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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Maggio 2013
PARLAMENTO EUROPEO, ANDERS FOGH RASMUSSEN: PIÙ COOPERAZIONE TRA UE E NATO  
 
Strasburgo, 16 maggio 2013 - Per mantenere la pace in Afghanistan e in Kosovo, e per combattere i pirati al largo della costa somala, la Nato e l´Ue hanno sviluppato delle forme di cooperazione integrate. Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha visitato il Pe il 6 maggio per discutere il futuro della difesa europea con la commissione agli Affari internazionali e la sottocommissione alla Difesa. Come valuta l´attuale cooperazione strategica tra Nato e Ue? Ogni giorno la Nato e l´Ue lavorano insieme in modo efficace. E rispetto allo sviluppo di risorse, riusciamo ad assicurare una certa complementarietà e ad evitare lo spreco di soldi. A livello politico, proviamo di superare gli ostacoli cercando soluzioni pragmatiche. Ho degli incontri regolari con i leader delle istituzioni europee, compreso il presidente del Pe. In generale quindi posso affermare che abbiamo una buona intesa. Come potrebbe evolvere questa cooperazione in futuro? Abbiamo bisogno di migliorare rispetto alle consultazioni politiche. Oggi organizziamo incontri formali solo su un tema: la Bosnia. E durante gli incontri formali non possiamo discutere di altro. È ovviamente una situazione assurda. E anche se la Bosnia è importante, credo ci siano molti altri temi da affrontare insieme. Quale dovrebbe essere il ruolo del Pe, la sola istituzione eletta direttamente? Dovremmo ricordarci che 21 paesi sono membri di entrambe le organizzazioni e che i loro cittadini hanno interesse a che Nato e Ue cooperino insieme. Sono molto contento di sapere che i deputati siano interessati alle politiche di sicurezza e difesa. Credo che non siano temi strettamente legati ai governi, ma anche ai deputati del Parlamento europeo.  
   
   
LA FIRMA DELL´ACCORDO DI ASSOCIAZIONE CON L´UE DIPENDERÀ DALLA PERFORMANCE DELL UCRAINA  
 
Bruxelles, 16 maggio 2013 - Fatta salva una futura decisione politica sulla possibile firma, ieri, la Commissione europea ha adottato le proposte di decisioni del Consiglio relative (i) alla firma e all´applicazione provvisoria, nonché (ii) la conclusione dell´accordo di associazione Ue-ucraina, che sarà trasmesso al Consiglio per l´ulteriore elaborazione. La Commissione ha accompagnato le due proposte con una dichiarazione politica (vedi sotto). Con la decisione odierna, l´Unione europea è un passo preparatorio necessario per essere tecnicamente pronti per l´eventuale firma dell´accordo di associazione (compresa la sua profonda e completa Free Trade Area - Dcfta) al vertice del partenariato orientale a Vilnius in sei mesi da oggi . L´ue ha sottolineato che sarà solo firmare se l´Ucraina crea le condizioni politiche necessarie. Adozione di oggi delle due proposte di decisione del Consiglio che consente tecnicamente all´Ue di andare avanti con le disposizioni preparatorie necessarie, senza voler anticipare una decisione: la firma dell´accordo resta subordinata un´azione determinata e progressi tangibili dalle autorità ucraine sui parametri di riferimento stabiliti dalla le conclusioni del Consiglio del 10 dicembre 2012 e devono essere valutati dagli Stati membri prima del vertice di Vilnius entro la fine dell´anno (le azioni di seguito dalle elezioni parlamentari ottobre 2012; affrontare i casi di giustizia selettiva e prevenire il loro ripetersi e andare avanti con la collaborazione -programma di riforme concordato). Prima di autorizzare la firma, gli Stati membri devono poter disporre di tempo sufficiente per le loro procedure interne, tra cui consulenza dei parlamenti nazionali. Presa in considerazione la lunghezza e la complessità dell´accordo, questo processo richiederà un minimo di sei mesi.  
   
   
IL PREMIO NOBEL IN MOSTRA A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 16 maggio 2013 - Nel 2012 l´Ue ha ricevuto il premio Nobel per la Pace per aver contribuito alla pace, alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti umani in Europa. Il presidente del Pe Martin Schulz ha partecipato alla cerimonia ufficiale a Oslo, accettando il premio a nome di "tutti i cittadini dell´Ue". Dal 16 maggio al 6 ottobre 2013 il premio sarà esposto al Parlamentarium, il centro visitatori del Pe a Bruxelles. La mostra, concepita dal Centro del Nobel per la Pace di Oslo, verrà inaugurata dal presidente Schulz. Sarà possibile ripercorrere la storia dell´Europa attraverso la risoluzione dei conflitti interni al nostro continente, attraverso le negoziazioni e i compromessi. Sarà possibile vedere la medaglia e il certificato del premio Nobel, scoprire cosa pensano i presidenti delle istituzioni europee del futuro dell´Ue e firmare il libro degli ospiti interattivo.  
   
   
UE; CONFERENZA INTERNAZIONALE DEI DONATORI: 3.250 MILIONI € MOBILITATI DALLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE PER RICOSTRUIRE IL MALI  
 
Bruxelles, 16 maggio 2013 - Una conferenza internazionale dei donatori ´Insieme per una nuova Mali´, organizzata dall´Unione Europea e la Francia, insieme con il Mali, si è svolta ieri a Bruxelles. Rappresentata ai massimi livelli, la comunità internazionale si è mobilitata con decisione a sostegno delle priorità di sviluppo del Mali. I donatori hanno assunto impegni finanziari pubblici, sulla base del piano per il recupero sostenibile del Mali 2013-2014 (Pred) presentato dal governo del Mali. Dei € 4343000000 budget necessario per attuare gli impegni finanziari, pred e promesse per un totale di € 3250000000, sono stati annunciati dai donatori. Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha osservato: ´E´ fondamentale che lo sviluppo sociale ed economico del Mali e il consolidamento di uno stato stabile costruito su solide basi democratiche vanno di pari passo con gli sforzi per stabilizzare il paese. Oggi segna un importante passo avanti nel rinnovamento sociale, economico e democratico del Mali. Assicurando l´aiuto promesso richiesto dal paese per raggiungere le sue priorità di sviluppo, la comunità internazionale ha inviato un forte segnale che, collettivamente, possiamo sentirci orgogliosi. Questo spettacolo di solidarietà è di fondamentale importanza per tutti maliani e il paese nel suo complesso, il cui futuro non riguarda solo l´intera regione del Sahel, ma la stabilità internazionale. L´unione europea è orgogliosa di essere in prima linea in questi sforzi. ´ Il presidente francese, François Hollande, ha detto: ´ Il Mali è sulla strada della ripresa. Si sta riprendendo la sua integrità territoriale, sta attivamente preparando per le elezioni presidenziali nel mese di luglio e, con la conferenza internazionale dei donatori a Bruxelles, sta facendo progressi nel suo sviluppo. ´ Secondo il presidente ad interim del Mali, Dioncounda Traore: ´La cooperazione tra il Mali e l´Unione europea risale ai primi giorni di indipendenza del nostro paese nel 1960. Tali rapporti sono diventati più forti e più diversificata nel corso degli anni e oggi l´Unione europea è il principale partner strategico del Mali. Lo svolgimento di questa conferenza internazionale dei donatori per aiutare lo sviluppo del Mali a Bruxelles, nel cuore dell´Unione europea, è la prova evidente del valore di questa collaborazione. Oltre a questa coraggiosa iniziativa per raccogliere fondi per la ricostruzione del Mali, l´Unione europea è fortemente impegnata nel processo di aiutare a portare il Mali fuori dalla crisi, sia da un punto di vista politico e della sicurezza attraverso la formazione per le forze di difesa e sicurezza attraverso l´Eutm e il supporto per le elezioni. Le prospettive per questa cooperazione è particolarmente promettente e sarà installato e funzionante al normale, anche ottimale, la velocità con l´attuazione del Fondo europeo di sviluppo 10 °. ´  
   
   
STIMA PER IL PRIMO TRIMESTRE DEL 2013 IL PIL DELL´AREA EURO GIÙ DELLO 0,2% E EU27 GIÙ DELLO 0,1% -1,0% E -0,7%, RISPETTIVAMENTE, RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE DEL 2012  
 
Bruxelles, 16 maggio 2013 - Il Pil è diminuito del 0,2% nella zona euro 1 (Ea17) e dello 0,1% nella Ue27 1 nel corso del primo trimestre del 2013, rispetto al trimestre precedente, secondo le stime rapide 2 pubblicati da Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione europea . Nel quarto trimestre del 2012, i tassi di crescita sono stati -0,6% e -0,5% rispettivamente. Rispetto allo stesso trimestre dell´anno precedente, il Pil destagionalizzato è sceso del 1,0% nella zona euro e dello 0,7% nella Ue-27 nel primo trimestre del 2013, dopo il -0,9% e -0,6% rispettivamente nel trimestre precedente. Nel corso del primo trimestre del 2013, il Pil nel Stati Uniti è cresciuto del 0,6% rispetto al trimestre precedente (dopo il +0,1% nel quarto trimestre del 2012). Rispetto allo stesso trimestre dell´anno precedente, il Pil è aumentato del 1,8% (dopo il +1,7% del trimestre precedente).  
   
   
EUREGIO - INFO DI MAGGIO  
 
Bolzano, 16 maggio 2013 - Sulla pagina web del Gect Europaregione Tirolo-alto Adige-trentino www.Europaregion.info  sono pubblicati i nuovi "profili" del mese di maggio dedicati alla Personalità, al Luogo e alla Questione giuridica del mese. Accanto alle varie rubriche informative Euregio informa (con video riferiti alle varie inizaitive poste in essere), news, eventi con le date in calendario di appuntamento d´interesse, ogni mese sulla pagina web dell´Euregio vengon pubblicati i Profili dedicati alla Personalità, al Luogo e alla Questione giuridica del mese. Come sottolinea la segretaria generale del Gect, Birgit Oberkofler, avvalendosi della pagina web, puntiamo a far conoscere la varietà che caratterizza i territori dell´Europaregione proponendo ai cittaidni esempi concreti e tematiche interessanti. Per il maggio 2013 "Personalità del mese" è Lorenzo Callegari, di professione cuoco e ristoratore della trattoria "Vecchia Sorni" presso Lavis di Trento, ha avuto i primi contatti con l´Euregio nella fase degli anni di apprendistato Il "Luogo del mese" presentato è Castel Tirolo, presso Tirolo (Bz), è il castello originario dei conti di Tirolo e la culla del territorio che da loro prende il nome. La questione giuridica del mese di maggio riguarda la tematica della libera circolazione dei lavoratori nell´Euregio ed è illustrata dall´esperto Domenico Rief. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all´Ufficio del Gect Europaregione Tirolo-alto Adige-trentino, in Viale Druso 1 a Bolzano, tel. 0471 406346, e-mail armin.Gluderer@europaregion.info    
   
   
FONDI COMUNITARI, PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE MARCHE E GUARDIA DI FINANZA PER MIGLIORARE I CONTROLLI E LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI.  
 
Ancona, 16 maggio 2013 - Migliorare l’efficacia delle verifiche sull’utilizzo dei finanziamenti dall’Unione europea. La Regione Marche e il Comando Regionale della Guardia di Finanza hanno sottoscritto un nuovo Protocollo che punta a conseguire questo obiettivo, sulla base dell’esperienza maturata con l’intesa siglata nel 2006. Il nuovo accordo, di durata quinquennale, estende la collaborazione a tutti i Fondi comunitari. In precedenza era limitata a quelli “strutturali”, ora coinvolgeranno anche quelli Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e Fep (Fondo europeo per la pesca). Inoltre è previsto un maggiore coinvolgimento delle strutture regionali per assicurare un’efficace e puntuale riscontro alle richieste di dati e informazioni che provengono dalla Guardia di Finanza. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto dal presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e dal Comandante Regionale Marche della Guardia di Finanza, Generale di Brigata Giovanni Mainolfi. “Attraverso questa intesa e nell’ambito delle rispettive competenze, prosegue il proficuo rapporto di collaborazione tra le due istituzioni per migliorare l’efficienza e la tempestività dei controlli sull’utilizzo dei fondi stanziati dall’Unione europea – ha affermato il presidente Spacca – Nel sessennio 2007/2013 le Marche hanno beneficiato di oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro di contributi europei. Lo stesso importo è prevedibile che sarà disponibile nella prossima programmazione 2014/2020. Lo scambio di comunicazioni tre gli enti e la circolazione delle informazioni tra le strutture coinvolte, di conseguenza, agevolerà le verifiche, a garanzia del corretto impiego delle risorse europee”. Il Generale di Brigata Giovanni Mainolfi ha rimarcato che “in un periodo caratterizzato, tra l’altro, dalla scarsità di risorse, diventa ancora più pressante l’efficiente impiego delle risorse comunitarie il cui contributo alla ripresa economica è senz’altro foriero di benefici effetti. Questa efficienza può essere certamente coltivata anche dall’interscambio informativo tra Regione e Guardia di finanza in vista di controlli più proficui. Questo è lo scopo ultimo del protocollo che oggi viene sottoscritto.” Il Generale ha poi ringraziato la Regione per la trasparenza, la collaborazione e la disponibilità sempre dimostrate nelle varie attività di controllo: un segnale “fortissimo” – ha detto – che le istituzioni danno alla comunità, a garanzia della trasparenza amministrativa nella gestione delle risorse europee. Il Protocollo d’intesa favorisce la sinergia tra le due strutture, in particolare per quanto riguarda lo scambio delle informazioni. Sulla base dell’esperienza maturata, si è ritenuto opportuno apportare alcuni aggiustamenti e integrazioni al precedente protocollo, rimuovendo le criticità riscontrate e rendendo più fattiva la collaborazione per garantire una “sana gestione finanziaria dei Fondi Comunitari”. Il nuovo protocollo è stato stilato a seguito di numerosi incontri che hanno coinvolto i rappresentanti delle Fiamme Gialle e i dirigenti delle strutture competenti nella gestione e nel controllo delle risorse Ue. La collaborazione si svilupperà principalmente utilizzando i sistemi informativi: l’analisi e l’incrocio dei dati in possesso delle due amministrazioni rafforzerà il monitoraggio, la sorveglianza e il controllo dei Programmi comunitari operativi e di futura realizzazione. La Regione, in particolare, garantirà il pieno accesso alle banche dati dei beneficiari dei finanziamenti e trasmetterà l’elenco di quelli soggetti ai controlli previsti dalle disposizioni nazionali e comunitarie. La Guardia di Finanza, a sua volta, comunicherà alla Regione l’avvio dei propri accertamenti, al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni. I referenti per l’attuazione dell’intesa saranno i dirigenti regionali delle strutture interessate e i Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro. Al Comando Regionale competerà, invece, la risoluzioni delle eventuali problematiche applicative.  
   
   
A PADOVA IL PROGRAMMA CENTRAL EUROPE 2014-2020.  
 
 Venezia, 16 maggio 2013 - “Grazie a Central Europe sono state già realizzate numerose utili iniziative di sviluppo e sono stati creati validi partenariati transnazionali che sicuramente daranno vita a nuove collaborazioni anche nel prossimo settennato”. Soddisfazione e fiducia ha espresso l’assessore veneto al bilancio e alla cooperazione transnazionale e transfrontaliera, Roberto Ciambetti, aprendo ieri a Padova le due giornate di lavoro dedicate al programma comunitario Central Europe, dall’analisi dei risultati conseguiti nel periodo 2007/2013, alla nuova programmazione 2014/2020. A Padova sono presenti tutti i partner del progetto e gli stakeholder, pubblici e privati, degli otto Stati (Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Slovacchia, Slovenia) che partecipano al programma, per contribuire, come recita il titolo dell’incontro a “definire Central Europe”, confrontandosi su temi quali l’innovazione, l’energia, i trasporti, le risorse ambientali e culturali, il lavoro e la formazione. Ciambetti ha ricordato che la Regione del Veneto ospita il Punto di Contatto Nazionale del Programma e ne presiede il Comitato Nazionale, in stretta collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, che è l’Autorità nazionale responsabile in Italia per l’obiettivo Cooperazione territoriale europea. “Nel corso del tempo – ha ricordato l’assessore – sono stati realizzati progetti concreti, con risultati visibili nel territorio e bene ha fatto la Commissione europea a confermare lo spazio di cooperazione per il periodo 2014-2020, con la prospettiva, che mi auguro si realizzi davvero, di allargamento alla Croazia”. “Per quanto riguarda la programmazione futura – ha continuato Ciambetti –, abbiamo davanti uno scenario abbastanza chiaro di quelli che per l’Unione europea sono gli obiettivi da perseguire con i fondi strutturali nei prossimi sette anni e i principi sui quali costruire i Programmi Operativi. Un ristretto gruppo di lavoro sta applicando un approccio metodologico che privilegia la concretezza e che vuole selezionare un numero limitato di priorità, mettendo a frutto le esperienze sin qui maturate e attraverso un accurato percorso di coinvolgimento del partenariato e dei soggetti interessati”.  
   
   
LOMBARDIA.EXPO2015, PRESIDENTE INCONTRA AMBASCIATORE BELGA  
 
 Milano, 16 maggio 2013 - Il presidente di Regione Lombardia ha Incontrato ieri, nei suoi uffici di Palazzo Lombardia, una delegazione diplomatica del Belgio, composta dall´ambasciatore Vincent Mertens de Wilmars e dal console a Milano Christian Lepage. ´Nel corso dei colloqui - ha detto poi il presidente al termine dell´incontro - l´ambasciatore ha confermato l´impegno del suo Paese alla partecipazione a Expo2015´. ´Sempre nell´ambito della visita - ha aggiunto lo stesso presidente - si è trattato delle relazioni economiche del Belgio con la Lombardia, anche in riferimento ai mesi futuri´.  
   
   
LA REGIONE LAZIO HA TROPPE LEGGI. ZINGARETTI: ORA TESTI UNICI PER SEMPLIFICARE LE NORME  
 
 Roma, 16 maggio 2013 - Oggi la Regione Lazio ha 5mila leggi e nessun Testo Unico. "Vogliamo avviare un grande processo di semplificazione per eliminare la burocrazia - ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti - Noi vogliamo una Regione che funzioni". La Regione sta lavorando per questo a Testi unici. Soprattutto in settori chiave, come l´Urbanistica, il Commercio, l´Accesso al credito e le Start up.  
   
   
DECRETO SBLOCCA DEBITI, 76 MILIONI CONCESSI AL COMUNE DI FIRENZE. ENTRO FINE MESE I PAGAMENTI  
 
Firenze, 16 maggio 2013 - Il tanto atteso sblocco dei pagamenti in virtù del D.l. 35/2013 ha avuto luogo. Lo comunica con soddisfazione l’assessore al bilancio Alessandro Petretto. La Ragioneria generale ha diffuso i dati relativi agli spazi finanziari concessi in deroga al Patto di Stabilità Interno. Degli 81 milioni di debiti residui al 31 dicembre 2012, corrispondenti alla richiesta del Comune di Firenze effettuata il 30 aprile scorso, sono stati concessi circa 76 milioni, come emerge dalla tabella allegata. Tutta la quota relativa ai debiti non estinti alla data dell’8 aprile 2013 è stata interamente concessa. Solo per i pagamenti effettuati prima del 9 aprile 2013 alla richiesta di 14 milioni sono stati concessi circa 9. La differenza è quindi complessivamente di circa 5 milioni. Questo è dovuto all’applicazione dell’accordo Conferenza Stato-città e Mef sul riproporzionamento degli spazi concessi dovuto al superamento (di circa 200 milioni) rispetto alla soglia di 5 miliardi stanziati. La copertura di 5 milioni residui potrà essere agevolmente ottenuta con la seconda fase di richieste che avrà luogo nel mese di luglio. Mentre il Comune provvederà, entro i tempi tecnici, a liquidare i residui debiti alla data di oggi di circa 37 milioni. Alla fine di questo processo il Comune di Firenze ricondurrà i tempi di tutti i pagamenti, in conto corrente e in conto capitale, entro limiti fisiologici e che le imprese considerano del tutto soddisfacenti. “Questo straordinario risultato – commenta l’assessore Petretto – è stato reso possibile da due elementi. Innanzitutto, l’efficacia del decreto legge. Dopo una serie spaventosa di provvedimenti governativi contro la finanza delle Amministrazioni Comunali, è finalmente arrivato un provvedimento che muove a favore e che avrà significativi effetti positivi, economici e occupazionali, nell’area fiorentina. A ciò ha contribuito in modo rilevante l’azione svolta dai deputati fiorentini, opportunamente allertati e aggiornati. In particolare l’onorevole Dario Nardella ha svolto un ruolo cruciale nella commissione attività produttive della Camera. In secondo luogo, tutto ciò è reso possibile grazie alla finanze in ordine del Comune di Firenze, che hanno consentito di disporre al momento della pubblicazione del decreto, delle liquidità sufficienti, senza dover ricorre ad anticipazioni comunque costose”.  
   
   
FINANZE: SERRACCHIANI, 48 MILIONI EURO PER ENTI LOCALI FVG  
 
Trieste, 16 maggio 2013 - "Con il decreto del Ministero dell´economia e finanze di ieri, che individua gli importi dei pagamenti da escludere dal patto di stabilità, per gli Enti locali della nostra Regione si apre l´accesso a quasi 48 milioni di possibilità di spesa". Lo afferma la presidente della Regione Debora Serracchiani. "È una buona notizia che dà respiro ai nostri Enti locali e che - prosegue - abbiamo ottenuto con l´impegno congiunto della Giunta, dei nostri parlamentari, dei tecnici e del sistema degli enti locali, cui ha risposto l´attenzione del Governo". Per Serracchiani "l´atto dell´esecutivo rappresenta un primo elemento di concreta soddisfazione per la Regione, che ci impegnamo a portare a compimento nel minor tempo possibile. L´attesa di questo decreto era grande non solo per gli Enti locali ma anche per le imprese che potranno beneficiare di un flusso di liquidità oggi - conclude - estremamente importante".  
   
   
TORINO: CAVAGLIA’ NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE LAVORO E ISTRUZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE  
 
 Torino, 16 maggio 2013 - Nuovo presidente per la Iii Commissione del Consiglio provinciale (Istruzione - Formazione Scolastica - Edilizia Scolastica - Formazione Professionale - Politiche attive ed attività di orientamento per il mercato del lavoro): Roberto Cavaglià, consigliere del Partito Democratico, ha sostituito il collega di partito Giuseppe Sammartano, da poco nominato capogruppo in Consiglio provinciale al posto della neodeputata Silvia Fregolent. Cavaglià è stato eletto ieri con 19 voti su 22 presenti (3 schede bianche). “Lascio con rammarico un incarico che amavo, in ossequio alla decisione del mio gruppo di non consentire doppi incarichi” ha spiegato Sammartano. “Sono orgoglioso del tanto lavoro svolto fin qui dalla Commissione, in una congiuntura resa particolarmente difficile dalla crisi economica”. “Continuerò nel solco aperto dalla presidenza Sammartano” sono state le prime parole del neopresidente Cavaglià, “consapevole come sono del ruolo strategico di una Commissione le cui competenze toccano profondamente le corde dei cittadini: l’istruzione e il lavoro sono alla base della vita di tutti”. Tra le prime incombenze della Commissione sotto la nuova presidenza Cavaglià, la visita alla ditta Selmat Automotive di Sant’antonino di Susa per conoscere e approfondire i problemi sorti recentemente nel rapporto con Fiat.  
   
   
CENSIMENTO: GLI ALTOATESINI SONO 511MILA, IL 20% DEI NUOVI NATI È STRANIERO  
 
Bolzano, 16 maggio 2013 - Una popolazione in crescita, con un´età media più elevata e con una struttura familiare in continua evoluzione. La fotografia dei 511.750 altoatesini l´ha scattata il 15° Censimento generale, da cui emergono alcuni dati particolari: il 20% dei nuovi nati ha madre straniera, il 44,7% dei figli viene al mondo fuori dal matrimonio. Dal censimento svolto lo scorso anno in Alto Adige dall´Istituto provinciale di statistica Astat in collaborazione con l´Istat, emerge che i residenti in Provincia di Bolzano sono 504.643, una cifra da aggiornare a 511.750 in quanto una parte della popolazione non è stata raggiunta oppure non ha voluto partecipare alle operazioni. Un quinto degli altoatesini (104.841) vive nel capoluogo, mentre il 56,4% è residente in paesi con meno di 10mila abitanti. La maggior parte dei comuni ha fatto registrare una crescita demografica, eccezion fatta per 26 località. "La crescita della popolazione rispetto al censimento di dieci anni prima è nell´ordine delle 42mila unità - ha spiegato il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder - ma è dovuta principalmente, ovvero per circa i due terzi del totale, al saldo migratorio". Proprio per quanto riguarda gli stranieri, che sono oltre 44mila, il presidente Durnwalder ha ricordato alcuni dati interessanti. "Il loro tasso di natalità è decisamente superiore a quello della popolazione autoctona (16,8 per mille contro 9,7 per mille), tanto che il 20% dei nuovi nati ha madre straniera. Il numero di stranieri nati in Italia e residenti in Provincia di Bolzano ha raggiunto le 6.140 unità: in futuro saranno loro i nuovi altoatesini, e bisognerà tenerne conto in fase di programmazione delle politiche legate, ad esempio, alla scuola e al lavoro. Servirà un maggiore impegno per l´integrazione". Quasi un terzo degli stranieri residenti vive a Bolzano (32,5%), e sempre nel capoluogo si registra anche la maggiore concentrazione percentuale con 13,7 stranieri ogni 100 abitanti. Il 50,6% delle persone residenti in Alto Adige sono donne, le quali hanno un´aspettativa di vita di 85,1 anni contro i 79,9 dei maschi. L´età media è passata dai 37,2 anni del 1991 ai 41,4 del 2011, "ciò significa che la popolazione sta invecchiando sempre di più - ha sottolineato Durnwalder - e anche di questo se ne dovrà tenere conto. Occorre sviluppare un sistema sociale in grado di reggere a questi cambiamenti, con particolare attenzione alle questioni pensionistiche". Altri dati interessanti emergono dall´analisi della struttura familiare. La composizione media delle 210mila famiglie altoatesine è di 2,4 persone, i single sono oltre 73mila, mentre i nuclei con un solo genitore sono 33mila. "Questi numeri - ha spiegato Luis Durnwalder - avranno effetti sulla programmazione in un settore chiave come quello dell´edilizia abitativa: servono più alloggi, ma con metratura ridotta rispetto al passato". Continua il calo dei matrimoni, soprattutto di quelli religiosi (oltre il 60% nelle vallate ladine, appena un quarto a Bolzano e Merano), circa il 30% delle unioni termina con separazione o divorzio, mentre il 44,7% dei figli nasce al di fuori del matrimonio (nel 1960 era appena il 6,1%). Il manuale demografico elaborato dell´Astat, con tutti i dati nel dettaglio, è disponibile sulla Rete Civica all´indirizzo www.Provincia.bz.it/astat  
   
   
VENETO, LAVORO: PROGETTI PUBBLICA UTILITA’ PER LAVORATORI DISOCCUPATI  
 
Venezia, 16 maggio 2013 - L´assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha incontrato ieri a Palazzo Ferro-fini, sede del Consiglio regionale, la 3a commissione consiliare presieduta da Luca Baggio, sul tema dei progetti di pubblica utilita´ per i quali il Consiglio regionale ha istituito, all´articolo 11 della legge finanziaria 2013, il Fondo per l´erogazione di un contributo per l´impiego di disoccupati per complessivi 5 milioni di euro. Ai componenti la commissione consiliare e´ stato consegnato il Report curato da Veneto Lavoro che illustra i risultati ottenuti nel triennio 2009 (quando e´ iniziato il loro utilizzo)- 2011. "I risultati conseguiti in questi tre anni sono stati molto positivi - ha detto Donazzan ai commissari – il lavoro è la nostra prima priorità e il buon esito del monitoraggio ci incita ad andare avanti in questa direzione. Il passaggio successivo che ci aspetta sarà la deliberazione con cui la Giunta regionale stabilirà i criteri di riparto per utilizzare, in modo semplificato e rapido rispetto all’attuale, le risorse previste dalla finanziaria regionale 2013”. I dirigenti regionali della direzione lavoro hanno prospettato una deliberazione regionale con i criteri di riparto delle risorse di 5 milioni di euro che punterà a procedure rapide di utilizzo dei finanziamenti, a forme di premialità per i Comuni che si aggregano e per l’individuazione di fundraising, a forme di finanziamento maggiore da parte della Regione per quei Comuni che cofinanzieranno più del 10% minimo stabilito, con costi di gestione dei progetti a carico dei Comuni, con tipologie di progetti (dai tirocini ai voucher ai contratti a tempo determinato) mirati sulle esigenze dei singoli lavoratori. Sono intervenuti anche il rappresentante di un consorzio di Comuni del trevigiano, la rappresentante del Patto per il lavoro del vicentino e della multiutility Etra spa di Bassano che hanno illustrato le specifiche positive esperienze realizzate nel settore che hanno tutta l’intenzione di proseguire. Questi in sintesi i dati del report di Veneto Lavoro: la Giunta regionale ha finanziato 288 progetti per complessivi 3.443.759 euro (923.279 nel 2009, 1.520.480 nel 2010, 906.240 nel 2011) con il coinvolgimento di 915 lavoratori. Nel 2012 la Regione ha messo a disposizione dell’iniziativa ancora 1.000.000 euro. Tenuto conto che il progetto regionale di pubblica utilità finanziato il 50% del costo del lavoro dei soggetti coinvolti, l’azione ha nel complesso movimentato nel quadriennio 2009-2012 risorse per il contrasto alla crisi per circa 8.850.000 euro. I lavoratori ancora al lavoro, dopo la conclusione dei progetti di pubblica utilità, hanno una tipologia di contratto a tempo indeterminato nel 33%, a tempo determinato nel 46% e con altre tipologie (tirocini, interinale, somministrazione, a progetto) nel 21%.  
   
   
BOLOGNA: POLITICHE SOCIALI - SCAMBI PEDAGOGICI, SABATO 18 MAGGIO UN SEMINARIO  
 
 Bologna, 16 maggio 2013 - “Accompagnare o invadere?” Questo il titolo del seminario, in programma sabato 18 maggio all’Auditorium di viale Aldo Moro 18, organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali della Regione. Un’occasione per parlare di sostegno alla genitorialità in area educativa, sociale e sanitaria: si discuterà, in particolare, sul valore e sull’importanza degli scambi per la progettazione pedagogica. Aprirà i lavori Teresa Marzocchi, assessore alle Politiche sociali (ore 9.15). A dieci anni dall’avvio, il seminario ripercorre gli esordi e l’evoluzione del progetto regionale “Scambi pedagogici”, che ha visto 50 Comuni protagonisti e circa 250 tra educatori, insegnanti, ausiliari e coordinatori pedagogici coinvolti. Se all’inizio (nel 2000) il progetto ha riguardato le diverse tipologie di servizi esclusivamente educativi (con lo scambio di esperienze tra coordinatori pedagogici, dirigenti scolastici, educatori dei servizi 0-3 anni e insegnanti), dal 2007 si è deciso di lavorare su alcune aree tematiche fondamentali: le diverse identità dei bambini e delle bambine, a partire dai contesti in cui vivono (famiglia, servizi educativi, scuola dell’infanzia), e le trasformazioni familiari, con particolare riferimento ai bisogni che padri e madri esprimono. Negli anni gli scambi hanno ampliato progressivamente il campo d’azione, in base alle indicazioni del Piano sociale e sanitario 2008-2010 della Regione. Lo sviluppo del progetto è proseguito anche nell’ultimo biennio, definendo ulteriormente il raccordo con i servizi territoriali dell’area sociale e sanitaria e degli assessorati regionali alle Politiche sociali e alle Politiche per la salute. Nei territori sono state avviate così diverse collaborazioni sperimentando insieme modelli organizzativi per progetti sull’evento della nascita, il pronto soccorso pediatrico e il lavoro con reparti di oncoematologia (nel caso di Parma), fino a realizzare interventi come “Nati per leggere” con le biblioteche e la pediatria di base, o programmi regionali legati all’autismo o agli incidenti domestici in collaborazione con le équipe di neuropsichiatria dei consultori.  
   
   
POLITICHE SOCIALI. DA OGGI AL 21 MAGGIO TORNA LA RASSEGNA RIGENERAZIONI MILANO CONTINUA AD ESSERE LABORATORIO DI DIRITTI CIVILI PER LE SECONDE GENERAZIONI DI ITALIANI  
 
Milano, 16 maggio 2013 - Una rassegna di iniziative dedicate alle cosiddette “seconde generazioni”, che diventa possibilità di riflessione, confronto culturale e sociale della comunità cittadina. Torna la rassegna “riGenerazioni”, giunta alla sua seconda edizione, che si svolgerà da, giovedì 16 maggio a martedì 21 quando, nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco - protagonisti i bambini e i ragazzi di Milano - il Comune conferirà la cittadinanza simbolica a tutti i milanesi, da 0 a 17 anni, nati in Italia, figli di genitori stranieri. “Milano si conferma una città laboratorio per i diritti - spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino - e in questo quadro si inserisce un’iniziativa simbolica e rilevante pensata, anche a seguito della mozione approvata dal Consiglio comunale, per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, che in Italia sono nati e nella nostra città vivono con le proprie famiglie. Saranno giornate positive, volte a discutere, ragionare, ri-conoscersi, nel nome della cultura del dialogo, del rispetto dell’altro da sé, della legalità”. Le iniziative di “riGenerazioni”, realizzate interamente a costo zero dal Comune di Milano in collaborazione con l’Icei (Istituto per la cooperazione economica internazionale) e con Rete G2 - Seconde Generazioni: l´associazione con cui l’assessorato ha aperto due mesi fa, presso l’Informagiovani di via Dogana 4, il G.lab, un laboratorio dedicato alla cittadinanza, e che ha portato alla realizzazione della campagna informativa riguardante i diciottenni “Una finestra sui tuoi diritti”. " riGenerazioni" è realizzato nell’ambito del progetto “Implementazione del Portale dell’Integrazione e sua gestione sperimentale a livello locale", effettuato in convenzione con Anci e finanziato interamente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - Direzione generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione. Ha l’obiettivo di implementare il Portale dell’Integrazione (www.Integrazionemigranti.gov.it) cofinanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi e sperimentazione di buone prassi a livello locale. Alcuni dati (Ufficio Statistica Anno 2011): I minori residenti (italiani e stranieri) a Milano sono 200.634. I minori stranieri residenti a Milano sono 45.793, il 22% del totale dei minorenni residenti a Milano. Il numero è quasi triplicato rispetto al 2001 (17.374) e già nel 2006 la cifra era quasi raddoppiata (34.575). Tra i minori stranieri residenti a Milano oltre 34.000 (il 74% dei 45.793) sono nati in Italia (quindi destinatari della cittadinanza simbolica). Le prime dieci nazionalità di stranieri nati in Italia e residenti a Milano sono: cinese, filippina, cingalese, marocchina, peruviana, albanese, ecuadoriana, salvadoregna, egiziana e romena. Gli stranieri minori residenti a Milano che compiranno 18 anni nel 2013 e che quindi potranno potenzialmente fare richiesta di cittadinanza sono 666. Alle ultime elezioni politiche e regionali hanno potuto votare per la prima volta 1.507 nuovi italiani residenti a Milano. I Paesi di origine delle ragazze e dei ragazzi che hanno richiesto e ottenuto in numero maggiore la cittadinanza sono: Filippine, Cina, Egitto, Sri Lanka e Perù.  
   
   
INFANZIA: UMBRIA, ALLO STUDIO UN PROGETTO PER REALIZZARE ASILO NIDO AZIENDALE  
 
 Perugia, 16 maggio 2013 - Conciliare le esigenze del lavoro con quelle della famiglia e facilitare i rientri lavorativi dopo la maternità o paternità: è l´obiettivo del progetto "Andiamo al Lavoro Insieme", avviato dalla Regione Umbria e sostenuto dall´Assessorato al Welfare e Istruzione, per la realizzazione di un "servizio educativo" aziendale o interaziendale al quale potranno aderire anche altre amministrazioni. "Si tratta per ora solo di un´idea, anche sollecitata dalle rappresentanze sindacali, in particolare dalla "Cgil" Funzione Pubblica della Regione Umbria, della quale stiamo verificando la fattibilità attraverso la somministrazione di un questionario ai dipendenti della Regione Umbria e - a breve delle amministrazioni che hanno dimostrato interesse - finalizzato a rilevare le esigenze dei lavoratori, nonché l´interesse per l´iniziativa - ha riferito la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welafare e all´Istruzione, Carla Casciari - Il nuovo servizio che intendiamo realizzare dovrà essere caratterizzato da flessibilità, così come richiesto dall´Europa, qualità ed innovazione pedagogica e sarà rivolto alla fascia di età dei bambini da 0 a 3 anni. Inoltre, si valuterà l´opportunità di strutturarlo in modo da accogliere bambini di una fascia di età più ampia ad integrazione della normale frequenza scolastica, oppure nei periodi di chiusura delle strutture tradizionali". "In pratica - precisa Casciari - l´iniziativa è volta a facilitare i rientri lavorativi dopo la maternità o paternità ma, in senso più ampio, si pone in una prospettiva di miglioramento della qualità di vita delle famiglie, rappresentando una reale forma di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro". Per realizzare ciò è indispensabile la rilevazione delle reali esigenze dei dipendenti e, a tale scopo, la vicepresidente al questionario pubblicato sul sito istituzionale ha allegato una lettera di accompagnamento. "In questa prima fase di verifica della fattibilità del progetto e per valutarne la portata - ha scritto la vicepresidente nella lettera - ritengo essenziale il vostro coinvolgimento per conoscere eventuali vostre esigenze ed opinioni in merito. Il contributo sarà fondamentale per costruire un progetto finalizzato a favorire il benessere organizzativo dell´ente e sostenere i compiti educativi e di cura delle famiglie". Concludendo Casciari ha ricordato che "l´Umbria da prima del 2010, vanta nei servizi per l´infanzia una percentuale di copertura, quindi di numeri di posti disponibili per i bambini, di oltre il 33 per cento, così come previsto tra gli obiettivi di Lisbona".