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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Giugno 2011
DIGITALE TERRESTRE: VENDOLA: "INNOVARE NEL RISPETTO DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI" PRESENTANO BANDO INCENTIVI  
 
Bari, 29 giugno 2011 - “Noi dobbiamo cercare il più possibile di essere in sintonia con l’innovazione tecnologica”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del Bando per il sistema radio-televisivo per il passaggio al digitale terrestre. “Il passaggio dall’analogico al digitale terrestre – ha spiegato Vendola – è un punto di svolta molto importante; tuttavia esiste un serio problema di sintonizzazione con interferenze pesanti. Questo è ciò che sta accadendo in quelle regioni come Liguria, Piemonte e altre regioni adriatiche che sono già passate al digitale. Rivolgo, quindi, un appello al Ministro delle Telecomunicazioni Romani affinché prenda un impegno preciso per combattere queste criticità, perché la Puglia vorrebbe arrivare al digitale terrestre senza conoscere i problemi che hanno già conosciuto le altre regioni”. “Noi mettiamo 10 milioni di euro – ha continuato Vendola – quanto le più ricche regioni del Nord perché l’emittenza televisiva è stata nella regione Puglia un pezzo prezioso di vitalità economica e anche di effervescenza dei giovani con le redazioni piene di ragazze e ragazzi non sempre in regola, ma capaci di guadagnare professionalità e credibilità”. Secondo il Presidente della Regione Puglia “il sistema informativo pugliese è un apparato produttivo che dobbiamo difendere, aiutandolo a innovarsi tecnologicamente, ma imponendogli il rispetto dei livelli occupazionali”. Occorre, quindi, secondo Vendola “coniugare questione sociale e modernità. Speriamo anche di poter costruire un tavolo per quelle aziende disagiate che non riescono neanche a partecipare a questo bando e che non hanno le quote di co-finanziamento. Le fabbriche che costruiscono informazione sono inserite in zone industriali speciali: lì si produce la libertà dei cittadini ed è per quello che noi ci dobbiamo impegnare in modo particolare”. Un bando regionale da 10milioni di euro per favorire il passaggio delle tivù al digitale terrestre. A beneficiarne saranno le piccole imprese titolari di emittenti televisive locali con sede nel territorio pugliese che decidono di investire per passare al nuovo sistema di trasmissione. La Puglia infatti entro il 30 giugno 2012 dovrà passare al digitale terrestre con la Basilicata, la Sicilia e la Calabria. Senza l’adeguamento alla nuova tecnologia, le piccole emittenti rischiano di scomparire perché in Italia lo “Switch Off”, cioè lo spegnimento della storica televisione analogica terrestre e il passaggio alla tecnologia digitale, avverrà entro il 2012. Il bando dunque aiuta le imprese a dotarsi di tecnologie innovative, ma soprattutto garantisce la pluralità dei media e dell’informazione. È questo il senso dell’intervento al quale hanno collaborato attivamente la Presidenza della Regione Puglia, la Giunta e la Presidenza del Consiglio regionale. Il risultato di questa sinergia è aver dato vita ad un’azione (finanziata nell’ambito del Programma Operativo Fesr 2007-2013) che permette alle piccole televisioni di restare attivamente sul mercato alimentando la concorrenza e dunque una maggiore possibilità di scelta per il pubblico. E non è tutto. Per varare questa iniziativa la Regione Puglia ha chiesto al ministero dello Sviluppo Economico di uniformare tutte le province pugliesi alla data del primo semestre 2012 per l’adeguamento al digitale terrestre. Un problema non di poco conto. Infatti mentre Bari, Brindisi, Bat, Lecce e Taranto, devono adeguarsi entro giugno 2012, i termini per Foggia erano anticipati di sei mesi facendo parte l’intera provincia, sotto il profilo delle trasmissioni, dell’area di Abruzzo e Molise, regioni obbligate ad adottare la nuova tecnologia entro il 31 dicembre 2011 (insieme con Liguria, Toscana, Umbria e Marche). Il 21 giugno, dunque una settimana fa, il ministero ha comunicato alla Regione Puglia che la data di Switch Off di Foggia è stata uniformata al resto della Puglia, quindi procrastinata di sei mesi. Questo rinvio permette alle tivù locali di Capitanata di organizzarsi meglio per il passaggio potendo anche usufruire, esattamente come tutte le altre province pugliesi, delle possibilità offerte dall’incentivo. Ma a quante emittenti si rivolge il nuovo aiuto? Le emittenti locali pugliesi registrate dal Corecom, il Comitato regionale per le Comunicazioni, sono 45. Il bando regionale mette a loro disposizione fino ad un massimo di 675mila euro di risorse. Grazie all’intervento le piccole e medie imprese (Pmi) proprietarie delle tivù potranno passare alla tecnologia digitale acquistando macchinari, impianti e attrezzature varie, programmi informatici, brevetti, licenze, know-how, conoscenze tecniche non brevettate e servizi di consulenza, ma anche opere murarie (in misura non superiore al 10% dei costi di investimento). Il bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale del 23 giugno 2011 e disponibile da oggi anche sul portale www.Sistema.puglia.it, è aperto dal 15 luglio al 15 settembre 2011. Il bando L’intervento si chiama per intero “Agevolazioni agli investimenti delle Pmi titolari di emittenti televisive locali per l’adeguamento e il potenziamento del sistema produttivo e organizzativo delle aziende” ed ha come finalità il sostegno alla transizione delle trasmissioni televisive dal sistema analogico al sistema digitale terrestre. Le risorse disponibili sono 10milioni di euro provenienti dal Programma Operativo Fesr 2007-2013. Per poter accedere all’incentivo, le imprese devono essere piccole o medie e avere la sede operativa dell’emittente televisiva nel territorio della Puglia o, per effetto dell’aiuto, aprire un’unità produttiva in Puglia. Tra le altre condizioni è richiesto il possesso dell’autorizzazione all’uso della frequenza in tecnica digitale nella regione Puglia rilasciata dal ministero dello Sviluppo economico, o l’invio al ministero della dichiarazione di inizio attività. Le iniziative delle imprese devono riguardare esclusivamente programmi di investimento per l’adeguamento ed il potenziamento del sistema produttivo e organizzativo delle aziende. Quindi innovazioni nelle attrezzature e negli impianti, miglioramenti nella fornitura dei servizi in termini di efficienza e velocità e innovazione di processo, cioè applicazione di un metodo di produzione nuovo o sensibilmente migliorato. I programmi di investimento tuttavia devono rispettare valori precisi: potranno arrivare ad un massimo di 1milione 500mila euro se gli impianti hanno una potenza di trasmissione di almeno 5mila watt; raggiungere 1milione nel caso impianti con una potenza di trasmissione compresa tra 3001 e 4999 watt; toccare un massimo di 800mila euro per impianti tra i 2.000 e 3.000 watt; arrivare fino a 500mila euro per impianti tra 1.000 1.999 watt di potenza; fermarsi invece ad un massimo di 300mila euro per impianti con una potenza di trasmissione fino a 999 watt. Le agevolazioni saranno concesse sotto forma di contributi in conto impianti e potranno essere del 35% dell’investimento per le medie imprese e del 45% delle piccole. Le agevolazioni saranno erogate in due soluzioni: la prima, pari al 50% dell’aiuto, sarà concessa a titolo di anticipazione o con la presentazione di Stato di Avanzamento Lavori (Sal); la seconda, pari al restante 50%, sarà erogata a saldo dopo il controllo della Commissione nominata dalla Regione. Le imprese dovranno completare l’investimento entro 12 mesi dalla data di comunicazione di ammissione alle agevolazioni. Nel caso in cui il programma non venga ultimato entro questi termini, la Regione applicherà una riduzione dell’intensità di aiuto da un minimo del 5% ad un massimo del 30%. Se il ritardo supererà il 60% del tempo previsto, il contributo sarà revocato. Le domande dovranno essere inviate dal 15 luglio al 15 settembre 2011, usando il modello allegato al bando (scaricabile dal Burp (www.Regione.puglia.it) o da www.Sistema.puglia.it). La proposta potrà essere trasmessa esclusivamente con raccomandata A.r. Indirizzata a Regione Puglia, Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione, Servizio Ricerca e Competitività, corso Sonnino 177 – 70121 Bari. Gli assessori “Siamo intervenuti con questo incentivo – ha spiegato la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – perché per molte piccole tivù il passaggio al digitale terrestre non sarebbe sostenibile senza aiuti. Dunque tante realtà piccole ma dinamiche soccomberebbero allo spegnimento del sistema analogico fagocitate dai più potenti mezzi delle grandi televisioni. In questo delicatissimo frangente un importante sostegno agli investimenti ci è sembrato essenziale, per salvaguardare imprese, posti di lavoro, ma anche la pluralità dei servizi che è garanzia di libera concorrenza e di migliori produzioni per gli utenti”. Per l’assessore alla Comunicazione istituzionale Nicola Fratoianni: “In una Regione come la Puglia – ha detto – l’esistenza di 45 emittenti che lottano per restare sul mercato in ognuna delle sei province è un contributo allo sviluppo della regione perché aiuta la crescita dei pugliesi con gli strumenti dell’informazione e dell’intrattenimento. Noi non vogliamo perdere questa risorsa perché la pluralità delle voci è l’essenza stessa della democrazia, dunque una priorità di questo governo regionale”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, responsabile nazionale per le questioni dell’emittenza per la conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali. Il digitale terrestre Le trasmissioni televisive stanno passando dal sistema analogico al digitale terrestre. Si tratta di un processo rivoluzionario che dalla fine del Xx secolo si sta realizzando in tutto il mondo. Il processo ha già riguardato la televisione satellitare e quella via cavo, che hanno una diffusione minoritaria perché sono utilizzate soprattutto dalle pay Tv. Il passaggio invece della televisione analogica alla tecnologia digitale riguarda la tipologia di trasmissione televisiva più diffusa nella popolazione e non può prevedere una coabitazione delle due tecnologie perché le frequenze utilizzabili in totale non sono sufficienti. In Italia come nella maggior parte dell’Europa, la data di spegnimento della storica televisione analogica terrestre è stata fissata per il 2012. In Italia la prima regione ad adeguarsi è stata la Sardegna nel secondo semestre del 2008, l’hanno seguita nel primo semestre del 2009 la Valle d’Aosta e nel secondo il Piemonte occidentale, il Trentino Alto Adige, la provincia di Belluno, il Lazio e la Campania. Nel primo semestre del 2010 è stata la volta del Piemonte orientale, della Lombardia e della provincia di Piacenza, nel secondo semestre si sono adeguate l’Emilia Romagna, il Veneto, la provincia di Mantova e il Friuli Venezia Giulia. Entro il secondo semestre del 2011 dovranno adeguarsi Liguria, Toscana, Umbria, la provincia di Viterbo, le Marche, l’Abruzzo e il Molise. Infine nel primo semestre del 2012 dovrà toccare a Basilicata, Puglia, Sicilia e Calabria.  
   
   
IL PRIMO BANDO REGIONALE MARCHIGIANO PER IL SOSTEGNO AL CINEMA: UN PRIMO PASSO CHE DIMOSTRA L`ATTENZIONE CRESCENTE VERSO IL SETTORE.  
 
Ancona, 29 Giugno 2011 - Si e` chiuso con l´assegnazione dei contributi a sette case di produzione marchigiane il primo bando regionale a sostegno della produzione cinematografica, promosso dalla Regione Marche attraverso Marche Film Commission. E´ la prima volta che la Regione Marche dedica un bando specifico che servira` a sostenere sistematicamente il lavoro delle case di produzione che operano nella regione. Sono stati assegnati complessivamente 50 mila euro destinati alla realizzazione di progetti che si caratterizzano per una spiccata varieta` produttiva di genere e argomento: dalla fiction apocalittica e l´horror di fantascienza, al documentario avventuroso di ambito storico, artistico e naturalistico, fino all´approfondimento sul cinema e sugli stessi linguaggi comunicativi di ultima generazione. ´Si tratta di un primo passo, che mette in linea la Regione Marche con l´attenzione e l´impegno che su scala nazionale vengono dati alla produzione audiovisiva- commenta l´assessore alla Cultura Pietro Marcolini. ´Un impegno che non verra` meno nel tempo, in un settore che merita di crescere e di professionalizzarsi. In questa stessa direzione risultano particolarmente soddisfacenti le esperienze di lungometraggi girati sul territorio che hanno richiesto l´impiego di professionisti locali e che hanno rappresentato delle occasioni per confrontarsi ed aprirsi al mercato´. ´Rispondiamo cosi` -continua l´assessore- ad una domanda ricorrente e vivace che viene dal territorio in merito alle iniziative proposte nel campo cinematografico ed audiovisivo, indice di un fermento che richiederebbe risposte piu` ampie , ma che cerchiamo di sostenere soprattutto se possono costituire delle scintille per nuova imprenditorialita`, giovani professionalita` e sperimentazioni coraggiose che intrecciano sapientemente contenuti e tecnologie´. ´E´ davvero un buon inizio ´ conclude Marcolini- nella speranza che il fondo di sostegno per la produzione audiovisiva regionale possa diventare una realta` piu` strutturata.´ .  
   
   
K3 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGGIO DAL 29 GIUGNO AL 3 LUGLIO UDINE/VILLACH CROSSBORDER FESTIVAL 30 CORTOMETRAGGI SELEZIONATI TRA 694 PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO  
 
Udine, 29 giugno 2011 - Al via oggi, alle ore 20, il K3 festival internazionale del Cortometraggio, al cinema Visionario di Udine. Apre la kermesee la proiezione del primo blocco di cortometraggi provenienti dai Paesi Bassi e ben quattro premiere italiane provenienti dall’Austria, Croazia, Svezia. Dopo una pausa si proseguirà alle 21.30 con la seconda tranche con tre corti dall’Iran, Francia e Germania. Tra I cortometraggi in programma The origin of creatures, una proiezione futuristica del mondo dopo un disastro catastrofico, Mouse Palace, ricreato sul modello di un vero appartamento in scala 1:10 con materiali commestibili per topi. I roditori, non appena arrivati al loro alloggio, hanno cominciato a rosicchiarlo. Il segno distintivo nelle pellicole di Harald Hund e Paul Horn è il modo allegro ed ironico di ridurre all‘assurdo le nostre idee di spazio e normalità. Spicca inoltre Streets of Invisible, Mike Stone (Karl Malden) e Steve Keller (Michael Douglas), sono tornati sulle strade odierne per prendere un maniaco omicida che avrebbe dovuto essere incarcerato 30 anni fa. Il famoso poliziesco degli anni 70 è ambientato ai giorni d’oggi in Google Street View. Un cortometraggio ricavato utilizzando esclusivamente le immagini di Google (Street View, Earth & Maps) e materiale audio dell’originale serie-Tv Le strade di San Francisco. Seguirà Il Fiume che attraverso molteplici strutture scoppiettanti trasmette risorse audiovisive per creare atmosfere che uniscono narrazione e concetti estetici al di là di una fotografia, Versus, catturata con una telecamera-box di 82 anni, che ritrae il paesaggio sociale privo di romanticismo. Il photofilm utilizzato ha una data di scadenza e passato attraverso i processi di distruzione della pellicola per ottenere il danno luce particolare che ha consentito l´ulteriore impiego .Il lavoro indaga ed esamina l´uomo come presenza attiva imprevedibile tra natura e tecnologia, analogica e digitale, statica e dinamica. Ignorance invece racconta di un uomo che ritorna dal suo medico dopo un doloroso e problematico acciacco. Il dottore ha cercato invano di curarlo con ogni trattamento e chiama i suoi colleghi per un aiuto. Ne risulterà che la condizione patologica del paziente è una questione che concerne il pianeta intero. Una satira politica sul tema dell´ignoranza e sulla possibilità di un contagio ironocamente mondiale Segue Il Fiume Silenzioso, è ambientato in Romania nel1986: Gregor e Vali vogliono andare via. Entrambi hanno bisogno l´uno dell’altro, ma vi è sfiducia reciproca. Una notte Gregor trova i suoi dubbi confermati. Alla fine rimane solo la speranza. Invece il cortometraggio Per sogand vede protagonista uan donna di nome Leyla Golchinpour, una giovane iraniana che ha divorziato dal marito a causa della sua dipendenza dalla droga e ora ha ottenuto un lavoro come saldatrice per le fabbriche e si occupa degli edifici dell’area. Guadagna i soldi per la vita di sua figlia. Sogand, e per se stessa con il lavoro Infine Un posto freddo, La Borsa di Parigi durante una notte invernale e i borsisti in pausa. Chiuderà la serata, alle 23 e sempre al Visionario, il dj set del viennese Michael Moser, nato nel 1969 a Villach e attualmente residente a Vienna. Lavora come musicista e dj, è stato membro della band art pop Snakkerdu Densk e della Electro Big Band Orchestra 33 1/3. Inoltre ha partecipato alla Swap Swaap Tundra (free jazz, techno) e alla improvvisazione collettiva Skud. Ha presentato le sue abilità musicali alla Viennale e alla Kunsthalle, così come alla Rhiz e Fluc La particolarità del K3 festival internazionale del Cortometraggio sta nel concetto stesso che la sigla K3 riassume:Kommerz, Kunst, Kino. Chiedere, cioè, non solo ai film-maker ma anche agli spettatori di interrogarsi e riflettere sulla sottile linea che intercorre, nel Cinema, tra il Commercio e l´Arte. Questo tema dà la possibilità agli organizzatori, Fritz Hocke Piera Nodari di ideare un´esuberante programmazione comprensiva di tutte le diverse tipologie di cortometraggio – dramma, commedia, video-art, animazione, sperimentale, fiction – per conoscere un mezzo espressivo che sembrava esser stato dimenticato, ma che sta diventando sempre più popolare, soprattutto tra i giovani, perché si coniuga perfettamente con una realtà più dinamica e assetata di velocità.  
   
   
UN´AUTONOMIA IN CAMMINO PRESENTATA L´OPERA CURATA DA MARCANTONI, POSTAL E TONIATTI SULLA STAGIONE 1971-2011  
 
Trento, 29 giugno 2011 - Tempo di bilanci per il Secondo statuto di autonomia, ma anche di nuove assunzioni di responsabilità, alla luce delle competenze derivanti dall´Accordo di Milano e delle sfide poste da uno scenario nazionale e internazionale con il quale fare i conti. Se ne è parlato stamani nella sala Depero del palazzo della Provincia in occasione della presentazione dell´opera in tre volumi, edita da Franco Angeli , su iniziativa della Trentino school of management "Quarant´anni di Autonomia: il Trentino del Secondo Statuto (1971-2011)", curata da Mauro Marcantoni, Gianfranco Postal e Roberto Toniatti, che raccoglie i contributi di 42 autori. All´evento ha partecipato anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, che ha colto l´occasione per sottolineare il prezioso contributo all´evoluzione dell´Autonomia trentina offerto dalla dirigenza provinciale, "indipendente di pensiero, creativa, leale alle istituzioni, tanto che qui non c´è mai stato bisogno di spoil system e io stesso ho lavorato, tranne qualche rara eccezione, con i dirigenti che ho trovato al momento del mio insediamento". Dellai ha delineato nel suo intervento anche le prospettive future di un terzo Statuto, "che in parte è già stato impostato e scritto con le modifiche costituzionali del 2001. In attesa che i contesti istituzionali rendano possibile una sua più compiuta definizione, leggendo questo lavoro possiamo vedere come comunque i terreni su cui impegnarci ci siano già : la fiscalità, innanzitutto, perché chi è autonomo nello spendere deve esser autonomo nella raccolta delle risorse; i rapporti transfrontalieri e la ridefinizione del profilo della Regione; lo sviluppo di strumenti più forti per governare i cambiamenti, compreso ciò che accade fuori dai nostri confini, ma che ha delle ripercussioni anche in Trentino, pensiamo al tema delle migrazioni, pensiamo a quello della sicurezza; un ripensamento della governance dei poteri locali, che abbiamo già avviato con la riforma istituzionale; infine il tema, fondamentale, della partecipazione dei cittadini e delle realtà intermedie alla gestione dell´Autonomia". La mattinata, si è aperta con i saluti del giornalista Franco De Battaglia, che nelle sue vesti di moderatore ha ricordato come il bilancio dei primi quarant´anni del Secondo Statuto di Autonomia rappresenti anche un punto di partenza, dal momento che "l’Autonomia ha sempre dimostrato di muoversi in maniera dinamica. Ora c’è la consapevolezza che di queste competenze bisogna farne buon uso, nella nuova Europa, in una prospettiva ampia, allargata. C´è inoltre la consapevolezza del ruolo di pacificazione che il Secondo Statuto, e la classe politica che lo ha gestito, in maniera illuminata, hanno avuto, evitando che questa terra potesse precipitare in uno scenario basco o irlandese." Anche per il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti "l’Autonomia non è un elemento statico, ma un propulsore di cambiamento. Al contrario, l’Autonomia muore quando si ferma, quando si riduce a mero meccanismo finanziario, quando si autocompiace. Un rischio, quello dell´autocompiacimento, dal quale l´opera presentata oggi è esente - ha aggiunto Dorigatti - rifuggendo essa da qualsiasi tentazione celebrativa." Adriano Dalpez, nella sua veste di presidente della Tsm, ha ricordato a sua volta come l’Autonomia non sia nata dall’oggi al domani, ma "si alimenti di tradizioni, di usi civici, di tradizioni radicate. Il Secondo Statuto di Autonomia è stato però una conquista fondamentale, di cui il patto di Milano costituisce l’ultimo dei vari passaggi." Dopo i saluti di apertura la parola è quindi passata al presidente Lorenzo Dellai, per il quale i "40 anni di storia istituzionale racchiusi nelle pagine dell´opera sono anche 40 anni di storia civile, culturale, sociale, economica della comunità trentina nel suo complesso. In pochi decenni il Trentino ha percorso la strada di una radicale trasformazione, passando dall´essere terra di povertà e marginalità a terra di ricchezza diffusa, all’interno della quale le disparità sociali sono molto più attenuate rispetto agli scenari nazionali. Lasciatasi alle spalle la fragilità culturale del passato, il Trentino ha sperimentato inoltre una generale crescita di formazione, istruzione, e sa esprimere competenze scientifiche a livello nazionale e internazionale. Ed ancora: da terra che covava uno scontro etnico potenzialmente devastante è passata, lo abbiamo visto recentemente a castel Thun, a diventare uno dei motori di una euroregione che nasce dalla volontà di costruire uno spazio binazionale, plurilinguistico, multiculturale, in una logica sinceramente europea." Dellai ha parlato dell´Autonomia speciale come di qualcosa che "non è solo una congettura giuridica e nemmeno l´espressione di una volontà di decentramento dello Stato. Siamo altro rispetto al federalismo nato negli ultimi anni, che peraltro non scalfisce il modello sabaudo-piemontese, centralista, imperante in Italia da sempre. Noi abbiamo maturato una nostra specialità istituzionale modellata sulla nostra plurisecolare storia materiale. Lo stato ha riconosciuta la nostra specialità, non l’ha prodotta per sua propria volontà di decentramento. Da qui deriva anche la nostra responsabilità verso il resto del Paese. Per questo motivo tutte le nostre eccellenze, sono pensate, sostenute e valorizzate anche come un contributo ad un Paese in terribile declino sul piano istituzionale, sociale, culturale ed economico. Essere cittadini dell’Autonomia non significa avere dei privilegi ma semmai dei doveri in più. Dovremo fare dunque uno sforzo maggiore per aprire e mettere in rete le nostre realtà, anche scientifiche, realtà capaci di creare un ponte fra passato e futuro. E se abbiamo fatto delle scelte importanti sul piano tecnologico, culminate in Trento Rise, dobbiamo fare lo stesso anche sul versante delle discipline umanistiche e innestare su di esse un grande progetto di educazione civica, inventando nuove narrazioni e nuovi linguaggi, non nostalgici, che avvicinino i giovani, e assieme ad essi anche i ´nuovi trentini´, all’Autonomia e ai suoi valori." Nel suo intervento Dellai ha spezzato una lancia in favore della classe tecnico-burocratica che ha gestito questi quarant´anni di Autonomia speciale. "Tutte le volte che sento denigrazioni e luoghi comuni sulla dirigenza provinciale mi viene da pensare quanto sia sbagliato. Siamo invece orgogliosi di loro: indipendenti di pensiero, leali alle istituzioni, e creativi, come dimostrano gli istituto giuridici creati dal nulla in questi anni, così come l´interpretazione e l´applicazione intelligente, coraggiosa, persino ´ardita´ della norma statutaria. Per non dire della recente applicazione del Piano anticrisi. Dobbiamo ora fare lo sforzo di formare anche nuova classe dirigente, in vista di un Terzo statuto in parte già impostato e scritto con le modifiche costituzionali del 2001, che crescerà sui terreni della fiscalità, dei rapporti transfrontalieri, del governo dei cambiamenti posti dalla globalizzazione, della governante dei poteri locali , della partecipazione dei cittadini e delle realtà intermedie alla sua gestione." Hanno quindi preso la parola i curatori dell´opera, a cominciare da Mauro Marcantoni, direttore della Tsm e presidente dello Iasa-istituto per l´assistenza allo sviluppo aziendale, che ha ricordato innanzitutto come questi volumi, che sono costati tre anni di lavoro, siano un´opera collettiva, non il prodotto di pochi, per sottolineare poi come essi consentano di riflettere sull’identità materiale del Trentino, considerato che lo Statuto di Autonomia è un fatto politico, di istituzioni ma anche di comunità. "Lo Statuto - ha detto Marcantoni - a differenza della Costituzione non contiene un preambolo, che fissi le sue fondamenta, si concentra sulla macchina, è più vocato al fare che all’essere. Ciò rende assolutamente evidente l’importanza di una riflessione proprio sull’identità del territorio, perché un territorio senza identità, a prescindere dal suo status istituzionale, non è un territorio ed è incapace di produrre comunità. L’identità, peraltro, non è per definizione buona, può essere anche cattiva: è buona se crea sviluppo, futuro, se getta ponti fra le generazioni. Una cattiva cultura collettiva è l´esatto contrario; per questo, spesso territori simili hanno destini diversi. Dipende dalla loro cultura collettiva. Oggi inoltre governare è sempre più complicato perché è cambiato il mondo; chi fa economia non può non considerare la globalizzazione, chi si occupa di ambiente non può trascurare, poniamo, il traffico di attraversamento. La competizione territoriale pone nuove sfide. Per tutte queste ragioni, abbiamo bisogno oggi più che mai di riflettere sui nostri percorsi e di ragionare sul futuro che vogliamo darci." Gianfranco Postal, forte di una lunga esperienza come dirigente generale della Provincia, che gli ha consentito di seguire molti dei delicati passaggi che hanno portato alla definizione dell´attuale assetto autonomistico, ha tracciato brevemente le linee evolutive dell´attuale assetto istituzionale, compresi i passaggi recenti, come quello riguardante la partita strategica dell’energia. "L´autonomia del Trentino - ha sottolineato - ha dimostrato più volte una straordinaria capacità di risposta alle crisi: la crisi finanziaria del’92, ad esempio, portò all´assunzione di nuove deleghe in materie come la scuola o i trasporti. L´ultima crisi finanziaria, quella scoppiata a livello mondiale nel 2008, ha portato all´Accordo di Milano e all´assunzione da parte della Provincia delle competenze in materia di Università e ammortizzatori sociali. Ciò che contraddistingue il Trentino odierno oggi è la sua capacità di relazionarsi con le altre realtà istituzionali, costruendo una complessa rete di alleanze." Roberto Toniatti, docente di diritto costituzionale all´Università di Trento, ha ripercorso a sua volta le ragioni del "successo Trentino", che sono molteplici: "Capacità amministrativa, senza dubbio, anzi, io dico che ci vorrebbe un monumento al ´provinciale ignoto´, all´anonima rotella che ha consentito di realizzare le potenzialità racchiuse nell´Autonomia. Ma anche capacità relazionale, perché il Trentino non è una terra chiusa, sa stare al mondo. Ed ancora, naturalmente, la capacità istituzionale, unita ad un consenso sociale diffuso, anche se in parte inconsapevole. Bisogna che vi sia anche il ´piacere´ di esercitare l’Autonomia, che lo si faccia con slancio e creatività. Il merito dell´attuale amministrazione è stato anche questo, compreso il fatto di sapersi assumere dei rischi, è ovviamente il caso dell´accordo di Milano. Infine, il Trentino oggi si distingue per una cosa che a volte viene un po´ trascurata, ovvero per il suo essere un modello nel campo della tutela e valorizzazione delle minoranze." Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, ha chiuso la prima parte dei lavori ricordando come, se in Italia le autonomie speciali non godono di grande popolarità, "discutere di autonomie è invece di fondamentale importanza, e per tutto il Paese. Per accrescere la propria consapevolezza della storia italiana, e del contributo che ad essa hanno dato terre come il Trentino (Onida ha ricordato ad esempio l´apporto del Trentino al referendum del ´46 per la nascita della Repubblica, come profetizzato all´epoca da Degasperi a Nenni: "Vedrai, il mio Trentino darà alla Repubblica anche più voti della tua Romagna"). Inoltre realtà come il trentino possono aiutarci a riflettere sull´idea stessa di confine, su come esso possa rappresentare un ponte o una soglia, non un muro." La seconda parte della mattinata è stata dedicata ai contributi "d´area", con gli interventi di Giorgio Pastori (Istituzioni), Paolo Collini (Economia), Michele Colasanto (Welfare), Bruno Zanon (territorio).  
   
   
GENOVA: SICUREZZA, GIOVEDÌ 30 ALLA LIBRERIA BOOKSIN DI VICO DEL FIENO LA QUESTIONE SICUREZZA E CRIMINALITÀ ORGANIZZATA  
 
Genova, 29 Giugno 2011 - Sicurezza urbana e criminalità organizzata due questioni che si intrecciano sempre più strettamente, di competenza non solo delle autorità di polizia, ma delle amministrazioni locali per il rischio di contaminazione nei settori delle economie lecite. Di questo si parlerà giovedì 30 giugno alle 18 presso la libreria Booksin di vico del Fieno 40 con Stefano Padovano autore del libro “La questione sicurezza, genesi e sviluppo di un concetto equivoco”, Rubbettino editore, Claudio Montaldo, assessore alla salute e alla sicurezza della Regione Liguria e Realino Marra, docente di sociologia del diritto all’Università di Genova. Nel corso della presentazione del libro verranno affrontati i temi della sicurezza dal crimine nel corso degli ultimi dieci anni, alla luce dell’introduzione della riforma elettorale con l’elezione diretta dei sindaci e della modifica dell’articolo 118 del titolo V della Costituzione.  
   
   
IL MIRACOLO SCIPPATO. PRESENTAZIONE DEL LIBRO ALLA SISSA DI TRIESTE  
 
Trieste, 29 giugno 2011 - Agli inizi degli anni sessanta, l’Italia vantava alcuni poli di eccellenza scientifico-tecnologici in quattro settori strategici: informatico, petrolifero, nucleare, medico. Che il resto del mondo ci invidiava. Oggi, in pieno terzo millennio, il nostro paese è il fanalino di coda tra i paesi più sviluppati proprio per scarsità d’innovazione e ricerca. Perché? Oggi, alle 17.30, alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, viene presentato il libro Il miracolo scippato. Le quattro occasioni sprecate dalla scienza italiana negli anni Sessanta (Donzelli, 2011). L’autore, Marco Pivato, di formazione chimico farmaceutico, è giornalista specializzatosi in comunicazione della scienza al Master della Sissa. Il miracolo scippato è un libro inchiesta che ricostruisce, in stile narrativo, la storia di quattro casi emblematici del modello di sviluppo italiano tra gli anni ‘50 e ‘60. Le storie di Adriano Olivetti - i cui ingegneri inventarono il primo computer a transistor commerciale della storia - , di Enrico Mattei - che tentò di rendere energeticamente indipendente l´Italia - , di Felice Ippolito - che fece del nostro paese il terzo produttore al mondo di energia nucleare dietro solo a Usa e Gran Bretagna - e di Domenico Marotta - il direttore dell´Istituto superiore di Sanità che ebbe la capacità di creare le condizioni contrarie a ciò che oggi chiamiamo "fuga dei cervelli", preparando e attraendo dall’estero premi Nobel, come Daniel Bovet e Ernst Chain. Perché l’Italia, che aveva le potenzialità di diventare un paese moderno e avanzato, ha rinunciato all’occasione di affermarsi quale importante realtà industriale e tecnologica nello scenario della nuova Europa? Perché non è stato valorizzato quel modello di sviluppo economico e sociale basato sulla ricerca scientifica? Il miracolo scippato ripercorre ed esamina le cause che hanno fatto perdere al paese il treno dell´innovazione. “Oggi il Made in Italy è lo charme delle passerelle, il pregio dei nostri vini, il turismo e il fascino del cuore del mondo antico – commenta Marco Pivato -. Ma la storia sarebbe potuta andare diversamente, se le forze politiche avessero creduto e valorizzato quell’originale virtuosismo italiano che aveva le sue radici nella scienza”. Nel saggio, sono raccolte le testimonianze dei protagonisti viventi dell’epoca e di autorevoli commentatori contemporanei: da Sergio Zavoli a Rita Levi Montalcini, gli storici Ernesto Galli della Loggia, Guido Crainz e Paul Ginsborg, l´ex cancelliere tedesco Gerard Schröder, il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche Luciano Maiani, Umberto Veronesi, Luigi Luca Cavalli Sforza, Craig Venter e tanti altri per riflettere su come rilanciare l´innovazione nel nostro Paese. “Il caso Olivetti, il caso Mattei, il caso Ippolito e il caso Marotta rappresentano la nascita e la morte della rivoluzione informatica che ha portato alla progettazione del primo pc e dei primi microprocessori del mondo; l’inizio e la fine dell’autonomia energetica del paese; la decapitazione dell’Istituto superiore di sanità, che fece dell’Italia uno dei primi tre produttori di penicillina grazie anche all’invenzione del microscopio elettronico. Quattro incubatrici di un modello di sviluppo economico e sociale basato sulla ricerca scientifica, su cui è importante riflettere per individuare le ragioni del declino attuale e costruire un nuovo risorgimento” racconta l’autore. Del resto, c’è unanimità nel riconoscere la stretta correlazione tra innovazione e creazione di ricchezza, e lo stesso presidente degli Stati Uniti, Barack Obama nel suo secondo discorso davanti al Congresso sullo Stato dell´Unione, all’inizio del 2011, ha parlato di momento Sputnik della nostra generazione. “Secondo il presidente americano, per affrontare le sfide del futuro – ribadisce il giornalista - gli Usa dovranno puntare su istruzione e innovazione proprio come fecero durante la guerra fredda, quando il cosmo fu teatro di una corsa al primato tra i due blocchi: la vittoria della scommessa di conquistare la Luna restituì il sogno americano a una nazione che si era addormentata. Oggi la sfida si ripresenta. E l’Italia non può tirarsi indietro”. La presentazione del libro si terrà in aula 005 in via Bonomea 265, alla Sissa.  
   
   
L’INCONFONDIBILE VOCE DI ORNELLA VANONI, IL SUADENTE SOUL JAZZ DI AL JARREAU, L’IRRIVERENTE CARICA SWING DI RAY GELATO CON KAY HOFFMAN E LA GRINTA DI NOEMI PER I PROSSIMI APPUNTAMENTI SOTTO IL CIELO DI PARMA  
 
Parma, 29 giugno 2011- Nuovi preziosi appuntamenti Sotto il Cielo di Parma 2011, la rassegna di musica e danza organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e realizzata in collaborazione con Teatro Regio di Parma, Fondazione Arturo Toscanini, Livealive e Arci Parma/caos Organizzazione Spettacoli. Il cartellone animerà le serate estive della città ducale dal 29 giugno al 29 luglio con diciannove spettacoli in compagnia di prestigiosi artisti nazionali e internazionali. Una proposta ampia, in grado di incontrare e far incontrare nel teatro all’aperto nel cuore della città ducale generazioni, gusti e sensibilità diverse. Musicisti, danzatori, ballerini, stelle sotto le stelle a far brillare spettacoli di assoluto livello, nel desiderio di ritrovarsi all’aperto per alleviare lo spirito con i grandi successi musicali interpretati dai protagonisti della storia della musica italiana e internazionale e con spettacoli di danza di grande fascino. La Parmacultura Card (cui sono iscritti di diritto i possessori della Card Sotto il cielo di Parma), la Family Card (fino ad un massimo di 4 biglietti per spettacolo) e la Anno d’Argento Card offriranno benefici e agevolazioni a tutti gli appassionati di spettacoli e iniziative culturali, i quali potranno inoltre ricevere puntuali informazioni su tutti gli eventi che arricchiranno l’offerta culturale della nostra città. Sotto il cielo di Parma è realizzato con il sostegno di Ascom Parma Confcommercio. Partner Iren e Parma Motors. Main Sponsor Cariparma Crédit Agricole. Ornella Vanoni Contatto 2011 lunedì 4 luglio 2011, ore 21.30 - A distanza di tre anni torna a Parma lunedì 4 luglio 2011, alle ore 21.30, Ornella Vanoni, interprete a dalla voce inconfondibile che col suo nuovo spettacolo Contatto 2011 guiderà il pubblico lungo il percorso della sua straordinaria carriera, un’ampia discografia costellata di successi e caratterizzata da una rara coerenza artistica. Un viaggio tra i recenti successi di Più di me e Più di te, nati dalla collaborazione con importanti artisti italiani, tra cui Mario Lavezzi e Mogol, Gianluca Grignani, Biagio Antonacci, Vasco Rossi, Ron, e i classici come Rossetto e Cioccolata, La voglia la pazzia, Domani è un altro giorno, Senza Fine. La grande artista milanese si racconterà tra una canzone e l’altra, con la sua autentica, strepitosa ironia: “Nei concerti faccio ridere e regalo emozioni - spero - mi diverto e faccio divertire gli altri. Sul palco sto come a casa mia: mi passa tutto, sto meglio quando arrivo e vedo i miei musicisti e i miei tecnici”. Al Jarreau martedì 5 luglio 2011, ore 21.30 - Appuntamento, martedì 5 luglio 2011, alle ore 21.30 col maestro indiscusso del soul jazz: per Sotto il Cielo di Parma grande concerto di Al Jarreau, star del jazz, del pop, del rhythm’n’ blues e unico cantante ad aver ad aver vinto tre Grammy Awards in tre diverse categorie. Dopo aver mosso i primi passi in un coro gospel e inciso il suo primo album 1965 per la Bainbridge, con l’album Glow, inciso nel 1975 per la Reprise, etichetta di Frank Sinatra, conferma le sue capacità d’interprete e si impone come uno dei più interessanti vocalist dell’area soul jazz. Famose le sue cover di brani come Your song di Elton John, Rainbow in your eyes di Leon Russell, Mas que nada di Jorge Ben e l’adattamento vocale di Take five di Paul Demond. Capace di ammorbidire i sensi con le diverse nuance della sua voce, Al Jarreau incanterà il pubblico con i suoi grandi successi. Ray Gelato & His Giants Orchestra special guest Kay Hoffman mercoledì 6 luglio 2011, ore 21.30 - Ray Gelato con tutta la carica swing della sua band di “Giganti” arriva per la prima volta a Parma mercoledì 6 luglio 2011, alle ore 21.30, col suo nuovo show “Hey Boy! Hey Girl!”, che celebra la magia dei duetti vocali uomo-donna: da Louis Prima e Keely Smith, a Ella Fitzgerald e Louis Armstrong la storia del jazz è ricca di esempi leggendari. L’irriverente cantante e sassofonista italo-americano sarà accompagnato dagli inseparabili “Giants” e dalla Regina dello Swing Kay Hoffman, cantante jazz resident presso uno dei più antichi e noti jazz club del mondo, il Ronnie Scott’s di Londra. Ray Gelato e Kay Hoffman hanno messo a punto un imperdibile programma di canzoni del Great American Songbook - di autori quali Cole Porter, Ira & George Gershwin and Irving Berlin - con classici come That Old Black Magic, I’m In The Mood For Love, I’ve Got You Under My Skin, The Lady Is A Tramp e molti altri. Ci sarà naturalmente spazio per i grandi classici quali Buonasera signorina, Oh Marie, Just Gigolo, Angelina / Zooma, Zooma, Mambo Italiano, Carina, interpretati con il consueto mix di swing e divertimento. Noemi Rossonoemi Tour giovedì 7 luglio 2011, ore 21.30 - Arriva a Parma, giovedì 7 luglio 2011, ore 21.30, il tour Rossonoemi dell’eclettica cantante dalla voce calda e potente, esplosa nel 2008 grazie a X-factor. La giovane e ormai affermata interprete presenterà il suo nuovo album Rossonoemi pubblicato per l’etichetta Sony e realizzato a Berkeley, in California. “Mi sembrava un sogno – ha confidato Noemi riferendosi all’esperienza americana – e la prima cosa che ho fatto è stato andare a vedere la casa di Janis Joplin”. Il disco, che segue a Sulla Mia Pelle (2009), è nato grazie ad un mix di collaboratori tutti italiani. Tra questi l’idolo di Noemi, Vasco Rossi, che le ha regalato il singolo Vuoto a perdere, scritto con la collaborazione di Gaetano Curreri degli Stadio e che fa parte della colonna sonora dell’ultimo film di Fausto Brizzi, Femmine contro maschi. “Per una canzone di Vasco e Curreri sarei disposta a lavare loro i piatti per un anno,” aveva detto qualche tempo fa la 29enne romana. E Vasco, dopo aver letto queste parole si è dato subito da fare, regalandole un singolo tutto per lei. Oltre a questo pezzo il disco include altre canzoni a cui oltre a Rustici, hanno collaborato anche Federico Zampaglione, Diego Mancino, Kaballà e Pacifico. Per informazioni: Biglietteria del Teatro Regio di Parma da martedì a sabato dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 19.00. Tel. 0521 039399 biglietteria@teatroregioparma.Org    
   
   
ROMA: OSTIA CLASSIC, PROSEGUE PROGRAMMA DOPO SUCCESSO PEPPINO DI CAPRI  
 
Roma, 29 Giugno 2011 - Prosegue il programma della Iii Edizione di Ostia Classic, dopo il grande successo registrato in occasione della serata inaugurale della manifestazione con il concerto di Peppino Di Capri. Il cartellone degli eventi di Ostia Classic, che si svolge nel centro commerciale naturale di piazza Anco Marzio con il contributo dell’assessorato alle Attività Produttive, Lavoro e Litorale di Roma Capitale, prevede per la giornata di mercoledì 29 giugno l’esibizione di un noto interprete della musica italiana, il cantautore Edoardo Vianello; l’esibizione avrà luogo a partire dalle ore 21.00 ed è gratuita. Il programma proseguirà nel mese di luglio; il 2 è previsto lo spettacolo di Gianfranco Lacchi dal titolo “Morandiamo”, il 3 “Libertà e Partecipazione”, con musiche e monologhi di Giorgio Gaber, il 5 “Nessuno”, monologo di parole e canzoni a cura della compagnia teatrale “I panni sporchi”. Da non perdere gli appuntamenti del 7 con “Tango bajo las estrellas” e il 9 con il “Festival della Canzone Romana” con Fabrizio Amici e Luciano Rossi. Il calendario proseguirà con gli altri eventi in cartellone. «Anche quest’anno Ostia Classic - ha dichiarato l’Assessore Davide Bordoni - si sta confermando come l’appuntamento simbolo dell’estate lidense, capace non solo di chiamare grandi artisti ma anche di coinvolgere cittadini romani e turisti nella splendida location del centro commerciale naturale di piazza Anco Marzio, che ha restituito al Lido un luogo ideale per coniugare intrattenimento di qualità e sviluppo economico. La serata inaugurale della manifestazione, con il concerto di Peppino di Capri, ha riscosso un notevole successo del pubblico che dimostra così di apprezzare quello che è da considerare come il salotto culturale del Mare di Roma. Spero quindi che anche quest’anno la risposta sia positiva in modo da condividere tutti insieme, giovani, turisti e famiglie, una atmosfera di festa e svago».  
   
   
SECONDO SIMPOSIO DEL LEGNO: ARTE E PASSIONE SENZA FINE A PRASO DAL 28 GIUGNO AL 2 LUGLIO 2011  
 
 Trento, 29 giugno 2011- L´assessore provinciale alla cultura Franco Panizza, che era accompagnato da Roberto Bertolini e da Barbara Filosi, in rappresentanza dell´Associazione culturale "Filodrammatica Le Büsier" di Praso, ha presentato il 27 giugno presso la Sala Stampa della Provincia il secondo Simposio del legno "Senza fine..." che si terrà a Praso dal, 28 giugno, a domenica 3 luglio. "È significativo il pullulare, in Trentino, di Simposi del legno – ha detto l´assessore Panizza nel suo breve indirizzo di saluto, – a riprova di quanto sia importante, per la storia e per l´identità della nostra terra, il rapporto anche artistico e artigianale con questa materia sempre viva. A Praso, poi, siamo di fronte ad un piccolo miracolo: alla passione e alla tenacia, cioè, di una filodrammatica che è diventata anche scuola di intaglio e volano di cultura della propria borgata". Sette artisti del legno, tra cui uno dei maestri della scuola "Le Büsier", l´altoatesino Vinzenz Senoner, ed un´ospite straniera, la bulgara Kristina Spasova Yosifova, saranno i protagonisti di una settimana d´arte in piazza, con grande festa finale domenica 3 luglio, mentre un´apposita mostra dal titolo "...Non solo legno" esporrà le sculture frutto del lavoro di quest´anno degli allievi della scuola di intaglio. "Sono numerosi, ormai, i Simposi del legno in Trentino – ha ancora detto l´assessore Panizza, – ed è nostra intenzione, a partire già dal prossimo anno, creare una rete che li colleghi, aumentandone ulteriormente l´efficacia. La scultura del legno è una parte determinante della nostra identità culturale, ambientale ed economica: mettere in rete tra di loro i vari Simposi significa offrire a tutti l´opportunità per crescere, per migliorarsi, per aumentare gli scambi e soprattutto per uscire dal confine provinciale". Un aspetto non trascurabile, poi, ha ancora detto Panizza, è il particolare modo di porsi degli artisti invitati ai Simposi: "Scolpire in piazza, infatti, significa lavorare sotto agli occhi di tutti, ma anche creare amicizia e legame tra gli artisti; aiuta da un lato a creare gruppo, e quindi arricchimento reciproco e scambio di esperienze, e dall´altro ad avvicinare al mondo dell´arte categorie di persone che altrimenti non verrebbero coinvolte. Noi vogliamo far tesoro di questi patrimoni di artigianato di estrema qualità e di arte di strada di altissimo livello, e vorremmo farlo creando nuove vie di promozione, nuove opportunità di incontro, nuovi trampolini di lancio verso l´esterno". È toccato poi a Barbara Filosi, dell´Associazione di promozione sociale "Filodrammatica Le Büsier" di Praso, illustrare nei dettagli il programma del secondo Simposio del legno "Senza fine...".. L´associazione è nata nel 1992 da un gruppo di persone volontarie di Praso, appassionate di teatro ed ha continuato a crescere e ad innovarsi: "Da venti persone che eravamo all´inizio, adesso abbiamo centoventi iscritti!". Nel 2002 sono nati i primi corsi sull´intaglio del legno, frequentati da un numero sempre maggiore di giovani, che hanno trovato nella "scuola" un punto di riferimento, tanto da far quasi diventare Praso nel giro di pochi anni la "capitale" della scultura del legno. Al secondo Simposio "Senza fine..." parteciperanno sette scultori, locali e anche non trentini, che lavoreranno ininterrottamente per una settimana, partendo da un tronco di legno e realizzando un’opera d´arte sotto gli occhi dei turisti e degli appassionati. Perché questo simposio si intitola "Senza fine..."? ”Perché – ha detto la Filosi, – nonostante la marginalità della Valle del Chiese, attraverso eventi come questo i suoi abitanti dimostrano la voglia di continuare a crederci, di lavorare per crescere, di non finire mai di stupire. La nostra è una terra che non conosce confini!" Il Programma Martedì 28 giugno Ore 17.30, apertura manifestazione e inaugurazione mostra "...Non solo legno". La mostra rimarrà aperta fino al 13 luglio dalle 15.30 alle 18.30 e dalle 20 alle 22. Da mercoledì 29 giugno a sabato 2 luglio Gli artisti lavoreranno dalle 9 alle 13.30 e dalle 15 alle 19.30. Venerdì 1 luglio Ore 14.30, visita guidata al percorso del legno di Praso e agli stand degli artisti partecipanti al simposio; a seguire, laboratorio del feltro, per conoscere questa antica tecnica di produzione di tessuto. Adulti e bambini diverranno protagonisti di una nuova esperienza manuale, quella della trasformazione della lana in feltro. (prenotazioni e informazioni: Consorzio turistico Valle del Chiese, 0465 901217). Sabato 2 luglio Ore 18, chiusura ufficiale della manifestazione. Domenica 3 luglio ...In occasione della festa per la sagra patronale di San Pietro le opere rimarranno in piazza e saranno esposte al pubblico. Gli Artisti Del 2° Simposio Del Legno Teresa Bonaventura vive e lavora a Noale in provincia di Venezia. È scultrice del legno che ha sperimentato fin da piccola nella bottega del padre artigiano falegname. Con lui ha imparato a riconoscere le diverse tipologie, le essenze e la duttilità dei diversi legni. Innumerevoli sono le personali e le collettive alle quali ha partecipato così come i concorsi e i simposi di scultura in Italia e all’estero. Premi e riconoscimenti concorrono a motivare la sua determinazione nel proseguire il faticoso percorso della scultura vissuto come rigorosa ricerca formale ed emotiva. Antonella Grazzi nata a Bleggio Superiore, vive e lavora a Praso dove frequenta per anni la Scuola del Legno di Praso. Fin dall’inizio, il suo avviamento al mondo della scultura lignea è da considerarsi quale continuazione e approfondimento del rapporto con la natura montana. Di certo è stata decisiva la sua abilità manuale che le ha permesso di appropriarsi delle fasi della lavorazione tecnica del legno, dello scalpello e del mazzuolo. La convinzione di dedicarsi a tempo pieno all’attività di scultrice e restauratrice la conduce nel 2006 ad aprire un proprio laboratorio. Se sa accostare con competenza la vicenda di mobili vecchi ed antichi, rimediandone lo stato di conservazione, ha anche saputo trovare una propria dimensione stilistica adeguata ad esprimere il suo immaginario iconico, sia attraverso la partecipazione a parecchi concorsi che nella quotidiana applicazione. Giovanni Leonardi (Ciore) nato a Tione, risiede a Preore dove svolge la professione di allevatore. Da ormai undici anni si dedica alla scultura del legno frequentando i vari corsi proposti dalla scuola di Praso; in questo periodo ha partecipato a vari simposi estivi. Nei suoi lavori ritrae spesso la figura umana, con linee semplici e filanti, ama usare legni del bosco dove vive giocando con le varie tonalità di colore e interpretandone le forme. Matteo Michelotti nato a Riva del Garda, dopo una gioventù trascorsa a Tenno da qualche anno abita e lavora a Dro. Si avvicina alla passione per la scultura quasi per caso frequentando la scuola del legno di Praso dove conosce il maestro Mario Ricci. Il legno, spesso affiancato da altre materie, diventa così elemento di studio nel quale infondere segnali comunicativi e sensibilità, forza espressiva ed energia vitale, Subito attrae nelle sue opere la sintesi simbolica resa attraverso la definizione di elementi realistici inseriti in superfici levigate e sinuose in contrasto con parti ruvide e segnate dal tempo che imprimono tensione ed intensità. Kristina Spasova Yosifova nasce a Bansko – Bulgaria, studia alla Scuola d’Arte e finisce gli studi all’Accademia d’Arte di Sofia fino al 2002 con il prof. Angel Stanev. Membro del bulgaro Artists’ Union affiliato alla International Association of Art Iaa / Unesco e all’associazione Internazionale monumentale Eventi / Aiesm. Dal 2000 partecipa a numerosi simposi internazionali, avendo un ottimo successo. Moreno Togni nasce a Rovereto e risiede a Brentonico. Il legno, generoso e seducente, è per lui una passione. Sono questi gli elementi attraverso i quali tenta di ricavare dallo stesso tutto ciò che offre. È infatti il legno l’unico protagonista dei suoi lavori che a volte accompagna ad altri elementi per esaltarlo. Preferisce legni vecchi, vissuti, con una storia e sui quali altri hanno già messo le mani. Vinzenz Senoner nasce a Santa Cristina Val Gardena (Bolzano) da una famiglia di scultori del legno. Alla giovane età di 14 anni intraprende lo studio della scultura presso un atelier d’arte ad Ortisei. Frequenta i corsi di disegno presso la locale scuola d’arte. Successivamente si dedica allo studio della pittura e della musica, diplomandosi al conservatorio di Bolzano. Spesso premiato in occasione di vari concorsi di scultura e pittura ha esposto in importanti mostre in Italia, Austria, Belgio, Svizzera, Spagna, Germania, Polonia, Usa e Russia. Vive e lavora a S. Cristina Val Gardena.  
   
   
XXV EDIZIONE DEL CONGRESSO EUCARISTICO - SPACCA:´UN RICONOSCIMENTO ALLO SPIRITO ACCOGLIENTE DELLE MARCHE E UN EVENTO INDIMENTICABILE PER TUTTA LA COMUNITA´ ´.  
 
Ancona, 29 Giugno 2011 - Un evento eccezionale per il mondo intero nella cornice di una regione ´da scoprire all´infinito´. Dal 3 all´11 settembre 2011 le Marche ed in particolare l´Arcidiocesi di Ancona di Ancona ospiteranno il Xxv Congresso eucaristico nazionale. Il tema piu` che mai attuale ´Signore da chi andremo? Eucarestia per la vita quotidiana´ richiama l´inquietudine dell´uomo di fronte a scelte difficili. ´La Regione Marche ´ commenta il presidente della Regione Gian Mario Spacca - e` onorata di ospitare il Xxv Congresso Eucaristico Nazionale, evento straordinario il cui significato profondo di pace, solidarieta`, vicinanza e gioia nella fede sara` esaltato dalla presenza del Santo Padre Benedetto Xvi nella giornata conclusiva. Per la nostra comunita` e` un premio a quello spirito ospitale e aperto ai messaggi di unione e fratellanza che da sempre possiede. Accoglieremo il Santo Padre ai piedi della Cattedrale di San Ciriaco, in un luogo dalla forte valenza simbolica, su quel mare che oggi per molti significa dolore, ma anche speranza. Con questi sentimenti le Marche ed Ancona sono pronte ad ospitare migliaia di donne e uomini che vorranno vivere questo grande evento spirituale, ma anche vera e propria festa di popolo. Per loro ´ continua Spacca - ci sara` anche occasione di conoscere e scoprire le Marche compiendo un viaggio tra i suggestivi borghi storici che invitano ad un viaggio nella tradizione, le dolci colline, le citta` d´arte, la natura, i numerosi teatri storici e i musei, le spiagge e le montagne in cui ambiente e divertimento convivono in armonia. E poi il patrimonio culturale ed architettonico che consente di ripercorrere secoli in poche ore e i monasteri, gli eremi e le abbazie dove silenzio, raccoglimento e bellezza innalzano lo spirito´. La rilevanza del Congresso Eucaristico e` testimoniata anche dall´ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri che lo ha dichiarato ´Grande Evento´. I gruppi di lavoro per l´organizzazione e la gestione del programma sono guidati da una Segreteria di coordinamento. La segreteria e i singoli gruppi sono composti dai rappresentanti del Congresso Eucaristico, del dipartimento nazionale della protezione Civile, del dipartimento di Sicurezza della Regione Marche. Molteplici i settori di intervento: ordine e sicurezza pubblica; trasporti e viabilita`; assistenza sanitaria e accoglienza diversamente abili; servizi; ristorazione; allestimenti aree e spazi per gli eventi; informazione e comunicazione di servizio; accoglienza; ricettivita` e itinerari turistici e culturali; sistemi tecnologici e centri decisionali; volontariato; amministrazione. La settimana si articolera` in momenti spirituali e celebrativi, riflessioni e testimonianze e culminera` con la Santa Messa che Papa Benedetto Xvi celebrera` domenica 11 settembre 2011 ad Ancona nell´area Fincantieri. Una caratteristica del prossimo Congresso Eucaristico rispetto alle edizioni precedenti riguardera` la pluralita` delle sedi o diocesi ´ Ancona - Osimo, Fabriano, Jesi, Loreto, Senigallia ´ in cui verranno collocate le diverse tematiche e i vari momenti delle giornate eucaristiche congressuali. L´intento di questa scelta e` quello di coinvolgere l´intero territorio della Metropoli`a, a sottolineare la dimensione popolare dell´evento congressuale. Ovviamente il momento clou sara` quella di domenica 11 settembre quando il Papa atterrera` in elicottero al Molo Wojtyla del porto di Ancona. La giornata, per la quale e` previsto l´arrivo di circa 300mila fedeli, sara` seguita da tutti i media nazionali e internazionali e, al di la` del profondo significato spirituale di questo appuntamento, le Marche avranno l´opportunita` unica di promuovere l´immagine del proprio territorio a livello mondiale. L´auspicio e` quello di rafforzare un´immagine turistica di grandissima qualita`, di restituire la percezione di una terra in cui si vive molto bene, in quanto regione con la piu` alta speranza di vita in Europa. Non e` la prima volta che le Marche si preparano ad ospitare grandi eventi promossi dalla Chiesa. Ricordiamo le visite di Beato Giovanni Paolo Ii, di Papa Benedetto Xvi e l´Agora` dei Giovani: momenti che hanno segnato la storia recente della comunita` marchigiana, lasciando un ricordo indelebile di giornate vissute intensamente. Sara` certamente cosi` per il Congresso Eucaristico Nazionale di settembre.  
   
   
SICILIA: FIRMA INTESA PER TUTELA BENI ECCLESIASTICI  
 
Palermo, 29 giugno 2011 - Firmato l´accordo tra la Regione e la Chiesa siciliana per promuovere la tutela, la conservazione, il recupero e la qualificazione del patrimonio ecclesiastico di interesse culturale. L´assessore regionale dei Beni culturali e dell´ Identita´ siciliana, Sebastiano Missineo, Monsignor Domenico Mogavero, Vescovo delegato per i beni culturali ecclesiastici dalla Conferenza Episcopale Siciliana, il dirigente generale dei Beni culturali della Regione siciliana, Gesualdo Campo, e don Giovanni Accolla, direttore dell´Ufficio regionale per i beni culturali ecclesiali, hanno sottoscritto ieri il protocollo d´intesa che, attraverso un apposito Comitato tecnico di programmazione, selezionera´ le opere ammissibili a finanziamento. "Questa intesa - ha detto Missineo - definisce le linee guida per rendere piu´ veloci ed efficienti gli interventi sul vasto patrimonio ecclesiastico regionale, compatibilmente con le risorse a nostra disposizione. Sara´ il comitato a verificare le richieste e a stabilire le prorita´ utilizzando i fondi regionali ed europei. Sul Po-fesr 2007-2013 la Regione ha destinato 11 milioni di euro, circa la meta´ della dotazione della misura corrispondente, per i beni ecclesiastici e attiveremo ulteriori finanziamenti sui Programmi Operativi Interregionali che saranno operativi a breve". I parametri su cui la commissione lavorera´ per stilare una graduatoria degli interventi sono l´urgenza per la conservazione dei beni, la loro importanza qualitativa, le esigenze di culto e la prosecuzione e conclusione di lavori gia´ iniziati. Il comitato e´ formato da otto componenti: dal dirigente generale dei Beni culturali e da tre esperti nominati da parte regionale, dal direttore dell´ufficio per i beni culturali ecclesiali della Conferenza Episcopale siciliana e tre consulenti nominati dalla C.e.si. "Per la prima volta - ha sottolineato Campo - la programmazione degli interventi sara´ realizzata da un comitato che vincolera´ le Soprintendenze e le diocesi a un percorso di garanzia e che avra´ il compito di razionalizzare al meglio i fondi su cui possiamo contare per tutelare l´immenso patrimonio di beni ecclesiastici regionale". Attraverso il coordinamento tra l´assessorato ai Beni culturali e la Conferenza Episcopale siciliana "vogliamo evitare - ha spiegato Monsignor Mogavero - corsie preferenziali che si sono verificate in passato e dare la possibilita´ a tutte le diocesi di accedere allo stesso modo alle risorse per ottenere un trattamento in base alle reali esigenze". L´accordo prevede anche la creazione di reti tra operatori culturali e di partenariati pubblico-privati per la gestione del patrimonio culturale e la realizzazione di programmi formativi per migliorare le competenze professionali. "Grazie a questa intesa - conclude Mogavero - si esce dalla visione un po´ esclusiva dei beni della Chiesa e si comincia un percorso di valorizzazione e di fruizione dei nostri siti. Ad esempio pensiamo alla promozione di eventi di grande richiamo per incrementare i flussi di turismo culturale e religioso che possono avere una forte ricaduta occupazionale ed economica sul territorio".  
   
   
TURISMO. VENETO FOR YOU A VENEZIA: LA REGIONE PIÙ OSPITALE D’ITALIA PRESENTA LA SUA OFFERTA AI TOUR OPERATORS DI TUTTO IL MONDO  
 
Venezia, 29 giugno 2011 - Dieci anni di ottimi affari, attualmente in forte crescita anche a fronte di una situazione nazionale più che stagnante: questo lo scenario della decima edizione di “Veneto For You”, la borsa internazionale del turismo veneto, organizzata da Regione e Centro Estero delle Camere di Commercio, che si svolgerà all’Hotel Hilton Molino Stucky giovedì 30 giugno prossimo. Per l’intera giornata 150 operatori di tutto il mondo, individuati dalle delegazioni Enit nei Paesi che guardano con maggiore interesse alla regione più ospitale d’Italia e alla città più fiabesca e bella del mondo, incontreranno “vis a vis” circa 300 imprese turistiche venete in oltre 4 mila confronti già programmati, dove si contratteranno i pacchetti da proporre ai clienti per una vacanza piacevole ed emozionale al più alto livello di qualità e che ogni giorno si arricchisce di iniziative (l’ultima in ordine di tempo è il servizio turistico operato a Venezia con idrovolanti). “La ripresa del turismo segnala l’uscita dalla crisi economica planetaria – ha sottolineato l’assessore al turismo del Veneto Marino Finozzi – rispetto alla quale c’è un generale riposizionamento dell’offerta mondiale che dobbiamo cogliere per raggiungere l’obiettivo che ci siamo posto: 20 – 20 – 20, Portare cioè per il 2010 in Veneto 20 milioni di ospiti vecchi e nuovi rispetto ai 14 milioni attuali, passando da un fatturato di 12 miliardi di euro ad uno di 20 miliardi. Il sistema turistico deve sapere che ha nella Regione un compagno di viaggio che guarda a questi risultati che sono alla nostra portata. E Buy Veneto potrà essere un’ulteriore opportunità per recuperare quote di turismo a noi vicino che oggi, anche a causa della primavera dei paesi africani del Mediterraneo, cercano mete diverse sicure e di qualità”. Il programma ufficiale di Buy Veneto prevedono alle ore 11,30 di giovedì 30 giugno, nella Sala Bellini – Casanova al 1° Piano dell’Hotel Molino Stucky Hilton di Venezia, la cerimonia formale di apertura con conferenza stampa, alla quale interverranno l’assessore Finozzi, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, l’assessore al turismo della Provincia di Venezia Giorgia Andreuzza, il vicepresidente Vicario Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto Lorenzo Belloni, il presidente dell’Enit Matteo Marzotto e il presidente del Veneto Luca Zaia. Per gli operatori e la stampa invitata è stato previsto il parcheggio gratuito al garage Venezia Parking Tronchetto e un servizio navetta di transfert dal tronchetto all’Hotel Molino Stucky e ritorno.  
   
   
NEI SUONI DEI LUOGHI: NELLA SPLENDIDA CORNICE DI VILLA DE BRANDIS A SAN GIOVANNI AL NATISONE  
 
 San Giovanni al Natisone, 29 giugno 2011 - Nei Suoni dei Luoghi: fa tappa nella splendida cornice di Villa De Brandis a partire dalle ore 21.00 di oggi con ingresso gratuito Ecoensemble Trio in concerto. Il Trio Ecoensemble è una formazione interamente femminile con Morena Mestieri al flauto, Anna Bellagamba al pianoforte e Paola Fundarò all’oboe. Assieme sono uno dei pochi gruppi europei che si dedica esclusivamente allo studio e all´interpretazione del repertorio per flauto, oboe e pianoforte. Hanno pubblicato un Cd nel 2004 (Eurarte editore), interamente composto da opere originali e favorevolmente accolto dalla critica specializzata che ha apprezzato in particolare l´accurato lavoro di ricerca sul testo e la fedeltà all´originale, unito alla brillantezza dell´esecuzione. In programma: J. Demersseman (1833-1866): 
Fantasia concertante op. 36; 
H. Hertz (1803-1888): 
Variazioni sopra un tema di Bellini per pianoforte; 
F. Doppler (1821-1883)
La Sonnambula: Paraphrase en souvenir de Adelina Patti op 42; 
F. E K. Doppler (1821-1888/1825-1900): 
Rigoletto-fantaisie op. 38 ;
J. Demersseman e F. Berthelemy (1833-1866/1829-1868)Guillaume Tell: duo brilliant. In occasione del concerto apertura straordinaria a partire dalle 19.30 di Villa De Brandis per visite guidate.