seguito dei numerosi sbarchi di migranti delle ultime ore, e apprezzamento per l’impegno con cui fa fronte alla non facile situazione. Accogliamo senza esitazione l’appello che lei ha rivolto alle Regioni italiane perchè mettano in campo concrete iniziative di accoglienza. E’ infatti in questi momenti che si misura nei fatti quello spirito solidale e unitario a cui ci siamo costantemente riferiti nelle giornate in cui abbiamo celebrato il nostro Risorgimento. Siamo altresì certi – conclude la lettera – che il governo nazionale vorrà mettere a disposizione delle Regioni e degli enti locali le risorse necessarie per attivare le iniziative di accoglienza, nell’ambito di un piano di intervento equilibrato e sostenibile”.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA TOSCANA ROSSI A COLLOQUIO CON L’ARCIVESCOVO DI TRIPOLI  
 
 Firenze, 22 marzo 2011 - Il presidente della Regione Toscana ha parlato ieri al telefono con l’arcivescovo di Tripoli monsignor Giovanni Martinelli, per avere informazioni di prima mano sulla situazione nella capitale libica. Nel corso dialogo monsignor Martinelli, dopo aver ricordato i bombardamenti delle ultime due notti, ha descritto al presidente la condizione della popolazione e in particolare quella degli immigrati africani che, venuti a lavorare in Libia, si sono trovati intrappolati nello scontro in atto. Una situazione al limite del sopportabile a cui sono costretti persone e famiglie provenienti dall’Eritrea, dalla Somalia, dall’Etiopia, dal Congo. “Sono i piu’ poveri dei poveri – ha detto il vescovo – vorrei poter fare qualcosa per loro, ma oltre a dare qualche soldo non possiamo fare granchè.Tra di loro ci sono anche dei musulmani immigrati, gente mite, che non ha nulla, che non è riuscita ancora a scappare perche’ non ha i mezzi per farlo”. Il presidente Rossi ha detto al vescovo che la prima preoccupazione è per la vita dei civili, di tutti i civili libici e di ogni altra provenienza, e che la Regione Toscana organizzerà un intervento umanitario a sostegno di queste persone in collaborazione con la chiesa di Tripoli e la chiesa libica. Il presidente si è impegnato a mantenere i contatti e a continuare a seguire personalmente l’evolversi della situazione.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: PREZZARIO DELLE OPERE PUBBLICHE, RISORSE AI GRUPPI DI AZIONE LOCALE E PER LE FERROVIE TORINO-CERES E DEL CANAVESE  
 
 Torino, 22 marzo 2011 - Direttiva sull’assolvimento dell’obbligo di istruzione, prezzario delle opere pubbliche, risorse ai Gruppi di azione locale e per le ferrovie Torino-ceres e del Canavese sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione di ieri mattina. A coordinare i lavori il presidente Roberto Cota. Assolvimento dell’obbligo di istruzione . Una direttiva presentata dall’assessore Claudia Porchietto contiene gli indirizzi per la gestione nel quadriennio 2011-2014 della formazione iniziale finalizzata ad assolvere l’obbligo di istruzione, delle azioni per qualificare gli adolescenti in uscita dal sistema scolastico e favorirne l’occupazione, dei progetti per recuperare la dispersione scolastica e formativa, dei percorsi sperimentali per il rilascio del diploma professionale di tecnico. I destinatari finali degli interventi sono i giovani con meno di 18 anni in possesso della licenza media ma privi di qualifica o altro titolo secondario. L’obiettivo è costruire un’offerta conforme alle aspettative dei ragazzi e delle famiglie che manifestano la volontà di adempiere all’obbligo di istruzione avvalendosi del sistema della formazione professionale. Per l’anno formativo 2011-12 la spesa complessiva prevista è di 81 milioni di euro. Prezzario delle opere pubbliche . Adottati, su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, i prezzi di riferimento delle opere e dei lavori pubblici validi per il 2011, che garantiscono alle stazioni appaltanti la messa a base di gara secondo prezzi rispondenti a quelli effettivi di mercato, tali da consentire la libera concorrenza degli operatori economici e la qualità del contratto per le pubbliche amministrazioni. Risorse ai Gruppi di azione locale . Per favorire l’avanzamento dei progetti a favore delle aree a marginalità socio-economica previsti dal Programma di sviluppo rurale 2007-2013, viene definito, su proposta dell’assessore Roberto Ravello, un meccanismo procedurale di premialità che consente di accelerare il più possibile la spesa durante il 2011 e raggiungere il corretto utilizzo delle risorse disponibili. I Gruppi di azione locale (Gal) potranno così accedere a 5 milioni di euro per finanziare le misure che stanno ottenendo l’interesse degli operatori. Ferrovie Torino-ceres e Canavese . Il programma di investimenti per le ferrovie Torino-ceres e del Canavese, proposto dall’assessore Barbara Bonino, comprende gli interventi che Gtt ha indicato per un totale di 3 milioni di euro ed è suddiviso in due fasi: nella prima sono inseriti il consolidamento dei versanti rocciosi e del ponte sulla Stura a Venaria, l’adeguamento di fabbricati, banchine, marciapiedi, materiale rotabile, ricambi e attrezzature di officina; nella seconda la posa di un cavo telefonico tra Rivarolo e Cuorgnè ed altri adeguamenti di materiale rotabile e attrezzature. Sono inoltre stati approvati: su proposta dell’assessore Barbara Bonino, le disposizioni per la copertura economica da parte della Regione delle spese sostenute per l’effettuazione di treni speciali per favorire lo sviluppo della mobilità ferroviaria e sostenere l’attività turistico-culturale del territorio; su proposta dell’assessore Caterina Ferrero, la proroga al 7 gennaio 2012 del programma di sperimentazione relativo alla S.p.a, Centro Ortopedico di Quadrante per la gestione del presidio ospedaliero Madonna del Pilone di Omegna; su proposta degli assessori Massimo Giordano e Roberto Ravello, l’espressione dell’intesa per il rilascio dell’autorizzazione unica da parte del Ministero dello Sviluppo economico sul progetto di rifacimento del tratto di metanodotto Mortara-alessandria che attraversa in subalveo il fiume Po ed interessa i territori di Bassignana, Precetto di Valenza e Valenza Po; su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, i criteri per il risarcimento dei danni da predazione del bestiame domestico ad opera di canidi, per la formulazione del piano regionale per la prevenzione delle predazioni da lupo al bestiame domestico e per la corresponsione del premio di pascolo gestito per gli allevatori ovi-caprini dei Comuni montani.  
   
   
FRIULIA: TONDO, FONDAMENTALE RUOLO DI AGENZIA DI SVILUPPO  
 
Udine, 22 marzo 2011 - Le linee strategiche di intervento della Finanziaria regionale Friulia, illustrate dal presidente Edy Snaidero, corrispondono pienamente agli indirizzi operativi chiesti alla spa dalla Giunta regionale e quindi - in questa fase delicata in cui il sistema produttivo va accompagnato fuori dalla crisi economica - appaiono fondamentali sia l´attività di Private Equity, ovvero di partecipazione al capitale di rischio delle imprese, che il rafforzamento del ruolo di Agenzia per lo sviluppo economico regionale quale aggregatore e catalizzatore di iniziative. Lo ha affermato il presidente della Regione, Renzo Tondo, commentando la nuova missione di Friulia illustrata da Snaidero che aveva parlato della sfida della finanziaria: non solo essere "pompiere" della crisi, ma diventare "architetto" dello sviluppo, regista operativo del sistema economico del Friuli Venezia Giulia. Positive dunque, per Tondo, le scelte del nuovo Cda. Un consiglio di amministrazione caratterizzato dalla larga presenza di imprenditori, radicati sul territorio, di cui hanno una profonda conoscenza. "Consiglieri non ascrivibili a partiti ma alle categorie economiche", ha precisato. Per il presidente della Regione appare anche opportuna la volontà di metter mano al controllo delle partecipate. "All´epoca non avevo condiviso la scelta della holding e della gestione duale. Mi sembrava fuori scala rispetto al nostro sistema produttivo, perché l´aver ricondotte le partecipate all´interno della holding si è tradotto in un mero allargamento del perimetro operativo, senza che vi sia stato il controllo che avrebbe dovuto esserci". E per una nuova Friulia che aspira a farsi conoscere e vuole rafforzare il suo ruolo di braccio operativo della Regione a favore della crescita, secondo Tondo è particolarmente apprezzabile l´aver aperto nuove frontiere che consistono nell´aver trovato un nuovo, importante partner nel Fondo Investimento Italiano del Ministero del Tesoro, con il quale cofinanziare iniziative di sviluppo del territorio. Altro passaggio importante delle scelte operative di Friulia, richiamato da Tondo, è la volontà di operare per attrarre nuove imprese. "In regione esistono diversi siti ben infrastrutturati: mi auguro che essi, e il Friuli Venezia Giulia nel complesso, possano risultare appetibili, soprattutto alla luce del progetto Unicredit, che spero possa decollare in tempi ravvicinati, e della partita del federalismo fiscale e dunque della fiscalità di vantaggio".  
   
   
LEGGE ELETTORALE: OBBLIGATORIETA´ SECONDA PREFERENZA DI GENERE  
 
Palermo, 22 marzo 2011 - "Sarebbe auspicabile che la norma prevedesse l´obbligatorieta´ della seconda preferenza di genere". Lo ha detto ieri Natalina Costa, consigliera regionale di parita´, nel corso dell´incontro nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni. "In passato - aggiunge Costa - pensavo alle quote rosa, o a strumenti alternativi per garantire la presenza femminile nelle istituzioni, come a una ghettizzazione delle donne. Oggi invece mi rendo conto, anche per la scarsa presenza delle donne nelle assemblee elettive, che senza l´individuazione di un percorso condiviso, questo gap non potra´ mai essere superato. Addirittura, mi sarebbe piaciuto - ha concluso la consigliera di parita´ - che la norma prevedesse l´obbligatorieta´ della seconda preferenza di genere. Quello di oggi, comunque, e´ stato un momento importante per le donne siciliane".  
   
   
ROMA: PROTOCOLLO CONTRO INFILTRAZIONI CRIMINALITA’ ORGANIZZATA  
 
 Roma, 22 Marzo 2011 - La Giunta capitolina, presieduta dal sindaco Alemanno, ha approvato un protocollo di intesa tra Roma Capitale e Prefettura di Roma, per prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture verso quelle attività considerate maggiormente a rischio. La delibera, che coinvolgerà Roma Capitale e tutte le aziende del ‘Gruppo Roma Capitale’, si colloca sulla scia della direttiva del 23 giugno 2010 del Ministro Maroni con riferimento agli appalti pubblici, e nasce al fine di contrastare i tentativi di infiltrazione criminale che attualmente sfuggono alle maglie della direttiva ministeriale. Il protocollo di intesa tra Roma Capitale e Prefettura di Roma fa riferimento a quelle attività legate al ciclo di realizzazione di alcune opere pubbliche, quelle che si trovano a valle dell’aggiudicazione principale, e che in assenza di norme specifiche antimafia sono più a rischio. In tal senso, lo stesso Ministro ha previsto la sottoscrizione tra prefetture e stazioni appaltanti, di protocolli di intesa con cui le verifiche antimafia vanno estese anche agli ambiti che normativamente sarebbero rimasti esclusi. Nello specifico, il protocollo prevede l’inserimento nei contratti di clausole che contengano l’obbligo per le imprese aggiudicatarie o affidatarie di comunicare alle aziende appaltanti del ‘Gruppo Roma Capitale’ l’elenco delle imprese coinvolte nel piano di affidamento, con riguardo alle forniture ed ai servizi sensibili. Ovvero quelle attività imprenditoriali che riguardano in maniera particolare l’intera filiera degli esecutori e dei fornitori, tra le quali il trasporto di materiali a discarica, lo smaltimento rifiuti, la fornitura e il trasporto terra e di inerti, di calcestruzzo, l’acquisizione diretta o indiretta di materiale da cave per inerti e da cave di prestito per movimenti terra e le forniture di ferro lavorato e i servizi di guardiania di cantiere. Inoltre, sempre nell’accordo, è previsto l’obbligo da parte delle aziende del ‘Gruppo di Roma Capitale’ di comunicare al Prefetto l’elenco delle imprese, al fine di consentire le necessarie verifiche antimafia, come indicato dal D.p.r. N.252/1998. A seguito delle verifiche effettuate, qualora emergano elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa nelle società o imprese interessate, la Prefettura ne darà immediata comunicazione a Roma Capitale, che procederà all’applicazione della clausola di risoluzione del contratto prevista nel bando di aggiudicazione o nei contratti relativi alla realizzazione dell’opera o alla fornitura dei beni e servizi. Sempre per combattere tentativi di infiltrazione della criminalità mafiosa è già stato raggiunto un accordo che prevede la costituzione di un tavolo in Prefettura con il coinvolgimento di Roma Capitale e Camera di Commercio di Roma, per monitorare attività e transazioni tra privati da cui potrebbero emergere eventuali profili anomali riconducibili ad attività illecite.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI FVG: APPROVATO REGOLAMENTO SU COMITATI USI CIVICI  
 
Trieste, 22 marzo 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Autonomie locali Andrea Garlatti, ha approvato il 18 marzo in via definitiva il Regolamento che disciplina il procedimento per le elezioni dei Comitati per l´amministrazione separata dei beni civici frazionali. La definizione del nuovo Regolamento si è resa necessaria in seguito alla decisione di affidare ai Comuni, nell´ambito della semplificazione dei procedimenti amministrativi, le funzioni relative alla convocazione dei comizi per l´elezione di questi Comitati. Il Regolamento, che è accompagnato dai modelli del provvedimento del sindaco e della scheda elettorale, ha già avuto il ´´via libera´´ dal Cal-consiglio delle Autonomie Locali.  
   
   
CAMPANIA: VITTIME INNOCENTI DELLA CRIMINALITÀ, IL RICORSO DELLA FONDAZIONE POL.I.S.  
 
Napoli, 22 marzo 2011 - Si è tenuto ieri presso la sede della Fondazione Pol.i.s. Della Regione Campania la giornata della memoria per le vittime innocenti della criminalità. Sono 150 quelli riconosciuti, per altri 100 è in corso l´istruttoria. A scandire i loro nomi l´assessore regionale alle Autonomie Locali Pasquale Sommese, il questore di Napoli Luigi Merolla, il comandante della Compagnia dei Carabinieri Napoli Centro capitano Salvatore Sauco, il presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità Lorenzo Clemente con Alfredo Avella e Bruno Vallefuoco, il dirigente regionale del settore Enti Locali Giuseppe Allocca, il responsabile dell´associazione antiracket Amleto Frosi e il vicepresidente della Fondazione Pol.i.s. Don Tonino Palmese. Alla manifestazione hanno preso parte altresì il commissario regionale antiracket Franco Malvano, il referente di Libera per la Campania Geppino Fiorenza e il segretario generale della Fondazione Pol.i.s. Enrico Tedesco. "E´ solo grazie all´unità di intenti che contraddistinguerà l´operato delle istituzioni e del mondo dell´associazionismo che riusciremo a sconfiggere definitivamente il crimine", ha affermato l´assessore Sommese. "La Regione Campania sente forte l´esigenza, attraverso la Fondazione Pol.i.s., di stare vicina ai familiari delle vittime. Allo stesso modo è necessario insistere sul versante dei patrimoni confiscati alla camorra, rendendoli una concreta occasione di sviluppo dei nostri territori grazie al loro riutilizzo a fini sociali", ha concluso l´assessore. "Credo fermamente nel valore della memoria", ha sottolineato il questore Merolla, "perchè solo da essa si può costruire il futuro. Riprendo il mio percorso napoletano da dove l´avevo interrotto anni fa, ricordando le vittime innocenti di ogni forma di criminalità. Sono i loro nomi che ci forniscono un ulteriore impulso per intensificare il contrasto all´illegalità". “Il territorio napoletano mi riporta alla mente l´immagine biblica dell´arca sospesa tra diluvio e arcobaleno”, ha detto don Tonino Palmese. "Il diluvio è rappresentato dai boss della camorra e dall´indifferenza, che è la madre di tutti i mali. Tutti conoscono i nomi e i volti degli assassini, pochi quelli delle vittime. Eppure sono proprio le vittime innocenti della criminalità a rappresentare l´arcobaleno che guiderà l´arca verso la terraferma della legalità, assieme a tutti gli esponenti dell´antimafia sociale e alla gente comune che fa semplicemente il proprio dovere", ha concluso don Tonino.  
   
   
GIORNATA MEMORIA VITTIME MAFIE IN UMBRIA: ATTUARE LE NORME E SALVAGUARDARE LE IMPRESE  
 
Perugia, 22 marzo 2011 - "Le dichiarazioni, esplicite e senza mezzi termini, del Sostituto Procuratore Antimafia, Antonella Duchini, pronunciate oggi a Perugia nell´ambito della "Giornata della memoria e dell´impegno in ricordo delle vittime delle mafie" organizzata dal Consiglio regionale dell´Umbria, impongono alle istituzioni regionali la massima attenzione". E´ quanto afferma l´assessore regionale, Stefano Vinti, sottolineando che "la presentazione del ´Rapporto sulle infiltrazioni criminali e mafiose in Umbria´ ha confermato i timori di un sempre crescente ruolo della criminalità organizzata anche in settori produttivi umbri". "La dottoressa Duchini - ha detto ieri l´assessore - non ha usato giri di parole, affermando con grande chiarezza che l´Umbria non è un´isola felice, anche la nostra regione, infatti, da lungo tempo subisce pesanti infiltrazioni della criminalità organizzata nei settori delle costruzioni e del commercio. Parole che, purtroppo, confermano i nostri non recenti timori". Secondo l´assessore Vinti, la denuncia della dottoressa Duchini, "sottolinea la necessità per tutti i soggetti istituzionali e della società civile di fare la propria parte contro un fenomeno, quello delle mafie, fino a qualche anno fa pressoché sconosciuto al tessuto sociale e produttivo dell´Umbria. Da ciò emerge la necessità di porre massima attenzione all´iter dell´applicazione della legge regionale ´3/2010´ in merito agli appalti pubblici. Le infiltrazioni criminali nel settore delle costruzioni in Umbria, ci impongono l´attuazione di norme in grado di sventare e debellare questo ´cancro´ dal nostro tessuto produttivo. Vogliamo salvaguardare le tante imprese, vanto della nostra regione, che si muovono, tra mille difficoltà in questa fase di crisi, nell´ambito della legalità, sforzandosi di fare impresa di qualità".  
   
   
DALLA REGIONE CALABRIA UNA LETTERA A CLAUDIO BAGLIONI SULL’EMERGENZA LAMPEDUSA  
 
Catanzaro, 22 marzo 2011 - L’assessore regionale all’internazionalizzazione e alla cooperazione tra i popoli, Fabrizio Capua, ha scritto a Claudio Baglioni per sincerarsi della lettera sull’emergenza Lampedusa che il cantante ha pubblicato sulla pagina di Facebook e sul sito della sua Fondazione “O’scia”. “Un testo il Suo – scrive Capua - che, in modo chiaro e preciso, sintetizza come i profondi cambiamenti in atto nella riva sud del Mediterraneo riguardino non solo Lampedusa, non solo l’Italia, ma l’intera Unione Europea. Le Sue preoccupazioni sono anche le mie, sia nella veste di politico che si occupa di questi temi, ma pur più semplicemente in quella di comune cittadino sensibile verso queste problematiche”. L’assessore Capua ha, poi, spiegato come la Regione Calabria ha sempre seguito con particolare interesse l’evoluzione politica e socio-economica degli Stati situati sulla sponda sud del Mare Nostrum “al punto – dice - da aver istituito un assessorato ad hoc che ho l’onore di presiedere. E, fatto ancor più rilevante, tra le mie deleghe, oltre alle politiche euro-mediterranee e all’internazionalizzazione, vi sono proprio la cooperazione tra i popoli e le politiche per la pace”. Capua, dopo aver evidenziato le ragioni storiche, economiche, politiche e geografiche legano indissolubilmente il destino della regione Calabria a quello del popolo arabo, ha parlato dell’interesse (più che naturale) dell’assessorato e della Regione Calabria nei confronti di quanto è accaduto e accade in queste ore lungo le coste africane fino allo Yemen. “Noi ci stiamo già muovendo – scrive ancora l’assessore Capua - per portare il nostro sostegno nelle zone di bisogno, anche mobilitando e supportando le organizzazioni umanitarie e di soccorso del nostro territorio. Ma ancora altro potrebbe essere fatto magari unendo i nostri sforzi. Perciò, mi impegno, come esponente del Governo locale di una regione già in prima linea, a fare da portavoce affinché il Suo giusto grido di allarme risuoni anche a livello di Governo nazionale con i cui responsabili di settore ho una continua ed intensa collaborazione”. Infine Capua invita Claudio Baglioni ad un confronto “sulle conseguenze prossime future che potranno scaturire per il nostro paese e per l’Unione Europea da quanto accade oggi a pochi chilometri dalle nostre coste”  
   
   
POLITICHE GIOVANILI NELLE MARCHE, ATTUATO IL PIANO ANNUALE DEGLI INTERVENTI DI PROMOZIONE E COORDINAMENTO.  
 
Ancona, 22 marzo 2011 - Promozione del benessere e partecipazione sociale dei giovani, incentivazione di forme associative e aggregative, impulso alla piena cittadinanza: sono gli obiettivi del Piano annuale degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani, la cui attuazione degli indirizzi applicativi e criteri di ripartizione delle risorse per il 2011 e` stata approvata nel corso dell´ultima seduta di Giunta. ´Si intende cosi` dare piena attuazione alla Legge regionale 46/95 - commenta l´assessore alle politiche giovanili, Serenella Moroder - coerentemente con il `Programma degli interventi a favore dei giovani per gli anni 2011/2013´, approvato dall´Assemblea Legislativa l´11 gennaio scorso, attraverso interventi finanziari e linee di indirizzo´. Le linee, spiega l´assessore, sono finalizzate a promuovere condizioni che favoriscano la piena partecipazione sociale e il benessere individuale dei giovani dai 16 ai 29 anni, anche sulla base del presupposto che la migliore prevenzione del disagio sia la promozione del benessere e della partecipazione. Sono inoltre promosse le associazioni formali ed informali tra i giovani sulla base del presupposto che forme adeguate di aggregazione siano particolarmente indicate per la promozione della partecipazione sociale e del benessere individuale. Infine, e` favorita l´acquisizione di identita`, competenze, forme di comunicazione che realizzino la piena cittadinanza dei giovani, nella convinzione che sia un valore primario e che possa essere adeguatamente conseguita attraverso rapporti sociali attenti all´autonomia giovanile e insieme alla testimonianza del mondo adulto nei confronti delle nuove generazioni. Per il raggiungimento di questi obiettivi la Regione svolge funzioni di indirizzo e di programmazione. Lo stanziamento regionale e` ripartito secondo i seguenti criteri: l´80% alle Province, proporzionalmente al numero di giovani residenti di eta` compresa tra 16 e 29 anni; il 20% per iniziative e progetti a gestione regionale, o per il sostegno di attivita` di rilievo regionale anche se realizzate da altri soggetti pubblici o privati.  
   
   
BOLZANO, TAVOLA ROTONDA: "QUALITÀ DEL LAVORO E SICUREZZA AL FEMMINILE" IL 25 MARZO  
 
Bolzano, 22 marzo 2011 - Venerdì 25 marzo 2011, con inizio alle ore 11.30, al V piano dell’assessorato al lavoro e alle pari opportunità, in piazza Università 3 a Bolzano, l´assessore provinciale al lavoro e alle pari opportunità Roberto Bizzo aprirà la tavola rotonda dedicata al tema "Qualità del lavoro e sicurezza al femminile". Come fà presente l’assessore provinciale al lavoro e alle pari opportunità Roberto Bizzo “Quest´anno è il momento giusto per rinverdire il vero significato di ‘Qualità del lavoro e sicurezza al femminile’, perché ricorre il centenario del 25 marzo 1911 in cui, a New York, morirono 146 operaie in un incendio divampato in una fabbrica di camicie. Nel tempo questo episodio è diventato il simbolo della battaglia per i diritti e per la parità. Per mantenere alta l’attenzione sull’argomento è pertanto doveroso ricordare questa data ragionando sul tema del ‘buon lavoro’ per le donne di oggi”. Al tema “Qualità del lavoro e sicurezza al femminile” l’assessorato provinciale al lavoro e alle pari opportunità dedica una tavola rotonda venerdì 25 marzo 2011 con inizio alle ore 11.30 al V piano dell’assessorato al lavoro e alle pari opportunità in piazza Università 3 a Bolzano. Dopo la presentazione e l’introduzione della tematica da parte dell’assessore provinciale al lavoro e alle pari opportunità Roberto Bizzo, sono previsti interventi di: Tila Mair, Presidente della Giunta d’istituto Afi/ipl, Robert Pfeifer, direttore Inail Bolzano, Simone Wasseser, Conigliera di Parità, Thomas Bagnato, direttore dell’ufficio sicurezza sul lavoro della Provincia. Sono altresì presenti Cecilia Stefanelli dell’associazione Donne Nissà, Doriana Pavanello come rappresentante del sindacato Cgil/agb, Christine Staffler del sindacato Asgb, Oriana Ballista come rappresentante del sindacato Uil, Elena Morbini dell’associazione Donne-lavoro, Veronika Meraner, direttrice dell’Inpdap di Bolzano nonché Acli e Kvw.  
   
   
BOLZANO, CORSO DI PREPARAZIONE PER COPPIE ASPIRANTI ALL’ADOZIONE  
 
Bolzano, 22 marzo 2011 - Il Servizio sviluppo personale della Ripartizione famiglia e politiche sociali organizza un corso (in lingua italiana) di preparazione per coppie aspiranti all’adozione articolato in due moduli che si svolgerà in maggio/giugno ed in ottobre/novembre presso la “Haus der Familie – Casa della famiglia” di Stella presso Soprabolzano. Adottare significa innanzi tutto dare una famiglia ad un bambino abbandonato e quindi vedere come soggetto principale il bambino. L’acquisizione di informazioni specifiche da parte di esperti, l’ascolto di esperienze di famiglie adottive, la discussione e lo scambio con altre coppie aspiranti possono aiutare a conoscere meglio sia i lati positivi sia le difficoltà connesse con il processo adottivo, consentendo così di giungere ad una decisione consapevole in merito alla scelta da intraprendere. Il corso affronta questioni giuridiche, aspetti psicologici, aspetti sociali anche con l’ausilio di esperti e persone che hanno vissuto e stanno vivendo l’esperienza adottiva. L´iter formativo, organizzato dal Servizio sviluppo personale della Ripartizione famiglia e politiche sociali, è rivolto a che si vogliono informare sull’adozione e coppie aspiranti all’adozione nazionale ed internazionale (mass. 10 coppie). Il seminario in lingua italiana si terrà in 2 moduli (4 giornate), nel Centro di formazione “Haus der Familie – Casa della famiglia” (Lichtenstern 1/7, Soprabolzano, Tel. 0471 345 172, Fax 0471 345 062, hausderfamilie@hdf.It ) sempre dalle ore 9.00 alle ore 18.00. Corso primavera 2011 (Iscrizione entro: 6 maggio 2011): 1° modulo: 21 – 22 maggio 2011, 2° modulo: 4 – 5 giugno 2011. Corso autunno 2011 (Iscrizione entro: 7 ottobre 2011): 1° modulo: 22 – 23 ottobre 2011, 2° modulo: 5 – 6 novembre 2011 Relatrici saranno la Dott.ssa Carla Desiato, psicologa, psicoterapeuta (Merano) e Maela Bordin, assistente sociale (Bolzano). Verrà data precedenza alle coppie che hanno partecipato al primo colloquio informativo con l’assistente sociale del Servizio Adozioni Alto Adige, via Vittorio Veneto 5, Bolzano, Tel. 0471 469 684 oppure Tel. 0471 401 929, Fax 0471 407 681, adozioni@aziendasociale.Bz.it  www.Aziendasociale.bz.it/    
   
   
BOLZANO, AL VIA CICLO DI CONFERENZE SU TEMATICHE FEMMINILI - OPUSCOLO INFORMATIVO  
 
Bolzano, 22 marzo 2011 - Il Comitato provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. I vari appuntamenti della primavera 2011 raccolti i un opuscolo in distribuzione gratuita presso il Servizio donna. Il Comitato provinciale per le pari opportunità e l´Ufficio donna della Provincia propongono nuovamente in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. Le varie iniziative riferite alla primavera 2011 sono raccolte in un opuscolo "Donne informate" e spaziano dal diritto di famiglia ed ereditario alle cure sanitarie al femminile, dal coraggio civile al rapporto con il proprio corpo, dal ruolo genitoriale al rapporto della donna con la pubblica amministrazione. L´opuscolo fornisce in modo sintetico informazioni sui compiti della Commissione provinciale pari opportunità e sul Servizio Donna; è in distribuzione gratuita presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano, serviziodonna@provincia.Bz.it