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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Settembre 2011
PARLAMENTO EUROPEO: PLENARIA DEL 12-15 SETTEMBRE: CRISI E LIBIA IN PRIMO PIANO, FRA GLI ALTRI ARGOMENTI, ENERGIA, EUROZONA, CORRUZIONE, TRIVELLAZIONI E MEDIAZIONE  
 
Bruxelles, 12 settembre 2011 - Riprende l´attività della plenaria dopo la pausa estiva: una serie di dossier arrivano al voto, mentre i deputati affronteranno in due dibattiti la crisi dell´eurozona e la situazione in Siria e in Libia. All´ordine del giorno anche nuovi poteri per l´agenzia per il controllo delle frontiere esterne Frontex. Frontex: maggiori poteri per un miglior controllo delle frontiere - L’agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell´Ue inizierà il controllo attivo delle frontiere entro la fine del 2011. Un ispettore speciale assicurerà che l’agenzia Frontex rispetti, nelle azioni intraprese, i diritti fondamentali. Il Parlamento europeo voterà sui cambiamenti proposti al mandato dell´agenzia. Energia: l´industria dovrà rivelare informazioni privilegiate - Nuove regole per prevenire abusi sul mercato energetico all´ingrosso, e quindi proteggere i consumatori finali, saranno votate mercoledì in Plenaria. Il mercato energetico europeo all´ingrosso sarà monitorato da un´agenzia indipendente per permettere ai governi nazionali di prevenire o sanzionare comportamenti contrari alla libera concorrenza. Dibattito sulla crisi dell´Eurozona - Il Parlamento terrà mercoledì mattina un dibattito importante, con la partecipazione dei rappresentanti della Commissione e del Consiglio, sull´evolversi della crisi della zona euro. Il Consiglio presenta la sua posizione sul bilancio 2012 - Il Consiglio dei ministri del bilancio dell´Ue presenterà all´Aula mercoledì prossima a Strasburgo la sua posizione sul bilancio comunitario per il 2012. I ministri chiederanno di limitare l´aumento di bilancio al 2,9% per gli impegni di pagamento (le stime di lungo termine) e del 2,02% per i pagamenti (la spesa reale per il 2012). La Commissione aveva proposto un aumento, rispettivamente, del 3,7% e del 4,9%. Libia, Siria e carestia nell´Africa dell´Est - Il Parlamento traccerà la via da seguire per fornire un supporto alla popolazione libica e contribuire alla ricostruzione del Paese. Recentemente l´Ue ha proibito le importazioni di petrolio dalla Siria in risposta alle azioni repressive del Presidente Bashar al-Assad nei confronti dei difensori della democrazia. Il Presidente polacco interverrà in Plenaria - Bronislaw Komorowski, Presidente della Repubblica polacca, terrà un discorso al Parlamento nel corso della seduta solenne di martedì a mezzogiorno. La Polonia è attualmente al timone della presidenza semestrale a rotazione dell’Unione Europea. Trivellazioni offshore: i deputati chiedono maggiore protezione ambientale - Le trivellazioni in mare aperto per petrolio o gas dovrebbero essere autorizzate solo nel caso che l´impresa abbia presentato un piano di emergenza e dimostrato di avere risorse sufficienti per riparare un eventuale danno ambientale. I dipendenti dovrebbero essere protetti in caso di denunce di rischi alla sicurezza. Maggior impegno contro la corruzione nei paesi Ue - I deputati chiedono con urgenza a Consiglio e Commissione di garantire che tutti i governi nazionali si impegnino fermamente a combattere la corruzione e a rinforzare le disposizioni al riguardo. Secondo il pacchetto non legislativo anti-corruzione presentato a giugno, il costo della corruzione per l´economia Ue è pari a €120 miliardi l´anno. Diritti dei cittadini e ambiente: priorità per la commissione petizioni - La protezione dell’ambiente e il rispetto per i diritti fondamentali dei cittadini europei rimangono le priorità per la commissione per le petizioni, secondo la relazione sulle sue attività per il 2010, che sarà votata mercoledì. Il testo chiede un portale web dedicato, per incrementare la visibilità delle petizioni. Mediazione in cause civili: meno tempo e denaro grazie alle regole europee - La legislazione europea sull´uso della mediazione come sistema alternativo ai procedimenti giuridici ha ottenuto importanti risultati, permettendo ai cittadini di risolvere contenziosi a costi e tempi minori, secondo quanto afferma il progetto di risoluzione che sarà votato questa settimana. L´italia, la Bulgaria e la Romania sono menzionate come i paesi nei quali l´uso della mediazione si è maggiormente affermato.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO E DEL PRESIDENTE VAN ROMPUY: "IL DECIMO ANNIVERSARIO DEGLI ATTACCHI TERRORISTICI NEGLI STATI UNITI "  
 
Bruxelles, 12 settembre 2011 - "E trascorso un decennio dallo shock degli odiosi attacchi dell´11 settembre 2001 a New York e a Washington Dc, in seguito ai quali persero la vita oltre 3000 persone originarie di tutto il mondo. Oggi l´Europa onora le vittime ed esprime la propria solidarietà con coloro che hanno perso i propri cari a causa di questi e di tutti gli altri attacchi terroristici." E´ quanto si legge nella dichiarazione congiunta del Presidente della Commissione José Manuel Barroso e del Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. "Allora il mondo reagì rapidamente e in maniera duratura al flagello del terrorismo, ma le deliranti ideologie che hanno ispirato questi attacchi rappresentano ancora una minaccia. Per questo l´Europa è a fianco dei suoi amici e alleati nella lotta contro le reti terroristiche e il loro sostrato economico. Il consenso raggiunto in seno all´Assemblea generale delle Nazioni Unite su una strategia antiterroristica globale dimostra che il mondo è unito, senza distinzioni religiose o di qualsiasi altro tipo. L´europa rimane vigilante e continua a progredire nel miglioramento della cooperazione tra le autorità di contrasto, nella protezione dei sistemi di trasporto e delle infrastrutture critiche e nella tutela dei propri cittadini. Inoltre stiamo lavorando insieme agli Stati Uniti e ai nostri partner per invertire le condizioni che possono favorire la diffusione del terrorismo e delle malintese idee che lo ispirano. Dobbiamo continuare a contrastare la radicalizzazione e il reclutamento di nuovi terroristi. Se rimarremo fedeli ai nostri valori fondamentali questa sfida potrà solo essere vinta, sia in Europa che sul palcoscenico mondiale. Promuovere il ruolo della legge, dei diritti umani e della governance democratica, aprire un dialogo interculturale, fornire opportunità economiche e d´istruzione: questa è la migliore garanzia per rafforzare la sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri partner internazionali. A distanza di dieci anni dagli attentati negli Stati Uniti le piazze di Tunisi , del Cairo, di Bengasi e di tutto il mondo arabo hanno lanciato un potente segnale in favore della libertà e della democrazia. È questa la risposta più efficace allo stolto odio e al cieco fanatismo dei crimini dell´11 settembre."  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA RAFFORZA L´IMPEGNO CONTRO L´ESTREMISMO VIOLENTO  
 
Bruxelles, 12 settembre 2011 - Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni, ha inaugurato il 9 settembre la rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione. L´iniziativa mira a contrastare l´estremismo violento e a sostenere l´impegno degli Stati membri contro la radicalizzazione violenta e il reclutamento a fini terroristici. L´obiettivo della rete è creare un collegamento tra gli operatori chiave nel settore della lotta alla radicalizzazione in tutta l´Unione europea (operatori sociali, leader religiosi, leader giovanili, forze di polizia, ricercatori e chiunque lavori "sul campo" nelle comunità vulnerabili). «L´unione europea deve fare di più per contrastare la minaccia crescente dell´estremismo violento. È per questo che oggi inauguriamo la rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione, che intende sostenere gli Stati membri nel loro impegno volto a migliorare la sensibilizzazione al problema ed a trovare modi per contrastare l´ideologia e la propaganda degli estremisti. Come abbiamo imparato dalle esperienze passate, il terrorismo non può essere collegato a una sola fede o idea politica, né tantomeno a una regione particolare. Per questo motivo il nostro impegno contro l´estremismo violento deve tener conto dei diversi modelli di radicalizzazione. E non dobbiamo dimenticare che l´ispirazione ideologica e i punti di riferimento per la radicalizzazione si possono trovare anche nelle politiche di movimenti populisti presenti nell´Unione europea», ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria Ue per gli Affari interni. L´inaugurazione della rete si svolgerà a Bruxelles e sarà seguita da una prima sessione di lavoro che vedrà riuniti i membri fondatori della rete e i rappresentanti degli Stati membri, della Norvegia e delle istituzioni dell´Unione. La sessione inaugurale sarà l´occasione per i partecipanti di avere uno scambio di vedute su come rendere operativa la rete e sulle priorità da assegnarle. Lo scopo della rete è individuare buone pratiche e promuovere lo scambio di informazioni ed esperienze per quanto riguarda i diversi aspetti della radicalizzazione violenta, ad esempio l´uso di internet e dei media sociali a fini di propaganda estremista e il ricorso alle tecnologie dell´informazione e della comunicazione da parte di terroristi. La rete punta a contrastare ogni tipo di radicalizzazione prima che si trasformi in estremismo violento. La rete sarà affiancata da un forum on line e da conferenze tenute in tutta l´Unione per raccogliere esperienze e conoscenze allo scopo di migliorare la sensibilizzazione al problema della radicalizzazione e consolidare le tecniche di comunicazione. Essa incoraggerà figure modello e opinion leader credibili a trasmettere messaggi positivi che offrano alternative alla propaganda violenta ed estremista. La rete contribuirà inoltre ai processi politici a livello nazionale ed europeo e sosterrà la Commissione europea e gli Stati membri nel loro lavoro fornendo strumenti adeguati per la prevenzione del terrorismo. Contesto - Il 22 novembre 2010 la Commissione ha adottato una "Strategia di sicurezza interna dell´Ue in azione" che individua nella prevenzione della radicalizzazione, che può portare ad atti di terrorismo, una priorità di azione e annuncia l´istituzione della rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione (Ran). Sono state previste anche altre azioni, come l´organizzazione di una conferenza ministeriale nel 2012 sulla prevenzione della radicalizzazione e del reclutamento al terrorismo. La Commissione svolge un ruolo fondamentale nel coordinare e agevolare il lavoro di tutti gli interlocutori che partecipano alla rete, e metterà a disposizione i mezzi necessari per allestire la piattaforma Ran, organizzarne il segretariato e assicurarne il funzionamento. Al progetto saranno destinati più di 20 milioni di euro in quattro anni sotto forma di sostegno diretto agli Stati membri e di finanziamento di vari progetti. In quanto "rete di reti", la Ran sarà costituita da gruppi, associazioni e piattaforme impegnate su un piano pratico e concreto nella prevenzione della radicalizzazione. Il loro lavoro sarà organizzato per gruppi, comprendenti tra l´altro responsabili politici, funzionari dei servizi di contrasto e di sicurezza, pubblici ministeri, autorità locali, universitari, esperti del settore e organizzazioni della società civile, comprese le associazioni delle vittime.  
   
   
UE: ANDRIS PIEBALGS VISITA IL LESOTHO PRIMA DELLE PROSSIME ELEZIONI E ANNUNCIA AIUTI DI 15 MILIONI DI EURO PER MIGLIORARE L´APPROVVIGIONAMENTO IDRICO  
 
Bruxelles, 12 settembre 2011 – Lunedì 12 settembre Il commissario europeo per lo sviluppo Andris Piebalgs si recherà in Lesotho per una visita di due giorni. Il paese, che si prepara alle elezioni politiche e amministrative, lotta attualmente contro gli effetti di una grave crisi di bilancio. Il commissario Piebalgs si accinge inoltre ad annunciare l´erogazione di 15 milioni di euro che permetteranno al Lesotho di migliorare l´approvvigionamento di acqua potabile e gli impianti igienico-sanitari e proseguire così il programma nazionale di sviluppo. Durante la visita il commissario incontrerà Pakalitha Mosisili, Primo ministro del Lesotho, e alcuni membri del governo, leader delle istituzioni governative e rappresentanti della comunità diplomatica. In vista del viaggio, il commissario Piebalgs ha dichiarato: "Il Lesotho si trova attualmente in una fase critica, con ben due consultazioni elettorali previste nei prossimi sei mesi. Per il popolo del Basotho lo svolgimento regolare di libere elezioni è la migliore garanzia di uno sviluppo sostenibile e partecipativo. Proporrò di intensificare le relazioni Ue-lesotho elevandole a livello politico grazie ad un dialogo regolare e aperto su cooperazione, governance, commercio e altri temi di interesse." La visita è un riconoscimento del solido partenariato tra il Regno di Lesotho e l´Unione europea. Le discussioni con i rappresentanti del paese verteranno sulla cooperazione in corso, sulle relazioni politiche e sul buon governo. La visita ribadisce inoltre l´impegno dell´Unione ad aiutare il Lesotho a conseguire gli obiettivi di sviluppo del millennio, a ridurre gli effetti sociali dell´epidemia di Hiv/aids e a superare l´attuale crisi di bilancio. In questo contesto il commissario Piebalgs visiterà due progetti finanziati dall´Unione europea: insieme a Tamsyn Barton, direttore generale della Bei, Piebalgs si recherà sul sito del progetto Maseru Waste Water che offre impianti igienico-sanitari migliori a oltre 100 000 abitanti della capitale Maseru e costituisce un esempio vincente di come i fondi Ue possano combinarsi con i prestiti della Bei; il commissario visiterà inoltre la Apparel Lesotho Alliance to fight Aids (Alafa), che sostiene la lotta contro il virus Hiv/aids tra gli 40.000 operai del comparto tessile del paese. (per ulteriori informazioni si veda il Memo/11/586 dedicato ai due progetti). Aiuti Ue al Lesotho - Per il periodo 2007-2013 il Lesotho beneficia di aiuti bilaterali a titolo del Fondo europeo di sviluppo (Fes) per un totale di 139,3 milioni di euro. Buona parte degli aiuti Ue è attualmente erogata per sostenere la strategia nazionale di sviluppo e la strategia per il settore idrico e igienico-sanitario. L´ue fornisce inoltre sostegno alle istituzioni giudiziarie, alla decentralizzazione e agli attori non statali. L´unione partecipa peraltro con l´Unicef ad un programma che elargisce contributi finanziari e sostegno sociale agli orfani e ai bambini vulnerabili al fine di lenire le conseguenze dell´epidemia di Hiv/aids che minaccia l´impegno del paese ai fini dello sviluppo. L´erogazione dei 15 milioni di euro che il commissario Piebalgs si accinge ad annunciare rientra nei fondi del 10° Fes. Programma della visita- Tra il 12 e il 13 settembre il commissario Piebalgs incontrerà: il Primo ministro Pakalitha Mosisili; il Ministro degli affari esteri Mohlabi Kenneth Tsekoa; il Ministro delle finanze e ordinatore nazionale Timothy Thahane; il Ministro delle risorse naturali Monyane Moleleki, sono inoltre previste riunioni con rappresentanti delle istituzioni di governo (revisore generale, presidente della Corte suprema, Mediatore, direttore generale della Direzione anticorruzione e difesa economica), di partiti politici, della società civile e Ong, del settore privato e della stampa.  
   
   
UE, 10 STORIE, UN OBIETTIVO COMUNE: AIUTARE GLI ALTRI  
 
Bruxelles, 12 settembre 2011 - Sono giovani, dinamici e desiderano aiutare le persone in difficoltà. Stiamo parlando dei giovani volontari europei. Si sono dati appuntamento in questi giorni davanti al Parlamento Europeo per condividere le loro esperienze, per discutere su come agire e per convincere altri giovani a farne parte. Non ci siamo demoralizzati nonostante la pioggerella e siamo andati a conoscerli. Circa 1500 volontari hanno riempito questo weekend l´Esplanade Solidarność 1980 di fronte al Parlamento europeo per unire le forze e celebrare il volontariato.  
   
   
AL FESTIVAL DI DANTE LA PROPOSTA DEL COSTITUZIONALISTA ZAGREBELSKY INCOSTITUZIONALI LE LEGGI INCOMPRENSIBILI BASTA CON LE LEGGI CONFUSE E CRIPTATE. DUE ARTICOLI DI UNA EVENTUALE RIFORMA DELLA CARTA RILANCIANO IL VALORE RIVOLUZIONARIO DI UN LINGUAGGIO CHIARO E ALLA PORTATA DI TUTTI.  
 
Ravenna 12 settembre 2011– “Articolo 1: Ogni norma legislativa deve essere formulata in maniera completa, comprensibile e senza rimandi. Articolo 2: L’inosservanza dell’articolo precedente comporta la incostituzionalità della norma”. Opportunamente collocate all’inizio di un’eventuale riforma della Costituzione italiana, spiega Gustavo Zagrebelsky, past president della Corte Costituzionale, queste due regolette tanto semplici da apparire ovvie, creerebbero nel nostro Paese il presupposto di una salutare rivoluzione culturale e sociale, l’incipit di un modo nuovo e civile di concepire i rapporti tra legislatore e cittadino. Metterebbero la parole fine alle leggi confuse, prolisse e non di rado volutamente incomprensibili che ormai caratterizzano i nostri codici, e agli oscuri rimandi a codicilli e norme, che a loro volta rimandano ad altre norme e codicilli altrettanto oscuri. La democrazia, la certezza del diritto esigono prima di tutto chiarezza e trasparenza linguistica. La proposta di Zagrebelsky è maturata l’ 8 settembre a Ravenna sul filo di un ragionamento coerente con il tema del convegno La lingua delle Costituzione italiane 1848 – 2011, che Accademia della Crusca e la locale Fondazione Cassa di Risparmio hanno organizzato come debutto della prima edizione del Festival di Dante. Protagonisti, tra gli altri, la linguista Bice Mortara Garavelli, lo storico del diritto Federigo Bambi, il presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna Antonio Patuelli in veste di studioso del Risorgimento, e come moderatore Pierluigi Visci, direttore del Quotidiano Nazionale e del Resto del Carlino. Molti e dotti i confronti tra lo Statuto albertino del 1848 e la Carta repubblicana vigente, i riferimenti storici, le diverse basi sociali e obiettivi. Allora la concessione di un sovrano che si autolimitava indotto dalle circostanze; qui una nuova classe dirigente decisa a riscattare una nazione da una guerra rovinosa costruendo un nuovo Stato. Allora l’esplicitazione di regole concrete che già esistevano; qui la definizione dei principi ideali destinati a disegnare l’architrave astratta di una società futura ricca di valori: equità, giustizia solidarietà. Valori che si sono materializzati nello stesso linguaggio della Costituzione: frasi brevi, concetti espressi con chiarezza e senza enfasi, parole prese per lo più del linguaggio comune, tecnicismi lo stretto indispensabile. Un carta che doveva parlare a tutti i cittadini. “L’opposto”, ha commentato Zagrebelsky, “di quanto è poi accaduto negli ultimi decenni in cui hanno trionfato retorica, linguaggi cifrati e il contemporaneo svuotamento dei contenuti normativi. Esempio evidente ne è l’articolo 111 della riforma che ha istituito il cosiddetto ‘giusto processo’. Una formula con cui evidentemente si voleva far capire, a vantaggio di qualcuno, che l’intera precedente giurisdizione era stata ingiusta”. La produzione legislativa di questi anni, ha aggiunto, si distingue per queste caratteristiche che contraddicono fin troppo apertamente lo spirito della Costituzione: “Fino a errori lessicali macroscopici che denunciano anche crasse ignoranze. Sempre l’articolo 111 recita ‘La giurisdizione si attua attraverso il giusto processo’. Ma la giurisdizione si esercita, non si attua. Perché altrimenti diventa un concetto metafisico. Di sicuro, però, gli artefici non pensavano ad Aristotele o a San Tommaso. Pensavano forse a qualche amico degli amici”  
   
   
BOLZANO, DURNWALER INCONTRA TAJANI: RICERCA, INNOVAZIONE, TURISMO, MOBILITÀ  
 
Bolzano, 12 Settembre 2011 - Parole di elogio per l´Alto Adige da parte del vicepresidente della Commisione Europea Antonio Tajani, Che l’ 8 settembre ha incontrato a Bolzano il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder. "L´europa deve tornare all´economia reale - ha detto Tajani - e l´Alto Adige è un modello da seguire con il suo tessuto di piccole e medie imprese artigiane, industriali e turistiche". Il colloquio fra Tajani e Durnwalder, svoltosi questa mattina a Palazzo Widmann, si è inizialmente concentrato sui temi economici, con particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo. "Sappiamo che in questo settore dobbiamo recuperare terreno - ha detto Luis Durnwalder - e la nostra strategia punta su due assi principali: da un lato continuare a incentivare la ricerca fatta al proprio interno dalle grandi aziende, dall´altra creare quel Parco Tecnologico che potrebbe essere il volano per far crescere l´innovazione tra le piccole e le medie imprese". "Bruxelles valuta in maniera positiva queste proposte - ha spiegato il commissario europeo Antonio Tajani - e sosterrà gli impegni della Provincia di Bolzano per rafforzare la spinta innovativa dell´economia". Per quanto riguarda la situazione generale dell´economia a livello europeo, Tajani ha sottolineato che "bisogna tornare all´economia reale, concreta. L´alto Adige è un modello da seguire perchè il tessuto di piccole e medie imprese attive nell´industria, nell´artigianato e nel turismo può poggiare su fondamenta solide". Durnwalder e Tajani si sono poi confrontati sulle possibilità di inserire il marketing turistico altoatesino in un contesto di più ampie dimensioni, profilandosi in maniera unitaria come Dolomiti, arco alpino o Mitteleuropa per raggiungere i mercati più lontani e più interessanti: dalla Cina alla Russia. "Da questo punto di vista - ha aggiunto il vicepresidente della Commissione Europea - i primi importanti passi in avanti sono già stati compiuti con il riconoscimento delle Dolomiti patrimonio dell´umanità da parte dell´Unesco e con la candidatura del Nord-est a capitale europea della cultura". Una delle caratteristiche dell´Alto Adige, che Tajani vede come fonte di notevoli possibilità di sviluppo, è poi il pluringuismo tipico di questa terra di confine. "Il presidente Luis Durnwalder mi ha illustrato il modello dell´Università trilingue di Bolzano - ha commentato Antonio Tajani - che considero estremamente interessante in chiave europea". Per quanto riguarda il traffico e la mobilità, infine, Tajani e Durnwalder hanno espresso posizioni comuni sul tunnel di base del Brennero, considerata "opera prioritaria per sgravare l´arco alpino dal traffico di transito e incrementarne la competitività". Sull´aeroporto, infine, il commissario europeo con deleghe su economia e imprenditoria si è detto "convinto della necessità di un ampliamento, soprattuto alla luce dei bisogni di un territorio ad alta vocazione turistica".  
   
   
BOLZANO: IL PRESIDENTE DURNWALDER RICEVE DELEGAZIONE DAL CANTONE SVIZZERO DELL´ARGOVIA  
 
 Bolzano, 12 settembre 2011 - - Il presidente della Provincia Luis Durnwalder , venerdì 9 settembre 2011, ha ricevuto la visita di una delegazione di alti funzionari del Cantone svizzero dell´Argovia, guidata dal premier Urs Hofmann. Al centro del colloquio l´autonomia altoatesina. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha illustrato agli ospiti svizzeri le peculiarità dell´autonomia altoatesina ed in particolare le misure adottate per venire incontro alle esigenze dei tre gruppi linguistici, quali la proporzionale nella suddivisione di posti pubblici e nell´assegnazione di abitazioni. Un altro aspetto sottolineato è quello degli interventi volti a contenere l´abbandono delle aree rurali. Come ha detto il presidente Durnwalder "è importante investire non solo nei centri cittadini, ma anche in periferia; infatti se i paesi sono vitali anche le persone scelgono di restare a viverci". Da parte sua il premier del Cantone dell´Argovia, Urs Hofmann, ha fatto presente come questi intenti rispecchino i principi fondamentali a cui fà riferimento la Svizzera. Tra gli altri temi affrotnati nel corso dell´incontro vi sono stati il finanziamento dei Comuni, i flussi migratori e la politica energetica. Il presidente Durnwalder, che era già stato in visita nel Cantone dell´Argovia, ha ricordato come la provincia di Bolzano collabori da anni con la Svizzera nell´ambito di numerosi progetti Interreg ed anche in seno alla Comunità di lavoro delle regioni dell´arco alpino Arge Alp. Il Canton Argovia (tedesco Aargau) è uno dei cantoni più settentrionali della Svizzera, si estende su un’area di 1.404 km², e vanta una popolazione di circa 580.000 abitanti (dati del 2006), di cui oltre l’87 per cento di lingua tedesca a fronte di un 3,3 per cento di lingua italiana e di un 2 per cento di lingua servo-croata. La capitale è Aarau.  
   
   
TRENTINO ALTO ADIGE: CIMONE, GARNIGA TERME E ALDENO VERSO L’UNIONE  
 
 Trento, 12 setembre 2011 - I sindaci dei comuni trentini di Cimone, Garniga Terme ed Aldeno, Damiano Bisesti, Andrea Friz ed Emiliano Beozzo, hanno incontrato il 9 settembre a Bolzano l’Assessore regionale agli Enti locali Roberto Bizzo per presentare il progetto di unione comunale. Gli amministratori dei tre comuni, non inseriti in nessuna comunità di valle, da oltre un anno stanno discutendo sulla possibilità di unificare i propri servizi per ottimizzare i costi e la gestione, grazie anche al sostegno previsto dalla legge regionale che concede finanziamenti ai comuni che decidono di associarsi in un’unione. In passato, grazie alle unioni comunali, otto comuni trentini sono poi arrivati volontariamente alla fusione, tramite referendum. Si tratta dei sei municipi della Valle di Ledro che hanno dato vita al comune di Ledro e a quello di Comano Terme, nato dalla fusione di Lomaso e di Bleggio Inferiore. I tre sindaci hanno chiarito che entro fine mese porteranno il progetto in discussione nei rispettivi consigli comunali e si sono detti fiduciosi sul fatto che possa trovare il necessario consenso fra la popolazione dei tre comuni, circa 4.100 abitanti, 3.000 per Aldeno, 400 per Garniga Terme e 700 per Cimone. “Dobbiamo cominciare a ragionare in maniera diversa, hanno detto, in maniera unitaria”. L’assessore regionale Roberto Bizzo ha garantito il proprio appoggio a questo progetto, giudicandolo un’operazione intelligente visto il difficile momento economico e la necessità di razionalizzare le risorse pubbliche. Unificando le forze e le risorse e valorizzando le attività all’interno del territorio, ha aggiunto Bizzo, si può garantire ai cittadini una gestione dei servizi più efficiente, efficace e maggiormente economica. Il finanziamento che sarà concesso dalla Regione, una volta che il progetto verrà approvato dai consigli comunali, interverrà sia sulle spese correnti dei tre comuni, che su quelle in conto capitale per sostenere le spese della nascente unione.  
   
   
TRENTO: TAVOLO DELL´ECONOMIA SOLIDALE: LE MODALITA´ OPERATIVE  
 
 Trento, 12 settembre 2011 - Via libera l’ 8 settembre dalla Giunta provinciale - su proposta degli assessori Alessandro Olivi, Tiziano Mellarini e Franco Panizza - alle modalità operative e di funzionamento del Tavolo provinciale dell´economia solidale, organo consultivo attraverso il quale la Provincia darà attuazione a quanto previsto dalla legge 13 del giugno 2010 sulla promozione dell´economia solidale e della responsabilità sociale delle imprese. Il Tavolo è nominato dalla Giunta provinciale ed è composto dal suo presidente (o da un assessore delegato), dai dirigenti generali dei Dipartimenti competenti in materia di industria, turismo, commercio e agricoltura, da un rappresentante delle Autonomie locali e da sei rappresentanti espressi dal mondo dell´economia solidale. Il Tavolo ha il compito di formulare pareri e proposte alla Giunta, di definire il "disciplinare dell´economia solidale", analizzare la realtà economico-imprenditoriale e associativa provinciale nei settori previsti dalla legge e di promuovere ogni altra azione che favorisca lo sviluppo del settore.  
   
   
SICILIA, FONDI COMUNITARI: FINANZIATE LINEE INTERVENTO PER 12 MILIONI EURO  
 
 Palermo, 12 settembre 2011 - La Corte dei Conti ha registrato i decreti 1219 e 1220 dello scorso 20 luglio dando il via libera al finanziamento dei primi progetti del Po Fesr 2007/13 messi a bando dall´assessorato regionale alla Famiglia. Si tratta dei progetti relativi alle linee d´intervento 6.1.4.1 e 6.1.4.3 dell´Asse 6 "Sviluppo urbano sostenibile". "Saranno presto erogati i finanziamenti delle due linee di intervento dell´Asse 6 gia´ registrati dalla Corte dei Conti - dice l´assessore regionale alla Famiglia Andrea Piraino che sottolinea l´ottimo lavoro svolto dagli uffici -. Altre linee di intervento messe a bando sono pronte per essere inviate alla Corte dei Conti per la registrazione e la successiva erogazione dei finanziamenti ammessi". Per la linea 6.1.4.1, che prevede "L´istituzione di centri unificati di informazione e accesso ai servizi, con particolare riferimento alle esigenze delle persone diversamente abili e dei cittadini extracomunitari", erano disponibili somme pari 15 milioni e 107 mila euro, e sono stati ammessi a finanziamento progetti per complessivi euro 6.382.986 a fronte di un costo complessivo dei progetti pari a euro 11.298.310. I progetti riguardano la realizzazione, l´adeguamento e lo sviluppo di strutture e servizi, in particolare per le utenze svantaggiate, prevedendo l´attivazione ed il rafforzamento di modalita´ innovative di erogazione di servizi di carattere integrato compreso l´orientamento e l´informazione rispetto ai principali servizi di rango urbano. Sulla linea 6.1.4.3, che prevede "Interventi per l´accoglienza volti a contrastare situazioni di grave disagio (persone in condizione di poverta´ estrema, donne vittime di violenza)", erano disponibili somme pari a 23 milioni e 700 mila euro, e sono stati ammessi a finanziamento progetti per complessivi euro 6.109.622 a fronte di un costo complessivo dei progetti pari a euro 10.887.663. Questo asse riguarda la realizzazione o l´adeguamento delle strutture finalizzate all´accoglienza o al recupero di specifici target della popolazione che versano in condizioni di estremo disagio nonche´ l´acquisizione dei relativi beni e servizi necessari.  
   
   
CAPPELLACCI, PRENDIAMO ATTO POSITIVAMENTE DELLA PRECISAZIONE DEL MINISTRO FITTO. GIOVEDÌ IL COORDINAMENTO DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE  
 
Cagliari, 12 Settembre 2011 - "Una precisazione di cui prendiamo atto positivamente." Così il presidente, Ugo Cappellacci, il 9 settembre ha commentato le dichiarazioni del ministro per gli Affari regionali, Raffele Fitto, circa l´interpretazione dell’articolo 5 bis della manovra finanziaria. “Nell’apprezzare l’attenzione del ministro alle istanze provenienti dalle Regioni, - ha aggiunto il presidente, che nei giorni scorsi ha rivolto un appello ai deputati sardi affinché proponessero un ordine del giorno riguardante la norma in questione - auspico che l’orientamento espresso venga confermato dal Governo nel corso del dibattito alla Camera e che il percorso intrapreso con il Piano del Sud possa andare avanti senza trovare ostacoli”. Il presidente Cappellacci, nel pomeriggio, ha convocato per giovedì 15 settembre il coordinamento delle Regioni a Statuto Speciale per esaminare gli effetti della manovra sulle stesse Regioni sia riguardo agli aspetti finanziari sia riguardo a quelli ordinamentali. Particolare attenzione sarà dedicata ai temi riguardanti l’autoriforma delle Regioni ed enti locali, che sarà oggetto della successiva seduta della Conferenza.  
   
   
REGIONE SARDEGNA: DISPARITÀ DI TRATTAMENTO TRA REGIONI, LA NORMA VA RIVISTA  
 
Roma, 8 Settembre 2011 - "L´articolo 5 bis del disegno di legge (misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo) appena approvato dal Senato ed ora all´esame della Camera, va rivisto perché consentirebbe la riduzione dei vincoli del patto di stabilità, per quanto riguarda le quote nazionali dei fondi comunitari, le risorse dei fondi Fas e le risorse liberate, limitando però il beneficio solo alle regioni dell’obiettivo "convergenza" e ponendo a carico delle altre regioni il maggiore onere. Resterebbero dunque escluse sicuramente tutte le regioni dell´obiettivo “competitività”, cioè la Sardegna e la Basilicata oltre a tutte le regioni del centro-nord d´Italia. Nel documento approvato all’unanimità, le Regioni chiedono che il beneficio dell’esclusione dal Patto di Stabilità sia attribuito a tutte le regioni e che sia lo Stato a farsi carico delle eventuali coperture finanziarie". E’ quanto affermato l’ 8 settembre dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, intervenuto a Roma nel corso della Conferenza delle Regioni. Il giudizio unanime della Conferenza delle Regioni è stato fortemente negativo, ed è stato espresso attraverso un documento che verrà subito presentato ai rappresentanti della Camera e del Governo. "La criticità - sottolinea il vicepresidente della Regione - consiste evidentemente nella disparità di trattamento tra le diverse regioni. E’ sbalorditiva la superficialità con cui lo Stato tratta il rapporto con le autonomie regionali, scaricando su di esse la gran parte degli oneri e per di più innestando fattori di divisione tra le regioni del sud e quelle del nord, ma addirittura anche tra le stesse regioni meridionali. E´ assolutamente necessario un intervento correttivo della norma - ha concluso La Spisa - e, nell’immediato, un chiarimento interpretativo che escluda l´applicazione letterale del testo così come è stato formulato".  
   
   
ROSSI AL FORUM DEL TIRRENO: “PER L’ACCESSO AI SERVIZI PUBBLICI UN ISEE IL PIÙ EQUO POSSIBILE”  
 
Firenze, 12 settembre 2011 - Dagli effetti della manovra governativa ai problemi dello sviluppo infrastrutturale, dalle prime valutazioni sull’introduzione dei ticket alle novità per l’accesso ai servizi pubblici, che sempre più si baserà sull’Isee. Questi alcuni dei temi affrontati dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso di un forum del quotidiano “Il Tirreno”.  
   
   
TIROCINI, IL GOVERNO NON RIVEDE LA NORMA E LA TOSCANA RICORRE ALLA CONSULTA  
 
Firenze, 12 settembre 2011 - Le Regioni stigmatizzano la mancata revisione dei vincoli posti ai tirocini formativi nella manovra approvata al Senato e, alcune di loro, fra cui la Toscana, annunciano la predisposizione di un ricorso alla Corte Costituzionale. “Siamo contrariati e insoddisfatti perchè la manovra uscita dal senato non ha recepito le proposte di cambiamento avanzate dalle Regioni che, fin dai primi di agosto, avevano chiesto al ministro Sacconi di eliminare i vincoli posti all’uso dei tirocini formativi, previsti soltanto per neodiplomati o neolaureati entro i 12 mesi successivi al conseguimento del diploma. Ma, nonostante segnali di disponibilità, la norma è rimasta invariata”. Lo afferma l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, di ritorno da Roma dove ha presieduto una riunione nel suo ruolo di coordinatore degli assessori regionali al lavoro. “Riteniamo che la norma prevista dal governo – spiega Simoncini – sia, oltre che palesemente incostituzionale perchè invade una competenza assegnata alle Regioni, anche fortemente limitativa per uno strumento che deve essere riportato alla sua funzione formativa, di arricchimento professionale. Una funzione che, proprio per questo, non può essere confinata ad un periodo ristretto quale quello successivo al conseguimento del titolo, ma deve potersi esplicare anche in altri momenti del percorso professionale. Un giudizio negativo è stato espresso da tutte le Regioni ed alcune di esse, la Toscana fra queste, hanno già preannunciato che faranno ricorso alla Corte Costituzionale e che andranno alla definizione di proprie leggi”. Ovviamente, di fronte al mancato stralcio della norma, non ci sono le condizioni per elaborare linee guida condivise con il governo e le parti sociali. “Anche perchè – afferma l’assessore – le norme introdotte dalla manovra, ancorchè incostituzionali, sono immediatamente cogenti. Così abbiamo deciso di dare vita ad un tavolo interregionale per definire una serie di orientamenti comuni sui quali costruire le norme regionali”. Quanto alla Toscana, pioniera in questo percorso, l’assessore fa sapere che non appena il consiglio regionale avrà dato il suo parere sul preliminare della legge, la giunta farà una proposta nella quale saranno ribaditi i concetti chiave della delibera già in vigore. “Siamo orientati a stabilire un tetto all’età anagrafica dei partecipanti – informa Simoncini – introducendo anche il limite di un solo tirocinio possibile per persona per ciascun profilo professionale. Tutto questo per superare un uso distorto di questo strumento, troppo spesso utilizzato per mascherare forme di vero e proprio sfruttamento”.  
   
   
UMBRIA - SEMPLIFICAZIONE, PRESIDENTE MARINI: LEGGE RENDE PIÙ FACILE LA VITA DEI CITTADINI; MOLTO IMPORTANTE APPROVAZIONE A UNANIMITÀ  
 
Perugia, 12 settembre 2011 – “La legge che abbiamo approvato è stata pensata per rendere più facile la vita dei cittadini, siano essi imprenditori, professionisti, artigiani, commercianti o semplicemente persone che hanno a che fare con la burocrazia della pubblica amministrazione”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al termine della votazione in Consiglio regionale della legge sulla semplificazione amministrativa. “Molto importante – ha aggiunto - è stata la votazione in Consiglio che ha visto l’approvazione del testo all’unanimità. Si è così determinata una convergenza tra forze di maggioranza e di opposizione su un testo che, ritengo, ha una portata innovativa e riformatrice di grande rilievo. “Ritengo di estrema importanza la portata riformatrice di questa legge – ha detto la presidente - perché mira a semplificare e riordinare le norme regionali per favorire lo sviluppo, la competitività, la crescita economica e l’innovazione, anche tecnologica, del sistema produttivo umbro. Con la normativa, in attuazione di quanto previsto nel programma di governo, la Regione intende infatti avviare una vasta opera di riduzione e razionalizzazione degli adempimenti amministrativi, dei relativi costi a carico dei cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni e una affettiva riduzione dei tempi burocratici, anche attraverso la diffusione di strumenti telematici e digitali nei rapporti fra pubbliche amministrazioni e comunità regionale”. “Sin da domani, come Giunta regionale, saremo impegnati a rendere al più presto operativa questa legge – ha proseguito -, anche attraverso la realizzazione di ‘testi unici’ su agricoltura, artigianato e industria, commercio, turismo, governo del territorio, sanità e servizi sociali”. Relativamente all’amministrazione digitale, la Regione si impegna a favorire l’utilizzo di strumenti informatici e telematici nei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese. “Per la realizzazione di questi obiettivi abbiamo anche previsto una dotazione finanziaria di un milione di euro a favore di Province e Comuni”. “Sono certa – ha proseguito la presidente - che tutto ciò contribuirà sia a rendere molto più efficiente ed efficace il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione, ma faciliterà al tempo stesso le relazioni tra Regione, Province e Comuni. La legge, inoltre, prevedendo la responsabilizzazione di cittadini ed operatori ai quali si chiede di assumersi la responsabilità diretta di ciò che dichiarano, mette la Regione nella condizione di poter concentrare meglio la sua attività di controllo. Inoltre, si prevede anche il risarcimento per il cittadino che subisce un ingiustificato ritardo da parte della pubblica amministrazione”. Infine, la presidente Marini ha voluto anche ricordare come grazie a queste norme l’Umbria si avvicina sempre di più al raggiungimento degli obiettivi posti dall’Unione Europea per ciò che riguarda l’alleggerimento del carico burocratico nei confronti dei cittadini.  
   
   
MANOVRA, DE FILIPPO: ACCORGERSI PROBLEMA PRIMA CHE STATO IMPLODA  
 
Potenza, 12 settembre 2011 - “Non vorrei che il Governo dovesse far la fine di quel monsignore che si lamentava della morte dei suoi cavalli ‘proprio quando si erano abituati a nutrirsi solo di acqua’. Giorno dopo giorno si stanno sottraendo allo Stato, nelle sue diverse articolazioni, risorse vitali e speriamo che non si aspetti il crollo dell’impalcatura della Repubblica per accorgersene”. Così l’ 8 settembre il presidente della Regione Basilicata e membro dell’ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni Vito De Filippo sulla Manovra finanziaria. “Le Regioni, ma anche le Province e i Comuni, sono tutte costrette a cibarsi solo di acqua. Non abbiamo più i fondi per far fronte ai contratti con cui gestiamo le funzioni che lo stesso Stato ci ha delegato. Sul trasporto pubblico locale, ad esempio, è impossibile cercare una quadratura e siamo pronti a consegnare al Governo quei contratti e quelle funzioni a cui non riusciremo a far fronte. Saremmo felici di renderci conto che al Ministero dell’Economia qualcuno riesce chiudere contratti senza pagare i corrispettivi, ma siamo certi che non sia così e ci preoccupa che i cittadini vengano abbandonati e lo Stato, in tutte le sue articolazioni, con le sue funzioni, perda anche la credibilità”. “Da parte nostra – ha aggiunto De Filippo – c’è un forte senso di responsabilità che ci porta a cercare di contemperare le esigenze di riduzione dei costi con quelle di mantenimento della presenza dello Stato. Anche per questo le Regioni faranno presto una proposta di autoriforma che sia sostenibile e realistica, in contrasto con la deriva di chi affronta i problemi di bilancio barcamenandosi tra proposte spot e tagli di stampo ragionieristico”.  
   
   
CALABRIA: LA VICEPRESIDENTE ANTONELLA STASI E L’ASSESSORE AL BILANCIO E PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA GIACOMO MANCINI INTERVENGONO SULLA MANOVRA  
 
Catanzaro, 12 settembre 2011 - A margine della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi e l’Assessore al Bilancio e Programmazione Comunitaria Giacomo Mancini hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “La manovra approvata al Senato introduce una novità importante per la Calabria e per le Regioni del Mezzogiorno: la spesa delle risorse comunitarie non graverà fin da quest´anno sul patto di stabilità. In questo modo – continuano la Vicepresidente Stasi e l’Assessore Mancini - la Calabria potrà continuare con ancora maggiore determinazione nell´azione intrapresa dall´Amministrazione guidata dal Governatore Scopelliti per spendere, e bene, i fondi strutturali, senza subire le limitazioni molto stringenti delle leggi di stabilità. Visto che ad ispirarci è sempre il principio di solidarietà tra le Regioni l’auspicio è che, nel caso in cui la norma sia approvata in questi termini anche dalla Camera, in sede di decreto di attuazione il Ministro dell´Economia voglia valutare la possibilità di estendere questa nuova e sacrosanta norma – hanno concluso la Vicepresidente Stasi e l’Assessore Mancini - non solo alle regioni dell´obbiettivo convergenza ma anche a tutte le altre”.  
   
   
MANOVRA, CALDORO: "PREMIALITÀ PER CHI È PIÙ VIRTUOSO"  
 
 Napoli, 12 settembre 2011 - “Il dibattito aperto sulla riduzione dei consiglieri regionali può essere una opportunità per riconoscere gli sforzi delle Regioni virtuose a fronte di chi non ha alcuna intenzione di farlo.” Così il 10 settembre il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro sui tagli agli organismi elettivi, chiesti dal Governo nella misura del 25% nell’ambito della manovra. “Facciamo chiarezza. Il ragionamento – sottolinea il presidente Caldoro - va fatto sul numero degli abitanti. Al momento, la Campania e´ la più virtuosa con la Regione Lombardia. “Sui costi complessivi della politica, considerando anche comuni e province, e´ la più virtuosa d´ Italia. “Da questo bisogna partire per fare tutti gli sforzi in più garantendo con il principio della virtuosità il criterio della premialità per chi fa meglio degli altri. “E´ per questi motivi che la Campania pretende che questa verifica consideri tali parametri applicandoli a partire dalla situazione attuale. “Il tema dei costi della politica per noi è centrale. Lo abbiamo affrontato fin dall’insediamento in modo rigoroso, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. In un anno abbiamo avviato risparmi pari a 21 milioni di euro. Non mi pare che si riscontrino altri esempi del genere in giro”, conclude il presidente Caldoro.  
   
   
CAMPANIA, GIUNTA REGIONALE, I PROVVEDIMENTI APPROVATI - VIA ALLA ELEZIONE DEL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI VERSIONE PER LA STAMPA  
 
 Napoli, 12 settembre 2011 - Si è riunita l’ 8 settembre a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. E´ stata approvata la delibera per individuare iniziative finalizzate a soluzioni per l´indebitamento verso terzi. Un altro gruppo di lavoro, altresì, presieduto dal presidente, con la collaborazione del vicepresidente e degli assessori competenti al ramo, è stato costituito per riorganizzare i servizi pubblici di rilevanza regionale. Su proposta dell’assessore alle Autonomie Locali Pasquale Sommese, la Giunta ha approvato il regolamento che disciplina le modalità di svolgimento delle elezioni dei componenti del Consiglio delle Autonomie Locali, il nuovo organismo previsto dallo Statuto regionale. Il Consiglio sarà composto da 40 membri, di cui 10 di diritto (i presidenti delle Province e i sindaci delle città capoluogo) e 30 eletti in rappresentanza dei Comuni fino a 5 mila e oltre 5 mila abitanti, ed esprimerà pareri sulle modifiche dello statuto, su proposte di legge sugli enti locali, e sulle proposte di programma regionale di sviluppo e di documento di programmazione economica e finanziaria. Su proposta degli assessori al Lavoro Severino Nappi e alle Attività produttive Sergio Vetrella è stato deciso di inoltrare al Ministero dello Sviluppo economico l´istanza per il riconoscimento della situazione di crisi industriale nel comprensorio caudino, con particolare riferimento all´area del comune di Airola (Bn). Su proposta dell´assessore all´Ambiente Giovanni Romano è stato deciso di istituire la Rete regionale di Sorveglianza della Radioattività. La Giunta ha approvato lo schema di statuto della società di scopo prevista dal protocollo di intesa con Provincia, Comune, Autorità Portuale, Unione degli Industriali e Bagnoli Futura per la 34° America’s Cup World Series Events e ha ratificato il protocollo sottoscritto con l´Arcidiocesi di Napoli per la realizzazione di azioni comuni per la città.  
   
   
MANOVRA. CAPONE: FINALMENTE UNO SPIRAGLIO PER LE RICHIESTE PUGLIESI  
 
Bari, 12 settembre 2011 - La manovra approvata dal Senato e ora in esame alla Camera, terribile per tanti versi, contiene due norme che lasciano ben sperare, finalmente, la Regione Puglia, dopo due anni di battaglie costantemente sostenute a favore degli investimenti economici della spesa in infrastrutture e per la deroga al blocco del Turn over in sanità. “Se le norme dovessero rimanere, – afferma la vicepresidente della Giunta regionale e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone –e il condizionale è d’obbligo per una manovra che abbiamo visto cambiare ogni ora, vuol dire che sono state accolte le richieste della Regione Puglia per la permanenza delle risorse Fas, per la deroga al blocco del Turn over in sanità imposto per il Piano di rientro e per la nettizzazione del cofinanziamento delle risorse comunitarie rispetto al Patto di stabilità" - continua la vicepresidente. "Vuol dire che il dialogo costruttivo finalmente maturato col ministro Fitto in questi ultimi mesi, continua a produrre risultati positivi. “Certo ora ci auguriamo che la successiva discussione non peggiori almeno questi risultati”.  
   
   
CGIA MESTRE: SPESA SICILIA QUEST´ANNO A LIVELLI INFERIORI AL 2001  
 
 Palermo, 12 settembre 2011 - I dati diffusi il 10 settembre dalla Cgia di Mestre sulla spesa delle regioni italiane richiedono un approfondimento per quanto riguarda la situazione siciliana, perche´ sono riferiti al periodo che va dal 2000 al 2009. Per suffragare quanto riportato dall´indagine va detto che la Regione siciliana proprio nell´ultimo anno e´ riuscita ad invertire la tendenza espressa negli anni cui fa riferimento l´indagine. Infatti, la manovra finanziaria connessa all´approvazione del bilancio dello scorso fine aprile ha evidenziato la decisa azione di risanamento dei conti avviata dal governo regionale. In particolare la spesa corrente e´ passata quest´anno a 15.229 mn di euro, scendendo di quasi il 6,5% rispetto all´anno precedente, quando era di 16.278 mn di euro, attestandosi in termini quantitativi al livello piu´ contenuto mai raggiunto dal 2001 (15.552 mn). Mentre nel decennio gli investimenti sono piu´ che raddoppiati. Lo precisa una nota dell´assessorato per l´Economia.  
   
   
IN VENETO “GAMMADONNA”, SALONE DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE  
 
Venezia, 9 settembre 2011 - "Donne e giovani: la vera sfida per il futuro del Paese”: è questo il tema della quarta edizione di Gammadonna, il più importante salone nazionale sulle tematiche d´impresa e di imprenditoria femminile e giovanile, che quest’anno per la prima volta si terrà nel Veneto, al Teatro Comunale di Vicenza il 5 e 6 ottobre, dopo tre edizioni svoltesi a Torino dove è nato. Programma e contenuti della manifestazione sono stati illustrati l’ 8 settembre a Palazzo Balbi dall’assessore regionale all’economia Isi Coppola. Il trasferimento nel Veneto è avvenuto infatti grazie anche al contributo della Regione nell’ambito del “Programma per l’Imprenditoria Femminile e Giovanile”. “Lo abbiamo fortemente voluto – ha detto l’assessore – perché è più che mai il momento di dare messaggi positivi e di grande concretezza e il salone rappresenta, sotto questo profilo, una bella opportunità per dialogare con il territorio”. L’assessore Coppola ha ricordato l’attenzione con cui la Regione guarda all’imprenditoria femminile e a quella giovanile, settori a sostegno dei quali il Veneto è stato il primo a dotarsi di due leggi che si sono tradotte poi in fondi di rotazione. Per affrontare il problema della mortalità delle aziende – ha aggiunto - gli interventi, in collaborazione con il Centro di Produttività Veneto, hanno puntato anche a supportare sul piano della formazione la nascita delle imprese e il consolidamento nel tempo, con una risposta straordinaria da parte del territorio. La Regione del Veneto si presenta quindi a questo salone con un forte bagaglio di esperienze da proporre. La vicepresidente di Confindustria Veneto Giovani, Roberta Virago, ha motivato il sostegno all’iniziativa con il suo significato per lo sviluppo del Paese, in quanto valorizza le donne e i giovani che hanno più difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro ed è in linea con le progettualità di Confindustria per la creazione di nuove imprese. Cristina Balbo, in rappresentanza di Intesa Sanpaolo “main sponsor” della manifestazione, ha parlato di giovani e donne come motore di crescita dell’economia e del premio “10 e lode” che in occasione di Gamma Donna sarà assegnato a imprenditrici distintesi per creatività e innovazione. Infine, Giampietro Vecchiato del comitato scientifico, si è soffermato sulle quattro principali linee tematiche del salone: il sostegno alla leadership femminile e giovanile; le reti di imprese, la responsabilità sociale e la sostenibilità ambientale; il rapporto fra istituzioni e imprese. La due giorni proporrà oltre 20 appuntamenti tra tavole rotonde, workshop, forum, momenti “a tu per tu” con testimonial e opinion maker, possibilità di networking con il mondo istituzionale e imprenditoriale. Ad inaugurare la manifestazione sarà il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Informazioni e programma sono disponibili sul sito: www.Gammadonna.it