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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Aprile 2015
DICHIARAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUGLI SVILUPPI NEL MEDITERRANEO  
 
Bruxelles, 20 aprile 2015 La Commissione europea è profondamente mortificato dai tragici sviluppi nel Mediterraneo oggi, ma anche nel corso degli ultimi giorni e settimane. La realtà è dura e le nostre azioni deve essere in grassetto. Questi sono vite umane in gioco, e l´Unione europea nel suo complesso ha un obbligo morale e umanitario di agire. La Commissione europea sta attualmente consultando con gli Stati membri, le agenzie europee e le organizzazioni internazionali, al fine di preparare una nuova strategia europea sulle migrazioni, che sarà adottata dalla Commissione a metà maggio. Ciò di cui abbiamo bisogno è azioni immediate per evitare ulteriori perdite di vite e un approccio globale alla gestione della migrazione meglio in tutti i suoi aspetti. L´unico modo per cambiare veramente la realtà è quello di affrontare la situazione alla radice. Finché c´è la guerra e le difficoltà nel nostro quartiere, vicino e lontano, la gente continuerà a cercare un rifugio sicuro sulle coste europee. E finché i paesi di origine e di transito non prendano provvedimenti per evitare questi viaggi disperati, la gente continuerà a mettere la propria vita a rischio. Ecco perché una gran parte dell´approccio stiamo lavorando sarà di lavorare con i paesi terzi. Una riunione congiunta dei ministri degli esteri e degli interni sarà organizzato a tal fine. Si tratta di una responsabilità comune di tutti gli 28 Stati membri dell´Ue e le istituzioni dell´Ue e richiede una risposta europea comune. Il presidente Juncker ha accusato il primo vicepresidente Frans Timmermans, Alto Rappresentante / Vicepresidente Federica Mogherini e Dimitris Avramopoulos, il suo Commissario migrazione, di lavorare a stretto contatto su tutti questi aspetti nella preparazione della nuova agenda europea sulle migrazioni e la rapida ed efficace l´attuazione di tutti gli strumenti comunitari già esistenti in questa fase.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA IL TRASFERIMENTO AL 2015 DEI FONDI UE PER I PROGRAMMI NAZIONALI CHE HANNO SUBITO RITARDI  
 
Bruxelles, 20 aprile 2015 - Il Parlamento approva mercoledì le modifiche proposte al bilancio dell´Unione europea per il 2014-2017, per finanziare 300 programmi nazionali che hanno subito ritardi nel 2014. Queste modifiche consentiranno di stornare al periodo 2015-2017 21,1 miliardi di euro in stanziamenti d´impegno non utilizzati nel 2014. Le modifiche erano state richieste dalla Commissione europea e sono state informalmente approvate all´unanimità dal Consiglio dei ministri. I 21,1 miliardi di euro in stanziamenti d´impegno, che rappresentano il 15% del bilancio 2014, riguardavano oltre 300 programmi operativi (il 47% di tutti i programmi operativi) in tutti gli Stati membri. Nel 2014, tali programmi non sono stati avviati per tempo nel 2014, perché si sono registrati ritardi nell´adozione delle norme che li disciplinano. Per l’Italia, circa il 66% dei fondi previsti per il 2014 non sono stati destinati a programmi: tali fondi saranno ora a disposizione per il 2015, 2016 e 2017. Le modifiche sono state approvate con 591 voti a 24 e 28 astensioni. Dubbi su pagamenti - Nel corso del dibattito, alcuni deputati hanno espresso preoccupazione sulla reale disponibilità di risorse per far fronte agli obblighi di pagamento derivanti dall´attuale livello di impegni. Prossime tappe - La prima tranche del 21.1 miliardi di euro sarà trasferita al 2015 da un progetto di bilancio rettificativo (Dab2/2015) che sarà votato in commissione per i bilanci il 16 aprile. Questa si aggiungerà ai 16.5 miliardi in stanziamenti d´impegno già disponibili per il 2015. Le restanti tranche, di 4,5 miliardi di euro per 2016 e di 100 milioni di euro per il 2017, dovranno essere approvate in progetti di bilanci rettificativi separati. Per ulteriori dettagli sugli stanziamenti non impegnati, vedasi la nota di approfondimento (in inglese). Il Consiglio dovrà adottare il 21 aprile la propria posizione ufficiale sulle modifiche al quadro finanziario pluriennale e sul progetto di bilancio rettificativo Dab2/2015.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA IL TRASFERIMENTO AL 2015 DEI FONDI UE PER I PROGRAMMI NAZIONALI CHE HANNO SUBITO RITARDI  
 
 Bruxelles, 20 aprile 2015 - Il Parlamento approva mercoledì le modifiche proposte al bilancio dell´Unione europea per il 2014-2017, per finanziare 300 programmi nazionali che hanno subito ritardi nel 2014. Queste modifiche consentiranno di stornare al periodo 2015-2017 21,1 miliardi di euro in stanziamenti d´impegno non utilizzati nel 2014. Le modifiche erano state richieste dalla Commissione europea e sono state informalmente approvate all´unanimità dal Consiglio dei ministri. I 21,1 miliardi di euro in stanziamenti d´impegno, che rappresentano il 15% del bilancio 2014, riguardavano oltre 300 programmi operativi (il 47% di tutti i programmi operativi) in tutti gli Stati membri. Nel 2014, tali programmi non sono stati avviati per tempo nel 2014, perché si sono registrati ritardi nell´adozione delle norme che li disciplinano. Per l’Italia, circa il 66% dei fondi previsti per il 2014 non sono stati destinati a programmi: tali fondi saranno ora a disposizione per il 2015, 2016 e 2017. Le modifiche sono state approvate con 591 voti a 24 e 28 astensioni. Dubbi su pagamenti - Nel corso del dibattito, alcuni deputati hanno espresso preoccupazione sulla reale disponibilità di risorse per far fronte agli obblighi di pagamento derivanti dall´attuale livello di impegni. Prossime tappe - La prima tranche del 21.1 miliardi di euro sarà trasferita al 2015 da un progetto di bilancio rettificativo (Dab2/2015) che sarà votato in commissione per i bilanci il 16 aprile. Questa si aggiungerà ai 16.5 miliardi in stanziamenti d´impegno già disponibili per il 2015. Le restanti tranche, di 4,5 miliardi di euro per 2016 e di 100 milioni di euro per il 2017, dovranno essere approvate in progetti di bilanci rettificativi separati. Per ulteriori dettagli sugli stanziamenti non impegnati, vedasi la nota di approfondimento (in inglese). Il Consiglio dovrà adottare il 21 aprile la propria posizione ufficiale sulle modifiche al quadro finanziario pluriennale e sul progetto di bilancio rettificativo Dab2/2015.  
   
   
UNA NUOVA PUBBLICAZIONE DI EUROSTAT COSA SIGNIFICA ESSERE GIOVANI NELL´UNIONE EUROPEA DI OGGI? FATTI E CIFRE SU GIOVANI E BAMBINI NELL´UE  
 
Bruxelles, 20 aprile 2015 - Quanti bambini vivono nell´Unione europea (Ue)? E come loro proporzione nella popolazione è cambiata e si dovrebbe cambiare in futuro? Nel vostro Paese, i bambini più piccoli sono hanno mantenuto per lo più dai loro genitori, familiari, una baby-sitter o nidi? Come fanno i giovani il passaggio dalla scuola al lavoro? Quale influenza della tecnologia dell´informazione e della comunicazione hanno sulla loro vita di ogni giorno? Le risposte a queste domande e molte altre si trovano nella pubblicazione ammiraglia "Essere giovani oggi in Europa" diffusi da Eurostat.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LOTTA CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI: I DEPUTATI A CONFRONTO  
 
Bruxelles, 20 aprile 2015 - Sono più di venti milioni le donne, i bambini e gli uomini vittime della tratta di esseri umani in tutto il mondo. La sottocommissione del Parlamento europeo per i Diritti umani e i rappresentanti delle organizzazioni internazionali e Ong si confrontano durante il dibattito "Lotta contro la tratta degli esseri umani", durante un´audizione giovedì 16 aprile dalle ore 9. In diretta sul nostro sito. Durante l´audizione i deputati identificano e valutano le diverse categorie del traffico di esseri umani. Chi ne trae profitto? Quali sono le possibili risposte dell´Unione europea? Il dibattito servirà come base per una prossima relazione della commissione per i Diritti dell´uomo sulla questione. "Il Parlamento europeo ha un ruolo chiave nel controllo dell´azione dell´Ue all´estero e nel garantire che il rispetto dei diritti umani sia una parte fondamentale di tutte le nostre politiche. Dobbiamo continuare a lavorare per tradurre i nostri impegni, le buone intenzioni e le aspettative in materia di diritti umani in azioni reali e concrete " ha detto Elena Valenciano, presidente della commissione per i Diritti dell´uomo. Secondo l´Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, metà delle vittime della tratta sono donne adulte e quasi un terzo sono bambini. La maggior parte delle vittime sono sottoposte a sfruttamento sessuale, ma sono in aumento altre forme di sfruttamento, come il lavoro forzato. "Il traffico di esseri umani è la schiavitù del nostro tempo. Una terribile piaga che colpisce oltre 20 milioni di persone in tutto il mondo, e che colpisce soprattutto le bambine e le donne utilizzandole come merce per lo sfruttamento sessuale. Non è solo una violazione grave e massiccia dei diritti umani, ma una fonte inesauribile di risorse finanziarie che alimenta le reti della criminalità organizzata. La lotto richiede un maggiore coordinamento tra i livelli nazionale, regionale ed internazionale: in questo senso, l´Unione europea deve essere un attore chiave" ha insistito Elena Valenciano. La direttiva sulla tratta di esseri umani, adottata il 21 Marzo 2011, si concentra sulla prevenzione, la repressione dei criminali e la protezione delle vittime.  
   
   
ROM: I DEPUTATI EUROPEI CHIEDONO LA FINE DELLA DISCRIMINAZIONE E IL RICONOSCIMENTO DELLA GIORNATA COMMEMORATIVA DEL GENOCIDIO  
 
Bruxelles, 20 aprile 2015 - Il Parlamento ha chiesto, in una risoluzione approvata mercoledì, maggiore impegno per porre fine alla discriminazione, ai reati di odio e all´incitamento all´odio nei confronti dei rom. Chiede poi il riconoscimento del 2 agosto come Giornata della memoria dell´olocausto dei rom, per commemorarne il genocidio durante la Seconda guerra mondiale. Nella risoluzione approvata con 554 voti favorevoli, 13 contrari e 44 astensioni, i deputati esprimono la loro "profonda preoccupazione per la recrudescenza dell´antiziganismo, che si manifesta tra l´altro attraverso una retorica ostile ai rom e violenti attacchi contro i rom in Europa". I deputati sottolineano che la discriminazione dei rom è "incompatibile con le norme e i valori dell´Unione europea" e "costituisce un ostacolo importante a un´integrazione sociale di successo dei rom". I deputati invitano quindi i paesi dell´Ue ad attuare efficacemente la direttiva sull´uguaglianza razziale (2000/43/Ec) al fine di "prevenire ed eliminare le discriminazioni nei confronti dei rom, in particolare nei settori dell´occupazione, dell´istruzione e dell´accesso all´alloggio". Il Parlamento riconosce il fatto storico del genocidio dei rom, che è stato perpetrato durante la Seconda guerra mondiale, nonché altre forme di persecuzione, come la deportazione e l´internamento, e invita perciò gli Stati membri a fare altrettanto. Secondo le stime, almeno mezzo milione di rom sono stati sterminati dai nazisti e da altri regimi loro alleati e, in alcuni paesi, l´80% della popolazione rom è stata uccisa. Solo nella notte tra il 2 e il 3 agosto del 1944, 2.897 rom, soprattutto donne bambini e anziani, sono stati uccisi nel campo di zingari di Auschwitz-birkenau. Per commemorare questa atrocità, i deputati esortano a riconoscere il 2 agosto come "Giornata commemorativa dell´Olocausto dei rom europei", dedicata al ricordo delle vittime del genocidio. I rom sono la più grande minoranza etnica d´Europa. Si stima che tra i 10 e i 12 milioni vivano in Europa, di cui circa 6 milioni nell´Ue. La Giornata internazionale dei rom è stata celebrata l´8 aprile scorso.  
   
   
CENTENARIO DEL GENOCIDIO ARMENO: DEPUTATI EUROPEI ESORTANO TURCHIA E ARMENIA A NORMALIZZARE LE RELAZIONI  
 
Bruxelles, 20 aprile 2015 - Il Pe, in una risoluzione votata mercoledì, ha sottolineato come l´Armenia e la Turchia dovrebbero approfittare del centenario del genocidio armeno per rinnovare le relazioni diplomatiche, aprire i confini e spianare la strada per l´integrazione economica. I deputati evidenziano la necessità per la Turchia di riconoscere il genocidio armeno, in vista di "una genuina riconciliazione". L’aula ha anche elogiato la dichiarazione di Papa Francesco del 12 aprile in onore del centenario del genocidio. I deputati invitano l´Armenia e la Turchia a "utilizzare gli esempi riusciti di riconciliazione tra le nazioni europee" attraverso la ratifica e l´applicazione, senza precondizioni, dei protocolli sulla creazione di relazioni diplomatiche, l´apertura delle frontiere e sul miglioramento delle relazioni, con particolare riferimento alla cooperazione transfrontaliera e all´integrazione economica. I deputati hanno anche elogiato la dichiarazione di Papa Francesco che “commemora il centenario del genocidio armeno del 12 aprile in uno spirito di pace e riconciliazione”. I deputati accolgono le dichiarazioni del Presidente e del Primo Ministro della Turchia, che porgono le loro condoglianze e riconoscono le atrocità perpetrate nei confronti degli armeni ottomani. Nel documento s’invita la Turchia a "utilizzare il centenario della commemorazione del genocidio armeno come un´opportunità importante" per aprire i suoi archivi, "venire a patti con il suo passato" e riconoscere il genocidio, così da spianare la strada a una "genuina riconciliazione tra i popoli turchi e armeni". Chiedono inoltre alla Turchia di svolgere "in buona fede" un inventario del patrimonio culturale armeno distrutto o rovinato nel corso del secolo scorso. Giornata della memoria internazionale per i genocidi - I deputati rendono omaggio alla memoria del milione e mezzo di vittime armene che "perirono nell´Impero Ottomano" cento anni fa. Infine, propongono che sia stabilita una "Giornata della memoria internazionale per i genocidi", al fine di "ricordare ancora una volta il diritto di tutti i popoli e di tutte le nazioni, in tutto il mondo, alla pace e alla dignità".  
   
   
ESPLORARE LA COLLABORAZIONE UE-CINA PER LA RICERCA  
 
Bruxelles, 20 aprile 2015 - Una solida collaborazione con la Cina nel campo della ricerca e dell’innovazione è uno dei fondamenti delle relazioni Ue-cina. Questo è evidente in particolare nel Dialogo di alto livello sulla collaborazione per l’innovazione che si propone di promuovere condizioni quadro prevedibili, trasparenti ed efficaci relativamente all’innovazione e di sviluppare azioni congiunte e coordinate per lo sviluppo e l’uso di soluzioni innovative. Sono in corso interessanti progetti di collaborazione tra ricercatori dell’Ue e della Cina, in particolare in settori come la salute, l’ambiente e i trasporti. A partire da febbraio 2014, enti cinesi hanno partecipato 334 volte ad accordi di borse di ricerca erogate dal 7° Pq, ricevendo finanziamenti dell’Ue per un totale di 32,9 milioni di euro. In tutto, 3 845 ricercatori cinesi sono stati finanziati mediante le azioni Marie Curie (2007-2013) e gli istituti cinesi hanno partecipato a 315 progetti. Secondo Jianru Cao, primo segretario della Missione della Cina nell’Ue, la collaborazione Ue-cina continuerà a prosperare negli anni a venire. Parlando alla conferenza conclusiva del progetto Chain-reds, finanziato dall’Ue, Cao ha menzionato la strategia di riforma della Cina recentemente pubblicata e intitolata “Accelerare l’implementazione di uno sviluppo guidato dall’innovazione”. La strategia si occuperà degli attuali accordi istituzionali e delle politiche economiche che reprimono l’innovazione e migliorerà l’ordine della concorrenza sul mercato e la protezione giuridica per i diritti di proprietà intellettuale. Farà anche in modo che il programma di S&t nazionale diventi più aperto ai paesi stranieri. Cao ha inoltre osservato che la Cina è ancora al numero tre per quanto riguarda i paesi non-Ue che partecipano a programmi europei di ricerca e innovazione e prevede che la Cina diventerà più attivamente coinvolta in Orizzonte 2020 in futuro. Anche se il finanziamento automatico del programma non è più disponibile per gli enti cinesi (e altre economie emergenti e paesi industrializzati), la Cina rimane un partecipante fondamentale di Orizzonte 2020. I ricercatori cinesi possono ancora cercare finanziamenti da parte delle proprie autorità nazionali. All’inizio di quest’anno infatti, l’Accademia cinese delle scienze (Cas) ha lanciato il programma partner Cas-eu. L’obiettivo era rafforzare la collaborazione strategica di S&t tra la Cas e l’Ue nel quadro di Orizzonte 2020 offrendo un ulteriore sostegno a istituti della Cas e ad altre enti della Cas che fanno già parte di progetti approvati di Orizzonte 2020. La collaborazione Ue-cina nel campo della ricerca continuerà a essere rafforzata in futuro, ha osservato Cao e il settore spaziale è particolarmente importante: “La collaborazione spaziale con l’Ue è uno dei pilastri della collaborazione Cina-ue. A Bruxelles, abbiamo anche un ufficio dedicato allo spazio nella Missione cinese all’Ue. “La Cina è aperta a quello che c’è fuori e tutti i programmi nazionali saranno aperti agli istituti stranieri,” ha concluso Cao. Per ulteriori informazioni, visitare: Chain-reds https://www.Chain-project.eu/home  Ricerca e innovazione dell´Ue - cooperazione con la Cina http://ec.Europa.eu/research/iscp/index.cfm?pg=china    
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO CORINA CRETU SARÀ IN CALABRIA GIOVEDÌ PROSSIMO  
 
 Catanzaro, 20 aprile 2015 - Il Commissario europeo per la politica regionale Corina Cretu sarà in Calabria, giovedì prossimo, ventitre aprile, per presiedere un “Incontro di Alto Livello”, cui parteciperanno il Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio ed i Presidenti della Regione Calabria Mario Oliverio, della Regione Campania, Stefano Caldoro, e della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. Il Commissario, giovedì, alle undici, dopo la visita al Museo Nazionale di Reggio, si trasferirà nella sede del Consiglio regionale per discutere con i Presidenti delle azioni in programma, relativamente al Po, in chiusura entro il prossimo trentuno dicembre. Sul tardi della mattinata, il Commissario Cretu incontrerà i giornalisti. Nel pomeriggio, i lavori proseguiranno con la seconda sessione che avrà come oggetto la Programmazione 2014-2020. Quindi, alle sedici, il Commissario si trasferirà in Sicilia.  
   
   
MARONI: PREGETTO MACROREGIONE NON SI È ARENATO  
 
Milano, 20 aprile 2015 - "Il progetto della macroregione non si è arenato, anzi, si è evoluto. Questo modello è stato recepito dall´Unione europea che ha promosso la macroregione delle Alpi. Un progetto concreto, con un piano strategico diviso in tre capitoli: infrastrutture, difesa dell´ambiente e sviluppo economico. Un processo partito da oltre un anno, che da ottobre di quest´anno diventa operativo. Questo vuole dire che su questioni importanti, come i fondi Ue, dialogheremo direttamente con Bruxelles e non più con Roma". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla diretta streaming del quotidiano online ´Affaritaliani´.  
   
   
MARONI: VOGLIO LOMBARDIA A STATUTO SPECIALE  
 
Milano, 20 aprile 2015 - "Io voglio fare della Lombardia una Regione a Statuto Speciale. In questo sono confortato da un sondaggio molto interessante fatto da Swg. Su questo obiettivo, nel 2013 il consenso era il 41%, nel 2014 è passato al 58%. Questo per un motivo molto concreto: ogni anno vantiamo un credito nei confronti dello Stato di 54 miliardi, cioè la differenza fra quanto paghiamo di tasse e quanto riceviamo indietro. Lombardia a Statuto speciale vuole dire che ci terremo i nostri soldi". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla diretta streaming del quotidiano online ´Affaritaliani´.  
   
   
AUTONOMIA, MARONI: VEDO GOVERNO MA REFERENDUM SI FARÀ  
 
Milano, 20 aprile 2015 - "Giovedì prossimo incontrerò il sottosegretario Gianclaudio Bressa per la questione del referendum e dell´autonomia. Ci possono essere sviluppi interessanti. Ci sono delle cose da chiarire ma il referendum si farà, poi se nel frattempo si potrà trovare il modo di discutere e valutare il futuro va bene, ma la cosa certa è che il Consiglio regionale ha deciso di fare il referendum e quindi si farà." Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, incontrando i giornalisti a Palazzo Pirelli a margine dell´iniziativa la ´Lombardia per Expo´.  
   
   
MARONI: IN DUE ANNI MOLTO LAVORO REALIZZATO  
 
Milano, 20 aprile 2015 - "In due anni al governo della Regione abbiamo svolto un lavoro intenso, che ha portato tanti risultati concreti: 37 miliardi per la salute e il sociale, 6 miliardi per le imprese e per l´attrattività di investimenti, oltre 5 miliardi per le infrastrutture, 2 miliardi per i giovani e il lavoro". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla diretta streaming del quotidiano online ´Affaritaliani´, dove ha citato alcuni dati relativi ai primi due anni del suo mandato. Risultati Concreti - Il Governatore ha informato che su questi interventi è stata fatta una verifica attenta che ha monitorato i risultati concreti raggiunti. "Per quanto riguarda il lavoro, ad esempio, rispetto ai due anni precedenti e nonostante la crisi, l´occupazione femminile è aumentata del 1,5%, il tasso di occupazione degli ultra 55enni è aumentato dell´8%, l´abbandono scolastico è diminuito, i tempi di pagamento della Regione sono passati da 60 giorni a 27,5 giorni: un record".  
   
   
MARONI: SU 75% TASSE NESSUN PASSO INDIETRO  
 
Milano, 20 aprile 2015 - "Nessun passo indietro sulla questione del 75% delle tasse. Ma se vado a Roma a chiedere di concedercelo, il governo si mette a ridere. Per questo ho deciso di fare ricorso al popolo sovrano. Perché se vado a trattare avendo alle spalle il consenso di 10 milioni di lombardi, le cose cambiano. Per questo abbiamo deciso di fare il referendum consultivo su questo tema". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla diretta streaming del quotidiano online ´Affaritaliani´. No Battaglia Partitica - Il Governatore, ha osservato che non si tratta "di una battaglia di una sola parte politica", ricordando che il Consiglio regionale, la consultazione è stata approvata "anche con il sostegno di un importante movimento politico di opposizione". Costi Meno Alti Del Previsto - Posto che "sentire l´opinione del popolo, non è un ´costo´ ma un esercizio democratico che sta alla base della Costituzione repubblicana, Maroni ha garantito che il referendum sull´autonomia verrà fatto risparmiano rispetto al costo inizialmente preventivato. Lo faremo, ha spiegato, "in due modi: introducendo il voto elettronico e saremo la prima Regione a fare una sperimentazione del genere in Italia. Inoltre - ha aggiunto - porteremo i lombardi al voto insieme ad una tornata amministrativa, quando già sono allestiti i seggi. In totale - ha concluso - spenderemo molto meno dei 30 milioni previsti".  
   
   
DI FRONTE A TAGLI, REGIONE LOMBARDIA IMPEGNATA AD AIUTARE COMUNI  
 
Milano, 20 aprile 2015 - "La collaborazione tra Anci Lombardia e Regione ci potrà aiutare a superare questo momento così difficile per la finanza pubblica". Queste le parole dell´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia, intervenuto durante il convengo promosso da Anci Lombardia e Fondazione Ifel. Tagli Governo - "Le difficoltà - ha spiegato l´assessore - nascono dai tagli imposti dal Governo centrale: si è passati da 1,5 miliardi di tagli ai trasferimenti dei Comuni nel 2011, agli attuali 8,3 miliardi, attraverso un effetto cumulativo disastroso. Inoltre, se a livello centrale si taglia, gli Enti locali devono alzare le imposte, come accade nel caso della tasse sugli immobili, passate dai 9,8 miliardi del 2011 ai 25 miliardi del 2014". Un esempio incredibile è quello del Fondo di Solidarietà, che per molti Comuni quest´anno sarà addirittura in negativo. Garavaglia è stato chiaro: "A questo proposito, si potrebbe denunciare alla Corte Costituzionale questo fatto, sottolineando come sia impensabile che i Comuni finanzino lo Stato". Sacrifici Non Per Tutti - Ma questi tagli, nonostante le dichiarazione di Renzi sull´obiettivo di riduzione di spesa del 3 per cento per le Pubbliche amministrazioni, non valgono per tutti: "Nella Legge di Stabilità i tagli ai Ministeri ammontano a solamente 1,9 miliardi, quando dovrebbero essere - se le regole valessero per tutti - 4,71 miliardi". "Tra l´altro - ha aggiunto Garavaglia - in questi 1,9 miliardi dichiarati dallo Stato ci sono anche tagli come l´alienazione di alcune caserme, inquadrati come tagli di spesa corrente. Oppure, è stato contabilizzato come taglio di spesa corrente la riduzione dell´agevolazione fiscale del gasolio agricolo, che come è ovvio è un aumento d´imposta. Quindi, non sono neanche 1,9 miliardi di tagli, ma molto meno. Come si chiamo questo? Falso in bilancio". Le Possibili Soluzioni - Una strada senza uscita, quindi? No, possibili soluzioni sono gli emendamenti presentati da Regione Lombardia alle regole del Patto di Stabilità. "Vogliamo proporre - ha detto ancora Garavaglia - l´utilizzo, da parte degli Enti locali, degli spazi finanziari ceduti da ciascuna Regione, per effettuare pagamenti tempestivi per ulteriori spese di investimento e non solo, come prevede la norma di Renzi, per debiti pregressi che in Lombardia non ci sono: da noi i debiti si pagano. Inoltre chiediamo anche di cambiare la data di scadenza utile per comunicare al Mef gli elementi per le verifiche dal 30 aprile al 30 giugno 2015; sarebbe anche opportuna, per evitare sprechi, una ulteriore tranche per attribuire eventuali altri spazi finanziari entro il 15 settembre". Gli Altri Progetti - Altri progetti ricordati dall´assessore Garavaglia e destinati ai Comuni sono: il ´Progetto Comuni Digitali´, finalizzato a migliorare l´interscambio di dati tra Regione Lombardia e Comuni, creando nuove modalità di relazione e cooperazione nell´ottica di una progressiva digitalizzazione della Pubblica Amministrazione; una Banca Dati riguardante le tasse auto, per combattere l´evasione fiscale e migliorare i controlli, già sperimentata con alcuni Comuni e che ora si vuole mettere a disposizione di tutti.  
   
   
CITTÀ METROPOLITANE: ANCI, AVVIATO CONFRONTO CON GOVERNO ATTIVATI TAVOLI TECNICI TRA COMUNI E GOVERNO. PLAUSIBILE CHE LE SOLUZIONI CHE VERRANNO TROVATE VERRANNO INSERITE IN UN DECRETO LEGGE SUGLI ENTI LOCALI  
 
Roma, 20 aprile 2015 - ‘’Con il Governo abbiamo avviato un confronto volto a dare soluzioni alle principali questioni aperte che investono la vita degli enti locali. In particolare, al centro del confronto abbiamo collocato: il rinnovo del fondo integrativo su imu e tasi e la verifica sulle conseguenze delle nuove aliquote fiscali su terreni agricoli montani; la possibilita’ di utilizzare anche per gli equilibri di parte corrente i proventi da dismissioni, rinegoziazione di mutui e avanzi di esercizio; la attuazione delle intese gia’ intercorse sul superamento di molti vincoli ordinamentali e delle sanzioni per sforamento di patto delle Province uscenti; la copertura finanziaria della spesa per il personale di citta’ metropolitane e enti di area vasta, che dovra’ passare a Stato e Regioni. Su queste richieste, riconosciute come fondate dal Governo, si avvieranno da domani confronti in sede tecnica con l’obiettivo di giungere a soluzioni condivise da adottare con un decreto per gli enti locali. Per cio’ che riguarda le citta’ metropolitane abbiamo posto la esigenza di rendere meno oneroso l’impatto del taglio di risorse, in particolare per le citta’ di Firenze, Roma e Napoli. E anche se ancora non e’ stata individuata una soluzione, non rinunciamo a ricercarla’’. E’ quanto ha dichiarato il Presidente della Associazione dei Comuni Italiani (Anci). “Da domani saranno attivati tavoli tecnici tra Comuni e governo: l’obiettivo è di chiuderli positivamente entro una settimana per poter inserire le soluzioni individuate in un decreto enti locali che, probabilmente, sarà lo stesso che assume l’accordo tra Stato e Regioni sulla sanità”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, riferendo alla stampa dell’incontro che una delegazione di sindaci metropolitani ha avuto oggi pomeriggio al ministero dell’Economia. Il presidente dell’Anci ha ricordato che “il confronto ha riguardato: la ricostituzione del fondo perequativo per compensare i Comuni penalizzati nel gettito dal passaggio dall’Imu alla Tasi; l´Imu agricola, con meccanismi di compensazione per i Comuni, soprattutto piccoli e medi che hanno vasti territori agricoli; ed ancora la necessità di avere una maggiore flessibilità sulla gestione del sistema di contabilità”. “Su questo ultimo punto l’Anci ha richiesto - spiega il leader dei sindaci - di usare gli avanzi di bilancio o i proventi delle dismissioni immobiliari anche per la parte corrente, e non solo per l’abbattimento in conto capitale”. Altri temi affrontati nell’incontro a via Xx settembre, quelli “della rivisitazione dei mutui, della rimodulazione delle sanzioni per le città metropolitane eredi delle vecchie Province che hanno sforato il patto di stabilità e naturalmente il taglio a carico delle città metropolitane”, di cui i sindaci avevano discusso in mattinata in Anci nel corso di una riunione del coordinamento degli enti metropolitani. "Ciascuna di queste questioni è stata giudicata dal governo fondata - ha osservato Fassino - ed è plausibile che le soluzioni che verranno trovate verranno inserite in un decreto legge sugli enti locali che potrà assumere al suo interno anche l´intesa tra Regioni e governo sulla Sanità". In ogni caso, ha puntualizzato il sindaco di Torino, "il confronto al ministero dell´Economia è stato sereno e di merito e da domani e per una settimana verranno analizzate nel dettaglio tutte le possibili soluzioni".  
   
   
LA DIA, LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA, ENTRERÀ PRESTO ALL’INTERNO DELL’OSSERVATORIO REGIONALE PER LA LEGALITÀ: UN CONTRIBUTO SIGNIFICATIVO ALL’AZIONE INTRAPRESA DALLA REGIONE LAZIO PER AFFERMARE LA CULTURA DELLA LEGALITÀ E LA LOTTA AD OGNI FORMA DI MAFIA SUL TERRITORIO  
 
Roma, 20 aprile 2015 - L’osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione potrà contare al suo interno anche su un rappresentante della Dia, la Direzione Investigativa Antimafia. Il percorso, che è stato avviato, passerà ora all’esame del Consiglio regionale. Va avanti l’azione di trasparenza. Tante e diverse le azioni già intraprese in questo senso dalla Regione: dal “Patto per la legalità” con gli imprenditori, che chiude le porte alle aziende colluse con la criminalità al controllo su appalti e spesa pubblica, con l’ausilio dell’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione. “Poter contare sulla presenza della Direzione Investigativa Antimafia all’interno dell’Osservatorio regionale è per noi motivo di orgoglio perché parliamo di una struttura di eccellenza investigativa nella lotta alle mafie, sia nel Lazio che nel territorio nazionale – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: può certamente offrire un contributo significativo all’azione che abbiamo intrapreso per affermare la cultura della legalità e la lotta ad ogni forma di mafia sul nostro territorio”. “Con la presentazione del rapporto ‘Le Mafie nel Lazio’ abbiamo descritto la pervasività delle organizzazioni criminali nella nostra regione e la necessità di accelerare nell’azione di contrasto che non può essere affidata solo alla meritoria e straordinaria opera della Magistratura e delle Forze di Polizia”- è il commento di il presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi.  
   
   
LOMBARDIA. DEF: I NUMERI SONO IMPIETOSI, PRESSIONE FISCALE AL 44,1  
 
Milano, 20 aprile 2015 - "Se uno legge il Def e fa finta di non sapere come vanno le cose sembra attendibile, ma i numeri sono impietosi e infatti la pressione fiscale apparente, cioè quella calcolata solo su chi le tasse le paga, è passata dal già esagerato 43,5% del 2014 al 44,1% del 2015 senza considerare l´imminente fuoco di fila di aumenti che i Comuni stanno predisponendo per far quadrare i conti. Insomma dal Governo Renzi le solite chiacchiere da bar". Così l´Assessore all´Economia, Bilancio e Semplificazione della Regione Lombardia e Coordinatore degli assessori finanziari in Conferenza Regioni, Massimo Garavaglia, in una nota rafforza quanto rilevato dai tecnici del servizio bilancio di Camera e Senato in un dossier sul Def e le possibili criticità del programma economico del governo Renzi. "Il tesoretto sbandierato dal premier è un super-bufala", attacca Garavaglia e spiega: "E´ come se io avessi uno scoperto in banca di 10mila con un fido 3mila. La banca mi dice che mi alza il fido a 5mila ma poi mi chiede di rientrare subito. Domanda: posso spendere quei 2mila euro di differenza?. Ecco, questo è il tesoretto di Renzi, una super-bufala". "Purtroppo - rileva l´assessore lombardo - nella comunicazione di oggi c´è poca attenzione e c´è anche chi crede a queste sparate". "E´ tutto abbastanza ridicolo. I 16,1 miliardi di euro per evitare le clausole di salvaguardia per il 2016 e quindi l´aumento dell´Iva (anche di quella sui beni primari oggi al 10%) e delle accise su benzina e gasolio vanno trovati. I tagli agli enti locali sono stati fatti (in totale circa 9 miliardi e già così andranno in dissesto molti di enti locali) e funzionano in virtù del trattenimento alla fonte delle risorse, mentre la parte relativa ai ministeri è sostanzialmente pari a zero. I ministeri hanno (solo teoricamente) tagliato la propria spesa primaria dell´1,2% contro il vero 4,9% delle Regioni, 9,7% delle Province e 2% dei Comuni. Ricordo che l´obiettivo dichiarato dal Renzi era 3% per tutti... Solo pensare a ulteriori tagli agli enti locali non è solo irragionevole ma matematicamente impossibile. Ma siccome si vota per le regionali - conclude l´assessore - vale tutto".  
   
   
UE: FVG, APPROVATO DDL PER GESTIONE POR-FESR 2014-20  
 
Udine, 20 aprile 2015 - La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, ha approvato il disegno di legge (ddl) con le disposizioni di attuazione del Programma operativo regionale (Por) per l´obiettivo "Investimenti in favore della crescita e dell´occupazione" 2014-2020", cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr). La proposta di legge, come ha spiegato l´assessore, costituisce un elemento cardine del sistema di gestione e controllo per garantire il tempestivo avvio e il corretto utilizzo delle risorse del Por Fesr 2014-2020. Obiettivo del ddl è arrivare a una gestione unitaria, coordinata e informatizzata con uno snellimento delle procedure, attraverso la costituzione di un fondo fuori bilancio, in modo da ridurre i tempi di pagamento dei beneficiari rispettando così gli standard posti a livello europeo. Viene anche mantenuta la possibilità di una gestione speciale dei progetti attraverso la creazione, con anticipazioni regionali, di un parco progetti ammissibile al Programma, sia in fase iniziale che nella fase di attuazione. È inoltre prevista una standardizzazione delle procedure di appalto. Il negoziato sul Por non si è ancora concluso, ha spiegato Bolzonello, e tuttavia l´Amministrazione regionale intende predisporre tutti gli atti necessari affinché, una volta approvato il programma, possano tempestivamente essere attivati i bandi.  
   
   
ACCORDO RAGGIUNTO, È NATO IL ‘CONTRATTO MILANO’ “  
 
Milano, 20 aprile 2015 – Amministrazione e organizzazioni sindacali hanno firmato l’accordo per il contratto decentrato dei vigili. L’intesa è costruita sul riconoscimento delle funzioni specifiche della Polizia Locale, articolando la valorizzazione di responsabilità e merito in stretta singergia con gli obiettivi dell’amministrazione. Chiuso anche l’accordo per gli straordinari che verranno effettuati da tutti i dipendenti comunali durante i sei mesi di ‘Expo’. “Abbiamo chiuso una trattativa lunga e delicata e abbiamo dato vita a un nuovo accordo che, per le sue caratteristiche, possiamo chiamare ‘Contratto Milano’ - afferma l’assessora al Personale Chiara Bisconti - . Abbiamo sempre puntato a un accordo che fosse di soddisfazione per tutti, che seguisse un percorso condiviso, e che valorizzasse le specificità dei vigili di Milano, ci siamo riusciti. Articoliamo il salario accessorio con voci anche nuove per assicurare il miglior funzionamento del corpo. Per la prima volta – continua Bisconti - introduciamo strumenti di attenzione per chi ha dei figli, inserendo nuove facilitazioni su turni e orari. Per quanto riguarda gli straordinari durante Expo e che riguardano tutti i dipendenti, abbiamo destinato una somma di 5,5 milioni di euro che verranno corrisposti in base alle ore che ciascuna e ciascuno metteranno a disposizione e che quindi verranno corrisposti nelle buste paga successive” conclude l’assessora.  
   
   
SU PORTALE LAVORO GRADUATORIE "ABRUZZO INCLUSIVO"  
 
L´aquila, 20 aprile 2015 - Sul portale lavoro della Regione Abruzzo ( www.Regione.abruzzo.it/fil/ ), nella sezione dedicata alle notizie dalla direzione, è stata pubblicata la graduatoria dell´avviso pubblico "Abruzzo Inclusivo", pubblicato sul Bura il 21 gennaio scorso. Degli undici progetti pervenuti, la commissione ne ha ammessi a finanziamento otto per un totale di risorse impiegate pari a 3,2 milioni di euro. Finanziato con il Fondo sociale europeo, "Abruzzo Inclusivo" vuole essere, nelle intenzioni dell´assessore alle Politiche sociali Marinella Sclocco, "occasione per promuovere azioni per migliorare le condizioni di occupabilità di quei soggetti minacciati da forme di emarginazione in un momento di particolare crisi economica e sociale". In base alla risultanze del Nucleo di valutazione sono stati ammessi a finanziamento i seguenti progetti: associazione temporanea di scopo (Ats) capofila ente d´ambito sociale di Pescara (400 mila euro); Ats capofila ente d´ambito sociale di Montesilvano (399 mila euro); Ats capofila ente d´ambito sociale di Teramo (399.475,00 euro); Ats capofila ente d´ambito sociale Costa Sud (400 mila euro); Ats capofila ente d´ambito sociale di Francavilla (400 mila euro); Ats capofila ente d´ambito sociale di Chieti (302.780,00 euro); Ats capofila ente d´ambito sociale Sangro (400 mila euro) e Ats capofila ente d´ambito sociale di Vasto (400 mila euro). L´avviso pubblico "Abruzzo Inclusivo" era stato modificato nella sua prima formulazione "con un incremento delle risorse a disposizione e con l´eliminazione di alcune criticità che, di fatto, lo rendevano inapplicabile". Nello specifico, l´avviso pubblico si articolava in due linee di intervento: sportello di contrasto alla povertà e all´esclusione sociale, linea finanziata per un milione di euro, con l´elaborazione di un progetto individuale di inserimento al lavoro; e azione inclusiva attiva, finanziata per il restante 2,2 milioni di euro, che prevede un vero e proprio tirocinio del beneficiario presso un´azienda con la possibilità di erogazione di un vaucher di servizio.  
   
   
BOLZANO: POLIZIA BILINGUE, QUOTA PER L´ALTO ADIGE INNALZATA A 10 POSTI  
 
Bolzano, 20 aprile 2015 - Tramite una lettera del Ministro dell´Interno, Angelino Alfano, il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha appreso che i posti riservati nell´ultimo concorso agli agenti in possesso del patentino di bilinguismo sono passati da 2 a 10. "Un importante passo in avanti – spiega Kompatscher – verso una polizia ancora più bilingue". Il bando nel quale era stata riservata una quota specifica per l´Alto Adige di 2 posti, alla luce della necessità di garantire una diffusione sempre maggiore del bilinguismo tra le forze di polizia, era quello indetto nel marzo del 2014. "Nei mesi scorsi - spiega il presidente Arno Kompatscher - avevo preso contatto con Alfano, chiedendo un incremento delle assegnazioni di personale bilingue sul territorio locale tramite un aumento delle specifiche quote di riserva previste nei concorsi". Oggi (16 aprile) è arrivata la risposta da parte dello stesso Ministro dell´Interno, il quale in una lettera annuncia che "è stato autorizzato lo scorrimento delle graduatorie consentendo, in via eccezionale, di avviare al corso ben 10 allievi in possesso dell´attestato di bilinguismo che saranno assegnati ai vari uffici e reparti della Provincia di Bolzano nel prossimo mese di maggio". Soddisfatto del successo ottenuto il presidente altoatesino Arno Kompatscher: "Si tratta di un importante passo in avanti verso una polizia ancora più bilingue - sottolinea - capace di rispettare alla lettera il diritto sancito dallo Statuto di autonomia di utilizzare la propria lingua madre non solo nei rapporti con la pubblica amministrazione, ma anche nei rapporti con le autorità militari. Mi auguro che questo risultato possa servire come stimolo anche per altri settori che affrontano problemi di carenza di personale bilingue come, ad esempio, le poste e le ferrovie".  
   
   
IMMIGRAZIONE:FVG, OK 12 PROGETTI ACCOGLIENZA DIFFUSA  
 
Udine, 21 aprile 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Solidarietà, Gianni Torrenti, ha approvato il 17 aprile 12 progetti proposti dagli Enti locali per favorire l´integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati, per un importo complessivo di 122.200 euro. Questi progetti sono stati previsti nel "Programma stralcio immigrazione 2015", approvato per utilizzare le risorse inserite nel Fondo per gli interventi in materia di immigrazione. L´azione prevede l´erogazione di contributi agli Enti locali, in forma singola o associata, per progetti che promuovono l´inserimento di persone richiedenti o titolari di protezione internazionale, con l´obiettivo di potenziare la capacità di accoglienza diffusa sul territorio del Friuli Venezia Giulia, con attività che coniugano esperienze socialmente utili a esperienze formative, coinvolgendo il privato sociale. Questi i progetti approvati, con il Comune capofila proponente, gli eventuali Comuni partner (fra parentesi), il numero di immigrati coinvolti e l´importo assegnato: Cormons, 15, 7.000 euro; Duino Aurisina, 18, 7.000; Magnano in Riviera, 23, 15.000; Monrupino,10, 5.200; Montereale Valcellina, 10, 7.000; Palmanova (Bagnaria Arsa, Torviscosa), 47, 15.000; Pulfero, 15, 7.000; San Vito al Torre (Bicinicco), 26, 15.000; Savogna d´Isonzo, 20, 7.000; Tarcento, 21, 15.000; Venzone, 25, 15.000; Verzegnis, 15, 7.000.  
   
   
IMMIGRAZIONE: REGIONE BASILICATA IN PRIMA FILA NELLE POLITICHE DELL’ACCOGLIENZA  
 
Potenza, 20 aprile 2015 - La Regione Basilicata diventa modello da seguire nelle politiche di accoglienza, e dopo l’esperienza della Task force regionale per l’immigrazione - che ha operato da giugno a settembre predisponendo con amministrazioni comunali, associazioni di volontariato e parti sociali un piano di accoglienza che ha dato riscontri positivi - decide di “non disperdere l’esperienza acquisita ” e di strutturare ulteriormente il modello organizzativo in materia. L’esecutivo lucano ha infatti da poco approvato una delibera per la costituzione, presso il Dipartimento della giunta, dell’Organismo di coordinamento della Regione Basilicata in materia di immigrati e rifugiati politici: il nuovo soggetto sarà costituito dai dirigenti generali dei Dipartimenti regionali ed allargato ai rappresentanti dei Comuni lucani maggiormente interessati dal fenomeno dell’immigrazione, ma anche di Prefettura, Anci, Upi, Fondazione “Città della Pace”, parti sociali e organizzazioni di volontariato. Il coordinatore - su delega della Presidenza della giunta regionale - è Pietro Simonetti, già presidente della task force regionale per l’immigrazione. I compiti dell’organismo - che durerà fin quando non verrà definita una nuova normativa in materia di migranti - vanno ben oltre quelli già esplicati dalla task force. Le funzioni indicate sono le seguenti: gestione dell’accoglienza e dell’inserimento sociale dei migranti e dei rifugiati presso le comunità locali; supporto all’inserimento lavorativo sia stagionale che duraturo attraverso l’implementazione delle liste di prenotazione, in accordo con i centri per l’impiego; sistemi di incentivi in favore dei datori di lavoro che utilizzano il lavoro regolare in agricoltura; assistenza specifica in favore di categorie di cittadini stranieri particolarmente vulnerabili quali minori, disabili, anziani, donne in stato di gravidanza, minori e cittadini che abbiano subito torture e violenza; formazione di mediatori culturali qualificati; individuazione di strutture di proprietà regionale utilizzabili, previa predisposizione di progetti di riqualificazione da candidare alla provvidenza europea, ai fini dell’accoglienza e dell’ospitalità. “Il nuovo organismo - ha spiegato il coordinatore Pietro Simonetti - avrà compiti e funzioni ulteriori e più ampi rispetto alla task force regionale, che già aveva dato risultati soddisfacenti. Basti pensare a quelli ottenuti con la lotta al lavoro nero, che negli scorsi anni aveva coinvolto soprattutto i lavoratori migranti stagionali: solo otto lavoratori irregolari, ricordiamo, sono stati individuati tra 200 stagionali impiegati in 30 imprese. L’organismo di coordinamento della Regione Basilicata in materia di immigrati e rifugiati politici si occuperà della questione ad ampio raggio. In Basilicata ci sono circa 45 mila migranti, che provengono per la maggior parte dall’Est europeo e dall’Africa, e che sono impiegati prevalentemente nei lavori di cura (circa 20 mila), nel settore agricolo e nell’edilizia. Circa mille invece sono i richiedenti asilo. Tra i nostri obiettivi - ha evidenziato Simonetti - c’è quello di favorire l’ospitalità dei migranti e dei richiedenti asilo in abitazioni nei centri storici dei comuni lucani, attraverso accordi fra le amministrazioni ed i proprietari”. Il nuovo organismo ha già iniziato a lavorare in vista dell’arrivo, tra luglio e agosto, dei migranti impegnati nelle campagne di raccolta stagionali (in primis quella del pomodoro che interessa l’area dell’Alto Bradano lucano). “Con la task force - ha sottolineato il coordinatore Simonetti - abbiamo avuto riscontri positivi nei campi gestiti dalla Croce Rossa nei comuni dell’area. Il nostro intento è quello di ottenere risultati ancora migliori coinvolgendo anche l’area metapontina. Per quanto riguarda l’ex Centro di identificazione e di espulsione di Palazzo San Gervasio, attualmente in fase di ristrutturazione, il presidente Pittella ha chiesto al governo nazionale che non venga utilizzato più come Cie. Il nostro intento è quello di trasformarlo in Centro di prima accoglienza per uso plurimo, dotato di 180 posti letto, sia per i richiedenti asilo che per gli stagionali”.  
   
   
EMERGENZA PROFUGHI: "IL TRENTINO LAVORA DENTRO LE REGOLE"  
 
Trento, 20 aprile 2015 - In relazione all´emergenza profughi e alle polemiche scaturite in questi giorni rispetto ai nuovi arrivi in Trentino, il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e l´assessora Donata Borgonovo Re precisano quanto segue. "Il Trentino è un paese civile, abitato da persone civili, che rispettano le regole e che lavorano dentro le regole varate dallo Stato, in uno spirito di accoglienza, che ha sempre contraddistinto questa terra. Negli ultimi 20 anni, diversi governi, di diverso colore politico, si sono succeduti alla guida del nostro Paese, adottando vari provvedimenti in relazione alla gestione delle emergenze legate al fenomeno dell´immigrazione. Le normative a cui oggi facciamo riferimento, comprese le disposizioni relative ai costi per sostenere la gestione dei profughi sul territorio nazionale, non sono di recente adozione, ma riferite a governi sostenuti da forze politiche che oggi le contestano. Il Trentino, per quanto gli sarà possibile, continuerà ad impegnarsi per l´accoglienza, nel rispetto delle leggi, auspicando che l´Italia non venga lasciata sola nella gestione di questi fenomeni e che possano essere messe a punto politiche di cooperazione internazionale che affrontino alla radice il problema".  
   
   
PROFUGHI, IL DOLORE DEI NUOVI ARRIVATI IN TRENTINO  
 
Trento, 20 aprile 2015 - Sono sfuggiti alla morte nel Mediterraneo ma hanno visto il mare inghiottire i loro affetti. Sono arrivati in Trentino praticamente senza nulla, se non il dolore che li accompagnerà a lungo o, più probabilmente, per tutta la vita. I quaranta profughi giunti ieri al Campo della Protezione civile di Marco di Rovereto viaggiavano fianco a fianco con i migranti che hanno perso la vita nella più recente tragedia dei cosiddetti “viaggi della speranza”. Lunedì – lo ricordiamo – il capovolgimento di una barca a due piani a circa centoventi chilometri a sud di Lampedusa. Centoquarantacinque persone sono state salvate e otto corpi sono stati recuperati, ma altre quattrocento persone sarebbero disperse. Nelle parole dei sopravvissuti accolti a Marco il toccante racconto della tragedia in mare, su una barca priva di mezzi di orientamento (condotta da un comandante improvvisato addestrato dai trafficanti) che accoglieva circa settecento persone, oltre il doppio della capienza consentita. Il dramma si è consumato in pochi secondi: l´acqua imbarcata e il sovraffollamento (numerosi profughi, fra i quali molte donne, viaggiavano anche nel vano motore) hanno fatto capovolgere lo scafo. In acqua, le tante donne e i tanti bambini a bordo, mogli, figli, hanno perso la vita davanti agli occhi dei loro congiunti. Ma la loro sofferenza era cominciata già in Libia, dove i trafficanti e le milizie avevano rinchiuso i migranti in un magazzino lasciandoli senza cibo; chi si rifiutava di entrare veniva freddato dai proiettili degli aguzzini. Un soggiorno infernale che ha preceduto un viaggio di morte al prezzo di mille dollari a persona e partenza di notte, navigando a vista. In base alle testimonianze raccolte sinora, sono un centinaio i nominativi delle persone morte in mare raccolti fra i profughi accolti a Marco. Questi nomi verranno trasmessi all´Oim, l´Organizzazione internazionale delle migrazioni, che avrà a sua volta il compito di comunicarli ai famigliari rimasti in patria, che chiedono con apprensione notizie dei loro cari. Intanto gli operatori presenti per il Cinformi e per la Protezione Civile a Marco (medici e psicologi volontari della Croce Rossa e degli Psicologi per i Popoli e operatori di Astalli, Punto d´Approdo e cooperativa Mircoop) stanno offrendo sostegno e calore umano a chi ha assistito alla distruzione della propria famiglia. Di fronte alla terribile esperienza provata da questi migranti, l´assessora provinciale alla Salute e Solidarietà sociale sottolinea l´importanza di creare le condizioni per un positivo clima di accoglienza. “Sono persone – afferma l´assessora – che hanno vissuto una tragedia di vaste proporzioni. Si sono salvate dalle acque del Mediterraneo ma molte di loro in mare hanno perso famigliari, amici e compagni di viaggio. Sono, peraltro, migranti che già presentavano, ancor prima di partire, una particolare fragilità: hanno subito guerre, violenze e persecuzioni; poi hanno vissuto il distacco dal loro Paese di origine e quindi la partenza forzata dalla Libia. In mare hanno visto la morte in faccia e sono arrivati qui fra l´altro senza scarpe e con i soli vestiti che avevano addosso ma, soprattutto, senza più la forza anche solo di accennare un sorriso. Mai come in questo caso dobbiamo garantire loro non solo la massima protezione, ma cercare anche di creare le condizioni per una permanenza il più serena possibile nella nostra comunità. La rete dell´accoglienza in queste ore è fortemente impegnata, fra l´altro, nel cercare di ricostruire le loro relazioni familiari. Un´operazione che in alcuni casi si rivela straziante di fronte all´accertamento della scomparsa in mare di persone care. E´ quindi fondamentale, soprattutto in questa fase e comunque la si pensi sull´accoglienza, mettere da parte ogni polemica e comprendere la situazione che i profughi stanno attraversando. Ciò nella consapevolezza che l´impegno delle istituzioni e del terzo settore, ma più in generale dell´intera comunità, anche se non potrà restituire a questi migranti gli affetti perduti potrà comunque accoglierli innanzitutto – prima ancora che come profughi – come persone e manifestare un unanime rispetto per il loro vissuto, le loro speranze e il loro dolore.”  
   
   
MARONI: IMMIGRAZIONE, DA NOI STOP A NUOVI CLANDESTINI  
 
Milano, 20 aprile 2015 - "Il Governo non ha convolto la Regione sull´emergenza profughi. Assistiamo all´invio di clandestini decisi dal ministero dell´Interno con una telefonata al prefetto. Non si può gestire un´emergenza in questo modo. Per questo, ribadisco: noi non daremo assistenza finché non ci chiama Roma e non ci chiede se siamo disponibili, quanti posti abbiamo e soprattutto fino a quando non ci dice quanti soldi ci dà". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla diretta streaming del quotidiano online ´Affaritaliani´.  
   
   
IMMIGRAZIONE: PROTEZIONE CIVILE ALLESTISCE TENDE A UDINE  
 
Trieste, 20 aprile 2015 - Con il coordinamento della Protezione civile regionale e la collaborazione di numerosi gruppi comunali di volontari, è stato completato il 19 aprile, nell´ex caserma Cavarzerani in via Cividale a Udine, l´allestimento di una tendopoli in grado di ospitare 80 richiedenti asilo. Dopo un sopralluogo eseguito ieri, sono state montate 10 tende in un capannone della ex caserma grazie all´impegno di 48 volontari dei gruppi comunali di Udine, Basiliano, Campoformido, Martignacco, Mortegliano, Pasian di Prato, Lestizza, Tavagnacco, Pozzuolo del Friuli e Cividale, assieme alla sezione di Cividale dell´Associazione nazionale Alpini. Sul posto era presente per il coordinamento un funzionario della Protezione civile regionale, con il sindaco di Udine Furio Honsell, il prefetto di Udine Delfina Raimondo e il direttore regionale della stessa Protezione civile Luciano Sulli. La tendopoli è stata fornita di tutti i servizi (illuminazione, servizi igienici, allacciamenti idrici e fognari), rendendo funzionale la struttura. La gestione sarà affidata ai volontari della Protezione civile coadiuvati dai volontari dell´Associazione nazionale Carabinieri, che garantiranno 24 ore al giorno il servizio di controllo dell´area e delle attrezzature, con il supporto della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Il rifornimento idrico sarà invece garantito dai Vigili del Fuoco.  
   
   
MIGRANTI: FVG, IMPENSABILE UTILIZZO NAVI CROCE ROSSA  
 
Trieste, 20 aprile 2015 - "Impensabile ospitare i migranti su presunte grandi navi ospedale in attesa di riconoscerne lo status di richiedenti asilo per poi accogliere a terra gli aventi diritto e riportare gli altri, in maniera non ben precisata in assenza di convenzioni internazionali, nei rispettivi Paesi e porti di provenienza". Ne è convinto l´assessore alla Solidarietà del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, che boccia così l´ipotesi lanciata dal leghista Matteo Salvini. "La commissione territoriale - spiega ancora Torrenti - dovrebbe salire sulle navi per operare i riconoscimenti che, in media, necessitano di un´ora a persona dopo i primi esami effettuati da parte dei Servizi e della Polizia. Utilizzando a questo scopo anche una quarantina di mediatori linguistici - aggiunge l´assessore - un semplice calcolo basato su mille persone, il 60 per cento delle quali normalmente è nelle condizioni di ricevere asilo, ci porta ad una media di 130 giornate di controlli per ogni barcone...". Soffermandosi sulla situazione in Friuli Venezia Giulia, Torrenti evidenzia un rapporto residenti-profughi inferiore rispetto alle regioni del Sud Italia ma forse superiore a quello delle altre regioni del Nord. "Abbiamo chiesto al Ministero un confronto riferito agli arrivi da terra - sottolinea l´assessore - in quanto sono notevolmente aumentati. Fino a dicembre eravamo sotto i parametri, adesso li abbiamo superati".  
   
   
SICUREZZA FVG: SERRACCHIANI SCRIVE AD ALFANO SU CONTROLLO CONFINE  
 
Trieste, 20 aprile 2015 - Il rafforzamento della sorveglianza in occasione dell´Expo, con il conseguente trasferimento a Milano e in Lombardia di forze di polizia dislocate in Friuli Venezia Giulia, rischia di sguarnire il confine nord-orientale in un momento delicato e complesso a causa dei flussi migratori regolari, irregolari e di rifugiati. Occorre dunque un´immediata e concreta risposta da parte del Governo. A esprimere la sua "forte preoccupazione" per questo problema che coinvolge la sicurezza, e a chiedere un intervento del Governo, è la presidente della Regione, Debora Serracchiani, in una lettera inviata al ministro dell´Interno Angelino Alfano. La preoccupazione dell´Amministrazione regionale, scrive la presidente, è "condivisa dagli Enti locali, dalle Organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e dal procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Udine, il quale ha già effettuato un sopralluogo presso la sede della Polizia di Frontiera di Tarvisio, ridotta di un terzo con la partenza di un primo contingente di 14 agenti con direzione aeroporto di Bergamo". "Apprendiamo - aggiunge la presidente nella lettera - che il totale degli agenti da trasferire temporaneamente in Lombardia dimezzerà di fatto l´intero comparto della Polizia di Frontiera sul confini italo-austriaci e italo-sloveni. Non solo, sono previsti anche trasferimenti di agenti impiegati localmente dalla Polizia Ferroviaria e dai Carabinieri". La presidente Serracchiani avverte che l´emergenza aumenterà con la buona stagione, e per affrontarla sarà dunque necessario un riequilibrio dei trasferimenti e una rapida definizione dei protocolli di collaborazione tra le polizie di Italia, Austria e Slovenia, con la conseguente costituzione di pattuglie miste a presidio dei confini. Nel riconfermare la "forte preoccupazione, mia e della popolazione, in merito agli sviluppi della situazione", Debora Serracchiani chiede un´immediata e concreta risposta da parte del Governo, ricordando che "il Friuli Venezia Giulia è di fatto una porta d´ingresso terrestre all´Italia come lo è il mare per il Sud".  
   
   
BOLZANO, FAMIGLIE PIÙ FORTI: PRIMO FOCUS SU SEPARAZIONE E DIVORZIO  
 
Bolzano, 20 aprile 2015 - Come sostenere meglio le famiglie alle prese con separazione o divorzio? Specifiche misure sono in elaborazione nel quadro del progetto "Famiglie più forti" ad opera di un gruppo di lavoro trasversale guidato dall´Assessorato provinciale alla famiglia. "L´obiettivo è garantire un sostegno rapido in caso di bisogno e soprattutto tutelare al meglio i figli", sottolinea l´assessora Waltraud Deeg. Situazioni di separazione e divorzio sono all´ordine del giorno anche in Alto Adige e a questa realtà con risvolti traumatici e in particolare sui figli è dedicato l´ambito di azione "Separazione e divorzio" all´interno del progetto "Famiglie più forti". Si tratta di un aspetto prioritario a cui sta lavorando un gruppo trasversale a diversi Dipartimenti, sotto la guida dell´Assessorato provinciale alla famiglia, per elaborare misure specifiche. Si appoggia non solo a rilevazioni scientifiche e studi, ma anche e soprattutto alle esperienze del quotidiano che confluiscono in focus di gruppo. Entro metà maggio è previsto che i diversi gruppi illustrino i problemi, presentino osservazioni e proposte di soluzione. Il primo di questi focus si è svolto a Bolzano, presenti i rappresentanti di tutti i distretti sociali altoatesini, dalla Venosta alla Pusteria, nonchè il Servizio coordinamento per l´integrazione insediato nell´Assessorato all´istruzione in lingua tedesca. Sono state illustrate situazioni problematiche, raccolte informazioni riferite alla pratica, formulate varie proposte. Nelle prossime settimane altri focus approfondiranno gli aspetti relativi alle questioni giuridiche (con i rappresentanti della magistratura), all´istruzione (con istituzioni formative e psicologi della scuola) e all´attività dei consultori. Saranno raccolte anche le esperienze di genitori e nonni coinvolti e di giovani che hanno vissuto questa situazione familiare. I risultati di questi confronti in gruppo saranno elaborati e presentati in autunno. Il progetto "Famiglie più forti" punta, attraverso accompagnamento, consulenza e formazione, al rafforzamento delle capacità educative dei genitori in un percorso di sostegno alla crescita dei figli. Le competenze genitoriali saranno sostenute grazie alla messa in rete di tutti gli attori attivi nell´ambito della famiglia e delle molte offerte esistenti. "Ci concentiramo su tre campi d´azione: l´eta da 0 a 3 anni, la fase della pubertà e le situazioni di separazione e divorzio, alle quali assegnamo priorità", conferma l´assessora Deeg.  
   
   
EXPO 2015: L’ESPOSIZIONE DIVENTA SOCIALE PER ACCOGLIERE OLTRE 200.000 VISITATORI CON DISABILITÀ DAL PORTALE EXPOFACILE.IT ALLE BROCHURE IN BRAILLE, DAI PERCORSI TATTILI PER PERSONE NON VEDENTI AL LINGUAGGIO DEI SEGNI: TUTTI I PROGETTI E LE INIZIATIVE REALIZZATE DA ISTITUZIONI, ENTI E ASSOCIAZIONI.  
 
 Milano, 20 aprile 2015 – Expo sì, ma sociale. Un mese e mezzo fa, durante il dibattito conclusivo del 4° Forum delle Politiche sociali alla Cascina Cuccagna, in molti avevano dichiarato il proprio impegno affinché quel proposito non rimanesse solamente una buona intenzione. Oggi, a due settimane dall’inizio dell’Esposizione universale, l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino e il Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, hanno spiegato come dalle buone intenzioni si sia passati ai fatti e hanno illustrato le iniziative di tipo sociale che caratterizzeranno i sei mesi di manifestazione e lasceranno alla città un patrimonio di esperienze da far crescere. Numerosi gli ambiti in cui sono stati sviluppati i principali interventi: accessibilità della città e del sito espositivo, formazione degli operatori commerciali e del turismo, progetti per persone con disabilità sensoriale, campagne informative per la prevenzione e la salute, politiche per l’alimentazione, iniziative per socialità, corsi di italiano e lavoro per persone con svantaggio sociale. “Sono tante le iniziative che riguardano Expo 2015 – ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – e che connotano anche da un punto di vista sociale i sei mesi di manifestazione. Oggi abbiamo ribadito la necessità che l’Esposizione universale sia un evento realmente accessibile a tutti e che tutti, milanesi e visitatori, possano viverlo in condizioni di reale parità a cominciare dalla completa accessibilità al sito espositivo. Expo è per Milano una grande occasione per sviluppare quanto è stato fatto finora, mettendo in evidenza quello che c’è già e che la nostra città può offrire in termini di accoglienza in condizione di pari opportunità. Ma Expo è anche la grande opportunità per avere in eredità un patrimonio di esperienze da far vivere anche dopo la fine della manifestazione e per sostenere il cambiamento culturale che questa Amministrazione sta portando avanti insieme alle associazioni, alle persone con disabilità e alle loro famiglie”. “L’esposizione Universale di Milano ha una forte vocazione sociale a partire dal tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita che pone all’attenzione del mondo la sfida di come garantire sufficiente cibo sano per tutti - ha dichiarato Giuseppe Sala, Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 - . Paesi, Organizzazioni della Società Civile e imprese, da punti di vista diversi, si confronteranno e proporranno le loro visioni dell´argomento e condivideranno possibili soluzioni. Non solo, per sottolineare maggiormente la mission sociale di Expo Milano 2015, grande rilevanza è stata data alla Società Civile. Sarà, infatti, rappresentata all’Esposizione Universale da Cascina Triulza e da altri padiglioni ‘sociali´ che, con installazioni proprie, valorizzeranno il loro contributo sul tema. Inoltre, un’altra dimensione sociale di Expo Milano 2015 è legata all’organizzazione, alle sue esternalità positive in termini di mantenimento e crescita della forza lavoro, e nella gestione del sito espositivo in una logica di diversity management, in modo da renderlo accogliente e fruibile dalle persone con disabilità o con esigenze particolari”. "Con questa Amministrazione - sottolinea l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran -. Abbiamo avviato il cambiamento di una città progettata in anni in cui l´accessibilità non era un tema prioritario. In occasione di Expo, grazie al lavoro del tavolo interassessorile ´Task Force Accessibilità´, abbiamo cercato di comprendere i reali bisogni delle persone con disabilità. Stiamo lavorando per facilitare sempre di più l’accesso a bus e metropolitane e stiamo realizzando zone 30 in grado di garantire la tutela delle utenze deboli”. Accessibilità Expo Milano 2015 Ad Expo parteciperanno milioni di persone, tra cui almeno 200.000 tra persone con disabilità e con ridotta mobilità. Oltre a visitare il sito espositivo si fermeranno in città per visitare i suoi luoghi storico-artistici e avranno la necessità di accedere ai servizi di ospitalità e tempo libero, pubblici e privati. Al fine di offrire un’accoglienza adeguata anche a questi visitatori, il Comune, in collaborazione con Regione Lombardia, Asl Milano, Areu e Aziende ospedaliere, con il mondo imprenditoriale e con le associazioni che rappresentano il mondo della disabilità, nel 2014 ha costituito una “Task Force per l’accessibilità a Expo 2015” che ha condiviso la progettazione di tutte le iniziative dall´adeguamento dei servizi all´abbattimento delle barriere architettoniche. Dal lavoro della Task Force è nato il portale www.Expofacile.it, (on-line dal 6 marzo scorso) e sono stati individuati una decina di progetti dedicati alla disabilità sensoriale che il Comune, attraverso un bando, ha deciso di finanziare sostenendo le Associazioni per gli ipovedenti e non vedenti e l’Ente Nazionale per la Protezione e l’assistenza dei sordi. Per promuovere la Milano accessibile è stato realizzato anche un video dal titolo "L´accessibilità è inclusione" (https://vimeo.Com/117803675) . Percorsi, progetti e iniziative per persone con disabilità sensoriali. L’amministrazione comunale ha sostenuto la realizzazione di 11 progetti attraverso un bando per l´accessibilità della città e dei servizi e l´abbattimento delle barriere alla comunicazione da avviare con Expo 2015, con la realizzazione di app specifiche, servizi di accompagnamento e interpretariato per le visite guidate in città e al sito espositivo. Sono stati finanziati i seguenti progetti: - “Milano in Segni”, per la realizzazione di visite guidate in Lis aperte alla cittadinanza non udente seguendo un calendario proposto da persone sorde attraverso il Gruppo ricreativo dell’Ens (Ccrens) e il movimento della Terza età. Accessibili alle persone con disabilità sensoriale, ideate e organizzate da persone sorde e con l’utilizzo di persone non udenti formate ad hoc e o l’impiego di guide specializzate affiancate da interpreti Lis (Ente nazionale per la Protezione e l’assistenza dei sordi); - Expo4me - Percorsi accessibili a Expo 2015 per studenti universitari con disabilità sensoriale visiva e uditiva con la programmazione di una o più uscite di gruppo in cu persone con disabilità sensoriale sono guidate attraverso Expo 2015 da accompagnatori qualificati (Aias di Milano); - “In Vista di Expo”, per favorire l’accessibilità e la sicurezza in caso di evacuazione dell’Ostello Olinda da parte dei turisti e dei cittadini con disabilità visiva attraverso la rimozione delle barriere percettive legate alla comunicazione. In particolare saranno realizzati: il miglioramento e aggiornamento del sito web di Olinda per renderlo accessibile ai disabili sensoriali; un App da sviluppare su Iphone, molto usato dai non vedenti, con geolocalizzazione di arrivo in città fino all’Ostello e con collegamenti con i mezzi di trasporto per raggiungere Expo, condotto in collaborazione con Laboratorio Phycolab del Politecnico di Milano (La Fabbrica di Olinda); - “Expo (mini) in 3D”, per migliorare l’inclusione sociale delle persone con disabilità visiva consentendo l’accessibilità delle informazioni e delle comunicazioni spesso fornite attraverso un formato grafico (immagini) come diagrammi, immagini, tabelle, cartine, piantine di ambienti, mappe e percorsi. Con l’utilizzo di una stampante 3D saranno realizzate stampe “tattili” a tre dimensioni in grado di fornire un insieme complesso di informazioni utili alla “lettura” del contenuto dell’immagine a supporto delle persone non vedenti e ipovedenti (Fondazione Don Carlo Gnocchi); - “Musei Expo. L’accessibilità degli spazi dei Musei civici di Milano per le persone con disabilità uditiva”, per garantire alle persone con disabilità uditiva, che sfruttano i residui uditivi e utilizzano protesi acustiche o impianto cocleare, un ambiente con alto comfort acustico, privo di riverbero e di rumore di fondo. Il progetto coinvolgerà la Galleria d’Arte Moderna e il Museo Archeologico (Alfa – Associazione lombarda famiglie audiolesi); - “Museo Bagatti Valsecchi in Lis”, per realizzare la prima video guida in Lis e in Lingua dei Segni internazionale della città di Milano. La video guida sarà realizzata, sia per la parte tecnica sia per la parte interpretativa principalmente da persone sorde cui è giusto sia offerta una opportunità di lavoro in cui esprimere il massimo delle competenze. Attraverso la lettura di un Qrcode o di un barcodeil turista sordo potrà scaricare la video guida sul proprio dispositivo mobile e poter in questo modo selezionare la lingua dei segni: Lis o internazionale. Il filmato sarà diviso per argomenti e sarà sottoposto all’attenzione della Direzione Museale per approvazione. Il team operativo composto da persone sorde, che fa riferimento al Gruppo Multimedia di Ens Milano, si occuperà delle riprese, del montaggio e del supporto tecnico (Ente Nazionale per la Protezione e l’assistenza dei sordi); - “Pass - Piattaforma accessibilità Servizi persone con disabilità sensoriali”, per la realizzazione di un canale informativo per i cittadini con disabilità sensoriali, ma anche per l’intera cittadinanza, con contenuti leggibili e redatti secondo i criteri della scrittura controllata con sottotitolazione, auto descrizione, Lis e ogni altro mezzo utile all’accessibilità culturale a favore delle persone con disabilità sensoriali. (Accaparlante Coop. Sociale a r.L. Onlus); - “Accessibilità e accompagnamento agli eventi culturali in occasione Expo 2015”, per garantire l‘accessibilità di valore e qualità con il rispetto della comunicazione totale utilizzando la sottotitolazione con respeacking (tecnica che sfrutta il riconoscimento del parlato per produrre testi di varia natura, dalla semplice trascrizione, alla resocontazione, ai sottotitoli in tempo reale per le persone sorde) e impiegando come guide turistiche anche le persone con disabilità visiva e uditiva appositamente formate (Associazione Segni e Parole); - “Expo 2015: raccontare il mercato della Cascina Triulza. Si prega di toccare”, per mostrare i risultati del mercato situato all’interno del Padiglione della Società Civile di Expo 2015 rendendolo visitabile grazie a dispositivi per persone non vedenti e ipovedenti tra cui un sistema tattile a terra Lve (Loges – Vet – Evolution) e una cartellonistica tattile posizionati in punti strategici e un plastico all’ingresso del mercato per consentire orientamento e spostamenti in autonomia (Consorzio Light); - “Una brochure anche per me: l’Expo in braille”, per favorire l’accessibilità di turisti e cittadini con disabilità visiva fornendo informazioni in braille (in inglese e in italiano) sulla configurazione del sito Expo, sulle strutture presenti e sulle loro caratteristiche. La brochure sarà realizzata con la collaborazione di personale esperto della sezione Uici di Milano e del personale addetto alla stamperia braille (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti onlus Milano). Expofacile.it. Realizzato dalle associazioni che rappresentano il mondo della disabilità, grazie all’instancabile lavoro di Franco Bomprezzi, è il portale che offre a tutti i visitatori, anche con disabilità, le informazioni necessarie per muoversi in autonomia in città e nel sito espositivo mettendo a disposizione itinerari turistici e schede informative sull’accessibilità di alberghi, ristoranti e musei, sui mezzi di trasporto e sui servizi utili, dai punti di primo intervento ai poliambulatori medici. Il portale è nato grazie all´impegno del Comune di Milano, di Regione Lombardia e delle diverse associazioni (Ledha e Uici che lo hanno realizzato) per rendere Milano più inclusiva, attrattiva e vivibile in condizioni di pari opportunità anche per le persone con disabilità. Il progetto è realizzato in partnership con Unicredit Foundation. Expofacile.it contiene le schede informative sull’accessibilità di un’ottantina di ristoranti e strutture alberghiere, musei, cinema, luoghi di culto e teatri. Le informazioni sull’accessibilità sono state raccolte da operatori qualificati che hanno utilizzato la metodologia di rilevazione certificata “Village for all". Il sito internet offre anche un servizio di back office: chi ha bisogno di ulteriori informazioni può scrivere un messaggio e avere una risposta. Il portale dedica ampio spazio alle informazioni sulla mobilità, fornendo la mappa dell´accessibilità dei mezzi di trasporto e indicando una decina di itinerari turistico-culturali, adatti ai visitatori con disabilità, studiati e individuati grazie al lavoro sinergico degli assessorati ai Lavori Pubblici, Mobilità, Cultura e Turismo: “Da piazza Duomo al Castello Sforzesco”; “La Milano Romana”; “Da piazza Gae Aulenti e via della Moscova”; “Dalla Stazione Centrale al Teatro alla Scala”; “ Piazzale Loreto e piazza Oberdan”; “Da piazza Oberdan a Piazza Duomo”; “ Allo Stadio San Siro”; “In tram per Milano”. Anche il sito espositivo e i padiglioni saranno accessibili alle persone sia con disabilità motoria, sia con disabilità sensoriale, grazie alla presenza di percorsi Lve (Loges - Vet - Evolution) e mappe tattili per gli spostamenti in autonomia delle persone non vedenti e di schermi per le video chat. Agli ingressi del sito sono state predisposte corsie preferenziali di accesso e lungo la strada che corre sul perimetro esterno sarà attivo un servizio di bus navetta gratuito accessibile anche ai visitatori con disabilità. Iniziative di sensibilizzazione e formazione degli operatori. Nel rispetto dei principi contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite, per quanto attiene alla libertà di movimento, all’accessibilità e mobilità di tutte le persone e al diritto di prendere parte su base di uguaglianza con gli altri alla vita culturale e sociale, parallelamente alla realizzazione del portale, sono stati avviati momenti di formazione per operatori pubblici e privati, per fornire loro informazioni adeguate e strumenti per superare eventuali disagi o senso di inadeguatezza e per poter rispondere, con sensibilità, alle esigenze dei turisti con disabilità o con bisogni specifici. In particolare, si sono svolti incontri di sensibilizzazione per gli associati di Confcommercio, per le guide turistiche, per gli operatori dei punti informativi comunali e regionali (Spazio disabilità e Urban Center) e per gli operatori culturali. In programma una possibile integrazione della formazione degli operatori di Atm. È stata infine predisposta la piattaforma e-learning Milanoaccogliente con l’intento di sviluppare una cultura dell’accoglienza, rivolta a operatori e persone interessate all’accoglienza, che offre moduli formativi a distanza, dando l’opportunità di scegliere in base alle proprie specifiche necessità. “Keep Calm And Have Safer Sex”. Campagna Di Prevenzione Hiv/aids - Comune di Milano, Asl Milano, le Associazioni del tavolo Malattie Sessualmente Trasmissibili, la Rete Città Sane Oms, le associazioni del Privato sociale, in collaborazione con le Direzioni Cultura, Turismo e Marketing e Comunicazione realizzano e promuovono, per il semestre di Expo, una campagna di prevenzione Hiv/aids rivolta ai milioni di visitatori e ai cittadini residenti. Al centro della campagna un manifesto con il claim “Keep calm and have safer sex”(Rilassati e fai sesso sicuro) e l’utilizzo di una App per smartphone e tablet, il sito www.Contattosicuro.it con tutte le informazioni utili. Expo Food Policy Pact. Coinvolgere Le Realtà Locali In Un Dibattito Globale - Nell’ambito del percorso internazionale sulla Food Policy e al "Patto di Milano" che il Sindaco Pisapia firmerà con oltre 30 città del mondo, saranno organizzati incontri e seminari con i comuni della Rete Città Sane-oms per far emergere le buone pratiche di promozione della salute attraverso una corretta alimentazione. Il 15 ottobre a Palazzo Marino si svolgerà un incontro internazionale dove saranno presentati i risultati dei lavori sull’alimentazione condotti dal Comune in collaborazione con la Rete Città Sane. Il giorno dopo, 16 ottobre, il Sindaco Giuliano Pisapia firmerà il "Patto di Milano" sul cibo con le città del mondo che hanno aderito al percorso della Food Policy cui anche Milano con la Rete Città Sane O.m.s. Sarà presente coinvolgendo le realtà locali in un dialogo di carattere internazionale. Il 10 ottobre sarà la giornata dedicata al tema della povertà. Presso la Casa dell’Accoglienza “Enzo Jannacci”, lo storico dormitorio di Milano, rinnovato negli ultimi anni con l’aggiunta di servizi e attività finalizzate all’inclusione e il reinserimento sociale, si svolgerà un incontro realizzato con il Terzo Settore cui saranno chiamati a partecipare rappresentanti di enti e istituzioni locali e nazionali per discutere di interventi e politiche contro la povertà. “Women For Expo”. Prevenzione Amica Delle Donne Migranti - Il Comune di Milano, in collaborazione con Fondazione Bracco e Opera San Francesco ha avviato il progetto “Prevenzione amica delle donne migranti a Milano” per favorire la promozione della salute materno-infantile delle cittadine di origine straniera che vivono a Milano. Il progetto affronta una delle fasi cruciali della vita della donna e del bambino, la prima gravidanza, e mette a disposizione di tutte le donne che si presentano presso gli ambulatori di Opera San Francesco un servizio di counseling sia per chi desidera avere un bambino, sia che per chi ha una gravidanza già in corso. L’iniziativa sta dando risultati soddisfacenti sostenendo la cultura della prevenzione, aumentando la consapevolezza delle donne nel valutare i rischi legati alla salute e favorendo l’inclusione sociale. Il progetto è risultato vincitore del concorso We – Women for Expo Padiglione Italia, aggiudicandosi la possibilità di organizzare per il prossimo giugno un evento di presentazione all’interno di Padiglione Italia. “Milan Social Food”. Piazza Del Cannone - Con “Milan Social Food” in piazza del Cannone al Parco Sempione l´Assessorato alle Politiche sociali e Cultura della Salute mette disposizione e promuove uno spazio dedicato al cibo, alla socialità e alle attività ricreative rivolte a tutte le fasce d’età. Sara aperto dall’inizio di giugno alla fine di agosto. Grazie alla realizzazione di una tensostruttura sarà possibile promuovere numerose attività che metteranno in campo diverse esperienze milanesi che intorno al tema dell’alimentazione e del cibo costruiranno un programma di incontri ed eventi gratuiti e aperti a tutti. Borse Lavoro Del Comune Con Amsa Per Expo 2015 - Nel semestre dell’Esposizione universale 40 tirocinanti e 15 persone assunte a da Amsa lavoreranno nei quartieri della città nelle squadre antidegrado, affiancando gli operatori dell’Azienda per i Servizi ambientali nella pulizia di strade, marciapiedi e aiuole e nella raccolta di rifiuti e foglie. Le borse lavoro con Amsa iniziate lo scorso dicembre con il progetto delle squadre antidegrado si sono finora rivelate uno strumento efficace di reinserimento lavorativo. Hanno permesso a persone in carico ai Servizi sociali di uscire da situazioni di difficoltà, rimettendosi in gioco attraverso il lavoro. Expo sarà un’occasione per rafforzare questa esperienza, dando ad alcuni di loro anche la prospettiva di una assunzione. Le squadre antidegrado operano su 13 aree circoscritte della città: Padova; Zoia; Giambellino; Aldini; Mambretti; Sarpi – Canonica; Selinunte e limitrofe; Ortles; Martini e limitrofe; Corvetto; Gratosoglio; Piazza Oberdan – Bastioni di Porta Venezia; Niguarda. “L’italiano Per Expo”. Sportello Informativo Corsi Di Lingua Italiana Presso Il Centro Servizi Expo Il Comune ha realizzato nel Centro Servizi di Expo uno sportello informativo sui corsi di lingua italiana e su altri servizi diversi rivolti ai partecipanti a Expo 2015 (commissari, staff, volontari). Fornirà informazioni sui corsi di lingua italiana, sulle modalità di inserimento scolastico dei minori e sulle pratiche anagrafiche che sarà possibile espletare in maniera semplificata. Al Centro Servizi Partecipanti lavorerà congiuntamente personale della Prefettura, della Questura e dell’Agenzia delle Entrate. I corsi di italiano saranno realizzati anche in alcune sedi nel sito espositivo o nelle sue vicinanze. Le offerte formative delle scuole saranno erogate in modo uniforme e qualificato e prenotabili online tramite il sito www.Milano.italianostranieri.org . Expo 2015 rappresenta inoltre un’occasione per la valorizzazione e la diffusione della lingua italiana e per avvicinare al nostro idioma addetti ai lavori e visitatori. Il Comune effettuerà i seguenti servizi: - informazioni e accompagnamento relativamente alle modalità di inserimento scolastico dei minori, in particolare nel sistema delle scuole private e internazionali e contatto con le stesse, favorendo la realizzazione di protocolli agevolati per l’inserimento; - orientamento rispetto all’offerta formativa di corsi di italiano L2 presenti a Milano e organizzazione di aule corsi all’interno del sito di Expo che prevedranno la rotazione di diverse scuole su un calendario e una offerta formativa condivisa e prenotabile online; - gestione dei servizi online che saranno realizzati tramite piattaforma informatica www.Milano.italianostranieri.org (prenotazione lezioni italiano e tandem linguistico) e implementazione del portale tramite lo sviluppo di un’Area Expo dedicata e di un’area di e-learning in cui sarà disponibile un database qualificato delle risorse di apprendimento dell’italiano L2 reperibili online; - orientamento ai servizi della Pubblica amministrazione; - azioni di comunicazione (eventi, campagne) mirate verso i destinatari al fine di promuovere il servizio proposto; realizzazione di pratiche anagrafiche richieste dagli utenti secondo le modalità semplificate che saranno indicate dall’Amministrazione Comunale; gestione e promozione di un servizio di tandem linguistico che consenta lo scambio di competenze linguistiche tra madrelingua.  
   
   
GRANDE GUERRA: FVG, OK AVVISI PUBBLICI EVENTI E RICERCA  
 
 Udine, 20 aprile 2015 - Sono stati approvati dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Cultura Gianni Torrenti, i due avvisi pubblici Ricerca e Eventi relativi alla legge regionale 11 dell´ottobre 2013 per la Valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Prima Guerra mondiale e interventi per la promozione delle commemorazioni del centenario dell´inizio del conflitto. L´avviso Eventi, per il quale sono stanziati complessivamente 500 mila euro, riguarda la possibilità dell´intervento finanziario della Regione per la realizzazione (da parte di enti pubblici ed enti privati senza fine di lucro , comprese le cooperative) di eventi e manifestazioni, anche transnazionali, aventi carattere espositivo, musicale, teatrale e di spettacolo o divulgativo attinenti ai fatti legati alla Grande Guerra e "finalizzati al rafforzamento di una cultura della pace, della convivenza e alla costruzione di una nuova cittadinanza europea". Per quanto invece concerne l´avviso Ricerca (stanziati 70 mila euro), si intende incentivare il recupero della memoria storica e la ricostruzione di vicende storiche legate a quella guerra, alle sorti dei militari e delle popolazioni coinvolte nel conflitto (in un periodo che va dal 1914 al 1920) attraverso studi, ricerche storiche di base, nonché eventuali iniziative connesse, quali attività editoriali, seminari, conferenze e convegni promossi da enti pubblici, Università, istituti di ricerca e associazioni, anche in collaborazione con istituti scientifici e musei di altri Paesi coinvolti nel conflitto.  
   
   
TRENTO - PROGETTO CO-MANAGER, CONCILIAZIONE VITA-LAVORO  
 
Trento, 20 aprile 2015 - Si è tenuto l’incontro organizzato dal Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile (Cif), per illustrare le caratteristiche e le potenzialità del Registro provinciale Co-manager e per dare ufficialità alla firma di un Protocollo d’intesa che fissa obiettivi e stabilisce ruoli operativi chiari per imprimere al relativo Progetto ulteriore efficacia. Il Registro provinciale Co-manager è un servizio concreto e innovativo in grado di agevolare imprenditrici e professioniste che, per esigenze di gravidanza, maternità o cura dei familiari, scelgono di essere sostituite temporaneamente nel proprio ruolo gestionale. È anche un interessante strumento per creare lavoro flessibile e professionalizzante che prevede la definizione di una nuova figura, quella del Co-manager. I candidati a svolgere questo tipo di supplenza, infatti, possono essere donne e uomini che vantino una solida esperienza lavorativa e che prima di essere iscritti nel Registro superino la selezione di un Gruppo di valutazione appositamente istituito. Il Protocollo per la gestione del Registro Co-manager è stato sottoscritto per la prima volta nel gennaio 2007. L’inizio della sperimentazione risale però al 2010 e ha visto impegnati l’Assessorato provinciale alle pari opportunità, l’Associazione artigiani e Confesercenti del Trentino ai quali, nel 2012, si è affiancata Coldiretti del Trentino. Oggi, con la delibera approvata dalla Giunta provinciale lo scorso 2 marzo, il Progetto viene sostenuto, oltre che dalla Provincia autonoma di Trento (Agenzia del lavoro e Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili), anche dal Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile, il Comitato unitario permanente degli Ordini e dei Collegi professionali, il Coordinamento libere associazioni professionali Trentino-alto Adige/südtirol, le Associazioni datoriali di categoria e la Consigliera di parità. “L´aspetto innovativo di questo nuovo Protocollo - sottolinea Claudia Gasperetti, Coordinatrice del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile - sta nell’aver coinvolto tutte le categorie economiche e gli ordini professionali, al fine di rendere più diffuso e utilizzato questo strumento di conciliazione per le libere professioniste e per le imprenditrici spesso costrette a dover scegliere tra la cura della famiglia e la gestione della propria attività”. In termini pratici, l’Agenzia del lavoro prevede un intervento di finanziamento fino a 25mila euro se l’imprenditrice o la professionista – residente in provincia o la cui azienda abbia sede legale o operativa in Trentino – attinge al Registro Co-manager per la sostituzione. Dal 2012 ad oggi, sono 64 i Co-manager iscritti nel Registro provinciale e 25 gli interventi finora finanziati dall’Agenzia del lavoro.  
   
   
BOLZANO: DA MAGGIO LA CARTA DEI SERVIZI SOSTITUISCE IL BUONO PASTO  
 
Bolzano, 20 aprile 2015 - Prosegue la digitalizzazione dell’amministrazione pubblica: con maggio cessa la circolazione dei buoni pasto nell’attuale forma, dal prossimo mese i dipendenti provinciali che ne hanno diritto potranno infatti utilizzare allo scopo la Carta dei servizi. “La Provincia calcola un risparmio di 40mila euro l’anno”, sottolinea l’assessora provinciale Waltraud Deeg. Tra i requisiti per avere diritto ai buoni pasto, ai sensi del contratto collettivo del personale provinciale, figurano un orario di lavoro di almeno 6 ore al giorno e la sede di servizio al di fuori del comune di Bolzano o nel capoluogo ma sul lato orografico destro del Talvera, che non consente l´utilizzo della mensa provinciale. Finora erano delle smart card specifiche a fungere da buoni pasto, ma da maggio non saranno più necessarie. "Questa funzione sarà trasferita sulla Carta dei servizi", spiega Michele Tais della Ripartizione provinciale informatica. I dipendenti provinciale la potranno utilizzare a pasto con le modalità di calcolo dell´importo di un bancomat, senza bisogno di una specifica attivazione della Carta provinciale. L´eccezione è data dai dipendenti provinciali non residenti in Alto Adige o in Trentino, perché le tessere sanitarie di altre Regioni hanno caratteristiche diverse che ne impediscono l´uso a questo scopo in Alto Adige. Si tratta di circa 200 persone per le quali la Ripartizione provinciale personale continuerà a mettere a disposizione la smart card nominativa. Con questa semplificazione la Provincia persegue diversi obiettivi: la riduzione della burocrazia, la diminuzione della spesa, l´aumento della trasparenza. "Ciascuno di noi dispone della Carta dei servizi, che porta quasi sempre con sé. È quindi sensato attribuire a questa tessera più funzioni possibili anziché creare nuove carte", ricorda l´assessora Waltraud Deeg. "Con questo nuovo passo verso la digitalizzazione l´amministrazione provinciale risparmia circa 40mila euro l´anno di costi di produzione e gestione. Inoltre garantiamo maggiore sicurezza e trasparenza prevenendo meglio eventuali abusi." Con una circolare il direttore generale Hanspeter Staffler ha informato il personale provinciale della novità.