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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Gennaio 2014
Politica
DICHIARAZIONE DI IERI DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO LA RIUNIONE CON IL PRIMO MINISTRO ERDOGAN DELLA TURCHIA  
 
 Bruxelles, 22 gennaio 2014 – “ Buon pomeriggio, Passo ad accogliere il Primo Ministro Erdogan a Bruxelles. Lo abbiamo già incontrato in data odierna, presso la Commissione europea, in cui abbiamo principalmente discusso lo stato di avanzamento delle nostre relazioni bilaterali, ma anche alcuni temi internazionali e regionali. L´ue e la Turchia sono stretti alleati ed è assolutamente fondamentale che noi sosteniamo e approfondiamo la nostra partnership, che è già così fecondo vantaggioso per entrambe le parti e si estende dal commercio e dogane al dialogo politico, dalla cooperazione energetica per combattere il terrorismo. Se posso mi limiterò a citare una figura che illustra l´importanza di queste relazioni. Oltre al rapporto commerciale molto dinamico, più del 75% degli investimenti in Turchia proviene dall´Unione europea. Questo mostra quanto siamo vicini in termini economici e anche, mi auguro, in termini politici. La Commissione e il governo turco erano entrambi centrale nella creazione nuovo impulso ai negoziati di adesione nel corso dell´ultimo anno - con la prima apertura capitolo in tre anni - Capitolo 22, la politica regionale -, l´accordo di riammissione firmato e una svolta sul dialogo visti, che offrirà grandi vantaggi per entrambe le parti, non da ultimo i cittadini della Turchia. Tutto ciò dimostra la nostra volontà di andare avanti. Ed è proprio a causa della grande importanza reciproca delle nostre relazioni e la causa della loro grande ulteriore potenziale che ci riguarda, come molti altri nella Ue, circa i recenti avvenimenti in Turchia. Abbiamo seguito le vicende da vicino e ho inoltrato oggi le preoccupazioni europee al primo ministro Erdogan - come un amico sincero e partner. Ho fatto il punto su cosa esattamente sta accadendo oggi in Turchia. Ero molto felice durante la discussione, perché il primo ministro Erdoðan, in un modo molto franco e aperto, ha affrontato tutte le questioni e ci ha dato rassicurazioni della sua intenzione di rispettare pienamente lo stato di diritto, l´indipendenza della magistratura e, in generale, l´ separazione dei poteri. Penso che questi siano principi fondamentali della democrazia e sono, in primo luogo, in molto interesse politico ed economico nazionale della Turchia. Ma anche loro sono un elemento centrale e vitale dei criteri di Copenaghen per i negoziati di adesione all´Ue. Sono quindi fiducioso che il governo turco sarà rapidamente affrontare le questioni che abbiamo sollevato, e credo che le riforme strutturali sono un processo impegnativo, che non è semplice. Sappiamo quanto difficile alcune delle questioni che la Turchia sta affrontando sono, ma voglio affermare con estrema chiarezza che la Turchia non è sola in questo, e siamo pronti a sostenervi, Primo Ministro, con la nostra esperienza su questi temi. Abbiamo anche discusso oggi altre questioni come la possibilità di approfondire le nostre relazioni commerciali proficue. Ho colto l´occasione per rispondere alle domande del Primo Ministro sul transatlantico commercio e pacchetto di investimenti. Per quanto riguarda problemi di mobilità e di visti, che sono così importanti per i nostri cittadini, ho accolto con favore la decisione della Turchia di firmare l´accordo di riammissione scorso dicembre. A sua volta, la Commissione potrebbe anche iniziare il dialogo sulla liberalizzazione dei visti con la Turchia nel mese di dicembre. Ora, abbiamo bisogno di follow-up. Mi auguro che la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi sarà completato rapidamente. Ciò dipende, tuttavia, non solo sull´Unione europea buona volontà, ma anche dalla velocità con cui la Turchia attui le riforme necessarie. Abbiamo anche toccato sul nostro rapporto energia in crescita, dove condividiamo un evidente interesse reciproco nel realizzare rapidamente corridoio meridionale del gas di diversificare le nostre rispettive forniture. Infatti, la Turchia è già un partner molto importante per l´Unione europea nel settore dell´energia e credo che il potenziale per essere anche un hub molto più grande per tutto questa regione è lì e noi siamo molto interessati a lavorare insieme. Ringrazio ancora una volta la Turchia per il suo approccio costruttivo in questo campo. Abbiamo anche concordato sulla necessità urgente di trovare una soluzione globale al problema di Cipro. Questo è sicuramente di nostro interesse comune, e una mossa decisiva in questo campo sarebbe senza dubbio anche di compiere progressi nelle relazioni della Turchia più ampi con l´Unione europea. I progressi in questa materia è di fondamentale importanza. Questo è un messaggio che abbiamo convogliare anche le parti a Cipro. Infine, per quanto riguarda la crisi in corso in Siria, questa terribile tragedia al rallentatore, abbiamo convenuto sulla necessità urgente di una soluzione politica. Vorrei ribadire la nostra gratitudine per i grandi sforzi della Turchia per ospitare non solo i profughi, ma anche il personale di risposta alle crisi dell´Unione europea, che ci aiuta a svolgere il nostro ruolo come il più grande donatore in questa crisi. Il primo ministro Erdoðan, Come ho già detto: i nostri legami forti e approfondimento riflettono i nostri interessi futuri condivisi - e penso che sia Unione europea e la Turchia rendono conto molto bene. Sono lieto di confermare che il primo ministro è personalmente impegnato a perseguire questi negoziati e le riforme fondamentali che vanno con loro. Non vedo l´ora di continuare il nostro dialogo. Vi ringrazio.  
   
   
IL PRESIDENTE BARROSO INCONTRA IL PRIMO MINISTRO SERBO DACIC  
 
Bruxelles, 22 gennaio 2014 - Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha incontrato ieri con il primo ministro serbo, Ivica Dacic e il signor Vice Primo Ministro, Signor Aleksandar Vučić, in vista della prima Conferenza intergovernativa tra l´Unione europea e la Serbia. "Conferenza intergovernativa di oggi, che apre negoziati di adesione all´Ue della Serbia, è l´inizio di un nuovo capitolo nelle nostre relazioni e un grande successo" , ha dichiarato il presidente Barroso. "Mi congratulo con la Serbia per i suoi sforzi di riforma e per i progressi compiuti negli ultimi anni . I cittadini della Serbia hanno forti aspirazioni europee, e continueremo a sostenere la Serbia a fare progressi, passo dopo passo, il suo percorso europeo ". Il Presidente Barroso ha espresso apprezzamento per gli sforzi coraggiosi e coerenti da parte del governo serbo negli ultimi mesi nella normalizzazione delle relazioni con il Kosovo 1 prima e dopo l´accordo storico aprile. Egli ha anche sottolineato le sfide per la Serbia avanti sul percorso europeo nei settori chiave dello Stato di diritto, compresa la riforma del sistema giudiziario, la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, riforma della pubblica amministrazione, l´indipendenza delle principali istituzioni, la libertà dei media, anti- discriminazione e la protezione delle minoranze.  
   
   
UE-SERBIA: TAPPA IMPORTANTE NEL PROCESSO DI ADESIONE  
 
 Bruxelles, 22 gennaio 2014 - Commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato Štefan Füle ha partecipato ieri a Bruxelles la prima Conferenza Ue-serbia di adesione. Questo è quello che ha detto dopo la riunione ai media: ´Buongiorno, dobar dan i dobro došli! Ovo je istorijskij dan za Srbiju, ovo je istorijskij dan za Ue. Questa è una giornata storica per la Serbia e anche per l´Unione europea. Il paese sta prendendo un altro passo importante nel suo cammino verso l´Unione europea. Oggi abbiamo fatto un inizio simbolico, al più alto livello politico, ai negoziati concreti dei singoli capitoli che seguiranno nei mesi e negli anni a venire. Questa prima conferenza di adesione segna l´inizio di una fase nuova e cruciale nel nostro rapporto con la Serbia. Si tratta di un meritato riconoscimento dei progressi compiuti negli ultimi anni. La chiave di questo è stata la determinazione delle autorità serbe ad abbracciare le riforme nel corso di molti anni e il suo coraggio e gli sforzi senza precedenti negli ultimi mesi verso la normalizzazione delle relazioni con il Kosovo. Ma avviare negoziati significa entrare in una fase molto impegnativa. Sarà necessario un duro lavoro, molte sfide ci attendono: In primo luogo - Belgrado dovrà restare pienamente impegnata nella normalizzazione delle relazioni con Pristina e continuerà a fornire sull´attuazione di tutti gli accordi di dialogo. In secondo luogo - Le riforme devono essere ultimati e l´allineamento con l´acquis comunitario perseguito. Di particolare importanza sono i capitoli 23 (giudiziario ei diritti fondamentali), e 24 (Giustizia, libertà e sicurezza), che fermamente ancorare le riforme in materia di stato di diritto. Credo nella determinazione della leadership serba a lavorare sodo nel corso dei negoziati in modo inclusivo, coinvolgendo il parlamento e la società civile e la costruzione su ampio consenso nazionale. Poiché i negoziati di adesione sono trasformativa - modificare le funzioni chiave della società serba e la sua economia Sono sicuro che con un forte impegno tale all´agenda dell´Unione europea e l´ampio sostegno della sua gente, la Serbia sarà all´altezza della sfida dei negoziati di adesione e sarà un esempio ispiratore nei Balcani occidentali ´.  
   
   
PROSSIMO VERTICE UE-USA DEL 26 MARZO 2014  
 
Bruxelles, 22 gennaio 2014 - Il prossimo vertice Ue-usa si terrà a Bruxelles il Mercoledì 26 marzo 2014, su invito del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Questa sarà la prima visita del presidente Obama a Bruxelles e alle istituzioni dell´Ue.  
   
   
LA COMMISSIONE DECIDE DI CONSULTARE IL PUBBLICO EUROPEO SULLE DISPOSIZIONI IN COMMERCIO UE-USA SUGLI INVESTIMENTI E RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE TRA INVESTITORI E STATO  
 
Bruxelles, 22 gennaio 2014 - Il commissario Ue al commercio Karel De Gucht ha annunciato ieri la sua decisione di consultare il pubblico sulle disposizioni di investimento di un futuro accordo Ue-usa del commercio, conosciuto come il commercio e gli investimenti di partenariato transatlantico (Ttip). La decisione segue l´interesse pubblico senza precedenti colloqui. Essa riflette inoltre la determinazione del Commissario di garantire il giusto equilibrio tra la tutela degli interessi di investimento europei e sostenere diritto dei governi di regolamentare nel pubblico interesse. Ai primi di marzo, si pubblicherà un testo dell´Ue proposto per la parte degli investimenti dei colloqui che comprenderà sezioni sulla protezione degli investimenti e sulla composizione delle controversie tra investitori e Stato, o Isds. Questo progetto di testo sarà accompagnata da spiegazioni chiare per il non esperto. Le persone in tutta l´Ue saranno poi hanno tre mesi di tempo per commentare. Il commissario Ue al commercio Karel De Gucht ha dichiarato: "I governi devono essere sempre liberi di disciplinare in modo che possano proteggere le persone e l´ambiente, ma devono anche trovare il giusto equilibrio e curare gli investitori abbastanza, in modo che possano attrarre investimenti accordi di investimento internazionali come Ttip dovrebbe.. Garantire che fanno entrambe le cose. Ma alcuni accordi esistenti hanno causato problemi in pratica, consentendo alle aziende di sfruttare le lacune in cui il testo di legge è stato vago. So che alcune persone in Europa hanno reali preoccupazioni su questa parte dell´accordo Ue-usa. Ora voglio loro di dire la loro. Sono stato incaricato da parte degli Stati membri dell´Ue per risolvere i problemi che esistono in accordi di investimento in corso e sono determinato a fare del sistema di protezione degli investimenti più trasparente e imparziale, e di chiudere queste scappatoie legali, una volta per tutti. Ttip fermamente difendere diritto degli Stati membri dell´Ue di regolamentare nel pubblico interesse. " Nel giugno 2013 i governi dell´Unione europea incaricato la Commissione europea di negoziare un nuovo accordo di commercio e gli investimenti Ue-usa, il Ttip, per loro conto. Questo includeva misure sul trattamento degli investitori noti come la protezione degli investimenti e di risoluzione delle controversie investitore-to-stato (Isds). La Commissione vuole sfruttare l´occasione per migliorare le disposizioni di investimento già in atto per proteggere gli investimenti da parte delle imprese con sede nell´Ue negli Stati Uniti, e viceversa. In pratica questo significherebbe riferendosi esplicitamente nel contratto il diritto degli Stati di regolamentare nell´interesse del pubblico. Sarebbe anche vedere le regole nuove e migliorate, tra cui un codice di condotta, al fine di garantire arbitri sono scelti in modo equo e agire in modo imparziale, e ad aprire loro lavori al pubblico. Nessun´altra parte dei negoziati è interessato da questa consultazione pubblica e le trattative Ttip continuerà come previsto. Dal giugno 2013 la Commissione ha tenuto tre giri di consultazioni delle parti interessate, sia prima che durante i colloqui sull´accordo, per raccogliere le opinioni e le volontà delle parti interessate pubbliche e in tutta Europa. La Commissione ha inoltre svolto le consultazioni pubbliche prima dell´inizio dei negoziati Ttip.  
   
   
AIUTI DI STATO: ACCORDO TRA LA COMMISSIONE E LA BEI IN MATERIA DI AIUTI DI STATO CONNESSI ALLE ATTIVITÀ DEL GRUPPO BEI  
 
Bruxelles, 22 gennaio 2014 - Joaquín Almunia, commissario europeo per la concorrenza, e Werner Hoyer, presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei) ha pubblicato ieri una dichiarazione congiunta riguardante l´interazione tra le attività del gruppo Bei e di controllo degli aiuti State. Questa dichiarazione congiunta fornisce una visione comune sulle regole e getta le basi per un´ulteriore cooperazione per migliorare l´efficienza delle loro attività. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza, ha detto in proposito: "La dichiarazione congiunta fornisce chiarimenti utili alle autorità degli Stati membri, nonché le società che beneficiano degli interventi della Bei e programmi gestiti dal Gruppo Bei ". Werner Hoyer, Presidente della Bei, ha così commentato: "È essenziale che le due istituzioni hanno adottato una posizione e una collaborazione comune procedura per migliorare l´efficienza delle loro attività. Noi tutti condividiamo gli stessi obiettivi per l´economia europea, e vogliamo garantire che la Bei sostiene gli Stati membri e le imprese facendo il miglior uso possibile delle risorse disponibili, nel rispetto delle norme del Trattato in materia di aiuti Stato. " La dichiarazione sottolinea i principi relativi alla natura del controllo degli aiuti di Stato da fare in situazioni in cui il Gruppo Bei implementa e gestisce programmi degli Stati membri o il gruppo Bei è commissionato dalla Commissione europea e gestisce i fondi della Ue. Le risorse proprie assegnate direttamente dalla Bei non rientrano nel campo di applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato, ma ogni volta che gli Stati membri concedono garanzie per il finanziamento da parte del Gruppo Bei, o in caso di cofinanziamento o qualsiasi altra forma di sostegno pubblico, gli Stati membri interessati rimane responsabile della notifica degli aiuti di Stato. Infine, le autorità garanti della concorrenza della Commissione europea e del Gruppo Bei introdurrà un rapporto di lavoro permanente per rafforzare il dialogo in corso.  
   
   
OCCUPAZIONE E SVILUPPI SOCIALI: IL RAPPORTO ANNUALE EVIDENZIA LE MINACCE DELLA POVERTÀ LAVORATIVA IN EUROPA  
 
 Bruxelles, 22 gennaio 2014 - Il sensibile aumento della povertà tra la popolazione in età lavorativa è una delle conseguenze sociali più tangibili della crisi economica. Se si dovesse confermare la polarizzazione delle retribuzioni, dovuta in particolare all´aumento del lavoro a tempo parziale, una riduzione graduale dei livelli di disoccupazione potrebbe non essere sufficiente ad invertire la tendenza. È questa una delle principali conclusioni del rapporto 2013 su occupazione e sviluppi sociali in Europa, che esamina anche l´impatto positivo delle prestazioni sociali sulla probabilità di ritorno al lavoro, le conseguenze dei persistenti squilibri di genere e la dimensione sociale dell´Unione economica e monetaria (Uem). Il rapporto dimostra che l´accettazione di un posto di lavoro può aiutare a uscire dalla povertà, ma solo nella metà dei casi: molto dipende dal tipo di lavoro trovato e dalla composizione del nucleo familiare e dalla situazione del partner sul mercato del lavoro. "Per una ripresa duratura, che non si limiti soltanto a ridurre la disoccupazione ma faccia anche diminuire la povertà, dobbiamo preoccuparci non solo della creazione di posti di lavoro, ma anche della loro qualità", ha dichiarato László Andor, Commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´integrazione. Impatto positivo delle prestazioni sociali e delle indennità di disoccupazione - L´analisi condotta nel rapporto dimostra che, contrariamente a quanto comunemente ritenuto, i beneficiari di prestazioni di disoccupazione hanno maggiori probabilità di trovare lavoro rispetto a coloro che non ne percepiscono (a parità delle altre condizioni). Ciò vale in particolare nel caso in cui i sistemi di prestazioni siano ben congegnati (prevedano, ad esempio, prestazioni decrescenti nel tempo) e siano integrati da opportune condizioni, come l´obbligo di cercare un lavoro. Questi sistemi tendono a favorire una migliore rispondenza tra le professionalità richieste e le competenze e quindi l´occupazione di posti di lavoro di maggiore qualità, aspetto che contribuisce a sua volta all´uscita dalla povertà. Il rapporto sottolinea inoltre che in alcuni paesi (ad esempio Polonia e Bulgaria) una percentuale significativa dei disoccupati non dispone delle comuni reti di sicurezza (prestazioni di disoccupazione, assistenza sociale) e tende a fare affidamento sulla solidarietà familiare o su un´occupazione informale. I disoccupati che non percepiscono prestazioni di disoccupazione hanno minori probabilità di trovare un lavoro in quanto è meno probabile che beneficino di misure di attivazione e non hanno l´obbligo di cercare un lavoro per beneficiare delle prestazioni. Persistono le differenze di genere - Anche se la crisi ha determinato una riduzione di alcune differenze di genere di cui sono state tradizionalmente vittime le donne (riduzione dovuta principalmente al fatto che sono i settori con occupazione a prevalenza maschile a essere stati colpiti maggiormente dalla crisi), persistono differenze di genere per quanto riguarda la partecipazione al mercato del lavoro, le retribuzioni e il rischio di povertà. Inoltre le donne tendono ancora a lavorare complessivamente meno ore degli uomini e questo, per quanto possa rispecchiare preferenze individuali, determina comunque minori possibilità di carriera, retribuzioni più basse e in prospettiva pensioni più modeste, oltre a un sottoutilizzo del capitale umano e di conseguenza una crescita economica e una prosperità minori. Le differenze di genere possono quindi dar luogo a costi economici e sociali e andrebbero contrastate efficacemente ogniqualvolta derivino da barriere o vincoli istituzionali o sociali. Quanto alla differenza di genere in termini di ore lavorate, tra gli Stati membri si possono chiaramente individuare alcuni modelli: in alcuni casi una percentuale elevata di donne lavora, ma con orari di lavoro relativamente più brevi (ad esempio nei Paesi Bassi, in Germania, in Austria e nel Regno Unito), mentre in altri la partecipazione femminile è più bassa ma le donne, una volta occupate, tendono a lavorare con un orario di lavoro relativamente più lungo (in molti paesi dell´Europa centrale e orientale, in Spagna e in Irlanda). Solo alcuni Stati membri (soprattutto i paesi nordici e i paesi baltici) riescono a coniugare tassi di occupazione femminile elevati e una differenza di genere modesta in termini di ore lavorate. A quanto pare, un efficace mix di politiche comprende: la parità di orario di lavoro tra uomini e donne, lavoro flessibile ampiamente disponibile, incentivi alla divisione del lavoro non retribuito all´interno della coppia e servizi all´infanzia favorevoli all´occupazione e accessibili, anche in termini di costi, con orari prolungati di asili e asili nido. Dimensione sociale dell´Unione economica e monetaria - I divari macroeconomici, sociali e occupazionali tuttora crescenti minacciano gli obiettivi fondamentali dell´Unione sanciti dai trattati, ossia vantaggi generalizzati attraverso la promozione della convergenza economica e miglioramento della vita dei cittadini negli Stati membri. Il rapporto 2013 dimostra come le basi dei divari attuali siano state poste nel corso dei primi anni di introduzione dell´euro, giacché in alcuni Stati membri una crescita squilibrata, fondata sull´aumento del debito alimentato da bassi tassi di interesse e su massicci afflussi di capitale, è stata spesso associata a un andamento deludente della produttività e della competitività. Venuta meno la possibilità di svalutare la moneta, i paesi della zona euro che tentano di recuperare competitività sul versante dei costi devono ricorrere alla "svalutazione interna" (contenimento di prezzi e salari). Questa politica presenta però limiti e risvolti negativi, non da ultimo in termini di un aumento della disoccupazione e del disagio sociale e la sua efficacia dipende da molti fattori come il grado di apertura dell´economia, la vivacità della domanda esterna e l´esistenza di politiche e di investimenti che promuovano la competitività non di prezzo. Nell´ottobre del 2012 la Commissione ha proposto un rafforzamento della sorveglianza degli sviluppi sociali e occupazionali con la comunicazione "Potenziare la dimensione sociale dell´unione economica e monetaria" (cfr. Ip/13/893). A lungo termine e a seguito delle modifiche introdotte dal trattato, è ipotizzabile una capacità di bilancio dell´Uem: la sua funzione di assorbimento degli shock potrebbe integrare gli attuali strumenti di coordinamento delle politiche.  
   
   
A FIVIZZANO: I PATTI TERRITORIALI MODELLO CHE DÀ STABILITÀ E CERTEZZA  
 
Firenze, 22 gennaio 2014 - Doppio appuntamento in Lunigiana ieri per l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che prima, nella Sala consiliare del Comune di Fivizzano, ha presenziato alla firma del Patto territoriale per la rete dei piccoli ospedali della Lunigiana tra i sindaci della zona (tranne Pontremoli e Zeri), e poi, sempre a Fivizzano, ha visitato il nuovo Presidio riabilitativo della Fondazione Don Gnocchi, dove è stata anche sottoscritta la nuova convenzione tra Fondazione Don Gnocchi, Asl 1 di Massa e Carrara e Comune di Fivizzano. Ai due eventi erano presenti anche Maria Teresa De Lauretis, direttore generale della Asl 1, e Oreste Giurlani, presidente Uncem Toscana. Al Don Gnocchi, presenti Monsignor Angelo Bazzari e Francesco Converti, rispettivamente presidente della Fondazione Don Gnocchi e direttore del Polo Toscana. "L´evento di oggi - ha detto Marroni - conferma ancora una volta l´importanza dei Patti territoriali, che stanno diventando un modello, uno strumento fondamentale, che dà stabilità e certezza ai piccoli comuni e ai territori". Marroni ha ricordato i pilastri fondamentali della sanità toscana: "Cure per tutti, con una sanità pubblica aperta alla collaborazione con il privato, con elementi di grande qualità, distribuita sia nel pubblico che nel privato. E quello che vediamo qui oggi - ha sottolineato - è un esempio perfetto della realizzazione di questi concetti". L´assessore ha ringraziato tutta la comunità della Lunigiana, i sindaci, la Fondazione Don Gnocchi. Il Patto territoriale per la rete dei piccoli ospedali della Lunigiana prevede una diversificazione tra i due ospedali presenti sul territorio: Pontremoli avrà funzioni di ospedale di zona, Fivizzano avrà una caratterizzazione di polo riabilitativo integrato, alla luce della nuova convenzione con la Fondazione Don Gnocchi. Il presidio riabilitativo di Fivizzano è frutto di un investimento congiunto Fondazione Don Gnocchi-asl 1. In una prima fase sono stati attivati 32 posti letto dedicati alla riabilitazione neurologica e ortopedica a carattere intensivo, l´obiettivo è quello di arrivare a 60 posti letto. Quanto ai servizi territoriali, le Case della Salute diverranno punti di riferimento certi per i cittadini. A quella di Villafranca, già in funzione, si aggiungeranno quella di Aulla, di prossima apertura, e quelle di Fivizzano e Pontremoli, per le quali vanno individuate le strutture idonee. A proposito del Pet (Punto emergenza territoriale) di Aulla, "faremo una verifica a metà febbraio, dopo un mese e mezzo di attività - ha detto Marroni - E´ importante la riorganizzazione, ma siamo anche molto sensibili a quello che ci dicono i sindaci, alla necessità della continuità assistenziale".  
   
   
OPERAZIONE "WAREHOUSE": MAJOR OPERAZIONE DOGANALE CONGIUNTA IMPEDISCE INGENTI PERDITE PER I BILANCI DEGLI STATI MEMBRI DELL´UE E (+ MEMO/14/33 )  
 
 Bruxelles, 22 gennaio 2014 - Quasi 45 milioni di sigarette di contrabbando, circa 140.000 litri di gasolio e circa 14.000 litri di vodka sono stati sequestrati nel corso di una importante operazione congiunta delle dogane (Jco). L´operazione nome in codice "Warehouse", è stata effettuata-out ottobre 2013 dal Servizio doganale lituano e il lituano Ispettorato fiscale in stretta cooperazione con l´Ufficio europeo di lotta antifrode (Olaf), e con la partecipazione di tutti i 28 Stati membri dell´Ue. Come risultato dell´operazione "Warehouse", una significativa perdita potenziale per i bilanci dell´Unione europea e dei suoi Stati membri è stato impedito. Secondo le stime preliminari, questo in forma di elusi dazi doganali e delle tasse sarebbe stato pari a circa € 9.000.000. I risultati finali della Operation sono stati discussi dai partecipanti della scorsa settimana in una riunione di debriefing a Vilnius e sono stati resi pubblici oggi in tutta Europa. Algirdas Šemeta, commissario per la fiscalità, le dogane, antifrode e dell´audit, ha accolto con favore gli ottimi risultati dell´operazione. "La lotta contro il contrabbando di prodotti soggetti ad accisa è una delle nostre priorità politiche e abbiamo avviato una serie di iniziative per attrezzare meglio l´Europa contro tali pratiche dannose gestito da reti criminali organizzate. Jco Warehouse è un buon esempio di come l´Ue e gli Stati Le autorità degli Stati membri possono cooperare efficacemente per proteggere le loro entrate. Operazioni doganali congiunte salvaguardare gli interessi finanziari dell´Unione europea e anche proteggere i nostri cittadini e le imprese legittime ", ha detto. "Tali operazioni evidenziano anche il valore aggiunto dell´Olaf per aiutare agevolare lo scambio di informazioni tra i nostri partner in tutta Europa e nel fornire efficace supporto operativo." Operazione "Warehouse", incentrato sul movimento di merci dal trasporto su strada. Esso mira il contrabbando e altre forme di commercio illegale di prodotti soggetti ad accisa, quali oli minerali, prodotti del tabacco e alcool in tutta Europa. Utilizzando diversi scenari complessi in diversi Stati membri dell´Ue, i truffatori legalmente importare merci nell´Ue, ma chiedere una esenzione di Iva e accise dichiarando le merci soggette a regimi fiscali e di esenzione dazio (ad esempio dichiarando le merci in transito). La traccia della merce viene poi perso attraverso la scomparsa fittizia dei commercianti o attraverso una esportazione fittizia. I truffatori evitare di pagare l´Iva e le accise, ma le merci restano nel mercato interno, causando una perdita sostanziale di entrate dell´Unione europea e degli Stati membri ´. Jco "Warehouse", è stata la prima operazione effettuata, in stretta cooperazione con le autorità fiscali a bersaglio accise e Iva frode in particolare, oltre la frode doganale. Per la prima volta, le autorità doganali e fiscali hanno collaborato su scala europea in un Jco. Questo è un risultato significativo in quanto le diverse competenze e regimi giuridici vigenti a livello nazionale e comunitario rendono difficile affrontare meccanismi di frode complessi con misure uniformi. In questa operazione, autorità doganali e fiscali unito le loro competenze, risorse e intelligenza per evitare perdite per il bilancio dell´Ue e ´Stati membri condivisi. Otto sequestri sono stati effettuati durante l´operazione. Tra questi, le autorità hanno sequestrato 6.617.400 sigarette in Svezia e Lituania, 135,831 litri di gasolio in Polonia e nel Regno Unito, e 14.025,6 litri di vodka nel Regno Unito da solo. Nel complesso, 44.957.160 sigarette sono state sequestrate. Durante l´intera operazione "Warehouse", l´Olaf ha fornito supporto organizzativo, logistico, finanziario e tecnico per consentire uno scambio di informazioni e intelligence in tempo reale. Questo è stato coordinato dalla Unità Operativa di Coordinamento fisica (P-ocu), presso i locali dell´Olaf a Bruxelles che hanno facilitato la comunicazione diretta con i punti di contatto nazionali. Un gruppo di ufficiali di collegamento da parte di alcuni Stati membri, in rappresentanza di tutti i partecipanti di 28 paesi dell´Unione europea, ha lavorato da qui durante il funzionamento e gli esperti della Direzione generale della Commissione per la Fiscalità e unione doganale ha fornito supporto. Europol partecipato in qualità di osservatore nel funzionamento. Un rappresentante della sede era presente alla P-ocu durante la fase operativa dell´operazione. E ´stato anche possibile effettuare controlli incrociati diretti di individui sospetti e le aziende che compaiono durante il Jco con Europol attraverso una connessione Internet sicura.  
   
   
RIFORME, MARONI: DARE POTERI ESCLUSIVI ALLE REGIONI  
 
Milano, 22 gennaio 2014 - "Se è vero quanto si è letto in questi giorni sui giornali, cioè che l´obiettivo è quello di eliminare le competenze concorrenti, sono assolutamente d´accordo". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine della firma del protocollo fra Anci e Regione Lombardia, rispondendo alle domande dei cronisti circa La possibile modifica del Titolo V della Costituzione di cui stanno discutendo i partiti politici a livello nazionale. Stop Ai Contenziosi - "Le competenze concorrenti fra Stato e Regioni - ha osservato Maroni - generano contenziosi di fronte alla Corte costituzionale, perché non è definito un ´confine´ fra dove arriva lo Stato e dove le Regioni. Riduciamole, ma diamo competenze esclusive alle Regioni. Se si procede in questa direzione sono assolutamente d´accordo. Ci sono competenze - ha sostenuto - che le Regioni devono avere: la gestione del territorio, le infrastrutture, la sanità, i servizi alla persona, ecc. Se questa è la strada, cioè eliminare i contenziosi dando competenze esclusive alle Regioni, va bene".  
   
   
PROTOCOLLI ANCI: RAFFORZARE GIOCO DI SQUADRA  
 
Milano, 22 gennaio 2014 - "Questo protocollo, come ha spiegato il presidente Roberto Maroni, prevede lo sviluppo di una collaborazione sempre più intensa, a 360 quadri, tra la Regione Lombardia e i più di 1500 Comuni lombardi, perché il gioco di squadra tra le autonomie territoriali è sempre più importante". Lo ha dichiarato l´assessore regionale all´Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia, al termine dell´incontro per la firma dei protocolli tra Regione e Anci Lombardia. Osservatorio Su Finanza Pubblica - L´assessore Garavaglia, spiegando i contenuti degli articolati protocolli siglati, ha voluto focalizzare la sua attenzione soprattutto su due temi. "Il primo è senza dubbio l´Osservatorio stabile sulla finanza locale. Questo - ha sottolineato Garavaglia - è un tema fondamentale, per fare chiarezza nei rapporti tra Enti locali, ovvero tra Comuni, Province e Regioni, e tra Enti locali e Governo, perché si continua a parlare di finanza pubblica, ma non c´è ancora chiarezza su quelli che sono i dati veri, così gli Enti locali continuano a tirare la cinghia, mentre vediamo che continua ad aumentare la spesa pubblica centrale, pertanto serve un´assoluta chiarezza sui dati per avere davvero una leale collaborazione tra tutte le componenti della Pubblica amministrazione". Il Ruolo Del Portale Delle Autonomie - Il secondo impegno contenuto nel protocollo tra Regione Lombardia e Anci Lombardia su cui l´assessore Massimo Garavaglia ha voluto soffermarsi è: "Quello di creare un portale delle autonomie locali, in cui si possa affrontare ogni singolo argomento in maniera organica. Penso per esempio al riordino delle autonomie locali, dove lo stato di confusione della normativa attuale è sotto gli occhi di tutti, eppure gli amministratori hanno il compito di gestire la propria Amministrazione anche nel caos più assoluto e occorre dunque trovare delle modalità per riuscirci. Oppure il tema della finanza locale: qui in Lombardia il Patto di stabilità territoriale ormai è a regime e lo vogliamo mantenere, nonostante il taglio di più di 300 milioni di euro subito nonostante le promesse dei ministri Saccomanni e Del Rio, per cui questo taglio non sarebbe avvenuto, ma con l´Anci vogliamo trovare le modalità migliori per gestire al meglio questo strumento. O ancora le gestioni associate, le fusioni di Comuni oppure la possibilità di accedere a contributi regionali e dell´Unione europea". "Anche in questo caso - ha concluso l´assessore - bisogna fare squadra e, al riguardo, ricordo che, rispetto alla programmazione precedente, la Regione Lombardia ha aumentato di oltre 400 milioni le risorse disponibili, con un notevole incremento delle programmazione, ma per utilizzare al meglio questi quattrini occorre lavorare di squadra".  
   
   
PROTOCOLLI ANCI, MARONI: MIGLIORIAMO EFFICIENZA SERVIZI  
 
Milano, 22 gennaio 2014 - "Questi protocolli firmati tra Regione e Anci Lombardia sono uno strumento importante, perché mettono a disposizione dei Comuni lombardi preziose risorse e prevedono una serie di iniziative per sostenere l´azione dei Comuni, per migliorare l´azione amministrativa, per incrementare lo scambio di informazioni e rendere così ancora più efficienti i servizi per i cittadini, grazie a una grande e leale collaborazione tra Regione e Comuni lombardi". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine dell´incontro, a Palazzo Pirelli, con la delegazione di Anci Lombardia, rappresentata dal presidente Attilio Fontana, per la firma di due protocolli d´intesa. Finanza E Servizi - Il primo, di durata quinquennale, ha la finalità di sviluppare e consolidare la collaborazione istituzionale, per formulare proposte condivise di riforma istituzionale e di finanza locale, incentivare lo sviluppo e il miglioramento dei servizi locali, favorire la definizione di accordi fra le Amministrazioni, diffondere e condividere le informazioni e i dati, garantire un costante monitoraggio dell´azione amministrativa locale, costruire un´accurata e adeguata lettura dell´impatto territoriale delle norme legislative riguardanti la finanza, sostenere lo sviluppo di processi d´innovazione nelle Amministrazioni comunali e promuovere lo sviluppo e la gestione di infrastrutture telematiche. Dote Comune 2014 - Il secondo protocollo ha invece come oggetto la realizzazione del programma ´Dote Comune 2014´, con cui viene rinnovato l´impegno di Regione e Anci Lombardia a dar seguito alla misura che promuove percorsi di tirocinio extra-curriculare presso i Comuni, estendendone l´accesso anche agli inoccupati e disoccupati over 50. Collaborazione Con Enti - "Con questi protocolli la Regione interviene con misure concrete - ha rivendicato il presidente Maroni - per sostenere l´azione dei Comuni, la collaborazione istituzionale, la condivisione delle informazioni, il monitoraggio dell´azione amministrativa e il sostegno dei processi di innovazione". "Lo scopo - ha chiarito il presidente - è di migliorare i servizi per i cittadini".  
   
   
PIEMONTE: BILANCIO 2014 IN PAREGGIO CON LE ENTRATE ORDINARIE CORRETTO IL DOCUMENTO DI PREVISIONE SULLA BASE DELLE OSSERVAZIONI DEI REVISORI CONTABILI. AUMENTATE DI 2 MILIONI DI EURO LE RISORSE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO  
 
Torino, 22 gennaio 2014 - Presentato ieri in prima commissione del Consiglio regionale l’emendamento al bilancio di previsione 2014 , che recepisce le indicazioni ricevute dal collegio dei revisori dei conti, attuando le modifiche necessarie. La proposta, illustrata dal Vice Presidente e assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin , prevede il pareggio attraverso le sole entrate ordinarie e la cancellazione di mutui per 435 milioni. Quest’ultima somma è ora iscritta in bilancio come anticipazioni di cassa del Governo, in base a quanto previsto dal decreto legge 35/2013. La cifra in arrivo da Roma coprirà quindi l’intero importo che era stato oggetto della richiesta di rettifica da parte dei revisori contabili, ma con ogni probabilità potrà anche essere superiore. In tutta Italia, infatti, sono ancora da ripartire 7,2 miliardi di euro come anticipazioni di cassa per il pagamento dei debiti degli enti locali e nella suddivisione dei fondi verrà data preferenza alle Regioni che meglio di altre hanno saputo utilizzare questo strumento legislativo. Il Piemonte, in questo senso, è stato in assoluto tra gli enti più efficienti. « Abbiamo corretto tutti gli aspetti tecnici nei quali il parere dei revisori non era stato favorevole – commenta l’assessore Pichetto – ma siamo andati anche oltre, riuscendo a reimpostare il bilancio in modo che si riuscisse a ottenere il pareggio esclusivamente con le entrate ordinarie. Questo significa che per il 2014, senza la necessità di ricorrere a entrate straordinarie come prestiti o mutui, teniamo in equilibrio i conti attuando un risanamento concreto ed effettivo. Siamo riusciti a far questo senza effettuare alcun taglio ai servizi essenziali e trovando anche ulteriori risorse per il diritto allo studio, il cui fondo è stato aumentato di due milioni di euro ». Nell’emendamento presentato sono state recepite le rettifiche anche relativamente agli altri aspetti evidenziati dai revisori. Tra questi, la contestazione di non aver accantonato somme a titolo di fondo spese impreviste, che sono invece regolarmente contemplate da un’apposita unità di spesa in cui complessivamente sono a disposizione oltre 560 milioni di euro.  
   
   
TOSCANA: "STOP AI TAGLI LINEARI, A REGIONI E ENTI LOCALI NUOVA CENTRALITÀ"  
 
 Firenze, 22 gennaio 2014 - "I tagli lineari non sono più fattibili. E neppure politiche di spending review che non abbiano attinenza con la realtà". L´assessore al bilancio e ai rapporti con gli enti locali Vittorio Bugli lo ripete più volte stamani al meeting formativo annuale sulla finanziaria e la legge di stabilità organizzato a Viareggio dall´Anci, l´associazione dei comuni toscani. "Non servono slogan – dice ancora Bugli -, noi siamo perché seriamente ci si metta sul pezzo, nel merito dei servizi, della loro qualità e dei loro costi e si ottenga ancora maggiore efficienza ed efficacia. Noi ci siamo. E ci siamo anche per i costi della politica sui quali siamo pronti a confrontarsi con tutti." Bugli ha spiegato come la Regione abbia fatto la sua parte e sia intenzionata a continuare a farla, ma al "lavoro nel campo dei servizi ai cittadini e nella sanità deve essere riconosciuta una nuova centralità e una nuova dignità politica". Per farlo per l´assessore serve una svolta nelle politiche economiche dei governi, che non siano solo fatte di tagli lineari e di regole rigide e inviolabili sul patto di stabilità come è avvenuto fino ad oggi, e serve che le Regioni e gli enti locali siano rimessi al centro di una nuova stagione di riforme e correzioni. "Sento voci autorevoli affermare - dice Bugli - che le aziende sanitarie non avrebbero risparmiato e avrebbero prodotto sprechi di risorse, quando invece non si ricorda che la Toscana ha avuto, in pochi anni, l´8% di tagli in quel settore, e 500 milioni di minori entrate nel bilancio non sanitario". "Invito quelle stesse voci – prosegue - a ponderare certe affermazioni, perché questa è la realtà nella quale stiamo operando e nella quale siamo riusciti, anche grazie ad un attento controllo della spesa e a politiche di contenimento dei costi, a mantenere il livello di qualità dei servizi ai cittadini promuovendo anche nuove politiche di sviluppo". Il patto di stabilità non può bloccare le opere contro le alluvioni - Secondo Bugli è necessario e fondamentale tenere sotto controllo i conti, ma poi serve spazio per investimenti produttivi, per rilanciare un intero sistema e farlo trovare pronto ad agganciare la ripresa, quando questa ci sarà. L´assessore cita l´attualità, ancora una volta drammatica, delle alluvioni, che proprio in queste ore stanno flagellando parte del territorio toscano: "Che cosa diciamo ai cittadini di queste zone, che devono rimanere sott´acqua perché c´è il patto di stabilità? Non è questa la strada sostenibile e infatti come Regione abbiamo messo nella manovra 50 milioni per la salvaguardia del territorio. Ma è evidente che da parte del governo deve essere fatto qualcosa in questa direzione". Per poter realizzare opere e investimenti necessari a prevenire le alluvioni. Insieme per una nuova stagione di riforme - Governo centrale e autonomie per l´assessore devono aprire una nuova stagione di collaborazione che passi da una riscrittura condivisa delle regole. Centrale per Bugli è la partita delle riforme istituzionali e costituzionali, su tutte la riforma del Titolo V e la trasformazione del Senato in ´Camera delle autonomie´. "Un obiettivo che va gestito bene e insieme – conclude - Può essere una bella stagione se affrontata in modo adeguato: con le Regioni che devono avere un ruolo primario ed essere riconosciute in questo ruolo e gli enti locali, i Comuni anzitutto, chiamati a collaborare per dare un senso compiuto a questo disegno".  
   
   
VENDOLA INCONTRA NNEKA KAREN ARIMZE: "AMBASCIATRICE DI PUGLIA"  
 
 Bari, 22 gennaio 2014 - “Ho voluto accogliere Nneka Karen Arimze nella Presidenza della Regione Puglia perché questa è la casa di tutti i pugliesi. Sono felice di averla ricevuta e per me è una grande onore che sia venuta qui. Lei è un’ambasciatrice della Puglia”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che questo pomeriggio ha incontrato la capitana della squadra del Mesagne Volley Nneka Karen Arimze, oggetto, domenica scorsa, di insulti razzisti da parte di alcuni tifosi della squadra avversaria durante una partita disputata a Montescaglioso, nel materano. “Un insulto razzista – ha detto Vendola - insulta prima di tutto l’intelligenza di chi lo pronuncia, e poi offre un’immagine degradata, un segno di inciviltà e anche di vigliaccheria perché spesso coloro che insultano sono nascosti nella folla. Io penso che una delle cose più belle accadute in questi anni sia proprio la capacità di capire, in tante realtà, che abbattere le barriere che separano gli esseri umani, scoprire nella diversità non una minaccia ma una ricchezza, ci consente di cominciare a vivere l’esperienza di una società complessa che è multiculturale e multietnica”. “Noi siamo molto orgogliosi – ha concluso Vendola - di essere rappresentati, nello sport, da chi consideriamo fino in fondo espressione di questo mondo nuovo che non ha bisogno di barriere, che non offende nessuno, che non cerca di lanciare le parole come se fossero delle pietre e di usare il vocabolario come un corpo contundente. Un’atleta che viene insultata mentre sta svolgendo una gara sportiva, non può essere soltanto risarcita dalle persone e dalla tanta gente che le ha mostrato solidarietà. Per questo ho pensato di invitare e di accogliere Nneka nella casa dei pugliesi”. Nneka Karen Arimze, nel ringraziare il Presidente per l’invito, ha detto che “queste cose non devono più accadere nello sport e nella nostra società, dal momento che ciò che avviene in un campo sportivo purtroppo avviene anche nella vita di tutti i giorni”. “Bisogna imparare a rispettare il prossimo – ha concluso Nneka Karen Arimze – e oggi avere la possibilità di parlarne e di far sapere che queste cose succedono, è una cosa importante perché sicuramente un bambino che cresce saprà che non si insulta l’avversario della propria squadra”. Il Presidente Vendola ha donato alla capitana della squadra di Volley una sposa in terracotta di Vannina Grilli.  
   
   
STATUTO REGIONE BASILICATA, RIPARTE L’ITER. L’UDP FORMALIZZA PROPOSTA  
 
Potenza, 22 gennaio 2014 - Riparte l’iter per l’approvazione del nuovo Statuto della Regione Basilicata. Il presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza e i componenti dell’Ufficio di Presidenza hanno formalizzato ieri la presentazione di una proposta di legge, che ripropone il testo predisposto nel corso nella precedente legislatura con il contributo dai tecnici dell’Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie (Issirfa) “Massimo Severo Giannini” del Cnr. In tutto si tratta di 95 articoli, suddivisi in nove Titoli riguardanti, rispettivamente: I. I principi; Ii. Istituzioni e società regionale (diviso in tre capi); Iii. Il Consiglio Regionale; Iv. La Giunta; V. La funzione amministrativa; Vi. La finanza regionale; Vii. Gli strumenti di raccordo istituzionale; Viii. L’europa e le relazioni internazionali; Ix. Disposizioni finali e transitorie. “La formale presentazione della proposta di legge, con la quale abbiamo ripresentato il testo su cui nella precedente legislatura era stato avviato il confronto – ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza – ci permette di recuperare un importante lavoro di elaborazione, che solo a causa dello scioglimento anticipato della legislatura non è arrivato all’attenzione dell’Aula. Faremo tesoro anche dei tanti contributi e suggerimenti che su iniziativa di Vincenzo Folino e di Vincenzo Santochirico erano stati raccolti nella società lucana, nel mondo associativo, fra le parti sociali e le istituzioni locali, per offrire un’ottima base di partenza alla prima Commissione, cui spetta il compito di definire il testo da portare in Aula. Su queste basi svolgeremo un’ulteriore ampia consultazione, a partire dai Consigli comunali, che sono le istituzioni più vicine ai cittadini. Con l’obiettivo di arrivare in tempi brevi all’approvazione del testo in prima lettura, per riscrivere ed aggiornare il patto democratico che lega i lucani”.  
   
   
BASILICATA: NUOVO CONSIGLIO REGIONALE, DEFINITO L’ASSETTO DEI GRUPPI LA DECIMA LEGISLATURA PARTE CON UNDICI GRUPPI CONSILIARI: PD, PP, RI, CD, PSI, FI, M5S, LB – FDI, UDC, SEL E GRUPPO MISTO  
 
Potenza, 22 gennaio 2014 - Nuovo Consiglio regionale, definito l’assetto dei Gruppi Definito, ieri, l’assetto dei gruppi consiliari della decima legislatura. Per la maggioranza il Partito Democratico è quello con il maggior numero di consiglieri, ne fanno parte ben nove. Hanno aderito al gruppo Pd oltre ai presidenti del Consiglio e della Giunta regionale, Piero Lacorazza e Marcello Pittella, Roberto Cifarelli (capogruppo), Carmine Miranda Castelgrande, Vito Giuzio, Mario Polese, Vincenzo Robortella, Vito Santarsiero e Achille Spada. Sempre per il centrosinistra si sono costituiti i gruppi “Pittella Presidente” con Luigi Bradascio, “Realtà Italia” con Paolo Galante, “Centro Democratico” con Nicola Benedetto e il “Partito Socialista Italiano” con Francesco Pietrantuono. Tra i banchi dell’opposizione troviamo invece “Forza Italia” con Michele Napoli (capogruppo) e Paolo Castelluccio, il “Movimento 5 Stelle” con Gianni Leggieri (capogruppo) e Giovanni Perrino, “Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia” con Gianni Rosa, “Unione di Centro” con Francesco Mollica, “Sinistra Ecologia Libertà” con Giannino Romaniello e il “Gruppo Misto” con Aurelio Pace.  
   
   
PATTO STABILITÀ - CAPPELLACCI, SARDEGNA RIBADISCE RICHIESTE "REVISIONE È URGENTE"  
 
 Cagliari, 22 gennaio 2014 - "Abbiamo ribadito la rivendicazione della Sardegna circa la necessità di rivedere urgentemente i vincoli del patto di stabilità, che impediscono alla Regione ai Comuni di poter utilizzare le risorse a disposizione e sviluppare così pienamente le azioni programmate per le imprese, le famiglie e i territori". Lo ha dichiarato il presidente Ugo Cappellacci, al termine del confronto tecnico svolto stamane presso il Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie "Prendiamo atto dell´apertura di un confronto sul piano tecnico - prosegue Cappellacci-, ma è indispensabile che sia espressa una chiara volontà politica per rimediare ad un’ingiusta sperequazione tra la nostra isola ed altre Regioni. La Sardegna - evidenzia il presidente - è penalizzata due volte, perché alle situazioni vissute dalle altre Regioni si somma il mancato adeguamento al nuovo regime delle entrate. In altre parole da un lato, dopo i ricorsi alla Corte Costituzionale e l’invio dell’ufficiale giudiziario a Palazzo Chigi, abbiamo ottenuto più risorse, ma dall’altro non veniamo posti nelle condizioni di utilizzarle. Eppure anche in questo caso - prosegue Cappellacci - le sentenze della Corte Costituzionale non lasciano adito a dubbi. La Sardegna non può permettersi di aspettare a lungo. Ben venga l´istituzione del tavolo tecnico, ma a condizione che esaurisca i propri lavori entro massimo trenta giorni ci sia un risultato politico concreto".  
   
   
MARCHE: BILANCIO DEL SOCIALE 2014: APPREZZAMENTO DELLA CONSULTA PER LA FAMIGLIA.  
 
 Ancona, 22 gennaio 2014 - La Consulta regionale per la famiglia ha espresso pieno apprezzamento per le politiche di settore pianificate dalla Regione per l’anno 2014 e illustrate ieri pomeriggio dall’assessore Luigi Viventi. “Alla giunta e alla maggioranza che sostiene questo governo – ha detto Viventi – va dato il merito di aver salvaguardato il settore del sociale in un momento di grave crisi. Abbiamo fatto un lavoro di razionalizzazione dei vari capitoli di spesa, dal quale emerge che oltre 60 dei 68 milioni di euro destinati al sociale sono riconducibili al sostegno alla famiglia. A questo punto, a partire da un’analisi dettagliata dei vari capitoli, in un percorso comune, verranno individuate le priorità per l’azione concreta di governo”. “L’attenzione dimostrata in questo senso dalla giunta – ha detto il presidente della Consulta Andrea Marinozzi – è ancor più evidente alla luce dei minori trasferimenti statali e consentirà di rispondere in modo concreto e immediato anche ai nuovi bisogni che stiamo rilevando sul territorio, non solo legati alle povertà emergenti, ma anche alle complessità sociali e di relazione che derivano dall’attuale crisi”.  
   
   
BOLZANO: PRIMA SEDUTA DEL NUOVO ESECUTIVO GUIDATO DA ARNO KOMPATSCHER  
 
Bolzano, 22 gennaio 2014 - Martedì 21 gennaio 2014: inizia una nuova era per la Provincia di Bolzano. Prima seduta, infatti, per la Giunta guidata da Arno Kompatscher, che si è riunita ieri mattina (21 gennaio) a Palazzo Widmann. Al termine della seduta conferenza stampa con la partecipazione di tutti e sette gli assessori provinciali. Puntuali, alle 8.30 del mattino, i componenti della nuova Giunta provinciale altoatesina, presieduta da Arno Kompatscher, si sono ritrovati a Palazzo Widmann per la loro prima seduta ufficiale. Lavoro e autonomia i temi al centro della riunione, al termine della quale la squadra di governo al completo ha incontrato i giornalisti nel cortile interno di Palazzo Widmann. Lo spostamento dal lunedì al martedì della giornata in cui effettuare la seduta di Giunta è la prima novità apportata dal neo-presidente Kompatscher, ma non è l´unica. "Ogni lunedì - ha spiegato il governatore altoatesino - l´ordine del giorno dell´esecutivo sarà reso pubblico sul web all´interno della Rete Civica. Riteniamo che sia un segnale importante verso una sempre maggiore trasparenza dell´amministrazione". "Prende il via una nuova fase per la politica altoatesina - ha sottolineato il vicepresidente Christian Tommasini - nella quale il lavoro sarà il tema centrale della nostra attività di governo. Per quanto riguarda l´autonomia, gli attacchi degli ultimi giorni hanno prodotto un atteggiamento diverso da parte degli altoatesini di lingua italiana, che ormai si riconoscono sempre più nell´autonomia. Si tratta di un passo in avanti importante, e non scontato". Domani, inoltre, Tommasini sarà a Bologna assieme all´assessore alla cultura tedesca Philipp Achammer per rendere omaggio a Claudio Abbado, "una grande personalità che ha fatto tanto per promuovere la cultura in Alto Adige", ha sottolineato lo stesso Achammer. Il secondo vicepresidente della Giunta provinciale, Richard Theiner, ha aggiunto che "nonostante la crisi l´Alto Adige resta una regione in grado di attrarre nuovi investimenti", e che il fatto che l´autonomia sia sotto pressione "non rappresenta certo una novità". L´assessore Florian Mussner si è detto "emozionato per il primo giorno di scuola, il terzo a livello personale dopo le due precedenti legislature", mentre Arnold Schuler ha annunciato che nel suo nuovo ruolo porterà avanti la riforma sull´autonomia interna "per riequilibrare la suddivisione delle competenze fra Provincia e Comuni". Waltraud Deeg ha spiegato che in questa legislatura punta a "rafforzare la famiglia migliorando la situazione occupazionale di giovani e donne, e a ottimizzare il lavoro all´interno della pubblica amministrazione", mentre Philipp Achammer ha ricordato che "la chiave per migliorare la situazione del mercato del lavoro in Alto Adige è investire sempre di più in una formazione di alta qualità". Martha Stocker, infine, ha affermato che "la Giunta lavorerà assieme per aprire nuove prospettive ad un Alto Adige che ha gli strumenti per migliorare ulteriormente il proprio livello di benessere"  
   
   
LOMBARDIA: LAVORO PER TUTTI PRIMA DI ALTRI ARRIVI  
 
Milano, 22 gennaio 2014 - "Si tratta di una decisione assurda, oltre che assolutamente non prioritaria". Così l´assessore della Regione Lombardia con delega all´Immigrazione Simona Bordonali ha commentato l´emendamento del Governo, approvato questa mattina in Senato, in cui si proponeva l´abolizione del reato di immigrazione clandestina. No A Italia Ventre Molle D´europa - "Abolire il reato di immigrazione clandestina - ha continuato l´assessore - significa richiamare da tutto il mondo poveri disperati in cerca di fortuna. Il nostro Paese è già il ventre molle dell´Europa in materia di immigrazione e mandare segnali come questo non può far altro che peggiorare la situazione". Emergenza Occupazione - "Mi chiedo inoltre - ha aggiunto la titolare regionale dell´Immigrazione - quali siano le motivazioni che hanno spinto il Governo ad accelerare in questa direzione. Sarebbe opportuno che si dedicasse alla questione occupazionale con la medesima celerità". Rischio Tensioni Sociali - "Soltanto quando ci sarà lavoro per tutti i Lombardi e per gli immigrati regolari già integrati - prosegue Bordonali - potremo accogliere nuovi arrivi. Ricordo, infatti, che, in Lombardia, il tasso di disoccupazione tra gli stranieri regolari è del 14,4 per cento". "Questo significa - ha concluso - che richiamare altre persone andrà a inasprire ulteriormente le tensioni sociali legate alla mancanza di lavoro. Mi auguro che chi ha votato questo provvedimento si assuma la responsabilità politica della propria scelta".  
   
   
COMITATI IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Roma, 22 gennaio 2014 - Presso le Camere di commercio operano i Comitati per l´Imprenditoria Femminile. I Comitati promuovono lo sviluppo delle imprese in "rosa" attraverso attività di indagine, studio e formazione, sperimentazione di progetti e interventi volti a favorire l´accesso al credito. I Comitati per l´Imprenditoria Femminile svolgono le seguenti attività: a) propongono suggerimenti nell’ambito della programmazione delle attività camerali, che riguardino lo sviluppo e la qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria; b) promuovono la partecipazione alle attività delle Camere sostenendo tematiche di genere in relazione allo sviluppo dell’imprenditoria locale; c) promuovono indagini conoscitive sulla realtà imprenditoriale locale; d) promuovono iniziative per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, anche tramite specifiche attività di informazione, formazione imprenditoriale e professionale e servizi di assistenza manageriale mirata; e) promuovono iniziative volte a facilitare l’accesso al credito; f) divulgano nel territorio le iniziative e le attività di ricerca e studio sullo sviluppo locale promosse dalle Camere di commercio; g) individuano gli strumenti per attivare un sistema di collaborazioni sinergiche con gli enti pubblici e privati che sul territorio svolgono attività di promozione e sostegno all’imprenditoria femminile in generale. I Comitati sono composti da almeno 5 componenti e durano in carica 3 anni. I componenti sono nominati dalla Giunta Camerale e di norma non possono ricoprire l´incarico per più di 2 anni. I componenti nominano al loro interno un presidente. La rete italiana dei Comitati per l´imprenditoria femminile è disponibile sul Portale If Comitati per la promozione dell´Imprenditoria Femminile.  
   
   
AOSTA: E’ ATTIVO IL PROGETTO RIPARAZIONE, A FAVORE DI MINORI O GIOVANI ADULTI INTERESSATI DA PROVVEDIMENTI PENALI  
 
Aosta, 22 gennaio 2014 - L’assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha siglato lunedì 20 gennaio, con i rappresentanti di alcuni enti e soggetti istituzionali regionali, le convenzioni che permetteranno a minori o a giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali di essere coinvolti in percorsi di recupero alternativi alla carcerazione. Con la sottoscrizione, i soggetti firmatari – il Consorzio degli enti locali, l’Ufficio per la pastorale giovanile della Diocesi di Aosta, la Fédération des Coopératives e gli Assessorati regionali dell’istruzione e cultura, dell’agricoltura e risorse naturali e del turismo, sport, commercio e trasporti - si sono resi disponibili ad essere contattati qualora la Regione sia interpellata per un progetto di riparazione disposto dall’Organo giudiziario per un minore o un giovane adulto che ha commesso reato. L’iniziativa, che non obbliga tuttavia le strutture coinvolte ad avviare i progetti e non comporta oneri economici a loro carico, è il risultato di un lungo lavoro che ha coinvolto l’Assessorato attraverso un apposito gruppo di lavoro, con l’obiettivo di offrire a giovani in difficoltà un’opportunità concreta per la riparazione della pena. All’incontro di ieri è intervenuto anche il Direttore del Servizio sociale per i minorenni del Ministero della Giustizia per Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, Mario Abrate, che ha sottoscritto le convenzioni a nome del Ministero di Giustizia.  
   
   
MILANO, ANZIANI: ASSEGNATI 3.200 SUSSIDI AL MINIMO VITALE, AUMENTERANNO NEL 2014 COL NUOVO BILANCIO AUMENTEREMO LE POSSIBILITÀ DI INCLUSIONE  
 
Milano, 22 gennaio 2014 – Riguardo alla polemica sollevata da una consigliera di zona 2 circa i sussidi negati agli anziani si precisa che il Comune di Milano il prossimo 7 febbraio (primo bimestre 2014) assegnerà il contributo al minimo vitale a 3.200 beneficiari. “Con il prossimo bilancio – afferma l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – aumenteremo la possibilità di intervento in questo settore anche attraverso una rimodulazione dei criteri di inclusione mai effettuata nei passati cinque anni. Ogni mese riceviamo in media una quarantina di domande di accesso al sussidio che non sono immediatamente accolte. Da quest’anno contiamo di dare una risposta positiva a coloro che dimostreranno di avere tutti i requisiti richiesti”.