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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Dicembre 2011
SMART, VIAGGI E SALUTE IN UN SPAZIO UNICO EUROPEO DEI TRASPORTI ENTRO IL 2020  
 
Strasburgo, 19 dicembre 2011 - Per completare un sicuro, efficiente e basso inquinamento dell´area unica dei trasporti L’ Ue deve porsi obiettivi realistici ma vincolanti in campo ambientale e di sicurezza per il 2020, dice il Parlamento in una risoluzione approvata il giovedì. Questi includono dimezzare il numero di morti e feriti gravi, e raddoppiando il numero di pedoni e ciclisti in città, a partire dal 2010. I costi di inquinamento, rumore e congestione dovrebbero essere inclusi nei prezzi pagati dagli utenti. La "tabella di marcia ad una singola area europea dei trasporti", con figure, come approvato dal Parlamento, gli integratori di lungo periodo vista di un Libro bianco della Commissione sul futuro della politica dei trasporti dell´Ue. "Co-modale efficienza abbraccia aspetti economici, ambientali e di sicurezza e include condizioni di lavoro dignitose", ha affermato il relatore Mathieu Grosch (Ppe, Be), nel dibattito. "Il Parlamento vuole inviare un segnale forte agli Stati membri di accelerare il recepimento delle direttive nelle legislazioni nazionali e abolire rimanenti ´frontiere invisibili´ in modo da completare uno spazio di trasporto unico, co-modale ed efficienti", ha aggiunto. Riduzione dei morti per incidenti stradali e le emissioni di anidride carbonica - La risoluzione invita la Commissione a proporre un piano d´azione per dimezzare morti per incidenti stradali e dei feriti gravi (2010-2020) e sollecita misure per ridurre le emissioni di Co2 da trasporto su strada del 20%, il trasporto marittimo del 30% e l´aviazione del 30% rispetto ai livelli del 1990 . Il rumore e il consumo di energia dei treni dovrebbe essere ridotto del 20% rispetto ai livelli del 1990. Nel complesso, le emissioni dei trasporti dovrebbe scendere del 20% rispetto al periodo 2009-2020. Principio chi inquina paga da applicare a tutti i modi di trasporto - Di fronte a una proliferazione di approcci nazionali, i deputati chiedono alla Commissione di elaborare una "metodologia standardizzata Ue per calcolare l´impronta di carbonio delle operazioni di trasporto e della logistica". I deputati chiedono inoltre alla Commissione di presentare una proposta entro il 2014 per la "internalizzazione dei costi esterni" per tutti i modi di trasporto, al fine di includere i costi di inquinamento, rumore e congestione del prezzo pagato dall´utente. Stati membri dovrebbero utilizzare le entrate che questo genera per finanziare la mobilità sostenibile e costi delle infrastrutture di trasporto, dice la risoluzione. Investimenti mirati al collegamento stradale, ferroviario e la navigazione - Il Parlamento chiede alla Commissione di presentare, entro il 2013, un´analisi quantitativa delle infrastrutture di trasporto, la densità della rete di trasporto e la qualità dei servizi di trasporto in tutti gli Stati membri dell´Ue, al fine di determinare le priorità future. Nel frattempo, chiede che l´Ue concentrare più risorse sulla modernizzazione delle reti dei nuovi Stati membri, in modo che entro il 2025, le loro infrastrutture di trasporto raggiunge il livello del resto dell´Ue. Per aumentare il numero di piattaforme di collegamento multimodale lungo vie navigabili e le ferrovie del 20% tra il 2010 e il 2020 dovrebbero essere assegnate almeno il 15% dei finanziamenti destinati alle reti transeuropee (Ten-t) reti, dice la risoluzione. Una maggioranza di deputati ritengono che gli Stati membri che intendono autorizzare l´uso di più, i camion pesanti su determinate tratte predeterminate dovrebbe essere in grado di farlo, a condizione che ciò non comprometta la sicurezza delle infrastrutture stradali o danni. Ecologica della mobilità e del trasporto combinato in città - L´ue dovrebbe creare incentivi per sviluppare le infrastrutture di trasporto sicuro per pedoni e ciclisti in città, in modo da raddoppiare il numero di pedoni, ciclisti e passeggeri del trasporto pubblico e promuovere l´introduzione di sistemi integrati di biglietto elettronico per gli spostamenti intermodali, dice la risoluzione. I deputati inoltre chiedono che Eurovelo, la Commissione europea a lunga distanza della rete ciclabile, essere inclusi nella rete Ten-t. Assicurare occupazione di qualità e servizi - Per garantire che l´apertura dei mercati dei trasporti non si traduca in dumping sociale, i deputati sottolineano la necessità di armonizzare settore della formazione di trasporto e di condizioni di lavoro. In particolare, chiedono per le ore di lavoro dei conducenti trasporto ´e periodi di riposo di essere meglio applicate in tutta l´Ue. La risoluzione è stata approvata con 523 voti a favore, 64 contro e 37 astensioni. Di fondo - Servizi di trasporto danno lavoro a circa 10 milioni di persone nell´Unione europea e generano circa il 5% del Pil. In media, i trasporti rappresentano il 13,2% della spesa delle famiglie. Merci crescerà del 40%, e il numero di passeggeri del 34%, tra il 2005 e il 2030, dicono le previsioni della Commissione.  
   
   
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA CONFERMA ISPEZIONI A SORPRESA IN TAP-BRUXELLES AIRLINES INDAGINE COOPERAZIONE  
 
 Bruxelles, 19 dicembre 2011 - La Commissione europea conferma che il 13 Dicembre 2011 funzionari della Commissione hanno effettuato ispezioni a sorpresa presso i locali di Brussels Airlines e Tap Portugal in Belgio e Portogallo. All´inizio di quest´anno la Commissione ha avviato procedimenti dei possibili effetti per i consumatori del code-sharing accordi tra le due compagnie aeree. La Commissione teme che gli accordi possono andare oltre la vendita di posti su rotte per le quali si prevede le due società competeranno, già di per sé un allontanamento dalla forma più comune di code-sharing nel settore per cui una compagnia aerea vende posti su partner di uno voli sulle rotte che non si opera. La Commissione teme Tap e Brussels Airlines potrebbe avere violato norme europee antitrust che proibiscono cartelli e pratiche commerciali restrittive (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea). I funzionari della Commissione sono stati accompagnati dai loro omologhi dei competenti autorità nazionali della concorrenza. Le ispezioni a Brussels Airlines e Tap Portugal sono legati alle indagini in corso sulle accordi di codeshare tra queste compagnie aeree (vedi Ip/11/147 ). Mentre la Commissione è stata finora piuttosto preoccupati per i possibili effetti che gli accordi di code-share può aver avuto per i consumatori, che ora ha, inoltre, motivo di sospettare collusioni illegali tra le parti. Ispezioni a sorpresa sono un passo preliminare in pratiche anticoncorrenziali sospetti. Il fatto che la Commissione effettui ispezioni, non significa che le aziende siano colpevoli di comportamento anticoncorrenziale, né pregiudica l´esito dell´indagine stessa. La Commissione rispetta i diritti della difesa, in particolare il diritto delle aziende di essere ascoltate nei procedimenti antitrust. Non esiste un termine legale per completare indagini su comportamenti anticoncorrenziali . La loro durata dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità di ciascun caso, la misura in cui le imprese interessate cooperare con la Commissione e l´esercizio dei diritti della difesa.  
   
   
L’ENAC VALUTERÀ LA SOLUZIONE MIGLIORE PER LA PISTA DELL’AEROPORTO DI FIRENZE E ATTENDE ANCHE LA PROPOSTA DELLA SOCIETÀ ADF  
 
Roma, 19, dicembre 2011 - Con riferimento a quanto annunciato il 15 dicembre u.S. Diramato dalla Adf, Aeroporto di Firenze, in merito alla posizione del Consiglio di Amministrazione della società per la realizzazione della pista dello scalo, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ribadisce quanto già affermato a seguito dell’incontro che si è svolto il 6 dicembre presso la Direzione dell’Enac, a cui avevano partecipato, tra gli altri, il Presidente della Regione Toscana e i vertici della stessa Adf. In applicazione della normativa vigente, le Direzioni dell’Enac competenti per materia stanno valutando le possibili soluzioni riguardanti la pista dell’Aeroporto di Firenze. L’ente attende, pertanto, anche la proposta e il progetto della società di gestione dello scalo fiorentino che verranno valutati dall’Enac in base alle proprie competenze quale autorità del settore. Al termine dell’analisi delle proposte ricevute, verrà redatto un documento finale che riporterà le varie opzioni prese in considerazione, con le relative valutazioni tecniche e finanziarie, e che conterrà, soprattutto, la soluzione che l’Enac riterrà migliore per lo sviluppo in sicurezza dell’Aeroporto di Firenze.  
   
   
ENAC CONVOCA L’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA SAT, SOCIETÀ DI GESTIONE DELL’AEROPORTO DI PISA  
 
 Roma, 19 dicembre 2011 - In relazione alla nota stampa del 13 dicembre u.S. Della società di gestione Sat – Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei, e alle notizie di stampa contenenti dichiarazioni aspramente critiche nei confronti del Presidente dell’Enac Vito Riggio, attribuite all’Amministratore Delegato della Sat, Gina Giani, l’Ente rende noto di aver convocato l’Ad Giani presso la propria Direzione Generale, per il giorno 9 gennaio 2012, al fine di chiedere chiarimenti sulle posizioni assunte e sulle affermazioni rilasciate.  
   
   
VOLI: INSEDIATA COMMISSIONE AMBIENTALE PER AEROPORTO PALERMO  
 
Palermo, 19 dicembre 2011 - Insediata il 15 dicembre dall´assessore regionale all´Ambiente, Sebastiano Di Betta, la "Commissione per la mitigazione dei rischi ambientali dell´aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo e zone limitrofe". Fanno parte della "cabina di regia", istituita con decreto assessoriale, i rappresentanti dell´Enac, della Gesap, dei comuni di Cinisi e di Terrasini, del Corpo forestale della Regione, dei dipartimenti regionali Ambiente e Acque e Rifiuti, dei tre enti gestori delle riserve limitrofe - dipartimento Azienda foreste demaniali, Lipu e Wwf - e i docenti dell´Universita´ di Palermo Giuseppe Ferlazzo e Mario Lo Valvo. E´ stata acquisita una "lista check", predisposta dalla societa´ di gestione aeroportuale, aperta al contributo dei componenti della commissione, riguardante le principali questioni ambientali che possono in qualche modo interferire con la sicurezza dei voli, salvaguardando anche l´avifauna presente in queste aree protette. La commissione si e´ riconvocata per i primi giorni di gennaio prossimo.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI: “PRONTI A INVESTIRE 450 MILA EURO PER L’AEROPORTO, MA SERVONO STRATEGIE CONCRETE”  
 
Catanzaro, 19 dicembre 2011 - Il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti partecipando al Consiglio provinciale aperto, tenutosi il 16 dicembre all’Aeroporto dello Stretto, contro i tagli di Alitalia, ha dichiarato: “Cosa abbiamo fatto noi per rilanciare lo scalo aeroportuale reggino? Prima di scagliarci contro Alitalia, facciamo una riflessione al nostro interno per capire cosa ha prodotto la Sogas in tutti questi anni per valorizzare l’Aeroporto”. La Sogas - ha affermato Scopelliti - dovrebbe avere la capacità di attrarre le compagnie spingendole a investire sul nostro aeroporto. Il problema di fondo è che manca una strategia di supporto che, purtroppo in questo momento, è in mano alla società che gestisce l’Aeroporto. Nel 2009, nel periodo in cui ero sindaco di Reggio, ho finanziato 10 milioni di euro per i lavori di adeguamento dell’aeroporto, mentre da Presidente della Regione ho concesso ulteriori 2 milioni di euro per il rilancio del “Tito Minniti”. Da sindaco, inoltre, ho stanziato diversi milioni di euro per la ricapitalizzazione della Sogas, ma pochi sono stati i risultati. Mi sono prodigato affinché arrivassero a Reggio alcune compagnie, vedi Air Malta, durante la mia permanenza a Palazzo San Giorgio e Blue Panorama, adesso, da presidente della Regione”. Il presidente Scopelliti ha, quindi, annunciato: “La Regione è pronta a mettere sul piatto 450 mila euro per acquistare il 15% delle quote azionarie della Sogas, al patto che i nostri finanziamenti saranno utilizzati per dare nuovo slancio all’aeroporto reggino. Vogliamo guardare in faccia i nostri interlocutori che ci devono dire cosa intendono fare per l’aeroporto, altrimenti, a scatola chiusa, non siamo più disposti a venire incontro alle esigenze della Sogas. Serve, ripeto, una strategia concreta per lo sviluppo dell’aeroporto e, per fare questo, chiediamo la nomina di tecnici esperti che conoscano le dinamiche aeroportuali, così come è successo a Crotone dove, in un anno e mezzo, Marcella Maggiori ha rivoluzionato in positivo quello scalo”. “Il nostro aeroporto - ha sottolineato Scopelliti - a livello di gestione è il peggiore della Calabria, nonostante abbia tutte le potenzialità per diventare un’infrastruttura strategica per lo sviluppo del territorio. Siamo riusciti a far scappare la Provincia di Messina, indispensabile per il futuro del “Tito Minniti”. Abbiamo atteso la realizzazione del pontile per circa dieci anni, mentre adesso siamo tornati ai bus facendo un preoccupante passo indietro. Se non riusciremo a coinvolgere l’altra sponda per arrivare ad un traffico di 600 mila passeggeri annui, non ci sarà mai il grande aeroporto dello Stretto a cui tutti aspirano. Io credo che ci siano i presupposti per dare una svolta a questo aeroporto, ma è fondamentale eliminare i vincoli che hanno tenuto lontane da Reggio, sino a questo momento, le compagine charteristiche, compresa Rynair. In sei mesi questi vincoli potrebbero essere tolti. La Regione farà la sua parte, noi ci siamo, con i fatti: nel bilancio abbiamo previsto 8 milioni di euro per rilanciare gli aeroporti calabresi”. “Le scelte di Alitalia - ha concluso Scopelliti - non ci trovano ovviamente d’accordo, ma per contrastarle dobbiamo fare sinergia proponendo a questa compagnia una controproposta di sviluppo per l’aeroporto dello Stretto. Chiederemo a Sabelli qual è la strategia di Alitalia, ma non possiamo più rimanere soggetti passivi, perché di tempo ne è già trascorso tanto”  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L´ACQUISIZIONE DA PARTE DI VOLKSWAGEN, KPI POLSKA, POLSKA SKODA AUTO, VOLKSWAGEN BANK E VOLKSWAGEN LEASING POLSKA POLSKA  
 
 Bruxelles, 19 dicembre 2011 - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione da Volkswagen Ag, importatori e rivenditori di marchi esclusivi di autovetture e veicoli commerciali luce in Polonia (Kpi e Skoda Auto Polska Polska) e due altre società polacca che offrono servizi finanziari e assicurativi attività connesse (Volkswagen Bank e Volkswagen Leasing Polska Polska). L´indagine della Commissione ha confermato che l´operazione è stata l´integrazione verticale, per Volkswagen, l´importazione e la distribuzione dei mercati all´ingrosso e al dettaglio polacco autovetture marchi Volkswagen, Audi , Porsche, Bentley e Skoda, veicoli commerciali leggeri e loro parti ed accessori, e dei servizi finanziari e assicurativi relativi a queste attività che vengono offerti ai clienti polacchi. La Commissione ha concluso che l´operazione proposta non modificherebbe in modo significativo la struttura dei mercati polacco e dunque non ostacola significativamente la concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (See) uno o una parte sostanziale di esso. L´operazione è stata notificata alla Commissione 14 novembre, 2011.  
   
   
MOBILITÀ SOSTENIBILE: ROMA PUNTA A ECONOMIA CARBON-FREE  
 
 Roma, 19 dicembre 2011 - «Lo studio che abbiamo presentato oggi è un altro tassello nel mosaico di azioni che Roma Capitale ha intrapreso per una città sostenibile e carbon-free. Contrariamente agli scenari disegnati da chi vorrebbe il ritorno al carbone come fonte energetica più a basso costo, il rapporto elaborato dalla Luiss, sostiene la necessità di un ripensamento radicale delle politiche di mobilità urbana basate sull’uso di combustibili fossili, all’interno delle quali lo sviluppo e la diffusione di veicoli elettrici rivestono un ruolo fondamentale». È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti, intervenuto il 16 dicembre al convegno “Scenari ed opzioni per una mobilità sostenibile - un rapporto per Roma Capitale”, promosso dall’assessorato all’Ambiente di Roma Capitale e dal Ministero dell’Ambiente per fare il punto sulle strategie di mobilità sostenibile elaborate a livello nazionale ed internazionale. Nel corso del Convegno - cui hanno preso parte il Ministro dell’ambiente Corrado Clini, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno - è stato illustrato uno studio elaborato dal Gruppo ricerche industriali e finanziarie della Luiss “Guido Carli” che ha fissato gli scenari economici ed ambientali entro cui orientare le politiche di mobilità urbana del futuro. «In questo processo, Roma Capitale è già avanti. Come ha chiarito lo studio - spiega Visconti - lo sviluppo della mobilità elettrica nell’ambito della pubblica amministrazione costituisce un passo essenziale nella direzione di una maggiore sostenibilità della mobilità urbana, in quanto può consentire tanto ai produttori quanto ai consumatori di testare e sperimentare veicoli certamente innovativi. È chiaro che l’implementazione ed il potenziale successo delle politiche a favore della mobilità elettrica, richiede l’adozione di una nuova rete di approvvigionamento energetico proveniente da fonti rinnovabili, in un quadro generale di potenziamento del trasporto pubblico e di razionalizzazione dei sistemi di mobilità. Lo studio della Luiss - conclude Visconti - ci sollecita a proseguire sulla strada della mobilità sostenibile in modo da affidare a Roma il ruolo di guida che le compete nel passaggio a un’economia carbon-free».  
   
   
UE AIUTI DI € 24.500.000 PER I LAVORATORI LICENZIATI RENAULT  
 
Strasburgo, 19 dicembre 2011 – Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) Giovedì scorso sono stati approvati dal Parlamento europeo gli aiuti per un totale di € 24.500.000 a favore di 3.500 lavoratori in esubero in Francia dal costruttore auto Renault e dei suoi fornitori I licenziamenti riguardano principalmente tre regioni: Ile-de-france (53% dei licenziamenti), Haute-normandie (29,5%) e Nord-pas-de-calais (12,5%). In Ile-de-france, la maggior parte dei licenziamenti sono stati al Aubevoie Guyancourt impianto (941) nella regione di Parigi. In Haute-normandie, i licenziamenti sono stati a Cléon (334) vicino a Rouen e Sandouville (887) vicino a Le Havre, in una regione colpita declino industriale. Nel Nord-pas-de-calais, più licenziamenti sono stati a Douai (306) e Maubeuge (153), che sono aree di disoccupazione già alto. L´aiuto del Feg destinato a finanziare misure come la ricerca di servizi di consulenza lavoro, formazione, pagando le quote mensili fino alla fine del congedo di ridistribuzione e di sostegno alla creazione di imprese.Il contributo del Feg di € 24.500.000 coprirà il 65% dei costi totali stimati (€ 37,7 milioni).  
   
   
CARBURANTI: DOPO 8 ANNI DECRETO NUOVI ORARI IN SICILIA  
 
Palermo, 19 dicembre 2011 - "Nuovi orari di apertura e chiusura dei distributori di carburante, disciplinando la turnazione anche per quanto riguarda la copertura notturna, nei giorni festivi e le domeniche. Regole, paletti e limitazioni da cui sono esonerati gli impianti per la distribuzione di carburanti alternativi ed ecologici come metano, gpl, idrogeno per autotrazione o olio di colza". Lo annuncia l´assessore regionale alle Attivita´ produttive, Marco Venturi, che ha firmato il decreto assessoriale con il quale si aggiornano, a distanza di otto anni dall´ultimo provvedimento, gli orari di apertura e chiusura dei distributori di carburante in Sicilia. Il decreto e´ composto da 13 articoli. L´apertura diurna dovra´ essere svolta dalle 7 alle 13 e dalle 15 alle 19,30, in ogni caso il monte orario potra´ essere aumentato fino a 65 ore settimanali e per un massimo di 13 ore giornaliere. Il servizio notturno dovra´ essere garantito dal 5 per cento del totale degli impianti del territorio provinciale, dalle 22 alle 7. Le domeniche e i giorni festivi il servizio sara´ garantito dal 20 per cento degli impianti esistenti in ogni provincia. Ad assicurare la predisposizione dei turni e la regolarita´ di copertura del servizio sono le Camere di commercio, che dovranno tenere conto, anche, delle proposte provenienti dai gestori. "Le richieste dei gestori degli impianti - aggiunge Venturi - dovranno giungere alle Camere di commercio entro il 30 settembre di ogni anno, per la predisposizione dei turni dell´anno successivo. Per l´anno 2012, le proposte dei gestori dovranno arrivare entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana". Le parti di impianti funzionanti in forma automatica - self service - sono escluse dall´osservanza delle chiusure e degli orari purche´ non sia necessaria assistenza di personale addetto. Esclusi dalle disposizioni del decreto anche gli impianti autostradali. Il decreto entrera´ in vigore nel giorno di pubblicazione nella Gurs, potra´ comunque essere consultato sul sito internet della Regione siciliana, www.Regione.sicilia.it.  
   
   
SMOG IN EMILIA ROMAGNA. IL METEO FA RIENTRARE L´EMERGENZA, REVOCATO IL BLOCCO STRAORDINARIO DEL TRAFFICO PER LUNEDÌ 19 E MARTEDÌ 20 DICEMBRE. LO HA DECISO IL TAVOLO DEI FIRMATARI DELL´ACCORDO BIENNALE PER LA QUALITÀ DELL´ARIA. CONFERMATI PER ORA I BLOCCHI DEL 29 DICEMBRE E 4 GENNAIO  
 
 Bologna, 19 dicembre 2011 – Rientra l’emergenza smog, grazie alle mutate condizioni meteo in Emilia-romagna, e vengono revocate le misure di limitazione della circolazione previste nelle giornate del 19 e 20 dicembre. Lo ha deciso questa mattina il tavolo dei firmatari dell’Accordo biennale per la qualità dell’aria, di cui fanno parte Regione, Province, Comuni capoluogo e Comuni con più di 50 mila abitanti. Secondo i dati forniti questa mattina da Arpa, nei prossimi giorni in Emilia-romagna si esaurirà il periodo prolungato di alta pressione che ha provocato la fase più acuta dell’emergenza per l’accumulo delle polveri sottili nell’aria, e che aveva fatto decidere di anticipare le misure previste dall’Accordo a partire da gennaio. Le piogge di ieri, verificatesi soprattutto in Romagna, e il forte flusso di vento e aria fredda che percorrerà la regione da ovest verso est nei prossimi giorni e che hanno provocato anche un’allerta della Protezione civile, miglioreranno la qualità dell’aria. “D’intesa con tutti i sindaci e le province, abbiamo valutato i nuovi elementi che ci hanno fornito le previsioni meteo – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri – nelle ultime ore è venuta meno l’emergenza delle emergenze, per la quale nei giorni scorsi si era deciso il blocco straordinario del traffico nelle giornate del 19 e del 20 di dicembre. Il tavolo ha quindi deciso di revocare le limitazioni alla circolazione in quelle due giornate, mentre sono stati confermati per ora i blocchi per il 29 dicembre e il 4 gennaio, naturalmente se le condizioni meteo li renderanno necessari. Siamo all’interno di un accordo in cui tutti decidono insieme – ha ribadito Peri - e c’è un rapporto di causa effetto tra le condizioni meteo climatiche e i provvedimenti emergenziali che si assumono con la limitazione del traffico”. “La priorità che orienta le nostre azioni è la salute dei cittadini – ha detto l’assessore all’Ambiente Sabrina Freda – il tavolo ha preso atto del cambiamento delle condizioni meteo e solo per questo ha deciso di revocare le limitazioni straordinarie alla circolazione. Negli ultimi dieci anni le misure coordinate adottate dagli Accordi per la qualità dell’Aria hanno contribuito ad una progressiva riduzione di alcuni inquinanti in Emilia-romagna, e le polveri pm10 si sono ridotte del 25%. Vogliamo proseguire e potenziare queste azioni di sistema, estendendole anche alle Regioni che fanno parte del bacino padano”. “Abbiamo trovato un consenso unanime da parte di tutti gli enti e dei soggetti che sono poi chiamati ad assumere i provvedimenti – ha aggiunto l’assessore Peri – tutti hanno concordato sulla necessità di rafforzare l’impegno per contrastare le cause dell’inquinamento. Al di là delle ordinanze dobbiamo rivolgerci anche ai singoli cittadini e alle comunità, chiedendo loro un uso più responsabile dei mezzi privati”.  
   
   
MAX 70 KM PER TRASPORTO BIOMASSE IN FVG  
 
 Trieste, 18 dicembre 2011 - Un emendamento alla Finanziaria presentato dal vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, ed approvato dal Consiglio Regionale fissa a 70 chilometri il limite per il trasporto di biomasse dal luogo di produzione fino agli impianti di produzione di energia elettrica. "Con questa misura - ha spiegato Ciriani - introduciamo un principio di prossimità fra i due impianti, quello di produzione di energia elettrica o termica alimentati a biomasse e quelli dove le biomasse stesse vengono prodotti. Questo permetterà di contenere l´inquinamento atmosferico prodotto dai camion utilizzati per il trasporto del materiale, riducendo l´emissione di anidride carbonica e di altri inquinanti". La norma appena varata si applicherà agli impianti con potere calorifico per unità di peso inferiore a 20 Mj/kg.  
   
   
BOLZANO: CARO-CARBURANTE, CONTRIBUTI AI RESIDENTI DELLE ZONE DI CONFINE  
 
 Bolzano, 19 dicembre 2011 - Per combattere il caro-carburante, e i rischi di pendolarismo con Austria e Svizzera, la Provincia di Bolzano ha deciso di adeguare alle nuove condizioni i contributi previsti per chi vive nelle zone di confine. Create due fasce di riferimento (0-10 km. E 10-20 km.), la spesa prevista da parte dell´ente pubblico si aggira attorno ai 500mila euro l´anno. Con i recenti aumenti delle accise sui carburanti, il prezzo alla pompa di benzina e gasolio è schizzato alle stelle anche in Alto Adige. La differenza con le zone di confine di Austria e Svizzera si aggira ormai sui 30 centesimi al litro, e la Giunta provinciale ha deciso di intervenire con un adeguamento straordinario dei contributi già previsti a partire dall´anno scorso. "L´obiettivo - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - è quello di combattere il fenomeno del pendolarismo che pesa non solo dal punto di vista economico, visto che la Provincia rinuncia agli introiti derivanti dalla quota di spettanza delle accise e i commercianti altoatesini vedono ridursi il proprio giro d´affari, ma anche ambientale sottoforma di traffico aggiuntivo". In concreto, sono state previste due fasce di riferimento: chi risiede entro i 10 km. Di distanza dal confine di Stato può ottenere una riduzione pari al 95% della differenza di prezzo del carburante, chi risiede tra i 10 e i 20 km. Di distanza dal confine ha diritto a ricevere uno sconto pari al 70% del differenziale. "La spesa prevista per la Provincia si aggira attorno ai 500mila euro l´anno - ha precisato Durnwalder - il contributo può essere applicato solamente alle persone fisiche altrimenti violeremo i principi della libera concorrenza sanciti dall´Unione Europea". Ogni cittadino residente all´interno delle fasce stabilite può recarsi in Comune dove riceverà una tessera da esibire al momento di effettuare il rifornimento di carburante. Il gestore della stazione di servizio applicherà direttamente il prezzo scontato e poi chiederà il rimborso della differenza alla Provincia.  
   
   
V60 IBRIDA PLUG-IN - IL MODELLO TECNICAMENTE PIÙ AVANZATO DI VOLVO  
 
Bologna, 19 dicembre 2011 - La prima automobile ibrida plug-in al mondo dotata di motore diesel è il modello tecnicamente più avanzato mai realizzato da Volvo Car Corporation - un´auto unica che si fa in tre: elettrica, ibrida e diesel di ultima generazione. In qualsiasi momento, semplicemente sfiorando un tasto, si può scegliere quali di queste ‘tre auto´ guidare. La versione destinata alla produzione della V60 ibrida plug-in sarà proposta in un unico colore, Electric Silver. Le vendite partiranno dall´inizio del 2012 e le prime vetture usciranno dalle linee di produzione nell´autunno dello stesso anno. "La nostra ibrida ricaricabile è stata oggetto di notevole attenzione sin da quando ha fatto il suo debutto al Salone dell´Auto di Ginevra nel 2011. Ora ci accingiamo a passare alla fase successiva presentando il modello che andrà poi in produzione; quest´ultimo si distingue per il suo profilo peculiare accentuato da uno spettacolare colore argento, per gli interni esclusivi e per una dotazione standard estremamente ricca," ha dichiarato Stefan Jacoby, Presidente e Ceo di Volvo Car Corporation. Le prime 1000 unità della V60 ibrida plug-in saranno disponibili solo nella tonalità Electric Silver. L´auto è inoltre dotata di cerchi aerodinamici da 17 pollici, tubi di scarico integrati e numerosi dettagli della carrozzeria in vernice nera lucida, come ad esempio la griglia e lo spoiler aerodinamico nella sezione anteriore. L´emblema "Plug-in Hybrid" è posizionato sia nella parte inferiore del portellone posteriore sia, in versione ridotta, sui parafanghi anteriori. Interni esclusivi - Gli interni della V60 ibrida plug-in sono in pelle nera con impunture a contrasto e inserti in legno grigio-blu. Altri dettagli distintivi di questo modello includono il volante rivestito in pelle, tappetini dal design speciale e un pomello del cambio con indicatore integrato. L´equipaggiamento standard include dotazioni come il servo-sterzo a portata variabile, la regolazione elettrica del posto-guida, i sensori di ausilio al parcheggio anteriori e posteriori, il collegamento Bluetooth per cellulare e il sistema Volvo on Call. La dotazione standard comprende inoltre il sistema audio High Performance Multimedia Dvd con amplificazione 4x40 W, otto casse e schermo da sette pollici. Applicazione per smartphone - La V60 ibrida plug-in è la prima Volvo ad essere proposta con un Driver Information Monitor (Dim) interamente digitale. Gli indicatori analogici convenzionali sono stati sostituiti da un unico schermo a Led che offre numerosissime opzioni di visualizzazione. Il conducente può scegliere la tipologia di informazione da visualizzare attraverso il menu di configurazione dell´auto. E´ inoltre possibile comunicare con l´automobile tramite un´applicazione mobile, che consente al proprietario di accedere a una serie di funzioni intelligenti come ad esempio la gestione dell´aria condizionata, il pre- e post-raffreddamento dell´auto e una funzione che ricorda di collegare il cavo di ricarica se ciò non è stato fatto entro un´ora predefinita. La prima Volvo con l´emblema D6 - Sul portellone posteriore della vettura è ben visibile l´emblema D6, che sta a indicare che la somma delle prestazioni dell´unità turbo-diesel a cinque cilindri e del motore elettrico collocano saldamente l´auto nella stessa categoria di potenza (Cv) del propulsore T6 a benzina. La trazione delle ruote anteriori della V60 ibrida plug-in è affidata a un´unità turbodiesel a cinque cilindri da 2,4 litri che eroga 215 cavalli e una coppia massima di 440 Nm. L´auto dispone di trasmissione automatica a sei velocità. L´asse posteriore è azionato da un motore elettrico da 70 cavalli. Il motore elettrico è alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 11,2 kWh ubicato sotto il piano di carico. Il pacco batteria, sofisticato e dalle dimensioni eccezionalmente compatte, è composto da 10 moduli, ognuno contenente 20 celle. E´ dotato di un computer integrato che monitora e confronta la temperatura e il livello di carica di ciascuna delle 200 celle, oltre che di un sistema di raffreddamento dell´acqua collegato all´unità di climatizzazione dell´auto. Tre modalità di guida - tre auto in una - Il conducente sceglie la modalità di guida preferita tramite tre pulsanti sul cruscotto che conferiscono alla vettura tre ‘temperamenti‘ completamente diversi: Pure, Hybrid o Power. In modalità Pure, l´auto è alimentata solo dal suo motore elettrico fin quando è possibile. Se la batteria è stata ricaricata utilizzando energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, allora l´autonomia di guida arriva a 50 km senza alcuna emissione di anidride carbonica. L´autonomia della batteria dipende dal fondo stradale, dal clima e dallo stile di guida; Hybrid è la modalità predefinita ogni volta che si mette in moto l´auto. Il motore diesel e quello elettrico interagiscono per ottenere l´equilibrio ottimale tra il piacere di guida e il basso impatto ambientale. Le emissioni di Co2 (Nedc, ciclo di guida misto ai fini della certificazione) sono di 49 g/km, pari a un consumo di carburante diesel di 1,9 l/100 km. L´autonomia complessiva dell´auto arriva a 1000km. Il conducente ha la possibilità di selezionare la distanza di viaggio prevista (breve, media o lunga) nel menu di configurazione dell´auto, consentendo al sistema di controllo di bilanciare in maniera ottimale l´alimentazione diesel e quella elettrica per ottenere il livello minimo di emissioni di Co2 per la distanza impostata; in Power la tecnologia è ottimizzata per far sì che l´auto offra le migliori prestazioni possibili. Il motore diesel e quello elettrico hanno una potenza combinata di 215 + 70 cavalli e una coppia massima di 440 + 200 Nm. La velocissima distribuzione della coppia del motore elettrico contribuisce a offrire un´accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi. Risparmio dell´energia della batteria per un utilizzo successivo Il conducente può decidere di risparmiare l´energia della batteria per poter sfruttare l´alimentazione elettrica al 100% in un secondo momento, ad esempio durante l´attraversamento di aree urbane residenziali o nel centro città. Quando si attiva la funzione "Save", i sistemi dell´auto verificano che la batteria abbia sempre un livello di carica sufficiente per un percorso successivo in modalità elettrica al 100%. Se necessario, il generatore ad alta tensione ricarica la batteria in modo tale da mantenere un livello di carica sufficiente per un altro percorso in modalità "Pure". L´obiettivo della modalità "Save" è quello di garantire che la batteria della vettura abbia una capacità sufficiente a percorrere circa 20 km in modalità solo elettrica. Ricarica a domicilio - La Volvo V60 ibrida plug-in può essere ricaricata tramite una normale presa di corrente (230 V/6 A, 10 A o 16 A), a casa o in un parcheggio. Il tempo di ricarica dipende dal livello della corrente. Una carica completa a 10 A richiede 4,5 ore. Il tempo si riduce a 3 ore con 16 A, mentre per una ricarica a 6 A sono necessarie circa 7,5 ore. Per iniziare comodamente il viaggio, il conducente ha la possibilità di preriscaldare o rinfrescare l´abitacolo durante il processo di ricarica. Ciò significa anche che viene utilizzata più capacità della batteria per alimentare la vettura. Il pre-condizionamento include anche la possibilità di raffreddare le batterie. La temperatura di esercizio ideale del pacco batteria è di 20-30°C, perciò il pre-raffreddamento è d´importanza fondamentale al fine di massimizzare la capacità di carica e quindi l´autonomia d percorrenza per ogni carica. La V60 ibrida plug-in offre inoltre due opzioni di riscaldamento. Quando si utilizza l´alimentazione elettrica, viene utilizzato un riscaldatore ad aria Ptc (Coefficiente Termico Positivo). La vettura dispone inoltre di un riscaldatore alimentato a carburante diesel. Trazione migliorata grazie all´Awd elettrico - Premendo il pulsante Awd (trazione integrale) sulla console centrale si attivano le quattro ruote motrici elettriche. Al posto della trasmissione meccanica della potenza del tradizionale sistema Awd, la distribuzione della coppia alle ruote anteriori, azionate dal diesel, e all´asse posteriore alimentato elettricamente viene gestita dall´unità di controllo centrale. L´awd elettrico è stato concepito per garantire una migliore aderenza in caso di partenza o di guida su terreno scivoloso, ad esempio in caso di neve o su fondo fangoso. Tuttavia, grazie alla potenza inferiore erogata dal motore elettrico, la coppia disponibile per le ruote posteriori è limitata e il sistema Awd resta attivo fino a 100 km/h. Quando si inserisce l´Awd, il motore diesel continua a funzionare e il generatore mantiene sul pacco batteria un livello di carica sufficiente ad alimentare il motore dell´asse posteriore. Poiché il dispositivo Awd elettrico viene attivato solo su richiesta del conducente, il consumo di carburante risulta essere ridotto rispetto a quello di modelli dotati di sistemi Awd permanenti tradizionali. Impianto frenante a due stadi - L´impianto frenante a due stadi è un´altra delle dotazioni intelligenti della Volvo V60 ibrida plug-in. Quando il conducente aziona il pedale del freno, l´impianto inizialmente frena la vettura agendo sul motore dell´asse posteriore. Questa energia di frenata viene utilizzata per rigenerare il pacco batteria dell´auto. I freni meccanici vengono azionati solo nel caso in cui la situazione richieda una forza frenante superiore a quella che può essere gestita dall´asse posteriore.  
   
   
FORMIGONI: GOVERNO RIPRISTINI FONDI TRASPORTO  
 
Milano, 19 dicembre 2011 - "Nonostante le assicurazioni che il Governo ci ha fornito a partire dall´incontro del 4 dicembre, e cioè che il Fondo per il trasporto pubblico locale (Tpl) sarebbe stato integralmente ripristinato, ancora nella manovra non si vede traccia di tutto ciò, il che significa che in questo momento i servizi del Trasporto pubblico locale non sono garantiti". Lo dichiara il 15 dicembre il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. "E´ ovviamente una questione grave - aggiunge Formigoni - che il Governo deve risolvere in questa stessa manovra. Ci attendiamo dunque un incontro in tempi brevissimi e soprattutto ci attendiamo che il Governo mantenga gli impegni".  
   
   
ZAIA: SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE BASTA BUGIE, INCERTEZZE E TAGLI SONO DEL GOVERNO  
 
Venezia, 15 dicembre 2011 - Trasporto pubblico locale, sanità, liberalizzazioni, Province: tutto ancora da decidere. Per il presiedente della Regione del Veneto, Luca Zaia, al termine della Conferenza dei Presidenti delle Regioni che si è tenuta il 15 dicembre a Roma, la sintesi è: “Nessuna bella notizia”. “Esiste ancora la totale e assoluta incertezza rispetto al finanziamento del trasporto pubblico locale – ha spiegato Zaia –: ciò significa che i nostri pendolari, studenti, lavoratori e cittadini in generale, ancora oggi non hanno certezza del mantenimento dei servizi. Incontri ufficiali, al momento, non sono ancora stati definiti e noi chiediamo con gran forza al governo che si decida a riceverci e a darci risposte su questo tema. Gli sviluppi sul trasporto pubblico locale ci preoccupano non poco, perché su tale fronte si corre il rischio di mettere in ginocchio un Paese intero. Ma siamo anche preoccupati soprattutto della grande demagogia che si sta diffondendo ‘lungo i binari’, dove le opposizioni dei singoli Governatori vendono questa vicenda come un fallimento delle Regioni. Queste ultime, invece, non c’entrano nulla, si tratta di una partita tutta nazionale e i finanziamenti vengono dal Governo, che in questo momento non è in grado di dirci quanto ci darà”. “E’ alquanto imbarazzante votare una manovra come questa – ha proseguito Zaia –. Abbiamo visto piazze inneggiare ai tecnici perché avrebbero sicuramente portato un rigore che poi non c’è stato. La vicenda della liberalizzazione dei farmaci, ad esempio, prima annunciata e poi saltata a piè pari, è il biglietto da visita di questo Governo. Ma rimangono aperte anche altre questioni, come quella delle Province e della tassa sulle imbarcazioni”. A proposito di quest’ultima, Zaia ha puntualizzato: “Siamo a favore della tassa sulle imbarcazioni di lusso, ma non possiamo permetterci, ad esempio, che l’ospite austriaco o tedesco che tiene la propria barca in una delle darsene del Veneto scappi e vada in Croazia perché qualcuno ha deciso che bisogna far pagare anche centinaia di euro al giorno per lo stazionamento. Questo significa perdere turisti e quindi causare un grave danno alla nostra economia e perdere posti di lavoro”. Il presidente veneto si è infine soffermato sul tema della sanità: “E’ in ballo un riparto di 106 miliardi di euro e su questo fronte c’è una vertenza in piedi: abbiamo fatto ricorso ai provvedimenti del Governo Berlusconi contro il ticket. Il Veneto ha ricorso al Tar e alla Corte Costituzionale, perché è inaccettabile che si pensi di scaricare l’inefficienza di chi fa i conti a livello nazionale sulle Regioni. Oggi i nostri cittadini sono costretti a pagare un ticket aggiuntivo per le visite perché il Governo ha deciso di scaricare ingiustamente sulle Regioni virtuose come la nostra un recupero di quasi 100 milioni di euro che molti territori spreconi non riuscivano a recuperare per l’inusitato numero di esenti assistiti”.  
   
   
TRASPORTI FVG: ADEGUATE AI SOLI AUMENTI ISTAT LE TARIFFE TPL DEL 2012  
 
 Trieste, 19 dicembre 2011 - Rispetto alle altre Regioni, in Friuli Venezia Giulia "non vengono tagliate linee o corse e, soprattutto, non aumentano i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti del trasporto pubblico locale, con il solo adeguamento all´indicizzazione Istat", conferma l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi a conclusione dell´odierna seduta di Giunta che ha approvato le tariffe 2012 dei servizi di linea di trasporto pubblico locale automobilistico, ferroviario e marittimo, in vigore dal prossimo 1 gennaio. Per quanto riguarda il servizio bus urbano in tutta la regione (ad esclusione di Trieste) il biglietto per una tratta sarà di 1,10 euro, il biglietto orario senza limiti di tratta 1,35 euro, quello giornaliero intera rete 3,80 euro. L´abbonamento mensile 1 linea (o tratta) è fissato tra 23,05 e 24,25 euro e per l´intera rete tra 29,35 e 30,10 euro. L´abbonamento annuale, sia per 1 linea (o tratta) che per l´intera rete costerà 10 volte il mensile. Nella provincia di Trieste il biglietto orario intera rete (60 minuti) costerà 1,15 euro ed il biglietto intera rete pluricorse 10,35 euro. L´abbonamento mensile intera rete 30,00 euro e quello annuale (sempre intera rete) 10 volte il mensile. Vengono confermati gli abbonamenti scolastici per gli iscritti dalla scuola materna agli studenti universitari fino al 26° anno d´età; i nuclei familiari con più figli potranno ottenere uno sconto del 10 per cento per l´acquisto di un secondo abbonamento e del 20 per cento per il terzo. Restano inoltre valide le tariffe integrate sulla direttrice Udine-gemona-tarvisio, con l´estensione (per i viaggi in abbonamento) alle "relazioni" fra Forgaria e Gemona. La tariffa integrata relativa alla tratta Udine-gemona Fs è di 2,90 euro per la corsa semplice e di 50,05 per l´abbonamento mensile. Sulla tratta Pontebba-udine è invece pari a 5,95 euro (corsa semplice) e 76,65 (abbonamento mensile). Sulla linea ferroviaria Udine-cividale la corsa semplice ordinaria costerà 2,45 euro, mentre l´abbonamento mensile ordinario viene fissato a 43 euro. Sono state inoltre stabilite le tariffe 2012 sia per i servizi marittimi (Trieste-muggia, Trieste-sistiana, Grado-trieste, Marano-lignano) che per i servizi integrati "motonave+bus" riguardanti Marano Lagunare, Lignano Sabbiadoro, San Giorgio di Nogaro, Carlino e Palmanova.  
   
   
SINCROMODALITA’: COME EVOLVE L’INTERMODALITA’ LE NUOVE PROSPETTIVE DEL TRASPORTO MERCI ENUNCIATE ALLA CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO HINTERPORT  
 
Bologna, 19 dicembre 2011 - Si è tenuta la scorsa settimana a Bologna la conferenza finale del progetto Hinterport che, organizzata dall’Interporto di Bologna, ha messo in luce i principali ostacoli all’implementazione delle integrazioni fra porti e interporti al fine di proporre soluzioni adeguate e conformi ai paesi di riferimento. La conferenza ha visto il contributo di esperti internazionali, rappresentativi del contesto portuale e di quello interportuale, che hanno reso possibile un animato confronto sulle trasformazioni in atto del trasporto merci via mare e sulle strategie conseguentemente adottate dalle Autorità portuali europee per le quali la penetrazione strutturata nell’entroterra logistico è adesso un elemento prioritario. Sincromodalità è la parola chiave che ben riassume i risultati dell’evento, lì dove la stessa rappresenta l’evoluzione dell’intermodalità e della multimodalità, intesa quale combinazione strutturata, ottimale, puntuale e sincronica di due o più modalità di trasporto. Quanto testimoniato dalla controparte operativa è risultato essere in linea con le dichiarazioni dei rappresentanti istituzionali europei le cui recenti policy muovono verso la creazione di un’area unica del trasporto merci nella quale l’integrazione fra porti e interporti sarà adeguatamente supportata. Tutti contributi della conferenza saranno presto disponibili sul sito del progetto: www.Hinterport.eu.  
   
   
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. INTESA REGIONE CAMPANIA - SINDACATI SU RIFORMA CONTRATTAZIONE  
 
Napoli, 16 dicembre 2011 - L´assessore al Lavoro della Regione Campania Severino Nappi, nella sua qualità di coordinatore della Cabina di Regia per la gestione delle crisi e dei processi di sviluppo, i segretari di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal e delle strutture di comparto, hanno sottoscritto il 16 dicembre un accordo per la riforma della contrattazione di secondo livello nelle aziende pubbliche del trasporto locale. "Si tratta - ha detto l´assessore Nappi - di una intesa fondamentale, in attuazione del "Contratto Campania" siglato con le parti sociali lo scorso 28 ottobre, che ha visto la straordinaria collaborazione dei sindacati e delle aziende del settore del trasporto pubblico. Unitariamente sono state poste le basi per un reale riassetto dei servizi e dell´organizzazione del lavoro nei trasporti, che consentirà il superamento di un profondo stato di crisi del settore, dovuto alla drastica riduzione dei trasferimenti economici. "Con questo accordo la Regione Campania ha creato le condizioni affinché il settore possa superare questo momento di straordinaria difficoltà, garantendo la salvaguardia dei livelli occupazionali, senza contraccolpi economici per i lavoratori coinvolti, e la previsione dell´inserimento, nei bandi di gara per l´affidamento dei servizi, della relativa clausola sociale. Il processo di riorganizzazione delle aziende, che dovranno unificarsi e abbassare i costi delle gestioni aziendali, verrà sostenuto dalla Regione anche con l´istituzione di un fondo dedicato all´efficientamento del comparto. Gli strumenti previsti sono: esodo incentivato del personale o ricorso a contratti di solidarietà, percorsi di formazione del personale e riorganizzazione dei servizi con individuazione di bacini per un´effettiva integrazione ferro-gomma. "Senza mettere le mani in tasca ai lavoratori abbiamo scelto di garantire l´efficienza dei servizi e il recupero di produttività e risorse, puntando innanzitutto sulla riorganizzazione del lavoro che sarà operativa dal prossimo gennaio. E´ la prima volta in Italia che la contrattazione stabilisce regole comuni a livello regionale, che sostituiranno un complesso reticolato di regole e disposizioni aziendali risultate fallimentari e inutilmente costose, cui si debbono molte delle difficoltà che anche in questi giorni vivono gli utenti e i lavoratori. Un passo fondamentale per i cittadini della Campania, che potranno usufruire di un servizio di tpl meglio organizzato, così come è intenzione di questa Giunta. Ora bisognerà procedere anche con adeguamenti alla normativa regionale del settore, ai quali lavoreremo in sinergia con il Consiglio regionale", ha concluso l´assessore.  
   
   
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, CONFERENZA DELLE REGIONI: LE MARCHE CHIEDONO LA COPERTURA NEL 2012 DEL COSTO CERTIFICATO DAL GOVERNO  
 
 Ancona, 19 dicembre 2011 - Garantire nel 2012 la copertura del costo del trasporto pubblico locale certificato dal Governo: una decisione che, se recepita nel decreto legge in discussione al Parlamento, eleverebbe le risorse disponibili per le Regioni, dal 1 miliardo e 200 milioni contenuto nel provvedimento, a 1 miliardo e 630 milioni, pari alla somma che la Ragioneria dello Stato certifica come costo effettivamente sostenuto. Lo ha proposto l´assessore regionale, Luigi Viventi, al tavolo della Conferenza delle Regioni, convocato, a Roma, per una valutazione del decreto legge sul consolidamento del conti pubblici. ´Se la proposta verra` condivisa dalla Conferenza e accolta dal Governo Monti, nell´incontro previsto la settimana prossima ´ afferma Viventi ´ sarebbe un buon risultato, in quanto verrebbero attenuati gli effetti dei tagli previsti per i servizi su ferro. Concretamente, alla Marche, verrebbero riconosciuti 37 milioni sui 42 necessari, recuperando risorse preziose per contenere i disagi sul territorio´. L´assessore ricorda che ´eravamo partiti dai 400 milioni assicurati dal Governo Berlusconi: praticamente un taglio dell´80 per cento delle risorse necessarie. Il Governo Monti ha garantito, nel decreto legge, 1 miliardo e 200 milioni, migliorando nettamente la situazione di partenza. La necessita` dichiarata dalla Regioni oscilla, pero`, attorno ai 2 miliardi (in funzione del fatto che venga o meno contabilizzato il materiale rotabile), mentre la Ragioneria dello Stato certifica una spesa sostenuta dalle autonomie regionali pari a 1 miliardo e 630 milioni. Nel precedente incontro, il Governo aveva dichiarato di essere pronto a riconoscere, nel 2013, la somma effettivamente condivisa tra le ragionerie dello Stato e quella delle Regioni. Le Marche propongono di riconoscere, intanto, nel 2012, la somma che lo stesso Governo sostiene certificata´.  
   
   
PIASTRA LOGISTICA ALTO TEVERE; AGGIUDICATA GARA PER PROGETTAZIONE E LAVORI  
 
Perugia, 19 dicembre 2011 - La Regione Umbria ha disposto l´aggiudicazione definitiva della gara per l´affidamento della progettazione esecutiva e l´esecuzione dei lavori della Piattaforma logistica dell´Alto Tevere nei comuni di Città di Castello e San Giustino, per un importo di circa 15 milioni di euro. Ad aggiudicarsi l´intervento il raggruppamento di imprese Abils Consorzio Stabile (con sede ad Arezzo - capogruppo) e Manini Prefabbricati spa (con sede ad Assisi). Alla procedura hanno partecipato quindici concorrenti. Ora la Regione procederà alla stipula del contratto con l´aggiudicatario appena decorsi i termini previsti dalla normativa in materia di appalti pubblici. "Con l´aggiudicazione della gara - ha detto l´assessore alle infrastrutture Silvano Rometti - si è compiuto un passo importante che ci avvicina alla realizzazione di un opera strategica per l´intera Umbria e rispondente alla domanda di trasporto di un bacino molto attivo dal punto di vista artigianale, industriale e di distribuzione delle merci. Le operazioni di gara, partite nel 2008 - ha poi aggiunto l´assessore - si sono protratte finora per una serie di ricorsi giurisdizionali. La Piattaforma, inserita nel primo Programma della ´Legge Obiettivo´, nell´intesa generale quadro sottoscritta tra il Governo e la Regione Umbria ed inserita nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2008-2012 - ha concluso l´assessore - concorrerà ad accrescere la competitività dell´Umbria, per questo la Regione ha provveduto ad anticipare le risorse per l´intero importo in attesa della disponibilità dei finanziamenti statali di assegnare". L´intervento interessa una superficie di 130 mila mq ubicata a nord di Città di Castello, tra le zone industriali dello stesso comune e del comune di S. Giustino. Sono previste aree destinate alle merci, con capannoni, piazzali e magazzini, aree destinate all´uomo, costituite da uffici, sale riunioni, servizi di alloggio e albergo/ristorazione (da realizzarsi in una fase successiva), ed aree per i mezzi, come parcheggi, officina, autoricambi e distribuzione carburante. Il collegamento della Base alla rete viaria principale è previsto attraverso uno specifico svincolo sulla E45 Orte-cesena; la realizzazione della strada dei due mari (E78) potrà offrire un´occasione in più per un ampliamento del bacino d´utenza della base, in direzione Est-ovest, oggi affidato solo a strade ex statali, a due corsie, meno adatte ai traffici merci.  
   
   
MILANO IN BICICLETTA: GLI INTERVENTI DEL DOSSIER DI CILOMILANO  
 
Milano, 16 dicembre 2011 - Aumentare la sicurezza stradale e rendere più confortevoli gli spostamenti in bicicletta con semplici interventi. E´ l´obiettivo di Ciclomilano, “progetto pilota” realizzato da Fiab Ciclobby Onlus e Actl con il sostegno del Comune di Milano, Fondazione Rcm, Ancma, Comitati e Consigli di Zona e con il contributo di Fondazione Cariplo. Il 15 dicembre 2011, presso l´Urban Center di Milano, Fiab Ciclobby Onlus e Actl hanno consegnato ufficialmente al Comune di Milano il Dossier con le proposte di intervento per favorire e migliorare la mobilità ciclistica in città. Il Dossier è da oggi interamente consultabile sul sito www.Ciclomilano.it  La città di Milano è, del resto, tra i firmatari della Carta di Bruxelles che richiede di attuare politiche per raggiungere almeno il 15% degli spostamenti in bicicletta e di ridurre almeno del 50% il rischio di incidenti mortali per i ciclisti entro il 2020. Molti degli interventi prioritari si possono realizzare facilmente, in tempi brevi, intervenendo sui percorsi ciclabili esistenti per renderli più accessibili, sicuri, riconoscibili e interconnessi. E’ questa la finalità del progetto Ciclomilano. Gli Interventi Per Migliorare La Ciclabilita’ A Milano - Il dossier contiene le proposte di intervento per tre zone di Milano: Zona 9 - Nel nuovo quartiere Bicocca il progetto intende garantire le condizioni di vivibilità per i residenti e di sicurezza con interventi di moderazione del traffico e messa in rete dei percorsi ciclabili esistenti. Zona 4 - Lungo i Viali delle Regioni si prevedono interventi di moderazione del traffico per la creazione di itinerari ciclabili di collegamento alle rete delle piste ciclabili esistenti lungo i controviali. Zona 1/Zona 8 - Nello storico quartiere Sarpi il ridisegno della viabilità nei nodi critici consentirà una diminuzione del traffico di attraversamento ed una percorribilità ciclistica in sicurezza. “L’esperienza di Ciclomilano è importante per diversi motivi. In primo luogo, serve a ribadire che non è solo tema di “piste ciclabili”: tutte le best practices insegnano che una buona ciclabilità nasce da un mix di ingredienti, gestiti con cura e competenza. In secondo luogo evidenzia l’importanza di un metodo di progettazione partecipata, che evita il rischio di interventi “calati dall’alto”, spesso votati all’inefficacia, e permette di valorizzare contributi diversi, favorendo circuiti virtuosi. Ma soprattutto richiama l’attenzione sul fatto che, anche in un momento di consenso diffuso a favore della bici, quale è l’attuale, le buone intenzioni, da sole, non bastano: occorre compiere scelte spesso non semplici tra opzioni alternative e realizzare azioni concrete, con il senso dell’urgenza. La volontà politica, in tutto ciò, ha un ruolo fondamentale” ha dichiarato Eugenio Galli Presidente Fiab Ciclobby. “Gli interventi proposti da Ciclomilano nelle tre zone della città potranno garantire condizioni di comfort e sicurezza adeguati a chi si sposta in bicicletta favorendo l’utilizzo di questo mezzo e offriranno un maggiore benessere anche agli abitanti di questi quartieri. Promuovere la mobilità in bicicletta significa infatti ridurre la congestione stradale e le emissioni generate dalle auto. Se questi interventi saranno realizzati ci sarà un importante segnale di una città attenta alle esigenze dei suoi abitanti”, ha dichiarato Marina Verderajme Presidente Actl. “La Fondazione Cariplo da tempo sostiene la diffusione dell’uso della bicicletta nella città di Milano” ha ricordato Elena Jachia, Direttore dell’Area Ambiente di Fondazione Cariplo “e infatti nel 2007 ha contribuito alla realizzazione dello Studio di fattibilità alla base dell’attuale servizio di bike sharing Bikemi, così caro ai milanesi. Nel caso di Ciclomilano, si è dato sostegno ad un progetto concreto e propositivo, condiviso da numerosi stakeholder (associazioni e comitati di zona), ma anche da soggetti istituzionali come i Consigli di Zona”. “Fin dall’inizio del nostro mandato – ha detto l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde Pierfrancesco Maran – ci siamo impegnati per tutelare le utenze più deboli della strada cercando di accrescere la sicurezza di pedoni e ciclisti, spesso vittime di incidenti, alcuni dei quali mortali. Siamo intervenuti con decisione sanzionando le violazioni solitamente fonte di pericolo per chi si muove in bicicletta, come la sosta selvaggia in seconda fila e il parcheggio sulle piste ciclabili e abbiamo avviato la definizione di un vasto piano per la ciclabilità che prevede sia la riqualificazione di percorsi già esistenti, con la loro messa in sicurezza, sia la realizzazione di nuovi tracciati. “Gli interventi sulla rete di piste ciclabili –ha aggiunto Maran – sono partiti proprio dal ripristino della sicurezza sui tracciati esistenti, con la rimozione di panettoni, il rifacimento della pavimentazione, il ripristino dei cordoli e la posa di nuova segnaletica. Nel piano triennale delle opere pubbliche sono inseriti e già finanziati molti interventi tra cui l’itinerario Duomo Porta Nuova, il rifacimento del Cavalcavia Bussa in zona Garibaldi e il raggio verde da piazza Medaglie d’Oro a corso Lodi a Chiaravalle”.  
   
   
PASSO AVANTI VERSO LA CREAZIONE DEL CORRIDOIO DELL’ARCO MEDITERRANEO TRA GENOVA E MARSIGLIA REGIONE LIGURIA E REGIONE PACA PER L’INSERIMENTO DELL’ARCO MEDITERRANEO COSTIERO NELLE RETI TEN-T  
 
 Genova, 19 Dicembre 2011 - Nuova riunione il 15 dicembre degli assessori alle infrastrutture e trasporti della Regione Liguria, Raffaella Paita e Enrico Vesco con il vicepresidente della Regione Paca (Provenza, Alpi, Costa Azzurra) Ives Petit per la realizzazione di una linea ferroviaria ad alta capacità tra Genova, Marsiglia e Barcellona. I rappresentanti della Regione Liguria e della Regione Paca si sono impegnati, nell’incontro del 15 dicembre, per sostenere, anche in Europa, ogni iniziativa utile al riconoscimento complessivo del Corridoio Mediterraneo all’interno delle reti Ten-t. “L’obiettivo – hanno spiegato gli assessori alle infrastrutture e trasporti, Raffaella Paita e Enrico Vesco – è quello di ottenere il riconoscimento dell’arco Mediterraneo nell’ambito della rivisitazione delle reti Tent-t da parte del parlamento europeo”. “Il completamento della linea ad alta velocità nel sistema ferroviario della Regione Paca – hanno ribadito i due assessori – sarà efficace solo se integrata con il potenziamento organico della linea ferroviaria da Ventimiglia a Genova, in coerenza con le opere del raddoppio del ponente ligure, il Nodo di Genova e il Terzo Valico”. Nel corso dell’incontro inoltre la Regione Paca ha messo in rilievo che il prolungamento dell’arco Mediterraneo, oltre Marsiglia, verso l’Italia in Liguria e Toscana costituisce infatti uno dei principali corridoi europei ed è gravato da flussi di traffico alpini pari a 18 milioni di teu all’anno, equivalenti al 40% del traffico transfrontaliero, con la movimentazione di 20.000 mezzi pesanti che transitano con un’origine - destinazione Italia Spagna. “Le due regioni – hanno concluso gli assessori – rivestono un ruolo centrale nella portualità e hanno sempre più bisogno di fare sistema”.  
   
   
INAUGURATO LO SVINCOLO DI ORIGGIO-UBOLDO FRA MAGGIO E L´ESTATE TRE CORSIE IN CARREGGIATA NORD E SUD: APERTURA ANTICIPATA FRUTTO DI GRANDE COLLABORAZIONE  
 
Origgio/Va, 19 dicembre 2011 - ´Con l´inaugurazione dello svincolo di Origgio-uboldo ci troviamo davanti a un altro fatto concreto: un intervento importante per migliorare la viabilità locale, ma che contribuisce anche alla viabilità autostradale e che è parte del più grande progetto di realizzazione della terza corsia della A9´. Con queste parole l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo ha ´salutato´ il 16 dicembre il taglio del nastro dello svincolo di Uboldo-origgio e dei tre chilometri dell´autostrada A9 Milano-como ampliati a tre corsie (in entrambe le direzioni) per la tratta tra l´interconnessione di Lainate e lo svincolo. Erano presenti anche Mauro Coletta, direttore dell´Ispettorato di Vigilanza per le Concessioni Autostradali Anas, e Gennarino Tozzi, condirettore generale Sviluppo Rete Autostrade per l´Italia. ´Oggi dimostriamo come lo spirito di cooperazione tra Enti e società - ha spiegato Cattaneo - sia fondamentale per accelerare le fasi di progettazione, rimuovere le interferenze, aprire i cantieri, risolvere le criticità, con la concertazione e il confronto, terminando addirittura i lavori con mesi di anticipo´. Quinta Corsia Della A8 - La sua realizzazione, prevista nell´ambito dell´opera al termine di questo cantiere, ´consentirebbe di mantenere l´attuale livello occupazionale (circa 250 persone tra cantiere e indotto) - ha rilevato l´assessore - un aspetto che, in questa difficile congiuntura economica, è tutt´altro che secondario per le sue ricadute sociali. Attualmente è in corso la valutazione di impatto ambientale nazionale ed è prevista la delibera regionale per la compatibilità ambientale dell´opera entro fine anno. Su questo fronte siamo impegnati per garantire il rispetto dei tempi, così come non è mai venuta meno l´attenzione sulle procedure relative agli altri interventi programmati da Autostrade per l´Italia e condivisi dalla Regione: la quarta corsia dinamica della A4, per la quale abbiamo espresso il parere sulla compatibilità ambientale e la tratta di competenza della Rho-monza´. Il Potenziamento Dell´a9 - L´intervento prevede che l´autostrada A9 sia a 3 corsie dall´interconnessione di Lainate con la A8 allo svincolo di Como Sud. Territorio Interessato - L´opera interessa, in provincia di Como, i Comuni di: Turate, Lomazzo, Guanzate, Cadorago, Cirimido, Cassina Rizzardi, Fino Mornasco, Luisago, Villaguardia, Grandate, Montano Lucino e Como; in provincia di Varese: Origgio, Uboldo, Gerenzano e Saronno; in provincia di Milano: Lainate. Caratteristiche - L´intervento si sviluppa su circa 23 chilometri dell´attuale autostrada A9 e, nell´ambito dell´opera, sono previsti: - la ridefinizione dell´interconnessione di Lainate con l´autostrada A8 Milano-varese; - la realizzazione dei nuovi svincoli di Saronno sud, compatto e con cavalcavia autostradale (progetto pubblicato a febbraio 2007), e di Lomazzo Sud (Novedratese-sp32); - l´adeguamento degli svincoli esistenti di Saronno, Turate, Lomazzo, Fino Mornasco, Como sud e delle rampe in corrispondenza delle aree di servizio Lario; - l´installazione di 13 chilometri di barriere antirumore; - la realizzazione della 5a corsia Lainate-milano dell´Autostrada A8, come prescrizione del progetto della terza corsia A9; - la terza corsia in direzione Como (tratta Grandate-como sud, presenza Condominio ´Giovio´), inserita nelle somme a disposizione, in modo da rinviarne l´eventuale attuazione, pur avendo approvato il progetto completo; Costi - La spesa prevista è di 426 milioni di euro, di cui 70 per l´ampliamento a cinque corsie dell´Autostrada A8 Lainate-milano. Tempi - Confermata l´apertura al traffico delle tre corsie in carreggiata Nord per maggio 2012, in anticipo di 18 mesi rispetto alle originarie previsioni, e delle tre corsie in carreggiata Sud per l´esodo estivo del 2012, in anticipo di 17 mesi rispetto alle originarie previsioni. Il 20 dicembre prossimo verrà aperta al traffico anche la sottovia Misinto-turate. Benefici - L´intervento permette di ridurre lo stato di congestione del tratto autostradale interessato dall´ampliamento (i volumi di traffico attuali si attestano mediamente da circa 54.000 a 115.000 veicoli bidirezionali equivalenti giornalieri tra Como e l´innesto con la A8 Milano - Varese), con frequenti problemi di rallentamento e incolonnamento. La realizzazione della progetto porterà a un aumento del livello di servizio dell´autostrada e del livello di sicurezza a seguito dell´adeguamento delle carreggiate alle nuove norme di progettazione, nonché alla riduzione dell´impatto ambientale a seguito del maggior scorrimento del traffico.  
   
   
NUOVA VALSUGANA. CHISSO A PUPPATO: NASCE DA DECENNI DI RICHIESTE ENTI LOCALI  
 
Venezia, 19 dicembre 2011 - “Circa la Valsugana io ho addirittura perso il conto dei morti che l’hanno insanguinata nel sciagurato tratto di Carpanè e San Nazario: forse un centinaio, di certo molte decine. Leggere la dichiarazione della consigliera Laura Puppato sulla questione mi fa pensare che, al di là del legittimo confronto politico e della diversità di posizioni, lei non sappia di cosa sta parlando”. Renato Chisso è un, il 15 dicembre, po’ sconfortato da quelle dichiarazioni. “Dove sta l’interesse pubblico? Ne discutiamo in cimitero, verrebbe da dire. Mi limito ad un minimo di storia: la Valsugana, strada strategica in tutti i sensi, storico, trasporti stico, economico e per un certo periodo anche militare, venne adeguata alle nuove esigenze di traffico verso la fine degli anni settanta e divenne, da Trento a Bassano, una superstrada a quattro corsie, due per senso di marcia, tranne che per una decina di terribili chilometri, che hanno funestato gli utenti e compromesso la qualità della vita delle comunità locali. I Comuni interessati, da almeno un trentennio e forse più, chiedono l’eliminazione del problema: non c’è nessuna voglia di asfalto o di cemento, c’è da risolvere una voragine nera e la richiesta delle realtà locali è fortissima”. “I vari tentativi progettuali fatti nel corso dei decenni successivi si sono scontrati con veti degli apparti statali, che dicono no, ma non danno suggerimenti. Soluzione in destra Brenta? Non si può. Soluzione in sinistra? Non si può. Finalmente – ha ricordato Chisso – si è arrivati, circa un lustro fa, ad una ipotesi concordata ritenuta accettabile e senza veti, il cui costo, circa 700 milioni di euro, non era però sostenibile da nessuno: né dallo Stato, né dalla Regione, né tantomeno da Provincia e Comuni, né da tutti questi enti assieme. Nasce qui l’ipotesi di una struttura capace di ripagarsi senza gravare su casse pubbliche esauste e sui residenti. Una prima ipotesi, in destra Brenta, venne ritenuta troppo impattante. Abbiamo aperto ad una proposta alternativa, in sinistra, come chiedevano i sindaci. Ora c’è un project financing che prospetta una risposta vera, che le società proponenti ritengono sostenibile. Il problema non è di opporsi, ma farlo nel migliore dei modi per rispondere a tutte le esigenze del territorio. E’ quanto stiamo facendo”. “Ed è questo il punto – ha concluso Chisso – noi siamo chiamati a fare, non a predicare o a polemizzare. La nostra gente ci chiede fatti, e non da oggi: sulle strade, sulle ferrovie, sul lavoro. E noi tutti dobbiamo impegnarci, sapendo che i soldi sostanzialmente non ci sono o sono pochissimi, ma almeno con la consapevolezza che il Veneto ha saputo non indebitarsi. Troviamo le risposte, diamo tutti contributi rispetto al fare”.  
   
   
BREBEMI, INCONTRO IN REGIONE LOMBARDIA PER STATO CANTIERI  
 
Milano, 19 dicembre 2011 - Lo scorso 14 dicembre si è tenuto un incontro presso l´Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia convocato dall´assessore Raffaele Cattaneo per fare il punto sullo stato dei cantieri Brebemi. All´incontro hanno partecipato il presidente di Brebemi Francesco Bettoni e il direttore Duilio Allegrini, l´amministratore delegato di Cal (Concessioni autostradali lombarde) Antonio Rognoni, accompagnato dai suoi collaboratori, e i dirigenti di Regione Lombardia. Durante l´incontro sono state valutate le conseguenze per il proseguimento del cantiere delle iniziative assunte dalla magistratura a valle delle indagini in corso, che hanno portato al sequestro di 34 chilometri su 62 del progetto, più 40 di viabilità connessa. Innanzitutto è stata condivisa la preoccupazione per la sorte degli oltre 926 lavoratori messi in cassa integrazione a causa del sequestro ed è stata auspicata una rapida ripresa dei lavori in modo da risolvere una situazione difficile per loro e le loro famiglie. Si è inoltre preso atto che il consorzio Bbm e Brebemi hanno presentato istanza di dissequestro al Tribunale del Riesame per la parte di 34 chilometri non interessate da lavorazioni effettuate dalla ditta Locatelli (la quale ha operato su meno di 7 chilometri). Si attende l´esito del ricorso: il Tribunale del riesame si esprimerà presumibilmente entro la fine dell´anno. Si è convenuto inoltre sull´opportunità di convocare a breve una seduta dell´Osservatorio Ambientale, che valuterà come intensificare i controlli già in essere per monitorare le possibili ricadute di eventuali inquinamenti sul territorio e sulla falda. Tutti i partecipanti all´incontro hanno espresso massima fiducia nel lavoro della magistratura e l´auspicio che l´incidente probatorio, già richiesto, possa concludersi in tempi rapidi con l´accertamento dell´effettivo stato delle forniture. Nel contempo i lavori procedono sulle tratte non oggetto di sequestro e a breve inizieranno le opere di riqualificazione della tangenziale di Brescia nella prospettiva che la conclusione di tutta la Brebemi possa ancora rispettare i tempi previsti e venga quindi confermata per il primo semestre del 2013. Ciò anche alla luce del fatto che eventuali lavori di bonifica, allo stato attuale del cantiere, richiederebbero solo poche settimane.  
   
   
SBOCCO STRADALE A NORD PER IL VENETO  
 
 Venezia, 19 dicembre 2011 - “Che il Veneto abbia bisogno di uno sbocco stradale a Nord verso l’Europa è un’ovvietà non confusa, se non nella testa di chi non ha seguito una vicenda che, come sempre in questo Paese, si scontra con veti e procedure defatiganti, sui quali io continuo e continuerò a lavorare per raggiungere l’obiettivo”. Lo ha ribadito il 15 dicembre l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, commentando le affermazioni del consigliere regionale del Pd Sergio Reolon sull’argomento. “Intendiamoci – ha affermato Chisso – con le sue dichiarazioni Reolon fa solo il suo mestiere di opposizione con ben pochi argomenti, aggrappandosi però a divergenze presunte e a fatti inesistenti”. “L’obiettivo dello sbocco a Nord è certo e condiviso – ha ribadito l’assessore Regionale – e rispetto a questo stiamo percorrendo tutte le possibilità. L’ipotesi di un tunnel sotto il Cavallino ha oltre vent’anni e se ne è parlato già quando si è discusso il primo Piano regionale dei trasporti. A fronte di questa soluzione vi sono al momento problemi di veti e di finanziamento, che Reolon non può non conoscere, ma che non fanno accantonare definitivamente la proposta. Così come non è da cancellare l’ipotesi di un prosecuzione dell’autostrada fino a Monaco, che risponderebbe a tantissime esigenze anche del Suedtyrol. Quanto al Passante Alpe Adria, ovvero al prolungamento della A27 fino a Macchietto, questa è invece una realtà progettuale concreta: è un project financing, presentato da un gruppo di imprenditori privati alla Regione, coerente con la programmazione regionale, che gli investitori proponenti ritengono economicamente sostenibile. L’iniziativa sta seguendo l’iter di legge per l’approvazione (questo sì che è davvero lungo, e meno male che qualcuno ha inventato la Legge Obiettivo). Una volta approvato il progetto preliminare, verrà indetta come da legge la gara europea per la concessione, sapendo che c’è già un proponente impegnato. Per chi è stato presidente provinciale queste procedure dovrebbero essere ben note, salvo vuoti di memoria”. “Infine la variante di Longarone: tutti sappiamo quale sia la situazione dell’Anas, e non da oggi – ha concluso Chisso – e, in buona sostanza, i 50 milioni di cui parla Reolon ‘trovati grazie alla Provincia’ per ora semplicemente non ci sono”.  
   
   
STATALE 166, ASSEGNATI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELLA GALLERIA PARAMASSI A SAN RUFO  
 
Napoli, 19 dicembre 2011 - "Sono stati assegnati i lavori per la realizzazione di una galleria paramassi sulla statale 166 degli Alburni, in corrispondenza con il Comune di San Rufo, ancora chiusa al traffico." Lo rende noto l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza, commissario di governo per il dissesto idrogeologico in provincia di Salerno. "L´arcadis, l’Agenzia regionale di Difesa del suolo, che è soggetto attuatore dell´opera, ha provveduto ad invitare tutte le ditte presenti nell´elenco della Provincia di Salerno, in possesso dei requisiti richiesti e cioè con la capacità tecnica di eseguire i lavori senza ricorrere ad associazioni di imprese. Hanno risposto in 8, da tutta Italia. L´arcadis, rispettando pienamente i tempi previsti, in base alle offerte pervenute, ha aggiudicato la gara ad una ditta di Campobasso, per un importo di circa 900mila euro. L´intervento prevede la realizzazione di una galleria paramassi, che avrà un´altezza di 6 metri, una larghezza che coprirà l´intera carreggiata e una lunghezza di 100 metri. In particolare, sarà realizzata in modo da consentire la vista panoramica e avere un basso impatto ambientale”, conclude Cosenza. "Esprimo piena soddisfazione - aggiunge il sindaco di San Rufo Gianna Pina Benvenga - per la celerità con la quale sono state portate avanti ed espletate le procedure relative alla progettazione dell´intervento e all´affidamento dei lavori. Ringrazio l´assessore Edoardo Cosenza e le strutture tecniche che con lui hanno lavorato per consentire il più rapido avvio dei lavori. Auspico che la realizzazione dell´intervento avvenga con la stessa celerità, anche se destano preoccupazioni le condizioni meteo, giacché andiamo incontro al pieno inverno."  
   
   
AUTOSTRADA REGIONALE CISPADANA, VIA LIBERA DALLA GIUNTA AL PROGETTO PRELIMINARE.  
 
Bologna, 19 dicembre 2011 - Un altro passo verso la realizzazione dell’autostrada Cispadana: la giunta regionale ha approvato, nella seduta di oggi, il progetto preliminare dell’opera. L’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri ha fatto inoltre una serie di aggiornamenti relativi all’iter procedurale dell’infrastruttura, ricordando che, dopo la conclusione della Conferenza di Servizi preliminare sul progetto preliminare (con il coinvolgimento di circa cento soggetti per raccogliere indicazioni per l’ottimizzazione del progetto definitivo), è stato richiesto al concessionario (Arc) di procedere all’integrazione del progetto preliminare esaminato in sede di Conferenza, conformandolo alle prescrizioni tecniche contenute nel verbale conclusivo e ritenute non rinviabili al successivo livello di progettazione. “Un’ulteriore tappa di un procedimento complesso, che la Regione porta avanti con il coinvolgimento dei territori e delle istituzioni, e con un confronto costante – ha commentato l’assessore – . Una buona parte delle indicazioni fornite da parte degli enti territoriali in sede di Conferenza di Servizi preliminare sono state recepite nel progetto preliminare approvato oggi dalla giunta. Per quanto riguarda le altre richieste emerse durante la Conferenza, la Regione – ha sottolineato Peri – si impegna a vigilare affinché il concessionario le approfondisca nelle fasi successive che si aprono a partire da oggi. Cito, a titolo esemplificativo, due casi: le modifiche progettuali richieste dal Comune di Novi e dal Comune di San Possidonio”. Il progetto preliminare approvato dalla giunta Le varianti plano-altimetriche richieste al concessionario riguardano, in particolare, l’ambito del Nodo di Ferrara, del collegamento Bondeno-cento, del Casello San Felice-finale Emilia, dell’attraversamento in trincea nel Comune di Mirandola, della tangenziale di Concordia in complanare all’autostrada, dell’interconnessione con la A22 e miglioramento accessibilità area industriale Rame, della Partecipanza agraria di Cento – con lo studio di una soluzione più a sud che presenta un impatto decisamente inferiore rispetto alla soluzione del progetto valutato in sede di Conferenza di servizi – , e della variante in Comune di Sant’agostino. L’assessore ha precisato che il concessionario avvierà quindi la progettazione definitiva, che sarà sottoposta alla procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) da parte del ministero dell’Ambiente a partire dal prossimo mese di aprile. Tappa successiva, la Conferenza di servizi sul progetto definitivo dell’opera; si prevede che la sua approvazione da parte della Regione Emilia-romagna, compatibilmente con i tempi impiegati dallo stesso ministero per effettuare la procedura di Via, possa avvenire nell’estate del 2013. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo da parte della Regione, decorreranno i 44 mesi previsti per la realizzazione dell’opera.  
   
   
PUGLIA: FIRMATO PROTOCOLLO CON RFI PER INTERVENTI NODI E RETI FERROVIARIE  
 
 Bari, 19 dicembre 2011 - “La Puglia su un investimento complessivo sulle infrastrutture di 1,7 miliardi di euro, rompendo una consuetudine radicata nel nostro Paese che come ha fotografato il Cesit investe oltre il 70% delle sue risorse in favore di strade e autostrade, ha dedicato il 56% di queste risorse sul ferro per un totale di 944 milioni tra fondi strutturali impegnati e quelli che arriveranno dal Piano sud”. L’assessore regionale alla mobilità Guglielmo Minervini è partito da questo dato presentando il 15 dicembre  mattina alla stampa il Protocollo d’intesa con Rfi, Fs-sistemi Urbani finalizzato ad assicurare gli iter realizzativi di quegli interventi infrastrutturali sulla rete ferroviaria che necessitano di una gestione complessa delle procedure tecnico-amministrative. “Per rafforzare e ottimizzare questo sforzo che – ha spiegato Minervini – non ha precedenti nelle politiche regionali del nostro Paese, abbiamo parallelamente condotto un lavoro con Rfi per individuare soluzioni possibili a ricucire le maglie delle cinque reti ferroviarie pugliesi. Abbiamo individuato sei nodi ferroviari (San Severo, Foggia, Barletta, Bari, Lecce e Taranto) nei quali rendere interoperabili le reti. Stiamo lavorando nella prospettiva di concepire un unico sistema regionale, con orari integrati e un unica bigliettazione. Il punto di approdo sarà Ferrovie di Puglia, un’unica rete con un unico gestore. Intanto stiamo lavorando sui binari per far correre meglio i treni”. Il protocollo è il primo passo per velocizzare e incrementare la capacità di trasporto della linea Adriatica, preparando l’arrivo dell’alta capacità Bari-napoli e realizzando la migliore connessione di tutte le province alla rete dell’alta velocità. Per verificare che l’esecuzione degli interventi sulle linee ferroviarie avvenga nei tempi programmati (il 2015 per i cinque grandi progetti del Fers) il protocollo ha previsto l’istituzione di un gruppo tecnico con Rfi e le aziende ferroviari pugliesi (Ferrovie del Gargano, Ferrovie del Nord barese, Ferrovie del Sud Est) di volta in volta interessate, che sotto la guida della Regione verrà a capo delle varie problematiche. Agli interventi già realizzati o in corso di realizzazione (linea dell’aeroporto, anello del Sud Est, velocizzazione S. Severo-peschici, modernizzazione della rete del salento) e a quelli di valenza nazionale (Termoli-lesina, Nodo di Bari N e S) si aggiunge poi un quadro di interventi strategici da nord a sud della Puglia la cui maturità tecnico-finanziaria è elevata. Alcuni degli interventi che potranno essere favoriti dall’adozione di questo strumento operativo sono: il potenziamento dell’intermodalità e dell’interoperabilità Rfi-ferrovie del Gargano nella stazione di San Severo, il terminal intermodale ferro-gomma passeggeri nella stazione di Foggia, il treno-tram sulla linea Lucera-foggia, il piano del ferro del nodo ferroviario di Bari, il potenziamento dell’intermodalità e dell’interoperabilità Rfi/ferrovie Sud Est nella stazione di Lecce, il sistema di piastre logistiche Taranto-interporto di Bari-foggia Incoronata.  
   
   
ARRIVA LA PROROGA PER I LAVORATORI PUGLIESI DI SERVIRAIL  
 
Bari, 19 dicembre 2011 - “Apprendiamo con piacere che il tavolo nazionale con il governo, che avevamo sollecitato anche in sede di Conferenza delle Regioni, ha aperto ai lavoratori di Serivail della Puglia, insieme a Campania e Lazio, la prospettiva di una proroga di sei mesi”. Così l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini, che ricorda anche il lavoro fatto in questi mesi per salvare dal licenziamento i 45 operatori della Servirail Italia, azienda che gestiva fino ai primi di dicembre in appalto da Trenitalia il servizio di accompagnamento notte sulle vetture con cuccette letto. “La prima richiesta al governo la Regione Puglia – sottolinea l’assessore – l’ha sollevata a marzo, ma abbiamo dovuto attendere il nuovo esecutivo perché si cogliesse la gravità della vertenza posta con i sindacati. I primi di novembre con la task force sull’occupazione abbiamo investito della questione la Conferenza delle Regioni che ha accolto la nostra istanza, inserendo la vertenza tra i temi dell’incontro con il governo che, ringraziamo, perché è subito intervenuto”. “Questo risultato – conclude Minervini – ancorché transitorio e certo non risolutivo è stato raggiunto. Non smetteremo di lavorare anche nelle prossime settimane per la tutela dei nostri lavoratori fino a quando la prospettiva di una soluzione definitiva non sarà raggiunta. Possiamo garantire a ciascuno degli operatori della Servirail che non sono soli”.  
   
   
VENDOLA SU TRENITALIA: "E´ UNA BUONA NOTIZIA"  
 
Bari, 19 dicembre 2011 - “E’ una buona notizia, certamente un passo importante nella controversia con Trenitalia”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha commentato l’esito di una lunga e complessa trattativa che si è svolta il 16 dicembre tra l’assessorato alla mobilità della Regione e il management di Trenitalia e che ha portato ad un significativo ridimensionamento delle tariffe dei treni a lunga percorrenza dal 23 dicembre prossimo. “Questo è un risultato che appartiene a tutta la Puglia - ha detto Vendola – e che restituisce significato e valore ai collegamenti a lunga percorrenza. Ma la nostra richiesta di ripristinare il valore sociale del trasporto pubblico e di garantire il diritto universale alla mobilità di tutti i cittadini non si ferma qui. Chiediamo a Trenitalia risposte analoghe anche in merito all’efficientamento del trasporto ferroviario e alla qualità dei servizi ferroviari, sempre troppo trascurati soprattutto nelle regioni del mezzogiorno dove carrozze consunte e malfunzionanti sembrano trovare facile collocazione. Sappia per questo Trenitalia che continueremo a rivendicare l’equità nel sistema delle infrastrutture ferroviarie tra il Nord e il Sud, andremo avanti fin quando non sarà cancellata quella linea di demarcazione che sta tagliando in due parti l’Italia”.  
   
   
FIRENZE, VIA LIBERA ALLE OPERE ESTERNE ALLA STAZIONE DI SANTA MARIA NOVELLA  
 
Firenze, 19 dicembre 2011 – Una stazione di Santa Maria Novella più moderna e accogliente, ma al tempo stesso più vicina all’aspetto originario del complesso edilizio, di grande valore storico-artistico. Il progetto ‘Grandi Stazioni’ di Ferrovie dello Stato Italiane prevede per la stazione centrale di Firenze un restyling che partirà dalla valorizzazione della struttura originaria, ma avrà tra gli obiettivi principali quello di ampliare i servizi per i viaggiatori recuperando spazi nei piani interrati. La Regione ha fornito il proprio parere positivo sul progetto esecutivo sugli interventi infrastrutturali esterni alla stazione, un atto necessario (richiesto dal Cipe) come via libera per la realizzazione di queste opere destinate a recuperare e potenziare la principale stazione toscana. Adesso, grazie al parere favorevole della Regione Toscana, il gruppo di Ferrovie dello Stato potrà immediatamente procedere alla realizzazioni degli interventi previsti, la cui conclusione è prevista per la fine del 2012. In particolare, sarà riorganizzata la piazza della Stazione (in base ad un progetto concordato con il Comune) e saranno recuperati alcuni spazi nei piani interrati. Tra gli interventi salienti, programmati anche tenendo conto dell’accesso alla stazione modificato dalla realizzazione delle ulteriori linee della tranvia, ci saranno la realizzazione di una nuova corsia di pista ciclabile, che partirà da via Valfonda ed avrà una rampa circolare di accesso al parcheggio interrato, e l’ampliamento del parcheggio stesso. Il progetto originale di Grandi Stazioni spa ha subito alcune modifiche necessarie per recepire prescrizioni volte a tutelare sia la vivibilità e la sicurezza dell’area, sia l’ambiente. Molte varianti al progetto originario, infatti, sono state dettate da motivi di ordine geologico-tecnico (ad esempio la vicinanza di una falda acquifera all’area antistante piazza Adua dove era previsto un parcheggio interrato per motorini). Nei cantieri per la realizzazione delle opere previste dal progetto saranno attuate, come richiesto da Arpat, delle misure anti-rumore ed anti-inquinamento attraverso tecniche di costruzione innovative. La stazione fiorentina di Santa Maria Novella conta circa 169.000 frequentatori giornalieri ed una media di ben 59 milioni di viaggiatori all’anno. Vi transitano oltre 400 treni al giorno ed è punto di intercambio tra numerose corse bus e taxi, oltre ad essere un punto focale del traffico ferroviario toscano e nazionale.  
   
   
VARESE, PRESENTATO MASTERPLAN STAZIONI UNIFICATE UN POLO AVANZATO PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE  
 
Varese,  19 dicembre 2011 - Per la riqualificazione dell´area stazioni di Varese c´è una soluzione condivisa da tutti i soggetti interessati. E´ quella contenuta nel nuovo Masterplan 2011, discusso dal Collegio di Vigilanza dell´Accordo di programma (dando così il via alle procedure amministrative per realizzare l´iniziativa), e presentato il 15 dicembre nella sede territoriale della Regione Lombardia. "Siamo tutti d´accordo - ha annunciato l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo - c´è oggi un´ipotesi condivisa da tutto il Collegio di Vigilanza. Un Masterplan che unisce la vocazione pubblica, residenziale e terziaria al servizio della Varese del futuro". "Varese - ha proseguito Cattaneo - avrà non solo una nuova stazione, ma un polo della mobilità e dello sviluppo sostenibile, dove si incontrano trasporti e servizi avanzati. Grazie a questo progetto Varese sarà pronta ad accogliere le novità che si avranno con l´Arcisate-stabio e che la faranno diventare un nodo ferroviario importante di una linea internazionale connessa, attraverso il Gottardo, direttamente al cuore dell´Europa". I Partecipanti All´incontro - All´incontro hanno preso parte, oltre all´assessore Cattaneo, il sindaco di Varese Attilio Fontana, insieme al vice sindaco Carlo Baroni e all´assessore comunale all´Urbanistica Fabio Binelli, l´assessore al Territorio della Provincia di Varese Piero Galparoli, il presidente di Ferrovienord Carlo Malugani e i tecnici di Rfi, Ferrovienord e Infrastrutture Lombarde. Il Plauso Del Sindaco Fontana - "Grande soddisfazione" è stata espressa dal sindaco Attilio Fontana, il quale ha affermato che "si è arrivati a una soluzione attraverso la condivisione di un Masterplan meno impattante sulla città di Varese e che quindi potrà essere meglio apprezzato dai cittadini". Le Aree Interessate - Sono quelle comprese tra piazzale Trento e piazzale Trieste: si razionalizzerà il nodo del trasporto pubblico locale con gli edifici su piazzale Kennedy tra Ferrovienord e Rfi e si completerà così quella parte di Varese che è tuttora solo nell´immaginario collettivo, mentre nella fruizione quotidiana rappresenta un vuoto. Il Progetto In 4 Capisaldi - Il progetto si sviluppa secondo 4 capisaldi. 1) Riqualificazione e potenziamento del trasporto su ferro attraverso la realizzazione di un nuovo edificio pubblico e delle relative connessioni, di forte valenza urbana, in grado di generare un nuovo assetto spaziale in cui l´infrastruttura diventa parte qualificante del disegno urbano; 2) realizzazione di un nuovo spazio pubblico su piazzale Kennedy in grado di ri-connettere le parti della città fino a oggi divise dal vuoto urbano dell´attuale piazzale e dal rilevato ferroviario e costituire un valido attestamento per la promenade fra il nuovo teatro Repubblica e la stazione; 3) attuare un nuovo modello insediativo capace di integrare servizi, residenza, terziario avanzato, energie e mobilità sostenibili; 4) affermare un nuovo concetto di mobilità urbana attraverso le strutture per il Tpl urbano ed extraurbano, la mobilità su gomma privata, il bike&car sharing, la mobilità ciclopedonale. Accordo Di Programma/scheda Indice di edificabilità massimo: 1,2 mq/mq Aree Enti sottoscrittori Adp: - superficie territoriale: 100.000 mq c.A. - edificabilità: 55.000 - 65.000 mq. Aree private comprese nell´area: - superficie territoriale: 400.000 mq. Valore delle opere da realizzare: - valore delle opere a vocazione pubblica: 31 milioni di euro circa (Aree Fs, Aree Fn e aree Comune). - 12,1 milioni di euro il valore delle opere ferroviarie: opere ferroviarie per Fn: 5.168.664 euro. Opere ferroviarie per Rfi: 6.958.335 euro. Avvio gara pubblica: gennaio 2013; Avvio di tutte le opere entro novembre 2013; Completamento opere ferroviarie entro aprile 2015; Completamento di tutte le opere entro 2018.  
   
   
CANTIERE ASTALDI: LA PROVINCIA ORDINA LA CHIUSURA DEGLI ACCESSI L’ORDINANZA VERRÀ RITIRATA QUANDO LA DITTA ASTALDI AVRÀ CORRISPOSTO A TUTTE LE PRESCRIZIONI.  
 
 Parma, 19 dicembre 2011 – Chiusura di sei degli otto accessi al cantiere Astaldi nel tratto di provinciale tra Fornovo e Solignano, e diffida alla ditta di effettuare trasporto terra nelle giornate di pioggia. Questo in sintesi il contenuto dell’ordinanza emessa oggi dalla Provincia a seguito della segnalazione del servizio di guardiania attivato dall’ente per verificare la pulizia dei mezzi dell’impresa Astaldi al momento dell’immissione sulla fondovalle fra Fornovo e Solignano. “La drastica misura è stata intrapresa dopo aver riscontrato l’incompleto rispetto - da parte dell’impresa - delle misure concordate dal tavolo di concertazione e monitoraggio degli impatti ambientali legati alla costruzione dell’opera, presieduto dalla Provincia e costituito dai rappresentanti di tutte le Amministrazioni comunali coinvolte. – spiega l’assessore alla Viabilità della Provincia Andrea Fellini - Il fango che gli automezzi della ditta riversano transitando sulla Fondovalle diventa particolarmente pericoloso per questo avevamo previsto fra le azioni attivate a salvaguardia dei cittadini anche il lavaggio della strada e dei mezzi. C’ò non è avvenuto e di nuovo il problema si è ripresentato, per questo era indispensabile intervenire con determinazione. L’ordinanza verrà ritirata quando la ditta Astaldi avrà corrisposto a tutte le prescrizioni”.L’assessore Fellini stamattina ha anche effettuato un sopralluogo sulla Fondovalle e incontrato i dirigenti dell’impresa insieme all’ingegner Ermes Mari. La misura adottata rimarrà in vigore fintanto che la Astaldi non avrà provveduto alla istituzione - su tutti gli accessi utilizzati – del servizio di lavaggio con lance in pressione, e al rifacimento della segnaletica orizzontale (che allo stato presenta difficoltà di percezione da parte degli utenti della strada), con utilizzo di vernici termoplastiche ad elevato indice di rifrangenza.  
   
   
PIÙ PERMESSI DI TRANSITO DALLA TURCHIA PER I PORTI PUGLIESI  
 
Bari, 19 dicembre 2011 -“I porti di Puglia continuano a soffrire delle conseguenze derivanti dal numero limitato di permessi di transito (dosvole) per i camion che trasportano merci dalla Turchia e soffrono la concorrenza del porto di Trieste che beneficia dell’esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche per i veicoli turchi imbarcati o sbarcati concessa nel 2000 dal Ministero delle Finanze”. L’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini ha posto con una lettera il problema all’attenzione del Ministro Passera, in quanto la richiesta di maggiori approdi in Puglia è arrivata direttamente dell’Ambasciatore in Italia, Hakki Akil, in occasione della Giornata di Relazioni Internazionali Italia-turchia. “L’attuale numero di permessi di transito – spiega l’assessore - non consente infatti di soddisfare le esigenze del mercato e ciò comporta un mancato reddito/introito per tutto il sistema, non solo pugliese. La questione è stata più volte, nel corso dello scorso decennio, sollevata sia presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed è stata anche oggetto di una segnalazione presso l’Autorità Garante del mercato e della Concorrenza. La Puglia è, infatti, la regione italiana che coniuga la maggiore vicinanza alla Turchia con una notevole dotazione infrastrutturale, quanto a porti, interporti, aeroporti, rete autostradale”. “In considerazione di un movimento che – conclude l’assessore - per il solo porto di Bari è stimabile in 12.000/15.000 Tir all’anno in imbarco e sbarco, con un trend potenziale decisamente in crescita, riteniamo che l’allargamento del numero dei permessi di transito e l’estensione dell’esenzione dalle tasse automobilistiche, per i porti adriatici di Bari e Brindisi, siano misure ampiamente auspicabili e contribuirebbero al miglioramento ed all’incremento dei traffici”.  
   
   
BARCA ‘VULCANICA’: INNOVAZIONE PER RILANCIARE LA NAUTICA  
 
 Firenze, 19 dicembre 2011 – Una barca di nuova concezione, fatta in fibra di basalto e quindi dello stesso materiale delle pietre vulcaniche che, proprio grazie alle loro straordinarie proprietà, le attribuiscono una resistenza meccanica eccezionale, oltre che proprietà ignifughe che la rendono quasi inattaccabile dagli incendi. A realizzarla sono alcune piccole e medie imprese nautiche della provincia di Livorno, che si sono messe insieme per mettere a punto il progetto grazie al sostegno tecnologico del Polo Magona e al contributo della Regione Toscana, che l’ha finanziato con il Fondo europeo di sviluppo regionale. “Il varo di questo straordinario prototipo – ha detto l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini intervenendo alla manifestazione il 16 dicembre a Rosignano Solvay – è un fatto davvero significativo, perchè testimonia della capacità di innovazione delle pmi toscane e, in particolare, di quelle della nautica. Si tratta di un settore che la Regione ha scelto di sostenere in maniera prioritaria e che mai come in questa fase deve essere messo in condizioni di riposizionarsi per diventare più competitivo sui mercati. L’innovazione e la ricerca sono gli strumenti più importanti per realizzare questo obiettivo che consideriamo un passaggio obbligato per il rilancio dello sviluppo”. L’assessore ha ricordato come il progetto New Basalt Boat nasca dalla collaborazione fra mondo imprenditoriale e ricerca, un connubio facilitato dal Polo Tecnologico Magona che ha messo a disposizione i suoi studi sulle fibre di basalto, portate avanti per un decennio insieme all’Università di Pisa, dipartimento di chimica e scienza dei materiali. Il Polo sostiene l’alleanza strategica fra piccole e medie imprese artigiane, che sopperiscono alle piccole dimensioni aggregandosi in un’associazione temporanea d’impresa. E’ questa che presenta il progetto in occasione del bando unico per ricerca e sviluppo finanziato dalla Regione con i fondi Fesr per circa 730 mila euro, a fronte di un investimento complessivo di oltre 1 milione.  
   
   
CONFERENZA D’AVVIO DEL PROGETTO ‘CENTRAL EUROPE’ PER MIGLIORARE LA NAVIGAZIONE INTERNA E I PORTI MARITTIMI  
 
Venezia, 19 dicembre 2011 - Si è tenuta il 16 dicembre presso la sede dell’Autorità Portuale di Venezia la conferenza di avvio del Progetto Strategico Inwapo, approvato nel corso di quest’anno dal Programma europeo di cooperazione territoriale ‘Central Europe’, nell’asse prioritario ‘accessibilità’. Inwapo è uno dei sette progetti strategici di ‘Central Europe’ ed ha lo scopo di migliorare l’operatività delle linee navigabili interne e dei porti marittimi, aumentando così la competitività delle modalità di trasporto merci alternative a quella su strada. Capofila dell’iniziativa è il Porto di Venezia, che coordina un partenariato internazionale composto da 16 soggetti di sette diversi Paesi. Nell’aprire i lavori della conferenza, l’assessore regionale al bilancio e alla cooperazione transfrontaliera e transnazionale, Roberto Ciambetti, ha sottolineato che la tematica della razionalizzazione del trasporto e del rafforzamento dell’intermodalità e della logistica è particolarmente cara a una Regione come il Veneto, posta in una posizione strategica nei flussi nord-sud. “Questa peculiarità – ha detto l’assessore – si riscontra nell’alto numero di progetti proposti e approvati su questo tema nei diversi programmi di cooperazione ed in particolare nei Programmi Spazio Alpino e Sud Est Europa”. Ciambetti ha anche rilevato che “la procedura per l’individuazione dei progetti strategici è stata fortemente guidata dall’alto: sono gli Stati a garantire che i progetti selezionati siano coerenti con le esigenze comuni all’area Programma e che i partner progettuali, anch’essi pre-individuati da ciascuno Stato, risultino effettivamente i più competenti e rappresentativi, e quindi capaci di contribuire al raggiungimento degli obiettivi progettuali e di diffonderne i risultati in modo ampio”. A quattro anni dall’avvio del Periodo di Programmazione 2007-2013, il Programma ‘Central Europe’ ha approvato 94 progetti standard oltre ai sette progetti strategici, ed è attualmente in corso la valutazione dei circa 130 progetti che sono stati presentati all’ultimo bando, scaduto lo scorso 14 ottobre. “Ad oggi 22 partner veneti sono coinvolti in 30 diversi progetti – ha concluso Ciambetti – che affrontano problematiche relative all’innovazione, all’accessibilità, all’ambiente e alla competitività di città e regioni. Oltre alla Regione, anche il Porto di Venezia è uno tra i partner veneti maggiormente attivi nelle iniziative europee e nei programmi transfrontalieri”.  
   
   
250.000 IN FINANZIARIA PER PORTO DI MONFALCONE  
 
Trieste, 19 dicembre 2011 - Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato un emendamento alla Finanziaria 2012 (articolo 6) con la previsione di 250.000 euro per dotare il porto di Monfalcone di un impianto per la depurazione dei materiali ferrosi. Con questo innesto "le potenzialità di Monfalcone aumenteranno in modo esponenziale. Secondo le prime stime, potrebbe arrivare un milione di tonnellate di merce in più all´anno", ha messo in evidenza il consigliere regionale della Ln e presidente della Ii Commissione attività produttive Federico Razzini, che aveva sensibilizzato la Giunta regionale sulla necessità di destinare al porto della Città dei cantieri questo impianto. La richiesta - ha spiegato Razzini - era già emersa nel corso delle riunioni del Consiglio comunale di Monfalcone organizzate per delineare il futuro di Portorosega. In attesa di auspicabili sviluppi sul Superporto, sul cui decollo non ci sono certezze, il porto ha una nuova e grande possibilità per aumentare la sua attività. In pochi mesi sono stati avviati i lavori per l´escavo del canale e dotato la struttura di questo impianto. Con il depuratore - ha aggiunto Razzini - si potrà far arrivare a Monfalcone centinaia di migliaia di tonnellate di materiali ferrosi, con evidenti sbocchi sul piano dell´occupazione e dei ricavi per gli operatori. Secondo alcune stime attendibili l´aumento di merci trattate potrebbe attestarsi su un milione di tonnellate. Il depuratore per il ferro era stato chiesto dagli operatori locali mesi fa - conclude Razzini - e con questo risultato molte aziende operanti nel siderurgico, che fino a ora si rivolgevano allo scalo di Capodistria, potranno deviare su Monfalcone. Tra queste, anche l´Abs del gruppo Danieli.