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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 29 Settembre 2011 |
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CINEMA: LOMBARDO E GIUNTA SU CANDIDATURA TERRAFERMA A OSCAR |
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Palermo, 29 settembre 2011 - "Il film ´Terraferma´ di Emanuele Crialese rappresentera´ l´Italia agli Oscar con il suo carico di commozione, con i suoi valori che sono un vero e proprio tributo allo spirito di accoglienza e di solidarieta´ dei siciliani". Lo dice il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per commentare la decisione della commissione dell´Anica che ha scelto il film, coprodotto dall´assessorato al Turismo della Regione siciliana, girato a Linosa e dedicato al tema della migrazione e dell´accoglienza, quale rappresentante italiano agli Oscar 2012. "Aver scelto ´Terraferma´ per rappresentare l´Italia alla piu´ importante rassegna del cinema mondiale - continua Lombardo - consentira´ di accendere i riflettori su quello che accade nelle isole Pelagie, su cui grava l´intero peso dell´emergenza migrazioni che fa rotta verso l´Europa". "Quella di partecipare alla produzione di ´Terraferma´ per la Regione siciliana e´ una scommessa vinta - commenta l´assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida - e il fatto che sara´ proprio questo film a rappresentare l´Italia all´Oscar per noi ne e´ una conferma". "Terraferma - prosegue Tranchida - e´ ancor piu´ importante perche´ rappresenta la prima co-produzione di un lungometraggio da parte della Regione siciliana attraverso un intervento economico dell´assessorato al Turismo. Si e´ scelto, dunque, di essere parte attiva e lo si e´ fatto nel migliore dei modi. Cio´ permettera´ alla Sicilia tutta di averne un ritorno non solo in termini artistici e di immagine, che e´ gia´ cosa importante, ma anche in termini economici". "Un prestigioso riconoscimento - secondo l´assessore regionale all´Ambiente, Gianmaria Sparma, che ha coordinato l´ufficio della Giunta di governo per l´emergenza Lampedusa - non soltanto a un´opera di grande valore, sostenuta dalla Regione siciliana, ma anche alle isole Pelagie e alle loro popolazioni che da anni hanno fatto dell´accoglienza e della solidarieta´ una delle proprie peculiarita´. Sono convinto che questo contribuira´ al rilancio turistico di Lampedusa, dopo la crisi dovuta all´emergenza sbarchi". |
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NUOVO KINDLE DI ULTIMA GENERAZIONE L’E-READER È ANCORA PIÙ LEGGERO, PIÙ VELOCE E PIÙ ACCESSIBILE NEL PREZZO ORA DISPONIBILE IN PIÙ LINGUE: INGLESE (VERSIONE US E UK), TEDESCO, FRANCESE, ITALIANO, SPAGNOLO E PORTOGHESE BRASILIANO |
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Seattle, 29 Settembre 2011 - Milioni di persone in tutto il mondo stanno già leggendo sui Kindle e Kindle è da quattro anni l’e-reader più venduto al mondo. Oggi Amazon presenta il nuovo Kindle di ultima generazione, ancora più leggero, più veloce e più accessibile nel prezzo. Inoltre, per la prima volta, il nuovo Kindle è disponibile in sette lingue – Inglese americano e britannico, Tedesco, Francese, Italiano, Spagnolo e Portoghese brasiliano – in modo che i clienti possano navigare, leggere, prendere appunti e gestire il proprio Kindle in ognuna di queste lingue. Il nuovo Kindle è ora disponibile per clienti di tutto il mondo su www.Amazon.com/kindle. “Siamo entusiasti di presentare una nuova generazione di Kindle", ha affermato Jeff Bezos, fondatore e Ceo di Amazon.com. "Abbiamo mantenuto tutto ciò che i lettori amano di Kindle: il display a inchiostro elettronico che si legge come fosse vera carta, senza alcun riflesso, anche in pieno giorno, la comodità di scaricare libri in meno di 60 secondi e la sua capacità di scomparire nelle vostre mani in modo che vi possiate perdere totalmente nelle parole dell´autore. L’abbiamo reso più leggero, più piccolo, più veloce e più economico rispetto alle precedenti versioni". Il Kindle Store offre la più ampia selezione dei libri più famosi dai principali paesi del mondo. Nel Kindle Store i clienti possono trovare centinaia di migliaia di libri, compresi bestseller internazionali, giornali e riviste e oltre un milione di titoli gratuiti. Il più piccolo e leggero Kindle di sempre: il nuovo Kindle è così piccolo e leggero che puoi tenerlo in tasca e portarlo con te dove vuoi. Con soli 170 grammi, il nuovo Kindle è più leggero del 30% e pesa meno di un comune libro. Il nuovo Kindle è anche il 18% più piccolo, pur mantenendo invariato lo schermo a inchiostro elettronico da 6 pollici delle versioni precedenti. Schermo a inchiostro elettronico più avanzato: lo schermo a inchiostro elettronico ad alto contrasto offre testi e immagini chiari e nitidi. A differenza degli schermi Lcd, Kindle si legge come vera carta, senza alcun riflesso, anche in pieno sole. Volta pagina più veloce: il potente processore di Kindle è stato ottimizzato per voltare pagina il 10% più velocemente. Wi-fi integrata: l´ultima generazione di Kindle è dotata di supporto Wi-fi integrato. Libri in 60 secondi: con la consegna wireless veloce e gratuita è possibile iniziare a leggere libri su Kindle in meno di 60 secondi. Può contenere fino a 1.400 libri: Il nuovo Kindle ti consente di portare tutta la tua libreria in tasca. Nessuna ansia – Durata della batteria fino a un mese: con il wireless spento leggi fino a un mese intero con una sola ricarica. Salva gratuitamente i tuoi file su cloud: per i libri acquistati dal Kindle Store è automaticamente eseguito il backup gratuito nell´ “Archivio Worry-free” dal quale possono essere scaricati in modalità wireless in qualsiasi momento tutte le volte che vuoi. "Compra una volta, leggi ovunque": i libri Kindle possono essere letti su Kindle, iPhone, iPad, iPod touch, Pc, Mac e dispositivi basati su Android. Whispersync: la tecnologia Whispersync di Amazon sincronizza i tuoi segnalibri tra tutti i dispositivi in modo da poter riprendere la lettura da dove la avevi interrotta. Immensa selezione: nel Kindle Store i clienti hanno accesso a centinaia di migliaia di libri, compresi bestseller internazionali, giornali e riviste. Libri gratuiti: sul Kindle sono disponibili gratuitamente oltre 1 milione di libri. Estratti gratuiti: è possibile scaricare e leggere gratuitamente i primi capitoli dei libri per Kindle prima di deciderne l’acquisto. Font regolabili: leggi comodamente grazie a otto diverse dimensioni e tre stili dei caratteri. Inoltre si possono ancora acquistare il modello Kindle Keyboard 3G con connessione wireless 3G gratuita – senza abbonamenti mensili o contratti annuali - per soli $ 189, o il modello Kindle Wi-fi con Tastiera per soli $ 139. Per ulteriori informazioni sul modello Kindle con tastiera, visita www.Amazon.com/kindle |
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CUCINARE IN LAVASTOVIGLIE DI LISA CASALI, GUSTO, SOSTENIBILITÀ E RISPARMIO CON UN METODO RIVOLUZIONARIO |
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Milano, 29 settembre 2011 - La sfida sembra impossibile, bizzarra: cuocere i cibi in lavastoviglie mentre si lavano i piatti. Non si tratta né di un gioco né di una provocazione, bensì di una rivoluzionaria tecnica di cottura che permette di risparmiare acqua ed energia cuocendo a bassa temperatura, preservando ed esaltando le proprietà nutritive e organolettiche dei cibi. L’autrice, Lisa Casali, è arrivata a sperimentare questa tecnica in un processo di ricerca sulla cottura a basso impatto ambientale. Quello che l’ha spinta a scrivere un libro sono stati i risultati ottenuti, nella maggior parte dei casi migliori rispetto alle cotture tradizionali per quanto riguarda gusto, profumi e consistenze. Le virtù della cottura a bassa temperatura, infatti, sono conosciute e ampiamente utilizzate nell’alta cucina. Le temperature di lavaggio delle lavastoviglie rientrano proprio nel range ideale di cottura, 55°C - 75°C e permettono di realizzare cotture lunghe e delicate con estrema facilità e riducendo il proprio impatto ambientale. Tutti i modelli di lavastoviglie hanno almeno quattro programmi di lavaggio in comune (Rapido, Eco, Normale e Intensivo), ognuno con specifiche durate e range di temperature. Le ricette proposte sono studiate per essere pronte esattamente nel tempo del ciclo di lavaggio. Mentre la lavastoviglie è in funzione si può, sfruttando la durata del programma (da 30 min a 3 ore circa), preparare pietanze senza dover badare le pentole sul fuoco. Quanto alla difficoltà, niente paura, la cucina in lavastoviglie non poteva essere più semplice: si utilizzano vasetti di vetro o sacchetti per sottovuoto adatti alla cottura. Basta superare l’iniziale diffidenza e abbandonare ogni pregiudizio e – c’è da giurarci – la lavastoviglie vi conquisterà. Nel libro troverete interi menù, uno per ogni stagione, da preparare, ad esempio, la sera se utilizzate la lavastoviglie nelle ore notturne, e da conservare in frigorifero anche fino a 3 giorni prima di portarli in tavola. Un esempio di menù per il lavaggio Eco: Cuscus con zucchine, piselli e menta; Rombo su letto di porri, crema di baccelli e germogli; Ciliegie, panna e pistacchi. Particolare attenzione è stata prestata alla scelta delle materie prime impiegate nelle ricette sia in ottica ambientale sia salutistica. Non troverete inoltre piatti con pesci, crostacei o molluschi sovrasfruttati o a rischio di estinzione. Per le carni infine si sono privilegiati tagli di seconda e terza scelta. Gli alimenti cotti in lavastoviglie, chiusi ermeticamente in vasetti di vetro o sacchetti sottovuoto, che vi stupiranno per gusto e aroma, sono sicuri perché non entrano in contatto con l’acqua di lavaggio, come dimostrano le analisi chimiche effettuate su piatti realizzati con questa tecnica. Si è cercato di ridurre anche l’impatto ambientale relativo alla produzione del libro. Oltre a scegliere carta Fsc si sono compensate le emissioni di Co2 derivanti dalla stampa delle varie copie aderendo al progetto Impatto Zero di Lifegate. L’autrice Lisa Casali è un’eco-foodblogger trentenne con due grandi passioni: l’ambiente e la cucina. Laureata in Scienze Ambientali e con un Master in Management Ambientale, Lisa Casali lavora come specialista in rischi inquinamento e, nel tempo libero, come chef non professionista. Il suo sito web http://www.Ecocucina.org/, dove l’autrice – con il soprannome di “Lisca” – dispensa ricette e consigli per ridurre l’impatto ambientale in cucina e preparare ricette usando gli scarti, sta diventando un cult. Con Edizioni Gribaudo ha già pubblicato La cucina a impatto (quasi) zero. Collabora con diverse testate come Lifegate, Valore Alimentare e Il Fatto quotidiano, dove tiene un blog dedicato al cibo e all’alimentazione dal punto di vista ambientale. Protagonista nella stagione 2011-2012 del programma Mattina in Famiglia su Rai 1 con la rubrica Ecocucina, in diretta tutti i sabato mattina verso le 8.50. Edizioni Gribaudo, 120 pagine, 14,90 euro. |
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SERATA DI GALA AL TEATRO DI CHIASSO CON IL BALLETTO DELL’OPERA DI PARIGI |
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Chiasso, 29 settembre 2011 - Appuntamento imperdibile per gli appassionati delle punte sabato 8 ottobre al Cinema Teatro di Chiasso. Ospite prestigioso, nella seconda serata della stagione 2011/2012, il Ballet de l’Opéra National de Paris, una delle realtà coreutiche più blasonate e antiche d’Europa. Culla della danza classica, nasce con il regno di Luigi Xiv che istituisce, nel 1661, l’Académie Royale de Danse, dove vengono stabiliti i principi di base ed i codici ai quali si fa riferimento ancora oggi per posizionare il corpo o eseguire i passi. L’opéra di Parigi ha assimilato nel corso del tempo gli elementi stilistici figli dei secoli successivi: ha conosciuto i grandi voli delle silfidi, creature eteree del Romanticismo, prima d’essere attraversata dall’uragano magico dei Balletti Russi di Sergeij Diaghilev. La storia della danza francese è fatta di opere prima dimenticate poi, nel tempo, riprese. Il Balletto dell’Opéra si è da sempre affermato come una compagnia di repertorio e non come strumento di un solo coreografo. Forte di un passato glorioso, continua ad essere un centro d’arte viva: durante questi ultimi cinquant’anni Serge Lifar, George Balanchine, Maurice Béjart, Roland Petit, Merce Cunningham, John Neumeier, Carolyn Carlson, William Forsythe, Alvin Nikolais e Alvin Ailey vi hanno segnato le tappe fondamentali della creazione contemporanea. Nella sua doppia vocazione di custode della tradizione classica e di laboratorio aperto alla modernità, il Balletto dell’Opéra continua a rappresentare il suo repertorio, alternando repliche a nuove creazioni. Nel rispetto di questa filosofia è ideato il programma della serata. Ballet De L’opera National De Paris - Charline Giezendanner, Alice Renavand, Laurène Levy, Juliette Hilaire, Marion Barbeau,audric Bezard, Marc Moreau Axel Ibot, Alexandre Gasse, Pierre-arthur Raveau, serata ideata da Laurent Hilaire, Musiche di : D.auber, A.dvořák ,P.i. Cajkovskij, N.muhly, R.drigo, L Delibes, C.aznavour, A.glazunov; Appuntamento alle ore 20.30 al Cinema Teatro di Chiasso. Ballet De L’opera National De Paris - Considerato internazionalmente una delle migliori compagnie di danza, il Ballet è composto da più di 150 elementi, 16 étoiles e 16 primi danzatori. L’età media dei ballerini è di circa 25 anni: essi si inseriscono nel corpo di ballo tra i 16 e i 20 anni, provenendo nella quasi totalità dei casi dalla stessa Scuola dell’Opéra, per poi proseguire la loro carriera fino ai 40-42 anni circa. Il repertorio è molto esteso e spazia dai grandi classici e dai capolavori del Romanticismo, fino alle creazioni contemporanee. Ogni anno il Ballet de l’Opéra realizza almeno 180 spettacoli fra Parigi e la Francia, cui si aggiungono le tournée all’estero. Direttrice del Ballet è Brigitte Lefévre, Maestro di Ballo principale Laurent Hilaire, affiancato da assistenti e docenti che, ogni giorno, lavorano con i danzatori nelle magnifiche sale del Palais Garnier di Parigi, il maggior teatro lirico della città, sede della compagnia. |
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TRENTO: "SUONI UNIVERSITARI": CONSEGNATE LE RIPRESE DEI CONCERTI |
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Trento, 29 settembre 2011 - Momenti principali dei concerti, ma anche interviste nelle quali vengono raccontate storie, passioni e universi sonori di riferimento. Tutto questo è contenuto nei dvd consegnati ieri nel tardo pomeriggio a Format, il Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento, ai gruppi che hanno partecipato ai "Suoni Universitari 2011", la kermesse musicale promossa in primavera dall´Opera Universitaria. Le venti formazioni che nel mese di maggio si sono alternate sul palco dell´auditorium dello studentato San Bartolameo hanno ricevuto questo pomeriggio un dvd ciascuna contente le proprie interviste e performance musicali. L´iniziativa è frutto della collaborazione fra l´Opera Universitaria e Format, il Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento, il quale si è occupato di riprendere le serate del concorso e di incontrare i gruppi partecipanti. Suoni Universitari è un concorso musicale organizzato dall’Opera Universitaria di Trento, rivolto agli studenti dell´Università trentina e arrivato alla settima edizione. Una manifestazione ormai molto consolidata sul territorio, forse una delle più rappresentative della musica giovane in Trentino, che ha saputo crescere anno dopo anno non solo a livello di band e artisti, ma anche come pubblico e partecipazione. Tra le formazioni che hanno calcato il palco di “Suoni Universitari” nomi come “Stone Martens”, “Discorevolver”, “Resando”, “Kepsah” – vincitori delle scorse edizioni – o come i “The Bastard Sons of Dioniso” che per molti giovani rappresentano l´immagine sonora del Trentino o i “Gio_venale” che con il loro mix di visual ed elettronica si sono aggiudicati l´edizione 2010. Quest´anno, ad aggiudicarsi il podio, sono stati gli Alchimia, al termine di una sfida combattuta con altri quattro gruppi che avevano guadagnate l´accesso alla finale 2011: Bob and the Apple, Francesco | be.Low, The Swines e Vetsera. Le altre formazioni che hanno partecipato alle quattro serate di selezione sono state: Against The Neighbour, Junow, Nibraforbe, Rock Village, Andrea Lorusso, Huitsmains, Solver, The Zeroids, Disposable Noise, Other World, Pasagea Electronic City, Prometheus, 4 Stools, Yerrykhalà, Sotto Falso Nome. A tutto loro sono andati altrettanti dvd, curati da Format con il supporto nella registrazione di Decima Rosa Produzioni, e le magliette dei "Suoni Universitari" offerti dall´Opera. Nel corso della serata, gli interventi di Roberto Pallanch, responsabile dell´Area servizi agli studenti dell´Opera universitaria, e di Roberto Keller, direttore artistico della kermesse, nonché la proiezione di un breve filmato riassuntivo dell´edizione 2011. |
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GRAND PRIX VALLÉE D’AOSTE CONCOURS INTERNATIONAL DE CHANT CHORAL SAINT-VINCENT – 22-24 SETTEMBRE 2011 |
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Aosta, 29 settembre 2011 - Il canto e la vocalità d’insieme sono espressioni radicate nella storia, appartenenti a una tradizione musicale che in differenti epoche storiche ha prodotto testimonianze eccellenti e che ancora oggi rappresentano in maniera ben viva e salda il patrimonio culturale delle terre da cui provengono. Con la volontà di confrontarsi artisticamente e di condividere le proprie tradizioni, dieci cori di livello internazionale si sono contesi, sul palco del Palais di Saint-vincent, dal 22 al 24 settembre scorso, la vittoria della prima edizione del Grand Prix Vallée d’Aoste - Concours International de Chant choral. L’evento, organizzato dall’Assessorato dell’istruzione e cultura in collaborazione con la Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta, il Casino de la Vallée, il Comune di Saint-vincent e l’Associazione regionale cori Valle d’Aosta, è nato con lo scopo di dare vita ad una competizione vocale di alto profilo artistico e di diffondere in ambito internazionale alcune espressioni della musicalità valdostana. Laurent Viérin - Assessore regionale alla cultura - Partendo dall’idea e dal fatto che la Valle d’Aosta è un punto di eccellenza nel panorama corale, anche a livello internazionale, abbiamo voluto creare, accanto all’Assemblée du Chant choral - che valorizza il nostro patrimonio locale, con più di mille coristi, molti dei quali giovani - un momento di confronto internazionale, con delle regole molto rigide, per avere qui i migliori cori del panorama mondiale canoro. L’obiettivo è che questa sia un’occasione di crescita per i nostri cori e anche un momento di promozione della nostra Valle, perché in ogni repertorio che i cori devono proporre, esistono dei brani d’obbligo che fanno parte della tradizione valdostana, che andranno poi nel mondo. Sicuramente la Valle d’Aosta e Saint-vincent al centro di un momento di confronto, un concorso internazionale che possa far parlare della Valle, che possa far diventare la Valle ancora maggiormente un punto d’incontro e di riferimento per il mondo corale internazionale. Luigi Bertschy - Presidente Fondazione Istituto Musicale - E’ un progetto concreto di valorizzazione di alcune specialità che la Valle d’Aosta vuole esprimere attraverso questi progetti. Il Grand Prix fa parte dei progetti speciali del 2011: è la parte più rilevante perché si tratta di un investimento di circa 120 mila euro. Attraverso il Grand Prix si vuole da una lato dare l’occasione ai nostri cori di ascoltare, sentire, valorizzare il loro lavoro attraverso questa grande manifestazione e dall’altro presentare un’immagine della Valle d’Aosta di alto livello culturale. Nelle prime due serate si sono svolte le prove eliminatorie, durante le quali si sono esibiti i dieci cori selezionati in concorso. I tre che hanno ottenuto il miglior punteggio durante le qualificazioni, il Complesso Vocale di Nuoro, il Vokalna Akademija Ljubljana e il Coro città di Piazzola sul Brenta, hanno quindi partecipato alla serata finale dove una giuria internazionale, presieduta da Filippo Maria Bressan e composta da Jacques Barbier, Giovanni Bonato, Francisco Grau Vegara e Eugeniusz Kus, ha assegnato la vittoria e il premio in palio di ottomila euro al coro sloveno Vokalna Akademija Ljubljana, diretto da Stojan Kuret, per la perfetta “armonia di voci e l’equilibrio dei suoni”. Un premio speciale è stato inoltre assegnato dal pubblico presente in sala: a vincerlo è stato l’unico coro valdostano in gara, “Les notes fleuries du Grand-paradis”, che ha ben figurato accanto ad alcuni dei cori più importanti della scena internazionale. Laurent Viérin - Assessore regionale alla cultura - Tra le regole esisteva il fatto che per poter accedere a questo concorso bisognava aver vinto almeno un concorso nazionale o internazionale negli ultimi cinque anni. “Les notes fleuries du Grand Paradis” è una delle poche realtà valdostane che poteva e che ha potuto accedere a questo concorso e quindi sicuramente salutiamo con simpatia la presenza di questo coro che fa onore alla Valle, come fa onore al panorama corale della Valle d’Aosta. Luigi Bertschy - Presidente Fondazione Istituto Musicale - Abbiamo un coro valdostano ma abbiamo anche tanti cori valdostani in sala: è bella l’idea d’iniziare il Grand Prix con Montagnes Valdôtaines e dare il benvenuto cantando ai cori ospiti. Quello che interessa e che vorremmo continuare a fare attraverso la Fondazione istituto musicale, che rappresenta attraverso le sue scuole il mondo della musica in Valle d’Aosta, è poter esprimere un rapporto con il territorio sempre più importante, che non sia confinato esclusivamente all’attività di formazione degli allievi. |
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FESTIVAL PIANISTICO DI TRIESTE: OGGI AL RIDOTTO DEL VERDI IL TALENTO DELLA TASTIERA GIULIO BIDDAU |
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Trieste, 29 settembre 2011 – Prosegue la decima edizione del Festival Pianistico di Trieste, in programma nella Sala Ridotto del Verdi fino al 3 ottobre, per iniziativa dell’Associazione Chamber Music di Trieste e su direzione artistica di Fedra Florit. Presso Ticket Point (tel 040.3498276/77) sono operative le prevendite per il concerto di giovedì 29 settembre, penultimo appuntamento della rassegna: alle 20.30 sarà di scena il pianista cagliaritano Giulio Biddau, talento in grande ascesa, per l’occasione impegnato su musiche di Johannes Brahms (Variazioni su un tema di Schumann op. 9 e Sonata in fa minore op. 5), di Robert Schumann (3 Romanze op. 28 e Novelletta op.21 n.8). Classe 1985, Biddau ha intrapreso lo studio del pianoforte a 12 anni con A. Giangrandi Eggmann e parallelamente ha frequentato l’Accademia Ducale di Genova con B. Petrushansky. Ha proseguito poi gli studi pianistici a Parigi sotto la guida di Jean Marc Luisada all’École Normale, conseguendo il Diplome Supérieur de Concertiste. In seguito si è perfezionato con Sergio Perticaroli all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove si è diplomato con la lode. Nel 2001 ha esordito con l’orchestra, vincendo il Secondo Premio alla Young Pianist International Competition di Stoccolma; nel 2008 si è aggiudicato il Terzo Premio al Concorso Internazionale “E. Porrino” e nel 2009 ha vinto il Primo Premio al Concorso “Les Nuits Pianistiques” a Aix-en-provence. Numerosi i concerti, fra l’altro per l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, al Teatro Lirico di Cagliari, alla Fondazione “W. Walton” di Ischia, alla Salle Cortot e al Consolato Italiano di Parigi, al Festival Radio France di Montpellier, al Festival Pablo Casals di Prades, a Pontoise, Nancy e poi in Slovenia, Austria, Svezia, ecc. Recentemente ha eseguito le Variazioni Sinfoniche di C. Franck al Grand Theatre de Provence di Aix-en-provence con l’Orchestre National de Montpellier per la direzione di Lawrence Foster e, nel marzo 2010, ha suonato in stagione per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia eseguendo la prima mondiale del “Banquet Concerto” di Tan Dun, con l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia diretti dal compositore. Ha registrato per Rai Radio Tre, per la televisione giapponese Nhk e per France Musique che ha trasmesso in diretta i suoi recital al Festival Radio France di Montpellier. Prossimamente suonerà il Concerto di Schumann con l’Orchestra Les Siècles diretta da François-xavier Roth e il Quarto Concerto di Beethoven ad Aix-en-provence; in recital si esibirà al Festival Piano en Valois ad Angouleme in Francia, a Leòn in Spagna, a Monaco di Baviera in Germania e in Italia, fra gli altri, per la Iuc a Roma. Www.acmtrioditrieste.it/ |
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SAN POLO MATESE, "IL RESPIRO DELLA MONTAGNA" |
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Campobasso, 29 settembre 2011 - «L´avvio di questo progetto, che abbiamo fortemente voluto, segna una tappa importante in quel percorso di rivalutazione, esaltazione e promozione dell´identità molisana attraverso le tradizioni e la cultura che essa ha espresso in passato ed intende esprimere ancor più in futuro. La standardizzazione della produzione della zampogna, l´implementazione delle sue possibilità armoniche da attuarsi all´interno di un percorso tecnico condiviso ed uniformato al fine di consentire la creazione di una stabile e virtuosa diffusione del suo studio e del suo utilizzo per un pubblico ampio di musicisti molisani e internazionali sono, in estrema sintesi, gli elementi del progetto che intendiamo realizzare in accordo con la Provincia di Campobasso e con il Comune di San Polo Matese. Un´iniziativa che, per altro, si inserisce in un contesto più ampio che vedrà la partecipazione anche di Scapoli e della sua tradizione. Partiamo, dunque, dall´esperienza di Piero Ricci che, attraverso uno studio attento, ha potuto adeguare e ammodernare questo antico strumento, rendendolo capace di poter dare il proprio contributo anche ad orchestre classiche. Noi vogliamo che questo non sia l´eccezione, ma sia la regola. Vogliamo che i giovani musicisti molisani, ma anche di fuori regione, possano studiare questo strumento attraverso un metodo consolidato, uniforme e valido. Accanto a questo, volgiamo che nasca una scuola per imparare a costruire degli strumenti che garantiscano eguali caratteristiche tecniche ed armoniche. Da questa scuola potranno nascere nuove professioni che riusciranno a diffondere questo strumento in un mercato praticamente illimitato. In ultimo, pensiamo alla creazione di un concorso in cui le migliori menti musicali italiane e non possano cimentarsi nel comporre opere per e con la zampogna. Quindi, questo progetto mira a fare della zampogna, quale "nobile respiro" della montagna molisana, uno strumento vero e proprio che porti con sè le tradizioni degli antichi maestri opportunamente evolute per un contesto ampio e di caratura artistica nazionale ed internazionale». Lo ha detto il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, presentando in mattinata a San Polo Matese il Progetto "Il respiro della montagna", che vede come promotori la stessa Regione Molise, lo stesso Comune di San Polo e la Provincia di Campobasso. Nello specifico, il progetto prevede: la produzione della nuova zampogna standard, la realizzazione di un metodo didattico-cartaceo, la realizzazione di un metodo didattico multimediale interattivo, l´istituzione di una Scuola musicale, l´istituzione di un Concorso musicale internazionale di composizione per zampogne. |
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MUSEO DI SCIENZE: CONFERENZA SU SERPENTI E LUCERTOLE IN ALTO ADIGE |
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Bolzano, 29 settembre 2011 - “Bellezze sfuggenti: serpenti e lucertole in Alto Adige” s’intitola la conferenza (in lingua tedesca) in programma martedì 4 ottobre 2011 al Museo di Scienze Naturali di via Bottai 1 a Bolzano. Il biologo Florian Glaser illustrerà il fascino delle tante specie presenti in Alto Adige. Seguirà la presentazione di un nuovo opuscolo su rettili e anfibi locali a cura dell’Associazione erpetologica altoatesina. Ingresso libero. Grazie alla sua posizione favorevole al margine meridionale delle Alpi, l’Alto Adige costituisce un habitat ideale per la varietà alpina di rettili, che va dalla scattante lucertola muraiola alla rara vipera dal corno. Prova ne è che in territorio altoatesino si registrano il doppio delle specie di serpenti presenti in Tirolo. Nella conferenza in lingua tedesca “Züngelnde Schönheiten – Schlangen und Echsen in Südtirol” (“Bellezze sfuggenti: serpenti e lucertole in Alto Adige”), in programma al Museo di Scienze Naturali a Bolzano martedì 4 ottobre alle ore 20, il relatore Florian Glaser focalizzerà l’obiettivo sulla bellezza ed il fascino di lucertole e serpenti che abitano l’Alto Adige. Soprattutto questi ultimi, infatti, sono ancora oggetto di leggende, timori e pregiudizi. Altro aspetto affrontato dalla conferenza sarà il declino di molte specie di rettili dovuto ai rapidi mutamenti degli habitat, in particolare nelle valli. Florian Glaser, biologo, dirige uno Studio ambientale ad Absam, in Tirolo (A). È autore di lavori scientifici sulla distribuzione, sull’ecologia e sulla tutela di anfibi, rettili e formiche nell’area alpina. La conferenza è organizzata in collaborazione con l’Associazione erpetologica altoatesina Herpeton. Al termine, l’Associazione Herpeton presenterà il nuovo opuscolo da essa curato "Odiati, temuti e adorati - I rettili e gli anfibi dell´Alto Adige", disponibile in lingua italiana e tedesca. Intento della pubblicazione, che si può richiedere direttamente a Herpeton, è di far sorgere una nuova consapevolezza nei confronti di queste splendide creature. L’ingresso alla serata è libero a tutti gli interessati. Informazioni: Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai, 1 Bolzano, tel. 0471 412964, web www.Museonatura.it, email info@museonatura.It. |
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IL RISORGIMENTO DELLA MAIOLICA ITALIANA: GINORI E CANTAGALLI |
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Firenze, 29 Settembre 2011 - Splendore di smalti, qualità pittoriche raffinate, eclettismo di forme. Gli stili e le armonie che tra Ottocento e Novecento abbagliarono i visitatori delle Esposizioni Universali in tutta Europa. Con oltre cento capolavori (vasi, anfore, piatti, formelle, oggetti da giardino) le due celebri manifatture Ginori e Cantagalli sono al centro della mostra Il Risorgimento della maiolica italiana con cui il Museo Stibbert anticipa un vasto calendario di esposizioni dedicate all’artigianato artistico fiorentino e all’epoca d’oro dell’antiquariato e del collezionismo con il titolo collettivo Le stanze dei tesori. Questa prima rassegna è curata da Oliva Rucellai e Livia Frescobaldi Malenchini, è promossa dall’Associazione Amici di Doccia e fa parte della collana Piccoli Grandi Musei, ideata e organizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con Regione Toscana, Comune e Provincia di Firenze. La mostra è realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e il sostegno di Arcus, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Banca di Cambiano. Collaborano Polo Museale Fiorentino, Associazione degli Antiquari, Xxvii Biennale Antiquaria e Osservatorio dei Mestieri d’Arte. Le opere esposte, molte per la prima volta, hanno varia e prestigiosa provenienza internazionale: l´Ashmolean Museum di Oxford, il Victoria & Albert Museum e la Fondazione William De Morgan di Londra, il Musée National de la Céramique di Sèvres, il Museo del Bargello, alcune raccolte private inglesi e il Museo di Doccia. Ben 43 appartengono invece alla sterminata collezione Cantagalli del Museo Stibbert, per lo più inaccessibile. Sono tutti pezzi acquistati di persona dal fondatore Frederick Stibbert (1838-1906), magnate inglese, fiorentino di nascita. La mostra è ovviamente dedicata agli appassionati di un genere apprezzato moltissimo in tutta Europa, come dimostra anche la partecipazione finanziaria della prestigiosa fondazione svizzera Ceramica Stiftung alla pubblicazione del catalogo italiano-inglese (editore Polistampa). La spettacolare bellezza di questi manufatti, vibranti di colori e dagli stili più diversi (neoclassico, rinascimentale, rococò, liberty), è comunque destinata ad affascinare anche il grande pubblico. Per gli addetti ai lavori sono invece fonte di importanti novità i numerosi inediti sia artistici che documentali (in particolare dall’archivio del Museo di Doccia). Di inedita anche una serie di disegni, tra i più significativi della documentazione emersa con la recente catalogazione del Fondo Cantagalli, conservato a Faenza dal Museo Internazionale delle Ceramiche, realizzata dall’Associazione Amici di Doccia. Con la mostra inizia anche un interessante programma didattico artigianale rivolto alla ceramica, che coinvolge quattro musei: oltre allo Stibbert e a Doccia (Sesto Fiorentino), quello di Montelupo e il Museo Galileo Chini di Borgo San Lorenzo. E’ una delle iniziative progettate per promuovere un circuito della ceramica che a Montelupo comprende anche la Fondazione Bitossi. Quanto al Museo Stibbert, grazie al progetto Piccoli Grandi Musei viene riaperta al pubblico la Sala della Piatteria Antica e le sale del primo piano, dove il collezionista abitò con la madre Giulia. Si conclude così un decennio di restauri, realizzati con il sostegno dell’Ente Cassa, che hanno tra l’altro consentito di ricreare l’allestimento che Stibbert aveva scelto per la villa, ma rivoluzionato dopo la sua morte. Approfondite ricerche hanno ora permesso di ricostruire con esattezza la disposizione dei locali e delle collezioni. Sono state ripristinate le antiche decorazioni e i pavimenti erosi dal passaggio del pubblico, e mobili e quadri sono stati ricollocati dove Stibbert li aveva voluti. Le armerie hanno così riacquistato tutto il loro fascino e le grandi sale di rappresentanza la loro eclettica ricchezza e armonia. Grazie a questi interventi è di nuovo possibile visitare anche la camera di Stibbert con il suo semplice letto di ottone; lo Studiolo affollato dai suoi dipinti preferiti; la fastosa Camera Impero abitata dalla madre; la Galleria con gli affreschi neoclassici di Ademollo e il Salotto Giallo con il bel pavimento alla veneziana. La Sala della Piatteria Antica, decorata da Stibbert con piatti e maioliche Cantagalli, era destinata anche alla raccolta dei costumi e vi è esposta una delle rarità della collezione, il Petit Costume d’Italie indossato da Napoleone I quando nel 1805 fu incoronato a Milano Re d’Italia. Il mantello è stato perfettamente restaurato e l’intera sala diventa così uno dei punti focali dell’intero percorso museale. Maioliche, per lo più Cantagalli, si trovano distribuite anche in molte sale del museo, oppure murate sulle pareti esterne della villa e disposte nel giardino. Una nuova campagna fotografica avviata con la mostra ne ha documentato l’intera collezione, compresi gli oggetti conservati nei depositi. |
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PER LA PRIMA VOLTA, A SOLI 4 MESI DAL DEBUTTO A BROADWAY, IL MUSICAL "PRISCILLA - LA REGINA DEL DESERTO" SBARCA IN ITALIA, DAL 14 DICEMBRE A MILANO! |
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Milano, 29 settembre 2011 - Priscilla, la regina del deserto è il musical australiano di maggior successo di tutti i tempi, visto da più di 1 Milione di spettatori. Il Gruppo Mas Music, Arts & Show produrrà la versione italiana dal prossimo 14 dicembre al Teatro Ciak di Milano, ribattezzato "Priscilla Palace". Tratto dalla famosa commedia australiana del 1994, vincitrice di numerosi premi, tra cui un Oscar e un Tony Award per Best Costumes. Un’avventura elettrizzante e piena di emozioni in cui tre amici, a bordo di un vecchio bus (soprannominato Priscilla), partono per un indimenticabile viaggio nell’entroterra australiano alla ricerca di amicizia e amore, per trovare alla fine molto più di quello che avrebbero mai sognato. |
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