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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Febbraio 2012
ADOZIONE DI NUOVE NORME DELL’UE PER IL “VINO BIOLOGICO”  
 
Bruxelles  – Il Comitato permanente per la produzione biologica (Scof) ha approvato nuove norme dell’Ue per il “vino biologico”, che saranno pubblicate nelle prossime settimane nella Gazzetta ufficiale. In base al nuovo regolamento, applicabile a partire dalla vendemmia 2012, i viticoltori biologici potranno utilizzare il termine “vino biologico” sulle etichette. Inoltre l’etichetta deve riportare il logo biologico dell’Ue e il numero di codice del competente organismo di certificazione e rispettare le altre norme in materia di etichettatura del vino. Le norme in vigore concernenti il “vino ottenuto da uve biologiche” non coprono le pratiche enologiche, ossia l’intero processo di vinificazione. Il settore vitivinicolo è l’unico al quale ancora non si applica integralmente la normativa dell’Ue sulla produzione biologica, prevista dal regolamento (Ce) n. 834/2007. Dopo il voto nel Comitato permanente, il commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Dacian Cioloș, ha dichiarato: “Sono lieto che sia stato infine raggiunto un accordo su questo tema. Era infatti importante fissare norme armonizzate al fine di garantire un’offerta chiara ai consumatori, che sono sempre più interessati ai prodotti biologici. Constato con piacere che le norme adottate stabiliscono in modo trasparente la differenza tra vino convenzionale e vino biologico – come è il caso per altri prodotti biologici. In tal modo si dà ai consumatori la certezza che un “vino biologico” sia stato prodotto applicando norme di produzione più rigorose.” Grazie alle nuove norme è possibile garantire una maggiore trasparenza e permettere un migliore riconoscimento da parte dei consumatori. Dette norme contribuiranno non soltanto a facilitare il funzionamento del mercato interno ma anche a rafforzare la posizione che i vini biologici dell’Ue detengono a livello internazionale, dato che molti altri paesi produttori di vino (Usa, Cile, Australia, Sudafrica) hanno già stabilito norme per i vini biologici. Questo atto legislativo completa la normativa in materia di agricoltura biologica dell’Ue, che riguarda ora tutti i prodotti agricoli. Il nuovo regolamento stabilisce un sottoinsieme di pratiche enologiche e di sostanze, quali definite nel regolamento (Ce) n. 606/2009 relativo all’organizzazione comune del mercato (Ocm) vitivinicolo, da utilizzare per i vini biologici. Ad esempio non sono consentiti l’acido sorbico e la desolforazione e il tenore dei solfiti nel vino biologico deve essere di almeno 30-50 mg per litro inferiore al livello dell’equivalente vino convenzionale (a seconda del tenore di zucchero residuo). Oltre a questo sottoinsieme di specifiche, si applicano anche le norme generali in materia di vinificazione stabilite dal regolamento sull’Ocm nel settore vitivinicolo. In aggiunta a dette tali pratiche enologiche, il “vino biologico” deve ovviamente essere prodotto utilizzando uve biologiche quali definite nel regolamento (Ce) n. 834/2007. Contesto Non esistono norme dell’Ue o definizioni applicabili al “vino biologico”. La certificazione biologica è prevista soltanto per le uve e attualmente la sola dicitura consentita è “vino ottenuto da uve biologiche”. Nel Piano d’azione europeo per l’agricoltura e l’alimentazione biologica del 2004, la Commissione si è impegnata a stabilire norme specifiche in materia di produzione biologica per l’intera produzione agricola, inclusa l’enologia. In questo contesto, nell’ambito del Sesto programma quadro è stato finanziato il progetto di ricerca Orwine. Sulla base delle conclusioni da questo raggiunte, nella riunione del Comitato permanente per la produzione biologica del giugno 2009 sono state presentate per la prima volta proposte legislative intese a definire il vino biologico. Queste proposte, cui non è stato dato seguito, sono state ritirate nel giugno 2010. I lavori sono ripresi nel 2011 e sul progetto presentato il Comitato ha espresso un parere favorevole in occasione della riunione dell’8 febbraio 2012. Principali elementi delle proposte Le nuove norme in materia di vinificazione biologica introducono una definizione tecnica di vino biologico che è coerente con gli obiettivi e i principi dell’agricoltura biologica enunciati nel regolamento (Ce) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica. Il regolamento stabilisce le tecniche enologiche e le sostanze autorizzate per il vino biologico. Una di queste norme fissa il tenore massimo di solfito per il vino rosso a 100 mg per litro (150 mg/l per il vino convenzionale) e per il vino bianco/rosé a 150mg/l (200 mg/l per il vino convenzionale), con un differenziale di 30mg/l quando il tenore di zucchero residuo è superiore a 2 g/l.  
   
   
AGRICOLTURA: SICILIA PUBBLICA INVITO ALLA MANIFESTAZIONE D´INTERESSE "STUDY VISIT"  
 
Palermo - L´assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari nell´ambito del Psr, Programma di Sviluppo rurale, 2007 - 2013, in riferimento alla misura 111 su "Interventi di formazione professionale e azioni di informazione Study visit, ha pubblicato l´invito per partecipare alla manifestazione d´interesse. L´assessorato, tramite l´invito, intende procedere alla selezione di imprenditori agricoli, per la partecipazione a Study visit, che interessano tutti i settori produttivi e dello sviluppo rurale, da realizzare in territorio nazionale o presso Paesi dell´Unione Europea, finalizzate al trasferimento di esperienze e buone pratiche. La copertura finanziaria delle attivita´ previste sara´ assicurata dalle risorse del Psr Sicilia 2007 - 2013. Le domande di partecipazione sono attese a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione dell´avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e fino al 31 maggio 2013. L´invito, e le relative informazioni, sono pubblicati sui siti istituzionali www.Psrsicilia.it  oppure www.Regione.sicilia.it/agricolturaeforesteassessorato , nonche´ sul sito della Rete Rurale Nazionale, www.Reterurale.it    
   
   
MALTEMPO, GELO IN LIGURIA, AGRICOLTURA. REGIONE CONVOCA TAVOLO VERDE E CHIEDE AIUTO A BRUXELLES  
 
Genova. Emergenza gelo per l’agricoltura, la Regione convoca per il 13 febbraio il Tavolo Verde e prende contatti con Bruxelles. Lo comunica l’assessore Giovanni Barbagallo. Il Tavolo Verde, costituito nel 2010, è un organismo che tratta i problemi del settore agricolo e la qualità dei prodotti. Ne fanno parte, fra gli altri, le associazioni professionali di categoria Cia Liguria, Coldiretti e Confagricoltura e le associazioni di cooperazione Lega Cooperative Liguria, Confcooperative Liguria e Unci Liguria. Frattanto, in attesa delle decisioni di lunedì, la Regione Liguria ha già avviato contatti con Bruxelles per valutare tutte le possibilità consentite dalle norme comunitarie nell’ambito degli aiuti di stato.  
   
   
AGRICOLTURA: TARTASSATA DA GELO E BALZELLI. NO ALL’IMU COME TASSA SUL LAVORO RURALE  
 
Venezia - “Va completamente rivista l’applicazione dell’Imposta Municipale sugli Immobili in agricoltura, che diventa una sorta di “pizzo” per poter lavorare la terra. Se davvero il Governo dei professori è convinto dell’importanza del settore primario nel contesto dell’economia nazionale, elimini questa angheria, il cui effetto potrebbe essere la chiusura di molte migliaia di aziende produttive”. Franco Manzato, assessore all’agricoltura del Veneto, ribadisce la sua posizione sull’Imu in agricoltura: un balzello sul lavoro e sugli strumenti del lavoro rurale, non sulla ricchezza prodotta , su una rendita o su un patrimonio, perché pesa anche sui terreni e sugli immobili utilizzati per lo svolgimento delle attività “Come Regioni – ricorda l’assessore – abbiamo chiesto al Governo di aprire un tavolo di confronto con noi, che siamo i titolari dell’agricoltura, per individuare criteri alternativi di applicazione dell’Imu che possano garantire la massa di introiti previsti dal decreto salva Italia, senza pregiudicare l’agricoltura italiana. Il Consiglio veneto ha fatto benissimo a chiedere formalmente e istituzionalmente un’azione comune perché il Governo modifichi l’attuale modulazione dei moltiplicatori prevista per i terreni agricoli – aggiunge Manzato – e ha fatto altrettanto benissimo, con l’auspicio che sia ascoltato, a chiedere ai Comuni, attraverso l’Anci, di applicare per l’Imposta Municipale sugli Immobili l’aliquota più bassa per non penalizzare l’attività e la produzione agricole. Personalmente credo ci voglia una dimostrazione di responsabilità e coraggio da parte dei professori – conclude l’assessore – ai quali va forse spiegato che una vacca che muore non può dare latte, né poco né tanto”.  
   
   
GLI ALLEVATORI DEL TRENTINO IN ASSEMBLEA PER PARLARE DI AUTONOMIA  
 
Pubblico folto ed attento, ieri, alla Federazione provinciale Allevatori a Trento per una giornata di riflessione. Si è parlato di autonomia con Gianfranco Cerea, di crisi e cooperazione con don Marcello Farina, di solidarietà attraverso il filmato "La Transumanza della pace", di Gianbattista Rigoni Stern. "C´è un filo che lega gli interventi di oggi - ha commentato il presidente Lorenzo Dellai - ed è quello rappresentato dalla nostra Autonomia. La riflessione sui temi della nostra Autonomia non riguarda solo il ceto politico, ma l´intera comunità trentina: oggi avete attuato una parte di quel percorso che ho definito ´gli Stati Generali dell´Autonomia´, attraverso il quale tutte le componenti della nostra società dovranno diventare più coscienti di cosa significa Autonomia, ovvero di quali sono i diritti e i doveri". All´incontro, accanto al presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai e al presidente degli allevatori trentini Silvano Rauzi, hanno partecipato l´assessore alla solidarietà internazionale e alla convivenza, Lia Giovanazzi Beltrami; il sindaco di Trento Alessandro Andreatta; il presidente della Camera di Commercio di Trento, Adriano Dalpez; il presidente del Forum Trentino per la Pace, Michele Nardelli. "Gli Stati Generali dell´Autonomia - ha detto ancora Dellai - non dovranno essere una riunione di addetti ai lavori, ma ognuno sarà chiamato a dare il proprio contributo e a riflettere su questo percorso. L´autonomia è come un giardino, va prima di tutto amato: spesso infatti mi accorgo che esiste un´idea banale della nostra Autonomia, mentre essa è un cammino secolare di persone, di esponenti di una comunità che hanno cercato di costruire ambiti di autogoverno e di democrazia. Poi, come un giardino, l´Autonomia va conosciuta e comunicata ai nostri giovani, ma non solo attraverso l´azione delle scuole, anche attraverso le famiglie che devono spiegare ai propri figli le ragioni dell´Autonomia. Oggi ormai il 10% dei ragazzi trentini è di origine straniera e quasi il 20% sono figli di persone non nate in Trentino. Quindi come prima cosa dobbiamo far capire a loro cosa è la nostra Autonomia. Infine questo giardino va non solo mantenuto, ma rinnovato, ovvero dobbiamo avere il coraggio di riformare. Questo significa ragionare a 360° sulla nostra Autonomia ed è un compito che ci coinvolge tutti da vicino". Il presidente degli allevatori trentini, un comparto che sta dando segnali di ripresa con oltre 1.200 soci, ha quindi messo in evidenza punti di forza e debolezze del sistema: "Rispetto all´Alto Adige abbiamo una zootecnia più urbanizzata, quindi più facilmente adattabile in prospettiva, però abbiamo una estrema parcellizzazione perché in Trentino non esisteva la tradizione del maso chiuso, inoltre il territorio coltivato per la maggior parte non è di proprietà e questa è sicuramente una criticità del sistema. Per il futuro credo che la zootecnia resisterà solo sull´arco alpino, ovvero in Trentino, in Alto Adige e in Valle d´Aosta, dalle altri parti sta scomparendo". Successivamente Gianfranco Cerea ha approfondito vantaggi ed opportunità che l´autonomia offre alla comunità trentina, partendo dalla premessa che il Trentino ha una storia completamente diversa da quella del resto d´Italia: "Nel 1938 il Trentino Alto Adige era la regione più povera dell´Italia, oggi invece è al secondo posto, subito dopo la Lombardia. Non c´è in Italia una regione che ha compiuto un simile progresso economico. Diversi sono i fattori che hanno permesso questo sviluppo. Prima di tutto va detto che qui esisteva una tradizione di autogoverno che altrove non c´era. Nel secondo dopoguerra - ha proseguito il professor Cerea - lo statuto di Regione autonoma venne assegnato, oltre che al Trentino Alto Adige, anche alla Sicilia, alla Sardegna, alla Valle d´Aosta e, successivamente, al Friuli Venezia Giulia. Ma per esercitare l´autonomia servono le norme di attuazione. Ebbene, il Trentino è quello che ha approvato il maggior numero di norme di attuazione". La differenza dunque del Trentino sta nella sua tradizione secolare all´autogoverno, che altrove manca. Una storia quindi peculiare, anche su altri fronti: "Nel 1861 - ha proseguito Cerea - il tasso di analfabetismo in Trentino era bassissimo rispetto alle altre regioni, solo il 21%, perché l´obbligo scolastico fino a 14 anni fu introdotto in Trentino fin dalla seconda metà del ´700, mentre in Italia la frequenza scolastica obbligatoria fino a 14 anni venne introdotta solo duecento anni dopo, ovvero nel 1962". Le differenze vi sono anche sul fronte della spesa pubblica: "Secondo dati recenti - ha continuato Gianfranco Cerea - la spesa pubblica in Trentino è di 7.500 euro a testa, rispetto a una media italiana di 3.000 euro. Ma questo bilancio non tiene conto delle competenze, perché qui scuole, sanità, viabilità sono a carico della Provincia mentre nelle altre regioni sono a carico dello Stato. Per fare un paragone corretto dovrei analizzare la spesa consolidata, ovvero la spesa complessiva, e qui le differenze non sono così sostanziali". Infine Cerea ha ricordato che la spesa corrente della pubblica amministrazione per abitante in Trentino è vicina alla media italiana (10 mila euro a fronte di un dato medio del centro nord di 9.200 euro) e la spesa per investimenti è invece il doppio (4 mila euro per abitante rispetto a una media del centro nord pari a 1.700 euro), concludendo: "Il Trentino ha un reddito per abitante più alto di quello tedesco e, in questo momento di crisi, il tasso di disoccupazione è il più basso d´Europa, ovvero è il 3,9%, mentre il peso del pubblico è in linea con il Nord Europa. In questo senso vorrei fugare l´affermazione che i paesi dove la pubblica amministrazione è presente sono quelli più poveri: la Danimarca ha una spesa pubblica che è oltre il 50% del reddito ed è il paese più ricco in Europa". A don Marcello Farina quindi il compito di proporre una riflessione spirituale a partire dalla figura di don Lorenzo Guetti: "Tra i grandi combattenti per l´autonomia trentina nell´Ottocento c´è questo prete giudicariese, che ha fondato le prime cooperative e casse rurali, e che lottò perché i trentini potessero gestire in proprio l´autonomia politica". In conclusione il filmato "La Transumanza della pace" di Gianbattista Rigoni Stern e Roberta Biagiarelli dedicato al progetto, sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento, con il quale 48 mucche della val Rendena sono state donate alle famiglie di Srebrenica, la cittadina della Bosnia tristemente famosa per il massacro di oltre 8.000 persone durante la guerra balcanica. I protagonisti di questo documentario sono Gianni Rigoni Stern, artefice di questo esempio di solidarietà tra Comunità, gli allevatori del Trentino e in particolare della Val Rendena e la comunità residente sull’Altopiano di Suceska-srebrenica, costituita da persone che sono tornate a vivere dal 2000 in territorio bosniaco, dopo i tragici fatti legati alla guerra dei Balcani (1992-1995). La consegna del bestiame è stata la prima tappa di un processo iniziato un anno prima e ancora in corso; Rigoni Stern ha compiuto nel corso del tempo vari sopralluoghi e poi ha iniziato a tenere delle lezioni per poter trasmettere alla popolazione l’esperienza e le tecniche base per coltivare e allevare. Sono state scelte le vacche di razza Rendena perché sono animali molto adattabili e idonei alla zona e al clima di Suceska. "Nel 2010 abbiamo portato 48 manze rendene in Bosnia - ha commentato Rigoni Stern -, durante lo scorso Natale abbiamo condotto altre 31 manze e a breve verranno donati due trattori usati per coltivare la terra".  
   
   
PESCA: RIUNIONE SU ATTUAZIONE INTESA SU ACCORDO LIBIA - SICILIA  
 
Palermo - Nella tarda serata del 7 febbraio si e´ svolta presso la sede della presidenza della regione siciliana, una riunione finalizzata all´ attuazione dell´ Accordo sulle attivita´ marittime. L´accordo, promosso dalla Regione siciliana, e stato firmato a Tripoli lo scorso 21 gennaio in occasione dell´incontro tra il primo ministro libico, El Keib, e il presidente Mario Monti. Tutte le Organizzazioni sindacali, datoriali, e le Cooperative della pesca presenti hanno manifestato apprezzamento per l´azione concreta sostenuta a vantaggio del settore. Le Organizzazioni sindacali e le Cooperative parteciperanno e collaboreranno all´attuazione dell´Accordo strategico, che coinvolge tutte le imprese siciliane della filiera ittica. Infatti, le attivita´ oggetto dell´intesa riguardano la pesca industriale, artigianale, la trasformazione e lavorazione del pescato, la cantieristica navale, la ristrutturazione dei porti lungo la costa libica, l´acquacoltura, la ricerca, l´innovazione, e la formazione degli addetti. L´assessore regionale alla Pesca, Elio D´antrassi, ha manifestato ampio apprezzamento per il lavoro svolto, teso ad avviare un dialogo con i partner libici. "L´accordo - sottolinea D´antrassi - contribuira´ anche a superare le incomprensioni del passato ed avviare un nuovo cammino di cooperazione con i partner libici nelle filiere della pesca e dell´agroalimentare.  
   
   
IN PIAZZA ITALIA, A BERLINO, EMERGONO LE PRIORITÀ PER IL RILANCIO DEL SETTORE ORTOFRUTTICOLO ALLEANZA PER LE COOPERATIVE ITALIANE, FRUITIMPRESE, ITALIA ORTOFRUTTA E UNAPROA, IN UNA TAVOLA ROTONDA ORGANIZZATA DA CSO A BERLINO, INCONTRANO DARIO STEFANO COORDINATORE DEGLI ASSESSORI REGIONALI ALL´AGRICOLTURA E DISCUTONO DELLE FUTURE STRATEGIE SULL´ORTOFRUTTA  
 
 Berlino - Il rilancio del settore ortofrutticolo in Italia è un tema di grande attualità in questo momento così cruciale anche per la discussione in corso sulle nuove politiche comunitarie. Il settore ortofrutta vale il 31 % della Plv agricola italiana e rappresenta un´asse portante dell’economia agricola europea. Le grandi sfide di questo momento e la profonda crisi che il settore sta vivendo in termini di prezzi alla produzione, redditività per le aziende agricole e diffuso calo dei consumi, spinge verso la necessità di un grande rilancio, incentrato su alcuni elementi chiave che sono stati discussi ieri in Piazza Italia, a Berlino. A presiedere la tavola rotonda che ha visto la partecipazione di tutte le rappresentanze dell´ortofrutta organizzata, il Cavalier Paolo Bruni, in qualità di Presidente di Cso, il Centro Servizi Ortofrutticoli che ha organizzato ed ospitato l´incontro all´interno dello stand Piazza Italia "L´italia - dichiara Paolo Bruni, presentando la tavola rotonda - produce un totale di 36 milioni di tonnellate di frutta e verdura e questo dato ci colloca al primo posto in Europa, è evidente che uno dei punti chiave su cui focalizzare i nostri sforzi per rilanciare la competitività del settore è legato alla nostra capacità di dare nuovo impulso all´ export. Oggi l´Italia, secondo dati elaborati da Cso, esporta un totale di 3 milioni e 800.000 tonnellate di ortofrutta pari al 13 % della produzione; analiticamente si parla di 2,5 milioni di tonnellate di frutta pari al 14% della produzione, 300.000 tonnellate di agrumi e 1 milione di tonnellate di ortaggi pari ad appena l´11% della produzione ed è evidente da questi numeri che le potenzialità di crescita sono molto ampie. A rimarcare la necessità di mettere a punto strumenti strategici per l´export è Davide Vernocchi di Alleanza per le Cooperative italiane: "Dobbiamo agire tempestivamente e in modo coordinato - dichiara Vernocchi - per poter creare le condizioni di apertura di nuovi mercati attraverso l´abbattimento di quelle barriere, ad esempio per le mele e le pere in Usa che oggi sono utilizzate spesso come strumento distorsivo per il libero scambio delle merci. E’ importantissimo - sottolinea Davide Vernocchi - che l’Unione Europea presti una maggiore attenzione ai produttori di ortofrutta che versano in questo momento in una crisi spaventosa." E Gino Peviani, presidente di Fruitimprese, concorda con la tesi di Alleanza cooperativa evidenziando la necessità di mettere a punto un sistema di tutela finanziario/assicurativa per le imprese che si affacciano ai nuovi mercati. "E´ necessario - sottolinea Peviani - che il sistema Italia si rafforzi per affrontare mercati sempre più complessi con strumenti efficaci, coordinamento, elasticità e dotazioni tecniche per migliorare la competitività". Ma lo sviluppo dell´export non può che essere accompagnato da un rafforzamento delle Organizzazioni dei produttori in Italia, come rimarca il presidente di Unaproa Ambrogio De Ponti". Occorre - dichiara De Ponti - che il nostro sistema sia coeso e strategicamente finalizzato ad ottenere risultati importanti anche utilizzando lo strumento della promozione attraverso progetti europei, un valido aiuto per le imprese sia in Italia che all´estero". La tavola rotonda di Fruitlogistica ha offerto una ottima opportunità alle Organizzazioni ortofrutticole italiane di condividere strategie, come ha rimarcato Gianni Petrocchi di Italia Ortofrutta. "Siamo di fronte - dichiara Petrocchi - ad un momento di accesa discussione in Europa sulla riforma della Pac e sull´Ocm unica. Vogliamo mettere in campo tutta la nostra competenza ed esperienza per discutere e mettere a punto strumenti di gestione delle crisi efficaci che possano essere un valido supporto alle aziende quando i prezzi alla produzione non coprono nemmeno i costi sostenuti." "La coesione e l´univocità sono elementi che danno forza e rilevanza alle istanze rivolte al governo dichiara Dario Stefano, Coordinatore degli Assessori Regionali all´ Agricoltura, mi farò portavoce diretto di queste istanze in sede di Conferenza Stato Regioni evidenziando la grande novità del sistema ortofrutticolo italiano: La scelta del dialogo per individuare priorità e strategie comuni. Un approccio nuovo – continua Stefano – che viene da un comparto che è tratto identitario dell’agroalimentare italiano e del Made in Italy in generale (vale 12 miliardi di euro) e che ci può consentire di lavorare meglio per modificare una politica europea troppo lontana dai temi dello sviluppo."  
   
   
SAVEURS D’HAUTEUR: UN PROGETTO DI RILANCIO DELLA CEREALICOLTURA VALDOSTANA  
 
Gli Assessori al territorio e ambiente Manuela Zublena e all’agricoltura e risorse naturali Giuseppe Isabellon hanno preso parte, lunedì 6 febbraio, a Morgex, all’evento conclusivo dedicato alla filiera corta dei cereali nell’ambito del Progetto Saveurs d’Hauteur. Nell’occasione, sono stati presentati i risultati delle esperienze pilota condotte nella Valdigne nelle attività legate alla coltivazione di cereali, quali segale e frumento, che hanno dato vita ad una rete di produttori locali interessati al rilancio della cerealicoltura valdostana. Diverse le destinazioni finali dei prodotti, dalla panificazione di pane nero tradizionale e di dolci locali alla produzione di farine per uso domestico o ancora di birre artigianali.Il progetto Saveurs d’Hauteur, nell’ambito del Pit - Pianotransfrontaliero Integrato - dell’Espace Mont-blanc, si è posto l’obiettivo della valorizzazione e commercializzazione di prodotti della filiera agroalimentare di montagna ed è finanziato nel programma comunitario Alcotra 2007-2013 coinvolgendo il partenariato valdostano, francese e svizzero. A livello regionale, i partner attivi sono stati il Cna Confederazione Nazionale dell’Artigianato Valle d’Aosta e i Comuni di Morgex e di Pré-saint-didier.«il lavoro svolto nell’ambito del Pit dal progetto Saveurs d’Hauteur – spiega l’Assessore Zublena – ha declinato nel concreto i principi dello sviluppo sostenibile, che non sono quindi concetti astratti, ma tracciano la via per un intervento combinato e coordinato tra attori locali, enti pubblici e associazioni di categoria. Lo sforzo e il ruolo dell’Assessorato al territorio e ambiente contribuiscono ad ideare progetti che, grazie al sostegno dei Fondi europei, coinvolgono gli abitanti e il territorio dell’Espace Mont-blanc, per promuovere uno sviluppo sempre più maturo e consapevole e in grado di coniugare la qualità ambientale con l’aumento della qualità della vita per chi lavora e vive in montagna».«C’è piena condivisione – aggiunge l’Assessore Isabellon - sulla linea della concretezza dei progetti cofinanziati dalla Ue per mettere in atto un gioco di squadra tra Regione, Comuni e realtà locali, capace di offrire risposte valide e un futuro all’agricoltura di montagna, integrata con gli altri settori economici quali il comparto turistico e dell’ospitalità. Nell’ambito di questo progetto si sono potute misurare esperienze diverse tra loro, ma tutte animate dall’esigenza di garantire interventi mirati e concreti, nei quali gli attori locali giocano un ruolo primario, perché senza il loro coinvolgimento sarebbe impossibile arrivare al successo delle attività e degli obiettivi di progetti come Saveurs d’Hauteur. La difficoltà di gestione del territorio montano, l’esigenza di un suo presidio costante, la necessità di lavorazioni moderne e meccanizzate richiedono capacità di sperimentazione e di innovazione, unica via per dare una risposta anche economica alle attività zootecniche e agricole in montagna».«Saveurs d’Hauteur è il primo dei progetti Pit a concludersi – osserva ancora l’Assessore Zublena - ed è anche il primo banco di prova per verificare la possibilità di proseguire le azioni e gli eventi già realizzati, come ad esempio il Marché Agricole di Morgex o l’evento enogastronomico Les Goûts du Mont-blanc di Pré-saint-didier. Il valore aggiunto generato dal progetto, la creazione di una rete tra i partner, il recupero di antiche pratiche agricole, la valorizzazione di prodotti che altrimenti rischiano l’estinzione, le ricadute economiche per gli operatori locali, sono caratteristiche che aprono prospettive future e nuovi scenari di collaborazione tra enti pubblici territoriali, imprenditori ed attori locali».  
   
   
PESCA: FEDERCOOPESCA, SEMINARIO CON DG PESCA PER FAR LUCE SU NORMATIVA CONTROLLI FILIERA  
 
La normativa comunitaria sui controlli nella filiera ittica è tra i temi caldi, insieme al costo del carburante, che hanno animato lo stato di agitazione proclamato dai pescatori italiani. Per cercare di capire come cambierà nel concreto l’attività di pesca con l’applicazione di queste disposizioni, la Federcoopesca-confcooperative ha organizzato per venerdì 10 febbraio a Roma, presso il Palazzo della Cooperazione , per l’intera giornata a partire dalle ore 10, un’iniziativa di carattere seminariale, che coinvolgerà la Direzione generale della Pesca, sul tema dei controlli, nonché di tutte le tematiche connesse al Regolamento Ce 1224/2009 e alle relative norme attuative. Le verifiche sulla potenza dei motori, il ruolo del Corpo delle Capitanerie di Porto, le novità in materia di licenze e autorizzazioni, i sistemi di controllo satellitari, Logbook e funzionamento licenza a punti, marcatura degli attrezzi, tracciabilità e commercializzazione, sono tra i temi principali che verranno affrontati. All’incontro prenderanno parte il Direttore della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura Francesco Saverio Abate e il gruppo dirigenziale della Dg pesca composto da Maria Severina Liberati, Plinio Conte, Vincenzo De Martino Rosaroll, Pietro Gasparri, Cesare Tabacchini e in rappresentanza delle Capitanerie di Porto Vittorio Giovannone.  
   
   
PAESAGGIO AGRARIO: OGGI AI GEORGOFILI LE PROPOSTA DI REVISIONE DEL “CODICE URBANI”  
 
Firenze – “Il paesaggio agrario. Proposte per una revisione della vigente disciplina”: è questo il tema di una giornata di studio che si tiene oggi (inizio ore 9.30) a Firenze, nella sede dell’Accademia dei Georgofili. All’iniziativa parteciperà, tra gli altri, l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori. Obiettivo della giornata di studio è quello di discutere pubblicamente la tematica alla luce della disciplina del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 – “Codice dei beni culturali e del paesaggio” – , chiamato anche “Codice Urbani”. “Si tratta – sottolinea l’assessore – di una iniziativa di grande importanza, sia per l’argomento che verrà discusso, sia per il prestigio e il valore dell’Accademia dei Georgofili, che organizza il convegno.” Il programma dei lavori prevede relazioni dei professori Francesco Gurrieri (“Il paesaggio e la pianificazione urbanistica delle campagne”) e Franco Scaramuzzi (“La conservazione e pianificazione urbanistica del paesaggio agrario danneggia gli agricoltori “). Sono previsti inoltre interventi di esperti diritto quali i professori Giuseppe Morbidelli (Diritto amministrativo), Nicoletta Ferrucci (Diritto agrario), Andrea Simoncini (Diritto costituzionale).  
   
   
CONVEGNO PICCOLI FRUTTI E DRUPACEE IL 10 FEBBRAIO A TERLANO  
 
Venerdì prossimo, 10 febbraio 2012, alle ore 9.00, presso la "Raiffeisenhaus" a Terlano, l´assessore provinciale all´agricoltura Hans Berger aprirà i lavori del Convegno "piccoli frutti e drupacee". I piccoli frutti (i frutti del sottobosco quali fragole, lamponi, susine, mirtilli, more, ribes) e le drupacee (frutti quali ciliegie, albicocche, susine, pesche) sono coltivazioni di nicchia con prospettiva di crescita. Il servizio di Consulenza tecnica per i contadini di montagna della Ripartizione formazione professioanle agricola, forestale e di economia domestica della Provincia, il Centro di sperimentazione agraria "Laimburg" ed il Centro di consulenza per la fruttiviticoltura dedicano un convegno a tematiche legate a queste coltivazioni. In particoalre si parlerà del lampone rifiorente (doppia raccolta del lampone), di tipologie di copertura antipioggia, del drosophila suzukii (moscerino che sta colpendo impianti di diversi frutti, soprattutto fragola, lampone, mirtillo, mora, ciliegia, albicocca e altri spontanei) e delle novità riferite alla difesa delle piante. Il lavori del convegno saranno aperti dall´intervento dell´assessore provinciale alla´agricoltura Hans Berger venerdì prossimo, 10 febbraio 2012 alle ore 9.00 presso la "Raiffeisenhaus" a Terlano.  
   
   
EMERGENZA MALTEMPO: INTEGRARE IL FONDO DI SOLIDARIETÀ NAZIONALE.  
 
Bologna - “Forte preoccupazione per i danni alle produzioni zootecniche ed agricole, per possibili effetti delle basse temperature sugli impianti arborei e, più in generale, sull’andamento dell’annata agraria. Appena concluse le stime dei danni da parte delle Province e degli Enti territoriali delimiteremo l´area ai fini del riconoscimento ministeriale dell´eccezionalità dell’evento e della conseguente attivazione delle provvidenze previste sul Fondo di solidarietà nazionale. Stiamo inoltre verificando l’effettiva situazione della campagna assicurativa perche´ se risultasse non avviata anche gli eventuali danni alle colture dovranno essere compensati dal fondo di solidarieta´ nazionale”. E’ quanto dichiarato ieri l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni, che il prossimo 16 febbraio ha in programma un incontro a Roma con il ministro delle politiche agricole Mario Catania. “Al Ministro illustrerò i primi dati conoscitivi e chiederò che la dotazione finanziaria del Fondo di solidarietà nazionale sia adeguatamente integrata per dare risposta ai bisogni delle imprese agricole danneggiate” – ha anticipato Rabboni, ricordando che lo stesso presidente della Regione Vasco Errani ha chiesto ieri al Governo una proroga dei termini per i previsti adempimenti da parte delle imprese nei confronti di Agenzia delle Entrate, Inps e Inail. Le rilevazioni attualmente in corso sul territorio regionale e in particolare sulla Romagna, più gravemente colpita, serviranno a delimitare le aree ai fini del riconoscimento ministeriale della eccezionalità dell’evento e della conseguente attivazione delle provvidenze previste sul Fondo di solidarietà nazionale per il ripristino dei fabbricati rurali (abitazioni, stalle, fienili, ricoveri attrezzi) danneggiati o distrutti. Inoltre la Regione sta provvedendo insieme ai Consorzi di difesa operanti in Emilia-romagna a verificare l’effettiva situazione della campagna assicurativa che al momento non è ancora stata avviata. Infatti la norma nazionale stabilisce che per i danni risultanti assicurabili all’interno del Piano assicurativo agricolo nazionale non possono essere attivati gli interventi compensativi. “Se ci dovessero essere danni ingenti alle produzioni in conseguenza delle basse temperature – ha ricordato Rabboni - l’accertamento dell’assenza temporale dell’ombrello assicurativo dovrà costituire per il Ministero elemento di attivazione degli interenti compensativi e delle agevolazioni sul pagamento dei contributi previdenziali.  
   
   
AGRICOLTURA FVG: RICETTA SINDACO È PROMOZIONE TIPICITÀ  
 
Udine - ´La ricetta del sindaco´, è un concorso gastronomico rivolto ai primi cittadini delle località del Friuli Venezia Giulia. Che, per l´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, Potrà essere un´ulteriore occasione per promuovere le tipicità della nostra terra. La manifestazione, giunta alla sesta edizione, ideata dal presidente dell´Unione cuochi del Friuli Venezia Giulia, Germano Pontoni, vedrà in gara i sindaci dei Comuni della nostra Regione, chiamati a presentare e a preparare un piatto a loro scelta, che verrà giudicato da esperti del settore. Al momento, le iscrizioni si chiuderanno il 15 marzo e si possono effettuare sul sito www.Alberghiera.it , hanno aderito al concorso i sindaci di Budoia, Caneva, Carlino, Duino Aurisina, Latisana, Monfalcone, Pavia di Udine, Pontebba, Pordenone, Resia, Sedegliano, Spilimbergo, Torreano, Venzone. Alcuni di essi erano presenti alla presentazione dell´iniziativa, svoltasi a Udine, nel palazzo della Regione. Occasione, che ha dato modo all´assessore Violino di ribadire che è in atto un ´new deal´, un nuovo corso dell´agroalimentare, che non coinvolge solamente il comparto rurale. Bensì il modo di intendere e di vivere l´agroalimentare da parte dell´intera società. Nel contempo, gli agricoltori si stanno impegnando per cercare di interpretare la rinnovata attenzione dei consumatori verso i prodotti tipici locali. La Regione, ha insistito Violino, crede molto nello sviluppo di questo ambito del settore primario. E lo ha dimostrato lanciando il marchio Tipicamente Friulano. Ma anche favorendo la conoscenza delle eccellenze culturali del nostro territorio. Intendendo per cultura il modo di essere di una comunità e della sua gente. Una cultura del territorio che ha fatto sì che il Friuli Venezia Giulia potesse contare su una miriade di prodotti tipici, valorizzati e selezionati da una tradizione di ruralità che è lunga millenni. La valorizzazione delle tipicità, per Violino renderà altresì possibile una migliore redditività per le imprese agricole. Gli spazi di manovra, in questo senso, per l´assessore sono davvero ampi. Perché il Friuli Venezia Giulia è in ritardo nella valorizzazione e nella promozione di queste nicchie di eccellenza. In quanto, sempre secondo Violino, l´agricoltura era stata messa a lungo in secondo piano rispetto ad altri ambiti economici della società. Anche per questo, nel nostro mondo rurale erano rimaste a lungo celate tipicità eccellenti, che con il tempo si sarebbero perse, perché la loro coltivazione, o la realizzazione, sarebbero state abbandonate. Lungo questo percorso, la Regione sta cercando di creare alleanze molto forti con gli utilizzatori finali dei prodotti locali: ristoratori, cuochi, sommelier. Essi rappresentano, per Violino, l´interfaccia diretto del consumatore. Un elemento che dev´essere assolutamente aggregato all´agricoltura del Friuli Venezia Giulia. Anche perché, ha concluso l´assessore, assieme a tali soggetti sarà possibile migliorare ulteriormente le produzioni, per arrivare a un´agricoltura di eccellenze, e non di solo mais, magari Ogm, come invece qualcuno vorrebbe. Questa edizione de ´La ricetta del sindaco´ è organizzata, come ha spiegato il presidente Pontoni, in collaborazione con lo Ialfvg, e con l´Irtef (Istituto per la ricerca sulle tecniche educative e formative). E, come in passato, ha detto Pontoni che è maestro di cucina, intende trasmettere ai giovani delle scuole alberghiere l´imprescindibile messaggio della cucina del territorio, delle tipicità. Tipicità che, per ciascuna delle realtà locali partecipanti, saranno rappresentate e sintetizzata attraverso la figura del sindaco. Che, come aveva soggiunto Violino, sarà chiamato a produrre una ricetta con i prodotti tipici del proprio territorio. Amedeo Pascolo, direttore generale dello Ialfvg, ha ribadito che sarà compito dei sindaci trasmettere le carature della propria comunità attraverso le ricette locali. Usi, come lo sono, a saper dosare le carature della propria comunità. I grandi cuochi, come lo fu il carnico Gianni Cosetti, e ai nostri giorni lo è lo chef televisivo, Cortiula, sono divenuti tali per avere saputo trasferire a tavola le tipicità del loro territorio. Sergio Simeoni, direttore dell´Irtef, ha quindi riportato gli esiti di una ricerca effettuata coinvolgendo 591 ristoratori del Friuli Venezia Giulia. Dalla quale è emerso che gran parte degli intervistati non è a conoscenza dell´intero paniere di prodotti tipici locali. E´ però disponibile a conoscerli, e nel contempo a imparare a utilizzarli nelle ricette dei vari menù da proporre alla propria clientela.  
   
   
FEDERICO GRAZIANI E MARCO POZZALI, GRANDI VINI DI PICCOLE CANTINE OLTRE 400 ETICHETTE DI QUALITÀ ALLA PORTATA DI TUTTI: UN VIAGGIO TRA LE TERRE, GLI UOMINI, I PIACERI DEL VINO  
 
 Raccontare il vino, farne apprezzare le peculiarità, giudicarne il grado di piacevolezza, di abbinabilità, di bevibilità con un metodo di valutazione alternativo,che presuppone alcuni valori di base. Dopo la presentazione di 20 grandi classici, straordinari vini italiani che hanno preparato il terreno per un’enologia di qualità, gli autori escono dai confini della valutazione sensoriale, dai punteggi e dai giudizi asettici che normalmente gli esperti attribuiscono ai vini, per approfondire altri temi, a partire dalle storie degli uomini e delle terre che producono vini di grande pregio, andando incontro al fascino dell’imprevisto, della suggestione. Questo libro offre una sicura guida per orientarsi nel mondo del vino scoprendo le piccole produzioni italiane di qualità: ottimi vini, talvolta poco conosciuti, a prezzi accessibili. È una guida enologica completamente indipendente che propone una ricerca autentica di qualità, un viaggio dalle Alpi all’Etna di cui gli autori – due autorevoli esperti del settore – forniscono una sorta di diario, raccontando i vini che li hanno emozionati, quelli che li hanno fatti discutere, quelli che li hanno stupiti. La scelta ha privilegiato bottiglie che rappresentano un’annata, una peculiare condizione climatica, un territorio delimitato. Il libro si compone di più di 400 schede dedicate ad altrettanti vini e suddivise per regione; ogni scheda fornisce i dati essenziali (migliori annate, contatti della cantina, fascia di prezzo…) e una presentazione del vino per guidare il lettore a degustarlo, arricchita da suggerimenti per abbinarlo. Le fotografie di Francesco Orini, così come le 20 interviste a produttori particolarmente interessanti, aiutano a non perdere il rapporto fondamentale tra il vino, le persone, le storie, il territorio. Inoltre, si forniscono tutti gli indirizzi utili per raggiungere e contattare le cantine. Federico Graziani è nato a Ravenna nel 1975. Sommelier professionista a 19 anni e miglior sommelier d’Italia nel 1998, è capo sommelier da 7 anni presso Il luogo di Aimo e Nadia. Laureato nel 2007 in Viticoltura ed Enologia, ha scritto Grandi vini di piccole cantine (Food Editore) nel 2006 e Vini d’autore, le 111 migliori etichette d’Italia (Food Editore) nel 2008– in fi nale per il “Gourmet book award” che premia il miglior libro sul vino –, entrambi a quattro mani con Marco Pozzali. Dal 2009 è l’unico studente italiano dell’Institute of Masters of Wine. Dal 2010 è autore ed editore della rivista “Pietre colorate”, insieme a Francesco Orini e allo stesso Pozzali. Marco Pozzali, nato a Parma nel 1972, è giornalista professionista e sommelier. È stato caporedattore e condirettore di riviste a diffusione nazionale di enogastronomia, come “Bar Business”, “Buon Appetito” e “Mangiarsano”. Ha realizzato gli abbinamenti vino-cibo per numerose collane di libri sia per la libreria che in allegato ai principali quotidiani nazionali. È Chevalier de l’Ordre de Coteaux de Champagne e ha scritto a quattro mani, insieme a Federico Graziani, Grandi vini di piccole cantine (Food Editore) e Vini d’autore, le 111 migliori etichette d’Italia (Food Editore), con prefazione di Gianni Mura. Ha pubblicato un breve romanzo sul vino, Il profumo degli aghi di pino (Fedelo’s). Dal gennaio 2011 scrive per la rivista “Spirito di Vino”. Foto di Francesco Orini, Edizioni Gribaudo, 576 pagine, 19,90 euro  
   
   
FINANZIAMENTI MIGLIORAMENTO “VIGNETO VENETO”. SCADENZA DOMANDE PROROGATA A 29 FEBBRAIO  
 
Venezia - E’ stato prorogato dal 15 al 29 del mese di febbraio corrente il termine per la presentazione di domande di finanziamento per la ristrutturazione e la riconversione viticola aziendale. “La decisione – ha spiegato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato – è stata adottata dalla Giunta regionale in considerazione delle problematiche connesse con la gestione del potenziale produttivo della Doc Prosecco, rispetto alle quali sono state adottate talune restrizioni. Potrebbe infatti risultare difficile per numerosi viticoltori acquisire in tempo utile l’idoneità alla designazione delle superfici oggetto dei lavori per questa Denominazione. Abbiamo peraltro verificato con Avepa – ha aggiunto l’assessore – che ci sono le condizioni per procrastinare il termine previsto dallo specifico Bando del dicembre scorso, consentendo così ai conduttori di operare i necessari cambiamenti dei propri piani colturali”. “Per questo tipo di iniziative – ha ricordato Manzato – abbiamo messo a disposizione per nuove domande circa 7 milioni 750 mila euro”. Con il bando di dicembre sono stati rimodulati alcuni adempimenti riguardanti i titoli d’impianto, indicando procedure che possono costituire un aggravio per le strutture tecniche provinciali interessate nell’attività istruttoria, ma che tengono conto in primo luogo delle esigenze di programmazione dei viticoltori.  
   
   
NITRATI: LE NOVITÀ IN UN SEMINARIO IN PROVINCIA DI PARMA IL NUOVO PROGRAMMA D’AZIONE REGIONALE E LA PROCEDURA DI DEROGA.  
 
 Parma – Le deroghe per l’utilizzazione di liquami e letami (in particolare in periodo invernale) e per l’innalzamento del limite massimo di azoto apportabile nelle cosiddette “zone vulnerabili”. Queste, oltre ad alcune semplificazioni di carattere burocratico-amministrativo, alcune delle novità più rilevanti del nuovo regolamento del programma di azione nitrati, emanato dalla Regione alla fine del 2011 in ottemperanza alle normative comunitarie. Il nuovo programma d’azione regionale e le procedure di deroga sono stati al centro questa mattina di un seminario organizzato in Provincia con la Regione e Dinamica: un’opportunità di informazione e approfondimento cui ha partecipato un folto pubblico di addetti ai lavori, dai rappresentanti delle organizzazioni agricole a tante aziende. Protagonisti del seminario Giuseppe Carnevali della Direzione generale Agricoltura della Regione Emilia Romagna (che si è soffermato sugli aspetti amministrativi del regolamento) e Paolo Mantovi del Centro ricerche produzioni animali (che ha puntato l’attenzione invece sugli aspetti tecnici ed economici e ha presentato alcune best practices). “L’obiettivo dell’incontro è proprio quello di far conoscere gli aspetti innovativi legati alla cosiddetta direttiva nitrati. È una vicenda complessa, sulla quale in passato c’è stata anche qualche incomprensione, e quindi ha bisogno di una fase di ascolto e accompagnamento. Noi ci troviamo in una realtà, la pianura padana, che naturalmente su questo tema ha aspetti vulnerabili, che vanno considerati e vanno difesi, ma soprattutto alla luce di questa direttiva diventa centrale attrezzare le aziende agricole: c’è bisogno di consolidare un rapporto tra la pubblica amministrazione e le aziende agricole, ma soprattutto di dotare le aziende di quella “schermatura” in grado di affrontare tematiche che diventeranno sempre più pregnanti, non dimenticando che peraltro sul tema dell’ambiente, della qualità della vita e dei prodotti dell’agricoltura l’Unione europea sta investendo anche col nuovo piano di sviluppo rurale”, ha detto in apertura il vice presidente della provincia di Parma Pier Luigi Ferrari. “La direttiva europea sull’inquinamento da nitrati di origine agricola prevede che le regioni rinnovino il programma d’azione nitrati ogni 4 anni. Alla fine del 2011 la nostra Regione ha emanato un regolamento che lo rinnova, con novità per le aziende: novità legate alla gestione degli effluenti e alla gestione degli aspetti amministrativi, con alcune semplificazioni. Le novità più importanti – ha spiegato Nicola Dall’olio del Servizio Agricoltura della Provincia, coordinatore dell’incontro - sono quelle legate alle deroghe per l’utilizzazione dei liquami e dei letami in particolare nel periodo invernale, cosa che è già stata recepita dalla Provincia di Parma attraverso un atto specifico a fine anno: è possibile utilizzare letame e altri ammendanti anche nel periodo del divieto invernale, a condizione che ciò venga fatto su prati con graminacee. È poi è possibile innalzare il limite massimo di azoto apportabile nelle “zone vulnerabili”, limite che era di 170 kg per ettaro l’anno; ci sono condizioni per cui è consentito arrivare fino a 250. C’è quindi la possibilità di accedere a una deroga che consente di aumentare il carico di azoto, perché è stato riconosciuto dalla Commissione europea che le condizioni ambientali lo consentono se vengono rispettati determinati requisiti, in particolare se ciò avviene su prati con copertura permanente”.  
   
   
ACCORDO STRATEGICO TRA FIERA DI COLONIA, FIERE DI PARMA E FEDERALIMENTARE  
 
L’alleanza tra Fiere di Colonia, Fiere di Parma e Federalimentare rappresenta una grande opportunità per le aziende alimentari italiane che vogliono entrare in nuovi mercati esteri. L’annuncio dell’alleanza strategica tra Koelnmesse (organizzatrice della più grande fiera alimentare del mondo, Anuga) e Fiere di Parma insieme a Federalimentare/confindustria (Federazione italiana delle industria alimentari), questi ultimi co-organizzatori di Cibus, la più grande esposizione di prodotti made in italy al mondo, è stato dato nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri a Colonia (Germania), all’interno del Salone del dolciario “Ism”. “L’alleanza di Koelnmesse con Fiere Di Parma e Federalimentare è rilevante – ha dichiarato Peter Grothues, Vice Presidente Food Tech & Enviroment della Koelnmesse – perché consente di coordinare nuovi progetti fieristici all’estero creando una piattaforma abilitante per aprirsi a nuovi mercati quali l’Asia ed il Medio Oriente”. “Abbiamo già lanciato una prima, nuova iniziativa con il supporto di Federalimentare e di Fiere di parma, chiamata ‘Gusto Italia’ – ha dichiarato Thomas Rosolia, Ceo di Koelnmesse Italia. Questo nuovo progetto consentirà alle aziende alimentari italiane di esporre a Colonia, in Germania, dal 24 al 26 giugno 2012, in una vetrina espositiva totalmente italiana che si rivolgerà ad un target specializzato ed altamente selezionato di buyers provenienti da Paesi di lingua tedesca”. All’accordo triangolare partecipa Federalimentare, che vede in questo accordo l’occasione per fortificare, promuovere ed incentivare il food made in Italy a livello internazionale, che nel 2011 ha raggiunto 127 miliardi di euro di fatturato e 24 miliardi di euro di esportazione, come ha sottolineato Annibale Pancrazio, Vice Presidente di Federalimentare, nel suo intervento alla conferenza stampa di Colonia: “L’alleanza tra le due manifestazioni fieristiche europee del settore alimentare, Cibus ed Anuga, mira a costituire un punto di riferimento unico ed autorevole per la promozione, a livello internazionale, delle aziende del settore. Questa collaborazione vuole e deve essere un sinonimo di garanzia per le aspettative delle imprese alimentari italiane e le esigenze dei buyer stranieri che troveranno nelle partecipazioni a marchio congiunto Cibus e Anuga tutta l’eccellenza dell’industria alimentare italiana e la lunga esperienza di due marchi ormai storici che, finalmente, mettono a sistema le reciproche competenze”. Gli obiettivi dell’intesa tra Koelnmesse, Fiere di Parma e Federalimentare sono stati illustrati da Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma: “Essendo entrambe soggetti leader, ma non concorrenziali per calendario e posizionamento, Cibus e Anuga con il contributo di Federalimentare non solo si confermeranno gli appuntamenti di riferimento rispettivamente negli anni pari e in quelli dispari, ma aiuteranno le imprese alimentari italiane a selezionare e gestire le proprie partecipazioni fieristiche anche nei paesi emergenti. Da un lato abbiamo, infatti, costituito una cabina di regia per gestire, prima, durante e dopo le nostre rispettive fiere, relazioni e appuntamenti con i buyers dei diversi paesi obiettivo del Food Made in Italy: Germania ed Europa dell’Est, Giappone, Usa e Asia. Dall’altro, proprio nella prospettiva a breve del nuovo grande mercato unico del Sud Est Asiatico (Asean), stiamo lavorando insieme per una grande collettiva firmata Anuga&cibus al Thaifex,la fiera alimentare in Thailandia evento leader dell’Area, nel maggio 2013”  
   
   
SUCCESSO PER LA 22°EDIZIONE DEL PREMIO TARLATI CENA DI GALA AL CENTRO IPPICO DI SAN ZENO I CUOCHI ARETINI PREMIANO GAMBACORTA RICONOSCIMENTI ANCHE AGLI CHEF PIERINA MERENDELLI DELLA TAGLIATELLA E EMILIANO ROSSI DELL’OSTERIA DEL TEATRO INAUGURATE LE SALE DI VILLA SEVERI TRASFORMATE IN UN POLO DELL’ENOGASTRONOMIA DEL TERRITORIO  
 
Ancora una serata di grande successo per i cuochi aretini, che anche quest’anno hanno organizzato con passione e professionalità la consegna del “Premio Tarlati” giunto alla 22esima edizione. L’ambito riconoscimento è stato consegnato lunedì 30 gennaio ad una delle più note firme del Tg2 Bruno Gambacorta, inventore di Eat Parade, il primo telegiornale italiano dedicato all’enogastronomia seguito da 2,5 milioni di spettatori ogni settimana da ben 14 anni. Nella suggestiva location del Centro Ippico di San Zeno dove si è svolta la serata di gala, Gambacorta è stato applaudito da circa 200 persone che si sono godute una cena degna di menzione. A prepararla, quest’anno ci hanno pensato le giovani leve dell’Associazione cuochi di Arezzo Shady Hasbun, Andrea Cavigli, Lorenzo Pisini e Maicol Vitellozzi con la collaborazione degli studenti degli Istituti Alberghieri A.vegni di Cortona e P.artusi di Chianciano Terme. Un menù tra tradizione e innovazione. Dopo un abbondantissimo e gustoso antipasto di benvenuto a buffet con piccole goloserie, è stata la volta dell’immancabile Zuppa del Tarlati con l’antica ricetta del ‘300, seguito da uno scrigno di pasta fresca all’uovo ripieno di spinaci e ricotta della Tenuta Vitereta al ragù di carne chianina, bocconcini di cinghiale al cacao su piedistallo di patata e geometrie di carote glassate per finire con un semifreddo al vin santo e cantucci del panificio Fratelli Rossi. Il tutto annaffiato da vini della Tenuta Vitereta, dell’azienda Baracchi e Piè di Colle abbinati a dovere dai sommeliers Ais. Tra gli ospiti moltissime autorità locali e i dirigenti della Federazione cuochi tra cui il Presidente Nazionale Paolo Caldana e il Presidente dell’Unione cuochi Toscana Franco Mariani. “Sono davvero colpito dall’accoglienza che mi avete riservato – ha dichiarato il giornalista Gambacorta ai microfoni di Alex Revelli che ha sapientemente diretto la serata - e sono altrettanto felice e onorato di ricevere un premio così prestigioso. La passione per l’enogastronomia ci accomuna e io mi auguro di riuscire sempre a raccontarla con impegno attraverso la mia rubrica televisiva”. Il 20 ottobre del 2011, tra l’altro, Gambacorta ha pubblicato il suo primo libro, “Eat Parade - Alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune”, edito da Rai Eri e Vallardi. Il volume è stato presentato ad Arezzo presso la libreria Edison di Piazza Risorgimento, durante il pomeriggio del 30 gennaio dal collega aretino Claudio Zeni. Ma il giornalista Gambacorta non è stato l’unico a ricevere un riconoscimento. Come da tradizione le giacchette bianche di Arezzo hanno voluto premiare due ristoratori che con il loro impegno e la loro professionalità portano ogni giorno in tavola le eccellenze del territorio. Il presidente dei cuochi di Arezzo Roberto Lodovichi ha consegnato un premio alla “carriera” alla signora Pierina Merendelli colonna portante del noto ristorante aretino “La Tagliatella” e a Emiliano Rossi dell’altrettanto conosciuto locale cortonese “Osteria del Teatro”. “A loro va tutta la mia stima professionale – ha commentato Lodovichi. La signora Merendelli è un esempio per tutti noi cuochi. La sua tenacia e la sua competenza sono invidiabili. Emiliano Rossi è uno di quei ristoratori che ha sempre messo in primo piano nel suo menù i prodotti del territorio che seleziona ancora oggi con estrema cura e attenzione”. La consegna del Premio Tarlati 2012 è stata anche l’occasione per inaugurare ufficialmente le nuove sale di Villa Severi che da pochi mesi sono diventate un vero e proprio polo dell’enogastronomia aretina perché sede dell’Associazione Cuochi, dell’Ais, dell’Aicoo e del Consorzio “Strade del vino e dei sapori di Arezzo. A tagliare il nastro ci ha pensato il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, che per primo ha creduto al progetto di unificare in un’unica struttura le associazioni che hanno contribuito al rilancio di Arezzo nel panorama enogastronomico italiano e non solo. “Finalmente Villa Severi è tornata a vivere dopo anni di buio - ha sottolineato Vasai – e nella maniera più bella. Questa è una delle location più suggestive di tutta la città e sono certo che queste associazioni sapranno sfruttare al massimo questi spazi per continuare a promuovere con convinzione il nostro territorio”. Alle parole di Vasai si sono uniti gli in bocca al lupo e i complimenti dell’assessore all’agricoltura Andrea Cutini, del direttore della Camera di Commercio Giuseppe Salvini e dell’assessore del comune di Arezzo Lucia De Robertis. Parole che hanno fatto particolarmente piacere a tutti i protagonisti di questa nuova avventura, tra cui il delegato di Arezzo Ais Massimo Rossi e Cristiano Cini presidente della Strada del Vino Terre di Arezzo e del Consorzio “Strade del vino e dei sapori di Arezzo. Nella nuova sede sono già cominciati con successo i corsi di cucina e di avvicinamento al vino e nei prossimi mesi ne saranno organizzati di nuovi anche dedicati ai più piccoli  
   
   
ALLA QUARTA EDIZIONE DEL SODALITAS SOCIAL AWARD AMBITO RICONOSCIMENTO PER “PETRINI PLUS®”, L’OLIO ALLEATO DELLE OSSA CAPACE DI CONTRIBUIRE AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA DELLA COMUNITÀ  
 
. Una piccola azienda marchigiana tra i giganti italiani alla quarta edizione del premio Sodalitas Social Award che riconosce e valorizza ogni anno le migliori iniziative di responsabilità sociale promosse da aziende private nazionali ed enti pubblici. E’ la Fattoria Petrini di Monte San Vito (An),azienda produttrice di pregiati oli biologici ad aver conseguito un lusinghiero risultato lo scorso mercoledì 7 giugno, presso la sede dell’Assolombarda di Milano,per il suo innovativo olio extra vergine vitaminizzato “Petrini Plus”, classificandosi tra le prime cinque aziende italiane finaliste,candidate al premio. Il progetto dell’azienda è stato pubblicato nel “Libro D’oro Della Responsabilita’d’impresa” che raccoglie le aziende di qualunque settore merceologico (Telecom Italia, Vodafone, Salmoiraghi & Viganò Spa, Gruppo Menarini, Artsana Spa, ecc.) che si sono particolarmente distinte per le loro iniziative socialmente rilevanti fornendo, grazie alla loro testimonianza, esempi concreti che possano poi essere emulati . L’edizione 2006 ha visto la partecipazione di 191 aziende italiane con 210 progetti candidati nelle 7 categorie previste dal bando. L’olio “Petrini Plus” è stato infatti ritenuto dalla commissione esaminatrice, presieduta da Federico Falck, prodotto altamente innovativo in grado di rappresentare un sostanziale progresso dal punto di vista sociale e ambientale e capace di contribuire al miglioramento della qualità della vita della comunità. L’azienda, già pluripremiata in altre occasioni per la qualità dei suoi oli, ha espresso la sua soddisfazione per aver coniugato, con il “Petrini Plus”, innovazione e tradizione, gusto e salute. L’olio “Petrini Plus” ha riscosso anche il plauso del Cnr di Milano. La salute…vien mangiando Basta un cucchiaio di olio vitaminizzato al giorno per aiutare a prevenire o attenuare i disturbi legati all’osteoporosi. Senza rinunciare al gusto e alla linea. “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo”. L’aveva capito già Ippocrate, nel lontano 400 a.C., che la salute si cura – e si procura – a tavola. E se è ormai cosa nota che un’alimentazione corretta aiuta a vivere meglio, meno diffusa è la consapevolezza che con la dieta è possibile prevenire, addirittura contrastare, anche patologie serie e molto diffuse. Come l’osteoporosi, la “ladra silenziosa” che sottrae lentamente, negli anni, consistenza alla nostra massa ossea senza “farsi sentire”, almeno fino al verificarsi della sua complicanza: la frattura. Tra le sue “vittime” preferite ci sono le donne, soprattutto quelle in gravidanza, in allattamento o in menopausa che hanno, cioè, difficoltà ad assorbire il calcio sufficiente per mantenere una buona densità ossea. Si stima che attualmente in Italia siano oltre 3,6 milioni le donne affette da osteoporosi (“solo” un milione gli uomini) e che dopo i 50 anni di età una donna su due andrà incontro a una frattura ossea. Ma prevenire è possibile, oltre che indispensabile. Per rinforzare lo scheletro è necessario fornire al nostro organismo adeguate quantità di calcio che da solo, però, non basta. Ci vuole anche la vitamina D3, da sempre nota per la sua azione sul processo di assorbimento del minerale. Componenti, il calcio e la D3, che si trovano in diversi alimenti, ma che spesso non è possibile introdurre in dosi sufficienti con la dieta. Per ovviare a questo problema è stato pensato Petrini Plus, il nuovo olio extravergine di oliva biologico arricchito con le vitamine D3, K1 e B6 (fondamentali anche queste ultime per favorire il processo di assorbimento e fissaggio del calcio nelle ossa), prodotto dall’azienda agricola Fattoria Petrini di Monte San Vito (An) dopo un lungo lavoro di ricerca svolto in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche di Vitaminologia del Dipartimento di Biochimica dell’Università degli Studi di Bologna. Un aiuto naturale, “facile” – si può dimenticare di prendere una medicina, ma un buon cucchiaio d’olio sulle nostre pietanze non manca mai! –, ma soprattutto gustoso e leggero. Contenendo solo grassi vegetali, infatti, l’extravergine di oliva non incide in alcun modo sul livello di colesterolo, è altamente digeribile e in più, “è passato di grado” nella nuova piramide alimentare: se prima, infatti, era “in vetta”, cioè tra gli alimenti da consumare con estrema parsimonia, adesso è stato inserito pressoché alla base, insieme con la frutta e la verdura, tra i cibi indispensabili per un’alimentazione bilanciata e salutare. E, smentendo il luogo comune che tutte le cose più buone fanno ingrassare, Petrini Plus strizza anche l’occhio alla linea: grazie alla sua particolare composizione, infatti, ne basta un solo cucchiaio per coprire il fabbisogno minimo giornaliero delle vitamine in esso contenute. Fattoria Petrini – Via San Vito, 12 – 60037 Monte San Vito (An) – Tel. 071.740386 – Fax 071.740424  
   
   
ASSOMELA E AVENANCE – ELIOR: UNITI PER EDUCARE! L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI PRODUTTORI DI MELE E UNO DEI PRINCIPALI OPERATORI DELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA INSIEME PER UN PARTENARIATO CHE PORTERÀ LA MELA NELLE SCUOLE ITALIANE  
 
Il 2012 segna una tappa importante nel curriculum di due realtà attive sul panorama italiano: Assomela, l’Associazione italiana che raggruppa i produttori di mele e Elior Italia, primaria società di ristorazione collettiva italiana presente con le società Avenance, Concerta e Copra Ristorazione, si sono unite per dare vita ad un sodalizio importante. Ispirandosi alle nuove linee guida per l’educazione alimentare redatte dal Ministero dell’Istruzione (settembre 2011), adoperandosi per promuovere corretti stili alimentari per fronteggiare l’aumento del numero di giovani in sovrappeso o con problemi di obesità e per promuovere la mela in un’alimentazione sana, equilibrata, positiva per la salute Assomela ed Elior hanno messo in atto una campagna di comunicazione in otto realtà scolastiche pubbliche e private della Lombardia, con la collaborazione degli uffici scuola e assessorati Pubblica Istruzione dei comuni coinvolti. Nella settimana del 13 febbraio gli chef di Elior proporranno ai ragazzi un menu speciale con la mela come ingrediente principale. Nella stessa giornata, come merenda mattutina o a conclusione del pranzo, i ragazzi delle scuole riceveranno una bustina contenente delle fettine di mela fresca sotto forma di snack, fresh cut appunto. Uno snack sano per uno spuntino da consumarsi comodamente in ogni momento della giornata in alternativa a proposte più caloriche. Grazie al sostegno di Elior e Assomela ai ragazzi verrà consegnato anche un tagliamela da portare a casa per condividere con le famiglie l’esperienza della giornata e per trasmettere che mangiare frutta, consumare mele, è sano ed è anche pratico e divertente. Questo progetto ha l’obiettivo di ampliarsi nel corso degli anni futuri andando a toccare sempre più Istituti su tutto il territorio nazionale rafforzando il messaggio che vuole la mela come un alimento che può essere consumato quotidianamente, fino a 4 frutti al giorno. Un complemento ideale della colazione mattutina, in forma intera o di succo, e conclusione tradizionale e leggera di un pasto elaborato. Insomma la mela costituisce una merenda ideale, che sazia senza appesantire, è facile da conservare e trasportare, ed è disponibile per gran parte dell´anno Assomela è l´associazione italiana dei produttori di mele che rappresenta circa l´80% della produzione melicola italiana e si pone come interlocutore di assoluta rilevanza nel campo ortofrutticolo sia in ambito nazionale, sia europeo e mondiale. La base sociale di Assomela raggruppa i seguenti soci: Op Vog (Marlene), Vip e Vog Products della Provincia di Bolzano, Melinda e “la Trentina” della Provincia di Trento, Coz e Nord Est della Regione Veneto, Melapiù della Regione Emilia Romagna, Rivoira e Lagnasco della Regione Piemonte e Melavì della Regione Lombardia. Nato nel 1991, Elior è il terzo operatore in Europa nel mercato della Ristorazione a contratto e dei servizi associati. In Italia Elior è presente con le società Avenance Italia, Concerta e Copra Ristorazione ed opera nei segmenti della ristorazione scolastica, sanitaria aziendale e delle forze armate. Con oltre 7.000 addetti, due sedi nazionali a Milano e Roma e uffici in tutta Italia, Elior Italia offre il proprio servizio con passione e professionalità, lavorando nel rispetto delle tradizioni locali e promuovendo la cultura della partnership  
   
   
HERBALIFE ITALIA: CRISTIANO NAPOLI NOMINATO COUNTRY DIRECTOR ITALY  
 
Herbalife Italia annuncia il rafforzamento delle funzioni di management con l’ingresso di Cristiano Napoli, cui è stato affidato l’incarico di Country Director Italy. Napoli, 39 anni, laureato in Economia e Commercio presso l’Università Luiss di Roma, proviene dalla sede londinese di Marriott Vacation Club Management - già Divisione di Marriott International - dove ha ricoperto per quasi tre anni la carica di Direttore Vendite e Marketing responsabile per l’area Eme (Europa e Medio Oriente), dopo essere stato Direttore Vendite e Marketing per l’Italia dal 2008 al 2009. In precedenza, Cristiano Napoli ha svolto incarichi di crescente responsabilità presso il Gruppo Merloni in Germania, Tim Spa (Programmazione e Controllo e Divisione Customer Care) e Gruppo Enel, dove ha operato in diversi ruoli nell’area Marketing e Vendite. La nomina di Cristiano Napoli a Country Director Italy rientra nel piano di sviluppo del mercato italiano elaborato da Herbalife Italia e segna un potenziamento della presenza “sul campo” dell’Azienda. In qualità di Country Director Italy, infatti, Cristiano Napoli riporta a Marco Brandolini, Amministratore Delegato Herbalife Italia e Vice President Southern Europe Herbalife, e assume la gestione delle attività operative e commerciali della Filiale, contribuendo così a un maggiore supporto e servizio alla rete dei distributori indipendenti Herbalife. “Siamo certi che l’esperienza e la professionalità di Cristiano Napoli saranno un ulteriore strumento vincente a supporto dello sviluppo del business e forniranno un contributo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di crescita di Herbalife in Italia”, ha dichiarato l’Ad Marco Brandolini. Informazioni su Herbalife: Herbalife, multinazionale leader nel settore della nutrizione e nelle vendite dirette è una società basata sul sistema di vendita di network marketing che offre da oltre trent’anni prodotti nutrizionali per il controllo del peso e la cura della persona che mirano a promuovere uno stile di vita sano ed equilibrato. I prodotti Herbalife sono venduti in 79 Paesi in tutto il mondo attraverso una rete di circa 2,5 milioni di Distributori Indipendenti. L’azienda sostiene l’Herbalife Family Foundation e il suo programma Casa Herbalife, creato per offrire una migliore nutrizione all’infanzia più svantaggiata. Il sito Herbalife, oltre ad offrire una vasta quantità d’informazioni riguardanti l’Azienda, costituisce un’importante fonte d’informazioni per gli investitori che vi possono trovare informazioni di carattere finanziario costantemente aggiornate  
   
   
IL 25 E IL 26 FEBBRAIO, GRAZIE A LIPTON E SEPHORA, IDRATAZIONE, GUSTO E BELLEZZA DIVENTANO INSEPARABILI! DURANTE ‘TI VOGLIO TANTO BERE’ – IL MESE DELL’IDRATAZIONE LIPTON, NEI BEAUTY STORE SEPHORA DI TUTTA ITALIA POTRAI DEGUSTARE TÈ E INFUSI LIPTON PYRAMID  
 
, Con Lipton, inoltre, la fortuna ti può regalare la bellezza firmata Sephora: acquista 2 confezioni a scelta tra tutta la gamma Lipton, di cui almeno una della linea Pyramid, chiama il numero 06 9481 6835*, e puoi vincere ogni giorno una carta regalo del valore di 100,00 euro spendibile presso i beauty store Sephora**. Con la nuova gamma Pyramid, Lipton fa scoprire a tutti un nuovo modo di bere, gustoso e a zero calorie***! Grazie a un filtro piramidale che racchiude autentica frutta e foglie di tè più grandi, l’infusione è più intensa e la tua tazza è sorprendentemente gustosa e profumata, senza bisogno di aggiungere zucchero. Un’alternativa ideale per una corretta idratazione, ‘facile’ perché invitante e piacevole. Idratarsi è fondamentale per l’organismo e farlo correttamente, ogni giorno, ci aiuta a sentirci meglio dentro e fuori! E chi meglio di Sephora può far sì che, dopo l’idratazione, il ‘fuori’ sia davvero al massimo? Per questo, Lipton e Sephora hanno ‘unito le forze’ per promuovere la cura di te in ogni gesto e in ogni momento della giornata. Litpon è il marchio leader del mercato del tè, presente nel mondo da oltre 100 anni con le sue miscele di grande qualità, realizzate con cura ed esperienza. Dal classico tè nero Lipton Yellow Label, al Lipton Tè Verde Classico, fino a Earl Grey e ai nuovi Lipton Pyramid e Lipton English Breakfast, Lipton offre un’alternativa sempre stuzzicante e coinvolgente per ogni momento che dedichi a idratarti. Con Lipton e Sephora, a febbraio vivi un’esperienza unica di gusto e bellezza! Simbolo di ricerca, dinamismo e libertà, Sephora – grazie alla concezione dei suoi beauty store con spazi dedicati dove guardare, toccare e scoprire – offre una nuova e unica esperienza di bellezza. Nei punti vendita della celebre catena, infatti, chiunque può accedere liberamente a tutti i prodotti, lasciandosi conquistare da profumi, colori, suggestioni, per sentire, confrontare, scegliere tra un’incredibile varietà: una selezione delle marche più prestigiose dell’universo della bellezza, un’ampia scelta di brand esclusivi e tutti gli imperdibili prodotti firmati Sephora. Con una seconda edizione ricca di novità e proposte, che si svolge on-line e nelle città su tutto il territorio nazionale, ‘Ti Voglio Tanto Bere’ regalerà tanti piccoli ‘sorsi di leggerezza’ da godersi strizzando l’occhio alla bellezza, grazie a Sephora! Vai su www.Tivogliotantobere.it e scopri come vivere un 2012 all’insegna dell’idratazione gustosa e della bellezza! Con le iniziative di Lipton, tutto il 2012 sarà all’insegna dell’idratazione più sorprendente e gustosa, in tutte le stagioni. Per scoprire come, non bisogna fare altro che seguire tutte le novità di Lipton, mese dopo mese, su www.Tivogliotantobere.it!  
   
   
PHILADELPHIA CON MILKA ELETTO PRODOTTO DELL’ANNO 2012  
 
Inizia nel migliore dei modi il 2012 per Philadelphia: giovedì 26 gennaio, durante la serata di premiazione di Eletto Prodotto dell’Anno, riconoscimento che ogni anno premia i prodotti più innovativi presenti sul mercato, Philadelphia con Milka è stato eletto Prodotto dell’Anno 2012 per la categoria snack dolci*. “Siamo molto orgogliosi che Philadelphia con Milka abbia ottenuto questo prestigioso premio, che viene assegnato direttamente dai consumatori” - ha affermato Elisa Giorgianni, Senior Brand Manager Philadelphia Mkt & Afh, al ritiro del premio. Una ricerca effettuata su un campione di più di 12.000 votanti ha permesso di capire i bisogni dei consumatori, le potenziali aree di mercato e lo spazio per nuove categorie di prodotto. I risultati hanno dimostrato che Philadelphia con Milka ha ottenuto il pieno apprezzamento dei consumatori, i quali sono stati molto colpiti da un prodotto che hanno accolto non solo come una grande novità, ma come una vera e propria innovazione. Philadelphia con Milka, infatti, è la prima crema spalmabile fresca al cioccolato, nata dalla cremosità di Philadelphia e dal goloso cioccolato al latte Milka. Questa nuova idea di prodotto si è aggiudicata il favore dei consumatori dimostrandosi all’altezza delle loro aspettative. “Eletto Prodotto dell’Anno 2012” è uno dei premi più importanti e tra i più riconosciuti dai consumatori italiani. Il Logo di Prodotto dell’Anno 2012, inizialmente sarà utilizzato sul box auto-esponente di Philadelphia con Milka, in modo da avere ancora più rilevanza a scaffale e verrà utilizzato in comunicazione sia interna che esterna al trade. Il management sta valutando come sfruttarlo meglio nei prossimi mesi, compatibilmente con il ricco piano marketing già definito per supportare il prodotto. “La strategia di Philadelphia degli ultimi anni ha incrementato le occasioni e le modalità di consumo del prodotto, preservando l’utilizzo classico proprio dello spalmabile” – afferma Elisa Giorgianni – “Quello che è stato fatto con questo ultimo lancio è stato esplorare l’anima dolce del brand…” ha concluso. * Ricerca di mercato Gpmi su una pre-selezione di prodotti innovativi presenti nella grande distribuzione italiana, condotta da Tns Italia su 12.000 consumatori con più di 15 anni, svoltasi a settembre 2011. Www.prodottodellanno.it cat. Snack dolci  
   
   
BONTÀ, FACILITÀ, PULIZIA CON “UNSACCOBUONO” ARIOSTO  
 
E ’diventato abbastanza comune utilizzare il sacchetto per cucinare in modo semplice, pulito e veloce. C’è una gara tra varie grandi aziende alimentari per fornire aromi e condimenti da utilizzare nel sacchetto: ebbene, Ariosto leader di mercato da 50 anni, offre gli insaporitori più sperimentati della gastronomia italiana. Suggeriamo una ricetta semplice e buonissima per chi, come ad esempio i “single”, non ha il tempo e la voglia di impegnarsi troppo. Si tratta del “polpettone della mamma”, a base di pollo, parmigiano, uova, mollica, un wuerstel e pistacchi e, naturalmente …la bustina contenuta nel “unSaccobuono” Ariosto. Pochi minuti di cottura nel forno tradizionale o in quello a microonde, un po’ di sughetto in più preparato a parte e la serata sarà certamente un successo ! Ariosto, è proprio “unSaccobuono” ! Ricetta: gr.300 di pollo macinato, gr.100 di parmigiano grattugiato, 3 fette di pane in cassetta bagnato nel latte, un uovo, una manciata di pistacchi, un wuerstel e una frittatina (a gusto personale). Amalgamare tutti i componenti e posizionare il wuerstel e la frittata in modo che siano al centro dell’impasto quando si forma il polpettone. Inserire il polpettone così preparato nel “unSaccobuono” Ariosto seguendo le indicazioni. Nota bene: non occorre mettere sale perché Ariosto è già salato. Prezzo consigliato del “unSaccobuono” Ariosto € 2.10 – Contenuto della confezione: due sacchetti e due confezioni speciali di insaporitore Ariosto da grammi 15 , ovviamente per essere utilizzato in due occasioni  
   
   
PREPARATI PER COLOMBINE E CUPCAKES MOLINO ROSSETTO  
 
Una Pasqua più dolce? Con Molino Rossetto c’est plus facile! In arrivo sugli scaffali dei supermercati due grandissime novità che permetteranno di vivere la Pasqua all’insegna dell’allegria in cucina: il Preparato per Colombine e il Preparato per Cupcakes. Due prodotti che completano la linea Speciali per le Feste Molino Rossetto e si presentano in colorati pack che richiamano immediatamente la primavera: rosa per le Colombine e lilla per i Cupcakes. Preparato per Colombine 240 g Realizzare delle gustose colombine nella cucina di casa è facile e divertente grazie al preparato Molino Rossetto. Basta seguire le semplici istruzioni e i relativi disegni sulla confezione per ottenere 3 gustose colombe che riempiranno la casa con il loro avvolgente profumo. Ottime in tutti i momenti della giornata – a colazione, a merenda o per il dopo pasto – rappresentano una pausa diversa dal solito e possono diventare anche un simpatico regalo che scalda il cuore di chi lo dona e di chi lo riceve. Per prepararle, basta sciogliere in una ciotola il lievito secco, allegato alla confezione, con 60 g di acqua e aggiungere il preparato iniziando ad impastare. Aggiungere poi a filo 2 uova medie leggermente sbattute e 70 g di burro a pezzetti lavorando il composto fino a farlo divenire omogeneo. Dopo una prima lievitazione di un’ora e mezzo, l’impasto va diviso in 3 parti uguali, sistemato negli stampi e fatto riposare per altri 30 minuti. Prima della messa in forno, ognuna delle 3 colombe va spennellata con la glassa, ottenuta con un albume e 70 g di zucchero. Per la cottura, bastano 15 minuti in un forno preriscaldato a 210°C. Nella confezione, oltre al preparato, Molino Rossetto mette a disposizione i pratici stampini, con la classica forma della colomba, per riprodurre facilmente non solo il gusto ma anche l’estetica di questo dolce pasquale tutto da gustare. E non può mancare lo zucchero in granella, per decorare la superficie della colomba e chiudere in bellezza la preparazione. Preparato per Cupcakes 290 g Niente più segreti per la preparazione degli allegri cupcakes, i dolci tipici della tradizione anglosassone, che da qualche tempo stanno spopolando anche in Italia. Dalle feste di compleanno alle occasioni speciali, i cupcakes rappresentano un tocco colorato e originale che porta allegria e buonumore in ogni casa e un modo per cucinare insieme ai propri figli liberando la fantasia. Con il Preparato per Cupcakes Molino Rossetto, presentato in una inconfondibile confezione color lilla pastello, a disposizione di tutti gli amanti della cucina creativa un kit davvero completo: la miscela studiata ad hoc per questo particolare impasto, 12 pirottini per dare la giusta forma e 12 bandierine, oltre alla confezione di coriandoli, per la decorazione della superficie del cupcake. Una proposta nuova e divertente per liberare la propria fantasia in cucina. Come spiegato on pack, per un risultato sicuro è sufficiente unire all’impasto 3 uova medie a temperatura ambiente e 125 g di burro morbido, lavorando poi il tutto fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo. In seguito, versare il composto nei 12 pirottini in parti uguali e infornare per 20 minuti a 160°C. Di qui in poi, sarà solo la creatività a fare la differenza  
   
   
STAR LANCIA I FONDENTI IN PADELLA: UNA SOLUZIONE FACILE, VELOCE E GENUINA PER ARRICCHIRE LE RICETTE PREPARATE IN PADELLA CON GLI AUTENTICI SAPORI DELLA CUCINA ITALIANA  
 
Star lancia I Fondenti in Padella, un nuovo aiuto in cucina per esaltare tutto il sapore delle ricette fatte in casa, con ingredienti naturali, senza glutammato aggiunto e senza conservanti. Realizzati appositamente per la cottura in padella, I Fondenti sono un mix di erbe, aromi e spezie in gel, ideale per arricchire un’ampia varietà di ricette, dalla carne al pesce fino alle verdure, vivendo, ogni volta, un’esperienza di gusto autentica e genuina. Confezionati in comode vaschette, i Fondenti sono una soluzione pratica e veloce per chi non vuole rinunciare ad esprimere tutta la propria creatività in cucina: il prodotto, infatti, si scioglie in padella in pochi istanti e il suo contenuto di 15gr rappresenta la quantità ideale per cucinare in padella per circa 3 persone, senza sprechi. I Fondenti in Padella offrono 3 diverse varietà pensate per soddisfare ogni esigenza di consumo: classico, ideale per carni semplici ed elaborate preparate in padella, ma anche da sciogliere in pentola per la preparazione del brodo, prezzemolo e aglio, perfetto per cucinare pesce, carni semplici e verdure, e rosmarino e timo, per preparazioni a base di verdure e carni più elaborate. Con questa novità, Star, leader nel mercato degli insaporitori e dei preparati per brodo, compie un altro passo in forte coerenza con la propria missione di offrire al consumatore la migliore soluzione ad ogni processo culinario all’insegna dell’autentico gusto italiano. Dopo I Brodi, pensati per le preparazioni in pentola e le Bontà al forno che, oltre a semplificare il processo di cottura al forno tradizionale, aprono la strada all’utilizzo del microonde come tecnologia per la cottura di ottime pietanze, I Fondenti in padella rappresentano la soluzione ideale pensata specificamente per le preparazioni in padella della famiglia italiana. Sempre complice delle donne e interprete di trend di consumo in continua evoluzione, Star si conferma una preziosa alleata della nuove generazioni che, sempre più attente alla naturalità e genuinità degli ingredienti, desiderano portare a tavola, in modo semplice e veloce, i valori e il gusto autentico della cucina italiana. Numero Verde: 800 – 274094 02.72.02.35.35  
   
   
RIPARTE DAGLI USA L’ATTIVITÀ DI PROMOZIONE DEL CONSORZIO DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO VINO NOBILE: AL VIA L’ANTEPRIMA INTERNAZIONALE  
 
Da New York ad Atlanta passando per San Francisco. Riprende il tour internazionale che porterà il Vino Nobile e il “Sistema Montepulciano” a spasso per il mondo. E intanto presentata la nuova guida al territorio “Montepulciano nel cuore” In attesa del grande evento dell’Anteprima (in programma alla Fortezza di Montepulciano dal 18 al 20 febbraio e il 23 febbraio con la giornata riservata alla stampa) il Consorzio del Vino Nobile ha i biglietti pronti per gli Stati Uniti, uno dei mercati che in questi ultimi anni ha fatto registrare crescite significative. Un vero e proprio tour quello che il Consorzio, in collaborazione anche con l’Amministrazione Comunale, ha in programma dal 7 febbraio: da New York, passando per San Francisco e Atlanta, con diversi seminari e banchi d’assaggio per incontrare il pubblico statunitense degli operatori e della stampa. Ad intersecarsi in questi giorni saranno due programmi. Uno quello dei Quattro Maestri del Vino Italiano (Brunello, Chianti Classico, Vino Nobile e Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore) che saranno impegnati insieme il 7 febbraio a New York e il 9 febbraio a San Francisco con una giornata di degustazioni e seminari per gli operatori e gli opinion leader del settore. Nello stesso periodo sarà protagonista negli Stati Uniti anche il "Sistema Montepulciano" con “Montepulciano nel Mondo” (il programma di iniziative internazionali portate avanti in collaborazione con tutte le realtà poliziane a partire proprio dal Consorzio del Vino Nobile). La sede della prima iniziativa promozionale sarà il Foreign Cinema Restaurant di San Francisco, uno dei salotti più prestigiosi della città che in particolare nella giornata di mercoledì 8 febbraio ospiterà dalle 18.30 un seminario di presentazione dei prodotti d´eccellenza del territorio di Montepulciano che a partire dal Vino Nobile sfocerà nell´arte e nel paesaggio. Al seminario seguirà poi un wine-tasting con circa 20 produttori del Consorzio. Stesso programma, ma in una città diversa, sarà quello del 13 e 14 febbraio che vedrà il Consorzio e Montepulciano nel Mondo protagonisti ad Atlanta il primo giorno presso il Summerhour Studio con una iniziativa simile a quella di San Francisco, mentre il 14 febbraio sarà la volta dell´Università di Kennesaw: in questa occasione si parlerà del "Sistema Montepulciano" come strumento di marketing del territorio. Concluderà la giornata una degustazione dei prodotti tipici di Montepulciano. «Siamo sempre più convinti che abbinare l’eccellenza del prodotto alla cultura, la tradizione, la qualità della vita della nostra città sia una scelta vincente – ha detto nell’occasione Federico Carletti, presidente del Consorzio del Vino Nobile – ed è per questo che anche in questa occasione sarà il “Sistema Montepulciano” ad essere protagonista di questo viaggio promozionale, il primo di tanti in programma in questo anno». A prendere il volo per gli Stati Uniti sarà anche la nuova pubblicazione promozionale che prende il titolo di “Montepulciano nel cuore” (Montepulciano in… sight la versione in inglese). Non è una semplice guida turistica, ma la semplificazione di quello che è il “Sistema Montepulciano”, modello di promozione integrata del territorio tra le varie realtà che lo animano, a partire proprio dal Vino Nobile. Dall’intesa di questi soggetti animatori nasce così questa pubblicazione, cartacea, ma anche consultabile on line nei vari siti dei partner del progetto, che raccoglie tutta l’eccellenza di Montepulciano. A partire da quella che potrebbe definirsi la “cartolina” di questa perla rinascimentale, con le dieci cose da non perdere una volta arrivati. Poi focus sull’arte, sull’architettura, elementi che rendono la città del Nobile unica per aspetto e forma. Ancora il cinema e il cineturismo, ma soprattutto l’enoturismo. Il forte ruolo che il vino gioca in questa realtà lo si vede a partire dai produttori, i numeri del vino a Montepulciano, ma anche dall’aspetto “green”, la propensione a lavorare nel rispetto totale della sostenibilità ambientale, fiore all’occhiello della maggior parte delle aziende. Infine il forte gioco di squadra tra Consorzio e Strada del Vino Nobile che genera una vera e propria attrazione turistica per moltissimi appassionati. Nella guida sono segnalate anche strutture dove fare acquisti di oggetti artigianali e non solo della tradizione, fino ad arrivare all’acqua, con i sistemi termali, passando per il cicloturismo con il Sentiero della Bonifica. Chiude la pubblicazione un vademecum singolare che ricorda i principali eventi mese per mese in città, ma anche in vigna. Un mercato importante quello americano che si conferma per i vini italiani in generale e, in particolare per il Vino Nobile di Montepulciano, un punto di riferimento di primissimo piano assorbendo annualmente circa il 15% della produzione  
   
   
ANTEPRIMA BARDOLINO: DOMENICA 11 MARZO 2012 A LAZISE SI PRESENTA L’ANNATA 2011 DEL BARDOLINO E DEL CHIARETTO.  
 
La quarta edizione dell’Anteprima Bardolino vede protagoniste settanta aziende: circa duecento i vini complessivamente in degustazione. Appuntamento ad ingresso libero alla Dogana Veneta di Lazise, sulla sponda veneta del lago di Garda. All’esterno, sul lungolago, uno spazio food. Domenica 11 marzo 2012, a Lazise, sulla sponda veneta del lago di Garda, viene presentata in anteprima l’annata 2011 del Bardolino e della sua versione rosata, il Chiaretto: un’occasione d’oro per incontrare i vini gardesani nel cuore della zona di produzione. Lo storico edificio della Dogana Veneta, sul porticciolo, ospita gli stand di circa settanta produttori soci del Consorzio di tutela del Bardolino e del Chiaretto, che proporranno in libera degustazione, dalle 10 del mattino alle 18, circa 150 vini dell’ultima vendemmia. Di scena il rosso Bardolino e il Chiaretto, rosato, entrambi del 2011, cui si aggiunge la tipologia del Chiaretto Spumante, che sta suscitando sempre maggior interesse. Molti produttori offriranno anche la possibilità di comparare la nuova annata con quella del 2010, portando a circa 200 i vini complessivamente in assaggio. Il tutto a ingresso libero, com’è consuetudine per l’anteprima del Bardolino e del Chiaretto, giunta alla quarta edizione. Al banco d’assaggio allestito domenica 11 marzo nell’edificio veneziano della Dogana di Lazise (l’iniziativa è organizzata dal Consorzio di tutela del Bardolino e dal Comune di Lazise, con la collaborazione della Regione Veneto) saranno i produttori a servire e presentare al pubblico i loro vini, affiancati dai sommelier della delegazione Ais di Verona. All’esterno, sul lungolago, sarà aperto uno spazio food con piatti e prodotti tipici del territorio, a partire dal formaggio Monte Veronese, partner del Bardolino e del Chiaretto in numerose iniziative di promozione. “La vendemmia 2011 - dice il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi - è stata quantitativamente inferiore del 5-10% rispetto a quella dell’anno precedente, ma il livello di maturazione raggiunto dalle uve si è rivelato eccellente, ben al di sopra del 2010. È stata anche la prima vendemmia nella quale i produttori hanno potuto avvalersi del nuovo disciplinare, che consente a chi lo desideri di utilizzare nell’uvaggio la corvina veronese fino all’80% del totale, e questa ancora maggiore focalizzazione sulle uve tradizionali conferma la volontà della filiera del Bardolino di essere fedele alla propria identità, interpretata modernamente. È questo il segreto, se di segreto si può parlare, che ci ha permesso in questi ultimi tre anni di aumentare i prezzi delle uve e del vino all’ingrosso e di collocare sul mercato senza difficoltà tutta la nostra produzione”. “Sotto il profilo meteo - aggiunge il responsabile dell’area tecnica del Consorzio del Bardolino, Andrea Vantini - l’annata 2011 possiamo definirla stravagante, con fasi calde e asciutte alternate con momenti freddi e piovosi. Lo scarso sviluppo di malattie fungine ha permesso di disporre di un’uva sana e matura. Il Bardolino nella sua tradizionale versione in rosso si presenta con un buon colore e una struttura piuttosto interessante. Bene anche il Chiaretto, nonostante l’annata calda: i nostri produttori hanno ormai conseguito nel settore dei rosati un’esperienza tale da consentire loro di gestire al meglio anche le situazioni climatiche più diverse”. Per quanto riguarda il mercato, anche nel 2011 le vendite sono andate decisamente bene: il Bardolino è intorno ai 21 milioni di bottiglie, il Chiaretto si attesta sui 10 milioni. Anche il Chiaretto Spumante incomincia a consolidarsi: i produttori di questa tipologia sono diventati una trentina e, ancorché si tratti di un vino tuttora sperimentale, il trend di vendite segna un incremento del 46%. Per info www.Ilbardolino.com