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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Giugno 2012 |
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RAFFORZARE GLI ACCORDI ENERGETICI CON I PAESI EXTRA UE |
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Strasburgo, 20 giugno 2012 - Un accordo provvisorio con il Consiglio di rafforzare accordi energetici bilaterali con quelli extra-Ue e spianare la strada ad una politica energetica comune dell´Unione europea è stata approvata dal comitato per l´energia il Martedì. La normativa dovrebbe rafforzare gli accordi degli Stati membri dell´Ue nelle trattative offerte tali da incoraggiare la cooperazione tra di loro. Sarebbe inoltre consentito alla Commissione europea di sostenere in casi come quello sorto nel 2010, quando la Commissione europea sostenuta richiesta della Polonia per l´accesso alla sezione polacca del gasdotto Yamal gas naturale (in parte di proprietà gigante russo del gas Gazprom). Il Relatore Krišjānis Karins (Ppe, Lv) ha detto: "Questo è un primo passo importante verso una comune politica energetica dell´Ue, che è in definitiva nell´interesse dei cittadini dell´Unione europea e dei consumatori di energia Questa legislazione aumenta la trasparenza nei contratti di fornitura di energia con i paesi terzi, garantendo così che il diritto comunitario sia rispettato. Sarà inoltre possibile creare una base per un´azione coordinata degli Stati membri nel settore dell´energia ". La commissione ha approvato la risoluzione legislativa con 35 voti a favore, 19 contrari e nessuna astensione. L´s & D e dei Verdi avevano già avvertito che avrebbero votato contro il testo concordato, in quanto lo ritengono sufficientemente ambizioso. La proposta legislativa, presentata dalla Commissione europea lo scorso settembre, richiederebbe la creazione di un meccanismo di scambio di informazioni tra la Commissione e gli Stati membri per tutti gli accordi intergovernativi tra gli Stati membri e paesi terzi che incidono sul mercato interno dell´energia e la sicurezza dell´Unione europea di approvvigionamento energetico. La condivisione delle informazioni sugli accordi bilaterali - Gli Stati membri sarebbero tenuti a presentare alla Commissione, entro tre mesi dall´entrata della normativa in vigore, tutti gli accordi bilaterali esistenti con i paesi terzi. La Commissione dovrebbe quindi avere nove mesi di tempo per informare gli Stati membri interessati "se la sua prima valutazione ha portato a dubbi sulla compatibilità con il diritto dell´Unione" (diritto della concorrenza dell´Unione europea e la legislazione sul mercato interno dell´energia). L´accordo dice anche che gli Stati membri "possono comunicare" la Commissione di eventuali nuovi accordi, prima o durante i negoziati. La Commissione potrebbe quindi - su richiesta del paese dell´Ue interessato o di propria iniziativa, se lo Stato membro si impegna - partecipare ai negoziati in qualità di osservatore e di dare consigli o suggerire non vincolanti clausole. Qualora uno Stato membro negoziando un accordo è stata "in grado di raggiungere una conclusione definitiva sulla compatibilità dell´accordo negoziato con il diritto dell´Unione" sarebbe sottoporre l´accordo alla Commissione, prima di chiudere i negoziati, e la Commissione poi in quattro settimane per informare lo Stato membro di ogni possibile dubbio. Dopo la ratifica di un accordo, gli Stati membri sarebbero tenuti a presentare alla Commissione. Riservatezza - I deputati aggiunto clausole di salvaguardia supplementari per proteggere tutte le parti coinvolte. Questi dicono che la Commissione avrebbe condiviso le informazioni ricevute con tutti gli Stati membri in una "forma elettronica sicura", ma solo quelle parti che non sono indicati dal paese dell´Ue in questione come riservate. Clausola di revisione e reporting - I deputati hanno anche inserito un requisito che la Commissione riferisca al Parlamento e al Consiglio ogni tre anni su tutte le offerte di energia nuove e valutare entro gennaio 2016 "se la portata e la procedura della presente decisione sono appropriati" per garantire la conformità degli accordi intergovernativi con il diritto comunitario e "un elevato livello di coordinamento" tra gli Stati membri dell´Ue. |
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GOVERNO SEMBRA NON VOLER ACCOGLIERE CONDIZIONI "IMPRESCINDIBILI" SU RINNOVABILI CHE SONO STRUTTURALMENTE NECESSARIE AL PAESE. SI VOGLIONO DIFENDERE FONTI FOSSILI A OGNI COSTO?!
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Milano, 20 giugno 2012 - «Molto gravi, se fossero confermate, sono le indiscrezioni di queste ore, provenienti per altro da fonti autorevoli, circa il mancato accoglimento, da parte del Governo, delle modifiche "imprescindibili" richieste dalle Regioni in materia di fotovoltaico - affermano in una nota congiunta le associazioni del settore, Aper, Anie-gifi e Assosolare. Si tratterebbe dell´ennesima posizione ideologica sulla quale si "arrocca" il Ministero dello Sviluppo Economico per il quale, a questo punto è d’obbligo dirlo, le uniche fonti energetiche "plausibili" sono quelle fossili. Pensiamo invece che anche il settore delle rinnovabili debba dare il proprio contributo all´uscita dalla crisi, ma vorremmo che nella contabilità complessiva non fossero inseriti solo i costi degli incentivi, ma anche le voci quali la riduzione della dipendenza dall´estero in materia d´energia, la protezione dalla volatilità del prezzo dei combustibili fossili, l´ormai dimostrata riduzione del prezzo dell´energia elettrica e la creazione di nuovi posti di lavoro. Voci che, secondo anche quanto dimostrato dallo studio Oir, valgono 76 miliardi di euro da qui al 2030, senza tenere conto dei benefici per l’ambiente e la salute. Il fatto che non si voglia dar seguito alle legittime richieste delle Regioni, se non per alcuni aspetti marginali, significa non voler tener conto dell´economia reale e di ciò che i territori esprimono. Il mancato innalzamento del tetto per i piccoli impianti fotovoltaici fuori registro, per esempio, non consente un adeguato sviluppo di impianti medio piccoli destinati all’autoconsumo nelle Pmi. Analogamente sia il mancato innalzamento della soglia massima di spesa annua per gli incentivi a 7 miliardi di euro che il mancato spostamento a ottobre dell´entrata in vigore del V Conto Energia comporterà da un lato un prematuro termine degli incentivi stessi prima che venga raggiunta l’effettiva competitività del fotovoltaico e dall’altro creerà dei danni irreparabili a chi sta legittimamente realizzando gli impianti in questi giorni. Non vorremmo che quest´irrigidimento fosse figlio della crisi delle energie fossili, che si vogliono mantenere artificialmente in vita, impedendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili». Se queste voci fossero confermate sarebbe l´ennesimo duro colpo da parte del Governo ai danni degli operatori del mercato delle energie rinnovabili. Pertanto Aper, Anie-gifi e Assosolare chiedono a gran voce al Governo di rispettare almeno il patto stretto con le Regioni, apportando le modifiche alle bozze richieste dalla Conferenza Unificata. |
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GREENORDEST WEEK TRIESTE PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA EUROPEA DELL´ENERGIA SOSTENIBILE |
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Trieste, 20 giugno 2012 - In un quadro di poche risorse economiche diventa essenziale praticare la sostenibilità progettando in modo efficace. Mercoledì 20 giugno la quarta edizione di greeNordest week, all’interno della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile, fa tappa all’Area Science Park di Trieste in via Padriciano 99. Nella Conference Hall dell’Edificio C (ore 9-18), un’occasione di confronto sulle esperienze locali, sulle proposte comunitarie e sulle buone pratiche già in atto. Nell’ambito dell’edizione di quest’anno di greeNordest gli enti pubblici locali e le parti economiche si sono posti l’obiettivo di creare un network. Nel corso della settimana i diversi attori coinvolti discuteranno, infatti, sulla creazione di una rete territoriale per una progettazione efficace sull’accesso ai finanziamenti europei. Il convegno sulle pratiche di buona governance L’adesione al Patto dei Sindaci e le prospettive dell’area triestina, aperto al pubblico, affronta temi come il Patto di Sindaci, mobilità sostenibile, regolamento edilizio nel contesto triestino, risparmio energetico, lavorare in rete come risposta alla crisi e come strumento di programmazione strategica, Progetto Patres (che supporta la Pubblica Amministrazione per l´introduzione delle rinnovabili negli edifici privati e pubblici), edilizia popolare e pianificazione integrata della sostenibilità energetica ed ambientale. Dopo i saluti del direttore generale di Area Science Park, Enzo Moi, interverranno il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e il sindaco di Trieste Roberto Cosolini. Delle proposte comunitarie e delle prospettive per il capoluogo friulano discuteranno Antonio Lumicisi del Ministero dell’Ambiente; Riccardo Riccardi, assessore alle infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici del Friuli Venezia Giulia; Vittorio Zollia, assessore Pianificazione Territoriale e Ambientale, Viabilità Infrastrutture e Trasporti, Motorizzazione Civile della Provincia di Trieste; gli assessori Umberto Laureni, Elena Marchigiani, Andrea Dapretto e Fabio Omero del Comune di Trieste; Fabio Tomasi di Area Science Park; Alessandra Cechet di Ater Trieste; Daniela Rader, assessore Energia, Ambiente, Sviluppo Economico del Comune di Schio (Vi). A tutti questi interlocutori il compito di delineare gli scenari e gli strumenti delle politiche di sviluppo locale, delle proposte comunitarie e delle pratiche di buona governance già in atto. La sessione pomeridiana, infine, sarà dedicata ad un workshop riservato agli addetti ai lavori sul risparmio energetico volano di una nuova economia. A conclusione dei lavori è prevista la visita guidata ad impianti pilota del progetto Enerplan di Area Science Park cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del Mare. Greenordest week (16 - 25 giugno) è organizzata da Energheia Magazine, portale d’informazione sulle energie rinnovabili e la bioedilizia, in occasione di Eusew - la Settimana Europea dell’Energia Sostenibile. Oltre alla tappa triestina coinvolge con undici appuntamenti diverse località del triveneto e precisamente Venezia, Trebaseleghe (Camposampierese), Padova, Santorso (Alto Vicentino), Vicenza e Bassano. Attraverso dibattiti, convegni, mostre e visite guidate cercherà di tracciare un nuovo modello di governance e sviluppo del territorio: dall’illuminazione pubblica al ruolo delle utility, dalle funzioni delle aggregazioni territoriali alla sostenibilità degli edifici produttivi nelle aree industriali. Come tutti gli eventi di greeNordest week 2012, anche quello triestino è raggiungibile con il car pooling di Lincar.org: è possibile offrire o cercare un passaggio iscrivendosi sul sito www.Greenordest.eu La partecipazione a tutte le iniziative è libera e gratuita. |
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IMPIANTI A BIOMASSE, UNA DELIBERA REGIONALE PER GARANTIRNE LA PIENA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE. UN SEMINARIO A BOLOGNA GIOVEDÌ 21 GIUGNO |
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Bologna, 20 giugno 2012 - Contribuiscono alla riduzione dell’emissione di gas climalteranti, ma possono comunque inquinare specie su scala locale perché emettono polveri sottili e ossidi di azoto. Tra i problemi più immediatamente avvertiti dalla popolazione anche quello dei cattivi odori dovuti allo stoccaggio di materiale organico. Per questo la Giunta regionale dell’Emilia-romagna ha approvato un provvedimento che mira a garantire la piena sostenibilità ambientale degli impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse e a promuoverne una crescita virtuosa, con l´adozione delle migliori tecnologie esistenti. La delibera, che è parte di un più ampio pacchetto di misure per regolare il settore delle energie rinnovabili, prevede in particolare che gli impianti a biomasse potranno essere realizzati, nelle aree dell’Emilia-romagna critiche per la qualità dell’aria, solo se le emissioni di Pm10 e No2 saranno almeno a saldo zero, e dunque senza impatti negativi. Il tema sarà al centro di un seminario in programma a Bologna giovedì 21 giugno, promosso dalla Regione e dall’Arpa, al quale interverrà anche l’assessore regionale all’ambiente e riqualificazione urbana Sabrina Freda. L’iniziativa “Energia da biomasse: nuove regole di sostenibilità ambientale” si svolgerà dalle ore 10 alle ore 13 presso la sala A della Terza Torre della Regione, in viale della Fiera,8. |
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PROGETTO BIO-ENAREA, CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLE BIOMASSE |
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Trento, 20 giugno 2012 - Giovedì 28 giugno, a partire dalle ore 8.30, presso il Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo a Rovereto si terrà il convegno internazionale dal titolo “Partenariati locali per l’innovazione nell’utilizzo delle Biomasse”, realizzato nell’ambito del progetto europeo “Bio-en-area”. Si tratta della conferenza di chiusura dei sotto-progetti sviluppati nell’ambito del progetto europeo "Bio-en-area", con i quali sono stati implementati nuovi approcci, strategie e metodologie per lo sfruttamento delle biomasse a fini energetici. Durante la mattinata di lavoro, i partner coinvolti (provenienti da sei diversi paesi europei), condivideranno gli esiti e i risultati conseguiti approfondendo tematiche che vanno dalla produzione e l’utilizzo del Biogas, all’implementazione di un sistema di Certificabilità dei combustibili soldi; dalla preparazione di manuali e metodologie per il miglioramento delle politiche locali in materia di bioenergie, all’analisi delle culture energetiche delle regioni partners; dallo sviluppo di sistemi distrettuali di riscaldamento alla creazione di filiere locali di qualità. La partecipazione alla conferenza è gratuita, previa iscrizione entro il 25 giugno 2012, compilando la scheda di iscrizione al seguente indirizzo: http://osservatorio.Energia.provincia.tn.it/bioenarea/convegno.html dal quale sono anche scaricabili ulteriori informazioni e materiale di lavoro sulla conferenza e sul progetto Bio-en-area. La conferenza sarà inoltre l’occasione di riunire gli stakeholders coinvolti dall’intero progetto, creando network e rafforzando quelli esistenti, sia all’interno delle singole regioni che tra le varie regioni partecipanti. Per questo motivo, verrà anche allestita una mostra di enti di ricerca e aziende trentine che producono attrezzatura per cantieri forestali e impianti per l’utilizzo delle biomasse a fini energetici. |
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DEPOSITO GAS A RIVARA, PASSO INDIETRO ANCHE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE |
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Bologna, 20 giugno 2012 - Passo indietro anche del Ministero dell’Ambiente sul progetto del deposito gas a Rivara. Dopo la comunicazione del Ministero dello Sviluppo Economico di rigettare la domanda di autorizzazione, anche il Ministero dell’Ambiente (che in un primo tempo aveva dato il via libera alla sola fase di accertamento della fattibilità) ha informato il 18 giugno la Regione di aver deciso un supplemento di istruttoria, chiedendo alla Commissione di Via regionale di applicare il principio di precauzione europeo. «Per noi il Governo avrebbe fatto meglio ad archiviare subito la pratica. Si tratta comunque - spiega l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli – di un passaggio formale a fronte di un iniziale via libera alla sola fase di accertamento, che stante il parere negativo della Regione all’intesa, non ha mai potuto né mai potrà prendere il via. La Regione si è opposta sin dall’inizio alla luce delle condizioni di sicurezza insufficienti, in particolare per la sismicità del territorio interessato, come purtroppo i terremoti di fine maggio hanno drammaticamente dimostrato. Per noi, non si fa, e basta». Il passo indietro del Ministero dell’Ambiente, concretizzato nella decisione di un’ulteriore procedura istruttoria, è motivato nella lettera inviata alla Regione dalla considerazione “che le citate porzioni di territorio sono state interessate da eventi sismici imprevedibili e di intensità inattesa e che la compatibilità ambientale” inizialmente prevista “potrebbe aver subito a seguito degli eventi sismici citati modifiche tali da rendere necessaria una diversa considerazione del progetto”. Il no della Regione Emilia-romagna all’intesa, come attestato dal Governo, rende impossibile ogni ipotesi di realizzazione non solo del deposito ma anche dell’accertamento di fattibilità tanto che il Mise ha già comunicato il preavviso di rigetto. |
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“ENERGIA E CRONICITA’: LA SOLIDARIETÀ SOCIALE PER L’ABBATTIMENTO DELLA FUEL POVERTY” |
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Roma , 20 giugno 2012 - La crescita dei costi dell’energia per le utenze domestiche e l’attuale grave crisi economica stanno incrementando rapidamente i rischi di fuel poverty. Quali i segnali di un fenomeno di rilevanza sociale in continua crescita ma ancora non unanimemente riconosciuto? Quali i soggetti più a rischio e come tutelarli? Quali i possibili rimedi al di là dei sussidi sociali? Quale il ruolo dell’Autorità di settore e degli stessi operatori in un ottica di responsabilità sociale? Di come affrontare il fenomeno si discuterà il prossimo 3 luglio a Roma Sala Conferenze – ex Hotel Bologna – Senato della Repubblica - Via di S. Chiara, 4 alla presenza dei vertici dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Acquirente Unico, Ministero del Welfare e dello Sviluppo Economico, parlamentari, organizzazioni di tutela dei pazienti e dei consumatori. Con l’occasione sarà presentata l’indagine pilota sull’impatto economico della spesa energetica sul reddito delle famiglie afflitte da patologie invalidanti, curata da Cittadinanzattiva grazie al Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (Cnamc). L’evento è realizzato in collaborazione con Acquirente Unico. Programma 0re 9.00 Introduzione di Paolo Vigevano, Amministratore delegato di Acquirente Unico; Ore 9.30 Relazione di Tiziana Toto, Responsabile Progetto Energia & Cronicità – Cittadinanzattiva; Intervento di Alberto Biancardi, Componente Aeeg. Ore 10.30 - Dibattito: Marcella Marletta, Direttore generale Farmaci e dispositivi medici del Ministero della Salute Alfredo Ferrante, Dirigente del Ministero Welfare – Ufficio Politiche per le persone con disabilità; Tonino Aceti, Coordinatore Cnamc (Coordinatore nazionale Associazioni Malati Cronici)-cittadinanzattiva; Salvatore Nocera, Vicepresidente Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); Alberto Fontana, Presidente della Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare); Dorina Bianchi, Commissione Lavoro e Previdenza sociale; Franca Biondelli, Commissione Igiene e Sanità – Senato della Repubblica; Maria Antonietta Farina Coscioni, Commissione Affari sociali – Camera dei Deputati; Michele Saccomanno, Commissione Igiene e Sanità – Senato; Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Ore 13.00 - Conclusioni Antonio Gaudioso, Vicesegretario generale di Cittadinanzattiva; Claudio De Vincenti, Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico. |
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BASILICATA: IN CRESCITA TARIFFE ENERGIA ELETTRICA PER PMI LUCANE |
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Potenza, 20 giugno 2012 - Una rilevazione del Centro Studi Unioncamere Basilicata per l’Osservatorio Prezzi & Tariffe della Regione Basilicata rileva che a subire gli incrementi delle tariffe dell’energia elettrica più consistenti sono le imprese con consumi maggiormente concentrati nelle ore serali e notturne e in quelle festive (ristoranti, alberghi), mentre le imprese con profilo più sbilanciato nelle ore diurne (artigiani e negozi di vario genere) riescono a contenere gli aumenti dei prezzi della fornitura. E nel Ii trimestre 2012 continuano a crescere i prezzi dell’energia elettrica per le piccole e medie imprese lucane. E’ quanto emerge dall’ultima rilevazione del Centro Studi Unioncamere Basilicata per l’Osservatorio Prezzi e Tariffe della Regione Basilicata, in riferimento ai contratti di fornitura avviati il 1° aprile 2012. «Il secondo trimestre dell’anno non ha presentato, purtroppo, alcuna sorpresa, nel senso che conferma su base locale le difficoltà del contesto macroeconomico – spiega il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli -. Le quotazioni del petrolio (che permangono su livelli ben superiori ai 100 dollari al barile) e la svalutazione dell’euro nei confronti della valuta americana, sostengono gli esperti, può favorire le imprese maggiormente export oriented ma penalizzano il sistema produttivo nel suo complesso per i maggiori costi di generazione dell’energia e, nello specifico, della fornitura di energia elettrica». Con riferimento alle imprese allacciate in bassa tensione, i prezzi dell’energia del secondo trimestre si collocano mediamente su livelli più elevati sia rispetto al primo trimestre 2012 sia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini congiunturali i prezzi fissi multiorari hanno registrato un aumento nelle ore notturne (+3,2%) e serali (+1,2%), mentre sono rimasti invariati i corrispettivi delle ore diurne. Analoghe evidenze si rintracciano anche per quanto riguarda le imprese allacciate in media tensione. In sintesi, la rilevazione conferma quanto già emerso nel corso dell’ultimo anno. Con il secondo trimestre, entra a regime anche la pubblicazione del Mercuriale del gas naturale, il nuovo strumento attivato dall’Osservatorio Regionale Prezzi & Tariffe. I contratti oggetto di monitoraggio sono stati individuati incrociando due classi di consumo (5-50 mila e 51-200 mila standard metri cubi di gas all’anno), due differenti scadenze contrattuali (12 o 24 mesi) e tre tipologie di prezzo (fisso, variabile o a sconto rispetto alle condizioni della tutela definite dall’Aeeg). Come per l’energia elettrica, il monitoraggio ha cadenza trimestrale. La prima rilevazione permette di giungere alla pubblicazione dei contratti a prezzo fisso sia a 12 che a 24 mesi per entrambe le classi di consumo indagate. Nello specifico, per le imprese che consumano fino a 50 mila standard metro cubo/anno, il prezzo fisso a 12 mesi è pari a 42,93 centesimi di euro per standard metro cubo, prezzo che scende a 41,40 centesimi per i contratti a 24 mesi. Più contenuti i prezzi per le imprese che consumano tra i 50 e i 200 mila standard metri cubi all’anno: i contratti a 12 mesi quotano mediamente a 41,93 centesimi di euro/Smc, che scendono a 40,20 centesimi per i contratti di durata più lunga. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito http://osservatorioprezzi.Regione.basilicata.it/ |
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ELETTRODOTTO UDINE -REDIPUGLIA: REGIONE FVG INCONTRA TERNA, L´ITER PROSEGUE |
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Trieste, 20 giugno 2012 - Il vicepresidente della Regione Luca Ciriani ha incontrato oggi tecnici di Terna per fare il punto in relazione alla realizzazione dell´elettrodotto Udine-redipuglia. "Con Terna abbiamo verificato la presenza della documentazione necessaria a porre la Regione nelle condizioni di valutare il rispetto di tutte le prescrizioni al progetto originario sollevate dal Ministero dell´Ambiente. Gli uffici della Regione sono ora in grado di completare l´iter tecnico amministrativo attivando le procedure che porteranno alla approvazione del progetto", spiega Ciriani. Per quanto riguarda alcune recenti prese di posizione sull´argomento, il vicepresidente Ciriani sottolinea che "fare demagogia e strumentalizzare non risolve i problemi di questa Regione e ci proietta in una dimensione ambigua. Le infrastrutture energetiche sono alla base dello sviluppo, vi è la disponibilità a migliorie di dettaglio ma non a rimettere in discussione il progetto. Chi oggi propone soluzioni tecnicamente inammissibili entra nel dibattito senza cognizione di causa o con la pura volontà di cercare un facile consenso politico, ma in questa regione oggi più che mai abbiamo bisogno di dare certezze al sistema produttivo e ai cittadini che chiedono lavoro, sviluppo e corretta tutela dell´ambiente". |
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HOUSING SOCIALE: PROGRAMMARE, PROGETTARE E GESTIRE L’ABITARE CONTEMPORANEO |
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Milano, 20 Giugno 2012 – Continua il ciclo di conferenze dedicate al tema dell’Housing Sociale organizzate da Poli.design, in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.p.c. Di Milano e con l’Università degli Studi Roma Tre. Dopo il grande successo della prima conferenza tenutasi a maggio dedicata al tema della ricerca e tradizione nel linguaggio dell’architettura residenziale il 21 Giugno Jo Coenen e Christian Lichtenwagner moderati da Paolo Mazzoleni approfondiranno il tema dell’Housing Sociale dal punto di vista del disegno urbano e del ruolo della residenza nella costruzione della città. Gli incontri hanno l’obiettivo di promuovere la cultura dell’abitare sostenibile e dell’investimento etico oltre che il dialogo e il confronto tra esperti del settore su temi specificamente dedicati alla programmazione, progettazione e gestione delle forme di abitazione sociale contemporanea, fondate su politiche d’integrazione e collaborazione. Sono inoltre un momento di formazione per gli studenti dei Master italiani dedicati a questo tema: il Corso di master level in Housing Sociale e Collaborativo di Poli.design e il Master Housing dell’Università degli Studi Roma Tre. Mercoledì 21 giugno ore 21.00, Sala Conferenze dell’Ordine degli Architetti P.p.c. Della Provincia di Milano il secondo appuntamento del ciclo di conferenze sul tema dell’Housing Sociale e Collaborativo organizzate da Poli.design, Consorzio del Politecnico di Milano in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.p.c. Di Milano e l’Università degli Studi Roma Tre. Jo Coenen e Christian Lichtenwagner, moderati da Paolo Mazzoleni discuteranno di housing sociale e qualità urbana. Le conferenze sono aperte al pubblico e si troveranno in diretta streaming su www.Blogdo.it |
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FONDI ALLA PUGLIA PER PREVENZIONE RISCHIO SISMICO EDIFICI |
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Bari, 20 giugno 2012 - "Alla Puglia sono stati destinati 6.207.560 euro per la prevenzione del rischio sismico di edifici strategici pubblici e per la prima volta anche privati. In questi mesi caratterizzati dall´altissimo livello di attenzione sulle disgrazie da terremoto, e ciò purtroppo non accade per rivoluzione culturale ma per il numero delle vittime, la risposta delle istituzioni acquisisce il rilievo della buona notizia, sia pur finanziariamente costellata da insufficienza." Lo ha reso noto l´Assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati a proposito dell´avvenuta ripartizione delle risorse tra le regioni italiane, determinata sulla base dell´ordinanza emessa dalla Presidenza del Ministri del 29 febbraio 2012. Sul totale dei fondi stanziati in favore della Puglia, 5.764.163 euro saranno destinati agli interventi di miglioramento ed adeguamento sismico, mentre 443.397 euro serviranno per proseguire gli studi di microzonazione sismica. Alle somme destinate alla nostra Regione si aggiungeranno ulteriori risorse tratte dal cofinanziamento regionale, nella misura del 40 % dello stanziamento statale. Si evidenzia che la partecipazione finanziaria della Regione, rappresentava la qualità di criterio premiale nella ripartizione complessiva tra le regioni italiane. "Attendevamo la destinazioni di questi fondi - ha detto Amati - che ci permetteranno di proseguire le attività di messa in sicurezza di edifici strategici e di migliorare quindi le condizioni di sicurezza dei cittadini pugliesi. Provvederemo ora ad intraprendere tutte le iniziative volte alla selezione dei destinatari delle risorse, attraverso le richieste che ci perverranno dai singoli comuni pugliesi e per la prima volta anche da cittadini privati". Circa i finanziamenti ricevuti dalla Puglia per l´anno 2010, pari ad 1.533.102 euro, si comunica che sono stati utilizzati per finanziare gli interventi di riduzione del rischio sismico nei comuni di San Ferdinando di Puglia e Volturino. Il finanziamento destinato al Comune di San Ferdinando è stato utilizzato per eseguire interventi di miglioramento sismico sull’edificio adibito a Municipio, mentre il Comune di Volturino aveva richiesto ed ottenuto il finanziamento per eseguire l’intervento di demolizione e ricostruzione sull’edificio adibito a Poliambulatorio, dichiarando la disponibilità ad un co-finanziamento pari a 20.000 euro. |
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L´AGENZIA DEL TERRITORIO COMUNICA CHE NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2012 IL MERCATO IMMOBILIARE HA SUBITO UNA CONTRAZIONE DEL 19,6 % . |
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Milano, 20 giugno 2012 – Di seguito il commento del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici: « Eravamo stati facili profeti. L´introduzione dell´Imu anticipata e straordinaria, accompagnata da un aggravamento del prelievo a causa del concorso dello Stato nell´attribuzione del gettito e di moltiplicatori delle rendite spesse volte iniqui che hanno innalzato le basi imponibili in modo intollerabile; la concomitante riduzione della deduzione forfetaria per spese manutentive per gli immobili locati hanno prodotto un effetto psicologico devastante, non solo nel mercato immobiliare ( atteso il dato riferito ), ma anche in tutto il comparto delle piccole opere manutentive, come d´altronde avevamo paventato gia´ da tempo. La riduzione delle entrate fiscali nel primo trimestre di 3,4 miliardi rispetto a quelle preventivate ( riduzione dovuta principalmente a mancato introito Iva, anche per opere edilizie) attesta che purtroppo la nostra valutazione non era errata. Quelle misure hanno dato l´idea di un attacco fiscale al mondo della proprieta´ edilizia; e non c´e´ dunque da stupirsi se gli italiani hanno bloccato gli acquisti immobiliari in modo repentino. Certamente, anche altri fattori incidono: quali la riduzione della capacita´ di spesa conseguente alla crisi economica, le difficolta´ nell´erogazione dei mutui , la prospettiva di un ridimensionamento dei valori. Ma trascurare o sottovalutare gli aspetti psicologici nelle reazioni economiche dei cittadini, da parte di analisti, tecnici e pubblici amministratori, e´ ormai un errore frequente. |
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BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI MUTUI E PRESTITI DA PARTE DELLE FAMIGLIE A MAGGIO PRIMI LIEVI SEGNALI DI INVERSIONE DI TENDENZA NEL CALO DELLE RICHIESTE DI MUTUI E PRESTITI. |
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Bologna, 20 giugno 2012 – Alla luce di un quadro congiunturale che ancora non mostra concreti segnali di ripresa anche il mercato del credito alle famiglie si conferma in affanno, condizionato sia da un’offerta debole sia da una domanda nel segno della prudenza. La debolezza della domanda nei primi 5 mesi dell’anno in corso è frutto di una fiducia ai livelli minimi degli ultimi anni nonché da un mercato del lavoro ancora in grande difficoltà, con il tasso di disoccupazione ulteriormente in crescita e quella giovanile che tocca picchi ben superiori al 30%. Pur tuttavia, le ultime rilevazioni mensili mostrano una lieve inversione di tendenza rispetto al profondo calo dei mesi precedenti. Per quanto riguarda i mutui ipotecari, il singolo mese di maggio ha fatto registrare un -38%, che per quanto ancora pesantemente negativo rappresenta il dato migliore registrato da inizio anno. Analizzando l’andamento della domanda aggregata registrata su Eurisc - il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie – nei primi cinque mesi dell’anno in corso emerge una contrazione complessiva pari a -45% rispetto al corrispondente periodo del 2011.
Mutui |
Var. % su anno precedente |
Giorni lavorativi: differenza su anno precedente |
Var. % su anno precedente ponderata (a parità di gg. Lavorativi) |
Totale 2008 |
-4% |
0 |
-4% |
Totale 2009 |
+7% |
+1 |
+7% |
Totale 2010 |
+1% |
+1 |
+1% |
Totale 2011 |
-20% |
-2 |
-19% |
Gennaio 2012 |
-41% |
+1 |
-44% |
Febbraio 2012 |
-46% |
+1 |
-48% |
Marzo 2012 |
-47% |
0 |
-47% |
Aprile 2012 |
-48% |
-1 |
-45% |
Maggio 2012 |
-38% |
0 |
-38% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Confrontando il trend delle richieste di mutui nei primi cinque mesi del 2012 con il corrispondente periodo degli anni precedenti la contrazione del numero delle richieste risulta, nella sua pesante dimensione negativa, fondamentalmente costante.
Richieste Di Mutui |
Var. % primi 5 mesi 2012 su primi 5 mesi 2011 |
Var. % primi 5 mesi 2012 su primi 5 mesi 2010 |
Var. % primi 5 mesi 2012 su primi 5 mesi 2009 |
Var. % primi 5 mesi 2012 su primi 5 mesi 2008 |
Gennaio-maggio |
-45% |
-48% |
-49% |
-46% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Il grafico riepilogativo della domanda di mutui a partire da gennaio 2009, quando la crisi economica aveva da poco iniziato a far sentire i suoi effetti, rende più evidente la dinamica in atto, con la vertiginosa discesa iniziata a partire dal mese di luglio 2011 in coincidenza con la recrudescenza della crisi derivante dalle tensioni sui debiti sovrani e dal declassamento del rating dell’Italia. Nel mese di maggio l’andamento della domanda di prestiti, nel suo aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati, vede per la prima volta un rientro dal segno negativo dall’inizio anno. Il dato ponderato sui giorni lavorativi di maggio evidenzia infatti una stabilità nelle richieste da parte delle famiglie italiane (0%) rispetto al pari periodo del 2011, con un’inversione di tendenza rispetto ai valori mensili sempre negativi dei quattro mesi precedenti.
Richieste Di Prestiti |
Var. % su anno precedente |
Giorni lavorativi: differenza su anno precedente |
Var. % su anno precedente ponderata (a parità di gg. Lavorativi) |
Totale 2008 |
-4% |
0 |
-4% |
Totale 2009 |
-8% |
1 |
-8% |
Totale 2010 |
-3% |
1 |
-3% |
Totale 2011 |
-5% |
-2 |
-4% |
Gennaio 2012 |
-11% |
1 |
-15% |
Febbraio 2012 |
-13% |
1 |
-17% |
Marzo 2012 |
-9% |
0 |
-9% |
Aprile 2012 |
-11% |
-1 |
-6% |
Maggio 2012 |
0% |
0 |
0% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Analizzando la domanda di prestiti nell’arco dei primi 5 mesi dell’anno il dato rimane comunque fortemente negativo, vicino alla doppia cifra, rispetto al corrispondente periodo 2011. La contrazione della domanda di prestiti risulta inoltre con più pesante -23% se confrontata con i primi cinque mesi del 2008, quando la crisi economica ancora non era scoppiata.
Richieste Di Prestiti |
Var. % primi 5 mesi 2012 su primi 5 mesi 2011 |
Var. % primi 5 mesi 2012 vs primi 5 mesi 2010 |
Var. % primi 5 mesi 2012 vs primi 5 mesi 2009 |
Var. % primi 5 mesi 2012 vs primi 5 mesi 2008 |
Gennaio-maggio |
-9% |
-11% |
-15% |
-23% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Approfondiamo ora l’analisi del Barometro Crif della domanda di mutui e prestiti, con le evidenze relative a durate e importi. Nei primi cinque mesi del 2012, la classe di durata dei prestiti maggiormente richiesta risulta essere quella oltre i 5 anni, con quasi il 24% del totale. Utilizzando la classificazione di Banca d’Italia, nei primi cinque mesi dell’anno la quota di domanda di prestiti a breve termine risulta essere il 18,6%, quella a medio termine il 57,5% e quella a lungo il 23,9%. A ulteriore conferma della cautela adottata dalle famiglie italiane in questa fase caratterizzata da un grande incertezza, i prestiti finalizzati confermano il trend di redistribuzione verso i ticket più bassi (sotto i 5.000 Euro si concentra oltre il 68% della domanda complessiva) mentre l’importo medio nei primi cinque mesi dell’anno in corso si è assestato a 5.146 Euro contro i 5.408 Euro del pari periodo 2011.
Classi di Importo prestiti finalizzati |
Primi 5 mesi 2012 |
fino a 5.000 € |
68,29% |
Da 5 a 10.000 € |
12,84% |
Da 10 a 20.000 € |
14,64% |
Da 20 a 35.000 € |
3,66% |
Oltre 35.000 € |
0,57% |
tot |
100% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Stessa dinamica anche per i prestiti personali, con uno spostamento verso gli importi più contenuti e un importo medio che nel primo quadrimestre 2012 è sceso a 12.131 Euro rispetto ai 12.429 Euro dello stesso periodo 2011.
Classi di Importo prestiti personali |
Primi 5 mesi 2012 |
fino a 5.000 € |
23,93% |
Da 5 a 10.000 € |
29,62% |
Da 10 a 20.000 € |
29,48% |
Da 20 a 35.000 € |
14,20% |
Oltre 35.000 € |
2,77% |
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100% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie L’atteggiamento prudente che sta caratterizzando gli italiani nel richiedere nuovi finanziamenti emerge anche dall’analisi dei mutui per l’acquisto dell’abitazione, che mettono in evidenza uno spostamento verso le classi di durata più lunghe e verso importi medi più contenuti rispetto al recente passato. Nel dettaglio, per quanto riguarda i mutui nei primi 5 mesi 2012 la classe di durata preferita è risultata essere quella compresa tra i 25 e i 30 anni, con una quota pari al 30% del totale, confermando sostanzialmente la medesima distribuzione rilevata nel corrispondente periodo 2011.
Classi di Durata |
Primi 5 mesi 2012 |
Mutui Ipotecari |
Fino a 5 anni |
1,0% |
Mutui Ipotecari |
Da 5 a 10 anni |
9,6% |
Mutui Ipotecari |
Da 10 a 15 anni |
15,0% |
Mutui Ipotecari |
Da 15 a 20 anni |
22,3% |
Mutui Ipotecari |
Da 20 a 25 anni |
19,3% |
Mutui Ipotecari |
Da 25 a 30 anni |
30,4% |
Mutui Ipotecari |
Oltre 30 anni |
2,2% |
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100% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Relativamente alle fasce di importo, quelle che aumentano sono proprio quelle fino ai 100.000 euro (che complessivamente rappresentano quasi il 45% del totale) a scapito di quelle di entità maggiore.
Classi di Importo |
Primi 5 mesi 2012 |
Fino a 75.000 € |
24,33% |
Da 75 a 100.000 € |
20,48% |
Da 100 a 150.000 € |
29,39% |
Da 150 a 300.000 € |
22,33% |
Oltre 300.000 € |
3,47% |
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100% | Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie Inoltre, a fine maggio 2012 l’importo medio dei mutui richiesti è ulteriormente sceso, assestandosi a 131.397 Euro |
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VDA: LA GIUNTA LICENZIA UN DISEGNO DI LEGGE PER LA VIGILANZA SULLE COSTRUZIONI NELLE ZONE SISMICHE |
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Aosta, 20 giugno 2012 - Un nuovo disegno di legge per la valutazione del rischio sismico nelle costruzioni è stato licenziato dalla Giunta regionale nella seduta di venerdì 15 giugno e passerà ora al vaglio delle commissioni consiliari prima e del Consiglio regionale poi. L’approvazione arriva in un momento in cui l’attenzione dell’opinione pubblica sui terremoti, visti i recenti fatti che hanno colpito l’Emilia, è molto alta. Ma la valutazione dei rischi sismici e la necessità di regolamentare il controllo sul rispetto della normativa, prevista a livello nazionale, per quanto riguarda gli edifici nuovi o soggetti a ristrutturazioni ha radici ben più lontane. E’ del giugno del 2010 infatti una prima stesura del disegno di legge. Marco Viérin, Assessore regionale alle Opere pubbliche - Dal 2009, quando è uscita la nuova normativa nazionale, tutti quanti, professionisti in primis, comuni ed enti pubblici, dovevano già verificare alcune situazioni rispetto a quel, diciamo, librone, io lo chiamerei così, dove erano presenti tutte le situazioni dei vari comuni italiani. Da lì in poi le varie regioni si sono prodigate per fare una propria legge regionale, e anche noi avevamo impostato una bozza di disegno di legge regionale, che era stata approvata nel 2010 dalla Giunta ed oggi è alla terza commissione consiliare permanente, dove andavamo anche noi, come Governo regionale, a fare delle proposte migliorative sotto vari aspetti soprattutto per quanto riguarda la burocrazia e l’iter di presentazione delle domande. La drastica evoluzione della normativa sismica ha obbligato la Valle d’Aosta, come altre regioni, a rivedere l’impostazione della norma e a chiedere un parere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Marco Viérin, Assessore regionale alle Opere pubbliche - Il fatto che poi ci ha fatto sospendere l’attività all’interno dei lavori della commissione è stato che parecchie regioni avevano avuto impugnative da parte dello Stato e poi, una par tutte, il Friuli aveva visto la propria legge cassata dallo Stato. Quindi abbiamo aspettato per capire meglio quello che stava succedendo, compreso meglio, soprattutto da parte dei tecnici, la situazione. Quindi, siamo riusciti a fare il nuovo disegno di legge che andrà in commissione trovando nuove impostazioni sull’iter di presentazione delle pratiche, quindi meno aspetti burocratici e sulla definizione del il livello dei controlli, perché poi la sostanza delle leggi regionali è il controllo. Il nuovo disegno di legge, licenziato ora dalla Giunta, tiene conto anche della recente evoluzione normativa della disciplina urbanistica, appena approvata dal Consiglio regionale. Il provvedimento è fortemente improntato alla responsabilizzazione del progettista e alla semplificazione delle domande per i cittadini. Marco Viérin, Assessore regionale alle Opere pubbliche - Nel disegno di legge è previsto un controllo a campione del 10% delle strutture che saranno realizzate, nuove o recuperate. Inoltre, anche i tecnici dovranno certificare che la progettazione da loro predisposta sia conforme alla normativa nazionale e quindi anche regionale. |
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TAVOLA ROTONDA PAVIA 4D: DISTRETTO D’ECCELLENZA PER SMART BUILDING E SMART CITY |
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Pavia, 20 giugno 2012 - Il 21 giugno, alle ore 10:30, si aprirà, presso l’aula Volta dell’Università di Pavia, la Tavola Rotonda di presentazione del Distretto di eccellenza che raggruppa Università, Comune, Imprese e associazioni a livello nazionale e territoriale nell’ambito delle iniziative di Pavia Smart City. Il Distretto propone un approccio all’edilizia sostenibile basato sul sistema edificio, centro di interazione fra strutture, materiali, impianti e informazioni, e a sua volta nodo intelligente di quartieri e città connesse e vivibili. La città di Pavia si propone comesito di sperimentazione, mettendosi in gioco con un piano di sviluppo che prevede specifici progetti in singoli ambiti residenziali e interi quartieri. Fra i principali obiettivi: - Individuare le potenzialità delle nuove tecnologie e delle loro interazioni per proporre metodologie di progetto innovative in edilizia, sia nel nuovo sia nell’esistente. Per tale scopo verranno realizzati dimostratori tecnologici. Le metodologie messe a punto e validate verranno riversate in dettagliate linee-guida. - Trasferire in termini operativi le nuove tecnologie per renderle utilizzabili da parte delle aziende. - Utilizzare le risorse It per definire un database multidimensionale orientato all’edilizia sostenibile (da cui il nome del Distretto, Pavia 4D): in esso ai dati territoriali e volumetrici si aggiungono le informazioni di consumo energetico e in generale le informazioni utili a produrre progetti innovativi a vantaggio del cittadino e della comunità. È uno strumento per conoscere la città, pianificare e monitorare azioni di sostenibilità. Nato da un’idea di Confindustria Ceced Italia, che opera nell’ambito della Federazione Anie, il Distretto ha come capofila l’Università di Pavia, con competenze nei suoi principali Dipartimenti di ricerca, e propone un gruppo di lavoro, in parte già attivo, di cui fanno parte in primis il Comune di Pavia insieme ad amministrazioni locali, enti di ricerca e sviluppo privati, associazioni di categoria, importanti aziende a dimensione europea e aziende insediate nel territorio. Il ruolo dei Dipartimenti universitari e dei Centri di ricerca delle aziende leader è quello di individuare e tradurre in termini operativi tecnologie innovative sufficientemente mature per una implementazione e bisognose di una verifica sul campo. In questa fase il confronto con le principali aziende del settore consente l’identificazione di progetti concreti, originali, all’avanguardia e in sintonia con il mercato nazionale e internazionale. Le stesse imprese-possono mettere a confronto le loro strategie di ricerca e produzione in un contesto di spe-rimentazione sufficientemente esteso. A questo scopo è fondamentale il ruolo degli enti lo-cali, in particolare il Comune di Pavia, grazie alla sua disponibilità ad avvalersi del Distretto come referente per un Piano di sviluppo cittadino a medio termine rispetto all’edilizia e all’efficienza energetica, per individuare linee guida in linea generale, e per acconsentire o comunque favorire la messa a disposizione di edifici ed aree di competenza diretta o indi-retta del Comune per le necessarie sperimentazioni. Queste ultime vedono come protagoni-ste indispensabili anche le aziende insediate nel territorio. La presenza di associazioni di ca-tegoria, società di certificazione e aziende di livello nazionale e multinazionale, consente da un lato di creare la necessaria rete di diffusione delle informazione e dei risultati a livello locale, regionale e nazionale e, al tempo stesso, offre la possibilità di estendere a livello regionale ed extraregionale metodologie e progetti, coinvolgendo ulteriori realtà produttive ed enti locali territoriale potenziali utenti delle proposte. Il Distretto include fra i suoi partner alcuni dei principali attori della ricerca nel settore dell’edilizia e delle infrastrutture di impianto, comunicazione ed efficienza energetica, che si ritengono tali non solo in qualità dei risultati di eccellenza testimoniati singolarmente (i Dipartimenti dell’Università di Pavia partecipanti, società di certificazione come Imq, aziende multinazionali e alcune fra le principali aziende leader a livello nazionale), ma perché la loro collaborazione, già parzialmente in atto e ulteriormente favorita dal Distretto, è garanzia di una sinergia positiva. Federazioni e associazioni di categoria a livello nazionale (Anie) e locale (Ance, Confedilizia, Associazione Industriali) assicurano inoltre l’impatto a livello industriale, economico e occupazionale sul territorio oltre che nell’ambito del distretto, che si prefigura come una struttura comunque aperta ad accogliere realtà di ricerca e produttive ed enti territoriali in un ambito più esteso. |
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INTESA CON IL COMUNE DI MILANO PER 200 CASE A SINGLE |
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Milano, 20 giugno 2012 - Regione Lombardia ha autorizzato il Comune di Milano ad assegnare 200 alloggi, di piccole dimensioni e di difficile fruizione (in stabili senza ascensori o situati in quartieri problematici), a single di età inferiore ai 50 anni, scorrendo le graduatorie. Il provvedimento è stato illustrato ieri in una conferenza stampa dall´assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti insieme all´assessore comunale Lucia Castellano. Massimo Utilizzo Del Patrimonio Pubblico - "Regione Lombardia, con una delibera, ha dato il via libera al Comune di Milano - ha spiegato l´assessore Zambetti - in modo da rispondere al bisogno abitativo da un lato e, dall´altro, da prevenire le occupazioni abusive". A beneficiarne saranno single di età inferiore ai 50 anni, che non si trovino in situazioni invalidanti. "Si tratta di un intervento - ha sottolineato l´assessore - che si inserisce all´interno di una serie di iniziative della Regione volte al massimo utilizzo del patrimonio abitativo pubblico, come l´assegnazione dei primi 30 alloggi, su 180, a membri delle Forze dell´ordine tra fine giugno e inizio luglio, e di altri 70 a dipendenti Atm provenienti da fuori regione, in particolari condizioni sociali: separati, divorziati o nuclei monoparentali". Aumentare Il Mix Sociale - I 200 alloggi oggetto dell´autorizzazione regionale, che verranno assegnati entro settembre, sono di piccole dimensioni, collocati ai piani alti e senza ascensore e in quartieri socialmente problematici. "Il nostro obiettivo - ha concluso Zambetti - è fare in modo che queste assegnazioni, che non devono essere assolutamente punti di passaggio per arrivare ad abitazioni più grandi, contribuiscano a creare nei quartieri quel mix sociale che ispira la politica abitativa della Regione e che fa crescere la qualità della vita di tutti". "Questo provvedimento - ha dichiarato l´assessore alla Casa e Demanio del Comune di Milano Lucia Castellano - è un positivo esempio di collaborazione fra le Istituzioni per dare risposte concrete alla città. Il problema dell´abitare ha molte facce e una di queste è rappresentata anche dagli alloggi piccoli o disagevoli, che non riescono a essere assegnati. Il Comune di Milano ha già pronto un elenco di 241 appartamenti con queste caratteristiche, sparsi su tutto il territorio. E abbiamo anche avviato la ricerca di soggetti potenzialmente interessati, contattando una cinquantina di persone, per le quali sono state già avviate 35 pratiche". |
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CASE: SINDACO ALEMANNO INCONTRA INQUILINI IN SCIOPERO FAME |
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Roma, 20 giugno 2012 – Ieri mattina il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, insieme al presidente del Iv Municipio, Cristiano Bonelli, delegato alla gestione delle problematiche degli inquilini delle case deli enti previdenziali, si è recato a piazza Ss Apostoli per incontrare e sostenere il presidio degli inquilini di Asia, Usb e Coordinamento dei Comitati Inquilini, che da ieri sono in sciopero della fame. Un’occasione per approfondire, direttamente con persone che vivono sulla propria pelle il dramma di poter perdere la casa o di vedersi raddoppiato l’affitto, il problema dell’emergenza abitativa, tema sociale che deve prescindere dalle appartenenze politiche. Motivo della protesta è la dismissione degli immobili ex enti previdenziali pubblici, oggi privatizzati, che fa correre seri rischi di perdere l’alloggio in cui vivono a circa 60 mila famiglie in Italia di cui oltre il 70% solo a Roma. Con loro il Sindaco ha preso l’impegno di sollecitare il ministro Fornero per la convocazione di un tavolo, già chiesto alcune settimane fa, con cui affrontare i problemi tecnici legati alla normativa vigente. Inviterà quindi a presentare in Parlamento una mozione unitaria che consenta di bloccare le dismissioni, congelare il rinnovo dei contratti e l’esecuzione sfratti, per avere modo in questo anno di cambiare la normativa vigente che non tutela in maniera adeguata gli inquilini. Alla Regione Lazio, che tra le deleghe ha anche la questione casa, il Sindaco chiederà di aprire un tavolo per valutare l’ipotesi di mettere a disposizione risorse, che la Regione ha, utili a favorire l’acquisto di immobili o da indirizzare, ad esempio, per attivare mutui agevolati. Il Sindaco infine, in considerazione anche dei già importanti numeri legati all’emergenza abitativa, interpellerà Questore e Prefetto per un blocco immediato degli sfratti per finita locazione. Lo comunica l’Ufficio Stampa del Campidoglio. |
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DISMISSIONI IMMOBILI EX ENTI PREVIDENZIALI , ALEMANNO SCRIVE A PREFETTO E QUESTORE |
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Roma, 20 giugno 2012 - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha scritto ieri al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e al Questore, Fulvio Della Rocca, in merito alle procedure di dismissione dei patrimoni immobiliari degli Enti privatizzati ex decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509. Di seguito il testo della missiva. “Si porta nuovamente alla massima attenzione delle Ss.ll. La delicata problematica delle procedure di dismissione, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, da parte degli enti previdenziali privatizzati (Enasarco, Empam, etc.) degli immobili di proprietà, di cui gran parte insistenti nel Comune di Roma, materia questa che sta generando una gravissima situazione di disagio a carico degli inquilini di detti enti. La situazione di disagio deriva da un lato dal rinnovo dei contratti di locazione con imposizione di rilevanti aumenti dei canoni, con conseguente rischio di sfratto e aggravamento dell’emergenza abitativa già in atto nella Capitale per tutti i soggetti con basso reddito che non si trovano nella condizione di poterli accettare; dall’altro, dalle modalità di determinazione dei valori di vendita da alcuni degli stessi enti intraprese, che, seppur attuative delle disposizioni normative di riferimento, costituiscono, nell’attuale congiuntura economica, un serio ostacolo all’acquisto degli immobili per la gran parte degli inquilini. Roma Capitale, che non poteva non farsi carico della questione afferendo la problematica al proprio territorio, si è quindi attivata, come conosciuto, proponendo l’istituzione di Tavolo tecnico istituzionale al fine di individuare ogni rimedio utile al superamento o mitigazione della descritta situazione. Il Tavolo tecnico, composto dai rappresentanti del Ministero del lavoro, del Ministero delle infrastrutture, del Ministero dell’economia, di Roma Capitale e della Prefettura di Roma, nel corso delle riunioni svoltesi il 13 marzo e il 28 maggio 2012, ha concordato sulla rilevanza sociale della tematica, nonché sulla sua specifica riferibilità al territorio di Roma Capitale, ma ha, al contempo, dovuto registrare che la legislazione vigente in materia lascia pochi margini di manovra per eventuali interventi in via amministrativa, stante sia la previsione ope legis della determinazione dei valori di vendita alla stregua dei prezzi di mercato, sia l’autonomia gestionale di cui gli enti in parola sono dotati. Ciò che, tra l’altro, ha comportato l’estrema diversificazione delle scelte a monte delle procedure attuative delle dismissioni, con la conseguenza di rendere vieppiù complessa la possibilità di intravedere un percorso solutivo equo ed univoco. Non pare dubbio, pertanto, che, al fine di conciliare le finalità pubblicistiche perseguite da detti enti mediante le dismissioni con l’intento – reso imprescindibile dall’emergenza abitativa già in atto – di attuare correttivi finalizzati ad assicurare una politica che rispetti prioritariamente le esigenze delle fasce di popolazione più deboli, la questione debba essere affrontata in via legislativa. Al riguardo, si ricorda che presso la Camera dei Deputati già pende una mozione (allegata) che impegna il Governo ad intervenire nel più breve tempo possibile per garantire, tra altro, una maggior tutela della posizione degli inquilini degli enti previdenziali privatizzati. Nelle more del raggiungimento dell’auspicata modifica della normativa vigente, nonché dell’obiettivo, fatto proprio dal predetto Tavolo tecnico, di cooptare gli Enti interessati dalle dismissioni nell’ambito dei propri lavori, al fine di pervenire, al contempo, ad una più approfondita valutazione degli elementi inerenti le diversificate strategie delle dismissioni e di stimolare in via di moral suasion, ove possibile ed utile, l’autonoma adozione di correttivi delle procedure di dismissione da parte degli Enti stessi, è imprescindibile assicurare che le future necessarie soluzioni volte a fronteggiare la problematica in parola non siano vanificate da eventi imminenti. Mi riferisco, in particolare, alla esecuzione di sfratti per morosità dagli immobili in parola, derivante come sopra detto dal rilevantissimo aumento dei canoni di locazione, che riguarda un elevato numero di residenti nel territorio della Capitale (60 mila famiglie in Italia, di cui oltre il 70% a Roma). E’ evidente, dunque, che la eventuale esecuzione degli sfratti, oltre ad aggravare drammaticamente la conosciuta emergenza abitativa già in atto nella Capitale, causerebbe insostenibili oggettivi riflessi di ordine pubblico di ampia portata, pregiudicando inoltre gli interessi e le aspettative di quanti hanno confidato, tenuto conto delle conosciute limitate disponibilità finanziarie, su una generale politica abitativa nazionale improntata ai valori dello sviluppo e dell’equità, e che si ritrovano, oggi, privi di quella tutela che sarebbe, invece, vieppiù imposta, tenuto anche conto dell’attuale congiuntura economica. Nel rappresentare, così, il perdurante e forte impegno di questa Amministrazione teso alla individuazione con le Amministrazioni centrali e territoriali competenti nella materia di ogni possibile soluzione utile ad affrontare a regime la problematica in discorso, si confida che le Ss.ll., con la sensibilità sempre dimostrata nell’affrontare le comuni problematiche istituzionali, possano condividere quanto rappresentato, assicurando, nell’ambito delle proprie competenze, ogni legittimo intervento volto ad escludere situazioni che possano determinare prevedibili tensioni sociali e conseguenti rilevanti problematiche di ordine pubblico difficilmente contenibili o risolvibili». |
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SOLO 5 MINUTI PER GIUDICARE UN CURRICULUM |
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Milano, 20 giugno 2012. E’ sempre meno il tempo che i direttori del personale dedicano all’analisi dei profili dei candidati per un nuovo posto di lavoro: in un caso su tre bastano meno di 5 minuti a bocciare un curriculum. Lo rivela un’indagine condotta dalla società di recruiting specializzato Robert Half tra 200 direttori risorse umane di imprese italiane. Il 32% del campione ha dichiarato di dedicare da 1 a 5 minuti per giudicare un curriculum, mentre un altro 37% impiega mediamente da 5 a 10 minuti. L’11% dedica a ogni profilo dai 10 ai 20 minuti del proprio tempo e appena un manager su dieci va oltre i 20 minuti. “Il tempo dedicato all’analisi dei curricula è un’indicazione utile, perché fa capire quanto sia importante la sintesi e la corretta organizzazione delle informazioni personali”, spiega Carlo Caporale, Associate Director di Robert Half. “Tuttavia, si tratta pur sempre di valori medi, che vanno letti considerando che, per ogni selezione, vengono analizzate decine e decine di profili: di conseguenza, i direttori del personale tendono a dedicare del tempo soltanto a quei pochi che contengono i giusti requisiti per la posizione da coprire, mentre sono molto sbrigativi con quelli che ritengono poco interessanti”. Quanto tempo impiegano, i direttori del personale, a giudicare un curriculum.
Fino a 5 minuti |
32% |
Da 5 a 10 minuti |
37% |
Da 10 a 20 minuti |
11% |
Più di 20 minuti |
10% | Fonte: Robert Half, 2012 Robert Half International è la società di recruitment specializzato con la più lunga tradizione al mondo ed è leader del settore a livello globale, con oltre 350 uffici tra Europa, Nord e Sud America, Asia, Australia e Nuova Zelanda. Fondata nel 1948, Robert Half International Inc. È quotata al New York Stock Exchange (Nyse: Rhi) e fa parte dell’indice S&p 500. In Italia, Robert Half ha quattro sedi – Milano, Torino, Genova e Roma – e opera attraverso quattro divisioni: Robert Half Finance & Accounting (recruiting di professionisti nelle funzioni di amministrazione, finanza e controllo), Robert Half Financial Services (supporta le istituzioni finanziarie nelle ricerca di profili di area Banking e Insurance), Robert Half Executive (assistenza su misura alle aziende nei processi di business intelligence e di ricerca dei migliori talenti nei diversi settori professionali) e Robert Half Management Resources (specializzata nella ricerca di temporary manager, offre assistenza alle aziende nel recruiting di professionisti altamente qualificati per progetti temporanei). |
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GLI ITALIANI SEMPRE BEN DISPOSTI NEI CONFRONTI DELL’IMPEGNO SOCIALE: AMBIENTE, E SOCIETÀ CIVILE AI PRIMI POSTI |
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Milano, 20 giugno 2012 – Solo il 44% degli italiani è personalmente impegnato nel sostegno di attività di responsabilità sociale, ma a parità di qualità e prezzo, più di un italiano su due (63%) acquista guardando all’impegno che le aziende produttrici hanno in ambito sociale. Un criterio quindi molto più importante della fedeltà al brand (indicato dal 21% degli italiani) e addirittura del design e dell’innovazione (primo criterio di scelta per solo il 16% contro una media mondiale del 29%), spesso citati come cavallo di battaglia dalle aziende che vogliono conquistare il consumatore del Bel Paese. Sono forse questi due i dati più significativi che emergono dallo studio goodpurpose 2012 realizzato tra gennaio e febbraio 2012 da Strategyone (la società di ricerche di mercato di Edelman) in 16 Paesi intervistando circa 8000 consumatori di più di 18 anni. In tempi di crisi, gli italiani delegano al Governo anche la responsabilità dell’impegno sociale - Il 93% degli intervistati italiani dichiara di essere stato colpito in qualche modo dalla crisi economica (contro l’85% della media globale), il 62% di aver ridotto lo shopping non necessario (51% la media globale), il 46% di aver smesso di risparmiare (28% globale). Colpiti dalla crisi, i consumatori italiani (55%), ma anche quelli di tutto il mondo (54%), sono convinti che dovrebbe essere il Governo a occuparsi dei problemi che affliggono la società. Solo il 18% ritiene che tocchi farlo a “persone come me”, il 12% alle organizzazioni umanitarie no-profit, il 6% alle istituzioni religiose e il 4% alle imprese. Curioso in un Paese di cultura cattolica come l’Italia che pochi fra gli intervistati ritengano la responsabilità sociale un compito della chiesa. L’ambiente resta sempre in cima ai pensieri degli italiani - Forse non coinvolti personalmente nel sostegno di attività a finalità sociale come nel resto del mondo, gli italiani hanno comunque una loro lista di priorità quando pensano all’impegno sociale. In particolare, sempre secondo i dati raccolti da Edelman nello studio goodpurpose 2012, ben l’87% è interessato alla protezione dell’ambiente in cui viviamo (ma era il 95% nel 2007), seguito a stretto giro dalla lotta alla violenza e agli abusi in famiglia (79%), dal miglioramento del sistema sanitario come anche dall’aiuto volto a migliorare l’autostima delle persone (entrambi al 78%). Da sottolineare che, rispetto al 2007, ci sono clamorose discese, come le uguali opportunità di educazione (-20%), l’aiuto per i diritti umani e civili (-19%) e la lotta alla riduzione della povertà (-21%), ma anche consistenti risalite, come il sostegno per la fame e i senzatetto (+14%), l’aiuto in caso di disastri naturali (+13%), la lotta contro la diffusione di malattie ed epidemie (+13%). Ma se non ci fosse la crisi e non si dovesse fare i conti con il portafoglio? Interessanti le risposte date dagli italiani se i costi non fossero un problema, se le loro scelte potessero avvicinarsi a quello che davvero sognano senza pensare al prezzo. Infatti, il 70% preferirebbe vivere in una casa “green” più che in una casa “grande” (30%); l’83% acquisterebbe prodotti locali più che di “design” (17%), l’82% sceglierebbe un’auto ibrida più che una macchina di lusso (18%) e il 57% sogna poi un lavoro con finalità sociali. E un’azienda, invece, è importante che sia impegnata nel sociale? Ovviamente la risposta è sì. Infatti, il 74% degli italiani consiglierebbe un prodotto di un’azienda impegnata attivamente nella responsabilità sociale, il 71% comprerebbe un prodotto o un servizio, il 70% condividerebbe un’eventuale esperienza positiva. Interessante anche scoprire che ben il 78% passerebbe a un brand competitor se solo fosse impegnato in scopi sociali, oltre ad acquistare più volentieri e con maggiore fiducia, aiutandolo anche nel sui gentili propositi. |
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GREEN GLOBE BANKING, DOPO LA CONSEGNA DEI PREMI LA PAROLA AI VINCITORI GREEN UBI E FIRA LE BANCHE PIÙ GREEN DELL’ANNO |
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Milano, 20 giugno 2012 - Ubi, la banca virtuosa che ha saputo puntare sui prodotti green oriented con il progetto ´Policy Ambientale´ si dichiara orgogliosa di ricevere il 5° Green Globe Banking Award. Per Fira Green Bank il Premio speciale Impatti Diretti è un risultato di tutto l’Abruzzo. I riconoscimenti, conferiti il 14 giugno scorso a Milano in occasione del 6° Green Globe Banking Conference & Award, testimoniano una modalità di fare banca che coniuga valore economico con valore ambientale. Presentata, inoltre, la 2^ edizione del Corso Executive in Green Banking per i futuri manager del Green. “Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento, che testimonia l´impegno profuso in questi anni per implementare una strategia green, partendo da interventi diretti di risparmio energetico e di materie prime fino alla promozione di iniziative ad hoc per sensibilizzare la clientela e tutti gli stakeholder. La Policy Ambientale, adottata nel 2008, è la sintesi di questo approccio”. Commenta così Simone Zavatarelli, responsabile Comunicazione Esterna di Ubi Banca, all’indomani dell’assegnazione del 5° Green Globe Banking Award ritirato lo scorso 14 giugno a Milano durante la sesta edizione di Green Globe Banking Conference. L’istituto bancario è stato premiato come il più green dell’anno per la sua visione strategica fortemente incline alla salvaguardia e alla sostenibilità ambientale tradotta in una vasta gamma di attività commerciali delle banche del Gruppo. Il Premio Speciale Impatti Diretti è stato conferito a Fira Green Bank (emanazione della Finanziaria Regionale Abruzzese) con il progetto Fira: la finanziaria che pensa eco-logicamente. "Un riconoscimento alla qualità, all´inventiva ed alla modernità - ha detto il Presidente di Fira, Rocco Micucci - che deve farci sentire tutti partecipi di un risultato che riguarda tutti noi e le potenzialità di questa Regione. L´abruzzo verde - ha concluso Micucci - deve trasformarsi nell´Abruzzo della green economy, perchè è questa la strada per contrastare la crisi". In occasione di Green Globe Banking Conference & Award è stato, inoltre, presentata la 2^ Edizione del Corso Executive in Green Banking destinato a manager bancari che partirà il prossimo 5 Ottobre 2012. “Green Banking è una grande opportunità di business, di impiego e di nuovi sbocchi occupazionali sia per le imprese sia per le banche” ha dichiarato il Prof Marco Fedeli, Fondatore di Green Globe Banking, sottolineando l’importanza di “conciliare la responsabilità ambientale che i cittadini richiedono alle imprese e allo stesso Paese con un intelligente modo di fare il proprio business. Ma per sfruttare al massimo le opportunità occorrono le giuste competenze, oggi ancora rare per dare forza allo sviluppo robusto della Green Economy ”. Il Corso, organizzato da Green Business Executive School, fornisce conoscenze e strumenti utili per la comprensione del Green Banking, con un taglio molto concreto e operativo accanto a lezioni di inquadramento e di scenario. La Green Business Executive School è una esperienza unica in Italia che non si dedica solo alla relazione tra banca e sostenibilità ambientale ma spazia nelle varie discipline green con l’obiettivo di offrire un servizio per il Paese e per le sue imprese formando professionisti eccellenti competenti nelle industry della Green Economy. “Dalla giornata del 14 giugno scorso – sottolinea Fedeli – sono emerse nuove esigenze e priorità a cui dare risposta. In particolare si è riscontrato un deficit di formazione e di comunicazione. Proprio per rispondere a queste criticità è nata la Scuola, accompagnata ora anche da Greenzone un nuovo laboratorio di comunicazione totalmente green oriented e che ha come scopo quello di divulgare, con rinnovata consapevolezza, lo stile green”. |
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LAZIO: POLVERINI, IN ARRIVO BANDO PER START-UP RETI |
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Roma, 20 giugno 2012 - La Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ieri mattina è intervenuta al convegno ‘Reti di impresa: etica, competitività e territorio’ organizzato dalla società regionale Sviluppo Lazio. Ad introdurre i lavori è stato lo stesso presidente della società, Massimiliano Maselli, cui è seguito l’intervento della presidente Polverini che ha presentato le iniziative che la Regione Lazio ha realizzato e sta programmando in materia di ‘contratti di rete’: “In questo momento di difficoltà - ha detto la presidente Polverini-, anche guardando ai dati positivi in termini di esportazione da parte del Lazio, la Regione sta incentivando le reti d’impresa. A breve sarà pubblicato un bando che garantirà lo start-up delle reti e creerà interventi di sostegno. Ci sarà anche un elemento di novità, una misura specifica per cui una grande impresa trascinerà in un processo di sviluppo in rete anche le piccole imprese”. Il bando prevede tre azioni principali. Start up reti, progetti per l’acquisizione di servizi reali avanzati finalizzati alla realizzazione di aggregazioni fra Pmi mediante la formalizzazione di un Contratto di Rete. Ricerca e sviluppo in rete Val (Valore aggiunto Lazio), progetti di aggregazione tra Grande Impresa e Pmi riguardanti innovazione di prodotto attraverso programmi di investimento in attività di Ricerca e Sviluppo. Investimenti in rete, progetti di aggregazione tra Pmi e Grande Impresa riguardanti investimenti innovativi per la realizzazione del Programma di rete”. “In questi giorni, inoltre - ha concluso Polverini - abbiamo iniziato una serie di incontri con Paesi esteri dotati di strumenti internazionali importanti per poter accogliere i nostri prodotti incentivando l’economia del nostro territorio, a cominciare dagli Emirati Arabi Uniti. Cerchiamo così, anche attraverso strumenti di diplomazia, di garantire alle nostre imprese elementi di stimolo, puntando sulla qualità dei prodotti e sulla creazione di nuovi posti di lavoro”. |
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IMPRESE: ABRUZZO, SPINGERE SU AGGRAGAZIONI CONCLUSO INNOVATION DAYS SU BREVETTI, GREEN ECONOMY,CLUSTER |
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Pescara, 20 giugno 2012 - Si è svolto il 18 giugno nella sede della Provincia a Pescara l´appuntamento conclusivo degli "Innovation Days", le giornate organizzate dall´Assessorato allo Sviluppo Territoriale della Provincia di Pescara sotto l´egida dell´Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Abruzzo ed in collaborazione con Invitalia, Finanziaria Regionale Abruzzese Spa e Abruzzo Sviluppo Spa. La giornata è stata dedicata ai cluster, dopo quelle relative ai brevetti, ai nuovi dispositivi innovativi per la pubblica amministrazione e alla green economy. Scopo degli incontri informare sulle opportunità e gli strumenti a disposizione di imprese e pubbliche amministrazioni, presentando casi reali di programmi ed iniziative innovative. Il vicepresidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, ha ricordato che "in un momento storico in cui l´economia ha mutato l´assetto dei mercati diversificando i consumi, è necessario stimolare e attuare nuove forme di intervento che privilegino le logiche di sistema, come le reti di impresa ed i poli di innovazione, alle quali è stata data dignità normativa nel disegno di Legge regionale per la promozione e lo sviluppo del sistema economico regionale, in fase di approvazione consiliare". Secondo il Vicepresidente "l´obiettivo dell´attuale Governo regionale risiede nel promuovere processi di costituzione e rafforzamento dei sistemi aggregativi di impresa, attraverso la realizzazione di un insieme strettamente coordinato di interventi diretti a favorire processi di estensione delle connessioni e dei collegamenti tra imprese, di crescita e rafforzamento dei rapporti imprenditoriali. E tale attenzione viene anche testimoniata dalle risorse che la Regione Abruzzo metterà in campo con i prossimi bandi a valere sul programma Abruzzo2015 e sui fondi Fas". Nel corso dell´incontro si è anche dibattuto sulle novità che riguardano il turismo nella nuova programmazione regionale, parlando diffusamente dei "Club di destinazione" e dei "Club di prodotto", in cui gli operatori pubblici e privati, su stimolo della Regione, potranno consorziarsi in società. |
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TRIESTE, ULTIMI BANDI DEL 7° PROGRAMMA QUADRO PER LE PMI: COME SCRIVERE UNA PROPOSTA DI SUCCESSO WORKSHOP GIOVEDÌ 21 GIUGNO |
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Trieste, 20 giugno 2012 - Un’occasione per approfondire le opportunità di finanziamento per il 2013 del Programma ‘Ricerca a beneficio delle Pmi’, l’iniziativa a supporto delle imprese che vogliano intraprendere processi di innovazione, allargando il loro network d’azione a livello internazionale o esternalizzando l’attività di ricerca presso laboratori pubblici e privati. L’evento, organizzato assieme da Apre Fvg Trieste ed Enterprise Europe Network di Area (inserito tra le attività informative del Comitato Apre Fvg) vede la partecipazione di German Valcarcel, dell’unità “Ricerca per le Pmi” della Research Executive Agency (Rea), e di un esperto internazionale nella gestione della Proprietà Intellettuale, che forniranno suggerimenti utili per presentare una proposta di successo. Il workshop, in programma giovedì 21 giugno dalle 9.30 alle 12.30 presso il Campus di Padriciano di Area Science Park, è rivolto a rappresentanti di imprese, istituzioni di ricerca e stakeholder interessati alle opportunità di ricerca e sviluppo del 7°Pq. Inoltre, grazie alla presentazione di buone prassi progettuali, i partecipanti potranno confrontarsi con aziende, Rtd performer e centri di ricerca che partecipano attivamente ai bandi del Settimo Programma Quadro. Le ultime call del Programma Ricerca a Beneficio delle Pmi del Vii Pq presentate durante il seminario usciranno ufficialmente il prossimo 10 luglio. Si parlerà anche di prospettive della ricerca per le imprese nella futura programmazione Horizon 2020. L’incontro si terrà in inglese e sarà disponibile un servizio di traduzione simultanea (It/en). |
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MOLISE: CRISI AZIENDE, IORIO INCONTRA I RAPPRESENTANTI DELLA FIOM-CGIL |
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Campobasso, 20 giugno 2012 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha ricevuto, nella mattinata di ieri, i rappresentanti della Fiom-cgil Molise, preoccupati per il futuro dei loro iscritti impegnati negli stabilimenti Fiat di Termoli, nella Dr di Macchia di Isernia e nei Cantieri Navali di Termoli, e per le aziende a queste collegate o comunque in difficoltà per l´attuale momento di crisi. Nell´incontro si è cercato di fare il punto sulla situazione ed il Presidente Iorio ha accolto volentieri l´invito a creare più tavoli di confronto a cui invitare i responsabili delle aziende e tutti i rappresentanti dei lavoratori. Ciò per comprendere anche le strategie future delle varie aziende e principalmente della Fiat alla luce dei rispettivi Piani industriali. «La Regione - ha detto il Presidente Iorio - è consapevole sicuramente dell´attuale condizione di crisi e intende essere, per quanto possibile e per quanto di competenza, vicino ai lavoratori, alle loro famiglie e parimenti alle aziende e alle loro varie problematiche». «È evidente che molte criticità - ha detto ancora il Presidente - hanno una dimensione nazionale e quindi sono legate a logiche molto più grandi di noi. Siamo determinati, ad ogni modo, a fare la nostra parte che è comunque sempre rivolta a chi in questo momento vive in difficoltà. Per quanto riguarda le asserite disparità di trattamento dal punto di vista stipendiale per gli iscritti della Fiom, il Presidente Iorio, anche a nome degli altri esponenti della Regione presenti (Michele Scasserra, Assessore alle Attività produttive, Riccardo Tamburro e Michele Petraroia, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Commissione Industria), ha evidenziato come sicuramente il Consiglio regionale vorrà farsi carico della questione assumendo un apposito Ordine del giorno». |
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MODENA, RISULTATO POSITIVO PER LE ESPORTAZIONI NEL I TRIMESTRE 2012 |
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Modena, 20 giugno 2012 - L’istat ha diffuso i dati relativi alle esportazioni delle province italiane nel primo trimestre 2012. Il dato modenese mostra un incremento rispetto al trimestre precedente pari a +1,0%, passando da 2.570 milioni di euro a 2.596 milioni. Ancora migliore il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente: +7,1%, valore più alto rispetto quello registrato nel quarto trimestre 2011 (+4,8%). Tale risultato conferma ciò che era emerso dall’indagine congiunturale realizzata dalla Camera di Commercio sulle imprese manifatturiere: le esportazioni stanno trainando l’economia della provincia. Il dato nazionale è anch’esso in crescita ma in misura inferiore a quello modenese (+5,5%), mentre la regione Emilia Romagna registra un +7,4%. Tra le province della regione, Modena si colloca al secondo posto dopo Bologna per valore di esportazioni, contribuendo per il 21,2% al totale export regionale, al terzo posto si posiziona Reggio Emilia (17,6%). Le variazioni rispetto al primo trimestre del 2011 vedono però i maggiori incrementi in alcune delle province con economie meno aperte alle esportazioni, come Piacenza che sale del +29,7% e Ferrara (+15,8%). Buona anche la performance di Parma (+10,7%), mentre Bologna mostra l’incremento più basso (+1,2%). L’andamento tendenziale dei settori economici mostra come miglior risultato la crescita dei mezzi di trasporto (+18,5%), che incrementano così la loro quota di export provinciale passando dal 21,3% al 23,3%. Buono anche l’andamento dell’agroalimentare (+10,1%), delle macchine e apparecchi meccanici (+6,6%) e del tessile abbigliamento (+5,6%). Infine positiva la ceramica (+1,9%) che migliora rispetto al dato del 2011 (+0,7%). Riguardo le aree geografiche, l’Africa del Nord e l’Africa Centro Sud mostrano i maggiori incrementi tendenziali (rispettivamente +43,0% e +30,3%), ma la loro incidenza sulle esportazioni totali modenesi rimane comunque molto modesta. Più significativa, invece, la crescita dell’Asia (+27,9%) che porta la sua quota di export dal 10,8% al 31 dicembre 2011 al 12,2% nell’ultimo trimestre; buona inoltre la tenuta degli Stati Uniti (+3,0%), che rimangono sempre il terzo paese come sbocco dell’export modenese (10,2%). D’altro canto migliorano anche le vendite verso il mercato più importante per le imprese modenesi: la Ue a 15 paesi, che raggiunge il +4,8% come incremento tendenziale e il 47,3% come quota di export. Infine, uno sguardo ai singoli paesi: al primo posto rimane sempre la Francia, con 331 milioni di euro, in aumento del +2,8%, seguita a ruota dalla Germania che però registra una crescita molto più sensibile (+11,1%); buona anche la performance dell’Austria (+10,3%), mentre risulta ancora in calo la Spagna (-2,4%). Gli aumenti più vistosi si registrano però verso due paesi extraeuropei: la Cina (+41,2%) che si porta così al sesto posto come sbocco per le merci modenesi e la Svizzera (+22,6%). |
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INFRASTRUTTURE: SICILIA ISTITUISCE SPORTELLO "SOS IMPRESA" |
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Palermo, 20 giugno 2012 - Da lunedi´ prossimo sara´ attivo l´indirizzo di posta elettronica sosimpresa@regione.Sicilia.it al quale potranno essere segnalati tutti i crediti che le aziende vantano nei confronti della Regione e che costituiscono vere e proprie sofferenze. Lo ha annunciato Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita´ Andrea Vecchio. "A disposizione - ha spiegato - metteremo anche un numero di telefono e due funzionari pronti a raccogliere e ordinare i dati relativi alla massa debitoria che l´amministrazione regionale ha nei confronti del mondo del lavoro e di quello delle imprese. Non intendiamo alimentare false illusioni ma, di certo, cercheremo di capire quali sono le criticita´ esistenti e cosa, di fatto, blocca i pagamenti e danneggia la nostra economia. Ma non solo: vorremmo capire se esistono altri colli di bottiglia per pareri o autorizzazioni che dipendono da questo assessorato". Vecchio e´, inoltre, pronto ad istituire presso l´assessorato anche una unita´ di crisi composta da personale interno e da rappresentanti di Confindustria, Ance, Consulta degli ingegneri e degli architetti. "Tutti a costo zero", tiene a precisare l´assessore. La task force avra´ il compito di procede ad un rapido esame degli elenchi di tutti i progetti ancora fermi, per individuare e rimuovere le cause che li bloccano. "Se non dovessimo fare in tempo a superare gli ostacoli esistenti - spiega Vecchio - avremo, in ogni caso, realizzato un documento che potra´ risultare prezioso per chi verra´ dopo di noi". L´assessore ha piu´ volte sottolineato la necessita´ di "accorciare le distanze tra la gente e l´amministrazione", ed ha puntato il dito contro "burocrazia, frammentazione dei poteri autorizzativi, parcellizzazione delle decisioni" , annunciando che devolvera´ il proprio compenso ad una onlus "che si occupa di problemi importanti". Infine, l´impegno ad individuare e a rendere disponibili circa duecento milioni di euro di fondi residui della legge 457 del 1978 per l´edilizia popolare. "La mia idea - ha spiegato - e´ quella di utilizzarli per mettere in sicurezza gli edifici scolastici". |
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SICUREZZA DEI PRODOTTI E MARCATURA CE: LE RISPOSTE ALLE DOMANDE DELLE IMPRESE AL VIA UN NUOVO CICLO DI INCONTRI DELLO SPORTELLO EUROP@ PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO PIEMONTESI |
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Torino, 20 giugno 2012 - Nei mesi di giugno e luglio 2012 si svolgerà un nuovo ciclo di seminari su tematiche comunitarie d’interesse per le imprese, organizzati dallo Sportello Europa (il servizio nato dalla collaborazione tra le Camere di commercio piemontesi con il supporto di Unioncamere Piemonte) e dal Settore Europa e Documenti estero della Camera di commercio di Torino nell´ambito della rete Enterprise Europe Network. Durante gli incontri verranno fornite informazioni pratiche per aiutare le imprese ad individuare la legislazione comunitaria applicabile al fine di garantire la sicurezza e di conseguenza la libera circolazione del prodotto nel mercato europeo e per chiarire i dubbi interpretativi in merito, con l’obiettivo di fornire assistenza operativa sulle problematiche relative alla marcatura Ce, rispondendo alle domande concrete delle imprese. Sarà inoltre presentata e distribuita gratuitamente la nuova guida della collana “Unione europea. Istruzioni per l’uso” pubblicata dallo Sportello Europa e dal Settore Europa e Documenti estero della Camera di commercio di Torino, dal titolo “Sicurezza dei prodotti e marcatura Ce - Il passaporto dei prodotti per il mercato comunitario”. La guida è stata realizzata in collaborazione con il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio Torino e con il Centro Estero per l’Internazionalizzazione. Gli incontri si terranno presso le Camere di commercio del Piemonte, secondo il seguente calendario: Camera di commercio di Torino - Centro Congressi Torino Incontra, via Nino Costa 8 martedì 26 giugno, ore 14.30; Camera di commercio di Alessandria - via Vochieri 58 giovedì 28 giugno, ore 14.30; Camera di commercio di Cuneo - via E. Filiberto 3 lunedì 2 luglio, ore 9.30; Camera di commercio di Biella - via Aldo Moro 15 lunedì 9 luglio, ore 9.30; Camera di commercio di Asti - piazza Medici 8 lunedì 16 luglio, ore 9.30. Lo Sportello Europa fornisce informazioni su politiche, finanziamenti, ricerca partner commerciali-produttivi e normative dell’Unione europea: le imprese possono porre i propri quesiti sulle tematiche comunitarie scrivendo a sportello.Europa@pie.camcom.it oppure telefonando al numero verde 848 800 229. |
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MILANO: IL SETTORE CARTA IN ITALIA, QUASI 26MILA IMPRESE |
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Milano, 20 giugno 2012 - Sono quasi 26 mila le imprese attive in Italia tra produzione e vendita, al dettaglio e all’ingrosso, di carta; oltre il 60% si occupa di commercio al dettaglio di articoli di cartoleria, una su cinque di commercio all’ingrosso mentre circa una su sei di fabbricazione. Tra le regioni prima la Lombardia (4.219 imprese attive, il 16,3% del totale nazionale), seguono Campania (3.430, il 13,2%) e Lazio (2.617, 10,1%). Napoli guida la classifica delle province italiane per numero di imprese attive nel settore, 1.978, rappresentando il 7,6% del totale; seguono Roma (1.947, 7,5%) e Milano (1.784, 6,9%). In un anno crescono soprattutto L’aquila (+15,5%), Vibo Valentia (+ 8,3%) e Catania (+6,3%). Interscambio. È di 12,7 miliardi di euro l’interscambio di carta e prodotti della carta in Italia nel 2011, 6,7 miliardi l’import e 6 miliardi per l’export. E l’interscambio cresce del 3,4% rispetto al 2010. La Lombardia guida l’interscambio italiano rappresentandone il 25,6%, seguono il Veneto (15,3%) e la Toscana (13,9%). Sicilia (+29%), Campania (+20,7%) e Friuli Venezia Giulia (+10,7%) le regioni che crescono di più in un anno. Il 77,6% dell’interscambio di carta e prodotti di carta si è diretto verso l’Europa, soprattutto l’Unione Europea (70,5%) mentre da 2010 crescono gli scambi commerciali con i Paesi dell’Asia Centrale (+58,8%), del centro e sud Africa (+26,2%) e con l’Oceania (+13,6%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese e Istat al Iv trimestre 2011 e 2010 in occasione del Convegno internazionale Sunpap Project “Nano Fibrillated Cellulose production, factors affecting quality, paper & board applications, risk and sustainability assessment” oggi a Milano che vede tra i partner Innovhub – Stazioni sperimentali per l’industria, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano – Divisione Stazione Sperimentale carta, cartoni e paste per carta. |
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BOLZANO: DA LUGLIO LO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE |
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Bolzano, 20 giugno 2012 - In via sperimentale in 4 Comuni verrà attivato a luglio lo Suap, Sportello unico per le attività produttive, previsto a regime dal 2013: Giunta provinciale, Consorzio dei Comuni e Camera di commercio hanno discusso il 18 giugno i dettagli operativi e il finanziamento del nuovo servizio "nato per ridurre la burocrazia e favorire insediamento e avvio di nuove imprese", ha detto il presidente Luis Durnwalder. Provincia, Comuni e Camera di Commercio: sono i tre enti ai quali cittadini e imprese devono normalmente rivolgersi per completare, da cima a fondo, una pratica burocratica. Attualmente questo significa doversi recare diverse volte in uffici diversi, con un´evidente perdita di tempo. In futuro, però, le cose cambieranno grazie allo sportello unico, iniziativa che prende spunto dal progetto governativo "Impresa in un giorno". Le modalità operative dello Suap (Sportello unico per le attività produttive) sono state delineate oggi nella seduta della Giunta provinciale con i rappresentanti dei Comuni e della Camera di commercio. Approvate le proposte elaborate dai tecnici riguardo al funzionamento dello sportello unico: chi vorrà fondare un´impresa o aprire una nuova sede potrà contare su un solo interlocutore a cui rivolgersi per il disbrigo delle pratiche necessarie. Lo sportello unico, già previsto per legge dalla Giunta provinciale, "vuole contribuire alla riduzione burocratica e alla semplificazione amministrativa", ha sottolineato il presidente Durnwalder. I neo imprenditori o le aziende interessate non dovranno più fare la spola tra gli uffici provinciali, comunali e camerali ma potranno contare appunto su un unico riferimento che si occupa di tutta la pratica e dal quale riceveranno la comunicazione che autorizza l´inizio dell´attività. Il Comune avrà 60 giorni di tempo per presentare obiezioni o chiedere chiarimenti. La gestione dei costi del servizio è suddivisa tra la Camera di commercio (60%), Provincia e Consorzio dei Comuni (40%), lo sportello sarà insediato alla Camera di commercio. "A luglio partirà in via sperimentale in 4 Comuni di dimensioni diverse, dal 2013 diventerà operativo a tutti gli effetti", ha spiegato Durnwalder. Per le professioni sanitarie e di libero professionista, che richiedono altri requisiti, lo sportello unico non sembra al momento applicabile. |
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ITALGRANITI, CIGS PER 213 LAVORATORI |
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Bologna, 20 giugno 2012 - Cassa integrazione straordinaria per tutti i 213 i dipendenti di Italgraniti Group degli stabilimenti di Casinalbo (Comune di Formigine, Modena) e San Martino in Rio (Reggio Emilia). Questo è il risultato del tavolo crisi tenutosi ieri mattina a Bologna in Viale Aldo Moro, al quale hanno partecipato, oltre alla Regione Emilia-romagna, la Provincia di Reggio Emilia, quella di Modena, la proprietà di Italgraniti Group, Confindustria Ceramica, le Rsu aziendali e Filctem-cgil. Lo scorso 26 gennaio, le parti avevano già sottoscritto un accordo di proroga della Cigs per ristrutturazione aziendale, per il periodo dal 1 febbraio 2012 al 31 gennaio 2013, proroga motivata, tra l’altro, da ulteriori investimenti impiantistici e tecnologici. I danni del sisma, che per lo stabilimento produttivo di San Martino in Rio non rendono possibile il proseguimento dell’attività di ristrutturazione prevista né l’attività produttiva stessa, senza la messa in sicurezza delle strutture danneggiate. Questo ha richiesto una rimodulazione dell’accordo. |
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COMO: “EX FERRIERE” FALCK: NASCERÀ UN POLO PRODUTTIVO PER LE IMPRESE |
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Como, 20 giugno 2012 - Un polo produttivo nato dal recupero di un’area industriale dismessa per sostenere la competitività delle imprese ed aumentare l’attrattività del territorio. Questa è l’ambiziosa sfida che la Camera di Commercio di Como e il Comune di Dongo si sono impegnati a realizzare nell’area “ex-ferriere” Falck, in collaborazione con altri 14 soggetti privati appartenenti al tessuto produttivo locale. “Il progetto prevede la riqualificazione produttiva ed ambientale degli oltre 40.000 mq dell’area attualmente in stato di degrado ed abbandono, senza interessare gli spazi attualmente utilizzati da Isotta Fraschini e, quindi, non preclude il proseguimento della sua attività che rimane di fondamentale importanza per Dongo e l´Alto Lago” – commenta Mauro Robba, Sindaco di Dongo. Il progetto è stato individuato dal Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo della provincia di Como nel corso delle ultime sedute quale ambito di intervento primario per il recupero e la re-industrializzazione di aree di crisi, incontrando il consenso ed il supporto fattivo di tutti i suoi partecipanti. Venerdì scorso (15 giugno 2012) è stata virtualmente posata la “prima pietra” presentando in Regione Lombardia la manifestazione di interesse a partecipare al Progetto sperimentale ´Aster´, per l’avvio di nuovi progetti di attrattività sul territorio. Passo fondamentale per accedere ai finanziamenti regionali e quindi reperire parte delle risorse necessarie allo sviluppo dell’intervento, stimate attorno ai 3.500.000 di euro. Il processo di recupero del futuro “Polo di Dongo” prevede, tra l’altro, la bonifica dei terreni, la realizzazione di strutture produttive efficienti e ad alto risparmio energetico e la creazione di uno sportello virtuale che fornirà una serie di servizi comuni alle imprese insediate e un concreto supporto al percorso di insediamento degli investitori, facilitandone l’iter burocratico e gli adempimenti autorizzativi necessari, nonché erogando informazioni utili alla risoluzione della problematica della copertura finanziaria dell’investimento. Un modello organizzativo, questo, che la Camera di Commercio di Como ha già sperimentato nel recupero del ex cotonificio Somaini di Lomazzo trasformato nel Parco Scientifico Tecnologico Comonext, che sarà disponibile a collaborare con il nuovo insediamento per condividere l’esperienza fin qui maturata. Sistema Como fa cerchio attorno ad un altro macro progetto a sostegno dello sviluppo del territorio e del tessuto imprenditoriale comasco che, oltre a valorizzare il patrimonio industriale esistente, genererà anche una ricaduta interessante in termini occupazionali in tutta la zona dell’Alto Lago. Un progetto emblematico per la qualificazione di una delle cinque macro aree territoriali della nostra provincia. “E’ un fatto importante per il territorio. – commenta Mauro Frangi, coordinatore del Tavolo per la competitività e lo sviluppo – Ancora una volta registriamo come ‘fare squadra’ tra gli attori istituzionali ed economici del territorio produca risultati benefici e virtuosi per lo sviluppo economico e sociale della nostra provincia. Un’area da anni dismessa potrà finalmente diventare un polo importante di sviluppo. Di creazione di ricchezza e di occupazione. E’ uno scenario possibile grazie all’impegno congiunto di Camera di Commercio e del Comune di Dongo che hanno saputo tradurre in un piano concreto di intervento le indicazioni emerse dal confronto tra tutti gli attori economico-sociali e istituzionali comaschi al Tavolo della Competitività”. Mauro Robba aggiunge “Riuscire a rendere nuovamente vitale e produttiva un’area importante come quella delle ex-ferriere è, al tempo stesso, una sfida e un impegno. Da tempo è un’area dismessa. Il progetto che abbiamo sviluppato potrà nuovamente renderla il luogo dove molte imprese torneranno a produrre e a generare ricchezza. Sono certo che alle 14 imprese che hanno oggi accettato la sfida, altre se ne aggiungeranno nei prossimi mesi. Imprese che continueranno a produrre nel nostro territorio anziché chiudere o spostarsi altrove. E che, per farlo, sono pronte a investire in prima persona”. “Il progetto presentato è l’unico messo in campo nel territorio della nostra provincia – conclude Mauro Frangi – e, anche per questo, ci auguriamo possa trovare il sostegno di Regione Lombardia e beneficiare dei finanziamenti previsti dal Bando “Aster”. Ma il segno migliore che quella imboccata è la strada giusta è la volontà delle imprese del territorio e del Comune di Dongo di proseguire comunque nell’iniziativa, anche se i finanziamenti regionali non dovessero arrivare. E’ un segno delle energie positive che il territorio è capace di generare. Energie che il nostro tessuto di piccole e medie imprese possiede in grande quantità e che il ‘lavoro di squadra’ aiuta ad emergere e a tradursi in iniziative concrete”. |
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ANIMA PUNTA SULLA SICUREZZA: NASCE UMAN SICUREZZA E ANTINCENDIO
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Milano, 20 giugno 2012 - Da oggi nasce un unico polo della safety in Anima che rappresenta un comparto da 1,7 miliardi di fatturato di cui oltre il 90% realizzato in Italia. Numeri realizzati attraverso il coinvolgimento di 11mila dipendenti con 7,25 milioni di euro di investimenti nel 2011. Oltre 100 aziende riunite in un’unica struttura per realizzare un passaggio culturale che riunisce i principali protagonisti del mondo della sicurezza in Italia. Le associazioni integrano così le singole iniziative e attività attraverso un programma comune per la promozione della sicurezza, a partire dalla cultura e dalla formazione degli operatori del settore. “Le aziende italiane che hanno cura delle proprie risorse più importanti, quelle umane, sono al riparo da rischi sempre più gravi che mettono a repentaglio non solo la salute dei dipendenti ma anche la credibilità e il valore dell’azienda stessa, fino a metterne in pericolo l’esistenza stessa - sostiene Sandro Bonomi, Presidente Anima, Federazione della Meccanica Varia di Confindustria - Un vero e proprio Polo della Sicurezza”. “Abbiamo coronato un percorso di sintonia con il mondo dell’anticendio che negli ultimi due anni ha evidenziato grande affinità con il settore dei Dispositivi di Protezione Individuale su tantissimi fronti - sintetizza Ernesto Bassetti, Presidente Assosic - Formazione e Cultura della sicurezza sono stati i denominatori comuni al centro degli incontri avuti con Uman e che hanno, ogni volta di più, confermato il valore della scelta di realizzare questa unione”. “All’interno di Anima e assieme ad Assosic abbiamo condiviso le linee guida che stanno alla base dello sviluppo della sicurezza in Italia - afferma Gianmario Malnati, Presidente Uman, Associazione Aziende Sicurezza e Antincendio - Tali e tante le opportunità emerse che abbiamo deciso di dare subito corpo a un’idea su cui da mesi stavamo lavorando”. Primo appuntamento l’assemblea congiunta nel prossimo mese di ottobre nel corso della quale verranno presentati i programmi e le attività “Uman Sicurezza e Antincendio” per il biennio 2013-2015. |
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ELETTO NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO UCIF CONSIGLI ITINERANTI A CASA DELLE AZIENDE PER ACCOMPAGNARE, ASCOLTARE E SOSTENERE |
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Milano, 20 giugno 2012 – Da poche ore sono state elette le nuove cariche sociali del Consiglio Direttivo Ucif, Unione Costruttori Impianti di Finitura, associazione federata ad Anima Presidente Ucif: Manuela Casali – Rösler Italiana Srl; Vice Presidente: Marco Leva – Imf Engineering Srl; Tesoriere: Marina Scavini – Savim Europe Srl. Consiglieri: Chiara Di Pierro – Fismet Industriale Srl; Paolo Colombaroli – Geico Spa; Sergio Castagna – Hubo Automation Srl; Renzo Boarino – Pangborn Europe Srl; Giovanna Goi – Tecnofirma Spa; Claudio Minelli – Verind Spa. “Il Consiglio Direttivo Ucif lavorerà nei prossimi due anni a stretto contatto con gli Associati, portando avanti e sviluppando iniziative e servizi concreti e immediatamente fruibili - dichiara il Presidente Ucif neoeletto Manuela Casali - In questa ottica si collocano i Gruppi di Lavoro Ucif: gruppi cui aderiscono volontariamente gli Associati a fianco dei Consiglieri per proporre e attuare un programma di lavoro. Tra i Gruppi di Lavoro più partecipati il Gruppo Marketing & Comunicazione e il Gruppo Tecnico. Grande attenzione sarà data al programma di formazione, che vedrà un percorso specifico sui temi legati alla finitura, in stretta collaborazione con Icim e a vantaggio del personale tecnico e commerciale delle aziende associate. Inoltre Ucif punterà a sfruttare le sinergie dell’accordo tra Anima e Sda Bocconi grazie all’esperienza sul campo che il noto istituto di alta formazione milanese possiede: i temi su cui si investirà ottenendo dei contributi utili per le aziende associate sono legati non solo al settore di riferimento della finitura ma anche alla green economy su cui la Sda Bocconi sta realizzando degli studi innovativi a livello internazionale - conclude il Presidente Casali”. |
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