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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Settembre 2011
STATO DELL´UNIONE EUROPEA: BARROSO METTE IN GUARDIA SUI PERICOLI DI UN´EUROPA FRAMMENTATA INTRODUZIONE DI UNA TASSA SULLE TRANSIZIONI FINANZIARIE. LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE È UNA SITUAZIONE DI EMERGENZA  
 
 Strasburgo, 29 settembre 2011 – Ieri il Presidente della Commissione José Manuel Barroso ha tenuto il discorso annuale sullo stato dell´Unione, un intervento molto atteso in piena crisi dell´eurozona. La maggior parte dei deputati hanno sostenuto il Presidente Barroso. La risposta alla crisi: un governo economico e meno dispute intergovernamentali. "La Grecia resterà un membro dell´eurozona" ha detto il Presidente Barroso per tagliare corto sulle speculazioni fatte fino ad ora. Tuttavia ha riconosciuto che la creazione di una moneta comune senza una politica economica comune era un´illusione. I contribuenti europei hanno aiutato a salvaguardare il settore bancario con 4600 miliardi di euro. Barroso si attende che ora sia arrivato il momento per l´Unione europea di sostenere la società. Ha proposto l´introduzione di una tassa sulle transizioni finanziarie, una richiesta tra l´altro fatta da molto tempo dal Parlamento europeo. Una tale misura potrebbe produrre 55 miliardi di euro all´anno. Inoltre, la Commissione sta valutando se implementare le euro-obbligazioni (gli "eurobonds"). Dal punto di vista sociale Barroso ha definito la disoccupazione giovanile una situazione di emergenza. Ogni cittadino approfitta dell´Europa, sia che si tratti di uno studente o di un lavoratore all´estero: la Commissione non tollera che le libertà come quella di circolazione siano rimesse in discussione. Le reazioni dei diversi gruppi politici del Parlamento europeo - Per Joseph Daul (Partito popolare europeo) l´introduzione dell´euro non è stata accompagnata dalle risorse necessarie per gestirlo. I paesi europei hanno vissuto per anni al di là dei loro mezzi. Oggi l´unica soluzione deve essere europea e comune perché gli accordi tra governi non vanno bene. Il parlamentare francese ha accolto con favore il pacchetto di misure sulla politica economica, ma ha sostenuto che l´Unione europea dovrebbe concentrarsi anche sulla crescita, la formazione, l´educazione e le piccole e medie imprese. A nome dei Socialisti e democratici, il parlamentare tedesco Martin Schulz ha definito la crisi come una "crisi della gestione e della leadership" in Europa. Ha esortato i governi a completare il più presto possibile le norme sulla regolamentazione dei mercati finanziari. "Le capitali non possono rispondere solo alle sfide che gli si presentano. Bisogna agire in quanto comunità attraverso le istituzioni europee" ha sottolineato, chiedendo ai gruppi politici pro-europei di unirsi. Guy Verhofstadt (Gruppo dell´Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l´Europa) ha dichiarato che non siamo di fronte ad una crisi della Grecia ma di tutta l´Europa e dell´euro. "Siamo capaci d´essere uniti nella tempesta? (...) L´unica soluzione é di trasferire nuovi poteri all´Unione europea", ha sostenuto il belga, additando al fallimento dei metodi intergovernativi. Il parlamentare ha proposto la creazione in Commissione di un ministro delle finanze europeo. Il capogruppo dei Conservatori e riformisti europei Jan Zahradil ha affermato che l´euro è stato imposto a diverse economie per ragioni politiche ed ideologiche. Ai cittadini non piace l´idea di spostare dei poteri dagli stati all´Unione europea. "Mantenere l´euro a tutti i costi distruggerà l´euro" e la tassa sulle transizioni finanziarie farà spostare molte aziende al di fuori dell´Unione europea. "Abbiamo bisogno di un nuovo paradigma europeo per il Xxi secolo e questa assemblea fa più parte dei problemi che non delle soluzioni". La Verde Rebecca Harms ha sostenuto che il pacchetto sulla politica economica è un passo nella giusta direzione, ma non risolve adeguatamente l´equilibrio tra stabilità e crescita. Ha sottolineato la necessità di combattere la povertà, investire nell´educazione e in una crescita economica sostenibile per avere il consenso dalla maggioranza dei cittadini. "Dov´è la giustizia sociale ora?" ha domandato Lothar Bisky (Gue/ngl) enfatizzando che la solidarietà non è solo dare sussidi ma anche resistere ai tagli eccessivi dei budget fatti dai governi. Secondo lui, miliardi di euro sono stati dati alle banche, e ora le persone stanno pagando il conto lavorando di più per salari più bassi. Nigel Farage (Efd) si è opposto all´idea di dare più potere all´Unione europea e rimpiazzare così i governi nazionali. Ha sottolineato che nell´Unione europea ci sono troppi presidenti, molti dei quali non eletti tramite elezioni popolari. Ha inoltre dichiarato che "quando viene meno la responsabilità democratica nessuno é responsabile".  
   
   
LETTERA DAL PRESIDENTE BARROSO AL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, JERZY BUZEK  
 
Bruxelles, 29 settembre 2011 - "Signor Presidente, come dichiarerò nel discorso sullo stato dell´Unione che pronuncerò oggi davanti al Parlamento europeo, l´Unione europea è giunta ad una svolta critica. La crisi economica si protrae e la via della ripresa si conferma lunga e impervia per i cittadini europei. La creazione di occupazione procede a rilento, perché in molte regioni la crescita economica ha difficoltà ad affermarsi. Il debito pubblico rappresenta tuttora un problema considerevole che deve essere affrontato con urgenza e determinazione, per evitare che freni la crescita a breve e a lungo termine. Molte delle nostre più brillanti realizzazioni, come l´euro e lo spazio Schengen per la libera circolazione dei cittadini, sono minacciate. È quindi giunto il momento per tutte le forze pro-europee, come il Parlamento europeo e la Commissione europea, di raccogliere consensi a favore del nostro progetto europeo e di dimostrare come la soluzione di questi problemi sia indissociabile da una maggiore integrazione europea. Sappiamo tutti che la ripresa economica sostenibile costituisce la sfida più importante per la nostra generazione. Ripristinare la crescita e la fiducia ci permetterà di portare avanti il modello sociale unico dell´Unione europea e di venire incontro alle aspirazioni dei nostri cittadini. È questo il contesto in cui la Commissione sta preparando il suo programma di lavoro per il 2012, che sarà improntato al massimo impegno e alla necessità di ottenere risultati per promuovere la crescita e le riforme in un´ottica comune di priorità e di urgenza. Il programma prenderà spunto da ciò che abbiamo realizzato in questi ultimi anni per dare impulso alla crescita e all´occupazione. Oltre alle proposte annunciate nel mio discorso, il programma sarà imperniato sui seguenti temi principali: costruire un´Unione improntata alla stabilità e alla responsabilità; costruire un´Unione all´insegna della crescita e della solidarietà; far sì che l´Ue si esprima con efficacia sulla scena mondiale. Il lavoro che abbiamo svolto insieme negli ultimi anni rappresenta un rinnovamento senza precedenti del tessuto economico dell´Ue. Il semestre europeo e l´analisi annuale della crescita hanno migliorato radicalmente la nostra capacità di assicurare un coordinamento reale. Stiamo ponendo in essere una nuova generazione di regolamentazione e vigilanza per un settore finanziario forte e solido e stiamo ottimizzando l´effetto leva del mercato unico per garantire le future fonti di crescita e occupazione. Nel corso dell´anno, la Commissione ha già presentato nuove, importanti proposte per tutti questi settori. Nelle prossime settimane saranno presentate altre proposte riguardanti settori finanziari chiave quali i prodotti derivati, la prevenzione e la risoluzione delle crisi delle banche, le agenzie di rating del credito, l´agevolazione dell´attività delle Pmi, l´energia e la responsabilità delle imprese. Proporremo inoltre un vasto programma composto da programmi e strumenti specifici per i singoli settori onde attuare un bilancio moderno per l´Europa. Ciascuna proposta sarà elaborata in modo da garantire che l´Ue apporti un valore aggiunto. L´accordo su questo pacchetto deve costituire la massima priorità della nostra agenda se vogliamo conseguire i nostri obiettivi per l´anno prossimo. Il programma di lavoro della Commissione per il 2012 è la nostra prima opportunità di attuare il nostro nuovo accordo quadro durante l´intero ciclo di preparazione. Il nostro dialogo strutturato è un´espressione quanto mai concreta del partenariato speciale che unisce le nostre due istituzioni. Desidero ringraziarLa dell´esauriente relazione sulla Conferenza dei presidenti di commissione, che la Commissione europea ha esaminato con la massima attenzione nell´ambito del processo preparatorio. Questo documento conferma, insieme alla risoluzione adottata il 6 luglio a larga maggioranza dai membri del Parlamento europeo, le ambizioni del Parlamento per l´Ue. Il nostro dialogo strutturale, che inizia con il dibattito odierno sullo stato dell´Unione, andrà intensificandosi nelle prossime settimane fino all´adozione del programma di lavoro, il 15 novembre. In linea con l´accordo quadro, la presente lettera definisce i principali elementi in base ai quali viene preparato il programma di lavoro e di cui si terrà conto nel nostro dialogo. Alcuni di questi elementi sono evidenziati come "pallini" per illustrare proposte future, ma l´elenco non è né definitivo né esaustivo. Attendo con particolare interesse la riunione del 12 ottobre tra la Conferenza dei presidenti di commissione e il Collegio. La riunione dell´anno scorso ha dimostrato che questo forum può costituire una valida piattaforma per suscitare la titolarità di un obiettivo comune. Un´unione improntata alla stabilità e alla responsabilità: un quadro macroeconomico e di governance favorevole alla crescita - Dobbiamo creare un circolo virtuoso della gestione economica europea coordinando il funzionamento delle politiche economiche dell´Ue e degli Stati membri. Per completare il processo dobbiamo porre in essere solide strutture di governance economica e vigilanza finanziaria in modo da far rinascere la fiducia dei cittadini e dei mercati. Il mercato unico dell´Ue racchiude un immenso potenziale di crescita e deve essere potenziato. Dobbiamo andare avanti, spostando l´attenzione dalla gestione delle crisi al modello di crescita per il futuro, in linea con la nostra strategia Europa 2020. Dobbiamo dimostrare che le misure da noi già attuate cambiano realmente le cose per i cittadini. In considerazione di questi obiettivi, il programma di lavoro della Commissione per il 2012 comprenderà proposte riguardanti: la seconda analisi annuale della crescita; le raccomandazioni rivolte a ciascuno Stato membro nell´ambito del semestre europeo, che contengono la nuova procedura per gli squilibri eccessivi, e le altre proposte sulla governance economica annunciate nel mio discorso. In un momento in cui il risanamento di bilancio è fondamentale, la Commissione continuerà ad adoperarsi per affrontare il problema dell´evasione fiscale, anche mediante l´avvio di negoziati su paradisi fiscali e "porti sicuri" per i risparmiatori con i principali paesi terzi in base al progetto di mandato in attesa dell´approvazione del Consiglio. Il bilancio dell´Ue è uno dei suoi strumenti più efficaci per stimolare la crescita. Facendo seguito alla proposta globale di quadro finanziario pluriennale del giugno scorso, quest´autunno la Commissione presenterà la base giuridica per il prossimo quadro finanziario, concentrandosi sui settori in cui l´Unione può fare la differenza e ponendo l´accento sulla semplificazione. Un´unione all´insegna della crescita e della solidarietà Un mercato unico per la crescita - Far sì che il mercato unico rimanga consono agli scopi per i quali è stato creato è una conditio sine qua non per una crescita e un´occupazione durature in Europa. Dobbiamo sfruttare al meglio le nuove idee e le nuove tecnologie per ottimizzare il mercato unico attuale. L´atto sul mercato unico, elaborato dopo un´ampia consultazione pubblica, ha annunciato 12 misure concrete che la Commissione presenterà nei prossimi mesi. Invito il Parlamento e il Consiglio ad accelerare il processo legislativo riguardante queste iniziative per procurare quanto prima benefici tangibili a imprese e cittadini. Ma non ci limiteremo a questo. Il contesto in cui operano le nostre imprese deve evolvere parallelamente allo sviluppo dell´economia. Nel 2012 la Commissione proporrà altre iniziative volte a potenziare il mercato unico, ridurre l´onere amministrativo e consentire agli operatori economici di sfruttare appieno le opportunità offerte da un mercato interno composto da 500 milioni di cittadini. Il seguito legislativo del prossimo "test di efficacia" mirerà a migliorare ulteriormente il mercato unico dei servizi, attingendo a nuove fonti di occupazione e crescita. La modernizzazione del regime Iva aiuterà le imprese, in particolare le Pmi, a concentrarsi sulla crescita. La fiducia dei consumatori giova al buon andamento dei mercati. Sulla base di quanto fatto quest´autunno, il prossimo programma di lavoro annuncerà misure volte a rafforzare i diritti dei consumatori, anche per quanto riguarda le transazioni elettroniche e transfrontaliere, e ad affrontare efficacemente le questioni attinenti alla sanità e alla sicurezza, così da migliorare la sicurezza dei cittadini sostenendo al tempo stesso la domanda nel mercato unico. Un pacchetto completo di proposte garantirà la competitività e la sicurezza dei servizi ferroviari, dando quindi un importante contributo alla sostenibilità del sistema di trasporti europeo. Il programma "Collegare l´Europa", su cui è imperniata la nostra strategia per lo sviluppo di infrastrutture efficaci e sostenibili in tutta l´Ue, conferma l´importanza strategica delle infrastrutture per la competitività a livello mondiale. Infine, anche se le principali proposte volte a rispettare gli impegni di riforma dei servizi finanziari assunti dall´Ue nell´ambito del G20 verranno già presentate entro la fine del 2011, la Commissione continuerà ad adoperarsi per aumentare la responsabilità, la trasparenza e la solidità in un settore indispensabile alla crescita e agli investimenti. Fra le misure supplementari previste nel 2012 figureranno proposte riguardanti i fondi di investimento, il settore assicurativo e la tutela degli investitori. In considerazione di questi obiettivi, il programma di lavoro della Commissione per il 2012 comprenderà proposte riguardanti: la tutela degli investitori per gli investimenti al dettaglio e i fondi di investimento; la preparazione del regime Iva per il futuro; un´agenda europea dei consumatori; norme rivedute sulla sicurezza generale dei prodotti; un pacchetto sulla liberalizzazione ferroviaria; l´identificazione e l´ autenticazione elettronica; la gestione efficace dei diritti collettivi; il quadro degli aiuti di Stato per i servizi di interesse economico generale. Posti di lavoro e competenze - In Europa, il successo economico e la coesione sociale sono due facce della stessa medaglia. Gli elevati tassi di disoccupazione attuali rappresentano una fonte di notevoli difficoltà economiche e una seria minaccia per la nostra futura coesione sociale e per il nostro sviluppo economico. Il successo dell´Europa presuppone che ciascuno possa contribuire all´evoluzione della società. Questa è una svolta fondamentale per le nostre società. Gli effetti dell´invecchiamento della popolazione si fanno sentire sempre più rapidamente, e non possiamo permetterci di perdere il potenziale, le competenze e il talento della nostra forza lavoro. Dobbiamo investire nel nostro capitale umano e sociale. Diversi Stati membri e numerose imprese l´hanno già capito e durante la crisi hanno mantenuto in attività i propri dipendenti, a volte con un orario di lavoro ridotto o con nuove mansioni, e ora possono sfruttare pienamente le capacità e la formazione di queste persone. L´impatto sociale della crisi va ben oltre il mondo del lavoro: le famiglie con difficoltà finanziarie hanno problemi ad arrivare a fine mese, sempre più bambini sono esposti a un rischio di povertà e la nostra società è vittima di malattie legate allo stress e di altri effetti negativi sulla salute. Per questo la Commissione continuerà a lottare contro la povertà e condurrà azioni di sensibilizzazione ai fini del conseguimento di questo obiettivo chiave di Europa 2020. Tutelare le nostre società per il futuro significa anche agire tempestivamente per affrontare sfide a lungo termine quali la sostenibilità dei regimi pensionistici. Sebbene molti interventi debbano essere realizzati a livello nazionale, l´Ue può dare un contributo considerevole al processo e intende lanciare diverse iniziative a seguito del nostro lavoro sulle pensioni. Per finanziare le prestazioni sociali risanando nel contempo le finanze pubbliche occorre ridefinire integralmente non solo le priorità di spesa, ma anche le fonti di reddito. Per potenziare l´economia sociale di mercato europea, il programma di lavoro per l´anno prossimo conterrà iniziative volte a: un pacchetto sull´occupazione (nuova agenda della flessicurezza, iniziativa per l´occupazione "verde" e iniziativa Opportunità per i giovani); sostenere il regime pensionistico professionale; tutelare i diritti pensionistici supplementari di chi cambia lavoro. Un percorso sostenibile per il futuro - La creazione di un quadro coerente per guidare la progressiva transizione verso una società a basse emissioni di carbonio e efficiente sotto il profilo delle risorse è stata al centro delle priorità della Commissione. Nel corso del 2012, anno in cui si concluderanno i preparativi in vista della piena entrata in vigore del pacchetto 2009 sul clima e sull´energia, saranno adottate anche nuove misure per conseguire gli obiettivi da noi concordati e aiutare i cittadini, le comunità e le imprese a elaborare piani a lungo termine per un futuro a basse emissioni di carbonio. Nel settore dei trasporti, ci baseremo sulle misure attuate con successo per ridurre le emissioni dei veicoli. Contribuiremo a predisporre le infrastrutture necessarie per garantire la disponibilità di carburanti e veicoli alternativi. Un nuovo progetto per l´acqua costituirà la principale realizzazione dell´iniziativa faro sull´uso efficiente delle risorse. Parallelamente a queste misure, gli obiettivi connessi al clima saranno integrati in tutte le spese future del bilancio Ue, il che darà un contributo determinante alla loro realizzazione. La Commissione continuerà a tener conto degli obiettivi climatici in tutta la normativa pertinente e modulerà il nostro lavoro in Europa in funzione dell´andamento dei negoziati internazionali. Nel corso dei secoli l´uso dell´energia si è confermato un elemento fondamentale di qualsiasi società prospera. La sicurezza, la sostenibilità e la competitività del sistema energetico rientrano fra gli obiettivi comuni dell´Ue. Per garantire stabilità a lungo termine si definirà una strategia per la diffusione dell´energia rinnovabile dopo il 2020. Si procederà inoltre ad una revisione completa del quadro attuale per la sicurezza nucleare in seguito alla catastrofe di Fukushima e sulla base delle prove di stress. In considerazione di questi obiettivi, il programma di lavoro della Commissione per il 2012 comprenderà proposte riguardanti: ulteriori misure in materia di emissioni delle automobili e dei furgoni; la promozione di un´energia pulita per i trasporti; la tutela delle risorse idriche dell´Europa; l´aggiornamento del quadro legislativo dell´Euratom sulla sicurezza nucleare. Un´europa aperta per i cittadini - La creazione di uno spazio aperto e sicuro, nel quale i cittadini dell´Ue e dei paesi terzi con diritti giuridici di ingresso e di soggiorno possano entrare, spostarsi, vivere e lavorare, è una delle migliori illustrazioni di come opera l´Unione. Gli avvenimenti verificatisi negli ultimi dodici mesi all´interno e al di fuori dell´Unione hanno fatto dei controlli alle frontiere un elemento prioritario della nostra agenda. Per non perdere quanto realizzato negli anni in termini di libertà e mobilità, dobbiamo rafforzare e sviluppare costantemente il nostro sistema di gestione delle frontiere onde rispondere alle nuove sfide. Dobbiamo anche continuare ad attuare una politica comune della migrazione per consentire una gestione responsabile della migrazione nell´Ue. Dopo una consultazione approfondita delle parti interessate, la Commissione presenterà un pacchetto sulla prossima generazione di controlli alle frontiere. Ci adopereremo inoltre per garantire l´applicazione pratica della libera circolazione dei lavoratori all´interno dell´Unione quale diritto fondamentale dei cittadini nel mercato unico. Il programma di lavoro della Commissione per il 2012 darà ampio risalto a diverse iniziative fondamentali dell´ambizioso piano d´azione del programma di Stoccolma. Una proposta legislativa sull´estensione della e-Justice utilizzerà le tecnologie della comunicazione e dell´informazione per agevolare la cooperazione in campo giudiziario. Ci adopereremo altresì perché i documenti connessi ai procedimenti giudiziari vengano riconosciuti in tutta l´Unione. In considerazione di questi obiettivi, il programma di lavoro della Commissione per il 2012 comprenderà proposte riguardanti: la prossima generazione di controlli alle frontiere; la strategia per la prevenzione e la lotta contro la tratta di esseri umani; l´occupazione e la migrazione. Far sì che l´Ue si esprima con efficacia sulla scena mondiale - Gli sviluppi che si verificano al di là dei nostri confini incidono sempre più sulla prosperità e sulla sicurezza dei cittadini dell´Unione. È quindi nel nostro interesse cercare di influire su questi sviluppi e agire di concerto per ottenere risultati ottimali. Gli eventi in atto nei paesi vicini del Mediterraneo meridionale sono per l´Ue l´occasione di esercitare un´influenza positiva lungo il percorso verso la democrazia e la prosperità. Dobbiamo individuare insieme ai nuovi governi il sostegno e l´incoraggiamento che possiamo offrire in termini di supporto politico, assistenza tecnica e aiuto concreto per la ricostruzione e lo sviluppo economico. La solidarietà è un valore europeo fondamentale, che va al di là delle nostre frontiere. In quanto primo donatore di assistenza internazionale allo sviluppo, l´Ue svolgerà un ruolo fondamentale per aiutare le società più povere del mondo, con particolare attenzione al conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Nel 2012 la solidarietà globale dell´Ue troverà espressione concreta nelle proposte volte a creare un corpo volontario europeo di aiuto umanitario. La Commissione continuerà inoltre a promuovere gli obiettivi di crescita dell´Ue sulla scena internazionale. Sebbene l´obiettivo generale rimanga il buon esito dei negoziati commerciali multilaterali e un ulteriore potenziamento dell´Omc tramite l´adesione della Russia, speriamo di poter concludere accordi di libero scambio con l´Ucraina, il Canada, Singapore e l´India nel prossimo periodo e di arrivare a una svolta decisiva per quanto riguarda il Giappone. Stiamo lavorando anche per l´avvio di negoziati su un accordo Ue-cina nel settore degli investimenti. Le valutazioni dei potenziali allargamenti futuri e i colloqui in corso continueranno per tutto il 2012. Ci rallegriamo all´idea di accogliere ben presto la Croazia come 28° membro della nostra famiglia. Nel 2012 continueremo ad adoperarci per consentire a questo paese di trarre i massimi vantaggi dal processo e di mantenere il ritmo dei preparativi per poter adempiere gli obblighi che comporta l´adesione. In considerazione di questi obiettivi, il programma di lavoro della Commissione per il 2012 comprenderà proposte riguardanti: la creazione di un corpo volontario europeo di aiuto umanitario; il pacchetto allargamento 2012. Regolamentazione intelligente e applicazione effettiva - Nell´elaborare il suo programma di lavoro la Commissione terrà fede all´impegno di presentare proposte di ottima qualità. Vista l´importanza fondamentale della preparazione ai fini della qualità, tutte le iniziative saranno sviluppate in stretta consultazione con le parti interessate. Dal 2012 in poi, il periodo di consultazione passerà da 8 a 12 settimane per ottimizzare i contributi delle parti interessate. All´atto pratico, tuttavia, l´incidenza reale delle proposte, anche di quelle ben preparate e che sono state esaminate attentamente e appoggiate da Parlamento e Consiglio, dipende dal modo in cui vengono attuate. Ora come ora, troppe azioni politiche non si traducono in benefici tangibili per i cittadini, le imprese e le autorità pubbliche. La Commissione continuerà a svolgere pienamente il suo ruolo di custode del trattato, che comporta anche un´applicazione e uno sviluppo proattivi della politica di concorrenza quale strumento fondamentale per garantire condizioni di parità e un mercato unico funzionante. In considerazione di questi obiettivi, il programma di lavoro della Commissione per il 2012 comprenderà proposte riguardanti: la tutela degli interessi finanziari dell´Unione europea Le prossime fasi - Mancano solo otto anni al 2020. Considerato il ritmo degli sviluppi internazionali, l´Ue deve cogliere l´opportunità di consolidare la propria posizione nel mondo. Il raggiungimento dei nostri ambiziosi obiettivi richiede un impegno comune delle istituzioni europee e nazionali sul fronte delle riforme. Occorre accelerare l´azione a livello europeo per ottenere risultati tangibili entro il 2020. Questo significa agire ora per essere sicuri di compiere i progressi necessari. Mi rallegro alla prospettiva di collaborare, nelle prossime settimane, con il Parlamento europeo per definire un programma di iniziative atto a far ripartire la crescita e a far rinascere la fiducia nell´Unione."  
   
   
IL PARLAMENTO APPROVA LA RIFORMA DELLA GOVERNANCE ECONOMICA EUROPEA  
 
Strasburgo, 28 settembre 2011 - Gli Stati della zona euro non potranno più ignorare gli avvertimenti della Commissione in materia di politiche di bilancio. La legislazione sulla governance economica approvata mercoledì dalla Plenaria dovrebbe anche spingere i governi nazionali a correggere più celermente una situazione economica problematica, garantire maggiore trasparenza e democraticità del processo decisionale e migliorare la qualità e l´attendibilità delle statistiche. Come atteso, la votazione in plenaria è stata di misura, a causa del voto contrario o delle astensioni dei gruppi politici di centro-sinistra su alcune disposizioni previste dall´accordo raggiunto, per il timore che il nuovo sistema sia troppo incentrato sulla correzione dei bilanci piuttosto che su ripresa e occupazione. La parte dell´accordo che riguarda gli squilibri macroeconomici è stata invece approvata a larga maggioranza, proprio perché ha ricevuto il sostegno anche dei gruppi di centro-sinistra, che hanno riscontrato un buon equilibrio fra imperativi sociali e finanziari. Il Presidente della Bce Trichet ha espresso sostegno ai negoziatori del Parlamento la settimana scorsa per la resistenza opposta a chi voleva diluire l´efficacia delle misure approvate: "Se paragono l´accordo alle proposte iniziali, riscontro un miglioramento sostanziale. Rendo omaggio al Parlamento per questo", ha detto. Sono disponibili maggiori dettagli sull´accordo approvato nella "Faq", che potete raggiunge con il link sottostante. Meno accordi a porte chiuse e più responsabilità democratica Il voto finale di mercoledì è arrivato due settimane dopo che alcuni Stati membri, guidati dalla Francia, avevano rinunciato a chiedere che le segnalazioni inviate dalla Commissione fossero approvate dal Consiglio. I deputati temevano, infatti, che tale prevedimento avrebbe favorito il mercanteggiamento a porte chiuse fra i governi (horse trading). Invece, l´accordo approvato obbligherà i paesi del´eurozona a trovare una maggioranza per respingere gli avvertimenti della Commissione, che in caso contrario saranno direttamente applicabili. Un governo nazionale non avrà neanche l´opzione di ignorare gli avvertimenti, che saranno infatti applicabili dopo 10 giorni dalla pubblicazione, se il Consiglio decide di non votare. In caso di respingimento degli avvertimenti della Commissione, i ministri dovranno spiegarsi in un dibattito pubblico al Parlamento europeo. Audizioni pubbliche e supervisione macroeconomica Il Parlamento ha inoltre ottenuto la possibilità di invitare i ministri delle finanze dei paesi che hanno ricevuto una segnalazione ad audizioni pubbliche; per lungo tempo, durante i negoziati, i governi nazionali si erano opposti a tale provvedimento. Per i disequilibri macroeconomici, i deputati hanno ottenuto che la Commissione prenda in considerazione anche il surplus di bilancio come ragione di disequilibrio nell´Ue. I governi nazionali si erano opposti a tale misura, chiedendo che solo i deficit fossero investigati. Le regole approvate danno la possibilità alla Commissione di indirizzare misure correttive anche a paesi con surplus commerciale, quali Germania e Olanda. Altri miglioramenti alla proposta iniziale ottenuti dal Parlamento Alcuni dei provvedimenti più rilevanti presenti nell´accordo finale, su pressione dei negoziatori del Parlamento, sono: La codifica del semestre europeo in testi giuridici, dando così valore giuridico e maggior peso politico a tale procedura. La creazione di un quadro formale di supervisione dei programmi di riforma nazionali. L´aumento dei poteri della Commissione, attraverso maggiori informazioni da fornire alla Commissione rispetto a quanto previsto in precedenza e missioni di sorveglianza negli Stati membri. Una nuova sanzione (0,2% del Pil) per le statistiche fraudolente dei dati su deficit e debito. Un deposito fruttifero come sanzione (0,1% del Pil) nel caso uno Stato membro non agisca come raccomandato per correggere uno squilibrio macroeconomico. Una maggiore indipendenza degli istituti statistici. La salvaguardia dei processi di contrattazione sociale e gli accordi di fissazione dei salari durante la preparazione delle raccomandazioni ai governi nazionali. Il pacchetto in breve - Innanzitutto, il "six-pack" garantisce più efficacia all´attuale Patto di stabilità e crescita, permettendo un controllo dei deficit e dei livelli di debito più rapido e più celere rispetto a oggi. In secondo luogo, il pacchetto innova il sistema di governance, obbligando i governi ad agire velocemente per contrastare una minaccia all´economia dovuta a instabilità macroeconomiche, come nel caso della bolla immobiliare, o di perdita di competitività. Tali obiettivi sono perseguiti tramite azioni preventive, in particolare segnalazioni, e azioni correttive, in forma di sanzioni. Infine, le regole approvate mirano a garantire che le statistiche, strumento essenziale per la programmazione economica e un´equilibrata politica di bilancio, saranno più precise e affidabili, oltre che più indipendenti. In aggiunta a questi 3 obiettivi, il pacchetto governance europea è strutturato, su richiesta dei deputati, in modo da incrementare la trasparenza del processo decisionale e la responsabilità democratica degli attori chiamati a prendere le decisioni e aumentare i poteri di sorveglianza della Commissione.  
   
   
UE, IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE: UN GIUSTO CONTRIBUTO DA PARTE DEL SETTORE FINANZIARIO  
 
Bruxelles, 29 settembre 2011 Ieri la Commissione ha presentato una proposta volta a introdurre un’imposta sulle transazioni finanziarie in tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea. Tale imposta si applicherebbe a tutte le transazioni di strumenti finanziari tra enti finanziari per le quali almeno una controparte della transazione sia stabilita all’interno dell’Ue. Lo scambio di azioni e obbligazioni sarebbe tassato con un’aliquota dello 0,1%, mentre per i derivati il tasso sarebbe dello 0,01%. In tal modo sarebbe possibile riscuotere un gettito di 57 miliardi di euro ogni anno. La Commissione ha proposto che l’imposta entri in vigore il 1o gennaio 2014. La decisione di proporre una nuova imposta sulle transazioni finanziarie ha una doppio motivazione. Innanzitutto, questa imposta farebbe sì che il settore finanziario dia il giusto contributo per far fronte ai costi della crisi economica, di cui è peraltro concausa, in un contesto di risanamento di bilancio negli Stati membri. Il peso delle imponenti misure di salvataggio del settore finanziario a carico del contribuente è stato sopportato dalle amministrazioni pubbliche e in generale dai cittadini europei. Inoltre attualmente il settore finanziario è meno tassato rispetto ad altri. L’imposta genererebbe un gettito fiscale supplementare del settore finanziario a sostegno delle finanze pubbliche. In secondo luogo, un approccio coordinato a livello unionale contribuirebbe a rafforzare il mercato unico dell’Ue. Ad oggi dieci Stati membri hanno già introdotto, seppur in forme diverse, un’imposta sulle transazioni finanziarie. La proposta prevede l’introduzione di nuove aliquote fiscali minime e l’armonizzazione delle relative disposizioni fiscali in seno all’Ue. L’imposta contribuirà in tal modo a ridurre le distorsioni della concorrenza nel mercato unico, scoraggerà attività di negoziazione ad alto rischio e integrerà gli interventi di regolamentazione volti a prevenire future crisi. Un’imposta sulle transazioni finanziarie a livello unionale rafforzerebbe la posizione dell’Ue in favore della realizzazione di norme comuni per l’introduzione di un’imposta analoga a livello mondiale, in particolare tramite la piattaforma del G20. Il gettito dell’imposta sarebbe condiviso tra Ue e Stati membri. Parte dell’imposta sarebbe impiegata come risorsa propria dell’Ue, riducendo così in parte i contributi nazionali. Gli Stati membri avrebbero la facoltà di incrementare i propri introiti applicando un tasso più elevato alle transazioni finanziarie. Algirdas Šemeta, commissario per la Fiscalità e l’unione doganale, l’audit interno e la lotta antifrode, ha dichiarato: “Con la sua proposta l´Unione europea assumerà il ruolo di precursore nell’applicazione globale di un’imposta sulle transazioni finanziarie. Il nostro progetto è solido e concreto. Sono fermamente convinto che quest’imposta possa soddisfare le aspettative dei cittadini europei, chiedendo un giusto contributo al settore finanziario. Sono fiducioso sul fatto che i nostri partner in seno al G20 riconoscano l’utilità di seguire questo percorso.” Contesto In seguito alla crisi, il debito pubblico in tutti e 27 gli Stati membri dell’Ue è balzato dal 60% del Pil nel 2007 all’80% negli anni successivi. Il settore finanziario ha goduto di un importante sostegno finanziario a livello governativo. Durante la crisi gli Stati membri dell’Ue hanno stanziato 4 600 miliardi di euro per misure di salvataggio in favore del settore finanziario. Negli ultimi anni quest’ultimo ha inoltre beneficiato di una tassazione ridotta. Il settore finanziario può contare su un vantaggio fiscale di circa 18 miliardi di euro all’anno in ragione dell’esenzione dei servizi finanziari dal pagamento dell’Iva. Una nuova imposta nel settore finanziario garantirebbe che gli enti finanziari partecipino ai costi della ripresa economica e scoraggino il trading ad alto rischio e scarsa produttività. L’imposta sulle transazioni finanziarie mira a tassare l’85% delle transazioni finanziarie tra enti finanziari, mentre cittadini e imprese sarebbero esenti da tale imposta. I prestiti ipotecari, i prestiti bancari, i contratti di assicurazione e altre attività finanziarie tipicamente svolte da persone fisiche o da piccole imprese non rientrano nell’ambito di applicazione della proposta. La Commissione ha iniziato a valutare l’ipotesi di tassare il settore finanziario a livello di Ue già da diversi anni. Il 29 giugno 2011, nell’ambito del quadro finanziario pluriennale, la Commissione ha annunciato l’intenzione di proporre l’istituzione di un’imposta sulle transazioni finanziarie come risorsa propria per il bilancio dell’Ue (Ip/11/799, Memo/11/468) La decisione è stata presa in seguito a un’analisi dei diversi strumenti fiscali volti ad una partecipazione del settore finanziario alla ripresa dell’economia dell’Ue. Parallelamente, fin dal 2009 la Commissione ha preso in esame le modalità per introdurre un’imposta sulle transazioni finanziarie a livello mondiale con i suoi partner internazionali in seno al G20. Le prossime fasi La proposta sarà discussa dagli Stati membri nel quadro del Consiglio dei ministri dell’Ue, mentre la Commissione parteciperà al vertice del G20 previsto per novembre. Si veda anche il Memo/11/640 Per il testo integrale della proposta e lo studio che analizza i diversi strumenti fiscali, si veda: http://ec.Europa.eu/taxation_customs/taxation/other_taxes/financial_sector/index_en.htm    
   
   
DEPUTATI EUROPEI PREOCCUPATO PER LE MINACCE DELLA TURCHIA VERSO CIPRO  
 
Strasburgo, 29 settembre 2011 - Nel dibattito Martedì sera gli eurodeputati erano uniti nella loro preoccupazione per le crescenti tensioni tra la Turchia e la Repubblica di Cipro nella disputa sul petrolio e gas. Hanno condannato le minacce della Turchia e ha sottolineato che qualsiasi minaccia contro uno Stato membro è stato una minaccia contro tutta l´Ue. Un certo numero di membri ha sottolineato la crescente importanza della Turchia come di un giocatore nella regione e ha sottolineato la necessità di relazioni di buon vicinato, sottolineando che la Turchia, paese candidato all´adesione all´Ue, Cipro deve accettare come membro della Ue. Molti hanno sottolineato che la Repubblica di Cipro ha il diritto di esplorare per le risorse naturali nella propria zona economica, mentre alcuni hanno proposto che le due comunità dell´isola dovrebbero trarre vantaggio da qualsiasi sfruttamento delle risorse petrolifere e di gas. Alcuni parlamentari europei hanno fatto il punto che questa disputa arriva in un punto critico nei negoziati delle Nazioni Unite sulla riunificazione dell´isola divisa di Cipro. Alcuni deputati si sono opposti al commissario Füle appello per la moderazione da entrambe le parti, la sensazione che ciò dovrebbe valere solo per la Turchia. Altri hanno ritenuto che mentre la reazione della Turchia annuncio da parte del Governo della Repubblica di Cipro che si trattava di perforazione per gas non era giustificata non è stato sorprendente. Tutti speravano che la controversia possa essere rapidamente risolta.  
   
   
UE: PIÙ SOLDI PER FAR FRONTE AI FLUSSI DI MIGRANTI E RIFUGIATI  
 
Strasburgo, 29 settembre 2011 - Il Parlamento europeo ha approvato mercoledì una modifica al bilancio per stanziare 43,9 milioni di euro extra per la gestione dei flussi di migranti e rifugiati, provocata dai recenti eventi nel paesi del sud del Mediterraneo. I fondi aggiuntivi saranno utilizzati per aiutare gli Stati membri più colpiti dai flussi e per migliorare il pattugliamento dei mari da parte dall´agenzia europea per le frontiere Frontex. "Sono felice che i gruppi politici principali abbiano votato in favore della mia relazione. Ciò dimostra che il Parlamento europeo è unito quando si tratta degli sviluppi politici nei paesi del sud del Mediterraneo", ha detto Sidonia Jędrzejewska, relatrice per il bilancio comunitario 2011. Frontex riceverà fondi extra per €24 milioni. Il resto andrà al Fondo europeo per i rifugiati (€12.2 milioni), al Fondo per le frontiere esterne (€4.9 milioni) e al Fondo europeo per i rimpatri (€ 2.8 milioni). La cifra è stata recuperata da fondi non spesi per progetti energetici previsti dal Piano europeo di rilancio. Il Consiglio dei Ministri ha già approvato la modifica al bilancio lo scorso 12 settembre. La relazione è stata approvata con 513 voti favorevoli, 79 contrari e 25 astensioni.  
   
   
UE: IMPORTANTE AVVISO A SEGUITO DI SEGNALAZIONI DI PRATICHE ABUSIVE  
 
Bruxelles, 29 settembre 2011 - Alcuni cittadini ci segnalano persone che, spacciandosi per funzionari dell´Ue o vantando contatti con le Istituzioni europee (Parlamento europeo, Commissione europea, Consiglio dell´Ue), chiedono somme di denaro in cambio della garanzia di poter accedere a non meglio precisati "fondi europei" o "progetti europei". Si tratta di pratiche del tutto abusive. Ricordiamo che: tutte le attività di informazione svolte da funzionari dell´Ue sono assolutamente gratuite per i cittadini e le imprese. Tutti possono rivolgersi agli Uffici d´informazione del Parlamento europeo, alle Rappresentanze della Commissione europea e alle reti d´informazione dell´Ue sul territorio. La concessione di sovvenzioni e la partecipazione a progetti finanziati dall´Ue sono disciplinate da bandi pubblici, ai quali si accede gratuitamente, pubblicati sui siti delle istituzioni europee. Invitiamo i cittadini a segnalarci senza esitazione e in modo circostanziato queste pratiche abusive: epitalia@europarl.Europa.eu ; comm-rep-it-info@ec.Europa.eu    
   
   
UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI ATTRAVERSO CLUSTER  
 
Bruxelles, 29 settembre 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per l´internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (Pmi) attraverso cluster. Lo scopo del presente invito è sostenere la preparazione e l´organizzazione di cinque eventi nel 2012-2013 che offrano opportunità di incontro per le organizzazioni di cluster europee e le Pmi che ne fanno parte con partner internazionali al di fuori dell´Europa Quest´azione deve basarsi su accordi di collaborazione firmati dalla Piattaforma europea di collaborazione tra cluster (Eccp). Sono stati firmati dei memorandum d´intesa dalla Piattaforma europea di collaborazione tra cluster con partner in Brazile, India e Giappone. Si prevedono altri accordi, possibilmente con Egitto, Tunisia e Corea del Sud. Quest´azione deve preparare il terreno per la cooperazione pratica di cluster oltre i confini e sfruttare in un modo più strategico la cooperazione internazionale tra cluster in aree d´interesse strategico quali l´energia rinnovabile e le tecnologie pulite, le industrie creative e il turismo. Per leggere il bando ufficiale, consultare: Gu n. S 164 del 27 agosto 2011 http://ted.Europa.eu/udl?uri=ted:notice:270056-2011:text:it:html&src=0    
   
   
L´EUROPA INVADE L´INTERNAZIONALE A FERRARA  
 
Roma, 29 settembre 2011 - L´europa – in questi giorni più che mai al centro dell´attenzione dei media - conquista sempre più spazio anche all´interno del festival Internazionale a Ferrara, l’iniziativa promossa dalla rivista Internazionale che si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre e che per la seconda volta vedrà la partecipazione attiva della Commissione europea attraverso la sua Rappresentanza in Italia. L’obiettivo: diffondere e radicare sempre di più la conoscenza dell’Europa e delle politiche europee stimolando il dibattito sulle sfide future. Nell’ambito di un´iniziativa che ogni anno riunisce con successo nel capoluogo emiliano decine di migliaia di giovani e i più importanti nomi del giornalismo europeo e internazionale, la Rappresentanza organizzerà una ricca serie di dibattiti, eventi e iniziative. I temi sono quelli all´ordine del giorno, come la crisi economica e i cambiamenti nell´area del Mediterraneo, ma anche la sostenibilità dei consumi, l´ambiente e l´energia, mentre un importante spazio sarà dedicato ai diritti fondamentali e alle opportunità offerte dall´Europa (con particolare accento sulla mobilità dei giovani e sull´apprendimento delle lingue). Grazie al prezioso contributo del Centro Europe Direct Emilia Romagna verrà allestito uno stand europeo, presso il quale sarà possibile reperire informazioni utili per i cittadini di tutte le età. Giornalisti, blogger e altri operatori della comunicazione potranno invece conoscere, attraverso presentazioni e materiale illustrativo, il mondo dei media e della comunicazione in Europa. Una sezione dello stand europeo fornirà informazioni sugli interventi umanitari dell´Unione nel mondo, in collaborazione con il Servizio per gli aiuti umanitari della Commissione. Il Caffè d’Europa sarà invece il punto dove ognuno potrà rilassarsi e meglio elaborare tutta questa informazione. L´edizione di quest’anno offrirà una novità interessante e divertente. A Ferrara infatti saranno premiati i vincitori del primo concorso per la migliore vignetta sull’Ue pubblicata dalla stampa italiana, promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e da Internazionale, in collaborazione con Presseurop.eu. Per l’intera durata del festival, tutte le opere che hanno partecipato al concorso saranno esposte presso il Chiostro di S. Paolo e divertiranno i visitatori. Presso il chiostro di S. Paolo infine sabato mattina alle ore 10 andrà in onda dal vivo la trasmissione di Radio 24 "l´Altra Europa" con Federico Taddia, durante la quale Diego Marani, scrittore e interprete, darà un saggio della sua lingua di fantasia, l´Europanto. Venite a trovarci! Per maggiori informazioni Pagina sul sito della Rappresentanza: http://ec.Europa.eu/italia/index_it.htm  Sito internet del Festival: http://www.Internazionale.it/festival/    
   
   
REGIONE: LA SICILIA PROTAGONISTA DELLE POLITICHE MEDITERRANEE  
 
Arhus (Copenaghen), 29 settembre 2008 - La Sicilia da oggi e´ "ufficialmente" diventata il fulcro delle politiche regionali del mediterraneo. L´assemblea plenaria della commissione intermediterranea della Conferenza delle regioni periferiche e marittime d´Europa, ha infatti approvato ieri pomeriggio ad Arhus, in Danimarca, la relazione predisposta dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che lo scorso 14 luglio, a Catania, ne e´ stato acclamato presidente fino al 2013. Le regioni da quest´anno hanno un nuovo ruolo attivo nel processo di formazione delle decisioni comunitarie. E le regioni meridionali hanno una loro specificita´ da salvaguardare: il programma 2011-2013 della commissione intermediterranea - illustrato all´assemblea dal dirigente generale dei rapporti extraregionali, Francesco Attaguile - rappresenta la piattaforma dell´attivita´ che le regioni del Mediterraneo svilupperanno all´interno delle istituzioni comunitarie. Il voto unanime dell´assemblea permette al Presidente Lombardo e a tutto l´ufficio politico, di avviare azioni concrete per garantire maggiore visibilita´ ai temi proposti dalle regioni della sponda sud in particolare in materia di coesione e di prossimita´, che sono i due binari su cui si muovono gli investimenti del bilancio europeo destinati al mediterraneo. "Solo con scelte politicamente qualificate potremo affrontare le rigidita´ annunciate nel nuovo budget delle istituzioni comunitarie - ha commentato il Presidente Lombardo -. Per questo l´ufficio politico della commissione intermediterranea e´ gia´ da oggi al lavoro per definire le nostre proposte nei settori che riteniamo strategici per le nostre economie e i nostri territori". A conferma che questa e´ la direzione su cui indirizzare gli sforzi, proprio oggi al Presidente Lombardo e´ arrivata la conferma dell´incontro sui temi della politica euromediterranea, gia´ fissato in ottobre, con il Presidente della Repubblica di Cipro. Un incontro e un contatto strategicamente importanti, considerato che Cipro assumera´ la presidenza dell´Unione, nel secondo semestre del 2012, proprio nel momento in cui dovranno essere definite tutte le politiche europee fino al 2020. Il programma approvato ad Arhus da´ via libera alle iniziative proposte dalla Sicilia in materia di pesca e agricoltura, energie rinnovabili e trasporto, cooperazione territoriale e cultura. Dopo il vertice a Cipro, a fine Ottobre si svolgera´ a Taormina un incontro dei gruppi europei di cooperazione territoriale - i Gect -, che servira´ a mettere a punto le proposte per il nuovo regolamento comunitario che regola l´attivita´ di questi nuovi strumenti di cooperazione tra regioni di nazioni diverse. In dicembre, a Palermo, si svolgera´ una conferenza internazionale che servira´ a mettera a punto le strategie per una maggiore incisivita´ dei territori nelle politiche euromediterranee. Nel 2012, si lavorera´ attorno ai temi della salvaguardia delle risorse idriche, in vista del Forum di Marsiglia. E si lavorera´ al coordinamento della presenza delle regioni mediterranee all´Expo 2015.  
   
   
IL GOVERNATORE DELLA SARDEGNA CAPPELLACCI ELETTO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ISOLE DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI PERIFERICHE E MARITTIME  
 
Aarhus (Danimarca), 29 settembre 2011- Il governatore Ugo Cappellacci è stato eletto nel pomeriggio di ieri presidente della Commissione Isole della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime. “La condizione di insularità e le questioni ad essa legate sono comuni a più di 15 milioni di cittadini europei. Dopo anni di battaglie e i primi riconoscimenti - ha dichiarato il presidente - l’obiettivo condiviso deve essere quello di rappresentarne al meglio le istanze, le aspettative e le preoccupazioni vissute quotidianamente dagli isolani d’Europa affinché conquistino lo spazio che meritano nelle politiche comunitarie. Con la sua forte tradizione autonomistica – ha aggiunto -, la Sardegna ha sempre creduto e crede fortemente nella rilevanza dei temi della insularità, non solo con riferimento alle politiche di sviluppo economico e sociale, ma anche per il pieno ed effettivo esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali. Da molto tempo la Commissione per le Isole è impegnata nel sostenere le posizioni per il riconoscimento effettivo delle “specialità” e nella ricerca di soluzioni innovative per rafforzare le reti di cooperazione e di scambio. L’introduzione di coesione territoriale con il Trattato di Lisbona del 2009, apre nuove prospettive anche per le Isole: la Commissione si propone di tradurle in termini concreti. Occorre intervenire per controbilanciare gli svantaggi derivanti dall’insularità: per questo servono adeguati interventi strutturali finanziari proporzionali alla gravità degli svantaggi e nel pieno rispetto del fine ultimo che è quello di offrire alle Isole opportunità di sviluppo che siano comparabili con quelle date a tutti gli altri territori europei. Data la grave situazione attraversata dai paesi europei, servono anche urgenti misure straordinarie, anche di tipo transitorio, per “accompagnare” fuori dalla crisi i territori che soffrono svantaggi permanenti e rilanciare la crescita. Tra esse, il presidente Cappellacci ha proposto l’introduzione di strumenti di fiscalità di sviluppo, oggi riconosciuti dalla Ue a favore delle sole regioni ultraperiferiche particolari. Questo importante riconoscimento per la Sardegna avviene in un momento cruciale per le isole europee, in quanto sono in fase di definizione le questioni riguardanti l’approvazione del bilancio pluriennale della Ue, l’impostazione della nuova politica strutturale per il periodo 2014-2020, la futura Pac, e più in generale gli strumenti per il nuovo quadro degli aiuti di stato. Su quest’ultimo aspetto il presidente ha già programmato il prossimo incontro con il Commissario per la Concorrenza, Joaquin Almunia.  
   
   
DA OGGI FINO AL 1° OTTOBRE IL WORKSHOP DEL PROGETTO "ITERR-COST"  
 
 Cagliari, 29 settembre 2011 - Da oggi e fino al 1° ottobre si terrà a Santa Giusta (Or) il workshop internazionale "Dal progetto trasfrontaliero alle reti europee: prospettive e opportunità per i territori". Il workshop s´inserisce nell´ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera "Iterr-cost - Itinerari e rete del romanico in Corsica, Sardegna, Toscana", che è finanziato con i fondi del Poitalia - Francia "Marittimo" e coinvolge i 25 comuni dell´Associazione del romanico in Sardegna, la provincia di Pisa, la provincia di Lucca e la Collectivité territoriale corse con la Direction du patrimoine. Capofila del progetto è il comune di Santa Giusta, che si avvale della collaborazione scientifica del Dipartimento di Scienze archeologiche e storico-artistiche dell´Università di Cagliari. L´evento è organizzato in occasione della chiusura di "Iterr-cost" e prevede tre giorni di appuntamenti: questa mattina si svolgerà la premiazione delle scuole partecipanti al concorso "Disegna e fotografa la chiesa romanica del tuo paese", mentre nel pomeriggio è prevista la visita guidata alla basilica di Santa Giusta, a cura del prof. Roberto Coroneo; la mattina di venerdì 30 è dedicata al workshop, mentre nel pomeriggio sono previste la presentazione dei prodotti realizzati nell´ambito del progetto e la visita guidata della mostra itinerante "Il tempo del romanico. Un itinerario tra Corsica, Sardegna e Toscana"; la mattina del 1° ottobre, con partenza in autobus da Santa Giusta, si terrà la visita guidata alla basilica di Santa Maria di Bonarcado e alla chiesa di San Paolo di Milis. Per maggiori informazioni, gli interessati possono contattare il comune di Santa Giusta al numero 0783 354520.  
   
   
WORLD REGIONS FORUM. CRESCE LA RETE DI GOVERNI E IMPRESE  
 
Milano, 29 settembre 2011 - Sessione di apertura della seconda edizione del World Regions Forum, ed è già evidente che la rete delle Regioni innovative e dinamiche del mondo si consolida e si rafforza: diventa stabile e inizia a coinvolgere come co-protagoniste, accanto ai Governi subnazionali, le imprese. E proprio ai grandi temi dell´economia e delle reti di impresa hanno dedicato ieri pomeriggio di lavoro al Centro congressi di Fiera Milano City gli oltre 120 fra leader politici e alti dirigenti delle 16 Regioni del Wrf, il cui tema generale di quest´anno è ´Multilevel governance and civil society for innovation and growth´. ´Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione a questa seconda edizione del World Regions Forum - ha commentato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni all´apertura della manifestazione -. Le 17 Regioni più importanti del mondo hanno accettato di venire in Lombardia per confrontarsi. Ogni Regione è qui presente con un gruppo anche vasto di imprenditori, tecnici e politici a conferma che Regione Lombardia è un nome conosciuto nel mondo, capace di attrarre altri Paesi importanti e Regioni dinamiche. Siamo orgogliosi che il nome Lombardia e il nome Italia attraggano tanti a venire a lavorare con noi´. ´Da questi tre giorni - dice Formigoni - ci aspettiamo la conferma dei rapporti privilegiati di scambio che abbiamo costruito nel corso di questi anni. Il fatto che le più importanti Regioni del mondo facciano rete significa più opportunità nel mondo per i nostri studenti, lavoratori e per le nostre imprese. Essere protagonisti del mondo vuol dire avere rapporti ed essere capaci di dialogare con tutti´. Per Una Collaborazione Stabile - Tra le Regioni e i governi subnazionali in questa edizione si è aggiunto lo Stato indiano di Maharashtra, abitato da 96 milioni di persone: ´Questo significa che abbiamo lavorato bene nel corso di questi anni - commenta con soddisfazione il presidente della Lombardia -. La nostra rete sta diventando stabile: vediamo se, alla terza edizione, la Lombardia sarà ancora protagonista o se qualcuno chiederà di organizzare il Forum. L´importante è che questa resti una rete stabile´. E di reciproco aiuto c´è tanto bisogno in un momento molto delicato per l´economia e la finanza: ´La crisi è qualcosa con cui fare i conti - conclude Formigoni -. Tuttavia questo è il momento giusto per scommettere sulle relazioni e sull´aiuto reciproco. Siamo consapevoli delle difficoltà e proprio per questo con i nostri produttori e le nostre università abbiamo deciso di stringere ancora di più la rete con le Regioni più avanzate´. Con Formigoni, l´introduzione ai lavori del World Regions Forum è stata tenuta dalla premier del Gauteng (Sud Africa) Nomvula Mokonyanem, la quale ha ricordato come il Gauteng si sia dato un obiettivo di lungo periodo, per così diventare una delle province più competitive a livello mondiale. ´Il Gauteng - ha sottolineato la premier Mokonyane - ha gettato le fondamenta per raggiungere questo obiettivo attraverso un progetto chiamato Vision 2025´. Le Regioni presenti con propria delegazione a questa Ii Edizione di World Regions Forum sono: Gauteng, Québec, Nuevo Leon, Singapore, Shanghai, Baden- Wurttemberg, Maharashtra, Madrid, Rhone-alpes, San Paolo, San Pietroburgo, Catalogna, Buenos Aires, Illinois e rappresentanti del mondo accademico e scientifico di Massachusetts e California. Sviluppo E Innovazione - I lavori del primo workshop ´Strengthening Business and Innovation among the enterprises of the Wrf: scenarios, conditions and opportunities´ sono stati introdotti da Sergio Dompé, presidente Dompé Farmaceutici Spa, Massimo Ponzellini, presidente Impregilo, e Nicola Ciniero, presidente e Ceo Ibm Italia. Obiettivi della tavola rotonda: l´individuazione della dimensione internazionale delle imprese e gli strumenti che possono permettere lo sviluppo in un periodo di crisi; come le pubbliche istituzioni e il World Regions Forum possono concretamente avviare un´attività di supporto a favore delle imprese per sviluppare al meglio la loro attività; l´individuazione degli strumenti economici e finanziari che possono permettere lo sviluppo del commercio tra i partner di World Regions Forum, aumentando e difendendo allo stesso tempo le innovazioni e la proprietà intellettuale. Nel corso della tavola rotonda, coordinata da Giorgio Squinzi, - presidente del Comitato Tecnico per l´Europa di Confindustria e presidente di Mapei - sono intervenuti sia rappresentanti delle diverse Regioni - che hanno portato il loro contributo e la testimonianza di quanto sino ad ora realizzato nei loro territori - sia rappresentanti del mondo economico e finanziario, che hanno manifestato le proprie proposte relative ai potenziali sviluppi che le Regioni possono perseguire a livello governativo per favorire la crescita delle imprese.  
   
   
WORLD REGIONS FORUM, INCONTRI B2B: SINERGIE A TUTTO CAMPO  
 
 Milano, 29 settembre 2011 - Non solo la sessione di lavoro al Centro Congressi Fiera. Ma anche una serie ricchissima di incontri bilaterali, per l´intera giornata di ieri e anche oggi, in questa seconda edizione del World Regions Forum. Tra delegazioni di singole Regioni o Stati subnazionali, da una parte, e università, aziende ospedaliere, imprese, dall´altra. Politecnico e Università Bocconi di Milano, Parco Tecnologico Padano, Ospedale Niguarda, Sacco, Istituto dei Tumori e Ieo sono solo alcuni dei soggetti impegnatissimi negli incontri, naturalmente dedicati ad aprire o sviluppare collaborazioni e sinergie. E, tra le aziende, da segnalare la Brembo/kilometro Rosso e Stmicroelectronics; e, sempre nel mondo dell´economia, Assolombarda. Di seguito un elenco degli incontri più significativi: tra Parco tecnologico Zhangjiang e Centro europeo per Innovazione e Creatività di Shanghai con Energylab; tra delegazione del Maharashtra con Dompé Farmaceutici; tra delegazione del Gauteng e Direzione generale Industria della Lombardia; tra Singapore e Stmicroelectronics e Brembo/kilometro Rosso); tra Nuevo Leon con Centro europeo per Innovazione e Creatività; tra Stato di San Paolo e Humanitas con site visit; tra Nuevo Leon e Assolombarda; tra Singapore e Politecnico Milano e Università Bocconi; tra Nuevo Leon ed Energylab; tra Università di Pavia e Singapore; tra Stato di San Paolo e Politecnico di Milano; tra Università di Pavia e San Pietroburgo; tra Singapore e Ao Niguarda Cà Granda e Ao Luigi Sacco; tra Nuevo Leon e Fondazione Lombardia per l´Ambiente; tra Quebec e Politecnico Milano; tra Nuevo Leon e Parco Tecnologico Padano; tra Università Pavia e Massachusetts; tra Stato di San Paolo e Istituto Nazionale dei Tumori; tra Singapore e Irccs Humanitas; tra Gauteng Economic Department e Maharashtra; tra Baden Wuerttemberg e Politecnico Milano; tra Gauteng e Politecnico Milano; tra Nuevo Leon e International Enterprise di Singapore; tra San Paolo e Istituto Europeo Oncologia; tra Buenos Aires e Parco Tecnologico Padano.  
   
   
WORLD REGIONS FORUM: FORMIGONI, FITTA AGENDA DI INCONTRI RICERCATORI,SANITÀ E ACQUA AL CENTRO DELLE SESSIONI TEMATICHE  
 
Milano, 29 settembre 2011 - La seconda giornata del World Regions Forum, in programma oggi, presso il Centro congressi di Fieramilanocity, prevede tre sessioni tematiche dedicate rispettivamente a ricercatori (Workshop ´Researchers´ mobility for innovation´), sanità (´Cancer care and bio-banks: current networks and potential for cooperation´) e acqua (´Sustainable using and shared management of water´). In contemporanea il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, a partire dalle 11 della mattina, avrà una serie di incontri bilaterali a Palazzo Lombardia con i vertici delle delegazioni presenti al Wrf. Nello specifico, Formigoni riceverà: la Premier del Gauteng (Sud Africa) Nomvula Mokonyane; l´assessore alle Risorse Idriche di San Paolo (Brasile) Edson Giriboni; il capo di gabinetto del Consiglio dei Ministri di Buenos Aires (Argentina) Alberto Pérez; il segretario del Ministero Affari Esteri e del Ministero dello Sviluppo di Singapore Sam Tan Chin Siong; il vice governatore di San Pietroburgo (Federazione Russa) Vasily Kichedzhi; il vice ministro alle Relazioni Internazionali del Quebec (Canada) Marc Croteau; il segretario per gli Affari Esteri della Generalitat de Catalunya (Spagna) Senen Florensa; il segretario per l´Industria del Governo del Maharashtra (India) Kshatrapati Shivaji.  
   
   
LA REPUBBLICA RUSSA DEL BASHKORTOSTAN CERCA COLLABORAZIONE NEL VENETO PER SVILUPPARE IL PROPRIO POTENZIALE PRODUTTIVO.  
 
Venezia, 29 settembre 2011 - Forse è più conosciuta come Bashkirija, ma la denominazione ufficiale è Repubblica del Bashkortostan. Posta al confine tra Europa e Asia, sui monti Urali, con i suoi 144 mila chilometri quadrati è quasi otto volte più estesa del Veneto ma ha lo stesso numero di abitanti (4,5 milioni). Anche se non ha raggiunto la popolarità di altri soggetti appartenenti alla Federazione Russa, è uno dei territori dell’ex Unione Sovietica più ricchi di risorse naturali, dotato di straordinarie potenzialità di sviluppo economico e produttivo, come ha potuto apprendere l’assessore veneto al turismo, alle attività promozionali e al commercio estero, Marino Finozzi, che ha ricevuto a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, una delegazione della Repubblica del Bashkortostan guidata dal primo ministro Azamat Fattakhovich Ilimbetov. “Un incontro che apre stimolanti prospettive di collaborazione tra le nostre due realtà – ha sottolineato Finozzi – contenute in un accordo che ci è stato proposto dalla delegazione russa e che esamineremo nei prossimi mesi con grande attenzione e interesse, valutando le opportunità che ci sono state offerte di cooperazione con il coinvolgimento di aziende venete”. Azamat Ilimbetov ha delineato il profilo economico produttivo del Bashkortostan, una delle repubbliche leader per capacità contributiva al bilancio pubblico russo, grazie a una sviluppata industria petrolchimica e metalmeccanica e a cospicue risorse naturali: minerali, come il petrolio e il gas, ma anche agricole e forestali. Ed è soprattutto per potenziare l’attività di questi settori che il Bashkortostan guarda al Veneto: “Potremmo lavorare ogni anno svariati milioni di metri cubi di legname proveniente dalle nostre foreste – ha detto Azamat Ilimbetov – ma abbiamo poche aziende attive ed esperte in questo settore che oggi esprime solo il 20 per cento delle sue possibilità. Siamo una delle prime cinque regioni russe per la produzione agricola, ma anche qui i margini di crescita, soprattutto per quanto concerne l’agroalimentare, sono ancora molto ampi. Conosciamo la grande capacità e qualità produttiva in questi comparti delle piccole e medie imprese venete che accoglieremmo volentieri nel nostro mercato, attraverso joint venture o altre forme di cooperazione, garantendo anche facilitazioni fiscali a chi è disposto a investire da noi: per l’imprenditoria veneta un’occasione di crescita economica, per noi un’opportunità di incrementare il nostro potenziale produttivo e tecnologico”. Finozzi, apprezzando l’approccio concreto e pragmatico del primo ministro, ha confermato la piena disponibilità ad approfondire i rapporti con la Repubblica del Bashkortostan: “Il Veneto – ha ricordato l’assessore – è storicamente vocato alle relazioni internazionali ed è da sempre un interlocutore privilegiato di molte aree di nuova espansione economica, come è oggi l’Europa dell’est e la Russia in particolare. Nonostante la crisi internazionale, l’esportazione veneta è in costante crescita e, anche attraverso l’operatività delle nostre due agenzie regionali, Veneto Innovazione e Veneto Internazionalizzazione, siamo fortemente interessati a confrontarci con realtà emergenti, favorendo l’incontro dei nostri imprenditori con i vostri e ricercando insieme forme di collaborazione tali da rendere più competitive in ambito internazionale le nostre aziende e produzioni”.  
   
   
ABRUZZO: CHIODI, PER SVIMEZ E SOLE CRESCIAMO PIU´ DEL NORD CONFERMATA VALIDITA´ POLITICA RISANAMENTO, RIGORE E FIDUCIA  
 
L´aquila, 29 settembre 2011 - "Ieri lo Svimez, nella presentazione del rapporto sull´economia 2011, ha confermato le clamorose anticipazioni di qualche settimana fa. E cioè che l´Abruzzo è una delle poche regioni italiane che sta rispondendo con i fatti alla grave crisi in atto. Oggi, è il Sole 24 Ore, riprendendo e commentando tali dati, a ribadire che l´Abruzzo, in controtendenza nazionale, è in fase di crescita. In un momento difficile per tutto il Paese, noi, senza per questo autocelebrarci, possiamo dirci soddisfatti ed orgogliosi per il risultato raggiunto. Storico ed eccezionale". Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, incassa altri riconoscimenti da parte di autorevoli società di ricerca e testate giornalistiche specializzate. "Nel 2010 - ricorda il Governatore - il nostro prodotto interno lordo è cresciuto di 2,3 punti percentuali, contro una media nazionale ferma all´1,3 per cento, superiore anche al trend di molte regioni del nord, attestate complessivamente sull´1,7 per cento. E le proiezioni per l´anno in corso evidenziano ancora il nostro momento positivo". Per Chiodi è l´ennesimo riconoscimento "alla vitalità della nostra economia, al dinamismo dei nostri imprenditori, all´acume della classe politica dirigente che ha ´sposato´ rigore e buoni investimenti per lo sviluppo". "Certo - avverte in conclusione il Presidente - non possiamo dormire sugli allori. Dobbiamo solo prendere atto che il percorso di risanamento intrapreso dal nostro Esecutivo è quello giusto; che gli analisti plaudono la nostra serietà e lungimiranza; che attestati di merito, come quelli Svimez e Sole 24 Ore, ci spronano ad andare avanti, nonostante le opposizioni non perdano occasione per boicottare la nostra linea; che l´ottimismo, la fiducia e il duro lavoro sono pillole importanti per guarire dalla recessione".  
   
   
SVILUPPO ECONOMICO: DALLA REGIONE CAMPNIA UN MILIONE DI EURO PER AVVIARE LE AZIONI A SOSTEGNO DELLE RETI D´IMPRESA  
 
Napoli, 29 settembre 2011 - L´assessorato alle Attività produttive, guidato da Sergio Vetrella, ha disposto un finanziamento di circa un milione di euro per avviare un´azione di sistema per l’accompagnamento ed il sostegno delle imprese dei distretti produttivi campani nel processo di sviluppo di reti di imprese, nell´ambito del nuovo Piano di Azione per lo Sviluppo Economico Regionale (Paser). Per il mese di ottobre 2011, sono stati individuati i seguenti eventi a rilevanza internazionale, che attirano un ingente numero di operatori italiani e stranieri del settore e della filiera: Mondo Prezioso – Tarì – Marcianise (Caserta) - (07/10 ottobre 2011); Istanbul Jewelry Show – Istanbul - (13/16 ottobre 2011); Obuv´-mir Kozhi – Mosca - (18/21 ottobre 2011); Navigare – Baia (Napoli) - (22/30 ottobre 2011); Italian Fashion Expo – Dallas - (27/30 ottobre 2011). Per gli eventi di Istanbul, Mosca e Dallas, la Regione ha pubblicato tre avvisi pubblici per il finanziamento di proposte progettuali finalizzate alla creazione di reti: volte allo sviluppo di funzioni avanzate condivise (ricerca e sviluppo, progettazione, marketing, ecc.); di subfornitura; finalizzate all’aumento dell’efficienza e della produttività, ovvero all’ampliamento della capacità produttiva; volte al miglioramento ed alla qualificazione delle performance ambientali delle imprese; tese alla realizzazione di nuovi prodotti/servizi o di nuovi processi produttivi; volte allo sviluppo commerciale verso nuovi mercati e nuovi canali distributivi, anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete, con particolare attenzione ai mercati internazionali. I finanziamenti - destinati per ciascun evento a un massimo di 15 imprese/consorzi/società consortili - saranno prioritariamente assegnati agli operatori aventi, oltre che sede legale in Campania, almeno una sede operativa attiva nell’ambito di: Istanbul Jewelry Show: uno dei tre sistemi locali di sviluppo: Napoli (cosiddetta “Piazza degli Orefici”), Torre del Greco (Napoli) e Marcianise (Caserta); Obuv´-mir Kozhi: distretti di Solofra e Grumo Nevano-aversa; Italian Fashion Expo: distretti di Solofra, San Giuseppe Vesuviano, Grumo Nevano-aversa, Sant’agata dei Goti-casapulla, San Marco dei Cavoti, ovvero uno dei tre sistemi locali di sviluppo di Napoli (cosiddetta "Piazza degli Orefici"), Torre del Greco (Napoli) e Marcianise (Caserta). L´apertura dello sportello telematico per la presentazione delle domande di accesso all´agevolazione è fissata, per tutti gli avvisi approvati, alle 10 del 3 ottobre 2011, mentre la chiusura avverrà automaticamente alle 23.59 del 5 ottobre 2011. La registrazione va fatta nell’apposita sezione sul sito www.Economiacampania.it/  La Regione sarà presente a questi importanti eventi internazionali (e a quelli di Marcianise e Baia) con un proprio stand istituzionale, al fine, oltre che di diffondere la conoscenza dei distretti produttivi campani, delle loro imprese e dei loro prodotti, anche di favorire la creazione di relazioni tra gli operatori di sistemi differenti. Saranno quindi organizzati workshop e momenti di incontro, in cui saranno coinvolti sia gli operatori degli altri distretti e cluster italiani sia gli operatori esteri; il tutto sulla base della scelta di uno specifico target settoriale/territoriale, così da orientare la scelta verso partner aventi caratteristiche di specializzazione settoriale e di tecnologia organizzativa coerenti con la specifica realtà campana. Saranno inoltre organizzate iniziative tese a diffondere la conoscenza anche delle imprese e dei prodotti degli altri distretti campani, soprattutto per quanto riguarda il settore agroalimentare. "Questa iniziativa - spiega l´assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania, Sergio Vetrella - è volta ad accompagnare e sostenere progetti che, andando oltre i limiti dei distretti, mirino alla costruzione di rapporti duraturi tra sistemi che, pur se localizzati in contesti territoriali differenti, abbiano caratteri similari o complementari dal punto di vista produttivo e dei processi innovativi. In un mercato globale come quello di oggi, organizzandosi in rete, le imprese - soprattutto piccole e medie - creano vere e proprie filiere che, mettendo a fattore comune competenze, tecnologie, processi di lavorazione, risorse economiche e specialistiche, sono in grado di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività dei propri prodotti, sia in Italia che all´estero. A questi interventi se ne aggiungeranno altri per coinvolgere il più possibile i comparti che hanno migliori opportunità di sviluppo o che sono maggiormente strategici per l´economia della regione, come ad esempio quello dell´aerospazio".  
   
   
UNIONE DEI COMUNI: SEMINARIO A VILLA UMBRA SU NOVITÀ INTRODOTTE DA "MANOVRA BIS"  
 
Perugia, 29 settembre 2011 - Inquadramento normativo, opportunita´ e cambiamenti organizzativi relativi alle Unioni dei Comuni: sono gli argomenti trattati, ieri, nel corso del seminario promosso dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica di Villa Umbra di Pila proprio per assistere gli enti locali nella costituzione dell´Unione dei Comuni e nell´esercizio delle funzioni e servizi in forma associata. "L´art. 16 del Decreto Legge 138/2011, nella versione approvata dal Parlamento - ha ricordato l´assessore regionale alle riforme Gianluca Rossi introducendo i lavori della giornata - ha fatto cadere l´originaria disposizione del Governo che prevedeva la soppressione dei Comuni con popolazione inferiore ai mille abitanti, imponendo però ad essi l´obbligo di esercitare in forma associata tutte le funzioni amministrative e tutti i servizi pubblici attraverso l´istituzione dell´Unione di Comuni (ex art. 32 del D.lgs. 267/2000), cui spetta la programmazione economica e finanziaria e la gestione contabile". Numerosi i contributi offerti al dibattito, coordinato dall´amministratore della Scuola Alberto Naticchioni, ed aperto dai relatori Walter Laghi, esperto in materia economica e contrattuale nel comparto Regioni, Enti Locali, Sanità e Giuseppe Negro, consulente esperto in organizzazione. Tra gli interventi programmati anche quello di Giuseppe Chianella, sindaco di Avigliano Umbro e coordinatore della Consulta dei piccoli Comuni dell´Umbria e Silvio Ranieri, segretario generale Anci Umbria, che hanno evidenziato come in Umbria sia già presente un´esperienza positiva di Unione dei Comuni chiamata "Terre dell´Olio e del Sagrantino" a cui hanno dato vita, nel 2001, otto Comuni della regione e che ha consentito un sistema di economie di scala, con risparmi per i cittadini, e servizi pubblici efficienti. Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola umbra di amministrazione pubblica, ha ribadito che la Scuola sta costituendo un nucleo di esperti per supportare i Comuni dell´Umbria nel processo di riorganizzazione legato alla nascita delle Unioni di Comuni e alla gestione associata delle funzioni.  
   
   
PER LA VICEPRESIDENTE ANTONELLA STASI, IL PRIMO OTTOBRE A COSENZA SARÀ UN CONFRONTO POSITIVO CON TUTTI I CALABRESI  
 
Catanzaro, 29 settembre 2011 “La manifestazione di sabato 1 ottobre a Cosenza – ha affermato la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi - deve essere vissuta come un´azione positiva da parte di un governo regionale e di maggioranza che dopo un anno e mezzo di lavoro si vuole confrontare con tutti i cittadini, non solo quelli che l´hanno sostenuto, proseguendo insieme un´azione di riforma e di cambiamento per una Calabria che vuole crescere. Una manifestazione per affermare una nuova politica e una nuova cultura amministrativa che interpreta i cambiamenti della società e propone risposte adeguate per i Calabresi. Il governo regionale guidato da Giuseppe Scopelliti – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - ha messo in campo una profonda innovazione nei programmi, nei metodi di governo e nella cultura amministrativa, avviando una svolta nella direzione del rigore e della efficienza, attraverso il rilancio di una programmazione regionale finalizzata allo sviluppo economico sostenibile, alla difesa della buona occupazione e dei ceti deboli minacciati dalla crisi, all´ottimizzazione dei servizi pubblici per erogare più servizi e più salute. E´ una rivendicazione orgogliosa e positiva – ha proseguito la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi – il primo ottobre a Cosenza sarà una manifestazione che coinvolgerà la gente comune, i liberi cittadini e non solo i sostenitori dei partiti, per esporre come questa nuova classe dirigente regionale delle istituzioni ha lavorato, quali sono i risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e che cosa vorrebbe continuare a fare. Un modo nuovo anche questo, di rapportarsi con i calabresi, un’idea fortemente voluta dal Presidente Scopelliti e che sembra essere stato molto gradita soprattutto dai giovani. Sono convinta – ha concluso la Vicepresidente Stasi - che questa straordinaria adesione che stiamo riscontrando per la manifestazione del primo ottobre farà giungere a Cosenza migliaia di persone provenienti da ogni parte della Calabria”.  
   
   
BOLZANO: BILANCIO 2012 VERSO GLI STESSI LIVELLI DELL´ANNO PRECEDENTE  
 
Bolzano, 29 settembre 2011 - "Il bilancio 2012 sarà più o meno sugli stessi livelli di quello dell´anno precedente": lo ha annunciato il 26 settembre il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder, il quale ha comunque ricordato che "ancora non abbiamo la certezza sulle cifre a disposizione perchè ci sono da risolvere alcune questioni legate a circa 150 milioni di fondi che rischiano di non poter essere investiti". Patto di stabilità ed effetti della manovra correttiva rischiano di bloccare una notevole quantità di fondi nelle casse provinciali. "Rispetto all´anno scorso - ha spiegato Luis Durnwalder - sono previste maggiori entrate per circa 130 milioni di euro, il che significherebbe un bilancio più ricco del 2% circa rispetto al 2011". In realtà, con l´applicazione del patto di stabilità, il bilancio di previsione del prossimo anno dovrebbe attestarsi sugli stessi livelli di quello precedente: "Ci saranno circa 150 milioni di fondi, frutto delle maggiori entrate fiscali che per i nove decimi finiscono a Palazzo Widmann, che la Provincia di Bolzano non può impegnare - ha proseguito il presidente della Giunta provinciale - su questo punto apriremo delle trattative con Roma per poterne investire almeno una parte negli ambiti che non sono assoggettati al patto di stabilità. Penso al fondo di rotazione, o all´acquisto di nuove azioni". Per quanto riguarda l´ammontare definitivo del bilancio 2012, Durnwalder ha precisato che non vi è ancora la certezza sulle cifre, ma che "in ogni caso alcuni settori cruciali come la scuola, il welfare, la ricerca e l´innovazione, non subiranno nessun taglio".  
   
   
DIPENDENTI REGIONALI, VENDOLA: CHIEDEREMO UNA NORMA A TUTELA DEI LAVORATORI  
 
Bari, 29 settembre 2011 - “Stiamo cercando di tessere una tela che consenta a settecento lavoratori di non perdere le posizioni raggiunte”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine dell’incontro con le organizzazioni sindacali regionali Cgil, Cisl e Uil della Funzione Pubblica per affrontare le questioni relative al personale regionale a rischio retrocessione a seguito della sentenza della Corte Costituzionale. “Appena si sono appalesate le conseguenze di quella norma – ha spiegato Vendola – abbiamo cominciato a tracciare una via d’uscita a questo possibile incubo che coinvolge settecento lavoratori che rischiano di essere retrocessi di quindici anni dal punto di vista della loro retribuzione. È un incubo perché il rischio concreto è la paralisi della operatività della Regione Puglia”. “Siccome questo problema nasce alla fine degli anni ’90 – ha continuato il Presidente Vendola - io e il Ministro Fitto abbiamo trovato immediatamente le parole utili a far partire un tavolo tecnico congiunto di approfondimento su questa complicata questione”. “Noi nei prossimi giorni – ha spiegato Vendola - avremo un Consiglio Regionale che, probabilmente all’unanimità, chiederà al Legislatore nazionale un intervento a tutela dei lavoratori coinvolti, e contemporaneamente, stiamo immaginando una soluzione normativa di tipo regionale nell’ambito delle competenze che sono proprie della Regione Puglia”. Il Presidente Vendola ha poi definito positivo l’incontro con il Sindacato: “ avremo un tavolo aperto permanente di confronto con loro per mettere a punto la soluzione migliore e per evitare contestazioni da parte, per esempio, del Ministero dell’Economia, poiché i nostri atti non devono rischiare di essere impugnati”. In sostanza, secondo Vendola, si tratta di due iniziative “che partono contemporaneamente: una di raccordo tra Regione e Governo nazionale, tra me e il Ministro Fitto, tra le nostre tecnostrutture, e una tutta regionale costruita in maniera assolutamente bipartisan”. “Questo – ha concluso il Presidente della Regione – può essere un altro di quei momenti in cui una grave criticità determina una messa all’opera della buona politica, quella che supera le contraddizioni e le polemiche e si mette al lavoro per risolvere i problemi”.  
   
   
REGIONE SICILIA: AUTORIZZA ACCONTO SU LAVORO STRAORDINARIO  
 
Palermo, 29 settembre 2011 - In arrivo per i dipendenti regionali un acconto sul lavoro straordinario per il 2011. L´assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, ha infatti autorizzato l´Aran Sicilia a erogare al personale del comparto un anticipo del 75 per cento del salario accessorio (Famp) destinato ai piani di lavoro. La direttiva dell´assessore e´ stata gia´ inviata all´Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. "I lavoratori - spiega l´assessore - non potevano farsi carico delle conseguenze derivanti dai tempi necessari per la conclusione delle procedure relative alla definizione della contrattazione. Per questo motivo, cosi´ come gia´ fatto l´anno scorso, abbiamo dato mandato all´Aran di prevedere la possibilita´ che ai dipendenti di ciascun dipartimento regionale sia erogata, in acconto rispetto al compenso annuo per la partecipazione al piano di lavoro, una somma corrispondente alla quota gia´ maturata fino a settembre (i 9/12)". I dipendenti a tempo indeterminato interessati dall´acconto sono 15.697, ai quali andranno da un minimo di 911 euro lordi (per la posizione economica A1) a un massimo di 2.077 euro (per D6). Sessantotto sono, invece, i lavoratori a tempo determinato, che avranno da un minimo di 445 euro (per A1) a un massimo di 864 euro (D1). La cifra complessiva del Famp per il 2011 e´ di 44,971 milioni, di cui 31,480 destinata ai piani di lavoro. L´acconto che sara´ pagato e´ di 23,610 milioni.  
   
   
CERTIFICAZIONI ANTIMAFIA, MUZZARELLI RISPONDE A BRUNETTA  
 
Bologna, 29 settembre 2011 - “Non c’è dubbio che l’autocertificazione sia una strada importante per la semplificazione burocratica, ma stiamo attenti a non mandar messaggi equivoci, poiché è evidente, e il Ministro Brunetta lo sa senz’altro, che lo Stato deve essere molto rigoroso e severo, poiché non è certo ai mafiosi che possiamo chiedere di autocertificare la loro estraneità a ‘Cosa nostra’”. Con queste parole l’assessore regionale alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli interviene nella polemica tra il sindaco di Modena Giorgio Pighi e il Ministro Brunetta sulle certificazioni antimafia. “Quanto ai cittadini – continua Muzzarelli - il Ministro non si preoccupi: gli emiliano-romagnoli non si ritengono importunati se un Sindaco si preoccupa di difenderli dalle infiltrazioni mafiose. Tanto è vero che la Regione Emilia-romagna con la legge 11 del 2010 sulle “Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata” ha esteso le verifiche antimafia all´edilizia privata relativamente all´efficacia del permesso di costruire, con un generale consenso. D’altra parte, a proposito di semplificazione, il Ministro dovrebbe sapere che gli atti che mancano in materia di documentazione antimafia sono di competenza del Governo di cui fa parte. Infatti il nuovo “Codice Antimafia” deve ancora essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e da allora scatteranno i sei mesi entro cui il Governo dovrà emanare i regolamenti che definiranno le modalità di accesso alla banca dati nazionale a disposizione di tutte le Pubbliche Amministrazioni. Fino ad allora non sarà possibile dematerializzare i documenti antimafia. Ma appena ci saranno le condizioni, stia sicuro il Ministro, le amministrazioni dell’Emilia-romagna provvederanno ad assumere direttamente i documenti, tenendo sempre alta nel contempo, d’intesa con le Prefetture e le Forze dell’ordine, l’attenzione alla trasparenza e alla legalità.  
   
   
LA REGIONE PUGLIA SCRIVE A MARONI SU QUESTIONE BASE EX USAF DI S.VITO N.  
 
Bari, 29 settembre 2011 - Gli assessori alla Protezione civile e alle Politiche di inclusione dei migranti Fabiano Amati e Nicola Fratoianni, hanno inviato questa mattina una lettera al Ministro dell´interno Roberto Maroni, per chiedere ufficiali delucidazioni circa le notizie apparse in questi giorni sugli organi di stampa, circa l´intenzione da parte del Governo di realizzare un nuovo C.i.e. Nell´area della ex base Usaf di San Vito dei Normanni. Un´ipotesi questa rispetto alla quale Amati e Fratoianni hanno espresso l´assoluta contrarietà dell´intera amministrazione regionale della Puglia, nonché l´intenzione, qualora le notizie diffuse dai media dovessero rivelarsi fondate, di intraprendere ogni iniziativa determinata ad impedire la realizzazione del progetto. La Puglia infatti, sottolineano gli assessori, non solo vive una particolare condizione, determinata dalla presenza di tre C.a.r.a., due C.i.e. E la tendopoli di Manduria (della quale si continua a chiedere la chiusura), ma si dichiara fortemente contraria ad ogni tipo di privazione della libertà delle persone in ragioni di condizioni subite, come quella derivante dall´assenza di documenti. Nella stessa area della ex base Usaf, nei mesi scorsi, la Regione Puglia aveva infatti dichiarato la sua disponibilità al Dipartimento nazionale di Protezione Civile a realizzare un hub umanitario da utilizzare nell´attuale fase di emergenza. Così come sottolineato dai due assessori nella lettera al Ministro Maroni dunque, la disponibilità dichiarata dalla Puglia era quindi subordinata a precise condizioni come la tutela dei diritti dei profughi, la salvaguardia della loro libertà personale e del carattere aperto e trasversale della struttura.