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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 07 Aprile 2015 |
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PROSEGUE IMPEGNO MISE PER EFFICIENZA ENERGETICA: OPERATIVO ECOBONUS 2015 SUL SITO ENEA DOCUMENAZIONE PER DETRAZIONI FISCALI DEL 65% |
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Roma 7 aprile 2015 - Il Ministero dello Sviluppo Economico prosegue nell’attuazione delle misure volute dal Governo per la promozione di interventi di risparmio ed efficienza energetica che rappresentano un importante volano di sviluppo per l’economia nazionale. In questo ambito si inserisce la piena operatività dell’Ecobonus 2015: l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha pubblicato, su indicazione dello stesso Ministero dello sviluppo economico, la documentazione per richiedere le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici che verranno realizzati nel corso del 2015. In questo modo il Mise ha voluto assicurare immediata operatività alle norme previste nella legge di stabilità 2015 che ha esteso il meccanismo delle detrazioni fiscali all’acquisto e posa in opera di schermature solari e all’istallazione di impianti dotati di generatore di calore alimentati a biomasse combustibili. Le informazioni, presenti sul sito www.Efficienzaenergetica.enea.it consentiranno di acquisire tutte le informazioni necessarie ai cittadini che hanno già avviato o intendono avviare i lavori, per i quali è previsto il meccanismo delle detrazioni fiscali. |
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FIRMATE IMPORTANTI CONVENZIONI TRA REGIONE CALABRIA, UNICAL E UNIVERSITÀ “MEDITERRANEA” PER INTERVENTI DI RISPARMIO ENERGETICO |
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Catanzaro, 7 aprile 2015 - Sono state firmate il 3 aprile due importanti convenzioni tra la Regione Calabria e, rispettivamente, l’Università della Calabria e l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria.le convenzioni sono relative a sei interventi di risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili proposti dalle due Università. Le risorse impiegate sono pari a 30 milioni di euro. Si tratta di interventi che erano stati candidati a finanziamento nell’ambito del Programma Operativo interregionale Energie Rinnovabili e risparmio energetico (Poi Energia) 2007-2013 e ritenuti ammissibili dal Ministero dello Sviluppo economico, non finanziati per carenza di risorse disponibili.Ilppresidente della Regione Mario Oliverio e l’assessore alle attività Produttive Carlo Guccione hanno ritenuto i progetti meritevoli di essere realizzati e finanziati valutandoli coerenti con le linee di intervento dell’Asse Ii Energia del Por Calabria 2007-2013. Tra gli interventi di efficientamento energetico alcuni riguardano la realizzazione di impianti geotermici a servizio dei quartieri residenziali dell’Unical nei quali sono previsti ancora impianti a concentrazione solare per la generazione di energia termica. Nelle convenzioni, inoltre, l’efficientamento energetico dell’Atelier di Architettura dell’Università “Mediterranea”, e per l’Università della Calabria un impianto di climatizzazione a pompe di calore elettrico mediante l’uso di sonde geotermiche . “ L’aumento dell’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti rinnovabili, il risparmio di energia- afferma il presidente della Regione Mario Oliverio- sono obiettivi fondamentali. Stiamo lavorando in questa direzione attraverso una serie di azioni e quella che si avvia oggi è di particolare rilievo. Altre iniziative si concretizzeranno nei prossimi giorni.” Per l’assessore allo Sviluppo Economico Carlo Guccione: “ si avvia a conclusione un investimento di efficientamento energetico e di innovazione di produzione di energia alternativa attraverso anche la geotermia. Abbiamo evitato di perdere risorse importanti e progetti che vanno nella direzione di rendere sempre più efficienti dal punto di vista energetico l’Università della Calabria e l’Università Mediterranea.” Oltre il presidente Oliverio e l’assessore Guccione erano presenti il Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci e per l’Università “Mediterranea” il prof. Amaro. |
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RINNOVABILI, ASSESSORE REGIONALE INCONTRA SINDACI ORVIETANO ED ANCI UMBRIA: REGOLAMENTO DATO POSITIVI RISULTATI, MA DISPONIBILI AD AGGIORNAMENTO |
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Perugia, 7 aprile 2015 – "Il Regolamento regionale che dal 2011 definisce le procedure per la produzione di energia da fonti rinnovabili ed individua le aree e i siti non idonei all´installazione di specifiche tipologie di impianti ha dato risultati positivi, ma c´è comunque la disponibilità della Regione Umbria ad aggiornarlo". È quanto ha affermato l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, nel corso della riunione con sindaci e assessori dell´Orvietano, convocata nella sede dell´Assessorato per approfondire le tematiche territoriali, ambientali e delle ricadute sociali derivanti dalla realizzazione sul territorio di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. All´incontro hanno preso parte i rappresentanti dei Comuni di Orvieto, Parrano, Castel Giorgio, Ficulle, Montegabbione, Fabro, Monteleone d´Orvieto, Castel Viscardo, Allerona e Stroncone; presenti, inoltre, il presidente dell´Anci (Associazione nazionale Comuni) Umbria e sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, e il sindaco di Marsciano, Alfio Todini. Si è convenuto, sulla base delle esperienze maturate direttamente sul territorio, sulla necessità di procedere ad una revisione della regolamentazione attuale, che tenga conto dei reali fabbisogni energetici del territorio, delle possibili interferenze degli impianti con i centri abitati e che preveda interventi di compensazione territoriale e sociale, in modo da garantire la concreta sostenibilità degli interventi. "Applicando il Regolamento, incardinato da norme europee e nazionali – ha sottolineato l´assessore - l´Umbria è non solo in linea con gli obiettivi comunitari del pacchetto 20-20-20, ma ha fatto registrare una crescita superiore alla media nazionale nel settore della ‘green economy´, un settore strategico nella programmazione regionale di questo mandato per uno sviluppo nel rispetto del territorio e dell´ambiente, classificandoci al secondo posto nella classifica nazionale". "Ai Comuni, a suo tempo – ha sottolineato – abbiamo dato anche la possibilità di indicare le aree in cui escludere l´installazione di impianti, una opportunità di cui si sono avvalse molte amministrazioni comunali". "Abbiamo definito regole e criteri ancora più restrittivi di quelli definiti da altre Regioni – ha detto ancora - ad esempio per le distanze degli impianti da edifici e centri abitati, dando priorità soprattutto alla tutela della salute dei cittadini e dell´ambiente". Entrando nello specifico dell´area dell´Orvietano, l´assessore Rometti ha rilevato come i due impianti a biomasse di cui è prevista la realizzazione "non siano ricompresi nel Regolamento poiché il loro insediamento è previsto in aree destinate ad attività produttive". "Anche sulla base del mutato quadro degli incentivi economici, tenendo conto delle esperienze e delle situazioni di conflitto emerse in questi tre anni e mezzo di attuazione del Regolamento – ha concluso Rometti – la Regione è concorde con i Comuni sulla necessità di effettuare una valutazione per giungere ad un aggiornamento condiviso della regolamentazione del 2011". |
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IL DIPARTIMENTO "AMBIENTE"SULLE TRIVELLAZIONI NELLO JONIO COSENTINO |
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Catanzaro, 7 aprile 2015 - Il Dipartimento “Ambiente e Territorio” della Regione Calabria, viste le richieste di Via (Valutazione Impatto Ambientale) inerenti progetti di ricerca di idrocarburi a terra nelle zone dello Jonio cosentino presentate dalla Total E&p Italia, ha rilevato l’impossibilità di procedere alla Valutazione di Impatto Ambientale per carenza di documentazione sui progetti di ricerca già precedentemente richiesta. Pertanto si dichiara la non valutabilità delle istanze per come formulate dal proponente. Lo stesso Dipartimento della Regione Calabria ha rilevato, altresì, che la Via non può ridursi a verifica astratta sulla compatibilità ambientale, ma deve comportare una analisi comparativa approfondita sulle matrici ambientali e sul confronto tra utilità socio-economica e sacrificio ambientale. |
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RIGASSIFICATORE MONFALCONE: REGIONE A MINISTERO, ESCAVO PRIORITARIO |
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Udine, 7 aprile 2015 - Verificare possibili interferenze tecniche tra gli escavi del progetto regionale di accesso al porto di Monfalcone e quello di Smartgas, nell´ambito della procedura di Via per l´autorizzazione e realizzazione del mini- rigassificatore: questo il tema dell´incontro tecnico che si è svolto ieri al ministero dell´Ambiente su richiesta di Smart gas. Smart gas ha voluto rimarcare che il progetto di escavo della Regione/azienda porto presenterebbe criticità a causa di rifiuti incontrollati e metalli pesanti in concentrazione rilevante nella cassa di colmata deputata a ricevere i fanghi del dragaggio, previo svuotamento e preparazione delle pareti. E´ stato espresso da parte della Spa il timore di possibili sequestri dei lavori da parte della magistratura se questi non dovessero essere eseguiti nel rispetto delle norme e si è prospettato un conseguente danno per l´impresa stessa cui verrebbe di fatto impedita la realizzazione del proprio progetto fino a risoluzione delle ipotizzate indagini e vicende giudiziarie. L´impresa si è detta certa di ottenere le autorizzazioni di legge in tempi molto brevi e di riuscire a realizzare l´opera ben prima della Regione potendo contare su procedure di affidamento più rapide. Da parte della Regione e dell´Azienda porto, invece, è stato ricordato che l´escavo riveste importanza di opera pubblica ed è finalizzato esclusivamente allo sviluppo del porto e che è quindi interesse primario della Regione realizzarlo quanto prima. Ricordando che lo stato dei due procedimenti di Via è disallineato (la procedura si è conclusa favorevolmente per il progetto regionale, è invece ancora in corso di istruttoria per il progetto privato), l´Amministrazione regionale ha ribadito che non intende comunque disperdere l´eventuale opportunità di realizzare anche il progetto privato, qualora non ostino le condizioni di sostenibilità ambientale e non vi sia contrasto con lo sviluppo del porto. L´amministrazione regionale ha confermato così il percorso già definito dall´assessore all´Ambiente Sara Vito e alle Infrastrutture Maria Grazia Santoro nel recente incontro con Smartgas dello scorso marzo a Gorizia: entrambi i procedimenti proseguono autonomamente, la Regione al momento di emettere il bando di gara dei lavori - ipotizzato per l´estate - verificherà lo stato del procedimento di Via e di autorizzazione al Mise del progetto di Smartgas per capire se, in caso di allineamento temporale, vi siano le condizioni tecniche, finanziarie, autorizzative e di condivisione pianificatoria per una possibile unificazione degli escavi. L´incontro si è chiuso con la decisione di conclusione separata e autonoma dei due procedimenti. |
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IL SUCCESSO DEL “DECRETO MUTUI” IN BASILICATA |
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Potenza, 7 aprile 2015 - Ha avuto riscontro positivo l’iniziativa messa in campo dalla Regione Basilicata con il bando triennale 2015/17, pubblicato sul Bur il 10 marzo scorso, e riguardante la realizzazione di interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica e adibiti all’istruzione scolastica ed alla formazione artistica, musicale, coreutica. Il bando contemplava anche tutti gli immobili, alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali; la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici ed, infine, la realizzazione o la ristrutturazione di palestre nelle scuole. L’iniziativa – spiega il Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata - ha preso corpo nell’ambito del cosiddetto “Decreto Mutui”, in un’ottica di riqualificazione del patrimonio di edilizia scolastica. Esso prevede che le Regioni interessate possono essere autorizzate dal Ministero dell’Economia e Finanze - d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - a stipulare mutui di durata trentennale, con la Banca europea per gli Investimenti e con altri Istituti di credito; con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato. Sulla base delle richieste presentate dagli enti locali, entro il prossimo 30 aprile, verranno redatti i piani regionali triennali di edilizia scolastica. Il bando – aggiunge il Dipartimento regionale - ha avuto una capillare e puntuale divulgazione, attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale della Regione, ma anche attraverso la comunicazione diretta ai beneficiari. Difatti, entro il termine ultimo di presentazione delle istanze, il 31 marzo scorso, sono pervenute dai Comuni potentini ben 48 domande di finanziamento e 19 dai Comuni del materano. L’amministrazione Provinciale di Potenza ha inoltrato 3 domande e 6 l’Amministrazione Provinciale di Matera; tutti enti con l’onere diretto della gestione della manutenzione degli edifici scolastici pubblici. In dettaglio, il bando ha dato la possibilità alle Amministrazioni Provinciali di Potenza e di Matera di presentare, rispettivamente 3 e 2 richieste di intervento, per un importo di finanziamento non superiore a euro 1.200.000 ciascuna. I Comuni, invece, potranno presentare una sola richiesta di contributo, per un importo massimo di 700.000 euro. La formazione della graduatoria sarà effettuata in due fasi successive: in una prima fase di istruttoria tecnica, si verificherà la completezza della documentazione trasmessa e della sussistenza dei requisiti richiesti. A questa seguirà la fase di valutazione delle domande ammissibili, con conseguente attribuzione dei punteggi di merito e la formazione della graduatoria regionale. “Sono molto soddisfatto – ha dichiarato l’Assessore alle Infrastrutture Aldo Berlinguer - per il successo di un provvedimento che risponde alle richieste degli enti locali e delle istituzioni scolastiche del territorio. E’ di fondamentale importanza – ha aggiunto l’Assessore - garantire alla popolazione scolastica lucana strutture sicure ed idonee, degne del nome; cosa che non sempre, sino ad oggi, è stata assicurata”. |
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UN MILIONE E MEZZO PER PREVENIRE GLI SFRATTI PER MOROSITÀ. IN PUGLIA, IN BASE AGLI ULTIMI DATI, SONO TREMILA LE FAMIGLIE SOTTO SFRATTO PER MOROSITÀ. |
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Bari, 7 aprile 2015 - Tremila famiglie e tremila storie. Tutte diverse, ma tutte uguali su un punto: un evento drammatico che ne ha drasticamente cambiato la vita, modificandone, con la capacità di spesa, anche la serenità. E’ a queste famiglie che la Regione ha rivolto la sua attenzione, approvando, su proposta della vicepresidente ed assessore alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente, una delibera che fissa i criteri e la ripartizione delle risorse proprio per i cittadini che si ritrovano, senza colpa, in situazione di morosità. “ Abbiamo destinato, con questa delibera che verrà in breve pubblicata sul Bollettino Ufficiale- dice Angela Barbanente- 1.551.000,00 euro , dopo esserci confrontati a lungo con le organizzazioni sindacali degli inquilini e con l’Anci per capire fino in fondo i tempi e le modalità degli sfratti per morosità. La decisione assunta dalla Giunta è infatti il frutto del lavoro svolto proprio con queste organizzazioni. Ora, però, devono essere i Comuni a fare in modo che il risultato di questo impegno arrivi alle famiglie. Noi abbiamo cercato di semplificare al massimo anche il loro lavoro, fornendo, allegati alla delibera schemi dell’avviso pubblico e tutta la modulistica necessaria nelle varie fasi. “E - dice Angela Barbanente- vediamo come. Il provvedimento è rivolto- tramite i Comuni a maggiore tensione abitativa ( 55 in tutta la Puglia, capoluoghi compresi, ndr)- alle famiglie con in indice Isee inferiore ai 35mila euro e con una intimazione di sfratto per morosità in corso che non riguardi, ovviamente, abitazioni definite di lusso. Punteggi maggiori si ottengono se nella famiglia vivono anziani ultrasettantenni , minori con una percentuale di invalidità superiore o uguale al 74%, minori ‘affidati’ ai Servizi Sociali. “ L’importo massimo che è possibile corrispondere, in caso venga rinnovato il contratto o stipulano uno nuovo, è di 8000 euro. Entro 15 giorni dalla pubblicazione sul Burp, i Comuni ad alta tensione abitativa, lì dove è più sentito lo sfratto per morosità, dovranno pubblicare un avviso pubblico ( abbiamo allegato uno schema di avviso alla delibera) ed entro 30 giorni i cittadini interessati dovranno trasmettere ai Comuni la domanda di partecipazione. Anche di questa domanda, abbiamo allegato lo schema alla delibera. Entro i due mesi successivi poi, i Comuni dovranno trasmettere alla Regione le graduatorie, ricevendone i relativi finanziamenti. Qualora poi le cifre messe a disposizione dovessero risultare eccedenti, i Comuni potranno finanziare altre domande “ a sportello”, fino ad esaurimento dei fondi. “ Tutta la modulistica- aggiunge la Vicepresidente- potrà essere reperita ovunque:in rete, sui siti istituzionali, presso le organizzazioni degli inquilini. Ma ai Comuni, chiediamo il massimo dell’impegno. Lo stesso che abbiamo messo in campo noi, davanti alla difficile situazione che molti attraversano. Ricordo- ha terminato Angela Barbanente- che la Regione già dal 2013 ha riservato una quota del Fondo di sostegno agli affitti alle famiglie sotto sfratto per morosità. Dai Comuni non abbiamo ricevuto alcun riscontro”. Http://www.regione.puglia.it/web/files/servizio%20stampa%20g.r./09_schema_delibera_morosit_incolpevole.pdf |
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AFFITTI IN UMBRIA: PUBBLICATO IL BANDO PER IL SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE IN CRISI ECONOMICA. FINO A DUECENTO EURO AL MESE DI CONTRIBUTO PER 3 ANNI. SCADE IL 4 MAGGIO |
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Perugia, 7 aprile 2015 - Un nuovo bando regionale per l´assegnazione di contributi destinati a sostenere il costo dell´affitto da parte dei nuclei familiari in condizioni di debolezza socio-economica che hanno individuato o sono in procinto di individuare una soluzione alloggiativa: è l´ultimo provvedimento approvato dalla Giunta regionale in questo settore e, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, scadrà il prossimo 4 maggio 2015. "Dopo i bandi pubblicati lo scorso anno - ha affermato l´assessore regionale alle politiche della casa, Stefano Vinti - abbiamo deciso di dare sostegno ad un altra tipologia familiare: quella di chi nel 2013, a causa della crisi economica o di altra causa gravissima, ha visto crollare il proprio reddito di almeno il quaranta per cento rispetto all´anno precedente. Ed abbiamo anche indicato le cause che hanno comportato la diminuzione del reddito: il licenziamento, escluso quello per giustificato motivo soggettivo e per dimissioni volontarie; accordi sindacali o aziendali con consistente riduzione dell´orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; collocazione in stato di mobilità; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da causa di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell´impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche o assistenziali; decesso o trasferimento per separazione legale del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito". Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale su proposta dello stesso assessore Vinti, è stato illustrato questa mattina, giovedì 2 aprile, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede regionale di Piazza Partigiani. "Questa iniziativa, che si aggiunge alle altre già intraprese dalla Giunta regionale in materia di affitti, va in direzione di quelle famiglie in condizioni di particolare debolezza sociale che sono in difficoltà e non riescono a far fronte al pagamento dell´affitto. Cresce, anche in Umbria, la richiesta di intervento pubblico, ha sottolineato Vinti, per il sostegno all´affitto. Sono sempre più numerose le famiglie che, a causa delle proprie condizioni socioeconomiche, non solo non possono accedere alla proprietà di un´abitazione, ma non sono nemmeno in grado di sostenere l´onere di un affitto nel mercato privato delle locazioni. Famiglie che certamente fanno fatica a tirare avanti in questi periodi di crisi economica. I problemi lavorativi o altre circostanze della vita incidono pesantemente sui bilanci familiari, già gravati da una tassazione insostenibile e da una politica economica basata sull´austerità, ed è ogni giorno più evidente – sottolinea Vinti –. Lo confermano da tempo ormai tutti i rapporti sul settore casa. Fra questi, a evidenziare quanto si stia aggravando la situazione, è lo studio che registra come le famiglie ‘saltino´ in maniera sempre più consistente anche il pagamento delle quote condominiali". "Non solo, insomma, aumenta il numero di coloro che non riescono a pagare i canoni di affitto, con un incremento conseguente degli sfratti – spiega -, ma emerge anche che in appena un anno è cresciuto del 33 per cento il numero dei condomini che, per scelta o necessità, non hanno più pagato le spese condominiali. Il 23 per cento, un condomino ogni cinque in Italia, non versa quanto deve con un ritardo medio di sette mesi". "Una recente indagine – prosegue l´assessore – stima inoltre che un affitto su due non venga versato con regolarità ed i casi di insolvenza, crescono in media del 5 per cento ogni anno. La metà degli inquilini, dunque, non paga e circa il 25 per cento arriva a una condizione di insolvenza tale da rischiare uno sfratto". Per far fronte alle situazioni descritte è previsto un sostegno economico all´affitto, che viene corrisposto per i contratti di locazione stipulati ai sensi della legge 431\98 e s.M.i. E registrati a decorrere dal 1.1.2010 sino al termine di 90 giorni successivi alla data di approvazione della graduatoria definitiva. Il sostegno economico consiste in un contributo mensile sul canone di locazione stabilito nel contratto, calcolato in base all´incidenza del costo dell´affitto sul reddito annuo e può arrivare al massimo fino a 200 euro mensili. Il contributo viene erogato al proprietario con cadenza trimestrale posticipata per un massimo di 36 mesi, a condizione che il contratto di locazione con il medesimo inquilino rimanga in essere. Il nucleo familiare deve avere un reddito complessivo 2013 (denuncia 2014) non superiore a 30.000 euro. La Regione verifica annualmente il permanere dell´incidenza canone\reddito sopra indicata, con riferimento ai redditi 2014 e 2015. Le richieste di contributo potranno essere effettuate da cittadini residenti in Italia o di Paesi che non aderiscono all´Unione Europea (purchè in regola con le norme sull´immigrazione) che abbiano la residenza o attività lavorativa nella Regione Umbria da almeno ventiquattro mesi consecutivi e non siano titolari della proprietà, della comproprietà, dell´usufrutto, dell´uso o di altro diritto di godimento su di un alloggio o quota parte di esso, ovunque ubicato sul territorio nazionale. Gli alloggi per i quali si richiede il contributo devono essere ubicati nella Regione Umbria, devono far parte di un fabbricato costituito da almeno due alloggi; devono essere accatastati nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e devono avere una superficie utile non superiore a mq 95, ovvero a mq 120 per i nuclei familiari composto da cinque persone ed oltre. Nella graduatoria saranno privilegiate le famiglie in possesso di sfratto esecutivo, gli alloggi situati nei centri storici, i lavoratori precari, i nuclei inseriti nelle graduatorie comunali per l´assegnazione di alloggi di edilizia pubblica. Tutte le domande che otterranno il contributo, verranno sottoposte a controllo da parte del Comando regionale della Guardia di Finanza dell´Umbria. I contributi di cui al presente bando non sono cumulabili con altri contributi pubblici erogati dalla Regione, dall´Ater regionale o dai Comuni per la medesima finalità. |
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PIAZZALIBERATUTTI, UN PROGETTO PARTECIPATO PER LA RINASCITA DI PIAZZA VETTORI A FIRENZE |
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Firenze 7 aprile 2015 - Piazza Vettori a Firenze come le piazze e le vie di New York, accomunate da un percorso di rinascita incentrato sulla partecipazione dei cittadini che potranno contribuire con suggerimenti e idee. "Anzi, con un valore aggiunto in più nel caso del progetto toscano – sottolinea l´assessore alla partecipazione della Toscana, Vittorio Bugli -: perché a differenza del "New York City Plaza Program" che mira a trasformare parti di città degradate e sottoutilizzate in spazi pubblici vivi e vissuti, il progetto "Piazzaliberatutti" per Piazza Vettori parte dal basso ed è promosso da un´associazione". Prevede anche una futura collaborazione nella gestione dello spazio. Il progetto è stato presentato stamani a Firenze. "Si tratta di un percorso in linea con la rivoluzione che la Regione ha lanciato lo scorso settembre con la piattaforma Open Toscana – dice l´assessore -: un modello di pubblica amministrazione che esce dalla logica dello sportello ed entra in quella della collaborazione". In questo caso con i cittadini che abitano una parte della città e che propongono idee e strumenti per migliorarla. "Un modello da replicare – aggiunge -, convinti che i cittadini siano gli attori principali e più indicati per proporre soluzioni". "Piazzaliberatutti", promosso dall´associazione "Save the City" e condotto da Sociolab con il supporto tecnico di Projekto, è uno dei percorsi partecipativi finanziati dalla Regione attraverso l´Autorità regionale per la promozione della partecipazione. Il confronto durerà sei mesi. L´obiettivo è offrire nuove prospettive ad un luogo a ridosso del centro della città immediatamente al di là dell´Arno, spazio oggi degradato e sotto utilizzato. Si parte dalle lettura del luogo e delle frequentazioni fino alla raccolta di idee e il lancio di un bando per la manutenzione e animazione, con l´amministrazione comunale che partecipa al laboratorio di progettazione partecipata per offrire un supporto tecnico sulla fattibilità delle soluzioni proposte. "Entriamo in una fase nuova – conclude e ribadisce Bugli -: da una partecipazione intesa come mediazione del contrasto ad una partecipazione per proporre cose e gestirle". |
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EDILIZIA. RIUNITI IL TAVOLO REGIONALE CON LE FORZE ECONOMICHE E SINDACALI. SIGLATO ANCHE L´ACCORDO PER IL COMPARTO COOPERATIVO EDILIZIO TRA REGIONE, ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE E SINDACATI |
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Bologna, 7 aprile 2015 – «Il comparto della edilizia e delle costruzioni rimane il settore ancora oggi più in difficoltà e continua a perdere occupati , imprese e fatturato. È necessario uno sforzo straordinario da parte di tutti per rilanciare tutta la filiera dell’edilizia e delle costruzioni. Compito di tutti è ora costruire proposte concrete ed attivabili in tempi brevi». Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma Palma Costi - durante l’incontro del ‘Tavolo dell’edilizia e delle costruzioni in Emilia-romagna’, istituito nel febbraio 2013 che riunisce tutte le forze sociali ed economiche del settore. «Ci siamo dati l’obiettivo di realizzare, in poche settimane, una piattaforma – ha aggiunto Costi - che faccia perno sia sulle politiche regionali sia nazionali che sottoporremo con forza all’attenzione del Governo. Una piattaforma, in cui ciascun attore faccia la sua parte, con una strategia articolata di innovazione e qualificazione sia della domanda che dell’offerta, una attenzione prioritaria alla legalità in tutti i suoi aspetti , una priorità agli investimenti per la sicurezza del territorio e degli edifici, al recupero e alla rigenerazione edilizia e urbanistica, alla riqualificazione energetica. In questo quadro uno sforzo particolare viene richiesto al sistema delle imprese che dovranno essere sempre più specializzate , attente alla ricerca ed innovazione e in grado di competere a tutti i livelli anche a livello internazionale». Siglato anche un Accordo quadro tra Regione, Alleanza cooperative settore edile ed i sindacati regionali Cgil, Cisl e Uil, Fillea, Filca e Feneal. L’accordo – che completa la proposta sottoscritta dalle parti il 14 novembre 2014 - è relativo al comparto cooperativo edilizio dell’Emilia Romagna che conta circa 290 imprese cooperative e 16.425 occupati di cui 14.250 soci cooperatori. Tra i punti dell’intesa quella di richiedere la convocazione del tavolo tecnico, già istituito presso il ministero dello sviluppo economico congiuntamente al ministero del lavoro, con l’obiettivo di “promuovere un confronto utile a definire un piano di ammortizzatori, in attuazione della disciplina vigente volto a sostenere il processo di ristrutturazione, riorganizzazione e riqualificazione del settore, salvaguardando i livelli occupazionali e garantendo idonee tutele sociali”. La situazione del comparto cooperativo edilizio In Emilia-romagna nel 2013 gli investimenti in costruzioni sono diminuiti del -6,6% in termini reali su base annua. La caduta coinvolge tutti i comparti produttivi: la produzione di nuove abitazioni segna un calo del -18,4%; l’edilizia non residenziale privata del -8,5%; i lavori pubblici del -9,1%; in flessione positiva solo la riqualificazione degli immobili residenziali del +2,9% rispetto al 2012. Si stima che in 7 anni – dal 2008 al 2014 – gli investimenti in costruzioni a livello regionale siano diminuiti complessivamente del -31,5% (con punte di -59,2% nelle nuove costruzioni e del -39,7% e -38,9% rispettivamente in costruzioni non residenziali private e pubbliche). La situazione di crisi del sistema cooperativo della filiera delle costruzioni ha portato in Emilia-romagna un progressivo utilizzo degli ammortizzatori sociali, che oggi coinvolgono circa 5 mila lavoratori (pari a circa l’80% delle cooperative al momento direttamente interessate). |
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ALER MILANO: INACCETTABILE TAGLIO DI RISORSE DA PARTE DI COMUNE |
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Milano, 7 aprile 2015 - "È inaccettabile che, a causa di inefficienze del Comune di Milano, Aler sia costretta a sottrarre risorse che potrebbe destinare alla ristrutturazione di alloggi e procedere con l´assegnazione a chi ne ha diritto (sono circa 20.000 le famiglie in attesa). È quanto sta accadendo in via Adriano: per quell´area, nel novembre 2014, il Comune ha siglato con Aler e Regione un accordo che prevedeva la cessione alla stessa Amministrazione comunale dell´area dismessa di via Adriano, per procedere con l´abbattimento dei palazzi esistenti e la realizzazione di servizi di pubblica utilità". Lo ha detto Giulio Gallera, sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con la Città metropolitana e al Coordinamento di Aler Milano. "Attualmente - ha aggiunto Gallera - l´area è continuamente soggetta al fenomeno delle occupazioni abusive, diventando anche scenario di vicende di illeciti, note alla cronaca nera. Aler e Regione Lombardia sono intervenute più volte per la messa in sicurezza dell´area, spendendo risorse importanti, che potevano essere destinate alla ristrutturazione di numerosi alloggi. Un dispendio inaccettabile di risorse, che si sarebbe potuto evitare, se il Comune di Milano avesse proceduto tempestivamente con la presa in carico di quest´area, per avviare, come previsto, le opere di abbattimento, individuate ormai concordemente come l´unica reale e definitiva soluzione per salvare la zona dal completo degrado". "Regione e Aler - ha proseguito il sottosegretario - ribadiscono di essere istantaneamente pronti per l´immissione in possesso dell´area da parte del Comune e hanno da tempo completato l´invio della documentazione necessaria per procedere. L´azienda ha inoltre ribadito ufficialmente la propria volontà di accelerare il passaggio di proprietà". "A questo punto - ha concluso Gallera - Regione e Aler non sono più disponibili a disperdere risorse preziose per l´edificio di via Adriano e considerano il Comune di Milano pienamente responsabile delle sorti di quest´area, che, come già condiviso, può essere risanata solo da un intervento di demolizione dell´esistente". |
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IMPIANTI TERMICI: CURIT SISTEMA INNOVATIVO |
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Milano, 7 aprile 2015 - "La compartecipazione è la chiave decisiva per favorire il cambiamento nella cultura ambientale del nostro territorio. Sugli impianti termici, la Pubblica Amministrazione gioca un ruolo importante grazie anche al contributo attivo dei cittadini e di chi opera nel campo dei servizi energetici. Su questa base è nata nel 2008 l´esperienza innovativa del Catasto Unico Regionale Impianti Termici (Curit), che ha consentito in questi anni di trasferire sul web gran parte delle attività che la legge impone per favorire l´efficienza energetica ed il contenimento dei consumi degli impianti di riscaldamento". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, racconta la nascita dell´anagrafe digitale degli Impianti Termici, adottata da Regione Lombardia. Le Ultime Novità - "Le ultime novità del sistema - spiega ancora Terzi - riguardano l´avvio della targatura di tutti gli impianti, operazione iniziata nel novembre 2014, che oggi vede circa 300.000 impianti in Lombardia dotati di una targa univoca che li caratterizzerà negli anni, tracciandone l´evoluzione (manutenzione, interventi) sul Catasto Curit". Portafoglio Digitale - "Inoltre - aggiunge la titolare lombarda all´Ambiente - dalla scorsa estate è stato esteso a tutti gli Enti Locali responsabili per queste attività (Provincie e Comuni di grandi dimensioni, oltre i 40 mila abitanti) il Portafoglio Digitale con cui si raccolgono i contributi dovuti per questa attività in occasione di ogni controllo periodico. Niente più code agli uffici postali o spostamenti da un luogo all´altro per consegnare ricevute di pagamento. Grazie a questo sistema , gestito dalla Direzione Energia di Infrastrutture Lombarde Spa, i manutentori assolvono a tutti i compiti cui è tenuto per legge il cittadino rispetto al proprio impianto termico". Logica Innovativa - "In questa logica innovativa - chiosa Terzi - hanno un ruolo importante anche i Cait (Centri di Assistenza Impianti Termici attivi ad oggi solo in 5 regioni, tra cui la Lombardia), veri e propri punti sul territorio, avviati dalle Associazioni di Categoria con il supporto della Regione e dedicati all´inserimento in Curit dei dati e delle informazioni richieste dalla legge". "Curit - conclude l´assessore Terzi - si afferma quindi come un sistema innovativo e sostenibile caratterizzato dalla forte compartecipazione di tutti gli attori: Pubblica Amministrazione, tecnici impiantisti e manutentori, Amministratori di Condominio, cittadini". |
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ALER, SALA: 8 MILIONI PER RIMOZIONE AMIANTO NELLE CASE |
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Milano, 7 aprile 2015 - "Oltre 8 milioni di euro sono stati assegnati da Regione Lombardia come contributi a fondo perduto per interventi di rimozione amianto dalle case di proprietà Aler in varie province". Lo ha annunciato l´assessore alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia Fabrizio Sala. Finanziamenti Assegnati Con Finlombarda - I contributi, per un totale di 8.137.000 euro, provengono dal Fondo rotativo costituito nel 2012 presso Finlombarda Spa e riservato a interventi di rimozione di amianto e riqualificazione energetica per il patrimonio di edilizia residenziale pubblica delle Aler. Contributi A Fondo Perduto - "Il perdurare della crisi economica e l´aggravarsi delle criticità finanziarie - ha aggiunto l´assessore Sala - hanno determinato un limitato accesso allo strumento finanziario da parte delle Aler, pur in presenza della necessità di far fronte a interventi necessari di bonifica dall´amianto, sia per il rispetto degli obblighi di legge che per le conseguenti ragioni di tutela della salute pubblica. Per perseguire tale obiettivo, Regione Lombardia ha modificato, a ottobre 2014, le regole di accesso al fondo costituito presso Finlombarda, confermando le due linee di finanziamento, riqualificazione energetica e risanamento dall´amianto, ma trasformando quest´ultima in contributo a fondo perduto". Le Aler Interessate - Con i fondi disponibili sono state finanziate 23 richieste d´intervento valutate ammissibili e pervenute dalle Aler di Milano, Bergamo-lecco-sondrio, Brescia-cremona-mantova e Varese-como-busto. |
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LAVORO IN TOSCANA, AL VIA GLI INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI PER IL 2015. UNA RISERVA PER LE AREE DI CRISI |
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Firenze 7 aprile 2015 - Lavoratori disoccupati, persone che hanno perduto il lavoro in prossimità della pensione, disabili e svantaggiati, donne disoccupate con più di 30 anni, laureati e dottori di ricerca: queste le categorie che potranno a breve beneficiare degli incentivi che la Regione mette a disposizione delle aziende e dei datori di lavoro che fanno assunzioni a tempo indeterminato o determinato, full o part time. La giunta regionale ha deciso, nell´ultima seduta e su proposta dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, di riconfermare anche per il 2015 una serie di interventi che saranno finanziati dalla Regione grazie a oltre 5 milioni di euro di risorse europee del Por Fse 2014-20. Ad attivare gli interventi sarà un bando che verrà pubblicato entro il mese di maggio. La giunta ha deciso inoltre di riservare, per questi interventi, 1 milione e 500 mila euro a favore dei Comuni inseriti nelle tre aree di crisi di Piombino, Livorno e Massa Carrara. "Contrastare la disoccupazione – spiega l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini - favorire l´ingresso dei giovani, delle donne, dei soggetti più fragili dal punto di vista sociale nel mercato del lavoro sono e devono continuare ad essere le nostre priorità. La crisi non è ancora finita e per questo non possiamo rinunciare a mettere in campo strumenti che, anche negli anni più difficili, hanno dimostrato la loro efficacia e che oggi contiamo possano servire ad accompagnare l´uscita dal tunnel e a favorire la ripresa. L´impegno e la sfida per i prossimi anni, sono infatti quello di premere a fondo l´acceleratore sui fattori dello sviluppo, dando continuità e potenziando tutti gli strumenti a sostegno dell´innovazione e degli investimenti delle imprese. Una sfida importante che, senza agire in parallelo sulla tenuta sociale, come abbiamo fatto fino ad oggi e continueremo a fare, risulterebbe impossibile". Ecco l´insieme degli incentivi messi in campo dalla giunta. Ricollocazione lavoratori licenziati - Per le imprese e per i datori di lavoro un pacchetto integrato di agevolazioni (8000 euro per assunzioni full time, 4000 per il part time; voucher formativo da 3000 euro) per favorire la ricollocazione dei lavoratori licenziato a partire dal 1 gennaio 2008. Chi perde il lavoro alla vigilia della pensione - Per le imprese e per i datori di lavoro un incentivo (3000 euro l´anno) per ogni assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che siano a meno di 5 anni dalla pensione e che siano disoccupati o in mobilità non indennizzata o comunque privi di ammortizzatori sociali. Sono previsti incentivi anche per ogni assunzione a tempo determinato di soggetti che siano a meno di 3 anni dalla pensione. Disabili - Per le imprese e per i datori di lavoro un pacchetto integrato di agevolazioni per favorire l´inserimento di persone con disabilità, disoccupate e iscritte negli appositi elenchi del collocamento mirato. Previsti incentivi di 10 mila euro per assunzioni full time (5000 per il part time) che si sommano ad incentivi fino ad un massimo di 300 euro mensili per contratti a termine e ad un voucher formativo aziendale fino a 5 mila euro per ogni assunto. Persone svantaggiate - Per le imprese e per i datori di lavoro un pacchetto integrato di agevolazioni (10 mila per full time, 5000 part time) per favorire l´inserimento di persone svantaggiate e altri soggetti indicati dalla legge regionale (ex detenuti, disoccupati di lunga durata, ecc), sia a tempo indeterminato che determinato. Previsti anche incentivi fino ad un massimo di 300 euro mensili per contratti a termine e ad un voucher formativo aziendale fino a 5 mila euro per ogni assunto. Donne over 30 - Per le imprese e per i datori di lavoro un incentivo di 3000 euro per l´assunzione a tempo indeterminato part-time di donne over 30, disoccupate, e per l´ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro delle donne over 30 in presenza di problematiche di conciliazione vita-lavoro; Giovani laureati in Pmi - Per le sole piccole e medie imprese previsto un incentivo per l´assunzione a tempo indeterminato o determinato di dottori di ricerca o giovani laureati (3 o 2 mila euro). A questi si aggiungono altri incentivi per ogni trasformazione a contratto indeterrminato full o part time. Per i dottori di ricerca l´incentivo è rispettivamente 6.500 euro per full time, 3.250 part time nel caso del tempo indeterminato. In caso di contratti a termine, gli incentivi sono 3.250 (full time) e 222 (part time). Riserva aree di crisi - Per le imprese localizzate nei territori delle aree di crisi dei Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto (polo siderurgico di Piombino) e Sassetta oltre a quelle dei Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo e ai Comuni della Provincia di Massa Carrara, è prevista una riserva di risorse di 500 mila euro per ciascuna area, per un complesso di 1,5 milioni che andaranno a finanziare incentivi alle assunzioni, attività di outplacement e riqualificazione di lavoratori legati a crisi e riconversione industriale e ristrutturazioni aziendali |
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TOSCANA, BANDI RICERCA&SVILUPPO: OLTRE 340 DOMANDE PER 323 MILIONI AMMESSE A SECONDA FASE. |
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Firenze 7 aprile 2015 – Sono 343, a fronte dei 507 presentati, i progetti che risultano ammessi alla seconda fase di valutazione dei tre bandi che mettono a disposizione contributi per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione che la Regione ha finanziato con proprie risorse e che hanno consentito di avviare, con un anno di anticipo, la programmazione del Por 2014-2020 del Fondo europeo di sviluppo regionale. I tre bandi guardano rispettivamente ai progetti di ricerca e sviluppo di grande industria in collaborazione con piccole e medie imprese (bando1), ai progetti di ricerca e sviluppo di pmi (bando2) e a agli aiuti all´innovazione delle piccole e medie imprese (bando3). I 343 progetti richiedono 122 milioni di euro di contributi, a fronte di investimenti in Rsi pari a 323 milioni. Le proposte di idee progettuali, come previsto dalla prima fase dei bandi, sono state presentate a partire dal 1° ottobre e fino al 12 novembre 2014: le domande sono state 507 da parte di oltre 950 aziende, singole o consorziate per un totale di richieste di contributi pari a 159 milioni di euro che si stima potrebbero attivare investimenti per 418 milioni di euro. "L´esito di questa prima fase – commenta l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – è decisamente da salutare positivamente: uno spaccato della Toscana dinamica che punta a ritornare competitiva, imboccando la strada dell´innovazione. Questi numeri sono la conferma che abbiamo intrapreso la strada giusta, anticipando i fondi, convinti del forte effetto moltiplicatore di questi investimenti. Da sottolineare il coinvolgimento, da un lato dei centri di ricerca e, dall´altro, la forte partecipazione da parte di pmi, che sono coinvolte nella stragrande maggioranza dei progetti, anche in quelli di maggiori dimensioni. Una partecipazione che fa pensare a una svolta in senso innovativo e dinamico, che testimonia in altre parole una volontà di riscossa del sistema produttivo toscano". Per quanto riguarda il Bando progetti strategici R&s, i progetti ammessi sono 33 (su 44 presentati, ovvero l´80%): 1 in provincia di Arezzo, 9 a Firenze, 5 a Lucca, 6 a Pisa, 2 a Pistoia, 3 a Siena e 7 extra Toscana,cioè di società non toscane ma con sede operativa in Toscana. Sul bando 2, R&s per Pmi, ammessi 187 su 268 (70%): 25 a Arezzo, 55 a Firenze, 3 a Grosseto, 4 a Livorno 13 a Lucca, 9 a Massa-carrara, 32 a Pisa, 9 a Pistoia, 20 a Prato, 7 a Siena e 10 extra Toscana,. Sul bando 3, Innovazione per Pmi, gli ammessi sono 123 su 198 (62%): 15 ad Arezzo, 39 a Firenze, 2 a Grosseto, 6 a Livorno, 7 a Lucca, 2 a Massa – Carrara, 14 a Pisa, 6 a Pistoia, 17 a Prato, 10 a Siena, 5 extra Toscana. "I progetti che hanno superato la prima fase di selezione sono quasi l´80% del totale – commenta l´assessore – e ciò significa che si tratta comunque di progetti di qualità. Le risorse per il momento a disposizione sono 8 milioni di euro - ha detto l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini - che costituiscono una prima tranche tratta dall´anticipazione di 82 milioni che la Regione ha fatto sulla gestione dei fondi Fesr 2014-20. A regime il plafond complessivo per questi interventi è destinato a superare i 200 milioni". Rispetto ai settori nei quali si sono concentrate le domande - secondo le priorità tecnologiche definite dalla giunta in base alla Smart Specialisation tecnology - 84 progetti sono stati presentati nel settore della chimica e nanotecnologie, 173 in quello della fabbrica intelligente, 227 in quello Ict e fotonica, mentre 23 non rientrano nelle strategie Smart. "Positiva anche la concentrazione nei settori avanzati – commenta Simoncini - una ulteriore dimostrazione che questo bando risulta efficace come catalizzatore di eccellenze. Nonostante il robusto sistema di valutazione, con una commissione di 30 esperti e una griglia che prevede valutazioni incrociate, la percentuale di idee progettuali ammesse alla seconda fase risulta considerevole, a dimostrazione di una elevata qualità progettuale". |
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SOSTEGNO ALLE IMPRESE DELL’UMBRIA: PUBBLICATO BANDO PER "START UP" INNOVATIVE |
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Perugia, 7 aprile 2015 – Sostenere la creazione e il consolidamento di start-up innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e iniziative di spin-off della ricerca: è quanto si propone il bando pubblicato lo scorso 1 aprile nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, per il quale sarà possibile presentare domanda a partire da giovedì 9 aprile. "Il bando – ha detto l´assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi - è rivolto all´intero territorio regionale ed ha lo scopo di aumentare la presenza imprenditoriale attraverso il sostegno alla creazione di start up tecnologici, spin-off industriali e spin-off universitari e di ricerca, facendo leva sugli assets regionali in termini di conoscenza. Da questo intervento – ha proseguito - ci attendiamo un cambiamento strutturale, orientato ad elevare il posizionamento del sistema produttivo umbro nei settori altamente specializzati, attraverso l´incremento del tasso di natalità delle imprese che industrializzano brevetti o i risultati di programmi di R&s nei settori ‘knowledge intensive´, così da aumentare la capacità di produzione di settori caratterizzanti il sistema produttivo regionale". In linea con quanto disposto dal Piano annuale per la crescita, l´innovazione e la competitività del sistema produttivo umbrole risorse finanziare a sostegno di tale intervento ammontano a 500mila euro a valere sul Fondo Unico Regionale per le Attività Produttive e sul Por Fesr 2014-2020 e potranno essere incrementate fino all´importo di 1 milione e mezzo di euro. "Il Bando – ha sottolineato Riommi - è emanato nella fase iniziale dell´attuazione del Por Fesr 2014-2020 e ha a riferimento le positive esperienze della precedente programmazione, anche se si presenta in netta discontinuità rispetto a quelli che sono gli ambiti progettuali. In questo caso infatti gli ambiti operativi dei progetti dovranno risultare pertinenti a quelli identificati dalla Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente (Ris 3) e cioè Scienze della vita, Agrifood, Chimica verde, Fabbrica intelligente /Aerospazio ed Energia che caratterizzano il sistema produttivo regionale". Il bando prevede contributi fino al 40% dei costi relativi ad investimenti per impianti, attrezzature, consulenze specialistiche, manifestazioni internazionali, programmi di sviluppo sperimentale, acquisizione di brevetti. Il costo dei progetti che potranno essere presenti va da un minimo di euro 30mila a 500 mila. |
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AREE CRISI: BUONE NOTIZIE DA ROMA PER LIVORNO E MASSA. MARTEDÌ IN GIUNTA GLI ACCORDI. |
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Firenze 7 aprile 2015 - Martedi la Giunta regionale approverà gli accordi di programma per l´area costiera di Livorno e per l´area industriale di Massa. La notizia segue il risultato positivo dei due incontri, svolti oggi a Roma, nella sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, fra il viceministro Claudio De Vincenti e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, accompagnato dall´assessore Gianfranco Simoncini, dalle Autorità portuali e dai sindaci di Massa, Livorno, Collesalvetti, Rosignano. Su Livorno, il governo ha confermato un primo finanziamento di 50 milioni per la realizzazione della darsena europa, 5 milioni (2,5 dal Ministero trasporti e 2,5 da parte di Rfi) per la realizzazione dello scavalco ferroviario finalizzato a collegare porto con interporto e altri 10 per il piano della reindustrializzazione (incentivi alle imprese). Risorse che si aggiungono a quelle regionali: 200 milioni per la darsena europa, 10 per la reindustrializzazione e 5 per il polo tecnologico incubatore d´impresa oltre all´abbattimento dell´Irap dell´1,5% alle imprese che si insediano nell´area e oltre alla premialità prevista su tutti i bandi di sostegno alle imprese. "Per la costa che è la parte più debole della regione - commenta il presidente Enrico Rossi - stiamo dunque intervenendo con investimenti consistenti e con progetti strategici e innovativi. Dopo Piombino lo stiamo facendo anche a Livorno e Massa. Si procede con rapidità e presto firmeremo l´accordo di programma per dare il via alle gare e avviare i cantieri. Già il 15 aprile è convocato, da parte dell´assessore Simoncini, un incontro con Invitalia e con i tre Comuni interessati (Livorno, Collesalvetti, Rosignano) per avviare il piano di riqualificazione e riconversione industriale mentre martedi dopo Pasqua, in Giunta, approveremo il testo per Livorno". Per quanto riguarda Massa, nel corso della riunione di questa mattina sono stati concordati investimenti per 6,7 milioni finalizzati alla riattivazione della rete ferroviaria nel servizio alle imprese (4 milioni da parte di Rfi che si occuperà anche della progettazione). Si è inoltre parlato di procedure per il collegamento ferroviario al porto e dei dragaggi del porto, per i quali il governo si è impegnato a favorire lo snellimento delle procedure. Martedì prossimo la Giunta regionale approverà una bozza di accordo di programma anche per l´area industriale di Massa, proseguendo il confronto con il Ministero che si è impegnato a garantire un finanziamento del piano di reindustrializzaizone. Sempre martedì la Giunta approverà un atto, concordato con il Ministero dell´ambiente, con l´utilizzo di 3 milioni per l´avvio della bonifica della falda. Prosegue anche il confronto per la gli interventi del "waterfront" per un investimento di 32 milioni grazie a finanziamenti di Regione, governo e autorità portuale. |
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FIRENZE - 150 IMPRESE FIORENTINE PRONTE PER LA CINA |
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Firenze, 7 aprile 2015 - La Cina come sbocco naturale per le imprese fiorentine, ma anche Paese da conoscere approfonditamente prima di iniziare un’attività. E’ stato questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto al Palagio di Parte Guelfa, al quale hanno partecipato l’ambasciatore cinese in Italia Li Ruiyu, il console generale a Firenze Wang Fuguo, il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi, l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini, diplomatici e delegati commerciali di Usa, Perù e oltre 150 fra imprese e consulenti per l’internazionalizzazione, provenienti da Firenze e dal resto della Toscana. La giornata, utile per approfondire gli aspetti tecnico-economici, politici e culturali e per conoscere meglio alcune opportunità d’affari per l’export italiano in Cina è stata organizzata da Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze e Promofirenze, in collaborazione con il Consolato cinese a Firenze, Ice, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Durante l’incontro, moderato dal direttore di Toscana 24 - Il Sole 24 Ore, Cesare Peruzzi, sono state anche presentate alcune proposte commerciali di partnership italo-cinesi. «La Cina rappresenta per il sistema economico italiano un partner strategico di primaria importanza - ha sottolineato Leonardo Bassilichi -, specie per le possibili joint venture e come sbocco delle produzioni di alta qualità. Un’opportunità anche per la stessa Cina come ha dimostrato oggi la presenza dell’ambasciatore cinese e del console generale e che non deve essere lasciata al caso, ma accompagnata al meglio perché porti i maggiori vantaggi reciproci». «Per le imprese fiorentine - ha aggunto Bassilichi - è possibile diventare parte d’investimenti già sostenuti in Cina fin da subito, scegliendo fra varie soluzioni, alcune delle quali presentate proprio in quest’occasione. In pratica, le singole aziende non dovranno per forza costruire una nuova casa in Cina, ma potranno anche limitarsi ad abitarla, tenendo conto che la situazione internazionale è particolarmente favorevole anche grazie a una serie di missioni che le istituzioni italiane hanno recentemente compiuto». Per aiutare gli imprenditori nel percorso di avvicinamento alla Cina anche dopo questa giornata, Camera di Commercio di Firenze e Promofirenze hanno infatti costituito un team di esperti pronto a fornire indicazioni e suggerimenti. E’ possibile mettersi in contatto con il Team China visitando il sito di Promofirenze oppure contattando la mail cina@promofirenze.It |
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CRISI COOP CARNICA: FVG, PRIMI POSITIVI SEGNALI |
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Trieste, 7 aprile 2015 - "È´ un primo significativo segnale positivo, che abbiamo fortemente auspicato per il miglioramento del piano di ristrutturazione e in vista del quale la Regione si è impegnata a fondo. Ora bisogna che il processo non si fermi, ma che anzi proceda in questa direzione, attraverso l´ingresso di nuovi soggetti. Consideriamo molto positivamente la sottolineatura posta da Coop Nordest rispetto alla priorità dell´attenzione indirizzata verso soci e lavoratori", ha dichiarato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani alla luce delle decisioni assunte oggi dal consiglio d´amministrazione di Coop consumatori Nordest per l´acquisizione di una parte della rete di vendita di Coop Carnica. "Quest´offerta aprirà qualche spiraglio in più in vista dell´ammissione al concordato da parte del Tribunale di Udine. Se, come auspichiamo, si aggiungeranno altri soggetti nazionali, allora si potrà ragionare su un panorama che offrirà alcuni nuovi segni di speranza, che fino a poche settimane fa e prima delle attività e della ´pressione´ istituzionale della Regione nemmeno si configuravano", ha sottolineato a sua volta il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello. |
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A PIOMBINO, INCONTRO CON ISTITUZIONI E CATEGORIE SU AMMORTIZZATORI E PIANO DI RICONVERSIONE |
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Firenze 7 aprile 2015 – Un incontro dal carattere fortemente operativo, per mettere a punto il censimento delle aziende dell´indotto siderurgico che hanno utilizzato, utilizzano o potranno utilizzare gli ammortizzatori sociali e per illustrare i contenuti della delibera sull´accordo di programma per l´adozione del Piano di riconversione e riqualificazione industriale (Prri) che la giunta regionale approva martedì 7 aprile. La riunione convocata nella sala consiliare del municipio di Piombino dall´assessore a lavoro e attività produttive, Gianfranco Simoncini, ha messo insieme Comune, amministrazione straordinaria della Lucchini e rappresentanti delle categorie economiche, industriali e artigianali. "Abbiamo fatto un buon lavoro – commenta Simoncini – fondamentale in vista dell´appuntamento del 9 aprile al Ministero dello sviluppo economico sul piano industriale della Lucchini e sui suoi tempi di attuazione: un processo che dovrà essere accompagnato da adeguate tutele sociali per i lavoratori coinvolti. Si è anche confermato oggi – continua - che la strada intrapresa di un impegno comune tra istituzioni e forze produttive è quella giusta per restituire un futuro di sviluppo nuovo e qualificato a Piombino e al suo territorio". I tempi previsti per la sottoscrizione dell´accordo di programma che consentirà l´avvio della applicazione del Prri sono molto rapidi: la firma tra Regione e Ministeri interessati dovrebbe infatti avvenire presumibilmente entro questo mese. Il Piano definisce i diversi aspetti (ambientali, infrastrutturali e energetici, urbanistici) e le risorse previste per interventi e incentivi per la reindustrializzazione e la riconversione dell´area portuale e del polo siderurgico: si tratta di 50 milioni, di cui 33 di incentivi regionali, e gli altri 20 di competenza del Ministero dello sviluppo economico, che consentiranno nuovi insediamenti industriali sul territorio. Un altro aspetto importante del Piano, ha ricordato Simoncini, riguarda le premialità previste per le aziende che assumeranno lavoratori disoccupati o percettori di ammortizzatori sociali provenienti dalle imprese siderurgiche (Lucchini, Arcelor Mittal, Dalmine) e soprattutto da quelle dell´indotto siderurgico. "La Regione – conclude Simoncini – continuerà a seguire puntualmente ogni azione e passaggio che riguardano il nuovo inizio della Lucchini e il rilancio industriale di Piombino. Una partita decisiva per l´intera Toscana". |
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CALABRIA: CORSI DI FORMAZIONE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE |
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Catanzaro, 7 aprile 2015 - Il Dipartimento regionale “Presidenza”, anche quest’anno, con il supporto di “Sprint” Calabria, ha promosso, per conto dell’Ici (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) ed in collaborazione con “Unioncamere Calabria”, un percorso formativo gratuito denominato “Ice Export Lab”, destinato a trenta Pmi manifatturiere e dei servizi, start-up, consorzi, reti d’ impresa e poli tecnologici della Calabria. Il corso a numero chiuso è gratuito ed avrà una durata di circa nove mesi, articolandosi in tre fasi: Formazione in aula su tematiche relative ai processi di internazionalizzazione di impresa; Affiancamento, riservato alle imprese che avranno frequentato con profitto la formazione, che sara fatto da parte di esperti di internazionalizzazione con l’obiettivo di verificare l’efficacia dei processi aziendali ed elaborazione di un “business plan” per penetrare nel mercato prescelto; incubazione all’estero: le imprese che porteranno a termine le prime due fasi del percorso formativo, avranno la possibilità di recarsi all’estero per rendere operativo il piano di sviluppo nel mercato prescelto. Le imprese avranno quindi l’opportunità di sviluppare le loro conoscenze e competenze tecnico-manageriali, con l’obiettivo di incrementare il loro “business” e la competitività sui mercati esteri. Il bando ed i documenti necessari per l’ammissione, possono essere scaricati collegandosi al link: http://www.Sprintcalabria.it La domanda va inviata, entro il ventuno aprile prossimo, all’Ice-agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, esclusivamente attraverso posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo formazione@cert.Ice.it indicando nell’oggetto: “Ice Export Lab – Calabria” . |
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MERCOLEDÌ 8 APRILE SI PARLA DI LANA E PRODUZIONI SOSTENIBILI PER IL TESSILE |
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Firenze 7 aprile 2015 – Spazio alle fibre naturali (lana e non solo) e spazio alle produzioni sostenibili: una strada obbligata per molti se la filiera tessile italiana vorrà mantenersi competitiva. Una sfida che si misura sulla ricerca del corretto equilibrio tra salvaguardie delle risorse, realizzazione dei giusti profitti per le aziende e garanzie di un´elevata qualità dei prodotti per il consumatore. Se ne parlerà mercoledì 8 aprile dalle 9 alle 12.30 all´Accademia dei Georgofili sotto le logge degli Uffizi a Firenze, con la Fondazione Clima e Sostenibilità. A far gli onori di casa sarà Giampiero Maracchi, presidente dell´accademia. Poi sarà la volta dei diretti protagonisti di questa sfida, ovvero alcune tra le aziende che la via della sostenibilità e qualità l´hanno già imboccata, e delle associazioni degli agricoltori. Concluderà i lavori l´assessore all´agricoltura della Toscana, Gianni Salvadori |
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DECRETO DEL MINISTRO: ISTITUITA LA CAMERA RIVIERE DI LIGURIA |
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Savona, 7 aprile 2015 - Il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, acquisito il parere positivo della conferenza Stato-regioni, ha firmato mercoledì 1° aprile il decreto che istituisce la “Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura Riviere di Liguria - Imperia, La Spezia, Savona”. Il nuovo soggetto giuridico deriva dall’accorpamento in un unico ente delle Camere di Commercio di Savona, Imperia e La Spezia, come deliberato all’unanimità, il 24 febbraio scorso, dai tre consigli camerali. Il decreto ministeriale stabilisce che la nuova Camera Riviere di Liguria avrà sede legale a Savona e sedi secondarie a Imperia e La Spezia. Gli attuali organi camerali (presidente, giunta, consiglio) dei tre enti restano in carica fino alla data di insediamento del nuovo consiglio camerale unico. Ma da subito, con la firma del decreto, è interrotta la procedura di rinnovo, già in corso, del consiglio camerale di Imperia. Sarà il commissario ad acta – che il decreto ha individuato nel dottor Stefano Senese, attuale segretario generale della Camera di Commercio di La Spezia – ad avviare l’iter di costituzione del consiglio della nuova Camera Riviere di Liguria. Sulla base dei dati pubblicati dal Ministero e delle proposte contenute nelle tre delibere di accorpamento, il commissario definirà la composizione del consiglio unico, che sarà poi recepita nello statuto della nuova Camera. Sulla base dei parametri stabiliti dalle disposizioni vigenti, si va verso la costituzione di un consiglio di 30 membri, più un rappresentante dei lavoratori, uno dei consumatori e uno degli ordini professionali. Oltre ad indicare il numero dei rappresentanti da assegnare ai diversi settori di attività economica, il commissario dovrà anche avviare la procedura per la costituzione del collegio dei revisori. Il territorio della nuova Camera di Commercio Riviere di Liguria comprende oltre i due terzi della superficie regionale (3.600 kmq.), il 45,5% della popolazione (724 mila residenti) e conta su una base imprenditoriale composta da circa 98 mila aziende. |
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ABRUZZO: CASA & BOTTEGA; D´ALFONSO: MODELLO DI SVILUPPO AREE INTERNE |
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L´aquila, 7 aprile 2015 - La Giunta regionale ha adottato il progetto del Comune di Fontecchio "Casa & Bottega" e propone ai comuni delle aree montane di farlo proprio come modello di sviluppo delle aree interne. A questa determinazione è arrivata ieri sera a Fontecchio la Giunta regionale convocata in seduta "monotematica" dal presidente D´alfonso proprio nel comune della Valle Subaequana. Alla riunione, che si è tenuta nel Convento di San Francesco, erano presenti, oltre al sindaco di Fontecchio, Sabrina Ciancone, l´assessore Dino Pepe, il sottosegretario alla presidenza Camillo D´alessandro, i consiglieri regionali Lucrezio Paolini, Pierpaolo Pietrucci, Maurizio Di Nicola, Lorenzo Berardinetti. L´incontro ha visto la partecipazione anche dell´ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, ospite del sindaco di Fontecchio. "Casa & Bottega - Risiedere e lavorare in una Comunità" è un innovativo programma di riqualificazione urbana che il Comune subaequano sta portando avanti per favorire il recupero di edifici di proprietà pubblica e privata da rendere disponibili per la produzione artigianale da parte di giovani coppie e che si svolge in collaborazione con la Fondazione Housing Sociale di Milano, l´Ance, la Cassa Depositi e Prestiti e la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell´Aquila. L´iniziativa prevede il riuso di edifici del centro storico ristrutturati secondo principi di alto efficientamento energetico ed elevati parametri antisismici da destinare ad edilizia sociale. "I primi immobili oggetto d´intervento", ha spiegato la Sindaca Ciancone, "sono i palazzi Muzi, Paolini e Galli; parti di questi sono destinati ad attività artigianali da assegnare a imprenditori o abitanti e da supportare con servizi di animazione economica e Start-up innovative". Per dare valore etico e sostenibilità economica al programma, gli immobili saranno supportati da servizi per l´intera comunità abitante come la mobilità sostenibile. Per assicurare la custodia del paesaggio e incentivare le attività ecosostenibili, inoltre, sono favorite attività connesse con l´utilizzazione di fonti rinnovabili di produzione energetica. Per questo saranno a disposizione dei residenti terreni per la coltivazione di orti urbani e lotti forestali per legnatico, biomasse, prodotti non legnosi e pascolo. Nell´ambito delle iniziative commesse allo sviluppo delle Aree Interne, "Casa & Bottega" si avvale del dialogo con la Regione Abruzzo per la programmazione dei Fondi comunitari 2014/2020. "Siamo certi" ha detto D´alfonso, "che il progetto rappresenti un modus di contrasto al calo demografico, allo spopolamento e alla disoccupazione e per queste ragioni intendiamo promuoverne l´adozione anche da parte di altri comuni delle aree interne, come progetto sperimentale innovativo di sviluppo e di valorizzazione dei borghi caratteristici". |
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IMPRESE CINESI A PRATO TRA INTEGRAZIONE E SVIUPPO, FOCUS CON CNA |
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Firenze 7 aprile 2015 - I temi sono gli stessi di altri incontri, anche recenti: le prospettive economiche del distretto pratese, l´integrazione, la sicurezza sul lavoro e i futuri investimenti delle imprese orientali nel territorio. Nuovo e inusitato è però il ´teatro´ che accoglierà l´evento: un impresa cinese, l´"Andrea&yaoli" di via Galcianese. E´ infatti la prima volta che un´azienda orientale si trasforma in una vetrina ed apre le porte per ospitare un incontro ai massimi livelli tra rappresentanti istituzionali, autorità cinesi e italiane, forze dell´ordine, imprenditori italiani e orientali, giornalisti. Organizza la Cna e in particolare Cna World China, primo raggruppamento di imprese costituite da cittadini cinesi in Italia tenuta a battesimo due anni fa a Prato. L´appuntamento è per mercoledì 8 aprile alle 15.20 in via Galcenese 44/c4. Prima dell´inizio è prevista alla 14.30 una conferenza stampa con il presidente della Toscana, Enrico Rossi. All´evento del pomeriggio parteciperanno il presidente di Cna Prato Claudio Bettazzi e di Cna World China Wang Liping, il console cinese Wang Fuguo, il sindaco di Prato Mattei Biffoni e il prefetto di Prato Maria Laura Simonetti. |
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