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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Marzo 2014
PHOTONICS CONSENTE L´ECONOMIA: DALLE FABBRICHE DEL FUTURO AD UNA MIGLIORE BANDA LARGA  
 
 Bruxelles, 31 marzo  2014 – Di seguito l’intervento del 28 marzo di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale al Photonics21 2014 Annual Meeting: “ Sono felice di essere qui ancora una volta. Negli ultimi 4 anni ho imparato a conoscere il mondo della fotonica europee molto bene. Siamo tutti d´accordo quanto sia importante questo mondo. Dal momento che il laser è stato inventato più di mezzo secolo fa, abbiamo imparato a luce del padrone e le sue proprietà. Uno strumento estremamente potente, con molte applicazioni: dal comunicare grandi quantità di informazioni, alla produzione ultra-preciso, a individuare le malattie in una fase precoce. Ho anche avuto modo di conoscere te, gli esperti in questo campo, e ho imparato ciò che conta per voi. Ricercatori appassionati per fare nuove scoperte. Le aziende - spesso quelli molto piccoli - sviluppare e fornire idee brillanti, portandoli sul mercato per creare nuove opportunità e posti di lavoro. Mentori che vogliono condividere il loro entusiasmo con i giovani. Nel 2005, Fotonica 21 aveva solo 250 membri, ora ha oltre 2000. Organizzata, dinamica, impegnata. Avete sviluppato una visione condivisa, una strategia condivisa, alla base del sostegno dell´Ue fornito attraverso investimenti del 7 ° Pq. Ora avete costruito su quello, con un partenariato pubblico-privato. Complimenti. I politici parlano spesso di una "strategia industriale" - dell´azione pubblica mirata a sostenere i settori industriali particolarmente. Ed è chiaro che ci sono settori in cui una strategia industriale fa un sacco di senso. L´illuminazione è un buon esempio. Qualcosa su cui abbiamo recentemente consultato. Da un lato abbiamo una significativa ricerca che può portare a più ecologici, prodotti migliori. D´altra parte, l´Ue stabilisce politiche chiare e obiettivi in materia di efficienza energetica. E abbiamo nuove innovazioni che potrebbero connettersi intere griglie a internet. Con l´adesione, possiamo garantire che questi sviluppi tutti tengono conto di ogni altro. Questo è un buon esempio del "triangolo innovazione". I cittadini, scienziati e politici pubblici che lavorano insieme. In modo che gli scienziati non sono solo affrontando questioni di mero interesse accademico, ma risolvere i problemi del mondo reale. La ricerca che non rimane bloccato in un laboratorio, ma che porta alla innovazione nel mercato e un impatto sulla vita. "Citizen Science" lascia le persone hanno un ruolo attivo in tutto il processo di ricerca: dalla definizione degli obiettivi, di contribuire all´analisi, per garantire risultati vengono applicati alle sfide giuste. E il quadro giusto può consentire la ricerca che è aperto, collaborativo e pertinenti - con il maggiore impatto possibile sul terreno - aperta, scienza digitale. Questo è qualcosa che vale la pena tenendo conto in ogni campo. Ma certamente in una importante come Photonics. Photonics è di per sé un settore significativo - ma con un mercato globale di 350 miliardi di euro, in crescita a oltre 600 miliardi entro il 2020, e con una quota di Europa quasi il 20%. Ma non è solo che la fotonica è di per sé un settore in grande e crescente. E ´che stimola e permette la crescita in tutta l´economia. Non è solo che la fotonica è di per sé innovativa, ma che consente l´innovazione in tutta l´economia. Non è solo un modo di spendere il denaro pubblico - è che l´azione mirata può collegare la catena del valore. E portare un impulso di crescita a più di ripagare l´investimento. Il partenariato pubblico-privato abbiamo allestito insieme è una straordinaria opportunità per fare la differenza.Ora abbiamo bisogno di farlo accadere. E affrontare le sfide future. Sfide per il vostro settore sono sfide per l´intera economia. Quindi cerchiamo di lavorare su di loro insieme. In primo luogo, lavorando con altri settori - come l´assistenza sanitaria, o di telecomunicazioni - per le innovazioni che fanno la differenza sul campo. In secondo luogo, lavorando con altre fonti di finanziamento, come strutturali Ue e fondi d´investimento. In terzo luogo, lavorare con i giovani, e coloro che li può allenare, per assicurarsi di avere le competenze necessarie per domani - e questo è ciò che la nostra grande coalizione per jobs digitali è tutto. Il messaggio sta affondando in circa fotonica e il suo significato. Si tratta di una tecnologia chiave Abilitazione per l´Europa. Abbiamo riconosciuto nel programma dell´Unione europea Horizon 2020. E ´sempre più visto a livello nazionale. E ora le Nazioni Unite denominata 2015 l´anno internazionale della luce e delle tecnologie basati sulla luce. E ´un buon segno, e il testamento di vostro duro lavoro. Ma se qualsiasi strategia industriale è quello di pagare: eccellente tecnologia non è sufficiente, le buone idee non bastano. Si tratta di innovazione. Idee devono diventare prodotti reali sui mercati reali. I prodotti che soddisfino le esigenze di business reali. Le applicazioni che hanno il potere di cambiare la nostra vita per il meglio. L´iniziativa Actphast è un grande esempio di come innovare in questo settore - un incubatore guidato da esigenze di business. Garantire le aziende più piccole ottenere la spinta competitiva di cui hanno bisogno dal vostro lavoro. Abbiamo bisogno di più come questo. E si sente più su di esso più tardi oggi. So che la ricerca e l´innovazione a volte comportano rischi. Anzi: che è quello che è tutto. Ma il sostegno pubblico può aiutare a condividere tali rischi. Poi si può prendere le misure necessarie per favorire l´innovazione. Alimentare la nostra economia. Empower nostra società. Ecco perché si meritano la nostra attenzione e sostegno. Il Public Private Partnership ora in atto è un grande sviluppo, un grande risultato e il risultato di un duro lavoro.Una forte collaborazione tra l´Unione europea e il settore. Un investimento nel nostro futuro economico. Così ben fatto di nuovo. Non dimenticate mai questo non è solo le proprie aziende e il proprio settore - quello che stai facendo cambia la vita di ogni europeo. Dalle fabbriche del futuro ad una migliore banda larga. Abbiamo gli strumenti. Abbiamo l´ambizione. E ora abbiamo bisogno di produrre risultati. Non vedo l´ora di vedere quelli - e ho piena fiducia in voi. Grazie.  
   
   
NESTOR: I MISTERI DELL´UNIVERSO NEI FONDALI DEL MEDITERRANEO  
 
Bruxelles, 31 marzo 2014 - Più di 2.000 anni prima che la scienza potesse dimostrare l´esistenza degli atomi, gli antichi Greci avevano già teorizzato la loro esistenza. I loro discendenti continuano ad approfondire le ricerce, come nel caso del progetto Nestor a Pylos, nel sud della Grecia. Si tratta di costruire un telescopio nelle profondità del Mar Mediterraneo per rilevare i neutrini in un tentativo di rivelare i più grandi segreti dell´universo. I neutrini, come spiegato dal fisico americano Frederick Reines, sono "la piµ piccola quantità di realtà mai immaginata dall´essere umano". Viaggiando alla velocità della luce e senza l´influenza dei campi magnetici, i neutrini attraversano la terra portando con loro importanti informazioni relative a fonti astrofisiche molto distanti. Avere maggiori informazioni su di loro significa capire meglio di cosa è costituito l´universo e come funziona. Sfortunatamente il loro studio è molto complesso. I raggi cosmici che attraversano la superficie terrestre possono distorgerne la lettura, ma possono essere bloccati posizionando un telescopio capace di rilevarli nei fondali marini. Nestor, acronimo inglese di telescopio sottomarino per lo studio dei neutrini di alta energia e nome del re di Pylos nelle epopee omeriche, è stato costruito per questo motivo. Una volta ultimato, sarà installato ad una profondità di 5,200 metri a 30 km dalla costa del Peloponneso. Dovrebbe essere finanziato parzialmente dal programma Horizon 2020, che tra il 2014-2020 distribuirà 80 miliardi di euro alla ricerca, all´innovazione e agli sviluppi tecnologici degli Stati membri. "L´ue dispone di importanti mezzi tecnologici e può contare su scienziati di alto livello su questo progetto", ha indicato il professor Giorgos Stavropoulos, un importante fisico dell´Istituto di fisica nucleare e delle particelle (Inpp), responsabile del progetto. Nestor potrà essere utilizzato anche per registrare i dati sismici, oceanografici e ambientali. Come per le altre infrastrutture cofinanziate dei fondi strutturali dell´Ue e dal Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca, Pylos può usufruire di numerosi benefici diventando un luogo interessante per le aziende. In un paese che sta lottando per uscire dalla crisi economica, Nestor rimane una grande opportunità per lo sviluppo.  
   
   
TERZA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE TECNOLOGIE PER LO SVILUPPO  
 
Losanna, 31 marzo 2014 - La terza conferenza internazionale sulle tecnologie per lo sviluppo (Tech4dev 2014) si terrà dal 4 al 6 giugno 2014 a Losanna, in Svizzera. Le tecnologie innovative hanno un ruolo centrale nello sforzo di ridurre la povertà, ma allo stesso tempo devono essere socialmente, culturalmente, ambientalmente ed economicamente accettabili dalle parti interessate. Questa conferenza sarà incentrata sui fattori chiave che determinano se una tecnologia riuscirà a ridurre la povertà. Mettendo a disposizione una piattaforma di alto livello per discussioni di avanguardia nel campo delle tecnologie per lo sviluppo, la conferenza spera di fornire un forum per questa importante questione. L´iscrizione anticipata sarà aperta fino al 30 aprile. Per maggiori informazioni, visitare: http://cooperation.Epfl.ch/tech4dev/conference-vision  
   
   
SMART PUGLIA-LIVING LABS: CONSULTAZIONE PUBBLICA A LECCE MARTEDI 1 APRILE  
 
Bari, 31 marzo 2014 - L´assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Loredana Capone, con i laboratori viventi, sulle strategie per la prossima programmazione 2014/2020. Parte da Lecce, martedì 1° aprile, alle ore 10,30, nella sede della Regione Puglia – viale Aldo Moro, dopo il lancio sul web (www.Sistema.puglia.it), la consultazione pubblica sulla S3: la “Smart Specialisation Strategy”, vale a dire la strategia di specializzazione intelligente della Regione Puglia per il 2020. "Non c’è sviluppo e non c’è occupazione senza ricerca e innovazione – ha detto l’assessore regionale Loredana Capone. Se le imprese non fanno ricerca e non innovano chiudono. E i giovani dove andranno a lavorare? Mentre l’Italia rimane indietro e vede aumentare la disoccupazione, i Paesi che crescono investono sulla scuola e sull’innovazione. Siamo anche convinti, però, che nessuna strategia regionale per la specializzazione intelligente potrà mai rivelarsi vincente se, prima, a condividerla, non sono proprio i cittadini, le imprese, le scuole, le associazioni, le Istituzioni. Il 2020 è a un passo. Un passo che, però, dobbiamo compiere partendo dal patrimonio disponibile, dal grande capitale umano di cui disponiamo, dalle scuole, dalle imprese coraggiose, dall´ambiente dal paesaggio, dalle scelte che faremo, insieme. La scommessa sarà vinta solo se tutti gli strumenti che riusciremo ad attivare diventeranno, domani, patrimonio sociale e culturale diffuso. Non partiamo da zero. Molti degli obiettivi della prossima programmazione comunitaria in Puglia li stiamo attuando in anticipo, in particolare, quelli che riguardano ricerca e innovazione: Partenariati regionali per l´Innovazione (partenariati tra imprese e Università per l´utilizzo da parte degli imprenditori dei ricercatori), Pre-commercial Procurement (molti i progetti diventati prodotti innovati per la salute, il benessere, l´ambiente) Living Labs (79 laboratori pubblico privati) Cluster tecnologici, Future in Research (170 posti per ricercatore), sono bandi con cui abbiamo stimolato istituzioni e imprese a innovare a farlo, non con interventi spot, ma con una strategia di lunga visione. Ma ricerca e innovazione non sono ancora purtroppo un bene di largo consumo. Occorrono incontri frequenti e diffusi tra due mondi, quello delle imprese e quello della ricerca universitaria che, oggi, purtroppo si parlano troppo poco e spesso non si conoscono. Noi vogliamo stimolare l´incontro, il colloquio, la contaminazione tra quei mondi e sostenere, anche economicamente, il coraggio di investire. Vogliamo raccogliere i frutti di quell´incontro e del confronto a beneficio di tutti i pugliesi. Perché il mondo sta cambiando velocemente e nessun pugliese deve rimanere al palo”. Obiettivo della consultazione: raccogliere spunti di riflessione e leve su cui agire per individuare un nuovo modello di sviluppo economico responsabile, inclusivo e sostenibile. Saranno, inoltre, presentati i Living Labs nati a Lecce. Sono otto i progetti arrivati dalla città di Lecce: dalla realizzazione di una rete di sensori per il monitoraggio delle emissioni di sostanze odorigene nell´aria, a una piattaforma tecnologica per migliorare la sicurezza degli utenti del mare attraverso un processo innovativo di formazione e informazione, all’applicazione web based su rete Wi-fi a larga banda (Rupar Wireless) per la gestione dei servizi di raccolta rifiuti porta a porta e la prevenzione della formazione di discariche abusive, a percorsi enogastronomici 3.0 personalizzati e creati attraverso un network turistico cross-stagionale, a servizi ‘mobile’ per il commercio tradizionale (pagamenti, ticketing, raccolta dei punti fedeltà e marketing di prossimità), a una piattaforma tecnologica per le scuole capace di fornire servizi per la gestione informatizzata dell’amministrazione scolastica e dell’attività formativa realizzata con filosofia open e rispondente alle norme di Amministrazione Digitale. “Ci sono soluzioni per tutti gli ambiti della vita quotidiana – ha concluso Capone - dall’ambiente all’economia creativa e digitale, al turismo, all’istruzione e all’educazione, alla salute e al benessere, alle dinamiche socio-culturali. E’ grazie a progetti come questi che la Puglia può candidarsi a diventare una regione smart, una regione attrattiva per gli investitori anche per via delle politiche di incentivo messe in campo negli ultimi anni e che oggi la rendono particolarmente competitiva. Gli incentivi del bando Nidi – Nuove Iniziative d’impresa, ad esempio, che a pochissimo tempo dalla sua pubblicazione sta già riscuotendo un successo al di là delle più rosee aspettative, vanno proprio in questa direzione. Adesso, dunque, non resta che irrobustire queste politiche orientandole, sempre più, all’inclusione dei soggetti deboli”. Alla consultazione parteciperanno l´assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Loredana Capone, i vincitori leccesi del bando living labs, rappresentanti dei Comuni salentini, delle associazioni di categoria, della Camera di Commercio di Lecce, dell´Università del Salento. Modera l´incontro, il giornalista Francesco Gioffredi.  
   
   
"ELI-COMUNI", RIVOLUZIONE DIGITALE PER LE ANAGRAFICHE COMUNALI.  
 
Campobasso, 31 marzo 2014 - Scambio di dati in un dialogo telematico tra tutti gli uffici anagrafe dei comuni molisani: la rivoluzione digitale dell´e-government a servizio del cittadino. Con immediati vantaggi pratici, a cominciare dalla semplificazione delle operazioni di consultazione anagrafica e di richiesta certificati: non servirà più recarsi allo sportello. Si chiama "Eli-comuni", l´ambizioso progetto di promozione e diffusione sul territorio di servizi applicativi innovativi, cui ha partecipato Ali Comunimolisani. Con "Eli-comuni", nato dall´aggregazione di Provincia di Pescara, capofila del progetto, Provincia di Teramo, Roma Capitale, Comuni di Prato, di Carmignano e Montemurlo, il Cst Sulmona e il Cst Chieti, nell´ambito del programma "Elisa", su iniziativa della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per gli affari regionali, Ali Comunimolisani punta a realizzare un pacchetto di servizi volti a migliore l´integrazione tra le applicazioni di anagrafe comunale distribuite sul territorio, con lo scopo di fornire servizi di qualità ed efficienza maggiori in favore di cittadini e soggetti terzi interessati alle informazioni anagrafiche, così da completare il processo di decertificazione nel rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadino disposto dalla recente normativa.  
   
   
VENETO: INFORMATIZZAZIONE. 3,5 MILIONI PER RETI WI-FI PUBBLICHE E CENTRI DI ACCESSO A INTERNET E SERVIZI DIGITALI P.A.  
 
Venezia, 31 marzo 2014 - La Regione del Veneto - in linea con gli orientamenti strategici comunitari e nazionali - ha già dimostrato una particolare sensibilità verso lo sviluppo della Società dell’Informazione e la riduzione del divario digitale esistente sul proprio territorio, investendo a questo scopo risorse destinate ad azioni complementari a quelle di tipo infrastrutturale. In continuità con gli interventi già intrapresi e con quanto indicato nell’Agenda Digitale regionale, la giunta veneta ha approvato un provvedimento con cui vengono stanziati altri 3,5 milioni destinati sia alla creazione ed al potenziamento di punti di accesso pubblici a Internet e ai servizi digitali della pubblica amministrazione (denominati P3@veneti), sia alla concessione di contributi a Comuni, Consorzi e Unioni di Comuni per la realizzazione, evoluzione, potenziamento e gestione di reti wi-fi pubbliche (progetto “Veneto Free Wi-fi”). In particolare – spiega il vicepresidente e assessore all’informatizzazione – è stata autorizzata l’erogazione di contributi per due milioni di euro per lo sviluppo di reti Wi-fi pubbliche sui territori dei singoli Comuni del Veneto, promuovendo la diffusione di servizi di accesso Wi-fi (“Wireless Fidelity”) gratuito. Obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire non solo la parità di accesso alle informazioni e alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione mediante l’accesso gratuito, ma anche di sostenere lo sviluppo di iniziative pubbliche destinate alla diffusione di strutture di accesso Wi-fi evolute. Il restante milione e mezzo di euro è finalizzato a proseguire il programma di interventi per la creazione e il potenziamento di punti di accesso pubblici a Internet e ai servizi digitali della pubblica amministrazione nell’ambito dei Comuni veneti al fine di ridurre il divario digitale di cittadini e famiglie. Fino ad ora i centri “P3@veneti” già finanziati sono 288 in 278 comuni veneti. Grazie ai centri P3@, anche i pensionati, considerata categoria “svantaggiata” ai fini dell’inclusione digitale, hanno potuto  
   
   
CUBO DI RUBIK - 40 ANNI DI INGEGNO EUROPEA  
 
Bruxelles, 31 Marzo 2014 - L´inventore del famoso cubo nel mondo, il professor Ernő Rubik, il 28 marzo incontro con il Presidente Barroso al 40 °Anniversario di questo giocattolo colorato per festeggiare. A un pranzo in comune, si discuterà l´importanza della educazione scientifica e programmi di collocamento, i giovani dovrebbero avere una carriera nel campo della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica zona. C´è possibilità per le foto con il professor Rubik e il Presidente Barroso in questa occasione. Il presidente Barroso ha dichiarato: "Oggi celebriamo il 40 ° Compleanno di un giocattolo senza tempo che è diventato un´icona di ingegno europea in tutto il mondo. Cubo di Rubik è la metafora finale per incredibile complessità e la vittoria di intelligenza, creatività e innovazione. In un tempo in cui ci impegnamo a mobilitare tutte le nostre competenze nel campo dell´innovazione, della ricerca e sviluppo e più che mai bisogno di promuovere i nostri talenti nel campo delle scienze naturali e dell´ingegneria, incoraggiato e ricordato il cubo di Rubik tutti gli europei che abbiamo la forza e la avere capacità di rilanciare l´economia europea e creare crescita sostenibile e l´occupazione. Li usiamo! " Il Professor Rubik ha aggiunto: "Inaspettatamente, molte, molte persone sono impiegate in tutto il mondo con il cubo di Rubik. Dopo 40 anni stiamo celebrando questo anniversario, in particolare la combinazione di apprendimento ludico, di sfida e di emozioni, sforzo e ricompensa. Sono soddisfatto l´impegno della Commissione europea, l´innovazione, la creatività e la ricerca scientifica per promuovere, da parte di bambini e giovani ispirati sua curiosità incita e li ispira a trovare le proprie soluzioni. Sono convinto che i programmi di educazione scientifica e piattaforme di apprendimento innovativi sono i principali strumenti per costruire un´Europa più competitiva, e per promuovere pari opportunità nell´Unione europea. " Per trovare soluzioni alla disoccupazione cronica, soprattutto le giovani generazioni, per la mancata corrispondenza tra le competenze e le esigenze del mercato del lavoro o per la trappola della povertà è come il cubo di Rubik: il compito sembra ingestibile, ma la perseveranza, la concentrazione costante e la creatività vengono premiati alla fine (43 quintillion possibili posizioni, ma la soluzione può essere trovata con solo venti rotazioni). L´unione europea sostiene gli Stati membri attraverso il Fondo sociale europeo, vari strumenti come il portale Eures per la mobilità del lavoro o la garanzia per i giovani così come programmi come Erasmus o 2020 + per affrontare questa sfida insieme. Background: The Dice: Nel 1974, il professor Ernő Rubik inventò il cubo come strumento didattico a Budapest in Ungheria comunista, dietro la cortina di ferro e 30 anni prima dell´adesione dell´Ungheria all´Unione europea. In questo 40 ° Anniversary è celebrata da imparare e giocare, soprattutto la connessione. Il Cubo di Rubik è strettamente legato alla matematica, teoria dei gruppi, la trasformazione spaziale, geometria e pattern recognition, e come tale di grande complessità scientifica, si connette ma con l´attività ludica. E ´un simbolo del percorso dal caos all´ordine e la direzione per il paesaggio europeo dell´istruzione che ha bisogno di concentrarsi sulla promozione di curiosità e di problem solving in un contesto sempre più interdisciplinare e si confronta con le mutate priorità del mercato del lavoro e cambiamenti nei modelli di carriera.  
   
   
PROGETTO TELEPAT: IL PUNTO DOPO DUE ANNI DALL´AVVIO UNA TESI DI LAUREA HA STUDIATO QUESTA ESPERIENZA  
 
Trento, 31 marzo 2014 - Con oltre 200 postazioni di telelavoro attivate e con due nuove sedi di tele centro, a Grigno e Pergine Valsugana, prosegue il progetto Telepat che ha anche recentemente incassato la valutazione positiva dei lavoratori: il Dipartimento organizzazione, personale e affari generali della Provincia autonoma di Trento e il gruppo di lavoro che segue il progetto hanno recentemente fatto il punto informando anche i dipendenti provinciali. Il progetto Telepat si pone gli obiettivi di contenere e razionalizzare la spesa, mantenendo la qualità dei servizi erogati, valorizzare il capitale umano, favorendo la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, mantenere in periferia occasioni di lavoro pubblico valorizzando il territorio e infine sfruttare le infrastrutture tecnologiche del Trentino. La sperimentazione avviata a giugno 2012 terminerà a dicembre 2014 e seguirà la stabilizzazione a regime di questa nuova modalità di lavoro. Dal prossimo giugno saranno avviate nuove postazioni di lavoro. Questa esperienza lavorativa è oggetto anche di studio. Nei giorni scorsi, presso l’Università degli Studi di Trento – Corso di laurea magistrale in management, è stata discussa la tesi di Laurea magistrale “Il telelavoro nelle Amministrazioni pubbliche: Il Progetto Telepat”. Le postazioni di telelavoro attivate sono 202 e si distinguono in tre diverse modalità: 94 telelavoratori domiciliari, 87 in tele centro e 21 dirigenti/direttori in modalità "telelavoro mobile". Nel corso dell’estate del 2013 sono state aperte due nuove sedi di tele centro, Grigno e Pergine Valsugana, che si sono aggiunte alle già esistenti sedi di Rovereto (2 sedi), Cles, (2 sedi), Borgo Valsugana, Tione, Arco, Levico e Cembra. Le strutture provinciali coinvolte sono 48. In questa fase di sperimentazione, nell’ambito delle attività di monitoraggio, sono stati distribuiti dei questionari ai telelavoratori e alle telelavoratrici con almeno 8 mesi di attività in telelavoro, e ai relativi dirigenti e direttori per verificare lo stato di avanzamento e l’andamento della sperimentazione e per individuare i punti di forza del progetto e le aree di miglioramento, registrando il livello di soddisfazione I questionari compilati dai telelavoratori hanno fatto emergere una valutazione decisamente positiva: quasi il 90% dei dipendenti ha espresso apprezzamento per questa modalità lavorativa (valutazione tra 8 e 10 in una scala da 1 a 10) e quasi il 90% di chi ha risposto ha dichiarato di non aver dovuto modificare la propria attività, in seguito all’introduzione del telelavoro, quanto piuttosto il modo con cui svolgere questa attività. I principali benefici ottenuti dal fatto di poter telelavorare sono stati, a conferma delle aspettative precedenti all’esperienza, il risparmio di tempo negli spostamenti e pertanto una possibilità di conciliare meglio la sfera privata con quella lavorativa. Vi è la percezione da parte di una significativa maggioranza di telelavoratori e telelavoratrici (68%) di avere aumentato la propria produttività, nella maggior parte dei casi (69%) sia da un punto di vista quantitativo che da un punto di vista qualitativo. Quasi la metà dei telelavoratori ha percepito un miglioramento della propria sfera lavorativa, grazie anche allo sviluppo di procedure e di strumenti organizzativi innovativi che hanno favorito la riduzione dei tempi di risposta e di evasione delle pratiche. Anche dai vertici della macchina amministrativa sono giunti giudizi positivi. Dall’analisi dei questionari compilati dai responsabili emerge infatti che la valutazione in merito al telelavoro è complessivamente buona: il 68% ha espresso un valore positivo. La totalità dei responsabili ha dichiarato che la produttività dei telelavoratori non ha subito riduzioni: per l’82% è rimasta invariata mantenendosi su valori positivi, il 18% evidenzia un aumento di produttività. In particolare il 78% rileva un miglioramento sia quantitativo sia qualitativo. Il telelavoro per i responsabili delle strutture ha influito positivamente sulla pianificazione delle attività da parte dei telelavoratori, portando anche influenze positive nella collaborazione tra i colleghi. Alcuni aspetti organizzativi sono stati rivisti per poter gestire al meglio l’esperienza del telelavoro. Dirigenti e direttori hanno dichiarato che sono stati rivisti in parte i processi di lavoro ed è stata ridefinita la programmazione delle attività. Per i responsabili delle strutture provinciali i risultati raggiunti con questa nuova modalità di lavoro corrispondono agli obiettivi concordati.  
   
   
EYE2014 : SCOPRI IL PROGRAMMA DELL´INCONTRO DEI GIOVANI EUROPEI  
 

Bruxelles, 31 Marzo 2014 - In vista delle elezioni europee, 6000 giovani parteciperanno all´incontro dei giovani europei che avrà luogo a Strasburgo dal 9 all´11 maggio. Il Parlamento europeo ha organizzato workshop, conferenze, dibattiti e molti altri eventi. Le attività si articoleranno attorno a cinque temi che preoccupano i giovani: la disoccupazione, la rivoluzione digitale, il futuro dell´Ue, lo sviluppo sostenibile e i valori dell´Ue. Una ventina di dibattiti e seminari su temi quali le reti sociali, la disoccupazione giovanile e le start-up saranno trasmessi in streaming sul sito dell´Eye2014 (incontro dei giovani europei 2014). Anche da casa potrai partecipare ai dibattiti attraverso le reti sociali. Alcuni ministri degli Stati membri,commissari e deputati europei, vincitori del Premio Nobel, giornalisti e responsabili delle organizzazioni giovanili parteciperanno all´evento. Scopri il programma completo dell´Eye2014 cliccando sul link nella colonna di destra e segnati i dibattiti a cui vuoi partecipare! Puoi seguire anche l´evento usando l´hashtag #Eye2014. Http://www.europarl.europa.eu/news/it/top-stories/content/20131004tst21501/html/evento-europeo-per-i-giovani-2014  http://www.Europarl.europa.eu/resources/library/
media/20140327res40024/20140327res40024.pdf

 

 
   
   
RISORSE ALLA RICERCA, FRATTURA: LA REGIONE MOLISE NON ABBANDONA L´UNIVERSITÀ E GLI STUDENTI  
 
Campobasso, 31 marzo 2014 - "L´università degli studi del Molise è al centro dell´attenzione del governo regionale, lo è con azioni di supporto e facilitazione mirate e necessarie ad accelerare tutti i progetti in corso. Lavoriamo per agevolare e potenziare una ricerca, i cui risultati, poi, distribuire nel nostro territorio a beneficio di imprese e cittadini molisani. Lo sottolineiamo in replica ai tentativi in atto di strumentale interpretazione delle dichiarazioni del rettore Palmieri. La Regione non abbandona l´Università né gli studenti. In questi giorni si sono conclusi gli incontri di preistruttoria, utili a velocizzare l´attivazione dei progetti di ricerca previsti nell´accordo di programma quadro specifico, sottoscritto anche con il Miur e il Ministero dello sviluppo economico. Nostro compito è procedere in maniera tale che i progetti presentino livelli di qualità e completezza adeguati agli standard ministeriali indicati, così da poter superare in modo definitivo l´istruttoria prevista a livello centrale. A questo proposito, abbiamo attivato forme di sinergia e collaborazione tra le strutture interne della Regione e quelle dell´Università per rendere produttive, in termini di ricerca, crescita formativa e opportunità occupazionali, le risorse appostate. Così, al termine di una complessiva rivalutazione dei progetti presentati dai dipartimenti universitari, è stata richiesta e condivisa con le strutture dell´Ateneo una serie di elementi utili e indispensabili per il completamento e la formalizzazione di aspetti fondamentali, legati anche al rispetto dei tempi di realizzazione dei progetti, alle ricadute su personale e ricerca e alle attività dirette che tanto lavoro aggiunto rappresentano per la nostra Università. Intendiamo tranquillizzare gli studenti, confermando l´impegno di vicinanza, a loro e all´Università, impegno che abbiamo preso in campagna elettorale e che abbiamo ribadito il giorno della inaugurazione dell´Anno Accademico. Non solo, stiamo incalzando il Miur chiedendo ulteriori risorse che lo Stato si è impegnato a riconoscerci a fronte di qualità e rapidità nello sviluppo delle azioni di ricerca. La centralità della formazione universitaria è per noi condizione imprescindibile per parlare di futuro nel nostro Molise". Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.  
   
   
GEOSCUOLA, PRESENTATO PROGETTO DELL´UNIBAS  
 
Potenza, 31 marzo 2014 - Si chiama "Geoscuola", ed è il progetto organizzato dal dipartimento di Scienze dell´Università della Basilicata e sostenuto da Shell Italia E&p, per portare nelle scuole lucane i misteri e le meraviglie della Terra, dai vulcani ai fossili, attraverso lezioni frontali, video, modelli ed escursioni. L´iniziativa è stata presentata il 27 marzo, a Potenza, nella sala riunioni del Dipartimento di Scienze del´Università della Basilicata, nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato il Rettore dell´Ateneo Lucano, Mauro Fiorentino, il direttore del dipartimento di Scienze, Faustino Bisaccia, i docenti Unibas Giacomo Prosser, Sergio Longhitano e Fabrizio Agosta, il direttore commerciale di Shell Italia E&p, Tom Kjolberg, e i professori degli istituti coinvolti nell´iniziativa. Il lavoro, fa sapere l’Unibas, si svolgerà in alcune scuole secondarie di primo grado della Val d’Agri: Calvello, Moliterno, Grumento Nova, Tramutola, Paterno, Spinoso, Sarconi, Montemurro, Marsico Nuovo, Viggiano e Marsicovetere. L´organizzazione è coordinata dai docenti del dipartimento di Scienze dell´Unibas, con la didattica - ovvero la presenza nelle scuole - affidata ai neo laureati nei corsi in Scienze Geologiche dell´Ateneo lucano, suddivisi in due gruppi di quattro componenti ognuno (e dai docenti, per quanto concerne le escursioni, fra cui la visita in un geosito della Basilicata). Il progetto è articolato in cinque lezioni e in un’escursione geologica a Sasso di Castalda (Potenza) che avrà l’obiettivo di applicare, in forma di gioco educativo, le nozioni apprese durante le lezioni di didattica di tipo frontale e pratico (ad esempio, il riconoscimento delle principali formazioni rocciose affioranti, un´esercitazione grafica e la riproduzione di alcune ‘forme’ geologiche osservabili in panoramica). Alla fine del ciclo d’incontri, il livello di apprendimento verrà verificato attraverso modalità di tipo ludico-competitivo, suddividendo gli studenti in squadre con l’assegnazione di un punteggio e relativa premiazione finale (Geoquiz). "Geoscuola – ha dichiarato Tom Kjolberg, Direttore Commerciale di Shell Italia E&p – è un progetto importante per gli studenti della Basilicata e il sostegno di Shell al programma fa parte di una fattiva collaborazione che Shell ha da diversi anni con l’Università degli Studi della Basilicata per supportare la formazione dei giovani della Basilicata”. Il progetto Geoscuola, hanno invece spiegato i docenti dell´Unibas, "rappresenta un´iniziativa di tipo didattico che prevede la divulgazione delle Geoscienze e del significato dei Geositi presso alcune scuole medie della Val d’Agri, Basilicata. L’organizzazione didattica e scientifica del progetto è coordinata dai docenti del Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata. L’attività didattica viene espletata da giovani neo laureati del Corso di Laurea in Scienze Geologiche. Il progetto è articolato in alcune lezioni didattiche di tipo frontale con verifiche in forma di quiz e giochi a squadre. Gli argomenti trattati vertono su nozioni generali inerenti la Geologia di Base e i Geositi, attraverso l´utilizzo di filmati audiovisivi e coadiuvate da esercitazioni sul riconoscimento macroscopico di campioni di roccia e fossili derivanti da specifici Geositi dell’Appennino Lucano. Il programma didattico si conclude con un’escursione geologica presso il Geosito di Sasso di Castalda, in occasione della quale viene espletata la fase finale della competizione a squadre e la relativa premiazione dei gruppi. Il progetto è tuttora in itinere. Le prime lezioni sono state svolte a partire dalla seconda settimana di Marzo e avranno una durata totale di circa tre mesi".  
   
   
LIGURIA, RIPROGRAMMAZIONE, I FINANZIAMENTI PER LE SCUOLE DI SORI E BOLANO  
 
Genova, 31 Marzo 2014 - "Abbiamo approvato una delibera che cofinanzia il recupero della scuola di Sori che ha subito un incendio. I bambini mi scrissero, io risposi: siamo riusciti a finanziare i lavori attraverso la rimodulazione dei Fas. Sono 250 mila euro, che uniti al risarcimento dell´assicurazione - poiché l´incendio fu colposo - e all´intervento comunale mettono insieme la cifra di oltre 800 mila euro per realizzare un intervento che dovrebbe chiudersi entro l´anno, permettendo ai bambini di usufruire di tutta la scuola dopo le vacanze di Natale 2014. Così anche le due classi che sono state ospitate in Comune torneranno a casa loro. Inoltre cofinanziamo la scuola di Ceparana di Bolano, un intervento per oltre 5 milioni di euro. Ci sono stati guai seri per le difficoltà delle ditte e abbiamo dato un aiuto ulteriore perché i lavori si sono molto prolungati. Lì sperano che gli alunni possano entrare già a settembre." Lo ha detto giovedì 27 marzo il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa il provvedimento della giunta regionale, a firma degli assessori Giovanni Boitano e Renzo Guccinelli, che assegna i finanziamenti a favore degli edifici scolastici di Sori (Ge) e Bolano (Sp), insieme con i sindaci di Sori, Luigi Castagnola, e di Bolano, Franco Ricciardi-giannoni. La ricostruzione del tetto dell´edificio scolastico di Sori, commissionata dal Comune, avrà un costo di 858 mila euro (relativamente al primo lotto di lavori) di cui 250 mila provenienti dalla Regione Liguria grazie alla rimodulazione dei fondi Par- Fas 2007/2013. Da novembre 2012, a causa dell´incendio della copertura uno dei piani della scuola di Sori è completamente inagibile: il progetto in atto consentirà il ripristino con l´adeguamento ai parametri di sicurezza, il superamento delle barriere architettoniche, gli accorgimenti di risparmio energetico, l´adeguamento alla normativa antisismica al fine di ripristinare la completa agibilità del plesso scolastico. Il progetto è diviso in due lotti: il primo di 858 mila 500 euro per il rifacimento della copertura dell´edificio, delle opere strutturali e per la predisposizione degli impianti del nuovo piano sottotetto. Il secondo, di 571 mila 600 euro, servirà per realizzare il prolungamento della scala interna, la scala antincendio esterna, l´impianto elettrico, l´impianto idro-sanitario, l´installazione dell´ascensore e le opere di finitura. L´adeguamento sismico e il risanamento della palestra della scuola di Bolano, sono stati commissionati dal Comuneper un costo di 700 mila euro, di cui 560 mila da fondi della Regione Liguria attraverso la rimodulazione dei fondi Par-fsc 2007/2013. Ritenendo che le strutture per le attività motorie e sportive nel territorio del comune di Bolano fossero insufficienti, il locale destinato a palestra della scuola, inizialmente compreso nel progetto di alienazione come controparte per i lavori di costruzione del nuovo complesso scolastico (già oggetto di finanziamento regionale con il Par Fas), è stato escluso dai beni in permuta per essere destinato all´utilizzo della collettività, dopo l´adeguamento alle norme sismiche.  
   
   
I GIOVANI DI PARMA E SVEZIA A CONFRONTO 20 STUDENTI SCANDINAVI IN CITTÀ NELL’AMBITO DI UNO SCAMBIO DECENNALE CON IL ROMAGNOSI. QUESTA MATTINA I RAGAZZI SONO STATI RICEVUTI IN PROVINCIA  
 
Parma, 31  marzo 2014 – Rimarranno a Parma fino a mercoledì prossimo i 20 studenti svedesi del Gislaved Gymnasium, ospiti per una decina di giorni di alcune famiglie di alunni del Liceo classico Romagnosi. I ragazzi, che hanno tra i 17 e 18 anni, si trovano in città nell’ambito di un programma di scambi ormai decennale tra classi del Romagnosi e della Svezia: nel Gymnasium di Gislaved, una cittadina a 100 km da Goteborg, l’italiano è infatti compreso fra le lingue straniere studiate. Uno scambio, attivo dall’anno scolastico 2000-2001, che si rivela utile non solo dal punto di vista linguistico ma anche formativo e culturale. Questa mattina gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti Lina Pollack e Ola Arvidsson e dall’insegnante del Romagnosi Angela Benassi, sono stati ricevuti in Provincia dall’assessore provinciale all’Europa Francesco Castria. “Siamo molto lieti di ospitare ancora una volta nel nostro Ente una delegazione di studenti europei – ha detto l’assessore Castria -. Solo la conoscenza reciproca in età giovanile può consentire di superare le diffidenze che ancora spesso persistono tra i diversi cittadini europei: per questo riteniamo giusto incentivare questi scambi studenteschi nelle nostre scuole superiori”. Il gruppo ritornerà in Svezia il 2 aprile. A loro volta, gli studenti del Romagnosi saranno ospitati a Gislaved dal 1° all’8 maggio. Durante il soggiorno in Italia gli studenti svedesi avranno occasione di visitare, oltre ai monumenti, anche alcune realtà produttive del settore agroalimentare e andranno in gita a Firenze e Venezia.  
   
   
MILANO: BIOEDILIZIA, APPROVATI I PROGETTI DELLE PRIME 5 SCUOLE  
 
Milano, 31 marzo 2014 – L’edilizia scolastica riparte all’insegna della bioedilizia. Dei sei progetti preliminari approvati dalla Giunta comunale, 5 riguardano la costruzione di scuole in legno: dopo la demolizione e bonifica delle vecchie strutture le nuove verranno costruite con le tecnologie previste dalla bioarchitettura. Solo la scuola di via Puglie sarà realizzata con modalità tradizionali in quanto verrà conservata la maglia della struttura esistente. “Il Comune ha stipulato un accordo con Federlegno per sostituire i manufatti a tempo, scaduti e con presenza di amianto, con materiale ecologico. Obiettivo dell´Amministrazione Pisapia è sostituire tutte le 27 scuole arrivate a fine ciclo: auspico che il presidente del Consiglio Renzi liberi risorse per consentirci di costruire più di due scuole l´anno, come previsto nella nostra programmazione. Purtroppo negli ultimi 20 anni si è fatto poco, quest´anno puntiamo a migliorare gli impegni previsti realizzando 4 nuove scuole”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza. La 5 scuole in legno saranno la primaria di via Viscontini 7 per un importo di 13.500.000 euro, la primaria di via Brocchi 5 ( 17.800.000), la secondaria di via Strozzi 11 ( 13.500.00), la scuola dell’infanzia di via Rimini 25/8 (4 milioni) e la scuola dell’infanzia di via Martinelli 57 ( 4 milioni). I progetti prevedono una forte attenzione alle architetture sostenibili che garantiscono, grazie all’impiego di tecnologie alternative, una migliore qualità della vita scolastica. In particolare la struttura in legno consentirà un’ottimale acustica degli ambienti interni, una diminuzione del consumo energetico con riduzione di emissione di Co2 in atmosfera. Gli istituti saranno, inoltre, dotati di pannelli solari per la produzione di energia. Sarà garantita, infine, anche un’illuminazione naturale interna anche attraverso l’eventuale utilizzo di camini solari. Per quanto riguarda la scuola primaria di via Puglie 4 è prevista la ricostruzione conservando lo “scheletro” della struttura. Saranno perciò ricostruite le parti restanti: i tamponamenti, le chiusure, la copertura e tutta l’impiantistica per un importo di 12 milioni.  
   
   
LOMBARDIA. ISTRUZIONE,PREMIALITÀ PER POLI TECNICO PROFESSIONALI 30.0000 EURO A PTP CHE RISPONDONO A REQUISITI EFFICIENZA DAL 1 MAGGIO ANCHE IN NOSTRA REGIONE ARRIVA GARANZIA GIOVANI  
 
Milano, 31 marzo 2014 - In arrivo novità per gli studenti lombardi: i Poli tecnico professionali della nostra regione potranno disporre di una dotazione finanziaria di 360.000 euro, che consentirà di premiare con un contributo di 30.000 euro i migliori dodici. Dal primo maggio, poi, anche in Lombardia partirà ´Garanzia Giovani´, che permetterà a chi ha un´età inferiore ai 25 anni di trovare un´opportunità di lavoro entro i quattro mesi dalla fine degli studi, superiori o universitari. A disposizione, in questo caso, ci sono 178 milioni di euro. Lo ha annunciato oggi l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, dando il via ai lavori dell´incontro, aperto a tutti gli operatori della formazione, che si è tenuto presso il Belvedere Jannacci, al 31° piano di Palazzo Pirelli. Ai lavori ha partecipato anche il direttore dell´Ufficio scolastico regionale per la Lombardia Francesco de Sanctis. Incentivi Per I Ptp Che ´Fanno Impresa´ - "Con l´introduzione della ´premialità´ - ha spiegato l´assessore - Regione Lombardia e Ufficio scolastico regionale vogliono valorizzare le attività volte a realizzare traguardi e risultati che qualificano in maniera peculiare l´identità e la funzione dei Poli tecnico professionali e incentivare quelli in grado di garantire una interconnessione solida, proficua e funzionale tra i soggetti della filiera formativa e le imprese della filiera produttiva". La scelta del titolo di questo momento di lavoro indica, di fatto, l´obiettivo che si vuole raggiungere con i Ptp: ´Una solida rete per il futuro dei giovani lombardi´. Cosa Fanno I Ptp - I Poli sono reti tra istituti tecnici e professionali, centri di formazione professionale accreditati e imprese, per favorire lo sviluppo della cultura tecnica e scientifica, l´occupazione dei giovani anche attraverso i percorsi in apprendistato e nuovi modelli organizzativi, come le scuole bottega e le piazze dei mestieri, di cui vi sono già alcune positive esperienze pilota in Lombardia. Scuola E Lavoro Più Vicini - "Con i Poli - ha detto l´assessore regionale - intendiamo esaltare il contributo delle imprese nella identificazione dei fabbisogni formativi e nella definizione dell´utilizzo della quota di flessibilità, rafforzare l´acquisizione delle competenze negli ambienti della produzione (alternanza, tirocinio extracurriculare, apprendistato, utilizzo di professionalità e laboratori delle aziende), rendere ancor più efficace la sinergia di risorse umane e strumentali tra sistema dell´istruzione e formazione e quello delle imprese, senza dimenticare un´altra priorità: rafforzare il rapporto tra sistema dell´istruzione e formazione e i sistemi della ricerca tecnologica, per favorire il trasferimento della ricerca industriale alle imprese". In Lombardia sono attivi 56 Ptp, che coinvolgono 400 imprese, più di 200 istituti scolastici, 70 enti di formazione 5 Università e 15 associazioni di categoria. Gli ambiti operativi sono: Turismo e Sport (11), Manifattura e Artigianato (6), Meccanica, costruzioni (17), Servizi alla persona (6), Ict (5), Commercio, Logistica (5), Agro-alimentare (4), Tecnologie beni culturali (2). Criteri Per Accedere A Premialità - Per accedere al premio, finanziato da Regione Lombardia e Usr, saranno utilizzati criteri quantitativi, in base ai quali emerga l´incremento, rispetto all´anno scolastico 2012/13, dei destinatari coinvolti e/o del numero di ore di attività realizzate dal Ptp. Tra gli elementi oggetto di valutazione, la costituzione e attivazione dei Comitati tecnico scientifici all´interno delle singole istituzioni scolastiche, la formazione di gruppi di docenti dell´area tecnica con esperienze di affiancamento da parte di esperti aziendali, le attività didattiche laboratoriali esterne (curriculari o extracurriculari) di almeno 20 ore presso i partner del Ptp, nelle imprese del Ptp o presso centri di ricerca/università, i tirocini curricolari o esperienze di apprendimenti sistematici condotte nei luoghi di lavoro, anche in assetto lavorativo. Una particolare attenzione sarà dedicata a chi costituisce e rende operativo un ufficio di placement nella scuola, a chi favorirà esperienze di tirocinio extracurriculare (anche estivi) e a chi riesce ad attivare contratti di apprendistato. Dal Primo Maggio Garanzia Giovani - In questo quadro si inserisce anche l´altra novità, ´Garanzia Giovani´: in base alla Raccomandazione del Consiglio europeo del 22 aprile 2013, infatti, tutti i giovani di età inferiore a 25 anni devono poter ricevere "un´offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall´inizio della disoccupazione o dall´uscita dal sistema d´istruzione formale". L´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro ha spiegato, che, anche in questo ambito, si applicherà il modello di successo introdotto con la Dote unica Lavoro. "In base agli ultimi dati rilevati - ha specificato - su 5.612 destinatari di Dote Unica Lavoro, 967 sono di età inferiore ai 25 anni e hanno ottenuto un contratto di lavoro di almeno 180 giorni: 452 con apprendistato, 383 con altro tipo di contratto e 132 a tempo indeterminato".  
   
   
ISTRUZIONE: SKI COLLEGE FREJUS DI BARDONECCHIA, AVANGUARDIA DIDATTICA REGIONALE  
 
Torino, 31 marzo 2014 - Gli assessori regionali Roberto Ravello (Ambiente e post olimpico) e Alberto Cirio (Istruzione e sport), hanno visitato lo Ski College “Frejus” di Bardonecchia, scuola superiore di amministrazione, finanza e marketing impegnata in un ambizioso progetto di trasformazione multimediale dell’offerta formativa. “Lo Ski College Frejus di Bardonecchia - hanno dichiarato i due assessori- è un’avanguardia assoluta sia in Piemonte che in Italia, un modello da seguire e riproporre verso una scuola 2.0. Attraverso una continua collaborazione istituzionale tra Regione e Comune, nella persona del Sindaco Borgis, c’è la volontà di porre le basi, anche grazie all’ammodernamento ed al rilancio dei siti olimpici di Torino 2006, per un contesto d’eccellenza in grado di coniugare non solo attività sportive di tipo agonistico e formazione scolastica digitale, ma anche tutela ambientale ed impianti razionali, funzionali e moderni. L´istituto Frejus - concludono Ravello e Cirio - rappresenta una scommessa vincente che garantisce un percorso di apprendimento legato alle attività sportive agonistiche. E´ la logica che la Regione sta perseguendo: la valorizzazione di esperienze presenti nelle nostre valli che puntano a creare sinergie ed a fare sistema con le diverse realtà, per garantire vitalità ed opportunità per il territorio". Il Sindaco di Bardonecchia Roberto Borgis ha aggiunto che "l´istituto Frejus rappresenta un´importante e ben inserita realtà per Bardonecchia. Come amministrazione comunale, siamo riusciti a stanziare 15mila euro per le borse di studio per le famiglie dei ragazzi di Bardonecchia che frequentano istituti dell´alta Valle e che con impegno raggiungono buoni voti, dedicandosi ad attività sportive: una misura di sostegno per le famiglie e per i nostri ragazzi, basata sul principio della meritocrazia".  
   
   
FIRMATO AL MINISTERO DELL’AMBIENTE IL PROTOCOLLO PER LA TUTELA DELL’ORSO MARSICANO GALLETTI “IMPEGNO CONDIVISO PER UN SIMBOLO DELLA BIODIVERSITÀ”  
 
Roma, 31 marzo 2014 – “Un patto fra le istituzioni per salvare l’Orso Marsicano”, così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, definisce il Protocollo siglato da ministero dell´Ambiente, le Regioni Molise, Abruzzo e Lazio e il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise. “Difendere una specie come l’Orso Marsicano significa non solo proteggere un animale a rischio di estinzione, ma anche difendere un simbolo di quella biodiversità preziosa di cui l’Italia è ricca. E il fatto che tutte le istituzioni pubbliche interessate assumano la responsabilità condivisa di questo impegno è un segnale dell’attenzione che vogliamo dedicare – ha commentato il ministro Galletti - al sistema delle aree protette, che dalla tutela e valorizzazione delle sue straordinarie bellezze naturalistiche può trarre ulteriori chance per un futuro sostenibile e di benessere”. Nel protocollo sono descritti gli impegni che i sottoscrittori hanno concordato di portare avanti per dare risposte concrete e congiunte alla conservazione dell’orso marsicano, la specie più minacciata dal rischio di estinzione: · implementare in maniera vigorosa le azioni coordinate previste dal Piano d’azione per l’orso (Patom); · individuare e regolare le aree contigue del Parco d’Abruzzo; · accelerare i procedimenti regionali di adozione del piano del Parco; · promuovere tutte le misure ad hoc per ridurre la mortalità causata da incidenti stradali; · incentivare le azioni di prevenzione per contrastare i problemi sanitari; · limitare gli impatti della caccia; · gestire in modo coordinato la lotta al bracconaggio, anche potenziando il ricorso ai cani antiveleno. Il Protocollo è stato firmato dall’assessore alla Pianificazione, tutela e valorizzazione del territorio della Regione Abruzzo Gianfranco Giuliante, dal direttore generale della Giunta Regionale del Molise Marco Di Mirco, dal direttore dell’Agenzia regionale per i parchi del Lazio Vito Consoli e dal Presidente del Parco nazionale d’Abruzzo, Antonio Carrara. Per il ministero dell’Ambiente ha firmato il responsabile della Direzione per la Protezione della natura, Renato Grimaldi. Il Protocollo sarà trasmesso anche alle tre Prefetture interessate (Frosinone, Isernia e L’aquila), al Corpo forestale dello Stato e all’Ispra.  
   
   
LOMBARDIA. BERGAMO, DA REGIONE 2,2 MLN PER DIFESA SUOLO ASSESSORE: TRE INTERVENTI AD ARDESIO,BRANZI E OLTRE IL COLLE  
 
Milano, 31 marzo 2014 - "Oltre 2 milioni di euro per mettere in sicurezza diverse aree della provincia di Bergamo a rischio idrogeologico. Si tratta dell´ennesimo stanziamento di fondi regionali per prevenire e proteggere, dagli eventi naturali, cittadini e imprese che si trovano in zone particolarmente esposte". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo annunciando il nuovo programma di interventi urgenti approvato dalla Giunta con uno stanziamento complessivo di 16 milioni di euro. Interventi Ad Ardesio, Branzi E Oltre Il Colle - "Gli interventi in provincia - ha continuato l´assessore - riguarderanno le opere, nei Comuni di Ardesio, Branzi e Oltre il Colle". Ad Ardesio (950.000 euro) verrà realizzato il primo lotto per realizzare un vallo di deviazione e contenimento valanga, dopo che nello scorso inverno erano state evacuate diverse famiglie durante il periodo di massima pericolosità. A Branzi (553.000 euro) partirà a breve un cantiere sul versante del Pizzo dell´Orto, per il recupero e il mantenimento dell´efficienza per le opere di difesa da valanghe già attive, la sistemazione di dissesti idrogeologici e l´esecuzione di nuove opere frangivento. Il progetto, che avrà il Comune stesso come ente attuatore, è già in fase esecutiva. A Oltre il Colle verranno stanziati infinte 700.000 euro per opere a protezione della località Plassa, spesso isolata per la chiusura della viabilità a seguito di valanghe. Priorita´ A Interventi Indispensabili - "L´assessorato – ha proseguito - ha ricevuto un lunghissimo elenco di segnalazioni, per un importo complessivo di diverse decine di milioni di euro. E´ stato quindi indispensabile stabilire una priorità a partire dagli interventi necessari per la difesa degli abitati e degli abitanti, dato che alcuni degli interventi finanziati erano attesi da molti anni e non più rimandabili". Regione In Prima Linea Su Rischio Idrogeologico - "Il tema del rischio idrogeologico - ha concluso - ci vede in prima linea, come dimostra l´ennesimo stanziamento di fondi regionali che si somma al programma triennale di manutenzione già destinato nel 2013 a 52 opere finanziate con ulteriori 16,4 milioni di euro. Uno sforzo che serve anche a colmare la scarsità di risorse provenienti dal Governo".  
   
   
LOMBARDIA. MONZA, DA REGIONE 1 MLN PER SICUREZZA LAMBRO LAVORI STRAORDINARI AGLI ARGINI NEL CENTRO CITTADINO  
 
Milano, 31 marzo 2014 - "Un milione di euro alla città di Monza per integrare i finanziamenti a difesa della città dal rischio idrogeologico. Si tratta dell´ennesimo stanziamento di fondi regionali per prevenire e proteggere, dagli eventi naturali, cittadini e imprese che si trovano in zone particolarmente esposte". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, annunciando il nuovo programma di interventi urgenti approvato dalla Giunta con uno stanziamento complessivo di 16 milioni di euro. Messa In Sicurezza Fiume Lambro - "L´intervento a Monza – ha continuato prevede la messa in sicurezza delle opere idrauliche presenti sul fiume Lambro, mediante la manutenzione straordinaria degli argini all´interno del centro urbano che, come è noto, è frequentemente soggetto a esondazioni. Questo finanziamento ci consente di intervenire sulle due situazioni a maggior rischio". Priorita´ A Interventi Indispensabili - "L´assessorato – ha proseguito - ha ricevuto un lunghissimo elenco di segnalazioni, per un importo complessivo di diverse decine di milioni di euro. E´ stato quindi indispensabile stabilire una priorità a partire dagli interventi necessari per la difesa degli abitati, dato che alcuni degli interventi finanziati erano attesi da molti anni e non più rimandabili". Regione In Prima Linea Su Rischio Idrogeologico - "Il tema del rischio idrogeologico - ha concluso - ci vede in prima linea, come dimostra l´ennesimo stanziamento di fondi regionali che si somma al programma triennale di manutenzione già destinato nel 2013 a 52 opere finanziate con ulteriori 16,4 milioni di euro. Uno sforzo che serve anche a colmare la scarsità di risorse provenienti dal Governo".  
   
   
LOMBARDIA. DIFESA SUOLO,ASSESSORE:GOVERNO STANZI SUBITO FONDI  
 
Milano, 31 marzo 2014 - "E´ necessario passare dalla politica dell´annuncio a quella dei fatti, soprattutto su una materia delicata e urgente come quella del dissesto idrogeologico. Il presidente del Consiglio non perda tempo e, così come annunciato ieri sera, metta a disposizione 1,5 miliardi di euro, fuori dal Patto di stabilità, a favore della difesa del suolo". Lo dichiara l´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Regione Lombardia, commentando la notizia secondo cui il Governo si appresterebbe a destinare risorse straordinarie per fronteggiare il problema del dissesto. Lombardia, In Un Anno Stanziati Oltre 30 Milioni - "Un tema - conclude l´assessore - del quale ci si occupa tragicamente solo quando accadono eventi gravi o addirittura luttuosi. In Lombardia, in un solo anno di governo, abbiamo messo a disposizione degli Enti locali oltre 30 milioni di euro delle casse regionali per finanziare opere urgenti. È inammissibile però che ancora oggi i fondi statali, quando stanziati, vengano ripartiti per l´80 per cento al Sud e solo al 20 per cento al Centro-nord".  
   
   
AMBIENTE: REGIONE FVG-MINISTERO, SBLOCCO RISORSE TUTELA TERRITORIO  
 
Trieste, 31 marzo 2014 - La Regione chiede al Governo la nomina del proprio assessore all´Ambiente quale commissario straordinario per il rischio idrogeologico, sbloccando nello stesso tempo i fondi previsti nell´Accordo di programma con il ministero per la realizzazione di opere urgenti e prioritarie per la tutela del territorio e del mare, allo scopo di accelerare gli interventi. Lo ha sollecitato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, incontrando a Roma il ministro dell´Ambiente, Gianluca Galletti. L´incontro ha permesso di approfondire anche altri temi, a partire dal progetto del rigassificatore di Trieste, in merito al quale la Regione, riconfermando il suo parere contrario, ha chiesto che le decisioni degli organi statali vadano nella stessa direzione e siano prese rapidamente. La peculiare collocazione geopolitica del Friuli Venezia Giulia e l´esperienza di situazioni pregresse, sono alla base della proposta, formulata al ministero dell´Ambiente, di apertura di un tavolo tecnico per le politiche ambientali che coinvolgono i rapporti internazionali. È stato anche affrontato il problema della crisi industriale della Ferriera di Servola (Trieste), in particolare per quanto riguarda gli interventi di recupero ambientale dell´area previsti nell´Accordo di programma. Con Galletti si è parlato anche di un´intesa da stipularsi con il ministero dell´Ambiente per il risanamento della qualità dell´aria, nonché del progetto ambientale European Green Belt che coinvolge i Paesi collocati lungo la ex cortina di ferro che ha attraversato l´Europa, un progetto del quale il Friuli Venezia Giulia si candida ad assumere il ruolo di punto di riferimento nazionale.  
   
   
LOMBARDIA: RIFIUTI, DA PROBLEMA A RISORSA  
 
 Milano, 31 marzo 2014 - "L´evento di oggi rappresenta un´occasione strategica di confronto e riflessione sulle reali opportunità presenti sul tema del trattamento di rifiuti in modo ecologico e intelligente, sia nel nostro Paese, e maggiormente in un territorio come il nostro, in una regione con una così spiccata indole produttiva". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia durante il suo intervento al convegno dal titolo ´La termovalorizzazione dei rifiuti per una strategia della sostenibilità´ all´Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli. "Il mio assessorato - ha proseguito - non si è mai sottratto alle sfide che il presente ci pone. Regione Lombardia, sulla tematica dello smaltimento e della valorizzazione dei rifiuti, può essere definita virtuosa, pur nella consapevolezza che senza perseveranza e senza risorse, gli obbiettivi che ci siamo posti, non verranno mai raggiunti". Politiche Lungimiranti - "Già dal 2002 - ha sottolineato l´assessore - grazie a politiche regionali mirate e lungimiranti sul nostro territorio, si è assistito a una stabilizzazione della produzione di rifiuti urbani pro-capite e, dal 2008, questa stabilizzazione si è trasformata in una tendenza negativa: questo vuol dire che gli sforzi di Regione Lombardia non sono stati vani". "Già nel 2011 - ha ricordato ancora - potevamo vantare un sistema di raccolta differenziata che raggiungeva il 50,6 per cento su tutto il territorio, con performance del 60 per cento nelle province più virtuose, dimostrando così di avere strumenti e capacità di rientrare perfettamente nei parametri richiesti dalla comunità europea". Decommissionig Selettivo - "In materia dei gestione dei rifiuti - ha proseguito l´assessore - il Consiglio regionale ha votato una risoluzione che impegna la Giunta a definire criteri di ´decommissioning selettivo´, tesi a orientare la progressiva dismissione degli impianti di incenerimento a più bassa performance energetica e ambientale". "Su questo - ha precisato - voglio citare come esempio del lavoro della Regione e del mio Assessorato il caso dell´inceneritore di Cremona, gestito da Aem spa, ritenuta un´esperienza pilota nel senso della valutazione funzionale al ´decommissioning selettivo´, che ci ha dato così ancora più chiaramente gli strumenti per ritrattare i prezzi del processo di gestione e smaltimento". Il Ruolo Della Concertazione - "Regione Lombardia - ha fatto poi presente l´assessore - si è posta obbiettivi chiari verso il tema della gestione dei rifiuti e della loro valorizzazione, nel rispetto dell´ambiente e di chi quotidianamente lo vive, rimanendo nella consapevolezza che questi problemi vanno affrontati attraverso una concertazione tra più attori, e, in questo caso specifico, attraverso una collaborazione tra i vari Enti interessati". "Ma - ha ammonito - non c´è innovazione se non c´è sinergia tra le Istituzioni politiche, il mondo universitario e quello industriale. E qui entrano in campo la ricerca, la formazione, lo studio, fondamentali anche e soprattutto nel settore della termovalorizzazione dei rifiuti". Cambio Di Prospettiva - "Solo così - ha concluso l´assessore all´Ambiente - sarà possibile vedere i rifiuti non solo ed esclusivamente come un problema, ma anche come una risorsa, il che vuol dire, migliorare la qualità della vita e proteggere il futuro delle nuove generazioni. Meno rifiuti e più puliti".