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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Giugno 2013 |
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LOMBARDIA.PAC, ASSESSORE AGRICOLTURA: REGIONE ANTICIPA 70% |
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Milano - ´Dopo una verifica con gli uffici ho
deciso che porterò in Giunta
la richiesta di un anticipo della
Pac al 70 per cento per le
aziende ordinarie e al 90 per cento
per le imprese agricole che
ricadono nelle aree colpite dal
terremoto dello scorso
maggio´. Lo ha detto l´assessore
all´Agricoltura della
Regione Lombardia, intervenendo, oggi, in
sede di audizione nella
Commissione Viii Agricoltura del
Consiglio regionale, che ha
ascoltato i rappresentanti delle
principali organizzazioni di
categoria. ´Una decisione - ha
spiegato l´assessore -
obbligatoria vista la situazione
dell´agricoltura, che ha
subito pesanti conseguenze a causa
anche del maltempo´.
Giunta Disponibile -
L´assessore ha spiegato di aver informato
della grave congiuntura
economica che colpisce il mondo agricolo
´i colleghi di Giunta, che
si sono detti disponibili a farsi
carico degli ulteriori oneri
che l´anticipazione della Pac
rappresenta per il bilancio
della Regione Lombardia´.
Mi Assumo Responsabilità -
Il responsabile dell´Agricoltura ha
poi affermato che ´in Europa
la modalità dell´anticipo della Pac
non è vista in maniera
positiva. C´è - ha detto ancora
l´assessore - chi vorrebbe
contestarcela e aprire di conseguenza
una procedura di infrazione
nei nostri confronti´. ´Se verrà
aperta infrazione - ha concluso
- mi prenderò la responsabilità,
perché siamo in una fase di crisi vera´. |
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LOMBARDIA.RIFORMA PAC,ASS. AGRICOLTURA: LACRIME E SANGUE |
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Milano - L´assessore all´Agricoltura, sempre nel
corso dell´audizione in Viii
Commissione Agricoltura del
Consiglio regionale, è
voluto ritornare anche sul capitolo della
nuova Pac, in discussione
all´interno delle istituzioni europee.
´Chi vi dice - ha detto
l´assessore - che questa Pac è frutto di
una buona mediazione,
racconta il falso: per la nostra filiera
agroalimentare saranno
lacrime e sangue. Se vengono infatti
confermati i parametri
annunciati, si prospettano esiti
disastrosi per determinate
produzioni lombarde´. ´A fronte di
questa situazione mi sono
permesso - ha continuato l´assessore -
di dire agli organismi
europei che, a questo punto, è meglio
tenere il vecchio sistema
d´aiuti, senza così chiudere il
negoziato e utilizzare i
parametri precedenti,
perché qualsiasi proposta si
prospetti da parte delle
istituzioni sarà per il comparto lombardo negativa´. |
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LOMBARDIA.PAC,REGIONE:SI PAGA INERZIA POLITICA A BRUXELLES ASSESSORI AD AGRICOLTURA ED ECONOMIA IL 4 GIUGNO A UNIONE EUROPEA |
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Milano - ´Gli agricoltori lombardi e del Nord
non sanno ancora quali
saranno le conseguenze che graveranno
sulle loro finanze nei
prossimi sette anni se entrerà in vigore
una qualsiasi delle proposte
formulate sia dalla Commissione che
dal Consiglio. Ieri abbiamo
iniziato a renderci conto dei danni
prodotti dall´inerzia della
politica italiana e dall´assenza, di
fatto, del Ministero´. E´
quanto ha detto l´assessore regionale
all´Agricoltura, che, ieri,
insieme al collega titolare
dell´Economia, Crescita e
Semplificazione, ha incontrato la
delegazione lombarda a
Bruxelles, per discutere del Bilancio
europeo 2013 e della
programmazione del quadro finanziario
pluriennale 2014-2020, in
relazione ai fondi che saranno erogati
alla Lombardia per i fondi
strutturali e per la Politica
agricola comunitaria.
Difesa Settore Diventa
Necessità Improrogabile - ´Stiamo
parlando di finanziamenti
Pac, che in alcuni casi potrebbero
avvicinarsi ai tre quarti
dell´importo oggi percepito. Mi chiedo
come, in una fase di crisi
come l´attuale, qualcuno possa
continuare a cantare
vittoria per un negoziato che nella
migliore delle ipotesi sarà
un disastro´. ´E´ ora - ha aggiunto
il titolare dell´Agricoltura
- che qualcuno si prenda le
responsabilità politiche di
non aver salvaguardato e tutelato il
comparto agroalimentare del
Nord in modo adeguato. Da mesi
insisto a dire che se non lo
fanno gli altri dovremo iniziare a
farlo noi. Servono la forza
e la convinzione politica e il
sostegno all´azione di
Regione Lombardia, affinché questa
necessità possa diventare
realtà´.
Effetti Negativi Su Aree Del
Nord - Nel corso della loro visita
gli assessori regionali
hanno avuto incontri con il presidente
della Commissione
Agricoltura al Parlamento europeo, con il
relatore al Parlamento Ue
sulla proposta legislativa riguardante
il finanziamento, la
gestione e il monitoraggio della Pac e,
infine, con l´ambasciatore
italiano a Bruxelles. ´Incontri da
cui è emerso chiaramente -
conferma l´assessore all´Economia,
Crescita e Semplificazione -
che quello che era stato
sbandierato come un successo
per la diplomazia e il Governo
italiano si rivela ogni
giorno che passa un disastro, i cui
effetti saranno particolarmente
negativi per le aree del Nord.
Ma purtroppo ormai il danno
è fatto. A questo punto l´ideale
sarebbe prorogare la vecchia
Pac, anche se temiamo che ciò non
sia possibile´.
Premiare Chi Sa Spendere
Bene Fondi - Da qui alcune proposte. ´E
allora - suggerisce
l´assessore regionale all´Economia - occorre
limitare i danni, agendo su
due leve: da un lato i fondi
aggiuntivi sul cosiddetto
´secondo pilastro´ devono poter essere
spesi. Il ´Governo dei
tecnici´, infatti, semplicemente non ha
considerato che i
co-finanziamenti regionali sono soggetti ai
limiti del Patto di
stabilità, per cui questi fondi aggiuntivi a
oggi di fatto non esistono,
fino a quando non verrà questo
assurdo vincolo. Un´altra
azione da intraprendere riguarda le
cosiddette ´condizionalità´
previste dall´Unione europea, per
cui in particolare occorre
premiare le Regioni e i territori più
efficienti nello spendere i
fondi europei e più bravi a mettere
in campo azioni efficaci. In
questo modo si può favorire,
giustamente, le Regioni del Nord´. |
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LOMBARDIA.MALTEMPO,ASS.AGRICOLTURA:DA ROMA NESSUNA RISPOSTA CHIEDERÒ STATO DI CRISI ATTRAVERSO ATTO FORMALE DELLA GIUNTA |
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Milano - L´assessore all´Agricoltura, davanti
all´Viii Commissione
Agricoltura del Consiglio regionale, è
ritornato sul tema della
concessione dello stato di calamità
naturale per l´agricoltura
lombarda. ´Dal 24 maggio, giorno in
cui ho scritto al Ministero
- ha spiegato l´assessore - non è
arrivata alcuna risposta
ufficiale, se non un timido accenno da
parte di un funzionario, che
ha spiegato come il riconoscimento
dello stato di calamità per
la Lombardia non rientri ancora tra
le priorità del Ministero e
che comunque non sembra esserci uno
stanziamento finanziario
adeguato´. ´Tutto questo - ha commento
l´assessore - è
assolutamente inaccettabile, perché viene messo
in crisi un sistema
preponderante come quello lombardo a livello
nazionale´. ´Stiamo
concludendo la raccolta dei dati su base
provinciale - ha proseguito
- e, al termine, con uno scenario
completo, chiederò che la
Giunta approvi una delibera, in cui si
dichiari lo stato di crisi
per l´Agricoltura della Lombardia e
contestualmente chiederò,
con un atto ufficiale, il
riconoscimento dello stato
di calamità naturale al Ministero per
le Politiche agricole´. |
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PIANO REGIONALE DI SOSTEGNO PER LA DIFESA DEL BESTIAME DALLE PREDAZIONI SUI PASCOLI VIA LIBERA DELLA GIUNTA PIEMONTESE ANCHE PER IL 2013 |
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Claudio Sacchetto: “Nel
corso del 2012 il Piano regionale ha permesso di finanziare i sistemi di difesa
di 176 aziende zootecniche piemontesi. Anche quest’anno l’Assessorato
all’Agricoltura ha accantonato risorse riservandole agli allevatori che con
impegno e spirito di sacrificio portano al pascolo i propri animali. Il
fenomeno delle predazioni è incrementato nel corso degli ultimi anni, la
Regione deve sostenere, anche quest’anno, un comparto fondamentale e
tradizionale che altrimenti rischia di essere compromesso”
L’assessorato Regionale
all’Agricoltura conferma anche per l’annualità 2013 lo strumento utile ad
affiancare gli allevatori impegnati nell’attuazione di misure di prevenzione
contro le predazioni.
Mediante delibera di Giunta
è stato a questo proposito approvato il “Piano regionale di intervento a
sostegno dei costi per la difesa del bestiame dalle predazioni da canidi sui
pascoli collinari e montani piemontesi”.
Con il fine di dare
attuazione al Piano, l’Assessorato Regionale all’Agricoltura ha destinato a
tale scopo una somma pari a 287 mila euro.
Potranno presentare
richiesta di contributo tutti gli allevatori della Regione Piemonte che
esercitano il pascolo o l’alpeggio di ovini, caprini, bovini o equini; le
domande dovranno pervenire entro il 1° luglio 2013 alla Provincia (per i
pascoli di collina) o alla Comunità Montana (per i pascoli di montagna).
L’erogazione del premio sarà
successiva alla redazione di specifica graduatoria regionale.
I danni conseguenti alle
predazioni da parte di canidi sui pascoli, in aumento negli ultimi anni,
dimostrano l’urgente necessità di rafforzare le misure di prevenzione onde
evitare, anche nella stagione che si appresta ad iniziare, di registrare un
ulteriore incremento del numero di perdite a danno degli allevatori.
Assessore Regionale
all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “L’attenzione nei confronti della
problematica legata alle predazioni a danno delle greggi e delle mandrie passa
anche attraverso l’azione di prevenzione. Nel corso del 2012 il “Piano
regionale di intervento a sostegno dei costi per la difesa del bestiame” -che
ha definitivamente sostituito il Premio per il pascolo gestito- ha permesso di
finanziare i sistemi di difesa di 176 aziende zootecniche piemontesi. In questo
senso vi è grande soddisfazione, d’altro canto non vanno però dimenticati quei
gravi episodi in cui non sono state evitate pesanti conseguenze a seguito di
attacchi da parte di canidi. Anche quest’anno l’Assessorato all’Agricoltura ha
accantonato risorse riservandole agli allevatori che con impegno e spirito di
sacrificio portano al pascolo i propri animali. Il fenomeno delle predazioni è
incrementato nel corso degli ultimi anni, e la Regione deve sostenere, anche
quest’anno, un comparto fondamentale e tradizionale che altrimenti rischia
seriamente di essere compromesso, con tutte le ricadute negative in termini
economici, occupazionali e di conservazione del territorio montano”.
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CALABRIA: FINANZIATI I DANNI DA CALAMITÀ NATURALI IN AGRICOLTURA PER GLI ANNI 2011 E 2012 |
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L’assessore regionale
all’agricoltura Michele Trematerra informa che il Ministero delle politiche
alimentari e forestali ha disposto l’accredito in favore della Regione di
2.039.088 euro per gli eventi calamitosi del biennio 2011/2012, con prelievo
dal fondo di solidarietà nazionale.
L’importo era stato
deliberato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Trematerra il
quale spiega che “le risorse prelevate
ed assegnate alla Regione dasono destinate ad aiuti economici per i
danneggiamenti delle aree agricole causati dagli eventi calamitosi, dichiarati
eccezionali dall’apposito decreto
ministeriale”.
Le aree regionali
interessate dagli eventi riguardano:
piogge alluvionali abbattutesi il 01/03/2011 su alcuni comuni della provincia
di Reggio Calabria; piogge alluvionali abbattutesi tra il 22 ed il 23 novembre
scorsi su alcuni comuni della provincia di Catanzaro; piogge alluvionali
abbattutesi tra il 6 ed il 22 novembre 2012 su alcuni comuni della provincia di
Reggio Calabria; eccesso di neve dal 6 all´8 febbraio 2012 sy alcuni comuni
della provincia di Cosenza.
Come si legge da decreto, in
relazione ai fabbisogni accertati a conclusione dell’istruttoria delle
richieste di spesa e tenuto conto delle esigenze prioritarie nell’erogazione
degli aiuti, comprese quelle non soddisfatte con precedenti assegnazioni,
saranno le Regioni stesse a provvedere alla ripartizione delle somme loro
assegnate, tra le diverse tipologie d’intervento, previste dagli articoli 5 e 7
del decreto legislativo del 29/03/2004, n° 102, nel testo modificato dal
decreto legislativo del 18/04/2008, n° 82.
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BASILICATA: RICAMBIO GENERAZIONALE |
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“L’impegno annunciato dal Ministro delle
Politiche Agricole De Girolamo a sostegno ai giovani agricoltori, ‘senza se e
senza ma, è certamente positivo ma deve tradursi, nella nuova programmazione
del Feasr-psr 2014-2020, in un rafforzamento di misure per favorire la
‘staffetta generazionale’ nei campi, tenuto conto che, al 2010, gli agricoltori
lucani sotto i 40anni sono solo il 10 per cento del totale (5.200, di cui il 90
per cento sono conduttori, su circa 52.000 complessivi) e che la fascia d’età
più numerosa è quella con oltre 54 anni d’età (31mila circa, il 59 per cento
del totale)”. A dichiaralo il 3 giugno l’assessore regionale all’Agricoltura,
Nicola Benedettoo. “Non vorremmo – continua l’Assessore - che il dibattito su
come agevolare l’ingresso di giovani nel mondo del lavoro e il ricambio
generazionale, che si sta avviando di recente anche in Basilicata, si limiti ai
settori industria, servizi e Pubblica Amministrazione. Pertanto, oltre ad
accelerare l’iter dei decreti di concessione degli aiuti ai giovani agricoltori
al primo insediamento, secondo le graduatorie approvate, all’interno dello
sforzo del Dipartimento ad accrescere la performance finanziaria e migliorare i
servizi di consulenza e formazione per la nuova generazione di imprenditori
della terra, il primo punto fermo, riguarda la destinazione da parte degli
Stati Membri del 2 per cento del massimale nazionale al pagamento di un premio
supplementare del 25 per cento sugli aiuti diretti per i giovani agricoltori.
Considerato l’ammontare dei pagamenti diretti previsto dalla riforma, il 2 per
cento vale per l’Italia circa 79 milioni di euro, una cifra più che
significativa se si considera che solo il 6 per cento degli agricoltori
italiani sono giovani con meno di 40 anni. Dunque, l’orientamento confermato
dal Parlamento Europeo è di mantenere il premio di primo insediamento che possa
arrivare fino a 70 mila euro dando l’opportunità di incrementare il
cofinanziamento ai progetti per il loro start up di un 20 per cento. Si tratta
quindi di incentivi importanti per il ricambio generazionale che le Regioni e
Pa potranno utilizzare per sviluppare un´agricoltura in cui i giovani possano
sviluppare progetti che introducano innovazioni di prodotto, processo o di tipo
organizzativo e/o commerciale. Un altro passaggio importante - spiega
Benedetto- è quello di favorire la nascita e il consolidamento di reti di
impresa tra giovani agricoltori con altri soggetti della filiera
agro-alimentare. Ma è essenziale, innanzitutto, un passo indietro ed
interrogarsi perché per le nuove generazioni lucane non è semplice avviare
un’attività agricola, nonostante la formazione culturale che hanno avuto, le
lauree, i diplomi e i corsi di specializzazione. Come in ogni settore, per
mettere su un’azienda c’è bisogno di dote imprenditoriale, di soldi e di
materie prime per avviare i lavori. In agricoltura i problemi principali che i
giovani si trovano ad affrontare sono essenzialmente tre: la mancanza di
terreni, la carenza di credito e la scoraggiante burocrazia. C’è poi da portare
a termine l’ “operazione terra ai giovani” il patrimonio delle aree demaniali
da dismettere che in Basilicata ammonta a circa 24mila ettari. E trovare il
fattore terra oggi è una impresa quasi impossibile. I prezzi in Italia, come è
noto, sono tra i più cari in Europa: 18mila euro per un ettaro a fronte dei
6.500 della Germania o dei 5.500 della Francia. Dunque - conclude l’assessore
Benedetto - per ricostruire l’Italia bisogna ripartire dalla terra. Verifico
che i giovani agricoltori sono pronti ad accettare la sfida, a prendersi la
responsabilità della ripresa, accogliendo nel settore chi è rimasto senza
lavoro e chi con la crisi un lavoro non l’ha mai trovato”.
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AGRICOLTURA: GIUNTA ABRUZZO, 1.2 MLN PER ATTIVITA´ DI PROMOZIONE |
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Pescara - La Giunta regionale ha approvato l´Avviso
pubblico relativo alla Misura 1.3.3 del Programma di Sviluppo Rurale (Attività
di informazione e promozione), concernente le modalità e i criteri di
presentazione delle domande di aiuto per azioni promozionali nel settore
Vitivinicolo per l´annualità 2013. "Per questa Misura - ha spiegato
l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo - sono disponibili fondi per
complessivi 1.200.000 euro. La 1.3.3 del Psr "Attività di informazione e
promozione", ha lo scopo di promuovere con adeguate azioni i prodotti
agricoli di qualità, al fine di diffonderne il consumo, di favorirne l´aumento
del valore commerciale, accrescendone il valore aggiunto ed espandendone gli
sbocchi di mercato. Il lavoro realizzato in questi anni grazie proprio agli
interventi sulla promozione ha dato ottimi frutti per le nostre aziende e
l´economia abruzzese in generale. Attraverso la Misura infatti oltre alle
fondamentali attività di informazione e promozione, le eccellenze abruzzesi
hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra nel corso dei grandi
appuntamenti fieristici nazionali ed internazionali". Gli obiettivi
operativi della Misura sono: promuovere azioni di informazione nei confronti
dei consumatori e degli operatori economici; informare i distributori
sull´esistenza, il significato e i vantaggi dei sistemi di qualità applicati;
informare i consumatori in termini di qualità, caratteristiche nutrizionali e
metodi di produzione dei singoli prodotti; rendere consapevole il consumatore
della positiva ricaduta ambientale delle produzioni ottenute con tecniche
rispettose dell´ambiente e metodi biologici; favorire l´integrazione di
filiera; incentivare iniziative di promozione sul mercato interno e
comunitario. Sono ammessi alla partecipazione le Associazioni di Produttori,
compresi i Consorzi di Tutela e loro associazioni. Le produzioni ammesse devono
appartenere al comparto vitivinicolo ed essere state ufficialmente riconosciute
ai sensi della normativa vigente ossia secondo i sistemi di qualità
riconosciuti a livello comunitario. Sono riconosciute finanziabili ed eleggibili
al cofinanziamento comunitario del Feasr tutte le spese documentate ed
effettivamente sostenute dal beneficiario a far data dalla presentazione della
domanda di aiuto sul portale Sian. Sono ammissibili a contributo i progetti di
informazione e di promozione dei vini di qualità a Dop, Igp e biologici
ufficialmente riconosciuti, che favoriscono la conoscenza delle qualità da
parte dei consumatori e degli operatori del settore, nonché la loro diffusione
e commercializzazione. Le Azioni proposte devono riguardare l´attività di
informazione: comprendono le iniziative finalizzate ad accrescere il livello di
conoscenza degli operatori, dei tecnici del settore e dei consumatori, sui
processi produttivi e sulle attuali tecniche agricole, nonché sulle proprietà qualitative,
nutrizionali e organolettiche dei vini oggetto dell´intervento attraverso la
realizzazione di specifiche azioni, la produzione e la diffusione di materiale
informativo; azioni promozionali: rivolte prevalentemente agli operatori del
settore (buyers, ristoratori, stampa ed opinion leader) e non specificamente
destinate ad indurre il consumatore all´acquisto di un determinato prodotto,
finalizzate a sostenere le fasi di commercializzazione dei prodotti; azioni
promo-pubblicitarie: rivolte prevalentemente ai consumatori, a condizione che
non siano orientate in funzione di marchi commerciali, finalizzate ad
accrescere l´immagine e la conoscenza dei prodotti.
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CALABRIA: PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013, APPROVATA LA GRADUATORIA DEFINITIVA |
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È stata approvata la
graduatoria definitiva delle domande di aiuto relative alla Misura 125 Azione 3
- annualità 2012 - del Programma di sviluppo rurale 2007/2013 della Calabria,
che vede fra i principali beneficiari numerosi Consorzi di Bonifica della
regione, oltre che ad alcuni comuni.
“Sono molto soddisfatto – ha
affermato l’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra - di poter
dare risposta positiva a tutte le domande di aiuto pervenute e risultate
ammissibili. I finanziamenti previsti dalla Misura 125 Azione 3- annualità 2012
ammontano a 625 milioni di euro ai quali vanno aggiunte le risorse prima
diversamente collocate dell’importo di 1.504.174,00. Si raggiunge così la somma
di 2.129.174,00 euro. Questo decreto – ha evidenziato ancora Trematerra -
rappresenta un importante traguardo per l’intera amministrazione regionale e
soprattutto per i Consorzi di bonifica del territorio calabrese, beneficiari
dell’azione 3, che, in un questo momento di gravi difficoltà finanziarie, per
la realizzazione di progetti di rilievo, possono trovare un valido sostegno
nell’ambito del Psr Calabria 2007/2013”.
La Misura 125,
“Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale” -Azione 3,
che rientra nell’Asse I del Programma di sviluppo rurale, è una misura intesa a
ristrutturare e a sviluppare il capitale fisico, a promuovere l’innovazione e
più specificatamente a migliorare la gestione della risorsa idrica, attraverso
l’implementazione di sistemi informativi territoriali.
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RASSEGNA NAZIONALE DEGLI OLI MONOVARIETALI – I RICONOSCIMENTI ASSEGNATI. |
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Sabato e domenica
all’Abbadia di Fiastra – Tolentino (Mc) – si è tenuta la Rassegna nazionale
degli Oli monovarietali, giunta al suo decimo appuntamento. Notevole il
successo anche di questa edizione. Durante le giornate della Rassegna, ormai
punto di riferimento consolidato a livello nazionale e internazionale per
l’olivicoltura di qualità, diverse le iniziative tecniche, divulgative e
promozionali con filo conduttore il ruolo degli oli monovarietali nelle
strategie commerciali del settore. Diversi i riconoscimenti consegnati in
occasione del Convegno dal titolo “1 varietà – 1 olio – 1 territorio, 10 anni
di Rassegna Nazionale degli oli monovarietali”. In particolare, agli “oli di
eccellenza nell’ambito delle tipologie monovarietali più rappresentate” (varietà
con almeno 10 campioni pervenuti alla Rassegna e con un punteggio al Panel test
maggiore o uguale a 8,2): Ascolana Tenera - Soc. Agr. Il Conventino di
Monteciccardo, Monteciccardo (Pu) - Marche Casaliva - Az. Agr. Comincioli,
Puegnago del Garda (Bs) – Lombardia Coratina - Az. Agr. Caputo Maria, Molfetta
(Ba) – Puglia - Az. Agr. “Le Tre Colonne” di Salvatore Stallone, Giovinazzo
(Ba) Dritta - Az. Agr. Palusci Marina, Pianella (Pe) - Abruzzo Frantoio - Az.
Agr. Buonamici di Cesare Buonamici, Fiesole (Fi) – Toscana - Frantoio Franci,
Montenero d’Orcia (Gr) - Toscana Itrana - Az. Agr. Alfredo Cetrone, Sonnino
(Lt) – Lazio Moraiolo - Frantoio Franci, Montenero d’Orcia (Gr) Raggia - Az.
Agr. Pacioni Barbara, Montegranaro (Fm) - Marche Ravece - Az. Agr. Giacobbe
Anna Maria, Flumeri (Av) – Campania; - Agriturismo Fontana Madonna, Frigento
(Av) - Campania Per le “varietà autoctone di nuova presentazione” (varietà
autoctone catalogate, non pervenute alle edizioni precedenti della Rassegna) :
Bella di Cerignola – Frantoio oleario Claudio Di Mercurio, Penne (Pe) – Abruzzo
Fort – Az. Agr. Paolo Bonomelli Cà Rainene, Torri del Benaco (Vr) – Veneto
Majorca – Soc. Agr. Corte Olìas s.S., Escalca (Ca) - Sardegna Gentile
dell’Aquila – Az. Agr. Crugnale, Pettorano sul Gizio (Aq) – Abruzzo Lazzero –
Az. Lugadoro, San Vincenzo (Li) – Toscana Miniol – Az. Agr. La Zadruga,
Toscolano Maderno (Bs) – Lombardia Ogliastrino - Az. Agr. Ilario, Ilbono (Og) –
Sardegna - Oleificio Demuru Paolo, Ilbono (Og) – Sardegna Rasara – Frantoio di
Cornoleda, Cinto Euganeo (Pd) – Veneto Rustica – Az. Agr. Crugnale, Pettorano
sul Gizio (Aq) – Abruzzo Scarpetta – Az. Agr. Tummolo Savino, Lavello (Pz) –
Basilicata Trep – Az. Agr. Paolo Bonomelli Cà Rainene, Torri del Benaco (Tr) –
Veneto Verdello – Az. Agr. Milio Giulietta, Ficarra (Me) – Sicilia - Az. Agr.
Tortora, Patti (Me) – Sicilia Nel gioco a squadre “Indovina la varietà”, questo
il piazzamento registrato: 1° squadra classificata: “Puglia – Trentino”,
composta da Lidia Antonacci, Gianfranco Bonamico, Attilia Lorenzini 2° squadra
classificata: “Coraliva” (Puglia, Trentino), composta da Andrea Serrilli,
Giustiniano Serrilli e Furio Battelini 3° squadra classificata: “Sama”
(Sardegna, Marche) composta da Leonardo Delogu, Antonella Ascani e Livio Giovenali.
Il Convegno “1 varietà – 1 olio – 1 territorio: 10 anni di Rassegna Nazionale
degli oli monovarietali”, ha visto circa 120 partecipanti. Al termine, è stato
presentato il volume a cura dell’Assam, “Oli monovarietali” edito dalla Casa
Editrice Il Gabbiano e il catalogo nazionale degli oli monovarietali edito dal
Gruppo 24 ore. Alla mostra mercato degli oli monovarietali, presso il
Cellarium, erano presenti 27 aziende dalle regioni Marche, Abruzzo, Puglia,
Sardegna, Toscana, Basilicata, Umbria, Campania. Centinaia i visitatori che
hanno partecipato agli eventi gastronomici “Mangiando si impara” dove gli oli
monovarietali hanno incontrato i prodotti della biodiversità, mentre sono stati
una sessantina i partecipanti all’ iniziativa “Oli monovarietali e nordic
walking”, che ha coniugato sapore, attività fisica, salute e ambiente.
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LA REGIONE LAZIO SBLOCCA 41 MILIONI DI FONDI DALL´EUROPA PER L´AGRICOLTURA |
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La Regione Lazio sblocca 41
milioni di euro di fondi europei per l´agricoltura che andranno a molti Comuni
e a molti progetti per migliorare la qualità della vita della campagna, la
promozione di un´idea bella di turismo fondata sull´enogastronomia e su un
patrimonio rurale che va tutelato, perché produce lavoro e sviluppo.
Si tratta di risorse
nell´ambito del Psr 2007/2013 legati ai Pit, i Progetti i integrati
territoriali.
Nello stesso tempo sono
state semplificate le procedure di accesso ai fondi, per evitare la perdita dei
finanziamenti, che se inutilizzati tornerebbero a Bruxelles secondo la regola
del disimpegno automatico.
"Con questo
investimento - ha detto il presidente della Regione, Nicola Zingaretti -
vogliamo sviluppare la qualità dell´agricoltura, la funzionalità e il sostegno
al turismo e agli agriturismi. Questi progetti erano bloccati per alcuni
vincoli burocratici, che abbiamo risolto".
Questo piano, ha spiegato
l´assessore all´Agricoltura, Sonia Ricci, "sono una modalità innovativa di
accesso alle risorse che mette in relazione più Comuni, più enti e più aziende
con un´idea di sviluppo comune, attraverso la definizione di una strategia
condivisa".
Un´idea che permette di
valorizzare le richieste del territorio. Come? "Fino a ieri venivano
finanziati solo 6 progetti, oggi con questo provvedimento, saranno 21", ha
ricordato Ricci.
"In tre mesi - ha
sottolineato il presidente Zingaretti - abbiamo lavorato molto sulla
programmazione europea: abbiamo iniziato con lo sblocco dei primi 30 milioni
che si erano arenati, proprio sull´agricoltura, poi abbiamo messo in campo 150
milioni per le imprese, oggi ne aggiungiamo altri 41, per un totale di oltre
220 milioni di euro dall´Europa. Si tratta di uno sforzo enorme - ha ricordato -
per evitare che queste risorse tornino a Bruxelles. I fondi europei sono soldi
nostri, l´unica grande risorsa per lo sviluppo del Lazio nei prossimi 8-10
anni, e perderli sarebbe una doppia beffa, perché non coglieremmo una grande
opportunità e finiremmo per finanziare lo sviluppo di altri Paesi
europei".
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ROMA - MADE IN ITALY: IL GUSTO ITALIANO CONQUISTA LA COSTA AZZURRA |
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Si è conclusa il 2 giugno la
nona edizione della manifestazione “L’italie à table”, l’evento enogastronomico
organizzato da Patrizia Dalmasso, Presidente Camera di Commercio Italiana di
Nizza, che quest’anno si è tenuto dal 30 maggio al 2 giugno. L’iniziativa, diretta
a promuovere l´eccellenza della produzione italiana come espressione unica di
gusto, storia, qualità e tradizione, è una vetrina di grande prestigio per
sostenere i produttori italiani, diffondere la conoscenza della gastronomia
italiana, ed incrementare la domanda di prodotti italiani di qualità; sia sul
mercato francese sia, complice il grande richiamo turistico della Costa
Azzurra, su quello internazionale.
Intervenendo alla
manifestazione, il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, ha sottolineato
come “L’opportunità più rilevante che si presenta oggi per il nostro Paese è
costituita dall’export e l’agroalimentare, nonostante il difficile contesto
economico, resta un settore di punta del Made in Italy. Il consolidamento della
posizione nei mercati europei attraverso manifestazioni come L’italie à Table –
ha aggiunto Dardanello - acquisisce quindi un ruolo di estrema importanza per
le nostre Pmi”.
Oltre la metà delle
esportazioni effettuate dall’Italia sono rivolte verso Paesi appartenenti all’Unione
Europea. Tra questi, la Francia mantiene una posizione privilegiata,
collocandosi al secondo posto, dopo la Germania, con una quota dell’11,6%
dell’export.
In particolare, la regione
Paca (Provence, Alpes, Côte d’Azur) si conferma come uno dei principali partner
commerciali per l’Italia, al punto che quest’ultima ricopre il primo posto tra
i Paesi importatori in questa zona, con una quota pari al 26,67% del totale
delle importazioni dell’area.
Nel corso della
manifestazione - cui quest’anno hanno preso parte 150 espositori provenienti da 12 regioni
italiane (Sardegna, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Puglia,
Calabria, Lombardia, Toscana, Marche e Sicilia) - sono stati consegnati a 13
ristoranti italiani i riconoscimenti del marchio di certificazione di
autenticità italiana nell’ambito del progetto “Qualità Italiana”:i più italiani
della Costa.
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CALABRIA: RIMESSI NEL SISTEMA AGRICOLO 44 MILIONI DI EURO |
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L’assessore regionale
all’agricoltura Michele Trematerra fa sapere che l’autorità di gestione del Psr
Calabria ha provveduto ad inoltrare la notifica che propone di rimettere nel
sistema agricolo 44 milioni di euro, ad oggi diversamente allocati, che andranno
ad accrescere le potenzialità di spesa su altre misure all’interno dell’Asse 1
del Psr Calabria per le quali sussiste un’imponente domanda.
L’assessore Trematerra ha
espresso apprezzamento per i tempi rapidi entro i quali si è arrivati ad una
modifica “che punta – ha dichiarato - a sfruttare le risorse al meglio e senza
sprechi”. “Mi sembra – ha detto ancora Trematerra - che ci siano tutte le
condizioni affinché il sessennio della programmazione si possa concludere nel
migliore dei modi, ma soprattutto sono certo del fatto che tutto il comparto
del Programma di sviluppo rurale Calabria darà vita ad un nuovo e scrupoloso
ciclo di programmazione che faccia tesoro delle esperienze già fatte e che
analizzi, quindi, sia i punti di forza che le debolezze riscontrate”.
Il documento è stato
proposto alla Commissione europea, dopo che lo scorso 19 aprile, in un incontro
tenutosi a Bruxelles, l’assessore Trematerra, coadiuvato dal dirigente generale
Giuseppe Zimbalatti e dalla stessa autorità di gestione, aveva illustrato
un’ipotesi di rimodulazione delle risorse del programma che tenesse maggior
conto delle reali esigenze del territorio e delle realtà locali. Pertanto, la
modifica proposta, consente maggior sostegno ai beneficiari privati e pubblici,
proprio nella parte finale della programmazione 2007/2013.
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TARIFFE ARIF ACQUA PER USI IRRIGUI: LA PRECISAZIONE DELLA REGIONE PUGLIA |
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L’assessore alle Risorse
Agroalimentari, Fabrizio Nardoni, ha rilasciato la seguente dichiarazione in
merito alla questione delle tariffe irrigue degli impianti regionali collettivi
di irrigazione in concessione a Arif. “Tanto rumore per nulla – dichiara Nardoni
– la delibera della giunta regionale 858/13 sulle tariffe irrigue di Arif
rappresenta solo un atto di indirizzo e pianificazione, previsto dalla legge
regionale 3/2010 istitutiva dell’agenzia Arif, con la quale si fissano i
criteri per la determinazione delle tariffe e dei canoni irrigui”. “Con lo
stesso atto la Giunta, senza stabilire la decorrenza degli aumenti delle
tariffe, definisce anche la necessità di intervenire sugli impianti con
interventi di ristrutturazione e investimenti necessari per ridurre i costi
energetici e di gestione degli stessi”. “Si tratta – prosegue – di un primo
passo necessario per definire una politica di tariffazione dell’acqua per uso
agricolo che, adottata congiuntamente agli interventi sugli impianti,
consentirà di razionalizzare ed ottimizzare l’uso delle risorse idriche, oltre
che rendere omogenei i costi dell’acqua per uso irriguo emunta dai pozzi
regionali, sia che gli stessi siano gestiti dai consorzi di bonifica che
dall’Arif. Si elimina così un elemento di distorsione, avvertito dal mondo
agricolo, per il quale terreni contigui attualmente sostengono costi dell’acqua
per uso irriguo differenti”. “E’ evidente che l’aumento potrà essere praticato
da Arif solo in presenza di tutte le condizioni definite nell’atto di indirizzo
della giunta”. “La più approfondita conoscenza della questione avrebbe evitato
di creare allarmismi – conclude Nardoni – nel mondo agricolo già provato dalla
crisi dei consumi, che certamente non avverte il bisogno di essere
strumentalizzato da polemiche politiche sterili e dannose”.
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AGRICOLTURA. VENETO: DALLA REGIONE 4 MILIONI PER IL CREDITO DI ESERCIZIO ALLE IMPRESE |
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Venezia - Il Veneto ha messo
a disposizione 4 milioni di euro complessivi per sostenere il credito di
esercizio delle imprese agricole anche per la campagna agraria in corso. Lo ha
deciso la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore Franco Manzato,
“tenuto conto dei pesanti problemi di liquidità delle aziende del settore
primario che, nell’attuale fase economica e produttiva, quest’ultima segnata da
mesi di maltempo, scontano anche una oggettiva situazione di svantaggio
rispetto a quelle attive negli altri settori, con o maggiori difficoltà
nell’accesso al credito – ha affermato l’assessore – e costi più alti per la
provvista del danaro”.
Questo tipo di intervento è
previsto proprio dalla legge regionale cosiddetta “anticrisi”, approvata ancora
nel 2009 proprio per fronteggiare meglio gli effetti della recessione. La
gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa di questo intervento, nonché la
predisposizione della modulistica e la definizione delle procedure di
istruttoria e di liquidazione dei benefici, è stata affidata ad Avepa,
l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura.
Il meccanismo di intervento
prevede la concessione di contributi in conto interessi sui prestiti a breve
termine contratti dalle imprese agricole venete per le necessità legate
all’anticipazione delle spese per la conduzione aziendale fino alla vendita dei
prodotti. Il concorso sugli interessi è concesso sotto forma di aiuti “de
minimis”, cioè entro il limite massimo previsto dalle disposizioni europee.
L’importo del prestito per il quale può essere riconosciuta l’agevolazione è
rapportato all’unità di superficie per coltura e per tipo di prodotto e al
numero dei capi allevati.
Per usufruire dell’aiuto de
minimis gli imprenditori agricoli interessati devono tra l’altro condurre
un’azienda, in Veneto, con dimensioni di almeno 3 unità di dimensione economica
(Ude) in zona montana e 10 Ude nelle altre zone; l’azienda inoltre non deve
rientrare nella categoria delle imprese in difficoltà. I prestiti di conduzione
a breve termine che beneficeranno dell’agevolazione regionale possono avere una
durata massima di 12 mesi.
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LOMBARDIA. PESCA IN ACQUE INTERNE, BANDO DA 147.000 EURO |
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Milano - Sostenere il miglioramento della
sicurezza, le condizioni di
lavoro, l´igiene e la qualità del
prodotto, dell´ambiente.
Questo lo scopo della Misura 2.2
relativa alla ´Pesca in
acque interne´, di cui la Direzione
generale Agricoltura, con il
decreto emanato alla fine del mese
di maggio relativo al Fondo
europeo per la pesca (Fep), ha
approvato il bando
attuativo, che destina finanziamenti ai
pescatori professionisti per
il sostegno dell´attività. Il
bando, pubblicato sul Burl
(Bollettino ufficiale di Regione
Lombardia) lunedì 3 giugno,
resterà aperto sino al 18 luglio
2013.
Settore Che Contribuisce A
Eccellenze Lombarde - ´All´interno
della nostra filiera
agroalimentare - ha commentato l´assessore
regionale all´Agricoltura -,
un ruolo importante è svolto dalla
pesca, che, oltre a essere
per molti un hobby e per alcuni uno
sport, è anche un lavoro,
con un indotto non indifferente, che
permette di offrire ai
consumatori prodotti di qualità, che si
inseriscono alla perfezione
in una cornice di eccellenza delle
produzioni lombarde´.
´Questi 147.000 euro - ha precisato il
responsabile
dell´agricoltura -, che vanno a finanziare
investimenti finalizzati al
miglioramento delle condizioni
lavorative degli operatori e
a una riduzione dell´impatto
sull´ambiente della pesca
professionale, sono un piccolo ma
concreto segno
dell´attenzione da parte di Regione Lombardia
verso il settore´.
Requisiti Per Accedere Al
Bando - Le domande possono essere
presentate presso
l´Amministrazione provinciale di riferimento e
saranno oggetto di
istruttoria per la formazione della
graduatoria delle domande
ammissibili a finanziamento secondo le
procedure previste dal
bando. Possono partecipare al bando gli
operatori del settore,
singoli o associati, in possesso della
licenza di pesca
professionale per le acque interne, aventi sede
legale in Regione Lombardia
ed esercitanti la propria attività
nel territorio regionale.
Gli interventi ammissibili a
finanziamento devono essere
realizzati in Lombardia e riguardano
gli investimenti per la
costruzione, l´estensione, il
potenziamento e
l´ammodernamento delle attrezzature per la pesca
nelle acque interne, al fine
di migliorare la sicurezza, le
condizioni di lavoro,
l´igiene e la qualità del prodotto, la
salute umana o animale; sono
inoltre ammissibili investimenti
finalizzati a ridurre
l´impatto negativo sull´ambiente o
viceversa a determinare un
impatto positivo sullo stesso.
Progetti Finanziabili Al
Massimo Al 50% - I progetti potranno
essere finanziati al 50 per
cento. L´investimento minimo
ammissibile non può essere
inferiore a 4.000 euro (al netto
dell´ Iva). Il contributo
massimo erogabile non può superare i
40.000 euro. L´eventuale
cofinanziamento del soggetto proponente
costituirà condizione di
premialità in fase di attribuzione del
punteggio di merito per la
definizione della graduatoria. Il Fep
opera secondo il principio
del cofinanziamento (quota
comunitaria, quota nazionale
e quota regionale). Le risorse
stanziate per il presente
bando ammontano a 147.381 euro
ripartite così: 50 per cento
a carico del Fondo europeo per la
pesca (73.690 euro), 40 per
cento a carico del Fondo di
rotazione (58.952 euro) e 10
per cento dalla Regione (14.738
euro). |
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TAVOLO VERDE: LA REGIONE CHIEDE STATO DI CALAMITÀ PER AGRICOLTURA UMBRA |
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Perugia - Una lettera urgente al presidente della
Commissione politiche agricole Fabrizio Nardone per l´attivazione dello stato
di calamità per l´agricoltura umbra e la richiesta che l´argomento sia posto
all´ordine del giorno della prossima riunione della conferenza degli assessori
regionali all´agricoltura in programma il 13 giugno: è la proposta avanzata
dall´assessore regionale all´agricoltura Fernanda Cecchini e accolta dei
rappresentanti delle organizzazioni agricole presenti stamani alla riunione
straordinaria del Tavolo verde, convocato a Palazzo Donini. La riunione, a cui
hanno partecipato tutti i rappresentanti delle organizzazioni agricole, è
servita per fare il punto sui possibili interventi e sulle strategie necessarie
ad affrontare le criticità dovute al maltempo, che su tutto il territorio umbro
ha letteralmente messo in ginocchio coltivazioni e produzioni agricole,
suscitando la forte preoccupazione degli agricoltori. Anche in sede europea la
Regione Umbria si farà promotrice, nel prossimo incontro che si terrà a
Bruxelles il 19 e 20 giugno, dello stato di assoluta difficoltà in cui versa il
settore, soprattutto per quanto riguarda le misure agroambientali, al fine di
evitare la perdita delle risorse stanziate per il comparto. "Insomma una azione a tutto campo - ha
detto Cecchini - da portare avanti con fermezza e impegno sia con il Governo
nazionale che con la Commissione europea. Nei prossimi giorni - ha aggiunto
l´assessore - vanno quantificati il più dettagliatamente possibile i danni
subiti, avendo ben presente che non c´è un solo settore agricolo, dai
seminativi, ai trapianti, all´ortofrutta,
al foraggio che si sia salvato dalla furia degli eventi atmosferici. In
questo quadro le semine dei cereali,
già tardive a causa del maltempo, hanno
subito i colpi devastanti di pioggia e grandine e così la coltura della vite,
dell´olio e del tabacco. Dei quasi sei mila ettari vocati a tabacco solo il 20%
è stato finora trapiantato ed è quindi facile prevedere le ripercussioni che
l´attuale situazione avrà sui raccolti e
di conseguenza sui redditi degli
agricoltori e sui costi per i consumatori. Sono molti inoltre i terreni
dell´Umbria coperti d´acqua, sui quali sarà difficile poter operare in tempi
brevi per proseguire con le consuete attività agricole".
"E´ infatti dal 1811 - ha proseguito
Cecchini - che non si registra una stagione climatica come l´attuale, con la
differenza che oggi le precipitazioni si concentrano in modo straordinariamente
abbondante in brevi lassi di tempo e non sono spalmate, come in passato, su
periodi più lunghi". L´umbria - ha sottolineato - si è dotata, con
investimenti consistenti e attraverso la costituzione dell´Ente acque umbro
toscano, di strumenti efficaci per far fronte alla siccità e ciò ci ha
consentito di accrescere l´azione di bonifica e di guardare con tranquillità
alle gestione idraulica dei territori e alla tutela delle aree boscate. Ora il
modificarsi del clima ci impone, anche su questo fronte, di adottare
aggiustamenti che aiutino a velocizzare il deflusso delle acque dal terreno ed
evitare, in molti casi, l´asfissia radicale delle coltivazioni".
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IL MUGELLO PER 4 GIORNI “CAPITALE” DELL’AGRICOLTURA TOSCANA |
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Si aprirà nel segno della
grande qualità e della valorizzazione delle produzioni locali la 33° edizione
della Fiera Agricola Mugellana, in programma a Borgo San Lorenzo presso il Foro
Boario dal 6 al 9 giugno prossimi.
Organizzata dal Comune di
Borgo San Lorenzo con la collaborazione dell’Associazione Regionale Allevatori,
dal 1981 mette in mostra il meglio del panorama agricolo ed enogastronomico del
territorio. Negli anni la Fam si è ritagliata un rilievo nazionale ospitando,
tra l’altro, mostre zootecniche di livello eccellente; vanta inoltre rilevanti
patrocini quali quello della Regione Toscana e della Provincia di Firenze,
partner importanti in uno dei massimi appuntamenti regionali del settore.
Numerosi i convegni e
dibattiti in programma sui quali spicca quello importantissimo di sabato 7
mattina a Villa Pecori Giraldi dal titolo “Quale futuro sostenibile per la
selezione della Limousine?” che, dopo i saluti di Giovanni Bettarini e
l’apertura dei lavori del Presidente Aia Pietro Salcuni e di Roberto Nocentini,
Presidente Anacli e Ara Toscana, vedrà gli interventi di professori e esperti
del settore come il Dr. Emanuele Villa, il Dr. Riccardo Negrini, il Dr. Mauro
Fioretti e il Prof. Giuseppe Pulina, con le conclusioni affidate a Gianni
Salvadori, Assessore all’Agricoltura Regione Toscana.
La Fam 2013 sarà anche una
vetrina importante per una serie di progetti realizzati grazie alla
collaborazione ed al finanziamento del Gal Start che tanto è servito in questi
anni alla crescita di iniziative e proposte a livello europeo e che proprio
durante la trentatreesima edizione della Fiera Agricola Mugellana, proporrà
alcuni importanti progetti finanziati dalla misura 124 del Psr con
presentazioni in programma giovedì, venerdì e sabato pomeriggio. Saranno illustrati
nel dettaglio, i progetti “Elwood”, “Ipsaam” e “Vispo” tutti ricadenti sul
territorio mugellano.
“Un mix di innovazione e
tradizione, spiega il Sindaco di Borgo San Lorenzo e Presidente dell’Unione
Montana dei Comuni del Mugello, Giovanni Bettarini, che si rinnova da oltre 30
anni, con la valorizzazione delle eccellenze agricole, rurali e zootecniche
mugellane, come anche della filiera corta e dei prodotti a Km 0: questa è la
Fam, un forte legame tra agricoltura e territorio, ed anche la 33° edizione
sarà una vetrina prestigiosa, un’occasione di rilievo per mettere ancora una
volta in mostra tutta il Mugello ‘verde’, tutto il comparto agrozootecnico con
particolare attenzione agli allevamenti e alle nostre produzioni di qualità.”
Inoltre, se da un lato è
confermata la grande attenzione al settore zootecnico dell’evento, con grande
spazio in questa edizione agli ovini grazie ad una Mostra Nazionale ed una
Interregionale, ed anche per i bovini, in particolare per la razza Limousine,
quest’anno proseguirà la crescita anche nella ristorazione, all’interno del
ristorante del Foro Boario, dove saranno privilegiati i prodotti locali a
chilometro zero, dando un senso reale al termine filiera corta.
“L’edizione di quest’anno,
spiega soddisfatto l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Borgo San Lorenzo,
va nella direzione di valorizzare la fiera come vetrina dei prodotti locali e
della filiera agro-zootecnica e si conferma sempre più come un’opportunità per
gli addetti ai lavori per confrontarsi su tematiche di ricerca e innovazione e
che legano agricoltura, ambiente, alimentazione e sviluppo sostenibile.”
Una fiera, dunque, sempre
nuova ma che non perde di vista quello che è il suo obiettivo primario: la
valorizzazione di un patrimonio esistente fatto di grandi e piccole realtà, che
solo scambiandosi e “mettendo in rete” le proprie conoscenze e peculiarità
possono crescere. Anche quest’anno il sito www.Fieragricolamugellana.it sarà un
valido strumento a servizio di espositori e visitatori, con tutte le notizie,
il programma, le informazioni utili, ma anche i commenti e le foto gallery
aggiornate.
Grande attesa dunque visto
che saranno oltre cento gli espositori provenienti da tutta Italia, con
particolare attenzione a mezzi agricoli e meccanici, che trasformeranno il Polo
Fieristico Mugellano in una vera e propria vetrina a cielo aperto del meglio della
produzione agricola e di allevamento comprensoriale e regionale.
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“I 100% ITALIANI” SONO LE CONSERVE VEGETALI CHE POLLI PROPONE PER UN PASTO ITALIAN STYLE GLAMOUR E LEGGERO |
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Carciofi interi o tagliati e funghetti: semplici, freschi, di primissima qualità e provenienti esclusivamente dal Bel Paese, per un’estate all’insegna della leggerezza e del gusto italiano Polli porta sulle tavole dello stivale i sottoli 100% italiani, verdure di primissima qualità, conservate e subito pronte da gustare che abbracciano le esigenze degli italiani, sempre più attenti alla qualità alimentare, a una dieta equilibrata e al gusto italiano. Carciofi interi o tagliati e funghetti sono le verdure, esclusivamente prodotte in Italia, che Polli propone per rendere i pranzi e le cene italian style sempre più glamour e leggere. I carciofi sono il perfetto equilibrio tra qualità delle materie prime e metodo di conservazione mentre i funghi, semplici e con pochi grassi, sono coltivati nel pieno rispetto di una dieta sana ed equilibrata. Le varianti dei sottoli 100% italiani sono verdure genuine e sane conservate sottolio, ideali per accompagnare i piatti principali così come da stuzzicare da sole. I sottoli “100% Italiani” Polli sono irresistibili bontà made in Italy che racchiudono tutto il sole del Bel Paese e il sapore della dolce vita, in un prodotto che conserva la genuinità delle produzioni locali garantendo gusto e benessere in tavola. I sottoli 100% Italiani sono le conserve ideali per creare piatti semplici e freschi, per preparare aperitivi, pranzi e cene in famiglia e tra amici. Polli, presente sul mercato dal 1872, dal oltre 140 anni realizza i suoi prodotti unendo tradizione e innovazione all’insegna del gusto e dell’alta qualità. Il percorso dei prodotti Polli parte dalle origini, esperti coltivatori curano gli ortaggi coltivandoli come un tempo, cercando di rispettare il territorio e l’ambiente. I processi produttivi sono seguiti con grande attenzione in tutte le loro fasi, con un monitoraggio costante e con analisi dei prodotti fatte in collaborazione con i più importanti istituti di ricerca nazionali. Grazie all’affidabilità e all’efficienza, Polli è leader della tradizione italiana nelle conserve vegetali ed è presente nei mercati nazionali e internazionali. I sottoli 100% italiani sono disponibili nei migliori supermercati di tutta Italia al prezzo consigliato al pubblico di 3,30 € per i funghetti da 285g - di 3,40 € per i carciofini tagliati da 285g - 2,50 € i carciofini interi da 185g. |
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ALCE NERO È COMPLETAMENTE PALM OIL FREE:
ARRIVA IL NUOVO BRODO VEGETALE GRANULARE SENZA GRASSI AGGIUNTI
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Dopo anni di ricerche e test, Alce Nero ha sviluppato la nuova ricetta del brodo vegetale che oltre a contare su una lista di ingredienti biologici è priva di olio di palma, rendendo così l’intera gamma dei prodotti ancora più sani e completamente Palm Oil Free. Bologna, 29 maggio 2013 - Alce Nero, il brand del gruppo di più di mille agricoltori e apicoltori impegnati da oltre 30 anni, in Italia e nel mondo, nella produzione di cibi biologici buoni, sani e che nutrono bene, presenta il nuovo brodo vegetale granulare senza grassi aggiunti e totalmente privo di olio di palma. Da sempre pioniere nel garantire prodotti biologici senza compromessi per quanto concerne gli ingredienti, la scelta delle materie prime e le tecniche di lavorazione delicate, Alce Nero già dal 2004 ha scelto di eliminare qualsiasi grasso saturo da ognuno dei suoi cibi a partire dai celebri frollini in cui viene utilizzato solamente olio italiano extravergine di oliva biologico. Ultimo nato in questo processo è la nuovissima ricetta del brodo vegetale granulare: una lista di ingredienti completamente pulita e sana che non conta alcun grasso saturo ma soltanto sette verdure biologiche, sale e spezie. Particolarmente adatto per la preparazione di brodi delicati per pastine, risotti, zuppe e per insaporire ogni pietanza, è quindi indicato anche per i pasti dei bambini. Il percorso verso una linea di prodotti completamente Palm Oil Free ha comportato un grande impegno nella elaborazione di ricette innovative e una massima attenzione e messa a punto di nuove tecniche di lavorazione. L’eliminazione dell’olio di palma è infatti complessa, perché questo ingrediente per le sue caratteristiche di lavorabilità, di gusto (è insapore) e di prezzo, rappresenta l’alternativa più utilizzata in produzione industriale all’olio di oliva e ad altri oli insaturi. L’olio di palma oltre a facilitare il processo produttivo abbatte anche il costo del prodotto finito. Alce Nero ha lavorato in questi anni per produrre cibi che non solo contengano esclusivamente ingredienti biologici ma siano anche completamente privi di grassi saturi dannosi, prediligendo solo l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva italiano. Per consultare il manifesto Palm Oil Free di Alce Nero e per avere maggiori informazioni è possibile visitare il sito: http://alcenero.It/nopalma Il dado granulare vegetale Alce Nero nella confezione da 120g è disponibile a un prezzo di 2,70 euro. Alce Nero Alce Nero è il marchio che caratterizza i prodotti di oltre mille agricoltori biologici e apicoltori, impegnati dagli anni ´70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani, nutrienti. Gli alimenti Alce Nero nascono da un’agricoltura che rispetta la terra e non utilizza sostanze chimiche di sintesi come pesticidi ed erbicidi. Passione, esperienza, valorizzazione delle colture del proprio territorio e della sua storia sono al centro dell’attività di tutti i soci produttori, cui si aggiunge il massimo rispetto per la natura, l’ambiente, le persone e per il loro lavoro. Un impegno che parte dall´Italia per essere condiviso dai soci internazionali in Costa Rica, Brasile, Nicaragua, Perù e India dove nascono i prodotti biologici Fairtrade Alce Nero tipici di questi paesi. Alce Nero è uno dei marchi con cui il gruppo bolognese Alce Nero & Mielizia Spa, un´impresa che, da oltre 30 anni, produce, trasforma e distribuisce direttamente i propri alimenti biologici in Italia e nel mondo. Www.alcenero.com |
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DOMENICA 16 GIUGNO IDENTITÀ RUBITT: GRANDE CUCINA IN PICCOLI PIATTI
H. 12:00-21:30
DOPOLAVORO BICOCCA
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Una giornata all´insegna dei Rubitt, in milanese "piccole cose di pregio", grande cucina in piccoli piatti. Una maratona di undici cuochi che proporranno le loro creazioni domenica 16 giugno all´interno del ristorante dell´Hangarbicocca, il Dopolavoro Bicocca, a partire dalle 12 e fino alle 21.30. Il tutto al costo di 25€. La quota di partecipazione prevede: - la consumazione di nove Rubitt a scelta - Acqua Panna o S.pellegrino - una birra della gamma Birra Moretti - una bibita Sanpellegrino - un caffè Lavazza Il vino e le successive consumazioni saranno a pagamento, fino a esaurimento, al costo di 3€ Fino al 14 giugno sarà possibile acquistare la prevendita di Identità Rubitt sul sito di Identità Golose a € 20,00, di seguito il link diretto: http://www.Identitagolose.it/sito/it/negozio_iscrizioni.php?id_cat=153&id_art=5967 |
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