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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Giugno 2013
LOMBARDIA.PAC, ASSESSORE AGRICOLTURA: REGIONE ANTICIPA 70%  
 
Milano - ´Dopo una verifica con gli uffici ho deciso che porterò in Giunta la richiesta di un anticipo della Pac al 70 per cento per le aziende ordinarie e al 90 per cento per le imprese agricole che ricadono nelle aree colpite dal terremoto dello scorso maggio´. Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, intervenendo, oggi, in sede di audizione nella Commissione Viii Agricoltura del Consiglio regionale, che ha ascoltato i rappresentanti delle principali organizzazioni di categoria. ´Una decisione - ha spiegato l´assessore - obbligatoria vista la situazione dell´agricoltura, che ha subito pesanti conseguenze a causa anche del maltempo´. Giunta Disponibile - L´assessore ha spiegato di aver informato della grave congiuntura economica che colpisce il mondo agricolo ´i colleghi di Giunta, che si sono detti disponibili a farsi carico degli ulteriori oneri che l´anticipazione della Pac rappresenta per il bilancio della Regione Lombardia´. Mi Assumo Responsabilità - Il responsabile dell´Agricoltura ha poi affermato che ´in Europa la modalità dell´anticipo della Pac non è vista in maniera positiva. C´è - ha detto ancora l´assessore - chi vorrebbe contestarcela e aprire di conseguenza una procedura di infrazione nei nostri confronti´. ´Se verrà aperta infrazione - ha concluso - mi prenderò la responsabilità, perché siamo in una fase di crisi vera´.  
   
   
LOMBARDIA.RIFORMA PAC,ASS. AGRICOLTURA: LACRIME E SANGUE  
 
Milano - L´assessore all´Agricoltura, sempre nel corso dell´audizione in Viii Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, è voluto ritornare anche sul capitolo della nuova Pac, in discussione all´interno delle istituzioni europee. ´Chi vi dice - ha detto l´assessore - che questa Pac è frutto di una buona mediazione, racconta il falso: per la nostra filiera agroalimentare saranno lacrime e sangue. Se vengono infatti confermati i parametri annunciati, si prospettano esiti disastrosi per determinate produzioni lombarde´. ´A fronte di questa situazione mi sono permesso - ha continuato l´assessore - di dire agli organismi europei che, a questo punto, è meglio tenere il vecchio sistema d´aiuti, senza così chiudere il negoziato e utilizzare i parametri precedenti, perché qualsiasi proposta si prospetti da parte delle istituzioni sarà per il comparto lombardo negativa´.  
   
   
LOMBARDIA.PAC,REGIONE:SI PAGA INERZIA POLITICA A BRUXELLES ASSESSORI AD AGRICOLTURA ED ECONOMIA IL 4 GIUGNO A UNIONE EUROPEA  
 
Milano - ´Gli agricoltori lombardi e del Nord non sanno ancora quali saranno le conseguenze che graveranno sulle loro finanze nei prossimi sette anni se entrerà in vigore una qualsiasi delle proposte formulate sia dalla Commissione che dal Consiglio. Ieri abbiamo iniziato a renderci conto dei danni prodotti dall´inerzia della politica italiana e dall´assenza, di fatto, del Ministero´. E´ quanto ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, che, ieri, insieme al collega titolare dell´Economia, Crescita e Semplificazione, ha incontrato la delegazione lombarda a Bruxelles, per discutere del Bilancio europeo 2013 e della programmazione del quadro finanziario pluriennale 2014-2020, in relazione ai fondi che saranno erogati alla Lombardia per i fondi strutturali e per la Politica agricola comunitaria. Difesa Settore Diventa Necessità Improrogabile - ´Stiamo parlando di finanziamenti Pac, che in alcuni casi potrebbero avvicinarsi ai tre quarti dell´importo oggi percepito. Mi chiedo come, in una fase di crisi come l´attuale, qualcuno possa continuare a cantare vittoria per un negoziato che nella migliore delle ipotesi sarà un disastro´. ´E´ ora - ha aggiunto il titolare dell´Agricoltura - che qualcuno si prenda le responsabilità politiche di non aver salvaguardato e tutelato il comparto agroalimentare del Nord in modo adeguato. Da mesi insisto a dire che se non lo fanno gli altri dovremo iniziare a farlo noi. Servono la forza e la convinzione politica e il sostegno all´azione di Regione Lombardia, affinché questa necessità possa diventare realtà´. Effetti Negativi Su Aree Del Nord - Nel corso della loro visita gli assessori regionali hanno avuto incontri con il presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo, con il relatore al Parlamento Ue sulla proposta legislativa riguardante il finanziamento, la gestione e il monitoraggio della Pac e, infine, con l´ambasciatore italiano a Bruxelles. ´Incontri da cui è emerso chiaramente - conferma l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione - che quello che era stato sbandierato come un successo per la diplomazia e il Governo italiano si rivela ogni giorno che passa un disastro, i cui effetti saranno particolarmente negativi per le aree del Nord. Ma purtroppo ormai il danno è fatto. A questo punto l´ideale sarebbe prorogare la vecchia Pac, anche se temiamo che ciò non sia possibile´. Premiare Chi Sa Spendere Bene Fondi - Da qui alcune proposte. ´E allora - suggerisce l´assessore regionale all´Economia - occorre limitare i danni, agendo su due leve: da un lato i fondi aggiuntivi sul cosiddetto ´secondo pilastro´ devono poter essere spesi. Il ´Governo dei tecnici´, infatti, semplicemente non ha considerato che i co-finanziamenti regionali sono soggetti ai limiti del Patto di stabilità, per cui questi fondi aggiuntivi a oggi di fatto non esistono, fino a quando non verrà questo assurdo vincolo. Un´altra azione da intraprendere riguarda le cosiddette ´condizionalità´ previste dall´Unione europea, per cui in particolare occorre premiare le Regioni e i territori più efficienti nello spendere i fondi europei e più bravi a mettere in campo azioni efficaci. In questo modo si può favorire, giustamente, le Regioni del Nord´.  
   
   
LOMBARDIA.MALTEMPO,ASS.AGRICOLTURA:DA ROMA NESSUNA RISPOSTA CHIEDERÒ STATO DI CRISI ATTRAVERSO ATTO FORMALE DELLA GIUNTA  
 
Milano - L´assessore all´Agricoltura, davanti all´Viii Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, è ritornato sul tema della concessione dello stato di calamità naturale per l´agricoltura lombarda. ´Dal 24 maggio, giorno in cui ho scritto al Ministero - ha spiegato l´assessore - non è arrivata alcuna risposta ufficiale, se non un timido accenno da parte di un funzionario, che ha spiegato come il riconoscimento dello stato di calamità per la Lombardia non rientri ancora tra le priorità del Ministero e che comunque non sembra esserci uno stanziamento finanziario adeguato´. ´Tutto questo - ha commento l´assessore - è assolutamente inaccettabile, perché viene messo in crisi un sistema preponderante come quello lombardo a livello nazionale´. ´Stiamo concludendo la raccolta dei dati su base provinciale - ha proseguito - e, al termine, con uno scenario completo, chiederò che la Giunta approvi una delibera, in cui si dichiari lo stato di crisi per l´Agricoltura della Lombardia e contestualmente chiederò, con un atto ufficiale, il riconoscimento dello stato di calamità naturale al Ministero per le Politiche agricole´.  
   
   
PIANO REGIONALE DI SOSTEGNO PER LA DIFESA DEL BESTIAME DALLE PREDAZIONI SUI PASCOLI VIA LIBERA DELLA GIUNTA PIEMONTESE ANCHE PER IL 2013  
 
Claudio Sacchetto: “Nel corso del 2012 il Piano regionale ha permesso di finanziare i sistemi di difesa di 176 aziende zootecniche piemontesi. Anche quest’anno l’Assessorato all’Agricoltura ha accantonato risorse riservandole agli allevatori che con impegno e spirito di sacrificio portano al pascolo i propri animali. Il fenomeno delle predazioni è incrementato nel corso degli ultimi anni, la Regione deve sostenere, anche quest’anno, un comparto fondamentale e tradizionale che altrimenti rischia di essere compromesso” L’assessorato Regionale all’Agricoltura conferma anche per l’annualità 2013 lo strumento utile ad affiancare gli allevatori impegnati nell’attuazione di misure di prevenzione contro le predazioni. Mediante delibera di Giunta è stato a questo proposito approvato il “Piano regionale di intervento a sostegno dei costi per la difesa del bestiame dalle predazioni da canidi sui pascoli collinari e montani piemontesi”. Con il fine di dare attuazione al Piano, l’Assessorato Regionale all’Agricoltura ha destinato a tale scopo una somma pari a 287 mila euro. Potranno presentare richiesta di contributo tutti gli allevatori della Regione Piemonte che esercitano il pascolo o l’alpeggio di ovini, caprini, bovini o equini; le domande dovranno pervenire entro il 1° luglio 2013 alla Provincia (per i pascoli di collina) o alla Comunità Montana (per i pascoli di montagna). L’erogazione del premio sarà successiva alla redazione di specifica graduatoria regionale. I danni conseguenti alle predazioni da parte di canidi sui pascoli, in aumento negli ultimi anni, dimostrano l’urgente necessità di rafforzare le misure di prevenzione onde evitare, anche nella stagione che si appresta ad iniziare, di registrare un ulteriore incremento del numero di perdite a danno degli allevatori. Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “L’attenzione nei confronti della problematica legata alle predazioni a danno delle greggi e delle mandrie passa anche attraverso l’azione di prevenzione. Nel corso del 2012 il “Piano regionale di intervento a sostegno dei costi per la difesa del bestiame” -che ha definitivamente sostituito il Premio per il pascolo gestito- ha permesso di finanziare i sistemi di difesa di 176 aziende zootecniche piemontesi. In questo senso vi è grande soddisfazione, d’altro canto non vanno però dimenticati quei gravi episodi in cui non sono state evitate pesanti conseguenze a seguito di attacchi da parte di canidi. Anche quest’anno l’Assessorato all’Agricoltura ha accantonato risorse riservandole agli allevatori che con impegno e spirito di sacrificio portano al pascolo i propri animali. Il fenomeno delle predazioni è incrementato nel corso degli ultimi anni, e la Regione deve sostenere, anche quest’anno, un comparto fondamentale e tradizionale che altrimenti rischia seriamente di essere compromesso, con tutte le ricadute negative in termini economici, occupazionali e di conservazione del territorio montano”.  
   
   
CALABRIA: FINANZIATI I DANNI DA CALAMITÀ NATURALI IN AGRICOLTURA PER GLI ANNI 2011 E 2012  
 
L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra informa che il Ministero delle politiche alimentari e forestali ha disposto l’accredito in favore della Regione di 2.039.088 euro per gli eventi calamitosi del biennio 2011/2012, con prelievo dal fondo di solidarietà nazionale. L’importo era stato deliberato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Trematerra il quale spiega che “le risorse prelevate ed assegnate alla Regione dasono destinate ad aiuti economici per i danneggiamenti delle aree agricole causati dagli eventi calamitosi, dichiarati eccezionali dall’apposito decreto ministeriale”. Le aree regionali interessate dagli eventi riguardano: piogge alluvionali abbattutesi il 01/03/2011 su alcuni comuni della provincia di Reggio Calabria; piogge alluvionali abbattutesi tra il 22 ed il 23 novembre scorsi su alcuni comuni della provincia di Catanzaro; piogge alluvionali abbattutesi tra il 6 ed il 22 novembre 2012 su alcuni comuni della provincia di Reggio Calabria; eccesso di neve dal 6 all´8 febbraio 2012 sy alcuni comuni della provincia di Cosenza. Come si legge da decreto, in relazione ai fabbisogni accertati a conclusione dell’istruttoria delle richieste di spesa e tenuto conto delle esigenze prioritarie nell’erogazione degli aiuti, comprese quelle non soddisfatte con precedenti assegnazioni, saranno le Regioni stesse a provvedere alla ripartizione delle somme loro assegnate, tra le diverse tipologie d’intervento, previste dagli articoli 5 e 7 del decreto legislativo del 29/03/2004, n° 102, nel testo modificato dal decreto legislativo del 18/04/2008, n° 82.  
   
   
BASILICATA: RICAMBIO GENERAZIONALE  
 
“L’impegno annunciato dal Ministro delle Politiche Agricole De Girolamo a sostegno ai giovani agricoltori, ‘senza se e senza ma, è certamente positivo ma deve tradursi, nella nuova programmazione del Feasr-psr 2014-2020, in un rafforzamento di misure per favorire la ‘staffetta generazionale’ nei campi, tenuto conto che, al 2010, gli agricoltori lucani sotto i 40anni sono solo il 10 per cento del totale (5.200, di cui il 90 per cento sono conduttori, su circa 52.000 complessivi) e che la fascia d’età più numerosa è quella con oltre 54 anni d’età (31mila circa, il 59 per cento del totale)”. A dichiaralo il 3 giugno l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Benedettoo. “Non vorremmo – continua l’Assessore - che il dibattito su come agevolare l’ingresso di giovani nel mondo del lavoro e il ricambio generazionale, che si sta avviando di recente anche in Basilicata, si limiti ai settori industria, servizi e Pubblica Amministrazione. Pertanto, oltre ad accelerare l’iter dei decreti di concessione degli aiuti ai giovani agricoltori al primo insediamento, secondo le graduatorie approvate, all’interno dello sforzo del Dipartimento ad accrescere la performance finanziaria e migliorare i servizi di consulenza e formazione per la nuova generazione di imprenditori della terra, il primo punto fermo, riguarda la destinazione da parte degli Stati Membri del 2 per cento del massimale nazionale al pagamento di un premio supplementare del 25 per cento sugli aiuti diretti per i giovani agricoltori. Considerato l’ammontare dei pagamenti diretti previsto dalla riforma, il 2 per cento vale per l’Italia circa 79 milioni di euro, una cifra più che significativa se si considera che solo il 6 per cento degli agricoltori italiani sono giovani con meno di 40 anni. Dunque, l’orientamento confermato dal Parlamento Europeo è di mantenere il premio di primo insediamento che possa arrivare fino a 70 mila euro dando l’opportunità di incrementare il cofinanziamento ai progetti per il loro start up di un 20 per cento. Si tratta quindi di incentivi importanti per il ricambio generazionale che le Regioni e Pa potranno utilizzare per sviluppare un´agricoltura in cui i giovani possano sviluppare progetti che introducano innovazioni di prodotto, processo o di tipo organizzativo e/o commerciale. Un altro passaggio importante - spiega Benedetto- è quello di favorire la nascita e il consolidamento di reti di impresa tra giovani agricoltori con altri soggetti della filiera agro-alimentare. Ma è essenziale, innanzitutto, un passo indietro ed interrogarsi perché per le nuove generazioni lucane non è semplice avviare un’attività agricola, nonostante la formazione culturale che hanno avuto, le lauree, i diplomi e i corsi di specializzazione. Come in ogni settore, per mettere su un’azienda c’è bisogno di dote imprenditoriale, di soldi e di materie prime per avviare i lavori. In agricoltura i problemi principali che i giovani si trovano ad affrontare sono essenzialmente tre: la mancanza di terreni, la carenza di credito e la scoraggiante burocrazia. C’è poi da portare a termine l’ “operazione terra ai giovani” il patrimonio delle aree demaniali da dismettere che in Basilicata ammonta a circa 24mila ettari. E trovare il fattore terra oggi è una impresa quasi impossibile. I prezzi in Italia, come è noto, sono tra i più cari in Europa: 18mila euro per un ettaro a fronte dei 6.500 della Germania o dei 5.500 della Francia. Dunque - conclude l’assessore Benedetto - per ricostruire l’Italia bisogna ripartire dalla terra. Verifico che i giovani agricoltori sono pronti ad accettare la sfida, a prendersi la responsabilità della ripresa, accogliendo nel settore chi è rimasto senza lavoro e chi con la crisi un lavoro non l’ha mai trovato”.  
   
   
AGRICOLTURA: GIUNTA ABRUZZO, 1.2 MLN PER ATTIVITA´ DI PROMOZIONE  
 
Pescara - La Giunta regionale ha approvato l´Avviso pubblico relativo alla Misura 1.3.3 del Programma di Sviluppo Rurale (Attività di informazione e promozione), concernente le modalità e i criteri di presentazione delle domande di aiuto per azioni promozionali nel settore Vitivinicolo per l´annualità 2013. "Per questa Misura - ha spiegato l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo - sono disponibili fondi per complessivi 1.200.000 euro. La 1.3.3 del Psr "Attività di informazione e promozione", ha lo scopo di promuovere con adeguate azioni i prodotti agricoli di qualità, al fine di diffonderne il consumo, di favorirne l´aumento del valore commerciale, accrescendone il valore aggiunto ed espandendone gli sbocchi di mercato. Il lavoro realizzato in questi anni grazie proprio agli interventi sulla promozione ha dato ottimi frutti per le nostre aziende e l´economia abruzzese in generale. Attraverso la Misura infatti oltre alle fondamentali attività di informazione e promozione, le eccellenze abruzzesi hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra nel corso dei grandi appuntamenti fieristici nazionali ed internazionali". Gli obiettivi operativi della Misura sono: promuovere azioni di informazione nei confronti dei consumatori e degli operatori economici; informare i distributori sull´esistenza, il significato e i vantaggi dei sistemi di qualità applicati; informare i consumatori in termini di qualità, caratteristiche nutrizionali e metodi di produzione dei singoli prodotti; rendere consapevole il consumatore della positiva ricaduta ambientale delle produzioni ottenute con tecniche rispettose dell´ambiente e metodi biologici; favorire l´integrazione di filiera; incentivare iniziative di promozione sul mercato interno e comunitario. Sono ammessi alla partecipazione le Associazioni di Produttori, compresi i Consorzi di Tutela e loro associazioni. Le produzioni ammesse devono appartenere al comparto vitivinicolo ed essere state ufficialmente riconosciute ai sensi della normativa vigente ossia secondo i sistemi di qualità riconosciuti a livello comunitario. Sono riconosciute finanziabili ed eleggibili al cofinanziamento comunitario del Feasr tutte le spese documentate ed effettivamente sostenute dal beneficiario a far data dalla presentazione della domanda di aiuto sul portale Sian. Sono ammissibili a contributo i progetti di informazione e di promozione dei vini di qualità a Dop, Igp e biologici ufficialmente riconosciuti, che favoriscono la conoscenza delle qualità da parte dei consumatori e degli operatori del settore, nonché la loro diffusione e commercializzazione. Le Azioni proposte devono riguardare l´attività di informazione: comprendono le iniziative finalizzate ad accrescere il livello di conoscenza degli operatori, dei tecnici del settore e dei consumatori, sui processi produttivi e sulle attuali tecniche agricole, nonché sulle proprietà qualitative, nutrizionali e organolettiche dei vini oggetto dell´intervento attraverso la realizzazione di specifiche azioni, la produzione e la diffusione di materiale informativo; azioni promozionali: rivolte prevalentemente agli operatori del settore (buyers, ristoratori, stampa ed opinion leader) e non specificamente destinate ad indurre il consumatore all´acquisto di un determinato prodotto, finalizzate a sostenere le fasi di commercializzazione dei prodotti; azioni promo-pubblicitarie: rivolte prevalentemente ai consumatori, a condizione che non siano orientate in funzione di marchi commerciali, finalizzate ad accrescere l´immagine e la conoscenza dei prodotti.  
   
   
CALABRIA: PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013, APPROVATA LA GRADUATORIA DEFINITIVA  
 
È stata approvata la graduatoria definitiva delle domande di aiuto relative alla Misura 125 Azione 3 - annualità 2012 - del Programma di sviluppo rurale 2007/2013 della Calabria, che vede fra i principali beneficiari numerosi Consorzi di Bonifica della regione, oltre che ad alcuni comuni. “Sono molto soddisfatto – ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra - di poter dare risposta positiva a tutte le domande di aiuto pervenute e risultate ammissibili. I finanziamenti previsti dalla Misura 125 Azione 3- annualità 2012 ammontano a 625 milioni di euro ai quali vanno aggiunte le risorse prima diversamente collocate dell’importo di 1.504.174,00. Si raggiunge così la somma di 2.129.174,00 euro. Questo decreto – ha evidenziato ancora Trematerra - rappresenta un importante traguardo per l’intera amministrazione regionale e soprattutto per i Consorzi di bonifica del territorio calabrese, beneficiari dell’azione 3, che, in un questo momento di gravi difficoltà finanziarie, per la realizzazione di progetti di rilievo, possono trovare un valido sostegno nell’ambito del Psr Calabria 2007/2013”. La Misura 125, “Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale” -Azione 3, che rientra nell’Asse I del Programma di sviluppo rurale, è una misura intesa a ristrutturare e a sviluppare il capitale fisico, a promuovere l’innovazione e più specificatamente a migliorare la gestione della risorsa idrica, attraverso l’implementazione di sistemi informativi territoriali.  
   
   
RASSEGNA NAZIONALE DEGLI OLI MONOVARIETALI – I RICONOSCIMENTI ASSEGNATI.  
 
Sabato e domenica all’Abbadia di Fiastra – Tolentino (Mc) – si è tenuta la Rassegna nazionale degli Oli monovarietali, giunta al suo decimo appuntamento. Notevole il successo anche di questa edizione. Durante le giornate della Rassegna, ormai punto di riferimento consolidato a livello nazionale e internazionale per l’olivicoltura di qualità, diverse le iniziative tecniche, divulgative e promozionali con filo conduttore il ruolo degli oli monovarietali nelle strategie commerciali del settore. Diversi i riconoscimenti consegnati in occasione del Convegno dal titolo “1 varietà – 1 olio – 1 territorio, 10 anni di Rassegna Nazionale degli oli monovarietali”. In particolare, agli “oli di eccellenza nell’ambito delle tipologie monovarietali più rappresentate” (varietà con almeno 10 campioni pervenuti alla Rassegna e con un punteggio al Panel test maggiore o uguale a 8,2): Ascolana Tenera - Soc. Agr. Il Conventino di Monteciccardo, Monteciccardo (Pu) - Marche Casaliva - Az. Agr. Comincioli, Puegnago del Garda (Bs) – Lombardia Coratina - Az. Agr. Caputo Maria, Molfetta (Ba) – Puglia - Az. Agr. “Le Tre Colonne” di Salvatore Stallone, Giovinazzo (Ba) Dritta - Az. Agr. Palusci Marina, Pianella (Pe) - Abruzzo Frantoio - Az. Agr. Buonamici di Cesare Buonamici, Fiesole (Fi) – Toscana - Frantoio Franci, Montenero d’Orcia (Gr) - Toscana Itrana - Az. Agr. Alfredo Cetrone, Sonnino (Lt) – Lazio Moraiolo - Frantoio Franci, Montenero d’Orcia (Gr) Raggia - Az. Agr. Pacioni Barbara, Montegranaro (Fm) - Marche Ravece - Az. Agr. Giacobbe Anna Maria, Flumeri (Av) – Campania; - Agriturismo Fontana Madonna, Frigento (Av) - Campania Per le “varietà autoctone di nuova presentazione” (varietà autoctone catalogate, non pervenute alle edizioni precedenti della Rassegna) : Bella di Cerignola – Frantoio oleario Claudio Di Mercurio, Penne (Pe) – Abruzzo Fort – Az. Agr. Paolo Bonomelli Cà Rainene, Torri del Benaco (Vr) – Veneto Majorca – Soc. Agr. Corte Olìas s.S., Escalca (Ca) - Sardegna Gentile dell’Aquila – Az. Agr. Crugnale, Pettorano sul Gizio (Aq) – Abruzzo Lazzero – Az. Lugadoro, San Vincenzo (Li) – Toscana Miniol – Az. Agr. La Zadruga, Toscolano Maderno (Bs) – Lombardia Ogliastrino - Az. Agr. Ilario, Ilbono (Og) – Sardegna - Oleificio Demuru Paolo, Ilbono (Og) – Sardegna Rasara – Frantoio di Cornoleda, Cinto Euganeo (Pd) – Veneto Rustica – Az. Agr. Crugnale, Pettorano sul Gizio (Aq) – Abruzzo Scarpetta – Az. Agr. Tummolo Savino, Lavello (Pz) – Basilicata Trep – Az. Agr. Paolo Bonomelli Cà Rainene, Torri del Benaco (Tr) – Veneto Verdello – Az. Agr. Milio Giulietta, Ficarra (Me) – Sicilia - Az. Agr. Tortora, Patti (Me) – Sicilia Nel gioco a squadre “Indovina la varietà”, questo il piazzamento registrato: 1° squadra classificata: “Puglia – Trentino”, composta da Lidia Antonacci, Gianfranco Bonamico, Attilia Lorenzini 2° squadra classificata: “Coraliva” (Puglia, Trentino), composta da Andrea Serrilli, Giustiniano Serrilli e Furio Battelini 3° squadra classificata: “Sama” (Sardegna, Marche) composta da Leonardo Delogu, Antonella Ascani e Livio Giovenali. Il Convegno “1 varietà – 1 olio – 1 territorio: 10 anni di Rassegna Nazionale degli oli monovarietali”, ha visto circa 120 partecipanti. Al termine, è stato presentato il volume a cura dell’Assam, “Oli monovarietali” edito dalla Casa Editrice Il Gabbiano e il catalogo nazionale degli oli monovarietali edito dal Gruppo 24 ore. Alla mostra mercato degli oli monovarietali, presso il Cellarium, erano presenti 27 aziende dalle regioni Marche, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Toscana, Basilicata, Umbria, Campania. Centinaia i visitatori che hanno partecipato agli eventi gastronomici “Mangiando si impara” dove gli oli monovarietali hanno incontrato i prodotti della biodiversità, mentre sono stati una sessantina i partecipanti all’ iniziativa “Oli monovarietali e nordic walking”, che ha coniugato sapore, attività fisica, salute e ambiente.  
   
   
LA REGIONE LAZIO SBLOCCA 41 MILIONI DI FONDI DALL´EUROPA PER L´AGRICOLTURA  
 
La Regione Lazio sblocca 41 milioni di euro di fondi europei per l´agricoltura che andranno a molti Comuni e a molti progetti per migliorare la qualità della vita della campagna, la promozione di un´idea bella di turismo fondata sull´enogastronomia e su un patrimonio rurale che va tutelato, perché produce lavoro e sviluppo. Si tratta di risorse nell´ambito del Psr 2007/2013 legati ai Pit, i Progetti i integrati territoriali. Nello stesso tempo sono state semplificate le procedure di accesso ai fondi, per evitare la perdita dei finanziamenti, che se inutilizzati tornerebbero a Bruxelles secondo la regola del disimpegno automatico. "Con questo investimento - ha detto il presidente della Regione, Nicola Zingaretti - vogliamo sviluppare la qualità dell´agricoltura, la funzionalità e il sostegno al turismo e agli agriturismi. Questi progetti erano bloccati per alcuni vincoli burocratici, che abbiamo risolto". Questo piano, ha spiegato l´assessore all´Agricoltura, Sonia Ricci, "sono una modalità innovativa di accesso alle risorse che mette in relazione più Comuni, più enti e più aziende con un´idea di sviluppo comune, attraverso la definizione di una strategia condivisa". Un´idea che permette di valorizzare le richieste del territorio. Come? "Fino a ieri venivano finanziati solo 6 progetti, oggi con questo provvedimento, saranno 21", ha ricordato Ricci. "In tre mesi - ha sottolineato il presidente Zingaretti - abbiamo lavorato molto sulla programmazione europea: abbiamo iniziato con lo sblocco dei primi 30 milioni che si erano arenati, proprio sull´agricoltura, poi abbiamo messo in campo 150 milioni per le imprese, oggi ne aggiungiamo altri 41, per un totale di oltre 220 milioni di euro dall´Europa. Si tratta di uno sforzo enorme - ha ricordato - per evitare che queste risorse tornino a Bruxelles. I fondi europei sono soldi nostri, l´unica grande risorsa per lo sviluppo del Lazio nei prossimi 8-10 anni, e perderli sarebbe una doppia beffa, perché non coglieremmo una grande opportunità e finiremmo per finanziare lo sviluppo di altri Paesi europei".  
   
   
ROMA - MADE IN ITALY: IL GUSTO ITALIANO CONQUISTA LA COSTA AZZURRA  
 
Si è conclusa il 2 giugno la nona edizione della manifestazione “L’italie à table”, l’evento enogastronomico organizzato da Patrizia Dalmasso, Presidente Camera di Commercio Italiana di Nizza, che quest’anno si è tenuto dal 30 maggio al 2 giugno. L’iniziativa, diretta a promuovere l´eccellenza della produzione italiana come espressione unica di gusto, storia, qualità e tradizione, è una vetrina di grande prestigio per sostenere i produttori italiani, diffondere la conoscenza della gastronomia italiana, ed incrementare la domanda di prodotti italiani di qualità; sia sul mercato francese sia, complice il grande richiamo turistico della Costa Azzurra, su quello internazionale. Intervenendo alla manifestazione, il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, ha sottolineato come “L’opportunità più rilevante che si presenta oggi per il nostro Paese è costituita dall’export e l’agroalimentare, nonostante il difficile contesto economico, resta un settore di punta del Made in Italy. Il consolidamento della posizione nei mercati europei attraverso manifestazioni come L’italie à Table – ha aggiunto Dardanello - acquisisce quindi un ruolo di estrema importanza per le nostre Pmi”. Oltre la metà delle esportazioni effettuate dall’Italia sono rivolte verso Paesi appartenenti all’Unione Europea. Tra questi, la Francia mantiene una posizione privilegiata, collocandosi al secondo posto, dopo la Germania, con una quota dell’11,6% dell’export. In particolare, la regione Paca (Provence, Alpes, Côte d’Azur) si conferma come uno dei principali partner commerciali per l’Italia, al punto che quest’ultima ricopre il primo posto tra i Paesi importatori in questa zona, con una quota pari al 26,67% del totale delle importazioni dell’area. Nel corso della manifestazione - cui quest’anno hanno preso parte 150 espositori provenienti da 12 regioni italiane (Sardegna, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Puglia, Calabria, Lombardia, Toscana, Marche e Sicilia) - sono stati consegnati a 13 ristoranti italiani i riconoscimenti del marchio di certificazione di autenticità italiana nell’ambito del progetto “Qualità Italiana”:i più italiani della Costa.  
   
   
CALABRIA: RIMESSI NEL SISTEMA AGRICOLO 44 MILIONI DI EURO  
 
L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra fa sapere che l’autorità di gestione del Psr Calabria ha provveduto ad inoltrare la notifica che propone di rimettere nel sistema agricolo 44 milioni di euro, ad oggi diversamente allocati, che andranno ad accrescere le potenzialità di spesa su altre misure all’interno dell’Asse 1 del Psr Calabria per le quali sussiste un’imponente domanda. L’assessore Trematerra ha espresso apprezzamento per i tempi rapidi entro i quali si è arrivati ad una modifica “che punta – ha dichiarato - a sfruttare le risorse al meglio e senza sprechi”. “Mi sembra – ha detto ancora Trematerra - che ci siano tutte le condizioni affinché il sessennio della programmazione si possa concludere nel migliore dei modi, ma soprattutto sono certo del fatto che tutto il comparto del Programma di sviluppo rurale Calabria darà vita ad un nuovo e scrupoloso ciclo di programmazione che faccia tesoro delle esperienze già fatte e che analizzi, quindi, sia i punti di forza che le debolezze riscontrate”. Il documento è stato proposto alla Commissione europea, dopo che lo scorso 19 aprile, in un incontro tenutosi a Bruxelles, l’assessore Trematerra, coadiuvato dal dirigente generale Giuseppe Zimbalatti e dalla stessa autorità di gestione, aveva illustrato un’ipotesi di rimodulazione delle risorse del programma che tenesse maggior conto delle reali esigenze del territorio e delle realtà locali. Pertanto, la modifica proposta, consente maggior sostegno ai beneficiari privati e pubblici, proprio nella parte finale della programmazione 2007/2013.  
   
   
TARIFFE ARIF ACQUA PER USI IRRIGUI: LA PRECISAZIONE DELLA REGIONE PUGLIA  
 
L’assessore alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni, ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla questione delle tariffe irrigue degli impianti regionali collettivi di irrigazione in concessione a Arif. “Tanto rumore per nulla – dichiara Nardoni – la delibera della giunta regionale 858/13 sulle tariffe irrigue di Arif rappresenta solo un atto di indirizzo e pianificazione, previsto dalla legge regionale 3/2010 istitutiva dell’agenzia Arif, con la quale si fissano i criteri per la determinazione delle tariffe e dei canoni irrigui”. “Con lo stesso atto la Giunta, senza stabilire la decorrenza degli aumenti delle tariffe, definisce anche la necessità di intervenire sugli impianti con interventi di ristrutturazione e investimenti necessari per ridurre i costi energetici e di gestione degli stessi”. “Si tratta – prosegue – di un primo passo necessario per definire una politica di tariffazione dell’acqua per uso agricolo che, adottata congiuntamente agli interventi sugli impianti, consentirà di razionalizzare ed ottimizzare l’uso delle risorse idriche, oltre che rendere omogenei i costi dell’acqua per uso irriguo emunta dai pozzi regionali, sia che gli stessi siano gestiti dai consorzi di bonifica che dall’Arif. Si elimina così un elemento di distorsione, avvertito dal mondo agricolo, per il quale terreni contigui attualmente sostengono costi dell’acqua per uso irriguo differenti”. “E’ evidente che l’aumento potrà essere praticato da Arif solo in presenza di tutte le condizioni definite nell’atto di indirizzo della giunta”. “La più approfondita conoscenza della questione avrebbe evitato di creare allarmismi – conclude Nardoni – nel mondo agricolo già provato dalla crisi dei consumi, che certamente non avverte il bisogno di essere strumentalizzato da polemiche politiche sterili e dannose”.  
   
   
AGRICOLTURA. VENETO: DALLA REGIONE 4 MILIONI PER IL CREDITO DI ESERCIZIO ALLE IMPRESE  
 
Venezia - Il Veneto ha messo a disposizione 4 milioni di euro complessivi per sostenere il credito di esercizio delle imprese agricole anche per la campagna agraria in corso. Lo ha deciso la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore Franco Manzato, “tenuto conto dei pesanti problemi di liquidità delle aziende del settore primario che, nell’attuale fase economica e produttiva, quest’ultima segnata da mesi di maltempo, scontano anche una oggettiva situazione di svantaggio rispetto a quelle attive negli altri settori, con o maggiori difficoltà nell’accesso al credito – ha affermato l’assessore – e costi più alti per la provvista del danaro”. Questo tipo di intervento è previsto proprio dalla legge regionale cosiddetta “anticrisi”, approvata ancora nel 2009 proprio per fronteggiare meglio gli effetti della recessione. La gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa di questo intervento, nonché la predisposizione della modulistica e la definizione delle procedure di istruttoria e di liquidazione dei benefici, è stata affidata ad Avepa, l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura. Il meccanismo di intervento prevede la concessione di contributi in conto interessi sui prestiti a breve termine contratti dalle imprese agricole venete per le necessità legate all’anticipazione delle spese per la conduzione aziendale fino alla vendita dei prodotti. Il concorso sugli interessi è concesso sotto forma di aiuti “de minimis”, cioè entro il limite massimo previsto dalle disposizioni europee. L’importo del prestito per il quale può essere riconosciuta l’agevolazione è rapportato all’unità di superficie per coltura e per tipo di prodotto e al numero dei capi allevati. Per usufruire dell’aiuto de minimis gli imprenditori agricoli interessati devono tra l’altro condurre un’azienda, in Veneto, con dimensioni di almeno 3 unità di dimensione economica (Ude) in zona montana e 10 Ude nelle altre zone; l’azienda inoltre non deve rientrare nella categoria delle imprese in difficoltà. I prestiti di conduzione a breve termine che beneficeranno dell’agevolazione regionale possono avere una durata massima di 12 mesi.  
   
   
LOMBARDIA. PESCA IN ACQUE INTERNE, BANDO DA 147.000 EURO  
 
Milano - Sostenere il miglioramento della sicurezza, le condizioni di lavoro, l´igiene e la qualità del prodotto, dell´ambiente. Questo lo scopo della Misura 2.2 relativa alla ´Pesca in acque interne´, di cui la Direzione generale Agricoltura, con il decreto emanato alla fine del mese di maggio relativo al Fondo europeo per la pesca (Fep), ha approvato il bando attuativo, che destina finanziamenti ai pescatori professionisti per il sostegno dell´attività. Il bando, pubblicato sul Burl (Bollettino ufficiale di Regione Lombardia) lunedì 3 giugno, resterà aperto sino al 18 luglio 2013. Settore Che Contribuisce A Eccellenze Lombarde - ´All´interno della nostra filiera agroalimentare - ha commentato l´assessore regionale all´Agricoltura -, un ruolo importante è svolto dalla pesca, che, oltre a essere per molti un hobby e per alcuni uno sport, è anche un lavoro, con un indotto non indifferente, che permette di offrire ai consumatori prodotti di qualità, che si inseriscono alla perfezione in una cornice di eccellenza delle produzioni lombarde´. ´Questi 147.000 euro - ha precisato il responsabile dell´agricoltura -, che vanno a finanziare investimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni lavorative degli operatori e a una riduzione dell´impatto sull´ambiente della pesca professionale, sono un piccolo ma concreto segno dell´attenzione da parte di Regione Lombardia verso il settore´. Requisiti Per Accedere Al Bando - Le domande possono essere presentate presso l´Amministrazione provinciale di riferimento e saranno oggetto di istruttoria per la formazione della graduatoria delle domande ammissibili a finanziamento secondo le procedure previste dal bando. Possono partecipare al bando gli operatori del settore, singoli o associati, in possesso della licenza di pesca professionale per le acque interne, aventi sede legale in Regione Lombardia ed esercitanti la propria attività nel territorio regionale. Gli interventi ammissibili a finanziamento devono essere realizzati in Lombardia e riguardano gli investimenti per la costruzione, l´estensione, il potenziamento e l´ammodernamento delle attrezzature per la pesca nelle acque interne, al fine di migliorare la sicurezza, le condizioni di lavoro, l´igiene e la qualità del prodotto, la salute umana o animale; sono inoltre ammissibili investimenti finalizzati a ridurre l´impatto negativo sull´ambiente o viceversa a determinare un impatto positivo sullo stesso. Progetti Finanziabili Al Massimo Al 50% - I progetti potranno essere finanziati al 50 per cento. L´investimento minimo ammissibile non può essere inferiore a 4.000 euro (al netto dell´ Iva). Il contributo massimo erogabile non può superare i 40.000 euro. L´eventuale cofinanziamento del soggetto proponente costituirà condizione di premialità in fase di attribuzione del punteggio di merito per la definizione della graduatoria. Il Fep opera secondo il principio del cofinanziamento (quota comunitaria, quota nazionale e quota regionale). Le risorse stanziate per il presente bando ammontano a 147.381 euro ripartite così: 50 per cento a carico del Fondo europeo per la pesca (73.690 euro), 40 per cento a carico del Fondo di rotazione (58.952 euro) e 10 per cento dalla Regione (14.738 euro).  
   
   
TAVOLO VERDE: LA REGIONE CHIEDE STATO DI CALAMITÀ PER AGRICOLTURA UMBRA  
 
Perugia - Una lettera urgente al presidente della Commissione politiche agricole Fabrizio Nardone per l´attivazione dello stato di calamità per l´agricoltura umbra e la richiesta che l´argomento sia posto all´ordine del giorno della prossima riunione della conferenza degli assessori regionali all´agricoltura in programma il 13 giugno: è la proposta avanzata dall´assessore regionale all´agricoltura Fernanda Cecchini e accolta dei rappresentanti delle organizzazioni agricole presenti stamani alla riunione straordinaria del Tavolo verde, convocato a Palazzo Donini. La riunione, a cui hanno partecipato tutti i rappresentanti delle organizzazioni agricole, è servita per fare il punto sui possibili interventi e sulle strategie necessarie ad affrontare le criticità dovute al maltempo, che su tutto il territorio umbro ha letteralmente messo in ginocchio coltivazioni e produzioni agricole, suscitando la forte preoccupazione degli agricoltori. Anche in sede europea la Regione Umbria si farà promotrice, nel prossimo incontro che si terrà a Bruxelles il 19 e 20 giugno, dello stato di assoluta difficoltà in cui versa il settore, soprattutto per quanto riguarda le misure agroambientali, al fine di evitare la perdita delle risorse stanziate per il comparto. "Insomma una azione a tutto campo - ha detto Cecchini - da portare avanti con fermezza e impegno sia con il Governo nazionale che con la Commissione europea. Nei prossimi giorni - ha aggiunto l´assessore - vanno quantificati il più dettagliatamente possibile i danni subiti, avendo ben presente che non c´è un solo settore agricolo, dai seminativi, ai trapianti, all´ortofrutta, al foraggio che si sia salvato dalla furia degli eventi atmosferici. In questo quadro le semine dei cereali, già tardive a causa del maltempo, hanno subito i colpi devastanti di pioggia e grandine e così la coltura della vite, dell´olio e del tabacco. Dei quasi sei mila ettari vocati a tabacco solo il 20% è stato finora trapiantato ed è quindi facile prevedere le ripercussioni che l´attuale situazione avrà sui raccolti e di conseguenza sui redditi degli agricoltori e sui costi per i consumatori. Sono molti inoltre i terreni dell´Umbria coperti d´acqua, sui quali sarà difficile poter operare in tempi brevi per proseguire con le consuete attività agricole". "E´ infatti dal 1811 - ha proseguito Cecchini - che non si registra una stagione climatica come l´attuale, con la differenza che oggi le precipitazioni si concentrano in modo straordinariamente abbondante in brevi lassi di tempo e non sono spalmate, come in passato, su periodi più lunghi". L´umbria - ha sottolineato - si è dotata, con investimenti consistenti e attraverso la costituzione dell´Ente acque umbro toscano, di strumenti efficaci per far fronte alla siccità e ciò ci ha consentito di accrescere l´azione di bonifica e di guardare con tranquillità alle gestione idraulica dei territori e alla tutela delle aree boscate. Ora il modificarsi del clima ci impone, anche su questo fronte, di adottare aggiustamenti che aiutino a velocizzare il deflusso delle acque dal terreno ed evitare, in molti casi, l´asfissia radicale delle coltivazioni".  
   
   
IL MUGELLO PER 4 GIORNI “CAPITALE” DELL’AGRICOLTURA TOSCANA  
 
Si aprirà nel segno della grande qualità e della valorizzazione delle produzioni locali la 33° edizione della Fiera Agricola Mugellana, in programma a Borgo San Lorenzo presso il Foro Boario dal 6 al 9 giugno prossimi. Organizzata dal Comune di Borgo San Lorenzo con la collaborazione dell’Associazione Regionale Allevatori, dal 1981 mette in mostra il meglio del panorama agricolo ed enogastronomico del territorio. Negli anni la Fam si è ritagliata un rilievo nazionale ospitando, tra l’altro, mostre zootecniche di livello eccellente; vanta inoltre rilevanti patrocini quali quello della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, partner importanti in uno dei massimi appuntamenti regionali del settore. Numerosi i convegni e dibattiti in programma sui quali spicca quello importantissimo di sabato 7 mattina a Villa Pecori Giraldi dal titolo “Quale futuro sostenibile per la selezione della Limousine?” che, dopo i saluti di Giovanni Bettarini e l’apertura dei lavori del Presidente Aia Pietro Salcuni e di Roberto Nocentini, Presidente Anacli e Ara Toscana, vedrà gli interventi di professori e esperti del settore come il Dr. Emanuele Villa, il Dr. Riccardo Negrini, il Dr. Mauro Fioretti e il Prof. Giuseppe Pulina, con le conclusioni affidate a Gianni Salvadori, Assessore all’Agricoltura Regione Toscana. La Fam 2013 sarà anche una vetrina importante per una serie di progetti realizzati grazie alla collaborazione ed al finanziamento del Gal Start che tanto è servito in questi anni alla crescita di iniziative e proposte a livello europeo e che proprio durante la trentatreesima edizione della Fiera Agricola Mugellana, proporrà alcuni importanti progetti finanziati dalla misura 124 del Psr con presentazioni in programma giovedì, venerdì e sabato pomeriggio. Saranno illustrati nel dettaglio, i progetti “Elwood”, “Ipsaam” e “Vispo” tutti ricadenti sul territorio mugellano. “Un mix di innovazione e tradizione, spiega il Sindaco di Borgo San Lorenzo e Presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello, Giovanni Bettarini, che si rinnova da oltre 30 anni, con la valorizzazione delle eccellenze agricole, rurali e zootecniche mugellane, come anche della filiera corta e dei prodotti a Km 0: questa è la Fam, un forte legame tra agricoltura e territorio, ed anche la 33° edizione sarà una vetrina prestigiosa, un’occasione di rilievo per mettere ancora una volta in mostra tutta il Mugello ‘verde’, tutto il comparto agrozootecnico con particolare attenzione agli allevamenti e alle nostre produzioni di qualità.” Inoltre, se da un lato è confermata la grande attenzione al settore zootecnico dell’evento, con grande spazio in questa edizione agli ovini grazie ad una Mostra Nazionale ed una Interregionale, ed anche per i bovini, in particolare per la razza Limousine, quest’anno proseguirà la crescita anche nella ristorazione, all’interno del ristorante del Foro Boario, dove saranno privilegiati i prodotti locali a chilometro zero, dando un senso reale al termine filiera corta. “L’edizione di quest’anno, spiega soddisfatto l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Borgo San Lorenzo, va nella direzione di valorizzare la fiera come vetrina dei prodotti locali e della filiera agro-zootecnica e si conferma sempre più come un’opportunità per gli addetti ai lavori per confrontarsi su tematiche di ricerca e innovazione e che legano agricoltura, ambiente, alimentazione e sviluppo sostenibile.” Una fiera, dunque, sempre nuova ma che non perde di vista quello che è il suo obiettivo primario: la valorizzazione di un patrimonio esistente fatto di grandi e piccole realtà, che solo scambiandosi e “mettendo in rete” le proprie conoscenze e peculiarità possono crescere. Anche quest’anno il sito www.Fieragricolamugellana.it sarà un valido strumento a servizio di espositori e visitatori, con tutte le notizie, il programma, le informazioni utili, ma anche i commenti e le foto gallery aggiornate. Grande attesa dunque visto che saranno oltre cento gli espositori provenienti da tutta Italia, con particolare attenzione a mezzi agricoli e meccanici, che trasformeranno il Polo Fieristico Mugellano in una vera e propria vetrina a cielo aperto del meglio della produzione agricola e di allevamento comprensoriale e regionale.  
   
   
“I 100% ITALIANI” SONO LE CONSERVE VEGETALI CHE POLLI PROPONE PER UN PASTO ITALIAN STYLE GLAMOUR E LEGGERO  
 
Carciofi interi o tagliati e funghetti: semplici, freschi, di primissima qualità e provenienti esclusivamente dal Bel Paese, per un’estate all’insegna della leggerezza e del gusto italiano Polli porta sulle tavole dello stivale i sottoli 100% italiani, verdure di primissima qualità, conservate e subito pronte da gustare che abbracciano le esigenze degli italiani, sempre più attenti alla qualità alimentare, a una dieta equilibrata e al gusto italiano. Carciofi interi o tagliati e funghetti sono le verdure, esclusivamente prodotte in Italia, che Polli propone per rendere i pranzi e le cene italian style sempre più glamour e leggere. I carciofi sono il perfetto equilibrio tra qualità delle materie prime e metodo di conservazione mentre i funghi, semplici e con pochi grassi, sono coltivati nel pieno rispetto di una dieta sana ed equilibrata. Le varianti dei sottoli 100% italiani sono verdure genuine e sane conservate sottolio, ideali per accompagnare i piatti principali così come da stuzzicare da sole. I sottoli “100% Italiani” Polli sono irresistibili bontà made in Italy che racchiudono tutto il sole del Bel Paese e il sapore della dolce vita, in un prodotto che conserva la genuinità delle produzioni locali garantendo gusto e benessere in tavola. I sottoli 100% Italiani sono le conserve ideali per creare piatti semplici e freschi, per preparare aperitivi, pranzi e cene in famiglia e tra amici. Polli, presente sul mercato dal 1872, dal oltre 140 anni realizza i suoi prodotti unendo tradizione e innovazione all’insegna del gusto e dell’alta qualità. Il percorso dei prodotti Polli parte dalle origini, esperti coltivatori curano gli ortaggi coltivandoli come un tempo, cercando di rispettare il territorio e l’ambiente. I processi produttivi sono seguiti con grande attenzione in tutte le loro fasi, con un monitoraggio costante e con analisi dei prodotti fatte in collaborazione con i più importanti istituti di ricerca nazionali. Grazie all’affidabilità e all’efficienza, Polli è leader della tradizione italiana nelle conserve vegetali ed è presente nei mercati nazionali e internazionali. I sottoli 100% italiani sono disponibili nei migliori supermercati di tutta Italia al prezzo consigliato al pubblico di 3,30 € per i funghetti da 285g - di 3,40 € per i carciofini tagliati da 285g - 2,50 € i carciofini interi da 185g.  
   
   
ALCE NERO È COMPLETAMENTE PALM OIL FREE: ARRIVA IL NUOVO BRODO VEGETALE GRANULARE SENZA GRASSI AGGIUNTI  
 
Dopo anni di ricerche e test, Alce Nero ha sviluppato la nuova ricetta del brodo vegetale che oltre a contare su una lista di ingredienti biologici è priva di olio di palma, rendendo così l’intera gamma dei prodotti ancora più sani e completamente Palm Oil Free. Bologna, 29 maggio 2013 - Alce Nero, il brand del gruppo di più di mille agricoltori e apicoltori impegnati da oltre 30 anni, in Italia e nel mondo, nella produzione di cibi biologici buoni, sani e che nutrono bene, presenta il nuovo brodo vegetale granulare senza grassi aggiunti e totalmente privo di olio di palma. Da sempre pioniere nel garantire prodotti biologici senza compromessi per quanto concerne gli ingredienti, la scelta delle materie prime e le tecniche di lavorazione delicate, Alce Nero già dal 2004 ha scelto di eliminare qualsiasi grasso saturo da ognuno dei suoi cibi a partire dai celebri frollini in cui viene utilizzato solamente olio italiano extravergine di oliva biologico. Ultimo nato in questo processo è la nuovissima ricetta del brodo vegetale granulare: una lista di ingredienti completamente pulita e sana che non conta alcun grasso saturo ma soltanto sette verdure biologiche, sale e spezie. Particolarmente adatto per la preparazione di brodi delicati per pastine, risotti, zuppe e per insaporire ogni pietanza, è quindi indicato anche per i pasti dei bambini. Il percorso verso una linea di prodotti completamente Palm Oil Free ha comportato un grande impegno nella elaborazione di ricette innovative e una massima attenzione e messa a punto di nuove tecniche di lavorazione. L’eliminazione dell’olio di palma è infatti complessa, perché questo ingrediente per le sue caratteristiche di lavorabilità, di gusto (è insapore) e di prezzo, rappresenta l’alternativa più utilizzata in produzione industriale all’olio di oliva e ad altri oli insaturi. L’olio di palma oltre a facilitare il processo produttivo abbatte anche il costo del prodotto finito. Alce Nero ha lavorato in questi anni per produrre cibi che non solo contengano esclusivamente ingredienti biologici ma siano anche completamente privi di grassi saturi dannosi, prediligendo solo l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva italiano. Per consultare il manifesto Palm Oil Free di Alce Nero e per avere maggiori informazioni è possibile visitare il sito: http://alcenero.It/nopalma Il dado granulare vegetale Alce Nero nella confezione da 120g è disponibile a un prezzo di 2,70 euro. Alce Nero Alce Nero è il marchio che caratterizza i prodotti di oltre mille agricoltori biologici e apicoltori, impegnati dagli anni ´70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani, nutrienti. Gli alimenti Alce Nero nascono da un’agricoltura che rispetta la terra e non utilizza sostanze chimiche di sintesi come pesticidi ed erbicidi. Passione, esperienza, valorizzazione delle colture del proprio territorio e della sua storia sono al centro dell’attività di tutti i soci produttori, cui si aggiunge il massimo rispetto per la natura, l’ambiente, le persone e per il loro lavoro. Un impegno che parte dall´Italia per essere condiviso dai soci internazionali in Costa Rica, Brasile, Nicaragua, Perù e India dove nascono i prodotti biologici Fairtrade Alce Nero tipici di questi paesi. Alce Nero è uno dei marchi con cui il gruppo bolognese Alce Nero & Mielizia Spa, un´impresa che, da oltre 30 anni, produce, trasforma e distribuisce direttamente i propri alimenti biologici in Italia e nel mondo. Www.alcenero.com  
   
   
DOMENICA 16 GIUGNO IDENTITÀ RUBITT: GRANDE CUCINA IN PICCOLI PIATTI H. 12:00-21:30 DOPOLAVORO BICOCCA  
 
Una giornata all´insegna dei Rubitt, in milanese "piccole cose di pregio", grande cucina in piccoli piatti. Una maratona di undici cuochi che proporranno le loro creazioni domenica 16 giugno all´interno del ristorante dell´Hangarbicocca, il Dopolavoro Bicocca, a partire dalle 12 e fino alle 21.30. Il tutto al costo di 25€. La quota di partecipazione prevede: - la consumazione di nove Rubitt a scelta - Acqua Panna o S.pellegrino - una birra della gamma Birra Moretti - una bibita Sanpellegrino - un caffè Lavazza Il vino e le successive consumazioni saranno a pagamento, fino a esaurimento, al costo di 3€ Fino al 14 giugno sarà possibile acquistare la prevendita di Identità Rubitt sul sito di Identità Golose a € 20,00, di seguito il link diretto: http://www.Identitagolose.it/sito/it/negozio_iscrizioni.php?id_cat=153&id_art=5967