Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Gennaio 2014
UE: DATI PERSONALI, LA MONETA DELL´ERA DIGITALE: LA COMMISSARIA REDING PROPONE UN PATTO PER TUTELARLI  
 
Bruxelles, 29 gennaio 2014 - Nei due anni trascorsi da quando la Commissione europea ha proposto una riforma radicale delle norme dell´Ue sulla protezione dei dati per adattarle al Xxi secolo (Ip/12/46) abbiamo compiuto notevoli progressi (Memo/14/60 del 27 gennaio). Nell´ottobre 2013 la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) del Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza a favore delle proposte della Commissione (Memo/13/923). Nel frattempo, le proposte sono state discusse a più riprese dal Consiglio "Giustizia e affari interni", senza però che fosse approvato un mandato per l´avvio dei negoziati con il Parlamento. In un discorso pronunciato oggi al Centro per gli studi politici europei (Ceps), nella data che segna la Giornata europea della protezione dei dati personali, la vicepresidente Viviane Reding, Commissaria Ue per la Giustizia, ha esortato a stabilire un "Patto di protezione dei dati personali per l´Europa" (Speech/14/62). Gli esperti della Commissione europea risponderanno alle domande sulla protezione dei dati personali in una chat in diretta su Twitter aperta dalle ore 12.00 alle 13.30 Cet, cui ci si può collegare con gli hashtag #Eudatap e #Euchat. "Sulla protezione dei dati personali è ora necessario maggior rigore: il Parlamento europeo lo ha capito e, infatti, la commissione Libe ha votato in ottobre a favore di un regolamento forte che prevede sanzioni credibili per assicurare il rispetto delle norme europee. La settimana scorsa le tre istituzioni (Commissione europea, i due relatori del Parlamento europeo e la presidenza greca dell´Ue insieme alla prossima presidenza italiana) hanno concordato ad Atene una tabella di marcia che dovrebbe permettere l´adozione della riforma sulla protezione dei dati personali entro quest´anno: se si tiene conto del fatto che i negoziati sulla direttiva del 1995 erano durati cinque anni, si tratta indubbiamente di un successo. I tempi sono altresì in linea con le conclusioni espresse dai capi di Stato o di governo nel Consiglio europeo di ottobre, quando hanno concordato che il regolamento sulla protezione dei dati personali avrebbe dovuto vigere in tutti gli Stati membri entro il 2015", così ha commentato la rapidità dei negoziati la Vicepresidente nel suo discorso. Ha quindi aggiunto: "Se vuole godere di credibilità negli sforzi per ricostruire la fiducia, se vuole essere un esempio per gli altri continenti, l´Ue deve cominciare col fare ordine a casa propria. (…)" Secondo la Vicepresidente Reding, la soluzione giusta per ristabilire la fiducia, nelle relazioni transatlantiche così come nel modo in cui imprese e governi gestiscono i dati dei cittadini, consiste in un Patto di protezione dei dati personali per l´Europa, basato su otto principi: "La riforma della protezione dei dati personali deve essere integrata nella legge. Nel 2014 vorrei che si lavorasse a pieno ritmo sulla protezione dei dati." "La riforma non dovrebbe operare distinzioni fra settore privato e settore pubblico: i cittadini non si spiegherebbero una tempistica diversa in un´epoca in cui il settore pubblico raccoglie, riunisce e talvolta addirittura vende dati personali. Risulta altresì molto difficile tracciare la linea di demarcazione in un´epoca in cui gli enti locali possono comprare spazi di memoria sulle nuvole informatiche private." "Occorre sottoporre a discussione pubblica le leggi che disciplinano la protezione dei dati personali o che incidono sulla tutela della vita privata, perché sono in gioco le libertà civili nell´ambiente in linea." "I dati dovrebbero essere raccolti in modo mirato e limitatamente a quanto proporzionato per il conseguimento delle finalità previste. La sorveglianza totale e indiscriminata dei dati delle comunicazioni elettroniche è inaccettabile." "Le leggi devono essere chiare e sempre aggiornate. Uno Stato non può basarsi su norme obsolete, redatte in una diversa era tecnologica, per inquadrare programmi di sorveglianza moderni." "La sicurezza nazionale non è una motivazione che si possa addurre ad ogni piè sospinto. Dovrebbe essere l´eccezione, non la regola." "Non vi può essere controllo effettivo senza un ruolo dell´autorità giudiziaria. Il controllo dell´esecutivo è utile. Il controllo del parlamento è necessario. Il controllo della magistratura è fondamentale." "Agli amici americani diciamo: le norme sulla protezione dei dati personali dovrebbero applicarsi quale che sia la cittadinanza dell´interessato. Dato il carattere aperto di internet, non ha senso applicare ai cittadini degli altri paesi criteri diversi rispetto ai propri cittadini.". Contesto I dati sono la moneta dell´era digitale. Tutte le imprese ne fanno uso: dalle assicurazioni alle banche passando per i siti dei media sociali e i motori di ricerca. In un mondo globalizzato, il trasferimento di dati a paesi terzi è diventato un fattore importante della vita quotidiana. Non esistono frontiere nel web e il cloud computing è per l’appunto la tecnologia che permette di inviare dati da Berlino per trattarli a Boston e conservarli a Bangalore. L´economia digitale ha bisogno di fiducia per prosperare, ma le rivelazioni pressoché quotidiane di attività di sorveglianza sulla stampa incutono in molti diffidenza a comunicare i propri dati personali. Il 92% dei cittadini europei si preoccupa del fatto che le applicazioni mobili raccolgano dati che li riguardano senza il loro consenso e l´89% afferma di voler essere informato quando i dati inseriti sul proprio smartphone vengono condivisi con terzi. Con norme forti, affidabili e applicate con sistematicità il trattamento dei dati diverrà più sicuro, più economico e maggiormente degno della fiducia dei cittadini. A sua volta, la fiducia alimenta la crescita: secondo alcune stime, il prodotto interno lordo dell´Ue potrà aumentare di un ulteriore 4% da qui al 2020 se l´Unione adotterà le iniziative necessarie per creare un mercato unico digitale moderno. Il 25 gennaio 2012 la Commissione europea ha proposto una riforma globale della normativa Ue del 1995 in materia di protezione dei dati nell’intento di rafforzare i diritti della privacy on line e stimolare l’economia digitale europea. Per una panoramica della situazione a due anni di distanza dalla presentazione della proposta, si veda il Memo/14/60, in cui sono illustrati anche i benefici che la riforma recherà a consumatori e imprese.  
   
   
GARANTE EUROPEO DELLA PROTEZIONE DEI DATI: LE SOCIETÀ WEB DOVRANNO ADEGUARSI  
 
 Strasburgo, 29 gennaio 2014 - "Purtroppo, ci stiamo abituando a dei servizi online gratuiti dove in cambio l´utente diventa completamente trasparente. Dobbiamo essere più critici", avverte Peter Hustinx, Garante europeo della protezione dei dati. Il suo compito è quello di garantire che le istituzioni e gli organismi europei rispettino il diritto alla privacy e sviluppino nuove politiche in tal senso. Il 28 gennaio si celebra la Giornata della protezione dei dati, ne abbiamo approfittato per discutere con Peter Hustinx. In che maniera è cambiata la protezione dei dati dopo il caso Snowden? La storia della Nsa e di Snowden è servita come campanello d´allarme. Ma quello che abbiamo visto oggi non è solo una vasta attività di spionaggio da parte delle agenzie di intelligence, è anche il lato oscuro del mondo digitale che comprende degli strumenti che utilizziamo tutti i giorni: smartphone, portatili o tablet. Attualmente siamo impegnati in una revisione molto ambiziosa del quadro normativo. Essa porterà maggiori diritti e obblighi, la vigilanza sarà aumentata e l´applicazione sarà estesa al fine di comprendere grandi aziende quali Apple, Facebook o Google. Queste ultime sono certamentede delle aziende di successo, ma devono adeguarsi alla legge. {"Purtroppo, ci stiamo abituando a dei servizi online gratuiti dove in cambio l´utente diventa completamente trasparente. Dobbiamo essere più critici"} Il Parlamento ha spinto per una maggiore privacy online, ma finora sembra che ci sia pochi progressi. Come vede il futuro della legge sulla protezione dei dati? Le cose non progrediscono velocemente come avremmo voluto. Il Consiglio non era pronto. Credo tuttavia che l´attuale Presidenza greca stia facendo del suo meglio per raggiungere un accordo la primavera consentendo in questa maniera di cominciare il dialogo a tre. Sempre più persone sembrano preoccupatie per la loro privacy. C´è stato un cambiamento di mentalità o la questione è ancora in basso nella lista delle priorità? Direi la seconda. La maggior parte delle persone sono preoccupate, ma non per le loro azioni quotidiane. Purtroppo, ci stiamo abituando a dei servizi online gratuiti dove in cambio l´utente diventa completamente trasparente. Bisogna fare attenzione ed esercitare i propri diritti. Dobbiamo essere più critici."  
   
   
UE: I SERVIZI DI GALILEO PER LA NAVIGAZIONE SATELLITARE EUROPEA PRENDERANNO IL VIA ALLA FINE DEL 2014  
 

 Bruxelles, 29 gennaio 2014 - Galileo, il programma dell´Ue per la navigazione satellitare (il "Gps" europeo) e Copernicus, il programma europeo di monitoraggio della terra, sono entrati quest´anno in una fase decisiva. Con il lancio di sei ulteriori satelliti Galileo i cittadini europei saranno presto in grado di fruire di un proprio sistema di navigazione satellitare. Il primo lancio di un satellite Copernicus a marzo consentirà di realizzare notevoli progressi sul piano della sicurezza marittima, del monitoraggio del cambiamento climatico e di servizi di supporto in situazioni di emergenza e di crisi. I progressi sul piano di entrambi i programmi spaziali europei – Galileo e Copernicus – sono annunciati da Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, in seguito a una riunione con Jean Jacques Dordain, direttore generale dell´Agenzia spaziale europea (Esa) e con i Ceo di cinque grandi imprese partecipanti ai progetti: Arianespace, Telespazio, Thales Alenia Space, Ohb e Airbus Space and Defence. In seguito alla riunione tutte e cinque le imprese e l´Esa hanno espresso il loro forte impegno a lanciare nel 2014 ulteriori satelliti per i due programmi spaziali, come comunicato al Vicepresidente Antonio Tajani dal direttore generale dell´Agenzia spaziale europea. Ciò potrebbe consentire di disporre di primi servizi Galileo, sempre che vengano risolte tutte le questioni tecniche, alla fine del 2014/inizio del 2015. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha affermato: "Ho convocato questa riunione per rafforzare il dialogo tra i principali attori dell´industria, l´Esa e la Commissione europea. Il successo dei programmi Galileo e Copernicus dipende dall´impegno e dal sostegno dell´industria spaziale e dell´Esa. Galileo inizierà le sue prime operazioni nel 2014. Anche Copernicus sta entrando nella fase operativa. La navigazione spaziale e la navigazione satellitare, di matrice europea, costituiscono elementi della nostra strategia per reindustrializzare l´Ue. Fatto più importante, questi due programmi creeranno le nuove opportunità imprenditoriali di cui l´Europa ha bisogno." http://copernicus.Eu

 

 
   
   
SETTIMA CONFERENZA SULL´IP NELLE SCIENZE DELLA VITA: BIG DATA - BIG DRUGS  
 

 Berlino, 28 gennaio 2014 - Il 7 febbraio 2014 si terrà a Berlino, in Germania, la settima conferenza sull´Ip nelle scienze della vita: Big Data - Big Drugs. Il settore sanitario deve affrontare trasformazioni significative, orientate da un boom delle conoscenze nell´ambito delle scienze biomediche e delle tecnologie innovative quali il sequenziamento dei geni. I progressi nella tecnologia dell´informazione stanno trasformando questa evoluzione in una rivoluzione. La gestione dei "big data" cambierà la comprensione delle malattie, lo sviluppo di farmaci e il trattamento dei pazienti. L´evento intende offrire l´opportunità di acquisire una panoramica delle strategie aziendali nei settori delle scienze della vita e It, per quanto riguarda i nuovi concetti basati sui dati e le questioni e le opportunità che si presentano legate ai brevetti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Biocom.de/de/eventdetails/7th-berlin-conference-on-ip-in-life-sciences.html

 

 
   
   
MILANO: SEMINARIO SU CYBERSQUATTING E PROCEDURE RIASSEGNAZIONE DOMINI  
 
Milano, 29 gennaio 2014 - Sono oltre 2.300 le imprese attive in Lombardia tra portali web e aziende che vendono online, pari al 19,7% di tutte le imprese italiane del settore (circa 12 mila). Un comparto quello legato ad internet in crescita del 20% nel 2013 in Lombardia e del 18,2% in Italia. Milano è prima a livello regionale con 1.113 imprese attive (47,5% lombardo e 9,4% nazionale), seguita da Brescia (209 imprese) e Monza e Brianza (208) mentre in un anno registrano crescite superiori al 20%, dopo Milano che è prima con +27,9%, anche Cremona, Lecco e Monza e Brianza. Emerge da un’elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al secondo trimestre 2013 e 2012. Roma e Milano sono prime in Italia, quasi a pari merito, con rispettivamente 1.121 e 1.113 imprese (9,4% nazionale ciascuna) attive tra portali web e commercio online. Vengono poi Napoli e Torino con circa il 5% delle imprese italiane del settore. In Camera di Commercio di Milano i “giudici” del web. Sono oltre 100 le richieste di riassegnazione depositate presso la Camera Arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, unico ente pubblico accreditato per la gestione delle procedure di riassegnazione dei nomi a dominio .It presso il Registro .It, l’anagrafe dei domini internet .It. Nel 2013 oltre l’80% delle procedure si è chiuso con la riassegnazione del nome a dominio per una durata media di due mesi e mezzo. Si va dal typosquatting, vale a dire da chi conta sull’errore di digitazione di un utente distratto per indirizzarlo ad un sito diverso e ricavare un profitto, al più diffuso cybersquatting che è l’appropriazione di un determinato nome a dominio da parte di chi lo registra senza averne diritto o titolo. Coinvolte le più famose imprese: dalle catene di supermercati, alla rivista periodica, alle maggiori banche italiane, alle case di moda. Le decisioni sulla riassegnazione dei nomi a dominio gestite dalla Camera Arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, sono consultabili all´indirizzo web http://www.Camera-arbitrale.it  Dei problemi legati all’uso illecito dei nomi a dominio si parlerà in Camera di Commercio di Milano nel corso del seminario “Cybersquatting e Typosquatting. Guida alle procedure di riassegnazione dei nomi a dominio” venerdì, 31 gennaio 2014, ore 17.00-19.00, Via Meravigli 9/b, Palazzo Turati, Sala ottagonale.  
   
   
LA MAGGIORANZA DEGLI EUROPEI RITIENE CHE IL SETTORE SPAZIALE SIA UNA FONTE DI CRESCITA DELL´OCCUPAZIONE E CONTRIBUISCA AL PROGRESSO SCIENTIFICO  
 

Bruxelles, 29 gennaio 2014 - Quasi sei europei su dieci credono che le attività spaziali contribuiscano alla creazione di posti di lavoro nell´Ue, che investire nell´esplorazione umana dello spazio umano possa far progredire la medicina o che le tecnologie spaziali rivestano un ruolo importante nell´evitare minacce quali le collisioni con asteroidi, comete e detriti spaziali. Queste sono alcune delle principali conclusioni di una recente indagine Eurobarometro, che è stata presentata oggi a Bruxelles. I risultati indicano che gli europei riconoscono sempre più l´importanza dello spazio per l´Ue e, in generale, esprimono un giudizio positivo in merito al ruolo attuale e futuro delle tecnologie spaziali e dei servizi che ne derivano. I partecipanti all´indagine si aspettano che il settore spaziale fornisca un contributo all´occupazione, ai progressi in campo medico, all´efficienza dell´agricoltura e alla gestione di questioni inerenti all´ambiente e al clima, per citare solo alcuni settori d´impatto. Gli europei prevedono inoltre che tra 20 anni le attività nel settore dello spazio incideranno in modo considerevole soprattutto sull´energia e sull´ambiente. Il Vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, Commissario per l´Industria e l´imprenditoria, ha dichiarato oggi ad una conferenza sulla politica spaziale: "Constato con piacere che gli europei sostengono i nostri programmi spaziali. Lo spazio è un settore in crescita, che riveste notevole importanza per la creazione di posti di lavoro e per l´innovazione. Da questa indagine si evince la consapevolezza dei cittadini europei in merito all´importanza nella loro vita quotidiana delle tecnologie spaziali e dei servizi basati su tali tecnologie." Per ulteriori informazioni Ip/14/80 European Satellite Navigation Galileo Speciale Eurobarometro 403: L´atteggiamento degli europei nei confronti delle attività spaziali http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/space/documents/
index_en.htm
 Nel corso della conferenza annuale sulla politica spaziale, giunta ormai alla sua sesta edizione, si parlerà della direzione in cui andrà l´Europa nel settore spaziale da qui al 2020. L´importanza socioeconomica dello spazio è ampiamente riconosciuta dall´opinione pubblica I sistemi e le tecnologie spaziali rappresentano un elemento critico nella vita quotidiana di tutti i cittadini europei. Il corretto funzionamento della maggior parte dei servizi essenziali che tutti noi diamo per scontati nel mondo moderno, dalle telecomunicazioni alla televisione, dalle previsioni meteorologiche ai sistemi finanziari a livello mondiale, dipende dall´industria spaziale. I risultati dell´odierna indagine Eurobarometro evidenziano che gli europei riconoscono l´incidenza delle tecnologie spaziali sull´intera società. Quasi sei europei su dieci e la maggioranza degli intervistati in tutti gli Stati membri - tranne che in Slovacchia dove le opinioni divergono - pensano che le attività nel settore spaziale contribuiscano alla creazione di posti di lavoro nell´Ue. Quasi sei europei su dieci ritengono che investire nell´esplorazione umana dello spazio possa far progredire la medicina. Più di sette europei su dieci credono che le attività nel settore dello spazio possano esplicare effetti positivi sulla tutela dell’ambiente e incrementare l´efficienza delle attività agricole (72%), contribuire alla previsione dei fattori meteorologici (74%) nonché alla comprensione dei cambiamenti climatici (73%). Più di un terzo degli europei sostiene che la futura combinazione di osservazioni da satelliti e veicoli aerei senza equipaggio migliorerà la sicurezza nell´Ue. Oltre sei cittadini europei su dieci convengono sul fatto che le tecnologie spaziali svolgono un ruolo importante nello scongiurare minacce quali le collisioni con asteroidi, comete e detriti spaziali. Gli europei secondo i quali è importante continuare ad investire nell´esplorazione dello spazio segnalano le seguenti motivazioni: sviluppare e testare nuove tecnologie (63%) ed effettuare scoperte scientifiche inaspettate (53%). Circa tre quarti degli europei ritengono che l´inclusione nei materiali didattici di tematiche connesse alle attività spaziali invoglierebbe gli studenti ad intraprendere una carriera nei settori delle scienze, della tecnologia, dell´ingegneria e della matematica (73%) e che l´insegnamento nelle scuole di tematiche correlate alle attività spaziali possa aiutare i bambini ad immaginare meglio la società del futuro (71%). L´indagine, che è stata condotta allo scopo di rilevare l´atteggiamento dell´opinione pubblica europea nei confronti delle attività spaziali nell´Unione europea e in Croazia, si è svolta tra il 25 maggio e il 9 giugno 2013. Circa 27 680 cittadini europei dai 15 anni in su sono stati intervistati personalmente negli allora 27 Stati membri dell´Ue e in Croazia.

 
   
   
“IN FAMIGLIA”: A BORGARO NASCE IL PRIMO CLOUDING COMPLETO NELLA P.A. IN UN UNICO SPAZIO WEB TUTTI I SERVIZI DEGLI SPORTELLI COMUNALI, LA POSSIBILITÀ DI STAMPARE DOCUMENTI VALIDI, GESTIRE ISCRIZIONI E PAGAMENTI, BOLLETTE  
 
Torino, 29 gennaio 2014 – A Borgaro si sperimenta un pezzetto di futuro. Immaginate un progetto che rende possibile una volta per tutte eliminare quasi completamente le file agli sportelli pubblici e di avere in unico spazio web i servizi per tutta la famiglia. Immaginate di avere sotto mano con un click la possibilità di accedere alla banca dati dell’anagrafe e stampare un certificato anagrafico dotato di bollo virtuale, di visionare e pagare i tributi, di controllare la situazione scolastica dei propri figli, gestire i pagamenti con la P.a., accedere alle banche dati di altri enti pubblici quali l’Asl per controllare la propria cartella medica digitale, avere nello stesso spazio web anche le bollette dei servizi energetici, gas, riscaldamento, controllare tariffe, allacciare contratti. Tutto questo a Borgaro è già realtà per 12 famiglie che da qualche mese hanno sperimentato il primo clouding completo nella P.a. Realizzato grazie al supporto tecnico del Cic scrl di Ivrea. Il progetto, chiamato appunto “In Famiglia”, è nato approcciando in modo nuovo e innovativo il rapporto tra cittadino ed Ente Locale. Tecnicamente il sistema funziona così: io cittadino mi è autentico sul portale e accedo in uno spazio web dove ci sono anche i componenti della mia famiglia. A quel punto il programma elaborato dal Cic consente di muovermi tra le varie banche dati diverse e pescare i dati, le informazioni, i certificati di cui ho bisogno. Un cittadino può infatti effettuare quasi tutte le pratiche comunali senza mai dover andare fisicamente agli sportelli, consentendo un grosso risparmio di tempo per l’utente ma anche per il Comune che può da una parte ridurre progressivamente l’impiego di personale agli sportelli e dall’altro può utilizzare lo stesso progetto per mandare comunicazioni certe e certificate ai cittadini e alle famiglie. Ma “In famiglia” non si è esaurisce solo nel rapporto cittadino-Comune. L’amministrazione di Borgaro ha infatti coinvolto nell’iniziativa i fornitori di servizi che hanno la possibilità di inserirsi nel portale con la bollettazione elettronica, le tariffe, la possibilità di allacciare contratti, ecc. Prima a rispondere positivamente l’Eni che sta già collaborando con il progetto. In questa prima fase sono state 12 le famiglie di Borgaro che hanno testato la validità del sistema di clouding familiare. Ora si passerà ad una sperimentazione con un campione più ampio di circa 300 famiglie. Se anche il secondo test andrà bene, “In Famiglia” diventerà il nuovo modo di dialogo tra comune e tutti i cittadini di Borgaro. Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino: “Uno dei compiti fondamentali svolti dalla Provincia di Torino è sostenere i Comuni nell’essere parte di un’area vasta, ben infrastrutturata e connessa. Il nostro territorio comprende Comuni molto grandi e molto piccoli, ma tutti devono avere le stesse possibilità, e indipendentemente dalla collocazione territoriale, facilitare l’accesso ai servizi dei cittadini, con sempre maggiore attenzione alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, senza incorrere in quel pericoloso gap sociale causato dal digital divide. Sosteniamo con piacere la sperimentazione di Borgaro, che mira alla semplificazione dei rapporti con la Pubblica amministrazione e con la burocrazia in generale, proprio ricorrendo alle possibilità offerte dal web”. Vincenzo Barrea, sindaco di Borgaro:”e’ un progetto al quale crediamo tantissimo. In questi anni abbiamo sempre lavorato sul tema dell’innovazione tecnologica basti pensare all’informatizzazione diffusa delle scuole borgaresi attraverso la dotazione di notebook a tutti gli alunni. Crediamo che questo prototipo di clouding familiare rappresenti il futuro del rapporto tra cittadino ed Ente Locale, ma anche verso tutti i fornitori di servizi in generale. Siamo dell’idea che questo modello sia replicabile e difatti stiamo già lavorando a livello di Unione Net; speriamo ovviamente che molti altri comuni seguano l’esempio”. Alberto Focilla, Presidente Cic, Consorzio per l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione che opera principalmente nella Provincia di Torino: “Grazie alla collaborazione con il comune di Borgaro abbiamo realizzato per la famiglia un punto unico di accesso web ai servizi Comunali, alla Sanità e ai fornitori di servizi. Oggi il mercato mette a disposizioni potenti soluzioni, che Cic è in grado di personalizzare e adattare alle esigenze della Pubblica Amministrazione, per offrire ai Comuni nostri clienti soluzioni come questa: un portale innovativo capace di interagire per conto dell’utente con tutte le banche dati e con altre applicazioni informatiche, ovunque situate. In questo modo la famiglia può gestire da casa o in mobilità, attraverso internet certificati, pagamenti, prenotazioni, pratiche, scambio di documenti, ecc.. Siamo pronti a supportare tutti i Comuni del Piemonte che vogliono rendere disponibile questo servizio innovativo alle famiglie del loro territorio.  
   
   
MICRON: REGIONE CAMPANIA AL LAVORO CON PARTI SOCIALI PER EVITARE RIDUZIONE  
 
Napoli, 29 gennaio 2014 - "Non appena ho avuto notizia dell´intenzione dell´azienda Micron di procedere alla riduzione del personale anche nella sede di Arzano, ho immediatamente convocato e incontrato le organizzazioni sindacali ed aziendali per affrontare insieme la vertenza e stabilire linee comuni per il confronto a Roma che si terrà domani." Così l´assessore al Lavoro Severino Nappi replica all’europarlamentare Enzo Rivellini. "Anche domani dunque, questo assessorato sarà presente a Roma per rappresentare le ragioni della nostra terra e dei nostri lavoratori. Abbiamo inoltre, con le parti sociali, già stabilito che, dopo il confronto nazionale, ci rivedremo in sede regionale per insediare il tavolo relativo al comparto elettronico", conclude Nappi.  
   
   
PARTE LA SFIDA ALLE AZIENDE PER I DATI APERTI DEL TRENTINO  
 
Trento, 29 gennaio 2014 - Nel contesto dei mercati si stanno prospettando nuovi spazi di azione connessi allo sviluppo dell’economia della conoscenza e dell’informazione. Fra i tanti volani di questo processo, troviamo da un lato lo sviluppo di device mobili e dall’altra un nuovo modo di considerare i dati pubblici come materia prima per lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi. Sul tema si terra mercoledì 29 gennaio 2013, a partire dalle ore 17, l’incontro dal titolo “Dati aperti per il Trentino, una risorsa per la crescita”, presso la sala Tsm di via Giusti 40 a Trento. L’obiettivo è quello di presentare ciò che il sistema Trentino ha fatto nel processo di apertura e valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, ad un anno dal lancio del portale www.Dati.trentino.it  L’incontro è organizzato dal Progetto Open Data in Trentino con le associazioni di categoria. Di seguito il programma dell’incontro: 17.00 - 17.10 Saluto introduttivo (dott. Marco Tomasi, Progetto per l’innovazione, lo sviluppo dell’Ict e l’organizzazione della Pat) . 17.10 - 17.25 Gli Open Data come strumento di crescita (Francesca Gleria, Progetto Open Data). 17.25 - 17.40 Il Progetto Open Data del Trentino (Lorenzino Vaccari, Progetto Open Data) . 17.40 – 17.55 Open Data tra Pa, community e imprese (Maurizio Napolitano, Progetto Open Data). 17.55 - 18.50 Open data: la parola alle imprese (Tavola rotonda su sei casi di imprese che lavorano con i dati aperti). 18.50 - 19.00 Lancio ufficiale della Trentino Open Data Challenge.  
   
   
UE: GLI STATI MEMBRI SONO INVITATI A MIGLIORARE I CONTROLLI DI QUALITÀ NELLE UNIVERSITÀ E NELLE SCUOLE PROFESSIONALI  
 
Bruxelles, 29 gennaio 2014 - Secondo due relazioni sulla garanzia della qualità nell´istruzione superiore e nella formazione professionale, pubblicate oggi dalla Commissione europea, gli Stati membri devono abbandonare l´approccio burocratico e aggiornare i loro sistemi di qualità se vogliono migliorare le prestazioni delle università e delle scuole professionali. Le relazioni sottolineano che, nonostante i progressi compiuti, sono necessarie ulteriori riforme per garantire una "cultura della qualità", affinché l´insegnamento sia più allineato alle realtà del mercato del lavoro e alle esigenze sociali, ed esortano ad incentivare maggiormente la cooperazione internazionale e a favorire il coinvolgimento degli studenti nel processo decisionale. Androulla Vassiliou, Commissaria per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù ha dichiarato: "La garanzia della qualità è la base su cui si costruisce la fiducia nei nostri sistemi d´istruzione e dobbiamo sfruttare maggiormente il suo potenziale come catalizzatore per ammodernare le nostre università e le nostre scuole professionali. Ci proponiamo di stabilire standard più elevati in modo da favorire la diversità e l´occupabilità piuttosto che l´uniformità." La relazione sull´insegnamento superiore illustra come la garanzia della qualità contribuisce a fissare obiettivi di qualità e ad affrontare sfide quali il numero crescente di studenti in Europa, che dal 2000 è aumentato di oltre il 25% raggiungendo i 20 milioni. Sottolinea inoltre l´importanza di sfruttare appieno le tecnologie basate sulle Tic e il ruolo centrale della trasparenza. I risultati della garanzia della qualità dovrebbero essere disponibili al pubblico ed essere tenuti in considerazione all´atto di prendere decisioni strategiche. Dalla relazione sul quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell´istruzione e della formazione professionali (Eqavet) emerge che tale quadro ha anche contribuito a sviluppare una cultura della qualità attraverso mezzi di sostegno, come uno strumento on-line per sviluppare e monitorare i sistemi di garanzia della qualità, e incoraggiando la condivisione di esperienze e di migliori pratiche tramite la rete Eqavet. Anche in questo caso, tuttavia, sono necessari ulteriori interventi per rendere più trasparente la garanzia della qualità e per accrescere la fiducia reciproca nelle qualifiche ottenute nei diversi paesi. Ciò aiuterebbe gli studenti delle scuole professionali e i lavoratori ad ottenere il riconoscimento all´estero delle loro abilità, delle loro competenze e delle loro qualifiche. Tra gli ambiti prioritari per una maggiore cooperazione rientrano il miglioramento della garanzia della qualità dell´apprendimento sul lavoro, compresi gli apprendistati, così come la definizione e la valutazione dei risultati dell´apprendimento. Erasmus +, il nuovo programma dell´Ue per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, fornirà finanziamenti agli Stati membri destinati a sviluppare i loro sistemi di garanzia della qualità nell´istruzione superiore e professionale, ad identificare le buone pratiche e a sostenere la cooperazione europea in questo campo. Per migliorare la garanzia della qualità gli Stati membri possono utilizzare i fondi strutturali e d´investimento europei.  
   
   
UE: INVITI A PRESENTARE PROPOSTE PER "RENDERE L´ISTRUZIONE E LE CARRIERE SCIENTIFICHE ATTRAENTI PER I GIOVANI"  
 

 Bruxelles, 29 gennaio 2014 - Le società basate sulla conoscenza devono rendere l´istruzione e le carriere scientifiche attraenti per i giovani, al fine di consentire ai cittadini alfabetizzati scientificamente di partecipare attivamente al loro sviluppo per tutta la vita e consentire loro di optare per una carriera scientifica. Per raggiungere questo obiettivo, il presente invito mira a: - Lo sviluppo della cittadinanza scientifica, promuovendo soluzioni pedagogiche innovative nel settore dell´istruzione scientifica, attirando più giovani verso la scienza, con particolare attenzione alle ragazze, e affrontando le sfide incontrate dai giovani nel perseguire una carriera nel campo della scienza, tecnologia, ingegneria e innovazione; - Lo sviluppo di una ricerca e innovazione responsabile nei curricula dell´istruzione superiore; - Facilitare l´accesso alle carriere scientifiche, aumentando il livello di servizio della rete di servizi Euraxess. Queste attività sono rivolte ai cittadini e alle loro associazioni o gruppi, nonché agli istituti di istruzione primaria, secondaria e superiore, i musei di scienze, le biblioteche, ma anche a media, artisti, industrie creative, così come ai ricercatori e innovatori, decisori politici a livello nazionale, regionale e locale. Il risultato atteso dalle azioni della Commissione europea è quello di migliorare l´alfabetizzazione scientifica e la responsabilità dei cittadini, nonché il loro accesso alle carriere scientifiche. Per leggere l´annuncio ufficiale degli inviti, consultare: Rendere l´istruzione e le carriere scientifiche attraenti per i giovani (H2020-seac-2015-1) http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/
opportunities/h2020/calls/h2020-seac-2015-1.html
 Rendere l´istruzione e le carriere scientifiche attraenti per i giovani(H2020-seac-2014-1) http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/desktop/
en/opportunities/h2020/calls/h2020-seac-2014-1.html

 

 
   
   
ISTRUZIONE: 1 MLN PER 40 PROGETTI DI SCUOLE ABRUZZESI  
 
 L´aquila, 29 gennaio 2014 - E´ stata pubblicata sul sito della Regione Abruzzo la graduatoria di merito degli istituti scolastici che hanno partecipato alla terza edizione del bando "Scuole e nuovi apprendimenti", finanziato con le risorse del Fse P.o. 2012/2013. Su 65 pervenuti, sono 40 i progetti beneficiari del milione di euro e coinvolgono ben 49 istituzioni scolastiche abruzzesi. I progetti finanziati rientrano nell´ambito delle due linee di intervento rivolte a istituzioni scolastiche autonome statali o paritarie del I° e Ii° ciclo d´istruzione. La prima linea, finalizzata a contrastare la dispersione scolastica, prevede attività extracurricurali individuali e di gruppo per l´orientamento, la motivazione e il supporto agli studenti durante il percorso scolastico. La seconda è invece mirata all´ampliamento dell´offerta didattica con percorsi formativi per rafforzare da un lato le abilità informatiche, matematiche e linguistiche; dall´altro l´educazione ambientale e interculturale attraverso l´utilizzo di mezzi di espressione come la musica, la letteratura e le arti visive. I progetti, come previsto dal bando, riguardano esclusivamente interventi extracurricurali e il finanziamento massimo assegnato per ciascuna iniziativa è di 25mila euro. Per la realizzazione delle attività, ogni istituto sarà coadiuvato da un organismo di formazione accreditato. "Con le due edizioni precedenti - commenta l´assessore al Lavoro e Istruzione Paolo Gatti - abbiamo finanziato ben 86 progetti con 6 milioni di euro. Tutte risorse che sono servite a migliorare e soprattutto ampliare l´offerta formativa delle nostre scuole. Il terzo bando è andato nella stessa direzione e, come conferma la graduatoria dei progetti ammessi, anche stavolta riusciremo a dare un contributo per elevare gli standard qualitativi della didattica e dare più opportunità, più possibilità di scelta ai nostri ragazzi per il loro futuro sia scolastico, che poi nel mondo del lavoro". Le tre edizioni del progetto "Scuole e nuovi apprendimenti" si affiancano agli interventi già posti in essere "contro la dispersione scolastica" e "scuola digitale", che, insieme, hanno delineato azioni di innovazione e potenziamento del sistema scolastico abruzzese. Di seguito, le scuole alle quali verranno finanziati i 40 progetti: Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri "G. Marchitelli" di Villa Santa Maria (Ch), Liceo Scientifico Statale "Galileo Galilei" di Pescara, Istituto Istruzione Superiore "Luigi di Savoia" di Chieti con Istituto Comprensivo Statale di S. Giovanni Teatino (Ch), Liceo Scientifico "Einstein" di Teramo con Istituto Comprensivo n. 1 "Zippilli-lucidi" di Teramo, Istituto Tecnico Commerciale e Geometri "Galiani-de Sterlich" di Chieti con Istituto Comprensivo n. 4 di Chieti, Istituto Comprensivo di "Civitella Casanova" (Pe), Istituto Comprensivo di Atri (Te), Istituto Istruzione Superiore "Di Marzio-michetti" di Pescara, Istituto Istruzione Superiore "Ettore Majorana" di Avezzano (Aq), Istituto Tecnico Industriale Statale "A. Volta" di Pescara, Liceo Artistico Statale "F.a. Grue" di Castelli (Te), Istituto Comprensivo "Giovanni Xxiii" di Torricella Sicura (Te) con Istituto Comprensivo n. 2 "Savini-san Giuseppe-san Giorgio" di Teramo, Istituto comprensivo Statale di Scafa (Pe), Istituto Comprensivo "Falcone e Borsellino" Villa Vomano-basciano (Te) con Istituto d´Istruzione Superiore "Alessandrino-marino-forti" di Teramo, Istituto Istruzione Superiore "A. Torlonia" di Avezzano (Aq), Istituto Comprensivo di Cepagatti (Pe), Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Patini-liberatore" di Castel Di Sangro (Aq), Liceo Scientifico Statale "Leonardo Da Vinci" di Pescara, Istituto d´Istruzione "Mattioli" di San Salvo (Ch), Istituto Comprensivo n. 3 di Chieti Scalo (Ch), Istituto Tecnico Commerciale "Pascal" di Teramo, Istituto di Istruzione Superiore "V. Emanuele Ii" di Lanciano, Istituto Comprensivo Statale "G. Mazzini-e. Fermi" di Avezzano (Aq), Istituto di Istruzione Superiore "U. Pomilio" di Chieti, Istituto d´Istruzione Superiore "Crocetti - Cerulli" di Giulianova (Te), Istituto Comprensivo "Gaetano Cardelli" di Mosciano Sant´angelo (Te), Istituto di Istruzione Superiore "Einaudi" di Ortona (Ch) con Istituto Comprensivo n. 1 di Ortona (Ch), Istituto d´Istruzione Superiore "B. Spaventa" di Città Sant´angelo (Pe), Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" di Quadri (Ch) con Istituto Comprensivo "Umberto I" di Lanciano (Ch) , Istituto Comprensivo Pescara 10 "Montale ? Carducci" di Pescara, Istituto Tecnico Settore tecnologico Agraria, Agroalim. Agroind. "C. Ridolfi" di Scerni (Ch) con Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" di Paglieta (Ch), Istituto d´Istruzione Superiore "Da Vinci - De Giorgio" di Lanciano (Ch), Istituto Comprensivo di Alba Adriatica (Te), Liceo Scientifico Statale "R. Mattioli" di Vasto (Ch) con Istituto Comprensivo n. 1 di Vasto (Ch), I.p.s.s.a.r. "F. De Cecco" di Pescara, Istituto d´Istruzione Superiore "Delfico - Montauti" di Teramo, Istituto comprensivo di Loreto Aprutino (Pe), Istituto d´Istruzione Superiore "Di Poppa Rozzi" di Teramo, Istituto Comprensivo "Don Lorenzo Milani" di Pizzoli (Aq), Istituto d´Istruzione Superiore "G. Battista Vico" di Chieti.  
   
   
FILIERA TRENTINA SCUOLA-FORMAZIONE-LAVORO: PARTE L´ITER PER PREDISPORRE L´ATTO DI INDIRIZZO  
 
 Trento, 29 gennaio 2014 - Definire la rete di servizi e di interventi che alimentano la filiera della conoscenza, quella che accompagna i giovani dalla scuola al mondo del lavoro. E’ questo, in sintesi, l’obiettivo primario di un progetto per la definizione di un atto di indirizzo approvato, nella mattinata di oggi, dalla Giunta provinciale, in materia di politiche sullo sviluppo della filiera scuola-formazione-lavoro. “Non possiamo pensare allo sviluppo economico del territorio prescindendo dalle persone, dal cosiddetto capitale umano - sottolinea il presidente Ugo Rossi, anche nella sia veste di assessore all´istruzione - . La conoscenza ha un ruolo di primaria importanza sia nel formare cittadini consapevoli sia nell´accrescere la competitività del sistema-Trentino nel suo insieme. Per questo dobbiamo consolidare un sistema integrato dove il mondo della scuola, della formazione, dell’università e della ricerca collaborino fra loro e accrescano la capacità di incontro tra domanda e offerta di lavoro, un sistema che semplifichi il passaggio dalle aule scolastiche e dai laboratori alla sfera lavorativa in tutte le sue dimensioni, dall´industria ai servizi". Non è solo la crisi economica ad alimentare la disoccupazione giovanile, in molti casi un ruolo determinante lo gioca l’incapacità di sviluppare nel percorso formativo le competenze richieste dal mondo del lavoro. In altre parole le imprese che si trovano in condizioni di assumere faticano a trovare giovani con competenze adeguate al tipo di lavoro offerto. Il lavoro spesso c’è; quella che deve essere messa in discussione è semmai la relazione tra giovani, sistema educativo e mondo del lavoro. Ciò è quanto evidenzia il rapporto Mc Kinsey 2014 “Education to employment. Getting Europe’s youth into work” presentato la scorsa settimana presso il Centro di ricerca Bruegel di Bruxelles. Secondo questo studio, degli otto paesi europei analizzati, l’Italia è quello che fa segnare il gap più grande fra le richieste delle aziende e le abilità acquisite dai giovani candidati. Il 47% dei datori di lavoro italiani, infatti, afferma che la mancanza di competenze e abilità è un motivo fondamentale della mancata assunzione dei giovani. Il tema del raccordo tra scuola e mondo del lavoro costituisce una delle priorità del Programma per la Xv legislatura e a tal fine sono state indicate alcune strade sulle quali concentrare le azioni future da intraprendere. Si tratta innanzitutto di uno sforzo di semplificazione, che punta a creare un sistema integrato dove il mondo della scuola, della formazione, dell’università e della ricerca interagiscano al meglio, aumentando la capacità di incontro tra domanda e offerta e semplificando il passaggio di transizione tra scuola e lavoro. Parliamo di un sistema integrato di tirocini curricolari di orientamento e formazione, che dia visibilità alle competenze professionali presenti nel contesto provinciale. Pensiamo anche al potenziamento degli interventi di sostegno allo sviluppo della cultura d’impresa e dell’imprenditoria giovanile, all´individuazione di poli specialistici sul territorio quali assi fondamentali in cui avvicinare la scuola e la formazione professionale, l’alta formazione professionale e l’università alle imprese e ai centri di ricerca. Da questi indirizzi - già tracciati dall´amministrazione provinciale - discende la necessità di creare un gruppo di lavoro, costituito dalla Direzione Generale e dai Dirigenti Generali dei diversi Dipartimenti coinvolti, con il compito di definire un “Atto di indirizzo per lo sviluppo del raccordo scuola-lavoro”. Questo documento conterrà tempi di esecuzione e responsabilità in relazione a ciascun obiettivo. Ad esso farà seguito naturalmente l’adozione degli atti necessari per dare concreta esecuzione agli interventi individuati, nonché il monitoraggio dello stato di avanzamento e la valutazione finale. Con la deliberazione approvata oggi la Giunta provinciale ha approvato dunque il progetto per la definizione dell’Atto di indirizzo in materia di politiche sullo sviluppo della filiera scuola-formazione e la costituzione del gruppo di lavoro interdipartimentale e ha stabilito che tale Atto dovrà essere predisposto entro la fine del mese di marzo 2014.  
   
   
SCUOLA: CONCORSO SICUREZZA TRENI, BANDO REGIONE LOMBARDIA-USR  
 
Milano, 29 gennaio 2014 - C´è tempo fino al 31 gennaio per le Scuole secondarie di secondo grado e gli enti di formazione della Lombardia per comunicare la partecipazione al concorso ´Prima...vera educazione ferroviaria´, che prevede l´assegnazione di 39 premi, ciascuno del valore di 5.000 euro, ai migliori lavori dedicati al tema della sicurezza in ambito ferroviario. I Premi - In particolare, saranno assegnati tre premi per ciascuna tipologia di elaborato prevista a scuole di tutte le province lombarde. Per Milano città sono a disposizione tre premi da assegnare a istituti superiori ed enti di formazione. Ogni istituzione scolastica e formativa potrà partecipare con un solo elaborato, realizzato da una classe o più classi, da un gruppo o da più gruppi interclasse. Il Concorso - Il concorso, è promosso dall´Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, Compartimento di Polizia ferroviaria per la Lombardia e Regione Lombardia - Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro e Direzione generale Infrastrutture e Mobilità. Obiettivo dell´iniziativa è diffondere e sviluppare nel sistema educativo di istruzione e formazione la cultura della sicurezza e della salute, nonché del rispetto del bene comune, evitando atti di vandalismo sui treni e nelle stazioni. Bonus Speciale Per Primi 300 Iscritti - Alle prime 300 istituzioni scolastiche che comunicheranno, entro il 31 gennaio, l´adesione al bando sarà riconosciuto un contributo di 500 euro quale sostegno all´attività svolta per la predisposizione del lavoro. Basta Atti Vandalici - "Ci rivolgiamo agli studenti delle scuole secondarie superiori - ha spiegato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea - perché siamo convinti che possano dare il buon esempio ai loro coetanei e, in concreto, abbiano l´opportunità di fare opera di prevenzione e dissuasione nei confronti di chi compie atti vandalici sulle vetture ferroviarie, un bene di tutti, che deve essere rispettato. Anche in questa occasione, la collaborazione con l´Ufficio scolastico regionale per la Lombardia risulta fondamentale". Cittadinanza E Sostenibilità Ferroviaria - "Vivere l´ambiente ferroviario correttamente presuppone una iniziale conoscenza della struttura, delle regole che la sorreggono e delle professionalità che vi lavorano - ha sottolineato il direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale per la Lombardia Francesco de Sanctis -. Il bando ´Prima...vera educazione ferroviaria´ costituisce una valida occasione per promuovere e sviluppare negli studenti atteggiamenti che sono espressione di un corretto esercizio della cittadinanza attiva". Tipologie Dei Lavori - Sono ammesse opere che rientrano in queste categorie: - espressioni artistico-creative (video, spot, filmati promozionali, sceneggiature, opere artistiche, pagine web); - - materiali informativi e formativi (Cd/dvd Rom, manifesti, opuscoli, story board, gadgets); - progetti tecnici, su supporti cartacei e/o informatici. 8 Milioni All´anno Per Riparare Danni - "Ogni anno vengono spesi 8 milioni di euro, per far fronte ai danni causati da atti vandalici - ha spiegato l´assessore alle Infrastrutture e Mobilita Maurizio Del Tenno -. E´ importante che i ragazzi imparino a rispettare il bene comune, a valorizzarlo e a promuoverlo. Il mondo delle ferrovie è complesso e affascinante e dobbiamo lavorare, affinché si riesca a trasmettere un messaggio positivo, far capire cosa c´è dietro al sistema ferroviario fatto di migliaia di persone che quotidianamente permettono ai cittadini lombardi di muoversi sul nostro territorio". Come Partecipare Al Concorso - Per iscriversi al bando le scuole dovranno comunicare la propria volontà di partecipazione, compilando on line il modulo di adesione messo a disposizione dalla Direzione generale - Ufficio scolastico regionale per la Lombardia e inviare i propri lavori entro il 9 maggio 2014 solo con raccomandata A.r., alla Direzione generale - Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, via Pola, 11 - 20124 Milano (farà fede il timbro dell´ufficio postale). Per agevolare i partecipanti al concorso, l´Agenzia nazionale per la Sicurezza delle ferrovie e il Compartimento di Polizia ferroviaria per la Lombardia assicureranno alle Istituzioni momenti formativi dedicati ai temi della sicurezza e del rispetto delle norme in ambito ferroviario. Ulteriori informazioni e testo del bando su: www.Lavoro.regione.lombardia.it  Valutazione Finale - L´ufficio scolastico regionale per la Lombardia darà comunicazione degli esiti della valutazione degli elaborati, che saranno selezionati da un´apposita Commissione, di cui faranno parte rappresentanti dell´Usr, di Regione Lombardia, delle Associazioni dei genitori e della Consulta degli studenti, oltre che da esponenti dell´Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e del Compartimento di Polizia Ferroviaria per la Lombardia. Gli elenchi delle istituzioni vincitrici saranno pubblicati sui siti internet dell´Usr per la Lombardia e della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia.  
   
   
TERZA GIORNATA INTERCULTURALE "MUOVERSI VERSO" L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA ORGANIZZA UNA GIORNATA DEDICATA AL TEMA DELL’INTERCULTURA  
 
 Milano, 29 gennaio 2014 – Una giornata intera per riflettere, ricercare, condividere, valorizzare esempi di buone convivenze fra cittadini immigrati e nativi, attraverso gli interventi di istituzioni, docenti, rappresentanti della società civile, sociologi, antropologi, imprenditori sociali: è la Terza Giornata Interculturale Bicocca, in programma nell’Ateneo milanese venerdì 31 gennaio 2014 dalle 9 alle 19. La Terza Giornata Interculturale Bicocca è organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, in partnership con United Nation Alliance for Civilization, The Intercultural Innovation Award e Bmw Group Italia. Ha ottenuto il patrocinio del Ministro per l’Integrazione, di Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Milano e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. Tutti gli incontri della giornata si tengono negli spazi dell’Edificio U6 in Piazza dell’Ateneo Nuovo a Milano. L’accesso è libero e gratuito, è gradita l’iscrizione attraverso il modulo che si trova a questo link. Perché la Terza Giornata Interculturale Bicocca? Oggi più che mai è necessario osservare da un punto di vista pedagogico le offerte, i consumi culturali che educano all’intercultura e le buone pratiche presenti in vari ambiti del sapere che formano al pensiero interculturale. Il rischio è che si formino sempre più situazioni di antagonismo e di esclusione culturale: da una parte la cultura colta della popolazione nativa e internazionale ripete e conserva se stessa nelle istituzioni deputate e al di fuori di esse; dall’altra c’è la miriade di fenomeni culturali minoritari, dei gruppi migranti, costituiti da relazioni esistenziali talvolta marginali, da modalità originali e creative di appropriazione del codice linguistico, di rielaborazione delle forme culturali più immediate e sentite: il canto, la danza, la musica, la poesia, la pittura, il teatro. Secondo Mariangela Giusti, docente di Pedagogia Interculturale dell’ateneo milanese e direttore scientifico della Terza Giornata Interculturale Bicocca, «Il pensiero interculturale in educazione è un pensiero complesso; ha fatto la sua comparsa nel sistema scolastico italiano alla fine degli anni Ottanta, dunque è un pensiero recente che si costruisce progressivamente. Ma per crescere e radicarsi ha necessità di ascoltare voci, prospettive di studio, esperienze varie e diverse. Questo evento intende offrire un’opportunità di ascolto, dialogo, conoscenza reciproca con lo scopo di aumentare la consapevolezza che ciascuno di noi è parte di un tutto». I saluti introduttivi sono affidati al rettore Cristina Messa, al direttore del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” Silvia Kanizsa, a Nassir Abdulaziz Al-nasser, Alto Rappresentante delle Nazioni Unite per Alliance of Civilization e a Bill Mc Andrews, Vice President Communications Strategy Corporate and Market Communications di Bmw Group, partner dell’intero progetto. La giornata si apre con una discussione sul tema dell’integrazione e della valorizzazione della presenza dell’altro sotto diverse prospettive: Salvatore Natoli dal punto di vista filosofico, con l’intervento Sistemi di credenze e condotte morali, pedagogica, Susanna Mantovani, Giulia Pastori e Francesca Zaninelli con i risultati dello studio Comunicare con e tra i genitori nei luoghi d’infanzia, Mariangela Giusti sotto il profilo pedagogico-culturale con il contributo Immigrazioni, consumi culturali, movimenti di persone, idee. Nel pomeriggio, tre conferenze tematiche: Muoversi verso altrove, condividere, educare. Le esperienze multiculturali nella nostra realtà sono molteplici: dall’impresa sociale Plain Ink, raccontata dalla sua creatrice Selene Biffi, al progetto “Dencity”, che prevede una serie di interventi in chiave interculturale in quartieri milanesi come Giambellino e Barona, alla riflessione sociologica sui flussi di migrazione femminile. Raccontare per immagini spostamenti, contraddizioni, interazioni. L’intercultura passa attraverso le immagini e i progetti dedicati agli stranieri nei musei di Brera, dove le mostre sono raccontate anche con guide straniere e secondo il loro punto di vista, del Gamec di Bergamo, dove gli stranieri divengono a loro volta formatori, del Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, del Mucem di Marsiglia ne sono un esempio. Territori, luoghi delle città, dimensioni interculturali, in cui si affronta il tema del pensiero culturale a scuola, con contributi come “Il progetto Voices”, o il primo progetto in Italia di trilinguismo nella scuola dell´infanzia (cinese-italiano-inglese), realizzato al Collegio San Carlo di Milano. Apre la sessione l’assessore all’educazione del comune di Milano Francesco Cappelli. Intercultura è anche fotografia: a partire dal 27 gennaio 2014, all’interno dell’atrio dell’edificio U6, è possibile visitare Guardami – Volti e storie della citta verso l’Expo, mostra fotografica itinerante a cura dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, un progetto - seguito da Massimo Bassano, docente di Reportage e Fotografo della National Geographic Society - che si articola in tre tappe di avvicinamento all’Expo 2015: 2012 l’Africa a Milano, 2013 l’Asia a Milano, 2014 le Americhe a Milano. A disposizione di Associazioni, Organizzazioni, Centri Studi c’è anche lo Spazio Poster e Demo, dove potranno essere esposti documentazioni cartacee, artistiche e multimediali, che racchiudono un pensiero interculturale. Alcune associazioni faranno anche delle piccole performance live. L’evento è disponibile alla pagina Facebook dedicata, su Twitter con l’hashtag #Muoversiverso e sarà disponibile live all’indirizzo streaming.Unimib.it Per scaricare il programma completo della Terza Giornata Interculturale cliccare qui http://www.Unimib.it/upload/pag/45004/f3/f3abicoccaprogrammafinale.pdf    
   
   
ABDULAZIZ AL-NASSER, ALTO RAPPRESENTANTE DELLE NAZIONI UNITE PER ALLIANCE OF CIVILIZATION, INTERVIENE ALLA TERZA GIORNATA INTERCULTURALE BICOCCA “MUOVERSI VERSO” IL MINISTRO PER L’INTEGRAZIONE CÉCILE KYENGE SARÀ PRESENTE CON UN VIDEO MESSAGGIO  
 
 Milano, 29 gennaio 2014 - Nassir Abdulaziz Al-nasser, Alto Rappresentante delle Nazioni Unite per Alliance of Civilization (Unaoc), aprirà i lavori della Terza Giornata Interculturale Bicocca “Muoversi Verso, luoghi delle città, dialoghi interculturali”, in programma a partire dalle 9.00 all’Università di Milano-bicocca (Aula Magna, edificio U6, piazza dell’Ateneo Nuovo, 1). L’unaoc ha siglato, nel 2013, una partnership con Bmw Group, che ha portato alla realizzazione di diversi progetti tra cui l’Intercultural Innovation Award, un´iniziativa globale volta a individuare e fornire supporto finanziario o materiale ad iniziative di base avviate per alleviare le tensioni e i conflitti basati sull´identità nel mondo. Selene Biffi con Plain Ink e Ombonya Victor Odindo con Film Aid, racconteranno i progetti che hanno permesso loro di vincere l’edizione 2012. Cécile Kyenge, il Ministro per l’Integrazione, leggerà un video messaggio in cui spiega le motivazioni per cui ha deciso di patrocinare la Terza Giornata Interculturale La Terza Giornata Interculturale Bicocca è organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, in partnership con United Nation Alliance for Civilization, The Intercultural Innovation Award e Bmw Group Italia. Ha inoltre ottenuto il patrocinio del Ministro per l’Integrazione, di Regione Lombardia della Provincia di Milano, del Comune di Milano e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. È dedicata al tema dell’intercultura, con quattro conferenze e una mostra fotografica, per riflettere, ricercare, condividere e valorizzare esempi di buone convivenze fra cittadini immigrati e nativi, attraverso gli interventi di istituzioni, docenti, rappresentanti della società civile, sociologi, antropologi, imprenditori sociali.  
   
   
DAL 30 GENNAIO NUOVO CICLO D´INCONTRI "LA RICERCA IN ALTO ADIGE" CON I LAVORI DI RICERCA INSIGNITI CON IL PREMIO CLAUDIA AUGUSTA  
 
Bolzano, 29 gennaio 2014 - Al via giovedì prossimo, 30 gennaio 2014, alle ore 18.00,presso la sede della Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", in via Mendola 5 a Bolzano, nuovo ciclo d´incontri dal titolo "La ricerca in Alto Adige" per ospitare le singole presentazioni pubbliche dei lavori e delle ricerche degli studenti insigniti con il Premio Claudia Augusta. La Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta" con il "Premio Claudia Augusta" intende dare un riconoscimento per le tesi di diploma, di laurea specialistica e di ricerca di interesse provinciale redatte in lingua italiana da studenti che hanno frequentato Università italiane. L´obiettivo è quello di raccogliere e documentare i molteplici aspetti della vita e della cultura altoatesina, diffondendone la conoscenza. Al fine di valorizzare il lavoro delle studentesse e degli studenti, la Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", come fa presente la sua direttrice Valeria Trevisan, organizza un nuovo ciclo d´incontri dal titolo "La ricerca in Alto Adige" per ospitare le singole presentazioni pubbliche dei lavori e delle ricerche degli studenti insigniti con il Premio. Come spiega, ogni relatore nella sua presentazione sarà accompagnato da una sorta di padrino o madrina scelti fra esperti locali. Il ciclo prende il via giovedì prossimo, 30 gennaio 2014, alle ore 18.00, presso la sede della Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", in via Mendola 5 a Bolzano, con la conferenza di Laiza Francato, insignita con il "premio Claudia Augusta 2013", che si soffermerà sul tema "I conflitti di appartenenza. Le immagini del territorio nella letteratura contemporanea dell´Alto Adige - Südtirol". Nella sua illustrazione sarà acompagnata dall´editrice Pinuccia Di Gesaro, responsabile della Casa editrice Praxis Verlag, e dallo storico Carlo Romeo. La tesi di Laiza Francato costituisce il tentativo di realizzare una mappatura delle opere letterarie prodotte in Alto Adige (nelle tre lingue) che abbiano avuto una certa risonanza anche al di fuori dei confini provinciali con particolare riferimento all´appartenenza territoriale e linguistica, ed al concetto di senso del luogo. Nell´arco del 2014 sarà proposta una presentazione al mese per complessivamente dieci mesi. Tra gli incontri ve ne sarà, ad esempio, uno incentrato sulla storia medievale tra Val Venosta e Val Tellina, uno riferito all´insegnamento della matematica, e così spaziando in vari ambiti, da quello ambientale, economico, architettonico, sociale, a quello storico, linguistico ed umanistico, per arrivare a quello artistico della scienza della formazione ed altre discipline scientifiche. Gli incontri sono aperti a tutte le persone interessate, ad ingresso libero.  
   
   
ATENEI VENETI PENALIZZATI DALLO STATO. ZAIA: “DA ROMA UN CONTINUO REQUIEM ALLA MERITOCRAZIA”  
 
 Venezia, 29 gennaio 2014 - “Più lavori bene e più Roma ti bastona. Questo irragionevole comportamento dei poteri centrali continua a mietere vittime nella nostra regione: dopo le amministrazioni e gli enti pubblici, la cui virtuosità viene costantemente ‘premiata’ dal governo con una penalizzazione dopo l’altra, adesso è la volta degli atenei veneti, che pur collocandosi ai primi posti in Italia per qualità della ricerca e della didattica, sono quelli che debbono subire i tagli più pesanti dal Ministero dell’istruzione”. Solidarizza con i rettori delle Università di Verona, Padova e Venezia il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, “per il torto che una volta di più viene inflitto dallo Stato al Veneto e alle sue Istituzioni”. “E’ avvilente constatare che per quanto cambino i suonatori, la musica che proviene dalla capitale è sempre la stessa – prosegue il presidente – e le note che riecheggiano sono quelle di un requiem per la giustizia e per l’equità, una triste e ripetuta liturgia che accompagna la sepoltura di un concetto, quello della meritocrazia, di cui in molti a parole si affannano a chiederne una convinta attuazione, ma che nei fatti in questo Paese è aborrito come il peggiore dei mali”.  
   
   
TRENTO: OPERA UNIVERSITARIA, SÌ AL BILANCIO DI PREVISIONE  
 
Trento, 29 gennaio 2014 - La Giunta provinciale ha approvato il 24 gennaio la deliberazione dell´assessora all´università e ricerca, Sara Ferrari, che dà via libera al bilancio di previsione 2014 e pluriennale 2014-2016 dell´Opera Universitaria. Un bilancio a sua volta approvato dal Consiglio di amministrazione dell´Opera lo scorso 26 novembre e che si assesta per la competenza 2014 sulla cifra di 40.164.241,01 euro. L´assessora Ferrari sottolinea come pur nel calo previsto in coerenza con le direttive di risparmio impartite agli enti e soggetti collegati alla finanza provinciale, rimanga invariata la cifra destinata all´erogazione delle borse di studio.  
   
   
DIMENSIONAMENTO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI VICENZA. SI PUNTA ALLA MASSIMA FLESSIBILITA’ E QUALITA’ DEI PERCORSI OFFERTI  
 
Venezia, 29 gennaio 2014 - Ieri la Giunta regionale del Veneto ha disposto, intendendo confermare un atteggiamento collaborativo con tutti i soggetti interessati del territorio, un rinvio applicativo di quanto deciso per il dimensionamento degli Istituti scolastici del Comune di Vicenza, per dare modo alla Provincia ed alle Commissioni di Distretto Formativo interessate di addivenire, a questo punto per l’Anno Scolastico 2015-2016, ad una soluzione condivisa che eviti qualsivoglia ripercussione negativa per il territorio interessato. Ne dà notizia l’assessore all’istruzione e formazione Elena Donazzan. Alle necessità di dimensionamento emerse in particolare nel territorio di Vicenza, con Deliberazione del Commissario Straordinario della Provincia di Vicenza, che concretizzava le soluzioni prospettate nelle Commissioni d’Ambito convocate per il previsto loro parere, veniva prospettato l’accorpamento strutturale di Istituti scolastici con conseguenti spostamenti di indirizzi di studio. Tale prospettiva ha provocato un proliferare di proposte, in taluni casi in dissonanza con quanto deciso in sede provinciale, manifestate in particolare da Dirigenti scolastici, docenti, parti sociali e rappresentanti di genitori. “Sospendiamo l’attuazione della proposta approvata dalla Giunta Regionale del Veneto a dicembre affinché sia metabolizzata e approfondita dalle scuole. Vogliamo mettere al centro di ragionamenti che verranno l’offerta didattica, il suo collegamento con il mondo del lavoro e il miglioramento della qualità formativa degli studenti”. Così l’assessore Elena Donazzan, commenta la delibera odierna promossa dalla Giunta Regionale. “Nulla è fermo, meno che meno il mondo dell’educazione che, anzi, deve proiettare se stesso verso la massima flessibilità e la massima qualità della docenza e dei percorsi offerti”, sottolinea Donazzan. La Giunta regionale, attivandosi per dare significato concreto alle posizioni emerse anche nel corso di un approfondimento, tenutosi in sede regionale a dicembre e sollecitato al fine di ricomporre il quadro frammentato che si veniva a delineare, con la Dgr n. 2827/2013 prevedeva la diluizione del dimensionamento scolastico in un medio arco temporale. La Giunta ha così cercato di individuare una sintesi in conformità alle “linee guida” approvate nel giugno 2013 per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa, per ricomporre il quadro molto frammentato esistente, ma non ha trovato risposta nemmeno con la proposta della Provincia di Vicenza. “La grande novità del dimensionamento per Vicenza, seppur rinviata di un anno – dice Donazzan- è la costruzione di tre poli: uno artistico, un secondo rivolto ai servizi alla persona ed un terzo turistico”. La richiesta di sospensione è pervenuta dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza che ha motivato tale istanza dichiarando che “l’attuazione delle disposizioni della delibera in oggetto, comporterebbe notevoli problemi sotto l’aspetto didattico, logistico e della sicurezza anche ai fini delle responsabilità previste dal D.lgs. N. 81/2008. Inoltre l’attuazione della delibera avrebbe ripercussioni negative nella formazione degli organici di competenza dell’Ufficio Scolastico Territoriale, sia del personale docente che del personale Ata”. “Mi auguro che l’Ufficio Scolastico competente per territorio – prosegue l’assessore regionale – trovi soluzioni alle problematiche sollevate che appaiono squisitamente di carattere organizzativo, ridando centralità agli studenti. Mi è parso che le resistenze fossero tese a difendere acriticamente la situazione di fatto argomentando la difficoltà al cambiamento con giustificazioni di tipo meramente organizzativo. Siccome non credo giovi l’arroccamento sulle proprie posizioni, per ripensare i problemi di tipo organizzativo rimandiamo di un anno l’attuazione del piano per Vicenza”, conclude Donazzan.  
   
   
SCUOLA: CONCORSO SU LEGALITÀ FISCALE PER STUDENTI FVG  
 
Trieste, 29 gennaio 2014 - Dopo il successo della prima edizione dello scorso anno, la Regione ripropone il concorso a premi "La scuola promuove la legalità fiscale", rivolto a tutti gli studenti del Friuli Venezia Giulia delle medie, delle superiori, degli enti di formazione professionale e dell´Università. L´edizione del 2014, per la quale sono stati messi a disposizione premi in denaro per oltre 100 mila euro, è stata presentata oggi a Trieste dagli assessori regionali alle Finanze, Francesco Peroni, e all´Istruzione, Loredana Panariti. Possono partecipare al concorso gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, di lingua italiana e slovena, organizzati in gruppi di almeno otto componenti, a livello di scuola o di una o più classi, mentre gli studenti universitari partecipano a titolo individuale. Ai partecipanti è chiesto di inventare un personaggio a fumetti, su carta o videoclip, che descriva il significato della legalità fiscale e l´impatto sociale che riveste il pagamento dei tributi in Friuli Venezia Giulia. Le domande dovranno essere presentate alla direzione Finanze della Regione entro il 14 marzo. Sono previste diverse categorie di premi per medie, biennio e triennio delle superiori, università. Lo scorso anno hanno partecipato al concorso 362 studenti di 31 istituti scolastici, più i due atenei di Trieste e Udine, "Quello della legalità fiscale - ha detto l´assessore Peroni - è un tema di grande importanza politica e culturale, di educazione alla cittadinanza e ai suoi doveri di solidarietà. Questo concorso permette infatti agli studenti di approfondire un fondamentale principio della nostra Costituzione, contenuto nell´articolo 53, secondo il quale tutti i cittadini sono chiamati a concorrere in ragione della loro capacità alle spese pubbliche, confermando così quell´edificio solidaristico che è alla base del patto costituzionale". "La promozione della legalità, assieme alla lotta contro le discriminazioni, è al centro dei nostri progetti per la scuola", ha aggiunto l´assessore Panariti. "È importante - ha detto ancora - lavorare con i ragazzi appena usciti dalle elementari, per costruire una cittadinanza attiva e anche un pensiero critico, perché il tema del fisco permette di riflettere non solo sull´evasione ma anche su come i proventi delle tasse vengono spesi dalle istituzioni, creando così una doppia relazione". Il regolamento completo del concorso "La scuola promuove la legalità fiscale" è disponibile sul sito internet della Regione ( www.Regione.fvg.it ), con accesso diretto dalla pagina frontale.  
   
   
LIGURIA: AL VIA DAL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO 4 LICEI SPORTIVI  
 
Genova, 29 gennaio 2014 - “Soddisfazione per l’approvazione del piano di dimensionamento scolastico che presuppone il miglioramento dell’offerta formativa per i ragazzi e le famiglie in un’ottica non di concorrenza, ma di differenziazione”. E’ stata espressa questa mattina dall’assessore regionale alla formazione e al bilancio, Pippo Rossetti dopo l’approvazione in consiglio del piano che prevede, tra l’altro, l’attivazione, dal prossimo anno scolastico, di quattro licei sportivi in Liguria. I 4 licei sportivi avranno sede nel Liceo scientifico King di Genova, al Liceo Pacinotti della Spezia, al Liceo Bruno di Albenga e al Liceo Colombo di Arma di Taggia, inoltre è prevista al fusione tra il Liceo Parentuccelli e Istituto Arzelà di Sarzana e il Liceo Marconi e Liceo Delpino di Chiavari. Dall’anno scolastico 2014-2015 è prevista una prima classe per ogni liceo sportivo. Nel piano sono inoltre previste due fusioni, su istanze dei territori, una tra il liceo Parentuccelli e L’istituto di Istruzione superiore Arzelà di Sarzana e l’altra tra il Liceo Marconi e il Liceo Delpino di Chiavari. “Per quanto riguarda i Licei sportivi – spiega Rossetti - sono state recepite le proposte delle quattro Province, tre delle quali, Genova, Savona e Imperia, approvate già dal consiglio regionale nello scorso anno. Il liceo sportivo non deve essere considerato solamente l’Istituto per chi svolge attività sportiva, ma il liceo che forma i ragazzi che vorranno operare nel mondo dello sport che avvia alla gestione di impianti e società sportive, anche attraverso l’inizio di un percorso di formazione di una classe dirigente e imprenditoriale nel settore”. Nel nuovo piano di dimensionamento è prevista inoltre l’attivazione presso il Liceo scientifico Lanfranconi di Genova Voltri, dell’indirizzo delle Scienze Umane, al Vittorio Emanuele Ii- Ruffini dell’indirizzo Tecnico-tecnologico e al Marconi di Imperia di quello di meccanica, meccatronica ed energia. Al Vittorio Emanuele si completerà l’indirizzo di studio nelle relazioni internazionali di marketing. “Sono soddisfatto di questo nuovo piano di dimensionamento della rete regionale e di programmazione dell’offerta formativa – continua Rossetti – che è il frutto di un processo condiviso con il territorio e che realizza, con poche e puntuali operazioni, una buona offerta formativa regionale rivolta ai nostri ragazzi, seppur nei limiti definiti dalla normativa nazionale. Subito dopo è previsto l’avvio di un gruppo di lavoro permanente costituito da Regione Liguria, Provincie, Ufficio scolastico regionale e Comuni che saranno coinvolti, di volta in volta, sulla base delle varie opzioni di dimensionamento scolastico”.  
   
   
LOMBARDIA: ´IO TIFO POSITIVO´ PER DIECIMILA RAGAZZI  
 
Milano, 29 gennaio 2014 - "Lo sport è strumento primario di educazione, aiuta a formare la personalità, è uno strumento di tutela e di prevenzione della salute e trasferisce valori, favorendo lo sviluppo personale e collettivo, in particolare se il tifo è positivo". Così Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia, ha commentato l´approvazione della delibera di Giunta che assegna un contributo di 14.625 euro all´associazione ´Comunità Nuova onlus di Milano´. Oltre 10.000 Ragazzi E Genitori Coinvolti - "Il progetto ´Io tifo positivo… nel segno di Candido´ - ha continuato l´assessore - è una lodevole iniziativa che, fin suoi esordi nel 2007, ha già coinvolto circa 10.000 ragazzi e genitori toccando i territori delle province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Varese, Pavia, Monza e Brianza e Brescia per un totale di 29 Comuni". "Durante quest´anno - ha proseguito l´assessore - l´iniziativa interesserà 39 gruppi/classi di 8 province e 16 comuni con una partecipazione di circa 3.300 persone". Correttezza In Campo E Sugli Spalti - "Avremo una popolazione sana e degli spettacoli sportivi di prim´ordine - ha sottolineato l´assessore - se sia i protagonisti in campo, sia quelli sugli spalti, sapranno rispettare l´altro, il competitor. Per questo, è importante l´educazione al tifo positivo che questo progetto propone rivolgendosi ai ragazzi dai 9 ai 13 anni, al mondo dello sport e alle famiglie". Il Progetto - Il progetto, attraverso attività didattico-educative, con il coinvolgimento di soggetti quali Coni, istituti scolastici, società sportive, atleti e testimonial e con l´organizzazione di eventi specifici vuole far crescere la cultura sportiva. "Le attività di ´Io tifo positivo´ - ha ricordato l´assessore - mirano infatti a favorire la formazione nei bambini e nei ragazzi di una mentalità positiva; educare al rispetto reciproco e alla tolleranza; proporre i valori dello sport come principi ispiratori delle relazioni umane; ridimensionare il fenomeno ´tifo´ ai soli luoghi e tempi dello sport proponendone un suo modello sostenibile". Più Cultura Sportiva Nei Ragazzi - "Con questo progetto - ha ricordato l´assessore - si mira a far crescere la cultura sportiva nei ragazzi, nelle loro famiglie e scuole e ad avere così un pubblico più maturo e rispettoso degli atleti e delle squadre che si misurano in campo". Per questo motivo, le attività di ´Io tifo positivo´ vivranno eventi finali nella cornice di manifestazioni di alto livello organizzati con i partner del mondo sportivo come Inter, Milan, Olimpia Milano, Vero Volley e Hockey Milano. "Regione Lombardia - ha concluso l´assessore Rossi - sostiene chi promuove forme di sostegno agli atleti che spronino a migliori risultati nel rispetto degli altri atleti o squadre in gara e che stimolano i giovani, che rappresentano il futuro dello sport, a una partecipazione, anche fuori da campi, palestre e strutture sportive, a una partecipazione virtuosa".  
   
   
AMBIENTE LOMBARDIA: SERVONO PRODOTTI ECO PER RIDURRE I COSTI  
 
Milano, 29 gennaio 2014 - "E´ una bella iniziativa, decisamente interessante, con cui Legambiente dimostra tutta la propria sensibilità verso il tema dell´innovazione in ambito ambientale. Un percorso virtuoso, che ha come obiettivo finale produzioni ecosostenibili e riduzione dei consumi e, quindi, dei costi". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, durante il suo intervento alla cerimonia di consegna dei Premi innovazione Legambiente, a Palazzo Pirelli. Il Premio, riconoscimento nazionale rivolto all´innovazione d´impresa in campo ambientale, è stato attribuito a sette progetti, che si sono distinti per il loro impegno ´green´, anche in relazione alle specificità territoriali. Valorizzazione Del Territorio - "Guardando le aziende premiate - ha sottolineato Terzi - mi piace ricordare come tutti progetti messi in campo siano improntati alla valorizzazione dell´azienda e del territorio, in una visione che integra la dimensione economica con quella ambientale". "Perché innovare - ha aggiunto - non significa stravolgere la storia di un territorio, semmai valorizzarlo e tutelarlo attraverso un uso efficiente delle risorse e una razionale riduzione dei consumi". L´impegno Di Regione Lombardia - "Come Regione Lombardia - ha spiegato la titolare regionale all´Ambiente - stiamo lavorando proprio su questo fronte: tutte le pianificazioni in corso (energia, aria, rifiuti, acque) sono orientate al risparmio e al riuso, e mi fa piacere che molte delle idee premiate oggi riguardino il risparmio delle risorse. La stessa programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 - prosegue - va in questa direzione: ci sarà una concentrazione dei finanziamenti su risparmio energetico, fonti rinnovabili, mobilità sostenibile". Investimento Economico Significativo - "Anche l´impegno economico significativo della Regione (oltre 10 milioni di euro l´anno), con l´azzeramento del bollo per premiare chi rottama un´auto vecchia e inquinante per l´acquisto di una nuova (diesel euro 6, ibride o benzina gpl metano), - ha sottolineato la titolare regionale dell´ambiente - vuole dare un segnale dell´attenzione costante e programmatoria di una istituzione pubblica come la Regione Lombardia verso l´ambiente circostante". Cultura Del Risparmio - "L´altra grande sfida che si apre, e che in qualche modo viene stimolata da queste premiazioni - ha poi fatto notare Terzi - è la cultura del risparmio energetico come della raccolta differenziata dei rifiuti o della qualità dell´aria che respiriamo. Da qui la strategicità di agire, fin dai primi gradi d´istruzione, per diffondere un sufficiente livello di cultura ambientale ed energetica". "Credo che senza stimolare comportamenti attivi - ha concluso l´assessore - ora queste aziende, che sono fatte di persone un tempo bambini, non avrebbero realizzato quanto di straordinario oggi ci hanno dimostrato e per cui sono stati premiate con merito".  
   
   
ALLUVIONE, IL PRESIDENTE ERRANI IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA: "CHIEDIAMO IL RICONOSCIMENTO PIENO DI TUTTI I DANNI. OCCORRE STUDIARE FORME DI FISCALITÀ DI VANTAGGIO E REALIZZARE UN PIANO DI MESSA IN SICUREZZA DEL NODO IDRAULICO MODENESE"  
 
Bologna, 29 gennaio 2014 - Ottenere il pieno riconoscimento di tutti i danni dell’alluvione, comprendere le ragioni di quanto è successo, studiare forme di fiscalità di vantaggio e realizzare un piano di messa in sicurezza del nodo idraulico modenese. Sono queste le priorità indicate dal presidente della Regione Vasco Errani durante il suo intervento di oggi pomeriggio in Assemblea legislativa, dove si è discusso dell’emergenza alluvione. “Deve esserci un riconoscimento pieno e rapido di tutti i danni dell’alluvione - ha affermato Errani -. Parliamo non solo dei danni alle abitazioni, ma anche di quelli alle imprese, a tutte le imprese, a partire da quelle agricole e dalle attività commerciali. Per raggiungere questo obiettivo ci siamo impegnati da subito, senza lamentarci, ma semplicemente chiedendo ciò che è giusto. Un primo risultato l’abbiamo già ottenuto, con il decreto legislativo di sospensione dei termini relativi a tutti i pagamenti per i territori colpiti. Siamo di fronte a una situazione straordinaria, perché l’alluvione si è sovrapposta al terremoto e ha nuovamente colpito una popolazione già così duramente messa alla prova nel 2012. Per questo ci tengo a dire che comprendo fino in fondo il disagio, la preoccupazione e anche le proteste dei cittadini: ritengo che le forme di auto-organizzazione siano sempre utili per affrontare i problemi”. Il secondo obiettivo sottolineato dal presidente è quello di studiare forme di fiscalità di vantaggio realmente praticabili, verificando se è possibile giungere all’approvazione. Misure rivolte in primo luogo alle piccole e piccolissime imprese che caratterizzano il tessuto imprenditoriale delle aree colpite dalla duplice emergenza. Terzo punto: è necessario capire le ragioni di ciò che è successo: “Non gioco a ping pong con le responsabilità, un’abitudine purtroppo molto diffusa nel nostro paese - ha aggiunto il presidente-. Per questo stiamo istituendo una commissione scientifica sulla base delle indicazioni di un gruppo di Università, a garanzia della terzietà di giudizio. Occorre capire perché l’argine del Secchia si è rotto, c’è bisogno di una risposta tecnica specifica; anche perché, in base a questa risposta, se sarà necessario cambiare qualcosa nella nostra strategia, la cambieremo. La manutenzione dell’argine era stata fatta regolarmente, quindi saranno i professionisti e i tecnici che ci aiuteranno a trovare le risposte di cui tutti, a partire dai cittadini, abbiamo diritto. Nel frattempo, abbiamo avviato sin dalle prime ore la perlustrazione e la verifica sugli argini, utilizzando tutte le risorse disponibili. A questo proposito, ringrazio tutti coloro che hanno dato il proprio aiuto per affrontare l’emergenza ”. Errani ha poi evidenziato la necessità di elaborare un piano straordinario di messa in sicurezza del nodo idraulico modenese, su cui sono già stati fatti e presentati al Ministero dell’ambiente - come evidenziato dallo stesso ministro Andrea Orlando che in visita ai territori colpiti ha assicurato un corrispettivo finanziamento - progetti e realizzate opere per circa 20 milioni di euro. Tra questi, gli interventi sulla cassa e sulle paratoie del Panaro che si sono rivelati decisivi anche in tale circostanza e hanno permesso di limitare i danni. “Per quanto riguarda Aipo, deve essere chiaro che si tratta di un’agenzia interregionale, finanziata in base ad una legge nazionale. Detto ciò, siamo convinti che sia giusto avviare una riflessione, prima in commissione e se necessario in aula, sul lavoro svolto in questi anni dall’Agenzia. Questo può essere utile per una riforma che consegua un più forte rapporto con il territorio e una maggiore integrazione fra i vari soggetti interessati, superando ulteriormente i vecchi schemi di ripartizione delle competenze. Ciò per andare in direzione dell’innovazione e della riforma, che è il percorso utile e giusto per rispondere sempre meglio ai problemi che si presentano”. “Anche rispetto a questa nuova emergenza, vogliamo agire con la massima trasparenza - ha concluso Errani -. Pertanto chiedo la collaborazione di tutti: senza fare promesse impossibili da mantenere, ma lavorando insieme per dare risposte concrete ai cittadini, che possano essere accolte da Governo e Parlamento”.  
   
   
ALLUVIONE/EMILIA, ASSEMBLEA LEGISLATIVA: IMPEGNATA A COMPRENDERE LE RAGIONI DI QUANTO SUCCESSO. PER GARANTIRE TERZIETÀ, DELLA COMMISSIONE SCIENTIFICA FARANNO PARTE LE UNIVERSITÀ. ENTRO QUESTA SETTIMANA IL CONSIGLIO DEI MINISTRI RICEVERÀ L´ISTRUTTORIA COMPLETA DELL´ACCADUTO.  
 
Bologna, 29 gennaio 2014 - “Vogliamo conoscere le ragioni di ciò che è successo e rispondere ai tanti perché dei cittadini e alle loro preoccupazioni, che sono anche le nostre. Serve inoltre riconoscere l’eccezionalità e l’unicità del sovrapporsi di due calamità in uno stesso territorio, per mettere in campo misure adeguate”. Lo ha sottolineato questa mattina l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, durante la sua comunicazione in aula all’assemblea legislativa sull’alluvione che ha colpito nei giorni scorsi la Bassa modenese, già duramente provata dal terremoto del 2012. “L’obiettivo a cui stiamo lavorando con determinazione - ha proseguito Gazzolo - è il risarcimento in tempi certi di tutti i danni subiti da privati, aziende, strutture e infrastrutture pubbliche”. Entro questa settimana il Consiglio dei ministri riceverà l’istruttoria completa relativa all’evento, come ha dichiarato il prefetto Franco Gabrielli, in visita domenica scorsa nelle zone colpite dalla calamità: i tecnici del Dipartimento nazionale della Protezione Civile sono attualmente sul posto per effettuare il sopralluogo necessario. Per valutare le cause della rottura dell’argine del fiume Secchia, con decreto del Presidente Errani del 24 gennaio è stata istituita una commissione scientifica: Gazzolo ha annunciato che, per garantire terzietà assoluta, della commissione faranno parte le Università di Padova, Bologna, Ferrara e Modena-reggio Emilia, che metteranno a disposizione esperti particolarmente qualificati in materia idraulica e geotecnica. Saranno loro ad assicurare supporto professionale e pareri tecnici indipendenti di cui si avvarrà il gruppo di lavoro, anch’esso costituito con decreto di Errani, per svolgere un’analisi strutturale delle arginature dei fiumi Secchia, Panaro e Canale Naviglio. Di questo gruppo fanno parte esperti regionali e tecnici delle autorità competenti. La situazione ad oggi Sono scesi a 308 gli sfollati ancora ospitati nelle strutture d’accoglienza: dall’inizio dell’emergenza si sono rivolti ai Centri operativi comunali e ai centri di prima accoglienza oltre 1.500 persone, delle quali circa 800 hanno ottenuto accoglienza, mentre le rimanenti hanno provveduto a sistemazioni autonome. Proseguono incessantemente le ricerche del disperso, Giuseppe Oberdan Salvioli, trascinato dalla corrente mentre prestava soccorso: Gazzolo ha espresso a nome dell’intera Regione la vicinanza alla famiglia. Ad oggi i centri degli abitati di Bastiglia e di Bomporto risultano liberi dalle acque e si sta lavorando per smaltire fango e rifiuti. Risulta in sensibile diminuzione l’acqua nell’area compresa fra i comuni di Camposanto, San Felice e Finale Emilia, dove per giorni sono state in funzione idrovore e motopompe per favorire l’attività del cavo Dogaro e idrovore all’impianto Santa Bianca; elevatissima è stata la velocità di scolo del Burana. Oggi è prevista la liberazione totale dalle lame d’acqua, salvo complicazioni nella gestione delle manovre idrauliche tuttora in corso, e nei prossimi giorni si riapriranno la paratoie delle casse di espansione del Panaro. Entro la serata i tecnici di Aipo, anche grazie all’apporto di imprese e volontari, richiuderanno tutte le rotte artificiali praticate nei canali per il drenaggio delle acque d´esondazione. Da ieri le scuole sono state tutte riaperte a Bomporto, ad eccezione della paritaria Caiumi, mentre a Bastiglia il servizio è regolare per la scuola d’infanzia Andersen, la primaria Mazzini e la secondaria di primo grado; il nido è stato spostato presso il circolo Arci; la scuola d’infanzia paritaria Santa Maria Assunta organizza in autonomia l’attività contattando i genitori. La dinamica dell’evento e gli interventi effettuati Nelle prime ore del 19 gennaio, sull’argine destro del Secchia, tra le sezioni di Ponte Alto e Ponte Bacchello, nei pressi della frazione San Matteo, si è aperta una breccia che ha fatto defluire le acque nella pianura circostante. Attorno alle ore 8 - secondo quanto riferito da Aipo - il personale idraulico dell’Agenzia interregionale del fiume Po, già in servizio di piena dalla serata del sabato, veniva raggiunto dalla telefonata di un tecnico del comune di Modena; il dipendente Aipo si è quindi immediatamente recato in località San Matteo tra le 8,15 e le 8,30, dove già erano presente la Polizia municipale, i Vigili del fuoco e i frontisti. La situazione che si presentava era la seguente: la sommità arginale, per un tratto di almeno 15 metri, risultava crollata e sormontata da una lama d’acqua che aveva già allagato le aree al piede dell’argine, confinanti con un paio di aziende. L’apertura è andata progressivamente aumentando, fino a circa 80 metri, a causa della pressione della corrente del fiume. Viene immediatamente allertato il dirigente di sub-area Emilia occidentale di Aipo. L’aipo si è immediatamente attivata in un lavoro senza sosta che ha permesso di chiudere la falla in 48 ore, alle 6 di martedì 21 gennaio; in totale, secondo la stima redatta da Aipo in collaborazione con Arpa Simc di Parma, il volume d’acqua che ha attraversato la rotta è stato di oltre 13 milioni di metri cubi. Ieri si sono conclusi i lavori di impermeabilizzazione dell’argine e la successiva infissione di una serie di palancole di tenuta e consolidamento per un’estensione di 60 metri: è possibile ipotizzare un impiego di più di 10 mila metri cubi di pietrame e 5 mila metri cubi di terra. Nei prossimi giorni l’intervento sarà completato con il ripristino della difesa arginale per garantirne piena efficienza. Le risorse chieste al Governo Lunedì 13 gennaio, una settimana prima dell’alluvione, nei termini stabiliti dal Ministero dell’ambiente per presentare i nuovi interventi da candidare a finanziamento già dotati di progetto preliminare, la Giunta ha approvato una delibera con cui si propone al Ministero il finanziamento di 16 milioni per opere cantierabili a breve per la sistemazione del nodo idraulico di Modena. Ad essi si aggiungono 3 milioni richiesti con un successivo atto deliberato ieri, per un totale di 19 milioni per costruire un Piano straordinario di interventi sul nodo idraulico, immediatamente cantierabili. Le azioni messe in campo dalla Regione Sul posto, fin dalle prime ore dell’emergenza, si sono recati il presidente della Regione Vasco Errani, il presidente della Provincia Emilio Sabattini, il prefetto di Modena Michele Di Bari, i Vigili del fuoco, e i tecnici delle strutture competenti, in raccordo costante con i Comuni interessati dall’alluvione. Il 20 gennaio Errani ha chiesto al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale ed è stata immediatamente inviata una relazione preliminare dell’evento al Capo del Dipartimento nazionale della protezione civile, prefetto Franco Gabrielli. In attesa delle decisioni del Governo il Presidente ha dichiarato lo stato di crisi regionale per la durata di 90 giorni, assicurando ai Comuni e alla Provincia la copertura di ogni spesa necessaria per affrontare l’emergenza. Con lo stesso decreto si è provveduto all’istituzione di un Comitato istituzionale e di un Centro di coordinamento operativo. Il primo, volto ad un’efficace gestione dell’emergenza e ad un pieno coordinamento tra tutti gli enti interessati, è presieduto dal presidente Errani ed è composto dall’assessore Gazzolo, dal prefetto e dal presidente della Provincia di Modena, dal presidente dell’Unione dei Comuni del Sorbara e dai sindaci dei Comuni maggiormente colpiti; ha il compito di valutare e concordare le misure necessarie a fronteggiare l’emergenza. Il Centro di coordinamento operativo opera a supporto del Comitato istituzionale; coordinato dalla Provincia di Modena, è formato da dirigenti e funzionari della Regione e dell’Agenzia regionale di Protezione civile ed è articolato in varie funzioni: tecnica, volontariato, logistica, assistenza alla popolazione, servizi essenziali e tutela dell’ambiente, servizi scolastici, assistenza sociale e comunicazione.